Una nuova leggenda

di Micail
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** La sera prima della partenza ***



Capitolo 1
*** Prologue ***


Erano passati oramai vent'anni dalla fine della guerra sacra che ha visto vincitrice lady Saori e i suoi Saint, e per qualche motivo, estraneo alla Dea stessa una nuova schiera di cavalieri era nata cosi vicina alla precedente, tanto da spingere la Dea della Giustizia a chiedere a coloro che furono i suoi cinque più valenti guerrieri, in riposo da anni, di riprendere le armature ed addestrare personalmente le nuove leve.
A differenza del tempo in cui ella era solo una bambina, in cui suo nonno adottivo, Mistumasa Kido, girò il mondo generando personalmente i futuri santi, i nuovi santi erano ragazzi comuni in cui s'era ridestato il cosmo.
Per questo, sfruttando le immense risorse della fondazione Kido, aveva radunato presso Tokyo tutti questi nuovi guerrieri.
Era l'alba di un giorno di fine estate quando Tatsumi, sua fedele maggiordomo sin dai tempi in cui suo nonno era vivo, entrò nella stanza della donna.
“Lady Kido, i giovani cavalieri sono in sala riunioni che vi attendono...” disse l'uomo.
La donna dai capelli viola, che stava guardando fuori dalla finestra, si voltò lentamente:
“Arrivo Tatsumi, avvisa anche i sensei, dovranno presenziare anche loro...”
L'uomo fece un inchino e uscì dalla stanza in silenzio.

Nella sala riunioni un gruppetto di ragazzini attendeva chiacchierando.
Seduto a capotavola, con i piedi sul tavolo e le braccia incrociate dietro la testa, c'era un ragazzo, capelli lunghi neri come la notte e occhi verdi come degli smeraldi; alla sua destra, seduta composta , una ragazza, viso dolce occhi neri capelli biondi accoonciati con due piccoli codini posti al lato della testa.
Difronte alla ragazza c'era seduta una seconda ragazza dai lineamente tipicamente orientali, i capelli neri raccolti in uno chignon e i piccoli occhi a mandorla socchiusi.
In un angolo del tavolo seduto in silenzio solitario un ragazzo minuto con i capelli biondo platino osserva gli altri ragazzi quasi spaventato.
L'ultimo ragazzo, un ragazzo allegro e scalmanato, dai tratti tipicamente nordamericani, che invece di attendere seduto come gli altri stava curiosando in giro per la sala.
“Ma insomma... “ sbotta il ragazzo nordamericano “Quanto dobbiamo ancora aspettare? Sono già due ore che siamo qui dentro e senza neanche qualcosa da mangiare...”
La ragazza di orignini orientali lo osserva e in un inglese pressoché perfetto gli risponde:
“Attenderemo quanto loro vorranno...”

In quel momento la porta si apre ed entra Tatsumi.
“Sedete, la signorina Kido sta arrivando assieme a coloro che saranno i vostri insegnati per i prossimi cinque anni.” spiega l'uomo “Verrete mandati ai quattro angoli del mondo per addestrarvi e dimostrare d'essere degni delle armature che vi verranno affidate. Quindi vedete di essere educati.” Un mormorio di disaprovazzione s'alzo dai ragazzi.
Dalla porta socchiusa fa il suo ingresso una donna dai capelli lunghi color lilla vestita con un lungo abito bianco. Assieme a lei cinque uomin, che andarono a sedersi attorno al tavolo, esattamente di fronte ai ragazzi. La donna aprì una cartelletta e osservò i ragazzi.
“Dunque... “ inizia la donna: “sapete per quale motivo siete stati riuniti qui?” dice seria la donna osservandoli.
I ragazzi annuiscono all'unisono.
“Bene... dunque... vi presento i vostri futuri maestri: Seiya di Sagitter, Shyiru di Libra, Shun di Virgo, Ikki di Leoe ed incine Hyoga di Aquarius. Abbiate la cortesia di presentarvi.”
Tatsumi alle loro spalle li guarda torvo.
Il ragazzo dai capelli neri s'alzò, “Takeyama, Hikaru... “ dice serio andando a sedersi nuovamente.
La cinese sorride maligna:”Hien Mei, di Goro Ho.” A quelle parole Shiryu alza lo sguardo perplesso.
La ragazza bionda, con forte accento francese:”Sono Melanie Chasson, vengo dalla Franscia”
A stento Ikki si trattiene dalle risate all'accento della bionda.
Lo scalmanato nordamericano scatta in piedi battendo le mani sul tavolo: “Andrew Stiller, Los Angeles, e ho FAME!”
si ributta a sedere con le braccia conserte.
Saori guarda il giovane dai capelli biondo platino, che era ancora chiuso in se stesso:
“E tu?” chiede gentilmente.
A bassa voce il ragazzo le dice: “Sono Lars Gerd...”
“Bene... “ dice ora sorridendo ai cinque ragazzi.
“Ora il computer della Fondazione Grado sarà in grado, in base alle informazioni, di decidere dove andrete ad addestrarvi e di conseguenza chi sarà il vostro maestro...”
Una cappa di tensione calò nella stanza, Andrew stava scalpitando tenuto fermo a forza da Hien.
Il computer fece apparire i nomi dei cinque ragazzi e accanto il nome dei maestri.
“Dunque la scelta è stata fatta... “ disse divertita Saori.
“Hikaru, tu andrai al Grande Tempio di Atene con Seiya, aspirerari all'armatura di Pegaso.”
Il ragazzo giapponese, fece un cenno del capo indifferente.
“Hien Mei, a te toccherà l'Isola della Regina Nera assieme ad Ikki, spero che riuscirai a ottenere l'armatura della fenice” la ragazza esultò.
“Lars .... caro ragazzo...” disse Saori “ Tu andrai a Goro Ho con Shiryu. Le scaglie del Dragone saranno la tua meta.” il biondino non ebbe alcuna reazione particolare.
“Melanie, a te toccherà la Siberia e l'armatura del Cigno, sarai addestrata da Hyoga.”
disse rivolgendosi alla bionda che sbotto:”Ma solo io devo andare al freddo...” causando l'ilarità di Hyoga.
“In fine, Andrew, tu sarai seguito da Shun, all'isola di Andromeda. Li cercherai di dimostrare il tuo valore per ottenere l'armatura che da il nome all'isola.”
Il ragazzo saltò su:”Va bene... va bene... ora che abbiamo fatto tutto mi dai da mangiare?”
Saori sorride e fece un cenno a Tatsumi, il quale aprì un mobile nascosto nel muro e posando sul tavolo dei panini e delle bibite.

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Capitolo 2
*** La sera prima della partenza ***


Passarono alcuni giorni da quando il computer della fondazione Kido assegnò le destinazioni ai giovani guerrieri a quando effettivamente essi, con i loro maestri, partirono alla volta delle loro mete.
Nel frattempo ogniuno di loro ebbe modo di fraternizzare con gli altri, ad eccezion fatta per il giovane Lars, il più piccolo d'età dei cinque che se ne stava sempre in disparte ad osservare il mare dalla finestra della stanza che condivideva con Andrew e Hikaru.
La sera prima della partenza vennero nuovamente convocati nella sala riunioni da lady Saori.
Chi più chi meno sembrava nervoso o agitato per quanto stava per accadere, tanto che nella sala c'era un brusio non indifferente.
Tatsumi, brusco come sempre, diede un colpo con la sua spada di bamboo a terra per richiamare l'attenzione.
Fù in quel momento che Saori iniziò a parlare.

"Dunque ragazzi miei, a quanto pare il momento della partenza è arrivato. Domani ogniuno di voi partirà per il proprio luogo d'addestramento." disse passando in rassegna tutti i ragazzi uno a uno soffermandosi su Lars. "Saranno duri anni di addestramento ma sono certa che voi ce la farete."
Si rivolse poi ai cinque sensei.
"Da voi, miei saint, m'aspetto che siate severi ma giusti..." dice soffermando lo sgurado su Seiya e Shun.
"Ora potete andare domattina un elicottero vi condurrà all'aereoporto.
Detto questo Saori s'alzò e si dileguo dalla stanza lasciando soli i ragazzi e i maestri.
Seiya, portavoce autoelettosi dei maestri, si rivole ai cinque ragazzini.
"Ora andate a dormire domani dovremo sveglairci all'alba."
A quella notizia l'ennesimo mormorio s'alzò dal gruppetto mentre oramai rassegnati all'autorità del cavaliere del Sagittario si dirigevano nelle stanze.
Una volta che i cinque furono usciti, Seiya si accomodò sulla poltrona mentre gli altri fecero lo stesso.
"Dunque, Saori m'ha detto che il motivo di un cosi repentino risveglio di nuovi bronze saint è dovuto con tutta probabilità ad un nuovo pericolo che incombe sulla nostra amata terra..." Ikki lo guardò freddo come sempre "Questa non è una novità fratellino... ma si sa chi sarà il nemico? ci sono indizi in merito?" Seiya scrollò le spalle "Purtroppo le ricerche sono ancora infruttuose."
Shun guardò gli altri: "E io che speravo di non dover più combattere..." Hyoga, preoccupato, guardo il saint della Vergine: "Shun, siamo cavalieri di Athena, è nostro compito combattere, soprattutto ora che le dodici case sono quasi del tutto sguarnite."
Shiryu guardò il saint di Acquarius: "Beh no, siamo pur sempre in dieci cavalieri d'oro..." Ikki rise divertito a quelle parole: "Si certo perche Yabu e gli altri li consideri davvero cavalieri d'oro?" scoppiarono in una risata generale.
"Tornando seri, " riprese Seiya " Shiryu, quella Hien Mei... " Shiryu alzò le braccia e disse :"Io non c'entro nulla con lei..." Hyoga intervenne "Però la somiglianza con Shunrei è davvero impressionante non puoi negarlo..."
Shiryu sospirò profondamente "Si lo so però... " "Però cosa..." incalzò Seiya.
"Però.." riprese il gold della Bilancia "io e shunrei ci siamo lasciati da anni dovreste saperlo."
Ikki ridacchio al pensiero di essere il maestro della figlia dell'ex fidanzata del suo fratellastro.
"Certo che chi più chi meno avrà i suoi bei grattacapi con questi cinque scalmanati..." sentenziò Ikki.
Scoppiarono di nuovo tutti a ridere prima di tornare nelle rispettive stanze a riposare.
Nel frattempo, nella stanza da letto Andrew stava saltellando da una parte all'altra.
"Non vedo l'ora... mi hanno detto che l'isola di Andromeda è una delle più belle del mediterraneo..." dice eccitato. Hikaru lo guarda in silenzio, poi con tono sprezzante gli dice: "A me invece hanno detto che l'armatura è rosa... non avrei mai accettato di diventare il cavaliere di Andromeda..."
A quelle parole Andrew si ferma di scatto: "ROSA?!?!?!?" Sbotta schifato uscendo come una furia dalla stanza.
Intanto nella stanza delle ragazze Hien sta parlando con Melanie.
"E cosi t'è toccata la gelida Siberia..." ridacchia "Shià..." risponde sconsolata la ragazza dai capelli biondi "Però devo dire che per lo meno Hyoga-sensei è un bel pezzo di mashio..." Ridacchia arrossendo.
"Beh Ikki-sama è molto meglio se la metti sul piano fisico... almeno lui è un uomo non sembra una femminuccia checca come Hyoga o quell'altro li.. Shun-san."
Indispettita dalle parole della cinese Melanie si gira dando le spalle alla ragazza di Goro-ho e inizia a dormire.
Nel mentre Shun stava andando verso la sua stanza quando si vede piombare davanti Andrew imbufalito e col fiato corto: "SENSEI... " sbotta "è verò che l'armatura di Andromeda è rosa?!!?!?!?" chiede con tono nemmeno troppo velato di schifo.
L'uomo dai capelli verdi lo guarda dall'alto in basso e con tono pacato si rivolge al ragazzino: "Beh la sua prima incarnazione si lo era, ma ora è di colore rosso." spiega. L'americano tira un sospiro di sollievo, "Meno male, non avrei mai potuto indossare qualcosa di rosa..." ridacchia allontanandosi verso la stanza. Shun lo osserva mordendosi il labbro visibilemente preoccupato.

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