Luce

di leli sister
(/viewuser.php?uid=156191)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - parte 1 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 1 - PARTE SECONDA ***
Capitolo 3: *** Capitolo 1 - parte terza ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - parte 1 ***


Mi chiamo Niklaus Mikaleson e sto per diventare padre! Per la prima volta dopo decenni decido di prendere in mano una penna e dei fogli bianchi per scrivere i primi ricordi della mia nuova vita. Elijah mi ha impedito di uccidere Rebekah dopo la vergognosa scoperta che ho fatto: è stata lei, insieme a Marcel a convocare Mikael qui a New Orleans per darmi la caccia e uccidermi una volta per tutte.
Ti chiederai cosa mi ha spinto a trattenerti da questo istinto omicida? Semplice! La mia sorellina ha strappato il pugnale che aveva in mano Elijah, lo stesso che aveva tolto dal mio petto e se lo era conficcato nel suo.
 
Inizio Flashback
Elijah: No! – si accasciò accanto al corpo di Rebekah. – Sorellina no! – la prese tra le braccia.
Rebekah: ...Stai... Attento Elijah... Non farti uccidere anche tu.
Elijah: Non morirai! Hai capito?... Rebekah guardarmi... Ti porterò fuori da qui... Te lo prometto. – la strinse in lacrime dopo che perse i sensi. La prese e la portò in una cappella, si tolse la giacca e la coprì. Io restai pietrificato. Quella stupida di mia sorella si voleva uccidere! Preferiva ucciderci piuttosto che darmi il piacere di ucciderla. Non sapeva a cosa andava incontro. Quel pugnale maledetto rilasciava veleno di licantropo e verbena, se si fosse pugnalata al cuore non ci sarebbe stata alcuna speranza. In quel momento realizzai tutto... Amavo i miei fratelli. Elijah mi è sempre stato fedele, ma io per noia lo pugnalavo. Ha infranto la promessa di uccidermi con i Salvatore perché voleva riunirci tutti... Mi ha sempre salvato... Dannazione mio fratello, l’unico che si è sempre dimostrato un fratello leale, l’unico che mi ha sempre ascoltato... Io lo volevo uccidere per sempre? E Rebekah? Tutto quello che ha fatto lo ha fatto per vendicarsi di me e della mia stupidità. Mi è sempre stata fedele e i miei sbagli l’hanno esasperata e portata a tradirmi... E ora stava morendo. La mia sorellina stava morendo per colpa mia e della mia stupidità! Klaus concentrati e localizzali mi ripetevo ma non ci riuscivo. Chi volevo prendere in giro se non me stesso? Ero ancora debole per via di quella lama e il campo di forza di quella strega mi impediva di fare quello che volevo. Iniziai a girare per tutto il cimitero e li trovai. Elijah l'aveva adagiata su un altare e premeva la giacca sulla ferita.
Elijah: Vattene.
Klaus: Elijah...
Elijah: Ti ho detto di andartene! – si scagliò contro di me, mi inchiodò al muro e mi tirò un pungo in pieno volto facendomi sanguinare. Io non reagii e lui si allontanò. – Esigo che mi permetti di vivere fin quando lei sarà viva! – mi urlò. Io lo abbracciai e scoppiai a piangere.
Klaus: Perdonami Elijah! Perdonami.
Elijah: Non voglio perdere tempo per ascoltare questa tua finta redenzione. – entrò nella cripta e si chiuse dentro.
Klaus: Elijah apri! Elijah! Elijah! – aprì.
Elijah: Lasciala morire in pace.
Klaus: Dobbiamo salvarla.
Elijah: E' tutta colpa tua.
Klaus: Lo so...
Elijah: La lama l’ha ucciderà, l'ha creata per indebolire te...
Klaus: Lo so. Dobbiamo andarcene da qui.
Elijah: Siamo confinati qui fino all'alba.
Klaus: Rebekah? Apri gli occhi sorellina... Rebekah... – mi morsi il polso, lo appoggiai alle sue labbra ma non bevve. – Siamo soli. – mi tolsi la giacca e la coprii. – Chiamo Hayley per portare del sangue.
Elijah: E' alla palude, non verrà.
Klaus: Cosa? Se lei è qui vuol dire che Marcel...
Elijah: Si... – lo chiamò con il numero della sorella.
Marcel: Rebekah! Davina è viva.
Elijah: Cosa?
Marcel: Elijah?
Elijah: Davina deve sciogliere l'incantesimo di confinamento al cimitero se vogliamo salvare Rebekah.
Marcel: Si. – la giovane ci provò, ma senza alcun risultato. Sorse il sole.
Elijah: Vieni piccola. – la prese e andarono a casa.
Marcel: Sta lontano da lei!
Elijah: Marcel levati. – salì in camera e l'adagiò. – Vai via.
Marcel: E' colpa sua se...
Elijah: No.
Klaus: Sparisci da questa stanza, subito. È solo colpa tua, l'hai izzata contro di me! – se ne andò senza reclamare. – Ci penso io a toglierlo.
Elijah: No. Tu vai a cercare un medico.
Klaus: Per...
Elijah: Fa come ti ho detto. – lui le incise il ventre mentre io uscii e trovai un vampiro che prima di essere tale era un infermiere. Salì e mise un ago a Rebekah. Passarono due settimane, nonostante le mie preghiere per essere perdonato, Elijah mi parlava il minimo indispensabile. Marcel era sparito, Davina era con Josh che studiava i grimori di mia madre per vedere se riuscivano a trovare qualcosa per poter privare le streghe del loro potere e invece Hayley era alla palude con la sua famiglia... Già. Lei era con la sua famiglia e mia figlia, con nostra figlia, mentre io ero con i miei fratelli, ma solo fisicamente visto che era, o meglio sembrava, come quando la pugnalavo. La settimana seguente.
Davina: Devo parlarvi.
Klaus: Delle streghe o di Rebekah?
Davina: Di Rebekah abbiamo parlato ieri, non posso fare niente. Potete venire tutti e due? – uscimmo e parlammo. – Dobbiamo uccidere Genevieve e Bastiana, posso intrappolarle...
Elijah: Monique?
Davina: Mi aiuterà per l'incantesimo. Dovete ucciderle con quel paletto così il loro potere tornerà a noi e si bloccherà l'usanza del raccolto.
Klaus: Potete farcela?
Davina: Si Klaus però dovete farlo voi.
Elijah: Non lascerò Rebekah.
Davina: Devi se vogliamo finire questa cosa.
Elijah: Devi chiamare Hayley.
Klaus: Fallo tu, non mi risponde. Il suo stupido branco è più importante della salute della figlia.
Elijah: Quando Davina?
Davina: Il prima possibile.
Klaus: Ok. – tornammo da Rebekah. – Elijah puoi parlarmi?
Elijah: Per cosa? Per illudermi del tuo radicale cambiamento?
Klaus: Si Elijah! Se avessi voluto vi avrei uccisi! Scusa fratello! Cosa devo fare per convincerti che voglio il nostro “Sempre e per sempre”?
Elijah: Permetti se sono scettico?
Klaus: Tanto non mi crederai mai. – scesi.
Elijah: Rebekah svegliati, ti prego... Che vuoi fare?
Klaus: Dargli il mio sangue. – gli iniettai il mio sangue nel cuore.
Elijah: Devi pianificare con Davina...
Klaus: Non pianifico niente senza di te. Puoi chiamare Hayley?
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** CAPITOLO 1 - PARTE SECONDA ***


Elijah: Si... Ciao Hayley... Puoi tornare a casa?... Lo so... Per Rebekah... Ti prego, mi fido solo a lasciarla con te... Va bene, a dopo... Ciao. – alla sera arrivò. Quando la vidi rimasi senza parole... Quanto era bella... Quanto era cresciuta la mia bambina. – Ciao. – lui l'abbracciò e lei scoppiò a piangere. – Che succede?
Hayley: Il mio branco mi ha cacciato perchè ho detto che venivo qui.
Klaus: Come hanno osato?
Hayley: O con loro o con voi. Non posso permettere che la mia bambina cresca senza conoscere suo padre. Scusatemi, scusate se sono stata egoista e lontana... Volevo conoscere la mia famiglia...
Elijah: Va tutto bene, devi restare con lei.
Hayley: Come sta?
Elijah: Così.
Hayley: Ciao. – sorrise visto che notò come le guardavo la pancia.
Klaus: Ciao... State bene?
Hayley: Si. – il giorno dopo andammo ad uccidere le streghe e quando tornammo Rebekah sembrava stare meglio. – Le ho dato un po' del mio sangue.
Klaus: Tu stai bene?
Hayley: Si. – passò una settimana.
Rebekah: Elijah...
Elijah: Rebekah?! – l'abbracciò.
Rebekah: Che succede...
Elijah: Non sprecare le forze, ti stai riprendendo... Stai bene sorellina! – la baciò sul capo.
Rebekah: Cosa...
Elijah: Sei stata un mese priva di conoscenza.
Rebekah: La trappola...
Elijah: Nessuna trappola, Klaus è cambiato. Pensa che ora sta comprando il lettino per la bambina. Da oggi saremo finalmente una famiglia e questa volta sarà per davvero. Ora riposati. – più tardi arrivai a casa e raggiunsi Elijah.
Klaus: Siamo arrivati.
Elijah: Si è svegliata.
Klaus: Perchè non mi hai chiamato?
Elijah: Ho il cellulare scarico e non volevo lasciarla, scusa.
Klaus: Scusami, le hai parlato?
Elijah: 5 minuti, era esausta. Vuoi restare con lei?
Klaus: Vorrei, ma se si sveglia si spaventa.
Elijah: Glielo ho detto.
Klaus: Cosa?
Elijah: Del tuo cambiamento. Io ho avuto un mese per capirlo. Scendo. – la baciò sulla fronte. Mi avvicinai e la baciai. Ore più tardi si svegliò terrorizzata.
Klaus: Sorellina ti prego perdonami per tutto il dolore che ti ho causato. Sono sempre stato un idiota e voi mi avete sempre appoggiato. Mi sono sempre comportato male e da egoista con te, più che con Elijah. – gli baciai la mano. – Ti chiamo Elijah. – feci per alzarmi, ma lei mi strinse la mano.
Rebekah: Io... Io devo chiederti scusa... Mi avevi stufato e pensavo che Mikael fosse la soluzione... Invece è stato l'errore più grande della mia esistenza. – scoppiò a piangere.
Klaus: Non piangere, devi recuperare le forze. È tutta colpa mia. Se non ti avessi minacciata saresti bene, non ti saresti pugnalata. Io perdono te se tu perdoni me.
Rebekah: Si. – l'abbracciai e posai il capo nell'incavo del suo collo e piansi. – Nik?
Klaus: Scusa. – lei mi accarezzò i capelli.
Elijah: Come stai?
Rebekah: Stanca e ho male.
Elijah: Non si è ancora chiusa la ferita. Vado a prenderti del sangue. – quando salì alzai Rebekah per permetterle di bere.
Rebekah: Grazie. – restammo con lei anche se si addormentò. Più tardi si svegliò spaventata chiedendo di Marcel. – Che ne hai fatto di lui?
Klaus: E' scappato. Abbiamo provato a rintracciarlo, ma neanche Davina è riuscita.
Rebekah: Scusa. – scoppiò a piangere.
Klaus: Tranquilla. – mi sistemai al suo fianco per calmarla.
Elijah: Che succede?
Klaus: Marcel.
Elijah: Ehi piccola. – si sdraiò al suo fianco. – Prova a girarti. – l'aiutai e posò il capo sul petto di Elijah. – Dormi. – le accarezzò il capo e si addormentò.
Klaus: L'ha sempre e solo usata...
Elijah: Non è il momento.
Hayley: Come sta?
Klaus: E' debole. Tu?
Hayley: Sono stanca e vado a letto, se vi serve qualcosa chiamatemi.
Elijah: Notte.
Klaus: Ciao. – si allontanò. – Mi sentivo ridicolo oggi.
Elijah: Perchè?
Klaus: Hai idea di che casino ci sarà con la bambina? Serviranno un sacco di cose.
Elijah: Spero che non abbia bisogno di sangue.
Klaus: Sarà imprevedibile. Chissà chi chiamerà papà...
Elijah: Io mi faccio da parte. Sappiamo benissimo che l'importanza dei genitori è fondamentale.
Klaus: Ma tu ami Hayley.
Elijah: Quello che provo è in secondo piano.
Klaus: Non voglio che continui a sacrificarti...
Elijah: Ha bisogno dei genitori. Ti suggerisco, anche se non starai con Hayley, di non portare nessuna a casa almeno per ora.
Klaus: Non lo farò.
Elijah: Vai pure se vuoi...
Klaus: Resto anche io. – passarono un paio di giorni e Rebekah finalmente migliorò. – Devi stare ancora a letto.
Rebekah: Sono stufa del letto! Sono un vampiro!
Elijah: Lo diciamo per te.
Rebekah: Lo so. Ok sto qui a poltrire mentre voi preparate la stanzetta, ma se fosse maschio? Infondo è la parola di una strega.
Hayley: Ha ragione.
Rebekah: Dovresti soggiogare un medico. Scusatemi, ma stavo pensando.
Klaus: Non devi scusarti, hai ragione Rebekah.
Rebekah: Lo so.
Klaus: Faccio delle chiamate. – trovai un medico, al pomeriggio la portai e venne confermato il sesso del nascituro. Così constatai che tra tre mesi sarei diventato padre. Tornammo a casa. – Ma?
Elijah: L'ho portata giù io.
Rebekah: Allora?
Hayley: E' femmina. – si sedette al suo fianco.
Passarono le settimane, io e Hayley a mala pena ci sopportiamo perchè è davvero fuori di testa ultimamente per via degli ormoni. Dovrebbe mancare una settimana alla nascita di una bambina che non ha un nome e non sappiamo quale sarà la sua natura predominante. In sostanza non sappiamo niente.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 1 - parte terza ***


La settimana seguente mi svegliai sentendo dei rumori, mi alzai e andai a controllare. In quel momento capii tutto. Stava per nascere!
Klaus: Cosa dobbiamo fare?
Rebekah: Aspettare.
Klaus: Il dottore...
Hayley: No!
Rebekah: Ci penso io. Elijah lo porti via?
Klaus: E' mia figlia.
Elijah: Vieni. – così scendemmo. Alla sera sentimmo strillare la bambina.
Klaus: Hai sentito anche tu?
Elijah: Si, sei diventato padre.
Klaus: Si. – scoppiai a piangere e lui mi abbracciò. Più tardi scese Rebekah.
Rebekah: E' bellissima Nik. – mi abbracciò. – Venite. – salimmo.
Hayley: Ciao.
Klaus: Ehi... – mi avvicinai.
Elijah: E' piccolissima. – abbracciò Rebekah.
Hayley: Prendila.
Klaus: No no.
Elijah: Vi lasciamo soli.
Hayley: Avvicinati
Klaus: Come stai?
Hayley: Stanca e spaventata per cosa succederà da ora.
Klaus: Lo so. Posso toccarla?
Hayley: Si.
Klaus: Ciao piccola. Come la vuoi chiamare?
Hayley: Dobbiamo decidere insieme, l'abbiamo fatta insieme.
Klaus: Vorresti chiamarla Andrea. Infondo non ti sei mai chiamata così.
Hayley: Non so.
Klaus: Era solo un'idea. – più tardi.
Hayley: Tesoro vai da papà.
Klaus: No...
Hayley: Si invece... La tieni?
Klaus: Certo. Ciao piccola ma come sei bella. – verso sera l'allattò, ma al posto di calmarsi urlava ancora di più, la presi e notai una cosa che mi terrorizzò... aveva gli occhi famelici. – Abbiamo un grosso problema.
Elijah: Si.
Hayley: Cioè?
Rebekah: Potrebbe volere del sangue.
Hayley: Che cosa?!
Rebekah: Scaldo del sangue?
Elijah: E' meglio darle il nostro. – Rebekah mi avvicinò il biberon, mi morsi e versai del sangue, lo chiuse e glielo diedi.
Hayley: Siamo a posto.
Rebekah: Non immaginavo questa situazione.
Klaus: E' colpa mia.
Hayley: No, lo sai. – finì di mangiare e si addormentò.
Klaus: Cosa bisogna fare?
Rebekah: Il ruttino. – la prese.
Elijah: Avete trovato un nome?
Hayley: Non ancora. A che cosa pensi?
Klaus: Ha già manifestato la parte da vampiro, mi chiedo se la parte di strega...
Hayley: Possiamo chiedere a Davina di bloccarla.
Klaus: Togliere una parte della propria natura è una pessima idea.
Hayley: Scusa io...
Klaus: Tranquilla. – alla sera Hayley si addormentò e restai in camera con la bambina. – Sai piccola non pensavo di amarti così tanto. Sei la luce dei miei occhi piccola Mikaelson. – la baciai sul capo. Più tardi, anche se con molta difficoltà la cambiai e iniziò a piangere. Così chiamai Hayley che l'allattò.
Hayley: Chiamiamola Luce.
Klaus: Come?
Hayley: Ti ho sentito prima che hai detto che è la luce dei tuoi occhi. A me piace il nome Luce. – gli accarezzò il capo.
Klaus: Se ti piace va bene.
Hayley: Se mi piace? È anche tua figlia dannazione.
Klaus: Si. Voglio chiamarla Luce.
Hayley: Ok, ciao piccola Luce. – finì di mangiare e la presi per il ruttino. – Dici che sentirà l'influenza della luna?
Klaus: Non ne ho idea... Oh... Tu...
Hayley: Già. A meno che non vuoi un altro figlio subito mi tocca.
Klaus: Vuoi trasformarti?
Hayley: Non adesso, ha bisogno di me.
Klaus: Mi dispiace.
Hayley: Non è colpa tua. Bisogna controllare se ha la voglia.
Klaus: Lo controlliamo domani. Riposati. – il mattino dopo entrarono Elijah e Rebekah.
Rebekah: Dammi questa bambina! – me la prese. – Hai dormito?
Klaus: Poco. – mi alzai dalla poltrona.
Elijah: Ciao piccola.
Klaus: Luce. Si chiama Luce.
Elijah: E' un nome bellissimo.
Klaus: Ho bisogno di un favore.
Rebekah: Si e poi ne fai uno a me, cioè vai a dormire un po'.
Klaus: Va bene. Puoi svestirla che devo vedere una cosa.
Elijah: La voglia?
Klaus: Si. – andammo nella camera e la spogliò. Arrivò Hayley. – Non dovevi alzarti.
Hayley: Volevo vedere. Allora?
Rebekah: C'è.
Klaus: Dannazione.
Elijah: Hai delle responsabilità con il branco...
Klaus: Andiamocene.
Rebekah: Perchè? È casa nostra.
Elijah: Tutto sto casino per niente?
Klaus: E' per lei. Vedremo.
  Fine Flashback

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** CAPITOLO 2 ***


Caro Diario,
è da un mese che sono padre. Si, Luce ha già un mese. Ieri è stato il giorno più angosciante della mia vita perchè se no sarei impazzito. Comunque in questo periodo non ha mostrato il suo lato da strega, quindi posso tirare un sospiro di sollievo per adesso. Io e Hayley ci stiamo riavvicinando, chissà. Ti racconto la giornata di ieri.
 
Inizio Flashback
Elijah: Hayley...
Hayley: Non dire niente! Tu non ti devi trasformare stasera. Klaus?
Rebekah: E' giù...
Klaus: Cosa succede?
Hayley: Le catene...
Klaus: Sono a posto, ma non è necessario...
Hayley: Quante volte ti sei trasformato? 2?
Klaus: Si...
Hayley: Comunque devi pensare a lei. È troppo nervosa.
Rebekah: Perchè tu sei nervosa. – poco prima di sera.
Hayley: Ciao piccola mia. – me la diede. – Mi aiuta Rebekah.
Klaus: Ok. Se lei sta bene scendo da te.
Hayley: Pensa a lei. – l'abbracciai.
Klaus: Si. Resta con lei.
Hayley: No.
Rebekah: Vieni. – scesero. La piccola restò tranquilla così l'affidai ai miei fratelli e scesi da Hayley che era già trasformata.
Klaus: Ehi. – la vidi che se ne stava accucciata in un angolo. – Hayley? – entrai e mi accucciai al suo fianco. – Vieni su. – scosse la testa, mi alzai e la presi ma si mise a ringhiare. – Smettila Hayley. – la misi giù. – Vieni su con me. – si accucciò. – La strada la conosci. – salii. – E' cocciuta.
Elijah: Vi siete trovati. Tieni e portala a dormire.
Klaus: Si. Ciao.
Rebekah: Ciao. – andai in camera, misi la piccola nel lettino che avevo spostato nella mia stanza, mi cambiai e la presi.
Klaus: Per fortuna che il sangue lo bevi di rado se no sarei impazzito. – la cullai e si addormentò. L'adagiai e mi misi a dormire. Due ore dopo si svegliò e me la misi sul petto per farla calmare. Arrivò Hayley. – Sta bene, vieni. – chiuse la porta perchè sapeva che dormivo con la porta chiusa e salì sul letto. – Stai bene? – fece un senno con il capo e poi avvicinò il muso alla bambina che si svegliò e avvicinò la manina verso di lei così l'adagiai sul letto e iniziò a tirare il pelo della madre. – E' la mamma, le fai male. – lei pazientemente fece giocare la piccola che si addormentò. Mi alzai per metterla nel lettino e lei si avvicinò alla porta facendo un verso simile al pianto. – Resta qui con me,  torna sul letto. – stranamente mi ascoltò e salì. Mi sdraiai, le accarezzai la testa e si addormentò. La piccola si svegliò, ma riuscimmo a non svegliare Hayley. Un po' prima di sorgere del sole la coprii. Ad un certo punto venne scossa da dei brividi, si svegliò, si trasformò e la cinsi. – Va tutto bene.
Hayley: Fa malissimo. – mi tolsi la maglia, l'aiutai ad infilarsela e l'abbracciai. Dopo poco crollò, chiamai Rebekah per venire a prendere Luce e continuai a tenere Hayley, la donna che amo, tra le mie braccia. Quando si svegliò. – Grazie.
Klaus: Non ringraziare. Come stai?
Hayley: Male. È stato dolorosissimo.
Klaus: Posso fare qualcosa per te?
Hayley: Abbracciami.
Klaus: Certo.  – la strinsi. – Luce sta bene. – la baciai sul capo e si addormentò.
Fine Flashback
 
ANGOLO DELLA SCRITTRICE:
ciao a tutti! tra pochi giorni metterò altre brevi pagine del diario di Klaus con alcuni flash della sua vita da papà.
spero di ricevere delle vostre opinioni
ciao
...leli...

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** CAPITOLO 3 ***


Caro Diario,
è passato un altro mese e Luce è sempre più bella. Cresce tantissimo. Ieri Hayley si è trasformata di nuovo e mi si è spezzato il cuore. Non sapevo se era meglio trasformarmi o restare “umano” per supportarla. Restai così e appena fu in forma animale venne al mio fianco.
 
Inizio Flashback
Klaus: Non voglio più vederti soffrire. – la strinsi. – Magari avremo altri bambini, però anche se sei bella così ti voglio umana. – mi leccò il viso. – Dai. – sorrisi e la baciai sul muso. – Ti amo Hayley e voglio farti diventare ibrida. – mi guardò torva. – Un po' di sangue di Luce e sei a posto, ma abbiamo un mese per decidere. Andiamo su. – salimmo in salotto dove c'era Elijah con la piccola che iniziò a fare una vocina strana appena vide Hayley.
Rebekah: La teniamo noi. Andate dove volete. – salimmo in camera.
Fine Flashback
 




Caro Diario,
sono passati 10 mesi dalla nascita di Luce e ieri finalmente mi ha chiamato papà! Mi sento l'uomo più felice del mondo! Ieri sono tornato a casa con Elijah e ho trovato mia sorella, mia figlia e la mia bellissima moglie (si ci siamo sposati sei mesi fa e l'ho anche trasformata) che giocavano sul tappeto e quella peste mi ha guardato e mi ha detto papà.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 4 ***


Caro diario,
Luce ha 18 mesi ma è intelligente da matti. Sentissi come parla non penseresti che ha poco più di un anno. Come faccio a dire che è intelligente? Appena ha iniziato a camminare ha usato i poteri da vampiro, la supervelocità, fortunatamente l'udito non lo usa. Quando io e Hayley le diciamo di no, si offende e poi va dagli zii. Rebekah le tiene un po' di testa, mentre Elijah cede subito al potere dei suoi occhi da cucciola e mi ripete sempre “E' tua figlia. In un modo o nell'altro le cose le ottiene”. All'inizio questa cosa mi feriva però ora mi fa arrabbiare con me stesso perchè penso a tutte le cose orribile che ho combinato. I poteri da strega non li ha ancora manifestati ma quelli da vampiro la sovrastano, non parliamo della voglia di sangue. Abbiamo un nostro giochino, almeno per lei è un gioco.
 
Inizio Flashback
Luce: Papi! – entrai in casa e mi accolse con un abbraccio.
Klaus: Ciao bellezze!
Luce: Zio, le caramelle?
Elijah: Le ho prese. – andammo in salotto.
Luce: Papi devo dirti una cosa?
Klaus: Cosa? – mi guardò con i canini sfoderati e rideva. Hayley si avvicinò.
Hayley: Mettiamo il bavaglino.
Luce: Ho fame!
Klaus: Tolgo la giacca e mangi. – la presi e andai a sedermi in poltrona. – Mangia.
Luce: Si! – mi baciò sulla guancia e li sfoderò di nuovo, si posizionò e morse.
Klaus: Piano. – gli accarezzai i capelli. Dopo un po'.
Luce: Buono!
Hayley: Andiamo a lavare il faccino.
Rebekah: E' tremenda.
Klaus: Si e spero soltanto che le basterà il sangue una volta a settimana.
Elijah: Infatti.
Fine Flashback
 
Caro Diario,
Luce è bellissima. Ha compiuto 18 anni e ha preteso un fratello. Si, ha dato il suo sangue ad Hayley così abbiamo concepito Drew. È nato un mese fa e abbiamo già capito tutto: è Luce al maschile! In questi anni ha imparato la magia ma la odia, infatti evita addirittura di entrare in biblioteca dove ci sono tutti i grimori. Rebekah si è sposata con Matt Donovan che si è trasferito qui mentre Elijah si è sposato con Eveline Rochev, una sua ex fiamma vampira e a breve diventerò zio. Ti lascio che sta entrando la mia bellissima bambina.
Klaus: Ehi!
Luce: Drew sta mangiando. Ti ho disturbato?
Klaus: No, vieni. – si accomodò in braccio. – Stai bene?
Luce: Si benissimo, lo adoro.
Klaus: Bene. – appoggiò il capo sul mio collo e capii.
Luce: Papi?
Klaus: Si? – alzò il capo e mostrò i denti e sorrideva come quando era piccola. Quello era il nostro momento, solo il nostro. – Si. – spostai il collo e morse. Quando finì.
Luce: Ti voglio bene papi.
Klaus: Ti amo piccola. – entrò Hayley con Drew. – Vi amo.
Hayley: Anche noi.
 
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2703711