Stuck Like a Doll

di _Lookingforpenguins___
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Strange Whispers... ***
Capitolo 2: *** Broken Doll. ***
Capitolo 3: *** Hi Ghost! ***
Capitolo 4: *** you will never know who was Luke Hemmings ***
Capitolo 5: *** it's been a deception ***
Capitolo 6: *** Cupid ***
Capitolo 7: *** Wanna Stay With You. ***
Capitolo 8: *** Nothing Makes Sense ***
Capitolo 9: *** I Missed You ***
Capitolo 10: *** now we're together ***



Capitolo 1
*** Strange Whispers... ***


Camicia bianca, giacca rossa, fiocco blu, gonna blu, calzettoni nere e scarpette marroni e un'aggiustata ai capelli rossi che arrivano alle spalle. Esce da casa un'ora in anticipo per andare a scuola. Le piace studiare, conoscere. Ama il coreano, infatti prende lezioni private. Il suo modello di bellezza e carattere é Amber Josephine Liu. I suoi gruppi preferiti sono le F(X), i B.A.P, poi i BINGBANG, i 2NE1 e gli Shiene, e tutte questi gruppi fanno K-Pop. Arriva a scuola in una decina di minuti e lì vede la sua migliore amica: Aya. "buongiorno Yuki" le dice la sua amica. "buongiorno Aya" le risponde Yuki con un sorriso. "sai che forse le F(X) vengono qui a Tokyo quest'anno?" le dice Aya esaltata. "ci andremo di sicuro" sorride Yuki determinata. Aya é simile a Yuki: bassina, stessi tratti asiatici, ma una curiosa capigliatura riccia e nera. "sai che sono arrivati degli studenti dall'Australia?" chiede contenta Aya a Yuki. "ah, fantastico" risponde sorridente la rossa. Avrebbero avuto nuovi ragazzi su cui fare apprezzamenti, o meno, cosa che diverte molto le due giapponesi. Poi si fa ora ed entrano dentro. Per fortuna hanno tutte le lezioni in comune, quel giorno. Quando entrano alla prima ora, vedono la prof parlare con tre ragazzi che non sono chiaramente di lí, cosí le due ragazze intuiscono che sono i nuovi studenti. "oh, buongiorno ragazze" dice la prof quando si accorge di loro due. "buongiorno" dicono i tre australiani all'unisono. In inglese, ovviamente. "perchè non li portate a fare un giro della scuola?" chiede la prof a Yuki ed Aya. Le due ragazze annuiscono, poi escono insieme ai tre. "salve a voi" dice Yuki sorridente per fare buona impressione. I quattro ragazzi rispondono. "io sono Yuki e lei é Aya" continua la rossa. La mora agita la mano. I quattro ragazzi si presentano a loro volta: Michael, il tinto di lilla; Ashton, il riccio con la bandana; Calum, quello che potrebbe.essere facilmente scambiato per un asiatico. "parlate bene l'inglese" sorride Michael "non ci sono solo giapponesi qui dentro" ride Aya. "Calum, ma tu hai origini asiatiche?" chiede Yuki curiosa. "no! Ma perchè lo pensate tutti? Sono australiano!" ride esasperato il moro. Yuki sorride, poi cominciano a girare per la scuola. All'improvviso Yuki si sente sussurrare cose incomprensibili all'orecchio, ma non sono gli apprezzamenti sporchi di Aya. "ragazzi, li avete sentiti anche voi?" chiede la rossa inquietata. "cosa?" chiede Ashton. "nulla" scuote la testa Yuki e cerca di eliminare l'avvenimento dalla sua mente. Dopo due ore hanno finalmente finito il giro. "abbiamo perso due ore e la terza é di spacco. Che si fa?" chiede Aya col suo solito sorriso. "prendiamo un caffè?" propone Yuki ancora un po' scossa. "sicura che vada tutto bene?" chiede Michael scrutandola. Yuki annuisce distrattamente, poi si dirigono al bar, ma Michael non è convinto. "allora, com'è l'Australia?" chiede Yuki mentre si siede, come sempre, affianco alla finestra.

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Capitolo 2
*** Broken Doll. ***


2 Dopo una bella chiacchierata i ragazzi si dividono per la quarta ora. Yuki non vede l'ora di tornare a casa, bere un po' di alcool e dimenticarsi di quella strana giornata scolastica. Finalmente arriva l'ora di tornare a casa, e la rossa è una delle prime a fuggire dall'edificio. Scappa subito a casa dove l'aspetta suo fratello: Koji. "sono a casa!" urla la rossa appena entra. "ciao sorellina" dice Koji per poi scompigliarle i capelli. "com'é andata a scuola?" "bene. Sono arrivati tre nuovi studenti" spiega Yuki mentre apparecchia il tavolino. "carini?" ride il castano. "sí, ma non sono di qui" spiega ancora Yuki. "di dove sono?" chiede curioso Koji. "Australia". "fantastico. Ora mangiamo" sorride poi Koji. Yuki annuisce ed entrambi cominciano a mangiare. "torno a scuola" avvisa Yuki e poi esce. Dava ripetizioni ad Aya in matematica e si incontravano a scuola. Mentre cammina per i corridoi, Yuki sente di nuovo quegli strani sussurri. Riesce a distinguere solo un 'Tasuke', 'aiuto'. Cerca di ignorarli ma sente una frase urlata: "Anata wa eien ni watashi o mushi suru koto wa dekimasen!"(*). A questo punto Yuki entra nel panico e corre, corre fino alla solita classe, ma si sente osservata, seguita. Quando arriva alla classe, però, questa sensazione sparisce e tira un sospiro di sollievo. "Aya!" urla disperata per poi correre ad abbracciare la mora. "che succede?" chiede Aya confusa. Yuki non risponde, pensa solo all'esperienza appena vissuta: quei sussurri, quella strana sensazione. "Yuki, sei sconvolta" dice la mora spaventata per l'amica. La rossa non risponde, così Aya la prende e la porta a casa: non era nelle condizioni di dare ripetizioni. L'accompagna fino all'entrata e poi la lascia al fratello. "tutto bene sorellina?" chiede il castano preoccupato. "credo di star impazzendo" risponde lei. "perché?" ride. "sento voci" sussurra Yuki. Koji si limita a ridere e a scompigliarle i capelli, poi la manda in camera sua. Quando arriva in camera sua, sente di nuovo la sensazione di essere osservata. Così si gira: la bambola di porcellana. La bambola di porcellana la sta guardando, se lo sente. All'improvviso, gli occhi della bambola si muovo da destra a sinistra. Prima piano, poi sempre piú veloce, fino a quando la bambola non cade a terra e si fa a pezzi. "AH!" urla Yuki spaventata, poi sente qualcosa all'orecchio: "questo è stato il prezzo per avermi ignorato. Spero tu abbia imparato" poi sente una risatina. Poi il nulla. É tornato il silenzio, la quiete. La voce non c'é più. La rossa sospira e si lascia cadere a terra. "Yuki, ti vogliono alla porta" sente poi dire dal fratello. Lei si alza e va alla porta: Aya e Ashton. Chiude la porta e si getta tra le braccia della mora. "cosa succede ancora?". "io... Io... Aiuto" si limita a dire la rossa. "che succede?" chiede Ashton. Aya, giustamente, scrolla le spalle. "stasera c'è una festa. Vieni?" viene chiesto poi a Yuki. Quest'ultima annuisce senza neanche pensarci. Vuole essere ovunque tranne che a casa. (*) Non puoi ignorarmi per sempre. ANGOLO AUTRICE: questa cosa è uscita fuori dal nulla, ed è anche abbastanza brutta. Solo che io scrivo tutto ciò che ho in mente, a qualcuno piacerá, credo. Comunque, tutti mi state dicendo dell'HTML. So che è pesante la lettura, ma non so come mettere il codice dal cellulare. Quando lo sapró, lo metteró. Oltre a questo, spero che la storia vi incuriosisca. Baci xx -Ro

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Capitolo 3
*** Hi Ghost! ***


"stasera vado ad una festa" avvisa Yuki. "con chi?" chiede Koji. "Aya e quelli nuovi" spiega la rossa. "va bene" sorride il castano. Yuki ha paura di andare in camera sua a cambiarsi, cosí va in quella del fratello, e non succede nulla di strano. Mette una t-shirt dei B.A.P, degli skinny jeans e le converse con gli autografi dei BINGBANG. Avvisa il fratello e scappa sul luogo della festa. "ciao Yuki!" le corre incontro Aya. Poi la salutano anche gli altri. "mi perfetti di farti da cavaliere?" sorride Ashton a Yuki. Lei annuisce. Così entrano e Yuki si sente di nuovo osservata, ma non ci fa caso stavolta, perchè c'é tanta gente. Poi i suoi amici vanno al karaoke, ma a lei non piace, quindi va fuori a fumare una sigaretta. Si sente picchiettare su una spalla, cosí si gira, ma non vede niente. Poi si rigirà e urla. Si ritrova davanti un ragazzo bellissimo: occhi azzurri e capelli biondi. "sono giorni che cerco di farmi notare, ma continui ad ignorarmi" ride. Yuki sbarra gli occhi e capisce tutto: la sensazione di essere osservata, i sussurri, la bambola rotta. E urla. Ha paura di quel ragazzo, che, anche se non vuole ammetterlo, é un fantasma. "perché urli? Non ti mangio. Sono Luke" sorride. "s-sei un fantasma?" chiede Yuki incredula. Il biondo annuisce energicamente. "e... C-che ci fai qui sulla terra?" chiede ancora la rossa. "gli ordini superiori mi hanno un'altra possibilità" spiega il biondo. "per cosa?" insiste Yuki. "ma come siamo curiose! Beh, la mia vita non é stata delle migliori. Tra droga e amicizie sbagliate..." "capisco" dice semplicemente Yuki. "farò il bravo stavolta" ride Luke "ti va se andiamo a ballare?" "sì, così la gente mi prenderà per pazza" "tranquilla, posso rendermi visibile a tutti" fa l'occhiolino il biondo. Allora Yuki, anche se titubante, annuisce. Luke la prende per mano e la porta dentro. Cosí cominciano a ballare sulle note di Paper Heart delle F(X). Dopo un po', si sente picchiettare, si stacca da Luke, e vede Aya con quei tre. "non ci presenti il tuo amico?" la stuzzica Aya. "lui é Luke" dice Yuki imbarazzata "ciao Luke!" dicono all'unisono. "ciao a tutti. Beh, allora vado. Buonanotte Yuki" dice Luke dolcemente per poi sparire velocemente tra la folla. Yuki é un po' perplessa, e ride perché è arrivata al limite dell'assurdo: parlare, scherzare e ballare con un fantasma a cui é stata data una seconda possibilità.

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Capitolo 4
*** you will never know who was Luke Hemmings ***


4 "ma mi spieghi chi era quel granfigo di ieri sera?" chiede Aya sognante. "un ragazzo" dice Yuki generica. "va bene, ho capito. Non vuoi parlarne finchè non sarà una cosa seria!" ride la mora. Yuki scuote la testa, poi va a lezione e va a sedersi affianco ad Ashton. "scusami se ieri sera ti ho lasciata sola, ma vedo che ti sei consolata" dice il riccio infastidito. "sei geloso?!" ride Yuki. Ashton arrossisce come un peperone "n-no!". Yuki lascia perdere. Mentre sta andando alla prossima lezione si sente chiamata: Luke. Poi, per una forza superiore, si chiude in un angololino remoto dell'edificio e davanti a lei appare Luke sorridente. "buongiorno Yuki!" " 'giorno Luke" sorride la rossa. "quel riccio é geloso di te!" ride il biondo per poi toccare il naso di Yuki. "lo penso anch'io, ma forse ci é solo rimasto male" scrolla le spalle la rossa. "ti piace eh?" sorride il biondo. "no" disse con sinceritá lei. Il biondo sta un po' in silenzio, poi le fa l'occhiolino e sparisce. Yuki non capisce, ma poi decide di andare in classe, visto che la campanella è suonata da dieci minuti. "buongiorno" dice un po' imbarazzata. La prof corre verso di lei e le prende il viso con le mani: "oh, grazie al cielo, sta bene. Come mai é in ritardo? Cosa è successo?" "non trovavo il libro" mente lei. La prof tira un sospiro di sollievo, così Yuki guarda tra i banchi, e vede che Ashton e Michael sono seduti nello stesso banco e Cal e Aya dietro di loro, cosí é costretta a sedersi da sola. "tranquilla, ci sono io qui" si sente accarezzare la spalla da Luke, e sorride. Finalmente anche questa giornata scolastica finisce. Yuki esce da scuola da sola e davanti si trova Luke. "mi farai prendere un colpo un giorno" ride la rossa. Luke le cinge il collo con un braccio e ride con lei. "poca confidenza" sorride la giapponese. "sshh" ride il biondo. "Yuki!" si sente chiamare la rossa. Si gira e vede Aya: "oh, scusa... Ehm... Parliamo un'altra volta" e scappa senza lasciar parlare Yuki. "andiamo?" chiede Luke "dove?" chiede Yuki confusa. "volevo portarti a prendere un caffé" sorride "uhm, va bene" dice la rossa titubante. Cosí si dirigono verso il bar, e proprio lì c'è Aya. "Aya!" esclama Yuki. "scusami se oggi non ti ho parlato. Calum mi ha offerto di sedermi affianco a lui e non sono riuscita a dire di no" dice la mora dispiaciuta. Yuki l'abbraccia senza dire niente. "vai dal tuo principe azzurro" fa l'occhiolino Aya. Yuki scuote la testa, poi va verso il biondo "fatto pace?" chiede Luke curioso. Yuki fa sí con la testa. "mi racconti di piú di te?" chiede Yuki. "non c'é molto da dire. Quando si muore non si ricorda la propria vita terrena" sospira Luke. "non sapró mai chi é stato Luke Hemmings..." sospira la rossa dispiaciuta. "ma saprai chi sarà" sorride il biondo prendendole la mano. Yuki alza lo sguardo e lo guarda negli occhi. Si accorge che sono bellissimi, il mare ne sarebbe invidioso. E poi il suo sorriso é favoloso. "Yuki?" la richiama. "ci sono" scuote la testa

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Capitolo 5
*** it's been a deception ***


"domani c'è il festival dell'arte!" dice per l'ennesima volta Aya. Lei ama queste cose, mentre a Yuki non interessano piú di tanto. Erano due giorni che la rossa non vedeva Luke, ed era preoccupata. Pensava che gli "ordini superiori" lo avessero riportato all'Aldilà, e che avessero ritirato l'offerta della seconda possibiltá. Solo l'idea la faceva rabbrividire, perchè dopotutto, Luke le era sembrato un tipo simpatico... "che fine ha fatto il tuo amico?" chiede la mora riferendosi al biondo. Yuki sospira e scrolla le spalle. "si ti ha mollata così lo trovo e lo lincio" dice ancora la mora arrabbiata mentre finisce il suo bellissimo quadro per il festival. Yuki ammira il quadro e si accorge che è il ritratto di Calum alla Pop-art. "ma è Calum!" sbotta Yuki. Aya arrossisce e cerca di nascondersi invano. "è meraviglioso!" esclama ancora la rossa "devi assolutamente farglielo vedere!". Aya scuote la testa spaventata, non ci pensa nemmeno. "carissima Aya" inizia la rossa calma, mettendole le mani sulle "IL TUO QUADRO È STUPENDO. DI SICURO, QUALCUNO LO COMPRERÀ ALLA FIERA E..." si ferma un attimo a pensare.. "ODDIO!" urla poi come se avesse visto la luce. "cosa?" chiede Aya, visto che non sta capendo nulla. "nulla, finisci pure il tuo ritratto. Torno a casa" dice la rossa saltando dalla sedia sulla quale era accovacciata. Scappa subito a casa di Calum e bussa incessantmente, fino a quando Calum apre, ed é molto sorpreso di vedere Yuki a casa sua. "ciao Yuki" sorride. "Calum, Calum, devi ascoltarmi" dice lei agitata. Calum annuisce. "domani c'é il festival dell'arte, ti va di venire con me?" chiede tutto d'un fiato. Calum sa che Yuki non prova alcun interesse per lui, capisce che c'è qualcosa sotto, ma non indaga. Sorride e annuisce. Si salutano, poi Yuki si avvia sulla strada di casa, e le si para Luke davanti. "mi tradisci con quello lì?" dice il biondo ridendo riferendosi al moro. "ciao anche a te, Luke" sorride la rossa. "non mi faccio vedere due giorni, e mi rimpiazzi" fa finta di piangere Luke. Yuki ride rilassata. Ora sa che Luke non è tornato all'Aldilà, ed è ancora lì con lei. "cos'hai fatto di bello in questi due giorni?" chiede curiosa. "sono stato con gli ordini superiori. Erano pieni di complimenti per me" dice vantandosi. "che bravo" applaude lei prendendolo in giro. "simpatica" dice lui finto seccato. "Luke?" chiede Yuki seria. "sì?" dice lui con lo stesso tono. "come... Sei morto?" chiede la rossa titubante, con la paura di aver toccato un tasto dolente. "droga" risponde lui leggermente. "oh" sospira Yuki, non sapendo cosa dire. "perchè domani non ci vieni con me al festival?" sorride il biondo. "non posso. Devo aiutare Aya" dice lei dispiaciuta. "ah, giusto. Il quadro" sorride Luke. "ma allora hai continuato a guardarci?" chiede lei sorpresa. Luke annuisce energicamente, poi apre la bocca, ma la richiude. "cosa?" chiede lei. Luke la stringe forte, e lei non capisce. Il biondo risponde alla sua muta domanda: "tua nonna... Mi ha detto di darti un abbraccio da parte sua". Yuki sorride semplicemente, poi torna seria e vuole togliersi un'altra curiosità: "Luke, qual è il vero motivo per il quale hai avuto una seconda possibilitá?" "la mia morte é stata un inganno. Mi hanno incastrato".

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Capitolo 6
*** Cupid ***


Era il giorno del festival. Aya era nervosa, mentre Yuki era pronta per la missione Cupido. Verso le 9:00, Aya arrivó alla galleria, posò il suo quadro sul muro e rimase sotto di esso. Yuki mise la t-shirt delle F(X), skinny jeans e le converse con le firme dei BINGBANG. Poi si avvió verso casa di Calum, che la accolse con un sorriso. Entrarono nella macchina del moro e andarono alla galleria. Videro anche Michael e Ashton, e li salutarono. Yuki attuó il piano. Scorse Aya da lontano e le fece il pollice all'insú. La mora non era molto convinta. "Calum!" la chiamó la rossa. "dimmi" sorrise lui. "c'é una cosa che ti piacerà" sorrise, per poi tirarlo per il polso verso il quadro. Quando il moro lo vide, rimase a bocca aperta. Mentre Aya nascose il viso tra le mani. "è bellissimo, Aya" le sorrise dolcemente. Si persero uno nello sguardo dell'altra. Yuki si stava sciogliendo per tutta quella dolcezza, poi decise di lasciarsi soli. Il suo lavoro lo aveva fatto. ////////// "Michael, Yuki è laggiú. Non vedrà mai il mio quadro" disse Ashton scoraggiato. Aveva fatto un ritratto di Yuki a matita. "tranquillo, amico. Lo vedrà" lo rassicuró il tinto. "e se non le piace?" cominció a farsi paranoie. "suvvia, Ash! Se avessi disegnato me, io-" si fermó giusto in tempo. "sta arrivando!!" disse Ashton agitato, mentre il suo cuore faceva le capriole. ///////// Yuki vide il quadro di Ashton: era LEI. Non sapeva cosa dire, era molto felice di essere il soggetto di un quadro, ma non voleva illudere il riccio. "é bellissimo" si limitò a dire sorridendo. "g-grazie" disse lui arrossendo. "quanto devo darti?" chiese lei. "c-cosa? Lo compri?" chiese lui incredulo. "mi sembra ovvio". Lui glielo cedette senza chiedere soldi. Per lui era una soddisfazione che la ragazza dei suoi sogni lo avesse comprato. Quando Yuki fu fuori, ecco Luke. "non sará mai capace di disegnare quei tuoi occhi cosí espressivi" disse con un tono dolce da morire. Yuki era rimasta senza parole, non sapeva cosa dire. Si sentiva strana, stranissima. Era agitata. "ma è stato abbastanza bravo. Lo stai friendzonando continuamente" disse ancora, ridendo, il biondo. Yuki si limitó ad annuire con la testa. "quei due stanno pomiciando, e solo grazie a te. Sei proprio Cupido" rise Luke. Yuki sorrise, perchè era felice di aver aiutato la sua migliore amica. "ti va un frappé?" chiese ancora. "va bene" disse la rossa distratta. Passarono prima a casa sua a posare il quadro, e poi andarono al bar. "I find my sweet escape when I'm alone with you" canticchiava Luke. "cosa canti?" chiese Yuki. "una canzone che scrissi quando ero vivo. Ero innamorato, e quando la scrissi ero ubriaco" "poi me la farai ascoltare" sorrise. "come vuoi. Tu?" chiese il biondo. "io cosa?" "sei mai stata innamorata?" "non proprio" "e ora sei innamorata?" chiese avvicinandosi di piú a lei. La giapponese era nel subbuglio piú totale, cosa doveva dire? Ma prima di tutto, lei era innamorata? Le piaceva quella specie di fantasma? O era solo una cottarella? Non sapeva ció che provava. "no" disse alla fine. "sì" disse per poi rubarle un bacio velocissimo sulla guancia, e sparire.

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Capitolo 7
*** Wanna Stay With You. ***


Era sera, e Yuki era sul suo soffice letto ad ascoltare musica, quando le arrivò un messaggio di Aya: 'io e Calum stiamo insieme!! Grazie mille Yuki'. La rossa sorrise, era orgogliosa di se stessa. Non aveva nulla da scrivere, cosí si limitò ad inviarle un pollice all'insú. Si avvicinò alla finestra per aprirla, perché faceva caldo, e vide Luke. Cadde all'indietro per lo spavento. "sono così bello da farti svenire?" rise il biondo. "simpatico Hemmings, davvero" rispose Yuki seccata. "che ci fai qui?" "volevo stare con te" disse. Poi entrò in casa come se niente fosse e si sedette sul letto della ragazza. "io domani avrei scuola..." "dormi. Fai come se non ci fossi" disse lui con la voce tremolante, ma lei non se ne accorse, così non glielo fece dire due volte e si stese per poi cadere nel mondo dei sogni. ---------- Yuki si sveglió, ancora assonnata. Luke non c'era piú, almeno così credeva. Scrollò le spalle, e compì i soliti gesti meccanici di ogni giorno: doccia, capelli, divisa, scale. "buongiorno Koji!" disse sorridente. " 'giorno sorellina" sorrise anche lui per poi offrirle la colazione e il cestino del pranzo. Poi entrambi andarono a scuola. Fuori la scuola c'erano Aya e Calum che si tenevano per mano, ed erano carinissimi. "buongiorno piccioncini" sorrise la rossa. I due risposero con un gesto della mano e la mora l'abbracciò. "b-buongiorno Yuki" disse Ashton. "ciao Ash" gli sorrise. "hola gentaglia!" urló Michael. Tutti risero. "ma perchè non ci fai avere una conversazione decente col tuo amico?" disse Calum con tono malizioso. Yuki sbuffó. "forse perchè ne è gelosa" disse Michael con lo stesso tono. Yuki cominció a sentirsi a disagio, ma come un fulmine a ciel sereno, arrivó Luke. "buongiorno a tutti!" disse col suo stupendo sorriso. "buongiorno" dissero tutti. "giorno" disse Yuki sorridendo involontariamente. Aya le diede un pugnetto e le sussurró: "mangiartelo con gli occhi non è la cosa migliore da fare" per poi ridere. Yuki imbarazzata, scosse la testa. "che ci racconti di te, Luke?" stuzzicò Ashton con aria di sfida. "sono Luke Hemmings e vengo dall'Australia" rispose il biondo. "io vado al bar" disse Yuki evidentemente infastidita. Non sapeva perchè, ma le dava fastidio che Luke parlasse con i suoi amici. Solo lei sapeva il suo segreto, e nessun altro. I suoi amici non meritavano di parlare con lui, pensava, ma non sapeva perché. "Luke?" chiese Aya. "sì?" rispose. "cosa c'è tra te e Yuki?" "ci frequentiamo" scrollò le spalle. "cooosa?" dissero tutti sorpresi tranne Ashton, che si incupí. "non stiamo insieme!" specificó il biondo. "ah..." disse Aya scoraggiata. Luke salutó tutti e andó via. Yuki non tornava, ma i suoi amici non si preoccuparono ed entrarono. Yuki era al parco. Non aveva voglia di andare a scuola. Non aveva voglia di fare nulla. Era troppo confusa. "perchè te ne sei andata?" le spuntó Luke affianco all'improvviso. Non rispose e si avvicinó al biondo. "hai perso la lingua?" chiese ancora. Yuki gliela mostró per poi ridere. "sei bellissima quando ridi" sorrise il biondo. Lei non disse niente e si strinse a lui. Non si sa come, ma aveva freddo.

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Capitolo 8
*** Nothing Makes Sense ***


"fantastico" disse Yuki mentre masticava un chewing gum. "non so cosa mettere, però" si disperó Aya. Yuki non stava ascoltando. Stava pensando a Luke, e si malediceva per questo. Aveva paura di essersi innamorata di lui, perchè alla fine, lei non sapeva chi era stato, ma lui le disse che importava solo chi sarebbe stato da allora in poi. "Yuki! Mi stai ascoltando?!" la richiamó Aya. "Sí, ci sono" disse la rossa svegliandosi dai suoi pensieri. "capisco che ti piaccia quel biondo, é davvero figo. Ma io sono la tua migliore amica" la rimproveró la mora. "hai ragione, scusa" disse Yuki mortificata. La mora sorrise, poi le mostrò vari vestiti. "quello nero!" esclamò la rossa. La mora rise, poi lo mise da parte. "andiamo in centro?" chiese la rossa saltando dalla sedia sulla quale, come al solito, era accovacciata. Aya annuì, così uscirono. ---------------- "penso che queste scarpe siano fantastiche!" disse Yuki estasiata. "é vero" confermò Aya. "ma quello non é Luke?" chiese poi. Yuki girò la testa e confermó. Però decise di ignorarlo. Le piaceva quando faceva l'offeso. Cosí lei e la mora continuarono a guardare i negozi, fino a quando la rossa non fu stretta per i fianchi. "che fai, mi ignori?" era Luke. Yuki rise sotto i baffi: "ciao Luke" sorrise poi. "ciao Yuki, ciao Aya" sorrise il biondo. La mora agitò la mano. "fate shopping?" chiese ancora. Le due annuirono. "mmh... Non fa per me. Ciao ragazze" e andò via. Girò in un angolo, e Yuki era convinta che fosse sparito. ------------ dopo un pomeriggio di shopping compulsivo, Yuki tornó a casa, salutò il fratello e si buttò sul letto. "stanca?" chiese dolcemente Koji. "un po'" rispose lei. "riposati" sorrise e chiuse la porta. Yuki adorava suo fratello: era come un padre e una madre insieme. Si era occupata di lei fin dall'infanzia, l'aveva aiutata nei momenti difficili dell'adolescenza, quando cominci ad essere un po' ribelle, e l'aveva aiutata a ad affrontare i problemi, i bulletti, e le difficoltá che colpiscono la vita di ognuno. Gli doveva la vita, in poche parole. Quando stava per addormentarsi bussarono alla finestra. "entra" disse senza neanche alzarsi. Sapeva che era Luke. "eccomi qua!" disse il biondo per poi scompigliarle i capelli. "smettila di prendertela con i miei capelli" rise lei. "forse..." sorrise. "cosa vuoi stavolta?" "nulla in particolare. Mi piace stare con te. Sei l'unica che mi capisce" rise. "forse perché sono l'unica a conoscere il tuo segreto" sospiró lei. "sei davvero bella, lo sai?". Yuki perse un battito e sbarrò gli occhi. Forse aveva sentito male. Non poteva credere che Luke le avesse fatto un complimento. "grazie" cercó di sorridere. "posso stendermi un po'? Sono stranamente stanco" sbadiglió il biondo. "certo. Aspetta che ti aggiusto l'altro letto". La rossa aveva due letti in camera sua, perchè quando lei e Koji erano piccoli, dormivano nella stessa stanza. Fece per alzarsi, ma Luke la bloccò per il polso: "intendevo... Qui. Vicino a te". Lei divenne rossa in viso, come i suoi capelli. Ma cosa le stava succedendo? Non capiva piú quello che stava succedendo. Non capiva quello che Luke stava facendo. "eh-" tentó di dire qualcosa, ma poi ascoltó l'istinto - cosa che a volte puó essere molto sbagliata, e cacciò Luke fuori, chiudendo subito la finestra e le tende. Poi corse di nuovo a letto, stanca e confusa. Coprí il viso con le proprie mani e cominció a piangere dal nervosismo. Non poteva credere all'AMORE, quello che si canta nelle poesie romantiche. Avrebbe fatto male, troppo male. Eppure si rendeva conto che, quando Luke non c'era, si sentiva sola e preoccupata. Yuki aveva perso la testa per Luke, ma non voleva ammetterlo a se stessa, perchè si rifiutava di soffrire, si rifiutava di vivere davvero.

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Capitolo 9
*** I Missed You ***


Erano passati due giorni da quando Yuki aveva cacciato Luke, e non l'aveva piú visto. Ma non ci dava peso, meno pensava a lui, meglio era. "ti va se andiamo a quella festa in piscina stasera? Ci sono tutti" le chiese Aya. Lei annuí felice. Avrebbe pensato un po' ai vivi. "allora ci vediamo stasera. Ciao tesoro" disse la mora per poi darle due baci sulle guance e andare via. Yuki rimase sola nella sua agonia, di nuovo. Faceva di tutto per non pensare a quel maledetto biondo, che le sembrava un angelo, ma semplicemente non riusciva. I sentimenti stavano avendo la meglio su di lei. Allora capí che forse, da essi non si poteva scappare. Peró a lei non importava, lei doveva vincere anche loro, come aveva sempre vinto su tutti. Così decise di andare a fare shopping e comprare un costume da bagno decente. Yuki odiava le feste, ma se c'era la sua migliore amica, riusciva ad evitare di farsi la solita domanda: chi diamine aveva inventato le feste?. Dopo aver girato un po' di negozi, comprò un bikini arancione, il suo colore preferito. Poi tornò a casa. Non le restava che aspettare l'ora della festa. ------------ "sei pronta?" le chiese Aya. Lei disse di sì, così entrarono nell'auto di Calum - dove c'erano anche Ashton e Michael, e partirono. Appena uscirono dall'auto, il casino della festa si fece spazio nelle loro orecchie. "balliamo?" chiese Calum alla sua ragazza. Lei guardó Yuki, che la tranquillizzò e le disse di andare a divertirsi. "vieni con noi?" le chiese Michael. Yuki abbassó la testa. Ecco che ritornava la sensazione di insicurezza in assenza di Luke. Quel dannato Luke, pensò. "Ash?" sussurrò il tinto al riccio. "sí?" "é la tua occasione" disse il tinto. Intendeva che Ashton poteva ballare con Yuki senza che quel biondo li separasse. Però Ashton non si muoveva, non aveva quella scintilla, e Michael cominciò a preoccuparsi. "vieni con noi" disse il riccio prendendo la rossa per mano, così il tinto si tranquillizzò. "buonasera. Cosa prendete?" chiese cortese il barista, molto carino, pensó Yuki. "tequila" dissero Michael e Ashton all'unisono. "e tu?" chiese sorridente il barista alla rossa. Lei scosse la testa, non voleva niente. Peró Michael si fece dare un altro bicchiere di tequila. "su, bevi" le disse dolcemente. Lei scosse di nuovo la testa. Non riusciva a far altro che pensare a dove potesse essere Luke. E si odiava per questo. "vieni a ballare" disse il riccio prendendola per mano e portarla verso la pista. A Michael quella scena, faceva bene e male: bene, perché il suo amato Ashton era felice; male, perchè gli sarebbe tanto piaciuto essere al posto di Yuki. Peró, se Ashton era felice, anche lui lo era, o almeno, ci provava. Yuki si stava divertendo abbastanza a ballare con Ashton, e si stava divertendo anche con Aya e Calum. Poi, però decisero di andarsi a riposare. Spuntó Luke, proprio davanti ai ragazzi, ma nessuno lo vide, nonostante si fosse reso visibile a tutti. "ragazzi!" urló forte, ma non lo sentirono. YUKI non lo sentì. Era andato in panico. Non sapeva cosa stesse succedendo. Poi, arrivó una voce superiore: "la ragazza non si fida piú di te, per questo non ti vede". A quelle parole sbarró gli occhi. Yuki non si fidava più di lui, e fu come una pugnalata al petto. "e che faccio?" chiese nel panico. "lo capirai..." disse la voce. Non sapeva assolutamente cosa fare, cosí provó ad accarezzarle la guancia, ma niente, lei continuava a ridere con Aya. Provó di tutto, o almeno così credeva. Poi, fortunatamente, gli si accese la lampadina. Fece in modo che a Yuki venisse voglia di fumare, e di conseguenza farla andare fuori da sola. Ora doveva fare la sua mossa: dopotutto lui l'amava, sarebbe stata una cosa giusta. Cosí, quando lei si alzó, la prese per i fianchi e la baciò. In quel momento Yuki lo rivide. Le si illuminarono gli occhi, era felice, e ricambiò il bacio. Poi lo abbracciò. Un abbraccio che ti rompe le costole: "mi sei mancato" disse semplicemente.

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Capitolo 10
*** now we're together ***


"che... Facciamo?" chiese Michael teso. "a te cosa va di fare?" gli chiese il riccio, annoiato. «baciarti», pensó il tinto. "che carino che sei mentre pensi!" rise Ashton. Michael perse un battito. Non poteva credere a ció che aveva sentito. Diventó tutto rosso e disse un semplice "grazie". "su, andiamo a casa mia, qui viene un acquazzone" rise il riccio. Michael lo seguì a ruota. Aveva paura: loro due, soli, a casa di Ashton. Non sarebbe riuscito a controllarsi. Dopo una decina di minuti arrivarono. Il riccio si tolse la camicia bagnata per poi prenderne un'altra, e Michael credette di morire da un momento all'altro. Poi gliene passó una, visto che sembrava un cane bagnato. Indossandola, sentì subito il profumo di Ashton, e gli sembrava di andare in estasi. Poi seguí i movimenti del riccio di spalle fino alla cucina. «ha proprio un bel-», ma la sua coscienza multicolor lo fermò. "ecco la cioccolata" sorrise Ashton sedendosi accanto all'amico dalle guance di fuoco, sul divano. "g-grazie" balbettó il rosso prendendo la tazza e toccando la mano del riccio. "é tutto ok?" gli chiese quest'ultimo. Lui fece cenno con la testa. Non riusciva a parlare, era bloccato. "c'è proprio un brutto tempo" si lamentó Ashton. Michael lo fissava come si fissa una scultura. Quel sorriso contagioso, quei meravigliosi occhi, quei ricci che ti viene voglia di giocarci, e quella bandana che lo rendeva maledettamente bello. "che c'é Mikey?" gli chiese. 'Mikey'. Quel soprannome pronunciato da lui, lo rendeva perfetto. Non ce la faceva piú, voleva baciarlo più di ogni altra cosa. Cosí lo fece, senza pensarci e senza pentimenti. Il riccio ricambió, e divenne un bacio appassionato, pieno d'amore. "ti sei deciso" sorrise quest'ultimo. Poi entrambi scoppiarono a ridere. ---------------- Perdeva sangue, aveva paura di morire dissanguata. Aveva la vista annebbiata. Stava per cadere e battere la testa, ma qualcuno la prese. Quando si sveglió, era in ospedale. Con un Luke e un'Aya molto pallidi. "ch'è successo?" chiese confusa. "ti abbiamo trovato in una pozza di sangue a casa tua" spiegó Luke. "quando posso uscire?" chiese lei. "stasera. Per fortuna ti abbiamo trovata in tempo" sorrise Aya. "Calum voleva salutarti. A dopo" e diede un bacio sulla guancia alla rossa. "Yuki! Come stai?" chiese il moro preoccupato. "un po' indolenzita, ma é tutto ok!" sorrise la rossa. Quel sorriso che faceva sempre perdere la testa a Luke. "allora vi lascio soli. Ciao piccioncini" agitò la mano e andó via. Luke si sedette sulla sedia affianco al letto e cominciò a fissare la sua ragazza. "che hai da guardare?" rise lei. "sei bellissima" disse lui dolcemente. "in queste condizioni proprio no" rise ancora e si coprì il viso. "ti stai chiedendo dove sono Ashton e Michael?" chiese il biondo. Yuki sbarrò gli occhi. «non dirmi che...» "non so cos'abbiano combinato gli ordini superiori, ma riesco improvvisamente a leggere nel pensiero" rise. "oh mio Dio" disse la rossa scioccata. "se non farai pensieri strani, andrá tutto bene" disse il biondo con un pizzico di malizia. "non vedo l'ora di uscire da qui" disse la rossa annoiata. "comunque, neanche noi sappiamo dove siano quei due" spiegò il biondo. "spero stiano bene" disse la rossa preoccupata. "per ora pensa a te, che galleggiavi in una pozza di sangue e non ho capito perchè" rise il biondo. "dev'essere stato il coltello..." disse Yuki incerta. "sulla tavola c'era un coltello tipo quello dei macellai!" ricordò Luke. "sono un'idiota" rise la giapponese. "la mia idiota preferita" sorrise lui, si alzò e la bació dolcemente. Subito dopo entrò un'infermiera sorridente: "scusate se vi interrompo, ma dovrei fare degli accertamenti alla ragazza". Luke si staccò subito e uscì fuori di corsa. "allora, come stai cara?" chiese l'infermiera dolcemente. "abbastanza bene" rispose Yuki con un pollice all'insú. "sono contenta. Ora faremo un paio di analisi, poi potrai tornare dal tuo ragazzo". 'dal tuo ragazzo'. Quell'espressione suonava così strana a Yuki. Non ci credeva ancora di essere fidanzata con Luke, un fantasma.

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