Walking in a Shadow valley

di Dreamwalker
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bestia ***
Capitolo 2: *** Inquieto ***
Capitolo 3: *** Io ho molto ***



Capitolo 1
*** Bestia ***


Non voglio più scivolare in quell'incubo. Lui ogni volta nuon vuole farmi fare ritorno..
Dentro di me c'è una parte che non riesco a controllare...
Non possiederemo il nostro corpo per sempre.
Custodisco in me qualcuno di cui ho paura; e troppo spesso diviene incontenibile...
Chiamatelo come volete, sta di fatto che quel demone si nutre dei miei sogni.
Sento risucchiare la mia voglia di vivere, la mia volontà nel fare o produrre qualcosa, 
la mia utilità all'umanità, la possibilità di essere un qualcosa o qualcuno per questo mondo. 
Dove va a finire tutto ciò? 
Mi ritrovai lì, perduto nell'oblio: silenzioso,oscuro,completo.
Dove si trova l'altra bocca di quel vortice? 
E perché non si prende anche il mio corpo? 
È lì che vorrei essere, anche per un solo momento.
Custodisco in me qualcuno di cui ho paura; e troppo spesso diviene incontenibile....
Ho un'infinita paura di non riuscire a tornare indietro da un'emozione.
Sono una vittima della mia rabbia...

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Capitolo 2
*** Inquieto ***


Bruciava di inquietudine fin dentro le ossa, 
immerso nelle sue stesse paure; 
aveva occhi che quasi ustionavano,
tanta era l'ira che gli pesava sul petto; 
i suoi passi portano caos, 
ma le sue gesta portano amore:
vive nella tristezza,scacciando con le unghie 
una pace che non gli appartiene.
Ha le budella corrose dall'odio; 
con labbra vogliose ti leccherà 
fino a farti divenire cenere.

Guardami: 
ciò che vedi non è altro che la superficie grezza 
di un baratro che non ha porte né finestre. 
Io sono il nero più totale,
le ali infinite e tetre di un corvo affamato, 
lo sguardo irridente della luna 
quando è volta a scoprire il suo lato oscuro, 
ormai prossima a morire.

Potrei sembrarti un bambino, 
dopotutto sia il mio corpo che il mio viso sono così delicati
da sembrare due abbozzi di petali,
i miei capelli, una nuvola opaca che riflette 
con nostalgia i riverberi dell`inverno più freddo. 
Ma ahimè,
quel bambino che ti ostini a guardare
e cercare di riconoscere in ogni attimo della tua esistenza,
non esiste più: alla fine è soltanto parte di un ricordo
che è rimasto intrappolato nelle correnti impetuose del tempo.

Sono insofferente, indolente e intollerante persino
nei confronti di me stesso: come potete pretendere 
che non lo sia con voi,o con tutti quanti gli altri? 

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Capitolo 3
*** Io ho molto ***


Questi ultimi mesi son stati strani.
Mi sono sentito fuori da me stesso, distaccato dagli altri ma soprattutto da ciò che sono e ciò che ero.
Ora come ora,trovo difficoltà soprattutto a scrivere, ad esprimere le mie emozioni.
Quando stavo per straripare, nessuno - purtroppo - aveva tempo, nessuno aveva le capacità necessarie per ascoltarmi.
Non il semplice udito, ma qualcuno che avesse saputo ascoltare col cuore,ragion per cui ho trattenuto tutto dentro.

I vortici  hanno creato delle vere e proprie correnti che mi impedivano di muovermi dalla situazione in cui ero.
Sempre le solite situazioni, le solite persone: quante delusioni.
Ho cercato “mio fratello” sempre in quelle sbagliate, incapaci soprattutto di riuscir ad onorare quell'apposizione, di riuscire a comprendere il valore dell'affetto e dei sentimenti che potevo donare.

L'uomo è un inguaribile ingrato. Non sa dare il giusto peso alle cose, ma allo stesso tempo si permette di giudicare qualunque cosa venga in suo contatto.
Eppure sto bene, mi cullo in me stesso, mi prendo cura di me stesso come un fratello farebbe col suo minore.
Perche? Perché io non posso abbandonarmi.


Sono diventato un inguaribile bugiardo, invece.
Mi tengo a distanza da tutti, anche da chi potrebbe apparire la persona a me più vicina.
Faccio in modo di lasciare in loro quel seme che, una volta sbocciato, impedisce a chiunque di starmi accanto.


Ho trovato terreni fertili, non posso dispiacermi. Ho solo preteso “troppo” da chi invece era nulla.

Sono diventato ripetitivo. Un sociopatico depresso?
Ma no, sulla carta sono felice, ho tanti amici, molte persone a sacrificarsi per me, non mi manca nulla di materiale, vivo negli agi. Ho il mio mondo però, esso risulta totalmente disabitato.
Vi è il solo uomo incappucciato a vagare per quelle terre, ma ora come ora, mieterebbe solo vittime.


Com'è cambiato il cucciolo. Maturato? No. Credo Marcito.
I sentimenti che trascinavo sembrano essere maturati troppo, cristallizzati e induriti dal tempo.
L’indifferenza totale è una seconda pelle. Dov'è finito l'altruismo?
Cosa farsene se non c'è nessuno che conosca realmente il valore del veder tesa una mano nei propri confronti?

“Dov'è finita la speranza?”
-Ho smesso di sognare ormai.
“I buoni propositi?”
-Non pretenderò nient'altro da me.

Una persona qualunque sarebbe estremamente felice di vestire i miei panni, ma io no.
La mia luce bianca è sempre accesa, in attesa di trovare qualcuno con gli occhi ben aperti semplicemente per specchiarsi con i miei.

I miei valori: amicizia e amore, non riescono a riscontrarsi con questa realtà. Non riesco ad amare gli umani, di qualunque sesso essi siano.
Vedo troppo dentro le persone, e sfiorandoli assorbo tutta la loro corruzione, i loro cattivi pensieri, e mi disgusta.
Mi disgusta molto il contatto, fisico.


Malattia? No, è soltanto che dietro questa maschera che porto c'è MOLTO di più.
Dietro la maschera che portano gli altri c'è molto di meno delle peggior aspettative che loro stessi non avrebbero nemmeno il coraggio di attribuirsi.

Quindi sono solo? No.

Io ho molto.

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