•Un oceano di ricordi.•

di pHAZZAdivoi_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ultimo giorno di scuola. ***
Capitolo 2: *** La leggenda. ***



Capitolo 1
*** Ultimo giorno di scuola. ***


ULTIMO GIORNO DI SCUOLA


Cinquantanove,cinquantotto,cinquantasette,cinquantasei..Meno di due minuti alla fine della scuola.
Ormai le parole dell'insegnante boccheggiano nell'aria,quasi nessuno ascolta la lezione di Algebra,sono tutti impegnati a guardare le lancette dell orologio aspettando che segnino l'ora esatta. 
Ed ovviamente,a fine lezione ci sarà la rivolta degli studenti contro le professoresse.
Un po' come la seconda guerra mondiale,o forse peggio. Come tutti gli anni,d'altronde.
Ma questo no,quest'anno è speciale,quest'estate è speciale.

- Claire Evans,interrogata! - esclama ad un certo punto l'insegnante.
Sono le uniche parole che riesco a cogliere in tutta la lezione. Mi guardo attorno ridacchiando,e cercando tra i miei compagni quella povera ragazza interrogata proprio l'ultimo giorno di scuola,all'ultimo minuto.
Noto che tutti i miei compagni mi guardano,alcuni ridono,altri cacciano di nuovo fuori la testa dallo zaino che prima era sotto al banco,emanando un sospiro di sollievo.
Cerco di cogliere meglio le parole della professoressa,guardandola.
Poi spalanco gli occhi.
- Ma sono io.. - Esce dalla mia bocca involontariamente.
Ottengo una sonora e profonda risata da parte dell'intera classe. Metà di questa rideva per la mia figuraccia,ed un'altra metà per la mia faccia sconvolta e terrorizzata.
Se mi avrebbero dato del gas esilarante non avrei riso lo stesso.
Con gli occhi spalancati ingoio la saliva,e mi alzo in piedi,pronta per la tortura,e la sgridata..Ah,e anche per lo zero in condotta. 
Si sa,no? L'ultima interrogazione dell'anno è sempre la peggiore.
E sottolineo il 'sempre'.
- Molto divertente. - dice sarcastica. - Ora,mi dica,Signorina Evans,vuole dei compiti Extra per casa? - 
'Si può mai avere paura dell'estate?' mi chiedo.
Insomma,estate è uguale a quattro mesi di vacanza, quattro mesi di vacanza è uguale a niente scuola,e niente scuola è uguale a divertimento.
Chi ha mai visto un'insegnante che lascia divertire i propri alunni senza dargli il tormento con i compiti? Nessuno.
'Okay,si. Si può avere paura dell'estate.' Mi rispondo da sola.
Ingoio di nuovo la saliva - No,no per favore.. -
Mi fulmina con lo sguardo.
Se si potessero uccidere le persone solamente a guardarle,probabilmente ora sarei sul pavimento priva di sensi.
- Bene. - esclama. 
- Allora.. - Inizia
Aiuto.Help.Aiuto.Help.Salvatemi.
Sto pregando che mi chieda quanto fa due più due. O chi era il protagonista maschile di Grease,o che cosa aveva perso Kevin nel film 'Mamma ho perso l'aereo.' 
Prima ancora che pronunci una parola,il suono della campanella  segna la fine delle lezioni,e l'inizio dell'estate.
Ommiodio! Allora gli Dei esistono!
Guardo in alto,sul soffitto e mimo un 'grazie' con le labbra,e unisco i palmi delle mani a mo' di preghiera chiudendo gli occhi.
Okay,sono totalmente fusa.
Mi guardo attorno per la seconda volta,una ragazza ha tirato fuori dallo zaino uno sparacoriandoli e una di quelle trombette di quando la tua squadra di calcio preferita vince la coppa del mondo,o cose del genere.
Poi,ci sono quelli più 'calmi' che si limitano solamente a lanciare lo zaino contro la lavagna e a strappare tutti i quaderni.
Alcuni ragazzi aprono perfino le finestre lanciandosi fuori,visto che siamo al piano terra.
Ed infine ci sono quelli che urlano come pazzi scalmanati senza pietà,rovinandoci i timpani.
Ma manco avessero vinto alla lotteria.
Mi affretto ad uscire prima che una folla di adolescenti mi lesioni,o mi ferisca gravemente calpestandomi.Chiudo velocemente la porta. 
Passo per la classe di quelli dell'ultimo anno che si scatenavano ancora di più,e mi soffermo a vedere meglio;un'insegnante si era addirittura nascosta sotto alla cattedra,rido.
La porta si chiude all'istante,e potrei giurare di aver visto una sedia che si schiantava contro la lavagna.
Corro velocemente verso i giardini della scuola,scontrandomi contro una ragazza.
E te pareva,ero scampata ad un interrogazione senza via d'uscita,potevo mai non farla una figura di cacca di fine-scuola?
- Scusami..mi dispiace mol- Molly! - Esclamo abbracciando la mia amica.
- Sei salva! - 
- Per poco non mi pestavano quelli dell'ultimo anno,sono corsi come pazzi! - dice mettendosi una mano sul petto e cacciando un respiro di sollievo.
- A chi lo dici! - 
- Ma gli altri dove sono? - domando.
- Mark,Josh e Sandy ci aspettano all'uscita,mentre Luke e Tom si sono dati per malati e sono usciti prima,per poter preparare la roba per partie -
Annuisco e ci dirigiamo verso l'uscita dagli altri ragazzi
Sarà una fantastica estate. L'ho già detto,ma mi elettrizza l'idea di passare le vacanze insieme al mio gruppo di amici,mia madre ha avuto tipo un colpo di fulmine e ha accettato che io andassi in vacanza da sola con loro.
Ma..
Gli devo due mesi di pulizie in cucina,nei bagni,nella mia camera,e nel soggiorno.
Mentre invece mio padre ha voluto solo che non uscissi per una settimana,dovrebbero farlo santo.
Ci mettiamo un po' per arrivare all'uscita della scuola,visto che subito dopo la nostra breve conversazione è apparso un branco di cavernicoli -comunemente noti come adolescenti- e ci ha scaraventate direttamente dal lato opposto del cancello.
Sandy e gli altri sono stati costretti a raggiungerci e aiutarci ad alzarsi - Tutto bene? Siete salve? - chiedono.
- E' una massa di psicopatici ve lo dico io..Ma in che razza di scuola sono capitata? - ci viene incontro da dietro una ragazza spettinata e con i vestiti strappati.
- Assalita. Mi hanno assalita perchè ho chiesto all'insegnante di ridarmi i compiti visto che li avevo persi. - Esclama con gli occhi sbarrati - E ho rubato a tutti due secondi in più a fine lezione. Cose da pazzi!- dice ancora,per poi andarsene a passo lento e borbottando cose tipo "Voi siete malati!" "Sti scalmanati! " "riferirò ogni cosa al preside!" 
La guardiamo per circa il tempo che ci vuole per vederla scomparire dietro al cancello,e scoppiamo in una grossa risata di gruppo,la sua faccia era qualcosa di unico! 
- Ma l'avete vista? - Domanda Mark -E' una massa di pricopatici,ma in che razza di scuola sono capitata? - ripete imitando la sua vocina spaventata e gesticolando
- Ahaha,dai poverina! - la difende Sandy, - Dev'essere il suo primo anno,è sconvolta! - 
- Si chiama 'Licealy School',non 'LNY Study' - Controbatte ancora ridendo Josh.
Si riferisce alla scuola dietro l'angolo,prima la Licealy School era quella più popolare di New York,poi hanno fondato la LNY Study - scuola privata - e metà del nostro liceo si è trasferito lì.
Stupida scuola.
Finiamo di scherzare e parliamo del più e del meno,mentre ognuno si dirige verso le proprie case.
Sandy e Molly verranno da me,e Mark,Josh e gli altri ci verranno a prendere nel tardo pomeriggio.
- Allora? Pronta per Le-Hawai? - mi domanda Molly.
- Prontissima! -





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Capitolo 2
*** La leggenda. ***


LA LEGGENDA

Non ho neanche il tempo di girarmi ed entrare nell'aereo che ricevo l'ennesima raccomandazione da mia madre:- MI RACCOMANDO,STA ATTENTA! -
- Mamma basta! ci stanno guardando tutti! - sbotto.
Siamo in aereoporto,un po' di contegno! sono solo quattro mesi,non due anni.
Finalmente la pianta e se ne va. Tiro un sospiro di sollievo,trascinando la valigia all'interno della carrozza.Il posto è il 12B,quindi mi precipito li' per assicurarmi di prendermi il posto vicino al finestrino,il mio preferito.
Poso la borsa sulla poltroncina e cerco di sollevare la valigia per metterla sul davanzale sopra di me.
Devo aver esagerato con i vestiti e con i costumi,pesa come minimo il doppio di me.
- V-vuoi..che te la p-posi io? - si offre timidamente Josh.
Sussulto sentendo il suo fiato caldo sul collo,era dietro di me e non me ne sono accorta?
- Oh..si grazie - dico.
Lo guardo sollevare la valigia con non curanza e riporla facilmente sullo scaffale.
- Wow..Sei foorte. - 
- Come? Oh..g-grazie. - dice ridacchiando
Mi tappo immediatamente la bocca,c-come? l'ho detto ad alta voce?
Arrossisco subito e poso lo sguardo verso il finestrino,non siamo ancora decollati.
Cala un silenzio alquanto imbarazzante,ma fortunatamente veniamo raggiunti da Tom,Mark,Luke,Sandy e Molly.
- Nooo lo volevo io il posto vicino al finestrino. - piagnucola Sandy.
Gli faccio la linguaccia e gli lascio il posto vicino a me,che avevo occupato mettendogli la mia borsa,e nel frattempo sento le guance darmi tregua,quindi suppongo che non siano più rosse,o almeno spero. Cavoli che figuraccia!
"Solo io posso fare un complimento del genere al ragazzo più carino di tutta la scuola" penso mentre lo guardo,è seduto davanti a me,vicino al finestrino del posto a tre,l'unica cosa che ci separa è un piccolo tavolino dove sopra sono deposte un paio di riviste di gossip. Ha delle bellissime fossette quando ride,e quei capelli biondo platino gli rendono il viso ancora più luminoso e bello..
- Okaay,hai finito di farti film? lo stai consumando solo a guardarlo. - dice Molly accanto a me,facendomi sobbalzare.
- Shh - dico - Abbassa la voce,ho già fatto una figuraccia. -
- Ohoho spara baby,Sandy è qui per ascoltare e per farsi due risate. - dice Sandy al terzo posto della nostra fila.
- Sapete? Si dice che a Lee-Hawai ci siano molte leggende che riguardano il suo mare,o qualcosa di simile. - dice Tom rivolto ad ognuno.
- Scusa,chi ti ha detto queste scemenze? -. Josh alza gli occhi al cielo
- Non dirmelo..Uhm..Mely-La-Pettegola! -. 
- Come fai a- -.
 - Mely..chi,scusate? - Ci interrompe ancora Josh.
Josh è l'ultimo arrivato del nostro gruppo,è a scuola da un paio di mesi soltanto,ma è come se tutti lo conoscessimo da sempre.
- Melissa Crap,la pettegola della scuola. Sparge voci insensate e false - Rispondo al Signor. Josh sonofigoeloso.. - Tornando a noi,cosa diceva riguardo alle leggende? - 
- Oh..me ne ha parlato solo di una..Non ricordo tutta la storia,ma si dice che tra le acque più chiare dei mari di Le-Hawai,si nasconde una bottiglia di vetro,con dentro acqua nera o roba simile - 
- Sarà.. Ma per me sono solo un mare di scemenze! .-
- Oh io credo che stavolta Melissa ci abbia azzeccato! - Dice Mark,che intanto viaggiava per internet col pc - E' tutto vero. - Gira il portatile facendoci vedere l'immagine disegnata della bottiglia. -E qui c'è anche la storia. - 
- Continuo a credere che sia una stronzata,ma voglio sentire cosa dice Google. - concludo.
si schiarisce la gola e inizia a leggere:

 - Molto tempo fà,un surfista di Lee-Hawai di nome Kimba,ebbe un disastroso incidente alla gamba,e per vari motivi di salute fu costretto ad abbandonare ciò che amava di più,il mare. Il dolore fu tale che egli non uscì più di casa per vari mesi,cercando di rifugiarsi dal mondo,perchè sapeva che nessuno lo avrebbe capito,o ascoltato come il mare. Ogni notte,gli pareva ancora di sentire il rumore delle onde contro gli scogli,o il rumore della tavola da surf che strisciava contro l'acqua. Il rumore di quando cadeva perchè l'onda era troppo potente e poi si rialzava ancora più forte e determinato di prima.. - 


- Baggianate. - 
- Shhh!! - mi fanno gli altri.
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.
- Continua - dice Sandy.

- Un giorno,decise di andare sulla spiaggia per cavalcare un'ultima volta le onde,essendo consapevole della sua morte immediata non appena entrato a contatto con l'acqua. Ma prima di ciò,raccolse delle conchiglie,cinque bellissime conchiglie,ognuna diversa fra l'altra,e decise di dare un sentimento ad ognuna di loro; Amore,Speranza,Tristezza,Malinconia, e Felicità. E le ripose in una bottiglia di vetro,che poi riempì dell'acqua pura e cristallina del mare. Fatto ciò,la lanciò lontano,ed essa finì sul fondo del mare. Kimba prese la sua fedele tavola,e cavalcò ancora una volta le ondè,giocò ancora una volta col mare,pronto e felice,perchè poi sarebbe vissuto con lui,e non l'avrebbe più lasciato. Non appena egli morì,l'acqua all'interno della bottiglia diventò nera come la pece,quell'acqua diventò la sua anima.Il corpo invece,fu trovato il giorno dopo.Se n'era andato con un sorriso stampato sul volto,un sorriso,perchè aveva ritrovato la sua forza più grande.Sentito la brezza del vento ancora una volta invadergli la faccia,e gli schizzi d'acqua bagnargli il corpo.Lui era felice,perchè ora era parte del mare,era felice,perchè non l'avrebbe mai più abbandonato,e sarebbe vissuto sempre con lui. -


Oh..beh..in questo caso..
Wow.

Veramente..agghiacciante.
- C'è..c'è dell'altro? - chiede Josh.
Guardo immediatamente Mark,sperando che dica di si. Non volevo dirlo io perchè ero troppo orgogliosa,ma speravo vivamente che qualcun'altro lo facesse. 

- Uhm..Oh si,ecco. -

 - Molte persone hanno testimoniato l'esistenza della bottiglia,ma nessuna di loro è riuscita ad avere un contatto con essa..: ''E' come un'ologramma" "Quasi come se gli passassi attraverso con la mano" "Sembra un fantasma" dichiarano i testimoni che sono riusciti a vederla.
La bottiglia si mostra a poche persone in punti diversi,alcuni l'hanno trovata a riva di mare,alcuni tra scogli e pietre,altri addirittura sul fondo dell'oceano." Si potrebbe pensare ad una semplice allucinazione da parte di poche persone,o forse no. Il caso della Bottiglia dei Ricordi rimarrà per sempre un mistero."- si ferma. -..Finito. - dice infine.

Ho la pelle d'oca,ma spero che nessuno lo noti sinceramente.
- Ooh,miss.sonotuttecavolate non sa più cosa dire? Che c'è ora ci credi? - mi fa la linguaccia Molly.
- Taci stupida. - ridacchio e mi metto a guardare il finestrino.
- I passeggeri del volo previsto per Lee-Hawai sono pregati di allacciare le cinture,l'aereo sta per decollare,preghiamo ai passeggeri di spegnere cellulari e aggeggi elettronici per il decollo. - Ci annuncia la voce microfonata dell'hostess 
Mark spegne il computer e io metto la modalità aerea col cellulare. Dopodichè ognuno sta per conto suo..:Molly legge riviste,Sandy e Josh ormai sono nel mondo dei sogni,Mark e Tom fanno a braccio di ferro..Ed io non riesco a smettere di pensare a quella leggenda. Se è vera,se sono tutte dicerie di Google..sono abbastanza sconvolta e non mi sento me stessa,non sono mai stata il tipo di ragazza che crede a queste cose,ma l'amore di Kimba per il mare mi ha tipo stregata,forse perchè le poche volte in cui ho visto le onde sono così rare che si contano sulle dita di una mano. Ma è stato ogni volta favoloso,vedere le onde del mare scontrarsi contro gli scogli,disegnare sulla sabbia bagnata della riva,fare castelli con il secchiello.. Chissà come si sarà sentito quel ragazzo ad abbandonare ciò che amava di più.
Non lo biasimo,per ciò che si ama si può fare di tutto,anche morire.
Abbandonare il luogo dove sfogavi la tua rabbia,dove provavi felicità,tristezza,speranza..Io stessa non lo reggerei. E' come se mi chiedessero di vivere senza i miei genitori,o senza aria. Non ci riuscirei.
Chiudo gli occhi continuando a pensare,e a immaginare il volto di quel misterioso ragazzo,Kimba.









***


Ora apro gli occhi,non sono più sull'aereo.
Sono nel mare. Attaccata alle rocce che sono sul suolo,con circa 15 metri d'acqua che mi separano dal respirare aria pura. 
Provo a muovermi verso la superficie,ma nulla. E' proprio come se ci fosse gravità. 
Gravità? Nell'acqua? 
Ma che diavolo mi è preso oggi? E come sono finita qui?
Malgrado stia trattenendo il respiro,non mi manca l'aria. Mi..mi sento bene. Come se fosse il mio Abitat Naturale,l'oceano.
I miei piedi sono letteralmente incollati alle pietrine,provo a camminare,ed è come se camminassi normalmente sulla terra.
Inciampo in qualcosa,ma non sento dolore,mi giro per vedere su cosa stavo per cadere,una bottiglia.
Una bottiglia di vetro,con dentro acqua nera come carbone.
La "bottiglia dei ricordi."
Credo.
Wow,l'ho trovata. 
Io.
 L'ho trovata io. 
Mi chino per prenderla,ma vedo un'ombra sopra di me,e alzo immediatamente la testa. Un'enorme macchia nera che mi viene incontro..Sembra quasi una persoa. 
Ora si avvicina,si,la vedo. E' una persona.
Kimba..?
Sei tu?
E' lui?
Sorrido come un'ebete,ma ora inizia a mancarmi l'aria.
I miei polmoni iniziano a bruciare,sto per perdere i sensi.Ma non riesco lo stesso a muovermi. Mi sento morire dentro. Dentro? più che dentro,io sto morendo davvero.
L'ultima cosa che vedo prima di chiudere gli occhi è quell'ombra,che mi solleva e mi porta in salvo,in superficie.
Kimba?
Mi ha salvato la vita.















***



Sobbalzo picchiando la testa sul finestrino,e respirando affannosamente.
Mi guardo attorno,oh.
Era solamente un'incubo,uno stupidissimo incubo.
- Ehy Clair,tutto bene? - mi dice Josh,notando il mio sussulto.
Ha gli occhi stanchi e i capelli arruffati,dev'essersi appena svegliato.
Mi tocco la testa facendo una smorfia - Non tanto.. - dico riferendomi all'enorme emicrania che mi è appena venuta.
 guardo gli altri:stanno tutti dormendo.
- Dai..vieni qui - mi fa sedere in braccio a lui,accarezzandomi i capelli.
- Va meglio ora? - 
- Si,tanto..- Dico guardandolo e accucciolandomi al suo petto,come una bambina.
- Perchè non ritorni a dormire? Era solo un brutto sogno - mi accarezza i capelli.
- E se facessi di nuovo quell'incubo? -
- Tranquilla,non preoccuparti. Ci sono io qui,con te. -
Sono le ultime parole che sento,prima di riaddormentarmi con un sorriso stampato sul volto. Ma sono davvero così felice?

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