Memorie di una Serpeverde

di Deidara_Chan_92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Compere ***
Capitolo 2: *** L'espresso per Hogwarts ***
Capitolo 3: *** Lo Smistamento ***



Capitolo 1
*** Compere ***


COMPERE  


"Angie, Angael (letto Angel) svegliati!Vuoi perdere l’espresso per Hogwarts?".

 "O.O Oh mio Dio!"   Mi alzai di scatto "Mamma che ore sono?".
"Quasi le nove tesoro"
Ridacchiò mia madre. Io mi alzai di corsa per controllare l’ora, ma l’occhio mi cadde sul calendario.
"Ma mamma!"  Sbraitai "E’ solo il 31 di Agosto! L’espresso per Hogwarts è domani!" Ero furiosa.
 "Ahahahahahahah…era solo uno scherzo tesoro, non arrabbiarti. E poi devi alzarti, dobbiamo assolutamente andare a Diagon Alley a comprare le ultime cose. Adesso vestiti, svelta, che i tuoi fratelli sono già pronti!"

Salve, il mio nome è Angael Lestrange. Sono una ragazza vivace e solare, ma allo stesso tempo molto timida. Ho gli occhi neri come la notte e lunghi capelli castano scuro, quasi sempre legati in una coda di cavallo. Questo Novembre compirò 11 anni, perciò domani partirò per il mio primo anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.Sono cresciuta in una delle più antiche famiglie purosangue del mondo magico e per questo con delle idee ben precise del tipo: Gloria e onore alle famiglie purosangue, i purosangue sono superiori ai mezzosangue e altre cose del genere.

 Mi vestii il più in fretta possibile, anche perché stavo morendo di fame, e scesi giù in sala da pranzo dove mia madre (una donna alta dai capelli castani e gli occhi azzurri), mio padre (un uomo non molto alto ma molto giovane per avere 3 figli di cui uno quindicenne, con corti capelli castano chiaro e gli occhi neri), e i miei due fratelli, Rodolphus e Rabastan, stavano facendo colazione serviti dalla solita schiera di elfi domestici.
"Giorno a tutti…" Salutai i miei e mi buttai sull’unica sedia libera rimasta, mentre un elfo domestico piuttosto vecchio mi serviva una porzione di porridge e pane tostato con la marmellata.
"Ehi dormigliona sbrigati che dobbiamo ancora andare a comprare le ultime cose!"
Era stato Rabastan a parlare, ma tutti sapevamo il motivo della sua fretta.
"Tranquillo Rab, tanto Narcissa Black non scappa mica!E aggiungerei che neanche ti calcola eheheh!"
Mi divertivo troppo a stuzzicare Rabastan, che si fece immediatamente paonazzo.
"Se ti prendo ti affatturo piccola mostriciattola!"
Rabastan fece per alzarsi, ma la mamma lo interruppe subito.
"Smettetela voi due o faremo tardi!Su venite qui vicino al camino così facciamo prima"
. In effetti, usando la polvere volante si fa davvero in fretta. Cinque minuti dopo eravamo tutti in cammino sulla strada principale del villaggio diretti da Olivander, il fabbricante di bacchette, a prendere la mia prima bacchetta magica.
"Rab guarda chi sta entrando al “Ghirigoro”!"
Disse mio fratello Rodolphus con un mezzo sorrisetto divertito.
 Rabastan si girò e avvampò. Proprio in quel momento una ragazza bionda del 4° anno entrò nella libreria affollata.
 "Ehmmm… mi sono appena ricordato di non aver ancora comprato il diario…"                Rabastan scappò nella libreria, io e Rodolphus ci guardammo e scoppiammo a ridere dopo aver visto la faccia di Rabastan dopo aver visto Narcissa Black.
 Finalmente arrivammo da Olivander ed io e mia madre entrammo (Mio padre era andato a Notturn Alley a comprare degli ingredienti per una pozione e Rodolphus aveva detto di aver bisogno di un nuovo lucido per manici di scopa).
 Da Olivander facemmo in fretta perché la mia bacchetta era già stata ordinata (Secondo mastro Olivander dieci pollici e mezzo, ebano e crine di unicorno, rigida, adatta ad incantesimi potenti.”Ottima bacchetta, complimenti” aveva detto.) e, appena il tempo di ritirarla e pagare, uscimmo fuori.
"Signora Lestrange! Che piacere vederla, come sta?"
Una bellissima donna dall’aria altera e snob stava salutando mia madre, dietro di lei un bambino pressappoco della mia età, magro con corti capelli neri sistemati con il gel, scintillanti occhi grigi, e vestito elegantemente, ma di un’eleganza nobile, d’altri tempi, mi sorrise timidamente ed io ricambiai il sorriso.
 "Signora Black il piacere è tutto mio!".       Disse mia madre rivolta alla donna.
"Stavo giusto finendo di comprare ciò che serve a mia figlia Angael per il suo primo anno ad Hogwarts!"
"Primo anno?Anche il mio Regulus deve frequentare il primo anno"
la signora Black indicò il bambino accanto a lei                 " potrebbero diventare amici!Invece l’altro mio figlio. Sirius… dove si è cacciato adesso?Oh non importa… bhè lui frequenterà il 3° anno. A che anno sono gli altri suoi figli?"
 "Oh bhe, Rodolphus deve fare il 5° anno mentre Rabastan il 4°…"          
Io non stavo ascoltando, per la verità stavo guardando gli stupendi occhi grigi di Regulus Black, e lui a quanto pareva, guardava i miei neri, con riflessi blu scuro come la notte. Tornai alla realtà solo quando mia madre mi prese per una mano e disse che mi serviva un gufo.
 "Avanti tesoro saluta Regulus!".     Salutai quel bambino dagli occhi grigi con un timido sorriso e un lieve rossore sulle guance, ed io e mia madre ci avviammo verso “L’Emporio del Gufo”.
Dopo almeno quindici minuti di ricerca di un gufo che mi piacesse trovai quel che cercavo. Una stupenda civetta nera, le cui piume avevano riflessi blu notte alla luce del sole e gli occhi grigi, uguali a quelli di Regulus Black (al vederli il mio cuore ebbe un inspiegabile sussulto)… Così conobbi la mia dolce civetta Night.
 Poi tornammo a casa a preparare i bauli per Hogwarts.





Salve a Tutti ^^ Questa è la mia prima fiction a capitoli, spero vi piaccia...so che è un po inusuale come fiction, soprattutto nella visione di alcuni personaggi, ma spero sia di vostro gradimento... Un bacio!!!!

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Capitolo 2
*** L'espresso per Hogwarts ***


L' ESPRESSO PER HOGWARTS

“Angael aspettaci! Non hai sentito la mamma?Ha detto che devi starci vicina mentre lei e papà scaricano i bauli dall’auto”.

 "E dai Rodolphus lasciala andare avanti, tanto sa dov’è la barriera, e poi è emozionata. Anch’io ,lo ero al primo anno! Tu no?"
 “Certo che lo ero Rab, ma se si perde o si fa male chi la sente la mamma?”          
Rabastan sbuffò spazientito.
“Ehi voi due! Vi volete muovere o no?Sono le dieci e mezza! Il treno parte tra mezz’ora! Dai!”

 Ero eccitatissima, avevo sempre sentito parlare di Hogwarts, secondo Rodolphus e Rabastan era il posto piu bello del mondo, ed io ero impaziente di vedere il castello, i fantasmi, lo Smistamento, la Sala Grande, le aule… ma soprattutto ero impaziente di usare la magia!

 ”Mezz’ora, appunto. C’è tutto il tempo necessario, e stai ferma che sembri uno spioscopio nella tasca di un tizio che sta per essere cruciato! Giri e urli nello stesso modo!”
“E va bene starò calma, ma voi muovetevi!”
 Raggiungemmo la colonna tra i binari 9 e 10 e, cercando di non farci vedere dai babbani, la oltrepassammo, ritrovandoci all’entrata del binario 9 e ¾.
Ci ero stata altre volte quando accompagnato i miei fratelli, ma quel giorno, forse per il fatto che quella volta sarei partita anch’io, mi sentivo felicissima e tutto mi sembrava fantastico.
La lunga locomotiva rossa che ci avrebbe portato ad Hogwarts, gli studenti con le loro divise che caricavano bauli e gufi, il chiacchiericcio sommesso degli astanti, tutto questo mi fece sentire molto emozionata, ma anche un po’ preoccupata; d’altronde non conoscemo nessuno se non i miei fratelli.
“Tranquilla“
mi disse Rabastan “vedrai che ti farai molti amici!”.
 Sembrava proprio che avesse letto nei miei pensieri, ma era sempre così mio fratello, capiva al volo ciò che mi preoccupava. Proprio in quel momento un uomo ed una donna uscirono dalla barriera stracolmi di di bauli.
“Mai che voi tre vi offriste per aiutarci con i bauli”
.Nostra madre ci rimproverava spesso per il fatto che non li aiutavamo mai con i bauli, e che dovevano portare tutto lei e nostro padre.
 ”Ehi ciao Rod!Come stai?Vieni qui con noi!”. Un gruppo di Serpeverde del quinto anno chiamò Rodolphus.
“Ciao ragazzi!Stò arrivando!Ciao mamma, ciao papà ci vediamo a Giugno!”. Disse scappando dai suoi amici.
Io e Rabastan aiutammo mamma e papà a caricare i bauli, e portammo la mia civetta Night e il suo gufo Arold in uno scompartimento vuoto; li avremmo ripresi dopo.
Facemmo in tempo a scendere dal treno che il macchinista comunicò la partenza prevista entro cinque minuti.
“Bhè allora ciao tesoro, abbi cura di te mi raccomando. Impegnati e torna con una buona pagella ma soprattutto vedi di farti smistare in Serpeverde,ok?”

"Si mamma,tranquilla…”

”E ricordati di scriverci ogni tanto!”

 ”Si,papà…” Salutai i miei genitori e salii sul treno con Rabastan.
Ero emozionatissima. Stavo davvero per partire per Hogwarts e finalmente ero sul treno che mi ci avrebbe portata!
“Senti Angie, io vado nella cabina con i miei amici, tu cercane uno libero e siediti ok?Ciao ciao, ci vediamo dopo!”
. Scappò verso una cabina già molto affollata.
A quel punto ero sola e decisi di andarmi a trovare un posticino vuoto, anche perché il treno era già partito.
Dovetti percorrere quasi tutto il treno per trovare una cabina, ma mi fermai bruscamente quando ne vidi una semivuota, al suo interno c’era solo una persona: Regulus Black, il bambino dagli occhi grigi che avevo incontrato il giorno prima a Diagon Alley.
 Decisi di entrare e mi sedetti di fronte a lui.
“Ciao”
. Dissi. “Tu sei Regulus Black, vero?Ti ricordi di me?”.
Il bambino si voltò e quando mi vide sorrise.
”Certo che mi ricordo di te! Ci siamo visti ieri a Diagon Alley. Sei Angael Lestrange giusto?Bhè visto che ieri non ci hanno presentati…Piacere il mio nome è Regulus Black!”
.
Mi tese la mano destra che io strinsi in segno d’amicizia.
“Piacere mio, Regulus. Io sono Angael Lestrange”
. Entrambi scoppiammo a ridere.
Sguì una pausa imbarazzata.
“Ehm…allora dobbiamo fare entrambi il primo anno”
. Finalmente Regulus ruppe il silenzio. “Secondo te in che casa sarai smistata?”.Chiese.
”Molto probabilmente a Serpeverde, anche perché altrimenti mi uccidono. Sai tutta la mia famiglia è stata tra i Serpeverde e non vorrei essere la prima a rovinare l’orgoglio di famiglia!”
. Regulus sorrise.
 “Wow allora probabilmente cpiteremo nella stessa casa sai? Io sono nella tua stessa situazione. La mia famiglia è sempre stata Serpeverde, ma a differenza tua nella mia famiglia c’è già una pecora nera…mio fratello Sirius è stato smistato tra i Grifondoro, che schifo…e ne va anche fiero! Mia madre si è arrabbiata moltissimo e mi ha detto che se anch’io capiterò nei Grifondoro mi ucciderà nel vero senso della parola!” Sembrava preoccupato.E lo ero anch’io.
 “Ma non andrai a Grifondoro vero?Insomma, se tu sarai Grifondoro ed io Serpeverde..”. Cominciavo ad essere molto preoccupata, ma Regulus rise.
“No tranquilla, scherzavo! Io andrò a Serpeverde così io sono contento, mia madre è contenta e tu sei contenta”
.
Da quel momento in poi continuammo a scherzare per tutto il viaggio.
Io gli mostrai la mia civetta e lui il suo piccolo serpente( “Non lo sa nessuno che ce l’ho, nemmeno mia madre, e nessuno deve saperlo! Ad hogwarts i serpenti sono vietati!” mi disse preoccupato), e quando passò la donna con il carrello dei dolci prendemmo qualcosina di tutto (quando mi capitò una gelatina tutti i gusti +1 al gusto di vomito e subito dopo ci scappò una cioccorana dal finestrino non sapevamo più come contenere le risate).
Poi il cielo iniziò a scurirsi ed il treno a rallentare, segno che eravamo quasi arrivati, e ci mettemmo le nostre divise nere. Quando il treno si fermò ed io e Regulus scendemmo, rimanemmo senza fiato.
 Davanti a noi si stagliava un enorme castello tutto in pietra, illuminato all’esterno solo dalla luce della luna quasi piena, con migliaia di finestre ad arco tutte illuminate, e davanti ad esso si trovava un enorme lago nero che rifletteva la luna bianca sulle sue acque quiete.
“Primo anno! Quelli del primo anno da questa parte!”
. Un uomo enorme, alto almeno il doppio di un uomo normale e tre volte più grosso, con una grande lanterna in mano ed un enorme cane da caccia al seguito ci stava chiamando.
Al vederlo mi spaventai e mi nascosi dietro Regulus che rise.
“Tranquilla quello è solo Hagrid, il guardiacaccia, non farebbe del male ad una mosca"

“Sarà, ma è il triplo di me!”
. Gemetti.
 Seguimmo Hagrid come ci avevano detto ed arrivammo di fronte ad un molo su una sponda del lago nero, dov’erano ormeggiate una ventina di barche.
“Salite cinque per volta su ogni barca! Io starò davanti a voi e vi condurrò dall’altra parte!”
.
 Io e Regulus salimmo su una barca con altri tre ragazzi, tra cui un ragazzo biondo che si lamentava di non saper nuotare ed era spaventatissimo.
Dopo circa venti minuti di navigazione mettemmo piede sull’altra sponda del lago, proprio davanti ad un grosso cancello sostenuto da due enormi colonnedi pietra ornate da due grandi statue raffiguranti cinghiali alati: eravamo davanti al cancello principale di Hogwarts.



Rieccomi qui^^ Grazie per avermi seguito anche in questo secondo capitolo della storia^^ Aspetto vostri commenti, cosicchè io possa  migliorarla anche grazie a voi!!! Un bacio!!!

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Capitolo 3
*** Lo Smistamento ***


LO SMISTAMENTO


"Benvenuti ad hogwarts voi del primo anno.Io sono la professoressa Minerva McGranitt, vice-preside di Hogwarts nonchè direttrice della casa di Grifondoro".

 Appena entrati tra le mura del castello fummo accolti da una donna alta dall'aria severa, che ci aveva condotti sino ad un grande portone in legno di quercia. E li ci trovavamo in quel momento.
"Tra poco varcherete questa soglia ed entrerete nella Sala Grande, dove si svolgerà la cerimonia dello Smistamento, durante la quale ognuno di voi verrà smistato in una delle quattro case di Hogwarts: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Una volta smistati la casa in cui sarete smistati sarà la vostra casa e la vostra famiglia per il tempo che trascorrerete qui. I vostri successi le faranno guadagnare punti, i vostri insuccessi le faranno perdere punti; alla fine dell'anno la casa con piu punti vincerà la "Coppa delle Case""
La professoressa McGranitt smise di parlare ed un brusio eccitato si alzò dal gruppo di studenti in attesa di essere smistati.
"Spero di essere assegnato a Grifondoro, la Casa dei coraggiosi di cuore" disse un ragazzo.
 "Io invece spero di finire tra i Corvonero, la casa dei maghi colti" disse una ragazza li accanto.
" Noi invece andremo entrambi in Serpeverde, vero Angael?" Regulus era molto ottimista su questo fronte, e sicuro della sua sorte. Io invece no.

 Desideravo ardentemente entrare tra i Serpeverde, ne andava della mia "vita", ma soprattutto desideravo stare nella stessa Casa dell'unico amico che avevo incontrato fino ad allora( e che sarebbe diventato il mio miglior amico), Regulus.
In quel momento il portone di quercia della Sala Grande si aprì e la professoressa McGranitt si rivolse nuovamente a noi.
 "Bene è giunto il momento di entrare. Vi pregherei di fare silenzio e di procedere due per volta ("Neanche fossimo all'asilo" aveva detto Regulus). Benissimo entriamo."
 Ci disponemmo in coppie e seguimmo la professoressa dentro la Sala Grande.
 Rimanemmo tutti senza fiato.
 Nella Sala c'erano quattro lunghi tavoli, uno per ogni Casa, e difronte ad essic'era il tavolo degli insegnanti, un lungo tavolo pieno di maghi adulti che non avevo mai visto, e proprio al centro della lunga tavolata, un vecchio mago dai lunghi capelli bianchi e dalla lunga barba bianca legata con una cordicella dalla quale pendevano dei campanelli, scintillanti occhi azzurri dietro un paio di occhiali a mezzaluna, guardava la lunga fila di studenti, un pò intimoriti e nervosi, con un sorriso gentile:era Albus Silente, il Preside della scuola.
Il soffitto della Sala Grande era proprio come Rabastan me l'aveva descritto, un soffitto magico che sembrava non esserci completamente, perchè il cielo stellato di quella sera si vedeva nonostante fossimo al chiuso ("E' soltanto una magia, me l'ha detto mia madre" aveva detto una ragazza bruna) e appena sotto esso centinaia di candele accese fluttuavano nell'aria.
Ci fermammo davanti al tavolo dei professori e la Professoressa McGranitt si avvicinò ad uno sgabello sopra il quale era poggiato un vecchissimo e logoro cappello da mago, rattoppato in piu punti.
 "Adesso verrete chiamati uno alla volta, ed io vi metterò in testa il Cappello Parlante che deciderà la vostra Casa! Alicia Smitt!"
 Una ragazzina dai capelli biondi avanzò fino allo sgabello, vi si sedette e la Professoressa le poggiò sulla testa il cappello logoro.
 Pochi secondi dopo una toppa del cappello si aprì e ne uscì una voce
"Corvonero!"
 Un boato di acclamazione si alzò dal tavolo dei Corvonero e la ragazza si avviò verso i suoi nuovi compagni.
"Fabian Malfoy!"
 Il ragazzo biondo che era sulla barca con me e che aveva avuto paura di cadere stava avanzando sicuro verso il cappello.
"Serpeverde!".
 Un altro boato di acclamazione si alzò, ma stavolta dal tavolo dei Serpeverde.
"Vincent Weatherby!"
 Un altro ragazzo non molto alto si avviò verso il cappello.
"Grifondoro!"
 "Meredith Kein!"
"Grifondoro!"
"Julia Black!"
"Serpeverde!"
"Regulus Archturus Black!".
 Regulus mi fece l'occhiolino e mi disse di non preoccuparmi, poi si avviò verso il cappello.
Io ero molto nervosa per lui.
 Intanto dal tavolo dei Grifondoro si udirono quattro voci un po troppo alte:
"Ehi Sirius, ma quello non è tuo fratello?"
 Era stato un ragazzo moro con gli occhiali a parlare.
"Non ricordarmelo Jamie..." disse sconsolato un bellissimo ragazzo dai capelli neri e gli occhi grigi.
 "Davvero quello è il tuo fratellino, Black?" Una ragazza rossa con gli occhi verdi s'intromise nella conversazione.
 "Che visino dolce che ha! Sai che vi assomigliate parecchio?".  Disse
Sirius Black parve molto infastidito da quell'affermazione.
 "Ma non die idiozie! Si vede lontano un miglio che sono molto piu bello io di lui!".
Un ragazzo con acquosi occhietti da topo rise.
 "No, Lily ha ragione Sirius, vi somigliate parecchio!"
 "No Remus! Almeno tu sostienimi!" Disse Sirius.
 "Secondo te in quale Casa sarà smistato tuo fratello?" Chiese la ragazza di nome Lily.
"Indovina? Sicuramente in..."
"Serpeverde!" tuonò il Cappello Parlante.
 "Ecco..esattamente quello che stavo per dire io..." disse Sirius.
Regulus con un grande sorriso mi guardò per rassicurarmi, lanciò una linguaccia al tavolo di suo fratello e dei suoi amici, e si avviò verso la tavolata dei Serpeverde.
"Francis Jorkins!"
 Un ragazzo magrolino dall'aria molto nervosa si avvicinò alla professoressa.
 "Corvonero!"
 Il ragazzo parve tranquillizzato.
 Dopo almeno dieci minuti di nomi la Professoressa Mc.Granitt mi chiamò.
"Angael Sol Lestrange!"
Quasi mi prese un colpo quando sentii annunciare il mio nome. Ero nervosissima.
Mi avviai verso il cappello, lanciando un occhiata al tavolo dei serpeverde, dove Regulus, Rodolphus e Rabastan mi sorrisero per tranquillizzarmi.
 Quando mi sedetti sullo sgabello il mio cuore batteva talmente forte che mi domandai come facessero gli altri a non sentirlo. Sentii il cappello poggiarsi sulla mia testa e cominciai a pensare disperatamente a Serpeverde.
 E se fossi capitata in un altra Casa? I miei mi avrebbero odiata? Non mi avrebbero piu voluta a casa? I miei fratelli si sarebbero arrabbiati con me? E Regulus avrebbe continuato a parlarmi? ero terrorizzata dall'idea di deludere le aspettative di coloro a cui volevo bene ma...
 "Lestrange eh? Bhè dato che i tuoi fratelli sono gia in Serpeverde e che stai sperando cosi intensamente di essere smistata nella Casa del grande Salazar andrai in...SERPEVERDE!"
Non potevo crederci, ero felicissima!
Guardai i miei fratelli con un sorriso radioso e mi avviai anch'io verso l'esultante tavolo dei Serpeverde e mi sedetti accanto a Regulus che mi aveva fatto posto sulla panca. Di fronte a me c'era Rabastan che mi diede il cinque così forte che mi fece male.
La Cerimonia dello Smistamento si concluse in fretta, perchè dopo di me erano rimasti solamente sei ragazzi. Alla fine della cerimonia seguì il discorso del preside che si alzò facendo tintinnare i campanelli nella sua barba.
"Ai vecchi allievi bentornati, ai nuovi benvenuti. Ora che la Cerimonia dello Smistamento è terminata possiamo goderci questo delizioso banchetto!"
 Il Professor Silente battè una volta le mani ed i piatti d'oro sopra le tavolate si riempirono delle piu svariate squisitezze che si potessero immaginare:polli, patate al forno, arrosti, purè, torta al cioccolato, dolcetti di zucca, torte alla melassa, ed altre infinite varietà di cibi. Tutti i presenti si abbuffarono fino alla fine della cena, finchè negli stomaci non entrò piu nulla.
 La serata passò tra risate, scherzi e un pezzo di pollo nell'occhio di Rabastan, poi, alla fine, i Prefetti delle varie case chiamarono gli studenti per condurli ai dormitori.
 "Serpeverde da questa parte!".
 Un ragazzo moro chiamò tutti i Serpeverde e ci condusse fuori dalla sala ma, invece di salire la bella scalinata di marmo nell'ingresso della scuola, scendemmo giù per un altra scalinata, che sembrava condurre ai sotterranei, ed infatti era così.
 Dopo parecchi scalini di pietra percorremmo un lungo corridoio, fino ad un muro di pietra umido e squallido, l'entrata della Sala Comune.
 "La nuova Parola d'Ordine per quest'anno sarà Skull (teschio). Non scrdatevela o non potrete entrare!".
 Appena il prefetto pronunciò la parola d'ordine il muro di pietra scorrevole si aprì ed entrammo.
La Sala Comune di Serpeverde era un sotterraneo lungo e basso con le apreti ed il soffitto di pietra da cui, appese a delle catene, pendevano lampade rotonde e verdastre. Di fronte alla porta, in un antico camino con sculture elaborate, scoppiettava un allegro fuoco, circondato tutt'intorno da sedie scolpite.
 "Il dormitorio delle ragazze è dopo questa porta a destra, quello dei ragazzi a sinistra. Troverete tutti i vostri effetti personali sui vostri letti".
 La serata passò tra la perlustrazione della Sala Comune e dei Dormitori, e una partita di Gobbiglie, ma la stanchezza per il viaggio ebbe il sopravvento e ben presto la Sala Comune si svuotò.



 Vorrei davvero ringraziare quelle persone(anche se non molte) che hano letto la mia Fan fiction^^ Spero di non deluderle e prometto che mi impegnerò a continuare a scriverla^^ Vorrei ringraziare soprattutto Julia Weasley per il bellissimo commento e per avermi aggiunto tra i preferiti^^ GRAZIE DAVVERO!!!

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