The laughing dog

di The_Dark_Wolf_09
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incubo ***
Capitolo 2: *** Smile ***
Capitolo 3: *** Mary ***
Capitolo 4: *** Aiuto ***
Capitolo 5: *** Pazzia ***
Capitolo 6: *** Manicomio ***



Capitolo 1
*** Incubo ***


Grandi alberi spogli circondavano Cristian.
"Come sono finito qui?" pensò il ventiduenne.
Si guardò intorno.
Era in una foresta ma tutti gli alberi erano morti e spogli,il terreno era di un innaturale grigio con solo qualche 
erbaccia sparsa qua e là.
Cristian guardò in alto osservando il cielo oscurato,sembrava quasi che stesse per piovere.
Fece qualche passo.
"Come sono finito qui?" si ripetè il ragazzo,l'ultima cosa che ricordava era che stava guardando la partita e poi...
Niente,non riusciva a ricordare.
Continuò a vagare alla cieca quando qualcosa attirò la sua attenzione,un oggetto rotondo impiantato vagamente
nel terreno.
Lo afferrò tirandolo fuori e cacciò un urlo quando si accorse di cosa si trattava.
Un teschio.Un teschio umano!
Fece qualche passo indietro e inciampò.
Si tirò a sedere e si accorse che era inciampato in un femore.
Attorno a lui erano comparsi dal nulla una decina di cadaveri ormai ridotti a scheletri.
La fifa di Cristian raggiunse l'apice quando dalle orbite vuote dei teschi cominciò a uscire del sangue.
I teschi stavano piangendo sangue.
"Scappa"
"Fuggi"
"Finchè sei in tempo"
 Sussurri che raggiunsero le orecchie di Cristian.
-Fuggire da chi!- urlò con tutto il fiato che aveva in corpo.
I sussurri cessarono lasciando spazio a un lungo e spaventoso ringhio.
Cristian si voltò vedendo una creatura avvicinarsi:
sembrava un cane dalla pelliccia rossa e nera ma aveva un paio di occhi completamente bianchi e un sorriso...un sorriso umano!
Con un salto fu sopra a Cristian.
-Sorridi- disse la creatura prima di affondare i denti nel collo di Cristian.
Lui urlò,urlò finchè tutto non divenne rosso.



Cristian si alzò di scatto ritrovandosi nel suo letto.
Stava sudando e tremava ancora.
-Era solo un sogno,era solo un sogno- pensò il ragazzo.
Andò in bagno e si lavò il viso.
Prima di andarsene si guardò un attimo allo specchio:
i suoi capelli neri che gli arrivavano fino alle spalle erano sparsi ovunque andando a coprire i suoi occhi verdi.
Si guardò i pettorali,se pensava che solo 5 anni prima era un ragazzo obeso gli veniva da ridere.
Si diresse verso la cucina per fare colazione ma qualcosa lo fermo.
Il rumore che compie il suo computer quando arrivava un e-mail lo "attirò" in camera da pranzo.

                                             Destinatario: tu
                                             Mittente: ???
                                           
                                              SORRIDI. DIO TI AMA.
           

                                            clicca qui per vedere la foto in allegato.


Cristian rimase un pò inquieto ma dopo un minuto decise di aprire la foto.
Non lo avesse mai fatto.
Nella foto c'era un cane.Ma non era un cane normale,quel cane aveva un sorriso...un sorriso umano!

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Capitolo 2
*** Smile ***


Cristian ricadde all'indietro.
L'essere nella foto era lo stesso del suo sogno.
Tenendosi la testa tra le mani pensò "E' uno scherzo,soltanto uno scherzo di qualche mente malata"
"E tutto vero"
Cristian scattò in piedi...da dove venivano quelle parole?
Si guardò intorno, era solo in casa.
-Sto impazzendo, ora sento le voci-
"Allora falla finita"
Ora Cristian aveva paura, non se le era immaginate...quella voce veniva dalla sua testa!
Andò in cucina e si lavò il viso.
Cercava un ragionamento logico a quello che gli era successo:
prima l'incubo, poi l'e-mail e ora anche le voci.
Fece un respiro profondo.
Le voci bastava ignorarle, probabilmente saranno dovute per la stanchezza degli studi e l'e-mail con l'incubo
saranno state solo coincidenze.
Si attaccò a quel pensiero.
Guardò l'ora "Cazzo è tardi!"
Si fiondò in camera sua e dopo dieci minuti era già pronto.
Indossava una maglietta nera con sopra disegnato un teschio pirata,jeans blu e un paio di scarpe da ginnastica.
I capelli neri erano stati pettinati all'indietro e gli arrivavano fino alle spalle lasciando scoperti in suoi occhi verdi.
Uscì di casa per dirigersi verso la sua università.
Per il vialetto incontrò la signora Benson(la sua vicina di casa) che portava a spasso il suo cane, un pastore tedesco.
-Ciao Cristian-
-Giorno signora-
Fece una piccola carezza al cane e riprese a camminare verso l'università.
Si girò un attimo per avvertire la signora che tra poco sarebbero arrivate le bollette, favore che gli aveva chiesto il marito la sera prima.
Ma qualcosa era cambiato...
A terra in una pozza di sangue vi era la signora Benson e al guinzaglio invece del suo bel pastore tedesco vi era lui.
La creatura si avvicinò al cadavere, con un solo morso le staccò la testa e la lanciò hai piedi di Cristian.
"Perchè non sorridi?"
Un urlò partì dalla bocca di Cristian, chiuse gli occhi per non vedere i mostro ucciderlo.
Ma quando li riaprì la signora eri lì che lo fissava stupita, anche il cane era tornato normale.
-Stai bene?- chiese preoccupata la signora.
- S-Si...credo che sia solo la stanchezza-
Ancora sconvolto si diresse verso scuola.
-Cristian, sei in ritardo- lo rimproverò il prof quando entrò in aula-
-Scusi, non accadrà più-
Si sedette al suo posto.
Naturalmente non ascoltò minimamente la lezione del professore.
Troppi pensieri passavano nella sua testa.
Cos'è...
Questo pensò durante a lezione
Cosa vuole da me.
"Prova a indovinare"
Di nuovo quella voce.
Alzò lo sguardo...rimase a bocca aperta.
Silenzio,solo silenzio.
Tutti in classe si erano fermati,nessuno si muoveva,nessuno produceva alcun rumore.
Era come se il tempo si fosse fermato.
L'aria si tinse di un rosso pallido.
Dal nulla spuntò.
Cristian lo guardò sconvolto...quella pelliccia...quegli occhi...quel sorriso.
Riuscì a dire solo - C-Cosa sei?-
La creatura che stava seduta sopra la cattedra inclinò la testa - Un cane- rispose come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Con un salto scese dalla cattedra.
Cristian continuò -Come ti chiami?- 
Non sapeva perchè gli aveva fatto quella domanda, uscì spontanea.
-Sei il primo che me lo chiede- disse fissandolo negli occhi.
-Non ho un nome...ma voi umani mi chiamate Smile-
Fece qualche passo tra i banchi dell'aula, si fermò davanti a una studentessa.
-Che ragazza carina non trovi?- chiese
-Cosa vuoi da me?- chiese Cristian, la tensione lo stava uccidendo.
-Chi lo sa- mormorò il cane.
-Lo scoprirai presto-
Gli fu addosso.
I due si guardarono negli occhi.
-Sorridi- disse Smile.
Poi per Cristian divenne tutto nero.

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Capitolo 3
*** Mary ***


Grandi alberi spogli circondavano Cristian.
"No, ti prego!Di nuovo qui!"
Il terreno grigio, gli alberi morti e il cielo oscurato.
Tutto era perfettamente come l'altra volta.
I sussurri non tardarono ad arrivare.
"Scappa"
"Ci dispiace"
"Troppo tardi"

-Troppo tardi per cosa?-
I sussurri cessarono lasciando spazio al suo ringhio.
Si voltò ma non vide nulla.
Il ringhio ogni tanto lasciava spazio a una risata, si stava divertendo.
"Ti piace prendermi per il culo"
I cespugli si muovevano, sarebbe arrivato da un momento all'altro.
-Da questa parte-
Si girò, una donna dai capelli neri e con un vestito bianco apparì dal nulla dietro di lui.
-Chi sei?-
-Uno dei tanti spiriti di qui- rispose la donna.
-Cosa vuoi?-
-Aiutarti, dobbiamo sbrigarci-
Cristian seguì la donna, non si fidava di lei ma sempre meglio del buon vecchio Smile.
Mentre camminavano per la foresta Cristian provò a chiedere -Perchè mi aiuti?-
-Siamo stanchi di Smile, tutto qui-
-Siamo?Siamo chi?-
-Noi vittime, tutte le anime delle sue vittime vengono portate qui dove lui si diverte a torturarle-
A Cristian vennero in mente i sussurri, ecco da chi provenivano.
-E questo posto cos'è?-
-Nessuno lo sa, sappiamo solo che appartiene a Smile. Lui qui è il re qui, se ti sto aiutando e solo
perchè sono riuscita a sfuggire al suo controllo.Anche se non so per quanto ancora-
-E tu come ti chiami?- continuò Cristian.
-Mary- e la discussione finì li.
Il viaggio durò quelle che a Cristian parvero ore.
-Siamo arrivati-
Erano in una radura con al centro una specie di altare.
-Quella e l'uscita, devi solo pregare e riuscirai ad uscire da qui-
-Come se fosse facile!-
Smile era apparso dal nulla.
-Cristian vai!-
-E tu?-
-Io sono intrappolata qui e sono già morta, quindi vai-
Smile spiccò un saltò verso Cristian, anche se venne fermato dalla donna.
I due rotolarono sul terreno.
-Maledetta!-
-Zitto cagnaccio-
Si azzuffarono per poco, anche se Smile non ci mise molto a prevalere su di lei.
Si ritrovò sopra e con un solo morso gli squarciò il ventre.
Gli infilò dentro il muso.
Sangue, il suo sangue aveva ricoperto il terreno circostante.
Smile mordeva e tirava, sotto le sue mascelle gli organi interni della donna si riducevano in 
poltiglia.
Fra gli urli di dolore riusci a dire -Cristian vai!-
La preghiera era finita e per Cristian divenne tutto nero...di nuovo.



-Allontanati da me!- urlò Cristian.
Si trovava su un letto, con una mano si massaggiò la testa.
Si guardò intorno, era in infermeria.
Come ci sono arrivato qui?
Una ragazza entrò.
Aveva più o meno la stessa età di Cristian, i suoi capelli rossi erano legati in una coda.
Portava una maglietta verde accompagnata da una gonna nera, in più notò il piccolo 
pendolo che aveva al collo.
Infine i suoi occhi erano di un verde prato, molto simili ai suoi.
Cristian la riconobbe, non sapeva il suo nome ne ci aveva mai parlato ma comunque erano 
in classe insieme.
-Cosa è successo?- chiese il ragazzo.
-Sei impazzito in aula, hai cominciato a urlare e a piangere.Hai parlato da solo e poi sei 
svenuto.Mi hanno mandato per vedere come stavi- rispose tranquillamente la rossa.
-Perfetto ora sto anche impazzendo!-
-Senza contare che hai parlato nel sonno- aggiunse.
-Maledetto Smile- borbottò arrabbiato.
La ragazza sbiancò.
-Da quando ti perseguita?-
Cristian rimase di sasso.
- C-Cosa?!- riuscì solo a dire.
-Da quando Smile ti perseguita?-
-Come fai a sapere di Smile?-
-Rispondi e basta!-
Cristian la guardò, e se fosse un'altra diavoleria di quel cane?
Ma alla fine gli rispose -Da un giorno- 
La ragazza prese il cellulare.
-E questo qui?-
Sullo schermo vi era la foto di un cane che era molto simile ad un husky, e sorrideva 
con un sorriso umano!
-No, non e lui.Però gli somiglia, specialmente per quel sorriso-
La ragazza si massaggiò la testa.
-Come fai a sapere di Smile?- provò a chiedere Cristian.
La ragazza afferrò il pendolo e glielo porse a Cristian.
-Mia madre morì per colpa di quel mostro-
Cristian lo aprì notando che vi era una foto, poi cominciò a sudare freddo.
-Come si chiamava tua madre?-
-Mary, si chiamava Mary-


AnGoLo AuToRe

Eccomi qui con il terzo capitolo =)
Ok, per non chi ricordasse Mary non è una persona presa a caso ma la donna perseguitata da Smile nella storia originale.
Ho pensato di rienserirla anche nella mia anche se stavolta sotto forma di spirito visto che si era suicidata per la troppa pressione che le inviava Smile
Ed ecco anche un nuovo personaggio apparire nella storia, niente di meno che la figlia della povera Mary.
Per il prossimo capitolo dovrete aspettare 2-3 giorni perchè devo continuare anche l'altra mia serie su Jeff the Killer e Liu.
Spero che la storia vi stia piacendo, se volete lascetemi una recensione per sapere cosa ne pensate,mi farebbe piacere :D
Infine mi scuso in anticipo per gli errori che avr commesso nella storia(naturalmente ho controllato ma qualcuno mi scappaxD)
Alla prossima u.u
-DarkWolf-

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Capitolo 4
*** Aiuto ***


Tutto era intriso di sangue.
Due chiodi erano conficcati nelle mani della donna e la tenevano inchiodata all'albero.
Uno dei suoi occhi  penzolava fuori dall'orbita, attaccato solo da un sottile filo di carne.
Il  torace era stato completamente aperto. Dal suo busto uscivano gli organi interni, tra cui l'intestino che arrivava fino al terreno.
Altri brandelli di fegato e pancreas erano sparsi in giro.
-Ti serva da lezione-
Mary esclamò con un filo di voce -Non credere di vincere stavolta-
Un paio di occhi bianchi la fissarono -Io vinco sempre-
Fece per andarsene ma si fermò un momento -E ricorda di sorridere.Che Dio ti ama-

-Mary, si chiamava Mary-
Cristian si mise una mano in fronte.
"Tua madre mi ha salvato la vita"
-Cristian, voglio aiutarti-
-Vuoi cosa?!-
-Voglio aiutarti, aiutarti a liberarti di Smile-
-Tu sei pazza-
-Non sono pazza! E solo che non voglio più vedere nessuno morire per colpa di quel cane-
"Si sei pazza"
Cristian pensò per un attimo, poteva accettare veramente l'aiuto di una ragazza, che non conosceva neanche se non di vista?
Forse non c'era niente di male.
Ma era anche la figlia di Mary, la donna che gli aveva salvato la vita.Era giusto mettere in pericolo anche lei?
-No, risolverò a faccenda da solo-
In meno di due secondi si ritrovò un coltellino puntato alla gola.
-Forse non hai sentito bene, io ho detto che voglio aiutarti.Non ho mai chiesto il permesso-
"Cazzo!E veramente pazza"
-Ok, ok!Ma leva quel coltellino dalla mia gola-
Cristian gli raccontò tutto, tralasciando la parte di Mary che lo aiutava.Sapere che tua madre è intrappolata in un mondo alternativo comandato da un cane pazzo non è il
massimo.
-Capisco-
-Ma tu come ti chiami?-
-Sofia- gli disse con un sorriso.
Per un secondo Cristian pensò che quello era il sorriso più bello che aveva mai visto.
Cosa vado a pensare
-Andiamo?-
- Andiamo dove?- chiese Cristian.
-Da una persona che ci potrà aiutare-
- A-Aspetta, e la scuola?-
Sofia lo guardò sollevando un sopracciglio -Stai seriamente mettendo a confronto la scuola con la tua vita?-
Non ha tutti i torti
-Ok, dove andiamo?-
-Da un vecchio pazzo amico- 


Angolo autore

Ed ecco il quarto capitolo
SI...lo so che è corto ma serviva solo per fare da introduzione per il prossimo che sarà molto importante.
In più vi volevo dare un idea del carettere di Sofia.
AllA PROSSIMA
-DarkWolf-

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Capitolo 5
*** Pazzia ***


Smile era su una grande roccia ad osservare le azioni di Cristian.
-Stupido umano, ora hai incontrato anche la figlia di Mary.Meglio sbarazzarsene subito-
-E invece perchè non li lasci fare-
Seduto su un ramo dell'albero di fronte a Smile vi era un cane, un husky dal pelo nero e bianco con un sorriso umano, anche se molto più piccolo di quello di Smile.
Gli sguardi dei due cani si incrociarono, i suoi occhi bianchi fissavano i suoi occhi grigi.
-E perchè mai dovrei lasciarli andare così?- disse Smile emettendo un basso ringhio.
-Non ho detto di lasciarli andare, solo per il momento.Vorrei vedere come si svolgeranno le cose.Potrebbe essere divertente!-
Idiota, sei l'unico che si rivolge a me così alla leggera.Vorrei tanto poterti strangolare un giorno di questi...
L' husky scese dall'albero con un balzo -Davvero pensi questo di me?Guarda che così mi offendi- disse con un ghigno divertito.
-E poi abbiamo un altro piccolo problema-
-Di che si tratta-
-Un pazzo si sta di nuovo divertendo a inviare delle nostre e-mail false, senza contare che...- la sua voce divenne quasi un sussurro, comunque Smile senti tutto.
-Capisco, me ne occuperò personalmente.- superò l'husky -E concederò un pò di tempo a quei due-

-Finalmente ho finito!- il giovane si stiracchiò  sulla sedia.
Aveva capelli rosso fuoco con occhi di un nero pece e indossava una paio di jeans con una canottiera bianca macchiata di rosso.Dimostrava almeno 25 anni.
I suoi grandi occhiali riflettevano l'immagine del monitor del suo computer su cui vi era scritto:
"Le 50 e-mail sono state consegnate correttamente"
-E' stata dura ma anche divertente, vero Billy-
Dietro di lui vi era un pastore tedesco in gabbia, il suo pelo un tempo marrone chiaro ora era lercio e ricoperto da macchie di sangue.
Presentava tagli e lividi su tutto il corpo.
Attorno a lui erano sparsi parecchi denti con del sangue raggrumato sopra.
-Peccato che per l'e-mail non ho potuto usare l'immagine originale di Smile.dog. Purtroppo è introvabile.Per fortuna che avevo te-
Il ragazzo si guardò il braccio fasciato.
-Peccato che tu mi abbia morso, solo perchè ti stavo levando i denti con le pinze di mio padre.Se non avessi fatto resistenza non sarei stato costretto a picchiarti-
Il povero cane era accucciato su fondo della gabbia, non aveva più forze per abbaiare o sbattere contro le sbarre per cercare di uscire.
Si limitava a guaire piano.
-Di cosa ti lamenti, ora hai dei denti nuovi!Anche se non è stato facile incollarti quella dentiera...ma ora hai un bellissimo sorriso.Un sorriso umano!-
Cominciò a ridere, una risata malata piena di follia che raggelò le ossa del povero pastore tedesco.
Solo un rumore proveniente dal computer attirò la sua attenzione.
Un' e-mail era arrivata.
-Chi sarà mai a adesso?-

                                             Destinatario: tu
                                             Mittente: ???

                                           
                                              SORRIDI. DIO TI AMA.
           

                                              clicca qui per vedere la foto in allegato.


Cosa?
Il ragazzo sgranò gli occhi.
Quella è una delle mie e-mail!Come è possibile...me la sarò inviato da solo?
Cliccò sull'allegato aspettandosi la foto che aveva scattato a Billy.
Invece si ritrovò la foto di un cane dalla pelliccia rossa e nera con un enorme sorriso umano!
La sua bocca rimase aperta per lo stupore.
Non può essere
Un lungo sorriso gli si aprì sul volto -E' l'immagine originale!Quella originale!-
La sua risata malata ricominciò.
-Ora ho l'originale...questo però significa che adesso non avrò più bisogno di te-
Prese l'accetta del padre da sotto la scrivania avvicinandosi al cane.
Aveva il manico di legno ricoperto da della pelle nera e la lama di un colore rosso.
-Billy,sei stato un bravo cane...ma ora addio-
Stava per aprire la gabbia per finire il cane quando qualcosa successe.
Le pareti, il soffitto, i mobili...tutto era scomparso.
Era rimasto solo lui insieme al pavimento e la gabbia con Billy, il resto era solo nero.
-Cosa succede?-
-Prova ad immaginare- ringhiò una voce.
-Chi sei?- urlò spaventato il ragazzo con l'accetta stretta in pugno. 
-Ma come chi sono...eppure ero convinto che conoscessi la mia storia-
-Ma cosa!?-
Il cane della foto apparve dal nulla.
Il ragazzo gli puntò l'accetta contro.
- S-Smile.dog!-
-Così mi chiamano-
Il sorriso riapparve sul volto del ragazzo -Sei venuto per vedere i mio operato?Di come ho sparso il tuo nom...-
Una mano volò lontana atterrando con un tonfo dall'altra parte della stanza.
Al ragazzo cadde per il dolore.
Premette la mano sulla ferita cercando di fermare il dolore.
Il sangue schizzava ovunque, colorando il pavimento di un bellissimo scarlatto.
Il dolore era immenso, non aveva provato mai nulla di simile.
-E questo è solo l'inizio- disse Smile sparendo nell'ombra.
Il ragazzo si alzò in piedi ignorando il dolore e la ferita, si poteva vedere l'osso.
-Sei un mostro!-
-Io un mostro?Probabilmente è vero.Ma la mia domanda è...lo sei anche tu?-
Con le lacrime agli occhi urlò -Perchè dovrei essere un mostro?-
-Semplice, se vuoi te lo spiego io-
Si voltò, dietro di lui ora vi era una ragazzo completamente uguale a lui ma dove dovevano esserci gli occhi vi erano due buchi neri dai 
quali usciva interrottamente del sangue.
-Quante ne hai uccisi in questi anni?- chiese con un sorriso.
-Cosa?-
Dietro la creatura apparirono decine di cani.
-Quanti cani hai ucciso in questi anni?-
Il ragazzo stette muto.
La creatura con i cani svanirono lasciando spazio a Smile.
-E per cosa li hai uccisi?Per sfogo?- osservò il povero cane chiuso in gabbia -Questo è qualcosa che non posso tollerare-
Molte lacrime solcavano il viso del ragazzo.
Si chinò per raccogliere l'accetta ma si ritrovò Smile sopra.
-Ti prego non uccidermi!- supplico il ragazzo.
Gli occhi bianchi del cane incrociarono quelli neri de ragazzo -Non ti ucciderò...ho dei progetti per te-
Poi per il ragazzo tutto divenne rosso.




AnGoLo AUTORE

Fiuu...finalmento ho finito *sviene*
Alloraa ecco (finalmente) il mio nuovo capitolo...che per altro è il più lungo della storia /per ora/
E già visto che l'ultima storia era troppo corta ho deciso di allungare questa =D
In questo capitolo non ho messo Cristian...ho voluto scrivere solo una storia su Smile....ed ecco in più un nuovo personaggioo.
Mi scuso per gli errori che sicuramente ho fatto nella storia e spero che  mia stora vi stia gradendo.
Alla prossima
-DarkWolf-


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Capitolo 6
*** Manicomio ***


Erano 5 giorni che Smile non lo perseguitava.
Forse a deciso di lasciarmi in pace
Ma in cuor suo Cristian sapeva bene che quella non era che la calma prima della tempesta.
Prima o poi sarebbe tornato, ci giurava che sarebbe tornato.
Erano successe molte cose in quei giorni, era partito insieme a Sofia per New York.
Si, proprio New York!
-Dobbiamo andare a New York?!- aveva detto Cristian qualche giorno prima.
-Ma sei impazzita? Lo sai quanto è lontano da qui?-
-Certo, più o meno quattro giorno di macchina-
-Tu sei pazza-
-Senti coso, se vuoi liberarti di Smile non hai altra scelta!-
Cristian sbuffò,quella ragazza aveva qualche rotella fuori posto.
-E' poi io non ho la patente. Perciò guidi tu- disse Sofia voltandosi.
Anche!
E così che era iniziato quel folle viaggio.
Aveva iniziato a conoscerla meglio durante il tragitto, convincendosi sempre di più che Sofia era pazza.
Si era portata un pistola!
-Non puoi portarti quella!-
-E perchè no?-
-Non puoi andartene in giro come se niente fosse con quella!-
-Come pensi di difenderti da Smile? Qui darai dei croccantini?- disse Sofia con un ghigno.
Cristian stesse zitto, odiava quando era in torto.
Aveva capito anche che però per quanto fosse fuori di testa e pericoloso, era molto sensibile.
E la morte della madre le bruciava parecchio.
Finalmente dopo quattro giorno di macchina arrivarono a New York.
Sofia lo guidava fra le numerose strade della città, verso una meta sconosciuta da una persona da lui
sconosciuta.
-Siamo arrivati-
Erano davanti ad un enorme edificio bianco, molto simile ad un ospedale.
-Dove siamo?-
-Ad una struttura per persone mentalmente istabili, in poche parole...-
-In un manicomio- concluse Cristian.
-Andiamo-
Entrarono nella sala principale.
La sala principale era di un bianco abbagliante, le pareti,il soffitto,il pavimento,le sedie...tutto era 
bianco.
Inquietante
-Salve cosa desidera?- chiese un infermiera dietro al bancone.
-Vorremmo vedere un persona- disse Sofia.
-Certo, il suo nome-
Sofia le si avvicinò e le sussurrò un nome all'orecchio.
-A lui! Be ne sarà contento, non a mai ricevuto visite dal suo arrivo.Venite, vi accompagno-
Cristian e Sofia si misero a seguire l'infermiera per i molti corridoi dell'istituto.
-Ma questo tuo amico è un infermiere o qualcosa del genere?- chiese Cristian sotto voce.
-Non proprio...è un paziente-
-Cosa! Abbiamo fatto tutta questa strada per parlare con un matto?-
-Zitto, è l'unico che può aiutarci-
-Siamo arrivati- li interruppe l'infermiera.
-Non so quali rapporti avete con questo paziente ma vi vorrei avvertire, è completamente fuori di testa-
Aprì la porta e la richiuse quando i due entrarono.
Tutta la stanza era imbottita da dei cuscinetti bianchi.
In un angolo della stanza era rannicchiato un uomo che con un pennarello rosso aveva scritto sui muri 
attorno a lui parole come "sorridi" o "dio ti ama".
Era rannicchiato all'angoletto, dondolava tenendosi le ginocchia sussurrando di continuo -Diffondi il verbo, diffondi il verbo,
diffondi il verbo...-
-Prof...-
Lui si girò verso Sofia guardandola con occhi sgranati.
-Chi sei?- domandò.
-Prof, non mi riconosce? Sono Sofia, la figlia di Mary-
-Mary...- sussurrò l'uomo guardando in un punto fisso.
-Se la ricorda? Lei tentò di aiutarla, prima che...-
-Prima che fu uccisa da Smile- terminò Cristian.
- Smile,Smile,Smile...-
Cominciò a tremare visibilmente.
-Diffondi il verbo, diffondi il verbo, diffondi il verbo...-
-Prof la prego si calmi-
-Cosa volete da me?-
-Smile...-  disse Cristian.
-Vogliamo sapere come fermare Smile.dog - terminò Sofia.
-Smile, Smile non si può fermare- disse l'uomo.
-Dopo sette anni, dopo sette anni dalla morte di Mary lui mi trovò.
Mi cominciò a perseguitare...prima nei sogni...poi nella vita reale.
Mi avrebbe ucciso, prima o poi lo avrebbe fatto.
L'unica possibilità di salvezza è stata farmi rinchiudere qua dentro...-
Fece un grande respiro.
-Pazzia...
 Follia...
 Morte...
Questo e ciò che porta quel maledetto cane,sempre se si può chiamare cane!
Ti perseguita,portandoti giorno dopo giorno sempre più vicino alla morte-
Cristian rimase in silenzio.
Dopo alcuni minuti trovò il coraggio di chiedere- C'è salvezza?-
-Non lo so figliolo,non lo so...-
Cristian rimase scioccato,  era destinato ad essere ucciso da Smile.
Di diventare uno dei quei tanti spettri...torturato da lui per l'eternità?
-No!-
Prese per le spalle l'uomo -Ci deve essere un modo!-
-Ucciderlo...ucciderlo nel suo mondo. Ma è impossibile...-
Devo uccidere Smile?!
Stava per parlare quando un lungo urlo si sentì per l'istituto...




Angolo autore
...............................
ok so che questo capitolo è la più grande schifata della storia.....è anche noiosa.
Ma giuro che il prossimo sarà movimentato -.-'
Allora...per chi non lo avesse capito l'uomo è lo spicologo che cerca di aiutare Mary nella sroria originale.
Non ho trovato il suo nome...perciò ho preferito non inserirlo.
Be alla prossima =D
-DarkWolf-


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