Voglia di (a)mare

di Lady Uchiha 23
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ''Da Teme Convinto a Uomo Normale'' ***
Capitolo 2: *** Libri, sandali e secchielli ***
Capitolo 3: *** L'armadio ***
Capitolo 4: *** Obblighi, verità e segni zodiacali ***
Capitolo 5: *** Esercito Yamanaka ***
Capitolo 6: *** Caccia al tesoro, parte 1: coppie improbabili ***
Capitolo 7: *** Caccia al tesoro, parte 2: ''Differenze di potenziale.'' ***



Capitolo 1
*** ''Da Teme Convinto a Uomo Normale'' ***


Voglia di (a)mare


Capitolo I - ''Da Teme Convinto A Uomo Normale''


-Teme...-
-Ti ho detto di no.-
-Eddai, fallo per me!-
-NO.-
La discussione andava avanti così da almeno mezz'ora. Naruto aveva chiesto al suo compagno fidato - nonché miglior amico/nemico - di andare a passare un'allegra settimana nel Paese del Mare, insieme a tutti gli altri. Sasuke non ci aveva pensato un attimo a rispondere, e il biondo non si aspettava di certo un'altra reazione. Tuttavia Naruto aveva intenzione di renderlo
umano. Non ne poteva più di vederlo perennemente chiuso a casa a crogiolarsi nella sua infinita tristezza: doveva fare qualcosa e doveva farla subito.
Anche Sakura aveva perso quasi totalmente l'interesse verso il bell' Uchiha, anche se continuava a portargli un certo rispetto, non cedendo a nessuna delle avance che le venivano fatte.
Manco fosse vedova, bah.
Naruto, dopo aver capito di essere innamorato di Hinata, aveva fatto di tutto perché i due si potessero finalmente capire e ritrovarsi.
Ma non c'era stato modo di aiutare Sasuke:
era un caso perso.
Tuttavia Naruto non si era arreso, doveva compiere il suo dovere di amico.
Sasuke sarebbe stato felice.

Il ninja biondo ripartì all'attacco il giorno successivo. Andò verso casa di Sasuke di buon'ora; quel giorno ce l'avrebbe fatta!
-Sasuke! Buongiorno!- esclamò Naruto quandò il moro gli aprì la porta, ancora stranamente mezzo addormentato.
-Baka, ti ho detto di no!-
Sasuke cercò di chiudere il ragazzo fuori, ma Naruto, che si aspettava un gesto simile, mise prontamente il piede tra la porta e lo stipite.
-Adesso io entro e mi ascolti.- disse al moro con decisione.
Sasuke capì che fin quando non lo avesse ascoltato, Naruto non lo avrebbe lasciato in pace, perciò si scostò e lo lasciò entrare. Naruto si accomodò senza troppi preamboli nel divano, aspettando che il padrone di casa lo raggiungesse.
-Senti, Sasuke, questa storia deve finire.-
-Quale storia?-
-La tua! Devi smetterla di stare chiuso a casa, fuori hai delle persone che ti aspettano.-
-Tipo?-
-Tipo Sakura...-
Ah già, quel
diavolo rosa. L'aveva vista durante la guerra battersi come un leone, e poi davanti a lui perdeva tuttoi il suo coraggio.
Forse, a conti fatti, il diavolo era lui.
-Allora?- chiese Naruto.
-Ci sto.-
Al biondo brillarono gli occhi. Non ci poteva credere! Non si chiese il perché di tale cambiamento improvviso, per quel giorno era già abbastanza. Avrebbe indagato più in là.

Due giorni dopo i ragazzi si riunirono davanti all'uscita di Konoha, eccitati all'idea di partire. Naruto guardava freneticamente da una parte all'altra, in attesa di colui che solitamente era la puntualità fatta a persona.
Ma si trattava comunque di Sasuke Uchiha, che era anche l'imprevedibilità fatta a persona. Mentre i pensieri del biondo si contorcevano alla ricerca di una soluzione, da lontano vide arrivare Sasuke, con una valigia ridicolamente piccola per sette lunghi giorni.
-Teme... Non pensi di aver esagerato con il bagaglio?-
-Hai ragione, ho decisamente portato troppe cose.-
Il suo piano non era iniziato nei migliori dei modi, ma Naruto non demordeva.
Aveva vinto un guerra, no? Anzi, l'avevano vinta
insieme.
E sempre insieme avrebbero vinto anche questo piccolo - grande, enorme, invalicabile - problema di Sasuke.
-Che ne dici di andare a salutare Sakura-Chan?-
-Non mi va.- disse scocciato l'Uchiha.
-Avantiiii Sasukeee...!- disse Naruto ad alta voce mentre gli diede una pacca - assomigliava di più ad uno spintone - sulla spalla che fece volare letteralmente Sasuke...
Addosso a Sakura!
La rosa cadde rovinosamente a terra, con Sasuke addosso.
Ok, l'aveva immaginato spesso
su di lei, ma non in quella circostanza.
Nessuno proferì parola finché Naruto non scoppiò in una grassa risata.
-Sei proprio un teme... Ahahahaha!-
Sasuke si alzò goffamente e -dimenticandosi delle buone maniere - lasciò candidamente Sakura a terra.
-Tu... Puoi ritenerti morto!- disse Sasuke più a sé stesso che a Naruto.
Il biondo capì che si stava mettendo male e saltò di tetto in tetto, mentre Sasuke iniziò a rincorrerlo.
La partenza era ritardata o addirittura rimandata, a data da destinarsi.

Fortunatamente riuscirono a partire qualche ora dopo, giusto il tempo di far ricomporre Sasuke e Naruto - che le aveva prese di santa ragione -.
Il moro si era sentito mortificato a fare quella figuraccia davanti a tutti; aveva perso buona parte della sua dignità. Inoltre aveva lasciato Sakura a terra, come il più cafone degli esseri umani. Avrebbe dovuto scusarsi con lei, ma aveva ben altri pensieri per la testa.
Ad esempio, un viaggio da affrontare.

Partirono che era pomeriggio inoltrato. Non era sicuramente l'ora ideale, ma non potevano permettersi di perdere altro tempo; Sasuke avrebbe potuto ripensarci. Naruto mise al corrente tutti gli altri del suo piano: ''
Da Teme Convinto A Uomo Normale'', e già il nome era tutto un programma. In realtà il programma neanche esisteva: Naruto si sentiva in dovere di fare qualcosa, e aveva coinvolto tutti, sperando anche nell'aiuto della Fortuna.
Il primo passo, comunque, l'aveva fatto; era già un mezzo miracolo che Sasuke fosse in viaggio con loro. Certo, non era la felicità fatta a persona, ma presto lo sarebbe diventato.
-Forse dovremmo far credere a Sakura che Sasuke sia qui per lei.- propose Hinata al suo ragazzo, desiderosa anche lei di vedere quei due insieme.
-Grande idea!-
La ragazza si allontanò e si diresse verso Sakura.
-Sakura! Come va?-
-Bene, grazie.-
-C'è anche Sasuke-kun...-
-Oh si, Naruto l'avrà costretto.-
-Si dice che in realtà sia venuto per te...-
-Per me?- disse la rosa, con una luce negli occhi.
-Tu cerca di avvicinarti a lui, sai com'è fatto...- le disse Hinata allontanandosi, insinuando di nuovo il desiderio in Sakura.
Sasuke si era allontanato dal resto del gruppo e sembrava ancora più di malumore del solito. Sakura decise di avvicinarsi per capire se quello che le aveva detto Hinata era vero. Gli si affiancò, aspettando la sua reazione, che non arrivò. Buon segno.
Allora si decise a parlare.
-Ti ha costretto Naruto a venire?-
-Mh.- rispose Sasuke, anche se le
persone normali non la considererebbero una risposta. Dopo altri minuti interminabili di silenzio, Sasuke decise che doveva dirle qualcosa. Doveva ancora scusarsi.
-Senti.. Io non volevo...- disse il moro, non trovando le parole.
-...Venire?- intervenne Sakura.
-No.-
-Allora perché sei venuto?-
-Non volevo dire questo.-
-E cosa volevi dire?-
-Non volevo farti male.-
Sakura non capì il senso di quella frase. A cosa si stava riferendo?
Si era già dimenticata della caduta che le aveva fatto fare, tanto era abituata ai modi dell'Uchiha.
-Ma che c'entra...?- disse lei. Lui non rispose, non capendo a sua volta la risposta di Sakura.
Per ogni evenienza, scelse il silenzio.
Sakura se ne andò; non le andava di aspettare una risposta che non sarebbe arrivata. Sasuke non capì dove aveva sbagliato. Oltre a doversi scusare per la sua mancata educazione - ma a Sakura non sembrava importare molto - doveva anche capire il motivo del suo comportamento.

Arrivarono a metà mattina. Anche se Sasuke non lo dava a vedere, anche lui iniziava a sentire quell'aria di vacanza, e iniziava a piacergli quel viaggio. Ma non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura.
Avrebbero alloggiato in una delle case che gli Hyuga possedevano.

Tutti i ragazzi si riunirono prima della partenza per assegnare le camere, in modo da escogitare un piano per mettere Sasuke e Sakura insieme.
-
Nella casa ci sono cinque stanze con letti matrimoniali: una la prenderemo io e Naruto, le altre saranno di Ino e Sai, Shikamaru e Temari e Ten Ten e Neji. Le tre stanze con letti separati saranno di Gaara e Kankuro, di Shino e Kiba e di Rock Lee e Choji. Sasuke e Sakura... Dovranno per forza stare nell'ultima stanza con il letto matrimoniale!- aveva detto Hinata.
I presenti di guardarono con un sorriso soddisfatto.

Naruto non stava più nella pelle; voleva vedere la reazione dei suoi compagni di team quando avrebbero scoperto di essere nella stessa camera.
Hinata ripetè le stesse parole che aveva detto pochi giorni prima:
-...Di Rock Lee e Choji. In quanto a Sasuke e Sakura... Dovrete accontentarvi, Sasuke non era previsto, perciò occuperete l'ultima stanza rimasta.-
Hinata aveva omesso volontariamente che si trattava di una stanza matrimoniale. L'avrebbero scoperto da soli...
I due si incamminarono per il lungo corridoio, seguendo le istruzioni della padrona di casa, mentre tutto il resto della banda era dietro di loro, cercando di capire cosa stesse succedendo.
Sasuke aprì la porta, e la sua mano rimase appesa alla maniglia.
Non mosse un muscolo, non aprì bocca.
Si portò la maniglia dietro quando partì alla ricerca di quel baka e della sua ragazza.

 


*Spazio Autrice*
Salvee!
Mi sono cimentata in qualcosa di più leggero,
spero che apprezziate, fatemi sapere eh.
Se fa troppo schifo ditemelo T.T
Nel frattempo vi ricordo ''Beside Me'',
già arrivata al terzo capitolo.
Per chi se la fosse persa, bè...
Recuperate subito ;)
Lady Uchiha 23


 

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Capitolo 2
*** Libri, sandali e secchielli ***


Capitolo II - Libri, sandali e secchielli


Sasuke sembrava un giustiziere che si dirigeva alla ghiogliottina, pronto a tagliare la testa al traditore. Vagava a passo lento per l'immensa casa, che nel frattempo sembrava essersi svuotata.
Sakura non era riuscita a fare niente per fermarlo, così decise di entrare nella camera. Si sedette sul letto, riflettendo sul comportamento di Sasuke. Se davvero lui avesse scelto di venire per lei, non avrebbe avuto quella reazione spropositata.
La rosa si sdraiò e si lasciò cullare dalla stanchezza, e poi dal sonno.
Forse una bella dormita avrebbe risolto ogni cosa.

Sasuke non si diede pace finché non esplorò tutta la villa. C'era un silenzio surreale; i suoi ''amici'' se l'erano data a gambe.
Oh, errore fatale!
L'avrebbero pagata due volte.
Dopo due ore di ricerche, decise di tornare in camera. Era stato nuovamente maleducato con Sakura, lasciandola davanti alla porta.
Entrò in camera e la vide sdraiata. Si avvicinò un po' e si sedette accanto a lei, guardando fuori dalla finestra.
Perché doveva essere così difficile?
Lui...
Era venuto per Sakura.
Era complicato da ammettere anche a sè stesso, ma era così. Naruto però non doveva intromettersi; lui aveva bisogno del suo tempo e soprattutto di fare le cose a modo suo. Anche se ancora non sapeva esattamente dove volesse arrivare.

Sasuke non si mosse per lunghi minuti. Non sospettava neanche lontanamente che
qualcuno lo stesse spiando da dentro l'armadio; anche se c'era ben poco da spiare.
Sakura si mosse e sfiorò la sua mano con un braccio: il moro si voltò lentamente e si mise a guardare la loro pelle che si toccava, con uno sguardo atterrito.
Chi spiava da dentro l'armadio sorrise compiaciuto.

Nel frattempo Naruto&Co. si diressero alla spiaggia - più lontana possibile dalla casa -.
-Non pensi che sia pericoloso lasciare quei due da soli?- chiese Ino a Naruto, titubante del piano che stava mettendo in atto.
-Ma no! Sasuke non è un mostro, e Sakura prova ancora qualcosa per lui.- disse sicuro il biondo, trascinandosi dietro un borsa piena di secchielli e palette.

Non crescerà mai, pensò Hinata.

Il moro avvertì la presenza di una terza persona nella stanza. Decise però di non fare niente: gli venne in mente qualcosa che avrebbe spiazzato tutti. Attese che Sakura si svegliasse. La rosa aprì lentamente gli occhi e credette di essere ancora nel mondo dei sogni quando vide Sasuke accanto a sè.
-Sasuke...?-
Il moro si voltò verso di lei e le sorrise, sfiorando il rischio di farla svenire.
Non poteva essere vero, non poteva...
Era un' illusione; ecco cosa doveva essere. Sasuke stava usando lo Sharingan.
-Sakura? chiamò stavolta lui.
Al diavolo l'illusione!
Gli sorrise anche lei e si sedette vicino a lui.
-Andiamo a fare quattro passi.- disse il ragazzo.
Lei non fece domande e lo seguì fuori dalla stanza, mentre chi ancora era dentro l'armadio, non si capacitava di quel cambiamento improvviso - ma ben accetto - di Sasuke.

I due ragazzi camminavano l'uno accanto all'altra nel giardino della villa. Sakura fu felice di quell'improvviso interessamento del moro, e le bastava anche solo stare accanto a lui in silenzio.
-Sakura... Naruto e gli altri stanno facendo di tutto per farci stare insieme.- disse inaspettatamente lui.
-L'avevo capito anche io.- rispose offesa la rosa.
Non era stupida fino a quel punto.
-Mi è venuta un'idea.- disse Sasuke senza continuare.
Sapeva bene come attirare l'attenzione e mantenerla viva.
-Cioè?-
-Fingeremo di stare insieme.-
Sakura non potè credere a quelle parole.
...
Stare insieme?
Aveva tralsciato la prima parte di frase - la più importante - ma che importava?
-Va bene.- disse lei senza esitare.
Se il gioco si stava facendo duro,
Sasuke e Sakura avevano appena iniziato a giocare.

Mentre alla villa si strinse un patto che avrebbe portato a chissà quali conseguenze, in spiaggia i ragazzi si divertivano. Hinata era placidamente sdraiata sotto l'ombrellone che leggeva un libro, mentre, accanto a lei, Ino si era addormentata come una lucertola al sole. Naruto e Kiba erano impegnati nella costruzione di un gigantesco castello di sabbia, che crollava puntualmente. Akamaru era impegnato a nascondere i sandali di chiunque gli capitasse a tiro, mentre il resto della banda era in acqua a giocare a pallone, a nuotare o semplicemente restando immersi cercando riparo dal sole cocente.
Hinata alzò gli occhi dal libro e guardò verso Naruto.
Era arrivata l'ora di sapere cosa stava succedendo alla villa.
-Naruto? Non credi che dovremmo tornare?-
-Si si, tra un po' Hinata...- rispose lui distratto, troppo impegnato nella costruzione.
La ragazza capì che doveva arrangiarsi, così raccolse le sue cose e si incamminò verso la villa.
-Hinata, dove stai andando?- chiese Ino, a cui non sfuggiva nulla.
-A vedere cosa combinano Sasuke e Sakura.-
-Vengo anch'io.- ripose la bionda senza esitare.

Ino e Hinata arrivarono in giardino, e videro i due passeggiare. Si posizionarono su un albero per osservare meglio e si guardarono complici, non capendo tuttavia cosa stesse succedendo. -Ci sono Hinata e Ino...- mormorò Sakura.
-Diamo inizio allo spettacolo.- disse in risposta Sasuke, avvicinandosi alla rosa e abbracciandola all'improvviso.
Lei rimase spiazzata; anche se sapeva che si trattava di un abbraccio di
circostanza ne sentì tutto il calore e lo ricambiò con slancio.
Ino rimase a bocca aperta di fronte a quella scena che mai si sarebe aspettata di vedere.
-Forse il piano di Naruto sta funzionando...- disse scettica Hinata, anche se non credeva nenche lei a quello che aveva appena detto.
Sasuke si stupì di quanto sembrasse vero quell'abbracciò. Si allontanò e prese goffamente una mano di Sakura fra le sue e continuarono a passeggiare. La rosa arrossì subito ma accettò di buon - buonissimo! - grado quel contatto, dimenticandosi delle amiche appostate sull'albero.
Ma Sasuke non si era dimenticato di loro.
-Ahia!- urlò Ino quando il ramo dove erano appoggiate cadde stranamente sotto il loro peso. Eppure sembrava solido.
-Ino! Ci scopiranno così!- disse Hinata, ormai sicura di essere state scoperte.
Sasuke sorrise soddisfatto mentre Sakura camminava tre metri sopra terra.

Dopo aver dimostrato che
qualcosa tra loro era successa, si presentò di nuovo il prolema della camera da letto.
I due ragazzi entrarono, e Sasuke sentì ancora una terza presenza. Non c'era modo di ingannarli, per cui avrebbero dovuto
necessariamente dormire insieme.
Il moro contava comunque sul fatto che anche Sakura avesse percepito quella presenza e non avrebbe fatto storie.
Cercò lo sguardo della sua compagna per assicurarsi che avesse capito e ne ebbe la certezza. Senza una parola si misero a letto, ma lei sapeva che era stato tutto troppo meccanico, finto. Prese l'iniziativa e si avvicinò a Sasuke abbracciandolo.
Sakura si stupì ancora una volta quando lui non si ritirò e le augurò la buonanotte.
Sorrise nel buio, convincendo
chi li spiava che tutto quello stava succedendo per davvero.

-Vi dico che è così!- urlava Ino ai suoi amici, che non credevano a ciò che le due ragazze avevano visto.
-Ino, non può essere. Ricordi come ha reagito Sasuke quando ha scoperto che c'era il letto matrimoniale?- disse Ten Ten.
-Ragazzi, Sasuke l'ha abbracciata.- intervenne Hinata, aiutando la bionda.
Ma neanche il suo intervento era sevito a convincerli.
-Non vi preoccupate, ho un asso nella manica...- disse Naruto, con un sorrisetto soddisfatto. Nessuno osò chiedere a cosa si riferisse: eventualmente Sasuke se la sarebbe presa solo con lui.

Sasuke e Sakura si addormentarono abbracciati. La rosa non sogno altrò che il bell'Uchiha, mentre lui fece un sonno senza sogni.
Il moro si svegliò che era mattina presto, ma rimase a gustrarsi gli ultimi strascichi del sonno. A poco a poco si rese conto di avere tra le braccia Sakura,e si stupì di sè stesso quando si accorse che la cosa non gli dispiaceva affatto.
La situazione stava risultando più divertente del previsto.
Sasuke sorrise all'idea di far impazzire quella banda di scalmanati. Gli avrebbe dato una bella lezione...
E forse ci avrebbe guadagnato anche
qualcosa.

-Buongiorno...- disse Sakura con la voce impastata dal sonno.
-Buongiorno.-
Quando entrambi furono pronti scesero insieme a fare colazione.
Prima di entrare in cucina Sasuke diede le ultime direttive:
-Facciamo finta di nulla, se ci chiedono qualcosa, neghiamo tutto, chiaro?-
-Si.- rispose Sakura emozionata.
Quel gioco la stava intrigando.
Quando entrarono tutti gli occhi si voltarono a guardarli.
Sakura fece finta di nulla e si sedette accanto a Sasuke, negli unici due posti liberi.
-Come avete dormito?- chiese lei con naturalezza.
-Bene... E voi?- rispose Ino con una nota di malizia nella voce.
-Molto bene, grazie.- rispose stavolta Sasuke, tranquillo come sempre.
Nessuno aveva più detto niente, probabilmente sentendosi in imbarazzo.
Naruto sorrise, vedendo già il grande cambiamento di Sasuke.
Qualunque gioco stessero facendo, Sasuke e Sakura sarebbero finiti per stare insieme.

Per davvero.
 


*Spazio Autrice*
Ecco a voi il secondo capitolo!
Bella svolta, no?
Finalmente Sasuke si da' una mossa!
Fatevi sentire, vi aspetto :D
Lady Uchiha 23


 

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Capitolo 3
*** L'armadio ***


Capitolo III - L'armadio


Dopo la silenziosa colazione, Sasuke e Sakura si divisero. Si erano messi d'accordo che davanti agli altri avrebbero fatto finta di nulla, mentre si sarebbero fatti 'avvistare' continuamente, smentendo in seguito. Inoltre non si sarebbero lamentati del letto matrimoniale, poiché c'era sempre qualcuno che li spiava silenziosamente. Sakura non potè che rallegrarsi di quel piano. Era tutto perfetto, meglio dei suoi sogni.
Sperava che tutto potesse durare il più possibile... E che alla fine Sasuke si accorgesse che stare con lei non era poi così male.
La rosa decise di passare la mattina in spiaggia. Preparò la borsa, il telo, gli occhiali da sole, e con un libro sotto braccio, si incamminò verso il mare.
Mentre camminava, non faceva altro che pensare al sorriso di Sasuke, alla notte passata con lui, a quell'abbraccio...
Scosse vigorosamente la testa, scacciando quei pensieri. Non doveva farsi coinvolgere troppo da lui, altrimenti si sarebbe scottata un'altra volta.

Ci sono già dentro fino al collo, pensò.
Si sedette in una sedia a sdraio e chiuse gli occhi, godendosi il venticello fresco.

Sasuke decise di fare una passeggiata in giardino.
Doveva valutare attentamente le prossime mosse, e doveva stare attento ai coinvolgimenti sentimentali. Il fatto era che sempre più spesso pensava a Sakura, senza alcuna ragione apparente.
Sapeva che per far funzionare il suo piano si sarebbe dovuto spingere molto più in là con Sakura, ed era un pensiero che lo assillava, perché era tutto nuovo per lui - come anche per lei -.
Era si, tutto nuovo, ma estremamente
stimolante.

-Allora ragazzi, il piano è questo: ci divideremo a due a due, in modo da poterli spiare più facilmente.-
Ino aveva preso le redini di quella missione suicida.
Davanti a sè aveva un foglio immenso, coperto di appunti, disegni, piantine. Lei e Hinata avevano raccolto tutte le informazioni di cui erano a disposizione, e infine avevano scritto gli obiettivi che avrebbero dovuto raggiungere quanto prima.
La bionda tirò fuori da sotto il tavolo uno scatolone. Lo consegnò ad Hinata, e con un cenno le diede il benestare per procedere. La Hyuuga iniziò a consegnare il contenuto dello scatolone: tuta mimetica, elmetto, stivali, binocolo, spray al peperoncino e un'altra serie di armi di cui neanche un soldato disponeva.
I ragazzi presero il tutto senza fiatare, sorpresi nel ricevere quegli oggetti. Mentre Ino aspettava l'inevitabile domanda di qualcuno, Naruto si apprestò a parlare.
-Sul serio abbiamo bisogno di tutta questa roba?- disse mentre maneggiava la tuta, che, oltre a pesare chissà quanto, avrebbe fatto fare loro la sauna.
Stranamente nessun altro si lamentò, neanche Kiba: - che era quello a cui niente andava mai bene - probabilmente quella missione gli andava a genio.
-Molto bene: io e Sai, Naruto e Hinata, Ten Ten e Neji spieremo Sakura, mentre gli altri andranno da Sasuke. Se si dovessero incontrare, non dobbiamo farci scoprire in alcun modo, piuttosto la morte!- urlò Ino convinta, come se stesse parlando ad un esercito.
-Non credi di esagerare?- disse scocciato Shikamaru, già annoiato da quella stupida missione. Che se la cavassero da soli quei due.
-Eseguite i miei ordini e in men che non si dica avremo una nuova coppia!- Detto questo lasciarono il loro quartier generale.
Si diressero nelle proprie stanze, con un unico pensiero in testa: la cosa difficile non era tanto spiare quei due; il problema era indossare
quelle tute con 40 gradi.

Sakura passò una tranquillissima mattinata al mare. Nessuno dei suoi amici si era fatto vedere, neanche Sasuke.
Sistemò le sue cose e decise di tornare alla villa.
Aveva voglia di vederlo, non poteva negarlo.
Lui la aspettava al cancello. Sakura non potè trattenere un sorriso, e accellerò il passo.
-Dobbiamo parlare.- disse lui a bassa voce, come se fosse un segreto.
-Perché parli così?- chiese allora la rosa, imitando il suo tono di voce.
-Vieni.-
Sasuke la prese per un braccio e la portò nella loro stanza. Si guardò velocemente attorno, poi, con sguardo che non prometteva nulla di buono, la osservò un attimo, giusto il tempo di farle capire che doveva
assolutamente fidarsi di lui.
Con un gesto fulmineo aprì l'anta dell'armadio e spinse Sakura dentro, entrando subito dopo. L'armadio si chiuse di botto e calò un buio totale, nonostante fosse pieno giorno.
-Sasuke?- disse timorosa Sakura.
Non ci stava capendo più nulla.
-Mi spieghi perché siamo chiusi nell'armadio?-
-Si sono divisi... Ci stanno spiando.-
-E non era quello che volevamo...?- chiese ancora la rosa, confusa più che mai.
-Si... Ma non voglio che sia così facile.-
Sakura non chiese più niente. Sasuke si avvicinò un po' a lei, di certo l'armadio non era congeniale per due persone. La ragazza si ritrovò con l'orecchio appoggiato al suo petto, e riusciva persino a sentire i battiti del cuore.
Menomale che erano al buio.
-Quanto pensi di rimanere qui?- disse Sakura.
-Dannazione!- disse Sasuke, ignorando la domanda.
Aveva provato ad aprire l'armadio, ma erano inspiegabilmente chiusi dentro.

-Hinata, attiva il Byakugan!- disse Ino, quando vide Sasuke e Sakura entrare in camera.
La ragazza obbedì, rimanendo in attesa della loro prossima mossa.
-Si stanno chiudendo... Nell'armadio?- disse scioccata.
Anche Neji attivò il Byakugan e confermò l'ipotesi della cugina.
-Stanno parlando.-
-Bene, scappano perché non vogliono che li sentiamo? Shikamaru, vai a chiudere l'armadio!- ordinò Ino senza esitare.
Il ragazzo neanche ci provò a controbattere.
Sapeva che sarebbe stato inutile.
Fece ciò che gli era stato ordinato e tornò dai compagni.
-Hinata e Neji rimarranno qui a controllare la situazione. Gli altri mi seguano, dobbiamo escogitare un nuovo piano.-

-Non è stata una buona idea quella di chiudersi nell'armadio, a quanto pare.- disse imbronciata Sakura.
Non sarebbe stato un problema distruggere l'armadio, ma in qualche modo gliela avrebbero data vinta. Dovevano trovare una soluzione.
-Che facciamo?-
Sasuke, per tutta risposta, si tolse la maglietta. Iniziava a fare caldo.
-Ma che fai?!-
-C'è caldo, dovresti farlo anche tu.- disse il moro.
-Non ci penso proprio.-
-Oh, allora preferisci che lo faccia io per te?-
Sakura non capì dove Sasuke volesse andare a parare. Il ragazzo si spostò pericolosamente e le mise una mano sulla spalla, avvicinandosi al suo orecchio.
-Gli Hyuuga ci spiano col Byakugan.- le disse.
Ah ecco, ora tornava tutto. Dovevano recitare.
Sakura sorrise e stavolta fu lei ad abbracciarlo.
Lui fu segretamente compiaciuto di quel gesto, e la strinse.
uegli abbracci stavano diventando pericolosi,
iniziavano a promettere troppe cose.

Nel frattempo Ino marciava per la stanza, concentrate al massimo. Doveva scoprire assolutamente cosa stava succedendo.
-Il nuovo piano è il seguente: io e Naruto allontaneremo i due piccioncini, ed estorceremo loro delle informazioni.-
-Ino, stiamo parlando di Sasuke e Sakura...- le ricordò il biondo, sicuro che quella sarebbe stata la voltà buona per prenderle di santa ragione.
-Ma è così importante per te?- tentò di dire Shikamaru, ottenendo solo un'occhiataccia dalla compagna di team.
-Sentite, loro sono fatti per stare insieme, solo che lui non lo sa.-
-Ho un'idea.- disse RockLee, che fino a quel momento aveva eseguito solo gli ordini senza controbattere.
Ino si voltò verso di lui e gli fece cenno di parlare.
-Le ragazze organizzeranno un pigiama party, mentre noi faremo una festicciola... Si creerà l'atmosfera, e magari riusciremo a scoprire qualcosa.-
Il volto della bionda si illuminò e sorrise al ragazzo.
-Grande idea, Lee! Faremo esattamente così.-
Non ci fu bisogno di altre parole.
Il piano B era appena iniziato.

-Neji, non credi che dovremmo aprire l'armadio?- disse preoccupata Hinata.
-Si.-
Il ragazzo entrò nella stanza dalla finestra e fece scattare silenziosamente la serratura dell'armadio. Poi bussò un piccolo colpo per attirare la loro attenzione e uscì nuovamente dalla finestra.
-Sasuke, hai sentito?-
Il ragazzo spinse delicatamente l'anta dell'armadio, che finalmente si aprì.
Si guardò attorno - esattamente come aveva fatto prima - per assicurarsi che non ci fosse nessuno.
-Non hai intenzione di chiudermi in qualche altro posto, vero?- rise Sakura, felice di vedere la luce - e Sasuke senza maglietta -.
-Sei stata brava.- disse lui rilassandosi.
-Ora vado a fare la doccia.- rispose lei, non mostrando la felicità per la sua affermazione.

Nel frattempo, Ino sistemava le ultime cose.
Quella sera, volente o nolente, Sakura le avrebbe detto cosa stava succedendo.

 

*Spazio Autrice*
Mi sono divertita troppo a scrivere questo capitolo!
Spero che piaccia anche a voi.
A proposito, vorrei dedicarlo a
Meryl Watase, che oggi compie gli anni!
Auguriii :D
Lady Uchiha 23


 

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Capitolo 4
*** Obblighi, verità e segni zodiacali ***


Capitolo IV - Obblighi, verità e segni zodiacali


-Siete pronte?- chiese Ino impaziente.
Sakura sarebbe arrivata da un momento all'altro nella sua stanza.
Non ebbe niente da obiettare quando la bionda le disse che avevano organizzato un pigiama party tra ragazze, anzi ne era stata quasi felice.
Lo stesso non si poteva dire di Sasuke. Quando Naruto e Lee l'avevano quasi costretto a partecipare a quella festa, lui stava per distruggere l'intera casa con la sua Palla di Fuoco Suprema, fortunatamente bloccata in tempo da Shikamaru con il controllo dell'Ombra.
Alla fine dovette cedere.

-Sakura?- chiamò nervoso Sasuke.
Doveva parlarle assolutamente prima che i loro amici - aguzzini, più che altro - li separassero. -Sakura, dove diavolo sei?-
-Scusa, eccomi.- rispose finalmente, uscendo dal bagno.
Era (s)vestita ai limiti dell'impossibile: il piagiama era striminzito e non lasciava molto all'immaginazione.
Sasuke si ritrovò a vagare con lo sguardo sul suo corpo, senza alcun pudore.
-Sasuke?- disse stavolta lei, sentendosi osservata.
-Mh.-
La rosa aspettò che lui continuasse, dato che l'aveva chiamata come se fosse una schiava al suo servizio. Dopo qualche minuto Sasuke si ridestò e la guardò negli occhi.
-Dobbiamo stare attenti.-
-Sasuke, è una solo festa...-
-Vedrai come quella Yamanaka cercherà di scoprire qualcosa.-
-Tranquillo.- disse Sakura avvicinandosi e dandogli un bacio sulla guancia.
-A dopo!- disse ancora chiudendosi la porta della camera.
Il moro si sfiorò la guancia.
Era stranamente
calda.

-...L'Ariete è un segno che esprime la sua forza vitale con la massima intensità ed immediatezza. L'elemento Fuoco conferisce ardore, passionalità, generoso dispendio di energia. Le emozioni sono spesso incontrollabili, perché esplodono con violenza e determinano reazioni estreme. L'Ariete dà tutto se stesso quando lo muove uno slancio sincero o il desiderio di una conquista.- lesse Ino da uno dei suoi giornali.
-Quindi?- disse Sakura interessata, non capendo esattamente il senso di quelle parole.
-Ti ritrovi in questa descrizione?- chiese la bionda, cercando di portare il discorso dove le interessava che finisse.
-Non so, non mi trovo in una situazione tale da poter rispondere..-
-Avanti, Sakura! Lo sappiamo che sei invaghita del bel Sasuke!- intervenne Ten Ten.
-No no, è una cosa passata ormai. In stanza non facciamo che litigare.-
-L'affinità tra Leone e Ariete è la più esaltante. I due segni amano le stesse cose e coltivano le medesime antipatie. Entrambi sono sempre in movimento e si regalano eccitazione, amore e divertimento. Questo è veramente un sodalizio voluto dal cielo, anche se la natura forte ed appassionata del Leone potrebbe essere causa di incontri conflittuali, dal punto di vista sociale e sessuale.- continuò Ino, che aveva sistemato gli articoli da leggere in base ai segni zodiacali di Sasuke e Sakura.
-Bè, ci senti, Ino? Ho detto che non mi interessa più.- rispose sicura la rosa. '
'
Sei furba, Sakura'' pensò Ino, ''ma non mi freghi.''

-Oh, eccolo!- gridò Naruto, vedendo entrare Sasuke nel salone, dove era atteso.
Il moro non si degnò neanche di rispondere.
-Vieni, abbiamo preparato da bere.- disse Rock Lee.
-Vediamo di concluderla in poco tempo.- disse freddamente Sasuke, accettando il bicchiere che Lee gli stava porgendo.
-Non essere così scontroso! Sarà divertente.-

Ino cercava in tutti i modi di estorcere qualunque tipo di informazione a Sakura.
Ma la rosa era furba e stava attenta a quello che diceva.
La bionda però, prevedendo questa situazione, escogitò un piano d'emergenza. Hinata le fece promettere di metterlo in atto sono in casi eccezionali - tipo pericolo di morte -.
Ma la ragazzza non era stata neanche a sentire quello che l'amica le fece promettere.
Decise che quello era il momento giusto: fece un segno alle altre ragazze e si preparò ad agire.
Temari però fu più veloce e le saltò addosso, fingendo di abbracciarla.
-Che diavolo fai?- le chise Ino a denti stretti, in un sussurro.
-Ti salvo la pelle.- rispose quella.
Sakura le guardò, ma non riusciva a spiegarsi il motivo di quell'improvviso gesto d'affetto.
-Io e Ino dobbiamo consultarci un attimo... Su Shikamaru!- disse Temari trascinando la bionda in bagno.
-Non dovevi farlo!- disse Ino, cercando di reprimere la rabbia.
-Non era giusto.-
-Tu e il tuo senso di giustizia... E per la cronaca, tu e Shikamaru non state bene insieme!- Temari sorrise, non sentendosi minimamente toccata da quell'affermazione.
-Non è che lo vorresti per te?-
-Chi? Quell'orso più pigro di mia nonna? Ma non ci penso proprio!-
Ino rimase da sola in bagno.
Iniziò a pensare a Shikamaru in un altro modo, e forse non era solo antipatia per la sua ragazza.

-Adesso facciamo un gioco!- disse Naruto, già mezzo ubriaco.
Ino non gli aveva raccomandato altro; ma lui si era già dimenticato della ''missione'', e si stava dando alla pazza gioia. Meno male che la bionda aveva pensato anche a questo e aveva affidato la situazione a Gaara e Kankuro. Fino a quel momento avevano avuto un ruolo marginale, e la ragazza approfittò della loro voglia di rivalsa.
-Kankuro, teniamo sotto controllo Naruto.- disse professionalmente Gaara, come se si apprestasse ad uccidere qualcuno - come se fosse un sicario.-
Il fratello non rispose e si concentrò sul biondo. Se la situazione fosse degenerata, sarebbero intervenuti.
-Obbligo o verità!- continuò Naruto, mentre Sasuke fece per andarsene.
Gaara sbarrò la porta con la sabbia.
Il moro lo fulminò con lo sguardo come se volesse ucciderlo, anche senza Sharingan.

-Tutto ok?- chiese Sakura quando Temari uscì dal bagno.
-Si.- le rispose la bionda, sorridendole.
Non si capacitava di tutta quella storia. Se Sasuke e Sakura volevano stare insieme di nascosto, non ne vedeva il problema. Se erano solo ''amici di letto'', meglio per loro. Insomma, non avevano chiesto niente a nessuno, eppure Ino li stava assillando. Fosse stata al posto di Sakura non sarebbe stata così paziente.
Finalmente anche la Yamanaka uscì dal bagno, con un'espressione strana sul viso. Nessuna disse niente, perché sapevano che sarebbe stato un errore.
-Vorrei parlarti, Sakura.-
Le altre ragazze si guardarono in faccia e silenziosamente lasciarono la stanza.

Sasuke fu trascinato al centro della stanza. Non c'era modo di sottrarsi a quella tortura.
''
Chissà come se la cava Sakura.'', pensò.
-Allora, iniziamo da Shikamaru! Obbligo o verità?- chiese Naruto.
-Verità...- disse svogliatamente il ragazzo, non intenzionato a muovere un muscolo.
-Perché tu e Ino non vi siete messi insieme?-
Shikamaru riflettè velocemente. Era una domanda che non si era posto neanche lui, ma in quel momento se lo chiese seriamente.
Tutti attendevano la risposta. Persino Sasuke sembrava vagamente interessato.
-Non ne ho idea.-
-Non vale così!- ribattè Naruto, che attendeva una risposta vera.
-Non so che dirti.- rispose il Nara, che non conosceva davvero la risposta.
-Allora fai l'obbligo.- rispose a sorpresa Sasuke, attirando l'attenzione dei presenti.
-Che seccatura.-
-Vai dalla Yamanaka e baciala.- disse il moro, ignorando completamente Sai.
-Gli obblighi sono sempre obblighi.- disse quello.
Le cose stavano degerando a vista d'occhio.

-Cosa succede, Ino?- chiese Sakura preoccupata, sedendosi accanto a lei nel letto.
-Sono confusa... Non voglio stare con Sai.-
La rosa non si meravigliò di quella confessione; da sempre sapeva che c'era qualcosa di speciale tra lei e...
-...Shikamaru.-
Aveva detto solo il suo nome, non serviva altro.
Bussarono alla porta.
-Posso?-
-E' lui!- sussurrò Ino.
Sakura uscì dalla finestra e fece alla sua amica il segno di vittoria.
-Avanti.-
hikamaru entrò titubante nella stanza, chiudendo la porta.
-E il pigiama party?-
-Finito.-
Il ragazzo notò subito il comportamento strano della sua compagna.
-Cosa c'è che non va?-
I loro sguardi si incontrarono e lui provò a dire qualcosa.
Fu interrotto bruscamente dalle labbra di Ino che si impossesarono delle sue.
''
Più facile di quanto pensassi.'' disse dentro di sè Shikamaru, ''Più facile e... Più bello.'' 
-Hai capito quel furbo di Shikamaru.- disse Rock Lee, fuori dalla finestra insieme agli altri. Sasuke ne approfittò per darsela a gambe.

Sakura passeggiava nel giardino. Immaginava cosa stesse accadendo a Ino e Shikamaru, ed auguro ogni bene all'amica, nonostante avesse montato un complotto alle sue spalle.
In fondo lo faceva per lei.
-Come è andata?- chiese Sasuke, che l'aveva appena raggiunta.
-Bene. Avevi ragione, Ino ha cercato in tutti i modi di scoprire qualcosa.- disse lei abbassando la testa. -Ma sono stata attenta.-
-Immagino.-
Rimasero ad osservarsi e studiarsi, senza sapere cosa fare.
-C'è qualcuno.- disse Sasuke.
Sakura gli prese la mano e iniziarono a passeggiare, ma
lei sapeva bene che erano da soli.
-Sai, ho scoperto delle cose interessanti sull'affinità tra Ariete e Leone...-

 
*Spazio Autrice*
Un capitolo incentrato anche su altri personaggi,
ma presto succederà qualcosa tra Sasuke e Sakura.
Alla prossima! :D
Lady Uchiha 23

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Capitolo 5
*** Esercito Yamanaka ***


Capitolo V - Esercito Yamanaka


Ino si staccò bruscamente da Shikamaru. Aveva fatto una follia.
Lei era fidanzata...
E lui pure. Ma non era di Temari che si preoccupava.
Ma neanche di Sai, in fondo...
-S-scusa... Io non volevo.- disse la ragazza, alzandosi dal letto e dandogli le spalle.
-Io dovevo... Quindi tranquilla.-
-Che significa che ''dovevi''?-
-Era un obbligo.-
La ragazza non riuscì a trattenere la delusione che provò, e Shikamaru vide la sua espressione riflessa nello specchio. 
Non poteva negare che gli fosse piaciuto, ma lui amava la sua ragazza... Anche se Ino aveva sempre avuto qualcosa che lo attirava.
-Ora vado a letto.- disse lei, buttandolo praticamente fuori dalla stanza.
Shikamaru non disse niente, ma sapeva che aveva qualcosa su cui riflettere.

-Come è andata la vostra festa?- chiese Sakura, voltandosi verso Sasuke.
-Festa? Erano solo un pugno di imbranati che volevano scoprire qualcosa.- 
La ragazza non rispose e rimase incantata a guardarlo, mentre lui teneva gli occhi chiusi e la schiena appoggiata allo schienale della panchina. 
Non poteva credere di essergli così vicina, di averlo tenuto per mano, di aver dormito con lui...
''
Smettila, Sakura! Non sei più una bambina!'' si disse, cercando di ricomporsi.
-Sakura?-
-Dimmi.- 
-Credo che qualcuno ci stia spiando.- 
Anche stavolta la rosa sapeva che non c'era nessuno, ma probabilmente quello era l'unico modo di Sasuke per farle capire che voleva averla vicino. 
Gli si avvicinò, poggiando la testa sulla sua spalla.
-Non basta così.- disse lui in un sussurrò, alzandole il mento con le dita e avvicinandosi alla sua bocca. Sakura chiuse gli occhi, assaporando il momento.
Per quanto ne sapeva, poteva essere il primo ed ultimo bacio, o avrebbero potuto essercene altri mille.
Sasuke appoggiò le labbra sulle sue, e per lunghi istanti non le lasciò più. Poi lei lo abbracciò delicatamente, per sentirlo più vicino.
Il loro primo bacio fu lontano da occhi indiscreti, ma avvicinò i loro cuori, spingendoli verso
un sentimento che era molto vicino all'amore.

Nel frattempo una figura incappucciata uscì dal suo nascondiglio. Gli era stato detto di spiare il pigiama party delle ragazze, ma non aveva scelto un posto adatto. Non era riuscito a capire nulla, a parte qualche urletto della bionda sclerata. Quando vide confusione ad una finestra, decise di andarsene. Quella sera non era stata fruttuosa come le altre.
-Dove penshi di andare?- disse una voce, rivolgendosi a lui.
-Sei ubriaco?- chiese divertito l'incappucciato.
-Rispondi alla mia doman...- continuò l'ubriaco, ma un colpo di tosse interruppe la frase.
-A riposarmi, dove sennò?-
-Il tuo lavoro non è finito.- disse seccato quello.
-Stasera non succederà nient'altro.- rispose l'incappucciato, facendo un gesto di stizza con la mano e riprendendo il suo cammino.

Shikamaru tornò nella sua stanza, dove trovò Temari che lo aspettava.
-Come è andata?- chiese la bionda, tranquilla.
Non era a conoscenza di ciò che era successo.
Non ancora, per lo meno.
Il ragazzo non sapeva se convenisse dirle del bacio o meno, ma poi pensò che Naruto glielo avrebbe detto, così si decise.
-Quell'Uchiha  mi ha costretto a fare un obbligo.- disse più scocciato del solito, per minimizzare l'accaduto.
-Cioè?-
-Ho dovuto baciare Ino.-
Temari fece una faccia leggermente sorpresa - che per una come lei significava ''sorpresa allo stato puro'' - ma non disse nulla.
Shikamaru la prese come una buona reazione, ma dentro la ragazza iniziò ad agitarsi un sentimento del tutto sconosciuto.
-...Non sei gelosa?-
-No.-
Eppure era quello il sentimento nuovo nel suo cuore.

Sasuke si scostò dalle labbra di Sakura e la guardò intensamente negli occhi. Sapevano tutti e due che quel bacio non fosse stato finzione, ma lui non lo avrebbe mai ammesso. Entrambi erano confusi e non avevano idea di come avrebbero dovuto comportarsi da quel momento in poi. Non era più un gioco o un modo per vendicarsi di Naruto.
Da quel momento c'erano di mezzo i sentimenti.

Ino rimase sveglia tutta la notte. Il piano per scoprire cosa Sasuke e Sakura stessero facendo era passato decisamente in secondo piano. I suoi pensieri tornavano insistenti al bacio con Shikamaru, ai brividi che aveva sentito... E al motivo per il quale lui aveva accettato di buon grado quel contatto. La porta della sua camera si aprì improvvisamente e entrarono Naruto e Sai che si tenevano a braccetto. La bionda li osservò nel buio, attendendo spiegazioni.
-I-Ino.... Shei tu?- chiese Sai, con uno strano tono di voce, che non gli apparteneva.
-Stupidoo! Scerto che è lei!- rispose il biondo.
Poi la ragazza capì che doveva trattarsi di una bella sbornia e accese la luce.
La scena che le si presentò davanti agli occhi la fece impietrire.
Naruto era a torso nudo ma aveva un reggiseno messo alla bell'e meglio che non stava fermo e rischiava di perderlo ad ogni movimento. In testa sfoggiava un paio di mutandine, indossate come se fossero un elegatissimo copri capo. Le gambe - almeno quelle! - erano coperte dai pantaloni mimetici che Ino aveva fornito a tutti loro. Nella mano libera reggeva un mattarello... Ma la bionda non si seppe spiegare come mai lo avesse in mano.
Sai non era combinato tanto meglio: aveva una maglietta grigia con una papera alquanto ridicola stampata sul davanti - chissà dove l'aveva presa?
Era in mutande e ai piedi aveva un paio di calzettoni che gli arrivavano alle ginocchia corredati di sandali. Infine in testa aveva un paio di orecchie da gatto. 
Ma da dove erano spuntate fuori quelle cose
assurde?
Dopo aver fatto questa attenta analisi, Ino si avvicinò lentamente ai due ragazzi, come si fa con gli animali per non spaventarli. 
-Avanti, ora andate a letto.- disse mentre li mise sotto le coperte.
Naruto e Sai non si opposero e si addormentarono di colpo. La ragazza decise di andare da Hinata, dato che il suo letto era occupato da quei due folli.
La Hyuuga era seduta sul letto, e guardava fuori dalla finestra. Qualcosa la tormentava.
-Posso?- chiese Ino.
-Vieni.-
Si accomodò vicino all'amica. Probabilmente il problema era Naruto.
-Sta dormendo nella mia stanza con Sai.- disse la bionda per tranquillizzarla.
Hinata si voltò verso di lei e le sorrise.
-Non lo vedo da un paio di ore... Non sapevo che fine avesse fatto.-
Ino ricambiò il sorriso e le due si abbracciarono. Poi sentirono delle voci.
-...Non sarà facile...- disse quella che doveva essere Sakura.
Non ebbe risposta, così le due ragazze si affacciarono cautamente alla finestra, e videro la rosa mano nella mano con Sasuke.
-Ah ah!- disse Ino sempre a voce troppo alta.
Hinata cercò di tapparle la bocca ma non fece in tempo.
I due piccioncini fecero finta di niente ma sulla bocca dell'Uchiha comparve un ghigno vittorioso.

-Kankuro, le cose non sono andate per il verso giusto.- disse afflitto Gaara.
-Rimedieremo.- rispose quello con un sorriso malefico -Ho un'idea.-
I due fratelli si sorrisero, certi che la prossima volta avrebbero portato a termine il difficile compito assegnatogli dal Generale, ovvero Ino.

Nel frattempo Sasuke e Sakura sgattaiolarono nella loro camera. La rosa andò in bagno mentre lui si accertò che non ci fosse nessuno. Si sdraiò a letto e iniziò a sondare le emozioni nuovissime che stava provando. Non era facile per lui gestire quella nuova situazione, dove, alla fine, si era trovato implicato sentimentalmente. Ma si rese conto che la posta in gioco, oltre a essersi alzata, sarebbe stata più divertente da vincere. I suoi pensieri furono interrotti dal cigolio della porta. Sakura si sdraiò accanto a lui, accoccolandosi sul suo petto. Mentre la rosa stava per dire qualcosa, furono interrotti da una voce squillante che impartiva ordini da una stanza non troppo lontana dalla loro.
-Da adesso niente più scherzi: mettetevi in fila che vi assegno il vostro grado. Hinata, tu sarai il Generale di Divisione, il tuo ruolo è comandare la fanteria, ovvero Rock Lee e Kiba. Ten Ten, tu sarai il Generale di Brigata, comanderai le forze armate. Neji, a te il ruolo di Colonello; sotto il tuo controllo ci saranno Choji e Shino. Temari e Kankuro... Sarete al comando di Shikamaru, a cui assegno il ruolo di Generale di Corpo d'Armata con Incarichi Speciali.- concluse Ino, abbassando gli occhi.
-Ino, posso fare una domanda?- chiese timidamente Rock Lee.
La bionda gli fece un cenno col capo.
-Mancano Naruto e Sai...-
-Loro... Loro saranno soldati semplici, sotto il
mio diretto comando.- disse con un sorriso diabolico la bionda.
-Certo che ci sta andando giù pesante.- disse Sasuke, sorridendo.
-E tu che grado vuoi assegnarmi?- chiese maliziosa Sakura, avvicinandosi ancora a lui.
-Non so, ci devo ancora pensare.-
Ma le parole e i pensieri naufragarono in un mare di baci.

Ino attese che i suoi compagni/componenti del suo personalissimo esercito lasciassero la stanza. Si voltò e vide che era rimasta solo Temari
''
Ecco che arriva la resa dei conti!'' pensò la Yamanaka, ma non si fece intimidire.
-Ti serve qualche delucidazione sul tuo ruolo?-
-Non capisco a cosa ti porterà questa farsa.- disse lei, ignorando completamente la domanda dell'altra.
-Non importa quello che pensi, tu esegui gli ordini e basta. A qualcosa porterà.- rispose Ino, dandole le spalle e incrociando le mani dietro la schiena.
Una posa da vero Generale.
-Io sto al gioco. Ma tu stai lontana da Shikamaru.- disse Temari, lasciando la stanza.
Ino non avrebbe rinunciato di certo ad un componente importante del suo esercito. Ma non avrebbe fatto a meno neanche del suo Generale di Corpo d'Armata con Incarichi Speciali.

Tra Generali ci si intende.



*Spazio Autrice*
Scusate l'assenza, ho dovuto terminare
la storia per il contest e devo pensare
anche al trasloco T.T
Spero che apprezziate e...

*Lady Uchiha scappa inseguita
dall'esercito Yamanaka!*

Alla prossima! :D
Lady Uchiha 23
 

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Capitolo 6
*** Caccia al tesoro, parte 1: coppie improbabili ***


Capitolo VI - Caccia al tesoro, parte 1: coppie improbabili


Alla sei della mattina successiva, l'intero esercito fu chiamato ad appello nel giardino. Persino Naruto e Sai erano presenti ma mancavano Gaara e Kankuro.
-Ma dove si sono cacciati quei due?- disse nervosa Ino, nella sua tenuta impeccabile di Generale.
-Staranno per arrivare.- li difese Temari, seppur non avesse voglia di comunicare con quell'oca.
-Per oggi faremo a meno di loro.- dichiarò Ino, voltandosi verso gli altri.
-La situazione sta diventando un problema di stato: non riusciamo a capire cosa quei due stiano combinando.- continuò la bionda.
''
Forse tu non stai capendo cosa stanno combinando... Se la stanno spassando! Ma tu guarda che impicciona...'' pensò Shikamaru, scocciato come sempre da quel genere di cose.
Temari si voltò a guardarlo e lo trovò che fissava Ino con aria assente.
Forse, più che di Sasuke e Sakura, Ino avrebbe dovuto preoccuparsi della kunoichi della Sabbia.

-Buongiorno...- mormorò Sakura sul petto di Sasuke, ancora mezza addormentata.
-Mh.-
Ok, era di cattivo umore.
La rosa lo guardò storto, cercando di capire cosa lo turbasse, ma lui non fece - come sempre - trapelare nulla.
Sasuke si rese conto che quel gioco lo stava stancando. Non aveva più voglia di sentirsi perennemente seguito, - da Ino, dal ''suo esercito'' o da quella figura incappucciata - voleva solo essere lasciato in pace. 
Sapeva però che era stato proprio lui ad aver dato inizio a quella stupida farsa, non mettendo in conto che avrebbe potuto provare qualcosa sentimentalmente.
Come avrebbe potuto mettere tutti a tacere?

-Stanotte ho pensato attentamente a quale potrebbe essere la mossa migliore per smascherarli ma....- 
Ino fu interrotta bruscamente da Kankuro e Gaarra che arrivarono correndo.
-Abbiamo avuto una grande idea!- annunciò Kankuro, sventolando una pergamena.
Il Generale non fu particolarmente contenta che quei due si fossero presentati, ma decise di ascoltarli. Fece segno a Kankuro di parlare, cedendogli il posto.
-Io e Gaara abbiamo pensato di organizzare una caccia al tesoro a coppie.- iniziò, attendendo qualche secondo strategico, per vedere la reazione dei suoi compagni.
Ino drizzò le orecchie: poteva rivelarsi una buona idea.
-Abbiamo già predisposto tutto e ora procediamo col comunicarvi le coppie.-
Tutti iniziarono a parlare, emozionati all'idea della caccia al tesoro. 
-Hinata e Rock Lee.- 
I due si guardarono un po' titubanti.
-Ten Ten e Sai.- 
Il ragazzo la guardò con fare superiore.
-Naruto e Shino.-
Il biondo fecce un grande sorriso all'altro.
-Kiba e Choji.-
Non si calcolarono minimamente.
-Sakura e Neji.-
Solo a quel punto, si resero conto che avrebbero dovuto chiamare anche Sasuke e Sakura.
-Ci penso io.- disse Naruto, avviandosi verso la loro stanza.
-Sasuke e Temari.-
La ragazza si voltò verso i fratelli, e rivolse loro uno sguardo truce.

Quindi rimanevano solo....
-Ino e Shikamaru.-
I due si guardarono per un istante soltanto, ma non sfuggì a Temari.
Oh, sarebbe stata una caccia al tesoro davvero divertente.

-Ragazzi?- disse Naruto bussando alla porta.
-Che vuoi, baka?- rispose Sasuke, aprendogli.
-Gaara e Kankuro hanno organizzato una caccia al tesoro.-
-Non ver...-
-Oh, bello!- squittì Sakura, spuntando da dietro la schiena del moro.
Sasuke alzò gli occhi al cielo ma decise di accontentarla.
-Arriviamo.- disse dolcemente la rosa, congedando Naruto.

Dopo pochi minuti Sasuke e Sakura raggiunsero gli altri. Il moro aveva una faccia scocciata mentre lei era elettrizzata.
Kankuro spiegò per sommi capi la sua idea e comunicò loro con chi sarebbero stati in coppia.
Entrambi speravano segretamente che finissero nella stessa squadra, ma i due fratelli avevano pensato a lungo alla formazioni delle coppie.
Il loro obiettivo principale era quello di separare Temari da Shikamaru. Secondo il loro parere, quell'ozioso ragazzo non era adatto a lei. Ed ecco spiegato il motivo per cui decisero di mettere Ino in coppia con Shikamaru. In secondo luogo, dato che avevano deluso il Generale Yamanka una volta, lasciandosi sfuggire la situazione, decisero di separare Sasuke e Sakura, potendo così strappare loro qualche informazione. Le altre coppie, furono decise più o meno casualmente.
Quando finalmente gli animi - e le voci - si placarono, Gaara prese la parola, spiegando come si sarebbe svolta la caccia al tesoro.
-Daremo ad ogni squadra lo stesso indizio di partenza: quando riuscirete a decifrare dove si trova il secondo indizio, una coppia rimarrà fuori, poiché gli indizi diminuiranno di volta in volta. La sfida finale sarà fra due coppie, e vincerà chi per primo avrà trovato il tesoro.- 
I ragazzi si separarono secondo le coppie formate, poi Gaara distibuì a tutti una piccola pergamena col primo indizio:

Dove gli uccelli cantano e... Cadono.

Tutti si guardarono perplessi dopo aver letto l'indizio, mentre i due ideatori della caccia al tesoro sorrisero compiaciuti.
Avevano fatto proprio un bel lavoro!
Naruto e Shino partirono verso una direzione sconosciuta, e quello fu il segnale di partenza: tutte le coppie, dopo aver scambiato qualche parole, presero la via che secondo loro era la più giusta.
Gli unici rimasti fermi furono Temari e Sasuke: la ragazza ce l'aveva con i fratelli per averla separata da Shikamaru, mentre il moro non aveva nessuna voglia di partecipare. Si diedero le spalle, incrociando le braccia.
Kankuro si voltò verso il fratello, in cerca d'aiuto. Dovevano trovare il modo di spronare quei due a partecipare.
-Non avete intenzione di garareggiare per il tesoro?- chiese Gaara, sempre molto professionalmente.
-No.- risposero all'unisono.
Forse non avevano fatto bene a mettere quei due nella stessa coppia.

Erano intrattabili.
-Facciamo così: se partecipate vi faremo un favore.- disse Kankuro, sapendo che entrambi non si sarebbero lasciati sfuggire l'occasione.
I due si guardarono e , senza una parola, andarono verso nord, che, casualmente, era anche la direzione giusta.

Ino leggeva e rileggeva l'indizio, mentre camminavano a vuoto.
-Non riesco proprio a capirlo.- disse, assumendo un'aria da investigatore privato.
-Che seccatura.-
-Avanti, non sei tu quello intelligente? Scopri dove dobbiamo andare!- sbottò la bionda, senza ottenere nessuna risposta.

-Questa caccia al tesoro mi servirà per studiare il comportamento di certi elementi.- disse Sai, mentre Ten Ten cercava disperatamente un senso all'indizio.
Il ragazzo sembrava completamente disinteressato.
-Potresti darmi una mano?- gli disse la ragazza, ma lui si voltò alla ricerca di qualche strano essere non ancora classificato.

-Dove cantano gli uccelli... Potrebbe trattarsi di un albero!- esclamò Sakura, cercando conferma da Neji.
-Si... Ma qui siamo circondati da alberi.- osservò il ragazzo, guardandosi intorno.
-Dobbiamo capire cosa significa quel ''cadono''.- disse ancora la rosa, presa all'improvviso da una strana voglia di avventura.

Rock Lee si accomodò a terra, stanco della lunga camminata.
-Penso che ci siamo allontanati troppo.- disse Hinata.
-Qui sulla scogliera ci sono nidi di uccelli.- disse il ragazzo.
-Si, ma non penso che possano cadere dalla scogliera.-
I due si guardarono sconfortati.

-Choji, non concluderemo niente così!-
Il ragazzo aveva proposto una pausa - pausa DA COSA??? - per mangiare.
Kiba decise di non opporsi, ma stavano perdendo troppo tempo.
-L'ultimo biscotto!- disse Choji, riempendosi le mani.
Kiba scosse la testa; avrebbero perso sicuramente.

Shino mandò i suoi insetti in avanscoperta, sperando che scoprissero ciò che in realtà avrebbero dovuto scoprire lui e Naruto.
-Possiamo riposarci, mentre aspettiamo!- propose il biondo, e Shino accettò di buon grado.
Si sdraiarono su un prato, addormentandosi. Era una così bella giornata!

Sasuke e Temari si fermarono in contemporanea in mezzo agli alberi.
-Dobbiamo solo capire qual'è quello giusto.- disse la ragazza, visibilmente di cattivo umore.
Sasuke rilesse l'inidizio, e capì subito: quel ''cadono'' si riferiva ad Ino e Hinata, quando erano cadute dall'albero spiando lui e Sakura.
Si avviò in quella direzione, voltandosi verso Temari.
-E' questo.-

-Perspicace il ragazzo.- disse con un sorriso la solita figura incappucciata.

Ci sarebbero state delle svolte interessanti.
 
*Spazio Autrice*
Buongiorno! Non sono sparita e sono ancora viva.
Tra i vari contest, quello organizzato con le mi colleghe
e qualche sana giornata al mare, mi sono un po' persa.
Ma ecco a voi il sesto capitolo!
Fatemi sapere che ne pensate :)
Un bacio,
Lady Uchiha 23

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Capitolo 7
*** Caccia al tesoro, parte 2: ''Differenze di potenziale.'' ***


Capitolo VII - Caccia al tesoro, parte 2: ''Differenze di potenziale''


-Choji? La vuoi smettere, dannazione? Non abbiamo la minima idea di dove andare!-  urlò disperato il povero Kiba, accompagnato dal fedelissimo Akamaru. Erano ore che non faceva altro che riempirsi di cibo, dando fondo a tutte le scorte della conserva di Villa Hyuuga.
Kiba si era ormai rassegnato a venire squalificato al primissimo turno, senza aver neanche avuto la possibilità di provare a gareggiare per il tesoro.
Che razza di compagno che gli era capitato...

Nel frattempo Temari e Sasuke erano impegnati nella ricerca del secondo indizio nell'albero indicato dal moro. Per quanto cercassero, sembrava non esserci nulla.
-Eppure ci dovrebbero essere ben sei indizi tutti uguali!- disse la bionda disperata, sbucando da sotto un ramo.
Sasuke si voltò a guardarla e, stupendo la ragazza, scoppiò in una fragorosa risata. Lei lo guardò sconcertata, attendendo spiegazioni.
-L'indizio è proprio sulla tua testa!- disse Sasuke tra le risate.
Temari si toccò i capelli e inorridì quando vi trovò un nido di uccelli - con i piccoli uccellini dentro! - e l'indizio nascosto tra i ramoscelli.
Stava per dire qualcosa quando sentì delle voci familiari.
-Ti dico che è questo l'albero.- disse uno scocciato Shikamaru.
-Non ha molto senso.- ribatté Ino.
Sasuke si voltò lentamente verso la compagna e le fece segno di fare silenzio.
-Senti, adesso mi ascolti e andiamo dove dico io!- disse ad un tratto la Yamanaka.
Non ottenendo risposta prese il comando - sai che novità! - della coppia e si allontanò del tutto dal luogo giusto.
Temari sospirò e senza una parola, lei e Sasuke raggiunsero un posto sicuro dove poter studiare il nuovo indizio.
Era pur sempre una guerra, e loro avrebbero vinto.

Mentre Neji e Sakura raggiunsero l'albero giusto e recuperarono l'indizio, Shino cercava - inutilmente - di svegliare Naruto.
-Naruto! Svegliati, i miei insetti mi hanno indicato dove dobbiamo andare!-
-Ancora cinque minuti... Per favore....- biascicò il biondo, dandogli le spalle.
-Sei incoregibile.-

-Ho capito!- esclamò improvvisamente Hinata , dopo ore di silenzio.
-Davvero?- si illuminò Rock Lee, sperando che avesse avuto l'idea giusta.
-Dobbiamo andare nell'albero dove io ed Ino siamo cadute spiando Sasuke e Sakura.-
Il ragazzo le sorrise e si avviarono.

-Sai, ti prego!- implorò Ten Ten, tenendo ancora in mano il primo indizio.
-Non saremo gli ultimi.- disse svogliato lui -Basterà trovare qualcuno e seguirli.-
Proprio in quel momento sentirono delle voci, che Ten Ten riconobbe come quelle di Hinata e Rock Lee.
Decise di fare come le aveva appena suggerito il suo pseudo compagno di squadra.

Shino, più disperato - si fa per dire, perché neanche si scompose - decise di richiamare a raccolta quanti più insetti possibili per... Trasportare Naruto.
-Se non vuoi svegliarti.... Non ci sono problemi.-
Il biondo fu circondato da milioni  di insetti che, unendo la loro misera forza, riuscirono a sollevarlo da terra quel tanto che bastava per trasportarlo.
Ma Naruto non si accorse - per fortuna - di quel che gli stava succedendo.

Tutti - più o meno - erano riusciti a recuperare l'indizio, e ne rimaneva disponibile uno soltanto: Gaara e Kankuro erano in attesa di vedere la prima coppia eliminata.
Il secondo indizio recitava così:

Nelle più profonde acque, tra i tesori.

Mentre le varie coppie leggevano attentamente il secondo, prezioso indizio, finalmente si fece viva l'ultima coppia - Shino e Naruto. Tutti si voltarono a guardare l'entrata piuttosto bizzarra dei due: l'uomo-insetto davanti, come ad aprire la fila allo... Sciame pressoché infinito di insetti che seguirono, e che trascinavano un Naruto ancora addormentato.
Risate e risolini non vennero trattenuti, mentre il biondo, ignaro di ciò che gli stava succedendo intorno, iniziò a svegliarsi.
Quando poi si alzò di colpo, calò un silenzio tombale e gli insetti, per l'improvviso movimento, lo fecero piombare a terra in malo modo. Le risate dei compagni ricominciarono più forti ed incontrollate di prima, mentre il malcapitato si massagiava la testa e cercava di capire cosa stesse succedendo.
Kankuro uscì dal suo nascondiglio - una semplice e per niente coprente siepe - e ricordò ai partecipanti della caccia al tesoro.
L'atmosfera cambiò radicalmente: l'aria si fece fredda e sguardi di sfida - veri e propri sguardi assassini nel caso di Sasuke - volarono tra i partecipanti.
Solo Shino sembrava tranquillo, mentre i suoi fedeli insetti gli consegnavano il secondo indizio. Anche lui, tuttavia, ricevette la sua buona dose di occhiatacce, dato il pochissimo - meglio dire nessun - impegno che aveva impiegato, scaricando tutto il lavoro su dei poveri insetti.
-Differenze di potenziale.- disse semplicemente lui, mentre le coppie si dirigevano quasi tutte verso l'unica destinazione possibile: il mare.

Sakura e Neji si misero in disparte a complottare. La rosa aveva capito subito che non fosse i mare la giusta direzione, tuttavia le sfuggiva dove avrebbero dovuto dirigersi.
Il ragazzo rifletté un po', poi portò la ragazza ancora più lontano.
-Si tratta sicuramente dell'acquario.- le disse a bassa voce, e lei sorrise.
Non potevano sbagliarsi.

Kiba e Akamaru tornarono al punto di partenza, dove Kankuro e Gaara avevano dato inizio alla caccia al tesoro. Choji si era addormentato - doveva pur smaltire tutto quel cibo, no? - e lui cosa poteva fare? Sicuramente Akamaru avrebbe collaborato molto di più di quel nullafacente. Mentre camminava, sentì l'inconfondibile voce di Neji dire:
-Si tratta sicuramente dell'acquario!-
A quel punto guardò il suo fedelissimo amico a quattro zampe, e quello, senza un guaito, partì alla volta dell'acquario.

Neanche Sasuke e Temari avevano preso la direzione del mare. Il moro però stava per perdere rapidamente la poca - pochissima - pazienza rimastagli, mentre la ragazza avrebbe voluto vivamente seguire la coppia - secondo il suo modestissimo parere - peggio assortita, ovvero Ino e Shikamaru. 
-Senti, se io ti faccio un favore, tu ne fai uno a me?- chiese senza preavviso a Sasuke.
In questo modo non erano più costretti a partecipare alla caccia al tesoro, e avrebbero potuto risolvere i loro problemi aiutandosi a vicenda.
Il ragazzo sembrò rifletterci un po' su, poi sorrise appena e lei seppe che quello non poteva che essere un ''sì''.

Il resto delle coppie arrivò in spiaggia. Tutti si guardarono nervosi, ma ad un certo punto Ten Ten parlò:
-Ragazzi, mancano due coppie. Che ne dite se collaboriamo? Ci sono abbastanza indizi per tutti.-
Nessuno obiettò perché, apparentemente, sembrava essere una buona idea. Cauti, si avvicinarono, e presero ordini dal nuovo Generale in carica, - Ten Ten -  che era sicuramente migliore di quello appena deposto - ma non definitivamente, purtroppo -.

-Forse è il caso che io intervenga.- disse fra sé la solita figura incappucciata, che stava osservando - ''spiare'' è il termine più giusto - Sasuke e Temari.
Quel nuovo cambio di programma poteva rendere la situazione molto più divertente o tremendamente tragica. Tuttavia, dato che i due si erano praticamente auto eliminati, Kiba avrebbe potuto tornare in gioco... Insieme ad Akamaru.
La figura sorrise e si diresse verso l'acquario.

Akamaru entrò dalla porta che dava sul giardino. In silenzio, come se potesse essere scoperto da qualcuno, si avvicinò a quella che era la sua meta. Intanto anche Neji e Sakura stavano per entrare, così il cane, capendo l'imminente (?) pericolo si tuffò dentro l'acquario, spaventando a morte i pesci. Grosso com'era, rimase appeso al bordo, con la testa sott'acqua, cercando qualcosa che potesse aiutare il suo padrone. Il vetro non resse a lungo e il povero animale, insieme a ciò che rimaneva dell'acquario, caddero a terra con un tonfo sordo, seguito subito dal rumore cristallino del vetro che si frantuma in mille - diecimila, forse - pezzi.
Sakura e Neji accorsero subito mentre Akamaru si rimise in piedi e scappò via, nonostante il pelo bagnato pesasse molto. 
Kiba arrivò poco dopo e fece finta di essere completamente estraneo all'accaduto.
-E' stata colpa mia.- disse Jiraya, scoprendosi il volto.


°Spazio Autrice°
Ammetto di essermi stufata del grassetto: leggere così è molto più rilassante per me come per voi :3
Scusate se me ne sono accorta troppo tardi!
*
Tenta di nascondersi dietro altri discorsi per mascherare l'infinito ritardo.*
Ehm... Dicevamo?
Scusateeee, chiedo umilmente perdono.
Ci sentiamo presto :)
Lady Uchiha 23

 

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