La rossa che mi rubò il cuore

di _Maleo_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Scommessa ***
Capitolo 2: *** La Partita ***
Capitolo 3: *** Lezione di Trasfigurazione ***
Capitolo 4: *** L'uscita ***
Capitolo 5: *** Amicizia ***
Capitolo 6: *** Lezione di Erbologia ***
Capitolo 7: *** Partita tra amici ***
Capitolo 8: *** Detective Albus ***
Capitolo 9: *** Lezione di Quiddich ***
Capitolo 10: *** Tic Tac ***
Capitolo 11: *** Fidanzamento ***



Capitolo 1
*** La Scommessa ***


La rossa che mi rubò il cuore
-La Scommessa-

 

 
Era un giorno qualsiasi ad Hogwarts, il tutto successe così velocemente che neanche me ne accorsi, un minuto prima la odiavo e subito dopo, non riuscii ad immaginarmi una vita senza di lei.
Come poteva succedere una cosa così?
Lei mi odierà per il resto della vita per quello che le ho fatto, ma da quel momento, la vedevo sotto occhi diversi, non la vedevo più come un Weasley senza cervello, So-Tutto-Io e incredibilmente seccante ma come una ragazza incredibilmente dolce e timida anche se all’apparenza sembrava forte.
Invece io chi sono, solo il bullo della situazione, che la prendeva sempre di mira e cercava sempre di farla espellere. Solo ora mi accorgo di quanto possa averle fatto male tutto ciò, ma ora non ho più possibilità di rimediare…
 
Una settimana fa…
 
Io ero in Sala Grande, seduto alla tavolata dei Serpeverde, a parlare con i miei compagni di casa, di quanto la nostra Squadra di Quiddich fosse forte e invincibile quest’anno grazie anche a me: Scorpius Malfoy.
Il mio migliore amico, Albus Potter, gioca nella squadra avversaria, nonché nemica da tempo della mia, nella Squadra di Quiddich dei Grifondoro.
-Ehy Scorpius, guarda chi c’è la che è appena caduta?- mi disse il mio compagno di casa mettendosi a ridere. Mi alzai in piedi per vedere meglio, era una ragazza dai capelli rosso fuoco, ricci e sciolti, aveva tante lentiggini che le coprivano il viso.
-Ahahaha si, è la Weasley, avete visto che impacciata che è…- dissi io risedendomi al mio posto prendendo parte alla risata di gruppo.
-Cosa pretendi, con tutti quei libri cosa vuoi che faccia. L’unica cosa che sa fare è studiare.- continuai.
Lei intanto si era seduta in parte ai suoi cugini e aveva incominciato a fare colazione.
-Scorpius…-
-Vuoi fare una scommessa?- continuò Dylan un alunno del quinto anno.
-Che tipo di scommessa?- gli chiesi
-Tipo, prova a far innamorare la Weasley di te in una settimana e poi liquidala come solo tu sai fare…-
-E in cambio cosa avrò?-
-600 galeoni-
-1.000 galeoni e ci sto- ribattei
-Mi dispiace ma non ti do tutti quei soldi… 800 galeoni.-
-Ok, affare fatto! Prepara questi 800 galeoni che vincerò io.-
 
-Ciao Alb, pronto a perdere oggi?-
-Semmai sarai tu a perdere. Preparati, la Vittoria sarà nostra quest’anno.- mi rispose sicuro di sé.
-Non ne sarei così sicuro.- rispose James, il fratello maggiore di Albus.
-Già, ti conviene dare ragione a tuo fratello per una buona volta.-
Albus, mi fece una di quelle occhiate omicida, da sfida, di sicuro ne avrei viste delle brutte sul campo  poche ore dopo.
Albus si alzò mi congedò e se ne andò dicendo che si doveva preparare per la vittoria.
Dal tavolo dei Serpeverde vidi Dylan farmi segno di procedere con la scommessa.
-Ehy Rose- le dissi
-Da quando tutta questa confidenza, Malfoy?- mi disse brusca dopo aver bevuto un po’ di Succo di Zucca dal bicchiere.
-Ho visto che sei caduta prima, ti senti bene?-
-Pensi che io non mi sia accorta che voi Serpeverde mi prendevate in giro? Pensi che non mi sia accorta che tu sei stato il primo ad alzarti e a metterti a ridere subito dopo? E adesso sei qui a chiedermi come mi sento?- mi rispose lei con aria arrabbiata puntando i suoi occhi verdi su di me.
-Ma io mi sono alzato per vedere che cosa era successo e mi sono messo a ridere solo perché gli altri lo facevano.-
-Si raccontamene un’altra. Ora vado, devo assistere alla tua sconfitta. Ciao Scorpius e la prossima volta che mi vedrai mio cugino avrà appena finito di prendere il Boccino.-
Si alzò con i suoi libri in mano e uscì dalla stanza.
 
-Che vi siete detti?- mi chiese Keylin di Serpeverde
-Niente di che, io sono andato li gentile e lei mi ha sbraitato contro che sono falso, che prima rido di lei e poi vado lì a parlarle e la prossima volta che mi vedrà avrò appena finito di perdere.-
-Amico, devi fare qualcosa se vuoi quei 800 galeoni.- disse Dylan
-Ma se vinco io 800 galeoni li devi dare a me- continuò
-Ovvio, anche non ce ne sarà bisogno…-
-Fino a quello che ho sentito adesso, mi sa che dovrai incominciare a grattare il fondo della tua Camera Blindata alla Gringott.-
-Non ti preoccupare ho ancora una settimana davanti… mi inventerò qualcosa…-



ANGOLO MIO:
Che ne dite di questo primo capitolo? Avviso che non ho intenzione di tirarla molto lunga... ma mi andava di scrivere una Scorose. Spero vi piaccia :)
Baciiiii

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Capitolo 2
*** La Partita ***


-La Partita-
 
 
Quello stesso pomeriggio, mi diressi verso il campo di Quiddich, con la divisa della squadra di Serpeverde e tutta la mia Squadra al seguito.
I Grifondoro erano già sulle loro scope alle prese con alcuni passaggi di Pluffa, guardai le tribune del Grifondoro, Rose era già seduta tra il pubblico con suo fratello, Hugo, e sua cugina, Lily.
-Perché non la saluti?- mi chiese Dylan piano nell’orecchio.
-Perché ho un’idea migliore…- gli risposi.
Salimmo tutti sulle nostre scope, io e James ci stringemmo la mano e così Madama Bumb librò il Boccino e si incominciò la partita.
Incominciai a guardarmi intorno, l’unica cosa che dovevo fare è prendere il boccino prima di Albus.
Dopo quasi neanche 5 minuti i Grifondoro erano già 40 a 0, ma subito dopo riuscimmo a pareggiare con due rigori e due gol di Linsey.
-Continuiamo così!- gridai alla mia squadra cercando di motivarli
-E tu muoviti a prendere il Boccino, imbecille.- gridò Dylan
Rose, era stranamente coinvolta nella partita, a ogni goal del Grifondoro esultava come non avesse mai fatto. Forse, non vedeva l’ora di vedermi perdere.
Sentii in lontananza un battito d’ali metallico, mi girai e quasi ad un metro da me c’era il Boccino, Albus l’aveva già visto e stava subito correndo a prenderlo.
Il più veloce possibile mi girai allungai la mano, ma un bolide dell’altra squadra mi sfiorò per un pelo. Mi fece vacillare. Ma non mi persi d’animo mi ripresi e ritornai a rincorrerlo.
Albus, era un bel pezzo avanti a me, sempre con il braccio teso.
Mi accostai a lui. Ci guardammo e ci mettemmo a ridere.
-Dai, Scorpius, fallo prendere a me per una volta.-
-Non ci penso neanche, Potter.-
E gli filai d’avanti con tutta la forza che avevo mi avvicinai il più possibile al Boccino.
Si sentì il fischietto di Madama Bumb suonare.
-Serpeverde vince 190 a 40!-
Urla e grida arrivarono dagli Spalti di Serpeverde. Ma prima di scendere dalla mia scopa andai verso Rose.
-Ehy Rose.-
-Cosa vuoi Malfoy?-
-Questo è per te.- le dissi facendole vedere il Boccino.
Lei diventò rossa e si alzò subito, senza neanche degnarmi di uno sguardo e se ne andò con sua cugina e suo fratello al seguito.
 
Qualche ora dopo in Sala Comune Serpeverde…
 
-Sei stato grande oggi alla partita Malfoy.- dissero due ragazze del primo anni mentre mi passavano in parte per andare alle loro stanze.
-Grazie ragazze.- gli risposi e se ne andorono.
-Si Scorpius sei stato davvero bravo alla partita…- disse Dylan
-Ma non penso tu sia così tanto bravo da riuscire a far innamorare la Weasley di te.- continuò.
-Oh davvero, non ci conterei tanto se fossi in te.-
-Ho visto come ti ha guardato male quando sei andato da lei subito dopo la partita e ti dico che non sarà tanto facile…-
-Già ma siamo solo al primo giorno, domani ho intenzione di portarla a Hogsmeade a “I Tre Manici di Scopa” a bere della Burrobirra.-
-Ok, spera che funzioni…- mi rispose lui.
-Certo che funzionerà.-



ANGOLO MIO:
Che ne dite di questo? Se che i capitoli sono un po' corti ma dovete scusarmi... ditemi che ne pensate :)
Baciii

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Capitolo 3
*** Lezione di Trasfigurazione ***


-Lezione di Trasfigurazione-
 
 
 
Il giorno dopo, faceva abbastanza freschino, la neve scendeva piano piano dal cielo che era di un grigio intenso. Era il giorno perfetto per l’uscita programmata, l’unica cosa che mancava era lei.
-Amico, a che stai pensando?- mi chiese Dylan appoggiano una mano sulla mia spalla.
-A quanto potrebbe essere perfetto questo giorno.- gli risposi.
-Hai già invitato la Weasley?-
-Non ancora… lo farò dopo la lezione con la McGranitt, quando lei sarà in biblioteca.-
-Spera che funzioni…- mi disse e insieme ci dirigemmo in Sala Grande a fare colazione.
Lei era già seduta al tavolo con Albus e James. Aveva in una mano il bicchiere con dentro il Succo di Zucca e nell’altra il libro di Trasfigurazione.
-Ehy Scorpius.- Albus attirò la mia attenzione.
-Ciao Alb, come ti sei sentito dopo la partita?- gli chiesi
Mi fece una linguaccia e io ricambiai.
-Non eri tu quello che doveva vincere?- gli chiese Dylan
-Oh, chiudi il becco Dylan.- disse Rose.
-Ci siamo svegliati male sta mattina, eh Weasley?- gli chiese.
Lei si voltò e continuò a leggere il suo libro.
-Lasciala in pace Dylan.- gli risposi girandomi verso di lui.
-Oh se no cosa mi fai Malfoy?-
Ero troppo preso nel personaggio che gli tirai un pugno sul naso.
-Così la prossima volta ci penserai due volte prima di prenderla in giro.- gli dissi.
-Ma sei pazzo?!- disse Keylin.
Dylan perdeva sangue dal naso così lei e altri di Serpeverde lo accompagnarono in infermeria.
-Signor Malfoy ma cosa le prende?- disse la Professoressa McGranitt che era arrivata tutta spossata verso di noi.
-Ehm, io… non volevo farlo… è solo che… ehm…-
-Dopo questa tua lunga ed interessante spiegazione 10 punti verranno tolti a Serpeverde.-
-No, ma dai, Professoressa…-
-Niente ma… ed ora vai a sederti alla tua tavolata, Malfoy.-
 
Qualche ora dopo…
 
Entrai nell’aula di Trasfigurazione, Rose era già seduta, come suo solito, tra i primi banchi con libro, bacchetta, piuma e calamaio sul tavolo.
-Scorpius…- Albus mi chiamò facendomi segno con la mano di sedersi vicino a lui.
-Devo fati una domanda, amico…- mi disse
-Dimmi.-
-Ma… perché ti comporti così con Rose?-
Stavo per rispondergli ma in quel momento, nell’aula era entrata la Professoressa che ha richiamato subito la nostra attenzione.
-Bene, oggi impareremo a trasformare un oggetto in una penna d’oca. Bene, vi faccio vedere come si fa… l’incantesimo da pronunciare è Scribblifors… ripetete tutti.-
-Scribblifors- dicemmo tutti in coro.
La professoressa prese un libro dalla sua scrivania, pronunciò l’incantesimo a voce alta puntando la punta della bacchetta, il libro si trasformò magicamente in una bellissima e bianca penna d’oca.
-Molto bene, chi vuole provare?-
Rose fu la pima ad alzare la mano.
-Dai, dimmelo. Sono o non sono il tuo migliore amico?!- mi disse Albus nell’orecchio a bassa voce.
-Bene, Potter, visto che ha voglia di disturbare la lezione perché non viene insieme al suo amico Malfoy a far vedere a tutta la classe, l’incantesimo?- ci disse la professoressa.
Io e Albus ci alzammo dai nostri posti e andammo alla cattedra dove la Professoressa McGranitt ci stava aspettando.
Prendemmo tutti e due in mano le nostre bacchette, la professoressa ci mise davanti due oggetti, ad Alb mise davanti un paio di occhiali e a me mise davanti una bottiglia di Succo di Zucca vuota.
Prima fece Albus, pronunciò l’incantesimo e i suoi occhiali si trasformarono perfettamente in una penna d’oca.
-Bene, molto bene Potter, 5 punti a Grifondoro. Ora Malfoy, tocca a te.-
Feci un bel respiro, non potevo permettermi di sbagliare. Presi la mia bacchetta, mi posizionai davanti alla bottiglia vuota e pronunciai l’incantesimo.
La classe si mise a ridere, era un disastro. La mia penna d’oca aveva ancora il collo della bottiglia al posto della punta, oggi non è giornata.
-Diciamo che lei non è molto portato per la mia materia, Malfoy. Vada al posto per favore.-
Mi diressi verso Albus, che non smetteva di ridere.
-Se non la smetti rompo il naso pure a te.-





ANGOLO MIO:
Allora che ne dite di questo 3°capitolo? La storia si sta facendo interessante? Spero di si, penso che entro sera di riuscire a pubblicare anche il 4°. recensite che mi fa molto piacere!

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Capitolo 4
*** L'uscita ***


-L’uscita-
 
 
Dopo la figuraccia fatta alla lezione della McGranitt, non potevo permettermi di farne altre.
- Diciamo che lei non è molto portato per la mia materia, Malfoy.- disse Albus cercando di imitare la voce della McGranitt mentre ci dirigevamo in Sala Grande per il pranzo.
-Scorpius, visto che oggi abbiamo il pomeriggio libero, ti va di fare degli scherzi a quelli del primo anno, con noi?- mi chiesero Albus e James, che si era unito a noi durante il tragitto.
-Ehm, mi dispiace ragazzi, ho un altro impegno importante, ma se riesco a liberarmi vengo volentieri.- gli risposi.
-Lo sai che sei strano in questi giorni…- mi disse James.
-Infatti… sei molto cambiato.- continuò Albus.
-Perché dovrei esserlo scusate?- gli chiesi.
-Beh, perché da un giorno all’altro, ti sei preso la fissa per nostra cugina, che prima odiavi. Per prima cosa…-disse Albus
-E poi ti rifiuti anche di venire a fare gli scherzi a quelli più piccoli con noi.- continuò James.
-Non mi sono rifiutato, vi ho solo detto che ho un altro impegno con altre persone.- gli risposi.
-Va bene, per oggi te la facciamo passare ma che non capiti un’altra volta, okay?-
Annuii con la testa. In Sala Grande ci salutammo e ci dirigemmo ognuno al proprio tavolo per pranzare.
 
-Ehy scusa per prima Dylan, non l’ho fatto apposta… ero entrato troppo nel personaggio.-
-Non preoccuparti amico, grazie a te, Keylin sta più tempo con me e te ne sono grato.- mi fece l’occhiolino e riprese a mangiare.
-Allora, gliel’hai chiesto?-mi chiese.
-Non ancora, lei è già in biblioteca e di solito, come mi hanno detto Alb e James, sta li fino a sera perché quando ha tempo libero si porta avanti con i compiti.-
-Ok, dopo dimmi tutto.-
-Certo, devo raccontarti il modo in cui vincerò i miei 800 galeoni…-
Mi diede un pugno amichevole sulla spalla e mi misi a mangiare.
 
Dopo pranzo…
 
-Ciao Dylan, ci vediamo dopo, vado a fare quella cosa…-
-Ok amico a dopo.- mi dissi facendomi un cenno con il capo.
Mi diressi in biblioteca, lei era li su un tavolo circondata da montagne di libri.
-Ehy Rose.- le dissi
-Cosa cavolo vuoi Malfoy?- mi disse senza neanche alzare la testa.
-Mi chiedevo se, per caso volessi uscire con me questo pomeriggio.-
Lei continuò imperterrita a leggere  il libro.
-Allora ti va?- le chiesi.
-Non so perché tu faccia tutto questo per me, da dedicarmi la vittoria alla partita, tirare un pugno, per difendermi, al tu amico Dylan a venire qua a chiedermi di uscire. Ma una cosa la so, non ho intenzione di uscire con te.-
-Perché no? Dai Rose, hai 17 anni vivi la tua vita e non rimanere chiusa qua dentro per sempre.-
-Io la mia vita la sto già vivendo, Malfoy.-
-Ah davvero, se questa tu la chiami vita sono contento per te. Se per caso cambi idea, io mi faccio trovare alle 3:00 p.m. davanti al portone d’ingresso per andare a bere qualcosa a Hogsmeade.-
E me ne andai lasciandola li sui suoi libri. Sapevo che non sarebbe venuta ma io tentai lo stesso.
Andai nei sotteranei per dirigermi verso la Sala Comune Serpeverde pronunciai la parola d’ordine e entrai.
I miei amici erano seduti sui divani di pelle a parlare.
-Ehy Malfoy fatto?- mi chiese Linsey.
-Certo, alle 3:00 p.m. andiamo a Hogsmeade.- gli risposi non tanto convito.
-Spero per te che funzioni almeno questa, Scorpius. E non te lo dico da rivale ma da amico.- mi disse Dylan.
 
 
Alle 3:00 p.m…
 
Mi sedetti sui gradini innevati d’avanti al portone, avevo deciso di aspettare massimo una mezz’ora non di più.
Dopo solo 10 minuti la vidi arrivare, con il mantello di Grifondoro sopra alla sua divisa, era incantevole, il tutto si abbinava perfettamente al suo viso e ai suoi capelli.
-Ah, sei venuta vedo.- le dissi facendo un sorriso a 32 denti, i Babbani dicono così no?
-Si, sei contento ora. Ho dovuto avere un po’ di coraggio dalle mie amiche. Ora sono qui, non farmi pentire della mia idea per favore.-
-Ovviamente, Rose.- le risposi.
Insieme ci incamminammo, sul sentiero innevato che portava a Hogsmeade. Insieme con classe ci siamo andati al 3 anno, come gita, con la Professoressa McGranitt.
-Quel è il tuo posto preferito a Hogsmeade?- le chiesi
-Beh, io direi decisamente Mielandia… ma devo dire che mi piace molto anche Madama Piediburro-
-Già, è bellissimo Mielandia, mio padre mi ci portava sempre quando ero piccolo… qual è il tuo dolce preferito?- le chiesi.
-Beh, non saprei cosa scegliere ma direi… o le Bolle Bollenti o le Piume di Zucchero Filato, le adoro- disse lei leccandosi le labbra con la lingua.
-Io adoro le Gelatine tutti i gusti + 1.-
-E qual è il tuo negozio preferito?- mi chiese voltando lo sguardo su di me.
-Decisamente I Tre Manici di Scopa ma devo dire che come edificio in se la Stamberga Stillante mi attira molto.-
-Già, so tutto sull’argomento, prima si diceva che era infestata dai fantasmi ma poi mia madre mi disse che era stata costruita per un ragazzo di Hogwarts che a ogni luna piena si trasformava in Lupo Mannaro.-
-Oh wow, non lo spevo questo.-
-Già, ci sono molte cose che non sai Malfoy.-
-Chiamami Scorpius, per favore.-
-Non ci penso neanche a darti tutta questa confidenza, Malfoy. Ma se più avanti mi starai simpatico forse…-
Feci un sorriso e lei ricambiò.
-Dove hai intenzione di portarmi?- mi chiese
-Io pensavo di andare ai Tre Manici di Scopa a bere una Burrobirra e a parlare un po’ tra di noi.-
-Oh ok… va bene…-
Arrivati ad Hogsmeade ci dirigemmo subito verso il piccolo Pub.
-Dove vuoi sederti?- le chiesi
-Al piano di sopra nell’angolo vicino alla finestra. È il mio posto fisso.-
-Ok, vada per il piano di sopra.-
Salimmo le scale, ci sedemmo uno di fronte all’altro e incominciammo a guardare fuori dalla finestra.
-È bello questo posto… è tranquillo, lontano da tutto e da tutti…-
-Già, Hogsmeade è davvero bella…- mi disse lei.
-No no, io dicevo la posizione di questo tavolo è tranquilla…-
-Oh, già, la uso spesso quando voglio staccare e venirmi a rilassare un po’.-
-Allora tu non studi tutto il giorno?- le dissi facendo un sorriso.
-No. Che pensavi? Che stessi tutto il giorno in biblioteca?-
-È questo quello che mi dicevano i tuoi cugini- dissi io alzando le mani.
Mi guardò strano e poi ritornò a guardare fuori dalla finestra la neve che scendeva.
 
-Buongiorno, cosa volete?- disse il cameriere.
-Ehm, io una Burrobirra, con tanta schiuma mi raccomando.- dissi io.
-Anche io una Burrobirra.- rispose lei.
-Bene allora due Burrobirre arrivano subito.- e se ne ritorno da basso.
-Wow, tu bevi la Burrobirra?-
-Non sei tu quello che ha detto che devo vivere la mia vita?!-
-Vuol dire che oggi è la prima volta che la bevi?-
Annuì con la testa.
-Cavolo, devi sentire che sapore che ha. E poi con questo freddo è proprio l’ideale.-
-Speriamo.-
 
-Ecco le due Burrobirre.-
-Grazie.- dicemmo in coro.
Tutti e due sorridemmo e diventammo rossi.
-Dai assaggiala prima tu, voglio vedere che ne pensi.-
Lei bevve un sorso e rimase con della schiuma sulle labbra superiori.
-Wow, è il paradiso. È Squisita.-
Presi un tovagliolo dal tavolo e mi avvicinai a lei per pulirle la schiuma.
-Che stai facendo?- mi chiese.
-Ti sto togliendo la schiuma dalla bocca.- le risposi.
-So benissimo farlo da sola, grazie.- e prese il tovagliolo dalle mie mani.
Bevemmo la nostra Burrobirra in silenzio, alternando occhiate alla finestra a occhiate alla persona di fronte a noi.
-Ehm, è davvero imbarazzante questo silenzio, sai Malfoy.-
-Già, ma non so di che parlare.-
-Forse è meglio che andiamo sono già le 5:30 p.m.-
Insieme ci alzammo, scendemmo le scale e ci dirigemmo verso la cassa.
-Sono 20 galeoni- disse il mago dietro la cassa.
-Non ti preoccupare pago io.- le dissi.
-Grazie- disse lei con un filo di voce.
 
Ritornammo verso il castello. Ormai il cielo era all’imbrunire, la luna stava per prendere il posto del sole e la neve stava diminuendo.
-Grazie per quest’uscita.- mi disse
-Non c’è di che.-
-Se vuoi uscire qualche altra volta, chiedi pure.- le dissi.
-Tu lo stesso.-
E prendemmo le strade per andare ai rispettivi dormitori.
 
 



ANGOLO MIO:
Bene che ne dite di questo? Vi è piaciuta l'uscita... per voi Rose si innamora o no? Recensite e buona lettura :)

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Capitolo 5
*** Amicizia ***


-Amicizia-
 
 
Il giorno dopo mi alzai, nel mio letto verde-argento, del mio dormitorio.
I miei compagni di stanza erano ancora a poltrire nei loro letti, non so perché mi svegliai così presto quella mattina, ma una strana sensazione mi stava attraversando il corpo. Una sensazione che non avevo mai provato prima.
Ma era positiva, mi faceva sentire felice e sereno. Una serie di pensieri mi passarono per la mente, ma niente e nessuno era collegato a lei. Anzi, pensavo fosse tutto un gioco ancora, invece, dentro di me, qualcosa di vero stava nascendo, ma non me rendevo conto.
 
Qualche ora dopo…
 
Mi diressi nella Sala Grande a fare colazione, era la prima volta che la vedevo semi vuota, quella mattina avremmo avuto la prima ora libera, il professor Vitius, aveva preso una malattia rara e quindi era rinchiuso in infermeria.
Neanche Rose c’era, di solito se ci sono ore libere è la pima a svegliarsi quando il gallo canta, ma di lei quella mattina d’inverno neanche l’ombra. I suoi cugini ero certo che non si sarebbero alzati neanche se avessero ingoiato 394 pasticche vomitose.
Mi sedetti tutto solo al mio tavolo, iniziai a rimpinzarmi di tutti i viveri che ci sarebbero stati nel mio stomaco. Quando una figura mi si avvicinò di soppiatto.
-Ehy Scorpius, sveglio presto ‘sta mattina?- mi disse
-Oh Hagrid sei tu, mi haispaventato.-
-Scusami, non l’ho fatto apposta. Vedo che ti stai dando alla pazza gioia con tutto ‘sto cibo.-
-Già, una volta che me ne posso approfittare.-
-Fai bene, fai bene… Oh, è tardissimo meglio che vada. Ci si vede Malfoy.-
-Ehm, senti Hagrid, posso passare da te più tardi, prima di iniziare lezione?-
-Certo, vieni pure anche adesso se ti va.-
Mi alzai e lo seguii fino a casa sua.
 
-Non ti offro neanche il the, penso che tu sia sazio dal banchetto che hai fatto da solo.-
-Già, grazie comunque.-
-Figurati… allora di che volevi parlarmi?- mi chiese mentre ci sedemmo io sulla sedia e lui sulla sua poltrona.
-Ehm, è da un po’ che mi sento strano… non so come spiegarlo… è come se mi sentissi più leggero, come se la mia vita fosse cambiata, in meglio è ovvio… ma non riesco a capire come tutto questo possa essere possibile…-
Hagrid mi guardò storto, aveva capito benissimo a cosa mi riferissi ma si limitò ad annuire.
-Quindi, che mi dici?-
-Amore- mi rispose lui.
-C-come amore, cosa vuol dire?- gli chiesi abbastanza perplesso.
-Amore, tutto quello che stai sentendo dentro di te, le farfalle nello stomaco, quell’emozione che non ti fa smettere di sorridere… amore, tu sei caduto nella trappola peggiore ma migliore della vita.-
-M-ma come è possibile… A-a me non piace nessuno…- gli risposi un po’ agitato.
-Qualcuno per forza ci deve essere… prova a pensarci… non pretendo che tu me lo dica… ma… se vuoi io sono qui.-
Non ci potevo credere! Continuai a pensare e ripensare a qualsiasi ragazza al di fuori di lei, non poteva succedere proprio a me. Cioè si volevo che succedesse ma non con lei. Sperai davvero che fosse con un’altra ma al solo pensiero quei sentimenti sparivano.
-Grazie mille Hagrid. Sei veramente un amico.- lo abbracciai e uscii dalla porta principale, corsi fino al castello per vedere se in Sala Grande fosse arrivato qualcuno.
Andai verso la tavolata Serpeverde, Dylan era già seduto al suo solito posto.
-Scorpius, dove sei andato ‘sta mattina? Quando mi sono alzato non c’eri.-
-Non riuscivo più a dormire così sono andato a trovare Hagrid.- gli risposi.
-Ah ok… come è andata ieri, quando sei tornato ti sei subito chiuso in camera…-
-Beh diciamo che ci siamo divertiti… in fondo è simpatica.- gli risposi
-Non è che per caso ti stai innamorando?-
-Non è che per caso vuoi un altro pugno?- gli chiesi
-No sta tranquillo. Continua così allora amico.-
Annuii e insieme ci dirigemmo in giardino, volevo passare quella mattinata insieme ai miei amici di casa. Albus e James era ancora a dormire, in Sala Grande non li avevo visti.
 
Nel giardino…
 
Dopo quasi mezz’ora che eravamo seduti sull’erba, una persona mi chiamò da lontano. Era lei, con i suoi soliti capelli rossi sciolti e i suoi occhi verdi.
-Ehy Malfoy, puoi venire un attimo?- mi chiese
-Certo.- gli risposi alzandomi da terra. Gli altri miei compagni si misero a ridere.
-Ehy, Scorpius, sta attento alla Weasley.- disse Keylin
-Volete smetterla.- risposi brusco.
 
-Ciao Rose, che c’è?-
-Mi chiedevo se ti andava di fare due passi insieme in questi ultimi minuti.- mi propose
-Certo.-
E ci incamminammo uno a fianco all’altro. Lungo il tragitto non parlammo molto, ci limitammo a sorridere quando l’uno guardava l’altro. Finché non mi fece fermare davanti al Platano Picchiatore.
-Sai che ieri mi hai detto che ti attirava la Stamberga Strillante.-
-Si?-
-Ecco, io so un passaggio segreto per entrarvi.-
-No, davvero? E tu vorresti andarci adesso.-
-Si, se ti va è ovvio.-
-C-certo che mi va!- feci un sorriso e quelle emozioni ritornarono, lei era diversa da tutte le altre, forse dovevo ritirami dalla scommessa, ma non volevo fare la figura del vigliacco.
-Allora andiamo?- mi chiese.
-Certo!-
Spinse il nodulo che si trovava sul tronco del Platano, e si blocco di colpo. Notai per la prima volta una fessura, evidentemente era quello il passaggio.
-Seguimi.- mi fece gesto di seguirla e la seguii per un buon tratto di strada dovetti stare con la schiena piegata. Arrivati a due scalini cigolanti si aprì davanti a noi una sala, mal ridotta, con tende strappate e pavimento con assi mancanti.
-Eccola.- mi fece indicandola
-Wow, è fantastica. M-ma tu come facevi a saperlo?-
-Sai, lo studio serve a qualcosa…-
-Se devo solo studiare per scoprire queste cose inizio subito.- le risposi.
Lei si mise a ridere, una risata fantastica, che se la ascoltavi metteva di buon umore pure te.
-Perché ridi?- le chiesi
-Perché mi stai simpatico, Scorpius.- mi disse
-Wow, mi hai chiamato per nome, vuol dire che ti fidi di me.-
-Si mi fido. E se vuoi possiamo diventare anche amici.- mi chiese
-Certo, ci sto molto volentieri.-
-Bene, ora andiamo non vorremo mica fare tardi alla lezione di Erbologia.- mi disse
Ci ripiegammo e in men che non si dica ci ritrovammo sul prato erboso davanti al Platano.
-Se vuoi, dopo possiamo ritornarci.- mi disse
-Va bene.-
E ci dirigemmo insieme verso le serre.





ANGOLO MIO:
Allora che dire... questo capitolo non è un granchè, ne sono consapevole, ma volevo che lei gli facesse vedere la Stamberga Strillante. Spero che il prossimo sia meglio...

 

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Capitolo 6
*** Lezione di Erbologia ***


-Lezione di Erbologia-
 
 
 
Durante il tragitto non smettemmo un attimo di parlare. Parlammo del nostro passato come se non avessimo segreti l’uno con l’altro. Ma in fondo ci parlavamo solo da due giorni, ma è come se con lei non potevo avere segreti. Mi faceva bene stare con lei e quando sorrideva è come se il mondo circostante non esistesse più. Non volevo innamorarmi, dovevo vincere la scommessa. Ma come potevo spezzarle il cuore? Ora che si era aperta a me, ora che mi aveva rivelato tutto di lei?
-Siamo arrivati.- annunciò lei guardandomi dritto negli occhi.
Io annuii e entrammo nella serra numero 3, dove il Professor Paciock aveva già preso posto all’inizio del tavolo.
Io e Rose ci eravamo messi vicini ad Albus e Ketie, amica di Rose.
-Buongiorno a tutti ragazzi!- ci salutò il Professore quando tutti ebbero preso porto.
-Buongiorno Professor Paciock!- rispondemmo in coro.
-Oggi, impareremo a coltivare l’Orclumpo, qualcuno sa spiegarmi di cosa si tratta?-
Il professore non riuscì neanche a finire la domanda che Rose aveva già la mano alzata.
-Bene, signorina Weasley…- disse indicando Rose.
-L’Orclumpo, è un fungo dall’aspetto carnoso originario della Scandinavia. Può essere di colore rosa o arancione. Viene usato nella pozione Antidoto ai Veleni Comuni. È il cibo preferito degli gnomi.-
-Eccellente, 10 punti a Grifondoro.- annunciò il professore.
-Bene, ora mettetevi a coppie e ascoltate attentamente.-
Albus mi tirò a sé e Katie prese la mano di Rose. Io e lei ci guardammo, ma non potemmo negare che ci sarebbe dispiaciuto lasciare i nostri due migliori amici con qualcun altro. Così passammo la restante lezione a piantare Orclumpi, in giganti vasi di terracotta.
 
-Che noia che è stata Erbologia oggi.- mi disse Albus lungo il tragitto verso la Sala Grande
-Si hai ragione…- dissi io continuando a guardare avanti.
-Vieni in Sala Grande o fai prima un salto in Sala Comune?- gli chiesi
-Vado prima in Sala Comune a prendere una cosa tu vai pure in Sala Grande che ti raggiungo. Ciao.- disse salutandomi con la mano.
-Ehy Scorpius.- disse una voce femminile alle mie spalle.
-Ehy Rose.- dissi io girandomi e mettendomi al suo fianco.
-Ci troviamo dopo le lezioni davanti al Platano Picchiatore, ti va?- le chiesi
-Certo, solo che dovrei prima studiare… visto che le lezioni finiscono per le 5:00 p.m. andiamo verso le 7:00 p.m., okay?-
-Va benissimo… ti va di fare i compiti insieme?- le proposi.
-Mi dispiace ma se c’è qualcun altro non riesco a concentrarmi…-
-Non ti preoccupare, fa niente…- le dissi e insieme ci dirigemmo verso la Sala Grande.
 
Tavolata Serpeverde…
 
-Ciao Scorpius.- mi salutò Dylan
-Ciao Dylan, scusate se vi ho abbandonato questa mattina ma se devo vincere, ogni volta che mi chiama devo andare.- dissi io cercando di parlare con tono fermo.
-Oh, non ti preoccupare Scoprius.- disse Kaylin con voce stridula.
-L’importante è che tu la faccia innamorare di te. E da quanto vedo, mi sa che ci è già cascata.- continuò
-Che vorresti dire?- le chiesi
-Dai, non ti accorgi proprio di nulla tu! Non vedi come ti guarda quando siete in Sala Grande o quando passa nei corridoi e ti cerca o quando parlate insieme diventa un’altra?- mi chiese.
Beh, veramente me ne ero accorto ma non potevo farlo trasparire.
-Ah, ma sta solo facendo l’amica… è veramente simpatica sapete…-
-Non è che ti piace?- mi chiese Linsey
-No macchè… io innamorarmi di lei… pff- dissi io cercando di nascondere le mie gote rosse e il mio tono di voce poco convinto.
-Se ti stai innamorando possiamo anche ritirare la scommessa…- mi propose Dylan.
-No! Io non mi innamorerò di lei e lei si innamorerà di me. Quindi, non ritiro nessuna scommessa.- risposi convinto
-Okay… però se mai dovesse succedere basta chiedere…- continuò lui
-Non ce ne sarà bisogno…-




ANGOLO MIO:
Allooora, questo capitolo non mi ispira molto... ma l'ho scritto così di getto... scusate se ci sono erroro di tempo, ma non ho potuto ricontrollare! Comunque spero che la storia vi stia appassionando! Recensite! Il prossimo capitolo lo pubblicherò al più presto!
Baci, Psiche

 

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Capitolo 7
*** Partita tra amici ***


-Partita tra amici-
 
Le 7.00 p.m. arrivarono in fretta, non stavo più nella pelle, volevo passare le ultime ore con lei, l’unica persona con cui non avrei mai pensato di andare d’accordo.
Devo dirle che la amo, anche se deve essere lei a dirlo a me così posso vincere la scommessa, ma magari se lo dico prima io lei poi non ci pensa due volte per dirmelo a sua volta, così l’unica cosa che dovrò fare sarà scaricarla l’indomani nella Sala Grande davanti a tutti.
Ma sono veramente sicuro di voler farla soffrire? Questa domanda continuava  a tormentarmi da stamattina, da quando Dylan mi ha chiesto se volevo ritirare la scommessa.
-Ehy, Scorpius!- una voce maschile alle mie spalle mi chiamò. Mi girai a guardare.
-Ciao James.-
-Cosa fai in giro a quest’ora? Non dovresti essere in Sala Comune con tutti gli altri.- mi chiese
-No perché?-
-Non avevate mica una riunione di Quiddich? Ce lo hai detto prima in Sala Grande quando ti abbiamo chiesto se avevi qualcosa da fare.-
-Ah già, l’abbiamo rimandata perché Linsey aveva un impegno!- gli risposi poco convinto.
-Benissimo, allora puoi venire a prendere un gelato con me e Albus, a Diagon Alley da Gelateria Fortebraccio.- mi propose.
-Oh, in verità in queste ultime ore volevo andare ad allenarmi un po’ a Quiddich da solo.-
-Bene, allora veniamo anche noi.- disse Albus alle nostre spalle.
-C-come scusa?- gli chiesi.
-Si hai capito. Veniamo anche noi con te al Campo da Quiddich.- disse Albus
-N-no! Voi non potete venire siete della squadra avversaria.-
-E allora? Mica spiamo i vostri allenamenti, sei solo tu che vuoi andarti ad allenare un po’. Facciamo una partita tra amici.- mi disse James.
Oddio, ero veramente nella Cacca di Drago in quel momento. Come facevo, non potevo dare buca a Rose e non potevo dare sempre buca ai miei due migliori amici.
-Okay ragazzi mi avete convinto, ma prima fatemi passare a prendere le mie cose in Sala Comune, vi aspetto là.- dissi a tutte due che avevano un’aria abbastanza contenta e soddisfatta.
-Va bene, a dopo Scorpius.- mi dissero all’unisono.
E ci dirigemmo ognuno ai propri dormitori.
Adesso il problema era un altro come dire a Rose che non potevo più venire con lei alla Stamberga Strillante.
Come potevo darle buca?
Andare da lei domani dicendole che mi ero completamente scordato che avevo una partita con i suoi cugini? No perché loro potrebbero smentire e dire che era tutto organizzato all’ultimo momento.
Dire che ho ingoiato una Pasticca Vomitosa per sbaglio? No no, dopo magari i suoi cugini potrebbero dirle che non sarebbe vero perché ero a fare una partita organizzata con loro.
James e Albus sono davvero un bel problema.
L’unica cosa che mi restava da dirle era, la verità, cioè che sarebbe tutto saltato perché i suoi cugini mi avevano invitato a Quiddich e che non potevo rifiutare.
 
Qualche minuto dopo in biblioteca…
 
Mancavano ancora pochi minuti alle 7:00 p.m., Rose non sarebbe ancora uscita dalla biblioteca.
La incontrai sulla soglia mentre stava mettendo un libro nella sua borsa.
-Oh, Ehy Scorpius…- mi disse
-Come mai indossi la divisa di Quiddich di Serpeverde? Non ti ricordi che dovevamo andare al Platano Picchiatore?- continuò
-Ehm, si è proprio di questo che ti volevo parlare.-
-Su spiega.- mi disse lei bruscamente.
-I tuoi cugini mi hanno invitato ad una partita amichevole di Quiddich e non potevo rifiutare. Ti va di andare un altro giorno alla Stamberga Strillante?- le chiesi
-Certo, per me va bene. Allora vengo anche io ad assistere alla vostra partita, okay?-
-Certo per me va benissimo.-
E insieme ci dirigemmo verso il campo di Quiddich.


ANGOLO MIO:
Okay, scusate se aggiorno solo ora ma l'ispirazione non c'è in questo periodo. Comunque questo capitolo fa davvero pena ma mi serviva un capitolo di collegamento.
Davvero scusate per lo strazio che dovrete leggere! al prossimo capitolo!
Baciii
Psiche

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Capitolo 8
*** Detective Albus ***


-Detective Albus-
 
 
Dopo aver attraversato tutto il castello fianco a fianco arrivammo al Campo di Quiddich della scuola.
Albus e James non erano ancora arrivati, la puntualità non era il loro forte.
-Beh, io vado a sedermi là a leggere un libro mentre voi giocate, okay?- disse lei indicando le tribune gialle e rosse.
-Va bene.- le dissi
Intanto salii sulla mia scopa, una Firebolt, oramai quasi tutta la squadra di Serpeverde ne aveva una.
-Hey Scorpius siamo arrivati.- mi avvertì Albus.
-Ciao, la puntualità voi non sapete cosa sia eh?- gli chiesi
-Dovresti saperlo come siamo.- disse James
Salirono sulle loro scope e iniziammo a passarci la Pluffa.
 
-Ciao Rose che ci fai tu qui?- le chiese Albus
-Sono venuta a vedervi, è per caso proibito?-
-No no, ma… chi ti ha invitato?-
-Scorpius.-
 
Albus mi si avvicinò:-Perché hai invitato nostra cugina?- mi chiese
-Beh, perché…- Cosa avrei potuto rispondere adesso?
-Perché… l’ho incrociata nei corridoi e mi ha chiesto perché correvo e io gli ho detto perché dovevo venire a fare una partita con voi e allora è voluta venire pure lei.-
-Se… certo…- disse Albus ritornando da sua cugina.
Io e James intanto tiravamo rigori un po’ alla volta.
 
-Quindi sei venuta qui perché c’è Scorpius.-
-Si, problemi?-
-No no… però non è un po’ strano…-
-Cosa dovrebbe essere strano?- chiese Rose ad Albus
-Beh, che da un giorno al altro vi cercate a vicenda?-
-No, siamo semplicemente diventati amici.-
-C-cosa? Tu e Scorp amici?- chiese Albus dubbioso
-Si. Hai forse paura che ti rubi il migliore amico?-
-Ma figurati!-
 
E ritornò da noi incominciando a dettare le regole che avremmo dovuto seguire in quelle ore.
-Visto che siamo in tre come facciamo a giocare?- chiese James
-Potrebbe giocare Rose…- proposi io.
-Ma sei serio? Stai parlando di mia cugina non sa neanche salire su una scopa.- disse Albus trattenendo una risata.
-Beh, potremmo insegnarle noi come si fa…- gli risposi
-Spreca tu il tuo tempo ad insegnare a lei come si sale su una scopa. Io ci ho rinunciato ormai.- disse Albus
-Va bene! Allora voi allenatevi da soli che io insegno il Quiddich a Rose.- dissi e mi diressi da lei.
 
-Hey Rose.-
-Ciao Scorpius.- mi disse alzando gli occhi dal libro.
-Ti va se ti insegno come si gioca a Quiddich?- le chiesi
-Va bene, ma ti dico che non sarà facile. Tutti i miei cugini hanno tentato ma invano.-
-Non ti preoccupare, magari io sono più bravo di loro.-
-Lo spero.-
E si alzò, scendendo dagli spalti per andare a prendere una scopa.



ANGOLO MIO:
Okay, anche questo fa veramente pena, mi scuso con tutti quelli che sono arrivati a questo punto che hanno dovuto leggere uno strazio del genere! Ma la fantasia in questo periodo non c'è! 
Aggiornerò presto! (lo spero)

Psiche

P.S.: mi scuso anche per come è intitolato il capitolo! Non c'entra un fico secco con la storia ma nopn sapevo che mettere!

 

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Capitolo 9
*** Lezione di Quiddich ***


-Lezione di Quiddich-
 
 
I suoi cugini ci guardavano da lontano, dissero che volevano assistere al mio delirio.
-Bene Rose, sei pronta?- le chiesi
-Certo, mai stata più pronta di così.-
-L’unica cosa che devi fare è darti una spinta forte… tanto da alzarti pochi metri da terra e poi ritornare giù subito.-
Si diete una spinta con le punte dei piedi, si reggeva forte alla scopa. Non voleva cadere e si vedeva dall’espressione preoccupata che aveva sul volto.
-Stai rilassata ci sono qui io.- la rassicurai.
Lei annuì, ma non cambiò molto da prima. Piano rimise i piedi per terra.
-Brava ora proviamo a muoverci sulla scopa. Non ti preoccupare ci sono io se sbagli qualcosa.-
-Va bene.-
Rifece tutto quello di prima solo che quando fu in aria si piegò leggermente in avanti per far spostare la scopa in quella direzione.
-Brava, continua così.-
Troppo tardi era già caduta di faccia, sull’erba.
-Rose, stai bene? Ti sei fatta male?- Chiese Albus, che dopo il volo di sua cugina ci aveva raggiunti.
-No.- rispose facendo vedere il ginocchio.
-Oh, qui è meglio andare in infermeria.- disse James preoccupato.
-Ma va, è solo sbucciato.- rispose Albus
-Io preferisco andarci invece.- rispose lei.
-Ti accompagnamo.- proposi
La aiutammo ad alzarsi, si appoggio a me e a suo cugino e insieme la portammo in infermeria da Madama Chips.
-Che avete fatto alla piccola Rose?- disse Madama Chips son le mani sui fianchi.
-Non hanno fatto niente, sono caduta da sola e per fortuna che c’erano loro se no sarei ancora la.- rispose Rose
-Vieni a sdraiarti qui.- disse Madama chips indicando il secondo lettino sulla sinistra.
-Come hai fatto a fartelo?- chiese successivamente.
-Beh, sono scivolata per le scale.- mentì Rose.
Madama Chips l’accettò come risposta e finì di medicarla.
-In questi giorni, cerca di fare meno sforzi possibili.- disse infine e ci congedò.
James se n’era già andato, mentre io ed Albus eravamo rimasti con lei.
 
Sulle scale verso la torre Grifondoro…
 
-Non sapevo sapessi mentire.- dissi a Rose.
-Come ti ho già detto due giorni fa ad Hogsmeade: “ci sono molte cose che non sai di me, Scorpius.”- Rispose Rose.
No, ecco fatto. Aveva combinato un casino. Albus non deve e non avrebbe mai dovuto sapere niente dell’uscita.
-Siete usciti insieme?- ci chiese stupito Albus.
-Si.- rispose subito dopo Rose
-E tu non me lo hai detto?- chiese a me.
-Beh… Io…-
-Beh, cosa? Adesso mi nascondi pure le cose?-
-Ma lo fatto per un buon motivo.-
-E quale sarebbe?- mi chiese
Rose stava li ad ascoltarci, con aria abbastanza confusa come quella del cugino.
E che rispondevo ora? Ero veramente nella Cacca di Drago fino al collo.
-Perché sono innamorato di tua cugina.-
Ad Albus uscirono gli occhi dalle orbite e Rose divenne rossa come un pomodoro.
-C-Come? Tu e mia cugina? No! Ma che schifo!- disse Albus disgustato.
-Albus, non stiamo insieme.- si chiarì Rose.
-Si, ma se dopo starete insieme e farete quelle cose… bleah… non voglio pensarci. Io vado, devo pensare ad altro.- e se ne andò verso la Sala Grande. -Al, acqua in bocca per favore. Neanche con James.-
Mi fece segno di si con la testa e scomparse.
Accompagnai Rose verso il suo dormitorio. Non parlammo per tutto il tragitto.
-Me lo potevi dire prima.- disse lei.
-E perchè mai?- le chiesi
-Perché anche tu mi piaci.- mi disse e mi diede un casto bacio sulle labbra.
-Ti amo Scorpius Malfoy.- e sparì nella Sala Comune di Grifondoro.

ANGOLO MIO:
Okay, scusate per il terribile ritardo! Ma ho avuto tanti impegni. Che ne dite di questo capitolo? SPero che vi piaccia.
Baciii
Psiche

 

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Capitolo 10
*** Tic Tac ***


-Tic Tac-
 
Rimasi impalato e con la bocca aperta per almeno 5 minuti buoni.
Ero ancora sconvolto per quello che era accaduto pochi minuti fa.
Ancora imbambolato mi diressi verso la mia sala  Comune dove, Dylan mi attendeva.
-Oh, eccoti qui Scorp. Come mai quella faccia?-
Piano piano mi sedetti sul divano difronte a lui.
-Rose Weasley mi ha baciato.- dissi sottovoce ma abbastanza forte da farmi sentire dal mio compagno di casa.
-Sul serio? E come è stato?-
-Rose Weasley mi ha baciato…- continuavo a ripetere a bassa voce senza ascoltare quello che mi diceva.
-Oh, mi stai ascoltando?- disse dandomi una spinta sulla spalla destra.
-Eh, scusa ma sono abbastanza sconvolto come puoi notare.- dissi risistemandomi e riprendendomi dalla trance in cui ero.
-Ti ho chiesto, come ti è sembrato?- mi richiese
-Oh, beh, pensando che non è la prima volta che bacio una ragazza è stato strano.-
-E perché mai?-
-Perché… perché… perché saranno fatti miei.-
-Non eri tu quello che mi diceva:”Devi sapere come faccio a vincere quei 800 galeoni”.- mi rispose
-Sì, ma comunque cono fatti miei.-
-Beh, quindi vuol dire che domani è il grande giorno?-
-Cosa? No, ma che stai dicendo! Non stiamo insieme.- mi chiarii.
-Oh beh, devi sbrigarti… Il tempo sta per scadere… Tic Tac…- disse e si alzò iniziando a dirigersi verso i dormitori e continuando a ripetere “Tic Tac… Il tempo sta per scadere Tic Tac…”.
 
Il mattino seguente in Sala Grande…
 
Quella notte mi rigirai più volte nel letto. La frase di Dylan continuava a darmi il tormento e prendere sonno era veramente difficile.
E il brutto era che aveva ragione. Il tempo a disposizione era quasi terminato mi mancavano meno di 3 giorni e ancora non ero riuscito a combinare niente se non farmi dare un piccolo bacio sulle labbra.
-Hey Scorp, a che stai pensando?-
Una voce mi riportò alla realtà.
-‘Giorno Alb. Come stai?- dissi bevendo un sorso dal mio bicchiere.
-Bene e tu?- mi chiese con aria maliziosa
-Bene perché dovrei stare male?-
-Allora… ieri sera?- mi chiese sempre con l’aria di prima
-Che vorresti sapere scusa?- gli chiesi con un ghigno.
-Dai sai benissimo di che parlo.- mi incalzò lui.
-Non eri tu quello che non voleva sapere niente?-
-Sì, ma vedi, se vi devo tenere sotto controllo…-
-Ma smettila.-
-Oggi che avete intenzione di fare visto che abbiamo giorno libero?- mi chiese Albus.
-Beh, sai avevamo intenzione di…-
-Okay non lo voglio sapere. Io vado ci vediamo in giro. E se alle 12 a.m. in punto non vi vedo varcare quella soglia- disse indicando l’entrata della Sala Grande- sarete nei guai!- e se ne andò ritornando al suo tavolo.
 
Mezz’ora dopo…
 
Mi alzai dal tavolo e mi diressi verso l’uscita.
-Hey Scorpius.- disse una voce a bassa voce dietro di me.
-Dove sei?-
-Sono qui.- disse sempre con il tono di prima e mi strattonò il mantello.
-Ah sei tu. Ciao Rose, che c’è?-
-Beh, sai stavo pensando che sarebbe opportuno parlare di quello successo ieri sera.-
-Oh, certo quando vuoi.-
-Ora, Platano Picchiatore.- disse convinta.
-Va bene andiamo allora.-
E ci dirigemmo verso l’albero.


ANGOLO MIO:
Siiii sono riuscita ad aggiornare. Il mio computer è rinato e io sono ancora qui a ropervi i boccini con i miei capitoli noiosissimi. Bene ditemi che ne pensate e tutti gli errori di grammatica così da poterli correggere.
Alla prossima,
Psiche

 

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Capitolo 11
*** Fidanzamento ***


-Fidanzamento-
 
Camminammo velocemente verso il Platano Picchiatore, arrivati all’albero ci entrammo dalla piccola fessura e entrammo nella grande stanza della volta scorsa.
-Allora… dimmi.- le dissi mettendomi di fronte a lei.
Lei tacque per un po’, ma poi molto convinta mi diede un altro bacio.
Rimasi sconvolto per un po’, ma poi le presi delicatamente le mani e approfondii il contatto con il suo corpo.
Lei socchiuse la bocca, così che le nostre lingue si potessero unire e giocare nelle due bocche. Era una sensazione stupenda, non volevo lasciarla e volevo prendermi cura di lei.
Ci staccammo e ci guardammo intensamente negli occhi, lei sorrise e incominciò a ridere.
-Hey, perché ridi?- chiesi basito. Lei continuò a ridere.
-È stato così male?- chiesi con una nota di delusione.
-Ma va, è stato fantastico.- concluse lei prendendomi la mano. Sorrisi. Le toccai i capelli; erano così belli, morbidi e soffici.
-Allora… penso che questo abbia confermato tutto.- disse lei avvicinandosi di più.
-Già, penso anche io.- aggiunsi e la ribaciai.
-Se lo sa Albus ci uccide tutti e due.- dissi.
-Allora, meglio diglielo subito.- e mi trascinò fuori dall’albero.
 
Al Lago Nero…
 
Albus stava cercando di rimorchiare alcune ragazzine del secondo anno.
-Hey Alb, non vedi che non ti vogliono.- gli dissi prendendolo in giro.
Le due ragazzine se ne andarono e Albus si diresse verso di noi con il dito alzato.
-Sembri tanto zia Ginny in questo momento.- constatò Rose.
-Se non fosse stato per te quelle ce l’avrei fatta con quelle due.-
-Sogna, sogna.- dissi.
-Bene, che volete visto che mi avete rovinato un momento tanto importante?- chiese.
-Beh…- iniziai, Rose mi prese la mano.
-Io e Scorpius ci siamo fidanzati.- concluse Rose.
-Okay ora sei morto sul serio.- disse Albus.
-Dai stai tranquillo, non faremo niente di male.- disse Rose.
-Non è di te che mi preoccupo, è di lui.- disse il mio amico indicandomi.
-Grazie, bell’amico.- dissi
-Ora sarete tenuti sempre sotto controllo da me.- disse Albus.
E tutti e tre ci dirigemmo in Sala Grande.
 
Alla tavolata Serpeverde…
 
-Fatto, stiamo insieme.- dissi a Dylan.
-Oh fantastico.-
-Dopodomani.-
Lui capii subito e riprese a mangiare.
Ma era veramente quello che volevo?
Non avrei deluso solo lei ma anche il mio migliore amico.
Avevo due giorni per decidere.

ANGOLO MIO:
Bene... Ecco l'11 capitolo, che ne dite? Scusate se ho aggiornato così tardi ma ho 2 interattive in corso :) 
Vi auguro, anche se in ritardo, Un Buon Natale e Un Felice Anno Nuovo.

 

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