7 Gods, 7 Men

di Erja
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Padre - Davos Seaworth ***
Capitolo 2: *** Madre - Cersei Lannister ***
Capitolo 3: *** Guerriero - Oberyn Martell ***
Capitolo 4: *** Vergine - Sansa Stark ***
Capitolo 5: *** Fabbro - Gendry Waters ***
Capitolo 6: *** Vecchia - Olenna Tyrell ***
Capitolo 7: *** Sconosciuto - Sandor Clegane ***



Capitolo 1
*** Padre - Davos Seaworth ***


Dale, Allard, Matthos, Maric.
Quattro dita in meno, “quattro unghie in meno da pulire”, non fanno la differenza. Quattro figli in meno sì.
Dale, Allard, Matthos, Maric.
Il Mare. Il tuo migliore amico. Quanto tempo passato insieme, nella giovinezza. Quanti segreti ti ha confidato. Quante avventure con il Sole, con il Vento, con la Marea, con la Tempesta.
Dale, Allard, Matthos, Maric.
Eppure lui ti ha tradito.
Dale, Allard, Matthos, Maric.
Ti ha portato via l'unica cosa che realmente amassi.
Dale, Allard, Matthos, Maric.
Le Rapide Nere li hanno inghiottiti, come per punirti, come per beffarti della tua devozione per un uomo che non sempre ha saputo riconoscertela, come castigo per aver abbandonato il Mare per tutti quegli anni. E quando lo hai raggiunto di nuovo, ti ha riscattato nel modo più crudele del mondo.
Dale, Allard, Matthos, Maric.
Sono morti in battaglia, sono morti per l'onore, sono morti per la gloria, sono morti per la giustizia, sono morti per un regno distrutto.
Dale, Allard, Matthos, Maric.
Sono morti per Stannis.
Dale, Allard, Matthos, Maric.
Non tra i vicoli di Fondo delle Pulci, non tra la povertà, non tra la miseria, non per il vano tentativo di conquistare un pezzo di pane.
Dale, Allard, Matthos, Maric.
Hanno sacrificato la vita per un uomo che li ha salvati.
Dale, Allard, Matthos, Maric.
I tuoi ragazzi. Il tuo orgoglio. La tua gioia.
Dale, Allard, Matthos, Maric.
I loro volti, volti pieni di speranza, pieni di aspettativa, pieni di innocenza, pieni di insicurezza.
Dale, Allard, Matthos, Maric.
Non sei un contrabbandiere, non sei il Cavaliere delle Cipolle, non sei il Primo Cavaliere del Re.
Dale, Allard, Matthos, Maric.
Sei solo un padre.
Dale, Allard, Matthos, Maric.
“Vengono dal basso, i miei ragazzi, esattamente come me, solo che a loro non piace rammentarsene. Quando guardano il nostro vessillo, tutto quello che vedono è un veliero nero che scivola nel vento. Non vogliono però vedere la cipolla.”









Note dell'autrice:
Penso che questo capitolo verrà un po' più lungo rispetto agli altri, perché Davos è il mio personaggio preferito in assoluto e ho voluto ampliare un pochino ^^ mentre l'ho scritto ero molto coinvolta e spero di essere riuscita a trasmettere qualcosa anche a voi e che l'idea generale di questa raccolta vi piaccia.
A presto!

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Capitolo 2
*** Madre - Cersei Lannister ***


Gli Dèi fanno scherzi crudeli.
Ti rendono bella, graziosa, elegante, seducente.
Potresti avere qualsiasi uomo, se solo lo volessi.
L'amore non ha regole.
Eppure ti sembra così preciso, matematico.
Lo stesso oro nei capelli, gli stessi smeraldi negli occhi.
Lo stesso ventre condiviso per nove mesi.
Così simili, ma così diversi da ricongiungervi in una cosa sola.
Quando osservi Jaime Lannister, vedi il tuo riflesso maschile.
Un amore sincero, dici tu.
Un amore sbagliato, dicono gli altri.
E gli errori hanno un prezzo.
Gli Dèi, anzi no, Tyrion, Tyrion ti ha portato via Joffrey.
Myrcella, anche, mandata in sposa a chissà quale principe di Dorne.
E vogliono fare lo stesso con te, spedendoti ad Alto Giardino.
Ma il tuo posto non è lì.
Il tuo posto è ad Approdo del Re, affianco all'ultimo figlio che ti è rimasto.
Tommen.

Cersei Lannister, regina dei Sette Regni.
Ma la tua unica carica è quella di madre.



"...ma se non fosse stato per i miei figli, mi sarei gettata dalla finestra più alta della Fortezza Rossa."

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Capitolo 3
*** Guerriero - Oberyn Martell ***


Alto e snello come una Lancia.
Affascinante e bello come il Sole e la Sabbia.
Agile e rapido come una Vipera.
Una Vipera Rossa.
Una Vipera Rossa che si attorciglia attorno alle rocce di una grande Montagna, spargendo il suo veleno.
Il suo unico obiettivo è la Ve(nde)tta.
Una piccola, fatale distrazione.
La Vipera Rossa precipita giù.

Oberyn Martell.
Inchinato, piegato, spezzato.



“Elia Martell, principessa di Dorne. Tu l'hai stuprata. L'hai assassinata. Hai ucciso i suoi figli.”

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Capitolo 4
*** Vergine - Sansa Stark ***


Sansa Stark non sa più chi è, cos'è.

Sansa Stark è una bambina.
Sansa Stark è la giovinezza.
Sansa Stark è la tenerezza.
Sansa Stark è la delicatezza.
Sansa Stark è la spensieratezza.
Sansa Stark è l'innocenza.
Sansa Stark è la gentilezza.
Sansa Stark è la bontà.
Sansa Stark è la dolcezza del primo amore.
Sansa Stark è la fiducia.
Sansa Stark è la speranza.
Sansa Stark è l'indecisione.
Sansa Stark è l'ingenuità.
Sansa Stark è la delusione.
Sansa Stark è il dolore.
Sansa Stark è il pianto.
Sansa Stark è la crescita.
Sansa Stark è il distacco.
Sansa Stark è l'indifferenza.
Sansa Stark è l'impassibilità.
Sansa Stark è la finzione.
Sansa Stark è Alayne Stone.
Sansa Stark è una donna.

Sansa Stark è tutte queste cose,
Ma lei non lo sa.



"La mia pelle è diventata porcellana, avorio, acciaio."




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Capitolo 5
*** Fabbro - Gendry Waters ***


Ti guardi intorno.
L'immensità del mare ti spaventa.
Non hai una direzione in cui andare, non hai una famiglia o una casa in cui tornare.
Sai a malapena orientarti.
Del resto, cosa può saperne un bastardo di com'è fatto il mondo?
Ti hanno coinvolto in una guerra che non ti appartiene.
Ti hanno reso partecipe di una battaglia privata tra lord e lady.
“C'è potere nel sangue di un re”, aveva detto quella misteriosa donna rossa.
Tu non sei uno di loro, non ti senti uno di loro.
Ti hanno privato di un'identità che, per quanto misera, accettavi con umiltà e che tutto sommato non ti dispiaceva.
Nella mansione di fabbro hai coltivato una passione, ti soddisfa forgiare armi, realizzare elmi e creare armature.
Una passione che hai ritrovato in una ragazzina.
E ora te le hanno tolte entrambe.
Le uniche due passioni che hai, le uniche nelle quali ti rispecchi e attorno a cui ti sei costruito obiettivi, sogni e speranze.
Ora non hai più nulla, solo una barca.
Se solo sapessi dove andare...




“Non saresti la mia famiglia. Saresti la mia lady.”

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Capitolo 6
*** Vecchia - Olenna Tyrell ***


Durante il banchetto, ti convinci sempre di più di aver fatto la cosa giusta.
Le umiliazioni di Joffrey nei confronti di suo zio eliminano in te quei piccoli sensi di colpa.
Ora ti rendi davvero conto della sua crudeltà, una crudeltà che non ritenevi possibile per un ragazzino.
La tensione tra i presenti al matrimonio è palese.
Vuoi solo che tutto finisca in fretta.

I tuoi pensieri vengono interrotti dalla voce squillante di Margaery, che annuncia l'arrivo della torta.
Il re biondo prende un assaggio di dolce, accompagnato da un sorso di vino.

E' solo questione di attimi...
Colpi di tosse.
Joffrey si porta una mano alla gola, diventando visibilmente paonazzo.
Chiedi aiuto per quel povero ragazzo, ma sai benissimo che nessuno può salvarlo.
Dopo, solo caos.
Le grida indignate degli invitati.
Il panico negli occhi dei suoi parenti.
La disperazione di sua madre e il dolore quando capisce che è troppo tardi.
Il morboso disprezzo e la malata soddisfazione di aver finalmente trovato un pretesto per puntare il dito contro suo fratello.

Nessuno sospetta della Regina di Spine, pronta a pungere chiunque la contraddica.

Ma non avresti mai permesso che tua nipote sposasse un mostro simile.



“In verità tutti gli uomini sono dei buffoni, ma quelli con il berretto a sonagli sono più divertenti di quelli con la corona.”

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Capitolo 7
*** Sconosciuto - Sandor Clegane ***


Sei seduto sul pavimento della tua stanza, da solo.
Vorresti soltanto che tuo fratello giocasse con te, per una volta.
Del resto hai solo sette anni, anche se lui, ormai, è quasi un uomo fatto.
Un giocattolo a forma di soldatino ti distrae dai tuoi pensieri.
Lo sollevi da terra, osservando nel dettaglio il legno dipinto.
Ti ritrovi a immaginare cosa vuol dire essere un cavaliere, ora che tuo fratello, effettivamente, lo è.
Le tue fantasie vengono bruscamente interrotte dalla porta che si spalanca.
Gregor appare sulla soglia, torreggiante, in tutta la sua imponente altezza nonostante i dodici anni.
Una sola occhiata sull'oggetto che tieni in mano e il suo volto muta completamente, trasformandosi in un'espressione piena di odio e collera.
Poi, è tutto così improvviso.
Impieghi qualche momento per realizzare che tuo fratello ti ha afferrato per la collottola e che sta premendo il tuo viso contro le fiamme.
Il dolore è atroce, l'odore è disgustoso.

Ma il bruciore non è nulla in confronto alla consapevolezza che, tra tutti, ad aver compiuto il gesto sia stato tuo fratello.

"Risparmiami i tuoi 'ser'. Io non sono un cavaliere. Io sputo su di loro e sui loro titoli."

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