Adopted by Zerrie

di i_am_landshark
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


 

Ciao, grazie mille per aver aperto questa pagina. 
Come forse sai la storia è una traduzione, i personaggi e il testo non mi appartengono. 
Avevo iniziato a pubblicare la storia sul mio profilo di efp ma poi ho scoperto che stavo infrangendo le regole
e quindi ho creato questo account :) 
Spero molto che la storia vi piaccia e mi farebbe immensamente piacere sapere cosa ne pensate, 
inoltre se avete qualche domanda potete contattarmi su facebook e su twitter, o anche nella casella messaggi del sito. 
Grazie mille e buona lettura :) 
AURORA xx 


                                                                          




 

Capitolo Uno 





Mi coprì le orecchie quando sentì l’urlo. Chiusi la porta quando lo sentì sempre più forte.

Pregai silenziosamente che papà lasciasse stare mamma così non avrei dovuto vederla piangere perché ogni volta che litigavano mamma piangeva ed era piena di lividi.

Ero seduta lì, con gli occhi chiusi; le orecchie coperte in attesa che smettesse di urlare.

BANG!

I miei occhi si aprirono all’improvviso e tolsi le mani dalle orecchie, scesi le scale dove mia
madre  era stesa al suolo con una macchia di sangue sotto di lei.

Mi girai verso mio padre che teneva in mano una pistola guardando verso il corpo senza vita.

Lasciò cadere l’arma e si voltò verso di me.

“Dolcezza vieni qui!” disse con la voce rotta, mentre camminava verso di me.

Spalancai gli occhi per la paura mentre facevo un passo indietro.

“Dolcezza. Non ti farò del male” disse mentre faceva un altro passo verso di me.

Io ne feci un altro e la mia schiena colpì il muro.

Lui si avvicinò e strinse la mia gola con le sue grandi mani, sempre più forte.

“Mi dispiace così tanto” sussurrò.

 

Mi svegliai con l’odore di sudore e lacrime appiccicato addosso come al solito. Dopo sei anni ancora lo stesso incubo sulla morte di mia madre. Mi alzai dal duro letto che mi aveva ospitato negli ultimi anni sin dal mio arrivo all’orfanotrofio, e andai nel bagno alla fine del corridoio che condividevo con le altre dieci ragazze ospitate. Vivo in un orfanotrofio di sole ragazze a Londra. Dalla notte nella quale mio padre uccise mia madre e provò a uccidere me, ho dei problemi a fidarmi di ragazzi e uomini. Ecco perché vivo qui.

Fortunatamente fui la prima a svegliarmi ciò voleva dire che potevo fare una doccia e prepararmi senza litigare. Mi spogliai e entrai nella doccia. Mi lavai i capelli e il corpo velocemente per lasciare acqua calda alle altre.

Uscì e mi avvolsi in un asciugamano, correndo nella mia stanza senza essere notata. Mi infilai un paio di jeans neri e una maglietta dello stesso colore, con i miei stivali. Mi pettinai i miei lunghi capelli lisci e li raccolsi in uno chignon e scesi al piano di sotto.

Fui bloccata sul pianerottolo da Sally. Sally è una piccola bambina di cinque anni con lunghi capelli biondi che era stata portata qui perché la sua mamma e il suo papà erano entrambi tossico dipendenti e era troppo pericoloso per lei stare con loro. Era stata qui solo per una settimana e già tre famiglie volevano adottarla.

“Ciao Riley” disse dolcemente guardandomi con i suoi occhioni marroni.

“Ciao Sally. Come stai oggi?” le dissi abbracciandola e facendola girare in tondo.

“Bene. Mary ha detto che la colazione è pronta” disse ridacchiando e stringendo la mia mano,
portandomi verso la sala da pranzo.

“Buon giorno Mary” dissi sorridendo alla donna, una volta in cucina.

“Buon giorno amore. Vuoi i cereali?” mi chiese.


Mary era a responsabile dell’orfanotrofio. Aveva trascorso venti anni della sua vita qui, dopo aver scoperto che non poteva avere bambini. Aveva pensato quindi di aiutare le persone che non potevano proprio come lei, aprendo un orfanotrofio.

“Si per favore” risposi educatamente.

Si avvicinò con una tazza e me la mise di fronte.

“Grazie Mary” dissi prendendo il mio cucchiaio.

“Di niente amore” disse baciando la mia testa velocemente.

Ero a metà della mia tazza quando mi ricordai una cosa.

“Mary posso andare al centro commerciale oggi?” le chiesi allora.

“Certo amore. Se posso sapere, come mai?” domandò, distogliendo lo sguardo dal suo giornale.

“Questa band che mi piace…Little Mix…faranno una sessione di autografi…e umm…voglio andare e farmi autografare quel loro poster” dissi.

Lei annuì e diede un occhiata al suo orologio.

“Sono le dieci di mattina, dovrei svegliare le altre” disse.

“Okay. Io sto andando” dissi alzandomi e infilandomi la giacca di pelle.

“Aspetta Riley. Posso venire?” Sally mi chiese.

“Vai a chiedere a Mary. Okay?” dissi abbassandomi alla sua altezza.

“Okay” disse ridacchiando e correndo su per le scale.

Cinque minuti più tardi tornò con la sua giacca rosa di ‘Barbie’ addosso.

“Pronta?” le chiesi allungando la mano.

“Si” disse afferrandola.

Presi il poster e il mio cellulare e uscimmo fuori dalla porta principale.

A metà strada dal centro commerciale, Sally interruppe il silenzio.

“Riley?” disse guardandomi.

“Si?” risposi guardando in basso verso di lei.

“I piedi mi fanno male. Posso salire sulla tua schiena?” chiese guardando nei miei occhi blu, con i suoi marroni.

“Certo, ma devi tenere il poster. Okay?” le dissi porgendole il pezzo di carta.

“Okay” disse e saltò sulla mia schiena. Fortuna che era leggera come una piuma.

Giungemmo dopo poco al centro commerciale dove centinaia di persone erano in attesa.

“Sei pronta per una lunga attesa?”  chiesi a Sally che era ancora sulla mia schiena.

“Si” disse.

Ci mettemmo in fila e aspettammo per il mio turno per incontrare le mie beniamine.

 
***



Dopo aver aspettato per tre ore eravamo abbastanza vicine per poterle vedere.

“Sei eccitata Sally?” le chiesi guardando verso di lei, che era scesa dalla mia schiena.

“Si, mi piace quella con i capelli ricci” disse indicando Leigh- Anne.

“A te chi piace?” mi chiese.

“Mi piace Perrie. Quella con i capelli viola” dissi indicandola. Proprio in quel momento Perrie girò la sua testa verso di me e sorrise.

“È molto bella” disse Sally.

“Lo so!”

“Voglio essere bella come lei” disse tristemente Sally, giocando con i suoi capelli.

“Hey” dissi, corrucciata, abbassandomi sulle ginocchia. “Sei molto bella, okay? Se qualcuno ti dice che non lo sei, stanno mentendo. Capito?”

“Okay” disse ridacchiando, tornando ad essere felice come al solito.

Mi rimisi in piedi e feci un passo avanti. Altre venti persone ancora.


 
Perrie's pov


“È stato un piacere incontrarti” dissi salutando una fan.

Guardai alla mia sinistra e notai che c’erano ancora altre cinquanta fan. 

Diedi un occhiata alla fila e notai una ragazza, di tredici forse quattordici anni, insieme ad una bambina intorno ai sei anni. Vidi la ragazza indicarmi, così sorrisi e salutai.

Vidi poi la bambina dire qualcosa che fece corrucciare la più grande che si inginocchio e strinse il viso della più piccola. Questa ridacchio e annui.

“Perrie” disse Jade, scuotendo leggermente il mio braccio.

“Ehm.. si?” dissi spostando il mio sguardo dalle due ragazze vedendo delle fans davanti a me.

“Oh scusate ragazze” dissi, ridendo di me stessa.


Mentre firmavo autografi l’unica cosa a cui riuscivo a pesare erano le due ragazze in fila. la prima cosa che notai fu che quelle ora stavano parlando con Leigh-Anne che era la più vicina alla fila.

La più grande fece una foto di loro tre insieme e poi aspetto Leigh per firmare un poster, si spostò verso Jesy e Jade e finalmente arrivarono di fronte a me.

“Ciao ragazze. Come vi chiamate?” chiesi loro.

“Io sono Riley e lei è Sally” disse la più grande di cui ora conoscevo il nome.

“Sono felice di conoscervi entrambe. Avete viaggiato molto?” chiesi firmando il poster.

“No, viviamo alla fine della strada nell'orfanotrofio per sole ragazze” mi disse.

Guardai verso di lei e mi si spezzo il cuore. Non avevano un genitore che le
proteggesse.

“Ma la piccola Sally qui, sarà adottata domani quindi avrà presto una nuova famiglia” Riley disse
abbracciando Sally.

“Possiamo fare una foto?” Sally chiese timidamente.

“Certo che possiamo” dissi sorridendole.

Riley tirò fuori il cellulare e fece una foto di noi tre.

“Grazie Perrie. Spero di incontrarti di nuovo un giorno” disse Riley arrotolando il poster e dandolo a Sally che saltò sulla sua schiena.

“Anche io lo spero” dissi salutandole e sorridendo.

Dopo altre trenta fan, eravamo pronte ad andare via.



***


Arrivai a nel mio appartamento che condividevo con Zayn e lo vidi seduto sul divano, mentre giocava con Hatchi.


“Ehi piccola” disse guardando in alto verso di me, mentre Hatchi saltò giu dalle sue ginocchia e corse nella mia direzione.

Lo presi in braccio, e mi accomodai vicino a Zayn.

“Ciao” dissi baciandolo sulle labbra.

“Che succede?” disse appoggiandosi allo schienale del divano.

“Ero alla signing oggi e ho visto queste due ragazze, Riley e Sally, ed erano così carine. E quando si
sono avvicinate ho chiesto se avevano dovuto viaggiare tanto per venire e Riley mi ha detto che viveva lungo quella strada in un orfanotrofio” dissi velocemente, con il fiatone.

“E il punto è?” disse confuso.

“È una brutta cosa se voglio andare e adottare Riley?” chiesi a bassa voce guardando nei suoi grandi occhi marroni.

“No, non lo è. Ma credi che siamo pronti?” disse stringendo le mie mani tra le sue.

“Aspetta, hai detto noi?” risposi, guardandolo incredula.

“Si, perché?” chiese di nuovo confuso.

“Vuoi essere il suo padre adottivo, se la adotterò?” domandai, alzando le sopracciglia.

“Ovviamente vorrei. E sai perché?” disse con un sorrisetto.

“Perché?” chiesi con le labbra già incurvate in un sorriso.

“Perché ti amo e farei qualsiasi cosa per renderti felice!” disse avvicinandosi e baciandomi.

“Quindi vuoi andare domani e vederla?” dissi speranzosa.

“Non vedo l’ora” disse sorridendomi.  






 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***








ciao bellissime
ecco qui il capitolo due, spero vi piaccia :) 
volevo solo ringraziarvi per le vostre recensioni. 
il prossimo aggiornamento sarà molto presto dato che i primi sono già tradotti. 
grazie ancora, e fatemi sapere cose ne pensate!! 
Ciaooo
Aurora 


                                                               

Capitolo 2





Riley’s Pov

 

Sally e io tornammo indietro all’orfanotrofio.

Entrammo dentro e subito fui accolta dagli abbracci delle altre bambine, tutte intorno ai nove anni.

“Ciao ragazze” dissi ridendo e cercando di abbracciarle tutte insieme.

“Dove sei stata Ri Ri?” chiese Jane.

“Sono andata al centro commerciale per incontrare le Little Mix” dissi sorridendo a tutte loro.

La notizia fu accolta da un’ ondata di ‘Whoas’ e ‘Wows’ suonò nella stanza.

“Hai fatto delle foto?” chiese Kate tirandomi la maglietta.

“Si. Volete vederle?” chiesi al gruppo di bambine.

“Siiiiii” urlarono.

Ridacchiai e tirai fuori il mio cellulare per mostrare loro le foto.

“RAGAZZE, LA CENA” urlò Mary dalla cucina.

Si allontanarono tutte da me e corsero verso la sala da pranzo. Ridacchiai ancora e mi avviai anche io dietro di loro.

 
 

***




Ero seduta sul divano nella mia vecchia casa insieme a mia madre. Guardavamo alcuni programmi in tv quando mio padre tornò a casa ubriaco.

“Tesoro perché non vai nella tua stanza e ti prepari per dormire?” disse velocemente mia madre.

“Okay mamma” dissi e mi andai a sedere sul mio letto.

Rimasi lì per almeno mezz’ora prima che mia madre entrasse con gli occhi rossi e il sangue che le colava dal naso.

“Mamma stai bene?” dissi alzandomi e abbracciandola.

“Sto be-” la sua voce fu tagliata fuori da una forte esplosione.

Guardai dietro di lei e vidi mio padre con una pistola.

Poi girò la pistola verso di me.

E mi sparò.



 


***





Mi alzai dal letto sudata e con il respiro pesante.

Era solo un sogno.

“Riley?” Sally si affacciò alla porta.

“Si?” dissi, asciugandomi il sudore dalla fronte.

“Stai bene? Ti ho sentito urlare” disse con la voce bassa, sedendosi sul mio letto.

“Si ho visto un ragno, è tutto okay. Grazie per aver controllato bella” mentì abbracciandola.

“È tutto okay. Mary ha detto di svegliarsi e prepararsi per oggi” disse uscendo dalla stanza.

Realizzai finalmente che giorno era.

Sabato.

Mi lamentai e rotolai fuori dal letto, camminai nel corridoio e notai le ragazze nel bagno mentre cercavano di sistemarsi i capelli.

“Riley puoi aiutarmi?” mi chiese Jane.

Presi la spazzola e mi accertai che non ci fossero nodi ai capelli. Le alzai i capelli in uno chignon e le aggiustai un fiocchetto in testa.

“Ora sei pronta amore” le dissi sorridendo.

“Grazie Riley” mi disse abbracciandomi.

“Di niente” le dissi.

“Forza.Tutte.Fuori” dissi cacciando tutte le ragazze fuori dal bagno.

Mi feci la doccia e tornai velocemente nella mia stanza, come da abitudine.

Mi infilai un paio di jeans blu con le borchie e una maglietta con il logo di una band rock sopra. Misi poi la mia giacca di pelle e gli scarponi.  Lasciai che i capelli si asciugassero da soli nei soliti ricci e scesi le scale. Sally era l’unica al tavolo della cucina.

“Cosa fai qui Sally? Non dovresti essere con le altre?” dissi sedendomi vicino a lei.

“Non voglio andare con quei signori” disse iniziando a piangere.

“Perché no? Sarai amata e si prenderanno cura di te. Avrai qualcuno che puoi chiamare mamma e papà” le dissi abbracciandola mentre lei piangeva sul mio petto.

“Non voglio lasciarti”

“Aw Sally. Non preoccuparti, non importa cosa accadrà, ti verrò a trovare. Anche se sei in Timbuktu. Okay?” dissi allontanandola e guardandola negli occhi.

“Okay. Ti voglio bene Riley” disse abbracciandomi ancora una volta.

“Ti voglio bene anche io Sally” dissi baciandole la testa “E ora vai ad aspettare con le altre”.

“Okay” disse correndo fuori per giocare con le altre.

“Riley vuoi la colazione?” mi chiese Mary.

“No, non sto molto bene” le risposi.

“Okay vai e aspetta con le altre ragazze” disse buttandomi fuori dalla cucina.


 

***






Nessuno era venuto per me, e ci sono abituata, quindi ero seduta sul mio divano mentre leggevo un libro alle altre. Avevo quasi finito quando Sally venne verso di me correndo.

“Riley” disse, tirandomi il maglione.

“Si?” le risposi, appoggiando il libro.

“Sto andando via. Sono venuta a salutarti” disse piangendo.

“Vieni qui piccola” dissi io abbracciandola

“Mi mancherai tantissimo”

“Okay. Vieni a trovarmi” disse asciugandosi le lacrime.

“Certo che lo farò!” la rassicurai abbracciandola di nuovo, cercando di trattenere le lacrime a mia volta.

“Ci vediamo presto Riley” mi sorrise.

“Okay, ciao tesoro. Ti voglio bene” dissi mentre le lacrime iniziarono a scendere.

“Ti voglio bene anche io”.

Uscì dalla stanza camminando verso la sua nuova mamma e il suo nuovo papà che sembravano una bella coppia, e sono molto grata di questo. Non voglio che vada in un posto orribile.

Corsi in cameretta e mi lasciai cadere sul letto. Piansi, perché avevo perso metà di me.


 


***



 

Perrie’s pov




“Eccoci qua” dissi a Zayn indicando l’orfanotrofio.

Lui parcheggio la macchina sul lato della strada e venne ad aprire il mio sportello.

“Che galanteria” giocai. Lui ammiccò in risposta e prese la mia mano mentre camminavamo verso l’orfanotrofio.

Eravamo vicino alla porta di ingresso quando questa si aprì e Sally uscì fuori.

Guardò in alto e quando mi vide mi corse incontro.

“PERRIE” urlò.

“Ciao Sally” dissi inginocchiandomi e abbracciandola.

“Avrò un nuovo papà e una nuova mamma” mi informò lei saltellando e indicando una giovane coppia dietro di lei.

“Bene, spero che avrai una vita meravigliosa” le dissi sorridendo.

“Okay. Ciao Perrie” ridacchiò e andò verso la coppia.

“Come la conosci?” mi sussurrò Zayn all’orecchio.

“È venuta insieme a Riley” risposi allo stesso modo.

Le sue labbra formarono una ‘O’ mentre entravamo nella struttura.

Mi guardai intorno, delusa e frustrata di non vedere Riley.

“Cercate qualcuno?”

Mi girai e notai una donna sulla cinquantina che ci guardava sorridendo.

“Si, stiamo cercando Riley” le dissi, mentre Zayn mi metteva un braccio intorno alla vita.

Ci guardò sorpresa.

“Davvero? Riley?” disse con la voce eccitata.

“Si” le sorrisi.

“Vado a prenderla” disse, quasi correndo per le scale.

“Sono nervoso” mormorò Zayn.

“Perché?"

“Se non le piaccio? Se ha un brutto rapporto con gli uomini e mi odia? E se-” lo interruppi baciandolo.

“Ti amerà. È molto dolce.”

“Perrie?” chiese una voce.

Mi girai e Riley era lì, contenta e sorpresa.

“Ciao Riley” dissi.

“Che ci fai qui?” disse venendomi incontro e abbracciandomi.

“Beh ieri, quando mi hai detto che vivevi qui mi si è spezzato il cuore, sai per il fatto che tu non avessi una mamma e un papà. Quindi ho pensato che se ti avessi adottato avrei potuto vederti e tu avresti avuto qualcuno che ti ama e che puoi chiamare mamma e papà” dissi sorridendo.

“Qualcuno da chiamare papà?” disse lei nervosamente.

“Si. Il mio ragazzo Zayn” dissi indicando Zayn che era accovacciato a parlare con una piccola bambina.

“Uhm…okay?” rispose lei, ma suonò molto più come una domanda che come un affermazione. Presi nota mentalmente.

“Bene, cosa ne dici se ti adottò? Ti dispiace?” chiesi speranzosa.

“Non mi dispiacerebbe per niente”.




 

***





Dopo che Riley disse si, andai dalla donna che mi aveva aiutato a trovare Riley e che avevo scoperto si chiamasse Mary.

Entrammo dentro il suo ufficio per firmare alcuni fogli.

Firmai e sorrisi leggermente.

“Congratulazioni ora siete i custodi ufficiali di Riley Edwards” ci disse sorridendo.

Sorrisi a lei e a me stessa, perché anche Riley ora aveva il mio cognome.

Poi mi ricordai di una cosa.

“Ho una cosa da chiederti” la stoppai prima che potesse andare via.

“Si?” disse.

“Prima quando stavo parlando con Riley, le ho accennato di Zayn che sarebbe diventato suo padre e lei mi è sembrata un po’ spaventata. C’è qualche motivo?” le chiesi.

“Sedetevi” disse seria.

Ascoltai il suo consiglio e mi sedetti sulla sedia vicino a quella di Zayn.

“Quando Riley aveva sette anni suo padre ha ucciso sua madre e ha tentato di uccidere anche lei, ma fortunatamente la polizia è arrivata in tempo per salvarla. Dopo questo episodio ha avuto dei problemi a fidarsi degli uomini. Non solo tu Zayn, ma qualsiasi uomo. Ma se la tratterai bene si fiderà di te” disse sorridendo triste a Zayn che sembrava sconvolto.

“Grazie” le dissi riconoscente.

“Nessun problema, ora andiamo a vederla”.

Uscimmo e notai immediatamente Riley vicino alla porta con un borsone pieno delle sue cose.

“Pronta per andare Riley?” le chiesi felice.

Guardò in alto e annuì felice.

“Ciao Mary. Ti prometto che verrò a trovarti” Riley disse abbracciando Mary.

“Non vedo l’ora. Ciao Riley” disse allontanandosi.

Riley prese la borsa e seguì me e Zayn.

Camminammo verso la macchina, aprì il bagagliaio e lei lasciò la sua borsa lì. Poi salì sul sedile posteriore.

“Pronta Riley” le sorrisi.

“Pronta”.   

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***








ciao bellissime
ecco qui il capitolo due, spero vi piaccia :) 
volevo solo ringraziarvi per le vostre recensioni. 
il prossimo aggiornamento sarà molto presto dato che i primi sono già tradotti. 
grazie ancora, e fatemi sapere cose ne pensate!! 
Ciaooo
Aurora 


                                                               

Capitolo 2





Riley’s Pov

 

Sally e io tornammo indietro all’orfanotrofio.

Entrammo dentro e subito fui accolta dagli abbracci delle altre bambine, tutte intorno ai nove anni.

“Ciao ragazze” dissi ridendo e cercando di abbracciarle tutte insieme.

“Dove sei stata Ri Ri?” chiese Jane.

“Sono andata al centro commerciale per incontrare le Little Mix” dissi sorridendo a tutte loro.

La notizia fu accolta da un’ ondata di ‘Whoas’ e ‘Wows’ suonò nella stanza.

“Hai fatto delle foto?” chiese Kate tirandomi la maglietta.

“Si. Volete vederle?” chiesi al gruppo di bambine.

“Siiiiii” urlarono.

Ridacchiai e tirai fuori il mio cellulare per mostrare loro le foto.

“RAGAZZE, LA CENA” urlò Mary dalla cucina.

Si allontanarono tutte da me e corsero verso la sala da pranzo. Ridacchiai ancora e mi avviai anche io dietro di loro.

 
 

***




Ero seduta sul divano nella mia vecchia casa insieme a mia madre. Guardavamo alcuni programmi in tv quando mio padre tornò a casa ubriaco.

“Tesoro perché non vai nella tua stanza e ti prepari per dormire?” disse velocemente mia madre.

“Okay mamma” dissi e mi andai a sedere sul mio letto.

Rimasi lì per almeno mezz’ora prima che mia madre entrasse con gli occhi rossi e il sangue che le colava dal naso.

“Mamma stai bene?” dissi alzandomi e abbracciandola.

“Sto be-” la sua voce fu tagliata fuori da una forte esplosione.

Guardai dietro di lei e vidi mio padre con una pistola.

Poi girò la pistola verso di me.

E mi sparò.



 


***





Mi alzai dal letto sudata e con il respiro pesante.

Era solo un sogno.

“Riley?” Sally si affacciò alla porta.

“Si?” dissi, asciugandomi il sudore dalla fronte.

“Stai bene? Ti ho sentito urlare” disse con la voce bassa, sedendosi sul mio letto.

“Si ho visto un ragno, è tutto okay. Grazie per aver controllato bella” mentì abbracciandola.

“È tutto okay. Mary ha detto di svegliarsi e prepararsi per oggi” disse uscendo dalla stanza.

Realizzai finalmente che giorno era.

Sabato.

Mi lamentai e rotolai fuori dal letto, camminai nel corridoio e notai le ragazze nel bagno mentre cercavano di sistemarsi i capelli.

“Riley puoi aiutarmi?” mi chiese Jane.

Presi la spazzola e mi accertai che non ci fossero nodi ai capelli. Le alzai i capelli in uno chignon e le aggiustai un fiocchetto in testa.

“Ora sei pronta amore” le dissi sorridendo.

“Grazie Riley” mi disse abbracciandomi.

“Di niente” le dissi.

“Forza.Tutte.Fuori” dissi cacciando tutte le ragazze fuori dal bagno.

Mi feci la doccia e tornai velocemente nella mia stanza, come da abitudine.

Mi infilai un paio di jeans blu con le borchie e una maglietta con il logo di una band rock sopra. Misi poi la mia giacca di pelle e gli scarponi.  Lasciai che i capelli si asciugassero da soli nei soliti ricci e scesi le scale. Sally era l’unica al tavolo della cucina.

“Cosa fai qui Sally? Non dovresti essere con le altre?” dissi sedendomi vicino a lei.

“Non voglio andare con quei signori” disse iniziando a piangere.

“Perché no? Sarai amata e si prenderanno cura di te. Avrai qualcuno che puoi chiamare mamma e papà” le dissi abbracciandola mentre lei piangeva sul mio petto.

“Non voglio lasciarti”

“Aw Sally. Non preoccuparti, non importa cosa accadrà, ti verrò a trovare. Anche se sei in Timbuktu. Okay?” dissi allontanandola e guardandola negli occhi.

“Okay. Ti voglio bene Riley” disse abbracciandomi ancora una volta.

“Ti voglio bene anche io Sally” dissi baciandole la testa “E ora vai ad aspettare con le altre”.

“Okay” disse correndo fuori per giocare con le altre.

“Riley vuoi la colazione?” mi chiese Mary.

“No, non sto molto bene” le risposi.

“Okay vai e aspetta con le altre ragazze” disse buttandomi fuori dalla cucina.


 

***






Nessuno era venuto per me, e ci sono abituata, quindi ero seduta sul mio divano mentre leggevo un libro alle altre. Avevo quasi finito quando Sally venne verso di me correndo.

“Riley” disse, tirandomi il maglione.

“Si?” le risposi, appoggiando il libro.

“Sto andando via. Sono venuta a salutarti” disse piangendo.

“Vieni qui piccola” dissi io abbracciandola

“Mi mancherai tantissimo”

“Okay. Vieni a trovarmi” disse asciugandosi le lacrime.

“Certo che lo farò!” la rassicurai abbracciandola di nuovo, cercando di trattenere le lacrime a mia volta.

“Ci vediamo presto Riley” mi sorrise.

“Okay, ciao tesoro. Ti voglio bene” dissi mentre le lacrime iniziarono a scendere.

“Ti voglio bene anche io”.

Uscì dalla stanza camminando verso la sua nuova mamma e il suo nuovo papà che sembravano una bella coppia, e sono molto grata di questo. Non voglio che vada in un posto orribile.

Corsi in cameretta e mi lasciai cadere sul letto. Piansi, perché avevo perso metà di me.


 


***



 

Perrie’s pov




“Eccoci qua” dissi a Zayn indicando l’orfanotrofio.

Lui parcheggio la macchina sul lato della strada e venne ad aprire il mio sportello.

“Che galanteria” giocai. Lui ammiccò in risposta e prese la mia mano mentre camminavamo verso l’orfanotrofio.

Eravamo vicino alla porta di ingresso quando questa si aprì e Sally uscì fuori.

Guardò in alto e quando mi vide mi corse incontro.

“PERRIE” urlò.

“Ciao Sally” dissi inginocchiandomi e abbracciandola.

“Avrò un nuovo papà e una nuova mamma” mi informò lei saltellando e indicando una giovane coppia dietro di lei.

“Bene, spero che avrai una vita meravigliosa” le dissi sorridendo.

“Okay. Ciao Perrie” ridacchiò e andò verso la coppia.

“Come la conosci?” mi sussurrò Zayn all’orecchio.

“È venuta insieme a Riley” risposi allo stesso modo.

Le sue labbra formarono una ‘O’ mentre entravamo nella struttura.

Mi guardai intorno, delusa e frustrata di non vedere Riley.

“Cercate qualcuno?”

Mi girai e notai una donna sulla cinquantina che ci guardava sorridendo.

“Si, stiamo cercando Riley” le dissi, mentre Zayn mi metteva un braccio intorno alla vita.

Ci guardò sorpresa.

“Davvero? Riley?” disse con la voce eccitata.

“Si” le sorrisi.

“Vado a prenderla” disse, quasi correndo per le scale.

“Sono nervoso” mormorò Zayn.

“Perché?"

“Se non le piaccio? Se ha un brutto rapporto con gli uomini e mi odia? E se-” lo interruppi baciandolo.

“Ti amerà. È molto dolce.”

“Perrie?” chiese una voce.

Mi girai e Riley era lì, contenta e sorpresa.

“Ciao Riley” dissi.

“Che ci fai qui?” disse venendomi incontro e abbracciandomi.

“Beh ieri, quando mi hai detto che vivevi qui mi si è spezzato il cuore, sai per il fatto che tu non avessi una mamma e un papà. Quindi ho pensato che se ti avessi adottato avrei potuto vederti e tu avresti avuto qualcuno che ti ama e che puoi chiamare mamma e papà” dissi sorridendo.

“Qualcuno da chiamare papà?” disse lei nervosamente.

“Si. Il mio ragazzo Zayn” dissi indicando Zayn che era accovacciato a parlare con una piccola bambina.

“Uhm…okay?” rispose lei, ma suonò molto più come una domanda che come un affermazione. Presi nota mentalmente.

“Bene, cosa ne dici se ti adottò? Ti dispiace?” chiesi speranzosa.

“Non mi dispiacerebbe per niente”.




 

***





Dopo che Riley disse si, andai dalla donna che mi aveva aiutato a trovare Riley e che avevo scoperto si chiamasse Mary.

Entrammo dentro il suo ufficio per firmare alcuni fogli.

Firmai e sorrisi leggermente.

“Congratulazioni ora siete i custodi ufficiali di Riley Edwards” ci disse sorridendo.

Sorrisi a lei e a me stessa, perché anche Riley ora aveva il mio cognome.

Poi mi ricordai di una cosa.

“Ho una cosa da chiederti” la stoppai prima che potesse andare via.

“Si?” disse.

“Prima quando stavo parlando con Riley, le ho accennato di Zayn che sarebbe diventato suo padre e lei mi è sembrata un po’ spaventata. C’è qualche motivo?” le chiesi.

“Sedetevi” disse seria.

Ascoltai il suo consiglio e mi sedetti sulla sedia vicino a quella di Zayn.

“Quando Riley aveva sette anni suo padre ha ucciso sua madre e ha tentato di uccidere anche lei, ma fortunatamente la polizia è arrivata in tempo per salvarla. Dopo questo episodio ha avuto dei problemi a fidarsi degli uomini. Non solo tu Zayn, ma qualsiasi uomo. Ma se la tratterai bene si fiderà di te” disse sorridendo triste a Zayn che sembrava sconvolto.

“Grazie” le dissi riconoscente.

“Nessun problema, ora andiamo a vederla”.

Uscimmo e notai immediatamente Riley vicino alla porta con un borsone pieno delle sue cose.

“Pronta per andare Riley?” le chiesi felice.

Guardò in alto e annuì felice.

“Ciao Mary. Ti prometto che verrò a trovarti” Riley disse abbracciando Mary.

“Non vedo l’ora. Ciao Riley” disse allontanandosi.

Riley prese la borsa e seguì me e Zayn.

Camminammo verso la macchina, aprì il bagagliaio e lei lasciò la sua borsa lì. Poi salì sul sedile posteriore.

“Pronta Riley” le sorrisi.

“Pronta”.   

 

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