Amortentia.

di xevannascourage
(/viewuser.php?uid=696708)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4.. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


                                                                             PROLOGO
Hermione sta ridendo.
Quando ride fa rallegrare tutti, tutto.
Anche se ha quei denti un pò sporgenti, quando sento e vedo la sua risata è come vedere un angelo disceso dal cielo.
Ha quei capelli di quel marrone chiaro, quei capelli crespi, ma comunque bellissimi.
Darei di tutto per stare con lei, ma ormai si vede con Viktor Krum, il bulgaro campione tre maghi di Durmstrang. Quando al ballo del ceppo li vidi assieme, mi venne lo schifo e la mia ammirazione per Krum, calò subito.
Non riesce nemmeno a dire il suo nome in modo corretto, ma nonostante ciò lei ci sta.
 Che odio.
Miseriaccia, non pensavo potessi innamorarmi così tanto di una ragazza.
-Ron?ci sei?
Era lei, la sua magnifica voce.
Mi devo esser perso qualcosa, e di impatto risposi con un semplice "cosa?"
Mi dissero di Malfoy che stava torturando un tassorosso del primo anno, e dissi che si, faceva schifo anche se non avevo molta voglia di tornare alla realtà.
Almeno nel mio mondo Hermione starebbe con me.
-Ron, andiamo abbiamo pozioni era Harry, che si avviava con Hermione verso i sotterranei.
-Arrivo dissi, e li raggiunsi.


 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***


                                                                         CAPITOLO 1

-Harry, ti sei mai innamorato? Chiesi, esitando.
-Come mai questa domanda?
-Miseriaccia, rispondi.
-Credo di si. Aveva una strana espressione dipinta in viso.
-Come credi? Queste sono cose che non si credono..
-Invece si, adesso vado, ho lezione. A dopo.
Mi diede le spalle e vidi il suo mantello nero sparire dietro il grande muro di pietra.
Mi sento oppresso qui nel castello vorrei andare via, scappare con lei. Con Hermione.
Vorrei essere un filtro di amore, irresistibile.
Vorrei vivere in un mon… aia.
Era come se i miei polmoni si fossero distrutti, il mio cervello si stesse schiacciando e le mie gambe cedendo.
Provai a gridare, a chiedere aiuto.
Ma l’unica cosa che ne uscì, fu un sospiro.
E tutto di un tratto buio.












SPAZIO AUTORE:
La lunghezza del capito è volutamente corta.
Sto cercando di dare meglio e appena posso aggiorno.ew
Luigi.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2. ***



                                                               Capitolo 2.

-Si sveglierà?
-E’ in coma, potrebbe metterci due giorni come ce ne potrebbe mettere 10. O un mese. O un anno
Erano mamma e Madame Chips.
Ma non le vedevo. L’unica cosa che riuscivo a percepire era il buio davanti i miei occhi.
Ma di chi stavano parlando? Provai ad aprire gli occhi ma non ci riuscivo. Era come se un troll ci si fosse seduto su. Era come se delle sbarre bloccassero l’entrata. Avrei dovuto provare con un incantesimo?
Non capivo cosa stesse succedendo.
Sentii qualcosa rompersi sul pavimento, qualcuno entrare di corsa ed urlare il mio nome. Era Harry.
-Cos’ha? disse in tono alto rivolto, suppongo, a mia madre.
Ma a rispondere non fu lei, fu madame Chips.
-E’ in coma, Harry.
-Ma come? Coma?
-Si, ha un problema al cervello.
-E, usi la bacchetta, no?
-No, nessun incantesimo. Lo curerò tramite pozioni, se usassi degli incantesimi potrei danneggiargli il cervello, ancora di più. Ma per le pozioni dobbiamo aspettare che siano pronte.
Sentii qualcuno accasciarsi a terra, era Harry. Perché subito dopo continuò a sibilare il mio nome.
-Harry, caro, non preoccuparti. Andrà tutto bene. Ron è forte, ce la farà. Ma Hermione? Gli chiese mia madre.
Giusto, Hermione. Non era ancora venuta…
-E’ a lezione. Ancora non sa nulla di Ron. Appena finisce, andrò a dirglielo.
Cosa? Come avrei voluto urlargli di non dirle niente.
Avrebbe sofferto così. Mio dio, perché dovevo essere così impotente? Perché dovevo restare qui? Non era neanche il mio mondo! Perché se lo fosse stato, lei sarebbe stata  qui con me. Qui stretta fra le mie braccia. Miseriaccia.
Avrei preferito inseguire dei ragni, per quanto li odi, ma sarebbe stato meglio, che stare qui, senza poter far nulla.
Volevo  non pensare, non ascoltare i rumori di Madame Chips, del castello, di tutto.
Tanto Hermione non sarebbe venuta, aveva Viktor e avrebbe studiato tutto il giorno.
Chiusi gli occhi, esatto, chiusi gli già chiusi. Come se dormissi, in coma.


Quando ricominciai a sentire i rumori che mi circondavano, sentii solo madame Chips, parlare fra se.
Ma mi andava di fare altro, non volevo pensare a quel mondo.
Volevo pensare nel mio mondo.
Ed era come se fossi crollato in coma nel mio coma!
Ero lì, con Hermione.
L’anno era quello, ma lei era lì, al mio fianco.
Anche se, stava sparendo, come se un qualcosa la risucchiasse.
Non mi starò svegliando dal coma nel mio coma?
E tutto di un tratto, ricominciai a sentire le voci.
Erano di mia madre, del preside Silente e del professore Piton.
-Dovremmo muoverci con queste pozioni. Severus, quanto tempo ci vuole ancora?, era mamma.
-Tanto. Devono essere perfette. Senno, non funzionerebbero.
Mia madre, iniziò a camminare. E si avvicinò al mio lettino.
Mi accarezzò e mi disse ’ti voglio bene, andrà tutto bene’, dopodichè scoppiò in lacrime.
Avrei voluto dirgli che andava tutto bene ma non potevo.
Volevo correre da Hermione ma non potevo.
Volevo svegliarmi ma non potevo.
Ero destinato a stare lì.
Vorrei essere il suo infuso di amore.
La sua amortentia.


 












 
 
 
 
 
SPAZIO AUTORE:
Premetto che non potrò scrivere per i prossimi dieci ed aggiornerò appena posso.
Spero vi piaccia, recensite per favore.
-Luigi.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3. ***


Capitolo 3.
 
Da piccolo credevo che la magia potesse aggiustare tutto.
E invece, no. Ero ancora lì, in coma.
Da un mese.
Sentivo voci sofferenti, ma io mi sentivo bene.
Era come se fossi stato risucchiato in un mondo buio.
Un mondo diverso.
Fra poco quest’anno ad Hogwarts sarebbe finito, e io sarei restato lì.
Non sarei stato trasferito, meglio così.
Quel mondo buio però, era come se fosse il mio mondo.
Era come se Hermione fosse qui, vicino a me!
Le parlavo, stavamo insieme.
Insomma tutto ciò che vorrei succedesse nella realtà!
 
 
 
 
 
-Hey, Ron.
Era Hermione, mi accarezzava.
Il suo sorriso mi era da buongiorno, e i suoi capelli di conforto.
-Amore, c’è la colazione.
Mi offrì una burrobirra e delle tutti i gusti+1.
Le accarezzai i capelli, e le diedi un bacio sulla fronte seguito da un ‘buongiorno’, e un ‘miseriaccia’, perché la burrobirra mi cadde sul pantalone, macchiandolo.
Ci unimmo insieme in una risata.
Ma adesso quella risata si faceva più lontana…
 
Sentivo la voce di mia madre.
-Hermione, ti sta nominando da stamattina… non so cosa pensare. Potrebbe svegliarsi, secondo te?
Hermione non parlò, ma si avvicinò al mio letto.
Le sentii stringere la mia mano e sibilare qualcosa come ‘va tutto bene Ron’ e ‘sono qui’
 
 
 
-Hermione ti amo.
Ero rosso, peggio dei miei capelli.
-Anche io, Ron.
Ero allibito.
-Cosa? Non ti sarai bevuta un po’ di amortentia? Eh? Dissi ridendo.
-No, sei tu la mia amortentia. Ti amo. E troppo.
Stava sorridendo. I suoi occhi era lucidi e i suoi capelli crespi ancora più crespi.
Non smetteva di fissarmi. Ed io non smettevo di fissare lei.
Avrei fatto di tutto per lei.
Non potevo crederci.
Volevo prenderle la mano, ma era come se stesse scappando.
Non la raggiungevo.
Stava correndo via. Via da me!
Sentivo la sua voce in lontananza, e poi rividi il buio.
E poi sentii dei passi.
 
 
 
 
SPAZIO AUTORE:
hey, spero vi piaccia.
appena posso aggiorno J
-Luigi.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 4.. ***



Capitolo 4.
UN ANNO PIU’ TARDI…

-Molly, temo che non si sveglierà.
Era madame Chips.
-Cosa?
-Dorme da troppo tempo. Non rimane che sospendere la cura e aspettare che si addormenti, definitivamente.
-Cosa? Nono, avevi detto che il cervello ora stava bene e che sarebbe stata una questione di giorni-disse mentre piangeva- Perché mentire? Adesso, mio figlio, finchè avrà attività celebrale, continuerà a stare qui.
E cadde. Cadde in ginocchio, e scoppiò in lacrime. Ma lacrime vere, non le solite lacrime che una persona versa quando un’altra persona sta male.
Volevo dire a mia madre, che mi sentivo bene.
Che se mi fossi risvegliato avrei detto tutto ad Hermione.
-Molly, il massimo che posso fare è aspettare un altro mese. Ormai è passato un anno.
Dovevo svegliarmi.
Dovevo farlo.
Miseriaccia, avrei voluto tanto farl…
Sentivo come se il buio stesse sparendo e stesse facendo spazio ad una sala che sembrava… che sembrava l’infermeria di Hogwarts.
Era l’infermeria.
-Mamma, mamma.. dissi, sibilando.
Mamma si voltò, e.. corse verso di me.
-Ron.. disse e mi baciò la guancia.
Volevo rimettermi in piedi ma non ci riuscivo.
-Oh, sia lodato Merlino. Vado a chiamare la Mcgranitt, Harry ed Hermione, disse madame chips.
Avrei rivisto Hermione.
Avevo il cuore a mille.


 
 
Dopo circa mezz’ora, arrivò Hermione.
Era bellissima, ancora più bella di come l’avevo lasciata.
-Ronald!-disse lentamente e amorevolmente-come stai?
-Come quando io ed Harry inseguimmo i ragni, ma vabbè, dissi un po’ titubante.
Harry ad Hermione risero.
Venne vicino a me e mi abbracciò.
La strinsi forte verso di me.
Lei mi sussurò in un orecchio qualcosa tipo ‘mi sono mancati i tuoi incantesimi sbagliati e il tuo modo di mangiare da.. cavernicolo’.
Non dissi nulla, l’abbracciai e basta.
Si staccò.
E venne Harry.
-Hey amico-dissi io- il torneo di quidditch l’abbiamo vinto anche quest’anno, vero?
Harry mi sorrise ed annui.
E poi mi abbracciò.
All’abbraccio si unì anche Hermione.
Tutto era diventato normale.
Ora, non mi rimaneva altro che dichiararmi ad Hermione.
Non rimaneva altro che essere la sua amortentia.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 5. ***


Capitolo 5.
-Hermione-la presi per un polso, molto cautamente.- Devo dirti una cosa.
Ero rosso, immagino.
-Dimmi, disse e rise.
-Ti..beh, si… ti amo.
E la baciai.
Si staccò.
Oh, no. Non mi ama, perfetto.
-Anche io. Disse e mi ribaciò.
-Cosa? Non ti sarei bevuta un po’ di amortentia?
dissi, grattandomi la nuca e con fare allibito.
-No, sei tu la mia amortentia.
Le presi la mano, e andammo in giardino.
Finalmente ero felice.
Ero con lei
Con Hermione.
Il mio sogno, un sogno ‘sognato’ davvero, si era realizzato.
Era davvero felice, con lei.



Breve epilogo situato nel quinto capitolo.
QUALCHE ANNO DOPO…
-Auguri.
Tutti ridevano e ci applaudivano.
Io ed Hermione, sotto braccio insieme.
Uscivamo dalla chiesa.
Ci eravamo sposati. Un rito babbano, ma ora saremmo stati insieme per sempre.
Ti amo Hermione. Ti amo.




SPAZIO AUTURE:
Ed eccoci alla fine della storia.
Spero vi sia piaciuta.
Un bacio,
-L.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2740434