In Sei Negli Hamptons

di Flygirl14
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Pensieri... ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


IN SEI NEGLI HAMPTONS
 
 
 
 
Il caso si poteva dire concluso. Amy aveva finalmente ottenuto giustizia, il suo caso sarebbe infatti stato riesaminato, e il suo fidanzato, che aveva rischiato la carriera per tirarla fuori di prigione, se la sarebbe cavata con poco. Richard Castle, seduto comodamente sul divano, con un bicchiere di vino in mano, venne riportato alla realtà da Martha, che versandosi un altro goccio di rosso, ritornò sull'argomento che, prima di cadere assorto nei suoi pensieri, stavano trattando: Gina.
- È davvero premurosa la tua Gina!-
- Sì, devo ammetterlo...-
- Mmm...-
- Comincia a piacerti, vero?-
- Tesoro! Ho smesso di farmi coinvolgere dalle tue fidanzate, da quando mollasti quella graziosa Lizzie, in terza liceo! Gina è molto carina, forse un po' sopra le righe ma...Se tu stai bene, anch'io sto bene.- Castle gli sorrise beffardo, sua madre si stava intenerendo?
- Comunque la questione è un'altra, caro. Andando al sodo, rischieresti la tua carriera per farla scappare di prigione, perché questo ragazzo mio, è il vero amore.-
La vide alzarsi con il calice in mano e spostarsi vicino al pianoforte, dove tentò di improvvisare una melodia, rimase fisso ad osservarla, mentre le parole di sua madre gli ronzavano ancora per la testa. Era davvero disposto a rischiare la carriera per Gina? Decise che per quella sera ne avesse passate fin troppe, prese la giacca e si diresse al distretto, magari il Detective Beckett avrebbe voluto cenare con lui.
 
 
 
Uscì dall'ascensore e puntò dritto verso Esposito, chissà cosa avrebbe fatto lui nella situazione del ragazzo di Amy?
- Ehi Espo!-
- Castle, ma non eri andato via un'ora fa?-
- Sì, tecnicamente, ma so che Beckett finiva il turno a quest'ora e magari potevo cenare con lei-
- Oh, c'è del tenero...-
- Cena di lavoro. LA-VO-RO, chiaro?-
- Sì, sì...-  
Il detective rise sotto i baffi, mentre lo scrittore si guardava in giro, in attesa della sua musa.
- Comunque se fossimo stati io e te al posto di Amy, staremmo ancora dentro!-
- Ah! Parla per te fratello! Io scapperei!-
- Mi lasceresti da solo?-
- È la legge della giungla, sopravvive solo il numero 1!-
- Oh... Ci voleva un’ipotetica pena carceraria per scoprire i veri amici!-
- Stai tranquillo, ti tiro fuori io...-
Si voltò, Kate? La vide allontanarsi verso l'ascensore e solo dopo poco realizzò quello che la donna avesse appena detto.
- Tu non vieni?-
- Eh...sì...-
Le si avvicinò correndo, sorrise, ora aveva una certezza in più, Kate Beckett avrebbe rischiato la carriera per farlo uscire di prigione.





  FlyCloud's
Perdonate questa piccola intrusione nel mondo di Castle. Per tantissimo tempo ho letto i vostri racconti, sempre più belli e ho per così dire sperato di poterne pubblicare uno anche io. Perdonate se a volte non scrivo correttamente, ma per una madrelingua inglese come me non è facile imparare a scrivere in un'altra lingua. Spero che come inizio storia possa piacere, grazie per la pazienza che sono sicura avrete! Al prossimo capitolo. FLY.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


La luce del sole entrava dalla finestra che la sera prima si era dimenticata di chiudere bene. Era tornata a mezzanotte passata. Castle si era dilungato a spiegarle i progetti del film su Nikki Heat. Ma quanto parlava quell'uomo?
Si stiracchiò, prese un bel respiro e buttò all'aria le coperte. Il pavimento, freddo, le fece fare un piccolo saltino. A piedi nudi si avviò al bagno, si sciacquò la faccia e si diede una sistemata, poi dopo essersi vestita cercò nell'armadio un paio di tacchi. Mentre era con la testa dentro l'armadio squillò il cellulare. 
- Ahia!- massaggiandosi per la botta appena presa si allungò fino al comodino.
- Beckett... Arrivo subito, Signore...-
Il Capitano Montgomery l'aveva appena convocata in ufficio, perché mai, era solo domenica mattina. 


- Castle!-
- Detective...-
- Cosa ci fai al distretto alle nove di domenica, credevo non ti alzassi prima delle undici!-
- Oggi ho fatto un'eccezione, vieni, stiamo aspettando tutti te...-
La detective seguì con lo sguardo Rick, che si incamminò verso l'ufficio di Montgomery. 
Gettò uno sguardo oltre la vetrata e si accorse che Ryan, Esposito e Lanie erano seduti a parlare con il capitano. 
- Cos'hai combinato questa volta?-
- Sempre pensare male, entra e lo scoprirai- Le aprì la porta galantemente, con un sorriso furbetto sulle labbra. Dopo che la sua musa fu passata, entrò anche lui. 
- Detective, si accomodi...-
- Signore, non capisco...-
- Castle ha gentilmente offerto la sua casa per una vacanza e questa mattina mi ha chiamato per chiedere il permesso di portarvi con lui.-
- Bro, una vacanza negli Hamptons?-
- Si Esposito, due settimane di relax. Mi sembrava giusto, in questo periodo non avete proprio un bell'aspetto... Ah Ryan, Jenny è naturalmente invitata...-
- Richard Castle, io accetto immediatamente!-
- C'è una camera con vista mare che l'attende dottoressa Parish.-
- Kate?-
- Ah, io...Signore, ho troppo lavoro, ragazzi divertitevi...-
- No, assolutamente no, devi venire, lascia New York per due settimane...-
- Lanie, ho dei criminali da prendere...-
- Potranno  aspettare Beckett, vada e si diverta!-
- Ma Signore...-
- Devo ordinarglielo?- Kate si voltò verso Castle, incenerendolo con lo sguardo. Ryan ed Esposito si batterono il pugno soddisfatti e Lanie sorrise complice allo scrittore.
La vacanza poteva dirsi iniziata!



- Castle, sei impazzito?-
- Dai Beckett, ti divertirai, due settimane di spiaggia e sole...-
- E se io non volessi venire?-
- Io... Credevo...scusa...-
- Non cambi mai?-
- Castle, grazie, non ne potevo più corro a casa a dirlo a Jenny, quando si parte?-
- Quando volete!-
- Preparo la valigia e sono pronto, fratello!-
I due detective si fiondarono in ascensore, seguiti da Lanie. 
- Senti, se non vuoi venire d'accordo, ma non tenermi il broncio!-
- Accetto solo perché ho voglia di mare...-
- Allora a domani?-
- A domani...-
- Ti passo a prendere alle otto! Fatti trovare pronta!-

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Se non fosse stato per lo sguardo da cucciolo che le aveva rivolto, non avrebbe accettato. Lo aveva visto così deluso da un suo possibile rifiuto che non ce l'aveva fatta a dirgli di no. Kate Beckett da più di due ore stava contemplando le valigie davanti alla porta. Aveva fatto stranamente in fetta a prepararle. Di solito i suoi tempi andavano dalle cinque alle otto ore. Sorrise compiaciuta del suo lavoro e si buttò sul divano, dove dalla mattina il telecomando giaceva immobile tra due cuscini. Non che fare zapping fosse il divertimento assoluto, ma vista la situazione decise che per una volta poteva concederselo. Stava finalmente per mettersi orizzontale e godersi quel morbido tuffo, quando bussarono alla porta. Con una gamba in volo e uno sguardo omicida, la detective di avviò ad aprire.
- Caste, perché devi disturbarmi anche a casa?-
- Tesoro, non sono Castle, per caso lo stavi aspettando?-
- Lanie! Scusa, credevo...-
- So cosa credi! Coraggio, mettiamoci al lavoro!-
- Lavoro?-
- Certo, non mi sono fatta mica tutta la 5th Avenue per nulla...-
- Lanie, quanti pacchetti hai? Hai fatto shopping?-
- Per essere una detective sei davvero perspicace!-
- ...-
- Kate, fila in camera da letto, hai da provare tutti questi vestiti!-
- No, ti ringrazio ma no...-
- Senti bellezza, il tuo spasimante ti ha appena invitata a passare due settimane con lui negli Hamptons, tralasciamo il fatto che abbia invitato anche noi, non ti puoi presentare con il tuo abbigliamento quotidiano...-
- Cos'ha che non va il mio modo di vestire?- chiese punta sul vivo la donna.
- Beh, anche fossi una top model, giacca e dolcevita invecchiano!-
- Ma io sto bene così...-
- Sì, e sei anche molto carina, ma a quaranta gradi all'ombra dubito che tu possa resistere senza svenire...-
- Mmm...-
- Niente smorfie, prendi alcune borse e iniziamo...-
- You'll make me go crazy!-
- Oh, girl!-



- Richard, è pronta la cena?-
- Da quando cucini tu, madre?-
- Da quando ho finito il corso del grandissimo ...-
- Che cosa ci hai messo dentro?-
- Una salsa di mia invenzione!-
- Madre, vuoi avvelenarci?-
- Alexis tesoro è così cattiva, tuo padre è sempre critico nei miei confronti!-
- Nonna... Devo fare i compiti, io salto!-
- Lascia, ordino cinese...-
- Uff...Allora vai negli Hamptons-
- Non cambiare discorso la tua cena è pessima...-
- Con chi vai?-
- Non sai assolutamente abbinare gli ingredienti...-
- Stai via due settimane giusto?-
- Spero che il fattorino sia qui presto...-
- Kate viene con te?-
- Sì...-
Martha guardò suo figlio soddisfatta, aveva ottenuto le informazione che stava cercando e quale modo migliore se non bombardare lo scrittore di domande.
- Kate...Beckett...lei all'inizio non voleva venire, poi avendo accettato Lanie e i ragazzi...-
- Immagino verrà per il mare e il sole e un po' di relax...-
- È esattamente quello che mi ha detto...Quindi non farti venire strane idee-
- ...come immaginavo...- sussurrò la rossa con il sorriso sulle labbra.
- Non ho capito, madre?-
- Dicevo che Katherine è davvero una brava ragazza...-
- Già, lei è speciale...-
- Davvero?-  Castle stava per cadere dallo sgabello della cucina, spaventato a morte dalla domanda della madre, quando per grazia divina il campanello suonò, annunciando l'arrivo del ragazzo  delle consegne e anche della cena del povero uomo.



Flycloud

Ringrazio tutti per l'immenso appoggio che mi state dando. So benissimo che questa non è una storia molto bella, perché traducendola dall'inglese all'italiano non riesco a rendere bene ogni cosa. Io faccio del mio meglio per cercare di creare qualcosa di piacevole. I prossimi capitoli saranno di sicuro più lunghi e si entrerà nel vivo della storia. Questi mi servivano un po' come prova, per vedere se la storia avesse interessato. Grazie,
Flygirl...

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Mi scuso per il ritardo, ma a causa del lavoro sono stata richiamata in America. Spero davvero che questo capitolo vi piaccia, un abbraccio Fly. ..



Finalmente era arrivata la mattina della partenza. Castle, già sveglio dalle cinque cercava in tutti i modi di infilare un'altra maglietta, la centesima, in valigia. 
- Caro, perché non ti rilassi, sembri agitato...-
- Agitato? Io? Ma figurati!-
- Va bene, farò finta di crederti...-
- Accidenti, Damn you t-shirt-


Kate Beckett era pronta. Le valigie davanti alla porta e il suo miglior sorriso in volto, cosa strana, davvero insolita, per una donna come lei. Non sempre si apriva così facilmente. Sentì bussare, gettò lo sguardo distrattamente all'orologio. 
" otto e mezza...assolutamente in orario!” Pensò mentre con passo deciso si stava avviando ad aprile la porta.
- Ciao Castle!-
- Buongiorno detective, pronta per lanciarti in due settimane di puro relax?-
- Castle...-
- D'accordo prendo le valigie!-

Si trovarono tutti e sei davanti al distretto. Jenny, tra tutti quella che si conosceva un po' meno, aveva già iniziato a ridere e scherzare con le altre due donne. Javier e Ryan cercavano di far entrare i borsoni delle loro ragazze nel bagagliaio.
- Voglio sapere come hai fatto a far entrare i bagagli di Kate nella Ferrari...-
- Sono un maestro, abituato da due precedenti mogli...-
- Castle, casa tua è dotata di armadi monumentali?-
- Non ti preoccupare Esposito, ho tutto quello che occorre...-
- Io non vedo l'ora di fare un bagno!-
- Amico puzzi?- Gli altri due scoppiarono a ridere, mentre il povero irlandese rimase a bocca aperta, nel tentativo di rispondere al collega. 
- Bene, se le signore acconsentono, siamo pronti a partire...-
Castle, inforcati gli occhiali da sole, aggiustò lo specchietto, sorrise a Kate, la quale non mancò di alzare gli occhi al cielo e premuto l'acceleratore sfrecciò via dalla città. Destinazione: Hampton.

- Castle, rallenta, quei due finiranno per schiantarsi contro un albero...-
- Detective, Ryan ed Esposito sono entrati nella mentalità Castle...-
- Sarebbe... Corri più veloce fino a schiantarti?-
- Divertiti!-
Fecero solo una sosta lungo la strada, per prendere qualcosa da mangiare. 
Due ore dopo il cartello Hamptons venne superato da una Ferrari a velocità folle. 
La casa di Rick Castle era in una zona piuttosto appartata. Tre macchine parcheggiarono nel vialetto di ingresso. 
- Kate, sai già la strada, puoi aprire tu?-
- Kate Beckett!- Lanie si era voltata verso l'amica, con un sorriso birichino in volto!-
- Come mai tu sai già la strada?-
- Ero venuta un weekend con Martha e Alexis...-
- Certo... Ti credo!-
Le donne entrarono, fermandosi nell'ingresso. Javi e Kevin scaricati i bagagli dalle auto si avviarono su per la stradicciola. 
- Però Castle, sei ricco!-
- Già amico...non scherzi...-
- Venite, lasciate le valigie nell'atrio. Voglio farvi vedere la casa...-
Iniziò quindi il giro panoramico. A Kate questo onore era già toccato. Se lo ricordava bene... A Castle brillavano gli occhi, metteva l'anima in ogni parola, per descrivere al meglio la sua abitazione. Il detective Beckett stava un po' indietro, per lasciare spazio agli altri. 
- La piscina...Castle hai anche la piscina?!?!- La dottoressa Parish non poteva credere ai suoi occhi. Si avvicinò quasi con la bocca aperta. 
- Amici miei, benvenuti a casa!-
Con un'uscita teatrale li lasciò a contemplare l'esterno prima di richiamarli in salotto per un pranzo di primo pomeriggio.
- Castle, ma avevi già preparato tutto?-
- No, detective Esposito, ho aperto il frigorifero, appena rifornito da mia figlia due giorni fa!-
- Bene bene, si mangia!-
Un'ora e mezzo più tardi la comitiva si trovava abbandonata sullo schienale della sedia, con la pancia piena e la felicità dipinta in volto.
- Bro, questa vacanza sta davvero iniziando con il piede giusto!-
- A chi lo dici, amico!-
- Bene, se le signore desiderano vi mostro le camere...-
Si alzarono tutti e prese le loro borse e valigie seguirono lo scrittore per le scale che portavano al piano superiore. I primi ad essere lasciati furono Ryan e Jenny, la loro camera dava sul mare ma rispetto a quella del detective e della dottoressa era poi spostata verso est. I due fidanzati rimasero incantati sulla porta, mentre il gruppo proseguì. Lanie ed Esposito vennero condotti in una camera alla fine del corridoio, dopo increduli lasciarono le borse sull'uscio per lanciarsi sul balcone ad osservare l'immensa distesa azzurra.
- Detective Beckett, se vuole seguirmi...- Kate lo seguì. Avrebbe dormito con lui? Quella era la strada per la camera padronale. Poi improvvisamente Castle aprì una porta sulla destra.
- Ecco a lei, detective, la sua stanza...-
Non se la ricordava, l'unica volta in cui era venuta aveva dormito nella prima stanza, quella che adesso era occupata da Ryan. Questa camera era bellissima, le vetrate gigantesche occupavano quasi tutta la parete e le consentivano di vedere tutto il paesaggio attorno a sé. 
- Castle... Grazie...-
- Era il posto preferito di Alexis, un tempo era la sua cameretta, poi ha voluto spostarsi dall'altra parte...-
- Io... Beh ... Sistemo la valigia allora...-
- Per le sei andiamo in spiaggia...-
- D'accordo...a dopo...-
Rick chiuse la porta, sospirando appena fu solo in corridoio. Quella donna gli piaceva ogni giorno di più. 


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Capitolo 5
*** Pensieri... ***


vi chiedo infinitamente scusa per il ritardo, ma ci sono state delle 'forze di causa maggiore' che mi hanno costretta a rientrare. Spero vi possa piacere questo capitolo... Fly


Il sole stava ormai arrivando ad accarezzare l'orizzonte. Kate Beckett se ne stava ferma davanti alla grande vetrata della sua stanza ad osservare gli amici scendere alla spiaggia. Era pronta, lo era da un pezzo, solo voleva concedersi del tempo per pensare. Erano tutte delle persone meravigliose. Javi e Kevin, i migliori colleghi che un detective potesse desiderare. Anche se le costava ammetterlo non ce l'avrebbe mai fatta senza di loro, un po' quei fratelli a cui badare ma anche dai quali essere coccolata. Lenie, la sua ancora di salvezza, quella donna riusciva a smascherarla in ogni situazioni e, nessun e, lei era semplicemente fantastica. Fissava Jenny, quella donna così dolce, la ammirava, per il modo in cui sapeva amare Ryan... Notò Castle, che si sbaracciava. Alzò la mano per salutarlo e voltatasi prese la borsa e raggiunse i suoi amici. 


- Kate, corri...- Lanie già in acqua tentava di chiamare la sua amica, mentre il suo fidanzato la sommergeva. La detective lanciò le ciabatte sotto la sdraio e ...
- Castle!-
- Ciao, scusa...-
-  Tranquillo, non ti avevo visto...-
- Allora, vieni a fare un bagno?-
- Potrei rifiutare?-
Sorridendo entrambi si avvicinarono al bagnasciuga. Ryan ed Esposito si guardarono complici e lo scrittore sorrise, rimanendo un po' dietro alla sua musa.
- È fredda...- Non fece in tempo a dire altro che Beckett si ritrovò sollevata dai suoi colleghi e gettata in acqua vicino alla sua migliore amica!
Una volta ripresasi, si voltò verso gli uomini, incenerendoli con lo sguardo.
Kevin che stava ridendo si fermò immediatamente, sentendo le parole di Caste...
-  oh, quello sguardo... Io lo ricevo spesso... scappate, scappate....-
I Brothers rientrarono in mare, facendo il giro largo, per evitare di ritrovarsi sulla traiettoria di Kate. 
- Beckett, vieni, ti faccio vedere una cosa...-
Lei seguì il suo scrittore, che messa la maschera, si inabissò sotto la superficie. 

Nuotavano da qualche minuto quando Rick le mostrò uno scoglio molto grande, piatto, forse punto di appoggio per i nuotatori. 
- Kate, guarda li sotto...-
Prese un respiro profondo e si immerse. Un banco di pesciolini le passò davanti, arrivando a circondarla completamente. Non ne aveva mai visti di così colorati, appena il suo scrittore si mosse tutti quei puntini luminosi sparirono...
Gli fece una linguaccia sott'acqua per fargli notare il suo disappunto, lui le sorrise, ma così facendo buttò fuori aria. Il risultato furono tantissime bolle che lo costrinsero a riemergere velocemente. 
- Castle!-
- Sto bene...- un colpo di tosse...- Sto davvero ... Bene...- 
Kate cercando di soffocare una risata gli pose una mano sulla spalla.
- Coraggio, non ti arrendere...-
- Spiritosa, a chi arriva prima?-
- Ci sto...- Disse poco prima di tuffarsi.
- Ehi, così non vale...- 



- Castle, batti la fiacca!-
- Sta zitto, Esposito. Beckett è partita prima!-
- Ah, così adesso la scusa è questa... In realtà, sei vecchio!-
- Non... Non è vero! Non sono vecchio...-
- Mmm...-
Lanie e le ragazze se la stavano ridendo, mentre i due detective prendevano ampiamente in giro lo scrittore.  Il sole era ormai tramontato da un pezzo e anche se c'era ancora luce il vento iniziava a farsi più fresco. La comitiva prese i propri teli e le borse, prima di avviarsi tutti verso la grande casa.
- Ragazzi, cerchiamo di fare la doccia a turno, o l'acqua calda non ci sarà per tutti...-
- Io prima!- urlò il medico legale.
- Ti seguo...- disse Jenny
- Kate Beckett per terza!-
- Ah Bro, non guardare me, si va in ordine di anzianità...-
- E io?-
Tutti gli ospiti si voltarono verso Castle, che a centro della stanza, con i pantaloni da mare e la camicia arrotolata fino ai gomiti si auto-indicava con i pollici. 
- Castle, tu sei il padrone di casa, giusto?-
- Si Ryan...-
- Tu ti lavi per ultimo...- finì Kate, sorridendo perché lo avevano fregato, di nuovo.
Lasciarono Rick in salotto ed ognuno andò in stanza.
Kate lasciò la borsa in bagno vicino al lavandino, si tolse le infradito e aspettò l'urlo delle sue amiche per iniziare la doccia. Improvvisamente sorrise, guardandosi allo specchio, oggi si era davvero divertita in compagnia di Castle...

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Avevano appena finto di cenare. Ancora una volta Castle si era superato.
Jenny e Ryan erano andati a sedersi sulla spiaggetta davanti a casa, mentre Esposito e Lanie si erano seduti sul divano, in attesa che iniziasse NCIS, serie tv da loro amatissima. Castle stava riponendo i piatti in lavastoviglie. Ci sarebbero state un paio di pentole da lavare a mano, ma lo avrebbe fatto dopo. 
- Ti posso aiutare?- non aveva visto che Kate, da circa dieci minuti era appoggiata alla porta della cucina, e lo osservava sistemare la tavola. 
- Ehi, Kate, non ti ho sentita...-
- Sono qui da dieci minuti...-
- Oh, ti assicuro che non parlo da solo, ma...-
- Tranquillo Castle, il tuo segreto è al sicuro con me!-
- Non sono pazzo...-
- No, assolutamente no- la detective scoppiò a ridere, nascondendosi il viso tra i capelli scuri, che le ricadevano morbidi fino al collo.  Rick la osservò per un momento, poi senza averlo premeditato, senza minimamente essere consapevole di quello che stava facendo, in due passi la raggiunse. Lei si fermò, quasi spaventata dalla vicinanza con il suo scrittore. Le prese la vita, portandola ad avvicinarsi a lui. I loro occhi si scontrarono in quella tempesta di emozioni che si era scatenata attorno a loro due. Le spostò i capelli dal collo e vi depose le sue labbra. Un bacio dolce, che sapeva quasi di malinconia. 
- Castle...- lui si staccò, riportato in parte alla realtà dal suo nome appena sussurrato da quella bellissima donna davanti a lui.
- C'è una cosa che devi sapere, Kate...- I loro corpi quasi completamente attaccati, i loro respiri vicini. 
- Castle, sei qui?- si staccarono, senza però riuscire ad allontanarsi più di tanto.
- Sì, Espo...- rispose al detective senza staccare gli occhi da Beckett.
- Siamo... Siamo tutti in salotto, sta per iniziare l'episodio...-
- Va bene, arriviamo subito...-
L'ispanico consapevole di aver interrotto qualcosa uscì velocemente, per raccontare l'accaduto agli atri quattro, peggio di una comare di villaggio. 
- Prendo da bere...- detto ciò, lo scrittore diede le spalle alla sua musa, più che altro per riuscire a regolarizzare il respiro. 
- Castle, io...-
- Scusami, Kate, non avrei dovuto...- Non si rivolsero più la parola per il resto della serata. Seduti lei in poltrona e lui di fianco a Lanie. Solo occhiate sfuggenti.
La mente di entrambi non ragionava lucidamente. Avevano entrambi il profumo dell'altro addosso. Finì il primo episodio, mentre Castle era in bagno e Bgckett sul balcone. 
- Che cosa è successo a quei due?-
- Non ne ho idea Ryan, li ho trovati in cucina, vicini...-
- E allora?-
- E allora? Tesoro, quei due non si sono mai sfiorati, almeno non così...-
- Dici che?-
- Avranno litigato?-
- Stanno insieme?-
Mentre chiacchieravano non si erano accorti che la detective era rientrata e li stava ascoltando. 
- Punto primo non è successo nulla, secondo non abbiamo litigato e NO, non stiamo insieme...scusate, vado a dormire...- Tutti e quattro la osservarono a bocca aperta salire le scale, prima di voltarsi di nuovo verso il televisore, confusi. 
- Eccomi...Beckett?-
- È andata a dormire...-
- Beh vado a riposare anche io, sono piuttosto stanco...buonanotte ...-
Quando anche lo scrittore si fu allontanato Jenny prese la parola.
- Io non li capisco, si complicano la vita da soli...-
- Benvenuta nel club "come capire e interpretare il comportamento di uno scrittore e la sua musa"...-
- Dobbiamo fare qualcosa-
- Lanie, non incominciare con i tuoi piani...-
- Tesoro. Vuoi dormire in spiaggia?-
- Oh, no darling...-
- Fine...-
Anche i quattro moschettieri andarono nelle rispettive stanze. E sulla casa calò il silenzio, che portò lontano una bellissima giornata vissuta in amicizia.



Erano le sette. La sveglia sul suo comodino iniziò a suonare. La spense con un colpo di mano. La sera prima si era dimenticato di toglierla. Visto che non avrebbe assolutamente ripreso sonno, decise di alzarsi. Cercò le ciabatte e con i suoi pantaloncini e la maglietta corta del pigiamo scese in cucina. Trafficò qualche minuto nel recuperare l'occorrente per preparare il caffè e si appoggiò al bancone. Gettò lo sguardo alla finestra, che dava sulla spiaggia. In mare una figura stava facendo il bagno. Per poco non si strozzò quando realizzò di chi si trattasse.
Stava per andarle incontro quando suonarono alla porta. 
Sbuffando prese la tazza dalle mani. Guardò dallo spioncino e sperò di aver visto male. Il campanello continuava insistente e decise fosse meglio aprire, prima che si svegliassero tutti gli altri.
- Rick!-
- Meredith, Gina, che cosa ci fate qui?-

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Riemerse dall'acqua fredda delle sette del mattino. Gettò con un gesto i capelli all'indietro, nel tentativo di toglierseli dalla faccia. Con gesto automatico si passò le mani lungo il corpo , come per assicurarsi di avere il costume ancora sistemato. 
Recuperò dalla sabbia il suo telo e si asciugò. Ripose il tutto nella borsa da mare e con le infradito in mano si avviò verso la casa. Quella mattina aveva voluto iniziare la giornata diversamente. Non aveva chiuso occhio. Le labbra di Castle le avevano lasciato un segno indelebile sul suo collo. Poteva sentirne ancora la morbidezza. Per la prima volta si era sentita confusa, non aveva la più pallida idea di come reagire, e le era piaciuto. Si era completamente abbandonata tra le braccia di quell'uomo e non vedeva l'ora di riprovare quel turbinio di emozioni. Non le capitava spesso di sentirsi così, quasi mai in verità. La detective Beckett realizzò di essersi innamorata. Raggiunse la porta finestra della cucina. Non appena mise piede dentro  percepì nell'aria l'odore di caffè. Sentì delle voci dal soggiorno. Credette fossero Lanie ed Esposito, i più mattinieri. Decise quindi di raggiungerli. 
-  Ragazzi, già in piedi?- quello che vide la lasciò immobile. Sedute davanti a Rick c'erano le due ex-mogli. 
- Kate, ehm... Loro...ciao...- Castle si alzò di scatto, dietro il divano Kate, in costume e bagnata, accomodate Gina e Meredith. 
- Kate Beckett, non sapevo ti trovassi qui?-
A parlare era stata Gina, quella che la detective odiava di più. Sapeva che la relazione con il suo scrittore era finita da un po' , ma non si aspettava di ritrovarsela in casa sua. 'Un momento', pensò Kate, 'casa mia? Mio scrittore?’ Scosse la testa per allontanare quei pensieri birichini che le erano venuti in mente. 
- Ciao Gina, tu devi essere Meredith...-
- Sì, molto piacere... Sono la moglie di Rick!-
- Ex-moglie...-
- Beh, dettagli...-
- Piacere mio, sono la detective Beckett, Gina tu ...-
- Ci conosciamo di già...-
- Allora...KATE...- Riprese Gina, enfatizzando molto il nome della musa, nel tentativo di prenderla quasi in giro.
- Che cosa ci fai qui?-
- Io sono...-
- Una vacanza...aveva bisogno di riposo...- intervenne Castle, decisamente terrorizzato dalla situazione. 



Al piano di sopra i due pistoleri e le rispettive dame si erano svegliati, sentendo parlare. Si ritrovarono in corridoio e decisero di scendere insieme.
- Kate, Castle, possibile che anche alle sette di mattina voi...-
Quando raggiunsero il soggiorno, so fermarono sul tappeto, con la bocca spalancata. 
- Caslte, ci sono le tue ex-mogli!- urlò quasi soffocando la voce Esposito.
- Già...- Disse Rick, guardandosi intorno. Tutti gli puntavano gli occhi addosso. Lui imbarazzato continuava a guardare Meredith e Gina, firmate da capo a piedi, per poi spostare lo sguardo su Kate, bellissima, in costume.
- Chi vuole bere qualcosa?- nessuno rispose. 
- Perfetto, io prendo dello scotch- continuò lo scrittore, andando verso l'armadietto.

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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


Stava cercando di bere, facendo più rumore possibile.
Gina guardava Kate. Meredith guardava Kate. Kate gocciolava acqua sul pavimento. 
Lanie ed Esposito fissavano Gina arrabbiati, Jenny si spostava con lo sguardo incredula da una poltrona all'altra e Kevin Ryan sconsolato scuoteva la testa in direzione dello scrittore.
Rick finì il bicchiere, poggiandolo con un sordo rumore sul tavolino vicino alle bevande alcoliche.
- Bene, Signori, credo debba parlare un momento con la mia ex moglie... le ...mie DUE ex-mogli...- disse puntano indice e medio verso le donne firmate da capo a piedi in mezzo al salotto. Tutti tossendo o inventando scuse si tolsero di mezzo. Kate guardò negli occhi il suo scrittore, prese da terra la borsa e scusandosi per aver bagnato si avviò in stanza.
La dottoressa, i due detective e la bella sposina si erano messo in terrazza lasciando volutamente aperta una parte della porta a vetri, per poter origliare.

- Che cosa ci fate qui?-
- Che accoglienza...- cominciò Gina, sedendosi di nuovo sul divano.
- Non sei qui per nessun libro, perché non è ancora terminato il periodo di consegna, Alexys non è ammalata, quindi neanche tu Meredith avresti motivo di essere in casa mia...-
- Sei davvero così arrabbiato nel vederci. Non trovi Meredith che sia più ostile del solito?-
- sì, Gina... Non capisco se sia per la presenza dei suoi amici o...-
- Oh?- Chiese Castle con enfasi. Fuori sul portico erano tutti con le orecchie tese. Beckett dalle scale, ascoltava in silenzio la conversazione.
- Oh perché c'è Kate!- disse infine la prima moglie.
- Che cosa...-
- Rick, ammettilo, tu hai una cotta per lei e vederci qui... Beh...-
- Sentite, sono in vacanza con i miei amici, e voi non siete gradite. Gina ci vediamo a New York tra quattro settimane per la consegna del libro e Meredith se vuoi venirmi a trovare, fallo quando c'è tua figlia.-
- Non ci siamo spiegate Rick...-
- Allora fatelo e alla svelta...-
- Non abbiamo intenzione di muoverci...-
- Va bene, facciamo tutti un respiro profondo, perché credetemi, non ho mai capito così poco.-
- Richard, tesoro, quando hai firmato le carte del divorzio, il tuo avvocato ha dimenticato di farti firmare la ripresa assoluta dell'autonomia sulla casa qui negli Hamptons...-
- Che cosa?-
- Questa casa è ancora legalmente nostra, mia tua e di Meredith...-
- State scherzando?-
- No, caro... Se fossi in te chiamerei l'avvocato, intanto vado a farmi un bagno...-
- Io uso la stanza, la mia stanza...-
- No... Voi non vi muovete da qui finché non ho chiamato il mio legale...-
- Prenderò da bere allora...-
 

Kevin e Jenny si guardarono allibiti, Lanie soffocò un commento spinoso, Esposito per la sorpresa cadde dalla sedia e Kate silenziosamente, trattenendo il respiro si chiuse in camera. Le ex mogli di Castle erano lì, e questo non andava assolutamente bene. 

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