They don't know about us

di 00giulsworld00
(/viewuser.php?uid=423345)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter one ***
Capitolo 2: *** Chapter two ***



Capitolo 1
*** Chapter one ***













Vivevo in una casetta vicino ad un casale, dove spesso organizzavano matrimoni, sulla riviera Romagnola. Stranamente quel giorno c'era molto più movimento del solito nel Casale, feci spallucce ed entrai in casa urlando che ero tornata, misi a posto lo zaino e andai a tavola.
«Sai che adesso ospitano delle persone qua nella Villa?» disse mia mamma sparecchiando.
«Ah, ecco perchè tutto quel movimento! Ma sì, sarà il solito vecchietto ricco che riesce a corrompere i proprietari..»
«Ragazzina, non ti ho insegnato a non portare rispetto alle persone!» sotto questo aspetto mia mamma era una roccia, non sopportava il fatto che io dicessi vecchio a una persona avanti con l'età, per lei dovevo dire anziano...
«Sì, mamma..»Alzai gli occhi al cielo. Mio fratello ridacchiava sotto i baffi, lo fulminai con lo sguardo.
«Comunque dato che siamo una famiglia gentile e gli ospiti arriveranno domani mattina, se proprio non vuoi conoscerli, tu andrai a comprare i pasticcini» disse in un tono che non ammetteva repliche.
«Basta che non me li fai vedere ok?» proposi.
«D'accordo»annuì lei.

La mia camera si affacciava sulle scale d'entrata e quando volevo scappare un po' dal mondo (o da quella casa) uscivo dalla finestra e mi rifugiavo nel parcheggio del Casale, che consisteva in una distesa di erba. Mentre ero lì seduta con la mia sigaretta in mano e un quaderno per scrivere mi estraniavo dal mondo, era un'ottima distrazione. Quella sera venni interrotta bruscamente dai miei pensieri per colpa di un fracasso nella Villa. Non bastavano i vecchi straricchi, no, devono essere pure rumorosi. Sbuffai e rientrai in casa preparandomi psicologicamente al giorno dopo, anche se contro la mia volontà sono una ragazza educata e alla fine incontrerò i nuovi vicini con la mia famiglia.
La mattina dopo mia madre decise di fare una torta così non dovetti andare in paese per i pasticcini. Mi vestii con pantaloncini neri e una canottiera rosa, infilai le mie infradito e con mia mamma e mio fratello andammo dai vicini. Citofonammo.
«Who is it?» No, inglesi no!
«We are your neighbors» disse mia mamma.
«Oh... Welcome» Rispose la voce al di là del citofono.
Entrammo dal cancello e rimasi sorpresa nel vedere 5 ragazzi ad accoglierci.
Li conoscevo, erano la causa per cui ero vittima di bullismo. Gli One Direction. Smisi di essere loro fan perchè la gente aveva iniziato a picchiarmi. Non è che si puo smettere di essere
fan, semplicemente non potevo più ascoltarli.
«Hi we are Louis, Zayn, Niall, Harry and Liam» Disse Liam indicandoli.
«Scusate, i-io d-d-devo andare un attimo a c-casa» balbettai, avevo paura.
Corsi in casa, mi infilai in camera e inizia a piangere. Era il sogno di una vita eppure non potevo, mi avrebbero picchiata. Presi il mio pacchetto di Camel e andai nel giardino a sfogarmi un po'. ;i ricordai dopo di aver dimenticato l'accendino.
«Cavoli, l'accendino!» dissi tra me e me.
«Vuoi accendere?» Quella voce. Zayn.
«G-grazie»
«Sei una fan?» Mi porse l'accendino.


GIULSWORLD'S CORNER


Allora, premetto che devo aver fatto una casino con le maiuscole dopo le virgolette per colpa di questo:








Ehm... Poi... Questa FF parte subito con l'incontro dei ragazzi, forse è troppo frettolosa (ma solo in questo momento) mi servivano subito in scena.


E' tratto da una storia vera


Nonostante tutto, sappiate che VI amo. Anche se la leggete e basta, anche se la seguite, anche se leggete il primo capitolo e vi fa schifo. Lo faccio perché amo scrivere e mi piace condividere.


XX

GIULSWORLD

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Chapter two ***













«Ehm.. no» Accesi e gli restituii l'accendino
«Ah ok» Sembrava... Deluso?
Sopirai e asciugai frettolosamente una lacrima, ma evidentemente non abbastanza in fretta da non farla vedere a Zayn.
«Tutto a posto?»
«S-sì»
«Non sembra»
«Nulla, davvero» Finsi un sorriso.
«Zayn, eccoti! Oh ciao...» urlò Louis attendendo il mio nome.
«Giulia»
«Giulia, io e i ragazzi stiamo organizzando una grigliata, vieni?» e tutta questa confidenza?
«No, grazie dell'invito Louis»
«Ehy, hai una faccia! Dai, vieni, non mordiamo» Mi pregò.
«Louis io..» Non mi fece finire che mi stava già trascinando da mia madre.
«Signora, va bene se Giulia mangia con noi sta sera?» Feci un segno a mia mamma come dire “Dì di no!
«Certo, poi Giulia stravede per voi!»grazie mamma.”
«Ah sì?» Chiese Zayn guardandomi. Abbassai lo sguardo.
Louis mi trascinò in casa e mi trascinò a conoscere gli altri.
Ero piuttosto emozionata, ma non potevo. Mi rattristai.
«Cosa c'è Giulia?» Chiese Liam, dolce.
«Nulla, è solo che...»
«Cosa?» Mi incitò Harry.
«Oh, ragazzi, non potete capire che gioia è avervi qui, ma complicate tutto!» Sbottai, cazzo, non dovevo.
«In che senso?»Si incuriosì Zayn.
«Nulla.» brava Giulia, fredda e distaccata”
«Oh,ok» Disse deluso Niall.
Mi scusai. “No! Tu sei fredda e distaccata!”
«Non scusarti, del resto non ci conosci» disse Liam.. Semplicemente dolcissimo.
«Grazie, ma devo andare» Scappai e tornai in casa.

Passai tutta la notte a piangere e a riflettere. Il mattino seguente i miei amici mi chiamarono per andare nel parco dietro il Casale, esatto quello dove vado a riflettere. Avevo pochi amici, ma quei pochi che avevo riuscivano a farmi tornare il sorriso. Luca, Michele e Marco. Stavamo tranquillamente giocando a calcio quando ad un certo punto gli irrigatori si accesero bagnandoci tutti. Dal momento che eravamo fradici continuammo a ridere e scherzare, fin quando Luca mi prese sulle spalle e Michele prese Marco facendo partire una lotta. Un urlo ci distrasse e per poco non caddi. Ci girammo e vidimo Louis urlare in mezzo al campo in mutande seguito da Zayn che aveva solo un asciugamano in vita.
«Louis! Dammi le mie mutande. ORA!» Notai solo dopo qualche secondo che Louis aveva in mano quello che sembravano... Boxer?
«Dai Zayn così mi togli tutto il divertimento di bagnarti un po' in mezzo a questi begli irrigatori!» Ad un tratto Louis scivolò e Zayn che era quasi arrivato a prenderlo non si fermò in tempo cadendo,così, rovinosamente a terra inciampando sul moro.
Alzai gli occhi al cielo e diedi loro una mano ad alzarsi.
«Grazie Giulia» Ringraziò Zayn appena lo alzai. Oh, la pronuncia del mio nom.. NO! Fredda, fredda..”

Tesi la mano a Louis e lui invece di venire su mi tirò giù con lui sul prato. Dio mio sono su Louis”
“Sentiti normale quando fai queste cose”
dissi acida.
«Cosa mangi al mattino? Pane e simpatia?» ribatté.
«Non ti sopporto!» E nervosa mi alzai di scatto, presi i miei amici e li portai a casa mia per asciugarci.
«Ma quelli mica sono gli One Dairecsion?» chiese Luca
«Sì, sono i miei vicini per questa estate» risposi.

«Attenta a quelle, lo sai che non sono affidabili» disse Marco.

«Lo so, lo so... Non me li posso nemmeno godere» sbuffai.

«Ti copriamo noi se ti cercano» propose Michele

Mi si aprì un sorriso da un orecchio all'altro: «Sicuri? Insomma, rischiate anche voi...»

«Ehi, siamo o non siamo tuoi amici?» chiese Michele «I migliori» conclusi con un abbraccio di gruppo.
La sera stessa andai dai miei vicini.
Suonai il campanello.
«Chi è?»
«Sono io, Giulia»
«Chi ci degna della sua presenza!» Urlò Louis felice e venendomi abbracciare, va bene tutto, ma questa confidenza? è la seconda volta! Diedi due pacchette sulla sua schiena e lui mi trascinò in salotto dagli altri.
C'erano solo Liam, Zayn e Niall, mancava Harry.
«Lou, chi era al citofo... Oh ciao Giulia!»
«Ehm CiaoHarry!» Ok, era solo in boxer davanti a me, dovevo avere la bava alla bocca perchè Niall mi passò una mano davanti la faccia. placa gli ormoni”
«Forse è meglio che ti vesti» Disse Liam.
«Già, non vorrei che poi ti stupri qui davanti tutti» Scherzò Louis.
«Ehm.. Scusate, ma ero venuta a dirvi che.. Che..»
«Che?» Dissero in coro.
«Oh Harry vestiti che non riesco a parlare!»
Scoppiò una risata generale.
«Ok, ora salgo e mi cambio, felice?»
«Sì, grazie.»

Quando tornò dissi loro quello che stava succedendo. Liam capendo il mio disagio mi abbracciò.

«Loro erano vostre fan insieme a me, sono delle ragazze, anche loro con la paura del giudizio delle persone-Liam sciolse l'abbraccio e mi fece sedere sulle sue gambe mettendomi le braccia intorno alla vita- proprio per questo motivo hanno preferito odiarvi, io sono rimasta, dopotutto di fan non è che ci sono solo io.. Invece poi si sono messe contro di me.. Ero loro amica, non capisco il perchè” Iniziai a giocare nervosamente con una ciocca di capelli. “Ed è qui che si vedono i veri amici” disse Niall rosso in viso, probabilmente per la rabbia.»

Ma se ti scoprissero qui con noi, cosa succederebbe?” chiese Zayn

«Non lo scopriranno, i miei amici mi copriranno nel caso mi cercassero»
«Cosa ti fanno?» Liam
“Mi fa
nno dispetti, o picchiano
«Non è possibile!» disse Louis furioso «Non possono fare tutto ciò perchè ascolti cio che ti piace!» Tirò un pugno al divano e uscì fuori.
«Mi sa che io vado, buonanotte ragazzi»
«Notte Giuly!»
Mentre uscivo ricevetti una telefonata:
«Pronto?»











GIULSWORLD'S CORNER



Allora.... Non so cosa sia uscitooooo!!


Allora... Posso farcela...


Mi sa che il banner non lo carica, ma vabbè.


Comunque com'è? Vi gusta??


Oggi ero in giro e ho incontrato due spagnoli che mi hanno chiesto informazioni ed io ridevo e parlavo un inglese tutto mio


Ok, non vi interessa, ma io sono qui con voi per voi.


Questa storia è tratta da un'esperienza personale molto particolare, spero vi piaccia



XX

GIULSWORLD





Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2803875