Il terrore suona i powerchord

di OriginalPrankster
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Assassin ***
Capitolo 2: *** Special Delivery ***
Capitolo 3: *** Ashley ***
Capitolo 4: *** The Noose ***
Capitolo 5: *** Dangerous Tonight ***
Capitolo 6: *** Dirty Rotten Bastards ***
Capitolo 7: *** From Here To Eternity ***
Capitolo 8: *** Conspiracy of One ***



Capitolo 1
*** The Assassin ***


IL TERRORE SUONA I POWERCHORD

< < Il mondo non è ancora pronto per questa follia > >
(S C A R E C R O W)

The Assassin

 
Canzone consigliata --->https://www.youtube.com/watch?v=F2orMXxhZaA

Per Steve Harris era senza dubbio faticoso recarsi allo studio, poiché doveva prendere la metropolitana, ma era difficile evitare di farsi notare, soprattutto con un basso di cinque chili in spalla, che lo faceva costantemente imprecare.
-Ma guarda tu... basso troppo pesante. Ora, Harris, cerca di non farti vedere... metti un cappuccio. Così. Ora, troviamo il binario... 7, no, 6, no... cinque, ecco.-
Riuscì però ad arrivare indenne al binario, dove si mise ad aspettare il treno mattutino, appogiandosi al basso. -Vorrei tanto un caffè... aspettiamo, non vorrei essere riconosciuto... se poi devo proprio...- ma dopo un po', la voglia di caffè si fece insostenibile. -Basta! Fama o no, io voglio caffè, ora! Andiamo... qui c'è il basso.... lì c'è il bar... andiamo.- Steve giunse al bar imprecando contro il peso dei bassi, ma... -Nessuno! Nessuno! Un uomo vuole un caffè mattutino, per iniziare non male, e invece, nulla! Vuoto! Io voglio solo un caffè, la partita ieri l'ho vista!- Il bassista tossicchiò, finché non apparve un uomo, che però non aveva tanto l'aria di un barista: in jeans, ed aveva il viso coperto da un cappuccio. -E questo è il barista?  Bah, chiunque sia, per favore un caffè! Grande e senza zucchero!-
L'uomo gli servì un caffè, che fu bevuto d'un fiato. Appunto, un fiato solo, prima che il bassista si fosse accasciato a terra, trascinato in un'auto e bendato su naso e bocca con del cloroformio.

Bruce stava leggendo il giornale nel St. James Park, prima di raggiungere Steve ad un appuntamento; lesse il titolo, ma senza troppo interesse, perché già sapeva cosa ci fosse scritto:-Il solito! Notizie e previsioni, ottimistiche o meno, per il Download Festival! Toh, questo crede "disturggeremo la quiete londinese"! Uhm, qui è più ottimista... bah!-. E lui sapeva benissimo tutto, dato che mentre pilotava il jet di ritorno dallo studio in Australia i suoi cari, senza dubbio, ma a volte irritanti compagni si erano scambiati notizie e pettegolezzi peggio di un gruppo di adolescenti. -Ma volare con i Maiden significa soprattutto scommettere su ogni sport inglese!- borbottò. -Si... l'inedita! Ah, gli Offspring si son dati da fare... ma conoscendo Dexter era prevedibile. E noi? Credo che Steve dovesse cercare lo studio, forse è per questo l'appuntamento. Anzi, chiamiamolo.-
Prese quindi il telefono, e lo chiamò per vedere se il suo compagno si fosse già organizzato anche quella volta; ma Steve non rispondeva, anche se Bruce pensò fosse in metropolitana, quindi lasciò un messaggio:-Steeeveeeeeee! Onnisciente ma irritante bassista, notizie della canzone? Ti sei forse degnato di trovare uno studio? O stai scommettendo vita, anima e strumenti sul West Ham? Fammi sapere. Il tuo capo Dickinson.-
Si guardò attorno: ragazzi che passeggiavano, gente che parlava, andava in bici, giocava a frisbee... a pochi metri da lui, c'era un curioso individuo, a volto coperto, che palleggiava distrattamente, tenendosi una mano in tasca. L'uomo lo guardò, e parve riconoscerlo; s'avvicinò, poi, mentre Bruce non lo vedeva, prese una piccola bomboletta, e coprendosi naso e bocca, gliene spruzzò poco vicino.
Il cantante svenne. L'uomo se lo appoggiò in spalla, in modo da sembrare solo uno che riaccompagnava a casa un amico dopo una sbronza o un malessere.
Solo che lui lo portò in una macchina, e lo depose accanto al bassista, per poi fargli il medesimo bendaggio.

A parer di Nicko McBrain, nulla era meglio di una sana partita a golf per ordinare le idee per il festival. Così, si era recato al campo più vicino per giocare un po', e prepararsi alla gara che Alice Cooper, giocatore esperto anche lui, pensò, gli aveva proposto. Con una brezza rinfrescante ma ininfluente sul gioco, ed un sole non scottante, era piacevolissimo fare qualche tiro, e riposarsi dalle chiacchiere incessanti di Janick, Adrian e Dave e dalle spiegazioni e/o rimproveri petulanti o peggio delle farneticazioni sugli aerei di Bruce, per non parlare dei discorsi appassionati sul calcio di Steve, spesso conditi con scommesse piuttosto alte. Il fatto che lui adorasse parlare a sproposito solo per avere un posto nelle urla, o raccontare barzellette era bellamente ignorato dalla sua coscienza.
-Ahhh! Che ottima giornata, per il gioco! E che bello potersi rilassare un poco, senza chiacchiere o impegni... non invidio affatto Steve e Bruce, ora staranno in studio, penso. Beh, comunque giochiamo, perché pesterò chiunque mi fermi.-
Prese il legno, e tirò: ottimo, buca in uno!
-Troppo facile, vecchio mio: cambiamo buca!-
Si stava voltando per prendere il sacco delle mazze, quando un uomo, da dietro, lo colpì con un ferro sulla nuca. Nicko si accasciò sulle braccia dell'aggressore, tese per prenderlo, senza alcun rumore. Il suo corpo andò a far compagnia a quelli dei suoi compagni. -Non mi picchi? Ti ho fermato...-

Dave, Janick e Adrian erano da ore chiusi in camera a suonare, propinandosi le sfide più incredibili, fino a fare una vera e propria gara: al momento Janick era in testa per l'esecuzione di Fear of the Dark solo con la sinistra, e stava presidiando l'esecuzione di Run to the Hills a chitarre incrociate da parte dei compagni. -Si, bravo Adrian... così... STOP! Dave sei il vincitore di questa sfida, Adrian hai sbagliato accordo, quindi trova la sfida adatta a me e Dave.-
-Ottima domanda. Uhm... allora, si, suonerete The Number of The Beast, ovviamente con il basso.- Il perdente era piuttosto soddisfatto della sua sfida. -ADRIAN! Questa è una cosa impossibile!- Janick era scandalizzato. -Affatto, mio caro. Steve due giorni fa lo ha fatto, e lo sai benissimo.-
-Ma Steve suona il basso da secoli!-
-Appunto. Che sfida sarebbe, sennò?- Adrian si stava godendo appieno la vendetta.
-Ignoravo che potessi essere così perfido! Neppure Paul era così, e lui era terribile! Che poi lo rivedremo al festival...- borbottò Dave, ma poi lui ed il biondo si rassegnarono ed impugnarono i bassi che avevano rubato a Steve per le sfide. -Giuro che se becco qualcosa di Steve senza il logo del West Ham gli faccio una statua!- dichiarò Adrian, che aveva trovato il logo della squadra del bassista anche sugli spartiti nel fodero di un basso.
I chitarristi iniziarono a suonare. Fuori la loro stanza, un cameriere uscì dalla posizione usata per origliare e si recò nella cucina, dove i piatti degli ospiti aspettavano solo che fossero richiesti in camera, poi estrasse una boccetta dalla tasca e corresse tre piatti, che mise da parte, poi uscì. Pochi minuti dopo, dalla camera dei tre chitarristi arrivò in cucina un messaggio che chiedeva il pasto in camera. Un altro cameriere quindi portò i piatti messi da parte sopra, ignorando che uno dei tre occupanti della camera avesse una coroncina di cartone posta sbilenca in testa, senza contare le condizioni orrende della stanza.
I tre mangiarono indisturbati.  -Non avete anche voi sonno?- chiese sbadigliando Janick. -A-ah, si. Credo... farò... un sonnellino...- e con queste parole, l'"incoronato" si addormentò, ultimo dei compagni a farlo.
Quando tutti i rumori delle stanza si erano esauriti, l'uomo che vestito da cameriere aveva precedentemente corretto i piatti con del sonnifero, entrò, stavolta vestito normale. Si chinò a mettere delle bende imbevute di cloroformio sui nasi e bocche degli uomini, e sussurrò :-Notte, notte, Dave. Vedo che sei... attaccato alla mia memoria, mi fa piacere. Ci rivedremo!-


Note: tornata dopo un po', per questa nuova fanfic a capitoli. Fanfic che progettavo da un po' ma solo ora ho scritto. Credo che aggornerò tra due-tre giorni, perché devo aggiustare il prossimo capitolo. Questo doveva essere il terzo, ma l'ho pubblicato perché primo ad essere pronto. Vi prego caldamente di recensire, è piuttosto demoralizzante continuare a scrivere senza aver recensioni.


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Capitolo 2
*** Special Delivery ***


IL TERRORE SUONA I POWERCHORD

< < Il mondo non è ancora pronto per questa follia > >

(S C A R E C R O W)

Special Delivery
 
Canzone consigliata --->https://www.youtube.com/watch?v=HyH58kWymlw

Dexter uscì fischiettando dall'albergo londinese dove alloggiava con i compagni, diretto agli studi di registrazione; era una gran bella giornata, e lui non aveva alcun pensiero per la testa, così s'incamminò. -Allora, oggi dobbiamo registrare l'inedita... devo dire che Greg è stato bravo ad organizzarsi subito e trovare lo studio, non è troppo lontano dall'hotel, e ieri abbiamo potuto depositare gli strumenti. Kevin mi ha detto che scendeva dopo, e Greg è sceso prima con Pete a comprare il giornale. Aspetta, mi ha dato le chiavi?- Il biondo si frugò nelle tasche -Eccole, si è ricordato.-
Non si accorse dell'uomo che scendeva dalla macchina lasciata vicino casa sua e che iniziava a seguirlo. -Grazie per i complimenti, ma è merito di Paul: un posto perfetto, per appostarsi e pianificare... ma è merito mio aver impegnato Wasserman il tempo da farti scendere prima... modificare una sveglia non è difficile.- Si avvicinò a lui, era a pochi passi. Dexter non si era accorto di nulla, e stava per compiere l'ultima curva. -Ora, bravo, lentamente... no, non voltarti, bravo... uno, due, trè, via!- L'uomo gli si avventò sopra, premendogli a forza una pezzuola, imbevuta di cloroformio, sulla bocca e sul naso per pochi secondi, sufficienti tuttavia per tramortirlo. Tutto era accaduto in così poco tempo che Dexter non di era reso conto di nulla, così ora giaceva privo di sensi all'angolo della strada. L'aggressore si guardò attorno -Ottimo, non c'è nessuno. Ti confesso, pensavo che saresti riuscito a resistere di più al narcotizzante... che ti saresti divincolato, ma per fortuna vieni giù facile. Però... cavolo, portarti in spalla è un incubo, meno male vi ho fatto depositare le chitarre in studio... bene, l'auto è lì- L'uomo lo portò nella sua auto, poi ritornò vicino allo studio. Nel giro di un minuto, aveva fatto sparire un incosciente e relative tracce.

Noodles, anche lui ignaro di tutto, era arrivato allo studio. -Che cavolo... svegliarmi tardi non ci voleva... ma perché Dex e Greg e Pete non ci sono? Meglio accendere prima tutto, saranno andati a prendere un caffè...- e stava quindi iniziano ad accendere luci e monitor, quando bussò qualcuno. -Ah, saranno quei tre... ARRIVO!-
Il malcapitato chitarrista aprì la porta, ma un postino con un pesante pacco gli dette una botta in testa, che lo fece svenire. -Magnifico, apposto anche tu... non dubitavo al botta di avrebbe stordito, ma ora ti assicuro per bene... in questo momento Atom avrà già stordito l'ultimo di voi... Vieni... a fare... compagnia a Dexter... ma ti trascino, non riesco a sollevarti.-
L'uomo si guardo attorno nuovamente, chiuse lo studio trascinando il corpo fuori, ed infine lo portò nell'auto, ove già c'era il corpo di Dexter sul sedile posteriore, che fu ora affiancato da quello di Noodles.

Pete si maledì mentalmente:- Ma guarda tu... perso per Londra... dovevi andare con Dexter... e invece nooo, ti sei dovuto impuntare a comprare un giornale, ed eccoti qui, perso perché non sei capace di seguire delle semplici indicazioni. E, ovviamente, non hai campo per chiamare. Vediamo se qui posso avere informazioni.- Si guardò attorno, cercando qualcuno che poteva dargli informazioni, nonostante fosse finito in un piazzetta piena solo di perditempo; -Ma qui, cos'è, il covo dei fatti?- dopo lunghi attimi di ricerca però avvistò qualcuno che sembrava più idoneo alle sue domande, ma forse solo perché sembrava il meno drogato o criminale. Non si era accorto che un uomo lo seguiva da dietro. Pete si stava avvicinando all'informatore, quando colui che lo pedinava gli premette una pezzuola su naso e bocca: in pochi attimi Pete perse coscienza. -Allora, usurpatore, soddisfatto delle informazioni? Ingannarti fuori l'albergo è stato facile... non mi conosci. Sei in una rete troppo grande, ma tu sei il colpevole... non sai che soddisfazione tramortirti. Ora è tempo di tornare dai tuoi amici traditori! Non invidio il capo che si è occupato personalmente di loro, ci teneva a sistemare i suoi ex compagni, è un genio nel fingere. Tu, almeno sei leggero.- L'aggressore si caricò in spalla il corpo, e lo trascinò in un auto, dove fu riunito ai suoi compagni.
L'uomo mise una mano della sua borsa, prendendo delle bende che imbevé di cloroformio, poi le legò strettamente sulla bocca e sul naso dei tre ostaggi.
Fece un profondo sospiro: lavoro completo.


Note: secondo capitolo (concepito come primo). So che è corto, ma i prossimo li allungherò. Sono abbastanza felice di vedere che è stata letta, ma non nascondo che è un po' deludente vedere solo una recensione, quindi invito a recensire chiunque abbia il tempo e la voglia, perchè vorrei sapere i vostri pareri, anche se negativi, ed ovviamente gratificante. Ringrazio zinzuleddha che ha recensito. Faccio una precisazione su una cosa che può non esser chiara: l'ordine di uscita dei membri dall'hotel e cosa pensano degli altri. Il primo ad uscire è stato Dexter, e Pete e Noodles pensano che Greg stia con lui, mentre lui pensa che Greg vada con Pete; il secondo ad uscire è stato Pete, che pensa che Dexter sia andato allo studio, e Noodles e Greg usciranno più tardi; l'ultimo ad usicre è Noodles, che pensa che tutti siano andati allo studio. Se avevte letto con attenzione sapete dov'è Greg...  

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Capitolo 3
*** Ashley ***


IL TERRORE SUONA I POWERCHORD

< < Il mondo non è ancora pronto per questa follia > >
(S C A R E C R O W)

Ashley

 
Canzone consigliata --->https://www.youtube.com/watch?v=oJqndqmbeMc

Mike si guardò attorno: era andato a fare un giro mattutino a Covent Garden, e stava cercando un caffè per la colazione. Osservando la bellezza del posto, compianse Trè in studio e Billie a dormire, e si chiese dove Jason avesse deciso di passeggiare. Adocchiò un piccolo caffè con dei tavolini, e si sedette.
Il cameriere arrivò subito:-Salve, cosa desidera?-
-Buongiorno. Desidererei una colazione inglese, completa, grazie.-
-Certamente, arriva subito, signor Pritchard.-
Il bassista sorrise, era sempre bello essere riconosciuti, e mentalmente s'annotò di lasciare una bella mancia.
Poco dopo, fu soddisfatto da una sontuosa colazione: tè inglese fortissimo, due uova, una soda e una ad occhio di bue, bacon, pomodori, salsicce e funghi.
Iniziò a mangiare, lentamente, per gustare bene il tutto, poiché certo che nei seguenti giorni sarebbe stato troppo stanco per rifarlo. Alla fine, chiese il conto, e pagò lasciando due sterline di mancia.
Uscì dal caffè, e si avvicinò ai mercatini, quando sentì una ragazza, chiamarlo.
-Eh, signor... Dirnt?-
-Ehm, si, sono io. Tu?-
-Io mi chiamo Ashley. Potrei avere il suo autografo?-
-Certo... aspetta, prendo un foglio e una penna dallo zaino. Ecco, allora... "Ad Ashley, simpatica e discreta ragazza incontrata ad un bellissimo mercatino. Mike Dirnt." Tieni.-
-Grazie mille!- la ragazza, che aveva il volto semicoperto dalla felpa, ringraziò ed intascò il foglio.
Il biondo si avviò in un vicoletto, quando la ragazza gli tappò da dietro naso e bocca con delle bende: pochi attimi ed il bassista svenne. La ragazza lo prese sulle spalle, e lo portò in un'auto piene di corpi, parcheggiata vicino al vicolo.

Billie Joe era piuttosto rilassato, con la sua birra in mano. Certo, trovarsi a Londra per quell'importante festival con gli Offspring, Alice Cooper e gli Iron Maiden era impegnativo. E c'era anche il fattore che avrebbero dovuto registrare un'inedita, ma lui ora si voleva solo rilassare. -Uhm, Tre mi ha indirizzato veramente ad un ottimo pub per la colazione. Un po' lontano dall'hotel,  si fa presto dimenticare.-
Osservò la clientela: giovani, prevalentemente. Billie notò che il locale organizzava serate ogni mercoledì, quindi c'erano molti ragazzi che parlavano con il proprietario per l'impiego del dopodomani. -In generale bel posto, giovani, non ci sono segni che ieri sera qualcuno si è ubriacato troppo e,- il moro adocchiò le bandiere alle pareti, -c'è buona musica. Ci si potrebbe organizzare una serata con gli altri headliner.-
Stava finendo di mangiare, quando gli si avvicinò una ragazza. -Scusi, lei è il signor Armstrong dei Green Day?- Billie annuì sorridendo: vedere fan che non sembravano infantili era sempre un piacere; questa indossava jeans laceri, una maglia rossa e una felpa che le copriva buona parte del viso.
-C'è qualcosa che posso fare per te?-
-Beh, potrebbe fare un autografo a me ed il mio fidanzato, che è stato pestato ma desiderava incontrarla?-
-Con piacere. Mi dispiace per il tuo ragazzo, anche a me capitava spesso. Come vi chiamate?-
-Io Ashley, lui Vincent, ma si fa chiamare Vicious.-
Billie sorrise, e prese il pezzo di carta che la ragazza gli porse, e scrisse "Ad Ashley, che mi sembra proprio in gamba, e Vicious, che spero stia presto bene. Non mollate!" poi lo porse alla ragazza, che sorrise e ringraziò, per poi andarsene.
Il frontman finì la colazione, poi uscì dal pub. Fece solo qualche passo, che la stessa ragazza, da dietro, lo costrinse a respirare per qualche secondo in una garza imbevuta di narcotico: non fece in tempo a urlare, che si addormentò, mentre veniva portato in una macchina, dove, non poteva saperlo, c'erano ammucchiati i corpi dei precedenti ostaggi. -Travestirsi da donna è sempre stato ottimo. Ma per Wright dovrò cambiare.-

Trè finì compiaciuto il solo di batteria. Billie, svegliatosi con calma, era andato a fare colazione al pub che gli aveva consigliato, mentre Mike, molto più mattiniero di loro due messi insieme, era a fare un giro per Londra con Jason. Lui, invece, aveva preferito andare in studio a suonare, e poter provare indisturbato, non solo la batteria, ma anche la chitarra altri sturmenti. -Riproviamo la parte della nuova canzone, Billie mi ammazza se non raggiungo Pete...- Il batterista pensò al rapporto complicato tra loro e gli Offspring: Billie si considerava al di sopra, e lui su questo dissentiva, Dexter pensava fossero un po' troppo pop, e a volte aveva ragione, a volte no. Poi c'era il rapporto tranquillo degli altri membri. Chi invece non si era mai fermato osservare erano gli Iron Maiden: li conosceva, erano bravi, e si rispettavano a vicenda. L'impressione era che ognuno reputava l'altro bravo, ma non apprezzava il genere. Poi, beh, gli Iron Maiden erano in giro da quando lui aveva tre anni, avevano molta più esperienza, senza il minimo paragone; lui però, si trovava bene a parlar con Nicko: anche lui simpatico e sempre pronto a far battute, in effetti erano il collegamento con le due band. E Alice? Ora che ci pensava, era sempre stato più "a parte" rispetto a loro tre, sempre un po' misterioso. Certo, non si era tirato indietro quando i quattro si erano riuniti per parlare del festival, e non aveva avuto riserve ad offrire una cena, ma poi basta: appariva solo se indispensabile, e sempre con quell'espressione  che metteva a disagio tutti, come se ti ascoltasse e intanto ti esaminasse. D'altronde, era l'unico che tra loro parlasse e si relazionasse senza riserve sulla musica, forse perché un po' ispiratore di tutti loro, almeno in parte: era famoso quando loro erano giovani. In generale però, Tre tendeva ad evitarlo, perché lo metteva troppo a disagio.
Scosse la teste e si ritrasse da questi pensieri, per aprire la finestra e riprendere a suonare.
-Ma quando arriva il tecnico? L'avevo chiamato perché sembra ci sia un guasto...-
Fuori lo studio, attendeva un uomo, dietro un muro. -Scusa, Wright, ma anche io penso stia in ritardo. Lo aspetto quanto te...-
Poco dopo, un giovane, recante con se una cassa d'attrezzi, si avvicinò allo studio, ma, sorpassata una stradina laterale, l'uomo appostato vicino lo studio gli saltò addosso, e gli premette sulla carotide finché il tecnico non cadde a terra. -Non ricorderai nulla... ti porterò più tardi su una panchina con bottiglie vicino... non potrai pensare di non esserti ubriacato. Ed ora, passiamo a far la tua parte! Non mi riconoscerai mai.- Con queste parole, l'uomo indossò la divisa del tecnico, che quindi fu vestito come il suo aggressore, che prese la cassetta, e bussò allo studio.
Il batterista gli aprì, e fece entrare il "tecnico".
-Allora, il problema è che sembra non funzionare un monitor, ecco, è questo.-
-Certo, vedo.-
L'uomo indietreggiò, dietro il batterista. Egli stava per parlare, quando l'uomo, come aveva già fatto, gli strinse il braccio attorno alla carotide, fino a che non svenne.
-Ben fatto, Wright, e non mi hai riconosciuto, il berretto copre bene. Ora... com gli altri!-
Il corpo di Trè fu portato nella famigerata auto e bendato, poi l'uomo portò il tecnico su una panchina piena di bottiglie, gliene rovesciò una addosso, per dargli l'odore di un ubriaco.
-Anche i Green Day sistemati. La fase iniziale del nostro lavoro è finita. La Conspiracy of One ha iniziato, e non si fermerà.-


Note: terzo capitolo, ed ultimo di "aggressioni", domani capirete tutto. Continuo a ringraziare zinzuleddha per recensire e supportarmi. Preciso che questi tre capitoli si sono svolti in contemporanea, i prossimi saranno in ordine cronologico. Che dire, so che i capitoli sono piuttosto brevi, ma cerco sempre di allungarli, e dopotutto gli Iron Maiden erano i sei, i Green Day in tre. Chiedo di lasciare una recensione, anche perchè i capitoli hanno una lettura media di 40 visite, ma solo una persona ha lasciato una recensione. Grazie comunque per chi legge.


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Capitolo 4
*** The Noose ***


IL TERRORE SUONA I POWERCHORD

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The Noose

 
Canzone consigliata --->https://www.youtube.com/watch?v=_iae1PadQDM

-Allora? È andato tutto bene, capo?-
-Sicuro! Non si sono accorti di nulla, e li Atom bendati per bene. Vero, Atom?-
-Certo capo. Ed è stato bello.-

-Già, neppure Pritchard, e si che lui è sempre un ficcanaso attento! Ma travestirsi è stato utile, mi avrebbero riconosciuto.-
-Problemi con Armstrong? E Wright?-
-Nessuno, il primo è caduto giù facilmente, mentre Wright...beh, era troppo concentrato sul lavoro per pensare! E tu? Ti sei divertito con i tuoi ex chitarristi?-
-Certo, Dave mi anche ricordato con... affetto in una conversazione. E tu, Greg? Non dici nulla? Dovresti essere felice, capo, i tuoi ordini sono stati eseguiti al meglio. E non posso neppure osare pensare che tu non abbia provato piacere a stendere i tuoi... compagni, era da tanto che lo desideravi e lo aspettavi...-
-Certo Paul. Ma ora c'è la parte più difficile, no?-
-Il vecchio non lo capirà mai. Dopo lo sistemeremo, nel caso, ma dubito riesca a darci problemi.-
-Non ne sono sicuro...-
-Mi sono informato, saranno bendati. E dato che Atom è suo rodie, li convinceremo, se il ragazzo fa bene il lavoro? Vero?-
-Eh, certo. Ne vale la pena, non aspetto altro, con il capo.-

-Mhm, così va meglio-
-Allora, un hurrah per Greg e la Conspiracy of One! Noi, Rinnegati, otterremo la nostra vendetta!-
-HURRAH!-
-Io, Paul D'Anno, rinnegato dagli Iron Maiden!-
-Io, Atom Williard, rinnegato dagli Offspring!-
-Io, Jason White, rinnegato nei Green Day!-
-Ed infine il nostro capo e genio, Greg Kriesel, rinnegato negli Offspring!
-HURRAH!-
Questo lugubre dialogo si era svolto attorno ad un tavolo in un piccolo, lercio e fuori mano pub londinese, da quattro uomini. Costoro, membri di band che cercavano vendetta contro i loro stessi gruppi, si erano riuniti per il festival, con l'intenzione di prima dare una lezione ai loro compagni, e avevano elaborato un piano che sembrava la soluzione: discreto e ignoto.
Finita la riunione, la Conspiracy si incappucciò, e a poco a poco uscì dal pub, prendendo strade diverse.

Il giorno dopo, Atom Williard informò Paul D'Anno, il quale si occupava di far arrivare tutte le notizie al capo, Greg, che Alice Cooper era arrivato, e con lui tutti gli attrezzi per il suo show. Ora dunque non restava che mettere in atto il piano, che prevedeva Atom al suo posto, ovvero rodie di Alice, fino a successivi ordini, ma con il compito di guadagnarsi fiducia.
Jason White, intanto, aveva spostato i corpo dall'auto alla rispettive stanze d'albergo e cambiatogli i bendaggi. Poi aveva trasmesso i progressi a Paul, il quale, riunite tutte le notizie, aveva comunicato tutto a Greg, che ora doveva decidere i nuovi sviluppi.
-Allora, Paul, ora dobbiamo togliere i sospetti sulle sparizioni, no?-
-In effetti, capo, Jason ci aveva suggerito di fare una conferenza stampa in cui annunciare che si erano solo "chiusi" per sfuggire alle eccessive attenzioni. Che ne dici?-
-Mi sembra un'idea accettabile. Allora, io per gli Offspring, Jason per i Green Day, e... che per gli Iron Maiden?-
-Ehm, capo... potrei farlo io, dato che avrei dovuto fare un'apparizione con loro. Va bene?-
-Okay, facciamo così. Comunicalo a tutti dopo, ed informiamo anche Cooper della "pausa".-
Tutta la Conspiracy fu quindi informata, e poco tempo dopo, Paul, Greg e Jason si trovavano in conferenza stampa, per annunciare la loro breve assenza dalle scene:
-Siamo qui per annunciare che ci assenteremo dalle scene fino al festiva, per riposarci e prepararci al meglio. Ci siamo consultati, e siamo tutti d'accordo, così potremmo anche registrare le canzoni senza pressioni.-
-Signor D'Anno, non potrebbe darci altre spiegazioni?-
-No. Ci siamo tutti consultati, e questo è tutto ciò che abbiamo deciso di rendere pubblico.-
-Signor Kriesel, voi avete già registrato la canzone inedita, cosa farete?-
-Ci prepareremo. Non posso dire altro.-
-Ma Alice Cooper è stato informato? Lui parteciperà, Signor White?-
-Certo che lo sa, ma Alice non si ferma mai, quindi no, non parteciperà.-
-Signor Kriesel, ha saputo che il vostro ex batterista, Atom Williard, è rodie presso il signor Cooper? Come ha reagito?-
-Atom? Beh, si, lo sapevamo tutti. Ma non è più una cosa che ci riguarda, Atom ora sta lavorando a suoi progetti, e questo è solo un... beh, un caso, ecco tutto. Paul, Jason, credo che la conferenza possa finire qui, non credete?-
-Si, arrivederci!-
-Arrivederci!-
I tre si recarono quindi nella stanza di Paul, mentre Atom andava un minuto ad accendere le luci nelle camere degli ostaggi, per non far presagire nulla, per poi raggiungerli.
-Allora, ragazzi. Domani, Atom, è il tuo primo giorno di lavoro e,- qui Paul s'interruppe e lanciò al batterista un'occhiata minacciosa -non fare nulla di sbagliato, così come dopodomani. Il giorno dopo ancora, invece, ci occuperemo dei corpi.-
-Io quindi dovrò solo fare il bravo rodie?-
-No. Cercherai un posto per nasconderli e l'ultima sera prima dello spettacolo li sposterai lì. Intanto ti informerai dove si mettono i manichini, ti informerai sulla scaletta, e pensarai al momento ideale per farli entrare. Non dimenticare che sono dodici. Il tutto, ovviamente, senza destare sospetti. Son compiti importanti, dovresti esserne fiero...-
-S-si, certo che lo sono. Solo... dovrò spostare da solo dodici corpi? Non sono delle piume, forse e dico forse, qualcuno mi potrebbe aiutare...-
-No. Spetta a te, e poi ci sospetterebbero. Fine della storia. Non ti puoi rifiutare.-
-Va bene capo. Divertimento solo per me... non li posso prendere a calci, vero?-
-Questo è il compito di Cooper. Ma devi spiegazzargli i vestiti, e toglere giacche, felpe e cose del genere. Solo magliette, pantaloni e scarpe. Ah, togli gli occhiali a Wasserman.-
-Va bene, agli ordini capo.-
-Perfetto. Altro?-
-No capo.-
-Io sono a posto.-
-Non c'è più nella da dire, Greg, se non... brindiamo!-
Paul trasse un po' di birra, e la distrubuì. Il lugubre brindisi ebbe luogo, poi la compagnia svanì nelle nere ombre londinesi, come un presagio che si dissolve prima del compimento, ma è presente. Il cappio stava calando, i membri strisciavano e loro sorgevano.


Note: finalmente posso pubblicare questo capitolo! Non picchiatemi se avete a cuore i Rinnegati, ma io odio D'Anno e Williard, mentre... beh, i traditori mi piacciono sempre. Chiedo una recensione, anche se non vi piace la storia, anche se non la volete continuare, ma credo di dovermi rassegnare a riceverne poche o nessuna. 
Se credete che i presonaggi sono troppo cattivi vi avverto che non hanno finito ancora...

O
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Capitolo 5
*** Dangerous Tonight ***


IL TERRORE SUONA I POWERCHORD

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Dangerous Tonight

 
Canzone consigliata --->https://www.youtube.com/watch?v=w018Pe008Mk

ll primo giorno di lavoro, Atom lo impiegò a farsi un buon nome di rodie: servizievole, calmo e gentile. Cercò quindi di reprimere la sua stanchezza nel portare attrezzature ovunque, e la sua eccitazione per imminente vendetta. Il giorno, però, passò lentamente: aveva scaricato tutte le tonnellate di attrezzature, tra luci, costumi e, ovviamente, macchine di morte varie, come ghigliottine, sedie elettriche e compagnia, e nel farlo aveva perso il conto del tempo.
La sera, ovviamente, si presentò alla riunione delle Conspiracy Of One.
-Allora, Atom. Stiamo tutti aspettando di sapere del tuo primo giorno di lavoro presso Mr. Nice... Granny.- A queste parole, ci fu una collettiva risata, prontamente però zittita da un gesto.
-Beh, capo, non è certo un bel lavoro...ma so che lo faccio per una buona causa!- Il batterista si era precipitosamente corretto dopo le occhiate minacciose di Greg e Paul.
-Ho sgobbato tutto il giorno a scaricare attrezzature, ma non vi preoccupate, ora si fidano di me, e domani troverò un bel posto per i corpi, discreto, ma accessibile per noi.-
-Bene. È il momento di illustrarvi quello che il capo ha deciso subiranno i nostri ostaggi. Capo?- Greg lanciò a Paul un'occhiata di approvazione, seppur sempre severa e misurata.
-Allora, ecco che succederà: dopodomani, come sapete, porteremo i corpi nel posto prescelto. Il giorno successivo, allo spettacolo, Atom li benderà, e loro andranno sul palco, ovviamente bendati e sotto anestesia; in tal modo, Alice li pesterà per bene, poi ritorneranno a noi. Domande?- Paul disse l'ultima parola in un tono che non ammetteva domande, o perlomeno domande stupide. Per sua sfortuna, Jason alzò la mano:- Si, e se si accorgono che sono umani? E se ci accusano?-
Ora l'oratore si trovava in evidente difficoltà, ma il capo, dopo aver guardato male il giovane, rispose, in un tono che escludeva repliche, -È impossibile, dato che essere narcotizzati a lungo come vedrete ha un brutto effetto, ma nel raro caso, sarà a mia discrezione regolarmi su questa questione. Ora, mi sa che non abbiamo altro su cui parlare. Un hurrah e un brindisi per la nostra vicina vendetta!-
-HURRAH PER LA CONSPIRACY OF ONE! TREMATE, VOI CHE CI AVETE RINNEGATO!-
Dopo un brindisi con dello scotch, ogni membro si ritirò.
Il giorno successivo, Atom si guardò attorno, ed infine individuò una botola, sufficiente a contenere una dozzina di corpi ammassati, vicino al deposito delle attrezzature che sarebbero dovute apparire: il posto non era troppo visibile, ma facilmente accessibile per qualcuno che, sapendo l'esatta locazione, avrebbe dovuto usarlo. Informò quindi la compagnia, che nel frattempo metteva a frutto il tempo: Jason, soprannominato "Janus", narcotizzava i corpi tre volte al giorno, per non farli mai svegliare, e assieme agli altri faceva il doppio gioco. Paul e Greg si occupavano di fingere che le camere dei membri scomparsi sembrassero occupate, ed avevano informato che non avrebbero mai mangiato in albergo, così da non destare sospetti. Il piano procedeva magnificamente, e come informò "Janus", -Non hanno effetti contrari sul narcotizzante, e dormono alla grande!-.
Il terzo giorno da rodie di Atom passò senza intoppi. La sera, prima della riunione, arrivò però per lui il lavoro peggiore: trasportare una dozzina di corpi da un'auto ad una botola.
Pur sbuffando, si disse -Su! È per un'ottima causa, anche se mi potevano mandare Jason.-, e si avvicinò alla macchina, e prese un corpo in spalla, modo scelto per portare gli ostaggi senza "rovinarli". -Allora, primo corpo... Wright! Batterista da strapazzo, bah! Certo che... quanto pesi! Dai... un altro passo... uffff!- Il primo corpo era nella botola.
-Due! Chi c'è... Armstrong... beh che sei basso e leggero, meglio. E... fatto.- Secondo corpo in buca.
-Chi è 'sto palo? Ah, il fidanzato! Protchard o come diavolo ti chiami... Ihhh, sei troppo lungo... che orribile lavoro! Janus, questi sono amici tuoi! Ave, gettato!- Numero tre: fatto.
-E mo, quelli di Paul. Te, che cosa sei? Calciatore a riposo? Ah, il dittatore dei Maiden. Paul ti avrebbe lanciato, io ti abbandono solo qui, nella notte. Ed il capo suona meglio.- Harris aveva raggiunto la porta.
-Il quinto... oh, sei quello che ha offeso il cameriere. Sogni d'oro in questa bella buca!- Un altro corpo alla metà.
-A-ah, l'usurpatore di Paul! Diavolo, mi sta uccidendo anche la schiena. Veloce, veloce.... sono a metà!- Sesto corpo.
-Te? Il figliuol prodigo, vero? Janick... sei leggero... ti porto assieme a questo... Adrian... leggeri entrambi. Tre chitarristi, che esagerazione! E poi, cavolo, quanti siete in quella sottospecie di gruppo!- Due in uno, era a otto.
-Ultimo dei Maiden! Pesante pure tu! I batteristi pessimi son sempre pesanti? Senza cervello! Beh, golfista... in buca!- Nicko McBrain era, effettivamente, in buca.
-Ora ci son i miei ex membri... falliti. Wasserman... il capo ha detto che sei cieco senza occhiali... beh, non ti serviranno.- Atom intascò gli occhiali del chitarrista. -Ora vieni a far compagnia agli altri bei corpi, eh? Ma cavolo... mi brucia il collo... Janus sarebbe stato il benvenuto... devo anche sbrigarmi. Uffa!- Il primo degli Offspring era arrivato.
-Biondo, tocca a te! O-oh, Holland, non sapevo viaggiassi pesante! Beh, a me i dollari fanno sempre comodo!- Infatti, quando il corpo del cantante era stato caricato in spalla, gli era caduto un portafoglio, con una cinquantina di dollari, il tutto prontamente raccolto.
-Ora che ci penso... mi hanno detto di alleggerirli! Rallegriamoci un po'.- Tutti i corpi furono quindi perquisiti. -Bel bottino, non c'è che dire! Dodici cellulari, altrettante chiavi e portafogli, per un totale di...- Atom contò i soldi -420,16 dollari! Cavoli, cento dollari a testa! Viaggiate pesanti ragazzi! Poi, niente altro di notabile. Mettiamo tutto in questo zaino. Resta un ultimo corpo. Tu, usurpatore. Parada, vero? Sei quasi un ragazzo. Non m'importa che non devo farti del male, te... ti... porto... a... calci! Finito! Tutti in buca!- Il corpo di Pete era stato calciato fino alla buca, così, Atom salì in macchina, ed andò alla riunione.
-'Sera, Atom! Stavamo tutti aspettando te! Come è andato il lavoretto?- il tono di Greg era beffardo e velenoso, ma il batterista non colse la provocazione.
-Ottimamente! I corpo sono tutti in buca, spostarlo inerti è stato soddisfacente, e, cosa più importante.... ecco cosa ho trovato!-
Sul tavolo vennero disposti i soldi, che vennero prontamente spartiti tra i membri, e il successo venne condito con del whisky. Poi, il capo prese parola:- Allora, compagni. Domani è il gran giorno, vero? La nostra vendetta si compirà! Non siete felici?-
Tutti annuirono, gioendo.
-Dopo lo spettacolo, ognuno di voi potrà fare ciò che desidera con i propri ex membri. Contenti?-
Di nuovo, tutti annuirono.
-Ci sono domande, richieste?-
Scuotimento di testa comune.
-Bene, allora brindiamo, compagni! HURRAH!-
-HURRAH!-
Dopo il consueto brindisi, la compagnia si sciolse.
Di quella notte pericolosa non erano rimaste tracce, e iniziava ad albeggiare. Le prime auto di fan per il concerto comparvero nelle strade, e quelle ore in cui i demoni della notte stanno scomparendo per lasicar posto all'innocenza del giorno finirono nelle mani di giovani truccati ed con giacche di pelle, che piantavano tende, si passavano da bere e si preparavano ad un'attesa di più di dodici ore, per una serata da incubo, che per alcuni era uno spettacolo, per altri una cossa attesa e pianificata da anni.


Note: godo in questo capitolo, perchè soffre Atom, ma i "buoni" continuano ad avvicinarsi all'inferno. Ho anche finito di scrivere la conclusione, quindi sono più tranquilla a pubblicare e ho la sicurezza di poter aggiornare ogni giorno. Ringrazio zinzuleddha che recensicsce sempre e mi supporta molto. Se vi piace la storia, o non vi piace, o avete consigli, o la trovate piatta, per favore recensite che mi aiuta a migliorare.

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Capitolo 6
*** Dirty Rotten Bastards ***


IL TERRORE SUONA I POWERCHORD

< < Il mondo non è ancora pronto per questa follia > >
(S C A R E C R O W)

Dirty Rotten Bastards

 
Canzone consigliata --->https://www.youtube.com/watch?v=4Gg4QZNOAco

Quella sera c'era lo spettacolo del primo dei quattro headliner del festival: il Re dello Shock Rock, Alice Cooper. Il pubblico era accorso in massa già dalla mattina, e dopo altri concerti di gruppi meno importanti, erano arrivate le tanto attese 20:15, ora di apertura dei cancelli. Appena la campana del vicino campanile risuonò, i cancelli si spalancarono, come quelli di una lugubre villa, e, urlando, una massa di persone corse dentro, come un orda compatta, che mirava a sfondare il più possibile. Fan truccati, tatuati, urlanti, che spingevano, e aspettavano di vedere lo show, con la sua musica, e le ricorrenti esecuzioni.
Da dietro il palco, Alice finì di sistemarsi il trucco, controllò che fosse tutto apposto e ripassò la scaletta ed i numeri, nei tre quarti d'ora che aveva, mentre già iniziava ad assaporare l'urlo della folla, e le canzoni che ogni tanto si sentivano, cantate per ingannare il tempo.
Ma i fan, i rodie e il cantante non erano gli unici a starsi preparando: i Rinnegati della Conspiracy of One dovevano metter in atto la parte centrale e culminante della loro vendetta.
-Allora, Rinnegati. Pronti? Ripassiamo il piano. Atom?-
-Io porterò i corpi tra i manichini e li benderò, imbevendo le maschere di altro e forte narcotizzante. Poi farò il mio normale lavoro.-
-Esatto. Janus? Paul?-
-Noi ce ne staremo nascosti dietro il palco, senza il minimo rumore, fingendo di non esistere.-
-Corretto. Io starò con voi. Vediamo... Janus. Cosa faremo se Cooper si accorge che loro son vivi?-
-Dovrà dare la colpa ad un altro rodie, perché Atom è l'addetto agli strumenti.
-Risposta giusta.-
-E Paul, cosa succederà a loro sul palco?-
-Verranno picchiato per circa un minuto, poi rientreranno.-
-Sapete tutto. Ah, Atom, i cellulari...?-
-Niente paura, capo! Li ho tenuti con la segeteria telefonica che usavano quando andavano in studio.-
-Bene. AI POSTI!-

Iniziò cosìla lunga attesa. che intorpidosce e fa tendere i muscoli allo stesso tempo: Greg, Paul e Jason si nascosero dietro il palco, dietro un paravento. Atom, invece, si dedicò ai corpi.
-E che cavolo! Il lavoro pesante sempre a me... ma ora, tutti in questa carriola... e vi porto tra le attrezzature.- Caricare i corpi su una carriola e fare quattro viaggi fu piuttosto facile, anche spesso dovette far attenzione a non farsi vedere. Infine, si dedicò al bendaggio: estrasse da una sacca ago, filo e delle bande, poi andò a prendere i cappucci neri che indossavano i manichini.
-Ebbene, ora innanzitutto cuciamo le bende nei cappucci.- Il batterista non ci mise troppo a mettere quatto punti a dodici cappucci, ma si dovete far forza nell'infilarli: l'essere narcotizzati per cinque giorni non era certo benefico, ed ora tutti avevano un'aria malsana, e di fatto leggermente disumana: proprio quello che serviva.
Cercando di ignorare il disgusto, Atom incappucciò i dodici; Faceva uno strano effetto toccarli, pensò, dato l'impercettibile respiro e i muscoli rilassati, che li rendeva però perfetti manichini, poiché nessuno si sarebbe mai accorto che i dodici corpi "finti" da bastonare per poco tempo in Brutal Planet erano vivi. E, nel caso, nessuno li avrebbe mai rintracciati,
Alla fine, erano anestetizzati, incappucciati e pronti.
Atom andò al posto, e lo spettacolo iniziò.
01. The Black Widow: i membri erano calmi, sicuri di non essere notati.
02. Elected: Jason si beccò un occhiataccia, ma lui non potè fare a meno di apprezzare la canzone.
03. Eighteen: Atom si occupò di portare la stampella, e controllò i corpi.
04. Under My Wheels: si dovettero allontanare per il volume troppo forte
05. Billion Dollar Babies: ci fu un attimo di tensione per il rodie che prese il fioretto e i dollari.
06. No More Mr. Nice Guy: i membri sorrisero malignamente al pensiero che era la canzone perfetta per loro.
07. Trash: Atom si levò il gusto di sussurrarlo a Pete.
08. Is It My Boody: Atom passò altri manichini.
09. Halo of Flies: silenzio.
10. I’ll Bite Your Face Off: Greg ridacchiò pensando agli ostaggi.
11. Muscle of Love: passò di nuovo qualcuno, e loro si nascosero.
12. Guitar Solo: fu giudicato bello all'unanimità.
13. Only Women Bleed: Paul disse che anche gli ostaggi avrebbero sanguinato.
14. Cold Ethyl: pausa.
15. Feed My Frankenstein: Jason sussurrò che erano loro i "Frankenstein" della situazione.
16. Caffeine: i membri convennero che avrebbro gradito del caffè.
17. Poison: a tutti piaque, nonostanta la folla coprisse molto.
18. Wicked Young Man: si alzò la tensione
19. Killer: tutti risero pensando alla loro situazione.
20. I Love the Dead: risero anche qui.
21. School’s Out (con Another Brick In The Wall): la tensione era al massimo
22. Brutal Planet: un rodie portò i corpi sul palco, e...
Alice iniziò a picchiarli. Uno, due colpi a testa. L'unica sensazione degli ostaggi era un lancinante dolore, ma non potevano reagire. Calci, pugni, Alice non lo sapeva, ma non si erano fatti troppo male, solo molti lividi. Tuttavia Steve si era slogato il polso, Nicko rotto il dito e Billie Joe si era graffiato la guancia, mentre Bruce aveva ricevuto un forte calcio allo sterno.
Ad ogni colpo, una scarica di dolore percorreva i corpo, ma il narcotizzante era ancora troppo forte per farli reagire, anche se Atom aveva reso la dose abbastanza leggera da farli soffrire. La Conspiracy stava gioendo.
23. Jam Session: tutto sembrava andare bene, i corpi erano a terra in un angolo, quando... Alice, approfittando della pausa, si avvicinò ai corpi: gli era sembrato che non fossero manichini. Tolse il cappuccio ai 12, e i suoi sospetti si realizzarono.
-Cosa... gli Iron Maiden? I Green Day? Gli Offsping? Che vi è successo?-
I membri si iniziarono a svegliare, e raccontarono ciò che gli era accaduto, poi il rocker disse la sua esperienza.
-Ma... Dexter, Greg?-
-È vero, Steve! Greg dov'è? E Billie, Jason?-
-Non c'è! Ma... Dave, con voi non suonava Paul?-
-Infatti... perché?-
-Scusate, ma Noodles, voi non avevate un batterista che si chiama Williard, Atom Williard? È mio rodie!-
-Vero, Alice... e mi chiedo... dove sono?-
Silenzio. Poi di udirono dei passi.
-ECCO DOVE SIAMO!- La Conspiracy era apparsa. -Siamo i Rinnegati, riuniti per vendicarci!- Greg, che aveva parlato, si godette le espressioni desolate e tradite dei presenti. Poi parlò Alice.
-Sentite, io so che dovreste risolvere, ma sto per tornare i scena. Volete risolverla a Battle of Bands?-
La Conspiracy si guardò, poi Paul s'espresse:-Per noi va bene. Siamo la Conspiracy of One, Paul D'Anno voce, Greg K. basso, Atom Williard batteria e Jason White chitarra.- Poi si guardarono, e dopo poco annuirono.
-Ragazzi?- Alice guardò sgomento gli altri, ridotti malaccio, e rimpianse la situazione: era troppo grande per lui.
-Noi...- Adrian si guardò attorno, e fece la conta di quanti potessero suonare. -Dexter Holland alla voce... Mike Dirnt al basso... Trè Cool alla batteria... Janick Gers, Dave Murry e Adrian Smith alla chitarra.-
-Il nome, Adrian- chiese con gentilezza Mike.
-Ehm... i...- il chitarrista cercò di unire album dei tre gruppi, ma non ci riusciva. Noodles, che avrebbe voluto suonare ma era praticamente cieco, trovò la soluzione.
-I Somewhere in The Splinter Century.-
-Perfetto! Decidete i pezzi, che vado ad annunciarlo.-
E mentre i neonati gruppi pensavano, il rocker uscì.
-Hello my little children! Ora ci sarà una Battle Of Bands!-
Il pubblico esultò. -Salutate... I CONSPIRACY OF ONE! D'ANNO, KRIESEL, WHITE E WILLIARD!-
L'apparso fu fragoroso, ed la band si dispose a destra del palco.
-E ora, i loro avversari! I SOMEWHERE IN THE SPLINTER CENTURY! HOLLAND, COOL, DIRNT, MURRY, GERS E SMITH!-
Il secondo applauso fu più fragoroso, sia per il nome, sia per i membri, ma forse anche perché il loro aspetto malconcio -Dexter aveva il viso rosso i il braccio graffiato, Mike aveva un occhio nero come Janick e Tre, Dave e Adrian erano pieni di lividi, tutti avevano un colore malsano, oltre ai vestiti i cattive condizioni- ispirava nel pubblico più "atmosfera" con lo shock rock.
-Che la sfida abbia inizio! Tre pezzi a testa! Conspiracy of One, a voi!-
-Suoneremo come primo pezzo "Killer" degli Iron Maiden!-
La performance del gruppo fu fantastica. Fatta dal cantante originario, fu accolta da un fragoroso applauso. Greg guardò Dexter, ed, indifferente al suo sguardo ferito che chiedeva spiegazioni, sorrise malignamente.
-E dopo questa fantastica esibizione... è il turno dei Somewhere in The Splinter Century!-
Dexter deglutì, poi afferrò il microfono. -Grazie, Alice. I miei compagni ed io abbiamo scelto di iniziare con... "Blood Brothers", sempre degli Iron Maiden! One, Two, Three, Four!-
Anche la seconda esibizione ebbe successo. Certo, non era il cantante originario, ma Dexter aveva fatto un ottimo lavoro, ed il fatto che fosse un pezzo più difficile aveva aiutato, come pure l'approccio più piacevole.
-Secondo round! Conspiracy of One, cosa proponete?-
Paul si schiarì la voce. -"Hammerhead"! degli Offspring! Jason... via!-
Questa esibizione ricevette meno applausi, ma piacque lo stesso; il sorriso di Greg s'allargò.
-Somewhere in The Splinter Century! Come rispondete?-
Dexter, con lo stesso tono gentile ma triste, replicò:-Con "Slim Pickens Does The Right Thing And Rides The Bomb To Hell!" sempre degli Offspring- Dexter represse le lacrime: quella canzone l'aveva scritta Greg.
-Viva Stanley Kubrick!-
-Sempre viva Stanley Kubrick. Pronti? Hey, Oh, Let's Go!-
Questa ultima canzone ricevette molti più applausi. Forse per il cantante originario, forse perché era più trascinante.
-Ultima canzone di questa sfida! Conspiracy of One, con cosa terminate?-
-Con "Dirty Rotten Bastards", Green Day! And one, and two, and one, two, three!-
Alla fine della canzone il pubblico era entusiasta: il gruppo l'aveva suonata in modo magistrale, e tutti si erano scladati.
-È molto piaciuta! Somewhere in The Splinter Century, ci dovete lasciare con qualcosa di forte!-
-Vi lasciamo con "Minority" dei Green Day, perché dopo quella canzone siamo in minoranza. Dave, quando vuoi!-
Anche questa canzone fu ben accettata, ma forse meno della precedente.
Prese la parola Alice:- Ebbene, my little children, chi dite sia il vincitore?-
L'urlo del pubblico fu indistinto. -Nessuno? Ma allora vi salutiamo con una canzone! Alice Cooper, Conspiracy of One e Somwhere in The Spilnter Century, prendete gli strumenti! HE-EH-EH-EHY! HE-EH-EH-HEY! HEY STOOPID!-
La splendida canzone rese lo stadio urlante per il delirio. Ma come tutti gli attimi di pace finì, e, dopo i saluti, ed un inchino collettivo, tutti andarono in backstage. I fan lasciarono lo stadio esultanti e soddisfatti per il concerto e l'imprevista Battle of Bands, e si ritirarono in qualche pub, a godersi i ricordi e la compagnia; anche i rodie, dopo aver smontato tutto, andarono a trascorrere un bella serata. Tutti, quella sera, erano andati a godersi una compagnia che si incontra solo ai concerti, ed una gioia unica. 
No, non tutti. Tredici persone si trovavano in guai seri.



Note: anche io mi sento in colpa per quello che ho fatto accadere, sopratutto perchè ieri ho visto un live degli Offspring e mi sono sentita in colpa per Greg. Ma sono felice perchè mi sono arrivati Smash e Rise and Fall, Rage and Grace. Ringrazio mia sorella S C A R E C R O W per la sua idea della Battle of Bands e la sua frase iniziale e zinzuleddha per le sue costanti recensioni. Lasciate una recensione se avete da dire qualcosa ma anche se non avete nulla da dire, grazie.

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Capitolo 7
*** From Here To Eternity ***


IL TERRORE SUONA I POWERCHORD

< < Il mondo non è ancora pronto per questa follia > >
(S C A R E C R O W)

From Here To Eternity

 
Canzone consigliata --->https://www.youtube.com/watch?v=WIHfIaTokog

Mentre chi aveva partecipato al concerto era ai pub per godersi il resto della serata e della notte, la Conspiracy of One si apprestò a completare i suoi piani: legò Alice Cooper ed i 12, e li caricò in un furgoncino.
-Allora, vi è piaciuto suonare? Non dubito. Ma ora, beh, ora dovete veramente pagare. Scusa, Alice, ma non potrai più fare il ficcanaso.- Greg non smise di sorridere, mentre gli altri ridevano. I tredici, digrignarono i denti, ma iniziavano a spaventarsi.
I Rinnegati si consultarono un po' poi Greg annuì, e Paul ingranò, imboccando la buia autostrada.
Stipati nel retro del furgoncino, i tredici iniziarono a trovare un modo di scappare.
-Dobbiamo uscire di qui. Dobbiamo liberarci e appena accostano, correre. Oppure apriamo la portiera.-
-Billie, è chiusa con il telecomando e con un catenaccio, non so se lo vedi.-
-Lo vedo, Mike, lo vedo. Forse potremmo liberarci?-
-Ci vuole qualcuno che sappia liberarsi polsi e gambe...-
-Faccio io. Preparati biondo, che poi mi aiuti.- Alice, che era stato zitto per un considerevole periodo di tempo, iniziò abilmente a liberarsi, come se non avesse fatto altro. Beh, in effetti era vero.
-Non mi chiamo biondo, mi chiamo Dexter, Vincent.- Il cantante calcò il nome di nascita di Alice.
-In realtà ti chiami Bryan, e io dal 1973 mi chiamo Alice. In ogni caso mi piace chiamarti biondo. Problemi? Ora voltati, che ti slego.-
-No, nessuno.-
Dopo poco, tutti si erano slegati.
-Sentite, io mi rendo conto che stasera vi ho picchiato, ma non era mia intenzione. Forse dovremmo un minuto valutare i danni...-
Gli uomini annuirono, poi iniziarono a calcolare cosa si erano fatti, e provare a curarsi:
-Io ho il polso slogato, non avete qualcosa di rigido?-
-Tieni, Steve. È una chiave inglese. Hai come legarla?-
-Grazie Trè. Si, dei lacci per capelli. Chi altro si deve legate qualcosa?-
-Nicko. Passa un laccio, ho trovato una chiave più piccola per il suo dito.-
-Tieni Janick.-
-Altri?-
-Io, Pete. Mi sanguina la guancia.-
-Ehm... chi ha un fazzoletto?-
-Qui... sono Dave. Ecco.-
-Bruce? Stai bene?-
Il cantante annaspò. -No... mi fa male lo sterno, e forse ho una costola rotta...-
-Purtroppo non possiamo fare nulla... resta fermo.-
-Bene. Altre necessità?-
-No, solo non chiamatemi.-
-Perché? Chi sei?-
-Sono Kevin, Adrian. Non ci vedo nulla, mi hanno tolto gli occhiali.-
-Va bene. Ora, Dexter, tu che sei un genio, studia il catenaccio, ok?-
-Subito. Voi sonnecchiate, se volete-
Gli altri non se lo fecero ripetere, e iniziarono a dormire un po'. Intanto, davanti, la Conspiracy continuava a guidare nel buoio della notte.
-Capo, sei sicuro della strada?-
-Si, Janus. So tutto. Paul, come va a benzina?-
-Ottimale, Greg. Credi si siano slegati?-
-Non credo, Alice li ha pestati e hanno suonato, staranno dormendo. E in ogni caso, è chiuso dal telecomando e con un catenaccio.-
-Capo, sei un genio.-
-Grazie, Atom. Anche tu sei un bravo doppiogiochista.-
-Si, ma Atom ha ragione. Il tuo piano è stato epico, e noi siamo grandi.-
-Lo puoi ben dire. Ma ora lasciami guidare. Manca ancora molto.-
Dietro, Dexter aveva capito il funzionamento del catenaccio.
-Ehi... tu sei Alice, vero? Sveglia!-
-Biondo... si. Hai capito?-
-Certo. Mi serve che però Steve e Nicko mi diano le chiavi, e tu il tuo ciondolo. Non li svegliare.-
Alice sparì nel buoi del furgoncino, poi porse a Dexter le due chiavi inglesi ed un ciondolo sottile a forma di croce.
-Buon lavoro. Quanto ci metterai?-
-Mhm... ho già aperto lucchetti con questo sistema, ma questo è complesso, inoltre non posso romprelo, devo modellare il tuo ciondolo affichè sblocchi il complesso meccanismo di chiusura. Ci metterò circa un'ora.-
-Non avere fretta, ho sentito manca ancora molto.-
-Grazie.-
Il rocker lasciò il biondo a lavorare, poi notò che Noodles era sveglio, e gli si avvicinò. -Senti, io mi sono trovato dentro questo intrigo e non ti nascondo che ho paura. Tu mi puoi spigare, se sai qualcosa?-
Noodles guardò Alice, e si rese conto che era intrappolato in qualcosa in cui non aveva colpa, e sorrise tristemente.
-Certo. Devi capire che... loro sono membri che odiano i loro gruppi o ex gruppi, e cercano vendetta. Paul fu il primo cantante dei Maiden, ed è arrabbiato perché lo hanno cacciato dato che era, e tuttora è, dispotico. Atom fu un nostro batterista nel 2010... cane venduto: salta da un gruppo ad un altro per chi gli da più soldi, ma ci odia perché noi, ovviamente lo abbiamo rinnegato dopo che si è venduto ai Blink 182. Jason è membro dei Green Day, ma ignorato, e cerca vendetta. Greg... Greg...- Sul viso del chitarrista iniziarono a scorrere lacrime di rabbia e dolore. -Greg è il nostro bassista. È amico di Bryan da quando erano bambini, ha fondato la band con lui... e ora... ora non so perché è così! Io ricordo... eravamo giovani, ci divertivamo, lui era sempre stato timido e riservato, ma rideva, si univa, gioiva. Era il primo a brindare, il primo a proporre di uscire...-
Alice gli appoggiò una mano sulla spalla. -Mi dispiace.-
-Tu non hai colpa, anzi siamo noi. Sei qui, intrappolato...-
-Ma voi siete molto più nei guai. Ma Dexter sta forzando il lucchetto. Io dormo un po', non disperare.-
-'Notte, Nice Guy.-
-'Notte, Noodles.-
Il chitarrista osservò fuori la luna, desiderando la libertà. Perché, perché Greg? Cosa aveva fatto?
Un lupo ululò nella campagna inglese.
L'oppressione che Noodles provava si appesantiva metro dopo metro. Non gli importava dove stessa andando, cosa gli avrebbero fatto. Voleva solo sapere...-Perché? Perché Greg?- urlò tra le lacrime nel profondo del suo cuore.
Il chitarrista non era l'unico a provare oppressione, dolore, tristezza, il sapore amaro del tradimento; eccetto lui e Dexter, che però non si parlavano, tutti dormivano, ma nessuno dormiva sogni tranquilli, nessuno riposava davvero, tutti erano vittime dei fantasmi di un passato che credevano, superato, risolto o mai esistito. Billie dormiva rannicchiato in un angolo, scuotendosi di tanto in tanto, con la guancia che sanguinava. Vicino a lui, Mike era addossato alla parete, borbottando nel sonno. Pete era steso schiacciato alla parete, ed emanava la pura e semplice Paura. Bruce giaceva accanto al giovne batterista, respirando con un sottile ma prersente gemito di dolore. Dave teneva la testa sulla spalla di Janick, ed entrambi sussultavano ad ogni borbottio del vicino Adrian, che era in dormiveglia, con gli occhi nel vuoto. Trè dormiva profondamente, ma girandosi costantemente, come se dovesse scacciare qualcosa. Steve piangeva nel sonno, lamentandosi ogni tanto per il polso. Nicko teneva la mano sulla gamba di Bruce, e si moricchiava constantemente il labbro. Alice, rannicchiato lontano da tuttii, teneva gli occhi serrati, come se dovesse uscire da un incubo. Dexter modellava il ciondolo in silenzio, ma con dei gesti un po' forzati, come a sfogarsi.

Davanti, Greg guidava nel silenzio, con Paul che gli dava indicazioni di tanto in tanto, e Jason e Atom che osservavano.
Dexter aveva finito di modellare la croce di Alice.
-Ci siamo, ragazzi. Lo apro e poi sfondiamo.-
Gli ostaggi si svegliarono, Noodles si voltò e Bruce annaspando s'alzò.
La croce fu infilata nel lucchetto, e...
Divampò un inferno rosso e caldo.
Qualche secondo di urla disumane e poi... silenzio.
La strada era ora illuminata da un falò provocato dal serbatoio esploso di un furgoncino.
Dopo un quarto d'ora, arrivarono i soccorsi, ma non trovarono un granché: un furgoncino esploso, con dentro una quindicina di cadaveri con i tratti deformati dalle fiamme. Tredici erano dietro. Tutti gli occupanti del retro riportavano lesioni, tranne uno. Quelli che stavano davanti no. Ma, tutti erano arsi vivi nel momento dell'esplosione.


Note: questo capitolo fa stare male anche me. Non avevo idea sarei arrivata a questo, non ero partita con l'idea di farli finire così. Ma quel che è successo, e successo, e questo capitolo è definitivo. Mi scuso con mia sorella S C A R E C R O W, lei voleva salvare Alice. Recensite, se avete lamentele, rimostranze, complimenti o nulla da esprimere. Che dire... l'inferno è da qui all'eternità.


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Capitolo 8
*** Conspiracy of One ***


IL TERRORE SUONA I POWERCHORD

< < Il mondo non è ancora pronto per questa follia > >
(S C A R E C R O W)

Conspiracy of One

 
Canzone consigliata --->https://www.youtube.com/watch?v=ppmaYMVDVdE

Due figure si trascinarono fuori dalla boscaglia. Sulla strada che attraversava la foresta c'erano i resti di un incidente avvenuto quella notte, ora illuminati dal sole dell'alba.
-Non è rimasto vivo nessuno?-
-A quanto pare no.-
-È stata una grande idea l'esplosione, capo.-
-Hai ragione, Paul.-
-Neppure quei conigli di Jason e Atom avevano capito.-
-Il nostro piano è concluso.-
-Come lo raccontiamo?-
-Semplice, Paul. È esploso il furgone, e noi siamo svenuti fuggendo, vedendo non c'era nessuno vivo. No? Ora chiamiamo i soccorsi.-
Poco dopo, i due erano in caserma.
-Dunque, mentre stavate guidando presso la sua residenza, signor D'Anno, è esploso il motore, i tecnici hanno visto c'era un guasto impercettibile, è voi siete riusciti a trascinarvi nella boscaglia, e siete poi svenuti.-
-Si, signore.- I due piangevano. O almeno, fingevano di farlo.
-Capisco. Una sola cosa: perché gli occupanti del retro del furgone recavano segni di una rissa?-
-Perché c'era stato un litigio tra il signor Murry e il signor Pritchard, poi rappacificati. Io, il signor Kriesel, il signor Williard, il signor White ed il signor Cooper rappacificammo i litiganti.-
-Capisco. Mi dispiace molto per voi, signori.-
-Grazie, noi... avevamo progetti...- La recita di Greg e Paul convinse  il poliziotto, così i due si recarono da Paul.
-Whisky?-
-Grazie. Non ti nascondo, sono un po' scosso.-
-Ma figurati, anche io.-
I due parlarono un po', continuano a bere. Il padrone di casa, dopo un'ora, era piombato in quell'allegria confusa che prende il nome di sbronza. Greg, invece, si manteneva sobrio.
-Eh-ehi, Greg. Versa un altro bicchiere. Alla nostra felicità!-
-Con piacere. Ecco.-
Dopo il nuovo bicchiere, Paul era ubriaco.
Ma ridivenne sobrio, quando il compagno gli puntò il coltello da cucina con il quale ore fa aveva cucinato. -Ehi, sei pazzo? Vuoi uccidermi? Sei ubriaco?-
L'infame sorrise. -Io? No... lo farai tu. Prendi la tua corda che hai nel ripostiglio, avanti.-
-Sei pazzo, Greg.-
-La corda. Ora.-
Sempre coltello alla gola, Paul prese la corda, e sotto ordine ci fece un cappio che s'infilò. Poi passò la corda sulla trave del soffittò, e salì su una sedia.
-Tu sei ubriaco... io non sono Jason o Atom... sei pazzo, ecco cosa sei!-
-Niente affatto. Conspiracy of ONE, ricordi? C'è posto solo per uno di noi, e sono io. Per la polizia sarai un suicida per il dolore. Salta giù, ora. Ho anche un biglietto d'addio falsicato con la tua scrittura. Salta, su!-
-No! Sei pazzo!-
-Senti questa musica?- Greg fece partire dal cellulare un pezzo di basso tenebroso e oppressivo. -È il suono del terrore, che suona i powerchord. Salta. Saresti un reietto se vivessi, distrutto dal pensiero di quel che hai fatto. Voi non ve ne siete accorti, stupidi. Era un mio affare, una mia cospirazione. Avevo solo il bisogno di tre schiavi, e voi mi siete capitati a fagiolo, specie tu, tanto orgoglioso quanto stolto. ora, S A L T A!- 
Paul scosse la testa.
-Non salti? Cadi, allora!- detto questo, Greg tolse la sedia dai piedi di Paul, impugnando dei suoi guanti.
Paul cadde dalla sedia; dondolando appeso al cappio.
Un sospiro strozzato, e la vita dell'assassino si era fermata.
Greg uscì senza farsi vedere, ignorando il corpo di Paul, che con occhi vitrei lo fissava, ed un espressione che voleva vendetta, come a dire di vedersi all'inferno.
-ORA, il MIO piano è concluso.-


Note: come on, do it, here we go. L'ho fatto, ho scritto, pubblicato e finito qusta fanfiction. Non pensavo di arrivare a questo: avevo scritto i primi tre capitoli pensando ad una cosa piccola, poi l'ho ingigantita, ma l'ultimo capitolo non l'avevo neanche immaginato.  Vi invito ad una recensione finale, anche se odiate questa storia, o la considerate crudele. Insomma, se potete, per favore recensite. Ma non mi faccio illusioni.
Ringrazio mia sorella S C A R E C R O W che mi ha suggerito e supportato, zinzuleddha che con le sue recensioni mi ha spinto ad andare avanti, Kim_Sunshine che mi scrisse la prima recensione alla prima storia e mi fece capire quanto fosse bello pubblicare fanfiction, e tutti coloro che hanno letto anche solo un capitolo. Ringrazio anche te, che stai leggendo, e hai partecipato a questa pazzia.

OriginalPrankster

 

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