Grey

di Windshimmer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La vita per la vita ***
Capitolo 2: *** I veri amici si ritrovano sempre ***
Capitolo 3: *** Gli incontri più belli... sono proprio inaspettati! ***
Capitolo 4: *** “Sai ti devo raccontare una storia... sei pronto?” ***



Capitolo 1
*** La vita per la vita ***


GREY


Capitolo 1

 

“La vita per la vita”

L'accarezzò un'altra volta mentre dormiva, come se fosse cambiato qualcosa, insomma, lei non se ne sarebbe resa conto neanche se fosse stata sveglia.
Lui amava farlo quando lei dormiva, appunto perché sembrava più normale, più naturale..vivo.
Si guardava intorn, non sembrava poi così diverso dall'ultima volta, le cose che Allyson gli rubava amorevolmente quando lui era vivo, erano sempre al solito posto; la stanza 231 del dormitorio non era cambiata per nulla: due letti singoli in legno, due librerie una difronte all'altra e due scrivanie. Il dormitorio delle ragazze è sempre stato più bello... infatti era sistemato molto bene, avevano pure l'armadio a muro ma in quella stanza era solo uno e le due coinquiline dovevano dividerselo.
Il ragazzo diede un'occhiata alle pareti, illuminate dalla luna, di colore lilla, figurati se il dormitorio dei ragazzi si fossero azzardati a colorarlo chissà cosa sarebbe successo, rise fra sé e sé, la ragazza al suo fianco si girò nel letto e lui non si spostò neanche.
Sospirava e osservava il panorama dato dalla grande finestra che era dietro la testata del letto, avrebbe dato la vita per essere davvero li in quel momento. Continuava ad osservare fuori, un distesa verde si dilagava fino all'orizzonte e gli irrigatori erano in funzione. Il ragazzo era perso nei suoi pensieri guardando l'acqua che cadeva sul terreno.
-Che gioco di parole, dare la vita per la vita...- sospira Jay, ecco il nome del ragazzo “invisibile” a tutte le altre persone.
Da dietro la porta si sentì una voce maschile -Jay smettila di fare il sentimentale e vieni con noi!- era Roi, un amico di Jay, uno dei tre.
-Arrivo...- sbuffa Jay. Si alzò, diede un'ultima occhiata ad Allyson, osservò anche Emily la ragazza che dormiva in camera con la sua amata. Non gli era mai stata simpatica a dirla tutta, infatti le fece una smorfia, subito dopo uscì dalla stanza senza neanche aprire la porta.
-Eccoti fratello!- esclamò Roi -Oggi ho spaventato tre ragazze, mi piace sempre di più essere un fantasma!- disse con fare da bullo facendo l'occhiolino a Max.
Max si limitò ad uno sguardo compiaciuto verso l'altro.
-Sì..una favola!- scosse la testa Jay non molto convinto.
-Senti ormai siamo così...goditela!- esclamò Max -E poi insomma, solo per Allyson torneresti in vita...-
-Tu non ne sai niente...- Jay sgranò gli occhi, in quel periodo aveva i nervi a fior di pelle, soprattutto se si parlava di Allyson scattava su come una pantera in agguato.
-Hei calma ragazzi! Max non te la prendere con Jay..- spuntò una ragazza: Fayble.
 
Fayble aveva i capelli lunghi fino a metà schiena, neri come la notte e gli occhi così chiari.. un misto tra l'azzurro e il grigio molto intenso, il suo fisico da nuotatrice era asciutto e da ormai mesi indossava sempre gli stessi abiti, un jeans e una maglietta verde con qualche disegnino.
Lei era la ragazza per cui Max si era gettato tra le fiamme, lui voleva salvare lei e Jay e Roi si erano buttati per salvare lui..insomma lì sotto ci sono rimasti tutti e quattro e adesso vagavano per il college a spaventare le persone.
Erano fantasmi da poco più di nove mesi, da quando scoppiò quel terribile incendio nella mensa.
Certo, la scuola si era ripresa, infatti da allora tutto era tornato alla normalità, tutto ricostruito, i tavoli della mensa erano uguali a prima e per di più sistemati nello stesso posto, tutto era tornato uguale e identico a prima, il direttore della scuola aveva detto “prima torniamo alla normalità, prima i ragazzi si riprendono” parole sante, peccato che era solo perché aveva paura di perdere iscrizioni...comunque fece mettere una targa con i loro nomi, tanto per ricordali per dire che loro erano morti lì.
Il problema che assillava i ragazzi era capire..nessuno si di loro si era dato pace. Tranne i vivi, loro sembrava avessero dimenticato tutto, una cosa passata, certo non tutti i vivi però erano degli ipocriti.
Ad esempio Allie, Jay vedeva quando Allyson presa dalla nostalgia prendeva la loro foto e piangeva parlandoci, lui ascoltava tutto, ma non poteva fare niente tranne che abbracciarla provando a starle vicino, ma come si fa a stare vicino ad una persona viva se tu sei morto e tutto quello che fai non viene percepito dall'altra persona? Lo faceva stare male vederla così la sera, con in mano quella foto, lui e lei erano sorridenti nel campo da rugby del college, lui con la divisa della scuola lei con i jeans e la sua felpa che ancora oggi conserva. Il fantasma si soffermava a guardare quella foto ogni volta che ne aveva occasione le labbra carnose della ragazza lo facevano impazzire, gli occhi nocciola che non sapevano mentire mai e i suoi capelli profumavano sempre di lavanda, aveva dei morbidi boccoli disordinati che le cadevano sempre davanti agli occhi e a Jay piaceva prendere quelle ciocche e arrotolarsele fra le dita per poi sistemargliele dietro le orecchie.
Ogni giorno sognava di poter tornarlo a fare, ogni singolo istante lo sperava, ma non poteva.
Come sia scoppiato l'incendio ancora non si sa bene. Ma si pensa sia stato un cortocircuito o qualcosa del genere, una fuga di gas... insomma basta poco per far prendere fuoco ad una mensa... I ragazzi ci pensavano ogni tanto ma non trovavano mai una soluzione, o almeno Jay ci pensava, Roi e Max non ci davano molto peso, si erano arresi all'idea di scoprire cosa fosse successo quel pomeriggio (la loro idea era “siamo fantasmi, non possiamo giocare a fare i detective”), ma Jay no. Voleva scoprire la verità per Ally.
Fable invece era molto discreta e l'unico suo pensiero era come andare via dal quel mondo di mezzo. Da quello che si era capito l'aveva letto su un libro, preso della biblioteca della scuola. Il rettore sembrava ci avesse proprio messo una pietra sopra, invece. Aveva definito solo che era stata una fuga di gas e amen, dimenticato l'episodio.
 
Per fortuna i quattro avevano trovato un modo per sopravvivere a quella noia quotidiana: spaventare.
Soprattutto Max e Roi si erano dilettati in questa specialità e l'avevano migliorata ogni giorno sempre di più arrivando a far ammettere al direttore che c'erano delle anomalie nella sua scuola, ma la parola “paranormale” non era ammissibile nel suo istituto. Comunque queste 'anomalie' da una parte aveva fatto alzare il numero di iscritti ma dall'altra non davano pace a quel pelatone che voleva solo scoprire cosa succedeva nella sua amata scuola.
 
Roi, Max e Jay passavano molto tempo in bagno dove c'era uno specchio, si vedevano. Gli piaceva guardarsi, avevano molta paura di dimenticarsi il loro aspetto, gli altri non li vedevano e loro non capivano il perché, insomma se lo specchio li rifletteva doveva farli vedere anche ai vivi, ma non funzionava così.
Roi si specchiava ogni giorno, ogni ora lui era là davanti allo specchio a sistemare il suo ciuffo biondo, i lineamenti squadrati da duro gli facevano fare una strage di cuori da vivo, la pelle era molto chiara, non era muscolosissimo, aveva qualche muscoletto ma il suo punto forte era l'intelligenza. Sì, era un ragazzo molto intelligente, anche se non lo si direbbe a vedere il suo aspetto aveva la media più alta di tutta la scuola, ma il suo difetto più grande è il modo in cui cambiava umore alla svelta. Non una cosa di poco conto, e negli ultimi mesi di convivenza forzata si era notato molto bene questo suo lato.
 
Max invece era una bellezza mediterranea. Non era altissimo, la sua pelle era abbronzata tutto l'anno, il suo sorriso faceva avvampare un sacco di ragazze e aveva i denti perfettamente bianchi, gli occhi cambiavano colore con il tempo, se piovevano erano chiari se c'era il sole erano verdi. Aveva i capelli ricci e scuri, li tagliava ogni mese non li sopportava durante gli allenamenti, diceva. Molto spesso indossava magliette un po' attillate per far vedere il suo fisico, era un montato ma non esagerava mai più di tanto. Lui giocava nelle squadra di rugby della scuola con Jay, inoltre era il ragazzo di Fayble anche se ultimamente avevano qualche problema, ma nulla di irrisolvibile. Lui, comunque, era un ragazzo tranquillo, amava ridere e scherzare, non si dava mai per vinto e sembrava che neanche la morte lo potesse fermare al contrario di Jay; Un ragazzo da fuori così forte, ma così fragile.. il suo fisico sembrava potesse reggere qualsiasi cosa, i suoi occhi ambrati erano impenetrabili e la sua bocca era così morbida e quando sorrideva gli si formavano le fossette. I suoi capelli erano castani e la frangia si rigirava verso l'alto, li fonava spesso per fargli mantenere quella forma. Sulla spalla aveva un tatuaggio. Un aquila.
Era il suo animale preferito, se fosse rinato sarebbe voluto diventare un'aquila, ma essendo morto si era reso conto che non sarebbe rinato in qualcos'altro.
Lui era innamorato di Allyson, una ragazza un anno più piccola di loro, lui e lei avevano una promessa “ci incontriamo nei sogni” ed era la frase che le sentiva dire più volte, le sere. Purtroppo però una delle poche cose che manca ai fantasmi (oltre al fatto di essere invisibile, quindi fantasmi) è che non si può decidere di entrare nel sogno di qualcuno, cioè si può entrare nel corpo di qualcuno ma non nei sogni di qualcuno.
Cosa a dir poco critica dal punto di vista di Jay che avrebbe voluto farle notare la sua presenza, voleva farla sentire protetta.



L'angolochegliautorisiprendonoperforza

Ok ciao! Eccomi! :P
Dopo praticamente anni di inattività ho deciso di buttarmi... lo so ci saranno un sacco di errori e magari è banale! Ma a me piace, penso sia la prima storia che scrivo che mi prende così tanto, quindi abbiate pietà e non smontatemela c.c
Lo spunto per questa storia mi è venuto guardando un film, non so se capite una specie di ispirazione per questo giallo fantasy che appena è cominciato non si è più fermato! 
Comunque spero davvero vi possa piacere e soprattutto vi possa prendere e portarvi a toccare con mano i sentimenti dei personaggi e le situazioni!
Fatemi sapere cosa ne pensate, anche se vi dovesse fare schifo, ne ho bisogno per continuare! :)
Un abbraccio a tutti <3
La vostra Heike.


Ps. Più avanti vi spieghero il motivo del titolo! :P

 

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Capitolo 2
*** I veri amici si ritrovano sempre ***


 

Capitolo 2

 

I veri amici si ritrovano sempre”

Il campus da fuori sembrava un vecchio edificio in stile liberty, dava l'impressione di essere triste, vuoto, ma dentro era molto molto moderno, era diviso in due ali: ala nord (ala dei ragazzi) e ala sud (ala delle ragazze), in mezzo c'erano gli uffici importanti e c'era sempre qualcuno di guardia per far sì che non si potesse volare da un'ala all'altra.
Davanti a questo edificio c'era un grande ingresso, con molto verde, qualche panchina lungo il vialetto fatto con i sassolini e in mezzo c'era una grande fontana.
Dietro invece c'era il campo da rugby circondato dal campo di atletica, solo da un lato c'erano dei gradoni. Dopo il campo c'era la scuola vera e propria, quattro piani, al piano terra c'era la mensa e la biblioteca e sopra c'erano all'incirca 30 aule dove giorno dopo giorno evitando solo le feste comandate gli alunni si dirigevano per le loro lezioni.
Il bello di questa scuola era il programma scolastico, quasi tutti l'avevano scelta solo per quello ma da quando quattro ragazzi morti si aggiravano per i corridoi non so quanto si sia preso in considerazione il programma.
 
I quattro ormai abituati a quella vita si destreggiavano tra i corridoi cercando di dare meno possibile nell'occhio. Cosa molto facile da un certo punto di vista, ma dall'altro proprio no.
Il loro punto di incontro era sempre la parte centrale del dormitorio, davanti all'ufficio della presidenza.
-Ora che sono tutti fissati con i fantasmi, basta che gli passi accanto, sentono il vento e vedono che non c'è nessuna finestra aperta sono tutti super agitati- sbotta Fayble, scocciata.
-Fay..insomma mi sembra normale!-
-Ma non si sono chiesti neanche chi siamo!- risponde lei a Max che la guarda con tenerezza.
-Non se lo chiederanno mai, dai! Siamo morti!- risponde Roi seduto sulla poltrona davanti alla porta della presidenza.
-Come sei perspicace, Roi! Dovrebbero darti un nobel!...Però giusto...siamo morti!- esclama Jay.
-Io penso che..insomma... penso che... ancora non ti è passata questa storia... non è colpa nostra...- Fayble guardava Jay, forse l'unico ancora a nutrire risentimento verso i suoi compagni di morte.
-Beh dovrei essere felice?- allungò una mano e una ragazza ci passò attraverso -Hai visto? Dovrei essere felice? Sembra che a voi piaccia, che non abbiate problemi...Beh io ce li ho!-
-E allora perché ti sei buttato tra le fiamme?- Esplose Max -Tanto io ero già morto!-
-Per te, pensavo di potervi aiutare, imbecille!- Risponse Jay.
-E io che dovrei dire?- sbucò Roi -Insomma non conoscevo nessuno dei due e mi sono buttato solo perché sentivo “Aiuto, aiuto”..cioè vi conoscevo.. non così bene ma vi conoscevo! Mi pento ogni giorno, ma ormai ragazzi siamo qua e qua dobbiamo rimanere- aprì le braccia in segno di resa.
-Ragazzi ora calmatevi!- disse Fable guardandoli scoraggiata – E comunque non è vero, potremmo andarcene, non so come ma potremmo...Comunque, per le otto vado in biblioteca, leggo qualcosa, voi che fate? State qui a litigare per l'eternità? E se dico eternità, intendo eternità..- fece notare lei.
-Io vado da Allie..- disse Jay, poi guardando Max -Scusa amico.. non volevo- abbassò lo sguardo.
-Tranquillo fratello!- Max scosse il capo e gli diede una pacca sulla spalla – Vengo con te, Fable- sorrise e si allontò con lei.
-E io? Beh andrò in bagno..- esclamò sconsolato Roi quando tutti furono spariti.


Angolino tutto mio 

Spero vi piaccia, scusate gli errori! D:
Fatemi sapere, ci tengo alla vostra opinione! :3
Heike <3

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Capitolo 3
*** Gli incontri più belli... sono proprio inaspettati! ***


Capitolo 3
 
Gli incontri più belli... sono proprio inaspettati!”
 
Roi si guardò allo specchio più e più volte provando a girare il ciuffo prima da una parte e poi dall'altra.
Si osservava, si scrutava pensando che nessuno lo vedrà più, cioè nessuno tranne i ragazzi che sono con lui in questo mondo di mezzo.
Un tempo aveva fama tra le ragazze, era anche uno dei ragazzi con la media più alta della scuola, non era una cima negli sport ma se la cavava anche lì... il ricordo di quello che gli era stato negato dalla morte prematura lo rattristò, una lacrima gli scese sul viso e gli bagnò la guancia cadendo dritta dritta sul lavandino.
 
-Hey, tutto bene?- un ragazzo scrutava nella sua direzione, Roi si girò e si guardò intorno, non c'era nessuno in quel posto. Si specchiò, fece un respiro profondo e lo guardò. Occhi negli occhi.
-Dici a me?- disse Roi pronto a prendersi un palo bello e buono. Ci sperava ogni volta, voleva risvegliarsi vivo.
-A chi altro dovrei dire amico!- rispose mascella di ferro.
-Ah.. mi vedi?- Lo guardò diffidente e poi gli si avvicinò.
-Non dovrei? Amico ho smesso di giocare a fare il fantasma a 5 anni... Insomma è normale che io ti veda- rispose lui sicuro di sé.
-Ah beh io ho cominciato sei mesi fa..- disse con voce piena di sarcasmo.
-Drew, con chi parli?- Joe, un ragazzo del penultimo anno chiama, a quanto pare, il suo interlocutore.
-Con...scusa come ti chiami?- si girò di nuovo verso il fantasma che lo guardava con gli occhi sgranati.
-Roi, Roi Jones...- continuò il fantasma senza pensarci due volte.
-Piacere di conoscerti! Io sono Andrew House, ma mi puoi chiamare Drew- disse il ragazzo, mentre entra Joe e lo vedeva tendere la mano al vuoto.
-Ma con chi stai parlando?- ripete Joe entrando in bagno interdetto.
-Con Roi! Smettila di fare lo sfigato! È anche più grande di te..- ripete Drew.
-Ma sei pazzo o cosa? Non c'è nessuno in questo bagno a parte me e te...- lo guardavo ancora più scioccato Joe vhe cercava di trattenere le risate, mise una mano davanti a Andrew proprio dove si dovrebbe trovare Roi e passò attraverso di lui, come se niente fosse.
-O mio Dio..sto diventando pazzo! Sono pazzo, sono pazzo! Roi Jones, mi sono inventato pure il nome!- si girò verso di Joe, guardò nella direzione di Roi immobile aspettandosi una qualche risposta.
Andrew corse fuori dal bagno convinto di non volerci più entrare, Joe uscì subito dopo di lui e cercò di tranquillizzarlo.
-Drew..sei qui da pochi giorni, secondo me è normale tutto questo... sarà lo stress..- continuava il nuovo capitano della squadra di rugby, preoccupato dopo aver sentito il nome pronunciato dal nuovo arrivato. Insomma lui non dovrebbe sapere la storia e non dovrebbe conoscere i nomi dei ragazzi, rabbrividì.
Roi sobbalzò dal dispiacere a pensare che quel ragazzo pensa di avere le allucinazioni, lui è reale. La prima cosa che pensava era “devo dirlo agli altri”. Corse in biblioteca dove Fayble e Max stavano chiacchierando.
-Ci vedono! Ragazzi, ci vedono!- urlòa Roi saltando sopra al tavolo dove erano seduti Fayble e Max che lo guardavano increduli.
-Cosa stai dicendo?!- si tirò su Max cercando di restare calmo.
-CI V-E-D-O-N-O!- urlò di nuovo scandendo bene le parole e si sedette accanto a Fayble guardando il titolo del libro. I due si guardatono e si sorrisero.
-Come ci vedono?- dissee Jay che si trovava da quelle parti.
-Un ragazzo nuovo, Andrew House, mi ha rivolto la parola in bagno, vi rendete conto? Abbiamo ancora una possibilità di comunicare con il mondo dei vivi! E se riuscissimo a..?- Roi non si tratteneva più dalla felicità.
-Adrew House- Jay pronunciò quel nome con sorpresa – House come il rettore!-
-Gli somiglia anche, secondo me sono parenti..- pronunciò il biondo.
-Beh allora sia a cavallo... non ci considererà mai- Max scosse il capo senza pensarci due volte.
-Diamogli una possibilità!- saltò su Fable -Insomma proviamoci!-



Angolo dell'autrice

Grazie a chi a recensito, spero che anche questo capitolo vi piaccia... fatemi sapere :)
Heike

 

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Capitolo 4
*** “Sai ti devo raccontare una storia... sei pronto?” ***


Capitolo 4
 
Sai ti devo raccontare una storia... sei pronto?”
 
I fantasmi non diedero pace ad Andrew per almeno due settimane, gli spuntavano davanti, gli facevano cadere i libri, gli nascondevano i suoi affetti...ma non gli parlavano, voleva che sia lui il primo.
Lui crede di essere diventato pazzo. Prendeva farmaci, e stava prendendo in considerazione di andare da uno psicologo per farsi aiutare. E Joe era sempre più preoccupato e spaventato, tanto che si era allontanato dal suo amico Drew.
Martedì mattina i ragazzi non ce la facevano più ed esagerarono. Gli buttarono a terra i libri che aveva in mano, gli scombinarono i capelli e lo bagnarono tirandogli una caraffa d'acqua addosso.
-Chi siete? Vi prego, smettetela.. Io non ce la faccio più- sbottò nel corridoio vuoto Drew stanco di perdere di nuovo i libri per strada.
I ragazzi sbucarono uno ad uno da dietro l'angolo, lo seguirono ogni giorno, giorno e notte.
E a Jay questa cosa pungeva parecchio visto che passava molto tempo con Allie.
Lei rideva, gli mancava quella risata, ma punto a sfavore non era lui la causa del suo sorriso ma era Andrew.
-Io sono Max..- il più coraggioso – loro sono Roi, Fable e Jay.. la squadra al completo-
-Ci dispiace averti spaventato.. ma non siamo allucinazioni, noi siamo reali!- lo guardò con compassione Fable.
-No, voi siete allucinazioni...Andrò a parlare con mio nonno..- sbuffò e alzò gli occhi al cielo Drew. Tornando sui suoi passi svelti si fissò mentalmente di andare a parlare con il rettore della scuola..suo nonno.
Entrò in presidenza sbattendo la porta, la faccia del nonno esprimeva tutta la preoccupazione per il nipote.
-Cosa succede?- chiese il rettore, cercando di farlo tranquillizzare.
-Ci sono i fantasmi nonno. O ho le allucinazioni.-
-Che fantasmi? Che allucinazioni?- il nonno veramente preoccupato non sapeva cosa dire davanti a queste “accuse”.
-Io li vedo, mi parlano, mi rubano le cose, mi hanno pure bagnato!- urlò stanco il nipote incredulo di tutta questa faccenda.
Il nonno sapeva che esistevano strane anomalie nella sua scuola, ma mai così evidenti.
-...Ti parlano?- l'unica cosa che gli uscì dalla bocca, una paura si fece spazio fra i suoi pensieri.
-Sì, mi hanno detto pure i loro nomi..erano tipo Max, Jay o Jack? Non mi ricordo di preciso e..Roi! Roi Jones- pensò un attimo e poi continuò. -e c'era una ragazza nonno, te lo giuro..-
-...Fable Ronald- sospirò il direttore. -Non so cosa siano, ma tu non li hai mai conosciuti, erano ragazzi che venivano in questa scuola, è successa una tragedia circa nove mesi fa..- disse controllando il calendario – tra due settimane sono precisamente nove mesi, è successo il 29 Marzo scorso..ci fu una fuga di gas nella mensa, e quella ragazza, Fable per sbaglio accese l'accendino- disse con voce sofferente.
La faccia di Andrew diventò pallida al solo sentire parlare di quella storia.
-E cosa successe poi?- domandò un ragazzo al suo fianco, Max.
-Comunque figliolo, i dettagli non ti interessano... Sono veramente macabri..Per fortuna Emily Foster ha chiamato in tempo i soccorsi, chissà cosa sarebbe successo - scosse il capo e riprese l'attività interrotta dall'irruzione nel suo studio da parte del nipote.
-Non vuoi sapere come sono morto?- continuò Max. -Insomma io non ho avuto la fortuna degli altri, anzi..la fortuna quel giorno mi ha proprio voltato le spalle.. puoi chiedere anche a Joe, forse lui sa meglio questa storia- sospirò il fantasma. - Ti puoi fidare di noi- annuì e se ne andò, sparendo dietro la porta lasciando il ragazzo incredulo a scrutare la sedia vuota.
-Chi hai visto?- chiese il nonno guardando la sua faccia – devi aver visto un fantasma con quella faccia pallida!-
-No, cioè ne ho visti quattro...- si alzò e se ne andò anche lui.
 
La sera quando entrò nella mensa la prima cosa che notò fu la targa con i nomi dei ragazzi, non l'aveva mai notata, non era evidente. Era piccola quanto una mattonella ed era attaccata accanto alla porta.
Infatti non era considerata tantissimo o più che altro pochi volevano ricordare.
Quella sera si sedette in un tavolo accanto alla finestra chiedendosi cosa fosse successo davvero quella notte.
Una ragazza si sedette al suo fianco, non si rese conto che era Allyson all'inizio talmente era preso dai suoi pensieri.
-Ciao Drew!- sorrise la ragazza. Jay era in piedi contro gli alberi davanti alle finestre della sala da pranzo, osservava la scena sentendo lo stomaco stringersi in una morsa fortissima, non vedeva sorridere Allie da veramente tanto tempo. La amava così tanto da stare male solo a pensarci, doveva essere grato a lei per il ricordo di quei giorni in quella scuola così belli. Lei era stata l'unica per lui e vederla così, cercare di andare avanti...aveva un non so che di terribilmente triste, era finita. Tutto era finito e lui era solo illuso.
Li vedeva chiacchierare non sentiva cosa si dicevano anche perché se si fosse fatto vivo Andrew l'avrebbe visto e sarebbe stato solo più complicato spiegare tutto ad Allie. Insomma era una ragazza intelligente, bella, simpatica, sorridente, tutto ma su queste cose era molto scettica.
-Allyson! Siediti qui con me..- le sorrise lui facendole posto accanto a lui.
-Com'è andata oggi?- gli chiese lei accomodandosi.
-È andata! A te?- rispose lui guardandola.
-Non c'è male...oggi si sopravvive!- la ragazza cominciò a mangiare la sua cena.
-Come mai?-
-No, niente di molto interessante- si strinse nelle spalle evitando di rispondere, anche a lei mancava molto Jay. Ma non voleva ammetterlo in pubblico, la sua migliore amica Emily pretendeva che lei se lo dimenticasse come se niente fosse, lei lo amava tanto e non l'avrebbe mai dimenticato.
-Posso farti una domanda?- chiese il ragazzo riportando la ragazza alla realtà.
-Certo..- rispose lei. -se posso rispondere chiedi pure!- gli sorrise invitando con il capo a proseguire.
-Hai mai conosciuto Jay Skyler? O Ma..-la ragazza lo interruppe.
 
 

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Angolino d'autrice

Scusateeee! Non scrivo da tantissimo, scusateee!
Spero vi piacca, scusatemi di nuovo ma la scuola mi ha preso tantissimo....
Ci vediamo al prossimo,
Un bacio 
Fede <3

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