Il mio fratellastro

di fede fede
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Il nostro primo incontro ***
Capitolo 3: *** Mi sto innamorando? ***
Capitolo 4: *** Non ti sforzare.. ***
Capitolo 5: *** Ti risveglierai, lo so. ***
Capitolo 6: *** Elisa ***
Capitolo 7: *** Cosa faccio? ***
Capitolo 8: *** L'appuntamento di Erika ***
Capitolo 9: *** Volevo chiederti scusa.. ***
Capitolo 10: *** Una partenza improvvisa. ***
Capitolo 11: *** Che imbarazzo. ***
Capitolo 12: *** Ti faccio schifo? ***
Capitolo 13: *** La lettera ***
Capitolo 14: *** Te la senti di rischiare? ***
Capitolo 15: *** Il nostro posto ***
Capitolo 16: *** L'improvvisata di Elisa ***
Capitolo 17: *** Dobbiamo partire! ***
Capitolo 18: *** MatTEO ***
Capitolo 19: *** Sara ***
Capitolo 20: *** Uscita a 4 ***
Capitolo 21: *** Elisa in ospedale? ***
Capitolo 22: *** PER SEMPRE? ***
Capitolo 23: *** Che guaio.. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
<<Sbrigati  Erika, è tardi..>> Sentì mia madre urlare dal piano di sotto per ricordarmi che stavo facendo tardi alla festa.
<<Un attimo mamma, sono quasi pronta.>> Risposi.
 
Cercai di infilarmi in fretta i vestiti, ma venni distratta da un rumore di passi che veniva dal fondo del corridoio che avanzava verso la mia stanza, quando la porta della camera si aprì.
 
<<Hai finito mostriciattola? Dobbiamo andare.>> Disse l’idiota.
<<Guarda che potevo essere nuda.>> Replicai cercando di fargli capire che doveva bussare.
<<Che sarà mai, ne ho viste di donne nude in tutta la mia vita.>> Ribattè come da ovvio.
<<Se ti sentisse tuo padre.>> Sorrisi come per dire: ci speravo che ti sentisse.
 
Che stupida, dimenticavo di presentarmi, mi chiamo Erika, ho 18 anni, sono simpatica, solare, insomma, una sempre allegra, ho gli occhi ed i capelli castani e sono di corporatura normale. I miei genitori si separarono parecchio tempo fa, e adesso abito con mia madre ed il suo nuovo compagno e il tipo che ha appena varcato la porta della mia stanza senza permesso è suo figlio Zayn che purtroppo abita nella mia stessa casa. Perché purtroppo? Beh. E’ un ragazzo carino, lo ammetto, ha 18 anni anche lui, è moro ed ha gli occhi castani, uno dei suoi difetti è quello di imbambolare le ragazze e farsele, è abbastanza egocentrico, a parte quando si tratta dei suoi amici: Niall, Liam, Harry e Louis. Viene nella mia stessa scuola e siamo anche compagni di classe, ed è una cosa terribile considerando che a scuola è un vero e proprio asino. Da ciò si può benissimo supporre che copia tutti i compiti da me. Come se non bastasse ha il dannato vizio di chiamarmi “MOSTRICIATTOLA”, ma ancora ne ignoro il motivo. Ritorniamo a noi.
 
<<Se mi avesse sentito non sarei qui adesso>> disse sorridendo <<adesso sbrigati>> continuò <<è tardissimo.>>
<<Okok, ho finito.>> Dissi prendendo la mia borsa.
 
Angolo Autore
Ciao a tutti/e
Come potete vedere
il prologo è piuttosto corto
ma è solo per adesso
perché se continuerò la ff
farò dei capitoli abbastanza lunghi.
Ma tutto ciò dipende da voi che leggete
Per questo vorrei avere un vostro parere,
se non per recensioni almeno per
posta privata per rendermi conto
se almeno l'inizio vi piace.
Adesso vado :)
Buona lettura con le altre ff :)
 

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Capitolo 2
*** Il nostro primo incontro ***


Il nostro primo incontro
 

Scendemmo le scale.
 
<< Era ora. Ce ne hai messo di tempo. >> Disse mia madre.
<< Oh, andiamo, qualche minuto di ritardo che sarà mai. >> Brontolai io.
 
Lei è mia madre, si chiama Margherita, castana anche lei, spesso ha dei momenti in cui si butta giù, ma ci sono sempre io a sollevarle il morale, il padre di Zayn, ovvero Lucas è ancora al lavoro ma a momenti dovrebbe tornare, mia madre fa la cuoca e Lucas lavora in una concessionaria.
 
<< Scusa Margherita, adesso dobbiamo proprio scappare, i miei amici mi aspettano. >> Si intromise Zayn per farci smettere di parlare mentre si metteva la giacca.
<< D’accordo, fate attenzione. >>
 
Zayn annuì solamente. Uscimmo di casa, salimmo in macchina e partimmo, a guidare era lui come al solito.
 
<< Guarda che non puoi fare ogni volta così. Ho una vita sociale da mantenere. >> Iniziò. Sembrava proprio che volesse litigare.
<< Se la tua intenzione è farmi arrabbiare guarda che ci stai riuscendo. >> controbattei con tono deciso.
<< Cos’è? Dovrei aver paura? >> Disse con il suo solito fare sarcastico.
<< Se vuoi metterla così... >> risposi.
 
Zayn si ammutolì e finalmente arrivammo alla festa che avevano organizzato i ragazzi più popolari della scuola senza ulteriori battibecchi. Scendemmo dalla macchina appena completato il parcheggio e andammo a salutare ognuno i nostri amici. Mi avvicinai alle mie migliori amiche: Elena, Jessy, Marzia e Alessia.
 
<< Ehi ragazze >> salutai tutte sorridendo.
<< Ciao Erika, le hai anche tu vero? >> Mi chiese Marzia un po’ troppo esaltata.
<< Certo >> dissi prendendo il pacchetto di sigarette che avevo nella borsa.
<< E l’accendino? Noi ce ne siamo dimenticate >> Disse Jessy guardandomi, a quel punto realizzai una cosa.
<< Ragazze, siamo senza accendino >>
<< CAZZO! >> Dissero in coro.
<< Scusa, ma il tuo fratellastro fuma, no? Non puoi chiederlo a lui? >> Questa era l’idea peggiore che venne ad Elena.
<< Sei pazza? Non me lo darà mai, perché non vai a chiederglielo tu? >> Dissi io un po’ incazzata.
<< Perché non dovrebbe dartelo? >> Chiese Marzia.
<< Abbiamo avuto una piccola discussione venendo qui >> poi ci ripensai << Ok, vado a chiederglielo >>.
 
Mi avvicinai a lui, stava parlando con i suoi amici.
 
<< Ehi Zayn >> Si voltò verso di me scocciato.
<< Che c’è? Non vedi che sto parlando? >>
<< Si, ma dovresti prestarmi l’accendino >> dissi un po’ impaurita.
<< Che te ne fai? >> Iniziò a tranquillizzarsi.
<< Accendersi la sigaretta, che domande >> si intromise Niall con quell’aria da signorino so-tutto-io.
 
Io annuì semplicemente.
 
<< D’accordo, tieni >>
 
Mi diede l’accendino in mano, presi il pacchetto e aprì le sigarette. Me ne misi una in bocca e l’accesi, poi gli tornai l’accendino.
 
<< Grazie >> dissi prima di fare il secondo tiro dopo averla accesa.
<< Guarda che al ritorno guidi tu, io voglio bere >>
 
Che miracolo, Zayn che mi dice di guidare perché vuole ubriacarsi, che bello. E’ la seconda volta che tocca guidare a me da quando Zayn ha preso la patente, lui ha fatto 18 anni dopo di me.
 
<< Ah, che bello >> esclamai io << torno dalle mie amiche >> continuai.
 
Zayn annuì e io tornai dalle mie amiche che accesero le loro sigarette con la mia.
 
<< Chi sa con chi avrà intenzione di scopare questa sera >> chiese Elena.
<< Suppongo con la prima che capita dato che ha deciso di bere >> Risposi scocciata.
<< Non posso perdere questa occasione >> ribatté Elena << fatemi gli auguri >>
<< Buona fortuna >> Dissimo noi in coro.
 
Elena si allontanò da noi per andare dall’idiota mentre io e Jessy ci staccammo dalle altre per entrare all’interno dell’edificio dove c’era la festa. Era tutto strapieno ma ecco che quasi subito notai Ryan Rouge. Biondo, occhi azzurri, palestrato.. praticamente il sogno di tutte le ragazze, gli vado dietro da circa un anno. Assieme a tutta la fila delle sue ammiratrici. Non per niente è il campione di basket della scuola.
 
<< Guarda, guarda, appena entri già lo noti da chilometri di distanza >> disse Jenny notando che lo stavo fissando.
<< Già >> dissi << pensa un po’ che ha tutte le sue fan al seguito >>.
<< Guarda, viene da questa parte >> disse la mia amica cercando di non farsi notare da lui. Rivolsi lo sguardo su di lui, effettivamente veniva proprio nella mia direzione. Si fermò proprio di fronte a me.
<< Ciao Erika >> mi salutò << Zayn è venuto con te? >>
<< Si, è qui fuori con i suoi amici >>
<< Ti ha detto per caso se voleva scopare con qualcuno stasera? >>
<< Cos’è? Vuoi scopare anche tu con lui? >> Dissi ridendo, ovviamente scherzavo.
<< Ahah che spiritosa, no, voglio liberarmi di alcune di quelle persecutrici e lui è l’unico che me le può tenere lontano >> Disse parlando delle sue ammiratrici.
<< Non puoi semplicemente dire loro che vuoi stare con i tuoi amici? >>
<< Veramente volevo stare un po’ da solo con te questa sera >> mi disse dolcemente.
 
Ok, battiti cardiaci a mille. AIUTO!! Fortunatamente l’idiota ha trovato il momento giusto per entrare, si avvicinò a noi.
 
<< Ehi Ryan, mi cercavi? >> Gli chiese.
<< Si, puoi occuparti tu di loro per un po’? >>
<< Lo farei volentieri ma non sono dell’umore amico, mi spiace >> Disse un po’ giù di tono.
<< Perché? Che hai? >> Chiesi io aggiungendomi al discorso.
<< Storia lunga >>
 
Quando diceva “Storia lunga” intendeva dire “non sono affari che ti riguardano, prendi il largo” in modo cortese.
 
<< Ah ok >> risposi scocciata.
<< Erika, vuoi bere qualcosa? >> Mi chiese Zayn gentilmente.
<< Cosa ti prende? Sei diventato educato tutto d’un colpo? >> Domandai un po’ stranita.
<< Che vuoi dire? >> Domandò.
<< E’ la seconda volta che mi chiami per nome da quando ci conosciamo >> dissi.
<< Non ho voglia di chiamarti con il solito nomignolo davanti ai nostri amici, allora? >>
<< Niente di alcolico visto che devo guidare io ma se vai a prendermi un bicchiere di coca cola apprezzerei >>
<< Arriva subito >> disse allontanandosi.
 
Ok, quella fu la prima volta che sembrò quasi una persona gentile. Ricordo ancora quando ci incontrammo la prima volta in quella casa.. Nemmeno allora fece il gentile.
 
*FLASHBACK*
 
Entrai all’interno, ero un po’ impaurita, la ditta aveva appena finito il trasloco, entrammo dentro e ci trovvammo nel corridoio della casa.
 
<< Tesoro, siamo arrivate >> disse mia madre tutta contenta.
 
Da una delle porte uscì un uomo, il compagno di mia madre.
 
<< Era ora cara, stavamo sistemando gli ultimi mobili >> disse Lucas
<< S...stavamo? >> Dissi non capendo cosa mi aspettava.
<< Si, io e mio figlio.. Ah è vero, non te l’avevamo ancora detto >> rispose << Zayn sbrigati, sono arrivate >> urlò per farsi sentire da qualcuno.
 
Vidi uscire dalla stessa stanza un ragazzo, poteva avere la mia età, si avvicinò a noi.
 
<< Ciao Margherita >> salutò cortesemente.
<< Ciao Zayn >> lo salutò mia madre sorridendo.
<< E questa mostriciattola chi è? >> Disse lui ridendo.
<< Mostriciattola? Senti coso, non so chi tu sia ma cerca di essere più educato con me >> dissi arrabbiandomi un po’.
<< Altrimenti? >> Disse con tono di sfida.
<< Ragazzi calmatevi, Zayn lei è mia figlia Erika >> disse << Erika, lui è il figlio di Lucas, si chiama Zayn, e adesso da bravi stringetevi la mano >>
<< Se proprio devo >> Disse lui scocciato allungandomi la mano.
 
Dopo qualche momento di esitazione tesi la mano anche io stringendo la sua.
 
*FINE FLASHBACK*
 
Ripensandoci è buffo, eravamo tipo cane e gatto, eppure si stava comportando in modo abbastanza strano. Tornò con la coca cola e me la porse.

 
ANGOLO AUTORE
Ciao a tutti, spero che il capitolo sia abbastanza lungo
e che vi sia piaciuto
vorrei sapere cosa ne pensate
fatemi sapere

Ciaoooo :D

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Capitolo 3
*** Mi sto innamorando? ***


Mi sto innamorando?

Ripensandoci è buffo, eravamo tipo cane e gatto, eppure si stava comportando in modo abbastanza strano. Tornò con la coca cola e me la porse.
 
<< Prendi >>
<< Grazie >> Presi il bicchiere.
<< Ragazzi, io allora vado, ci vediamo più tardi >> disse Ryan.
<< Certo amico, a dopo >> disse Zayn battendo pugno contro pugno con lui.
 
Ryan si allontanò.
 
<< Jenny, torna un attimo con le tue amiche, devo parlare con la mia sorellastra >>
 
Dopo aver sentito quelle parole rimasi letteralmente a bocca aperta, che diavolo aveva da dirmi?
 
<< Certo, Erika ci vediamo dopo >> Disse la mia migliore amica.
<< Va bene Jenny >> dissi io, e Jenny se ne andò.
<< Vieni con me >> Zayn mi prese dalla mano e mi portò in giardino.
 
Ormai erano entrati tutti, fuori c’eravamo solo noi, lui prese il pacchetto di sigarette che aveva in tasca, ne prese una e se la mise in bocca, poi mise il pacchetto aperto nella mia direzione.
 
<< Prendine una >> disse ancora tenendo quel pacchetto davanti alla mia faccia.
 
Non obbiettai e la presi, la misi in bocca e me la accese lui, subito dopo accese la sua.
 
<< Si può sapere come mai sei così gentile oggi? >> dissi dopo aver fatto il primo tiro senza curarmi di come si sentisse lui.
<< Vuoi sapere una cosa? >> mi chiese, la sua faccia diventò abbastanza cupa.
<< E’ successo qualcosa? Ti comporti in modo strano stasera, non te ne uscire con questa domanda, parla e basta dannazione, mi sto preoccupando >> gli risposi agitandomi.
<< Ascolta. Poco fa, quando ero fuori, mi ha telefonato Margherita dandomi l’incarico di dirti una cosa importante.. So che ci resterai male, quindi ho pensato di starti vicino, purtroppo il compito ingrato è stato dato a me perché tua madre temeva una tua reazione aggressiva. Ora, non è facile dirtelo...ci sono passato anche io... >>
<< Vuoi muoverti? Mi sto incazzando!! >> Risposi ormai senza ragionare.
<< Tuo nonno è in ospedale Erika, ha un tumore. >>
 
Restai a bocca aperta per almeno 5 secondi e poi iniziai a prendere a pugni il muro che avevo dietro le spalle, Zayn mi bloccò le mani.
 
<< LASCIAMI ZAYN >> Dissi in preda all’agitazione, volevo dare ancora pugni in quel muro.
<< SCORDATELO STUPIDA. TI ROVINERAI LE MANI SE CONTINUO A LASCIARTI FARE!! >> Disse iniziando ad urlare e spaventandomi, dopo avermi visto in quel modo mi mollò dispiaciuto. << So quanto sei legata a tuo nonno ma non posso permettere che tu ti distrugga le mani. So cosa vuol dire. Anche mio nonno è morto per tumore. Ma bisogna reagire. Prendere a pugni le prime cose che ti vedi davanti non è la soluzione giusta. >>
<< E cosa dovrei fare, sentiamo..>> Dissi calmandomi un po’.
 
Non mi rispose e mi abbracciò, nemmeno mi resi conto che avevo già iniziato a piangere tra le sue braccia.
 
<< Te l’ho detto che so come ti senti, piangi, sfogati, ma non provare a farti danni fisici, ti basta il male che hai dentro. >> Disse mentre mi stringeva nell’abbraccio più dolce che avessi mai avuto.
 
Continuavo a piangere, piangere così forte che non riuscivo a respirare. Restammo in quel modo per circa 10 minuti, poi mi asciugai le lacrime.
 
<< Va meglio? >> mi chiese liberandomi dall’abbraccio.
<< Insomma..però ti ringrazio.. >> Risposi ancora con gli occhi gonfi
<< Non serve, stai tranquilla..>> Disse sorridendo << forza, vai ad sciacquarti la faccia, sei tutta rossa >>
<< Si grazie.. >> Dissi abbozzando un sorriso e voltandomi verso l’ingresso.
<< Erika? >> Mi urlò da dietro.
<< Si? Cosa c’è.. >> Dissi voltandomi verso di lui.
<< Sei una ragazza forte, continua così >> Disse con un sorriso dolcissimo.
 
Non lo so cosa mi colpì di quel sorriso, diventai più rossa di quello che ero, possibile che mi stavo innamorando del mio fratellastro? No, basta Erika, non puoi farlo. Mi limitai a sorridergli e andai nel bagno della casa a sciacquarmi il viso. Dopo essermi ripresa mi tornò in mente il sorriso che mi rivolse Zayn, poi sentìì la porta del bagno aprirsi, mi voltai, era Jenny.
 
<< Che ci fai qui? Non eri con Zayn? >> Mi chiese la mia migliore amico.
<< Si, ma poi sono dovuta andare in bagno >> Risposi.
<< Ma perché hai gli occhi gonfi? >> Disse notando che avevo pianto.
<< Niente, sto bene, tranquilla >> tentai di sorridere.
<< Cosa ti ha fatto quell’idiota? Non ci avrà provato anche con te spero. >> Disse preoccupata.
<< No Jenny, non è successo niente, puoi stare tranquilla >> risposi.
 
Si aprì di nuovo la porta, questa volta era Michela, la proprietaria della casa dove c’era la festa.
 
<< Ragazze, la festa è finita, è mezzanotte passata e domattina dobbiamo essere tutti a scuola per il compito di matematica >> disse non appena varcò la porta.
<< D’accordo Miky, grazie di tutto, a domani >> Risposi
 
Salutai anche Jenny e andai al parcheggio, Zayn mi stava aspettando già lì. Lui aprì la macchina e salì dalla parte del passeggero, io dalla parte del guidatore, allacciammo la cintura e partimmo, ero abbastanza agitata e quindi non ci rivolgemmo la parola, scendemmo dalla macchina, salutammo la mamma e Lucas e andammo subito a letto. La mattina dopo stavamo facendo colazione, Zayn doveva ancora scendere.
 
<< Come ti senti Erika? >> Mi chiese mamma mentre mangiavo.
<< Bene.. >> Risposi, ma non era vero.
 
Poi scese Zayn.
 
<< Buongiorno >> Sorrise.
<< Buongiorno Zayn >> Risposero mia madre e Lucas
<< Buongiorno anche a te, mostriciattola. >>
<< Buongiorno idiota >> dissi con faccia seria arrossendo.
 
Si, stava succedendo quello che non doveva succedere, mi stavo davvero innamorando del mio fratellastro.
 
<< Erika, sei diventata rossa, che succede? Non avrai mica la febbre? >> Mi chiese la mamma
<< Non credo mamma >> risposi.
 
Lei mi mise la mano in fronte.
 
<< Come no, tu scotti. A letto signorina. Oggi niente scuola. >> Disse decisa
<< Ma mamma, ho il compito di matematica >> Risposi
<< Non importa, lo recupererai. Torna subito a letto. Tra poco ti porto una minestra calda e il termometro per misurarti la febbre. >> Disse.
 
Quando la mamma parlava così era meglio non contraddirla, quindi mi alzai dal tavolo e andai in camera mia sdraiandomi sul letto.

ANGOLO AUTORE
EEEE CIAO :D
Vi piace? Ci metto un po' per
scrivere i capitolo però spero
di lasciarvi una buona impressione quando li pubblico.
Fatemi sapere che ne pensate,
Ciao a tutti :)

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Capitolo 4
*** Non ti sforzare.. ***


Non ti sforzare..
 

Quando la mamma parlava così era meglio non contraddirla, quindi mi alzai dal tavolo e andai in camera mia sdraiandomi sul letto, mi misi ad ascoltare musica con gli auricolari e mi addormentai, dopo qualche ora mi sentì chiamare.
 
<< Tesoro, svegliati, ti ho portato la minestra >> disse mia madre per farmi svegliare.
<< Mmmmh >> mi stiracchiai.
 
Mia madre mi mise il termometro, passarono 5 minuti e la febbre mi risultava a 39.
 
<< 39 di febbre, tesoro riposati, io devo andare a lavorare, ci vediamo più tardi >> disse.
<< Ok mamma, a dopo >> Risposi.
 
Lei mi lasciò la minestra sul comodino ed uscì dalla stanza, poi controllai il cellulare e avevo un messaggio.
 
  • Ehi mostriciattola, come stai?                                              (11:20)
  • Ciao idiota, ho ancora la febbre..                                          (11:25)
  • A quanto?                                                                             (11:26)
  • 39, hai fatto il compito?                                                       (11:26)
  • Si, ho copiato da Harry, credo che almeno un 7 lo prendo.    (11:28)
  • Ah ok                                                                                    (11:29)
  • Margherita è al lavoro? Vengo io a farti compagnia?             (11:29)
  • Ah è vero, oggi dovevamo uscire a mezzogiorno. Vabbè se vuoi stare con Harry e gli altri non ti preoccupare..                               (11:30)
  • No, figurati, hai la febbre alta, è logico che torno a casa prima, Margherita e mio padre tornano pure tardi.                          (11:30)
  • Come vuoi..                                                                            (11:31)
 
Non rispose più e mangiai la minestra, dopo circa quaranta minuti sentì aprirsi la porta del piano di sotto e qualcuno che saliva le scale, i passi arrivarono fino alla porta della mia stanza e poi sentì bussare.
 
<< Avanti >> dissi
 
La porta si aprì.
 
<< Tutto ok mostriciattola? >> Mi chiese il mio fratellastro.
<< Non lo so, non l’ho misurata dopo che mia madre è andata al lavoro >> risposi.
 
A quel punto mise la sua mano sulla mia fronte, arrossì di nuovo.
 
<< Complimenti stupida, ti deve essere salita nel frattempo, bruci troppo >> disse togliendomi la mano dalla fronte e prendendo il termometro iniziando ad agitarlo.
<< Che stai facendo? >> Domandai.
<< Porto a trentacinque la temperatura del termometro così misuri di nuovo la febbre >> rispose senza esitare << ecco fatto, forza, mettilo >>
<< Ma guarda che sto meglio >> risposi
<< Ho detto di metterlo, non farmi incazzare >>
 
Sembrava quasi preoccupato, presi il termometro in mano e lo misi sotto l’ascella, parlammo per 5 minuti fin quando i termometro non suonò, neppure il tempo di tirarlo fuori dall’ascella Zayn me lo strappò dalle mani.
 
<< 37, si sembra che stia passando >> disse tranquillizzandosi.
<< Devo recuperare quel maledettissimo compito. Era difficile? >> Gli chiesi.
<< Figurati, per una come te sarà una passeggiata >> disse sorridendo.
<< Senti Zayn, puoi farmi un favore? >>
<< Che favore? >> Mi chiese lui con aria interrogativa.
<< Dovresti andarmi a prendere il libro di matematica che è nello zaino in cucina >>
<< Ah no, oggi non si studia, dovresti più tosto pensare a guarire >> rispose.
<< Ma va, hai detto tu stesso che mi sta passando >>
<< Ho detto “sembra”, e comunque per oggi pretendo che ti riposi e che non fai alcuno sforzo >> disse
<< Mamma mia che stai facendo per un po’ di febbre, vado a prenderlo io >> dissi alzandomi dal letto.
 
Mi diressi verso le scale, mentre stavo scendendo sentì la testa girarmi, dopo di che nero totale..
 
__________________________________________________
 
POV. ZAYN
 
Neanche il tempo di uscire dalla stanza per fermarla la vidi accasciata a terra, ai piedi delle scale. Scesi le scale, tentai di svegliarla ma nulla, non mi sentiva, non potevo farmi prendere dal panico. Dovevo fare qualcosa, la presi in braccio, uscì dalla porta e la chiusi, caricai Erika in macchina e la portai all’ospedale più vicino, salì le scale dell’edificio con lei in braccio e quando uno dei dottori ci vide la portò subito in una camera con una barella. Chiamai Margherita e mio padre, e dopo qualche minuto arrivarono.
 
<< Cos’è successo Zayn? >> Mi chiese Margherita preoccupatissima.
<< Stava scendendo le scale, neanche tempo di uscire dalla sua stanza l’ho vista a terra. >>
<< Credi che sia grave? >> chiese mio padre
<< Non lo so.. >> dissi io
 
In quel momento il medico che la stava visitando uscì dalla stanza e si avvicinò a noi.
 
<< Allora dottore, come sta mia figlia? >> chiese Margherita agitatissima.
<< Signora...sua figlia scendendo le scale ha avuto un mancamento, ha battuto la testa così forte che...le ha provocato un coma.. >> Disse il dottore.
<< Vuole dire che... >> dissi facendomi interrompere da lui.
<< ...Che le probabilità che lei continui a vivere sono quasi nulle... >>
 
A quelle parole non ci vidi più, presi il medico dal colletto del suo camice gridando.
 
<< COME SAREBBE A DIRE NULLE? E’ UN MEDICO, NO? FACCIA QUALCOSA, DANNAZIONE! >>
<< Zayn calmati >> disse mio padre staccandomi dal medico, io mi tranquillizzai. << Forza, vai a fumarti una sigaretta, ne hai bisogno >> continuò.
 
Mi limitai ad annuire ed uscì fuori dall'ospedale.

 
Angolo autore
Ciao a tutti, eccomi con il nuovo capitolo,
un po' corto ma spero che vi piaccia.
Se vi va lasciate una recensione o seguitela :D
Grazie per aver letto :)
Buona giornata :)

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Capitolo 5
*** Ti risveglierai, lo so. ***


Ti risveglierai, lo so.
 

Mi limitai ad annuire ed uscì fuori dall’ospedale. Presi il pacchetto, mi era rimasta solo una sigaretta, la presi, gettai il pacco, la misi in bocca e la accesi. Dopo qualche minuto mi sentì chiamare.
 
<< Zayn.. >>
 
Mi voltai verso la voce, era Harry, uno dei miei migliori amici.
 
<< Ehi amico >> si avvicinò e ci battemmo il pugno.
<< Che ci fai qui? >> mi chiese.
<< La mia sorellastra è caduta dalle scale... >> dissi.
<< Cazzo. Ma sta bene? >>
<< ... >> non dissi una parola.
<< Oh- oh, quando stai zitto è un brutto segno.. >> disse notando che andava tutto male << coraggio, parla. Che diavolo ha? >>
<< E’ in coma.. >> dissi quasi sul punto di piangere.
<< Amico... >> lui restò senza parole.
<< Senti.. Dovresti farmi un favore, ti prego.. >>
<< Qualsiasi cosa, dimmi >> rispose.
<< Vammi a prendere un pacco di sigarette, le ho finite, per favore.. >>
<< Certo, dammi 10 minuti.. >> Disse allontanandosi.
 
Tirai un forte sospiro, ero così preoccupato..non ci voleva un genio per capire che stavo male, lei era l’unica nota positiva della giornata, quella che non mi faceva ricordare che ancora prima avevo una madre che tradiva il marito, lui faceva finta di niente, solo per me..il suo unico figlio..quando lo scoprì anch’io riuscimmo a farci una nuova vita, con Margherita ed Erika, mio padre mi disse chiaramente che non avrebbe mai voluto in famiglia delle persone come la sua ex moglie, da allora mio padre non ha mai voluto sentire i miei giochetti con le ragazze.. Erika mi copriva sempre, era la mia ancora, quando iniziai a fare uso di droghe mi incitò a smettere, fu lei a farmi tornare sulla strada giusta, fu lei a farmi sciogliere con il suo sorriso, fu lei a dirmi di reagire, e la sola volta che fui io ad aiutarla fu ieri sera.. non può andarsene adesso, non deve andarsene adesso..
I miei pensieri vennero interrotti dal ritorno di Harry, e con lui c’erano anche gli altri.

 
<< Zayn, Harry ci ha detto tutto.. come stai? >> Mi chiese Niall.
<< Sto una merda ragazzi.. non volevo che succedesse questo.. >> risposi intristito.
<< Sappiamo quanto ci tieni a lei.. andrà tutto bene.. >> disse Liam.
<< Come fai a dirlo? Il medico ha detto che le probabilità che si risvegli sono quasi nulle. Che diavolo posso fare? >> Si, stavo davvero per mettermi a piangere.
<< Non puoi fare niente amico.. In questi casi solo i medici possono fare qualcosa.. >> disse Louis mettendomi il suo braccio sulla spalla.
 
A quelle parole iniziai a piangere davvero, i miei amici mi abbracciarono.. scoppiai, era la prima volta che piangevo in quel modo, nessuno mi aveva mai visto in quel modo.. Trattavo male la mia sorellastra, mi rivolgevo a lei sempre con l’appellativo di “mostriciattola” ma sapeva che scherzavo, e sorrideva, prendeva tutto con ironia, per lei era tutto un gioco, e io amavo il suo modo di prendere le cose.. I miei amici sapevano che lei per me era speciale, per me era davvero una sorella, era l’unica di cui io sapevo di cui potermi fidare a parte i miei amici.
 
<< Fatti forza amico.. >> disse Harry passandomi il pacco che poco prima gli avevo detto di comprare..
<< Grazie Harry.. >> dissi prendendolo.
<< Vuoi fare un giro amico? Ti svaghi un po’... >> Disse Louis sperando in una mia risposta positiva.
<< Mi dispiace ragazzi, ma voglio stare con lei, mi sento in colpa, adesso è meglio che io salga ed entri in quella stanza >> risposi.
<< Allora ci vediamo domani.. >> disse Harry capendo che non era il caso di forzarmi.
<< Si ragazzi, a domani. >> Salutai con la mano e salì di nuovo le scale.
 
Margherita e mio padre erano già entrati nella stanza di Erika, poi uscirono ed entrai io, la vidi lì, sdraiata in quel letto ancora incosciente, mi sedetti nella sedia di lato al letto e le presi la mano piangendo. Non volevo muovermi da quell’ospedale. Dovevo prenderle quel libro. Era tutta colpa mia se aveva battuto la testa. Era colpa mia se lei era in coma. Sentì aprire la porta della stanza.
 
<< Vuoi restare qui questa notte? >> mi chiese un’infermiera.
<< Posso? >> Chiesi.
<< Si, ti copro io tranquillo, capisco come ti senti, anche il mio ragazzo tempo fa entrò in coma.. >> Mi rispose.
<< E si è ripreso? >> Poi ragionai << Aspetti lei non è la mia ragazza, è.. >>
<< Andiamo, questi sentimenti non sono chiaramente di un fratellastro, sono sicura che c’è qualcosa in più. >>
 
Ci pensai su, può darsi che l’infermiera avesse ragione..
 
<< Il mio ragazzo riuscì a riprendersi fortunatamente. Adesso stiamo insieme da 4 anni e tra pochi giorni ci sposiamo. >> Mi disse euforica.
 
In parte quelle parole mi tranquillizzarono, mi diedero speranza, la speranza che Erika potesse svegliarsi di nuovo, la speranza di poterle dire quanto lei avesse fatto per me, quanto fu importante averla al mio fianco, quanto mi avesse cambiato la vita il suo stupendo sorriso.
____________________________________________________
Passarono i giorni, erano passate già 3 settimane da quando Erika era entrata in coma, ancora non si svegliava, passavo tutti i giorni dall’ospedale, anche con i miei amici, la notizia si sparse per tutta la città e molti andavano a farle visita, appena io e i miei amici arrivammo in ospedale..
 
<< E tu che ci fai qui? >> Chiesi con aria scocciata.
<< Ho il diritto quanto Margherita di vedere mia figlia! >> Disse quel lurido verme.
 
Questo è il padre il Erika, il tipo che la abbandonò per stare con un’altra donna. Ha avuto una bella faccia tosta a venire qui.
 
<< NON CREDO CHE LEI VOGLIA VEDERTI! >> Dissi iniziando ad urlare nel bel mezzo dell’ospedale.
<< Calmati amico, siamo in un ospedale >> mi ricordò Niall.
<< Già.. >> Abbassai la testa.
 
L’uomo ignorando le mie parole precendenti entrò nella stanza della figlia, dopo 10 minuti uscì e se ne andò senza dire mezza parola, a quel punto entrai io con Harry e Niall.
 
<< Guardatela..sembra così debole.. >> disse Niall dispiaciuto.
<< Io ci spero ancora nel suo risveglio.. >> dissi.
<< Anche noi amico, anche noi.. >> disse Harry.
<< Forza, andiamo a fare un giro.. >> dissi io prima di iniziare a stare male di nuovo.
<< Si andiamo..  >> Disse Harry incamminandosi verso l’uscita della stanza.

 
Angolo Autore
Ciao a tutti :)
eccomi con il nuovo capitolo
come avete potuto capire per un po' parlerà solo Zayn
spiegando i suoi sentimenti e la sua vita senza Erika.
Spero vi piaccia :)
Aspetto le vostre recensioni
Grazie per aver letto :D

 

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Capitolo 6
*** Elisa ***


Elisa

Uscimmo dall’ospedale, accendemmo tutti e 3 una sigaretta, e iniziammo a parlare.
 
<< Che ne dite se andassimo in discoteca questa sera? Ci svaghiamo un po’ >> disse Harry.
 
Era da un po’ che non uscivo per una serata, esattamente da quando Erika fu messa in quel letto di ospedale. Decisi di accettare.
 
<< D’accordo amico..ci sto >> risposi.
<< Finalmente.. >> disse Niall.
<< Ma niente scopate, vi avviso, lo sapete che non sono dell’umore >> dissi io.
<< Ok, facciamo così. Stasera guido io. Tu sarai libero di fare quel che ti pare per tutta la serata. Ci vediamo alle 21.00 in punto davanti a casa tua. >>
<< Va bene, torno a casa, ci vediamo più tardi ragazzi >> li salutai..
<< A stasera amico >> mi dissero loro.
 
Mi incamminai verso casa, mi vestì, cenai e alle 21.00 precise vennero i miei amici a prendermi, salì in macchina, salutai e andammo in discoteca, appena dentro prendemmo dei drink al bancone. Improvvisamente si avvicinarono a noi 5 ragazze stupende.
 
<< Salve ragazzi, siete impegnati? >> disse una di loro sorridendo.
<< No, tutti single >> si buttò avanti Harry.
<< Bene, io sono Marina, loro sono Alessia, Sara, Vera ed Elisa. >> disse quella esattamente al centro del gruppo.
 
Quella di nome Elisa assomigliava impressionatamente alla mia sorellastra.. alla fine ognuno di noi si allontanò con una di quelle ragazze, e io rimasi solo con Elisa, e andammo ad accerderci una sigaretta fuori dalla discoteca.. c’era di brutto che non riuscivo a dimenticare che Erika era ancora incosciente in quel letto d’ospedale..
 
<< Ehi, ma ti vedo un po’ strano.. cioè ti conosco da poco.. ma sembri triste.. >> mi disse Elisa.
<< No..no.. sto bene >> risposi insicuro.
<< Avanti, si vede che c’è qualcosa che non va.. vuoi parlarmene? >>
 
Non so, forse è perché assomigliava a Erika, ma sentivo che potevo fidarmi di lei..
 
<< E’ che.. la mia sorellastra è in coma..da 3 settimane ormai.. >>
<< Sei molto legato a lei? >> Mi chiese.
<< Tantissimo >> risposi..
<< Vieni con me.. parleremo in un posto più tranquillo.. >> mi disse facendomi segno di seguirla.
 
La seguì, arrivammo in una casa abbandonata non lontana da quella discoteca.. Iniziammo a parlare. Nemmeno mi accorsi di quello che stava succedendo, so che ad un certo punto Elisa mi baciò e che poco dopo ci ritrovammo nudi sotto le coperte del letto di quella catapecchia con un solo letto al centro di una stanza sporca e piena di ragnatele, dopo aver fatto sesso come mai in tutta la mia vita. A quel punto, arrivò un momento che pensavo non sarebbe mai arrivato. Mi innamorai. Mi innamorai di una sconosciuta. Di qualcuna che per la prima volta riuscì a portarmi a letto anche contro la mia volontà.
 
<< Zayn >> mi chiamò un po’ affannata.
<< Cosa c’è Elisa? >> Le chiesi.
<< Continueremo a vederci vero? >> mi domandò.
<< Se tu lo vorrai, ovviamente >> risposi guardando il tetto della casa.
 
A quel punto sentì il mio cellulare vibrare, era un messaggio di Harry.
 
Amico, dobbiamo andare, è tardi e Niall e Liam sono ubriachi tosti.      (00:30)
Arrivo subito. (00:30)
 
Mi alzai dal letto e mi vestì.
 
<< Dove vai? >> Mi chiese Elisa ancora sdraiata nuda sul letto.
<< Devo tornare a casa, buonanotte >> dissi baciandola.
<< Buonanotte.. >>
 
Sembrava che ci fosse rimasta male, ma dovevo andare, attesi un altro attimo per darle il mio numero e poi tornai dai miei amici. Ci ritrovammo nel parcheggio della discoteca.
 
<< Ma dov’eri? Dentro la discoteca non c’eri.. >> mi chiese Harry.
<< Beh..io.. >>
<< Hai scopato con Elisa vero? >> disse Niall pianamente sbronzo.
<< NIALL!! >> Si lamentò Harry.
<< No amico, ha ragione >> ammisi.
<< Che cosa? Avevi detto che non avresti scopato! >> disse Louis scioccato.
<< Non so neppure io come sia successo..So che però l’abbiamo fatto..ed è stato fantastico.. >> spiegai.
<< Forse io ho capito >> disse Harry.
<< Che cosa? >> Cercai di farmi spiegare.
<< L’hai fatto con lei perché assomiglia ad Erika.. >> disse Harry.
<< Non me ne ero neanche accorto >> mentì io.
<< Andiamo amico. L’abbiamo notata tutti la somiglianza >> con quelle parole mi stese.
<< Ti stai sbagliando >> negai << adesso andiamo, si sta facendo tardi >> continuai.
 
I ragazzi non dissero nessun’altra parola e salimmo tutti in macchina. Io avanti e gli altri 3 dietro. Harry guidava. Niall e Liam si addormentarono per via della sbronza. Mi accompagnarono a casa, scesi dalla macchina e andai subito a dormire. Continuai a sentire e vedere Elisa, fin quando una mattina a scuola mi arrivò una chiamata.
 
<< Pronto? >> risposi.
<< Salve, chiamo dall’ospedale Roue Collins. >> disse una voce femminile.
 
Roue Collins era l’ospedale in cui era ricoverata Erika. Non sarà che...
 
<< Ah, mi dica.. >> dissi preparandomi psicologicamente alla notizia.
<< Lei è il fratellastro di Erika? >> mi chiese la voce.
<< Si >> risposi io.
<< Sono lieta di informarla che la sua sorellastra si è appena risvegliata dal coma. >>
<< Davvero? La ringrazio tantissimo. Appena finito da scuola passo da lì, grazie ancora. >> dissi quasi con le lacrime di gioia.
<< Si figuri >> la signorina chiuse la chiamata ed andai ad informare subito tutti quanti.
___________________________________________________
POV. ERIKA
 
Mi risvegliai in un letto di ospedale, mi sentivo intontita, che diavolo era successo? Non ricordo niente, avevo il cellulare intasato di messaggi e chiamate, nemmeno mezzo che spiegasse perché mi ritrovai in quella stanza. Poi guardai la data nel cellulare, non era quella del giorno del compito di matematica, secondo il cellulare da quel giorno erano passate 4 settimane. E’ impossibile che abbia dormito per 4 settimane, vero?.. Sentì la porta aprirsi..
 
<< Finalmente ti sei svegliata >> disse un’infermiera sorridendo.
<< Posso sapere cosa mi è successo? >> chiesi, non ci capivo niente.
<< Ti sei svegliata poco fa dopo 4 settimane di coma, c’erano pochissime probabilità che ti svegliassi, ma ce l’hai fatta >> mi rispose.
<< In coma..da 4 settimane.. >> Ero scioccata..
<< Poco fa abbiamo telefonato il tuo fratello e i tuoi genitori, tu riposati.. >> disse.
<< D’accordo, grazie mille.. >>
 
Lei uscì dalla stanza e io restai con la testa sul cuscino..Qualche ora dopo si riaprì la porta.
 
<< Erika, come ti senti? >> mi chiese Zayn entrando di soppiatto.
<< Molto meglio.. grazie.. >> dissi, poi notai una ragazza al suo fianco << e lei è...? >>
<< Lei è la mia ragazza..si chiama Elisa >> rispose lui.

 
Angolo Autore
Ahi ahi, quale sarà la reazione di Erika?
E Zayn capirà quali sono i sentimenti della sorellastra?
La considera davvero semplicemente una sorella?
Arrivederci al prossimo capitolo :p

 

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Capitolo 7
*** Cosa faccio? ***


Cosa faccio?
 

<< Lei è la mia ragazza..si chiama Elisa >> rispose lui chiudendo la porta alle sue spalle.

A quelle parole restai pietrificata, la ragazza si avvicinò a me, aveva una faccia familiare ma non riuscivo ad inquadrare nessuno che avesse quel viso.
 
<< Io sono Elisa, è un piacere conoscerti >> mi disse sorridendo.
<< Si.. anche per me.. >> dissi abbassando la testa.
<< Erika, qualcosa non va? Perché non ci guardi in faccia? >> Mi chiese Zayn.
<< No, tutto ok, devo ancora realizzare quello che mi è successo >> dissi voltandomi verso di loro e fingendo un sorriso.
 
Ero sempre stata brava a fingere di sorridere, ero parecchio agitata in realtà. Quattro settimane di merda avevano permesso a Zayn di dimenticare che fossi viva e di trovarsi la ragazza. Si aprì nuovamente la porta.
 
<< Tesoro mio, come stai? >> Disse mia madre entrando dalla porta piangendo.
<< Adesso sto bene mamma, grazie >> dissi ancora sorridendo.
<< Grazie al cielo. Non sai che paura ho avuto >> disse venendomi ad abbracciare forte.
<< Mam...ma non.. respiro >> mi stava letteralmente soffocando per la stretta.
<< Scusa piccola, è che sono felice >> disse staccandosi, aveva ancora le lacrime agli occhi.
 
Entrò anche Lucas.
 
<< Margherita, potevi aspettarmi, anf. Ho fatto una corsa per raggiungerti ma non c’è stato verso >> disse Lucas affannato << Oh Elisa, ci sei anche tu >>
<< Si signore >> rispose la fidanzata di Zayn.
 
Bene! Le ha fatto conoscere anche suo padre. Perfetto!!
 
<< Scusa caro, ma ero troppo emozionata dal fatto che Erika è tornata con noi >> si giustificò la mamma ancora con le lacrime.
<< Tranquilla cara, ti capisco, Erika, ben tornata tra noi >> disse sorridendo.
<< Grazie Lucas >> ricambiai il sorriso.
<< Ah.. Erika, devo dirti una cosa.. >> disse Zayn
<< Parla.. >> risposi io.
<< E’ venuto tuo padre a trovarti in ospedale con la sua compagna >> disse agitato.
<< Che faccia tosta a venire qui >> dissi io arrabbiata.
<< E’ la stessa cosa che ho pensato io >> rispose Zayn.
 
Un’infermiera entrò nella stanza.
 
<< Gli accertamenti sono stati completati, potete riportare Erika a casa. Fatele un pranzo abbondante, è da 4 settimane che non mangia nulla. E cercate di farle fare abbastanza movimento. I muscoli si sono irrigiditi dal tempo in cui non si è mossa dal letto >> disse.
<< D’accordo, la rigranzio >> disse la mamma. Mi aiutò a scendere dal letto e andammo in macchina.
<< Vieni Eli, ti accompagnamo a casa >> disse Zayn.
 
Lei annuì solamente e salì sulla macchina, Zayn era seduto al centro di noi due, io fissai il finestrino e loro due chiacchierarono per tutto il tempo. Arrivammo davanti a casa di Elisa la lasciammo lì dopo che tutti la salutarono e tornammo a casa, mia madre mi costrinse a sedermi subito a tavola, poi arrivarono Zayn e Lucas dopo essersi fatti una doccia.
 
<< Allora Erika, ho preparato tutti i tuoi piatti preferiti, abbuffati pure quanto vuoi >> disse mia madre sorridendo.
<< Wow, dovrei andare in coma più spesso >> dissi prendendola sullo scherzo ridendo.
<< NON RIPETERLO SAI?! >> si innervosì Zayn.
<< Calmati Zayn, Erika stava solo scherzando, sai anche tu com’è >> disse mia madre sbalordita per la sua reazione.
<< Si scusate.. non sopporto questi scherzi >>
 
Si era innervosito parecchio, mi fece paura.. che aveva? Eppure non penso proprio che di me gli fosse mai importato qualcosa.. l’atmosfera iniziò a farsi pesante, iniziai a mangiare, e poi lo fecero gli altri. Lucas accese la televisione e la mise sul canale del telegiornale.
 
“Ora trasmettiamo dal Roue Collis, in cui Erika, la ragazza che quasi un mese fa entrò in coma si è svegliata questa mattina. Abbiamo visto i suoi genitori e suo fratello uscire con la ragazza. Non abbiamo potuto fare interviste, ma ormai per la ragazza non c’è più pericolo.”
 
<< Però, che cosa strana sentire parlare di tua figlia in televisione >> disse la mamma ridendo.
<< Ahahah è vero >> risposi io.
 
Finimmo di mangiare e io salì in camera mia, quanto mi mancava quella stanza. Chiusi la porta mi sdraiai sul letto, ma neanche il tempo sentì bussare.
 
<< Avanti >> dissi.
 
Si aprì la porta, era Zayn, mi alzai col busto.
 
<< Sono felice che tu sia tornata.. >> disse
<< Grazie.. anche io.. >> dissi, poi continuai abbassando la testa<< posso chiederti una cosa? >>
<< Si dimmi.. >>
<< Da quanto tempo stai con Elisa? >> gli chiesi.
<< Una settimana.. perché? >> disse.
<< Niente.. era una curiosità >> risposi.
<< Erika, c’è per caso qualcosa che devi dirmi..? >> mi chiese.
<< No..no proprio nulla >> gli risposi io.
<< Beh, allora perché mi hai fatto quella domanda? >>
<< Te l’ho già detto, per semplice curiosità.. >> ribadì quello che avevo detto prima.
<< Boh, sarà, comunque Erika, volevo dirti un’altra parola.. >>
<< Cosa? >> Domandai.
<< Mi sei mancata tantissimo >> disse abbracciandomi e dandomi un bacio sulla testa.
 
E con quello mi fu tutto chiaro, per lui ero solo una sorella e nient’altro. Dannazione a quel giorno in cui lo incontrai la prima volta.
 
<< Anche tu >> dissi staccandomi e fingendo un sorriso, << adesso se non ti dispiace vorrei rimanere da sola.. >>
<< C’è qualcosa che ti turba? >> mi chiese dispiaciuto.
<< No. Tutto ok. Stai tranquillo >> dissi.
<< Beh, d’accordo.. io vado.. ciao Erika >> disse Zayn
<< Ciao >> dissi fredda.
 
Zayn se ne andò facendo le spallucce non capendo la mia freddezza, sentì da sotto suonare il campanello e poco dopo dei passi che avanzavano verso la mia stanza, poi bussarono alla porta.
 
<< Si? >>
<< Erika, siamo Elena, Jenny, Marzia e Alessia. >> sentì da fuori.
<< Entrate ragazze >> risposi.
 
Aprirono la porta ed entrarono nella mia stanza, chiusero la porta alle loro spalle e si sedettero dove capitò.
 
<< Finalmente non ti vediamo più in un letto di ospedale >> sorrise Marzia.
<< Già ragazze.. >> finsi un sorriso.
<< Cosa c’è Erika? >> Mi chiese Jenny.
<< Nulla...Perché? >> dissi.
<< Andiamo, ci conosciamo da una vita, si vede che c’è qualcosa che non va, parla. >> disse Elena.
 
Iniziai a raccontare.
 
POV. ZAYN
 
Presi le sigarette e l’accendino che avevo sulla scrivania della mia stanza e mi incamminai verso le scale, quando sentì la voce della mia sorellastra che probabilmente parlava con le sue amiche.
 
<<...E poi entra lui con una ragazza e dice che si è fidanzato, immaginatevi la mia faccia a quelle parole..ci sono rimasta di merda. >> Sentì dire..
<< Forse dovresti parlargliene >> ero quasi sicuro che quella voce fosse di Elena.
<< Ti pare facile dirgli una cosa del genere per caso? >> rispose Erika.
 
Preferì non continuare ad ascoltare, scesi le scale, uscì di casa e presi la macchina per andare dai miei amici. Il primo che passai a prendere fu Harry, appena salì in macchina...
 
<< Ehi, amico >> disse Harry.
<< Ciao Harry.. >> dissi.
<< Cosa c’è? >> mi chiese.
<< Niente.. che ci dovrebbe essere?.. >> risposi io.
<< Avanti, ti conosco da una vita, capisco subito se c’è qualcosa che non va.. >>
 
Era vero purtroppo, Harry era sempre il primo che si accorgeva se avessi qualcosa o meno..
 
<< Mi hai beccato >> dissi..
<< Parla >>
<< Ho sentito Erika parlare con le sue amiche.. parlavano di un ragazzo che le aveva presentato la sua ragazza è che c’è rimasta male, il fatto è che da quando si è svegliata sono stato solo io a presentarle una ragazza, e quella è Elisa.. >> gli spiegai.
<< Amico.. non vorrei sparare una cazzata ma sembra che la tua sorellastra si sia innamorata di te.. >> mi disse.
<< Non credo e poi..io sto con Elisa.. >> dissi.
<< Non è questo che voglio sapere.. cosa provi per la tua sorellastra? >> mi chiese.
<< ... >> non riuscì a dire una sola parola.
<< Non lo sai neanche tu vero..? >>
<< Ascolta Harry, io... >>
<< No Zayn, non parlare, adesso parlo io. >> mi ammutolì << dimmi la verità, è da quando la tua sorellastra è entrata in coma che provi qualcosa per lei vero? >>
 
Io annuì solamente.
 
<< E credi che sia solo per il fatto di aver avuto paura di perderla giusto? >>
 
Annuì di nuovo.
 
<< Sei sicuro che non centri il fatto che con lei stavi bene e che ormai ti aveva messo alle strette con i suoi sorrisi e il suo modo di aiutarti sempre e comunque? >>
 
In quel momento pensai al suo viso, al suo sorriso. Forse Harry aveva ragione, ma non potevo lasciare così Elisa, le avrei spezzato il cuore..

 
Angolo Autore
Eh caro Zayn, la prossima volta impara
non si origliano le conversazioni delle ragazze :D
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto :D
Grazie per aver letto, fatemi sapere la vostra opinione.
Un bacio.

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Capitolo 8
*** L'appuntamento di Erika ***


L'appuntamento di Erika

POV. ERIKA
 
<< Tu credi che Zayn non provi nulla per te? >> mi chiese Jenny.
<< Si, ne sono quasi certa >> dissi abbastanza giù di morale.
 
In quel momento salirono le altre, io ero rimasta sola con Jenny in camera mia, le altre erano scese per parlare con mia madre.
 
<< Ha detto tua madre di uscire un po’ e farti camminare, forza, andiamo >> disse Marzia.
<< Ok >> dissi io.
 
Così uscimmo dalla stanza e andammo al centro della città. Iniziammo a passeggiare avanti e dietro finchè..
 
<< Ehi ragazze >> disse una voce.
 
Mi voltai, capì subito chi era. Andrea, un mio compagno di classe ed era con Ryan, il tipo della festa.
 
<< Come stai Erika? Ho saputo del coma >> mi chiese Ryan.
<< Sto meglio, grazie Ryan.. >> risposi.
<< Non sembri nella tua forma migliore però >> disse Andrea.
<< In effetti non lo sono >> risposi << che vuoi farci? Mi sono appena ripresa dalla notizia >> continuai.
<< Già, effettivamente appena ho saputo mi stava prendendo un collasso >> disse Andrea.
<< Ma che dolce :3 si preoccupava per te >> disse Marzia tutta contenta.
<< Non pensare male. E’ una mia compagna, è normale che mi sia spaventato >> rispose Andrea quasi arrossendo.
<< Più tosto, avete sentito le novità? >> disse Ryan.
<< Che novità? >> domandai io.
<< Hanno organizzato tre feste di fila a scuola per festeggiare il campionato di calcio tra le varie scuole. Ogni sera portano bibite, pop corn, musica, videogiochi ed altro. Dicono che sarà memorabile, era da 3 anni che non organizzavano feste a scuola. >> rispose Ryan.
<< Ehi >> disse una voce che conoscevo bene.
 
POV. ZAYN
 
Avevamo parcheggiato la macchina al solito bar, Niall, Liam e Louis si fermarono lì ed io e Harry andammo al corso, camminando incontrammo la mia sorellastra che parlava con un suo compagno e con Ryan Rouge.
 
<< Ehi >> dissi per attirare la loro attenzione.
<< Ehi, amico >> rispose Ryan.
<< Come mai con loro? C’è qualcosa che non va? >> Chiesi insospettito.
<< Nono, abbiamo solo chiesto ad Erika per il coma >> rispose Andrea.
<< E comunque, Erika, era da un po’ che volevo invitarti ad uscire, che ne dici se facciamo un giro dopo la scuola domani? >> Le chiese Ryan.
 
E no! Non ti permettere.
 
<< Scusa Ryan, ma Erika deve riprendersi ancora dalla situazione del coma quindi.. >> dissi io infastidito.
 
POV. ERIKA
 
Cos’è? Si era ingelosito? Poco male.
 
<< Ma Zayn, mia madre ha detto che devo fare movimento. Non mi sembra proprio il caso di rimanere nella mia stanza, Ryan, accetto il tuo invito. >> Dissi.
<< Allora ci vediamo domani all'uscita >> disse Ryan andandosene.

Io annuì solamente.

<< Io non mi fido di quel tipo.. >> disse Zayn guardandomi.
<< Oh, andiamo, com’è che ti preoccupi così tanto? >> gli chiesi io.
<< Beh >> disse << sei mia sorella, è normale >> continuò.
<< Sono la tua SORELLASTRA, c’è differenza >> dissi io innervosendomi. Volevo fargli capire che tra noi due non c’era affatto lo stesso sangue.
 
POV. ZAYN
 
Sembrava proprio che si fosse innervosita, guardai Harry per un secondo e lui si limitò a scuotere la testa.
 
<< Che differenza dovrebbe esserci? Fai sempre parte della mia famiglia. >> Risposi io alzando la voce.
<< Famiglia.. beh sai una cosa? Non hai capito un cazzo. TI SALUTO. >> disse lei voltandosi dall’altra parte e incamminandosi con le sue amiche.
<< L’hai fatta innervosire. Mi congratulo, amico. >> disse Harry mettendosi al mio fianco.
<< IO NON LA CAPISCO. >> risposi.
<< L’hai fatta innervosire dicendo “Sei mia sorella”, hai idea di quanto abbia sofferto a quelle parole? >> mi fece presente Harry.
 
Ero così preso dal mascherare i miei sentimenti, che non ho pensato che le mie parole l’avrebbero ferita.. Sono un coglione.. Harry capì subito a cosa stavo pensando.

<< Ah no, non cominciare, ora devi fare solo una scelta. O lei, o Elisa. >> disse il mio migliore amico.
<< La notte porta consiglio vero? >> Gli chiesi.
<< Amico, puoi anche sperare che la notte porti consiglio, ma nel frattempo che tu ci pensi.. lei può trovarsi un altro. >> Mi rispose Harry.
 
Purtroppo avevo bisogno di tempo per pensare.. così decisi di tornare subito a casa e pensare a quello che dovevo fare, portai tutti i miei amici a casa dicendo a Niall, Liam e Louis che non mi sentivo bene, appena arrivai mi sdraiai sul letto.

Angolo autore.
Ciaoo a tutti :)
Com'è il capitolo? Spero vi sia piaciuto.
Sono impegnata anche con altre ff ma ce la metto sempre tutta :)
Aspetto i vostri pareri.
Buona giornata :D

 

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Capitolo 9
*** Volevo chiederti scusa.. ***


Volevo chiederti scusa..

POV. ERIKA
 
Io e le mie amiche ci sedemmo in una panchina parecchio lontana da dove avevo avuto la mia discussione con Zayn, stavo fumando per tranquillizzarmi. Non ero arrabbiata, ero solo dispiaciuta e molto. Le mie amiche lo avevano capito subito, non era stato il fatto che lui non si fidasse di Ryan, neanche io mi fidavo poi così tanto del biondino. Era più il fatto che mi trattasse come una sorella, è difficile provare sentimenti per qualcuno che abita sotto il tuo stesso tetto e viene soprannominato “il tuo fratellastro”.
 
<< Devi farti forza Erika, è chiaro che lui non prova nulla nei tuoi confronti, vai avanti. >> Disse Marzia.
<< Vorrei farlo.. vorrei davvero, ma non so per quale motivo continuo a sperare che non sia così, ragazze aiutatemi. >> Dissi io proprio giù di corda.
<< Già, il problema di tutti è questo, la speranza, ma dopotutto non puoi biasimarlo, lui non conosce i tuoi sentimenti.. non poteva sapere che dicendo quelle parole ti avrebbe fatto del male.. >> disse Jenny.
<< Giusto, può darsi che abbia reagito così solo perché non sapeva cosa provi, magari sarebbe stato più delicato se lo avesse saputo >> disse Alessia.
 
Gettai la sigaretta e mi alzai dalla panchina.
 
<< Ragazze, non arrabbiatevi ma io torno a casa, ho bisogno di un po’ di tranquillità adesso >> dissi.
<< Certo, tranquilla, ti accompagnamo? >> Mi chiese Marzia.
<< No, non è necessario. >> Risposi io.
 
Salutai tutte quante e mi diressi verso casa.
 
POV. ZAYN
 
Sentì la porta d’ingresso aprirsi e Margherita parlare. A quel punto capì che Erika era appena rientrata a casa, poi sentì salire le scale e aprirsi la porta della sua stanza. Presi un quaderno e iniziai a disegnare qualcosa giusto per passarmi il tempo. Verso le 20:00 sentì Margherita urlare da sotto.
 
<< Ragazzi è pronta la cena >>
<< Non ho fame mamma >> rispose Erika dalla sua stanza.
<< Non dire sciocchezze, avevamo già detto che devi recuperare quello che non hai mangiato per 4 settimane, adesso sbrigati e non farmi arrabbiare >> ribattè Margherita.
<< Okok, sistemo la stanza e scendo >> rispose lei.
 
Io scesi e mi sedetti a tavola.
 
<< Ehi Zayn, tutto ok? >> Mi chiese mio padre intuendo che c’era un problema.
<< Si papà >> risposi senza esitare.
 
Sentì scendere le scale, sapevo che era lei, appena varcò la porta della sala da pranzo notò che la stavo guardando, ma si voltò dall’altra parte e io abbassai la testa. Solitamente lei si sedeva di fronte a me ma questa volta si sedette nel posto di sua madre che era andata a prendere il pane, poi Margherità tornò e si sedette di fronte a me. Iniziammo e finimmo di mangiare. Mio padre notò qualcosa di strano.
 
<< Va tutto bene? Sento tensione nell’aria >> disse papà.
<< E’ TUTTO OK. >> dissimo io e lei all’unisono. Si notava che mentivamo.
<< Guarda un po’, sembra che siamo ai primi litigi tra fratelli. >> disse Margherita spiazzandomi.
 
POV. ERIKA
 
A quelle parole non ci vidi più. Mi alzai dalla tavola urlando.
 
<< Non ti ci mettere anche tu!! >> dissi arrabbiata senza pensare alle conseguenze.
<< Erika, ma che ti prende? >> disse mia madre scioccata.
 
Sospirai, mia madre non aveva colpa.. Ho reagito male.
 
<< Scusa mamma, nulla, è un brutto periodo, vado a riposare >> dissi dispiaciuta.
<< Va bene tesoro.. Buonanotte. >> Disse lei.
 
Salì in camera mia.
 
POV. ZAYN
 
Togliemmo tutto dalla tavola, diedi una mano anche io, solo per evitare domande a cui non volevo rispondere, poi io e mio padre ci sedemmo sul divano a guardare la partita e Margherità andò per il suo turno al ristorante. Mentre stavamo guardando la televisione mi squillò il cellulare, risposi..
 
<< Amore >> disse la voce dall’altro capo.
<< Eli, dimmi, cosa c’è? >> le chiesi.
<< Che stai facendo? >> domandò.
<< Sto guardando la partita, e tu? >> dissi.
<< Sto per andare a letto, ma è tutto ok? >> mi chiese.
<< Si, è tutto ok, tranquilla, ci vediamo domani, buonanotte.. >>
<< Notte amore.. >>
 
Chiusi la chiamata.
 
<< Salgo in camera mia papà >> dissi.
<< Certo, tranquillo, si vede che non sei di buon umore, notte Zayn >>
<< Notte papà >>
 
Salì in camera mia.
 
POV. ERIKA
 
Ero sdriata sul letto quando udì dei passi, cercavo di riflettere e di calmarmi un po’, mi alzai dal letto, presi una penna e un foglio e iniziai a scrivere una lettera, che in modo o nell’altro indirizzai a lui cosciente del fatto che non l’avrebbe mai letta.
 
POV. ZAYN
 
Entrai nella mia stanza e chiusi la porta a chiave, chiamai Harry, lui avrebbe potuto consigliarmi cosa fare. Non sopportavo quella tensione in casa.
 
<< Ehi amico >> disse Harry rispondendo.
<< Harry, devo parlarti.. >> dissi io.
<< Certo, dimmi >>
 
Gli spiegai la situazione e poi mi disse..
 
<< Và da lei >>
<< Cosa? Sei matto? >> Gli chiesi agitato.
<< No, và da lei e dille le precise parole che sto per dirti. Ne una parola di più, ne una di meno. >> Disse lui convinto.
 
POV. ERIKA
 
Stavo ancora scrivendo quando poi sentì bussare e senza pensarci misi il foglio e la penna nel cassetto della mia scrivania.
 
<< Avanti >> dissi.
 
La porta si aprì, era Zayn..
 
<< Ah, sei tu.. >> dissi.
<< Posso parlarti? >> mi chiese.
 
Ci pensai un secondo, poi annuì, lui chiuse la porta alle sue spalle e si sedette sul mio letto guardandomi.
 
<< Volevo chiederti scusa >> disse << non pensavo che ti desse così fastidio che io mi sia autodichiarato tuo fratello >> continuò.
<< Sono io che ho esagerato >> abbassai la testa.
<< No, non hai esagerato >> si alzò e mi fece alzare la testa con la sua mano, non sapevo che dire << anche per me non è facile dire che sei mia sorella.. anzi, sono io che non voglio accettarlo. E sappi che con questo non voglio dire che ti odio >> disse.
<< Che vuoi dire allora? >> gli chiesi, forse provava qualcosa per me..
<< Più di questo non posso dirti niente, ma per ora spero che tu possa aspettare. Ora vado a letto, buonanotte. >> disse baciandomi sulla guancia.
<< Notte >> risposi io.
 
Mi sdraiai sul letto cercando di capire il senso delle sue parole senza risultato e poi mi addormentai.


Angolo autore
Ciaoo :D spero che questo capitolo vi piaccia,
anche se è un po' corto,
Fatemi sapere che ne pensate, pleasee.
Buona giornata a tutti :D

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Capitolo 10
*** Una partenza improvvisa. ***


Una partenza improvvisa.

POV. ZAYN
 
La mattina dopo mi alzai tutto scombussolato, avevo fatto un sogno molto strano, c’erano Elisa ed Erika di fronte a me che si guardavano con aria di sfida, ed io lì, fermo, immobile, ad un certo punto le due avevano iniziato a darsele di santa ragione, i miei amici che ridevano ed io che non sapevo cosa fare..mi feci coraggio, infondo era solo un incubo. Mi feci una doccia, mi vestì e scesi di sotto per la colazione.
 
<< Buongiorno >> dissi io.
<< Buongiorno >> mi risposero papà e Margherita.
<< Erika? Dov’è? >> Chiesi.
<< E’ già a scuola, ha detto che voleva vedere se poteva recuperare quello che aveva perso durante la sua assenza >> disse Margherita.
<< Ho capito >> dissi
 
POV. ERIKA
 
Ero già a scuola da un pezzo, ero nella mia classe, seduta nel mio banco che guardavo le attività nel registro. Passarono 20 minuti e andai a posare il registro sulla cattedra, in quel momento suonò la campanella e tutti i miei compagni entrarono in classe, Jenny compresa.
 
<< Buongiorno Erika >>
<< Ciao Jenny >> risposi mentre ci sedevamo al nostro posto.
<< E Zayn? >> mi chiese.
<< Non lo so, sono uscita presto questa mattina >> risposi.
<< Già, dovevi recuperare parecchie cose >> disse ricordandosi che ero stata assente per molto tempo.
 
POV. ZAYN
 
Presi lo zaino, uscì di casa dopo aver salutato papà e Margherita e presi la macchina. Mi diressi verso la scuola, parcheggiai e scesi, presi lo zaino dai sedili posteriori e la chiusi. Entrai a scuola, come sempre incontrai i miei amici all’ingresso che mi aspettavano.
 
<< Buongiorno amico. >> Dissero in coro.
<< Buongiorno ragazzi >> risposi.
 
Ci incamminammo verso la nostra classe, e io rimasi dietro con Harry.
 
<< E’ andata come ti dicevo? >> Mi domandò Harry.
<< Si, avevi ragione tu, abbiamo fatto pace.. >> dissi io.
<< Hai preso una decisione? >>
<< Non ancora.. >>
 
Entrammo in classe, erano già tutti seduti e pronti per la lezione, io iniziai a scrivere ma poi iniziai a pensare all’incubo di questa notte..
 
POV. ERIKA
 
Il mio posto era sempre stato nella prima fila di banchi. Zayn era tre banchi dietro di me, non potevo guardarlo, non potevo sapere cosa stesse facendo così mi misi ad ascoltare il prof, le prime tre ore passarono in fretta e finalmente arrivammo all’intervallo, io e Jenny ci misimo a parlare quando i nostri discorsi furono interrotti da Ryan Rouge che venne a chiamarmi in classe.
 
<< Genobia può uscire? >> Chiese Ryan al prof.
<< Vai Genobia, tra 10 minuti ricominciamo la lezione >> disse il prof.
<< D’accordo >>
 
Mi alzai e uscì in corridoio.
 
<< Allora, dimmi.. >>
<< Ecco, per quanto riguarda l’appuntamento di oggi... >>
 
POV. ZAYN
 
Che voleva Ryan da lei? Perché era venuto a chiamarla? No Zayn, non farti prendere dalla gelosia, NON ADESSO!!
 
<< La gelosia ti sta mangiando eh? >> disse Harry bisbigliando.
<< Si nota? >> gli chiesi.
<< No amico, non si nota, ma ricordati che ti conosco da una vita e che certe cose le capisco >> mi rispose lui.
 
Non risposi e mi misi a mangiare, poi vidi Erika rientrare in classe, sembrava abbastanza tranquilla, ma mi domandavo che diavolo le avesse detto lui.
 
POV. ERIKA
 
“Ho pensato che sia il caso di rimandarlo, purtroppo gli allenamenti mi stanno massacrando, spero che tu non te la prenda” questo mi disse Ryan fuori da quella porta, e io ovviamente gli dissi che andava bene. Mangiai e la lezione ricominciò. Passarono altre due ore e finalmente al suono della campanella e uscimmo da scuola.
 
<< Erika, vai con Ryan adesso? >> Mi chiese Zayn prima di andare al parcheggio.
<< No >> dissi << ha gli allenamenti, torno a casa con te >> continuai.
 
Nella sua faccia comparve un sorriso enorme, anche se non ne capì il preciso motivo, andammo al parcheggio insieme dopo aver salutato i nostri amici e salimmo in macchina, partimmo e arrivammo a casa, aprimmo la porta con le chiavi che erano sotto il tappeto, sembrava che non ci fosse nessuno, entrammo e infatti c’era un biglietto sul tavolo.
 
POV. ZAYN
 
Presi il biglietto che ci avevano lasciato e lo lessi ad alta voce.
 
<< “Cari Zayn ed Erika, purtroppo ci siamo ritrovati a partire per dei problemi con il padre di Margherita che come sapete è in ospedale per un tumore, siamo dovuti partire questa mattina all’improvviso verso la città natale della madre di Erika, spero che sappiate cucinarvi e controllarvi a vicenda perché dovremmo assentarci per un paio di giorni, in bocca al lupo ragazzi. LUCAS” >>
<< In bocca al lupo un corno. Come facciamo a preparare da mangiare se mia madre non mi ha mai insegnato a cucinare? >> Disse lei facendosi prendere dall’agitazione.
<< Ahahah, insomma Erika calmati. Non ci sei solo tu in casa >> dissi ridendo.
<< Tu sai cucinare? >> Mi chiese lei con tono sarcastico pensando che non ne fossi capace.
<< Non sarò ai livelli di Margherita ma so cavarmela >> dissi sorridendo.
<< Però, abbiamo anche un uomo di casa >> disse ricambiando il sorriso.
 
POV. ERIKA
 
Non mi aspettavo certo che Zayn fosse in grado di cucinare ma a quanto pare mi sbagliavo, io misi la tovaglia, le posate e le bevande sul tavolo mentre Zayn si mise a cucinare, quando fu tutto pronto mise il cibo sulla tavola, l’aspetto della pasta che aveva preparato non era affatto male, ci misimo a mangiare e parlare, mi prese lui un discorso.
 
<< Che fai pomeriggio? >> Mi chiese.
<< Credo che vado un po’ a correre con Jenny, tu invece? >>
<< Esco con Elisa.. >> disse lui.
 
Perfetto. Oltre il danno la beffa, stava andando tutto bene e invece quella frase mi avrebbe rovinato l’intera giornata.
 
<< Ok >> dissi cercando di sembrare più naturale possibile.
<< Cioè, ti rendi conto? Avremo casa libera per qualche giorno.. >> disse un po’ euforico.
<< Che ci trovi di bello scusami? >> dissi non capendo.
<< Alzati fino a tardi, guardare la tv, non fare i compiti... >> disse lui.
<< Ah, tu credi che io mi dia alla pazza gioia quando mamma e Lucas non ci sono? Guarda che se avessi voluto l’avrei fatto anche quando c’erano. >> risposi.
 
POV. ZAYN
 
Aspetta un secondo, io dovevo rimanere la notte in questa casa con una ragazza che non era davvero mia sorella, e che forse mi piaceva, no, non era affatto un buon segno, non vorrei che mi passasse qualcosa per la testa..
 
<< A cosa stai pensando scusami? >> mi chiese interrompendo i miei pensieri.
<< A niente in particolare >> dissi mentendo.
 
Dovevo placare i miei istinti in qualche modo, ero sempre un ragazzo in una casa da solo con una ragazza...
 
<< Boh, sarà. >> Rispose.
 
POV. ERIKA
 
Mi alzai da tavola.
 
<< Che stai facendo? >> Mi chiese Zayn.
<< Sparecchio e lavo i piatti, che domande. >> Risposi.
<< Ti do una mano. >> disse lui.
 
Così sparecchiammo insieme. Forse avevo capito a che stava pensando. Era pur sempre Zayn, il puttaniere, solo che da qualche tempo si era fidanzato, ma non avevo paura. Non avevo paura per niente. Lavai i piatti, io andai a correre con Jenny, e lui uscì con Elisa come aveva detto.


Angolo autore
Ahi ahi,
Secondo voi succederà qualcosa in quella casa?
O Zayn riuscirà a placare i suoi istinti?
Lo sapremo nei prossimi aggiornamenti.
Continuate a seguire la mia storia se vi piace :3

Ciaooo :D

 

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Capitolo 11
*** Che imbarazzo. ***


Che imbarazzo. 

POV. ZAYN
 
Eravamo a casa di Elisa, coricati sul letto nudi ed abbracciati, ma continuavo a pensare alla mia sorellastra e al fatto che saremmo rimasti soli in casa per chi sa quanto tempo, la cosa mi preoccupava e non poco. Credevo di amare Elisa, ma sentivo qualcosa per Erika, era inutile negarlo, sapevo solo che amare la mia sorellastra sarebbe stato sbagliato, molto sbagliato.
 
<< Amore, che c’è? >> Mi chiese Elisa.
<< Niente piccola, stai tranquilla >> dissi accarezzandole la testa.
<< Ti comporti in modo strano da quando Erika si è risvegliata dal coma. Non dire che non è nulla e spiegami. >> disse arrabbiandosi e togliendo la mia mano dalla sua testa.
 
Mi alzai col busto e lei fece lo stesso.
 
<< Eli.. io.. >> non mi fece finire la frase.
<< No aspetta. Ho capito che ti prende. Non sai se ami lei o me giusto? >> mi chiese innervosendosi.
<< Calmati Eli >>
<< NON MI CALMO AFFATTO. Mi prendi per il culo Zayn? >> mi chiese incazzata.
<< Smettila di dire stronzate. Non ti prendo per il culo, è che sono abbastanza confuso.. >> dissi io per farla calmare.
<< Senti >> sospirò << mettiamola così, prenditi pure il tempo che vuoi, ma pensaci, a tuo padre andrebbe bene sapere che potrebbe piacerti la figlia della sua compagna? Non credi che gli darebbe alla testa? Vuoi rovinare il rapporto con tutta la tua “famiglia”? >> disse.
 
Nel frattempo che lei parlava pensavo, aveva ragione, probabilmente non solo questa storia non sarebbe andata bene a mio padre, ma avrei potuto rovinare i rapporti con Margherita e con Erika.
 
<< Io ti lascio il tempo per pensarci, non credere che ci siamo lasciati, è una sorta di pausa, e quando deciderai cos’è giusto fare, vieni a bussare alla mia porta, che comunque resta aperta >> disse guardandomi.
 
Io annuì semplicemente, scensi dal letto e mi vestì, la salutai con un “ciao” ed uscì da casa sua, tornai a casa ma non c’era anima viva.
 
POV. ERIKA
 
Ci eravamo fermate con Jenny per fare una pausa, avevamo corso per parecchi chilometri e stavamo fumando sedute su un muretto che si affacciava sul mare, la vista era magnifica.
 
<< E così siete rimasti a casa da soli.. >> disse Jenny.
<< Già.. >> dissi io.
<< Credi che allunghi le mani? >> mi chiese.
<< Non credo proprio, non gliene frega proprio nulla di me.. >> risposi.
<< Forse hai ragione. Però che caso mai avessi bisogno chiamami, d’accordo? >> disse sorridendo.
<< Certo, grazie mille Jenny >> dissi ricambiando il sorriso.
 
Buttammo le sigarette ormai arrivate al filtro e ricominciammo a correre, fecimo circa un’altra decina di chilometri e poi tornammo a casa distrutte.
 
POV. ZAYN
 
Ero in salotto che guardavo la tv quando sentì la porta d’ingresso aprirsi, era sicuramente lei.
 
<< ERIKA? >> dissi per accettarmene.
<< Si, sono io >> sentì dire dal corridoio, poi entrò nella stanza dove c’ero io << non dovevi uscire con Elisa? >> mi chiese.
<< Si.. ma sono tornato prima.. >> dissi
<< Come mai? >> chiese lei.
<< Ci siamo presi una pausa.. >> le risposi.
 
Rimase senza parole, non riuscì a capire se ci rimase male o fosse contenta.
 
<< Capisco >> disse
 
POV. ERIKA
 
No in realtà non capivo, era stato lui a chiederle la pausa o il contrario, e perché poi? Ma non volevo fargli domande, forse stava più male di quanto non volesse dimostrare, mi sedetti di lato a lui.
 
<< Cosa stai guardando? >> Gli chiesi.
<< Un film di guerre.. >> rispose lui.
<< Vabbè dai, ho capito, vado a fare i pop-corn >> dissi alzandomi.
 
Lui annuì e basta, andai i cucina a fare i pop-corn e lui continuava a fissare quella tv.
 
POV. ZAYN
 
Continuavo a guardare quel film, era davvero interessante, non volevo girarmi nemmeno per un secondo altrimenti non ci avrei capito più niente, c’erano più uccisioni in quel film che in tutta la prima guerra mondiale. Sentì i passi di Erika e poi la vidi sedersi di lato a me senza voltarmi. Iniziai a prendere i pop-corn dal piatto che lei aveva sulle gambe, quando Erika si alzò dal divano per andare in bagno spostò il piatto sopra il tavolino del salotto e io non me ne accorsi, poi tornò e io andai a prendere un altro pugno di pop corn, toccai qualcosa di morbido, solo dopo 1 secondo capì che avevo messo la mano sulla sua coscia, quasi in mezzo alle sue gambe. Arrossì e la tolsi subito.
 
<< Scusa, non mi ero reso conto che avevi spostato il piatto >> dissi.
<< No, non preoccuparti >> era più imbarazzata di me, si notava.
<< Davvero, mi spiace >> dissi. Sicuramente aveva pensato che volessi provarci.
<< Non è un problema per me.. >> disse tutta rossa in volto.
 
DIAVOLO!! Quelle parole non doveva dirle.. Mi stava salendo una voglia irrefrenabile, mi alzai dal divano e corsi in bagno, mi spogliai, aprì l’acqua fredda della doccia e mi ci misi di sotto. Avevo sentito dire che le docce fredde placassero certe volte, non è che si sbagliassero, pensavo più al freddo che a quello che era successo un attimo fa.
 
POV. ERIKA
 
Non sarà andato a vomitare spero.. è corso in bagno, gli avranno fatto male i pop-corn? Andai davanti alla porta del bagno e bussai.
 
<< Ehi, va tutto bene? Ti senti male? >>
<< No. Sto benissimo, non preoccuparti, è tutto ok. >> Sentì dire da dentro il bagno.
 
Sentivo il rumore dell’acqua della doccia, ma perché correre così per farsi una doccia? Non aveva il telefono in mano quindi non l’avevano chiamato i suoi amici per uscire. Forse si sentiva solo sporco per avermi toccata.. gli faccio schifo..
 
<< Ok, io vado in camera mia, se ti serve qualcosa chiamami.. >> dissi, ma non ebbi risposta.
 
Entrai nella mia stanza e mi coricai sul letto.
 
POV. ZAYN
 
Uscì dalla doccia e mi misi l'asciugamano intorno alla vita, per la fretta non mi ero portato neppure un cambio in bagno, c’era mancato davvero poco, in quel momento il mio cervello stava per smettere di funzionare e stava per far ragionare qualcos’altro. Questo era solo il primo giorno, da come era partito sembrava che quei giorni in cui papà e Margherita non c’erano avrei passato un inferno senza poterla neppure toccare, dovevo andare avanti a furia di docce fredde..

Angolo autore

Ciao a tutti :D
Allora? Che ve ne pare?
Spero vi piaccia

Aspetto il vostro parere,
un bacio :D
Ciao ciao

 

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Capitolo 12
*** Ti faccio schifo? ***


Ti faccio schifo?

POV. ERIKA
 
Mi ero messa a studiare, tanto non avevo altro da fare. Sentì aprirsi la porta del bagno, mi alzai e mi affacciai per vedere come stava e me lo ritrovai davanti con solo un’asciugamano intorno alla vita con i suoi pettorali in bella vita, arrossì in modo troppo evidente.
 
<< Si può sapere che diavolo ti passa per la testa a camminare a petto nudo con una sola asciugamano addosso? >> dissi.
<< Andiamo, non mi dirai che non hai mai visto un ragazzo mezzo nudo. >> mi rispose.
<< SI! Ma era piena estate ed ero al mare! >> Risposi <>
<< Ti faccio così schifo? >> disse sorridendo.
<< SE FAI SCHIFO MI CHIEDI? PORCA PUTTANA, RISCHIO DI SALTARTI ADDOSS.. >> realizzai quello che stavo dicendo e mi tappai la bocca, ma era troppo tardi.
 
POV. ZAYN
 
Non posso crederci, l’ha detto davvero..
 
<< Come scusa? >> Le chiesi.
 
Tolse la mano dalla bocca.
 
<< Noo, niente, non so neppure io perché l’ho detto >> si voltò verso la porta della sua stanza ma io le afferrai il braccio.
<< Ripeti quello che hai detto >> Dissi.
 
Aspettavo che si voltasse ma non ne sembrava intenzionata.
 
<< ERIKA! >> la chiamai.
 
Questa volta si girò verso di me e mi guardò dritto negli occhi, aveva degli occhi grandissimi, ed era rossissima in faccia.. Non ce la facevo più, stavo per baciarla, le nostre labbra si separavano solo da pochi centimentri, poi ripensai ad Elisa e mio padre, e mi tirai indietro.
 
<< Scusa, non lo farò più, a dopo.. >>
 
Non disse una parola, entrai nella mia stanza e mi rivestì.
 
POV. ERIKA
 
Rimasi immobile circa per 5 minuti davanti alla mia stanza, ero rimasta pietrificata, per qualche secondo ho avuto l’impressione che stesse per baciarmi.. non so come mi sia passato per la testa di dirgli quelle parole, e non penso proprio che non le abbia sentite.. infondo gli ho urlato praticamente in faccia..
 
POV. ZAYN
 
Stavo per fare una cazzata ed eravamo ancora all’inizio. Non potevo immaginare come andasse a finire. Chiamai Harry.
 
Truuu truuu
<< Pronto? >> disse quando rispose.
<< Amico. Sono incasinato. Mi serve un consiglio.. >> dissi io.
<< In prima base calmati, fai un bel respiro.. >>
 
Lo feci.
 
<< Ora dimmi cos’è successo >> disse.
 
Gli spiegai tutto.
 
<< Ancora ci pensi? E’ chiaro che non fai altro che pensare a lei, stavi addirittura per baciarla, con Elisa sei in pausa, c’è solo una cosa da fare, lascia Elisa e parla con Erika >>
<< Senti amico, non penso che sia la scelta giusta, non solo perché farei stare male Elisa, ma anche per mio padre >> dissi io.
<< Non devi dirlo a tuo padre Zayn, mi rendo conto che tuo padre non accetterà mai questa situazione, ma devi ammettere che non potete rischiare ogni santissimo giorno, dovreste essere liberi di fare quello che vi sentite, non puoi andare avanti a docce fredde, prima o poi ti abituerai anche a quelle e non ti faranno più l’effetto che ti ha fatto quella di oggi >> disse lui.
<< Forse hai ragione, ma fin quando ci riesco voglio continuare ad evitare >> dissi.
 
POV. ERIKA
 
Sentivo vociferare dalla stanza di Zayn, ma non riuscivo a capire cosa stava dicendo, stava sicuramente parlando al telefono con uno dei suoi migliori amici, sentì che smise di parlare, io ero tornata a studiare e sentì bussare alla porta..
 
<< Avanti >> dissi.
 
Zayn aprì la porta.
 
<< Stai studiando? >> mi chiese.
<< Si perché? >> risposi.
<< Posso studiare con te? >>
 
Ok, davvero molto strano, di solito aspettava che finissi io per poi copiare tutto, oggi deve proprio avere la febbre. Mi alzai e gli misi la mano sulla fronte.
 
<< Sicuro di non avere la febbre? E’ troppo strano sentirti dire che vuoi studiare >> dissi io quasi scioccata.
<< Si sto bene >> disse togliendo la mia mano dalla sua fronte << allora studiamo? >> continuò.
<< Si, hai preso il libro? >> Gli chiesi.
<< Si certo >> disse lui mostrandomelo.
 
Ci sedemmo sul mio letto, lui dalla parte del cuscino, e io alla fine del letto e ci guardavamo in faccia.
 
<< Iniziamo con matematica? >> Gli chiesi.
<< Come vuoi, per me è indifferente >> Rispose.
 
POV. ZAYN
 
Iniziammo a studiare, cercavo di capire qualcosa e forse ci stavo riuscendo, poi dopo circa mezz’ora...
 
<< Facciamo una pausa? Voglio fumare >> disse.
<< Si, anche io ho voglia di una sigaretta >>
 
Uscimmo sul balcone della mia stanza perché nella sua non c’era, accendemmo una sigaretta e poi le suonò il telefono.
 
<< Pronto? >> disse lei.
 
POV. ERIKA
 
<< Pronto? >> dissi rispondendo al telefono.
<< Erika >> disse una voce maschile dall’altro capo del telefono, riconobbi la voce.
<< Lucas, sei tu? >> dissi
<< Si, sono io.. >>
<< Come sta nonno? >> gli chiesi.
<< Sta male Erika.. voi vi state arrangiando? Non vorrei che Zayn combinasse qualche danno >>
<< Papà. Io sono qui sai?! >> disse Zayn che stava ascoltando..
<< Scusa figliolo, era solo per accertarmi.. >> disse Lucas.
<< Mia madre? >> chiesi io
<< Dentro la stanza di ospedale con tuo nonno, devo entrare anche io adesso, a dopo ragazzi >>
<< Ok, ciao Lucas >>
 
Chiusi la chiamata.
 
<< Umf, cerca di controllarmi >> disse Zayn quasi arrabbiato.
<< Non è che abbia tutti i torti >> risposi io.
 
POV. ZAYN
 
Effettivamente facevano bene a tenermi d’occhio, a momenti facevo la stronzata più grossa della mia vita.
 
<< Torniamo a studiare? >> disse lei dopo aver buttato la sigaretta.
<< Si >> dissi facendo l’ultimo tiro e buttandola anche io.
 
Tornammo nella sua stanza e riprendemmo a studiare, la sentivo spiegarmi le lezioni che non aveva ascoltato, e sembrava proprio impegnarsi davvero, ci teneva proprio tanto ad avere voti buoni a scuola, passarono le ore e arrivò l’ora di cena.
 
<< Zayn.. cucini tu vero? >> Mi chiese lei.
<< E me lo chiedi? Certo, non vorrei che tu mi avvelenassi >> dissi ridendo.
<< EHI!! >> fece lei, ma non si era arrabbiata davvero, sapeva che scherzavo, e infatti sorrise.
 
POV. ERIKA
 
Scendemmo in cucina, io misi la tovaglia e lui si mise a cucinare, poi ci sedemmo a tavola. Stavolta si mangiava carne.
 
<< Senti Erika, dimmi una cosa.. >> disse
<< Cosa? >> gli chiesi io.
<< Tu...sei vergine? >> mi chiese insicuro.
 
Con quella domanda mi lasciò di stucco, era una domanda che mi avevano già fatto, e soprattutto una domanda che mi aveva fatto una persona in particolare, quel ragazzo mi piaceva ma voleva solo sverginarmi, riuscì a capire in tempo quello che voleva combinare, quella volta riuscì a pararmi il culo, perché se c’era qualcosa che non mi andava era proprio quella di farmi prendere per i fondelli, dal giorno in cui gli dissi che con lui non volevo avere quel tipo di rapporto iniziò a fare lo spiritoso buttando battutine stupide, un giorno riuscì a farlo rimanere di merda. E’ stata la soddisfazione più bella di tutta la mia vita. Però non volevo rispondere alla domanda di Zayn, mi preoccupava il fatto che me l’avesse chiesto, dopotutto era il mio fratellastro, e mi preoccupava.
 
<< Preferisco non risponderti.. >> dissi io.
<< D’accordo, non preoccuparti allora >> disse lui.
 
POV. ZAYN
 
Probabilmente non lo era, non capivo per quale motivo non avesse voluto rispondermi, ma non me ne preoccupavo affatto, infondo l’ultima cosa che dovevo fare in un momento come questo era provarci con lei. Finimmo di mangiare e sparecchiammo, lei lavò i piatti e poi ci sedemmo sul divano a guardare un film, non eravamo abituati ad andare a dormire presto.
 
<< Che fanno stasera? >> Mi chiese lei.
<< Se non ricordo male Colorado >> risposi io.
<< Evvai, così ci togliamo tutta questa depressione di dosso >> disse lei euforica prendendo il telecomando e mettendo Italia1.
 
Era già iniziato, era già il punto in cui hanno presentato Angelo Pitus, che a quanto pareva era il comico che le piaceva di più in quel programma, lo guardava e rideva, in effetti quel comico faceva ridere anche me, era davvero divertente, il suo monologo durò 3 minuti e poi uscì dal palco.
 
<< Peccato, se n’è già andato >> disse Erika.
<< Andiamo, ci sono un sacco di comici che fanno ridere >>
<< Lui era il mio preferito >> disse vantandosene << è quello che mi fa ridere di più, ora credo che andrò a farmi una bella doccia >>
 
Ecco! Iniziai ad immaginarmela nuda sotto la doccia, ma non poteva evitare di dirmelo? Mi stava proprio istigando, no ok, dovevo mantenere l’autocontrollo, ma è colpa sua, avrebbe potuto dirmi che andava a dormire, o qualsiasi altra cosa, ma non che andava a farsi la doccia, accidenti a lei.
 
<< Per favore puoi chiudere tu le serrande? >> Mi chiese.
<< D’accordo >> risposi io.
 
Si alzò dal divano e andò in camera sua a prendersi il cambio, almeno lei se n’era ricordata..


Angolo autore
Ciao a tutti :D
Eccomi con il nuovo capitolo,
Spero che vi piaccia :3

 

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Capitolo 13
*** La lettera ***


La lettera
 

POV. ERIKA
 
Andai in camera mia a prendermi il cambio quando mi accorsi di avere un messaggio sul cellulare, era di Jenny
 
  • Eri, pessime notizie, domani sarà una giornata di merda per tutte. (21:30)
  • Che vuoi dire? (22:04)
  • Era ora che rispondessi, il preside ha beccato Ryan a scopare con una del 1° anno in bagno, è stato espulso da scuola (22:06)
 
Da non crederci, con una del primo, e addirittura nel bagno, per quale motivo lo so solo adesso?
 
  • Sei sicura? E’ strano. (22:07)
  • Sicurissima, Ryan ha chiamato sua madre per parlare dell’espulsione, ma il preside non ha cambiato idea. Domani il suo armadietto sarà vuoto (22:10)
  • Cose da pazzi (22:11)
 
Presi il cambio ed andai a fare la doccia.
 
POV. ZAYN
 
Stavo guardando la tv quando sentì squillare il cellulare, era Harry, risposi.
 
<< Ehi amico.. >> dissi io.
<< Zayn, ho una notizia fantastica >> mi disse.
<< Cioè? >> Domandai.
<< Ryan Rouge è stato espulso da scuola, oggi l’hanno beccato a scopare nei bagni con una minorenne >> mi disse Harry tutto euforico, e ci credevo, ora tutte le ragazze erano per lui.
<< Beh, se non altro smetterà di infastidire Erika >> dissi io.
<< Se non altro non ti farai mangiare dalla gelosia, vorrai dire >> disse ridendo.
<< Ah- ah davvero simpatico >> dissi ironicamente.
<< A parte gli scherzi, a quest’ora l’avrà saputo da Jenny, in poche ore la notizia l’ha saputa tutta quanta la scuola >> disse Harry.
<< Non succede tutti i giorni un’espulsione per un motivo simile >>
<< Sono d’accordo, ci vediamo domattina a scuola, buonanotte Zayn >> disse lui.
<< Buonanotte Harry >> e nel frattempo pensavo “ma buonanotte un corno, dormici tu nella stessa casa con una come Erika.”
 
POV. ERIKA
 
Uscì dalla doccia, mi misi l’accappatoio e mi asciugai i capelli, poi realizzai che avevo dimenticato la maglia nella mia stanza, feci la prima cosa che mi venne in mente.
 
<< ZAAAAAAYN >> urlai.
<< COSA C’E’? >> urlò lui per farsi sentire.
<< Ho dimenticato la maglietta sul letto, me la porti per favore? >>
<< OK >> urlò.
 
POV. ZAYN
 
Andai nella sua stanza, presi la maglietta e aprì la porta del bagno, c’era lei in accappatoio, che però era slacciato, e come lei si mosse per prendersi la maglietta le cadde una spallina scoprendo una tetta. Ma allora era destino cavolo. Lei si mise subito a posto la spallina arrosendo, ma io ormai avevo visto.. diamine. Ero rimasto immobile.
 
POV. ERIKA
 
CAVOLO!! Mi stava fissando, ero già imbarazza per conto mio.
 
<< Che diamine aspetti? Esci fuori >> dissi tutta rossa in volto.
<< S.. si scusami.. >> disse uscendo ancora senza parole.
 
POV. ZAYN
 
Ero più rosso io in faccia che lei, cavolo, non era la prima volta che vedevo le tette ad una ragazza. E allora perché? Passai dalla sua stanza, la porta era aperta, notai una cosa, c’era un foglio che sporgeva dal cassetto della sua scrivania, aprì il cassetto per rimetterlo apposto, era una lettera, ok, non dovevo farlo, ma mi incuriosì e la presi, andai nella mia stanza e la lessi.
 
“Caro Zayn,
Si, diamine, ho già sbagliato, beh, caro idiota,
non so quale strano incantesimo tu mi abbia fatto, ma sembra che io mi sia innamorata di te, so che è una cazzata, un’enorme cazzata, una colossale cazzata, ma è così, tutta colpa di quella sera alla festa, per dirla tutta, so che sei un puttaniere, un coglione, un fottuto idiota, ma è successo, mi sono innamorata di quel puttaniere coglione idiota.”
 
A quel punto mi venne da ridere, non erano proprio le parole più gentili che mi abbiano detto, ma di certo erano le parole più sincere che abbia mai sentito, era così sincera la piccola Erika. Continuai a leggere.
 
“Non leggerai mai questa lettera ma scriverò almeno ciò che vorrei dirti.”
 
E si, si sbagliava, quella lettera la stavo leggendo.
 
“Al mio risveglio dal coma vederti con quella Elisa mi ha distrutto l’anima e il cuore, e per non parlare della discussione sul lungomare di poco fa. Cioè, sai quanto diavolo mi hai fatto male? “Sei mia sorella” hai detto, in primo punto, non abbiamo lo stesso sangue. In punto secondo: APRI QUEGLI OCCHI CHE TI RITROVI E CAPISCIMI!! Io non sono tua sorella, io ti amo. Non è un’infatuazione qualunque, non lo è affatto. Se lo fosse stata l’avrei capito. L’unica cosa che mi esorta a non dirti niente è il fatto che sono più che certa che quello che provo io non è ricambiato. E io detesto tensione nell’aria. Abitiamo sotto lo stesso tetto cazzo, per di più anche se tu avessi ricambiato i miei sentimenti sarebbero stati cazzi, io vergine e tu un puttaniere a tutti gli effetti, la mia verginità non sarebbe mai stata al sicuro nelle tue mani, forse questo è un vantaggio, mi aiuta a stare zitta, e poi.. mi hai dimostrato più di una volta che per te ero unicamente come una sorella..”
 
La lettera si interruppe a metà foglio, sicuramente lei smise di scrivere quando entrai nella sua stanza a chiederle scusa.
 
POV. ERIKA
 
Uscì dal bagno dopo essermi asciugata per bene i capelli ed essermi vestita, ero ancora imbarazzata per quello che era successo prima, entrai nella mia stanza, il cassetto della mia scrivania non era chiuso bene, così lo aprì, mancava la lettera che avevo scritto per Zayn. Mi misi a cercare sotto il cuscino, sotto il piumone e mentre stavo controllando se fosse nello zaino..
 
<< Cercavi questa? >> mi voltai, era Zayn, era appoggiato al ciglio della porta sorridente e aveva la lettera in mano. Arrosì di nuovo.
<< Ma che diavolo.. COME CAZZO FAI AD AVERCELA TU?! >> risposi togliendogliela dalle mani.
<< Calmati >> alzò le mani in segno di resa.
<< Non l’avrai letta, spero >> dissi tutta rossa in volto.
<< L’ho letta eccome >> disse spostandosi dalla porta e avvicinandosi a me.
<< Che stai facendo? Stai venendo troppo vicino >> dissi spaventata.
 
Mi afferrò le spalle e mi guardò dritto negli occhi.
 
<< E in quella lettera c’erano scritte troppe minchiate >> disse lui con uno sguardo che faceva paura.
<< Che vuoi dire? >> dissi io spaventata.
<< Io sapevo cosa provavi tu, dovevo solo capire cosa provavo io.. dimmi una cosa.. Elisa non aveva un qualcosa di famigliare secondo te? >> mi disse lui..
<< Si.. mi sembrava di averla già vista da qualche parte.. perché? >> risposi io.
<< Vuoi sapere dove credevi di averla vista? Davanti a te quando ti guardavi allo specchio. >> disse lui.
<< Che intendi? >> Gli chiesi.
<< Io mi sono messo con lei quando tu eri in coma perché la associavo a te, e l’ho capito solo poco fa. >>
 
Rimasi scioccata da quelle parole, ma allo stesso tempo mi avevano fatto piacere, ero senza parole, avevo il suo sguardo addosso, iniziò ad avvicinare le sue labbra alle mie, e finalmente per la prima volta ci baciammo.


Angolo autore
Ciao a tutti :D rieccomi con l'aggiornamento,
è un po' corto, ma accontentatevi, i colpi di scena non sono ancora finiti.
Buona lettura. Ciao ciao, grazie a chi ha recensito e recensirà ^-^

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Capitolo 14
*** Te la senti di rischiare? ***


Te la senti di rischiare?
 

POV. ZAYN
 
La baciai, un bacio che durò abbastanza tempo, ci staccamo..
 
<< Erika, so che stiamo per fare una cazzata. E forse sarà quella che ci incasinerà di più, ma te la senti di rischiare? >> Le disse.
 
Lei mi annuì senza pensarci due volte.
 
<< Sembri davvero convinta >> dissi.
<< Lo sono >> rispose.
 
Si, era continta al 100%, si vedeva dai suoi occhi, anche io ero pronto a rischiare, ed andare contro tutti per stare con lei, ma le cose non avrebbero preso una bella piega, ne ero certo.
 
<< Non vai a dormire? E’ tardi.. >> mi disse ad un certo punto.
<< Non dormiamo insieme? >> Le chiesi.
<< Zayn.. io sono vergine.. >> mi rispose lei.
<< Lo so, ho letto la lettera, voglio solo stare un po’ con te prima che tornino mio padre e tua madre.. non ti toccherò se tu non lo vorrai>> Le dissi
 
Le mie parole erano sincere, lei mi aveva visto come il ragazzo che scopava con la prima che gli veniva a tiro, non era più così. Non volevo essere più “Zayn il puttaniere”, ora volevo solo essere “Zayn, il ragazzo di Erika”.
 
<< D’accordo >> disse lei.
 
Improvvisamente mi squillò il cellulare, risposi, era Elisa.
 
<< Pronto? >> Dissi.
<< Mi manchi Zayn.. >> disse lei dall’altro capo del telefono.
<< Senti.. io.. >> ok, dovevo prendere il coraggio in mano e dirglielo << Io mi sono messo con Erika.. ho capito cosa avevo e.. la amo.. >> le dissi.
 
La sentì sospirare, e poi iniziare a singhiozzare, stava piangendo.
 
<< No, per favore non piangere, non farmi sentire in colpa >> le dissi.
<< Voglio.. che tu sappia che non mi arrenderò. Buonanotte Zayn >> disse chiudendo la chiamata.
 
POV. ERIKA
 
Le cose non iniziavano affatto bene. Elisa lo aveva appena chiamato..
 
<< Era Elisa >> mi disse.
<< Lo avevo capito.. che ti ha detto? >> Gli chiesi.
<< Si è messa a piangere.. ha detto che non si arrenderà, neppure tempo di rispondere mi ha chiuso il telefono in faccia.. >> mi rispose lui..
<< Capisco.. >> dissi io..
<< Può lottare quanto vuole, ma sarà fatica sprecata.. >> disse abbracciandomi << stai tranquilla >> continuò.
 
Io annuì solamente e mi staccai dall’abbraccio.
 
<< Che hai? >> Mi chiese.
<< Niente, sono stanca, ci sdraiamo? >> Dissi.
<< Si, d’accordo >> disse sorridendomi.
 
Ci sdraiammo sul mio letto, lui mi mise il suo braccio come per farmi da cuscino, ci misimo a parlare e dopo una mezzoretta ci addormentammo, la mattina dopo mi alzai presto, lui ancora dormiva, io andai in bagno, mi cambiai e poi andai in cucina a fare la colazione, feci due caffè e li misi sul tavolo e misi lo zucchero.
 
POV. ZAYN
 
<< ZAYN, SVEGLIA, E’ QUASI ORA DI ANDARE A SCUOLA >> Sentì urlare dal piano di sotto.
<< TEMPO DI VESTIRMI E SCENDO >> Urlai.
 
Mi andai a cambiare nella mia stanza e scesi, era già pronta per andare a scuola.
 
<< Buongiorno piccola >> dissi baciandola.
<< Buongiorno amore >> mi rispose.
 
Era così strano, eppure stavo benissimo, era una sensazione stupenda sentire quelle parole da lei. Ci sedemmo al tavolo e bevemmo il caffè, poi prendemmo gli zaini e ci diedimo un’ultimo bacio prima di uscire dalla porta di casa, salimmo in macchina, sapevamo di non dover dare sospetti a scuola, o sarebbe un guaio, parcheggiai la macchina e scendemmo.
 
<< Adesso separiamoci, io vado in classe con Harry e tu con Jenny come al solito, d’accordo? >> le dissi.
 
Lei annuì e si diresse verso Jenny che era all’ingresso della scuola, io aspettavo Harry, di solito ero io il ritardatario, ma rispettare gli orari di Erika non era male.
 
POV. ERIKA
 
Andai a salutare Jenny, era tutta intristita.
 
<< Buongiorno Jenny, che hai? >> le chiesi.
<< Buongiorno Erika, te l’ho detto ieri.. Ryan è stato espulso e sarà mandato in un collegio.. >> disse lei abbattuta.
<< E’ una pena un po’ esagerata, l’hanno solo beccato in bagno a scopare, che c’è di strano di questi tempi? >> chiesi io.
<< Era una minorenne Erika, i suoi genitori hanno fatto una richiesta che è stata approvata dal 70% dei genitori.. >> disse lei.
<< Ah già.. >> dissi io.
 
POV. ZAYN
 
Finalmente i miei amici arrivarono. Io mi diressi in classe con Harry mentre Erika rimase all’ingresso con Jenny che sembrava abbastanza giù di corda, raccontai a Harry ciò che era successo, era contento per noi due, ma alla stesso tempo mi fece presente una cosa.
 
<< Non sarà facile vedervi tranquillamente quando torneranno i vostri genitori, devi trovare una soluzione >> disse.
<< Concordo, ma che posso fare? >> gli chiesi?
<< Vediamoci tutti quanti nella casa abbandonata della periferia, lì staremo tranquilli, possiamo far venire anche Jenny, stiamo tutti insieme e ne tuo padre ne sua madre immagineranno mai che state insieme, possiamo andarci già da oggi pomeriggio, così iniziamo ad abituarci, infondo lì possiamo studiare, possiamo giocare a carte, fumare.. nessuno ci vieta niente >> disse lui euforico.
<< Non è una cattiva idea >> risposi io.



Angolo autore
Ciaoo :D
Anche questo è un capitolo abbastanza corto
Ma abbiate pietà,
Ho un casino di cose da fare T___T
Beh vedetela così, più i capitoli saranno corti più la storia sarà lunga.
Spero che anche questo aggiornamento vi piaccia.
Grazie per aver letto :3

 

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Capitolo 15
*** Il nostro posto ***


Il nostro posto
 

POV. ERIKA
 
Dopo aver consolato Jenny entrammo in classe, Harry e Zayn erano già seduti nei loro banchi, io e Jenny fecimo lo stesso.
 
<< Ma abbiamo due ore di matematica, accidenti! >> disse Jenny esasperata.
<< Oh, andiamo, sembri un’isterica oggi, calmati un po’ >> le dissi io.
<< Tu dovresti essere quella più depressa Erika! Aveva un appuntamento con te prima di andarsene >> mi disse lei su tutte le furie.
 
Sospirai, diamine, si è vero, un tempo mi piaceva, ma se era un puttaniere che dovevo farci? Finalmente iniziò la lezione e Jenny si calmà e si mise a seguire. Passarono le prime 3 ore e arrivammo all’intervallo, stavo parlando con le mie amiche, poi mi voltai verso di Zayn ed era intento a scrivere un messaggio, Harry era con lui, a chi diavolo lo stava mandando quel messaggio?
 
Vrr vrr
 
Sentì vibrare, era il mio cellulare, lo presi e notai che c’era un messaggio, lo aprì, era lui.
 
  • Usciamo a fumare una sigaretta?         (10:30)
  • Si, inizia a scendere in cortile, ti raggiungo subito.      (10:30)
 
Lo lesse e uscì dalla classe, io presi le mie sigarette e l’accendino, Jenny mi notò.
 
<< Vai a fumare? >> Mi chiese.
<< Si, vuoi venire? >> Le risposi.
<< Si.. ne ho bisogno oggi >> disse.
 
Allora scendemmo di sotto nel cortile, Zayn era lì che mi aspettava.
 
<< Ciao piccola >> disse baciandomi.
<< Ciao >> dissi io, poi mi voltai verso Jenny, era abbastanza scioccata.
<< Ma.. ma.. ma vi siete messi insieme? >> ci chiese stupita.
<< Non gliel’avevi ancora detto? >> mi chiese Zayn mettendomi le mani sui fianchi da dietro.
<< Era depressa.. dagli tu una notizia del genere quando è depressa >> dissi io.
<< Sta arrivando Harry >> disse mollandomi << abbiamo una cosa da dirvi >> continuò.
 
Infatti Harry stava camminando verso di noi, si appoggiò al muro della scuola e si accese una sigaretta.
 
<< Era ora che vi metteste insieme >> disse.
<< Ancora devo capire come cavolo lo avete saputo, lo sapevamo solo io e le mie amiche >> dissi io.
<< Non è colpa nostra se quando parlate vi sentono tutti >> disse Harry ridendo.
<< Che vuoi dire? >> disse Jenny.
<< Eh.. appena Erika si è risvegliata dal coma vi siete messe a parlare nella sua stanza, e mentre stavo uscendo vi ho sentite parlare.. >> disse Zayn.
<< Non si origliano i discorsi delle ragazze >> dissi io infastidita.
<< Guarda che non l’ho fatto di proposito, siete voi che stavate tipo urlando >> disse lui difendendosi.
<< Beh d’accordo, sei perdonato per questa volta >> disse Jenny.
<< Giusto, in fondo ha portato qualcosa di buono >> disse Harry sorridendo.
 
POV. ZAYN
 
E’ che effettivamente dovevo dare un mucchio di spiegazioni ad Erika. Ma non in questo momento.
 
<< Comunque Harry, dì loro quello che mi avevi detto prima >> dissi io.
 
Harry disse loro della sua idea, erano contente ed accettarono subito, accendemmo una sigaretta anche noi e io tenevo la mano di Erika mentre fumavo, anche per Harry e Jenny era strano vederci in quella situazione, eppure io ero felice. Parlammo un po’ e quando fu ora di rientrare in classe mollai la sua mano a malavoglia, le diedi l’ultimo bacio prima di entrare di nuovo all’interno dell’edificio e la salutai, ma tanto eravamo in classe insieme, solo che non potevamo ne baciarci ne abbracciarci.
 
POV. ERIKA
 
Io e Jenny rientrammo in classe prima di Harry e Zayn e ci sedemmo nei nostri banchi, poi entrarono anche loro parlando. Entrò il professore di chimica, altra noia, iniziò a spiegare e poi chiamò Zayn alla lavagna, ieri avevamo studiato anche chimica, quindi poteva farcela. Venne interrogato, il professore era davvero contento per come era andato e gli mise 8, i miei compagni lo acclamarono, solitamente dopo un compito lo interrogavano sempre perché prendeva voti alti copiando, e faceva scena muta, questa volta però era stato davvero bravo, mentre tornava dall’interrogazione mi sorrise e andò a sedersi al suo banco.
 
<< Ha studiato con te vero? >> Mi chiese Jenny.
<< Si >> le risposi.
 
Interrogarono anche me, e io presi 9, ero davvero soddisfatta, finirono le lezioni e come al solito io e Zayn andammo al parcheggio a prendere la macchina e tornammo a casa, aprimmo la porta, e lui si mise subito a cucinare, io corsi al bagno, mi sistemai i capelli e riscesi, dopo qualche minuto era tutto pronto per pranzare.
 
<< Cavolo Zayn, ha tutto un aspetto fantastico >> dissi io.
<< Non solo l’aspetto, ricorda che sono uno chef professionista >> disse ridendo.
<< Ahah scusa >> dissi iniziando a mangiare.
<< Studiamo insieme anche oggi vero? >> Mi chiese lui
<< Si, alla casetta nella periferia che ci ha detto Harry stamattina >> dissi io.
 
POV. ZAYN
 
Poi mi venne in testa un pensiero strano e lo dissi ad Erika.
 
<< Ma tu immagini Harry e Jenny che si mettono insieme? >> le dissi.
<< Ahahah oddio, sarebbe stranissimo >> rispose ridendo.
<< Può succedere sai? >> dissi serio.
<< Certo, secondo me succede, infondo non sembra ma quei due sono molto simili >> disse lei.
<< Già, oggi mentre parlavano l’ho intuito anche io >> risposi.
<< Sai che ti dico? Vado a prendere i libri così andiamo direttamente lì a studiare, chiamo Jenny e le dico che passiamo a prenderla >>
<< Ottima idea, così subito dopo passiamo a prendere Harry >> dissi io.
 
Erika salì di sopra e io chiamai Harry.
 
Truu truu
 
<< Zayn? >> Disse lui.
<< Tieniti pronto, tra poco passiamo a prenderti >> gli dissi.
<< D’accordo, senti posso farti una domanda? >> Mi chiese.
<< Certo amico, dimmi >> gli dissi io.
<< Non te l’ho detto prima per non fare lo stesso errore della tua ragazza/sorellastra ma credo che Jenny stia iniziando ad interessarmi.. che faccio? >> Mi chiese.
<< Ahah me lo aspettavo, sai? Stai tranquillo, potrai farti avanti quando vuoi, tanto saremo tutti i pomeriggi insieme >> risposi.
<< Il problema è che sa come sono fatto, voglio dire.. >>
<< Un puttaniere >> lo interruppi << si, lo so, anche io ero così, ricordi? Eppure sto con la ragazza più dolce del mondo, basta solo farle capire che ti piace davvero >> continuai.
<< Forse hai ragione tu amico.. >> rispose lui.
<< Certo, fidati di me >> lo rassicurai.
 
Sentì i passi di Erika.
 
<< Allora ci vediamo tra poco, ti suono da fuori va bene? >> Dissi
<< Ok, a dopo >> rispose.
 
Chiusi la chiamata.
 
POV. ERIKA
 
Ero appena stata al telefono con Jenny, diceva di essersi sentita bene oggi con noi nel cortile, e come avevo presupposto Harry le interessava, scesi le scale e Zayn aveva appena finito di parlare con lui.
 
<< Amore, per favore puoi prendere qualche coltello? Porto pane e nutella in caso ci venisse fame >> dissi.
<< Certo piccola >> disse andando in cucina a prendere i coltelli, poi tornò indietro.
<< Andiamo? >> dissi io.
<< Si >>
 
Mi diede un bacio e uscimmo dalla porta, salimmo in macchina e passammo a prendere prima Jenny e poi Harry. Appena lui aprì lo sportello i due diventarono chiaramente rosso fuoco in faccia, salì anche Harry e poi andammo nella casa indicataci da Harry, entrammo dentro, non era male come posto, e non c’era neanche molta polvere, ma per sicurezza io e Jenny diedimo una spazzata,in una stanza c’era un tavolo esattamente al centro della stanza con sei sedie, una tv non funzionante, e in un’altra un banco bar tutto impolverato e una macchinetta del caffè, e al piano di sopra c’erano due materassi, fecimo un po’ d’ordine e decidemmo che quello doveva essere il nostro posto.
 
<< Ragazze, iniziamo a studiare? Domani abbiamo il compito di fisica >> disse Harry.
 
Harry era un bravo studente e aveva voti decenti, per questo nonostante tutti i suoi casini nessuno dei suoi genitori si era mai lamentato di lui, tolsi il posacenere dalla borsa che avevo preso nella mia stanza e lo appoggiai sul tavolo, tirammo fuori le sigarette e gli accendini e ne accendemmo una a testa, nel frattempo studiavamo, era molto rilassante, non era uno sforzo studiare con gli amici e con il fidanzato.
 

POV. ZAYN
 
Man mano che continuavamo a leggere capivo sempre di più le cose che stavamo studiando, mi sentivo una specie di genio, e poi ogni tanto c’erano quei momenti in cui ci mettevamo a scherzare e facevamo pause. Ad un certo punto Erika si alzò dal tavolo.
 
<< Dove vai? >> Le chiesi, anche se più o meno avevo capito che voleva fare.
<< A fare i caffè, vieni a darmi una mano >> mi disse.
 
A quel punto capì che voleva lasciare per un po’ da soli Harry e Jenny, allora la seguì e andammo nella stanza del banco bar, iniziai a mettere il caffè che avevo portato da casa con la macchinetta, poi la misi sul fuoco aspettando che il caffè salisse.
 
<< Pensi che sia stata una buona idea lasciarli soli? >> Le chiesi.
<< Non vedo perché no, non credo che Jenny muoia per imbarazzo >> rispose.
<< Neanche Harry se per questo >> dissi io.


Angolo autore
Ciao a tutti, sono cosciente che i capitoli sono corti
ma ce la sto mettendo tutta per aggiornare,
quindi abbiate pietà T__T
Spero che questo capitolo vi piaccia

Vi saluto :3

 

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Capitolo 16
*** L'improvvisata di Elisa ***


L'improvvisata di Elisa

POV. ERIKA
 
Non sapevo perché ma avevo un brutto presentimento, ci volevano almeno 20 minuti prima che salisse abbastanza caffè per tutti e 4.
 
<< Scusa se te lo chiedo, ma hai saputo dell’espulsione di Rouge? >> Mi chiese Zayn.
<< Si, me l’ha detto ieri sera Jenny, perché? >>
<< Non ti importa? >> mi chiese.
<< Nemmeno un po’ >> gli risposi.
<< Eppure ha annullato il vostro appuntamento >>
<< Quindi? Anzi, meglio così >>
 
Sentì dei passi venire verso la stanza, erano Harry e Jenny.
 
<< Ragazzi, ma questo caffè? >> Chiese Harry. 
<< Ancora deve salire.. >> risposi io.
<< Allora noi continuiamo a studiare, se rimanete indietro sono affari vostri >> disse Jenny.
 
Io e Zayn annuimmo e tornarono nell’altra stanza.
 
POV. ZAYN
 
<< Non credo che il tuo piano per avvicinarli funzioni granchè >> le dissi.
<< Dai tempo al tempo >> disse avvicinandosi a me e baciandomi.
<< Se lo dici tu >> risposi sorridendo.
 
Sentì vibrarmi il cellulare il tasca e lo tolsi, avevo un messaggio e lo aprì. Era di Elisa.
 
- Non rinuncio a te, tieniti pronto alla mia rivincita            (17:35)
 
Erika notò la mia faccia.
 
<< Che c’è? >> Mi chiese.
<< Elisa mi ha scritto un messaggio >> le risposi facendoglielo vedere.
<< Però.. >> disse lei..
 
Controllò la caffettiera e spense il gas, versò il caffè nelle tazzine e tornammo da Jenny ed Harry, si stavano baciando, rimasi a bocca aperta, Erika invece sorrideva. Dopo pochi secondi si accorsero di noi.
 
<< Quando cacchio siete entrati? >> disse Jenny sconvolta cercando di censurare le parolacce.
<< Appena in tempo per vedere la nuova coppietta limonarsi >> rispose Erika sorridendo.
<< Sapevi che sarebbe finita così? >> Le chiesi io.
<< Avevi dubbi per caso? >> Mi rispose.
 
POV. ERIKA
 
Mi divertiva vedere Jenny imbarazzata, e la faccia di Harry era impagabile.
 
<< VAFFANCULO ERIKA! Avevi architettato tutto >> Mi disse Jenny rossa in volto.
<< Si, ora mi dici di andare a quel paese, ma tanto domani mi ringrazierai >> le risposi sorridendo.
 
Sentì vibrare il cellulare di Zayn, lo tolse dalla tasca..
 
<< Niall, Liam e Louis stanno arrivando >> disse.
<< Digli che però il caffè è finito. >> Dissi io, non mi andava di tornare in cucina a farne altro.
 
POV. ZAYN
 
Tornammo a sederci, poco dopo ci raggiunsero Niall, Louis e Liam, non ne sapevano niente, ne del fatto che avevo troncato con Elisa e ne che adesso stavo con Erika.
 
<< Strano da parte tua portarti la sorellina Zayn, sicuro di stare bene? >> Mi chiese Liam dopo aver visto Erika.
 
Lei mi guardava come per dire “forza diglielo”.
 
<< Non siamo fratelli >> Gli risposi io << Siamo fidanzati.. >> continuai.
<< Cosa? Sei impazzito Zayn? Tuo padre ti ucciderà >> disse Niall.
<< Avete ragione, può essere che lo faccia, ed è per questo che per ora non deve saperne niente >> risposi.
<< Credi di riuscire a nasconderglielo? >> Mi chiese Louis.
<< Spero di si >> risposi << per adesso lui e Margherita non sono nemmeno a casa e sta andando tutto bene.. >>
<< Beh speriamo bene >> disse Niall.
 
POV. ERIKA
 
Gli amici di Zayn non erano molto convinti della situazione, non lo eravamo neanche noi, ma ormai eravamo in gioco e ci eravamo detti che avremmo rischiato fino alla fine, e non ci eravamo pentiti di averlo fatto.
 
<< Erika? >> Mi chiamò Zayn notandomi assente.
<< Mh? >> Dissi voltandomi verso di lui.
<< Cosa c’è? Ti sei già pentita? >> Mi chiese.
<< No, tranquillo, ero solo soprapensiero. >> Risposi.
<< Beh.. Ok >> disse insicuro.
<< Dai iniziamo a studiare prima che l’atmosfera di faccia ancora più fredda >> disse Liam notando un’aria pesante in quella stanza.
 
POV. ZAYN
 
Tornammo a studiare, feci mettere Erika in braccio a me e ci misimo a ripetere. Si fecero le 7 quando finimmo di studiare, così ci misimo a parlare del più e del meno.
 
<< Allora siamo d’accordo, sabato tutti al Bowling. >> Disse Niall tutto contento.
<< Amico, non essere così euforico >> disse Zayn.
<< E perché? Una serata tra amici è quello che ci vuole, e comunque ormai il sabato sera non esci più con Elisa. >> Disse.
 
Già, Elisa, e pensare che me l’ero dimenticata. Cioè, ora torno a pensare a quelle parole che mi disse per telefono. Mi auguro solo che non metta in mezzo Erika.
 
<< Ragazzi, andiamo a casa, si è fatto tardi >> disse Liam, non aveva torto.
 
Ci alzammo tutti e tornammo a casa dopo aver riaccompagnato Harry e Jenny. Mi misi a cucinare ed Erika andò a farsi una doccia, mi stavo rilassando con un po’ di musica nel frattempo, stavo ripensando alle parole dei miei amici.
 
POV. ERIKA
 
Finì di fare la doccia e mi misi il pigiama, poi scesi di sotto.
 
<< Amore, tutto ok? >> Mi chiese Zayn.
<< Si certo, perché? >> Risposi io.
<< Sicura che non ti sei pentita di tutto questo? >> Mi domandò.
<< Si che ne sono sicura, puoi fidarti Zayn >> Gli risposi sorridendo.
 
Toc toc
 
Bussarono alla porta, era strano avere ospiti a quell’ora, andai ad aprire.
 
<< Ciao Erika, c’è Zayn? >> Era Elisa, beh non potevo cacciarla.
<< Si, accomodati >> Risposi
 
POV. ZAYN
 
Stavo ancora cucinando quando mi sentì chiamare.
 
<< Zayn >> disse la voce.
 
Riconobbi subito la voce.
 
<< E tu che ci fai qui? >> Dissi voltandomi.
<< Non potevo rinunciare a te >> rispose lei, ma cosa era passato per la testa ad Erika?!
<< Non hai capito che è finita? Io amo Erika.. >> Dissi deciso.
<< Sei tu che non capisci. Tu e lei insieme creerete solo casini, il rischio sarà tutto vostro >> Disse.
<< Questi sono affari nostri, non ti ci mettere in mezzo >> dissi cercando di sembrare il più tranquillo possibile.
<< Senti, non voglio che tu passi dei guai. Con me non rischierai niente, mettitelo in testa. >> Disse.
 
POV. ERIKA
 
Mi ero fermata in soggiorno a stavo guardando la televisione, ma li sentivo ugualmente parlare.
 
<< Io sono disposto a passare dei guai per stare con lei. Forse non puoi capire quanto l’amore possa essere forte. Non lo capisci solo perché sei egoista. >> Rispose lui.
<< L’egoista sei tu. Stai facendo del male a me ed Erika solo per stare con lei, e farai male anche a tuo padre, alla madre di Erika e al rapporto che avete tutti quanti in casa, non te ne rendi conto? >> Disse.
 
Non lo so, avevo voglia di alzarmi e di infilarmi nella discussione, dopo tutto c’ero anche io di mezzo, ma questi erano affari loro ed era Zayn che doveva sapere cosa fare o meno.
 
<< Non capisco perché stai dicendo che faccio del male ad Erika. Per il resto poco mi importa. >> Rispose lui.
<< Credi che solo tu passerai dei casini? Pensi che a lei le esoneranno le colpe? Ti sbagli. Il disastro sarà colpa di tutti e due. Vi divideranno. E lì dovrai lasciare perdere tutto >> Si era così innervosita che stava iniziando ad urlare.
<< Ci divideranno? E allora? Tu credi che mi arrenda così facilmente? Io l’avevo detto che mi sarei messo contro tutto e tutti per stare con lei. E così sarà. >> Disse iniziando ad innervosirsi.
<< SEI SICURO CHE LEI SIA DISPOSTA A METTERSI CONTRO LA MADRE PER TE? >> Gli domandò lei.
 
A quel punto, forse poteva avere ragione, non potevo abbandonare la persona che mi ha messa al mondo per amore, forse Elisa non aveva torto. Però.. Anche Zayn stava per mettersi contro il padre, mi stava per scoppiare la testa.
 
POV. ZAYN
 
La discussione stava degenerando. Erika probabilmente stava ascoltando tutto. Così decisi che Elisa doveva andarsene via.
 
<< Adesso basta Elisa. Vattene, non avrei voluto cacciarti ma adesso stai esagerando d’accordo? Non sei più la benvenuta in questa casa. >> Dissi urlando.
 
Ero stato troppo duro, Elisa si mise a piangere e scappò via chiudendo la porta di ingresso alle sue spalle.
 
Angolo Autore
 
Salve a tutti, scusate per il ritardo
avevo da fare con l'università,
ma sono qui con il nuovo capitolo.
Spero vi piaccia :D
Buona giornata.
 

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Capitolo 17
*** Dobbiamo partire! ***


Dobbiamo partire!
 
Ero stato troppo duro, Elisa si mise a piangere e scappò via chiudendo la porta di ingresso alle sue spalle. Ci fu un minuto di silenzio e poi Erika entrò in cucina, così spensi il gas, sapevo che aveva qualcosa da dirmi.
 
<< Coraggio.. parla >> le dissi.
<< Non dovresti seguirla? >> Mi chiese.
<< Non mi sembra il caso di darle illusioni.. >> Risposi.
<< Forse hai esagerato con quelle parole.. >>
<< Lo so, me le ha tolte dalla bocca, che dovevo fare? Rimangiarmi tutto? >>
<< No.. hai ragione >> disse convincendosi.
<< Perché l’hai fatta entrare? >> Le chiesi.
<< Cosa dovevo fare? Cacciarla via? >> Rispose.
<< Forse avresti fatto meglio >> dissi.
<< Zayn, pensaci, se dovesse raccontare tutto a tuo padre cosa faremo? E’ meglio provare a tenerla calma, anzi, forse non gli ha ancora parlato solo perché Lucas è fuori città >>
 
POV. ERIKA
 
Non so se sarebbe stata capace di farlo, ma non potevamo escludere nulla.
 
<< Forse potrebbe farlo.. >> disse lui, era ora che aprisse gli occhi.
 
Cadde il silenzio, c’era aria di paura nella stanza, se Elisa spifferasse tutto sarebbe un guaio. Dopo qualche minuto di silenzio iniziò a squillare il cellulare di Zayn.
 
<< Pronto? >> Disse << No, sono a casa, perché? >> Continuò << arrivo subito. >> E chiuse la chiamata.
<< Cosa c’è? >> Gli chiesi.
<< Niente piccola, non preoccuparti >> disse mentre prendeva il capotto <> mi diede un bacio e uscì dalla porta d’ingresso.
 
Veramente rimasi circa 2 minuti all’impiedi impalata per capire che cavolo era successo, poi mi decisi, presi le pentole che erano rimaste sulla cucina, sistemai la tavola e iniziai a mangiare, poco dopo sentì il mio cellulare vibrare, vidi chi era il chiamante, era Jenny, risposi.
 
<< Jenny? >> Dissi.
<< Erika, scusa, ma Zayn è lì? >> Mi chiese.
<< No, ha ricevuto una telefonata ed è uscito in tutta fretta.. non chiedermi il motivo, perché non lo so >> Le risposi.
<< Anche Harry, stavamo parlando al telefono e poi ha detto “Scusa mi stanno chiamando, vedo che vogliono e ti richiamo”, è passato un quarto d’ora e sembra sparito, ho provato a chiamarlo io ma il suo cellulare neppure suona.. sono preoccupata >> Mi disse.
 
Mentre stavo parlando al telefono mi affacciai alla finestra.
 
<< Zayn ha preso la macchina, spero che non sia successo niente >> Dissi.
<< Speriamo bene, ti lascio, ci sentiamo più tardi >>
<< Si, a dopo >> chiusi la telefonata e tornai a mangiare.
 
Finì di mangiare, non avevo sparecchiato nulla, aspettai fino alle 22:00, poi rimisi tutto a posto, passava il tempo, le 23:00, mezzanotte, l’una.. e di Zayn nessuna traccia, neppure una chiamata e aveva il cellulare spento, Jenny mi richiamò.
 
<< Erika.. è tardissimo, ma ancora nessuna notizia di Harry, Zayn è tornato? >> Mi domandò.
<< No, inizio a preoccuparmi anche io.. >> risposi.
<< Non possiamo andare a cercarli a quest’ora, credi che stiano scopando con qualcuna? >> Mi chiese.
<< Smettila, non dirlo neppure per scherzo, non pensiamo subito al peggio >>
 
Clack
 
Sentì il rumore della porta aprirsi, era Zayn.
 
<< E’ arrivato, ci vediamo domani a scuola, buonanotte >>
<< Notte Erika >> Chiuse la chiamata.
 
Mi avvicinai verso la porta.
 
POV. ZAYN
 
Ero appena rientrato a casa, con un braccio sanguinante, non volevo rientrare a casa conciato così, ma Erika era da sola e si sarebbe preoccupata. Mi venne incontro, era rimasta sveglia.
 
<< Santo cielo Zayn! Cosa ti è successo.. >> disse preoccupata.
<< Non è niente di grave tranquilla.. >> le dissi.
<< Ma non dire stronzate, ti sanguina il braccio, vado a prendere una gaza, ma poi voglio sapere che cavolo hai fatto. >>
 
Lei corse verso il bagno a prendere il kit di pronto soccorso, io mi sedetti sul divano, il braccio mi bruciava, ma sopportavo il dolore, era un miracolo che fossi tornato vivo.. Erika scese le scale di gran fretta con la benda in mano, io le allungai il braccio per farmi mettere la gaza e intanto la guardavo, non mi faceva male, forse era perché stava attenta. Era sempre più bella.
 
<< Adesso spiegami cos’è successo >> Disse dopo aver fissato la benda.
<< Devo? >> Le chiesi.
<< Ovvio. >> Rispose innervosendosi.
 
Sospirai, in fondo dovevo aspettarmelo che mi avrebbe chiesto spiegazioni.
 
<< Dei ragazzi della nostra scuola hanno fatto una rissa, i miei amici volevano placarla e sono andato ad aiutarli, ma quei due erano armati e nel tentativo di separarli io e Niall siamo rimasti feriti.. >> le spiegai.
<< Potevi dirmelo. >> Disse arrabbiata.
<< Ti saresti preoccupata >> Dissi dispiaciuto.
<< Mi sono preoccupata lo stesso vedendoti rientrare all’una >> Disse sospirando.
 
POV. ERIKA
 
Avevo paura che non tornasse più, fortunatamente se l’era cavata solo con un graffio al braccio.
 
<< Mi dispiace >> Disse.
<< D’accordo, è tutto ok >> sospirai << com’è finita con quei ragazzi? >> Gli domandai.
<< Beh, non si parlano, ma almeno non si sono ammazzati a vicenda.. >> Rispose.
<< Perché questa lite? >> In quel momento mi sentì stupida, forse gli stavo facendo un interrogatorio.
<< Per una ragazza.. che tra l’altro li prende per il culo >> mi rispose senza esitare.
<< Ho capito, vabbè la smetto con l’interrogatorio, vado a dormire.. tu che fai? >> Gli chiesi alzandomi dal divano.
<< Non vengo domani a scuola, sto alzato un altro po’ e poi vado a letto anche io >> Disse << Vuoi restare sveglia con me? >> Mi chiese.
 
POV. ZAYN
 
Non ci pensò due volte a rispondere.
 
<< D’accordo >>
 
Si risedette, dopo aver parlato un po’ ci addormentammo sul divano, lei con la testa sulla mia spalla. La mattina dopo mi svegliai sentendo il rumore della porta di casa che si apriva, mi spostai subito facendo cadere la testa di Erika sul cuscino del divano.
 
<< Buongiorno Zayn, non siete andati a scuola? >> Disse mio padre entrando.
<< Io stavo andando, la mostriciattola ieri ha fatto tardi e non penso che svegliarla sia la cosa migliore che possa fare. >> risposi.
<< D’accordo, allora ci vediamo a pranzo. >> Disse mio padre.
 
Presi lo zaino con i libri del giorno prima e andai a scuola, non potevo dire come stavano veramente le cose..Forse è meglio ricordarglielo.
 
POV. ERIKA
 
Mi risvegliai sul divano, sentivo rumori dalla cucina, notai il mio cellulare che illuminava, avevo un messaggio, lo aprì..
 
  • Buongiorno amore, mio padre e Margherita sono tornati stamattina, purtroppo ho dovuto raccontare che sei tornata tardi e che ti sei addormentata sul divano perché mi sono svegliato prima io, scusa se non ti ho salutata come si deve, resta a casa, ci vediamo quando torno, a dopo amore mio                                                                                        (8:40)
  • Buongiorno tesoro, non ti preoccupare, allora ci vediamo a pranzo, buona lezione, ti amo.                                                    (8:50)
 
Mi alzai dal divano e andai in cucina, c’erano Lucas e mia madre che stavano facendo colazione.
 
<< Oh, buongiorno tesoro, ti sei svegliata >> Disse mamma.
<< Si mamma, quando siete tornati? >> Chiesi.
<< Stamattina, ma adesso dobbiamo andarcene di nuovo, infatti quando Zayn torna da scuola dobbiamo partire tutti e quattro >> rispose Lucas.
 
POV. ZAYN
 
Stavo parlando con Harry quando mi arrivò un secondo messaggio di Erika.
 
  • Scusa amore, non voglio disturbarti durante la lezione, Lucas e mamma dicono che dobbiamo partire anche noi, hanno detto che a mio nonno non resta molto da vivere e che vuole vedermi prima di andarsene, ci vieni vero?                                                   (8:57)
  • Certo piccola, non ti lascerei mai sola in un momento come questo. A dopo principessa                                                                (8:58)
 
<< Quindi te ne vai oggi? >> Mi chiese Harry.
<< Molto probabilmente sì >> risposi << la tua ragazza ti sta fissando, faresti meglio ad andare a chiederle scusa >> continuai.
<< Hai ragione, ci vado subito >> rispose.
 
POV. ERIKA
 
Passarono le ore, arrivò l’ora di pranzo, io ero già seduta al tavolo con Lucas, mamma stava cucinando, la porta si aprì, era Zayn.
 
<< Sono tornato >> disse mentre chiudeva la porta.
 
Entrò in sala da pranzo.
 
<< Bentornato Zayn >> dissero all’unisono la mamma e Lucas.
<< Buongiorno mostriciattola, hai fatto le ore piccole ieri sera eh? >> Mi chiese.
<< Fatti gli affari tuoi, idiota. >> Risposi io, dovevamo far finta di nulla.
<< Cercate di andare d’accordo voi due, non è il momento per litigare >> Disse la mamma.

 
Angolo autore
Salve a tutti, spero che questo capitolo vi piaccia
E dato che oggi è Natale e siamo tutti più buoni

Spero che una piccola recensione me la lasciate,
Grazie per l'attenzione e Buon Natale a tutti :D

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Capitolo 18
*** MatTEO ***


MatTEO
 

POV. ZAYN
 
Certo era pesante cercare di far pensare ai nostri genitori che ci odiavamo, però potevamo farcela.
 
<< Zayn, dobbiamo andare dal nonno di Erika perché sta morendo, tu vieni vero? >> Mi chiese mio padre.
<< Si, le assenze mi fanno sempre piacere, lo sai >> dissi io.
<< Erika, Zayn, andate a preparare le valigie, probabilmente dobbiamo rimanere a casa di nonna per un bel pezzo. >> Disse Margherita, sembrava proprio che avevamo le vacanze anticipate, mi alzai prima io dalla sedia.
 
POV. ERIKA
 
Appena vidi Zayn che si alzava, mi alzai anche io dalla tavola e salimmo le scale insieme, io mi fermai davanti la mia camera, lui mi fece l’occhiolino e andò in camera sua, iniziai a farmi la valigia e mentre lo stavo facendo mi chiamò Jenny, risposi.
 
<< Pronto? >> Dissi.
<< Erika, che stai facendo? >> Mi chiese.
<< Ehi Jenny, la valigia tu? >> Risposi.
<< Sono tornata poco fa da scuola, come sarebbe LA VALIGIA? >> disse marcando le ultime due parole.
<< Devo tornare nella mia città natale, mio nonno sta per morire >> Dissi.
<< Da sola? Tua madre non è lì? >> Mi domandò lei.
<< Si, ma è tornata e adesso devo andare anche io e ci saranno anche Zayn e Lucas >> Risposi io.
<< Mi dispiace Erika, quindi non verrai per un po’ a scuola >> disse
<< Già >> risposi.
 
POV. ZAYN
 
Sentivo farfugliare dalla stanza di Erika mentre mi sistemavo le cose da portare, sicuramente stava parlando con Jenny, poi squillò anche il mio cellulare, era Harry come al solito, risposi.
 
<< Ehi amico, allora? Stai preparando la valigia? >> Mi chiese.
<< Si, probabilmente staremo per un po’ >> Gli risposi.
<< Non voglio che pensi che volevo che partissi amico, ma probabilmente io e Jenny ci vedremo ugualmente nella casetta in periferia >> Mi disse.
<< Certo tranquillo, cercate solo di non farvi scoprire e di tenerla vergine fino al nostro ritorno oppure Erika ti ammazza come minimo >> Gli risposi io.
<< Lo so, lo so, grazie amico, ci sentiamo più tardi >> 
<< A dopo >> dissi chiudendo la chiamata.
 
POV. ERIKA
 
Finì con la valigia e scesi al piano di sotto, anche Zayn aveva appena finito, caricammo le valigie in macchina e partimmo. Misi le cuffie e io e Zayn passammo tutto il tempo messaggiando a pochi centimetri di distranza, dopo 6 ore di viaggio arrivammo, scaricammo le valigie e entrammo a casa della nonna. Non era cambiata per niente, sempre la solita catapecchia di legno, piena di mosche all’interno, i miei nonni non erano mai stati benissimo economicamente, Zayn si guardava intorno come per dire “in che razza di posto sono finito?”. Mia nonna ci venne incontro alla porta d’ingresso.
 
<< Oh, nipotina mia, da quanto tempo, come stai? >> Mi chiese la nonna, sembrava quasi felice.
<< Ciao nonna, sto bene grazie.. >> dissi io sapendo che non era poi così felice come voleva far sembrare.
<< Mamma, lui è il figlio di Lucas, si chiama Zayn.. >> Disse la mamma presentandolo.
<< Ma che bel giovanotto, io sono Alice >> Disse la nonna.
<< Allora, Erika come ben sai la casa della nonna è abbastanza piccola, quindi tu e Zayn dormirete insieme >> Disse la mamma.
<< IO DORMIRE CON LEI? >>
<< IO DORMIRE CON LUI? >> Dissimo all’unisono. Poi mi ammutolì.
<< Cos’è? Vi siete ammattiti? Lo sapete che ci odiamo!! >> Disse Zayn.
 
POV. ZAYN
 
Ok, ok, non è che non volevo dormire con lei, anzi, ma quello che mi preoccupava era il fatto che eravamo nella stessa casa con papà e Margherita, cioè, dovevamo stare nella stessa stanza ma stare distanti perché in qualunque momento i nostri genitori avrebbero potuto aprire la porta.
 
<< Zayn, non penso che tu voglia che io e te dormiamo insieme, no? >> Disse mio padre.
<< Ovvio che no >> Risposi io.
<< Allora poche storie >> Disse lui.
<< Se durante la notte questo pervertito si azzarda anche solo a sfiorarmi lo ammazzo, vi avviso!! >> Disse Erika.
<< Stai tranquilla mostricciattola, mi schifo solo a sfiorarti >> Dissi ridendo.
<< Già, sembra proprio che questo problema non ci sia >> Disse Margherita quasi senza parole.
<< Forza, andate a posare la valigia che poi andiamo in ospedale >> Disse mio padre.
 
Eravamo stati abbastanza bravi a fingere, salimmo le scale e andammo nella stanza che un tempo era di Erika, c’erano già due letti, era dipinto tutto di rosa, con adesivi dei cartoni animati attaccati al muro, non mi trattenni e mi misi a ridere.
 
POV. ERIKA
 
Entrammo in quella che era la mia stanza, Zayn si guardò attorno per qualche secondo e poi si mise a ridere.
 
<< EHI!! Non prendermi in giro, quando stavo in questa stanza avevo solo 7 anni!! >> Dissi quasi innervosendomi.
<< Ahahah, scusa, non volevo prenderti in giro >> disse ridendo << è che mi sembra strano immaginarti in questa stanza con tutti quegli adesivi >> continuò.
<< UMF! >> Sbuffai, ma poi mi misi a ridere << in effetti hai ragione, non so come facevo ahahah >>
<< Coraggio, scendiamo >> disse lui posando la valigia di lato al suo letto.
 
Annuì, posai la valigia di lato a mio letto e poi scendemmo al piano di sotto. Mamma e Lucas ci aspettavano già in macchina. Salimmo in auto e ci diriggemmo all’ospedale al centro della città, scendemmo dalla macchina, gradino dopo gradino finalmente arrivammo al 5° piano, davanti alla stanza del nonno, prima entrarono mamma e Lucas.
 
POV. ZAYN
 
Aspettammo lì fuori circa 20 minuti, poi finalmente uscirono fuori e ci fecero segno di entrare, Erika fece il primo passo, aprì la porta ed entrò, io la seguì, lei si sedette subito nella sedia di fianco al letto di suo nonno ed io chiusi la porta alle mie spalle.
 
<< Nonno.. nonno, tutto ok? >> Disse lei.
<< Si piccola.. stai tranquilla >>
<< Quanto ti hanno dato di vita? >> Gli chiese.
<< Due mesi tesoro. Ho ancora solo 60 giorni >> Rispose il vecchio disteso sul letto.
<< Mi spiace nonno.. >> Disse lei.
 
Restammo lì dentro per una mezzoretta, Erika continuava ancora a parlare con suo nonno, poi uscimmo dalla stanza, salimmo in macchina e ce ne tornammo a casa, Erika aveva le lacrime agli occhi, salimmo in camera e ci distendemmo sul letto, non potevo abbracciarla..
 
POV. ERIKA
 
Mi distesi sul letto a piangere come una fontana, e Zayn mi guardava dispiaciuto ma mi stava alla larga, poi sentì urlare dal piano di sotto.
 
<< ERIKA!! C’è una visita per te >> Disse la mamma.
 
Mi asciugai le lacrime e senza dire nulla scesi al piano di sotto. Zayn rimase lì intristito. Arrivai all’ingresso, c’era un ragazzo sulla porta, ma non lo riconoscevo.
 
<< Non mi riconosci, vero? >> Disse il ragazzo.
 
Scuotei la testa, non mi ricordava nessuno, ma bisognava ammettere che era molto carino.
 
<< Che tristezza, hai già dimenticato le nostre passeggiate in bicicletta per le parti della periferia.. >> Disse
 
A quelle parole subì una specie di flashback, poi capì chi era, si era proprio Matteo, o per come lo chiamavo io...
 
<< TEO!! Sei proprio tu? >> Dissi io stupita.
<< Ahahah non sei cambiata per niente, Erika >> Disse abbracciandomi << Mi sei mancata >> continuò. 
<< Mi sei mancato anche tu >> dissi << ma a differenza mia tu sei diventato un figo, cioè, come diavolo hai fatto? >> Gli chiesi.
<< Ahahah, la delicatezza non è mai stata il tuo forte, beh.. sai le perone cambiano col passare del tempo, ma tu sei sempre bellissima >> Disse dolcemente.
 
Arrossì, ma non dovevo dimenticare che c’era Zayn al piano di sopra.
 
<< Beh, grazie >> risposi.
<< Andiamo a farci una passeggiata? >> Mi chiese.
 
Annuì e ci incamminammo verso la periferia.
 
Angolo autore
Salve a tutti :D
Spero che vi piaccia il nuovo capitolo

Ringrazio chi ha recensito, passerò dalle vostre ff
stasera prima di andare a letto.
Voglio ringraziare anche chi legge e segue le mie storie
anche senza recensire, davvero grazie :)
Chi sarà questo Teo? :p
Buona lettura :D
 

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Capitolo 19
*** Sara ***


 
SARA
 

POV. ZAYN
 
Erano passati più di 40 minuti da quando Erika era scesa al piano di sotto e ancora non si vedeva, scesi anche io, c’erano papà e Margherita che parlavano con la nonna di Erika, ma di lei nessuna traccia.
 
<< Oh Zayn, ti sei degnato di venire a farci compagnia? >> Disse mio padre.
<< Mi sentivo solo, non potevo insultare la mostriciattola, a proposito, dov’è? >> Chiesi.
<< Oh, è andata a farsi un giro con un suo amico d’infanzia, la prossima volta le dirò di portarti con loro >> disse Margherita.
 
POV. ERIKA
 
Stavamo ancora passeggiando, parlando e scharzando, mi passava un anno, eravamo vicini di casa, abitava proprio di fronte alla nonna, giocavamo sempre insieme, una volta aveva anche una cotta per me, chi sa se lo ricorda, era bruttino, ma adesso cavolo..
 
<< E dimmi, come mai sei passato da casa della nonna? >> Gli chiesi io.
<< Ecco vedi, ero a casa quando sei scesa dalla macchina con la valigia, ti ho riconosciuta subito, quel ragazzo che era con voi è il tuo fratellastro vero? >> mi chiese.
<< Beh.. si.. >> risposi un po’ incerta ma lui non ci fece caso.
<< Certo che è strano rivederti dopo così tanto tempo, pensavo che non ci saremmo più rivisti >> mi disse sorridendo.
<< Oh, ma che pessimista che sei >> gli risposi io abbozzando un sorriso.
<< Senti, cosa ne dici se in ricordo di quei tempi un giorno di questi andiamo a vederci un film insieme al cinema? Ho sentito che fanno un film di paura stupendo >> Mi disse guardandomi.
<< Non lo so, devo chiedere prima a mamma >> Gli dissi.
 
D’accordo, non era a mia mamma che dovevo chiedere, ma a Zayn.
 
<< D’accordo, allora aspetto la tua risposta, tanto non abitiamo lontani >> mi disse sorridendo, e che sorriso che aveva..
 
POV. ZAYN
 
Ero risalito in camera, mi ero innervosito parecchio a sapere che Erika era in giro con un tipo che non conoscevo, ma avevo fiducia in lei, sentì la porta aprirsi e poi chiudersi, sentì un “sono tornata”, la voce era di Erika, poi sentì salire le scale, era lei, entrò in camera e si sdraiò sul letto.
 
<< Ti sei divertita? >> Le chiesi.
<< Che intendi? >>
<< Con il tuo amico d’infanzia >> dissi.
<< Ah, te l’ha detto mia madre, beh si, è stato bello rivederlo dopo così tanto tempo, fa un certo effetto ma è una cosa carina >> risposi.
<< Ho capito >> disse.
<< Senti, mi ha chiesto se un giorno di questi vado al cinema con lui, che faccio? >> Gli domandai.
<< Fai come vuoi >> Rispose.
 
POV. ZAYN
 
Tanto probabilmente alla fine sarei andato con loro, non c’era da preoccuparmi.
 
<< Sicuro? >> Mi domandò.
<< Sicurissimo, tranquilla >> dissi sorridendo.
<< Allora d’accordo, tra poco vado a dirglielo così saluto anche sua madre >> disse ricambiando il sorriso.
<< RAGAZZI SCENDETE. C’E UNA SORPRESA PER ERIKA >> Disse mio padre urlando.
 
Scendemmo al piano di sotto, mi ritrovai davanti una donna, un uomo e una ragazza più o meno della nostra età che appena ci vide ci sorrise.
 
<< Sara, non posso crederci, sei proprio tu.. >> Disse Erika parecchio senza parole.
<< Già, è da molto che non ci vediamo eh? >> Disse la ragazza sorridendo.
 
Erika corse ad abbracciarla, volevo ancora capire chi era quella ragazza..
 
<< E allora, non mi presenti quel ragazzo? >> Le chiese.
<< AH.. si >>
 
Mi avvicinai a loro.
 
<< Sara, lui è il mio fratellastro idiota Zayn, fratellastro idiota, lei è stata la mia migliore amica fin quando poi non sono partita >> disse Erika.
<< Piacere, sono Zayn >> Dissi io.
<< Molto piacere Zayn >> Disse lei sorridendo, aveva proprio un bel sorriso.
<< Erika, perché non salite con Sara e Zayn a parlare un po’ di sopra? Così noi parliamo un po’ con i suoi genitori >> disse Margherita.
 
Erika si limitò ad annuire a salimmo al piano di sopra.
 
POV. ERIKA
 
Feci accomodare Sara sul mio letto e Zayn si sedette sul suo, io mi sedetti a terra.
 
<< Ma che fai? Ti siedi sul pavimento? >> Mi chiese Zayn.
<< Si tratta di educazione, l’ospite deve stare a suo agio >> Risposi io.
<< Anche io sono un ospite ma non mi sembra proprio che tu avessi avevuto gli stessi riguardi nei miei confronti >> Disse Zayn ridendo.
<< Ma quanto sei cretino >> Dissi sorridendo.
<< Ma come? Prima sembrava che vi odiavate e adesso sembrate quasi innamorati.. >> Disse Sara.
 
Io e Zayn diventammo rossi.
 
<< Aspetta, aspetta.. non sarà che.. >>
 
Fu Zayn ad annuire.
 
<< Non posso crederci, e pensare che io stavo per provarci >> Disse dispiaciuta, dandomi un po’ fastidio.
<< Emh >> Zayn si imbarazzò ancora di più.
 
Non avevo parole, ma ricordavo abbastanza bene di quanto fosse schietta Sara con i ragazzi..
 
<< Vabbè Erika, ho sopportato abbastanza, alzati da quel pavimento in polverato e siediti sul letto con me >> Disse Zayn.
<< Ma Zayn, mamma e Lucas.. >> non mi lasciò finire la frase.
<< Stanno parlando con i genitori di Sara, non c’è pericolo >> Disse lui.
 
Mi alzai da terra e mi sedetti vicino a lui, mi abbracciò.
 
<< Ti rendi conto che se ci vedessero passeremo dei guai? >> Dissi io.
<< Insomma, smettila, è da ieri notte che non ti abbraccio o bacio. Mi sento in astinenza, e non è una cosa carina >> Disse dandomi un bacio sulla guancia.
<< I vostri genitori non lo sanno? >> Ci chiese Sara.
 
POV. ZAYN
 
Ma che domande faceva, era normale che non lo sapessero.
 
<< Che è? Sei matta? Non oso immaginare che succederebbe se lo sapessero >> Disse Erika.
<< Ok, scusa, scusa >> Disse lei per far calmare Erika.
<< No >> sospirò Erika << Scusa tu, mi sono fatta prendere dall’agitazione >> Continuò.
<< Scuse accettate >> Disse Sara sorridendo.
 
D’accordo, era la mia migliore amica, ma il suo atteggiamento mi stava infastidendo parecchio.
 
<< Allora, che fai domani? >> Mi chiese Sara.
<< Non lo so, devo parlare con Teo per vedere quando andiamo al cinema tu? >> Le risposi.
<< Wow, posso venire anche io? >> Disse.
<< Beh.. d’accordo >> Le risposi << Zayn, perché non vieni anche tu? >> continuai.
<< Si, volentieri >> Rispose.
 
POV. ZAYN
 
Ci sarei andato lo stesso, ma lei questo non lo sapeva.
 
<< Sara, dobbiamo tornare a casa! >> Sentimmo urlare la mamma di Sara.
 
Sentì Erika che si stava spostando, mi ero dimenticato che i nostri genitori erano al piano di sotto, così la lasciai andare e lei si sedette sul suo letto, Sara ci salutò e scese al piano di sotto.
 
<< Certo che la tua amica è una tipa timida >> dissi sarcastico.
<< Lo so >> Disse un po’ infastidita.
<< Sei gelosa? >> Le chiesi sorridendo.
<< Cosa ne pensi tu? >> Mi rispose, sembrava incazzata con me.
<< Che c’entro io? >> Dissi spaventato.
<< Niente, non ce l’ho con te >> Disse lei.
<< RAGAZZI, è ora di cena >> Sentimmo Margherita chiamarci.
 
Scendemmo al piano di sotto.


 
Angolo autore
Salve, mi scuso per il ritardo, spero che questo capitolo
vi piaccia, buona lettura :D

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Capitolo 20
*** Uscita a 4 ***


Uscita a 4.
 
POV. ERIKA
 
Ci sedemmo a tavola, la mamma e Lucas erano seduti e nonna cucinava.
 
<< Allora Erika, che fai domani? >> Mi chiese la mamma.
<< Probabilmente vado al cinema con Teo, e viene anche Sara >> Risposi io.
<< Porta anche Zayn, non ha amici da queste parti >> Disse lei.
<< Cosa? Deve venire anche lui? >> Dissi cercando di sembrare scocciata.
<< Certo Erika. Siete fratelli ormai, dovete aiutarvi a vincenda >> Disse Lucas.
<< D’accordo, d’accordo >> dissi sospirando << Comunque tra poco vado a dire a Teo che ci andiamo >> continuai.
<< Ok, ma adesso mangia >> Disse la mamma.
 
Iniziammo a mangiare, poi mi arrivò un messaggio sul cellulare, lo lessi.
 
  • Zayn sarà mio!                                                      (20:01)
 
Feci una faccia stupita, avanti. Non poteva dirmi questo. Zayn notò la mia faccia, ma aspettò a chiedermi cos’era successo. Infatti dopo cena salimmo nella mia camera per prendere le sigarette e l’accendino.
 
<< Allora? >> Mi chiese Zayn.
<< Allora cosa? >> Dissi mentre aprivo il cassetto per prendere le sigarette.
<< Di chi era quel messaggio? Non mi è piaciuta la tua faccia quando l’hai letto. >> Mi disse.
<< Era Sara >> Risposi io.
<< Che ti ha scritto? >> Mi domandò Zayn.
 
Gli lanciai il telefono sul letto e mi girai di nuovo verso la scrivania, Zayn lesse il messaggio.
 
<< Ma non è possibile! Un’altra seccatura. Bastava Elisa! >> Disse sbuffando.
<< Pare che la nostra genialata di metterci insieme ci stia solo facendo avere guai >> Dissi girata di spalle.
<< Dovevi aspettartelo d’altronde >> Rispose lui.
<< Si, hai ragione >> Ammisi.
<< Stai tranquilla, andrà tutto bene >> Mi disse lui rilassandosi.
 
Stavo per aprire la porta della stanza per uscire.
 
POV. ZAYN
 
Lei aprì la porta della stanza.
 
<< Dove vai? >> Le chiesi.
<< A dire a Teo che andiamo al cinema con lui >> Rispose.
<< D’accordo >> Risposi.
 
Chiuse la porta alle sue spalle e se ne andò. Volevo capire perché diavolo tutto ci stava andando contro. Mi aveva lasciato il suo telefono, che mi suonò in mano, risposi.
 
<< Pronto? >> Dissi.
<< Zayn? Che ci fai con il telefono di Erika, non l’avrai mica ammazzata. >> Disse la voce, la riconobbi, era Jenny.
<< Ahahah ma quanto sei stupida, no, lo ha lasciato a casa >> Dissi io ridendo.
<< Dov’è andata? >> Mi chiese dopo aver sogghignato.
<< Da un suo amico a dirgli che andiamo al cinema con lui, io sono rimasto a casa, sono anche stordito oggi >> Dissi.
<< Perché? >> Mi chiese Jenny.
<< Sai, prima l’ospedale, poi Erika che esce con questo suo amico, poi la sua ex migliore amica che dice che sarà suo, credo proprio che io e Erika abbiamo una calamita per le disgrazie >> Dissi ridendo.
<< Ahah, oddio in effetti hai ragione >> Disse Jenny.
<< E con Harry? Come va? >> Le chiesi io.
<< Va tutto benissimo, ci stiamo vedendo tutti i giorni >> Disse lei contentissima.
<< Mi fa piacere >> Dissi sorridendo.
 
POV. ERIKA
 
I genitori di Teo erano contentissimi di rivedermi, così tanto che dopo averli salutati mi fecero salire nella stanza del figlio, era sdraiato sul letto a petto nudo.
 
<< Teo!! >> Lo chiamai.
<< Oh, Erika, ciao >> Disse con naturalezza alzandosi dal letto.
<< Si può sapere che ci fai a petto nudo? Siamo in inverno sai? >> Dissi io.
<< Oh, andiamo, ho caldo, e poi non vedo che fastidio possa darti >> Disse lui.
<< Beh d’accordo, comunque sono venuta a dirti che al cinema possiamo andare, ma ci saranno anche il mio fratellastro e Sara >> Dissi.
<< Peccato >> sospirò << speravo che uscissimo da soli, ma va bene lo stesso >> sorrise.
<< Senti, posso fumare? E’ da stamattina che i miei mi tengono sott’occhio >> Gli chiesi.
<< Si certo >> disse sbalancando la porta che andava sul balcone << Fumo anche io >> continuò togliendo il suo pacchetto dalla tasca.
 
Uscimmo sul balcone, fumammo e parlammo, poi salutai e tornai a casa della nonna.
 
POV. ZAYN
 
Ero coricato sul letto quando sentì la porta d’ingresso chiudersi, sicuramente Erika era tornata, sentì che stava salendo le scale e infatti entrò in camera.
 
<< Ehi >> Dissi io.
<< Ehi >> Rispose sdraiandosi sul suo letto.
<< Che ti ha detto il tuo amico? >> Le chiesi.
<< Andiamo domani al cinema, tu che hai fatto? >> Mi domandò.
<< Ecco, mentre tu eri da lui ha chiamato Jenny e abbiamo parlato un po’ al telefono >> Le dissi.
<< Ah, che ti ha detto? Con Harry? >> Mi chiese.
<< E’ tutto apposto, si vedono tutti i giorni e si trovano bene insieme >> risposi.
 
POV. ERIKA
 
Ero davvero felice per Jenny, ma un po’ stavo male a sapere che a lei andava tutto bene ed a me e Zayn non ce ne andava una giusta, la mattina dopo ci ritrovammo tutti davanti a casa della nonna, non ci volle molto che Sara si incollò a Zayn.
 
<< Zayn, ti siedi vicino a me vero? >> Disse Sara davanti ai nostri genitori, abbracciandolo.
<< Ok, ok >> rispose lui, era abbastanza imbarazzato.
<< Coraggio andiamo o perdiamo la prima proiezione >> Disse Teo sorridendomi
 
Io annuì e ci avviammo verso il cinema, Sara era troppo appiccicata a Zayn, invece Teo stava a debita distanza, entrammo al cinema.
 
<< Quattro biglietti per “La casa degli omicidi” per favore >> Disse Teo.
<< Certo, ecco a lei, sono 24 euro >> Disse la tizia che stava in biglietteria.
 
Pagò tutto Teo, mi sentivo in colpa.
 
<< Ma sei stupido? Che hai fatto? >> Gli dissi arrabbiata.
<< Oh stai tranquilla >> Disse incamminandosi verso la sala con noi al seguito.
 
Entrammo nella sala di proiezione.
 
<< Sei euro a persona, certo che uno sconto poteva fare comodo >> Dissi scocciata.
<< Ahahah andiamo Erika, non è niente >> Disse sorridendomi.
<< Ok >> dissi abbastanza imbarazzata.
 
Ci sedemmo, Zayn era al centro tra me e Sara, e Teo di lato a me, il film iniziò, in effetti quel film faceva parecchio effetto, si vedeva molto sangue, tanto che per ogni scena di sangue Sara abbracciava Zayn e nell’ultimo atto quasi lo strangolava, quando uscimmo..
 
<< AAAH!! Aria pura >> Disse Zayn distendendosi.
<< Che volete fare adesso, ragazzi? >> Disse Teo.
<< Io un’idea ce l’avrei >> dissi << è ancora aperta la riserva di tuo zio? >> Chiesi a Teo.
<< Si certo, anzi è molto più affollata di una volta >> Mi rispose lui tutto contento.
<< Andiamoci >> Dissi con gli occhi che mi brillavano.
 
Lo zio di Teo era il proprietario di una riserva naturale per piante ed animali, creata da lui allo scopo di proteggere le specie di faura e flora dai teppistelli che si divertivano a maltrattare l’ambiente, ci dirigemmo alla riserva, ci fecero entrare subito, era enorme. Mentre camminavamo per cercare lo zio di Teo ci guardavamo intorno estasiati, animali e piante dappertutto, per un secondo mi parse di vedere anche la gattina bianca che spesso veniva a casa della nonna perché le davo del cibo, ma il tempo di girarmi di nuovo per vedere se era lei, già non c’era più, finalmente trovammo il proprietario.
 
POV. ZAYN
 
Dopo una lunga camminata incontrammo un uomo sulla cinquantina, alto, magro e moro con un camice addosso.
 
<< Oh Teo, è da un sacco di tempo che non vieni qui, come mai da queste parti? >> Chiese suo zio << Oh ma io ti conosco >> disse posando lo sguardo su di Erika.
<< Salve signore >> Disse lei sorridendo.
<< Si zio, lei è Erika, la bambina che anni fa veniva qui con me tutti i giorni >> Disse Teo sorridendo.
<< Sei diventata davvero una ragazza graziosa complimenti >> Disse il signore sorridendo.
<< Grazie signore >> Disse Erika ancora con quel sorriso stampato in faccia << è bellissimo qui >> continuò guardandosi intorno.
<< Signore, abbiamo un problema nel settore 5, l’aria è diventata stranamente irrespirabile >> Disse una voce femminile che pian piano si avvicinava.
 
Era una ragazza, poteva avere circa 20 anni, bionda, occhi azzurri, capelli ricci e abbastanza alta, anche lei con un camice addosso.
 
<< Ragazzi lei è la mia assistente Gemma, se volete seguirmi andiamo a vedere cosa sta succedendo >> Disse l’uomo.
 
Noi annuimmo e seguimmo lo zio di Teo.
 
POV. ERIKA
 
Arrivammo davanti ad una porta, lo zio di Teo la aprì ed entrammo, faceva freddo, molto freddo, difficilmente credo che a quella temperatura gli animali e le piante potessero sopravvivere.
 
<< Dannazione. Non va per niente bene, il climatizzatore quanti gradi segna? >> Chiese lo zio di Teo alla sua assistente.
<< -10 gradi signore >> rispose Gemma.
<< Avete provato ad alzarla? >> Chiese.
<< Si signore, il generatore sembra impazzito >> Rispose Gemma.
<< Ci penso io zio >> Disse Teo.
<< Sicuro di esserne capace? >> Gli chiesi io.
<< Tranquilla Erika, ho fatto un corso di elettricista, posso farcela >> Disse sorridendomi.
 
Lo lasciai fare, prese degli attrezzi e una scala, smontò il condizionatore e iniziò a controllare bene.
 
<< Qui ci sono due cavi separati zio, dammi dello scotch >> Disse Teo in cima alla scala.
 
Non passarono neanche 5 minuti che Gemma portò a Teo lo scotch e lo porse a Teo, intanto Sara era appiccicata a Zayn dicendo che aveva freddo. Teo sistemò il condizionatore, adesso c’era la temperatura perfetta e lui scese dalla scala.
 
<< Grazie Teo, se avrò bisogno ti chiamerò >> Disse suo zio.
<< Certo zio, non preoccuparti >> disse sorridendo << Noi torniamo a casa, ci vediamo >>
<< Si ragazzi, a presto >> Disse l’uomo salutandoci.
 
Uscimmo dalla riserva e tornammo verso casa per pranzare.

 
Angolo autore
Salve a tutti ed eccomi con il nuovo capitolo
Spero vi piaccia :D
Buona lettura

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Capitolo 21
*** Elisa in ospedale? ***


Elisa in ospedale?
POV. ZAYN
 
Dopo pranzo io ed Erika salimmo in camera, le dissi tutto quel che pensavo.
 
<< Certo che incollarti così a Teo.. >> dissi io.
<< Parli proprio tu? Ti devo ricordare che ogni scesa di sangue Sara ti si incollava come un francobollo sulla busta >> disse tranquilla.
 
Rimasi di merda, aveva ragione.
 
<< Hai ragione >> sospirai << ma non è colpa mia >> dissi.
<< Guarda che non te ne sto facendo una colpa >> disse << solo che io e Teo siamo stati a debita distranza com’era giusto, e se ci siamo scambiati qualche sorriso è stato solo per cortesia >> continuò.
<< Già, scusa, anche dei semplici sorrisi mi fanno aver paura di perderti >> dissi.
<< Non mi perderai per qualche sorriso >> rispose lei.
<< Speriamo >> dissi io.
<< Mi accompagni in ospedale? >> Mi chiese.
<< Vuoi andare da tuo nonno? >> Le domandai.
 
Lei annuì solo, appena fece il gesto mi alzai dal letto su cui ero sdraiato.
 
<< Forza, andiamo >> le dissi sorridendo.
 
Si alzò dal letto e scendemmo al piano di sotto, appena Margherita sentì la porta di ingresso aprirsi si affacciò nel corridoio.
 
<< Dove andate ragazzi? >> Ci chiese.
<< Da nonno >> le rispose Erika.
<< Ma come? Ci andate insieme? >> Chiese Margherita.
 
Non avevo mica pensato che dovevamo fare gli odiosi.
 
<< Hai detto tu che siamo fratelli e che dobbiamo andare d’accordo no? >> rispose Erika tranquillamente.
<< Buon segno, d’accordo, a dopo >> sorrise Margherita.
 
POV. ERIKA
 
Prendemmo un autobus che portava al centro della città, appena scendemmo presi le sigarette e me ne accesi una, Zayn fece lo stesso.
 
<< Ti sento un po’ fredda, c’è qualcosa che non va? >> Mi chiese lui.
<< No >> dissi scuotendo la testa << è tutto ok >> dissi cercando di autoconvincermi.
<< Andiamo, non fare la cocciuta, dimmi cos’è che non va.. >> Disse lui.
 
Non c’era niente che non andava, forse era il fatto di dover continuare a mentire, a tutti quanti.. oppure era solo la paura per la mia prima relazione seria, non sapevo cos’era, sapevo che la nostra storia era uno sbaglio, ma questo lo sapevamo entrambi.
 
<< No, davvero, è tutto apposto >> Dissi.
<< Beh, d’accordo >> rispose lui.
 
Gettammo le sigarette ormai finite ed entrammo all’ospedale.
 
<< Erika >> Disse una voce, mi voltai.
<< Diamine >> mi misi a ridere << ultimamente incontro sempre gente che conosco >> dissi.
 
POV. ZAYN
 
A chiamare Erika era stato un ragazzo, aveva circa 25 anni, era alto, di corporatura normale, moro con degli occhi verde chiaro.
 
<< Quanto sei cresciuta, sono anni che non ti vedo >> Disse il ragazzo.
<< Bryan, cosa vuoi che ti dica, mi state dicendo tutti le stesse cose >> Disse Erika ridendo.
<< E’ da quando mi hai visto che ridi, posso sapere perché? >> disse ridendo anche lui.
<< Ahahah è che mi sto ricordando qualche cazzata che abbiamo fatto, scusa la smetto >> disse tornando seria << A proposito, lui è Zayn, il mio fratellastro >>
<< Piacere, io sono Bryan >> disse il ragazzo.
<< Piacere mio.. >> Dissi io.
<< Per la cronaca, Bryan è mio cugino di primo grado.. è il figlio della sorella di mia madre >> Disse Erika sorridendo.
 
Ah, sono cugini, ora sono più tranquillo.
 
<< E tua sorella? Come sta? >> Gli chiese Erika.
<< Sta bene, adesso è sposata ed ho un bellissimo nipotino >> Disse << Non per vantarmi ma ha gli occhi dello zio >> disse facendo la linguaccia.
<< Ti stai vantando >> Disse Erika ridendo.
<< Sei sempre la solita stronza, non cambi mai >> Disse Bryan sorridendo.
<< Chi sa da chi avrò preso >> Rispose Erika sorridendo.
<> Ammise << Sei venuta a trovare nonno? >> Chiese.
<< Si, anche tu? >> Domandò Erika.
<< Certo, entriamo insieme? >> Disse il moro.
<< Volentieri >> Disse Erika sorridendo.
 
POV. ERIKA
 
Entrammo nella stanza del nonno, Zayn preferì aspettarci fuori, il nonno stava dormendo.
 
<< Dorme, non fare rumore >> disse Bryan a bassa voce.
<< Non lo sapevo grazie >> dissi sarcastica cercando di non farmi sentire da nonno.
<< Forse è meglio tornare dopo >> Disse Bryan.
 
Così uscimmo dalla stanza.
 
<< Ma come? Già qui? >> Dissse Zayn sorpreso dalla velocità.
<< Si, nonno dormiva >> Risposi io.
<< Ci andiamo a prendere una cioccolata calda? Che dite? >> Disse Bryan.
 
Io e Zayn annuimmo e andammo in un bar lì vicino, ordinammo la cioccolata e ci sedemmo in un tavolo.
 
<< Allora, novità? Cosa mi raccontate? Come ti trovi nella tua città Erika? >> Mi chiese mio cugino.
<< Ahahah cos’è? Un interrogatorio? >> Dissi ridendo << mi trovo benissimo, non ho avuto problemi a farmi degli amici, e poi ho il mio fratellastro in classe, quindi per qualsiasi cosa posso contare su di lui, anche se spesso fa lo sgorbutico >> Dissi facendo la liguaccia a Zayn.
<< Guarda che la sgorbutica sei tu >> disse Zayn ridendo.
<< Fidati >> dissi sorridendo.
<< Mi fa piacere che andiate d’accordo, io avevo saputo da mia madre che non potevate vedervi >> Disse Bryan.
<< Beh, ci siamo adattati >> Rispose Zayn.
 
Arrivò la cioccolata finalmente, appena andai ad assaggiarla mi bruciai la lingua.
 
<< Ahi, scotta, scotta >> Dissi ventolandomi la lingua.
<< IMBRANATA >> Dissero all’unisono Zayn e Bryan, si guardarono e si misero a ridere.
 
Aspettai che mi si riprendesse la lingua prima di rispondere.
 
<< Andatevene a fanculo, stronzi >> dissi.
<< Ricambiamo >> risposero ridendo.
 
Mi misi a ridere anche io, era da un po’ che non provavo quella sensazione di serenità.
 
<< Erika, ti ricordi quando abbiamo rotto il vaso della nonna e nonno ci ha rimproverati? >> Disse Bryan ridendo.
<< Ci mise in punizione per un mese, chi se lo dimentica >> Risposi ridendo.
<< E quando io, tu e mia sorella Roby scappammo di casa? >> Disse.
<< La cazzata del secolo, ci ritrovarono subito nella casetta sull’albero nella campagna del nonno >> Dissi ridendo.
<< Eravamo troppo scontati, ci credo che ci hanno ritrovati subito >> Disse Bryan.
<< Eravamo bambini, avevamo pensato solo a scappare >> Dissi.
<< Dovevamo organizzare quella fuga >> Disse Bryan.
<< A proposito di fuga >> dissi << mamma ha detto che stavi per scappare con la tua fidanzata >> continuai.
<< I nostri genitori erano contrari al nostro fidanzamento, non per questioni famigliari o altro, era più il fatto che lei doveva finire gli studi e che l’avrei distratta >> Disse Bryan.
 
POV. ZAYN
 
Dopotutto era un tipo simpatico ed interessante, forse io ed Erika potevamo parlargli della nostra relazione.
 
<< Distratta? Mica un fidanzato distrae >> Disse Erika.
<< E’ quello che poi gli abbiamo fatto capire, infatti lei a scuola va benissimo >> Disse Bryan.
<< Erika, gliene parliamo? >> Le chiesi.
<< Come vuoi, possiamo fidarci di lui >> Rispose lei.
<< Che problema c’è ragazzi? >> Ci chiese Bryan.
<< Beh ecco.. >> Non riuscì ad andare avanti e parlò Erika.
<< Io e Zayn ci siamo messi insieme qualche giorno fa, i nostri genitori non ne sanno niente, e suo padre di certo non sarebbe d’accordo, non sappiamo che fare >> Disse Erika.
<< Il problema è solo questo? >> Chiese Bryan.
<< Che vuol dire SOLO questo? >> Gli chiese Erika.
<< Vedi cuginetta, posso capire che tu sia tra due fuochi, ma è inutile che ti preoccupi di quello che succederà se lo scoprissero, per ora vivetevi questa storia come vi pare, quando lo scopriranno la vostra reazione verrà al momento, non pensateci adesso perché vi rovinate solo la relazione. >> Le rispose Bryan.
<< Senti Bryan, posso chiederti una cosa? >> Gli dissi.
<< Certo, dimmi >> Disse Bryan.
<< Pensi che stiamo sbagliando tutto? >> Gli domandai.
<< Non c’è niente di giusto o sbagliato nella vita, sei tu che devi decidere se quello che stai facendo lo è, tu ti senti di sbagliare? >> Mi chiese.
 
Ci pensai per un secondo, e secondo me non era uno sbaglio, amavo davvero Erika, stavo solo facendo la felicità di due persone.
 
<< Secondo me no >> Dissi deciso.
<< Allora continua a vivere con questa opinione e andrà tutto bene. >> Disse
 
Quelle parole mi lasciarono la speranza, e che anche se i nostri genitori fossero contrari noi dovevamo lottare per ciò che credevamo giusto.
 
<< Hai ragione >> dissi.
 
POV. ERIKA
 
Certo, con quelle parole Bryan mi stava convincendo molto più di quanto non lo fossi già.
 
<< Pensi che nonno si sia svegliato? >> Chiesi a mio cugino.
<< No, ultimamente è parecchio debole, credo che debba riposarsi >> Mi rispose.
<< Probabilmente è vero >> Dissi triste.
<< Ehy, non fare quel faccino, smetterà di soffrire, ormai siamo tutti rassegnati >> Disse Bryan vedendomi giù di corda.
<< Già >> Dissi.
<< E’ ora che io vada, la mia ragazza mi aspetta >> Disse Bryan.
<< D’accordo cuginetto, ci vediamo >> Dissi io.
 
Anche Zayn lo salutò e ce ne tornammo a casa anche noi, appena aprimmo la porta..
 
<< Allora, come sta nonno? >> Mi chiese mamma.
<< Stava dormendo mamma, ho incontrato Bryan >> risposi.
<< Ah, quanti guai che avete combinato >> disse la mamma sorridendo << comunque ragazzi, avete sentito il telegiornale? >> Ci chiese.
<< Mamma, sveglia, eravamo in un ospedale, come potevamo sentire il telegiornale? >> Le feci presente.
<< Già. E’ vero, ecco, è successa una cosa nella nostra città.. >> Disse la mamma cambiando faccia << Sembra che la ragazza di Zayn sia stata investita da una macchina stamani e adesso è in ospedale >> continuò.
 
Mi voltai verso Zayn, rimase pietrificato dalla notizia.
 
<< Sei proprio sicura? >> Chiesi io incredula.
<< Non al 100%, ma la foto che hanno fatto vedere è proprio la sua, Lucas sta chiamando proprio adesso a casa loro sperando che si sia trattato di uno sbaglio >> Rispose la mamma.
 
POV. ZAYN
 
Elisa.. investita da una macchina? In ospedale? Diamine. Mi stavano salendo i sensi di colpa, dovevo fare qualcosa, entrammo in cucina e mio padre aveva appena chiuso una telefonata.
 
<< Allora caro? Ci sono novità? >> Chiese Margherita.
<< Si, purtroppo è proprio lei ad essere stata investita. Dobbiamo tornare in città, e di corsa! >> Disse mio padre prendendo il suo capotto.
<< Papà!! Aspetta!! >> Dissi io.
<< Che c’è Zayn? Vai a prenderti la giacca, sbrigati >> Disse mio padre preso dalla fretta.
<< Io ed Elisa ci siamo lasciati!! >> Dissi urlando.
 
Nella stanza arrivò un silenzio tombale, nessuno osava parlare, mio padre era rimasto pietrificato..
 
<< Qu..quando è successo? >> Mi chiese ancora sotto shock.
<< Qualche giorno fa >> Dissi abbassando la testa.
<< Ma cosa ti è saltato in mente? Ti rendi conto che lei adesso è in ospedale?! >> iniziò ad urlare.
<< CALMATI!! Che ne potevo sapere io? >> Dissi rispondendo a tono.
<< NON RISPONDERMI COSI’. ADESSO PRENDI QUELLA MALEDETTA GIACCA E ANDIAMO IN QUELL’OSPEDALE!! MUOVITI >> Disse incazzato.
 
Guardai Erika per un secondo, mi fece cenno di andare, ero indeciso, e se mi facessi impietosire dal fatto che Elisa si trovava in ospedale? E se per colpa di mio padre mi ritrovavo a fare qualche sbaglio? Io volevo stare con Erika.. Feci un sospiro e mi convinsi, non potevo stare indifferente al fatto che la mia ex era in un ospedale, salì in camera mia senza dire una parola e scesi, salutai Erika con la mano e mi avviai con mio padre verso la nostra città.
 
POV. ERIKA
 
Probabilmente doveva essere stato un colpo pesante per Zayn, io mi fidavo di lui, quindi lo lasciai andare sperando bene, non ci volle molto che mia madre mi vide pensierosa.
 
<< Erika, lo sapevi già che si erano lasciati? >> Mi chiese.
 
Io annuì semplicemente.
 
<< Avanti, parla chiaro.. c’è qualcosa tra voi due, non è vero? >>
 
A quelle parole rimasi di sasso, lo sapeva già?
 
<< Ma cosa... >> Non riuscì a continuare la frase che mi interruppe.
<< Me ne ero accorta da tempo, non ho detto nulla a Lucas perché so come avrebbe reagito, però da come ti guarda Zayn, sembra che ci tenga davvero a te >> Disse la mamma sorridendo.
<< Mamma...tu...>> dissi abbassando la testa.
<< Non cominciare, non sono arrabbiata con te perché non mi hai detto nulla >> Disse alzandomi la testa << anzi, sono contenta che tu adesso abbia dato fiducia a Zayn >> continuò.
<< Scusa mamma >> Dissi dispiaciuta.
<< Stai tranquilla, non è niente >> Disse sorridendo.

 
Angolo autore
Ciaooo a tutti :)
Finalmente ho aggiornato,
sono stata impegnatissima con l'università
E dato che oggi sono stata male ho avuto tempo
di scrivere, spero vi piaccia, buona lettura :D

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Capitolo 22
*** PER SEMPRE? ***


PER SEMPRE?

POV. ZAYN
 
Eravamo per strada, mio padre guidava ad una velocità inaudita, questo voleva dire solo una cosa: era incazzato nero.
 
<< Vuoi andare piano? Rischio di vomitare >> gli dissi.
<< Sta zitto! >> Disse lui.
 
Mi ammutolì cercando di guardare la strada, mi sembrava di essere su un razzo appena sparato, non era la sensazione migliore del mondo. Dopo ore di viaggio arrivammo in città e ci fermammo all’ospedale, mio padre parcheggiò e scendemmo dalla macchina, salimmo le scale una per una e incontrammo il padre di Elisa fuori dalla stanza di ospedale.
 
<< Allora, come sta? >> Chiese mio padre al suo.
<< Fortunatamente sta bene, deve solo riprendersi dallo shock >> Rispose lui << Zayn, entra a vederla >> continuò.
 
Io non dissi niente ed entrai nella stanza, era cosciente e sua madre era seduta sul letto accanto a lei che le teneva la mano.
 
<< Vi lascio soli >> Disse sua madre mollando la mano della figlia e uscendo dalla porta, a quel punto mi sedetti sul letto.
<< Sei venuto a trovarmi.. >> Disse.
<< Elisa.. >> dissi io << non aspettarti che solo perché sono venuto fin qui io torni con te.. amo Erika e lo sai >> continuai.
<< Ancora con questa storia? >> Disse << Creerete solo casini, lo vuoi capire? >>
<< Ho sentito una persona che mi ha detto di vivere questa storia fino alla fine, ed è quello che farò >> dissi ricordando quello che mi disse Bryan al bar.
<< Non c’è modo per farti cambiare idea? >> Mi chiese lei.
<< No >> risposi << sono certo che troverai qualcun altro, ma non sono io la tua metà >> dissi a chiare lettere.
<< Non puoi capire come sto senza di te.. >> Mi disse abbassando la testa.
<< Smettila Elisa, non fare la bambina adesso >> dissi non guardandola in faccia << lo sai meglio di me, noi due non torneremo insieme >>
 
POV. ERIKA
 
Eravamo nella mia stanza a parlare con mia madre, le raccontai tutto, ormai ero in gioco, non potevo stare zitta.
 
<< Quindi anche Bryan vi ha incitato a continuare.. >> Mi disse mamma.
 
Io annuì, era imbarazzatissima a raccontarle tutta la storia, ma lei comprese subito.
 
<< Non c’è bisogno di imbarazzarti, sono cose normali, e comunque il problema sarebbe stato se vi foste odiati a vita >> Mi disse lei.
<< Sai mamma, adesso che te ne ho parlato mi sento meglio, ma non so che potrebbe fare Lucas se lo scoprisse.. >> risposi io.
<< Per il momento è meglio non dirgli nulla, hai visto anche tu come ha reagito prima >> Disse lei.
<< Già.. >> dissi.
<< Comunque sappi che io ti incoraggio, Lucas un giorno dovrà capire che al cuore non si comanda >> Disse la mamma riaccendendomi un po’ di speranza.
 
POV. ZAYN
 
Ero ancora dentro la stanza di Elisa, se fossi uscito presto mio padre mi avrebbe ammazzato, eravamo rimasti in silenzio per circa 5 minuti, avevo mandato un messaggio ai miei amici di farsi trovare davanti l’ospedale appena potevano, poi mandai un messaggio ad Erika.
 
  • Amore, sono ancora nella stanza di Elisa, non pensare chi sa cosa, amo te e basta.                                                            (18:35)
 
<< Hai scritto ad Erika? >> Mi chiese Elisa.
<< Si, qualche problema? >> Risposi io quasi agitandomi.
<< Non hai intenzione di lasciarla? >> Mi chiese di nuovo.
<< TI HO GIA’ DETTO DI NO! >> Mi misi ad urlare.
<< Non gridare. Ti ricordo che siamo in un ospedale >> affermò lei.
 
Mi ammutolì, aveva ragione, da Erika non ricevetti risposta, mi stavo preoccupando. Poi mi arrivò un messaggio, ma non era lei, era Harry che mi diceva di scendere che erano fuori.
 
<< Devo andare, ciao >> Dissi alzandomi.
<< A presto.. >> disse lei dispiaciuta.
 
Uscì dalla stanza, entrò mio padre, pregavo che Elisa non gli dicesse niente, scesi all’ingresso dell’ospedale e c’erano tutti i miei amici.
 
<< Allora? Cos’è successo? >> Mi chiese Niall.
<< Elisa è stata investita e l’hanno portata qui >> Dissi io.
<< Non mi verrai a dire che è entrata in coma anche lei vero? >> Mi chiese Harry.
<< No ragazzi, sta bene, è solo un po’ scossa, mio padre mi ha portato qui di corsa appena lo ha saputo. E in quel momento gli ho detto che io e lei ci siamo lasciati, spero solo che non dica a mio padre che è stato perché mi sono innamorato di Erika >> Dissi.
<< Speriamo di no >> Disse Harry.
 
Sentì dei passi, mio padre aveva sceso le scale ed era appena arrivato all’ingresso.
 
<< ANDIAMOCENE!! >> Disse.
<< Ragazzi, ci vediamo >> Dissi io salutando.
<< Facci sapere >> Disse Louis.
 
Io annuì e salì in macchina, mi attaccai la cintura e mio padre partì di nuovo premendo tutto l’accelleratore, arrivammo a casa più o meno a metà del tempo che ci avevamo messo all’andata, scese dalla macchina e sbattè lo sportello, cosa abbastanza strana dato che la macchina non la voleva toccata quasi da nessuno, entrò subito dentro senza aspettare che scendessi io per chiuderla.. la cosa mi faceva preoccupare, scesi anche io e chiusi lo sportello delicatamente, entrai in casa ed Erika e Margherita scesero dal piano superiore.
 
<< Lucas, cos’era quel rumore? >> Chiese Margherita.
<< HO SBATTUTO LO SPORTELLO >> Disse mio padre chiaramente infuriato.
<< Si può sapere che hai oggi? Cerca di calmarti.. >> Disse Margherita praticamente scioccata.
<< CALMARMI?! MIO FIGLIO STA CON LA SUA SORELLASTRA E DOVREI CALMARMI?! >> Disse urlando.
 
Ok, i miei dubbi diventavano certezze, Elisa aveva detto tutto a mio padre. Guardai Erika per un secondo, aveva gli occhi sgranati ed era impaurita, mi avvicinai a lei e la abbracciai da dietro.
 
<< Zayn, cosa stai facendo? >> mi disse lei bisbigliando.
<< Non preoccuparti, è tutto ok >> dissi io.
<< CHE CAZZO FAI? ME LO SBATTI ANCHE IN FACCIA? >> Disse mio padre dopo avermi visto abbracciare Erika.
<< Abbassa la voce. La stai spaventando! >> Dissi io innervosendomi.
 
La guardò negli occhi, si accorse che lei era spaventata e si calmò.
 
<< Cosa sono diventato.. >> Disse mio padre quasi mettendosi a piangere.
<< Stai tranquillo caro, hai solo avuto un momento di nervosismo.. >> Disse Margherita.
<< Tu..lo sapevi? >> Le chiese.
 
Margherita con mia grande sorpresa annuì.
 
<< Lo avevo immaginato, ed oggi Erika mi ha raccontato tutto >> Disse << ma si amano davvero, e proprio noi due perché dovremmo opporci? >> continuò Margherita voltandosi verso di noi.
<< Ma Elisa è ferita.. proprio come me, con la mia ex moglie.. >> Disse mio padre.
<< Ragazzi, salite di sopra, parlo io con lui >> Disse Margherita.
 
POV. ERIKA
 
Annuimmo, ero ancora scossa per l’intera faccenda, Zayn mi prese la mano e salimmo al piano di sopra, nella mia camera, mi sedetti sul mio letto ancora scioccata per la reazione di Lucas.
 
<< Ehi, vuoi stare tranquilla? >> Disse Zayn << Andrà tutto bene, vedrai >> continuò.
 
Si sedette di lato a me e mi prese la mano, non riuscivo a dire una parola.
 
<< E’ tutto ok >> Disse guardandomi dispiaciuto.
 
POV. ZAYN
 
Per lo spavento non riusciva a dire neppure una parola, non volevo vederla così, mi sentivo in colpa per averle fatto passare tutto questo. Sentì bussare alla porta.
 
<< Avanti >> Dissi.
 
La porta si aprì, era mio padre, non sembrava arrabbiato.
 
<< Ragazzi.. >> Disse lui.
<< Cosa c’è? Non credi di averla spaventata già abbastanza? >> Dissi io.
<< Scusami Erika >> disse guardandola << scusami anche tu Zayn >> continuò spostando lo sguardo su di me << non volevo farvi spaventare, e non volevo oppormi alla vostra storia.. è solo che.. >>
 
Non lo feci continuare, mi alzai sempre tenendo la mano di Erika.
 
<< Lo so che sei stato ferito, e so che tutto ciò ti ha fatto male, ma io amo davvero Erika, e non mi lascerò condizionare dal fatto che tu ti sia lasciato con la mamma perché ti ha tradito, perché conosco la mia ragazza, e non lo farebbe mai.. e io non tradirei lei nemmeno per tutto l’oro del mondo.. perciò ti prego.. non darci più problemi.. >> Dissi io.
<< Si.. scusatemi ancora >> Disse voltandosi di spalle.
<< Papà? >> Lo chiamai io.
 
Si voltò verso di me con le lacrime agli occhi.
 
<< Ti voglio bene >> Dissi guardandolo dritto nei suoi occhi lacrimanti.
<< Anche io figliolo, anche io.. >> Disse per poi andarsene.
 
POV. ERIKA
 
Sembrava tutto sistemato, ma per quanto mi sforzassi non riuscivo ancora a proferire parola, aveva davvero sofferto molto per il tradimento della  ex moglie..
 
<< Ehi.. >> Disse Zayn ancora tenendomi per mano e risedendosi accanto a me..
<< Ehi.. >> Risposi io.
<< Capisco la tua reazione, ma è tutto finito, puoi tranquillizzarti.. >> Mi disse.
 
A quel punto scoppiai a piangere e lo abbracciai, mi ero spaventata tantissimo, lui ricambiò l’abbraccio accarezzandomi i capelli.
 
<< Va tutto bene piccola, tutto bene >> Disse sorridendo.
 
Rimasimo in quel modo fin quando non esaurì tutte le lacrime che avevo, poi ci scollammo, mi guardò negli occhi gonfi e poi mi baciò.
 
<< Insieme per sempre? >> Mi chiese lui.
<< Per sempre.. >> Risposi io.

 
Angolo autore
Salvee :D ed eccomi qui con il nuovo capitolo.
Alt, non è finita qui, la storia continua.
Non posso assicurare che prima o poi il Rating nei prossimi capitoli
non diventi rosso, io vi ho avvisati :p
Spero che mi lasciate un parere.
Buona lettura :D

 

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Capitolo 23
*** Che guaio.. ***


Che guaio!

Passarono i giorni, sempre andando e tornando dall’ospedale, eravamo a pranzo quando arrivò la tragica notizia, la morte del nonno, ero scossa, e parecchio, tutti i miei parenti si presentarono alla porta, i miei amici, gli amici di mamma.. persino le mie migliori amiche si disturbarono a venire fino a lì per darmi conforto...ero felice di rivederle dopo ben due mesi di assenza ma stavo anche male anche se ero rassegnata, appena mi videro mi abbracciarono, poi uscimmo fuori a fumare, e venne con noi anche Zayn..
 
<< Ma..non desterete sospetti se uscite entrambi? >> Ci chiese Jenny, mi venne da ridere, ma glielo dissi.
<< Beh, tenetevi forte, ho una notizia >> Dissi sorridendo.
<< Avanti spara! >> Disse Marzia.
<< I nostri genitori hanno scoperto tutto ed hanno acconsentito >> Risposi.
 
Le mie amiche rimasero di stucco, le loro facce mi facevano ridere.
 
<< DAVVERO? >> dissero in coro.
<< Confermo tutto >> Disse Zayn abbracciandomi.
 
POV. ZAYN
 
Le facce delle amiche di Erika erano stupite, ma era logico, neppure noi immaginavamo che andasse così, continuavo a tenere Erika tra le mie braccia, la gente mentre entrava all’interno ci guardava stranita, sapevano che eravamo fratellastri, ma lei adesso era la mia ragazza, e non l’avrei mollata per nessun motivo.
 
<< Lo avete già fatto? Dai, dai, raccontate >> Disse Alice.
 
In quel momento riflettei, da quando ci eravamo messi insieme neppure per un momento mi era passato per la testa di farlo, trattandosi di me era un po’ strano..
 
<< Ragazze, ma che domande fate? >> Disse Erika imbarazzata.
<< Oh, e andiamo Erika, io con Harry l’ho fatto, ammettilo pure tu e facciamola finita >> Disse Jenny contenta.
<< TU HAI FATTO COSA? >> Disse sbalordita << IO LO AMMAZZO >> continuai.
<< Eddai, è normale, certe cose tra fidanzati si fanno >> disse Jenny.
<< Ma che dici? >> Domandò Erika.
<< Piccola, Jenny ha ragione.. >> Dissi io.
<< Ma.. anche tu.. >> Disse lei mollandosi dal mio abbraccio e guardandomi.
<< No aspetta, non fraitendermi >> dissi << non esiste solo il sesso.. ma il problema è solo se il ragazzo in questione ti prende per il culo e poi ti molla.. ma non è una cosa così cattiva.. >> continuai.
 
Non era convinta, non avevo alcuna fretta e non volevo forzarla..
 
<< Ma io.. >>
<< Sh >> le misi il dito davanti alla bocca << non ho intenzione di forzarti, era solo per precisare >> dissi.
<< Comunque sono d’accordo con Zayn, ed è proprio perché Harry mi ha dimostrato di tenerci davvero a me che ho acconsentito >> Disse Jenny
 
POV. ERIKA
 
Forse non era poi così male.. ma non mi pareva proprio il caso di continuare questo discorso dato che mio nonno non c’era più..
 
<< Forse è meglio cambiare argomento.. >> Dissi io.
<< Si, hai ragione, è irrispettoso nei confronti di tuo nonno.. >> Disse Zayn capendo subito.
<< Erika, noi torniamo a casa.. quando ci vediamo? >> Disse Jenny notando che sua madre la stava chiamando dalla macchina pargheggiata davanti casa della nonna.
<< Domani, dopo del funerale torno a casa.. e poi torno qui per il settimo.. >> dissi.
<< Ancora non torni a scuola vero..? >> Mi chiese Marzia.
<< No, ma tranquille, ci sarà Zayn >> Dissi ridendo.
 
Ci misimo tutti a ridere, dopo di che le mie amiche se ne andarono, passò la settimana e quella brutta storia era finita. Eravamo tornati tutti a casa ed ero pronta per ritornare finalmente a scuola, anche se ero indietro col programma Jenny e le altre mi avevano passato tutti gli argomenti, così appena tornammo alla base io e Zayn rimasimo soli in casa e ci misimo a studiare in camera mia..
 
<< Allora se il limite che tende ad infinito.. >> Zayn stava ripetendo.
<< Ehi Zayn.. >> Lo interruppi..
<< Mh? >>
<< Stavo pensando.. al discorso che facevamo il giorno della morte di mio nonno.. >> Dissi.
<< Quale discorso? >> Rispose.
 
POV. ZAYN
 
Stavo cercando di ricordare.. e forse avevo capito a cosa si riferiva, ma non ne ero sicuro..
 
<< Dai, lo sai.. >> Disse arrossendo..
<< Al fatto di fare.. >> Dissi non concludendo appositamente la frase.
 
Lei annuì.
 
<< Perché ci stavi pensando? >> Le chiesi.
<< Non lo so.. mi è venuto in mente.. >> Mi rispose.
<< D’accordo.. >> Dissi puntando gli occhi sul quaderno.
 
Non so perché, una volta aperto quel discorso non riuscì più a concentrarmi. Mi domandavo perché mi avesse detto in quel modo.. Forse anche a lei stava succedendo, la voglia di provare qualcosa di nuovo e non voleva dirlo.. Poi mi decisi, dovevo chiederglielo.
 
<< Ascolta Erika.. >> Le dissi.
<< Si, cosa c’è? >> Disse ancora rossa in faccia.
<< Per caso credi di essere pronta? >> Le chiesi.
<< Non.. non lo so.. ho paura.. >> Rispose.
<< Ah.. d’accordo.. >> Dissi abbassando di nuovo la testa verso i quaderni.
<< Ma.. >> Appena iniziò la frase rialzai la testa << Voglio che tu sia la prima e unica persona a cui mi concedo.. se tu lo vuoi >> continuò.
 
A quelle parole sorrisi, la baciai con foga, facendo cadere tutti i quaderni e i libri a terra, ma chi se ne fotteva dei libri, la stesi sul letto e io sopra di lei, le baciavo il collo mentre la spogliavo.
 
POV. ERIKA
 
Avevo paura, ma ero troppo eccitata per pensarci, arrivò il momento in cui sentì chiaramente un dolore, che però era stato un dolore che in pochi secondi si trasformò in piacere.. stavo bene, e forse riuscivo a capire cosa provava Jenny, poco dopo io e Zayn ci ritrovammo nudi sul mio letto macchiato dal sangue della prima volta.. Ancora dopo tutto questo continuava a baciarmi anche se era stremato.
 
POV. ZAYN
 
Continuavo a baciarla, non riuscivo a staccarmi dalle sue labbra..era stato il momento più bello della mia vita, in quel momento avevo capito che non avevamo fatto “Sesso” ma avevamo fatto “l’amore”, quello vero, avevo compreso che quello con Elisa era solo uno sfogo e nulla di più. Era Erika che amavo davvero, era lei l’unico raggio di sole in una strada buia, LEI ERA LA MIA VITA! Mi fermai.
 
<< Erika.. >> La chiamai..
<< Cosa c’è Zayn? >> Mi disse guardandomi negli occhi.
<< Ti amo >> Le dissi con tutta la sincerità possibile e immaginabile
 
Questa volta fu lei a baciarmi a stampo, poi staccandosi.
 
<< Anche io Zayn >> Disse sorridendo.
<< Dovremmo ricominciare a studiare? Sto così bene.. >> Dissi chiudendo gli occhi.
 
POV. ERIKA
 
<< Anche io sto bene, ma se non ci alziamo ora... >> Non finì la frase che notai che Zayn stava dormendo << oh beh, d’accordo >>
 
Mi alzai e mi vestì, chiusi la porta della mia camera a chiave dall’interno e mi misi a studiare, se Lucas e mamma sapessero una cosa del genere si arrabbierebbero di certo. Passò un po’ di tempo e poi sentìì la porta d’ingresso aprirsi, mi alzai dalla scrivania e svegliai Zayn.
 
<< Zayn, Zayn svegliati >> Dissi io.
<< Ancora 5 minuti >> Disse lui girandosi dall’altro lato.
<< Non abbiamo 5 minuti Zayn, mia madre e tuo padre sono tornati a casa, alzati da sto letto >> Dissi innervosendomi.
 
Aprì di colpo gli occhi, si alzò dal letto e si vestì.
 
<< E adesso? >> Disse.
<< Adesso prendi quei libri e ripeti. Io apro la porta >> Dissi io.
 
Zayn prese i libri, iniziò a ripetere ed io aprì la chiavatura della porta, non ci volle molto che mia madre salì le scale.
 
<< Ragazzi, che state facendo? >> Chiese mia madre.
<< Stavamo studiando >> Dissi io.
<< Speriamo che Zayn vada meglio a scuola >> disse guardando il mio letto disfatto << Erika ancora non hai messo a posto il letto? >> mi chiese.
<< No >> Dissi cercando di non sudare freddo << Lo faccio quando finiamo, adesso fuori che domani dobbiamo essere interrogati in mille materie, forza, viaa >> dissi spingendola fuori dalla porta.
<< Ok, ok buono studio >> Disse prima che io chiudessi la porta.
 
POV. ZAYN
 
Margherita era appena uscita dalla stanza, non poteva arrivare in un momento peggiore, fortunatamente ce l’eravamo cavata.
 
<< Abbiamo rischiato grosso.. >> Dissi.
<< Colpa tua, il tempo di dirti di alzarti ti sei addormentato.. >> Rispose lei.
<< Perdonami.. Ero esausto.. >> Risposi << Ho dato tutto me stesso >> continuai.
<< Ho notato >> Rispose mentre metteva apposto il letto.
<< Ma aspetta, non lavi il lensuolo? >> Le chiesi.
<< Adesso? Ma ti rendi conto di ciò che dici? Se mi sposto dalla stanza con un lensuolo macchiato di sangue è la fine.. >> Rispose.
<< Hai ragione.. >> risposi.
 
POV. ERIKA
 
Finì di sistemare il letto e mi sedetti lì sopra.
<< Zayn.. >> Dissi.
<< Mh? >> Dissi girandomi verso di lei.
<< L’hai usato il preservativo..vero? >> Gli chiesi.
<< Cazzo... >> Disse.
 
Da quella parola capì tutto. Sgranai gli occhi.
 
<< Pensi che.. >> Disse lui non concludendo la frase.
<< Cazzo, spero di no >> Dissi spaventandomi.
<< Forse ti conviene prendere la pillola >> Disse lui.
<< Ma sei pazzo? >> Dissi << non ho intenzione di andare in farmacia a chiedere una cosa del genere >> continuai << Si può sapere perché non ti è passato per la testa? Ti sei sempre tutelato! >>
<< E non lo so >> disse << guarda che non ho fatto finta di dimenticarlo >>
 
Gettai un sospiro.
 
<< Va bene, va bene, incrociamo le dita.. >> Dissi.
 
POV. ZAYN
 
Come ho fatto a dimenticare il preservativo.. non è mai capitato..
 
<< Mi sa che vado a fumare.. >> Dissi.
<< Si vai.. >> Rispose lei, era ancora chiaramente spaventata dal fatto che potesse rimanere incinta, e sarebbe logico, i nostri genitori si arrabbierebbero un casino.
 
Uscì fuori e chiamai Harry mentre accendevo la sigaretta.
 
<< Pronto? Zayn? >> Rispose alla chiamata.
<< Ehi, amico, sei con Jenny? >> Gli chiesi.
<< No, sono in palestra perché? >> Rispose lui.
<< Hai le cuffie? >> Gli domandai ancora.
<< Si amico, che succede? >> Mi domandò.
<< Mi sa che ho fatto una minchiata.. >> Dissi io.
<< Cos’hai combinato? L’hai lasciata? >>
<< NO! Ma cosa ti salta in mente? Non la lascerei mai >> Dissi io.
<< Allora parla, troppi giri di parole, lo sai che puoi dirmi tutto.. >> Disse.
<< Io e lei lo abbiamo appena fatto.. >> dissi << non so come, ho dimenticato di mettere il preservativo.. >> continuai.
<< Ahi, guai in arrivo >> Disse lui.
<< Che faccio? >> Dissi.
<< Dille di prendere la pillola.. >> Mi rispose.
<< Già fatto, ma ha detto che non entrerà mai in una farmacia a chiederle >> Risposi io.
 
POV. ERIKA
 
Lo sentivo parlare al telefono, probabilmente stava parlando con Harry della minchiata che ha combinato.. forse era il caso di chiamare Bryan e chiedergli un consiglio..o forse non potevo farlo..beh c’era poco da fare, dovevo solo aspettare e vedere se andava a finire male.
 
POV. ZAYN
 
Finì di parlare al cellulare, Harry mi aveva detto di non preoccuparmi, dopo tutto avere un bambino non era un male, e se fosse andata in quel modo avremmo dovuto accettarlo, aveva ragione, volevo condividere qualcosa di più con Erika, non solo la casa, e chi sa che un giorno ci ritroveremo sposati con dei piccoli pargoletti in casa. Non sarebbe una cattiva idea. Rientrai e tornai da Erika.
 
<< Ehi piccola.. >> Dissi.
<< Cosa c’è Zayn? Qualcosa non va? >> Mi disse.
<< No, va tutto bene, sono sicuro che andrà tutto per il verso giusto >> dissi abbracciandola.
<< Si.. lo spero >> Rispose lei ricambiando l’abbraccio.
 
Si staccò dopo pochi secondi guardandomi dritta negli occhi.
 
<< Ehi >> dissi accarezzandole la testa << Stasera andiamo a casa di Harry così ci svaghiamo un po’, ci sarà anche Jenny >> continuai.
 
Lei annuì solamente.

 
Angolo autore
Eee rieccomi :D
Spero che il capitolo vi piaccia, 
lasciate una recensione please :D
Buona lettura ;)

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