Scambio Di Corpi

di JDS
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Come tutto ebbe inizio ***
Capitolo 2: *** 2.La triste soluzione ***
Capitolo 3: *** 3.Imprevisti ***
Capitolo 4: *** 4.Rivelazioni e trucchetti ***
Capitolo 5: *** Accadimenti ***
Capitolo 6: *** Allenamenti ***
Capitolo 7: *** Pamela ***
Capitolo 8: *** Meglio dire la verità ***
Capitolo 9: *** La partita ***
Capitolo 10: *** Escursioni notturne ***
Capitolo 11: *** Il Primo Bacio ***
Capitolo 12: *** Tristi segreti ***
Capitolo 13: *** Gli effetti della Luna piena ***
Capitolo 14: *** Una giornata terribile ***
Capitolo 15: *** La Lettera ***
Capitolo 16: *** Un Venerdì sconvolgente ***
Capitolo 17: *** Litigi e Chiarimenti ***
Capitolo 18: *** Ritorno quasi alla normalità ***
Capitolo 19: *** Lacrime amare ***
Capitolo 20: *** Dolce sentimento ***
Capitolo 21: *** Una gita speciale ***
Capitolo 22: *** Reponses ***



Capitolo 1
*** 1.Come tutto ebbe inizio ***


Eccomi con una nuova e particolare FF.Questa storia trae lo spunto dalla FF di goldbuble “Che ci fai tu nel mio corpo?!” (pubblicata su www.efpfanfic.net) in cui Hermione si trovava nel corpo Draco e viceversa, per l'esplosione di una pozione. Qui il protagonisti sono diversi e anche l'ambientazione.I commenti sono molto graditi.

Scambio di Corpi

Come tutto ebbe inizio

James Potter era appena tornato dalle vacanze di Natale del suo quinto anno della Scuola di Magia e Stregoneria e già pregustava le prossime scorribande con i Malandrini. Dopo aver sistemato il baule in camera aveva fatto un giro del castello a mò di saluto. Prima di raggiungere la Sala Grande dove i suoi amici lo aspettavano sentì un bisogno impellente di recarsi in bagno.
Severus Piton aveva passato come al solito il periodo festivo ad Hogwarts, non voleva di certo assistere ai litigi tra i genitori, provando invidia per gli altri ragazzi che ricevevano regali e passavano liete giornate. Stava dirigendosi verso la Sala Grande dove avrebbe rivisto il suo gruppo di Serpeverde. Aveva appena svoltato l'angolo che vide il suo odiato nemico Potter recarsi nei bagni. Era solo. Gli balenò in mente un'idea alquanto sinistra e entrò nei gabinetti.

Aspettò qualche attimo in silenzio poi sentì un rumore d'acqua e una porta si spalancò. “Potter!” ringhiò Severus “adesso sei da solo senza i tuoi amichetti a protteggerti. Questa volta riceverai la giusta lezione per tutte le umiliazioni che mi hai fatto subire!”. Dal canto suo James era allibito, non si aspettava di certo quell'attacco, ma non avrebbe subito senza reagire, lui era un Grifondoro.
Gli venne in mente una formula, che forse serviva a spostare le cose.
Si pentì di non aver seguito mai con troppa attenzione le lezioni di Incantesimi.
I due estrassero contemporaneamente la bacchetta da cui sprizzarono lampi che si scontrarono e crearono una bolla rossa che esplose travolgendo entrambi.

James si trovò all'ingresso dei bagni, il sedere dolorante, si rialzò e guardò attorno.
Nessuno.
Parlando a sé stesso mormorò “E quell'idiota dove è finito?”. Che voce strana che ho!
Gli ricordava qualcuno... Si disse che era diversa per via dell'incantesimo appena subito.
“L'idiota è finito dentro un gabinetto.” una porta si aprì e Potter si trovò davanti alla cosa più incredibile che avesse mai visto.
Di fronte a lui c'era lui stesso.
Il sosia James sobbalzò a sua volta guardandolo, poi incominciò ad osservarsi. Improvvisamente Potter fu preso dal suo gemello e condotto verso gli specchi dei lavandini.
Incredibile! Si trovò di fronte a un Piton e un James e finalmente capì che uno era entrato nel corpo dell'altro. Al Malandrino montò la rabbia a quella scoperta “Per Merlino e adesso cosa facciamo? Io voglio il mio corpo!”
“Bè Potter non credere che essere te mi renda felice.”
“Mocciosus sicuramente sei stato tu con le tue stramberie! Ma adesso fai tornare tutto come prima!”
“Come osi? Qua la colpa è tua! Chissà che magia mi hai lanciato.. incapace.”
“Adesso ti faccio vedere io come sono incapace stupido presuntuoso!” James si avvicinò pericolosamente verso Severus le mani strette a pugno.
“Se vuoi sfigurare il tuo bel faccino fai pure Potter” a quella replica l'altro si fermò, poi sbuffò e si mise in ginocchio “Ti prego Mocciosus fai qualcosa! Non posso pensare di vivere in te! IO DEVO ESSERE JAMES POTTER!”
Il Serpeverde era stupito da quella reazione, avrebbe voluto approfittarne e farsi supplicare a lungo, ma era stanco dei lamenti e se fosse entrato qualcuno avrebbe solo visto un Severus Piton molto scosso che pregava James Potter. “D'accordo, farò il possibile, però Potter smetti di frignare e stai un attimo in silenzio, così posso pensare ad una soluzione. Comunque sappi che lo faccio solo perché ti odio talmente tanto che non sopporto di essere te un istante di più ”

Questa è l'introduzione. Che ne pensate dell'idea? Commenti?

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Capitolo 2
*** 2.La triste soluzione ***


ringrazio chi mi ha messo tra i preferiti e quindi mi dà coraggio di continuare con questa FF. Lasciate un commentino o voi che passate ;)


La Triste Soluzione

Severus decise che per prima cosa sarebbero andati in biblioteca per cercare un maniera di risolvere quella situazione. Giunti lì si mise a consultare diversi libri. Dopo quasi due ore di ricerca esclamò un “trovato!” sentitolo James, che faceva la guardia all'entrata della biblioteca, corse a raggiungerlo.
“Allora Mocciosus? Fai quello che devi fare. E in fretta! Non vedo l'ora di raggiungere i miei amici e togliermi da questa “posizione” poco piacevole”
“Potter mi sa che ci vorrà più tempo..”
“Come più tempo? Che vuoi dire?”
“Devo darti una notizia molto spiacevole, sarei felicissimo di farlo se non fosse negativa anche per me. Per tornare al nostro stato normale bisogna preparare una pozione molto complessa ed occorrono 6 settimane per farla.”
“6 settimane?... 6 settimane....6 settimane!!!”
“Vedo che hai capito” disse sarcasticamente Severus “Certo che se tu non fossi un mago-da-strapazzo non ci saremmo trovati come siamo adesso.”
“Non vorrei ricordarti che io ero andato normalmente al bagno, invece era qualcun' altro a cui è venuta la geniale idea di attaccarmi”
“Occhio per occhio Potter! Sei stato tu che hai iniziato a farmi “scherzetti” con i tuoi amichetti”
“Bè però..però..”
“Vedi. Non sai neanche controbattere. Mi piacerebbe continuare ad insultarti ma adesso voglio pensare allo scopo per cui sono venuto qui. Io preparerò la pozione e nel frattempo noi dovremmo, purtroppo, vivere ognuno la vita dell'altro. Domani ci incontreremo di nuovo qui alle sette di sera per aggiornarci. La parola d'ordine per entrare nel dormitorio dei Serpeverde è Sibilus
“Avete un sacco di fantasia voi Serpi. Comunque la nostra è Astro Nascente
“Bene allora a domani e Potter... “ Piton fulminò con lo sguardo James “trattami bene altrimenti le conseguenze saranno molto dolorose” e se andò.

James rimase un attimo fermo. Le parole della conversazione risuonavano nella sua mente. Di sicuro non sarebbe andato a cenare era ancora scioccato da tutta quella storia e si avviò ai dormitori nei sotterranei.

Severus si trovò davanti alla Signora Grassa che alle sue parole lo fece passare.
Non aveva certo voglia di mangiare tra tutti quei Grifoni, per una sera poteva resistere, dopo tutte le volte che era stato messo in punizione da suo padre una volta in più che non cenava non avrebbe fatto la differenza.
Però adesso si trovava a preferire casa sua.
Come avrebbe potuto dormire tranquillo sapendo che a pochi metri da lui c'era quel bifolco di Black , un lupo mannaro e quell'altro ragazzino irritante. Pensò ad una giornata estiva su di un verde prato, si immaginò a parlare con Lily, le spiegava una pozione, e il sonno non tardò ad arrivare.

Il mattino dopo Piton si svegliò, come al solito, di buon ora. Non aveva bisogno di sveglie, si alzava automaticamente. Ma quando aprì gli occhi vedeva tutto sfuocato, pensò di non stare bene. Improvvisamente gli tornò in mente la sventura del giorno prima.
Lui era James Potter! Tastò sul tavolino accanto finché non trovò un paio di occhiali che calcò sul naso.
Adesso va meglio. Dannazione doveva essere pure orbo Potter.
Si alzò senza far rumore, in silenzio si preparò velocemente ed uscì.
Severus era seduto da poco nella tavolata Rosso-Oro che nel frattempo si andava riempiendo, quando gli arrivò un pacca sulla schiena.
Era Sirius “Heilà Ramoso! Come va? Dove eri finito ieri sera? Ho dovuto raccontare tutto io a Lunastorta e Codaliscia quello che abbiamo combinato durante le feste” Ramoso? Lunastorta? Codaliscia? Che patetici, si chiamano con stupidi nomignoli.
“Ciao” disse piatto Piton e mentre Minus raccontava di tutti i regali che aveva ricevuto, continuò a spalmare le fette di pane con il burro; ad un certo punto Sirius interruppe Peter “ Hey Ramoso, ti fa male stare troppo con Lunastorta, stai facendo colazione senza imbrattare metà del tavolo come tuo solito.”
“No Felpato sta solo maturando, sono contento per te James” replicò Remus.
Allora Black iniziò una discussione con l'amico su come ci si comporta a tavola.
Severus gli ignorò e si mise a fissare una massa di capelli rossi scuri. Lily! Come farò a non parlarti per 6 settimane? Sapeva che la ragazza mal sopportava James Potter e pur essendo della stessa Casa non si parlavano quasi mai.
Fu interrotto nei suoi pensieri dall'esclamazione di Codaliscia “Ragazzi guardate chi arriva!”.
Per Salazar! Piton si era voltato e vedeva sé stesso che camminava velocemente e tutto trafelato verso il tavolo dei Serpeverde.

James raggiunse rapidamente la tavolata dei suoi “nuovi” compagni. Era in ritardo perché nessuno lo aveva svegliato come facevano i Malandrini tutte le mattine.
Si era messo alla disperata ricerca dei suoi occhiali quando si era reso finalmente conto di quello che era accaduto la sera prima. Allora aveva avuto appena il tempo di capire cosa stava indossando ed era corso in Sala Grande.
Non voleva saltare la colazione perché la sera prima non avendo cenato la pancia gli aveva borbottato finché non si era addormentato, e senza qualcosa sotto i denti non sapeva quanto avrebbe potuto ancora resistere.
“Severus! Vieni qui, ti abbiamo tenuto il posto” gli disse un ragazzo massiccio
“Grazie. Ciao ragazzi” rispose e appena seduto incominciò a mangiare, poi si accorse che Malfoy lo guardava strano.
“Ma Sev cosa combini? Stai spargendo cibo dappertutto, di solito non fai uscire una briciola dal piatto.”
Intervenne il ragazzo che gli aveva tenuto il posto “Lucius lascialo stare, finalmente mangia da vero uomo, non come una donnicciola che ha paura di sporcarsi” lui aveva davanti a sé uno strano campo di battaglia dove succo di zucca , marmellata e burro si erano affrontati.
“McNair tu mangi come un maiale non come un uomo” replicò una voce femminile, Bellatrix Black. Tutti scoppiarono a ridere e James decise di fare altrettanto.
Se non fossero Serpi direi che sono quasi simpatici.
Terminato il momento di euforia, quello che Potter conosceva come Teodhore Nott, gli chiese “Come mai in ritardo Severus? Ci nascondi qualcosa?”
Ma sono tutti così impiccioni? Allora non è solo quel ficcanaso di Mocciosus.
“No, io non nascondo nulla e che nessuno mi ha svegliato per tempo” e guardò verso gli altri Serpeverde, intervenne Lucius “Ma Sev tu ti alzi sempre da solo e prima di noi. Quando ci svegliamo sei già vestito e pronto per la colazione. Avery che c'è?” si girò di lato dove un ragazzo lo stava tirando per il mantello.
“Invece di parlare di Piton perché non andiamo a lezione? C'è Difesa Contro le Arti Oscure la prima ora e rischiamo di arrivare in ritardo” e fece una risatina maligna.

Allora che ne pensate?

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Capitolo 3
*** 3.Imprevisti ***


Ringrazio chi mi ha agggiunto hai preferiti (jaily, jillien,Mizar, mrs snape,ninny, sihu) e rispondo ai graditi commenti che sono stati scritti:

Pepesale: heheh ti ho messo curiosità...certro la situazione non è delle migliori per questi due, ma se la caveranno(forse? ;)), sono contenta che ti sia rimasta la reazione ad inceppo di James :P

_NEMO: mm si James potrebbe approfittarne davvero... tutto quel tempo con la Evans... Spero che questa ff continui ad ispirarti anche al terzo chappy! :)
tra l'altro io ne sto leggendo una delle tue :)

ninny: grazie per il commento sulla scruittura, sai sono sempre un po' insicura del risultato. se è nelle preferite non ti perderai neanche un capitolo ;)

Imprevisti

Le prime lezioni erano passate lisce senza problemi per James, che come al solito non aveva preso un appunto e si perdeva nei suoi pensieri. Qualche volta, per non apparire “strano” aveva fatto finta di consultare il libro, dopotutto quando vedeva Mocciosus era sempre chino su qualche volume.Per il momento non si era unito alle chiacchiere delle Serpi perché non amava di certo gli studenti di quella Casa.
Erano da sempre stati i suoi avversari in tutte le competizioni. Erano i “nemici” della sua Casa.
Consultò l'orario delle lezioni, riportato accuratamente, in una scrittura minuta, su una specie di agenda.
Pozioni. Potrò finalmente rivedere i Malandrini...e la Evans!
Si diresse velocemente in aula per prendere posto in fondo come suo solito, stava anche per sbagliare lato della classe, purtroppo come compagno ebbe McNair.
Bè almeno non mi “controllerà” come Malfoy.
Si era seduto da poco quando udì una risata simile ad un latrato e i suoi amici con Severus entrarono. Questo non aveva un espressione allegra come il resto della banda, aveva un sorriso tirato e non si leggeva di certo gioia negli occhi.
Vedersi così fece una strana impressione a James.
I quattro si accomodarono nei posti vicini a lui. Potter si mise ad ascoltare la loro conversazione anche quando la lezione era già iniziata.
“Remus sembra proprio che James ti voglia “rubare” il ruolo dell' assennato del gruppo. Da questa mattina non fa che prendere appunti, seguire le lezioni e segnare i compiti! Te lo saresti mai aspettato che poi si concentrasse così tanto in pozioni?”
“Lo sai Sirius che questo mi fa sentire felice. Comunque magari ha solo deciso di fare il bravo ragazzo”
“Il bravo ragazzo!? ...Ma certo !Questo è il nuovo modo per conquistare la Evans! Complimenti James, sei proprio un Malandrino” A quell'uscita Severus sussultò leggermente e Peter si mise a ridacchiare.
“Già la Evans” pensò Potter e fece scorrere lo sguardo fino ai primi banchi dove era seduta una ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi brillanti.
Ogni volta che li incontrava sentiva una stretta allo stomaco e avrebbe voluto rimanere a fissarli per l'eternità. Dalla sua attuale posizione poteva vederne un poco il profilo.
La strega indossava la gonna della divisa e così il Malandrino poté ammirare la sottile caviglia.
Avrebbe passato il resto del tempo così se non fosse stato che il Lumacorno gli si era avvicinato, gli aveva detto che mancava poco alla fine della lezione e osservato che lui non aveva fatto ancora nulla. Decise che era meglio darsi da fare, però era in imbarazzo perché conosceva le abilità di pozionista di Mocciosus, infatti il professore di Pozioni non faceva che lodarlo insieme a Lily durante le lezioni. Lui invece era stato sempre un disastro, forse anche perché non trovava il minimo interesse in quella materia in cui ci voleva precisione e raziocinio.
Ebbe la sensazione che qualcuno lo stesse osservando, si girò di lato e vide sé stesso che gli rivolgeva uno sguardo pieno di scherno misto a curiosità. Infastidito si voltò verso la lavagna, lesse la lista degli ingredienti e cominciò a preparare la pozione. Cercò di concentrarsi, ma sapendo di due occhi nocciola che lo fissavano, si sentiva a disagio, come raramente gli era capitato. Finito di aggiungere le Squame di Varano guardò la sua “opera”. La pozione avrebbe dovuto assumere un colorito bronzeo e quello che aveva davanti era un miscuglio grigiastro.
Era deluso.
Ancora una volta non ci era riuscito.
Si girò verso Piton, lo guardò come per dirgli “E adesso?”, per tutta risposta quello alzò gli occhi al cielo e iniziò ad aggiungere ingredienti nel proprio calderone. Dopo poco la pozione diventò rosa, ribollì e poi esplose con un boato.
Tutti gli studenti nelle vicinanze furono colpiti dalla sostanza e il paiolo di James si era rovesciato mescolando il suo contenuto alla pozione rosa.
Bravo Moccy! Allora qualche barlume di intelletto lo possiedi. Ora tocca al maestro.
Potter si alzò in piedi, controllò che il professore lo stesse guardando e strillò “Accidenti idiota! Hai rovinato la mia pozione!”
“Mocciosus non azzardarti ad insultare James!” come si aspettava gli aveva risposto Sirius, ma in quel momento si intromise il professore “Black rimanga in silenzio se non vuole far perdere punti alla sua Casa. Piton mi dispiace per la tua pozione”
“Professore se vuole rimango dopo la lezione e la rifaccio da capo” Speriamo che il Lumacone abbocchi!
“Non occorre caro, so delle tue capacità e me le dimostrerai un'altra volta. Ragazzi per oggi è finita, uscite dall'aula senza far troppo trambusto.”
James si ritenne soddisfatto della sua astuzia e si diresse verso la Sala Grande con gli altri Serpeverde.

Severus stava facendo finta di seguire la lezione di Artimanzia. Di tutte le materie scolastiche era quella che meno comprendeva e sopportava. Non capiva perché i maghi avrebbero dovuto accanirsi a scoprire cosa sarebbe accaduto se erano loro stessi a determinare il proprio futuro. Non credeva nella lettura della mano, dei fondi di tè e in qualsiasi altra forma di preveggenza.
Si mise a pensare alla lezione di Pozioni.
Quando il professore Lumacorno aveva ricordato di preparare la pozione a Potter aveva temuto il peggio. Sapeva che il Maladrino era negato in materia.
Fortunatamente mi è venuta in mente una brillante soluzione al disastro di quell'impiastro.
Per lui era stato seccante far esplodere il proprio calderone, ma l'alternativa era prendere un voto negativo oppure, ancor peggio, intaccare la propria reputazione di bravo pozionista.
In fondo non succedeva nulla di strano se il Grifone faceva esplodere il suo intruglio, come gli aveva detto Black “Così fa James Potter! Adesso sì che ti riconosco!”.
Finalmente l'inutile lezione era finita e Piton si diresse nella Sala Comune della propria Casa.
Si posizionò in una comoda poltrona e per far passare il tempo, prima di incontrarsi con James, si mise a leggere gli appunti presi durante la giornata. Ogni tanto faceva sorvolare lo sguardo in giro per la stanza. Osservava infastidito le numerose decorazioni rosso e oro, che gli ricordavano tanto l'orrido pigiama a righe di Potter che aveva dovuto indossare. Notava anche un'atmosfera diversa da quella che regnava nei dormitori serpeverdeschi, sembravano tutti più “aperti” e calorosi, trovava la situazione quasi piacevole, ma forse era influenzato dal fatto che non si trovavano nei freddi e ombrosi sotterranei.
Nel frattempo Remus si era seduto con un libro in una vicina seggiola morbida. Gli aveva fatto un mezzo sorriso a cui lui, per non destare sospetti, si era costretto a rispondere con un cenno.
Stava rivedendo Incantesimi quando una voce melodiosa attirò tutta la sua attenzione “Ciao Lupin! Non è che mi passeresti gli appunti di Trasfigurazione? Volevo controllare che i miei fossero completi.”
“Ho seguito parzialmente la lezione, per motivi che puoi immaginare, e non ti posso essere di molto aiuto. Mi spiace Evans” rispose il mannaro
“Se vuoi ti posso passare i miei, oggi non mi sono perso una virgola” Severus non aveva resistito a intromettersi
“E da quando Potter prendi appunti? Incominciavo a sospettare tu non sapessi scrivere” disse sarcastica lei
“Se non ci credi controlla pure sul mio quaderno” replicò Piton e glielo allungò
Lily fissò sorpresa i due Malandrini, passava lo sguardo dall'uno all'atro come per accertarsi che non stessero scherzando, ma le loro espressioni erano sincere, quindi la ragazza prese il quaderno che le era stato porto, mormorò un “grazie” e andò nella sua stanza.
Severus era al colmo della gioia, comprendeva che forse riusciva ad instaurare un rapporto con Evans anche in veste di James Potter. Non sarebbe stato costretto a non parlarle per 6 settimane.

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Capitolo 4
*** 4.Rivelazioni e trucchetti ***


Avevamo lasciato i nostri eroi con una esplosionme di calderone fumante... che succederà ancora? Questo capitolo è un po' di passaggio per spiegare alcune cosette.... Ringrazio sempre chi commenta e ho visto che ha pure aggiunto ai preferiti :)

ninny: Infatti Sev sta dando involontariamente un po' d'aiuto a James, però in fondo non sopporterebbe l'idea di non stare con Lily per tutto quel tempo. ;)

Voldemort: Severus è letteralmente in panico dalla situazione.. anche se non lo dà a vedere.^^ Adesso James fa vedere il peggio di sè ma non è detto che non si riscatti, non voglio anticiparti altro cara ! :P

Bellis: originalissima? Davvero? sono anche riuscita a rendertela intrigante..bene! aspetto di sapere che ne pensi dei prox chappy




Rivelazioni e trucchetti

Mentre aspettava l'appuntamento con Piton, James decise di leggere qualcosa per passare il tempo.
Il Serpeverde non aveva sicuramente riviste sul Quiddicht quindi prese un libro a caso, si sedette sul letto, chiuse le tende ma improvvisamente si accorse di uno strano rumore, come un grugnito: Macnair che russava.
Non avrebbe potuto sopportarlo a lungo e non voleva rischiare svegliandolo, quindi si recò nella Sala Comune.
La stanza era un po' più tiepida delle altre, ovunque il verde e l'argento dominavano, adornata di sedie e divanetti molto eleganti in pelle di drago.
In quel momento c'erano diversi studenti, ma non gli interessava cosa facessero.
Vide una poltrona libera nell'angolo e si sedette. Aprì il libro e mentre stava per scorrere le prime righe sentì delle risatine femminili. Capì che forse non avrebbe mai letto quel libro, perchè decise di dedicarsi all' “girls-watching” uno dei suoi hobby preferiti. Con il classico trucco del “fingere di guardare il libro”, utilizzato innumerevoli volte quando era in Biblioteca, lanciò occhiate in giro e in poco tempo ebbe una visione completa della “situazione”.
La maggior parte delle ragazze gli sembravano delle oche, anche se graziose, altre apparivano intelligenti, ma dovevano essere “acide” e snob.
Non ne trovò una appetibile.
Ci credo che Mocciosus frequenta solo la Evans!
Ripensò a quello che era successo dopo le lezioni.

Lily era andata a salutarlo, l'aveva abbracciato e si era informata su come aveva passato le vacanze ad Hogwarts. Essendo un Malandrino lui aveva improvvisato ed era riuscito ad essere convincente. Dopodiché lei gli aveva narrato del suo Natale a casa e l'aveva lasciato con un bacio sulla guancia.
Mocciosus e lei dovevano essere molto amici.
Potter era al settimo cielo ed aveva impiegato qualche minuto per riprendersi.

Tornò lentamente alla realtà e si accorse che era apparsa una nuova studentessa nella stanza.
Riconobbe che era Narcissa la cugina di Sirius, si ricordava che aveva la sua stessa età.
La osservò attentamente, notò il corpo, non ancora sviluppato del tutto, già sinuoso e trovò molto piacevoli i suoi lineamenti. Dagli occhi azzurrissimi traspariva un animo dolce, tenuto ben celato da un'aurea di freddezza, e le “scintille” che li illuminavano facevano capire che, dietro quella splendida chioma bionda, c'era un cervello pensante.
La Evans per lui era imbattibile, ma capiva di aver scovato una “perla” nella tana dei serpenti.
Chissà se Mocciosus ci ha mai pensato?
Il suo dubbio fu risolto da Malfoy che si avvicinò alla ragazza, che lo guardò sognante, si accomodò vicino a lei e la baciò.
A quanto pare è già impegnata.
Visto che non c'era più nient'altro da vedere James decise di dedicarsi al suo libro.

Rimase sbalordito dal contenuto.

Il capitolo parlava di come prepararsi per praticare le Arti Oscure, poi il volume continuava spiegando quali erano le potenzialità da sfruttare e le capacità da rafforzare per usarla nel miglior modo. Lo chiuse intimorito e andò a guardare gli altri libri sotto al letto di Piton che non si era curato di osservare. Oltre ai normali testi scolastici c'erano “Incantesimi Oscuri”, “Fatture e formule”, “Magia Nera dall'antichità fino ad oggi” e altri volumi che trattavano lo stesso argomento.
Potter era scioccato.
Credeva che Mocciosus, come le altre Serpi, non fosse un cuore candido, ma non si aspettava di certo che si occupasse e studiasse pratiche malvagie.
L'altro giorno mi voleva lanciare qualche maleficio e mi sono salvato per un pelo. Starò più attento a lui d'ora in poi.
Doveva essere davvero pericoloso.



Severus dopo aver dato i suoi appunti a Lily, non volendo instaurare nessun rapporto con gli altri Grifoni, aveva deciso di sistemare il macello sul letto di Potter.
In fondo qui ci devo vivere per sei settimane.
Alcuni vestiti erano sparsi sulla coperta e aveva perfino trovato un calzino sotto il cuscino. Così aveva preso il baule con incisa la sigla J.P. , aveva rovesciato a terra il contenuto, anch'esso in disordine, e si era messo al “lavoro”.
Divise tutti gli indumenti da far lavare dagli elfi domestici, da quelli puliti e questi ultimi gli ripiegò accuratamente nel cassettone.
Trovò anche uno strano mantello.
Sistemò il materiale scolastico, impilando i libri, mettendo da parte i quaderni e le piume. Infine infilò le numerose copie del mensile “Quiddicht News” sotto il letto.
Ora la sua zona notte era decisamente più vivibile.

Il Serpeverde aveva raggiunto la biblioteca. Quando il suo corpo apparì rimase stupefatto.
Non mi abituerò mai a questa situazione.
“Ciao Moccy” gli fece il suo “sosia”
“Non c'è bisogno di far convenevoli Potter. Invece bisogna parlare di alcune cose” l'altro annuì “Quest'anno come tu bene sai ci sono i G.U.F.O. e io voglio avere i miglior voti possibili. Sai anche che oltre agli esami è importante l'andamento generale scolastico. In poche parole tu dovrai prendere tutti gli appunti e copiare i compiti che faccio, mica possiamo raccontare della nostra “vicenda” ai professori perché penserebbero che siamo impazziti.”
“Perché devo copiare i temi fatti da te?”
“Genio non hai notato che io scrivo con la tua scrittura?”
Severus ripensò a quando aveva appoggiato la piuma sulla pergamena e ne era uscita una grafia più rotondeggiante più ampia della sua.
“Ma certo! Io mica scrivo stitico come te” rispose James, poi si accorse che l'altro si stava arrabbiando, cosa che non desiderava dopo la scoperta fatta nel pomeriggio.
Meglio che stia attento a quel che dico. “Lasciamo perdere Moccy, volevo dire che c'è un modo per non dover fare tutta questa fatica. Aspettami un attimo qui, sai non vorrei farci vedere assieme.” Sparì in biblioteca, che stava per chiudere, e riapparì con pergamena e piuma.
“Bè non mi sembra un grande rimedio”disse sarcastico Piton
“Aspetta il bello non è ancora venuto.” estrasse la bacchetta la puntò sulla piuma e disse “PappagalusJamesPotter”.
Poi prese la piuma e scrisse il suo nome.
Severus era stupito, era lo stesso tipo di grafia con cui aveva preso gli appunti quella mattina, non la sua sottile e spigolosa.
“Visto? E' un trucco utile se ti sei dimenticato di far firmare i permessi dai tuoi. Basta dire Pappagalus e il nome della persona che ti interessa. Così puoi fare i tuoi compiti senza che li debba ricopiare. A proposito tu dovresti passarmi i temi di Remus. E la pozione come va?”
“Non ho ancora iniziato, ho rivisto la lista degli ingredienti e molti dovrei prenderli dalle scorte personali di Lumacorno. Qualche volta mi dà la possibilità di accedervi, ci sono degli orari in cui lo tiene aperto apposta, ma non mi fido a mandare te dato i tuoi risultati in Pozioni.” Chissà che cosa mi porterebbe!
“C'è un rimadio nel mio baule,un mantello ma non è come tutti gli altri è un Mantello dell'Invisibilità. Usa quello”
“Mi stai prendendo in giro Potter? Se è uno dei tuoi stupidi scherzi..”
“Io non sto scherzando, se lo indossi nessuno ti può più vedere. Provalo. Bè senti da domani ci troviamo alle cinque così ho tempo di “fare” i compiti. Ti saluto che il mio stomaco comincia a farmi capire che è ora di cena. Ciao Moccy”
“Potter.”
I due si girarono di spalle e si avviarono in direzioni opposte.

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Capitolo 5
*** Accadimenti ***


I guai per Severus sono appena iniziati e pure per James....
Un bacetto ai vecchi e ai nuovi aggiunti: Lars Black; Orione; Piccola Vero; spikina.

ninny: certo la magia Nera non potevo lasciarla fuori, in fondo un po' a quello che ha detto la Row mi devo attenere e penso che uno studioso come Piton fosse già ben informato a quell'età.

Voldemort: hahaha Piton ne dovrà subire ancora delle belle purtroppo! James in fondo è un Malandrino quindi di tecniche e strategie per aiutarsi ne trova sempre...



5.Accadimenti


La prima settimana era trascorsa relativamente veloce per i due ragazzi.
Piton si stava abituando a ricevere compiti con valutazioni discrete e James, dopo molta fatica, aveva imparato a stare attento alle lezioni e prendere appunti. Per le lezioni di Lumacorno avevano risolto con lo scambiarsi le provette delle pozioni quando il professore e compagni erano distratti.

Severus era riuscito ad avere un principio di dialogo con Lily, che era sempre più stupita del cambiamento di Potter. Non provava più ad invitarla ad appuntamenti davanti tutti, le chiedeva solamente “come va?” oppure la salutava soltanto.
Inoltre aveva notato che incominciava a prendere la “vita scolastica” in modo più serio. Pensava che doveva essere dovuto alla crescita, infatti anche il suo amico Sev era un po' mutato, sembrava meno triste e chiuso del solito, come sempre voleva sapere quello che aveva fatto lei durante la giornata, ma non nominava quasi più i suoi “amici” Serpeverde.
Tutto ciò la rendeva più contenta.

Era sabato e James si ricordò che avrebbe dovuto scrivere una lettera ai suoi, ne spediva più o meno una alla settimana, anche solo per dire che stava bene e non si era cacciato troppo nei pasticci. L'aveva promesso ai suoi e poi avere una lettera da loro tutti i weekend gli dava piacere.
Sembrava un ragazzo spavaldo e insensibile a quel genere di cose, ma in fondo il Grifone aveva un cuore tenero, ci teneva molto ai suoi “vecchi” come gli chiamava lui.
Appena ebbe un momento libero durante la giornata si rifugiò in biblioteca per scrivere in senza essere disturbato.
Stava incominciando ad apprezzare quel luogo, era lì che lui e Mocciosus si sedevano per fare i compiti e se era fortunato incontrava anche Remus e gli altri Malandrini quando andavano a recuperarlo.
Naturalmente lui doveva tenersi a debita distanza, seminascosto da un libro cogliere i loro attimi di felicità. Ogni tanto rideva interiormente anche lui dei loro scherzi e battute. Altre volte si limitava a scrutare le reazioni del suo sosia, che si limitava a finti sorrisi. Però quella “posizione” gli permetteva di parlare frequentemente con Lily, conoscere i suoi gusti e le sue passioni.
Ultimò con uno svolazzo della piuma il suo nome al termine della lettera la mise in una busta che nascose sotto il mantello.
Tra poco doveva incontrarsi con Piton e decise di rimanere nella sua postazione con un libro aperto a caso davanti a sé.
Sentì due persone che si sedettero di fianco a lui, si girò e vide Mulciber e Avery.
“Severus hai visto che è uscito il sole. Perché non esci con noi invece di fare il pipistrello qua dentro?” disse il primo
“Ragazzi devo fare i compiti” James non riusciva a credere alle sue orecchie, lui aveva appena detto che rifiutava di uscire a divertirsi per fare i compiti.
“Ah già. Mi raccomando mettili sul mio comodino che così poi li copiamo” specificò il secondo
“Bè magari ci puoi raggiungere dopo, ti farebbe bene alzare un po' il naso dai libri, sai c'è anche altro da vedere oltre che le formule” riprovò Mulciber e gli fece un occhiolino.
James non comprendeva dove volesse andare a parare quel discorso.
“Si guarda per esempio quella” Avery indicò una ragazza castana che stava passando ridacchiando con le amiche.
Adesso ho capito il punto della questione! “Ma quella è Pamela Jefferson, metà dei ragazzi degli ultimi anni la conoscono molto bene” affermò Potter
“Si ma a quanto pare Severus non sei tra questi” replicò Mulciber
“Io non vado mica con le oche”
“Tu non vai con nessuna, questo è il problema” si intromise Mcnair che era appena giunto assieme a Lucius
“Devo soltanto trovare la persona giusta” tentò il Malandrino
“Ma in cinque anni non ne hai trovata neanche una? Sai che incomincio a pensare che tu... non sia dei miei stessi gusti...capisci cosa intendo... e forse non sono l'unico qui a crederlo” aggiunse Avery e fece girare lo sguardo sugli altri Serpeverde.
James guardò Malfoy, che doveva essere l'amico più intimo di Mocciosus, questo lo osservava con distacco, come se volesse tirarsi fuori da quella faccenda, non lo accusava ma neanche lo difendeva.
Lo stava lasciando da solo.
Potter si sentì come accerchiato, quella frase che pesava su di lui, ed emerse l'orgoglio grifondoresco.
“Non accetto simili insinuazioni! Vuoi che ci provi con Pamela? Ebbene entro una settimana scommetto che riuscirò a baciarla!” sbottò, scrutò Avery in segno di sfida e gli porsela mano
“Ok” rispose questo e strinse la mano che gli era stata offerta
“Bene, adesso che avete risolto usciamo?”
Lucius probabilmente non voleva prolungare quella scena, gli altri fecero segno di sì con la testa e tutti i ragazzi uscirono dalla biblioteca.

Piton aspettò che tutti i suoi compagni verde-argento si allontanassero ed entrò nella biblioteca.
Quel giorno era riuscito a disseminare tutti i Malandrini.
Infatti qualche volta Lupin gli aveva voluto tenere compagnia in Biblioteca e aveva dovuto scambiarsi i compiti prima di cena. Anche se doveva ammettere che chiacchierare con quel ragazzo poteva essere anche piacevole.
Potter era seduto al solito posto.
“Ciao Moccy”
“Ciao Grifonaccio” ultimamente Severus si era accorto che poteva prendersi più libertà con il suo sosia che sembrava avere un certo timore nei suoi confronti “Ecco i compiti di Remus.”
“E qua ci sono i tuoi”
Queste erano le loro discussioni quando James non chiedeva come procedeva la preparazione della pozione, oppure se c'erano novità sui suoi amici; Severus non chiedeva mai nulla, solo qualche volta voleva sapere se Lily stava bene e nient'altro.
In un paio d'ore avevano finito.
“Senti Moccy potresti spedirmi una lettera? E' per i miei.”
“Va bene Potter”
“Ecco la lettera” e gliela porse “il mio gufo è quello con il collarino rosso con scritto Uther.” fece una pausa “Tu non devi spedire nulla ai tuoi genitori?”
Severus ebbe come un sussulto “No niente. Invece un tizio della tua Casa mi ha dato questo foglio dicendomi che ci saremmo visti lunedì” gli passò un foglio piegato in quattro.
James lo aprì con calma, dette una occhiata e “Oh no!”
“Che c'è Potter? Uno spasimante non voluto?” sogghignò l'altro
“Moccy c'è poco da ridere, qui si tratta della partita di Quiddicht che si terrà la prossima domenica. Questo foglio è l'orario degli allenamenti”
Piton non sembrò molto contento della cosa.
“Non ti preoccupare non ti farò volteggiare da solo su una scopa, so che non è il tuo forte e poi ci tengo che la mia squadra vinca”
“Allora cosa facciamo o mio Grande Giocatore di Quiddicht?”
“Spiritoso oggi. Bene io ora scrivo un biglietto, che darai a Tom, il tizio che ti ha contattato, dicendogli che mi allenerò da solo. Tu non dovrai far altro che trovarti questo lunedì, alle otto, al campo di Quiddicht con la mia divisa, la mia Nimbus 1990 e la scatolina dorata con sopra la mia sigla. Ciao” e se ne andò lasciando un Severus allibito.

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Capitolo 6
*** Allenamenti ***


Adesso sono pure tra i preferiti di marco121184 e kukina sperimao di non deluderli! ;)
Cara nynny grazie che un commento me lo lasci sempre... adesso vedrai come James risolverà la situazione Quiddicht!
Invito gli altri, fan di Piton o ammiratori di Potter, a farmi sapere la loro opiniopne su come gli sembrano i personaggi...



6.Allenamenti


Era domenica sera e James si era appena infilato il pigiama grigio.
La mattina si era svegliato di buon' ora per incontrarsi con Mocciosus che gli doveva consegnare i suoi soldi per alcune commissioni.
Innanzitutto avrebbe preso qualcosa da Mielandia, poi se voleva vincere la sfida "Pamela" doveva comprare una confezione di Brillantant per togliere il colore di stantio al mantello e sicuramente gli occorreva la lozione per capelli grassi ai semi di Urticus.
Dopo una colazione abbondante l'aspettava il giro ad Hosgomeade, si era staccato subito dal suo gruppo perché gli altri Serpeverde non dovevano sapere dei suoi “particolari” acquisti. Dopo averli affidati alla segretezza del suo mantello aveva incrociato Lucius che stava raggiungendo Narcissa, lo accompagnò finché non incontrarono la ragazza.Potter allora si diresse verso Mulciber e Avery che erano nelle vicinanze. Andarono ai Tre Manici e raggiunsero il tavolo dove erano seduti Nott e Mcnair, il quale fu molto impegnato nel lanciare apprezzamenti a qualsiasi ragazza carina che gli passasse a tiro, mentre gli altri chiacchieravano.
Ogni tanto Nott faceva commenti, riguardo ad alcuni studenti NatiBabbani o Mezzosangue, e gli altri presenti rincaravano la dose. Ciò era tremendamente spiacevole per James che pur venendo da generazioni di maghi non sopportava tali discriminazioni.
Come fa Mocciosus a stare con questi per interi pomeriggi? Probabilmente anche a lui piace vantarsi del suo lignaggio.
Finalmente giunse il tempo di tornare al castello e Potter non vedeva l'ora di mettere qualcosa sotto i denti e coricarsi.

Completamente diversa era stata la giornata per Piton, che era stato svegliato da una cuscinata in faccia e coinvolto, involontariamente, in una rissa a base di solletico.
Fortunatamente per l'incolumità dei Malandrini l'assalto era durato qualche istante, perché il sistema nervoso di Severus stava per prevalere sulla sua coscienza razionale e quella situazione sarebbe potuta finire davvero male.
Ripresosi lentamente si era preparato per incontrarsi con James e ricevere i suoi galeoni. Poi il Serpeverde aveva fatto colazione ed era uscito con la “sua” combriccola.
Dopo un tour da Mielandia, dove lui si era limitato a comprare delle caramelle speziate, dato che non amava troppo i dolciumi, si ritrovò ai Tre Manici di Scopa.
Qualche tavolo più in là rispetto dove si trovava erano accomodati Avery, Mulciber, Nott, Mcnair e Potter.
Cercava di intuire i loro discorsi dal labbiale, ma con scarsi risultati.
In fondo con quei ragazzi si trovava abbastanza bene, anche se doveva sopportare il comportamento rude di Mcnair e se dopo un po' le discussioni sui non-appartenenti-ai-Purosangue diventavano fastidiose. Dopotutto avevano i suoi stessi interessi, lo coinvolgevano e lo rispettavano.
Erano i suoi amici.
Improvvisamente fu preso per un braccio da Sirius e trascinato fuori dal pub.
E adesso che vuole?
Vide che anche Remus e Peter erano usciti. Controvoglia seguì gli altri tre per un sentiero che li portò in una zona abbastanza isolata dove c'era l'inizio di un bosco.
Non era mai stato in quella zona di Hosgomeade.
Black fece uno strano guaito a cui fu risposto con un zufolio.
Ma che bravi giocano ai versi degli animali.
Da un punto imprecisato apparve un Corvonero insieme ad altri tre studenti.
“Black pronto al combattimento?” disse il primo
“Ci puoi scommettere Finningam!” e gli fece un sorriso ed estrasse da una tasca dei piccoli tubi colorati
“Bene allora si ha 30 secondi per nascondersi e poi si comincia”
“Ok”
Severus non riusciva a capire di cosa stessero parlando, gli fu consegnato uno di quegli strani oggetti “Devi agitarlo come una bacchetta” gli spiegò Felpato,nel mentre qualcuno urlò “Via” e tutti sparirono.
Avendo compreso solo che si trattava di un a sorta di battaglia decise che mettersi dietro un tronco rotto era la cosa migliore.
Ci fu qualche istante di silenzio, poi incominciarono a volare dappertutto palline colorate.
Piton era seccato, lo avevano disturbato solo per andare a giocare come degli stupidi a tirarsi addosso sfere di carta.
E la faccenda doveva essere stata anche organizzata e pianificata.
Osservò stupito la foga che mettevano in quella “guerra” e perfino il tranquillo Remus sembrava particolarmente attivo.
Che bambini che sono!
In quel momento un pallina rimbalzò sulla sua spalla. Ma lui si riteneva superiore e non si mosse.
Una seconda pallina gli toccò il collo, Severus incominciò a provare fastidio ma restò comunque impassibile.
“Allora Grifone dove hai messo il tuo coraggio?” gridò un Corvonero e con una buona mira gli colpì la nuca.
Questo è inaccettabile!
Piton a quell'affronto non riuscì più a trattenersi e rispose agitando il suo tubicino da quale fuoriuscì una sferetta che arrivò sul naso dell'avversario.
Era ormai entrato nel gioco e passò la restante mezz'ora a dar battaglia al “nemico”.


Severus stava aspettando James con già indosso la divisa da giocatore di Quiddicht. Aveva portato tutto il necessario che l'altro gli aveva indicato. Era lì da cinque minuti ed era seccato dell'attesa.
Spero che non si sia addormentato, non posso mica andare nei dormitori Serpeverde per svegliarlo! Ma forse è meglio così, io non sopporto questo stupido gioco e di certo non mi dispiace se la squadra dei Grifondoro perde il torneo.
Sogghingnò al pensiero.
In quel momento vide una figura che si avvicinava lentamente e si riconobbe.
“Ciao Moccy!Scusami ma i tuoi amici sono piuttosto “curiosi” ed uscire di nascosto non è stato facile. Speravi che non venissi?”
“Potter ti mentirei se dicessi il contrario”
“Sei pronto a diventare il miglior Cercatore di Hogwarts?”
“Non mi dire che in una settimana mi vuoi far diventare un giocatore!”
“Certamente..no. Da come ti ho visto usare la scopa ci vorrebbe parecchio tempo. Tu dovrai solo imparare ad acchiappare il boccino d'oro, a farti volare ci penserò io”
“Come? Con la forza della tua mente? Spero proprio di no altrimenti non riuscirei neanche a decollare”
“Moccy ti vedo come sempre ben disposto, quindi invece di spiegarti la mia idea passerò direttamente all'atto pratico”
James fece un incantesimo di disillusione e prese la Nimbus. Piton si trovò davanti solo una scopa.
Severus capì l'intenzione del Malandrino: avrebbero volteggiato assieme.
“Allora bellezza non sali?”
“Non azzardarti più a chiamarmi bellezza Potter!” e con questa frase si accomodò sulla scopa stando attento ad non stringere le mani sul manico vicino a quelle dell'altro e sedendosi il più discosto possibile.
Appena sistemato, la Nimbus partì, man mano acquistava sempre più velocità. Si diresse verso la Foresta Proibita ed in poco tempo la raggiunsero.
Il Serpeverde si chiese fino a quanto si sarebbero avvicinati prima di cambiare rotta.
Non penserà mica di gettarsi tra gli alberi!Forse mi preoccupo troppo, in fondo è bravo a volare e di certo non vorrà schiantarsi se vuole fare la partita sabato.
Tuttavia il “conducente” non dava la sensazione di voler girare, anzi sembrava aumentasse la rapidità con cui si muovevano.
Per Merlino ci stiamo andando in mezzo!
Piton si ritrovò tra i tronchi della foresta e strinse ancora di più le mani intorno al legno.
Era talmente agitato e preoccupato che non aveva neanche il tempo per arrabbiarsi o dire qualcosa.
Per non avere paura chiuse gli occhi.
Sentì le fronde sfiorargli il viso.
Qualche fruscio e versi di uccelli che scappavano dai nidi.
Pensò pure di lasciare la presa ma erano abbastanza in alto e sarebbe stato troppo pericoloso,eppoi nessuno gli assicurava che Potter l'avrebbe aiutato.
Dopo un tempo che gli sembrò un eternità si accorse che stavano lentamente salendo, sentiva meno ostacoli davanti a sé e dischiuse gli occhi.
Erano sopra la boscaglia e stavano ritornando indietro.
Lui si rassicurò, ma la sensazione durò poco quando vide che avanzavano perpendicolarmente al suolo.

Sempre più veloci.

Il campo da gioco che prima era così piccolo man mano si ingrandiva.
Giù ancora più giù.
Grande Salazar salvami tu!
Il manico arrivò quasi a sfiorare il terreno e poi virò improvvisamente.
Proseguirono ad una bassa altezza e rallentarono l'andatura. Sfortunatamente per il povero Severus “l'avventura” non era finita, perché James decise di svolazzare rasente al castello, intrufolarsi tra le sue archittetture, per concludere fece qualche giro su sé stesso e finalmente si arrestò in mezzo al campo da volo.
Piton aveva i visceri in subbuglio e si sentiva leggermente strano.
“Allora ti è piaciuto il tour?” lo interpellò il Malandrino
“E' stato terribile e tu sei un folle Potter!”
“Calmati Moccy, non c'è bisogno di prendersela con me perché hai avuto paura”
“Io non ho avuto paura!” Oppure si?
“Ok , ok.”
Piton raccolse le “sue” cose in silenzio, voltò le spalle, ancora infastidito, a James, e si allontanò.Sentì questo sbottare un “Ma non si saluta?” ma non diede retta a quelle parole.
Aveva un dubbio che gli martellava la mente.
Non poteva ammettere di avere avuto timore del volo, lui non aveva paura di nulla.
Mi devo solo abituare.

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Capitolo 7
*** Pamela ***


Sono stati giorni duri (ero un poco febbricitante) ma sono riuscita comunque ad aggiornare.. vi ricordate che c'era in ballo una scommessa tra Avery e James? Adesso leggerete come andrà a finire, o quasi.
Un saluto ad ognuno dei 16 preferiti che mi sostengono.

ninny: il tuo caro Jamie dimostrerà ancora una volta di essere un volpacchiotto, ma non sa a che rischi va incontro...

chiarucciapuccia: L'adorabile Pitty avrà modo di dimostrarsi "pericoloso" dopo questo chappy. Sono contenta che Potter ti stia quasi simpatico, magari un giorno cambierai idea sul suo conto, ma adesso si sta preparando a combinare un po' di casino...




Pamela



Mercoledì mattina James si alzò prima del solito e “occupò” la doccia della sua camerata. Si lavò molto accuratamente i capelli con lo shampoo ai semi di Urticus acquistato qualche giorno prima.
Come sempre impiegò in quelle operazioni più tempo del previsto, per godersi il getto tiepido dell'acqua, così si ritrovò da solo in stanza. Aprì il baule, che gli ricordava tanto quello di Lunastorta,e dopo minuzioso esame scelse di indossare, assieme alla divisa, un maglione verde scuro. Poi andò a recuperare il mantello che aveva trattato con il Brillantant.
Il nero era molto più luminoso.
Infine si guardò allo specchio.
Vide davanti a sé un giovane dall'aspetto raffinato e un poco ombroso.
Sai Moccy se ti curassi avresti anche charme.
Provò uno sguardo magnetico e tentò un mezzo sorriso.
Perfetto!
Quel giorno aveva deciso che sarebbe stato perfetto per iniziare la sua impresa: conquistare Pamela Jefferson.
Passando nel corridoio incrociò due giovani Tassorosso e lanciò loro un sorriso abbinato con una occhiata felina. La risposta all'esperimento, un'aria imbarazzata e un sorrisetto, fu positiva.
Giunto alla sua tavolata si sentì osservato.
“Severus come sei in “tiro”, non stai affatto male oggi” gli disse Mulciber
“Immagino che c'entra la nostra sfida vero?” chiese Avery
“Sev, non mi dire, l'hai fatto per quello?” gli domandò un po' allibito Malfoy
“Diciamo che ho colto l'occasione...sai Lucius credo che un mago debba pensare anche alla propria apparenza” questa risposta sembrò accontentarlo e zittì gli altri.
I Serpeverde non furono gli unici a notare il suo “nuovo” aspetto, infatti due occhi nocciola lo guardavano incuriositi dal tavolo dei Grifondoro.


Potter si aggirava per i corridoi nel pomeriggio cercando la sua preda e finalmente la trovò che stava rientrando dal giardino.
Si avvicinò da dietro lentamente, quando fu a pochi passi da lei sporse la bacchetta da sotto il mantello e mormorò un incanto. La ragazza inciampò e sarebbe rovinata al suolo se il ragazzo non l'avesse acchiappata al volo.
“Attenta” disse
“Non so come ho fatto ma sono scivolata. Comunque grazie...” disse Pamela
“Severus. Non c'è di che”
“Allora grazie Severus” adesso la ragazza lo stava squadrando attentamente e sembrava non volesse ancora andarsene, lui le lanciò un occhiata maliziosa.
“Dove stavi andando?”
“Al mio dormitorio”
“Senti visto che non posso esserci di nuovo se scivoli, potrei accompagnarti così sarò rassicurato.”
“Ben volentieri”
Lungo il tragitto parlarono di varie cose di non molta importanza, ma James capiva che in quel modo poteva avere più possibilità di riuscire.
Si fermarono davanti all'entrata della Casa Corvonero.
“Io sarei arrivata”
“Già..hai visto che noi Serpi non mordiamo”
“Serpi?” lui le indicò la propria cravatta verde-argento e lei aprì la bocca in un “ah”.
Il Cappello Parlante doveva aver bevuto Whisky Incendiario per metterla in Corvonero.
“A proposito tu ci stai pensando ai G.U.F.O?” deviò poi.
“Si, però non mi preoccupo troppo...tranne forse Pozioni”
“Davvero? Bè io me la cavo piuttosto bene in quella materia” e il Malandrino si passò una mano nei capelli tirandoli indietro per poi farli ricadere sul viso.
La ragazza aveva seguito tutto il movimento con gli occhi.
“Magari potrei passarti i miei appunti. Che ne dici di domani?” e inarcò le labbra in un sorriso.
Lei ci pensò un attimo e poi disse “Ok, va bene. Facciamo che passo io domani pomeriggio nella tua stanza”
A però queste cose le capisce al volo!
“Ti aspetto per le tre e mezza allora”
“A domani” gli sussurrò lei e si dileguò dietro la parete, aperta da una sua parola.
Appena sparita James si esibì in un gesto di vittoria accompagnato da un verso di esultanza.


Dal primo allenamento Potter non aveva più volato in modo estremamente spericolato, perché Piton ora doveva concentrarsi sullo scopo del ruolo di Cercatore.
Il martedì sera aveva aperto la misteriosa scatoletta dorata che conteneva un boccino, ultimo regalo di compleanno, per potersi allenare anche in vacanza. Quel giorno Severus aveva fatto numerosi tentativi cercando di prenderlo ma alla fine non era riuscito nemmeno a sfiorarlo.
Tuttavia non demordeva perché doveva dimostrare al suo “allenatore” di che pasta era fatto.
Il mercoledì ebbe significativi risultati.
Dopo qualche prova in cui si era avvicinato parecchio al suo obbiettivo finalmente, quasi alla fine del volo, il boccino gli passò a lato della testa e con uno scatto il Serpeverde si impossessò del globo dorato.
James che aveva seguito il movimento planò allora a terra.
Appena toccato con i piedi il suolo lentamente scesero dalla scopa.
A quel punto il Grifone si voltò e disse “Bravo, se continuiamo così a per sabato ce la faremo.”
Piton svicolò il commento, anche se gli aveva fatto piacere, con una domanda“Contro chi giocheremo?”
“Tassorosso, con loro si va tranquilli” rispose l'altro
“Ottimo, Mulc dice sempre che sono delle schiappe. A proposito come mai sei messo così?” e con un gesto della mano lo indicò dalla testa ai piedi
Potter si sentì un attimo come scoperto poi il suo spirito malandrinesco si presentò “Sai che sono vanesio e quindi ci tengo molto al mio aspetto” Meglio non dirgli nulla della sfida perché non credo capirebbe.
“Anche nel mio corpo?” gli chiese scettico l'altro
“Certo anche nel corpo degli altri finché ci devo “dimorare” io. Soprattutto se posso apportare dei miglioramenti evidenti” e qui sorrise furbescamente
In effetti i miei capelli più luminosi non stanno affatto male e il mantello sembra nuovo. “Potter io non noto nessun cambiamento. Comunque ti ricordo di stare attento a quello che fai perché ci tengo alla mia reputazione...non vorrei apparissi una mattina tutto infiochettato” questa volta fu la volta della Serpe di sogghignare
“Non ti preoccupare non sono mica come un certo biondo della tua Casa..” James lasciò la frase in sospeso aspettando che agisse e la risposta fu fulminea
“Non ti azzardare ad insultare Lucius!”
“Io non ho fatto nessun nome, ma forse se ti è venuto in mente non è un caso. Comunque sono stanco per questionare con te. Io direi di ritornare al castello”
“Caspita Potter un'idea buona! Avviamoci dunque” e cominciò a fare un primo passo verso la scuola.
Ramoso non poté frenare la lingua e mormorò un “prima le signore dunque” a cui fu replicato con una specie di ringhio sibilante.
Un'arietta fresca e rilassante li sfiorò il viso, entrambi si zittirono, iniziarono a pensare ai loro morbidi ed accoglienti letti e proseguirono in silenzio.

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Capitolo 8
*** Meglio dire la verità ***


Bene bene appuntamento con Pamela...che non sarà un piacere infine.Nel prossimo chappy la partita di Quiddicht....
Gentili seguitori della mia storia buona lettura!

ninny: bè insomma James ci sa fare con le pulzelle,anche se stavolta non si dimostrerà troppo scaltro ... Lily? Be in questa FF ti avviso che non comparirà spesso in generale, ma non ti preoccupare che Potter non l'ha dimenticata :P



Meglio dire la verità


Potter era entrato gongolante nella Sala Comune di Salazar e aveva detto trionfalmente ad un Avery impegnato in una partita a scacchi magici “Tra dieci minuti Pamela Jefferson sarà qui”
L'altro era rimasto allibito un attimo “Non è uno scherzo Severus?”
“Come! Ieri ho fatto la fatica di circuirla, perdendo tempo prezioso e tu pensi che sia uno scherzo.” sbuffò James
“Scusa ma io non pensavo che alla fine...” tentò Avery, ma il Malandrino lo fulminò con un occhiataccia degna di Piton “Fa niente. Visto che per vincere la sfida devi baciarla veramente, io mi nasconderò nel letto di Macnair, che è di fronte al tuo, con le tende chiuse per controllare.” detto ciò il Serpeverde salutò il suo sfidante a scacchi e si infilò nella loro stanza.
James si sedette sul suo letto e tirò fuori gli appunti di Pozioni.
Salviamo almeno le apparenze.
Mancavano pochi minuti ormai.
Speriamo sia una puntuale.
Incominciava a sentirsi impaziente, come al suo primo appuntamento, lui che era un conquistatore abituale.
La presenza di Avery non lo aiutava, anzi lo agitava ancora di più, perché voleva fare una bella figura davanti al suo “compagno”.
Sentì qualcuno che bussava alla porta.
Eccola!
Andò ad aprire e vide una chioma castana e due occhietti furbi che lo scrutavano.
“Ciao Severus” fece la ragazza
“Ciao Pamela” si guardò attorno in cerca di qualcosa su cui farla sedere ma non vide nulla che potesse andare bene “Mi spiace ma non c'è neanche una sedia aspetta che vado a prenderne una di là”
“Non c'è bisogno, preferisco qualcosa di più morbido, quale è il tuo letto?”
Lui rimase un attimo spiazzato poi glielo indicò.
Lei si accomodò sul bordo“Non stare lì in piedi vieni a farmi compagnia” Potter si sedette vicino a lei.
Silenzio.
“A proposito ti devo dare i miei appunti” gli disse lui
“Aspetta un attimo io mica sono venuta qui solo per quelli” e gli lanciò una occhiata maliziosa
Schietta e svelta la ragazza! Adesso ti accontento subito cara.
Il Malandrino rispose alla provocazione con un sorrisetto, si accostò a lei, le scostò i capelli dal viso e ghermì le labbra con le sue.
Per un po' giocarono poi approfondirono il bacio.
Adesso sarai contento Avery.
Stranamente mentre baciava quella ragazza non provava molto piacere, era una cosa meccanica, era un'altra la ragazza a cui avrebbe voluto dedicare quel bacio.
Una Grifondoro dai capelli rossi.
Improvvisamente qualcuno spalancò la porta, entrambi si girarono. “Mc!”
Mcnair era imbarazzato “Scusa Severus non sapevo...mi avevano detto che Avery era qui...”
“Spiacente ma non è qui forse è in guferia” disse con calma James
“Ok. A dopo” e il ragazzone se ne andò
La ragazza non sembrava troppo turbata, ma il Malandrino era sempre galante con le sue “conquiste” e disse “Scusalo è un po' impetuoso.”
Ormai il momento era passato e lui non ci teneva più di tanto a riprovarlo.
Non sapeva cosa dire per levarsi da quella situazione, ma come prima Pamela lo stupì ancora. “Senti adesso mi devo vedere con una mia amica per rifarmi le unghie. Non è un problema?”
“Non c'è problema vai pure” rispose Potter
Poi lei tirò fuori un' agendina dalla tasca del pantalone e una piccola piuma.
Aprì il libretto, lo sfogliò ed era pieno di nominativi.
Conosce più persone del sottoscritto.
Dopodiché si fermò ad una pagina vuota. In quel mentre lui si accorse che i nomi erano tutti maschili, non erano in ordine alfabetico e invece di indirizzi c'erano delle date.
Che siano i compleanni?
Poi si sconcertò vedendo che stava scrivendo Severus Piton e di fianco la data di quel giorno.
Per Merlino segna tutti i suoi incontri!
“Ora devo proprio andare. E' stato carino, però io non vorrei che tu ora pensassi...” disse Pamela
Il Malandrino capì dove voleva arrivare e continuò per lei “Non ti preoccupare non mi sono messo in testa strane idee. Ci siamo divertiti per qualche istante e basta, non voglio certo di più”
La ragazza gli donò un ultimo sorriso, lo salutò con la mano e sparì.
“Bravo Severus! Mi sono davvero sbagliato sul tuo conto” gli disse da dietro la voce di Avery
“Sono contento che tu lo ammetta però ti pregherei di non parlarmi più di tutta questa faccenda” gli rispose James
“Ok. Argomento chiuso” lo rassicurò l'altro e ognuno tornò ai propri affari.


Al campo di volo Potter vide avanzare verso di lui un Piton decisamente nervoso.
Lo capiva dal passo svelto, troppo meccanico, quando fu vicino gli vide un brutta ruga che segnava la fronte e le labbra strette.
Quell'atteggiamento era foriero di cattive notizie.
“Idiota di un Potter pensavi che non l'avrei mai saputo! Ma io avevo sospettato fin da quando ieri mattina ti avevo visto tutto agghindato” gli sbraitò addosso
Ramoso era meravigliato “Scusa ma di che parli Moccy ?”
A quell'uscita Severus rimase stupito e rilassò i lineamenti
Che quello sciocco si sia inventato tutto? Ma a che scopo?
Volle dissipare il suo dubbio.
“Sto parlando Potter di ciò che ho sentito dire da un grosso uccellino ad alcuni Serpeverde. Questa fonte sosteneva di aver visto casualmente, mentre cercava un suo amico, Severus Piton in effusioni con Pamela Jefferson.” qui fece una pausa per far assimilare le sue parole
Il Malandrino allibì, non avrebbe mai pensato che quell'affare sarebbe stato scoperto.
Quell' impiccione di Mcnair era il colpevole che l'aveva cacciato in quel guaio.
Lo maledisse mentalmente.
Severus concluse “Ora io ti chiedo questa persona mentiva?” e fissò il suo interlocutore.
Il rosso-oro esitò più del dovuto.
I tratti del Serpeverde diventarono di nuovo marcati e gli occhi mandavano bagliori.
Tutto ciò non presagiva nulla di buono.
Piton estrasse lentamente la bacchetta e l'avvicinò al volto.
“Moccy che vuoi fare adesso?” chiese spaventato l'accusato
“Voglio punirti per la tua estrema arroganza e presunzione. Visto che ci tieni tanto alla tua bellezza è li che ti colpirò.” con la punta della bacchetta appoggiata alla guancia incominciò a mormorare delle parole.
Con orrore James vide che stava graffiando la sua pelle, gli stava rovinando il viso.
“Fermati pazzo!” strillò
L'altro si bloccò infastidito “E' quello che ti meriti Potter”
“Io non ti ho colpito nella persona!” replicò
Il piccolo pozionista lo guardò con profondo odio “Si che l'hai fatto! Hai rovinato la mia reputazione sbaciucchiandoti con un oca! Adesso gli altri studenti della mia Casa penseranno che sia uno sciocco che gioca a fare il rubacuori con le sciaquette. Io non terrò troppo al mio aspetto forse, ma alla mia considerazione personale si!”
Il Grifone non sapeva come rispondere, quel taglio sul viso non poteva accettarlo e imprecò tra i denti “Dannato Avery!”
“Cosa c'entra lui adesso?”
“Sai Moccy io non è tutta colpa mia se mi sono trovato in quella situazione. Io non ho i bollori da dover fare il playboy a tempo pieno. Mi sono baciato con Pamela per una sfida.”
Era riuscito forse a salvarsi, perché ora il “nemico” sembrava più interessato a quella storia che al suo compito di punizione.
James si sentiva lievemente sollevato.
“Quale sfida? Voglio sapere tutto Potter”
“Ebbene il tuo amico Avery ha insinuato che non ti piacciano le ragazze, capisci cosa intendo, poiché in questi cinque anni non hai dimostrato interesse per nessuna studentessa. Mi ha fatto pure intendere che non è l'unico tra i tuoi compagni a pensarla in quel modo. C'era anche il biondino quando l'ha detto.”
“Lucius ha fatto qualcosa?”
“Il tuo caro Malfoy è rimasto zitto ed sembrava indifferente alla questione.”
Piton parve leggermente deluso e cambiò domanda “E poi che hai fatto?”
“Per salvare la tua reputazione” qui il Malandrino sottolineò la parola “ho sfidato Avery dicendo che entro una settimana avrei baciato quella Corvonero che era nelle vicinanze in quel mentre”
Severus non era più così furente, provava piuttosto un senso di fastidio perché ancora una volta James Potter aveva voluto dimostrare quanto fosse “grandioso” e la sua immagine ne era stata travolta.
“Ti rendi conto che hai agito solo poiché il tuo stupido orgoglio Grifondoro era stato calpestato, non hai certo pensato alle conseguenze della faccenda; adesso, meschinamente, lo vuoi far passare per un atto compassionevole nei confronti della mia persona solamente per salvarti.”
Ramoso ascoltò attentamente quel attacco senza muovere ciglio, ma a livello dello stomaco sentiva qualcosa, poteva essere rimorso per tutto ciò che aveva combinato, forse pentimento, ma non era ancora pronto per percepirlo.
Avrò preso freddo.

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Capitolo 9
*** La partita ***


Piton ci andrà o no alla partita dopo la litigata con Potter???
New entry di cesarina89 che spero non si annoierà presto ; )

ninny: Dire che a James piacciono gli uomini e come dire che Voldy adora i Babbani :P Non ti proccupare che al grifone continua a piacere la rossa, solo che preferirò dare molto più spazio al rapporto con il Serpeverde. In generale in questa FF non ci sono coppie omo.



9.La Partita


Potter non era sicuro del fatto che Piton sarebbe venuto alla partita di Quidditch. Il giorno prima, con la scusa che doveva prendere alcuni ingredienti per la loro pozione, non si era allenato.
Sarà ancora arrabbiato per la storia di Pamela? Ma quello doveva essere un giorno fortunato per lui perché al campo di volo si presentò il Cercatore dei Grifondoro.
Severus aveva accarezzato l'idea di non partecipare la partita, ma poi avrebbe avuto diversi fastidi per averlo fatto ed attirare su di sé l'attenzione era l'ultima cosa che voleva.
Già quel giorno gli avevabno fatto abbastanza domande sul perché aveva un graffio sul viso.
James, che era nascosto dietro ad un muretto, aspettò che i compagni di squadra lo salutassero, fece l'incantesimo di disillusione e si avvicinò al suo socio.
Lo toccò lievemente su di una spalla, il moro sussultò
“Sono io Moccy. Allora sei pronto?”
“Ma certo.” rispose l'interpellato
Si disposero sulla scopa e raggiunsero il centro del campo dove si stavano radunando i giocatori. Gli spalti come al solito erano pieni e i Grifoni ed i Tassi dedicavano cori inneggianti ai loro beniamini. Madama Bumb ricordò velocemente alcune regole da rispettare e finalmente il gioco cominciò.
Severus solo in quel momento si rese conto cosa voleva dire l' “impazienza pre-partita”.
Alle orecchie gli giungevano gli incitamenti del pubblico.
Era la prima volta che partecipava ad una competizione.
Mentre i Bolidi volteggiavano e la Pluffa veniva contesa, incominciò ad osservarsi attorno con ansia in cerca del Boccino.
Provava una strana sensazione di agitazione mista ad eccitamento.
La sua squadra era in vantaggio di diversi punti ma se i Tassorosso avessero acchiappato il boccino sarebbe stata loro la vittoria.
Eccolo!
Qualcosa di brillante era passato a pochi metri da lui. Anche la sua “guida” doveva averlo visto perché la scopa iniziò a muoversi in quella direzione. Purtroppo anche il Cercatore avversario l'aveva notato e si avvicinava. In poco tempo si trovarono spalla a spalla ad inseguire l'oggetto splendente.
Passarono rasente le transenne, sotto le porte, in mezzo ad altri giocatori, ma niente li faceva cedere.
Ogni tanto si spingevano cercando di sbilanciarsi.
Poi il boccino incominciò a dirigersi verso i fianco della torretta per i Corvonero.
Non sembrava avesse intenzione di cambiar rotta ed i due sfidanti proseguivano.
Per il Serpeverde era uno stillicidio pensare che fra poco sarebbero impattati contro la torretta per il Quidditch.
Solo uno stupido potrebbe farlo!Tuttavia sarei un vigliacco ad abbandonare la contesa. Non vorrei di certo ritirarmi facendo vincere l'altro, un Tasso perdi più!
Erano sempre più vicini. Nessuno mollava la presa. Le acclamazioni erano aumentate.
Mancava qualche passo ormai.
Piton si sentì tirare verso l'alto, poi si trovò a testa in giù ed infine tornò nella posizione di prima, ma sulla sinistra della torretta.
James aveva fatto una virata mentre l'altro Cercatore, preso dalla foga, si era ritrovato con la scopa incastrata nel legno e dagli spalti qualche animo buono lo tirò via da quella situazione.
Severus sogghignò compiaciuto.
Ora il boccino è mio!
Sbatteva le alucce e stava in cima alla torretta.
Bastò una semplice salita per raggiungerlo, stese un braccio e ghermì con la mano la sferetta.
Mentre compiva il gesto stese le labbra in un sorriso raggiante.

Un boato percorse gli spalti.

Potter fece un giro svolazzando con i compagni per il campo poi si fermò al centro.
“Complimenti Moccy” disse e si dileguò.
Piton non sentiva più le gambe tutta l'eccitazione iniziale si stava scaricando, ogni fibra del suo corpo vibrava ed aveva voglia di gridare con tutto il fiato che aveva in gola.
Tutto ad un tratto si ritrovò abbracciato dagli altri Grifoni e poi lui e la sua squadra furono sollevati e portati in trionfo nel castello.
Remus, Sirius e Minus gli erano attorno gli mandavano sorrisi di soddisfazione e gesti di consenso.
Aveva le orecchie ovattate, la vista come sfuocata, però sentiva il suo cuore riempirsi di calore. Quella sensazione esaltante e nuova lo avvolgeva.


James fece appena in tempo a tornare visibile anche agli altri che Theodore lo prese per un braccio e disse sottovoce “Ma dove eri finito? E' da un po' che ti cerco, ti sei dimenticato che oggi ci incontravamo con gli altri?”
Mocciosus non mi ha detto nulla accidenti!
“No mi sono dimenticato, volevo sapere chi sfiderà i Serpeverde nella prossima partita”
L'altro parve dubbioso “Ma se lo sport non ti ha mai interessato! Comunque seguimi velocemente che hanno già iniziato”
Potter seguì Nott lungo i cunicoli e si trovò in un ala del sotterranei dove non era mai stato nei suoi giri con i Malandrini.
Si avvicinarono ad un parete del muro dove la “guida” toccò con la bacchetta un mattone, dove vi era inciso un serpente, e mormorò una parola d'ordine, il muro si spostò e si rivelò una stanza. Questa non era molto grande e poco illuminata, James scorse dieci figure accovacciate per terra in modo da formare un cerchio.
“Finalmente ti sei deciso ad arrivare Piton. Stai attento però, perché è insopportabile essere un Black e dover aspettare un Mezzosangue qualsiasi.” fece una voce
“Regulus ne abbiamo già discusso mi pare, Severus avrà anche un insignificante padre Babbano ma nelle sue vene scorre il sangue nobile di sua madre, dei Prince.” replicò Lucius
A quel punto Theodore riprese la parola “Ragazzi continuiamo con l'ordine del giorno come stabilito. Rod dovevi farci vedere le tue idee per l'abbigliamento” e si sedette fece segno a Potter di accomodarsi, il quale eseguì all'istante. Poi un ragazzo moro, che il Grifone riconobbe come uno dell'ultimo anno, si alzò con un blocco da disegno in mano. Aprì la prima pagina e mostrò a tutti quattro modelli di mantelli.
Costumi!? Che stiano organizzando una festa?
Il quaderno fu fatto passare tra le mani di tutti infatti, data la poca luce, era difficile scorgerne i particolari.
James osservò bene i disegni.
Come base erano tutte tuniche nere con un cappuccio a punta.
Il primo aveva le maniche che si collegavano direttamente a dei guanti.
No questo non va, se Macnair fa strani movimenti lo sfascia subito.
Il secondo aveva le maniche normali, ma il cappuccio si chiudeva davanti al viso in modo strano.
Soffocante e rende difficile il bere.
Il terzo aveva lasciava libero il viso, era più corto degli altri e davanti aveva una banda molto larga che toccava il suolo.
Con questo se cerchi di ballare inciampi di certo!
L'ultimo era lungo come i primi due, non aveva strani strascichi, maniche come la divisa, cappuccio a punta ed era completato da una maschera argentata.
Perfetto e fa anche effetto mistero!
Lui era l'ultimo e passò i disegni al legittimo proprietario che propose una votazione.
I pareri erano discordanti e si stava per accendere una probabile lunga discussione.
Il Malandrino decise di intervenire.
Si schiarì la voce per farsi notare ed iniziò “Ragazzi secondo me il numero quattro è quello che fa per noi e lo dimostrerò. Il primo potrebbe essere facilmente...rompibile ed impedisce alcuni movimenti; il secondo è originale ma non so quando sia buona la visibilità e la respirazione; il penultimo infine con quel pezzo di stoffa pendente non fa che facilitare cadute a terra. Eppoi la maschera che nasconde il viso dona fascino.”
Ci furono diversi mormorii e consulti a bassa voce tra gli astanti, poi qualcuno cominciò a sostenere la sua idea.
Bellatrix portò molti dalla sua parte con occhiate convincenti e alla fine tutti erano d'accordo.
Purtroppo la riunione non era finita e ben presto Potter scoprì, con suo stupore, il vero scopo di quella scelta.
Venne a conoscenza di un certo mago potente che voleva radunare attorno a sé degli adepti per dei fini meschini e raccapriccianti.
Il resto del tempo si parlò di un suo avvistamento segnalato da qualcuno a Nott.
Quel gruppo di Serpeverde (Avery, Mcnair, Malfoy, Bellatrix e Regulus Black, Nott, Lestrange e altri quattro che lui non conosceva) si sarebbero uniti a quel soggetto appena terminata la scuola.
James era sempre più meravigliato e spaventato dai piani di quei giovani studenti.
Quella notte trovò difficile prendere sonno.

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Capitolo 10
*** Escursioni notturne ***


La prossima settimana srò in ballo con un parziale di Economia e presa dalla preparazione per la LuccaComics (che mi faraà stare via il week-end), motivi per cui non riouscirò ad agiornare che dopo il 2 novembre.
chiedo scusa di questo disguido a:
1 - Bellis 2 - cesarina89 3 - Frytty 4 - jaily 5 - jillien 6 - kukina 7 - Lars Black 8 - marco121184 9 - Mirwen 10 - Mizar 11 - mrs snape 12 - ninny 13 - Orione 14 - Piccola Vero 15 - sihu 16 - spikina 17 - Vekra 18 - Voldemort

ninny: sono contenta che stai bene per "Jameliuccio"....
Ludo thanks per il carinissima.. ma come fare per scrivere meglio? dammi qualche suggerimento pratico. Ti riferisci a grammatica o grafica?



10. Escursioni notturne



Severus stava ancora pensando ai festeggiamenti nella Casa Grifondoro e all'eccitazione del 

giorno prima quando qualcosa gli sfiorò la mano. 

Gli altri compari stavano ancora dormendo così si ritrovava da solo a colazione. 

Credeva fosse una sensazione immaginaria, però successe di nuovo e questa volta non era stato 

un tocco leggero ma un pizzico. Alzò lo sguardo ed incontrò gli occhi chiari del gufo di James 

Potter, alla zampa aveva legata una busta, lui con un abile movimento liberò l'animale dal suo 

“fardello”. 

Spinto dalla sua tipica curiosità non riuscì ad impedirsi di aprire la lettera.

Ciao Ciuffolo!
Forse dovrei smettere di chiamarti così perché ormai stai diventando un ometto. Infatti, come mi ricorda sempre la mamma, quest'anno non è uno qualsiasi, ma dovrai affrontare una prova importante per la tua carriera scolastica: i G.U.F.O.
Non devi prenderli sottogamba poiché significano anche una sfida “di vita”.
Noi non dubitiamo assolutamente che tu abbia successo, anche se ti ricordiamo che dovresti mettere più attenzione nelle cose che fai e cercare di impegnarti in Pozioni. Lo so che non è la tua materia preferita, non dico che devi trovarla interessante, ma se vorrai fare gli studi per diventare un Auror devi avere un voto almeno accettabile.
Adesso smetto di assillarti.
Come vanno le partite? Se non sbaglio in questo periodo ne avevi qualcuna... Penso che con un Cercatore come te anche quest'anno i Grifondoro arriveranno sicuramente in finale.
I tuoi “vecchi” stanno bene e non hanno nessuna novità da raccontare.
Salutaci il simpatico-scapestrato Sirius e quel ragazzo adorabile di Remus (naturalmente si devono considerare invitati a casa nostra quest'estate).

Tanti baci campione

Papà & Mamma


Piton rilesse tutto ancora una volta. 

Avrebbe tanto desiderato che quella lettera fosse stata veramente per lui. Potter aveva dei 

genitori molto affettuosi, ma soprattutto che lo consideravano, purtroppo lui non poteva dire lo 

stesso dei suoi.

Sua madre probabilmente gli voleva bene ma lo dimostrava con molta difficoltà, soprattutto per 

la presenza del padre. 

Tobias Piton aveva incominciato a detestare il figlio da quando era piccolo, nel momento in cui 

aveva scoperto la sua natura di mago. Per quell'uomo il bambino da allora era diventato un 

mostro ai suoi occhi e di conseguenza lo trattava nel peggior modo possibile.

Severus non riceveva messaggi dai suoi. 

Come avrebbe voluto che quegli incoraggiamenti e quell'interessamento fossero stati diretti alla sua persona.
I miei non sanno neanche se ho degli amici e comunque non potrei comunque invitarli a casa.
Una lacrima silenziosa gli solcò il viso.
Fu un attimo e il suo animo sofferente si riprese. Richiuse il foglio nella busta, risigillandola e la mise sotto il mantello. Più tardi l'avrebbe consegnata al suo vero destinatario.

Per il resto della giornata non ci furono altri avvenimenti significanti. Severus si era coricato nel suo letto da un'ora quando qualcuno lo scosse.
“Hey Ramoso sveglia!” gli sussurrò Sirius nell'orecchio
“Che vuoi a quest'ora?” rispose seccato il dormiente
“Ti ricordi che stamattina ti ho detto che c'era da divertirsi stasera?Dai tirati su!”
Il Serpeverde si ricordava di quelle parole ma non ci aveva dato peso. Di malavoglia uscì fuori dalle coperte e si appolaiò sul letto.
“Stasera c'è l'uscita dei Malandrini!” gli rivelò Minus
“Ok”
Malandrini?
Black ora stava trascinando Remus fuori dalle coperte, lo tirò finché non cadde a terra con un tonfo. “Mannaggia ai tuoi modi Felpato! Mi potevo far male!” disse il poveretto.
“Scusami principessa” replicò l'altro “Tirati su in fretta che si va! Ramoso prendi il tuo mantello speciale”
Allora "I Malandrini" è il loro nome come gruppo di sciamannati! 
Mezzo addormentato Severus cercò il Mantello dell'Invisibilità prese la bacchetta e seguì gli altri che si dirigevano verso lo spazio comune dei Grifondoro. Arrivati alla porta dietro alla quale c'era il quadro della Signora Grassa Sirius estrasse una pergamena e la porse a Piton. 
“Stasera è il tuo turno di sorveglianza. Controlla che non ci sia Mastro Gazza in giro, non vorrei rischiare un'altra sgridata della McGranitt”.
Il Serpeverde capì che stavano per andare a fare qualche scherzo in giro per la scuola, ma ormai non poteva più tirarsi indietro, fissava quel foglio senza capire come doveva usarlo. Black lo guardò scocciato, poi con uno sbuffò disse “Giuro solennemente di non avere buone intenzioni” e puntò la bacchetta.
Davanti agli occhi increduli di Severus apparve la piantina del castello e alcuni puntini che si muovevano, ad ogni punto era legato un nome. 
Ecco come fanno a girare indisturbati di notte! Peccato che questa geniale trovata la sprechino per stupidate.
Poi si ricordò il suo compito e seguì la striscetta che indicava “Mastro Gazza”. Era molto lontano da lì, si coprì con il mantello e fece segno agli altri di via libera.
Dopo aver percorso qualche corridoio raggiunsero la prima fila di armature. La burla consisteva nel animarle in modo che danzassero in giro per Hogwarts.
Piton era veramente seccato di trovarsi in quella faccenda,aveva sonno, non poteva approfittare della situazione e vendicarsi facendoli trovare dal custode, perché anche lui avrebbe scontato la punizione. 
Si sentiva legato da uno strano patto invisibile a Potter per cui se anche lui sgarrava, come aveva fatto l'altro con la Corvonero, avrebbe avuto il suo castigo. 
Si impegnò a restare desto e proteggere i Malandrini. 
Le armature erano parecchie e stregarle richiese parecchio tempo. 
Piton tornò nel suo letto che erano quasi le quattro del mattino.





James aveva preso tutti i libri e appunti necessari e stava entrando in Biblioteca. Un ragazzo dai capelli scuri e lunghi con un libro in mano gli passò velocemente di lato.
Poi sentì una voce familiare urlare “Dannazione Sirius torna qui! Ho bisogno di quel libro! “, fece per mettere piede nella sala quando Remus lo travolse.
Tutto quello che aveva tra le mani cadde al suolo sparpagliandosi.
L'altro si era fermato ed era immobile davanti a lui.
Lentamente Potter si chinò per recuperare tutto il materiale di studio, con sua grande meraviglia Lunastorta seguì i suoi movimenti e fece altrettanto. 
I suoi occhi color miele, mentre raccattava i fogli, lo guardavano con simpatia, ma c'era anche imbarazzo in quello sguardo dolce. 
Finita l'operazione Ramoso si rivolse all'amico con un “grazie” a cui fu mormorato un “prego”. Tuttavia Lupin non si mosse ancora dalla sua posizione, sembrava volesse aggiungere qualcosa d'altro a quella semplice parola di convenienza.
In quel mentre entrambi notarono Piton che li stava fissando, fu come se Remus si fosse destato e a quello che credeva suo compagno disse infastidito “James non guardarmi così, sono già nervoso per Sirius. L' ho urtato io e giustamente l'ho aiutato. Non mi sembra un problema essere corretti !” e si dileguò all'inseguimento del suo volume.
Potter arrossì lievemente di vergogna, come se quelle frasi fossero state rivolte a lui. 
Si rendeva conto che se fosse stato nei panni di Lunastorta non avrebbe aiutato Mocciosus, magari l'avrebbe preso in giro, probabilmente si sarebbe allontanato con indifferenza dopo l'urto. Poi avanzò verso il Serpeverde e gli consegnò quello che aveva preso.
Non si parlarono.
Severus era ancora provato dal tour notturno del castello della sera precedente. A
veva due profonde occhiaie.
Quel giorno per seguire le lezioni aveva dovuto sforzarsi parecchio. Iniziò a leggere le tracce dei compiti. 
Gli occhi faticavano a rimanere aperti e la mente attiva.
Imbambolato intinse la piuma nel calamaio per scrivere la consegna, ma la stanchezza ebbe il sopravvento. Si addormentò sul banco sognando Lupin che andava a casa sua per restituirgli alcuni libri.
Nel frattempo il Malandrino era tutto intento a modificare il tema che aveva scritto Remus. Quando ebbe ultimato alzò il naso dal foglio e si sorprese alla visione che gli si presentò. 
Piton aveva la fronte appoggiata sopra il braccio, il viso rivolto alla superficie di legno e l'altro arto abbandonato sul tavolo. 
La mano destra stringeva ancora la piuma.
James aveva notato la faccia stavolta, da uno che aveva dormito poco, del ragazzo, ma non ci aveva fatto troppo caso. In quel momento collegò la cosa con la faccenda delle armature danzerine della mattina. Aveva avuto un ragionevole sospetto sugli autori di quello scherzo, però ora ogni dubbio era dissolto.
I Malandrini devono averti tenuto ben sveglio ieri notte Moccy!
Dopo gli tolse con grazia la piuma dalla stretta, altrimenti rischiava di risvegliarsi con una mano dalle dita blu. Fatto ciò ritornò ai suoi scritti.

Terminato il suo dovere di studente Potter decise che era meglio destare il suo “socio”. Batté le mani e produsse rumore spostando libri, ma il sistema non funzionò. Allora con punta della bacchetta gli toccò la mano .

Niente. Passiamo alle maniere forti.
Scrollò il braccio libero del dormiente. Quello si svegliò sbraitando “Lasciami stare schifoso! E lascia stare anche mamma!” e si trovò faccia a faccia con James.
Questo era rimasto impietrito dalla reazione nel dormiveglia dell'altro. 
Fortunatamente in quel momento la Biblioteca era deserta.
Piton si rese conto che quello che lo strattonava non era suo padre ma il Grifone, che era a scuola e non a Spinner's End.
Si ricompose velocemente e notò la pergamena bianca davanti a sé. 
Diede uno sguardo al grande orologio rotondo appeso al muro. “Per Merlino ho dormito quasi tutto il pomeriggio!” sbottò
“Non ti preoccupare Moccy hai ancora due ore prima della cena per fare i compiti.”
“Già ma gli altri Serpeverde avranno bisogno di copiarli.”
“Bè questa volta ne faranno a meno.”
“Lo dici solo perché ci godi nel vedere un argento-verde prendere un brutto voto” sibilò la Serpe
“Se quelli della tua Casa sono astuti come recita il Capello Parlante, non dovrebbero avere problemi ad ingegnarsi. Dopotutto anche io e Sirius ci arrangiamo quando Remus non sta bene. Oppure pensi che i tuoi compari siano degli stupidi?” Severus non fece in tempo a formulare una risposta alla provocazione che il Grifondoro era già sparito tra gli scaffali.


James era entrato da poco nel dormitorio nei sotterranei che Mcnair lo fermò.ì
“Severus mi dai i tuoi compiti?”
“Mi spiace ma stavo leggendo un interessante tomo sulle pozioni nefaste e non ho ancora toccato un appunto”
L'altro fece una faccia come se gli fosse stato detto che non gli si sarebbe dato da mangiare quella sera. Rimase un attimo muto poi sbraitò “Mulcy!” quello accorse subito e gli fu spiegata la situazione.
Anche Mulciber sembrava preoccupato.
Poco dopo arrivò Avery, fu immediatamente informato della notizia e si unì alla costernazione degli altri due.
Il Malandrino era veramente divertito da quella buffa scenetta. 
In quel momento giunse Malfoy che visti i visi straniti dei suoi compagni volle saperne il perché “Ragazzi che cosa c'è?”
“C'è che Sev non ha ancora fatto i compiti e quando gli avrà terminati noi non faremo in tempo a copiarli per domani!”
Il biondo portò gli occhi al cielo, poi rifletté un attimo e chiamò Narcissa Black. Lei si presentò tutta contenta
“Perché mi chiami Lux?” disse mielosa
“Hai finito i temi per domani?” replicò il suo bello
“Certamente Lux, ho tempo libero adesso!”
“Bene, allora portali qui, perché Sev oggi era impegnato e non li ha fatti ancora, ma gli altri ne hanno bisogno adesso.”

Manco fosse il suo cagnolino!
 
Lei osservò stupita Potter. 
Senza replicare corse nei dormitori femminili per apparire pochi attimi dopo con una risma di pergamene, lanciò un ultimo sguardo a Malfoy ed infine sparì.
Povera! Sperava probabilmente in qualcosa d'altro.

Mancava poco tempo alla cena e le Serpi avevano ultimato la loro “opera” di copiatura.
Avery mise in ordine gli originali dei temi e li appoggiò su un tavolino comune della camera. Evidentemente non aveva intenzione di andare lui a restituirli. 
Attirò l'attenzione di Mulcibert e Mcnair, ma i due, capite le sue intenzioni, cercarono di ignorarlo. Dopo vari tentennamenti si rivolse a Malfoy 
“Senti Lucius noi qui abbiamo terminato. Non è che porteresti tu...” 
L'interpellato non lo fece terminare “Mi spiace, ma proprio adesso ho incominciato a leggere un articolo interessante. Chiedi agli altri.”
Avery girò lo sguardo attorno, non trovò alcuna risposta e si sedette sul letto.
A vedere quel comportamento James si stava leggermente irritando. Allora silenziosamente, si alzò in piedi, prese il plico di fogli e uscì dalla stanza.
Il caso volle che la persona da lui cercata si trovava nella Sala Comune, seduta su una poltroncina.
Leggeva un romanzo. 
Giunto a pochi passi da lei tossichiò per attirarne l'attenzione; la ragazza sollevò gli occhi da libro.
“Ciao Severus” disse dolcemente
“Ciao Narcissa. Mi dispiace disturbarti, ma ero venuto a ridarti i tuoi compiti. Volevo anche ringraziarti per averceli prestati.”
“Non c'è di che.” replicò, poi con aria incuriosita chiese “Gli hai copiati anche tu?”
“No, però ci tenevo a ringraziarti personalmente per la tua disponibilità. Quei tre ingrati non so se meritano tanta gentilezza.”
“Severus sai che aiuto sempre ben volentieri qualunque amico di Lucius” affermò lei pronunciando quel nome con aria sognante
“Allora io vado” aggiunse James prima di abbandonare Narcissa alle sue fantasticherie su di un biondo Serpeverde.

Il mattino dopo il Malandrino trovò sul comodino un plico di pergamene vergate da Piton.
Ha preso gusto ad usare il Mantello dell'Invisibilità!
Il resto della settimana trascorse senza intoppi né problemi.









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Capitolo 11
*** Il Primo Bacio ***


Ieri sono tornata da Lucca e oggi posso aggiornare!
Questo chappy potrebbe essere criticato per come ho sviluppato una situazione.... spero di non essere stata troppo fuori dal personaggio. Qua compare solo Severus (i fan di James potrebbero essere scontenti : P) e gli farò "vivere" un'esperienza a specchio rispetto a quella di Potter.  
Ruispondo subito hai commentuzzi (ben 4!):


germana: Certo che Lunastorta ha notato dei cambiamenti in Ramoso, però pensa che stia maturnado, rendensosi, finalmente, più responsabile, anche in vista dei G.U.F.O.; ma non potrebbe mai venirgli in mente che al posto del suo amico ci sia Piton.

Ludo: Allora per chiarire : tutte le volte che parlo (non sempre nei dialoghi però perchè I malandrini o i serpeverde non sanno la verità) di Grifone,Ramoso,Potter, Malandrino si parla di james anche se non si trova nel suo corpo; Tutte le volte che parlo di giovane pozionista,Moccy,Piton,serpe mi riferisco a Severus anche se indossa la divisa rosso-oro.  

ninny: La cara Narcissa dovrà sopportare ancora altro...In fondo ho sempre pensato che Lucius non la amasse.

Orione: Mi hai anticipato :) Nel prossimo capitolo Potter troverà qualcosa che gli farà ricollegare tutte le  informazioni avute in questo periodo. Creerà un filo logico delle impressioni ricevute e non sarà  l'unica volta.


11.Il Primo Bacio


Severus aveva notato da un po' di tempo che c'erano talune ragazze che lo cercavano. Quando era in compagnia dei tre Grifondoro gli lanciavano timidi sguardi; se si trovava da solo per i corridoi certe studentesse lo salutavano (cui lui rispondeva con cenni), altre più coraggiose lo avvicinavano per parlargli; qualcuna dei primi anni l'aveva perfino fotografato. Fortunatamente per lui quelle chiacchierate non duravano più di qualche frase di circostanza.
Piton non era abituato ad avere molti rapporti con il genere femminile, fatta eccezione per Lily, scambiava a malapena qualche parola con la fidanzata di Malfoy. 
All'inizio dunque aveva trovato quella situazione piuttosto seccante, ma lentamente si stava abituando e diventava una semplice routine.

Quel lunedì pomeriggio stava ritornando al dormitorio quando una moretta, di nome Miranda, lo fermò 
“Ciao James! Come va?” esclamò
“Bene e tu?” rispose l'altro
“Tutto ok, ti stai preparando per la prossima partita?”
“Ma certamente, noi Serp...ehm... Grifondoro distruggeremo i nostri avversari”
“Già siete imbattibili!” e lei gli fece un sorrisone
“Infatti” 
Ora mi vuoi lasciare andare!?

La studentessa però non aveva intenzione di mollare la presa e continuò
“Senti tu come sei messo in Erbologia?”
“Me la cavo”

Che vorrà mai questa?

“Allora mi potresti dare una mano? Io sono negata in quella materia e i G.U.F.O. si avvicinano...”
Severus era infastidito dalla proposta, lui non amava spiegare agli altri, soprattutto alle teste di legno. 
Dato che la risposta tardava a giungere lei lo incominciò a guardare con occhioni da cerbiatta e mormorare dei “ti prego”. 
Il Serpeverde era disgustato da quella lagna, l'unico modo per farla cessare fu di promettere a Miranda di aiutarla.

Il giorno seguente come da accordo, Piton si fece trovare nella sezione Incantesimi della Biblioteca. 
Erano le cinque in punto ed una chioma corvina, con cravatta gialla e nera, si presentò
“Ciaooo Jaaames!”
Grande Salazar aiutami tu!
Si accomodarono in una zona piuttosto appartata che conosceva la ragazza. 
Almeno qui non ci disturberà nessuno, speriamo solo che non sia troppo zuccona.

Dopo una mezz'ora passata preparare schemi di studio e illustrare piante di lago la Tassorosso sbuffò “Basta! Facciamo pausa!”, abbandonò la piuma e si adagiò sul divanetto dove erano seduti.
“Va bene” disse il “professore”.
Mentre Severus sistemava i suoi appunti notò che la ragazza lo fissava in modo strano, si bloccò e ricambiò lo sguardo.
Lei diventò rossa, ma non spostò gli occhi.
Si accostò a lui e gli tolse gli occhiali.

Lo baciò.

Il ragazzo rimase immobile, non si aspettava quel gesto e non sapeva cosa fare.
Lei approfondì la cosa.
Lui sentì un senso di umidiccio in bocca che non gli piacque affatto. Cercò di scansarla, ma la studentessa pensò che fosse per prendere fiato e si rilanciò subito sulle sue labbra.
Ora il contatto non sembrava più viscido anzi si era fatto interessante.
In quel momento fu come se il cervello di Piton fosse stato messo in una boccia d'acqua, non riusciva più a controllare i suoi movimenti e si abbandonò all'attacco di lei.
Una vampata di calore raggiunse il suo viso.
Un brivido si diffondeva per tutto il suo corpo.
Il rumore di un libro che cadeva lo riscosse da quel torpore.

Che diavolo sto facendo!?

Scostò rudemente la ragazza, inforcò gli occhiali, recuperò libri e appunti. Lei molto meravigliata lo afferrò per un braccio 
“Dove vai James??? Che succede?? Non mi vuoi più???”
Lui la scrollò via e replicò secco “Non ti ho mai voluta”
Corse via lasciando la ragazza piangente.


Severus aveva abbandonato il materiale scolastico per terra e si era chiuso nel bagno della stanza Grifondoro.
Aveva bisogno di riflettere.
Si chiedeva come aveva permesso che accadesse qualcosa del genere. Si consolava pensando che fosse stata solo “sete di conoscenza” quella che l'aveva fatto agire in maniera tanto stupida. Aveva dato il suo primo bacio, ma quell'esperienza non era andata come si aspettava.
Ho tradito Lily!
Non era stato all'altezza del suo amore.
A quella constatazione buttò a terra con un mano tutti gli oggetti sul lavandino, si sedette sul gabinetto chiuso e scoppiò in lacrime. 
Si promise che d'ora in poi avrebbe impedito alle passioni di prendere il sopravvento sul suo raziocinio. 
Ripensando a quegli strani “bollori” che l'avevano colpito si accorse che era la prima volta che gli capitavano. Mai con Lily, tramite abbracci o baci sulle guance, aveva percepito simili scosse elettriche, quei contatti gli procuravano piacere, ma era qualcosa di leggero, di casto e puro. Il Serpeverde non avrebbe mai voluto avere quelle emozioni forti, avute con Miranda, con lei.
Quello che aveva sentito in Biblioteca era un istinto animale che non poteva provare per la sua amica.
Nella sua mente prese strada un'idea particolare.

E se non fosse amore?

Questo dubbio fu come un bagliore in una notte nera. 
In un attimo rivisse le sue vicende sotto una luce diversa.
Capì che per tutti quegli anni si era sbagliato sui suoi sentimenti nei riguardi della Evans: non era amore ma affetto sincero quello che provava. Lei era stata il suo appiglio con la vita, il suo sostegno, l'amica con cui trascorrere ore felici, non poteva essere il suo Amore. Il loro rapporto era nato da quando erano solo bambini e si potevano considerare come fratelli. Quando lo infastidivano le attenzioni di altri ragazzi per Lily non si trattava di gelosia, ma di un istinto protettivo.

Con calma si asciugò il viso, sistemò il disordine che aveva fatto e uscì dal bagno.
Nella stanza c'era Black che stava leggendo una rivista sul Quidditch, sentito il rumore della porta chiusa si accertò chi fosse.
La sua faccia si oscurò.
“Ramoso hai gli occhi rossi. Hai pianto?”
Severus stette in silenzio.
Sirius si alzò dal letto e si mise di fronte a lui, lo ispezionò per vedere se aveva qualche ferita e sembrò più sollevato quando non scorse nessun segno. Insistette.
“Che è successo? Problemi con qualcuno?”
L'altro comprese che non poteva stare ancora per molto in silenzio 
“Niente non è nulla.”
“Sicuro? Forse faresti meglio a sfogarti con me.”
“Non credo” mormorò piatto Piton
A quel punto il Grifone capì che doveva smettere di far domande sull'argomento. 
Gli poggiò un mano sulla spalla e guardandolo negli occhi disse:
“James se non mi vuoi parlare è un tuo diritto, sappi comunque che quando tu avrai bisogno di qualcuno che ti ascolta e consiglia, il tuo amico Sirius sarà sempre disponibile”

Dopo l'affermazione di Black, Severus si sentì stranamente rincuorato.







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Capitolo 12
*** Tristi segreti ***


Ed ecco che Potter trova qulcosa che lo farà riflettere.....

ninny: ho voluto far vedere il lato che apprezzo di Sirius, la sua generosità e altruismo per chi vuole del bene. In questo capitolo James non sarà da meno.



12.Tristi segreti



James era in camerata da solo, non aveva voglia di leggere e per non annoiarsi decise che avrebbe sistemato un poco il baule. Sollevò il coperchio e sorrise vedendo il miscuglio che aveva creato tra pantaloni, maglie e biancheria.
Forse dovrei imparare a mettere la roba in ordine.
Prese le cose a manciate e le metteva a mucchio sul letto. Diede un ultima occhiata all'interno del baule per controllare di averlo svuotato completamente e notò una strana fessura su uno dei due lati.
Guardò meglio e si accorse che era una specie di pannellino che copriva uno spazio profondo meno di un dito.
Incuriosito Potter lo fece scorrere verso l'alto e il contenuto scivolò fuori: una busta. L'aprì e vi trovò dentro la lettera che tutti ricevevano l'estate del primo anno di scuola, quella in cui il preside informava l'alunno che faceva parte della comunità magica, c'era anche una pergamena in cui era disegnato l'albero genealogico della famiglia Prince.
Ma fu un'altra cosa che attirò completamente l'attenzione del ragazzo, una foto in cui era immortalata una giovane.
La prese tra le mani e vide una donna dai capelli corvini e lisci, un naso sporgente e occhi neri.
La mamma di Moccy!
Rimase stupito poiché lei non aveva quel cipiglio serioso e burbero che si aspettava, come aveva la madre di Sirius, anzi il suo sguardo era illuminato da un aurea di gioia e tenerezza.
Sorrideva.
Aveva l'aria raggiante.
Passò in rassegna il resto della foto. 
La signora Piton indossava un vestito bianco, semplice ed elegante,e una coroncina di fiori ornava la sua chioma. Il Grifone capì che doveva trattarsi del suo matrimonio. Dietro di lei c'erano alcune persone, amici, forse, che parlavano e bevevano vino in lunghi calici. Poco lontano un gazebo ornato di fiori con un tavolo sottostante che doveva essere coperto di prelibatezze. Riportando gli occhi sul vestito scoprì un braccio che le prendeva la vita, che probabilmente apparteneva al novello sposo.
Solo in quel momento si accorse che la fotografia era stata tagliata a metà, come per eliminare esattamente l'uomo dall'immagine.
Che sia morto? Ma non avrebbe avuto senso toglierlo.
Si ricordò che Regulus aveva detto che il padre di Mocciosus era un Babbano.
Li avrà abbandonati.
James aveva già sentito storie di Babbani che quando scoprivano la natura magica del coniuge non riuscivano a sopportarla, ad accettare il fatto e scappavano.
Il marito della signora Piton doveva essere stato fra questi.
Riguardò quella sposa dal viso sereno, l'immaginò da sola in casa, che magari curava dei fiori, pensando al figlio lontano che non le scriveva. 
A Potter si strinse un nodo in gola.

Se non lo farà lui sarò io a mandarle un segno di affetto. Non posso permettere che ciò accada!

Si segnò l'indirizzo presente sul retro della busta che aveva trovato, richiuse il pannellino con tutto quello che vi era dentro. In poco tempo mise via i vestiti in modo accettabile, prese pergamena e piuma e chiuse ermeticamente le tende del letto. 
Ora era pronto per iniziare la lettera. 
Cominciò con un breve saluto, poi scrisse del suo ottimo rendimento scolastico, che sapeva rendeva orgogliosa ogni madre, raccontò dei suoi amici con cui trascorreva il tempo ed infine chiuse mandandole un affettuoso bacio. Dopodiché prese una busta nuova, vi appose l'indirizzo e la sigillò.
Il Malandrino provava una reale soddisfazione per il suo gesto e la sensazione di rendere felice quella donna lo faceva sentire bene. 
Avrebbe consegnato subito quel messaggio ad un gufo se non fosse che in quel mentre erano entrati i compari di stanza.
Infilò la busta sotto il cuscino.
“Ciao ragazzi” disse emergendo dalle tende
“Ciao Severus” risposero in coro gli altri e poi arrivò la domanda rituale “I compiti?”
“Lì sul tavolo” indicò seccato James “Che avete fatto fino adesso?”
“Ci siamo divertiti vedendo Mcnair che cercava di convincere una biondina di incontrarsi con lui domani sera” disse con un sogghigno Mulciber “sai ci sarà la luna piena” e Avery scoppiò in una risata.
Per Merlino il plenilunio! Devo avvertire Moccy!
Il Grifone scattò come un felino fuori dal dormitorio e corse fino in Biblioteca. 
Come aveva immaginato il suo sosia era lì immerso in un libro polveroso. 
Senza pensare agli occhi che potevano scorgerli si fiondò verso di lui e tutto di un fiato disse “Vieni fuori ti devo parlare immediatamente”.
L'altro lo guardò meravigliato, si alzò rapidamente e lo seguì.
Finirono in un corridoio deserto.
“Che hai combinato stavolta Potter ?” chiese infastidito Severus
“Sempre fiducioso vedo. Comunque il problema stavolta è tu o meglio tocca a te...”
“Per Salazar mi vuoi dire che c'è senza tanti giri di parole!”
“Domani sera la luna sarà piena” affermò asciutto l'altro
Piton rimase un attimo in silenzio per assimilare la notizia e riflettere se fosse veritiera, però lo sguardo serio del ragazzo gli tolse ogni dubbio “E allora?”
“Allora io, Sirius e Peter facciamo sempre compagnia al povero Remus.”
“Ma siete pazzi! E' pericoloso stare con un lupo mannaro!” esclamò allibito Piton
“Non ti preoccupare che abbiamo i nostri metodi di sicurezza. Tu devi solo darmi il Mantello dell'Invisibilità così domani sera ti sostituisco.”
Il Serpeverde non si capacitava ancora di quella misteriosa spiegazione comunque capiva che doveva esserci sotto qualcosa di strano ma sensato. 
Ormai stava rivalutando le capacità di James Potter che gli aveva dimostrato di essere ingegnoso. 
Tuttavia rimaneva un presuntuoso.

Il Malandrino si era svegliato di buon ora per andare a spedire la lettera, che dopo una nottata sotto il cuscino si era parecchio accartocciata. Lui si maledì per essere tanto pasticcione e  si vestì in fretta. 
In Guferia scelse un bell' esemplare dal piumaggio scuro, legò la busta alla zampa e lo lasciò volare. 
Scese a colazione dove si spalmò con gusto due fette di burro e marmellata, facendo attenzione a non macchiare in giro. Ormai era diventato un perfetto gentlemen della tavola, anche per non dover sottostare alle osservazioni di Malfoy.
Mentre lasciava che il pane crocchiasse sotto i suoi denti e la parte dolce si sciogliesse nel palato si guardava intorno finchè non incontrò un viso afflitto. 
Lunastorta aveva l'espressione abituale di tutte le volte che si doveva presentare la Luna piena  e svelare la sua seconda natura .
Nessuno poteva immaginare che dietro quel ragazzo sereno e quieto ci fosse una belva senza freni.
Vicino a lui Felpato era più euforico del solito per distrarre l'amico dai suoi tristi pensieri; Codaliscia dal canto suo, non era molto sensibile e non faceva nulla per aiutare. Mocciosus sembrava preso da qualche idea e si isolava in un solitaria riflessione.
Ramoso avrebbe tanto voluto abbandonare la tavola e raggiungere Sirius per fargli da spalla, insieme riuscivano sempre in qualche modo a divertire Remus nelle sue giornate no. 
Si riprese pensando che si sarebbe rifatto del dispiacere di non stare con loro quella sera stessa.
Per non immalinconirsi oltre si mise a fissare con aria interessata una rossa dagli occhi verdi. Trovò quella visione davvero piacevole che spazzò via tutto il suo cruccio.

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Capitolo 13
*** Gli effetti della Luna piena ***


Diamo un po' di spazio ad un altro personaggio di HP che mi piace molto: Remus Lupin. 

germana: la tua lunga recensione l'aspetto su questo chappy ;)

ninny: anche se di volata mi fa lo stesso il piacere il tuo micro-commento.

Dogma: sono stata abbastanza svelta ad aggiornare? grazie per i complimenti :)



13.Gli effetti della Luna piena



Black, Minus, Lupin e Piton si trovavano al limite della Foresta Proibita, la Luna si nascondeva e non era l'unica da aspettare, James infatti non era ancora arrivato.
L'aria era frizzante.
Peter si guardava intorno sussultando al minimo fruscio e Sirius ogni volta ridacchiava del compagno con il suo strano latrato.
Remus era l'unico che sembrava non fosse lì con loro. Il suo sguardo era mogio, una piccola ruga gli segnava la fronte e osservava un punto indefinito al di sopra di loro. Era da quella mattina che il ragazzo aveva quell'atteggiamento, durante le lezioni era stato più silenzioso del solito ed aveva avuto un comportamento quasi scostante con loro. Dopo poco però il Serpeverde fu distolto dalle sue elucubrazioni da un colpetto sulla spalla e con la scusa di avere un'impellenza si intrufolò nel bosco.
Quando furono al sicuro dagli sguardi degli altri rivolse la parola al compare, che nel frattempo si era tolto il mantello “Potter sempre puntuale vedo”
“Già Moccy forse dovrei imparare a stare attento all'orologio” stranamente il Grifone non aveva riposto alla punzecchiatura, nella sua voce non c'era la solita nota di ironia, anzi pareva preoccupato per qualcosa, sembrava serio “adesso io ti darò il mantello, tu dovresti sparire e ripresentarti domani mattina per le cinque. Fatti ritrovare in questo punto” segnò un albero con un colpo di bacchetta “così potremmo scambiarci.”
Severus gli fece un cenno con il capo e indossò il mantello. Tuttavia non aveva alcuna intenzione di andarsene, voleva scoprire il mistero che circondava i Malandrini: come passavano quelle nottate in compagnia di un lupo mannaro senza avere problemi.
Tutta la giornata aveva rimuginato su quella questione non trovando alcuna soluzione plausibile.
Approfittò del fatto che Potter era in apprensione per l'amico e distratto per rimanere. Con un incantesimo ruppe qualche rametto al suolo per dar l'impressione di essersi allontanato. Fece in tempo a tornare sul ragazzo per vedere che le sue orecchie si stavano allungando per diventare corna e in pochi attimi dove prima c'era un giovane adesso vi era un maestoso cervo.
Per la barba di Merlino è un Animagus!
Piton era veramente stupito di quello che stava osservando. Poteva forse bastargli quella dimostrazione, ma la sua forte curiosità lo spingeva a restare ancora. Seguì l'animale che nel frattempo stava tornando dove c'erano gli altri Grifondoro ad aspettare.
“Ramoso ti sei già trasformato!? Bè allora non vedo perché non dovremmo farlo anche noi” affermò Black e subito apparve un grosso cane nero.
Minus si rimpicciolì fino a diventare un topolino.
Il Serpeverde era sempre più meravigliato anche perché sapeva che quella magia non era affatto facile da compiere.
Ramoso, Felpato e Codaliscia. Finalmente ho capito! Ho scoperto il segreto dei Malandrini! Lunastorta non li aggredisce se sono in forma di animale.
L'unico ancora in forma umana era Remus che era tutto intanto a scrutare il cielo.
Era nervoso.
Poi ebbe un sussultò: era apparsa la Luna. Ora tutta la sua agitazione si mostrò esteriormente, sembrava uno studente che aspetta una domanda a cui sapeva di non poter rispondere.
Gli occhi incominciarono a dilatarsi, il viso ad allungarsi in un muso, gli arti si allungavano e tutto il corpo si ricopriva di pelo scuro.
Le unghie diventavano più grosse e affilate, i piedi avevano forma di zampa ormai e il sorriso mite era una fila di denti affilati.
Lo sguardo non era quello dolce di Lupin ma era diventato selvaggio, l'espressione non più calma ma feroce.
Adesso Severus vedeva davanti a sé, per la prima volta, un lupo mannaro. Quella belva iniziava ad intimorirlo seppure provava una certa fascinazione nel vederla.
Quanto tempo ci metterà a sentire il mio odore?
Decise che la cosa più saggia sarebbe stata quella di tornare, vivo, al dormitorio. Gli era bastato svelare la faccenda degli Animagus e la sua sete di sapere si riteneva soddisfatta.


La mattina dopo lo scambio avvenne senza problemi e Potter consigliò al suo socio di andare a trovare Lupin in infermeria. Lui lo faceva sempre dopo quelle nottate. Piton decise di passare dopocena a salutarlo.
L' infermeria era un luogo completamente bianco, tipico delle strutture sanitarie, ma diversamente dall' anonimità che regnava nelle altre aveva anche la caratteristica di emanare un senso di accoglienza. Sembrava di essere nella propria camera come quando si stava male a casa. A contribuire alla serenità di quel luogo Madame Chips contribuiva in modo significativo con la sua presenza cordiale e materna.
Il paziente si trovava nel letto più in fondo. Dopo aver passato il controllo della guardiano-infermiera il Serpeverde si accostò all'ammalato. Lupin aveva il viso molto pallido e occhiaie più marcate. Il Malandrino che cercava di tenersi sempre in ordine era decisamente trasandato quel giorno con capelli scarmigliati e la faccia sfatta. Tutto faceva intendere che aveva subito uno sconvolgimento totale.
Unicamente guardandolo in quella situazione Severus poté comprendere quanto faceva soffrire essere un lupo mannaro. Aveva sempre considerato solo la parte infamante della situazione, considerava Remus un elemento pericoloso da tenere a debita distanza, non si era mai messo nei suoi panni. Non era facile essere rifiutato dalle persone per una colpa che non era sua e oltre ad essere disprezzato doveva sopportare quella disgrazia ogni mese. Nessuno avrebbe dato peso alle sue doti e capacità, che il Grifone aveva dimostrato di possedere, perché veniva considerata solamente la sua natura pericolosa. La persona quieta e intelligente non esisteva. Piton era sempre stato fra questi. Ora percepiva la sua superficialità e stoltezza e si vergognava.
Il paziente si accorse della nuova presenza e si svegliò.
“Ciao Ramoso” disse raggiante
“Ciao Lunastorta” fece l'altro
“Senti ora che sei solo avrei qualcosa da dirti.”
Il visitatore lo guardò perplesso.
“Sai che Sirius è un po' permaloso e non vorrei che poi si creassero screzi per invidia.”
La Serpe rimase in silenzio non stava capendo molto di quel discorso. Annuì per far continuare Lupin.
“Bene James c'è qualcosa che devo dirti da qualche tempo, mi sono sempre ripromesso di farlo, però sono rare le occasione in cui siamo da soli. Mi ero preparato un discorso, ma adesso sono così stanco che non me lo ricordo bene. Semplicemente ti dirò: io ti ringrazio per quello che hai fatto.”
“Per cosa?”
Chissà quanti altri segreti hanno questi Malandrini?
“Come per cosa? Io non ho dimenticato che sei stato tu a pensare di trasformarti in Animagus per farmi compagnia nelle notti di Luna piena. Ti sei impuntato a tal punto che sei stato il primo a diventare un animale e alla fine del tuo quarto anno! Un magia che maghi più esperti non riescono a compiere. Non solo ! Sei pure riuscito a far applicare costantemente quel casinista di Sirius. In più con il tuo appoggio anche Peter ha raggiunto l'obbiettivo e tutti e due sappiamo che non è una cima. Per tutto questo ti ringrazio. Sai da quando sono con voi soffro molto meno la mia trasformazione. Grazie amico mio” si sollevò lentamente dal letto e abbracciò il presunto compagno
Severus non sapeva che dire o fare. Rimasero un attimo così poi Remus si allontanò e si distese sul letto. Appariva ancora stanco. Così il visitatore decise di lasciarlo in modo che potesse abbandonarsi al sonno.
Mentre camminava per il castello Piton ripensò a quello che era succeso in quei giorni con i Malandrini.
Prima Black adesso Lupin. Forse è una mania dei Grifondoro di dichiarare la loro amicizia così apertamente?
Lui non era mai stato ringraziato da una amico, aveva sempre pensato che quelle cose fossero sotto intese, non ci fosse bisogno di esternarle.
Tuttavia aveva trovato quelle dimostrazioni d'affetto stranamente piacevoli. Non gli avrebbe dato affatto fastidio se un giorno Lucius, Avery o Mulciber gli avessero mostrato la loro gratitudine.
Non starò diventando come loro?

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Capitolo 14
*** Una giornata terribile ***


E' un periodo piuttosto impegnato ma cercando di non deludere i miei cari lettori e seguitori(siamo già 21!) sono riuscita ad aggiornare!

Pepesale: Non ti preoccupare che ho capito tutto quello che mi volevi dire ;) trovo con piacere che hai provato quello che speravo di suscitare in chi leggeva. aspetto la tua prossima recensione

ninny: Bè sicuramente passare il tempo con Avery e Co. non è il massimo...

germana: Piton Grifondoro? Magari qualche rapporto di amicizia potrebbe cambiare ma stai sicura che severus vuole tornare nei suoi vestiti verde-argento. Il James sbruffone non tornerà per un bel po', ci sarà un Potter arrabbiato in compenso.....



14.Una giornata terribile


Era appena iniziata la quinta settimana da quando il Grifondoro e il Serpeverde si erano scambiati di ruolo.
Uno studente camminava lungo il lato Ovest del castello di Hogwarts.
Le mani nelle tasche del mantello.
Con i piedi ogni tanto scalciava qualche sasso.
Si mordeva il labbro inferiore e lo sguardo era fisso a terra.
Tutti questi segnali facevano supporre che Potter fosse parecchio nervoso. 
Niente quella mattina gli aveva fatto pensare che sarebbe stata una grigia giornata, anzi era cominciata con un allegro evento.

Quella mattina il bagno risultò inaccessibile poiché Malfoy se n'era impossessato a tempo indeterminato. A sua giustificazione fu spiegato ai compagni di camerata che era l'anniversario della nascita del fidanzamento con Narcissa; il biondo voleva essere particolarmente elegante in quella occasione. I compari di stanza decisero di usare il bagno dei “vicini”.
Dopo essersi sistemato James fu raggiunto da Lucius che sembrava stesse per partecipare ad un ballo di gala. In mano aveva un pacchettino sormontato da un fiocchetto rosso.
“Andiamo ad un matrimonio?” chiese sarcastico il Malandrino
“Non ancora Severus, però tre anni di fidanzamento sono un evento significativo”
Narcissa lo sopporta da tre anni!? “Certamente. Cosa le hai preso?”
Malfoy guardò il regalo come se fosse apparso improvvisamente nella sua mano “Un braccialetto”
“Come è fatto?”
“Non lo so. Non l'ho mai visto”
“Come non l'hai mai visto?” James era meravigliato a quella uscita
“L'ho fatto scegliere a Roddy, lui se ne intende di queste cose, quindi credo che sia grazioso”
Potter sentì fastidio a quelle parole e la sensazione si intensificò quando furono in Sala Grande. Infatti, per tutta la durata della colazione, Lucius si pavoneggiò con tutta la tavolata di quanto fosse lunga, duratura e perfetta la sua relazione, sottolineando la nobiltà delle famiglie Black e Malfoy. Non mancò di far notare l'eleganza del suo abbigliamento. Di fronte a lui vi era una sognante Narcissa che pendeva dalle labbra dell'amato e non si accorgeva di quelle vanterie. Il Malandrino si alzò prima degli altri perché era disgustato dalla pagliacciata.

Le lezioni passarono veloci.
Sembrava che dopo la seccatura iniziale quella giornata dovesse trascorrere liscia come le ultime. Tuttavia quando James incontrò Mocciosus questa illusione svanì. Piton si presentò in Biblioteca con un'espressione di trionfo sul volto consegnandogli un tema dal voto pessimo.
“Te l'avevo detto che era da sistemare” disse “ ma i rosso-oro sono troppo orgogliosi e non possono accettare le critiche”
“Non credevo che fosse così terribile” replicò il Grifone
“Forse la parola giusta per definirlo è Ignobile” suggerì sogghignando l'altro
Potter si era trovato in quella situazione perché il giorno precedente, causa malore mensile di Remus, aveva dovuto fare il tema di Incantesimi da solo. Quando l'aveva terminato aveva pensato di chiedere una veloce recensione al Serpeverde, il quale aveva sempre voti eccellenti. Dopo una lettura questo gli aveva consigliato di rivederlo, facendogli diverse annotazioni, ma James sostenne che erano inutili e ritenne di consegnare il compito così come era stato fatto.
Ora Severus guardava il Malandrino con uno sguardo ironico e sprezzante mentre affondava taglienti commenti nel suo animo “Un ragazzino del primo anno avrebbe fatto meglio”. Il Grifone gli strappò lo scritto di mano e si allontanò inviperito. Poi lo rilesse con calma e trovò che gli appunti che gli erano stati mossi non erano infondati. Aveva ultimato il tema in fretta e senza alcun impegno. Si arrabbiò con se stesso perché aveva avuto torto anche se non avrebbe voluto ammetterlo a nessun costo. Magari la prossima volta avrebbe dato ascolto ai consigli ricevuti.
Con quell'umore ben poco gioioso tentò di rifugiarsi nel dormitorio. Lì trovò Lucius intento ad aprire il dono consegnatoli dalla sua bella. Scartò il regalo ed apparve una scatolina con un bigliettino allegato. Data una sbirciatina al foglietto, che sbadatamente finì a terra, si avventò sulla parte più consistente. Sollevato il piccolo coperchio estrasse un pendaglio.
Un cordino di cuoio nero intrecciato sosteneva un anello. Una fede, che appariva antica e preziosa, al cui interno, come poté osservare James avvicinandosi, vi era una scritta.
Lucius & Narcissa. Per Sempre.
La prima parte era stata incisa mentre il seguito appariva se si toccava il cerchio argenteo.
Malfoy rimase parecchio stupito ad osservare il pendente, che non sembrava essere di suo gusto, poi con parecchia esitazione lo indossò e abbandonò da solo il compare. Il Malandrino si accorse del bigliettino che era al suolo, per non farlo disperdere lo raccolse e lo infilò nel primo libro che aveva sotto mano.
Finalmente solo cercò di rilassarsi sul letto, ma gli riappariva in mente l'espressione stizzita, che aveva colto sul viso del biondo quando aveva visto il presente della fidanzatina. In più la scatolina che conteneva il dono era davanti ai suoi occhi.
Ho bisogno d'aria!
Adesso si trovava a vagabondare per il parco cercando di sfogarsi sulla natura. Dopo aver infierito sui ciottoli si era accucciato in un angolo dell'imponente architettura della scuola a strappare qualche ciuffo d'erba che poi sminuzzava.
Avvertì i passi di qualcuno che si avvicinava ma rimase dove era, perché non aveva intenzione di incontrare nessuno in quel momento. Poco dopo vide Mulciber, Avery e Mcnair passare davanti al suo naso senza che si fossero accorti della sua presenza. Mentre si allontanavano il più grosso iniziò a parlare e gli giunsero le sue parole
“Allora dove è?”
“Un attimo di pazienza. Ci stiamo per arrivare.” rispose Avery
“Ma come hai fatto a procurarti un elfo domestico?”chiese Mulciber
“Ci ha pensato Nott, l'ha preso dalle cucine, lui e Bella l'hanno già fatto l'anno scorso” affermò l'interpellato
“Non vedo l'ora di fargli assaggiare i miei manicaretti!” aggiunse Mulciber e i tre ridacchiarono.
Potter fu incuriosito da quello che i tre Serpeverde avevano appena detto e decise di spiarli. Li seguì badando di non far alcun rumore che potesse allertarli. Gli studenti si arrestarono giunti in un angolo del parco completamente isolato. Erano poco distanti dalla Foresta Proibita.
Guardavano in un punto ai piedi di un albero.
James, infrattato dietro un cespuglio, si accorse che vi era legato un elfo domestico. Questo quando vide i tre emise un verso, pensando che l'avrebbero aiutato, ma Avery lo zittì con un colpo di bacchetta.
A quel punto Mcnair fece un Imperio su di lui e solo allora lo liberò. Il ragazzone si divertì per un poco facendolo arrampicare su una quercia e poi gli fece spiaccicare qualche insetto.
A quella vista il Grifondoro percepì una specie di allarme dentro di sé come se dovesse accadere qualcosa di spiacevole.
I suoi sospetti vennero confermati. Mulciber si era stufato di guardare il suo compare che se la spassava, gli diede un paio di colpetti sulla sulla spalla per fargli capire che era giunto il suo turno. Mcnair si scostò di qualche passo e lasciò campo libero all'altro, il quale con un incantesimo immobilizzò a terra l'elfo domestico. Dopodichè disse “Adesso si comincia a far sul serio” e puntando la bacchetta sibilò “Crucio”.
La vittima cominciò a divincolarsi.
Potter sentì il suo stomaco attorcigliarsi.
La maledizione diventava mano a mano sempre più insopportabile e il prigioniero si muoveva sempre più freneticamente.
James vedeva il viso di quel povero essere contratto in un'unica smorfia di dolore. La bocca aperta in un grido di disperazione che non poteva uscire.
Anche il viso di Mulciber aveva mutato espressione: la bocca era deformata in un ghigno terrificante, negli occhi vi era un'ombra di follia e nel complesso aveva un aspetto maligno.
I sue due compagni lo guardavano con ammirazione mista ad invidia per quello che aveva il coraggio di fare.
Il Malandrino avvertiva un senso di malessere che continuava a crescere in lui. Doveva muoversi per interrompere quell'orrore che si stava compiendo sotto i suoi occhi. Non poteva agire in veste di Mocciosus perché avrebbe messo la sua posizione in una situazione complicata. Passò all'unica soluzione possibile: distrarli. In un attimo si ritrovò con un maestoso palco di corna e una leggera peluria marrone che ricopriva tutto il suo corpo. Saltò in mezzo ai Serpeverde che si stupirono della comparsa dell'animale. Poi udì la frase che aspetta da Mcnair “Ragazzi perché non ci divertiamo con lui?”
Rapidamente il cervo si fiondò nella foresta e si lasciò inseguire. Il terzetto non gli dava tregua lanciando incantesimi che Ramoso schivava balzando tra la boscaglia.
Aveva qualche attimo di vantaggio sui suoi segugi, quando vide un albero abbastanza grande si acquattò dietro di esso e ritornò in forma umana. Questi giunti nella radura rallentarono il passo e si osservarono attorno circospetti.
Il ragazzo nascosto approfittò della loro pausa per schiantarli. Poi velocemente tornò dal prigioniero e lo liberò, gli disse di correre a rifugiarsi nel castello e farsi curare.
Ancora scioccato e agitato per quello a cui aveva assistito scrisse un breve messaggio, che affidò ad una bianca civetta, e infine si diresse nel dormitorio dove si accasciò sul letto.










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Capitolo 15
*** La Lettera ***


ninny: Mi basta anche solo questo segno del tuo passaggio ;)

Pepesale: Bè adesso le cose continueranno a complicarsi..... Lucius sa certo come badare al suo aspetto ma degli altri penso che se ne preoccupi poco. 

germana: Lo so che James piace di più quando è spensierato e allegro, ma se non gli facessi cambiare atteggiamento di frotnte a quel che gli succedde risulterebbe un insensibile e tradirebbe i "valori" Grifondoro. Malfoy non mi ha mai dato l'impressione di esser un grande altruista....diciamo che è luciuscentrico :P

 



15.La Lettera



Il mattino seguente il Malandrino si svegliò con una gran fame, si accorse che il giorno prima si era addormentato senza cenare, così per placare il brontolio del suo stomaco si preparò in fretta e salì in Sala Grande.
Mentre si sedeva al suo posto notò che alla sua tavolata arrivavano sguardi inquisitori dalle altre Case, il suo bisogno di cibo però portò la sua mente sui dolci che aveva davanti a sé. Solo al secondo bicchiere di succo di zucca scoprì cosa era avvenuto la sera prima. I suoi compagni di dormitorio arrivarono parecchio seccati.
“50 punti ci ha tolto quel vecchiaccio”disse Mulciber “di certo quest'anno non vinceremo la Coppa delle Case.”
“Ringrazia di non essere stato espulso” replicò Avery “ perché chi ci ha visto andare verso la Foresta non ha avuto il coraggio di fare i nostri nomi.”
“Già, ma abbastanza per spifferare che erano tre Serpeverde” affermò Mcnair “se scopro chi è quel figlio di Bolide...” e concluse scrocchiando le nocche della mano.
“Forse dovresti usare il tuo ingegno in un altro modo” commentò Nott “ per esempio stando attento a non inseguire strani cervi”; guardò verso Malfoy che gli lanciò uno sguardo di assenso, poi il biondo aggiunse “Ragazzi potete divertirvi come vi pare, ma non voglio più sentire che vi siete fatti beccare, altrimenti siete fuori dal gruppo. Il Signore Oscuro ha bisogno di persone capaci.”
“Non accadrà più Lucius” assicurò Avery
Potter era contento perché sentiva di aver fatto la mossa giusta: aveva mandato un biglietto anonimo al preside accennando alla faccenda dell'elfo domestico,ma non aveva scritto i nomi dei colpevoli. Infatti intendeva far sapere ai Serpeverde che c'era qualcuno che li poteva tenere in pugno. L'atteggiamento nervoso di Nott e del lunga-chioma gli dava da intendere che aveva colpito nel segno.

James, con l'animo più leggero del giorno prima, si stava dirigendo verso la lezione di Artimanzia quando fu bloccato da una famosa rossa
“Ciao Lily!” esclamò sorridendo
“Ti devo parlare” fu la fredda replica, poi la ragazza lo prese per un braccio e lo condusse in uno stanzino vuoto dove giaceva abbandonata qualche vecchia scopa.
A quel punto lei si decise a parlare
“Ieri sera Silente ha rivelato che alcuni studenti hanno maltrattato un povero elfo domestico e questa mattina la tua Casa si è trovata con 50 punti in meno. Viene naturale collegare le due situazioni, in più ho saputo che oggi i tuoi amici erano parecchio infastiditi, quindi loro sono sicuramente coinvolti.” fece una pausa “Ma di loro non mi è mai interessato nulla, quello che io voglio sapere è se in mezzo a questa storia ci sei anche tu”.
La Grifoncina aveva parlato senza esitazioni, come se fosse stato un discorso preparato e nel mentre fissava lo sguardo sul suo amico.
Uno sguardo indagatore che cercava la verità.
Il ragazzo per una volta non aveva la risposta pronta.
Due luci smeraldo lo fulminavano.
“Allora??? Sev dimmi qualcosa! Io non ti riconosco più, dove è finito il ragazzino che si prese cura di un povero pettirosso ferito? Io lo so che non sei cattivo.” attese un lunghissimo secondo “Mi vuoi rispondere???” Lily sbottò infine.
Due fuochi verdi avvampavano nelle sue iridi e tremolavano, sembrava che da un momento all'altro dovessero sgorgare fiumi di lacrime da essi.
Potter non aveva mai visto la Evans così furente. Quelle parole sembravano state covate a lungo tempo ed esplose in una sola volta.
Mocciosus che salva gli uccellini feriti? Forse c'è un animo in fondo a quel pezzo di ghiaccio?
Da come ne stava parlando la rossa pareva che quello studioso di Arti Oscure fosse uno studente innocuo. Il membro di un gruppo di giovani scriteriati che stava cercando di unirsi ad un personaggio ambiguo e malvagio veniva descritto come un ragazzo di buon cuore.
Il Malandrino percepiva che la situazione era estremamente delicata. Finalmente decise di sciogliere il dubbio di lei “No, non ci sono stato con loro e trovo disgustoso quello che è successo.”
“Oh Sev!” sospirò sollevata la studentessa, come se le avessero tolto un enorme pietra dalle spalle, e abbracciò il suo amico. James si godette quel piacevole contatto e fu abbandonato sognante dalla ragazza che andò a lezione.

Le sorprese per il Grifone non erano terminate, infatti stava pensando a quanto fosse fortunato Mocciosus a conoscere la Evans che un grosso gufo nero gli planò addosso. Il suo istinto gli fece mettere un braccio di fronte al viso e sul quale si posò il volatile.
Il ragazzo ebbe un'illuminazione.
La lettera della mamma di Moccy!
Prese la pergamena dall'animale, che si dileguò in un batter d'ali, e la infilò al sicuro sotto il mantello.
Quella notte, finiti i preparativi per andare a dormire, Potter chiuse le tende del letto e si preparò a leggere la risposta della signora Piton.
“Lumus” mormorò e aprì la busta.

Caro Severus,

Sono felice di sapere che i tuoi studi vanno ottimamente e ti diverti lontano da casa, però ti ricordo la decisione che non avresti dovuto scrivermi mai.

Sai che tuo padre rifiuta tutto quello che riguarda il mondo magico e di averne sue notizie.

Fortunatamente questo gufo è arrivato mentre era lontano per lavoro e sono riuscita pure a risponderti.

Ti prego di non mandarmi più tue lettere, se tuo padre dovesse scoprirlo conosci che trattamento mi riserverebbe e non voglio che debba toccare anche a te.

Eileen



Il Grifone scorse di nuovo la pergamena.
Non riusciva credere di aver letto quelle parole.
Adesso sapeva perché Mocciosus non scriveva lettera alla madre, capiva perché aveva strappato il padre dalla foto del matrimonio.
Non lo odiava poiché era scappato lasciandoli soli.
Quel Babbano ignobile picchia sua madre! Forse si scarica anche su di lui.
Quell'uomo non voleva saperne di suo figlio e probabilmente lo considerava un mostro. Ciò gli faceva comprendere l'attaccamento di Piton al mondo magico e all'albero genealogico dei Prince. In quel mondo non doveva subire le angherie del padre e soffrire per come veniva maltrattata la madre, poteva trarre orgoglio e vanto dalle sue nobili radici che venivano riconosciute e stimate.
A James tornò in mente lo sguardo dolce e pieno di gioia della strega novella sposa.
Solo un individuo crudele e senza cuore può insultare un essere così candido.
Preso da un moto di rabbia con un lampo della bacchetta bruciò quella lettera angosciosa.

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Capitolo 16
*** Un Venerdì sconvolgente ***


Questo credo che sia il capitolo più duro e lungo di tutta la storia quindi prendetelo con calma....

germana: Piton quasi simpatico!? mi devo preoccupare! :P .. mi piacerebbe sapere la tua opinione su di lui anche alla fine della ficcy...Diciamo che James ne approfitta se può di stare un po' con Lily  ;)

Mizar: Grazie per il tuo commento che ho apprezzato molto. Diciamo che umilmente mi sono messa a cambiare quello che è stato dalla Rowling, perchè io credo che gli eventi possono sempre avere avuto una seconda possibilità. Ne approfitto pure per descrivere James che come personaggio è stato poco delineato ed esprimo la mia idea su di lui.  

Pepesale: In fondo Potter ha un cuore da Grifondoro  e sa essere anche un ragazzo affettuoso. Lily è una buona amica ed è giusto che si preoccupi, altrimenti sarebbe una ragazzina vuota. Non ti preoccupare per i ritardi ;)


16.Un Venerdì sconvolgente



Piton stava aspettando che arrivassero i suoi compiti mentre ripensava all'ultimo avvenimento di
due giorni prima. Sapeva benissimo che i responsabili erano quelli della sua camerata, ma non si
aspettava che venissero scoperti e fortunatamente chi gli aveva denunciati non aveva fatto nomi.
Probabilmente era spaventato
I suoi amici avrebbero dovuto stare più attenti quando facevano certe cose, però erano riusciti ad incutere timore allo spione. Quello dei suoi compagni era agli occhi del Serpeverde uno stupido trastullo, lui era pronto a fare altre cose per il Signore Oscuro.
Azioni più importanti.
Silente aveva parlato di condizioni di uguaglianza tra esseri magici, di inviolabilità degli individui, qualunque creatura fossero. In più aveva aggiunto che Hogwarts non era stata creata per sviluppare la Magia Nera che “Porta solamente alla perdizione della mente e si fonda sugli istinti più meschini dell'animo umano”.
Severus era stato turbato dall'affermazione del preside, tuttavia pensava che quella fosse l'unica via per poter diventare un mago rispettato, molto capace e invidiato.
Tutti i suoi amici stavano intraprendendo quella strada.
“Ciao!” così il Grifondoro lo ridestò dalle sue elucubrazioni
L'altro rispose con un cenno del capo.
“Come va?” continuò il Cercatore
“Ho sentito bene Potter? Mi hai appena chiesto come va?” esclamò sorpreso il Serpeverde
“Si l'ho fatto, penso che a furia di incontrarci potremmo considerarci conoscenti.”
“Davvero? Non c'è altro dietro questa domanda? Non hai fatto nulla da nascondermi?”
“No affatto, non passo la giornata a combinare guai. Sono del tutto sincero.”
Piton era meravigliato, neanche i compagni di stanza erano interessati al suo stato e adesso la persona con cui aveva avuto diversi asti lo interrogava sulla sua salute.
“Se proprio ci tieni a saperlo va tutto bene” sibilò infine
“Ok ..ehm.. mi fa piacere. Compiti?” James si sentiva imbarazzato, ma voleva essere gentile; da quel che aveva saputo la sera prima non riusciva più a trattarlo male. Poi si buttò sui suoi temi da svolgere, anche per sfuggire alle occhiate torve di Mocciosus.
Dovendo solo modificare la copia di un testo, Remus si era ripreso, finì velocemente e decise di fare un giro nel parco.
Fuori c'era un po' di Sole e non voleva perderselo.

Vari gruppi di studenti erano dispersi in mezzo al verde.
Potter camminava lentamente lungo la sponda del Lago Nero. Ad un certo punto vide un sasso piatto e liscio: adatto ad essere lanciato per farlo saltare sull'acqua. Quel gioco l'aveva imparato un' estate guardando dei ragazzi Babbani.
Si chinò per prendere il ciottolo quando qualcuno lo spinse a terra, automaticamente estrasse la bacchetta, ma una forza inspiegabile gliela sfilò di mano.
Sentì una risata che sembrava un latrato. Davanti a lui apparve Peter sogghignante che si era appena tolto il Mantello dell'Invisibilità.
“Ben fatto Codaliscia!” disse Sirius “adesso lo leghiamo che smetta di agitarsi”
Ramoso sentì delle funi attorcigliarsi attorno alle sue caviglie e altre che gli bloccarono i polsi dietro alla schiena.
Non poteva più scappare.
“Che faccia sbattuta Mocciosus, forse hai bisogno di un po' di cure per rivitalizzare la pelle. Che ne dici dei fanghi?” affermò Felpato
Minus cominciò a ridacchiare.
In un attimo il prigioniero si ritrovò con il viso nella poltiglia melmosa della sponda del lago.
Nel frattempo alcuni studenti si erano accorti della situazione e si stavano radunando a capannello intorno ai tre.
“Aggiungerei anche un trattamento ai capelli” riprese Black che era ancora più stimolato dal pubblico. James sentì dei sassolini scendere a pioggia e colpirgli la testa, uno gli finì nell'occhio destro che iniziò a dargli fastidio.
La faccenda durò parecchio e sembrava la cascata di sabbia non dovesse mai terminare.
Potter si chiedeva se l'avessero voluto coprirlo interamente.
Non diceva nulla ai suoi aggressori per evitare di ingoiare i sassolini. Si sentiva impotente e allo stesso tempo una voglia di rivincita si accresceva dentro di lui.
Avrebbe voluto colpire il suo migliore amico e fargli del male.
Il fiume di sabbia aveva smesso di scorrere.
Forse adesso mi lasciano libero!
“Bene adesso c'è bisogno di sciacquare tutto, vero Peter?” domandò Sirius.
“Sì sì” rispose eccitato Minus
“Allora buon bagno Mocciosus!”
Risolini giunsero alle orecchie della vittima, poi sentì mormorare qualcosa e si trovò sollevato da terra. Rimase qualche secondo svolazzante in aria e dopo impattò con l'acqua fredda del Lago Nero.
Finalmente l'occhio si pulì e smise di lacrimare, ma poi si rese conto in che situazione si ritrovava: nei flutti e senza potersi muovere.
Con un incantesimo gli fu tirata fuori la testa per poi rimmergerla. La cosa fu ripetuta più volte. Poi lo affondarono di nuovo.
Il Malandrino era sempre più agitato, non gli piaceva affatto tutta quella faccenda, il suo timore aumentò quando realizzò che stava per finire la scorta d'aria. Non credeva che che Felpato potesse ucciderlo però inconsciamente pensava che non sarebbe più riemerso.
L'ossigeno stava per terminare.

Perse i sensi.






Potter avvertì qualcosa di morbido sotto di sé. L'aria gli entrò tanto impetuosamente nei polmoni da fargli male.
Giaceva sull'erba a pancia in su ed i polsi e le caviglie erano libere dai magici lacci.
Qualcuno vicino a lui stava litigando.
“Ci stavamo solo divertendo” diceva Black
“DIVERTENDO??? Idiota figlio di un Troll non capisci che sarebbe potuto morire!!!”
“Non sarebbe stata una grave perdita”
“NON PERMETTERTI DI SCHERZARE SU QUESTA COSA! EPPOI NON TI AZZARDARE PIU' A TOCCARE QUESTO RAGAZZO!”
“Ma.... James!”
Potter socchiuse gli occhi e poté vedere un sé stesso che si stava avviando nervosamente verso il castello.
Vicino a lui c'erano Sirius, Minus e Remus.
“Tu che he pensi Lunastorta” chiese Felpato
“Penso che abbia perfettamente ragione lui. Quello che hai fatto poteva diventare un gioco pericoloso e dovresti smetterla di perseguitare questo studente.”
“Ah si? Da quando ti è venuta fuori questa idea? Quando Ramoso la pensava diversamente non eri tanto commiserevole”
“Sirius è da quando è iniziata la storia di Mocciosus che non sono stato d'accordo con il vostro comportamento. Quelle volte che ho provato a dire qualcosa non mi avete ascoltato e io ho smesso, perché magari avreste deciso di abbandonarmi. Voi siete i soli amici che ho e non volevo perdervi. Non ci sono molte persone che vogliono stare con un lupo mannaro.” e fu la volta di Lupin di andare via
“E tu Peter che ne dici?” fece Black
“A me basta divertirmi in compagnia”
Il moro scrollò la testa sconsolato e si allontanò assieme al compare.

James si rialzò lentamente in modo che non gli girasse la testa, poi si avviò al suo dormitorio.
Arrivato nella sua stanza si diresse in bagno per lavarsi il viso, metodo di sua madre per riprendersi, ma quando vide la “sua” faccia sconvolta allo specchio scoppiò in lacrime.
Stava realizzando il serio pericolo che aveva corso e sentiva tutto il corpo fremere dall'adrenalina accumulata.
Ora comprendeva quanto doveva essere terribile dover subire uno scherzo del genere.
Mocciosus ne era stato vittima più volte.
Potter si sentiva male per quello che gli aveva combinato nel corso degli anni con i suoi amici.
Solo adesso si rendeva conto di come era difficile l'esistenza di quel ragazzo.
Disprezzato e rifiutato dal proprio padre, doveva sopportare le sofferenze inferte alla madre, circondato da compagni di Casa che erano falsi amici e per concludere un gruppetto di suoi coetanei lo sottoponeva ad umiliazioni e sfottò da cinque anni.
Sono un verme!
Il Malandrino si rivide nell'acqua del Lago Nero,impotente, si accasciò in ginocchio sul tappetino sotto il lavandino.
Le lacrime sgorgavano copiose dagli occhi.
Lacrime di rabbia verso se stesso e di vergogna.
Adesso non riusciva più a trovare nessuna motivazione plausibile al suo atteggiamento verso Piton. Essere una persona chiusa e scontrosa non giustificava un simile trattamento, a partire da quello stupido nomignolo: Mocciosus.
Quel ragazzo che conduceva un esistenza affatto facile non era certo un bamboccio.
Da quel momento decise che il suo comportamento nei confronti di quel Serpeverde doveva cambiare.
Ritornò in piedi, si calmò e si asciugò il viso.


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Capitolo 17
*** Litigi e Chiarimenti ***


Questo capitolo inizia con una scena che è lo specchio di un'altra apparsa qualche "puntata" fa....

mi aspettavo qualche commento sulle reazioni di James...sarà per un'altra volta spero...




17.Litigi e Chiarimenti



Uscito dal bagno incontrò Malfoy che stava finendo di sistemarsi per la cena. Lucius lo guardò un 

attimo perplesso.

“Severus hai gli occhi rossi. Hai pianto?”

Potter stette in silenzio.

“Bè sistemati, non vorrai andare a mangiare in questo stato. A dopo” e detto questo il biondo si 

dileguò.

James certo non si aspettava che Malfoy lo abbracciasse per dargli conforto, ma quella 

indifferenza sul suo stato lo aveva ferito. Quel Serpeverde pensava sempre solo al fattore 

esteriore ed estetico.

Entrato in sala comune il Grifone incontrò la piccola Black che stava aspettando la sorella 

maggiore. Narcissa lo salutò con la mano, poi qualcosa parve rannuvolare i suoi pensieri “Sev ho 

saputo quello che ti è successo oggi....volevo sapere come stavi adesso”

“E' passato” fu la breve risposta di Potter

Lei non sembrava soddisfatta perché lo scrutò meglio “Forse sarebbe meglio che tu andassi a 

farti vedere in Infermeria”

“Non ce ne bisogno Narcissa, comunque grazie dell'interessamento. Ah già! Immagino che abbia 

questo privilegio poiché sono amico di Lux”

James non sapeva da dove era venuta fuori questa arroganza, ma forse era causa dei suoi nervi 

scossi, in quei giorni aveva avuto modo di arrabbiarsi spesso.

Per il suo nervosismo aveva offeso una gentile ragazza.

Lei lo guardava un po' indispettita.

Doveva rimediare “Scusa, io non volevo, perdonami”

La Black sembrò riflettere un attimo

“Forse, in effetti, non hai del tutto torto,ogni tanto guardo le cose solo dall'ottica di Lucius. 

Comunque non sono interessata perché sei suo amico, ma perché sei mio amico. Sicuramente da 

quando mi sono fidanzata, l'estate di tre anni fa, non ci siamo parlati molto, però i primi due 

anni di scuola non li ho dimenticati. La maggior parte del tempo stavi con la Evans, ma ricordo 

che ogni tanto si chiacchierava di antiche casate e mi chiedevi quello che non sapevi ancora sul 

mondo della Magia. Poi è arrivato Lux...” e qui la bionda si perse di nuovo nell'immagine del suo 

adorato

“Ciao” disse il Grifone e si recò in Sala Grande

Severus era seduto vicino a Remus, i due erano lontani da Peter, che pensava ad ingozzarsi, e 

Sirius che li guardava con occhi da cane bastonato.

Lunastorta stava chiacchierando amabilmente con Lily, mentre Piton rimuginava sull'avvenimento 

della giornata.

Lui era in Biblioteca quel pomeriggio e stava ultimando un tema di Cura Delle Creature Magiche, 

quando ad un tratto aveva sentito un Corvonero esclamare “Hey! Guarda che succede laggiù!” ad 

un suo compagno che poi l'avrebbe raggiunto. Visto che la materia non l'appassionava più di 

tanto e dall'espressione dell'altro studente sembrava stesse succedendo qualcosa di fenomenale,

si accostò ad una delle ampie finestre della stanza.

Quello che vide non gli piacque affatto.

A bordo del Lago Nero c'erano Black e Minus che si trastullavano insabbiando la testa ad un 

poveretto. Osservando meglio notò che la vittima aveva la casacca di Serpeverde e scorse un 

ciuffo di capelli mori molto familiare.

Si sentì come se a subire quello scherzo infamante ci fosse ancora lui. Dopotutto loro lo stavano 

umiliando in modo indiretto.

In un attimo si trovò in mezzo al parco, affannato per la corsa tremenda, spinse da parte i 

drappello di ragazzi che stava assistendo allo spettacolo e affrontò Black.

“Felpato che cosa stai facendo a Mocciosus?”

“Ah finalmente Ramoso! Ti stavi perdendo tutto il divertimento, gli faccio un bagno”

“Un bagno legato” precisò Codaliscia

Legato!?

Poi Severus si accorse che le bolle d'aria che provenivano da sotto l'acqua erano molto scarse.

“Da quanto tempo lo tieni lì sotto???” chiese più allarmato che arrabbiato.

“Non saprei, secondo te Peter?”

Minus mise una mano sotto il mento e corrucciò la fronte, segno che stava pensando.

In quel momento Piton vide che l'acqua non era più mossa dall'aria che usciva dai polmoni delle 

vittima. Con un colpo di bacchetta tirò fuori dal Lago James , lo depose sull'erba morbida e 

annullò l'incantesimo che gli legava polsi e caviglie.

A quell'azione Sirius si era stizzito perché gli avevano tolto il suo bastone con cui giocare, aveva 

litigato con il Serpeverde che dopo si era allontanato.

Mentre Severus era assorto nei suoi ragionamenti su quanto fosse stato fortunato ad intervenire 

in tempo e su quanto trovasse stupido Black, Potter si sedeva alla sua tavolata.

“Hai fatto un bel bagno oggi!” esclamò Mcnair e Regulus si mise a sogghignare.

“Lascia perdere Mc” replicò infastidito il Malandrino

Il ragazzone però non aveva compreso che l'altro era seccato riguardo la discussione 

dell'argomento”E' stato uno spettacolo emozionante e ce lo siamo godut..” qui ricevette una 

gomitata da Mulciber “volevo dire visto tutto”; il giovane Black scoppiò in una risata molto simile 

a quelle del fratello. Potter era invece meravigliato “Come? Avete visto tutto e non siete venuti 

ad aiutarmi!?”

“Era un problema tuo in fondo” gli chiarì Bellatrix che era appena sopraggiunta

“Un bravo Mangiamorte se la deve saper cavare da solo” spiegò Nott

“Non ti preoccupare Sev” aggiunse Avery “quando ti unirai al Signore Oscuro potrai vendicarti di 

quei Grifoni”

James era sempre più allibito a quelle uscite. Non era certo il comportamento che si aspettava 

da dei presunti amici, ma gli servì per scoprire come fossero veramente ipocriti quei compari. Per 

l'ennesima volta gli montò la collera con la differenza che questa volta non l'avrebbe occultata.

“Io non ne voglio più sapere del vostro Signore Oscuro e nemmeno di voi!” ringhiò trascinando le parole tra i denti.

Le Serpi attorno a lui si ammutolirono e lo fissarono stupite.

“Siete falsi! Voi mi usate perché sapete che valgo, ma non vi interessa minimamente del mio 

stato. Vi passo i compiti e nessuno mi ringrazia, sono in pericolo e nessuno interviene. Vi 

rendete conto, sono stato salvato da James Potter! Mi volete adoperare per i vostri fini meschini 

e cercate di allettarmi con promesse di potere. Io non ho bisogno di voi e di un mago folle per 

farmi stimare!”

Per tutto il discorso nessuno aveva mosso un muscolo, erano tutti sorpresi, Piton non aveva mai 

esternato i sentimenti con loro e soprattutto in quel modo.

Era la prima volta che si metteva in contestazione con il resto del gruppo.

All'ultima sua affermazione però qualcuno ribatté “Vedi di abbassare i toni Severus e non ti 

permettere di insultare Lord Voldemort”

Il Grifone si alzò dalla panca e sbattendo le mani a pugno sul tavolo disse furioso “Malfoy proprio

tu osi giudicare il mio comportamento! Tu tratti la tua ragazza al pari di un elfo domestico e gli 

altri studenti come fossero i tuoi cortigiani. A MAI PIU'!” detto questo si voltò e se ne andò dalla 

Sala Grande. Adesso percepiva di essersi tolto un grosso peso dallo stomaco e aveva potuto dire 

quello che si meritavano quelle persone. Che soddisfazione!

La scena era stata seguita con attenzione anche da un altro Serpeverde seduto ad una differente

tavolata, infatti per evitare gli sguardi malinconici lanciati da Black dava occhiate ai suoi amici, 

anche se aveva perso parti della conversazione. Piton decise di seguire il suo alter ego per farsi 

spiegare come erano andate le cose. Avrà combinato un altro disastro?

Lo rincorse per il corridoio, raggiuntolo lo agguantò per il braccio e lo fece ruotare di 180°.

“Potter che diavolo è successo?” sbottò

“Ho fatto quello che avresti dovuto fare tu, ho detto ai tuoi amichetti che non ho più nulla da 

spartire con loro!.” affermò il Grifone e con un gesto brusco si liberò dalla presa

“Mi stai dicendo che hai litigato con tutti loro?” chiese ancora perplesso l'altro

“Certo” fu la replica serafica

“Cosa??? Tu sei peggio del tuo amico che ti voleva affogare!”

“No! I tuoi compari sono peggio! Diamine non l'hai ancora capito? Oggi quando Sirius mi ha 

riservato quel terribile trattamento i tuoi amici hanno guardato tutto senza fare nulla per aiutarti,

anzi ridevano alle tue spalle dello show e hanno avuto anche la sfacciataggine di dirmelo. A loro 

non interessa minimamente la tua salute e il tuo stato d'animo, a loro interessa che gli fai i 

compiti, che in un futuro sarà risolvergli i problemi in cui si saranno cacciati. A loro interessa solo

il tuo cervello. Ti stanno usando e continueranno a farlo per loro personali scopi. Con la scusa 

che sei capace ti affideranno le faccende più complicate e pericolose, nel frattempo, per non farsi

scoprire, ti offuscano la mente con stupidi sogni di gloria.”

“Potter non sono stupidi sogni! Sono future realtà e tu ne sei solo invidioso!” disse punto sul vivo
Severus

“Non è vero! Io non sono invidioso di diventare un servo di un uomo cattivo. Penso che neanche 

tu ti meriti questo perché adesso so chi sei veramente. Tu sei un ragazzo intelligente e 

sensibile, salvi uccellini feriti, che ha avuto parecchia sfortuna.” qua il Serpeverde sbuffò ma fu 

zittito da un gesto della mano di James “Io ho capito che la tua situazione famigliare non è delle

più rosee, non mandi mai lettere a casa e non ne ricevi, in più durante le vacanze di Natale 

rimani al castello. Forse ciò a che fare con tuo padre che è Babbano, così ti attacchi alla tua 

appartenenza ad una nobile famiglia magica quella dei Prince e frequenti persone con 

atteggiamenti elitari le quali disprezzano chi non è Purosangue.Comunque questi non si 

comportano sicuramente da amici, come ti ho già detto, ti adoperano per i loro fini. Per finire 

nella tua scuola c'è un gruppetto di ragazzi degeneri che ti sottopone ad diversi stupidi sberleffi. 

Nonostante tutto ciò tu continui ad applicarti assiduamente alle materie scolastiche, con 

parecchio successo, e cerchi di sopravvivere a questa situazione meglio che puoi. Stai 

commettendo però un grosso fallo, stai per perdere una vecchia e sincera amicizia per stare con 

dei malvagi ed ipocriti compari, gente che può voltarti le spalle da un momento all'altro, mentre 

Lily sai che non ti abbandonerebbe mai. Per questo motivo dico che Severus Piton non dovrebbe 

diventare lo schiavo di nessun Signore Oscuro. Non ne hai necessità per farti stimare dal mondo 

magico.”

Il Malandrino non si era mai fermato e non aveva avuto nessuna pausa in quella argomentazione 

le parole gli uscivano dalla bocca come un torrente in piena, si incatenavano fra di loro e una 

frase trascinava l'altra. Gli sembrava comunque di non essere riuscito a dire tutto quello che 

voleva, tuttavia gli pareva che fosse abbastanza per dare da pensare a Piton.

Questo aveva seguito con attenzione il discorso e si era man mano stupito di quell'analisi che gli

veniva fatta. All'inizio aveva rifiutato le spiegazioni sulle sue azioni,ma riflettendo meglio 

sentiva sempre più che James era molto vicino alla realtà.

Scoprire cosa avevano fatto i Serpeverde l'aveva ferito.

Se non fossi intervenuto mi avrebbero lasciato morire! E io sto allontanandomi e da Lily per 

quegli infami. Sarebbe un imperdonabile sbaglio.

Un' altra cosa che l'aveva colpito era che Potter aveva riconosciuto che il comportamento tenuto, 

da lui e i suoi compari, nei suoi confronti era ingiusto. Mi ha chiamato Severus Piton! In più ha 

ammesso che ho delle ottime capacità.

Poi si rammentò che aveva pure intuito i suoi problemi familiari. Gli si figurò in mente l'immagine

di sua madre piangente, accasciata sulla poltrona, in quella minuscola stanzetta che lei usava 

chiamare “salotto”, una mano a coprire l'occhio nero. Tobias era appena uscito di casa dopo la 

lite. Lui si avvicinava e le porgeva un impacco che le aveva preparato. Lei gli sorrideva e lui 

rispondeva con un'espressione vuota del viso. Se non riesco neanche ad aiutare mia madre, come

farò a farmi stimare dagli altri. L'unica via è affermarsi con la potenza e a quel punto le persone 

saranno costrette ad accertarmi.

“Potter ti sbagli su questo punto! Credo che per suscitare ammirazione negli altri abbia bisogno 

di seguire questa strada. Io non sono bello, non sono il migliore giocatore di Quidditch, non sono

ricco e non mi piace fare il buffone, quindi l'unico modo per affermarmi è unirmi a qualcuno che 

mi possa dare potere per le mie azioni compiute.”

“Ti devo ancora smentire. Basterebbe che tu mostrassi chi sei veramente per ottenere 

considerazione dagli altri. Tu hai delle grandi potenzialità che vanno incanalate in qualcosa di 

utile e giusto per la comunità magica. Potresti fare molto per gli altri con le tue abilità in Pozioni,

con quello che sai sulle Arti Oscure potresti diventare un eccellente Auror. Eppoi se non avessi 

delle qualità la Evans come farebbe a volerti così bene, invece a me che sono ricco, conosciuto, 

divertente non mi fila neppure.”

Severus era sempre più spiazzato: il ragazzo che lo insultava dal primo giorno in cui si erano visti

adesso gli declamava le sue buone capacità. Tentava in tutti i modi di fargli cambiare idea per 

abbandonare il brutto cammino in cui si era inoltrato. La nuova via che gli stava indicando 

sembrava davvero più allettante.

“Pensi veramente a quello che hai detto oppure era per giustificarti della lite?” Piton aveva bisogno di fidarsi

“Certo che lo penso veramente.” gli confermò con occhi sinceri James “Bene fra una settimana ci 

incontreremo per tornare nei nostri corpi, tu nel frattempo rifletti su questo e dammi una 

risposta”

“Lo farò senz'altro Potter. Ci incontreremo fuori dal dormitorio Serpeverde alle 21.30.” e fece per 

andarsene ma il Grifone voleva dire ancora qualcosa “Dimenticavo! Sai Piton che se ti metti in 

tiro hai fascino?” e con un sorriso furbo se ne andò.









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Capitolo 18
*** Ritorno quasi alla normalità ***


La prossima settimana avrò due esami e anche uno spettacolo di teatro (con annesse prove) quindi spero di poter postare al più presto il capitolo 19, altrimenti mi scuso in anticipo per l'eventuale ritardo.


Mizar:
se è una "What If?" qualcosa stai sicura succederà.... ti posso solo anticipare che come fan di Sev non lo voglio certo far soffrire ancora e che nei prossimi chappy gli accadranno cose piacevoli...

Pepesale: In punizione? povera... mi spiace anche per il mal di testa che spero passi più veloce che può. ;) nel discorso di James VS Serpi ho voluto far emergere la sua forza grifondoresca. Per il pezzo di Peter pensoso l'ho messo apposta per cercare di sdrammatizzare un po' la situazione e cercala di rendere meno tragica. 


18. Ritorno quasi alla normalità



James Potter era in biblioteca e davanti a sé aveva alcuni libri aperti. Stava aspettando che gli venisse voglia di svolgere i compiti e nel frattempo si mise a giocherellare con la cravatta.
La sua cravatta rosso e oro.
Non ci credeva ancora di essere tornato di nuovo nella sua “posizione”.

Due sere prima era avvenuto lo scambio.

Lui e Piton si erano incontrati in uno sgabuzzino abbandonato da Gazza, dove il Serpeverde aveva piazzato un piccolo calderone e creato un piano di lavoro. Una mistura violastra gorgogliava nel pentolone. Il pozionista riguardò degli appunti, osservò la soluzione ed infine ne versò un po' in due bicchieri che aveva evocato magicamente.
Il Malandrino innalzò il calice a mò di brindisi e lo bevve tutto d'un fiato, ormai credeva di potersi fidare del compare, il quale fece lo stesso.
Sentì una strana sensazione di formicolio in tutto il corpo, vi fu un attimo di buio e vuoto mentale e si ritrovò seduto per terra.
Doveva essere caduto dal leggero dolore che provava al fondo schiena.
Si guardò attorno.
Nessuno.
Dove è finito Piton?
In quel momento vide delle scope di fronte a lui muoversi e emergere tra di esse una chioma corvina e poi il viso del suo proprietario. “Allora mi vuoi dare una mano a spostare queste scope o vuoi restare a guardarmi con quell'aria ebete?” domandò l'emerso
“Certo. Vedo che oltre al corpo hai riacquistato anche lo spirito di un tempo”
Per il resto non si erano detti una parola e si lasciarono sempre nel silenzio.



Ora Ramoso stava riflettendo su quanto fosse stata particolare ed unica l'esperienza che aveva provato.
Gli aveva permesso di scoprire la personalità nascosta di Severus e alcune cose su sé stesso; per esempio: fare l'idiota non era il modo migliore per approcciarsi con la Evans, doveva prestare più attenzione alle opinioni di Remus, avrebbe dovuto impegnarsi un po' di più nello studio. Per questa ultima motivazione ora si trovava lì.
Aveva deciso che d'ora in poi i suoi temi sarebbero stati scritti da lui.
Rilesse il titolo per l'ennesima volta.
I Modi Migliori per usare Sangue di Basilisco.
Sicuramente iniziare con Pozioni non è stata una grande idea.

Qualcuno alle sue spalle si schiarì la gola.
“Forse qualcuno avrebbe bisogno di un aiuto? Oppure pensi di passare il pomeriggio fissando quel foglio.” sibilò una voce
Gli occhi nocciola di Potter si incrociarono con un paio color petrolio. “Piton non sembra il modo più gentile per chiederlo, ma accetto volentieri la tua offerta.”
James si fece da parte, per farlo accomodare, e spostò un po' dei suoi quaderni per dare spazio a quelli del nuovo compare.


Da quel giorno il rapporto tra i due era cambiato.
Si incontravano in Biblioteca come quando erano scambiate le loro identità, però adesso non era per esigenza, ma per volere. Ora trovavano di avere una certa complicità, forse data dalla vicenda comune, e passavano piacevolmente quelle ore assieme.
Ben presto ai due si aggiunsero due nuovi compagni.
Prima Remus che era difficile da tenere lontano dalla Biblioteca e un giorno li aveva scoperti che scherzavano amabilmente seduti vicino.
Lupin era rimasto basito a quella vista.
James gli raccontò che erano diventati amici, gli sembrava ancora strano dire quella parola, dopo che lui aveva salvato Piton dalle grinfie di Sirius.
Questa versione fu narrata anche a Lily che aveva scorto degli appunti di Severus tra le mani di Potter. Lei aveva subito indagato sulla questione pensando che il Malandrino stesse architettando qualche scherzo, invece aveva avuto una piacevole sorpresa.
Felpato era tenuto per il momento all'oscuro di quel segreto perché non si sapeva come avrebbe potuto reagire.
I quattro contavano sul fatto che non frequentasse la zona libri del castello.







Piton ormai provava indifferenza nei confronti dei compagni di stanza Serpeverde e non sentiva difficoltà nel farlo, perché in fondo per loro non aveva mai avuto un particolare attaccamento, cosa di cui si accorgeva solamente adesso. Notava come anche i suoi vecchi compari lo avessero dimenticato velocemente. Ciò gli confermava di aver fatto la scelta migliore per il suo futuro.
L'abitudine di rintanarsi in dormitorio per leggere però gli era rimasta.
Quel giorno stava consultando uno tomo per controllare un tema.
Non era solo.
Lucius cercava una delle sue pomate ricostituenti, per la sua curata capigliatura, e rivoltava il contenuto del suo baule.
Improvvisamente qualcosa lanciato fuori con troppo impeto finì sui fogli di Severus.
Con uno scattò felino Malfoy recuperò l'oggetto e lo ripose nel baule, ma l'altro era riuscito a scorgere di cosa si trattasse.
Un anello legato ad una cordicella.
Finalmente la pomata fu trovata e il biondo si diresse in bagno per farsi una doccia.
Lo studente rimasto decise di passare a qualche lettura più semplice e leggera. Prese il suo libro di Pozioni e come al suo solito lo aprì ad una pagina a caso.
Se il comportamento del compagno non l'aveva scosso invece il bigliettino che vide tra le pagine lo sorprese.





Ci conosciamo da 5 anni ma è sempre come se fosse la prima volta quando ti vedo, perché ogni giorno scopro qualcosa di nuovo in te.

Sembri freddo ma io so che dentro te risiede un cuore tenero, in cui spero di avere un posto speciale, così i tuoi modi alteri che mettono soggezione ad altri per me hanno solo fascino.

Sempre nella mia mente sei....

Ti amo

Narcissa




La lettura l'aveva lasciato costernato.
Non può essere certo per me! A meno che...
Non poteva credere che James si fosse spinto fino a tanto. Già lo immaginava mentre circuiva la Black con i suoi modi da cascamorto.
Ciò gli procurò un grandissimo dolore. Una fitta al cuore.
Potter l'aveva tradito, aveva preso in giro i sentimenti di una ragazza, sapeva che il Grifone era interessato alla Evans, e solo per il proprio divertimento.
Aveva pensato di aver appianato i loro astii e trovato una amico invece ora sentiva che l'avrebbe odiato per sempre.
Si era preso gioco di lui un'altra volta.
Aveva anche osato cambiare le idee della Serpeverde, che prima adorava Malfoy, per gusto di conquista, quando sapeva di non ricambiare. Fare soffrire una dolce creatura come Narcissa.
Non avrebbe mai potuto perdonarlo.
Prese la prova del misfatto e uscì impetuosamente dalla stanza con in mente un maleficio che avrebbe fatto pentire il Malandrino del suo gesto.
Fortunatamente nella Sala Comune incontrò la giovane Black che gli fece cambiare intento.
Meglio sapere informazioni più precise da lei.
“Ciao Narcissa, che mi sai dire di questo biglietto?” chiese diretto
“Oh Sev” un rossore le si diffuse sulle guance, cosa che fu notata con disappunto da Piton, “quel biglietto lo scritto per il mio Lux, non ti ricordi?”
Fiuuu!Avrei combinato un bel disastro...ma che ci faceva nel mio libro?
“No veramente non rammento l'evento”
“Severus per il nostro anniversario di fidanzamento di tre anni”
Son già tre anni che sta con quel damerino vanesio!?
“...”
“Lucius mi ha regalato un bellissimo braccialetto e io un antico anello con una cordicina per metterlo al collo... che però..”
Severus vide l'immagine dell'oggetto tra le sue pergamene “Ah sì! adesso ricordo...la collana che tiene gelosamente custodita nel suo baule!” esclamò
Narcissa lo guardò con occhi straniti e leggermente dilatati.
Che ho detto di male?
“Che tiene nel suo baule????” poi con occhi sospettosi e allibiti guardò il bigliettino che per poco aveva dimenticato “e quello Sev perché ce l'hai tu?”
Piton si trovava in una situazione imbarazzante, comprendeva di aver fatto qualche passo falso ma non capiva dove “Hem... era nel mio volume di Pozioni” vide sprizzare un lampo di luce negli occhi di lei “ma probabilmente perché Lucius ha usato il mio libro.” concluse velocemente
Lo sguardo della minore delle figlie del signor Black fiammeggiava e Severus pensò bene di svignarsela. “Ecco ti ridò subito il bigliettino. Io vado. Ciao”

Potter stava passeggiando indolentemente per il cortile interno del castello, dopo qualche ora di studio aveva bisogno di aria fresca.
A quell'ora c'era solo un gruppetto di ragazze che ogni tanto gli lanciavano qualche occhiata. Lui sorrise al pensiero che qualche tempo prima avrebbe sfruttato quell'occasione per iniziare un gioco malizioso di sguardi.
Si sarebbe pavoneggiato un po'.
Ora capiva che c'era solo una rossa che avrebbe suscitato il suo interesse. Quindi quel pomeriggio ad avere la sua attenzione fu uno studente, dai capelli lisci e neri e occhi color carbone, che avanzava verso di lui.
”Ciao Severus, anche tu a prendere una boccata d'aria?”
“No James, sono venuto per chiederti delle chiarificazioni”
“Dimmi pure”
“Vorrei sapere che ci faceva un bigliettino d'amore per Malfoy nel mio libro di Pozioni”
James fu colto alla sprovvista da quella richiesta, ripercorse velocemente le situazioni in cui aveva avuto a che fare con il biondino, finché giunse al ricordo giusto e con calma spiegò “Quel bigliettino era stato scritto dalla Black per il loro anniversario di fidanzamento. Lui l'ha letto velocemente e gli è scivolato a terra, così ho pensato di metterlo nel primo libro che avevo sottomano per non farlo perdere. Poi io mi sono dimenticato di consegnarglielo e...” continuò non celando disprezzo nel tono della voce “il signorino non si è mai sognato di cercarlo. Perché?”
Adesso quello incuriosito dalla situazione era il Grifone, aveva quasi rimosso la storia del messaggio d'amore dimenticato, ma ora gli sembrava che ci fosse qualcosa di strano nel fatto che gliene parlasse Piton.
Questo fornì subito una risposta “Io trovandomelo nel volume ho pensato...devi scusarmi... che fosse per me, cioè per te. Ho creduto che tu avessi approfittato della situazione per divertirti a conquistare Narcissa. Mi sono sentito veramente tradito e se non avessi incontrato la diretta interessata, la quale mi ha svelato la verità, tu ora saresti vittima di una antica maledizione. Mi potrai perdonare?” disse con fare supplichevole. Il Serpeverde si meravigliava delle sue stesse parole, che qualche mese prima non sarebbero mai state possibili.
Ramoso assunse un' espressione decisamente seria, incurvò un sopracciglio, come faceva il suo nuovo amico, e lo fissò con sguardo critico.
Severus si sentì a disagio di fronte a quell'atteggiamento e si pentì amaramente di aver pensato male del suo compare, tuttavia si rasserenò appena vide che Potter non riusciva più a trattenere una risata, che immediatamente risuonò tra le arcate del cortile. Lui non poté non sciogliersi in un sorriso.
“Certo che ti perdono, però d'ora in poi dovresti avere un po' più di fiducia in me.”disse James quando si fu ripreso dall'ilarità , poi aggiunse “comunque non ti smentisci mai, sei sempre come gli antichi cavalieri pronto a schierarti in favore delle donzelle in pericolo.”
“Lo sai che non è così, altrimenti durante le ore di Pozioni, dovrei fermare gli studenti che tentano di fare esplodere i loro calderoni” e qui si misero a ridacchiare entrambi
“In effetti hai ragione tu, forse allora difendi solo una fanciulla candida come Narcissa per qualche interesse nascosto” e il Malandrino fece un occhiolino ammiccante accompagnato da un sorrisetto furbo
Piton si irrigidì subito alla frecciatina “Narcissa è una ragazza fidanzata da tre anni.”affermò
“Già è vero c'è sempre quel principino di mezzo, ma tre anni sono lunghi e dopo un po' ci si può anche stancare...chissà Sev ?” rilanciò l'altro che ogni tanto si divertiva a stuzzicarlo riguardo le faccende sentimentali, sempre bonariamente.
“James ho capito dove vuoi arrivare e ti prego di smettere subito all'istante. Narcissa è solo una amica.” disse gelido il Serpeverde
Potter capì immediatamente di dover smettere con le sue insinuazioni. Il distacco che si era creato fra i due fu sciolto dall'arrivo di una Grifondoro, dai capelli ramati e gli occhi smeraldini, che li prese sottobraccio e li trascinò all'interno del castello.

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Capitolo 19
*** Lacrime amare ***


L'esame è passato!  (chissene ND:Tutti) Vi devo avvisare che mancano solo due capitoli alla conclusione....

Mizar: si poveretto veramente massacrato... neanche uno spiraglio di speranza... io invece sarò molto buona con il caro Sev.

Ludo: wow c'è della gente che pensa alla mia ficcy? :D ma stare all'originale non trovi che sia noioso? eppoi non dimentichiamo che è una What If? e che io adoro gli Happy Ends ... 

ElfoSnape: ma ci sono buone possibilità che entri nel gruèppo.. anche se forse Piton non ama troppo girare di notte per fare scherzetti. 

jaily: James & Severus! Ma come ti è venuto in mente? :P  Invece guarda che succede in questo chappy...

19.Lacrime amare



Piton stava varcando la soglia per entrare in Sala Comune quando sentì qualcuno urlare.
Le grida provenivano dalla zona dei dormitori maschili e la voce era di una studentessa, senza pensarci due volte volò per la scalinata che portava alle stanze.
Venivano dalla sua camerata.
Arrivò con il fiato corto davanti all'uscio chiuso, dove i suoi compagni sostavano con aria seccata.
“Sono Lucius e la sua ragazza che litigano” gli fu risposto sbrigativamente, da Avery, alla sua occhiata indagatrice.
Ora il giovane pozionista era passato da uno stato di allarme ad uno di stupore.
“MI AVEVI DETTO CHE TENEVI SEMPRE IL MIO BIGLIETTINO SOTTO IL TUO CUSCINO” giungevano le parole da dietro la porta massiccia
“E LA COLLANA POI...TE L'AVEVA FATTA CADERE MCNAIR NEL LAGO NERO VERO? NON È CHE NON TI PIACESSE?”
Mcnair si rabbuiò in viso nell'attimo di pausa.
La risposta di Malfoy non doveva essere stata delle migliori dal tono con cui riprese lei.
“SCHIFOSO! MI AVRAI RACCONTATO UN SACCO DI BUGIE! ADESSO NON MI FARÒ' PIU' PRENDERE IN GIRO DA UNO COME TE. TIENITI IL TUO BRACCIALETTO, NON TI VOGLIO PIÙ!”
A quella frase l'uscio si aprì violentemente e apparve una Narcissa visibilmente alterata.
Le labbra le tremavano dalla collera e gli occhi erano due fuochi ardenti.
I ragazzi fuori la guardarono in silenzio mentre si avviava per le scale. Sembrava emanare un'energia annientatrice.
Una dragonessa a cui avevano fatto un dispetto e se dalla sua bocca fosse partita una lingua di fuoco gli studenti non si sarebbero meravigliati.

All'interno della camera trovarono il biondo seduto sul letto, lo sguardo tra l'incredulo e l'affranto, tra le mani girava un prezioso bracciale.
Si sentì osservato.
“Vedrete che tornerà” disse stizzito, per rassicurare più sé stesso che gli altri. I compari fecero un segno di assenso tranne Mcnair che lo fissava bieco.
Probabilmente il suo coinvolgimento in quella storia non gli era garbato.
“Faccio un giro” esclamò poi Lucius e si dileguò.
Severus chiuse le tendine del suo letto.
Rimuginava sul fatto appena accaduto.
Come si fa ad essere così presuntuosi? Trattare con tanta sufficienza una relazione simile? In questi tre anni Malfoy non ha proprio imparato nulla.
Come può non aver cura di un amore profondo? Io al suo posto sarei davvero onorato di ricevere tali attenzioni da una ragazza, farei di tutto pur di non guastare il rapporto.

Il Serpeverde passò a considerare la condizione di essere fidanzato.
Si chiese se avrebbe mai avuto una fortuna del genere.
Tuttavia James gli aveva dimostrato che poteva avere un certo fascino se voleva, ma rifiutava categoricamente di usare metodi alla Sirus Black. Non erano certo le Pamela che lo interessavano.
Si mise a riflettere su quale potesse essere il tipo dell'altro sesso che riscuotesse la sua attenzione. Sicuramente doveva essere assennata, magari una brava studentessa, ma senza troppe ambizioni o pretese.
Gentile ed educata.
Sul carattere non aveva particolari preferenze ed estroversa, oppure riservata, per lui, sarebbe stato lo stesso. Richiedeva soltanto che avesse un minimo di fermezza nelle decisioni e nell'affrontare i problemi.
Dove trovare questo soggetto?
Promise a sé stesso che avrebbe aperto un po' gli occhi e osservato le appartenenti al genere femminile che lo circondavano, come già facevano i suoi coetanei. In fondo pensava che un po' di compagnia gli avrebbe fatto bene.

Alla tavolata della Casa di Salazar, quella sera, c'era qualcuno di umore nero.
Lucius Malfoy aveva il mento verso l'alto più del solito, il naso arricciato e l'espressione disgustata come se avesse visto il preside in mutande.
Lo sguardo comunicava che era molto contrariato ed indispettito.
Narcissa non si era ancora scusata come lui si aspettava.
Dall'altro lato del tavolo a debita distanza si trovava la Black in questione. Sembrava che la sua rabbia fosse sbollita, ma i movimenti bruschi nel tagliare l'arrosto tradivano il suo stato di irrequietezza.
Non poteva trovare conforto nella conversazione perché di solito chiacchierava quasi esclusivamente con il biondo, gli amici di Lux le tenevano il broncio e la sorella era seduta con loro. Si era trovata circondata da persone di cui conosceva a malapena il nome. In più lei non era certo tipo da buttarsi nelle discussioni con facilità.
Fortunatamente alla sua destra si accomodò Piton. Questo aveva notato il disagio di lei, quella che forse poteva considerare un'amica, e voleva toglierla di impiccio. Scambiata la posizione con un primino gentile aveva iniziato una semplice conversazione con lei.
Alla fine decisero di sedersi sempre vicini durante i pasti per farsi compagnia, visto che erano esclusi dal vecchio gruppo.

Potter e Lupin furono informati delle novità successe nei dormitori Serpeverde, però rimasero piuttosto indifferenti alle notizie perché erano in apprensione per qualcosa. Severus impiegò poco tempo a capirlo e i due gli rivelarono cosa li preoccupava.
La questione Sirius diventava sempre più fastidiosa, il problema andava risolto poiché Ramoso e Lunastorta non sopportavano più di mentire a Felpato. Consultarono Lily la quale suggerì di incontrarsi tutti assieme e parlarne. La proposta fu accettata e il piano attuato.
Il cagnolone nero dalla litigata con Potter non aveva più avuto a che fare con Mocciosus. Il rancore nei suoi confronti, che non veniva più fomentato dall'altro Malandrino, man mano si era assopito, fino a diventare indifferenza. Ultimamente Black si era chiesto cosa l'aveva portato a provare tanto odio per quel ragazzo e sentiva che anche senza sfotterlo la sua vita al castello non era peggiorata.
Comunque quando il Grifondoro vide i suoi due migliori amici entrare ai “Tre Manici di Scopa” assieme alla Serpe gli prese un colpo. Gli fu subito spiegata la mutata situazione, che Piton sapeva rendersi simpatico e aveva chiuso con le frequentazioni di un tempo.
Davanti alle esortazioni, preghiere e un bel boccale di burrobirra le resistenze di Sirius crollarono.
Sicuramente vittima e carnefice non ebbero immediatamente un rapporto cordiale, come quello con Remus e James, ma con il tempo la loro complicità sarebbe cresciuta.
Minus fu informato per ultimo, non presentò alcuna difficoltà, infatti per lui avere un conoscente in più era un piacere.

Il fine settimana erano andati tutti ad Hosgomeade, Severus con i Malandrini si era divertito come non gli succedeva da parecchio tempo.
Avevano improvvisato finti duelli con dei Tassorosso, poi stanchi si erano rifugiati da madama Rosmerta, dopo era toccato un giro da Mielandia, Lunastorta stava terminando le sue scorte di cioccolato, infine erano saliti sulle carrozze che li riportarono al castello.
Piton era un po' affaticato dalla lunga giornata e però in petto sentiva un calore speciale. Sicuramente si sarebbe addormentato in un attimo con quel tepore interiore, come quando la madre gli dava il bacio della buonanotte.
Preso dalla piacevole sensazione non si accorse di una figura, rannicchiata in un canto, nel corridoio dei sotterranei, ed avrebbe continuato ad ignorarla se sorpassandola non avesse sentito un singulto.
Si voltò di scatto.
Era Narcissa.
Aveva gli occhi arrossati dal pianto. Le guance accese dall'agitazione. La bocca tirata in una smorfia affranta.
Entrambi restarono immobili.
Alcune lacrime continuavano a scivolare sul viso della studentessa mentre guardava Severus.
Piton non aveva affatto esperienza nel consolare il gentil sesso.
Rifletté su cosa avrebbero fatto i Grifoni, così fece apparire un fazzoletto con la bacchetta e lo porse alla ragazza.
Lei lo prese come se, stando in mezzo ad un branco di Troll, le fosse stata data una scopa volante.
Dopo essersi ricomposta ringraziò lo studente; questo sentì che avrebbe potuto fare di più.
“Che ti è successo?” domandò dolcemente
“Sapessi!” disse disperata la bionda “Poco fa ho incrociato Lucius. Mi ha detto che doveva parlarmi ed ho pensato volesse farsi perdonare, ma mi ero sbagliata” una goccia salata spuntò all'angolo dell'occhio “mi ha insultata perché l'ho abbandonato, non ho mai chiesto scusa e lo messo in imbarazzo davanti ai suoi amici. Gli ho risposto per le rime e chiesto se avessi un buon motivo per tornare con lui. Sai cosa ha osato rispondermi?” il suo lo sguardo parve riprendere vivacità “mi ha detto che dovevamo stare assieme perché così volevano i nostri genitori, siamo due Sanguepuro, quindi bisogna mantenere il nostro status e non deludere le aspettative della società magica. Io mi attendevo una dichiarazione di affetto. Ti rendi conto con chi stavo??? HO BUTTATO VIA TRE ANNI DELLA MIA VITA!”
“Calma Narcissa!” intervenne Piton. Adesso sentiva acidità allo stomaco dovuta all'ignobile comportamento di Malfoy.
Lei si acquietò ma ora pretendeva una consolazione allo sfogo, si aspettava che lui dicesse qualcosa per aiutarla e lo fissò.
L'azzurro si incontrò con il nero e quella situazione mise a disagio il moro, rendendogli difficile pensare a cosa poter dire.
Fu solo un attimo e il Serpeverde si riprese.
Poggiò una mano sulla spalla della Black, come aveva fatto per lui Sirius, e parlò “Narcissa se in futuro ci sarà qualcosa che ti preoccupa o per qualsiasi problema, che riguardi o no Lucius, dimmelo e io cercherò di darti una mano. Non gradirei vederti di nuovo in questo stato.”
“Grazie Sev!” mormorò lei e abbracciò, riconoscente, il ragazzo.

Severus a quel contatto sentì uno strano brivido attraversargli tutta la colonna vertebrale.



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Capitolo 20
*** Dolce sentimento ***


Finalmente posso riprendere fiato... quindi aggiorono! Ormai manca un capitolo alla fine della storia e incominciano a "tirarsi le fila" del racconto.  Torna il brillante James ; )

goldbuble: O la mia Musa!  se ho scritto questa ficcy lo devo alla lettura della tua FF. 

Pepesale: bene alla tua domanda troverai risposta in questo chappy.... che bello che riesci a percepire così in sintonia con me la storia!


20.Dolce sentimento



Il peso dei G.U.F.O. iniziava a farsi sentire, così James aveva deciso di rilassarsi dopo le lezioni, in una comoda poltrona del dormitorio, e riposare gli occhi per qualche minuto.
Si era svegliato un'ora dopo.
Accidenti gli altri saranno già in Biblioteca ad aspettarmi!
Inforcò gli occhiali e acchiappò al volo i libri prima di lanciarsi in una forsennata corsa per scale e corridoi.
Remus, Severus e la Evans non amavano troppo i ritardatari, soprattutto quando si trattava di studiare.
Il Grifone giunse affannati al tavolo dove usavano incontrarsi “Scusateperilritardo” esclamò d'un fiato. Solo dopo essersi un attimo calmato riprese cognizione e si accorse che c'era solo la Grifondoro. Lei lo guardò e si mise a ridacchiare.
“Che buffo che sei! Il sempre-in tiro-James sembra abbia lottato con un ippogrifo durante il tragitto.”
Lui si osservò.
Il mantello era in disordine, perché infilato all'ultimo, gli occhiali scivolati in fondo al naso ed i capelli più scompigliati che mai.
Arrossì dall'imbarazzo e con qualche tocco cercò di sistemarsi.
Che figura! E proprio davanti a Lei!
Lily intanto aveva smesso di ridere per non metterlo troppo a disagio.
Ci furono diversi attimi di silenzio.
Potter sentiva il cuore martellargli in petto per la situazione; da quando era tornato nel suo corpo non aveva avuto più occasione di restare da solo con la ragazza.
Si diede forza e parlò “Dove sono gli altri due?” non gli era venuto in mente niente di meglio da dire.
“ Remus ha spezzato la punta della piuma ed è andato prenderne una nuova. Sev ha deciso di accompagnarlo.”
“Ah... e ti lasciano qua da sola? Fortunatamente sono arrivato in tempo!” lo spirito malandrino era tornato
“Non ho bisogno di difendermi dai libri Potter.” disse piatta lei
Mi ha chiamato con il cognome, meglio cambiare registro.
“Bè magari ti annoiavi....” disse sommesso
Lei lo scrutò con interesse.
“Scusami pensavo volessi fare lo sbruffone con me”
James fece una faccia afflitta “Ti sembro uno sbruffone?”
“Una volta...ma lasciamo perdere il passato, ora sei il bravo ragazzo che ha aiutato il mio caro amico Sev a non finire annegato.”
Se sapesse!
“Grazie, so che negli anni scorsi mi sono comportato male anche con te” gli balenò nel cervello un'idea e proseguì il discorso “per questo motivo vorrei farmi perdonare in qualche modo, mostrarti di poter essere anche gentile e carino.” fece una pausa per prepararsi alla proposta che le avrebbe posto. “Pensavo di passare del tempo insieme..... magari alla prossima uscita ad Hosgomeade, che ne dici ?”
Grande Godric fa che dica di si!
Evans rimase stupita , poi parve pensarci su ed infine proclamò la sentenza : “Va bene”.
Il Malandrino sentì un calore diffondersi per tutto il corpo, percepì la testa girare, la vista appannarsi, le orecchie ovattarsi e le gambe lo tenevano a malapena in piedi.
Sarebbe rovinato a terra se Sirius, arrivato in quel momento, non lo avesse riscosso con un agguato alle spalle. Iniziarono a lottare per gioco finché non tornò Lunastorta.
Era solo.
Aveva gli occhi scintillanti di malizia e un sorrisetto scaltro sulle labbra.
“Volete sapere dove è Severus?” mormorò

Tempo addietro Lupin e Piton stavano chiacchierando lungo un corridoio. Avevano appena recuperato la nuova piuma del mannaro. Il Serpeverde notò avanzare una studentessa bionda che camminava nella direzione opposta.
Improvvisamente un ragazzo, appoggiato al muro, li sorpassò velocemente, raggiunse la ragazza, con una manata le buttò i libri a terra e tornò indietro.
Lei urlò “Farabutto!”
L'assalitore si voltò bruscamente e ringhiò “Insolente! Prima metti in ridicolo Lucius e ora osi insultarmi. Le cagne come te hanno bisogno di una punizione.” Mulciber infilò la mano sotto al mantello ma si bloccò.
Qualcuno gli aveva puntato una bacchetta alla gola.
“Fallo e te ne pentirai” sibilò il proprietario
“Piton!?”
“Esatto. Prova a torcere un capello a Narcissa che ti somministrerò una pena talmente dolorosa da ricordartene finché campi. Questo vale anche per i tuoi compari.”sussurrò lui freddamente nell'orecchio dell'altro.
I due ex amici si fissarono.
Mulciber lo guardava con risentimento.
Non gli piaceva perdere una sfida.
Piton rispondeva con un occhiataccia dura e carbonizzatrice.
Dopo una breve lotta interiore tra loro il promesso Mangiamorte cedette. Bofonchiando “Ci pensi Malfoy alle sue beghe” si allontanò
Il vincitore rilassò il viso teso e tornò alla sua espressione composta. Si volse alla Black che aveva un'aria meravigliata, quando entrambi gli sguardi si incrociarono lei gli rivolse un gran sorriso.
A quella visione lui sentì un tremito alle ginocchia.
Sarà la tensione accumulata prima.
Mentre l'aiutava a recuperare i libri dal pavimento decise di parlare.
“Mi spiace per come si è comportato quel bifolco, ma vedrai che non accadrà più.”
“Mi trovo ancora una volta a ringraziarti Severus. Sono in debito, quindi quando avrai bisogno di aiuto non esitare a chiedermelo. Ok?” e gli tese una mano che lui strinse per suggellare quella sorta di patto.
Si salutarono e ognuno tornò ai propri affari. Solo ora il Serpeverde si accorse che Remus era sparito. Si diresse direttamente in Biblioteca dove sapeva di trovarlo.

Il ragazzo aveva raggiunto i suoi compagni di studio che lo guardarono come se gli stesse nascondendo qualche segreto.
“Ho raccontato della tua prodezza in corridoio per difendere la tua amica.” gli comunicò Lunastorta
“Allora quando inviterai la mia cuginetta ad un appuntamento?” esclamò Black
“Magari a vedere le stelle sulla torre di Astronomia” suggerì James
“Macchè astri! Meglio una passeggiata nella Foresta dove si può stare soli e indisturbati” fece ammiccante Felpato
La Evans preferiva astenersi dalla discussione.
Piton nel frattempo era avvampato e il suo caratteristico colorito era divenuto un roseo acceso. Si sentiva veramente imbarazzato a quelle allusioni.
La sua condizione fu subito notata dagli altri tre.
“Guardate come è diventato rosso!” lo schernì Sirius
“Devi essere proprio cotto serpentello!” disse commosso Remus
Il Serpeverde si sentiva oppresso da quella conversazione. Era parecchio infastidito.
“Smettetela!” urlò vermiglio e scappò via.
Ramoso scattò in piedi per seguirlo, ma Lily lo bloccò per un braccio.
Lei sapeva quando il suo amico voleva stare da solo.
Potter tornò al suo posto e sentenziò “Abbiamo esagerato un po' ”
“Lui è così suscettibile riguardo questo argomento” affermò Black
“Bisognerebbe affrontarlo con più cautela” concluse Lupin

Il giovane pozionista sentiva davvero il bisogno di stare a tu per tu a riflettere. Decise di andare nella Guferia, un luogo appartato, ma dove non si correva il rischio di incappare in coppiette.
Quel luogo emanava delle esalazioni di escrementi e i volatili creavano confusione, agitandosi e volando da un trespolo all'altro. Capitava pure che gli uccelli battibeccassero fra loro producendo suoni poco piacevoli. Anche i fidanzatini più arditi non sarebbero resistiti.
Piton concentrandosi sarebbe riuscito ad isolarsi dal caos presente in quel posto e  a non percepire più l'odore acre che vi regnava.
Si sedette su di una cassa chiusa di mangime e si immerse nei propri pensieri.
Ultimamente gli erano successi degli avvenimenti che catalogò come “strani”.
Da quando aveva consolato Narcissa, la sera in cui aveva avuto l'ultima discussione con Malfoy, aveva considerato la ragazza in un'ottica diversa. Percepiva che essendo sola aveva bisogno di protezione e lui era pronto a dargliela in qualsiasi occasione. L'aveva dimostrato il pomeriggio stesso dando una lezione a Mulciber.
Ma perché lo faccio?
Poteva essere in nome dell'antica amicizia ritrovata dopo tre anni. Oppure era qualche sentimento diverso, che lo faceva gioire quando la incontrava, l'aveva incupito e incollerito quando l'aveva vista ricevere insulti e minacce poco prima.
Diversi indizi lo mettevano su quella via: disagio nell'incrociare lo sguardo di lei, brividi per la schiena quando l'aveva abbracciato e ginocchia molli per un sorriso dolce.
Tutto ciò portava ad un'unica conclusione.
Innamorato?
Credeva ridicola l'affermazione, dopotutto durante quei cinque anni non aveva mai sentito interesse per la Serpeverde.
Già, ma io cercavo solo Lily e c'era Lucius.
Per di più gli era capitato di vedere fidanzati che diventavano amici e viceversa.
Il gioco dell'amore gli sembrava veramente complicato.
Intuiva che le sensazioni che ultimamente gli provocava la Black , erano simili a quelle provate con la studentessa di Corvonero, quando aveva l'identità di Potter, con qualche ingrediente in più.
Una soluzione di percezioni di piacere mescolate ad un affetto particolare.
Un'emozione profonda che gli scaldava il cuore, ormai non più tormentato come una volta.
Una passione che se nominata, come i Malandrini avevano fatto, gli imporporava le guance.



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Capitolo 21
*** Una gita speciale ***


Eccoci al capitolo finale!

Grazie a chi mi ha letto fin qui

Grazie a chi ha recensito (anche solo un commento ogni tanto) e mi ha fatto sapere che ne pensava di quello che stavo pubblicando

Grazie a chi mia ha aggiunto ai preferiti dandomi fiducia cioè:
 - Bellis

 - cesarina89

- dark89
 - Dogma
- Frytty 
 - germana 
- jaily 
- jillien 
 - kukina 
 - LadySnape
 - Lars Black
 - LMP 
- Ludo 
- marco121184 
 - Mirwen 
 - Mizar 
 - ninny 
 - Orione 
 - Pepesale
 - Piccola Vero 
 - spikina 
 - UsaSama 
 - Vekra 
 - Voldemort 
 - VolpeGentile 
 

 

Per chi mi farà sapere la sua opionine su tutta la ficcy o riguardo il finale risponderò con un capitolo  aggiuntivo :P


21. Una gita speciale



Molti studenti della Scuola di magia e Stregoneria di Hogwarts erano felici.
Era sabato e c'era la gita ad Hosgomeade.
James attendeva da una settimana quella giornata perché sarebbe uscito con la sua rossa preferita. Aspettava la Grifondoro, con i Malndrini e Piton, vicino alle carrozze.
Lei arrivò puntuale come sempre.
Aveva un fiocco verde tra i capelli ramati.
L'avrà messo per me?
Nel frattempo Sirius aveva scorto una moretta interessante su di un veicolo, ne era balzato sopra trascinandosi dietro Remus e Peter li aveva seguiti d'abitudine.
Così Piton era rimasto solo con gli altri due nella vettura seguente. Sperò che il viaggio diventasse più rapido possibile perché si sentiva di troppo.
La carrozza fu fermata di colpo e qualcuno si accomodò di fianco a lui.
“Ciao Severus” gli disse una voce gentile
“Ciao!” fece meravigliato lui vedendo la Black
Sentì uno strattone.
Erano partiti.
“Hey Sev! ci presenti la tua amica?” si intromise Potter incuriosito
“Lei è Narcissa. Loro sono James e la mia migliore amica Lily”
Lei fece un' espressione indispettita che l'amico non notò. Ramoso si chiese se fosse il fatto di trovarsi davanti alla persona che aveva ospitato il cugino rinnegato o l'accenno alla migliore amica.
“Come mai sei sola?” domandò Piton
“Le mie amiche di stanza le ho perse nella confusione e mia sorella usciva con Roddy e i suoi amici. Così quando ti ho visto ho pensato di raggiungerti. Spero di non trovarmi da sola anche a girare per Hosgomeade.”
Il Malandrino toccò il piede a Severus, senza farsi scorgere, per attirare la sua attenzione, e gli fece un segno ruotando l'indice e indicando loro quattro.
La Serpe capì al volo il suggerimento.
“Magari, potresti unirti a noi?” propose
“Davvero?”esclamò lei facendo girare lo sguardo sui presenti “Accetto molto volentieri.”

La traversata fu veloce e piacevole. Tra motti di spirito di James e brevi discussioni passò il pomeriggio.
La Black fece pure un complimento alla Evans per il fiocco smeraldo. Decisero di sostare da Madame Piediburro prima di fare scorte da Mielandia e tornare alle vetture.
I ragazzi avevano ordinato delle burrobirre, Narcissa una Spuma Rossa di Drago e Lily un frappé di ortiche.
Ad Evans la bevanda color vermiglio ricordava quelle che Petunia beveva a tavola. La sua invece era una crema verde chiaro, “color muffa” si diceva, con sopra una crema gialla. L' offrì alla sua vicina che però non sembrava convinta dall'aspetto poco rassicurante, ma essendo una persona beneducata accettò.
“Caspita è buono! A vedere non sembrava...” fece la bionda dopo una sorsata
“Vero? Anche a me è successo così la prima volta. In fondo possiamo dire di avere imparato una lezione” esordì la rossa
“Che non bisogna farsi ingannare dalle apparenze?”
“Giusto. Per esempio il frappè rosa con la crema bianca sembra molto gustoso invece è amarissimo.”
“Si, infatti a fermarsi all'estetica delle cose si possono prendere certe cantonate, confermo di persona, si pensa siano belle poi quando si va all'essenza si scopre il contrario.”
“Eppoi potremmo anche dire che qualcosa che ci sembra poco gradevole o non ci piace invece può rivelarsi interessante. ”
Speriamo! Pensò James
la Serpevrde aggiunse “Oppure bisogna testare quello che crediamo sia inusuale o nuovo, ciò che non abbiamo mai considerato, provarlo poiché potrebbe essere gradevole.”
Potter non voleva interrompere l'argomentazione, ma aveva visto che mancava poco tempo ancora “Andiamo a prendere qualche dolcetto?” domandò.

In quattro passi si trovarono davanti al negozio che forniva le migliori leccornie del mondo magico.
Inutili furono le preghiere per far entrare Severus a cui i “dolcetti” non piacevano particolarmente, così rimase fuori ad aspettarli.
Disgraziatamente di lì passarono Regulus e Macnair.
“Guarda c'è il Mezzosangue traditore! Tutto solo, pure i Grifoni non lo vogliono!”
Il ragazzone sogghignò d'appoggio al compagno.
“In verità sono in giro con tua cugina e due amici. Voi piuttosto, vi hanno sguinzagliato, che siete in giro da soli?” ribatté l'insultato
Black sembrò in difficoltà e puntò su di un altro versante “Comunque che carino che è, aspetta la mia cuginetta fuori dal negozio. Lascia perdere che tanto non è roba tua.”
“Narcissa non è di nessuno, credo sia intelligente da pensare per sé alla sua persona.”
“Sentilo Mc! Ma ti ha ingaggiato come protettore?”
“Sono stato io che ho deciso di difenderla per evitare che qualcuno le faccia del male.”
“Che coraggioso! Ma se si trattasse di Lucius?” e qua il Purosangue fece un'espressione vincente, ma non aveva ancora capito con chi aveva a che fare.
“Non ho problema ad affrontare Malfoy se dovesse essere necessario per salvare un'amica.”
Regulus non si aspettava di certo quella risposta e si zittì, il compare invece voleva togliersi il gusto di partecipare.
“Un'amica? A me pare che tu voglia qualcosa di più dell'amicizia da lei, o mi sbaglio?”
No, non ti sbagli.
Mcnair si era dimostrato, davvero stranamente, sagace: aveva fatto l'unica domanda che colpì Severus mettendolo in imbarazzo.
Tuttavia i Serpeverde non ebbero mai risposta, poiché videro che da Mielanda stavano uscendo i Malandrini al completo e affrontarli non era nei loro piani.
Narcissa aveva raggiunto le sue compagne di stanza, per scusarsi della fuga aveva regalato una Cioccorana al Serpeverde.
Anche Lily li aveva lasciati per la sua migliore amica Anna.
Al ritorno Sirius era zompato da solo sulla vettura della brunetta che aveva addocchiato all'andata; gli altri quattro studenti erano assieme su un'altra carrozza.
James e Remus chiacchieravano sottovoce tra loro, Minus ronfava stanco della lunga giornata e Piton guardava il paesaggio gustandosi il cioccolatino.
Sfortunatamente la figurina era di Celestina Warbeck.


La domenica era stata piuttosto noiosa per il giovane pozionista, l'aveva passata a rimettere a posto la sua zona letto, finire gli ultimi compiti e ripassare qualche lezione.
La sera preparò l'occorrente per il lunedì e si coricò, sprofondando subito nel sonno.

Qualcuno gli tirò un orecchio.
Lui si girò di botto ed estrasse la bacchetta.
Ultimamente si era esposto parecchio e voleva essere sempre vigile e pronto.
Non vide nessuno ma sentì una voce sussurrare “Ben svegliato Severus! ”
“James ti ho già detto che sei un folle? Che ci fai qui alle..2 di notte!”mormorò leggendo l'orologio appeso in stanza.
Nel frattempo la testa di Potter era sbucata da nulla.
“Volevo invitarti da noi. Facciamo un pigiama party...oggi abbiamo studiato quasi tutto il giorno ci vuole un po' di distrazione. Dai prendi i vestiti per domani e infilati sotto il Mantello dell'Invisibilità!”
Piton capiva che non era cosa buona stare alzati se ti dovevi svegliare presto, ma la proposta era così allettante che accettò.
Si era decisamente affezionato a quegli studenti.

Nel centro della stanza dei Grifondoro troneggiava un materasso enorme, che sarebbe stato ampio pure per Hagrid il guardiacaccia. Era stato preso dal letto di Black ed allargato con un
Engorgio.
Sopra era stato disteso un telo dove erano stati posizionati stuzzichini e dolcetti. C'era anche succo di zucca e qualche bevanda colorata.
Tutta roba sgraffignata nelle cucine da Peter.
Gli studenti salutarono il nuovo venuto e si accomodarono a cerchio sull'immenso giaciglio.
Ramoso silenziò le pareti con un incantesimo.
Lupin tirò fuori un piccolo grammofono e lo azionò.
Dall' apparecchietto venne una musica roboante e calda, che metteva allegria. Il padre del Serpeverde ascoltava la radio Babbana e una volta lui aveva udito una banda che eseguiva un brano simile. “La Little Jazz Orchestra” aveva annunciato lo speaker. Quel genere lo suonavano i “negri” come li aveva chiamati Tobias.
Iniziarono anche a mangiucchiare tutte le ghiottonerie. Nel frattempo Remus narrò di vari aneddoti della scuola, Potter si occupò di raccontare delle storie di paura, che terrorizzarono Codaliscia con divertimento degli altri, Sirius chiuse con le sue più recenti avventure galanti.
Quando nessuno poté tenere ancora le palpebre aperte, tolsero il telone con il cibo, ingigantirono una coperta e dormirono tutti assieme.

Il giorno seguente Severus si svegliò con la testa un po' pesante e delle belle occhiaie.
I Malandrini sembravano più allenati a quelle nottate poiché ebbero la voglia di ingaggiare una battaglia con i cuscini. Dopodiché Lunastorta, appoggiato dall'ospite, obbligò tutti a ripulire la camerata.
Tutti si diressero in Sala Grande e si divisero nelle tavolate diverse.
Piton era davvero assonnato e avrebbe dato qualsiasi cosa per una tazza di forte té nero. Nonostante ciò si accorse delle due sorelle Black che parlottavano guardando nella sua direzione. Lui le fissò un attimo, sorprendendole, e le due spostarono repentinamente lo sguardo altrove.
Evidentemente sono parte della discussione.
Non si diede però troppa pena della constatazione poiché era troppo stanco.
Finita la colazione si era ripreso così decise di cercare Lily, difatti doveva parlarle.
James gli aveva chiesto il favore di sapere come la ragazza aveva trovato la gita ad Hosgomeade.
Trovata la sua amica la portò in un canto.
“Senti volevo sapere se questo sabato tu sei divertita con Potter.”
“Certo è stato gentile e se non fa lo spaccone sa essere veramente simpatico. Perché?”
“Niente, ero solo curioso di sapere il tuo giudizio....credo che lui tenga davvero molto a te.”
Alla studentessa scintillarono gli occhi alla rivelazione e il pozionista la lasciò, avendo instillato un seme che sperava germogliasse florido.

Con un incantesimo d'Appello il Serpeverde richiamò a sé il materiale scolastico.
Era in ritardo.
Daltronde se non avesse fatto il favore all'amico di parlare con Evans si sarebbe sentito in colpa per tutta la mattinata.
Arrivò davanti all'aula di Trasfigurazione, dove si sentiva provenire la voce della professoressa MCGranitt, e quale non fu la sua sorpresa nel vedere la compagna di Casa prediletta.
“Ciao Narcissa anche tu in ritardo?”
“No Severus, ti stavo aspettando.”
Quella frase mise in allarme lo studente: presupponeva l'inizio di una conversazione.
Lei prese fiato e proseguì “E' vero che non avresti problema ad affrontare Lucius?”
Cavoli è ciò che ho detto a Regulus! “Sicuro. Ma tu come...”
“L'ho saputo da mia sorella a colazione, a lei l'ha raccontato Roddy che...insomma sai che Mcnair non sa tenere la bocca cucita. So tutto quello che è successo fuori da
Mielandia. Sei stato carino a proteggermi di nuovo, ma non è questo il punto; ricordi che il bestione prima di scappare ti ha posto una domanda?”
Lui assentì con il capo, era inutile negare di non sapere.
“Vorrei sapere che cosa avresti risposto”
Per Merlino sono intrappolato! Come se fossi finito in una cassaforte della Gringott.
Il ragazzo si incupì.
Non avrebbe mai voluto affrontare quell'argomento.
Tuttavia la bionda non sembrava volesse desistere e qualsiasi scusa riguardante punti in meno per il ritardo, punizioni per indisciplina o dispiacere per la lezione mancata non sarebbe servita.
Le diede le spalle e appoggiò una mano al muro, come per reggersi.
Lo sforzo che dovette fare era immenso però infine riuscì ad articolare un pensiero.
Con voce ferma e secca, per eliminare i sentimenti che potevano trasparire dal tono, lo enunciò.
“Penso di essermi innamorato di te”
L'aveva detto.
Aveva avuto idea di dirle una bugia, ma sentiva di non poterle mentire.
Lui non era Lucius.

Percepì un tocco leggero sulla spalla.

Piton staccò la mano dal muro, si voltò e vide Narcissa vicino che lo osservava con una strana luce negli occhi.
Lei gli prese le due mani e sollevandosi un poco gli scoccò un bacio sulla bocca.
Severus rispose alla dichiarazione appassionatamente e stringendola fra le braccia.

E vissero felici e contenti! Che ne dite? Ho fatto accenno alla storia che ci sarà tra Lily e James che tutti noi conosciamo. Severus e Cissy naturalmente si mettono assieme. Però ho deciso di non parlare del  futuro di Malandrini &Co. lasciando libertà alla vostra immaginazione. Quanti figli avranno ? Che lavoro faranno? Etc.. lo deciderete voi

Auguri di Buone feste a tutti!

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Capitolo 22
*** Reponses ***


Bene allora grazie per gli auguri.
LMP: grazie come sempre del complimento e magari chissà che non ci si incontri di nuovo sul sito.

Ludo: spettacolare! davvero? si far finire bene le storie è più forte di me...

Elfosnape : si forse l'ho troncata un po' ma perchè volevo finire la ficcy come nei film dove alla fine i protagonisti si dichiarano il proprio amore, si baciano e partono i titoli di coda.... un seguito? vedremo...non mi dispiacerebbe

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