Qualsiasi cosa tu faccia, finirai comunque per infrangere un giuramento o un altro

di LuluXI
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Con quale diritto il lupo giudica il leone? ***
Capitolo 2: *** Non ci sono uomini come me. Ci sono io e basta ***
Capitolo 3: *** L'orso e la fanciulla bionda ***



Capitolo 1
*** Con quale diritto il lupo giudica il leone? ***



N.B.: I personaggi che appaiono in questa fanfiction non mi appartengono e nulla di tutto questo è scritto a scopo di lucro.
Tipo di storia: Flashfic (235 parole)
Titolo: Con quale diritto il lupo giudica il leone?
Chi?: Jaime Lannister
Quando?: Alla fine della ribellione di Robert
Special Guests: Robert Baratheon, Eddard Stark, Ser Barristan Selmy



 Con quale diritto il lupo giudica il leone?


«Il castello è nostro, cavaliere, e anche la città» gli disse Roland Crakehall.
«Di' loro che il re Folle è morto» ordinò Jaime. «Risparmiate tutti quelli che si arrendono e prendeteli prigionieri.»
«Devo anche proclamare il nuovo re?» chiese Crakehall.
«Proclama re chi cazzo ti pare» rispose a Crakehall. Poi Jaime Lannister salì fino al Trono di Spade e si sedette tra le lame, la sua spada di traverso sulle ginocchia, aspettando di vedere chi sarebbe venuto a chiedere il regno.
 

Quando Jaime Lannister entrò nella sala del trono sapeva chi vi avrebbe trovato: il nuovo Re, Robert Baratheon, primo del suo nome e i suoi fidati consiglieri, Jon Arryn ed Eddard Stark. Ser Barristan Selmy era appena uscito dalla porta che lui stava attraversando in quel momento ma, nel passargli accanto, Jaime lo aveva a malapena degnato di uno sguardo, poichè i suoi occhi erano fissi sul lord di Grande Inverno, in piedi accanto al trono. Il suo sguardo lasciava trasparire il suo disappunto e il suo giudizio nei suoi confronti: colpevole, fino alla fine, di un crimine che lui riteneva un gesto di salvataggio. Ma Eddard Stark non avrebbe capito in ogni caso; no, nessuna giustificazione sarebbe bastata a lavare il suo onore, perchè lui aveva ucciso il re che aveva giurato di difendere. Aveva fatto un giuramento, e non lo aveva rispettato, solo quello contava per il Protettore del Nord. Ma non era lui l'uomo da cui avrebbe dovuto ricevere perdono.
Quando uscì dalla sala del Trono Jaime Lannister era ancora un Membro della Guardia Reale, ma con un nuovo soprannome: "Sterminatore di Re." Sebbene fosse stato il Re in persona ad affibbiargli quel nomignolo, negli anni a venire non avrebbe pensato a lui nel sentirlo nominare. No, davanti agli sguardi sbiechi e alle parole malevole, solo una domanda sarebbe risuonata nella sua mente, all'infinito: "Con quale diritto il lupo giudica il leone?"
 
 


Note: Eccoci qui, lanciati a capofitto in questa nuova avventura. Non ho molto da dire su questa raccolta e su questa prima flashfic in particolare. Jaime non è uno dei miei personaggi preferiti, anche se è stato bravo a farsi rivalutare nel corso dei libri/della serie tv. Come mi è capitato sotto il naso questo prompt mi è venuto in mente lui e quindi mi son messa a scrivere, senza pensare a quanti altri personaggi si potevano scegliere. E... niente, spero di non essere finita totalmente OOC e che in qualche modo la raccolta possa essere apprezzabile. Passate a recensire se vi va :)
*insulti da parte di colei che ha indetto la Challenge in 3,2,1...!!!"*

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Capitolo 2
*** Non ci sono uomini come me. Ci sono io e basta ***


Tipo di storia: Flashfic (144 parole)
Titolo: Non ci sono uomini come me. Ci sono io e basta
Chi?: Jaime Lannister
Quando?: Alla fine della ribellione di Robert
Special Guests: Catelyn Stark
"Se i tuoi dèi esistono e sono giusti, perchè il mondo è pieno di ingiustizie?"
"A causa di uomini come te"

"Non ci sono uomini come me. Ci sono io e basta"
 
Quando la vide arrivare quella notte, pensò che volesse ucciderlo. In fondo, l'ultima volta che si erano visti, lei lo aveva colpito alla testa con una pietra, per poi domandargli di suo figlio Bran e di come era caduto dalla torre. Lui, quella notte, aveva confessato di averlo spinto giù dalla Torre, ma non le aveva mai spiegato la reale ragione per cui lo aveva fatto. Non poteva dirle di Cersei, non lo avrebbe mai fatto: quella verità sarebbe morta con lui se necessario.

Tuttavia quella sera Catelyn Stark non portava morte, ma libertà. Non gli tolse i ceppi dalle mani, ma lo fece uscire dall'accampamento del Nord, accompagnato da Brienne di Tarth. Prima tuttavia, lo Sterminatore di Re dovette fare nuovamente giuramento: la sua vita in cambio di quella delle giovani Stark. Fu solo con quella promessa che gli fu concesso di andarsene.

Note:
Proseguiamo con la linea dei giuramenti e, di conseguenza, inseriamo la tanto amata (non da me tuttavia) Catelyn Tully-Stark. In realtà questa Flash-fic è nata come drabble ed è poi diventata una flash-fic (questo spiega la lunghezza esigua del capitolo). Ci tengo a sottolineare che una scena che mi ha particolarmente colpito è la prima conversazione che Catelyn ha con Jaime, quella in cui pronuncia quella frase che dà il titolo al capitolo: "Non ci sono uomini come me. Ci sono io e basta". In quel momento Jaime cerca ancora di non mettere a rischio Cersei, per questo non spiega perchè ha buttato Bran giù dalla Torre; eppure è proprio la madre di Bran che, chiedendo a Jaime di giurare di riportargli le sue figlie, cambia completamente la relazione tra Jaime e Cersei (perchè alla morte di Joffrey, lui manda Brienne a cercare Sansa, non per ucciderla ma per tenerla al sicuro, le'satto opposto di ciò che Cersei aveva chiesto).
Null'altro da dire (note più lunghe del capitolo ç_ç) spero che questo capitolo non abbia deluso! Alla rpossima! lasciate una recensione se vi va! :)

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Capitolo 3
*** L'orso e la fanciulla bionda ***


Tipo di storia: Flashfic (282 parole)
Titolo: L'orso e la fanciulla bionda
Chi?: Jaime Lannister; Brienne di Tarth
Quando?: Prima della partenza per Approdo del Re

 
L'orso e la fanciulla bionda

 
Aerys vedeva traditori da tutte le parti. Diede ordine ai suoi alchimisti di sistemare ampolle di altofuoco in ogni angolo di Approdo del Re. Sotto il grande tempio di Baelor e nel Fondo delle Pulci, sotto case, stalle, taverne. Persino nelle cantine delle Fortezza Rossa.  [...]
Lui mi disse di portargli la testa di mio padre, poi si voltò verso il suo alchimista. "Bruciali tutti" disse, "Bruciali nelle loro case, bruciali nei loro letti." 

Dimmi, se il tuo carissimo Renly tu avesse ordinato di uccidere tuo padre, e di stare a guardare mentre migliaia di uomini, donne e bambini venivano bruciati vivi, cosa avresti fatto?

 
Jaime li sentiva urlare e cantare a squarciagola, senza un minimo di intonazione. Non ci mise molto a raggiungere la scalinata di legno che portava sulla sommità degli spalti di quell'arena improvvisata.
"Su, attaccala, che aspetti!?!"
Il giovane Lannister assestò degli spintoni decisi ad alcuni degli uomini di Rosse Bolton che si trovavano tra lui e la balaustra di legno, finchè non riuscì a raggiungerla e il suo sguardo riuscì a ricadere sul centro della fossa da combattimento. Con orrore vide Brienne di Tarth, vestita di rosa, intenta a fronteggiare un orso. La sua unica difesa era una spada di legno, tanto maneggevole quanto inutile.
A nulla servì promettere oro e zaffiri a Locke, perchè lui non voleva infinite ricchezze ma solo divertirsi; e il suo senso dell'umorismo era legato all'odore del sangue.
La Vergine di Tarth tentò un affondo, ma la sua lama venne spezzata; mentre le schegge di legno si spargevano nell'arena, l'orso si avventò su di lei, gettandola a terra. Nella mente di Jaime riaffiorarono i ricordi di quella serata passata nella vasca di Harrenal,quando Brienne lo aveva guardato con disprezzo, come avevano fatto tutti per diciassette anni. Era stato allora che le aveva raccontato cos'era realmente successo il giorno in cui Roberth aveva conquistato il trono, il giorno in cui il suo onore era stato calpestato, lavato via dal sangue di Aerys II che colava sulla lama della sua spada. Nessuno era a conoscenza di quella storia; lei soltanto sapeva che lui non era semplicemente lo "Sterminatore di Re." Brienne di Tarth conosceva quel segreto, colei che lo aveva difeso, colei che aveva giurato di riportarlo ad Approdo del Re.
E fu così che saltò nella fossa dell'orso.


Note: Se state per chiedermi se sono una fan della coppia Brienne e Jaime, vi risponderò NI; quei due mi piacciono e Brienne mi sta più simpatica di Cersei ma non so ancora se annoverarli tra le coppie che mi piacciono; ci devo pensare. Mi sembrava tutavia doveroso inserire, almeno in una delle tre flashfic, la Vergine di Tarth, perchè penso sia un personaggio molto importante per la storyline di Jaime. E...null'altro da dire. Le vacanze sono finite, questa raccolta pure; la mia convizione è come sempre sotto le scarpe ma non importa. Grazie a tutti coloro che hanno letto, recensito o che sono semplicemente passati di qui. Penso che ci vedremo prossimamente, sempre sintonizzati su questo (ma non solo) fandom

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