La forza di Chiara

di Beeble
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non serve essere ciechi per non vedere (post 2x2 e 2x3) ***
Capitolo 2: *** Ci sono cose così importanti che se ce ne staccassimo non saremmo più noi (post 2x4 e 2x5) ***
Capitolo 3: *** Il sapore della tristezza (post 2x6 e 2x7) ***
Capitolo 4: *** Una mano per ricominciare (post 2x8 e 2x9) ***
Capitolo 5: *** La lettera di Giorgio (post 2x10 e 2x11) ***
Capitolo 6: *** Ferite (post 2x12 e 2x13) ***
Capitolo 7: *** Il volo (post 2x12 e 2x13) ***
Capitolo 8: *** Buon Natale - con gli occhi di un padre, con gli occhi dell'amore (post 2x14) ***



Capitolo 1
*** Non serve essere ciechi per non vedere (post 2x2 e 2x3) ***


La forza di Chiara
- non serve essere ciechi per non vedere -

 



Sono ancora sveglia nel cuore della notte.
Gli eventi degli ultimi giorni nella mente e nel cuore… mi tormentano.
Mi alzo e raggiungo il computer.
Lo accendo.

Scrivo… sì il computer con la tastiera braille che papà ha comprato quando ancora non ce n’erano tante in commercio…
Ma io avevo così bisogno di scrivere qualcosa che restasse.
Poi la stampante in braille riporta tutto sui fogli…
E io li metto in un raccoglitore che è il mio diario…
 
Avvio con i comandi rapidi dai tasti il programma di scrittura e lascio che la mia mente vaghi fra i pensieri mentre i ricordi riaffiorano e le dita passano veloci da un tasto all’altro.
 
Le parole di Giorgio che mi rimbombano di più nella mente sono ancora quelle: ‘Vuoi aspettare una settimana, un mese, un anno? Non mi dirai mica che vuoi aspettare il matrimonio?”
Ho detto forse ma era una bugia, per allungare l’illusione che non mi lascerà, che non troverà una bionda da urlo con cui spassarsela se io non gli do ciò che chiede…
Perché sono così? Lo so che non sono sbagliata ma…Io lo amo perché è così com’è ma lui chiede perché… e la mia risposta è solo che è importante per me, che ci tengo…non è che non lo amo, non è che non mi andrebbe di fare l’amore con lui ma ciò che credo sta nel mio cuore e non mi sta stretto, questo valore mi appartiene come la mia pelle, io aspetterò il matrimonio. Perché saprò che ci sarà stato tanto amore per attendere, ci sarà stato tanto amore per inventare attimi nuovi, tanto amore per restare accanto uno all’altro.

Non è tutto facile.
Non è come crede lui. Non sono difficile perché sono cieca: questo è quello che vede lui. Ed è più cieco di me.
Io sono difficile perché sono io.

Prego perché se ci allontaneremo ancora un po’ questo distacco non mi distrugga, che io sia ancora in grado di andare avanti e volere ancora bene. Amare ancora tutti. Sorridere.
Perché se non vedi gli altri è più facile e più difficile sorridere.”


Mando in stampa e lascio il foglio sulla stampante mentre mi asciugo gli occhi umidi.
Quando piangi qualcosa non va.

Pazzesco quanto i miei occhi abbiano ancora tanto da dirmi.
Tanto da soffrire.

Mi stendo e stringo il cuscino forte al petto.
Non voglio che papà mi senta, non voglio che soffra. Ancora.
Mando un pensiero a mamma e poi il dolce sonno mi prende con sé.


Un posto dove le sofferenze non ci sono ed io vedo tutto.
Anche i colori.




*** Angolo dell'autrice ***

Fanfiction scritta di getto per una tematica che mi sta a cuore e su un personaggio molto complesso del film.
Un grazie a tutti quelli che leggono e mi fanno sapere anche solo con due parole che ne pensate.

alla prossima,
Fabiola

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Capitolo 2
*** Ci sono cose così importanti che se ce ne staccassimo non saremmo più noi (post 2x4 e 2x5) ***


La forza di Chiara
- ci sono cose così importanti che se ce ne staccassimo non saremmo più noi -




Ho rinunciato a tante cose, ma non ho mai rinunciato a me stessa’.
 
Queste le parole della zia…
E quanto aveva ragione…
Si era quasi data a lui… a lui che amava ma…
Ma non l’aveva aspettata.
La tristezza è padrona, la rabbia, il risentimento, la vergogna verso me stessa.
Ho sbagliato prima che Giorgio mi dicesse che mi aveva tradita: io stavo tradendo me stessa.
Una volta un’amica mi disse che il fidanzato le aveva detto ‘Ti amo talmente tanto che non posso aspettare a fare l’amore con te’… già all’epoca questa frase mi era suonata male nella mente…
Ma ora la capisco appieno.

Chi ama davvero è disposto a dire: ‘Ti amo così tanto che aspetterò una vita per qualsiasi cosa perché ti amo’.

Ma Giorgio non è quello che conosco, questo non è il mio Giorgio, questo è un altro.

Mi resta fra le mani, come granelli di una manciata di sabbia, la consolazione che non ha perso del tutto sé stesso se ha potuto non mentirmi fino alla fine.


Dopo quello schiaffo avrei voluto accarezzarlo, dirgli scusa ma non l’ho fatto.
Gli ho solo gridato ‘Vattene, vattene!’.
E lui se n’è andato senza dire una parola.
Anzi una l’ho sentita.
Prima di chiudersi la porta alle spalle ha detto uno scusa sussurrato.
Più sincero delle scuse di prima.
Ma non abbastanza da salvare la nostra storia.
Tutti quei bei momenti, tutta quell’ansia che sentivo dentro, quell’ansia che sentivo venire da lui, quel malessere… non centravo io, era solo senso di colpa.
 

Non so cosa il futuro serbi per noi due.
Spero un giorno di riuscire a ricordare i bei momenti insieme, prima di oggi.
Stringo il cuscino e soffoco i miei singhiozzi.
Non voglio papà, non voglio zia.
Non c’è nessuno in questo momento.
Io voglio mamma.

 
Vorrei raccontare a lei di questo amore tradito, rotto, sciupato.
Come ha potuto quel Giorgio che io conosco andare a letto con la mia migliore amica? E lei come ha potuto? Mi ha anche consigliato di aspettare…
Mi alzo, prendo il vaso di fiori con le rose che qualche giorno fa mi ha regalato Giorgio e lo lancio a terra.
Poi cado in ginocchio e piango.
 

Entra papà tutto allarmato e sento che accende la luce.
Poi si inginocchia accanto a me.
Mi stringe solo. Non fa domande, non è bravo con le parole ma è perfetto, il mio papà.
Mi stringe in un abbraccio così grande che mi sembra di sentire la mamma.
 



Quando zia viene a svegliarmi sembra tutto tornato alla normalità.
C’è calma in casa, io sono sul mio letto.
Lei mi accarezza la testa e dice solo: “Ci sono cose così importanti per una persona che, se se staccasse, non sarebbe più lei”.
“Lo so, zia, lo so”.
 
Spingo le coperte in fondo al letto e mi alzo.
Oggi è un nuovo giorno.
So che il dolore tornerà ma per ora è andato via.
Il sole splende: ne sento il tepore passando accanto alla finestra.


--------------------

Angolo dell'autrice:

Quella che nasceva come una one shot diventa una 'missing moments' che spero di riuscire ad aggiornare di volta in volta qualche giorno dopo la puntata in tv, ma prima della successiva.

A presto,
fatemi sapere cosa ne pensate,

Fabiola


Ancora un grazie immenso a Halley Silver Comet e a Dark_Wolf per le profonde riflessioni ed i complimenti nel primo capitolo di questa raccolta di 'momenti perduti'.


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Capitolo 3
*** Il sapore della tristezza (post 2x6 e 2x7) ***


La forza di Chiara
- il sapore della tristezza -

 
Non so più se piangere o se essere arrabbiata…
Lui alza la voce, me lo dice così, offeso, solo perché non lo riesco a perdonare?
Lui che appena mi aveva vista con Mattia ha iniziato ad essere sospettoso… e a me naturalmente dovrebbe passare in due giorni dopo che lui è andato a letto con la mia migliore amica?
 

Mi sfogo in cucina, anche se non trovo le pentole, anche se non trovo gli ingredienti, anche se la cena di stasera sarà uno schifo ma almeno mi da soddisfazione, è quello che amo fare… perché in cucina non c’è da decidere giusto o sbagliato: è solo il gusto, mio personale, che mi guida.
 
Penso che non me ne frega niente. Di niente.

Niente.


Ma li sento, di là, papà e Assunta che mangiano la carne speziata da me.
Il tono è triste ma anche bello “È brava la Chiara” dice papà.
“È brava sì…sta tranquillo che a torna quea de na volta” lo rassicura Assunta.
Sentirla parlare in dialetto mi mette sempre un po’ d’allegria, mi ricorda mamma e mi ricorda l’affetto che provo per la mia famiglia.

Stasera mi mette anche un po’ di fame… così esco dalla cucina e mi unisco a loro.

Dopo due giorni che becchetto solo cracker la carne è davvero, davvero gustosa.








Solo il sale.
Mi ricorda le lacrime.

















Angolo dell'autrice:


mi spiace tantissimo per il ritardo ma l'ispirazione in una settimana arriva quando meno te l'aspetti.
Buona lettura a tutti ed un grazie particolare a Halley e SuperGirlFra che hanno recensito con passione lo scorso capitolo.
Mi avete dato un'ottima motivazione anche a scrivere questo capitolo: grazie!

Fabiola

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Capitolo 4
*** Una mano per ricominciare (post 2x8 e 2x9) ***


La forza di Chiara
- una mano per ricominciare -

 


 
L’ho capito, non da subito, ma dopo la prima lezione l’ho capito, che Marco è la mano che mi serviva per ricominciare.
Non che mi piaccia come ragazzo, non per ora, ma come amico sì.


“Si vede che hai occhio per la cucina”
 


È la normalità quella che mi mancava con Giorgio, la spontaneità.
Quando mi ha scelta per la coppia in cucina e mi ha detto che bisogna sapersi scegliere collaboratori in gamba era serio.
Mi mancava questo essere trattata come tutti gli altri.

Non con i guanti, non con tutto il riguardo del mondo.


 
E mentre preparo il sugo preferito di papà per la cena sorrido.
Sono contenta per Marco: mi fa ridere, mi fa sentire me stessa, non mi chiede nulla, non vuole nulla da me, solo fare coppia in quel corso.
E mi sta bene.
 


“No sarà che chel corso de cusina creativa el ga sà i so efetti?” *
“No!” esclamo uscendo dalla cucina “È la tradizionale cucina, di zia in nipote” e scoppiamo tutti a ridere, anche la zia che evidentemente era già seduta a tavola.







* Non sarà che il corso di cucina ha già i suoi effetti?










Angolo dell'Autrice

Mi spiace per il ritardo e la brevità del capitolo ma non sono stata molto ispirata questa settimana, abbiate pazienza.
Grazie ancora a
SuperGirlFra e Halley che hanno commentato i precedenti capitoli.

A presto,
Fabiola

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Capitolo 5
*** La lettera di Giorgio (post 2x10 e 2x11) ***


Sorpresa sorpresa....
finalmente stavolta arrivo con netto anticipo sulle puntate di giovedì...
Svolta nuova alla fan fiction… seguendo il mio istinto scrivo quanto segue… un capitolo sulla forza di Chiara dal punto di vista di Giorgio... abbiate pietà di me, posso scrivere solo per passione e solo ciò che mi ispira dentro… quindi… buona lettura e fatemi sapere se vi è piaciuto questo esperimento… ;)

 
 
 
 
 

La forza di Chiara
- La lettera di Giorgio -

 
 
Carissima Chiara,
scrivo una lettera per te,
una lettera che credo non riceverai mai.
Non sono bravo con le parole, sono un disastro con i gesti, ho sbagliato tutto, ho sbagliato davvero.
Scusa.
Ma non basta dirtelo, perché ora credo di non averti mai vista così felice ed ho paura, paura di toglierti quella felicità ritrovata.
“Se mi hai voluto bene anche solo per un minuto non farlo” e ti ho ferita di nuovo.
Io ti ho vista con gli occhi lucidi al campo base: non erano gli occhi orgogliosi e forti di Miriam. Erano i tuoi occhi splendidi che non puntavano verso i miei ma che mi hanno colpito più dell’aria gelida della notte passata in alta quota.
Sì, ti ho ferita di nuovo con quella scalata.
E posso dirti che non fai bene a stare con uno che ti fa sorridere? E ridere?
No, io ti ho fatta piangere per troppo tempo.
Ti ho tradita, ingannata, fatta spaventare e se tu puoi ancora parlarmi senza provare dolore non posso che esserne felice.
Lo sai che non sono completamente cambiato: sono istintivo, sono brusco, sono una testa calda e non sono capace in nulla… ma stavolta voglio il tuo bene.
Per questo scrivo questa lettera per te.
Questa lettera perché la tua forza, Chiara, ha reso migliore anche me.
 
Io non rinuncio a te.
Ma lascio che tu sia felice.
 
Con affetto,
Giorgio.

 
Poi porto il foglio nel caminetto.
Le braci sono fievoli ma faranno il loro dovere.
La lettera si sgretola, piano piano, parola per parola.
Come se non fosse mai esistita.
Per ripicca le ultime parole a scomparire sono: “Chiara, ha reso migliore anche me”.
Una lacrima di vero dolore scende sul mio viso.
La lascio scendere: il dolore non è u
na debolezza, anche questo me l’ha insegnato Chiara.











---------------------------------------------

Angolino dell'autrice:

Che ne dite di questo esperimento?
Ancora un ringraziamento speciale a Francesca che con entusiasmo commenta ogni capitolo senza esclusione di colpi e uno ad Halley che mi fa riflettere su un sacco di belle cose e mi da la carica per proseguire.

Sono ben accetti commenti brevi, lunghi, critiche e complimenti. -.-

Fabiola

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Capitolo 6
*** Ferite (post 2x12 e 2x13) ***


La forza di Chiara
- Ferite -

 


Ferite profonde
inferte da chi?
Inferte da chi
ti ama,
non ti ama,
si prende gioco di te.
Ferite
ne chiedere scusa
all’amore
che non puoi
amare.
Ferite
di chi spera
ancora
in un raggio di luce
che mi dicono, lo so,
non arriva più.
Ferite
vecchie
sopra le nuove,
come sale sul sangue.
Come sole sulla pelle
interrotta.
Ferite di chi
si fida.
Ferite guarite
SOLO
da chi si ama?






Angolino dell'autrice


Ho scritto questa poesia pensando allo stato d'animo più cupo di Chiara, quella che ancora non ha fatto un giro in mongolfiera con Giorgio.


Sorpresa delle sorprese, ho un'altra idea...  quindi è probabile che prima di giovedì troviate un altro capitolo.... ;) 

Tutto per le mie adorate lettrici e recensitrici: Halley e Francesca.... =)

A prestissimo,
Fabiola

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Capitolo 7
*** Il volo (post 2x12 e 2x13) ***


Eccomi qui... con la seconda shot.... prima di quella che credo sarà l'ultima one-shot di questa raccolta post episodi della seconda serie....

Dunque un bel capitolo smielato per cuori dolci, sensibili, in cerca d'amore e chi più ne ha più ne metta...
Non trattenetevi dal scrivere le vostre critiche ;)

Si avvisano i soggetti che non possono eccedere con gli zuccheri di diluire il capitolo in piccole dosi durante la giornata... XD







 

La forza di Chiara
- Il volo -

 




“È come volare Giorgio” sussurra lei.
“Anche per me” risponde lui posandole un bacio sulla guancia.

“Raccontami cosa si vede volando” replica lei con quel suo sorriso furbo.
“Io vedo solo te” la prende in giro Giorgio.

“Andremo a sbattere addosso a qualcosa se siamo entrambi ciechi”

“Vedo San Candido così piccolo che potrebbe starci sulla tua mano… e vedo le montagne di cui non ho ancora scalato le cime…” e si ferma un momento.


“Sai… quando ho iniziato ad arrampicare da solo?”
“Beh… sì” dice lei incerta.



“Ho passato una notte freddissima in alta quota e l’unica cosa che pensavo era che tutto mi era contro ma io ce l’avrei fatta, non ho pensato a nessuno, nessuno che si sarebbe dispiaciuto se io fossi morto in quest’impresa, se mi fossi fatto male... solo che avrei deluso tutti...”.
Poi fa un sospiro.

Ma il giorno dopo mentre chiedevo aiuto, credevo che sarei morto, nessuno sarebbe arrivato in tempo…

Ecco, in quell’istante ho visto solo te, nella mia mente, e piangevi…” Giorgio fa un’altra pausa “Poi è arrivato Pietro… e io non ci ho più pensato fino a che non sono sceso…”


“Sono stato un egoista a non pensare a te nemmeno un secondo… non voglio più sbagliare… mi aiuterai?”
“E tu aiuterai me?” sorride lei asciugandosi velocemente gli occhi con la mano.
“Lo farò anche se tu sbagli molto raramente…” poi la fissa intensamente e dice “Ti amo”
“Anch’io”.



E Chiara ride, ride davvero, col cuore perché ora è ora, è un momento così certo, così felice che sembra che nessun uragano se lo possa portare via… cosa ne sarà di tutti i loro dubbi? di tutte le loro difficoltà?

Oggi non lo sa ma c’è tempo per pensarci.

Per ora basta così.

Volare su una mongolfiera con accanto una persona stupenda, il resto può attendere.
 
 




Angolino dell'autrice:

Si aprono i commenti da casa su questo capitolo diabetico.... 
E ancora una secchiata di grazie alle mie lettrici e recensitrici preferite che mi danno slancio, entusiasmo e motivazione per scrivere ancora... ;)

Alla prossima...
Fabiola

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Capitolo 8
*** Buon Natale - con gli occhi di un padre, con gli occhi dell'amore (post 2x14) ***


Mi scuso per l'enorme ritardo....
come si può vedere avevo scritto questo capitolo a Dicembre, ma solo ora l'ho ritrovato fra tanti scritti accatastati in un vecchio blocco.
Un grazie ancora a tutti quelli che mi hanno seguito e hanno recensito questa fanfic che ormai è giunta, con questo al suo ultimo, un po' doppio, capitolo conclusivo.

Spero vi piaccia,
alla prossima,
Fabiola





 


Buon Natale

- con gli occhi di un padre-

"Buon Natale"

"Buon Natale"

Il giorno di Natale si è sempre un po' formali.

Il giorno di Natale si è sempre un po' più buoni.

La vedo, la mia Chiara e quel Giorgio scambiarsi questo augurio che sembra senza emozioni.

Ma li vedo che dentro scalpitano: si amano e ormai sembra inutile che io li ostacoli... i sta cussì ben insieme...*

 

“Finalmente con un sorriso” mi sussurra Assunta.

“Vedere la mia bambina che cresce... a volte vorìa cavàrghe e man da dosso, ma po' li vardo...** ”

“E ti ricordano te” conclude Assunta per me

“Me e Claudia, sì...”

“Papà” Chiara mi cerca girando attorno al tavolo, le tendo le braccia e lei mi stringe.

“Non piangere” mi dice.

“Ma come fai a sapere tutto?”

“Lo sento” risponde semplicemente.



 

* i sta cussì ben insieme... : stanno così bene insieme
** a volte vorìa cavàrghe e man da dosso, ma po' li vardo... :a volte vorrei togliergli le mani di dosso, ma poi li guardo






 

Buon Natale

- con gli occhi dell'amore -

 

 

Apro il biglietto di Giorgio, è in braille.

 

Apro il biglietto di Chiara, è scritto al computer.

 

Leggere quei punti sulla carta, mi sembra una sensazione diversa,
mi sembra di non aver mai letto in quel modo.

 

Non è semplice carta stampata:
è la grafia di Chiara, le sue emozioni.

 

“L'ho capito quella sera, Chiara. Ho capito cos'è successo.
Il tuo amore non si può avere in una notte.
Chiara, non importa quanto dovrò aspettare, importa solo che faremo
ogni passo al nostro tempo senza spingerci e ferirci.
Questo stare con te, questo solo, mi basta. Ti amo, Buon Natale, Giorgio”

 

“Quel forse era un sì. So che lo sai ormai.
Quando ridesti della mia risposta rimasi ferita.

Per me non era una sciocchezza. È una parte di me,

sono io Giorgio, il mio modo di amare, di amarti.
Questo è il mio modo per dirti che ti amo.
Non ti amo come uno qualunque, amo te Giorgio e solo te,
proprio te. Grazie di essere qui, accanto a me. Buon Natale, Chiara.”

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