For love,dream and justice.

di Florence Rhymes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I. ***
Capitolo 2: *** II. ***
Capitolo 3: *** III. ***
Capitolo 4: *** IV. ***
Capitolo 5: *** V. ***
Capitolo 6: *** VI. ***
Capitolo 7: *** VII. ***
Capitolo 8: *** VIII. ***
Capitolo 9: *** IX parte I ***
Capitolo 10: *** IX Parte II ***



Capitolo 1
*** I. ***


I. Differenti Orizzonti




Alle ragazze del Crystal City,

E a Demoniac_Passion in particolare,

Grazie di questi anni insieme.


La sera lascio` spazio al mattino,l`astro notturno smise di baciare la nuova capitale del mondo,lasciando che Crystal Tokyo venisse lentamente irradiata dalla luce di un nuovo giorno di sole. Con una Nuova Era alle porte,il popolo di Crystal Tokyo attese ancora un po` a destarsi,preferendo continuare a bearsi dei loro innocenti sogni meravigliosi,in attesa che il sole sorgesse conpletamente per tornare ad affannarsi nelle loro solite faccende. Cio` che non sapevano era che da li` a poche ore il Principe Nexus,futuro Re e guerriero di un lontano luogo definito ´´Atlantjia´´,avrebbe sferrato l`ennesimo attacco ai danni dei loro regnanti,aiutato dalle Sailorsenshi che egli stesso aveva risvegliato,ovcefo Sailornibiru,Astera e Atlantjia -sua stessa sorella che egli inviava a combattere al posto suo. Erano tre anni che il giovane principe attaccava con disumano accanimento il regno di Queen Lady Serenity -e di NeoQueen Serenity prima di lei- sempre nel giorno in cui la figlia primogenita di Helios e Lady Serenity avrebbe compiuto gli anni -Quel giorno,avrebbe dovuto ottenere in dono il suo nome regale,se solo fosse stata ancora a palazzo. Sailornibifu osservo` la citta` da sopra il cornicione di un palazzo d`una qualche emittebte radiofonica,sentendosi in colpa nel vedere Crystal Tokyo cosi` placida e tranquilla,immersa nella nuova alba nascente,senti` la presa attorno alla sua spada divenire incerta,quasi febbrile,come se non volesse usarla nuovamente per ferire -anche mortalmente,qualora ve ne fosse l`esigenza- ma scelse ella stessa di divenire una delle guerriere piu` fidate del Principe,non avrebbe mai avuto modo di sottrarsi al suo dovere,indipendentemente da quanto lo ritenesse in grado,avrebbe pagato sino in fondo il peso della sua scelta. Chi e` causa del suo mal,pianga se` stesso - penso`. E quando il cerchio del sole si erse del tutto sui celi di Crystal Tokyo,baciando coi suoi raggi ogni forma di vita presente su quel lato della Terra,Sailornibiru seppe ch`era giunto il momento di svolgere il suo ingrato compito,mentre una parte di lei,non vista,prego` silenziosamente affinche` King Helios e Lady Serenity riuscissero a scampare alla loro furia. "Auguri,Princess." Esordi` scendendo da quel cornicione,rivolta ad una principessa di cui nemmeno conosceva il volgo,dirigendosi con foga crescenge verso il Crystal Palace dove,ne era certa,le sue compagne fossero li` ad attenderla. "Gomennasai,Himesama."



La ragazza capelli rossicci scese dal treno che,dalla sua patria,l`aveva condotta sino a Crystal Tokyo,lasciandole dentro un ansia paragonabile a null`altro,attanagliandole lo stomaco come un boa constrictor. Prese fra le mani la cesta dove Eclipse,la sua gatta nera,la osservava con i suoi grandi occhioni,quasi comprendesse lo stato d`animo della padrona. "Come va la fronte?" Chiese la gatta,proveniente dal pianeta Mau,quando furono abbastanza lontani dalla folla da non destare sospetti di sorta. "Ti brucia ancora?" Continuo`,scorgendo la figura della giovane che stringeva fra le mani il ciondolo regalatogli dallo strano ragazzo che le aveva rivelato il suo destino -o,almeno,una parte di esso. "No,va meglio da quando ci siamo allontanate da casa" Spiego`,dirigendosi verso la zona commerciale della citta`. Come a contraddirsi,si strofino` con una mano il cerotto che portava sulla fronte a coprire qualcosa di cui,probabilmente,avrebbe dovuto vergognarsi,mentre gettava un occhio al foglio datogli da Ra -suo padre- contenenti le indicazioni sul luogo in cui avrebbe dovuto dirigersi,ovvero una pensione di una certa Eriko,che le avrebbe offerto vitto e alloggio. Svoltando verso un vicolo da cui si intravedeva il maestoso Crystal Palace,la ragazza ed il suo gatto non poterono non allarmarsi al solo sentire i potenti boati provenire da quella zona ed espandersi per tutta la citta` in una serie di piccole esplosioni a catena. Tossi` convulsamente a causa del polverone e dei calcinacci che iniziarono a sollevarsi e a diffondersi in ogni direzione a causa del vento. La giovane,tenendo stretta la cesta,si fece strada verso l`origine delle.esplosioni,incespicando fra i detriti e resti di case.e palazzi. In poco meno di qualche minuto,buona parte del lato di Crystal Tokyo legata al palazzo era stata o distrutta o completamente rasa al suolo,fra gente.che urlava disperata o scappava in preda al terrore. Avvicinandosi sempre piu` al palazzo,incontro` una ragazzina dagli odango rosa pallido che tentava disperatamente di liberare una donna,presumibilmente la madre,dalle macerie di un ala del palazzo crollatale sopra,mentre poco distante quattro giovani donne in sailorfuku lottavano senza sosta contro altre tre ragazze,anch`esse vestite d`una sailorfuku,seppur tendente al grigio. Le Sailorsenshi! - Penso` la ragazza,che tanto aveva sentito parlare di loro,mentre si chino` ad aiutare la piccola a liberare la donna. "Mamma!" Grido` la ragazzina,quando riuscirono a liberare la donna che,tuttavia,faticava ad issarsi in piedi. La ragazza riconobbe quella donna come Queen Lady Serenity,di cui vide la figura in qualche rotocalco del suo paese,restando interdetta quando le mise in braccio sua figlia,come se si fidasse di lei al punto da affidarle quella parte importante della sua vita,nonostante in realta` nemmeno la conoscesse. "Scappa,proteggila." Le ordino`,riuscendo finalmente ad issarsi in piedi,formando fra le sue mani il leggendario Ginzuishou. "Va,adesso!" Recependo l`ordine perentorio,la giovane prese la cesta di Eclipse e la ragazzina,spronandola a correre per salvarsi la vita . Era venuta a Crystal Tokyo in cerca di risposte,ma cio` che ottenne in quel momento fu un incubo. Un tremendo incubo.
L`Angolo di Florence;
Woh,mi sento un tantinello emozionata nel pubblicare questa fanfiction,poiche` e` basata su un mio GDR e,di conseguenza,i pg non sono tutti miei,ma dei rispettivi Player. Ci ho messo "Anema e Core" poiche` la sto scrivendo in onore degli imminento quattro anni del GDR,e ci tengo a non farlo diventare Nonsense come "Il risveglio del sole"-- Btw,credo di dovervi spiegare alcuni punti oscudi: ChibiUsa ed Helios sono gli attuali regnanti di Crystal Tokyo ed hanno avuto due figlie:una e' dispersa,l'altra e' la ragazzina che la Regina ha affidato alla nuova arrivata. <3 Inoltre,nel GDR Crystal Tokyo e la terra erano sostanzialmente differentk dall'anime/manga (cosi' come lo sara' nella storia.):Abbiamo diviso Crystal Tokyo in due,con una zona tutta attaccata al Crystal Palace identica a com'era nell'anime,ed un altra parte slegata da essi da delle mura,piu' simile ad una sorta di Verona di un moderno fine ottocento,mentre i paesi della Terra sono ognuno in mano ad una Senshi,con Crystal Tokyo come capitale. Btw,spero vi piaccia,See Ya;

Don't stop dreaminh

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Capitolo 2
*** II. ***


II ~ Un sogno prima dell`Incubo.
Una ragazzina sospiro`,accarezzando distrattamente la testa della sua cuginetta Lilith,lo sguardo diretto verso il palazzo di suo Zio Ra. In quel preciso momento,mentre lei e sua cugina parlavano,King Ra ed i suoi cavalieri erano la`,radunati per parlare di questioni che,a detta loro,erano troppo importanti per essere comprese da una ragazzina ed una bambina. Eppure,Belial avrebbe voluto partecipare alla riunione,in quanto apprendista cavaliere che,un giorno,avrebbe difeso sua cugina una volta salita al trono,eppure non le era concesso. Troppo piccola,non vi era bisogno,scusanti volte solo a nascondere il loro terrore riguardo il suo simbolo a forma di luna rossa che riluceva splendente come sangue sulla sua fronte. Sospiro`,issandosi in piedi. "LadyLilith,cosa vuole fare ora?"
"Lilith,cosa vuoi fare!?" Chiese Eclipse,preoccupatasi nel vedere la padrona materializzare fra le mani la misteriosa penna lasciatagli in dono dal padre poco prima che partisse. Il terzetto si era lasciato alle spalle da un pezzo la zona della citta` legata al palazzo,quando una Senshi dai lunghi capelli biondo sporco e la fuku color ocra aveva sbarrato loro la strada. Tendendo le mani,aveva imperiosamente preteso che le consegnasse la figlia della regina. "Lei sapra` trovare la primogenita di LadySerenity!" Aveva esclamato,avvicinandosi a lei a grandi falcate.costringendo cosi` Lilith ad usare quella strana penna ornata di simboli di tre lune. "Deadsun Crystal power" vide la ragazzina,Natsumi Tsukino,tremare impercettibilmente. Non ne comprese il motivo. "Make up!" Venne avvolta da un turbinio di ombre e fuochi fatui che,con gentilezza,le accarezzavano il corpo,trasformandosi nel resistente tessuto della sua Sailorfuku. Il cerotto scomparve,mostrando il segno a tre lune che veniva affiancato da due pezzi di metallo ai lato,come una tiara spezzata. "Mh,una Sailorsenshi." Mormoro' giocherellando con i lembi del fiocco della sua stessa Sailorfuku. "Identificati!" Le ordino' in tono imperioso; la ragazza si guardo' attorno per qualche minuto con aria spaesata,quasi fosse la sua prima henshin e non avesse la minima idea di quale fosse il suo nome Sailor -fino a qualche giorno prima,era solo una studentessa universitaria di economia domestica.- Guardo' la sua fuku,nera,e penso' al luogo da cui proveniva. Le Sailorsenshi traggono potere dal proprio pianeta. Le ricordo' una voce proveniente dalla sua infanzia,assieme all'immagine di due bambine che si divertivano a giocare a fare le Sailorsenshi. Se solo mi fossi potuta trasformare tempo fa'..- Penso',mettendosi in una posa strana. "Sono la bella guerriera del sole nero,io sono Sailordeadsun,e te la faro` pagare per la tua presunzione!" Esclamo' indicandola con indice e medio,muovendole poi all'insu' come se dalla sua mano fosse appena partito un colpo di proiettile. In tutta risposta,la bionda guerriera di Nibiru proruppe in una risata sguaiata,sinceramente divertita dall'esibizione che la nuova arrivata le aveva appena mostrato. "Mia cara ragazza," le disse,con le lacrime agl'occhi a causa del troppo ridere. "Le frasi di presentazione non si usano piu' dalla morte delle precedenti Guardian Senshi. Devi essere di sicuro una novellina,non c'e' che dire. Ma ora basta gioca-" "..Identificati anche tu!" Esclamo' interrompendo l'altra che,stizzita,avanzo' con passo calmo verso di lei. "Sailornibiru." Le disse,appuntandosi una ciocca di capelli dietro all'orecchio. "Sono la signora dell'inganno,una stella che ruota attorno al sole." Deadsun inarco' le sopracciglia,stupita da quella presentazione fatta con cotanta apatia e scarso entusiasmo; eppure,le Sailorsenshi che adorava da bambina non erano cosi'
"Da grande voglio essere come te,Sailorjupiter!"
Scosse la testa per scacciare quel ricordo indesiderato,appena in tempo per evitare il cerchio dorato che la guerriera le aveva lanciato contro usando,probabilmente,il braccialetto rosa con una sorta di specchietto al centro che teneva al polso. Come a voler avvalorare la sua tesi,il bracciale formo' un nuovo cerchio dorato che la guerriera strinse tra le mani,pronta a lanciarglielo contro. .....Perche' non usa la sua spada? Penso',posando il suo sguardo sulla fodera rovinata che teneva allacciata alla fuku. "Nibiru Nexus Circle!" Urlo' la guerriera,lanciandole contro il cerchio che lei,prontamente,evito' di nuovo. Si volto' verso Eclipse,la sua gatta,quasi cercasse.nel suo sguardo una qualche forma d'aiuto ad evocare qualsiasi attacco che le permettesse di difendersi. "Cerca il sole! Dopo l'eclissi,cerca sempre il sole!" Esclamo' la figlia di Lady Serenity,quasi avesse compreso la situazione molto piu' di lei stessa -il che,forse,era plausibile,da una ragazzina nata e cresciuta a contatto con le Guardian Senshi della madre. Prese il ciondolo he portava al collo per darsi forza e,con sua grande sorpresa,questi si scompose nella sua mano,per poi ricomporsi in un lungo scettro nero con un cuore cavo sulla sommita',nel cui centro roteava su se' stessa la medesima pietra che prima formava il centro del ciondolo. Osservo' l'oggetto stupefatta,ricordandosi della sua nemica solo quando senti' lo schiocco del cerchio che le veniva incontro; agendo d'istinto,respinse e disintegro' l'attacco colpendolo col suo scettro come fosse una mazza da baseball. ".....Sei quasi buffa." Esclamo' la sua avversaria,ridendo nuovamente di gusto. La rossa rese piu' salda la presa sul suo scettro,piegando la punta verso il basso. Digrigno' i denti,come se qualcosa l'avesse fatta infuriare. "Dead sun..." agito' lo scettro,come a voler disegnare un sole nell'aria. Un sole fatto di fuochi fatui si formo' e la ragazza,emulando la difesa di poco prima,lo colpi' con lo scettro. "...Eclipse!" Il fuoco fatuo venne diretto verso la guerriera che,avvolta da essi,inizio' a.dimenarsi e a gridare come se la stessero realmente bruciando. Un ghigno sadico che sbalordi' tanto la ragazzina dai capelli rosa quanto la gatta,si dipinse sul volto di Sailordeadsun; "Atlantjia Ebony Illusionist!" Un altra guerriera dalla fuku celeste,probabilmente compagna dell'altra,giunse in suo soccorso,scagliando contro Deadsun una raffica di un qualcosa simile a sottili aghi,scagliando la ragazza lontano dalla guerriera in fiamme con tanta violenza da annullare la sua trasformazione e,con essa,i fuochi fatui che avvolgevano la guerriera di Nibiru. La nuova arrivata si accerto' dello stato della compagna. "SailorDeadsun,guardati le spalle." Scocco' un occhiata gelida alla ragazza,per poi sparire assieme a Sailornibiru,lasciando Lilith in preda ad un totale sconvolgimento interriore. "Il Sole Nero fa cose orribili,pur di difendere." Mormoro' visibilmente sconvolta mentre,traballante,si isso' in piedi; Voltandosi verso la.gatta e la ragazzina,le trovo' una piu' sconvolta dell'altra,tanto che fatico' ad avvicinarsi alla ragazzina per accertarsi che stesse bene. "Stai bene? Non ti hanno fatto male,mh?" Scosse la testa,ancora con gli occhi sbarrati. "Come ti chiami?" Le chiese,afflitta per cio' che le aveva involontariamente mostrato. "Natsumi. Natsumi Tsukino." Le rispose con voce flebile. "...Voglio tornare dalla mamma."



Castello di Atlantjia,nel medesimo istante. Il castello di suo fratello prese forma attorno a lei; La loro terza compagna,Callisto.divenne dimentica di cio' che stavano discutendo,quando vide Sailornibiru incosciente fra le braccia di hna Sailoratlantjia in lacrime. "Aiutala!" Esclamo',disperata. "Muoviti!" La guerriera di Callisto si avvicino' alla compagna bionda,imponendo le mani sopra al suo busto,inorridita dalle orrende bruciature che portava. "Callisto Sparkling Therapy" Una luce dorata si diffuse dalle sue mani,guarendo buona parte delle sue ferite -osservo' la sua mano destra che,nonostante i suoi sforzi,non sapeva curare. "Chi e' stato?" Chiese il principe,con la sua classica aria di completa indifferenza,innervosendo Sailoratlantjia,sua sorella. "E' stata una guerriera nuova-" rispose Sailornibiru,riprendendo conoscienza. Si fermo',bloccata da un attacco di tosse convulsa. "Si chiamava Sailordeadsun." "Io la conosco!" Esclamo' il braccio destro del principe,un cavaliere dai capelli verdi e le strane orecchie leggermente a punta. Senti',sotto la spessa armatura,il cuore battere frenetico. "Posso pensarci io."
L`Angolo di Florence;
Buon quasi pomeriggio *3* woah,calcolando la mia pessima tempistica,non pensavo di poter aggiornare in due giorni- btw ieri ho visto Sailormoon Crystal e,a parte l'anatomia dei disegni che WTF,mi ha ispirata per finire questo secondo capitolo~ Ma bando alle ciance e andiamo coi riferimenti. Il bracciale di Sailor Nibiru e' un riferimento al Rainbow Bracelet di Futari Wa Pretty Cure; Il cambio di carattere di Sailordeadsun ed il successivo sbigottimento,e" un riferimento a Prince Of Persia-The Two Thrones,quando il Dark Prince prende il sopravvento su di lui; Mentre la magia curativa di SailorCallisto w' un chiaro riferimento a Charmed/Streghe. E voi,li avevate notati questi riferimenti?

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Capitolo 3
*** III. ***


III. Responsabilita'
Dopo un lungo viaggio il terzetto composto dalla ragazza,la gatta e la principessa,arrivo' ai resti del Crystal Palace. Entrate nell'unica sala rimasta intatta,Natsumi resto' sconvolta nel vedere Sailorpallas congelare i suoi genitori in una sorta di teca protettiva simile a quella in cui venne avvolta Neoqueen Serenity ai tempi del Blackmoon Clan. Le Guardiansenshi della regina guardarono la ragazzina in lacrime con sguardo colpevole,coscenti di aver appena gettato sulle sue giovani spalle una responsabilita' immensa:guidare il suo stesso regno fuori da questa terribile crisi. "Convocate gli altri paesi." Sussurro' con voce stanca,mentre Sailorceres posava sul suo giovane capo una coroncina. "Abbiamo molto di cui discutere." Si volto' verso Lilith,facendola sussultare per la fierezza del suo sguardo; Rivide in lei la medesima forza di Tsukino Usagi. Si spavento'. "Tu...?" Si mise in posizione quasi da soldato. "Lilith Nosferatu,dalla patria del Sole!" Esclamo',un po' incerta. "Voglio esserci anch'io,in quanto futura regina della mia patria,ho diritto di sapere cosa sta succedendo!



La figlia di Queen Lady Serenity si sedette a capo dell'enorme tavolo circolare attorno a cui gli altri re e regine attendevano ansiosamente una risposta ai loro dubbi. "Sono i regnanti di Atlantjia" la voce di Natsumi rimbombo' cosi' forte da destare Hikari della patria di Venere dal suo torpore. Lo sguardo di rimprovero di Kamui,la sua exguardia personale ed ora suo marito,le ricordò che stava dando una pessima impressione di sè e della sua patria davanti alla figlia dei regnanti della capitale del mondo,la quale tuttavia non sembrava essere cosi' autoritaria come avrebbe dovuto essere. Le si strinse il cuore,poiche' immagino' sua madre Minako che,a soli sedici anni,venne investita da.Artemis del gravoso compito di trovare la Princess e salvare il mondo. In quel momento,alla ragazzina dai capelli rosa era appena stata serbata la medesima sorte. "Da tre anni,tutti voi sapete che questo paese serba mirati attacchi contro Crystal Tokyo una volta ogni anno,ed ogni volta sempre piu' potenti." La principessina li vide annuire e spronarla a continuare il discorso. "Chiedo alle Asteroid Senshi di continuare il discorso,poiche' mia madre mi ha lasciata in custodia a questa ragazza" Indico' Lilith che,vestita da Sailordeadsun,attiro' parecchi sguardi sbigottiti a causa del segno sulla sua fronte,consci di cosa porto' in passato a Neoqueen Serenity e alle sue Guardian prima ancora che Crystal Tokyo venne alla luce. "Prima dell'arrivo di Lilith della patria del Sole,tre guerriere Sailor sono giunte ad attaccarci,stavolta,con una violenza superiore al normale." Si blocco',nella stanza parve calare il gelo piu' pungente. "Hanno raso sl suolo buona parte della Crystal Tokyo legata al Palazzo,come potete vedere" Indico',attorno a se',il palazzo parzialmente distrutto. "Dopo che Deadsun ha portato al sicuro la principessa,la Regina ha tentato di fermare Sailorastera,Sailoratlantjia e Sailornibiru servendosi del Ginzuishou,ma questi non le ha risposto. Abbiamo congelato sia lui che il Re,per sicurezza." CereCere si volto' verso Natsumi,incrociando il suo sguardo sbigottito a quella rivelazione; Chiunque di loro poteva aspettarsi che qualcosa andasse storto,ma non che il Ginzuishou non rispondesse alla sua Regina,soprattutto non dopo che esso venne assorbito da lei stessa quando era ancora solo una bambina."In ogni caso,Helios lo sapeva," Enuncio' Morpheus,il nuovo reggente di Elysion da quando Helios si era sposato la SmallLady; "Gli ho mostrato piu' volte uno scorcio di un prossimo futuro,in sogno,ma non so perche' li ha sempre ignorati,eppure erano abbastanza vivid-" "Per me,quelli di Helios erano solo sogni." tuonò la voce di Algea,sovrano di quel lato della Terra che,da Antartide,era divenuto la patria di Mercurio. Natsumi si portò le mani alla tempia,mentre il suo coniglietto SpinnelSun la invitava a mantenere la calma. Perchè Algea non poteva assomigliare un pò di più a sua madre Ami? "Tuttavia -continuò il giovane uomo dai capelli color vinaccio- nell'Antarctica Castle vi é un certo fermento a causa di Atlantjia e-" lanciò un occhiata a Natsumi,in cerca di approvazione per rivelare un segreto di cui ben pochi,in quella sala,erano a conoscenza. Lei acconsenti'. "...e della Primogenita di Lady Serenity." Sailorvesta sbuffo',tesa come la corda di un arco pronto a scoccare una freccia,mentre uno snervante chiacchericcio segui' le parole di Algea,creando una confusione inimmaginabile. un altra figlia?! Bisbiglio' qualcuno, Allora e' Natsumi a portare sciagura!" Esclamo' qualcun'altro. La guerriera di Vesta guardo' Natsumi,grondante di rabbia per cio' che dovette stare a sentire,inarcare la schiena in avanti e portando le braccia ad avvolgerla,come a volersi proteggere dalle crudelta' che stava odendo. "Ora basta!" Esclamo' Lilith,e tutti si voltarono,sussultando. "Anche Natsumi ha diritto ad una possibilita',come lei l'ha data a me!"



"Anche lei ha diritto ad una possibilita'!" Esclamo' disperato l'alieno proveniente da Märchenland al suo principe,contraendo la mascella dalla rabbia. "Eilian,stai forse diventando troppo sentimentale~?" Lo canzono' il castano,conscio del sacrificio fatto in passato dal giovane,prima ancora che Nexus gli tese la mano promettendogli poteri e la possibilita' di averla al suo fianco nel nuovo regno che si sarebbe formato dal matrimonio fra lui,il principe di Atlantjia,e la Principessa di Crystal Tokyo. "Ma lei vale cosi' tanto,per te?" Gli chiese serio,sedendosi a gambe incrociate sul trono; Il ragazzo si arriccio' una ciocca smeraldina che contrastava col colore paonazzo assunto dalle sue gote. "Vale questo,e molto di piu'." Nexus fischio' in segno d'approvazione,sistemandosi meglio sul suo trono. Un amore cosi' forte avrebbe potuto radere al suolo imperi interi,e costruirne di nuovi. Il Principe Alieno di un mondo che ormai non esisteva quasi piu' aveva una volonta' di ferro tale che lo avrebbe reso capace di sollevare montagne e ribaltare le politiche della patria di Mercurio,se solo lo avesse voluto. Nexus lo invidio',ritenendo che,forse,i poteri di cui gli fece dono non gli erano poi cosi' indispensabili. "Valeva anche il tuo trono?" L'alieno si blocco',sbarrando gli occhi perche' colto completamente alla sprovvista da quella domanda. "Si. Io sono l'artefice della mia distruzione. Quindi e' cosi', ciò che è scritto nella linea del tempo non può essere modificato. Lo rifarei mille volte ancora,per lei. Devasterei altri mille regni." La risposta che tanto bramava. Il principe scese dal trono e,da un cofanetto,prese un bracciale simile a quello di Sailornibiru,ma nero. "Allora vai,avvicinala a noi,e mettile questo. Sii il suo scudo,Eilian."



La riunione fini` dopo svariate ore e,presi i dovuti accordi riguardo il rintracciare la perduta sorella di Natsumi,Lilith venns congedata,potendo cosi' dirigersi verso la pensioncina di Kenzaki Eriko. Quando raggiunse il modesto edificio collocato nella zona commerciale di Crystal Tokyo,trovo' ad accoglierla Makoto ed Aguri,due delle quattro figlie della signora. "Nosferatu Lilith?" Chiese Makoto,nota a Crystal Tokyo per essere la leader di un gruppo musicale in cui lei era l'unica ragazza. La rossa annui',venendo scortata all'interno dalla ragazza e dalla sua sorellina minore,Ai,che scelse sin da subito di prendere in custodia la povera Eclipse,accarezzandola ed abbracciandola di continuo. Lilith sorrise,sopraffatta da quell'atmosfera serena che,in poco tempo,la rese dimentica di cio` che aveva vissuto solo poche ore fa`. Senti` la tensione allo stomaco allentarsi,ed il cuore farsi piu' leggero. "Ho lo stesso nome di una Sailorsenshi di NeoQueen Serenity,sai?" Le disse improvvisamente Makoto,richiamandola alla realta`,mentre si sistemava un fermaglio sui corti capelli violetti. "Sailorjupiter,mi pare. Credo abbia salvato mia madre da un attacco del BlackMoon Clan,quando era incinta di me." Lilith inarco' un sopracciglio,facendo un rapido calcolo e sbalordendosi dell'eta` effettiva che avrebbe dovuto avere quella che,ai suoi occhi,sembrava una semplice quattordicenne -ricordo' che anche Lady Serenity,in gioventu',ebbe un simile blocco che le impedi' di crescere. Finito di sistemarsi,la ragazza prese le valigie della giovane e la aiuto' a sistemarsi nella sua stanza,per poi portarla da sua madre,la proprietaria. Eriko Kenzaki si presentava come una donna sulla trentina dai lunghi capelli rosa e due occhi blu che avrebbero saputo scaldare il cuore a chiunque. Le sorrise,invitandola a seguirla al bancone dove le avrebbe spiegato gli orari. La ragazza si senti' cosi' felice e gioviale in quel posto che pareva una dimensione a parte rispetto a tutto il resto della citta'. Si respirava amore,l'amore di una famiglia unita. Amore materno. Un groppo le si formo' in gola. "Allora a stasera,signora." Le rispose,girandosi verso la finestra appena in tempo per vedere una nuova serie di scoppi colpire il palazzo. Tastando le tasche alla ricerca della Henshin Pen,Lilith si fiondo' fuori dall'edificio,verso il Crystal Palace. Il suo senso del dovere contrasto' con la paura di trasformarsi e perdere nuovamente il controllo,mentre Eclipse,dalle braccia di Ai,le urlava di non andare.



Non sara' necessario fare troppa scena. Penso' l'alieno dai capelli verdi,provocando nuovi scoppi nei pressi del Crystal Palace,col solo scopo di attirare la sua amata. La vide precipitarsi verso la sua direzione,e mettersi in posa per la sua presentazione. "Sono la bella guerriera del Sole Ner-" si blocco',sbarrando gli occhi. La.vide tremare,ma non trovo' alcuna traccia della gioia che spero' di provocarle. Vide solo terrore. "...E-Eilian..?" Farfuglio' la ragazza,confusa e stordita da quel gesto e dal bracciale smeraldino che portava al polso. Non le ci volle molto a comprendere la situazione a cui,comunque,continuava a non voler credere. Nei suoi ricordi,l'alieno era un principe gentile e coraggioso; dai suoi racconti,egli stesso si era descritto come un fiero condottiero che sacrifico' tutto per il suo regno; perche',allora,portava il bracciale segno del potere di Atlantjia? "Ti credevo morto." Soffio' lei,riferendosi al loro ultimo incontro. Poi la vide,in lontananza,una comune ragazza bionda stesa a terra,ferita. Non la riconobbe. Non capi' ch'era una trappola. L'alieno ghigno`,scatenando l'ennesima esplosione. "La tua vita dipende da te,Lilith. La vita di tutt-.." Venne sbalzato all'indietro da un attacco della guerriera. Ma quando si riprese,sia la bionda che Sailordeadsun erano scomparse. Strinse il bracciale destinato alla ragazza,digrinando i denti. Aveva fallito.
L`Angolo di Florence;
Woah,terzo capitolo <3 Iniziano un po' a delinearsi gli altri pg,anche se e'ancora tutto centrato molto su Lilith e Yukiko,poiche' nel GDR.tutti gli altri pg sonl arrivati in un secondo momento. Btw,iniziamo con i soliti riferimenti! Trivia; -Eilian viene dalla parola inglese "Alieno"; in realta',nel gdr era Kisshu Ikisatashi di Tokyo MewMew. -Il pianeta di Eilian e' "preso in prestito" da Smile Pretty Cure,mentre la frase che dice a Nexus viene da Prince Of Persia; -La frase "Sii il suo scudo" e' una citazione parziale alla fanfiction "Achieving for the ZEXAL" di Stellaskia; -Eriko e la sua famiglia sono,rispettivamente,Princess Marie-Angie,Regina,Madoka Aguri,Aichan e Makoto Kenzaki da DokiDoki Pretty Cure;

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Capitolo 4
*** IV. ***


IV. Inconsolabile.
Pianse Sailordeadsun nel tragitto verso la Maison di Eriko. Pianse anche quando torno' ad essere Lilith,distrutta ed a pezzi da cio' che aveva visto,dal suo ex-amato schierarsi dalla parte del male -Che fine aveva fatto il leale condottiero che la salvo' dalla guerra fra la patria del Sole e quella di Nemesis?
Per quanto senti' d'essere stata stregata da chi gli aveva regalato il ciondolo capace di diventare uno scettro,non pote' non sentirsi male al pensiero di Eirian fra le schiere del male.
"Kasumi...!" Farfuglio' la ragazza dai capelli biondi,ridestandosi dal suo torpore. Voltandosi incontro' il volto umido e sorridente della sua salvatrice che,una volta arrivate da Eriko,l'aveva pazientemente medicata dalle orrende bruciature che portava -come quel braccio,nero come la pace ed ormai incurabile. "Non alzarti,devi riposare." Le disse,ammonendola per il suo tentativo di mettersi per lo meno seduta.
"Come ti chiami?" Chiese. La bionda la guardo` interdetta,morsicandosi il labbro inferiore. "Yukiko Kondou." Le rivolse un sorriso che di allegro non aveva nulla,portandola a chiedersi cosa volesse Eirian da una ragazza che sembrava apparentemente normale. Si rese conto che tremava.
"Cosa voleva quel...tipo,da te?" Scosse la testa,stringendosi nelle spalle per farle intendere che non lo sapeva -o non lo voleva dire?- la bionda si stacco` un ciondolo dal collo,ponendolo sul palmo della mano. Questi,similarmente al ciondolo della rossa,si scompose e brillo`,ricomponendosi in un arma che riconobbe solo dopo che il bagliore spari`.
Sussulto`. La bionda stringeva fra le mani un bastone marrone ornato con ghirigori dorati ed un cristallo rosso sulla sommita`. "Come...come fai ad averlo tu?" Le chiese,tremando. "L`ho rubato a Nexus. Fa parte delle reliquie del Sole." Ma questo,Lilith lo sapeva bene. Si mosse in avanti,come a volerglielo strappare dalle mani,ma Regina,la gemella di Aguri,sopraggiunse a portare un vassoio alle due ragazzs. "La cena e' pronta!" Esclamo` con un tono seccato,non mancando di sbuffare quando poso` il vassoio sul comodino. Per un attimo,la questione scettro parve accantonata "Muovetevi,o si raffred-" si blocco`,osservando lo scettro tenuto dalla bionda in una mano,sbalordendosi nel vederlo riprendere la forma d'uno scettro. "....Sei un cavaliere?" Le.chiese,con sguardo stupito ma traboccante d'ammirazione,poiche` quel genere di ciondolo era una prerogativa di quei guerrieri che,non avendo uno StarSeed,decidono di affiancare le Sailorsenshi nella loro lotta divenendo Cavalieri. "Ti prego,fai di me la tua kohai!"



La ragazzina dai capelli biondi si volto` su un fianco,evitando un fendente sferrato con una spada di legno dalla sua senpai. "Vede senpai? Sono piuttosto agil- ouch!" Troppo presa dall'autoadularsi,Regina non riusci` ad evitare il rovescio di Yukiko,che la colpi` appena ad un fianco,facendole intendere che quella di poco prima era solo una finta. "Sei agile,ma i tuoi riflessi sono lenti! La mia senpai si rivolterebbe nella tomba,vedendoti." Eriko,Aguri,Makoto,Ai e Lilith si erano seduti nella veranda,ad osservare gli allenamenti che la ragazza imponeva all'ostinata ragazzina.
Lilith,in realta`,continuava a pensare allo scettro,ed al cosa ci facesse fra le mani di Nexus. Forse,ipotizzo',aveva altre reliquie -che la patria del sole fosse andata distrutta? Degluti',terrorizzata dal solo pensiero. "Lil,qualcosa non va?" Chiese Eclipse,comodamete acciambellata sul grembo della padrona,preoccupata dalla sua aria distratta. La ragazza annui',fingendo un sorriso di circostanza. "Pensa che io sia un nemico!" Esclamo' Yukiko attirando nuovamente l'attenzione su di se` "Pensa che io sia una delle Sailorsenshi che vi attaccano,e che sto per ferire...non so,Aguri,la tua gemella!" Gli occhi azzurri di Regina si riempirono di stupore,impedendole di parare un nuovo rovescio,piu' violento del precedente. "Colpita. In una situazione come quella che ti ho descritto,Aguri sarebbe gia` morta." La sopracitata ragazzina sussulto`,turbata da quelle parole,cosi' come gli altri restarono turbati dalla rudezza dell'allenamento della bionda straniera. "Combatti,Regina Kenzaki!" La incito',venendo colta alla sprovvista dalla ragazzina che,furiosa,le sferro' un montante,cogliendola tanto impreparata da impedirle di difendersi,disarmandola con dritto ridoppio,facendole perdere l'equilibrio per lo stupore,per poi farla impallidire con un imbroccamento. Yukiko osservo' terrorizzata la punta della spada di legno a mezzo centimetro di distanza dalla sua gola,spostando la sua attenzione sul volto della ragazzina contratto dalla rabbia. Per la prima volta,le parve di rivedere se` stessa non molto tempo fa`."Nessuno mi dice cosa devo o non devo fare." Ansimo` fra una parola e l`altra,abbassando la spada di legno per permettere alla sua senpai di rialzarsi e riprendersi dal suo sconvolgimento. La senpai si ritrovo` assurdamente affine alla sua kohai,alla sua collera,al suo orgoglio. Ricordo` un tempo in cui ella stessa,da ragazzina piena di sogni,divenne esattamente come era lei adesso. "Voglio difendere la mia famiglia." Le disse la ragazzina,porgendole la spada di cui l'aveva privata poco prima. Lo si vedeva nei suoi occhi rossi come tizzoni ardenti,quanto quel desiderio fosse vero e sincero. "Makoto stava tirocinando da Sailorjuno per sfruttare al meglio i suoi poteri di Sailoraltea." Yukiko sussulto` a quella notizia,guardando la ragazza dai capelli viola come fosse la cosa piu` preziosa al mondo. ...un altra senshi inesperta! Penso`. "Voglio diventare anche io potente come lei. Devo esserlo" Quando Makoto si sarebbe allontanata per mantenere fede all'impegno di proteggere la sua Princess,sarebbe toccato a lei difendere la sua famiglia,poiche` secondogenita e maggiore di Aguri di una manciata di minuti. Ma in quel momento,in cui era cosi` ingenua da farsi governare dalla rabbia piu' cieca,non avrebbe saputo difendere neppure la piccola Ai. Doveva domare la sua rabbia,e renderla la sua forza. "Va bene,Kenzaki Regina." Prese la spada dalle mani della ragazzina,ponendosi in posizione d'attacco. "Ti mostrero' la via della spada,cosicche` tu possa seguire i tuoi lodevoli scopi. " Si protrae` in avanti,pronta per un nuovo fendente.



Nella foga del combattimento fra Regina e Yukiko,nessuno parve accorgersi di Lilith che se ne andava,seguita poco piu` in la` da Aguri ed Eclipse. In realta`,nemmeno Lilith si era resa conto d`essere seguita,troppo intenta a rintracciare la traccia telepatica del messaggio che,poco prima,le era prepotentemente entrato nella mente. La fonte di quel messaggio,si rivelo` essere Eirian,completamente privo di una qual si voglia arma. Aguri nel vederlo inizio` a tremare,riconoscendo quel ragazzo come la causa dei suoi continui incubi. "...assassino." sussurro`,attirando l'attenzione di Eclipse,la quale non comprese la sua reazione. Cerco` di farle le fusa,per calmarla. "Lilith!" Esclamo` l`alieno,costringendo la ragazzina e la gatta ad avvicinarsi ulteriormente per comprendere cosa stessero dicendo. "Eirian." Rispose lei,gelida e lapidaria in un modo che gli provoco` solo altro male. Tento` di avvicinarsi,ma lei lo scanso`. Aguri penso` che nei loro movimenti ricordavano due animali feriti che si cercavano l'un l'altro,ma si scansavano per non provocarsi altro reciproco male. "Mi sei mancata." Lei sembro` non mostrare alcuna reazione. Anzi si`,un leggero tremolio che la tradi`. "Sei un mostro." Lo apostrofo`,la mano che scivolava lentamente verso la henshin pen; se la vide volar via dalle mani dalla telecinesi del ragazzo,lasciandola indifesa. "Unisciti a Nexus." Scosse la testa; era stata cresciuta a seguire cio` ch'era giusto,non sarebbe mai andata contro tutto cio` in cui credeva. "Voi siete il male,avete ucciso persone innocenti. Come posso unirmi alla vostra causa?!" Sbraito`,animata da qualcosa che le cresceva nel petto -rabbia,frustrazione,delusione. "No Lilith,tu conosci solo il lato della storia della Luna Bianca! Loro hanno distorto tutto a loro piacimento per plagiarti!" Esclamo` l`alieno disperato. "Nessuno mi ha plagiato,io so pensare con la mia-" Si blocco',accecata dalla luce del teletrasporto delle Asteroid senshi,paratesi fra i due per allontanare Sailornibiru dal palazzo. Fu quando videro Lilith abbracciata ad Eirian,per proteggerla,che ebbe inizio il malinteso. "...Tu!" Esclamo' Sailorvesta,indicando Lilith con astio. "Ci hai ingannate!" Continuo',procedendo a passo spedito verso di lei. Il principe alieno,non potendo restare inerte a guardare,scaglio` una sfera d`energia verso le guerriere,dando la possibilita` alle quattro di contrattaccare; Eirian si ritrovo` cosi` intento a difendersi dai loro attacchi,lasciando Lilith a guardarlo con sguardo perso e catatonico.
Tu ci hai ingannate!
Le aspre parole della guerriera di Vesta rieccheggiarono nella sua mente,facendole comprendere cio` che Eirian cercava di dirle da tempo. Era dalla parte sbagliata. Lo era sempre stata. Recupero` la penna e si trasformo`,lasciando che il suo cuore si beasse della medesima sensazione che tempo prima la porto` a tentare di bruciare la stessa guerriera bionda che ora stava combattendo contro Sailorpallas. Evoco` il suo scettro e,sotto il suo sguardo attonito,lo alzo` al cielo,pronta ad evocare nuovamente i fuochi fatui. Ma Aguri le si lancio` contro,bloccandola a terra. "Asteroid senshi!" Le chiamo`,distraendole. "La tengo,attaccate!" Ma Sailorceres impedi` alle altre di farlo,poiche` avrebbero attaccato anche la ragazzina. Ma questo ad Eirian non importava,poiche` scaglio` via la castana e spari` assieme alla sua amata,seguito da Sailornibiru. "Fammi capire Eriko." Sera,Lilith era sparita da tempo ed Aguri era da poco rincasata ad informare la madre e Yukiko di quanto accaduto. Seduto sulla veranda assieme ad Eriko,un ragazzo incrocio` le gambe al petto,piuttosto sbalordito a quella esagerata mole di informazioni. "Avete perso Lilith?" Chiese,inarcando un sopracciglio. La donna,dispiaciuta,annui` a malincuore. "Pare fosse con un certo Eirian." Il ragazzo digrigno` i denti. "...quel pezzente." Sibilo`,stringendo i pugni. Non avrebbe mai lasciato Lilith nelle mani del male,correva un rischio troppo enorme. Tutti ll correvano,se si fosse fatta corrompere. "E la straniera? E` chi pensiamo?" Annui`,deglutendo. Come temeva.

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Capitolo 5
*** V. ***


V. Davanti ad una scelta.
La guerriera di Nibiru si teletrasporto` fuori dalla sala del trono di Atlantjia,planando sul pavimento a scacchiera per tentare di non fare rumori d`alcun tipo. Le sembrava cosi` strano il modo in cui Sailordeadsun aveva ceduto al suo potere,come se vi fosse qualcos'altro dentro di lei,come se lei fosse- No. Scosse la testa,atterrita da quel fulgido pensiero che pero` non corrispondeva affatto agli ideali di giustizia della ragazza -ma qualcosa di tremendo era insito in lei,le bruciature sul corpo di Sailornibiru lo dimostravano ampiamente. "Temi che sia come te?" La voce atona di Sailorcallisto fece sussultare la bionda,cogliendola alla sprovvista. "Temi sia com'eri tu,prima del marchio di Nexus?" Le chiese in tono lapidario,rammentandole un periodo le cui ombre la tormentavano ancora nei suoi incubi peggiori,prendendo la forma ed i lineamenti di tre ragazze che,forse,conobbe anche troppo bene.
Senti` forti conati di vomito rimestarle lo stomaco al solo rammentare quel tremendo ricordo.
Annui` alla guerriera,deglutendo. Non sarebbe bastato tutto il tempo del mondo per espiare le sue colpe. "Andiamo." Le disse la guerriera di Callisto,dandole pacche amichevoli sulla spalla. "Nexus vuole vederci tutte e tre."




"Sailordeadsun,giusto? La guerriera del Sole Nero..."
La ragazza dai capelli rossi si ritrovo` nel castello di Nexus,dopo quel teletrasporto che le aveva causato un forte mal di testa poiche` non vi era abituata. Seduto su un trono,vi era quello che ipotizzo` essere Nexus -od almeno,cosi` dedusse dalla corona che gli cingeva il capo- apparendo come un ragazzo di bella presenza che non doveva avere piu` di due,forse tre anni in meno di Eirian,sconvolgendo totalmente la sua idea d`un principe dall`aspetto rozzo e maleducato -anzi,poteva persino apparire quasi affidabile.
Il ragazzo scese dal trono per avvicinarsi a lei ed elargirle un sorriso affabile,oltreche` una mano tesa che la guerriera,per prudenza,si limito` a guardare con sospetto. "Comprendo la vostra diffidenza,Sailordeadsun." Le disse,inchinandosi dinanzi a lei -ma lo sguardo impassibile della ragazza parve non volersi ammorbidire. "Dopotutto,la mia accoglienza non e` stata delle migliori,ma posso assicurarle che il mio bersaglio non siete voi,ne` la vostra amata patria del Sole ."
"No,voi mirate a Crystal Tokyo,non e` vero?" Gli chiese,confondendolo. "...Oh,oh,certo,ma non come pensate voi. Non voglio impadronirmene." Inizio` a spiegarle,issandosi in piedi cosi` da poterne scrutare lo sguardo e cogliere in essi anche il piu` tenue segno di cedimento. Ne resto` invece affascinato per la loro freddezza e scostanza da cio` che la circondava,permettendogli di immaginare la potenza di una guerriera simile in un campo da battaglia.
Decise di volerla assolutamente nel suo Esercito.
"Io miro ad unire Atlantjia e Crystal Tokyo,tramite un matrimonio con la primogenita. La piega bellica di cio` e` la giusta conseguenza del rifiuto degli attuali regnanti alla mia proposta." Vide un guizzo di rabbia illuminarle lo sguardo per un unico,insignificante secondo. Seppe di averla toccata la` dove era piu` sensibile,nei suoi ideali di giustizia. "....Hai ucciso solo per un matrimonio?"
Gli chiese in tono tanto aspro ed iracondo da temere che potesse scatenarsi da un momento all`altro -ma Eirian aveva gia` potuto constatare quanto ella fosse ormai totalmente fuori controllo.- stringendo fra le mani il suo ciondolo,pronta a renderlo uno scettro qualora ve ne fosse stata la necessita`. "Preferisco considerarli sacrifici necessari."
Rispose serafico,girando su se` stesso per poi sedersi nuovamente sul suo trono. Non sentiva il bisogno di esplicare i motivi del suo comportamento ad una perfetta estranea,a lui interessava solo ampliare il suo esercito con quante piu` guerrieri possibili,riunendo sotto la sua ala tutte le guerriere piu` terribili e tendenti all`oscurita` dell`intero cosmo -sognava addirittura di poter,un giorno,schierare dalla sua parte la stessa attuale Sailorsaturn. "Non ci serve lei."
Dal portone opposto a quello dietro Eirian e Lilith entrarono le tre guerriere di punta di Nexus,avanzando con passo marziale ed autoritario come generali -Ma Sailornibiru sembrava molto piu` insicura e turbata delle altre due. "Il nostro obbiettivo e` Crystal Tokyo,non arruolare marmocchie." Sentenzio` una di loro,dall`aspetto speculare a quello del principe,con indosso una sailorfuku dalle tonalita` bordeaux. "Abbiamo gia` quell'incapace e sentimentale di Eirian a sfumare ogni nostro piano." La guerriera di Atlantjia si volto` di scatto,notando come il volto di Sailornibiru fosse divenuto una maschera di dolore e paura quando,quasi fosse una reazione istantanea,gli occhi di Sailordeadsun assunsero una lieve sfumatura rossastra. La bionda tremo` a quella conferma dei suoi piu` atroci sospetti,divenendo consapevole d`una cosa sola.
Non la voleva nella squadra.
"Perche` allora non pensi tu a prendere la Princess!?" Protesto` l`alieno,scattando in avanti verso la ragazza dai capelli corvini,bloccato dal battere delle mani del Principe -un azione disperata per riportare un briciolo di ordine
"Smettetela,abbiamo un ospite di tutto rispetto,non voglio sfigurare davanti a lei!" Il castano s`inchino` nuovamente davanti alla guerriera del Sole Nero,facendole il baciamano incurante dell`alieno e della sua improvvisa gelosia. "Principessa della patria del Sole,vuole aiutare quest`umile principe a costruire un forte e potente impero?"
Inizialmente pronta a rifiutare,cambio` idea ripensando al ciondolo mostratole da Yukiko,ed alle sue parole. Probabilmente ha altre reliquie della mia patria. Penso`. "Accetto. Ma ad una condizione."
Nexus alzo` il capo,confuso. "Smetterai di dare la caccia a Yukiko Kondou. Sara` libera."



Natsumi,pur essendo figlia di Helios,non aveva mai visto Elysion da vicino. Certo,sapeva che genere di luogo fosse,poiche` da bambina il padre le raccontava la favola del Pegaso e della Principessa dai sogni meravigliosi,ma non aveva mai avuto,sino ad allora,il piacere di visitarlo in prima persona.
Elysion le appariva come un infinita distesa d`erba,piena d`alberi mai visti. Aveva un aspetto magico,quasi fiabesco. Tuttavia,sapeva che quella era solo una rappresentazione onirica del luogo,probabilmente non era esattamente come lo stava sognando lei. Si sedette sulla riva di un fiume,sussultando appena quando i suoi piedi incontrarono l'acqua gelida. "Non dovresti immergerti nell'acqua fredda,potresti ammalarti." La persona a cui apparteneva quella voce si rivelo` essere qualcuno dall`apparenza femminea e lunghi capelli azzurri.
"Provieni da Elysion?" Le chiese. Quella che le parve una ragazza scosse la testa. "No." Dal mare. penso`,rammentando un periodo che sperava di aver dimenticato. "Ma adesso la mia casa e` qui. E tu?"
"Provengo da Crystal Tokyo" Corrugo` le sopracciglia,non capendo a cosa si riferisse. "Crystal Tokyo...?" Ripete`.
"La capitale del mondo creata da Sailormoon" Spiego`,uscendo dall`acqua per affiancare quella persona che tanto la incuriosiva. A dir la verita`,le ricordava la descrizione di uno dei cattivi della favola narratale dal padre. Qual`era il suo nome..? "Io sono Natsumi,sua nipote. E tu...?"
"...Fisheye." Le rispose,riprendendosi a stento dallo stupore iniziale; Seppe da tempo che qualcosa era cambiato,poiche` Morpheus era subentrato al posto di Helios,ma non credeva che fosse avvenuto un cambiamento cosi` radicale al mondo intero.
"Scommetto che diverrai una stupenda Regina,sai?" Scosse la testa. "Lo sono gia` diventata."



Accettato il bracciale ed il marchio di Nexus,Lilith si ritrovo` a chiedersi se avesse veramente fatto la scelta giusta schierandosi col nemico -per quanto sapesse che avrebbe solo fatto il doppiogioco dall'interno- e se il padre lo fosse venuto a sapere? Tremo` al solo pensiero.
"Sailornibiru sei ancora sveglia?" Chiese la guerriera,bussando alla porta della guerriera di Nibiru. Questa,assonnata,le apri` la porta,stupendosi di trovare proprio lei.
"Mi dispiace per l'altra volta." Fece scivolare lo sguardo sul segno di bruciature presenti sul suo corpo,anche se ormai erano solo accenni. "Io...non ero in me." La bionda annui`. "Lo capisco,tranquilla. Entra,voglio raccontarti una cosa."

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Capitolo 6
*** VI. ***


VI. Confusioni.

Nel cuore di Crystal Tokyo,laddove case e palazzi confinavano col Crystal Palace,si era diffuso lo sbigottimento piu` totale.
In due settimane,gli attacchi erano divenuti piu` intensi,e nessuno si degnava di spiegare loro quale fosse la reale situazione,ne` dove fossero realmente finiti i regnanti,o perche` la piccola principessa Natsumi giocava a fare la regina del regno -Che avesse sottratto con qualche inganno la corona a sua madre?
Il popolo era divenuto ingestibile,e piu` gli attacchi al regno aumentavano,piu` andavano fuori controllo,pretendendo a gran voce spiegazioni sul motivo secondo cui dovevano veder morire i loro cari sotto sfere dai colori variopinti,o perche` i sovrani continuassero ad affidarsi solo a quattro donne dagli abiti succinti per difendersi.
Le voci che giravano nella zona commerciale,minavano alla credibilita` stessa delle Guardian Senshi della Regina. "Natsumichan!" Esordi` la guerriera di Cerere,entrando nel palazzo che,in due settimane dall'ultimo attacco,era stato ricostruito alla bene e meglio. -per lo meno,ora avevano un portone da chiudersi alle spalle,quando i sudditi iniziavano ad inveire contro di loro.- "Dovresti parlare al popolo!" Esclamo` disperata alla bambina seduta sul trono con la testa fra le mani e la schiena ricurva,come schiacciata dal miasma incontrollato delle responsabilita`.
"S-si,adesso vado." Soffio`,sistemandosi la coroncina in testa. Appena apri` il portone che dava sulla piazza,tuttavia,non fece in tempo ad iniziare il suo discorso,poiche`

"E` lei,la rovina di Crystal Tokyo!"
"Figlia di Chaos!"
Secondogenita maledetta!"
"I tuoi genitori dove sono? Hanno abdicato?"
"Dai a qualcun'altro la corona!"


Indietreggio` terrorizzata da quelle parole; Com`era possibile che qualcuno dei regnanti delle varie Patrie del pianeta Terra avesse divulgato la notizia che lei avesse una sorella piu` grande di lei?
"Lasciate stare la mia Princess!"
Alzo` lo sguardo verso una colonna dove,in controluce,una figura dai capelli lunghi brandiva una spada contro chiunque avesse osato proferire anche solo un altra parola contro quella che aveva definito la sua Princess.
...Fisheye? Si chiese la principessina,ammaliata da quell`apparizione improvvisa ma al tempo stesso disorientata dalla sagoma che la luce del sole alle sue spalle faceva appena intuire.

"Aspettami,mia principessa."


La ragazzina dai capelli color ciliegio scopri` di poter arrossire anche nel sonno,poiche` nonappena riapri` gli occhi senti` le guancie andare letteralmente a fuoco -Oppure le era solo salita la febbre?-
Getto` un occhiata rapida al calendario,per assicurarsi che fossero passati ancora solo tre giorni dalla sparizione di Lilith,anziche` due intere settimane. Capi` che quello era,forse,uno scorcio di un prossimo futuro.
Doveva parlare al piu` presto con il popolo.



Smetterai di dare la caccia a Yukiko Kondou
Banale. - Penso` il principe di Atlantjia mentre,perso nei suoi pensieri,lanciava una pallina da tennis contro il muro. Era classico delle Sailorsenshi sacrificarsi per il bene di qualcun'altro.
Quello espresso da Sailordeadsun era,per lui,un desiderio banale e patetico,se confrontato alla potenza bellica che la sola guerriera gli poteva offrire. Troppo piena di buoni sentimenti,ed affetto.
Spesso si chiese se,e quanto,fosse pronto ad avere al suo fianco la nipote di NeoQueen Serenity che,sicuramente,doveva portare in se` i medesimi ideali di amore,sacrificio e giustizia della nonna.
Dal suo specchio,il giovane venne ridestato dalla sua noia dal marasma di gente accalcatasi sotto ad una delle poche finestre integre del Crystal Palace,in attesa della loro regina. Incuriosito,si gusto` i commenti di sdegno e stupore del popolo nel veder apparire una bambina accompagnata dalle quattro senshi della regina.
Di King Helios e Queen Lady Serenity,nessuna traccia.
"Popolo di Crystal Tokyo!"
Inizio` la principessa,con un incertezza che mal si addiceva ad una ragazzina temporaneamente investita degli incarichi da regina. Non pote` continuare,poiche` brusii contrariati si alzarono dalla folla.
Ma lei sembro` non farsi scoraggiare. Nexus ne resto` incantato -Possibile fosse invece lei,la regina di cui necessitava?
"Crystal Tokyo e` bersaglio di una potente minaccia bellica." Questo,era noto a tutti. "Comandati da Nexus,principe della patria di Atlantjia,ha obbettivi ancora sconosciuti che minacciano questo lato della citta` legata al palazzo."
Un largo gruppo di persone sussulto` -probabilmente,penso` Nexus,erano tutte famiglie che abitavano nella zona descritta. "Mia madre e mio padre sono ibernati al sicuro nel cuore del palazzo" Gli occhi del castano s'illuminarono d'una luce perversa "Per tale motivo,ne` io ne` le Asteroids senshi possiamo spostarci. Percio`,ho chiesto a Kenzaki Eriko e al Tokyo Grand Hotel di ospitare coloro i quali abitano questo lato della citta`. Non desideriamo altre morti."
Il principe si lecco` le labbra,soddisfatto al pensiero del piccolo passatempo riservatogli dalla principessa. Gli aveva appena offerto la possibilita` di ricattarla attaccando la citta` intera.
Stolta.
"Sailoatlantjia,Sailornibiru e Sailordeadsun!" Le guerriere da lui citate apparvero subito al suo cospetti,inchinandosi. "Voglio che usiate i poteri di trasformazione di Sailoratlantjia per prendere l'aspetto dei tre proprietari dell'Hotel."
Deadsun e Nibiru si lanciarono uno sguardo confuso. A che pro fare cio`? "Dovete collocare al suo interno delle bombe di energia. Faremo abbassare la cresta alla principessina." Il corpo di Sailordeadsun ebbe un fremito,sicura di non essere pronta ad una missione del genere. Lei non era un assassina. "Vostra signoria,lo consideri come gia` fatto." Il ragazzo sorrise alla risposta della guerriera del Sole Nero. "Perfetto. Agirete fra una settimana."




"Non puoi volerlo fare davvero!" Esclamo` Eirian furioso a colei che continuava a considerare come la sua amata. La scrutava,chiedendosi cosa mai potesse offrirle un essere malvagio,e se la "liberazione" di Yukiko valesse davvero la pena di uccidere la propria anima macchiandola del sangue di milioni di innocenti. "Tu non ti sei mai fatto scrupoli,o sbaglio?" Chiese gelida da far male. "E` diverso,io non ho piu` nulla da perdere! Tu hai tuo padre che ti attende a casa. E se non torni in tempo,e se muori assieme agli innocenti!?" Seppe di aver colpito il segno quando il corpo della guerriera venne scosso da tremiti improvvisi.
Erano domande che si stava rivolgendo anche lei,da qualche parte nella sua anima. "Ascoltami Eirian." Inizio`,ma una nota di incertezza la tradi` sin dalle prime parole. "Mi sono schierata con loro proprio per mio padre. In quanto Principessa della patria del Sole,con questo gesto ho garantito l'immunita` alla mia terra." Gli spiego`,lasciandolo sbalordito. Finalmente,pote` vedere quanto fosse cresciuta la ragazza che un tempo chiamava "Lil`".
Eppure,c'era dell'altro. "...Solo per questo sporcheresti le tue mani?" Le chiese,spiazzandola. Purtroppo,la conosceva meglio di chiunque altro. Scosse la testa,non volendo accennargli della reliquia del Sole in possesso di Yukiko. "Ascoltami Lil`,io ti riportero` dalle Sailor e sconfiggeremo Nexus prima ancora che lui possa attuare il suo folle piano al Tokyo Grand Hotel."
La guardo`,serio,sperando bastassero quelle parole a darle forza e coraggio.

ma qualcun'altro li stava ascoltando.

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Capitolo 7
*** VII. ***


VII. Mantenere il controllo.


Mantenere il controllo per Eirian non era affatto facile. Erano passate appena sette ore da quando Nexus aveva annunciato alle sue guerriere quella sua folle missione suicida,e lui di certo non sarebbe rimasto immobile a guardare la sua amata rischiare la vita per quel folle.
Le aveva gia` salvato la vita una volta,lo avrebbe fatto di nuovo,sacrificando persino se` stesso se necessario.
Accertatosi che la ragazza dai capelli rossi si fosse addormentata,il principe dall`aspetto elfico si alzo` dal letto a baldacchino e si diresse a passo spedito verso le stanze private del loro Principe,trovandolo in compagnia della Sailor di Callisto.
Assottiglio` lo sguardo,nel tentativo di capire di cosa stessero parlando; Entrambi seduti su una poltrona,i due stavano consultando libri filosofici risalenti a moltissimi anni prima di Crystal Tokyo,ma perche`?
"Chi e` causa del suo mal pianga se` stesso" Disse il principe,togliendosi gli occhiali che stava usando per leggere. "E` una frase che calza molto sia a te che a Sailornibiru,nevvero Eirian?" Il principe guerriero dai capelli smeraldini sussulto` nel sentirsi chiamato in causa,poiche` preso totalmente alla sprovvista. "Anzi,per te ci starebbe bene.." Si blocco`,sfogliando rapidamente un altro libro fra i svariati volumi consumati che teneva ordinatamente impilati sul tavolino di vetro. "Tradire. Ripagare sulla fiducia accordata. e` una frase di Ambrose Bercie. Ma tu ovviamente non la conosci,caro il mio guerriero alieno." Sbarro` gli occhi color ambra,non comprendendo a cosa si riferisse.
D`improvviso,Nexus scoppio` a ridere,riponendo il libro insieme agli altri. "Oh,tranquillo.era solo per testare la tua fiducia. Tu fossi un traditore,avresti cercato svariate scuse,invece mi sembri sinceramente smarrito...vero,Call?" La guerriera di Callisto annui`,ridendo di gusto. "Ora vai cara,io e il non piu` Principe Eirian dobbiamo discutere di cose importanti,a quanto pare." L'albina annui`,dirigendosi fuori dalla stanza,non prima di scoccare un occhiata di fuoco all'alieno.
"Sire la prego,ritiri il suo piano!" Lo supplico`,con un tono di mal celata ma sincera disperazione. Ringrazio` che Lilith non potesse vederla,poiche` ormai non aveva piu` nulla del Principe imbroglione,immaturo ed arrogante che le aveva rubato il cuore. Era stato completamente surclassato da un nuovo Principe perennemente disperato e con gli occhi piu` tristi che una persona potesse avefe -Forse,solo gli occhi di Sailornibiru potevano definirsi ancor piu` tristi e soli dei suoi. "...No. ormai ho scelto,e loro hanno scelto a loro volt-" Colto alla sprovvista,Nexus si ritrovo` il pugnale di Eirian pericolosamete vicino al volto,in segno di minaccia. Vide i suoi occhi divenire inniettati di sangue "Hah,il Digger of Time,una reliquia del tuo regno! Eccolo,il Principe che volevo!" Esclamo`,quasi fosse deliziato dalla sua reazione al limite dell`impulsivo. Con un rapido movimento del polso,riusci` a sottrarre il pugnale al ragazzo,spintonandolo a terra per invertire i ruoli.
Un momento ed Eirian,senza rendersene conto,pote` vedere molto da vicino la punta del suo pugnale.
"Sei uno stupido Nexus," Soffio` come un gatto rabbioso, "Davvero pensi che mi arrendero` cosi`? Non permettero` a Lilith di andare!" Esclamo` fermo delle sue condizioni che sarebbe riuscito a farla desistrere da quell`atto suicida. Anche se questo significava discutere con lei.
Anche se lei non lo amava piu`.
"Permetti che vada io al posto suo!" Esclamo`,riappropiandosi del pugnale,troppo importante per lasciarlo in mano a quell`arrogante principe dagli occhi smeraldini. Inarco` un sopracciglio mentre lo aiutava a rialzarsi,aprendosi poi in un sorriso di scherno. "Oh no mio caro." Gli rispose,inclinando la testa di lato. "Voglio darle la possibilita` di dimostrarmi la sua lealta`."




In una pensione ben nota di Crystal Tokyo,un gruppo di altrettanto note ragazzine dalle eta` piu` svariate correva a perdifiato fra il bancone della reception e le scale,destreggiandosi in acrobazie impossibili per non far cadere le valigie impilate sulle loro braccia. Regina,disperata,portava con se` un numero sempre maggiore di valigie,seguita dalla sua senpai Yukiko che,invece,aiutava alla reception. Solo Eclipse,per quanto avesse potuto prendere forma umana -come ogni essere originario del pianeta Mau- ed aiutarle,scelse di restarsene accucciata nella camera di Aguri,tremendamente in pensiero per la sua padrona di cui ormai non aveva piu` notizie. Per quel poco che sapeva,Nexus poteva anche averla gia` uccisa da tempo -ma Eirian glielo avrebbe permesso? Forse erano morti entrambi,il che di certo non le migliorava l`umore- o,peggio ancora,si era unita al nemico,magari causando i recenti attacchi alla piazza.
Si passo` le zampine sul muso,emettendo dei versetti disperati mentre si acciambellava su se` stessa. Da quando era nata,non si era mai separata da Lilith,percio` questa lontananza forzata le recava solo altro male.
"...Gattino?" La piccola Ai,che a stento si reggeva correttamente in piedi,cammino` verso la gatta,sedendosi accanto a lei per accarezzarla un po` "Sei triste gattino? Ti manca la mamma?" La gatta senti` gli occhi divenire umidi. Ecco cos`era Lilith per lei.
Una mamma.
"Un po`." Rispose la gatta,facendo le fusa. "Vuoi un po` di compagnia? Le mie sorelle dicono he sono troppo piccola per aiutarle,ma io sono grande e so badare a me stessa!" Esclamo`,evidentemente convinta di cio` che stava dicendo. Ai era una bambina piccola e fragile ma,al di la` del suo carattere pestifero,si nascondeva una sconfinata dolcezza,proprio come la scorbutica Regina che in realta` mirava solo a proteggere chi amava. "Non mi dispiacerebbe.." Senza farselo ripetere,la bambina la sollevo` di peso e se la poso` sulle gambe,riempendola di coccole ed affetto. Tuttavia,era un affetto capace solo di fargli sentire la mancanza del tipo di coccole che le dava la sua padrona. "Vedrai che torna. La mamma torna sempre." Ci sperava davvero. D`un tratto la bambina si alzo` da terra,camminando verso la libreria della sorella per osservarne i meravigliosi libri illustrati sulle fiabe piu` disparate,da quelle orientali a quelle occidentali. Si mise in piedi su una sedia accanto alla libreria,per prendere un libro che era comunque troppo in alto per lei; Tese la mano e si mise in punta di piesi,gioendo poi quando riusci` ad afferrarlo.
Tuttavia la sedia si mosse sotto di lei,rischiando di farla cadere. Un piccolo salto,e torno` coi piedi per terra. "Mamma mi legge sempre una storia,quando sono triste" spiego` alla gatta,sedendosi a gambe incrociate accanto a lei che,per lo spavento nel vederla rischiare di cadere,aveva il pelo ritto; Sul libro,vi era scritto in kanji La leggenda della Luna Rossa "C`era una volta un regno lontano,dove una radiosa regina governava assieme al suo amato marito e alla loro figlioletta. Un giorno pero`,lui peri` in battaglia" Eclipse si chiese che razza di racconto fosse. "La regina,in preda allo sconforto,divenne sempre piu stanca. Non mangiava,non dormiva,piangeva e basta,fissando la luna cremisi dalle finestre del suo palazzo." Cambio` pagina,indicandosi con il dito ogni parola che scandiva,temendo di perdere il filo del discorso. "Era la maledizione della Luna Rossa,che-- Oh,dorme gia`." Disse fra se` e se`,osservando la gatta addormentatasi dopo poco dall`inizio della lettura. Meglio cosi`,penso`,aveva passato giorni sveglia in pensiero per la sua padrona.
Se la meritava una dormita.dopotutto.
Si sdraio` sul letto della sorella,portando con se` la gatta,decisa a farle compagnia anche in una semplice oretta di sonno. Chiuse gli occhi,e si ritrovo` nuovamente nel mondo dei sogni.

"Aichan?" Si volto`,disorientata dal sentire quella voce dentro al suo sogno fatto di giochi e dolcezze di ogni genere.
Un immagine di famiglia galleggio` verso una nuova direzione,mostrandole la figura affaticata della principessa Natsumi e..qualcun'altro che non conosceva.
"Natsumi."
La figura minuta e graziosa,col viso contorto dall'incertezza,si sposto` dalla porta dietro se` che dava su un lungo corridoio color crema,chiamando a gran voce la figlia del signore che,pochi anni fa`prima,le aveva regalato in sogno proprio quel palloncino verde che ora stringeva fra le sue manine.
"Cosa ci fai qua?"
L'eco dei suoi passi sulle piastrelle a forma di barretta di cioccolato del corridoio l'accompagnarono nella sua camminata.
Ritrovandosi davanti a Natsumi,pote` notare una marcata differenza di altezza fra lei,e la quindicenne. "Sono stata guidata dalla luce dei tuoi sogni meravigliosi." La ragazzina dai capellu color ciliegio si chiese se ora si sarebbe trasformata in un Pegaso come accadde a suo padre -Ma quella,fu una situazione di estremo pericolo per lui.
"Ero solo curiosa." La bimba dagli odango a cuore inclino` la testa appena di lato,portando un indice sotto al mento. Probabilmente,penso`,la ragazzina era stata generata dalla sua mente. "Dovreste venire al Crystal Palace,tu e le tue sorelle." Le disse tutto d`un fiato,senza premurarsi di spiegarle perche` o per cosa. "Va bene!" Le rispose,rendendo piu` salda la presa sul palloncino,mentre tornava indietro verso il corridoio color crema


Risvegliatasi,ed incurante della povera Eclipse che venne letteralmente fatta ruzzolare per terra,la bambina scese rapidamente dal letto della sorella,indossando i vestitini migliori che aveva,per poi correre al piano di sotto ed avvertire le sorelle. "A palazzo,a palazzo!" Esclamo` agitata,saltando sul posto. "La principessa ci vuole a palazzo!" Concluse,provocando una serie di reazioni che portarono le sue tre sorelle a lasciare i bagagli dei clienti a Yukiko,mentre loro andavano a sistemarsi.
Makoto si chiese perfino se dovesse presentarvisi coi suoi panni da Sailoraltea,o semplicemente come Makoto Kenzaki -Non era molto pratica di queste cose cosi` formali.
Scese dalle loro camere,le quattro sorelle trovarono Sailorjuno intenta a discutere con la loro madre,mentre le aspettava. "Ah,ragazze!" Esclamo` la guerriera dagli strambi capelli verdi,notandole scendere la scala che dalle camere portava al salone principale. "Sono venuta per scortarvi. Makochan?" La ragazza dai capelli viola alzo` il capo,sentendosi chiamare. "Trasformati. Ci serve il teletrasporto."
A Crystal Tokyo,collocata dall`altro lato della Terra rispetto ad Atlantjia,erano da poco scoccate le quattro del pomeriggio,quando le quattro sorelle Kenzaki -accompagnate da SailorJuno- avevano abbandonato la pensione per essere scortate sino al Crystal Palace,ove la Principessa Natsumi le aveva convocate.
Allontanatesi dalla pensione con il teletrasporto,le quattro si ritrovarono preda di forti frastornamenti,mal di testa e nausee,poicheA differentemente dalla donna dai capelli verdi non vi erano assolutamente abituate. "oh kami,ma come fate a--" Inizio` Regina,portandosi una mano alla bocca a causa di un nuovo conato di vomito.
Se un semplice teletrasporto poteva metterla in ginocchio a quel modo,come poteva sperare di divenire un cavaliere? Fece un respiro profondo,ostinandosi a mantenere un comportamento composto e decoroso davani alle sue sorelle,le quali tuttavia sopportavano i postumi del teletrasporto meglio di lei. "Anche noi ci siamo sentite cosi` la prima volta." Ricordo` Sailorjuno,ripensando al suo periodo di apprendistato verso le guerriere di NeoQueen Serenity. "Ricordo che addirittura Sailorpallas paragono` il teletrasporto ad una potente sbornia." Ridacchio. Tuttavia,una cosa che non capirono mai,fu come fecero Sailormoon e le sue compagnie a non contrarre le conseguenze dei primi teletrasporti. Scrollo` ld spalle,guidando le quattro dentro al palazzo.
Le giovani,abituate ad un ambiente piu` campagnolo e modesto,si sentirono spaesate ed assolutamente fuori posto davanti a tutto quello sfarzo,meravigliandosi ad ogni statua e ad ogni colonna che incontravano,per quanto si trattasse di statue parzialmente distrutte come l`intero palazzo. "Questa e` SailorVenus" Spiego` JunJun,presentando loro ogni singola statua che incontravano sul loro cammino. "E` la stessa statua che si trova in piazza!" Esclamo` Ai,indicandola con emozione,quando Aguri la costrinse ad abbassare la mano.
Tuttavia la castana non si curo` molto della lingua che la giovane le mostrava,poiche` troppo impegnata ad ammirare la statua raffigurante Joe Okada,meglio conosciuto come Kandaina Kenzaki,loro padre deceduto da quasi due anni. Lei e Regina strinsero i denti,per non singhiozzare,mentre Makoto passo` oltre,improvvisamente seccata.
Il quintetto resto` in religioso silenzio,tradendosi poi con una serie di versi di stupore quando varcarono la porta della sala ove,appena un giorno prima,si era svolta un importante riunione fra la princess ed i regnanti delle varie patrie. "Benvenute," Le accolse Natsumi,abbracciandole una ad una -solo Makoto le rivolse un saluto quasi militare.- accanto a lei,Hikari della patria di Venere stava animatamente conversando con PallaPalla riguardo ad un atelier che la donna dai capelli biondi,corti e ricci aveva aperto dentro al suo palazzo. "Vi ho convocate per mostrarvi delle informazioni." La figlia di ChibiUsa porse loro uno dei fogli che stava scrutando poco prima del loro arrivo,tossicchiando per invitare le due guerriere ad interrompere i loro frivoli discorsi "Riguardano Kandainasan."
Regina sussulto`,sentendosi pervadere da una tristezza senza precedenti quando vide l`immagine sul foglio. Istantaneamente,senti` il desiderio di evocare la lancia donatale dalla sua senpai e sfogare i suoi sentimenti di rabbia."Sembra che Morpheus di Elysion si sia recato con le Maenads nel luogo in cui vostro padre effettuava le sue ricerce e...forse,ha trovato cio` che cercava."
Un gelo pungente invase la stanza. "Che cosa." Sussurro` la bionda,sentendosi presa in giro per tutto il tempo speso a piangere un padre che credevano morto senza aver portato a termine il suo "sogno". Non potevano permettere che Natsumi Tsukino si arrogasse l`arrogante diritto di sconvolgere nuovamente la loro madre. "Perche`? Con quale diritto vuoi--" "...Si tratta di una bambina." La interruppe Makoto,leggendo attentamente il foglio. Sbarro` gl`occhi facendo un rapido calcolo che le fece comprendere cosa vi facesse suo padre in una spedizione verso un mondo alieno.
Andava da Lei,da quella bambina dai capelli smeraldini a caschetto e le bizzarre orecchie appena appuntite.
Trascurava.Loro per crescere Lei.
Tremo` d`una rabbia incontrollata. "Saori della patria di Plutone l`ha definita una sorta di..Anomalia temporale,qualcuno nato in un tempo ch`e' stato cancellato e riscritto,preservando pero` la sua esistenza. " Spiego` Hikari,incassando la testa nelle spalle -ella stessa rimase affascinata dagli appunti su quella creatura. "Vostro padre ottenne il consenso dai miei genitori per trovare quella che diceva essere una Sailorsenshi esterna al sistema solare." Guardo` le ragazze.
Le vide una piu` sconvolta dell`altra.
"Voglio chiedervi di trovarla,e portarla qua,ma dr non volete posso--" Ma Makoto gia` non ascoltava piu`,fremendo d`una rabbia incontrollata per un padre che preferi` una bambina aliena a loro,le sue vere figlie.
"Guardate." Disse Ai,prendendo il foglio fra le mani. "Ha gli occhi di Lilith."




Incurante del destino che Nexus avrebbe riservato loro,Sailornibiru si era lasciata convincere da una disperata Lilith desiderosa solo di riabbracciare la sua adorata gatta. -era assurdo come,dall`odiarla,era passata al considerarla quasi un amica in un tempo relativamente minimo. "Ascolta Lilith." Inizio` la guerriera,afferrandole le mani. "Faremo in fretta,nessuno ci deve vedere." Le sussurro`,per poi teletrasportarsi nella stanza di Aguri.
Sailordeadsun non si chiese come sapesse esattamente dove trovarla,troppo felice nel poter rivedere la sua amata gatta. La trovo` addormentata e penso` che fosse meglio cosi` -mostrarsi con la nemica le avrebbe recato solo dispiacere.- limitandosi a darle lievi carezze sul pelo,per poi sparire assieme alla guerriera bionda.
Non pote` notare le lacrime scendere dagli occhi chiusi di Eclipse.





L`Angolo di Florence;
SETTIMO CAPITOLO. NON CI CREDO--- Ci stiamo avvicinando alle battute finali,per un pg Trivia; -il Digger of Time e` quello conosciuto in Italia come "Pugnale del Tempo" dalla saga delle Sabbie del Tempo del Videogioco "Prince of Persia"; -Il padre delle sorelle Kenzaki e` Joe Okada/Jonathan Klondike da DokiDoki Pretty Cure. -Per gli effetti del teletrasporto ho preso spunto da The Tomorrow People (2013); -Kandaina significa Generoso.

Don't stop dreaming

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Capitolo 8
*** VIII. ***


VIII.Forme di Vita.


Arrivare sul pianeta noto come " Märchenland" non sarebbe stato affatto facile,Natsumi lo confesso` sin da subito. Poiche` era esterno al sistema solare,ne` il teletrasporto,ne` tantomeno la normale tecnologia vi sarebbero potuti arrivare.
Qualora avessero usato qualcosa come una sonda spaziale,non sarebbero mai arrivate in tempo ma,anzi,ci avrebbero messo qualche anno.
E loro non avevano cosi` tanto tempo a disposizione.
Nexus aveva misteriosamente cessato i suoi attacchi,e questo faceva presagire a Natsumi che qualcosa di terribile stava per essere messo in atto; Per questo,mentre le quattro sorelle Kenzaki si preparavano alla loro missione,lei si era recata con Yukiko da una vecchia amica,piu` della bionda che non della principessa,a chiedere aiuto e,soprattutto,l'unico oggetto capace di far arrivare le ragazze sul pianeta in cui si trovava la bambina aliena.
Morwen si era mostrata sin da subito restia ad offrire loro una mano,poiche` si ritiro` dai campi di battaglia quando Natsumi non era ancora venuta al mondo,e l`idea di rimettervi piede non l'allettava affatto. "Ah,Yukiko,non sei invecchiata di una virgola." Le disse la donna,sfiorandole il volto con le mano. Sorrise malinconica,ripensando ad un tempo ormai andato dove brandiva una spada con coraggio contro nemici dalla mole che,avvolte,superava il triplo la sua. Yukiko sussulto`,noto` Natsumi,come se temesse qualcosa. "E tu invece sei..?" Chiese alla ragazzina,tentando disperatamente di sviarle dal discorso principale. "Natsumi Serenity Tsukino,figlia di QueenLady Serenity." Le rispose,chinando appena il capo quando fini` la sua presentazione,in segno di rispetto. "Ah,una Serenity...! Hai la stessa tempra di tua madre. " In ombra di tristezza attraverso` gli occhi dorati della principessa. "La prego,ci serve il Saint Mirage." Le disse,riferendosi all`oggetto che avrebbe potuto portare le Kenzaki su Märchenland. "...ed il suo aiuto." La donna sbuffo`,sostenendosi il volto con le mani,la sua espressio.e divenne una maschera di indecisione e fastidio.
"Ho promesso a Kandaina di custodirlo." Le rispose,alzandosi in piedi per invitarle ad entrare nella sua modesta casa. Spade arrugginite e spezzate adornavano i muri,come trofei di guerre che ella in gioventu` vinse con onore. "Quando incontrai Kandaina,sua moglie era incinta delle gemelle." Inizio` a raccontare,soffermandosi su una foto che mostrava lei,i cogniugi Kenzaki e Makoto insieme,durante la festa del Tanabata. "Io ero tornata da mesi dalla guerra fra la patria del Sole e quella di Nemesis,disorientata per tutte le crudelta` che avevo visto ed i compagni che avevo perso. Fra cui Minakosenpai,che ci guido` con fierezza sino all`ultimo." Si volto` verso Yukiko.
Vide i suoi occhi inumidirsi. Sospiro` affranta.
"Insomma,ci incontrammo quando lui inizio` i suoi studi su Märchenland,all'epoca noto come "Pianeta X". Cercava dei cavalieri che lo accompagnassero,qualora gli abitanti si dimostrassero ostili." Natsumi la guardo`,vedendo il suo sguardo duro addolcirsi nel rammentare quel ricordo. "Ha scelto me,assieme ad altri miei compagni che ci avrebbero raggiunti in seguito. Lui progetto` il Saint Mirage,io lo costruii. Arrivati sul pianeta,scoprimmo come i suoi abitanti non erano affatto ostili,anzi; Addirittura Kaileena,quella che al tempo era la loro Royale Queen,ci accolse a braccia aperte,mostrandoci le meraviglie del suo pianeta. Vi passammo un anno,e quando fu il momento di tornare a casa,ci accolsero come eroi,anziche` come i parassiti che eravamo." Fece accomodare le due,dirigendosi verso la cucina; Il tempo di mettere il bollitore sul fuoco,che lei era gia` tornata a sedersi. "Diversi anni dopo mi confesso` ch'erano in attesa di Ai,la quarta figlia. Gli feci le mie congratulazioni. Ma lui non fece in tempo a vederla nascere che.." si blocco',le mani presero a tremare febbrilmente mentre porgeva loro delle tazzine ancora vuote.
Natsumi capi`. Quello di Morwen,era amore .
"Saori della patria di Plutone lo convoco`,su ordine di LadySerenity. Gli parlo` di come Märchenland fosse cambiato,divenendo all`insaputa degli abitanti la culla di una distorsione temporale. Lui,affascinato,parti`. Tuttavia scopri` qualcosa di scomodo per il principe di quel pianeta,al punto che quando Kandaina scappo` sulla terra lui lo segui`." Una lacrima solitaria le rigo` il volto,solo per ricordarle quanto ancora le bruciasse dentro il solo pensiero di essersi dovuta dirigere da Eriko e le sue figlie per informarle della morte del marito,affiancata da una Aguri tremante e terrorizzata.
Lei,era divenuta la sua Kohai,ma non seppe proteggerla.

"Kandaina e` morto."


"Lo uccise senza pieta`,davanti a sua figlia Aguri." Strinse la presa sulla teiera che si apprestava a posare sul tavolo,quasi come se scottarsi le mani fosse un modo per espiare una qualche sua colpa. "Prima di morire,torno` una pen'ultima volta,per farmi promettere di custodire il Saint Mirage,poiche` nessun'altro avrebbe dovuto raggiungere l'Anomalia Temporale." La principessa annui`,ammirando distrattamente il colore del suo te`. "Ma vedi Morwen,a noi occorre proprio Lei; Atlantjia sta minacciando la nostra patria,e ci occorrono piu` guerriere possibili." Tento`,sperando di riuscire a persuaderla; Ma l`exCavaliere la guardava impassibile ed irremovibile dalla sua decisione. "Non e` un mio problema" Spiego` "Io vivo nella Patria di Giove,di cosa dovrei preoccuparmi?" Yukiko si alzo`,pronta a ribattere e,nel farlo,si sfioro` appena il collo involontariamente. "Prima o poi arriveranno anche qua! A Nexus non gli importa chi sei o dove sei!" Non ottenne l`effetto sperato.Carica di rabbia,la bionda si protese in avanti,afferrando la donna per il bavero del vestito e strattonandola abbastanza da avvicinarle il viso al suo. "Fallo per le sorelle Kenzaki,e la figlia di Minakosenpai! Accanto alla Capitale c`e` la Patria di Venere,quanto pensi ci metteranno ad attaccare anche loro!?" Finalmente qualcosa parve smuoversi dentro Morwen; Gli occhi cremisi sbarrati,la mascella contratta. Stava immaginando,nella sua mente,uno scenario come quello descritto dalla bionda,restando semplicemente orrificata.
Aveva sentito su qualche notiziario quanto fossero stati potenti gli attacchi a Crystal Tokyo,la distruzione del Crystal Palace era stata persino mostrata in diretta,atterrendola. "...Va bene." Soffio`. "Aspettatemi qua." Si alzo`,prendendo da un cassetto una chiave arrugginita,per poi sparire nella scalinata che conduceva allo scantinato.
"Grazie," Disse improvvisamente Natsumi,rivolta a Yukiko; questi accenno` un sorriso ed una scrollata di spalle,accavallando le gambe. "La conosco da tanto,so quant`e' sensibile su certe cose." Rispose,sminuendosi. La rosa incasso` la testa nelle spalle,preferendo tenersi per se` una domanda che le ronzava nella testa sin da quando la bionda si era offerta di farle da scorta. Yukiko Kondou,ma tu chi sei? Penso`,osservandola. Sembrava molto piu` giovane di Morwen,eppure sembravano essersi conosciute davvero tantissimo tempo fa. Forse aveva anche lei il blocco del metabolismo,come sua madre in gioventu`,e Makoto Kenzaki? Preferi` non chiederle se avesse ragione.
Il suono degli stivali di Morwen contro il legno delle scale attiro` l'attenzione di entrambe,distraendole dai rispettivi pensieri. La donna ` da loro con uno scatolone apparentemente pesante che,una volta aperto,mostro` loro una sorta di computer con tastiera,ma ristretto ed a forma di cuore; sulla sommita` vi erano due ali dorate,mentre sulla tastiera c`erano una serie di pietruzze. "La parola chiave e` Eriko my princess." Inizio` a spiegare la donna,richiudendo lo scatolone e porgendoglielo. "La frase per Marchenland e` Kabe ni kagami mirā, watashi wa Märchenland ni ikitai mi raccomando,fate attenzione. Quel folle del principe potrebbe trovarsi ancora la`."
Purtroppo,loro sapevano che non era cosi`.



Al ritorno,trovarono le sorelle Kenzaki gia` pronte,davanti alla sala del trono del Crystal Palace,affiancate dalle Asteroids senshi,le quali parvero quasi piu` tese di loro. Quasi fossero dei generali pronti ad una qualche battaglia.Makoto indossava la sua Sailorfuku,Regina aveva evocato la lancia datale da Yukiko,mentre Aguri stringeva fra le mani la balestra che un tempo fu di Morwen. Solo Ai stringeva fra le mani un oggetto inoffesivo:due maracas rosse "Sono un mio dono" Spiego` Sailorvesta,notando lo sguardo dubbioso di Yukiko e Natsumi "Qualora Ai dovesse trovarsi nsi guai" Videro Makoto ed Aguri fare gli scongiuri. Erano pronte,ed agguerrite,
Ma erano incerte,soprattutto dopo che sentirono il racconto delle due riguardo a loro padre,venendo smossa ognuna da reazioni differenti per quella storia di cui neppure loro erano a conoscenza -cosi` come non immaginarono che Aguri fosse presente,alla morte del padre- sei paia di occhi preoccupati si posarono su Aguri,il corpo scosso da violenti fremiti che ella stessa non seppe come nascondere.

"Papa`,sei tornato!"
"Si tesoro,papa` e` tornato!"
"Non cosi` in fretta,scienziato!"
"Kandaina!


Incasso` la testa nelle spalle,incrociando le.braccia attorno al torace come a volersi proteggere. Improvvisamente,si senti` intorpidita."Allora ragazze.qualora vi fosse una situazione di pericolo,usate questo." Yukiko lancio` verso Sailoraltea un oggetto a forma di telefono cellulare,tolti dalla scatola contenente il Saint Mirage. "Secondo Morwen,vi serviranno per avvertirci di riportarvi indietro." Makoto,anzi Sailoraltea,annui`,portando una mano alla fronte per mimare un saluto militare. Avrebbe fatto di tutto,per portare in salvo le sue sorelle.
Ed anche quella dannata aliena,in caso.
"Aspetti!" Esclamo` Aguri,fermando Natsumi che stava per attivare l'oggetto. "Lasciate che Ai resti qua. E` troppo piccola." La supplico`,desiderando tutto men che meno veder morire qualcun'altro a lei caro sotto al suo sguardo impotente,sperando che le venisse incontro.
Non accadde. La principessa si limito` a scuotere la testa in segno di diniego. "Vi occorrera`. Poi capirete." Fu li` che qualcosa inizio` ad insinuarsi nel cuore di Aguri Kenzaki,a farle capire una realta` sino ad allora ignorata da molti,lei stessa in primis.
I regnanti di Crystal Tokyo pensavano solo al loro bene.
La principessa pronuncio` la frase,ed il mondo attorno a loro svani`,sostituito da uno molto piu` antico e parzialmente distrutto. Ricordava,in modo un po` vago,la Persia Pre-Crystal Tokyo che videro nelle foto di qualche libro antico. La castana prese in braccio la sorella piu` piccola,seguendo le altre due nell`addentrarsi dentro alla citta`deserta. Vi erano presenti ovunque erosioni a causa del tempo,a tratti parve persino distrutta da una qualche violenta tempesta di sabbia; La totale assenza del popolo,fece dubitare le quattro che il pianeta ospitasse ancora una"Pe r me non e` nemmeno viva,quella." Ipotizzo` Makoto con astio crescente,masticando veleno assieme alla sabbia che minacciava di entrarle nelle narici. Imitando le sorelle,che subito si alzarono sul volto i cappucci delle felpe per progeggere i loro volti dalla sabbia,la maggiore sciolse la trasformazione e si copri` il volto,continuando ad avanzare.
Allontanandosi dal punto da cui erano partite,vennero raggiunte da una palla di plastica e dal bambino che l`aveva lanciata. Doveva essere appena piu` grande di Ai,due dettagli evidenti erano le orecchie appuntite e parzialmente coperte dalla massa di capelli neri,e gli occhi dal taglio felino. Resto` a guardarle per una manciata di minuti,incuriosito,quando quella che supposero essere la madre di lui gli si avvicino`,prendendolo per il polso. "Caeli,quante volte ti devo dire di non allontanarti!" Lo rimprovero` la donna,impaurita dalle quattro ragazze,mentre lo strattonava per portarlo via. "Scusi,signora...?" La fermo` Makoto,afferrandola per la lunga tunica. La donna aliena si volto`,evidentemente contrariata dal gesto della ragazza dai capelli viola -Regina penso` quanto non fosse da biasimare la sua indifferenza,poiche` ai suoi occhi loro erano quattro aliene -oltreche`,probabilmente,delle parassite. "Veniamo dalla terra,siamo le figlie di Kandaina Kenzaki." Gli alieni guardarono Makoto con sguardo smarrito,non comprendendo le sue parole. Parvero quasi non conoscere la persona si cui parlavano.
Solo Aguri ne comprese il motivo. "Joe Okada." Appena lo disse,infatti,gli occhi dell'aliena si dilatarono talmente tanto che temettero stesse per scoppiare a piangere; Regina lancio` un occhiata interrogativa alla gemella,incuriosita dal suo ragionamento. "Papa` aveva due nomi. Ho pensato che se non lo conoscevano come Kandaina,allora forse lo conoscevano come Joe." Le spiego`,sorridendo mestamente. "Cerchiamo la materia dei suoi studi." Le distrae` la sorella maggiore,spiegando alla donna il motivo della loro visita. "Crediamo fosse una bambina." Contrae` la mascella.
In realta`,non voleva incontrarla,ne` portarla con se`. Sbuffo`.
L'aliena annui`,capendo a cosa si riferisse. "Venite,so di cosa parlate." Disse loro,prendendo il bambino per mano e guidando le quattro sorelle verso la sua casa.

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Capitolo 9
*** IX parte I ***


IX Parte I. Ombre e Fiamme.


Sul pianeta Märchenland il tempo sembrava un concetto effimero e relativo,tanto che le quattro sorelle iniziarono presto ad apprendere come gli abitanti del posto non avessero una misura temporale che agli umani risultava necessaria,come l`ora.
La sola misura temporale conosciuta,constato` Makoto osservando incuriosita le pareti esterne alla casa ed i calendari su di essi appesi,erano gli anni e le stagioni. "Non avete i giorni?" Chiese Regina,affiancando la sorella ed indicando i calendari tarati esclusivamente con gli anni e le stagioni. "...i giorni?" Chiese a sua volta la donna aliena,confusa,mentre invitava le quattro sorelle ad entrare dentro la sua modesta casa. "In ogni caso,io sono Yilora,e questo e` mio figlio Caeli" Li presento` l`aliena,sorridendo alle quattro straniere. Nella fretta,e nello sconcerto,il sestetto non si era presentato "Ai,Aguri,Regina e Makoto Kenzaki" Le presento` Makoto,seguendo i due.
"Avaru yāru endu?" Appena entrate,un uomo di un eta` apparentemente avanzata le scruto` con sguardo minaccioso e diffidente,costringendo Ai a nascondersi fra le braccia di Aguri. "Snēhitaru" Rispose la donna,in quella lingua che le quattro non riuscirono a comprendere. Allora Makoto si avvicino` al signore anziano,chinandosi appena per arrivare alla sua altezza. "Noi umane,da terra" gli spiego` lentamente,non proprio convinta che quel signore burbero capisse la lingua terrestre,od il Giapponese. L`uomo in tutta risposta si alzo` in piedi,sovrastando la ragazzina con la sua alta statura.
Makoto impallidi`.
"La capisco la vostra lingua,razza di maleducata! Devi portare rispetto a chi e` piu` anziano di te!" Esclamo` seccato l`uomo,mettendo la guerriera di Altea in un imbarazzo tale da farle desiderare che il pavimento la inghiottisse
Ma lei come poteva saperlo,dopotutto? Sbuffo`,stringendosi nelle spalle "Ah,Umani! Che cosa volete?" Chiese l`uomo in tono burbero,soffermandosi su suo nipote Caeli che giocava con Ai,spensierato come solo un bambino poteva essere. "Cerchiamo la bambina che venne studiata da Joe Okada,siamo le sue figlie." Spiego` brevemente Aguri,scrutando l`uomo che improvvisamente parve basito e senza parole,lanciando occhiate vage a sua figlia,la donna aliena che le aveva trovate,come a trovare la conferma di cio`. La donna,in risposta,annui` appena. "Ah,la Royale Queen." Sussurro` l`uomo,incassando la testa nelle spalle mentre invitava le sorelle ad accomodarsi su una delle sedie presenti nella stanza. "Royale Queen?" Chiese Regina,addocchiando con diffidenza i dolci violacei offerti loro dalla signora -ammesso e non concesso che fossero effettivamente dolci. "Non capisco,nostro padre studiava Kaileena?" Domando` Aguri confusa,rammentando il racconto di Natsumi e Yukiko. Tuttavia,l`uomo scosse il capo. "No,e` la sua erede. Non sappiamo chi sia,era sbucata dal nulla. Solo il Principe Eirian parve saperlo,ma ora e` scomparso anche lui." Regina mugolo` in segno di disapprovazione,passandosi nervosamente le mani fra i capelli; L`unica persona che sapeva chi realmente fosse questa Anomalia,e che avrebbe potuto spiegarlo anche a loro,era scomparso. Questa era propruo sfor- "Vorremmo incontrarla." Disse Makoto,interrompendo il rapido flusso di pensieri incoerenti fra loro della sorella,ricevendo tuttavia un segno di diniego col capo,come risposta,facendole intendere come,dal suo punto di vista,non fosse affatto una buona idea. "Meglio di no. Da tempo la Royale Queen ha comportamenti...strani." Le tre inarcarono un sopracciglio alla magra risposta dell`alieno."Quanto strana?"
L'uomo incasso` la testa nelle spalle. "Scatena lei le tempeste di Sabbia."



"Fatemi capire," Inizio` Regina dopo che si allontanarono dalla casa dell`aliena,mentre frugava nel suo zaino alla ricerca della sua confezione di Takoyaki -a differenza delle sorelle,lei aveva prudentemente finto di mangiare i dolci offerti dalla signora- la trovo` e,raggiante,ne addento` uno. "Dobbiamo portare a Crystal Tokyo una che crea tempeste di sabbia?" Continuo`,inarcando un sopracciglio,affatto convinta dalla svolta presa da quella situazione -la dovevano portare sulla Terra come Guerriera da schierare contro Nexus,non come un infinito generatore di tempeste di sabbia causa,probabilmente,della distruzione che regnava nel suo mondo.- Lancio` un occhiata ad Ai ed al suo muso lungo,causato dall`essere stata separata dal suo nuovo amico."Cosi` vuole la principessa." Le rispose Makoto,prudentemente ritrasformatasi in Sailoraltea. "La principessa e` ammattita." Commento` acida la bionda,inarcando un sopracciglio.
La frecciatina della ragazza cadde nel silenzio con cui procedettero per il resto del viaggio,tutte un po` inquietate da quel luogo apparentemente abbandonato,tanto da chiudersi ognuna nei propri pensieri. La guerriera di Altea non pote` fare a meno di rivolgere i suoi pensieri ad uno dei ragazzi della band di cui faceva parte -Stava bene? Era forse gia` tornato dalla patria di Saturno e,se si,la stava aspettando? Sbuffo`. Stupida, Penso` rimproverandosi. Tu non sei S- I suoi pensieri si arrestarono automaticamente quando videro in lontananza qualcosa di nero avvicinarsi,sollevando abbastanza sabbia da obbligarle a coprirsi nuovamente il volto col cappuccio. La visibilita` scarsa rendeva loro impossibile scorgere meglio cosa si stesse avvicinando.
Poi li videro farsi sempre piu` vicini,e ne riuscirono a distinguere le forme. Restarono pietrificate.
Davanti a loro un armata di orrendi mostri di Sabbia,tanto infinita da non vedere dove,o se,finisse,si faceva sempre piu` vicina,urlando grotteschi inni di battaglia in lingua sconosciuta.
Al loro passaggio,tutto cio` che incontravano veniva distrutto dalla loro furia.
..Siamo morte! Penso` Makoto,prendendo Ai e correndo assieme alle sorelle alla ricerca di un posto che potesse definirsi sicuro. Fece pressione sulle gambe ed afferro la mano delle altre due sorelle,spiccando un salto che le porto` sopra un tetto.



Si alzo` di scatto,facendo pressione sulle gambe,mentre la sua mente focalizzava tutte le possibilita` d`un finale orribile.
Non avrebbe mai neppure potuto riportare alla proprietaria la reliquia in mano a Yukiko,e non avrebbe salutato suo padre,e- Niente distrazioni.
Si disse
Appena il tempo di sentire l`energia formarsi in lei e fuoriuscire sotto forma sferica,che si lancio` subito all`esterno,in un tentativo disperato di aver salva la vita.
Ma non fece in tempo,la bomba di energia esplose prima. Le macerie la schiacciarono.
...
"Diamine,no!" Esclamo` Sailoratlantjia,facendo sparire con un battito delle mani la rappresentazione del Tokyo Grand Hotel,lasciando Lilith ansimante e stesa a terra.
Da diverse ore,su ordine di Nexus,la guerriera di Atlantjia allenava la guerriera del Sole Nero in una rappresentazione della zona del Tokyo Grand Hotel in cui avrebbero dovuto agire,con risultati davvero scarsi ed opinabili,finendo spesso per essere "schiacciata" dalla proiezione. La rossa sbuffo`,rialzandosi dolorante come se avesse sentito davvero su di se` quelle macerie; "Ma si puo` sapere cosa ti distrae?!" Le chiese la sua allenatrice,incrociando le braccia appena sotto al seno. Ho paura di non farcela e morire. Penso`,stringendosi nelle spalle. Preferi` tenere quel pensiero per se`; "Non riesci a mantenere l`aspetto fittizio per piu` di due minuti,e non riesci ad uscire in tempo dall`ologramma. Cosa devo fare con te,Deadsun!?" Le chiese in tono di rimprovero,ottenendo solo di far chiudere la ragazza a riccio dentro se`. Ora era dalla parte dei nemici,e non se la sentiva di esternare i suoi pensieri a persone di cui non si fidava. Belial,Eclipse,vorrei foste qua. Penso`,alzando lo sguardo verso il cielo.
La guerriera dai capelli neri con la fuku di Atlantjia le diede uno scappellotto per attirare nuovamente su di se` l`attenzione della rossa. L`afferro` per le spalline della sua serafuku nera,facendola sussultare leggermente per lo spavento causato da quel gesto improvviso. "Sailordeadsun ascoltami,comprendo la tua diffidenza nel parlarmi,e non voglio obbligarti a confidarti con me,ma se non ti liberi da questi pensieri moriremo tutte e tre!" La scosse leggermente per evidenziare maggiormente le sue parole; La rossa sbarro` gli occhi,comprendendo il messaggio che la mora tentava di trasmetterle.
Non doveva fallire. Del suo fallimento,ne avrebbero pagato le conseguenze anche le altre due,e non poteva permetterselo.

eppure,stai per sporcare la tua anima del sangue e delle urla di altri mille innocenti


Le sussurro` una voce melliflua provenire da lei. Doveva portare a termine al piu` presto quella missione,per liberarsi della fuku di Sailordeadsun -per quanto impossibile,sentiva qualcosa in essa che la divorava lentamente man mano che indossava le vesti di Guerriera -possibile?
"Sailoratlantjia,ricreare il Tokyo Grand Hotel." Le ordino`,congiungendo le mani per ricreare la bomba d`energia. "Voglio riprovare.

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Capitolo 10
*** IX Parte II ***


IX parte II. Disperazione

Un urlo eccheggio`,un comandamento capace di far raggelare il sangue nelle vene. "Prendetele vive!"
Bastò quell`ordine,ed al loro passaggio tutto cio` che incontravano veniva distrutto dalla loro furia devastatrice.
..Siamo morte! Penso` Makoto,prendendo Ai e correndo assieme alle sorelle alla ricerca di un posto che potesse definirsi sicuro. Fece pressione sulle gambe ed afferro la mano delle altre due sorelle,spiccando un salto che le porto` sopra un tetto,loro ultima speranza d`una via di fuga,mentre Makoto strinse a se` una Ai tanto impaurita da strillare e piangere contemporaneamente,assordando i timpano delle sue sorelle,ma non quello dei mostri che continuarono ad inseguirle imperterriti. Le case che man mano si lasciavano alle spalle venivano rase al suolo al loro passaggio come fossero fatte di cartapesta,orrificando le quattro sorelle. Il primo pensiero della maggiore,tuttavia,era mettere in salvo le sorelle. Ma come?
"Sono piu` veloci di noi,e di Makoto!" Strillo` Regina,terrorizzata come non lo era mai stata,distraendo forse a sua insaputa la maggiore dal suo disperato tentativo di razionalizzare la situazione assurda in cui si trovavano."Si lo so," Rispose la ragazza dai capelli viola in tono seccato. "Lo vedo anche io,e mettermi ansia non ci aiuterà!" Perché la vita delle altre gravava sulle sue spalle. Perché le Asteroids senshi non erano venute con loro?
Od almeno Yukiko,per proteggere la sua Kohai?
"Dobbiamo restare a difendere Crystal Tokyo."

Maledette vigliacche bugiarde. - Pensò,rischiando piu` volte d`incespicare sui suoi stessi passi ad ogni occhiata febbrile che gettava dietro se`. Quei mostri sembravano non conoscere la fatica,ne` si mostrarono intenzionati a fermarsi,differentemente da lei che al di la` della Serafuku restava pur sempre una misera umana,e le sue gambe imploranti per lo sforzo disumano a cui le stava sottoponendo non perdevano occasione di ricordarglielo con una cadenza quasi precisa e regolare come il battito del suo cuore.
"E` una missione suicida" Sbiascico` Regina. Ed aveva ragione. Per quanto Aguri fosse stata in passato la Kohai di Morwen,per quanto Makoto fosse una Sailorsenshi e per quanto Regina avesse iniziato un tirocinio da Cavaliere presso Yukiko,non sarebbero mai state abbastanza agili e forte come le Sailorsenshi di Lady Serenity,sinche` due di loro continuavano a non essere Cavalieri a pieno titolo,mentre la terza era una Sailorsenshi ancora troppo inesperta.
Eppure,Lilith Nosferatu aveva saputo tirar fuori una forza immensa e spaventosa,derivata forse dall`enormità della stella da cui lei traeva potere -Il Sole- che le aveva permesso di dimostrare la sua forza sin dalla prima trasformazione. Makoto la invidiava,lei faticava a trarre forza da una minuscola stella che si trovava lontana anni luce nel Cosmo e che,senza un apparente vero motivo,aveva scelto di reincarnarsi in lei.
Era cosi` indifesa ed inutile. "Makoto davanti a te!" Urlò la voce disperata di Aguri. Senza rendersene conto,la ragazza dai capelli viola arrivò al limitare del tetto e scivolo` di sotto,con Ai fra le braccia che urlava quasi più di lei.
La viola sentì qualcuno afferrarla saldamente,notando poi che si trattava del medesimo cavaliere che aveva dato l`ordine di prenderle. Dietro di lui -o lei?- sedeva una ragazzina dai capelli grigi e le orecchie da gatto,che la osservava impaurita mentre frustava l`aria con la sua piccola coda. "Eledwhensama non voleva farvi del male." Spiega la ragazzina-gatto,appena anche le sue sorelle si apprestano a scendere dal tetto
"Fukku ha ragione," La figura ammantata di nero annuì "Non desidero farvi alcun male" esclamò quello che sembrava essere un cavaliere,levandosi l`elmo nero che ne copriva i lineamenti del viso.
Una cascata di capelli rosei caddero da sotto di esso,mostrando un viso femminile di una ragazzina che non doveva essere più grande di Makoto. "Guerriera di Altea" Makoto si irrigidi`,sentì uno strano senso di disagio entrare a far parte di lei,accompagnata dalla certezza che la persona davanti a loro possedesse un potere molto più elevato del suo,avrebbe quasi potuto sfiorarlo con le sue stesse mani,se solo avesse potuto.Eppure,non era certa fosse un potere prettamente benefico,nonostante la sensazione benevola che dava il viso della ragazzina.
"Sarebbe un onore avervi alla mia corte,come mie ospiti." La ragazza dai capelli viola scosse la testa. "Non possiamo,andiamo di fretta." Perché quei mostri di Sabbia la osservavano in quel modo così sinistro e malevolo? Un campanello di allarme trillo` prepotentemente nella sua testa. "Siamo alla ricerca di Royale Queen."
Una risata divertita eccheggio` nel silenzio di Marchenland,la ragazzina-gatto vinse la sua timidezza e si sporse in avanti. "L`avete trovata." Poi si rese conto del suo errore e tornò,impacciata,a farsi scudo con la schiena della sua padrona. Uno sfavillìo,e l`armatura venne sostituita da un abito nero e viola dal taglio principesco,quasi fiabesco. "Mi chiamo Eledwhen Anoyo,sono la ventiseiesima Royale Queen." Si presentò con un accenno d`inchino,quasi fossero loro le regine,anziché lei. Eppure,qualcosa non tornava. Nella mente di Makoto,quei lineamenti non trovavano associazione con quelli della bambina che videro in foto appena qualche ora prima; Il taglio spettinato della frangia,ed i due ciuffetti laterali erano i medesimi ma- erano rosa,invece che verdi.
La ragazzina le scocco` un occhiata confusa,forse notando il suo turbamento. Sei davvero Royale Queen? Pensò con astio crescente. Sei la causa che ha portato nostro padre ad allontanarsi da noi?


Il castello di Marchenland,ai loro occhi,apparve come un luogo tetro dalle sfumature grigie e violette,ricordando quasi una sorta di dimensione a parte. In realtà,appena entrarono dovettero sforzarsi di abituarsi a quell`improvviso buio perenne,riconoscendo a stento la navata centrale di un enorme salone che,abituatesi alla luce,riconobbero come l`atrio del Castello. Decori appartenenti a uno stile chiaramente di un altro mondo adornava le pareti,ricordando vagamente tipi di Flora e Fauna mai visti prima. Era interessante,inoltre,un affresco che rappresentava uno strano albero con accanto una Sailorsenshi dalle orecchie sì a punta,ma la pelle verdastra. Non sembrava un abitante di Marchenland tuttavia,soprattutto per il differente colore della pelle. Forse,avevano diverse etnie,come la Terra?
"Chi vi ha detto che sono io a scatenare queste tempeste?" Chiese la Royale Queen,continuando ad avanzare sino a sedersi sul suo trono,con Fukku al suo fianco. Aguri,nel risponderle,provò l`impulso di inchinarsi. "Yilora" Le rispose,e la giovane sovrana parve rabbuiarsi all`istante,colpita come una stoccata dalla rivelazione che la vedeva come un mostro agli occhi dei sudditi che tanto amava,credendola persino capace di devastare il mondo da cui ella stessa prendeva forza e nuovo vigore. Sospirò,socchiudendo gli occhi.mentre invitava Aguri ad alzarsi in piedi. Preferì lasciar cadere la questione nel dimenticatoio poiché,da come la stava osservando la Guerriera di Altea,capì che dovevano esserci questioni ben più importanti es urgenti da affrontare,rispetto ad un mucchio di dicerie. "Ma credo ci siano questioni più importanti,vero SailorAltea?" La ragazza dai capelli viola sussulto`,distrattasi con un affresco sul muro; annuì distrattamente,lanciando un occhiata rapida alla figura sul muro:avrebbe voluto chiedere chi fosse ma,giustamente,c`erano questioni più importanti di cui parlare.
"Siamo venute per conto di Crystal Tokyo." Iniziò a spiegare,inchinandosi in un maldestro tentativo di dimostrarle rispetto.
"Princess Natsumi Serenity desidera che ci seguiate."



Erano passate ormai diverse ore da quando le sorelle erano partite e Yukiko aveva lasciato Crystal Tokyo,promettendo che sarebbe tornata al più presto. CereCere percorse il lungo corridoio che portava alle stanze del Crystal Palace solo per arrivare infine a quella della sua principessa,dove lei si era nascosta senza neanche mangiare,ma non entrò. La sentì parlare e decise di attendere fuori dalla porta.
"Quindi starai via ancora un po`?" Riconobbe la voce di Natsumi,la sentì...mortificata? E anche un po` delusa,come se avesse ricevuto una pessima notizia. "Capisco,ci vedremo lì allora. Ciao,Yukkisan." Non le ci volle molto a comprendere che quel nomignolo così affettuoso,è così prematuro per una quasi totale estranea,era rivolto a Yukiko,la ragazza bionda che era andata da Morwen Osaka assieme a lei. Ma quando avevano instaurato un rapporto tale da chiamarsi per soprannome? Non se lo ricordava o,comunque,non lo aveva mai notato. La sentì chiudere la chiamata e decise di bussare. "Avanti."
Natsumi era seduta sul letto con SpinnelSun sulle gambe incrociate che ronfava beata mentre si godeva -forse meritatamente- le coccole della padrona. "Salve,Natsu" La ragazzina mugugno` un accenno di saluto,mentre il coniglio si limitava ad alzare distrattamente una delle sue orecchie bislunghe,per poi tornare a dormire come se niente fosse. "CereCere! Come mai non sei a dormire?" Chiese la piccola principessa,spostando la sua coniglietta verso un altro lato del letto -Cosa di cui non sembrava molto contenta- così da poter far segno alla giovane donna di sedersi accanto a lei. "Io e le altre stavamo perlustrando il palazzo,e mi chiedevo se.." sospirò,prendendo posto vicino alla principessa. "...ti manca Yukiko?"
La ragazzina dai capelli rosa sbarro` gli occhi,spaesata. "...Cosa?" Chiese,divenendo quasi paonazza. "Intendo." Si affretto` a spiegarsi. "A parte SpinnelSun,non hai mai avuto un amico,od un amica." La ragazzina sembrò quasi rattristarsi a quella constatazione. Dopotutto,chi voleva giocare con una bambina che era stata maledetta proprio da Shaneet di Atlantjia,perché era la secondogenita della Luna? Sospirò affranta. "Quindi capisco che tu stia cercando un punto di riferimento,o che ti sia affezionata a Yukiko." Non la biasimare affatto,soprattutto ora che era stata privata delle figure genitoriali. Lei,al suo posto,sarebbe semplicemente impazzita. "Ma...non è troppo presto,per affezionarti così?" Si voltò,ed incontrò lo sguardo contrariato della principessa che,con una piroetta,scese dal letto e si posiziono` di fronte a lei,inchinandosi. "Se Nonna Serenity non avesse voluto salvare Hotaru con tutte le forze,lei sarebbe morta." Ed il mondo sarebbe ridotto a poco meno che un luogo in balia del disordine e del Caos portato da Pharaoh90 e Mistress9.
Punta sul vivo,la guerriera scosto` lo sguardo per non dover sentire oltre,ma lei la costrinse nuovamente a rivolgerle la sua completa attenzione.
Ebbero entrambe un brivido a quell`agghiacciante pensiero sul mondo in balia dei Death Busters. "Se lei non si fosse fidata di Hotaru Tomoe,sareste morte anche voi." Si morse il labbro,dandole ragione. Le affiorarono ricordi di un periodo che ormai sembrava così lontano da stonare e risultare falsato con la realtà che stava vivendo,in cui loro quattro erano le Guardian Senshi di ChibiUsa. Pensare che un tempo l`avevano consegnata ad una folle Regina,la faceva ancora star male.
« Sogna, non dubitare che questo sia un sogno, Sogna e sogna! Piccino che sogna... »

Se solo Nehellenia avesse atteso la venuta di Crystal Tokyo,avrebbe dissipato la sua paura d`invecchiare semplicemente unendosi al nuovo Regno d`Argento. Ma era troppo piena d`odio e follia,per farlo.
E` passato - si disse - E` tutto finito. Dovette piazzarsi le.unghie nel palmo della mano solo per riportarsi bruscamente alla realtà.
"Io mi fido di Yukiko." Ed era proprio questo,a preoccupare CereCere. E se si fosse rivelata un nemico,qualcuno in combutta con Nexus? Non riusciva nemmeno a pensarci,Natsumi sarebbe rimasta ferita. "Non so perché,ma sento che quella ragazza ha bisogno di qualcuno che la aiuti. Ed io voglio salvarla."
Per un unico,rapido e fulgido istante,le parve di non vedere più due grandi occhi dorati davanti a sé,ma solo due iridi celesti cariche di gioia e speranza. Se lo era immaginato,o c`era davvero così tanto di Usagi Tsukino in quella ragazzina?
"Va bene Natsumi." Suonò come una frase accondiscendente. Si alzò e la lasciò prendere posto nel letto per farla coricare e rimboccarle le coperte. "Ma fai attenzione,ti prego."
Già sapeva che non le avrebbe dato retta.

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