Becomes love ||Luke Hemmings||

di Giulia_5SOS
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 capitolo ***
Capitolo 2: *** 2 capitolo ***
Capitolo 3: *** 3 capitolo ***



Capitolo 1
*** 1 capitolo ***


1 capitolo

ALEXIA 'S POV

Ormai sono già 10 minuti che sono seduta su questo sofà color pesca con la testa tra le mani ad attendere i miei genitori, che a quanto pare devono darmi una "notizia importantissima",o almeno quello che loro dicono,non hanno voluto aggiungere altro fino a questa sera,tranne avvertirmi che da quello che loro diranno dipenderà il mio futuro.

Non avevo mai fatto caso al lusso del soggiorno della mia grande casa, definirla "grande" é un eufemio, é una villa enorme, ma cosa aspettarsi da delle persone appartenenti ad una delle famiglie più potenti dell'Australia , tanto per chiarire le idee , io e la mia famiglia ci siamo trasferiti nel Regno Unito,precisamente nell'enorme e strabiliante Londra, circa otto anni fà,perché dovevamo espandere la nostra azienda in diverse parti del mondo.

Le pareti del mio soggiorno hanno una tinta tenue,precisamente sono color pesca ,il mio colore preferito, non so definire il perché,ma sembri che mi rispecchi,é un colore semplice , ma che attrae, morbido,ma forte, esatto, io mi descrivo con questi aggettivi.  Al centro della stanza c'é un tavolino di cristallo,sopra al quale ci sono alcuni diamanti che formano dei fiori di loto,e sotto ad esso c'é un enorme tappeto bianco e candido,con alcune strisce marroni lungo i suoi lati. A destra della stanza ci sono delle grandi tende gialle legate con dei filamenti color oro che ricordano tanto la brillantezza delle coroncine indossate dagli angeli, le tende coprono la visuale del grande balcone,potrei definirlo un terrazzo,allestito con dei mobili esterni in vimini, il balcone si affaccia sul nostro giardino verde, e da esso si può notare anche la nostra piscina blu ,circondata da praterello inglese,ed illuminata dai faretti e dalla luce lunare,dato l'orario.

<> ed ecco che la voce squillante e sempre attiva di mia madre mi richiama dai miei pensieri,alzo il volto nella direzione dei miei genitori.Entrambi sempre a testa alta,per dimostare la loro superiorità e la loro forza nell'intimidire la gente, mia madre indossa un completo rosso fuoco griffato Chanel,con una cinturina nera in vita che attira l'attenzione sulle sue forme,ai polsi indossa i suoi braccialetti di perle e il suo collo é circondato da un collier ricoperto da zirconi azzurri;mio padre sempre in giacca e cravatta,calza alla perfezione nei suoi abiti Armani. 

I miei occhi color nocciola si scontrano subito con gli occhi celesti come il cielo di mio padre,e  dopo con lo sguardo penetrante ,quasi nero, di mia madre.Faccio un cenno di saluto ad entrambi ,indicandoli le poltrone per sedersi,ed iniziare il discorso.

<> Disse mia madre , guardandomi dritta negli occhi,e conoscendo questo suo sguardo , mi sta imponendo di non parlare fino alla fine del discorso. E così io feci,infatti annuii solamente per spronarli a continuare.

A quel punto mio padre continuò il ragionamento iniziato da mia madre , <>.Non capendo dove i miei genitori vogliano arrivare decido di interrompere le parole di mio padre.

<> domandai.Davvero non riuscivo a capire cosa intendessero dirmi,io so che sono dei grandi imprenditori,ma loro prima d'ora non mi hanno mai parlato così approfonditamente dell'economia della nostra industria familiare.

<> disse mio padre, per poi riprendere il discorso <> interuppi bruscamente la frase di mio padre con un urlo. Ed entrambi i miei genitori mi fissavano come per chiedermi spiegazioni, ma quest'ultime le dovevano loro a me.

<> Urlai con tutta la rabbia possibile in corpo.

<> mi riprese mia madre con tono severo,ed era possibe intravedere la sua fronte corrugarsi per lo sforzo causato dal suo tono di voce

La rabbia e la disperazione continuavano a crescere dentro di me,come non potevano rendersene conto? Ho solo 18 anni,ed una vita da vivere, non possono mettermi da ora un anello al dito e rinchiudermi in casa con un ragazzo.

<> dissi.Speravo vivamente di farli cambiare idea,sfruttando il possibile comportamento del mio presunto sposo.

Ma la frase che proseguì la mia mi fece capire che non avevo scampo,infatti mio padre disse:

<>.

Di scatto mi alzai dal sofà, e senza dire niente uscii dal soggiorno e  corsi per le scale del piano superiore,dirigendomi nel mio unico rifugio, la mia stanza. Appena entrata in quest'ultima chiusi la porta a chiave,in modo da rendere meno udibili i richiami e le urla dei miei genitori. Dopo essermi stesa nel mio letto , la vista si offuscò e lacrime amare cominciarono ad uscire dai miei occhi,immersi la testa nel mio soffice cuscino,e mi addormentai con il suono attutito dei miei singhiozzi.

 

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Capitolo 2
*** 2 capitolo ***


ALEXIA'S POV La scorsa notte dimenticai di chiudere la finestra della mia stanza, e perciò il sole mattutino mi sveglio dal mondo dei sogni,lentamente mi stiracchiai e una volta ripreso il contatto visivo mi guardai intorno.Sicuramente molte persone penseranno che le pareti della mia stanza siano del solito rosa brillante o di un viola acceso,ma no , le pareti della mia stanza sono celesti,celesti come il mare e il cielo,quando penso a questi ultimi sento un senso di libertà,é per questo che ho scelto il celeste,perché nella mia stanza sono libera. Il mio letto si trova al centro della stanza,ed é ricoperto da una coperta blu elettrica, la parete a destra del letto é tappezzata di poster riguardanti i miei cantanti preferiti,mentre sulla parete di sinistra ci sono alcune mensole con dei libri scolastici e non, attacata al muro c'é la mia scrivania,con sopra il mio pc e il mio telefono,accanto alla scrivania c'é una finestra che mi da la visuale del viale d'entrata della mia casa;difronte al mio letto c'é il mio armadio color turchese , come la mia scrivania e le mensole,dentro quest'ultimo ci sono abbigliamenti di tutti i tipi,dai jeans ai vestitini per discoteca.Accanto all'armadio c'era una porta ,nella quale era racchiuso il mio bagno personale. Quando osservo la sveglia mi rendo conto dell'orario,ho dormito piu del solito,infatti sono le 12:30,essendo domenica i miei genitori sono andanti in chiesa,ed ora staranno sulla strada del ritorno. Decido di alzarmi dal mio comodo letto e di placcare il languorino presente nel mio stomaco. Appena metto piede in cucina vengo accolta dall'accogliente sorriso di Maria,la nostra cameriera e forse l'unica persona che mi capisce in questa casa,lei vive qui con noi da molti anni ormai,c'é stata più dei miei genitori in certi momenti,é una donna sulla cinquantina danni e i suoi capelli grigiastri e le sue guancie paffutelle,sempre leggermente arrosate, le fanno da contorno per un viso angelico.Indossa un grembiule bianco ricoperto da ricami neri, mentre gira la carne con un cucchiaio. <> mi chiede gentilmente Maria,distogliendo lo sguardo dalla carne per posarlo su di me. <> sicuramente Maria aveva capito il motivo del mio rifiuto nell'essere presente alla cena dei miei genitori,le urla della scorsa sere le avrà sentite tutto il quartiere. La dolce cameriera mette davanti ai miei occhi un piatto stracolmo di spaghetti alla bolognese, che io mangio e assaporo al massimo con molta quiete.Dopo aver posato il piatto sporco nella lavastoviglie,sento la porta d'ingresso aprirsi,ed infatti nella cucina entrano i miei genitori.Senza dire niente mi incammino per la mia stanza,senza degnarli di uno sguardo. Quando sto per varcare la porta del mio rifugio sento il suono della voce di mia madre, che mi dice: <>.Sbuffando sbattei la porta della camera alle mie spalle. Passai le seguenti ore sul letto leggendo uno dei miei tanti libri ,"Orgoglio e pregiudizio",e ascoltando le note di alcune canzoni classiche. E ora,anche se mi costava ammetterlo,dovevo preparami,perché mancava soltanto un'ora alle 19:00. Mi alzai malamente dal letto e mi diressi in bagno,per fare un buon bagno caldo,così almeno potevo rilassare i nervi , e cercare di affrontare al meglio la pessima serata che si stava per presentare ai miei occhi.Dopo aver riempito la vasca d'acqua e e legato per bene i miei capelli mi immersi nella vasca e iniziai a giocare con la schiuma e con le bolle di sapone.Dopo circa 10 minuti mi avvolsi in un asciugamano ed aprii il mio armadio.Guardai i vari abiti da cena,mentre con una mano accarezzavo la seta di ognuno di essi, alla fine decisi di indossare un abitino rosa antico lungo fino alla coscia e senza maniche,con un fiocco nero sotto il seno, e ci abbinai delle ballerine altrettanto nere.Sopra al vestito misi la mia adoratissima giacca di pelle nera Decisi di lasciare i miei capelli lisci e di utilizzare solo un po di mascara. Dopo essermi specchiata scesi le scale di casa e dinanzi alla porta trovai mia madre e mio padre,entrambi vestiti elegantemente, mio padre con un altro dei suoi soliti completi,e mia madre con una gonna nera e una camicietta bianca in pizzo.Dopo avermi notata aprirono la porta ed iniziarono a dirigersi verso l'auto seguiti da me. Durante il viaggio pensai e ripensai a ciò che stava per succedere,sinceramente non volevo per niente sposarmi e l'idea non mi passava neanche per l'anticamera del cervello fino a ieri,però conoscendo i miei genitorni non c'é possibilità che io possa sfuggiere al matrimonio.Chissà come sarà il figlio degli Hemmings,spero che sia un ragazzo apposto e che non sia uno di quei perfettini e sapientini,in questo momento la bellezza del ragazzo é l'ultima dei miei problemi. Ero così immersa a riflettere che non mi ero accorta che la nostra auto,una Range Rover, si era fermata proprio davanti ad un enorme cancello bianco,con il cognome Hemmings impresso,salutammo il nostro autista Jake e ci dirigemmo verso la grande villa. Camminammo lungo il viale di pietra, e rimasi sbalordita dalla quantita di fiori presenti in questo giardino,c'erano margherite,violette,rose e anche molti altri fiori di cui non sapevo l'esistenza.Quando ci trovanno dinanzi all'enorme porta in legno bianca mio padre suonò il campanello e ad accoglierci ci furono proprio i padroni di casa con accanto il loro figlio. Mentre i miei genitori parlavano con i signiori Hemmings, io li osservai; la signora indossava un vestito verde aqua molto costoso, ma non sapevo dire di che marca,e ai piedi aveva delle scarpe con tacco 10 cm nello stesso colore,quando posai i miei occhi sul suo viso notai che era bionda con occhi azzurri,e mentre parlava con mia madre mostrava un sorriso smagliante,ma la cosa che mi sorprese era che quel sorriso era vero,non falso come quello che mia madre mostrava; osservai anche un po il signor Hemmings , indossava una camicia ed un pantalone nero, e dei mocassini marroni ,lui però aveva i capelli e gli occhi di un marrone chiaro. Mi sentivo osservata,e il mio dubbio fu placato quando osservai la figura davanti ai miei occhi,era un ragazzo, che io avevo identificato con il figlio degli Hemmings,iniziò a squadrarmi da capo a piedi, e lo stesso feci io. Era molto diverso dai genitori,e non aveva neanche degli abiti molto costosi o eleganti,infatti indossava degli skinny jeans neri strappati al ginocchio che fasciavano perfettamente le sue gambe magre e una maglietta marroncina con i facce dei componenti dei Nirvana,ai piedi aveva delle semplici converse nere.Anche lui come la madre era biondo e portava i capelli a spazzola,le sue labbra non erano molto carnose e aveva un piecing nero a forma di cerchio sul labbro inferiore.Quando alzai lo sguardo dalle sue labbra incrociai i suoi occhi, erano celesti,ma un celeste brillante,che non avevo mai visto prima, potrei paragonare i suoi occhi al mare,ma so che persino il mare sarebbe stato invidioso di essi. LUKE'S POV Sembrava una ragazza a posto, l'ho capito dal modo in cui mi osservava attentamente ,sicuramente anche lei doveva essere contraria all'idea di sposarsi con me,ma chi non lo sarebbe stato,solo dei deficienti potrebbero essere d'accordo con l'idea di sposarsi a 18 anni. Dovevo ammettere che la ragazza davanti ai miei occhi era una bella brunetta,aveva un fisico decisamente attraente, ma la cosa che ha attirato di più la mia attenzione erano i suoi occhi marroni, sembravano voler esprimere così tanto ed ero curioso di scoprire tutti i segreti che potevano racchiudere. Mentre noi non staccavamo il nostro contatto visivo,sentii la voce dei nostri genitori fare le presentazioni: <> disse la signora Walker, con la sua voce squillante e fastidiosa per i miei timpani. <>disse dolcemente mia madre.

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Capitolo 3
*** 3 capitolo ***


LUKE'S POV E così il suo nome era Alexia,Alexia Walker.Non so il perché ma questo nome mi suona familiare e ora che ci penso ho già visto anche il suo viso da qualche parte,ma non ricordo dove,é impossibile che mi sbagli,ho una memoria incredibilmente acuta,riesco ad imparare le miei canzoni in pochi minuti,figuriamoci ricordare il viso di una persona. Ora che ci penso bene,potrebbe essere lei,quella Alexia,la ragazza che frequenta il mio stesso anno alla Sidney High School,la ragazza più "popolare della scuola",nonché io non lo sia,tutte le ragazze mi pendono dalle labbra,sopratutto le cheerleaders, e lei é proprio il capitano di queste,ed é l'unica che non mi ha mai notato nel suo gruppo di "popolari". <>Mi dice mia madre mentre si dirige in sala da pranzo.Ero così avvolto nei miei pensieri da non rendermi conto che la brunetta aveva interrotto il nostro contatto visivo. Mi siedo al mio posto,alla mia destra c'é Alexia, ma decido di non fissarla ,non vorrei che pensasse che fossi interessato a lei;Mentre alla mia sinistra si trova mia madre.Colgo l'occassione per osservare la tavola,mia madre ci ha dato dentro con l'abbellimento,capisco che voglia fare bella figura,ma é esagerato tutto questo per una stupidissima cena.Per tutto il tavolo sono sparsi stuzzichini di ogni genere, e ci sono anche bevande,come champagne e vino rosso, il preferito di mio padre.Lungo il tavolo ci sono anche alcuni vasi contenenti rose rosse,bianche e blu,sinceramente non capisco la mania per i fiori di mia madre,compra fiori da ogni parte del mondo, e nel giardino sul retro é presente una grande serra,ricordo che quando ero piccolo giocavo spesso lì,era il mio posto preferito,le piante erano un ottimo nascondiglio per evitare le sgridate dei miei genitori dopo una marachella,loro non hanno mai scoperto dove mi nascondevo,quello é il mio segreto,talvolta vado ancora in quella serra,ma non per nascondermi,ma per pensare,pensare al mondo e alla mia vita,ai miei sogni e alle cose che vorrei realizzare, chi vorrei diventare,quella serra é un posto distaccato dal mondo, é il mio posto. Il nostro cameriere inizia a distribuire il cibo,sono cibi provenienti dall'estero e perciò non so il nome.Ma sono abbastanza deliziosi e vedo che anche gli altri presenti a tavola la pensano come me. <> il padre di Alexia interrompe il silenzio che si era creato in sala,é punta l'attenzione su di me, purtroppo sono costretto a rispondere,me ne fregherei se solo mia madre dopo non mi facesse una delle sue solite e scoccianti ramanzine. <> rispondo con un sorriso,il più falso che abbia mai fatto.Ma almeno ho dato una risposta sincera. ALEXIA'S POV Wow!Suona in un gruppo,é una cosa stupenda,immagino che debba essere davvero bravo per essere il cantante. Ho sempre ammirato i musicisti,trovo che siano delle persone creative e che si sappiano esprimere in un modo tutto loro. <>Disse il signor Hemmings parlando con mio padre,che annuisce in accordo.Davvero non capisco perché Luke dovrebbe smettere di suonare,potrebbe essere un grande errore placare il suo istinto musicale, se é bravo potrebbe diventare un talento. <> Do libero sfogo ai miei pensieri attraverso le parole, e sento gli occhi di tutti puntati addosso, vedo Luke guardarmi con un sopracciglio inarcato,probabilmente si starà chiedendo perché lo sto difendendo,ma sinceramente non so neanche io il perché. <>mi dice cordialmente il padre di Luke, calcando sulla parola "frivolezze",come per marcarne il significato.Con la coda dell'occhio vedo Luke al mio fianco indurire lo sguardo e serrare la mascella dalla rabbia,sta facendo di tutto per non aggredire suo padre.Vedendolo in questo stato il desiderio di difenderlo sale alle stelle. <>Dico con tono di sfida,ignorando le svariate occhiatacce che mi sta mandando mia madre. <>Dice mio padre con tono calmo e pacato,ma il suo sguardo di fuoco dimostra tutto fuorché calma. <>rispondo con tono ironico a mio padre.Non mi interessa se così facendo si arrabbierà o mi farà una sfuriata appena torniamo a casa, sono stanca del loro modo di fare e non voglio più stare alle loro regole.Ero una grande ballerina,la più talentuosa della scuola di danza,così mi diceva sempre la mia insegnante,ma a causa dei miei genitori incompetenti ho dovuto lasciare quello sport, la mia passione per la danza non é ancora terminata,infatti spesso ,all'insaputa dei miei genitori,mi alleno nella nostra palestra a casa. <>Mi chiede gentilmente la madre di Luke,cercando di rimediare al piccolo battibecco che si era creato.E guardando il suo viso leggermente invecchiato e dai lineamenti dolci ,non riesco a risponderle in modo scorbutico. <>Spiego tranquillamente,rivolgendole anche un caldo sorriso,che lei coglie e ricambia. <>Si intromette mia madre nella nostra conversazione,con la sua solita voce odiosa che mi ricorda tanto il verso di un topo. <>Mi dice sorridendo la signora Hemmings,sento lo sguardo di Luke su di me,penso che lui sia quello più curioso di scoprire la mia risposta a ciò che sua madre ha detto.Essere popolari può essere un vantaggio e uno svantaggio,hai tante persone che ti vengono dietro e si é sempre al centro dell'attenzione,ma nessuno ti conosce veramente e non hai mai nessuno con cui sfogarti,perché tutti da un momento all'altro potrebbero voltarti le spalle e tradirti. <>Rispondo con sincerità.Sul serio non sopporto le persone che si credono superiori,come i miei genitori, certe volte mi chiedo come faccia ad essere loro figlia,penso che tutto il buon senso che mi ritrovo l'ho guadagnando grazie a l'influenza positiva di Maria sul mio carattere. Dopo questa mia risposta,tutti restiamo insilenzio,e continuiamo a mangiare,solo dopo aver gustato il dolce, una deliziosa Sacher,ricoperta da panna montata,la mamma di Luke decide di rompere il silenzio che si era creato: <>Dice la signora rivolgendosi al figlio ma guardando me. <>dice Luke congedandosi,e indicandomi con un cenno del capo a seguirlo. Luke é sempre davanti a me di qualche metro,mentre saliamo le scale e percorriamo un lungo corridoio pieno di porte.Ad un certo punto si ferma davanti all'ultima porta, e lentamente posa la mano sulla maniglia e l'apre,facendomi entrare prima di lui.Lui chiude la porta e si stende sul letto. Studio la sua stanza in ogni particolare,i muri sono ricoperti di poster,come quelli dei Green Day,il suo letto si trova vicino ad una finestra,ci sono alcuni mobili con delle foto ,e in un angolo della stanza giace una chitarra,é stupenda,credo che sia quella che usa quando suona con il suo gruppo. Noto sulla scrivania un libro,sembra più un diario,mi avvicino a quest'ultimo, il titolo inciso é "Canzoni",immagino che sia la sua agenda musicale,dove scrive le sue canzoni e le melodie.Proprio quando sto per aprirlo la sua voce mi blocca. <>Mi giro di scatto verso di lui,stava osservando ogni mio minimo movimento nella stanza ed é ancora steso sul letto mentre tiene sollevato il busto grazie ai gomiti. <>Gli domando con uno sguardo misto di confusione e curiosità. <> Mi dice semplicemente in uno sbuffo.Non ci posso credere,neanche mi conosce e già mi qualifica come una ragazza superficiale. <>aggiunsi le ultime due parole i un sussuro,e credevo che lui non le avesse sentite,ma invece le sentì. <>Mi stava dando della troia o mi sbaglio?Come si permette,oltre al fatto che non sono uscita con nessuno dei ragazzi che mi girano intorno. <>Dico uscendo da quella stanza e scappando da quel ragazzo. Ma lo sento urlare : <>Non do molto peso a quelle parole mentre raggiungo il soggiorno,dove si trovano i miei genitori. Dico ad entrambi che domani c'é scuola e che vorrei riposare perché sono molto stanca,loro acconsentono, e dopo aver salutato al meglio possibile i padroni di casa ,ci dirigiamo verso la nostra dimora.Ed in meno di quindici minuti mi ritrovo nel mio bel letto ,tra le mie coperte calde e con mille pensieri per la testa.

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