Alla ricerca della pace

di Nutella_Gangelies
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Stella e Lavanda ***
Capitolo 2: *** Helen ***
Capitolo 3: *** Fight Club Romantopoli ***
Capitolo 4: *** Stella e Lavanda ***
Capitolo 5: *** Capipalestra ***
Capitolo 6: *** Helen ***
Capitolo 7: *** Fight Club Romantopoli ***
Capitolo 8: *** Stella, Lavanda ed Helen ***



Capitolo 1
*** Stella e Lavanda ***


Un mese che Xerneas ed Yveltal si erano risvegliati, e combattevano fra di loro per motivi sconosciuti, apparendo improvvisamente, distruggendo luoghi ameni mentre lottavano, e scomparendo così come erano apparsi. E un mese che Stella e Lavanda, amiche per la pelle, sorvolavano la regione di Kalos a bordo dei loro Charizard, sperando di trovare i due Leggendari. I draghi fendevano l'aria con le enormi ali, guardando avanti senza fiatare. Lavanda si agitò sulla schiena della sua Charizard, voltandosi. -Che c'è, Lav?- chiese Stella dalla schiena del suo drago. -Oh, niente...-continuò lei rimettendosi in posizione frontale-credevo di aver visto qualcuno che ci seguiva-. Stella si girò a sua volta, ma non vide nulla. Scrollò le spalle e guardò in basso, dove un bosco verde si estendeva per vari ettari. -Lav, non saremo a Batikopoli se non fra quattro giorni, e i nostri Charizard stanno volando ininterrottamente da circa dodici ore. Scendiamo?-. Lavanda annuì con uno sbadiglio. Con il vento che fischiava loro nelle orecchie, Stella e Lavanda ordinarono ai Charizard di gettarsi in picchiata verso il folto. Atterrarono poco dopo al centro di una pacifica radura. Fecero rientrare i propri Pokémon dentro le rispettive Sfere Poké e si distesero sull'erba. Stella si arruffò i capelli corti e sempre più spettinati e fece uscire il suo Delphox dalla Pokéball. Quello fece un salto di gioia e le passò il muso sulla guancia con incredibile affetto. Stella iniziò a grattarlo in mezzo alle orecchie dal pelo foltissimo e fece un cenno a Lavanda, che chiamò a sé il suo Zoroark. -Lottiamo, bello?- chiese Lavanda all'enorme volpe nera. -Zoroooarrr!- ruggì quella. Stella sorrise. Il suo Delphox estrasse dal manto il celeberrimo ramo infuocato che usava per lottare.

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Capitolo 2
*** Helen ***


Helen carezzò un'ultima volta la sua piccola Butterfree addormentata. La ringraziò con un sussurro, poiché la aveva trasportata fino a quella radura vicino Batikopoli, inseguendo quei due grossi Charizard e le loro Allenatrici. La richiamò dentro la Curaball e sfiorò la Pokèball della sua Lopunny, dopodiché si avvicinò al cespuglio dietro al quale era nascosta. "Ecco che lottano di nuovo" pensò eccitata, vedendo il Delphox e lo Zoroark che le due Allenatrici avevano schierato. Il motivo per cui le seguiva era molto semplice: assimilare le loro tecniche di lotta e cercare di emularle, perché quelle erano due Allenatrici bravissime ed Helen sarebbe voluta diventare come loro. "Ma questa volta vincerà Zoroark!" scommise fra sé e sé. La lotta iniziò con un Fuocobomba da parte della volpe infuocata. Zoroark provò a deviare l'attacco, ma finì avvolto dalla vampa di fuoco. Si rialzò fulmineo e colpì con Nottesferza, facendo cadere Delphox lungo disteso sull'erba. Improvvisamente, gli occhi della volpe si illuminarono: stava usando Divinazione. Non ebbe poi neppure il tempo di alzarsi che Zoroark usò di nuovo Nottesferza. Delphox non si alzò. Helen era eccitatissima. Poi, improvvisamente, il corpo del Pokémon giallo e arancione fu avvolto da una colonna di fuoco, che si riversò su Zoroark in un potente attacco Lanciafiamme. La volpe illusionista cadde bocconi. Divinazione ebbe effetto e, sebbene non fosse molto efficace, mandò Zoroark al tappeto. Per poco Helen non si lasciò sfuggire un gemito di delusione. "Non è possibile! Quando lottano solo con quei due, vince sempre Delphox!". L'ultima cosa che vide prima di lasciare il suo nascondiglio fu l'Allenatrice di Delphox che aiutava l'amica a dare un Revitalizzante al suo Pokémon.

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Capitolo 3
*** Fight Club Romantopoli ***


Cloud si agitò sulla sedia, facendo ondeggiare l'ampia gonna del vestito rosa. Si sistemò il ciuffo dietro l'orecchio destro e si schiarì la voce, mentre il suo Pachirisu portava sul lungo tavolo di mogano un vassoio di porcellana, ricolmo di tazze da tè e biscotti. -Benedict, Madison, Hugene, Ginger, Flora... ci sono tutte- bisbigliò. -Allora, ragazze!- disse alle amiche sedute al tavolo con lei. -Sapete bene di cosa si occupa il nostro... ehm, Club, no?-. Il Machamp di Hugene spappolò un biscotto fra le sue gigantesche mani. -Oh, certo- disse la sua Allenatrice- dovremmo essere le migliori Allenatrici di Romantopoli, e tuffarci ogni giorno in un'impresa diversa-. Sbadigliò. -Ma tanto va a finire sempre che ce ne stiamo qua a discutere di shopping o segreti-. Cloud la squadrò inespressiva. -Hugene- disse lei seria -abbiamo trovato l'occasione che aspettavamo da tempo-. Ginger si alzò con foga, graffiando il pregiato mogano, e si sporse in avanti assieme alla sua Rapidash. -Xerneas ed Yveltal? Le lotte di cui parlano tutti i giornali di Kalos?-. -Si- disse Cloud, calma. -Però per lottare e salvare la situazione dobbiamo... ehm, partire verso Batikopoli, dove ultimamente si sono verificati strani eventi legati alla comparsa dei due Leggendari. Mi pare una scelta più che giusta, dato che non abbiamo mai compiuto delle azioni molto... ehm, "Fight" finora. Chi è a favore di questo viaggio?-. Ginger rimase in piedi. Flora e Madison si alzarono in contemporanea. Benedict si alzò con calma, bellissima e tranquilla nel suo vestito di lino bianco ed il suo Dragonair, acciambellato vicino alla sedia, ebbe un luccichio negli occhi. L'unica a rimanere seduta fu Hugene. Cloud si morse un labbro. Poi Benedict parlò. -Hugene, perché fai parte di questo gruppo, il Fight Club Romantopoli?-. Hugene rimase interdetta. -Perché... siete mie amiche e vi... vi voglio bene- rispose-. -E se le tue amiche avessero bisogno di te, cosa faresti? Di che colore sarebbero le tue emozioni?-. Hugene non esitò. Sorrise, si alzò in piedi e proferì: -Sarebbero rosse, come l'amore. E come il sangue-.

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Capitolo 4
*** Stella e Lavanda ***


Erano passati dei giorni dal loro atterraggio nella radura, ed ormai Stella e Lavanda erano vicine a Batikpoli. I Charizard erano molto stanchi, per cui le due camminavano una dietro l'altra, senza Pokèmon al seguito. D'un tratto Lavanda, che era dietro a Stella, si fermò dinnanzi ad una caverna buia e dall'ampio ingresso costellato di graffi di varie dimensioni. -Ehi, Stella- disse Lavanda. -Che c'è, Lav?- rispose l'amica spazientita, voltandosi. -A mio parere questa caverna nasconde qualcosa di interessante! Chissà, magari...-. Stella strattonò Lavanda e sussurrò: -Questo posto non mi piace... Andiamocene. Mi fa venire i brividi- concluse gettando uno sguardo alle impronte enormi ai loro piedi. Non fecero in tempo a muovere qualche passo incerto che un ruggito proruppe dall'entrata della spelonca e un Tyranitar di spropositate dimensioni uscì dal proprio nascondiglio, ghermendole con velocità inaudita. Stella cercò di prendere una pokèball. -Vai, Delph...- non finì la frase che l'enorme dinosauro scosse forte le zampe e le fece volare la pokèball di mano; Lavanda cadde a terra, tramortita. Il Tyranitar si poté così concentrare interamente su Stella, che si ritrovava incapace di muoversi. Gemette, pensando che fosse finita. Poi un Lopunny e un Butterfree spuntarono dal nulla, attaccando con estrema ferocia il Tyranitar.

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Capitolo 5
*** Capipalestra ***


Beatrix, Capopalestra di tipo Psico, si passò una mano sui lunghi capelli castani, sistemò la pila di fogli davanti a sé. Deglutì e guardò i volti delle astanti: la Capopalestra Mila, specializzata nel tipo Erba, con il suo Tropius che la sovrastava alle sue spalle; Kathe, quella di tipo lotta, con il suo Greninja che giocherellava con delle lame d'acqua; Mathilda, che si osservava le unghie immersa nell'Aura Folletto del suo Sylveon; Andreas, sorridente accanto alla sua Rhyperior; Julia e Vanessa che si lanciavano occhiatacce sotto lo stormire sommesso della Leavanny di Julia e il ringhiare cadenzato dello Weavile della Capopalestra Ghiaccio e infine Pharrell, che accarezzava il suo Zebstrika e aveva lo sguardo perso e assente. "Siamo tutte femmine... Che pensiero stupido! In fondo siamo state elette Capipalestra nel periodo della campagna ShinyGardevoir sull'emancipazione della donna" si concesse di pensare Beatrix, prima di iniziare a leggere: -"Carissime Capipalestra di Kalos, vi abbiamo riunito per trattare di una questione urgente e assai delicata: la lotta che ormai da un mese imperversa fra i Leggendari Xerneas ed Yveltal. In quanto Capipalestra, siete richiamate dall'intera comunità della Regione a prendere parte alla complicata missione che vi proponiamo, di seguito, nei vari punti. 1) Dirigersi a Batikopoli, in quanto vi sono stati registrati strani avvenimenti, quali apparizioni di nuove e bellissime piante e conseguente e rapido avvizzimento, denotazione cioè dell'arrivo nei pressi della città dei due Leggendari. 2) Aspettare la manifestazione di Xerneas ed Yveltal e fermarli lottando secondo il Commando Talonflame. Vi ringraziamo per la partecipazione e vi annunciamo che prenderemo provvedimenti nel caso non voleste rispettare i nostri ordini. Cordiali saluti, La Lega Pokèmon di Kalos"-. Beatrix si ricompose e aspettò qualche secondo, poi, proprio mentre stava per parlare, Andreas si alzò e disse: -Partiamo. È nostro dovere. Ma prima... Dobbiamo mettere in atto il Commando Talonflame!-. -E che sarebbe, di grazia?- chiese Mathilda alzando la testa. -Mettere a disposizione della comunità i Pokèmon più potenti di ognuno di noi e usare una tecnica di solo attacco- fece Vanessa. -Vale a dire, per chi non avesse capito,-continuò, scoccando un'occhiata poco simpatica a Julia -Che dovremo lottare con i nostri Pokèmon più forti attaccando i due Leggendari, senza usare mosse difensive-. -Non abbiamo che da scegliere i Pokèmon che andranno a combattere e agire secondo il Piano pensato dalla Lega- disse Beatrix; poi posò lo sguardo su Mila e attese. Quella, invece di scegliere il Pokèmon che avrebbe portato nella missione, secondo quanto richiedeva il Commando Talonflame, disse: -Portiamo TUTTI i nostri Pokèmon. Non mi frega un accidente di quello che dice la Lega. Assolutamente niente. Sono solo cinque montati che vogliono far sporcare le mani a noi! E se poi rimanessimo senza Pokèmon in forze?-. Al suo commento le voci si alzarono. C'era chi era d'accordo con il pensiero della Lega, che consideravano inconfutabile, chi sosteneva invece l'idea di Mila e chi se ne stava silenziosamente in disparte. Dopo mezz'ora di attacchi verbali, venne deciso che avrebbero seguito le istruzioni della Lega, portando con loro, però, più Mostri Tascabili. E, con decisione, si alzarono in simultanea dal tavolo e si prepararono per il viaggio.

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Capitolo 6
*** Helen ***


-Brava Lopunny. Ottimo lavoro, Butterfree-. Helen richiamò i suoi Pokèmon e si avvicinò all’Allenatrice sveglia. -Grazie!- ansimò quella, per poi girarsi e gridare il nome della sua amica (“Lavanda!”) e correre in tutta fretta a rianimarla. Dopo alcuni minuti di terrore, Lavanda, boccheggiante, si risvegliò. Helen richiamò l’attenzione con un sospiro leggero. -Credo di dovervi delle spiegazioni- esordì. Poi iniziò, con un groppo alla gola e la faccia paonazza: -Io… vi stavo seguendo. Non so neppure i vostri nomi, so solamente che abitavate a Luminopoli, e Lavanda stava nel palazzo accanto al mio… e la finestra della mia camera dava sulla finestra della sua camera. Quindi, quando vi incontravate e lottavate… era strepitoso. Sapevate essere forti, ma con misura, per non distruggere i mobili della camera. E quando vi volevate scatenare… quanto era bello vedervi combattere nel vicolo tra i palazzi, sull’asfalto grigio che rendevate arcobaleno con le mosse dei vostri amici Pokèmon! Siete fantastiche, ragazze, davvero bravissime… e così prendevo appunti sulle vostre tecniche di lotta. Quando siete partite, ho DOVUTO seguirvi; così dissi a mia madre che partivo per catturare Xerneas ed Yveltal… e sono sicura che era questo il vostro obiettivo, giusto?-. Ci fu un lungo silenzio imbarazzante, durante il quale Helen guardò le due scambiarsi occhiate incuriosite. Poi l’Allenatrice che era rimasta sveglia parlò: -Be’ siamo lusingate di aver scoperto che tu eri una nostra… accanita… fan e… pensiamo… di doverti esserti grate di averci salvato. Non hai fatto nulla di male dopotutto…- -Tranne averci seguito come uno stalker- precisò Lavanda. -Dai, Lav- continuò l’amica- possiamo perdonarglielo. Eravamo soltanto un modello per lei... lo dimostra come ci ha salvato. Quindi, mi pare che sia una buona idea dirle di proseguire con noi fino a Batikopoli-. -Ma…- protestò Lavanda contrariata, mentre a Helen brillavano gli occhi. -Ho detto una BUONA idea- ringhiò l’altra scoccandole un occhiata di rimprovero. Helen saltò e ringraziò le due amiche con voce squillante. -Di niente- rise l’amica di Lavanda. -Oh, quasi dimenticavo… mi chiamo Stella-.

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Capitolo 7
*** Fight Club Romantopoli ***


Le ragazze andavano avanti, verso Batikopoli, velocissime. Ginger era in groppa alla sua Rapidash, Benedict si reggeva alla folta criniera del suo Arcanine, Flora sedeva tranquilla sulla schiena del suo Stoutland e, nel cielo, Cloud, Madison e Hugene volavano in alto sul Togekiss di quest'ultima. Tutto intorno a loro il paesaggio era composto da terreno brullo e rocce. Gli unici suoni percepibili erano il battito degli zoccoli della Rapidash e l'ansimare forte e potente dello Stoutland. Poi un gorgoglio ruppe la tranquillità. -Accidenti, che fame!- sbottò Ginger. Poi chiese: -Cloud, cosa è rimasto?-. La ragazza si piegò sul dorso del Pokèmon Festa e armeggiò con la bisaccia. Poi si sporse di sotto, guardò nella direzione di Ginger e urlò: -Tre borracce di tè ai lamponi e mezzo pacco di biscotti!-. Ginger ringhiò di frustrazione e Rapidash nitrì un assenso, scuotendo la criniera infuocata. -Te l'avevo detto di portare più provviste!- le rispose con un grido. Hugene aggiunse: -E io ti avevo detto di portare qualcosa di differente da tè e biscotti...-. -Oh, stai zitta, Huge!- disse Cloud, dando un pugno sulla spalla dell'amica. Poco dopo, l'Arcanine di Benedict cominciò a rallentare, poi si fermò e fiutò l'aria con l'enorme naso. -Arcaaaaan!- ruggì e poi si gettò in una corsa ancora più veloce. -Ragazze- disse Benedict-Arcanine ha fiutato qualcosa. Qualcosa da mangiare-. Poco dopo, fra le rocce, iniziò a delinearsi la figura di una bancarella, dietro la quale stava, seduta, una vecchietta dai capelli grigi legati in una crocchia e dal volto solcato da numerose rughe. Flora, Benedict e Ginger si fermarono, poi attesero che le altre scendessero da Togekiss; dopodiché si avvicinarono. Sul banco c'erano statue di cioccolata, pokèball di cioccolata, barrette di cioccolata e ancora ghiaccioli di cioccolata, coppe con cioccolata fusa,... . Il profumo del cacao si diffondeva nell'area circostante formando un alone gustoso attorno a loro, facendole affondare in un sogno senza fine. Le ragazze si leccarono i baffi e scelsero un po' di provviste da portare con loro, compresi Pokèbignè alla cioccolata bianca e fondente per i loro amici mostriciattoli. Quando arrivarono a chiedere il conto, la signora sorrise e disse: -Voglio una lotta con ciascuna di voi-. Le fanciulle si guardarono attonite ma poi accettarono: dopotutto erano membre di un Fight Club, no? La vecchietta si tolse da dietro il bancone e poi fece una giravolta velocissima: quando si fermò, al suo posto non c'era più una dolce personcina rugosa, ma una grossa Zoroark grigia dalla criniera viola. Bene, iniziamo con te! Disse proiettando i suoi pensieri tutt'intorno, mentre indicava Flora. -E così sia- disse lei con voce piatta. -Vai, Stoutland!-. Zoroark sorrise e chiuse gli occhi, felice. Allora, le regole sono queste: ognuna di voi può usare un solo Pokèmon. Non importa chi vince o chi perde, ma se vado KO dovrete fornirmi un Revitalizzante. Le ragazze rimasero stupite dalla stranezza di quell'incontro, ma non rifiutarono, perché, dopotutto, loro erano partite per lottare e rafforzarsi. Stoutland attaccò per primo, latrando e usando un forte Gelodenti. Ma la Mutevolpe lo schivò ed usò un solo, potentissimo, Sbigoattacco, mandando subito KO Stoutland. Fu il turno di Cloud, che fece lottare Lucario. Nonostante tutti gli sforzi fatti dal Pokèmon Acciaio-Lotta, Zoroark era troppo veloce e schivava tutti i colpi. La volpe usò Attaccalite, così che Lucario si stancasse. Poi, al momento giusto, lo finì con Sbigoattacco. Andarono poi il Buizel di Madison e il Rapidash di Ginger, ma, alla fine, le uniche che riuscirono ad evitare la sconfitta furono Hugene, col suo Machamp, e Benedict, forte dell'aiuto fornitele da Dragonair. Le ultime lotte furono quindi le più emozionanti: Machamp fu colpito più volte, ma alla fine riuscì a ghermire Zoroark e a lanciarla lontano con le sue braccia muscolose, mentre Dragonair eguagliava la Mutevolpe in velocità, muovendosi sinuoso col suo corpo color zaffiro; perciò vinse facilmente. Finite tutte le lotte, Zoroark si congratulò con le ragazze e si ritrasformò in vecchietta, poi si sedette nuovamente dietro il bancone e le congedò mentre scolpiva una scultura di dolce cioccolata al latte.

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Capitolo 8
*** Stella, Lavanda ed Helen ***


I piedi delle tre ragazze ticchettavano sui viali lastricati di Batikopoli. Stella appoggiò delicatamente il palmo sulla spalla arancione del suo Charizard e sospirò, guardando Lavanda, la sua Charizard ed Helen, entrambe stanche e con i vestiti lisi e sozzi. Passarono per prima cosa davanti al Centro Pokèmon e, dopo aver fatto rimettere in sesto i loro amici, uscirono di nuovo. Il villaggio era per lo più vuoto, c'erano solo pochi Allenatori e giornalisti qua e là. Poi, improvvisamente, Lavanda si fermò di scatto, tanto che Helen le andò a sbattere contro, ed indicò un edificio basso e cadente, dai muri ricoperti d'edera, sulla cui facciata c'era un'enorme asse di legno con su scritto “Albergo Luce di Lampent” e una graziosa incisione del suddetto. Stella annuì e le tre entrarono dentro. All'interno il posto non era meglio, le travi erano umide e ammuffite, le tendine a fiori verdi strappate, ma i tavoli erano puliti e c'era un delizioso aroma di menta, che si mischiava però con il putrescente odore della muffa. Non era un posto sporco, solo un tantino fatiscente e non tenuto nel migliore dei modi, ma le nostre non stettero troppo a pensarci su -anche perché non avevano un budget particolarmente alto- ma chiesero una camera con tre posti letto. La notte arrivò presto, ma le ragazze erano comunque riuscite a lavarsi -anche se purtroppo dovettero indossare di nuovo i vestiti sporchi e strappati- e si addormentarono non appena toccarono il cuscino, saltando addirittura la cena, tant'erano stanche. La Luna splendeva alta nel cielo scuro e sinistro, quando un verso cristallino ed uno stridulo si sovrapposero nell'aria e una luce multicolore si mescolò ad una nube densa e nera. Xerneas ed Yveltal erano arrivati.

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