I Malandrini ed Erik per rimanere sé stessi

di AlexisVictorie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vacanze estive: com'è dura la vita! ***
Capitolo 2: *** Vacanze estive: com'è dura la vita! (parte 2) ***
Capitolo 3: *** Sirius: come migliora l'estate! ***
Capitolo 4: *** Il primo giorno ***
Capitolo 5: *** Pozioni: quando Lumacorno ci si mette! ***
Capitolo 6: *** Akis ***
Capitolo 7: *** Se il buongiorno si vede dal mattino questa è una giornata di merda ***
Capitolo 8: *** Il passato torna a galla ma tu impediscigli di spezzarti ***
Capitolo 9: *** Padre e licantropia ***
Capitolo 10: *** Compleanno e Giallodomite ***
Capitolo 11: *** Quidditch,passato e futuro. ***
Capitolo 12: *** Mirzam ***
Capitolo 13: *** Ricordo lontano ***
Capitolo 14: *** Akis, Xavissia e Lonks ***
Capitolo 15: *** Paura e ricordi ***
Capitolo 16: *** un palco e una memoria ***
Capitolo 17: *** Demenziale ***
Capitolo 18: *** Un po' di sana allegria ***
Capitolo 19: *** Alessia passione rossi, Cioccolata e Ricordi ***
Capitolo 20: *** Sirius ***
Capitolo 21: *** ci sarò sempre ***
Capitolo 22: *** Martina e Lily ***
Capitolo 23: *** Luna piena ***
Capitolo 24: *** Quotidianeità ***
Capitolo 25: *** Assalto ***
Capitolo 26: *** Nella foresta ***
Capitolo 27: *** gli animali sacri ***
Capitolo 28: *** La fine di un'avventura ***
Capitolo 29: *** Di nuovo le coppie ***
Capitolo 30: *** Nevina ***
Capitolo 31: *** Akira e Alessia sono tropo testardi ***
Capitolo 32: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Vacanze estive: com'è dura la vita! ***


-Lilyyyyyy!!!!! La cena è pronta!-

-Arrivo mamma!-

Lily si alzò con uno sbuffo dal letto.

Era passata una settimana e già sentiva la mancanza di Hogwarts e dei suoi amici.

Finora aveva ricevuto una sola lettera da James e di conseguenza cercando conforto l'aveva letta così tante volte che la sapeva a memoria.

Aveva risposto subito e presto il suo gufo, Daisy, sarebbe tornata con la risposta dell'amico.

Doveva solo aspettare.

Ma erano giorni che non aveva notizie dai suoi amici ed era impaziente.

Scese in cucina e ignorando le occhiatacce della sorella si servì del porridge, delle patate al forno e un pezzo di pollo versando il tutto nel piatto con una certa foga.

Mangiò di gusto ignorando Petunia che continuava a lanciare frecciatine.

-Guardatela è un maiale in quel manicomio non le insegnano neanche a mangiare-

-Petunia! Sei tu la più grande siii più matura non sono cose da dire!- la rimproverò  sua madre Iris ma Lily storse il naso contrariata.

-In manicomio ci dovresti andare tu Petunia visto che stai diventando pazza per la gelosia e io proprio non ti capisco. Io sono una strega, tu no ma non l'ho voluto io e non è giusto prendersela con me per una cosa che non ho scelto di essere-

Edward Evans fece scorrere lo sguardo dall'una all'altra e sospirò pesantemente.

Poi cercando di campare discorso chiese- Lily tesoro chi erano quei ragazzi che abbracciavi alla stazione?-

--I miei amici papà! C'è James che il più simpatico e direi anche il più carino ad essere sincera. Sirius che ha una situazione familiare simile alla nostra- e qui lanciò un'occhiataccia alla sorella- Remus che si ammala sempre e  ama leggere come me, Akira che mi consola sempre ed è come un fratello e Xavier che è molto intelligente e mi assomiglia molto di aspetto. Sembriamo gemelli.-

Il padre però continuava a sentire nella sua testa le parole della figlia "James che è il più simpatico e direi anche il più carino"

-Qual'era James?-

-Il moro con gli occhiali-

-Quello che hai abbracciato per quasi un minuto?-

-Edward!-

-Papà!-

-Che c'è?È la verità! Sembravano incollati! Io mi terrei lontana da quello Lils.-

-Ma io non sono te e James è dolcissimo! Mi ha già inviato una lettera!-

Edward a quelle parole ingoiò male un pezzo di carne e prese a tossire.

Una volta che le sue vie respiratorie furono libere squadrò la figlia minore con un sopracciglio alzato.

Liily alzò il mento altezzosa ma in quel momento si sentì uno stridio segno che Daisy era tornata.

-È James!-saltò su la rossa- Finalmente è arrivata la sua risposta!-

E senza neanche finire di mangiare si alzò e corse in camera.

In effetti Daisy portava con sé non una ma due lettere.

Aprì prima quella del moro riconoscendo la scrittura di Alexis sull'altra busta.

 

 

 

 

 

 

Ciao Lily!

Scommetto tutto l'oro che ho alla Gringott che 

eri impaziente di avere mie notizie

Quindi eccoci qui!

Akira Leòn Nanhase se non mi ridai

la piuma giuro che…

Cosa fai sentiamo? Una rissa? Attacca su!

Non provare a fare il duro con me 

che non attacca, sei solo ridi…

Che dicevamo Lily? 

James sta sanguinando dal naso 

dubito potrà scrivere qualcosa

È la lettera per Lily?

Voglio scrivere anche io!

Xavier David Nanhase 

non osare strapparmi ancora la piuma 

di mano o farai la fine di James!

Cioè Dorea mi starebbe tamponando il naso?

La mamma non mi sta tamponando

il naso che neanche sanguinava.

James è finito un po' di

sangue sulla carta!

Nell'angolo vedi?

Miseriaccia!

Mentre James tenta di pulire la pergamena

(invano direi)

Zitto tu! Dicevo?

Ah sì noi continuami questa lettera.

Che poi è senza senso se ci pensi!

Non pensarci allora!

James la macchia c'è ancora

Sì ma se il sangue dai panni non si leva figurati dalla carta

Quindi ti sei arreso.

Mi duole ammetterlo ma…sì

Tranquillo non ti giudichiamo.

Sì infatti! Come potremmo?

(Akira hai notato che Jamie sta perdendo 

il suo spirito Grifondoro?)

Ehi! Xavier ricordati che so leggere

Il che è sorprendente visto il soggetto.

(Sì Xavier l'ho notato ma non 

facciamoglielo pesare troppo poco

deve soffrire per questa grande perdita)

Quindi lo tartassiamo perché

ha perso tutto il valore

ereditato dal grande Godric?

Ragazzi io sono ancora qui sapete?

E allora?

E allora noi stavamo scrivendo a Lily 

e non discutendo del tempo.

Non trovate anche voi che 

sia una bella giornata estiva oggi?

Infatti! Magari andiamo in piscina

Lils perdonali hanno perso la ragione

Proprio lui parla!

È una delle persone più irrazionali

che io conosca!

Così mi fai arrossire!

Era un offesa sai?

Era sarcasmo sai?

Dovremmo finirla qui ragazzi 

ci stiamo dilungando troppo.

Giusto Vier!

Buone vacanze Lily 

raccontaci come vanno le vacanze.

Tua sorella ti crea problemi?

Se hai bisogno diccelo

Ciao ciao!

Un bacione

James, Akira e Xavier

 

 

 

 

 

 

Lily sorrise e aprì la seconda lettera curiosa di avere notizie da Alexis e Alessia.

La grafia elegante di Alessia spesso sostituiva quella della sorella molto più disordinata.

 

 

 

Lily!

Qui è Alexis che ti parla.

Mi spiace per il ritardo della lettera dei ragazzi 

ma quando ho visto il tuo gufo ho

 pensato che ti potevo scrivere qualcosa e 

affidare la lettera a lei

visto che il mio Sagitto è stato sequestrato.

Lily!

Sono Alessia.

Che bello poterti scrivere.

Puoi avvertire gli altri 

che i nostri gufi sono stati chiusi in gabbia?

Non possiamo rispondere alle loro lettere 

e ogni giorno sento il mio Tauros stridere 

perché vorrebbe essere libero.

Non sai che bello poterti scrivere,

 mandaci il tuo gufo più spesso.

Come vanno le vacanze?

Tua sorella?

È una brutta stro..

Alexis Victorie Montella!

Prova a finire quella parola e 

Akira smetterà di amarti di botto

Io e Aki siamo solo amici!

E io sono Tosca Tassorosso!

Andiamo!

Vi piacete a vicenda ma 

non lo volete ammettere!

È così chiaro!

Lalalalalalalalala…..

Non puoi ignorarmi per sempre!

Lalalalalalalalalla…….

Alexis!!!!!!!

Lalalalalalalalalala…….

Allora a Lily scrivo solo io!

Lalala…ehi non vale!

Intanto funziona! Ihihih!!

Non ridere in quel modo inquietante!

Come così ihihihiihhii?

Merlino sta zitta!

Ihihihihihih mi devo vendicare dei lala

Ti prego, ti prego, ti prego….

E va bene la smetto!

(lo faccio solo per te Lily 

che sei costretta a leggere 

queste baggianate)

Baggianate?

Che dicevamo prima?

Non mi ricordo

sicuramente stro

baggianate Alexis, baggianate!

Non era quello che intendevo 

ma può andare.

Sta salendo Terrorius

Ti vogliamo bene Lily 

A presto

Alexis e Alessia

 

 

 

Lily sospirò notando la fretta nelle ultime parole delle gemelle.

Scrisse rapidamente  delle risposte per i suoi amici e sospirando fece una passeggiata per il parco.

Alzò lo sguardo verso il cielo e sospirò malinconica: i Malandrini avevano preso posto nel suo cuore oramai.

 

 

 

 

 

Angolo Autrice: 

Ok posso dirlo.

Sono arrabbiata!

Io l'avevo detto che avrei aggiornato Sabato o Domenica e solo LilyLilian e Lily Luna si sono degnate di recensire

Perché scrivi male!

Sirius lascia stare l'autrice! Non vedi che è depressa?

Remus!!! Io ho sudato per l'epilogo dell'altra storia e Gea Felix e Lunaby non mi hanno cagato!

Se ci fosse Alessia adesso ti ucciderebbe sai?

Ahhahahhah

Tornando a cose serie:quando esce quella persona?

Smistamento!

Però non facciamogli capire di chi stiamo parlando.

Infatti i lettori si stanno insospettendo ne parliamo troppo

Ma di chi state parlando tutti e due che sembrate due bertucce pettegole!

Remus!! Il pettegole lo accetto pure ma bertuccia?

Infatti! Dare a me della bertuccia! Io sono Sirius Black!

Piacere Remus Lupin

Piacere mio….ma cosa mi fai dire per i più consunti slip di Merlino?

Ahahahhahahah

Ragazzi ci sarei anche io qui sapete?

Mi ero dimenticato di te sai?

Anche io

Ragazziiiiii!!!!!

*L'autrice si rintana in camera sua a piangere arrabbiata*

Tocca a noi concludere Rem!

Sei pronto Sir?

Dedichiamo per volere dell'autrice questo capitolo a LilyLilian e a Lily Luna Scamandro che gentilissime da quando le conosciamo ci sono sempre state.

Un bacione a entrambe (anche a te Felix)

Sirius e Remus

e Alexis uscita dalla depressione =)

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Capitolo 2
*** Vacanze estive: com'è dura la vita! (parte 2) ***


Akira si portò una mano alla testa e sospirò affranto.

Aveva deciso con Jamie e Xavier di passare metà estate a vola Nanhase e l'altra metà a villa Potter.

Se ne stava già pentendo.

Un altro giorno con tutta la sua famiglia al gran completo con l'aggiunta di un euforico James e sarebbe morto di infarto.

Sbadigliò e si stese sperando di poter dormire un po'.

Ma dopo neanche cinque minuti un peso gli piombò addosso e il poveretto sentì gli organi interni spappolarsi.

Cercando di tornare lucido provò a identificare la massa che gli era crollata addosso e riconobbe gli occhi verdi di Key incorniciati da una folta matassa bionda.

Sorrise debolmente e si sollevò sotto lo sguardo incuriosito del fratello che forse si chiedeva quale sarebbe stata la sua reazione.

Akira squadrò il fratello con aria accigliata ma essendo troppo buono si limitò a scaraventarlo giù dal letto.

Quando poi il fratello cercò di salire sulle sue spalle il suo gufo Tempest apparve alla finestra portando la risposta delle gemelle e il biondo (con ancora i fratellino aggrappato a lui) si gettò verso il volatile, afferrò la busta e corse dal gemello.

Lo trovò in giardino che pazientemente ascoltava i discorsi di James sui fiori.

Sollevò un sopracciglio perché non immaginava che l'amico avesse una simile passione.

-E così il grande James Potter a una passione per i fiori eh?-

-Parla quello che ha portato la ragazza dei suoi sogni in una valle di violette-

-Perchè ad Alexis piacciono!- ribatte Akira piccato e sussultò quando una voce bonaria ma fintamente offesa si intromise nella conversazione.

-Al mio figlio maggiore piace Alexis e non dice niente al suo vecchio? Che oltraggio!-

-Papà!- esclamò Akira raggiungendo una soglia di rosso altamente preoccupante

-Figlio! E così non dici mai niente a tuo padre eh? Lo scopro dagli ospiti! Da quando?- chiese infine curioso e il biondo s morse il labbro mentre i suoi due amici lo scrutavano interessati.

-Avevo otto anni.-

-E ha i resistito tutto questo tempo senza dirle niente?-

-Però se ci penso i segni c'erano.- riflettè Xavier passando una mano tra i capelli rossi.

Tutti lo guardarono sorpresi e lui sorrise- Gli occhi che brillano, l'entusiasmo malcelato, le occhiate che le lancia continuamente…. In effetti avrei dovuto capirlo subito-

-Finitela! Vi prendete solo godo di me!- ribatte irritato Akira e si chiuse in casa a giocare con Lucia la più dolce dei suoi fratelli e l'unica capace di farsi i fatti suoi.

O forse no.

-Fratellone se ti va di parlare della tua cotta senza essere giudicato io ci sono ok?-

Akira a quelle parole sorrise: la sua amata sorella aveva un modo di impicciarsi tutto suo ma in un certo senso lasciava un po' di privacy.

-Preferirei non parlarne, non ti spiace vero?-

-No, ma è vero che ti piace Alexis?-

-Sì ma io a lei non piaccio.-

-Vedrai che le piacerai,in fondo sareste perfetti insieme-

-Grazie sorellina-

-Prego-

Ci fu un gran baccano e i due fratelli si tirarono su per vedere quattro gufi di Hogwarts portare quattro buste identiche con la ceralacca verda.

Addosso ai primi quattro precipitò anche un altro gufo che però era destinato a James.

Akira rise e si affrettò a chiamare la sua famiglia.

Ombroso e Rossana arrivarono di corsa e strapparono ai rispettivi gufi le lettere di zampa.

La aprirono subito e presero a saltellare.

James invece la tolse di malagrazia al suo volatile e quello gli beccò il dito facendolo sanguinare.

I due gemelli si limitarono ad aprirla con calma perché in fondo non c'era più quell'agitazione provata l'anno prima.

Valentina si era arrampicata alla finestra e piangeva perché a lei non era arrivato niente e sua madre Charlotte si affrettò a stringerla cercando di toglierla dalla finestra dato che si trovavano al primo piano.

Leòn,invece, iniziò a saltellare insieme ai suoi figli sotto lo sguardo accigliato dei gemelli e di James.

-Sì abbiamo capito è arrivata la lettera a tutti voi, ma io credo che la cosa più importante da fare è assicurarci che anche Erik vada ad Hogwarts no? Non sappiamo se Terrorius glie lo permetterà-

L'intera (tutti e undici) si smaterializzò all'ingresso di Villa Montella e quando Alexis apparve all'entrata Xavier indicando il fratello al padre sussurrò qualcosa di molto simile a -Occhi che brillano-

La bruna non parve accorgersene perché di slancio li abbracciò tutti, Akira in primis, ridendo entusiasta.

-È magnifico avervi qui!- esclamò e i suoi occhi ricaddero sul gemello biondo.

Leòn la osservò mentre con grazia ed eleganza li giudicava in casa parlando fitto, fitto coi i suoi figli maggiori.

-A noi le lettere sono arrivate da poco ma credo che papà voglia togliersi Erik dai piedi perché non ha fatto storie-

-Spica è ancora troppo piccola per venire vero?-intervenne Ombroso dispiaciuto e Alexis annuì partecipe.

-Mi spiace ma non è proprio possibile.Tu hai capacità magiche molto avanzate anche rispetto ad un mago della tua età per questo puoi iniziare con un anno di anticipo-

-Spero solo che questo non influenzi il mio andamento, essere più piccolo potrebbe significare che non sono in grado di eseguire alcuni incantesimi come gli altri primini e….-

-Non temere Ombroso tu hai dimostrato di avere le capacità per entrare a scuola con un anno di anticipo-

-E poi ci sono certi imbranati che hanno pure l'età giusta- rise Xavier impassibile di fronte alla faccia pallida del fratello.

-Sì- continuò inesorabile James- come quel Peter Minus che a incantesimi si stava incendiando il naso!-

-Quel Serpeverde leccaculo?- chiese Alexis e dalla porta una voce li rimproverò.

Alessia Montella li osservava curiosa dalla porta scrutando la sorella con aria severa.

Quando però vide Xavier gli corse incontro e lo abbracciò.

-Mi sei mancato Vier! Non ho più nessuno con cui lamentarmi di lei.-e indicò accusatoria la gemella.

A quelle parole Charlotte sbatte gli occhi come in trance e Leòn tossì forte.

-Qualche problema signori?-domandò allora Alessia e i due si limitarono a scuotere la testa freneticamente.

-Solo che credevamo che tu Alessia passassi più tempo con tua sorella che con Xavier.-

-Alexis sta sempre con Akira e il fatto riessere gemelle non implica che io sia la sua ombra.-controbattè sicura la ragazza e convinti i signori Nanhase entrarono in casa.

Quando Terrorius Black li vide assottigliò gli occhi e ringhiò arrabbiato- Voi qui non siete i benvenuti! E tanto se accetto i vostri figli non mettete alla prova la mia pazienza.-

Leòn allora alzò le sopracciglia- Non ci vediamo dalla morte di Vittoria,in effetti, quando dopo che venuti ad assicurarci che i ragazzi stessero bene, tu ci hai cacciati in malo modo dando modo solo ai miei figli di entrare-

-Avevo le mie ragioni- ribatte sicuro l'uomo ma James stufo intervenne-Possiamo vedere i suoi figli o dobbiamo aspettare qui?-

Alla sua vista Terrorius boccheggiò e si avvicinò al ragazzo.

Messi vicini i due si assomigliavano anche: i capelli neri,gli occhi  nocciola,i lineamenti pronunciati…

Eppure James aveva un qualcosa che Terrorius non aveva e che in un modo o nell'atro lo rendeva diverso.

I due si squadrarono poi l'uomo si raddrizzò e fece loro cenno di entrare in casa.

-Non capisco perché reagisca così alla vista di James- sussurrò Alessia a Xavier e lui corrugò la fronte.

Quando raggiunsero Erik e Spica in salotto Rossana emise un grido di gioia e corse ad abbracciare Erik che riuscì a prenderla per miracolo.

-Che bello vedervi! Non ci vediamo da quattro giorni e mi mancavate!- sorrise radiosa e mosse la mano in segno di saluto verso Spica che si era quasi avvinghiata in lacrime a Ombroso.

-Tu vai ad Hogwarts e io no! Ma poi mi mancherai!!!-

Il ragazzo, però pareva essere stato preso alla sprovvista e non seppe fare altro se non accarezzzarle la folta capigliatura bionda.

-Mi spiace Spica ma ti scriverò sempre e l'anno prossimo quando verrai anche tu passeremo molto tempo insieme va bene?-

La ragazza si limitò ad annuire  e si staccò asciugandosi le lacrime.

Per il resto la giornata passò tranquilla fra scherzi e risate.

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Lo so sono in ritardo e me ne esco anche con questo capitolo striminzito che non serve a niente se non ad anticipare i nuovi personaggi.

Che poi fai proprio pena a scrivere sai?

Addirittura in ritardo poi!

Remus! Mamma non mi ha fatto aggiornare ieri sera perché era "tardi" (l'una)

Dovevi scrivere anche nel cuore della notte pur di aggiornare!

Non esagerare Sirius! Si è svegliata alle sette pur di scrivere qualcosa.

Ma la lasciate stare questa poveretta?

Jamie! Difendimi!

Ci sono io autrice non ti preoccupare! E voi due! Vergognatevi!

Vergognati tu! Io non farei mai da spalla su cui piangere ad una ragazza!

Merlino hai ragione!

* James stacca bruscamente l'autrice dalla sua spalla*

Siete cattivi! 

*inizia un duello ma avendo l'autrice più esperienza li disarma tutti e tre*

Congratulazioni Autrice! Sei brava ma ridammi la bacchetta su!

Solo perché vi voglio bene! A proposito volete fare colazione?Ho anche le gocciole, gli abbracci e i batticuore della mulino bianco!

Cosa sono?

Biscotti!

All'attacco!!!!!

Perdonalo Autrice ma i biscotti sono la sua passione e…

Nooooooo!La cucina! Devastata distrutta, rovinata, esplosa….

Abbiamo afferrato il concetto Autrice! Basta così!

A proposito! Ho ricordato che Felix non aggiorna perché è in vacanza quindi è perdonata!

Che deficiente!

Sirius! Ti devo ricordare che decido io se inserire o meno alluni personaggi? Potrei togliere a…

Ho capito, ho capito, sto zitto!

Bravo bimbo!

Un bacione

Alexis, James, Sirius, Remus

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Capitolo 3
*** Sirius: come migliora l'estate! ***


Sirius batte allegramente le mani osservando entusiasta la sua camera.

Le pareti rosse ed oro recavano a malapena segni del verde-argento precedente.

Vari stendardi del Grifondoro erano appesi qua e là e foto dei Malandrini erano appese un po' ovunque.

Foto dei Malandrini nei momenti più strani o dolci: James sorrideva mentre Lily gli dava un bacio sulla guancia, Alexis correva da Akira che leggeva ai piedi di un albero, Xavier sfoderava il suo migliore sguardo da pesce lesso con Alessia, Remus che lo inseguiva quando nel periodo di Halloween aveva messo addosso a Frank quel cinghiale, James che copiava i compiti di Remus mentre lui non vedeva, Akira che abbracciava le gemelle, Lily che gli stringeva la mano affettuosamente trascinandolo per il castello e tante altre si sarebbero aggiunte.

La sua preferita , però, era quella con tutti i Malandrini.

James stringeva Lily, Akira aveva Alexis tra le braccia, Alessia era stranamente saltata sulle spalle di Xavier e lui e Remus erano proprio nel mezzo le braccia spalancate come per abbracciarli tutti.

Era decisamente quella che li esprimeva meglio.

Un leggero abbaiare lo spinse ad abbassare lo sguardo su Tartufo, il cagnolino bianco che i suoi amici gli avevano regalato per Natale l'anno prima.

Lo prese tra le braccia e lo coccolò appena.

Versò con accuratezza il mangiare nella sua ciotola e offrì al cucciolo anche quel poco di acqua che i suoi gli davano.

Il tenerissimo cagnolino bevve allegramente e leccò il padrone che rise divertito.

Quando, però, Spring, la civetta di James tubò alla sua finestra cane e padrone si gettarono verso il volatile.

Sirius senza troppe cerimonie prese la lettera al gufo e la aprì freneticamente.

 

Caro Sirius

Qui è James che ti parla.

Siamo tutti a Villa Nanhase

e ci chiedevamo se volessi (potessi)

raggiungerci. (sono Akira)

Ehilà!

Ci siamo anche io e Alessia ed 

anche Remus può venire

quindi manchi solo tu!

Papà ha detto che farà il possibile per convincere i tuoi. 

Io mi fido di Leòn sai?

Non sembra simpatico... lo è 

Terrorius invece è uno zuccherino ;P

Ahahhahahahhaha

Solo io lo odio quando ride così?

Perché non hai sentito la 

risatina malefica di Alessia.

Uhuhuhuhuuhuuhuhuhuhuuhuhu!!

Segnati le vocali! La A, la U e ora sta iniziando con la I!

Ihihihihihihihihihihihihihihihhihihihihih!

Merlino fatelo stare zitto!

Alexis ci sono anche le O mi raccomando!

Ohohohohohooh!

Solo io non mi ricordo perché sta ridendo?

Siamo in due sorella.

Sorella?

È un modo affettuoso di chiamarti! Tutto qui!

Vi immaginate voi due fratelli?

Non sarebbe poi così strano o no?

Secondo me ci sarebbe da ridere!

Remus quando sei arrivato?

Cinque minuti fa!

Stavo ascoltando i vostri deliri.

Deliri? Le nostre sono discussioni sensate e 

con un filo logico.

Prrrrrr!!!

Akira la vuoi finire di fare questi versi strani?

Prrrrrrrrr!!!!!!!!

Era un no?

Credo una via di mezzo fra no e mai.

Ehehehhehehheheeheheehhe

Questa vocale ci mancava Jamie.

Grazie Remus la aggiungo alla lista.

Ma James le vocali le ha provate tutte.

Chi ti assicura che con i versi che fa 

non inventa nuove lettere?

Giusta osservazione.

Ma noi non stavamo scrivendo a Sirius?

Vero! Dov'è quella pergamena?

Quale?

Quella su cui stavamo scrivendo a Sirius!

Ragazzi…

Era qui!

Ragazzi…

Non c'è più!

RAGAZZI!

Che vuoi?

La lettera per Sirius... è questa!

Oh!

Ops! Ciao Sir!

Sono circondato da deficienti!

Comunque spero che tu ci raggiunga Sirius!

Ci sentiamo!

Non serve rispondere!

Ti vogliamo bene!

Un bacione

Non puoi scrivere tutto tu!

A prestissimo!

Papà cercherà di convincere i tuoi!

Dicevo…un bacione

Alexis,James, Remus e Akira

 

P.s. Papà verrà a casa tua per cercare di convincere i tuoi il 23 Luglio

 

Sirius liberò una fragorosa risata che sarebbe stata eterna se il suo sguardo non fosse caduto sul calendario.

Era il 23 Luglio!

Con uno scatto fulmineo arraffò tutta la roba sparsa per la stanza e la gettò nel baule già mezzo pieno.

Stava infilando i calzini (alla rovescia)  quando il campanello  suonò e sua madre prese a lamentarsi con aria seccata perché suo marito non aveva ancora impostato un incantesimo di protezione.

La voce della donna si ruppe quando aprì la porta.

-COSA CI FA LEI QUI?-

Sirius sorrise sentendo la soave voce di sua madre.

Scese di corsa e senza neanche conoscerlo corse ad abbracciare Leòn Nanhase che a parer suo era identico a Xavier.

L'uomo lo strinse con decisione e sorrise sornione.

-Hai il tuo bagaglio?-

Sirius mostrò le valigie all'uomo e lui lo afferrò e si materializzò.

Quando atterrò nel giardino di Villa Nanhase aggrottò la fronte.

-Credevo dovesse convincere i miei…-

-Battaglia persa in partenza- rispose allegramente Leòn- tutti così in famiglia?-

Sirius scrollò le spalle e  si precipitò in casa.

Alexis fu la prima a vederlo e lo strinse così forte che Leòn temette di vedere la testa di Sirius saltare via.

Alessia gli saltò sulle spalle e Akira gli diede una vigorosa pacca sulle spalle, Xavier gli sorrise rimanendo però lontano quasi come se volesse lasciarlo respirare e Remus lo strinse velocemente.

Quando però vide James venirgli incontro i suoi occhi si illuminarono.

I due si abbracciarono allegramente e Sirius avvolse il braccio attorno al collo  dell'amico.

-Fratello!Mi sei mancato!Come si fa senza i tuoi capelli me lo chiedo ancora adesso.-

-Non puoi vivere senza di me! Ammettilo!-

-Semmai il contrario!-

-Pffff!!!-

-Aggiungilo alla lista Remus!-

Uahhuahuahauahauahauuahauaahauahuahuahuaau!!!!-

-Mettici pure questo verso di babbuino!-Sirius

-Non ho ancora capito come fa Akira a ridere cosìì-James

Alexis soffocò una risata e sussurrò- gli ho fatto un incantesimo che durerà fino ad Agosto-

-Svelato l'arcano.-sospirò Remus

-Mi sembrava strano-confermò Sirius

-Non è da Akira-di nuovo Remus

-Sì ma sorvoliamo ok?-ribattè stizzita Alexis

Risero tutti (compreso Akira particolarmente sguaiato.)

-Ragazzi…-sussurrò Sirius e i suoi amici lo guardarono perplessi-…vi voglio bene!-

Leòn da dietro l'angolo scattò la sua foto soddisfatto.

James si scompigliava i capelli,Akira si reggeva a Xavier e Alexis, Alessia scuoteva la testa e Remus le batteva delicatamente la sua mano sulla spalla.

Erano davvero incredibili quei ragazzi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Holaaaaaa!!!!!

Buenas noche!

Parla italiano!

James è utile saper parlare altre lingue!

Ma adesso non ci serve.

Dettagli…

Scusate ma Autrice c'è ancora un po' di pasta all'amatriciana?

Sì fai a metà con mia sorella ok?

Grazie, ho fame!

Ah Sirius nel prossimo capitolo esce il personaggio nuovo.

Quello?

We are the championssssssssss!!!!!!!!!!!!!!!!!

Se mi do una manata in fronte sembra scontato?

Se lo fai tu no.

Io sono unico e inimitabile.

Tu sei comune e ordinario.

Remussss!!!!Sirius mi offende!

E che ti ha detto?

Che è comune e ordinario.

Ma non vogliono dire la stessa cosa?

E poi la scema qui sarei io eh?

Non fare l'acida!

Pure acida mi dipingono!

Comunque ringrazio AliNicoKITE che è stata gentile e che mi ha dimostrato di non essere una drogata. Un bacione.

Ma KITE si legge Kait giusto?

Sì era un personaggio di Yu-Yu-Ghi-Ah…Yu-Ghi-Eh…Ye-Ghi-Ah vabbè quello.

Sono davvero circondato da idioti.

Anche io?

No tu no!

Grazie!

Un bacione a tutti!

Alexis, Sirius ,James e Remus

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Capitolo 4
*** Il primo giorno ***


Lily sorrise gioiosa alla vista dell'espresso per Hogwarts.
Quando però vide i suoi amici nel suo cuore si espanse un moto di gioia che dilagò ovunque.
Corse nella loro direzione gettando la valigia al padre che le gridava di fermarsi.
Diede un buffetto alla guancia di Sirius,mandò un bacio ad Alessia, agitò la mano in direzione di Xavier, abbracciò velocemente Remus, baciò la guancia di Alexis, scompigliò i capelli di Akira e si gettò tra le braccia di James.
Tutti la accolsero calorosamente e la rossa si sentì parte importante di un gruppo. -Ci sei mancata Lils!- sussurrò Jamie stringendola più forte. Alexis lo spinse via e strinse l'amica gentilmente.
-Tesoro, come stai?-
-Bene grazie ma…-
-Tua sorella si è comportata da arpia?-
-Sì Sirius! Te l'avevo anche de…-
-Zio!-
Un grido e una ragazza dai lisci capelli rosa cicca si gettò sul bel Black che cadde a faccia a terra.
Quando riuscì a rialzarsi strinse a sé la ragazza e la presentò a tutti. -Lei è Ninfadora Tonks ma preferisce che la si chiami per cognome o al massimo Dora-
-Piacere!- rispose Remus cordiale-Noi siamo i Malandrini! Io mi chiamo Remus!-
-Piacere mio Remmy! Loro chi sono?-
-Ahahahhah Akira!-
-Credevo di avere sciolto l'incantesimo della ridarella, io sono Alexis-
-Alessia la gemella di Alexis-
-Xavier il gemello di Akira-
-James Potter!-
-È un piacere ma non ricorderò mai i vostri nomi mi spiace.-
-Io ho già dimenticato il tuo- ammise James e Dora scoppiò a ridere- Meglio così credimi!-
Salirono tutti ma si separarono da Ninfadora che preferiva fare amicizia con qualche primino.
A lei si aggregarono Erik,Sana e Ombroso che erano rimasti nelle grinfie di Charlotte tutto il tempo rischiando di perdere il treno.
I tre ragazzi salutarono a malincuore i quattro gemelli promettendo di venirli a trovare durante il viaggio.
Stavano cercando uno scompartimento quando le porte iniziarono a chiudersi e tutti videro chiaramente una ragazza correre col suo baule cercando di salire in tempo.
Sirius con una prontezza di riflessi impressionante afferrò la giovane e riuscì a farla salire prima che le porte si chiudessero definitivamente.
Di fronte a loro c'era una bella ragazza bionda dagli incredibili occhi verdi che sorrise riconoscente al moro e gli tese la mano. -Martina Taylor! Grazie per l'aiuto!-
-Sirius Black dolce donzella!-
La bionda scosse il capo contrariata e osservò curiosa i ragazzi. -Voi non siete del primo vero?-
-Secondo anno. James Potter-
-Alexis-
-Alessia-
-Akira-
-Xavier-
-Remus-
-Mi ricordo solo Sirius ad essere sincera!- Ci fu una risata generale poi la bionda si allontanò salutando appena con la mano.
-Simpatica la ragazza!- ridacchiò il bel Black e Alexis si aprì in un sorriso malizioso.
-Non fare quella faccia sorellina! A Sirius piace Martina come a te piace Akira-
Suddetto ragazzo parve improvvisamente (e misteriosamente) interessato alla conversazione perché i suoi occhi scrutarono ogni minima reazione dell'amica che divenne di un'assurda tonalità di rosso (più bordeaux) e prese a balbettare cose senza senso prima che Alessia (recitando bene la sua parte) non si mettesse a ridere affermando che era una battuta.
La bruna aveva ripreso a respirare come un essere umano e aveva ridacchiato nervosamente per poi incamminarsi in cerca di uno scompartimento.
Xavier aveva sorriso soddisfatto e aveva seguito l'amica facendo un occhiolino al gemello che rispose col pollice all'insù.
Ridacchiando i Malandrini seguirono Alexis che sembrava intenzionata a evitare lo sguardo di Akira.
Lily che non si era più vista dall'incontro con Tonks passò di lì e mandò loro un bacio prima di correre via dalle sue amiche.
Ombroso apparve a metà viaggio trascinando Tonks, Erik e Rossana e aveva chiesto rassicurazioni perché aveva paura di non essere all'altezza. -Akira, Xavier aiutatemi! E se finissi a Serpeverde?-
-Allora i Serpeverde avranno guadagnato un ottimo alunno- intervenne James.
-E poi, a noi non importa Ombroso! Ricorda sempre il tuo nome e portalo con orgoglio.-gli aveva detto Akira.
-Audace Ombroso Nanhase. Porta onore al tuo primo nome dimostra di rappresentarlo appieno. E poi a noi non importa in quale Casa finirai perché rimarremo uniti nel bene e nel male.- continuò Xavier.
-Sembra un matrimonio.- aveva riso Alexis e Ombroso era riuscito a sfogare il suo nervosismo.
Poco dopo Martina li raggiunse imprecando contro i Serpeverde del quinto. -Quel Rosier! Un deficiente! Chiamarmi Mezzosangue solo perché il suo sangue è nobile e puro. Bleah! Che schifo di gente!-
-Ehi bionda bada a come parli! Ci sono molti Purosangue snob qui!- aveva contestato Sirius indicando i Nanhase,i Montella e James.
-Siete aumentati e io non ne sapevo niente?- aveva chiesto Martina notando i suoi coetanei
. -I miei fratelli Rossana e Ombroso e il fratello di Alexis, Erik. Lei è Ninfadora la cugina di Sirius ma tu chiamala Tonks.- aveva presentato rapidamente Xavier e Martina li aveva salutati allegramente tutti.
I nuovi primini se ne erano andati tutti insieme chiacchierando allegri.
-E così siamo rimasti da soli!- aveva esordito Akira beccandosi un' occhiata scettica dal fratello.
-Aki siamo sette,non siamo poi così soli sai?-fece notare Sirius leggermente perplesso.
-Tutta questa gente mi confonde Sir- aveva risposto semplicemente il biondo.
In seguito non si sa come era partita una lotta da cui Alessia si era tenuta fuori e che aveva visto Xavier vincitore.
Si erano divertiti durante il viaggio e una volta scesi i quattro gemelli avevano dovuto impiegare tutta la loro diplomazia per convincere i fratelli a darsi una mossa.
I fratelli avevano raggiunto Hagrid quasi in lacrime ma Erik il più coraggioso dei tre li aveva spinti sulla barca con Tonks e Martina.
La Sala Grande era magnifica come sempre e Alessia e Alexis avevano gli occhi lucidi quando si sedettero ai rispettivi tavoli.
Un calore intenso li aveva avvolti tutti quando avevano varcato la soglia del castello.
Sirius era sfuggito alla sua famiglia ed era tornato nella sua vera casa.
Alexis e Alessia erano sfuggite al loro padre che le aveva tormentate cercando di ottenere il Legendarium.
Remus era sfuggito alla sua maledizione perché Hogwarts era in grado di fargli dimenticare ogni problema.
Akira era sfuggito alla sua stressante famiglia che lo voleva sposato e con dei bambini il prima possibile.
James era sfuggito a dei genitori che non erano davvero tali e che a volte gli tappavano le ali impedendogli di spiccare il volo.
Lily era sfuggita ad una sorella che la odiava e invidiava semplicemente perché a modo suo era speciale.
Xavier era sfuggito ad una famiglia che in un certo senso lo vedeva sempre secondo al suo gemello.
Così diversi eppure così simili.
Lo Smistamento iniziò ma parve a tutti durare anche troppo.
Il primo ad essere chiamato fu Regulus Black e quel nome ghiacciò il sangue nelle vene a quasi tutti i Malandrini che scrutarono confusi Sirius che scrollò appena le spalle.
Il piccolo Regulus venne smistato fra i Serpeverde seppur con riluttanza dal Cappello Parlante.
Per un po' non ci fu nessuno smistamento importante ma presto arrivò il turno di Erik.
Il ragazzo prima di sedersi si era voltato a cercare le sue sorelle che gli avevano sorriso fiduciose.
Ed Erik si unì subito ai Grifondoro.
Ombroso venne subito dpi ed era evidente la sua ansia visto che tremava tutto.
Akira e Xavier si erano alzati in piedi e gli avevano sorriso incoraggianti.
Audace Ombroso era finito fra i Corvonero e dal suo tavolo il gemello biondo si era alzato ed era andato ad abbracciarlo.
Era toccato poi a Rossana che aveva raggiunto raggiante il tavolo rosso-oro.
Tonks si era aggiunta a loro poco dopo e ormai mancava solo Martina.
La ragazza rimase ad aspettare per un bel po' col Capppello sulla testa ma alla fine anche lei si unì ai Grifondoro.
E fra risate e battute che il primo giorno ad Hogwarts passò in fretta.





Angolo Autrice:
Hola amigas!
*Felix le sorride entusiasta, LilyLilian ha un leggero tic nervoso, Gea sembra volerla trucidare con lo sguardo, Lily Luna ha le sopracciglia inarcate e l'aria scontrosa e Lunaby se ne frega bellamente perché oramai è praticamente scomparsa ma di sicuro ha di meglio da fare che leggere le mie storie.*
Chiedo scusa per il ritardo ma andiamo è solo un giorno.
Remus: Solo un giorno? Magari fosse solo un giorno! Non solo sei in ritardo ma scrivi anche un capitolo schifoso!
Sirius:Remus santo Merlino la fai piangere! Su Autrice questo capitolo è bello! Finalmente è uscita Martina!
Autrice:Sì Sirius grazie per avermela ricordata! Il personaggio di Martina è in realtà Felix Felicis che tempo fa mi chiese di diventare la ragazza di Sirius! Lo disse scherzando ma l'idea di inserirla nella storia mi piaceva e se lo merita dopotutto.
Consideralo un regalo di bentornata da Londra anche se questo capitolo lo leggerai fra qualche giorno soltanto.
James: Sì ti sei spiegata ma passiamo alla parte importante! Quanto è cucciola Lily quando mi abbraccia alla stazione?
Autrice:James sei preoccupante! Comunque per farmi perdonare invito tutti i protagonisti della mia storia a pranzo domani!
Sirius: Dipende…che si mangia?
Autrice:Pollo con mandorle! Una specialità di mia madre!
Remus:Io amo il pollo con le mandorle!
Autrice:Sei invitato Remus ma cerca di essere più gentile la prossima volta.
James:Sì Remus perché diciamolo l'autrice è proprio gentile e perdona sempre tutti.
Sirius:Non fare il leccaculo James!
James:Ma se tu eri il primo a lodare la gentilezza dell'autrice!
Sirius: Certo ma perché in fondo io sono sincero!
Remus: C'è da chiedersi quanto in fondo.
Autrice Ragazzi...
Sirius: Senti in fondo finchè l'autrice mi prepara del latte caldo ogni mattina posso dire di volerle bene.E poi ha messo Martina! Io la amo già da adesso!
James: Sì a dopo queste dichiarazioni stomachevoli!
Autrice:James! Non insultare la loro storia d'amore!
James:Oh sì! Una love story con tantodi cuoricini,bacini e miele e caramelle!
Remus: Si può sapere cosa c'entrano il miele e le caramelle?
James:È la prima roba dolce che mi è venuta in mente se devo essere sincero!
Autrice:Lo sospettavo!
Remus:Anche io! Ma ehi quella è una bambola di Martina e… Sirius la sta spupazzando!
James:O Morgana non credevo cadesse così in basso il ragazzo!
Autrice:Parlando di cose serie…vi propongo un gioco! Mandatemi i link di immagini di attori che voi vedreste bene nei panni dei personaggi della mia storia. Una attrice mora per le due gemelle, un bel biondo per Akira, un rosso per Xavier… Se vi va è chiaro!
Un bacione
Alexis, Sirius con la bambola di Martina, Remus e James

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Capitolo 5
*** Pozioni: quando Lumacorno ci si mette! ***


I Malandrini si erano accomodati tranquilli per la colazione in Sala Grande.

Quando la McGranitt però aveva consegnato i loro orari un grido di terrore era dilagato fra i ragazzi del primo e del secondo.

L'unica allegra era Lily.

Perché avevano due ore di Pozioni con i Serpeverde del primo e del secondo.

-Come mai facciamo lezione con le serpi del primo?-chiese Jamie contrariato.

-Lumacorno vuole che noi insegniamo le basi a quelli più piccoli.-rispose Sirius addentando il suo toast.

-Una noia in pratica!- esordì Akira beccandosi uno scappellotto da sua sorella Rossana appena arrivata.

-Come sarebbe a dire una noia? Non vuoi passare del tempo con i tuoi fratelli?-

-Sinceramente? Sì ma vorrei anche che imparaste a cavarvela da soli nell'ambiente scolastico, Qualcuno potrebbe diventare vostro amico solo perché siete miei fratelli. Vale anche per Erik ovviamente! Siamo famosi qui a scuola-

-Non preoccuparti Akira!- esclamò una voce alle sue spalle- Tua sorella è giudiziosa anche se non sembra!-

Martina gli sorrise e lasciò vagare lo sguardo in cerca di un posto dove sedersi.

Intuendo le sue intenzioni Sirius si spostò per permettere alla nuova amica di accomodarsi.

Allegramente la bionda si accomodò e arraffò delle uova, un toast, del succo di zucca e un po' di porridge.

Mangiò con gusto sotto lo sguardo divertito di Sirius e se ne andò diretta ai sotterranei.

Poco dopo, ridendo, si aggiunsero anche Remus e Tonks e a quella vista il bel Black storse il naso ignorando una fitta allo stomaco che non c'entrava con la fame.

-Davvero? E l'hai trasformato in un moccioso? Che gran figata!-

-State parlando di Halloween dell'anno scorso?- intervenne Alexis che fino ad allora era stata zitta a rimuginare la tazza di latte caldo fra le mani e l'aria assorta.

-Sì!- 

-Fu forte quella volta! Silente ti diede dei punti perché il tuo Reducto era perfetto!- ridacchiò James e Lily sbuffò.

-Già Mocciosus aveva una faccia!- esclamò Sirius e la rossa si alzò e infastidita se ne andò.

I due mori la osservarono preoccupati e Akira scosse la testa.

-Non lo vuole ammettere ma a Piton ci tiene ancora!- sospirò.

James sbuffò contrariato e strinse i pugni in un moto di stizza.

Scattò in piedi e corse a lezione.

Quando arrivò l'amica stava sistemando alcuni ingredienti base sul suo tavolo da lavoro.

Le sorrise e si avvicinò ancora.

-Lily…-

La rossa sobbalzò ma superata la sorpresa lo squadrò diffidente.

-…Non guardarmi così Lils! Mi conosci bene e sai che fra me e Mocc…Piton non  ci sarà mai un rapporto civile! Ma sai anche che lui parla male di me, della mia adozione, del mio abbandono e della possibilità che il mio sangue non valga quanto quello dei Purosangue… Perché tu non ci hai pensato ma io potevo anche essere un Nato Babbano per quel che ne so.-

-Sei un Purosangue James.- ribatte dura Lil facendo infuriare l'amico.

-Cosa ne sai tu? Eri forse presente quando mio padre mi ha abbandonato in quello sporco parco? Eri forse presente quando i miei hanno chiesto l'adozione? Sai forse qual è la mia vera famiglia? La risposta è no! NO perché neanche io o queste cose!- 

E si era ritrovato a piangere.

E la rossa lo aveva abbracciato chiedendo scusa perché sapeva di sbagliare difendendo Severus e arrabbiandosi con James.

Lui si era calmato e le aveva chiesto perdono perché aveva alzato la voce.

All'inizio delle lezioni,però, il moro aveva ancora segni rossi intorno agli occhi e i Serpeverde non persero tempo a deriderlo.

James li aveva ignorati stoicamente ma Lily aveva stretto i denti notando Piton dare manforte ai suoi amichetti.

Quando entrarono i primini le seri subito provarono a mettere i piedi in testa a Erik, Sana e Ombroso.

-Guardatelo! Il raccomandato che è stato ammesso un anno prima!- aveva riso Mulciber e Ombroso gli aveva lanciato un'occhiata particolarmente velenosa.

-Per non parlare della rossa! Sarà una delle classiche oche!-

Erik a quelle parole aveva assottigliato pericolosamente gli occhi mentre Rossana cercava di ignorare quelle parole che chiaramente la ferivano.

-Per non parlare del biondo! Guardatelo cercasi fare il duro!- 

A quelle parole Erik scattò in piedi mentre Alexis si piantava nel banco cercando di non farsi coinvolgere e di permettere al fratello di difendersi da solo.

-Chiariamoci bene: uno Ombroso non è un raccomandato! Semplicemente aha capacità che voi alla sua età vi sognavate!

Due: Sana è tutto tranne che un'oca! È una persona davvero dolce e gentile e sentirvi parlare di lei non mi va proprio giù!

Terzo: se voi non avete il coraggio di affrontarmi allora chiudete la bocca e non rompete stupide serpi velenose!-

Detto questo si voltò non vedendo la bacchetta che un certo Rosier aveva sfoderato.

Fu istintivo per tutti.

Lily e i Malandrini colpirono contemporaneamente la serpe con degli Expelliarmus e i suoi compagni si preoccuparono subito di rinsavirlo.

Una volta ripreso Rosier fece la sua comparsa Lumacorno che velocemente estrasse un foglio e disse- Ho già scelto le coppie per questa lezione molto particolare vediamo…. Smith e Rosier…Avery e Black Regulus….-

Andò avanti per un po' quando finalmente chiamò Sirius e Matrtina.

Il moro sorrise entusiasta e alzò il pollice in direzione del prof.

Dora invece si accomodò vicino a Remus che però ammise di essere una frana in pozioni.

La ragazza aveva sorriso solidale e aprendo il libro avevano preso a studiare le basi insieme.

Erik era finito con una Grifondoro molto buffa che parlava a macchinetta irritando oltremodo il povero ragazzo.

Ombroso con Clarissa Parker un'oca Grifondoro che aveva cercato di ottenere favori dal ragazzo che le aveva risposto picche.

Sana invece ascoltava attenta Frank Paciock sotto gli sguardi di fuoco di Alice Prewett la ragazza di lui.

Alexis dal canto suo si era trovata un timido Serpeverde che le aveva confessato di essere Nato Babbano e che l'aveva ascoltata attentamente facendo domande e congetture che avevano reso la bruna molto orgogliosa.

Akira dal canto suo pareva esasperato perché come il fratello aveva beccato una futura oca che lo aveva guardato con la bava alla bocca tutto il tempo.

E in molti avevano notato le occhiate terrificanti che Alexis mandava  alla partner del suo migliore amico.

James aveva squadrato sorridente un Grifondoro di nome Matt e per una vota aveva rispettato le regole e gli aveva spiegato tutto ciò che sapeva.

Lily, meno fortunata, era capitata con un Serpeverde razzista che le aveva fatto venire il disgusto verso le serpi.

Sirius e Remus erano chiaramente i più contenti e non facevano che chiacchierare con le loro partner ignorando il fatto che in teoria avrebbero dovuto studiare.

Martina rispondeva tranquilla alle domande di Sirius ma rimase un po' spiazzata  quando lui le chiese di descriversi caratterialmente.

-Sono una persona molto allegra e un po' pazzerella.Non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno e sono un pochino, pochino permalosa, non ho peli sulla lingua e la verità a volte la sbatto in faccia alla gente.-

-Evviva la sincerità direi!- aveva riso lui pensando che forse Martina Taylor non era solo bella ma dotata di un cervello a differenza di quelle oche bionde del suo anno.

Remus,invece, si era messo a studiare le basi perché non sapeva niente ma aveva smesso quasi subito per chiacchierare con Tonks che aveva liquidato le basi affermando che in Pozioni era un asso e che avrebbe potuto insegnare a Lumacorno in persona.

Nessuno a memoria d'uomo aveva visto Remus ridere così tanto e il prof capendo che Dora era brava e non aveva bisogno di lezioni, accondiscendente li aveva lasciati chiacchierare.

La lezione passò abbastanza velocemente per alcuni e troppo lentamente per altri.

Ma alla fine delle lezioni mattutine la maggior parte degli studenti del primo e del secondo si abbandonò sulle panche.

-Non sapete che stanchezza! Mi è sembrato di morire durante Astronomia!-

Lily che aveva l'aria distante sorrise all'affermazione di Akira e disse- Abbiamo studiato una stella molto particolare l'anno scorso sapete? Credo si chiamasse Sirius-

Il diretto interessato le fece un occhiolino e la rossa gli mandò un bacio allegramente.

La giornata non era finita ma tutti i ragazzi si concessero un po' di riposo perché in fondo se lo meritavano.

Chi più chi meno

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Salve gente!

Vorrei prima di tutto rivolgere un saluto a Lunaby sperando che legga visto che non si è fatta sentire.

Sappi che se ti serve un sostegno morale io ci sono!

Non esitare a chiedere!

Se poi ti sei scocciata di questa storia…credo che ti capirò e non me la prenderò.

Vorrei ringraziare anche AliNicoKite perché ha trovato del tempo per recensire.

È stato molto gentile da parte sua e ritiro tutto ciò che ho detto sul suo cognome.

Inoltre…

E basta!!!!! Ci hai sinceramente rotto! Ci credo che Lunaby ha smesso di recensire mia cara e presto anche le altre ti abbandoneranno. Ma non temere ci sono io qui sempre pronto a parlare di Martina che è oramai il mio personaggio preferito e….

Adesso sei quello che rompe! Ti sei fissato con Martina e ora negli angoli autrice diventi noioso e ripetitivo e…

* Remus viene allegramente e pacificamente picchiato da Sirius*

Io avrei detto rabbiosamente e odiosamente! Ahhahahahha

Non ridere James che Remus ha dei tagli su tutto il corpo!

Sì ma intanto Sirius sembra una melanzana per i lividi che si è procurato! Comunque Gea se lo vuoi è rimasto del pollo alle mandorle dal pranzo!

*Gea abbraccia James e scappa col piatto in mano*

Felix bentornata tra noi!

Sono così contento di risentirti e…

Ciao LilyLilian! Non so perché ma ti ho preso in simpatia quindi ti saluto perché sei sempre  tra le prime a recensire! Un bacio

Io invece saluto Lily Luna che… se non sbaglio…. una volta svenne perché l'avevo ringraziata! Se era LilyLilian ignora la parte di prima! A prestissimo coccola!

Ragazzi ma voglio scrivere anche io!

Mangia il tuo yogurt  non rompere! Ci sono anche i cereali su!

Ma a quest'ora tu mangi i cereali?

Io non lo so!

Zitto tu! Ti sei rimpinzato di Pan di Stelle una volta!

*Sirius lo ignora stoicamente*

Comunque un bacione a tutte passo e chiudo perché devo mangiare lo yogurt con i cereali!

Un bacio

Alexis,Sirius,James e Remus

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Capitolo 6
*** Akis ***


Xavier sospirò pesantemente.

Erik di fronte a lui alternava occhiate contrariate ad altre comprensive.

Sana non riusciva a stare ferma sulla sua sedia e sembrava ballare il tip tap.

Ombroso era confuso e scrutava il fratello con aria pensierosa.

Alessia sbuffava ogni quattro secondi e si manteneva la testa con la mano.

Sirius era seduto mollemente su di una cattedra e pareva rilassato.

Remus fissava il tramonto immerso nei suoi pensieri.

James si era seduto sul cornicione di una finestra e guardava tutti i suoi amici con aria carica di aspettative.

Martina si dondolava sulla sedia fissando il soffitto.

Dora invece cambiava colore di capelli al secondo provocando male agli occhi.

-Allora…- esordì Xavier-… tutti sappiamo perché siamo qui-

-Io no!- lo interruppe Sirius.

-Le occhiate assassine che gli rivolsero i suoi amici lo costrinsero a sistemarsi meglio e a stare attento.

-Dicevo…- riprese il rosso- siamo qui per un problema molto serio: la Akis!-

Evidentemente quel nome non era mai stato utilizzato perché ricevette ucchiate confuse da tutti i suoi amici.

-L'unione dei nomi Alexis e Akira.- spiegò velocemente- Dicevo… dobbiamo farli mettere assieme!-

-Sì le occhiate che si mandano pensando di non essere visti sono buffissime!- rise Martina.

-Ma come, tu lo sapevi che si amano?- chiese confuso Remus e Tonks scosse il capo divertita.

-Remmy è impossibile che quella fra di loro sia solo amicizia. Si comportano come sposini in luna di miele. Scommetto cento galeoni, che non ho, che molti a scuola sospettano una relazione segreta fra loro. Ora che ci penso Xavier… armando di sposini anche tu e Ales…-

-Dora cosa stai dicendo?- la riprese tempestivamente James cercando di salvare l'amico che gli sorrise riconoscente.

-No mi interessava!- lo sgridò Alessia-voglio sapere chi piace tanto a Vier!-

-Ho come l'impressione che sia ricambiato sai?- si limitò a rispondere Dora e tutti soffocarono una risata.

Alessia sentendosi esclusa provò ad insistere ma Martina con una certa malizia la interruppe- Ma a te che importa scusa? Neanche fossi la sua ragazza! Lo immaginate? Ho già l'unione dei vostri nomi: Xavissia! Che ve ne pare?

-Sì magnifico- sorvolò Xavier- ma stavamo parlando della Akis-

-Quel nome è strano ma ha un che di musicale-divagò Sirius ignorando totalmente le parole di Xavier.

Eik sospirò pesantemente e disse-Non è che mi faccia molto piacere pensare alle mie sorelle con chicchessia sapete?- 

-Stiamo parlando di Akira! È mio fratello! È una brava persona Erik non provare a pensare male!- lo sgridò Rossana e Ombroso annuì appena rimanendo comunque abbastanza neutrale.

Remus stava per interromperli quando avvertirono delle boxi animate fuori dalla porta.

-E così quella era tua cugina? Io non faccio cose simili con i miei parenti! Sei uno stronzo! Dicevi di amarmi! Avevo ragione ad essere gelosa!-

-Oh andiamo non è una cosa tanto grave su!-

-Mi hai tradito John! Non voglio più vederti!-

Ascoltarono le voci rabbiose dei due allontanarsi e quando furono a debita distanza Erik balzò su ed esclamò- Ho avuto un'idea!-

Quasi tutti (James e Sirius non arrivarono a tanto) si protesero verso di lui incoraggiandolo a parlare con lo sguardo.

-Credo che Alexis sia semplicemente cieca di fronte ai suoi sentimenti. Non è Akira il problema. Lui sa benissimo cosa prova per mia sorella. Ma lei non se ne rende conto!-

-Vuoi farla ingelosire!- capì Rossana e Erik le fece l'occhiolino.

-Sì ma deve essere una di voi perché non possiamo coinvolgere altre persone- propose Sirius.

-Qualcuno che sappia controllare la rabbia di Alexis- fece Ombroso pensieroso.

Quasi in contemporanea tutti si voltarono verso Alessia che li scrutò sorpresa- Che avete da guardare?-

-Qualcuno che la conosca bene, che sappia ogni sfaccettatura del suo carattere, che sappia tenerla a freno e fronteggiarla e chi meglio della sua gemella può?- chiese retorico James.

-Io non uscirò con Akira per far ingelosire mia sorella!-

La porta si spalancò e apparve Akira che praticamente si gettò ai piedi id Alessia.

-Stavo origliando se ve lo state chiedendo. Comunque Ale il loro piano è buono e tu vuoi vedere tua sorella felice no?-

Alessia lo scrutò affranta.

Era una Tassorosso: buona di natura e incapace di dire di no e se veniva pregata proprio non sapeva resistere.

Così sospirando sorrise-So già che me ne pentirò…-

-Oh grazie, grazie, grazie!-

Risero tutti e si ingegnarono per trovare un buon piano.

 

 

 

 

 

 

 

Quando il giorno dopo Alexis a colazione vide arrivare ridendo Akira e Alessia non poté fare a meno che provare una brutta sensazione.

Quando poi la sua gemella  baciò la guancia del biondo la bruna trattenne l'istinto di andare lì e strappare le labbra alla sorella sentendosi stupida a pensare quelle cose visto che i due erano solo amici.

Akira si accomodò di fronte a lei e sorrise ebete- Io e Alessia usciamo!-

Alexis (povera lei) stava bevendo e per poco non si strozzò senza però notare l'occhiata divertita che le rivolsero i suoi amici.

-Non… sapevo che ti piaesse-

-Non ho avuto il coraggio per rivelartelo. Se ci mettiamo insieme sarai mia cognata!-

Akira sembrava sul serio sprizzare gioia da tutti i pori.

Alexis invece voleva solo squartare la gemella.

Le lanciò un'occhiata furtivamente e la vide guardare sognante Akira.

Strinse con forza la forchetta sperando intensamente di riuscire a contenere la rabbia.

Peccato che presto sarebbe cambiato tutto.

 

 

 

Pov Alexis

Muori,muori, muori!!!!

Sto spiaccicando la patata al forno nel mio piatto mimaginando di fare lo tesso con la mia amata gemella.

So che non  sono pensieri normali ma ehi! Esce col mio migliore amico!

Non sono gelosa ma Akira è mio e non lo voglio condividere con mia sorella.

Ok forse un po' gelosa lo sono ma i miei sentimento per Akira sono solo fraterni.

Ammettilo che ti piace!

Chi cavolo è questa vocina fastidiosa troppo simile a Xavier?

La tua coscienza tesoro!

Va via!

Gelosa, gelosa, gelosa!

Perfetto adesso voglio uccidere anche Xavier!

Frena i tuoi bollenti spiriti mia cara!

Bollenti spiriti? Io li chiamerei istinti da pazza omicida!

Ti devo dare ragione anche se mi costa!

Perfetto:litigo con la mia coscienza!

In realtà io sarei la tua sincerità e intelligenza. 

Magnifico! Non potevo avere una coscienza-sincerità-intelligenza meno saccente?

Chiamami CSI

Non era quel poliziesco di quella cosa babbana la melevirione?

Sì ma si dice televisione!

Sì come vuoi tu!

Oh ma guarda chi si allontana mano nella mano con tua sorella? Il nostro Akira!

Grrrrrrrrrrr!!!!!!!!!

E lei non sarebbe innamorata del suo migliore amico? Tsk! Che poi non capisco che problemi lui è anche un gran figaccio!

Ma che razza di CSI mi ritrovo?E no! Non sono innamorata di Aki!

Aki! Mi commuovo guarda!

Sorvoliamo.

-Ehi Alexis su cosa dobbiamo sorvolare??-

-Come…eh…quando?-

Perfetto! James mi prenderà per deficiente adesso!

E avrebbe ragione!

-Stai borbottando da tre ore! Si può sapere che hai?-

-Niente Martina! Sto bene!-

Sì e Akira non è stupefacente!

Finiscila!

-Andiamo a lezione?-

-Sicuro!-

Perché cavolo Erbologia è con i tassi?

Ti dà forse fastidio?

O Merlino James si è seduto con Alessia!

Quel ragazzo ti manderò al manicomio dai retta a me!

Vuoi chiudere la bocca faccia di troll?

Dico solo la verità! Ma si sa:la verità ti fa male lo sai?

Oh no! Lui le ha spostato una ciocca di capelli!

E tu vuoi strapparglieli da testa giusto?

Sì!

Sei gelosa!

Già! Sigh!

Non fare così! Magari la loro è solo una cotta passeggera!

E con che faccia gli dico che mi piace?

Di certo non indosserai una maschera tesoro!

Cavolo mi hai sgamata!

Faccio parte del tuo cervello amica mia è ovvio che ti scoprissi! Va da lui e digli tutto ciò che provi!

CSI se questo piano va male giuro che ti ignorerò per il resto della mia vita!

Parlagli dopo la lezione!

Ho paura!

Che razza di Grifondoro!

Prrrrr!!!!!

Che faticaccia il mio lavoro!

Sorvoliamo!

L'ora è finita! Va da lui!

-Akira! Possiamo parlare per favore?-

Mi rivolge uno sguardo curioso e mi segue subito.

Lo porto nella valle di violette che mi mostrò tempo fa.

È chiaro che mi sta incitando a parlare così faccio un respiro profondo e lo guardò negli occhi.

Sono acquamarina e sembrano voler scrutare dentro me.

-Mi dà fastidio il tuo rapporto con mia sorella!-

Tutto qui?

-Mi dà fastidio perché vorrei essere al posto suo!-

Sta sgranando gli occhi e… CSI aiutami! Solo a me sembra euforico?

No continua su!

-Mi piaci molto ma ci ho messo davvero tanto a capirlo e me ne pento.

Mi piaci perché in un certo senso compensi ciò che manca al mio carattere.

Mi piaci perché ci sei sempre stato per me.

Mi piaci perché sei riuscito a risollevarmi dopo la morte della mamma.

Mi piaci perché come te non c'è nessuno e neanche Xavier regge il confronto.

Mi piaci perché riesci a mantenere sempre il controllo di te stesso.

Mi piaci punto e basta.

In amore in fondo non servono i perché.-

Akira rise e di scatto mi bacia.

Ok: sono in Paradiso

Quando ci separiamo(con grande disappunto di entrambi) lui mi sussurra divertito- Era tutto un piano di tua sorella.-

Corre via come il vento ma io ho capito e rido inseguendolo perché non esiste ragazzo migliore al mondo.

 

 

 

Angolo Autrice: 

Allora?

Scusate il ritardo ma avevo una festa di diciotto anni.

Il capitolo vi è piaciuto?

Io ho adorato il conflitto fra Alexis e CSI.

Autrice!!!!! Sei grande!!!!!!

Alexis! Stai calma!

Grazie per il capitolo interamente dedicato a noi due Autrice davvero.

Prego Akira! Mi è piaciuto scrivere della Akis e in particolare del Pov Alexis che spero sia venuto bene.

Ho voluto eliminare un problema e presto si scoprirà il segreto di Remus.

Non troppo presto però.

Scusate ma non riesco a fare un'angolo autrice decente.

Ho già dato.

Scusa Gea.

Ho le fit dei personaggi (alcuni sono i tuoi Felix)

Lily Evans: la magnifica Karen Gillan! http://i57.tinypic.com/2ch6s8j.png

 

Sirius Balck: il grandissimo figo Ben Barnes! http://i62.tinypic.com/ua7vb.jpg

 

James Potter: il bellissimo Andrew Garfield! http://i60.tinypic.com/6iduv4.jpg

 

Remus J. Lupin: il fantastico Callan Mcauliffe! http://i58.tinypic.com/96dv9c.jpg

 

Alessia:https://www.facebook.com/431517083621659/photos/a.431836486923052.1073741833.431517083621659/445433212230046/?type=3&theater

 

Alexis:https://www.facebook.com/431517083621659/photos/a.431836486923052.1073741833.431517083621659/431836493589718/?type=3&theater

 

Akira:https://www.facebook.com/431517083621659/photos/a.446597118780322.1073741840.431517083621659/446802518759782/?type=3&theater

 

Xavier: non l'ho trovato e Rupert Grint senza offesa ma non mi convinceva quindi immaginate Akira coi capelli rosso fuoco e gli occhi verdi. Mi spiace. (Accetto suggerimenti)

Un bacione

Alexis

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Capitolo 7
*** Se il buongiorno si vede dal mattino questa è una giornata di merda ***


Quando nel dormitorio femminile del secondo anno Mary aprì un occhio assonnata impallidì notando l'ora.

-RAGAAAZZZZZEEEEE!!!!!! Sono le 8:35 e se non ci muoviamo non arriveremo mai in tempo a lezione!!!!!!!!!!!!!!!-

Alice, però, è l'unica a svegliarsi e velocemente si getta nel bagno.

Lily stava ancora dormendo stretta al suo cuscino.

Alexis aveva gettato via le coperte e borbottava parole senza senso intervallate dal nome del suo ragazzo.

Marlene era sprofondata a pancia in giù nel letto.

Clarissa Parker la loro antipatica coinquilina, invece, se ne era andata senza svegliarle.

Mary sbuffò già stanca e corse a svegliare Alexis.

Questa mugugnò qualcosa come- Akira continua a strattonarmi e ti lascio…- e si girò dall'altra parte.

Esasperata Mary gridò a squarciagola- Frank,James che bello vedervi ci siete venute a trovare?-

Inutile dirlo Alexis e Lily scattarono su sconvolte gli sguardi assonnati che perlustravano ogni angolo della stanza.

Quando Lily (decisamente più attiva dell'altra) capì il bluff sprofondò di nuovo nei cuscini e lanciò un'occhiata all'ora: 8:40.

-PORCO SALAZAR! Mary potevi dirlo prima!-

Alexis intanto cercava ancora il fidanzato poiché avendo il cervello disconnesso non aveva capito lo scherzo.

All'urlo disumano della rossa parve riprendersi perché afferrò la divisa e la indossò in fretta e furia.

Marlene intanto continuava a dormire  beata.

La bruna non perse tempo e la gettò per terra con un tonfo.

In quel momento Alice emerse dal bagno e Marlene (emersa dal pavimento), Lily e Mary si gettarono verso la porta.

Lily sbattè contro la parete ma afferrò Marlene per il colletto del pigiama e quest'ultima tirò con sé Mary per la manica.

La rossa inciampò cercando di evitare l'amica e sbattè la testa a terra, Marlene cozzò contro lo spigolo di un comodino e Mary si fracassò contro la porta della toilette.

Alexis con tutta la calma del mondo le superò e aprì la porta con estrema lentezza prima di braccarsi nel piccolo bagno facendo infuriare le compagne che presero a battere furiosamente contro la porta.

Quando furono pronte presero a correre furiosamente e l'ultima cosa che Alexis riuscì a gridare fu- Se ill buongiorno si vede dal mattino questa è una giornata di merda!-

Entrarono in aula come dei fuggitivi.

Alexis e Alice parevano le uniche in condizioni normali se non fosse stato per le capigliature leonine.

Lily però aveva le braccia livide e un bernoccolo, Marlene zoppicava per lo scontro col comò e Mary era bianca come un cencio.

I Malandrini dai loro banchi soffocarono una risata e Akira si alzò per trascinare la ragazza al suo banco iendo.

-Signor Nanhase non ho detto che la signorina Montella poteva andare!-

-Oh professoressa sia clemente su! Si sono solo svegliate tanto ed è la prima volta! Le perdoni!-

Gli occhini acquamarina di Akira si allargarono e divennero così teneri che la McGranitt fu costretta a cedere.

Mary mandò un bacio al biondo riconoscente e trasportò Marlene al loro banco mentre Lily si strascinava da Remus.

La lezione iniziò e mentre tentavano di trasfigurare degli scarafaggi in bottoni Mary per errore trasfigurò il braccio di Lenè in un tentacolo.

La cosa grave era che l'incantesimo non ne voleva sapere di annullarsi. 

La McGranitt fu costretta a mandare la poveretta in infermeria.

L'ora dopo ci fu Erbologia e Mary svenì per il pianto delle Mandragore che grazie al cielo non erano ancora fatali.

Subito dopo ad Incantesimi la gamba di Alice prese fuoco per colpa di un Incendio difettoso e la ragazza raggiunse le due amiche da Madame Chips.

Infine a Pozioni Alexis fece esplodere la sua pozione accidentalmente causando una reazione a catena che bombardò il sotterraneo inondando tutti di pozione.

La povera infermiera si vide costretta ad assicurarsi che l'intera classe non avesse subito qualche effetto collaterale a partire da Lumacorno che in più assegnò una punizione ad Alexis.

In infermeria Alexis tanto per rigirare il coltello nella piaga inizia a canticchiare-Se il buongiorno si vede dal mattino questa è una giornata di merda, se il buongiorno si vede….- attirando le occhiatacce dei suoi compagni e stando attenta a non farsi beccare dal professore.

Ormai tutti la vedono come una mantra negativa e ndopo un bel po' vedendo che non la smette nessuno fa più caso alla canzoncina di Alexis.

Akira al suo fianco si è pure unito ai cori quindi…

La notizia che finalmente i due gemelli Grifondoro si erano messi assieme aveva fatto scalpore perché dopo un anno chiunque avrebbe perso le speranze.

Le malelingue avevano insinuato che i due volessero solo farsi pubblicità, i più romantici li vedevano come la coppia dell'anno sebbene avessero solo dodici anni e i più rompi pensavano già a qualche fraintendimento.

Ma dopo dodici anni di pura follia Akira sapeva come trattare la sua ragazza e viceversa.

I due parevano molto affiatati e si capivano con uno sguardo.

Sebbene a prima vista Akira poteva sembrare timido e riservato era Alexis quella che cercava di tenersi alla larga da ogni tipo di contatto perché più timida e meno propensa al dialogo.

Ma questo non lo sospettava nessuno.

Akira era una persona  che semplicemente non forzava nessuno.

Non cercava di farsi piacere da tutti, di apparire diverso da ciò che era e sembrava un asse attorno a cui ruotavano tutti, attratti da quel ragazzo così spontaneo e al tempo stesso misterioso.

Alexis era,invece, molto particolare.

Sceglieva di chi fidarsi seguendo l'istinto che fino ad allora non aveva mai fallito.

Si teneva alla larga da persone che le risultavano sgradite e cercava, al contrario di relazionare con chi a modo suo le sembrava speciale.

Una volta aveva difeso un bambino con le stampelle da dei coetanei di Serpeverde e quel ragazzino la salutava sempre e le voleva un gran bene.

Alexis era anche abbastanza allegra ma parlava a vanvera.

Sapeva diventare fastidiosa e aveva una terribile ironia pungente.

Le sue frecciate erano decisamente pericolose e molti cercavano di non entrare nel suo mirino.

Alexis sembrava bella e cara ma sapeva essere peggio di Sirius che era noto come "Il Vendicatore" cosa abbastanza inquietante a dirla tutta.

A pranzo gli elfi domestici non poterono svolgere il loro lavoro a causa di Pix e tutta Hogwarts si sfamò con miseri panini.

Nel pomeriggio un ragazzino per poco non affogò nel lago , una ragazza del terzo per una scommessa si inoltrò nella foresta per poi essere beccata da alcuni Centauri e i bagni si erano allagati.

La canzoncina di Alexis sembrava aver scatenato il putiferio e tutta la scuola pregava che quella giornata finisse.

Purtroppo le ore scorrevano lente e inesorabili e Alexis spesso aveva ritirato fuori la sua mantra negativa preoccupando tutti i suoi amici che non ne volevano sapere niente.

Soprattutto dopo che James era rimasto aggrappato per miracolo alla finestra della Torr di Grifondoro,Sirius aveva smarrito tutto il suo materiale scolastico e Remus aveva perso (misteriosamente) tutte le sue scorte di cioccolata.

Stranamente gli unici indenni erano proprio Alexis e Akira che continuavano a maledire Hogwarts con quella sottospecie di maledizione.

Alexis si ostinava a dire che semplicemente quel detto che ripeteva tanto era veritiero.

Ma nessuno aveva osato ribattere.

Madame Chips si era addirittura presa l'influenza e nonostante tutto curava i ragazzi che a frotte arrivavano in infermeria.

In pratica fu davvero una giornata di merda.

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Lo so,lo so questo capitolo fa schifo ma dovevo alleggerire la tensione dopo aver affrontato la Akis perché parlare subito di altre questioni rende il tutto più pesante.

Questo capitolo non serve a niente ma spero sia piaciuto lo stesso e chiedo scusa per l'ora.

Sì e a noi non importa affatto.

Inizio ad annoiarmi a recitare in questa storia sapete?

Anche tu Remmy?

Oh Sirius non essere così duro con l'autrice…ha scritto quel capitolo ieri e mortificarla non è carino da parte nostra.

Non mi è ancora chiaro perché la difendi.

Perché nel prossimo capitolo c'è un momento Jilyyyy!!!!!!

Oh Morgana!!!

Remus uccidimi! Sul serio non so come facciamo a sopportarlo!

Sirius ti devo ricordare che tu eri azzeccato al pupazzo di Martina?

Ti devo ricordare che Tonks è mia cugina?

Avete fatto pure la rima!

Ma che state scrivendo? Voi siete pazzi!

Autrice allora se siamo così pazzi perché continui a farci usare la testrera?

Tastiera James.

La tastiera me la strappate di mano e…Sirius fermo!!!

Tastiera, testiera…è uguale!!

Non proprio comunque…

Impediamo all'autrice di parlare!

Sì giochiamo allo scemo in mezzo con la testrera invece della palla!

James l'ho capito anche io che si dice tastiera cerca di sforzarti su!

Ho preso la tastiera!

Non più!

Ahahahahah ehi!!! Nooo! Prendi Sirius!

James se quelli sono i tuoi riflessi non provare ad iscriverti ai provini per il Quidditch!

Cosa vorresti dire?

Che non saresti un buon Cercatore Jamie

Sirius Orion Black!

Il moi nome completo mi fa ribrezzo ti spiace chiama…

Oh finalmente!

Volevo farvi vedere Xavier!

In realtà è un immagine di un personaggio di Inazuma Eleven ed è proprio da lui che ho preso il nostro rosso.

Un bacio 

Alexis

Xavier:

https://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&docid=OpVSr9_LenzMjM&tbnid=Eizyt21D6KZkfM:&ved=0CAUQjRw&url=http%3A%2F%2Fwww.fanpop.com%2Fclubs%2Finazuma-eleven%2Fimages%2F28058431%2Ftitle%2Fxavier-foster-photo&ei=h7P8U6PbKuyp7AaZ-YCgBA&bvm=bv.73612305,d.bGE&psig=AFQjCNGM-1vH3p2KD8kPCIZRnT3BW5In5A&ust=1409156326583614.

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Capitolo 8
*** Il passato torna a galla ma tu impediscigli di spezzarti ***


James Potter poteva dirsi un ragazzo socievole e molto spensierato sempre circondato dalla sua banda di amici.

Allora perché in quel momento era solo sotto un abete nel parco?

Il moro sospirò e lesse la breve lettera dei suoi.

 

 

 

 

Mi spiace tanto figliolo ma purtroppo 

non ci sono notizie o indizi sulla tua famiglia.

Non perdere le speranze.

Ti direi di comportarti

bene ma sarebbe inutile

quindi non spreco tempo.

Tu provaci.

Saremo sempre fieri di te.

A presto

Mamma e papà

 

 

Le lacrime gli salirono agli occhi ma le respinse velocemente.

Non doveva piangere.

La sua famiglia lo aveva abbandonato ma Dorea e Charlus per lui c'erano sempre.

Sussultò appena quando con un tonfo Lily si sedette al suo fianco.

-Che fai qui fuori? Tra poco di sicuro pioverà.-

-Volevo stare da solo-

-Mi stai cacciando?-chiese divertita lei e James scosse la testa divertito.

-Ovvio che no! Non lo farei mai!-

-Lo so,lo so- dispose lei cantilenante appoggiando il capo sulla spalla del moro.

Questo avvertì come una scossa e di istinto strinse a sé Lily.

 Lei gli lanciò un'occhiata curiosa come ad invitarlo a parlare.

-I miei è da molto che cercano di rintracciare la mia vera famiglia.-

-E hai notizie?-

-No…è questo il problema!-

-Non capisco, Tu hai dei genitori adottivi fantastici, degli amici, modestia a parte, straordinari e sei una persona incredibile. Allora perché vuoi tanto conoscere la tua vera famiglia?-

-Lily…perché? Perché mi hanno abbandonato? Perché mi hanno cancellato ogni ricordo della mia infanzia? Perché non sono tornati sui loro passi? Perché non se ne sono fregati di me? Glielo voglio chiedere perché non è giusto che io mi senta colpevole di qualcosa che non ho fatto.-

-Vorrei capirti ma non vivo una situazione come la tua e sarebbe un affronto verso di te dire che ti comprendo.-

-Mi basta sapere che potrò contare sempre su di voi-

-Questo è ovvio! Sei un amico fantastico Jamie e non possiamo fare a meno di te!-

Gli scoccò un bacio sulla guancia e scappò via ridendo divertita e cercando di non farsi prendere.

Quando finalmente il moro la raggiunse avevano il fiatone.

-Sai Lily…grazie. Ci sei sempre se serve e io ho sempre l'impressione di non fare abbastanza per te-

-Scherzi,vero? Grazie a te…cioè a voi… riesco a non pensare a Severus e alle incomprensioni fra noi.-

-Ci hai più parlato?-

-No ma mi piacerebbe chiarire-

-Sei tu a decidere-

-Lo so.Ma se prendo la decisione sbagliata?-

-Ti rialzi e cerchi di risolvere il problema perché aggirarlo non lo farà svanire.-

Iniziò a piovere e i due corsero dentro cercando di evitare di scivolare.

Una volta al sicuro nell'ingresso presero a ridere forte e in realtà senza motivo.

Erano lì, insieme, e tanto bastava.

Ma si sa:c'è sempre qualcuno che rompe nei momenti migliori.

-Non sembri pentita delle tue scelte- 

Severus Piton scrutò accusatorio Lily che bloccò James prima che intervenisse.

-Perchè ho preso la decisione giusta-

-Ti stancherai dei tuoi amichetti e li abbandonerai come è successo con me-

Lily non seppe come ribattere ma James la soccorse.

-Se non è durata la vostra amicizia vuol dire che ha smesso di valere. Lily ha lottato per aggiustare le cose fra voi ma è chiaro che tu non lo volevi.-

L'unto parve raggelarsi e si voltò verso la rossa quasi a chiederle aiuto.

Ma Lily sembrava in trance.

Rifletteva sulle parole di James e si rese conto di quanto i Malandrini avessero lottato pur di risolvere i problemi iniziali con lei.

Severus invece si era adagiato sugli allori e ne aveva pagato le conseguenze.

Era troppo sicuro del suo rapporto con Lily e non aveva capito che un passo falso avrebbe rovinato la loro amicizia.

I Malandrini,invece, nonostante alcuni errori si erano sempre impegnati per farsi perdonare.

E ci erano riusciti.

Avevano dimostrato di essere dalla parte della giustizia.

-Severus…se vuoi tornare ad essere mio amico devi dimostrarti pentito dei tuoi sbagli, perché le fate non sono mostri, perché i Nati Babbani non sono inferiori, perché tu non sei superiore a me in quanto, seguendo i tuoi ideali,tu stesso dovresti essere inferiore.Ma non lo siamo. James non è un figlio reietto, Sirius non sbaglia a giudicare la sua famiglia, Remus non è un mostro nonostante tu dica di sì per chissà quale motivo, i Montella e i Nanhase a loro volta non sono dei mostri ma le persone migliori che io conosca.-

-Io ho le mie ragioni, tu hai le tue-

-Allora non abbiamo niente da dirci.-

Severus alzò il capo orgoglioso e voltò i tacchi.

Non appena voltò l'angolo Lily si accasciò a terra e pianse.

James la strinse forte sostenendola e Lily inzuppò la camicia dell'amico.

-Perchè James? Perché?-

-Non lo so Lils non devi preoccuparti del parere della gente. Conta solo l'affetto dei tuoi amici. E noi ci siamo. Per sempre.-

La rossa sorrise e si rialzò fiera e indomita.

Perché nessuno avrebbe spezzato Lily Evans.

Si sarebbe piegata più e  più volte ma si sarebbe sempre ripresa.

Perché lei era forte.

 

 

 

 

 

Erik scrutò furioso la lettera  fra le tue mani.

Nessuno poteva decidere al suo posto.

Tantomeno suo "padre".

 

Erik,

ho intenzione di parlare con Silente.

Devono metterti a Serpeverde.

Sei il Mago dell'Oscurità,

non puoi stare fra quelle fecci

dei Grifondoro.

Riuscirò a convincere il preside,

stanne certo.

So essere convincente.

Non permetterò a nessuno

di farti intraprendere la strada che uno 

stupido Cappello ha scelto per te

Tu devi essere il mio degno erede.

Così ho deciso e così sarà.

Non provare a ribattere.

Sabato verrò a scuola.

Parlerò col preside.

Arriverò a ora di pranzo.

Preparati a cambiare Casa.

Serpeverde è l'unica strada  

degna di essere percorsa.

A presto

tuo padre.

 

 

 

Era Sabato e presto sarebbe arrivata l'ora di pranzo.

Erik aveva paura:

paura di essere davvero spostato tra i Serpeverde;

paura di perdere il rapporto con tutti i suoi fratelli;

paura di diventare un figlio modello per Terrorius ;

paura di cambiare;

paura di perdere tutto ciò che aveva guadagnato col tempo;

paura di perdere la sua bontà a causa del suo potere oscuro.

Aveva paura ma al tempo stesso sapeva che i suoi amici non lo avrebbero abbandonato.

Ci sarebbero sempre stati e non sarebbe cambiato nulla.

Lanciò un'occhiata all'orologio e si rese conto che era arrivata l'ora.

Presto avrebbe affrontato l'unica persona che gli dava dolore e risentimento.

Alzò lo sguardo al cielo e pregò che sua madre non lo abbandonasse.

Non proprio quando la sua presenza era necessaria.

Rossana lo chiamò e scesero insieme.

Sobbalzò quando entrò: era già lì e i suoi amici lo squadravano astiose.

E la paura tornò a tormentarlo.

Riuscì solo a pensare a sua madre e alla stretta di Sana che voleva sostenerlo.

Poi i suoi occhi si fecero lucidi.

-Ciao Terrorius- sospirò.

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Sì lo so!

Sono in ritardo!

Ma ehi! 

Ho la febbre!

E sto aggiornando.

Quindi non potete dirmi niente.

Io avrei qualcosa da dirti.

Perché io non ci sono?

Sirius tu ci sarai nel prossimo capitolo e aiuterai Alexis a capire il segreto di Remus.

Certo sei crudele a lasciarli col fiato sospeso.

Sì come se qualcuno leggesse Rem.

Questo capitolo è grande! Io ci sono metà del tempo!

Sì lo so Jamie ma me lo avevano chiesto in tante un momento Jily quindi…

Spero di non avervi deluse.

Non credo.

Comunque sei crudele con Erik.

Remus sei ripetitivo!

È la decima volta che le dici che è cattiva! Credo che abbia afferrato il concetto! Comunque ecco a te!

Che cos'è?

Un regalo che mi ero ripromesso di farti una volta arrivato al decimo monologo sulla crudeltà dell'autrice!

Ahahhahha

Non ridere tu! Che me ne faccio di un posacenere?

Niente ma è carino! Guarda c'è un lupetto adorabile stampato sopra.

Motivo in più per odiarlo!

Che hai contro i lupi?

Niente! Io non lo so!

Remus loro non sanno il tuo segreto! Non puoi fare lo scettico!

Si può sapere che c'entrano i lupi  col suo segreto?

Aspettiamo domani amico.

Ma io lo voglio sapere!

Bambino cattivo! Comunque davvero scusate per il ritardo ma ieri mi scoppiava la testa, avevo la nausea, la tosse, un mal di schiena della miseria e un dolore al petto orribile!

Ora che ci penso tutti questi problemi ce li ho anche ora!

Ma aggiorno perché mi fa piacere farlo!

Un bacio 

Alexis

 

P.s. Questo capitolo lo dedico a Gea perché per me avere una coetanea su questo sito è un miracolo!

Non vi dico la mia età ma ho i miei buoni motivi.

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Capitolo 9
*** Padre e licantropia ***


Quando Terrorius vide suo figlio all'ingresso sorrise trionfante e senza troppe cerimonie lo prese e lo portò di fronte a Silente.

-Ah Erik eccoti! Di al preside che vuoi andare a Serpeverde!-

Il biondo lo scrutò esterrefatto.

-No! Io… Aiutatemi!-

Il ragazzo si girò verso i suoi amici in cerca di sostegno e non rimase deluso.

Tutti i suoi amici si erano alzati e adesso avevano creato un fronte comune contro Terrorius.

Dora scrutava suo padre con disgusto.

Martina aveva incrociato le braccia chiaramente contraria.

Sirius sorrideva sarcastico e derisorio.

Remus gli rivolse un'occhiata incoraggiante.

James si limitava a guardarlo ma la luce nei suoi occhi parlava chiaro.

Rossana aveva alzato il capo di fronte a Terrorius e lo sfidava silenziosamente.

Ombroso sembrava furioso perché non accettava le ingiustizie come quella.

Lily aveva assottigliato gli occhi e pareva letale.

Xavier sembrava divertito dalla convinzione dell'uomo.

Akira era mortifero: la sua faccia sembrava un mix di disgusto e rabbia.

Alessia aveva gli occhi lucidi ma si mostrava forte per sostenerlo.

Alexis,invece, sembrava impassibile.

O quasi.

Avanzò con decisione verso suo "padre" e alzò la testa per guardarlo negli occhi.

-Chi ti dice che Erik vuole essere un Serpeverde?-

-Non lo vuole ma io ho deciso così e la mia parola è legge.-

-Fino a prova contraria tu non hai nessun diritto di piombare qui e cercare di cambiare Casa a noi!-

-Sono tuo padre!-

-Non è vero!- gridò Alessia piangendo.-Non sei nostro padre! 

Un padre accetterebbe le scelte dei suoi figli! 

Un padre li consolerebbe nel bisogno! 

Un padre morirebbe per i suoi figli!

Un padre ti sosterebbe nonostante non condivida le tue scelte!

Un padre non ti crucierebbe perché non sei degno secondo lui!-

Erik la interruppe-Un padre ti amerebbe.

Un padre vorrebbe che suo figlio fosse sé stesso!

Un padre non vorrebbe che suo figlio diventasse la fedele copia di sé!

Un padre non arriverebbe ad abbandonare un figlio!

Un padre non torturerebbe suo figlio fino alla morte!

Un anno fa se non ci fosse stata Sana sarei morto dissanguato!

Tu non sei mio padre! Mi rifiuto di vederti come tale!

Le lacrime avevano invaso i volti di tutti.

I tre Montella pensavano a quanto la morte della madre aveva cambiato per sempre le loro vite.

I Nanhase pensavano a quanto dolore avevano sopportato i loro amici e a come in un certo  senso loro li avevano aiutati.

James pensava al suo passato così simile a quello del fratello perduto dei Montella.

Remus pensava alla sua maledizione e a come lo aveva costretto a cambiare e maturare troppo in fretta.

Sirius pensava alla sua famiglia e a come senza pensarci due volte gli aveva voltato le spalle.

Lily a sua sorella e Severus che l'avevano abbandonata a sé stessa.

Dora pensava all'opinione che la sua famiglia materna aveva di lei.

Martina pensava semplicemente che nessuno merita un destino tanto crudele perché lei il male non riusciva neanche ad accettarlo.

-Mi pare chiaro che suo figlio non vuole cambiare Casa signor Black! È pregato di andarsene!- intervenne Silente.

A quelle parole i Grifondoro, i Tassorosso e i Corvonero si alzarono in piedi puntando i loro occhi sulla figura di Terrorius.

Tutti gli sguardi esprimevano il disgusto, la rabbia,l'orrore, il risentimento verso un uomo che arrivava a torturare i suoi figli.

L'uomo se ne andò sconfitto ma Akira lo sentì chiaramente sussurrare- Tanto presto avrò la Giallodomite- prima di sparire alla vista di tutti.

-Bene!- esordì leggero Silente- continuamo il banchetto-

Quel giorno era cambiato tutto.

 

 

 

 

 

-È di nuovo in infermeria! E non accenna a dirci niente!- 

Un Erik Montella alquanto frustato faceva avanti e indietro borbottando sproloqui senza senso.

Alexis alla finestra osservava la luna piena alta nel cielo cercando di capire cosa volesse dirle il suo sesto senso.

Si sentiva così vicina alla soluzione e al tempo stesso così lontana.

Akira la strinse a sè e la spinse dentro chiudendo la finestra.

Il rapporto tra i due cresceva ogni giorno e tutto il gruppo sembrava gioire dell'affiatamento dei due gemelli.

-Ti ammalerai soltanto stando  là fuori! Ogni volta che Remus finisce in infermeria tu rimani appesa ad una finestra guardando il cielo.

Ma dubito che arriverai alla soluzione se ti becchi una polmonite per il freddo-

Alexis si strinse al suo ragazzo ma il suo sguardo rimase fisso sulla Luna.

Sospirò e si accasciò sul letto del ragazzo.

Sirius di fronte a lei scosse la testa- Sapete mia madre diceva sempre che le risposte si trovano nel cielo e per questo in famiglia abbiamo nomi di costellazioni e stelle importanti. È l'unica tradizione/leggenda di famiglia che mi piace sapete?-

Alexis rimase folgorata dalle parole del moro e corse a spalancare la finestra chiusa poco prima.

La luna piena le parve più brillante e un ululato le risuonò nelle orecchie.

Si accasciò incredula a terra.

Akira le fu subito accanto, Sirius chiuse in fretta la finestra, James dal suo letto balzò in piedi, Erik smise di camminare, Sana parve preoccupata e Ombroso osservò l'amica con aspettativa,Alessia si accucciò a terra, Xavier si morse il labbro con fare ansioso e Lily non si mosse sebben i suoi occhi si fossero accesi.

-Un lupo mannaro- sussurrò Alexis e gli occhi di tutti si riempirono di stupore.

 

 

 

 

 

Remus si agitò nel suo letto d'infermeria e una brutta sensazione lo aggredì.

Si alzò di malavoglia e scostò le tende.

Stava per chiamare Madame Chips per chiederle una medicina quando i suoi amici irruppero in infermeria con aria agitata.

All'appello mancavano solo Martina e Tonks ma Remus vedendo le facce dei suoi compagni non si concentrò su quell'osservazione.

-Ragazzi che c fate già qui alle… sono le otto! Come avete fatto a svegliarvi alle otto?!-

-Non abbiamo proprio dormito!- sbuffò Alexis.

-Comunque sappiamo il tuo segreto.- buttò lì Akira senza accorgersi di aver sganciato una bomba.

-COSA?!-

-Sì ma non ce ne frega un ca…-tentò di dire l'occhialuto ma Alessia lo interruppe.

-James Charlus Potter prova a finire quella parola e non risponderò di me!-

-Cioè voi sapete che sono un…-

-Lupo mannaro?Sì ma non ce ne fre…- stava dicendo Sirius quando Remus iniziò un lungo monologo.

-Ragazzi io lo capirei se voi adesso non vorreste più essere miei amici davvero lo capisco…vi chiedo solo di non dirlo a nessuno…so di non meritare neanche di respirare la vostra stessa aria ma vi prego… venire ad Hogwarts mi sembrava un sogno irrealizzabile e quando mi è arrivata la lettera ero così felice… potete anche lasciarmi da solo ma vi scongiuro non ditelo a nessuno e…-

-Remus stai dicendo solo stro… baggianate!- si corresse Alessia frettolosamente sotto gli sguardi sconvolti dei suoi amici.

-Alessia Celia Montella! Stavi dicendo una parolaccia?- iniziò Ombroso divertito mentre l'altra si faceva piccola piccola sotto gli occhi di tutti.

-Proprio tu che usi solo le parole del galateo?- rimarcò drammatico Erik e Alessia e Remus lo guardarono sconvolti.

-Io non uso le parole del galateo! semplicemente sono educata!- protestò la viola e Alexis scoppiò a ridere.

-Cosa c'entra! Anche io sono educata!-

-Quanto un babbuino ad un galà amica mia- le rispose Xavier.

-Ragazzi ma stavamo parlando della mia licantropia sapete?- li interruppe Rems scettico.

Non gli sembrava il caso di parlare di buone maniere in quel momento.

-Oh Rem quella faccenda l'abbiamo risolta! Noi non diciamo niente e rimaniamo amici tuoi. Piuttosto cosa sono queste manie di protagonismo?- lo riprese Sana ridendo e ci furono risolini generali.

-Cioè non mi odiate? Non vi disgusto? Non agiterete aglio e crocifissi come se fossi un vampiro e non un mannaro?-

-C'era gente che lo faceva?- chiese Akira curioso e divertito e di nuovo l'ilarità divagò fra loro.

-Sì!- rispose offeso il biondo- la gente è ignorante in questo campo!-

-Che ci vuoi fare Rem! Vampiro fa molto più figo no?- rispose Sirius con fare comprensivo.

-Oh andiamo!!-

-Sì! In fondo uno è vampiro sempre mentre i licantropi si trasformano solo con la luna piena! Per il resto siete normali!-

-Più o meno! Mi risulta che una volta Remmy si è mangiato cinque bistecche rubandole dal mio piatto.- fece James contrariato.

Remus sorrise pensando che amici migliori non si potevano desiderare.

E lui era fortunato.

Gli occhi si fecero lucidi e un sorriso si allargò sul suo volto.

Non sarebbe cambiato niente…anzi… sarebbe stato tutto più facile.

Aprì le braccia e tutti si strinsero in un abbraccio affettuoso.

Ma in futuro nuovi segreti sarebbero venuti a galla.

E loro, uniti, li avrebbero superati.

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Ehilà! 

Se interessa a qualcuno… mi sto riprendendo!

Ho gli anticorpi io!

Autrice maledetta! Non hai dato minimamente spazio alla mia licantropia e in più hai parlato più della volgarità di Alessia.

Alessia: Io non sono volgare! Semplicemente tu dicevi solo caz… baggianate!

Lo vedi com'è volgare? Ormai non ha freni! E tu non hai dedicato neanche un quarto di questo capirlo a me!

Remus! Allora è per questo che non volevi il posacenere con il lupetto.

Comunque le te manie di protagonismo sono incredibili! Sembri James nei suoi migliori momenti da egocentrico!

Sirius Orion Black! Cosa vai dicendo? Io sono modestissimo!

Certoooo!!!!! E io sono brutto!

Era ora che te ne accorgessi! Non volevo fartelo pesare fratello!

Ahahahahahha!!! Comunque io non sono egocentrico!

Ragazzi voglio scrivere anche io!!!!

No!! Ci hai dato la trestiera e adesso ne paghi le conseguenze!

Si dice tastiera ignorante!

Non correggermi saccente!

Prrrrr!!!!

Ma tu che c'entri?

Volevo dire qualcosa anche io!

E poi siamo noi i narcisisti!

Comunque un saluto a tutte quelle che leggono (non dico tutti perché dubito ci sia un uomo fra voi! Se ci sei fatti sentire fratello così non ti effeminiamo)

Un bacio

James,Sirius,Remus, Autrice e Alessia

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Capitolo 10
*** Compleanno e Giallodomite ***


Il rapporto tra i Malandrini ,con la scoperta della licantropia di Remus, si rafforzò ancor di più.

I giorni passavano e arrivò velocemente la fine di Ottobre.

E il compleanno di Erik.

-Largoooo!!!!!!! Ho un regalo da dare io!!!!-

Se ve lo state chiedendo: no non era Alexis ma Sana.

Era il 21 Ottobre e Rossana si era dimenticata di inviare per gufo il suo regalo all'amico.

Di conseguenza doveva correre a cercarlo per darglielo di persona.

Fortuna volle che andasse a sbattere proprio contro il festeggiato.

-Erik! Auguri! Ti cerco da…dieci minuti più o meno!-

-E di garzai era necessario gettarmi per terra? A proposito mi sei addosso. Potresti alzarti no?-

Rossana divenne vermiglia e si sollevò di scatto allungando poi il suo regalo verso il biondo che allargò i grandi occhini dorati e lo aprì freneticamente.

Il pacchetto rivelò contenere un piccolo modellino di T-rex.

Il pupazzetto si muoveva ed emetteva versi strani. (avete presente il modellino dell'Ungaro Spinato nel quarto? Ecco quello)

Erik rise e abbracciò la rossa che rimase stupita perché era raro che l'amico esprimesse così chiaramente le sue emozioni.

-È il regalo più bello che potessero farmi! Grazie Sana! Come sapevi della mia passione per i dinosauri?-

-Nella camera che condividi con i tuoi fratelli a Villa Montella c'erano molti poster di dinosauri e Spica mi rivelò che erano la tua più grande passione.-

-Con questo regalo sorvolo sul fatto che ti eri dimenticata di darmelo.-

-Non mi ero dimenticata volevo vedere la tua faccia quando o avresti ricevuto.-

-Sì credici. Ti conosco Sana.-

E con un bacio il biondo si congedò lasciando la rossa piuttosto contrariata.

-Quel ragazzo sarà la mia rovina!- esclamò prima di correre via.

Si sbagliava proprio tanto Rossana che un giorno avrebbe ringraziato il cielo per averle permesso di conoscere Erik.

 

 

 

 

 

-Auguri fratellino!Ti è piaciuto il mio regalo?-

-Ovvio che sì! Quel maglione del Puddlemore era fantastico!-

-Sono felice che ti sia piaciuto! A proposito domani James,Sirius e Akira cercheranno di entrare nella Squadra dei Grifondoro.-

-Forte! In che ruoli?-

-Jamie Cercatore, Akira Cacciatore e Sirius Battitore. Alla squadra manca anche un Portiere ma qualcuno troveranno.-

-Tu non partecipi?-

-Preferisco fare la cronista o qualcuno insinuerà che i Malandrini si comprano  l'ammissione-

Erik scosse il capo divertito e scoccò un bacio alla sorella che gli sorrise di rimando.

-Erik!Auguri!-

Ombrso e Xavier li avevano raggiunti allegri e si erano seduti al loro tavolo spiccando con le cravatte bronzo-blu.

Alessia si aggiunse a loro sistemandosi fra i due Corvonero creando contrasto con i suoi colori giallo-neri.

-Sembra che stia arrivando una guerra!Non oso immaginare quando sarà il turno di noi gemelli e sorrise alla sorella e al rosso.

-Presto smetteremo di essere al centro dell'attenzione. Le persone avranno qualcosa di più interessante di cui parlare. Spero- fece Ombroso e Xavier gli scoccò una occhiata micidiale per l'ultima parola.

-Neanche fossimo chissà quale rarità!- sbuffò Akira arrivato in quel momento accomodandosi vicino alla sua ragazza.

-Certo perché tu hai visto molte fate in vita tua eh? cero escludendo noi di famiglia.- soggiunse Rossana che scoccò un'occhiata fintamente furiosa a Erik e si accasciò vicino ad Ombroso.

-Questo qui…- esordì indicando il festeggiato-… credeva che avessi dimenticato il suo compleanno-

-Sana! Lo conosci da quando sei nata e ti eri dimenticata dei suoi undici anni?-

-Ma allora è una fissazione!Non li avevo scord… ok va bene avevo dimenticato di inviargli il regalo ma mi sono fatta perdonare no?-si rivolse all'amico esitante e lui sorrise di rimando.

-Sì tranquilla! E poi ti conosco troppo bene per prendermela.-

-Era un insulto?-

-Più o meno?-

-Sorvolerò per questa volta. Ma solo perché è il tuo compleanno.-

-Stiamo divagando gente.-li interruppe Ombroso con quel suo tono tranquillo e pacato e al contempo un po' irrispettoso.

Ombroso era una persona molto strana a detta dei più (ma uno normale fra loro non c'era quindi…)

I capelli e gli occhi verde smeraldo spiccavano fra la folla ma lui sembrava apprezzarli.

Il suo nome che poteva sembrare inquietante era semplicemente veritiero.

Perché Ombroso aveva un passato fatto di ombre che nascondeva ancora oggi a tutti.

Un segreto che partiva proprio dai suoi capelli strani e dai suoi occhi smeraldini.

Perché un tempo era stato un magnifico bambino biondo con dei grandissimi occhioni azzurri.

Un esperimento, era partito tutto con un esperimento.

Se il suo aspetto era stato stravolto e il suo nome cambiato la causa andava cercata in un esperimento a Villa Montella.

E come Ombroso era diventato una specie di folletto, Alexis aveva preso i suoi capelli multicolore, Alessia la chioma viola e Ivo la sua matassa rossa.

Era stato tutto stravolto.

E Ombroso si rammaricava ancora perché odiava il suo passato che così insistentemente tornava a galla anche solo guardandosi allo specchio,anche solo sentendosi chiamare per nome.

Ma scacciò velocemente quei pensieri cupi perché era un giorno da festeggiare e la tristezza proprio non si addiceva.

Per un secondo sperò con tutto sé stesso di avere Spica al suo fianco.

Era l'unica con cui riusciva ad essere davvero Audace Ombroso e non solo Ombroso.

Ma lei era rimasta a Villa Montella e non saperla lì con lui lo faceva soffrire.

Quasi si fosse sentita chiamare Ariete il gufo della ragazza planò elegantemente di fronte al ragazzo che si affrettò a leggere la lettera sotto gli sguardi curiosi ddii suoi amici.

 

 

 

Caro Audace (solo lei lo chiamava così)

spero di non infastidirti con questa mia lettera

Ma vi devo parlare.

D recente Terrorius cerca notizie sui quarzi

citrini e credo lo faccia per ottenere

notizie sulla Giallodomite la pietra 

magica della gioia.

Anche voi siete stati con mio "padre"

anche se per un tempo molto breve.

Avete per caso notato qualcosa?

Se sì fateci sapere.

Confido in te e in Akira che siete

i più attenti a questi dettagli.

Spero di risentirti presto.

Mi mancano le nostre chiacchierate.

Adesso mi ritrovo spesso con Lucia e Kaito.

Sono maturati molto ma 

con una vita così a chi non capita?

Fai di nuovo gli auguri ad Erik da parte mia.

Un bacio

Spica

 

 

Ombroso lesse loro la lettera della bionda (saltando le parti più personali)e prese a discutere con i suoi amici cercando di arrivare a capo di quel nuovo mistero.

-Sono sicuro di aver sentito Terrorius parlare della pietra della gioia. Adesso dobbiamo solo scoprire chi la custodisce- diceva concitato Akira gesticolando freneticamente.

-Al tempo stesso dobbiamo assicurarci che il Legendarium non cada in mani sbagliate.- fece Alexis preoccupata.

La collana della pietra della saggezza era al collo di Remus nascosta sotto l'uniforme.

-Potremmo parlare con Ruf.- propose Xavier sorridendo perché Storia della Magia l'aveva con i Grifoni alla terza ora.

-Si potrebbe fare.- sussurrò Ombroso- ma dopo dovete ripeterci tutto ciò che ha detto il prof-

-Incanterò la piuma.- rispose semplicemente Remus.

Si divisero tutti per le rispettive lezioni.

Alla terza ora i Malandrini (e Xavier) si appropriarono dei primi posti dotto gli sguardi sorpresi dei compagni.

Aspettarono che la classe piombasse nel sonno e Remus attirò lìattenzione del fantasma.

-Professore…potrei farle una domanda?-

-Sì signor Lumos- fece sorpreso l'insegnante che a memoria di fantasma non ricordava di essere mai stato interrotto.

-Cos'è la Giallodomite?Ho incontrato questo termine in un libro e…-

-La Giallodomite? È una pietra magica millenaria e potentissima!- esordì Ruf questa volta senza il suo tono lento e cadenzato.

-Fa parte di un insieme più vasto di pietre magiche.È fatta di quarzo citrino e ha la forma di un sole,è anche detta la Pietra della Gioia.-

-E dove si trova?-

-La custodisce lo Spirito Ancestrale dell'Arcobaleno. Si dice che un tempo dimorasse nel Lago Nero ma che un giorno uscendo in superficie dopo un violento temporale vedendo l'arcobaleno ne fece la sua nuova casa.Non avendo dimenticato il suo rifugio subacqueo, però, spesso raggiunge il lago grazie all'arcobaleno.-

Non avendo niente da aggiungere riprese il tono lento e distaccato facendo sprofondare nel sonno tutti.

-Ragazzi si prospetta dura! Come lo troviamo uno Spirito Ancestrale?- chiese Xavier realistico.

-Ha detto che dimora nell'arcobaleno o nel lago. E gli arcobaleni si mostrano sempre dopo la pioggia. E qui piove ogni giorno. Non può essere così dura no?- sussurrò Alexis ma Akira le sorrise bonario.

-Non farla facile.Rimarresti delusa-

-Non la sta facendo facile-- la difese James fiducioso-semplicemente è convinta di potercela fare….con il nostro aiuto.Non è impossibile.-

-Sono d'accordo- approvò Sirius e Remus sorrise divertito.

-La nostra missione dunque è trovare lo Spirito Ancestrale dell'Arcobaleno.-

-Provare non costa niente no?- fece Xavier.

E furono tutti d'accordo.

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice: Ehilà! 

Ciao gente!

Come va?

Smettila con queste frasi criptiche e fai i tuoi annunci che mi annoio.

Sirius se mi interrompi come faccio a parlare?

Arriva al dunque...

Sì giusto Rem.

Vorrei ringraziare Lils1401 un'autrice che ho conosciuto di recente e che ha aggiunto la storia precedente ai preferiti.

Probabilmente arriverà a leggere questo capitolo fra un po' di tempo ma la volevo ringraziare ugualmente.

Ho conosciuto questa recensitrice (?) leggendo "Baby Lily,Baby remmy e Baby Jamie" una storia che quest'autrice ha iniziato da pochi giorni ma che io trovo simpaticissima (anche se ha scritto solo un capitolo finora)

Ve la consiglio vivamente sul serio.

La trama parla di James, Lily e Remus che a causa di una pozione tornano ad avere quattro anni e Sirius si deve prendere cura di loro.

E che guai combineranno secondo me!

Chiudendo questa parentesi affiggo dei manifesti su tutta efp:

 

Cercasi Felix Felicis autrice scomparsa che non si è più fatta sentire.

 

 

Sinceramente non so più cosa pensare: prima Lunaby e adesso Felix smettono di recensire ma io credevo che la storia piacesse loro.

Ho sempre ricevuto commenti positivi e le loro ultime recensioni erano normali.

Sono preoccupata ma cerco di non pensarci.

Se un giorno leggeranno questo capitolo voglio che sappiano che se hanno bisogno di sostegno morale io ci sono.

 

 

Chiusa questa dolorosa e drammatica parentesi di cui non m'importa un fico secco…

James! delle autrici ci hanno abbandonato e tu non ti preoccupi minimamente?

Se preoccuparmi equivale a fare l'angosciato come l'autrice preferisco essere spensierato Remmy.

Picchiate Lils1401! Come può affidarmi tre mocciosi di quattro anni?

Sirius non far scappare le lettrici!

Perdonalo Lils1401!

Sorvolando ringraziamo Gea Lils e Lily Luna perché ci seguono e recensiscono ancora.

Un abbraccio anche ad AliNicoKITE che una volta ha trovato il tempo per recensire e le siamo grati per questo.

James non vorrai iniziare a fare come l'autrice che si commuove ad ogni recensione? Quando ha letto l'ultima di Lily Luna che le diceva che era orgogliosa non ha avuto neanche la forza di rispondere tanto era contenta!

Che idea! Iniziamo ad intervenire anche nelle risposte alle recensioni!

Sicuro le faremo schiattare dalla risate!

Chi sei tu e che ne hai fatto di Remus?

Esci da questo corpo Satana!!!!

Ragazzi!

È tornato!

Mi pareva strano!

A proposito seriamente Felix Felicis mi manchi fatti sentire.

Un bacio

Sirius,James, Remus e Autrice

 

P.s. possibile che non mi fanno scrivere niente?

Aspettatevi delle risposte strampalate da oggi in poi.

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Capitolo 11
*** Quidditch,passato e futuro. ***


-Dai Jamessss!!! Acchiappa quel dannato Boccino!!!!!!-

-Mi sento io in imbarazzo per lei!- 

-Mi spiegate perché Tonks sta saltando per le tribune gridando a squarciagola?-

-Remus è evidente che non ha capito che tifare non vuol dire spaccare i timpani alla gente!-

-Non essere acido Xavier! XAVIER! Tu sei Corvonero che ci fai qui?!-

-Tonks stai calma vedo solo le selezioni e poi me ne vado!-

La situazione sul campo da Quidditch non era delle migliori.

I Cercatori si facevano guerra cercando il Boccino,i Battitori colpivano chiunque e comunque e i Cacciatori davano del filo da torcere al Portiere che ,beato lui, doveva solo acchiappare le pluffe fregandosene di tutto e tutti

Akira aveva già fatto quindici punti in un'ora e Sirius aveva colpito tutti i giocatori avversari escludendo i due compagni che evitavano i Bolidi come se niente fosse.

James,invece, nonostante ancora non avesse visto il Boccino non pareva preoccupato.

Dopo un po' i tre Grifondoro finalmente furono ammessi alla squadra e Xavier levò le tende cacciato dal Capitano Baston.

 

 

 

La giornata però non passò velocemente come tutti avevano sperato.

Soprattutto per Ombroso.

Era Sabato e lui voleva stare tranquillo.

Ma il passato torna a galla quando meno te lo aspetti.

Fu una domanda, che James ritenne innocuo fare, ignaro della bomba appena sganciata.

-Come mai i tuoi capelli sono verdi?-

Lo aveva chiesto ingenuamente e non credeva di provocare dolore nell'amico o sarebbe stato zitto.

Ma gli occhi dei Montella e dei Nanhase si erano riempiti di amarezza e consapevolezza.

-Alessia… glielo puoi spiegare tu per favore?- aveva esitato Ombroso perché non era pronto ad affrontare i ricordi.

-Un anno dopo la morte della mamma… Ombroso iniziò a visitare regolarmente Villa Montella… un giorno ad aprirlo fu Ivo… Lui ancora non sapeva bene come muoversi perché non si era ancora ambientato e così…Ivo gli propose di andare nel salotto….papà quel giorno stava facendo un esperimento.-

-Esiste un fiore detto anche fiore Arcobaleno che ,diciamo, non si sapeva che effetti avesse sulle persone. Terrorius ne colse due- spiegò Sana gli occhi spenti.

-Ne fece un infuso. In uno ci mise un fiore intero e in altri tre un petalo rosso,uno verde e uno viola.- continuò Akira.

-Ci legò a delle sedie in salotto e quando Ombroso e Ivo ci raggiunsero non esitò ad usarli come esperimento per non perdere tempo a cercare altre cavie.- soggiunse Alessia.

-Fui costretta a bere l'infuso con l'intero fiore diluito. E per questo che quando mi avete conosciuto i miei capelli erano come quelli di Ninfadora. Ombroso bevve l'infuso con il petalo verde, Alessia quello viola e Ivo quello rosso.Gli effetti li potete notare…-

-Ero biondo. gli occhi azzurri quasi acquamarina. Non potevano competere con quelli di Akira ma ci andavano vicini.Il mio aspetto ne uscì devastato. Non ero più io. Ho sempre pensato di aver perso il mio passato e me stesso quel giorno. I primi giorni i miei fratelli faticavano a riconoscermi e io mi sentivo uno stupido. Provai a scappare di casa. Fu Spica a fermarmi. Fu un caso se scoprì le mie intenzioni. E con lei che nacque il nome Ombroso. Mi disse che ero Audace ma ero anche Ombroso ed è così che è cambiato anche il mio nome. Il soprannome piacque a tutti anche a me. Eppure sentendomi chiamare per nome,guardandomi allo specchio, anche solo guardando Akira che mi assomigliava tanto non posso non pensare al mio passato completamente stravolto.

Per li Montella è stato diverso- concluse.

-Noi ed Ivo…eravamo le fotocopie della mamma. Le assomigliavamo tantissimo. I capelli biondi,gli occhi dorati, la carnagione pallida… fu un sollievo almeno per noi gemelle, guardarci allo specchio senza soffrire. Ivo era piccolo a quei tempi e non rimase turbato per l'accaduto. Questo è quanto.- spiegò Alessia.

-Ragazzi…non volevo essere indelicato. Mi spiace. Non immaginavo che…-

-James va tutto bene. Ormai ci convivono.- lo rassicurò Erik tristemente.

-Non volevo.-

-Passiamoci sopra.Hai avuto la tua risposta,adesso non parliamone più.- aveva chiesto Ombroso stancamente.

E James si era zittito sorridendo.

Perché lui era sempre in grado di donare un sorriso sincero a tutti.

Quei sorrisi valevano più di mille parole e venivano donati sempre quando ce n'era più bisogno,

James era diventata una costante per tutti, e nessuno sembrava poter fare a meno di lui.

Quel sorriso fu in grado di ridare tranquillità a tutti e in un clima più disteso i Malandrini continuarono a chiacchierare ignorando il racconto appena ascoltato.

-Ho avuto un'idea per trovare lo Spirito Ancestrale dell'Arcobaleno.- aveva esordito Alexis seduta a tavola .

Chiamiamolo SAA o SAG che sarebbe Spirito Ancestrale della Gioia.- aveva implorato Rossana.

-SAG va bene. Dicevo…vi ricordate che a metà Novembre capita sempre che un giorno l'arcobaleno cada in mezzo al Lago Nero? Forse in quel frangente il SAG torna alla sua vecchia casa subacquea.- suppose Remus.

-Potrebbe essere…ma noi cosa dovremmo fare?-

-Nuotare fino al centro del lago  fin dentro l'arcobaleno.- spiegò il biondo e Akira sbiancò.

-IO in acqua non entro! Vi devo ricordare che è successo l'ultima volta?-

L'anno prima infatti alcuni Serpeverde avevano buttato Akira in acqua e questo aveva rischiato l'annegamento.

-Tranquillo Akira! A te ci penso io!-rise Xavier che spiegò di conoscere un complicato incantesimo che avrebbe trasportato Akira per aria.

Convinto il biondo accettò la proposta e se ne andò prima che qualcuno si facesse venire qualche altra "genialata".

Il resto della giornata passò velocemente.

 

 

 

 

La notte era scesa in fretta e Remus non riuscendo a dormire aveva deciso di fare una passeggiata.

Era salito fino alla Torre Est e lì si era seduto sul cornicione.

Non si aspettava di venire raggiunto.

-Ehilà Remus! Mi sono persa! Le scale! Sai come sono.-

Un'imbarazzata Rossana gli sorrideva colpevole.

-Sono le tre Sana! Cosa ci fai alzata?-

-Ero nelle cucine!Tu piuttosto?-

-Insonnia.-

-Capisco.-

Calò un silenzio tranquillo durante il quale Sana si accomodò di fronte al biondo.

-Sai… Hogwarts è incredibile! ogni cosa cambia continuamente e mi sembra impossibile orientarsi qui! Ci vorrebbe una mappa!-

-Allora un giorno farò una mappa completa di Hogwarts e te la presterò ogni volta ti servirà!-

Quella promessa fatta per ridere alla fine si sarebbe avverata.

Rossana e Remus si trovarono d'accordo e capirono che in fondo un amico lo trovi anche nei più insospettabili.

Perché nessuno avrebbe mai detto che Rossana Katerine Nanhase e Remus John Lupin sarebbero diventati amici.

E invece Sana quel giorno capì che ci sarebbe sempre stato qualcuno ad aiutarla in quei giorni in cui si sentiva persa.

Quel giorno si era persa letteralmente ma un giorno si sarebbe persa metaforicamente e allora Remus l'avrebbe riportata sulla strada maestra.

La loro sarebbe stata una grande amicizia.

 

 

Akira Nanhase squadrò dubbioso la sua ragazza.

Alexis sembrava davvero convinta eppure lui non sapeva che pensare.

-Ale ma sei sicura,sicura,sicura?-

-Akiiii.Me l'hai chiesto sei volte. E io seivolte ti ho risposto di sì.-

-Potrebbe essere pericoloso per gli altri!-

-Uomo di malafede!-

-Lo sai che di te mi fido ma hai una lingua lunga tu!-

-Sì e tu lo sai bene- (il doppio senso di questa frase…nda)

-Ma… la McGranitt si ucciderà!-

-Minnie è forte!-

-Non saprei…oh e va bene!-

-Mi accompagni?-

-Sicuro! chi se la perde la faccia di Minnie!-

-Secondo te quante speranze ci sono di farcela?-

-Poche, spero che valga il detto "Tentar non nuoce"-

-Siamo arrivati!Busso io?-

-Sì-

I due ragazzi bussarono esitanti all'ufficio della McGranitt e quella li venne ad aprire tranquilla.

-Ci sono problemi?-

-Vorrei  fare la cronista per le partite di Quidditch!-

Ebbene sì era questa la missione ardua e pericolosa per il mondo intero.

Ma se Alexis Victorie Montella vuole qualcosa la ottiene quindi…

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

E questo capitolo si chiude con questo finale demenziale e decisamente stupido.

Volevo solo alleggerire la tensione.

Non ci sei riuscita.Mi stavo preoccupando ancora di più!

Credevo chissà che volessero fare quei due matti1

Suvvia Rem,James in fondo con Alexis come cronista c'è da preoccuparsi o no?

Finchè sfotte i Serpeverde a me sta bene!

James!

A proposito perché la tastiera è piena di olio?

Mentre scrivevamo la risposta a Gea Mocciosus ci ha messo le mani Sir…

Ci ha messo i capelli più che altro! Adesso mi devo vaccinare contro la meningite, il tetano e il meningococco.

Che esagerato!

No Rem ha ragione! Ho provato a lavare via l'unto ma se io toglievo un litro ne sgorgavano altri due!!

Che visione raccapricciante!

Non immagini!

Comunque non ho molto da dire se non che Lunaby sta bene.

L'ho contattata e mi ha detto che visto che non segue Harry Potter non si era accorta che avevo aggiornato.

Non preoccupatevi.

Felix voglio aspettare ancora un po' e poi forse la contatterò per sapere se sta bene.

Un bacione

Alexis,Sirius, James e Remus

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Capitolo 12
*** Mirzam ***


Era arrivata la metà di Novembre e tutti i Malandrini aspettavano con ansia la pioggia.

Non dovettero attendere a lungo ma questo era abbastanza ovvio.

In quei giorni ci fu un acquazzone molto violento e tutti si rifugiarono nelle loro Sale Comuni cercando conforto e calore.

Dopo un paio di giorni il nubifragio terminò e tutti in cielo videro comparire un bellissimo arcobaleno che come previsto terminava in mezzo al lago.

I Malandrini erano corsi fuori dalla loro Sala Comune immuni alle occhiate stupite dei loro compagni finché…

-Ragazzi? Ma dove correte così di fretta?-

-Lily!- esclamò uno scosso Erik.

-Noi…noi…noi- tentò Sana senza sapere cosa dire ma la rossa venne loro in aiuto.

-Sono cose da Malandrini scommetto. Scusate la domanda allora.-

-Mi spiace tanto Lily.- tentò James ma lei sorrise dolcemente e disse-Voi avete i vostri segreti ed è giusto così.-

-E…non vi preoccupate trattengo io Martina e Tonks se chiedono di voi.-

Poi mulinando i capelli vermigli se ne andò via.

Non appena sparì dalla loro vista i ragazzi corsero fuori.

Si gettarono tutti in acqua schizzando Akira che tremante si era avvicinato alla riva.

Raggiunto il centro del lago i suoi amici entrarono nel fascio di luce dell'arcobaleno sentendosi impossibilitati a muoversi bloccati da quei sette colori.

Xavier cercando di concentrarsi puntò il fratello e lo sollevò con la magia.

Un gesto involontario di Rossana, però, lo distrasse e Akira cadde in acqua.

Akira urlò ma il grido fu soffocato dall'acqua che lo travolse.

Alexis cercò di muoversi in direzione del ragazzo sparito in acqua ma l'arcobaleno li bloccava.

Akira sentiva freddo tanto freddo e la gola bruciava davvero molto.

Aprì gli occhi ma anche quelli parvero prendere fuoco.

In torno a lui tutto era di un verde-azzurro strano.

L'aria prese a mancare ma lui non provò a respirare sapendo che sarebbe solo stato peggio.

Una corrente d'aria lo riportò in superficie e lui poté prendere una boccata d'aria prima di tornare di sotto.

Si sentiva male e nella sua testa avvertì di nuovo le grida dei suoi amici quando era emerso.

Sbarrò gli occhi quando un tentacolo lo avvolse e delicatamente lo sollevò verso la luce.

La piovra gigante lo mantenne stretto finché non fu certa che avesse raggiunto l'arcobaleno e i suoi amici.

Allora tornò di sotto lasciando il biondo tra le braccia dei suoi amici.

Xavier non faceva che scusarsi implorando perdono per il suo errore,Ombroso lo stringeva  come se temesse di vederlo sparire, Rossana si aggrappava ad Erik cercando conforto e Alexis piangeva mantenendo il volto nascosto dietro le mani.

-Akira si mosse piano verso la sua ragazza e la strinse.

La sentiva tremare fra le sue braccia e ignorando completamente i loro amici la baciò dolcemente ottenendo uno sbuffo da rii,gridolini da Alessia e Sana ed…esclamazioni di vario tipo da tutti gli altri.

Xavier stava per dire la sua quando i ragazzi si sentirono sollevare verso l'alto.

L'arcobaleno li stava trasportando via e prima che chiunque potesse dire qualcosa una luce bianca li investì.

-Dove siamo di preciso?-chiese Remus accecato dal bianco manto che faceva da pavimento.

-Sulle nuvole!- esclamò entusiasta James prendendo a saltellare un po' ovunque.

Alexis si sollevò titubante e si strinse ad Akira che pareva più tranquillo.

Remus si mordeva il labbro nervoso e Sana aveva preso a saltellare insieme a James.

-Che sta succedendo qui?-

I ragazzi raggelarono sentendo quella voce che ricordava molto il fischio del vento nelle orecchie.

A parlare era stata una donna dai capelli neri come l'ebano, la carnagione pallida e gli occhi verdi.

La tunica giallo chiaro creava contrasto con la pelle niveae lo sguardo smeraldino li scrutava tutti uno ad uno.

Si fermò su Erik ma proseguì subito per poi fermarsi di nuovo a James, Xavier e Akira.

-Cosa volete?-

Alessia seppur esitante rispose.

-Io sono Alessia Montella, i mie fratelli Alexis e Erik, lui è Akira Nanhase e i suoi fratelli Ombroso,Xavier e Rossana.  James Potter,Sirius Black e Remus Lupin. Cerchiamo…la Giallodomite.-

-Capisco…perché volete la pietra della gioia?-

-Mio padre Terrorrius la vuole usare per i suoli loschi piani e noi vogliamo impedirglielo.- rispose Alexis.

-Capisco…per avere il quarzo citrino dovrete superare una prova.-

-E ti pareva!- sbuffò Sirius attirando un'occhiata divertita dalla donna.

-Oh che sciocca! Non mi sono presentata!Sono Mirzam lo Spirito Ancestrale dell'Arcobaleno.-

-Piacere. La prova la dobbiamo affrontare tutti insieme?-

-No!La mia Ness sceglierà tre di voi.-

-Chi?-

Un cagnolino dal pelo rossiccio con due ali d'angelo e gli occhioni azzurri li raggiunse volando.

Mirzam gli sussurrò qualcosa e quello si girò a guardarli.

Poi sfiorò Akira, Erik e Ombroso.

-La mia amata Ness ha scelto voi tre. Buona fortuna!-

Dal nulla apparve un labirinto di nuvole e lo spirito li spinse dentro.

-Scegliete una strada e ricordate che non esistono scelte giuste o sbagliate!Solo il coraggio per prenderle.-

I tre ragazzi un po' titubanti si divisero.

Akira fu il primo ad arrivare all'uscita ma fu bloccato da Mirzam che ghignando maleficamente esordì- Sei arrivato alla fine.Ora scegli. Questo sei tu.-

Lo spirito gli mostrò immagini della sua vita con la sua famiglia, i Malandrini, Alexis…

-Devi rinunciare alla tua ragazza se vuoi ottenere la Giallodomite. Se vuoi quella pietra devi per forza rinunciare all'amore verso Alexis.-

-Io…non posso. Mi chiedi davvero troppo. Non…-

-Rinunci alla pietra allora?-

-No!-

-Non puoi avere entrambe le cose.-

Akira scrutò angosciato la donna.

Come poteva chiedergli una cosa simile.

Alexis era la sua ragione di vita da quando aveva otto anni.

Ma lei al suo posto si sarebbe sacrificata.

Lei avrebbe pensato agli altri e poi a sé stessa.

-Solo una cosa. Dille che l'amo. Puoi farlo?-

Mirzam annuì tristemente e Akira imboccò la strada  per la pietra.

Anche Erik,intanto era arrivato a destinazione.

E anche per lui ci fu una scelta da fare.

-Ciao Erik. Sei arrivato alla fine vedo.Per avere la Giallodomite dovrai rinunciare a te stesso.-

-he significa?-

Il Principe dell'Oscurità aveva una brutta sensazione.

-Erik questo sei tu!-

Ancora una volta immagini passarono davanti agli occhi del biondo.

I momenti passati con i suoi fratelli, Rossana, il suo sacrificio l'anno prima, le lettere con le gemelle…

La sua vita e tutti quelli con cui l'aveva condivisa,in pratica.

Squadrò Mirzam dubbioso e chiese- A cosa dovrei rinunciare?-

-Ai tuoi sentimenti Erik. Devi diventare un essere senza cuore se vuoi la Giallodomite.-

-Ma…sarebbe come darla vinta a Terrorius! Diventerei il figlio che ha sempre voluto!-

-Vedi Erik tu e i tuoi amici per avere la pietra della gioia dovete…diciamo accettare che le vostre paure più profonde si avverino. Per Akira è stata dura rinunciare eppure l'ha fatto sebbene con le lacrime agli occhi. Stavolta tocca a te. E prevedo che per Ombroso scegliere sarà ancora più difficile.-

-Akira ha rinunciato?-

-Al suo amore per tua sorella.Voleva rifiutare all'inizio ma ha dovuto accettare.-

-Rinuncio anche io allora!-

-Ottima scelta! Ricorda che non ci sono scelte giuste o scelte sbagliate.-

-Solo…Di ai mie amici che non avrei mai voluto e che se non fossi stato costretto  sarei rimasto un figlio ribelle.-

Ombroso sembrava avere più difficoltà a trovare la strada giusta.

Era il Mago della Giustizia e in quanto tale rifuggiva di fronte alle ingiustizie.

Sentiva che presto avrebbe subito un affronto inaccettabile.

E sfuggiva.

Ma Mirzam non lo voleva un fuggitivo e decise di andargli incontro.

-Da cosa scappi Audace?-

Ombroso sussultò spaventato.

-Io…non sono io a scappare.-

-Spiegati meglio.-

-Diciamo che il mio senso della giustizia mi allerta con le ingiustizie.-

- Comunque se vuoi la Giallodomite devi scegliere.-

-Scegliere?-

-Fra il passato e il presente.-

-Cosa…?-

-Guarda…-

-Tu sei così-

Per la terza volta anche Ombroso vide la sua vita scorrergli davanti agli occhi.

I mesi dopo l'esperimento, l'aiuto e appoggio di Spica, gli anni con i Montella e i suoi fratelli, l'anno prima passato quasi sempre con Erik,Sana e Spica.

-Tu sei così ma non lo sei sempre stato.-

Rivide la sua infanzia, i capelli biondi gli occhi cielo...

-Se vuoi tornare indietro con la Giallodomite devi rinunciare a te stesso. Ma chi è davvero Audace Ombroso? Il bambino biondo con gli occhi azzurri o il ragazzo con la capigliatura e lo sguardo smeraldo?-

Ombroso squadrava le due scelte con timore.

Da un lato c'era la sua infanzia distrutta.

Ricordava bene i brutti momenti dopo il cambiamento.

Eppure guardando dall'altro lato una sensazione di pace gli invadeva il cuore.

Con l'esperimento era cambiato tutto ma non in peggio come aveva sempre pensato,ma in meglio.

E poi cambiare di nuovo avrebbe solo causato altre sofferenze.

-Quindi se io ti dicessi che voglio rimanere così...-

-…Per avere la pietra dovresti per forza cambiare.-

Audace tremò.

Eccola l'ingiustizia.

Aveva trovato la sua pace finalmente e doveva rinunciarci.

Sospirò e annuì scontento.

-Pur di avere la Giallodomite sono disposto a rinunciare.-

-Bene. Allora va.-

E così i tre ragazzi avevano rinunciato alla loro cosa più cara pur di avere la Giallodomite.

Ma riusciranno ad avere la tanto agognata pietra?

E Mirzam è davvero così crudele da cambiare completamente i nostri personaggi?

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

* tira fuori una padella e se la mette davanti al viso*

Lo so che sono in ritardo ma divergenze di opinioni con mamma a volte mi impediscono di aggiornare. In pratica se ritardo è colpa sua. Più o meno.

Vi piace la padella?

L'ho chiamata Veronica.

La potevi chiamare Martina! Come quella tazza che si ruppe….

Sì quella tazza che ruppi io!

James! non ricordarglielo che ti voleva uccidere!

Che si mangia oggi a pranzo?

Mamma ha detto che ci accontenteremo di alcuni panini quindi…

Io pomodoro e tonno!

Io… wrustel e patatine!

E io……………………..insalata,pomodori e hamburger!

Cavoli Rem ti tratti bene!

Oh andiamo! Fa bene non vedi come è sciupato?

Effettivamente sei troppo magrolino Remmy!

Ok mi avete sfottuto abbastanza! Ora basta.

Sirius e James insieme: Remmy piccolino ha cento ossa e un ossicino!

Remmy cuccioloso è tanto tenero e morbidoso!

Io ho più di cento ossa! E a inventare fate schifo!

Remmy così ci offendi! James smettila di cantare.

Remmy piccolino…..

James!

…Ha il basino di un porcellino!

James! come osi!

Ok basta! Abbiamo capito! 

Un bacio

Alexis, Remus, James e Sirius

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Capitolo 13
*** Ricordo lontano ***


Mirzam squadrò dolcemente i ragazzi in attesa di notizie dai loro amici.

-Allora?- Alexis era tesa come una corda di violino.

Xavier alzò lo sguardo speranzoso.

-I vostri amici ce l'hanno fatta. Ma hanno dovuto rinunciare ad alcune cose…-

Alessia si strinse a Xavier preoccupata.

-Akira ha dovuto rinunciare al suo amore per Alexis-

La bruna si sentì morire a quelle parole e le lacrime le invasero gli occhi.

Si accasciò a terra singhiozzando.

Non poteva essere.

Akira l'amava.

Non poteva dimenticarla.

Non avrebbe retto l'indifferenza nel suo sguardo.

Cercò di farsi forza ma Mirzam la distrussero.

-Mi ha detto di dirti che ti ama.-

L'amava ma per la Giallodomite aveva rinunciato a lei.

Eppure sentiva che non poteva averla dimenticata così.

L'amore vinceva su tutto e nessun incantesimo poteva cancellarlo.

Non doveva arrendersi.

-Alexis…- era chiara la titubanza dello spirito- Potrebbe tornare normale ma…Devi fare in modo che ricordi. Solo tu puoi.-

La fatta annuì concorde.

Sana si voltò verso Mirzam titubante-E…Erik?-

-Lui ha dovuto rinunciare a tutta la sua bontà.-

Rossana si accasciò al fianco di Alexis.

-No aspetta! Con lui c'è stato un problema. La mia magia non ha avuto effetto. Non sono riuscita a cambiarlo. La luce in lui è davvero troppo.-

Un sorriso fiorì sui volti di tutti.

-E Ombroso?- chiese James curioso.

-Lui ha rinunciato al suo aspetto. È tornato biondo con gli occhi azzurri.-

-Ma allora non ci sono problemi no?-

-In realtà…lui non voleva cambiare. Credo accettasse il suo nuovo aspetto.-

-Mi stai dicendo che…- tentò Sirius.

-…Voleva rimanere com'era.-

-Ha capito che l'importante è dentro e non fuori.- affermò Alexis ancora in trance per la notizia sul fidanzato.

-Ah Alexis! Akira anche mi ha dato problemi. Per poco non fallivo. Se avesse insistito ancora non sarei riuscita a cancellare i suoi sentimenti.-

-Quindi c'è speranza.-

-Certo. Ma adesso devo mostrarveli.-

Una luce investì i ragazzi e finalmente vissero i tre amici.

Akira sembrava sempre lo stesso e Alexis trattenne l'impulso di abbracciarlo.

Erik sorrideva apertamente a tutti loro.

Ombroso…era biondo!

E aveva due grandi occhi che potevano sembrare acquamarina ma che tendevano verso l'azzurro.

Akira fu il primo a riprendersi.

Sorrise a tutti loro ma divenne confuso quando incontrò gli occhi viola di Alexis.

-Ciao! Chi sei?-

Per la bruna fu una pugnalata ma ostentò tranquillità.

Fece per parlare ma Mirzam la precedette- Una mia assistente! Si chiama Alexis e fingerà di essere la gemella di Alessia.-

-Piacere! Scommetto che andremo d'accordo io e te!- esordì allegro Akira.

La fata si morse il labbro e esibì un sorriso stiracchiato- Sicuro!-

Un nuovo sorriso spuntò sul viso del biondo che li abbracciò tutti e sorrise comprensivo ad Ombroso che pareva afflitto dal cambiamento.

-Su Ombroso! Io neanche ricordo a cosa ho rinunciato!-

I pugni stretti di Alexis e i suoi occhioni viola lucidi furono inequivocabili.

Erik le sorrise comprensivo poiché sapeva a cosa avesse rinunciato il biondo.

Ombroso si voltò verso Mirzam- Ci puoi dare la Giallodomite ora?-

-Sicuro! Ecco a voi!-

tra le mani stringe una collana lunga alla cui estremità è appeso un piccolo sole di un giallo brillante.

-Per il momento tienilo tu Alexis.-

La Fata annuì ma non appena indossò il ciondolo questo si fece sbiadito.

-Oh no! Dovevo prevederlo! Non sei felice di conseguenza la pietra perde forza-

La bruna si sfilò la collana e la cedette a James.

-Tienila tu! Io non sono idonea.-

James la indossò velocemente lanciando un'occhiata d'intesa con Sirius.

La pietra splendette e Akira squadrò male Alexis che dovette fare appello a tutte le sue forze per non scoppiare a piangere.

-Adesso andate! Ma se vi serve qualcosa sapete dove cercarmi.Addio!Ah Ombroso! Se lo desideri davvero tornerai normale!-

Il ragazzo le lanciò un'occhiata disperata della serie "tu mo' me lo dici?".

Scesero velocemente dalle nuvole passando per il portale dell'arcobaleno e si ritrovarono a sguazzare nel Lago Nero.

Akira stava annegando un'altra volta ma Alexis lo portò su velocemente e lo trascinò a riva.

-Grazie Alexis!-

-Di nulla-

-Akira! Che spavento! Fortuna c'era Ale.-

-Ale? Ti prendi tutta questa confidenza?-

-Sono un bravo attore.-

Si mossero tutti in direzione Sala Grande poiché era ora di pranzo.

Quando entrarono si levarono bisbigli da ogni dove.

Alessia si batte una mano sulla fronte esprima che qualche professore li vedesse asciugò in fretta i vestiti ed eliminò qualche traccia di nuvola che si erano portati dietro.

Poi si accomodarono velocemente al tavolo dei Grifondoro.

Il brusio aumentò quando Alexis non si accomodò come di consuetudine affianco al suo ragazzo bensì più distante.

La bruna cercò di ignorare tutti eppur dentro di sé si sentiva di porcellana.

Era fragile senza di Akira.

Era fragile perché non c'era lui a mantenere i suoi cocci.

Era fragile perché lui ignorava tutti i pezzi del suo cuore che si frantumava.

Era fragile perché non arrossiva più per i suoi sguardi.

Era fragile perché non era più avvolta dalle sue braccia.

Una lacrima le solcò la guancia.

Ma la scacciò velocemente.

Non vide l'occhiata perplessa e dispiaciuta che le lanciò Akira vedendo quella goccia solitaria.

Eppure fece finta di niente e sorrise falsamente.

Nessuna luce brillava più nei suoi occhioni grandi.

Si sentì chiamare e vide un ragazzo, Charles Lones venirle incontro.

-Ehilà Alexis! Stavo pensando…ti andrebbe di uscire? Sono i curo che una giornata con me non la rifiuteresti!-

La bruna presa alla sprovvista si voltò verso i suoi amici.

Xavier aveva un'espressione da" Se accetti è come tradire mio fratello!"

Alessia scosse impercettibilmente la testa.

Erik neanche la guardava troppo intento a fulminare con lo sguardo il ragazzo.

Ombroso era chiarente contrario.

Rossana mi mandò un'occhiata di ammonimento.

Lily lo squadrava dubbiosa cercando di capire se si poteva fidare.

Remus aveva aggrottato le sopracciglia un po' scettico.

Sirius aveva uno strano ghigno derisorio.

James aveva poggiato l'indice sul labbro inferiore, gesto abituale che per lui indicava diniego.

Fu Akira a sorprendere tutti.

I suoi occhi acquamarina parevano bruciare ardenti e rabbiosi e un odio mai visto si era fatto largo sul suo viso.

Ad Alexis tornarono in mente le parole incise sulla tomba di sua madre "L'amore non può essere cancellato".

-Mi spiace Charles ma non voglio uscire con te-

-Che stupida! Perdi un'occasione d'oro!-

-Non vuole quindi non insistere-

La voce tagliente di Akira ammutolì il ragazzo che scappò via.

Alexis rivolse un'occhiata speranzosa al biondo che arrossì e si alzò di scatto.

-Non capisce i suoi sentimenti- sospirò Xavier tristemente.

Alexis si alzò e corse via.

Era solo l'inizio.

 

 

 

 

 

Martina osservò il cielo limpido e azzurro.

Erano le sei del mattino ma si era svegliata e non era stata capace di tornare a dormire.

-Cosa ci fai tu sveglia a quest'ora?-

Un Sirius Black in maglia e pantaloncini si avvicinò alla bionda che gli sorrise divertita.

-Sir hai ancora il segno del cuscino dietro la testa?-

-Eh?-

-Lascia perdere! È un detto babbano.-

-Ah! E che vuol dire?-

-Che stai ancora dormendo!-

-Effettivamente…-

-Ahahha!-

-Ripeto: perché già sveglia?-

-Una volta sveglia non mi addormento più.-

-Male,molto male!-

-Lo so! Pagherei oro pur di riuscire a riaddormentarmi in un secondo e invece…-

-Oh non farce caso! Però potevi risparmiarti la sveglia alle sei!-

-Non ho messo la sveglia! Tu piuttosto che ci fai in piedi?-

-James grida il nome di Lily nel sonno, non chiedermi il perché, e Akira abbracciato al cuscino borbottava qualcosa su Alexis. Remus, ulula nel sonno e quella sì che è stata una sorpresa.-

-Ulula? Che cosa strana!-

-Già!- si maledì Sirius ricordando che l'amica non sapeva della licantropia.

-E Sirius Black non ne poteva più?-

-No! Soprttutto quando Akira ha iniziato a dire cose come" Alexis lascia Charles e vieni via con me!" e James "Lily giochiamo a nascondino!" e Remus "Auhhhhhhhhh!!!"-

-Ahahahahhhaa-

-E non ridere!-

Sirius si sentiva bene.

Come quando era in compagnia dei Malandrini.

Martina riusciva a farlo sorridere con quella sua spontaneità e la sua freschezza che sembravano contagiose.

Sirius Black non lo sapeva ma era appena stato influenzato dal virus dell'amore.

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Gente non ce la faccio a scrivere niente.

È l'1:25 e io sono esausta (piccolo problema non peloso ma comunque mensile)

Un bacio

a tutte

Alexis

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Capitolo 14
*** Akis, Xavissia e Lonks ***


Tonks si annoiava.

Rigirava una ciocca di capelli rosa cercando un passatempo.

Quel giorno Merlino era clemente così le mandò un aiuto.

-Ehi Dora! Cosa ci fai tutta sola?-

Un allegro Remus Lupin (Dora si chiese come potesse essere allegro di Lunedì alle sette di mattina) le stava venendo incontro.

La ragazza lo squadrò accigliata.

-Non ne hai il diritto!-

Il biondo chiaramente non capì a cosa si riferisse la Metamorfomagus e si limitò a guardarla ebete.

-Non puoi essere felice di Lunedì! Alle 7:05 del mattino!- si spiegò l'altra e un lampo di comprensione passò negli occhi del ragazzo.

-Oggi ho solo due ore di Erbologia, una di Astronomia e due di Storia della Magia!- 

In quel momento Tonks avrebbe seriamente cruciato Remus.

-Io ho due ore di Pozioni, una di Trasfigurazione, una di Incantesimi e un'altra di ancora di Difesa contro le Arti Oscure! Odio i Lunedì!-

Sbattè violentemente le mani sul tavolo facendo volare via il cucchiaio che Remus schivò elegantemente prima di tornare a bere la sua cioccolata calda.

-Capisco la tua rabbia ma non puoi prendertela con me perché respiro.- ribatte tranquillamente evitando anche il bicchiere che ,volontariamente, Dora gli lanciò contro colpendo Peter Minus.

-Zitto Remus! Io sgobberò tutto il tempo mentre tu ti diverti a dormire con Ruf!-

-Io non dormo con Ruf!-

-E io sono Tosca Tassorosso!-

Il biondo rise.

-E va bene…quale pisolino l'ho fatto ma…ho sempre ottimi voti in questa materia.-

-Tu hai ottimi voti in tutto tranne che Pozioni Rem materia in cui io…modestamente…sono un asso.-

-Non girare il coltello nella piaga ti prego! Mercoledì ho tre ore con Lumacorno!-

-Ahahahahahh! Qualcuno lassù di Mercoledì mi vuole bene!-

Remus le fece una linguaccia divertito e le lanciò il tovagliolo colpendola in pieno.

-Ehi!- fece la ragazza offesa ma il biondo assunse un'aria assassina che la ammutolì.

-Ho capito, ho capito! Non parlo più!- alzò le mani in segno di innocenza e scoppiò a ridere seguita dal biondo.

Remus dimenticò tutti i sui problemi quel Lunedì mattina.

 

 

 

 

Alessia seduta in classe rifletteva sulla situazione.

Ombroso aveva completamente cambiato aspetto.

Evitava gli specchi come la peste.

Cercava di evitare le occhiate curiose o confuse della gente che gli chiedevano i motivi dietro quel cambio radicale.

Erik sobbalzava ogni volta che qualcuno gli rivolgeva la parola, spaventato all'idea di perdere la sua bontà.

Ombroso gli aveva confessato che la notte diceva il nome di Mirzam e la implorava di lasciarlo stare.

Akira aveva praticamente dimenticato Alexis.

E dimenticare Alexis equivaleva a dimenticare tutta la sua infanzia visto che i due erano sempre stati inseparabili.

Ormai il biondo era convinto di aver perso i ricordi perché non rammentava nulla della sua infanzia.

Alexis di conseguenza stava male perché non aveva dimenticato il ragazzo e continuava a sperare in un miglioramento.

Non c'erano stati sviluppi ma Akira continuava ad essere protettivo nei confronti di Alexis reagendo male ogni volta che qualcuno faceva insinuazioni su di loro.

Sembrava diverso ma al tempo stesso era sempre lui.

Ed era passata una settimana.

Una settimana intensa in cui non era riuscita a ricavare un momento solo per sé,per riflettere.

Ora in quell'aula in disuso del quinto piano sperava solo di non essere disturbata.

Evidentemente doveva aver fatto qualcosa di male perché qualcuno lassù offeso aveva deciso che non poteva stare da sola.

La porta cigolò e apparve la capigliatura rossa di Xavier.

Il ragazzo indossava una tuta da lavoro e portava secchi e scope.

Quando la vide sorrise imbarazzato e lasciò cadere i suoi attrezzi da lavoro.

-Scusa Ale! Gazza! Ho sporcato il pavimento quindi devo ripulire quest'aula come punizione. Quel vecchiaccio! Mi affida il lavoro che non vuol fare! Un giorno di questi gliela farò pagare!-

Alessia ridacchiò.

Poteva rinunciare al suo momento di solitudine se l'alternativa era Xavier.

Erano sempre andati d'accordo loro due.

Forse perché simili di carattere.

Erano quelli diversi.

Non si erano dimostrati dei valorosi Grifondoro come i loro gemelli ma si distinguevano per altro.

Xavier l'intelligenza,lei la lealtà.

Ma a loro andava bene.

Non era mai stato un problema in verità.

Akira era contento di non avere un fratello Grifondoro così per sfuggirgli poteva rifugiarsi in Sala Comune.

Xavier allora si faceva dire la parola d'ordine da Alexis che collaborava sempre.

La Signora Grassa se aveva la parola d'ordine lo faceva entrare ancora risentita per uno scherzo del gemello biondo.

Xavier era persuasivo mentre Akira ispirava simpatia.

In un modo o nell'altro ottenevano sempre quello che volevano.

Nessuno sfuggiva loro.

Le gemelle invece erano un altro paio di maniche.

Alessia non aveva bisogno di estorcere informazioni: le assimilava con uno sguardo.

Alexis invece raccoglieva indizi e arrivava alle soluzioni sempre senza mettere alcuna pressione al diretto interessato e senza insinuare il minimo dubbio.

Bastava vedere come aveva risolto il mistero di Remus senza che lui sospettasse niente.

Alexis osservava quanto la sorella ma le ci voleva di più per assimilare le informazioni e non si accontentava di un semplice quadro generale.

Andava in fondo a ogni questione.

Alessia invece preferiva vivere e lasciar vivere.

Tornando all'aula al quinto piano Xavier sorrise imbarazzato e prese a spazzare Alessia lo osservava in silenzio aspettando che l'amico dicesse qualcosa.

E Xavier non la sorprese.

-Sai…pensavo ad Akira e Alexis…io non so come mi sentirei se fossi nella situazione di Alexis…se tu o Akira vi dimenticaste di me per esempio…dubito che lo sopporterei.-

-Ti capisco ma finché Alexis sa di avere una speranza non si arrenderà. Ognuno affronta svariate situazioni in un modo e conoscendo mia sorella la sua reazione non mi sorprende. Alexis è quel tipo di persona che non perde mai la speranza e io la ammiro per questo. Al tempo stesso, però, sa riconoscere una causa persa. Spero che Akira ricordi tutto perché sta perdendo un qualcosa di prezioso.-

-Lo so ma io trovo che anche noi stiamo perdendo tempo.-

Alessia stavolta rimase sorpresa:cosa intendeva dire Xavier?

-Nel senso…Alexis se la cava, Akira è forte, Ombroso anche e Erik ne ha passate di peggiori eppure noi siamo qui a preoccuparci per loro pur sapendo che ce la faranno perché si rialzano, si rialzano sempre loro. Mirzam credeva di scegliere gli anelli deboli del gruppo ma in realtà ha scelto i più forti gli unici in grado di superare la sua prova e uscirne migliori. Noi non ce ne rendiamo conto ma la prova di Mirzam è ancora in atto.-

Alessia soppesò le sue parole.

E si ritrovò d'accordo.

Pulirono l'aula con la magia e passarono tutto il tempo a ridere e scherzare perché non ci si può crogiolare nel dolore.

 

 

 

 

 

Pov Akira

 

Osservo Alexis chiacchierare con un Corvonero del nostro anno.

Sta ridendo e io non riesco a non provare una fitta di gelosia.

Non capisco perché ma da quando l'ho incontrata non riesco a non pensare a lei.

Ha dei grandi occhioni viola.

Brillano sempre quando ride o sorride ma di recente è stato raro.

Come se fosse triste costantemente.

Mi fa rabbia vederla triste e vorrei fare qualcosa per aiutarla.

Ma non so cosa.

Penso che se ci provassi mi manderebbe via a calci.

E poi ci sono questi buchi nella mia memoria.

Non ricordo nemmeno dov'ero dopo aver aperto la lettera per Hogwarts.

Non ricordo i viaggi in treno.

Nella mia memoria ci sono die vuoti che non riesco a riempire.

Anzi no.

Li riempio.

Li riempio con un sorriso di Alexis, con un suo sguardo.

Quando si aggiusta i capelli nello stesso modo snervante di Alessia, quando sbadiglia durante le lezioni dell'ultima ora, quando si imbarazza per un complimento.

Ma mi sento davvero completo solo quando ride.

Ride spesso una volta l'ha fatto per una mia battuta.

Ero così felice di averla fatta contenta e ricordo i suoi occhi brillanti fissi su di me.

Mi sono affezionato tanto a lei e mi sembra di conoscerla da sempre.

E come se fosse l a parte mancante della mia memoria.

Vorrei poterle parlare ma temo che mi disprezzi.

Evita ogni contatto con me e quando mi guarda c'è sempre una nota triste in fondo ai suoi occhi.

Ho come la sensazione che si aspetti qualcosa da me.

Ma non so cosa.

Vedo il Corvonero allungare la "manina" per avvolgerle il fianco e decido di intervenire.

-Alexis! Credo ti cercasse James!- speriamo che Jamie non si faccia domande se incontra Alexis.

-Davvero? Vado a vedere di che ha bisogno. Grazie…Akira.-

Nei suoi occhi c'è di nuova quella nota risentita.

Mi scruta a fondo ma poi si volta e se ne va.

Il Corvonero mi guarda furioso.

-Non so cosa c'è stato fra voi due ma è una settimana che vi siete lasciati e se io voglio passare del tempo con Alexis tu non puoi farti venire nessuna gelosia da ex! Sono stato chiaro?-

Credo che la mia espressione sia un mix fra rabbia, confusione e stupidità.

Cosa si sta inventando questo tizio?

"Vi siete lasciati da una settimana" io la conosco da una settimana, "non so cosa c'è stato fra voi…" perché c'è mai stato qualcosa? "nessuna gelosia da ex" io sono il suo ex?

E tutto acquista un senso.

Le sue occhiate risentite, il mio interesse, la sua aria costantemente triste, questo mio senso di vuoto.

Io e Alexis stavamo insieme!

Ma perché non mi ha detto niente?

La prova!

Mirzam!

I mie ricordi!

Solo lei riesce a riempire questo vuoto nella mia memoria perché è LEI che manca.

Non devo farle capire che ho capito.

Scoprirò cosa mi è successo e tornerò con Alexis fosse l'ultima cosa che faccio.

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Hello!

Vorrei ringraziare di cuore Gea che mi ha scritto una recensione stupenda che mi ha commossa.

Autrice!! Questo capitolo è una meraviglia!

Già! Peccato che noi non ci siamo!

Parla per te!

Non lamentarti Jamie! in questo capitolo ha messo Akis, Xavissia e Lonks tutte insieme!

Non so come Godric hai fatto.

Io sono grande!Comunque ragazzi mia mamma mi ha messa a dieta anche se non mi serve. Di conseguenza… barretta Fitness?

Che gusto?

Frutti rossi.

Io ci sto!

Tesoro non mi tiro mai indietro se si parla di cibo!

E noi lo sappiamo troppo bene.

Tonks: Autrice! Che orario di merda mi hai fatto di Lunedì?

Autrice: Tonks non te la prendere! Ho fatto una scena tra te e Remus! Dovresti essere contenta!

Non sei contenta?

Sì che lo è! Vero?

Tonks: Ovvio che sì! Solo…Trasfigurazione, Difesa e Pozioni tutto insieme e orribile!

Ahaahhahah Grande mia cugina!

*Remus sorride soddisfatto della risposta di Dora*

Comunque non è detto che io vi dia il permesso!

Solo a me ricorda Ron?

Chi è Ron?

Il migliore amico di tuo figlio!

Lily: Merlino chi è quella poveretta che se lo sposa? Doveva essere disperata!

Lily!

Lily guarda io ritirerei tutto al tuo posto.

Lily: Perché? 

*L'autrice ghigna malefica*

Io so una cosa che tu non saiiii!

Non vorrei essere l'autrice in questo momento!

Neanche io!Avete visto lo sguardo killer di Lily?

Voi due! Non parlate male di Lils!

Tornando  a parlare di cose importanti…Autrice! Non mi hai più dato quella barretta Fitness!

*Tutti cadono a terra stile manga*

Tu questa la chiami questione importante?

Ovvio che sì!

Sorvoliamo vi prego!

Un bacio

Autrice, Lily, Tonks, Sirius, James e Remus

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Capitolo 15
*** Paura e ricordi ***


Akira sbadigliò vistosamente.

Erano passati più o meno tre giorni ma Alexis sembrava evitarlo e non riusciva a passare del tempo da solo con lei per parlarle.

Voleva capire che tipo di persona fosse, capire perché tanta tristezza nei suoi occhi viola, spiegarsi tutto il suo interesse verso di lei.

Ma la ragazza lo evitava e ogni volta che cercava di parlarle inventava scuse improponibili.

Si alzò nervosamente dalla poltrona e uscì dalla Sala Comune.

Evidentemente era il suo giorno fortunato perché Alexis gli venne addosso.

Uno strano odore di cannella si diffuse nell'aria e Akira assaporò quella fragranza quasi estasiato.

Si riscosse subito e sorrise alla bruna che ricambiò appena e tentò di scappare via, letteralmente.

Akira la afferrò velocemente e la trascinò con sè.

A qualcuno parve strana la scena.

Tutti si erano convinti che Akira avesse lasciato Alexis e vederli insieme da soli era molto strano.

Chiunque aveva notato l'ostentata freddezza di Alexis e il continuo interesse di Akira ma nessuno sapeva darsi una spiegazione.

La trascinò in un'aula vuota e sbarrò la porta.

Alexis sbuffò contrariata.

-Cosa c'è Akira?-

Quella tanto ostentata indifferenza che lo aveva ferito era scomparsa sostituita da curiosità, esitazione e speranza.

Eppure si vedeva come cercasse di non nutrirsi di false speranze.

-Vorrei conoscerti meglio. E ci sarei riuscito se solo tu non mi evitassi come la peste.-

Il tono di Akira lasciava intendere quanto quella situazione lo avesse seccato.

-Non mi sembra di essere poi così interessante.- sussurrò la bruna in risposta.

-Peccato perché a me interessi molto.-

Alexis sbattè ripetutamente le palpebre con aria sorpresa e quel gesto intenerì Akira.

Non poteva essere tanto diretto con quella ragazza che dopotutto gli sembrava così fragile.

Era chiaro come il sole che soffriva ancora la loro separazione e il biondo si sentiva in colpa sebbene non sapesse perché l'aveva dimenticata.

Poi uno strano flash.

Rivide sé stesso lanciare un'occhiata a Mirzam, angosciato.

"Dille che l'amo"

Quelle parole gli rimbombarono nella testa.

Doveva ricordarla!

A ogni costo.

Sorrise alla bruna e sussurrò- Colore preferito-

-Lilla!-sbuffò ma era chiaro che nascondeva un  sorriso.

E di nuovo vide sé stesso sorridere da piccolo ad una bambina dai capelli viola  e gli occhi del medesimo colore.

-Qual è il tuo colore preferito Alexis?-

-Lilla il colore delle violette- rispose la bimba sbuffando.

Eppure Akira poté giurare che ridesse sotto sotto.

Si riscosse e sorrise birichino.

-Scommetto che ti piacciono le violette.-

-Beccata!- fece l'altra con aria colpevole.

-Passiamo a qualcosa di privato e doloroso. Vita sentimentale. L'incubo di noi giovani.-

Alexis soffocò una risata ma parve soppesare bene la domanda.

-Avevo un ragazzo. Mi ha dimenticata. Da…una decina di giorni.-

Akira trasalì come scottato.

Una decina di giorni.

Dalla prova di Mirzam.

-E tu…lo ami ancora?-

-Non sai quanto…vorrei mi ricordasse-

Lo guardò intensamente e sospirò.

.Mi rivelò di essere innamorato da quando avevamo otto anni-

Akira si chiese quanto tempo avessero passato assieme prima di diventare una coppia.

Un altro ricordo.

Suo padre che gli parlava di una valle di violette nella Foresta Proibita e lui che giurava di mostrarla ad Alexis.

-Mi portò in una valle di violette. A quei tempi pensavo ancora di provare amore fraterno…- scosse la testa contrariata e Akira si vide rincorrere una Alexis identica a quella di fronte a lei.

-Ti manca molto vero?-

Alexis non riuscì ad annuire perché una lacrima le solcò il volto.

Akira non volle vedere o sentire altro.

-Mi dispiace davvero tanto.-

E dallo sguardo stupito della ragazza seppe che il messaggio era arrivato.

 

 

 

 

Erik scrutava il Lago Nero con aria afflitta.

Un tempo gli sarebbe piaciuto immergersi in quelle acque calme ma di recente aveva il terrore di nuotare di nuovo.

Pregava perché non arrivasse un nuovo temporale.

E con lui l'arcobaleno.

Aveva paura che Mirzam tornasse per avere ciò che non aveva preso la prima volta.

La sua bontà.

E tremava di giorno e urlava la notte.

Una volta Ombroso aveva passato la notte nel dormitorio dei Grifondoro e lo aveva svegliato perché urlava.

Incubi.

Lo tormentavano e aveva paura di dormire.

Sobbalzò quando avvertì un tonfo affianco a sé ma era solo Rossana che gli sorrise colpevole.

Sospirò sollevato e la osservò.

I capelli rossi le incorniciavano il viso roseo e gli occhioni cioccolato troneggiavano sul suo volto.

Nessuno sano di mente avrebbe mai potuto dire che Sana era brutta.

Eppure Erik se n'era accorto solo ora vedendola arrivare all'improvviso.

Sorrise appena e si abbandonò contro la finestra.

-Hai ancora paura vero?-

La rossa lo stava osservando preoccupata e la luce nei suoi occhi scuri brillava intensamente.

-Sto bene- mentì il biondo cercando di non farla preoccupare.

Ma Rossana non era stupida ed Erik era un libro aperto.

Lo scrutò tesa e lo abbracciò.

Quando stava male da bambina voleva sempre un abbraccio da sua madre.

Adesso a stare male era Erik che non aveva potuto godere dell'affetto di Vittoria.

Quella donna che Sana aveva sentito solo nominare e che veniva definita una ninfa buona e giusta.

Rossana non l'avrebbe mai conosciuta…ma era la Fata della Luce ed era sicura che un giorno il suo potere avrebbe illuminato il mondo eliminando il buio.

Un giorno dentro ognuno di loro avrebbe brillato il sole.

Ma quel giorno era lontano e per il momento si dovevano sostenere a vicenda.

Perché dovevano esserci gli uni per gli altri.

-Non devi avere paura Erik! Se Mirzam avesse voluto la tua bontà l'avrebbe presa. Ma è ancora qui.-

Poggiò una mano sul petto del ragazzo e sentì il suo cuore battere frenetico.

Gli sorrise dolcemente.

Rimasero per un po' così.

Lui immobile poggiato alla finestra e lei di fronte a lui una mano sul petto del biondo.

Quando Erik le rispose non c'era titubanza.

-Non ho più paura.-

E quelle parole a Rossana bastarono perché si allontanò lentamente mantenendo il sorriso sulle sue labbra.

E per una volta anche Erik permise ai suoi sentimenti di superare quella barriera di difesa.

I denti bianchi fecero capolino fra le labbra.

E Rossana da dietro l'angolo lo vide bene quel sorriso sincero.

E poté dire di essere felice.

 

 

 

Lily correva per i corridoi.

Correva come alla ricerca di qualcosa ma il problema stava proprio lì: non aveva niente da fare.

Sospirando varcò la Sala Comune e i suoi occhi si illuminarono.

I Malandrini stavano discutendo animatamente e Remus tra James e Sirius cercava di mettere pace.

-Ehilà ragazzi! Che succede?-

-Succede…che Sir è un imbecille!-

-Succede che Jamie è un deficiente!-

-Qual è il problema?-

Il giovane Potter la fissò con i suoi occhioni da cerbiatto..

-Lily…spiega a Sirius che il cervo è più bello del cane.-

La rossa lo fissò sbigottita e parve davvero ragionarci su.

In realtà cercava di decidere chi uccidere prima se l'occhialuto o l'altro.

-È più bello il cervo…- sospirò alla fine-…Remus chi uccido per primo?-

Il biondo parve ragionarci su poi sorrise maligno.

-Uno a testa.-

La rossa si rabbuiò.

-Ma…li volevo distruggere entrambi! Mi accontento di Sirius- guardacomeson bello-Black-

A sentire quel soprannome il bel Black parve soddisfatto ma James protestò.

-Scusa e io?-

-A te ci pensa Rem, James sonoilmiglioresuunascopa Potter- ribatte Lily convinta e anche l'altro poté dirsi soddisfatto.

Sospirando la rossa alzò la bacchetta verso Sirius.

-Sarà rapido e indolore. Avada…-

Nessuno dei quattro riuscì a trattenersi e scoppiarono a ridere contemporaneamente.

-Ragazzi…voi siete pazzi!- ridacchiò Lily.

Sobbalzò quando un'allegra Ninfadora Tonks si unì a loro.

-Di che si parla gente?- chiese e Remus scoppiò a ridere.

-Di cervi e Avada Kedavra.-

A quelle parole Sirius rise ancora più sguaiatamente.

Lily avrebbe giurato che la risata dell'amico assomigliava ad un latrato.

Anche se vagamente.

Si avvicinò a James e gli tese dei fogli.

Lui riconobbe gli appunti incompleti di Trasfigurazione e rise.

Era un genio in Trasfigurazione al contrario della rossa che odiava profondamente quella materia.

Ridendo completò velocemente gli appunti dell'amica che gli diede un rapido bacio prima di correre via.

-Voi due stareste bene insieme sai?- esordì Martina avvicinandosi a Sirius.

Gli chiese qualcosa e lui rispose pronto.

Martina si affrettò a scrivere le parole del moro e gli sorrise riconoscente prima di correre via velocemente.

-Ragazze non le capirò mai- sbuffò Sirius.

Ma James non lo ascoltava troppo preso a pensare alle parole della bionda.

"Voi due stareste bene insieme sai?"

All'improvviso a James parve facesse troppo caldo.

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Ehilà!

Shhhhhhh!!!! È l'una e la gente dorme!

Dovresti dormire anche tu effettivamente Autrice!

Finitela James.,Sirus!

Come pensi di farti perdonare per l'orario?

Remus sicuramente non farò feste demenziali come quelle di Felix!

°Felix a malincuore dovette ammettere che i suoi balletti erano ridicoli*

Felix non ti deprimere amore mio!

Sirius sei imbarazzante!

Se non fai una festa come ti fai perdonare?

Con Felix non ne ho bisogno perché tanto ritarda sempre anche lei.

Gea le ho procurato una barretta Fitness al cioccolato perché i frutti rossi sono a detta sua troppo dietetici.

Lily Luna… lei legge la mattina quindi alla fine non fa niente no?

Ditemi che questa pazza non scrive davvero queste storie.

Ditemi che smetterà di chiamarmi Remusuccio coccolosuccio!

A me Siriuccio bello!

Akira: A me Akiruccio bon bon!

Alexis: Ahahhahahahhaha!!!!!!!!!

Akira: È umiliante tutto questo.

Su con la vita fratello.

Cmunque Autrice…tua zia non ti ha dato quella pizza di pasta coi peperoni…buonissima… del resto tua zia è troppo brava ai fornelli…

Remus ho capito! Ecco a te!

E a noi?

Ringrazia che io ti abbia definito come James sono il migliore su una scopa Potter!

È solo la verità!

Prossimo capitolo: Grifondoro- Serpemerda!

Serpemerda!!!!!! Ahaahhahahahahahhahahhaha!!!!!!!!

Remus non sputare quel cibo perché te lo faccio rigurgitare! 

Mai sprecare il cibo di fronte a Sirius Black!

Un bacione gente

Alexis,Autrice,Akira, Remus,James,Sirius e Tonks

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Capitolo 16
*** un palco e una memoria ***


Akira Nanhase poteva dirsi un ragazzo molto intelligente, con capacità mentali molto elevate anche grazie ai suoi poteri psichici.

Non si sorprese quindi…quando iniziò velocemente a ricordare molte più cose su  Alexis.

Risate,scherzi, abbracci…sembrava essere tutto all'ordine del giorno durante la loro relazione.

Una grande sorpresa però era stato rivivere il loro primo bacio.

Avvertire il ricordo delle loro labbra, la risata di Alexis, le sensazioni di gioia,incredulità e adrenalina tutte e tre contemporaneamente lo aveva stordito.

Akira era inoltre molto attento e aveva notato che i ricordi del passato riaffioravano solo se in presenza della bruna.

Il loro bacio lo aveva ricordato, per esempio, quando lei aveva fatto una smorfia infelice vedendo una coppietta sbaciucchiarsi nell'angolo.

Ricordi dell'infanzia riaffioravano quando lei gli parlava di luoghi speciali che li avevano visti insieme.

Non riusciva ancora a capire quando si fosse innamorato davvero della bruna, quando il suo cuore aveva preso a battere tanto velocemente.

Si sentiva davvero male quando incrociava lo sguardo risentito della ragazza che sembrava sempre in attesa di un segno da parte sua.

Ma Akira non sapeva che fare: I buchi nella memoria erano diminuiti ma non aveva ancora il quadro completo.

Voleva assolutamente ricordare ogni momento con Alexis prima di darle false speranze.

Ma lo sguardo rammaricato della fata era insopportabile per lui.

Le doveva parlare.

Iniziò a cercarla in giro per Howgarts vagamente disperato.

Quel castello aveva sette piani, troppe aule, un parco, quattro torri, quattro sale comuni, sale più o meno grandi,una biblioteca e un campo da Quidditch.

Per non parlare della Foresta Proibita (valle di violette inclusa), la casa di Hagrid e un'infinità di passaggi segreti di ogni tipo.

La fortuna non era dalla sua parte visto che impiegò più di mezz'ora per trovarla.

E dire che la incrociò per puro caso.

-Alexis!- 

Il suo tono era vagamente esasperato.

La bruna alzò lo sguardo confusa osservando il ragazzo venirle incontro.

Le parve sollevato.

-Devo dirti una cosa.-

-Dimmi pure.-

-Io…ricordo…qualcosa…sulla nostra relazione.-

Alexis sbarrò gli occhi sorpresa e tremò leggermente.

-Ehi…guardami Ale…va tutto bene.-

-Non va bene.- singhiozzò lei- adesso non mi vorrai più vedere!

Akira rise leggermente per quella sciocchezza.

Come poteva non volerla più vedere.

-Ale…ho solo ricordi sparsi un po' ovunque nella mia vita. Ma ricordo il nostro primo bacio, alcuni momenti dell'infanzia, ricordi di scuola, i viaggi sul treno per Hogwarts…ma non ricordo tutto.

-Eppure ricordo bene cosa provavo, e provo tutt'ora, per te. Ti amo ancora Alexis non è cambiato niente per me.-

Alexis aveva le lacrime agli occhi e sorrideva radiosa.

Gli occhi viola brillavano e non c'era traccia di quel risentimento che gli aveva rinfacciato per così tanto.

Lo baciò d'istinto e per Akira fu magnifico com la prima volta.

Si sentiva finalmente concreto.

E i ricordi tornarono tutti: la prova con Mirzam, i magnifici momenti con la ragazza, i momenti da bambino.

Era tutto di nuovo al suo posto.

-Ale…-

-Non mi far preoccupare! il tuo tono non mi piace!-

-Ahaha tranquilla! Solo…ho ricordato tutto.-

-Davvero?-

-Sì-

-Sono felicissima!-

-Anche io!-

Era tornato tutto al suo posto.

 

 

 

 

 

Alessia sorrise dolcemente vedendo la sua amata gemella insieme al suo ragazzo.

Akira aveva ricordato tutto e grazie a Tosca la bruna era di nuovo felice.

Sorrise pensando che lei rimaneva sempre nell'ombra a preoccuparsi dei suoi amici da perfetta Tassorossa.

Per una volta le sarebbe piaciuto salire sul palco ed esibirsi.

Ma sapeva che non era quello il suo posto e quindi aveva imparato a non farci troppo caso.

Gli altri avevano le lodi e il suo nome era solo quello di una delle tante persone che collaboravano rimanendo nell'anonimato.

Ma un giorno anche la sua luce avrebbe abbagliato tutti.

Semplicemente non era il suo turno.

E lei sapeva mettersi da parte.

L'umiltà non le mancava.

E lei aspettava tranquilla il suo turno.

E le stava bene.

Non c'era rammarico in lei e non ci sarebbe mai stato.

Stava bene.

Aveva tutto e cercava semplicemente di dare spazio alle sue ambizioni.

Ma quelle non valevano niente di fronte ad un amico in difficoltà.

Scosse il capo e si alzò.

Vide Xavier correrle incontro e sorrise sotto i baffi.

Anche Xavier era come lei.

Anche lui rimaneva nell'ombra.

Ma a differenza sua lui era molto più avanti nella fila per il palco.

E lei ne era felice.

Perché Xavier se lo meritava.

Meritava di salire e far vedere a tutti di cosa era capace.

Il rosso le sorrise e la prese a braccetto.

-Come sta la mia migliore amica? La ragazza più bella di questa scuola? La più umile sulla faccia della Terra? La più dolce?Simpatica? Leale?-

-Ok,ok stai esagerando! Più bella? Simpatica? Dolce? Ma con chi credi di stare parlando scusa?- rise lei divertita.

-Con Alessia Celia Montella. Con chi se no?-

-Sì,sì lasciamo perdere!-

Forse Xavier era più avanti nella fila ma di sicuro si girava spesso indietro per cercarla.

Lui non la considerava solo un'aiutante dietro le quinte.

Per lui, lei era la più bella fra le stelle sul palco.

Forse era in questo che si distinguevano loro due,

Ognuno si considerava meno rispetto l'altro.

Non avevano mai capito di essere alla pari.

Non avevano mai valutato quella alternativa.

Ma un giorno ci sarebbero arrivati.

Quel giorno sarebbero saliti insieme su quel palco.

 

 

 

Tonks sorrise a Martina radiosa.

Le due ragazze erano sempre andate d'accordo.

Fin dall'inizio avevano stretto un legame molto forte.

Forse perché entrambe si trovavano in una situazione delicata.

Martina era completamente sola.

Non aveva avuto nessuno in quella scuola.

Salita su quel treno si era sentita persa in mezzo a tutti quegli studenti.

Tonks,invece, aveva un cugino troppo preso dai suoi amici per preoccuparsi di lei.

E si era trovata nello stesso scompartimento con Ombroso,Sana e Erik con cui  a quei tempi non aveva alcun rapporto.

Martina era entrata nel suo scompartimento presentandosi con un largo sorriso e le due erano diventate subito amiche.

Si volevano bene e non si sarebbero mai separate.

Tonks lo avrebbe giurato a sé stessa.

 

 

 

Angolo Autrice:

Ciao gente!

So di essere in ritardo ma ho deciso di iniziare ad aggiornare un giorno sì e un giorno no.

Non posso fare un angolo autrice decente perché mia mamma mi mette fretta.

La mia decisione è dovuta anche alla promessa di scrivere capitoli un po' più lunghi.

E più lunghezza equivale a più tempo.

Mi scuso per non aver risposto alle vostre splendide recensioni e chiedo di nuovo scusa.

Un bacione

Alexis

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Capitolo 17
*** Demenziale ***


-Salve pubblico!!!! Siamo qui riuniti per la partita dell'anno…la partita più competitiva…la partita sicuramente più sporca…la partita…-

-Montella abbiamo capito presenti i giocatori!- la sgridò un' esasperata McGranitt.

-Professoressa non mi interrompa o non ne usciamo più! Ecco che entra la squadra dei Grifondoro! Il capitano Baston, i battitori Phelps e Black,il più bello dei due fratelli,i cacciatori Green, Sanders e Nanhase e il cercatore Potter!!!!

Dall'altro lato ci sono Malfoy,Avery,Greengrass,Rosier,Mulciber,Carrow e Nott.

Sì,molto interessante ma torniamo ai Grifoni!-

-Signorina Montella le avevo detto di essere neutrale!-

-E lo sono professoressa! Siamo neutrali! Serpeverde non ha chance!-

I cori di "Buuuu" dei verde-argento furono sommersi dalle grida entusiaste degli altri spettatori.

-Vede prof? Il pubblico già mi ama!-

La McGranitt preferì sorvolare.

-Ed ecco che partono e la Pluffa viene intercettata da Malfoy che a sua volta la perde fregata da Akira, lui sì che sa giocare, Akira passa a Green che la passa a Sanders, quella ragazza è una scheggia! Di nuovo tra le mani di Akira e….Nott è un deficiente! 10 a 0 per i rosso-oro gente!-

-Montella o modera quella sua lingua lunga o la prossima partita non farà la cronista!-

-Tanto la prossima è Corvonero contro Tassorosso prof!Comunque Avery ha la pluffa ma un bolide di Sirius Black…cavolo non mi sorprenderei se vomitasse la colazione. Dritto nello stomaco. Sto male io per lui. La Pluffa è tra le mani di Green che passa a Sanders, Green,Sanders,Green,Sanders,voi due dateci un taglio che siete in tre!Ancora una volta Nanahse punta gli anelli e…Nott è doppiamente deficiente! 20-0 per i Grifondoro!-

Tutti sentirono le urla amplificate di un arrabbiata Alessia Montella che sbraitava contro la sorella e il suo linguaggio troppo colorito.

-Se mia sorella la smette di gridare io vorrei continuare! Oh cielo! un Bolide di Rosier stava per colpire James! brutto stro…-

-Montella!-

-Ma prof senza Cercatore noi che facciamo? Oh,oh Green punta gli anelli e…Nott para. Sul serio? Andiamo non ci credo che l'ha parata la Pluffa!-

-Montella non serve fare commenti su ogni…oh l'ha visto,l'ha visto?-

-Prof se le piaceva Sirius non serviva dichiararsi così esplicitamente! Comunque sì altro Bolide di Black dritto,dritto sul braccio di Greengrass che mi sa il Boccino non lo vedrà neanche con un binocolo! Oh,oh, prof guardi Akira vola verso Carrow e…santo cielo non cadere! Riprenditi!-

-Sta cadendo dalla scopa! Aiutatelo che è uno studente modello!-

Akira effettivamente cercando di rubare la Pluffa a Carrow,un po' troppo grosso per lui, era stato quasi disarcionato e si reggeva a stento.

Il Battitore Phelps, noto per essere vendicativo, colpì un Bolide e lo indirizzò verso Carrow che perse la Pluffa e venne scaraventato via.

Sirius intanto aveva aiutato Akira a risalire sulla scopa.

-La partita continua e il mio ragazzo non si è sfracellato le ossa grazie a Merlino! E James scende in picchiata e…il Boccino,il  Boccino! Prendilo,prendilo! Coraggio! Ci sei, ci sei! E i Grifondoro vincono 170-0! Siamo i Campioni,siamo i Campioni! Ohohohohohohohhhoo!-

La prima partita era andata bene tutto sommato.

E i Grifondoro potevano dirsi contentissimi.

 

 

 

-Uccidiamolo!-

-Non ci vado ad Azkaban per quel deficiente!-

-Ma mi stava disarcionando.-

-Giuro su Merlino che un giorno mio figlio lo crucierà per bene!-

-James che razza di figlio vuoi? Già Sirius ha proprio l'aria di uno che in prigione si troverà bene ma pure un futuro Potter…-

-Alexis non blaterare cose senza senso. Minnie già ti sta cercando non vorrai farti altri nemici?-

-La Mc mi cerca? Porco Salazar credevo di essere al sicuro da Alessia e viene fuori che la prof mi vuole morta?! Se mi cerca impeditele di entrare nel vostro dormitorio.-

-E con queste sagge parole Alexis si dileguò prima che qualcuno potesse ribattere.

Tonks,Sirius,Remus,Martina e Sirius (ma quanti sono?) la osservarono mentre correva via.

James,intanto,rifletteva sui suoi futuri figli e Akira pensava ad un modo per uccidere Carrow senza necessariamente finire ad Azkaban.

L'avvelenamento era fattibile no?

La McGranitt li raggiunse di colpo e Martina si ritrovò a pensare che Alexis aveva fatto bene a rifugiarsi nei dormitori.

-Avete visto la signorina Montella?-

I ragazzi si affrettarono a scuotere la testa cercando di mantenere fede alla promessa fatta alla bruna.

Ma la McGranitt assottigliò pericolosamente gli occhi e sussurrò- Una O in Trasfigurazione se mi dite dov'è!-

James,Sirius,Akira e Remus scrollarono le spalle, loro erano bravissimi in Trasfigurazione.

Tonks avrebbe potuto rifarsi con la Trasfigurazione Umana e Martina…

-Dormitorio maschile del secondo anno! Ma voglio una E!-

-Martina!-

Un coro di proteste si levò ma la ragazza li ignorò bellamente e strinse la mano della professoressa.

Cinque minuti dopo le urla della professoressa li raggiunsero.

-NON PROVI A NASCONDERSI DIETRO PACIOCK O GIURO CHE NON MI LIMITERÒ AD UNA PUNIZIONE! LA PEGGIORE TELECRONACA DI TUTTA LA MIA CARRIERA!-

-Andiamo prof scommetto che Silente si è divertito!-

-SILENTE È SILENTE!IO SONO IO!-

-Preferisco Silente.-

-Domani nel mio ufficio alle sei!-

-Professoressa senza offesa ma preferisco Akira!-

-MONTELLA!!!!!!!!-

Il resto è storia.

Ma la McGranitt fu accusata di amare Sirius Black e Alexis Montella

 

 

 

 

Martina Taylor era una ragazza che solitamente rimaneva fedele ai suoi amici.

Davvero.

Ma quella E in Trasfiugrazione le serviva e la McGranitt si era dimostrata così accondiscendente.

Per non parlare del fatto che era riuscita a convincerla a dare una O a Dora che le voleva baciare le mani tanto era contenta.

Perciò si preoccupò leggermente quando vide Sirius correrle incontro.

Temeva che si vendicasse perché aveva tradito la sua amica.

Ma no, Sirius non voleva questo.

La trascinò in uno sgabuzzino.

E fin qui la cosa potrebbe sembrare equivoca.

Ma non pensate male.

-Martina…aiutami!-

-In cosa Sirius?-

-Devo…risolvere questa situazione!-

-Che situazione Sirius?-

-Aiutami!-

-Sirius ti aiuterei se mi dicessi cosa ti serve!-

Martina iniziava ad essere stanca.

Non era nota per la sua pazienza.

-Lily lo appoggiava quell'antipatico ma tu devi smentire tutto!-

-Ma tutto cosa!?-

-Spiega tu a James che i cervi sono più brutti dei cani! A me non dà retta!-

-SIRIUSSSSSS!!!!!-

 

 

 

Angolo Autrice:

Sì lo so che sono in ritardo di un giorno ma ieri mia mamma non mi ha fatto aggiornare.

Mi spiace tantissimo!

So che adesso mi odierete ma non posso neanche fare un angolo autrice degno di questo nome perché vado di fretta.

Vi voglio bene e vi ringrazio se siete ancora qui!

Un bacio

Alexis

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Capitolo 18
*** Un po' di sana allegria ***


Alexis si trascinò di peso in Sala Comune.

Che scoprì essere deserta.

Gli unici presenti erano Martina che sbuffava con le lacrime agli occhi e Remus e Dora che giocavano a scacchi.

Remus,in effetti, sembrava essersi affezionato molto a Sana e Dora che ermo diventate sue grandi amiche, e la bruna non poteva che esserne felice.

Sospirò stancamente verso i suoi amici.

Non appena la bionda la vide scattò su.

-Ale ti prego perdonami! non avrei mai voluto fare la stronzata che ho fatto ma già devo recuperare l'insufficienza in  Erbologia, se poi ci si metteva pure Minnie io sarei morta! Ed è solo il primo anno! Ti rendi conto?-

-Tesoro non ti preoccupare! In fondo la Mc mi avrebbe punito lo stesso! Davvero come va con la Sprite?-

-Non va! Io non li so fare i disegni delle piante!-

Le mostrò una serie di…bhè chiamarli disegni sarebbe stato un insulto però…

-Ehi Marty potresti chiedere  a Sirius!-

-Sirius?-

-È bravissimo a disegnare.- confermò Remus senza però deconcentrarsi troppo.

La partita contro Tonks si stava rivelando competitiva.

-Sì vabbè…dopo.- sorvolò Martina accomodandosi vicino all'amica per guardare la partita.

Anche Alexis si accomodò al loro fianco.

Solo che…

-Tonks finiscila di aizzare i neri!-

-Io non li sto aizzando! Distruggete quei bianchi di merda! Coraggio!-

-Dora calmati!È solo una partita!-

-Solo una partita?! Gli dovrò cedere la mia scorta di Cioccorane e una foto mia da bambina!-

-Perchè vuoi la foto Rem?-

-Semplice curiosità!- scrollò le spalle il diretto interessato.

Tonks ringhiò furibonda e abbatte il cavallo dei bianchi.

Questi si infuriarono con la torre killer e Rem vendicativo abbatte un altro cavallo con uno degli alfieri.

Martina seguiva lo scontro affascinata.

Alexis invece si stava addormentando sulla sua poltrona.

Martina addolcita la scosse e la aiutò ad andare a letto.

Prima di uscire dal dormitorio della ragazza la sentì, però, sussurrare un "Grazie" soffocato.

Sorrise dolcemente e le lasciò un bacio sulla guancia prima di partire alla ricerca di Sirius.

Ridacchiò quando vide Rem e Dora bisticciare e gli scacchi gridare in sottofondo.

Uscì velocemente dalla Sala Comune e si diresse in Sala Grande.

Sirius di solito a quell'ora faceva uno spuntino prima di cena e Martina sperava davvero di trovarlo.

La fortuna era dalla sua visto che Sirius stava uscendo dalla Sala Grande insieme a James.

Corse loro incontro e sorrise radiosa.

-Sir! Ti cercavo!-

Il giovane Black la squadrò curioso.

-Di grazia che le serve signorina?-

-Non usare quel tono troppo formale! Lo sai che lo odio! Mi potresti aiutare con i disegni per Erbologia?-

-Vediamo…solo perché sei tu  e perché sei carina!-

-Oh grazie mille Sirius! Ti adoro! Ci vediamo! Ciao Jamie!-

-Ma tu guardala! Non mi ha considerato proprio tutta presa da te e quei disegni! Ti rendi conto?- protestò James offeso e Sirius scrollò le spalle.

-Lasciala stare, disegni e piante non fanno per lei!-

-Lasciamo stare dai!-

E si avviarono allegramente per i corridoi.

 

 

 

Erik scosse il capo mortificato.

-Non puoi fare sempre quello che vuoi! E io ti dovrei controllare! Girare per Hogwarts di notte! Ci credo che il prefetto della mia Casa vi ha messi in punizione! e dopo  farò una ramanzina anche a quegli altri due! È inutile che vi nascondete dietro quei divani! Siete Grifondoro? E fate i Grifondoro!-

Ombroso e Rossana si affacciarono da una poltrona.

I capelli di lui stavano riprendendo le vecchie sfumature verdi e gli occhi erano già tornati smeraldini.

Con il cambiamento di aspetto stava migliorando anche il suo umore.

Almeno non scappava se qualcuno tirava fuori uno specchio. (E James è vanitoso quindi…)

Comunque i due fratelli sbucarono dalla poltroncina e Alessia li afferrò di scatto.

Li trascinò vicino ad Erik che sorrise tristemente ad Ombroso e strinse la mano di Rossana.

-Stavo dicendo…siete degli sconsiderati! E se incontravate i Serpeverde? Quei defici… cioè volevo dire…quei ragazzi senza un minimo di cervello…-

-Stavi dicendo deficienti! Merlino ti stanno contagiando!-esclamò Rossana teatrale come solo lei sapeva essere.

-Non è più la mia sorellina!- singhiozzò Erik reggendo il gioco della rossa.

-Ai pasti non si può stare tranquilli!- continuò Ombroso melodrammatico.

-A lezione non è più la stessa!- Rossana e la sua vena artistica.

-Non risponde più a nessuna domanda!- Erik.

-Ok,sì,sì abbiamo capito! Ora lasciamo perdere ok?-

-Oh Alessia torna in te!- Ombroso di nuovo.

-Aiutooo!!!-

Nella Sala Comune dei Tassorosso Alessia si ritrovò a pensare che la doveva smettere di sgridare i suoi amici.

Erano troppo vendicativi.

 

 

Ombroso rise vedendo l'amica scappare dalla sua Sala Comune con aria disperata.

Prese a braccetto Rossana e Erik e si incamminò passando per l'ingresso dei Tassi.

Rabbrividì passando per le clessidre dei punti notando il suo riflesso ma fece finta di niente e continuò a camminare.

Di recente aveva stretto un rapporto molto profondo con i suoi due amici.

Con Rossana non era mai andato d'accordissimo perché erano molto diversi caratterialmente.

Lui…Ombroso e lei…Sana.

Erano…diversi.

Poi aveva conosciuto Spica la sorella dei gemelli e non aveva sentito il bisogno di un amico ulteriore.

Con Spica era stato tutto diverso fin da subito.

La dolcezza della ragazza era così grande e lui era rimasto incantato da quelle trecce bionde e da quegli occhi azzurri.

Purtroppo si erano separati perché lui aveva iniziato prima e adesso si sentivano assiduamente per lettera.

Non era la stessa cosa ma a lui faceva piacere mantenere un contatto con quella ragazza che rappresentava tutta la sua infanzia.

Se la ricordava bene con quegli occhino lucidi e quell'aria innocente dopo la morte della madre.

Senza di lei non era riuscito ad apprezzare Hogwarts a pieno.

Sapere che l'anno dopo si sarebbe unita a lui gli  faceva solo piacere.

Nel frattempo però aveva cercato di riempire quel vuoto che aveva lasciato e Rossana e  Erik c'erano riusciti.

In parte.

Osservandoli avrebbe detto che quei due si completavano a vicenda.

Rossana aveva quei capelli vermigli e quegli occhioni cioccolato che ti incantavano e l suo sorriso era così dolce e allegro che non potevi non volerle bene.

Al contrario.

Allegra,vivace,spiritosa…nonostante la tendenza a fare brutte figure Rossana non riusciva neanche a concepirla la cattiveria.

O meglio non ci riusciva prima di conoscere Terrorius.

Un tempo neanche sapeva che non tutti hanno sempre buone intenzioni e nella sua mente ci si poteva fidare di chiunque.

Conoscendo però i Montella aveva capito che il mondo non era tutto rose e fiori.

E nonostante il turbamento iniziale era riuscita ad accettarlo e a scegliere da che parte stare.

La parte del bene che lei aveva sempre onorato.

Per Erik era diverso.

I capelli dorati gli celavano continuamente il volto rendendolo cupo e misterioso, creando una maschera che Erik non avrebbe mai voluto indossare e che era impossibile togliere.

Gli occhi dorati molte volte erano vuoti e il suo sguardo era quello di una persona cresciuta troppo in fretta.

Fin da bambino Erik si era dimostrato un bambino molto chiuso e difficile da capire.

Con la scoperta poi dei suoi poteri oscuri nel padre si era affermata l'idea che il piccolo Erik sarebbe stato proprio come lui.

Eppure crescendo il bimbo si era dimostrato, non forte e sprezzante, ma fragile e bisognoso di affetto.

E di sicuro i suoi fratelli non lo avevano abbandonato.

Quel poco di sicurezza che albergava in Erik era nata proprio grazie alla sua famiglia.

A sua madre che non si era mai fatta aspettative su di lui.

Alle gemelle che erano sempre state tanto gentili con lui.

Ma anche a tutti i suoi fratelli più piccoli.

Spica e la sua dolcezza, Kaito e la sua spericolatezza, Ivo e la sua simpatia e Hikary con la sua gioia.

Erik era stato l'unico dei Montella a non cercare mai un contatto coi Nanhase  dopo la morte di Vittoria.

Ma Rossana ,forse affascinata dal suo comportamento chiuso, non si era arresa ed era riuscita a far aprire Erik con lei.

Erano inseparabili e Ombroso era convinto che un giorno sarebbe arrivato il momento per i due di affrontare la realtà che i due non riuscivano a concepire.

Un giorno quei due avrebbero aperto gli occhi.

 

 

 

 

Alexis si strinse ad Akira.

Di fronte a lei Xavier sbadigliò vistosamente.

Si stiracchiò come un gatto ed emise dei buffi versi che fecero ridacchiare il gemello biondo.

-Ragazzi se sono di troppo me ne vado!- fece il rosso lanciando loro un'occhiata timida.

Xavier conviveva spesso con la sensazione di essere fuori posto ma il suo timore si rivelava quasi sempre errato.

In quel momento li raggiunse un'Alessia leggermente sconvolta.

Alexis gli sorrise radiosa e scosse il capo.

-Non voglio più avere a che fare con quei tre!- sbraitò furiosa la ragazza e gli altri tre gemelli si fecero attenti.

-Insomma…un po' di rispetto! Io sono comunque più grande!-

Gli altri tre annuirono accondiscendenti senza neanche sapere di che stesse parlando l'amica.

Quando Alessia si sfogava l'unica cosa che si poteva fare era darle corda senza chiedere ulteriori spiegazioni.

In pratica nessuno la stava ascoltando.

Ma lei lo sapeva bene.

E in quei momenti chiedeva solo di essere appoggiata.

In quanto Tassorosso aveva la predisposizione a sopportare pesi troppo grandi e se non ce la faceva doveva sputare fuori tutta la sua rabbia per poi tornare la solita,tranquillissima e pacifica Alessia Celia Montella.

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Avere due giorni di tempo è una pacchia!!!!!

Sono riuscita a mettere tutti i personaggi vi rendete conto?

Certo alcuni non li ho approfonditi ma…ehi! 

Mi mancava solo Lily ma lei ci sarà nel prossimo sicuramente.

Sirius: Sì,sì molto interessante quanto una scopa infilata nel…

Alessia: Sirius Orion Black! Non ci provare!

*sbuffo da parte di Sirius pacca sulla spalla da James*

Autrice: Ragazzi ma stavo parla...

Remus: Alla fine chi la vince la partita a scacchi?Io o Dora?

Autrice: Ma che domande sono?

Dora: Domande sensatissime Autrice! Allora?

Autrice: Non lo so vedetevela da soli!

James: Così l'autrice si salvò dalla terza guerra mondiale!

Sirius: Si spera. Noi invece di sicuro verremo chiamati in causa!

Dora: Sirius! Dì al tuo amichetto che la tua cuginetta preferita lo può battere a scacchi ad occhi chiusi!

Sirius: che avevo detto?* espressione esasperata*Io ho sempre ragione

Akira: Io qui sono solo nominato! E Alexis anche!

Alessia: Io invece sono stata inserita in due momenti diversi! *__*

Alexis: Nel prossimo voglio avere più spazio!

Autrice: Sì,sì…..

Alexis: Non usare quel tono accondiscendente con me!

James: Solo io ho un timpano rotto?

Autrice: No…Indovinate che ho portato?!

*Sirius assume un'aria leggermente famelica*

Sirius: Cibo vero?

Autrice: Pan di Stelle

*Mostra la confezione e tutti i protagonisti la assalgono come degli assatanati*

Autrice: Salvatemiiiiiiiiii!!!!!!!!

Un bacio

Alexis (il personaggio),Alexis( l'autrice),Alessia,Akira,James,Sirius,Remus e Dora

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Capitolo 19
*** Alessia passione rossi, Cioccolata e Ricordi ***


*la parte iniziale su di Lily leggetela ascoltando la canzone "Burn" di Ellie Goulding.

Sentendola in macchina mi è venuta l'ispirazione per quella parte.

Mi sono sfrecciate immagini della storia sia del primo che del secondo anno.

Spero che l'ascoltiate.

 

 

 

 

Lily osservò pensosa i suoi numerosi amici.

Sirius, tanto per cambiare, si stava ingozzando e le guance gli stavano esplodendo considerando tutto il pane,la carne, la verdura e le uova che stava ingurgitando Merlino solo sapeva come.

James al suo fianco giocava col cibo come se niente fosse e lo lanciava di qua e di là ingurgitandone comunque grandi quantità.

Alexis mangiava un po' tutto squadrando schifata i due ragazzi che le stavano di fronte.

Akira sembrava troppo impegnato a scrivere una lettera ai suoi per mangiare sebbene la fidanzata lo imboccasse contrariata dal suo rifiuto verso il cibo.

Martina osservava quasi affascinata James e Sirius mangiare cercando di stabilire quad dei due le desse maggiore nausea.

Remus al suo fianco sembrava l'unico a mangiare in modo decente mentre Tonks, ricordiamoci che è imparentata con Sirius, si strafogava  come se non vedesse cibo da giorni.

Erik furibondo lanciava a James il cibo che questi lanciava a lui.

Rossana faceva il tifo completamente dimentica del piatto di fronte a lei.

In pratica i suoi amici Grifondoro erano dei maiali.

Eppure Lily ricordava bene ogni singolo momento passato con loro

Ricordava di aver incontrato prima Alexis e Akira prima di arrivare alla stazione.

Ricordava James e Sirius che la difendevano da Malfoy.

Ricordava Ale che le presentava la gemella e Xavier.

Ricordava l'incontro con Remus sul treno.

Ricordava le menzogne inventate da Severus.

Ricordava la lettera inviata da Erik a sua sorella il primo giorno di scuola.

Ricordava le lacrime di Alexis e James che la consolava.

Ricordava Sirius stanco e arrabbiato per la lettera di Regulus.

Ricordava di averlo consolato e aiutato e lui aveva fatto lo stesso.

Ricordava Xavier che si arrabbiava con Severus e la difendeva.

Ricordava ogni risata con Alessia.

Ricordava la prima volta che aveva incontrato Erik.

Ricordava Rossana e la sua caduta proprio di fronte a lei.

Ricordava Ombroso che con un sorriso un po' timoroso le porgeva una mano.

Ricordava Martina e la sua irruzione nello scompartimento.

Ricordava Tonks e i suoi capelli rosa cicca che si buttava su Sirius.

Ricordava James che gridava contro Severus per difenderla.

I suoi amici le avevano dato tanto e lei sentiva di non essere mai riuscita a sdebitarsi davvero con loro.

E in quel momento si ripromise che un giorno i suoi amici avrebbero capito che su di lei potevano contare sempre e comunque.

Lo promise a sé stessa.

E rise quando un ragazzo, stanco di venire colpito con del cibo da James, gli lanciò contro la zuppa.

Si alzò e portò via James.

Entrarono in un bagno e lo aiutò a ripulirsi di tutto lo stufato.

-Grazie Lily anche se teoricamente parlando lo sai che non dovresti essere nel bagno dei maschi?- la riprese James ridendo.

-Perchè il signorino vuole farmi credere che mi sta rimproverando quando lui finisce in punizione un giorno sì e l'altro pure?-

-Non evitare la domanda!-

-Allora esco!- scrollò le spalle Lily e James rise.

-Vieni qui sciocca!-

-Sciocca a chi?- ringhiò Lily prima che lei e il moro presero a lottare per gioco.

Stava soffocando sotto la stretta micidiale di James quando Remus entrò in bagno e li scrutò vagamente perplesso.

-Se volete me ne vado e vi lascio soli. Volevo assicurarmi che Lily non avesse affogato James nel water.-

La rossa divenne dell'esatto colore dei suoi capelli e schizzò via come una scheggia facendo ridere Remus che la seguì fuori dal bagno.

-Lily!-

-Rem! Che ti serve?-

-Mi incuriosisce la posizione in cui vi ho trovato…lui era tutto bagnato, tu pure, a proposito la maglietta sta diventando trasparente e…-

-Remus!- 

-Che c'è? È la verità!-

La sua aria offesa fece ridere Lily che gli baciò una guancia e corse via.

Remus sorrise divertito e tornò da James sperando che non fosse annegato nel lavandino.

 

 

 

 

 

Sirius sorrise leggermente sadico a Martina.

-Signorina Taylor! Le sembrano disegni decenti questi!?- trillò con una voce fin troppo affettata e leziosa.

-Sirius non usare quel tono con me!- si lamentò Martina - mi ricordi un enorme confetto rosa!- (a voi che ricorda?)

-IO pretendo ORDINE!- trillò ancora Sirius prima di scoppiare a ridere insieme a Martina che non riusciva a reggersi in piedi.

-Adesso facciamo le persone serie Mart-Mart, mi hai chiesto aiuto e intendo dartelo.-

-Va bene prof!-

-Allora fai questa linea più morbida, qui non calcare troppo, attenta lì non hai aggiunto un tentacolo assassino!-

-Meglio no? Le togliamo un'arma!-

-Ma in pratica quel tentacolo ce l'ha quindi…-

-Ho capito, ho capito! L'aggiungo!-

-Ma che fai!!!???? Sembra che si stia strozzando quella povera pianta!-

-Sarò preparata quando mi chiederanno di rappresentare un suicidio.-

-Oh per Merlino e i suoi mutandomi con gli Ippogrifi!-

-Che razza di gusti che ha Merlino!- fece lei ironica e Sirius ride.

Stavano facendo i disegni per la Sprite e Martina continuava a sbuffare, sbagliare e correggere.

Sirius, di certo non noto per la sua pazienza, stava iniziando ad innervosirsi  e se Sirius si innervosiva erano guai!

Nonostante però l'agitazione del bel Black per fortuna la Torre del Grifondoro non era ancora esplosa e tutti ringraziavano Merlino e Morgana per la loro clemenza e benevolenza.

Martina,al contrario, (era sempre stata una ragazza che andava controcorrente) stava imprecando come uno scaricatore di porto contro i due famosi maghi millenari e tutti i loro compari.

Perché lei odiava Erbologia!

Trasfigurazione la poteva sopportare anche se di recente non la capiva proprio ma Erbologia era tremenda e lei odiava quella materia che sembrava spingerla a sporcarsi,sudare e stancare.

Non la sopportava in nessun modo.

Ed era solo il primo anno!

Pregava che i prossimi sarebbero stati più facili perché l'ultima cosa che voleva era lottare contro un altro Tranello del Diavolo.

Certo a detta di Sirius non è che le  Mandragole fossero meglio eh…

Martina sospirò affranta.

E non aveva ancora provato Cura delle Creature Magiche!

 

 

 

 

 

 

Alessia sembrava incantata.

E Xavier sapeva che se Alessia si incantava a guardare una qualsiasi cosa/persona per lui sarebbero state solo rogne.

-Ale…? Qualunque cosa/persona tu stia guardando non dirmelo ok?-

-Ma l'ai visto?- sospirò sognante lei.

-Non e non ci tengo.-

-Ma…guardalo!-

La ragazza indicò furtivamente un ragazzo dagli accesi capelli rossi e gli occhi grigi.

-E quello da dove l'hai preso Ale?-

Il tono di Xavier era vagamente depresso/disperato.

-Ma…hai visto che bei capelli?-

Il ragazzo osservò contrariato i capelli del Tassorosso indicatogli prima e poté soltanto constatare che il ragazzo aveva i suoi stessi capelli.

-Come hai detto che si chiama?-

-Robert Sanders! Quarto anno!-

-Alessia non è che ti piacciono i rossi?-

A quelle parole la ragazza divenne color peperone e iniziò a farfugliare.

Alla fine se ne uscì con un- Cosa te lo fa pensare?-

Xavier sorrise divertito.

-L'anno scorso ti eri fissata coi gemelli Prewett che guarda caso sono rossi. Adesso c'è questo Sanders anche lui capelli vermigli. Io sono rosso e guarda caso il tuo hobby preferito è passare le mani nei miei capelli. Lo stai facendo anche adesso effettivamente. Tuo fratello Ivo ha i capelli rossi per quell'esperimento e tu non facevi che torturarglieli come se lui non avesse lo stesso vizio di James di scombinarseli assomigliando ad un porcospino! Ti divertivi a spazzolare i capelli di Rossana e so che adesso lo fai anche con Lily e guarda caso anche loro sono rosse. Quindi ripeto la domanda: non è che ti piacciono i rossi?-

-Oh e va bene lo ammetto! Adoro i rossi ok? Sono così..non lo so! Ma vi adoro!- scompigliò i capelli di Xavier con aria affettuosa e gli lasciò un bacio sulla guancia prima di correre via.

Intanto Xavier malediva la Gran Bretagna e il fatto che lì di rossi ce ne fossero anche troppi.

 

 

 

 

 

 

Remus squadrò Tonks con aria furibonda.

-Tu!!!! Brutta stro…-

-Remus! Prova a finire quella parola e allora vedremo se continuerai a fare il duro con me!-

-Oh per favore! Le tue parole sono intollerabili! Come ti sei permessa?-

-Io mi permetto perché ho ragione!-

-No! Solo menzogne le tue!-

-Non provate a darmi della bugiarda Lupin o te la faccio pagare cara!-

-E che fai vediamo!-

-Remus!Tonks! Che diavolo avete da urlare tanto?!-

Un'Alexis leggermente (è un eufemismo) spaventata corse loro incontro.

-Alexis non puoi capire che si è inventata Ninfadora!- strepitò Remus calcando sul nome dell'amica che si infuriò ancor di più.

-Non provare a chiamarmi Ninfadora solo perché ho insinuato che potevo mangiare più cioccolata di te Lupin!-

-È solo questo il problema?!- gridò allora una furibonda Alexis che si allontanò stizzita sbattendo il quadro della Signora Grassa che protestò offesa.

Gli insulti di risposta della ragazza si sentirono anche due piani più giù.

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Vorrei chiedere un minuto di silenzio a tutti quelli che leggendo dopodomani iniziano la scuola.

O peggio l'hanno già iniziata!

Avete tutta la mia comprensione.

Sirius: Sì ma a noi non interessa se anche tu inizi la scuola!

Remus: Dovesti vergognarti! Non hai neanche finito i compiti!

*sorriso colpevole dell'autrice a cui mancano solo italiano e spagnolo*

James: Remus noi neanche li iniziamo pensa un po'...

*sospiro affranto di Remus batticinque di Sirius e James con risata di Alexis in sottofondo*

Autrice: Mi scuso per non aver risposto ad alcune recensioni ma non ne ho avuto il tempo.

Sirius: Per lei non valete niente in pratica!

Autrice: Non pensatelo proprio! Vi voglio un mondo di bene a tutte (tutti considerando James Scherlock Kudo)

Tonks: Un giorno avrete la mia foto da bambina per tutte quelle che l'hanno richiesta!

Remus: Cosa c'entra questo ora?

Tonks: Volevo dire qualcosa anche io!

* risatine da tutti e sbuffo di Remus*

Autrice: spero abbiate ascoltato la canzone! Mi ha ispirata molto!

*Sorriso entusiasta dell'autrice*

James: Possibile che io non conto quasi niente in questo capitolo?

Sirius: Stavolta non puoi lamentarti Jamie! Una parte l'hai avuta anche tu!   

Autrice: Prossimo capitolo parleremo della fratellanza fra Regulus e Sirius e Sirius e James. Aspetto commenti!

Un bacio

Alexis (il personaggio), Autrice, Remus,James e Sirius

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Capitolo 20
*** Sirius ***


Sirius sbuffò contrariato osservando il fratello accerchiato da alcuni Serpeverde di qualche anno più grandi.

Aveva cercato in ogni modo di parlargli  ma non ci era mai riuscito.

Il ragazzo  si trovava sempre in compagnia dei suoi amichetti che lo avevano accolto sotto la loro "ala protettiva".

Sirius era frustato per quella situazione veramente scocciante.

Non poteva ignorare Regulus che rimaneva pur sempre suo fratello.

Eppure lui non sembrava ella stessa idea visto che non aveva cercato di parlargli durante l'estate e ancor meno lì a scuola.

Regulus era uno dei pochi familiari con cui andava d'accordo considerando anche Andromeda con Ninfadora e suo zio Alphard.

Ma la prima era ormai una reietta perché aveva sposato Ted Tonks e messo al mondo la seconda e suo zio era una persona abbastanza particolare e non veniva mai invitato alle feste di famiglia.

La solitudine,senza Reg, lo aveva accompagnato per troppo tempo prima di riunirsi con i suoi amici.

E temeva di perderlo.

Temeva di vedere spegnersi la luce nei suoi occhi grigi proprio come quelli vuoti di sua madre.

Temeva che diventasse un uomo privo di emozioni come suo padre Orion sempre zitto e severo.

Temeva che iniziasse a sottomettere creature magiche solo perché diverse.

Temeva che iniziasse a seguire seriamente quelle stupidaggine sul sangue puro che i suoi cercavano di trasmettergli.

Non voleva questo.

Ricordava le loro battaglie a palle di neve, i giochi nelle loro camerette, i regali che suo zio faceva loro e che si divertivano a scambiare, i bracciali che fecero assieme e che lui portava ancora.

Il suo sguardo puntò il polso del fratello e lo trovò: un bracciale con una S molto elaborata, abbassò lo sguardo e sorrise osservando l'eleganza della R sul suo di braccialetto.

Sperava ancora Sirius.

Il suo timore più grande era vedere suo fratello uccidere i Babbani per puro divertimento come alcuni stupidi assassini che si credevano chissà chi.

In cuor suo sperava di non vedere mai scene simili ma sapeva che non poteva averne la certezza.

Tornò a puntare il fratello ma non appena i suoi amici si allontanarono Sirius non riuscì a muovere un solo passo.

Una spinta lo fece barcollare e squadrò sorpreso un comprensivo James Potter che gli indicava di nascosto Regulus.

-Va da lui! Non aver paura Sirius!

E Sirius lo fece:andò da lui con passo deciso.

-Reg!-

Il ragazzo sentendosi chiamare si voltò di scatto con fare rigido.

Aveva chiaramente riconosciuto la voce del fratello e il tono amichevole con cui gli si rivolgeva sempre da quando aveva iniziato a parlare.

-Cosa vuoi Sirius?- 

l ghiaccio nelle sue parole fece tremare Sirius che lo guardò sorpreso.

Gli sembrava di sentire sua madre quando faceva i capricci da piccolo.

-Reg? Possiamo parlare?-

-Sicuro. Ma non qui. Non voglio ci vedano assieme.-

Sirius sentì un peso schiacciargli il cuore che perdeva pezzi.

Suo fratello aveva preso quelll'indifferenza che solo i Black avevano.

Deglutì a vuoto e lo condusse con sé.

Senza neanche accorgersene si ritrovarono nel passaggio segreto dove l'anno prima Lily lo aveva trovato distrutto dopo la lettera di Regulus.

Ricordava di essere riuscito a confidarsi con la rossa che si era dimostrata in grado di capirlo.

Non l'aveva consolato però.

Ricordava bene che gli rinfacciò che erano gli amici a doverlo consolare.

Lo fece sentire in colpa perché non ne aveva parlato con i Malandrini.

Doveva così tanto ai suoi amici…

Ma non sarebbe mai riuscito a saldare quel debito che sentiva per loro.

Con Regulus era diverso.

Il loro rapporto era stato molto forte.

Come Lily e Petunia che si amavano prima che la rossa scoprisse i suoi poteri magici, anche lui e Reg si erano voluti bene e lui continuava a volergliene nonostante il fratello non paresse della stessa idea.

Sentiva un burrone aprirsi nel suo petto.

Una voragine che col tempo si sarebbe rimarginata ma che avrebbe lasciato una cicatrice profonda, troppo.

-Regulus…sei mio fratello! abbiamo lo stesso sangue! Porco Salazar non sarà anche di Walburga il sangue!!!???-

Completamente dimentico del dolore Sirius si stava effettivamente rendendo conto di avere lo stesso sangue dei suoi.

-Sì Sirius hai anche il sangue di Walburga.- rise Regulus che sembrava essersi dimenticato l'indifferenza verso il fratello.

-Devo morire dissanguato! Non devo averne neanche una goccia quando morirò! Non intendo portarmi dietro il sangue nero dei Black!-

-Ma…Sirius…tu sei un Black!- Regulus iniziava a confondersi.

-Solo di nome e di sangue fratello! M se il sangue si prosciuga alla mia morte e il nome lo posso cambiare agli uffici anagrafe il problema non esiste.-

La logica sottile usata da Sirius aveva senso in effetti ma Regulus non era d'accordo.

-Tu sei un Black! Sei nato con questo nome e lo sarai sempre! Non importa se sarai la pecora bianca della famiglia nel tuo sangue ci saranno sempre i nostri geni! Discenderai sempre da dei Black!Non puoi cambiare quello che sei!-

-E qui che ci troviamo in disaccordo Reg! Prima di valutare il mio nome, valuta le mie scelte! Ho rinnegato la mia famiglia quando il Cappello Parlante ha visto il mio passato e ha deciso che ero orgoglioso, fiero e coraggioso come i Grifondoro. Non sono un codardo come voi Serpeverde e voi lo dovete capire!-

-Noi Serpeverde non siamo codardi!-

-Allora diventa un ribelle come me Reg!-esclamò Sirius e il fratello si tirò indietro.

-Vedi Reg? C'è differenza fra Black e Sirius. Voi siete i Black tutti uguali, burattini che si piegano a regole che non stanno né in cielo né in terra io sono Sirius il Grifondoro che delle regole se ne fotte altamente! E sai cosa? Se vuoi fare la Serpe non sta a me cercare di fermarti!-

Quando Sirius voltò le spalle a Regulus non vide le lacrime scorrere sulle guance del fratello.

Se le avesse viste sarebbe tornato indietro ma non se ne accorse e la storia fece il suo corso.

 

 

 

 

 

 

 

Sirius si buttò di pancia sul suo letto.

James,Remus e Akira si voltarono a guardarlo perplessi.

Quando però un singhiozzo soffocato li raggiunse l'ultimo si teletrasportò e ricomparve poco dopo con una preoccupata Alexis.

-Sirius…fratello…- tentò James e l'amico lo guardò con gli occhi sbarrati.

Fratello James l'aveva chiamato fratello.

Sorrise incredulo e qualche altra lacrima gli solcò il volto.

Le asciugò velocemente e strinse a sé i quattro amici.

Loro avrebbero riempito il baratro nel suo cuore e curato quella cicatrice.

Loro lo avrebbero aiutato a scacciare quel peso sul cuore.

Li guardò uno ad uno.

Alexis con il suo sorriso dolce, Remus gentile e comprensivo e Akira pronto ad ascoltarlo.

E poi c'era James.

Lo fissava sorridendo tristemente.

Sembrava capire il suo dolore ma Sirius sapeva che non immaginava minimamente cosa passasse per la sua testa.

Eppure era lì pronto ad aiutarlo a rialzarsi ad ogni caduta.

Sarebbe stato il suo nuovo fratello.

-Ragazzi aprite le orecchie perché non mi ripeterò!-

Tutti lo scrutarono confusi dalla sua aria pomposa.

-…Vi voglio bene!-

Il tutto sfociò in una lotta di cuscini che  vide Alexis vincitrice.

Sirius sorrise radioso.

C'erano i Malandrini con lui.

C'era James.

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

*si inginocchia ai piedi delle recensitrici i cui occhi di brace lasciano intendere tutta la loro rabbia*

So di essere in ritardo…

*qualcuno tra la folla grida "E meno male!"

Calmi,calmi…

E solo che è iniziata la scuola e io dovevo recuperare i compiti che non avevo finito!

Mi perdonate? T___T

*Lily Luna assottiglia pericolosamente gli occhi, Lunaby è rimasta indietro quindi non sa neanche del ritardo, LilyLilian mi ha praticamente abbandonata completamente sparita dalla faccia di EFP, Gea ha messo su la posa della Umbridge e continua a gridare "Io pretendo puntualità! …E ordine!" infine Felix Felicis se ne frega perché tanto c'è il suo Sirius in questo capitolo.

*Felix annuisce soddisfatta*

Comunque…se non riesco ad aggiornare giovedì sappiate che venerdì parto per l'Olanda e non toro per una settimana. Aggiornerò quindi di Sabato.

Va bene?

Scusate ma è tardi e sono stanca non ce la faccio a continuare e domani mi devo svegliare presto!

Un bacio

Alexis

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Capitolo 21
*** ci sarò sempre ***


Alexis osservò con attenzione il paesaggio alla finestra.

Era tutto così silenzioso.Erano tutti a pranzo.

Il sole le illuminò il viso e Alexis assorbì i raggi caldi così strani da sentire a inizio Dicembre.

Presto sarebbe tornata a casa.

Se non avesse avuto i suoi fratelli sarebbe rimasta al castello.

Anche se sarebbe rimasta sola visto che i suoi amici se ne andavano quasi sempre.

Eppure tornare n quella che un tempo era casa sua le provocava sol dolore.

Ricordava quando lei e Alessia si stendevano in giardino con la mamma e prendevano il sole.

Ricordava quando Erik, a soli quattro anni, si mise in testa di aiutare Vittoria perché era incinta di Hikary e non doveva stancarsi.

Si era ricoperto di farina e avevano iniziato una battaglia col cibo.

Ricordava Spica fra le braccia di sua madre che sorrideva tranquilla e la cullava.

Ricordava Kaito che ad un anno zampettava ovunque facendo disperare la mamma.

E Ivo che lo rincorreva dicendo che voleva giocare.

Aveva un ricordo sbiadito del suo fratello perduto che si accoccolava al petto della mamma e si addormentava con la sua ninna nanna.

Ricordava Hikary e quelle volte, poco prima di morire, che Vittoria l'allattava.

Ricordava sua madre piangere in ginocchio quando Ivo cadde da un albero dove era finito per magia.

Ricordava Vittoria che le curava una sbucciatura sul ginocchio nel grande bagno principale.

Ricrdava le parole che ripeteva sempre quando li metteva a letto.

"Ricordate che voi siete i miei angeli. E grazie a voi se io vado avanti ogni giorno. Siete la mia vita e non so cosa farei senza di voi. Amo te Alexis per quella tua risata cristallina. Amo Alessia per la sua calma e pazienza, amo Erik per quella sua dolce timidezza, amo Spica per quell'affetto con cui si rivolge a tutti, sarà una mamma perfetta. Amo Ivo perché una peste ma si dimostra anche responsabile. Amo Kaito per quella sua intraprendenza. E amo la sorellina che avete presto perché sono sicura che porterà tanta gioia in tutti voi con la sua allegria."

Ricordava che parlò anche del suo gemello perduto ma non ricordava bene le sue parole.

Ogni cosa legata a lui era sfocata.

Sospirò.

Hikary, la sua sorellina, aveva davvero portato gioia in tutti loro.

Con la morte della madre Alexis e i suoi fratelli siedano chiusi a riccio e avevano smesso di vivere.

Ma Terrorius non si preoccupava minimamente della nuova sorellina e tutti insieme quelli che all'epoca erano semplici bambini, con l'aiuto degli elfi domestici, curarono personalmente la piccola Hikary che visse felice circondata dall'affetto dei suoi fratelli.

Pensare alla sua infanzia le provocava sempre un grande senso di nostalgia e rimpianto.

-Cosa fai qui? Ti aspettavamo a pranzo!-

La voce di Akira la riscosse.

Si voltò a guardarlo sorpresa.

Akira, era stato, ed era ancora, parte della sua vita.

Ricordava di averlo visto salutari con gli occhi lucidi e quando gli avevano chiesto perché piangesse lui aveva risposto che sapeva di Vittoria e che al posto loro non ce l'avrebbe fatta a sopportare.

Era stato fin da piccolo sempre molto intelligente e intuitivo e capiva cose che per la mente di un bambino dovrebbero essere noiose o trascurabili.

Un bambino non viveva la morte come una culto ma Akira aveva unito l'adulto col bambino.

Si era mostrato rispettoso verso i suoi coetanei e aveva al tempo stesso sofferto perché lui sua madre non avrebbe mai voluto perderla.

Ricordava di averlo abbracciato.

Ed avevano pianto assieme.

Sotto lo sguardo stupito dei loro fratelli, di Terrorius, di Charlotte e Leòn.

Loro piangevano.

Dopo un po' Akira si calmò e la consolò.

Non disse niente ma la strinse a sè.

Quando portarono il corpo le rimase accanto in silenzio la mano stretta nella sua.

Avevano pianto silenziosamente lei con Hikary in braccio.

Lo strinse anche quel volta e lui di nuovo non disse niente.

Non le chiese perché non era a pranzo.

Non lo voleva sapere.

Come non le chiese il giorno del funerale anche quel giorno soleggiato di inizio Dicembre Akira le u accanto senza dire niente.

-Akira…grazie!-

-Di cosa?-

-Tu per me ci sei sempre-

-Per sempre amore mio. Ci sarò per sempre.Non esiterò mai a consolarti. Se ne avrai bisogno io ci sarò. Se invece non mi vorrai vedere sparirò. Ti adoro e farò tutto quello che vorrai a parte forse ridicolizzarmi di fronte ad un pubblico numeroso (più di una persona). Tu aiuterò a risalire ogni volta che sprofonderai in quel baratro che è  il tuo cuore. E tu farai lo stesso vero?-

-Per sempre.-

Si baciarono dolcemente illuminati da quel sole che sembrava volerli abbracciare con i suoi raggi.

E da lassù Vittoria Montella sorrise fra le lacrime.

Sua figlia era grande orma.

 

 

 

 

 

 

 

Lily scrutò dubbiosa tutte le sue amiche chiedendosi se fossero sane di mente.

Avevano improvvisato una sfilata di moda con tutti i loro vestiti migliori.

Alexis ne sfoggiava uno acquamarina (guarda caso lo stesso colore degli occhi di Akira) e stava ammirando il suo aspetto allo specchio elogiando il colore dell'abito.

Mary si scrutava attentamente cercando qualche pecca nel suo abito rosso fuoco veramente grazioso che le stava un incanto ma che a detta sua "Fa troppo bambina di due anni" quando poi era davvero stupefacente.

Alice lisciava pieghe invisibili nel suo abito giallo che faceva un po' a pugni con la carnagione pallidissima della ragazza ma che le scendeva perfettamente fino alle ginocchia e le dava un'aria allegra e genuina.

Alessia (momentaneamente aggregatasi) sorrideva allo specchio con indosso un vestito azzurro della gemella che l'anno prima lei stessa le aveva regalato.

Rossana (vera"intenditrice di moda") sfoggiava un abitino senza spalline blu elettrico che creava un contrasto magnifico con i suoi capelli.

Tonks (rifiutatasi di indossare un vestitino) scrutava in cerca di pecche il pantaloncino(molto ino) e la camicia abbinata ma nel contesto era un incanto.

Certo stava puzzando di freddo ma…dettagli.

Martina invece si faceva ammirare da tutte nel suo abito che sfumava sui toni dell'indaco

Lily, invece, seduta a gambe incrociate sul letto si rifiutava di provare il suo vestito lilla e quando si convinse a metterlo, Mary(nota per la sua forza inaudita )la scaraventò giù dalle scale del dormitorio.

Atterrò con malagrazia su Sirius che con i ragazzi passava di lì e che si ritrovò sommerso da un'ondata di stoffa .

James capendo la situazione afferrò alla svelta la rossa e la aiutò a sollevarsi.

Remus sorrise comprensivo a Sirius ancora shoccato per terra.

Si distrasse però quando le ragazze li raggiunsero.

Si soffermò su di ognuna ma si bloccò folgorato su Tonks.

La camicetta arancione (abbinata con dei tranquilli capelli castani con le punte rosa) e gli shorts (troppo shorts) la differenziavano dalle amiche tutte in tiro.

Sirius,invece, sembrava soppesare la lunghezza della gonna di Martina chiaramente convinto che fosse troppo corta.

James aveva lo sguardo su Lily e Akira esprimeva la sua approvazione baciando profondamente (troppo) Alexis.

Erik arrivato da non si sa dove arricciò il naso di fronte alle effusioni della sorella e si concentrò su Rossana.

Mary lo vide sussurrarle qualcosa all'orecchio facendola diventare rossissima.

( Ombroso apparso con Erik e Xavier) si complimentò con le ragazze per l'ottima scelta.

Xavier continuava a rimarcare che il vestito dell'amica era di Alexis e non suo. 

Dentro di sé però si sentiva veramente stordito.

La giornata passò tranquilla e tutti quanti poterono dirsi contenti.

 

 

 

Ombroso fissava agitato il paesaggio oltre il vetro che scorreva veloce.

Stava tornando a casa.

Avrebbe rivisto i suoi fratelli e Spica.

Già Spica.

I suoi capelli erano ancora abbastanza biondo da non passare inosservati e sapeva che alla dolce Spica avrebbe causato solo dolore vedere un simile cambiamento in lui.

Ma non era colpa sua.

Gli mancava così tanto.

Ricordava di averla lasciata in lacrime alla stazione.

E adesso aveva paura.

Non era mai stai un fiero Grifondoro dopotutto.

Chi gli assicurava che la ragazza lo avrebbe accettato.

E se non lo avesse più voluto vedere?

La prospettiva era terrificante.

Invidiava Erik e Akira.

Il loro incontro con Mirzam non li aveva cambiati.

Akira era tornato con Alexis ancora più innamorato di prima e Erik non aveva subito alcun danno.

Lui quasi fuggiva di fronte agli specchi diventati terribili nemici.

Ma non era il momento di pensarci.

Adesso doveva godersi il viaggio con i suoi amici.

Se ci riusciva.

Quando finalmente il treno si fermò Ombroso corse fuori e la vide subito.

In mezzo alla folla, i capelli biondi e lunghi legati in due trecce bionde,gli occhi azzurri che lo cercavano.

Ma non l'avrebbe trovato pensava Ombroso.

Cercava dei capelli verdi che lui non aveva più.

Eppure Spica lasciò vagare lo sguardo per tutto il treno prima di fermarsi su di lui.

I suoi occhi si illuminarono e spiccò un balzo in avanti correndo verso di lui sorda ai richiami del padre.

Lo strinse forte e sentì le lacrime bagnargli la camicia.

-Spica…-

Si guardarono e una luce iniziò a circondare Ombroso che sotto gli occhi attoniti di tutta la sua famiglia tornò al suo vecchio aspetto.

Non c'era traccia di quella chioma bionda che tanto aveva odiato.

-Allora…era Spica.- sussurrò Alessia e tutti la guardarono interrogativi.

-Mirzam disse che Ombroso poteva tornare normale ma doveva avere una valida ragione. L'ha fatto per Spica.-

La ragazza guardò sorpresa Ombroso e sorrise dolcemente.

-Non sai quanto mi sei mancato Audace! L'anno prossimo devi stare sempre con me per recuperare l'anno di lontananza!-

E Ombroso si sentì veramente a casa quando le braccia dell'amica lo strinsero in un abbraccio delicato ma pieno di affetto.

Una lacrima gli solcò il volto ma nessuno la notò.

Terrorius nell'angolo ringhiò scontento.

Quel legame così profondo.

Lui non lo sopportava.

Quei ragazzi gridavano la parola amore in ogni gesto.

E lui non aveva mai saputo amare davvero.

 

 

 

 

Lily sorrise a James comprensiva.

-Mi mancherai tantissimo Lils!-

Sorrideva sempre James anche quando le lacrime erano più appropriate.

Non perché era insensibile ma perché piangere non avrebbe cambiato niente.

Anzi.

-Lily vogliamo andare per favore?-

Un irritato Edward Evans scrutò con un po' di fastidio James che gli tese la mano educatamente.

-James Potter, signor Evans.-

-Ho sentito che sei un teppistello!-

A quelle parole James divenne di un buffo color blu come se avesse smesso di respirare.

-Ma no papà! Lascialo stare! Scrivimi mi raccomando Jamie! ti adoro!-

Lily si allontanò dietro sua madre che ascoltava i lamenti di Petunia che voleva un amico bello come James.

Lily…Il suo angelo.

James si allontanò dietro Charlus e Dorea pensando ai suoi veri genitori chissà dove.

Se solo avesse saputo.

Ma il destino è beffardo e di sicuro James l'anno dopo avrebbe avuto una sorpresa.

Bella e brutta.

 

 

 

 

Sirius squadrò con disgusto tutta la sua famiglia.

Walburga Black aveva salutato con indifferenza il figlio minore e lo aveva mortificato affermando che finendo a Serpeverde aveva fatto solo il suo dovere.

Regulus si era sentito male: cercava di rendere fieri i suoi genitori e invece si sentiva sempre dire che quello che faceva era nullo.

A che serviva tentare di rendere orgogliosi i suoi se veniva sempre sminuito?

Orion Black continuava a fissare un punto vuoto completamente indifferente come se quella lì con lui non fosse la sua famiglia.

Kreacher, in un angolo in disparte, aspettava Sirius per materializzarlo con lui.

Il ragazzo, un po' scocciato, senza salutare i suoi "genitori" abbracciò stretta Tonks e si diresse amareggiato verso l'elfo.

Ninfadora lo scrutò tristemente.

Voleva bene a Sirius e avrebbe voluto fare qualcosa per lui.

Era l'unico cugino che poteva considerare tale e quella situazione la intristiva.

Osservò il suo volto amareggiato e si sentì stringere il cuore.

Si voltò e incontrò lo sguardo gelido di Walburga.

Quello sguardo la inquietò e si allontanò nervosa verso la madre.

Sentì qualcuno affiancarla e riconobbe Remus.

-Non essere triste per Sirius-le sussurrò tranquillo.

Ricevette dalla Metamorfomagus un'occhiata confusa.

-Non vuole la nostra compassione, gli serve solo il nostro appoggio, sempre-

Dora lo guardò orgogliosa e si voltò verso il cugino.

Stava ascoltando (non proprio) il discorso della madre che sbraitava qualcosa.

Lo vide sbuffare e alzare gli occhi al cielo e rise divertita.

-Hai ragione Rem e se ne avrà bisogno io ci sarò sempre-

Si allontanò dal biondo, non senza averlo salutato, e corse dalla madre che le sorrideva gentile e che la strinse subito.

Una mano sula spalla di Remus lo fece sobbalzare.

-Andiamo tesoro?-

Il Malandrino sorrise alla madre e si incamminò a braccetto con lei.

Sentiva ancora la mancanza del padre morto per mano di un mannaro ma finchè la madre ci sarebbe stata pronta ad aiutarlo allora sarebbe riuscito ad andare avanti.

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Capitolo 22
*** Martina e Lily ***


Vorrei fare una premessa per Felix… 

Martina sei tu ma persone come i suoi genitori la sua famiglia come vive… l'ho inventato io.

Di conseguenza non sarà sempre come te al 100%.

Tu stessa mi hai detto che non deve essere uguale a te.

Ora vi lascio e non rompo.

Kiss kiss

 

P.s. La parte di Lily leggetela ascoltando la canzone di Max Pezzali -Sei fantastica- non ve ne pentirete.

 

 

 

 

 

-Martinaaaaa!!-

Una voce leggermente lamentosa si espanse in casa Taylor.

-Che c'è mamma!?-

Una voce se possibile ancora più lamentosa ripose alla prima.

-C'è una lettera per te!-

-Una lettera?-

Si sentì un tonfo per le scale e una figura bionda atterrò di malagrazia nell'ingresso gettandosi sulla donna che in cucina sventolava una busta.

-Arghhh!- 

Un grido si propagò nella casa e fu silenzio.

Il preludio prima della tempesta.

-MARTINA TAYLOR! MA TI SEMBRANO QUESTI I MODI? SCARAVENTARMI A TERRA NEANCHE FOSSI UN PUGILE! E PER COSA? UNA STUPIDA LETTERA! CAPISCO CHE TI MANCHINO I TUOI AMICI MA IO SONO TROPPO GIOVANE PER MORIRE PER MANO TUA CHIARO?-

-Mamma potresti ripetere l'ultima frase?Sai non ho capito.- la riprese Martina beffarda e la povera donna divenne rossa in viso.

-Ah..sei peggio di tuo padre.- sospirò la povera Celeste.

La donna era di Milano in Italia ma durante una vacanza in Scozia aveva conosciuto Mark Taylor e i due si erano innamorati.

Celeste era una babbana ma adorava la magia e suo marito a sua volta adorava il mondo dei non-maghi.

In pratica i due si completavano.

Ma erano un po' diversi.

La madre di Martina era molto simpatica e dolce ma al contempo severa e decisa.

Mark era un festaiolo e ogni occasione era buona per fare baccano con la figlia.

Che aveva preso tutto da lui.

Mark era biondo con gli occhi verdi mentre Celeste aveva gli occhi azzurri e  i capelli castano ramati.

Fra i due bambinoni di famiglia c'era un grande affiatamento eppure Martina si rivolgeva spesso alla madre per un consiglio.

-Mamma sai quanto ci tengo a rimanere in contatto coi miei amici.-

-Evidentemente loro la pensano come te visto il gufo reale atterrato in salotto ieri-

-James è un megalomane- scrollò le spalle la bionda.

Osservò la busta e riconobbe la scrittura di Sirius.

In quattro giorni non si erano sentiti perché lui era chiuso in casa e si sorprese a vedere la sua elegante calligrafia sulla carta.

La aprì con calma e lesse attentamente ogni singola parola.

 

Ehilà Martolina!

Se te lo stai chiedendo si sono nascosto 

dietro il letto per evitare le tue maledizioni.

Comunqueeee…ti scrivo perché, strano

ma vero, mi manchi.

Già!

Non ti commuovere tesoro!

E non far esplodere il tuo cuoricino

palpitante di amore per me.

Adesso vorrei vedere la tua 

espressione disgustata.

Impagabile!

Scherzi a parte sono convinto che 

anche io ti manco.

Andiamo…io sono indispensabile.

Comunque (non sbuffare divertita)

volevo solo sapere come butta dalle

tue parti perché chiuso qui 

non so proprio a che pensare.

A presto (si spera)

Sirius l'Indimenticabile

 

 

 

Martina rise deliziata.

Era così bello leggere una lettera di Sirius che la conosceva così bene da prevedere ogni sua mossa.

Ancora non sapeva come facesse.

-Chi ti scrive? Remus? Akira?…-

Sua madre le ronzava attorno curiosa.

-È Srius mamma.-

-Ed è carino?-

Martina guardò la madre sorpresa.

Un rossore le imporporò le gote e sua madre rise soddisfatta.

-Mi sa proprio di sì. Sembri un'aragosta!-

-Mamma!-

Martina sorrise.

Proprio non sapeva come facesse quella donna così piccola ad avere così tanta energia.

Era un vulcano e per la bionda era la migliore mamma del mondo.

 

 

Lily scrutava pensierosa il paesaggio fuori la finestra.

La neve cadeva fitta e lei si era stretta nel suo maglioncino nero.

Era la vigilia di Natale eppure non stava festeggiando perché sua sorella aveva protestato tutto il tempo a causa della presenza di Lily che si era chiusa in camera.

Mangiucchiò appena il cibo che Edward Evans si era preoccupato di darle e aspettava.

Arrivò la mezzanotte ma Lily non scese per fare gli auguri ai suoi.

Rimase lì, vicino alla finestra, osservando la neve imbiancare ogni cosa.

Aspettava qualcosa Lily ma neanche lei capiva cosa o chi.

Più volte si disse di tornare a letto e provare a dormire eppure rimaneva ferma.

Sentiva che presto l'attesa sarebbe stata ripagata.

Infatti quando un maestoso gufo reale che riconobbe come il volatile di James fece irruzione nella sua camera seppe che aveva fatto bene ad aspettare.

Aprì il biglietto allegato e lesse con attenzione la grafia disordinata di James

 

 

Ehi rossa!

Come va lì in…dov'è che vivi?

Lasciamo perdere va.

Dicevo…quando le vacanze di Natale si 

sono avvicinate ho iniziato a pensare

 ai regali perfetti per voi.

Il tuo è stato duro ma alla fine l'ho fatto.

Sì il tuo regalo l'ho fatto con le mie mani.

Non ti emozionare troppo però.

Aprilo. (sì si apre)

Dimmi che ne pensi ok?

Ah quasi dimenticavo!

Buon Natale Lils!

Sei fantastica!

James

 

 

 

Lily si morse il labbro cercando di non commuoversi.

James.

Le aveva fatto un regalo con le sue mani.

Si era impegnato per lei.

Aveva pensato a lei in quel giorno di festa.

La faceva sentire importante.

Indispensabile.

Lei non si sentiva così ma per James era fantastica.

Una lacrima le solcò la guancia e Lily la scacciò e strappò la carta che avvolgeva il regalo.

Dentro c'erano foto.

Un album intero.

Tutti i bei momenti passati con i Malandrini.

Si vide ridere ad una battuta di Sirius.

Leggere con la testa sulle gambe di Rem.

Lanciare il cibo ad Akira.

Rincorrere James.

Studiare con Alexis.

Inscenare un balletto con Martina e Tonks.

Sfilare con Alice e Mary con quell'assurdo abito lilla. (vedete capitolo precedente)

Abbracciare Alessia.

Giocare a carte con Xavier.

Spiegare qualcosa ad Ombroso.

Intrecciare i capelli di Rossana.

Scombinare quelli di Erik.

Azioni quotidiane e ricordi particolari che avevano segnato quei due anni ad Hogwarts.

Singhiozzò bagnando quel libriccino pieno di ricordi.

La porta si aprì appena rivelando Iris Evans.

-Lily tesoro perché piangi?-

La rossa sorrise alla madre e le mostrò l'album.

Lo sfogliarono assieme.

Lily piangeva ancora.

E rideva anche.

Raccontava eventi particolari alla mamma.

Non si era mai sentita così felice e al tempo stesso così amata.

I Malandrini, le sue amiche, tutti le volevano bene e con quelle foto James glielo aveva dimostrato.

L'ultima pagina riportava una dedica.

A Lily 

che è fantastica.

La fonte di energia più potente che ci sia.

Ti voglio bene.

Ricordatelo.

Quando un giorno magari litigheremo

tu ricorda che ti adoro e non stracciare le mie foto.

Fanno parte della tua vita.

Sei stata sempre accanto a me 

e spero non mi abbandonerai.

James.

 

 

 

 

James.

Quel ragazzo la faceva sentire bene e le dava una forza che non sapeva di possedere.

Singhiozzò più forte e abbracciò la madre.

Afferrò piuma e pergamena e iniziò a scrivere bagnando il foglio con quelle lacrime di gioia.

 

 

 

 

Quando James ricevette la lettera della rossa il mattino dopo sorrise dolcemente e strinse la pergamena al petto.

Quella lettera si unì a tutte quelle dei suoi amici, lettere che spesso il ragazzo rileggeva cercando di ricordare i vecchi tempi.

Quando Dorea lo trovò nella sua camera, James stava rileggendo tute le lettere dei suoi amici ridendo e piangendo.

Preferì non interromperlo.

Perché suo figlio aveva trovato degli amici fantastici.  

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Buonsalve!

Come vedete sono qui!

A fare quello che spero sia un angolo autrice coi fiocchi.

Prima che i Malandrini si riprendano (si sono commossi) vorrei dire due parole:

Sappiate che questo capitolo non mi convince.

Ma lo dedico a Gea che mi ha scritto una recensione incredibilmente lunga, che è sempre presente ogni volta ce ho bisogno di ridere.

È una gioia leggere le tue recensioni.

Mentre ero in Olanda mi ha contattato e mi ha detto che la mia storia le mancava e che io le mancavo.

Quel giorno mi sono commossa.

Ti voglio tanto bene e sono felicissima di averti conosciuta e…

Sirius: Siamo qui gente! Lascia perdere i ringraziamenti Autrice!

Autrice: Possibile che siete sempre in mezzo?

James: Sì! Comunque non svicolare! Sappiamo che le nascondi!

Autrice: che cosa Jamie? *finta faccia innocente*

Remus:Non siamo stupidi sai?

Akira: Vogliamo le paste di mandorle siciliana!

*sbuffo dell'autrice che distribuisce le paste.*

Autrice: Possibile che pensiate solo al cibo voi?!

Remus: Attenzione! Non generalizziamo! o penso solo al coccolato.

Sirius; io alle bistecche

James: io il latte e le frolle

Akira: Io le sigarette di cioccolato!

* sguardi scettici dagli altri Malandrini*

Akira: Che c'è? Sono buone!

Sirius: -_- (no comment)

James: Ci sono milioni di cibi al mondo e tu te ne esci con le sigarette di cioccolato!?

*Akira si fa piccolo,piccolo sotto gli sguardi increduli dei suoi amici.*

Remus: Amico davvero…ci deludi!

*fa un gesto teatralmente deluso e amareggiato*

Sirius:Anche Martina ti sputerebbe in faccia.

Martina: Non è vero! Anche se io avrei detto hamburger e patatine!

*pacche sulle spalle dai ragazzi a Martina mentre Akira finisce nel Pensatoio*

Autrice: Lasciamo perdere che qui non ne usciamo più

Un bacione

Alexis, James, Remus Sirius e Martina

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Capitolo 23
*** Luna piena ***


Il Pov Remus leggetelo ascoltando Coming Home di Skylar Grey.

L'ispirazione è venuta da lì.

 

 

 

 

 

-Che giorno è oggi?-

-30 Gennaio Sirius! Ma dove vivi?!-

-Non offendere!-

-Lasciamo perdere...-

-Smettetela entrambi! sembrate due stupidi sposini di mezz'età!-

-Proprio tu parli! Mi risulta che non faccia altro che pomiciare con Akira!-

-Tesoro se Lily non ti vuole io che c'entro scusa? Mi godo il mio ragazzo no?-

-Finitela che a me non piace Lily-

Sirius fece per ribattere ma un ululato improvviso lo fece rabbrividire.

Si voltarono in contemporanea verso la finestra e la videro.

La luna piena brillava in cielo senza che una nuvola la coprisse.

Si sedettero vicino alla finestra e rimasero lì a fissare la luna.

Dalle loro stanze anche Xavier e Alessia facevano altrettanto e Akira si unì ai suoi amici ben presto.

Volevano combattere quella luna che stava distruggendo il loro amico.

Quella sfera che lo faceva sentire orribile, un mostro.

Quando Remus era la persona migliore della Terra.

Quella sera nessuno dei ragazzi si spostò dalla finestra in segno di solidarietà verso il loro amico.

Rimasero lì in una battaglia silenziosa contro quella enorme sfera bianca che sembrava sopraffarli.

Non sapeva, la Luna,che presto quei ragazzi avrebbero trovato il modo per contrastarla.

Rideva beffarda ma come si dice...

Ride bene chi ride ultimo.

 

 

 

 

 

 

Remus osservò Madame Chips sparire oltre la porta della Stamberga.

Era sempre molto nervosa quando lo accompagnava ma cercava di non darlo a vedere.

Sapeva, l'infermiera,che il ragazzo si sarebbe sentito pericoloso e lei non voleva che questo accadesse.

Remus era una persona molto tranquilla che la ascoltava sempre e non protestava mai.

Ormai l'infermeria era la sua seconda stanza e Madame Chips la sua seconda mamma perché era sempre molto premurosa nei suoi confronti.

Non voleva affatto mortificarlo.

Eppure Rem notava la fretta che Madame Chips aveva quando lo portava al Platano Picchiatore.

E aveva capito.

 

 

 

 

 

Pov Remus.

La luna è coperta.

C'è un banco di nuvole davanti e non si vede.

Quando le nuvole si sposteranno perderò la ragione.

Ma non voglio.

Vorrei essere normale.

È chiedere troppo?

Non mi pare.

I ragazzi dicono che io sono normalissimo per 29 giorni al mese e che quel solo giorno in cui perdo il controllo non vale confrontato con gli altri.

Eppure guardando la distruzione in questa casa non posso non pensare che a distruggere tutto sono stato io.

Ricordo bene quei momenti.

Quando la Luna prende il sopravvento, il Remus pacifico e tranquillo viene scaraventato in un angolo della testa e rimpiazzato da una bestia.

Una bestia che squarta il mio corpo perché non c'è altro da uccidere.

Il suo istinto omicida mi si ritorce contro.

Osservo le nuvole.

La Luna sta apparendo.

Bene Remus preparati a perdere ogni facoltà mentale.

Osservo la Luna e la sento premere per uscire.

La bestia ringhia e mi spinge da parte.

Ma la cosa sorprendente è che senza prevederlo io mi oppongo.

Il lupo ringhia ma io lo spingo via dal mio cervello.

Stiamo lottando duramente cercando di sopraffare l'altro e io capisco che qualcuno mi sta dando la forza.

Da solo non riuscirei a tener testa al mostro che sono.

Ma qualcuno mi sta pensando e aiutando lo sento.

Grido implorando aiuto ma non verrà nessuno.

Sono solo.

Alzo lo sguardo verso la Luna: è maligna e ride beffarda.

Vorrei dirle di smettere.

Che mi sta uccidendo.

Mi accascio a terra cercando di tenere lontano il lupo.

Ma sono solo.

Quando la bestia prende il sopravvento però capisco una cosa: non sono mai stato solo.

C'è davvero stato qualcuno che mi ha aiutato a combattere.

E lo sta facendo ancora mi dà la forza di resistere.

Non so chi sa, immagino i miei amici, ma so che senza questo qualcuno non avrei mai capito che alla bestia si può reagire.

Forse ora ancora no.

Ma presto troverò la forza di combattere e vincere stavolta.

Nella mia testa un unico pensiero che mi ripeto mentre la bestia dilania il mio corpo.

Voglio tornare a casa. 

Voglio tornare dai Malandrini,la mia Casa, la mia Famiglia. 

Ululo insieme al lupo che si è congiunto a me ma sto ancora lottando.

In silenzio.

 

 

 

 

 

 

Remus avvertì una mano calda accarezzargli i capelli lentamente.

Lottando contro la nebbia che lo avvolgeva, aprì gli occhi e incontrò lo sguardo verde di Tonks.

-Remus! Ben svegliato!-

Gli sorrise leggermente forse intimidita e ritirò di scatto la mano dai capelli del biondo.

Remus sorrise gentile alla ragazza.

-Ciao Dora!Credevo fosse Lunedì!-

-Ho un'ora libera Rem! I Malandrini verranno a prenderti a pranzo ok?-

-Volevi dirmi solo questo?-

-Ecco…io…volevo solo assicurarmi che tu…ecco sì…stessi bene-

-Sono contento che tu sia venuta a trovarmi.La mattinata è noiosa-

-Credevo  di infastidirti.-

I capelli rosa di Tonks tendevano al rosso per l'imbarazzo e Remus si sorprese a ridacchiare dei buffi capelli dell'amica.

-Rem?- lo chiamò Dora.

-Sì?-

-Tu stai bene vero?-

Remus non stava bene: era ricoperto di graffi e lividi e si sentiva a pezzi.

Eppure lì, con Dora al suo fianco, si sentì felice,si sentì bene.

Annuì con vigore alla ragazza e sorrise divertito.

-Sì Dora. Adesso sto bene-

Ninfadora gli sorrise gentile e si accomodò al suo fianco.

Rimasero così,in silenzio.

Perché il silenzio era la loro nuova arma.

I Malandrini combattevano la Luna in silenzio.

Remus combatteva il lupo in silenzio.

E Dora aiutava Remus senza fare domande rimanendo semplicemente in silenzio.

 

 

 

 

 

Erik scrutò minaccioso un ragazzino che fissava incantato la chioma di Rossana.

Quello si dileguò seduta stante.

Lo sbuffo divertito di Ombroso attirò l'attenzione del biondo.

-Ragazzi non cruciatevi con lo guardo e studiate!- li riprese Sana che non si era accorta delle occhiate di fuoco dell'amico verso il coetaneo.

I due obbedienti si misero all'opera.

Ad un certo punto Erik prese a ridacchiare (e se Erik sorride anche minimamente allora ti dovevi preoccupare).

Sana afferrò un libro e se lo mise davanti in cerca di protezione.

Ombroso invece evocò direttamente uno scudo di pietra.

-Che esagerati!- fece Erik senza smettere di ridere.

-Perchè stai..ehm…ridendo?-

-Vi ricordate quando appesi Sana alla finestra?-

-Certo! Perché ti correva dietro cercando di convincerti a parlare!-sorrise Audace.

-E quando Alexis sollevò Akira con la magia perché le aveva rubato una Cioccorana?-

Altre risate.

-E quando Ombroso tirò le trecce di Spica quella si mise a piangere e tu stesso dosvesti consolarla!-

-Ero scioccato quando ha preso a piangere! Non sapevo che fare!- ribatte Audace sulla difensiva.

-E quando Erik si ritrovò sul tetto perché aveva sporcato il vestito di Alessia?-

-Non ricordatemelo vi prego! Soffro di vertigini io!-

-E quando Hikary si picchiò con Key?-

-Ce ne volle per separarli!- osservò Erik.

-E voi non aiutaste di sicuro!- fece stizzita Sana che aveva trascinato con le gemelle e Akira la bambina scalpitante mentre Xavier, Ivo e Valentina convincevano Key a non correre dietro la mora.

-Perchè quando Kaito si buttò su Lucia mentre giocavano a nascondino?-

-Lucia si arrabbiò moltissimo perché dovette ricontare. Kaito placcandola l'aveva fatta perdere!- ricordò Ombroso.

-Ma vi siete dimenticati di quando Valentina gridò contro Ivo perché le sue amiche gli correvano dietro?-

-Sicuro! Quelle bambine non parlarono più con Vale dicendo che nessuno poteva urlare contro Ivuccio.- 

Erik alle parole della rossa si sbatte una mano in fronte per l'idiozia.

-Avete dimenticato quando Xavier urlò contro Alessia?- continuò Ombroso con aria pettegole.

Il biondo e la rossa lo guardarono confusi.

Xavier non perdeva mai la calma come poteva urlare?Contro Alessia per di più.

-Sì perché lei gli aveva rubato l'orsacchiotto Teddie-Pou! Aveva una fissa per quell'orsacchiotto.- fece pensieroso Audace.

Altre risate divertite.

Certo che ne avevano passate tante anche da bambini.

 

 

Angolo Autrice.

Ehilà! Come va?

*Tira fuori uno scolapasta e se lo calca in testa.

Afferra il libro di 800 pagine di Grammatica e lo agita a mo' di arma*

Gente credetemi questo tomo è pericoloso!

Lo studio da due anni ormai lo conosco.

Comuuuunqueeee….

Non cruciatemi per il ritardo.

So che dovevo recensire ieri ma non ce l'ho fatta.

La danza,la marea di compiti e il Wi-fi che non funziona mi hanno bloccato.

Inoltre il capitolo non mi convince.

*A quelle parole Lily Luna sbuffa irritata,Gea scuote la testa, Felix è scomparsa,LilyLilian è tornata e Lunaby è ancora arretrata ma non mi preoccupo…Roxy,invece, mia nuova recensitrice (?) mi sorride tranquilla (spero)*

Ora mi dovete spiegare perché quando ritrovo una recensitrice ne sparsice un'altra.

Andiamo!

Ho ritrovato LilyLilian e Lunaby e Lils stanno provando a leggere i capitoli già scritti così come Malandrina 24.

Allora perché Felix è scomparsa?

Cioè non si può!

Comunque questo capitolo lo dedico a Gea e a Lily Luna perché non mi hanno ancora abbandonata e a Roxy perché continua a recensire.

Voglio bene a tutte.

Un saluto ad AliNicoKITE (potrei averlo scritto male) che qualche volta si fa viva.

Sirius: E ora lasciamo la parola ai migliori.

James: Infatti Sir. I migliori. Allora perché stai scrivano?

Sirius: Le tue battute te le puoi risparmiare sai?

Remus: Voglio le Gocciole! Sono in astinenza da cioccolato da 5 minuti!

Lily: Cosa vuoi che siano 5 minuti?

*Remus fulmina Lily*

Remus: Non ci provare rossa! la cioccolata è sacra!

* Lily scrolla le spalle indifferente*

James: Gea lo sai che ti adoriamo?

Sirius: Cosa c'entra?

James: Lo deve sapere! Ci facciamo le meglio risate leggendo le sue recensioni!

Alexis (il personaggio): Rido sempre tantissimo! =D

Akira: Come mai oggi ci siamo tutti?

Xavier: Non mi sembra tanto grave! (le voglio anche io le Gocciole)

Alessia: So che non vi interessa ma l'Autrice ha fatto un test di spagnolo.

Dora: E…..?

Autrice: Credo che sia andato bene. Avete sentito la canzone?

Sirius: E mo' basta! stiamo scrivendo praticamente tutto quello che ci passa per la testa! E scriviamo certe stro...

Alessia: Sirius! Non ci pensare neanche!

+sbuffo di Sirius*

Autrice: Gente buon Giovedì! Un bacione

Autrice,Remus,Sirius, James, Lily, Dora, Alexis, Akira, Xavier e Alessia

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Capitolo 24
*** Quotidianeità ***


Alexis esibì un lungo sbadiglio che durò sì e no cinque minuti e che la convinse ad andare a dormire.

Era da poco passato San Valentino e cominciava a farsi sentire lo stress prima degli esami.

Quell'anno decisamente in anticipo.

Convinta che altro tempo con i suoi compagni le avrebbe solo procurato danni  cerebrali gravi la bruna si alzò e dopo un lungo e "castissimo" bacio con Akira se ne andò seguita dai fischi di Sirius e i boati di James che facevano sempre da coro in sottofondo.

Appena scomparve oltre le scale il fidanzato di suddetta si lanciò contro l'amico più vicino travolgendo Sirius.

Iniziò una guerra fra i due e Remus ringraziò la loro strategica posizione: l'angolo della Sala Comune.

Volarono calci e pugni ma Sirius,decisamente troppo stanco, perse e si ritrovò schiacciato dal biondo.

Che rise soddisfatto.

E si lanciò di nuovo.

Su James però.

Che colto impreparato si fece subito sopraffare.

Erik,attirato dagli schiamazzi, fece la sua comparsa non si sa da quale punto ben preciso e si affettò a separare i due.

-Non voglio sapere perché stavate…ehm…litigando…scherzosamente o qualunque cosa stavate facendo…MA…mi state disturbando! sono un po' preoccupato per gli esami e vorrei studiare sapete…-

-Scusaci Erik! Ora ce ne andiamo.Non ti preoccupare.-

Remus trascinò con sé i due mori e il biondo su per le scale.

Erik li guardò andar via e sorrise divertito.

Non voleva tornare a casa.

Ne aveva una nuova.

Lì ad Hogwarts aveva finalmente una famiglia vera.

Al contempo però sentiva la mancanza di tutti i suoi fratelli.

A Giugno avrebbe preso l'Hogwarts' Express e non avrebbe più visto tutti i suoi amici.

Quegli amici che gli avevano insegnato il valore di un sorriso.

Un sorriso.

Quasi non ricordava l'ultima volta che aveva sorriso sinceramente a qualcuno.

Forse a Sana.

Lei era ostinata ed era capace di persistere in eterno.

Voleva vederlo sorridere da tanto tempo.

Ma era raro che lui la accontentasse.

A volte gli sembrava di essere senza cuore.

Non era così.

La morte di sua madre lo aveva segnato in modo orribile.

Più che con gli altri.

Per lui la vita senza Vittoria era diventata un inferno.

E nessuno lo aveva capito a suo tempo.

Erik aveva smesso di sorridere.

Da bambino era allegrissimo.

Poi il suo mondo felice era crollato, fragile come un castello di carte.

Scosse la testa, deciso a non pensarci, e si voltò verso Ombroso e Sana.

Chiacchieravano tranquilli con Martina e Dora e non sembravano necessitare della sua presenza.

Si sentiva assolutamente superficiale.

Salì le scale ed entrò in camera sua.

Si gettò sul suo letto e diede sfogo a tutta la sua frustrazione.

Non sapeva che Rossana lo aveva seguito con lo sguardo.

E che vedendolo andar via aveva deciso di seguire il suo esempio.

Non si era mai reso conto di quanta influenza, involontariamente, avesse sull'amica.

Si considerava inutile ma non lo era.

E lo avrebbe capito prestissimo.

 

 

 

 

-RAGAZZIIII!!!!-

Se ve lo chiedete no Remus non è arrabbiato…anzi.

È gioia la sua.

-Non sapete che ho ricordato!-

-Che hai ricordato Rem?- fece eco Akira curioso.

-Jamie, Sir! Noi e Lily avevamo scommesso! E io ho vinto!-

-Che avevate scommesso? E perché io non ne so niente?- fece stizzito ancora il biondo.

-Dieci galeoni che Aki e Ale si fidanzavano prima del terzo anno! Sganciate! Ora!-

-Ehi! Avete scommesso sul mio fidanzamento?- intervenne ancora Akira completamente ignorato.

James e Sirius,completamente scioccati, accettarono la dura verità e pagarono Remus con il cuore affranto.

Come  potevano loro due, Malandrini d'onore, perdere contro Rem, il Malandrino secchione?

Che tra parentesi aveva preso a saltellare.

Sì avete capito bene e no non sto scherzando.

Akira, ancora ferito nell'orgoglio Grifondoro, lo scrutava assassino sperando evidentemente che crollasse morto insieme agi altri due.

Ma Remus, una volta tanto, era in ottima salute.

E gli altri due non erano proprio pimpanti (avevano perso una scommessa con Remus capiteli) ma in fondo stavano bene.

Ad un certo punto Sirius emerse dal suo stato di trance ed esclamò- Rem! Ti prego non dire a nessuno di questa scommessa!Ne va della nostra reputazione!-

Remus,chiaramente contrario, sbuffò e annuì forzatamente.

-Grazie Remmy!- strillò James in modo per niente mascolino.

Frank dal suo letto sbuffò nel sonno quasi inconsapevolmente.

Altre risate a non finire.

In quei momenti i Malandrini capivano quanto la loro amicizia si basasse sulle piccole cose di ogni giorno.

 

 

 

 

Alessia sorrise gentilmente ad Elis che tranquilla sorseggiava un buffo intruglio dall'odore terribile e il sapore celestiale.

Nel senso che se lo assaggiavi finivi in Paradiso.

Per avvelenamento.

Finchè Elis non sembrava star male per quella roba disgustosa Alessia non ci badava troppo.

L'amica aveva dei normalissimi occhi scuri e dei ricchissimi capelli color inchiostro.

La semplicità era il suo forte ma era un po' strana.

Tutta la sua famiglia (i Lovegood) erano a Corvonero ma lei aveva distrutto anni di tradizioni finendo fra i giallo-neri.

Suo fratello Xeno non faceva che sottolineare il suo distacco dalla famiglia ma Elis ne era felice.

Non voleva essere etichettata come la classica Corvonero pazza della famiglia Lovegood.

Per quel suo andare contro la tradizione aveva conquistato la simpatia di Alessia e la benevolenza di Xavier che la preferiva decisamente al fratello.

Elis Lovegood faceva sentire Alessia meno sola.

Era convinta che ,con tutti i fratelli a Grifondoro sarebbe stata dura per lei adattarsi ai Tassorosso meno squilibrati dei primi.

Invece con i compagni era nata una perfetta armonia che l'aveva fatta sentire accettata.

Osservò disgustata Elis bere d'un fiato quello che supponeva fosse un "te di Plimpi d'Acqua Dolce" o simile.

La ragazza notando la sua smorfia rise e le fece cenno di entrare in camera loro.

Alessia non se lo fece ripetere due volte.

Elis la osservò scappare.

Quella ragazza l'aveva attirata per quella sua aria spaesata in mezzo ai suoi compagni.

Sembrava più a suo agio con la sorella eppure si vedeva che aveva l'animo di una Tassa.

Elis sorrise dolcemente e scosse la testa.

Bevve il suo te (veramente terribile) e raggiunse l'amica.

Si mise a letto senza troppi pensieri e sorrise pensando a quegli stupidi Nargilli a cui credeva la sua famiglia.

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Ok!

Lo so che state pensando…che schifo di capitolo hai scritto!?

Ma credetemi se vi dico che l'immaginazione se ne è andata e vuole che io arrivi in fretta al terzo anno.

E io sono d'accordo.

Comuuuuunqueeeee…mi perdonate?

Lily Luna scuote il capo abituata ai ritardi dell'autrice, Gea era in ritardo quanto l'autrice quindi non si sente nella posizione di criticare, LilyLilian si chiede perché ora che è tornata l'Autrice ritardi sempre, Felix è troppo impegnata ma non fa niente, Roxy sta ancora cercando di capire se il capitolo le piace oppure meno, Elena non la conosco abbastanza da prevedere la sua reazione.

I Malandrini stanno guardando Hunger Games (Per chi lo conosce Alexis odia Gale e ama Peeta) e commentano ogni singola cosa.

Akira si è lasciato sfuggire qualcosa del tipo "Oh però è figa Jennifer Lawrence" e tipo tutti gli altri lo guardavano così O.o

Capirete che guardando il film non possono intervenire ma cercate di capirli.

Un bacione

Alexis

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Capitolo 25
*** Assalto ***


P.s. Vi avverto: Questo capitolo mi fa schifo!

Non venite a lamentarvi!

Non mi viene bene!

 

 

 

 

 

 

-Gente…-esordì convinto Akira attirando gli occhi degli amici su di lui-…Mi annoio!-

Le sopracciglia della fidanzata si alzarono talmente tanto che scomparvero dietro la frangia.

James sbuffò con aria comprensiva e Sirius scosse la testa con fare stanco.

Remus li squadrò contrariato perché per lui quella calma era solo positiva.

-Non guardarmi così Rem! Non c'è un minimo di azione in questo periodo!-

-Meglio no?Non possiamo solo finire nei guai!-

-Finire nei guai? Oh andiamo! La nostra più grande avventura quest'anno è stata la sfida con Mirzam! E io ho rischiato anche troppo!-

Il tono di Akira era sereno ma al contempo accalorato e alla fine lanciò un'occhiata ad Alexis che impallidì leggermente.

Pentendosi subito per aver rivangato quel periodo il biondo strinse leggermente la mano della bruna che gli sorrise tranquilla cercando di nascondere la sua tristezza.

Non voleva pensare alle difficoltà di quel periodo.

Era passato.

Punto.

Fece per cambiare argomento quando Silente si alzò e l'intera Sala ammutolì.

-Come ben sapete…oggi c'è l'uscita ad Hogsmeade per gli studenti dal terzo anno in su. Ho deciso di essere generoso e solo per oggi anche agli studenti del secondo sarà permesso visitare il villaggio-

Un boato di gioia si levò da alcuni studenti delle quattro Case e i Malandrini improvvisarono un piccolo balletto improvvisato.

-Vorrei solo chiedere agli studenti di fare attenzione. Non fatemi pentire di questa decisione-

Detto questo tornò a mangiare ignorando il putiferio.

Gli alunni del secondo si alzarono subito.

I Malandrini invece, cercarono di consolare i più piccoli che ci erano rimasti male.

Una volta convinto Erik che no, non poteva diventare invisibile, riuscirono a raggiungere il villaggio.

-Secondo voi adesso si staranno ancora lamentando?-fece Sirius sarcastico.

-Non penso. Sono 10 minuti che ce ne siamo andati!-osservò Xavier.

-Conoscendo nostro fratello Ombroso potrebbe anche essere-  rise Akira.

-Dove andiamo?-chiese James impaziente.

-Io propongo Mielandia!-

-Vuoi la cioccolata eh Rem?-

-Dettagli…-

Alexis rise allegramente e fece strada per le vie del villaggio.

Entrarono nel negozio e vennero sopraffatti da quell'esplosione di colori vivaci e dall'odore dei dolci.

Alexis, sotto lo sguardo orripilato del fidanzato, che si chiedeva come avrebbe fatto la bruna a digerire tutta quella roba, afferrò Cioccorane,Piume di Zucchero, Tuttigusti+1, Bolle Bollenti e chi più ne ha più ne metta.

Uscirono dal negozio allegramente carichi di cibarie varie.

Akira in testa al gruppo si bloccò di botto.

James dietro di lui si fermò appena in tempo.

Si sporsero un po' tutti chiedendosi cosa avesse bloccato il Mago della Psiche.

Alexis vide il fidanzato iniziare a tremare.

Gli si avvicinò ma non fece in tempo ad affiancarlo che vide il motivo della sua sorpresa.

Terrorius Blck sorrise loro sarcastico.

Alla sua destra una fiera e indomita Bellatrix Black e dall'altro lato Lucus Malfoy.

Le buste caddero dalle braccia di Alexis che indietreggiò lentamente.

-Cosa vuoi?-Alessia scrutò furibonda il padre.

-Stai diventando impertinente eh figliola?-

-Non son tua figlia.-

-Il tuo sangue dice il contrario mia cara.-

-Il sangue non conta assolutamente nulla!-

-Io non direi.-

-Cosa vuoi allora?- stavolta era intervenuta Alexis che sembrava essersi ripresa dalla sorpresa.

-Fare uno scambio-

-Ovvero?- Akira non si fidava affatto.

Terrorius sorrise maligno ed evocò una sfera simile a quella usata per Divinazione.

Al suo interno apparvero due figure in miniatura.

La prima vestiva una tunica azzurra e aveva dei capelli candidi.

L'altra invece era mora e aveva un leggerissimo abito giallo come il sole.

-Mirzam!Nevina!-

James era sobbalzato e si guardava intorno cercando aiuto.

Ma la comparsa dell'uomo aveva letteralmente svuotato la strada.

-Liberale subito!- Sirius era furibondo.

Nevina sedeva in quella strana sfera e sembrava esausta.

Mirzam le era accanto e la stringeva gentilmente.

Non sembrava lo stesso spirito che avevano visto l'ultima volta.

Adesso era sciupata ma continuava a farsi forza.

Le occhiaie e le guance scavate facevano supporre un denutrimento e segni d'insonnia.

Nevina era anche peggio.

Le ninfe invecchiavano mentre gli spiriti come Mirzam non avevano età.

E adesso sembrava che un soffio di vento potesse spazzarla via.

-Che le hai fatto?!- Alessia era sull'orlo delle lacrime.

Vedere Nevina, che li aveva aiutati l'anno prima, così stanca e tremante la faceva soffrire.

-Ho dato loro una punizione. La Giallodomite e il Legendarium mi appartengono di diritto e voi me le avete portate via!-

-Tu non sei nessuno per custodire quelle pietre|! Liberale immediatamente!-

Remus era furioso.

Creature così pure non avrebbero mai dovuto essere maltrattate.

Creature come lui erano orribili ma decisamente non le custodi delle pietre.

-Voi datemi le pietre ed io le libero!- propose Terrorius.

-Io ho un'altra idea!- intervenne Xavier pacatamente.

-Dimmi pure ragazzo!-

-Proponici una sfida! Se vinciamo tu le liberi! Se perdiamo ti diamo le pietre magiche.-

Il mago parve soppesare ma alla fine accettò.

-Vediamo come ve la cavate ragazzini!-

Alexis si sentì trascinare via e l'ultima cosa che vide fu Akira spinto via da Terrorius.

 

 

 

Lily vagava per le strade in cerca dei suoi amici.

C'era stato un terremoto e le grida dei ragazzi le erano rimbombate nelle orecchie.

Prese a correre a perdifiato e si ritrovò fuori Mielandia.

Davanti al negozio vide un Severus Piton ghignante che rideva con Avery.

Lily si appostò dietro un muro cercando di origliare i discorsi dei Serpeverde.

-Sicuramente non ce la faranno! È di Terrorius che parliamo!-

Sentendo il nome del padre dei Montella la rossa sussultò appena.

I suoi amici erano nei guai.

-Non ci scommetterei! Ti ricordo che alcuni di loro hanno comunque dei grandi poteri!-

Severus sembrava scettico riguardo il piano.

-Io spero che quelle due custodi muoiano! La vecchia non mi sembrava in forma quando l'ho vista-

-Dici che moriranno?-

-Non saprei…sono comunque creature potentissime...-

-A me basta che muoia Potter poi degli altri non me ne frega affatto.-

Lily si sentiva morire: in che razza di guai si erano cacciati i suoi migliori amici?

E perché parlavano di morti?

Chi erano le custodi?

Troppe domande che le fecero capire quanto i Malandrini nascondessero più segreti di quanti ne trasparissero.

Rimaneva il fatto che quelli erano i suoi amici.

Non poteva perderli.

Corse,non vista, al castello.

Doveva trovare assolutamente Martina, Tonks,Ombroso,Sana ed Erik.

Avevano un problema.

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Questo capitolo fa schifo!

Avevo promesso un bel capitolo ma non mi convince affatto inoltre Roxy mi vorrà uccidere perché l'ho lasciata in sospeso.

Se non muoiono i Malandrini muoio io per mano sua.

Comunque so che mi odierete ancor di più ma non ce la faccio a scrivere.

Non ho idee.

Un bacione

Alexis

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Capitolo 26
*** Nella foresta ***


Alexis sentiva un peso sul petto.

Si sentiva schiacciata e decisamente non le faceva piacere.

Cercò di sollevarsi per scacciare quel macigno ma l'unica possibilità era svegliarsi.

Lottò contro il nero che l'avvolgeva e spalancò gli occhi.

Quel peso su un petto si rivelò un cucciolo di volpe chiaramente femmina.

La Fata del Fuoco rimase incantata dal folto pelo rosso dell'animale e allungò la mano per accarezzarlo.

La volpe inizialmente si ritirò ma la bruna non ritirò la mano rimasta tesa.

Lasciò che fosse la volpe ad allungarsi verso di lei.

Quella si strusciò leggermente ma si ritrasse subito mettendosi seduta.

La fata vedendo quanto fosse restio il cucciolo si alzò e prese ad analizzare il territorio intorno a sè.

Era chiaramente una foresta.

Ed era innevata.

Non riusciva a scorgere la fine ma sapeva che doveva muoversi.

Rischiava il congelamento rimanendo ferma.

Prese a muoversi velocemente cercando di riscaldare le mani e il viso che perdevano sensibilità rapidamente.

Usò parte dei suoi poteri per evocare una fiammella che rischiarò l'ambiente.

Alla vista della fiamma il cucciolo sbucò da un cespuglio e si raggomitolò vicino la fonte di calore.

La fata tese le braccia gentilmente e la volpe vi si tuffò.

Alexis strinse a sé l'animale che aveva un pelo morbido e tiepido.

Vagò per un po' senza una meta ben precisa quando la volpe fra le sue braccia prese a tremare.

Era chiaro alla bruna che non tremava affatto per il freddo.

No.

Era spaventata e i suoi occhi intelligenti vagavano per il bosco.

Quando in un fascio di luce apparve la figura virtuale di Terrorius il cucciolo si nascose contro i petto della ragazza che la strinse maggiormente.

L'immagine virtuale parlò e Alexis rabbrividì sentendo chiaramente la voce maligna e fredda del padre.

-Questo messaggio è rivolto a tutti voi. Avete osato sfidarmi e ne state pagando le conseguenze.Siete stati sparpagliati in questo bosco e dovete trovare gli animali sacri della foresta. Non pensate sia facile.Dovete saperli riconoscere.-

La volpe ringhiò contro l'immagine di Terrorius che scomparve lasciando solo una scia dietro di sè.

Alexis sospirò.

Era di nuovo nei guai.

Neanche a fdarlo apposta solo quella mattina si stavano lamentando di quanta poca azione ci fosse nelle loro vite e adesso erano costretti a cercare degli animali che avrebbero permesso loro di salvare Mirzam e Nevina.

Dentro di sé la fata si chiedeva dove Terrorius le avesse nascoste.

Ricordava quando l'anno prima Nevina era stata catturata (era un vizio in pratica) da suo "padre" e in quell'occasione solo la magia di Akira l'aveva salvata.

A Novembre invece aveva conosciuto Mirzam che sinceramente non le era mai stata simpatica.

Rivederla era stato doloroso perché le aveva ricordato che al passato non si sfugge.

E lei che ci aveva provato aveva fallito miseramente.

I rumori della foresta le echeggiavano attorno e con lo sguardo lesto che si ritrovava coglieva le fonti di tutti i suoni .

Trasaliva sentendo spezzarsi un ramo, tremava col fischio del vento e sussultava al verso di un gufo.

I suoi sensi errano in allerta e si sentiva in uno stato di vigilanza costante (Moody sarebbe contento).

Tremante si rannicchiò a terra.

La volpe fece una smorfia che interpretò come un sorriso e le leccò una guancia.

-Per fortuna ci sei tu.Mi sento sola senza i miei amici.- 

Alexis si sentì stupida a sussurrare a un cucciolo ma la mamma le aveva insegnato che a volte gli animali capivano anche più delle persone.

Una lacrima le scese lungo la guancia.

-Io non sono forte!Sono sensibile! Ho un cuore io! Cosa devo fare?-

Un ruggito lontano giunse alle orecchie della fata che si voltò in direzione del verso.

La volpe emise un mugolio e nel cielo si impresse la sua immagine.

Il cucciolo le si strusciò accanto e prese a muoversi strattonandola come invogliandola a seguirla.

-vuoi che ti segua?-

Quella annuì e riprese a strattonarla.

Confusa la fata seguì quel cucciolo che ne sapeva una più di Merlino (sarebbe una più del diavolo però).

 

 

 

 

 

 

 

 

-La la la la la…-

-Finiscila Nevina!-

-La la la la la..-

-Smettila ho detto!-

-Scusa tanto Mirzam. Non volevo disturbarti ma la musica mi aiuta.-

-È la sua canzone! Fa male risentirla!-

-Credi che quei ragazzi non abbiano sofferto rivedendoti? Ringrazia che non ci fossero Erik e Ombroso. Erano riusciti a superare la tua prova e la tua ricomparsa ha aperto una ferita da poco rimarginata.-

-Lo so bene ma dovevano dimostrarsi degni.-

-Non ho mai detto il contrario-

-Lascia perdere! Tu ti sei fidata di loro perché ti hanno salvata. Quel ragazzo Akira…è stato lui a salvarti e tu sei molto grata loro. Io invece non mi fidavo affatto di loro. Dei Montella soprattutto.Dimentichi di chi sono figli.-

-Tu però dimentichi chi era la loro madre-

-Non potrei mai!-

-La la la la..-

-Non di nuovo! Sto male lo vuoi capire?-

-Cosa credi che io non stia male? Cantare questa canzone è  doloroso ma al tempo stesso mi ricorda cosa può provocare l'odio della gente-

-Era la sua ninna nanna. La cantava a quei ragazzi!-

-Mi manca moltissimo-

-Anche a me. Nevina! Che hai?-

La ninfa prese a tossire violentemente.

-Sto bene cara. Ma non riesco a cantare. Puoi farlo tu per me?-

-Vuoi che…?-

-Voglio sentire la ninna nanna di Vittoria-

-Lo faccio solo per te-

 

 

Dormi sogni d'oro

dormi insieme a me,

sei il mio piccolo tesoro,

un angelo per me.

 

 

Dormi,dormi,dormi,

calmo resterai,

fai tanti bei sogni

che all'alba scorderai.

 

 

 

-Mirzam tesoro non piangere..-

-Mi manca. Tantissimo. Era una sorella per me.-

- Non devi stare. Non lo vorrebbe. E non lo voglio neanche io.-

-Vorrei che ci aiutasse.-

-Ma lo sta facendo Mirzam. Vittoria non ci ha abbandonato. Ci ha mandato la sua famiglia no?-

Lo spirito ancestrale scosse la testa stancamente.

-Sono troppo giovani-

-Lo era anche lei.-

-Mi manca.-

-Lo so.-

 

 

 

 

 

 

Akira si scrutò attorno dubbioso.

Non sapeva se Terrorius fosse serio o se quello fosse tutto uno stupido scherzo.

-Ok ti stai prendendo gioco di me vero? Si può sapere perché mi hai portato qui?-

Al biondo rispose solo il silenzio.

Un po' corrucciato Akira scrutò con i suoi occhi indagatori il prato in cui si era ritrovato.

Era ricoperto di vivaci e colorati fiori di ogni tipo.

Non si capacitava del luogo in cui si trovava.

Perché mai Terrorius l'aveva portato lì?

Era sicuro che qualcosa gli sfuggisse.

Ma cosa?

Si ritrovò ad osservare anche i particolari più insignificanti.

Il sole alto in cielo, le corolle perfette,lo scrosciare del fiumiciattolo più in là.

Eppure al limitare del bosco iniziava un paesaggio fredde innevato che non aveva niente a che vedere col suo angolo fiorito 

All'improvviso di fronte a lui apparve un piccolo foglietto.

 

 

Buona fortuna…

mio adorato genero!

 

 

Un ronzio improvviso riempì l'aria.

Uno sciame infinito di api prese a volare intorno a lui.

Semvravano puntare i fiori ma qualcuno si avvicinava a lui come per scacciarlo.

Il principe della Psiche balzò in piedi spaventato.

Lui era allergico alle punture d'api e ritrovarsi sommerso da quegli insetti sicuramente non lo aiutava a mantenere il controllo.

In un atto che poteva definirsi solo disperato usò i suoi poteri per assumere la sua forma animale.

Al suon posto apparve un maestoso Ippogrifo color cenere i cui fieri occhi acquamarina scrutavano ogni cosa.

Cercò di sollevarsi in volo per oliare via ma le api infuriate presro a pungerlo.

Akira riudì ad emettere un ultimo verso terrorizzato prima che gli insetti lo lasciassero in preda al dolore delle punture.

Si sentiva svenire eppure per un solo istante fu certo che un ruggito in lontananza avesse risposto al suo grido d'aiuto.

 

 

 

Xavier tremava dal freddo e cercava di scaldarsi come poteva col fuoco del drago che riusciva a controllare alla perfezione.

-Adesso mi pento di avergli proposto quella sfida! Terrorius mi vuole morto di freddo! Dove lo trovo un animale sacro?-

Un po' seccato perché la fortuna non era dalla sua prese a vagare decisamente esausto emotivamente e mentalmente.

Avrebbe voluto affrontare i pericoli con i suoi amici.

Avrebbe avuto la certezza che si sarebbero aiutati a vicenda.

Ma Terrorius lo sapeva che insieme erano più forti e li aveva divisi apposta.

Era in quei momenti che capiva quanto un amico facesse la differenza.

Sospirò affranto quando un rumore fra i cespugli attirò la sua attenzione.

Un cucciolo di drago sbucò tra le piante.

Addolcito Xavier lo afferrò dolcemente.

Quello sbuffò emettendo qualche scintilla e il rosso capì di aver conquistato la sua fiducia.

Contento di avere qualcuno con cui condividere la sua avventura riprese a vagare con maggiore forza.

Stava perdendo le speranze quando un ruggito lontano e disperato lo scosse fin nelle viscere.

Solo una persona (o animale vedetela come volete) era capace di emettere simili versi.

E lui quella persona la conosceva bene.

-Akira!!!!-

Il grido del rosso parve scuotere il drago che prese la rincorsa e spiccò un volo basso.

Xavier decise di seguire l'esempio del fratello e si trasformò.

Divenne un drago molto piccolo se confrontato con altre razze ma decisamente pericoloso.

Le squame rosse richiamavano i capelli e gli occhi erano sempre gli stessi smeraldi.

Prese il volo ma i rami degli alberi si allungavano a trattenerlo.

Sembravano però timorosi di sfiorare anche solo il cucciolo di drago come se quello fosse in qualche modo superiore.

E un pensiero si faceva strada in Xavier insistente.

Ma adesso la priorità era suo fratello.

Il cucciolo lo condusse fino ad una strana valle fiorita.

E lì vide uno spettacolo che non augurava a nessuno.

Sebbene il fratello era stato di sicuro in forma animale in quel momento riversava nel prato nella sua forma umana.

Il sangue sgorgava a fiotti da ferite che il Mago dei Draghi non aveva mai visto.

Si gettò sul fratello terrorizzato e si ingegnò cercando un modo per salvarlo.

Le lacrime inzuppavano i vestiti già macchiati dal sangue del ragazzo.

Suo fratello era freddo come il marmo e il respiro e il battito erano debolissimi.

E anche Xavier si sentiva male.

Gli stavano strappando la sua metà.

Gliela volevano portare via.

Un biglietto gli volteggiò davanti agli occhi e Xavier si affrettò a raccoglierlo.

 

Mia figlia è intoccabile.

Non permetterò a tuo fratello di infettarla ancora.

Morirà.

Quel semplice pezzo di carta gli aveva tolto ogni forza.

Il draghetto rimasto a guardare gli si avvicinò.

Leccò dolcemente la guancia del biondo ed emise una specie di richiamo.

In lontananza un ruggito di Ippogrifo rispose al richiamo e in cielo apparve l'immagine di una volpe.

Soddisfatto il cucciolo si accoccolò vicino al viso cereo del gemello biondo e chiuse gli occhi.

Xavier capì che l'unica cosa da fare era aspettare.

Si chiese solo quanto.

 

 

 

James si rannicchiò tremante.

Sentiva il suo corpo perdere a poco a poco la sensibilità e si chiese vagamente se quella era la morte allora non era tanto male.

Avrebbe solo voluto qualcosa di più rapido ma almeno era indolore.

Si era ritrovato nella foresta con una gamba rotta che gli rendeva impossibile muoversi e procurarsi del cibo,dell'acqua e che lo bloccava nella ricerca.

Si sentiva così debole ed indifeso e il freddo aveva preso a congelarlo.

Era solo no stupido.

Sarebbe volentieri rimasto a scuola a letto se l'alternativa era quella.

Ma sapeva che non sarebbe mai stata la stessa cosa.

Avrebbe perso i suoi amici e avrebbe continuato a vivere assillato dai sensi di colpa.

Non ce l'avrebbe fatta.

Preferiva perire ora con la speranza che i suoi amici ce l'avrebbero fatta e non continuare a vivere senza di loro.

Avrebbero superato la sua morte.

Lo sapeva.

L'ultima cosa che vide prima che il nero l'avvolgesse fu un maestoso cervo bianco accompagnato da un cane nero e da Sirius.

 

 

 

 

Lily singhiozzava affranta stretta tra le braccia di Rossana.

Aveva raccontato alla rossa, a Ombroso e ad Erik cosa aveva sentito eppure i tre ragazzi avevano deciso di non fare niente.

Avevano detto di non fare niente.

Di avere fiducia.

Ma lei voleva rivederli avere loro notizie,essere certa che non fossero morti.

Perché la possibilità c'era ma lei non voleva accettare l'idea.

I suoi amici sarebbero tornati.

Non restava che aspettare.

E piangere.

E aspettare.

Solo questo.

 

 

 

 

 

 

Angolo Aturice:

Questo capitolo è stato un parto.

E l'ho scritto in due sere e...

Sì,sì…non ce ne fotte. Piuttosto…spiegami perché non mi dai sempre un ruolo marginale.

Ruolo marginale!? Nel prossimo capitolo fai veramente bella figura ma se vuoi sarà Remus a recitare la tua parte.

Io non ho problemi in merito Sir quando vuoi prendo il tuo posto.

Ehi,ehi! Qi nessuno pensa a me che sto morendo congelato.

Sta zitto Jamie che devo difendere il mio ruolo.

Akira: Io sto morendo dissanguato e ignorate anche me!

Non siamo importanti per loro è semplice! non ci vogliono bene!

Alexis Che significa che Akira sta morendo dissanguato? Autriiiiiiiceeee! Dove ti sei cacciata?

Autrice: Che ti serve omonima?

Alexis: Che mi serve? Stai uccidendo il mio ragazzo.

Autrice: So quello che faccio ok? Non vi preoccupate che è tutto programmato.

Alexis: Lo spero! Perché voglio andare all'altare con quel ragazzo.

*Akira arrossisce tutto contento*

Xavier: Sorvolando…io non sono il migliore?! *_____*

*Alessia annuisce divertita*

Autrice: Gente spero che vi piaccia perché ci ho messo tanto impegno.

Un bacione

Autrice, Alexis,James, Sirius,Remus,Akira,Xavier e Alessia

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Capitolo 27
*** gli animali sacri ***


Alessia sospirò stancamente.

Vagava da troppo tempo senza una meta in quel bosco dove tutto sembrava sempre uguale.

Se ad Hogwarts faticava ad orientarsi lì era peggio.

Non aveva alcun punto di riferimento.

Un po' annoiata continuò per un paio di metri chiedendosi dove potessero trovarsi i suoi amici.

Si era ritrovata da sola e nonostante l'iniziale paura si era fatta coraggio cercando di superare il suo spirito Tassorosso.

Sapeva bene che Xavier con l'idea della sfida li aveva salvati da morte certa.

Di certo affrontare Terrorius equivaleva a suicidio.

Lei portava ancora i segni degli scontri col padre.

Non aveva mai sfidato  le capacità dell'uomo e sinceramente non aveva intenzione di farlo.

Non per codardia ma per quieto vivere.

Sta di fatto che sfidandolo aveva perso i suoi amici e adesso ritrovarli sarebbe stato difficile.

Non era coraggiosa lei ma in quell'occasione era necessario e ce l'avrebbe fatta.

Avrebbe trovato i suoi amici e quell'animale sacro.

Alessia non sapeva bene come fare ma non avrebbe deluso nessuno.

Era una promessa che faceva a sé stessa.

Vide una luce fra gli alberi e le parve un segno del destino perché corse velocemente verso quella che doveva essere la fine del bosco.

Quello che non si aspettava era di trovarsi in una radura nel cui centro dominava un enorme quercia.

Fece per avvicinarsi ma uno strano esserino svolazzante la punzecchiò con quella che identificò come una mini-lancia.

Riconobbe un folletto degli alberi e si chiese vagamente cosa ci facesse lì.

Quando venne accerchiata da quei buffi (e brutti) esserini capì che era il momento di filarsela perché rischiava di finire in guai grossi.

Si chiese come fosse possibile che tutti i  problemi lei li trovasse ma decise di pensare piuttosto ad una soluzione.

Cercò di fuggire via ma uno dei folletti verdognoli le agitò contro la mini-arma.

Alessia perse la pazienza (e capirete che ci dobbiamo preoccupare) e stufa di quei mostricciattoli gridò contro quello più agguerrito -Ora basta me ne voglio andare!-

Quello la guardò sorpreso e...scrollò le spalle?

-Lo poteva dire prima umana! Pensavamo volesse attacarci! In questa zona si aggira un uomo oscuro che controlla i nostri più grandi nemici: i serpenti!-

-Un uomo oscuro?-

-Esattamente!-si infiammò un altro- Lo chiamano Terrore!-

-Ho capito di chi parlate e mi spiace tantissimo!-

Alessia era indignata:quei folletti volevano solo difendersi perché suo padre li aveva resi diffidenti con le persone.

Per un secondo si chiese come potessero i serpenti, suoi alleati, nutrirsi di creature così pacate e tranquille.

-Vede signorina questi serpenti sono ammaestrati da Terrore che parla loro in una strana lingua. Questi rettili ci attaccano perché siamo alleati degli animali custodi. Hanno tolto la purezza ad uno di loro.- spiegò un folletto più piccolo dei suoi compagni.

-In che senso?-

-Uno degli animali sacri era un serpente ma Terrore lo ha soggiogato- chiarì il comandante.

-E non potete fare niente per aiutarlo?-

-Chi ha provato ad avvicinarlo ha fatto una brutta fine- spiegò tremante uno dei folletti che si rivelò un sopravvissuto al serpente.

-Capisco…-ragionò Alessia titubante-…Anche io parlo ai serpenti potrei provare a farlo ragionare-

-La signorina parla ai rettili? Davvero? Allora forse può davvero fare qualcosa!-

- Se posso son felice di aiutarvi. La mia famiglia ha un conto in sospeso con Terrore-

E Alessia diceva sul serio.

I suoi fratelli,sua madre, i Nanhase, Sirius,Remus,James tutti i suoi amici in un modo o nell'altro avevano pagato cara la conoscenza di suo padre.

Nessuno era stato risparmiato.

Ognuno di loro a modo suo aveva sofferto.

E lei era stanca di quella situazione.

Avrebbero sofferto ancora.Questo lo sapeva bene.

Ma non poteva permettere che Terrorius facesse loro del male in quel modo.

Lo doveva fermare.

Un sibilo improvviso fece sobbalzare tutti i folletti che corsero a rifugiassi nel tronco della quercia.

Alessia si arrampicò velocemente sull'albero dei suoi piccoli amici e attese con pazienza che il serpente (perché di un serpente si parlava) arrivasse.

Dall'albero il folletto sopravvissuto(un certo Tric) sussurrò spaventato- È il custode! L'animale sacro!-

La fata dei Veleni preoccupata scese velocemente dalla pianta e si parò dinnanzi al rettile le braccia spalancate a difesa dei folletti che sussurrarono grati alcuni ringraziamenti e incitamenti.

Alessia osservò incuriosita il famoso custode che si muoveva agile sul terreno fertile.

La Fata seguiva quasi ipnotizzata i movimenti del serpente a sonagli senza però perdere la concentrazione.

Gli occhi fissi sugli spostamenti del suo avversario si decise a sfoggiare il suo Serpentese.

-Cosa vuoi?-

Approccio decisamente diretto.

-Distruggere i folletti dei boschi come mi ha imposto il mio padrone-

Alessia rise deliziata: era troppo facile per lei che parlava ai serpenti dall'età di 5 anni e conosceva bene il loro modo di pensare.

Erano creature molto indipendenti e odiavano avere un padrone.

Col Serpentese si poteva imporre il proprio volere ad un rettile senza che questi se ne rendesse conto.    

Suo il compito di aprire gli occhi al custode sottomesso dalla magia nera.

-Sapevo che i serpenti erano rettili che ci tenevano alla loro autonomia e tu te la sei fatta portare via come se niente fosse-

-Di che stai parlando? Non sono sottomesso!- protestò il serpente furioso

-Allora perché fai quello che ti dice Terrore e divori i folletti che hanno sempre appoggiato te e gli altri animali sacri?-

Il serpente la squadrò sorpreso e voltò la testa verso l'albero dei folletti.

Li fissò a lungo quando un verso terrorizzato parve riscuoterlo.

In simultanea anche Alessia si era voltata.

Nessuno fra i Montella e i Nanhase non conosceva quel lamento.

Era bastato sentirlo una sola volta anni prima per rimanere impresso nella memoria di tutti.

-Akira!- il grido della fata fu accompagnato da un ruggito a cui seguirono  un altro verso simile al primo e un immagine nel cielo rappresentante una volpe rossa.

Il serpente le si avvicinò lentamente e si strusciò contro il braccio della ragazza.

-Vieni con me-

Alessia si concentrò e utilizzando i suoi poteri di fata si trasformò in un lungo pitone.

 Strisciò velocemente alle calcagna del boa ma quando arrivò in una valle fiorita la scena che si presentò fu terrificante.

 

 

 

Alexis correva.

Non sapeva dove stesse andando di preciso.

Voleva solo sapere cos'era successo ad Akira.

Le sembrava di essere tornata indietro nel tempo.

Quel ricordo impresso a fuoco nella memoria di tutti loro probabilmente non se ne sarebbe andato mai.

Quel lamento l'aveva destabilizzata.

Perché Akira lo emetteva raramente.

L'ultima volta avevano otto anni e da allora nessuno aveva dimenticato.

Impossibile.

A volte Hikary che a quei tempi aveva solo tre anni si svegliava per incubi che la ricollegavano a quell'incidente.

E non era la sola.

Correva Alexis cercando disperatamente di tenere il passo della volpe rossa.

Ma quando finalmente raggiunse Akira capì di non essere pronta.

Alla realtà.

I resti di quello che un tempo era un ragazzo magnifico giacevano cerei a terra.

Sangue scorreva lentamente dalle ferite varie sparse sul suo corpo.

Alexis sentì gli occhi riempirsi di lacrime e senza esitare si gettò sul corpo esanime del fidanzato.

Non le importava se si stava sporcando di sangue,terra,erba lei voleva solo rivedere gli occhi acquamarina del suo ragazzo.

Ma lui rimaneva immobile,freddo,il respiro leggero e il battito lento come unica speranza di vita.

Cercando di ignorare il groppo in gola la Fata del Fuoco si accasciò accanto al fidanzato, gli occhi chiusi,un'aria fragile che non le si addiceva.

Xavier rimasto tutto iil tempo al fianco del gemello strinse l'amica in un abbraccio.

Sapeva bene che c'era un motivo se la fata evitava di guardarlo in viso.

La somiglianza col fratello ormai spacciato era evidente per chi li conosceva e Alexis sarebbe stata solo peggio.

Presto a loro si aggiunse un Ippogrifo che ignorandoli completamente osservò con cura il Mago mezzo-morto e si voltò verso il cucciolo di drago e la volpe rossa, rimasti lì tutto il tempo.

Inaspettatamente parlò con voce chiara e limpida verso la volpe.

-Orange dov'è White?-

-Sta accudendo il ragazzo biondo signore-

-A lui ci pensa il lupo  dille di venire! Sei o non sei la sua messaggera?-

-Sì signore ma si calmi-

La piccola volpe borbottò qualcosa di incomprensibile per i due poveri ragazzi scioccati e sparò delle scintille rosse in cielo.

-Sta arrivando va bene?-

-Non usare quel tono accondiscendente con me Orange! Ricorda che non sei un animale sacro-

-Mi scusi Yellow-

-Scusate-intervenne il drago- ma dobbiamo pensare ai ragazzi-

-Hai ragione Red ma ricorda che per guarire il ragazzo serve White.- ribattè sicuro l'ippogrifo Yellow.

-Cerchiamo di mantenere la pazienza- aggiunse la volpe- gli umani sembrano spaesati-

-È nomale ma ci ringrazieranno quando salveremo il biondo.-

Alexis e Xavier non avevano capito molto.

I tre animali parlavano e l'ippogrifo e il drago erano animali sacri.

Orange,la volpe, era la messaggera di White che doveva essere un'altro componente del gruppo.

 L'unica cosa certa era che Remus era al sicuro con White e che se questa fosse arrivata Akira si sarebbe salvato.

Alexis si chiese vagamente perché fosse tutto così difficile.

Abbassò lo sguardo verso il fidanzato.

Un leggero sorriso gli increspava le labbra ma il volto era teso.

Gli accarezzò una guancia con delicatezza.

Era stanca di aspettare.

In fondo da Alexis Montella noni ci si poteva aspettare di più no?

Nessuno può dire quanto aspettò.

Ad un certo punto arrivò anche Alessia col custode Green.

Ed aspettarono.

Tutti insieme nel silenzio più assoluto.

In segno di rispetto.

Perché Akira non meritava quel trattamento.

E Terrorius avrebbe capito che il Mago della Psiche non poteva morire.

Non per mano sua.

 

 

 

 

 

 

Sirius si asciugò il sudore dalla fronte..

Gli sembrava di aver corso una maratona.

Non poteva fermarsi.

Aveva trovato James per miracolo grazie all'aiuto di ben due cuitodi.

Un cervo e un enorme cane (che poteva passare per un piccolo orso).

Quei due custodi erano inseparabili e avevano anche un terzo componente che era partito alla ricerca di Remus.

Sirius si chiedeva come potesse con le sue sole forze salvare il suo a mic che aveva una gamba rotta e stava congelando.

Aveva acceso un fuoco con l'aiuto del cervo (Brown) mentre il cane-orso (Black) curava coi sui poteri la gamba rotta di James i cui lamenti si sentivano a chilometri di distanza. (Sirius si era lamentato per la sua poca virilità e James si era subito inalberato dicendo che lui al suo posto sarebbe già morto stecchito)

Sta di fatto che Sirius si sentiva un po' stupido a parlare con un cervo che però aveva la stessa loquacità di James (il che è tutto dire).

-E voi umani vi lavate sempre? E bevete da dei tubi? E mangiate con le mani? Noi mangiamo con la bocca. Ed è vero che voi indossate delle pezze? E perché non avete la pelliccia come gli animali? Come mai aver questa zampe così strane? E perché siete bipedi? E perché…-

Sirius intanto cercando di carpire tutte le domande del cervide si interrogò per due buoni minuti su cosa Merlino fosse un bipede. (Capitelo non studia molto)

Con la testa piena di domande (a cui non aveva risposto, sottolineamo) corse da James le cui risate si sentivano chiare e limpide per il bosco.

Lo trovò ridente con il cane-orso (Black) e non appena lo vide si illuminò lo strinse in un abbraccio stritolatore.

Sirius poveretto, si chiese da dove prendesse quell'energia il ragazzo e dovette ammettere che Black aveva fatto un buon lavoro.

Osservò con attenzione certosina l'aspetto un po' trasandato del suo degno compare.

I capelli neri non erano solo indomabili.

Magari!

Erano pieni di foglie,terriccio e fiori e si era attaccato due rami in testa che davano l'idea che avesse un cespuglio posato sul capo.

Gli occhi nocciola brillavano allegri ma c'era un fondo cupo che lasciava intendere che no,non aveva dimenticato i suoi amici dispersi chissà dove e in chissà quali condizioni.

Stava male James ma non lo dava a vedere.

Mai.

Era una di quelle persone che sorrideva sempre anche quando le lacrime erano più appropriate.

Non per superficialità ma perché disperarsi gli sembrava stupido.

Aveva sempre immagazzinato tutto il dolore assorbendolo come una spugna,riversando solo  gioia e allegria.

Si chiese come potesse il suo migliore amico trasformare tutto in un concentrato di ottimismo che lui non aveva mai avuto.

Si chiese come avesse potuto sorridergli felice quando l'aveva trovato che moriva congelato.

Stava morendo ma vedendolo aveva sorriso felice.

Sembrava impossibile demoralizzare James.

Lily era convinta che non fosse capace di provare sentimenti negativi.

Ma Lily era spesso superficiale quando si trattava di Jamie.

Dava tutto per scontato quando c'era lui e Sirius non lo aveva mai capito quel suo modo di fare.

Sembrava non avere dubbi e ogni cosa era per forza come appariva.

Sta di fatto che James al contrario conosceva bene i sentimenti negativi.

L'abbandono in primis, la tristezza, la solitudine, il dolore, la rassegnazione…James conosceva bene quei sentimenti ma nessuno sembrava rendersene conto.

Per tutti James era l'incarnazione della gioia più pura.

Solo Sirius e Remus lo capivano davvero fino in fondo.

Perché quella scintilla negativa che a volte illuminava lo sguardo di James loro l'avevano continuamente.

Lui per la sua famiglia e Remus per la licantropia.

Ma Sirius si era promesso di eliminare quella scintilla dagli occhi dell'amico.

-Ehi…Jamie…Andrà tutto bene. Li troveremo ok?-

Quella scintilla svanì nel nulla proprio com'era arrivata.

-Grazie Sirius. Sei il fratello che non ho mai avuto.-

-E tu sei il fratello che doveva essere Regulus.-

Un abbraccio sincero.

Ne avevano entrambi bisogno.

 

 

 

Remus si chiese vagamente cosa diavolo stesse succedendo.

La tigre bianca che solo dieci minuti prima lo aveva salvato da un gruppo di boa adesso sembrava nervosa e andava avanti e indietro assomigliando ad Alexis nei suoi momenti peggiori.

Sembrava agitata e continuava a borbottare.

Si chiese come potesse una tigre sembrare così umana.

Osservò il cielo oscurarsi e capì che avrebbe dovuto passare la notte lì.

Per fortuna la luna piena era lontana.

Si chiese dove fossero i suoi amici.

James e Sirius stavano bene perché la tigre gli aveva assicurato che un suo compagno li aveva incontrati.

Adesso non restava che aspettare che la tigre si calmasse ma sembrava così nervosa che Remus si preoccupò per i gemelli che potevano trovarsi ovunque.

Di sicuro Terrorius non avrebbe permesso loro di uscire indenni da quella sfida.

O non sarebbe stato Terrorius.

Quando un lupo dal pelo scuro apparve tra gli alberi la tigre (diceva di chiamarsi White) tirò un sospiro di sollievo. 

-Grey! Ti affido il ragazzo! Tienilo al sicuro ok? Non permettere a niente  nessuno di avvicinarlo! Riportalo dai suoi amici! Io devo salvare il ragazzo biondo!-

A quelle parole Remus sentì qualcosa rompersi.

Akira.

Uno dei suoi migliori amici.

Stava male.

E lui non era con lui.

-Chi è rimasto col ferito?- lo  riscosse il lupo di nome Grey.

-Ci sono gli altri gemelli-

-Tutti e tre?-

-Sì-

Quel breve discorso rassicurò Remus.

Se Akira era con le ragazze e Xavier di sicuro sarebbe stato bene.

Nessuno di loro avrebbe permesso che morisse.

Rassicurato da quella notizia si issò sulla groppa del lupo che partì veloce.

Remus sentì il vento sferzargli il viso e un moto di libertà invaderlo.

Non amava i lupi ma sulla groppa di uno di essi si sentì per la prima volta davvero libero.

Non ci volle molto a raggiungere la radura dei suoi amici.

Quando li vide il cuore gli balzò in petto.

-Remus!-

Un abbraccio Malandrino era proprio necessario.

E appropriato.

Erano di nuovo tutti e tre insieme.

 

 

 

 

 

Martina sospirò ed appoggiò il capo sulla spalla di Tonks che al suo fianco sorrise comprensiva.

-Mi mancano sai?-

-Anche a me Marty. Vorrei poter fare qualcosa per loro-

-Ma non c'è niente da fare! Non sappiamo neanche dove cercarli!-

-Mi sento inutile! E se qualcuno stesse male? Terrorius non è certo il massimo della bontà e della gentilezza…-

-Sono forti Marty. Più di quanto noi potremmo mai sognare di essere. E combatteranno per tornare a casa tutti insieme-

-Mi serve Sirius-

-Piuttosto ti manca!-

-No mi serve! Lunedì ho il compito di Erbologia!-

-Ahahahahah! A me manca Remus. Non c'è più nessuno a giocare a scacchi con me. E poi mi piaceva ridere di lui perché non sa fare neanche una pozione per i brufoli.-

-Ahahahha! Credi che stanno bene?-

-Ne sono convinta! Sono i Malandrini!-

-Hai ragione! E vedrai che staranno bene! Non possono non tornare! Loro…-

Tonks represse un singhiozzo.

-Io non ce la faccio senza i Malandrini! Remus, Sirius, James, Akira,Alexis, Alessia e Xaver! Come posso vivere sapendo di chi è la colpa se loro non tornano? È passato un giorno! Solo perché è Sabato nessuno si è accorto della loro assenza ma già Lunedì dovremo trovare una soluzione o saremo costretti a dire tutto! Sarebbe un tradimento! Non riesco neanche a pensare all'eventoualità che siano morti! E se Terrorius ci recapita la testa mozzata di Sirius? O il cuore di Alexis? Io non ce la faccio!-

-Nessuno ce la fa! Ma siamo ancora qui no? Stiamo ancora aspettando no?-

-E allora?-

-Vuol dire che dentro di noi sappiamo che loro torneranno o non staremo qui ad aspettarli no?-

-Li aspetterò per sempre se necessario-

-Anche io. Non perdiamo la speranza va bene?-

-Mai-

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

*Si cala un elmo da cavaliere sul viso e si ripara dietro uno scudo di pietra*

Ehilà!

*La Cruciatus di Lily Luna le arriva per posta, Roxy è felice per il capitolo e furiosa per il ritardo, Elena è solo slavata perché non o abbandonato la storia LilyLilian si chiede il motivo di un ritardo così grande (due giorni) e Gea sorride perché lei già sapeva che avrei aggiornato*

Commuuuunqueeeeeee…devo dire che non sono convinta!

Il ritardo è dovuto a tutti gli impegni che ho avuto in questi giorni e al fatto che cerco di avere una vita sociale.

Resta il fatto che sono imperdonabile ma ehi! Il 16 questa storia fa 4 mesi! Vi rendete conto?

4 mesi!

A voi sembreranno una sciocchezza ma io ne sono fiera.

Comunque al momento i sei sono ancora tre!

Mi interessa così tanto quello che dicci che ho schiacciato un pisolino

Però c'è da dire che ti ha dato spazio Sir…

Quello che continua a mancare sono io però…

Ma ci sei! Io sono stanca sai? Dovevo aggiorare per forza o Lily Luna mi inviava un Avada Kedavra altro che Cruciatus!

Ma io non dico assolutamente niente!

Senti…Rem…non ti lamentare ok?

Io sono esausto gente!

Non m'importa James! Volevo un po' di spazio uffa!

Quanto andrà avanti con le sue maledette manie di protagonismo?

Spero poco che ho sonno!

Io pure!

Facciamo che andiamo tutti a nanna sì?

Decisamente! Buonanotte!

Autrice,Remus,Sirius e James

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Capitolo 28
*** La fine di un'avventura ***


Ciao bella gente! 

Sono qui sopra (oddio come è strano scrivere all'inizio!) per specificare una cosa.

I nomi dei custodi...

Qualcuno si è lamentato perché poco originali.

Eppure li ho scelti per due motivi:

Primo: i colori a parer mio sono la cosa più bella di questa terra.

Secondo: con i nomi che ho dato loro è facile ricordarli Grey il lupo grigio  Red il drago rosso, Orange la volpe rossa-arancio, White la tigre bianca, Yellow l'ippogrifo dorato, Black il cane nero, Brown il cervo bruno e Green il serpente perché avevo esaurito i colori =D

Un bacio 

Alexis

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

James piangeva silenziosamente cercando di non mostrasi debole agli occhi di Remus,Sirius e dei tre custodi.

Non voleva piangere ma le lacrime sembravano incontrollabili.

L'ultima volta che aveva visto Akira, Terrorius lo stava gettando in un vortice.

Non voleva pensare che era tutto programmato e che lo scopo del mago oscuro era sempre stato far del male ad Akira.

Pensava anche ad Alexis che stava soffrendo.

Avrebbe voluto esserle accanto per aiutarla ad accettare le condizioni gravi del fidanzato.

E Xavier forse stava anche peggio.

James non aveva fratelli, tantomeno un gemello, ma se ne avesse avuti di sicuro avrebbe cercato di difenderli in ogni modo.

Xavier si doveva sentire morire perché  non era riuscito a difendere suo fratello.

Quel gemello che aveva sempre cercato di proteggerlo da tutti i pericoli.

Akira aveva amato il fratello con tutto sé stesso.

"Sei la persona che meglio riesce a leggermi dentro"

Gli ripeteva sempre quelle parole ed ora Xavier doveva stare malissimo.

Perché l'idea della sfida era sua.

Perché per lui la colpa era solo sua.

Aveva dato a Terrorius i mezzi per distruggerlo.

E non poteva sopportare il pensiero.

Per Xavier, Akira stava morendo per mano sua.

Ma si sbagliava.

La crudeltà di Terrorius era l'unica colpevole.

-Non può averlo fatto!-

-Akira sta male James mi spiace.-

-Akira non può morire1 Lui…è…forte! È Akira! Come può morire? Lui…lui…-

-Va tutto bene James. I custodi se ne stanno già occupando e da quello che sappiamo Alessia ha fatto rinsavire Green il custode sottomesso.- lo incoraggiò Sirius che.però, era il primo ad essere pessimista.

-E se morisse? Come faremo noi? Il dolore per la sua perdita sarebbe incancellabile! Tutti i Montella e i Nanhase non riuscirebbero a superare il dolore! E neanche io ad essere sincero!- ormai James non cercava di trattenere le lacrime che gli bagnavano il viso.

-Cosa credi che a noi non importi?!- fece Remus nervoso e  preoccupato- anche noi abbiamo paura di non rivederlo Jamie ma stiamo cercado di non esarchi e di sperare in meglio!-

Si rivolse poi a tre custodi.

-Non so i miei amici ma io voglio andare da Akira voglio vederlo!-

Grey lanciò un'occhiata ai suoi compari.

Il lupo non sapeva se era una buona idea portarli dal ragazzo ferito.

Sapeva le reazioni che avevano avuto i gemelli e avrebbe voluto risparmiare tanto dolore a quei tre ragazzi.

Ma da un lato sapeva che vedere il ragazzo quando era ancora vivo avrebbe dato loro una speranza a cui aggrapparsi.

-Voglio esserci se deve morire!- gridò Remus gli occhi lucidi e le labbra strette per trattenere un singhiozzo.

-Voglio vederlo anch'io!- esclamò Sirius l'espressione sconvolta.

James annuì,il viso ancora rigato di lacrime.

-Black…- iniziò Brown voltandosi verso il cane esitante.

-Sono d'accordo con i ragazzi! quando Yellow si ferì non fummo tutti al suo fianco? Quel ragazzo me lo ricorda moltissimo e voglio che lo vedano. Sali ragazzo- aggiunse in direzione di Sirius che gli sorrise grato.

-Un altro giro Remus?- fece gentile Grey verso il mannaro che scosse la testa divertito.

James, non senza difficoltà vista la statura, salì sulla groppa di Brown e afferrò con decisione le corna dell'animale.

Il cervo sbuffò cercando di scrollarsi le mani del ragazzo di dosso.

Quello si aggrappò alla pelliccia e rassegnato ma divertito Brown partì al galoppo subito affiancato dagli altri due.

Corsero tutta la mattinata e quando finalmente arrivarono i tre ragazzi si precipitarono a terra.

Quando raggiunsero i loro amici l'emozioni provate furono tante.

Dolore per prima alla vista di Akira, semicosciente, riverso a terra.

I capelli scomposti, gli occhi socchiusi,il respiro debole e l'espressione addolorata.

Alexis al suo fianco sembrava un guscio vuoto.

Stringeva la mano del fidanzato e piangeva silenziosamente gli occhi persi nel vuoto.

Alessia stringeva a sé Xavier che disperato bagnava le vesti dell'amica inzuppandole di lacrime.

C'erano tutti i custodi e anche Orange l'assistente di White.

James si inginocchiò vicino al biondo,imitato dagli altri due.

Akira aprì gli occhi rivolgendo uno sguardo vacuo al moro.

-James...-

-Non ti affaticare Aki- lo riprese Alexis.

-No. Io voglio dirvi qualche cosa. Voglio che ricordiate le mie parole se morirò. voglio che tu,Alexis, ricordi che ti ho amata ( ti amo ancora) più della mia stessa vita. E che non ti dimenticherò mai. Sei stata la mia ragione di vita per tutto questo tempo . -

Alexis sembrava una fontana.

Aveva perso quell'espressione vuota adesso sostituita da troppo dolore per una singola persona.

Xavier accarezzò una guancia del fratello che si voltò debolmente verso di lui.

-Xavier non pensare minimamente che sia colpa tua. Sei il gemello migliore che potessi desiderare ed è grazie a te se siete ancora tutti vivi. Grazie. Non sei mai stato un gemello geloso come se ne vedono a volte in giro e mi hai empire appoggiato in ogni mia decisione.-

-Tu hai fatto lo stesso Akira-

-Vorrei aver fatto di più.-

-Hai fatto abbastanza.-

Akira si voltò verso i tre Malandrini.

-Credo di non avervi visto spesso piangere ragazzi- ridacchiò piano e sorrise ai suoi amici.

-Io voglio pensare positivo ma desidero che tu James ricordi che avrai sempre una famiglia che non ti rinnegherà mai. E lo stesso vale per Sirius. Rem…sei un licantropo ma per me vali 10 volte più di chiunque altro-

Si voltò poi lentamente verso Alessia.

-Per me sei una sorella Ale. Ti volevo come cognata però.-

Una risata piena di rimpianti scaturì dalla Fata dei Serpenti che scosse il capo.

-Ti voglio bene Aki. In un certo senso sei stato un grande appoggio per Alexis e io ti sono grata per questo.-

Akira annuì e con un ultimo bacio con Alexis che sembrava stare per crollare si voltò con fatica verso i custodi.

-Tocca a voi-

White un po' commossa sussurrò- Non ti assicuriamo che vada tutto per il meglio-

-Provateci almeno. Per favore-

Yellow annuì e si inchinò verso il biondo che gli sorrise gentile e chinò il capo a sua volta.

I sette custodi si misero a cerchio attorno al ferito mentre Orange spingeva lontano i ragazzi.

-Non funziona se ci mettiamo in mezzo. Sanno quello che fanno-

Rassicurati dalla piccola volpe tutti i ragazzini allontanarono di poco.

Intanto i poteri magici dei sovrani erano stati attivari.

Yellow si librò in aria subito seguita dal drago Red.

Iniziarono a volare in tondo creando un vortice.

Green strisciava attorno al corpo di Akira che aveva chiuso gli occhi,un sorriso impresso sul volto pallido. (come Fred per intenderci)

White, Brown,Grey e Black si posizionarono ai quattro lati del ragazzo.

Tutti insieme i sette custodi emisero ognuno il loro verso.

Ruggiti,ululati e lamenti echeggiarono per il bosco e una luce si propagò ovunque.

Orange,gli occhi brillanti pieni di meraviglia guaì piano.

Quando il vortice creato dai custodi in volo si dissolse i ragazzi si protesero in cerca dell'amico.

Aveva ancora gli occhi chiusi e tutti temettero che qualcosa fosse andato storto.

Alexis gli si avvicinò piano e gli scombinò piano i capelli color grano.

Quasi richiamato da quel tocco Akira spalancò gli occhi acquamarina con forza e si guardò attorno meravigliato.

Grida di gioia echeggiarono ovunque e ci furbo baci e abbracci.

Alexis si era aggrappata con forza al fidanzato e continuava a ripetere "Sei vivo" quasi non ci credesse.

Xavier era scoppiato in lacrime un'altra volta e Alessia lo aveva abbracciato cercando di spingerlo verso il fratello.

James era salito su Broen e aveva preso a cavalcarlo intorno al biondo che rise vedendolo così felice.

Remus e Sirius, un po' scioccati, si stringevano a vicenda cercando qualcosa da dire per non fare scena muta in un momento simile.

Non venendo loro niente si limitarono ad abbracciare l'amico che sembrava sopraffatto da tutte quelle emozioni.

-Mi siete mancati tantissimo ragazzi! Mi sembra di non avervi visto per anni- sorrise commosso Akira.

Lui tutto quell'affetto sentiva di non meritarlo.

Li aveva solo fatti preoccupare tantissimo.

Le persone che gli stavano più a cuore erano state male per colpa sua.

E lui non poteva non sentirsi in colpa.

Non poteva dimenticare il viso addolorato del fratello e quello disperato di Alexis.

Le lacrime di James,che non piangeva mai,di Sirius che era ancora meno sensibile e di Remus che era una persona troppo buona per soffrire erano state come pugnalate ella schiena.

-Akira- iniziò Alessia titubante- cosa è successo? Te la senti di dircelo?-

Il biondo fissò l'amica assorto ma annuì con calma.

-Credevo si stesse prendendo gioco di me, Terrorius intendo. Mi sono ritrovato in questa valle fiorita, bhè in quello che ne è rimasto, e l'unica cosa che riuscivo a  pensare era che si stesse prendendo in giro. Mi ha mandato un biglietto. Ha detto che sarei morto perché avevo influenzato troppo Alexis. Mi ha mandato contro uno sciame di api. Non credo fossero insetti normali, insomma se lo fossero stati avrei solo sofferto un po' per l'allergia, erano molto peggio.-

-È così che ti sei ricavato questi squarci nella pelle?- chiese Xavier tremante.

-Quando ho tolto i pungiglioni credo.Sta di fatto che quelle non erano api normali-(Come gli aghi inseguitori di Hunger Games ma un po' meno pericolosi infatti non ha fatto la fine di Lux).

-Akira mi spiace tantissimo! È tutta colpa mia!- 

Alexis si sentiva male.

Era solo colpa sua.

Il suo ragazzo stava per morire per colpa sua e del loro amore che Terrorius non riusciva a capire e accettare.

Colpa sua.

Akira la strinse forte- Non è colpa tua amore mio!L'unico colpevole qui è Terrorius!-

Gli altri annuirono concordi e gli animali sacri si avvicinarono.

-Ragazzi dovete tornare al più presto a scuola! Sperando che nessuno oltre i vostri amici si sia accorto della vostra assenza.- intervenne Green e Grey annuì scuotendo piano Remus.

Tutti un po' spaventati all'idea di incappare in una furiosa McGranitt si alzarono di scatto,Akira traballando appena.

Akira salì sulla groppa di Yellow perché non ce la faceva a trasformarsi.

Alexis affiancò White divenendo anche lei una tigre bianca.

Alessia preferì salire sulla sorella piuttosto che tornare serpente mentre Xavier tornò drago per far contento un entusiasto James che voleva volare su un drago.

Sirius e Remus salirono su Black e Grey ormai abituati.

Tutti si incamminarono chi in volo e chi per terra e in poco tempo raggiunsero uno strano portale incastonato in un tronco d'albero.

-Grazie per il vostro aiuto- sorrise Alexis grata a quegli animali che li avevano salvati da morte certa.

White scosse la testa- È stato un piacere! Se avete bisogno noi ci siamo ok?-

Alexis annuì e sorrise ad Orange.

La piccola volpe le leccò il volto in un bacio umido che le ricordò il fartello Ivo che da bambino le inumidiva sempre la guancia.

Strinse a sé tutti i custodi e si fece quasi strozzare da Green.

I ragazzi salutarono ad uno ad uno tutti i custodi prima di passare il portale.

Uno dopo l'altro caddero per terra al limitare della foresta proibita.

-Siamo salvi!-

Un grido di gioia riempì tutti loro.

-Siamo vivi!-

Tutti corsero all'interno del castello.

A metà strada per la torre incontrarono due distrutte Martina e Tonks che li fissarono stupefatte.

 -Martina!- Sirius d'istinto abbracciò la bionda che scoppiò a piangere contro la camicia del moro.

Lui la fissò sorpreso.

-Ho avuto così tanta paura! Mi siete mancati tantissimo-

Martina continuava a piangere inzuppando la camicia stracciata di Sirius che la strinse in un abbraccio rassicurante.

Dora si era accasciata a terra credula e Remus l'aveva subito affiancata sorridendo.

Tonks lo fissava incredula e senza pensarci troppo gli rifilò un sonoro scappellotto.

-Brutti rincoglioniti Sapete cosa Morgana ho passato in questi due giorni?! Mi sono sentita morire quando Lily mi ha detto che voi…che voi…-

-Siamo qui Dora. Non ce ne andiamo ancora!-

-Promesso?-

-Promesso-

E anche Tonks strinse a sé tutti i suoi amici.

Da un angolo sbucò anche Lily gli occhi gonfi di pianto che si sbarrarono di fronte alla scena che le si presentò.

-In un attimo abbracciò e baciò tutti quelli che le capitavano a tiro.

Si bloccò all'ultimo di fronte a James.

Lo baciò sulla guancia e sorrise radiosa.

-Mi sei mancato tantissimo Jamie! La prossima volta che sparite avvertitemi ok?-

-Non era previsto Lils,mi spiace se sei stata male.-

-Male è un eufemismo! Mi siete mancati come può mancare l'ossigeno!-

-I nostri fratelli!Dove sono?- esclamò Xavier e tutti corsero in Sala Comune.

Lì trovarono tre funebri Ombroso, Sana ed Erik che non appena li videro corsero a salutarli.

Erik pianse a dirotto stringendo le sorelle come se fossero la sua ragione di vita e gli altri due assalirono i gemelli Nanhase.

Erano tutti insieme finalmente.

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice: Allorraaaa….

CVorrei dire che la parte finale non mi piace affatto!

Troppo frettolosa! 

Ma di meglio non mi veniva mi spiace.

Devo scusarmi per il ritardo mostruoso di due giorni e chiedo venia se non ho risposto alle recensioni ma la storia è stato l'ultimo dei miei problemi in questi giorni.

Volevo aggiungere che...

Sirius: che sei una granrompiballe e che  ti devi stare solo zitta?

James: Che se ti guardi allo specchio quello si rompe?

Autrice: mi state confondendo con Mocci ragazzi

Remus:scusali Autrice! Li hai fatti apparire sensibili e si sono offesi.

Autrice: Ragazzi non c'è niente di male ad essere sensibili!io piango per qualunque cosa! Guardando La Ragazza di Fuoco piansi alla morte di Mags! 

Mamma mia ci rimasi male! Vederlo era diverso! mi faceva tenerezza!

James: Senza offesa ma a loro non importa niente! Lo sai questo vero?

Remus: Lo sa bene ma è scema quindi racconta cose inutili.

Autrice: E lui era quello gentile e carino! Niente latte per voi tre!

Remus e Sirius: Non è una grande perdita!

James: IL LATTE NOOO!!!!

Autrice: A Rem tolgo la cioccolata e a Sir le bistecche!

*Sirius e Remus si accasciano a terra dal dolore mentre James invoca Merlino e le sue mutande con le note musicali (?)*

Lily: Io non capisco perché sono così emarginata!

Autrice: L'autrice sono io! Ergo scelgo io!

Lily: Despota!

*Pernaccha dell'Autrice.*

Akira: Vorrei ringraziare e uccidere quelle che mi hanno deriso come sfigato ma pianto come vittima. E adesso…L'Autrice mi spiega perché capitano tutte a me! Non so neanche che diavolo mi è successo a 8 anni! E tu metti una parte in cui io ho sofferto da bambino!

Autrice: Non è che ce l'ho con te ! Ma qualcosa di brutto capita a tutti no?

Akira: Sì ma mi stavi uccidendo!

Autrice: dettagli…

Un bacio

Autrice,James, Sirius,Remus e Akira

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Capitolo 29
*** Di nuovo le coppie ***


Martina stava studiando.

Oh Merlino poteva capitare che prendesse un libro e studiasse quindi non era niente di preoccupante.

Ma il fatto che stesse studiando Erbologia  (ERBOLOGIA!) faceva capire che qui qualcosa non va.

Anche perché la materia era per Giovedì ed era ancora Lunedì.

Quindi o stava arrivando l'Apocalisse (probabile) oppure era successo qualcosa con i Malandrini. (ancora più probabile)

A questo punto…dopo tutte queste riflessioni abbiamo capito perché Martina era isolata dal resto della Sala Comune che si era addossata dal lato opposto della stanza cercando di non infastidirla per non causare danni a qualsivoglia persona.

Capirete anche il panico che dilagò quando un saltellante Sirius Black si avviò verso la bionda.

In un attimo tutti gli studenti erano scomparsi chi in dormitorio,chi addirittura, fuori dalla Sala temendo di vederla crollare.

Sirius, immune a tutto il terrore, sorrise festoso all'amica e la chiamò con voce gioiosa -Martina!-

Quella si girò lentamente verso di lui con aria omicida.

Il tempo di guardarlo con fare assassino che si era già voltata verso il libro.

-Oh andiamo!! Non starai cercando di dirmi che quel libro..SULLE PIANTE!?…è meglio di me?-

-Qualunque cosa al momento è meglio di te!- ringhiò in risposta la dolce Martina.

-Solo perché non ti ho detto cosa abbiamo fatto quando siamo spariti!- fece piccato il moro.

Lei lo scrutò arrabbiata- Ho le mie ragioni! Alexis aveva gli occhi così gonfi e rossi che chiunque avrebbe capito che aveva pianto e Xavier non stava meglio! E non erano i soli! Anche voi avevate pianto e so che potevate morire! Voglio solo la verità Sirius!-

-Ma non te la posso dire la verità! Perché…perché..non vuoi fare come Dora e Lily che hanno accettato il nostro silenzio?!-

-Perchè io non sono loro! Ho avuto paura di non rivedervi e adesso tu mi neghi anche una spiegazione! Mi va bene anche una bugia ma voglio una motivazione a cui aggrapparmi!-

La bionda lo scrutò frustata.

Era una delle poche ragazze che poteva vantare un rapporto stretto con Sirius basato sulla fiducia e sulla verità.

Ma in quel frangente il moro stava mettendo in dubbio la loro amicizia.

E a lei non stava bene.

Teneva a Sirius e credeva che anche lui le volesse bene.

Ma non si fidava abbastanza di lei.

Lui parve leggerle dentro.

-Non è che non mi fido Mart! È già troppo pericoloso così! Non posso mettere anche te nei guai! Siamo già in troppi ad essere coinvolti!-

Martina scrutò a lungo l'amico.

Le sembrava sincero.

-E va bene…Promettimi solo una cosa…-

-Cosa?-

-Se capita un'altra avventura simile…fa di tutto per tornare-

Sirius sorrise e l'abbracciò.

--Ci proverò Mart. Te lo prometto.-

Martina si fidò di quella promessa.

Sirius sarebbe sempre tornato da lei.

Le promesse si mantengono dopotutto.

 

 

 

 

Dora osservava il cielo pieno di nuvole candide.

All'ombra di un faggio si chiedeva cosa fosse successo ai suoi amici in quei due giorni.

Non avevano dato spiegazioni ma lei sapeva che dietro i loro silenzi c'era qualcosa di molto pericoloso e importante.

Odiava il fatto che i suoi amici non le dicevano niente eppure non aveva insistito per sapere la verità.

Preferiva godersi i momenti di gioia coi suoi amici perché dalla loro scomparsa temeva di vederli sparire ancora,stavolta per sempre.

Sapeva che la sua paura la provavano anche le altre ragazze.

E Lily aveva accettato i silenzi dei Malandrini di buon grado.

Martina,invece, era stata nel terrore e si comportava come se i ragazzi le avessero fatto un torto quasi a volerla escludere dalla loro vita.

Tonks sapeva che l'amica era solo terrorizzata dall'idea di perderli ancora e la capiva.

Ma non approvava in pieno il suo modo di comportarsi.

Confidava in Sirius che di sicuro sarebbe riuscito a farsi perdonare.

Immersa nei suoi pensieri sussultò spaventata quando due mani le coprirono gli occhi.

Mosse le mani alla cieca alla ricerca del volto del ragazzo (erano mani maschili)che le copriva la visuale.

Immerse le mani in una capigliatura folta e morbida e sorrise divertita.

-Ciao Remus che bello vederti! Ma oh…aspetta…dove sei' Vedo tutto nero sai?-

Una risata limpida risuonò alle sue parole e finalmente il biondo le tolse le mani dagli occhi.

Rise divertita e strinse a sè Rem.

-A cosa devo la tua comparsa?- chiese sorridente.

L'amico si accigliò- Non posso stare insieme ad una persona tanto speciale?-

-Se vuoi fare due chiacchiere io ci sono sempre lo sai no?- 

-Oh lo so infatti tu sei una maestra della conversazione- la prese in giro lui. -Cosa vorresti dire scusa?-

-Ma nulla guarda!-

-Meglio che sto zitta o non risponderò delle mie azioni-

-Mi fai quasi paura guarda!- ridacchiò Remus fingendo di tremare.

Dora gli fece una buffa linguaccia e si strinse a lui.

Remus era uno dei suoi migliori amici.

Una parte di lei in effetti.

Quella più responsabile e incline allo studio.

Quella che si vede di rado in pratica.

Ma proprio perché era rara, quella parte di sé era anche più importante.

Dora promise a sé stessa che avrebbe protetto i suoi amici da ogni pericolo.

O almeno ci avrebbe provato.

Sfiorò una cicatrice sul braccio di Remus e cercò di non pensare a come se l'era procurata.

Voleva solo proteggerlo.

Ma l'impresa sarebbe stata ardua.

 

 

 

 

 

 

Lily sbuffò.

James sbuffò subito dopo.

Akira sbuffò e se ne andò.

Lily si chiese quanto sarebbero andati avanti.

Avevano già perso Akira e Alexis in quella battaglia.

Si chiese in quanti ancora l'avrebbero lasciata sola in balia di quel pericolo che incombeva su di lei.

Sentiva che presto anche il suo migliore amico James se ne sarebbe andato,l'avrebbe abbandonata.

Non ce l'avrebbe fatta.

Alla fine James si alzò e con tutta la frustrazione accumulata, esasperato esclamò- Basta rinuncio anche io!-

-No James non mi abbandonare!-

-È impossibile! Non ce la faccio! Non imparerai mai Trasfigurazione e io sarò anche il migliore ma non faccio miracoli porco Merlino!-

-James la McGranitt mi uccide se non faccio i compiti e imparo l'incantesimo!-

-Lily se ne è andato anche Akira che ha molta più pazienza di me! Spiegami come devo fare con te!-

-Se mi abbandoni ora non siamo più amici!-tentò la rossa in un atto di disperazione.

Il moro la fissò dubbioso.

Poi si alzò e fece per andarsene sotto lo sguardo indignato dell'amica.

-Sto scherzando! LILY! Sta ferma! No! IL VISO NOOOO!!!!-

-Mi volevi abbandonare eh? Mi volevi lasciare eh?-

-Neanche fossimo fidanzati! Argggghhhh!!!!-

-Non stiamo insieme ma siamo migliori amici e tu mi volevi abbandonare!-

-Ma stavo scherzando!-tentò di salvarsi James e inaspettatamente la rossa si fermò.

Lo fissò lasciando cadere il cuscino afferrato sul momento.

Poi,sconvolgendo tutti i presenti, strinse l'amico in un abbraccio spaccaossa e gli scoccò anche un dolce bacio sulla guancia.

Come se niente fosse afferrò qualche pergamena sparpagliata qua e là e se ne andò con calma quasi non fosse lei quella che cinque minuti prima urlava come una Banshee.

James,un po' sbigottito, la seguì subito oltre il buco del ritratto e la affiancò.

-Lily…-

-Sì?-

-Stai bene?-

-Certo che sì-

-Come mai hai smesso di picchiarmi?-

-Oh andiamo ti stavo solo prendendo a cuscinate-

-Sì ma perché hai smesso?

-Se vuoi ricomincio anche ora-

-Lascia perdere va-

-Ti voglio bene.-

-Come?-

-Ho smesso perché ti voglio bene-

-Non…-

-Ho smesso di colpirti perché sei il mio migliore amico ed ero arrabbiata solo per una sciocchezza-

-Quindi hai smesso perché ti sembrava stupido continuare?-

-Esattamente. James…-

-Sì?-

-Non mi lascerai ancora vero?-

-Nessuno di noi lo farà.-

-Non mi dirai niente vero?-

-Non posso-

-James…sono una sanguesporco?-

Il moro si irrigidì.

-Non pensarlo mai Lils! Sei mille volte più speciale di un qualsiasi Purosangue-

-James…-

-Cosa?-

-Anche tu vali più di un qualsiasi Purosangue.-

-Grazie tesoro-

-Figurati. Dico solo la verità.-

-Non credo di essere poi così speciale.-

-Ti sei mai chiesto cosa avrebbero fatto i tuoi se ru fossi stato un Magonò o addirittura un semplice Babbano?-

-Glielo chiesi quando manifestai i primi segni di magia.Non mi hanno mai dato una spiegazione-

-Non è strano?-

-In effetti…sembrava quasi che fossero sicuri che avrei manifestato la mia magia.Stavano solo aspettando. Con l'abbandono repressi ogni forma di magia e ce ne volle per farla uscire.-

-Davvero?-

-Mia madre dice che volevo i miei fratelli. Ma io queste cose non le ricordo. Le chiesi se avessi fatto nomi qualche volta. Non me l'ha mai detto.-

-Non ci sto capendo molto sai?-

-Io ho rinunciato a capirci qualcosa molto tempo fa-

-Beh non va bene!-

-Che intendi?-

-Non bisogna mai rinunciare a sè stessi Jamie.-

-Quel bambino di cinque anni non esiste più e forse non è mai davvero esistito. Forse è diventato un fantasma nella vita della sua vera famiglia. Quel bambino non esiste e forse non è più nella memoria di nessuno-

-Io non sono d'accordo. Guarda i Montella e i Nanahse. Anche loro hanno perso rispettivamente un fratello ma vivono nel loro ricordo.Non li dimenticheranno mai. Soffrono ancora oggi. Ed io sono sicura che in fondo anche la tua famiglia sente la tua mancanza.-

-Quanto in fondo Lily? Mi hanno abbandonato come possono sentire la mia mancanza?-

-Non sai cosa ha spinto la tua famiglia all'abbandono Jamie. Bsogna sperare in positivo no?-

-Non ci sono mai riuscito Lils-

Un abbraccio sincero,una parola di conforto.

Solo questo voleva James.

E Lily non gli negò quei piccoli gesti.

 

 

 

 

 

Erik osservava il tramonto assorto chiedendosi perchè durante l'anno non si potesse mai stare tranquilli.

Il racconto dei suoi fratelli in merito all'esperienza coi custodi l'aveva scioccato.

Il pensiero di non rivedere più Akira non l'aveva mai toccato minimamente.

Era una costante nella vita di tutti loro da quando aveva quattro anni.

Eppure suo padre lo voleva morto.

Per il suo fidanzamento con Alexis.

Terrorius,stupidamente, credeva di avere un qualche diritto sui suoi "figli".

Non aveva capito di contare meno di zero nella loro vita.

Tantomeno nella vita degli altri.

-Stai pensando qualcosa di brutto.-

Quelle parole dette con una nota di divertimento venivano da Rossana.

Rossana era la sua migliore amica.

Da sempre.

Da sette lunghi anni.

Erik si chiese come avesse fatto a resistere tutto quel tempo.

Senza offesa voleva bene a Sana.

Ma la ragazza era leggermente…pazza.

In senso buono chiaramente.

Sta di fatto che nel loro caso vinceva il detto "Gli opposti si attraggono".

o non si spiegava come facessero ad essere amici loro due.

Lei era…il sole.

Luminosa,gioiosa,solare,la felicità fatta persona.

Non fraintendete anche lei soffriva come chiunque altro ma riusciva sempre ad andare avanti come se nulla fosse,un bel sorriso sulle labbra.

Ormai Erik la conosceva abbastanza da poter dire che l'amica era una brava attrice.

Una volta l'aveva colta di sorpresa e le aveva fatto una foto.

In quella foto era triste.

E vuota.

Eppure solo tre secondi dopo stava ridendo con le sorelle.

Per un secondo Erik si era cesto come avesse fatto a sembrare triste.

Ma la vera domanda era: come faceva a sembrare felice.

Perché Sana rideva,rideva sempre.

Anche quando era triste.

Non faceva come James che sebbene sorridesse non nascondeva il suo dolore,no.

Lei sembrava essere veramente felice.

La nascondeva alla perfezione la sua tristezza.

Erik la invidiava.

Eppure anche lui nascondeva i suoi sentimenti.

A volte mostrare le sue emozioni (gioia,felicità,rabbia,dolore…) lo faceva sentire vulnerabile,debole,insignificante.

Solo con alcune persone riusciva ad essere veramente Erik.

E Sana era fra quelle.

Osservò la rossa-Non sto pensando a niente di brutto-

-Sì come no! Ed io sono triste!- ribatte Rossana cercando di farlo ridere.

-Ma tu sei triste- fece piccato Erik.

La rossa si immobilizzò mordendosi le labbra.

-Non sono triste! Io sono sempre felice!- sembrava leggermente alterata ma cercava di mantenere una facciata tranquilla per non smentire le sue stesse parole.

-Amica mia stai fumando di rabbia lo sai vero?-

Rossana sorrise tristemente.

E si accoccolò al petto del suo amico.

-Ehi…va tutto bene-

-Potevo perderlo.-sussurrò lei.

-Lo so ma sapevamo che poteva succedere quando Lily ci ha detto della loro scomparsa.-

-Una cosa è immaginarlo,una cosa è andarci vicini.-

-Stanno tutti bene adesso no?-

-Per fortuna- sospirò Sana.

Erik era sorpreso dal suo atteggiamento.

Rossana a differenza sua, non mostrava le emozioni negative neanche con pochi scelti.

Lui si apriva con lei,con la sorella,con Ombroso,suo migliore amico, e con sua madre quando era ancora viva.

Lei invece si teneva sempre tutto dentro.

Quella volta lui si aprì con lei e lei con lui.

Erik pensò di doversi ricredere su Rossana.

Lei non nascondeva i suoi sentimenti, semplicemente la gente non andava oltre la sua facciata felice.

Lui per una volta c'era riuscito.

Si promise di tentare ancora.

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Ciao!!!

*Sventola la manina con aria allegra*

Ciao gente come state?

Io bene grazie per averlo chiesto.

*I lettori si chiedono cosa si sia fumata l'autrice la persona che scrive questi obbrobri.*

Chiedo venia per il mio ritardo orribile ma vi giuro che ho scritto ogni sera ma i compiti e la danza mi tengono impegnatissime.

Comunque ormai lo sapete se sono in ritardo aggiorno entro due giorni.

Cooomunnnqueee (io e te,Gea, ci capiamo)volevo sottolineare che sono tornate le coppie tanto trascurate.

Le Erik/Sana le chiamo Serik perché Erana non mi piace.

Sinceramente gli anfibi mi disgustano soprattutto quando gonfiano quella sottospecie di pomo d'Adamo che si ritrovano.

Avete présente quand le rane gonfiano quelle zona sotte il…menti (?) se avete capito bene altrimenti…

Tocca a noi! Tocca a noi!

*Sirius entra con fare da gangster e gli occhiali scuri*

Ciao bella gente! L'Autrice non vive senza di me quindi mi ha dato in dono la tastiera (l'ho anche scritto bene) e mi ha chiesto di scrivere a voi che mi amate e venerate e che se non sono presente nei capitoli mi volete negli angoli autrice.

Che c****o ti stai inventando scusa?

Il linguaggio!

Era Remus se ve lo state chiedendo. Alessia è stata chiusa in uno sgabuzzino dall'Autrice.

Piton: Modestamente si è ispirata alla mia trovata dell'anno scorso quando l'ho chiusa in uno sgabuzzino e per poco non moriva di asfissia vi ricordate?

Xavier: Uno mi disgusta scrivere perché la tastiera gronda olio da tutte le parti.

Due…Avada affanculo!!!!!!!!!!

Autrice: Vai Vier! Uccidilo! No prima le Cruciatus! se lo uccidi subito non c'è gusto!

*James inclina la testa con aria divertita mentre Remus copre gli occhi di Lily e Sirius le tappa le orecchie.*

Lily: Ragazzi cosa sono queste grida attutite? 

*Sirius tappa ancora di più le orecchie della rossa.*

Lily: ragazzi cos è tutto quest'olio che ricopre la tastiera?

Autrice: Tranquilla dopo pulisco io! Anche se l'olio si espande ovunque.L'ultima volta sono stata tre ore a lavare questa maledetta tastiera.

Lily: Sì ma come si è riempita di olio?

Autrice: Mocci si è spremuto i capeli.

Lily: Chi?

Autrice: E anche oggi è finita questa punta di Amore Criminale e...

Akira: Amore Criminale?

Alexis. Mi sa che è meglio fermarci qui.

Un bacio

Autrice,Sirius,Remus,James, Lily, Akira,Alexis e la non-collaborazione di Mocci Piton

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Capitolo 30
*** Nevina ***


-Non dovevamo lasciarle così..-

-Non avevamo scelta Ale. Se ne stanno occupando gli animali sacri no?-

-Ho una brutta sensazione Vier.- ribattè la Tassorosso.

-Anche io ma spero in meglio-

-Ovvio anche io ma cerco di non farmi illusioni-

-Capisco quel che intendi-

-Se penso che sono ancora nelle mani di Terrorius! Mi spieghi che senso aveva rapirle ora che le pietre le abbiamo noi?-

-All'inizio voleva sfidarci per averle in cambio delle guardiane no? Poi la nostra fuga ha rovinato il suo piano-

-Ho paura.-

-La paura aiuta a dimostrare il proprio coraggio-

-Non nel mio caso-

-Su,su!Non ti scoraggiare! Vieni qui.-

Alessia si strinse nelle braccia calde di Xavier cercando di ritrovare quella pace interiore perduta da tempo.

Il calore e il profumo di legno emanai dal rosso le inebriarono i sensi e per un secondo le sembrò di essere tornata al caldo nel suo letto mentre la madre raccontava alcune leggende.

Sentì una mano accarezzarle i capelli corti e ricci e desiderò rimanere in quella posizione.

La voce di Xavier però la riscosse da quel dolce terrore.

-Ale…tu pensi mai a tutte le fortune che abbiamo?-

-Parla per te! Non mi sono mai sentita tanto sfortunata.-

-Hai dei fratelli che ti adorano!-

-Ma preferiranno sempre Alexis- ribatte sicura.

-Degli amici fantastici?-

-Che però non mi considerano davvero parte del loro gruppo- protestò ancora la riccia.

-Un miliare amico che ti adora?-

-Ma Alexis ha un ragazzo e praticamente Sana ed Erik stanno insieme e non se ne rendono conto-

-Se volevi che diventassi il tuo ragazzo bastava chiedere sai?- controbatte ironico Xavier mentre dentro di sé si maledica per quel gesto troppo avventato.

Alessia ridacchiò divertita- Sì come no! Siamo amici platonici io e te!-

Xavier sentì il suo stomaco contorcersi dolorosamente ma ostentò un'espressione tranquilla.

Nel frattempo però l'amica aveva adocchiato un ragazzo rosso di capelli e aveva preso a pedinarlo con aria preoccupante.

-Ale?-

-Zitto. C'è il più bel ragazzo io abbia mai visto!-

-Sai almeno come si chiama quel poveretto?-

-Cosa credi che non mi informi sui rossi più affascinanti della scuola?-

-Non l'ho mai insinuato ma non hai ancora detto il nome.-

-Sembri più interessato tu che io Vier!-

-Oh per favore!-

-Rafael Dominguez ok? È spagnolo!-

Xavier borbottò qualcosa come-Ci si mettono anche gli stranieri!-

Alessia fece per correre incontro al ragazzo ma il rosso la trattenne subito.

-Andiamo Ale che neanche lo conosci!-

-Ehi! Vier! Ahia!-

-Scusa.-

-Non capisco mai cosa ti prenda quando mi interesso a qualche ragazzo sai?-

-Lasciamo stare su.Raggiungiamo gli altri-

-Oh e va bene!-

Raggiunta il dormitorio dei Malandrini si chiesero se non avessero sbagliato stanza.

No perché quella non era una stanza.

Sembrava più un insieme di piume,coperte,vestiti, scarpe e oggetti di dubbio utilizzo.

Un James tranquillo mangiava Cioccorane con l'aria di uno che è abituato a trovarsi in quella posizione: appeso ad una corda legata al lampadario.

Sirius era steso in orizzontale sul suo letto,testa e gambe a penzoloni e un libro dall'aria nuova che,però non sembrava interessato poi tanto.

Remus correva in pantaloncini seguendo una polo che veniva mossa dai poteri psichici di Akira che rideva steso sul suo letto.

Alexis era accanto a lui e dormiva immune a tutto il caos provocato dal mannaro.

Rossana stava giocando a poker col fratello Ombroso mentre Erik faceva volare, pigramente, con la magia un piccolo aereo di carta.

Appena li videro si bloccarono tutti.

Alessia scrollò le spalle abituata a quel disordine.

Xavier un po' restio (un po' terrorizzato) si accomodò su quello che in seguito risultò come l'unico spazio libero dal disordine.

James (senza smettere di ingurgitare cioccolata) sorrise ai nuovi arrivati.

-Abbiamo fatto diventare il naso di Avery come il becco di un aquila! Era quasi peggio di Mocciosus!-

Sirius dalla sua postazione rise andando a sbattere con la testa contro il letto.

Seguì una serie di colorite imprecazioni rivolte a Merlino e a tutta la congrega di maghi famosi.

Alexis iniziò ad agitarsi appena nel sonno borbottando parole incomprensibili.

Akira depositò con calma la maglietta di Remus sul lampadario a cui era appeso James.

Il primo disperato cercò di raggiungere il soffitto salendo sui letti.

James d'altro canto afferrò la maglia e la indossò affermando di sentire freddo.

A maggio lui sentiva freddo.

Bene.

Xavier cercava di creare uno spazio libero più grande spostando un po' di oggetti da un lato, un cumulo di vestiti dall'altro.

Alessia,invece,si mosse appena,spaparanzata com'era sul letto di James.

Akira stava per dire qualcosa di "intelligente" quando l'immagine olografia di Mirzam apparve in mezzo alla stanza.

La figura proiettata non si sa come parlò con la voce della custode.

Sembrava tremante e tossiva spesso.

L'aria trasandata non l'aveva abbandonata e sembrava aver pianto per giorni.

-Ragazzi venite subito nella foresta Proibita alla capanna di Nevina! È successa una cosa orribile!-

La figura svanì e in un lampo Sirius,Akira,Xavier,Ombroso e Alessia furono in piedi.

Alexis si svegliò subito,il fidanzato recuperò la maglia di Remus e James fu fatto scendere dal lampadario.

Poi iniziò una corsa inarrestabile.

Solo all'ingresso incontrarono Lily,Martina e Dora.

Le tre ragazze vedendoli di fretta capirono subito che c'erano guai.

Lily li abbracciò tutti,Martina sussurrò a Sirius di tornare e Remus fu costretto a staccarsi a forza Dora dal braccio.

Alexis (l'unica ricordare la strada) li guidò nel folto della foresta con decisione certa della strada da prendere.

Akira sembrava il più teso di tutti ma non per la paura.

Sentiva un'angoscia aleggiare nell'aria.

Voleva solo scappare dal dolore che presto lo avrebbe colpito.

In quanto Mago della Psiche era anche il Mago delle Emozioni e in alcuni casi riusciva a prevedere possibili instabilità nel proprio futuro.

Sentiva che andare avanti sarebbe stato solo triste.

E non voleva soffrire.

Il dolore era difficile da sopportare.

Perché schiacciava ogni cosa senza alcuna pietà.

E lui veniva travolto ogni volta.

Da bambino il giorno che incontrò Alexis,quando Vittoria era già morta, pianse per il dispiacere verso la oramai fidanzata.

Ricordava ancora le facce sorprese di tutti i suoi amici.

Stava di fatto che non sapeva controllare il dolore.

Non ci era mai riuscito.

Nella foresta dei custodi in punto di mote si era sentito togliere ogni briciola di energia un po' per volta ed era riuscito a stento a parlare con i suoi amici prima di crollare.

Solo i custodi della foresta lo avevano salvato da morte certa e il dolore lo aveva massacrato.

Seguiva in religioso silenzio Alexis che sembrava sempre più stanca e preoccupata.

Quando finalmente giunsero nei pressi della capanna lo spettacolo che si presentò fu orribile.

-NO! NEVINA!-

Il grido disperato di Akira fu il primo a farsi sentire.

Il corpo della custode del Legendarium giaceva freddo a terra tra la terra e le piante.

-Non può essere! Nevina…-

Alexis tremava piangendo accanto al corpo dell'anziana Ninfa.

Mirzam e l'intero gruppo degli animali sacri sbucò dagli alberi.

Lo Spirito Ancestrale dell'Arcobaleno non esibiva più la sua aria di superiorità ma li osservava con gli occhi rossi di pianto e i singhiozzi malamente repressi.

Ombroso,Erik e Akira indietreggiarono istintivamente, quest'ultimo senza separarsi troppo dal corpo della ninfa.

James s avvicinò faticosamente a Mirzam.

-Cos'è successo?-

-Ci ho provato.Ho provato a salvarla ma non ci sono riuscita!- 

Ormai lo spirito piangeva a dirotto senza freno.

White, la tigre bianca li scrutò affranta.

-Eravamo riusciti a scovare Terrorius grazie all'aiuto di Green che era stato assoggettato a lui per un certo periodo.-

Yellow sospirò - Eravamo riusciti a trovare le custodi e stavamo scappando quando Terrorius si è accorto del nostro piano.Durante la fuga abbiamo cercato in ogni modo di portarle in salvo. Ma un mostro l'ha aggredita e Nevina era già molto debole.-

-Siamo a stento riusciti a portarla via- concluse la piccola volpe Orange.

-Mi ha detto di dirvi che vi vuole bene. E che era felice perché avrebbe raggiunto Vittoria.-

Alessia si strinse le braccia attorno al corpo scossa dai singhiozzi.

Xavier la strinse a sè cercano di mostrarsi forte.

Sirius stringeva appena la mano fredda della ninfa,gli occhi lucidi.

Akira stava singhiozzando senza freno.

Nevina era stata una persona molto speciale per tutti loro.

L'anno precedente era stata la prima a offrire loro un aiuto.

-La vogliamo seppellire. Volevamo foste presenti.-sussurrò Brown.

I ragazzi annuirono con un nodo alla gola.

Vennero condotti in una piccola radura nel cui centro troneggiava una fossa.

La adagiarono all'interno e la ricoprirono col terreno.

Mirzam con poche mosse incise il nome della ninfa su di una pietra subito seguito da una citazione:

Ci sono abissi che l'amore non può superare nonostante

la forza delle sue ali.

 

-Volete dire qualcosa?- chiese esitante Mirzam.

I ragazzi annuirono e avanzò per primo  Ombroso.

-Sei stata tanto amata Nevina. Non è bastato e mi resta solo da sperare che tu adesso sia in pace.-

Erik lo affiancò tristemente.

-Non ti conoscevo bene. Ma ho sentito spesso i miei fratelli parlare di te. So quanto sei stata importante per la mia famiglia e rimarrai sempre nel mio cuore.-

Rossana si fece avanti timorosa.

-Volevo solo dirti che ci dispiace. In fondo è anche colpa nostra. Avemmo dovuto salvarti.-

Alessia strinse l'amica e sosprò.

-Non riesco a credere che tu non ci sa più. Solo ora che non ci sei mi rendo conto di quanto fossi importante. Mi manchi già.-

Xavier la afferrò giusto in tempo prima che cadesse in ginocchio.

-Vorrei sentirti dire che era tutto uno scherzo. Che non fai sul serio e che rimarrai con noi fino alla fine della guerra. Ma non succederà. E io non riesco ad accettarlo.-

Remus strinse una spalla del rosso cercando di trasmettergli un po' di forza.

-Le ninfe come le fate non vengono considerate alla pari in questa società. Alla fine sono quelli come me a meritare davvero i pregiudizi della gente e non voi. Sappi che per me eri e rimani una creatura straordinaria Nevina.-

Sirius scosse la testa in disaccordo col biondo e si avvicinò alla sepoltura.

-Noi abbiamo salvato te l'anno scorso e tu hai salvato noi. Avrei voluto fare di più per dimostrarti tutta la mia gratitudine.Grazie Nevina.-

James abbracciò velocemente il moro e si accostò alla pietra della tomba.

Si portò due dita alle labbra e le avvicinò alla pietra quasi a voler lasciare un bacio a Nevina.

-Riposa in pace Nevina. Spero che ovunque tu sia ci stia guardando. Spero che continuerai a vegliare su di noi come hai fatto in vita. Ti vogliamo bene.-

Alexis carezzò piano il terreno che ricopriva la ninfa.

-Non ho parole per esprimere tutto il mio dolore. Salutami la mamma Nevina.-

Akira pianse silenziosamente quando fu il suo turno.

-La prima volta che fosti rapita fui io a salvarti. Mi ero promesso che nessuno avrebbe dovuto farti ancora del male. Non ci sono riuscito. Scusa Nevina.-

Rimasero in silenzio.

Tutto il tempo.

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Non uccidetemi come ho fatto con Nevina.

Non ve lo aspettavate eh? 

Dopo un bel capitolo è come un secchio d'acqua gelata in pieno inverno.

Ma era necessario.

Vi chiederete perché.

Ma non ve lo dico.

ll mistero del rapporto che univa Mirzam,Nevina e Vittoria rimarrà insvelato.

Per il momento.

Mi pare chiaro che i ragazzi non riusciranno a scrivere un angolo Atrice come si deve.

Ma spero che capirete.

Un bacio

Alexis

P.s. Mi scuso per il ritardo ma il computer ha problemi di rete.

P.p.s. Ringrazio Gea per aver recensito e la perdono per la sua sbadataggine.Ti voglio bene tesoro.

P.p.p.s. Sto scrivendo una raccolta di poesie. Mi piacerebbe vere la vostra opinione.Le trovate sulla mia pagina autore

P.p.p.p.s questo capitolo non mi convince

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Capitolo 31
*** Akira e Alessia sono tropo testardi ***


Alexis osservò preoccupata il viso del fidanzato.

Era passato molto tempo dalla morte di Nevina eppure Akira non aveva dato segno di volersi riprendere.

Ormai erano arrivati ai primi di Giugno.

Gli esami si avvicinavano e tutti i ragazzi temevano che Akira non si riprendesse.

Ormai il biondo agiva come un automa.

Mangiava,dormiva,studiava.

Ma la tranquillità era molto lontana.

I Malandrini avevano confessato che spesso gridava nel sonno ed erano costretti a svegliarlo.

Akira piangeva sempre quando si riprendeva dopo gli incubi.

Tutti sapevano che sognava sempre lo stesso episodio.

Gli animali sacri correvano facendo strada alle due custodi trasportate da Yellow e Red,l'Ippogrifo e il drago.

Un mostro (Akira non riusciva mai a capire di che tipo) sbucava dal nulla e colpiva Nevina che iniziava a perdere sangue.

Yellow,che la trasportava,rimaneva ferito e White cercava di aiutare entrambi.

Nevina moriva durante la fuga ma il gruppo non abbandonava il corpo,anzi rischiava la vita per portarlo con loro.

I ragazzi non potevano non chiedersi se la fuga fosse avvenuta in modo simile.

Tutto sembrava coincidere col breve racconto fornito da Mirzam.

Inoltre Yellow aveva davvero riportato una ferita durante la fuga.

In effetti sembrava una barzelletta il fatto che proprio Yellow,il custode che più aveva legato con Akira, fosse anche il più vicino a Nevina al momento del decesso.

E che fosse rimasto ferito.

Proprio come l'anima di Akira,distrutta da quella morte inaspettata.

Ma nessuno poteva fare niente.

Alexis e Xavier erano quelli messi peggio.

Rimanevano al fianco di Akira cercando di rompere le barriere che aveva creato intorno a sé.

Ma lui le innalzava sempre di più.

E impediva a chiunque di avvicinarsi.

I Malandrini vedevano i giorni scorrere senza che niente cambiasse.

Ma Sirius,il meno incline alla comprensione e al perdono,si stancò presto.

Anzi,aveva resistito anche troppo per i suoi standard.

Così…

-Mi hai rotto Akira!-

-Sirius ma che stai dicendo!?-

-Sto dicendo che siamo stanchi di vederti agire come un fottuto zombie!-

-Non mi pare che finora qualcuno si sia lamentato! Sono sempre io!-

-E io sono Maria Maddalena!-

-Chi è Maria Maddalena?- intervenne scioccato James.

Erano presenti tutti i ragazzi.

-Non importa ora. Importa che Akira non si rende conto di quanto ci stia facendo soffrire!-

-Sirius…- cercò di fermarlo Alexis temendo qualche scoppio di nervi del fidanzato.

-Tu devi solo zittire perché sei quella che ha sofferto più di tutti! Prova a difenderlo e ti manderò da uno psicologo magico perché saresti chiaramente impazzita!-

La bruna abbassò lo sguardo gli occhi lucidi.

Alla vista della ragazza in lacrime Akira si sentì un verme.

Aveva pensato solo a sé stesso al dolore per Nevina senza pensare che nella stessa situazione si trovavano anche le persone che lui amava.

Avrebbe dovuto aiutarli a superare il dolore.

Si sarebbero dovuti risollevare insieme.

Invece lui non aveva fatto niente per riprendersi e aveva lasciato che sprofondasse in un abisso orribile.

E i suoi amici al dolore avevano aggiunto la preoccupazione per lui che non aveva minimamente pensato a loro.

Meritava la rabbia di Sirius che giustamente non voleva vedere stare male i suoi amici.

Akira non aveva capito che fra gli amici di Sirius c'era anche lui.

Che il moro era preoccupato anche per lui.

Si alzò tremante.

-Scusatemi. Non volevo preoccuparvi.-

Corse via,sordo ai richiami di Alexis.

Si fermò alla torre di Astronomia.

Entrò cercando di non pensare alle grida dei suoi amici che lo chiamavano cercando di fermarlo.

Non lo meritava il loro affetto.

-Cos'ha il mostro? La mammina non gli ha comprato il gioco nuovo?-

Akira sollevò lo sguardo incontrando gli occhi neri di Piton.

-Peggio Mocciosus. Ho lasciato che i miei amici soffrissero per colpa mia.-

-Finché si sta bene te ne devi fregare degli altri- rispose l'unto.

-Forse per voi Serpeverde ma non per i Grifondoro.-

-Noi Serpi pensiamo solo a noi stessi Nanhase e lo sai bene.-

-Anni di esperienza sulle spalle.-

-Cos'hai fatto?-

-Cosa ti fa credere che te lo dirò?-

-Hai bisogno di sfogarti.-

-Con un amico però Piton. Io e te non saremo mai amici.-

-Perché non vuoi.-

-Perché non stai dicendo sul serio Mocciosus. Impara a chiudere la mente-

Akira si sollevò imperioso e superò l'unto che sembrava sorpreso da quella risposta.

-Cosa vuoi dire Nanhase?-

-Che la Legilimanzia torna utile-

 

 

 

 

 

-Ti ho trovato finalmente.-

-Sono sempre stato qui.-

-Non volevo urlarti contro.-

-Non importa Sirius.-

-Non sono mai stato molto comprensivo.-

-Mocciosus mi voleva ingannare cercando di approfittare del mio momento di smarrimento-

-E tu?-

-L'ho mandato a quel paese con stile e raffinatezza-

-Sono fiero di te-

-Non sono neanche degno di starti affianco-

-Non dire sciocchezze! Ti vogliamo tutti bene e credimi se ti dico che sei 100 volte meglio di me-

-Vi ho solo dato dolore-

-Ascoltami Akira…

Tu non sei lo zombie che non riusciva neanche a spicciar parola con noi.

Sei Akira il fidanzato di Alexis che l'ama con tutto sé stesso..

Sei il fratello di Xavier,Ombroso e Sana che ti vogliono bene e che su di te possono sempre contare.

Sei uno dei miei migliori amici e Remus non lo ammetterebbe mai ma tu gli dai la forza di sopportare me e James.

Quando dico che non voglio vedere nessuno dei miei amici soffrire mi riferisco anche a te.-

-Grazie mille Sir.-

-Non dirlo neanche per scherzo amico! E ora…andiamo a far saltare in aria i sotterranei.-

-Ahahahah! Grazie Sir!-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sana osservò il fratello e Ombroso giocare a carte con aria concentrata.

Sentendosi un po' esclusa cercò in ogni modo di intavolare conversazione.

-Erik?-

-Mh?-

-Hai saputo dell'esplosione nei sotterranei?-

-Mh-

-E sai anche chi è l'artefice?-

-Mh-

Rossana sbuffò contrariata.

Potevano anche fare finta di ascoltarla.

Non rispondere a monosillabi.

-Ombroso?-

-Sì?-

-Ti va di uscire un po'? Siamo a Giugno!-

-Sì-

-Andiamo allora-

-Sì-

-Eh…alzati-

-Sì-

La rossa emise un verso a metà fra l'esasperato e l'arrabbiato.

Bene pensò stanca.

-Wingardium Leviosa!

La scacchiera si sollevò rapidamente in aria seguendo le indicazioni della bacchetta della rossa.

A pochi metri dal tavolo si rovesciò sui due malcapitati seduti.

Sorridendo vittoriosa Rossana afferrò Erik e lo portò via sotto gli occhi di un divertito Ombroso.

-Non ci lasci mai rilassare eh?-

-Gli scacchi non fanno per me!-

-Troppo da pensare hai ragione-

-Ehi!Cosa vorresti dire?-

-Che la logica non è il tuo forte.-

-La matematica è un nemico insidioso e terribile sì ma questo non vuol dire che non ragiono-

-Certo,certo…-

-Non provare a fare l'accondiscendente con me!-

-È già tanto che ti sto accompagnando-

Rossana sussultò.

Non riusciva a credere alle parole di Erik che evidentemente vide il suo sconcerto perché la strinse a sé.

-Stavo scherzando Sana! Sei la mia migliore amica-

La rossa annuì con un orribile groppo in gola.

Cercò di deglutire ma non riusciva quasi a respirare.

La vista le si appannò leggermente ma Erik la teneva per mano e lei si lasciò guidare dall'amico.

Si sedettero in silenzio nell'orto delle zucche di Hagrid che in quel momento non sembrava in casa.

-Erik?-

-Sì?-

-Lo stavi facendo apposta vero?-

-Cosa?-

-Ignorarmi.-

-Ah quello. In effetti sì. Non potrei mai ignorare una delle persone più speciali della mia vita-

Rossana arrossì.

Si sentiva così importante per Erik.

Sembrava volerla proteggere da ogni male.

E la capiva più di chiunque altro.

Forse perché si assomigliavano.

Nascondevano entrambi la loro vera natura.

Solo in modo diverso.

Lei fingendosi allegra,lui allontanando tutti.

Lei cercava di trovare la gioia negli altri.

Lui,invece, sapeva che la felicità veniva solo da sé stesso.

E la felicità non gli era mai sembrata tanto irraggiungibile.

Si stese fra l'erba i capelli biondi scompigliati.

Rossana lo scrutò attentamente.

Aveva gli occhi chiusi la pelle pallida e i capelli cenere come quelli di Akira.

Sembrava tranquillo e pacifico come poche volte lo aveva visto.

Allungò la mano tentata di sfiorare quel viso angelico.

Il biondo,però, aprì lentamente gli occhi.

Sana fece per ritrarre la mano ma Erik la afferrò e se la portò sulla guancia.

-Va tutto bene Sana.-

-Erik?-

-Sì?-

-Scusa-

-E di cosa?-

-Lo so io

Rossana si chiese se un giorno il biondo la avrebbe perdonata.

Perché sentiva che si stava oltrepassando la soglia dell'amicizia.

Ed Erik non l'avrebbe mai vista davvero se non come amica.

 

 

 

 

 

 

Elis sbuffò scocciata.

Rifletteva su quanto alcune Corvonero di sua conoscenza fossero stupide in amore.

-Non capisco perché si comporti così.Non mi lascia avvicinare da nessun ragazzo! Soprattutto se rossi!-

Elis si chiedeva seriamente perché quando si parlava di amore Alessia chiudeva gli occhi e spegneva il cervello.

Solo a lei sembrava tanto ovvia la risposta al dilemma dell'amica.

-E poi sembra sempre che voglia allontanare tutti i rossi carini!-

-Anche lui è carino però.-

-Xavier?-

-Sì Xavier chi se no?-

Elis decise di aprire gli occhi dell'amica che non si accorgeva dei sentimenti di quel povero ragazzo.

La gelosia era l'arma migliore.

-Un bel ragazzo?-

-Oh andiamo vuoi forse dire che è brutto?-

-Io…beh...-

-Non dico che lo devi sposare solo esprimere la tua opinione sul suo aspetto. Lo fai con tutti i rossi perché con lui no?-

-Perchè è Xavier lui è diverso da tutti gli altri!-

-E cos'ha di diverso?-

-Mi conosce meglio di chiunque altro, mi è stato accanto alla morte della mamma, sa cosa dire per calmarmi, è uno dei pochi che riesce a farmi ragionare, mi vuole bene, gli voglio bene ed è sempre molto paziente con me, darebbe la sua vita per me e io farei lo stesso per lui.-

-Vedi?Xavier è speciale per te e nessuno lo può eguagliare! Pr questo non riesci a giudicarlo come fai con tutti gli altri! Lui non è come tutti gli altri!-

-Cosa vorresti dire?-

-.Che ti piace!-

-NO! Io non sono innamorata di Xavier! E se anche fosse lui mi vede solo come una amica!-

-Oh certo! Come no! Un'amica sicuro!-

-Che vorresti dire?-

-Che lui è innamorato di te da sempre!-

-NO! Lasciami stare!-

Alessia scappò spaventata dalle parole di Elis.

Fortuna che presto avrebbe rivisto i suoi fratelli.

Tra pochi giorni avrebbe preso il treno per King's Cross.

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Ehi gente!

Come va?

Io tutto bene più o meno.

Volevo solo dedicare il capitolo a Gea.

Hai recensito tesoro e sappi che hai tutto il mio appoggio.

Sirius: Come mai hai scelto me per parlare con Akira?

Autrice: Eri il più adatto a parer mio. E poi era scontato se ci pensavano Alexis o Xavier o anche la stessa Alessia.

Alessia: Hai messo la parte mia e di Elis per Gea vero?

Autrice: Certo! Lei adora la Xavissia!

James: Come mai io non ci sono?

Autrice: Ci sarai nel prossimo che è l'epilogo per la gioia di tutti.

Sirius: Non ce la facevo più col secondo anno!

Remus: Ci sono state tate novità.

Alexis: Sfiancanti però.

Autrice: Non sarebbe una mia storia se no.

Xavier: Nel prossimo ci sarà un grande angolo autrice perché è il capitolo finale.

Autrice: Per ora però niente.

Un bacio

Autrice,Alexis,Alessia,James,Remus,Sirius e Xavier

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Capitolo 32
*** Epilogo ***


-Sanaaaaaaaa!!!!! Dove hai messo  le mie scarpeeeee?-

-Sembri una gallina Erik quando urli te l'hanno mai detto? Sono sotto il letto no?-

-Offendi di meno e aiutami visto che hai fatto esplodere la mia valigia!

-Non l'ho fatta esplodere!-

-Ah non eri tu che l'hai  lanciata per aria facendola aprire spargendo tutta la mia roba per la camera?-

-Sì ero io ma…-

-Allora l'hai fatta esplodere mia cara.-

-Mi chiedo cosa sia tutto questo umorismo di prima mattina da parte tua poi!-

-Cosa vuoi dire?-

-Non sei il tipo tutto qui-

-Voglio solo avere un bel ricordo di questo ultimo giorno ad Hogwarts. Sai qualcosa a cui aggrapparmi a casa-

-Capisco.-

Erik si abbassò per recuperare le scarpe e Sana sospirò.

Si sentiva sempre una stupida viziata in presenza di Erik.

Il biondo si risollevò e le sorrise riconoscente brandendo un paio di converse scolorite.

Le infilò in fretta e pescò un berretto dalla valigia mezza piena.

-Fra quanto parte il treno?-

-Due ore perché?

-Ce la posso fare vero?-

Sana addolcita lo strinse forte.

-Ehi…ce la facciamo ok?-

-Va bene.-

-Coraggio!-

-Sinceramente farei anche a meno di vedere Terrorius se non fosse per i miei fratelli.-

-Ricorda che non sei come lui-

-Per fortuna direi.-

-Non essendosi preoccupato della vostra educazione ha lasciato campo libero a tua madre che ha fatto in tempo a trasmettervi i suoi ideali.-

-Mi manca la mamma.-

-È normale Erik.-

-Mi chiedo come sarebbe se lei fosse qui.-

-Tu saresti più felice-

-Forse…ma non vi avrei mai conosciuti. Nè te, né i tuoi fratelli.-

-Ti voglio bene-

-Non ho parole per esprimere ciò che provo per te-

Sana si mosse a disagio.

Lei sapeva troppo bene cosa provava per Erik.

Ma lui non ricambiava e si sentiva una sciocca a sperarci tanto.

Lui poi non contribuiva con le sue parole.

Le faceva solo scoppiare il cuore per l'emozione.

Si sentiva così ingenua.

Non sarebbe mai piaciuta ad Erik.

Lui non l'avrebbe mai guardata come lei guardava lui.

-Ehi Sana la valigia l'ho finita perché non cerchiamo gli altri?-

-Sì va bene-

Erik le scoccò un bacio sulla gancia e si dileguò veloce trasportando il pesante baule.

Sana raccolse l'unica lacrima cui permise di scendere dai suoi occhi.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ombroso afferrò saldamente la sua valigia osservando il sole splendente e i ragazzi che nel parco si salutavano pronti a prendere il treno che li avrebbe riportati dalle loro famiglie.

Sospirò sentendosi  davvero libero da quando aveva messo piede ad Hogwarts.

Aveva iniziato l'anno in anticipo certo, eppure tutta la magia di quella scuola aveva perso il suo fascino una volta in Sala Grande il primo settembre l'anno prima.

La verrà era che non era riuscito a dare un senso a quel luogo che gli era sembrato tanto vuoto.

La verità era che Spica gli mancava terribilmente.

Se avesse affrontato quel viaggio con lei forse sarebbe stato tutto diverso.

Forse lei avrebbe potuto dare delle parole a quei sentimenti inespressi e repressi.

Era sempre stata brava a parlare Spica.

E a raccontare ancor di più.

Quando iniziava a descrivere o a narrare tutti rimanevano ammaliati da quella sua bella voce che non si inceppava mai,non perdeva il filo del discorso, faceva pause ad effetto.

Le sue doti oratorie erano incredibili.

Ombroso sorrise al pensiero dei pomeriggi passati ad ascoltare la voce di Spica che gli parlava di tutto e di niente.

Chiuse gli occhi soddisfatto.

Presto l'avrebbe rivista.

Non avevano mai smesso di sentirsi tramite lettera eppure Audace sapeva bene che non era la stessa cosa.

voleva Spica lì con lui.

-Presto ci rivedremo. E non ti lascerò ancora-

Sorrise per le sue stesse parole e strinse maggiormente la valigia.

-Ombroso! Che aspetti scusa? Vuoi perdere il tenno?-

Si voltò verso Erik che lo guardava divertito.

-L'ultima cosa che voglio è perdere quel benedetto treno!- esclamò felice come non mai.

Corse trascinando di peso il baule.

Il biondo vedendo tutta la sua fretta pensò bene di infierire.

-Sta tranquillo che Spica non fugge mica!-

L'altro lo scrutò sorpreso.

Erik sorrise dolcemente (evento molto raro) e si incamminò quasi saltellando.

Ombroso sorrise divertito.

Il suo migliore amico lo capiva meglio di chiunque altro.

-Muoviti Audace! Oh scusa solo lei ti può chiamare così!- lo prese in giro ancora il biondo.

Il suddetto Audace scosse la testa divertito.

-Sai che c'è Erik? Sono molto fortunato!-

Il biondo annuì concorde.

-Su andiamo! Non abbiamo un minuto da perdere!-

 

 

 

Martina sorrise a Dora.

-Dici che così vado bene?-

E alzò gli occhi al cielo.

-Sei perfetta Tonks!-

L'altra sorrise timidamente e si rimirò nello specchio.

I capelli rosa creavano un leggero contrasto con la maglia gialla monospalla.

I pantaloncini di jeans erano molto chiari e un giacchetto completava il tutto.

Era un vero incanto ma non sembrava convinta.

-Non ti preoccupare! E poi non devi fare colpo su nessuno quindi…Aspetta un secondo! Chi è che devi conquistare?-

Dora divenne peperone.

-Cosa stai dicendo?! Io…-

-Ragazze siete pronte?-

Remus arrivò in aiuto della povera Tonks.

-Rem! Vuoi una mano a portare le valigie sì? Adiamo!-

Trascinò via il povero ragazzo che era ancora stordito e non riusciva a staccarle gli occhi di dosso.

-Sappi che non finisce qui! Scoprirò tutto! Non mi sai nascondere niente!-

La Metamorfomagus scattò via come un fulmine portando con sé Remus e tutte le valigie.

-Quella ragazza è pericolosa parola mia! E dire che è la mia migliore amica!-

-Si vede che vi volete bene.Avete un legame fantastico.-

-Come te e i Malandrini!-

-I Malandrini sono ineguagliabili! Mi hanno aiutato molto in questi due anni. -

-Si vede che avete un rapporto molto profondo e basato sulla sincerità e la fiducia. A volte vi invidio! Poi penso a Mart e mi dico che è stupido essere gelosa perché io e lei ci diciamo tutto e so che anche se a volte litighiamo faremo sempre pace. Le voglio così bene. Mi chiedo dove sarei se non l'avessi mai conosciuta!-

Remus sorrise e arrivato al treno si preoccupò di sistemare personalmente le valigie delle due ragazze.

Poi si accomodò con Tonks in uno scompartimento libero.

-Mi mancherà Hogwarts.-

-Ti capisco Dora per te è la prima volta che lasci la scuola e non è facile.-

-È una seconda casa! E poi non vi vedrò più per tre mesi!-

-Ci sentiamo per lettera e magari quest'estate possiamo incontraci da James o da Akira che hanno le case più grandi.-

-Di sicuro non da Alexis o Sirius!- rise Dora e Remus si ritrovò a concordare con lei.

-Rem?-

-Sì?-

-Mi scriverai vero?-

-Anche tre volte al giorno se necessario!-

-Remus a volte mi chiedo come facciamo ad essere amici sai?-

-In effetti siamo molto diversi. Tu e Sana siete le mie migliori amiche eppure il mio carattere è completamente opposto.-

-Tu sei troppo dolce e non si può non volerti bene.-

-Ci sono tante persone che odiano quelli come me Tonks!-

-Impossibile! neanche fossi un mago oscuro!

Remus sorrise tristemente.

Aveva per un solo istante dimenticato che lei non sapeva della sua condizione.

Non sapeva che era davvero oscuro dentro di sé.

Con lei era tutto più semplice.

Si sentiva normale e un calore lo invadeva sempre riscaldando tutto quel freddo manto che lo avvolgeva e proteggeva.

Voleva solo poter vivere tranquillo.

Impossibile però.

Si era arreso.

Da bambino tutto era pieno di colori, di vita,di gioia.

Adesso era tutto in bianco e nero.

Ma Tonks era capace con quel suo sorriso di far risplendere tutti i colori scomparsi dai suoi occhi.

-Remus?-

-…Sì?-

-Ti eri incantato?-

-Pensavo ad altro scusa.-

-Non importa tranquillo.-

-Ragazzi! Ha fatto bene Erik a venirvi a cercare! Siete tutti in ritardo!-

Sana li fissò sorpresa.

-Ho interrotto qualcosa?- fece ingenuamente e Remus rise divertito.

-Certo che no!-

Rossana lo prese a braccetto e afferrò la mano di Dora.

-Andiamo no?-

Remus sorrise- Siete le migliori amiche ce potessi desiderare ragazze!-

-Lo sappiamo Rem!- risposero in coro.

"Non immaginate nemmeno quanto" fu il pensiero di Remus a quelle parole.

 

 

 

 

 

James sorrise dolcemente a Lily.

Stavano sfogliando il loro album di foto.

Lo stesso che Jamie aveva regalato alla rossa per Natale.

Vi avevano aggiunto molte foto.

In una c'era Remus tra Sana e Dora che salutava.

Sirius che portava in braccio una scalciante Martina.

Lily che faceva una presa con James e Akira.

Alexis e Alessia che facevano il solletico a Rossana.

Sirius che per sbaglio schiaffeggiava Remus facendo scoppiare a ridere Ombroso.

Dora e Martina che si abbracciavano.

Una in particolare colpì  James.

Lily piangeva scrutando i cancelli di Hogwarts.

-Quando è stata scattata questa foto?-

-Quando siete stati rapiti Dora disse che voleva che ricordassi cosa avevo provato quando eravate scomparsi. Voleva che capissi quanto siete speciali-

-Ci è riuscita?-

-Direi di sì-

-Mi chiedo se un giorno capirai che anche noi abbiamo dei sentimenti-

-Sì come no!-

-Ehi! Io parlo sul serio.-

-Certo!-

-Devi imparare a capire che io non scherzo su queste cose.-

-Lasciamo perdere-

James mise su un'adorabile broncio e voltò le spalle alla rossa.

Lily per un secondo si sentì sprofondare.

Quell'indifferenza seppur finta nei suoi confronti la faceva stare male.

Si sentiva così insignificante.

Era importante per James ma sapeva che un'azione sbagliata, una parola sbagliata lo avrebbero ferito ed allontanato inevitabilmente.

Lo scrutò con i suoi grandi occhi verdi e lui le sorrise gentile.

Lily non si preoccupò in quel momento.

James era con lei.

In futuro però lui non ci sarebbe stato.

Lei però non poteva saperlo.

 

 

 

 

 

Sirius osservò spaventato il treno scarlatto.

Non poteva salire su quel treno.

Equivaleva tornare in quella gabbia di matti qual era casa sua.

Che poi chiamarla casa era un affronto.

Era un'orribile palazzo scuro e tenebroso che non faceva che mettergli inquietudine con quelle teste mozzate appese alle pareti, l'arazzo nel salone, la tana di Kreacher, la camera di Regulus tutta verde-argento.

Sentiva di appartenere a quella casa quanto Piton amava lo shampoo.

Hogwarts invece era la sua prima vera casa.

L'unico luogo a cui sentiva di appartenere con tutto sé stesso.

Lì aveva trovato una famiglia.

Strinse la presa attorno al guinzaglio di Tartufo il suo cane bianco.

Una mano si posò sulla sua spalla.

Incontrò il sorriso dolce di Martina e gli si strinse il cuore.

-Non sei costretto a stare con loro.-

-E dove devo andare?-

-Se ti serve sono certa che chiunque di noi ti accoglierà a braccia aperte. Forse solo i Montella avrebbero problemi a farlo.-

-Non riesco neanche ad immaginare lo stato d'animo dei ragazzi.-

-Staranno bene. Hanno comunque i loro fratelli no?-

-Anche io avevo Regulus. Ma un solo schifoso anno di lontananza ci ha divisi per sempre.-

-Vi sareste allontanati comunque.-

-Perché lo pensi?-

-Perché vuole essere un figlio modello per i tuoi-

-Sarà…-

-Sirius?-

-Sì?-

-Quella non è mai stata la tua famiglia-

-Sì lo so ma…-

-Niente ma! loro non ti accettano? Bhé tu non accetti loro! Vogliono cambiare il tuo modo di pensare? Tu ostinati a rimanere ribelle e migliore di loro.-

-Sai Mart…credo proprio che io e te andremo sempre più d'accordo,.

Sirius chiuse gli occhi ascoltando soddisfatto la risata della bionda.

La avvolse con un braccio e insieme si incamminarono verso il treno.

Sirius in quel momento capì che Martina stava diventando sempre più importante.

Si chiese se quella fosse una cosa positiva o negativa.

Ma per una volta scelse di non pensarci.

 

 

 

 

 

Alexis si aggrappò ostinata alla porta del suo dormitorio.

Akira cercò in ogni modo di staccarla dalla parete ma quella sembrava essersi incollata lì.

-Santa Morgana staccati immediatamente da quella parete!-

-No,no,no! Io da Terrorius non intendo tornare!-

-Alexis tesoro non sarai sola!-

-Me ne fotto altamente! Dopo quello che ci ha fatto non lo voglio più vedere-

-Andiamo Ale non farti pregare!-

-Morirei piuttosto che rivederlo!-

-Cos'ho fatto di male me lo dici?-

-Tu niente, lui non lo sopporto!-

-Perché non puoi sorvolare?-

-Tu l'hai fatto sulla morte di Nevina?-

Akira sentì un dolore nel petto.

No lui non aveva dimenticato.

Non avrebbe mai potuto.

Sapeva che la fidanzata non voleva sbattergli in faccia l'episodio ma non riuscì a non arrabbiarsi con lei.

-Il fatto che non faccio i capricci come un bambino di tre anni non vuol dire che l'ho dimenticata. Al contrario io sono stato anche peggio di voi. Quindi non accetto il tuo menefreghismo e la tua leggerezza nel rivangare il passato tanto più che cerco di non pensarci.-

Akira furibondo voltò le spalle ad Alexis e uscì dal ritratto.

La bruna rimase ancora stretta alla porta.

Le sembrava di avere un macigno sul cuore.

Si accasciò a terra in lacrime chiedendosi perché non pensasse mai prima di aprir bocca.

Si sollevò subito da terra per correre a cercare il fidanzato.

Non dovette cercare molto.

Lo trovò in biblioteca con un libro sottosopra e l'espressione fintamente crucciata di chi cerca di capire quello che legge.

-Aki…-

-Sto leggendo non mi scocciare-

-No sapevo sapessi leggere al contrario complimenti!-

Il biondo fissò oltraggiato la copertina del volume e lo capovolse riprendendo la "lettura".

-Aki…-

-Che vuoi?-

-Ascoltami. Io non volevo rivangare la morte di Nevina perché credimi ci soffro anche io. Ma ho così tanta paura di Terrorius che tutto il resto diventa irrilevante. Akira tu hai sofferto la morte di Nevina ma io ho sofferto anche quando stavi morendo durante la sfida. Ho paura che mio "padre" possa colpire in modo simile me e tutte le persone che amo. Ci ha già provato una volta chi mi assicura che non riaccadrà?Non posso perderti ancora.-

Akira fissò tristemente la fidanzata.

La rabbia era scivolata via e lui si era reso conto che la fidanzata non voleva ferirlo.

L'orgoglio Grifondoro però gli aveva impedito di cercarla.

L'orgoglio in effetti era un difetto che Alexis non aveva mai avuto e lo dimostrava il fatto che fosse venuta a cercarlo.

Alexis riconosceva sempre i suoi errori e chiedeva sempre perdono dimostrando un'umiltà davvero unica.

Proprio per quella sua semplicità aveva colpito Akira fin da subito.

Ora stavano assieme e il biondo era sempre più sicuro che Alexis avesse un cuore d'oro e un animo molto gentile.

E come si poteva non perdonarla?

La strinse fra le sue braccia e la sentì sospirare di sollievo.

-Ale?-

-Sì?-

-Non riuscirò mai a rimanere arrabbiato con te!-

-Per fortuna direi.-

Alla fine vennero cacciati da Madame Pince che non accettava le loro effusioni pubbliche.

Dannata stregaccia.

 

 

 

 

 

Alessia si strinse nel gilet.

Si era improvvisamente alzato il vento e i suoi abiti leggeri non sembravano bastare.

Xavier le sorrise gentilmente e la strinse fra le sue braccia cercando di trasmetterle calore.

-Fa freddo oggi eh Ale?-

-In linea col mio umore- ribatté convinta la ragazza.

-Ahahah! Decisamente!-

-Guarda che io non scherzo! Fosse per me rimarrei qui ma Elis non fa altro che congetture impossibili su me e…-

-Te e…?-

-Nessuno! Nessuno decisamente!-

-Sei color peperone Ale! Non è che questo ragazzo ti piace davvero?-ipotizzò tranquillo Xavier avvicinandosi alla ragazza che arrossì ancora di più.

-A me puoi dirlo. Sono o non sono il tuo migliore amico?-

-No. Vier. Ahhh! Va via! Il solletico no! Smettila!-

-Voi due volete salite sul treno o restate lì a fare i fidanzatini?-

I due ragazzi si voltarono esterrefatti verso il capo-treno che li guardava irritato.

Xavier ghignò ironicamente-Lei non deve avere un bel rapporto con sua moglie.-

-Non sono sposato ragazzino-

-Questo spiega tutto.-

-Vier!-

-Che c'è? È più acido del latte scaduto!-

-Mi chiedo come è possibile che tu non sia un Malandrino. A volte sei peggio di quei pazzi che chiamiamo amici-

-Mi reputo offeso dalle sue orribili ingiurie signorina. Un giorno mi vendicherò lo tenga a mente.-

 -Hai per caso letto il Galateo Xavier? Non ti avevo mai sentito dare del lei a nessuno!-

-Oh per favore! Io sono educatissimo!-

-Quanto un ippopotamo in tutù che balla il flamenco con Morgana(?)-

-Sto per vomitare!- annunciò convinto.

-Avvisami quando hai finito- rispose tranquilla Alessia ridacchiando piano.

Non avrebbe mai capito come facevano a scherzare su quelle cose con una semplicità e una gioia unica.

Erano sempre sereni e ironizzavano su tutto.

-Chissà come facciamo a mantenere sempre la nostra invidiabile calma..-

-In quella nessuno ci eguaglia. Non ci sono dubbi. Credo che semplicemente ne abbiamo passate così tante che sciocchezze della vita quotidiana ci sembrano solo dettagli insignificanti.-

-Ma non lo sono Vier. Dobbiamo apprezzare quei momenti perché danno l'impressione che la nostra vita sia normale!-

-Hai ragione! È la nostra vita e dobbiamo godercela.-

-Ti voglio bene Vier! In barba a quella tonta di Elis!-

-Non mi hai ancora detto con chi ti vuole accoppiare la tua amica però.-

-Quella è più pazza di Xenophilius!-

-Credimi è impossibile!-

-Ahahhaha-

 

 

 

 

 

Angolo Autrice: Avrete notato che no non ho descritto il viaggio in treno bensì i momenti prima del ritorno a casa.

Sul treno sarebbero stati tutto il tempo insieme e io dovevo evidenziare un po' di cose.

Alla fine il capitolo non mi piace per niente ma non ho molte possibilità.

Si dia il via ai ringraziamenti.

 

 

 

Erik: Io a quanto pare devo occuparmi di ringraziare tutti quelli che hanno aggiunto la storia alle preferite.

 

1 AliNicoKITE (la nostra drogata preferita)

2 asia_2000 (è un piacere averti anche qui)

3 Blunight (sarai ringraziata anche per la tua recensione)

4 Dreamer_10 (so che l'autrice è tra i tuoi preferiti eh? O sbaglio?)

5 GeaRoseMalfoy (ciao tesoro! So che ami la Serik!)

6 helena loovegood (hai cambiato nome eh? Prima eri Elena Perego giusto?)

7 Hermione_Ginny (ciao cara dopo ti ringraziamo meglio)

8 Lily Luna Scamandro (Ehilà! Dì all'autrice di non farmi scrivere cose troppo sdolcinate che neanche Sana la chiamo tesoro)

9 Lly_James Potter (tu hai per caso recensito? Non ricordo bene)

10 Roxy_HP (ciao!!!)

11 Sabrii_Lewis (benvenuta tra i recensori)

12 Silvia Weasley ( grazie per averci aggiunti ai preferiti)

 

 

 

 

Sana: Ora tocca a meee!!!!

Grazie a chi ci ha aggiunti alle seguite:

1 anna hekla (anche per te è un piacere rivederti)

2 Felix_Felicis00 (complimenti per la tua velocità nel recensire)

3 GeaRose Malfoy (ciao amica nostraaaa!!!!)

4 Hermione_Ginny (Ehi ciao dopo ti ringraziamo meglio)

5 LilyLilian ( Holaaaaaa! Ricordo che quando iniziasti a recensire eri in Spagna!)

6 Lunaby (sei rimasta indietro ma noi ti ringraziamo lo stesso)

7 Malandrina24 (ciao!!!!Sei stata molto veloce a leggere la prima storia)

8 MirzamLupin (il nome della custode l'Autrice confessa di averlo preso dal tuo nickname)

9 Pisola23 (ti chiami pisola perché sei dormigliona? E il 23 rappresenta lo scemo lo sapevi?)

10 Roxy_HP ( anche qui siamo? Un bacio!)

 

 

 

Ombroso: Io vorrei sputare i faccia a quelli che hanno deciso di farmi ringraziare le persone che ci hanno aggiunti alle ricordate.

Guarda caso è solo una:

1 Hermione_Ginny (ciao Hermione vorrei dirti qualcosa ma sono un po' arrabbiato)

 

 

 

 Autrice: Finiti i ringraziamenti generali passiamo a salutare le nostre amatissime recensitrici.

 

Xavier: credo che per iniziare bisogni ringraziare le persone che meno ci hanno recensito.

Non per niente ma riserviamo alla fine le più speciali.

Noi ringraziamo Sabrii_Lewis.

Sei una recensitrice davvero molto gentile ed educata ma conoscendoti da poco non hai ancora conquistato un posto nel nostro cuore.

Sappi però che ti siamo grati per la tua recensione e speriamo davvero di risentirti.

 

 

Remus: Io penso che ringrazierò Blunight.

Come per Sabrii avendoci recensito solo una volta non ti conosciamo abbastanza per poterti ringraziare come si deve. 

Hai detto di seguirci da tantissimo tempo e ne sono orgoglioso.

Grazie per i complimenti speriamo tutti di continuare a sentirti.

 

 Sirius: Io vorrei davvero tanto ringraziare AliNicoKITE che è stata molto gentile a scriverci per esprimere la sua opinione. 

Ho notato che sei molto sincera e ci fai notare i nostri errori aiutandoci a migliorare.

Grazie perché a volte sprechi il tuo tempo a scriverci cercando di alternare critiche a complimenti.

Grazie.

 

 

 

 

 

Ombroso: E continuano a non darmi parti speciali! A voi sembra giusto?

Io volevo ingraziare Hermione_Ginny che ci ha raccontato di aver letto tutte e due le nostre storie in soli tre giorni.

Un record incredibile davvero, considerato che conosciamo altre recensitrici che stanno ancora leggendo la prima storia da un mesetto.

Veramente complimenti e grazie per le recensioni molto gentili in cui ci hai anche fatto notare alcuni errori.

Di solito l'Autrice ha paura di rileggere quello che scrive perché sa che fa schifo.

Autrice: EHI!!!

Ombroso: Ah ma tu eri quiii!! Scusa.

 

 

 

 

James e Lily: Noi ringraziamo LilyLilian.

James: Ricordo che una volta eri amareggiata perché io non ti avevo mai ringraziato così ho pensato di prendere l'iniziativa.

Lily: Non ti vantare James! Ti siamo grati per non averci abbandonato.

James: Come poteva abbandonare me?

Lily: Fermatelo che non lo sopporto più.

James: Sei stata la nostra terza recensitrice e quando hai iniziato a seguirci eri in Spagna ma non ti perdevi un capitolo. Ne siamo molto orgogliosi.

Lily:Un bacio

James: E un abbraccio

Lily e James

 

 

 

 

Alessia: Allorraaa…

L'ultima volta che ti abbiamo ringraziata se ne sono occupate Alexis e l'Autrice quindi stavolta tocca a me.

Grazie Lunaby perché sebbene i tuoi impegni,i tuoi problemi, e quant'altro continui farti sentire di tanto in tanto.

Grazie tantissimo.

Grazie perché non mi hai mai giudicata sebbene abbiamo 9 anni di differenza e perché mi hai sempre trattata con rispetto.

Un bacio

Alessia

 

 

 

Tonks: E tocca a meeeeee…..

Chi ringraziamo adesso?

Direi Helena Loovegood.

Ciao tesoro bello.

Con te iniziamo a ringraziare quelle più speciali.

Devo dire che sei stata fra i pochi dei miei tanti lettori a recensire anche le poesie e te ne siamo grati anche se hai minacciato di raccontare tutto a Sir che come ben sappiamo si poteva arrabbiare.

Quando l'ha saputo ha iniziato a mettere il broncio a quella poveretta dell'autrice.

Comunque davvero grazie mille.

Anche se sei rimasta al capitolo 29 da quel che ne so.

Ma vabbè che fa?

Un bacio

Tonks

 

 

 

Martina: Un due tre prova…funziona sta tastiera?

Sirius: Mart guarda che stai scrivendo lo sai vero?

Martina: Uh!! Ciao!!

Io personalmente volevo ringraziare Felix Felicis.

È solo grazie a te se Sir non si metterà con Mary.

Quando dicesti all'autrice di voler sposare Sir le venne l'illuminazione e da allora ha sempre voluto inserirmi come fidanzata del bel Black.

Sei riuscita in questi giorni di vacanza a recensire non solo questa storia ma anche le poesie quindi è chiaro che il nostro affetto è salito ancor di più.

Perdona l'Autrice per non aver risposto alle tue recensioni ma è sempre indaffarata.

Le ha apprezzate e ti ringrazia per aver aggiunto la sua raccolta di poesie alle seguite.

Un bacio

la tua omonima Martina.

 

 

 

 

Erik e Sana: Tocca a noi!!!!

Erik: Prima di tutto vorrei sputare in faccia all'autrice che mi ha fatto scrivere solo romanticherie nei ringraziamenti.

Sana: Poi vorremmo ringraziare Roxy_HP.

Da che ti conosciamo non hai mai perso un capitolo e credici ne siamo fieri.

Erik: Ci riempi sempre di complimenti  e scrivi recensioni molto lunghe che sono un piacere per i nostri occhi.

Sana: Davvero grazie perché sostieni l'Autrice anche quando lei non ha tempo di risponderti *occhiataccia all'autrice che sorride a disagio.*

Erik: Deve imparare ad organizzarsi quella deficiente!

Sana: Comunque davvero grazie mille perché sei davvero gentilissima!

Un bacio

Sana e Erik.

 

 

 

Akira: Chi è rimasto?

Ma certo Lily Luna Scamandro!

iniziamo col dire che sei una delle recensitrici a cui siamo più affezionati.

Ci segui da tantissimo e ancora non ci capacitiamo del fatto che non ti sei persa un capitolo.

Davvero sei una di quelle recensitrici che spero non mi abbandoneranno mai.

Sei arrivata e come Lilylilian hai portato  gioia nell'Autrice che ormai non ci sperava più in nuovi recensori

Davvero grazie mille.

Ti voglio un mondo di bene

Akira 

 

 

Alexis: È evidente che è il mio turno.

L'Autrice mi vede come uno dei personaggi principali e quello a cui più si è affezionata perciò ogni volta che vuole ringraziare le persone a cui più vuole bene chiede aiuto a me.

Così scrivo io per lei ma queste parole vengono da entrambe.

La persona a cui noi ci siamo più affezionate è senza ombra di dubbio Gea.

Sì tesoro non strabuzzare gli occhi.

Mentre gli altri scrivevano io e l'Autrice pensavamo che quando avresti iniziato a leggere i ringraziamenti ti saresti chiesta giustamente perché ancora non ti ringraziavamo.

Ma i migliori alla fine lo sai.

Quindi…

Grazie per le tue recensioni chilometriche, grazie perché ci strappi sempre un sorriso, grazie perché sei una pazza in tutto e per tutto, grazie perché sebbene ritardi,dimenticanze e sbadataggine tu ci recensisci sempre, grazie perché sei una persona straordinaria, sei l'unica coetanea che ho trovato su questo sito, grazie per quei complimenti che fanno sempre piacere e grazie perché sei la migliore amica che potessi desiderare.

Un bacio

Alexis e Alexis (l'Autrice e il personaggio)

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