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di VeganWanderingWolf
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** vernice che brucia ***
Capitolo 2: *** il sole che sta per... arrivare ***
Capitolo 3: *** falce ***
Capitolo 4: *** certe volte ***
Capitolo 5: *** a un passo dal baratro ***
Capitolo 6: *** ragni ***
Capitolo 7: *** vascello fantasma ***
Capitolo 8: *** e follia non comprende ***
Capitolo 9: *** la foresta ti insegnerà tutto ***
Capitolo 10: *** caos elettrostatico ***
Capitolo 11: *** sii come ***
Capitolo 12: *** domani potrebbe essere un altro giorno ***
Capitolo 13: *** perpetuo delirio di fiamma danzante ***



Capitolo 1
*** vernice che brucia ***


c'era una porta rossa che mi disse vieni più vicino
ho scosso la testa e voltato sono andato via
nessuno stupore che ora la porta sia marcia.
ho visto la ragazza che gira con la vernice che brucia
le ho chiesto un colore, mi ha guardato e se n'è andata

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Capitolo 2
*** il sole che sta per... arrivare ***


io non ne ho idea
di come
dovrebbero andare le cose
dove
si può trovare un senso
io
so solo che il sole non si può dimenticare
 
non voglio saperne niente
non voglio sentirne parlare
di questo sole
che starebbe per
arrivare
 
sto aspettando
di andare più in alto
arrampicando sugli alberi
la notte
Mi spaventa dentro
stare proprio sotto il cielo
ma lasciami andare in alto
lasciami andare mentre sono in alto
 
ho sentito dire che
ho avvertito sottopelle che
questo cosiddetto sole
starebbe per
arrivare
 
io non te lo so dire
come
andranno le cose
io
non lo voglio capire
se
succederà o no
 
lo sto aspettando qui
lo sento già come fosse qui
questo benedetto sole
che starebbe per
arrivare
 
sto cercando di cambiare
le frequenze
ho visto mutare
i giorni in notte
li spaventa a morte
starmi a guardare da giù
ma mi lasceranno andare
non staccheranno un piede da terra
 
mi sto volgendo verso
mi sto preparando verso
quel calore
del sole che sta per
arrivare

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Capitolo 3
*** falce ***


falce di luna
falce di falcetto
falce di fortuna
la falce sotto al letto
falce d'occhio
falce di notte
falce di giorno
falce mia
che son tutt'intorno

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Capitolo 4
*** certe volte ***


certe volte.
 
certe volte sogghigno cinicamente.
per non essere abbattuto dall'impotenza.
 
certe volte rido amaramente.
per non essere accecato dalla rabbia.
 
certe volte cerco la mia testardaggine e la loro presenza.
per non essere consumato dall'odio.
 
certe volte prendo e vado.
per non essere rinchiuso dai luoghi vuoti
divorato dalle architetture di inconsistenza.
 
certe volte rimango e persisto.
per l'intolleranza alla resa.
 
certe volte mi calmo, rifletto e sto in pace.
allietato dalla loro compagnia, dalla nostra
reciprocamente naturale conoscenza.
 
ogni tanto l'amarezza evapora.
rimanendo una radicata coscienza,
una determinata resistenza.

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Capitolo 5
*** a un passo dal baratro ***


quando ci spingeste sul baratro
per farci finire dentro
i cani aizzati dalle vostre botte
che ci mostravano zanne e latrati
ma io, signori, ve lo dico
a un passo dal baratro 
noi volammo via

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Capitolo 6
*** ragni ***


il sole di stamattina brillava

sulle ragnatele al vento

e dunque, non è stato un sogno

 

i ragni sul tavolo, mi dicevano

non lo sai? domani è rivoluzione

li ho spaventati sbattendo la bottiglia

 

i muri chiudono la stanza anche oggi

e di quelle fiamme che mi ardono intorno

non è ancora cenere, al massimo di sigaretta

 

i ragni stanotte correvano sul pavimento

canticchiando: domani è insurrezione

per questo ho acceso l'acqua, e brucia ancora

 

quando l'altro giorno ho girato l'angolo

ho sbattuto addosso ai fantasmi

e sono svaniti prima che potessi tentare d'abbracciarli

 

e i ragni dagli angoli si sono messi a tessere

hanno iniziato a raccontarmi

non voltare le spalle, giacché è questa: ribellione

 

per le strade c'è chi corre e chi cammina

chi va a testa alta, e si trascina

ho aperto le finestre, e gli ho chiesto 'ma dove corri?'

 

i ragni che ballavano sul tavolo, suonavano

dicevano che è già qua: ebbene sì, guardala

ho riso con loro, ci siam divisi le briciole

 

rompendo le ragnatele, ho salutato le stanze

sceso giù, tramezzo alle strade, ancora

c'era il sole oggi, c'era la luna oggi, e i ragni volavano

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Capitolo 7
*** vascello fantasma ***


avanti sali a bordo, stavolta e forse per sempre

bruciati i ponti caduti alle spalle, lasciali affondare

potremmo costruire qualche genere di storia

visto che ormai sei capitat* qui attorno

 

lascia andare i dubbi a proposito di questa nave

e portati i piedi a ritmo col rollio

potrai sembrarci una specie di mistero

pur se tu per prim* credi d'essere su un vascello fantasma

 

potremmo provare a parlarne per tutta la notte

e trovare un terreno comune su cui confrontarci

ma quando crolleranno i mormorii delle tue fondatezze, vedrai

siam solo su legno che scivola sull'acqua

 

in un'alba rosa sul blu tra l'indaco del cielo

tra le tante barche immote ferme all'ancora

nessun bisogno che te ne faccia un problema tuo

questo legno rollante l'abbiamo soffiato noi, e vedi come va

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Capitolo 8
*** e follia non comprende ***


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.e follia non comprende.

Hai qualcosa da perdere, hai qualcosa da dare

guardare a sinistra, guardare a destra prima d’attraversare

e ti si precipita dall’alto questa incomprensibile malìa

ti prende e non ti lascia più andare

si spaccia per follia, che tu potresti conoscere bene

ma che non è quella affatto c’arrivi infine

e un giorno camminando coi passi nei corridoi e tu altrove

la vedi la tua follia, che seduta ti lascia passare scuotendo la testa

ammette che non è colpa sua, e tu stranito vedi dunque

la tua stessa follia che ti guarda

E follia non comprende.

Hai uno sguardo da dare, hai uno sguardo da ricevere

che si allacciano e vanno da te a capo e indietro uguale

e ti pizzica leggermente l’orecchio questa consapevolezza

che qualsiasi cosa sia è molto grave

si spaccia per una fantasia, ma tu non riesci ad evocarla

succede solo quando succede, e intuisci infine

e un giorno svegliandoti al primo sole inizi a ridere

e non smetteresti proprio più di farlo, mentre follia

follia seduta su una sedia ti guarda ridere senza di lei

e non può più riconoscersi nessuna responsabilità, e tu guardandola

vorresti chiederle perfino aiuto, quasi

E follia non comprende

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Capitolo 9
*** la foresta ti insegnerà tutto ***


. la foresta ti insegnerà tutto .


la foresta ti insegnerà tutto

ma la freccia di luna ti colpirà al centro dell'occhio

uno ti sarà come cieco specchio, l'altro ti sarà come sole

pallida ombra ti seguirà per mangiarti il cuore, diffida del sorriso

aghi sottopelle di ingiustizia, la doppia lingua del serpente ti carpirà l'anima

tenderai a brani il lacero canto della terra, griderà il tuo nome, per ingoiarti o per salvarti

il cielo sopra ad ogni cosa, sguardo limpido e fiero fatti prestare, per capire persino laddove non sentirai niente

ciò che sarà da fare metterai in pratica, e ciò che sarà da perdere cederai volgendo le spalle

ma non ti lascerai cadere prima della fine

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Capitolo 10
*** caos elettrostatico ***


è tutto a posto ora

la carta può bruciare ma anche la gomma

e tutti i fili ne sono rivestiti, sai?

i circuiti generano quel tipo di fumo che può oscurare il sole

quella cosa che splende nel cielo e non vedi così spesso

tranne quando hai le vacanze consentite

ma splende sulle schiene di chi ha un lavoro più duro

e il fumo ce l'hai già nel cervello, tempesta elettromagnetica

in cui brillano come lampi momenti che non ricordi

in cui hai solo vomitato su uno schermo la sensazione del momento

divorata da una serie di centraline di ripetizione di segnale

amplificata in un mondo che ha solo due dimensioni

e illude solo la vista di una terza, che una volta era fantascienza

ma io continuo a pensare che è diverso dall'urlare contro un cielo

imperturbabile per natura, non schizofrenico per un guazzabuglio

di persone che si accavallano in massa informe di parole senza senso

non in tilt per un sovraccarico di informazioni

e l'etere non raggiungerà mai l'estensione del suo spazio

molto al di sopra delle teste alienate di tutti noi

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Capitolo 11
*** sii come ***


.sii come… .

 

sii come un falco, ragazzo

lesto a vedere la tua preda che corre

afferrala e rispicca il volo

in fretta senza lasciarti strappare

una sola pena se non dal vento

e ritorna al cielo che non ti schiaccerà mai

ma il terreno, oh, quello

ti divorerebbe a braccia aperte

 

sii come un lupo, dolcezza

tieni affilata la zanna

per sorridere a chi ti scalda il cuore

e piantarla in quello di chi ti vuole impagliare

e corri con le tue lunghe zampe

fin nei boschi che porteranno le tue confidenze in pieghe scure

e le montagne riecheggeranno i tuoi richiami di saluto

addio, per sempre

 

sii come un lampo, tristezza

stordiscimi senza fine

ma non farmi mai sembrare

così infingardo da non cogliere la sfida

ballare tra le saette come se non tremassero i tuoni

un solo colpo e cadi

perciò vedi di evitarli tutti quanti per poter continuare a ballare

questa folle folle danza senza tregua

 

sii come fiume, amarezza

scorri via senza fermarti mai, perché questa è la vita

e poi precipiti rotolando verso valle

sempre sicuro, per quante curve ti faranno fare le inamovibilità

e poi mi turberai il sonno, sussurrando tante di quelle storie

di chi venne a lavarsi via il sangue dalle mani e gli incubi dagli occhi

e ti camminò dentro con piedi lindi come il primo mattino di questo mondo

e tu scorrerai fino all'ultimo giorno, e ti getterai oltre senza pensarci un attimo

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Capitolo 12
*** domani potrebbe essere un altro giorno ***


.domani potrebbe essere un altro giorno.

 

la mia anima gemella da un anno e via

ha tolto le mie frasi su biglietti dalle pareti

credo che fosse questione

di sembrare almeno un poco più presentabili?

sai, a volte la gente

ti ritiene matto per molto meno

ma li ho ancora

tutti accuratamente conservati per ogni occasione

nel caso volessi consultarli

prima di scegliere

quale strada di delirio imboccare stamattina

 

amico mio

cercava di infilarmi frittelle calde in una tasca

come se sapesse senza bisogno di dirlo

che il viaggio poteva essere lungo

e freddo e solitario

come può esserlo solo certe volte

 

e la madre staccava

dalla parete il biglietto

con la frase che dice tutti

finiremo in un congelatore prima o poi alla fine

credo fosse questione

che la faceva rabbrividire

sai, la gente

è capace di rabbrividire anche per molto meno

anche se sa come va a finire dopotutto

ma preferisce non ammetterlo

come fosse tutta questione di distrarsi scioltamente, stupidamente

 

amico mio

cervaca credo qualcosa di cui potessimo ancora parlare

come se sapesse da qualche parte in fondo a sé

che non è rimasto molto a ben guardare

e non è mai stato un problema di chiarimenti o distensioni

ma a volte semplicemente così va a finire

 

la mia anima gemella da sempre e per sempre

mi capiva perfettamente e concordava con me

quando ci chiedevamo dopotutto

dove fossero finiti gli amici

di quel tipo che vengono a cercarti

per chiederti se esci a giocare

in modo che tu possa rispondere loro

che oggi proprio non te la senti

e domani chissà

potrebbe essere solo un altro giorno

potrebbe essere del tutto e completamente un altro giorno

 

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Capitolo 13
*** perpetuo delirio di fiamma danzante ***


.perpetuo delirio di fiamma danzante.

 

Perpetuo delirio di fiamma danzante

la sfida è una lama che cade sferzante

Ghiacciami le vene

affettale sottili

sorseggia nitroglicerina

attendendo gioiosamente un tripudio di fine

Passami l’accendino

sorridi con tutte le tue zanne snudate

la miccia è una strada sottile

su questo cammino nientepiù nientemeno

in cui si può solo

scivolare altri passi in avanti

 

Radunami le ombre d’attorno

chiamami i demoni addosso

evoca tutti i tuoi incubi [peggiori]

schizza i tuoi sogni a più non posso

come sangue [e vernice] tinge muri e l’asfalto

Trema da capo a piedi [a cominciare da ieri]

[sempre] come non ci fosse un domani

urla a frantumare ogni cosa

le ombre fuggite di terrore ballante

i demoni parlano in sembianze di tue anime sante

Tutto ciò che ti rimarrà

nelle prossime vite bottino da bandito galante

 

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