il filo che ci ha unito

di ghepy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'inizio di tutto ***
Capitolo 2: *** i giochi sono aperti ***
Capitolo 3: *** la morte ***
Capitolo 4: *** era già tutto previsto ***
Capitolo 5: *** la prima notte insieme ***
Capitolo 6: *** cambiare per piacere di più ***
Capitolo 7: *** il passato ritorna ***
Capitolo 8: *** fiori d'erica ***
Capitolo 9: *** l'esame finale ***
Capitolo 10: *** che l'esame cominci ***
Capitolo 11: *** GAME OVER? ***
Capitolo 12: *** La fine di tutto? ***
Capitolo 13: *** traditori ***
Capitolo 14: *** chi muove i fili? ***
Capitolo 15: *** addio susan ***
Capitolo 16: *** non lasciarci ***
Capitolo 17: *** una nuova casa per susan ***
Capitolo 18: *** un ricordo prezioso ***



Capitolo 1
*** l'inizio di tutto ***


In una fredda notte d'inverno, tre uomini vestiti di nero si aggirano per le strade di Londra alla ricerca della loro preda. ''ooh ma insomma quanto dobbiamo ancora camminare!?!?'' domandò il rosso dai capelli corti ma appuntiti ''se vuoi diventare shinigami prima di tenere l'esame finale devi finire lo stage, se vuoi ritirarti fai pure,tanto un allievo io c'è l'ho già'' disse l'uomo a capo della spedizione ''sono onorato di poter apprendere da lei, senpai'' rispose il ragazzo dai capelli castani facendo un lieve inchino verso il maestro ''puff,non mi bastava dover andare in giro con un vecchio rincitrullito,ora mi tocca persino stare con questo lecchino'' rispose il rosso con rabbia ''ora basta parlare!dobbiamo muo....."'il maestro si zitti sentendo un rumore proveniente da una strada laterale. Si avvicino per poter sentire meglio,guardò da dietro il muretto e finalmente lo vide. Era il mostro che avevano cercato per tutta la notte. Una pelliccia a chiazze ricopriva il corpo della bestia,dalla quale sporgevano lunghi artigli e zanne insanguinate. Ed ora eccola lì seduta mentre divorava il cinematic record di un essere umano ormai irriconoscibile a causa del sangue che ricopriva tutta la sua carcassa. Il maestro fece cenno ai suoi due allievi di avvicinarsi '"eccola lì, quella è il nostro bersaglio!'' disse il maestro sotto voce ''aspetti mi faccia capire, sono stato in piedi tutta la notte per dare la caccia ad un gatto troppo cresciuto?!?!?'' sbottò il rosso ''non farti ingannare, sebbene assomigli a un ghepardo ti posso assicurare che cowatishi è più pericoloso di 1000 demoni affamati''asserì il maestro ''cowa.... che????'' ''cowatishi grell,sono creature che si nutrono delle anime degli esseri viventi.mangiano di tutto, persino gli shinigami sono uno dei loro piatti preferiti. Se di tanto in tanto leggessi qualcosa su di essi sapresti che poco tempo fa una di quei cosi ha divorato una squadra di shinigami professionisti che erano andati ad ucciderla'' disse il ragazzo dai capelli castani "'per questo ora ci siamo noi a darle la caccia. La signora morte ha detto che vuole evitare la morte di altri esseri utili'' rispose il maestro ''ah bene!grazie William per la lezione possibile che....ASPETTA!!!! COSA? !?!?io mi rifiuto moralmente di mettere a rischio la mia vita per diventare shinigami!!!! Preferisco diventare parrucchiere piuttosto che....!'' urlo il rosso fuori di sé finché un ombra non lo ricoprì interrompendolo ''guarda guarda,uno shinigami con due allievi che vengono per uccidermi,che cosa commuovente, peccato che io odii essere interrotta mentre pranzo.anche se a dirla tutta quell umano non mi ha completamente sazziato,vorrà dire che mi accontentero di mangiarmi voi'' " eccola lì a dieci centimetri da noi, la creatura più pericolosa del mondo e qui e ora che facciamo?non possiamo scappare ci prenderebbe subito,potrei provare a distrarla mentre il senpai la colpisce alle spalle, ma allora perché non riesco a muovermi? Andiamo! Stupida mano muoviti!è inutile non ci riesco" Mentre William pensava a come battere il mostro la cowatishi drizzo le orecchie e si volto verso destra ''oh vogliate perdonarmi ma ora devo proprio andare via,ma non temete tornerò presto!'' aprì delle grandi ali e volo via. "Quella sera tornammo a casa spaventati e sconvolti. Non avevamo capito che cosa avessimo davanti e siamo restati lì immobili senza far niente,ma la prossima volta non accadrà di nuovo te lo garantisco!" In quello stesso istante, in un vicolo di Londra, un cowatishi pregava sotto il cielo stellato ''oh tesoro, presto io dovrò andarmene da questo mondo,ma ti prometto che non resterai sola, tu infrange rai tutte le regole e sarai ricordata in eterno, il mondo sarà tutto tuo un giorno''

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Capitolo 2
*** i giochi sono aperti ***


Alle prime luci dell'alba, un ragazzo che aspira a diventare shinigami si addentra all'interno della biblioteca degli shinigami per trovare le risposte alle sue domande "vediamo un po'.... cowatishi, creature altamente pericolose. Hanno la capacità di assumere qualunque forma, sebbene il loro numero sia notevolmente diminuito si consiglia di non attaccarli se fanno parte di un clan,essendo creature legate alla famiglia potrebbero effettuare un attacco di gruppo verso chi li infastidisce. Questi esseri si isolano dal gruppo solo solo...'' il ragazzo chiuse il libro dopo aver sentito uno strano rumore, poi all'improvviso lo udì di nuovo,era come un fruscio che si spostava,era sempre più vicino, finché non vide un ombra dietro di lui, si girò e tirò fuori la sua piccola falce e la punto verso l'ombra, ''hey! È questo il modo di salutare un tuo superiore?'' ''Un-undertaker senpai !'' ''Che cosa c'è? Hai litigato con la tua ragazza e hai paura di trovartela alle spalle hihihih'' william odiava farsi vedere dai superiori in quello stato di paura,ma soprattutto odiava la risata di quel senpai,così fredda e agghiacciante e le sue battutaccie ''mi scusi sua eccellenza,non volevo mancarle di rispetto, è che sono solo un po'stanco tutto qui,'' rispose mentre metteva via l'arma e abbasava lo sguardo in segno di rispetto ''ahhh ho capito, stavi cercando di dimenticare la tua ragazza leggendo un po'...'' william fece un sospiro sapendo di dover ripetere al senpai sempre la stessa cosa ''io non ho la ragazza senpai,glielo già detto tante volte'' ''? Ah no?peccato...allora ti potrei presentare a mia figlia secondo me..'' qui il ragazzo spazzientito rispose ''signore lei non ha una figlia!quante volte glielo devo dire?!?! Possibile che glielo debba dire tutte le volte che ci incontriamo? !?!'' L'uomo dai capelli grigi si lasciò scappare una risata ''hahaha mi sa che sto invecchiando troppo in fretta,mi sa che a breve mi dovrò ritirare. Cambiando discorso. ... che cosa stavi leggendo?'' Recuperata la calma william disse ''Volevo sapere se i cowatishi hanno dei punti deboli, così potevo rendere più semplice la distruzione di questo orribile mostro'' ''cowatishi eh?beh non so molto di più oltre a ciò che c'è scritto nei libri,ma ti so dire una cosa su quest' ultima cowatishi, è una femmina malata'' ''prego?malata di che?'' ''Beh tutti gli esseri viventi arrivano al capolinea della loro vita,come noi, loro sono vittime dei rovi della morte,e questa femmina ha vissuto tanto nel tempo, troppo forse, e ben presto morirà, quindi il mio consiglio è di pedinarla,seguila ovunque vada,alla fine ti condurrà. ..'' smise di parlare sentendo una forte fitta al cuore e si piegò cadendo addosso al ragazzo ''senpai!'' Appoggiandosi ad esso, l'uomo si rialzò ''sto bene sto bene, e solo un piccolo acciacco'' "possibile" pensò william "che sia così tanto invecchiato di colpo?voglio dire è sempre stato un po'pazzo ma non aveva mai mostrato questi cedimenti, possibile che anche il più grande shinigami possa invecchiare così da un giorno all'altro? " ''william'' inizio undertaker ''devi farmi un favore,devi uccidere quella bestiaccia e tornare a casa vittorioso okey?'' ''Si senpai,la ucciderò per voi!'' ''Grazie ragazzo, ora scuuusami ma vado a darmi un sistemata prima di iniziare a lavorare'' dicendo questo si stiracchiò e si avviò verso il corridoio che conduceva all'uscita della biblioteca ''Arrivederci senpai'' il senpai alzò il braccio destro senza girarsi comw per dire ''ci vediamo!'' ''Che cosa strana. ...''pensò william ''com'è possibile che il senpai avesse tutte quelle informazioni così dettagliate sul cowatishi, sul fatto che fosse femmina e che era in preda ai rovi della morte a meno che....'' william si fiondò fuori dalla biblioteca cercando di inseguire undertaker, no!quello non era undertaker era un impostore!ma perché dargli tutte quelle informazioni così specifiche?!?!? William correva sempre più forte fino a quando lo vide in fondo al corridoio che girava l'angolo,corse con tutto il fiato che aveva in corpo, ma girato l'angolo ricevette un colpo ben assestato in viso che gli fece cadere gli occhiali dal naso, ma che vennero presi al volo da qualcuno ''ebbene eccoti qui,stavo quasi iniziando a pensare che eri così stupido da cadere nel mio inganno così banale, ma vedo con grande gioia che mi sono sbagliata'' william intanto inizio a tirarsi su in piedi.oltre ad essere rimbambito dal colpo ricevuto faceva fatica a capire dov'era, questo perché aveva perso gli occhiali e senza di essi era più cieco di una talpa,non vedeva ne le forme ne i colori,era tutto bianco, sentiva solo la voce di una donna, così dolce,ma nel suo tono si sentiva l'odio e la rabbia provata verso lo shinigami ''personalmente eviterei di chiedere aiuto ad uno shinigami,ma non posso fare diversamente'' william si senti prendere per la camicia e sentì la voce ancora più forte ''facciamo così, ti permetterò di uccidermi se in cambio farai una cosa per me...'' ''mi rifiuto!'' Disse il ragazzo ''tu?ti riufiuti?hahahahhhah non mi sembra proprio che tu sia nella posizione di contraddirmi'' dopo poco william si sentì qualcosa di affilato che gli sfiorava il collo ''tu sei il mio schiavo! Se sei ancora vivo dovresti solo ringraziarmi! Io ho tirato i tuoi fili sin da quando eri un bambino!sei solo un burattino nelle mie mani che viene manipolato'' ''se è così perché non mi uccidi'' ''perché stranamente ho bisogno di te, ora scusami ma mi hai fatto perdere troppo tempo, ci vediamo presto shinigami'' dicendogli questo gli rimise gli occhiali sul naso e li scomparve, tutto quanto iniziò a perdere consistenza, i muri sembravano sciogliersi di lì a poco tutto divenne bianco William si alzò si soprassalto, aveva il fiatone,si guardò intorno come alla ricerca del cowatishi, ma non lo vide...possibile che sia stato tutto un sogno? Poco ora importava,i giochi erano aperti, lui contro il cowatishi, e luine sarebbe uscito vincitore,come sempre ''Fatti sottoccowatishi!''

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Capitolo 3
*** la morte ***


Dopo essersi messo la tenuta da lavoro,william scese al piano di sotto per fare colazione con i colleghi. Non appena mise fuori il piede dalla sua stanza si ritrovò faccia a faccia con undertaker che lo guardava con un ghigno divertito ''e così oggi mi hai sognato eh ?brutto monello!'' Mentre con la mano il senpai si divertiva a pizzicargli le guance ''buongiorno senpai'' dun tratto il ghigno gli scomparve dal viso ''sei davvero noioso william, se continui così non avrai mai una ragazza'' disse deluso il senpai ''come se fosse rilevante la presenza di una donna nella mia vita,non ho bisogno di nessuno'' ''oh suvvia! Tutti abbiamo bisogno di qualcuno,persino tu 'faccia d'avvocato'. Senti, è già triste dover morire da soli,ma morire senza nessuno che ti stia accanto al letto di morte, che pianga per te è ancora più patetico,se cambiassi atteggiamento ti potrei presentare a mia figlia lei ti potrebbe...'' ''ORA BASTA CON QUESTA STORIA!senpai apra gli occhi, sua figlia è morta assieme a sua moglie durante la gravidanza! La smetta per una buona volta! Continuare a illudersi così è solo una sciocchezza, è la sua ossessione per continuare ad andare avanti ma è solo una menzogna!'' Detto questo william si recò a gran velocità verso la mensa.invece undertaker rimase lì immobile, scoppiò in una piccola risatina ''vedrai caro william, molto presto le cose cambieranno e io diventerò nonno!'' Detto questo iniziò a saltellare allegramente nei corridoi. Intanto in mensa 3 ragazzi discutevano allegramente ''Allora grell san, quando terrai l'esame finale?'' Chiese teneramente il ragazzo dai capelli castano chiaro ''E io che ne so'' disse tirando su le spalle ''personalmente lo trovo tutto così stupido,perché è toccato proprio a me!insomma,se io morissi tutti gli uomini piangerebbero per anni la mia precoce dipartita'' Il ragazzo dai capelli castani guardò il suo amico dai capelli biondi, per poi scoppiare entrambi in una grossa risata ''hey!non è divertente!'' ''Perché no? Se tu ti togliessi di mezzo tutti farebbero festa'' ''eric! Se qualcuno morisse non sarebbe affatto divertente!'' ''Ah ho capito eric! Se io morissi avresti tutti gli uomini per te, sei proprio un maialino!'' Disse ridendo il rosso , eric preso da un attacco di vergogna abbassò lo sguardo, poi si riprese tirando su il capo dicendo ''non ho bisogno di nessuno!ho già la mia metà che mi completa! Non ho bisogno di nessun'altro'' alan, sentendo queste parole si rabbuiò per poi dire ''e chi sarebbe questa tua metà? '' eric diventò tutto rosso ''ecco....io....io...'' all'improvviso arrivò william che per eric fu come la campanella a scuola per uno scolaro che non vuole farsi interrogare perché non ha studiato ''william!ben arrivato'' disse eric sollevato ''ragazzi ho bisogno di un aiuto'' ''certo will siamo qui per te'' ''eric ti ho già detto di non chiamarmi così! Comunque il punto è il cowatishi!'' ''Oh no!'' ''Di nuovo!'' ''Non ti è bastato romperci con questa storia tutta la notte!''asserì il rosso ''ti ricordo che è l'unico modo per poter accedere all'esame finale, e diventare così shinigami'' ''senti! È già snervante che sapere che questo poppante diventi shinigami prima di me'' ''Hey!?!?!'' ''Alan non ne vale la pena credimi'' ''e in più come se non bastasse devo anche sopportare te per tutto il tempo,c'è tu credi davvero di sconfiggere quella bestia?!?!? Non ce l'hanno fatta 3 shinigami professionisti e tu vuoi farmi credere che li batterai?!?!? Ma fammi il piacere!'' ''Se non altro lui non rinuncia tanto facilmente come te grell'' ''Giorno senpai'' ''preparatevi bene che sta notte la preda sarà nostra'' eric pensò che era il momento di togliere le tende ''Però non ricordavo che fare colazione con voi fosse così pesante,con permesso noi ce ne andiamo, vieni alan'' ''si!'' Arrivò la notte Per tutto il giorno william aveva pensato a quali tecniche adoperare per poter battere il mostro,dopo poche ore si sentirono delle urla, i 3 partirono a gran velocità per le vie seguendo le urla. Poi si fermarono, ed ad un tratto la videro, era lì, di nuovo, e questa volta non l'avrebbero lasciata scappare, la bestia si accorse di loro subito,prese un paio di pezzi del cinematic record della vittima e cominciò a correre, ma non correva in fretta come se fosse in fuga, sembrava quasi ce gli stesse indicando la via come se volesse mostrargli qualcosa. Alla fine girò in un vicolo buio senza via d'uscita. Lasciò cadere a terra le pellicole vicino ad uno scatolone, dopo di che si girò per guardare un ultima volta la luna,per poi essere sguartata in due dal senpai. Ed eccolo lì il momento! Come in un film, si vide il sangue che al rallentatore finiva su ogni superficie nelle vicinanze e la carcassa si apriva in due mostrandone le interiora. Il senpai urlò ''l'ho uccisa!!! Finalmente l'ho uccisa hahahahahaa'' egli scoppiò in una grossa e macabra risata, erano felici, ma nella testa di william i pensieri giravano ''perché si è lasciata uccidere?un essere così temibile che si lascia uccidere così facilmente?qualcosa non torna, forse era in preda alla follia e si è lasciata morire, ma se il sogno è stato reale,che cosa voleca quel cowatishi in cambio della sua anima?'' dopo aver finito con la sua grande risata disse contento '' vedete!?!? È così che si uccide,senza pietà o ripensamenti, noi shinigami dobbiamo sempre....che vi prende?'' I due allievi guardavano rabbrividi ciò che si muoveva nella scatola, finché non tirò fuori il muso ed il senpai si girò a sua volta per capire il perché di quella espressione sui loro volti ''mamma?'' Chiese il cucciolo mentre usciva dalla scatola per avvicinarsi al corpo della madre ''mamma?'' Quando la piccola vide il corpo della madre diviso in due chinò lo sguardo a terra ''e ora che facciamo? La uccidiamo senpai?'' Chiese il rosso ''io...non lo so...'' la piccola tirò su il muso mostrando i suoi grandi occhioni azzurri ''chi è stato!?!?'' ''Sono stato io''disse facendo un passo avanti,il senpai, comprendo i suoi allievi alla vista della piccola ''ora la pagherai cara!!!'' Egli scoppiò a ridere ''pensi davvero di potermi fare qualcosa piccola termite?'' Da queste parole la piccola fece un passo avanti dicendo ''sayonara baka bakariu'' (addio stupido idiota), intorno a quel cucciolo iniziò a crearsi una forza mistica che spaventò i tre, il corpo della madre divenne polvere per poi unirsi all'essere della figlia. La terra iniziò a tremare,il vento soffiava forte e si avvicinavano nuvole che portavano con sé tuoni e fulmini. La piccola aveva gli occhi illuminati da una luce molto simile a quella del paradiso. Poi con uno scatto la piccola saltò alla gola del senpai che staccò in un colpo per poi cavargli occhi e strappargli le orecchie. Poi tutto si illuminò dalla luce emanata dalla piccola, l'unica cosa che si vedeva era il corpo del senpai disintegrarsi sottocil raggio di quella luce. Dopo aver perso i sensi per qualche attimo i due giovani rimasero spaventati non vedendo più il senpai,l'unica cosa che restava di lui era la sua falce della morte, nient'altro. I due ancora intimoriti raccolsero la falce, finché poi non sbucò fuori la piccola che gli corse incontro tutta contenta di vederli. i due indietreggiarono spaventati fino a che non si trovarono spalle al muro ''e ora che facciamo will?'' ''Non lo so!'' La piccola indicò con la zampa william, ma il rosso pensando che indicasse lui iniziò ad urlare in un pianto isterico ''ti prego non uccidermi!ho ancora tante cose da fare,tanti uomini con cui uscire, uccidi will tanto non ha nessuno!'' "Ma perché proprio a me e toccato grell!beh se non altro finirà presto questa agonia'' pensò william. La piccola,che non capiva cosa stessero dicendo disse ''papà! '' poi punto il dito verso grell ''zia!'' A queste parole i due si guardarono stupiti da ciò, possibile che la piccola non volesse ucciderli come aveva fatto con il senpai? ''Senti ho un piano,al 3 scappiamo via e la molliamo qui okey?'' ''Va bene'' ''1,2,3! Viaaaa!'' Corsero come il vento finché non si fermarono dietro ad una casa per riprendere fiato ''beh è stato facile'' ''preso'' il rosso si sentì toccare i capelli, e sopra le sue teste vide la gattina di prima ''aiutoooooo!'' Corsero ancora più in fretta fino ad arrivare nella mensa dove lì incontrarono eric e alan ''hey ragazzi come va?siete in fuga dalle ammiratrici?'' ''Peggio!molto peggio'' disse il rosso mentre riprendeva fiato ''la cowatishi a cui davamo la caccia aveva un cucciolo, noi l'abbiamo fatta fuori, ma ora la piccola è alle nostre calcagna! !!'' ''O suvvia! Secondo me è solo la vostra immaginazione'' eric dicendo questo si appoggiò ad un tavolo ''preso'' si girò e l'orrore si dipinse sul suo viso in un attimo ''COWATISHI!!!!!!'' Allorché tutti iniziarono a correre via urlando fino a quando non si nascosero tutti dietro i tavoli e le sedie. La piccola era confusa,perché tutti scappavano? Provò ad avvicinarsi ad uno che si era nascosto dietro una sedia, ma non appena ella si avvicino lui corse via urlando. ''tranquillo alan ce la caveremo!'' Disse eric poggiando una mano sulla spalla dell'amico. Eppure alan non era spaventato, aveva visto negli occhi di quella piccolina solo una voglia di giocare,niente di più. Ora la piccola gheparda era seduta lì a fianco alla sedia lasciata dal tipo al quale aveva provato ad avvicinarsi, ella si accucciò e iniziò a piangere. A quelle lacrime alan non seppe resistere,si alzò in piedi e si diresse verso la micetta ''alan!torna qui! È pericolosa'' ma senza ascoltare le parole dell'amico egli si avvicino sempre più alla piccola ''hey piccolina'' si chinò verso di lei porgendole la mano mentre lei si girava a guardarlo ''sei tanto spaventata vero?vieni qui,non aver paura'' con molta calma la piccola si avvicinò al ragazzo fino a salirgli sulle ginocchia ''eri solo voglia di giocare non è vero?'' I colleghi erano esterrefatti dal comportamento del cucciolo,era così docile che quasi sembrava un gattino. Poi all'improvviso entro in mensa anche undertaker ''allora che succede qui?!?!? Le vostre urla si sono sentite fino in biblioteca!'' Quando vide la creaturina tra le braccia di alan si avvicinò con calma per poi urlare ''ma è adorabile'' la prese in braccio e inizio a coccolarla e la piccola ricambiò fecendo delle fusa. Superata con calma la paura della nuova arrivata alcuni iniziarono a dire su cosa fare al riguardo, ma undertaker fece tacere tutti dicendo'' solo la signora morte ha il potere di decidere su cosa fare in questo caso'' placando così inutili discussioni Eric,alan,grell e william accompagnati da undertaker che portava in braccio la picola, andarono dalla loro signora. Entrarono in un enorme stanza nella quale non c'era niente, solo una finestra dalla quale filtrava poca luce facendo si che il volto della donna coperta da un telo fosse in penombra ''ebbene? A cosa devo questa visita?'' ''Mia signora, abbiamo trovato questa dopo aver eseguito la sentenza della madre. Ella vuole restare qui,ma lei che cosa vuole?'' " se c'era una cosa che non avevo mai fatto in vita mia era far visita alla signora morte. Lei era colei che decideva chi doveva morire e chi no. Sebbene fosse potentissima era sempre arrabbiata, e odiava sentire il nome 'morte'. Ormai la sovrana era stufa di stare da sola senza parlare mai con qualcuno, così decise di fare la stessa domanda a chiunque incontrasse, se si rispondeva correttamente lei avrebbe esaudito un desiderio in caso contrario lo aspettava la morte. Brrr ho i brividi solo a pensarci'' ''beh'' disse la signora ''facciamo che questa storia abbia una fine, se tu piccola risponderai correttamente potrai restare in caso contrario morirai!'' La piccola fece cenno di si '' ebbene la domanda è: perché non sono felice?''

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Capitolo 4
*** era già tutto previsto ***


''Perché non sono felice'' Chiese la donna. William fece un sorriso soddisfatto. BENE! la piccola avrebbe sbagliato sicuramente la risposta e tutto sarebbe finito. La piccola aspettò un po prima di rispondere poi prese fiato e iniziò a parlare ''non siete felice perché nessuno vi ama signora morte. Sebbene siate potente tutti hanno paura di voi e della vostra condanna. Voi siete colei che strappa il sorriso dai visi delle vostre vittime.'' ''BASTA!'' Urlò lei '' siete solo una donna di cui si ha paura di nominare il nome! Siete solo una piaga'' la donna si piegò su se stessa addolorata, fome se ogni parola detta dalla piccola fosse una spada affilata che la colpiva al cuore ''tuttavia'' proseguì la piccola ''io vi voglio bene'' i 5 erano restati sconvolti dalle parole e da ciò che aveva fatto la piccola. William era adirato ''COME OSI!LA NOSTRA SIGNORA NON...!!'' Ma la donna lo interruppe dicendo ''tu...mi vuoi. ..bene?'' La piccola fece cenno di si ''si signora. Sebbene voi abbiate questo compito io vi voglio bene. In fondo lei non volega altro cue essere amata e non giudicata pesantemente'' ''ma tutto ciò che ti ho fatto? Ho distrutto la tua gente, ho dato l'ordine di ufcidere tua madre!come puoi ancora dire che mi vuoi bene?'' La gattina si avvicinò alla donna, fino a quando non vide scorgere sul viso della donna una lacrima che le rigava il viso '' mia mamma ormai era stanca di vivere così, era malata dai rovi della morte che non le davano pace. Ma lei in mia presenza era sempre allegra e felice. Sapevo che prima o poi ci saremmo separate,era inevitabile, ma ora so che è felice in cielo con mio padre. Credo che lui l'abbia aspettata abbastanza. Ed ora sono insieme felici.'' Dicendo questo la piccola le sorrise per poi saltarle vicino al viso prendendo la lacrima dlla donna dal suo volto ''mia madre non avrebbe voluto vedere qualcuno piangere. '' in un attimo scese il silenzio, la donna si ricompose e disse ''hai risposto correttamente, che cosa desideri tesoro?'' Ella si girò a guardare i 5 increduli. ''Voglio restare qui e diventare shinigami'' rispose lei. A queste parole i 5 ebbero diverse reazioni. Al rosso uscì fuori il sangue dal naso e svenì cadendo all'indietro. Eric restò in silezio per un attimo e poi urlò ''beh allora vorrà dire che diventeremo zii eh alan'' stringendo a se l'amico ch aveva trattenuto il fiato per timore di dare fastidio ''si! Diventeremo una grande famiglia felice'' disse infine. Undertaker li abbracciò tutto contento dicendo ''e io diventerò nonno!''.l'unico che non aveva fatto una piega era william ''come faceva a sapere la risposta era esatta.voglio dire,non ci sono arrivato io dopo mesi e mesi di possibili risposte e invece arriva sta'cosa e in 2 secondi le risponde come se fosse la cosa più normale del mondo'' pensò william ''beh sai lei è pura!non ha ancora incontrato l'odio e la rabbia. Per questo le è venuta spontanea la risposta'' disse undertaker sottovoce a william ''la smetta di leggere i miei pensieri! E inoltre come può definire pura quella cosa!?!'' Disse puntando il dito contro la bestiaccia ''ha uccisso in un colpo il nostro senpai e lei me la chiama pura!?!?!?'' ''William guarda che è stata la madre ad ucciderlo. La madre dopo essere caduta, ha approfittato della tristezza della figlia per impossessarsi del suo corpo e uccidere un essere che poteva ostacolare l'arrivo della piccola fino a noi.'' Affermò lui con tono autorevole, facendo così abbassare il capo. Grell, che si era ripreso dallo shock si alzò e disse ''come sarebbe? Che aveva previsto tutto?'' ''Sembra impossibile, ma queste creature sono superiori a tutti noi. Sanno come agiamo e come c comportiamo, aveva previsto anche ciò che avrebbe fatto la nostra signora. Aveva previsto tutto affinché sua figlia potesse ritrovarsi protetta da noi'' ''ora basta discutere'' disse la donna prendendo la piccola in braccio ''ora la piccola sta con noi, e siccome la responsabilità di tutto ciò e vostra voi due ve ne prenderete cura'' diede la piccola in braccio a grell ''ma veramente. ...'' sbottò lui ''osi disobbedire alla tua signora?!?!'' ''No no io, stavo solo dicendo che...'' glielo si avvicinò al volto facendolo interrompere dalla paura ''ora andate fuori e trattatela con amore.Via!'' Dicendo questo la morte gli aprì la porta e gli mostrò all'uscita, ma prima che la piccola uscire ''ah piccola'' che si girò sentendosi chiamare ''torna a farmi visita okey?'' Contenta della richiesta fattale rispose con un sorriso e annuendo,per poi uscire dalla porta seguendo la sua nuova famiglia. Dopo fhe le porte si richiusero dietro di loro i 4 ragazzi ripresero fiato ''mamma mia è andata!pensavo del restarci secco!'' Asserì grell ''se devo essere sincero ho avuto paura anch'io''disse in risposta alan ''e di cosa ti preoccupavi alan! Come tuo tutor ti avrei dovuto difeso fino alla fine'' mentre eric con la mano scompigliava i capelli al piccoletto ''smettila di fare lo spaccone eric! Non sarai il mio tutor in eterno! A breve sarò anch'io shinigami come te!'' '' sarà ma per me sarai sempre il mio novellino'' rispose alan scocciato ''e ora che si fa?'' Chiese il rosso indicando la gattina che stava cercando di prendere la punta del cappello del senpai dai capelli lunghi. I 3 spaventati la presero in braccio ''ti sconsiglio di farlo! Se tocchi il cappello del senpai sono rogne'' disse alan spaventato da ciò che poteva accadere. Quel cappello era sacro per il senpai, se lo osava sfiorare si andava incontro alla morte. Ma la piccola non ascoltò, saltò dalle braccia del ragazzo e saltò sulla testa di undertaker facendogli cadere il cappello. Di lì a poco tutti si fiondarono a nascondersi dietro gli angoli dei corridoi. L'uomo guardò il suo cappello caduto a terra. Si staccò la piccola dalla testa e le disse ''sei una monella non è vero piccolina?'' Lei gli lecco la pujta del naso e iniziò a ridere accompagnata da lui. ''Ma diavolo sta succedendo qui? !?!?'' Pensò william ''prima fa piangere la morte e poi fa ridere il senpai? Qui la cosa non mi convince'' Dopo il grande spavento, si riunirono tutti insieme nella biblioteca per discutere sul da farsi ''Bene chi la tiene sta sera?'' Chiese grell ''mi spiace,ma io devo studiare per l'esame finale'' ''e io come suo tutor gli farò compagnia'' disse eric ''se compagnia'' ridacchiò il rosso, ma che ricevette come risposta un pestone sul piede. ''Io mi spiace ma devo fare le classiche esecuzioni della notte'' disse undertaker ''io non posso proprio,devo uscire con uno shinigami del settore amministrazione'' disse eccitato il rosso ''quindi tocca a te wiru~♡'' ''cosa!?!? Me ne dovrei occupare io?'' '' beh la cosa è così punto e basta,ora perdonatemi ma devo andarmi a preparare per essere bellissima pernsta sera,anche se devo dire che sono già bellissima così'' detto questo lo svitato uscì di corsa ''scusaci william'' disse alan alzandosi seguito a ruota da eric ed undertaker ''vedi di farla giocare'' ''se vengo a sapere che l'hai trattata male ne risponderai a me huhuhu'' ''fantastico! E adesso?'' Disse sconsolato william mentre guardava la piccola che giocava tra le tejde divertita

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Capitolo 5
*** la prima notte insieme ***


I due, rimasti soli, si avviarono alla camera di william.''eccoci'' disse william ''questa è la mia stanza.ti è vietato salire sul letto, toccare le mie cose,girare per la mia stanza o fare qualunque cosa mi arrechi disturbo intesi?'' ''Si!'' Disse tutta contenta. Appena entrata iniziò a guardarsi in giro,era sorpresa di vedere la camera di un essere a due gambe, fino da allora aveva sempre dormito nella sua scatola di cartone o tra le zampe di sua madre che emanavano un dolce calore che le cullava il sonno, ma ora era lì e si sarebbe comportata bene. William prese un giornale e lo posò a terra.''ecco questa e la tua cuccia dalla quale non ti devi muovere'' la gattina incuriosita fece come le era stato ordinato. ''Dimmi te in cosa mi sono andato a cacciare, se solo...'' ''papà?'' ''....'' lui non rispose,già non voleva stare in camera con lei, figuriamoci parlarle e diventare suo papà ''papà? La mamma adesso starà dormendo?'' ''In qualunque caso non è rilevante per te'' disse nervosamente ''la mamma mi dice sempre che...'' ''TACI MOSTRICIATTOLO!!''SEI SOLO UN FARDELLO PER ME!! ORA STAI ZITTA E DORMI!!!'' La piccola si rannicchiò pensando ''forse e solo stanco, domani giocheremo insieme ne sono sicura'' e con questo pensiero la piccola si addormentò sotto i raggi della luna che filtravano dalla finestra, che la ricoprirono come una calda coperta, che l'avrebbero protetta in eterno L'indomani la gattina si svegliò presto. Sperava di poter giocare un po' con il suo singolare amico,ma lui dormiva ancora nel suo letto,così decise di andare in giro per trovare qualcosa di divertente da fare. I corridoi erano tutti uguali.le pareti bianchi, il soffitto bianco, sembrava quasi di girare in torno. Così aprì una finestra e uscì alla ricerca di qualcosa o qualcuno con cui giocare ''ma qui sono tutti dei dormiglioni!'' Pensò ''di solito a quest'ora la mamma è già alzata da un pezzo!vorrà dire che mi limiterò a tornare da papà''. Nel frattempo william si era alzato e si era preparato, non si accorse che la peste non c'era, pensò di aver sognato e uscì dalla camera. Appena uscito venne assalito dai 4 amici ''allora dov'è la piccola? Ha dormito bene? Ha preso sonno subito?'' Iniziarono a bombardarlo di domande sempre più stupide fino a che lui disse ''quale piccolo?!?!?si può sapere di che blaterate?!?!'' ''Il piccolo di cowatishi è ovvio,dove l'hai messo?'' Si irrigidì e penso ''aspetta,non è stato un sogno, ma quella canaglia non era neanche in camera mia. Che sia scappata?'' Ma alla fine dopo tanti ripensamenti disse ''è andata via'' ''via dove?e come?'' Rivenne nuovamente ricoperto da domande idiote ''possibile che ora esistessa solo quella mocciosa? Non avevano mai mostrato così tanto interesse per una cosa tanto puerile'' mentre i 5 discutevano ad alta voce, dal tetto si sporse la piccolina che li guardò perplessi. Poi undertaker disse ''sentite!non può essere andata molto lontana io mi occuperò di guardare fuori. Voi invece. ..'' ma mentre dava la direttive vide il muso della cucciolotta che si era affacciata alla finestra tenendosi al tetto. Lasciò la presa ed entrò dentro la finestra che era aperta. ''Oh eccoti qui tesoro!ci hai fatto così preocupare!'' Disse undertaker prendendola in braccio. Ora i 4 erano tutti intorno alla piccola che si guardava intorno con aria divertita ''è proprio uguale a te eric,lo stesso carattere ribelle'' disse alan divertito ''beh se è per questo ha lo stesso tuo carattere dolce'' ''inoltre ha i miei occhi'' disse il rosso contento. I colleghi si girarono verso di lui ''ma che cavolo dici?'' ''Infatti!tutti gli shinigami hanno gli occhi verde-giallo, mentre lei li ha azzurri'' asserì undertaker. ''Beh non è facile trovare qualche somiglianza con la bellissima sottoscritta! Se oltre al pelo sta qui non ha altro non è colpa mia!''. La piccola si irritò a tal punto che saltò in testa al rosso mordendole il naso. Inutile dire cosa avvenne dopo, il rosso iniziò a correre di qua e di là dicendo ''TOGLIMELA!! TOGLIMELA DI DOSSO!'' finché noj andò a sbattere contro il muro per poi cadere a terra dicendo ''sebbene non assomigli a me ua dei denti da squalo peggiori dei miei!'' ''Sarà il caso di andare a fare colazione'' disse william scocciato da tutto quel frastuono mattutino. Ovviamente tutti aderirono entusiasti, finché non videro lo sguardo della piccola che puntava a qualcosa. Guardando in quella direzione videro due uomini con due carrelli. Uno stava trasportando del beacon e uoca strapazzate, l'altro invece portava dei libri contenenti i cinematic record raccolti dalle anime di alcuni umani. Tutto ciò era per la signora morte. Ella non usciva mai dalla sua stanza, per questo si faceva servire in camera, mentre i libri di quelle anime le servivano per passare il tempo vuoto delle sue giornate. La piccola iniziò a sgranare gli occhi mettendo a fuoco il suo obbiettivo. I 5 le dissero ''no piccola'' '' quello non è per te!'' ''Non si mangia quella roba'' ma lei li ignorò, si mise in posizione per poi scattare più in fretta di un fulmine, girò l'angolo e poi si sentì solo un frastuono di roba che cadeva. I 5 corsero dietro la piccola ''possibile che sta storia giri sempre intorno agli angoli dei corridoi? '' pensò william ''beh non ti puoi di certo aspettare che avvenga qualcosa di diverso in un palazzo che ha solo corridoi e angoli bianchi no?hihihiiih'' disse undertaker ridendo. Girato l'angolo si aspettarono di vedere la piccola attaccata ai libri che cercava di mangiarsi il cinematic record,invece era lì sul tavolino che mangiava in gran voga le uova e la carne. Tirarono un respiro di sollievo,si scusarono con i due camerieri per l'incidente e si avviarono verso la mensa ''che spavento!per un attimo ho temuto che ti stessi mangiando i libri''disse alan tenendola in braccio. La gattina chiese perplessa ''i libri si mangiano?'' ''Oh no piccola,solo che...'' ''...siccome avevi fame pensavamo che ti saresti addirittura mangiata i libri'' proseguì eric ''ma perché non ci avevi detto che avevi fame?'' ''Beh...io..'' guardò william alla ricerca dell'autorizzazione di poter parlare ''ieri sera non aveva la fame'' disse immediatamente william, impossibilitando alla piccola di proferir parola. ''Va beh ora non importa,mangiamo?'' Le chiese il rosso, e lei le rispose annuendo mostrandogli un meraviglioso sorriso. Dopo aver preso da mangiare, iniziarono a stabilire gli orari per la piccola. Siccome era venerdì i senpai avevano del tempo libero siccome gli orari lavorativi si dividevano in due gruppi che si dividevano dal venerdì al lunedì e dal martedì al venerdì. Mentre disegnavano su un foglio una tabella per gli orari, la piccola mangiava a gran velocità ciotole su ciotole piene di becon, uova e tost(insomma piatti leggeri) ''hey piccoletta!vacci piano o ti verrà un grosso mal di pancia'' disse eric ''approposito'' disse il senpai dai capelli grigi ''dovremmo darle un nome. Che ne dite? '' ''in effetti sarebbe l'ora, mica la possiamo chiamare 'hey cosa', sarebbe ridicolo'' osservò grell. William non era contento di quella situazione, quei 4 smidollati avevano perso la testa per quella palla di pelo, quel dannato essere, era peggio che stare in compagnia di un demone. Durante i suoi ripensamenti i 4 avevano sparato tutti i nomi più ridicoli come ad esempio: zira,palla di neve, pagnottina, e più chi ne ha più ne metta. Dopo tanti obrobri undertaker iniziò a pensare ''sù-san, su-san. SUSAN!'' per poi urlarlo ''susan!che ne pensate? È un acronimo Shinigami, Ultra, Super,Amore,Nostro eh?'' ''Si il nome è bello ma dimenticati l'acronimo! '' ''va bene! D'ora in poi sarai susan!ti piace tesoro?'' ''Si!'' ''Okey ora basta parlare e mangiamo.....'' ma grell si ritrovò il piatto vuoto ''hey! Chi è stato?!?!'' ''Ops!'' Disse Susan ''tu brutta peste!vieni qui!'' Iniziò a correrle dietro con coltello e forchetta sguainati. La piccola mentre scappava si mise a ridere . finalmente si sentì a casa,ma quella era solo la prima risata di una lunga serie di momenti felici

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Capitolo 6
*** cambiare per piacere di più ***


Ormai erano passati giorni dall'arrivo della piccola susan. Sebbene la sua fosse una strana situazione, la micetta non si ponega alcun problema. Negli ultimi tempi ne erano successe di cose. Alan aveva superato l'esame finale a pieni voti, grell continuava a uscire con dei ragazzi,ma senza successo. Eric passava i pomeriggi dopo il lavoro ad aspettare alan per poi andare a bere insieme a lui qualcosa. Undertaker faceva sempre degli extra notturni, ma appena tornava a casa giocava allegramente con la sua amata figlioletta. Tutti erano felici, o almeno la maggior parte di loro. William ovviamente era come sempre scocciato di dover tenere la pulce con sé dopo il lavoro. Siccome mancava poco all'esame finale, lo shinigami passava tutto il suo tempo in biblioteca a studiare. Mancavano 2 giorni all'esame e william, come al solito, stava cercando un manuale che potesse tornargli utile per lo studio. Intanto susan,avendo capito che egli la odiava, si teneva a debita distanza, per evitare di adirargli l'animo. Guardava tra gli scaffali, finché un libro non attirò la sua attenzione. 'L'arte dell'inganno' così c'era scritto sul libro rosso ricoperto da decorazioni in oro. Incuriosita lo aprì e iniziò a leggerne il contenuto 'Capitolo 1 nascondere i propri ricordi' era un capitolo interessante. Parlava di come gli umani fossero diventati così capaci a nascondere i loro ricordi e momenti felici. Ad esempio un caso recente parlava di un bambino che era così legato al nonno che nascose i suoi ricordi regalatagli dal nonno stesso. Anche se il ritrovamento di tutti i ricordi era riuscito, i raccoglitori della sua anima non riuscirono a spiegarsi il come di tutto ciò. Nelle righe seguenti infatti si diceva di prestare attenzione a tutti gli oggetti, specialmente amati dai bambini, che potessero portare ai ricordi delle vittime. Qui vide in allegato una foto di una bambola nella quale erano stati ritrovati dei ricordi molto antichi. Susan,incuriosita dall'aspetto della bambola chiese ''questa che cos'è? '' ''è una bambola'' rispose lui spazzientito per essere stato interrotto nella sua ricerca ''tu le vorresti bene a questa bambola?''. Lo shinigami non la ascoltava più si limitò a dire ''sé sé''. La piccola allora poggio il libro a terra e fece dei movimenti con le zampe per poi essere ricoperta da una nuvola di fumo che la avvolse tutta intorno ''che combini sta volta?possibile che non ti posso lasciare un momento sola che tu..'' gli cadde il libro di mano quando vide al posto di quella bestiolina, una bambina dai capelli biondi che lo guardava sorridente. ''Che dici papà? Ti piaccio ora?'' Aspetta! Possibile che fosse già ad uno stato così avanzato da poter già mutar forma? Spaventato dalla situazione, lo shinigami prese il libro sui cowatishi. Iniziò a sfogliarlo a gran velocità ''cibo,habitat,mutazioni improvvise,caccia in branco, maternità. ...ecco qui!'' Esultò lui ''maternità, settore cuccioli:sebbene queste creature siano ancora giovani e inesperte, iniziano a mutare in ciò che li circonda come un oggetto o un animale. Di solito prima di inziare a mutare in essere più complessi come gli umani,si limitano a imitare i genitori. Di solito per allenarli, i genitori li obbligano a trasformarsi in un oggetto a loro scelta.questo fa instaurare nel piccolo un forte legame col genitore,sottoponendosi così a tutti i capricci del genitore affinché essi siano fieri del piccolo. Mentre leggega a gran velocità, la bambina di 5 anni gli corse incontro sperando di ricevere un abbraccio. Appena toccato il ragazzo venne scaraventata a terra ''stammi alla larga akuma!(demone)'' la piccola si rattristò ''pensavo che così ti sarei piaciuta'' ''puff'' disse william con disprezzo ''è inutile che ci provi,non mi sei mai piaciuta e non mi piacerai mai'' ''ma papà. ..!'' ''Basta chiamarmi così. Io non sono il tuo papà e non lo sarò mai. Preferirei morire piuttosto che stare con te ancora un minuto!'' La bambina si mise a piangere e corse via. Perché l'aveva trattata così, cosa aveva fatto di tanto grave per ricevere tutto quel odio nei suoi confronti. Corse fuori dal palazzo in fretta e furia. Undertaker aveva visto tutto da lontano ''perché sei stato così duro con lei?non ti ha fatto niente!'' ''Perché devo provare pietà per quella cosa?!?!nessuno l'ha provata per me,perché dovrei farlo io per gli altri!?!?'' ''Io ho avuto pietà per te william. Eri solo un bambino che voleva un occasione per brillare,io te l'ho data portando via te,grell e alan da quel orfanotrofio. E tu è così che mi ripaghi? Uccidendo ciò che ora mi è più caro?mi fai schifo william e per una volta tanto dovresti essere schifato di te stesso anche tu!'' Detto questo,imboccò la strada che aveva percorso la scricciolina in preda alle lacrima. Ora la piccola era fuori sotto la pioggia.si strappava i vestiti dicendo ''BRUTTA!! BRUTTA'' poi vide il suo riflesso nella pozzanghera difronte a sé. Sguainò gli artigli e iniziò a scagliare feroci unghiate al suo riflesso. Poi si sentì mancare, non riusciva più a controllare il suo corpo. Era diventato improvvisamente di pietra. L'aria gelida e l'acqua l'avevano colpita come da un pugnale avvelenato. Mentre il respiro si faceva affaticato,il gelo le si diffondeva su tutto il corpo impedendole di muoversi. Poi il suo mondo diventò buio. Aveva perso i sensi ed ora, forse, il suo momento era arrivato. Dopo un lungo tempo,passato nel buio più totale, si risvegliò in una coperta calda e con il suono dei merli che cantavano cessata la pioggia. Quando si guardò intorno vide 4 figure sfocate che le stavano intorno ''ben svegliata amore'' esclamò l'uomo seduto accanto al letto. Non vedeva bene il viso ma vedeva un cappello lungo nero che le permetteva di distinguere le figure. Quando anche gli altri tre si mossero,lei saltò fuori dalla coperta arruffando il pelo ''state lontani! !'' ''Hey!mocciosetta ti sembra il caso di trattarci così? ''Disse irritato il rosso ''voi non siete la mia famiglia! Voglio andarmene a casa dalla mamma!' Dal viso della cucciolotta cadde una lacrima ''o tesoro'' disse l'uomo dai capelli di platino''la tua mamma non c'è più, ma ci prenderemo noi cura di te'' prendendole il mento del suo musetto ''ma voi mi odiate non è vero?'' ''Perché mai?'' ''Da quando sei entrata nelle nostre vite ci hai dato una scossa alla nostra esistenza!'' Confermarono gli altri due. Da qui la piccola scoppiò a piangere. Così i 4 si accerchiarono intorno a lei ''noi siamo la tua famiglia, e niente cambierà questa realtà'' ''papà! PAPÀ'' Urlò la fanciulla buttandosi addosso ad undertaker''non saremo una famiglia perfetta, ma almeno ci vogliamo bene,vero eric?'' ''Si alan!speriamo solo che non abbia troppi casini mentali, sai...essere cresciuta da 4 uomini, uno psicopatico,uno mezzo fatto di certo non ne uscirà senza traumi'' ''io comensarei eric?'' ''Beh..'' ''SCUSA CHI SAREBBE LO PSYCO?IO SONO UNA DELLE PIÙ BELLE DONNE ESISTENTI SULLA TERRA!!!!'' ''E poi perché io sarei mezzo fatto huhuhu?'' ''Va be'ci si vede nel prossimo capitolo!ciao!''

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Capitolo 7
*** il passato ritorna ***


Dopo quella giornata, la piccola susan evitò completamente lo shinigami dai capelli scuri. Non si parlavano ne guardavano. E questo durò per settimane. Tutto all’improvviso era diventato così tremendamente complicato. I 4 amici, adirati con Spers per aver fatto piangere la piccolina, lo schivarono e ignorarono. Ma in fondo a lui che importava? Lui era William T.Spears! non aveva bisogno di nessuno!ne di amici,ne di bestiacce nocive che gli girassero intorno. Eppure perché era così triste? Perché non gioiva della sua amata solitudine, che aveva sempre sognato?william non lo sapeva. Era solo, triste, senza nessuno al mondo. Un giorno,stufo della sua solitudine, si avvicinò alla piccola chiedendole di parlarle a quattrocchi. Scesero giù nel grande cortile “a che gioco stai giocando bestiaccia?”. La piccola gli dava le spalle per poi girarsi di scatto dicendo “allora te ne sei accorto eh? Che buffo! Ero quasi sicura che non te ne fossi accorto. Come tutti del resto” “puoi giocare con gli altri quanto ti pare. Ma con me i tuoi giochi non funzionano! Sembri tanto dolce e buona all’esterno, ma dentro sei un mostro” “frena la lingua novellino! Io sarò anche un mostro, ma non ti permetto di insultare mia figlia!” “fi-figlia!?!?” disse sconvolto “ahhh allora non hai ben capito. Cercherò di spiegarti bene ciò che sta succedendo” “….” “sono entrata nel corpo di mia figlia per proteggerla. Sebbene il mio corpo sia andato distrutto, io vivo ancora dentro di lei. E mi assicurerò che resti al sicuro, lontana dagli orrori di questo mondo” “quindi sei un parassita? Devo dire che non mi aspettavo che usassi addirittura il corpo di tua figlia come arma. Quindi sei stata tu a far fuori il mio senpai e a rispondere alla signora morte!” “non potevo di certo accettare che mia figlia restasse in quella strada sudicia senza protezione” “eppure la sporcizia è ciò che vi calza a pennello” “ammetto che io sono solo una sanguisuga, ma mia figlia è diversa. È stata cresciuta affinchè possa vivere serenamente senza dover affrontare tutte le peripezie che ho affrontato io” “quindi tutto questo è solo frutto del tuo lavoro dietro alle quinte. Hai tirato tutti i fili affinchè tua figlia fosse la protagonista della tua storia, ma mi dispiace dire le cose non andranno come vuoi tu, io ti distruggerò!” “ma non lo capisci? Ti stai già muovendo secondo il mio copione. Ora sei solo. I tuoi amici ti odiano, ed è tutta colpa tua! Se solo tu accettassi le cose per come sono, potresti anche tornare alla tua vita organizzata. Riunioni,pranzi con i colleghi, tutto come vuoi tu! Dovresti solo accettare mia figlia, niente di più. Io e la mia stirpe abbiamo reso le vite dei tuoi amici e la tua un inferno affichè sapeste ciò che si prova ad essere nei panni di mia figlia” “vuoi dire che..” “oh si! Anni orsono, io e il mio clan siamo stati i più spietati killer mai visti, ma non ci bastava. Siamo entrati nel vostro mondo e vi abbiamo tutto ciò che vi era più caro. Ad undertaker abbiamo tolto sua moglie e la figlia che non era venuta al mondo. A eric abbiamo portato via la felicità di amare, uccidendo il suo compagno. E a te,grell ed alan abbiamo ucciso i genitori” “…” “ma più tardi i rimorsi ci hanno ucciso uno dopo l’altro. Abbiamo cercato di rimediare. Undertaker ora ha la figlia che ha sempre voluto. Eric vede l’amore che aveva perso in alan. Grell è libero di potersi esprimere senza il giudizio crudele degli altri. E a te? Beh… scoprirai presto qual è il regalo di scuse. Non ti chiedo di perdonarci, ti chiedo solo di non odiare susan per crimini che non ha commesso” “come puoi?” “?” “come puoi venirmi a dire tutto ciò che ci avete fatto, così con naturalezza!?!? E mi chiedi pure di provare pietà per quella tua bestiola! Devi essere solo un’idiota se pensi di passarla liscia!” “hahahahaaaha! Sei proprio uguale a me! Non perdoni e sei spietato fino alla fine. Sei proprio come ti volevo marionetta mia. Ed ora scusami, ma è arrivata l’ora del riposino! Ciaoooo” dicendo questo la piccola saltò su un ramo e si dileguò tra le foglie nascondendosi tra gli arbusti “oh oh, non credo proprio di lasciartela svignare così facilmente dannata bastarda” lo shinigami si arrampicò all’albero cercando di trovare la canaglia. Finchè non vide la coda ghepardata che si muoveva tra i rami “ECCOTI!” pensò. La prese per la coda, ma il ramo che era sotto i suoi piedi era troppo esile per sorreggere il suo peso. Il ramo si spezzò e i due caddero a capofitto sull’erba sottostante. Susan si girò verso il suo assalitore, poi vide che era William. Si staccò di dosso e si trasformò in umana per essere più formale. Lo shinigami era sorpreso. In quelle ultime settimane la piccola peste era cresciuta davvero tanto. I capelli lisci le ricadevano sulle spalline di un vestitino nero con un enorme fiocco sul retro. Gli occhi azzurri le risplendevano il viso aguzzo. “mi-mi-mi scusi signor Spears se le sono caduta addosso!non accadrà più!” disse la piccolina impaurita dall’uomo vestito di nero. William era confuso. Ora che lo spirito della madre si era dileguato, in lei vide la purezza assoluta. Era così fragile, quasi come un bicchiere di cristallo. Il suo suono era dolce e delicato, ma bastava una piccola frattura per distruggerlo completamente. Ma aspetta che cavolo gli girava per la testa! Che razza di smielatezze gli erano passate per la testa!?!?! Lui era William T.Sperars per la miseria! Lui era freddo e crudele! Non poteva di certo affievolirsi per una cosa così frivola. Mentre lui si alzava ripulendosi dalla sporcizia, la biondina si allontanava per timore di una reazione “la prossima volta fa più attenzione!capito?”, tenendo lo sguardo basso la piccola accennò ad un sì. Siccome era passato tanto tempo da quando William era uscito per parlare con la piccola, il gruppetto da 4 si era allarmato, così uscirono per cercarli, quando li videro sotto l’albero. Lì osservarono incuriositi, e ciò che avrebbero visto dopo sarebbe stato ancora più sorprendente. William si chinò di fronte a susan “susan…” disse lui prendendole le mani nelle sue “mi potresti perdonare per ciò che ti ho detto l’altra volta?” la piccola piegò la testa da un lato confusa “ti ho trattata male ingiustamente” proseguì “e volevo sapere se ti andava di ricominciare da capo”. I 4 non credetterò alle loro orecchie. La piccola si tolse dalla sua presa. Ovviamente tutti rimasero un po’ scioccati, poi la piccola disse tirando sù una mano “ciao…io sono susan” prendendo la mano della piccola nella sua disse “e io sono William,piacere di conoscerti”

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Capitolo 8
*** fiori d'erica ***


Finalmente. Dopo giorni di attesa il gran momento era arrivato. William aspettava da settimane di poter passare all'esame finale,e domani mattina sarebbe diventato shinigami. ''Allora....domani c'è l'esame eh?'' Disse il rosso ''si'' disse con zelo il ragazzo.''sei nervoso?'' ''Dovrei? '' ''no...no... solo.....'' ''solo?'' ''Stavo pensando che in fondo è tutta la vita che aspettiamo questo momento. ...'' ''quindi?'' ''Beh'....cosa farai dopo essere diventato shinigami?'' ''?'' ''Cioè, il nostro gruppetto sarà diviso e noi non ci vedremo più. ..'' ''il tuo cuore si è ammorbidito grell?''. ''SI!'' Si sentì urlare poco lontano da i due ragazzi. Poi si vide sbucare un altro grell poco lontano, che poi si avvicinò a loro entusiasta ''si!sono un genio'' ''non ne bastava uno di idiota. Ora ce ne sono addirittura 2''. Il secondo rosso si lanciò contro il suo clone per poi stritolarlo in un grosso abbraccio. ''Sei stata bravissima piccola!'' ''Qualcuno mi vuole spiegare cue cosa sta succedendo? '' ''beh il fratellone ha detto che la piccola si doveva allenare nelle trasformazioni. Così ho pensato che se lei fosse stata indentica a me porrebbe tenere lei l'esame al mio posto! È geniale non è vero? Sono un genio modestamente, soo tess'' asserì entusiasto il secondo ''mi dispiace signor Spears'' disse il primo inchinandosi in segno di scuse. ''Va bene, ga bene. Susan non importa, ma tu grell sei incorreggibile! Sarai tu a tenere il TUO esame, e io terrò il mio''. Il clone svanì, lasciando posto ad un gattino a macchie. ''Perché sei sempre così noioso wiru~♥?'' ''Perché tu sei così idiota allora'' ''hey!'' Disse innervosito il rosso ''tu susan vai pure,io devo scambiare due parole con questo sconsiderato'' chiese gentilmente william alla piccola. Ella si avviò verso la biblioteca, mentre i due restarono lì da soli ''sei scemo o cosa?'' ''?'' ''Ti sei accorto che se quella impara a diventare un perfetto clone,potrebbe sottrarci delle informazioni importanti se non addirittura i cinematic record che abbiamo raccolto sino adesso?!?!'' ''Rilassati,rilassati! Susan è dalla nostra parte ormai,non farebbe nulla per nuocerci'' ''io non mi fido di lei'' '' e allora perché sei stato gentile con lei?'' ''Se non puoi battere un nemico,allora unisciti a lui'' ''come sei subdolo wiru~♡, ed è questo che mi piace di te'' disse il rosso abbracciandolo ''ora lasciami, ho di meglio da fare che perdere il mio tempo con te!'' ''Perché distruggi questa magia che ci avvolge?''. Spears innervosito si staccò dal rosso e lo buttò a terra ''wiru!mi hai rotto il naso! Non si tratta così unalady come me!'' Urlò di rabbia il rosso, ma william si defilò prima di poterlo sentire. Quella sera, siccome wiliam doveva studiare per L'esame, la piccola susan fu ospite nella stanza di alan ed eric ''come mai dormite nella stessa stanza?'' Chiese incuriosita la palla di pelo ''tutti gli shinigami che hanno superato l'esame dormono insieme.sai... lo fanno per evitare che ci siano troppe stanze smiste. Così è anche più sicuro. Così se ci fosse un emergenza è più veloce per fare gli appelli eccetera'' disse il biondino ''siamo come un grande orologio''proseguì alan ''ma voi siete felici di vivere così? Eseguite tutti perfettamente il vostro compito, ma alla fine anche le vostre emozioni sono controllate dalla macchina che controlla ciò che fate, non è vero?'' Chiese freddamente la gattina. I due si guardarono un attimo smarriti, possibile che una creaturina così giovane si fosse resa conto di una cosa più importante prima di loro? Per cambiare discorso alan tirò fuori alcuni puzzle da un armadio ''che ne dite di fare qualche gioco?'' Come suo solito,quando susan non comprendeva qualcosa, chinò il capo da un lato ''ma che divertimento c'è?'' ''Ricomponi un disegno diviso in pezzi, usando solo il tuo intuito'' disse alan mentre apriva una scatola ''ma è sempre lo stesso disegno e i pezzi non cambiano,perché ricomporlo se poi tanto lo smonterai di nuovo'' ''Perché? Tu come ti diverti piccola canaglia?'' Chiese eric divertito ''così! '' esclamò la piccola,seguita da una piccola esplosione che riempì la stanza di polvere. ''Ma che cavolo hai combinato?alan! Stai bene?'' ''Si si,tutto bene'' quando la cortina di polvere si dileguò i due si ritrovarono con due ali bianche ''a-alan...sei un angelo?'' ''Io non lo sono,tu piuttosto sei un angelo!'' ''Ma che!?!?'' I due si voltarono per vedersi i nuovi arti ''co-come è possibile?'' Dissero i due all'unisolo ''questo è il mio modo di divertirmi'' ''trasformare la gente in pennuti?!?!?'' Disse alterato il ragazzo col pizzetto ''no...''disse la piccola mentre si avvicinava alla finestra per poi aprirla ''è questo'' si gettò dalla finestra. I due corsero sconvolti verso la finestra, per poi vedere la piccolina che volteggiava delicatamente sopra il vuoto assoluto ''wow'' disse il moro ''ora ci provo anch'io'' ''aspetta alan!!''.senza alcun esito il ragazzo attraverso la finestra e iniziò a volare come un angioletto ''dai eric!vieni è divertente!'' ''Oh no!no! No!'' Disse spaventato il biondo ''ti prego eric!'' A quelle parole eric non seppe resistere e si gettò fuori,per poi attaccarsi alla coda della piccola, che duramente trattenne un urlo così forte che avrebbe potuto svegliare anche i morti. Alan vendendoli in difficoltà, accorse in loro aiuto''tutto bene?'' ''Si si'' disse lui, ma appena guardò giù divenne bianco ''zio?'' Chiese la gattina volante ''mi sa che il volo non fa per te amico mio'' così scesero a terra. Il biondo si fiondò in un cespuglio a vomitare ''non sapevo che lo zio non reggesse l'altezza ad alta quota'' ''non lo sapevo neanch'io''. Dopo alcuni attimi ecco comparire eric tra i cespugli ''va meglio?'' ''Oh si certo! Mai stato meglio!giuro!'' ''Perché degi sempre fare lo spaccone? Se non ti andava potevi anche dirlo!'' Disse alan mentre gli aggiustava la cravatta che si era disfatta ''...'' per un attimo gli sguardi di loro due si incrociarono. Loro due,così grandi amici, eppure così pieni di segreti e di incomprensioni. La piccola li guardava da poco lontano,sebbene fosse di una età estremamente giovane,lei capiva bene ciò che li legava così fortemente. Dopo essersi staccati l'uno dall'altro, guardarono la piccola sperando di non aver confuso la piccola. Poi dissero ''Sarà il caso di tornare in casa''. La piccola non rispose, era attirata da come un suono che la chiamava ''aspettate!'' Disse lei. Incuriosita dal suono si fece strada tra la radura. I due la chiamarono più volte, ma senza aver risposta. Proseguirono la loro strada fino ad arrivare ad un cimitero. Susan nel bel mezzo, tra le tombe degli uomini caduti. Quello era il cimitero degli shinigami. Ma le tombe erano vuote. Nessun mazzo di fiori,ne una foto o una frase in ricordo di loro. ''Siete stati abbandonati non è vero? Nessuno vi ricorda portandovi dei fiori o a farvi visita. Siete soli.'' I due erano come congelati da quel luogo. Il vento che gli passava a sfiorare i capelli era freddo,e il suo suono era simile ad un urlo di una donna strazziata dal dolore. susan guardava le tombe, come alla ricerca di una risposta, ma non la ricevette. Iniziò a danzare tra le tombe. Alan fece un passo deciso per fermare quella sacrilega danza,ma venne fermato dall mano dell'amico che gli fece notare una cosa. Ogni passo percorso dalla piccola,veniva sostituito da dei fiori che nascevano e sbocciagano dal terreno. Poi la piccola ninfa alzò le mani al cielo. Iniziò a nevicare,no. piovevano dei fiori recisi bianchi che cadendo,decoravano le tombe,facendole risplendere. Dopo aver finito di danzare allegramente, la piccola li guardò sorridente dicendo ''sono fiori d'erica. Nel linguaggio dei fiori vogliono dire solitudine. Alla mamma piacevano tanto'' ''e piaceranno di sicuro anche a loro'' disse eric prendendola in braccio. Tornarono all'enorme palazzo bianco ed entrarono nella loro camera. Alan andò a dormire nella sua stanza distrutto dalla fatica, mentre eric e susan rimasero sul divano. ''Non credevo che fossi in grado di far piovere fiori dal cielo'' dicendo lui mentre sorseggiava dell'acqua da un bicchiere ''e io non credevo che ti piacesse alan'' il biondo, spaventato da quella risposta sputò l'acqua ingerita ''cosa?!?!'' ''Voi due vi piacete no?'' ''Beh...'' disse mentre si metteva la mano tra i capelli ''mi hai beccato, però non devi dirlo a nessuno!'' ''Non sai se lui ricambia vero?'' ''È complicato...'' ''Perché? Siete amici da molto tempo no?'' ''Ma se gli dicessi ciò che provo potrei perdere la sua amicizia'' poi guardò la piccola ler poi fare un sorrisetto ''dimmi tè se devo parlare di ste cose con una palla di pelo'' ''ma ormai ho già un anno e mezzo! In età umana avrei già il cervello di una bambina di 8 anni! '' ''sai... mi fa strano parlarne. Di solito non ne parlo con nessuno'' ''vorrà dire che diventerò la tua psicologa'' disse allegramente lei ''e io allora diventerò il miglior zio che tu possa mai avere! Vieni qui!'' La prese e le grattò il capo con le nocche. Poi scoppiarono a ridere allegramente fino ad addormentarsi uno vicino all'altro. ''Dormi tesoro mio,domani sarà una grande giornata per te''

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Capitolo 9
*** l'esame finale ***


Il giorno seguente,susan uscì di corsa dalla camera di eric ed alan e corse a verso la camera di grell. Bussò più volte ''zia!zia apri!sono susan!'' ''Che vuoi?sono occupata!mi sto truccando!'' ''Oggi voglio venkre anch'io! '' ''dove?'' ''ALL'ESAME! '' ''non è posto per te!'' ''Ti prego!farò la brava! '' ''non attacca con me'' ''ti faccio digenrare donna!''. Il rosso aprì la porta appongiandosi al muro ''ripeti un po' '' ''ti faccio diventare donna'' ''che intendi dire con 'donna'?'' ''Seno,capelli e tutto il resto'' ''da quant'è che sai farlo?'' ''So trasformare il mio corpo da cucciola in uno da uomo adulto.non mi ci vuole tanto'' ''ti sei meritata un posto nel mio cuore e un trattamento di bellezza da grell'' il rosso prese la piccola per la zampa e la tirò dentro.
Intanto, un certo shinigami dai capelli corti si avviava verso il cimitero, come d'abitudine, con un mazzolino di fiori in mano. Arrivato lì, gli venne uno shock ''chi è stato a far tutto questo?'' Pensò, ma vedendo che si stava facendo tardi tornò di corsa al palazzo per sistemare le ultime cose.
Erano le 10, un'ora prima dell'esame. Il moro andò di corsa dal suo compagno d'esame.  ''Grell muoviti!dobbiamo andare!'' ''Un attimo e ci siamo quasi'' ''siamo?''. Dalla porta uscì uno scricciolino dai capelli rossi ricoperto da capo a piedi di rosso. Sul volto della piccola c'era un'espressione traumatizzata. ''Siamo pronte darling♡'' disse grell uscendo tutto contento ''ma come hai ridotto questa piccolina?!?! Sta tremando come una foglia!'' Disse william ''non capisco. Eppure era così contenta di cambiare look. Sarà che mi sono cambiata difronte a lei?'' ''Ma sei deficente!così la farai morire di crepacuore''. La piccola con mano tremante si portò alla testa alla mano e disse ''CANCELLA''. Susan perse momentaneamente l'equilibrio cadendo per terra ''che è successo?'' ''Niente susan''disse lo shinigami dandole una mano per rialzarsi ''prima di andare dovresti cambiarti'' ''non ti piaccio?''asserì tristemente la piccola ''no no, è solo che dobbiamo andare in missione segreta e vestirsi così da troppo nell'occhio'' ''va bene così'' schioccò le dita e si ritrovò addosso un vestito con la gonna ampia che le arrivava fino al ginocchio ''certo.ora dobbiamo andare'' ''ma la zia mi aveva promesso che mi permetteva di venire con voi!''. Qui grell venne investito da uno sguardo che lo disintegrò in un attimo ''TU COSA!?!?'' ''dai will,non c'è bisogno di scaldarsi!è solo una bimba dopo tutto,no?''. William lo colpì con tutta la forza che aveva in corpo e ricoprendolo di insulti pesanti.
Alla fine eccoli lì, william composto e serio, grell bastonato da capo a piedi, e la piccola susan. ''Bene signori. Il vostro esame sarà giudicare l'anima di un uomo e fare ciò che è giusto fare. Intesi?'' ''Si!'' Dissero i due ragazzi all'unisolo.

Arrivati nel parco dove si trovava il loro uomo,william, lesse la cartella dati dell'uomo, ricevuta dai giudici dell'esame.  ''Vediako un po'....lavora in un negozio che scrive giornali. Il suo sogno è quello di pubblicare i suoi romanzi, peccato che non vengano apprezati, senza contare i numerosi blocchi dello scrittore. Giorno della morte . previsto tra tre giorni e 6 ore''. Mentre william e grell discutevano sulla preda, la piccola susan giocava a fare l'equilibrista proprio sopra un ramo che era pochi mentri al di sopra dell'uomo.  ''Come faccio adesso!?!?'' Disse lo scrittore seduto su una panchina ''non ho idee per le mie storie!mio buon dio! Mandami un segno!....qualcosa!''. Proprio in quell'istante il ramo su fui era susan si ruppe, provocando così la caduta della piccola sulla testa dell'afflitto. ''Che botta! Hey piccola ti sei fatta male?'' ''No sto bene,e lei?'' ''Tutto intero, tanto ho la testa dura heheh''. Gli shinigami interruppero la loro conversazione dopo essersi accorti della mancanza della piccola,per poi vederla cadere proprio sul loro bersaglio ''accidenti!'' ''E ora che facciamo will?'' ''Niente. Procederemmo come se tutto fosse normale, e alla fine porteremo a compimento il nostro lavoro! ''.mentre i due si rialzavano dalla caduta ''come ti chiami?'' ''Susan signore!'' ''Dimmi susan....doge sono i tuoi genitori? '' ''la mamma è in cielo e papà è via'' ''via dove?'' ''Non lo so non me l'ha detto'' ''oh...allora potresti venire da me finché tuo padre non torna'' ''siiiii'' disse entusiasta lei mentre si avviarono verso la casa dell'uomo. ''A te piacciono le storie susan?'' ''Si!la mamma me ne raccontaga sempre tante'' ''ma davvero? E dimmi, se tu volessi sentire una storia....su cosa la vorresti?'' '' uno shinigami! '' ''shinigami. ...ma certo! È così semplice! Mi hai dato l'ispirazione piccolina!sei come una musa per me!vieni forza!''. La strattonò fino a casa sua, e arrivati lì,  l'uomo si mise subito al lavoro, mentre la piccola stava seduta su letto ad osservarlo, mentre scriveva come un razzo. Susan si sentiva felice. Aveva visto la felicità negli occhi di quell'uomo. Seppur facesse una vita piuttosto dura,non rinunciava ai suoi sogni,ed era questo che la rendeva felice. Lottare per ciò che si vuole. Nulla era più bello che vedere qualcuno che lotte per i propri sogni e desideri. Siccome ormai era tardi,la bimhetta si addormentò sul letto, giocando allegramente nel suo mondo dei sogni.
Sul tetto della casa,due uomini in nero spiavano in silezio la loro preda ''l'hai lasciata andare!'' ''Sei tu cue non l'hai controllata a dovere!'' ''E perché avrei dovuto? L'hai portata tu!quindi la responsabilità è solo tua!'' ''Perché tutta a me? Comunque la piccola sembra felice no?'' ''Che c'entra adesso?'' ''È da un po' che ci penso in verità. ..e secondo me non è giusto che resti con noi in eterno'' ''è un fardello pericoloso! Se la lasciamo andare combinerà dei problemi'' ''non è detto,se lei ci vuole bene perché ci dovrebbe dar fastidio? '' ''Perché è una bestia che non pensa altro che a uccidere! Come sua madre!'' ''Susan non ne può niente! E come dire 'siccome gli shinigami uccidono facciamoli fuori tutti' ti sembra?solo perché tu non riesci a dimenticare, non vuol direnche devi far pesare il tuo peso anche su di noi'' ''Perché tu hai dimenticato? '' ''no,ma provo pietà per lei, perché lei è come noi. Ha perso tutto ciò che aveva e adesso si sta facendo strada per trovare il suo posto nel mondo. Buona notte!'' Detto questo il rosso si allontanò ''tu non te ne andrai susan, non adesso che sei diventata parte della mia vita''

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Capitolo 10
*** che l'esame cominci ***


Era mattina, e tutti dormivano nella grossa, apparte una certa ragazzina dai capelli biondi. Salì sul tetto,raggiungendo lo shinigami che dormiva in piedi come un cavallo ''spears?''domandò lei ''spears!'', ma lo shinigami dormiva troppo profondamente per poterla sentire. Poi si accorse di ciò che teneva il bel addormentato nella mano sinistra, gliela prese momentaneamente e ne sfogliò le pagine. Finché il suo sguardo non cadde sulla scritta 'morte prevista tra due giorni e 5 ore. Causa:investito da una carrozza' ''non accadrà! È una promessa! '' Pensò la piccola fanciulla. Rimise a posto il libro e tornò nell'appartamento dello scrittore ''SVEGLIA!'' disse lei scrollando l'uomo appisolato alla scrivania. Il poveretto sobbaltò dalla sedia e cadde a terra ''ch-che c'è? !?'' ''È mattina!'' ''Ah giusto!vuoi fare colazione? '' ''si, per favore'' ''ti porterò a far colazione in uno dei posti più buoni della città. È gestita dalla famiglia phantomive.ti pacierà da impazzire!'' ''E quando torniamo mi farai leggere le tue storie?'' ''Disse lei puntando il dito verso uno scaffale pieno di libri'' ''ti piace leggere?'' ''Si!'' ''Allora ti farò leggere anche il mio ultimo racconto appena finito'' ''volentieri'' disse la bambina vestita di nero.
Dopo essersi preparati uscirono,lasciando così lo shinigami ronfante sul tetto.
Un paio di ore dopo arrivò sul tetto anche il rosso. ''hey wiliam!'' Gli urlò all'orecchio il rosso. Urlò così forte che lo shinigami perse l'equilibrio e cadde sulle tegole roventi. ''Che vuoi?'' Disse spears mentre si alzava in piedi ''sono venuta a vedere come procedeva il lavoro. E cosa vedo? Tu che dormi come un ghiro e la camera del nostro bersaglio vuota!'' ''Io almeno sono restato qui a controllare tutta la notte mentre tu...aspetta cosa?''guardò dentro e non vide nessuno ''dove saranno andati?'' Domandò il rosso ''muoviti! ''Disse l'altro prendendolo per il colletto.

Intanto, a pochi isolati più in là, nel settore di stampa della tipografia del paese ''allora...ti piace vedere come si fa il giornale?'' ''È bellissimo! Non ero mai stata in un posto così bello!'' ''Addirittura? Tuo padre non ti ha mai portata in giro?'' ''No...dice che devo restare con gli zii tutto il tempo che lui non c'è'' ''e i tuoi zii ti portano in giro?'' ''Beh. ..ieri sera siamo andati in un cimitero a decorare le tombe'' ''ma chebrazza di parenti ha questa creaturina? '' pensò spaventato  ''e tu invece? Hai una famiglia?'' ''Si più o meno'' ''?'' ''Mio padre quando seppe che mi piaceva scrivere mi disse che non mi avrebbe portato a niente. Che ero solo un pazzo se credevo che a qualcuno potessero interessare le mie storie. Mia sorella è scappata con uno in Cina, e poi mio fratello e morto impiccato per aver tentato di rapinare una banca'' ''chebrazza di famiglia ha sto qui?'' Pensò susan.


Nel frattempo, due uomini saltavano da un tetto all'altro alla ricerca dei due fuggitivi ''dove saranno finiti?''disse grell tra un salto e l'altro. ''Forse sono andati a fare una passeggiata, oppure....aspetta! Ci sono!''. I due corsero a gran velocità fino a raggiungere la tipografia dove lavorava la vittima. ''Eccoli lì! '' disse william indicando verso la finestra dalla quale si vedevano i due fuggiaschi che ridevano allegramente insieme ''Però''disse il rosso ''fanno una bella coppia non credi? '' ''di che diavolo stai parlando? '' ''dai will,lo vedi anche tu come sono felici insieme. Se quell'uomo non morisse, lui e susan potrebbero vivere insieme come padre e figlia'' ''è fuori discussione! Il cowatishi non deve uscire fuori dal nostro controllo. Se così fosse dovremmo farlo fuori prima che provochi danni irrimediabili!'' ''Sei sicuro william che sia solo per questo che ti preoccupi per lei?'' ''...'' ''secondo me ti sei affezionato anche tu a lei. Solo che non vuoi ammetterlo vero?guarda che anch'io mi sono affezionata a quella canaglia,ma non ho paura di ammetterlo, a differenza tua'' ''pensala come vuoi, ma ti sbagli di grosso! Il giorno in cui vorrò bene ad una bestia nociva, tu correrai dietro ad un akuma (demone)'' ''va bene va bene...come dici tu''.

I due giorni successivi passsarono nello stesso modo. Di notte a scrivere fino a tardi, e il giorno al lavoro.al mattino del giudizio finale presto i due shinigami erano lì svegli sul tetto. ''Ormai ci siamo e will?'' ''Così sembra'' ''allora. ..sei sicuro di volerlo far morire?'' ''Anche se i suoi libri venissero pubblicati non cambierebbero la vita a nessuno'' ''ma alla piccola susan Sì'' ''non è rilevante la sua presenza,lei non dovrebbe neanche essere lì'' indicò il moro. Susan si era addormentata sul letto come un gattino,beh non per niente lei lo era. Non appena sentì il gallo che cantò il sorgere del sole, lei si stiracchiò e si avvicinò a i due shinigami che la osservavano dalla finestra ''buongiorno'' disse lei sottovoce per non svegliare lo scrittore addormentato ''ora vieni qui e smettila di intrometterti nel nostro lavoro'' disse william un po'alterato ''ma ha bisogno di me'' ''non è compito tuo ora vieni che ti riportiamo a casa'' e senza lasciarle in tempo per ribattere la afferrò dietro al collo,come di solito si fa con i gatti, e la attirò a sé.  La piccola si agitò bruscamente. Non le piaceva essere trattata così. Susan si diede una spinta verso l'alto e morse il polso dello shinigami. Non lo lasciò subito, quasi come se si fosse decisa di assaporare il gusto della sua carne,ma quando sentì il gusto del sangue Lasciò la presa,e venne scaraventata a terra svegliando così l'uomo. William e grell scapparono via per paura di essere visti ''ch-che succede qui?'' Disse lui sorpreso, vedendo la ragazzina vestita di nero con la bocca insanguinata ''c'era un topo,e io l'ho cacciato via'' ''e quel sangue?'' ''Non è mio...''disse lei per tranquillizzarlo ''è del topo. Dopo che l'ho afferrato con i denti, è scappato''. Ma lo scrittore non era molto tranquillo 'come può prendere una bambina di 6 anni un topo con la bocca? ' pensò lui, ma quando suonò l'orologio alle 6 e mezza ''diavolo! Sono in ritardo!'' ''Eh?'' L'uomo prese il suo libro di corsa e si fiondò fuori dalla porta.  Susan si attaccò alla sua maglia, per poi essere trascinata come una bandiera per le strade di Londra. ''Come mai oggi così tanta fretta?'' Chiese la bandierina ''sai oggi alle 11 ho un colloquio con dei produttori, se il mio libro piacerà, verrà pubblicato in tutta Londra! Ma siccome a quell'ora io lavoro ho chiesto il permesso di 2 ore,io devo cominciare 2 ore prima!''
-5 ore alla morte.
Arrivati in negozio, l'uomo si mise immediatamente all'opera, intanto poco più in là ''che schifosa creatura!'' ''Non dovresti essere cosi duro con lei william. ..''disse il rosso sdraiato sulle tegole mentre l'altro si fasciava la ferita ''ora basta! Noi prenderemo quell'anima e completeremo il nostro esame!in un modo o nell'altro! '' detto questo spears si fiondò sul luogo prestabilito per la morte dell'uomo.
-2 ore alla morte
''È ora andiamo! '' disse l'uomo tutto contento mentre ricominciava a correre. Lo studio dei produttori era a quasi 2 ore di distanza rispetto a dove si trovavano i due. Qui si ricominciò una disperata corsa contro il tempo. Mentre susan era di nuovo appesa come una bandiera all'uomo, poteva sentire perfettamente l'odore della morte che si avvicinava
-10 minuti alla morte
Dopo una lunga corsa,l'uomo si fermò a riprendere fiato difronte all'incrocio che lo separava dal successo.
-3 minuti alla morte.
La piccola si guardava intorno.  Sentiva l'odore che inondava le vie, l'odore che a breve avrebbe dipinto la neve bianca,l'odore del sangue. Poi l'uomo scattò in avanti di corsa, e nello stesso punto, una carrozza si dirigeva a gran velocità verso lui. Si sentì solo un tonfo.
0 minuti Alla morte
Tutti erano restati lì ad osservare il corpo. Persino gli shinigami erano sorpresi. L'anima che dogevano raccogliere era lì.  Intatta. Al posto del loro bersaglio, sotto la carrozza era finito un altro corpo. Un corpo più esile,più delicato. Il sangue che sgorgava da quel corpo era giovane,troppo giovane perché potesse aver vissuto tutto ciò che c'era da vivere. Quel sangue era di susan

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Capitolo 11
*** GAME OVER? ***


salve ragazzi! in questo ultimo tempo mi sono fermata con la fanfiction perchè ho troppe cose da fare e non mi sento appagata di ciò che faccio. io lo faccio con piacere, però ci perdo troppo tempo e nessuno mi risponde. lo so che molte delle mie visualizzazioni sono dovute solo a qualcuno che sbaglia a cliccare ed entra nella mia fanfiction,o che magari non gli piace e smette subito di leggere. però credo che almeno 2 persone (forse) la seguono questa storia (quindi a qualcuno forse piace) e quindi il punto della situazione è questo. non proseguirò più a scrivere finchè non avrò almeno una recensione (ma non mi riferisco per capitolo, mi basta anche solo una recensione sull'ultimo capitolo che avete letto) sia chiaro. non voglio sentire "si bellissima." io voglio sapere cosa ne pensate. se pensate che faccio troppi errori (il chè è vero) o che magari pensate che il personaggio non risponderebbe in un determinato modo, sono aperta ad ogni critica. ma ora... se tu caro lettore hai letto fino a qui. anche se sei entrato per sbaglio nella mia pagina protesti scrivere semplicemente "non mi interessa la storia,sono finito qui per sbaglio" è una cosa stupida ma lo faccio solo per sapere se il mio lavoro è apprezzato e se vale la pena continuarlo spero di poter ricominciare presto, miao by ghepy

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Capitolo 12
*** La fine di tutto? ***


Ed eccolo lì. quel fragile corpicino che giorni prima si dimenava allegramente tra un sorriso ed una risata.
Ed ora era tutto finito. Tutte le avventure,tutti i sogni,tutto il dolore e la gioia che quella piccola poteva provare, ora erano svaniti.
E tutto quello era avvenuto in meno di un secondo.
I cavalli avevano per primi colpito la piccola, facendola cadere a terra, e poi è stata la volta delle ruote che le avevano spezzato le ossa.
Cosa rimaneva ora della piccola Susan?solo un guscio vuoto ricoperto di sangue.
Ora in quella strada si era creato un gran vociare di gente. c'è chi era rimasto scioccato,chi invece terrorizzato, e chi addirittura impassibile.
Non era la prima volta che un incidente simile accadeva, quindi perchè preoccuparsi? Oramai era diventata quasi un'abitudine,perchè allarmarsi tanto?
Ma di tutta quella gente che si era creata in quella strada, solo il parere di tre persone era davvero importante in quel momento.
Lo scrittore era sul marciapiede, aveva battuto leggermente la testa contro il muro per via dello spintone, ma stava bene. Era vivo!
Ma quando si era girato per ringraziare la sua salvatrice, rimase esterrefatto quando vide la piccola che aveva subito la sua sorte al posto suo.
Aprì la bocca per cercare di parlare, ma non ne uscì alcuna parola. Solo un urlò lieve,quasi soffocato. Invece i due shinigami erano lì immobili.
Come era potuto accadere?!?! Perchè si era intromessa con la morte?Perchè non aveva seguito gli ordini?perchè? perchè...?
Il rosso era lì che fissava la pozza di sangue con gli occhi sgranati. Perchè si sentiva come trafitto come da delle spade? Lui! Che adorava quel

colore!
Quel colore così accesso,così bello. Perchè ora le faceva ribrezzo?Aveva già visto corpi ricoperti da sangue,i quali, con il loro odore la

eccitavano.
La facevano sentire bene. Ma ora perchè era spaventata? Sarà perchè lei non era affezzionata alle vittime che trucidava? Non le conosceva! come

poteva esserci affezionata?!?!
Quella volta era diverso. Lei adorava quella piccina così tenera, così piena di vita, così dolce, ed ora non c'era più. Se n'era andata come i suoi

genitori.
Ma quella morte era stata diversa, la sua era stata silenziosa, quasi come se si fosse addormentata nel sonno.
La morte dei suoi genitori era stata più cruda. Le urla si perdevano nella notte, mentre quei mostri strappavano gli arti uno ad uno.
Mentre lei si era nascosta nell'armadio per sfuggire alla loro stessa sorte.
Invece nella testa di william era altri i pensieri. Erano più cupi, e indifferenti,o almeno così pensava lui "ma guardati Susan!" pensò,
"hai cercato di sconfiggere la morte del tuo amichetto, ma alla fine ne sei rimasta coinvolta. Non importa. Tanto avevo già in programma di ucciderti

prima o poi. Eri solo un peso,ma perchè sento questa fitta al cuore?" pensò mentre si tringeva il petto che pulsava dolorante "Perchè nonostante non

ti volessi tra i piedi, mi sento in qualche modo addolorato?In fondo eri solo un mostro. Tutti ciò che provavi,tutti i tuoi sguardi, tutti i tuoi

incantesimi, tutte le tue risate, erano solo una menzogna. Tu non provavi davvero quelle emozioni! Eri solo una pedina mossa da tua madre. Non eri

altro che questo. Hai rubato l'attenzione dei miei colleghi. Li hai confusi e allontanati dalla retta via,ma ora tutto tornerò come prima, e le cose

ricomincieranno il loro corso naturale. E tu? Tu mia cara scomparirai, il tuo ricordo svanirà nel nulla. Sarai solo l'ennesima anima che se ne va!

Sarai dimenticata da tutti!"


L'aria rieccheggiava silenziosa nella via. "andiamo a prendere l'anima!" disse william scendendo con maestria dal tetto "ma william...." disse il

rosso inseguendolo, per poi posargli la mano sulla spalla per fermarlo. Lo shinigami si girò verso il suo collega "ci hanno detto di portagli

un'anima, e noi gliela porteremo!" disse staccandosi il collega di dosso. Si avvicinò al corpo disteso sulla strada, mentre lo scrittore si

avvicinava a sua volta all'uomo vestito di nero "m-mi scusi!" disse lui tremolante "è sua figlia questa piccolina" rivolgendo lo sguardo verso la

carcassa "non è mia figlia. Io stò facendo solo il mio dovere. Ed ora si tolga dai piedi." disse il ragazzo in nero, mentre passava oltre lo

scrittore che si era come immobilizzato da tanta fredezza sentita nella voce dello sconosciuto. William alzò la piccola falce al cielo, ma lo

scrittore, che si era ripreso, si gettò sul corpo della creaturina "no-non ci provi neanche!" disse lui coprendo con il suo corpo la bambina distesa

a terra "come può farle una cosa così! Lei! Il quale aveva tutte le attenzioni e l'amore di questa piccina!" "non sono cose che la riguardano"

"perchè fa questo?!?!" "è il mio lavoro" "come può dire così! Come può prendere l'anima della bambina che le voleva bene?!?" william si bloccò a

quelle parole. Come sapeva che voleva prendere la sua anima?come sapeva che la piccola gli voleva bene? "vede..." proseguì l'uomo accaciato a terra

"negli ultimi due giorni, Susan mi ha parlato molto di lei" "ch-che cosa le ha detto?" disse lo shinigami un po' allarmato dall'affermazione

dell'uomo "mi ha detto che le voleva tanto bene,che lo ammirava dal profondo del cuore e che da grande sarebbe voluta diventare come lei,una brava

ragazza che rispetta le regole" i pensieri giravano nella testa del ragazzo a gran velocità "perchè gli ha detto queste cose?!!? perchè non ha

rivelato le nostre informazioni o cose del genere? E poi perchè mi ammirava tanto?Mica ero suo padre!" "inoltre mi ha anche detto che non era mai

stata così felice come lo era stato con voi. Mi ha detto che voi 5 l'avete accudita e amata. Aveva riposto in voi così tante speranze, e voi cosa

fate? portate a termine il vostro lavoro come se fosse una semplice pratica!?!? VOI SIETE SOLO UN MOSTRO!" "STA ZITTO!!" urlò infuriato william,

tirandogli un calcio che allontanò l'uomo dalla carcassa. Rialzò la falce al cielo e la scagliò verso quel corpo che tanto aveva odiato. Ma prima di

colpire si fermò. Sentì il suo viso che veniva rigato da qualcosa di bagnato. Stava piangendo, stava davvero piangendo! Lui! Che non aveva mai

pianto, ora piangeva come un bambino. La falce gli scivolò dalla mano, cadendo a terra. Perchè piangeva? Perchè lui voleva bene a quella pulce! Anche

se non gliel'aveva mai mostrato, lui gli voleva bene alla sua maniera. Lo shinigami cadde in ginocchiò e poi si accovacciò su se stesso "MI

DISPIACE!" pensò "MI DISPIACE DI NON AVERTI MAI MOSTRATO IL MIO AFFETTO!MI DISPIACE!". Il rosso si avvicinò al suo collegha, inginocchiandosi

affianco a lui. Ora i tre erano per terra, con il viso abbassato. Non volevano rialzarlo, non volevano continuare a vedere l'orribile realà che li

aveva colpiti. Volevano fuggire. Fuggire nel loro mondo di fantasie per poter rivedere dinuovo il viso sorridente della loro amata piccola Susan.
Mentre i tre cercavano di trattenere le lacrime, qualcosa stava accadendo lì in mezzo a loro. Il sangue che prima aveva macchiato l'asfalto, ora era

scomparso. Quel piccolo corpicino che era stato immobile per un lasso di tempo che sembrava infinito, si mosse! Con calma e fatica la piccola alzò il

capo. Difronte a lei c'era lo scrittore con il capo chinato. Si avvicinò a lui con calma fino a toccargli le ginocchia, che ormai avevano perso la

sensibilità per il freddo. "Hey!" disse lei a bassa voce, e grande fu la sorpresa per lei vedere quel viso alzarsi rigato da calde lacrime.

"Susan..?" disse lui con un fiato di voce "SUSAN!" urlò dopo abbracciandola, a quella esclamazione i due shinigami rivolsero il loro sguardo verso lo

scrittore. Susan si girò a sua volta per guardare i suoi amici, ma quando vide william piangere chiese dolcemente "perchè signor Spears piange?".

William era fuori di sè dalla felicità.La sua piccola peste era tornata. Era tornata per lui! E questa volta non l'avrebbe lasciata andar via! Il

rosso tutto euforico si lanciò letteralmente addosso ai due che cadderò a terra. Grell iniziò a baciare a gran voga la piccola. La stringeva così

forte a sè che rischiava di soffocarla. In quell'istante william si ricordò che doveva tenere un certo decoro! insomma!gli shinigami non piangono!

così si assciugò in fretta le lacrime e pulì gli occhiali che si erano appannati per il freddo. Poi si alzò in piedi e disse "allora stai bene.Va

bene!Ora torniamo a casa a far rapporto sull'accaduto!". Susan, che era un po' rintronata da così tante emozioni in così pochi minuti era

sconvolta,ma quando si ricordò del perchè era lì puntò il dito verso lo scrittore "Signore!"disse lei spaventando un po' l'uomo "ora deve andare a

pubblicare il suo libro!" "ma io.." "lo faccia e basta!Sono stanca di dover aspettare per poter leggere il suo capolavoro!Quindi si sbrighì!".L'uomo

scoppiò in una risata e poi dire "hahaaha è questo il tuo cruccio allora eh?" "sappia che io diventerò la sua lettrice più accanita!Quindi vada là

dentro e mostri di che pasta e fatto!" "si!" disse lui annuendo. William si stava già avviando, così il rosso che teneva in braccio la piccola si

alzò e lo seguì "hey aspetta!" disse lo scrittore "ho ancora tante cose da chiederti!". Il rosso si girò per l'ultima volta permettendo alla piccola

di rispondere solo una volta "risponderò alle sue domande la prossima volta!" poi Grell saltò sul tetto allontanandosi sempre più dall'uomo "ti

rivedrò un giorno?" urlò lui, ma non ebbe risposta.Ormai erano spariti tra i tetti delle case "ti aspetterò piccola Susan,ma intanto pensiamo a far

pubblicare questo libro!" pensò lui mentre prese di corsa i fogli che gli erano caduti a terra per poi entrare nel negozio.


Durante il viaggio di ritorno per fare rapporto
"ti sei cacciata proprio in un guaio tesoro" disse il rosso tenendo in braccio la piccola, che ora aveva assunto dinuovo le sue sembianze di felino.

"ma cosa ho fatto?" chiese lei tirando su il muso "hai interferito con il nostro lavoro, e per questo sarai punita!" disse lo shinigami che camminava

davanti alle due "non importa!"disse Susan contenta "per aver passato tutto questo tempo insieme,mi farò infliggere qualunque punizione ahahha", il

rosso cominciò a sghignazzare "cos'hai da ridere?" chiese scocciato william "allora anche TU hai dei sentimenti will!hehe" "a cosa ti riferisci?" "ma

come?dopo tutte le lacrime che hai versato neghi ancora l'evidenza?" "mi era andato qualcosa nell'occhio. Tutto qui!" "uffi william!perchè sei sempre

così brutale? Non c'è niente di male a provare delle emozioni sai?" "ma perchè stavate piangendo?" chiese susan interrompendoli "beh...ecco..."

balbettò il rosso. Fino a chè non vide, finalmente, il palazzo bianco (per quanto lui l'odiasse perchè lo trovava privo di gusto. In quel momento gli

sembrava di entrare nel paradiso). "scusa piccola! ne parliamo più tardi!" dicendo questo il rosso lasciò la piccola e si fiondò a gran velocità

nell'ingresso, evitando così ulteriori, e scomode, domande da parte della piccola. "oggi la zia è così strana" disse la piccolina piegando la testa da un lato, "beh che ti aspettavi?" "?" "insomma dopo quello che è successo oggi,tutti sarebbero un po' sorpresi non credi?" "ma perchè?che è successo oggi?" "beh..l'incidente..." "quale incidente?" "co-come quale incidente?Quello che hai avuto prima nella strada!" "eh?" "aspetta un attimo!" pensò lo shinigami stranito "possibile che non ricordi nulla?è come se fosse affetta dall'amnesia" "signor Spears?".Era troppo presto dai suoi pensieri per poter sentire ciò che accadeva intorno a sè,ma i suoi pensieri vennero interrotti da uno shinigami dai capelli lunghi color platino che si avvicinava verso di loro a gran velocità urlando "SSSSSSSSSSUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUSSSSSSSSSSSSSSSSSSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANNNNNNNNNNNNN!".La piccola venne bloccata dall'uomo che la prese in braccio e che la strinse forte a sè "c-ci-ciao papà!" disse la piccola tra una boccata d'aria e l'altra. Undertaker non era da solo.Dietro a lui si vedevano due uomini che susan conosceva molto bene. "eccola qui la nostra avventuriera!" disse eric chinandosi verso la gattina che stava soffocando tra le braccia del padre troppo euforico "allora com'è andata william?" chiese alan "c'è stato qualche problema..." i due si avvicinarono per sentire meglio "che vuoi dire?" "l'uomo non è morto come era previsto" disse william sottovoce "susan l'ha salvato" "hahah hai avuto dei problemi eh?prenderai una bella strigliata dalla signora" disse ridacchiando il biondo "la cosa che mi preoccupa è un'altra" "cioè?" "susan è morta al posto del mio bersaglio,ma poi è tornata in vita!" "COSA!" urlò il biondo "e ora cosa farai?" chiese alan "non lo so...ma ho paura che susan verrà punita severamente per questo" "susan morirà?" chiese alan guandando la piccola che giocava così teneramente con il padre addottivo. "non lo so....ma ho paura che non la rivedremo più..."

 

Ormai la sera era arrivata, e la luna risplendeva più maestosa che mai in cielo, e susan era lì che la osservava dalla finestra. La metteva sempre di buon umore guardare il cielo stellato "ti piace guardare il cielo?" gli chiese william "si!" disse lei voltandosi per guardare meglio il suo interlocutore "la mamma mi raccontava che le stelle sono gli occhi di chi ci ha lasciato" "..." "e loro stanno lassù che ci guardano e che ci proteggono dal male. Anche la tua mamma ti raccontava questa storia?" "mia madre non è riuscita a raccontarmi niente. è morta quando io ero troppo piccolo per ricordare" "oh..." disse lei abbassando le orecchie capendo di aver toccato un tasto dolente "mi-mi scusi..." "non importa...è passato tanto tempo ormai" quì cadde il silenzio per qualche minuto "chissà come stà il signore..." "il signore?" "si!lo scrittore" disse lei sorridendogli "spero sia riuscito a pubblicare il suo libro" "perchè fai così?" "?" "perchè ti preoccupi degli altri? prima gli salvi la vita e ora vuoi sapere come sta?" "?" la piccola ci riflettè un po' su. Non si ricordava di aver mai fatto nulla del genere poi disse "ogni creatura è importante. Anche se fa qualcosa di piccolo è pur sempre importante no?" "ma un piccolo lavoro non aiuterà mai l'umantà" "forse no,però avrà contribuito nel piccolo della vita di qualcun'altro. Io credo che i suoi libri ispireranno molte persone a essere più sicure di sè,a ispirarle per la loro vita, o magari gli permetterà solo di sognare qualcosa di bello" "non ti capisco..." "anche se la mia vita è insignificante, mi avete permesso di stare qui con voi. Avete fatto crescere in me l'amore, ed ora sono qui. E quando sarò grande farò anch'io qualcosa di meraviglioso! Proprio come il signor scrittore!" disse lei con lo sguardo pieno di speranza e di amore rivolto verso la luna. "mi mancherai" pensò lo shinigami.La prese e l'abbracciò, poi le diede un bacio sulla testa e se ne andò. Uscito fuori dalla stanza william tirò un sospiro affannato. Per lui era così difficile stare così vicino a quella creaturina. Sentiva che dentro di sè qualcosa si muoveva,ma non poteva affezionarsi a lei.Lei!Che da lì a poche ore sarebbe stata punita con la peggiore delle punizioni.La morte.


Intanto Susan,che era restata in quella stanza da sola,sentì come uno stimolo. Sentiva di dover andare dallo scrittore, sentiva che doveva vederlo, e che se non fosse andata in quel momento,non avrebbe avuto più occasione di vederlo. Aprì la finestra e spiccò il volo verso Londra.

Dopo quasi un'ora di volo arrivò a casa dello scrittore. Bussò alla finestra, lo scrittore si fiondò ad aprire, e con suo grande stupore vide una ragazzina alata che volteggiava sul vuoto "susan!vieni accomodati!" la fece entrare e le porse una sedia "allora?come è andata?" "benissimo!i produttori hanno già dato il via alla stampa in serie del mio libro,e dicono che non vedono l'ora di pubblicarne degli altri! Se non fosse stato per te a quest'ora io sarei chissà dove" susan ignorò l'ultima frase dicendo "te l'avevo detto che saresti diventato uno scrittore provetto!" "ahahaah già!oh aspetta! ho una cosa per te!" l'uomo si alzò e frugò tra i suoi scaffali alla ricerca di qualcosa. "trovato!" disse lui prendendo un pacchetto legato con dello spago "questo è per te! piccola salvatrice" glielo porse e lo aprì. Era il racconto al quale aveva lavorato per 3 giorni di fila. "sapevo che volevi leggerlo e così ho chiesto ai miei produttori se me ne potevano fare già una copia, e così ho pensato di darla a tè".Susan girava a le pagine una ad una con estrema delicatezza,quasi avesse paura di rovinarle solo toccandole "è bellissimo" disse stringendo a sè il libro "è il minimo per la mia musa,inoltre ti volevo chiedere un favore..." "?" "potresti mostrarmi la tua vera forma?" "c-cosa?" "si..insomma...vorrei che mi mostrassi come sei normalmente" "perchè?" disse un po' spaventata lei "sai...i produttori mi hanno detto che devo trovare un logo per la mia serie, e siccome tutto questo è accaduto grazie a te, volevo usare la tua immagine" "la mamma dice che non mi devo mostrare per ciò che sono agli umani" "ti capisco...però ormai conosco bene il tuo mondo,ho visto 2 shinigami in un giorno, cosa vuoi che ci sia di male?" "va-va bene" poggiò il libro a terra e mostrò la sua vera natura,ma questa volta era diversa,molto diversa. Un mezzo corpo d delfino rimpiazzò le sue gambe, il pelo le crebbe dalla vita fino alla punta del naso, e due grandi ali bianche le facevano da mantello "wow...sei bellissima!aspetta un attimo!" prese carta e penna e le fece un veloce schizzò "grazie Susan, sei una bimba davvero speciale". Ella riprese la sua forma umana,prese il libro e salì sulla finestra "ora scusami ma devo andare, ma ti prometto che leggerò tutti i tuoi libri!" "e io ti prometto che non ti dimenticherò mai". Dopo aver salutato, la piccola tornò a casa. Entrò dall'ingresso principale. Tutte le luci erano spente e non si vedeva nessuno in giro. Con passo felpato la piccola percorse l'ingresso fino ad arrivare alla porta che l'avrebbe condotta al piano delle stanze della sua famiglia, ma quando aprì la porta venne assalita. Almeno 10 uomini muscolosi la bloccarono, le legarono zampe e muso e le misero un sacco di tela in testa. Poi tutto divenne nero.

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Capitolo 13
*** traditori ***


Eccomi qui,al buio. Sento delle strane voci, chi sono?E dove mi trovo?
Dun tratto mi tolsero il sacco dalle testa. Una luce accecante arrivava dal soffitto. Intorno a me c'erano tutti gli shinigami che conoscevo. In un

angolo in pen'ombra c'erano loro.La mia famiglia. Papà!Zia! Gli zii e William! Erano tutti lì,ma perchè erano così lontani? Poi difronte a me si parò

una figura nera.Era la morte. "susan" disse la donna in nero "è vero che hai salvato un umano?" "credo di sì" risposi io,o almeno è quello che

credevo. Nessuno mi aveva detto cosa era accuduto di preciso,quindi io cercavo di farmi un piano generico dalle informazioni che avevo. "tu lo

conosci il detto 'una vita per una vita'?" "si..." "ah! Lo conosci, e allora come mai sei ancora qui?" disse la donna chinandosi verso di me "prego?"

lei si ritrasse quasi scocciate "tu oggi hai salvato un umano che doveva essere giustiziato, in cambio della sua anima avremmo dovuto premdere la

tua, ma questo non è accaduto perchè tu sei ancora viva, quindi ora pagherai il tuo debito!" mi puntò il dito contro e in un attimo gli stessi uomini

che mi avevano stordita mi presero e mi legarono con delle corde nere "vediamo un po',hai allungato la vita di quell'umano di quasi 70 anni, però!

Mica male per un parassita!". Io mi dimenai,ma non riuscivo a contrastare quelle masse di muscoli. Dopo avermi legato di nuovo arti e bocca mi

avvicinarono alla donna che teneva in mano una lunga corda nera "vedi susan,per ogni anno che hai aggiunto alla vita di quell'essere, ti verrà fatta

arrotolare la corda di un giro. Non sai da quanto tempo volevo dinuovo sentire questa sensazione". Iniziò a legare la corda intorno al mio muso,poi

passò alle zampe,ma siccome avvanzava della corda, me la legò intorno al collo "ecco qui,ed ora susan preparati a soffrire!per ogni mese di vita di

quell'umano, si creerà una spina che ti conficcherà la carne". Sentì le spine crescere e conficcarsi nella mia pelle,sentivo il sangue che usciva dal

mio corpo e arrivava sul pavimento freddo. Il dolore era insopportabile, pensavo che la mia famiglia sarebbe intervenuta,invece no. William non mi

guardava, Alan aveva provato ad avvicinarsi,ma era stato fermato da eric, impedendogli di raggiungermi per prestarmi soccorso, Grell era con il capo

abbassato. Tutti mi stavano voltando le spalle, poi vidi Undertaker. Lui non mi avrebbe abbandonata lì,sarebbe venuto in mio soccorso.no.Si pulì gli

occhiali ed uscì dalla sala. Perchè? Perchè mi facevano questo? Non mi volevano più bene?Ero sbagliata? Delle lacrime mi percorsero il muso,unendosi

al sangue che perdevo a causa delle spine. Poi la donna si avvicinò di nuovo a me "è brutto quando la tua famiglia ti volta le spalle eh?Guardati!

Sei solo un mostro!" mi prese sotto la bocca e portò il mio sguardo a porsi su di loro "e se ora ti dicessi che ognuno di loro ha recitato solo una

parte come la prenderesti eh!?" mi prese per il pelo che avevo sulla testa "guardali bene! Loro sono solo degli attori,e sai perchè hanno fatto tutto

questo? perchè gliel'ho ordinato io!" lasciò la presa. Il mio corpo cadde a terra,ma non mi fece male,no,e neanche le spine mi facevano male.Era

qualcosa di più grande e di più doloroso si era spezzato. Il mio cuore si era spezzato, e con lui ogni mia speranza. "adesso viene la parte che

preferisco di più! Per ogni secondo di vita in più, nel tuo corpo verrà inniettato una goccia di veleno, e man mano che passerà il tempo il rovi si

faranno sempre più stretti, fino a che non prenderanno la tua vita". Ora tutto era diverso. I suoni si erano fatti più ovattati,il dolore meno

intenso. La mia testa si svutò lasciando un vuoto anche nel mio cuore. Ciò che accadde di lì a poco non lo ricordo bene.Mi presero per la coda e mi

portarono in una stanza buia.Senza finestre. Sotto di me c'erano altre ossa,forse si altri uomini e donne che avevano fatto il mio stesso errore. Poi

dun tratto vidi tutto davanti a me. Tutti i ricordi mi erano tornati. Avevo salvato la vita a quell'uomo ed ero morta,ma poi sono risorta come una

fenice. Ed ora eccomi qui. In attesa che la morte mi porti via, però aspetta! Io non voglio morire!Non perchè ho salvato una vita! Io non mi farò

battere da queste sciocchezze! io sono più forte.


Intanto in camera di Alan ed Eric
"non risco a credere che abbiamo lasciato che le facessero questo!"disse alan fuorì di sè mentre tirava calci ai muri ed ai mobili "che altra scelta

avevamo alan?" disse il biondo seduto sul divano "avremmo dovuto opporci, potevamo farla scappare!E invece abbiamo lasciato che la uccidessero così!"

"alan smettila!Ormai è andata" disse stanco il rosso "mi fate schifo!Tutti e quattro! Tu grell volevi bene a susan, e allora perchè non hai fatto

niente?!!? E tu eric? Fai tanto lo spaccone,ma sotto sotto sei un vigliacco! Voi sensei non siete neanche restato lì!Avete preferito andarvene e

dimenticare. E tu william sei disgustoso! Prima la tratti male,poi la inganni e alla fine l'abbandoni!?!?!" eric lo prese la dietro e gli bloccò le

braccia per evitare che lo colpisse. Alan si dimenò più che mai, alla fine cedette e cadde in un pianto assordante "e io come ho potuto farle

questo?Sono solo un debole!" eric lo lasciò ed egli cadde sul pavimento piangendo "siamo solo degli iprocriti!Lei era il filo che ci ha unito!Ma ora

che lei non c'è più, non c'è motivo di restare qui" ed alan uscì dalla stanza sbattendo la porta

 

Passarono due mesi da quando venni reclusa in questa stanza.Non mangio ne bevo dallora. Sono stanca. Sento gli occhi che si chiudono...NO!Devo

resistere! Io non mollerò. Non adesso!
Ormai ero cresciuta. Il mio corpo si era allungatO di qualche centimetro. Se dovessi dire la mia età umana,direi che mi avvicinavo a mostrare 12

anni.


Da quando io non ero più presente nelle vite degli shinigami,molte cose erano cambiate. Alan si era allontanato definitivamente dal gruppo,non

parlava più con nessuno di loro,persino con eric. Grell aveva perso tutta l'energia che trascinava i suoi amici. Era diventato silenzioso, e di rado

parlava con gli altri. Eric era disperato. Oltre ad aver perso la sua nipotina, aveva perso il suo grande amore,forse per sempre. Undertaker si era

dimesso da shinigami ed aveva fatto perdere le sue traccie. E william? Lui era restato chiuso in camera sua per giorni. Si sentiva vuoto,non perchè

avesse fame,ma perchè gli mancava qualcosa di prezzioso.


Io ero come sempre in quella stanza. Ero in quella posizione scomodissima da due mesi. Mi era venuto un crampo che mi percorreva tutta la schiena,ma

siccome non potevo muovermi,lasciavo che il dolore scomparisse,infondo era l'unica cosa che mi faceva sentire viva. Il veleno entrava nella mia pelle

ormai da tempo,era diventato un componente importante del mio sangue. Nei primi tempi sembrava acido,poi ci feci l'abitudine. Ma ora basta! Non sarei restata lì ancora per molto. Sentì la chiave nella serratura che girava, entrò il solito guardiano. Egli veniva ogni settimana per vedere se ero ancora viva. Come al solito mi guardò,ma vedendo che ero ancora viva uscì. O meglio...cercò di uscire. La mia coda si allungò fino a raggiungere le caviglie dell'uomo e lo feci cadere a terra e gli impiantai gli artigli nella carne lui urlò, ma gli tolsi la voce con i miei poteri psichici. Lo colpì forte alla testa e poi svenne. trasformai la punta della mia coda in un pugnale e tagliai via i rovi. Fu un enorme sollievo per la mia carne,che finalmente dopo tanto tempo si potè rigenerare. In quei due mesi avevo imparato molte cose. Imparai a controllare il potere di rigenerare il mio corpo. Quella volta che ero stata investita dalla carrozza, il mio corpo si era rigenerato da solo, permettendomi così di sopravvivere,ma dovevo imparare a controllare il mio potere,sennò in battaglia non avrei resistito più di due secondi. Ebbene sì. Ho intenzione di combattere. Scapperò via da questo luogo e mi stabilirò in un luogo dove non mi possano trovare,ma nel caso qualcuno mi infastidisse,io sarò pronta!
Dopo essermi tolta l'ultimo pezzo di rovo, assunsi la forma del guardiano.Chiusi la porta dietro di me e presi le chiavi. Dopo aver superato gli ultimi controlli della sicurezza mi recai in biblioteca. Cambiai la mia forma in quella di Undertaker. Sebbene mi disgustasse dover avere le sembianze di un traditore, non mi opponei più di tanto. Infondo sarebbe stata solo momentanea quella forma. Arrivai in biblioteca,nel settore dei cinematic record. Cercavo un libro in particolare, dopo averlo preso lo misi sotto il mantello e mi allontanai,ma tre uomini mi videro ed urlarono "ALLARME!UNDERTAKER è QUI!" mi corsero incontro a gran velocità "ma che cavolo ha combinato quel pazzo per cacciarmi in una situazione del genere?" pensai. Correvo a più non posso, girai l'angolo e assunsi la forma di Alan e proseguì il mio cammino verso l'uscita in tranquillità. Dopo essere uscita mi avviai verso il cimitero degli shinigami.Era il posto ideale per cambiarsi d'abito. Ma appena girato l'angolo vidi l'ultima persona che volevo vedere in quelle sembianze. Alan mi guardò un attimo allibito, poi mi disse "susan?". Gli saltai addosso, feci uscire i miei artigli e glieli puntai alla gola "di una parola e sei morto!" "mi sei mancata". Ero fuori di me!Come poteva dirmi una cosa simile dopo tutto quello che lui e i suoi amici mi avevano fatto!??! gli assestai un'unghiata sul viso e fuggì via. Lontano da quel mondo orribile. Ma prima di scappare via definitivamente attivai il mio piccolo regalo di addio. Avevo piazzato dell'esplosivo creato con il veleno dei rovi della morte, proprio sotto l'appartamento della signora morte e nella mia cella. Un uscita esplosiva no?Ora però ero stanca. Avevo usato tutte le mie energie, ed ora stavo per crollare. Andai nell'unico luogo dove mi sentivo al sicuro, a casa dello scrittore. Lui non c'era in casa. Entrai e nascosi il libro sotto il letto "susan, la cowatishi" questo era il titolo. Quello era il libro nel quale era scritta tutta la mia storia fino a quel momento. Se fosse ritornato nelle mani degli shinigami sarei stata subito in trappola. Avrebbero saputo dove ero e cosa facevo. Strappai tutte le pagine bianche. Ora l'ultima pagina diceva dove ero, ma quelle lettere non sarebbero state lì a lungo. Con i miei poteri cancellai le frasi che parlavano di dopo la mia fuga "Ora nessuno mi troverà. Che il duello inizi!" dissi ad alta voce a me stessa. poi entrai nel libro. Lì almeno sarei stata tranquilla per un po'.

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Capitolo 14
*** chi muove i fili? ***


ed eccomi qui.
sono dentro al mio libro,o meglio,dentro la mia storia. Era così strano rivedere la propria vita. Rivedere i momenti felici che avevo trascorso con

mia madre, ma ora non potevo più guardare indietro. Tutti quelli che ho conosciuto sino adesso erano solo bugiardi!forse non tutti. Mia madre era una

persona corretta e il signor scrittore mi voleva bene. Forse il mondo non era del tutto cattivo.


Intanto nel mondo degli shinigami
"ALLARME!è SCOPPIATO UN'INCENDIO NELLA STANZA DELLE NOSTRA SOVRANA!PORTATE SUBITO DELL'ACQUA!". Per la prima volta gli shinigami,che erano sempre

stati così ordinati sia con il lavoro che con le loro emozioni,ora erano nel panico più totale. Le segretarie scappavano via urlando. Gli shinigami

correvano con dei secchi d'acqua,ma peggioravano solo la situazione. In quell'istante 4 uomini restavano impassibili a ciò che stava accadendo. Alan

era restato ancora sconvolto dall'incotro con "se stesso". Susan stava bene!Era cresciuta ed era cambiata.Una cosa in particolare aveva colpito il

ragazzo. Lo sguardo della sua Susan era diverso, era sempre stato pieno di allegria e speranza,ma in quel momento i suoi occhi erano freddi.Ricchi di

dolore e rabbia. Forse non l'avrebbe più rivista,non sarebbero più tornati ad essere una famiglia,ma almeno sapeva che era riuscita a vederla di

nuovo libera. Mentre Alan si rialzava da terra, vide l'immagine sfocata di eric che gli correva incontro per soccorrerlo. Eric aveva visto che "alan"

si era avviato verso il cimitero, e siccome doveva assolutamente parlare con lui per cercare di sistemare le cose, lo aveva seguito. Porse ad alan la

mano per aiutarlo a rialzarsi "l'hai vista anche tu?" chiese un po'sconvolto il ragazzo atterritto. "chi?" "susan!" "s-susan? l'hai vista?" "si!e si

stava dirigendo verso il mondo degli umani!" "dobbiamo riportarla qui!presto!inseguiamola" disse il biondo mentre si avviava per la strada "NO!"

disse moro fermandolo "ormai è andata!E non tornerà più da noi" "che vuoi dire alan?" "lei non si fida più di noi,il nostro legame si è spezzato, e

non si riaggiusterà facilmente" "ma se ora non la seguiamo, la perderemo per sempre!" "e dopo che l'avrai trovata cosa farai? le dirai 'hey susan

scusa se non ti abbiamo aiutato nel momento del bisogno, torna a casa con noi a finire gli anni di reclusione che ti aspettano!'. Guarda! Ti correrà

incontro a braccia aperte!" disse ironicamnete alan "beh cosa vuoi fare?Aspettare che i nostri colleghi la trovino e la impaglino?" "noi non possiamo

fare più niente adesso. Per il momento non ha più bisogno di noi" "spero che tu abbia ragione alan".
Intanto, per i corridoi del palazzo correvano shinigami in ogni direzione urlando "il cowatishi è evaso!date l'allarme!". Tutto quel baccano aveva

distrutto il silezio che si era creata nella stanza di william. Aprì leggermente la porta per sentire meglio che cosa erano tutti quegli schiamazzi.
Un collegha per passare per di lì disse a william che doveva recarsi immediatamente da sua eccellenza.
Quando entrò nella stanza sentì un brivido lungo la schiena, sentiva che qualcosa di orribile stava per accadere, ed aveva ragione. Sua eccellenza

era lì in piedi con le braccia conserte "ma bene!sei arrivato!" "come mi è stato ordinato mia signora" "ora basta con i convenevoli.Siccome è solo

colpa tua che quella cosa è arrivata qui,tu ti occuperai di potartare a termine il suo percorso" "v-volete dire..." "ucciderla!esattamente!"


dopo una lunga dormita all'interno del mio libro....
"finalmente!"pensai stiracchiandomi "ora posso uscire ed iniziare compiere il mio destino",ma quando uscì da sotto il letto non ebbi una bella

sorpresa "e tu che ci fai qui gattaccio!?!" disse lo scrittore adirato "sono fuggita da casa e allora..." "allora cosa!?!? pensavi di poter venire

qui e fare il mangia pane a tradimento?ti sbagli!va fuori di qui!" iniziò a tirarmi tutto ciò che gli capitava a tiro "è tutta colpa tua!" urlava lui

"se ora sono in questa situazione è solo colpa tua bestiaccia" uscì dalla finestra lasciando lì il mio libro. Perchè era così arrabbiato con me? Che

cosa gli avevo fatto di male?
Tanti erano i pensieri che mi giravano per la testa mentre saltavo di tetto in tetto. Decisi di scendere in strada per dare meno nell'occhio, ma non

fu una bella idea. Di lì a poco tutti mi presero di mira. Mi tiravano oggetti taglienti addosso,mi tiravano calci e mi urlavano dietro con termini

orribili. Che cosa gli avevo fatto? "esisto" pensai "è solo perchè esito che tutti mi odiano.Sono solo un essere orribile che tutti disprezzano solo

perchè esisto...SI è COSì!" scoppiai in una grande e macabra risata "è così! si è così!ahahhhahaha!" poi iniziai ad urlare "ebbene mondo!!!!tu mi

odi! Tutti mi odiano!Ed io odio tutti loro!Sappiate che io mi vendicherò di tutti voi!E così, solo a pronunciare il mio nome tremerete di paura

hahahahaahah".


alla base segli shinigami
"come sarebbe a dire!?" "ti ha chiesto di ucciderla"chiesero eric ed alan spaventati "si" asserì freddamente william "non hai intenzione di farlo

vero?". William abbassò lo sguardo rassegnato "non ho altra scelta" "ma will..." prima che potesse terminare la frase,alan venne interrotto dal rosso

che urlava spaventato verso di loro "ragazzi!" "che cose c'è?" "LONDRA!" "londra cosa?" "LONDRA è INVASA DALLE FIAMME!" "come sarebbe a dire!?!?"

replicò william allarmato "è come ho detto!" ribadì il rosso "e tutte le anime che stanno morendo non si trovano!" "SUSAN!" pensò spears per poi

fiondarsi fuori, diretto verso londra a gran velocità. Era proprio come aveva detto il rosso. Londra era pervasa dalle fiamme in ogni dove.Vedeva

gente che correva via disperata,ma non gli interessava, lui doveva cercare una determinata persona,finchè non la vide. Era lì nel cielo che

volava,sputando fuoco e fiamme dalla bocca. William volò dal felino alato. Quando lo vide si fermò "guarda guarda, William T.Spears, quanto tempo!

Sei venuto a vedere come faccio a pezzi questa stupida città?" "sono venuto a fermarti susan" "a fermarmi? e con cosa? quell'inutile attrezzo da

giardino?!? spero che tu abbia acquistato una bara, perchè a breve ne avrai bisogno!". Il felino si lanciò contro il suo avversario. Lo disarmò e lo

buttò a terra "però! Deludente per essere il primo della classe!" "susan fermati finchè puoi!" "che cos'è?è un ordine?" susan gli mise i suoi artigli

sulla gola fancendolo sanguinare lievemente "voglio solo che tu smetta di essere così!" "così come?Agguerrita?Pericolosa?..." "cattiva" disse lui con

 la voce soffocata "cattiva?hahaahaaha io sarei cattiva?" "..." "qui dei due sei tu quello cattivo!" lo prese per il colletto e lo alzò facendogli

appggiare la schiena su un muro li vicino "non stata io ad abbandonarti nel momento del bisogno!Non sono stata io ad illuderti che avremmo potuto

avere un futuro insieme!" "mi ero illuso anch'io...". A quelle parole susan lasciò la presa "ch-che vuoi dire?" "anch'io mi ero illuso che saremmo

potuti essere felici insieme" "tu menti!" "io non mento mai" "BUGIARDO!" urlò lei "credi davvero che non sapessi a che gioco stessi giocando? Lo so

bene che mi avete tenuto con voi solo per convenienza nei vostri confronti" poi colpì con un colpo ben assestato la gamba destra dell'uomo. Gli

spezzò le ossa. William si sforzava di non urlare, ma il dolore era troppo forte. "fa male non è vero?" disse lei stringendogli con la zampa il

polpaccio "questo è niente a ciò che ho provato io quella sera di due mesi fa" "se ti fa sentire meglio continua pure..." dall'ira gli spezzò anche

l'altra gamba "sai...dopo sole due settimane avevo già architettato un modo per vendicarmi dopo la fuga. Vi ucciderò uno alla volta, avevo intenzione

di iniziare da undertaker, poi sarei passata ai due amanti, poi a te ed infine grell" "perchè grell per ultimo?" "così che possa vedere il suo amato

colore diventare un incubo orrendo, ma credo che vedendo questa occasione,ucciderò tè per primo!" ella trasformò il suo corpo in quello di un enorme

serpente per poi avvolgere il poveretto "allora sono stata brava!??!" disse lei con odio mentre stringeva sempre più forte la sua preda "non sei

stata brava..." "..!??!" "sei stata bravissima, eri la creatura più dolce che io abbia mai conosciuto,ma ora che fine ha fatto quella susan?" "è morta! Insieme a tutte le speranze ed alle sue illusioni" "sai...sò che può sembrare una cosa da pervertito, ma tu mi piaci, mi sei sempre piaciuta,ma non ho mai avuto il coraggio di far chiarezza nei miei sentimenti. Ma ora sò cosa voglio, io voglio te!" si protese in avanti per darle un bacio, ma ella lascò la presa e sì allontanò di qualche metro. Si prese la testa tra le zampe ed iniziò a dimenarsi, come se qualcuno la stesse controllando da dentro. Si dimenava come non mai. Guardò la sua vittima, aveva gli occhi bagnati da lacrime. Stava piangendo per lui,si era pentita di ciò che aveva fatto e ora stava cercando di avere il suo perdono,ma il dolore non le dava tregua. Straziata dal dolore volò via. E william rimase lì a terra con le gambe rotte ed il cuore infranto. Aveva visto di nuovo la sua amata piangere,e lui era stato lì, impassibile come sempre, senza far nulla. "non stavi agendo per tua volontà, qualcuno ti stà imponendo il suo volere, ma io ti libererò dalla tua marionettista. Ora troverò chi muove i tuoi fili e gliela farò pagare" pensò william "e chiunque sia la pagherà cara!"

 

Intanto, da qualche parte del mondo, qualcuno si dilettava a leggere su un libro "oh oh cara susan,ti stai opponendo al mio volere, se fossi meno distratta non lasceresti in giro il tuo libro" disse l'ombra mentre scriveva sul libro "con questo in mano posso importi ciò che voglio.Distruggerai il mondo, rendendolo puro secondo il mio volere. TU SARAI LA MIA PEDINA!"

 

 


salve ragazzi, oggi ho scritto solo questo capitolo. Si lo so! è corto, però a dirla tutta non avevo voglia di scrivere sta sera vi auguro un buon proseguimento sperando di continuare a invogliarvi a leggere le mie storie e tanti saluti da parte mia
miiaaaaaaooooo da ghepy ;-)

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Capitolo 15
*** addio susan ***


ed eccola dinuovo lì.
camminava a stento sulle proprie zampe, aveva consumato troppe energie, ed ora ne stava pagando le conseguenze. il fiato si faceva sempre più affannato, passo dopo passo. la sua testa era come se fosse vuota. vagava senza una metà. non sapeva dove andare, non aveva più una casa dove poter tornare. era sola,o almeno così credeva. la stanchezza prese il sopravvento e lei cadde a terra,sperava di poter tornare, almeno nel sogno, nel suo mondo. un mondo dove tutto era perfetto. lì non sarebbe mai stata disprezzata e odiata, ma solo amata dalla sua famiglia. voleva poter tornare indietro nel tempo,tornare ad essere felice, senza preoccupazioni. le palpebre le cadevano lentamente,finchè non si sentì trafitta da qualcosa. non riusciva a girarsi, era immobilizzata a terra. sentì solo una voce alle sue spalle "e così ti ribelli a me?". susan sentiva il sangue scorrere fuori dalla ferita, goccia dopo goccia. "certo che hanno ragione a dire che sei un parassita! non sai fare nient'altro che creare caos ovunque tu vada". l'arma venne ritratta con ferocia. su di essa c'era ancora del sangue fresco "facciamo così... tu la smetti di opporti a me, ed io in cambio ti lascio vivere okey?". il felino cercò di girarsi per vedere in faccia il suo aggressore, ma non ci riuscì, era troppo stanca, ormai non si riusciva più a muovere. il suo aggressore le si parò davanti. non riusciva a vedere altro che delle scarpe da donna bianche. "allora? hai preso una decisione?", ma la ragazza non le dette risposta. il suo muso venne schiacciato da una delle scarpe della donna. Susan sentiva tutto pacato,i suoni, gli odori, il dolore, erano meno intensi. Sentiva il suo corpo che si stava spegnendo piano piano,come un focolare che ha finito la legna da ardere. non le importava più nulla, era stanca, cosa credeva di fare? credeva davvero di poter battere tutti e cambiare la sua vita? no.
lei era solo un parassita, un essere inutile del quale non importava nulla a nessuno. l'essere dalle scarpe bianche la colpiva sempre più forte e le imprecava contro siccome non aveva nessuna reazione, poi si bloccò. Aprì il libro e scrisse "ricolma di rabbia e di odio, susan si alzò e si inginocchiò alla sua padrone". susan sentì come una scossa, come se tutto se dun tratto tutti i dolori e le fatiche fossero scomparse. si alzò e poi si inginocchiò difronte ad ella. sentiva che nel suo corpo girava qualcosa a gran velocità. si sentiva come se avesse un'enorme scarica di adrenalina. l'estranea soddisfatta del suo lavoro sorrise contenta, "che brava bimba!ma cosa fai?!" scorse sul viso della sua vittima delle lacrime. si chinò per guardarla meglio. quella bestiaccia stava piangendo fredde lacrime di dolore, ella scontenta la colpì con il libro "NON PIANGERE! tu sei il mio servo che deve purificare il mondo per me! non ti devi mai più azzardare di piangere in mia presenza!" la colpì più volte con il libro, finchè non la fece ricadere a terra "ora mi hai proprio stufato!" riprese il libro e scrisse "susan dovrà ubbidire solo ed esclusivamente alla sua padrona. perderà la capacità di decidere e di imporsi" susan divenne di pietra. era ancora lì sdraiata, non si muoveva più. poi dun tratto il suo pelo si tinse di nero e quando si voltò per guardare il suo padrone, i suoi bei colori azzurro non c'erano più, ora c'era solo un sguardo vuoto,privo di qualunque emozione. i profili del suo muso si erano fatti più aguzzi e affilati. il suo corpo si era ridotto a pelle ed ossa, ed il pelo che c'era prima venne rimpiazzato da una pelle dura, quasi un'armatura.
quella non era susan, non più. un essere che smette di avere la libertà ed una personalità, si riduce ad un semplice ammasso di carne, e ciò che tiene insieme il suo corpo è solo l'odio emanato dal suo padrone. per obbligare un essere a perdere la sua essenza e continuare vivere al suo fianco come schiavo, il suo padrone può essere solo un mostro

 


hola gente!
ok ok lo so è corto, ma ultimamente ho tante cose da fare e poco tempo per me, quindi abbiate pietà, dopo questa settimana (che per me è piena di verifiche,consegna lavori, ed interrogazioni) ricomincierò a postare più spesso, non dico tutti i giorni ma almeno 2 capitoli a settimana ci saranno di sicuro un bacione a tutti
ciao!

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Capitolo 16
*** non lasciarci ***


ed eccolo lì, william, sdraiato sul letto dell'infermeria. fissava il soffitto bianco, alla ricerca di qualcosa, di un desiderio. i suoi compagni

l'avevano trovato e portato di corsa lì.
era strano. sebbene le sue fossero delle ferite gravi, lui non sentiva dolore, o almeno non per le ferite sul suo corpo.solo una ferita in

particolare lo tormentava. era il solco che si era formato dopo che susan se ne era andata via. ma ciò che william non capiva era perchè avesse detto

quelle cose, cioè... lui era sempre stato un tipo serio e composto, eppure in quel momento si era lasciato trasportare dalle sue emozioni, ma perchè?

perchè aveva detto quelle cose? ma poi le pensava davvero? o era solo una strategia affinchè susan si intenerisse e rinunciasse alla vendetta?
'MA SI!' pensò william 'l'ho fatto perchè speravo mi lasciasse andare! susan è sempre stata una piagnucolona perciò l'ho fatto! è così evidente!'

pensò william sorridendo e stiracchiandosi per mettersi più comodo.
all'improvviso si sentì uno scossone e poi un gran rumore di passi che si spostavano sopra di lui. lo shinigami non capiva cosa stesse accadendo, poi

di corsa entrò grell che urlava "ALLARME!ALLARME! SIAMO INVASI DALLE FIAMME!" "si può sapere che succede?" "C'è UN MOSTRO ALATO CHE STA BRUCIANDO

TUTTO! DOBBIAMO FILARCELA!" "ma cosa...?" william guardò verso la porta dal quale era entrato il rosso, e vide delle fiamme che si avvicinavano a

gran velocità "g-grell.." disse un po' impaurito. Il rosso si girò di colpo nella direzione nella quale indicava l'amico "O MIEI DEI!". il rosso si

lanciò verso la porta e la chiuse. rimase appoggiato ad essa, per poi allontanrsi dicendo "SCOTTA! ci serve qualcosa per tenerla chiusa" poi guardò

l'amico seduto a letto "scusami will" gettò il poveretto sul pavimento e prese in letto per barricare la porta "ok la porta è a posto" disse

soddisfatto il rosso "ma noi come facciamo adesso?" la temperatura saliva sempre di più, non si riusciva più a respirare. "mamma mia! è come un forno

qui dentro!" "se ti decidessi a rompere una finestra potremmo andarcene di qui!" "giusto!". grell prese una sedia e ruppe il vetro, poi si caricò

sulle spalle il poveretto e si affacciò alla finestra per poi urlare "MA CHE CAZZO! POSSIBILE CHE SIAMO al TREDICESIMO PIANO IN UN PALAZZO CHE NE HA

SOLO 15? CHE RAZZA DI IELLA è QUESTA!??!" mentre il rosso imprecava come un forsennato,william notò qualcosa di strano che volteggiava in cielo. era

una creatura alata, forse un grifone, che sputava fuoco dalla bocca "è quell'affare la causa dell'incendio!" "ma davvero william?" disse il rosso

sarcastico "CHISSà PERCHè PENSAVO FOSSE STATA COLPA DI UN FIAMMIFERO!" disse grell urlando di rabbia "vedi di darti una calmata, se quel coso passa

davanti a noi possiamo attarci a lui e scappare di qui"
dun tratto la creatura di fermò, aveva sentito delle voci ed ora ne stava cercando i proprietari, finchè non li vide lì, affacciati alla finestra.

gli ordini erano stati chiari "appicca il fuoco e uccidi tutti i superstiti". dopo aver puntato le sue prede si fiondò a grande velocità verso i due

malcapitati. grell stava imprecando verso il suo compagno "ma come facciamo? è troppo lontano per poterci aggrapp.....p." si girò e vide il missile

che si stava fiondando verso di loro "TROPPO VICINO! TROPPO VICINO!" disse il rosso lanciandosi all'interno delle stanza spaventato come una

donniuciuola.
quando il mostro entrò, le fiamme stavano divorando la stanza, il soffitto era sul punto di cedere. la creatura si guardò intorno, ma non vedendo i

suoi bersagli, era sul punto di andarsene quando un ragazzo rosso e un altro con le gambe ingessate gli saltarono addosso. per un primo istante il

mostro a quattro zampe si dimenò, poi si bloccò.
'vieni qui, ritorna da me' o almeno, questo diceva la voce nella sua testa. si dimenticò completamente dei due individui che aveva sulla schiena,

spiegò le ali ed uscì dal palazzo in fiamme come se nulla fosse. volò fino al cimitero degli shinigami, dove la sua padrona lo aspettava.
la donna era di spalle, un lungo vestito bianco le copriva il corpo e due possenti ali le facevano da strascico "bene, bene!" disse lei voltandosi

"vedo che hai fatto il tuo dovere, e vedo anche che hai portato due ospiti" disse l'angelo puntando il dito verso i due shinigami. grell scese giù

dalla creatura "e questa imbianchina chi è?" chiese, guardando l'amico "hhuhhuhuh" soggnignò lei "mi presento, sono Angela, l'angelo purificatore"

"mamma mia che fantasia con i nomi eh?" disse ridendo il rosso "e lei è susan, la mia servitrice". i due guardarono sorpresi la creatura dalla

corazza nera "come sarebbe a dire? questa non è susan! susan ha il pelo a chiazze e ha degli occhi..." disse grell girandosi per guardare gli occhi

della creatura "...BLU!". lo shinigami si spaventò a tal punto che fece un salto dalla paura "l-le-ei.....n-no...n-non... h-ha g-gl-gli OCCHI!"

l'angelo fece un sospriro rassegnato "sei proprio stupido, ce li ha gli occhi, semmai puoi dire che non ha le pupille, stupido insetto!" Angela si

girò guardando il cielo sconsolata "è un miracolo che susan non abbia preso la tua stupidità, sennò sarebbe stato l'essere più inutile della Terra,

ovviamente dopo te! è chiaro!" disse ridendo alla fine. negli occhi di grell si accesero delle fiamme dalla rabbia "COSA SAREI IO!?!?!? TU BRUTTA

BALDRACCA! ORA TE LA FACCIO VEDERE IO!" si tirò su le maniche "FATTI SOTTO VECCHIA GELATAIA!" si lanciò all'attacco, ella schioccò le dita e grell

venne fermato "VIENI QUI! ORA TE NE DO TANTE CHE QUANDO AVRò FINITO CON TE FARAI PANDAN CON LA MIA BORSA ROSSO FUOCO!" "grell...calmati per l'amor

del cielo" disse william "CALMATI UN ACCIDENTE! L'HAI SENTITA COSA MI HA DETTO!?!!?" william si limitò a fare un sospiro. guardò la sua avversaria

'come fa a controllare susan? sempre ammesso che sia lei a farlo...' "ti vedo confuso spears, se vuoi sapere come controllo susan, lascia che te lo

mostri" l'angelo tirò fuori un libro "lo conosci vero?" william agguzzò la vista "quello è..." "il libro di susan, esatto. devo dire che come

personalità è davvero frivola, ed inoltre, ho letto pagine su pagine con sopra il tuo nome, spears. però che crudeltà!" schioccò le dita e la

creatura lasciò cadere a terra i due e si avvicinò alla donna vestita di bianco "le hai proprio spezzato il cuore quella sera" disse lei

abbracciandosi al felino "e lei povera cara, era così triste che ha fatto un patto con me" "BUGIARDA" urlò un biondo mentre le saltava adosso per poi

colpirla con la sua arma. "ERIC!" urlò sorpreso grell "e ci sono anch'io!" "alan!" "come ci avete trovato?" chiese william mentre veniva soccorso dal

ragazzo "beh...abbiamo sentito grell che imprecava, e sentendo le sue lamentele siamo arrivati fino a qui".
Angela non si aspettava un attacco dall'alto, infatti era rimasta ferita. eric era riuscito con un sol colpo a tagliarle un ala "vieni qui angioletto

che ora ti taglio anche l'altra" disse eric entusiasto "attacca il biondo!" "cos?" eric si ritrovò a terra con una bestia sulla schiena "LEVATI DI

DOSSO!". riuscì a liberarsi, ma in un attimo la creatura fu dinuovo su di lui. quell'essere era mostruoso, con un colpo tolse l'arma al ragazzo e lo

prese per una spalla con le fauci e lo scaraventò contro una tomba. "ERIC!" urlò alan che si lanciò davanti al mostro con le braccia aperte "se

colpisci lui dovrai colpire anche me!". la creatura si immobilizzò, la sua direttiva era attaccare il biondo,ma ora c'era questo qui davanti a lei.

che doveva fare? non avendo la possibilità di scegliere si limitò a fermarsi. "CHE COSA FAI?" urlò l'angelo "susan" disse il ragazzo avvicinandosi a

lei "sei lì dentro? ti prego piccolina, non lasciare che l'odio ti consumi, perfavore!" disse lui stringendosi a lei.
"uffa che noia!dimentico sempre come è meccanica questa qui. UCCIDI TUTTI I PRESENTI!".
alan venne scaraventato via con un sol colpo, ella si avvicinò al biondo che sanguinava, ma la sua attenzione venne catturata da un ragazzo rosso che

le tirava addosso dei sassi urlando "è micetto!vieni qui!". non se lo fece ripetere due volte, e con un balzo gli saltò addosso "eh eh...c-così però

mi prendi troppo alla lettera, comunque devo dire che hai dei bei denti hehehe" disse lui tremante, poi il felino si sentì tirare la coda. William

l'aveva presa e sta volta non l'avrebbe mollata, ella iniziò a girare su se stessa per cercare di prendere la preda, ma più correvva più si

allontanava dalla sua presa, avendo un corpo fatto quasi tutto di pietra non è facile fare dei movimenti fluidi. "MA CHE COSA FAI DEFICENTE!?!"

Angela fuori di se dalla rabbia per l'incompetenza della sua serva, le lanciò addosso il libro. la colpì giusto giusto sul muso. solo dopo aver

lanciato si accorse di aver fatto una cretinata. il felino con un balzo le fu sopra le morse l'altra ala. william aveva lasciato la presa per via

dello strattone improvviso, quando vide il libro a un metro da lui. "FERMATI! TI ORDINO DI FERMARTI!"urlava l'angelo, ma il felino non l'ascoltava,

lei non era più la sua padrona, non aveva più il libro con se. william si trascinò faticosamente verso il libro e lo prese "fermati susan!" urlò lui.

il felino si voltò per guardare il suo interlocutore. il gattone espirò scocciato e lasciò l'ala dell'angelo. "ora calmati, e vieni qui". susan puntò

bene la preda che era distesa a terra. digrignò i denti e poi ruggì. "AHAHAH" rise l'angelo "scioccò, nel libro c'è scritto 'padrona', non 'padrone'

di conseguenza lei prende solo ordini da una donna che possiede il libro,perciò ora tu sei spacciato" il felino si lanciò su lui, in quell'istante

william fece l'unica cosa che gli era venuta in mente.
fermò il morso di susan bloccandola con il libro.
il tempo si era come fermato. le scaglie che ricoprivano il suo corpo si spaccarono lasciando posto al pelo a macchie e negli occhi riapparvero le

pupille blu zaffiro.
Susan si riprese,sputò il libro e lo prese tra le zampe, non fece neanche caso a william che era proprio lì davanti a lei. aprì il libro e strappò

'ultima pagina scritta, che non appena toccò terra diventò polvere, poi lanciò in aria il libro e lo bruciò. la cenere cadde sullo shinigami sdraiato

a terra. lo sguardo di susan cadde poi su quest'ultimo "susan" disse lui sistemandosi gli occhiali. lei si avvicinò lievemente come se volesse

baciarlo, ma poi si ritraè di colpo infastidita "aspetta!dove vai?" domandò william un po' scosso "via" disse lei voltandogli le spalle "come sarebbe

a dire?" "non ho alcun interesse a restare qui". alan ed eric le corsero dietro con l'intento di fermarla, ma con un colpo di coda vennero

scaraventati a terra "se vi ritroverò sul mio cammino non avrò alcuna pietà" detto questo volò via "questo è per voi,shinigami del passato". dal

suolo crebbero centinai di fiori "e questo cos'è?" chiese william prendendone uno "è il suo modo di dirci addio, credo" disse grell 'perchè?!' pensò

lo shinigami 'perchè non riesco a restarti accanto?!?' "PERCHè!?!?"

ciao ragazzi! quanto tempo! si lo so... avevo detto che avrei fatto un capitolo alla settimana, ma non ho mantenuto la parola, questo perchè sono un diavolo di scrittrice XP ora finalmente si entra nel vivo della storia (finalmente perchè parlare sempre degli shinigami diventa un po' pallosetto) un paio di cosuccie, la mia storia come vi ho detto comprende un po' di tutto, ovvero l'anime,i due musical e il manga, beh...ci saranno alcuni errori del tempo ad esempio (esempio random che non sarà presente nella storia) angela verrà uccisa dopo che ciel avrà ammazzato alois spero che la storia vi piaccia tanti saluti a tutti miao miao

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Capitolo 17
*** una nuova casa per susan ***


'Ed eccomi qui. Sono dinuovo da sola. Non ho una casa, non ho una famiglia. Non ho niente. Sono stanca e ho fame. Vago da giorni senza una meta. Sono inseguita dagli shinigami che mi vogliono punire perché ho salvato un uomo, che è stato ingrato con me. Peggio di così non può andare!' Pensavo mentre salivo su per una collina. in lontananza sentì delle risate di bambini, così mi accuattai e mi avvicinai di soppiatto nascondendomi dietro un cespuglio. Da lì potevo vedere dei bambini che giocavano a rincorrersi, poi la mia attenzione cadde su due ragazzi. Erano seduti su una panchina. Erano come gli altri bambini, eppure non giocavano con loro. Poi mi accorsi del perchè. Entrambi erano privi di una gamba. Vicino a loro c'era un ragazzo enorme che tagliava la legna. 'Quei ragazzi. ...' pensai 'avranno circa la mia età. Magari poteei stringerci amicizia. Ma come?' Guardai le mie zampe 'con questa forma scapperanno via a gambe levate, magari cambiamo d'abito' PUFF. Presi forma umana. Ero a piedi nudi ed avevo dei pantaloni corti con una maglietta sbrindellata. 'Ok!' Mi dissi decisa 'andiamo e facciamogli vedere di che pasta sono fatta'. Più facile a dirsi che a farsi. Infatti inciampai in una radice del cespuglio, e rotolai a terra fino a raggiungere i due ragazzi seduti sulla panchina. Tutto roteava intorno a me, poi mi sentì sollevare dalla maglietta. Quando mi girai vidi che era il ragazzo che prima stava spaccando la legna "hey! Mettimi giù" dissi io mordendogli la mano. Lui mi lasciò ed io mi ritrovai di nuovo con il viso sulla terra. "E tu chi sei?" Chiese un ragazzo dai capelli rosastri "mi chiamo susan" "piacere susan, come mai ti trovi qui? Ho visto che qui era pieno di ragazzi e volevo giocare con loro. Tu chi sei?" "Io sono joker" sollevando lo sguardo lo guardai meglio e notai che era privo del braccio destro "ti darei una mano ad alzarti, ma come vedi mi è difficile" "tranquillo, me la cavo da sola" provai ad alzarmi, ma le forze mi mancarono e ricaddi a terra "ma tu sei ferita! Jumbo chiama il padre! Presto" il ragazzo corse dentro casa. In un primo momento sentivo e vedevo le forme ed i colori. Poi i suoni si fecero più ovattati. Alla fine il mio mondo si spense. quando riapri gli occhi, mi trovavo in un letto. Affianco a me c'era un mobiletto e una finestra dalla quale filtrava la luce. "Ben svegliata" disse un uomo in penombra. "Sei stata fortunata che i miei ragazzi ti abbiamo trovata" disse avvicinandosi a me "ti ho portato questa" mi porse una ciotola con dentro un po' di zuppa "questa ti farà bene, i miei figli hanno colto le verdure appositamente per poterla fare" in un primo momento annusai la brodaglia. Non sembrava ci fossero veleni o sonniferi, quindi mi limitai a berla. Dopo aver finito posai la ciotola sul comodino "come ti chiami?" "Susan, o almeno questo è il nome che mi hanno dato" " e cosa ti ha portato fin qui?" "Sono stata cacciata dalla mia casa" "perchè che cosa hai fatto?" Io guardai le coperte e rimasi in silenzio "sai susan, questo è un luogo dove io faccio crescere i ragazzi come joker" "?" "Sai..... loro non hanno una casa, non hanno un posto dove tornare. Sono stati tutti cacciati o rinnegati dai loro genitori. E se tu vuoi....puoi far parte della nostra famiglia se vuoi.... ti piacerebbe? " io senza rifletterci risposi subito di si. Era il posto per me, e avrei potuto dinuovo sentirmi felice. "Allora, benvenuta in famiglia, tesoro" l'uomo mi abbraccio e poi mi accompagno fuori. "Ragazzi! Avete una nuova sorella!" Tutti i bambini ed i ragazzi mi corsero incontro e mi abbracciarono affettuosamente. Ero così felice che sarei potuta esplodere. PUFF. Dun tratto mi trasformai. O almeno, mi spuntarono coda ed orecchie. Dalla vergogna cercai di coprirmi. I bambini si allontanarono di corsa da me. Mi puntarono il dito contro ed iniziarono a ridere. Poi sentì urlare "lasciatela stare!" Il ragazzo dai capelli rosa si fece largo tra i ragazzi "ma joker"disse uno "è strana! Ha le orecchie e coda di un gatto" "tu allora hai il cervello di una mosca e nessuno ti ha mai insultato!" Si avvicinò a me e mi porse la mano "vieni" io gli diedi la mano e mi portò fuori da quella massa di bambini. "Devi scusarli, hanno fatto lo stesso con me quando sono arrivato io" "sono cattivi" "no, non capiscono chi o cosa è diverso da loro". Mi portò davanti ad un gruppo di ragazzi. "Ragazzi, lei è susan" "NO!....voglio dire, non chiamatemi più con quel nome. Voglio dimenticare il passato" "va bene" mi sorrise lui "lascia che ti presenti la vera famiglia. Lui è jumbo, loro due sono i gemellini, lui è il little boys, lei è la sorellina e lei è la bigsis". Ognuno di loro aveva qualcosa di diverso. C'era chi era o troppo grande o troppo piccolo, chi aveva il volto sfregiato e chi non aveva un arto. Mi limitai a sorridere e dissi "piacere di conoscervi". Forse avevo finalmente trovato una casa ed una famiglia che mi voleva bene. Quanto avrei voluto che ciò potesse durare in eterno, ma come al solito mi sbagliavo di grosso

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Capitolo 18
*** un ricordo prezioso ***


tre mesi.
tre fantastici mesi.
non mi ero neanche resa conto che fosse passato così tanto tempo.
quello è stato uno dei periodi più belli della mia vita.
passavo interi pomeriggi con joker e la sua banda. ora avevo una casa e una nuova famiglia
forse molti di voi penseranno che ero abbbastanza volubile. insomma,mi ero gettata alle spalle tutto il tempo passato con gli shinigami in un batter

d'occhio.
per me ora non esistevano più.
ora c'ero solo io e la mia famiglia.
era pazzesco.
quei tre mesi erano volati via come niente.
ogni giorno lo si passava in allegria, tra un compleanno o le belle giornate di sole.
ero dinuovo felice.
ma ahimè la mia storia non si cocluse così. oh no.
mentre io vi narrò della mia storia,io sto lentamente cadendo.
sto cadendo nell'oblio della morte.
ma sono ancora viva,quindi posso continuare a raccontarvi di me,almeno per il tempo che mi rimane.

non dimenticherò mai quel lontano giorno di vento.
ero assieme a jumbo.
anche se  il suo aspetto poteva far pensare ad un uomo violento,dentro di lui pulsava un tenero cuore di fanciullo.
infatti ci divertivamo un mondo a giocare assieme.
ogni giorno,lui staccava un piccolo arbusto dall'albero che ci faceva da riparo. poi iniziava a farlo muovere, ed io, come un gattino, mi mettevo a

inseguirlo.
non avevo più segreti con loro.
sapevano che ero una cowatishi. sapevano dei miei poteri,ma non conoscevano le mie origini.
non credo che avrebbero compreso cosa significasse crescere con cinque shinigami maschi in un palazzo bianco occupato solo da uomini.
gli volevo bene.
volevo bene ad ognuno di loro.
volevo bene a joker, a big sis, ai gemellini, a jumbo e a tutti gli altri.
se fosse stata questa la mia vita,forse ora non sarei qui. non sarei a metà tra il ponte e l'acqua.
non fraintendete. non mi sono buttata perchè volevo farla finita. l'ho fatto perchè ormai ho portato a termine il mio compito,terminando il mio

nemico.
ma torniamo a quel giorno di vento.
come vi ho detto io e jumbo stavamo giocando allegramente,quando qualcosa terminò quel momento magico.
sentivo uno strano odore.
odore di morte.
c'era uno shinigami,o forse erano due?
non riuscivo a mettere a fuoco il numero.
ripresi la mia forma umana.
mi guardavo intorno.
il vento trasportava il loro odore,ma nascondeva la loro posizione.
S:"jumbo...vai a casa perfavore"
J:"c'è qualcosa che non va?"
S:"ti ho chiesto di andare in casa"
il ragazzo si alzò e si allontanò.
ora ero sola.
cercavo di mantenere la calma.
il cuore mi batteva forte.
mi avevano trovato,ma non me ne sarei andata via facilmente,avrei venduto cara la pelliccia.
qualcosa mi prese dall'alto.
fu così veloce che non ebbi neanche il tempo di reagire.
mi sentì le mani chiusi in una morsa dietro la mia schiena.
mi bloccai.
le forze mi avevano come abbandonato.
il mio corpo si fece pesante e finì a terra.
poi sentì qualcosa uscire dal mio petto.
quella strana sensazione risalì su per l'esofago ed uscì dalla mia bocca.
era qualcosa di bianco. un enorme lenzuolo bianco,forse.
non capivo che cosa fosse. in quel momento non aveo neanche la forza di urlare aiuto.
?:"finalmente ti ho trovata"
il mio aggressore mi prese e mi abbracciò
non riuscivo a vederlo,il suo volto era come ofuscato da una strana luce.
mi stringeva forte a sè. sentì delle calde lacrime cadermi sulla nuca.
stava piangendo per me,quell'essere stava piangendo per me.
dopo qualche minuto ripresi possesso del mio corpo.
ed enorme fu il mio scock, quando mi accorsi che ero abbracciato ad uno shinigami.la puzza era inconfondibile.
mi scostai leggermente e finalmente lo vidi in faccia.
william.
era cambiato parecchio in quei tre mesi.
aveva cambiato gli occhiali, e i capelli li teneva rigorosamente in ordine.
con una spinta da parte delle gambe mi staccai da lui.
lui ero scioccato.
si inginocchio e allungò la mano
W:"susan...sono io"
aveva gli occhi lucidi.
io gli sputai in faccia
S:"VATTENE VIA!" ero fuori di me. anche se ero solo una bambina di circa dieci anni, io non dimenticavo le cose, non ero una stupida.
lui mi prese e si riattaccò a me.
W:"ti prego...non fare così...sapessi quanto ti cercato..."
stava dinuovo piangendo.
era così caldo quel corpo,così intenso era il suo odore, ma non potevo farmi fregare un'altra volta.
'non di nuovo' mi dicevo.
cercavo di dimenarmi dalle manette di argento che avevo i polsi,ma senza riuscirci.
l'argento era una di quelle cose che bloccava i miei poteri.
ora ero solo una bambinetta di dieci anni senza poteri. ero in trappola.
W:"per favore...non scappare da me...non sopporterei dinuovo la tua assenza..."
mi stringeva sempre di più.
ora stavo piangendo anch'io,ma non per lui. avevo paura.
paura di ritornare in quel posto orribile,paura di essere dinuovo abbandonata a me stessa.
non l'avrei potuto sopportare un'altra volta.
mi poggiò sulle sue gambe incrociate.
W:"non piangere...andrà tutto bene" con la sua grande mano destra mi percorse tutto il viso,asciugandomi le lacrime.
quei guanti erano così morbidi.mi sentivo pervasa da una senzazione di beatitudine.
senza accorgemene gli sorrisi.
nel suo volto si accese come una luce.
quegli occhi.
così intesi.
un meraviglioso incrocio tra oro e smeraldo.
i nostri sguardi erano riflessi uno negli occhi dell'altra.
eravamo così vicini,eppure così distanti.
S:"mi può...mi vuole..." era così difficile mantenere la calma. ciò che stavo per fare non era molto bello,ma non vedevo altre possibilità.
lui mi guardava confuso. non riusciva a capire cosa volessi.
S:"mi può baciare per favore?!" urlai tutto dun fiato.
lui si imbarazzò. era grande la nostra differenza d'età. tutti avrebbero pensato di lui come un pedofilo,un perfertito! ma non gli importava,non in

quel momento almeno.
mi prese il mento tra le sue mani
W:"è questo ciò che vuoi?"
mi sentì sciogliere. quella voce così bella,così suadente.
non riuscì a rispondere,mi limitai ad annuire
W:"se è questo ciò che mi chiedi...non desidero altro che esaudire i tuoi desideri"
si avvicinò pericolosamente al mio volto.per la vergogna chiusi gli occhi.
poi sentì le sue labbra sulla mia guancia.
lasciai un sospiro di sollievo.
aprì gli occhi per guardarlo.
mi stava sorridendo.
io ero un po' delusa.
non era quello ciò che mi serviva.
allora mi alzai in piedi e lo baciai in bocca.
lui rimase bloccato in quel momento. non riusciva a capire quella situazione.
ma non mi bastava ancora,avevo bisogno di qualcosa in più. provai ad infilare la mia lingua nella sua bocca,ma lui mi fermò prima.
mi staccò di forza.
mi fissò dritto negli occhi.
poi chinò il capo.
W:"io...non credevo che anche tu..." balbettò
S:"io non desidero altro che te"
lui alzò il capo di colpo.
sfoderai il mio sguardo più seducente. in quei tre mesi big sis mi aveva insegnato a fare diversi tipi di sguardi. anche se non capivo bene a cosa

servissero, sentivo che quella era l'occasione giusta.
lui mi guardava sbalordito.
si lanciò su di me baciandomi,approfondendo il bacio
PERFETTO!
"tecnica dello scambio" pensai.
quando lo shinigami riaprì gli occhi si ritrovò con le manette attaccato all'albero.
non riusciva a capire cosa stesse succedendo.
io ora ero libera.
mi spuntarono le orecchie e la coda
S:"di la verità! non te l'aspettavi vero?"
ero soddisfatta. ora ero libera e i miei poteri erano tornati.
il ragazzo si guardava i polsi legati.
W:"non riesco a capire"
S:"avevo bisogno di una fonte sovraumana per poter attivare questa tecnica. peccato che bisognasse entrare in contatto con le parti interne del tuo

corpo per poterla attivare"
gli saltai sopra e frugai nella sua giacca, finchè non trovai la sua falce della morte. una sorta di cesoie con un bastone retrattile.
la sguainai e gliela puntai contro.
S:"destino crudele vero?"
W:"non quanto lo sono stato io con te" una lacrima gli rigò il volto.
l'arma mi cadde di mano.
W:"mi dispiace..." chinò il capo
mi avvicinai al suo volto.
stava davvero piangendo per me?
per me era solo un trucco,nulla di più.
persi la concentrazione per un attimo e lui ne approffittò per intrappolarmi con le gambe.
W:"ti prego susan!ascoltami!ora tutti gli shinigami ti stanno dando la caccia per riportarti dalla morte"
sbarrai gli occhi.
perchè si preoccupava per me?perchè mi stava avvertendo?
sentì il rumore di un lucchetto.
william era riuscito a rompere le manette e a liberarsi.
mi strinse forte a sè
W:"io non sono riuscito a proteggerti,ma ti prego,permettimi di restarti accanto"
calde lacrime percorsero il suo viso un'altra volta.
W:"tu sei la mia bambolina,e non potrei mai sopportare di perderti,non un'altra volta" sighiozzava a tutto spiano.
mi irrigidì e mia scostai da lui
S:"ti sbagli" dissi in tono freddo "tu non mi hai persa.tu non mi hai mai avuta ed ora non puoi dire di avermi perso.io non sono tua ed io non ho

biaogno di te!"
per lo shinigami fu come una pugnalata al cuore.avevo distrutto in lui qualcosa. qualcosa di grande.
gli voltai le spalle.
perchè doveva fare così?perchè non era stato così coraggioso anche quella terribile notte?
W:"susan...ti prego..."
mi girò verso di lui e mi baciò.
io ero scioccata. perchè era solo adesso così con me? perchè prima mi aveva trattato male?
gli tirai uno sciaffo.
uno schiaffo talmente forte da fargli cadere gli occhiali dal naso
io scoppiai in lacrime
S:"VATTENE VIA!non voglio più vederti!tu e gli altri mi avete rovinato la vita!non voglio più saperne di voi!"
scappai via.
lui restò fermo lì. ora il suo animo era tornato a essere quello di sempre.
freddo e indifferente.
come quella notte di molte lune prima.
correvo come non mai.
le lacrime continuavano a scendermi.
era così doloroso sentire quelle parole.
parole che non venivano dette dal cuore,ma da una mente geniale e crudele senza scrupoli.
mi gettai sul letto e continuai a piangere.
joker e gli altri provarono a tirarmi su,ma non servì a nulla.
il mio cuore era dinuovo stato ferito.il mio guscio,per quanto duro fosse,si era spezzato come niente al suono di quelle parole.
arrivò la notte.
non mangiai nulla,volevo restare da sola con il mio dolore.
?:"susannnnnn......" una voce flebile riccheggiava nell'aria
chiamava il mio nome.
seguii la voce sino al giardino.
arrivava da dietro un cespluglio.
spostai leggermente alcuni rami e lì vidi una cosa strana.
era come una sorta di fantasmino.
?:"eccoti qui tesoro,ti sono mancata?"
S:"mamma?" la voce era la sua
?:"o tesoro mio,quanto mi sei mancata!" mi abbracciò
ma appena la toccai sentì come una fitta al cuore
?:"ti fa male non è vero?"tastò il punto che mi doleva
?:"per poter guarire non devi fare altro che una cosa"
S:"tutto quello che vuoi madre"
?:"UCCIDI SPEARS!"
S:"cosa!?"
no...
non volevo ucciderlo. l'odiavo a morte questo si,ma non potevo ucciderlo, nessuno meritava di morire
S:"non posso farlo!"
il fantasma di infuriò e mi tirò uno schiaffo.
era stato orribile.
quella non era mia madre,era solo un fantasma con le sue somiglianze
?:"TU LO FARAI!TE LO ORDINO!"
S:"TU NON SEI MIA MADRE!E IO NON PRENDERò ORDINI DA TE!"
il fantasma si imbufalì.
si trasformò in una spada e attaccò.
io chiusi gli occhi per la paura.
non accadde nulla.
aprì gli occhi
il fantasma non c'era più
W:"non permetterò a nessuno di portarmi via la mia susan!"
S:"william?" mi girai confusa
W:"tutto bene?niente di rotto?" mi controllò ovunque, ma non avevo nessuna lesione.
W:"grazie al cielo non ti sei fatta nulla"
non so bene il motivo,ma in quel momento ebbi l'impeto di abbracciarlo.
gli saltai al collo e lo strinsi forte.
mi sentivo bene tra le sue braccia,con lui tutti i miei probemi e le mie incertezze svanivano.
lui mi prese in braccio e mi sollevò in aria,facendo brillare alla luce della luna.
W:"sei davvero bellissima"
io arrosì.
mi posò a terra.
lui si sdraiò a terra e io mi sdraiai su di lui.
W:"possiamo andare dove vogliamo,faremo il giro del mondo,ti farò visitare un sacco di luoghi fantastici" fantasticava lui.
avrei tanto voluto restare con lui,ma non potevo.
eravamo nemici adesso.
S:"non possiamo" lo interruppi io
W:"come?"lui si alzò poggiando i gomiti al suolo per guardarmi
S:"non possiamo stare assieme,non così "
W:"ma susan noi..."gli poggiai un dito sulle labbra
S:"shhhh. tu sei uno shinigami e io un demone. tu hai compiti e doveri, io adempio solo alla libertà. tu sei un adulto e io solo una bambinetta,non

potrebbe mai funzionare"
lo sguardo del ragazzo si fece cupo
W:"io posso aspettare"
S:"non è così che deve andare,tu hai una vita ed io la mia,siamo troppo diversi"
il ragazzo per la prima volta perse il controllo di sè. si mise a tremare e il suo sguardo si era rabbuiato.
mi staccai da lui,ma mi fermò prendendomi per un polso.
W:"non lasciarmi,te lo sto chiedendo con tutto me stesso!"
io non sapevo cosa dire.volevo restare con lui,ma non l'avrei mai reso felice.non così.
S:"mi dispiace"
tirai fuori dalla tasca un piccolo frame di un cinematic record e glielo porsi
W:"che cos'è?"
S:"è l'unico ricordo che ho tenuto di tutti noi"
era come una foto. al centro c'ero io con undertaker che mi teneva stretta a sè, mentre alla destre c'erano eric e alan, stretti tra loro, e a

sinistra c'erano grell e lui.
S:"è il ricordo più bello della mia vita"
scoppiai a piangere.
dovevamo separarci e questa volta,per sempre.
W:"lo conserverò sino al tuo ritorno" se lo mise in tasca.
io lo guardai sbalordita,avrebbe davvero mantenuto quella promessa?
W:"questi sono per te" si tolse i suoi guanti e me li porse.
W:"così avrai sempre un pezzetto di me con te"
li strinsi forte al petto
S:"questo sarà il nostro segreto"
W:"per ora e per sempre"
e in segno di quella promessa ci scambiammo un bacio.
non ho mai dimenticato quella promessa.
porto ancora addosso i suoi guanti adesso.
con gli anni si sono rovinati,ma sono sempre stati due tesori da proteggere.
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NUOVO CAPITOLO!
scusatemi tanto ragazzi ma la memoria e la voglia di scrivere sono venute un po' a mancare >_<
si lo so...william non farebbe mai delle cose del genere, ma in questo caso le fa perchè lo dico io ahhaahahh
spero di pubblicare qualcosa anche nel fine settimana.
grazie a chi ha portato tanta pazienza e chiedo ancora scusa per il ritardo.
vi lascio qui la mia email.
così chi non ha un account o ha il canale condiviso, se vuole può scrivermi qui
l'ho creata da poco e per chi mi vuole parlare mi può trovare qui
ghepipantera9997@hotmail.it

spero vi piaccia,
ringrazio tutti voi iscritti,non iscritti e tizzi passati per errore xp
cordiali saluti
miao miao

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