A new hope

di LoveSmile
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter one ***
Capitolo 2: *** Chapter two ***
Capitolo 3: *** Chapter three ***
Capitolo 4: *** Chapter four ***



Capitolo 1
*** Chapter one ***


Oggi è l'attesissimo primo giorno di vacanze estive. Il sole è alto nel cielo e la temperatura sfiora i 30°.

"11.04"

Ancora un minuto e la scuola sarà finita, finalmente potrò uscire tutti i pomeriggi con gli amici e Alessandro, andare in spiaggia, in piscina! 3 mesi di vacanza in cui potrò rilassarmi dalla pesantezza di quest anno scolastico.

*DRIIIN*

La campanella che segnala la fine della nostra agonia suona e tutti scattiamo in piedi urlando di gioia. Baci, abbracci, saluti e auguri di buone vacanze.

Saluto i compagni ed esco, a braccetto, con le mie migliore amiche.

"Ragazze, Dio, non ci credo che quest'orribile anno sia finalmente finito! Vi immaginate che bella sarà la nostra vacanza insieme?" esclamo super eccitata.

Due mani mi circondano i fianchi, mi giro, e incontro i bellissimi occhi nocciola del mio fidanzato Alessandro.

"E a me non ci pensi, amore?" sorride mostrando una fila di denti bianchi.

Felice lo bacio e insieme ad altri amici andiamo a gironzolare per Roma. I negozi sono aperti ed entriamo soprattutto in quelli di vestiti.

"Ti dispiace se io e gli altri andiamo a fare un giro altrove?" mi supplica Alessandro facendo gli occhi dolci. Acconsento con una smorfia e rimango con le mie migliore amiche.

Ci proviamo costumi, vestitini e sandali. Compro un abito molto estivo e colorato che arriva appena sopra il ginocchio e un paio di sandali aperti con una leggera zeppa.

Ci ricongiungiamo agli altri e andiamo a mangiare da Mc Donald's, dove compro due hamburger e le crocchette di pollo. Gnam.

"Allora ragazze, quando partiamo per il mare?" chiedo alle mie amiche.

"Luglio? Per me è uguale, quest estate non ho molto da fare" risponde Michela.

"Anche per me è lo stesso! Non vedo l'ora di andarci, pensate a quanti fighi potremo farci, mhm...>

"Vale! - esclamo ridendo - sei sempre la solita!"

"Beh, che ho detto di male? Non tutti hanno un ragazzo super fico come te..." dice mettendo il broncio.

Sorrido, Valentina e Alessandro sono ottimi amici ed è lei ad avermelo fatto conoscere.

"E tu Michi? Hai in programma di conoscere qualcuno?" chiedo con malizia alla mia timida amica.

"Figurati... - arrossisce subito - chi vuoi che mi fili?"

La solita pessimista! Ridiamo tutti insieme della sua negatività e usciamo.

Le altre vanno con Marco, Andrea e Luca, mentre io rimango sola con Alessandro.

"Finalmente ti ho tutta per me" dice affondando il naso nei miei capelli.

Rimaniamo così per qualche ora, facendoci le coccole e sorridendo di felicità.

In questo momento mi sento così leggera e allegra, l'estate è cominciata, la scuola è finita, ho un ragazzo fantastico e delle amiche meravigliose. Esiste una ragazza più fortunata di me?

Il trillo del mio Iphone mi distoglie da questi pensieri.

"Quando torni a casa? Ho una notizia da darti."

Mia madre.

"Dopo, mommy, sono con Ale!"

"E' importante."

"Eh va bene, arrivo."

Con riluttanza mi alzo e mi faccio accompagnare a casa dal mio ragazzo.

"Dai - mi bacia - abbiamo tutta l'estate per passare del tempo insieme" mi sorride cercando di confortarmi.

"Hai ragione" rispondo riacquistando il buonumore e, dopo averlo salutato, entro in casa.

"Sono tornata!" urlo appena varco la soglia.

"Eccoti"

Ci dirigiamo in sala e mi stravacco sul divano, in attesa. Mio padre e lì, e ha un'aria tesa.

"Daddy, tutto ok?"

"Dobbiamo dirti una cosa."

"Ok..." rispondo, ansiosa. Stanno cominciando a farmi preoccupare sul serio.

"La mia azienda è stata selezionata per costruire un business plan i.."

"Wow, è fantastico!" rispondo, non avendo bene capito il senso.

"...in America" termina mio padre.

"Cosa vuoi dire?"

"Tesoro, dobbiamo tornare là. Lo so che ci siamo trasferiti da pochi anni, ma è un'ooportunità irripetibile e non voglio lasciarmela sfuggir..."

"Volete tornare in America?! - lo interrompo - è uno scherzo vero?" le lacrime cominciano a pungermi gli occhi e un enorme nodo si è già formato in gola.

"Amore, vedrai che staremo bene, potrai anche ri abbracciare i tuoi parenti, non sei felice?" interviene mia madre.

"Come potrei essere felice? Tornare là? Rifarmi nuovamente una vita? No" la voce viene a mancare.

Mi alzo in piedi di scatto. "Ti prego, mamma, non voglio trasfermirmi ancora, sono innamorata dell'Italia, non voglio tornare in America."

"Mi dispiace, honey. Ormai è deciso, tra una settimana partiamo."

"Ti prego no!!" - scoppio in lacrime - come farò senza i miei amici? e senza Alessandro? Io lo amo!"

"Ti farai dei nuovi amici, piccola, non piangere" cerca di consolarmi, ma in fretta mi divincolo e corro in camera mia.

Mi butto sul letto e riverso un mare di lacrime sul cuscino. Sono frastornata, non voglio tornarci, proprio ora che le cose cominciavano ad andare finalmente bene.

"No, no, NO!" urlo sbattendo i pugni sul letto.

Afferro il cellulare, apro whatsapp e creo un messaggio broadcast, inserendo Alessandro e le mie migliori amiche nella lista.

"E' successa una cosa terribile. Torno in America" digito. Blocco lo schermo e torno a piangere sul letto, nella più totale disperazione.

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Capitolo 2
*** Chapter two ***


La partenza è inevitabile. I miei non hanno voluto sentire ragioni. Ho provato con il pianto, con il ragionamento, con finta gentilezza, ma niente.
Partiremo domani.
A nulla sono valse le parole di conforto delle mie amiche e di Ale. La verità innegabile è che non li vedrò più e non serviranno a niente skype, whatsapp, facebook e qualsiasi altra diavoleria informatica.
Non sarò più qui e le relazioni a distanza non funzionano mai.
Alessandro ha cercato in tutti i modi di convincermi del fatto che riusciremo comunque a stare insieme, ma sappiamo entrambi che non è vero.
Dopo la mia partenza, comincerà inevitabilmente a guardarsi attorno e alla fine si innamorerà di un'altra. Io no, non credo che riuscirei ad amare qualcun altro come amo lui.
Perchè la vita è così ingiusta? Dopo anni finalmente ero riuscita ad ambientarmi e a trovare degli amici. Mi hanno sempre considerata "la straniera", dagli 8 anni, e la mia poca padronanza della lingua italiana ha sancito la mia emarginazione.
Era da  tanto che non mi sentivo così felice, completa, e ora mi toccherà ricominciare tutto dall'inizio; una nuova scuola, dei nuovi amici...
Il suono del citofono interrompe i miei pensieri.
"Chi è?"
"Ale"
Gli apro all'istante e mi controllo allo specchio. Ho gli occhi lucidi e i capelli scompigliati. Cerco di sistemarli alla bell'e meglio con le dita e asciugo le lacrime.
La porta si spalanca e il mio bellissimo ragazzo compare sulla soglia.
"Ehi"
Capisco dal suo tono che non gli sono sfuggiti i miei occhi leggermente arrossati.
"Ehi..."
"Come ti senti?"
"A pezzi. Oh Ale, come farò senza di te? Mi lascerai lo so..." comincio a piagnucolare, disperata.
All'istante mi circonda con le braccia e mi coccola con tenerezza.
"Shh... Andrà tutto bene vedrai. Ti verrò a trovare"
So che non dice sul serio, nonostante le buone intenzioni, ma evito di dire altro. Non voglio che i nostri ultimi giorni insieme siano tristi.
Mi asciugo nuovamente le lacrime e lo porto in camera mia.

"Sei sicura di volerlo fare?"
"Sì" rispondo con decisione.
"Volevi aspettare..."
"Non c'è più tempo."
Con quelle parole lo convinco e, dopo 1 anno di relazione, facciamo l'amore.

"E' tutto ok?"
"Mhm..Si.." sono frastornata.
"Ti sei pentita?"
"No, no.. Lo desideravo da tanto e ti amo. Immensamente"
L'ora successiva la passiamo coccolandoci teneramente.

Il giorno della partenza è giunto. Tutti i miei amici sono qui per salutarmi. Ho un nodo in gola grosso come una casa.
"Ragazzi, mi mancherete così tanto" dico con voce rotta.
In un attimo tutti mi abbracciano calorosamente e piangono insieme a me.
Li saluto dalla macchina, con le cuffie nelle orecchie.
"I'm coming back home...." 
Le note di Michael Bublè mi suonano nelle orecchie e mi fanno sentire più sola che mai.
Los Angeles... Chissà come sarà la mia vita laggiù...

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Capitolo 3
*** Chapter three ***


Dopo quasi 13 ore di volo, eccomi "finalmente" arrivata.
Il posto è magnifico, lo devo ammettere, ma l'umore è sotto i piedi. 
Il primo posto in cui vorrei andare è sicuramente la spiaggia, però i miei decidono di passare da casa, per posare le valigie.
Dopo 15 minuti di viaggio circa, arriviamo alla casa. Anche se sarebbe più opportuno chiamarla "villa".
E' bianca ed enorme, già la adoro. C'è perfino una stupenda piscina interrata!
Cerco di non mostrare entusiasmo per non dare il contentino ai miei, così entro in casa indispettita.
Dentro, se possibile, è ancora più magnifica. Il salotto è la prima stanza che vedo: due divani in pelle ricoperti da soffici coperte, televisore al plasma.. Subito dopo incontro la cucina, semplice ma sofisticata.
Ansiosa di vedere la mia camera, salgo al piano di sopra con una fantastica scala a chiocciola e finalmente arrivo.
Il letto è da una piazza e mezza, esattamente come piace a me, con lenzuola dalle stampe vivaci. In fondo ai piedi del letto c'è un piccolo divano e poco più in là una porta finestra che da su un balcone.
Anche la scrivania mi piace, anche se è vuota e ha sicuramente bisogno di essere riempita.
Ci appoggio il pc e collego i vari fili, ansiosa di mettermi in contatto con l'Italia. Su una lavagnetta di sughero attacco tutte le foto con le persone più importanti per me e non ometto i miei genitori.
Ecco, così ha un'aspetto migliore, più personale. Rimando il momento in cui dovrò disfare le valigie, attività che detesto e mi sdraio sul letto. Appena alzo lo sguardo noto una piccola tv che mi era sfuggita e, dopo aver trovato il telecomando sul comodino, la accendo.
I programmi sono ovviamente in inglese, ma non è un problema, fortunatamente sono bilingue.
Dopo aver fatto un po' di zapping, trovo il David Letterman Show e comincio a guardarlo per distrarmi dai brutti pensieri.
Il trillo di skype richiama la mia attenzione e mi fiondo sul pc.
"Amore mioo!" E' Ale.
"Com'è la casa, il posto?" continua.
Con la webcam gli faccio una panoramica della stanza e resta estasiato.
"Che posto fantastico! Vorrei essere lì con te." 
Rimaniamo a parlare per un po', dopodichè a malincuore lo lascio, lì è notte e deve andare a dormire. Maledetto fuso orario.
Mi cambio e indosso un vestito giallo a maniche corte e dei sandali aperti bianchi.
Mi annoio qui in casa, così vado a fare un giro in bicicletta.
Arrivo di sotto e ovviamente, tre nuove bici fiammanti mi attendono. 
Scelgo quella gialla (il mio colore preferito), metto il casco e parto. Le strade sono piene di gente in costume, a quanto pare sono piuttosto vicina alla spiaggia.
Non ho messo il costume, nè la crema, ma decido di fare una passeggiata sul lungo mare, per schiarirmi le idee.
Lego la bici e raggiungo il bagnasciuga. 
Le persone qui sembrano uscite da una rivista di moda: splendide ragazze in bikini, atletici e muscolosi ragazzi che giocano a volley.. Valentina sarebbe sicuramente molto entusiasta di essere qui.
Mi viene un'idea.
Prendo il cellulare e chiamo mia madre.
"Dove sei, sweetie?"
"In spiaggia. Senti, ma... Se invitassi qui le mie amiche per le vacanze?"
"Tesoro, non credo sia una buona idea."
"Per favore mamma! Potrebbero restare ospiti da noi, abbiamo così tante stanze..."
"Ci devo pensare."
"Ok.." e riaggancio. Non mi darò per vinta.
Mi siedo nuovamente in riva al mare, o meglio oceano, a pensare. Un'improvvisa pallonata mi fa cadere a terra.
"Aah!" urlo massaggiandomi la testa.
Mi volto per vedere il colpevole e un bel ragazzo con i capelli castano chiaro/biondi mi porge la mano.
"Scusami, stiamo giocando a volley. Vuoi unirti a noi?" mi domanda con una bella voce calda.
Sono tentata di accettar, ma ci ripenso e rifiuto la sua mano, ancora appesa a mezz'aria.
"No grazie. State più attenti la prossima volta" mi alzo indispettita e ride della mia acidità.
"Che scorbutica. Mi chiamo Chris comunque" mi porge di nuovo la mano e stavolta la stringo, velocemente.
"Laureen" e scappo via velocemente, imbarazzata per il contatto.
"Dimmi almeno dove abiti!" mi urla dietro, ma lo ignoro e corro verso la bici.
Pedalo velocemente e giungo di nuovo a casa.
E' vuota, i miei genitori sono usciti, così mi siedo sull'enorme sofà per leggere un libro.
Prima di partire, stavo leggendo "Il cavaliere inesistente" di Italo Calvino. Avrei dovuto leggerlo per la prof di Italiano, anche se ora è piuttosto inutile.
Ormai mi ha incuriosito però, quindi continuo a leggerlo.
Qualche ora dopo, verso le 5, i miei tornano e mi raggiungono sul divano.
"Abbiamo una notizia da darti" stavolta però, sorridono.
"Di che si tratta?"
"Abbiamo parlato con i genitori delle tue amiche e hanno acconsentito a farle venire qui" annuncia mia madre con un enorme sorriso.
"Oh Dio! Non ci credo, davvero?? E Ale?"
Il sorriso di mia madre si spegne leggermente.
"Mi dispiace, amore. I suoi non lo lasciano, vogliono che lavori quest estate.."
"Oh..."
Sono delusa per lui, ma non riesco a contenere la gioia per l'imminente arrivo delle mie amiche.
"Grazie grazie grazie!" urlo abbracciandoli entrambi.
Forse le cose non andranno male come pensavo.

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Capitolo 4
*** Chapter four ***


Sono all'aereoporto, sto aspettando l'arrivo delle mie migliori amiche.
"Laureen! Laureen!" mi volto e le vedo mentre corrono verso di me, trascinando le loro valigie.
Ci abbracciamo, o meglio, ci saltiamo addosso.
"Sono così contenta che siate qui, non avete idea"
Appena usciamo, l'auto di mio padre è già lì ad attenderci e saliamo, dirette verso casa.
Poco dopo arriviamo e le mie amiche restano estasiate di fronte alla villa. 
"Dio, che posto da urlo! Come hai osato lamentarti?!" esclama Vale, meravigliata.
"Scema, sai quanto è stata dura per me and.."
"Sisi" mi liquida con un gesto della mano e corre a vedere la piscina interrata.
"Antipatica" borbotto mettendo il broncio e facendo ridere Michela.
"Allora, che mi sono persa?" chiedo rivolta alla mia amica.
"Sei stata via meno di una settimana, cosa vuoi che sia successo?" sorride.
Le faccio la linguaccia e corro via, ridendo.
Entriamo, dopodichè mostro loro le stanze.
"Questa è la tua stanza" dico, indicando una camera accanto alla mia, "e questa è tua".
Soddisfatte, entrano e cominciano a sistemare i bagagli.
"Dai ragazze, lo fate dopo! Non possiamo uscire? Voglio mostrarvi la città"
Acconsentono all'istante e andiamo tutte e 3 a prendere le bici.
"Lì c'è la spiaggia, mentre di là..."
"Non possiamo andarci? Dio, Laureen, guarda che ragazzi!" grida, indicandomi due tipi abbronzati in costume.
I ragazzi si voltano subito e sorridono, pur non avendo capito una sola parola.
"Italiane?" chiede uno alla mia amica, in inglese.
"S-sì.." balbetta lei, arrossendo.
Scoppio a ridere di nuovo e andiamo tutte a fare il bagno.
Successivamente, ci sdraiamo al sole.
Osservo le mie amiche, e sono leggermente gelosa per il fisico perfetto di Valentina. Il suo bikini a fascia turchese, lo fa risaltare anche di più.
Anche Michela non è male, è soltanto più bassa.
"Ti sei un po' ambientata? Hai conosciuto qualcuno?" mi domanda all'improvviso quest ultima.
"No, non ho ancora fatto nessuna amicizia.. Magari con la scuola le farò.."
Mi osserva ma non ribatte niente. So che è preoccupata per me.
"E Ale?" chiede Valentina.
"Ale niente, ci sentiamo, ma so già che non funzionerà.."
"Non essere così negativa, non si può mai sapere nella vita. Magari la vostra storia continuerà nonostante la distanza, tu tornerai in Italia..."  cerca di tirarmi su il morale Michela.
"Secondo me non è così. E poi, non pensavi che l'avresti sposato, giusto?" mi riporta alla triste realtà Vale.
"Non lo so, so solo che lo amo.."
"Sì, però la vostra storia è piuttosto improbabile, al momento"
So che ha ragione, ma sentirlo dire da lei mi da fastidio. Vorrei che mi illudesse, che mi dicesse "tranquilla, starete insieme per sempre", pur sapendo che mente per farmi felice. La sua schiettezza mi irrita.
"Grazie eh, mi tiri sempre su il morale" esclamo, stizzita.
"Su, Laureen, quello che voleva dire Vale è chee.." interviene Michela.
"Quello che volevo dire è proprio quello. MI dispiace di essere io a dirtelo, ma a questa distanza la vostra storia non andrà avanti. E so che lo sai, per questo le mie parole ti danno fastidio."
Ha proprio ragione, non sopporto di sentirlo, soprattutto da lei. E' stata lei a farmelo conoscere, a incoraggiare la nostra storia dicendomi che eravamo fatti l'uno per l'altra. E adesso parla come se fossimo destinati a lasciarci. Le sue parole sono una doccia gelata per me.
Mi alzo, arrabbiata.
"Io vado a casa, non mi sento molto bene"
"Laureen, vengo con te.." dice Michela.
"No. Restate qui. Sto bene." il mio tono non ammette repliche.
Me ne vado, ma non prima di sentire Michela bisbigliare "Hai esagerato" a Valentina.
Ho bisogno di parlare con Ale, così vado fino a casa e mi fiondo sul pc.
Come al solito, da lui è sera.
Lo videochiamo su skype e risponde all'istante.
"Amore"
Quanto è bello. Perfino dalla bassa risoluzione del video, riesco a scorgere i suoi bellissimi occhi nocciola. Indossa una maglia verde e i capelli sono spettinati con classe, come al solito.
"Ehi amore mio!" esclamo, bisognosa di affetto.
"Come procede lì? Sono arrivate Vale e Michi?"
"Sì.." e non aggiungo altro.
"Posso farti una domanda?" continuo.
"Sicuro" sorride.
"Pensi che la nostra storia abbia davvero un futuro?"
Il suo sguardo si fa più cupo e capisco all'istante il suo pensiero.
"Beh.. Noi ci amiamo... Ma la distanza è enorme, Laureen. Mi auguro che non succeda, ma se dovessi incontrare qualcuno io..."
"Ma.. Avevamo detto che niente e nessuno si sarebbe mai messo tra di noi.." dico, cominciando a piangere.
"Ti prego no, non piangere.. Sì è vero, ma.."
Non lo lascio continuare, le sue parole mi fanno male. Credevo che saremmo riusciti a restare insieme, nonostante tutto. Lo credeva anche Vale. Perchè all'improvviso l'unica a crederci ancora sono io? 
"Non hai già trovato un'altra vero?" gli domando impaurita.
"Certo che no..."
Mi conforta un pochino, anche se so che è solo questione di tempo.
Chiudo la conversazione dopo avergli promesso di riparlarne e ricomincio a piangere.
Perchè dev'essere tutto così difficile?
E' passata un'ora da quando sono scappata dalla spiaggia, e le mie amiche non sono ancora tornate. Sono ancora un po' arrabbiata con Vale, ma decido di mettere da parte l'astio e godermi gli attimi insieme a loro.
Le chiamo ma non rispondono. Che cavolo staranno facendo?

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