Al New Yorker piace Banana.

di AlephVesper
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Regola numero 1: niente Jimmy Choo per favore, siamo giornalisti seri! ***
Capitolo 2: *** Comunque sono della collezione scorsa. Ecco. ***
Capitolo 3: *** Hobbies questi sconosciuti ***
Capitolo 4: *** Il trono di spade ***
Capitolo 5: *** Non ho più l'età per certe cose ***



Capitolo 1
*** Regola numero 1: niente Jimmy Choo per favore, siamo giornalisti seri! ***


Triiiiiiiiiin. triiiiiiiiiiiiiiiiin!
Mi alzai di scatto. Il mio telefono. Miranda.
Guardai l'ora, le otto e mezza.
LE OTTO E MEZZA?!
A quest'ora sarei già dovuta essere in ufficio e aver sbrigato tutte le commissioni mattutine!
Appoggiai la testa alle ginocchia, che cosa era successo la sera prima? Che commissioni avrei dovuto fare questa mattina?
E soprattutto: dove diavolo era finito il telefono?!
Mi misi  a frugare tra i vestiti sparsi per terra, infine lo trovai in un pacchetto di patatine.
Eppure questo non era il telefono che mi aveva dato l'azienda...
Ad ogni modo il telefono continuò a squillare ininterrottamente, quindi risposi aspettandomi come minimo un licenziamento lampo con tanto di passeggiata sotto le forche caudine.
"Hey Andy, scusa, ma sarò lapidario! Oggi torno da Boston la sera tardi, quindi non mi aspettare alzata, ti sveglierò io quando torno!", la chiamata si concluse così e io rimasi totalmente interdetta.
Era Nate.
Il mio ragazzo Nate.
Improvvisamente i ricordi riaffiorarono nella mia mente tutti insieme; Parigi, il mio licenziamento lampo, la faccia di Miranda mentre mi vedeva correre via per gli Champ Elisee, Emily che veniva a ritirare i miei vesiti parigini dal mio appartamento, il colloquio dal New Yorker...
Io non lavoravo più da Runway, era tutto finito.
Niente più Miranda, niente più ufficio alla mattina presto, niente più nottate a fare i compiti delle gemelle...
Provai un forte senso di euforia,  mi alzai dal letto e incominciai a correre per la casa, non avevo niente da fare fino alle dieci, l'orario in cui mi sarei dovuta presentare in ufficio, non mi era mai capitato di avere la maggior parte della mattina tutta per me!
Mi preparai un bagno e mentre si riempiva la vasca mi versai un pò di caffè bollente in cucina.
Mi diressi con la mia tazza in camera, visto che avevo molto tempo a disposizione potevo scegliere con calma cosa indossare; l'armadio era piedo di rimasugli dei miei giorni a Runway, tuttavia sapevo di doverci andare molto piano con gli oggetti alla moda, l'ambiente del New Yorker doveva essere decisamente differente da quello di Runway e probabilmente l'eccessiva mondanità non sarebbe stata la scelta adeguata alla situazione.
Alla fine optai per un vestito morbido grigio che arrivava sotto il ginocchio  di cashmere e un paio di tronchetti prada con il tacco alto scamosciati, insomma è abbastanza sobrio come look no?
Dopo essermi lavata e truccata, (con una leggera riga di eye liner e una passata di rossetto), mi iniziai a dirigere verso l' ufficio.
Il taxy si fermò esattamente davanti all'entrata, scesi dal veicolo e mi diressi nell'edificio, il profumo di caffè e di fogli di giornale mi riempì subito i polmoni, aleggiava un'aria di familiarità e complicità, questo era proprio il mio ambiente.
Se non ci fossero statequelle quattro racchie a fissarmi dall'altra parte della stanza.
Quattro quarantenni in tallieur completo di maglioncino grigio infeltrito e capelli colorati con una tinta casalinga con tanto di ricrescita mi stavano fissando le Prada.
"Eccola, è arrivata la oca di Runway".

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Capitolo 2
*** Comunque sono della collezione scorsa. Ecco. ***


Ahhhh, ma cosa importa del giudizio della gente quando si fa quello che si ama? Nulla! L' unica cosa importante è godersi il momento presente e non lasciarsi sfuggire nulla, imprimere nella mente ogni singolo particolare di queste giornate. Afferro un foglio di giornale e inizio a odorarlo da vicino; il profumo della carta stampata mi inonda le narici ricordandomi la casa dei miei genitori, specie quel pomeriggio dove ho fatto cadere l' inchiostro di mio padre e... Oh cavolo l' inchiostro. L' INCHIOSTRO! Era appena stato stampato e io sono stata così cretina da strusciarci tutta la faccia sopra! Imbarazzatissima noto le mani nere e quando alzo lo sguardo dalla scrivania noto che le quattro zabette che due ore prima mi avevano guardata male nell'atrio mi stanno nuovamente fissando sussurrando sonoramente: "guardala l'oca di Runway non sa nemmeno come sono fatti i giornali veri!", la sgrinfia soffoca una risatina da gallina strozzata, l'amichetta del cuore ( o di ricrescita da procione), alla quale si era rivolta le risponde con una vocetta da donna vissuta : " dopotutto cosa aspettarsi da una che indossa stivali appena usciti dalle collezioni dei maggiori stilisti!" Ma.... ma sono della stagione scorsa e sono la copia di un paio di stivali Prada fatta da Topshop! Corro inciampando in bagno, lo specchio illuminato dalle orrende luci al neon mi mostra un terribile scempio di linee nerastre sul viso, come se mi fossi disegnata a caso con l' eye liner in faccia, distrutta inizio a struccarmi e a rifarmi il trucco. Proprio quando sto finendo di truccarmi entra una di quelle vecchie oche, (sul serio, ma non hanno mai nulla di meglio da fare che seguire me?) che mi guarda con aria di profondo rimprovero. Credo di sapere di già cosa dirà alle sue amiche.

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Capitolo 3
*** Hobbies questi sconosciuti ***


Huhu, sono le 5 di pomeriggio.
Alzo pigramente lo sguardo dell'articolo che ho appena finito di correggere e noto che tutti i miei colleghi stanno velocemente mettendo via le loro cose nelle borse pronti per andarsene via.
Giuro che questa è la prima volta che li vedo così attivi, le persone hanno passato la giornata lavorando placidamente, senza alcuna fretta, mentre adesso che la giornata lavorativa, (almeno per i redattori e i giornalisti), è finita tutti stanno correndo fuori dall'edificio pronti a scappare a casa.
Questo è esattamente l'opposto di quello che succedeva a Runway, lì il lavoro era frenetico, i compiti venivano completati velocemente e non c'era un orario fisso per uscire, anzi le persone erano così prese dai loro lavori che alle volte facevano addirittura nottata in ufficio.
Le quattro sgrinfie si sono già accalcate verso l' uscita scambiandomi occhiate di rimprovero e spettegolando fra di loro sul fatto che una come me non poteva di certo sapere cosa volesse dire uscire tardi da lavoro e poi tornare a casa a badare una famiglia.
Ma sul serio, per me uscire a quest'ora da lavoro è come uscire che è ancora mattina presto!
Poi ho 22 anni, dovrei avere già una famiglia?
A quest'ora poi i bambini sono ancora a scuola, ragazzi adoro le vecchie vrenzole!
Il mio stipendo al New Yorker è sensibilmente aumentato rispetto a Runway, quindi decido di concedermi un pò di shopping per festeggiare il mio primo giorno di lavoro, oltrettutto oggi Nate tornerà tardi da lavoro, quindi così riesco a distrarmi mentre lo aspetto.
Alle sette sono già stata da Banana Republic, Sephora e in un outlet di Loubutin, carica di borse mi affaccendo sulle scale del mio appartamento, le borse sono molto ingombranti e mi ostacolano i movimenti.
Quasi le faccio cadere quando nella tromba delle scale vedo l' ultima persona al mondo che mi sarei aspettata venisse a casa mia.....

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Capitolo 4
*** Il trono di spade ***


"Nigel?"
Ero allibita. Non avevo più visto Nigel dalla conferenza di chiusura della settimana della moda a Parigi.
Di certo era il membro dello staff Runway che più mi mancava,ma non mi sarei mai aspettata di trovarlo davanti a casa.
Non era più lo stesso Nigel perfezionista di un tempo, indossava un paio di vecchi Gap scoloriti e sopra un semplice maglione grigio, credo di non aver mai visto su di lui una mise così semplice.
"Andy... Tesoro ma ti pare questo il modo di andare in giro?" disse guardando stancamente la punta rovinata dei miei stivali Topshop.
"Bè guardati tu Nigel, sembra quasi che lavori in una rivista seria!" ribattei io abbracciando il mio amico.
Aprii la porta di casa, dentro era un disastro, di solito metteva tutto a posto Nate, in sua assenza regnava il caos totale; tra l'altro avendo così tanto tempo libero e niente fidanzato passavo la maggior parte dei pomeriggi a guardare film, sono sempre stata una cinefila, ma il lavoro a Runway aveva praticamente annullato questo hobby quindi dovevo portarmi avanti con gli arretrati.
"Le 127 ore? Sul serio Andy, proprio non ti ci vedo attaccata a una parete.", disse prendendo il dvd più vicino a lui, "Bè non mi vedevi nemmeno a lavorare a Runway, eppure ci sono riuscita, seppur non per un anno intero!"
Improvvisamente il suo viso si rabbuiò, "non ne sarebbe valsa la pena comunque. Io non metto più piede in ufficio da una settimana... Dovrei essere lì ora".
Mi cadde la confezione di patatine che stavo spiluccando dalle mani, una settimana?!
Nessuno a Runway si prende una settimana di ferie, una volta ho chiesto di uscire un'ora prima e Miranda mi ha guardata con la stessa espressione che fa un bambino al quale è appena stata messa una supposta.
"Perchè non vai più in ufficio?! Runway è la tua vita!"  iniziai raccogliendo per terra i resti delle patatine.
" Ormai non ha più senso. La posizione di Miranda è in pericolo, quindi qualsiasi grande promozione sarà data solo a chi può aiutarla davvero a rimanere in carica. Io adoro Runway, ma ormai non è più una grande famiglia, sembra una delle battaglie del Trono di Spade! Il mio lavoro non mi porterà a nulla... Quindi volevo andarmene... Ho un progetto... E ho bisogno che tu mi aiuti".

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Capitolo 5
*** Non ho più l'età per certe cose ***


Sinceramente non ricordo ogni singolo particolare di quello che ci siamo detti ieri sera.
Insomma se dovessi proprio ripetervelo non saprei dirvi tutto.
Ok. Ok, lo ammetto, l'esperimento proviamo a vedere se le mentols fanno lo stesso effetto con la coca cola se al posto della coca usiamo il cuba libre non è stato esattamente un colpo di genio.
(Ndr, comunque sì  a quanto pare se prendi un bicchiere da mezzo litro e lo riempi metà rhum e metà coca cola l'effetto bomba mentols è garantito!).
Ecco una cosa ve la posso dire...!
Questa cosa estremamente filosofica è che.... Ho un pastone atroce in bocca... Santo cielo ma non avevo 22 anni?! A questa età dovrei ancora essere allegramente in grado di sbronzarmi senza avere questi...
Oddio...

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