Could you be the devil, could be an angel

di ElsatherQueen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arrivo ad AngieTown ***
Capitolo 2: *** Prima sfida ***
Capitolo 3: *** Cosa mi succede? ***
Capitolo 4: *** Il respiro dell'angelo ***
Capitolo 5: *** Cambiamento ***
Capitolo 6: *** Rivelazioni tra amiche ***
Capitolo 7: *** E adesso? ***
Capitolo 8: *** Quanto tempo ancora.. ***
Capitolo 9: *** Perdonami Raf.. ***
Capitolo 10: *** Una cosa sola ***
Capitolo 11: *** Tutto un sogno ***



Capitolo 1
*** Arrivo ad AngieTown ***


 Il sole comincia a sorgere, la sveglia inizia a suonare..cavoli altri cinque minuti.
No Raf, è ora di svegliarsi, oggi è il gran giorno!
Appena sveglia sono un vero disatro, la mia chioma bionda è indomabile la mattina.
Preparo le ultime cose da mettere in valigia, saluto i miei genitori e mi incammino per andare alla scuola di AngieTown per diventare un angelo custode.
Ero molto soprapensiero, emozionatissima e come al solito con la testa tra le nuvole e urto un angelo. Era Uriè, la mia migliore amica.
Uriè: Raf, quanto tempo! –abbranciandomi- mi sei mancata tantissimo!
Raf: Anche tu, perdonami per l'urto –porgendole scusa-
Uriè: Figurati, anchio sono molto emozionata all'idea di diventare un angelo custode..che ne dici di proseguire insieme? -chiese sorridendo-
Raf: Certo volentieri –acconsentii-
Le due ragazze si incamminano insieme finchè non arrivo ad un enorme porta dall'aria meravigliosa.
Emanava una luce fortissima e trasmetteva pace e tranquillità.
Un angelo fece segno a Raf di proseguire ed ella attraverso la porta.
Era una specie di tunnel dove caddi spaventandomi quando dopo pochi secondi toccai terreno: ero arrivata.
Mi ritrovai in una grande città, c'erano rumori da tutte le parti, non capivo quale fosse il peggiore.
Ero in mezzo ad una strada e una macchina stava per travolgermi.
Raf: NOOOOOOOOOOOOOOO –urlai spaventata-.
La macchina mi attraversò come se non fossi li.
Sentii una persona ridere in lontananza e mi voltaii per vederne il volto.
Raf: Non ci trovo niente da ridere...non capisco come non mi abbia investita..
X: Ti do una dritta angelo, fino a quando non ti trasformi sei praticamente invisibile.
Era un devil, vestito come una specie di motociclista e con una stella rossa sull’occhio sinistro. Di bel aspetto, il classico ragazzo da far girare la testa a qualsiasi ragazza lui incontrasse.
Raf: Buono a sapersi –risposi- piacere di conoscerti, sei?
X: Sulfus, ma penso che mi conoscerai di già –disse con fare da leader-.
Raf: Mai sentito invece
Sulfus: Strano, sono molto conosciuto per i miei guai –sorrise ironicamente-.
Lo guardavo timidamente, metteva davvero tanta tensione.
Sulfus: e tu invece angelo, hai un nome? –domandò avvicinandosi con fare da dongiovanni-
Raf: Mi chiamo Raf –porgendogli la mano, in segno di saluto-.
Stava per porgermi anche lui la mano quando d’un tratto la ritirò ridacchiando. Mi sentii quasi offesa da quel gesto.
Raf: Davvero antipatico
Sulfus: Ehi non è colpa mia –replicò- non sai niente del veto?
Raf: Veto? –domandai senza sapere-
Sulfus: Ti conviene andare a scuola allora, hai già un ritardo pazzesco!
Raf: Anche tu allora –dissi-
Sulfus: No, io sono anche in anticipo –porgendosi le braccia dietro alla testa-
Raf: Ah..ok allora, ciao
Sulfus: Ci si vede angioletto! –mandando un bacio-
Quel tizio era davvero strano e quasi quasi mi intimoriva, forse era meglio stargli alla larga.
Mi diressi a scuola, feci un po un casino per trovare la mia aula dato che più che una scuola sembrava un castello.
Trovai la sua aula, aprii la porta e vi trovai un angelo..doveva essere sicuramente il mio prof.
Raf: Mi scusi il ritardo, sono Raf.. –dissi timidamente-
Prof: Le scuse non sono accettate, la prossima volta in orario signorina! –disse con tono molto severo-
Raf: Certo –risposi senza esitare-
Prof: I tuoi amici sono già a lavoro quindi mi limitero alle spiegazioni essenziali: Questo è Andrea, il tuo protetto. Il tuo compito è quello di portarla sulla giusta strada ma senza mai decidere per lui. In questa stanza si deciderà chi avrà la prima mossa tra Angel e Devil. Spero di essere stato abbastanza chiaro..ci sono domande?
Raf: Mmh..si, cos'è il veto? –chiesi curiosa-
Prof: è una regola da rispettare severamente, le sigle V.E.T.O. stanno per "Vietato Esporsi Toccare Ostacolarsi". E' successo molti anni fa che un Angel e un Devil provassero attrazione l'uno con l'altro e successe una catastrofe. Non vogliamo che una cosa simile succeda di nuovo.
Raf: Capito, ok allora posso cominciare? –pronta ad iniziare-
Prof: Certo che devi, buona fortuna
Raf: La ringrazio
Intanto dalla parte oscura di quella scuola, la prof spiegava le regole essenziali da rispettare per i Devil ma invano, detto tra noi i devil non ascoltano nessuno.
Era il turno di Sulfus per sapere il nome della sua tentazione: Andrea, il mio stesso protetto.
Nella sua mente sperava che la protettrice di quel terreno fosse quella ragazza, non riusciva a capirne il motivo ma era riuscita a farlo pensare soltanto a lei ed un male, non poteva pensare ad un "angioletto".
Era più forte di lui, voleva sempre più rivederla.
Forse coincidenze, forse destino ma eravamo già destinati a nostra insaputa.




Eccomi qui con una nuovissima storia, prossimamente molto piccante.
Ho deciso di creare questa storia perchè amo da morire la coppia RafxSulfus ed avevo già da un pò questa storia in mente ma non sapevo ancora come gestirla.
Un bacio a tutti
Elsather

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Capitolo 2
*** Prima sfida ***


Mi avviai alla porta dell`aula sfida ad attendere il mio patner-devil per cominciare.
Però, sapevo che i devil erano dei ritardatari ma non immaginavo cosi tanto!
Raf: Ah, ma non arriva nessuno?! –guardandosi intorno preoccupata- non voglio ricevere un`altra lamentela dal prof.
D`improvviso passò un uomo, aveva il volto coperto ed un aria da brividi.
Mi domandai chi fosse e proprio in quel momento sentii una voce, una voce sentita quella mattina..
Sulfus: Ancora non l`hai capito? Eppure è semplice, per i terreni siamo inv..- continuò la frase finchè non venne interrotto-
Raf: invisibili a meno che non ci trasformiamo, l`ho imparato poco fa..allora tu sei il devil con cui farò coppia per le sfide?
Sulfus: A quanto pare si angelo mio
Cominciò a guardarmi in un modo davvero affascinante ma non mi feci incantare.
Raf: Mi chiamo Raf e non sono il tuo angelo, puoi mettetelo in quella testolina?
Sulfus: che caratterino che abbiamo
Raf: Mmh..perchè non iniziamo la sfida ora? Siamo già molto in ritardo rispetto agli altri
Sulfus: Scegli tu la sfida... Raf-
Era una mia impressione o aveva indugiato fin troppo sul mio nome?
Sospirai esasperata e misi in moto il cervello per elaborare una sfida decente da proporgli.
Il "problemino" però era che appena pensavo a qualcosa, mille dubbi mi assalivano.
Dubbi del tipo: " E se è troppo facile per lui, oppure è troppo scontato e semplice?". Così scartavo subito l'idea.
Sbuffai, lo sguardo perso sul pavimento di lineolum, passandomi nervosamente una mano tra i capelli biondo grano.
Sulfus: Te la prendi comoda a quanto vedo...
La voce di Sulfus mi riscosse dai miei pensieri e mi fece sollevare automaticamente lo sguardo.
Si stava appoggiando al muro, le mani incrociate sul petto con l'ombra di un sorriso sulle labbra carnose. Wow...
Mi incantai un minuto di troppo a guardarle ma quando vidi che alzava un sopracciglio facendo brillare di malizia gli occhi dorati mi decisi a mettere in moto la lingua.
Raf: Ehm... no... sto pensando...- balbettai rimmergendomi nei miei pensieri.
Cavolo, ma perchè dovevo scegliere proprio io?!
Sulfus: Me?- mi chiese lui prendendomi in contro piede.
Raf: Cosa?- ribattei aggrottando la fronte.
Lui mi sorrise con aria divertita e chinando un po' la testa mi guardò di sottecchi, una ciocca di morbidi e folti capelli scuri gli ricadde sugli occhi ambrati.
Sentii le mie guance riscaldarsi tragicamente a quella domanda improvvisa e mi schiarii un po' la voce, a disagio.
Raf: No. Sei troppo montato secondo me.- gli risposi cercando di sembrare in qualche modo sicura. Non funzionò...
Rise, staccandosi dal muro con una leggera spinta e mi venne incontro, facendosi vicino... ehm... forse un po' troppo vicino.
Sulfus: Rassegnati, tanto l`ho capito che ti interesso angioletto.- mi sussurrò arrogante lui, quel sorriso malizioso non sembrava volersene andare nemmeno se lo avessi pregato in cantonese.
Raf: Ora ricominci a chiamarmi "angioletto"?- ribattei... perchè sinceramente era l'unica frase coerente che potesse elaborare il mio cervello in quel momento.
Lui si avvicinò ancora, inducendomi a indietreggiare. Di più... sempre di più, finche non andai a cozzare le spalle contro il muro.
Sulfus: Oh si...- sussurrò lui intrappolandomi, con le braccia, al muro. Il suo profumo mi avvolgeva... sapeva di buono.
E il che era strano... di solito non mi piacevano i profumi dei Devil.
Appena passavano, in corridoio, portavano con se una scia nauseante.
Sulfus:-...mi piace chiamarti cosi.- continuò lui, gli occhi dorati, fissi su di me. Eh... sì... era davvero molto buono.
Così tanto che non mi accorsi nemmeno di aver sporto un po' la testa verso di lui, quasi per sentire meglio quel profumo... e poi... la stella rossa, tatuata sull'occhio destro mi incuriosiva a dirla tutta.
Sulfus: Ti dico questo...- mormorò lui, un sorriso lento... sensuale gli nacque sulle labbra -... se vuoi baciarmi, ti lascio il permesso di farlo-
Era quasi, fin troppo chiaro..tutta una messa in scena.
Raf: Ho capito benissimo che stai cercando di tentarmi e farmi violare il veto ma questo accadrà soltanto nei tuoi sogni...o nei tuoi incubi.
Sul suo volto ricomparve di nuovo quel suo sorrisetto, cavoli era davvero stupendo.
Sulfus: Questo è tutto da vedere.
Il modo in cui mi guardava era davvero strano eppure mi piaceva.
Non dovevo cadere nella sua trappola, era un devil, tentare era la sua missione.
Probabilmente stava dicendo soltanto sciocchezze sul fatto che mi interessasse ma...se col tempo sarebbe stato cosi? No, non posso violare il veto.
Raf: Ho deciso la sfida, entriamo ora
Sulfus: Finalmente, quel muro non è cosi comodo come sembra – mi rispose con aria di sarcasmo, ma non ci trovai niente di divertente-.
Raf: Tu sei un tipo tutto fuoco e fiamme,giusto?
Sulfus: e quindi? – ribattè
Raf: e quindi..ti ci vuole un bagno! –andaii in acqua e salii di corsa sul surf , lasciandolo indietro-
Avevo optato per questa sfida, ero abbastanza brava e quindi ero convinta di poter vincere la gara.
Sulfus: ehi angioletto non lasciare il tuo amore cosi indietro – disse con fare presuntuoso come solo un devil sapeva dire-
Raf: smettila, io non provo niente per te! – mi girai dietro per replicare-
Sulfus: neanche io ma sei davvero bellissima –rispose quasi perdendo di vista il fatto che in quel momento ero la sua avversaria
A quelle parole arrossii di nuovo, quel diavoletto era davvero terribile. Ma non persi il controllo e proseguii la mia gara.
Notai che quel diavoletto era sempre dietro di me, avrebbe potuto superarmi in qualsiasi momento ma..stranamente..era sempre li, immobile..chissà cosa starà escogitando..
Sulfus: quella tipa è troppo in gambaa, è il caso di giocare sporco allora.
Terminate queste parole si gettò in acqua.
Sulfus: RAAAAAF AIUUUUTOOOOO –cominciando ad urlare-.
Sapeva benissimo che questo avrebbe urtato all’animo buono dell’angelo.
Sentendo urlare il mio nome, mi dirai di botto e vidi Sulfus che stava annegando. Tornai indietro per aiutarlo a risalire sul surf.
Raf: Sulfus resisti –affrettandosi ad arrivare da lui per soccorrerlo-.
Raf: Coraggio ti aiuto a risalire – porgendogli la mano per farlo risalire-.
In quel momento avevo dimenticato completamente il veto, pensavo solo ad aiutarlo. Lui no. Lo ricordava perfettamente.
Mi prese la mano con il suo solito sorrisetto e una carica di scossa elettrica partì da quelle mani unite. Caddì in acqua per il dolore e lui ne approfittò per tornare sul surf.
Sulfus: Ci si vede angioletto, tocca a me la prima mossa con Andrea –allontanandosi da Raf-.
Raf: Non ti aiuterò mai più, sei un`imbroglione! –risposi urlandogli contro -.
In quel momento notai uno strano segno sulla mia mano, una piccola stella rossa.
Raf: Il veto...vietato toccare



L'ho scritto stanotte e non vedevo l'ora di pubblicarlo.
Ovviamente mi sto attenendo alla storia originale ma "modificandola" un pò.
Ringrazio infinitamente i suggerimenti di Katherine Striges.
Spero sia di vostro gradimento
Elsather

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Capitolo 3
*** Cosa mi succede? ***


Avevo violato il veto, me lo sentivo che stare accanto a quel devil mi avrebbe portato solo guai..ma..e adesso? cosa mi aspettava?
Non potevo di certo tornare a scuola con naturalità e dire "Buongiorno a tutti, ho violato il veto, a che ora inizia la lezione?"
Oh cosa faccio adesso? Mi sono cacciata davvero in un gran casino.
Mentre Sulfus si dirigeva da Andrea, si accorse anche lui di aver una stellina rossa sul palmo della mano.
Sapeva benissimo cosa avesse fatto eppure sembrava naturale come al solito. Era riuscito a tentarmi, era questo il suo compito.
In parte era dispiaciuto di cio che aveva commesso.
Sulfus: Tsk, io che provo pietà? Mi faccio schifo da solo. –continuava a ripetersi-
Volò fino alla casa di Andrea. Era una bella casetta che si trovava nel centro della città. Si trasformò e bussò alla porta.
Andrea: -apri la porta- salve desidera?
Sulfus: Tu devi essere Andrea giusto?
Andrea: Si certo, sono io –rispose senza esitazione
Sulfus: Piacere di conoscerti –porse la mano-
Andrea: Piacere mio ma, tu chi sei? –porse anche lui la mano e gliela strinse-
Sulfus: Soltanto un amico –disse con tono misterioso-
Andrea: E cosa vorresti da me? –preoccupandosi-
Sulfus: Bhè darti una splendida notizia
Andrea: Oh davvero, quale? –incuriosito da quelle parole-
Sulfus: Hai vinto 10.000 euro alla lotteria!
Andrea: Oh accidenti sul serio? –entusiasta al massimo- ma…io non ho giocato alla lotteria e comunque non avrei potuto in ogni caso, sono minorenne –disse riflettendoci sopra-
Sulfus: Mmh..sicuro perchè a me risulta che qui la vincita è stata vinta da "Andrea Wilson" –disse vedendo sulla carta della vincita-
Andrea: Io sono Andrea Weselton, il ragazzo che cerchi abita a due isolati da qui –gli indicò la strada facendo segno la mano-
Sulfus: Ah capisco, bhè allora non mi resta che andare da lui e dagli questa notizia.. –indietreggiò di qualche passo, giusto qualcuno..sapeva che la sua preda avrebbe abboccato l’amo- a me che tu... – si girò di spalle-
Andrea: Che io?
Sulfus: Che tu non voglia questi soldi per te –accennò un sorriso da brividi-
Andrea: A chi non piacerebbero ma sarebbe sbagliato prenderli se non sono per te –disse saggiamente-
Sulfus: Se tu li vuoi li lascio a te e l`altro Andrea non saprà mai niente di tutto questo. –fece un occhiolino-
Andrea: E se lo viene a sapere? Non voglio passare dei guai –replicò preoccupato-
Sulfus: Non saprà niente, fidati di me –lo rassicurò-
In quel momento Sulfus riusci a convincerlo e fargli prendere la sua non-vincita.
Andrea: Ok allora, li prendo –prese la ricevuta-
Sulfus: Ne ero sicuro, ci si vede –lo salutò andando via-
Andrea: Ciao e grazie ancora –ricambiò il saluto e rientrò in casa a dare la notizia alla madre-
Era andata benissimo la sua prima prova, aveva vinto.
Bhè vi starete chiedendo dove fossi io durante tutto questo..alla ricerca dell`abitazione.
Sono un angelo con un senso dell`orientamento che fa decisamente pena.
Raf: Ah, accidenti ma dove sarà..mi sembrano tutte uguali –guardandosi intorno in preda alla disperazione-
Dopo pochi minuti mi ritrovai quel diavoletto che stava tornando indietro.
Sulfus: Ehi angioletto –sorpreso- che fine avevi fatto? Non mi vorrai dire che.. –socchiudendo gli occhi- Raf: Si..mi sono persa –chinando il capo-
Sulfus scoppiò in una risata davvero tremenda, stava per piegarsi in due.
Raf: Che hai da ridere? Le case qui sembrano tutte uguali e non riesco a trovare quella giusta –mi giustificai-
Sulfus: Allora permettimi di darti un`informazione –inchinandosi ironicamente- perchè vedi, è proprio quella laggiù –indicando la casa di Andrea-
Mi indicò la casa del mio protetto con la mano destra e fu allora che notai..
Raf: Anche tu? –indicando il palmo della sua mano-
Sulfus: Cosa anchio?
Raf: Non fare l’ingenuo, quella stellina...c`è l`ho anchio..
Gli mostrai il palmo della mia mano destra e poi guardò la sua.
Sulfus: Sono perfettamente identiche –affermò -
Raf: Si, pensi che possa avere a che fare con..il veto? –gli chiesi-
Sulfus: Oh sicuramente sarà per quello, ne sono sicuro..lo sapevo –con fare di superiorità-
Raf: Tu lo sapevi? –alzando di poco la voce-
Sulfus: Ovvio che lo sapevo, per chi mi hai preso? Era tutto programmato –mi sorrise con aria divertita-
Raf: E tu...perchè se lo sapevi nella gara del surf, mi hai comunque stretto la mano? –domandi perplessa-
Sulfus: Non so, in quel momento sentivo il bisogno di...
Raf: Di? –curiosa di sapere il seguito di quella frase-
Sulfus: Lascia perdere..a domani angioletto –volò via facendo perdere le sue traccie-
Tutto d`un tratto era diventato davvero strano e misterioso, chissà cosa voleva intendere con quelle parole.
Che provasse qualcosa..per me? No, impossibile.
Sa benissimo che io non provo niente per lui..almeno credo. Bhè forse si, mi affascina molto.
Ma non potrà mai esserci niente tra noi due, Angel e Devil non possono stare insieme.
Davvero ingiusto..ma cosa sto dicendo? No, non posso pensare a lui. Devo smetterla. E’ tutto una sua trappola.
Decisi di ritornare alla scuola, ormai stava per farsi buio ed era meglio rientrare. In stanza c’era Uriè ad aspettarmi.
Uriè: Finalmente sei tornata, allora come è andata? –mi chiese curiosa-
Raf: Uno schifo totale, non sono riuscita a trovare la casa del mio protetto. –risposi sdraiandomi di colpo sul letto
Uriè: Mi dispiace e ora non sai dove si trovi?
Raf: Ora si, me l’ha mostrata Sulfus..
Uriè: Mmh Sulfus..e che tipo è? Lo conosco? E’ carino? –fece mille domande dalla curiosità di sapere chi fosse-
Raf: Frena il tuo entusiasmo Uriè –sospirai- è un Devil..
Uriè: Oh..come mai quel sospiro – si avvicinò sorridendomi-
Raf: Niente, era un sospiro..tutto qui –le risposi chiudendo gli occhi-
Uriè: Ti conosco bene Raf, sono la tua migliore amica..ti piace vero?
Incredibile, mi leggeva nel pensiero.
Raf: Forse, lo trovò carino..ma non potrà mai succedere qualcosa.. –sospirai di nuovo-
Uriè: Si..il veto..- cambiando tono-
Raf: Già…bhè ora cerco di dormire, è stata davvero una giornata pesante.
Uriè: -notò qualcosa sulla mia mano- cos’hai li? –socchiudendo gli occhi- Raf: Niente…ti spiegherò domani..buona notte.
Feci finta di addormentarmi, non sapevo come dirglielo..fosse avrei trovato il coraggio di dirglielo il giorno dopo..o forse mai… chissà



Ed eccomi qui con il terzo capitolo, spero sia di vostro gradimento.
Elsather

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Capitolo 4
*** Il respiro dell'angelo ***


Chiusi gli occhi e dopo qualche minuto mi addormentai profondamente.
Volevo dimenticare quella giornata e tutto quello che Sulfus aveva detto.
Era chiedere troppo forse...iniziai a sognare.
Mi trovavo in una distesa di fiori di ogni tipo, erano meravigliosi.
Vidi un ombra da lontano. Per la curiosità mi avvicinai e..no, no è possibile.
Sulfus: Questi fiori non sono niente paragonati alla tua bellezza. -disse mentre prese un fiore e lo annusò-.
Rimasi a bocca aperta da quella frase, era tenerissimo.
Sulfus: Per te -mi diede il fiore che aveva raccolto-
Raf: Oh, grazie -arrossii-
Era davvero dolce, forse troppo per un devil. Ma non mi importava.
Mi sentivo bene in quel momento. Mi sentivo bene perchè lui era li con me.
Era incredibile quanto io desiderasti stare per sempre li, guardandogli negli occhi..era bellissimo.
Raf: Sono felice di essere qui con te.
Cosa avevo appena detto? Wow, credevo di aver mai questo coraggio di dire una cosa del genere.
Sulfus: -si avvicinò al mio volto accarezzandomi una guancia- non sai quanto lo sono io, angelo mio.
Non la smettevo di guardarlo, i suoi occhi..qui suoi bellissimi occhi mi ipnotizzavano completamente.
Sulfus: Starei qui a guardati per ore.
Terminate queste parole, portò la sua mano dietro il mio capo e si avvicinò sempre di più alle mie labbre. Avevo il cuore a mille.
Volevo quel bacio. Lo volevo a tutti i costi.
Nel bel mezzo del sogno mi svegliaii di botto, ero agitata e avevo il cuore che non voleva più ritornare ai suoi battiti regolari.
Avevo il respiro affannato come se avessi corso per dieci isolati.
Presi la mia sveglia sul comodino..le quattro del mattino. Cavoli pensavo fosse più tardi.
Non riuscivo a riprendere sonno e decisi di fare in un giro per prendere un po d`aria.
Uscii fuori dalla finestra e volai fin sopra il tetto della scuola. Mi sedettii e cominciaii involotariamente a ripensare a quando lo avevo conosciuto...solo due giorni prima..
Era tutto cosi strano e complicato.
Sulfus: Neanche tu riesci a dormire? -d`improvviso apparve sul tetto-
Raf: e tu che ci fai qui?
Sulfus: Bhè, potrei farti la stessa domanda anchio -ribattè-
In effetti aveva ragione, perfettamente ragione.
Raf: Ho avuto..ehm... un incubo e sono uscita per una boccata d`acqua -cercando di mentire-
Sulfus: Lasciami dire che come bugiarda sei davvero un disastro -mi sorrise amichevolmente-
Era la prima volta che mi sorrideva in quel modo.
Raf: Non sono fatta per mentire.. -chinai il capo- Sulfus: -sedette anche lui sul tetto- Già, per questo sei un angioletto - mi diede una lieva spallata-
Raf: Immagino che tu sia il re delle bugie
Sulfus: Ovviamente -affermò soddisfatto-
Raf: E sentiamo, quale sarebbe la tua più grande bugia detta? -chiesi curiosa-
Sulfus: Vuoi proprio saperla? -rispose cambiando completamente lo sguardo e il tono della voce
Raf: Certo, sempre se tu vuoi.
Senza accorgecene era nato una specie di confessionale.
Sulfus: Ricordi la sfida..quando ti dissi che non provavo niente per te?
Raf: si..?
Sulfus: Mentivo.- rispose con tono fermo e deciso-
Raf: perchè mentivi? -incuriosita gli domandi-
Sulfus: Perchè in realtà..ah..non so..ma da quando ti ho conosciuta non faccio altro che pensarti, continuamente.
Questo doveva essere per forza un altro sogno. Non era assolutamente possibile che Sulfus mi avesse detto quello che io non riuscivo a dire neanche alla mia migliore amica.
Raf: Davvero? -arrossii sorridendo-
Sulfus: Si..Raf -mi guardò negli occhi ricambio il sorriso-
Il modo in cui si soffermava sul mio nome era meraviglioso.
Se era un altro sogno, pregavo di non essere svegliata.
Sulfus: So che non mi crederai data la mia natura crudele ma è cosi.. -disse con sguardi sognante-
Raf: Allora anche i devil hanno un cuore..-risposi accennando una linguaccia-
Sulfus: Shh non dirlo in giro, mi rovineresti la reputazione -con tono sarcastico-
Era davvero simpatico..dolce...perfetto..peccato solo per il veto..
Sulfus: So benissimo che non posso avere una chanse con te..a me non sarebbe nessun problema violarlo ma..per te..
Raf: Già.. -risposi con tono bassissimo-
Sulfus: Bhè sarà meglio che torni a dormire, non vorrai fare tardi domani a lezione.
Raf: Accidenti è vero, domani c`è scuola..-mi alzai in fretta e furia- buona notte -volai di corsa in camera mia-
Sulfus: Buona notte Raf -voló anche lui nella sua stanza-.
Ora che riuscii a dormire tranquillamente, o quasi. Anche lui provava qualcosa per me.
Chissà se potremmo amarci un giorno,io inizierò a sperare.



L'ho scritto questa mattina alle 04:00, si perchè nel cuore della notte la signorina qui presente inizia a fantasticare e a scrivere. Tutto normale direi lol.
Spero vi piaccia, recensionate mi raccomando.
Elsather

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Capitolo 5
*** Cambiamento ***


Erano passate ormai due settimane dal mio arrivo ad Angie Town.
Nuove giornate, nuove sfide, nuovo...Sulfus.
Si, quel diavoletto in mia presenza non era poi cosi "diavolo" anzi..era..aw.. perfetto.
Mi svegliaii presto. Ero davvero di buon umore.
Uriè: Buongiorno Raf -sbadigliando ancora nel suo letto-
Raf: Giorno dormigliona
Uriè: Ah -cercando di svegliarsi- sei tu che oggi hai voluto assistere alla nascita del sole stamattina
Raf: Puo darsi ma ora devi alzarti anche tu! -tirandole un cuscino-
Uriè: Si certo, solo altri cinque minuti..
Raf: Conosco i tuoi famosi "cinque minuti" che si trasformano in ore, non me la bevo questa volta -sorridendole-
Uriè: E va bene -si alzò- ecco ora sono in piedi e...spero vivamente di non cadere
Raf: -ridacchiai- non esagerare ora.
Cominciammo a prepararsi, fra un`ora c`era lezione.
Dalla parte oscura della scuola i devil erano ancora tutti nella fase del "buon riposino" e non pensavano neanche lontano un chilometro di alzarsi per la scuola, tanto per cambiare.
Si svegliò per prima Kabalè, devil, ex-ragazza e ora migliore amica di Sulfus.
Kabalè: -aprendo gli occhi- Pessima giornata a tutti voi miei cari amici.
Di seguito si svegliarono anche Kabiria e Gas carissimi amici di Sulfus anche loro.
Kabiria: A te -svegliandosi-
Gas: Cosa c`è per colazione?
Un devil sembra in cerca di cibo.
Sulfus: -appena sveglio con il visi stanco e i capelli ribelli- Gas, possibile che pensi solo a quello?
Kabiria: Infatti -dandogli ragione-
Gas: Si e allora tu Sulfus?! È da quando è iniziata la scuola che sei sempre con la testa tra le nuvole? -alzando il tono della voce-.
Sulfus: Devi aver urtato qualcosa stanotte mio caro, io sono sempre lo stesso.
E invece no, era diverso e davvero con la testa tra le nuvole. Pensava sempre a quella sera sul tetto...aveva sbagliato a dirle ciò che provava? Ormai è gia fatto.
Non riusciva a rassegnarsi, quella ragazza non sarebbe mai stata sua.
Io e la mia amica Uriè eravamo pronte e ci dirigemmo in classe.
Eravamo in super anticipo, mancavano altri 10 minuti alla lezione.
Aspettavamo il prof arrivare quando intravidi Sulfus passare per il corridoio con un`aria pensierosa.
Raf: Uriè..credo..di aver dimenticato un libro in stanza. Torno subito. -cercai un diversivo per uscire-
Uriè: D`accordo ti aspetto qui, fa presto.
Uscii dall`aula e mi diressi da lui.
Raf: Ehi -lo salutai mentre era di spalle continuando a camminare-
Sulfus: Oh..sei tu..ciao -ricambiò il saluto-
Raf: Qualcosa non va? -domandi-
Sulfus: Niente...forse si..-si appoggiò ad una parete- sto ripensando a quello che ti dissi giorni fa sul tetto...credo di aver commesso un enorme sbaglio a dirtelo.
Raf: Non devi sentirti male per colpa mia.
Sulfus: Non è che io mi senta male
Raf: e allora non capisco..
Sulfus: Mi sento vuoto da quella volta
Raf: Spiegati meglio -cominciai a spaventarmi-
Sulfus: Sento che una parte di me mi abbia abbandonato e che tu..tu sei la mia parte mancante.
A quelle parole non capii più nulla, non riuscivo più a controllare niente del mio corpo, dipendevano tutte dal mio cuore che iniziò a battere all`impazzata.
Nessuna parola usciva dalla mia bocca, solamente un respiro affannato come se avessi corso per chilometri.
Suonò la campanella, la lezione stava per cominciare. Salvata dalla campanella, stavo per svenire a momenti.
Raf: Devo andare...
Sulfus: Si..devi..-chinando il capo-
Raf: e tu? -aprii gli occhi in attesa della sua risposta-
Sulfus: e io.. niente. Torno in camera, dì al prof che non mi sento molto bene se chiede di me.
Raf: Certo..rimettiti -abbassando lo sguardo-
Cavoli, era davvero a pezzi. E tutto per colpa mia.
Quanto avrei voluto seguirlo per stare con lui.
Non so come spiegarlo a me stessa ma...io me ne ero innamorata.
Raf: Meglio che torni in classe ora..Uriè si sta preoccupando.
Tornando in classe Urièsi accorse che qualcosa non andava.
Uriè: Ehi, va tutto bene?
Era arrivato il momento di parlarne con lei.



Quinto capitolo fresco di stampa lol. Spero vi piaccia
Buona lettura a tutti e recensionate in tanti.
Elsather

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Capitolo 6
*** Rivelazioni tra amiche ***


Era arrivato il momento, doveva saperlo anche Uriè.
Raf: Devo dirti una cosa...è importante..-le dissi senza giri di parole-
Uriè: Certo, dimmi -pronta ad ascoltarmi-
Raf: Devi sapere che i...
Venni interotta dall`arrivo del prof in aula. Quanto è difficile dire la verità, anche se sei un angel.
Uriè: Ne riparliamo dopo?
Raf: Si, è meglio..
Ci sedemmo ognuno al proprio posto e il prof iniziò con l`appello. Tutti presenti.
C`erano anche i devil nella nostra classe.
D`ora in avanti avremmo condiviso l`aula. Che fortuna.
Il nostro professore fece l`appello, tutti presenti e in orario. Si sa che noi angel amiamo essere in perfetto orario.
Toccò alla professoressa dei devil. Mancava soltanto uno e sappiamo perfettamente chi.
Professoressa: Dov`è finito Sulfus?
Non sapevo se dire che non voleva partecipare alla lezione o rimanere in silenzio. Cosi mi decisi.
Raf: Mi scusi professoressa.. *alzai la mano*
Professoressa: A cosa devo la tua alzata di mano?
Raf: Ehm..io..
In quel preciso istante qualcuno bussò alla porta interrompendomi.
Sulfus: Salve a tutti
Professoressa: Oh ma bravo Sulfus, in perfetto ritardo. Sei il mio studente modello. Prendete tutti esempio da lui. -eloggiandolo davanti alla sua classe-
Strano mi aveva detto che sarebbe rimasto in camera sua, poco importa..avrà cambiato idea all`ultimo minuto. Cominciammo la lezione.
Il professore ci insegnò come avremmo potuto battere i devil al meglio e lo stesso fece la professoressa con i suoi devil.
Professore: e questo è quanto. Avete compreso le regole?
Angels: si professore -rispondemmo in coro-
Professoressa: Devils?
Devils: -anch`essi in coro-Le regole sono fatte per essere infrante
Professoressa: Che bravi i miei piccoli demoni
La lezione terminò ed uscimmo tutti dall`aula.
Gas: Su forza muoviti ad uscire, non siamo mica in gelateria! -spingendo-
Uriè: Possibile che tu pensi soltanto a mangiare?
Kabiria: Tu invece dovresti pensare ad un fondotinta, hai la faccia che sembri un cadavere! -ridacchiando-
Kabalè: Hai impegni per stasera Sulfus?
Sulfus: Che ti importa?
Kabalè: Siamo di pessimo umore oggi..perfetto direi.
Raf: Uriè..
Uriè: Eccomi arrivo!
Tornammo nella nostra stanza mentre gli altri uscirono per un giro.
Uriè: Allora cosa dovevi dire?
Raf: Promettimi che non dirai neanche a nessuno..
Uriè: Ma è ovvio, sei la mia migliore amica, non farei mai una cosa del genere. -abbracciandomi-
Raf: -ricambiai l`abbraccio- Bhè...c`è un ragazzo..
Uriè: Uuh la storia si fa interessante. -si incuriosi-
Raf: e credo di essermi innamorata di lui..
Uriè: AHHH -saltò in piedi dalla felicità- ma questa è notizia spettacolare! Oh è cosi bello essere innamorati
Raf: Si..ma..
Uriè: Ooh non vedo l`ora di sapere chi è..lo conosco? È carino? Aspetta...perchè quel ma? Non ricambia? È già fidanzato?
Cominciò a farmi un milione di domande contemporaneamente che a momenti mi scoppiava la testa.
Raf: Credo che ricambi..
Uriè: AAAAH -saltò di nuovo- ma questo è già un passo avanti amica mia! Devi assolutamente presentarmelo. Voglio proprio vedere questo ragazzo per cui hai perso la testa.
Raf: Non potrà mai esserci un noi..
Uriè: Ma cosa stai dicendo? Insomma prova anche lui qualcosa per te..l`amore può sbocciare a momenti tra voi due e diventereste una cosa sola..
Raf: Ti dico di no invece..
Uriè: Perchè continui a dire il contrario non capisco ins...
La interrompei bruscamente senza volerlo. Nella mia testa c`erano tantissimi pensieri, stavano per prendere il controllo della mia mente e dalla mia bocca uscì soltanto:
Raf: È sulfus..
Uriè: C-cosa? -rimase a bocca aperta-
Raf: Si..è lui il ragazzo per cui ho perso la testa -mi sdraiai sul letto stringendo un cuscino-
Uriè: Come è successo?
Raf: Non lo so..so solo che non smetto di pensare a lui. Nella mia mente c`è sempre e solo lui-scoppiai in lacrime-
Uriè: -abbracciandomi forte- Non mi piace vederti cosi, fai piangere anche me -versò una lacrima-
Raf: Perchè....perchè con tante persone dovevo innamorarmi proprio di uno che non potrò mai avere?! -sfogandomi in lacrime-
Uriè: Vedrai...si sistemerà tutto..
Raf: No..non si potrà mai sistemare...siamo un angel e un devil..è un amore impossibile..
Uriè: Lo so ma ricorda che la speranza è l`ultima a morire -mi sorrise asciugando una guancia dalle lacrime-
Raf: Qui è già morta Uriè... intorno a me non esiste niente più ormai, solo lui e io che muoio dentro..perché so perfettamente di non poterlo nemmeno abbracciare..-l`abbracciai piangendo di nuovo-
Non avevo mai pianto cosi tanto per qualcuno.
Non avrei mai pensato che avrei pianto cosi per un devil. Un devil che per me era come un angelo.



Capitolo un pò triste di questa mia storia, a momenti piangendo anchio mentre lo scrivevo.
Leggete e mi raccomando recensionate se volete che continui.
Grazie mille a tutti per il sostegno, un bacio.
Elsather

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Capitolo 7
*** E adesso? ***


Avevo detto tutto, ora anche la mia migliore amica ne era a conoscenza.
Uriè: Non piangere, vedrai troveremo un rimedio..
Raf: -ancora in lacrime l`abbraccia-
Mi ero confessata con lei, mi ero tolta un peso ma... qualcuno ci aveva sentito.
Raf: -alzai il volto e guardai la porta- Uriè...li c`è qualcuno -dissi sottovoce-
Uriè: Sembra di si..
Raf: Accidenti..ha sentito tutto
Mi precipitai ad aprire la porta ma li fuori non c`era più nessuno. Cavolo e adesso?
Uriè: Dobbiamo scoprire chi fosse e convincerlo a tenere il segreto...se qualche professore viene a sapere questo tu..
Raf: Rischio di essere espulsa...
I giorni passavano e più avevo certezze chiare, ero innamorata persa di lui.
Ma come può il bene aver bisogno del male per star bene? Era tutto cosi terribilmente strano ma lo desideravo con tutta me stessa. Lo amavo.
Ma avevo sempre quel pensiero negativo nella mia mente: chi era quello che ci aveva sentite?
Avrebbe potuto dire tutto ai professori da un momento all`altra. E se era proprio uno di loro? 
Raf: Sono un angelo morto! -continuavo a ripetermi-
Erano ormai due settimane che non sentivo Sulfus, non si presentava neanche in aula sfida. 
Non era da lui lasciarmi libero spazio con il nostro terreno.
Qualcosa non andava.Cominciai a preoccuparmi. 
Uriè: Ti vedo agitata, che succede?
Raf: No niente..
Uriè: Raf...c`entra Sulfus, vero?
Raf: Sono giorni che non so niente di lui. Non si presenta neanche in aula sfida...spero non gli sia successo nulla.
Uriè: Ti comporti proprio da vera innamorata -sorrise- deve piacerti proprio tanto
Raf: -arrossii senza volerlo-
Uriè: Aw lo prendo per un si -fece un occhiolino e mi abbracciò-
Raf: Ma non sono solo preoccupata per lui..
Uriè: Lo so.. sono passati giorni, potrebbe parlare in qualsiasi momento. Io non voglio che ti espellano, farò qualsiasi cosa per te!
È cosi che scopri chi tiene davvero a te, nei momenti buii nella tua vita.
Sono vere amiche quelle che restano sempre e comunque al tuo fianco.
Raf: Sei una vera amica Uriè, ti ringrazio davvero molto
Uriè: Sono io che devo ringraziare te, sei speciale Raf non dimenticarlo mai -sorrise-
La conoscevo da anni ormai, non era la mia migliore amica ma era mia sorella.
Ricordo che una volta da piccole avevo paura di volare troppo in alto.
Lei mi prese una mano e mi disse:
Uriè: Qualsiasi cosa accada non ti lascerò mai cadere
ed è stato cosi.
Quel giorno volai fino alle nuvole per la prima volta nella mia vita ed è tutto grazie a lei se oggi sono qui, in questa scuola insieme a lei.
In quel preciso istante sentii qualcuno che urtò alla porta. Che sia lo stesso che ci stava origliando l`altro giorno?
Ci avvicinammo alla porta lentamente, l`aprimmo e vedemmo una persona allontanarsi correndo.
Raf: Questa volta non mi sfuggi, chiunque tu sia!
Uriè: Presto Raf!
Iniziò cosi l`inseguimento alla nostra "preda". 
Era davvero veloce con quella ali, cercavo di capire chi fosse ma non riuscivo a riconoscere nessuno.
Decidemmo di dividerci, in modo da avere più possibilità di prenderlo.
Uriè: Io vado da questa parte, tu continua dritto
Raf: D`accordo
Volaii più veloce che potevo, finchè vidi qualcuno da lontano appoggiato al muro che respirava a mala pena, come se avesse volato per chilometri. Ecco il nostro spione.
Raf: Ti ho trovato a quanto pare! -urlaii-
Forse urlagli contro non fu una buona idea. 
Riprese a scappare, cosi per riuscire a raggiungerlo decisi di usare uno "spid fly".
Raf: Accidenti è impossibile!
Riusciva a tener testa senza problemi al mio spid fly.
Non c`era altro da fare, dovevo usarlo alla massima potenza.
Raf: SPID FLY 1000!!
Le mie ali ora erano veloci come la luce.
Ero a un passo dal riuscire a prenderlo ormai quando si trovò in un vicolo ceco.
Era coperto da un mantello nero, era impossibile riconoscere chi fosse con quello addosso.
Raf: Ora non puoi più scappare! Dimmi chi sei
X: Non importa chi io sia, devi stare alla larga da Sulfus ne non vuoi guai!
Raf: Mi stai minacciando per caso?
X: Prendila come una minaccia finto angelo che non sei altro.
Raf: Io..un finto angelo?
X: Si, tu lo vuoi tutto per te ma Sulfus non starà mai con un angelo. Lui è un vero devil e i veri devil non si innamorano degli angeli con le piume delle loro ali sempre in ordine. E ora sta alla larga da lui, se vuoi che il tuo segreto resti tale.
Terminate queste parole, volò via nel cielo fino a scomparire.
Aveva una voce da spavento, metteva i brividi.
Forse, si.. devo devo stare alla larga da Sulfus, è meglio per entrambi.
Devo pensare solo a me e a diventare un angelo custode.
Tornai nella mia camera, era intimorita dalle parole di quel individuo che inizii a tremare.
Raf: Spero solo che rispetti il patto..
Dopo qualche ora tornò Uriè, doveva aver perlustrato tutta la scuola.
Uriè: Accidenti, non sono riuscita a trovarlo. Tu visto qualcosa?
Raf: No.. neanche io
Le avevo mentito per la prima volta. 
Forse quello aveva ragione, sono davvero un finto angelo.. i veri angeli non sono capaci di mentire.
Perdonami Uriè...

 
Eccomi di nuovo qui con il settimo capitolo. 
Perdonate la mia assenza ma questi giorni sono state al mare, feste e piscina ed oggi mi trovo qui a casa malata, che bello lol.
Voglio ringraziare il mio amico Matteo che mi ha ispirata per questo capitolo.
Leggete e lasciate una recensione.
Un bacio a tutti e godetevi questi pochi giorni di vacanze.
Elsather

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Capitolo 8
*** Quanto tempo ancora.. ***


Erano passati due giorni da quella volta che quel tipo mi minacciò dicendomi di stare alla larga da Sulfus.
Questa cosa aveva i suoi lati negativi e positivi: positivi perchè era meglio che io lo dimenticassi. Dall`altra parte, l`aspetto negativo era proprio questo..non riuscivo a dimenticarlo.
Uriè: Raf alzati o faremo tardi a lezione! -iniziò a dire mentre si preparava-
Non avevo proprio voglia ma il dovere è dovere e bisogna farlo.
Mi alzaii e misi i miei soliti abiti, top celeste con pantalloncino azzurro e stivali bianchi. 
Andai in bagno per sistemare i miei capelli, la mia chioma bionda di mattina è impresentabile se non pettinata come si deve. Raf: Eccomi, sono pronta
........
[...intanto nella parte oscura della scuola..]
........
Kabalè: Ehi dormiglione -riferendosi a Sulfus a letto- è ora di alzarsi!
Non avevo proprio voglia di alzarmi, come ogni mattina del resto. Ma questa mattina volevo rimanerci più delle altre volte 
Kabalè: Non costringermi a farlo! -aggiunse con tono da saputella-
Ignoravo quello che diceva, volevo solo rimanere a dormire.
Ma una certa signorina con le corna pensò di gettarmi un secchii d`acqua addosso per tirarmi giù dal letto.
Sulfus: Ma dico sei impazzita? -alzaii la voce-
Kabalè: Io ti avevo avvisato mio caro, non mi hai dato retta -pose un asciugamano- dobbiamo parlare! -cambiò immediatamente discorso-
Sulfus: e sentiamo, di cosa dobbiamo discutere? -rispose con tono acido asciugandosi-
Kabalè: Voglio sapere perchè sei Kabalè: distratto ultimamente. E non intendo distratto scolasticamente o altro ma distratto sul serio! -parlando in modo abbastanza veloce e nervoso-
Sulfus: Non so di cosa tu stia parlando Kabalè, io sono sempre lo stesso Sulfus che conosci da anni -rispose sicuro di sè-
Kabalè: Infatti ti conosco da anni ed è proprio per questo che ora siamo qui a parlarne. Se non fossi cambiato, io non ti avrei posto questa semplice domanda..alla quale vedo che non vuoi rispondere -concluse la frase alzando un soppracciglio-
Sulfus: Io continuo a dirti che non sono per niente cambiato e poi, anche se fosse, sono fatti che non ti riguardano quindi dacci un taglio e piantala. -alzandosi bruscamente dal letto-
Kabalè: Sai che con me puoi parlarne, puoi parlare di qualcosi cosa..non dirò nulla lo sai
Sulfus: Non ho niente da dirti e ora vattene, voglio stare solo! -urlò in preda alla rabbia-
Quella ragazzina era davvero un`ipertinente, ora ricordo perchè non funzionò tra di noi.
Dah ma poi tutte queste domande, che accidenti voleva sapere? 
Deve smetterla di torturami e andare avanti, non tornerò mai con lei.
Voglio solo Raf, il mio angelo.
Nom faccio altro che pensare a lei, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo.
La mia vita ha il suo nome e non pensò di resistere ancora a lungo.
Kabalè: Io non vado da nessuna parte invece, so benissimo perchè sei cosi strano ultimamente! Chi è lei? La conosco? È della scuola?
Sulfus: Ho detto che devi smetterla di farmi domande e 
andartene.
Mi stava dando i nervi, era inutile tutta quella gelosia e lei lo sapeva perfettamente.
Kabalè: È quella devil che si trova due stanze più avanti vero? Avrai passato qualche pomeriggio con lei immagino
Sulfus: La pianti? Non la conosco nemmeno..e poi sono stato con Raf in questi giorni per occuparmi di Andrea
Kabalè: Ah parli sempre di quella biondina angelica, è da quando c`è lei che sei diverso...aspetta un momento, non mi dirai che..
Abbassai per un attimo il capo e serrai entrambi i pugni ma ribattei senza giri di parole.
In modo sarcastico inizii a ridere mentre il mio cuore si rompeva in mille pezzi.
Sulfus: Io, il grande devil Sulfus innamorato di un angioletto? Questa era davvero buona Kabalè.
Ora vattene, ho sonno.
Kabalè: Va bene, per un attimo mi hai spaventata.
Fece una piccola risata anche lei e, finalmente, si decise a lasciarmi solo.
Quella notte non riuscii a chiudere occhio.
Per quanto tempo avrei dovuto nascondere quello che provavo ai mie amici?


 
Sono consapevole del fatto che sia un capitolo abbastanza breve ma sono soddisfatta
Mi raccomando recensionate, fatemi capire se la storia è di vostro gradimento
Un bacio a tutti 
Elsather

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Capitolo 9
*** Perdonami Raf.. ***


Mi sono innamorato, okay? Io, un malvagio devil, mi sono innamorato di una dolce e tenera angioletta. 
È difficile da accettarlo e soprattutto da ammettere.
Tutte le devil mi desiderano, potrei anche divertirmi con loro ma non è questo il problema.
Il problema è che io non voglio loro, io voglio lei..
Vorrei starle accanto tutti i giorni, tenerla per mano, abbracciarla e quelle labbra..solo a vederle mi fanno venire una voglia irrefrenabile di baciarle.
Mi sdraiai sul letto con un aria abbastanza preoccupata e continuavo a ripetermi:
"Sei uno stupido. L'amore non è fatto per i devil, l'amore è una cosa stupida , stupida come quella Raf..
Non vedi che è felice senza di te? Mentre tu sei qui a disperarti.
Lei sarà di certo ridendo di te, magari in compagnia di qualcuno piumato come lei.
Tu non sei nato per amare. Sei nato per tentare e confondere.
Sei un devil e i devil non si disperano per amore."
Mi alzai di scatto dal letto con gli occhi velati di lacrime.
Sulfus: Ma.. Ma io l'amo..che pena che faccio.
All'improvviso si spalanca la porta.
X: Ehi sulfus che stai combinando?-disse una voce femminile mentre entrava nella stanza-
Sulfus: Ehi.. Ciao Kabalè, niente ti stavo pensando -dissi sfoggiando un sorriso malizioso avvicinandomi-
Kabalè si scostó una ciocca di capelli e si avvicinò a me fino a sfiorarmi le labbra.
Ci guardammo per alcuni istanti quando la portai a me.
Kabalè: sembri pensieroso oggi, molto più del solito.
Sulfus: si, hai ragione...che ne dici di aiutarmi a distrarmi? 
La baciai e iniziai a spogliarla.
Non ero affatto attratto da lei, non più almeno.
Era un momento strano, dovevo sfogarmi e dimenticare Raf e quindi, da buon devil, ho trovato la mia preda.
Suonò la campanella per la lezione quotidiana e Kabalè si rivestí.
Sentimmo la porta socchiudersi. Qualcuno ci aveva visti.
Kabalè: credo che qualcuno ci abbia spiato -disse con aria divertita-
Sulfus: Chi potrebbe mai essere ? -risposi-
Kabalè : bhe, credo proprio l`angioletto dai capelli biondi 
Sulfus: Oh accidenti! 
In fretta e in furia infilai il jeans e corsi fuori dalla stanza.
La vidi correre piangendo.
Raf no, ti prego.
Sulfus: Raf non andare via! -le urla correndole dietro-
Angioletto mio fermati, ti prego!
Raf: Vattene, lasciami sola..
Sulfus: Aspetta, lasciami spiegare -cercando di abbracciarla-
Raf: Non devi spiegarmi niente -si girò e mi guardo negli occhi- tu sei un devil e io una angel. Non devi spiegarmi niente, so guardare in faccia alla realtà.
Sulfus: Ma io..
Fui interrotto da lei che scuoteva la testa, col capo chinato..riuscivo ad intravedere i suoi occhi rossi che lacrimavano.
Raf: Niente, va bene cosi. Siamo partner ma per Andrea. Tutto qui.
Sulfus: Raf io..
Raf: Siamo come il sole e la luna, entrambe si amano...ma non si incontreranno mai. Ora vado in classe, è tardi..
Sulfus: Si..certo
La lasciai andare cosi, senza dire altro. Non ero riuscito a dirle altro. Sono un perfetto idiota.
Kabalè: C'è qualcosa che non va tesoro?
Sulfus: Non provare a chiamarmi mai più in questo modo -rientrai in camera- ora vattene
Kabalè: Credevo che dovessi aiutarti a distrarti
Sulfus: L'hai già fatto. Ora va'!
Kabale: Sei anche più strano oggi!
Lasciò la mia camera e sinceramente non mi interessa dove andò. Dovevo pensare a come farmi perdonare da Raf.
Avevo commesso un errore imperdonabile, anche per un devil a quanto pare.


 

Dopo tanto tempo eccomi di ritorno, ringrazio la mia migliore amica per la mano che mi ha dato per scrivere questo capitolo.
Mi raccomando recensionate :)
Un bacio a tutti voi
Elsather

 

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Capitolo 10
*** Una cosa sola ***



Non sapevo più che pensare. Credergli o meno.
Ero tutto cosi complicato.
La nostra "storia" era complicata.Volevo solo dormire, dimenticare tutto e svegliarmi a casa.
Uriè: Ehi ci sono un paio di angels che stanno dando un pigiama party, ti va di andarci?
Raf: Non ho voglia, sono molto stanca. Ma tu va, divertiti anche per me.
Uriè: Sei sicura? -mi chiese-
Raf: Sicurissima, non preoccuparti starò bene
Uriè: Grazie sei un`amica..buonanotte!
Uscii dalla stanza portando indietro la sua digi-scream, una fotocamera in grado di fotografare i sogni.
Io ero rimasta li, sola nella mia stanza a ripensare a quel farabutto.
Diceva che ero l`unica per lui e mentre mi pronunciava queste parole era insieme ad un`altra.
Non ci sono paragoni da fare: lei è una devil ed io, ed io una sciocca angel ingenua.
Erano ormai le nove circa di notte. Decisi di fare un bagno caldo per rilassarmi.
Stetti circa quindici minuti sotto la doccia che uscì soltanto fredda, freddo come il suo cuore.
Uscii dalla doccia, avvolsi il mio corpo in un asciugamano abbastanza corto e lasciai i capelli bagnati.
Fuori iniziò a piovere a dirotto, davvero una tempesta si può dire.
Tornai nella mia stanza ancora tutta bagnata e con addosso solo quel piccolo asciugamano.
Mi avvicinai al mio letto per prendervi il mio pigiama quando mi accorsi che fuori alla finestra c`era qualcuno.
Raf: Chi sei? -urlai mentre con le mani cercavo di coprire il mio corpo dallo sconosciuto-
Entrò senza dire nulla.
Si avvicinava sempre più a me e fu allora che lo riconobbi.
Raf: Tu? Che ci fai qui? Non voglio più vederti!

Sulfus: Ti prego lasciami spiegare, non è stata colpa mia..
Raf: Dovrei credere ad un devil? -feci una piccola risata dopo quelle parole-
Sulfus: In cuor tuo sai che a te non dico bugie
Aveva un`espressione che trasmetteva pietà e tenerezza insieme.
No ti prego, non guardami cosi.
Raf: Non voglio più sentirti, vattene!
Sulfus: No, non posso perderti
Con velocità mi afferrò per i fianchi e mi strinse a lui. I suoi occhi, quei suoi bellissimi occhi non potevano incantarmi di nuovo.
Raf: Sei impazzito? Il veto..non posso infrangerlo, è la regola
Sulfus: Me ne infischio, infondo -si avvicinò al mio orecchio- le regole sono fatte per essere infrante -mi sussurrò.
A quelle parole sussurrate un brivido pervase dietro la mia schiena. Era una sua tentazione sicuramente. Eppure ci stavo cadendo alla grande.
Raf: Smettila di ferirmi, cosa ti ho fatto?
Sulfus: Hai rubato il mio cuore
Terminate quelle parole si avvicinò al mio viso, alle mie labbra fino a toccarle.
Non so come descrivere un`emozione cosi bella, mi sentivo completa finalmente anche se era un sacrilegio.
Continuò a baciarmi e fino a baci spinti, sempre più spinti.

Mi sbattè al muro senza mai smettere di baciarmi.
Iniziò a toccarmi, fino a che non ci unimmo in un solo corpo e una sola anima per tutta la notte.
Era uno sbaglio, ne ero consapevole. Ma era lo sbaglio più bello che avessi mai fatto.
Quei baci, era da troppo tempo che li desideravo. Troppo tempo che aspettavo di sfiorare le sue labbra con le mie, baciandoci per ore e ore.
Lo amavo con tutta me stessa e ora, finalmente ero sicura che anche lui mi amasse davvero.
Sulfus:" Sono stato con tante ragazze ma credimi, non ho mai fatto follie come le ho fatte per te. Non so come spiegarlo, è strano anche per me essermi innamorato del bene, desiderare te fra mille..ah, è una bella sensazione.
Passamo tutta la notte ad amarci.
Fu la notte più bella della mia vita.

 


Eccomi ritornata con un nuovissimo capitolo. 
Era pronto da circa un mesetto ma non trovavo mai il tempo di pubblicarlo.
Come sempre fatemi sapere se è di vostro gradimento lasciando una recensione.
Ringrazio la mia migliore amica per avermi aiutata con il capitolo.
Alla prossima gente!
Elsather

 

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Capitolo 11
*** Tutto un sogno ***


Mi svegliai di buon mattino con il sorriso sulle labbra. Mmh..chissà perché.
Ero comunque nervosa. E se qualcuno se ne fosse accorto? Rischiavo l’espulsione dalla scuola.
Oh andiamo Raf, pensa positivo!
Uriè era rimasta da delle angel’s per un pigiama party, me ne ero quasi dimenticata.
Di solito è lei che mi fa da sveglia e viceversa.
 
“8.38”
Raf:  Oh accidenti, è tardissimo!
Mi vestii in fretta e furia e corsi più veloce che potevo per andare in classe quando nel corridoio..
 
Raf: Ehi buongiorno –arrossii vedendolo-
Sulfus:  Pessima giornata a te –sorrise- come mai hai questo fiatone da paura?
Raf: Sono ”leggermente” in ritardo per la lezione –risi sarcasticamente-
Sulfus: Ehm okay che ami andare a lezione ma.. non ti sembra di esagerare adesso? –domandò confuso-
Raf: No affatto. Non bisogna mai perdere una lezione se non per motivi seri.
Sulfus: Si ma io volevo dir..
Raf: Non si diventa migliori se si marina la scuola. Non mi chiamo Sulfus –risi nuovamente in modo sarcastico-
Sulfus:  Angioletto.. oggi è sabato. La scuola è chiusa. A meno che tu non faccia lezioni private, dato che sei una secchiona –rispose con fare da saputello-
Una bella figuraccia di prima mattina, credo che questo sia da considerare un record.
Raf: Oh…lo sapevo, ehm, lo so che oggi è sabato.. figurati
Sulfus:  Attenta angioletto se non vuoi che ti spuntino le corna. Non sei capace di mentire –scoppiò a ridere-
Raf: Hai ragione, non angel’s non siamo capaci di mentire. Neanche con tutto il nostro impegno.
Sulfus: Invece per noi è una pas..
Raf: -lo interrossi-  una passeggiata, lo so.. –arrossii nuovamente-
Sulfus: Mi spieghi perché continui ad arrossire?
Raf: Lo sai –lo guardai negli occhi-
Sulfus: Devo saperlo cosi bene che proprio non mi viene in mente allora –accennò un sorrisetto-
Raf: Ieri sera.. non ti dice niente?
Sulfus: Ieri sera ero con Gas ed abbiamo organizzato una gara di rutti. Eheh ho vinto! –soddisfatto di ciò-
Raf: Ehm.. che schifo. Quindi era solo un sogno..
Sulfus: Cosa? –perplesso-
Raf: No niente.. –rispose con tono basso-
Sulfus: Sogni tutto questo? –si avvicinò-
Raf: Cosa? -agitata da quella domanda- NO!  -allontanandolo-
Sulfus: Rilassati angioletto, stavo scherzando. Anche se a dirla tutta, ti bacerei volentieri.. magari ora –si riavvicinò-
Raf: Devo andare –lo riallontanai cercando una scusa- dev-devo andare da Uriè.  E’ rimasta da altri per un pigiama party e credo stia ancora dormendo.
Sulfus: Quindi non hai nessuna fretta –fece un occhiolino-
Raf: Invece si
Sulfus: Perché?
Raf: Perché…perché facciamo sempre colazione insieme ed poi sono le 9.00 ora. Uriè ci tiene alla colazione sai...bisogna iniziare la giornata con la carica giusta e…ci si vede.
 
Insomma lo ammetto, mi sono incasinata parecchio. Non sapevo neanche cosa dire e penso che chiunque fosse stato presente lo avrebbe notato.
Si, l’avrà notato anche lui.
E’ colpa sua. Non credo che quelle siano domande da fare.
E pensare che era tutto cosi reale e invece…e invece niente.
Ho sognato tutto. Ti ho sognato.
Ti sogno amore mio.

 
Capitolo breve, lo so.
Molti colpi di scena nel prossimo
Mi raccomando, come al solito lasciate una recensione 
Alla prossima :*
Elsather

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