L'inizio della fine

di Kashinosa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo uno -Partenza per Hogwars (parte 1) ***
Capitolo 3: *** Capitolo terzo -Viaggio per Hogwarts- (parte seconda) ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

 

“L'inizio della fine”

-storia interattiva-

 

 

Prologo.

 

 

La luce del sole coecente di quest'estate filtra attraverso le leggere tende verdegnole di una piccola stanza, ordinata e precisa, posandosi, precisamente, su un ragazzino dai capelli neri arruffati, seduto su una scrivania vicino alla finestra, l'espressione concentrata mentre scrive una lettera su quella che sembra una pergamena.

 

 

Scorpius,

hey, amico, come va? Ancora non ci credo che sia quasi finita l'estate... insomma, non ci siamo visti neanche una volta, è un'ingiustizia!

Comunque, sei contento di tornare a Hogwars finalmente? Io sì, non vedevo l'ora (e smettila di darmi del secchione, so che lo stai facendo) soprattutto perché ho l'impressione che questo sarà un grande anno (no, non sono sono diventato come la professoressa Gosthus, che tu ci creda o no.)

Prima che tu me lo chieda, Rosie sta bene, ti odia come sempre e no, non sospetta nulla della tua cotta (del resto potresti evitare di farti vedere con quella bionda tutta gengive, non trovi?! Sta antipatica pure a me.... è per persone come lei che la Casata Serpeverde perde il suo prestigio: vergognati!)

Oltre a tutto questo, studia pozioni che quest'anno sarà dura e salutami tua madre,

 

 

Con Affetto,

Albus Severus Potter

 

 

(ps: tieni lontano Anacleto da tuo padre, ha una stana predisposizone per i capelli pieni di gel.)

 

 

Albus Severus Potter, capelli disordinati e luminosi occhi verdi, quarto anno di Hogwars e nominato prefetto Serpeverde, si alza dalla sedia dove poco prima stava scrivendo e porge la lettera per il suo migliore amico ad Anacleto, che lo fissa con i suoi rapaci occhi gialli, prima di volare via, verso il Wiltshire, nel maniero Malfoy.

Nel frattempo, numerosi schiamazzi e grida varie interrompono il silenzio dell'afosa giornata, portando Albus a chiedersi cosa stia succendendo al piano di sotto, anche se titubante nel voler scoprire la risposta.

Non fa in tempo neanche a porsi la domanda che la sua stanza viene aperta con foga, il poster attaccato alla porta che ritrae Oliver Baston il famoso portiere -affisso da suo fratello, in quanto dividono la stanza- viene nascosto, per far posto alla faccia affannata della sua dolce, piccola ingenua sorellina, Lily Luna (illussioni di qualsiasi fratello maggiore).

-Che succede?- Domanda corrugando le sopracciglia, perpresso per la faccia impaurita ed esaltata al tempo stesso della sorellina.

-LILIANNN!!- Esattamente come prima, non riceve una risposta, quanto una dimostrazione pratica: suo fratello, imbufalito, arrabiato, infuriato arriva correndo verso di loro -o meglio, verso di lei- tra le mani delle foto più che imbarazzanti della sua infanzia- -Dimmi dove l'hai trovate, ORA!-

Il sorriso ingenuo della ragazzina lascia intuire il perché del dubbio del Capello Parlante nel mandarla a Serpeverde, prima di esclamare a gran voce Grifondoro (troppo impulsiva e passionale, alla fine.)

Di sottofondo le risatine degli altri parenti e può riuscire a vedere nascosto dietro la porta la capigliatura slendente di Luis o quella arruffata di Hugo.

-Basta.- Passo marziale, lunghi capelli ricci e rossi, cipiglio all'Hermione Granger, compare Rose Weasley, che straordinariamente riesce a far smettere i due di litigare. Concede un piccolo sorriso ad Albus, prima di riprendere. -Basta, tu..- si gira verso James -dammi le foto, e tu...- guarda con disapprovazione Lily -digli dove le hai prese e prometti di non toccarle più.-

-Merlino Rosie, neanche è iniziata la scuola e tu già ti comporti da prefetto perfetto.- si lamenta il maggiore del Potter.

L'altra, per tutta risposta, alza un sopracciglio. -Guarda che sto difendendo te, per me posso anche ridargli le foto di te nudo da distribuire a tutta Hogwars.- Sghignazzi e risate varie sono chiaro segno che il resto della nuova generazione Weasley sta ascoltando la discussione con gusto.

-Scusa- Alza le mani chiedendo ammenda ed esce dalla stanza seguito da Lily e dal resto dei ragazzi nascosti dietro la porta.

Rose chiude la porta e si butta sul letto verde-argento con malagrazia, per poi girarsi verso un ghignante Albus. -Godric, ma come fai ad essere suo fratello?- spalanca gli occhi -anzi, come faccio io ad essere sua cugina? É ottuso.-

Alza le spalle sedendosi anche lui sul letto. -Meglio Scorp?- Ghigna.

-Merlino, no.-

Sorride leggermente, prima di porgerle la mano -Andiamo giù, che fra poco si cena... bisogna svegliarici presto, domani si va ad Hogwars.-

-Già, domani si fa ad Hogwas.- Sorride anche lei.

 

 

 


Scendere giù, come al solito, è entrare in un Alternative Word, passando dalla sua silenziosa e ordinata stanza, alla confusione e al casino della sala da pranzo e del salotto, dove è riunito tutto il clan Potter-Weasley al gran completo: dietro le scale, in una piccola nicchia, si sono rifugiati i due fidanzatini, Teddy e Victoire, per scambiarsi qualche effusione; seduta sul divano, si trova la splendida Roxanne, intenta a pettinare Lily e a sorridere discretamente alle sue parole eccitate; seduto sul tavolo, Hugo spiega il funzionamente di un oggetto babbano -un cellulare- a Luis, che però non comprendo quella strana funzione di Iperment, mentre Fred, come al solito, è a provare un qualche aggeggio del negozio del padre -questa volta una Caccabomba potenziata, che spera non userà- con dietro Dominique, che inizia già a chiedere una scorta per l'inizio della scuola; Lysander e Lorcan Scamandro ridono forte alle lamentele di James sulle sue foto e sul trattamento poco carino di sua cugina, mentre Molly e Lucy, a differenza del padre Percy, si divertono a prendere in giro il cuginetto.

Albus si gira verso Rosie, sorridendo -Non so se te l'ho detto, ma ho l'impressione che questo sarà un grande anno.-

La cugina sbuffa, divertita. -Speriamo.-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

-look me-

 

Ciaooo sono Kash, questa è la prima storia che pubblico e ho voluto iniziarla con una storia interattiva che spero vi piaccia. Adoro la nuova generazione e ho sempre pensato che chiunque avrebbe voluto avere un proprio personaggio nel fantastico mondo di Hogwars, perciò perchè non provarci?!

Comunque, spero veramente che vorrete partecipare a questa cosa simpaticatica con me con piacere, per questo eccovi qui le istuzioni per far parte della storia:

 

 

-NELLA RECENSIONE SCRIVETE IL SESSO, LA CASA E L'ANNO DEL PERSONAGGIO, OLTRE AL RUOLO E AL PARTNER QUI SOTTO DISPONIBILI. UN SOLO PERSONAGGIO A PERSONA. ALLA MIA RISPOSTA, POTRETE MANDARMI LA SCHEDA PER MESSAGGIO PRIVATO, GRAZIE.

NO PERSONAGGIO PERFETTO.
Volevo aggiungere che non ho niente contro le coppie dello stesso sesso, perciò, per chi volesse provarci vi invito a farlo, anche per rendere la storia più realisca e incasinata.



SCHEDA:

NOME:

SECONDO NOME:
COGNOME:

EVENTUALE SOPRANNOME:
CASA:
ANNO DI HOGWARTS:
DATA DI NASCITA:
CARATTERISTICHE FISICHE (possibilmente accurate):
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI (anche queste possibilmente accurate):
PATRONUS E RICORDO FELICE:
ANIMALE DOMESTICO:
BACCHETTA:
PAURE :
AMORTENTIA:
ABILITÀ:
MATERIE AMATE:
MATERIE ODIATE:
STATO DI SANGUE:
FAMIGLIA:
STORIA:
AMICIZIE:
AMORE/COTTA:
CURIOSITÀ:
RUOLI SCOLASTICI:


 

PERSONAGGI:

James Sirius Potter, Grifondoro, quinto anno. OCCUPATO

Albus Severus Potter, Serpeverde, quarto anno su di lui sceglierò io il personaggio che trovo più adatto nelle schede che mi invierete, intanto DISPONIBILE!
Lily Luna Potter, Grifondoro, secondo anno DISPONIBILE!
Rose Weasley, Grifondoro, quarto anno NON DISPONIBILE!
Hugo Wealsey, Tassorosso, secondo anno DISPONIBILE!
Dominique Weasley, Grifondoro, sesto anno OCCUPATO
Louis Weasley, Corvonero, secondo anno OCCUPATO
Roxanne Weasley, Corvonero, quinto anno OCCUPATO
Fred Weasley, Grifondoro, settimo anno OCCUPATO
Scorpius Hyperion Malfoy, Serpeverde, quarto anno NON DISPONIBILE!
Lorcan Scamandro, Grifondoro, quinto anno OCCUPATO
Lysander Scamandro, Grifondoro, quinto anno OCCUPATO

Molly Weasley, Tassorosso, quarto anno DISPONIBILE!

Lucy Weasley, Corvonero, terzo anno OCCUPATO
 

 

 

QUIDDITCH:

 

(GRIFONDORO)

BATTITORI 1-2: Lorcan Scamandro, Lysander Scamandro

CACCIATORI 1-2-3: James Sirius Potter, Dominique Weasley, OCCUPATO

CERCATORE: OCCUPATO

PORTIERE: OCCUPATO

 

(SERPEVERDE)

BATTITORI 1-2: OCCUPATO

CACCIATORI 1-2-3: OCCUPATO; OCCUPATO; OCCUPATO

CERCATORE: Albus Severus Potter

PORTIERE: Scorpius Hyperion Malfoy

 

(CORVONERO)
BATTITORI 1-2: Roxanne Weasley, DISPONIBILE

CACCIATORI 1-2-3:OCCUPATO; DISPONIBILE, DISPONIBILE

CERCATORE: OCCUPATO

PORTIERE: DISPONIBILE

 

(TASSOROSSO)

BATTITORI 1-2: OCCUPATO, DISPONIBILE

CACCIATORI 1-2-3: Molly Weasley, DISPONIBILE, DISPONIBILE

CERCATORE: OCCUPATO

PORTIERE: DISPONIBILE

 

 

 

RUOLI SCOLASTICI:

(PER QUESTIONI DI SCUOLA I PREFETTI INIZIERANNO DAL 4 ANNO)

 

PREFETTI 4 ANNO:

SERPEVERDE: Albus Severus Potter, OCCUPATO

GRIFONDORO: Rose Weasley, DISPONIBILE

TASSOROSSO: DISPONIBILE, DISPONIBILE

CORVONERO:DISPONIBILE, DISPONIBILE

 

PREFETTI 5 ANNO

SERPEVERDE:DISPONIBILE, DISPONIBILE

GRIFONDORO:DISPONIBILE, DISPONIBILE

TASSOROSSO:OCCUPATO, DISPONIBILE

CORVONERO:DISPONIBILE,DISPONIBILE

 

PREFETTI 6 ANNO:

SERPEVERDE:OCCUPATO,DISPONIBILE

GRIFONDORO:OCCUPATO,DISPONIBILE

TASSOROSSO:DISPONIBILE,DISPONIBILE

CORVONERO:DISPONIBILE,DISPONIBILE

 

CAPOSCUOLA

DISPONIBILE,DISPONIBILE


 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo uno -Partenza per Hogwars (parte 1) ***


“L'inizio della fine”

-Storia interattiva-

 

 

 

Capitolo uno
-Partenza per Hogwars (parte 1)

 

 

La stazione di King's Cross è come sempre in pieno fermente: gente che si muove di fretta o che aspetta qualcuno; madri che tengono per mano i propri figli, persone che corrono per andare al lavoro. C'è gente d'affari, in giacca e cravatta con l'immancabile valigetta in pelle, studenti babbani con cuffie all'orecchio, barboni in terra, che chiedono l'elemosina; ci sono persone che guardano spazientite l'orologio, quasi aspettassero qualcuno; gente che piange, guardando una persona cara prendere il treno e andarsene lontano da loro. E poi molti altri, uomini e donne che per un motivo o un'altro si trovano nello stesso posto, partendo o guardando partire qualcun'altro....

Eppure, fra tutta quella confusione, nessuno si accorge di un gruppo di persone, dai capelli per lo più rossi, biondi e in minima parte neri, che scompaiono dietro una colonna, senza più riapparire.....

 

Arrivare alla stazione 9 ¾ è come sempre uno spettacolo.... Pondera Albus, guardandosi attorno, assaporando per un attimo la sensazione di ritrovarsi in un luogo conosciuto e familiare, dove poteva rincontrare persone care o odiate, senza distinzioni: King's Cross è il punto di partenza per arrivare in un luogo che l'ha cresciuto ed amato, Hogwars.

Accanto a lui James, che batte un piede per terra mentre ascolta le raccomandazioni della madre Ginny Weasley in Potter, affilata giornalista e ancor più apprensiva mamma: sì, col tempo ha preso molto dalla madre Molly Weasley. Ogni tanto il maggiore annuisce, per dar segno di star seguendo, sebbene abbia lo sguardo perso altrove e, ad un certo punto, interrompendo la madre, le schiocca un bacio sonoro sulla guancia e schizza via. << Ho visto un'amica, ciao. >> la saluta, scomparendo.

Lily, invece, che è la più furba dei tre, è salita già da un pezzo sul treno.

<< Tieni d'occhi i tuoi fratelli, mi raccomando .>> Dice sconsolata all'unico figlio dei tre che era rimasto; gli accarezza la testa corvina e gli sorride, pensando che non è cambiato affatto dal bambino generoso e rispettoso che era prima di diventare un Serpeverde: ah, quanto ingannano le apparenza a volte....

Saluta con un bacio anche i nipoti, per poi andarsene insieme alla cognata, Hermione Granger: quest'anno i mariti non sono potuti venire a causa di un'urgente problema che riguarda la squadra Auror e i Tiratori Scelti.

<< Scriveteci, mi raccomando .>> Queste furono le ultime parole che sentirono prima di vederle andarsene.

Albus si gira, incontrando gli occhi di Rose, una fra le poche ad essere rimaste ad ascoltare le raccomandazioni di Ginny ed Hermione, insieme a Lucy e Molly, le quali devono sorbirsi pure quelle del padre, che i due cugini non invidiano per nulla. Perfino Lorcan e Lysander, che sono stati accompagnati da Ginny, sono scomparsi nel nulla.

<< Pronta per Hogwars, cuginetta? >>

<< Pronta. >>

I due ragazzi aguzzano la vista alla ricerca di qualche amico, almeno finché non vedono arrivare verso di loro Scorpius Malfoy: migliore amico per Albus, ma piaga della propria eternità per Rose.

ora non più di tanto pronta...” pensa internamente, rivolgendo uno sguardo di sfida al Serpeverde appena arrivato.

<< Ciao Al. .>> Saluta l'amico, per poi guardala. <<  Weasley.  >>

<< Malfoy. >> Guarda Albus, l'Essere e alla fine fa una smorfia. << Albus, io salgo, ci vediamo dentro, ok? >> E senza attendere una risposta, si defila.

<< Mi odia proprio, vero? >>
<< Già. .>>

Scorpius lancia uno sguardo sconsolato dove poco prima si trovava la rossa, per poi tirare un sospiro. << Sai, mi piace anche per questo.. .>>

L'amico scuote la testa, incredulo. << Sei proprio un masochista .>>

<< Non sono masochista, sono solamente attratto dalle persone che riescono a tenermi testa. >>

<< Masochista. >>

 

 

 

I due ragazzi raggiungono a fatica uno scompartimento -o meglio, Albus raggiunge a fatica lo scompartimento, vista la mole esorbitante della sua valigia- posando i propri bagagli.

<< Dovresti dire a tua madre che non servono tutte quelle cose. .>>Una voce divertita gli giunge all'orecchio e non serve neanche che alzi gli occhi per riconoscere Nina Dobrev, seduta tranquillamente nello scompartimento ormai non più vuoto.

<<  Oh, ma le ho detto che non servano.... lei, per tutta risposta, mi ha riempito la valigia stanotte! >> Ribatte sconsolato, sedendosi di peso accanto alla ragazza, mentre Scorp ridacchia leggermente. << Tua madre mi è sempre sembrata un filino apprensiva >>
<< Un filino?! Pensa che riempiendomi la valigia fino a scoppiare dimostri il suo amore verso di me! Vi rendete conto di quante paia di mutande mi ha infilato là dentro?! >>

<< Non credo lo vorremmo sapere.. >> Interrompe la sua filippica Nina, ironica.

<< Centosettanta!!Centosettanta mutande, capite?! >> Imperterrito continua, indeciso se essere sconvolto o inquetato.

<< Tieni, prendi la mia cioccorana, credo che serva più a te che a me, amico .>> Scorpius, una Cioccorana tra le mani e la speranza che Potter smetta di blaterare, esclama queste parole, porgendogli il proprio cioccolatino.

<< Oh, grazie. >> Poi alza per un attimo gli occhi verdi al soffitto. << Ah, ma qualcuno a visto Alison? >>

Nina scuote la testa, incredula: e loro, sarebbero i suoi amici?!

 

 

 

 

 

L'amica che ha visto poco prima James altri non è che Zoey Baston, sua amica e suo Capitano -sì gente, quella non era una scusa per sfuggire alle grinfe di sua madre....ok, solo un pochino, ma fondamentalmente ha detto la verità.- Zoey sta salutando suo padre, Oliver Baston, lo stesso Oliver Baston di cui tiene il poster in camera: forse pe questo non si avvicina, aspettando che Zoey si allontani e poi andando da lei.

<< Hey Zoey! >> Agita una mano in alto verso la ragazza che non appena lo vede gli sorride contenta, correndo verso di lui. << James! >>

Zoey è una bella ragazza dai ricci capelli color cioccolato, lo sguardo d'ambra sempre dolce e un grande sorriso disegnato sulle labbra: la classica Grifondoro con cui James si è sempre trovato bene, non facendo fatica a legare fino a diventare migliori amici come sono adesso.

La stringe in un abbraccio, prima di staccarsi << Andato tutto bene? >>

<< Alla grande, come se non lo sapessi... ci siamo scritti tutta l'estare. >> Ride.

<< Era per domandare.... forza andiamo, prima che tutti gli scompartimenti vengano presi! >> Gli urla, per poi prendere il baule che l'amica teneva tra le mani.

<< Che cavaliere.. >> lo prende in giro, arrossendo però leggermente: era per questi gesti che aveva finito per innamorarsi di quello zuccone.

<< Muoviti! >> E sale dentro il treno, lasciando correre la ragazza dietro di lui.

 

 

 

 

 

Lorcan, non appena ha visto quella ragazza, si è allontanato da suo fratello e dalla famiglia Weasley, incurante di qualsiasi cosa che non sia andare da lei, perché quella figura a lui così familiare è lì, così familiare che potrebbe riuscire a ricordare ogni più piccola parte di lei, così familiare che ormai è anche un po' parte lui: Cassandra Colchester, davanti a lui, lo sguardo fermo e lievemente annoiato, la postura elegante da perfetta Purosangue, i capelli sciolti in morbide onde che ama accarezzare, i quali le incorniciano il viso di porcellana.

Rimane per qualche istante imbambolato nella stazione, sotto il suo scuro sguardo divertito e ironico, per poi sorridere allegramente e correre verso di lei abbracciandola, sollevandola da terra e lasciandole un lieve bacio sulle sue labbra. << Merlino, Cass, se mi sei mancata. .>> Surrurra fra i suoi morbidi capelli.

La ragazza accenna a un sorriso non visto “Anche tu, anche tu...”, ma non esprime a parole niente di tutto, anzi, con un'elegante mossa si separa da lui, iniziando a camminare. << Muoviti, se non vuoi trovare tutti gli scompartimenti pieni .>>

Lorcan annuisce, sorridendo lievemente: sa che lei è fatta così.

 

 

 

 

 

Lysander, invece, quando ha visto dove aveva puntato lo sgurdo suo fratello ha scosso impercettibilmente la testa, sbuffando: quella Serpeverde non gli piace più di tanto, ha paura che un giorno o l'altro possa spezzare il cuore al fratello con i suoi comportamenti freddi e menefreghistici.

Sposta lo sguardo, per cambiare argomento, nella stazione gremita di persone fino a notare una testa bionda che gli può interessare. Si avvicina silenzioso al ragazzo che si sta dirigendo verso il treno, senza salutare nessuno, e, appena è a portata di mano, gli arruffa i capelli chiari con energia. Robert Reed si gira verso di lui, gli occhi chiari che guardano tetralmente in alto e un lieve sorriso sulle labbra. << Salutare normalmente no, eh Lys? >>

<< Certo che no, Robbie .>> Sorride con allegria, la mano ancora sulla capigliatura bionda. << Allora, com'è andata a casa? >> Torna più serio, alla domanda.

<< Come al solito >> risponde l'altro monocorde, la mano sulla sua testa che si è fatta una leggera carezza.

<< Lo sai che ci sono io, vero? >> Robert è uno fra i suoi più cari amici per lui, gli sarebbe sempre stato vicino, in qualunque momento.

<< Certo >> risponde il biondino, sorridendo leggermente.

<< Adesso andiamo, devo trovare a tutti i costi Fred, sembra che abbia delle Caccabombe nuove di zecca: devo trovarlo, se non voglio che le vendi tutte a James e Dominique.. >> Cambia argomento, sdramatizzando, mentre afferra per un braccio il ragazzo esilo, trascinandolo dentro il treno.

 

 

 

Fred è, come al solito, nello stesso scompartimento di tutti gli anni: un po' perché gli fa fatica cambiarlo sempre, un po' perché se qualche ragazzo vuole un oggetto del negozio di suo padre sa dove trovarlo. É spaparanzato sul sedile, gli occhi azzurri ch brillano divertiti all'entrate dei due ragazzi e tra le mani un pacchetto di Gelatine Tuttigusti +1. << Hey ragazzi, ne volete una? >> Li saluta il rosso, porgendogli le caramelle.

<< Heilà Fred! >> Si siedono davanti a lui, entrambi prendendo una caramella..

3...2...1....

<< Ma che schifo!! >>

Lysander si gira verso Robert << Che gusto avevi? >>

<< Cerume, te? >>

<< Moccico, hai un fazzoletto per caso? >>

Elegantemente Fred gli porge un fazzoletto, mentre ne assaggia una. << Fragola. >> decreta.

<< Che schifo di culo che hai, Weasley >>

<< Modestamente... >> Incrocia le mani sotto il mente, con aria professionale. << Allora Scamandro, cosa volevi, parla chiaro.  >>

<< Caccabombe. >>

Robert alterna lo sguardo fra i due ragazzi amici d'infanzia, in quella che sembra essersi trasformata una compravendita.

 

 

 

 

 

Damon Blackmoon non sa bene come ha fatto a diventare amico di quella spregiuticata e sospettata criminale di Dominique Wealsey, sa solo di essersela ritrovata incollata addosso in quella che sembrerebbe una mossa di uno strano sport babbano, wremist, non riuscendo più a staccarla, manco avesse una colla super resistente spalmata sul corpo. << Weasley, levati immediatamente se non vuoi ritrovarti una fattura sul tuo bel visino Veela .>> Grugnisce infuriato.

Dominique, ancora sulle sue spalle e un sorriso spensierato e malandrino in viso, per tutta risposta gli tira giocosamente una ciocca di capelli scuri. << Mai! >> Urla scalmanata.

Fortunatamente arriva Demi Finnick a calmare le acque e a separare i due. << Dom, dai, scendi da lui. >>

Dominique, che per una volta ascolta qualcuno, scende con un balzo dalla schiena del ragazzo e saluta la nuova arrivata con un bacio sulla guancia, in sottofondo la voce contrita di Damon che ringrazia Merlino e Salazar. Dom ride, con la sua risata aperta e solare, mentre vede il ragazzo entrare in uno scompartimente. << Damon, tienimi il posto, mi raccomando. >> Gli urla dietro.

<< Non ci giurare. >> Dice per tutta risposta. Dominique sorride, perché sa che alla fine glielo terrà. “..a costo di dovermi sedere su di lui..”pensa: sembrerà pure insistente, ma lei il più delle volte riesce a vedere dietro le apparenze, per questo, nonostante gli insulti e gli scherzi vari, sa di essere una vera amica per quel Serpeverde da strapazzo di Damon Blackwood.

Riporta lo sguardo su Demi, appoggiandosi al muro del corridoi. << Allora, come sono andate le vacanze? >> Le domanda, con un sorriso. Demi è una ragazza Corvonero del quinto anno, dai capelli castano ramati e i profondi occhi blu, che ha conosciuto quando è andata a trovare Roxanne nella Torre, aiutandola a risolvere l'indovinello di quella stramaledettissima aquila.

<< Tutto bene, anche se non c'è verso di far dimagrire quello scansafatiche di Poo. >>

<< Stai cercando ancora di mettere a dieta il tuo gufo? >> Spalanca gli occhi azzurri, divertita.

<< Ovviamente >> E poi è lei la strana.

Le mette un braccio intorno alle spalle << Andiamo a trovare la nostra piccola Rose?! >>

 

 

 

Rose, per suo conto, dopo aver lasciato Albus nelle mani di quella Serpe dai capelli platinati, è andata a cercarsi uno scompartimento, dove ha trovato la sua amica Lena Winter intenta a mettere a posto i bagagli. Subito si erano abbracciate forti, come solo due migliori amiche sanno fare, gli indomiti capelli rossi che si confondono in quelli biondi dell'altra. << Lee, mi eri mancata moltissimo >> Esclama felice, staccandosi. << Già, le lettere non sono come rivedersi di persona.. .>> Sorridono complici. << Allora Rosie, come sono andate le vacanze? >> Domanda sedendosi. <<  Per mia sorella sono andata, non ci crederesti mai, in un circo: ti rendi conto di come trattano gli animali?! Dovrebbero rendere illegale una cosa del genere.. >> Rose sorride alla risposta animalista dell'altra: le era mancata.

<< Io sono stata con i miei cugini come sempre. >> L'altra arroscisce, leggermente. << Albus come sta? >>

Rose sorride, maliziosa. << Tutto bene, è in forma smagliante e ancora per adesso single. >>

L'amica arrossisce maggiormente ma non fa in tempo a controbattere, che entrano Dominique e Demi tutte tranquille, la prima che si spaparanza tranquillamente sul sedile. << Hey Lee, passate buone vacanze? >>

La ragazza annuisce, stringendo in un rapido abbraccio la biondina tutto pepe. << Dov'eravate? >> Domanda

<< Da Damon. >> Rose sbuffa leggermente a quel nome. << Dovresti lasciarlo fare, è della stessa pasta di Malfoy .>>

<< Allora dovrei preoccuparti che tu ti prenda una cotta anche per lui. >> Ribatte maliziosa e divertita la ragazza per ¾ Veela.

<< A me non mi piace affatto Malfoy! >> Gli scoppi delle altre ragazze fanno capire che Rose non è stata così convincente come sperava.

<< Certo, certo.. >>

 

 

 

 

 

Lo sguardo rivolto al finestrino, la postura mollemente adagiata nel sedile dello scompartimento vuoto e la mente altrove: eccola Seraphine Adelaide Brokengrass, i capelli ramati e gli occhi di ghiaccio persi in chi sa cosa.

Per lei, però, è Adele, l'amica che profuma lievemente di iris, che le cita pezzi improbabili e che l'ascolta, nonostante tutto, in ogni suo problema, sebbene, a primo impatto, possa sembrare fredda come il ghiaccio dei suoi occhi. << Che accoglienza calorosa , non c'è che dire. >> Scherza lievemente Roxanne, sedendosi elegantemente accanto a lei, il sorriso discreto e divertito, gli occhi azzurri che le brillano nel rincontrare quella figura a lei così familiare. << Ciao Roxie. >> Sorride a sua volta in direzione della bella Corvonero, che, anche se non lo ammetterebbe mai, le è mancata tremendamente.

<<  Preparati cara, che stanno arrivando anche le altre, il tuo momento di solitudine è ufficialmente finito. >>

Sbuffa, divertita. << Chi non ama la solitudine non ama neppure la libertà. >> Ribatte.

Roxanne scuote la testa, fintamente afflitta. << Chi è stavolta? >>

<< Arthur Schopenhauer. >> Ghigna, portando poi lo sguardo sulla porta dello scompartimento, che si sta aprendo, mostrando la figura di Robin Overstreet, la tipica aria corrucciata e indagatrice che si agita nei suoi occhi blu.

<< Ed ecco l'altra ragazza che ha il primato nella categoria “starsene per i fatti suoi”! >> Si finge seccata, per poi abbracciare la ragazza con calore. << Ma mi sei mancata, alla fine. >> Sorride.

<<  Anche te, Roxanne. >> Si siede difronte alla ragazza dai capelli rossi, il sorriso che non mostra i denti ma che vuol dire tanto per lei.

<<   Mi mancava Hogwars...  >> Dice con serietà Roxanne, guardando per un attimo fuori dal finestrino, prima di tornare sulle ragazze, un sorriso discreto in viso, un po' in contrasto con la sua pelle color cioccolato e il limpido sguardo azzurro. <<  mi mancavate voi.. >> Sposta gli occhi, come alla ricerca di qualcuno. << ..manca soltanto... >>

Non fa in tempo a dire il nome della terza ragazza, che questa spalanca la porta: entra la bella Claire Lacroix, l'uniforme già indosso, evitando così qualche commento da Roxanne sul suo modo di vestire.

La Weasley, con il suo nome sulle labbra, sorride contenta, andondola subito ad abbracciare, sotto l'impercettibile sbuffo di Adelaide, la quale si trova meglio con Serpeverde o Corvonero, anziché con gli impulsivi grifi.

<< Claire!  >> Distrattamente le porta dietro l'orecchio una ciocca di capelli biondi e mossi. <<  Ti ho già detto che ti dovresti curare di più? Un po' di trucco non ti starebbe male... >>

L'altra sbuffa, sedendosi accanto a Robin, che le fa un distratto cenno di saluto.<< Sì me l'hai già detto, anzi, me l'hai scritto per tutta l'estate.. >>

<< E ancora non hai cambiato idea? >>

<< Sto bene così. >> Le fa la linguaccia, divertita, mentre Roxanne scoppia a ridere, avvicinandosi all'orecchio della biondina. << Dovresti farti bella per mio fratello, non trovi? >>

La ragazza, per tutta risposta, arroscisce all'istante, cambiando immediatamente argomento. << d-dov'è Dominique? La volevo salutare... >>

La rossa le rivolge un'occhiata da chi la sa lunga. <<  L'ultima volta che l'ho vista era Blackmoon, poi... >> alza le spalle << bhoo.. immagino sia da qualche cugino vedi te.. >>

Claire, annuisce, uscendo dallo scompartimento alla ricerca dell'altra Weasley, mentre Roxanne ritorna a parlare del più e del meno con Adele e Robin.

 

 

 

 

 

Babs Ellis, una fotocamera tra le mani e un lucicchio stranamente ambiguo che le illuminava gli occhi azzurri....

….CLACK!

Il rumore della foto che viene scattato, uno flash ed il viso asciutto, forse troppo, di una timida, ma sorridente Molly viene immortalato per sempre,appoggiata su di lei una Lucy con lo sguardo dolce mentre dietro si riesce a scorgere una Margaret Hill, con lo sguardo rivolto avanti e la bocca mezza aperta, intenta a dire qualcosa a una persona davanti a lei, che la macchina non è riuscita ad inquadrare. Anche lei, forse, troppo magra.

Infatti, oltre a loro, seduti accanto a Babs, si trovano i due fratelli Blanc: la splendida Athenaïs, seduta elegantemente sul sedile vicino il finestrino, un libro fantasy posato sulle gambe che sfoglia ogni tanto, a intervalli quasi regolari mentre Robert, davanti a Lucy, le sta raccontanto qualcosa di divertente viste le gote rosse e la risata cristallina di quest'ultima, che Robert sembra apprezzare veramente. “La guarda come se fosse lui quello dietro la macchina, attento a catturare l'attimo..”

Non può fare a meno di fotografare entrambi, con il viso di Molly accanto al suo, intenta a spiare la foto, riuscendo a sentire il suo respiro sul collo.

<< Sono venuti bene >>

<< Già >> Mormora piano, prima di rimettersi al collo la macchina.

Il mondo per lei, è come con una macchina fotografica, forse per questo riesce a vedere tutti i dettagli di Molly e rimanerne incantata. Vorrebbe aiutarla.

Nel frattempo le voci e i suoni appaiono in contrasto con i suoi pensiere mentre Lucy assicura, certa, che quest'anno i Corvonero avrebbero stracciato i Tassorosso a Quiditch, sotto lo sguardo oltraggiato di Molly e Robert, che ribattono in un'assoluta vittoria per i giallo-neri.

<< Mi dispiace fratellino, ma quest'anno la vittoria spetta a noi .>> Ribatte Athena, convinta, e giù una nuova discussione, chiusa da un'ultima sua fotografia che vede Molly sorridere a Margaret, stringendogli la mano, i due fratelli a guardarsi storto e Lucy sorridere vittoriosa.

Nessuno si ricorderà mai questa discussione, se non fosse per quella foto.

 

 

 

 

 

 

 

<<  ….. e allora ho iniziato a minacciarlo di spargere tutte quelle foto per Hogwars, se non mi avrebbe lasciato in pace >> Lily Luna, capelli rosso sangue e sorriso conpiaciuto racconta l'avvenimento di pochi giorni prima sulle foto “scottanti” di James Sirius Potter agli altri occupanti dello scompartimento, incurante della reazione del fratello se lo venisse a sapere.

Hugo, davanti a lei, scoppia a ridere ricordandosi la scena, seguito da Luis, che non si era perso niente, nascosto dietro la porta. << Oh, Ale, dovevi esserci: James era rosso dalla rabbia e dall'imbarazzo e non per modo di dire.. >> sghignazza in direzione di Alessia Castellan, una ragazzina Corvonero dai grandi occhi verdi, a cui Luis piace contare le sue lentiggini sul viso, anche se non lo ammetterebbe mai.

Alessia, un pacchetto di Api Frizzole tra le mani, annuisce divertita, lo sguardo che corre a immaginare l'accaduto.

<< Ovviamente poi è venuta a Rose a separarci, altrimenti l'avrei avuta vinta io! >> esclama trionfante la rossa, narrando la vicenda.

Luis scuote la testa, ironico. << Lily, il tuo ego mi sta soffocando .>>
<< Ma è la verita! >> E mette su un broncio adorabile, il broncio made in Potter che nessuno riesce a resistergli, apparte forse....

<< Lily, sono per parte Veela, secondo te cado difronte a un innocuo broncio? Ho a che fare con Victorie tutti i giorni, io! >>
<< Ti odio. >>

<< Anch'io >> E le va a stampare un piccolo bacio sulla guancia, per dispetto, per poi prendere una caramella dal pacchetto incustodito di Alessia.

<< Hey! >>

<< Non preoccuparti, voglio bene anche a te.. >> allarga teatralmente le braccia <<  voglio bene a tutti, io .>>

<< E poi sono io l'egocentrica?! >>

 

 

 

 

 

In un'altro scompartimento un boccino svolazza allegramente, sotto i sibilii di quello che sembrerebbe un serpente: “non ci sono dubbi su chi ci è dentro”

James insieme a Zoey, forse sono riusciti a trovare finalmente lo scompartimento giusto: Damian Greenfield, i dread lunghi fino alle spalle che gli incorniciano il viso scuro, gli occhi castani che brillano divertiti mentre battibecca come al solito con Katelin Fawley, la quale, anche se a primo impatto può sembrare una bambina dagli enormi occhi grigi, nonostante sia al quarto anno, ha un caratterino niente male e non si tira mai indietro difronte a uno scherzo.

<< Disturbiamo? >> Quasi non curandosi della frase che ha appena detto, James entra seguito dall'amica e si siede tranquillo.

<< Entra pure, sto bene anch'io, sì ho fatto buone vacanze, non preoccuarti.. >>
<< Risparmiati la scena Buju, ho intenzione di organizzare una festa fica per l'inizio della scuola e tu mi devi aiutare! >>
<< Illegale? >>
<< Ovviamente >>

<< Ci sto! >>

Si stringono la mano come due perfetti comari, sorridendosi smaglianti: non è ancora iniziata la scuola e già James Sirius Potter ne ha in mente una delle sue. “Se Rose lo viene a scoprire mi ammazza..”

I due portano riportano l'attenzione sulle due ragazze << E voi ci state? >>

Sbuffano, divertite. << Non possiamo certo dire di no! >>

....il bello, però, è che sono pure appoggiato!”

 

 

 

 

 

Alison, a primo impatto, viene classificata nella categoria delle strane, perché, nonostante sia una fra le più belle ragazze di Hogwars, la prima cosa che noti non è la sua pelle di porcellano o i suoi profondi occhi blu mare, no, la prima cosa che noti sono i suoi lunghi capelli verde acqua che le si adagiano fino a metà schiena in morbide onde, per poi soffermarti sui suoi pearcing, due sotto il labbro e due sotto al naso, o forse, molto probabilmente sui suoi vestiti gotico-romantico, i cappelli a forma di panda che alla fine le donano o maglioni sformati con qualche borchia: sì, Alison rientra nelle categorie delle strane.

Comunque, per adesso non viene guardata più di tanto per il suo aspetto -o meglio, anche per quello visto il fiatore, i capelli scompigliati che sembra una pazza e lo sguardo febbrile- quanto, per il suo essere riuscita a saltare nello stesso istante in cui il treno ha iniziato a partire: diciamo che ha pure qualche problemino con i ritardi.

Cercando di darsi una sistemata, si trascina in un qualche scompartimento, il baule fortunatamente non molto pesante tra le mani.

…..E poi sente quella risata, quella risata così inconfondibile per lei che non bussa neanche prima di spalancare lo scompartimento e sedersi in un qualche posto, che alla fine risulta essere proprio quello vicino ad Albus.

<< Hey Alison, che ti è successo? >> domanda Scorpius, guardandola critica.

<< Ritardo. >> risponde lapidaria.

A quella parola anche Damon, che era venuto da poco nel loro scompartimento, la guarda alzando un sopracciglio, come Nina.

<< Sei riuscita ad arrivare in ritardo persino oggi? >> Albus non sa se provare un'inquetante ammirazione o una sana dose di disapprovazione verso l'amica dai capelli colorati.

<< Non è colpa mia se le sveglie non funzionano come dovrebbero.. >>
<< Ma se te ne punti una ogni mezz'ora! >>

<< L'importante è che sono qui, no? >>

Albus sbuffa mentre va a scompigliarle i capelli verde acqua, non vedendo la ragazza arrossire all'istante. Scorpius ghigna.

<< Sì, l'importante è che tu sia qui…... >>

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

-eccomi!-

 

Buonsalve a tutti, ecco a voi il nuovo capitolo!

Allora,per prima cosa spero che vi piaccia come ho descritto i vostri personaggi

o come sono venuti, ma vorrei anche dirvi che alcuni che non sono stati risaltati

particolarmente in questo capitolo, lo saranno nel prossimo,

perciò non preoccupatevi.

Vorrei sottolineare, anche, che queste sono ancora le presentazione

e che la storia vera e propria dovrebbe iniziare dal terzo capitolo.

Bhe, che dire......aspetto le vostre recensioni :)

 

Alla prossima,

Kashi.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo terzo -Viaggio per Hogwarts- (parte seconda) ***


 
L'inizio della fine
 
-storia interattiva-




 
Viaggio per Hogwarts

-complicazioni-






Lily è uscita un attimo dallo scompartimento per andare in bagno, un sorrisino spensierato e.....
“Oh. Porco. Merlino....”
Suo padre è lì, davanti a lei. O meglio, suo padre e lì, davanti a lei, con la sua uniforme da Auror.
Non è una bella cosa quando questo accade, Lily lo sa bene. Non è mai una bella cosa: di solito significa un bel salto al San Mungo, al suo capezzale o, ancora peggio, niente Harry a casa per settimane, senza sue notizie e con sua madre Ginny disperata.
Sì, Harry James Potter non porta nulla di buono in uniforme, e questo Lily lo sa meglio di chiunque altro.
<< Ciao papà.. >>
<< Hey Lils... >> L'uomo si passa una mano fra i capelli ribelli, imbarazzato per essere stato scoperto e ormai con le spalle al muro. << emh ... come va? >>
<< Che ci fai tu qua? >>
Passano alcuni secondi di relativo silenzio, eppure la paura di Lily non è per suo padre, quanto per l'uomo nascosto poco dietro di lui, un ghigno sulle fini labbra mentre guarda la scenetta familiare: la ragazzina lo conosce bene, per questo arretra di un passo.
Il padre le mette una mano sulla chioma rossa, mentre la scruta con affetto << Lily, va tutto bene... >>
Con la scusa di abbracciarlo, la Grifondoro avvicina il viso a quello del padre << Che ci fa lui qui? >>
<< Non dirlo ad Albus, per nessuna ragione. Promettilo! >>
<< Promesso >> “Ti odio quando fai così, papà.....”
Harry stringe più forte la figlia, per poi staccarsi << Lily, vai nel tuo scompartimento e non uscire, mai, fino all'arrivo per Hogwarts, intesi?! >>
Annuisce, mentre vede il padre allontanarsi con quell'uomo. << Andiamo, signor Potter. >>
Oh, eccome se lo conosce bene: quello è lo stesso Indicibile che si è portato via suo fratello Albus tanti anni fa.....








Molly si guarda allo specchio disperata, frustata: nulla è come dovrebbe essere, nulla è come vorrebbe....
Gli echi delle parole di suo padre si rincorrono confusi, sprazzi di memoria senza logica, che la fanno precipitare in un baratro senza fine: lei non è Lucy, lei non è la Corvonero intelligente con il massimo dei voti, lei non è una Grifondoro come suo padre, impavida e senza macchie.... lei non è neanche normale, come tutti gli altri.....
Calde lacrime le scorrono lungo il viso troppo magro, bello, ma sciupato da una punizione che si infligge senza neanche pensarci, forse dettata da un subconscio troppo crudele.
“Nessuno, nessuno se ne accorge...” 
Tutti la guardano, ma nessuno la vede, o meglio, ai accorgono soltanto di quello che vogliono vedere: la figlia di Percy Weasley, grande per il suo lavoro al Ministero, e di Audrey Leightoon, Purosangue di tutto rispetto, sorella della dolce e perfetta Lucy Weasley.  Insignificante, rispetto agli altri.
“Nessuno che si accorge di come sono in realtà, di chi sono...”
Eppure, eppure sa di star sbagliando, sa che ci sono persone che l'amano così com'è, senza vedere nient'altro che Molly, ma ormai è troppo difficile rimanere a galla e non affogare nella disperazione.
Si lascia scivolare giù, la schiena che struscia sul muro del bagno, sedendosi sul pavimento freddo e nascondendo la testa tra le gambe, i singhiozzi che le scuotono le spalle a ritmi irregolari.
<< Molly! >> E poi quella voce, quella voce che la porta lentamente alla realtà, quella voce che la capisce e che comprende il suo dolore... quella voce che intende solo Molly, e nient'altro: la voce della sua migliore amica, Margaret Hill, con alle spalle Nicolò Morgesten, Nico, che non la guarda con quella fastidiosa compassione, ma con rispetto 
per il suo dolore. L'apprezza.
Si lascia cullare dalle braccia della ragazza Serpeverde che, nonostante abbia un carattere tutt'altro che dolce, la capisce e cerca di aiutarla, per quanto può. “Lei è come me...”
Rimangono in silenzio, in quel bagno, senza bisogno di aggiungere parole al vuoto, ognuno che guarda l'altro, ma che in realtà guarda se stesso.
I singhiozzi della ragazza piano piano si attenuano, mentre nasconde il viso nella maglia dell'altra. << Perché non posso essere come tutti gli altri.... normale? >>
Nico sorride leggermente, un sorriso triste e disilluso, mentre guarda la piccola Molly, come mai nessuno l'ha vista. << A persone come noi è vietato questo diritto. >>
Tende la mano alla ragazza, aiutandola a rialzarsi, mentre Molly si tira poco elegantemente su il naso; si dirige verso un lavandino, evitando di guardare lo specchio, e si sciacqua velocemente il viso. << Non ditelo a nessuno >>
<< Non preoccuparti >>
Proprio mentre la Tassorosso si calma, la porta dello scompartimento viene aperta con forza << Tutti fuori dal bagno, tornare immediatamente nelle proprie cabine! >> La voce che ha detto così meccanicamente queste parole, senza neanche guardare chi ci fosse all'interno, altri non è che....
<< Zio Ron?! >> Molly guarda il fratello minore di suo padre con gli occhi spalancati, ancora leggermente arrossati, vestito nella sua tenuta Auror e con la bacchetta sguainata.
<< Miseriaccia Molly, come stai? >> Se in un primo momento non se n'era accorto, ora guarda gli altri occupanti con un lieve moto di disgusto -o meglio, guarda i loro stemmi con disgusto-.
<< Tutto bene zio, non preoccuparti. >> Molly stringe il braccio della Serpeverde come a intimarle di stare calma, dato che anche quest'ultima ha notato l'occhiataccia del rosso. << succede? >>
<< Nulla di che, ma ora dovete andare immediatamente nel vostro scompartimento e non uscirne fino all'arrivo per Hogwars >>
<< Perché? >> La domanda, stavolta, l'ha posta Nico, il quale guarda il sergente Weasley con una leggere aria di sfida.
<< Non ti deve interessare ragazzo! Adesso filate nel vostro scompartimento e non uscitene per nessuna ragione! >>
I tre non possono fare altro che annuire.
<< Venite, vi accompagno io >>

<< Non ti sembra strano? >>
<<Altroché..>>








...BOOM!!!!

<< Accidenti a te, Weasley, ma che hai nella testa?! Nargilli?! >>
<< E' solo colpa tua, Scamandro!! >>
<< Siete tutti e due degli idioti! >>
Fred, Lysander e Robert, una cabina molto più che puzzolente e un carico di Caccabombe esplose.
<< Se tu non ti fossi impuntato nel avere quelle Caccabombe, a quest'ora non sarebbe succcesso niente! >>
<< Guarda che sei stato tu a giocarci e a farle cadere! >>
Una risata interrompe la discussione, limpida e divertita. Robert fissa i due amici senza riuscire a smettere di ridere, una mano a tapparsi il naso per l'odoro pestilenziale e l'altra a reggersi lo stomaco perché, dai, le espressioni dei due sono molto più esilaranti: dove lo ritrovi un Lysander con i capelli biondi praticamente sparati in aria e mezzi bruciacchiati, l'aria omicida negli occhi chiari, con uno sbafo marrone proprio sulla punta del naso, e un Fred Weasley con i capelli rossi tutti arruffati, la faccia sporca e la maglietta tutta strana e penzolante per l'esplosione?!
I due guardano l'amico come se improvvisamente gli fossero spuntate le corna, ma anche loro non possono fare a meno di finire per ridere, verso l'aspetto tutt'altro che ordinato del biondo.
<< Siete ridicoli! >>
<< Guardati allo specchio! >>
Nuove risate riempiono la cabina, mentre i tre si guardano l'un l'altro con divertimento, tappandosi il naso.





Uscire dalla cabina è stato molto più che necessario e, mentre Lys e Robbie sono andati per i fatti loro, Fred si è ritrovato a gironzolare per il treno come un povero idiota, i segni dell'esplosione ancora presenti....
“Accidenti a lui, a Salazar e a quelle maledette Caccabombe..”

...SBAM...

“Ok, questa non è la mia giornata fortunata...”
Incoerentemente gli vorticano queste parole per il capo, mentre indietreggia leggermente dopo aver sbattuto contro quello che sembrerebbe un corpo minuto, che a differenza sua è proprio caduto a terra dalla botta.
<< Claire! >> “Sì, questa non è proprio la mia giornata....” << Merlino, scusami, tutto bene? >> Le tende la mano, amichevole, mentre l'aiuta a rialzarsi.
La ragazza, piuttosto piccola quando si ritrova davanti all'altezza irragionevole di tutti i Weasley, si passa una mano sulla nuca un po' dolorante, accenna a un timido sorriso e scuote la testa. << Tutto a posto, non guardavo dove stavo andando... >>
<< Non eri l'unica >> Risponde al sorriso, mentre si aggiusta la maglietta, per quanto può.
<< Che ti è successo? >> Se in un primo momento Claire non ci ha fatto caso, stordita dalla caduta, ora non può fare a meno di notare l'aspetto trasandato e la faccia sporca del ragazzo, piuttosto divertente a detta sua.
<< Nulla, guarda, lascia stare.. >> Alza gli occhi chiari al cielo -o meglio, al soffitto- << La mia preziosa scorta di Caccabombe è praticamente esplosa: tutta, non è rimasto quasi nulla. >>
La bionda ride divertita, mentre porta un dito sulla guancia del ragazzo, ancora sporca. << Eppure nessuno ha sentito l'esplosione..>>
<< Ovvio, mio padre l'ha potenziate e rese silenziose, il che, ora, mi sembra meno esaltante >>
Claire estrae la bacchetta dalla tasca -cedro, 13 pollice, corde di cuore di drago, flessibile- e divertita la porta alla faccia del rosso. 
<< Ohi, che vuoi fare? >>
<< Mica vorrai restare così per sempre?.... Gratta e netta >> Il viso torna pulito e splendente, mentre Fred sorride con calore alla ragazza.
<< Grazie Claire, sei grande! >> Gli arruffa i capelli biondi, divertito, mentre la ragazza dagli occhi verdi arrossisce leggermente. << Non era nulla di che... >>
<< Dove stavi andando? >> Sorride ampiamente Fred, prendendo a braccetto la ragazza. << Ti accompagno! >>











In un altro scompartimento, Albus non è nel suo momento migliore: le spalle si alzano e si abbassano a ritmi irregolari, i grandi occhi verdi sono sgranati e sembrano guardare il vuoto, mentre il corpo è scosso da numerosi tremiti, persino le labbra rosse sono leggermente aperte alla ricerca di aria. 
Alison e Nina, la fredda Nina, scuotono delicatamente le spalle del ragazzo, come a fargli riprendere coscienza di sé, entrambe preoccupate e terrorizzate.
<< Che gli succede? >> Anche Damon, solitamente così distaccato, sembra preoccupato per la sorte del suo compagno di Casa. <<... sembra in trans >>
Il rampollo Malfoy, con gli occhi grigi spalancati, sventola una mano chiara davanti al viso dell'amico << Al... AL!! >>
Niente sembra sortire l'effetto sperato, mentre Alison piano si calma, come a cercare di trovare una soluzione. << Scorp, sei il suo migliore amico, sai per caso se Albus soffre di qualcosa? >>
Il biondo scuote la testa sconfitto, mentre osserva l'amico peggiorare sempre di più, senza poter far nulla. << No, non lo so... >>
<< Sembra un attacco di panico, solo a scala più grande... >> Pondera la ragazza dai capelli colorati mentre osserva l'amico -e il ragazzo di cui è segretamente innamorata- scosso da nuovi fremiti, tutt'altro che piacevoli.
“Al diavolo...” Scorpius va per aprire la porta dello scompartimento e esci per chiedere aiuto, quando quest'ultima rimane bloccata, non facendolo muovere da lì. << Cazzo, è bloccata! >>
A questo punto anche Damon si alza e cerca di aprire la porta con rinnovato vigore, ma.... niente. “ Cazzo..”
<< Spostatevi! >> L'ordine di Nina è brusco, mentre estrae la bacchetta -Biancospino, corde di cuore di drago, 13 pollici, abbastanza flessibile- e la punta alla porta << Alohomora >> 
Spera che l'incantesimo funzioni, non tanto per sé, quanto per Albus, lo sguardo che torna a osservare il ragazzo per cui ha una cotta: niente, non sortisce alcun effetto. 
<< Al mio tre gridate..... 1, 2, 3.. >> Insieme, prendono fiato, augorando che qualcuno li senta. << AIUTO!! >>



<< non c'è bisogno di scaldarsi tanto.... >> La voce che risponde al loro richiamo, dall'altra parte dello scompartimento, è fredda come una lama, calma e sicura.
 Albus si blocca improvvisamente: è lui.
<< C-che ci fai..tu..qua? >> I ragazzi si voltano verso il corvino, stupiti dalla ripresa dell'amico, sebbene i suoi grandi occhi sembrano gridare aiuto in maniera assordante.
<< Oh Albus, vedi di rimanere calmo, sai anche te quello che potrebbe succedere... >>
<< Loro sono qui? Per me? >> 
Una risata leggere gli giunge come risposta << Chissà... godetevi il viaggio, ci siamo noi a proteggervi... >>
Gli echi dei passi sono l'ultima cosa che sentono.


<< Albus, che succede? >>
<< Preparatevi... fra poco ce ne andiamo. >> Ed estrae dalla tasca quello che sembrerebbe uno specchietto.










Mentre James e Damian parlano tutti eccitati, come dei bambini il giorno di Natale, su come dovrà essere la festa, sotto qualche intervento di un estasiata Zoey, Katelin sposta lo sguardo grigio per la stanza, preoccupata “Dov'è?..dov'è?”
<< Katy-Katy, successo qualcosa? >> Damian la guarda con un sorrisetto, stranito per il suo strano comportamento.
<< Smettila di chiamarmi così!!.... non trovo più Bon-bon >> Lo sguardo perlustra nuovamente lo scompartimento, con maggiore peculiarità, mentre porta una mano a stringere i tre braccialetti che ha al polso, indossati per l'inizio di Hogwarts.
<< Il topo? Effettivamente è strano non vederlo occupare abusivamente la tua spalla, ogni volta che mi avvicino cerca di mordermi... >>
La bionda annuisce, mentre ripensa al suo topolino, quello che considera il suo migliore amico << Non lo vedo da nessuna parte... >>
<< Ti aiutiamo a cercarlo >> Si offre Zoey con un sorriso, mentre inizia a guardare ovunque, anche sotto i sedili.
<< Io vado a vedere se magari è uscito.. >> James, tutto tranquillo, va per aprire la porta, ma....<< É bloccata, porca puttana, la porta è bloccata.. >> Spalanca gli occhi ambrati, mentre cerca, inutilmente, di aprire la porta.
<< Che cazzo stai dicendo Jamie.. >> A sua volta, con passo baldanzoso, Damian si dirige verso la porta che afferra con presa sicura.... << Per le mutande di Merlino, hai ragione... >>
<< Te l'avevo detto.... >> Il più grande dei Potter sbuffa in direzione dell'amico.
<< State dicendo che siamo bloccati qui dentro? >> Kat spalanca gli occhioni grigi, mentre una mano corre portarsi indietro i corti capelli biondi, per poi tornare a torturarsi i braccialetti al polso: la preoccupazione stampata a piene lettere nei suoi grandi occhi.
<< Che intuizione, miss >> Damian la guarda a sua volta insicuro sulla reazione esagerata dalla Tassorosso.
<< .... sono claustrofobica. >> la risposta gli arriva in un sussurro impercettibile.
<< Merlino... >>
<< Ok, adesso ci provo io.. >> Zoey pronuncia queste parole, la bacchetta tra le mani -11 pollici e 3/4, frassino, crine di unicorno, flessibile- << Alohomora >>
Fiduciosa va ad aprire la porta, ma... niente.
<< E se.... >> James si guarda attorno, negli occhi la scintilla di quando sta per fare qualcosa di grosso, veramente grosso << Ragazzi, spostatevi... >>
<< Che vuoi fare? >>


<< Bombarda! >> Il ragazzo si gira verso gli amici, un sorriso infantile sul volto e una porta saltata in aria alle spalle. << Chi ha detto che le maniere forti non funzionano? >>












 
“Emergenza Potter-Weasley. Passaporte. Livello 9. 
Chiama gli altri, cabina 2. 
15 minuti.

Albus"

Il messaggio è chiaro, conciso e, per quanto possa rileggerlo più volte, questo non cambia, rimane lì, galleggiante, sullo specchietto.
<< Rose.. Rose.... ROSE! >> Alza gli occhi, stralunata, verso la sua migliore amica, Lena, che la guarda un tantino preoccupata per la distrazione. Non le presta attenzione.
“livello 9.... livello 9..”
Sia lei che Albus erano -e sono- sempre stati definiti paranoici dalla loro famiglia, sebbene non gli avessero mai detto nulla al riguardo, ( del resto Albus ha sempre avuto una buona ragione per esserlo) eppure lei conosce bene, molto bene, il cugino e sa meglio di chiunque altro che lui non esagererebbe mai una situazione, anzi......
<< Dom, manda un messaggio a tuo fratello e a tutti gli altri, devi scrivergli di ritrovarsi nella cabina 2 fra dieci minuti esatti. >>
<< Che succede? >> 
<< Complicazioni. >> Senza aggiungere altre parole, si dirige verso la porta. << Muovetevi >>
Rose rimane immobile, con alle spalle le altre ragazze, la mano posata sulla porta. << Tsk, dovevo aspettarmelo.... >> 
<< Cosa? >> Dominique, apparsa alle sue spalle, guarda sua cugina Rose, di solito così mite e precisa, guardarsi attorno con disagio e.... preoccupazione? Ma per cosa?
<< Lo scompartimento non si apre. >> Concisa, guarda la porta, spaesata, mentre cerca di far chiarezza, anche se il messaggio di suo cugino le vortica nella mente, estenuante.... 
Emergenza, emergenza....”
<< Che stai dicendo, Rose? Non prenderci in giro.... >> Lena guarda preoccupata l'amica, lo spavento che le vortica nei suoi occhi scuri, i riflessi chiari più visibili mentre li allarga, impaurita. “No, non possiamo essere bloccate qui.....”
Dominique si fa seria in volto, mentre guarda la confusione e la paura farsi sempre più presenti in Rose, mentre cerca maldestramente di forzare la maniglia. Le afferra un polso.
<< Dimmi che sta succedendo, immediatamente, Rose.. >> “Oh no, quando mi chiama così non è una reazione positiva.....”
Lo sguardo di Dom, color ghiaccio e sicuro, trafigge quello perso della rossa. << Io..io.. mi ha mandato un messaggio Albus, dice che c'è un problema, un grosso problema... >>
<< Che succede ad Albus? >> Lena pone la frase guardando insicura l'amica, le labbra che le tremano e l'aria che inizia a farsi soffocante, le pareti a schiacciarla....
<< Non lo so.. >> Sospiro, solo un sospiro tremante. Ha un brutto presentimento.
<< Okay, adesso bisogna calmarci >> Demi interrompe tutte, facendo un respiro. << Ricapitolando: Albus ha un problema, non si sa quale, la porta è bloccata e noi..... che bisogna fare? >>
<< Albus ha detto di ritrovarci nel suo scompartimento e che bisogna usare delle Passaporte. >> Spiega la rossa alle altre.
<< E dove le dovremmo prendere delle Passaporte?! >>
<< Emh... diciamo che io e Al giriamo sempre con una in borsa. >> 
<< Andate in giro con delle Passaporte?! >>
<< Basta, chi se ne importa se girano con delle Passaporte, adesso bisogna pensare a come uscire di qui! >> Demi, eletta come mente ragionevole del gruppo, interrompe, nuovamente, le altre in una discussione delirante.
Guarda lo scompartimento truce, alla ricerca di una soluzione.











“Hugo è completamente andato...”
Questo è quello che pensa Luis mentre guarda suo cugino sorridere come un'idiota davanti a Melody McNaron -okay, non proprio da idiota, ma da pesce lesso sì.-
Una gomitata ben assestata gli arriva allo stomaco, girandosi a guardare sconvolto la sua migliore amica che lo fissa con disapprovazione e divertimento. << Che c'è? >> Le domanda, lagnoso.
<< Smettila >>
<< Di far che? >>
<< Di trucidare tuo cugino con lo sguardo, credo che stia facendo preoccupare Melody. >> Gli sussurra in un orecchio l'amica, facendo un piccolo cenno di direzione della ragazzina mora, gli occhi chiari ridenti a una frase di Hugo.
<< Mio cugino è andato, andato, ti rendi conto che quando non parlava di Imperment, parlava di lei, quest'estate?! >> Prese le spalle dell'amica e le scosse, fissandola con espressione tragicomica.
<< L'ho perso!! Non ci posso ancora credere, l'ho perso!! >> Quasi non si era reso conto di aver urlato, facendo girare i due soggetti in questione con sguardo interrogativo.
<< Non preoccupatevi ragazzi, ha soltanto perso un regalo che gli avevo fatto! >> Batte delle piccole pacche sulla schiena del biondo amico, mentre para la sua inevitabile figura di merda. << Tornate pure a quello che stavate facendo... >> Stira pure un sorriso sulle labbra sottili.
Luis torna a sedere normalmente, la piega sulle labbra ancora corrucciata, gli occhi color cielo posati sull'amica: Luis è senza ombra di dubbio figlio di Fleur Delacaur, visto che persino in questo momento è adorabile e bello in una maniera abbagliante.
Alessia distoglie lo sguardo. << Dovresti essere contento per Hugo... >>
<< Ma lo sono >> Ribatte.
<< Certo certo.... >>
<< Il punto è che piacerebbe anche a me avere una ragazza da fissare in quel modo.... >> Quasi l'ha detta per caso la frase, senza soppesarla, mentre vede lo sguardo dell'amica farsi scuro, gli occhi verdi, con quelle strane -affascinanti- striature gialle, posarsi sul finestrino, guardando il paesaggio scorrere lontano, i capelli color bronzo che le coprono il viso chiaro. << I..io... >> Non sa bene per cosa scusarsi, Luis.
<< Sì, deve essere bello... >> Sussurra la ragazzina, piano.
<< Ma dov'è Lily? >> La domanda, piuttosto banale, di Hugo interrompe lo strano momento fra i due, anche Melody che si guarda intorno, preoccupata.
<< Aveva detto di dover andare in bagno... >> Titubante, risponde Alessia.
<< Sapete com'è, molto probabilmente avrà incontrato qualcuno e si sarà messa a parlare,oppure sarà andata a stuzzicare Albus... >> Luis alza le spalle, come se la questione non fosse poi così importante. Peccato, però, che proprio in questo istante sente bruciare lo specchietto che ha nella tasca: è una rivisitazione di suo zio George sul pezzo di specchio di zio Harry, quello che gli aveva regalato il suo padrino: Hugo afferma che sia molto simile al cecciulare babbano, soltanto con l'opzione di emergenza.
Dopo aver letto il messaggio di sua sorella, alza lo sguardo azzurro preoccupato e stravolto, specchiandosi nella stessa espressione di suo cugino Hugo.
<< Merlino.. >>
<< Che facciamo? >>
<< Non lo so.. >>
Melody e Alessia alternano lo sguardo fra i due, prima che la seconda prendi parola. << Che succede? >>
<< Siamo bloccati... >> giù il primo groppone << ....mio cugino ha un problema, grande... >> giù il secondo << ..... e bisogna usare le Passaporte di mia sorella>> e giù il terzo.
<< Bloccati? >>
<< A quanto pare >>
Hugo, impacciato, va per provare ad aprire la porta, ma, come si aspettano, questa non si apre.
<< Okay, che facciamo? >>
<< Ovvio, proviamo a scassinarla! >>










Ron Weasley, il sergente Weasley, ammette di trovarsi in una situazione spinosa, mentre procede i sei ragazzi alle sue spalle: se all'inizio aveva pensato di dover riaccompagnare solo sua nipote e due suoi compagni, ora si ritrova anche Lucy ed altri due nella processione. 
“Miseriaccia, non solo il treno è infestato da quei cosi, ma neanche i ragazzi ascoltano delle piccole direttive....” ghigna leggermente “... mi ricordano molto me, Harry ed Hermione, ma la differenza è che non siamo più in guerra..... non ancora....”
Nico, Molly e Margaret, insieme ai nuovi venuti, Lucy, Stefan e Babs, seguono l'uomo dai capelli rossi con sospetto, non capendo perchè un Auror si trovi qui, sull'espresso per Hogwarts.
<< Secondo te perché zio Ron è qui? >> Molly pone la domanda a sua sorella Lucy, che l'aveva seguita -insieme a Stefan e Babs- dopo un po' di tempo che non la vedevano tornare.
<< Non ne ho idea, ma penso che sia qualcosa di grave.... insomma, Auror?! >> Sua sorella la guarda, come per enfatizzare ancor di più la parola. << Perché non dei semplici Tiratori Scelti, perché gli Auror, che si occupano principalmente -soltanto- di Maghi Oscuri? La cosa non mi torna, per niente... >> Scuote i capelli castani come per allontanare una brutta idea dalla mente, tornando a guardare gli amici con una lieve preoccupazione nei perspicaci occhi azzurri.
<< Effettivamente è strano... >> Stefan pondera, mentre osserva la schiena possente del sergente Weasley procedere avanti a loro.
Nico, nel frattempo, sembra come estraniato dal discorso, sulla pelle la sensazione che stia accadendo qualcosa di molto brutto. Si guarda intorno circospetto, gli occhi neri che cercano di seguire qualsiasi spostamento nell'aria, come se potesse apparire qualcosa di spaventoso in qualsiasi momento.
<< Nico, tutto bene? >> Margaret si gira verso l'amico, notando il suo strano comportamento.
<< Sì, io... tutto bene >> Il ragazzo continua a puntare gli occhi in ogni direzione, spaesato.
La ragazza alza le sopracciglia, per nulla convinta. << Che succede? >>
<< Mi devi coprire. >> E, senza aspettare risposta, scappa via nella direzione opposta a quella che stavano prendendo, talmente silenzioso che nessuno se ne accorge, tranne lo sguardo preoccupato della sua migliore amica. 
<< Nico.. >>






Sente dei movimenti strani nell'aria e, no, non sta diventando pazzo: nella sua famiglia, da secoli, si tramanda una maledizione, la maledizione di poter vedere, evocare e parlare con gli spiriti delle persone morte. 
Lui non ci ha mai creduto particolarmente, almeno fino alla sua litigata col Barone Sanguinario: da quel giorno ha capito quanto fosse vera quella leggenda.
Eppure, in questo momento, Nico capisce che è qualcosa di diverso quello che sente, che non si tratta di semplici spiriti, ma di qualcosa di... inafferrabile, che non rientra in quelli che sono i suoi “poteri”.
Sente l'aria stringersi, come se respirasse, e alcuni versi d'aiuto di persone ormai morte, ma non riesce a capire da dove provengano: corre, corre, corre.
Si guarda attorno come se fosse impossessato, negli occhi neri lampeggia una scintilla di terrore, in contrasto con la pelle chiara, bianca: è la prima volta che i suoi poteri si manifestano così forti.
Quasi non si accorge, nella sua corsa folle, di aver sbattuto contro una ragazza dai corti capelli castani, che stava camminando nella parte opposta alla sua.
<< Scusami >> Il tono è stato quasi rude, mentre lo sguardo febbrile percorre il corridoio: “devo sembrare un pazzo..” si rende conto.
La ragazza lo scruta un attimo, come ponderando se accettare o meno le sue scuse. << Non preoccuparti, comunque mi chiamo Athenaïs, Athenaïs Blanc. >>
<< Nico Morgesten >>
La giovane Blanc, uscita dallo scompartimento che divideva con suo fratello e gli altri, si stava dirigendo alla ricerca delle sue amiche Roxanne e Seraphine, almeno finché non si è scontrata contro quel ragazzo dalla pelle cadaverica, il quale sembra aver appena avuto un rapporto ravvicinato con un Dissennatore.
I due, però, non hanno molto tempo per continuare la discussione..........
Nico allarga gli occhi scuri, le labbra rosse che si schiudono, in contrasto con la pelle sempre più bianca; persino Athenaïs, la quale ha affrontato dei vampiri e li ha sconfitti, sembra indietreggiare davanti a quei mostruosi esseri.....
Inferi.
“Sono Inferi, demoni, quelli davanti a noi, non semplici spiriti morti”, ecco che cosa nota Nico, impietrito davanti ai sorrisi aguzzi delle creature.
Vorrebbe scappare. Non ci riesce.










<< State bene? >>
<< No che non stiamo bene, siamo bloccate! Che razza di domande fai?! >> Roxanne, nel suo scompartimento, inveiva contro il fratello che le parlava dall'altro lato della porta. Claire, poco prima, si era dimenticata di aver lasciato la sua uniforme nello scompartimento dell'amica, così, insieme a Fred, è tornata indietro, ritrovandosi in questa bizzarra situazione.
D'altra parte, invece, Seraphine, Robin e Roxanne, fissano la porta incredule, non sapendo bene cosa fare e volendo a tutti i costi uscire da lì.
<< Sei all'ultimo anno, cazzo, qualcosa saprai fare per farci uscire di qua! >>
<< Ho provato con vari incantesimi, ma non funzionano.... >>
<< Allora sfondala! >>
<< Come pensi che possa riuscirci? >>
<< Devo pensare a tutto io?! >>
<< Sei.....! >>
Roxanne cerca di recuperare la calma, mentre inveisce contro quel cretino di suo fratello, che dimentica sempre il suo essere claustrofobica; anche Robin, che solitamente non avrebbe perso l'occasione di insultare Fred, è immobile, zitta, fissando a occhi spalancati la porta. 
L'unica che sembra tranquilla è Seraphine, la quale guarda la porta come cercando una soluzione.
Poi, uno strano calore, lo specchietto di suo padre nella tasca.
Il rumore di qualcosa che cade.
<< Che succede? >> Il grido di suo fratello la riscuote, riportandola alla realtà.
<< Devi andare nello scompartimento di Albus, ora, la cabina 2 >>
<< Che stai dicendo?! >>
<< Se ti portassi dietro lo specchietto di papà ora lo sapresti! Adesso muoviti e vai! >>
<< Roxie, sei sicura?... >>
<< VAI! >>
Fred e Claire lanciano un'ultimo sguardo alla porta, prima di allontanarsi.

<< Roxanne, puoi dirci che hai letto? >> Stavolta la domanda la pone Robin, chiusa insieme alle altre in una situazione che sembrerebbe senza via d'uscita.
<< C'è un problema... >>
<< Quale? >>
<< Non lo so... >>
<< Ah, grande... >>
Senza prestare ascolto alle amiche, Seraphine estrae dalla tasca la bacchetta, osservandola per qualche istante. << La porta è bloccata da un incantesimo. >> Sentenzia, guardando le altre due e zittendole. << Perciò: o si effettua un incantesimo di portata più grande, o si prova alla babbana.... io credo che bisogni provare entrambi... >> Velocemente si avvicina alla Weasley e le ruba una forcina dai lunghi capelli rossi. 
<< Hey.. >> Riceve in risposta solo un piccolo occhiolino. 
<< Incendio >> Una piccola fiammella esce dalla bacchetta della rossa Serpeverde, bruciando maniglia il contorno della porta, ma non ancora sufficente per uscire. << Aguamanti >> Spenge il piccolo fuoco.
 Per qualche minuto lavora con la forcina su quel che rimane della serratura bruciacchiata.
<< Beh, vogliamo andare?! Tuo cugino ci aspetta.... >> Si gira verso le altre due, ghignando.
<< Sei un genio! >>











<< Non ti sembra strano tutto questo silenzio? >> Robert si gira verso Lysander, dubbioso: effettivamente il corridoio risulta essere silenzioso, con nessuno che gironzoli o gridi da una parte all'altra, persino la donna dei dolci è scomparsa nel nulla.
<< Sì, molto... >> Lysander risponde con tono serio, anche lui accortosi della strana situazione: mentre si guarda intorno nota tutti gli scompartimenti chiusi, neanche uno socchiuso o leggermente aperto. Persino i suoni risultano attutiti, quasi sussurri, rispetto agli altri anni, dove era possibile sentire un chiasso enorme.
<< E' strano. >>
<< Stranissimo. >>
<< Stiamo diventando pure sordi! >> Robert la butta sul ridere, mentre cerca di scrollarsi di dosso la strana sensazione di pericolo: è come se gli scorresse sotto pelle, ghiacciandogli le vene e portandolo a guardare circospetto il corridoio, senza un vero motivo apparente.
Lysander sembra avere la stessa sensazione, mentre si avvicina di più a Robert; istintivamente si mette avanti all'altro, quasi la mente gli avesse suggerito di dover proteggere, in caso di pericolo, prima Robert che se stesso: è una reazione talmente naturale per lui che neanche ci fa caso, non pensando affatto alle implicazione del gesto.
<< Sembriamo due pazzi... >>
<< Perché, non lo siamo?! >> Il sorriso birichino di Lysander risplende nel corridoio vuoto, tanto che, per un attimo, entrambi si scordano di ogni cosa, se non ridere con l'altro.
<< Forse sì... forse lo siamo. >>
<< Togli pure quel forse! >>
Ovviamente, però, il momento di tranquilla quiete deve essere interrotto e non nel modo migliore: un urlo risuona nel corridoio, un grido femminile che fa drizzare i capelli ad entrambi, mentre si guardano entrambi negli occhi: due tempeste marine si perdono e si infrangono l'una contro l'altra, cercando di capirci qualcosa.
<< Aiuto! >> Eppure quella voce fa smuovere qualcosa dentro Lysander, perché, nonostante il tono diverso, l'assenza di arrogante superiorità e il timbro più alto del normale, il giovane Scamandro capisce subito chi è la ragazza: Cassandra, la ragazza di suo fratello.
Velocemente, di furia, afferra il polso dell'amico e lo guarda negli occhi << Tu devi rimanere qui, ok? Chiuditi in qualche cabina, non so.... ma non seguirmi, io devo andare a vedere cos'è successo! >>
Robert spalanca gli occhi azzurri, schiudendo la bocca incredulo. << Che ti sei fumato?! Io non vado da nessuna parte senza di te, tanto meno me ne rimango qui come un cretino...... Adesso muoviti, che dobbiamo andare a vedere cos'è successo! >> Enfatizzando la parola, Robert corre verso il grido, lasciando dietro di sé un inebetito Lysander.
<< Aspettami! >>










Entrambi immobili, non sanno che fare, se non rimanere, appunto, immobili.
Nico e Athenais, sono lì, un grido strozzato nella gola che non riesce ad uscire, rimanendo incastrato fra gli occhi e la bocca, senza avere la forza necessaria per collegarli.
"Inferi"
La parola rimbomba nelle loro menti, graffiando e stridendo come un gessetto passato troppo forte su una nera lavagna, appannando ogni cosa se non quell'orrenda consapevolezza: riescono solo a perdersi negli occhi di brace delle creature, di un rosso vermiglio come una ferita appena inferta, senza una pupilla nera con cui far contrasto e  stemperare quello sguardo di morte.
E' spaventoso.
Quasi senza accorgersene iniziano a respirare più velocemente, con ritmi sempre più brevi..... sanno solo perdersi in quello sguardo...
....lo sguardo....
.....rosso.....
Una mano corre a tappare la bocca di Nico, così come un'altra si occupa di fare lo stesso con la Corvonero, mentre i due, invano, cercano di liberarsi, avendo smesso finalmente di guardare gli esseri.
<< Shh...non muoverti, questi Inferi sono ciechi, se rimani immobile come prima hai qualche speranza... >> Una gentile voce maschile, probabilmente della sua età, sussurra all'orecchio del ragazzo queste parole, continuando a serrargli la bocca, sebbene la stretta si sia fatta più leggera, quasi uno sfioramento, per fargli capire di non dover parlare. Nico annuisce. Non riesce a capire chi sia il ragazzo che lo blocca.
Athenais, d'altra parte, sembra una fiera imbizzarrita mentre cerca di liberarsi dalla persona che la sta bloccando, gli occhi che brillano furiosi.
<< Sta ferma se non vuoi morire! >> Il sussurro è quasi impercettibile, tanto che nè Nico, nè l'altro ragazzo, riescono a sentirlo, eppure ha una nota di comando e persuasione che fanno fermare Athenais. Capisce che è una ragazza quella che la blocca.
Ovviamente, però, non è come nei film, dove i nemici aspettano che fai tutto quello che vuoi prima di attaccarti, oh no......
Athenais, improvvisamente, sente la sua mente scorrere libera, abbandonata, gli occhi socchiusi e l'anima.... dov'è l'anima? Chi è Athenais?
Il rosso è ovunque nei suoi occhi e nella sua mente, lei stessa non esiste più, se non in quel rosso....
<< Expecto patronus! >>
Quasi inconsciamente la giovane Corvonero riesce a vedere un'agile aquila volare sopra di lei e andare contro lo strano Infero che poco prima è riuscito a toccarla, fluttuando come una nube di inchiostro e di sangue; l'essere si ritrae, come scottato, mentre anche gli altri due scompaiono nel nulla, come se tutto quello che è avvenuto fosse stata solo un'apparizione, un'illusione.
Athenais cerca di darsi un contegno, mentre lo sguardo castano, che fino a pochi istanti era sbarrato nel nulla, torna a brillare di quella luce fredda e intelligente che l'ha sempre caratterizzata.
Sospira. 
<< Grazie >> Si gira verso la ragazza che in qualche modo l'ha salvata, finalmente riuscendo a vederla: ha lunghi capelli scarlatti che le accarezzano quasi tutta la schiena, luminosi occhi verdi contornati da una matita nera, un percing sul labbro inferiore e un piccolo ghigno che definisce la bocca carnosa.
Non è solita essere così gentile con un'estranea, ma diamine, quella le ha salvato la vita!
<< Oh, non preoccuparti.... >> La "Salvatrice" le tende la mano, quasi studiandola con i suoi intelligenti occhi verdi, come se si stesse chiedendo se ha fatto bene a salvarla. << Io sono Scarlett, Scarlett Rose Amilton. >>
La Corvonero accetta l'implicita sfida, stringendo la mano dell'altra con sicurezza. << Athenaïs Blanc. >>
<< Ed io sono Grisam Lawrence, il cugino di questa piccola Serpe. >> Il ragazzo che poco prima aveva bloccato Nico, arriva alle spalle di Scarlett, sorridendo gioviale, mentre cerca di spezzare la strana tensione che ha percepito nelle due ragazze: non è stupido e non a caso è finito in Corvonero. << Tu come ti chiami, invece? >> Si gira verso Nico con un sorriso.
Il Serpeverde, spiazzato, si ritrova a guardare Grisam senza saper esattamente cosa rispondere: quasi nessuno è così gentile con lui, ed in pochi si interessano ad interagirci, se non, appunto, per quella faccenda del Barone Sanguinario. "Re degli spettri"
<< Nicolò Morgesten, per gli amici Nico >>
<< Bene Nico.... che situazione pazzesca, vero?! >>
Il povero ragazzo Serpeverde si ritrova, nuovamente, a guardare l'altro con gli occhi spalancati: lo conosce bene, oh, se lo conosce bene..... del resto chi ignora la presenza di Grisam Lawrence, Corvonero per eccellenza e sogno romantico di quasi tutta la popolazione femminile -e non- di Hogwarts?! 
Nico alcune volte ha desiderato essere come lui, apparentemente senza problemi, normale come tutti e sotto l'attenzione e il rispetto di ogni studente di Hogwarts....... ma questo non potrà mai accadere, perché lui è Nico Morgesten, asociale, freddo, anormale, e non Grisam Lawrence, il quale gli sta sorridendo con espressione gioviale e aperta.
<< Già, che situazione.... >> Chissà perché, finisce con il ghignargli con complicità, quasi a non far trasparire nulla del suo stato d'animo.

<< NICO! >> Un grido gli arriva alle spalle, concitato, e non può che riconoscere la voce della persona che lo sta chiamando: Margaret Hill, con alle spalle Stefan, Lucy, Molly e Babs, corrono verso di lui e Athenais preoccupati.
<< Athena, cos'è successo? >> Stefan si dirige velocemente verso la sorella, evitando e sorpassando chiunque si trovi verso la sua traiettoria. << Tutto bene? >> 
<< Tutto bene >> Gli concede un piccolo sorriso, provando un moto di tenerezza verso quel ragazzo trovato in orfanotrofio, che è a tutti gli effetti suo fratello.
Il ragazzo per nulla convinto, la riguarda negli occhi, prima di scuotere la testa << Athena... >>
<< Non c'è tempo per inutili preoccupazione, bisogna andare da mio cugino, adesso >> Lucy esclama con serietà queste parole, per poi iniziare ad incamminarsi.
Gli altri la seguono.

<< Come siete riusciti a liberarvi del sergente Weasley? >>
<< E' strano, ma è lui che ci ha lasciato soli.... >>











Cassandra struscia sulla parete del corridoio, sconvolta, gli occhi castani fissi nel nulla, il battito accelerato per quello che è appena successo.
<< Lorcan... >> Il suo sussurro è ricco di bisogno e riconoscenza, verso quel ragazzo che le ha rubato il cuore e le ha salvato la vita. 
"Quelle creature.... " Rabbrividisce, fermando il pensiero. "Quelle creature...." 
<< Shh, piccola, ci sono io... >> Lorcan si china verso di lei, stringendola in un abbraccio, mentre le posa un lieve bacio sulla fronte, leggero come le ali di una farfalla: è la prima volta che vede Cassandra senza maschere, abbandonata e fragile.....
Capisce di amarla ancor più di prima. 
<< Ci sono qua io >> La Serpeverde annuisce, passandosi le mani sopra gli occhi, come a voler cancellare quella minima parte di lucidità e spavento che contenevano.
<< Lo so >> Niente di più, niente di meno. 

<< Cassandra sei tu? Stai bene? >> Lysander, insieme a Robert, arriva correndo verso quell'area del treno, preoccupato come non mai.
Si blocca, però, quando nota suo fratello abbracciare la ragazza: forse, in fondo in fondo, non è così male per quel cretino di Lorcan, forse non gli spezzerà il cuore....
<< Lysander, sai cosa sta succedendo? >> Lorcan, accortosi della presenza del fratello, si rivolge al fratello con serietà.
<< No Lorcan, non lo so proprio.... >>
<< Bisogna andare da Albus, lui lo saprà... >> Oh, deve saperlo, del resto lui c'era quel giorno.......




























Gente su gente si accalca nella cabina 2, mentre tutti si chiedono come siano riusciti ad entrarci: ad Albus, Scorpius, Damon, Nina ed Alison si sono aggiunti Zoey, James, Damian e Katelin, senza contare Hugo, Luis, Alessia e Melody, insieme a Roxanne, Robin, Seraphine, Fred e Claire, con Rose, Lena, Dominique e Demi, in più Lucy, Molly, Babs, Margaret, Nico, Athenais, Stefan, Scarlett e Grisam, oltre a Cassandra, Lorcan, Lysander e Robert. Nessuno si è accorto che a un certo punto Rose ha dovuto fare un incantesimo estensivo, visto che ancora si ritrovano spiaccicati e senza respiro.
<< Okey ragazzi, fra poco dovete stringere questi oggetti e verremmo smaterializzati nei pressi della foresta, capito? >> La voce che un tempo doveva essere autoritaria, esce a Rose come un pigolio, non riuscendo a respirare. << Ahi..!! >> Si gira arrabbiata verso Sgorbius, incollato a lei per via del poco spazio.
<< Ragazzi... >> Albus guarda negli occhi i due, come a intimargli di stare calmi, sebbene abbia tutta l'aria di stare male, veramente male....... forse per questo Rose e Scorpius smettono di lanciarsi fulmini con gli occhi.
<< Al mio tre..... >> Perlustra con lo sguardo smeraldino il vagono. << Uno, due.... TRE >>







<< Signori, siete in punizione. >>
Davanti a loro, arrivati tutti bagnati e spossati, si presentano in tutta la loro magnificenza la preside McGranitt, il sergente Weasley e il capitano Harry Potter. 
<< Cazzo... >>





Nessuno si accorge dell'assenza di Lily Luna Potter.






























 
Angolo Autrice:

Ciao a tutte!
Mi dispiace per aver aggiornato così tardi, giuro che pensavo di farcela, ma con la scuola lontana, due autobus da prendere, compiti e cose varie, non sono riuscita a mettermi più di tanto al computer. Chiedo venia :(
Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto e che sia riuscita a rispettare i caratteri dei personaggi :)
Vi faccio delle domande:
1) Dove sono finiti tutti gli Auror? Come hanno fatto i ragazzi a camminare per i corridoi e a non imbattersi in nessuno di loro? Perché Ron ha lasciato il gruppo che doveva accompagnare allo scompartimento?
2) Qual'è l'Oscuro Passato di Albus? Cosa nasconde? 
3) Chi è l'uomo con cui parlava Albus? Perché avrebbe dovuto prenderlo?
4) Lily, dove sarà finita?
Sono curiosa di sapere le vostre congetture, visto che questi saranno pezzi importanti nella storia....... ;)

Ringrazio, poi, Keira Lastrenge, la mia beta, che ha corretto questo capitolo lunghissimo <3


KASHI

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