Capitolo 3
"Dobbiamo seguire sempre la mappa, magari c'è un'idicazione per uscire da qui"
"Bè fin li c'ero arrivato pure io fissato del baseball, ma come facciamo con questo buio?"
Appena finita la frase notò che Takeshi aveva in mano il suo cellulare che faceva un po di luce e con quella luce illuminò la mappa.
"Ehm...non credo serva molto...mi sa che non c'è nessun suggerimento"
Prese uno dei suoi candelotti che svuotò dalla dinamite e la usò come torcia.
" Siamo chiusi in una scatola e..."
Rannicchiandosi e usando la polvere a terra come lavagna fece un paio di rapidi calcoli.
"L'ossigeno - spense il candelotto prendendo il telefono- basterà per circa dieci ore"
Si diresse verso la porta poi si girò di scatto.
"Sbaglio o non vedo la tua mazza da baseball...non dirmi che non l'hai portata...."
"Ahah sai com'é non pensavo che mi servisse una mazza"
Gli rispose Yamamoto grattandosi la testa e con stampato in faccia uno dei suoi soliti sorrisi.
"Bè neanche io l'avrei portata in effetti...."
Mettendosi gli occhiali si lasciò scivolare lungo la parete.
"Devo pensare a un piano..."
Ma per quanto si sforzasse l'unica cosa che la sua mente pensava era l'evento di pochi minuti prima.
Non si era neanche accorto del movimento di Takeshi e se lo era trovato davanti al volto per poi farsi rubare un bacio.
"H-Hm" si tolse velocemente gli occhiali rannicchiandosi.
Come aveva potuto ricambiare?! Quell'idiota era suo nemico anche se facevano parte della stessa famiglia...
Alzò la testa ormai incapace di pensare ad altro.
"Come diamine ti è venuto 'per me è sempre il momento per darti un bacio'!?"
Yamamoto non se lo aspettava che improvvisamente Gokudera, specialmente in una situazione come quella, gli venisse in mente di fargli quella domanda.
"Bé mi sembra che sia abbastanza chiara come frase"
Gli rispose Yamamoto con un tono di voce dolce.
"Perché io!?...non importa...moriremo qui tanto"
Alzandosi in piedi l'albino si avvicinò al moro spingendolo al muro.
"Stupido idiota non riesco a pensare ad altro"
E tirandolo a se gli rubò un altro bacio.
L'altro non si aspettava questa reazione, ma non se lo fece ripetere due volte e ricambiò il bacio.
"Non sai da quanto ho aspettato questo momento"
Disse Yamamoto rivolto a Gokudera.
"H-hay qualche idea su cosa fare?"
Era un sussurro mentre l'adrenalina scemava.
"Accetto anche i piani più idioti a questo punto..."
"Bé che fretta abbiamo di uscire di qui?"
"Per una volta potrei darti anche ragione"
Mentre loro parlavano continuavano a baciarsi e a esplorare con le mani uno il corpo dell'altro.
"Y-Yamamoto.."
Staccandosi senza fiato e premuto al muro, l'albino bloccò la mano del moro.
"N... non così in fretta"
Appoggiò la testa alla sua spalla fermando la mano a pochi centimetri dai pantaloni.
"Vorrei ricordarti in che situazione ci troviamo"
"Ahahah hai ragione anche tu Hayato"
A quel punto Gokudera divenne rosso.
"C..come mi hai chiamato scusa?"
"Hayato"
"E chi ti ha dato il permesso?"
"Me lo sono dato da solo, se vuoi puoi chiamarmi Takeshi"
"M..ma chiamarsi per nome sono cose da fidanzatini!"
"Bè allora Hayato ti va di fidanzarti con me?"
"Si...cioè no...intendo..."
Avvampando Gokudera non riusciva a mettere insieme più di tre parole con senso.
"Aspetta..."
Accendendosi una sigaretta fece un lungo sospiro.
"S-si...voglio fidanzarmi e no.... non chiamarmi per nome in pubblico..."
Yamamoto a quella risposta fece un sorriso talmente felice che Gokudera si stupì.
"Adesso però che siamo solo io e te allora posso chiamarti Hayato?"
"Se proprio devi"
A quelle parole Yamamoto gli diede un lungo e dolce bacio.
Lentamente la mano di Yamamoto tornò a scendere.
"C-fermo..." avvampò Hayato.
"Non siamo fidanzati?" Sorrise l'interlocutore.
"M-ma..."sospirò arrendendosi e spstandogli nuovamente la mano. "Fammi togliere i candelotti"
E ne estrasse da ogni parte: giacca, pantaloni, tasche e persino dalle scarpe.
Ridendo Takeshi ne prese uno in mano.
"Non temi di esplodere?"
La domanda fu fermata da un bacio e entrambi si trovarono stesi a terra.
"Non avevo motivo per tenere alla mia vita"
"Bé adesso ci sono io e ti faro venire voglia di tenere alla tua vita"
Rispose dolcemente Yamamoto dandogli un bacio prima che lui potesse dire qualcosa e poi si abbracciarono. Stettero cosí abbracciati uno all'altro e ogni tanto si separavano solo per darai un bacio.
"Sarà meglio pensare un modo per uscire."
A malincuore i due si separarono e si misero in moto per tentare di uscire.
Note dell'autrice:
Ciaossu :D
Eccoci ancora qui con un altro capitolo ^^ mi scuso per il ritardo,ma ho avuto problemi con il mio pc DX
Comunque finalmente Gokudera e Yamamoto si sono fidanzati :D
Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento ^^
ciaossu :)
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