La parte migliore di me

di FleurDa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Mappa del Malandrino e appuntamenti ***
Capitolo 3: *** Festa e tradimenti ***
Capitolo 4: *** Le audizioni ***
Capitolo 5: *** Sette "amici" al Pub ***
Capitolo 6: *** Il bacio ***
Capitolo 7: *** La parte migliore di me ***
Capitolo 8: *** Il segreto spifferato da Hagrid ***
Capitolo 9: *** Grifondoro contro Serpeverde ***
Capitolo 10: *** Su un manico di scopa ***
Capitolo 11: *** Il lato leale dei Serpeverde ***
Capitolo 12: *** Brividi sulla schiena ***
Capitolo 13: *** Piccole vittime ***
Capitolo 14: *** Punizioni e Confidenze ***
Capitolo 15: *** Un lampo di luce rossa e due occhi chiari ***
Capitolo 16: *** Lezione di ballo ***
Capitolo 17: *** Lupi Mannari ***
Capitolo 18: *** "Mi piaci da morire..." ***
Capitolo 19: *** Gesti Inaspettati ***
Capitolo 20: *** Un Odore Nauseante ***
Capitolo 21: *** L'abbraccio ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



Victoire Weasley aveva 16 anni e frequentava la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Apparteneva alla casa di Corvonero, era brillante e molto bella. Sarebbe stata bionda come sua madre Fleur se da piccola non si fosse fatta un incantesimo con la bacchetta di sua madre che nessuno più aveva saputo cancellare. All'età di cinque anni i suoi capelli diventarono corvini, e nè i suoi genitori, nè i suoi parenti e né i dottori del San Mungo avevano saputo far tornare i capelli del loro colore naturale. Questo fu probabilmente dovuto al fatto che i suoi capelli non erano normali come quelli di ogni altro mago e strega d'Inghilterra. Infatti Vic era per un ottavo una Veela. La sua bisnonna materna infatti lo era stata. Vic comunque era bellissima anche coi capelli neri. Aveva gli occhi azzurri e le guance rosee, un bel sorriso ed era molto snella.

Frequentava il sesto anno insieme ai suoi cugini e migliori amici Molly e Fred, anche loro della casa di Corvonero.

La sorella più piccola di due anni di Vic era Dominique, molto diversa da lei, della Casa di Serpeverde. Dom assomigliava di più al padre Bill con i suoi capelli rossi, le lentiggini e i suoi occhi verdi. Era più bassa di Vic e anche lei magra. Era però molto diversa caratterialmente da Bill. Aveva il carattere di una Veela, molto fredda e sicura di sé, Dom sembrava quasi non provare emozioni, era eccellente a scuola senza il minimo sforzo e adorava trasgredire le regole.

Quest'anno era arrivato ad Hogwarts anche il loro fratello minore Louis, che iniziava il primo anno insieme a suo cugino James Sirius Potter. Entrambi erano appena stati smistati dal Cappello Parlante nella Casa di Grifondoro. Louis era identico alla madre nell'aspetto e nel carattere. Biondo con gli occhi azzurri e bellissimo, aveva una sicurezza che pochi ragazzi della sua età possedevano, molto coraggio e osservanza delle regole, ma con l'amico James che invece era un vero e proprio distruttore di qualsiasi tipo di regola, ogni tanto doveva scendere a compromessi e affiancarlo in qualche bravata.

Il banchetto di benvenuto stava giungendo al termine. Vic era contenta che suo fratello fosse finito a Grifondoro. Finalmente suo padre sarebbe stato fiero di qualcuno di loro. Adorava le sue figlie, ma Louis era il suo unico maschietto e in più era così simile a Fleur che sembrava che Bill ne fosse innamorato e lo viziava in tutto. Comunque Vic adorava Louis ed era contenta per lui. Andava un po' meno d'accordo con Dom, le voleva molto bene ma litigavano molto spesso e non desideravano passare troppo tempo insieme. Dom era sempre insieme a Lucy, altra loro cugina sempre in Serpeverde, figlia dello zio Percy, sorella minore di Molly. Quelle due erano sempre insieme. Lucy ci guadagnava gli scarti di Dom. Quest'ultima usciva coi ragazzi e si faceva le amicizie mentre Lucy era l'amica di Dominique Weasley, quella che tutti usavano solo per arrivare alla ragazza più affascinante della Casa di Serpeverde e che mai si sarebbe messa in luce di fianco a lei.

L'amicizia che legava Vic, Molly e Fred invece era molto più spontanea e genuina.

Molly era la meno appariscente dei tre, non molto carina, quasi sempre silenziosa, interveniva solo se doveva aggiungere qualcosa di davvero intelligente nella conversazione. Fred era l'opposto. Simpaticissimo, malizioso, chiacchierone, vivace, festaiolo, carino.

Vic era forse la ragazza più bella della scuola, brillante, studiosa, orgogliosa, sicura e intelligente. Non era ai livelli di sua sorella ma anche lei trovava facile e divertente disobbedire alle regole. Ma a differenza di Dom aveva avuto pochi ragazzi. Non che non la corteggiassero anzi. Erano tutti invidiosi di quel Fred con cui era così legata. Ma lei si era presa una bella cotta al primo anno e anche se c'era voluto un po ad ammetterlo a se stessa, le piaceva da impazzire Ted Lupin, di un anno più grande di lei.

 

Mentre tornava in Sala Comune insieme ai suoi due migliori amici, Vic diede un ultimo sguardo a Louis, fiera. Si stava avviando alla Sala Comune di Grifondoro insieme a James e Ted.

Ted era infatti di Grifondoro ed era molto legato a James, come a un fratellino. Harry Potter era infatti il padrino di Ted e il ragazzo, orfano che viveva con la nonna materna Andromeda Tonks, andava a casa Potter spessimo a cena, e in estate vi trascorreva spesso intere giornate. Considerava James Sirius, Albus Severus e Lily Luna come tre fratellini.

Vic diede loro un ultimo sguardo e si voltò verso la torre ovest, sede della sua Casa. Pensò a Ted. Non aveva un amico in particolare. L'unico con cui era un po' più legato era Fred. Ogni tanto ne combinavano qualcuna insieme. Per questo motivo lei aveva conosciuto Ted il primo anno. Non che lui non l'avesse notata, ma semplicemente non aveva in mente di accontentarsi di una sola ragazza. Aveva un po' fatto lo scemo con lei i primi anni, tanto da cuocerla a puntino, ma lei non si sentiva ancora pronta, soprattutto perchè notava come Ted trattasse le altre ragazze e come queste soffrissero dopo che lui le aveva usate. Non importava quanto belle fossero. Ted smise di considerare Vic prima ancora di provarci. “Probabilmente non sono il suo tipo” aveva pensato lei. Al quarto anno aveva avuto un ragazzo della sua età di Corvonero, Michael Harrison. Davvero carino ma si era stufata presto di lui. Si era resa conto di preferire il tempo passato con Fred di quello passato con Michael. Così lo aveva piantato e la notizia aveva fatto il giro della scuola. Ted in seguito le aveva fatto qualche battutina ma niente di più. Le storie successive di Vic finirono praticamente al loro principio, mentre quelle di Ted erano diventate sempre più rare. Si stava attaccando sempre di più a un ragazzo, un compagno di Quidditch, Sam Lucas. Ted era battitore e capitano della squadra, Sam cacciatore, e ora che stavano diventando amici Ted si era un po' calmato con le ragazze. Non che la cosa dispiacesse a Vic. Ultimamente, forse per questo, forse perchè iniziava un nuovo anno e forse perchè Louis era nella stessa Casa, Vic pensava sempre più spesso a Ted Lupin.

Nota: I personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di J.K. Rowling. La storia non è scritta a scopo di lucro.

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Capitolo 2
*** Mappa del Malandrino e appuntamenti ***


Il giorno dopo fu il primo giorno di lezione. Il programma del sesto anno era molto pesante, pensò Vic, ma dopo il terribile quinto anno, con tanto di G.U.F.O. superato eccellentemente, niente la spaventava più. I M.A.G.O. erano al settimo quindi quest'anno voleva prenderlo con calma. Comunque due ore di Cura delle Creature Magiche con la professoressa MacHein e due ore di Aritmanzia già la mattina del lunedì si rivelarono più pesanti del previsto. Fred non si fece vedere a lezione dandosi per raffreddato (cavolate, sussurrò Vic a Molly nella prima ora), ma a pranzo le raggiunse ansimando ed euforico al tavolo di Corvonero.

-Vic, Molly, mi serve il vostro aiuto! Stasera! Alla fine delle lezioni alle cinque davanti al ritratto della Signora Grassa.. Torre di Grifondoro, sapete...-

-Certo che sappiamo, Fred, che storia è questa? Dov'eri stamattina? Che combini?- disse Vic.

-Stasera lo saprete!- Fece loro un sorriso con tanto di occhiolino e fuggì con in bocca una pagnotta e in mano una coscia di pollo e un bicchiere di succo di zucca.

-Ma che gli prende già il primo giorno? Le lezioni sono una palla senza di lui..- commentò Vic, ma Molly non rispose.

Il pomeriggio fu lentissimo, quando finirono Pozioni all'ultima ora, Victoire infilò alcuni dei libri nella borsa a tracolla, prese in braccio i restanti libri e fogli di pergamena con gli appunti e si avviò verso la torre di Grifondoro insieme a Molly.

-Sai chi ci sarà vero?- chiese lei.

-Sì, Ted...- Vic si era confidata solo con Molly riguardo a lui, Fred era troppo suo amico per esserne messo al corrente.

Arrivarono davanti alla Signora Grassa ma vi trovarono solo Fred.

-Bene ragazze allora, adesso vi spiego il motivo....-

-Perchè oggi non sei venuto? E' stata noiosissima questa giornata, cosa diavolo....-

-Hey, Weasley, lascialo parlare, ti stava spiegando..-

Vic si voltò e vide Ted, con un Sam sorridente affianco, avanzare verso di lei. Li squadrò beffarda e sicura di sé. -Bene, ora che ci siamo tutti....-

- Vi spiegherò il fatto, ma dobbiamo andare su in camera di Ted e Sam, per essere sicuri di non essere sentiti..- esclamò sempre raggiante Fred.

-Sì, certo..- dicendo questo, Vic entrò nel buco del ritratto seguendo degli studenti del terzo anno di Grifondoro che avevano anche loro appena finito le lezioni della giornata.

 

Si ritrovarono tutti nella camera dei due ragazzi. Vic si guardò in giro. I letti erano sei, tre a castello con baldacchino. Ted e Sam dormivano nello stesso, Ted nel letto di sotto. Aveva alcuni poster del Quidditch affissi sulla parete, il baule vicino al letto, la gabbia vuota del gufo Black, che al momento si trovava nella Guferia. I suoi vestiti erano sparsi e disordinati. Vic si voltò verso di lui a guardarlo. Anche i suoi capelli neri erano disordinati. Era abbastanza alto, bel fisico, sguardo assente e uno splendido sorriso che sfoggiava raramente. Occhi neri profondissimi, assorti. Per un attimo lui si voltò a guardarla e i loro sguardi si incrociarono ma lei li distolse subito, sperando che lui non se ne fosse accorto.

-Ecco quello che abbiamo fatto oggi, abbiamo sottratto questa al vecchio Gazza! Me ne ha parlato mio padre!- disse Fred mostrando una particolare pergamena.

-Era in un cassetto nel suo ufficio, ma è così vecchio e rintronato che gliel'abbiamo soffiata da sotto il naso! E' la Mappa del Malandrino, ma mio padre non mi ha rivelato l'incantesimo che la apre, perciò ci servite voi geniacci, le vostre menti sono più acute!- Fred era euforico.

Le ragazze si fecero spiegare cos'era la mappa, e conoscendo George Weasley il padre di Fred, iniziarono pensare a cosa potesse servirgli quando era a scuola. Così iniziarono a provarne un po' (“Apriti di scatto, io farò il matto”, “Rivelati come un razzo, girerò come un pazzo” “Prometto di creare tanti guai” ecc ecc).

Le idee erano molte ma la mappa non si rivelava. Mentre lavoravano Vic notò che Sam le dava molto spesso ragione sulle idee che proponeva e molte volte la guardava sorridendo. Era carino, certo non come Ted, ma notevole. Avevano gli allenamenti di Quidditch il giorno seguente, avrebbe potuto andarli a vedere allenarsi con Molly. In fondo c'era sempre qualcuno, non avrebbero dato nell'occhio, e voleva capire se quel Sam era interessato a lei. Molly e Fred scesero a cena a fare scorte di cibo per tutti, e mentre erano soli gli altri tre a scarabocchiare idee su pergamene, Ted disse, apparentemente a nessuno in particolare ma guardando distratto Vic: -Immagini se questa mappa finisse nelle mani sbagliate?- il suo sguardo era beffardo.

-Tipo le tue, seguiresti le ragazze nei bagni probabilmente...-

-Che idea ti sei fatta di me Victoire?-

-Direi che sono un po' di anni che ti conosco..-

-Io direi di no.-

-No??-

-Conoscere è un'altra cosa.- La guardò col suo sguardo.

-Che scemo...-

-No, Weasley, è la verità, non mi conosci.- Stavolta le sorrise più gentilmente. Lei non rispose e lui le fece l'occhiolino, giusto un secondo prima che entrassero Fred e Molly con le provviste.

Che diavolo intendeva Ted?? Era l'unico che la imbarazzava così, con quattro parole in croce. Andarono avanti ancora per qualche ora finchè, quasi alle dieci, trovarono la frase! “Giuro solennemente di non avere buone intenzioni” e la mappa rivelava il suo straordinario potere.

Fecero alcuni giri per la scuola per studiare bene il funzionamento della mappa e tornarono nella Sala Comune di Grifondoro decisamente fuori orario stabilito. Non c'era già più nessuno. Ted salì in camera sua un attimo con Sam e tornarono giù muniti di Burrobirre a volontà e una bottigliona di Whisky Incendiario. Iniziarono a bere passandosela a vicenda. Era da un po' che a Vic non capitava di passare serate così con Ted, e pensò che probabilmente quest'anno avrebbero passato più tempo assieme anche perchè quel Sam sembrava così rapito da lei. Vic di tanto in tanto gli faceva qualche sorrisino per infastidire Ted, che però non la considerava minimamente e beveva come un lavandino senza dare segni di cedimento.

-Come sta andando il mio fratellino?- gli chiese Vic con le guance arrossate dall'alcool e la testa leggera.

-Benone. Troppo fico Louis. Tutte quelle del primo anno gli muoiono già dietro. Un po' come a te quando sei arrivata al primo anno. Peccato che non sei finita in Grifondoro.-

-Perchè?-

-Avremmo trascorso più tempo insieme in questi sei anni.-

-Ma piantala, non credo che una Casa diversa abbia mai fermato il tuo desiderio per una ragazza.-

-Credi che sia interessato a te, Weasley?- sorrise beffardo e lei avvampò.

-Come tutti al primo anno, Lupin!- lo prese in giro con le sue stesse parole.

Ted si alzò dalla sedia dove era seduto e si avvicinò a lei che era accasciata in modo scomposto su una poltrona. Lui appoggiò le mani sui braccioli avvicinando il suo viso a quello di Vic.

-Cara Vic, le tue arti da Veela non funzionano su di me.-

-Sicuro?- disse lei convinta. Gli altri li stavano osservando.

-Che c'è, vuoi sfidarmi a chi resiste di più?-

-Ma di che diavolo parli!- lei lo spinse indietro. Lui si passò una mano fra i capelli fissandola e risedendosi al suo posto. Si accese una sigaretta magica con la bacchetta.

-Me ne passi una?- gli chiese Sam. I due si misero a fumare a chiacchierare di Quidditch e della mappa. Fred, Molly e Vic se ne andarono verso l'una e mezza. Dovevano tornare alla loro torre senza essere visti e andare a dormire non troppo tardi per non arrivare in ritardo alle lezioni il giorno seguente. Fred non poteva saltare di nuovo.

 

 

 

 

L'allenamento di Quidditch fu una noia mortale, Victoire pensò tutto il tempo agli affari suoi e poi si mise addirittura a fare i pochi compiti che avevano. Molly non aveva avuto voglia di accompagnarla e così ci era andata da sola, visto che era una giornata molto soleggiata ed era un peccato restare nel castello dopo le lezioni. Ted era il Capitano della squadra e al primo allenamento li fece solo praticamente volare, con ogni tipo di difficoltà, e tirò fuori una pluffa solo gli ultimi venti minuti delle due ore di allenamento. Vic era convinta che fosse così preso da non averla neanche notata. A fine allenamento Sam volò verso di lei.

-Ciao Vic!- Le disse in sella alla scopa.

-Ciao tesoro- gli sorrise lei. Lui parve soddisfatto.

-Ti va un'altra Burrobirra in camera mia stasera?-

-Certo-

-Ma non ti portare anche Molly e Fred stavolta..- le sorrise malizioso e volò via.

Era anche la camera di Ted. Ci sarebbe stato anche lui? Oh, chissene frega, si disse Vic. Al diavolo Ted.

 

A cena la raggiunse Louis. -Ehi, sorellina!- le sorrise. Gli occhi di tutte le ragazze del primo anno di Grifondoro e anche qualcuna delle altre case erano puntati su di loro. Vic era troppo orgogliosa di suo fratello. -Tesoro!-

-Come stai? Hai visto sono in Grifondoro, papà mi ha già mandato un gufo, tutto gasato!- il ragazzino scoppiò a ridere felice.

-Grande Lo, finalmente qualcuno che lo soddisfa!- rise lei e gli fece l'occhiolino.

-Le prime lezioni sono andate bene! Stanno organizzando una festa in Sala Comune di Grifondoro venerdì sera, venite anche voi?- disse rivolto anche a Molly e Fred.

-Certo grazie fratellino- -Sì, volentieri!- -Ma certo, grande!-

-Allora se non ci becchiamo prima ci vediamo venerdì, vado a fare due chiacchiere anche con Dom. Ciao!-

Guardando Louis andar via, pensò a come era diverso dalla sorella di mezzo. Lei non aveva mai fatto così, si faceva sempre gli affari suoi a meno che non dovesse frequentare Vic nel castello per altre cause e non per sua decisione. Vic non era intimorita da Dom, ma chiunque altro lo sarebbe stato al suo posto. Era certa che Louis avrebbe invitato anche lei e Lucy alla festa di venerdì anche se erano Serpeverde, da sempre nemici dei Grifondoro. Ma nessuno si sarebbe permesso di fare infelice il bellissimo Louis, né di infastidire Dom impedendole di venire.

 

Vic salì alla torre di Grifondoro anche quella sera e davanti al ritratto trovò Sam che l'aspettava. Era ancora più carino di come se lo ricordava, eppure l'aveva visto quel pomeriggio.

-Ehi Vic, vieni..- Salirono nel dormitorio ma nella stanza non c'era nessuno. Sam la chiuse a chiave con un incantesimo e la cosa non le piacque.

-Bene, Burrobirra?- e tirò fuori due bottigliette. Chiacchierarono e sorseggiarono. Risero anche insieme. Sam non ci provò. Vic si trovò molto bene. Ad un certo punto la conversazione finì su Ted.

-Sì, è molto esigente negli allenamenti, ma nelle partite poi ci fa forza e non pretende mai più di quello che possiamo realmente fare. E' capace, quel bastardo..- rise e bevve un sorso.

-Forse ha ragione, non lo conosco bene come credevo..-

-Cosa sai di lui?-

-Bhe... So che è orfano dalla nascita. I suoi genitori sono morti combattendo Tu-Sai-Chi nel giorno della sua caduta. Lui è vissuto con la nonna Andromeda e dai Potter.. Sicuramente ha sofferto e per combattere la sofferenza si è chiuso in sé stesso..-

-Sì, però da quest'anno si sta un po' aprendo sai... Forse perchè sta vedendo la fine del suo percorso scolastico e non vuole uscire di qui completamente solo..-

-Credo anche io..-

-Però non lo giudico sai? In fondo non so cosa vuol dire crescere così, io sono Purosangue, i miei hanno sempre lavorato al Ministero, non so cosa vuol dire..-

-Già forse hai ragione.. Anche se questo non lo autorizzava a far soffrire d'amore tutte le ragazze di Hogwarts e a scagliare incantesimi sui ragazzi più sfigati o quelli che gli stavano antipatici, ridicolizzandoli davanti a tutti.. E' vero che dall'anno scorso si è un po' calmato..-

-Sì, mi ha detto che è perchè gli piace una un po' più sul serio, ma non mi ha detto chi sia..- Il cuore di Vic prese a tamburellare -Ah no?-

-No.. Si apre di più ma non arriva a questi punti.. e forse non avrei dovuto dirtelo- aggiunse con un occhiolino. Le Burrobirre erano finite ma Vic voleva ancora parlare.

-Comunque non hai neanche un'idea?-

-No, perchè, ti interessa?- lui la squadrò.

-Uff, no.. ci mancherebbe!- Vic cercò di apparire disinteressata al massimo. Certo che dai primi anni la cotta le era scesa, ma in questi ultimi tempi era troppo spesso con lui per non pensarci, se in più le faceva anche le battutine poi..

-Bhe ormai i miei compagni di stanza vorranno entrare..-

Vic guardò l'ora. Undici e mezza. Cazzo.

-Hai ragione vado, comunque mi sono divertita..-

Lui le si avvicinò, le prese la mano e le sussurrò all'orecchio raggelandola: -Anche io..-. Lei spostò indietro la testa e lo fissò qualche secondo negli occhi. -Ciao Sam..- e uscì.

 

Scendendo la prima persona che trovò fu proprio Ted che saliva.

-Uh-uuh- le sussurrò scostandosi per farla passare. Lei passò spingendogli via il petto con una mano, senza guardarlo.

-Buona la Burrobirra?- le ghignò dietro mentre lei si allontanava del tutto. Allora Ted sapeva che Sam l'aveva invitata, e comunque aveva assecondato la cosa! Le apparve un'unica idea chiara nella mente “la ragazza che gli piace non sono io..”. Se lo fosse stata lo avrebbe detto a Sam, chiedendogli di non invitarla.

“Al diavolo! Pensa a Sam, è adorabile!” ma l'immagine di Ted che si passava la mano fra i capelli per farsi notare, fumando la sigaretta apparve più nitida di quella di Sam con cui aveva chiacchierato tutta la sera. “E' solo perchè la cotta per Ted è del primo anno, mentre Sam l'ho notato solo da due giorni” si tentò di convincere. Ma poi perchè Sam non ci aveva provato? Forse lei lo intimoriva. Molti ragazzi glielo avevano detto prima di allora. In camera sua si guardò allo specchio, struccandosi con una semplice magia. Perchè intimoriva Sam? Gli aveva sorriso tante volte. E perchè non era abbastanza carina da piacere a Ted? Ormai lui era al settimo anno, l'anno prossimo sarebbe sparito! Non era impossibile che intimorisse anche lui. No, non era possibile. Non Lupin.

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Capitolo 3
*** Festa e tradimenti ***


Questo capitolo è dedicato alla fantastica scrittrice RedMarauder, che mi ha ispirato con le sue strepitose fan fiction e che mi ha spronato a “buttarmi” e a pubblicarne una mia. Consiglio vivamente a tutte le lettrici di spendere un momento a leggere un capitolo delle sue storie. State certe che non ve ne pentirete e che leggerete tutto d'un fiato fino all'ultima parola dell'ultimo capitolo! Ti do un abbraccio virtuale Amy! :-)

 

 

 

 

Per i giorni successivi il gruppetto da cinque non si separò quasi mai. Sam e Vic si stuzzicavano a vicenda ma niente di più, lui sembrava non cercare più occasione di restare da solo con lei. Ted si comportava normalmente, era freddo e distaccato la maggior parte del tempo, ma in alcuni momenti epici si lasciava andare e mostrava la sua simpatia e voglia di divertirsi, lasciandosi trascinare nelle battute con Fred. Erano i momenti che Victoire preferiva. C'era da ridere fino alle lacrime oppure da mettersi le mani nei capelli se veniva loro qualche idea pazza.

Giovedì pomeriggio stavano allegramente passeggiando nel parco.

-Oh, ragazzi, senza essercene nemmeno accorti domani è già venerdì! C'è la festa da noi!- disse Sam.

-Sì, è vero, potremmo organizzare qualcosa, musica, alcool,...-

-Spogliarelliste!- aggiunse Fred -io potrei aiutarvi!-

-Non ci servono, lo facciamo fare a Vic e Molly, cosa ne dite Weasley?-

-Ma cosa dici?- disse Molly con un sorriso.

-Ti devi far curare al San Mungo, Lupin!- aggiunse Vic.

-Se ti vergogni di farlo davanti a tutti, Weasley, puoi sempre farmelo in privato..-

Fred scoppiò a ridere, gridando: -Ouu, è mia cugina amico!-

-Appunto, tua, noi non siamo parenti..- rispose Ted senza smettere di guardare Vic con sguardo di sfida.

-Non so neanche se venirci alla festa, sarà noiosa.. Poi ci sarai te, Lupin, preferirei festeggiare con la piovra gigante di questo lago..- cercò di cambiare discorso Vic. Lo sguardo di Sam si spostava ripetutamente da lei a Ted. Si erano fermati di fronte al lago e seduti sull'erba fresca quasi bagnata, mentre ormai la sera iniziava a calare sul parco col suo rosa intenso. Intorno a loro molti altri studenti avevano avuto la stessa idea. La gonna di Vic era un po' più corta di quella standard che avevano tutte. L'aveva accorciata con un incantesimo che aveva visto fare da Dom sulla sua. La sorella era al secondo anno all'epoca, mentre lei al quarto. Era lo stesso anno in cui, sempre imitando la sorella minore aveva iniziato a truccarsi. Il risultato era che in quel momento, mentre erano lì seduti sul prato, i gruppetti di studenti intorno a loro di tanto in tanto si voltavano a guardarli. I ragazzi erano rapiti dalla gonna corta di Vic mentre le ragazze la guardavano con odio o invidia. Inoltre quelle che avevano avuto la sfortuna di conoscere anche solo superficialmente Ted li guardavano principalmente perchè erano cotte perse del ragazzo.

I cinque ragazzi sapevano benissimo che le cose stavano così e adoravano essere al centro dell'attenzione. Stavano ben attenti a mostrarsi indifferenti alle occhiate, ma nello stesso tempo si comportavano in modo da attirare più occhiate possibili.

Iniziarono un discorso sul Quidditch e Vic staccò il cervello. A Molly interessava quello sport ma a lei interessava solo un battitore rosso-oro.

La squadra di Grifondoro era formata da una cercatrice, Alexis Saunders, due battitori, Ted Lupin e Rick Baston, e due cacciatori, Sam Lucas e Miriam Haunter. Mancavano un cacciatore e un portiere perchè quelli dell'anno precedente avevano un anno in più di Ted e perciò avevano finito la scuola. Quello era il primo anno da Capitano della squadra per Ted. Di lì a una decina di giorni avrebbero fatto i provini per il cacciatore e il portiere mancanti.

Rimasero a chiacchierare ancora lì seduti fino all'ora di cena, dopo di chè tornarono al castello.

 

 

 

 

La cena era finita e tutti si stavano alzando per tornare alle loro Case. La festa della sera seguente era ormai sulla bocca di tutta la scuola, perciò avevano dovuto mettere delle regole di accesso per non avere troppe persone. I partecipanti dovevano essere Grifondoro oppure, se appartenenti ad altre Case, dovevano essere dal quarto anno in sù e potevano partecipare solo su invito di un Grifondoro comunque. Naturalmente nessun Serpeverde era stato invitato, fatta eccezione di Dom e Lucy.

Vic disse a Molly e Fred di avviarsi e si diresse verso il bagno prima di tornare anche lei in Sala Comune. Mentre camminava per il corridoio deserto si sentì osservata, quasi.. seguita! Accelerò il passo gettando di tanto in tanto un'occhiata indietro nel corridoio e dandosi della stupida perchè non vedeva nessuno, arrivò al bagno delle ragazze, entrò e si chiuse dentro una delle tante cabine con i servizi.

Si tranquillizzò e tirò su la gonna per liberare la sua povera vescica quando sentì una voce molto familiare.

-Che correvi nel corridoio, Weasley?- sghignazzò Ted.

-E tu che diavolo ci fai nel bagno delle ragazze??- tirò immediatamente giù la gonna come se avesse paura che lui potesse vederla attraverso la porta del bagno.

-Ti ho seguita naturalmente!-

-E perchè, che cavolo vuoi?-

-Si può sapere perchè sei sempre così acida, Veela?-

-Non sono una Veela, Ted, piantala, lasciami in pace, devo fare pipì!-

-Falla!-

-Tu vai fuori..-

-Perchè?- La prendeva certamente in giro.

-PIANTALA, ESCI SUBITO!- gli urlò.

Sentì i suoi passi allontanarsi e quando non ce la faceva più a trattenersi finalmente la porta si chiuse. Pensò chissà perchè diavolo l'aveva seguita, fortuna che se n'era andato! Non avrebbe resistito a trattenere la pipì un secondo di più ma non voleva che lui la sentisse. Si lavò le mani e uscì dal bagno scrollandole.

Due mani la afferrarono e la misero con la schiena al muro appena fuori dal bagno. Ted non se n'era andato proprio per niente! Era lì davanti a lei, vicinissimo. Le teneva le braccia attaccate al muro, la guardava dritto negli occhi e teneva il suo corpo vicinissimo al suo ma senza toccarlo.

-Ti ho seguita per essere certo che non ti appartassi di nuovo con Sam, cara Victoire..-

Le avvicinò le labbra all'orecchio e aggiunse: -Devo ammettere che mi infastidisce..-

-E perchè?- Lo guardò spavalda.

-Non perchè è lui.. E' mio amico, è a posto.. Mi da fastidio che sia tu..- e la sciolse con lo sguardo. Aggiunse, sempre sussurrandole all'orecchio: -Tu non puoi appartarti con nessuno..-

-Uh ma senti! Sembri minaccioso.. E perchè, sennò che fai? Perchè dovrei ascoltarti?-

Lui sorrise malizioso come sempre.

-E poi ora direi che mi stai obbligando con la forza ad appartarmi con qualcuno!- aggiunse lei, cercando senza successo di liberarsi dalla presa.

-Ma con me puoi!- rise lui.

-Lupin adesso basta dai...-

Ma lui la spiazzò, le si avvicinò e le diede un delicato bacio sulla fronte, poi allontanò il suo corpo dal suo del tutto, ma senza liberarla dalla presa.

-Che cos'è successo quella sera tra te e Sam? Lui mi ha detto che non è successo niente, ma io non ci credo..-

-Ma che fai, il ficcanaso? Sono affari miei, Lupin, basta..-

-Se non me lo dici, giuro che te ne pentirai..- Sorrideva ma sembrava serio, parlava sempre in un sussurro.

-..Ok.. Ma non ci posso credere che fai sul serio.. Non è successo assolutamente niente.. Sam ti ha detto la verità. A proposito ti ha mica detto perchè non ha provato a far niente?-

-Perchè, Weasley, ti interessa?-

-Lupin, sei proprio stronzo..-

-Allora?-

-Certo che no!..-

Lui mollò improvvisamente la presa.

-Ottimo. Buonanotte Weasley, ci vediamo alla festa, fatti carina..-

Ammiccò passandosi una mano fra i capelli arruffandoli più di quanto non fossero già, girò sui tacchi e sparì dal corridoio prima ancora che Vic riuscisse a staccarsi dal muro.

Aveva il respiro pesante e il cuore che le batteva a mille. Non era possibile! Ted ci stava provando con lei! Era geloso! Che stronzo, si interessava a lei solo perchè era all'ultimo anno e non gli piaceva vederla con un suo amico! La stava solo prendendo in giro come aveva fatto con tutte le altre. Ma era lei quella ragazza che gli piaceva sul serio che aveva confidato a Sam? Non poteva crederci. Non sembrava cambiato in meglio, comunque, anzi. Sembrava che la schernisse, che si prendesse gioco di lei. Era solo geloso perchè voleva che lei morisse dietro solamente a lui, non perchè fosse davvero interessato. Vic recuperò fiato, si assicurò di avere ancora infoderata la bacchetta nella gonna, e si mise a correre nel corridoio, doveva arrivare su e raccontare tutto a Molly.

 

 

 

 

Il giorno seguente fu il più lungo della storia di Hogwarts, Vic era troppo curiosa di sapere come sarebbe andata la serata nella torre di Grifondoro. Aveva incrociato Ted e Sam a pranzo. Ted non l'aveva nemmeno guardata mentre Sam le aveva fatto un cenno con la mano. Per il resto della giornata non li vide, frequentò le lezioni sempre seduta in mezzo a Molly e Fred e notò con disappunto che il carico di compiti stava aumentando a livello esponenziale e che il weekend si prospettava, festa a parte, assolutamente poco interessante a attrattivo.

 

 

 

 

Non aveva per niente fame e decise di saltare la cena.

-Dai Vic, non puoi non mangiare niente! Già mangi poco di tuo, ti sentirai svenire alla festa! Se bevi un bicchiere a stomaco vuoto ti sentirai male!- cercò di convincerla Molly. Niente da fare, la ragazza stessa sapeva che non c'era verso di convincere l'amica. Vic bofonchiò sprezzante e iniziò a tirare fuori vestiti dal baule e a gettarli sul letto per scegliere. Non che a quel tipo di feste le ragazze andassero vestite in un modo particolarmente elegante. Molly si arrese e scese a cena.

Dopo una doccia calda, Vic scelse gli indumenti con l'asciugamano in testa. Stivali fino al ginocchio neri con pantaloncini corti anch'essi neri e top lungo grigio a maniche corte. Sembrava che le sue gambe fossero chilometriche, notò guardandosi allo specchio. Iniziò a truccarsi e ad asciugarsi i capelli, usando incantesimi per la pelle morbida e i capelli setosi. Ormai era un'esperta. Non li usava tutti i giorni ma quasi. Tutti trucchetti imparati da Dom, anche se era consapevole di essere lei la maggiore. Sapeva che la sua sorellina fosse molto più esperta di lei su certi argomenti. Tanto per cominciare Vic era vergine, Dom decisamente no. Pensare a lei e al fatto che sarebbe stata presente quella sera le fece venire una fitta allo stomaco. Era l'unica della scuola dotata della capacità di eclissare totalmente Victoire. E alle feste questo era più che evidente.

Vic non sapeva bene nemmeno lei quali sentimenti provasse. Era certamente attratta da Ted con ogni fibra del suo corpo, ogni molecola. Ma la sua testa le diceva “Sam”. Razionalmente aveva senso. Era carino, probabilmente la voleva (e non solo per sfida), era simpatico, un bel tipo, anche a passare del tempo da sola con lui si era divertita. Insomma, alla fine si decise che quella sera non avrebbe pensato. Avrebbe vissuto momento per momento, facendo quello che le andava di fare. Senza pensare. Sì. Ottima idea. Alle nove meno un quarto Molly rientrò con le altre tre compagne di camera, Chloe, Ashley e Patty, tre Corvonero abbastanza simpatiche a cui probabilmente Vic non avrebbe mai rivolto la parola se non avesse dovuto convivere in camera con loro per ben sette anni. Chiaramente nessun Grifondoro le aveva invitate alla festa. A dir la verità erano ben pochi gli invitati delle altre Case. Questo non perchè i Grifondoro fossero particolarmente chiusi, ma perchè erano tutti gli altri a non essere molto attivi a socializzare. Grifondoro e Serpeverde erano due unici grandi gruppi di amici, tutti conoscevano tutti all'interno della Casa e si sentivano un po' in famiglia. Ma chiaramente si odiavano perciò facevano sempre feste separate. Invece i Corvonero e i Tassorosso se ne stavano a gruppetti da due a cinque persone, tutti gruppetti separati, si facevano gli affari propri senza sentirsi così uniti. I cinque amici probabilmente per questo andavano più volentieri e spesso nella Sala Comune dei Grifondoro, rispetto a quella di Corvonero. Lì ci si sentiva di più a casa.

Vic e Molly uscirono per le nove e mezza tutte agghindate per la festa, e mentre percorrevano i corridoi semi deserti del castello si imbatterono nello studente più orrido e viscido della scuola: Max Lestrange. Era il figlio dei famosi Mangiamorte deceduti ben 17 anni prima. Nessuno lo sapeva ma Bellatrix aveva dato alla luce un figlio poco tempo prima della grande battaglia di Hogwarts. Ciò venne svelato da Narcissa Malfoy al Ministro della Magia, chiedendone la custodia. La preside di Hogwarts, la Professoressa McGranitt aveva ovviamente acconsentito ad ammetterlo alla sua scuola all'età di 11 anni, ma già da allora il bambino si era mostrato strano. Stava sempre nei posti più oscuri della scuola, al buio, non aveva nemmeno un amico, e studiava sempre e da solo, esercitandosi con incantesimi e pozioni complicatissime. Era lo studente più brillante del suo anno, lo stesso anno di Ted. Era di Serpeverde naturalmente, ed era bianco come un cadavere, con pochi capelli e lo sguardo tra il triste e il crudele. C'erano voci che dicevano che fosse il figlio di Piton, chi sussurrava che fosse figlio dello stesso Voldemort. Le due ragazze sapevano benissimo che lo zio Harry si arrabbiava molto per chi inseriva Piton nelle questioni Oscure. Raccontava un sacco di volte di quel Professore che tanto aveva odiato quanto ammirato dal momento della sua morte.

Le due ragazze lo osservarono passare e per la prima volta lui invece che guardare basso, sollevò lo sguardo e lo fissò nei loro occhi. Fu un secondo. Era uno sguardo acquoso, gli occhi erano così chiari che sembravano bianchi. Le due ragazze accelerarono il passo nella loro direzione, opposta alla sua, atterrite. Poco dopo si fissarono spaventate e si capirono con lo sguardo. Quel ragazzo aveva qualcosa che non andava, non c'erano dubbi.

 

 

 

 

Davanti al ritratto della Signora Grassa stava un gruppetto di quattro Grifondoro del secondo anno che si facevano dire il nome di chi arrivava, dicevano la parola d'ordine e facevano entrare.

-Victoire e Molly Weasley, di Corvonero, sesto anno- disse Vic per entrambe.

-Benissimo, Schiopodo Sparacoda!- rispose pomposo uno dei ragazzini.

Il ritratto si aprì e le due entrarono, notando che la festa era già nel pieno caos.

Il giradischi suonava fortissimo la musica di Dj MagicStar, volavano cuscini da una parte, ballavano delle ragazze da un'altra, la maggior parte dei gruppetti chiacchierava sonoramente, praticamente tutti avevano calici o bottigliette di Burrobirra in mano. Vic si guardò in giro cercando con lo sguardo i suoi amici. Prima ancora di trovarli le corse incontro Louis seguito da James.

-Sorellona!- sfoggiò un sorrisone degno del vecchio Allock.

-Louis! Che fai, per le mutande di Merlino, bevi Burrobirra?!-

-Ehm.. James ha convinto Ted a fare un'eccezione per noi... E' buona!! Non mi fa nessun brutto effetto, tranquilla!-

Le si avvicinò all'orecchio.

-Ti piace quella là?- Le indicò una splendida ragazzina bruna che sembrava avere qualche anno più di lui.

-Sì bella, perchè? ..Louis!- esclamò capendo cosa voleva dirle.

-Già, l'ho appena baciata!- le fece l'occhiolino, gasandosi da solo.

-Ma è più grande di te!-

Louis continuando a fare gesti di autostima si voltò raggiunse James e si ributtò nella folla. Non ci volle molto prima che un gruppetto di quattro o cinque ragazzine del primo anno li raggiunsero, notò Vic.

Molly si stava allontanando. Vide che stava raggiungendo Fred e Sam. Di Ted neanche l'ombra. Prima di seguire l'amica Vic si diede ancora un'occhiata in giro, per sicurezza, e improvvisamente.. lo vide!

Ted era accanto al caminetto, appoggiato con la spalla al muro di pietra, in una mano teneva una bottiglia di Burrobirra, l'altra la usava per scompigliarsi i capelli (che erano diventati blu per l'occasione, grazie al suo potere di Metamorfomagus ereditato da sua madre), assorto in una conversazione con.. Dominique!

Vic non si accorse di restare a bocca aperta a guardarli. Non era possibile! Dom stava cercando di sedurlo! Si capiva chiaramente da come si atteggiava. Lo guardava dritto negli occhi con atteggiamento malandrino, rideva di gusto alle battute di lui, gli metteva una mano sull'avambraccio parlando di qualcosa che sembrava essere estremamente divertente. Ed era bellissima, affascinante, con una voce piuttosto roca che rapiva. Tutti si voltavano a guardarla. Era l'unica coi tacchi alti e il vestitino. Vic sentì un groppo in gola. Era furiosa, allibita. Si sentiva tradita da entrambi. Le sue aspettative erano svanite, la voglia di tornare nel suo dormitorio alle stelle.

Ted era bellissimo aveva i jeans, scarpe da ginnastica e camicia blu con qualche bottone non allacciato che lasciava intravedere il petto perfetto. I capelli stavano benissimo su di lui. Quello sguardo, quel mezzo sorriso malizioso.. Era pazza di lui, e lui si stava felicemente lasciando sedurre da sua sorella!!

Vic non li aveva mai visti così in confidenza. Forse erano brilli, pensò fra sé. Certo si conoscevano. Ted era di famiglia coi Potter quindi spesso agli incontri di famiglia c'era anche lui. Ma mai Vic aveva notato di un'intesa particolare tra i due, anzi! Erano così freddi entrambi che quasi non si salutavano!

Mentre stava lì a fissarli, Ted si voltò e la vide. La salutò con la mano sorridendo e le fece cenno di avvicinarsi. Ormai doveva andare o avrebbero sospettato qualcosa. Li raggiunse il più lentamente possibile senza scoraggiarsi e sorreggendo lo sguardo di Ted che sembrava squadrarla da capo a piedi. Dom la guardava con la sua solita riacquistata aria di superiorità.

-Ciao..-

-Ciao Vic, io e tua sorella ci stavamo raccontando aneddoti della numerosissima famiglia Weasley, lo sapevi che lo zio George ha quasi fatto saltare in aria la Tana due anni fa?-

-Sì so già la storia..-

-Ciao sorellona, come va?-

-Alla grande, Dom, e tu?- cercò di fulminarla con lo sguardo.

-Nuovi gli stilavi? Sembra che tu abbia le mutande e le calze autoreggenti vestita così- soffocò un risolino. Il sorriso di Ted si allargò. Puttana.

-Burrobirra?- Ted le porse una bottiglietta impedendole di ribattere, e forse fu meglio così.

-Grazie, Lupin-

-Comunque ti stanno bene i capelli così! Che altro puoi fare, mi fai vedere?-

Dom si rivolse a Ted radiosa come se Vic si fosse Smaterializzata.

-So fare altre cose molto più interessanti di questo, ma qui non si può..- ribattè Ted con un ghigno.

Dom rise sonoramente: -Idiota! Non voglio sapere cosa intendi!-

Si capiva benissimo che invece voleva. Vic girò sui tacchi e fece per andarsene furibonda ma una mano le prese il polso e la fermò:

-Dove vai di già?- le sorrise Ted.

-Volevo salutare gli altri, non ho ancora fatto in tempo..-

-Ah, Vicky, porta Lucy con voi. E' là da sola, senza di me è persa- le disse Dom alzando gli occhi al cielo e riportando subito la sua attenzione a Ted, toccandogli i capelli blu, fingendo di essere interessata alla magia più che a toccarlo.

Vic guardò Ted, che ancora la fissava, con sguardo supplichevole. Lui finalmente e lentamente capì e le lasciò andare il polso.

Vic si allontanò velocemente e passò dritta davanti a una Lucy annoiata senza degnarla di uno sguardo. La odiava. Lei e anche e soprattutto Dominique. Serpeverde era proprio la loro Casa, non c'era dubbio.

Con la gola in fiamme raggiunse gli amici e buttò le braccia al collo a Fred per salutarlo.

-Ei cugina! Fatti guardare. Sei splendida, per la barba di Merlino!-

-Grazie!- e le venne un'idea.

Si voltò verso Sam e invece che salutarlo come aveva fatto con Fred gli si avvicinò, gli pose le mani sui fianchi e avvicinò il suo corpo al suo, fino a farli aderire. Avvicinò le labbra all'orecchio di lui e gli sussurrò:

-E' bello vederti, Sam..- e gli lasciò un delicato bacio sulla guancia.

Lentamente si staccò senza spostare le mani e lo sguardo da lui. Sperò con tutto il cuore che sia Ted che Dom li avessero visti.

-Andiamo a ballare!- esclamò Molly prendendo con una mano Fred e con l'altra Vic. Lei afferrò in tempo quella di Sam prima di venir trascinata via dall'amica verso l'angolino dove ballava una decina di persone.

Vic sorrise e con la coda dell'occhio le parve di scorgere su di loro lo sguardo di Ted. Vic ballò sensuale come non mai. Sam e Fred tentavano di ballare con lei ogni momento ma lei ballava per conto suo, senza seguire nessun altro, sola col suo corpo, allegra, fingendo.

Ted non ballava mai, lo sapeva benissimo, ma sicuramente la stava guardando, come probabilmente metà di tutta la Sala Comune. Faceva un gran caldo e lei lasciò che la musica la invadesse dentro. Sentiva i maghi e le streghe intorno a lei ridere, parlare forte, urlare, cantare. La festa era certamente ben riuscita. Molte altre persone si fecero coraggio e li raggiunsero a ballare. Vic girando su sé stessa aveva molte occasioni di dare delle occhiate furtive a Ted che nessuno avrebbe colto. Era sempre nello stesso punto ma non era più così assorto con Dom. Lucy li aveva raggiunti e chiacchierava con l'amica, e Ted sembrava non ascoltarle. Si guardava in giro e sorseggiava la sua bibita. Di tanto in tanto dava occhiate alla pista da ballo, ma non così spesso come sperava Vic.

Dopo un po' di tempo Fred si stufò di ballare a raggiunse Ted, e i due si misero a chiacchierare. Molly andò poco dopo a salutare sua sorella Lucy e colse l'occasione per trascinare Fred e Ted verso Vic e Sam. “Grande Molly” pensò con affetto Vic. L'amica spesso sembrava leggerle nel pensiero.

Arrivarono lì vicino e Ted fu l'unico a restare impalato senza ballare, guardandola.

-Che fai, non balli?- disse lei volteggiando e muovendo i fianchi.

-Non direi, tu che dici?-

-Spiritoso..-

-Perchè me lo chiedi? Sai benissimo che non mi piace-

-Che non sei in grado, vorrai dire!-

-Non mi provocare, Weasley..-

-Perchè, sennò che fai? Ti fai mia sorella?-

-Potrei.. Sembra interessata..-

-Sei solo un giocattolo per lei..-

-Chissene importa, lei lo sarebbe per me..-

-Non cambierai mai vero?-

-Certo che cambierò, ma per qualcuna per cui ne vale la pena..- la guardò malandrino.

-Questa è bella! Piantala di sparare cose assurde Lupin..-

-Lo vuoi un bicchiere di Whisky Incendiario?-

-Ma che hai stasera che mi offri continuamente da bere, vuoi farmi ubriacare?-

-Magari sì..- le sorrise con quel sorriso.

Le prese il polso e la trascinò via.

-Ho visto che volevi farmi ingelosire con Sam..-

-Ma te sei matto completo!..-

-Sì certo.. Perchè non saluti così anche me?- ghignò.

-Perchè tu sei disgustoso!-

-Addirittura? Che cosa ti ho mai fatto, Weasley?-

-Esisti!-

-Su, per mille unicorni, bevi e sta un po' zitta..- disse porgendole il bicchiere pieno.

Lei lo buttò giù tutto d'un colpo e prese coraggio.

-Perchè non torni da Dom se ci tenevi tanto a fartela?-

-Non ho mai detto di tenerci..-

-Quando mai è successo che tu tenessi a qualcuno, in effetti..-

-Su non essere acida e vieni qui..-

La strinse a sé, sempre con lo sguardo fisso su di lei e quell'ormai solito sorriso. Lei lo respinse con le braccia ma non staccò lo sguardo dai lui. A che gioco stava giocando? Certamente non si sarebbe fatta baciare davanti a tutti, durante una festa così! Anche se non era sicura che lui volesse davvero baciarla.

 

Il resto della serata lo trascorsero in compagnia tutti insieme, si divertirono molto come sempre e restarono finchè non furono gli ultimi. Allora si acciambellarono su poltrone, divani e tappeti a chiacchierare fino al mattino. Il giorno dopo non c'era nessuna gita a Hogsmeade in programma quindi avrebbero potuto dormire quanto volevano (trascurando i compiti naturalmente e riducendosi a farli la domenica, come al solito).

Verso le sei e mezza Vic, Molly e Fred se ne tornarono alla Torre di Corvonero, stanchi morti. Vic aveva molta fame e le girava la testa.

Si buttò a letto vestita e dormì fino alle tre del pomeriggio di sabato.

 

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Capitolo 4
*** Le audizioni ***


 

Vic avrebbe voluto mettere gli avvenimenti dei giorni successivi in un Pensatoio e non riguardarli mai più. Non solo non successe assolutamente niente, ma le lezioni (compiti compresi) iniziarono sul serio! MacHein li stava facendo lavorare contemporaneamente alla cura di tre Creature Magiche, delle quali Vic a stento ricordava il nome, e pretendeva che le studiassero per una valutazione teorica e pratica prevista alla fine del mese. La McGranitt, che, anche se Preside, non aveva saputo allontanarsi dalla cattedra di Trasfigurazione, li stava tartassando con incantesimi difficilissimi che dovevano far trasfigurare insetti in animali di media taglia come scoiattoli, conigli, gatti e cagnolini. Il Professor Paciock di Erbologia per fortuna non ci andò troppo pesante ma aggiunse una lezione obbligatoria il martedì pomeriggio che era l'unica mezza giornata libera della settimana. L'ormai vecchissimo Professor Lumacorno iniziava a dare di matto, e dava diversi compiti ogni mezzora durante le lezioni, perchè si dimenticava di averli già dati. Lumacorno aveva circa l'età della Preside, o così sembrava, ma lei era certamente più arzilla e giovanile di lui. Il guaio era che non si trovavano molte persone in grado di insegnare una materia come Pozioni, perciò la McGranitt non permetteva mai a Lumacorno di andarsene, ripetendogli ogni settembre: “Ancora un anno!”.

Comunque anche il fantasma Ruf, di Storia della Magia, era più noioso che mai, e tutte le altre materie non erano da meno.

L'unica pacchia era Divinazione con la vecchia Cooman, lezione durante la quale si poteva tranquillamente sonnecchiare e i cui compiti si potevano inventare in venti minuti al massimo.

Da quell'anno la nuova insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure era Luna Lovegood, che Vic sapeva essere una cara amica di Harry Potter e che prometteva di diventare facilmente la professoressa preferita della maggior parte della scuola! Era una naturalista, ma aveva valorosamente combattuto nell'ultima guerra contro Voldemort, a fianco di Harry, Ron, Hermione, tutti i Weasley, Paciock, ecc. Aveva anche fatto parte dell'ES (Esercito di Silente) assieme agli stessi amici quando frequentavano la scuola, e ne sapeva più lei di Difesa che molti altri professori di professione. Anche se era così dotata, la Lovegood sembrava sempre in un altro mondo. Addirittura la prima settimana non si era fatta vedere, convinta di essere stata attaccata nella notte da dei Gingillanaso (chissà che diavolo erano), e la Mc Granitt l'aveva giustificata dicendo che sarebbe potuto capitare a chiunque di dimenticarsi della prima settimana di lezioni.

-Certo..- aveva commentato Fred -anche a noi sarebbe potuto capitare, sicuramente la vecchia gatta ci avrebbe perdonato..-

Finalmente si avvicinò l'avvenimento più interessante di quelle settimane che avevano seguito la festa: la selezione dei componenti delle squadre di Quidditch. Lunedì quelle di Grifondoro, martedì Corvonero, poi Tassorosso ed infine Serpeverde. Vic decise di seguirle tutte tranne quelle del giovedì, perchè sapeva che Dom avrebbe partecipato per entrare nella squadra come Cercatrice. Era l'ultima cosa che voleva vedere: sua sorella che trionfava per l'ennesima volta.

 

 

 

Fred faceva la telecronaca privata alle amiche Vic e Molly, ed era bravissimo, infatti era lo speaker anche delle partite ufficiali.

Prima fu il turno di James. Venne preso quasi subito come Cacciatore della squadra, e se lo meritava decisamente.

Quando toccò a Louis invece, Vic ebbe un po' di timore che non riuscisse a superare la selezione. C''era un ragazzo che non aveva mai visto, del quinto anno, che sembrava essere molto più esperto di lui. Dovevano parare cinque tiri e entrambi ne presero quattro su cinque, tutti gli altri solo tre. Vic temette che fosse il momento dello spareggio, e che Loius si sarebbe agitato, fallendo. Sarebbe stata veramente troppo triste per lui. Dagli spalti, poco sopra di loro, cinque ragazzine del primo anno di Grifondoro, che prima avevano tifato per James, ora starnazzavano per Louis, con risolini e cinguettii, fingendosi terrorizzate all'idea che l'altro ragazzo lo superasse.

Vic vide Ted, James e gli altri membri della squadra in volo sulla loro scopa, stringersi in un cerchio e confabulare.

“Ecco, ora gli fanno fare lo spareggio.. Oppure prendono il più grande..” pensò Vic rassegnata. Louis tremava vistosamente reggendosi saldamente al suo manico di scopa per non cadere. Ci teneva davvero tanto, constatò sua sorella.

Dom non era nemmeno venuta a vederlo, pensò infuriata, anche se se lo aspettava e preferiva non vederla.

Finalmente il cerchio di giocatori si sfaldò e con Ted in testa si abbassarono in volo, avvicinandosi agli aspiranti portieri.

-Abbiamo deciso di scegliere il più piccolo miglior giocatore, perchè ha molte più probabilità di migliorare e perchè potrà stare nella squadra per più anni. Louis Weasley è il Portiere di Grifondoro da quest'anno!- esclamò Ted facendo un sorrisone a Louis che si accasciò rilassato sulla scopa.

Per un attimo a Vic parve che Ted la guardasse, ma fu solo un attimo e lui era molto in alto per aver visto bene.

James cacciò un urlo di gioia e volò verso Louis con la mano alzata per dargli il cinque. Le ragazzine sugli spalti scattarono in piedi, urlando di gioia, abbracciandosi a vicenda e mandandogli baci con la mano.

Louis, adorabile come al solito guardò sua sorella e alzò il pugno in segno di vittoria. Gli altri aspiranti giocatori scesero a terra, delusi e indignati mentre la squadra di Grifondoro al completo faceva due o tre giri di campo, trionfali. Fred e Molly si complimentarono con Vic per il fratellino.

-Te lo lasciamo salutare, ma noi andiamo su che siamo indietro con i compiti..-

-Cos...- tentò di protestare Fred.

-Andiamo, cugino!- gli ordinò Molly, fulminandolo.

-Ok, ciao ragazzi..-

Vic si alzò e si diresse verso il centro del campo mentre tutti i giocatori tranne Ted volavano negli spogliatoi. Lui invece si stava dirigendo proprio nella sua direzione.

Vic sorrise divertita: -Lupin, vatti a cambiare, puzzi!-

-Sì, di Lupo Mannaro!- scherzò lui scendendo dalla sua Firebolt.

-Hai preso sia James che Louis, avrai mica fatto favoritismi?-

-Per Potter no, era nettamente meglio degli altri.. Per Louis devo ammetterlo, ci ho messo una buona parola, ma non dirlo a nessuno, Weasley- le fece l'occhiolino.

-Non lo farò.. Comunque non si dovrebbero fare queste cose..-

-Lo so, ma io sto cercando di conquistarti, cosa avrei dovuto fare?- le fece un sorriso vispo e le scompigliò i capelli, sapendo che le dava molto fastidio.

-Lasciami Lupin! E non mi prendere in giro..-

-Non lo sto facendo!- ma rideva.

Vic si sentì avvampare. Ecco che faceva di nuovo lo scemo con lei. Ma dove voleva arrivare?

-Sì certo. Sai benissimo che non hai speranze con me, quindi mollaci.-

-Non te la tirare solo perchè tua mamma è una Veela, non sei così speciale sai..-

-Mia mamma non è una Veelaaa!-

-E' comunque un gran pezzo di...-

-PIANTALA LUPIN!- Vic era paonazza, la stava stuzzicando per l'ennesima volta, mettendola alla prova, lo faceva davvero spesso ultimamente.

Si fissarono per qualche secondo immobili, poi all'improvviso scoppiarono a ridere. Non si trattennero proprio. Risero di gusto fino quasi alle lacrime.

-Weasley..- si riprese lui -è per questo motivo che preferisco di gran lunga te a tua sorella..- si passò una mano tra i capelli e fece una smorfia adorabile. I capelli divennero blu, come durante la sera della festa.

-Ah-ah! Credi di colpirmi con gli stessi trucchetti che usi con lei?- Lo beffeggiò ancora rossa in faccia dal ridere.

-So benissimo che con te ci vuole molto più impegno. Ma stai tranquilla che non ti deluderò!- aveva un'espressione dolcissima e aggiunse:

-Sei la migliore da sempre per me, Weasley..- in un sussurro.

Vic rimase immobile per qualche secondo, boccheggiando. Ma diceva sul serio??

-Victoire, riprenditi dai..- la schernì camminando all'indietro verso lo spogliatoio e continuando a fissarla. Si morse il labbro, si voltò e corse via, lasciandola lì come un ebete nel centro del campo da Quidditch.

Rimase lì da sola per qualche minuto, completamente incapace di riflettere. Poi James e Louis scattarono fuori dagli spogliatoi e le corsero incontro.

-Vickyyyyy, mi hanno preso!!!-

-Grande Lo! E complimenti anche a te, James, degno erede di tuo padre e tuo nonno!-

-Loro però erano Cercatori!-

-I Cacciatori sono più fighi, tranquillo- gli puntò l'indice contro e gli fece l'occhiolino. Voleva farlo sentire importante almeno quanto i suoi vecchi.

-Comunque ci sono delle ammiratrici che vi aspettano mi sa..- disse la ragazza indicando dietro di sé con un cenno della testa.

-Stasera vengo con gli altri nella vostra Sala Comune dopo cena, così festeggiamo come si deve le vostre faccine sorridenti!- prese con una mano le guance di Louis e le strizzò con affetto.

Lui le stampò un bacio sulla guancia con tanto di schiocco e si diresse con l'amico verso le ammiratrici.

Vic fece per avviarsi e vide Dom, sola, con un manico di scopa in mano, che si avvicinava al campo. Quando le due furono a portata di voce, Dom le urlò:

-Ciao Vicky!-

-Ciao, Dom. Tuo fratello è appena stato scelto come Portiere ufficiale di Grifondoro!-

-E invece io sono venuta ad allenarmi per giovedì..- si fermarono l'una di fronte all'altra e si guardarono acide.

-Verrai a vedere anche me, scommetto..-

-Puoi scordartelo.. Sei proprio egoista, potevi arrivare un'ora fa, neanche, e avresti fatto contento Louis e..-

-Avevo lezione..- ribattè Dom con aria stanca.

-Non mi prendere per il culo! Non mi hai neanche chiesto com'è andato, hai spostato subito il discorso su di te! Sei un'egoista!-

-Vacci piano, Victoire! Non sono io quella che ci prova con il ragazzo che piace a me e che fa l'egoista!-

Vic sentì come una doccia fredda.

-Co... cosa?..-

-Hai capito benissimo, mi hai visto con Ted alla festa e devi subito metterti in mezzo! Lo vedo come fai, carina! Ma non mi fai paura, puoi giurarci!-

-Tu sei fuori, Dom, vai ad allenarti che è meglio.. Brutta serpe..- aggiunse le ultime parole sottovoce andando via.

Questa poi era bella! Dom, interessata a Ted e convinta che Vic volesse portarglielo via!! Era il colmo! Che giornata strana! Prima le cose dette da Ted, poi quelle dette da Dom, ma che avevano quei due, ce l'avevano con lei??

Sam!! Sam era la soluzione! Doveva pensare a lui, era molto meno complicato! Non avrebbe litigato con una sorella stupida e gelosa per colpa di un ragazzo, per lo più di uno sbruffone come Ted. Certo, le parole che le aveva detto l'avevano colpita molto, ma stentava a crederci davvero..

Percorreva il parco a grandi passi, verso l'enorme portone di quercia spalancato. Aveva cambiato idea, quella sera non sarebbe andata nella sala comune di Grifondoro. No, non ne aveva proprio voglia. Aveva bisogno di chiacchierare un po' con Molly, chiederle un consiglio e stare tranquilla con lei. Sì, era molto meglio. Quel sabato era prevista una gita a Hogsmeade e avrebbe dovuto sopportare Ted, Dom e Sam tutti insieme. Bastava e avanzava..

 

 

 

-Certo che tua sorella è strana, lasciatelo dire..- Commentò Molly dopo che Vic le ebbe raccontato bene tutti gli avvenimenti di quelle prime settimane a Hogwarts.

-Però devo anche dirti questo.. Probabilmente lei davvero non sapeva che ti piaceva Ted... prima che a lei!- concluse col tono di chi ha raggiunto una conclusione importante.

Erano sedute sul letto di Vic, quello di sotto, perchè in Sala Comune c'era troppa gente chiacchierona, e loro volevano che non le sentisse nessuno e che ci fosse un po' di silenzio.

-Grazie Molly, sei d'aiuto..-

-Ok, questo non nega che sia un po' stronzetta!-

-Solo un po'? Lascia perdere con me, ma con Louis? Che le ha fatto? No! E' proprio fatta così! E i commenti che mi ha fatto alla festa davanti a Ted??-

-Vic, non è per dire, ma secondo me è una stupidaggine cercare di convincerti che ti piace Sam. E' ovvio che non è così! Pensi sempre a Ted, non negarlo, e lui direi che ti sta facendo parecchio il filo..-

-Sì, è vero.. Ma io non riesco a fidarmi di quello che dice.. Poi non dovrebbe piacermi uno così, ha un pessimo carattere, è una brutta persona, maleducato,..-

-Vic!- la fermò l'amica con gli occhi chiusi alzando una mano.

-Vic.. Ma tu davvero sei convinta di conoscerlo così bene?-

Victoire rimase a bocca aperta.

-Bhe, certo.. Da una vita anche!- disse convinta.

-Non è vero! Tu lo conosci solo dall'esterno, non hai mai fatto con lui un discorso serio, non gli hai mai nemmeno dato l'occasione di aprirsi con te.. Anzi mi sbaglio! Lo hai fatto! I primi tre mesi del primo anno a Hogwarts! Infatti lui era adorabile e te ne sei innamorata.. Poi lo hai chiuso fuori, non si sa bene per quale motivo, e lo accusi sempre di tutto da allora..-

-Ma..-

-Niente ma!! Guarda com'è con James e Louis!! E con tutti gli altri nostri cugini! E' carinissimo e simpatico con chi gliene dà l'occasione, e tu non gliela dai mai, e per giunta ti piace! Questo è assurdo!! E' il suo ultimo anno qui!- concluse Molly.

Vic si rassegnò.

-Forse.. Ma solo forse.. Potresti avere un briciolo di ragione.. Forse lui mi spaventa.. Mi spaventa che sia l'unica persona al mondo che potrebbe ferirmi..-

-..perchè è l'unico al mondo che non potresti controllare!-

-Ma no!..-

-E invece è così! Ma Vic.. E' questo il bello!!-

-Mmm..- Vic non sapeva cosa dire. Forse Molly ci aveva visto più lungo di lei.

-Molly?-

-Sì?-

-Ti voglio bene..-

-Anche io testina vuota di Troll!- Molly si lasciò andare in un sereno sorriso e la strinse fra le braccia, mentre erano lì sedute sul letto a gambe incrociate. Era davvero un'amica, pensò Vic. Davvero.

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Capitolo 5
*** Sette "amici" al Pub ***


Finalmente sabato arrivò e con esso la prima gita a Hogsmeade. Vic era contentissima perchè era ancora una calda giornata settembrina e non doveva andare vestita pesante, con tanto di maglione a collo alto, mantello, sciarpa, cappello, guanti e stivaletti da neve.

No. Questa prima volta dell'anno, come probabilmente solo l'ultima prevista a maggio, sarebbe potuta andare in paese senza sembrare un rotondo Troll di montagna.

Quella mattina optò per jeans strettissimi a vita bassa, scarpe da ginnastica e T-shirt nera con scritte bianche davanti. Raccolse i capelli in una coda alta, inforcò gli occhiali da sole e li posizionò sulla testa come un cerchietto, infilò la bacchetta nei jeans e corse in Sala Grande, dove Molly, Fred e gli altri la aspettavano già da mezz'ora come al solito.

Si sedette accanto a Molly che aveva già finito, mentre Fred, Ted e Sam stavano in piedi dietro di loro mettendole tacitamente fretta.

-Scusate ma mi sono addormentata, faccio in un baleno.. Su! Cosa sono quelle facce lunghe!-

-Weasley, ti stiamo aspettando, pronti, da mezz'ora! La prossima volta giuro che ti lasciamo qui!-

-Tanto non si può partire prima delle nove e mezza, Lupin!-

-Sì, peccato che siano le nove e trentacinque e che siano già tutti dall'Ingresso!-

-Ma voi mi volete così bene!- disse lei strizzando con due dita le guance di Molly, che era la persona più vicina.

-Dai Vic, muoviti..- intimò Sam.

-Ok! Ok!-

Infilò un pezzo di pane tostato in bocca e alzò i palmi delle mani in segno di resa, alzandosi dalla panca. Fece scivolare le gambe fuori da sotto il tavolo mentre Molly faceva lo stesso, tenendo in mano un muffin ai mirtilli dall'aspetto delizioso.

-Ti prendo questo..- disse, premurosa.

Molly era sempre terrorizzata che Vic cadesse lunga distesa a terra per le troppo poche calorie che ingeriva. In realtà Vic mangiava, eccome se mangiava! Peccato che non sembrasse così da quanto era magra. A seconda di com'era vestita sembrava che lo fosse addirittura troppo. Dom era forse più magra di lei ma non sembrava perchè aveva le curve più accentuate ed era un pochino più bassa. Inoltre si imbottiva molto i reggiseni già abbondanti e metteva magliette scollate e molto attillate che lo mettevano in risalto. Non sembrava molto deperita in effetti, dopo che aveva messo in atto tutti questi accorgimenti.

Mentre scattavano verso l'Ingresso Vic la vide ancora al tavolo di Serpeverde che faceva colazione, in ritardo, con molta calma. Probabilmente non sarebbe partito nessun membro della sua Casa finchè non fosse stata pronta lei, e lo sapeva bene.

Victoire, distolse lo sguardo e oltrepassò velocemente i quattro lunghi tavoli devastati della colazione, superò l'Ingresso, giunse al grande portone di quercia e corse in testa alla massa di studenti con i suoi amici.

Scorse il vecchio Hagrid, che non era più insegnante della scuola ma era ancora custode e guardiacaccia e viveva sempre nella sua capanna, passeggiare verso di loro, probabilmente proveniente dalla Foresta Proibita.

Teneva in una mano le zampe di tre enormi uccelli che penzolavano a testa in giù, morti. Probabilmente li stava portando per colazione a qualche creatura terribile che accudiva come un pesce rosso.

Hagrid vide lei, i suoi due cugini e Ted, e alzò la manona libera per salutarli. I Weasley ricambiarono, mentre Ted sfoggiò un sorrisone e si mise a correre verso di lui. Vic lo osservò. Aveva i muscoli tesi mentre correva e sembrava proprio un atleta. I capelli gli svolazzavano dritti sulla testa, le spalle ondeggiavano a ritmo con la corsa. Arrivò da Hagrid e lo abbracciò con affetto e Vic vide che i due si misero a ridere e chiacchierare mentre Ted lo accompagnava per un breve tratto verso la capanna. Si salutarono e poi il ragazzo corse indietro verso di loro, esattamente nello stesso modo con cui l'aveva incantata venti secondi prima.

-Il vecchio Hagrid!..- disse allegro con il fiatone -.. Non mi ha voluto dire di quale animale si sta prendendo cura in questo periodo! Ne deduco che sia illegale!- rise scompigliandosi i capelli, come se non lo fossero già abbastanza. Vic notò solo in quel momento che aveva gli occhi azzurri scintillanti. Fu inutile anche solo rifletterci: era ovvio che stava benissimo anche così, si disse Vic, e alzò involontariamente gli occhi al cielo.

-Oooh! Finalmente si parte!- mugugnò Fred.

La McGranitt, in testa alla fila, si era messa in marcia.

“Si vede che è arrivata Dom!” pensò Vic con sarcasmo. Ma a pensare al diavolo, spuntarono subito le corna:

-Ciao Lupin! Belli gli occhi! Lo avevi detto che potevi fare cose sorprendenti!- Dom fu tra i piedi in un secondo, seguita da Lucy. Aveva preso Ted sottobraccio.

“Intendeva altre cose sorprendenti, stupida!” Vic ricordava bene la conversazione della festa.

Ted chiaramente ci godeva di avere tutte le attenzioni di Dominque e i due iniziarono a comportarsi come se nessuno degli altri fosse intorno a loro a sentirli, facendosi battutine stuzzicanti a vicenda.

-Complimenti, Cercatrice di Serpeverde! Ma non avete speranza, sappilo!-

-Questo lo dici tu, Lupin! Non hai ancora visto di che cosa sono capace!-

-Bhe, se la metti così, non vedo l'ora che tu mi faccia vedere..-

Risolini e cinguettii.

-Ti farò cadere dalla scopa, Lupin!-

-Non lo faresti mai!-

-Forse hai ragione, ci rifletterò meglio..-

-Comunque noi vi faremo a pezzi, quindi è meglio se ti concentri di più sul Boccino che su di me, anche se è difficile..-

-Molto più facile di quanto credi!-

Risolini.

Vic iniziava a non poterne più, parlavano fortissimo e lei e Molly non riuscivano neanche ad intraprendere un loro discorso. Per un millesimo di secondo Ted si girò all'indietro sopra alla spalla sua e a quella di Dom, che continuava a guardare fisso davanti a sé e a tenerlo a braccetto.

Gli occhi di ghiaccio (solo per quel giorno) di Ted cercarono quelli di Vic, e quando li trovò le lasciò un sorriso dolce, velocissimo, e poi tornò a guardare davanti.

Percorsero il pendio della collina verso valle, verso il villaggio, con gli splendidi colori di una mattina di settembre. L'odore dell'erba bagnata si alzava potente intorno a loro, mentre il rumore di calpestio di tutti quei piedi sul sentiero ciottoloso copriva quasi i rumori della natura e le stesse chiacchiere dei ragazzi. In quello che sembrò breve tempo raggiunsero il paese, gremito di persone che si godevano una delle ultime giornate calde. Rapidamente l'insieme di studenti si sfaldò e si espanse nelle diverse direzioni possibili. Vic in un attimo perse di vista Dom, Ted, Sam e Lucy. Restò da sola con Molly e Fred e decisero di dirigersi verso Mielandia, non perchè avessero già fame ma per fare le solite scorte da portarsi nel dormitorio e nella Sala Comune, da sfruttare fino almeno alla prossima gita a Hogsmeade.

Quando ebbero saccheggiato il negozio, tornarono nella High Street e Fred propose:

-Potremmo fare una capatina alla Stamberga Strillante!-

-Te lo scordi Fred!- tagliò corto Molly.

-Io propongo Stratchy & Sons- fece Vic -solo per dare un'occhiata a qualche vestito in sconto. Poi devo comprare una piuma nuova da Scrivenshaft, e qualche boccetta d'inchiostro per scorta, dopo ci starebbe una Burrobirra!-

-Ottima idea, Vic! Ultima tappa, Burrobirra ai Tre Manici di Scopa, così facciamo contento anche Fred!-

-Dove sono quei due traditori?! Mi hanno lasciato da solo con due streghe assetate di shopping!-

-Su, Fred, non piagnucolare come una donnetta!-

-Quando li becco, li Schianto senza dar spiegazioni! Traditori..-

Le ragazze risero, si presero a braccetto e iniziarono a saltellare per la via, cercando i negozi che si erano prefissate di visitare.

 

 

 

Era quasi l'ora di pranzo quando si diressero verso il pub I Tre Manici di Scopa. Madama Rosmerta e la figlia diciottenne, Sarah, servivano ai tavoli e riempivano calici di Burrobirra al bancone. Era pieno di studenti, sia quelli assetati dal caldo e dal camminare, sia quelli che già bramavano un panino con cotoletta di carne di Jobberknoll, tipico del locale.

Il frastuono era assordante. Chiacchiere, risate, boccali sbattuti sui tavoli, sedie spostate, eccetera. Praticamente ogni cliente era uno studente di Hogwarts, e probabilmente anche gli insegnanti avevano rinunciato ad entrarci, preferendo la sala da tè di Madama Piediburro.

Vic e gli altri si guardavano in giro cercando un tavolo (nemmeno loro erano davvero convinti di poterlo trovare), quando videro Ted, Dom, Sam e Lucy seduti in un posto non lontano dal bancone. Dom stava ancora facendo le moine a Ted, che sembrava molto divertito da ciò, mentre Sam stava chiaramente facendo gli occhi dolci a Lucy!

Vic era allibita! Questa volta non si preoccupò minimamente di restare a bocca aperta! Lucy?!

Sam la guardava con occhi sognanti, si reggeva la testa ciondolante con la mano destra grazie al gomito puntato contro il tavolo, con un boccale vuoto davanti a lui, mentre con la mano sinistra accarezzava dolcemente la mano di Lucy che ridacchiava compiaciuta. Improvvisamente la ragazza si voltò e vide i tre sulla soglia. Vic ebbe l'impressione che guardasse proprio lei, come per dire “Guarda, anche io come tua sorella posso portarti via il ragazzo!”, ma poi scrollò la testa, pensando di star diventando paranoica. Lucy non le aveva quasi mai rivolto la parola, figuriamoci se pensava di portarle via il ragazzo. Semplicemente Vic stava per iniziare un anno sfigato. Era quella la spiegazione di tutto.

Lucy si voltò verso Sam senza curarsi di loro, ma Fred si sbracciò, attirando l'attenzione di Ted che fece loro cenno di avvicinarsi.

Ted e Sam erano seduti sulla stessa panca attaccata al muro, ognuno aveva di fronte la rispettiva ragazza.

-Ciao ragazzi! Ci sediamo con voi, ok? Non c'è un posto a sedere nemmeno per mille Galeoni!- fece Fred mentre si posizionava di fianco a Ted.

-Certo, amico! Vieni, ti facciamo posto!- e i due ragazzi si fecero più vicini liberando un po' di spazio sulla panca attaccata al muro.

-Ci fai sedere?- chiese Vic a Dom.

-Sì, Vicky, aspetta..-

Dom, svogliata, dette una spallata a Lucy, che non aveva degnato di uno sguardo i nuovi arrivati. Vic cercò di farsi posto di fronte a Fred lasciando ancora uno spazietto a Molly, accanto a lei in bilico sul bordo della panca. Ordinarono da mangiare tutti quanti tranne Dom e Lucy. Presero panini, pizzette, tramezzini e Burrobirre a tutto spiano, e quando furono serviti iniziarono il saccheggio della tavola imbandita.

Ted cercò di unirsi ai discorsi dei tre amici che si erano appena aggiunti, con grande e visibile disappunto di Dominique. Lui e Fred si lanciarono in una rassegna di imitazioni dei professori che fecero sbellicare Molly e Vic dalle risate, oltre che qualche studente del quarto anno di Tassorosso nel tavolo vicino. Dom teneva imperterrita le braccia incrociate, guardandosi intorno annoiata, ma facendosi scappare un sorriso divertito di tanto in tanto, quando ne sparavano una troppo divertente. Sam e Lucy invece, all'altra estremità del tavolo, sembravano in un loro mondo parallelo, come se attorno a loro non ci fosse nessuno. O meglio: Sam sembrava comportarsi così. Lucy, raramente, lanciava qualche occhiata agli altri, ma Sam era totalmente rapito da lei. Vic se ne preoccupò poco. Povero stupido. Se era così idiota da perdere così la testa per quella sciocca di Lucy meritava di essere usato come antistress dai Centauri della Foresta!

-Vic! Sei imbambolata!- rise Fred.

-Mai come Lunatica Lovegood! Alla nostra prima lezione si è incantata per venti minuti, fissando il vuoto all'improvviso, senza un motivo!- fece Ted, mentre Fred scoppiava a ridere.

-Ragazzi andate a pagina 15. E ti gira il libro all'incontrario!-

-Sì, però è geniale! Ci ha spiegato l'Incanto Patronus! C'è riuscito solo Lestrenge, ma non era ancora un Patronus corporeo.. La prossima volta devo riuscirci, Fred! Ci scommetto che mi viene fuori un lupo!-

-Sicuro!..-

-Ciao, Vic..- disse una timida voce alle spalle della ragazza. Si voltò.

-Ciao, Michael.- rispose.

Era Michael Harrison, il suo primo “fidanzato”.

-Uh-uh, cuginetta..- sghignazzò Fred, mentre questo si allontanava.

-Ragazzi, non cominciate!..-

-MIKE! MIKUCCIO!!!- urlò Ted, prendendolo chiaramente per il culo. Michael lo udì e si voltò a guardarlo, rosso in volto e sorpreso.

-Ragazzi, vi prego, basta..- li supplicò Vic, mentre Molly si sporgeva lungo il tavolo per dare uno scapaccione a Fred.

-Ahia, e io che c'entro?!-

-Mike, torna indietro, la Weasley è allupata...- questa volta fu Vic a tirare un calcio a Ted sotto il tavolo. Il colpo arrivò dritto nelle parti più dolorose del ragazzo, che si piegò in due per il dolore, ma sempre divertito. Fred iniziò a ridere come un pazzo, attaccando la risata a Molly e Dom. Michael era ancora in mezzo alla sala. Sembrava indeciso se darsela a gambe levate o tornare indietro e sbrigare la faccenda con le botte. Certamente non avrebbe mai più salutato Vic, pensò lei. “Prima lo lascio, poi questo..”

Micheal optò per la prima scelta, raggiunse un amico e lo trascinò fuori dal locale. Vic guardò Ted che rideva come un bambino. Lui la guardò continuando a ridere, con uno sguardo che chiedeva perdono. Ruffiano.

 

 

 

Vic si divertì per il resto del pomeriggio, verso le quattro uscirono brilli dal pub e iniziarono a divorare le scorte di Mielandia fatte al mattino. Erano deliziose. Le Cioccorane erano le migliori, Vic ne aveva comprato cinque confezioni da sei! Una di queste finì già quel pomeriggio. Lucy e Sam seguivano il gruppo senza mai integrarsi ad esso, Dom invece fu un po' più coinvolta da Ted e Fred che la prendevano un po' in giro esattamente come facevano con Vic e Molly, nulla di più e nulla di meno.

Victoire, dal canto suo, se riusciva a farla sentire invisibile come se fosse coperta da un Mantello dell'Invisibilità, era solo che contenta. E la cosa le riuscì piuttosto bene.

Mentre tornavano verso il castello il sole scese dietro ai picchi delle colline e delle montagne, e il cielo si dipinse di un rosso fuoco entusiasmante. Vic pensò che era stato un mese troppo soleggiato e che probabilmente ottobre sarebbe stato una pioggia continua. Lei detestava la pioggia!

Un gruppetto di ragazzine del terzo anno li raggiunse e si mise alle loro calcagna. Si parlavano all'orecchio nascondendosi la bocca dietro la mano e ridacchiavano guardando Ted. Vic sentì distintamente la parola “bellissimo” e sorrise fra sé. Era vero!

Gli si avvicinò e gli sussurrò all'orecchio:

-Qui dietro abbiamo delle tue ammiratrici!-

Lui si voltò e le vide. Gli scappò un sorriso divertito.

-Complimenti, Lupin, con le bambine ci sai fare!- lo schernì.

-Grazie Weasley, quindi con te sarà una passeggiata..-

-Mi stai dando della bambina?!- lo fulminò Vic.

-Sì, della bambina cattiva!- rise lui.

Lei gli diede un leggero schiaffo sul braccio.

-Idiota..-

-Lo so che mi adori e non puoi fare a meno di me e del mio fascino..-

-Sì, certo, ti piacerebbe Lupin..-

-Puoi giurarci..- commentò lui piano, e Vic ebbe come l'impressione che non volesse farsi sentire.

 

 

 

La settimana scorse, questa volta un pochino più velocemente di quelle interminabili passate. Si avvicinava il weekend successivo, che avrebbe visto la prima partita di Quidditch di quell'anno! La partita sarebbe stata Grifondoro contro Tassorosso. Vic non aveva dubbi: avrebbe tifato il Leone rosso e oro. Innanzitutto per Louis, poi per James e Ted. Si sapeva già che la loro squadra era la favorita, erano nettamente più forti degli avversari. Comunque Vic li vide allenarsi giorno e notte quella settimana. Ted li strigliava sempre di più avvicinandosi al giorno della partita, e quando Vic incontrava il fratello con l'amico nella Sala Grande o nei corridoi alla mattina, mentre correvano nelle aule, notò le facce stanche e le occhiaie. Stavano dando il massimo per la loro prima partita. Molly le riferì addirittura che aveva visto i due più piccoli giocatori di Grifondoro allenarsi per conto proprio, oltre agli allenamenti previsti, quel mercoledì sera. Quando tutti erano in Sala Grande a cenare, Molly tornava dalla capanna di Hagrid, che l'aveva aiutata con un tema di Cura delle Creature Magiche, e aveva visto i due volare nel campo.

Dovevano vincere! Se lo meritavano! Vic lo desiderava con tutto il cuore. In realtà si rese conto che voleva che vincessero anche perchè erano gli eterni rivali della squadra di Serpeverde. Erano ormai otto anni che vincevano solo quelle due casate.

Quando arrivò il fatidico sabato mattina pre-partita, Fred e Molly erano a dir poco euforici, tutti agghindati per tifare.

-Fred, ma tu sei lo speaker! Non puoi parteggiare per una squadra!-

-Esatto! Per questo mi terrai tu il cappello leonino e lo striscione, Vic!-

-Te lo scordi!-

-Vi-ii-iic!- la guardò accigliato: -Fallo per il tuo dolce fratellino!-

Lei lo squadrò sprezzante e si arrese.

-Okay, okay... Sappi che ti odio!-

-Lo so!- e Fred scappò via verso il campo da Quidditch. Il castello stava riprendendo vita finalmente!

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Capitolo 6
*** Il bacio ***


cap 6

Capitolo 6

Il bacio


Era una giornata molto nuvolosa e iniziava a fare freddo, ma la cosa importante era che non piovesse.

Vic, insieme a Molly, si stava dirigendo verso il campo da Quidditch e, come loro, anche molti altri studenti e studentesse. Vic era agitatissima. Coi nervi a fior di pelle, rivolse il suo pensiero a Louis: “Poverino, chissà quanto è agitato! Il suo primo anno, la sua prima partita! E' ha tutta la responsabilità che spetta a un Portiere! Ce la farà? Povero Lo, che ansia..” e in quattro secondi netti, senza neanche accorgersene, si ritrovò a pensare a Ted. Lui sì che certamente non stava provando ansia e paura. Lui era più sicuro di sé e della sua squadra, erano ben altre le cose che potevano spaventarlo.

Bhe, grazie...” replicò una vocina nella sua testa “lui è più grande e ha già giocato centinaia di partite in pubblico a Hogwarts!”. Bhe, magari centinaia no, ma comunque un bel numero.. Sarebbe stato più tranquillo. “Però è anche vero che è la sua prima partita come Capitano della squadra”. Avrebbe sentito su di sé tutta la responsabilità di quello che facevano i suoi giocatori, senza contare la responsabilità di proteggere James e Louis da Bolidi impazziti..

Arrivarono al campo e si arrampicarono sugli spalti. Dall'alto avrebbero visto tutto molto meglio.

-La visibilità fa schifo- protestò Molly -..non riusciremo a vedere niente!-

-Pensa a loro, poverini.. E' la prima partita per Louis...-

-Se la caverà, Vic! L'ho visto allenarsi, è bravissimo.-

-Sì, ma magari si emoziona, si agita!- fece lei, mentre raggiungevano una fila di spalti abbastanza in alto e iniziavano a percorrerla cercando due posti centrali.

-Fred non se la prenderà che non ci siamo messe vicino alla sua tribuna?-

-Non credo, sarà abbastanza preso dalla partita, Vic. E dalle bacchettate che gli tirerà la McGranitt quando userà un “linguaggio poco consono”!- e scoppiarono a ridere all'imitazione sorprendente di Molly della Preside.

I posti migliori erano già gremiti di Grifondoro sfegatati, ma le due trovarono comunque delle postazioni decenti. Il tempo si rabbuiava sempre di più e apparvero dei nuvoloni più neri di quelli che avevano cosparso il cielo qualche mezz'ora prima.

-Speriamo che non si metta a piovere, Molly..-

-Viic, stai calma, andrà tutto benissimo! Lo sanno anche gli stessi Tassorosso che perderanno.- e le fece l'occhiolino.

Vic si voltò verso il campo. Osservò bene la situazione. Sapeva che Madama Bumb stava controllando Pluffa, Bolidi e Boccino, e verificando che non fossero stregati. Sapeva inoltre che le due Squadre erano nei rispettivi spogliatoi, già vestite con la divisa da Quidditch, che discutevano sulla tattica e si spronavano alla vittoria.

Infine l'attenzione di Victoire si rivolse agli spalti ormai stra colmi. I Professori e Fred erano già tutti alle loro postazioni nella Tribuna d'Onore. La Preside stava già sgridando un euforico Fred per qualcosa che Vic non capì. Gli studenti erano già quasi tutti al loro posto. Gli spalti avevano preso vita, gremiti dei colori delle due squadre. Naturalmente Serpeverde tifava per Tassorosso, i Corvonero invece si dividevano nelle due diverse tendenze. Chi tifava l'una o l'altra squadra per amicizie particolari, e chi tifava la squadra più forte per merito o quella più debole per solidarietà.

Madama Bumb fece il suo ingresso in campo, librandosi in volo, accolta da un fragoroso applauso. Le due squadre partirono in volo senza preavviso dagli ingressi degli spogliatoi, contemporaneamente, raggiungendo la Professoressa.

Formarono un grosso cerchio attorno a lei, metà di una squadra, e metà dell'altra. Madama Bumb spiegò loro qualcosa, le solite regole di routine che ormai conoscevano tutti e le solite raccomandazioni di un buon comportamento. Fred attaccò a parlare con la voce amplificata, ma Vic non lo ascoltò. Aveva visto Louis nel cerchio, tremante ma con sguardo deciso, di sfida. James, accanto a lui, era il volto della spavalderia. E Ted.. Lo sguardo concentrato, i muscoli tesi, i capelli corti mossi dal vento..

Ci fu il fischio di inizio e le palle furono liberate improvvisamente.

-E diamo inizio alla partitaaa! Il Boccino è già sparito mentre la Haunter si impossessa della Pluffa e vola verso i cerchi di Tassorosso! I Bolidi sembrano spariti in cielo mentre i Cercatori fanno il giro del campo per individuare il Boccino. Ecco che Mine e Lavor si avventano sulla Hauter... Che passa a Lucas! La passa al giovane Potter..-

Si levò un boato dalla curva della tifoseria Grifondoro. Il nome Potter pronunciato sul campo di Quidditch di Hogwarts era una leggenda da generazioni.

-Attenzione! Potter è salvato da Lupin dall'attacco di un Bolide! Continua la sua corsa. Passa la Pluffa alla Hauter, più vicina.. Nooo! La Haunter perde la Pluffa. Mine sfreccia nella direzione opposta.. Lavor! Mine! E' quasi a portata di tiro!!.. Scansa un Bolide di Baston... Lancia, eee..... PARATA!!!-

Esplose un applauso sonoro e delle urla di gioia e sconforto si diffusero nel campo.

-Grande Weasley! Il nuovo giovanissimo Portiere di Grifondoro! Non per niente è mio cugino.. Ahia!..- la McGranitt aveva colpito.

-Comunque la Pluffa è di nuovo in campo! Lucas, Potter..-

La partita era iniziata splendidamente! Louis parò due tiri mentre Sam ne segnava uno e James due. Quest'ultimo volava a una velocità mai vista, probabilmente solo quando giocavano i suoi parenti. La folla era in delirio per lui. Sgattaiolava in mezzo agli avversari senza che questi lo vedessero, arrivava agli anelli prima ancora che il Portiere potesse rendersene conto. Miriam e Sam gli stavano dietro, lo spalleggiavano, gli lanciavano la Pluffa, e segnarono anche loro rispettivamente due e quattro volte, mentre James era già a sette.

-Centotrenta punti a Grifondoro, che guida la partita, mentre i Tassorosso sono fermi a cinquanta.. Ma, attenzione! Ecco che la Saunders vola in picchiata, subito seguita da Morrison! La sta quasi per raggiungere! Se prendono il Boccino adesso, determineranno le sorti della partita! Forza Alexis!.. ..Ahia!!-

La cercatrice sembrava però confusa, come se avesse perso di vista il dorato luccichio. Rallentò e arrivò quasi fino a terra, in vantaggio rispetto all'avversario, ma cambiò direzione e tornò verso l'alto, desolata, guardandosi in giro. Morrison fece praticamente la stessa identica cosa. Si rimisero alla ricerca, mentre Fred annunciava che James aveva segnato altri venti punti. Vic iniziava a rasserenarsi. Louis non tremava più, aveva fatto passare solo cinque tiri molto difficili sulla quindicina che aveva ricevuto. Sembrava molto determinato e scattante. Brillava di luce ogni volta che il suo migliore amico segnava. Molly, che prima era zittissima e assorta, con tutti i muscoli tesi, si rilassò del tutto quando arrivarono al punteggio 160 a 50. La vittoria era ormai praticamente certa, come da previsioni. Fred, invece che descrivere accuratamente, divagava, esprimendo commenti e raccontando aneddoti, lasciando scorrere il gioco, e prendendosi un altro discreto numero di bacchettate dalla McGranitt.

Alexis, un'ora dopo dal fischio di inizio partita, scorse il Boccino per la seconda volta a pochi metri da lei e lo acciuffò con estrema prontezza di riflessi. Ted colpì un Bolide lanciandolo verso il cielo per la gioia quando venne fischiata la fine della partita e la loro conseguente vittoria. Trecento venti a sessanta. Gli spalti erano la perfetta simulazione di un terremoto e una tempesta contemporaneamente! La squadra si strinse in cerchio, abbracciandosi. Vic, con una bruttissima stretta allo stomaco in quel momento gioioso, vide Ted dare un bacio sulla testa ad Alexis che aveva ancora il Boccino in mano, stringendola a sé con un braccio. Ted, comunque, un'istante dopo stava dando il cinque a James e poi a Louis, abbracciava Sam, Miriam e Rick, e Vic realizzò che quel bacio sulla testa alla Cercatrice era solo un segno di riconoscimento dal Capitano della squadra.

I sette si misero a volteggiare sui tifosi esultanti, le fan di Louis e James piagnucolavano dalla felicità. Ted passò sopra a Fred per salutare anche lui, e i due si strinsero velocemente la mano mentre passava.

Come prima partita dell'anno e della squadra rosso-oro non c'era davvero male!

Mentre Vic e Molly scendevano dagli spalti e tornavano al castello, prese da un'animata discussione sulla bravura dei loro amici e parenti, Vic scorse le fan di Ted che aveva visto al ritorno da Hogsmeade. Erano tutte eccitate ed esultanti.

Il pranzo si svolse nell'atmosfera più festosa possibile, tanto che Vic non fece neanche caso che fuori aveva iniziato a piovere.




-Cosa ti metti Molly?-

-Vic è uguale, nessuno guarderà come siamo vestite! Muoviti o Fred non ci aspetterà!-

Dovevano andare a festeggiare la vincita, dopo cena, nella Sala Comune della Torre di Grifondoro. Sarebbero stati i tre unici partecipanti di un'altra Casa.

Raggiunsero Fred all'ingresso dell'ala Ovest, ansimando per la corsa.

-Oh, finalmente ce l'avete fatta! Molly, stai diventando ritardataria anche tu a furia di stare troppo con Vic!-

-Scusa Fred, hai ragione! Dai, andiamo!- e Molly prese entrambi per mano trascinandoli alla Torre di Grifondoro.

Come d'accordo, Ted aveva lasciato due ragazzini del terzo anno fuori dalla Sala Comune per dire la parola d'ordine alla Signora Grassa, così entrarono. La stanza era tutta un festone. Stendardi, striscioni e decorazioni di ogni tipo erano appesi dappertutto. I ragazzi e le ragazze ridevano, chiacchieravano, cantavano cori, facevano quelle che all'apparenza sembravano danze tribali di vittoria, e soprattutto acclamavano i loro eroi: i sette giocatori! Alexis e Miriam sorseggiavano Burrobirra, chiacchierando con le loro amiche, ringraziando coloro che di tanto in tanto si fermavano a fare loro i complimenti per la partita. Sam e Rick saltellavano su un tavolo mentre dei loro compagni sotto facevano dei cori divertenti nella loro direzione. James e Louis erano circondati da amici e da una mandria di ragazzine che li guardavano con occhi sognanti e ridevano per tutto quello che dicevano.

Ted comparse davanti ai tre amici Corvonero in un lampo, come se si fosse appena Materializzato di fronte a loro.

-Ragazzi, finalmente siete arrivati! Festeggiamo!- allungò le braccia sul tavolo e afferrò due calici enormi di Burrobirra che passò subito a Fred e Molly.

-Tu cosa vuoi bere?- rivolse la sua attenzione a Vic, e la penetrò con lo sguardo.

-Va bene Burrobirra, Lupin...un po' meno, magari!- aggiunse di fretta quando vide che le stava per passare un calice grosso almeno il doppio di tutti gli altri.

-Amico mio, complimenti! La tua squadra è una garanzia! Non lascerete scampo a noi poveri Corvonero, quando sarà il nostro turno di venire massacrati!- urlò Fred a Ted, dandogli una pacca sulla spalla e lasciandogli il braccio a penzoloni sulle spalle.

-Ti meriti una bottiglia intera di Whisky Incendiario, Capitano!-

-Grazie Fred.. Ma è merito della squadra. E di quei due nanerottoli..- disse Ted, indicando con il pollice dietro alla sua schiena, riferendosi a James e Louis.

-Potter!- gridò Fred andando verso di loro e trascinando Ted con sé, sempre schiacciato dal suo abbraccio. Molly e Vic li seguirono e Louis corse incontro alla sorella appena la vide, saltandole al collo.

Vic fece al fratellino ogni tipo di complimento esistente sulla faccia della Terra. Quando Louis stava per arrivare al punto di imbarazzarsi, si fermò, si riunirono al gruppo e fece i complimenti anche a James.

-Grazie mille, ragazzi, non so cosa dire..- ghignò lui.

-Potter, non devi dire niente tu! Siamo noi che ti diciamo che sei un fenomeno!- esultò Fred.

-Sì, grande!- gli fece eco Molly.

-Io e Louis ci siamo impegnati queste settimane..- e così dicendo James avvolse Louis esattamente come aveva fatto Fred con Ted.

Improvvisamente gli studenti della sala iniziarono a urlare “Potter! Potter! Potter!”.

Vic nel frastuono non si accorse che Ted si era liberato dalla presa dell'amico e l'aveva raggiunta. Le afferrò un braccio, la guardò negli occhi solo per un istante, dopo di chè si voltò verso la folla che continuava ad acclamare: “Potter! Potter!”, e la trascinò improvvisamente lontano degli amici. Ted si fece largo con il braccio libero in mezzo alla massa di Grifondoro urlante, mentre con l'altro teneva saldamente la presa, per portare Vic con sè.

-Che fai, Lupin?..-

-Ti sto portando a vedere una cosa..- le sorrise.

Oltrepassarono del tutto la folla e arrivarono davanti al caminetto, vicino a una poltrona. Tutti gli studenti davano loro la schiena guardando nella direzione di James e gli altri, sempre acclamandolo. Anche se erano in una Sala Comune estremamente affollata, a Vic parve di essere da sola con lui, lì, di fronte al fuoco scoppiettante del camino, mentre nessuno prestava loro attenzione, per una volta.

-Cosa c'è?- chiese, guardandolo con curiosità.

-Guarda..- e lui tirò fuori dalla tasca un pezzetto di pergamena strappato con sopra la scritta “Ti voglio bene Teddy. Vicky”. Fissò esterrefatta il piccolo oggetto per qualche secondo, poi sollevò con timore lo sguardo su Ted.

-Cos..?..-

Lui le prese delicatamente la testa con una mano e coprì la bocca con il pollice.

-L'ho trovato stamattina, Weasley. Era nella mia sacca di Quidditch, in una tasca interna. Devi avermelo scritto durante il tuo primo anno qui.. L'ho trovato quando ero nello spogliatoio, prima di entrare in campo a giocare..- abbassò il volume della voce nel terminare la frase e la guardò dritto negli occhi, in un modo che sembrava spogliarla, sempre tenendole la testa con la mano. Vic si sentiva come se nella stanza ci fossero cinquanta gradi. Certo era vicino al caminetto, ma era un caldo innaturale.

Improvvisamente Ted alzò l'altra mano per prenderle la testa con entrambe, e avvicinò il viso della ragazza al suo, chiudendo gli occhi.

Nell'istante in cui le loro bocche si toccarono Vic fu scossa da un brivido che le percorse tutta la spina dorsale. La lingua di Ted entrò nella sua bocca, calda e dolce. Vic schiuse le labbra per lasciarlo fare e dopo qualche secondo rispose al bacio.

Durò pochi secondi. Vic era scossa da brividi. Iniziava a sentir crescere il desiderio. Era avida di quella bocca. Lentamente aprì gli occhi, quel poco che bastava per scorgere il suo viso. Lui teneva gli occhi chiusi e sembrava molto preso. Vederlo in faccia, in quel preciso momento, in quella situazione, la scosse, e il suo respiro si fece più affannoso, anche se era soffocato dal bacio. Vic era immobilizzata, le braccia le pendevano ancora inermi lungo i fianchi, ma lui con le mani le muoveva la testa, che le stava girando vertiginosamente. Vic sentiva di avere le guance ardenti. Quando l'intensità stava per giungere il picco, Ted si staccò delicatamente, sempre tenendole la testa con entrambe le mani.

Era finito tutto troppo in fretta. Le sorrise.

-Mi sa che mi ha portato fortuna alla partita..- sussurrò, facendo un cenno con la testa in direzione del pezzetto di pergamena che aveva appoggiato sul bracciolo della poltrona. Lasciò la presa su Vic, prese il foglietto e lo mise nella tasca da cui l'aveva tirato fuori. Poi le sorrise e lei si sentì sciogliere come neve al sole. Lui le prese una mano e la trascinò di nuovo attraverso la folla, in direzione dei loro amici. Mentre percorrevano quel tratto Vic si lasciò sballottare di qua e di là da tutti quei tifosi che non avevano visto nulla.

E voi pensate a una stupida partita?! Ted Lupin mi ha appena baciata! Mi ha baciata sul serio!”.

Appena raggiunsero il resto della compagnia, che era ancora lì dove e come l'avevano lasciata, Ted le lasciò la mano. Nessuno se ne accorse. Vic ebbe l'impressione che solo Molly si fosse resa conto della loro breve assenza. Certamente l'amica ebbe la conferma che si era trattato di una cosa molto seria, quando vide la faccia di Vic. Era biancastra in volto, con le guance rosse a chiazze e un'espressione allibita, da ebete.

-Che succede?- le sussurrò all'orecchio sporgendosi verso di lei mentre Ted si univa a Fred nei cori per James, Louis e il resto della squadra.

Vic fece roteare l'indice, come a dire “dopo ti spiego”.

Molly non ci avrebbe creduto, pensò fra sé!

La serata trascorse ma Vic sembrava in un altro mondo. La trascinavano da una parte all'altra della Sala Comune senza che lei reagisse a nulla. Era una specie di soprammobile, assorta nei suoi pensieri. Non riusciva a capacitarsi di quello che era appena successo. Era stato bellissimo. No. Molto di più. Erano anni che lo desiderava ed era stato meglio delle sue aspettative. Un po' breve a dir la verità. Ma improvviso, inaspettato. Quasi dolce.

Non vedeva l'ora di arrivare nel dormitorio per raccontarlo a Molly! Anche perchè, se non lo avesse detto a qualcuno in fretta, avrebbe iniziato a domandarsi se fosse successo davvero o se l'avesse solo sognato. Perchè il resto del mondo sembrava non essersene accorto! Nessuno sembrava averli visti, e Ted si comportava come se niente fosse, festeggiando a dovere con i suoi amici. Alcune ragazze, in diversi momenti della serata, andarono a fargli complimenti, e molte di loro lo facevano con moine insopportabili, adulandolo. Lui ne rideva divertito, sembrava goderci.

Prima mi baci e poi fai così?! Ma mi vuoi far diventare pazza?!” pensò Vic.

Comunque era a dir poco stupendo. Era il ragazzo più bello della scuola. No! Il più bello che Vic avesse mai visto. Per forza che Sam non gliel'aveva fatto dimenticare! Era un bel tipo, ma non era neanche bello la metà di Ted. E poi lui aveva quel modo di fare! Odioso e adorabile contemporaneamente. A volte dolce, a volte stronzo. Simpatico da morire, ma freddo con quasi chiunque. Però era un vero amico, con quei pochi che aveva. Con Fred, Sam, James e Louis era tutto tranne che freddo. Anche con Hagrid, ricordò Vic. Era il primo a dare una mano se ne avevano bisogno. Piuttosto che gli amici, metteva se stesso nei guai. Vic si ritrovò a pensare che era anche dolce, ma solo con chi e quando voleva lui. Con Molly era sempre gentilissimo, sembrava avere una grande stima di lei. Forse sì, non era una persona abominevole come aveva sempre pensato Vic.. Anche se aveva il vizietto di divertirsi sempre con un po' troppe ragazze, per le quali non provava niente. “Chissà cosa prova per me.. Mi ha baciata!.. Sì, ma cosa vuol dire..”




Quando la serata finì, i tre Corvonero salutarono tutti, e poi si avviarono verso l'uscita, dal buco del ritratto, mentre Ted li accompagnava. Vic oltrepassò l'apertura per ultima, Ted rimase dentro la Sala Comune, ma prima che lei uscisse le sussurrò chiaramente all'orecchio:

-Ci vediamo qua fuori dal ritratto alle tre, Weasley..-

Vic fu fuori in un secondo, quasi le sembrava di esserselo sognato quel sussurro ricevuto mentre era già quasi uscita. Seguì gli amici verso la torre di Corvonero, sempre assorta nei suoi pensieri. Erano le due di notte, e quasi tutti gli studenti erano già nei dormitori, eccetto quelli di Grifondoro, che comunque si stavano accingendo ad andare a dormire dopo i festeggiamenti. “Vuole vedermi quando dormono tutti..” pensò in preda a un panico euforico.

Salutarono Fred quando arrivarono al bivio del dormitorio che divideva quello maschile da quello femminile, ed arrivarono in camera. Si buttarono entrambe sul letto di Vic, quello di sotto, e la ragazza si mise a raccontare tutto all'amica, tranne la parte dell'invito notturno finale. Molly era gioiosa e super eccitata.

-OOOH Vic! Sono così emozionata per te! Chissà come andrà avanti! Ti ha baciata, Santo Merlino!- saltellava da seduta, riuscendo a stento a tenere basso il volume della voce.

-Comunque tu devi stare serena e tranquilla! Non fare quella faccia! So che è difficile! Ma è inutile scervellarsi, vedi come procede e non ti devi preoccupare! Devi dormirci su! Ecco! Sì sì! Questa è la soluzione! Domani sarai già più tranquilla!-

-Okay, Molly, ma non agitarti così anche tu..-

-Non sono agitata! Sono ovviamente molto felice per te! Eh! Ti ha baciata!- disse come se parlasse di una cosa ovvia.

-Molly, mi fai morire!- sorrise Vic, -Buonanotte!- aggiunse.

-Buonanotte, amica figa! E che ottiene sempre tutto!- disse Molly, strizzandole l'occhio mentre saliva sul suo letto a baldacchino.

Vic non si cambiò ma si ficcò vestita sotto le coperte e guardò l'orologio. Tre meno venti. Doveva aspettare di sentire il fiato di una Molly addormentata per alzarsi e uscire di soppiatto. Ma quello le sembrò il tempo più lungo del mondo. Aveva gli occhi spalancati e non aveva per niente sonno. Si mise a contare fino a cento e, quando finì, ricominciò daccapo.

Finalmente Molly iniziò a russare. Dormiva. Mancavano cinque minuti alle tre. Vic fece scivolare silenziosamente le gambe fuori dal letto e, cercando di essere invisibile e con passo felpato, uscì dalla stanza e poi dalla Sala Comune di Corvonero. Si ritrovò sola, al buio e al freddo nel corridoio del castello. Dalle finestre vide la pioggia, che non aveva ancora smesso di scendere, ricoprire la collina, lasciando goccioline sui vetri delle altissime finestre. Accelerò il passo, e dopo qualche secondo si ritrovò a correre.




Note dell'autrice


Ciao a tutte!

Questa è la prima nota che lascio. Lo faccio con questo capitolo perchè finalmente siamo arrivate alla parte un po' più interessante!
Innanzitutto volevo ringraziare tutte voi che leggete la storia in particolare le dolcissime ragazze che mi hanno recensito. Grazie davvero di cuore! Siete fantastiche e mi spronate ad andare avanti!
I primi capitoli li ho concepiti più che altro come introduzione, per presentare i personaggi. Spero di essere riuscita nel mio intento, sono ancora un po' inesperta perchè è la mia prima fan fiction ma spero di non deludervi. Fatemi sapere che ne pensate di questi protagonisti un po' diversi, sono molto curiosa!
Da adesso finalmente inizieranno le parti un po' più sentimentali e avventurose, e spero di saper mettere giù abbastanza bene la storia che ho in testa.
Mi spiace di avervi lasciato col fiato sospeso, prometto di pubblicare presto la prosecuzione. VI INFORMO ANCHE CHE HO PUBBLICATO LE IMMAGINI DEI PERSONAGGI NEL PROLOGO, FATECI UN SALTO E DITEMI COSA NE PENSATE! ;-) Vi abbraccio e ...fatemi sapere che ne pensate!

FleurDa

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Capitolo 7
*** La parte migliore di me ***


cap 7

Capitolo 7

La parte migliore di me


Lui era proprio lì, davanti alla Signora Grassa, appoggiato con la spalla al muro del corridoio. Era assorto nei suoi pensieri, ma quando sentì i passi veloci e pesanti di Vic sollevò lo sguardo, la fissò negli occhi e le sorrise.

Lei si avvicinò più lentamente. Quando arrivò abbastanza vicina, si fermò, si appoggiò al muro come lui, senza smettere di fissarlo negli occhi. Quella sera Ted era se stesso, con i soliti capelli e occhi neri. Aveva ancora addosso la divisa da Quidditch, della partita.

-Ciao..- Vic ruppe il silenzio, con voce bassa.

-Sei venuta.-

-Pensavi che non lo avrei fatto?-

-In realtà lo sapevo che avresti infranto volentieri le regole..- le sorrise.

-Sono venuta solo per vedere se avevi qualcosa da dirmi..- disse sostenendo lo sguardo di lui, cocciuta.

-Sì, certo..- lui sollevò gli occhi al cielo, sempre col suo solito mezzo sorriso.

-Esatto, è così! Non ricordavo di averti scritto quella frase..-

-Una volta eri carina con me..-

-Quando te lo meritavi.-

-Me lo merito ancora, sai?- sembrava sul punto di mettersi a ridere.

-Non credo proprio. Allora, non dovevi dirmi niente?- il cuore le iniziò a palpitare. Se continuava ad essere così acida, prima o poi lui l'avrebbe sparata a quel paese. E invece lui si staccò dal muro, le prese le spalle e l'attaccò con la schiena alla parete. Si appoggiò a lei con tutto il suo corpo. Vic smise per qualche secondo di respirare. Il cuore le tamburellava, l'aveva colta di sorpresa. Vicino alla sua figura mingherlina, quella di Ted sembrava un armadio.

-Qualcosa da dirti ce l'avrei...- le sussurrò, avvicinandosi.

Lei non abbassò lo sguardo. Tra le loro labbra non c'era neanche un centimetro. Vic iniziò ad ansimare, senza riuscire a controllarsi. Ted si abbassò su di lei e la baciò. Questa volta Vic, non più colta impreparata, gli prese il viso fra le mani e insinuò la lingua nella bocca di lui. Iniziò a muoverla e a toccare la sua. Le loro teste si muovevano insieme, le mani di Ted scesero sui fianchi della ragazza che di nuovo fu scossa da brividi. Il bacio questa volta fu più lungo, passionale, irruento. Improvvisamente Ted schiacciò di più il suo corpo su quello di Vic. Lei lo sentì, tonico, su di lei. Aumentò la foga del bacio, senza riuscire a controllarsi. Erano in un corridoio semibuio, in un castello medievale di pietra, la luce fioca era data dalle rarissime torce e dalla grossa luna bianca, visibile dalle altissime finestre. Si sentiva lo scroscio della pioggia sui vetri, oltre ai loro respiri sommessi e irregolari.

Ted all'improvviso si staccò. La guardava con atteggiamento strafottente. Lei gli tolse le mani dal viso e lo fissò. Lui scese lentamente con le mani lungo i fianchi e fissandola, beffardo, le fece scendere quasi fino al sedere...

-Lupin! Che fai?!- si strappò di dosso le sue mani, indignata, e lui si staccò di pochissimo dal suo corpo. Lei lo guardava esterrefatta, ancora attaccata al muro.

-Scusa, non volevo esagerare..- alzò una mano in segno di resa, sorridendo.

-Non sei dispiaciuto proprio per niente! Tu ci godi a fare così! Probabilmente di me non te ne frega niente...-

-...ma non è vero...-

-... sì invece! E mi vuoi solo portare a letto, probabilmente! Ma io non sono così!...-

-...lo so...-

-...No, non lo sai! Credi che io sia come mia sorella, ma non è cos...-

Ted le chiuse la bocca con una mano premendola contro il muro. Non sorrideva più.

-Victoire, adesso basta.- disse estremamente serio.

-Sinceramente, sono stufo di questo accanimento che hai contro di me, stavo scherzando prima.. Hai cominciato da quando sei arrivata. Si può sapere che ti ho fatto?- Vic non l'aveva mai visto così serio. L'aveva lasciata andare e la osservava profondamente. A Vic sembrò quasi...deluso.

-Non lo so, Lupin. Tu sei uno sbruffone. Prendi in giro tutti i ragazzi, ci provi con tutte le ragazze..-

-La verità è che hai paura di soffrire, ma non dipende da me, dipende da te!-

-E questo che significa?-

-Sei davvero convinta che io sia così terribile? Una persona orribile, mi credi?- la guardava con fare di sfida.

-Sì, Lupin, molte volte ti trovo spregevole, e irritante..-

-Ah sì?! E tu, Weasley? Tu? Sei perfetta?-

-Che diavolo stai dicendo?...-

-Dico che non sono terribile come pensi, che non mi conosci.. Ma io, invece, conosco te!-

-Ah! Questa è bella! Sentiamo!-

-Tu, Victoire, sei una ragazza che porta sempre, costantemente, una maschera. Per qualche strana ragione, vuoi apparire estremamente superficiale. Ti curi di cose futili, vuoi sempre sembrare annoiata, ci godi di avere tutte le attenzioni su di te, e le cerchi. Ti vesti in modo provocante, ma insulti chi fa battute al riguardo. Sei bella e lo sfrutti a tuo vantaggio. Ti approfitti delle persone che stravedono per te e ti considerano irraggiungibile. Sei una prima donna e non accetti nessuno che sia in grado di farsi notare almeno quanto te. Non esterni mai i tuoi sentimenti, non corri mai incontro a qualcuno che ti sta a cuore, lasci che sia questo qualcuno a farlo. Spari sentenze su tutti, senza mai guardare te stessa!-

Vic era allibita. Quella era la descrizione che lei aveva sempre attribuito a Dom. E per qualche strano motivo si rese conto che calzava a pennello anche a lei.

-Ma tu mi piaci..- continuò Ted, e il cuore di Vic ebbe un tuffo, -perchè tu non sei davvero così. Non ho ancora capito per quale strano motivo ti comporti in questo modo. Ma la vera Vic è diversa. Io lo so perchè ti conosco. Ti ho conosciuta davvero il primo anno, prima che iniziassi a trattarmi come uno stronzo. Ti ho conosciuta nei momenti in cui ti sei lasciata andare a te stessa, magari a Natale, in famiglia. Io ti guardo sempre, ti osservo, ti scopro, mentre tu sei impegnata a pensare a come gli estranei vedono te.-

Vic, dopo lo stupore iniziale, iniziò a sentire una rabbia crescere furiosa dentro di lei. Le sue guance si stavano infiammando.

-Come ti permetti, Lupin..- disse a labbra strette.

-So che ora ti arrabbierai. Sei troppo orgogliosa. Ma poi ammetterai che ho ragione.-

-Se potessi, in questo momento, invece che darti ragione, ti scaglierei addosso la Maledizione Cruciatus!- ringhiò.

Sul volto di Ted tornò finalmente il sorriso beffardo.

-Bhe, sono contento di avertelo detto, a dire la verità mi sono quasi tolto un peso..-

-Certo, lo hai scaricato su di me, quel cazzo di peso..- sibilò lei fra i denti.

Il ragazzo sghignazzò.

-Su basta non litighiamo, litigare già nella prima fase di una relazione è deprimente..-

-Questa non è una relazione, Lupin!-

-Lo sarà presto, Weasley!-

-Scordatelo!-

-Non puoi resistermi..- la schernì lui. Poi aggiunse, serio:

-Vedrai, con me riuscirai a toglierti quella brutta maschera. Tirerò fuori la parte migliore di te, Vic.. Te lo prometto..-

Abbassò il tono della voce mentre terminava la frase, e si avvicinò con il viso a lei, chiudendo gli occhi. Un barlume di follia si fece strada nella mente di Vic.

-Petrificus Totalus!- e Ted si raggelò all'improvviso. La sua figura pietrificata oscillò pericolosamente, ma Vic l'afferrò prima che cadesse. Era così ridicolo in quella posizione, pietrificato. Si mise a ridacchiare. Poteva lasciarlo lì. Chiunque lo avesse trovato lo avrebbe preso in giro per la fine dei suoi giorni! Forse... Era troppo bello comunque per prenderlo in giro. In ogni caso Vic avrebbe potuto passare dei guai grossi se l'avessero scoperta. Dom probabilmente lo avrebbe lasciato lì, pensò. La situazione era comica! Era decisamente meglio liberarlo. Pronunciò il contro incantesimo, puntandogli addosso la bacchetta, e lo lasciò andare.

Mentre lui, si riprendeva, si scrollava, si riappropriava goffamente dell'uso degli arti, Vic si voltò e andò via. A metà corridoio si rigirò a guardarlo, e camminò qualche secondo all'indietro.

Lui si era ripreso e la stava guardando con il suo sorriso.

-Bella mossa, Weasley.. Ma attenta, che questa me la paghi..-

-Vedremo, Lupin!-

-Buonanotte Veela.-

-Buonanotte a te, ma di luna piena, Lupin!- disse lei, voltandosi, sapendo benissimo che a Ted la luna piena non faceva nessun effetto, perchè non era un Lupo Mannaro. Ma lui, d'altro canto, sapeva benissimo che lei non era una Veela.




Questa me la paghi..”

Questa frase riecheggiò nella mente di Vic mentre si svegliava, il giorno seguente. Un sorriso comparve sulle sue labbra, mentre gli occhi rimanevano chiusi. Se Ted aveva detto così, probabilmente la faccenda dei baci non era finita. Vic si rasserenò a quel pensiero. Quando, la sera prima, il ragazzo le aveva detto tutte quelle cose negative su di lei, oltre ad arrabbiarsi per orgoglio, la ragazza aveva provato paura. Paura di aver per sempre deluso il ragazzo per cui andava pazza. Paura che lui non la volesse perchè lei faceva schifo. Perchè era così, la verità era che Ted aveva ragione! Mentre le diceva quelle cose terribili, lei aveva lentamente e spaventosamente preso la consapevolezza che era la verità. Lei, tra i due, era la persona peggiore. Eppure aveva sempre pensato che fosse il contrario. Ma ormai lo capiva anche lei, aveva capito che l'astio che aveva nei confronti del ragazzo era solo una difesa. Una difesa contro l'unico capace di metterla in imbarazzo, l'unico capace di criticarla come aveva fatto quella notte, l'unico capace di determinare il suo umore, di controllare i suoi sentimenti, di renderla felicissima oppure di farla soffrire, con un semplice gesto. Lui la spaventava a morte. Era qui il punto. Quando Ted, a dodici anni, aveva dimostrato di essere un ragazzino più che normale, perchè iniziavano a piacergli le ragazze, Vic si era spaventata. Lui poteva innamorarsi di un'altra. Lui poteva avere altre ragazze. A lui, questo, piaceva. E lei lo aveva iniziato a odiare per questo. E Ted, vedendola così acida nei suoi confronti, vedendola cambiare, e vedendo che iniziava a costruirsi quella maschera, l'aveva lasciata perdere. Questo non fece altro che alimentare le convinzioni di Vic sul fatto che lui fosse una pessima persona.

Ma quell'anno qualcosa era cambiato. Ted era già all'ultimo, e forse per questo aveva deciso di provarci con lei, di darle una possibilità. Quella notte le aveva detto anche delle cose belle. La conosceva nel profondo, ed era convinto che lei fosse migliore, aveva detto. Era convinto che con lui, lei si sarebbe tolta definitivamente quella maschera.

E' convinto di saper tirare fuori la parte migliore di me..” pensò.

Aveva ragione?

Comunque che lo pensasse era già qualcosa di positivo. Molly la scosse dai suoi pensieri.

-Vic? Sei sveglia? Scendiamo a far colazione?-

Vic si stiracchiò. Molly continuò, preoccupata:

-Oggi dobbiamo fare troppi compiti! Sarà meglio muoversi..-

Vic si alzò e sfilò il pigiama grigio, lanciandolo sul letto sfatto. Indossò l'uniforme, con tanto di maglione perchè ormai il freddo iniziava a farsi sentire, ma si rifiutò di mettersi già anche il mantello.

-Allora, il sonno ti ha fatto bene?- mormorò Molly mentre scendevano dai dormitori nella Sala Comune e da lì passavano al corridoio che portava alle scalinate.

-Ehm, diciamo che..- Vic si fermò un attimo, mentre Chloe, Ashley e Patty passavano accanto a loro, per non farsi sentire e per prendere tempo.

-..che mi ha fatto riflettere.- concluse.

-Riflettere su cosa?-

-Ma niente..-

-Dai!-

Vic sbuffò esasperata: -Sul fatto che forse l'ho giudicato male! E' sempre odioso eh..- alzò la mano destra per placare l'espressione vittoriosa dell'amica.

-..solo che forse tutti noi abbiamo dei difetti. Lui ha i suoi (terribili!), e io probabilmente ho i miei..-

Molly si fermò improvvisamente, guardandola incredula.

-Non ci credo..- mormorò.

-Cosa?-

-Che tu abbia appena pronunciato queste parole.. Puoi ripeterle, scusa?- riprese a camminare.

-Oh, Molly, non fare la stupida!-

-Sul serio! Bacialo di nuovo! Ti fa bene!-

Molly scherzava, ma Vic si sentì nuovamente un tantino furiosa. Molly stava semplicemente confermando tutto quello che Ted le aveva detto! E cioè, che lei, Vic, era una gran presuntuosa. Scosse la testa, sconfitta.

-Bhe, quindi?- incalzò Molly.

-Quindi cosa?!-

-Quindi, com'è stato, Vic! Ieri sera erano quasi le tre! Avevo un sonno incredibile! Ma ora posso concederti tutto il tempo della colazione per starti a sentire! Non di più, causa compiti..- agitò la mano, come per scacciarli via solo temporaneamente.

-Bhe, che dire..- Vic abbassò la voce. -E' stato fantastico! Ti giuro, Molly, indescrivibile! E' veramente un figo pazzesco.. Mi farà diventare matta!-

Molly rise sottovoce, mentre prendevano posto al tavolo di Corvonero. Vic prese la teglia delle uova con la salsiccia, se ne mise nel piatto una bella mestolata e lo passò a Molly, continuando.

-In realtà non ti ho detto una cosa..- e Molly sgranò gli occhi.

-Continua!-

-Ieri sera mi ha dato appuntamento nel corridoio alle tre di notte! Mentre dormivate tutte mi sono alzata e sono sgattaiolata da lui!-

-Nooo!- Molly spalancò la bocca, con un'espressione ridicola che voleva incalzarla a proseguire.

-Già! Ci siamo baciati di nuovo! E' stato molto più...intenso! Abbiamo battibeccato come al solito, e io l'ho pietrificato!- scoppiò a ridere. Moriva dalla voglia di dirlo a qualcuno, ma non voleva dire a nessuno, per orgoglio, le cose brutte che Ted aveva detto su di lei. Anche perchè sapeva che Molly non avrebbe saputo dargli torto.

-Pietrificato?..con..un incantesimo?!- Molly era allibita.

-Sì! Come sennò?- rise Vic. A quel punto Molly non resistette più. Scoppiò a ridere definitivamente e si fece raccontare da Vic la situazione in cui si era trovata, con un Ted Lupin pietrificato. Vic fu contagiata dalla risata e le due iniziarono sul serio a sbellicarsi, dondolando sulla panca, attirando qualche occhiata dai vicini e tenendosi la pancia con le mani.

-Cosa ci sarebbe da ridere, Weasley?-

Ted era arrivato alle loro spalle, con Sam. Vic non sapeva se pregare che non le avessero sentite, o il contrario. Molly, alla sua vista, smise di ridere e lo guardò in volto con la bocca chiusa che tratteneva una risata. Dopo qualche secondo questa esplose dalle sue labbra, che non riuscivano più a stare serrate. Molly arrivò alle lacrime. Sempre più teste assonnate si voltarono verso di loro. Vic era rossa come un pomodoro, per le risate e per l'imbarazzo.

Sam, con sguardo allibito, guardò Ted, che guardava Molly divertito. Si voltò verso Vic e lei capì dal suo sguardo che lui aveva intuito il motivo delle risate. Si fece piccola piccola e abbassò lo sguardo, sempre sorridendo.

-Weasley, ci tieni alla tua reputazione vero?- la minacciò.

-Certo..-

-Brava.- e con le labbra formulò la frase, che vide solo lei: “Allora stai attenta a cosa dici!”

-A quanto pare ci tieni anche tu!-

-Certo, Weasley, non sono un cuore di pietra!...- e Molly, si rotolò sulla panca dal ridere per quell'ultima parola, -...ho dei sentimenti anche io! E se qualcuno dovesse mettermi in imbarazzo, ecco, semplicemente non vorrei trovarmi nei suoi panni.-

Avvicinò il viso a quello di Vic:

-Perchè quello che farei io per vendicarmi sarebbe molto peggio!- e le fece l'occhiolino.

-Ci vediamo, ragazze!- disse ritirandosi su e avviandosi verso l'uscita della Sala Grande, con Sam dietro.




Note dell'autrice


Ciao a tutti!

Finalmente si inizia a capire il significato del titolo del libro!

Allora, cosa ne pensate di questo Ted? Ha ragione sul conto di Vic, secondo voi? E come la vedete Dominique? La odiate oppure pensate che Vic sia semplicemente un po' invidiosa del successo di sua sorella? E Molly non è adorabile?

Sono molto curiosa di sapere le vostre opinioni, se c'è qualche personaggio che secondo voi dovrei approfondire meglio, sono aperta a tutti i consigli!

Per quanto riguarda il loro aspetto fisico, per chi non lo sapesse, ho inserito delle immagini all'inizio del prologo con i personaggi principali, diciamo che rispecchiano piuttosto bene come li immagino io. Rispecchiano anche la vostra immaginazione? Vi convincono? Sono come li ho descritti nella storia secondo voi? Soprattutto le risposte a queste domande mi interessano per coloro che prima hanno letto fin qui, e si sono fatti una loro idea, e solo adesso vedono le immagini. Comunque mi interessano le opinioni di tutti voi, in realtà ;-)

Ora vedremo se Ted riuscirà davvero a cambiare Vic, e scopriremo quali avvenimenti porteranno un po' di scompiglio in questa scuola che, anche se magica, per il momento sembra quasi “ordinaria”.

Vi abbraccio e ...fatemi sapere che ne pensate!

FleurDa

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Capitolo 8
*** Il segreto spifferato da Hagrid ***


cap 8

Capitolo 8

Il segreto spifferato da Hagrid


Qualche giorno dopo, Vic percorreva il corridoio del terzo piano, assorta nei suoi pensieri. Era mezzogiorno e si stava avviando in Sala Grande a mangiare. In quei due giorni non aveva mai smesso di pensare alle parole di Ted. Cosa poteva fare per migliorare se stessa? Cosa intendeva precisamente Ted con quelle parole? Svoltò l'angolo e, con immensa sorpresa, si schiantò contro qualcosa che veniva di corsa dalla parte opposta. Il mantello, che purtroppo durante l'orario delle lezioni doveva portare per forza, le svolazzò davanti alla faccia. Rischiò di cadere ma, per fortuna, il suo equilibrio non cedette. Quel qualcuno con cui aveva avuto il frontale, invece, lasciò cadere a terra tutti i libri, le pergamene, le piume e la boccetta d'inchiostro. Il tutto con un gran fracasso. In più, perse l'equilibrio e si aggrappò a Vic. Lei non resse e caddero insieme sopra a quella marea di oggetti sparpagliati. Solo nel momento in cui toccò il suolo, Vic si accorse che la persona che stava distesa sopra di lei e aveva provocato la sua caduta era Dom.

-DOM! Santo Merlino!-

-Oh, Vicky, sei tu! Meno male che ti sono finita addosso, o mi sarei rotta qualcosa!-

Vic aveva il retro della testa dolorante per la botta sul pavimento lapideo.

-Eh, sì meno male,certo! Io non sarei caduta se tu non ti fossi appesa a me!-

-Dai, Vicky, ma vuoi sempre litigare per tutto? Siamo cadute insieme.-

Vic si zittì. Si misero sedute, guardandosi intorno e constatando il disastro. Vic si massaggiò la testa dolorante.

-Oh guarda! Mi si è rotta la boccetta d'inchiostro! E' colpa tua!- Dom la indicò e scoppiò a ridere.

-Hai appena detto di non incolparci a vicenda..- borbottò Vic.

-Vabbe, su alziamoci. Dammi una mano..- disse Dom alzandosi e porgendo la mano a Vic per aiutarla a fare lo stesso. Ora voleva addirittura che raccogliesse la sua roba, insieme a lei. Comunque, pensò Vic, quella doveva essere una di quel genere di cose che si facevano per diventare migliore, e quindi si sforzò.

-Dove correvi?- chiese Vic mentre tiravano su quegli oggetti sparsi per tutta la larghezza del corridoio.

-Volevo scendere in dormitorio a lasciare la roba. Così potevo andare a mangiare in Sala Grande senza tutto quel peso. Tu?-

-Andavo lì, ho appena lasciato la roba su..-

-Bene..-

Avevano quasi finito di raccogliere tutto e stavano per salutarsi, quando una voce le fece sobbalzare.

-Ehi, Weasley!- Ted le stava andando incontro.

Stavolta aveva i capelli castani chiari, la divisa con la camicia bianca con le maniche arrotolate fino al gomito, come se fosse agosto, la cravatta e trascinava il mantello, reggendolo con l'avambraccio.

Aveva la fronte aggrottata e l'espressione divertita, da furbo.

-Weasley, siete cadute una sull'altra, per caso?- Rise.

Okay, le aveva viste. Che figura da Troll!

-Lei è caduta addosso a me!- rispose Vic, pronta, indicando Dom con l'indice.

-Sì! Mi ha attutito il colpo, grazie a Merlino!- ghignò Dom, e poi si volse verso Vic con aria falsamente preoccupata: -Hai male alla tua testolina brillante, Vicky?-

Lei e Ted si misero a sghignazzare.

-Puoi giurarci, Dom!- la guardò con fare di sfida e si massaggiò di nuovo il retro della testa.

Passarono qualche secondo in silenzio, probabilmente perchè nessuno dei tre aveva intenzione di congedarsi per primo. Vic stava quasi per decidersi a farlo, quando Ted disse:

-Andavate a mangiare?-

-Sì!- -Io prima devo andare a posare questa roba!-

-Bhe, cosa ne dite di venire a mangiare con me? Vado alla capanna di Hagrid! Dom, se vuoi ti aspettiamo.-

Dom si lasciò scappare un'espressione di disgusto, che probabilmente notò solo Vic. Comunque non potè che dare ragione a sua sorella. Hagrid era un'ottima persona, ma un pessimo cuoco e la sua capanna puzzava sempre di bestia.

-Va bene, grazie!- sorrise Dom.

Uh! Ci ha messo poco a cambiare idea!” pensò Vic, del tutto determinata a non lasciarli da soli.

-Tu?- la sfidò Ted. Iniziava a fare di nuovo lo stronzo, eh!

-Anche io vengo, volentieri!- annuì sicura.

Dom si mise a correre verso i sotterranei.

-E così hai preso un colpo in testa! Chissà, magari diventi simpatica!-

-Ah-ah! Sii serio, Lupin.. Magari quando andiamo di sotto lasciatemi il tempo di avvertire Molly che non pranzo con lei, ok?-

-Certo!-

-Perchè ci hai invitate entrambe?- disse coraggiosamente dopo qualche secondo di silenzio.

-Eravate insieme! Sono un tipo educato, sai?-

-Sì, certo.. Sennò chi avresti invitato?-

-Nessuna. Stavo andando da solo, lo hai visto anche tu. Non sei sempre il mio primo pensiero, Weasley.. Mi dispiace che questa cosa distrugga la tua autostima..-

-Oh, falla finita, Lupin..-

-Ci sei rimasta male?- la sfidò.

-Oh, ma di che parli?-

-Del fatto che non penso sempre a te.-

-No.-

-Cosa?-

-No. Punto. So che stai mentendo, quindi..- gli sorrise.

Lui soffocò un sorriso e le si avvicinò.

-Magari puoi trovare un modo per essere sempre al centro dei miei pensieri, Weasley..-

-No grazie, non ci tengo.-

-Ok, come ti pare.- e indietreggiò, chiudendo gli occhi e alzando le mani in segno di resa. In quel momento arrivò Dom.

-Oh! Bene, ci siamo tutti! Possiamo andare.- disse Ted allegro, e si avviarono.




Ted bussò col batacchio alla porta di casa del guardiacaccia. Hagrid aprì la porta, e si illuminò quando vide le inaspettate ospiti.

-Vicky! Domy! Che piacere che siete qui!-

-Ciao Hagrid!- risposero in coro. Nessuna delle due era mai andata a trovarlo senza un motivo particolare.

-Avanti! Entrate, entrate! Fate come a casa vostra! Ho preparato dello stufato! Ha un odorino delizioso..- disse l'omone, tutto eccitato per i tanti ospiti. Si fece da parte, liberando la porta e facendo cenno di entrare. Vic entrò dopo gli altri due. Era andata davvero poche volte in quella capanna, e l'ultima volta era stata anni prima. Comunque se la ricordava peggiore, e questo la rincuorò. In fondo era solo un po' sporca, ma molto accogliente. Sul fuoco bolliva un pentolone gigante di stufato, e l'odore che emanava era tutt'altro che delizioso. Vic constatò che il cibo sarebbe bastato per un esercito, probabilmente Ted lo sapeva, e per quel motivo non si era fatto problemi a invitarle. Hagrid sembrava molto indaffarato, stava cercando altri due piatti da aggiungere sul tavolone di legno massiccio. Quando li trovò, li posizionò uno da una parte e uno dall'altra rispetto a quello di Ted. Di fronte stava il posto di Hagrid che da solo occupava tutto il lato del tavolo. Si sedettero anche le ragazze mentre Hagrid tirava fuori succo di zucca, idromele e un mestolone grosso come la testa dei ragazzi per servire lo stufato.

-Allora, ragazzi, cosa mi dite? Come state? Ripreso a studiare, eh?-

-Già, amico, non se ne può già più!- sbuffò Ted.

-Oh, su, su, fatevi forza! Ci siamo passati tutti eh! Mi sembra ieri che seduti proprio al vostro posto ci stavano i vostri zii!- alzò gli occhi al cielo con fare sognante.

-Harry come sta, Teddy?-

-Benone, Hagrid! Ovviamente mi ha detto di salutarti! Hai visto la partita di Quidditch sabato?- gli occhi di Ted brillarono.

-Ci puoi giurare, giovanotto! L'ho visto quella canaglia di James! Tutto suo nonno lui!- ondeggiò l'indice col fare di chi la sapeva lunga.

-E è stato tanto bravo anche vostro fratello, ragazze! Quei due lì ci sono nati sulle scope, ve lo dico io!-

-Sono stati tutti bravi in effetti..- fece Vic.

-Contro i Tassorosso sono capaci tutti!- aggiunse Dom, fissando Ted spavalda.

-Voi di Serpeverde ci siete sempre stati contro ai Grifondoro! Niente da fare!- rise Hagrid.

-Tra un po' c'è la partita Grifondoro contro Serpeverde, Hagrid! Devi venire! Giocherà anche Dom, è diventata Cercatrice quest'anno.- disse Vic.

Dom gonfiò il petto e lanciò alla sorella uno sguardo riconoscente.

-Oh! Bello! Certo che ci vengo! Non saprò per chi tifare ma ci verrò! Ecco lo stufato! Questa volta mi è venuto particolarmente bene..- e si sedette spostando col pancione tutto il tavolo in avanti, schiacciando i tre ospiti.

Vic addentò un pezzo di carne con delicatezza. Niente, era duro come la pietra. Anche stavolta.

-Buonissimo!- fece Ted.

Bugiardo.

-Già!- aggiunse Dom.

Vic si fece coraggio. -Buono..- commentò.

-Grazie! Quindi... dicevamo?-

-Dicevamo che devi venire alla partita!- si accese Dom.

-E che Potter è un altro campione della famiglia!- rincarò Ted.

-Oh, sì, giusto! E' vero, dei suoi non c'erano solo James e Harry a essere bravi! C'era anche Ginny che non era niente male!-

-Ah si?!- chiese Dom.

-Certo, non lo sapevi?- la rimproverò Ted.

-Ci puoi giurare, Domy! Ginny Weasley è stata una bravissima Cercatrice quando era a scuola! Anche Cacciatrice! Io me la ricordo!-

-L'ho sempre detto che zia Ginny è una grande!- fece Dom.

-Ma quando è stata Cercatrice? Non lo è sempre stato lo zio Harry?- chiese Vic.

-Eh, ragazzi. Voi siete fortunati! Erano tempi brutti quelli. Harry ci ha dovuto rimettere tante cose, qui a scuola. Una di questa era il Quidditch. Alcuni anni non poteva giocare.. Una professoressa terribile ce lo aveva vietato, poi altre cose che non vi sto neanche a raccontare..-

-No, dai Hagrid, racconta!- lo pregò Ted.

-Niente da fare, ragazzi! Non mi va di ricordarci le cose brutte, ma le cose belle!-

-Hagrid ma noi vogliamo sapere cosa hanno affrontato i nostri genitori, prima e durante la guerra!- disse Dom.

-Ma è vero che Lestrenge potrebbe essere il figlio di Voldemort?- chiese Vic. Hagrid rabbrividì. Ogni membro della famiglia Weasley o Potter, nato dopo la guerra, aveva sempre sentito pronunciare il vero nome di Tu-Sai-Chi, ma molti maghi e streghe preferivano ancora evitarlo.

-Non lo so, Vicky. Pare che è il figlio di Bellatrix e Rodolphus Lestrange, e vive con Narcissa Malfoy.-

-Ma Narcissa non era una Mangiamorte?!- si scaldò Ted.

-Suo marito Lucius lo era, ma si sono pentiti! Lucius ha scontato cinque anni di pena ad Azkaban per questo. Però Narcissa non lo ha rivoluto. Ha continuato a vivere da sola con il piccolo Max Lestrange, e Lucius è andato a vivere con suo figlio Draco e la sua famiglia.. Ma adesso basta con queste domande..-

-A me quel Lestrange non piace proprio per niente..- fece Vic.

-Già.. Fa paura!- annuì Dom.

-Com'è alle lezioni?- chiese a Ted.

-Bhe, è un mago potentissimo e capace. Ma non dice mai una parola, non ricordo la sua voce. Tiene sempre la testa bassa, non guarda nessuno negli occhi...-

-A me e Molly ci ha guardato negli occhi qualche giorno fa! E' spaventoso!-

-Oh su, ragazzi, basta..- piagnucolò Hagrid, che pensava evidentemente di parlare di tutt'altro durante quella visita.

-Ma chi dorme in camera con lui?-

-Non lo so, immagino dorma con gli altri Serpeverde...-

-No, lui ci dorme da solo, nel dormitorio..- aggiunse distrattamente Hagrid.

I tre si voltarono di scatto a guardarlo, e quando lui se ne rese conto, si tappò velocemente la bocca piena di stufato.

-Non.Dovevo.Dirlo.-

-Cooosa?!- fece Dom.

-Che diavolo vuol dire che lui ha il dormitorio tutto per sè?!-

-La McGranitt favorisce Lestrange?!-

-No, no, ragazzi, calmatevi! Io non lo so perchè è così.. E certamente non dovevo dirvelo!- alzò gli occhi al cielo, esasperato.

-Ma tu come lo sai?- chiese Ted.

-Ho sentito la McGranitt che ce lo diceva a Luna, un po' di giorni fa.. Ma non ho chiesto niente! E non mi sono fatto tutte queste domande!-

-Va bene, va bene..- si calmò Ted, con l'aria di chi aveva molto su cui riflettere.

-Altro stufato?- chiese Hagrid allegro.

Nessuno naturalmente fece il bis. Abituati com'erano alle prelibatezze della Sala Grande, quello non era esattamente il tipo di cibo che le loro papille gustative apprezzavano.

Hagrid finalmente ottenne quello che voleva. Parlarono di nuovo di Quidditch, della generazione dei loro genitori (ma non della guerra) e infine Ted iniziò a tartassare Hagrid con domande sulle Creature di cui si stava occupando in quel momento. Hagrid gongolava. Vic si rese conto che la lezione di Antiche Rune era già iniziata, ma non se ne preoccupò. Ogni tanto aveva proprio bisogno di trasgredire qualche regola.

Quando salutarono Hagrid, lui quasi si commosse, e il cuore di Vic si sciolse per un attimo. Poi i tre si avviarono verso il castello e Ted riprese il discorso.

-Ma secondo voi, perchè la McGranitt ha lasciato un dormitorio solo per Lestrange?-

-Secondo me sono gli altri studenti che l'hanno pregata.. Io non ci dormirei mai in camera con uno così!- esclamò Dom.

-Può darsi, ma se fosse stato lui a chiederlo? Perchè lo ha fatto? E perchè la Preside ha acconsentito, soprattutto?- domandò Vic.

-Esatto!- confermò Ted, e si rimise a rimuginare.

-Ma, secondo me vi fate troppi problemi. Sarà malato, bo..- fece Dom, svogliata.

-Ted, tu non puoi chiederlo a quelli del settimo di Serpeverde?- chiese Vic.

-Non ci parlo con quei vermi..-

-Ehi!- si irritò Dom.

-Scusa, Dom, chiediglielo tu!- disse Vic.

-Ma che palle..-

-A me sembra abbastanza importante, Dom. C'è sotto qualcosa!- fece Ted.

-D'accordo, va bene, ma ora lasciatemi in pace. Vado a Pozioni. Ciao!- salutò con la mano e sparì.

Ted e Vic rimasero da soli nell'Ingresso. Ted le sorrise e Vic ebbe un tuffo al cuore. Oddio. E ora?

Improvvisamente Ted la afferrò per il polso e iniziò a trascinarla verso le scale che portavano ai corridoi superiori. Fece i gradini a due a due, trascinando la ragazza ai piani di sopra. Lei rischiò di cadere più volte e tirò un respiro di sollievo quando arrivarono al settimo piano e Ted prese a percorrerlo.

-Ma dove andiamo?- chiese infine lei.

Nessuna risposta. Ted arrivò fino alla statua di Barnaba il Babbeo, mollò la presa sul polso di Vic e iniziò a camminare avanti e indietro.

Sta delirando!

Improvvisamente sulla parete comparve dal nulla una porta. Vic rimase a bocca aperta, ma Ted non ci pensò due volte. La afferrò di nuovo e la spinse nella stanza.

Vic non capiva cosa fosse, sembrava un grosso sgabuzzino, oppure una piccola aula, piena zeppa di oggetti inutili che Vic non ebbe il tempo di osservare. Ted chiuse la porta dietro di loro e accese la bacchetta mormorando -Lumos-, appoggiandola su un vecchio banco con una gamba rotta. Poi spinse Vic con le spalle al muro, facendo così cadere con un tonfo una vecchia scopa polverosa appoggiata lì a fianco.

La baciò. Eccome se la baciò. Sembrava come se non ce la facesse più a trattenersi. La baciò con foga, schiacciandola contro il muro. Le fece passare le mani sulle guance e sul collo, poi scese lungo il corpo e si fermò sui fianchi. Lei fece salire le braccia, abbracciandogli la testa, e cominciò ad avere dei capogiri. Si baciarono con foga per un bel po' di tempo, spingevano i loro corpi l'uno contro quello dell'altro. Ansimavano entrambi. Le lingue danzavano insieme, le labbra di Vic bruciavano. Ted le prese dolcemente fra i denti il labbro inferiore, e Vic iniziò ad eccitarsi. Le sue guance erano di nuovo incandescenti. Ted Lupin la stava baciando. Di nuovo. Anzi, ormai era la terza volta. “Uao, se sono arrivata a tre vuol dire che ho qualche possibilità” pensò sarcastica, frenando la foga per un attimo. Ma Ted interruppe quei pensieri, perchè scese a baciarle il collo. Il cervello di Vic in quel momento andò in tilt, e non formulò più un pensiero di senso compiuto. Alzò il viso verso il soffitto della stanza semibuia comparsa dal nulla, assaporando quel tremendo piacere. Ted baciava, succhiava e ribaciava la sua pelle chiara. Le prese fra le labbra il lobo dell'orecchio e quando Vic lo sentì umido iniziò a tremare di piacere.

Oddio, ma mi sta stregando!” pensò terrorizzata. In effetti si rese conto di non essere più capace di intendere e di volere. Se fosse scoppiato un incendio, lei avrebbe comunque continuato quello che stavano facendo, non c'era dubbio. Anzi probabilmente lo avrebbe obbligato a continuare, pensò terrorizzata. Ted tornò a baciarla, a tormentarle le labbra, a succhiarle la lingua, e la cosa non migliorò quando le sue mani finirono sotto la camicia di Vic, sui suoi fianchi, sulla pelle nuda. Vic questa volta tremò vistosamente, e Ted sorrise compiaciuto sulle sue labbra.

-Ti piace, Vic?- sussurrò.

Quella frase spaventò a morte la ragazza, che si irrigidì e lo respinse lentamente.

-Lupin, mi metti a disagio..- ammise.

-Lo so..- disse lui, sorridendo, ma calmandosi.

-Dove siamo?- Meglio prendere tempo.

Nella Stanza delle Necessità. L'ho scoperta due anni fa con Fred..-

-Oddio! E quindi potrebbe entrare!-

-No, tranquilla..- rise lui, di fronte alla preoccupazione della ragazza.

Poi continuò: -E' una stanza che appare quando hai bisogno di qualcosa. E' diversa per ogni situazione in cui ti serve.. Per esempio, se a Fred scappasse la pipì, verrebbe qui davanti e gli apparirebbe la porta di un bagno.. Capito? Non può trovarci.- concluse soddisfatto.

-E tu cos'hai pensato? Di cosa avevi bisogno quando eri qui davanti?-

-Di una stanza dove nessuno ci trovasse..-

-E perchè?- insistette.

-Perchè, Weasley...- alzò gli occhi al cielo, ma lei lo fissò irremovibile.

-Perchè?- incalzò.

-..perchè ti vorrei fare di tutto..- concluse piano sorridendo, e Vic avvampò.

-Lupin!- lo spinse via, indignata.

-Okay, okay, la smetto..- rise lui, alzando i palmi in segno di resa.

-Comunque ti piaceva, ammettilo!- appoggiò una mano sulla parete, vicino alla nuca di Vic, e la fissò con testa storta.

-Un pochino..-

-Oh, Weasley!-

-Sei decente, Lupin, niente di più!-

-E tu invece sei bella..- le sorrise e lei pensò che le gambe avrebbero ceduto. Erano molle come se non avesse più le ossa. Ma perchè le faceva quell'effetto?

-Quante ragazze ci hai portato in questa Stanza delle Necessità?-

-Nessuna.-

-Lupin?-

-Davvero!-

-Bugiardo.-

-E' la verità!-

-Come no!-

-Weasley! Devo ammetterlo, se avessi saputo di questa stanza dal primo anno, l'avrei usata. Eccome. Ma l'ho scoperta due anni fa, come ti ho detto. E mi sono dato una regolata negli ultimi tempi..-

-Quindi vorresti dire che quest'anno sono l'unica ragazza con cui ci hai provato?!-

-Esattamente.-

-Non è vero! Che sappia io Dom, poi con tutte quelle che non so...-

-Ti sbagli, carina. E' Dominique che ci ha provato con me, non viceversa!-

-Oh, se lo dici tu allora..- e gli sorrise.

Ted le cinse i fianchi e abbassò le mani, fermandosi sul suo sedere. Lei non mosse un muscolo.

-Ora non te la prendi più?- la prese in giro.

-No. Ho paura che salti di nuovo su come l'altra volta. E non ho voglia di pietrificarti di nuovo.-

-Vedi, tu cogli sempre le cose negative! Io ti ho detto un sacco di cose belle l'ultima volta che ti ho toccato il culo..-

-Ma io no, e se non levi quelle mani ti Schianto immediatamente!-

Ted finalmente le tolse.

-Mi hai fatto perdere le lezioni..- disse Vic, fingendosi affranta.

-No, tu le hai fatte perdere a me!-

-Io?! Chi ha trascinato qui l'altra?!-

-Io! Ma sei stata tu a chiedermelo..-

-Cosa?! Ma tu sei matto!-

-No! E' vero! Me lo hai chiesto. Con gli occhi..-

Lei per un attimo non seppe cosa rispondere. Aveva ragione. Era proprio andata così. Quando Dom era arrivata, dopo aver posato le sue cose nel dormitorio, prima di andare da Hagrid, Vic lo aveva guardato, e glielo aveva chiesto. Gli aveva chiesto di stare da soli senza Dom, gli aveva chiesto di baciarla. O meglio. Gli aveva chiesto di baciarla così. Tutto senza pronunciare una parola. E lui aveva capito.

Vic lo fissò allibita, e mormorò con poca convinzione: -Devo andare a lezione...-

-Tanto meglio! Devo allenare la squadra! Dobbiamo massacrare i Serpeverde tra due settimane. Non mi cercare fino a dopo la partita..- le fece l'occhiolino, e aprì la porta per uscire. Vic ci rimase quasi male. Poi si tranquillizzò quando lui la prese per mano, indugiando un attimo, sorridendole. Lei ricambiò il sorriso, così lui tranquillo la riportò fuori. Arrivarono per mano fino al pianerottolo del quarto piano. Vic si doveva fermare lì, mentre lui doveva continuare a scendere. Si fermarono qualche istante a guardarsi. Non poterono fare a meno di sorridersi.

-Buona lezione, Weasley.-

-E buon allenamento, Lupin.-

Inaspettatamente Ted le diede un veloce bacio a stampo, ma non riuscì a evitare una strizzatina alla natica sinistra di Vic, che alzò gli occhi al cielo.

-Sparisci, Lupin.- gli disse, ma le scappò un sorriso, mentre lui già correva giù dalle scale.

Vic si voltò verso il corridoio. Le sue guance erano ardenti. Doveva raccontare immediatamente a Molly. Altro che lezioni. Questa faccenda, si stava evolvendo, ormai era chiaro. Ted aveva lanciato la pietra, ma non aveva nascosto la mano, tutt'altro. L'aveva lanciata per continuare.




Note dell'autrice


Carissimi!

Lo scorso capitolo era intenso ma un po' breve, così ho deciso di pubblicare quello seguente abbastanza in fretta. L'ho fatto anche perchè in questi giorni sto scrivendo molto, e quindi posso pubblicare anche un po' più frequentemente. Spero di riuscire a metter giù bene la storia che ho in testa, voi cercate di captare già degli indizi. E non dico altro!

Allora, questo Ted vi piace? Fatemi sapere, mi raccomando! I vostri consigli sono preziosissimi per me! Vi ringrazio ancora molto per le splendide recensioni che mi lasciate, mi commuovo ogni volta che ne leggo una nuova! Continuate così, mi fate davvero felicissima. Ho in serbo per voi un bel colpo di scena nel prossimo capitolo, quindi, se vi fa piacere, continuate a seguire la storia, stanno per succederne di fatti strani, ve lo garantisco!

Un abbraccio caloroso a tutti e...fatemi sapere che ne pensate!

Bacioni

FleurDa

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Capitolo 9
*** Grifondoro contro Serpeverde ***


cap 9

Capitolo 9

Grifondoro contro Serpeverde


Finalmente passarono due settimane e si avvicinò la tanto attesa partita di Grifondoro e Serpeverde. Ormai era ottobre e l'autunno era calato in tutta la sua umidità e freddezza sul castello di Hogwarts. C'era chi adorava quel tempo, ventoso ma non gelato come l'inverno, in cui gli alberi erano spogli e le foglie secche coloravano i paesaggi. Ma non Vic. Vic adorava la primavera e l'estate. Il caldo e il sole. Detestava avere freddo, i vestiti pesanti, la pioggia e le nuvole nere. E quelle due settimane aveva piovuto quasi tutti i giorni. Vic non aveva praticamente mai messo il naso fuori dal castello e aveva approfittato per seguire l'esempio di Molly, andando in biblioteca tutti i pomeriggi dopo la fine delle lezioni. Si fermavano fino all'ora di cena e poi andavano in Sala Grande, dove le attendeva sempre Fred. Finito di mangiare, si avviavano in Sala Comune e, se necessario, continuavano un pochino i compiti. Altrimenti Molly e Fred facevano delle partite con gli scacchi magici, Vic li guardava giocare, leggeva qualche rivista di moda o un romanzo, facevano due chiacchiere e poi andavano a dormire. Qualche rara volta, Fred andava in Sala Comune dei Grifondoro, quando le sue due amiche andavano a letto troppo presto per i suoi gusti. Questo andazzo fu piuttosto noioso per Vic, ma quel che c'era di positivo era che si era messa perfettamente in pari con i compiti e con gli appunti. In ogni caso sarebbe stato inutile cercare di vedere gli amici di Grifondoro. Si allenavano quasi sempre, e quando non lo facevano tentavano di studiare qualcosa, addormentandosi sui libri. Ted era risolutissimo, aveva detto Fred, dovevano vincere. Non avrebbe mai accettato una sconfitta. Quella era la sua prima partita da Capitano contro i Serpeverde, e doveva dimostrare quanto valeva, la sua squadra non poteva fallire. Si erano allenati quasi sempre sotto la pioggia, così Louis, James e Miriam si erano presi un tremendo raffreddore con tanto di mal di gola. La mattina del lunedì precedente alla partita Vic, Dom e Louis avevano ricevuto una lettera dei loro genitori, che era arrivata con la civetta di Fleur, Clair.


Carissimi ragazzi, io e vostro padre vi facciamo tonti auguri per questo anno scolastico. Speriamo che vi comportate bene e che avete dei buoni voti. Complimonti a Domy e Lo, siete stati molto bravi a entrare nella squadra delle vostre Case. Speriamo che giocate bene e vincete tonto. Fatesci sapere come state e raccontatesci quello che vi succede, attondiamo con ansia le vostre letterine.

Tonti bacini,

Mamma e papà”


Fleur era sempre molto sbrigativa e ancora non aveva imparato a scrivere bene in inglese. Però voleva comunque scrivere sempre lei le lettere. Quando i tre fratelli lessero insieme il testo, Vic rimase un po' delusa. Lei era l'unica a non essere stata menzionata. Era anche l'unica a non giocare a Quidditch. E per di più, non era in Grifondoro. Lei non faceva mai niente di interessante. Non le venne voglia di scrivere niente fino alla sera del venerdì. Si posizionò sul morbido divanetto blu, appoggiando la pergamena sul bracciolo a voluta, di fronte all'abside con la statua di Priscilla Corvonero. Decise di buttarla giù quella sera, e di spedirla al più presto, per togliersi il pensiero.

Intinse la piuma nella boccetta d'inchiostro appoggiata al tavolino, e cominciò:


Cari mamma e papà,

grazie per la vostra lettera. Qui tutto procede bene. Dom e Lo sono bravissimi a Quidditch, una volta dovete vederli giocare! Io, d'altra parte, me ne sto tanto bene nelle mura di Hogwarts a studiare, con questo tempaccio. Com'è il meteo, lì a Londra?

Comunque non succede nulla di speciale, per il resto. Io sono sempre con Fred e Molly, come al solito, visto che siamo dello stesso anno e nella stessa Casa. La professoressa MacHein mi ha fatto i complimenti per il mio tema sugli Unicorni. Mamma, devo ammettere che forse è anche un po' merito tuo e di tutte le storie che mi raccontavi su queste Creature da piccola. Grazie a Merlino, comunque, quest'anno non ci sono esami di spessore come i G.U.F.O. dell'anno scorso, ma l'anno prossimo sarà dura. La nuova professoressa di Difesa la conoscete, è Luna Lovegood, un'amica dello zio Harry. Per ora mi piace tantissimo. Era di Corvonero anche lei!

Salutatemi tutti, soprattutto i miei cuginetti che ancora non sono ad Hogwarts: Albus, Lily, Rose, Hugo e Roxanne.

Un abbraccio grande a tutti,

Vicky”


Quando finì di scrivere non rilesse nemmeno la lettera. Aveva scritto abbastanza righe per spedirla e levarsi il pensiero. Si alzò, depose boccetta d'inchiostro e piuma, arrotolò la pergamena e la sigillò, poi, anche se era già in pigiama, uscì dalla Sala Comune. Nessuno l'avrebbe vista. Era tardi e i Prefetti erano già in giro a pattugliare. Fortuna che a stare con Fred, Vic aveva imparato i percorsi per evitarli. Accelerò il passo, non era il massimo per lei percorrere quei corridoi bui di notte da sola, mentre fuori scrosciava la pioggia su tutti i monti e le colline intorno.

Arrivò fino alla Guferia, e si mise a cercare Clair. Per fortuna la civetta era già tornata dalla battuta di caccia, ed era tutta inzuppata dalla pioggia. Quando la trovò, le legò alla zampina la pergamena arrotolata.

-Devi andare da Bill e Fleur Weasley, ok?- le disse dandole un buffetto.

La civetta le salì su un braccio e si fece accompagnare fino alla finestra, da cui entrava una luce blu che evidenziava ogni sagoma di quel posto. Vic diede uno slancio e la civetta partì. Quando la ragazza si voltò per andare via, vide una figura dalla porta della Guferia che la guardava immobile.

-AAAAH!-

Realizzò che si trattava di Ted dalla sua risata.

-Weasley, sei una fifona! Ci credo che non sei finita in Grifondoro!-

-Grazie a Minerva.. Lupin, mi hai fatto prendere un colpo..- ansimò.

-Che caso vederti qui, dopo due settimane che non ci incontriamo, proprio prima della partita..- disse lui avvicinandosi.

-Ho spedito una lettera ai miei.. e tu?-

-Ne spedisco una a Harry.. Gli racconto il mio stato d'animo per domani.. Lui mi capisce benissimo su questi argomenti, sai?-

-Eh, sì, ci credo.. Come ti senti per la partita, allora?- si stupì della nota premurosa che assunse il suo tono.

-Bene direi. Sono ottimista. Piuttosto, tu come ti senti?-

-Io?-

-Sì.. Ti avevo detto di non cercarmi fino alla partita. Non lo hai fatto davvero..-

-Certo!-

-E come hai affrontato il fatto che anche io non ti sia venuto a cercare?- la guardò, malandrino.

-Benissimo, Lupin, mai stata meglio!-

-Bugiarda.-

-Ti faccio gli auguri per domani, ora è meglio che io vada a letto..- e fece per avviarsi, convinta che lui l'avrebbe afferrata. E invece non lo fece. Si scansò e la lasciò passare. Quando era quasi dalla porta però, la richiamò:

-Come vuoi, Weasley, ma se mi aspetti un attimo ti accompagno alla Torre Ovest, così non ti fai la strada da sola, al buio, di notte..-

Vic si arrestò improvvisamente. Era proprio una fifona. Voleva proseguire, ma l'offerta di Ted era troppo allettante. Anche perchè, chissà cosa sarebbe successo...

-Ok, Lupin, ma solo se fai veloce.-

Lui le sorrise, con l'aria di chi aveva appena vinto una grossa somma di Galeoni. Fece in fretta a spedire la sua lettera con Black, la raggiunse dalla porta e le mise un braccio sulle spalle, a peso morto, e la trascinò con sé fuori dalla Guferia.

Vic si sentiva protetta, e al tempo stesso si sentiva a un metro da terra, per quell'abbraccio. Ted la strinse un po' di più a sè, mentre camminavano per i corridoi. I raggi della luna dalle finestre mettevano in risalto granelli di polvere vorticanti, e i vetri erano zuppi di goccioline. Il rumore della pioggia era il sottofondo dei loro passi sulla pietra.

Arrivarono all'ingresso della scala a chiocciola della Sala Comune di Vic troppo presto. Si fermarono e si voltarono a guardarsi. Ted le sorrideva.

-Bhe, buonanotte..- fece Vic, incerta.

-Buonanotte, Weasley..- rispose lui.

Vic indugiò qualche secondo di troppo.

-Vuoi un bacio, Weasley?- chiese dolcemente Ted, senza smettere di sorridere.

-Ehm.. Non so.. Lupin.. Che vuol dire un bacio? Cosa significa?- si decise a chiedere, spaesata. Era una domanda che la tormentava da settimane. Cosa significavano quei loro baci? Quanto contavano per lui?

-Vuol dire una buonanotte decisamente migliore, direi..- rispose.

Ma quando vide lo sguardo corrucciato di lei aggiunse:

-Weasley, per ora è così, ma spero che pian piano diventi anche qualcosa di più.. Per ora posso giurarti che sei l'unica.. E che non ho nessuna intenzione di baciare nessun'altra, della scuola e non, strega o creatura che sia..- e si lasciò scappare un risolino divertito.

-Okay...- mormorò Vic abbassando lo sguardo.

La mano di Ted le sollevò il mento, e lui la baciò, dolcemente.

Insinuò la lingua tra le labbra di lei e le accarezzò la bocca dall'interno. La velocità aumentò, e questa volta fu Vic a cedere. Lo afferrò per la camicia e lo trascinò verso di sé, salendo di qualche gradino sulla scala a chiocciola. Vic si attaccò alla parete e Ted appoggiò i palmi delle mani a fianco alla testa di lei, sul muro. Iniziarono a baciarsi con più foga, con più malizia, ad ansimare. Vic scese a baciare il collo di Ted, e lui ebbe chiaramente un brivido. Tuttavia, dopo poco indietreggiò. La guardò negli occhi e le stampò un bacio sulle labbra.

-Devo andare, Weasley.. Se resto qui ancora un minuto, poi non avrò più la forza di andar via, e domani ho la partita..-

-Sì sì, certo, vai..- Vic annuì con convinzione, sentendo un groppo in gola. Troppo breve. Lui voleva già andar via. Dopo due settimane che non si vedevano.

-Mi dispiace, Vic..- la ragazza si sciolse sentendo il suo nome pronunciato da lui.

-..ti prometto che domani, comunque vada la partita, riprenderemo da dove ci siamo interrotti.-

Lei sostenne il suo sguardo, senza battere ciglio.

-Vai, tranquillo, buonanotte Lupin.-

-Okay.. Allora vado.. Buonanotte Weasley.. Ma domani vieni a vedermi, vero?- chiese con curiosità.

-Sì, certo..-

-Tifa per me, allora..- le fece l'occhiolino e scivolò via.

Vic si voltò e salì le scale. Probabilmente era stato sincero. Doveva andar via. Sì, ma questo non la sollevava. Ted non voleva che lei fosse la sua ragazza, per lo meno non ancora. E questo non era un buon segno. Avrebbe potuto stufarsi di lei da un momento all'altro. Dipendeva tutto da Vic. Non doveva cercarlo! Doveva farsi desiderare. Lui avrebbe dovuto pregarla di diventare la sua ragazza. Sì, era questo il suo obiettivo, e non si sarebbe data pace finchè non lo avesse raggiunto!




Venne fischiato l'inizio della partita!

Pioveva. Anzi, diluviava. L'umore di Vic era sottoterra. I suoi capelli si stavano rovinando per l'umidità, la visibilità faceva schifo, la folla di studenti attorno a lei non si faceva problemi a gettarsi di qua e di là, arrivandole addosso e bagnandola da capo a piedi.

La squadra di Grifondoro era in gran forma, ma quella di Serpeverde non era da meno. Si notò subito la differenza dalla precedente partita di Tassorosso. Gli occhi di ogni spettatore erano catturati o da James o da Dom. Il primo sfrecciava in mezzo agli avversari, nel campo, sempre seguito da Miriam e Sam che lo aiutavano nelle azioni. Erano sempre in formazione a triangolo, con James in punta, irraggiungibile per chiunque. Tra le due squadre erano i migliori, per quanto riguardava la Pluffa. Ma per quanto riguardava il Boccino, era Dom al centro dell'attenzione. Vic doveva aspettarselo, sua sorella primeggiava anche in quello. Era vero che Alexis era brava, ma non era un fenomeno. Dom, invece, a quanto pareva, sì.

Volteggiava nel campo alla ricerca, interrompendo abilmente le azioni dei Cacciatori di Grifondoro, scansando i Bolidi come se niente fosse, ed era sempre il massimo dell'eleganza nel volo. Alexis, invece, ogni tanto cercava per conto suo, ma la maggior parte del tempo seguiva Dom, o fisicamente o solo con lo sguardo.

Comunque Vic non ci stava capendo niente di come andavano i punti, come forse la maggior parte degli spettatori. C'era troppa confusione e troppo brutto tempo, e un sacco di volte capitava di perdere di vista l'azione.

Grazie a Merlino, Fred riusciva in qualche strano modo a seguire e faceva il resoconto di tutto.

-Siamo novanta a sessanta per la squadra di Grifondoro. Potter ha la Pluffa.. Sfreccia in avanti attraverso gli avversari.. E' costretto a cambiare rotta a causa di un Bolide scagliato da uno dei fratelli Zabini, passa alla Hauter.. Che perde la Pluffa! La prende un altro Zabini, e sfreccia verso gli anelli protetti da Weasley..-

C'erano tre fratelli Zabini nella squadra Serpeverde, due Cacciatori e un Battitore, ed erano insieme a Dom i più bravi giocatori della squadra.

-...ATTENZIONE! La Weasley ha individuato il Boccino! Sta volando in picchiata nell'angolo opposto del campo! La Saunders dietro... Corrono a una velocità mozzafiato! Lo raggiungeranno prima che sparisca?! Eeee.... Preso! Dominique Weasley prende il Boccino! Serpeverde vince duecentodieci a novanta!-

Dalla folla degli spettatori argento-verdi si sollevò un boato di acclamazione. I Grifondoro ululavano di delusione. Potter aveva condotto benissimo la partita, ma non c'era paragone fra Dom e Alexis, e il Boccino valeva ben centocinquanta punti!

Vic e Molly si guardarono deluse.

-Bhe dai, ha vinto tua sorella, nonchè mia cugina! Bene!- disse Molly, cercando di risultare convincente.

-Come no.. Però ha perso mio fratello e un nostro cugino... E' peggio direi..-

-Oh, vabbè, Vic, hanno giocato bene entrambi, che dici, li aspettiamo fuori dagli spogliatoi?-

-Ma piove...-

-Vic... Saranno a pezzi... Tira fuori il tuo lato altruista.- disse l'amica, sarcastica.

-Okay, okay, ma andiamo giù e mettiamoci sotto qualcosa, al riparo.-

La folla di studenti si accalcava sugli spalti, in prossimità delle scale: tutti volevano mettersi all'asciutto il più presto possibile. Vic strinse a sé il cappuccio del suo mantello, cercando di coprirsi il più possibile la faccia. Come se non bastasse, c'era anche il vento nella loro direzione, in quel punto in cima agli scalini di legno degli spalti.

Dopo quelle che sembravano ore, Molly e Vic raggiunsero Fred al coperto nel campo, sotto alla tribuna d'onore.

-Hanno giocato bene!- fece Fred, allegro, come sempre.

-Sì, ma intanto ha vinto Dom..-

-Bhe, va bene, è mia cugina anche lei. L'importante è che abbiano vinto grazie a lei e non grazie a quei bulli di Zabini!- fece Fred.

-Ciao!- urlarono Rick e Sam, raggiungendoli al coperto, mentre Alexis e Miriam, tenendosi sulle loro teste un mantello in due, sgattaiolavano veloci verso il castello.

-Ciao ragazzi! Come l'ha presa Alexis?-

-Mm non bene.. Mi sa che prima piangeva, vero Rick?- disse Sam.

-Non sono sicuro, non volevo osservarla, ma credo anche io..-

-EHI!- stavano correndo verso di loro anche Ted a Louis.

-Ciao ragazzi!-

-Ciao!-

-Weasley, non ti preoccupare, sei sempre il miglior Portiere di Hogwarts!- fece Fred, scompigliando i capelli bagnati del cugino.

-Lo so!- disse lui, alzando il mento, con sorriso beffardo.

-Dov'è James?- chiese Vic.

-Arriva.- risposero suo fratello e Ted in coro.

Louis si voltò corrucciato verso la porta chiusa e lontana dello spogliatoio.

-Non era pronto, subito dietro di noi?- chiese a Ted.

-Sì, sembrava anche a me..- mormorò Ted, pensoso.

-Magari uno di voi vada a vedere!- si preoccupò Molly.

-Mm, sì, vado io.. Era proprio dietro di me..- disse Louis mettendosi a correre verso lo spogliatoio.

Dalla porta degli spogliatoi dei Serpeverde, lì accanto, c'era una folla di persone, più o meno irriconoscibili, data la pioggia scura.

Louis entrò correndo, e sparì nella baracca.

Tutti loro stavano guardando muti verso il punto in cui Louis era appena sparito.. Qualcosa non andava..

Dallo spogliatoio emerse un terribile urlo di paura. Era Louis!

-CORRIAMO!- disse Ted, e tutti, compresa Vic si buttarono sotto la pioggia verso la porta da cui improvvisamente uscì Lo.

Il suo viso era deformato da una smorfia di paura, teneva le mani avanti a sé, coperte di...sangue!

Correva verso di loro, sembrava sul punto di scoppiare a piangere. Boccheggiava e non sembrava in grado di parlare.

-..Ja-James... Lui.... lui è.... sangue... aiuto...- e cadde in ginocchio, sotto la pioggia incessante. Molly e Vic corsero ad abbracciarlo, mentre Fred, Ted, Rick e Sam correvano nello spogliatoio.

Vic alzò lo sguardo verso la porta da cui emerse Sam.

-CORRI A CHIAMARE LA MCGRANITT!!!- le urlò.

Il gruppo di Serpeverde si era immobilizzato, e li fissava ammutolito. Vic si alzò e corse via.

Corse più forte che poteva, non capiva cosa fosse successo, ma certamente era qualcosa di terribile. Cosa avrebbe detto alla Preside?! Di venire, subito! Lei avrebbe capito sicuramente, dal suo sguardo preoccupato, che era urgente. Iniziò a superare di corsa gli ultimi studenti che salivano le scalinate d'ingresso del castello, e una volta dentro riconobbe Miriam e Alexis. Corse verso di loro, strappò di mano a Miriam la scopa, saltò su e volò in direzione dalle scale, verso l'ufficio della Preside. Doveva trovarla subito! Non era consentito volare all'interno della scuola, ma quella era un'emergenza!

-Ehi!!!- sentì la voce indignata di Miriam, colta di sorpresa.

Vic non la considerò, non era molto brava a volare, ma volteggiò sulle teste dei suoi compagni fino al piano dell'ufficio che le interessava. La McGranitt era ancora nel corridoio, che camminava con la Professoressa Sinistra e la MacHein.

-PROFESSORESSA!- si voltarono di scatto tutte e tre.

Vic rotolò giù dal manico di scopa, inciampandosi.

-Dovete..andare..allo spogliatoio..Potter..sangue...- ansimò.

Lo sguardo interrogativo della McGranitt si fece immediatamente preoccupato e, nonostante l'età, si mise a correre a una velocità mai vista nel corridoio e poi giù per le scale. Le altre due la seguirono, Vic riprese a correre verso di loro, lasciando lì la scopa di Miriam. Avrebbe potuto recuperarla in seguito, con un incantesimo di Appello.

Gli studenti sulle scale si immobilizzarono, facendosi da parte per far passare quelle quattro che correvano come pazze. Vitious, Paciock e la Lovegood si unirono a loro non appena le videro, in direzione del campo da Quidditch.

Arrivarono in un lampo. Tutti i ragazzi erano fuori, all'aperto. Molly e Louis piangevano, a terra come li aveva lasciati Vic. Ted, con il volto di pietra, teneva in braccio il corpo inerme e mutilato di James. Il ragazzino era pallido, coperto di sangue, e numerose nuove ferite si stavano aprendo su di lui. Sulla sua faccia, sulle sue braccia. La pioggia gli cadeva addosso, lasciando sull'erba sottostante un lago rosso di sangue e acqua. Vic sentì l'impellente desiderio di vomitare, lì, in quell'istante. I Serpeverde si erano avvicinati, in testa c'erano Dom e Lucy, anche loro col volto pietrificato.

La McGranitt si avvicinò al ragazzo privo di sensi. Il suo viso si accese, come se avesse capito cosa stava succedendo.

-E' la Maledizione del Principe Mezzosangue..- mormorò, e iniziò a pronunciare diversi contro incantesimi che non fecero quasi effetto.

-Forza, Lupin, portiamolo in Infermeria.. Paciock e Lovegood, cercate nel reparto Proibito della Biblioteca la contro-maledizione, Sinistra, lei parli con il ritratto di Silente nel mio ufficio. Ci serve la contro-maledizione del Sectumsempra..-

Vic rabbrividì. Aveva già sentito menzionare quella formula, ma non ricordava dove e quando. Rapidamente i professori, James e Ted sparirono. Gli studenti rimasti erano perfettamente in silenzio, del tutto bagnati. L'unico suono che squarciava il campo era quello dei singhiozzi di Louis.




Note dell'autrice


Ciaoooo!!! :-)

Finalmente siamo arrivati alla parte interessante! E' riuscito il colpo di scena? Siete un po' curiosi di sapere come procede? Vi è piaciuto il capitolo? Non vedo l'ora di sentire cosa avete da dirmi! Le vostre opinioni, le vostre idee, i vostri giudizi, le vostre curiosità!

Posso solo dirvi una cosa positiva, per tirare un po' su l'atmosfera di questo capitolo un po' triste, un po' preoccupante e un po' spaventoso: presto introdurrò nella storia certi personaggi di vostra conoscenza che per ora non sono ancora comparsi! Spero tanto che vi piacerà!

Nel frattempo armatevi di piuma, inchiostro e pergamena e ...fatemi sapere che ne pensate!

FleurDa

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Capitolo 10
*** Su un manico di scopa ***


cap 10

Capitolo 10

Su un manico di scopa



Molly e Sam trascinavano Louis, ancora disperato, verso il castello, mentre Vic di tanto in tanto gli accarezzava le guance, asciugando le lacrime. Fred e Rick, seguiti da Dom, Lucy e gli altri Serpeverde, venivano dietro di loro. Quando varcarono il portone del castello, Vic si rese conto che regnava un silenzio innaturale. Gli studenti erano tutti immobili, chi nella Sala Grande, chi sulle scale, chi nell'Ingresso, e li fissavano. Louis, dopo aver messo piede nel castello, si era tirato su, per non mostrarsi in quello stato agli altri studenti. I Serpeverde che li seguivano, si erano fermati al piano terra. Il resto del corteo percorse tutte le scalinate fino al settimo piano, per poi dirigersi verso il ritratto della Signora Grassa. Vic, quando era passata davanti a Miriam, le aveva comunicato dove aveva lasciato la sua scopa, e la Grifondoro si era limitata ad annuire, comprensiva.

Probabilmente hanno visto tutti James, mentre veniva portato in Infermeria..” pensò Vic, fra sè.

Ma una volta davanti al ritratto, Louis parve risvegliarsi da un sogno.

-Non voglio andare in Sala Comune! Devo andare in Infermeria da James!- disse, facendo retro-front. Sam lo bloccò.

-Louis, non credo sia il caso che lo vedi adesso. Sistemeranno tutto. Tu, in Infermeria, puoi solo che distrarli.-

-Ma Ted è con lui!- protestò.

-Ted è più grande, e sono certo che lo hanno già cacciato via. Quando potremo andare, verranno a chiamarci.-

-Cosa gli hanno fatto? Chi glielo ha fatto?- nella voce di Louis c'era sia rabbia, sia frustrazione.

-Non lo sappiamo, Louis..- disse dolcemente Molly.

-La McGranitt ha parlato di Sectumsempra! Io l'ho già sentito!- irruppe nel discorso Fred.

-Ragazzi! Parliamone dentro, è meglio..- disse Vic, indicando il ritratto. Le era improvvisamente balenato in mente un ricordo.

Quando furono dentro, incominciò:

-Ricordo che lo zio Harry, quando eravamo molto piccoli, ci ha raccontato di quella Maledizione! Ma non ricordo bene in quale occasione.. L'aveva inventata Piton, aveva detto!- disse Vic ai suoi amici, e a un gruppetto curioso di Grifondoro che si era radunato intorno a loro. Molly parve rabbuiarsi improvvisamente.

-Ragazzi, ora basta..- disse -..ne parliamo un'altra volta, ok?- e sgranò gli occhi, come a dire che dovevano parlarne senza tutti quegli sguardi addosso.

-Porto Louis nel dormitorio..- disse Sam.

-NO!- scattò lui.

-Io aspetterò qui Ted! Non mi muovo finchè non arriva, lasciatemi in pace!-

Vic capiva perfettamente il desiderio di suo fratello. Cadde il silenzio, e dopo qualche minuto, Ted arrivò seguito dal Professor Paciock. Entrarono dal buco del ritratto, e il Professore cominciò:

-Buonasera ragazzi. Il vostro amico James è in Infermeria, seguito da Madama Chips, dalla Preside e da molti altri insegnanti. Hanno mantenuto James in vita..- molti trattennero il fiato -.. finchè non è arrivata la Professoressa Sinistra con il contro incantesimo, che Silente aveva scoperto molti anni fa. Il ritratto di Silente ha mostrato alla Prof. dove il saggio Preside aveva raccolto tutte le contro-maledizioni che conosceva, su una pergamena lunghissima in un cassetto, in ordine alfabetico. Ora, James ha perso molto sangue, e se devo essere sincero con voi, è arrivato vicino alla morte, ma adesso è certamente fuori pericolo!- sorrise raggiante -..e non avrà danni permanenti in futuro. Se volete andare in Infermeria potete, ma dovete stare fuori ed entrare uno alla volta, capito? La Preside vuole chiamare la famiglia Potter e la famiglia Weasley. Li ospiteremo ad Hogwarts per qualche giorno, a partire da domani, finchè il ragazzo non si sarà completamente ripreso.-

Prima ancora che arrivasse alla fine del discorso, Louis si era precipitato fuori, seguito dagli altri.

Un ammasso di studenti stava aspettando fuori dall'Infermeria. Paciock, che aveva seguito i ragazzi, aprì la porta e fece entrare Louis, lo seguì e chiuse lentamente la porta dietro di sè. I ragazzi rimasero tutti fuori, attendendo, sempre preoccupati. Oltre a Vic, Fred, Molly, Ted, Sam e Rick, intorno a loro, tra gli altri, stavano Dom e Lucy e i tre Zabini di Serpeverde, Miriam e Alexis di Grifondoro, Michael Harrison, il suo amico, Chloe, Ashley e Patty di Corvonero, Lavor e Mine di Tassorosso. E molti altri che non Vic conosceva. Tutti erano lì per James. Ma Vic si rese presto conto che la maggior parte di loro era lì per mera curiosità.

Sentì Eric Zabini (il più piccolo, del terzo anno, Cacciatore) dire:

-Quel Potter se lo meritava. Lo odio. Sempre pieno di sé, gli sta bene.-

Ted lo aveva sentito, perchè a Vic parve che si fosse irrigidito.

-Probabilmente ci voleva togliere la scena, dopo essere stato sconfitto a Quidditch- ridacchiò Ermes (quello di mezzo, quinto anno, Battitore).

Vic sentì la collera salirle al cervello quando vide Lucy sorridere a quella tremenda battuta. Era suo cugino, miseriaccia!

Vide Dom dare una gomitata all'amica, si era accorta anche lei della bassezza che aveva raggiunto.

Michael si avvicinò a Vic e le mise una mano sulla spalla, comprensivo.

Ted si girò di scatto verso di lui, ringhiando, nel silenzio più assoluto:

-Tu che vuoi?!-

Michael si fece indietro e mormorò: -Stronzo..-

Ted prese Vic con un braccio e si voltò di nuovo a guardare la porta dell'Infermeria, in attesa, tenendola stretta a sè.

Wow... davanti a tutti...” pensò Vic, senza curarsi di Michael.

Molly si avvicinò all'orecchio di Vic e le sussurrò piano:

-Io so chi è stato...-

-Chi?!- chiese Vic, con le fiamme nello sguardo.

-Non ora..-

-Chi, Molly, ti prego..-

-Lestrange..-

-E come lo sai?!- stavano sempre sussurrando per non farsi sentire, ma Molly scosse la testa.

-Dopo Vic, da sole..-

La porta dell'Infermeria si aprì e Louis uscì, col volto rigato di lacrime. Si avvicinò a Ted e Vic, loro sciolsero il loro abbraccio e lo strinsero in mezzo a entrambi, con fare rassicurante.

Fu il turno di Fred. Poi di Molly, poi Vic, poi Dom, poi i compagni di squadra, poi i compagni del suo anno. Pian piano, tutti gli fecero visita. Lui era inerme, sul lettino candido, completamente immerso in un sonno profondo e privo di sogni. Il suo volto era bianco come il latte, lunghe e spesse cicatrici ricoprivano ogni centimetro della sua pelle. Madama Chips continuava a spargergli delle creme magiche addosso, sostenendo che avrebbero fatto sparire le cicatrici. La McGranitt, la Lovegood e Paciock si sarebbero fermati lì per tutta la notte. Louis voleva restare, ma la Preside stessa gli diede l'ordine di andare a dormire nel suo dormitorio, ma lo esentò dalle lezioni per tutta la settimana. Louis avrebbe potuto passare tutti i giorni in Infermeria, ma solo fino alle sei. A quell'ora doveva uscire assolutamente di lì, mangiare, respirare aria buona, vedere i suoi amici e soprattutto dormire. Alla fine Louis aveva dovuto cedere a questo compromesso.

I tre Corvonero accompagnarono Louis, Ted e Sam verso la torre di Grifondoro. Erano gli ultimi rimasti a parlare con la McGranitt, ed erano le undici e mezza di sera. Nessuno di loro aveva nè pranzato, nè cenato. Quando finalmente Louis fu nel suo letto a baldacchino del dormitorio, i cinque amici si accasciarono sulle morbide poltrone, paffute e sgualcite, della Sala Comune.

-Quindi, Vic, cosa dicevi prima di Piton?- chiese Sam.

-Giusto!- esclamò Fred -..Cuginetta, tu sei un genio! Sei proprio una Corvonero! Come hai fatto a ricordarti di quel racconto?!-

-Quando lo hai detto, è venuto in mente anche a me..- rimuginò Molly -..era una volta che non volevamo assolutamente andare a dormire, nelle vacanze di Natale. Eravamo piccoli. Lo zio Harry voleva un po' spaventarci per spedirci a dormire e ci aveva raccontato della Maledizione..-

-Ehm, ragazzi? Volete spiegare anche a me?- chiese Ted.

-Sì, certo amico!- disse Fred -prima la Mc ha detto che quella Maledizione era il Sectumsempra. Ci pareva di averla già sentita..-

-E Vic si è ricordata che era la Maledizione creata dal Principe Mezzosangue, ovvero Severus Piton!- concluse Molly con enfasi.

-E vi dirò anche questo..- aggiunse abbassando il tono della voce -..io so chi l'ha scagliata! Max Lestrange! Non ho le prove, ma quando Vic è corsa a chiamare aiuto, l'ho visto correre via verso il castello. Che ci faceva ancora lì? Lui non è un gran tifoso di Quidditch!-

-Io, Dom e Ted abbiamo anche scoperto che Lestrange dorme da solo, non condivide il dormitorio con dei compagni.. Ted, secondo te Dom si è informata?-

-Non lo so, domani glielo chiediamo..-

-Quel Lestrange nasconde qualcosa.. Chi altro potrebbe essere stato se non lui? Tutto torna..- disse Fred.

E Molly continuò: -Max potrebbe davvero essere il figlio di Piton! E di conseguenza conoscere la Maledizione!-

-No, non ha senso..- scosse la testa Sam -..se anche fosse il figlio di Piton, era un neonato quando è morto. Come può avergli insegnato la Maledizione?-

-Quello è vero, ma potrebbe aver ereditato dei libri di suo padre, dei manuali,..- iniziò a pensare a voce alta Fred.

-Ragazzi, è inutile, non possiamo saperlo..- sospirò Ted -..ma possiamo sempre indagare! Iniziamo a scoprire perchè dorme da solo..-

-Poi potremmo fare una capatina in villa Malfoy e dare una sbirciatina..- aggiunse Fred.

-Comunque una cosa è certa..- Molly era molto seria - ..qualcuno ha attaccato James Potter, il figlio primogenito di Harry Potter, e le cose non possono che essere connesse..-

Vic annuì: -Se fosse stato per la partita di Quidditch nessuno avrebbe scagliato una Maledizione che poteva ucciderlo! E poi non avrebbe senso.. Avevate perso.. C'è sotto qualcosa di molto più grosso..-

-La Weasley ha ragione..- concluse Ted -..c'è qualcuno, in questa scuola, che probabilmente ha tutte le intenzioni di vendicarsi contro Harry Potter per il suo passato, e se l'è presa con James. Non c'è altra spiegazione!-




Il giorno dopo, domenica, Harry, Ginny, Albus, Lily, Ron, Hermione, Rose e Hugo arrivarono praticamente all'alba. Gli adulti si chiusero subito tutti nell'Infermeria con James, la McGranitt e i due vecchi amici, Neville e Luna. I bambini, invece, furono lasciati alla capanna di Hagrid, sotto la sua custodia. Anche se erano molto agitati per James, erano stati rassicurati sul fatto che si sarebbe rimesso in qualche giorno, e la paura lasciò spazio alla curiosità. Per la primissima volta vedevano Hogwarts! Da fuori, certo, ma erano lì, sul serio. Vic, Fred e Molly verso le nove, dopo la colazione, raggiunsero i cuginetti appena arrivati, mentre Ted e Sam accompagnavano Louis in Infermeria.

-Viiiiic!!!- le corse incontro Lily. La piccola cugina la adorava. Quel giorno, grazie a Minerva, non pioveva, c'erano un po' di nuvole ma si stava bene. Lily le corse incontro nel giardino di fronte alla capanna di Hagrid. Gli altri tre piccolini le trotterellavano dietro e saltarono al collo dei tre cugini più grandi, uno dopo l'altro.

-Bambini, venite, entriamo!- li richiamò Hagrid con la manona, sull'uscio.

Entrarono tutti, e, anche se la capanna era un po' piccolina per contenerli, ognuno si trovò il suo posticino: Lily si sedette sulle gambe di Vic, che stava su una sedia, Hugo su quelle di Fred, che era seduto sulla panca di fianco a Molly, Hagrid era in piedi vicino al caminetto e Al e Rose avevano incrociato le gambe sedendosi per terra, sulle assi di legno che costituivano il pavimento.

-Come farà la McGranitt a ospitare tutti?- chiese Molly ad Hagrid.

-Ci farà mettere la tenda nel mio giardino.-

-Nonno Arthur ci ha prestato le tende!- disse Al.

-Noi otto dormiremo nelle tende..- continuò Rose -ma ho sentito la mamma dire allo zio Harry che stanno arrivando anche Roxanne con gli zii. Poi forse anche qualcun altro..-

-I miei vengono?- chiesero Vic e Molly in coro.

-Vengono, allora..- iniziò Hagrid, cercando di ricordare -George e Angelina, con Roxanne, come ha detto la piccola Rose.. Poi.. Fleur viene, ma da sola.. Mi hanno detto che Bill non ce le lasciano prendere le ferie dalla Gringott.. Fosse stato suo figlio sì, ma così non ce le lasciano, schifosi Goblin.. Poi ci viene Audrey, mentre Percy anche lui non può lasciare il Ministero neanche un giorno.. Ecco.-

-Mm.. Mia madre dorme in una tenda?- chiese Vic, dubbiosa.

-No, Vic. Ho sentito mamma parlare al telefono con lei.- disse Al -..a quanto ho capito zia Fleur e zia Audrey hanno preso una camera a Hogsmeade, gli altri stanno tutti qui.-

-Quando la mamma vedrà come sta Louis, le verrà un infarto..- disse la ragazza, scuotendo la testa corvina.

-Vabbè su.. Hai sentito il Professor Paciock.. James si rimetterà presto. Quindi state tutti tranquilli!- disse Molly, cercando di mettere allegria.

-Che dite di una partitina a Quidditch? In un vero campo da gioco?- propose Fred.

-SIIIIII!- urlarono i quattro piccoletti.

Uscirono tutti fuori, compreso Hagrid, e si diressero al campo. Fred si intrufolò nell'ufficio di Madama Bumb e sottrasse un certo numero di scadenti manici di scopa. Saltarono tutti su e presero a volare, si misero in cerchio e iniziarono a fare passaggi con la Pluffa. Tutti tranne Vic, naturalmente. E Hagrid.

-Non ami volare, eh Vicky?-

-Non molto, Hagrid.. Neanche tu, vedo!- e risero.

-Oh, guarda! Arrivano Ted e Louis!.. Oh! Io.. ehm.. io... devo andare!- disse incerto, e si avviò verso casa sua.

Che gli è preso?”

I due arrivarono. Louis sorrideva, ma il suo sguardo era triste.

-Ciao, cugini!!!- saltò in groppa a una delle scope rimaste a terra e salì abilmente verso gli altri. Ci voleva un po' di svago per suo fratello, pensò Vic. Ted le si avvicinò.

-Ho cercato di portarlo un po' via. Intanto Harry parla un po' con la Mc e gli altri.-

-Hai fatto bene, Lupin.-

-E' come un fratellino per me.. Sai.. James..- le confidò.

-Lo so..- mormorò lei. Ted fissava l'erba scossa dal vento.

-Vedrai che si rimetterà presto, Lupin..-

-Lo so.. E' forte quel piccolo stronzetto. E' dura metterlo al tappeto.. Comunque se scopro con certezza chi è stato...- ma non proseguì la frase.

-Vieni con me?- le chiese alzando lo sguardo e puntandolo nei suoi occhi azzurro cielo.

Lei esitò. Se sparivano, se ne sarebbero accorti tutti, prima o poi. Ma in fondo, che importava? Annuì.

Ted si avviò verso il lago nero, e si sedette sull'erba del prato. Lei lo imitò. Da lì, gli altri non potevano vederli, perchè erano coperti dalla chioma di un albero.

-Aspettiamo che se ne vadano, e poi ti faccio un po' volare.- le sorrise Ted. Non era una domanda.

-Ehm, non è che mi piaccia tanto, Lupin..-

-Saliamo sulla stessa scopa, ti tieni a me! Ti piacerà, vedrai..-

-Mm.. Se lo dici tu..-

-E' rilassante!- continuò lui stendendosi sul prato, le braccia incrociate dietro alla testa, tipo un cuscino.

-Sembra tutto tranquillo ora.. Ieri abbiamo visto la morte in faccia.. James poteva morire.. E' strano, vero?- chiese lui.

-Sì, lo è.. Vedere Louis così, mi uccide..-

-Gli vuoi proprio bene, eh?-

-Sì, un sacco..-

-E a Dom ne vuoi?-

-Bhe.. Certo.. E' mia sorella..-

-Ma Louis è un'altra cosa!-

-Bhe sì.. E' migliore, secondo me..-

-Può darsi.. Oppure può essere che con Dom ti senti in competizione, ti senti paragonata, ti senti invidiosa?-

-Lupin, devi sempre psicoanalizzarmi?-

-Ah, giusto!- rise lui -..Parliamo di me!- disse, gonfiando il petto.

-Sei un presuntuoso..-

-Sempre il solito acidume, Weasley..-

-Puoi contarci!-

-Cambierai idea..- si passò una mano fra i capelli, sorridendo fra sé.

-Sicuramente!- ribattè, sarcastica.

-Mm, mi sa che hanno finito!- esclamò Ted, alzandosi a sedere.

-Vabbè, Lupin, ma non è necessario..-

-No no, signorina, ora andiamo!- disse alzandosi e afferrandole il polso per tirarla su. Lei si lasciò trascinare fino al campo, ora deserto. Le nuvole stavano lasciando un pochino di spazio a qualche raggio di sole.

-Fred è proprio una testa di cazzo! Ha lasciato qui per terra una dozzina di scope!- sentenziò Vic.

Ted ne afferrò una che sembrava grossa e potente, anche se vecchia, e la inforcò.

-Sali!- le ordinò sorridendo e facendole cenno con la testa di saltare su.

Vic, incerta, alzò una gamba e scavalcò il manico di scopa, dietro di lui, e lo afferrò per le spalle. Si sistemò bene a cavallo della scopa e poi abbracciò Ted intorno alla vita.

-Pronta?-

-Okay...-

E i loro piedi si staccarono da terra. Vic sentiva il suo mantello che iniziava a svolazzare dietro di lei. “Speriamo non si impigli da nessuna parte!” pensò, terrorizzata a quell'idea. Ted indossava solo camicia, cravatta e maglione, senza il mantello. Mossa saggia.

Quando furono a circa cinque metri di altezza, Ted partì davvero. Sfrecciò verso l'alto e in avanti, e dopo poco piegò in una curva larga. Vic nascose il viso dietro alla sua schiena. Il vento fresco le pungeva la faccia a quella velocità, ma più che altro il suo pensiero era la paura di cadere o di andare a sbattere contro un ostacolo. All'idea di giocare a Quidditch e di dover scansare Bolidi, tremò di paura, e strinse di più la presa su Ted. Lui continuò tranquillo a volteggiare, senza variazioni di velocità o di percorso, e Vic iniziò ad abituarsi. Con lui che guidava, si sentiva più tranquilla, lei non doveva pensare a nulla, si fidava di lui, era bravissimo a volare, e quelle per lui erano cosucce da niente. Durante la partite e gli allenamenti faceva ben di peggio! Vic si rilassò, e il suo pensiero iniziò ad andare al fatto di essere avvinghiata a lui, su un manico di scopa, a venti metri di altezza. Il parco di Hogwarts, da lì, era ancora più bello. Il cielo si stava aprendo, il sole stava per fare definitivamente capolino sulla valle. Vic, senza quasi rendersene conto, iniziò ad accarezzare i fianchi di Ted. I loro corpi si unirono e Vic appoggiò il viso sulla spalla di Ted. Lui si voltò a guardarla, le sorrise, e iniziò a planare sullo specchio d'acqua del lago scuro. Volarono per un bel pezzo rasentando la superficie coi piedi. Vic rise. Allungò una mano e toccò l'acqua gelida con la punta delle dita.

-E' terribile come credevi?- chiese Ted, ridendo, cercando di sovrastare il rumore dell'aria contro di loro.

-Non è così male, Lupin.- rise lei, schizzandogli un po' d'acqua addosso.

-Non mi provocare, Weasley, o ti butto in acqua!-

-No no no! Ti prego, no! Faccio la brava!- disse lei, riacciuffando i suoi fianchi e stringendolo forte, sinceramente terrorizzata all'idea.

-Brava. Non fare la furba.- ghignò lui, rialzandosi in volo. Fecero ancora tre volte il giro del parco, e poi planarono verso il campo da Quidditch, per atterrare.

Purtroppo, ad attenderli c'erano Fleur e Madama Bumb!

-Cosa diavolo stai faciondo, Victoire?!- urlò sua madre, piuttosto irritata mentre la ragazza si arrabattava giù dalla scopa.

-Io.. ehm.. Ciao mamma!- alzò il palmo della mano, pensando che far finta di niente fosse la miglior scappatoia per quella situazione.

-Avete fatto voi due questo scempio?!- intervenne rabbiosa Madama Bumb.

-Ehm, mi scusi.. Sono stato io..- alzò l'indice Ted. Non era vero, lo sapevano entrambi.

-Dieci punti in meno per Grifondoro! E ti farò dare una punizione! Vieni con me, Lupin!- ringhiò Madama Bumb, voltandosi verso il castello a testa alta e prendendo a marciare. Ted fece di sfuggita un occhiolino a Vic, e la seguì.

La ragazza si voltò verso sua madre.

-Ehm, mamma, mi dispiace.. Noi ci stavamo solo distraendo un po'..- tentò di giustificarsi.

Il bellissimo viso della bionda e alta donna, si tramutò da arrabbiato a preoccupato, e Fleur buttò le braccia al collo a Vic.

-OOOH! Bambina mia!!! Ero tonto in pensiero per voi! Ma cosa gli hanno fatto al piccolo James! OH! E se fosse suscesso a Louis! Meno male che stote bene! Meno male! Bambini miei!- singhiozzò.




Note dell'autrice


Ciao a tutti!!!

Allora, questo capitolo, come l'11 e il 12 che pubblicherò, parla del giorno seguente all'attentato a James. Domenica. La domenica in cui la famiglia Potter-Weasley si riunirà tutta ad Hogwarts. Poi dal capitolo 13 ricomincerà la settimana di lezioni, ma la famiglia non se ne andrà finchè James non sarà del tutto guarito. Vi piace il fatto di avere tutti i personaggi principali di nuovo tutti insieme ad Hogwarts con i figli? Personalmente, mi piace moltissimo scrivere di una riunione famigliare!

Per il resto, come molte di voi già avevano pensato, i nostri protagonisti nutrono sospetti su Lestrange. Vorrà vendicare i suoi genitori? Chi sarà stato suo padre, secondo voi? Sono troppo curiosa di sapere cosa ne pensate!

Odiosi i Zabini vero? Ma parlerò ancora di loro, e forse in un certo modo sembreranno un po' più simpatici.. Non dico altro! E Ted e Vic non stanno prendendo un pochino più di confidenza? Io li trovo adorabili! Voi che ne pensate? Sono o no cotti l'uno dell'altra?!

Grazie a tutte voi, siete fantastiche! Un abbraccio speciale a GregAvril2000, che mi ha dato una fiducia incredibile, che spero tanto di meritarmi!

Vi abbraccio, e ...fatemi sapere che ne pensate!

FleurDa

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Capitolo 11
*** Il lato leale dei Serpeverde ***


cap 11

Capitolo 11

Il lato leale dei Serpeverde



-ZABINI!- ululò Dom entrando inferocita attraverso la parete di pietra nella Sala Comune dei sotterranei.

Gli occhi di tutti i Serpeverde si puntarono allibiti verso di lei, che, dopo l'irruzione, stava avanzando a grandi passi verso le poltrone di pelle nera su cui erano accasciati i tre fratelli.

-Tu!!!- puntò l'indice contro il più piccolo dei tre ragazzi scuri, Eric. I capelli rossi le svolazzavano come fiamme, mentre si avvicinava. I tre ragazzi si alzarono di scatto.

-E tu!!!- ormai era vicina, e piantò l'indice sul petto di quello di mezzo, Ermes.

-Weasley, finalmente ci degni della tua attenzione!- ghignò quest'ultimo.

-VOI! Voi non strisciate come Serpi, ma come luridi vermi schifosi!- sibilò -..Può anche starvi antipatico Potter, ma qualcuno ieri ha tentato di assassinarlo! E' mio cugino!-

-Stai scherzando?!- esclamò Eric allibito -..non sapevo che avessero tentato di ucciderlo! Io credevo che lo avessero solo messo a terra, o che avesse avuto un malore da nulla!- disse, guardando nervosamente a destra e a sinistra, in cerca di sguardi sostenitori.

Emanuel, il fratello maggiore, un armadio del settimo anno che giocava nel ruolo di Cacciatore, fece un passo avanti. Era il più riflessivo dei tre, e difese i fratelli.

-Weasley, i miei fratelli non lo sapevano davvero, sono impulsivi, lo sai..- affermò, appoggiando una mano sulla spalla di Eric.

Gli occhi di Dom scintillavano di luce verde. Era davvero furibonda.

-Sarà meglio che insegni ai tuoi fratelli a tenere a freno la lingua biforcuta...- cominciò.

-Io lo sapevo!...- si intromise Ermes -... e non mi importa che sia tuo cugino. E' comunque un pezzente. Mio padre era contro il suo, e io sono contro di lui!- i suoi fratelli, sinceramente innocenti, lo fissarono esterrefatti.

-Che marcisca con i Mezzosangue all'Inferno!- urlò lui, con una smorfia orribile.

-Expelliarmus!!!- ringhiò Dom all'improvviso, in posizione di attacco, dopo aver prontamente estratto la bacchetta dalla fodera appesa alla gonna dell'uniforme. Il ragazzo venne spinto all'indietro, e la sua bacchetta, che ancora non aveva sfoderato, balzò via, rotolando per terra, fermandosi in prossimità di uno dei cinque camini di pietra.

Dom si avvicinò minacciosa, puntò con forza la bacchetta alla tempia del ragazzo e premette. Il suo viso si scompose, dando vita ad una smorfia di dolore. La ragazza gli afferrò le guance con la mano libera, schiacciandole, e avvicinò il suo orecchio alla propria bocca.

-Tu sei solamente uno schifoso topo di fogna, utile solo al mio nutrimento..- gli sibilò piano all'orecchio, ma tutti gli studenti captarono perfettamente le sue parole.

Dopo qualche istante, durante il quale lo sguardo di Dom emanava scintille di follia, la ragazza lo respinse indietro, e senza smettere di puntargli addosso la bacchetta, si rivolse alla folla:

-Chiunque di voi, che abbia qualcosa da dire su un qualsiasi membro della mia famiglia, lo dica direttamente a me! Sbrigheremo la faccenda faccia a faccia..- e li guardò minacciosa, gli occhi verdi colmi d'ira.

-Tu, Emanuel! Vieni con me..- fece un cenno al ragazzo, lo afferrò per un braccio e prese a marciare verso l'uscita dell'elegante Sala Comune.

Ermes si massaggiava la tempia, Eric era profondamente dispiaciuto e deluso dal fratello.

Dom portò Zabini fino all'altezza delle cucine, ma si diresse verso le botti che indicavano l'ingresso della Sala Comune di Tassorosso. Lo trascinava con violenza, tirandolo per un braccio: lei, uno scricciolo in confronto alla massa di lui.

La rossa diede un calcio violento a una botte. Zabini sapeva che non era quella la botte che serviva a entrare nella Sala Comune dei compagni dell'altra Casa. La botte sbattè violentemente contro il muro, ma non si rovesciò. Liberò, sotto di sé, l'ingresso di una botola, coperto da quello che sembrava un cerchio di ghisa massiccia. Assomigliava molto a un tombino. Dom si guardò in giro per essere sicura che nessuno li stesse guardando, poi puntò la bacchetta alla botola e disse: -Abominius!-

Il coperchio apparentemente esplose. In realtà, non emise quasi un suono, solo un impercettibile fischio. Dom entrò, grazie a una scaletta a pioli interna, e incitò Emanuel a fare lo stesso. Quando furono dentro, la ragazza esclamò, puntando la bacchetta all'uscita sopra di loro: -Regenero!- e si riformò il cerchio di ghisa. Poi -Lumos!- e finalmente tornarono a vedere. Si trovavano in un tunnel. Dom prese a percorrerlo e Zabini le andò dietro, spaventato. Non voleva perdere la fonte di luce, visto che aveva lasciato la bacchetta in Sala Comune. Arrivarono in un punto in cui il tunnel aveva uno slargo. Non finiva lì, ma Dom si fermò e si voltò verso Emanuel, con lo sguardo assetato di informazioni.

-Devo chiederti un paio di informazioni, Zabini.- e lui annuì per farla proseguire.

-Tu sei del settimo anno. Perchè Lestrange non dorme in dormitorio con voi?-

-E tu come lo sai?-

-RISPONDI!-

-Okay! Ero solo stupito, perchè la McGranitt ci ha fatto giurare a tutti di non dirlo in giro! Ma se lo sai già.. Non lo so perchè.-

-Vorrei qualcosa di più, grazie.-

-Davvero, non lo so.-

-E' stato lui a richiederlo? O voi?-

-Lui.-

-E perchè lei ha acconsentito?-

-Non ne ho la più pallida idea!-

-Bene, Zabini, ascoltami attentamente. Se non vuoi che io riduca tuo fratello Ermes in un Vermicolo a vita (e sai che lo farei tanto volentieri!), sarà meglio che collabori con me, d'accordo?- lo minacciò.

Lui parve riflettere qualche secondo, ma poi sembrò convincersi che era una buona idea.

-D'accordo.- annuì.

-Bene! Voglio che spii Lestrange, per me. Ci incontreremo qui tutte le settimane, il martedì sera, e mi dirai ogni dettaglio di cui sei venuto a conoscenza, anche insignificante, mi hai capito?! Sospetto che c'entri qualcosa col tentato omicidio di mio cugino, e se è così, lo voglio incastrare! Mi serve una spia del suo anno di Serpeverde, e sarai tu! Se non collabori, Capitano della squadra di Quidditch, sappi che oltre a uccidere i tuoi fratelli, mi ritirerò dal gioco!- Zabini rabbrividì.

-D'accordo, va bene! Tanto non mi importa un cazzo di Lestrange, per quanto mi riguarda puoi anche spedirlo ad Azkaban.-

-Allora la pensiamo allo stesso modo, ottimo.-

E Dom si avviò per tornare indietro.

-Come mai mi ha svelato il tuo nascondiglio segreto?- chiese lui curioso, abbassando la testa per passare nel tunnel, dove lei riusciva a passare a testa alta.

-Non è il mio nascondiglio, ma un mio nascondiglio. E non è neanche uno dei migliori..- sogghignò lei.




-Fred Weasley?- chiese sognante Luna Lovegood avvicinandosi al tavolo di Corvonero, a pranzo in Sala Grande.

-Eccomi Prof!- saltò su lui.

-E Molly Weasley?- lei continuò a guardarsi in giro, distratta.

-Sono io, Professoressa.- disse lei, alzandosi in piedi.

-Venite con me, sono arrivati i vostri genitori..-

-Oh! Bene!- esclamò Fred, infilando in bocca gli ultimi enormi bocconi di polpettone, e sfilandosi da sotto la panca. La Lovegood volteggiò via, poi le si accese la lampadina e si voltò di scatto verso di loro. La stavano seguendo, e le piombarono addosso, non aspettandosi quel brusco arresto.

-Oh, scusate! Non è che dovevate finire di mangiare?- chiese cortesemente la donna.

-Ehm, no.. Avevamo finito.- disse Molly, guardando sconsolata il suo piatto ancora pieno.

-Oh! Bene! Meglio così..- e la Professoressa si voltò verso l'enorme portone, riprendendo a camminare.

Fred ridacchiò. Molly lo fulminò con lo sguardo: lui aveva finito tutto quello che stava mangiando. Ripresero a seguire la Direttrice della Casa.

Uscirono all'aria aperta, e il vento gelato si insinuò all'interno dei loro mantelli. Faceva davvero freddo. Videro Madama Bumb marciare verso il castello seguita da un Ted divertito. Quando arrivarono allo stesso livello e si incrociarono, Fred mormorò:

-Ma dov'eri?!-

-Lascia perdere, amico, e ringrazia.. Sto per andare a scontare una tua punizione!- e gli fece l'occhiolino.

Fred realizzò.

-Bello avere degli amici Grifondoro!- rise alludendo al loro coraggio, alla loro lealtà verso gli amici e alla loro ricerca di guai e attenzioni.

-Che diamine hai combinato, Fred?- chiese Molly, preoccupata.

-Sai, prima ho rubato quelle scope dal ripostiglio della Madama..- disse lui, indicando col pollice dietro di sé, nella direzione in cui Madama Bumb marciava impettita. Molly capì e scosse la testa, sorridendo.

Arrivarono fino alla capanna del guardiacaccia, dove Harry, Ron e George erano intenti a montare le due tende di Arthur. Hagrid aveva portato i bambini a fare un giretto nel parco della scuola, mentre Ginny, Hermione, Audrey e Angelina erano intente a sparecchiare un tavolone in legno, smontabile da campeggio, su cui, a quanto pareva, avevano appena pranzato tutti.

-Ciao, tesoro!- esclamò Audrey, allargando le braccia in direzione di Molly, non appena la vide.

-Ehi, mammina, paparino, dov'è quella peste di Rox?- chiese Fred allegramente.

-Ciao Fred! Rox è con gli altri bambini a fare un giro con Hagrid, nel parco. Aiuta papà!- disse Angelina, rimettendosi a rassettare.

-Agli ordini! Mi sei mancata anche tu, comunque!- ghignò sarcastico.

Si avvicinò ai tre uomini e George gli passò subito una mano nei capelli, scompigliandoglieli.

-Freddie!-

-Georgie!- rispose il figlio.

-Stai combinando abbastanza guai?-

-EHI! Razza di idiota!- ululò Angelina. Fred scoppiò a ridere.

Molly intanto abbracciava con amore sua mamma.

-Hai già visto Lucy?- le chiese.

-Sì, prima, me è già scappata a lezione..-

-Non è possibile, è domenica! Non ci sono lezioni oggi..-

-Avrà avuto da fare..- la giustificò Audrey. In questo madre e figlia erano molto simili, avevano sempre una ragione pronta per giustificare chiunque. Molly non potè, però, fare a meno di pensare fra sé che sua sorella era stata molto scortese. La ragazza si mise subito ad aiutare le tre donne.

-Dov'è Vic?- chiese.

-Fleur è andata a cercarla.- rispose Ginny -..Hagrid ha detto che era al campo da Quidditch.-

Non è possibile.. Vic?!”

-Louis come sta?- chiese Harry. Aveva il volto contratto in una smorfia di preoccupazione che tentava invano di nascondere. In realtà, era in pena chiaramente per James, ma non voleva farsi vedere preoccupato solo per il proprio figlio.

-E' triste e agitato. Ma si sta riprendendo velocemente. Così come James, a quanto ho capito.- rispose Molly.

Intervenne Luna: -Puoi stare tranquillo, Harry. James si rimetterà presto, meglio di come stava prima..-

Fred e Molly si guardarono. Detto dalla Lovegood forse non era così incoraggiante, data la quantità di cose che si inventava di sana pianta, ma Harry parve rasserenarsi un poco. Ginny, invece, mostrava una forza d'animo fuori dal comune.

-Wingardium Leviosa!- esclamarono in coro Fred e George, puntando le bacchette su martelli, corde e picchetti che dovevano spostare all'altro angolo della prima tenda, mezza montata.

-FREEEEEEDDD!!!!!- esclamò una voce di bambina.

Si voltarono tutti in direzione del lago, da cui si stava avvicinando un gruppetto di marmocchietti, sui quali troneggiava maestosa la figura di Hagrid. Una di queste bambine si staccò dal gruppo, a braccia aperte, e si mise a correre verso di loro. Aveva le treccine scure, la pelle scura ma coperta di lentiggini, e gli occhi chiari.

-Piccola peste!- urlò Fred, piegando le ginocchia per abbassarsi e allargando le braccia per accogliere il suo abbraccio. Quando la piccoletta si trovò a circa un metro da lui, spiccò un salto e gli arrivò addosso con forza, rovesciandolo a terra a gambe all'aria.

Tutti scoppiarono a ridere, mentre trotterellando arrivavano anche Albus, Lily, Rose, Hugo e Hagrid. Saltellarono un po' intorno a Molly, che era più vicina, poi Lily la prese per mano e si avviarono tutti verso Fred e Roxanne, che ormai stavano facendo la lotta, rotolandosi per terra.

-Stasera venite tutti qua, ragazzi, a cena?- chiese Ron, ridendo come un pazzo.

-Ma sì, Ronald, invita, tanto siamo noi che cuciniamo!- commentò sarcastica Hermione -..e aiutali con le tende, no?!-

Poi si voltò radiosa verso Molly e le sussurrò, senza farsi sentire: -Certamente siete invitati, cara. Anche coi vostri amici!- e le fece l'occhiolino. Molly adorava zia Hermione. La faceva sempre ridere il modo con cui contraddiva sempre suo marito.

Ormai Fred era partito in quarta con i giochi. Aveva trasfigurato la sua bocca in un muso di cane, e rincorreva a quattro zampe, col corpo umano, i bambini per il giardino di Hagrid, intorno alle tende. Molly li guardava e scoppiava a ridere ogni cinque secondi.

In quel momento passarono dietro alla capanna Alexis e Miriam. Si stavano dirigendo su un prato tranquillo, ai margini della Foresta Proibita per studiare e chiacchierare senza essere sentite. Quando videro Fred in quelle condizioni, scoppiarono a ridere, e Alexis si mise a correre verso di lui. Lui se ne accorse soltanto quando lei gli stava accarezzando la testa, scompigliandogli i capelli, come fosse davvero un cane, piegandosi in due dal ridere per quanto era buffo. Guardò Miriam, sempre ridendo, poi lo salutò con una piccola pacca, e corse di nuovo verso l'amica.

-Che calina!- urlò Hugo all'orecchio di Fred. Lui quasi cadde per terra per lo spavento. Molly rise di nuovo. Poi qualcuno le mise una mano sulla spalla. Si voltò: era Vic.

-Ciao Molly! Sono appena arrivata. Ero con mia madre. Ha preso una camera d'albergo con la tua.-

-Sì, lo so.-

-Adesso va a salutare Dom, poi ha detto che lei e la zia vanno giù a Hogsmeade per posare i bagagli e tornano per cena.-

-Ottimo! Dov'eri a pranzo?.. Ah! Siamo invitati a cena!-

-Bene..-

-...Sì, ma dov'eri a pranzo?- ribadì.

-Ehm..-

-Vic, avanti..-

-Con Ted.. Su un manico di scopa..-

-Cooosa?-

-Che c'è di così strano?-

-Il fatto che tu sia salita su una scopa ben due volte in due giorni!-

Ma subito si rabbuiarono, pensando a quello che era successo il giorno prima.

-Lo so, non mi piace volare.. Comunque, Molly.. Ammetto che con lui mi è piaciuto..- sorrise.

-Guarda un po'!- rise sarcastica.

-Stasera è invitato a cena anche lui?-

-Sì, tutti, perchè?-

-Perchè se mia madre si accorge che abbiamo una.. bo? Una storia?.. Bhe, in ogni caso mi ammazza!-

-Perchè?!-

-E che ne so! Ci tratta ancora come dei bambini!-

-Vic! Hai sedici anni!-

-Lo so! E Dom quattordici! Se mai la mamma dovesse venire a sapere quello che ha già fatto!-

Molly scoppiò a ridere. Sicuro che Fleur alla loro età era peggio di Dominique! Ma ora che era mamma...

Passarono un bellissimo pomeriggio in allegria. Fleur e Audrey si recarono quasi subito al villaggio. I maschi terminarono di montare le tende intorno alle tre e mezza, quando le donne avevano già finito il loro compito da mezz'ora. Poi Luna, Neville, Harry, Ginny, Ron, Hermione, George, Angelina e Hagrid si erano seduti intorno al tavolo da pranzo a chiacchierare, mentre Vic, Fred, Molly e i ragazzini facevano dei giochi di squadra magici. Verso le cinque e mezza i grandi accesero un fuoco, e Ted arrivò con Sam. Dom e Lucy, a quanto pareva, si facevano gli affari loro al castello. Louis arrivò alle sei, dopo aver trascorso l'intera giornata in Infermeria.

-Ciao a tutti!- salutò arrivando, fingendosi allegro.

-Ciao Louis! Come sta?- chiese Ginny.

-E' sempre addormentato. La McGranitt mi ha detto che potete andare a farci visita due alla volta, ma tra una mezz'oretta. Ora ci sono Dom e un suo amico.-

-Lucy?- chiese Molly.

-Non l'ho vista.- disse lui, incrociando le gambe mettendosi a sedere sull'erba, intorno al fuoco come tutti i suoi cugini.

-Chi è l'amico di Dom?- chiese Vic curiosa.

-Giusto!- confermò Ted, cosa che mandò la bile al cervello di Vic.

-Eric Zabini. Dovevate vedere che faccia! Sembrava disperato!-

-Eric qual è più, dei tre?- domandò Fred, guardandosi intorno.

-Il piccolo! Quello del terzo anno..- disse Vic.

-Il Cacciatore, Fred!- disse Molly, e l'espressione intontita di Fred divenne finalmente consapevole di chi stavano parlando.

-Un momento, ce n'è due che fanno i Cacciatori!- esclamò Ted.

-Ma sì, Ted! Quello più piccolo anche di statura!- disse Fred, mimando con le mani un oggetto più piccolo.

Vic notò che Rose non staccava gli occhi di dosso a Ted.

Ah, hai già capito tutto, nanerottola!” pensò sorridendo.

-Ragazzi, va bene se invito anche Alexis per la cena?- disse Fred.

-Freeeddieee!- sorrise Ted, mentre Sam scoppiava a ridere.

-Che volete voi due!- rise lui.

-Ci piacciono le Cercatrici, eh!- disse Ted, e a Vic quel plurale non piacque per niente. Dom era una Cercatrice, cazzo!

-Ma Dom e Lucy vengono stasera?- chiese Sam.

-Se si portano Zabini, le rispediamo con lui nel sotterraneo!- esclamò Ted.

-Ma il piccolo non è antipatico, dai..- aggiunse Molly.

-Premettendo che è un Serpeverde...- la fissò torvo lui -.. e poi è un Serpeverde!- concluse. I bambini scoppiarono a ridere. Tutti meno Albus.

-Bhe questo non lo rende per forza una brutta persona..- mormorò.

-Ma sì, Al, Ted scherzava!- Louis gli diede una pacca sulla spalla.

Il buio della sera scese sulla valle piuttosto presto. Lentamente, a due a due, gli adulti salirono al castello per fare visita a James. Albus, Lily e Hugo implorano i cugini grandi di portarli di nascosto a visitare il castello e le Sale Comuni. Fred voleva cedere, ma Molly lo bloccò. Rose, d'altro canto, non voleva disobbedire alle regole. Inoltre, nonostante la scuola la incuriosisse molto, la incuriosiva di più Ted, dal quale non si staccava mai più di due metri. La piccola Lily se ne accorse, e iniziò a darle spallate e a prenderla in giro. Vic se la rideva sotto i baffi.

Se Rose mi scopre, mi trasfigurerà in un puntaspilli!” pensò. Le capacità magiche della ragazzina erano promettenti già a dieci anni.

Poco dopo, Dom, Lucy e ...Eric Zabini scesero dal castello verso di loro. I ragazzi si scambiarono sguardi allibiti. Che ci faceva lui, lì? Ted prima scherzava, sì, ma fino a un certo punto!

Il bel ragazzino scuro si avvicinò ai compagni, e Vic notò che Harry e Hermione si avvicinarono lentamente per sentire.

-Cosa vuoi, Zabini?- chiese Ted, scettico.

-Solo scusarmi. Ieri mi avete sentito parlare male di Potter, ma io stavo solo scherzando.. Non sapevo..- proseguì, alzando un palmo della mano frenando Ted che stava già per interromperlo, furibondo. -..non sapevo che qualcuno avesse tentato di ucciderlo. Non l'ho visto passare diretto all'Infermeria. Ho solo sentito dire in giro che Potter si era sentito male. Credevo fosse una cosa da nulla, e mi sono lasciato scappare una battutina. Sono davvero dispiaciuto per voi, e spero si rimetterà presto.-

Si volse a guardare Dom, con fare interrogativo, come a chiederle se quel discorso poteva andare bene, o se doveva ricominciarlo daccapo. Lei annuì impercettibilmente.

-E vi chiedo scusa anche a nome di mio fratello Ermes.- aggiunse veloce, voltandosi e correndo via. Dom fece una smorfia di dissenso, ma non disse nulla. Alzò una mano ed esclamò:

-Ciao a tutti!-




Note dell'autrice


Ciao a tutti, gente!!!

Allora, è o non è cazzuta Dom?! Cosa ne pensate di lei dopo questo capitolo? Il suo personaggio a me piace molto, lo ammetto. Voi come la vedete?

E Lestrange cosa nasconderà?

E cosa ne pensate ora dei Zabini? Ve li aspettavate così?

Sono davvero curiosa di conoscere le vostre opinioni, come ormai sapete, quindi recensite, scrivetemi e fatemi sapere! Siete davvero dolcissime e vi ringrazio tanto a tutte per quello che mi scrivete! Un bacione in particolare a Siria_Ilias, Lunatica___Lovegood, Kendra00, White_Evans_Potter, dobbyforever, GregAvril2000, la piccola fenice Felpata, e tutti gli altri che mi seguono, siete splendidi! Spero di non deludervi con questa storia, e di interessarvi sempre di più! Vi do un grosso abbraccio!

E ...fatemi sapere che ne pensate!

FleurDa

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Capitolo 12
*** Brividi sulla schiena ***


cap12

Capitolo 12

Brividi sulla schiena



La cena fu favolosa! Hermione aveva preparato dell'ottima Shepherd's Pie, un pasticcio gratinato di ragù e verdure, Ginny aveva preparato il Roastbeef con le patatine al forno, e Angelina aveva cucinato i Burgers per i più piccoli. Audrey e Fleur erano passate da Hogsmeade, dove avevano comprato una grossa Red Velvet Cake alla crema. In realtà, Fleur aveva preparato un dolce francese, la Crème brulèe, ma siccome non era un'ottima cuoca, aveva chiesto a Audrey di prendere insieme un dolce per sicurezza.

Mentre Vic gustava la sua Crème, pensò a quanto amava il suo lato francese, e che sua mamma con i dolci (solo con quelli) ci sapeva davvero fare. Non aveva senso essere così insicura, erano buonissimi!

Le due grosse tende erano montate nel giardino di Hagrid, una decisamente più grossa dell'altra. In quella grande avrebbero dormito Harry, Ginny, Hermione e Ron con i ragazzi (Albus e Hugo), mentre nella minore avrebbero dormito George, Angelina e le ragazze (Rose, Lily e Roxanne).

-Georgie, mi passi l'Acquaviola?- chiese Fred.

-Certamente, Freddie!- e il padre gli porse la brocca.

-George Weasley! E' alcolico!- gemette Angelina, esasperata.

-Tu vorresti credere che tuo figlio Fred non beve alcolici?!- ghignò lui.

-Sì, vorrei crederlo!-

-Mamma, mi spiace tanto...-

Tutti risero, ma soprattutto Roxanne.

-Tu non prendere esempio da tuo fratello, capito?!-

-Ah-ah, come no!- Rox strizzò l'occhio a Fred, che le diede un buffetto.

George e Fred erano l'uno di fronte all'altro al centro del tavolo, e davano spettacolo. Erano una bellissima famiglia, e tra i due c'era una complicità non comune tra un padre e un figlio. Fred aveva da un lato la sorellina, dall'altro Ted. Alla fine non aveva più invitato Alexis, sicuro che Ted e Sam avrebbero lanciato battutine per tutta la sera. Il Metamorfomagus era vicino a Rose, che era vicina a Lily, che era vicina a Sam, che era vicino a Molly, che era vicina a Vic, che era vicina a Louis, che era vicino ad Albus, che era vicino a Hugo, che era vicino a Lucy, che era vicina a Dom che era vicina a George. Nell'altra metà del tavolo stavano tutti gli adulti, compresi Neville, Luna e Hagrid, che stava a capotavola.

Hagrid stava raccontando di quando era andato alla ricerca dei giganti, e raccontava certi aneddoti mostruosi che dal suo punto di vista erano esilaranti. Quasi tutti erano intenti ad ascoltarlo, divertiti dal modo di fare del guardiacaccia. Dom si guardò in giro e, quando vide che solo Vic l'aveva notata, si sporse in avanti sul tavolo verso Ted, che stava proprio di fronte a lei e sussurrò:

-Ho parlato con Zabini. Quello del settimo. Ha detto che è stato “lui” a chiedere alla Preside di dormire da solo, ma non sa altro. L'ho minacciato, e lo spierà per me.-

Vic, all'altro capo del tavolo, non capì una parola, per il volume troppo basso della voce, e guardò Ted interrogativa.

Il ragazzo annuì a entrambe, e poi si alzò. Si diresse verso Vic mentre tutti ridevano a una battuta di Hagrid, e quando arrivò da lei le mormorò: -Vieni?- porgendole una mano per farla alzare.

Lei indugiò. Insomma, erano con le loro famiglie, li avrebbero visti tutti! Però era stato astuto, ora Dom probabilmente pensava che lui le spiegasse solo quello che lei aveva appena detto. Annuì, prese la mano e si alzò. Ted le lasciò la mano appena lei gli fu accanto, e si diresse verso il fuoco, poco più in là, scompigliandosi i capelli. Divennero immediatamente viola. Vic sorrise fra sé.

Ted si accovacciò accanto al fuoco.

-Accio legna!-

Una moltitudine di rametti e tronchetti apparvero volteggiando dalla Foresta Proibita, e si appoggiarono accanto a Ted. Lui iniziò lentamente a spezzare i rametti e a gettarli a piccoli pezzi nel fuoco.

-Vieni con me nella Stanza delle Necessità, prima di andare a dormire?- le chiese senza guardarla, intento nel lavoro.

-No.- disse lei. Il suo tono sembrò più risoluto di quanto volesse. Insomma, si era data un obiettivo? Lo doveva raggiungere. Non poteva scattare ai suoi ordini ogni volta che lui lo voleva. Non poteva.

-Come, scusa?- si voltò a guardarla lui, interrompendosi, decisamente allibito.

-Ho detto di no.-

-E perchè?-

-Perchè no.- disse asciutta.

-... Come vuoi.- e si rivolse di nuovo verso il fuoco, gettandoci dentro rametti e tronchetti.

Ci mollava così presto... Vic si sentì delusa. Aveva sperato che lui insistesse. Invece niente. Sembrava solo un passatempo per lui.

Il ragazzo si voltò a guardarla.

-Bhe?- le chiese.

Lei lo fissò, attonita.

-Ho finito.- disse lui, secco. Sembrava arrabbiato, deluso.

-Pensavo volessi dirmi cosa ti ha detto Dom. Prima hai visto che non ho sentito niente.-

-Te lo dico solo se accetti di venire stasera!- disse lui, illuminandosi.

-Cosa?!-

Lui scattò su un piedi.

-Avanti, Weasley.. Se ci vieni, te lo dico!- ghignò, con sguardo vispo.

-Stai scherzando?!-

Lui scosse la testa. Era proprio un emerito idiota! La ricattava? In quella situazione? Un momento! Però era l'occasione per dire di sì senza sembrare persa di lui. Avrebbe detto di sì solo per ottenere le informazioni che le interessavano. Non era come cedere a lui, ma come cedere alla cosa che voleva sentirsi dire.

-Ehm.. Okay, d'accordo.. Tu me lo dici e io vengo con te, dopo.-

-Sei fantastica!- rise lui.

-...Bhe? Ora me lo dici, Lupin?-

-Poi mantieni la parola data?-

-Non è che la mantenete solo voi Grifondoro, sai?!-

-Okay, okay.. Dom ha obbligato Emanuel Zabini a spiare Lestrange per lei. E ha scoperto che è stato lui a decidere di dormire da solo, ma non sa perchè la Mc abbia accettato.-

-Oddio!-

-Bene, sai tutto, a dopo tesoro!- le sorrise e si avviò verso la tavolata. Vic gli andò dietro e, passando accanto a George, lo sentì dire:

-..Sto cercando di aprire una filiale del negozio direttamente al villaggio di Hogsmeade. Così potete rifornirvi automaticamente tutte le volte che ci andate..- disse, ammiccando verso i bambini alla fine della frase.

Rose rise.

-Zio George, ma è vero che vendete anche filtri d'amore?- chiese curiosa.

Vic trattenne una risata. La bambina certamente l'avrebbe usata volentieri per Ted.

-Sì, Rose, ma sono quelli legali, durano solo poche ore. Quelli veri sono molto più potenti e durano moltissimo, e soprattutto non si possono ne vendere, ne comprare, ne somministrare.-

-Ah..- abbassò lo sguardo delusa.

-A ROSE PIACE T...-

-ZITTA!!!!!!!- Esclamò Rose, tutta rossa in volto, tappando la bocca a Lily.

-Bhe, che c'è di male, Rose?- chiese Roxanne, col fare di chi la sapeva lunga.

-A me piace Sam, ma mica mi vergogno a dirglielo!- aggiunse.

Tutta la tavolata scoppiò a ridere, Sam compreso.

-Ehm, Rox, sei molto carina, ma magari ne riparliamo tra un po' di anni!- disse, fra le risate.

-Sono d'accordo!- fece lei, con tanto di occhiolino al suo amato.

Vic non riuscì a trattenersi, e scoppiò a ridere sonoramente. Lo facevano anche tutti gli altri, ma era raro vedere Vic ridere così. Ted si voltò a guardarla e le donò un ampio e sincero sorriso. Era felice che lei ridesse. Poi si rabbuiò all'improvviso. Loro ridevano, ma James era quasi morto, solo la sera prima.




-E' stata l'unica volta in cui ho visto papà piangere.- spiegò Fred mentre lui, Molly e Vic salivano per la scala a chiocciola della Sala Comune, qualche ora dopo.

-Mi chiamava sempre Freddie, e io una volta, non so perchè, lo chiamai Georgie, in risposta. Eravamo in cucina a fare colazione. Stavamo facendo impazzire la mamma come al solito. Papà mi ha guardato fisso negli occhi, e la stanza si è raggelata. Ricordo che la mamma mise una mano sulla spalla a papà, anche se un secondo prima era arrabbiata con noi. Gli occhi di mio padre si riempirono di lacrime, e io gli dissi: “Non lo faccio più, papà, scusa!”. Lui si è preso il viso fra le mani, così.. Ha appoggiato i gomiti sul tavolo e si è messo a singhiozzare. Non lo avevo mai visto piangere, e non l'ho mai più visto farlo neanche dopo quell'episodio.. Solo quella volta. Si è tirato su a guardarmi e mi ha sorriso tra i singhiozzi, dicendomi: “No, Freddie, figurati! Chiamami sempre così, tutte le volte che vuoi”. Nei giorni seguenti chiesi spiegazioni alla mamma e lei mi disse che erano i nomignoli che si davano lui e il suo gemello, lo zio Fred. Le dissi che non volevo più chiamarlo così, non volevo vederlo piangere. Ma lei mi disse di farlo, che lui sarebbe stato contento, e non avrebbe mai più pianto. Ed è stato proprio così!-

Era strano vedere Fred così serio. Molly sembrava sul punto di saltargli con le braccia al collo, ma probabilmente si trattenne. Lo fissarono, sgomente, incapaci di commentare quella confidenza, così delicata.

Fred rialzò gli occhi dal pavimento, di nuovo il suo bel sorriso era stampato sul suo volto.

-Bhe, buonanotte ragazze, a domani!- disse il ragazzo, prendendo la direzione del dormitorio maschile.

-Notte, Fred.- e Molly fece per avviarsi. Vic la fermò appoggiandole una mano sul braccio.

-Molly..- cominciò -..io non vengo.. ehm.. mi vedo con Ted..- mormorò.

Molly cambiò la sua espressione da incuriosita a raggiante e complice.

-Ah sì? Bhe, okay! Vai, scemina!- le sorrise.

Vic ricambiò il sorriso e corse fuori. La Stanza delle Necessità non era troppo lontana dalla Sala Comune, per fortuna!

Arrivò davanti alla statua, ma non vi trovò nessuno. Si guardò in giro due o tre volte, e poi si appoggiò al muro con la schiena, con le braccia incrociate. Il cuore iniziò a tamburellarle e nella sua testa presero forma i pensieri più orribili. Ted forse voleva vendicarsi per averlo pietrificato. Poteva saltare fuori all'improvviso e farle un incantesimo. Oppure poteva benissimo non presentarsi, lo stronzetto. Lasciarla lì impalata ad aspettarlo, solo per vendicarsi. Vic attese, ma la voglia di darsela a gamba saliva ogni secondo di più. Maledizione, che le era preso quando aveva accettato?! Era chiaro che sarebbe stata in balia di Ted, sarebbe stata in suo potere. Come aveva potuto essere così stupida? I minuti stavano passando, e Ted non arrivava. Era andato via prima di lei dal giardino di Hagrid, come diavolo era possibile?..

...Basta! Non poteva più aspettare. Non poteva più lasciarsi prendere in giro. Era passata più di mezz'ora. Si staccò dal muro, e si volse nella direzione del corridoio che portava alla torre Ovest, ma indugiò qualche istante, restando ferma. Improvvisamente, sulla parete di pietra alla sua sinistra si formò dal nulla una porta, proprio dove doveva essere la Stanza delle Necessità. Ma com'era possibile? Nessuno vi era passato davanti per tre volte! Vic si avvicinò alla porta lignea e appoggiò lentamente una mano sulla maniglia, senza motivo, non aveva nessuna intenzione di aprirla.

Improvvisamente sentì un fruscio dietro di sé e il panico le salì al cervello, ma prima ancora di potersi muovere, una mano le aveva tappato la bocca. L'altra mano della persona dietro di lei aprì la porta che le stava davanti e la buttò dentro. Vic si sentiva impotente, incapace di fare qualsiasi mossa, perchè la paura incondizionata la rendeva immobile. Fu questione di pochi secondi. La persona entrò dietro di lei nella Stanza buia, e chiuse la porta dietro di sé.

-Lumos!- disse.

Cos..!”

Lo sconosciuto l'afferrò per le spalle e la girò verso di lui, e si trovarono faccia a faccia.

Era Ted.

-Brutto idiota!!!-

-Cara Weasley!-

-Mi hai fatto perdere dieci anni di vita, razza di stupido Troll!!!-

-Calmati, tesoro..-

-Non mi calmo proprio per un cazzo! Come diavolo hai fatto a...-

-...comparire all'improvviso?- sorrise lui, sollevando un morbido telo argenteo tutto appallottolato.

-Il Mantello dell'Invisibilità di James!- disse trionfante.

-Ho pensato che a lui non servisse al momento.. Chiaro.. E mi dovevo vendicare per un brutto scherzetto..- alzò una mano alla fronte, e si scompigliò il ciuffo dritto sulla testa.

La tensione di Vic si sciolse in quell'istante, e la ragazza si sentì improvvisamente stanca e moscia.

-Sei davvero un coglione, Lupin..-

-Te la sei cercata, carina.. Comunque hai aspettato mezz'ora! Pensavo di meno! Sono qui da quando sei arrivata, stavo sotto al Mantello!-

-Mi hai portata qui solo per questo?-

-Non proprio..- e le si avvicinò.

Lei indietreggiò finchè non sentì le sue gambe bloccate da qualcosa, forse un banco, che le impediva di andare ancora indietro. Dovette fermarsi e Ted potè così avvicinare il suo corpo al suo, fino a farli aderire l'uno con l'altro. Le labbra del ragazzo arrivarono a un centimetro da quelle di Vic, e a quel punto si fermò.

-Perchè non volevi venire?- mormorò lui.

-Proprio per evitare cose del genere di prima!-

-Ah, mi dispiace, ma se vuoi posso farmi perdonare..-

-Ah sì, e come?- lo sfidò.

Lui la continuò a fissare negli occhi.

-Come vorresti?-

-Lupin, piantala con questi giochini, ma cosa vuoi da me?!- e dicendo così lo respinse, lontano da sé.

-Solo che ti lasci andare..- lui non si scoraggiò, la prese per la vita e la ruotò di novanta gradi, appoggiandola con la schiena al muro.

-Ma a cosa?-

-Al provare emozioni.. Al desiderio di toccare qualcuno, di guardare questa persona, ma davvero.. Alla sensazione di parlare liberamente di quello che provi.. Al condividere le emozioni con qualcun altro..-

-Tu stai delirando!-

-No, sono sincero. Tu mi piaci, e molto, io ti piaccio?-

-No!-

-Bugia.. E hai detto a qualcuno di me?-

-No!-

-Altra bugia, io ho parlato di te e me a qualcuno..-

-E a chi?!- non sapeva se si stava sentendo curiosa o spaventata.

-Ad Hagrid.-

-Hagrid?!-

-Sì.-

-E che gli hai detto, scusa?-

-Gli ho detto che ci siamo baciati.. Più volte.. E che mi piaci. E che io piaccio a te, anche se non lo ammetti. E che vorrei poter vivere dei bei momenti con te, ma che tu opponi resistenza.. Come da sei anni d'altronde.. E che non ne capisco il motivo..-

Vic realizzò in quel momento il motivo per cui il gigantesco amico si era comportato in modo strano, lasciando soli i due ragazzi quella mattina.

-Tu sei solo un montato presuntuoso!-

-Non è vero, sono sincero, a differenza di qualcun altro!-

-Ma se l'altra volta ti ho chiesto perchè continui a baciarmi e non hai saputo rispondere!-

-Ti sbagli, ho risposto chiaramente. Ho detto che lo faccio perchè mi fa piacere, e mi rallegra la giornata. Però che non so ancora a cosa porterà tutto questo, perchè il tuo cervellino da Corva non vuole scoprirsi..-

-Non avevi specificato che il problema ero io!-

-Il problema a cosa?-

-Il probl.. Oh, Lupin, non lo so! Non ci sto più capendo niente.-

-Io sono chiarissimo. Sei tu che non sai cosa dici.- rise lui, sempre vicinissimo al viso della ragazza.

-Girati.- le disse.

-Cosa?!-

-Girati, dai, non fare la difficile!- la pregò.

Lei lo guardò sospettosa qualche momento, poi si staccò piano dal muro e prese a girarsi, lentamente, senza staccare gli occhi da quelli di lui.

-Come?- chiese.

-Così...- lui l'aiutò a mettersi rivolta verso il muro, in quel modo gli dava la schiena, e non lo vedeva. Iniziò a sentire molto caldo.

Ted, lentamente, le prese entrambe le mani e gliele appoggiò coi palmi aperti sulla parete, all'altezza del suo petto. Poi le si avvicinò, schiacciandola contro il muro, infilando il viso nell'incavo tra il collo e la spalla di lei. Non lo appoggiò, lei poteva sentire il suo respiro, lento e profondo, sulla sua pelle. Rimasero fermi qualche istante, mentre lui continuava a respirarle sul collo e le iniziava ad accarezzare i fianchi. Lei, schiacciata tra il corpo di Ted e il muro verso cui era rivolta, sentì vampate di calore salirle dalla pancia al cervello. Perchè aspettava, cosa stava facendo? La lasciava lì, ferma, a logorarsi. “Baciami!!! Ora!!!” ma lui continuava ad accarezzarla. Una mano di Ted restò sui suoi fianchi mentre l'altra scendeva sulla coscia, e finalmente iniziò a baciarle il collo. Vic non riuscì a trattenere un gemito. Maledizione, così gli avrebbe dato soddisfazione, ma non riuscì a trattenere l'impulso involontario di tremare.

-Ah...- mormorò la ragazza, mentre lui la accarezzava e la baciava, succhiava, leccava.

Ted tornò con le mani sui suoi fianchi, le afferrò i lembi del maglioncino, e glieli tirò su. “Oddio! Cosa fa! Mi sta spogliando!”. Era tutto molto lento. Poi fu il turno della cravatta, Ted allentò il nodo, e gliela sfilò. In quel momento la testa di Vic iniziò a vorticare. Forse Ted voleva farlo! Ma lei non era mica pronta, e no eh! Sarebbe stata la sua prima volta, e non era pronta proprio per niente! Non che le sarebbe dispiaciuto, ma diamine, la prima volta si fa da innamorati! Da fidanzati, addirittura! Non così! Giusto da rallegrargli la giornata, cazzo! Vic iniziò a sentirsi sudare. Oh, no! Che cosa orribile, sudare in quel momento, e se lui se ne fosse accorto? Se gli avesse fatto schifo? Aveva iniziato a sbottonarle la camicia, mentre le baciava il collo con avidità. “Domani, avrò sicuramente il segno del succhiotto, Santo Merlino!”.

Si sentiva immobile come prima, quando l'aveva cacciata improvvisamente nella Stanza delle Necessità. Non riusciva a muoversi, nè a parlare, ma voleva fermarlo! Lui le stava sfilando la camicetta, miseriaccia!

Ecco.. Gliel'aveva tolta. Ora era con la gonna e il reggiseno, attaccata a un muro di pietra gelato (a dir poco!) con Ted attaccato alla sua schiena che la baciava da dietro. Lo sentì iniziare a trafficare con il cinturino del reggiseno.. “No!!!” urlò dentro di sé.

-Fermati..- sussurrò sottovoce.

-Prometto che dopo che l'ho tolto mi fermo..- disse lui, con dolcezza, gelandole il sangue nelle vene. Sembrava avido di lei.

-No, non toglierlo..-

-Perchè?-

-Non voglio che mi vedi..-

-Posso toglierlo se giuro che non ti guardo?- chiese, sempre delicatamente.

Lei ci pensò per lunghi secondi. Forse minuti.

-Okay..- disse infine, desiderosa di lui, eccitata come non era mai stata.

Lui le sganciò il reggiseno e glielo sfilò via. Cadde per terra, come il resto dei suoi indumenti. Lei era sempre rivolta contro la parete. Lui non poteva vederla. Vedeva solo la sua schiena nuda e bianca, le accarezzava i fianchi e la baciava sul collo. La spinse avanti, e i suoi seni si schiacciarono sulla fredda parete. Vic si sentì scossa dai brividi. Lui l'accarezzava salendo, e arrivò ad accarezzarla quasi fino sotto le ascelle. Lì le sfiorava con le mani il seno, sui lati esterni. Vic schiacciò i palmi sulla parete e spinse indietro la testa, inarcando la spina dorsale. Lui le stava praticamente mangiando il collo. Non si era mai sentita così. Non era mai arrivata a quel punto con un ragazzo! Eppure lui non l'aveva nè vista, nè toccata in nessun punto strano. Le aveva solo sfilato i vestiti. E basta. Senza nemmeno guardarla.

-Se ti giri, ti do un bacio.. Giuro che non ti guardo..- le sussurrò all'orecchio. Lei stavolta riflettè davvero poco. Si voltò, schiacciando il corpo sul suo, e girandogli le braccia intorno al collo. Ted la baciò con forza, rischiacciandola contro il muro, ma stavolta con la schiena nuda attaccata alla parete. Ted aveva solo la camicia dell'uniforme scolastica, e il corpo nudo di Vic era schiacciato sul suo petto. Si baciarono, con trasporto, muovendo la testa, prima a destra, poi a sinistra. Finalmente! Finalmente si baciavano! Finalmente la lingua calda di Ted era di nuovo nella sua bocca, e si muoveva, umida. Lui le mise dolcemente le mani sul collo, attirandola a sé. Scese con le labbra a baciarle di nuovo il collo, e mentre lo faceva scese con le mani. Ma non la toccò. Ci girò in giro, in un modo estenuante, ma non staccò il petto della ragazza dal suo per toccarla. Non la guardò e non la toccò. Si baciarono per quella che sembrò un'ora, poi le loro labbra si staccarono.

-Ehm.. Magari andiamo a dormire, prima che venga mattina?- ansimò lei.

-Mi sa che devo darti ragione, Weasley, stavolta..-

-Domani abbiamo le lezioni, poi andiamo a trovare James...- iniziò lei.

-Ci andiamo insieme?- chiese lui, come se le stesse chiedendo un appuntamento. Lei si stupì della spontaneità di quel gesto.

-Ehm.. sì.. certo.-

-Facciamo dall'Infermeria alle quattro?-

-Okay..-

-Ora come fai a rivestirti senza che io ti veda?- rise lui.

Lei sorrise e gli tappò gli occhi con le mani.

-Vai avanti fino al muro, poi resta lì a guardarlo, immobile, finchè non mi sono rivestita..-

-Okay!- sorrise, avanzando ed eseguendo l'ordine. Vic gli lasciò andare gli occhi, e si accovacciò per raccogliere i suoi indumenti. Se li appoggiò davanti, e si sporse a guardarlo. Lui stava già cercando di spiarla!

-Lupin!-

-Scusa, scusa!- e si voltò di nuovo verso il muro, ridendo.

Non poteva rimettersi reggiseno, camicia e maglioncino, perchè lui avrebbe trovato il modo di guardarla in un tempo così lungo. Così si voltò di scatto per dargli la schiena, infilò di fretta il maglioncino sulla sua pelle nuda, e si rivoltò verso di lui.

Era intento a guardarla, sorridendo:

-Nooo..- mormorò piano il ragazzo, deluso di non essere riuscito a scorgere niente.

-Non sai proprio mantenere la parola, Lupin!-

-In questi casi no, mi spiace..-

-Tanto non hai visto niente..-

-Purtroppo..-

-Oh, quanto mi dispiace per te!-

-Però ti ho sentita addosso, tesoro..-

-Piantala! Lo vedi perchè non mi lascio andare?! Poi non la smetti di farmene pentire, le poche volte che riesco a farlo!-

-Ah! Hai ragione, Weasley, sto zitto, giuro..- la prese per mano e la portò fuori. Lui si riprese il Mantello e la bacchetta, mentre lei teneva in mano camicetta e cravatta, tutte stropicciate.

-Ti accompagno, Weasley.. Non vorrei che qualcuno ti attaccasse alle spalle..- e le fece l'occhiolino, riprendendola nel suo solito abbraccio pesante. La accompagnò fino alla scala a chiocciola, e lì la salutò con un bel bacio sulle labbra.

-Allora ci vediamo domani alle quattro, Weasley..-

-Okay, Lupin, a domani..-

-Buonanotte..-

-Notte Ted..-




Note dell'autrice


Ciao a tutti!!!!!

Devo fare una premessa a queste note.

C'è un grosso errore: se non vado errato, la Rowling dichiara che James sottrae la Mappa del Malandrino dallo studio del padre, mentre io nella storia faccio in modo che siano Ted e Fred a prenderla a Gazza. Ho intenzione di far sì che la donino ad Albus prima dell'inizio del suo primo anno ad Hogwarts. Visto che ho tolto la scena a James Sirius, ho deciso, in questo capitolo, di affidare a lui il Mantello dell'Invisibilità, anche se in questo episodio lo usa Ted. James, nella mia storia, dallo studio di Harry ha sottratto il Mantello, cosa di cui suo papà è pienamente consapevole. Vi può andare, come variazione? :-)

Ma parliamo del capitolo in generale! Allora, vi è piaciuto? Vi piace il fatto che siano di nuovo fra noi i personaggi della generazione della Rowling? E tutti i fratelli e cuginetti dei protagonisti? Siete preoccupate per James, o credete che se la caverà? Come indagheranno i nostri personaggi sul tentato omicidio del ragazzino?

E Ted non è estremamente sexy?! Mammammia!!! Vi è piaciuta la scena nella Stanza delle Necessità? Ed è solo l'inizio!

Spero di non deludervi mai, né con quello che ho scritto, né con quello che scriverò, e spero tanto che continuiate a seguire la storia con piacere.

Grazie di tutto il sostegno che mi date, e ...fatemi sapere che ne pensate!

FleurDa

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Capitolo 13
*** Piccole vittime ***


cap 13

Capitolo 13

Piccole vittime



Il giorno dopo era un lunedì e tutti, tranne Louis, ricominciarono ad andare a lezione. La MacHein, a Cura delle Creature Magiche, non chiese ai tre cugini Weasley se avevano svolto i compiti, e disse all'intera classe che avrebbe ritirato i trenta centimetri di tema la lezione seguente. La Vector, nelle ore di Aritmanzia, si limitò a spiegare, e Lumacorno diede loro da comporre una pozione a scelta, nelle due ore pomeridiane. Vic, Fred e Molly erano concordi sul fatto che l'avvenimento di sabato li aveva un po' placati. Una volta finite le lezioni, Vic salì nel dormitorio a posare tutti gli oggetti scolastici mentre Molly e Fred si fermavano in Sala Comune, per studiare un'oretta.

Vic si posizionò di fronte al suo grosso specchio appoggiato alla parete, di fianco al letto, e si armò di bacchetta.

Studiò la situazione: capelli, a posto, trucco, a posto, una sistematina alle guance col fard e agli occhi con ombretto e mascara. Poi.. Vestiti, la divisa andava bene, magari era meglio cambiare la camicia, per essere sicura di profumare di pulito. Ormai il mantello ci voleva, ma Vic lo cambiò con quello leggero da esterno, che aveva il cappuccio ed era molto più alla moda di quello da interno, che non l'aveva. Cambiò le scarpe della divisa con quelle da ginnastica che aveva preso durante il weekend a Hogsmeade, da Stratchy & Sons. Okay, così era molto meglio, poteva andare. Aveva sempre la divisa della scuola, ma sembrava più curata..

Vic, all'improvviso si bloccò. Oddio. No. Stava andando a trovare James in situazione critica e pensava al suo aspetto estetico. Era proprio quello che intendeva Ted quando le diceva di essere superficiale! Oddio. Aveva ragione. Era un'insensibile egoista! Piena di sé e presuntuosa! Era esattamente quello che Ted voleva cambiare di lei! E lei si comportava così per lui. No, cavoli! Si fissò attraverso lo specchio. Ormai l'aveva fatto. Ora non poteva rivestirsi come prima, non aveva senso. Però la prossima volta avrebbe dovuto tenerlo a mente, era quello che Ted voleva da lei! Si sedette sul letto, con la testa fra le mani, in preda a mille pensieri. In realtà era tutto il giorno che pensava a lui e a ciò che era successo la sera prima. Si sentiva anche un po' in colpa, perchè quello distraeva il suo pensiero dal povero James. Ma non poteva farci niente!

Vic si era aperta con Ted, più di quanto avesse fatto con qualsiasi altro ragazzo. Si era concessa a lui, e la cosa la stordiva. Ma doveva ammettere con se stessa che forse era proprio lui, tra i due, ad essersi esposto di più. Era stato sincero, e le aveva detto che lei gli piaceva sul serio. Si era un po' dichiarato, insomma. Certo, a suo modo, ma l'aveva fatto. E Vic non riusciva a smettere di pensarci, da tutto il giorno. Ted Lupin voleva lei, solo lei, e davvero. Ma il suo ostacolo era proprio Vic, che era una ragazza difficile, fredda, complessa e presuntuosa. Vic non avrebbe mai creduto che sarebbe arrivata a pensare queste cose, ma alla fine era andata proprio così!

Okay, ora però stava venendo tardi, come al solito. Si tirò su in piedi, si passò le mani nei lunghi capelli per dargli un po' di volume, si riscosse e corse fuori dal dormitorio.

Molly e Fred non erano più in Sala Comune, che era quasi vuota.

Forse sono andati a studiare in Biblioteca, oppure saranno andati da Hagrid, o da James..”

Si sentì un po' delusa al pensiero che ci fosse una possibilità che fossero tutti dall'Infermeria. In quel modo, l' “appuntamento” sarebbe stato un po' affollato. Vic aveva spiegato a Molly sia della sera prima, sia che sarebbe andata a trovare James quel pomeriggio, e che ci andava anche Ted, ma aveva accuratamente evitato di farlo apparire come un appuntamento. Insomma, un po' di rispetto per il poverino!

Scese correndo le scale, e arrivò alla porta dell'Infermeria. Lì davanti trovò solo Louis.

-Sono appena entrati Molly e Fred.. Io aspetto qui, così rientro subito appena escono..- cominciò.

-No, Louis, vai a farti un giretto fuori. C'è il sole! Vai a stare di nuovo un po' con tua mamma..- disse le voce di Ted.

Vic si voltò di scatto verso la sua direzione, e lo vide arrivare. Aveva la divisa scolastica, si era tolto il mantello e lo teneva appoggiato su un braccio. I capelli neri sulla testa erano più dritti che mai e gli occhi erano di un verde acqua luminoso. Era bellissimo. Vic arrossì, ripensando alla sera prima. Lui li raggiunse e continuò:

-Dopo Molly e Fred, entro io con Vic.. Un po' ci vorrà. Poi entri di nuovo tu, dai..- cercò di convincerlo dolcemente.

-Okay, okay.. Se si sveglia proprio quando non ci sono, però, ti Schianto!- sbottò e poi corse via, lasciando i due da soli.

-Ehi...- le sorrise lui.

-Ciao...-

-Dormito bene?- iniziò a ghignare.

-Benissimo, Lupin.. Tu?-

-Alla grande.. Stasera cosa fai?- sembrava ridere di lei.

-Non rompere, Lupin, affari miei..-

-E cominciamo...- alzò gli occhi al cielo, sempre divertito.

-Fai la persona seria per una volta.. Tra poco toccherà a noi..-

Rimasero fuori ancora circa dieci minuti, a volte in silenzio, a volte chiacchierando. Anche nei momenti di silenzio, comunque, Vic notò con piacere che fra loro non c'era imbarazzo. Aveva temuto quel momento dalla sera prima. Come avrebbe potuto guardarlo negli occhi, dopo quello che avevano fatto nella Stanza delle Necessità? E invece scoprì che guardarlo negli occhi era molto più facile di quanto pensasse, anzi, quegli occhi marini sembravano una vera e propria calamita per lei.

La porta si aprì e i due Corvonero uscirono.

-Ehm, tocca a voi..- disse Molly.

Fred abbozzò un sorriso prima a Ted e poi a Vic, la quale lo ignorò completamente ed entrò, seguita dal ragazzo.

Madama Chips era intenta intorno alla branda bianca di James. Il ragazzino aveva ripreso un po' di colore ma continuava a dormire, apparentemente sereno. I due ragazzi si avvicinarono. Lo fissarono qualche istante, poi Ted si rivolse all'Infermiera:

-Ci sono stati miglioramenti?-

-Certamente! Abbiamo ripristinato tutto il sangue perso, e lo abbiamo nutrito con apposite pozioni. Ora sta solo riprendendo le forze. E' facile che si risvegli oggi o domani.-

-Ottimo.-

-Dopo di voi, infatti, facciamo tornare il ragazzino che è sempre qui, e i genitori di Potter. Così li trova quando si sveglia.-

-Bene, bene..-

-Ma sedetevi, ragazzi!-

Disse la donna, indicando le due sedie bianche affianco alla barella.

I due si sedettero e rimasero in silenzio a guardarlo per circa un quarto d'ora. Poi Ted si alzò.

-Bene, andiamo.- intimò, rivolto a Vic.

-Già?-fece lei.

-Sì, così facciamo rientrare tuo fratello. Ci tiene tanto.- e le porse la mano.

Lei la prese e si alzò, salutarono Madama Chips e uscirono.

Louis, Harry e Ginny erano già lì. Grazie a Minerva, Ted le aveva già lasciato la mano.

-Potete entrare voi tre!- disse Ted.

Loro entrarono e lui si rivolse a Vic.

-Noi ora cosa facciamo?- le sorrise.

-Niente! Perchè, cosa vuoi fare?- continuò, in fondo desiderosa di restare con lui.

-Andiamo a fare un giro nella Foresta?- gli brillavano gli occhi.

-Ma sei fuori? Te lo scordi!-

-Uff.. Allora andiamo a Hogsmeade?-

-Ma non è permesso!-

-Quando mai hai seguito le regole?- fece lui, aggrottando la fronte nel suo solito modo sexy.

-Se ci scoprono a fare una cosa del genere, verremo espulsi!-

-Non se ne accorgeranno mai, se passiamo dal passaggio segreto che porta alla Stamberga Strillante!-

-Ma di che diavolo parli?!-

-Me l'ha detto Fred, che gliel'ha detto suo padre.. Gliel'ha fatto vedere sulla Mappa del Malandrino, e io gliel'ho fregata!- sorrise vittorioso, tirandola fuori da sotto il mantello, che teneva sempre appoggiato al braccio.

-Te lo puoi anche scordare!-

-Come vuoi, ci vado con Dom allora, lei non dice di no..-

-Lupin!-

Vic tremava di rabbia. Lui sorrise. Aveva colto nel segno.

-Lupin, adesso smettila..-

-Di fare cosa?-

-Di trattarmi così..-

-Ora sai cosa provo io..-

-Ma che diavolo dici?-

-Dai seppelliamo le bacchette di guerra.. Ci vieni per favore?-

-Ma non mi piacciono queste cose!-

-Perchè hai paura! Ma se ci sono io...- cominciò lui, sorridendo.

-Se ci sei tu, niente! Ho paura uguale!-

-Io non credo..-

-Ma perchè ci tieni tanto?-

-Perchè voglio passare del tempo con te, lontano da occhi indiscreti..-

-La Stanza delle Necessità va benissimo..- mormorò lei piano, come se parlasse fra sé.

-Cosa hai detto?!- si avvicinò, curioso, con una mano intorno all'orecchio per sentire meglio. Vic sapeva che aveva capito benissimo, e si maledisse.

-Niente!-

-Allora ammetti che ti è piaciuto!- la indicò con aria soddisfatta.

-Un pochino sì..- rispose sottovoce, messa alle strette.

-Dai, andiamo, Weasley!- e la prese per mano, trascinandola con sé.

Dopo un po' di tragitto, mollò la presa, e iniziò a consultare la Mappa. Vic continuò a seguirlo, preoccupata.

Attraversarono l'Ingresso e il portone di quercia. Fecero un pezzo di strada nel prato, ma invece che dirigersi verso il parco dove andavano sempre, svoltarono bruscamente, diretti al Platano Picchiatore.

-Per la barba di Merlino! Dove diavolo è questo passaggio?-

-Direi proprio dal Platano Picchiatore...-

-COOOSA?!-

-Rilassati, Weasley! Quella figa di tua mamma era una Campionessa del Tremaghi, e tu sei una tale cacasotto?- rise lui.

-Ma quell'affare... picchia!-

-Non se non lo tocchi!-

-Lasciatelo dire, Lupin. Tu sei pazzo!-

-George ha detto a Fred che Harry ne sa qualcosa, di questo passaggio.. Devo ricordarmi di domandargli a riguardo!-

-Io non voglio venire!-

-Sarà divertente.. Andiamo..- lui le sorrise dolcemente e le prese la mano. Vic non poteva più ribellarsi.

Brutto stupido idiota! Ma perchè andarsi a cercare dei guai, senza motivo! Poteva andarci con Fred, miseriaccia! No. Lui era furbo. Ci portava lei, e si era giocato la carta di Dom. Accidenti!

Erano ormai arrivati di fronte al maestoso albero, si fermarono e Ted riprese a consultare la Mappa, concentrato. Vic alzò gli occhi al cielo.

-Ecco, di qua..- fece lui -..attenta a non toccarlo..-

-Anche tu, per l'amor del cielo!- e avanzarono verso il Platano.

Scavalcarono con cautela le enormi radici, avvicinandosi all'immenso tronco centrale. Vic sentiva che il cuore cercava di uscirle dal petto. L'adrenalina era alle stelle.

Tipregotipregotiprego...”

Senza sfiorare la superficie nodosa del legno, i due ragazzi arrivarono al passaggio. Era un buco nel terreno, sotto a una radice mezza sollevata. Entrarono lentamente, senza fiatare.

Si trovarono l'una dietro l'altro a strisciare in un cunicolo di terra, tra le radici del tremendo albero. Vic rabbrividì al pensiero. La terra le stava sporcando le mani, le gambe, i vestiti e i capelli. Rabbrividì di nuovo.

Ted avanzava con la bacchetta illuminata davanti a sé. Proseguirono per un tempo infinito, finchè il tunnel non cominciò a salire verso l'alto.

-Nox- mormorò Ted, per spegnere la bacchetta, visto che davanti a loro iniziavano ad apparire deboli raggi di luce. Avanzarono ancora carponi, finchè non giunsero all'uscita del cunicolo. Rotolarono fuori e si trovarono in una vecchia e logora stanza. Una puzza nauseabonda fece venire a Vic lo stimolo di vomitare. La tappezzeria era scrostata dalle pareti, le assi di legno del pavimento erano marce, i mobili erano vecchi e consumati e al centro della stanza stava un grosso tavolo di legno molto rovinato, attorniato da qualche sedia. Vic tossì e si scrollò la terra di dosso.

-Contento?-

-Eccome!-

-Bene, torniamo indietro..- e fece per rientrare nel passaggio.

-Eh no, carina..- l'afferrò lui.

-Vieni qui..-

-AAAAAH!- urlò la ragazza, indicando un punto piuttosto vicino al buco del cunicolo.

Per terra e sul muro si intravedeva chiaramente un grossa macchia scura. Era stata pulita, ma il colore aveva macchiato il legno e la tappezzeria. Ted si accovacciò per osservare meglio.

-Sangue..- mormorò.

-Santo Merlino!-

-Harry mi dovrà molte più spiegazioni di quanto pensassi..- rise Ted, rialzandosi.

Sorrise a Vic, che lo guardava sgomenta.

-Dai, Weasley.. Sicuramente è di tanti anni fa..-

-E se invece ci fosse qualcuno?-

-Non c'è nessuno alla Stamberga! E' disabitata da secoli!-

-Dicono che sia infestata dai fantasmi.. Magari c'è qualcuno, nascosto..-

-Weasley, calmati, dico davvero, vieni con me..-

Il ragazzo la trascinò vicino al tavolo. Si sedette su una sedia che sembrava la meno traballante, poi prese Vic in vita e la sedette a cavalcioni su di lui, infine la fissò in viso.

-Ehi.. Vic..- mormorò.

-Cosa?-

-Non mi hai più detto quanto ti piaccio..- ghignò.

-Rompipalle..- rise lei, scostando lo sguardo.

Lui scoppiò a ridere e appoggiò con forza le labbra su quelle della ragazza. La sua lingua si insinuò dolcemente e Vic, seduta su di lui, iniziò a prenderci gusto, iniziando a baciarlo con avidità. Iniziò a muoversi, affannata, e lo strinse a sé.

La lingua di Ted accarezzava la sua, le mani del ragazzo le tenevano il viso e lo muovevano verso di lui, lei gli stringeva le spalle. Vic era frenetica. Senza neanche accorgersene, aveva iniziato a muovere il bacino su di lui. Ebbe un brivido quando avvertì qualcosa in mezzo alle gambe. Ted si stava eccitando! Da una parte avrebbe voluto scappare, terrorizzata, ma il fatto di avere ancora tutti i vestiti addosso le diede coraggio e continuò. Era totalmente su di giri! Ted si stava eccitando per lei! Poteva sentire la sua erezione, al di là dei suoi pantaloni, sempre più nitidamente. Continuò a baciarlo e a muoversi. Poi staccò le labbra e scese a baciargli il collo. Ted spinse la testa indietro e spostò le mani sulla schiena della ragazza. Lei baciò e leccò, avida, mentre le mani di lui scendevano.. e scendevano..

Fino a stringere il suo sedere! Lo afferrò con forza e lo spinse verso di sé. Entrambi gemettero e iniziarono a tremare violentemente.

Una malsana idea balenò nella mente di Vic. Senza pensarci due volte, afferrò i lembi del maglione di Ted e glielo sfilò, lanciandolo a terra.

Ted la guardò un'istante, piacevolmente sorpreso, prima di ricominciare a baciarla. Mentre si baciavano le mani di Vic si mossero da sole. Iniziarono a sbottonare la camicia di Ted, dall'alto verso il basso. Il respiro del ragazzo, nella bocca di Vic, si fece affannoso. Profumava di arancia. Forse ne aveva mangiata una prima di andare a trovare James...

Accadde all'improvviso. Ted la mise in piedi e si alzò anche lui. La sua camicia era aperta del tutto, ma l'aveva ancora addosso. Il ragazzo afferrò Vic per i fianchi e la sollevò come se non avesse peso. La mise seduta sul tavolo e la spinse indietro, adagiandola fino a sdraiarla.

Fu subito piegato sopra di lei. Vic gli prese la testa fra le mani. Poi passò alle spalle e fece per spingere indietro la camicia, come per toglierla. Lui salì con la mano dal fianco della ragazza fino al suo seno, e glielo accarezzò, anche se era coperto dalla camicia candida.

Vic si stava surriscaldando, si sentiva incandescente, il cuore le batteva a mille, e non sapeva neanche lei che cosa stava facendo. Se qualcuno fosse entrato in quel momento? Non sapevano nulla di quel posto! Si sentiva molto più al sicuro nella Stanza delle Necessità, nel castello.

Questi pensieri furono presto sopraffatti dal piacere. Sotto alla camicia, la parte del corpo di Vic che Ted continuava a tormentare si era irrigidita, e l'altra mano del ragazzo stava scendendo lungo la coscia di Vic, mentre la baciava sulla bocca. La ragazza lo fermò, scattando con le braccia afferrandogli le mani.

Lui capì che lei non voleva essere toccata.. lì.. e si bloccò un istante. Poi si riscosse subito e continuò a baciarla. Le prese le mani, intrecciando le dita, e gliele portò sopra alla testa, bloccandogliele sul tavolo. La baciò. Continuò. Durò molto tempo. Vic sentiva la testa vorticare. Ted scese a baciarle il collo, ma le tenne sempre le braccia bloccate in quella posizione e Vic si ritrovò a guardare il soffitto, scossa da ondate di piacere.

Vide il lampadario, e notò che qualcosa di denso colava da esso, fino a terra, nel centro della stanza. Per un attimo si distrasse dai baci di Ted, incuriosita da quel lampadario, che non era sopra il tavolo ma poco più in là. Cercò di aguzzare la vista e lo vide: uno scoiattolo morto, che sembrava mangiato per metà, era incastrato lassù e colava sangue!

-AAAAH!- urlò in preda al panico, allontanando Ted e alzandosi a sedere.

Lui guardò allibito prima lei e poi il punto dove la ragazza stava guardando, atterrita. Notò il lampadario e l'animale morto. Con un balzo salì in piedi sul tavolo, per guardare meglio. La camicia aperta gli svolazzava intorno al petto, scoprendo un bellissimo corpo sportivo e muscoloso.

-Sta colando sangue..- mormorò guardando con attenzione.

-Ma questo, a differenza di quello là..- e indicò la grossa macchia vicino al passaggio -..è fresco!- concluse.

-Oddio.. Santo Cielo... Santa Mi-i-nerva..- farfugliò Vic tappandosi la bocca.

-Già! E' stato morso non più di ventiquattro ore fa.. Sicuro..-

-Ted! Andiamo via!- lo supplicò.

-..E come diamine è finito quassù..- continuò lui senza ascoltarla.

Vic si cinse nelle sue stessa braccia e iniziò a tremare.

Ted tirò fuori la bacchetta e saltò giù.

-Vado a dare un'occhiata in giro, vieni con me?-

-Sei pazzo?!-

-Preferisci restare qua o tornare indietro da sola?- la fulminò lui.

-Ehm.. no.. ti seguo..-

-Bene.. Tira fuori la bacchetta.- e dicendo questo, si riabbottonò la camicia in un lampo.

-Lumos!-

Iniziarono la perlustrazione. Vic era terrorizzata, sempre attaccata alla schiena di Ted. Lui avanzava e cercava in ogni stanza, ogni corridoio, ogni ripostiglio, ma in quella vecchia dimora non c'era davvero più nessuno. In compenso, trovarono quattro o cinque resti di animali morti. Alcuni erano morti da tempo, ma altri erano stati mangiati recentemente, come lo scoiattolo. Vic non poteva guardarli mentre Ted li ispezionava con lo sguardo. Già la puzza le bastava a farle venire la nausea. Non disse niente per tutto il tempo, finchè non ebbero controllato la casa in ogni suo angolo. A quel punto non resistette più:

-Ti prego, Ted, andiamocene via..-

-Va bene, seguimi..- accettò lui, dirigendosi verso la stanza del tavolo. Quando furono lì riacciuffò il maglione da terra, fece entrare Vic nel cunicolo e la seguì. Vic si sentì improvvisamente sicura e protetta. Mentre avanzavano, Ted le stava addosso, cercando di infonderle sicurezza e coraggio. Il cuore di entrambi tamburellava così forte che potevano quasi sentirlo. Finalmente giunsero all'uscita, ma Vic ebbe qualche difficoltà a riemergere: tremava come una foglia.

-Vic, ce la fai?- chiese Ted, preoccupato.

La ragazza si sciolse. L'aveva di nuovo chiamata così.

-Ehm.. non lo so..-

-Aspetta un attimo, prendi fiato, respira..- le disse, guardandola negli occhi.

-Non so se ce la faccio, Ted..- ammise, in preda allo sconforto.

-Guarda come tremo!-

-Tranquilla, Vic, facciamo così, ti prendo io in braccio..- e lentamente le fece girare le braccia intorno al corpo e la sollevò. Vic si appiattì su di lui, lo strinse forte per essere più leggera e ritirò più che potè le gambe, per non scontrare nessuna radice, nessuna foglia e nessun ramo.

Dopo quelle che sembrarono ore, durante le quali Vic era rimasta con gli occhi chiusi, Ted la rimise in piedi e la lasciò andare. La ragazza aprì gli occhi e vide che si erano allontanati abbastanza dal Platano. Tirò un respiro di sollievo e si sedette a terra a gambe incrociate, esausta.

Note dell'autrice

Ciao a tutti, lettori e lettrici!!!

Che dire, le cose si complicano sempre di più! Sempre nuovi misteri! Spero di riuscire a incuriosirvi un po', naturalmente ditemi, scrivetemi, recensitemi! Sono molto curiosa di sapere se avete già idee o sospetti!

Per quanto riguarda Vic e Ted, mi sono lasciata un po' andare! Lo trovate esagerato? So che dovrei mettere il rating rosso, per sicurezza, ma una cara lettrice non potrebbe più seguire la mia storia e mi dispiace! Se qualcuna ha qualcosa in contrario al rating arancione me lo dica, ma spero che capirete. Cercerò di non andare mai più nel detteglio come in questo capitolo, a meno che voi non mi diate diverse opinioni.

Per qualsiasi cosa scrivetemi, spero di sentirvi in molti!

Grazie infinite per continuare a leggere, siete fantastici, davvero... e fatemi sapere che ne pensate!

FleurDa

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Capitolo 14
*** Punizioni e Confidenze ***


cap 14

Capitolo 14

Punizioni e Confidenze



Vic continuò a fare respiri profondi, cercando di calmarsi. Quello che aveva appena visto l'aveva sconvolta. La Stamberga Strillante era abitata da qualche essere strano che divorava gli animaletti! Le venne un conato di vomito al pensiero. Ted si accovacciò accanto a lei.

-Weasley.. Allora? Ti stai riprendendo?- da preoccupato divenne divertito, e la cosa mandò Vic in bestia.

-Lupin, lasciami in pace..-

-Uao! Bel ringraziamento per averti salvata dal Platano Picchiatore...-

-Sei tu che mi hai trascinato in questo casino!!!- ringhiò Vic.

-Adesso stai calma, Weasley.. Nessuno ti ha obbligata..-

-Ah no?!-

Era furibonda. Tremava convulsamente e respirava con affanno. Ted la tirò in piedi e sorreggendola la trascinò verso il castello. Dopo pochi istanti, Vic si tirò su impettita. Avanzò davanti a lui a testa alta e, poco dopo, si mise a correre, senza salutarlo. Aveva bisogno di Molly.

Ma quando arrivò in Sala Comune vi trovò solo Fred, che giocava con un ragazzo di Corvonero agli scacchi magici. Il cugino alzò la testa per guardarla. Doveva sembrare parecchio sconvolta, perchè Fred spalancò la bocca, sbalordito.

-Fred!! Che ti prende?! Sveglia!-

-Cugina, che ti è successo?- disse alzandosi. Il compagno di gioco sbuffò, capendo che la partita era stata interrotta.

-Dov'è Molly?-

-Non ne ho idea..-

-Mi serve Molly..-

-Non puoi parlarne con me?-

-Ma stavi giocando..- si sentiva più nervosa che mai.

-Dai, vieni, e dimmi..-

Fred le circondò le spalle con un braccio e l'accompagnò a sedersi su una morbida poltrona di fronte al caminetto acceso. Poi incrociò le gambe, sedendosi sul tappeto di fronte a lei. Vic trasse un sospiro e cominciò.




Molly era uscita per andare nel giardino di Hagrid, dopo le lezioni. La ragazza aveva deciso di stare un po' coi suoi parenti, intanto che Vic era impegnata a far visita a James con Ted, e Molly immaginava che dopo sarebbe sparita con lui. Mentre si avviava fuori dalla sala d'Ingresso, Sam la chiamò dalla Sala Grande e le corse incontro.

-Dove stai andando?- le sorrise, dopo averla raggiunta.

-Vado un po' in giardino dagli altri. Vuoi venire?- gli chiese lei, gentilmente.

-Volentieri!-

Si avviarono, ma prima di arrivare dalle tende, Sam le sfiorò un braccio e le disse:

-Hai voglia di fare prima una passeggiata e due chiacchiere?-

Molly lo fissò stupita. Che gli era preso? Annuì.

Cambiarono direzione, presero a camminare verso il lago e, quando lo raggiunsero, iniziarono a girarci intorno. Molly si fece coraggio:

-Volevi dirmi qualcosa in particolare?-

-Ehm.. No.. Non saprei.. Avevo voglia solo di passeggiare un po'..-

-Ah, okay.. Bene..- Molly iniziò a sentirsi agitata. Era molto difficile che un ragazzo le desse certe attenzioni. Impossibile che lo facesse un ragazzo così attraente. Certo, non doveva montarsi la testa, non significava niente, probabilmente era rimasto da solo e si annoiava. Il cuore iniziò a tamburellarle. Il silenzio le pesava addosso come un macigno, mentre lui sembrava estremamente rilassato. Trasse un sospiro e disse la prima cosa che le passava per la mente.

-Come sono andate le lezioni oggi?- gli sorrise.

Stupida! Che domanda idiota. Da noiosa secchiona Corvonero.

-Abbastanza bene, e a te?- lui si voltò di scatto a guardarla, sfoggiando un sorriso a trentadue denti.

-Bene, sì..-

-Sei preoccupata per James?-

-Mm.. No.. Prima lo ero, ma ora sono sicura che si riprenderà presto, e starà bene.-

-Hai ragione. Comunque questa storia è sconvolgente..-

-Già..-

-Hai paura, Molly?-

La ragazza si sciolse.

-No.- rispose convinta.

-E tu, Sam Lucas?-

-Nemmeno.. L'unica cosa che mi spaventa è restare all'oscuro delle cose.. Non sopporto di non capire cosa sta succedendo..-

-Ti capisco benissimo..-

-Che vuoi dire, Weasley?-

-Che provo la stessa cosa..-

-In che senso?- ghignò.

Cosa stava succedendo? Si faceva gioco di lei? Lo guardò accigliata.

-Dai, Molly, scherzavo..-

-Non capisco cosa volevi dire..-

-Che magari, in questo istante, ti sembra di non capire cosa sta succedendo perchè trovi strano il mio comportamento..-

-Cioè?-

-Prima esco con Vic, poi faccio lo scemo con tua sorella, e ora faccio una passeggiata romantica con te..-

-In realtà non ci avevo proprio pensato..-

Iniziò a diventare rossa come i suoi capelli.

-Bugiarda..-

-Che c'è? Vuoi che ti chieda cosa ti passa per la testa?-

-Lo stai facendo?- sorrise lui.

-No.- concluse, voltandosi davanti a sé.

Ma dove diavolo voleva arrivare? Molly si sentì paonazza, come solo lei sapeva diventare, e se ne vergognò profondamente.

-Vabbè, io te lo dico lo stesso.. Vic non mi ha mai convinto particolarmente. Quando l'ho vista mi ha colpito quanto fosse bella, ma conoscendola non credo sia il mio tipo. Quindi non ci ho fatto niente e non l'ho più invitata a uscire con me. Poi era chiaro che piacesse a Ted. Lui non mi ha mai detto niente, ma dopo un paio di volte che li ho visti assieme ho capito. Lo sai che ora escono insieme?-

Molly lo guardò, torva.

-Bhe, è chiaro che lo sai..- si rispose da solo.

-Comunque..- continuò -..sinceramente non so cosa mi sia successo con tua sorella. Non mi è mai piaciuta in realtà. Mi sentivo strano quel giorno a Hogsmeade, come se fossi ubriaco. Il giorno dopo non ricordavo praticamente nulla e ho chiesto a Ted se mi ero comportato in modo strano, e lui mi ha raccontato che facevo gli occhi dolci a Lucy. Da allora non sai quanto mi vergogno, ogni volta che la vedo scappo dalla parte opposta!- e rise.

Molly continuava a fissarlo, piuttosto scettica.

-Bene..- mormorò.

Sam sorrise e tornò a guardare davanti a sé, nella direzione in cui stavano camminando. Molly si chiese perchè non aveva concluso il discorso. Non aveva dato spiegazioni sul fatto di averla invitata a fare quella passeggiata.

Chiediglielo!” si ordinò, ma la sua bocca non emise un suono. Passarono minuti infiniti, poi Sam riprese a parlare.

-E tu? Ci stai provando con qualcuno quest'anno?-

-No! E neanche gli anni scorsi!- rispose indignata.

-Fai bene! Per quello che non mi piace Vic.. E' troppo spavalda coi ragazzi. Sono le femmine che devono farsi corteggiare. Se sono anche timide, meglio. Sono adorabili, le timide..- e sorrise.

Molly avvampò. Oddio. Ma si riferiva a lei?!

-Secondo te perchè Lestrange dorme da solo?- continuò lui, cambiando discorso, probabilmente per toglierla dall'imbarazzo.

-Non ne ho idea.-

-Ted mi ha detto che Dom lo farà sorvegliare da Zabini..-

-Me lo ha detto Vic. Forse domani sera avrà qualche novità.-

Il giorno seguente, infatti, sarebbe stato martedì.

-Già, speriamo. Hai delle teorie?-

-Non so.. Qualcuna. Ma sono tutte improbabili..-

-Non ne sarei così sicuro, tu hai sempre delle trovate geniali.- le fece l'occhiolino.

Il sole era calato in quel momento dietro alle colline. Sam e Molly si erano fermati per ammirare lo spettacolo. Molly si voltò furtiva verso di lui, e il ragazzo si girò a guardarla proprio in quel momento. Le sorrise. Molly abbassò lo sguardo per nascondere il viso, rosso come un pomodoro.




Quella sera scesero di nuovo tutti a cena nel giardino di Hagrid. Gli unici che mancavano erano Harry, Ginny e Louis, che si erano fermati in Infermeria, in attesa del risveglio di James. Ma James non si svegliò: rimasero lì tutta la notte, ma il piccolo Potter restò sempre immerso nel suo sonno quasi interminabile.

Dopo cena tutti i ragazzi si radunarono intorno al fuoco, stretti nei pesanti mantelli. Iniziava a fare freddo. Gli adulti andarono a dormire nelle tende (o all'albergo di Hogsmeade) e portarono a dormire anche i più piccoli. Dom e Lucy tornarono al castello.

Una volta che Ted, Sam, Fred, Molly, e Vic rimasero soli, Ted raccontò agli amici quello che aveva visto alla Stamberga Strillante, tralasciando il fatto che con lui ci fosse Vic.

-Innanzitutto, mi ridai la Mappa!- sentenziò Fred alla fine del racconto.

-Fred, ti sembra il momento?- intervenne Molly.

-Una cosa è certa, qualcuno, o qualcosa, abita di tanto in tanto alla Stamberga e ci fa qualche spuntino.- borbottò Ted.

-Cosa potrebbe essere?- chiese Sam.

-Non so, ma quando Harry uscirà dall'Infermeria gli chiederò cosa ne sa di quella casa e di quel passaggio..- disse Ted, guardando verso Fred, che annuì.

-Ci sono diverse Creature Magiche che si nutrono di animali del genere. Poche di queste sono innocue..- cominciò Molly.

-Sì, ma dev'essere una Creatura che riesce a entrare in una casa sbarrata. Quindi o è piccolo come uno scoiattolo..- iniziò Vic.

-..oppure entra dal passaggio segreto del Platano.- concluse Fred.

-Non credo, anche quello è un passaggio stretto..- mormorò Vic.

-E tu cosa ne sai?- chiesero insieme Molly e Sam.

Fred era l'unico a sapere che Vic era con Ted, perchè lei gliel'aveva raccontato in Sala Comune, qualche ora prima, per sfogarsi. Tralasciando ovviamente il tempo trascorso nella sala del tavolo di legno. Ted non sapeva che Fred ne fosse al corrente, e avendo finto di essere andato da solo alla Stamberga, aveva destato in Fred qualche sospetto.

Come mai quei due erano andati insieme, e ora Ted fingeva di esserci andato da solo? Non è che.. avevano una relazione?!

-Ehm.. Ho accompagnato Ted..- ammise la ragazza.

-Già..- e tutti si voltarono a fissare Ted in cerca di spiegazioni.

-Ecco, questo è il motivo per cui ve l'ho nascosto.. Guardate le vostre facce!- esclamò, allargando le braccia -.. Siamo andati insieme per caso, e già vi state facendo mille castelli!-

Vic si sentì delusa. Perchè Ted voleva fingere a quel modo con i loro più cari amici? In ogni caso, era quello che avrebbe fatto anche lei.. Lo avrebbe nascosto. Così come aveva nascosto a Fred che si erano baciati.. e non solo..

-Possiamo ritornare un attimo al discorso principale?- Vic alzò gli occhi al cielo.

-Sì, infatti..- la seguì Ted -..Il punto è che dobbiamo indagare! E ormai su un po' di cose! Primo punto: chi ha attaccato James. Magari lui saprà darci qualche indizio quando si sveglierà..-

-..Secondo punto, perchè Lestrange dorme da solo..- continuò Sam.

-Su questo domani magari ci dirà qualcosa Dom.. E terzo, chi abita la Stamberga Strillante, considerata disabitata da anni?- concluse Molly.

-Da cosa possiamo cominciare?- chiese Fred.

-Io direi di aspettare un resoconto di James su quanto è successo negli spogliatoi sabato. Aspettiamo anche che Dom ci dica qualcosa su Lestrange e io intanto parlo con Harry della Stamberga. Dobbiamo approfittarne finchè i nostri vecchi sono qui..- fece Ted.

-Okay, Ted ha ragione! La seduta è sciolta!- esclamò Fred alzandosi.

-Ora che si fa? Capatina alla Stamberga?- rise, malandrino.

-Fred!!! TACI!- gli urlò Vic.




Tornarono tutti nelle rispettive Sale Comuni. In quei giorni Vic non aveva più aperto un libro, e così, quando Fred e Molly salirono nel loro dormitorio, lei rimase su un divanetto per cominciare il tema che Lumacorno aveva assegnato loro la settimana precedente: “Effetti indesiderati della Pozione Ridestante”. Dopo le prime due righe la testa cominciò a pesare, così come le palpebre. Vic appoggiò la nuca alla voluta del divanetto, e dopo pochi istanti nella sua mente apparvero immagini raccapriccianti di animali morti sgozzati. Sentiva il ritmo del cuore accelerare, finchè non vide Max Lestrange mangiare a morsi uno scoiattolino urlante e fissarla con gli occhi vuoti. In quel momento Vic sentì il cuore esploderle nel petto per la paura, cercò di correre ma non si mosse di un millimetro. Non riusciva a scacciare da davanti a sè la faccia di Lestrange, che non le staccava gli occhi di dosso... finchè...

Qualcuno la scosse, e Vic si svegliò di soprassalto, alzandosi a sedere sul divanetto. Era sudata dalla testa ai piedi. La pergamena e la boccetta d'inchiostro erano a terra, il tappeto si era macchiato del liquido nero. Vic alzò lo sguardo sulla persona che l'aveva svegliata. Era Ted.

-Vedo che sei sempre coraggiosa, Weasley..- ghignò.

-Per favore, Lupin..-

-Cos'hai sognato?-

-Niente che t'interessi..-

-Sei bella, quando ti arrabbi, Victoire..-

-Ti prego, Lupin, risparmiami..- lo respinse dal divanetto con un braccio, mentre lui tentava di sedersi accanto a lei. Lui si allontanò, ghignando fra sé e passandosi una mano fra i capelli.

-Come accidenti sei entrato?-

-Ho risposto giusto alla domanda!-

-Non è possibile!-

-Weasley! Sottovaluti la mia straordinaria intelligenza!-

-Tu sottovaluti la mia attuale collera nei tuoi confronti!-

-Te l'ho detto, sei adorabile quando sei arrabbiata.. Oh no! Avrai mica il ciclo?-

-Coglione..-

-Speriamo di no, e per diverse ragioni... AHI!-

Vic sentiva la mano bruciare, mentre Ted si massaggiava la guancia divertito.

-Comunque, vuoi venire con me?-

-Col cavolo!-

-Dai! Alla Torre di Astronomia! C'è un cielo bellissimo stanotte, e la luna piena enorme!-

-Io con te non vado più proprio da nessuna parte!-

-Maledizione, Weasley, non l'ho fatto apposta oggi! Non sapevo che avremmo trovato quello che abbiamo visto laggiù!-

-Sì, ma quando volevo andare via, tu non mi hai ascoltata!-

-Questo è vero, lo ammetto! Ma non potevamo non indagare!-

-Sembra in cerca di cacciarti nei guai!-

-Ma che cazzo, Weasley! Lo faccio anche per te! Vuoi o no scoprire cosa diavolo sta succedendo quest'anno? Se ti attacca qualcuno devi avere i nervi saldi!-

-Ma non ti rigirare le cose a tuo favore, Lupin, fammi il piacere!-

-Avanti, andiamo!-

-Cosa non ti è chiaro della risposta “No!” ?-

-Questa volta non può succedere niente! Andiamo solo alla Torre di Astronomia!-

-Ecco, l'hai detto che non succederà niente, eh!-

-Allora?-

-Allora cosa?!-

-Ci vieni?-

-Minerva Santa, Lupin! Tu mi prendi per stanchezza!-

-Evvai!- le prese una mano e la tirò con sé, fuori dalla Sala Comune.

Percorsero il corridoio ovest, diretti alle scale.

-Maledetto Lupin! Dovevo fare il tema di Pozioni!-

-E ti viene in mente solo adesso?- rise lui.

-Sei proprio un coglione..-

-Lo so che sei pazza di me, Weasley, perciò smettila di fare la dura..-

-Non mi interessi proprio per niente, mi spiace deluderti!- ribattè lei, sarcastica.

-Come no! Io vedo come fai quando ti bacio! Ti scaldi tutta.. E credi che io non sappia che stasera sei venuta perchè speri che accadrà di nuov...-

Vic gli tirò un ceffone così forte che Ted andò a sbattere contro un'armatura che dormiva ai lati del corridoio, provocando un gran fracasso di ferraglia.

-Ragazzini! Cosa state facendo?! Dovreste essere nei vostri dormitori!- si mise a urlare il cavaliere, con voce forte e aristocratica.

Vic rabbrividì. Avevano fatto un casino infernale, e ora l'armatura non la smetteva di sbatacchiare sul muro di pietra, urlando rimproveri. Ted prese Vic per mano e si mise a correre per il corridoio. Raggiunse una nicchia nella parete e vi cacciò Vic dentro, poi la seguì. Le tappò la bocca e dopo mezzo minuto arrivò affannato Gazza. Probabilmente il cavaliere gli aveva indicato la direzione in cui si erano messi a correre. Gazza si guardò un po' in giro, nel buio del castello, con una fiaccola in mano, e proseguì lentamente lungo il corridoio.

-Ok, me la sono cercata..- sussurro Ted, lasciando lentamente andare la bocca di Vic.

-Esatto, razza di Troll deficiente!-

-Non urlare che quello torna indietro!-

-Che lo faccia! Gli dico che mi stavi stuprando!-

-Questo mi sembra un tantino esagerato anche per te, Weasley!-

-Lasciami uscire di qui! Voglio tornare al mio dormitorio!-

-E aspetta un attimo..-

-No!-

Vic si divincolò e sgusciò via dalla sua presa. Si mise a marciare impettita per il corridoio, sentendo Ted correrle dietro.

-Non mi sembra una buona idea tornare di là!-

All'improvviso la faccia rugosa della McGrannitt apparve improvvisamente davanti a loro, molto vicina, troppo vicina, illuminata dalla sua bacchetta. Vic si bloccò in preda al panico, Ted la raggiunse e si mise davanti a lei, di fronte alla Preside, che portava la camicia da notte e i capelli grigi sciolti.

-Lupin, Weasley, cosa diavolo state facendo a quest'ora della notte, in giro per il castello?!-

-Stavamo tornando al dormitorio, Professoressa..- cominciò Ted.

-Lupin, mi risparmi le sue solite giustificazioni! Cinquanta punti in meno per Grifondoro e cinquanta per Corvonero! E siete in punizione, naturalmente!-

-Che?- fece Ted.

-Lupin, non peggiori la sua situazione! Domani mattina, alle otto in punto, nel mio ufficio. E ora filate a dormire! Vi accompagnerò uno ad uno.. Prima tu, Lupin..-




Quando Vic entrò nel dormitorio, in preda alla collera, Ashley era l'unica sveglia, nel letto. Vic si accasciò sul suo e la compagna di stanza alla sua destra le sussurrò:

-Pss!-

-Ehi! Sei sveglia?-

-Sì, Vic. Sono Ashley..-

-L'avevo capito.-

Non era vero.

-Tutto bene, Vic?-

-Sì sì.. A parte che la vecchia gatta mi ha appena messo in punizione..-

-No! Ti ha beccata in giro?-

-Esatto..-

-Che sfiga..-

-Già... Come mai non dormi?-

-Non riesco a prendere sonno.. Stavo pensando..-

-Ah, mi spiace.. A cosa pensavi?-

-Hai sentito che la scuola organizza un ballo ad Halloween?-

-NO?! Davvero?!-

-Già.. Ne parlavano oggi in Sala Grande alcune ragazze del quinto anno. La McGrannitt ce lo annuncerà nei prossimi giorni, a quanto pare..-

-Bhe, era l'ora che si organizzasse qualcosa, in sta cazzo di scuola.. I tempi cambiano, per Merlino!-

-Già.. Anche se non oso immaginare cosa intenda la vecchia per “festa”..-

-Ah, ah.. Non ci avevo pensato..-

Calò il silenzio per qualche istante, poi Vic riprese:

-Bhe? E qual è il problema per sto ballo?-

-Oh, niente..-

-Dai, dimmi..-

-Che il ragazzo che mi piace non mi inviterà..-

-E come lo sai?-

-Gli piace un'altra.. Lo sanno tutti..-

-E chi è?-

-Eh, Vic, non te lo posso dire..-

-Perchè?-

-Perchè è un tuo amico..-

Il cervello di Vic iniziò a tirare fuori tutti i nomi possibili che conosceva.. Poi il panico la invase: era mica Ted?!

-E chi sarebbe la ragazza che piace a questo mio amico?-

-Se te lo dico capisci subito di chi sto parlando..-

-Senti, perchè hai tirato fuori il discorso se non ne vuoi parlare?-

-Vic! Sei tu che mi hai chiesto perchè ero sveglia!-

-Potevi mentire..-

-Bhe, grazie la prossima volta lo farò..- ribattè sussurrando, sarcastica.

-Vabbè, Ashley, notte eh!- borbottò arrabbiata la ragazza, rigirandosi nel letto.

Dopo una ventina di secondi Ashley ruppe di nuovo il silenzio:

-Alexis Saunders.-

-Eh?!-

-Hai capito.-

-E' la ragazza di cui sei gelosa?-

-Vic, per favore..-

-E lui chi è?-

-Non fare la stupida!-

-Fred?-

Ashley restò in silenzio. Vic pensò al suo amico, al fatto che sicuramente non aveva mai notato l'insipida Corvonero, e a quanto Alexis fosse certamente la più bella delle due. Scosse la testa.

-Ash, non ti abbattere! Non è mica detto. Fred non mi ha mai detto niente di Alexis, e sono la sua migliore amica!-

-Patty li ha visti baciarsi..- ribattè lei sconsolata.

-Ah davvero?-

-Non fare finta di non saperlo..-

-Credici o no, non lo sapevo.. Comunque notte..-

-Bhe, grazie del conforto..- mugugnò l'altra, sarcastica.

Vic la ignorò, si voltò dall'altra parte e si mise a dormire.



Note dell'autrice


Eccomi qua!!!!!

Nuovo capitolo, nuovi amori!!! Cosa ne pensate di queste novità?

I ragazzi inoltre stanno iniziando a ragionare su come muoversi, come difendersi e come indagare.. Riusciranno a capirci qualcosa o tutto si complicherà sempre di più?

Vic e Ted... Sono ragazzi! Ora Vic è leggermente incavolata, Ted si farà perdonare? E ora gli tocca anche una punizione insieme.. E arriverà un ballo!

Ci sono tanti piccoli dettagli in questo capitolo, e secondo me sono importanti.

Dopo aver un po' parlato del capitolo, parliamo un attimo di voi!

Le lettrici silenziose ma che non si perdono un capitolo, quelle che seguono la storia dall'inizio e quelle che l'hanno trovata da poco, quelle che mi lasciano recensioni stupende e dettagliate, quelle che mi scrivono brevi frasi ma intense, quelle che hanno messo la storia nei preferiti/ricordati/seguiti... A tutte io voglio dire GRAZIE! Ognuna è speciale per me! Davvero!

Ora tocca a voi, ...e fatemi sapere che ne pensate!

FleurDa

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Capitolo 15
*** Un lampo di luce rossa e due occhi chiari ***


cap 15

Capitolo 15

Un lampo di luce rossa e due occhi chiari



Il giorno seguente Vic dovette svegliarsi molto presto, perchè prima della colazione e delle lezioni, doveva recarsi all'appuntamento con la McGrannitt.

Quando giunse nel suo studio, la donna era già pronta di tutto punto e Ted doveva ancora arrivare. Attesero un po' di minuti, poi il ragazzo fece il suo ingresso nell'ufficio, sbadigliando e passandosi la mano nei capelli neri, più scomposti che mai.

-Alla buon'ora, Lupin. Si dia una mossa, la prego!- sospirò la Preside, roteando gli occhi al cielo.

-Allora, Madama Pince ha bisogno che qualcuno l'aiuti a sistemare uno scaffale di libri in Biblioteca. Questa sarà la vostra punizione. Obbedirete ad ogni suo ordine finchè lei non riterrà compiuto il lavoro. Comincerete domani alle cinque. Sono buona con voi, lasciandovi liberi questa sera.. Per la cronaca, pare che Potter si stia risvegliando in quest'istante, quindi stasera vi permetterò di passare il tempo con lui e con le vostre famiglie, dal momento che domani all'alba partiranno per Londra...- Ted si alzò di scatto, con le braccia alzate e un sorriso radioso per esultare -...non un fiato, Lupin!!! La vostra punizione comunque comincerà da domani, e se non finirete in tempo, questo weekend salterete la gita a Hogsmeade per finire il lavoro!- ringhiò la Professoressa.

-Oh, Signora Preside! Grazie, grazie..- Ted si sporse verso di lei per stringerle la mano, al settimo cielo per la notizia del risveglio di James, ma lei gli voltò le spalle.

-Mi risparmi i suoi giochetti, Lupin. Ora sparite!- intimò, acida.

I due uscirono frettolosamente, e Vic dovette mettersi a correre per stare dietro a Ted che procedeva a passo di carica verso l'Infermeria.

Quando vi giunsero, Ted senza problemi spalancò la porta e si tuffò nella stanza, ma Madama Chips gli si parò davanti, agguerrita.

-Ragazzi, fermatevi! Si è appena svegliato!-

I due guardarono al di là della donna e videro un James sorridente, sdraiato sul lettino, che chiacchierava dolcemente con Ginny, Harry e Louis.

-La prego!- implorò Ted.

-Solo un istante..- si arrese lei.

I due si scaraventarono su James, abbracciandolo e baciandolo, mentre lui rideva debolmente. Dopo neanche dieci secondi, Madama Chips li afferrò per la collottola da dietro e li tirò via. Li spinse verso la porta, sbuffando:

-Ora andate in Sala Grande, ma dite ai vostri amici e cugini di non perdere tempo a salire. Sbarrerò la porta! Potter deve riposare!-

E così dicendo, li spinse fuori, sbattendo la porta dietro di loro. Vic dimenticò la rabbia che provava per Ted per la sera prima, e quando lui le buttò le braccia al collo, ricambiò il suo abbraccio. Il ragazzo la sollevò e fece un giro di 360 gradi.

Le sorrise, le prese la mano e corse giù con lei, ad annunciare agli altri la grande notizia.

Fred e Molly accolsero la novità con urla di gioia e saltelli, e abbracciarono i due amici. Ted fece un cenno a Sam, seduto al tavolo dei Grifondoro, per intimarlo ad avvicinarsi. I cinque si diressero insieme fuori dalla Sala Grande, fino al parco all'aperto, per chiacchierare un po', prima dell'imminente campanella d'inizio.

-E così quello stronzetto ce l'ha fatta!- rise Fred.

-Oh, poverino! Meno male che ora sta bene!- sorrise Molly, decisamente sollevata.

Sam le rivolse un ampio sorriso, e la ragazza arrossì, abbassando la sguardo. Vic si chiese cosa stesse succedendo tra i due, e si ricollegò all'improvviso al discorso affrontato la notte passata, nel dormitorio.

-Fred! Dimenticavo! Ma tu ti sei baciato con Alexis!- lo schernì, puntandogli l'indice contro.

Fred si indicò il petto con le mani:

-Cosa?!.. Io?.. Ma..- tutto lo guardarono curiosi, e lui si arrese a una risata.

-E va bene! Si può sapere tu come lo sai?-

-Me lo ha detto Ashley, Patty ti ha visto. Ah, a proposito, Ashley è pazza di te..- ghignò.

-Ashley chi?- si incuriosì lui subito.

-Quella sfigata della nostra compagna di dormitorio.-

Driiiiiiiin.

La campanella suonò, e i cinque rivolsero la loro direzione al castello, ma un braccio bloccò Vic e la trascinò lontano dal gruppo. Era Ted.

-Vic! Ma che cazzo hai fatto?-

Lui la guardava sgomento e lei non capì che cavolo stava succedendo. Ora cosa voleva?

-Cos..?- cominciò.

-Una ragazza con cui condividi il dormitorio da sei anni ti fa una confidenza, e tu la sputtani così?!- era indignato.

-Io..- Vic non sapeva cosa dire.

-Non te ne frega proprio un fico secco di nessuno, eh, Victoire?-

-Lupin! Ma che cazzo vuoi? Mi fai la predica?-

-Sì! Sei incredibile, sai? Io che credevo di poterti insegnare qualcosa..-

La collera le salì al cervello. LUI? Insegnarle qualcosa?!

-Lupin! Razza di..-

-VEDI? E' questo che sai fare! Insultare gli altri! Ma ti vedi? Che ti ha fatto di male quella ragazza per parlare così di lei, tra l'altro davanti a tutti, quando lei ti ha fatto una confidenza, dandoti fiducia?-

-Sei proprio un Grifondoro del cazzo!- urlò lei.

-E tu una stronza, Veela..-

Vic lo guardò indietreggiare, con il volto deformato dalla delusione, voltarsi e andare via, verso il castello.

Strinse i pugni fino a bloccare la circolazione nelle dita. La rabbia le ribolliva dentro, mentre gli occhi bruciavano, desiderosi di esplodere in un pianto liberatorio. Ma Victoire Weasley era allenata per trattenersi. E non una sola lacrima fuoriuscì dai suoi occhi arrossati. Quando era piccola Vic piangeva spesso, generalmente per una litigata con Dom. La sorellina minore non piangeva mai, e la guardava spavalda, forte. Vic ci aveva provato infinite volte, e alla fine c'era riuscita. Era riuscita a controllare le sue lacrime. Le prime volte aveva imparato a trattenersi sul momento e non appena si trovava da sola si sfogava. Ma pian piano quelli sfoghi scemarono, e Vic riuscì a non piangere più, per nulla. Quando a quindici anni era morta la gatta che era stata al suo fianco tutta la vita, Cherie, Vic non aveva versato una sola goccia. Si era sentita soffocare, ma i suoi occhi non avevano mai ceduto. E la stessa sensazione si dibatteva in lei, esattamente in quel momento.

Sono un mostro” pensò. Alzò gli occhi al cielo, tentando di ricacciare del tutto indietro i lacrimoni. Ci riuscì. Si voltò verso il castello e corse a lezione.




Quella sera, a cena, c'erano proprio tutti, nel giardino di Hagrid. James e Louis erano lì con loro. Fred aveva anche invitato Alexis, questa volta, e Vic sentì dentro di sé un certo senso di colpa. Ted non le rivolgeva la parola e si divertiva con gli altri. Presto si rese conto di essere l'unica imbronciata.

-Che hai, cugina?- chiese Fred. Finita la cena, avevano messo la musica e ballavano praticamente tutti. Ted non ballava, ma si muoveva tra la folla, ridendo con uno e con l'altro. Vic era rimasta seduta sulla panca, con le braccia incrociate.

-Niente, Fred!- sbottò.

Lui alzò le spalle e ballò via, dirigendosi verso Alexis, che ballava con Molly e Lily.

-Weasley!- Ted comparse alle sue spalle all'improvviso.

-Lupin!- ringhiò.

-Incarceramus!- disse lui, puntando la bacchetta. Una corda le avvolse gli avambracci e li legò fra loro. Ted rise.

-Stupido idiota!!!- ululò la ragazza, alzandosi.

-Ops..- disse lui, saltellando via.

-Diffindo!- pronunciò una voce soave. Le corde si sbrogliarono e scomparirono e Vic si voltò verso sua madre, che avanzava leggera ed elegante verso di lei.

-Che voleva quel ragassò?-

-Mamma ti prego.. E' solo un coglione..-

-Victoire! Le parole!-

-Scusa..-

-Comunque, perchè ti ha fatto sciò?-

-Perchè è un'idiota, te l'ho detto..-

-Mm-mm..- Fleur non era per niente convinta.

-Vieni con moi..-

Vic si alzò e la seguì.

Buonanotte!” sentì dire in giro. Si stavano congedando tutti per ritirarsi a dormire nelle tende e nel castello. Le due si misero a passeggiare per il giardino, tra i cespugli, tra le piante e tra gli alberi illuminati solo dalla luna. Ormai erano rimaste praticamente sole.

-Victoire, per caso quel ragassò è il tuo fidonsato?-

-Mamma!!!-

-Victoire! Parlo sul sorio..-

-No.. Non lo è!-

-Porchè sarebbe normale se tu iniziossi ad avere qualche cotta, alla tua età..-

Vic si sentì avvampare. Perchè sua mamma voleva affrontare quel discorso? Proprio durante quel terribile ed interminabile giorno?! Quando sarebbe finita quella maledetta tortura?

-Sai benissimo che non dovresti fare nionte, ma se proprio vuoi trasgredire le regole, almeno... sii prudonte, ecco..- Fleur iniziava ad arrabattarsi in discorsi un po' troppo personali per i suoi gusti.

Dovresti fare questo discorso a Dom, mammina!” pensò Vic, sarcastica.

Poi, improvvisamente..

-Mamma, shhh!- sfoderò la bacchetta.

-Victoire! Non fore la sciocca...-

-Mamma! Ti ho detto di stare zitta! Qualcuno ci sta spiando!-

Fleur si guardò in giro, spaesata.

Vic si abbassò e mormorò un altro “shhh”, avvicinandosi furtiva al cespuglio in cui aveva visto due occhi chiari scrutare proprio loro, a circa cinque metri di distanza.

Degli occhi neanche l'ombra. Sicuramente, chiunque fosse, si era appena nascosto meglio.

-Chi è là?!- urlò la ragazza, rompendo un silenzio opprimente, con la bacchetta fissa davanti a sè.

Le tremava la voce, esattamente come le gambe, il cuore batteva all'impazzata, avrebbe voluto scappare, ma rimase lì, tesa, leggermente accucciata.

In tutta risposta, qualche secondo dopo, Vic percepì un muoversi di foglie e un lampo di luce rossa partì dal cespuglio. Era uno Schiantesimo!

Senza pensarci due volte, Vic si buttò su Fleur, e le due caddero a terra, scansando l'Incantesimo. Il raggio rosso colpì la tenda dietro di loro, e Fleur urlò prontamente:

-Aguamenti!- verso la tenda, spegnendo il principio di incendio che, per fortuna, così, l'aveva solo leggermente forata.

Vic si alzò di scatto, guardando verso il cespuglio, e scorse, in lontananza, una figura nera correre all'impazzata verso la Foresta Proibita. La ragazza fece qualche passo in quella direzione, ma si fermò. Non era prudente entrare lì dentro da sola, senza contare che non avrebbe mai trovato il suo aggressore.

Si voltò verso Fleur con gli occhi sbarrati.

-Chi cavolo era?!- urlò con voce acuta la donna.

-Non l'ho riconosciuto, mamma!- ansimò Vic.




-Vuoi dire che eravate proprio davanti alla tenda dello zio Harry?!-

-Esatto!-

-Vic! Non hai visto se la corporatura era tipo quella di Lestrange?!-

-Non lo so ragazzi.. Era lontano.. e ora non mi ricordo neanche bene..-

Il giorno seguente, dopo le lezioni, Vic e il resto del gruppo si erano riuniti nella Sala Comune dei Grifondoro, su richiesta di Fred, per discutere di quanto era accaduto la notte precedente.

Ted non aveva aperto bocca, ma la guardava preoccupato. Vic era ancora furiosa con lui.

La famiglia Potter-Weasley aveva sgomberato il giardino quella mattina, tornando a Londra. Fleur aveva detto Vic di non dire niente a nessuno, ma la ragazza aveva chiaramente disobbedito. Fleur aveva assicurato alla figlia che lei stessa ne avrebbe parlato con Harry e Bill, e che nessun altro doveva saperlo.

Vic era indignata di questa omertà! Qualche pazzoide era ad Hogwarts, e aveva tutto l'intento di far fuori la famiglia Potter. Se Vic e Fleur non si fossero trovate per caso davanti alla sua tenda, Harry sarebbe certamente stato aggredito nel sonno! Nella maniera più subdola e infame! A dir poco, da ...Serpeverde!

-Dobbiamo andare, Weasley..- disse finalmente Ted, alzandosi dal suo divanetto -..la Pince ci aspetta..-

Ted aveva l'espressione assorta e leggermente preoccupata. Vic cercò di apparire disinteressata a lui e lentamente si alzò, fece un segno di saluto agli altri, diede un bacio sulla guancia a Molly, che era preoccupata come non mai, e seguì Ted fuori dal buco del ritratto.

-Sai, non sono più arrabbiato con te..- disse lui appena imboccarono il corridoio isolato, sempre con la sua aria assorta.

-Ma davvero?! Perchè, eri tu quello arrabbiato?!- rispose Vic, indignata, mentre iniziavano a scendere le scale.

-No. Cioè, sono sempre convinto che tu ti sia comportata da stronza con la tua amica...-

-Non è una mia amica!-

-...però ieri sera sei stata coraggiosa. Non è da te, mi complimento.-

-Per piacere...-

-Credo che in parte sia anche merito mio...-

-COSA?!-

-Prima di tutto eri agguerrita perchè eri incazzata nera con me. E in secondo luogo, sono io che ti ho allenato a gestire la paura, alla Stamberga Strillante, ricordi?- Ted parve riprendersi dai suoi pensieri in quel momento e le sorrise, spavaldo.

-Se non chiudi quella boccaccia, giuro che ti trasformo in un Vermicolo!-

-So che preferiresti chiudermela in un altro modo...- rise lui.

-Sì! Con l'Anatema che uccide, ma poi mi rinchiuderebbero ad Azkaban a vita, e non è il caso, per un verme come te..-

-Siamo arrivati, tesoro. Prima le signore..- e le fece un inchino di scherno.

Vic passò a testa alta, dandogli uno spintone. Ogni progresso fatto con lui quell'anno, in quei giorni era retrocesso a livelli pessimi. Lo odiava più di prima!

-Bene, ragazzi! Cominciate con quegli scatoloni. Tirate fuori i libri, risistemate le copertine troppo sgualcite con un Incantesimo di Rigenero, e infine li impilate sugli scaffali di questa parete in ordine alfabetico, d'accordo? Per oggi potete fare quegli scatoloni, dovrebbero essere sette o otto. In tutto sono quasi trenta, quindi vi conviene darvi una mossa se volete finire per venerdì.-

I due si accovacciarono l'uno accanto all'altra per cominciare il lavoro.

-Tutto per colpa tua, Lupin!- sbottò la Corvonero, tirando fuori dallo scatolone il primo grosso volume.

-Guarda il lato positivo, passeremo un sacco di tempo assieme!-

-Non vedevo l'ora!-

-Senti, Weasley. Se cerchi di rimediare il danno fatto a quella Ashley, potrei anche pensare ad invitarti a uscire con me, questo weekend, a Hogsmeade..-

-Ah, ah, ah! Simpatico, Lupin!-

-Lo so, grazie tesoro..-

-Ero ironica!-

-Ma guarda!-

-Coglione!-

-A parte i nostri adorabili litigi, dovresti davvero provare ad andare incontro a quella ragazza.. Pensaci, credi di essere stata carina con lei?-

Vic sapeva che Ted aveva ragione.

-Non accetto prediche da uno che ieri sera mi ha legata!-

-Oddio! Detto così sembra qualcosa di molto eccitante!-

-Dovevo immaginarlo...- scosse la testa, puntando la bacchetta sul libro e riparando la sgualcitura sull'angolo in basso.

-Sul serio, Weasley, mi è appena venuta un'idea, a proposito di legarti... ahi!!! Ma la pianti di prendermi a sberle?!-

-Tu stai zitto, così non rischi! E mettiti al lavoro!-




In quei giorni i cinque ragazzi si ritrovarono spesso a parlare degli ultimi oscuri avvenimenti, formulando ipotesi e confrontando le opinioni. Fred era sicuro della colpevolezza di Lestrange ma gli altri cercavano di persuaderlo. Non avevano ancora nessuna prova contro di lui.

Molly, Fred e Sam avevano insistito con Ted per sapere se aveva scoperto qualcosa da Harry. Ted era evasivo e disse che gli aveva parlato, ma che non c'era nulla d'interessante da dire, e nessuno era riuscito a tirargli fuori una sola parola al riguardo.

James non ricordava niente del momento in cui era stato attaccato. L'ultima cosa che ricordava era che stava uscendo dallo spogliatoio con Louis, che lo aveva lasciato passare per uscire, e poi il nulla.

Dom aveva detto a Ted che Zabini non aveva ancora scoperto niente sul sospetto compagno di Serpeverde. Martedì sera si erano visti nel nascondiglio vicino alle cucine, ma Emanuel aveva dovuto far ragionare Dom. Erano passati pochissimi giorni da quando la ragazza lo aveva incaricato di spiarlo, e ancora non era possibile che avesse scoperto qualcosa. Aveva cercato di fare conversazione con Max un paio di volte, ma con scarsi risultati. Vic notò che Dom passava sempre più tempo con Eric Zabini, il piccolo. I due ridevano e scherzavano nel parco, seguiti da una Lucy imbronciata e per nulla considerata.

Per quanto riguardava lei e Ted, la tensione si stava un po' allentando. Il ragazzo si era un po' addolcito con lei, forse perchè aveva temuto di perderla quando era stata attaccata. Inoltre passavano molto tempo insieme, per via della punizione, e Ted cercava di fare il simpatico, facendo volare il tempo a Vic. Comunque non si erano più baciati, e non era neanche successo niente.

Vic, d'altra parte, aveva iniziato a pensare ad Ashley. Ted aveva ragione, sembrava che avesse intuito come Vic avesse trattato male la ragazza anche la notte stessa della confidenza. Quando incrociava Ashley, questa cambiava strada, abbassando gli occhi circondati da spesse occhiaie da sonno. Probabilmente dormiva poco, e in parte anche per colpa sua. Fred se n'era infischiato altamente, e si era messo insieme ufficialmente con Alexis. I due si baciavano in continuazione in Sala Grande, nei corridoi e nel parco intorno al castello.

Molly confidò a Vic di essersi presa una sbandata per Sam, e Vic la incoraggiò, confermandole che aveva notato che Sam la mangiava con gli occhi. L'amica era arrossita, ed era scoppiata in lacrime, preoccupata che Vic la considerasse una cattiva persona perchè Sam era uscito prima con lei. Vic, sbalordita, fece del suo meglio per calmarla. Non era per niente gelosa, assolutamente! Molly doveva uscire con lui!

-Stavo pensando..- iniziò Molly, tirando su col naso, mentre le due affrontavano il discorso in Sala Comune -..che visto che Fred va con Alexis ad Hogsmeade, tu potresti andarci con Ted, così io e Sam resteremmo da soli per forza di cose.- sorrise insicura.

Vic fece una smorfia.

-Molly, non sai cosa mi stai chiedendo!-

-Ma piantala! Che non vedi l'ora!-

Vic fece per saltarle addosso scherzosamente, e mentre ridevano e lottavano sul divanetto della Sala Comune, vide entrare Ashley con le due amiche. Le altre due si sedettero su un divano cobalto, ma Ashley scosse la testa e si diresse verso il dormitorio da sola. Era il momento! Poi lo avrebbe detto a Ted, così l'avrebbe invitata a uscire, e avrebbe aiutato così anche Molly.

-Ashley!- le corse dietro.

La ragazza la ignorò ed entrò nella stanza, seguita da Vic.

-Ash!-

-Che vuoi?-

-Ehm.. Volevo scusarmi..-

-Di cosa?! Di aver spifferato a Fred e ai tuoi amici quello che ti ho confidato?!-

-E come cavolo lo sai?-

-Chloe vi ha sentiti!-

Ma ste due sono due agenti segreti?”

-Lo so! Mi dispiace! Sono una stronza, mi è scappato!-

-Puoi risparmiarti le scuse.. Tanto non cambia niente.. Ora sta con Alexis..-

-Ma Fred è un coglione quanto me! Non focalizzarti su di lui! Tu meriti un ragazzo che faccia sul serio!-

-Sembra che lui faccia sul serio con la Grifondoro!-

-Per ora! Ma fidati, è un coglione.. Si stuferà presto. Tu non devi morire dietro a uno così!-

-Bhe, tu muori dietro a Lupin, che è peggio di Fred!-

Vic raggelò.

-C-cosa?-

-Dormo in camera tua da sei anni, secondo te non me ne sono mai accorta?!-

-Non..non saprei..-

-Te lo dico io! Lo sappiamo tutte almeno dal primo anno, ma non abbiamo mai detto niente in giro! A differenza di qualcun altro, che va in giro a spifferare gli affari degli altri..-

Vic improvvisamente le rivalutò. Le aveva sempre considerate solo delle gran pettegole, e invece per sei anni non avevano mai detto a nessuno dei loro sospetti sulla cotta di Vic per Ted.

-Io..io non so cosa dire.. mi dispiace..-

-Non serve..-

-Ashley, se posso fare qualcosa..-

-Esci di qui.-

-D'accordo. Però te lo dico. Sono cambiata. O meglio, ho intenzione di cambiare. Mi farò perdonare, te lo prometto.-




-Tu, Victoire Weasley, hai chiesto ripetutamente e invano scusa alla tua compagna di dormitorio?!-

Ted era esterrefatto. Erano in biblioteca, l'ultimo scatolone dell'ultimo giorno.

-Sì! L'ho fatto, d'accordo? E le ho anche detto che in qualche modo mi farò perdonare.. Non so ancora come..-

-Vuoi dire che sono riuscito a iniziare a cambiarti?- rise lui.

-Non è grazie a te!-

-Nooo. Certo che no..-

-D'accordo, un pochino..-

-La verità è che l'hai fatto solo per uscire con me.-

Vic non rispose.

-Ah! Beccata!- trionfò lui.

-No, Lupin, non ti montare la testa..-

Molly, perchè mi hai chiesto questo?!”

-Però vuoi!-

-Oh! Merlino! Puoi rendere le cose semplici per un volta?-

-Okay, ehm.. Weasley, vuoi uscire con me?-

-In generale o nel caso specifico?-

-Okay, però ora sei tu che rompi!-

-Hai ragione.. Sì, accetto!-

-Brava, tesoro!-

-Giù le mani però!-

-Questo te lo scordi!- e le fece l'occhiolino. Vic non riuscì a non sorridere.



Note dell'autrice


Ciao a tutti e tutte!!

Mi scuso infinitamente per il ritardo!!! Il problema è che da adesso fino a settembre sarò parecchio presa dall'università, quindi probabilmente alcune volte pubblicherò tardi. Spero che comunque non abbandoniate la lettura. :)

Non ho molto da dire sul capitolo. Gran parte di esso narra fatti di passaggio in una settimana di ottobre, ma un avvenimento è particolarmente importante. Chi ha attaccato Vic e Fleur davanti alla tenda di Harry?

Altra cosa importante: finalmente James si è ripreso!!! Meno male!

La McGranitt in realtà non è così acida come la faccio sembrare, ma fa la sostenuta per mantenere autorità con quei due scavezzacollo di Vic e Ted, che sono i due fighetti della scuola, quel genere di studenti a cui piace vantarsi di aver marinato le lezioni, non so se mi spiego ;)

Detto questo, fatemi sapere che ne pensate voi, sono molto curiosa. Vi ringrazio per le recensioni sempre più numerose, tutte assolutamente splendide. Ringrazio chi ha la storia tra le preferire/ricordate/seguite e chi in generale continua a leggerla. Siete dei lettori fantastici e scambiare messaggi e opinioni con voi è la cosa più gratificante!!

Ora armatevi di buona volontà, e... fatemi sapere cosa ne pensate!!!

Baci a tutti

FleurDa

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Capitolo 16
*** Lezione di ballo ***


cap 16

Capitolo 16

Lezione di ballo



La sveglia di Molly suonò, e svegliò tutte le ragazze del dormitorio. Vic rimase sotto le coperte, nel dormi-veglia, mentre Molly, Ashley, Chloe e Patty si vestivano e scendevano insieme a fare colazione in Sala Grande. Molly andava abbastanza d'accordo con le altre tre, ma Vic sospettava che le ragazze non la volessero nel “gruppo” per il semplice fatto che era la migliore amica di Vic, e si sentì un po' sconfortata. “Spero che non sia così”.

-Vic, avanti, alzati, ti aspetto giù ok?- esclamò Molly, con voce tremante, tirandole via le coperte. Era sicuramente agitata per la sua prima uscita con un ragazzo. Sam non le aveva chiesto ufficialmente di uscire, e Molly era agitatissima che andasse con altri suoi amici.

-Andiamo! Molly, vieni con noi?- chiese Chloe.

-Sì, arrivo.-

-Molly, sai che Patty, ci abbandona? Va al villaggio con Simon!-

-Dai, ragazze, non menatemela, provo a conoscerlo, poi vediamo, se mi rompo mi riunisco a voi...-

SBAM.

La porta del dormitorio si chiuse alle loro spalle.

Cavoli, che sabato! La prima uscita ufficiale di Vic e Ted, di Fred e Alexis, di Molly e Sam (“si spera!”) e di Patty con questo Simon, che Vic non conosceva. Forse era di un'altra Casa o di un altro anno. Boh, poco importava. Vic si alzò a fatica e andò in bagno. Pipì, una doccia, spazzolata ai capelli e trucco. Rientrò nella stanza in mutande e reggiseno e si diresse verso il baule. Avrebbe rinunciato alla colazione, piuttosto che andare vestita alla cazzo. E' vero che avrebbe messo il mantello col cappuccio, ma comunque se entravano in un locale lo avrebbe tolto e Ted avrebbe visto cosa indossava. Dunque iniziò a tirare fuori vestiti e a scaraventarli sul letto sfatto.

La gonna con le calze le portava già tutta la settimana. Quindi o pantaloni con stivali.. O leggins.. Oppure pantaloncini con collant.. Mmm..

Fece un paio di prove, e alla fine optò per jeans strappati, solite nuove, bellissime, stupendissime, scarpe da ginnastica bianche, e maglia bianca con scritte grige che lasciava una spalla completamente scoperta. Riempì i polsi di braccialetti di ogni tipo e mise gli orecchini ad anello argentati.

Ammirò il risultato nell'enorme specchio, si approvò da sola, e si diresse a fare colazione, complimentandosi con sé stessa per la velocità con cui si era preparata. Aveva il mantello sotto braccio e si stava scuotendo i capelli quando fece il suo ingresso in Sala Grande.

Sam, Ted e Alexis erano già vicino a Fred e Molly, al tavolo dei Corvi, mentre Fred ancora si abbuffava.

-Weasley! Ci stupisci! Così presto? Non vedevi proprio l'ora di uscire con me, eh..- rise Ted.

-Molly mi ha svegliata..- bofonchiò con voce rauca.

-Comunque visto che tu sei con me, e Alexis va con Fred, Sam ha appena chiesto a Molly di andare con lui e gli altri.- continuò Ted.

Vic guardò l'amica. Sorrideva. Ma aveva il magone. Vic se ne poteva accorgere. Sperava che Sam andasse da solo con lei.

-Okay..- fece Vic.

-Mangia qualcosa..- fece Molly, piano.

Vic afferrò una croissant e si avvicinò all'amica.

-Tutto bene?- sussurrò.

-Non proprio..-

-Magari aveva solo paura che tu rifiutassi..-

-Non credo..-

-Bhe, comunque vedi come va, okay?- e addentò la brioche.

-Andiamo!- fece Fred allegro, alzandosi e circondando Alexis con un braccio.

-A dopo.- fece lei, senza riuscire a trattenere un sorriso euforico.

-Anche noi!- fece Ted, e tirò un braccio di Vic per metterla in piedi accanto a sé.

-Vacci piano, Lupin!-

Lui rise, la circondò col braccio allo stesso modo di Fred, e la trascinò verso l'Ingresso. Vic si voltò indietro a guardare Molly, che tentava di sostenere lo sguardo su Sam, totalmente imbarazzata, mentre lui le diceva qualcosa, sorridendole. Poi scomparvero dalla vista di Vic.

-Allora, Weasley, la nostra prima uscita! Cosa ti piacerebbe fare?-

-In questo momento, dormire.-

-Ma piantala, acidina! Ok, ci penserò io..-

-Siamo a posto!-

-Sai benissimo che ti divertirai..-

-Vedremo..-

Ted le diede un buffetto e lei si lasciò sfuggire un sorriso. Era bellissimo! Biondo, occhi nocciola, jeans, scarpe da ginnastica bianche, maglietta bianca e giacca di pelle pesante marrone. Da togliere il fiato. Mentre andavano in testa al gruppo di studenti, sotto alla scalinata d'Ingresso, gli occhi di tutti erano puntati su di loro, oltre che su Dom ed Eric Zabini, come potè notare Vic. Lucy se ne stava imbronciata dietro all'amica, mentre questa stava abbracciata al ragazzo scuro, con fare da oca giuliva. Ted si fermò a guardarla e Vic sentì montare dentro di sé l'irrefrenabile desiderio di Schiantarlo.

-Ted, la pianti di mangiartela con gli occhi?!-

-Ehi! Mi hai chiamato Ted!!!-

-Povera me...- disse a sé stessa la ragazza.

-Comunque, siete una famiglia di belle patatine, voi Weasley, sai? A partire dalla tua mammina. Che MILF...-

-LUPIN! Smettila! Vuoi farmi pentire di aver accettato il tuo invito, nei primi cinque minuti?!-

Lui rise e la McGrannitt iniziò a richiamare l'attenzione di tutti. Poco dopo erano in marcia. Ted prese Vic per mano e iniziò a chiacchierare allegro del più e del meno. Vic rideva e sorrideva ogni tre secondi. Ted era adorabile.

-Senti.. Tu non hai insistito per sapere cosa mi ha detto Harry della Stamberga.. Eppure eri con me, ed eri terrorizzata. Perchè non hai voluto sapere quello che ho scoperto?-

-Non è vero che non lo voglio sapere. E' solo che se me lo vuoi dire lo devi fare tu. Non serve che io insista.-

-Questo è ammirevole, Weasley. Non sei una ragazza curiosa quindi?-

-Non particolarmente, no. Cioè, so trattenermi..-

-Capito.. Bhe, comunque, se vuoi, e se sai mantenere un segreto...- e la guardò storto.

Vic alzò gli occhi al cielo e lui continuò: -..a te vorrei raccontarlo.-

-Uao, Lupin, mi onori..-

-Sono serio.- le sorrise.

-Okay, manterrò il segreto, spara..-

-Ti ricordi la macchia di sangue vicino all'apertura del passaggio? La macchia vecchia?-

-Sì, mi ricordo benissimo..-

-E' la macchia di sangue di Severus Piton. E' morto lì. Ucciso da Nagini, il serpente di Voldemort.. Ricordi la storia?-

-Oh, sì! Ricordo! Merlino Santo!-

-Già.. L'ho pensato anche io!-

-Non credevo fosse alla Stamberga! Che orrore! Noi eravamo proprio lì!-

-Già, fa impressione pensarci, vero?-

-Veramente!-

-E non è finita, qui viene il bello..-

-Ah, sì?- cosa poteva esserci di più?

Ted fece un respiro profondo, tremante, e cominciò:

-Mio padre, Remus Lupin, era un Lupo Mannaro, come sappiamo. Quando studiava ad Hogwarts, nelle notti di luna piena, andava alla Stamberga Strillante con gli altri tre Malandrini, trasformati in animali. Attraversavano il passaggio del Platano, segnato nella Mappa del Malandrino! Quel Platano è stato piantato da Silente stesso! Apposta per nascondere il passaggio, e di conseguenza il triste segreto di mio padre! E c'è di più!-, trasse un altro profondo respiro -.. Il nomignolo “Strillante” è stato dato alla casa in quegli anni, dagli abitanti di Hogsmeade, per gli ululati del Lupo Mannaro, insieme ai versi dei tre Animagus. Tu lo sapevi?!-

-Non ne avevo idea!!!-

-Sapevo che mio padre era un Lupo Mannaro, ma riflettere su queste cose della sua vita, su quello che ha dovuto passare, il segreto che ha dovuto nascondere, gli amici che gli sono stati a fianco nonostante tutto, fino alla morte.. Prematura per tutti..- la sua voce si ruppe. Ted deglutì. Sembrava che avesse appena ingoiato qualcosa di estremamente amaro. Dopo poco, riprese:

-Non mi va di parlare di queste cose con gli altri. Ne ho parlato solo con Harry, Hagrid ( che già lo sapeva) e te..-

-Ted...-

-Sì?-

-Bhe, grazie di avermi dato fiducia.-

Lui sorrise.

-Te ne ho data più di quanto pensi, in tutti i sensi..-

-Che vuoi dire?-

-Soliti discorsi che ti faccio sempre.- le fece l'occhiolino e tornò a guardare il sentiero davanti a sé. Strinse un po' di più la presa sulla mano di Vic, e la comitiva di studenti fece il suo ingresso nel villaggio.

-Bene ragazzi, ci ritroviamo qui alle 16.30! Non tardate!- esclamò la Preside.

-Andiamo!- le disse Ted, lasciandole la mano e prendendo a marciare deciso.

Vic lo seguì. Il ragazzo percorse la strada principale e raggiunse il negozio Mondomago. Lui entrò e lei lo seguì. Si diresse deciso verso alcuni scaffali.

-Cosa cerchiamo?-

-Vedrai.- e cercò con lo sguardo su e giù tra le mensole.

-Cos'è?- chiese Vic quando lui estrasse soddisfatto una specie di trombetta, così piccola che stava in una mano.

-Tu non eri quella che non è curiosa?- la schernì.

-Infatti, chiedevo per cortesia!- e gli fece una smorfia di sufficienza.

-Sicuramente, Weasley!- rise lui, dirigendosi alla cassa.

-Venti galeoni.- disse distrattamente la grassa commessa.

-Lupin! Ma è carissimo!-

-Tranquilla, Weasley, non è un regalo per te.- ghignò lui, tirando fuori le monete dalla tasca.

Prese l'oggetto, le circondò le spalle e uscirono. Il freddo li assalì. Lui mollò subito la presa su Vic per rimettersi la giacca di pelle, e lei fece lo stesso con il mantello.

-Ora dove andiamo?-

-In un posto che conosco io!-

-Sarebbe?-

-Una piazzetta un po' fuori dal centro.-

-Però! Che nascondiglio!-

-Ehi, cosa sfotti? Nessuno ha mai detto che è un nascondiglio!- rise lui.

-E allora perchè ci andiamo?-

-Aaah, porcellina..! Ahia!!!-

Si beccò uno spintone.

-Ti spiegherò quando saremo lì! Mi serviva un posto abbastanza spazioso e poco trafficato.. e all'aperto!-

-Mm, sta venendo curiosità pure a me..- lo prese in giro. Lui la prese a braccetto e svoltò in una vietta dal pavimento ciottoloso.

Percorsero qualche altra via e infine entrarono in una piazzetta carina, non troppo grande, ma molto ariosa. Il pavimento era fatto di grossolane pietre grigie, al centro troneggiava una piccola vasca in pietra con una fontanella, e tutt'intorno alla piazza, in cerchio, c'erano degli alberi totalmente spogli. Le loro foglie secche e variopinte volteggiavano a terra per il lieve venticello e facevano dei mucchi ai lati della piazza. Vic provò la piacevole sensazione di sentirsi “a casa”.

-Carino!- commentò.

-Sono contento che ti piaccia.-

-Ora mi spiegheresti la funzione della trombetta?-

-Subito, tesoro..- la adagiò sulla pietra della vasca e le diede un dolce colpetto. Questa iniziò a suonare. Era una piccola cassa. Suonava una musica d'altri tempi, da sala da ballo.

-Non male.- rise Vic.

-Ascolta bene, signorina. Nessuno al mondo, neanche il mio specchio, mi ha mai visto ballare, chiaro? Se provi a prendermi per il culo, di te non ne rimarrà neanche una briciola, hai capito?- la minacciò, ridendosela sotto i baffi.

-Chiarissimo!- fece lei, in finto tono serio.

-Ora, Weasley, visto che la vecchia gatta vuole fare un ballo per Halloween, del quale non so se hai sentito parlare...-

-.. Vagamente..-

-Okay, allora ti spiego. Ballo di Halloween, vestiti eleganti. Le voci di corridoio sostengono che saranno le ragazze ad invitare i ragazzi e che all'inizio ogni coppia è obbligata a ballare, stile tempi della McGrannitt, non so se mi spiego..-

-Ci avrei scommesso..-

-Già anche io.. Insomma la festa inizia così, poi dopo diventa una festa normale, un po' più moderna, e finisce all'una. Tutto chiaro?-

Vic annuì.

-Bene, stando così le cose, ho preso in seria considerazione l'idea di non partecipare, ma poi ho pensato “Sono le ragazze che devono invitarci!”, e visto che è quasi impossibile che tu mi inviterai, ho fatto una scommessa con me stesso: se mi inviti tu, partecipo, sennò no.-

La musica li accompagnava in sottofondo. Era dolce e piacevole. Vic annuì di nuovo, sorridendo.

-Poi però ho pensato che in caso, impossibile, lo so, che tu mi inviti, non so ballare. Perciò, se non vuoi fare figuracce, dovrai insegnarmi. Ora!- e così dicendo, lanciò la giacca vicino alla trombetta, e allargò le braccia, sorridendole in quel suo modo attraente. Vic sentiva caldo dentro di sé. Annuì di nuovo, non sapendo cosa dire.

Dopo qualche secondo gli pose una domanda:

-Ma quando ne ha parlato la Preside? Sei sicuro che le vada bene che siano le ragazze ad invitare?- pensò a Molly, avrebbe avuto il coraggio di invitare Sam?

-Ne ha parlato qualche giorno fa in Sala Grande, a colazione. Tu non c'eri che stranamente eri in ritardo.-

-E le va bene quindi?-

-Boh, non ha detto niente riguardo a quello. Gira la voce perchè qualcuno l'ha chiesto alla Lovegood.-

-Ah bhe! Allora!- fece la ragazza, sarcastica.

-So che è poco credibile, ma ormai la voce che gira è questa, e non credo che alla McGrannitt gliene freghi niente di chi invita chi. Basta che facciamo i balli di coppia!- rise lui.

-Ma tu sei una caso disperato!-

-Vuoi già rinunciare?-

-Ecco perchè prima hai detto che mi davi più fiducia di quanto io pensassi!-

-Già..-

-Mmm.. In realtà sono curiosa di vederti ballare!-

-Oggi ti ho già incuriosita un sacco di volte, quindi!-

-Ma piantala!-

-Cominciamo?- e sporse le braccia verso di lei.

Vic fece divertita un passo in avanti e gli sistemò le braccia.

-Così?- mormorò lui, guardando concentrato i propri arti superiori.

-Esatto!- e Vic posizionò anche i suoi.

-Ora segui me, d'accordo?-

-Sissignora!-

Iniziarono a fare piccoli, leggeri e semplici passi. Ted la seguiva piuttosto bene. Vic non era un fenomeno, perchè era più brava a ballare musiche moderne, ma sua mamma le aveva insegnato le regole fondamentali del ballo di coppia.

-Non sei niente male, Weasley!-

-Resta concentrato, grazie.-

-Ma questo è facile.-

La strinse di più a se.

-Non così, più distanti, tesoro!- sentenziò lei, divertita.

-Capisco perchè questi balli piacciono tanto a quella frigida della Mc!-

-Ma dai!-

-E' vero!-

-Povera McGrannitt!-

-Poveri noi!-

-Sai, Lupin, sono proprio curiosa di vedere come balli le musiche più moderne!-

-Ah-ah! Quello te lo puoi anche scordare, Weasley!-

-Nooo, dai!!! Allora non ti invito!-

-Peggio per te!-

-Daaai Lupin!-

-Non sei una gran maestra! Vuoi insegnarmi qualche regola, grazie?-

-D'accordo, d'accordo..-

Vic gli insegnò alcuni passi. Credeva che fosse molto più scoordinato, invece imparava abbastanza in fretta.

-Ah! Hai sbagliato tu!- rise lui quando lei fece un passo indietro quando doveva farne uno in avanti.

-Beccata! Scusa, Lupin. Com'è che sei diventato più bravo di me?-

-Mi lusinghi..-

-Bhe, però davvero, non sei male! Dovresti ballare alle feste! Hai il senso del ritmo..-

-Ma mi vergogno..-

-Ted Lupin che si vergogna?!-

-Già, succede anche ai migliori!-

-E come mai che con me non ti vergogni, adesso?-

-Sto solo fingendo di non vergognarmi! Lo faccio solo per assicurarmi un tuo invito.- le fece l'occhiolino.

-Mmm, ci devo pensare..-

-Va bene tutto, basta che non inviti Harrison!-

-Perchè ce l'hai con Michael?-

-Perchè Micheal è un tuo ex, e ci prova ancora con te!-

-Sei geloso!!!-

-Io?! Geloso?! Non hai capito! E' solo perchè lui è un coglione!-

-Seee! Certo!-

-Pensala come vuoi!-

-Perchè non ammetti l'evidenza?- lo schernì.

-Okay, senti allora vacci pure con il tuo Michael!- e pronunciò il suo nome con tono disgustato, -.. che io ci vado con tua sorella!-

-La carta di Dom non funziona più! Il suo obiettivo è cambiato, non hai visto anche tu?-

-Credo che comunque non disdegnerebbe..-

-Solito montato..-

-Sai che è la verità..-

-Lupin, mi sto stufando.. Siamo stati troppo insieme in questo periodo.. Tra la punizione e la parentela.. Credo che al ballo inviterò qualcun altro.. Magari Michael...- ed enfatizzò il suo nome.

-Continua così, Weasley..- la minacciò lui, fissando i suoi occhi nocciola in quelli azzurri di Vic, in modo decisamente provocante.

La ragazza decise di sorprenderlo e gli posò un delicato bacio a stampo accanto all'angolo della bocca, sfiorandola appena.

Lui la guardò stranito, ma felice, immobile per una decina di secondi. Le labbra si allargarono lentamente in un seducente sorriso.

-Weasley.. Ma cosa ti ho fatto?-

-Non ti ho baciato!-

-Ma vorresti farlo!-

-Non è vero!- sentiva il suo lato troppo orgoglioso riemergere lentamente.

Che cavolo ho fatto!”

-Bugiarda!-

-Non voglio un tuo bacio, Lupin!-

-Sicuramente! Okay, senti facciamo così, io non ti bacio più visto che non vuoi! Voglio vedere se resisti!-

Vic sapeva che si stava cacciando in un enorme pasticcio.

-Non mi sfidare, Lupin!-

-L'ho appena fatto!-

-Bene!-

-Bene!-

-Ormai sei pronto per il ballo, secondo me!-

-Ottimo!-

-Perfetto!-

Si fissarono con sguardo di sfida.

-Bhe?- chiese Vic ridacchiando.

-Andiamo a fare un giro, Weasley?-

-Ci sta!-

-Magari mangiamo anche qualcosa.-

-Se offri tu!-

Ted, in tutta risposta, le cinse il collo con un braccio, ridendo, e la strinse vicino a sé, scompigliandole i capelli con l'altra mano. Lei cercò di liberarsi, ma ovviamente non ci riuscì finchè lui non allentò la presa. Risero e lui la prese per mano, raccolse giacca e trombetta, e si diresse verso il centro della città. Vic pensò a quanto le piaceva stare con lui. Se qualcun altro le avesse scompigliato i capelli, lo avrebbe certamente affatturato. Ma Ted era adorabile anche in quei momenti. Lui poteva farle quello che voleva, che a lei comunque sarebbe piaciuto. Oppure la stava davvero cambiando.

Avrebbe tanto voluto un bel bacio, da quelle sue labbra morbide e sensuali, ma data la scommessa che avevano appena fatto, e date le loro teste dure, sarebbe stato ben difficile che accadesse quel giorno, così come nei giorni successivi.

Dovrò invitarlo davvero al ballo, e provocarlo, o non mi bacerà mai!”

Arrivarono nella strada principale, affollata da studenti che andavano e venivano, chiacchieravano e ridevano. Molti osservarono spudoratamente la nuova coppia.

Nel chiasso cittadino, Ted le chiese:

-Chi sarà stato ad attaccare te e Fleur, l'altra notte?-

-Non ne ho idea..-

-Hai paura?- chiese serio.

-No...-

Lui sorrise, poi si rabbuiò.

-Io ammetto di essere un po' preoccupato. Non vorrei che qualcuno facesse del male a James.. O alle altre persone a cui tengo..- e posò lo sguardo su di lei, con atteggiamento eloquente.

-Dobbiamo restare uniti, e cercare di capirci qualcosa di tutto quello che sta succedendo quest'anno!-

-Sì, sono d'accordo, Weasley..-

-Anche se cerchiamo di distrarci dobbiamo sempre tenere gli occhi aperti!-

-Già, tu stai già fin troppo attenta, fifona mia..-

Vic sorrise e tornò a guardare la strada davanti a sé. Scorse Molly e Sam (da soli!!!) intenti a chiacchierare seduti su una panchina. Sorridevano e ad un certo punto Molly scoppiò in un'adorabile e piena risata. Il cuore di Vic si riempì di gioia a quella vista. Si voltò in giro in cerca di Fred, ma non lo vide. Sicuramente si era appartato con Alexis. In compenso vide Ashley con Chloe e Patty (probabilmente quel Simon non era un tipo troppo interessante) che assaporavano un gelato alla vaniglia.

Lei e Ted andarono a mangiare un boccone e a bere una Burrobirra ai Tre Manici di Scopa. Furono raggiunti poco dopo da Fred e Alexis. I due ragazzi iniziarono a fare gli splendidi, come al solito, mentre le due ridevano come matte, fino alle lacrime.

L'orario dell'appuntamento con gli insegnanti in piazza arrivò molto prima del previsto, i quattro si alzarono e andarono a pagare, poi si diressero verso il luogo del ritrovo. Quando furono lì si riunirono con Sam e un'imbarazzatissima ma felice Molly, e tornarono tutti insieme, allegramente, al castello.



Note dell'autrice


Finalmente Vic e Ted escono insieme per la prima volta!!!

Allora vi è piaciuta questa giornata insieme? A me sembra che lei sia molto diversa quando è con lui. E' più serena, felice e spensierata. Pensa meno ad apparire ma di più a vivere quello sta facendo. Anche voi la vedete così?

Ted.. Lo adoro! Magari esistesse davvero un ragazzo così ;) 

Comunque non ho molto altro da dire, spero non ci siano errori perchè ho riletto un po' velocemente.

Vi ringrazio come sempre per tutto l'appoggio e le belle parole che mi scrivete.

Spero che possiate godervi la lettura e ...fatemi sapere che ne pensate! :)

Bacione,

FleurDa :)

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Capitolo 17
*** Lupi Mannari ***


cap 16

Capitolo 17

Lupi Mannari


Emanuel Zabini si avvicinò al compagno di Casa, Max Lestrange, nel sotterraneo, durante l'ora di Pozioni del lunedì.
-Ehi, Max!-
Il rachitico ragazzo lo squadrò accigliato, stupito di quell'improvviso interessamento.
-Ehm.. Salve, Zabini..-
-Posso mettermi in coppia con te per l'esercitazione di oggi?-
Lestrange si rabbuiò, convinto che il ragazzone volesse semplicemente approfittarsi della sua bravura in quella materia. Attese qualche secondo per rispondere, mentre gli altri studenti avevano quasi formato tutti i gruppetti, e si convinse ad accettare. In fondo era raro che qualcuno gli chiedesse di stare in gruppo insieme, a meno di non essere rimasto l'unico della classe senza compagno. Altre volte era stato Lumacorno stesso ad assegnarlo a qualcuno che aveva formato un gruppo troppo numeroso pur di non restare con lui. Per qualsiasi ragione l'avesse fatto, quell'armadio giocatore di Quidditch gli aveva chiesto di sua spontanea volontà di mettersi in coppia con lui.
-Molto bene, accetto- e scostò la sedia con un colpo di anche, di quel tanto che serviva per far posto a quel gigante.
Emanuel sorrise e posizionò la sua sedia accanto a quella di Max. Il professore aveva appena spiegato cosa fare, indicando le pagine da seguire sul libro di testo e i punti fondamentali alla lavagna.
-Tu taglia i fegati di ratto. Devi fare dei cubetti piccolissimi.. No, fermo, non così tanti!-
Zabini si bloccò improvvisamente, con un'enorme quantità di fegati fra le possenti braccia. Max continuò:
-Prima di tutto, quelli in quel secchio non sono fegati di ratto, ma di rospo. Devi andare nell'armadio comune e prenderne un chilo. Non di più, non di meno. Pesali.-
Emanuel annuì e si diresse verso l'armadio, dove c'era già una fila di compagni di Serpeverde e Grifondoro. Si mise in coda, dietro a Lupin e Lucas, mentre Goyle gli si avvicinava.
-Ti sei messo in gruppo con Lestrange?- bisbigliò con espressione disgustata.
-Ehm.. Sì.. Non c'erano più posti.. Senti, Goyle, stasera gli dico se viene a fare due chiacchiere con noi dopo cena d'accordo?-
-Zabini, stai scherzando, vero?-
-No, davvero, fidati di me. Ho uno scopo, voglio ottenere delle informazioni che mi interessano.-
-Bhe, allora in questo caso...-
-Grazie amico, dillo agli altri. Le Weasley lo sanno già.-
-D'accordo..-


Vic camminava verso il tavolo di Corvonero, in Sala Grande, ma invece che dirigersi verso Molly e Fred, si avvicinò alle altre tre compagne di dormitorio.
-Ciao Ash! Chloe, Patty.- le salutò radiosa, scavalcando la panca e sedendosi affianco a loro. I capelli lucidi e liscissimi le svolazzarono fino ad arrivare tutti davanti alla spalla sinistra.
-Ehm.. Ciao..- disse timidamente Chloe, guardando stupita prima un'amica e poi l'altra.
Vic si servì affettato e verdure grigliate sul piatto argentato e rivolse un sorriso alle ragazze.
-Allora? Già deciso a chi chiedere di andare al ballo?- cercò di essere il più gentile possibile, ma Ashley comunque si irrigidì e posò la forchetta sul tavolo, fissando il piatto mezzo pieno di carne trita e pomodorini.
-Ehm, Patty forse lo chiederà a Simon.. Non lo sa ancora.. Io invece l'ho chiesto a un mio amico di Tassorosso e lui ha accettato.-
-Ah! Bene! E come si chiama?-
-Mine.-
-Ah, sì, il giocatore di Quidditch, giusto?-
-Esatto..-
-Carino, dai! Bene.-
-L'ho invitato solo perchè so di piacergli..-
-Ah, e quindi a te non piace?-
-Non particolarmente.. E tu? Inviterai Lupin?- Chloe cercò di spostare l'attenzione lontana da sè.
-Credo di sì.. Sperando che sia in una delle sue giornate buone..- Vic alzò gli occhi al cielo.
-E tu come mai non sai se invitare Simon?- continuò, rivolgendosi a Patty.
-Gli piaccio, ma non so se lui piace a me..- disse timidamente quest'ultima.
-Capisco.. E tu, Ashley?-
La ragazza ebbe un fremito.
-Io.. Non so se ci andrò..-
-Perchè?!- Vic riuscì a mandare giù il sorso di succo di zucca con molta difficoltà.
-Perchè si da il caso che quello che mi piace ci vada già con un'altra. E per la cronaca, se la sta sbaciucchiando ora..- aggiunse sottovoce. Vic si voltò e vide Alexis, che era giunta al loro tavolo, baciare Fred con foga, mettendo estremamente in imbarazzo Molly, che fissava imbronciata il suo piattino di frutta.
-Bhe, a maggior ragione ci devi andare con qualcun altro!- sentenziò Vic voltandosi decisa verso la Corvonero.
-Grazie tante, ma con chi?- fece lei, tra lo sconsolato e il sarcastico.
-Troveremo qualcuno. Ne ho già uno in mente. Secondo me gli piaci, ti guarda sempre!-
-Chi?!- chiesero in coro tutte e tre, avvicinandosi col viso.
-L'amico di Michael Harrison.-
-Secondo me ti sbagli.- disse subito Ashley, sedendosi più indietro sulla panca e incrociando le braccia.
-Sai che potrebbe avere ragione?- le disse invece Patty.
-Io non ci ho mai fatto caso..- mormorò Chloe, con espressione concentrata.
-Sentite, facciamo così, io me lo lavoro un po', e convinco lui e Michael a venire a vedere gli allenamenti di Quidditch di sabato pomeriggio, okay? Nel frattempo Ashley, ti darò due dritte e ti aiuterò a sistemarti e infighettarti per l'occasione. Poi sabato andiamo al campo insieme e vediamo che succede, se vedi che lui ci prova con te, lo inviti al ballo. Che ne dici?-
Patty batte i palmi delle mani entusiasta, e Chloe rivolse un sorriso ad Ash, in attesa.
-Ehm... D'accordo...-
-Ottimo! Scusate, ma ora devo andare da Molly, o tra un minuto assisterete all'omicidio di Fred, ci vediamo!-
Sorrise e si allontanò, raggiungendo la rossa.


Quella sera, nell'elegante Sala Comune della Casa di Salazar, nei sotterranei, Dom studiava ogni movimento di Lestrange. Quel ragazzo era strano, certo, ma sembrava innocuo. Se ne stava lì, seduto tutto rigido sulla sua sedia in ebano lavorato, ad ascoltare i discorsi del gruppetto di amici Serpeverde. C'erano lei, Lucy, i tre Zabini, Goyle, Samantha Nott (una dello stesso anno di Dominique) e la sua amichetta bionda, più piccola, di cui lei non ricordava il nome. Erano tutti disposti a semicerchio di fronte al caminetto, stravaccati sugli eleganti divanetti in pelle nera. Dom prese una sigaretta magica dal pacchetto appoggiato sul tavolino di vetro al centro del gruppo e l'accese con un incantesimo non verbale. Trasse una profonda boccata, inspirò e buttò fuori una nuvola di fumo. Eric la stava fissando e lei lo ignorò.
-Secondo me, invece, avere un cavallo come Patronus sarebbe molto elegante.- disse la Nott.
-Vuoi scherzare, Samantha? Ha ragione lui! Il cavallo è la versione meno nobile e più popolare dell'Unicorno. Io mi sentirei delusa, considerando la somiglianza con quell'animale ben più nobile e per di più appartenente esclusivamente al mondo della magia.- sentenziò la bionda, dando ragione a Goyle. Era un po' troppo sicura di sè, quella marmocchia, pensò Dom.
-Ragazzi, grazie dell'invito alla chiacchierata di stasera, ma ora mi devo proprio congedare.-
Lestrange si era alzato in piedi e tremante stava salutando tutto il gruppo.
-Ciao, Max, grazie a te di essere venuto! Alla prossima allora.- Emanuel fu l'unico ad alzarsi e a stringergli la mano.
-Ciao, Lestrange.- Dom sbuffò fuori dalle labbra un'altra nuvola di fumo e gli rivolse un mezzo sorriso, che per lei era già tanto.
A quel punto anche gli altri lo salutarono e lui si diresse verso l'uscita della Sala Comune, mentre Dom spegneva con calma il suo mozzicone di sigaretta nel posacenere di cristallo.
Non appena il passaggio nella parete si chiuse dietro a Lestrange, la ragazza saltò in piedi insieme a Emanuel che le si avvicinò. Lei gli fece un cenno di assenso col capo e lui si diresse verso la stessa uscita che aveva preso Max.
Dom adocchiò Ermes, gli si avvicinò, lo afferrò per la collottola della divisa e lo spinse verso il fratello maggiore.
-Zabini!- lo chiamò -tuo fratello viene con te per darti una mano!- ordinò.
Emanuel annuì mentre Ermes lo raggiungeva sbuffando, con la sua solita smorfia orribile da bull dog incazzato.
I due sparirono e Dom si riaccasciò vicino a Lucy sul divanetto in pelle e si accese un'altra sigaretta, mentre Eric non riusciva a staccarle gli occhi di dosso.


-Si può sapere che avevi da parlare con Harrison?-
Ted aveva afferrato Vic per un braccio all'uscita dell'aula di Trasfigurazione e l'aveva trascinata poco lontano nel corridoio, mentre gli altri studenti scendevano a pranzo, il giorno seguente. Lo sguardo del ragazzo era tra l'arrabbiato e il ferito.
-Ma quando?- Vic si massaggiò l'avambraccio, mentre Ted la metteva con la schiena al muro.
Sam, che lo aveva accompagnato lì, disse probabilmente a Molly di non preoccuparsi e di scendere a pranzo con lui, perchè Vic vide l'amica (che prima si era immobilizzata) rasserenarsi in volto e seguirlo giù per la rampa di pietra.
Vic e Ted erano rimasti soli.
-A colazione lo hai portato a fare un giro fuori prima della campanella. Innanzitutto, quando mai sei arrivata puntuale a colazione? In secondo luogo, per parlare con Harrison?!-
-Tu parlavi con mia sorella!-
Ted appoggiò i palmi delle mani sul muro, circondandola, e avvicinò il suo viso a quella della Corvonero. Parlò, fissandole le labbra:
-Sai benissimo che sono geloso di lui.. Me lo hai fatto apposta? Lo hai invitato al ballo?- bisbigliò tra i denti.
-No. Stai tranquillo..-
-Spero sia la verità..-
-Lo è!-
-Tu sei mia, Weasley..-
Il cuore di Vic per un attimo perse un battito, Ted era sempre più vicino. Per un attimo pensò che stesse per baciarla, ma poi lui riprese a parlare:
-Dom voleva dirmi che ha scoperto dove dorme Lestrange ogni notte.. Lo ha fatto seguire da Zabini.. Lo vuoi sapere?-
-Certo! Dove?-
-Indovina..-
-Io penso alla Stamberga Strillante..-
-Esatto, mia brillante Corvonero.. E immagino che nutrirai i miei stessi sospetti..-
-Che Lestrange potrebbe essere un Lupo Mannaro?-
-Esattamente, Miss Intelligenza.. Proprio così..-
-Quindi cosa faremo?-
-Lo seguiremo in una notte di luna piena.. Io, te, Molly, Fred e Sam.. La prima volta che accadrà sarà la notte di Halloween, la stessa della festa. Se ci saremo allenati abbastanza in Difesa contro le Arti Oscure quella notte lo seguiremo alla Stamberga e ci accerteremo sulla sua identità.-
-Molto bene, anche se direi che ci sono pochi dubbi..-
-Sei molto più coraggiosa, ultimamente, Weasley. Stasera dì a Fred e Molly che domani pomeriggio andiamo in biblioteca  a studiare tutto quello che c'è sui Lupi Mannari. Io ne parlo con Sam.-
-D'accordo.-
-Ora vuoi invitarmi al ballo, per caso?-
-Tu per caso vuoi perdere la scommessa e baciarmi?-
-Neanche per sogno.-
-Allora per adesso nessun invito.-
-Lo sapevo! Hai invitato quel bambolotto di Harrison!-
-Ma no!!-
-E allora che gli dicevi?-
-Sto combinando un'uscita tra il suo amico e la mia compagna di stanza, ficcanaso!-
-Uao, bene! Quella poveretta che avevi maltrattato?-
-Non esageriamo! Sì, lei..-
-Ottimo, Weasley, in tutto questo però non dimenticarti di invitarmi prima del 31, o lo farà qualcun'altra!-
Si staccò da muro, indietreggiò di qualche passo con espressione beffarda, poi si voltò e se ne andò, mentre lei gli urlava dietro:
-Correrò il rischio!-


-Vic! Ma ho paura che mi dica di no!- piagnucolò Molly a gambe incrociate sul divanetto blu della Sala Comune della torre Ovest.
-Poche storie, Molly, lo inviterai oggi pomeriggio, dopo la biblioteca! Aspetta un attimo.. ASHLEY!- Vic si alzò e rincorse la ragazza che si stava dirigendo con le due amiche e i libri in braccio alla lezione di Incantesimi. Lei si voltò.
-Ash, ascolta, oggi pomeriggio non sono più libera per farti la ceretta, dobbiamo rimandare o a stasera o a domani, d'accordo? Devo andare in biblioteca a fare una ricerca.-
-Non ci hanno dato ricerche per compito..- ragionò Ashley.
-No, ehm, è una ricerca personale, devo spedirla ehm.. a mia madre.-
-Bè, comunque okay. Rimandiamo a stasera?-
-Ottimo! Ti faccio anche provare i miei prodotti per la pelle da usare quando fai la doccia. Sono a base di essenza di Veela, fanno un ottimo effetto sui ragazzi, allora ci vediamo dopo, baci a tutte, torno da Molly.-
Si salutarono e la ragazza si diresse verso l'amica.
-Molly: oggi! Andiamo o faremo tardi a Incantesimi..-


Dopo la lezione le due ragazze e Fred si diressero in biblioteca, dove già li aspettavano Ted e Sam. Passarono lì tutte le ore restanti del pomeriggio, fino all'ora di cena. Ognuno consultava un libro e appuntava le informazioni fondamentali sui Lupi Mannari su una pergamena comune. Ted non li lasciò uscire neanche per andare al bagno. Finalmente, dopo una pergamena di settanta centimetri, arrivò l'orario del pasto e Fred mandò al diavolo Ted, alzandosi e uscendo dalla biblioteca, seguito da tutti gli altri.
-Aspettate, accordiamoci per quando rivederci, per allenarci un po' con gli Incantesimi di Difesa.- disse Sam.
-Che ne dite di venerdì sera?- propose Molly.
-Sì, ma dove?- chiese Vic.
-L'unica secondo me è un'aula. Ma ci sarà il coprifuoco, avremo poco tempo..- ragionò Molly.
-Chissene frega del coprifuoco!- dissero in coro Fred e Ted.
-Dai, ragazzi, per una volta non cacciamoci nei guai.- disse Molly.
-Molly, non fare la fifona!- Sam le sorrise ironico e si sporse in avanti verso di lei per solleticarle i fianchi. Lei scattò indietro rossa come un pomodoro. Fred ridacchiava, Vic e Ted sorrisero, mentre Sam si ritraeva, sempre sorridendo a Molly. Lei cercò di ricomporsi, scarlatta in volto, guardandosi in giro in cerca di sostegno. Vic accorse in suo aiuto:
-Dai, torniamo al discorso e definiamo i termini del prossimo incontro!-
-Saltiamo le lezioni di venerdì!- esclamò Ted.
-Lupin, non fare lo scemo..-
-Dai, venerdì sera, anche fuori orario consentito, nell'aula di Incantesimi alle 21. E facciamola finita!- concluse Molly, con voce tremante. Prese Vic a braccetto e le due scomparirono dirette alla Sala Grande.
La sera del venerdì, per fortuna, non ci furono intoppi. Si allenarono tra loro fino quasi a mezzanotte, dopodichè tornarono di soppiatto ognuno al suo dormitorio. Sam punzecchiò un'imbarazzata Molly per tutto il tempo, e la cosa fece molto piacere a Vic. Era convinta che presto l'amica avrebbe avuto il suo primo bacio e magari anche il suo primo ragazzo. E per di più lui era veramente carino! Mentre tornavano nel dormitorio Molly le parlò per due ore di quanto fosse pazza di Sam, ma anche profondamente insicura. Se lui l'avesse baciata si sarebbe accorto che lei non aveva mai dato un bacio a nessuno, e avrebbe fatto la figura della sfigata. Vic la tranquillizzò, dicendole che, anzi, a Sam questo sarebbe piaciuto, e che sicuramente lei sarebbe stata molto brava a baciare, non era una cosa difficile, dopo i primi tre secondi si sarebbe rilassata e tutto sarebbe andato benissimo. Molly si sollevò un poco alle parole dell'amica, e le augurò la buonanotte, ma non riuscì comunque a chiudere occhio.
-Avanti, poltrona! Sveglia!-
Il giorno seguente, alle otto, Vic lanciò via le coperte dal corpo raggomitolato di Ashley e attaccò la musica a palla. Era un cd di musica elettronica cantata da una ragazza. Molto ritmata.
-Vic, ma che diavolo ti prende? Ti alzi alle otto, di sabato? Tu?!- Molly infilò la testa sotto il cuscino, mentre le altre tre si alzavano sbadigliando da letto.
-Molly tu stai zitta che non hai ancora invitato Sam e se non lo fai oggi te lo ruberà qualcun'altra! Molto bene, Ash, vieni qui. Spogliati!- ordinò Vic alzandole il pezzo di sopra del pigiama.
-Ehi!- Ashley indietreggiò, ricoprendosi.
La musica continuava a suonare imperterrita e iniziò a svegliarle e a mettere a tutte il buon umore. Chloe, Patty e Vic risero, mentre sul volto di Ash si apriva un sorriso.
-Avanti, doccia!-
Passarono tutta la mattina a sistemarsi. Dopo la doccia Vic tolse da Ashley tutti i peli superflui, le fece manicure e pedicure (smalto rigorosamente nero), le sistemò i capelli, lisciandoli fino alle spalle e abboccolandoli sul fondo, la truccò e la vestì con un suo completo: vestito grigio con maniche lunghe, stretto in vita, lungo fino alle cosce, con mantella corta nera che copriva solo le spalle e calze ricamate nere che le arrivavano fin sopra al ginocchio. In tutto questo, Vic le spiegò alcune tattiche e le diede certe dritte da utilizzare coi ragazzi.
-Sembro una puttana.- disse Ashley guardandosi allo specchio.
-Che cavolo dici!!!- -Sei fighissima!!!- urlarono in coro Chloe e Patty.
-Se vuoi cambiamo qualcosa..- disse Vic.
Ashley ci pensò un po', fissando la sua immagine riflessa con attenzione.
-No, dai. Può andare. Tu non lasciarmi sola neanche un secondo!!- disse puntando l'indice verso Vic.
-Tranquilla, tesoro!- le sorrise Vic, rincuorata.


Note dell'autrice


Ciao a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! Eccomi di nuovo qui!!! Scusatemi tantissimo per i miei ultimi ritardi nel pubblicare. Purtroppo mi si sono cancellati tutti i capitoli non pubblicati che avevo da parte e sto cercando di riscriverli. Ma sto casino è andato proprio a combaciare con la sessione d'esami in Università, e questa non ci voleva.
Spero che comunque il capitolo vi piaccia e che mi perdoniate i ritardi, avvenuti e che avverranno.
Allora che ne dite? Capitolo un po di passaggio ma ci voleva. Vic cerca di farsi perdonare, Molly deve farsi coraggio e i cinque iniziano a lavorare al mistero "Lestrange".
Vi ringrazio tantissimo per esserci sempre per me. Chi legge, chi commenta, chi segnala positivamente la storia. Siete fantastiche, giuro!!! Probabilmente non andrei avanti senza il vostro sostegno. Vi comunico che c'è già in cantiere una storia che pubblicherò quando avrò finito questa. E' un po' più articolata, ma non vi anticipo niente, spero solo che la leggerete. Quando la pubblicherò chiaramente ve lo farò sapere :)
Be non resta molto altro da dire, quindi
spero che possiate godervi la lettura e ...fatemi sapere che ne pensate! :)

Bacione,

FleurDa :)

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Capitolo 18
*** "Mi piaci da morire..." ***


cap 18

Capitolo 18

"Mi piaci da morire..."


Andrew e Michael erano seduti sulle tribune del campo da Quidditch e guardavano la squadra di Grifondoro durante gli allenamenti. Non che gliene importasse qualcosa, loro erano di Corvonero e simpatizzavano per i Serpeverde. I Grifondoro erano troppo montati, quando vincevano la Coppa di fine anno si sentivano i migliori del mondo e per un anno lo facevano pesare a tutti. Non che non lo facessero anche le Serpi, ma secondo Michael e Andrew molto meno.
Andrew, insicuro e castano con alcune lentiggini sul naso, continuava a lanciare occhiate furtive in direzione del castello.
-Andy, stai calmo okay?- gli disse Michael mettendogli una mano sulla spalla.
-Mm-mm...-
Dovettero aspettare quasi metà degli allenamenti. Louis stava parando Pluffe a raffica lanciate dagli altri giocatori quando Andrew si voltò verso il castello e vide, a metà strada tra questo e il campo, due ragazze scendere nell'erba bagnata da quella mattinata piovosa. Per fortuna nel pomeriggio aveva smesso di piovere, anche se enormi e grigi nuvoloni scuri minacciavano di rimettersi a brontolare.
-Ehi, Mike! Arrivano! E fermo, non voltarti a guardarle subito!-
-Andy! Vuoi stare calmo! Sono due ragazze! Non due Veela!-
-Bhe..-
Michael fece un gesto con la mano come per scacciare ciò che aveva appena detto: -Hai ragione, metafora sbagliata..-
-Ciao ragazzi!- Vic arrivò e salutò i due cordialmente. Andrew finse di aver notato la loro presenza solo in quel momento, ma gli riuscì malissimo.
Vic si chinò a dare due baci sulle guance di entrambi e poi si sedette, lasciando un posto vuoto tra sè e Andrew.
Sia lui che Ashley sembravano agitatissimi. Tremavano leggermente ed erano paonazzi, con qualche chiazza sulle guance, soprattutto lui. Lei si sedette tra Vic e Andrew e sembrò ricomporsi.
-Bel colpo Lo!- urlò Victoire, poi si voltò verso gli altri tre spettatori.
-I Grifondoro sono troppo forti, non trovate?- sorrise radiosa.
Andrew annuì energicamente con la testa ma Michael rispose:
-No, mi piacciono di più i Serpeverde.-
Le due squadre erano le più forti da decenni, quindi la scuola si divideva tra chi tifava l'una e chi tifava l'altra, oltre ovviamente a quella della propria Casa.
-Sarà che preferisco mio fratello a mia sorella, ma io proprio non ho dubbi! Poi i Cacciatori della squadra del Grifone sono i migliori, su questo non ci piove.-
-Magari hai ragione, ma comunque quest'anno vinceranno i Serpeverde di sicuro. Non c'è paragone tra la Weas.. tua sorella e la Saunders.- replicò Michael mentre Andrew continuava ad annuire ad entrambi, qualunque cosa dicessero.
-Mm, forse su questo hai ragione, tu che ne pensi Ash?- Vic si voltò verso l'amica con un sorriso incoraggiante. Ashley, che non aveva ancora staccato gli occhi di dosso dai giocatori in campo, prese immediatamente coraggio, si voltò verso i ragazzi ma guardò negli occhi solo Andrew e disse col sorriso:
-Credo che Mike abbia ragione. La Saunders non è così brava a giocare.-
Non tolse lo sguardo dal ragazzo ma concluse con un radioso sorriso e lui smise immediatamente di tremare, come pietrificato, con gli occhi a palla e la bocca semi aperta. Dopo qualche secondo Ash si voltò nuovamente davanti a sè, verso il campo, e Michael diede una gomitata all'amico. Vic dovette trattenere una risatina che normalmente non si sarebbe sforzata di trattenere. Non voleva ridicolizzare il ragazzo. Forse era addirittura più carino di Ashley, facendo un paragone, ma era troppo timido e insicuro! Comunque dovette complimentarsi da sola: le dritte che aveva dato ad Ash facevano il loro effetto e lei si sentiva certamente più sicura di sè stessa del solito.
-Avete già invitato qualcuno per il ballo?- chiese Michael.
-Io no, e tu Ash?-
-Neanche io.-
-Ma non te lo aveva chiesto quel ragazzo del settimo anno?- finse Vic.
-Ehm, sì.. Ma gli ho risposto che sono le ragazze che devono invitare e me ne sono andata.- replicò Ashley stando al gioco.
Vic rise allegramente -Ash, sei una grande! Ma era carino!-
-Ecco... Sì, è vero. Molto. Solo che non sono ancora sicura di chi voglio invitare..-
-Ti capisco.- fece Vic voltandosi verso il campo e sprofondando sulla panca.
-Ehm.. Su chi sei indecisa?- chiese timidamente Andrew ad Ashley.
"Tombola!" pensò Vic.
-Eh, Andrew, non posso mica dirtelo. Voi siete già stati invitati?-
-No..-
-Io sì..- disse Michael abbassando lo sguardo.
-Ah sì?- chiesero tutti e tre.
-Ehm già.. Da una ragazza del settimo anno di Serpeverde. Blake. Sapete quella bionda?-
-Per tutti i folletti! E' bellissima!- disse Andrew e qualcosa nell'interno dello stomaco di Vic prese a contorcersi.
"Non essere gelosa, stupida Weasley!" si disse la ragazza nella mente.
-E quindi tu devi ancora trovare qualcuna con cui andare?- chiese Ash a Andrew.
-E sì..- il ragazzo era sempre più rosso.
-Vuoi venirci con me?- Ashley spiazzò anche Vic, figurarsi gli altri due.
-Ehm, cer.. certo.. grazie! ...grazie mille!..- farfugliò lui dopo essersi ripreso.
-Benissimo!- sorrise lei voltandosi di nuovo verso il campo.
I due ragazzi presero a parlottare fra loro e Vic si perse nei suoi pensieri. Era gelosa di Michael? Naaa. Probabilmente le dava solo fastidio che un suo ex andasse al ballo con una ragazza così carina. Blake era piuttosto famosa a scuola, molto altezzosa e appariscente. Aveva avuto un tira e molla con Ted dal terzo al quinto anno. Il vero problema era proprio quello.
Si mise a guardare i movimenti di Ted in volo sopra di lei. Urlava ordini a destra e a manca, era molto severo. Con la mazza indicava ai giocatori dove andare, come disporsi, a cosa puntare. Era molto concentrato e forse non si era neanche accorto che loro erano lì sotto.
-Pss! Vic!- Ashley la stava chiamando sottovoce e indicava un punto negli spalti alcune file sotto di loro.
Fred era lì con Molly che guardava la sua ragazza allenarsi.
"Grande Molly!" pensò Vic, felice che la cugina avesse portato lì Fred.
-Ehi! Molly! Fred!- li chiamò con forza. Ashley si irrigidì ma l'altra le sussurrò di stare calma.
I due si girarono, salutarono con la mano e si alzarono per unirsi ai quattro poco più in alto.
-Ciao a tutti!- disse Molly andandosi a sedere vicino a Vic.
-Fred, conosci già Ashley?- disse Vic sorridente.
-Ciao Mike, Andy. Sì, siamo allo stesso anno di Corvonero, Vic, ricordi? Anche se forse non ci siamo mai presentati degnamente. Ciao Ashley, io sono Fred.- le sorrise con fare seducente. Per colpa di Vic, Fred sapeva di piacere alla ragazza, ma certamente non l'aveva mai trovata così carina come quel giorno.
-Ciao..- farfugliò Ashley stringendogli la mano.
Fred rimase qualche istante a fissarla, voleva fare il furbo, pensò Vic. Poi grazie a Merlino la smise a andò a sedersi vicino a Molly, proprio quando il colorito di Ash iniziava ad assomigliare all'arancione.
-Ehi.. Pss.. Vic..- mormorò Molly.
-Che c'è, Molly?-
-L'ho invitato!- sorrise, parlando sottovoce: -Sam!-


Quella settimana il quintetto si incontrò praticamente tutte le sere per allenarsi in Difesa. Se fossero stati pronti, la sera del ballo sarebbero scesi alla Stamberga.
-I Lupi Mannari non sono uno scherzo! Forza Fred! Devi contrastare Molly e Sam che cercano di colpirti contemporaneamente! Non mollare l'attenzione neanche un attimo!- incalzò Ted.
-Tu, Weasley, vieni con me!-
Ted afferrò Vic per un polso e la trascinò il più lontano possibile dagli altri, nell'aula di Storia della Magia dove si stavano allenando.
-Senti, devo dirti due cose, la prima è che sei l'unica a sapere le cose che ho scoperto su mio padre, okay? Le hai dette a qualcuno?-
-Certo che no!-
-Bene, non dirle..-
-A parte che non ci sarebbe nulla di male..-
-Non importa! Tu non dirlo e basta, d'accordo Weasley?-
Ted era decisamente sotto stress, constatò Vic, non lo aveva mai visto così agitato come in quei giorni.
-Tranquillo Lupin.- cercò di essere il più rassicurante possibile.
-Grazie..-
-L'altra cosa?-
-Com'è andata alla tua amica sabato scorso?- sul viso di Ted finalmente ricomparve il suo solito, super sexy, sorriso.
-Allora ci hai visti?-
-Eh già.-
-Bene, anzi benissimo! Ha trovato l'accompagnatore.- Vic sorrise e poi diede uno sguardo veloce anche a Fred che lanciava a destra e sinistra incantesimi di difesa e contrasto a Molly, mantre Sam lo rincorreva e cercava di buttarlo a terra con la forza. Visti da lì sembravano addirittura ridicoli.
-E tu?-
-Che vuoi dire, Lupin?-
-Hai invitato Harrison?-
-No, si da il caso che Michael ci vada con la tua Blake.-
-Sennò lo avresti invitato?- il sorriso di Ted parve vacillare.
-Mm.. Chi lo sa..- Vic non avrebbe mai invitato qualcuno che non portasse il nome Ted Lupin, ma a lui non lo avrebbe mai detto.
-Stronza, Weasley.- Ted rise, forse aveva capito che lei lo prendeva solo in giro.
-Lo so, Lupin.- lei fece un mezzo sorriso e guardò le labbra del ragazzo dai capelli corvini che la sovrastava. Lui si fece più vicino e lei potè sentire l'aria spostata dal suo respiro.
-Comunque quell'Harrison deve piantarla di uscire con le mie ragazze.-
-Quindi Blake sarebbe una tua ragazza?- fece Vic sarcastica.
-Non più, ma non dimenticherò mai il suo bel culet..-
-Lupin! Vuoi stare zitto!?-
-Gelosina!-
-TACI!-
-Allora mi inviti o no?-
-Solo perchè sei pesante e sennò non mi lasci in pace.- lei gli diede una leggera e scherzosa spintarella.
-Allora?-
-Allora cosa, Lupin?-
-Chiedimelo!-
-Te l'ho chiesto!-
-Non direttamente.-
-Teddy Lupin, vuoi venire al ballo con me e piantarla di rompermi le palle?- rise lei.
-Accetto tesoro!-
Si avvicinò come per darle un bacio a stampo sulla bocca ma si fermò a un millimetro di distanza. Vic iniziò a respirare a fatica. Dopo qualche secondo lui si ritirò.
-Comunque Blake mi ha invitato dieci giorni fa, prima del tuo Harrison. E io, cara Weasley, le ho detto di no!- ghignò Ted, indietreggiando verso gli altri. Vic rimase immobile in quel punto dell'aula almeno dieci minuti.


Dominique era pronta. Osservò il risultato finale davanti all'elegantissimo specchio decorato del dormitorio dei sotterranei.
Indossava un lungo vestito da strega verde scuro. La parte sopra era un corpetto molto lavorato senza spalline che le metteva in risalto il grosso seno schiacciandolo verso l'alto. La gonna cadeva sulle scarpe nere, tacco quindici, bene in vista. I capelli erano acconciati mezzi sciolti e mezzi raccolti, con boccoli precisi e delicati. Controllò un'ultima volta il trucco, un ultimo ritocco all'ombretto verde ed era pronta a tutti gli effetti.
-Luuucyyy!-
La ragazza uscì trafelata dal bagno del dormitorio. Era pronta anche lei, l'effetto però era totalmente diverso. Lucy non era elegante ma aveva le spalle larghe e non dritte e fiere come quelle di Dom. Era magra ma scheletrica e aveva una pancetta molle. Seno praticamente nullo. Nel vestito elegante rosa confetto era un completo disastro.
-Allora, Lu, sei pronta o no?- Dom aveva il solito atteggiamento di sufficienza.
-Sì, sì, Dom, solo un secondo che mi metto le scarpe..-
-Lu-cy!-
Dom alzò gli occhi al cielo.
La ragazza si bloccò e guardò la bella cugina con aria interrogativa.
-Non mi dire che ti metti quelle?!-
Lucy reggeva in mano un paio di scarpe col tacco basso che le aveva prestato Molly di un rosa quasi salmone che non c'entrava niente col colore del suo vestito.
-Ehm... Non ne ho altre..-
-Dai, pazienza, mettile velocemente così andiamo.- Dom era categorica e impaziente.
-Ma Dom.. Se vuoi prestarmene un paio tue...-
-No. Muoviti e basta. Abbiamo calcolato di arrivare per ultime,come sempre, non in ritardo di mezz'ora!-
-Ehm, sì, okay... Ecco. Andiamo.-
-Era ora!-
Mentre uscivano dal dormitorio e si dirigevano in Sala Comune col rumore dei tacchi che le accompagnava, Lucy chiese:
-Ma dovevo proprio venire? Insomma.. Non ho nessun cavaliere..-
-Be, te la sei cercata, non l'hai chiesto a nessuno..-
-Ma l'unico rimasto era Ermes Zabini..-
-Dovevi muoverti.-
-Be, comunque ormai devo proprio venire?-
-Lucy..-
Dom si fermò e si voltò indietro verso la cugina per risponderle con calma.
-.. Te l'avevo già detto. Non sei obbligata a venire se non ti va. A te va di venire?-
Lucy annuì con forza guardando il pavimento.
-Bene, e allora perchè, se vuoi venire, continui a chiedermelo?-
Lucy trattene il fiato.
-Luuucy..- il tono di Dom era come quello di un adulto che cerca di far capire qualcosa a un bambino di cinque anni.
-Bhe.. ecco.. Perchè vorrei sapere se ti fa piacere che io venga comunque.. Cioè, se preferisci.. che io ci sia, insomma..- balbettò.
-Lucy, non mi cambia niente che tu ci sia o no, capito? E non starmi addosso tutta la sera, sono con Eric, magari di tanto in tanto lasciaci soli per... insomma lasciaci un po' stare di tanto in tanto, okay?-
Lucy annuì di nuovo, guardandosi sempre la punta delle scarpe orrende.
-Vuoi sempre venire?-
L'altra annuì per l'annesima volta.
-Bene allora andiamo, ma fammi il favore, smettila di stressarmi.-


Molly tremava come una foglia. Non era assolutamente sicura che a lui sarebbe piaciuta. Vic l'aveva aiutata a prepararsi e le aveva prestato un paio di cose, ma Molly era un pochino più.. ehm.. formosa della sua migliore amica e l'effetto non era esattamente lo stesso. Ma nel momento in cui lo vide, insieme a Ted, fuori dalla Sala Comune di Corvonero, finalmente si rilassò. Lui era lì per lei. Non aveva neanche visto Vic al suo fianco. Le aveva incollato gli occhi addosso e le aveva sorriso, felice, sincero, ammirato. Non abbassò lo sguardo finchè lei non ebbe sceso l'ultimo gradino davanti a lui. In quell'istante fece scendere l'attenzione dei suoi occhi fino alle labbra di Molly e attese. Attese che Ted e Vic sgattaiolassero via e che loro due rimanessero soli. Poi parlò.
-Molly.. Mi piaci da morire...-
Per un attimo lei pensò che non avrebbe più ripreso a respirare e che probabilmente avrebbe fatto una figuraccia rovinando al suolo platealmente. Invece si resse in piedi e osò. Gli posò un delicato bacio sulla guancia.
-Anche tu, Sam.-
-Vieni qui..-
E finalmente avvenne. Il primissimo bacio di Molly. Sam fece aderire le sue labbra su quelle della ragazza dai capelli rossi e, prima che lei potesse abituarsi all'idea di quello che stava succedendo, insinuò la lingua fra le sue labbra e gliele accarezzò. Molly non aveva mai provato niente di così strano. Era delicato. E bellissimo. "Sta succedendo! Sta succedendo!!!" Lei posò le braccia sulle spalle di lui mentre lui l'abbracciava con forza, stringendola a sè, come a dirle "Ora che sei mia, non andartene più".


Note dell'autrice

Ed eccomi di nuovo qui, finalmente!!! Scusate per l'attesa, ma è iniziata la sessione estiva e sono molto presa con l'Università. Mi dispiace un sacco!! Anche se tarderò a pubblicare non mollerò e andrò avanti con la storia, su questo non ci piove!

Spero che il capitolo vi piaccia, Vic sta cambiando definitivamente, Molly e Sam iniziano a tutti gli effetti la loro storia d'amore, Ashley ha una prima soddisfazione, Dom.. è Dom! e Ted è sempre più figo ;)

Ringrazio da morire tutti voi, che leggete, recensite e segnalate la storia! Siete fantastici!!! Con questi capitoli ho già ricevuto ben 90 recensioni a dir poco stupende, e la storia non è ancora, assolutamente, finita! Quindi grazie, grazie mille per questa immensa soddisfazione che mi date! Siete la ragione per cui scrivo! Un bacione a tutti/e!!!!

Spero che il capitolo vi piaccia e ...fatemi sapere che ne pensate! :)

Bacione,

FleurDa :)

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Capitolo 19
*** Gesti Inaspettati ***


cap 19

Capitolo 19

Gesti inaspettati


-Allora, Weasley, alla fine ci andiamo insieme a questa festa.. Mi toccherà ballare- Ted non teneva la mano di Vic come gli altri ragazzi che scendevano con loro la scala di pietra, ma le cingeva le spalle con un braccio, con fare tutt'altro che aggraziato, come se si appoggiasse a lei.
-Lupin, credo proprio di sì! Devi mantenere la parola!- rise lei.
Lui la fissò e le fece un sorriso sghembo.
-Vic, non ridere così, ti prego...- mormorò, alzando lo sguardo verso l'alto.
Lei rimase qualche in silenzio, poi replicò sottovoce: -Perchè, scusa?-
-Perchè non sai cosa ti farei, quando sorridi in quel modo...- Ted era serissimo ora.
Vic ebbe un attimo di giramento di testa, poi tornò in sè e si rimise a guardare i gradini di pietra davanti a loro. Scendevano le scale, ora in silenzio, insieme a una massa di coppie schiamazzanti e frettolose, mentre Pix e i fantasmi vorticavano fra loro, rivolgendo la parola ora all'uno, ora all'altro, provocando un frastuono incredibile. Dopo qualche rampa si iniziò a sentire una musica provenire dai piani sottostanti, sembrava un valzer, o qualcosa del genere. Vic aveva un groppo in gola. Avrebbe voluto dire a Ted quanto lo trovava irresistibile, ma non ci riusciva. Era come spogliarsi, disarmarsi, buttarsi da un precipizio consapevole che sotto l'avrebbe potuta prendere al volo solo lui, sennò si sarebbe schiantata al suolo. Forse era anche arrossita. Ted quella sera aveva i capelli biondo cenere sparati in tutte le direzioni, gli occhi verdi e la carnagione color miele, come se avesse preso un giorno di sole. Era bellissimo. Alto, nel suo vestito elegante, con pantaloni e giacca neri e la camicia bianca, ovviamente sbottonata verso l'alto, lasciando intravedere il liscio e ampio petto, che a Vic sembrava tanto un rifugio sicuro che l'attirava a sè come una droga. Ma si trattenne, continuò a scendere i gradini sugli alti tacchi neri e argentati, cercando di respingere l'istinto di trascinarlo su per la scalinata, nel suo dormitorio, in quell'istante.
-Bello il vestito, Weasley- lui le rivolgeva di nuovo il solito sorriso super sexy.
-Grazie!- sorrise la nera, rivolgendo una rapida occhiata al proprio abito. Era un vestito lungo con la gonna cascante, leggermente più corto sul davanti, lasciando scoperta una buona parte delle magre e tese caviglie. La gonna era nera, mentre il corpetto era argentato con dei ricami neri molto eleganti. Le spalline erano due larghe fasce che ricadevano mollemente a metà delle spalle, lasciando completamente scoperto collo, clavicole e scapole. I lavorati e pesanti orecchini argentati a rombo le toccavano quasi le spalle e i capelli erano sciolti e liscissimi, molto rigonfi sulla sommità della testa e appiattiti ai lati, tirati dietro, oltre le tempie.
Vic stava notando poco più in là Chloe e Mine che si tenevano per mano, quando Ted si fermò di colpo, lo sguardo fisso davanti a sè.
-Ho dimenticato una cosa nel dormitorio, che stupido! Scusa, Weasley, devo salire a prenderlo, mi aspetti qui?-
Lei avrebbe voluto dire "No, vengo su con te e al diavolo la festa!", ma si trattenne e annuì. Ted esitò e lei per un attimo ebbe l'impressione che volesse chiederle di salire su con lui. Questa volta non avrebbe fatto la dura. Non ce la faceva più di cercare di resistergli, non sapeva neanche perchè aveva iniziato a farlo. Voleva stare con lui, voleva sentire la sua presenza fisica sul suo corpo ogni secondo, voleva che la tenesse abbracciata così, stretta, ogni istante della loro vita. Ma lui mormorò un -Grazie..- e si voltò per correre su dalle scale, controcorrente, facendo i gradini a due a due. Vic sospirò e si attaccò al muro per non stare in mezzo al flusso di ragazzi e ragazze che scorreva giù, mentre molti sguardi curiosi, ammirati, invidiosi, si soffermavano su di lei, indifferente.
Passò un tempo infinito. Il flusso di studenti era ormai esaurito e solo qualche coppietta ritardataria si stava precipitando ai piani inferiori. Vic era ancora lì, attaccata al muro, con un piede su un gradino e uno sull'altro, le braccia incrociate al petto quando un pensiero iniziò a balenarle nella mente. Brutto stronzo. Lo aveva fatto apposta!!! Apposta per evitare il ballo iniziale! Iniziò a montarle la rabbia al cervello, e non c'era più da un pezzo nessuna coppietta ritardataria quando iniziò a sentire dall'alto dei passi
molto frettolosi, di una singola persona, correre verso di lei. Quando lui comparve, tutto trafelato per la corsa, in cima alla rampa di scale in cui si trovava lei, Vic si staccò dal muro e non riuscì a dirgli nulla per rimproverarlo: aveva un'espressione mortificata.
-Scusa, scusa, scusa! L'ho preso, possiamo andare!-
-Mm, bene..- borbottò lei, lui le prese la mano e insieme iniziarono a scendere le scale, trottando.
Quando furono nella Sala d'Ingresso, Ted bloccò Vic per un braccio e si protese per sbirciare da solo nella Sala Grande.
-Okay, bene...- disse ritirandosi, accostando l'enorme porta della Sala da pranzo ora adibita a Sala da ballo e stipata di persone, e voltandosi sorridente verso Vic -.. la Mac sta ancora parlando, abbiamo un po' di tempo prima che si cominci a ballare, come promesso quello non posso scamparmelo.- e le fece l'occhiolino.
Vic sorrise mentre in cuore iniziava a tamburellare un pochino più forte, cosa aveva in mente Ted?
-Ecco, tieni, sono andato a prendere questo prima..-
Nell'alta e deserta stanza semi buia, Vic riuscì a intravedere che Ted tirava fuori qualcosa dalla tasca degli eleganti pantaloni neri. Lui glielo porse e lei l'afferrò, era un piccolo cubo blu, che stava tutto in una mano. Lo osservò da vicino, era un elegante pacchetto. Un regalo.
Un regalo...
-Ted...- cominciò esitante.
-Tranquilla, Vic, apri.- le sorrise.
-Ma io non ti ho regalato niente!-
-Ma non dovevi! Dai apri, spero che ti piaccia.- la incoraggiò con un gesto della mano.
Lei non staccò lo sguardo da lui per qualche secondo, poi lo abbassò sul pacchetto e si adoperò per scartarlo. Dopo meno di un minuto apriva l'elegante scatolina e afferrava tra il pollice e l'indice ben smaltati l'elegante oggetto che vi era contenuto: un raffinatissimo braccialetto di brillantini argentati. Non se ne accorse neanche, ma spalancò la bocca senza ritegno, senza emettere un suono, senza quasi proprio respirare. Questa proprio! Non se l'aspettava per niente! Da Lupin?! Probabilmente era il primo regalo che faceva in vita sua. Lui sembrò leggerle nella mente:
-Sei la prima ragazza a cui faccio un regalo, sai?- ridacchiò per l'espressione di stupore sul volto della ragazza.
-Lu.. Lupin... ma... non dovevi.. grazie...- biascicò.
-Figurati, non è niente, mi andava di farlo, tutto qui. Vieni che te lo metto... ma ti piace?-
-Cer.. Certo!!! E' bellissimo!!! Splendido!!! Mi stupisco che l'abbia scelto tu!!!-
-Infatti mi ha aiutato Alexis, sono venuti con me anche lei e Fred- rise lui.
-Non potevo rischiare con Molly, siete troppo amiche, e lei in questo periodo era un po' impegnata a trovare il coraggio di invitare Sam- le fece l'occhiolino mentre le agganciava il braccialetto al minuscolo polso. Le stava benissimo. Mentre le dita di Ted le sfioravano la pelle lei ebbe un fremito. Lui alzò lo sguardo su di lei e sussurrò:
-Potresti ricambiare con un bel bacio..-
Lei sorrise e si avvicinò a lui, sfiorandolo con il suo corpo.
-Ma così perderei la scommessa..-
-Esattamente..-
-Non sono il tipo che perde le scommesse..-
-Neanche io..-
I loro volti erano sempre più vicini, i loro respiri più affannati. Se possibile era sceso ancora di più il buio, la luce che entrava dalle finestre era solo quella della luna piena e delle stelle. Dalla Sala accanto la voce della Preside si spense e il volume della musica d'altri tempi si alzò. Ted abbassò il volto verso quello di Vic e lei però seppe in anticipo che lui si sarebbe fermato prima di sfiorare le sue labbra. Lo fissò spavalda negli occhi, quasi divertita, e nella sua mente il pensiero di provocarlo si fece strada impetuosamente. All'improvviso si protese verso di lui, gli iniziò a baciare e succhiare il collo, avida, mentre con le mani si appoggiava sul suo petto. Lo sentì irrigidirsi e quasi tremare e lei continuò, inarrestabile. Con le mani iniziò una lenta, estenuante discesa. Gli accarezzò i pettorali da sopra la camicia, gli addominali, roteò con l'indice intorno al punto dove doveva essere l'ombelico e scese. Scese con le mani sulla sua cintura. Infilò la punta delle dita sotto al lembo dei pantaloni e lo attirò a sè. I due corpi aderirono perfettamente. Lo poteva sentire eccitarsi. Era immobile. Decise che doveva fare di più. Tirò fuori le dita da sotto i suoi indumenti e scese ancora con la mano destra, mentre con la sinistra lo teneva vicino a sè. Appoggiò il palmo della mano sulla parte più intima del suo corpo, sopra ai pantaloni, e iniziò ad accarezzare. Lui non trattenne un gemito e lei lo sentì irrigidirsi sempre di più. Era pazza di gioia, voleva averlo, voleva che lui provasse piacere grazie a lei, voleva che lui non potesse più farne a meno.
Ted cedette dopo appena pochi secondi, roteò su se stesso e la spinse col suo corpo contro il muro e la baciò con foga sulla bocca. Le mordeva le labbra, le accarezzava con forza l'interno della bocca con la lingua, spingeva con essa contro quella di lei. Le appoggiò entrambe le mani sul seno, con forza, ma non le fece male, anzi, la esaltò parecchio. Lei strinse le sue mani sulle natiche di lui e lui poco dopo fece lo stesso con la mano sinistra, mentre la destra restava sul suo seno, massaggiandoglielo.
Vic sentì che stava per scoppiare. Non ce la faceva più. Lo voleva, lo voleva più di qualsiasi cosa al mondo!
-Ted..- mormorò tra un bacio e l'altro.
-Vic..- lei tremò sentendolo pronunciare il suo nome, in quel momento, animato dallo stesso desiderio che animava lei.
Lui scese a baciarle e succhiarle avidamente il collo, le morse un lobo, scese con le morbide labbra sulle clavicole, passando da destra a sinistra, veloce, incapace di fermarsi.
-Ti prego..- ansimò lei.
Lui scese sulla scollatura della ragazza. La mano sinistra era ancora sulla natica mentre la destra le scostava il tessuto del vestito dal seno. Le sue labbra scesero su di esso e lei si irrigidì del tutto. Brividi di freddo e vampate di fuoco tormentava l'interno del suo corpo, mentre le labbra di lui ne tormentavano la superficie esterna. Lei spinse la testa indietro, allungando il collo, mentre il piacere puro la invadeva in ogni vena e ogni arteria...
Bum!
Si staccarono immediatamente l'uno dall'altra ma erano ancora tutti spossati e arruffati quando si resero conto che Dom e Eric stavano uscendo dalla Sala Grande e li avevano beccati in pieno.
-Uh, uh, sorellina, ti dai da fare, vedo!- ridacchiò Dom, avvinghiata al suo cavaliere.
-Dom..- cominciò Vic, che per fortuna si era risistemata il vestito appena in tempo.
-Credo proprio che vi imiteremo, vero Eric?- ridacchiò e gli diede un bacio sensuale sulle labbra, mentre dalla Sala proveniva un discreto frastuono e nell'Ingresso entrava uno spiraglio di luce.
-Sei ubriaca, Dom?- chiese Vic, notando l'ondeggiare della ragazza.
Lei strizzò gli occhi e avvicinò la punta dell'indice a quella del pollice, come a dire "tanto così".
-Ma com'è possibile, la festa è appena cominciata?!- chiese Vic, guardando Eric che reggeva sua sorella.
-Non lo so, ha bevuto continuamente durante il discorso della MacGranitt visto che nessun prof la guardava..- rispose lui, leggermente preoccupato. Vic notò solo in quel momento quanto fosse bello quel ragazzino. Sembrava anche molto dolce.
-Zabini, mi fido di te, okay?- gli disse, guardandolo eloquente.
-Sì, certo.. Le faccio prendere un po' d'aria fuori così magari si riprende e poi la riporto dentro..-
-Non allontanatevi troppo da castello!!- intervenne preoccupato Ted. Tutti lo fissarono interrogativi, anche se Vic aveva una mezza idea che lui fosse preoccupato perchè Lestrange in versione Lupo Mannaro poteva essere in giro.
-Sì, Eric, state vicini e rientrate subito, o vi veniamo a cercare, okay?-
-Sì, bla bla bla, andiamo amore...- biascicò Dom, afferrandolo per una mano e dirigendosi fuori.
Ted e Vic si voltarono a guardarsi.
-Solo un quarto d'ora e li andiamo a cercare!-
-Sono d'accordo, Lupin..-
-Ma dove eravate finiti?!- un'entusiasta Molly li afferrò entrambi per i polsi e li trascinò in Sala Grande, buttandoli nella mischia che ballava già la musica moderna, tra Fred, Alexis, Sam, James e una biondina, Louis e una moretta con le lentiggini con uno sguardo molto intrigante.
-Direi che ti sei scampato il ballo iniziale, Lupin!- Vic rise e gli diede una leggera spintarella.
-Non era mia intenzione, credimi!-
Con grande stupore di tutti, per la prima volta, Ted si avvicinò e le posò un bacio sulle labbra, cosa che non aveva mai fatto in pubblico. Mentre lei cercava di riprendere a respirare, lui le strizzò un occhiolino, si passò una mano tra gli arruffati capelli, si voltò e si diresse al tavolo delle bibite per recuperare una Burrobirra.


Lucy si alzò dalla sedia attaccata al muro sulla quale era seduta, e si diresse verso l'uscita, mentre quasi tutti gli studenti si scatenavano in pista.
-Lucy, dove vai?- le chiese Vic, uscendo di scatto dalla mischia, con qualche gocciolina di sudore sulla fronte e le guance arrossate. Se possibile, era più bella del solito.
-Andavo a cercare Dom...-
-Vengo anche io!- rispose subito la bella ragazza.
-Anche io!- emerse Louis tra la folla di ballerini, seguito dalla ragazzina che stava con lui, James e la bionda.
Lucy assunse un'espressione torva, si incurvò come faceva di solito, e si voltò di nuovo verso l'uscita, incamminandosi a grandi e sgraziati passi. Vic, James, Louis e le due ragazzine le andarono dietro.
-DOM!!! ERIC!!!- urlò Vic non appena l'aria gelida esterna le iniziò a pungere il viso, le braccia e i piedi.
James e Louis iniziarono ad urlare allo stesso modo.
-DOOOM!!!-
-Siamo qui!!!- ululò la voce di Eric.
Tutti i ragazzi seguirono Vic che correva nel punto da dove proveniva la voce, cioè verso il lago nero. Arrivarono sotto un faggio e vi trovarono i due ragazzi. Eric, che era seduto a gambe incrociate con la schiena appoggiata al tronco, si stava alzando, mentre Dom dormiva sul prato, tutta raggomitolata.
-Che succede?- chiese Vic.
-Si è addormentata e non riesco più a svegliarla...-
-Se hai fatto qualcosa a mia sorella...- avanzò Louis con sguardo indiavolato.
-Lo, stai tranquillo, non le ha fatto niente, è lei che si è ubriacata!- lo fermò Vic.
-Portiamola in dormitorio!- propose James.
-D'accordo..- disse Eric, mentre gli altri annuivano e Vic estraeva la bacchetta.
-Wingardium Leviosa!-
La portarono nei sotterranei, Eric si propose di restare con lei, così come Lucy. Louis ringhiava sotto i baffi mentre Vic diceva a Eric di non perderla di vista. Non capiva perchè, ma aveva come la sensazione che fosse molto meglio se lui restava con lei. Nutriva una certa fiducia nei suoi confronti, le piaceva molto più lui di Lucy, con lo sguardo tutt'altro che preoccupato, anzi, piuttosto scocciato.
-Eric, se succede qualcosa, si sente male o altro, manda Lucy a chiamarci e porta Dom in Infermeria, okay?-
Lucy si voltò di scatto a guardarla, ma non disse una parola. Eric annuì con convinzione. I Grifondoro e Corvonero li salutarono e tornarono su in Sala Grande, dove la festa sarebbe proseguita ancora per due orette scarse.
-Dov'eri finita?- Ted sussurrò all'orecchio di Vic appena lei rientrò in pista.
-Dom si è addormentata, l'ho portata in dormitorio, è lì con Eric e Lucy..-
-Ah, okay, bene..-
-Tranquillo, non è niente. Tra quanto dobbiamo incontrarci con gli altri tre per scendere alla Stamberga?-
-Meno di un'oretta, direi..-
-Fred cosa dirà ad Alexis?-
-Che si sente male..-
-Ehi ragazziiii!!!- un'esaltata Molly li afferrò con violenza per gli avambracci e, saltellando, cercò di convincerli a ballare. Vic e Ted scoppiarono a ridere, lei appiattì il corpo su quello di lui e cominciò a ballare muovendo i fianchi, mentre lui sorrideva e guardava verso l'alto, incapace di ballare con lei altrettanto bene e soprattutto di reagire in qualsiasi modo. Poco più in là Michael e Blake, abbracciati, bellissimi, altezzosi e circondati da una moltitudine di amici e amiche, li guardavano ridere, ballare e divertirsi spensierati.

Note dell'autrice



Eccomi di nuovo, finalmente!!! Ebbene sì, sono ancora viva, anche se immagino che oramai avevate perso ogni speranza. Scusate i ritardi e la mia lentezza nel pubblicare, purtroppo gli esami universitari incombono su di me.
Parlando del capitolo, ovviamente i gesti inaspettati sono di Ted, il regalo e il bacio a stampo in pubblico (oltre al fatto che ha gloriosamente perso la scommessa con Vic). Devo dire che i gesti inaspettati, secondo me, sono anche un po' quelli di Eric per Dom, almeno dal punto di vista di Vic, che sta davvero iniziando a fidarsi di lui. Detto questo, già immaginerete cosa succederà nel prossimo capitolo, suppongo. ;)
Vi ringrazio ancora moltissimo tutte per le splendide recensioni che mi lasciate sempre, per non abbandonarmi nonostante i miei continui ritardi, per coloro che mi seguono, preferiscono e ricordano. Un grazie di cuore perchè siete uniciiiiiiiiiiiiiiiiiii :)
Le mie note sono sempre piuttosto brevi, anche perchè di solito non devo aggiungere molte cose a quello che scrivo nei capitoli (a parte ringraziarvi ininterrottamente), quindi lascio spazio a voi! :D
Godetevi il capitolo e ... fatemi sapere che ne pensate! :)

Bacione,

FleurDa :)

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Capitolo 20
*** Un Odore Nauseante ***


cap 20

Capitolo 20

Un Odore Nauseante


Vic e Ted, tenendosi per mano, passarono attraverso la sala, piena di studenti che ballavano, diretti alla Sala d'Ingresso. Dopo una certa dose di spintoni e gomitate, raggiunsero finalmente l'uscita e si catapultarono al di là della porta, nell'atrio.
Molly e Sam li stavano già aspettando, sembravano serissimi, a confronto con l'espressione allegra che avevano avuto stampata in faccia per tutta la sera. Molly teneva in mano una sacca che probabilmente aveva appena recuperato con un Incantesimo di Appello.
-Fred?- chiese Ted.
-Sta arrivando, era alle prese con Alexis, speriamo che se la beva. Ultimamente non si fida molto di lui.- rispose Molly.
Vic realizzò in quel momento di quanto negli ultimi tempi avesse trascurato i suoi due migliori amici, Molly e Fred, troppo presa da Ted e dalla storia di Ashley. Non parlava più con Fred da un sacco di tempo. Parlare nel senso vero della parola. Si rese conto in quell'istante che le mancava un sacco.
Attesero qualche minuto, poi Fred irruppe di fretta nell'alta e buia Sala d'Ingresso e borbottò:
-Andiamo!-
Senza dire una parola, il quintetto uscì all'aria aperta, dirigendosi verso il limitare della Foresta. La luna piena risplendeva in cielo, i rumori della natura erano accompagnati da quelli della festa all'interno del castello. Tutto era limpido, sereno, vagamente illuminato dalle luci che provenivano dalle vetrate delle finestre dietro di loro. I cinque ragazzi corsero, guardandosi continuamente intorno per essere sicuri che nessuno dei pochi studenti che erano usciti dal castello prestasse attenzione a loro, raggiunsero i tre cespugli che avevano individuato nei giorni precedenti e vi si nascosero dietro. Molly e Vic si allontanarono un poco dagli altri, perchè dovevano svestirsi e cambiarsi. Molly tirò fuori dalla sacca cinque tute e le lanciò a ognuno. Accoccolandosi dietro alle piante, tutti e cinque si spogliarono dei vestiti eleganti e indossarono rapidamente le tute. Le ragazze impiegarono circa un minuto in più, cambiarono i tacchi con comode scarpe da ginnastica e lasciarono lì per terra tutto quello che si erano tolti di dosso. Vic rovinò completamente la propria acconciatura, ma per la prima volta non ci badò.
-Ricapitoliamo un attimo il da farsi...- sussurrò Ted -... entriamo alla Stamberga attraverso il passaggio segreto. Se Lestrange, che come previsto stasera non si è visto alla festa, è nella prima stanza, guardiamo se è un Lupo Mannaro o che diavolo fa e torniamo subito indietro, senza uscire dal cunicolo. Se invece lui non è lì è possibile che sentiremo dei rumori. Entriamo in due nella prima stanza e solo uno prosegue oltre. Se non c'è di nuovo entra il terzo e avanziamo. E via così. Ognuno copre le spalle a colui che ha davanti a sè, gli permette di scappare e lo aiuta a difendersi in caso di attacco. Tutto chiaro?-
Tutti annuirono.
-Ted, in che ordine andiamo?- chiese Molly.
-Direi prima noi ragazzi. Io, Sam, Fred, Molly e Vic?-
-Perchè io ultima?!- protestò la nera. Truccata e curata di tutto punto, con quella comoda tuta sportiva, era totalmente fuori luogo.
-Perchè sì, Vic. Al massimo puoi andare prima di Molly-
-Non se ne parla!- fece la rossa.
-Molly, ma io voglio essere d'aiuto!!- protestò Vic.
-Vic pensaci, sei la più piccolina. E' importantissimo che in caso di fuga l'ultimo sgattaioli velocissimo su per il cunicolo, o gli altri saranno intrappolati troppo tempo in quella casa infestata. Quindi dobbiamo andare in ordine di dimensione, dal più grosso, che è Ted, alla più piccola, che sei tu...- le disse saggio Fred.
Vic sapeva che non era per quello che Ted aveva scelto l'ordine. Era un coraggioso, audace e orgoglioso Grifondoro, quindi voleva andare per primo, e teneva a lei e voleva proteggerla più di tutti. Vic dovette annuire, erano tutti d'accordo. Iniziò ad avere paura, ma per la prima volta non per se stessa, aveva paura per i suoi amici.
Si alzarono di soppiatto dai cespugli e sgattaiolarono verso il grosso Platano, in quel momento addormentato.
-Wingardium Leviosa!- Molly sollevò una pietra grossa come una prugna con la bacchetta e la spinse verso il nodo del tronco che impediva all'albero di muoversi. Ted aveva scoperto quel segreto dallo zio Harry. Quando il tasto fu premuto, i cinque si catapultarono verso il buco sotto alla radice sollevata, grossa quanto una robusta gamba umana. Entrarono nell'ordine proposto da Ted, Vic si ci intrufolò per ultima e si sentì totalmente indifesa: l'ultima volta che era entrata lì dentro Ted la proteggeva col suo corpo, ora era almeno cinque metri sotto di lei.
Avanzarono carponi per quelle che sembravano ore.
-Che ne dite di fare quattro chiacchiere per allentare la tensione?- ridacchiò Fred.
-Fred, come fai ad essere sempre così?- rise Sam.
-Idiota?- disse Molly. Voleva sembrare indifferente ma Vic capì dal tremolio della voce che era un po' tesa. Forse Fred aveva ragione a voler sdrammatizzare.
-Fred, come l'ha presa Alexis?- chiese Vic.
-Direi piuttosto male. Non sapevo che inventare così le ho detto che non potevo dirle cosa dovevo fare. Lei ovviamente se l'è presa...-
-...quando dico che sei un'idiota...- borbottò Molly, che negli ultimi tempi si era molto affezionata ad Alexis. Visto che spesso Vic passava del tempo con Ashley, Molly ne aveva trascorso altrettanto con Fred e Alexis.
-... comunque ho dovuto legarla alla sedia con un incantesimo e scappare via, altrimenti mi avrebbe seguito!- continuò Fred. Ted scoppiò a ridere.
-La cosa ti fa ridere, Lupin?- chiese Vic sarcastica. La voce un po' le tremava, ma era più facile così che restando in silenzio. Il tempo passò più velocemente e il cambio di direzione del cunicolo fu annunciato da Ted molto prima del previsto.
-Ragazzi, inizio a salire verso l'alto. Da adesso tutti zitti, non il minimo rumore!!-
Passò addirittura un minuto prima che anche Vic arrivasse al punto del cambio di direzione del cunicolo. Ted probabilmente sarebbe arrivato a destinazione tra non molto tempo. Vic iniziò a tremare. Se gli fosse successo qualcosa?! Era il primo della fila, se Lestrange avesse attaccato, Lupo Mannaro o umano, avrebbe certamente colpito prima lui. Perchè non aveva usato il suo cervello prima?! Avrebbero potuto chiedere il Mantello dell'Invisibilità a James!!! Che stupida che era stata a non pensarci. Doveva dirglielo! Dovevano tornare indietro e ritentare un'altra notte. Ma come faceva a dirglielo senza urlare, Ted era molto più avanti! Forse un passaparola...
Ma la piccola lucina in cima al tunnel ingrandì di almeno dieci volte, si oscurò e ritornò a illuminare poco dopo.
Ormai Ted aveva aperto il passaggio ed era entrato. Lestrange non era nella prima stanza. Vic vide Molly scattare davanti a lei e la seguì. La luce dell'apertura si oscurò ripetute volte mentre Vic si avvicinava più velocemente che poteva, cercando di stare dietro a Molly. In un attimo si ritrovò l'unica nel cunicolo, davanti all'apertura, dopo che la cugina davanti a lei era appena entrata nella Stamberga. Che diavolo era successo?
Vic estrasse la bacchetta e si trovò aldilà del passaggio, tirandosi in piedi nella prima stanza, e scrollandosi la polvere da dosso. I suoi quattro amici erano ancora tutti lì. Ted, senza parlare e con faccia incredula, gesticolava come un pazzo. Chiaramente era arrabbiato per qualcosa ma non voleva parlare per non farsi scoprire.
-Muffliato!- sussurrò Vic.
-Brava Vic! Ted, che cavolo hai?-
-Non vi siete attenuti al piano! Che ci fate tutti fuori dal passaggio?? Quando sono sceso ho fatto cenno a Sam di entrare, mi sono girato un attimo, e subito dopo eravate tutti fuori! Ma che vi passa per la testa?!-
-Quando è sceso Sam, non potevo stare lì a guardare!- si difese Fred.
-Nemmeno io! E visto che Fred era uscito, ho pensato che il piano fosse cambiato, o che comunque dovessi uscire!- esclamò Molly. Era vicinissima a Sam, le loro mani quasi si toccavano.
-Ehm.. Lo stesso..- fece Vic.
-Be, ormai proseguiamo?- chiese Sam guardando Ted.
-Solo io e te!- ringhiò lui. I suoi capelli all'improvvisò divennero rossi come il fuoco. Sembrava il fratello di Fred.
-Col cavolo!- disse quest'ultimo, facendo un passo avanti.
-Basta discutere! Andiamo tutti insieme! Ted, sei l'unico contrario, quindi piantala!- fece Molly. Ted si incupì, ma a Vic parve di scorgere un lievissimo assenso del capo. Tutti e cinque si voltarono verso la porta, alzarono le bacchette in posizione di combattimento e avanzarono lentamente e senza il minimo rumore.
Senza farsene accorgere, Vic si fece vicina a Ted e la cosa fu semplice e veloce visto che lui stava cercando di fare lo stesso.
Oltrepassarono la porta e sentirono dei soffocati rumori provenire dal corridoio. Lo attraversarono velocemente, tutti l'uno vicino all'altro, le bacchette illuminate sempre puntate avanti e le orecchie tese. La tappezzeria fatiscente colava dalle vicine pareti del corridoio, il luogo, già oscuro, dava ancora di più il senso di oppressione in quello spazio stretto. Il gruppo, schiacciato dagli sporchi e brutti muri, avanzava deciso. Potevano quasi sentire il martellare dei loro cuori. Vic iniziò a riconoscere quel famigliare e ripugnante odore che aveva già avuto il dispiacere di annusare. Avrebbero incappato in altri animaletti morti? Il pensiero la nauseò e si fece più vicina Ted, poco avanti a lei. In cuor suo, Vic ringraziò Fred di essere uscito dal tunnel prima del suo turno. Pensare a Ted che avanzava da solo in quel corridoio, con Sam e Fred molto dietro di lui, Vic probabilmente ancora nel tunnel, era terribile. Molto meglio restare uniti. Ted probabilmente stava maledicendo Fred per il motivo opposto. In questa maniera il suo pensiero principale sarebbe stato salvare gli altri, non sè stesso. Qualche istante dopo infatti sussurrò:
-Non fate storie a entrare nel passaggio nell'ordine stabilito quando torneremo indietro. Se esitiamo ci raggiungerà.- Tutti annuirono. Aveva ragione. Non potevano perdere tempo a discutere.
Qualche istante dopo Molly soffocò un conato di vomito. La puzza era così potente che sembrava che l'aria stessa si fosse infittita. Forse per il sussurro di Ted o forse per il verso di Molly, il leggero e costante rumore che stava facendo loro strada si inspessì e loro lo riconobbero: era il russare di qualcuno. Qualcuno che dopo il loro rumore aveva grugnito. Si immobilizzarono, bacchette tese, occhi e orecchie aperte. Il ritmato russare riprese, Lestrange stava ancora dormendo. Ted e Vic proseguirono, ma gli altri tre non li seguirono. I due allora si voltarono a guardarli e Molly fece loro segno di avvicinarsi: avevano trovato la porta della stanza di Lestrange. Avvicinandosi Vic capì che avevano ragione, il russare proveniva da dietro quella legnosa e vecchia porta.
-Alohomora!- sussurrò Sam, il primo davanti ad essa.
-Muffliato!- ripetè Vic per sicurezza.
La scena che videro fu forse peggio del tanfo che li invase le narici fino quasi al cervello. La stanza era un bagno di sangue. Carcasse vecchie e recenti erano sparse dappertutto. Un enorme Lupo Mannaro dormiva per terra, una zampa ancora su un coniglio morto e il muso coperto di sangue grumoso e scuro. Molly si coprì bocca e naso per soffocare un altro conato, ma non ci riuscì. Il Lupo Mannaro borbottò, voltò il capo, e continuò a dormire, ma Molly non ce la faceva più. Corse via lungo il corridoio, verso il tunnel, e prima di uscire dal corridoio vomitò.
Gli altri quattro non stavano certamente meglio, e l'incantesimo di Vic aveva protetto i loro rumori, ma non riuscì a soffocare abbastanza il verso di Molly quando, con una mano appoggiata alla tappezzeria della parete, aveva rimesso sul legno del pavimento. Il Lupo Mannaro scosse la testa ed emesse un lamento, ma prima ancora che aprisse gli occhi Ted aveva già spinto tutti verso Molly e aveva chiuso la porta. Il Lupo Mannaro ruggì con una forza incredibile, irrompendo nelle loro orecchie ormai abituate al silenzio. Ted urlò:
-Correte!!!- subito prima che un grosso tonfo diede loro la certezza che la porta della stanza era stata abbattuta e che Lestrange li stava inseguendo lungo il corridoio.
-Protego!- urlò Sam.
Vic si voltò e vide la gigantesca creatura rallentare a causa di una barriera invisibile.
-Petrificus Totalus!- urlò, ma il suo incantesimo lo mancò.
-Stupeficium!- gridò Ted, ma l'incanto gli rimbalzò addosso.
Correvano come dei pazzi, mentre il Lupo, più indiavolato che mai, li inseguiva ruggendo. Vic non aveva mai visto in vita sua uno spettacolo così spaventoso. L'adrenalina e la paura le scorrevano nelle vene, il cervello era attento ma su di giri per il terrore. Ogni sforzo del suo corpo era concentrato nel correre più veloce.
Arrivarono nella stanza con l'accesso al tunnel, Sam chiuse con forza la porta della stanza in faccia al Lupo mannaro mentre Fred spingeva di forza Vic e poi Molly nel passaggio. Vic poteva sentire gli incantesimi urlati da Sam e Ted per impedire al Lupo di buttare giù la porta, mentre cercava di riscendere nel tunnel il più velocemente possibile. Si cappottò verso il basso e avvertì Fred urlare sopra di lei:
-Io sono dentro!!!-
Ci fu un boato mentre Vic scivolava verso il basso, Molly sbatteva il suo corpo sulle gambe di Vic a intervalli.
-Fred!!!- urlò Vic -..sono entrati?!-
Nessuna risposta.
-TED!!!- urlò disperata, rallentando la discesa.
Pietre e terra scivolavano verso il basso con lei. Si fermò, Molly le andò addosso, ma Vic cercò comunque di restare ferma e voltarsi indietro.
-Lumos!-
Dietro alla figura che doveva essere di Fred, Vic scorse solo un grosso polverone.
-Teeed!!!- ululò mentre iniziava a respirare a fatica.
Un altro botto. Terra, pietre e polvere esplosero dall'alto.
-Sam!!!- era Molly a urlare.
-Scendete, veloci!!!- ruggì la voce di Sam, lontana.
Vic obbedì, più rapidamente che potè, senza pensare a cosa fosse successo. Corse a quattro zampe, inciampando, rotolando e scivolando, mentre spesse lacrime le bagnavano le guance, lasciando delle righe chiare sulla pelle coperta di trucco e terriccio.
Arrivò fino al punto in cui il tunnel cambiava direzione, e si tirò un po' più dritta, camminando tutta curva ma sulle gambe e non più anche sulle mani.
-Ci siamo tutti! Correte!- urlò Sam, che ora sembrava più vicino. Il cuore di Vic ebbe un tuffo, c'era anche Ted con loro, anche se non sapeva ancora in quali condizioni. Corse ancora e ancora, i ruggiti del Lupo Mannaro erano sempre più lontani, ormai quasi impercettibili, quando chiese:
-Ted?!-
-E' con me Vic, sta bene, andiamo!- rispose Sam, mentre qualcuno, presumibilmente Ted, diceva qualcosa che Vic non capì. L'angoscia la torturava. Passarono ore prima di rivedere la luce dell'uscita del tunnel, nel parco di Hogwarts.
Vic fece tutto quello che doveva fare: arrivò all'uscita, sollevò una pietra con la quale premette il nodo sul tronco del Platano Picchiatore, uscì e aiutò Molly, che era a dir poco sconvolta, poi Fred che scattò subito in piedi, e infine Sam e Ted, che subito sembravano avvinghiati, poi Vic capì che il primo stava trascinando il secondo. Uscirono e si lasciarono cadere a terra, tra due grosse radici che spuntavano dal terreno. Ted aveva il busto e parte del viso coperti di sangue e ansimava. Vic cadde in ginocchio vicino a lui, la faccia sconvolta e rigata di lacrime, ed emesse un solo, unico, rimbombante singhiozzo.


Note dell'autrice


Ciao a tutti!!!!

Eccomi di nuovo qui, dopo secoli.
Vi devo chiedere scusa per il ritardo. 
Se devo essere sincera, sono davvero terrorizzata che la mia assenza vi abbia stufato e che non seguirete più la mia storia. Spero tanto di no, è così bello leggere le vostre recensioni e, anche quando non le scrivete, sapere che leggete sempre ogni capitolo. :)
Me la sono un po' cercata, lo ammetto. Okay che ho avuto altri impegni, gli esami, ho tolto il dente del giudizio, ecc.. ma devo ammettere che avrei potuto fare di più. Il fatto è che ho avuto un po' di blocco. Non che non sapessi cosa scrivere, la storia è tutta impressa nella mia testolina, ma non sapevo come scriverlo.
Adesso passiamo al capitolo (anzi prima vi dico che la prima persona che lascerà una recensione a questo capitolo, sempre che ci sarà, scriverà la centesima recensione de "La parte migliore di me"!!! Sono super emozionata!!!)
Comunque sul capitolo non so che dire, vi lascio un po' col fiato sospeso e quindi non aggiungerei niente in queste note.
Non sapete quanto mi dispiace di avervi fatto aspettare tanto! Spero di pubblicare il prossimo molto prima.. Scusate ancora e non abbandonate me, il quintetto e Hogwarts! :) <3
Spero davvero che questo capitolo sia di vostro gradimento e ...fatemi sapere che ne pensate! :)

Bacione,

FleurDa :)

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Capitolo 21
*** L'abbraccio ***


cap 21

Capitolo 21

L'abbraccio


Vic camminava avanti e indietro davanti alla porta dell'infermeria. Fred, Molly e Sam erano con lei, Alexis si era aggiunta al gruppo perchè quando erano usciti dal tunnel attraverso il Platano Picchiatore lei era in giro per il parco a cercare Fred, furiosa. Quando l'aveva trovato la sua rabbia si era tramutata repentinamente in terrore. Era corsa verso di loro, ma prima che potesse arrivare a Fred lui le aveva gridato, con voce rotta:
-Corri a cercare aiuto!-
Lei aveva annuito e atterrita era corsa a chiamare la Preside e Vitious, i quali avevano subito mandato un Patronus per avvertire Madama Chips.
Ora i cinque amici di Ted erano tutti in ansia davanti alla porta che solo poche settimane prima li aveva separati da James. La festa ancora imperversava di sotto, i forti rumori, la musica e le chiacchiere facevano da sottofondo ai singhiozzi di Molly e ai passi preoccupati di Vic.
Molly e Sam erano seduti per terra, la schiena appoggiata al muro e le gambe incrociate. Molly piangeva guardando poco più giù del punto in cui si trovava la sua mano stretta in quella di Sam. Fred era in piedi appoggiato con la spalla al muro che guardava Vic andare avanti e indietro come una pazza. Alexis era seduta in terra, appoggiata alla parete dall'altro lato del corridoio.
La McGrannitt aveva inveito parecchio contro di loro quando li aveva trovati ai piedi del Platano, ma dopo qualche istante le sue attenzioni si erano rivolte tutte a Ted. Mentre risalivano il parco, entrando nel castello, seguendo i due professori, Sam aveva spiegato a una tremante Vic quello che era accaduto alla Stamberga. Dopo che Fred era entrato nel tunnel per battere la ritirata, Sam stava per infilarsi ci quando Lestrange aveva distrutto la porta ed era entrato nella stanza. Stava per avventarsi sulle gambe di Sam se non fosse intervenuto Ted Lupin. Si era buttato tra l'amico e il Lupo, lanciandogli una fattura che l'aveva però solo rallentato. Il Lupo Mannaro aveva tirato a Ted una zampata che lo aveva scaraventato dall'altra parte della stanza, graffiandolo praticamente su tutto il corpo. Stava quasi per morderlo quando Sam, che era tornato indietro, era intervenuto. Aveva creato uno scudo tra Ted e Lestrange e poi aveva iniziato ad investirlo di incantesimi. Non sapeva come raggiungere Ted e temeva che fosse svenuto, stava per chiedersi se chiamare Fred in loro soccorso quando Ted, con una forza sovrumana, si era lanciato, passando sotto alle zampe della Creatura, verso l'apertura del tunnel, al fianco di Sam. I due avevano colpito il Lupo con due fatture contemporaneamente in pieno viso ed erano così riusciti a scappare. Il Lupo si era avventato contro il buco del passaggio un millesimo di secondo troppo tardi per afferrarli, aveva fatto un gran baccano e smosso tutto il terriccio che era scivolato giù con loro. Ma in quel momento erano stati al sicuro, perchè il passaggio era troppo grosso per la Creatura.
Vic ascoltò tutto il racconto con l'orrore dipinto nei profondi occhi blu cielo.
Ted non era stato morso...
Non era stato morso...
Non sarebbe diventato un Lupo Mannaro come suo padre...

Vic continuava a camminare avanti e indietro, agitata, davanti alla fatidica porta. La McGrannitt sapeva che Lestrange era figlio di Mangiamorte e anche che era un Lupo Mannaro. Gli aveva dato lo stesso nascondiglio che una volta usava Remus Lupin, il padre di Ted. Gli permetteva di cibarsi di animaletti indifesi. Ma come Merlino faceva a coprirlo?! Non lo vedeva circolare per la scuola, sempre solo, sempre ricurvo su se stesso, con quello sguardo vuoto e acquoso, con quell'aria orrenda e spaventosa?! Caso strano era finito in Serpeverde! E se fosse stato il figlio di Severus Piton? Certamente Piton non sarebbe sembrato così puro come lo zio Harry lo descriveva sempre, Bellatrix Lestrange era la più temibile tra i Mangiamorte, e lui si era unito a lei?! Vic si disse che doveva fare delle ricerche. Forse bastava chiedere delle spiegazioni alla McGrannitt. Ma lei non avrebbe capito. Era stata così sciocca da ammettere tutto questo nella sua scuola! Per quanto ne sapeva lei, Max Lestrange poteva essere il figlio e l'erede di Tu-Sai-Chi in persona!!!
Vic ricominciò a tremare.
Ted...
Il suo corpo aveva le convulsioni, a stento le gambe la ressero in piedi, al pensiero di quello che sarebbe potuto succedere a Ted. Come faceva Sam ad essere così sicuro che Ted non fosse stato morso? Vic ardeva d'ansia. Voleva la conferma dei Professori e di Madama Chips, anche dei migliori Medimaghi se fosse stato necessario!!!
-Sei sicuro, Sam?-
Lui alzò lo sguardo, confuso.
-Sei sicuro che non è stato morso?-
La sua voce tremava più del previsto. Aveva smesso di camminare e da ferma il suo corpo fremeva molto di più. Allungò un braccio e appoggiò la mano al muro, per non perdere l'equilibrio, su di giri col cervello.
-Ecco..- esitò Sam.
-Non sei sicuro?!- tuonò Vic, sporgendosi in avanti e non riuscendo più a respirare.
Qualcosa di grosso si era fermato a metà strada nella sua gola. Non riusciva più nè a parlare nè a emettere suoni. Sarebbe morta.
-Ma sì che sono sicuro- Sam ritrasse la mano che stringeva quella di Molly e si alzò a fatica.
-Non è vero!-
-Sì, Vic, sei tu che mi stai mettendo mille dubbi..-
-Perchè non sei veramente sicuro!-
-Che importanza ha? Dobbiamo aspettare che ci dicano qual..-
-CHE IMPORTANZA HA?? Suo padre non voleva avere figli per paura che nascessero Lupi Mannari come lui, e adesso potrebbe diventarlo perchè noi dovevamo fare i coraggiosi in cerca di avventure!-
-Prima di tutto, come cavolo lo sai tu quello che voleva suo padre?! E secondo, noi volevamo solo sapere la verità per indagare su chi potrebbe avere attaccato tuo cugino James, non volevamo fare gli stupidi! Eri d'accordo anche tu! E' tuo cugino, non il mio!-
Sam non urlava, ma si stava arrabbiando.
-Dai..- mugolò Molly.
-Sam, ha ragione, Vic. E davvero, tu che ne sai di suo padre? Chi ti ha detto che concepire Ted è stato un errore?!- anche Fred si stava alterando.
Vic non poteva rispondere. Perchè le era sfuggita una cosa del genere? Se lo avesse saputo Ted!! E ora lei lo aveva detto a tutti! Voltò il corpo su se stessa e tirò un pugno al muro, con una forza non da lei. Sentì un dolore lancinante e, per la seconda volta quella notte, cadde sulle ginocchia a terra, singhiozzando, le braccia molli, la mano sbucciata e dolorante. La testa iniziò a girare, e girare, e girare.. Tutto si fece bianco...


-Vic?- aprì gli occhi e le parve di essere ancora nel corridoio con gli altri perchè il solo colore intorno a lei era ancora il bianco. Ma poi capì che era sdraiata su un lettino. Ogni cosa prese forma davanti a lei e si rese conto di essere sdraiata su una branda dell'Infermeria e precisamente a fianco a quella di Ted. E proprio Ted, ghignando, la stava chiamando sottovoce.
-Alla buon ora, bella addormentata! Sei svenuta da ore!-
-Co-cosa?- chiese lei con voce roca.
-Sto dicendo che sei svenuta qui fuori, ti hanno portato dentro, hanno continuato a curarmi. Poi Madama Chips è andata a dormire, la Mac e Vitious sono andati a fare il culo agli altri e probabilmente ora sono già tutti a dormire e il sole sta sorgendo.-
Ted non riusciva a smettere di sghignazzare.
-Ted...- sussurrò Vic guardandosi intorno nella stanza, erano soli.
-... come stai?-
-Benone, perchè?-
-Non scherzare, stupido Grifondoro, potevi farti ammazzare, potevi diventare un Lupo Mannaro!- Vic sussurrava ma con forza.
Si tirò a sedere sul letto e lo guardò dritto negli occhi. Ted ridacchiava sdraiato a pancia in su, un lenzuolo bianco gli copriva tutto il corpo fino a metà del collo. I capelli erano neri e scompigliati, gli occhi erano chiari, anche se al buio non se ne riconosceva il colore, e il viso bello da far morire. Era lo sguardo, era il suo ghigno.. Vic tremava davanti a lui.
-Non si sa ancora se sono diventato un Lupo Mannaro- disse tranquillo dopo qualche istante.
Per Vic fu come ricevere una secchiata d'acqua gelata.
-CHE COSA?!-
-Stai calma, piccola. Madama Chips ha prelevato una fialetta del mio sangue e l'ha portata a Lumacorno mentre tu eri già qui svenuta. Le mie ferite ormai sono a posto, ma devo restare qui finchè non avranno i risultati.-
-Ma.. se fossi diventato un Lupo Mannaro saresti già trasformato! E' una notte di luna piena! E staresti peggio di così! E' impossibile!-
-Perchè sei così sicura che sia impossibile?- chiese lui, quasi offeso.
-Ted...- cominciò lei.
-Sì?- le sorrise.
-.. ecco.. tu, per caso...-
Non riusciva a continuare. Non poteva fargli quella domanda.
-Dai, che c'è Weasley? Io cosa?-
-No, mi chiedevo solo se.. Sembra.. Ecco..-
-Sembra che cosa, Vic?!-
-Sembra che tu vorresti quasi... ehm.. essere stato infettato, ecco...-
Lui si incupì.
-Ma che cazzo dici, Weasley?-
Ecco, era arrabbiato.
-Era solo un'impressione, mi sarò sbagliata... Scusa..-
-No, scusa tu, non dovevo risponderti così...-
-Non fa niente...- mormorò lei, e abbassò lo sguardo sulle proprie lenzuola candide, nella luce soffusa dell'Infermeria.
-Vieni qui...- le disse lui dopo qualche secondo.
Lei alzò lo sguardo nei suoi occhi chiari e desiderò con tutta sè stessa di alzarsi e andare a stendersi fra le sue braccia, e dormire con lui.
Ma non lo fece. Scosse il capo.
-Perchè no?- chiese Ted, deluso.
-Se domani Madama Chips mi trova lì cosa penserà?-
-Chissene frega!-
-A me frega..-
-Vuoi dormire con me?-
Lei lo fissò. Non poteva ammetterlo per il suo solito, fottutissimo orgoglio, ma sperava, in qualche modo, che lui le leggesse la risposta negli occhi.
"Sì vorrei dormire nel lettino con te, anzi vorrei fare l'amore con te, più volte, e poi addormentarmi nel letto con te. Sono innamorata persa."
Ma non disse niente.
-Weasley, ti prometto che non ti tocco, ma vorresti dormire nello stesso letto con me?-
La fissò intensamente e, senza che quasi se ne rendesse conto, Vic annuì.
-Dimmelo- sussurrò lui.
-Vorrei dormire con te...- mormorò lei piano ma chiaramente.
-Bene.- fece lui.
Si spostò il lenzuolo da dosso con grande orrore di Vic: Ted indossava solo i boxer neri e il suo bel corpo era coperto di bende, sul torso e sulle braccia. La maggior parte delle candide bende era macchiata di rosso.
Oddio, quante ferite..
Ted si resse un braccio con l'altro, meno malconcio, e scese a fatica dall'alta brandina.
-Non dovresti!- sussurrò forte Vic.
-Tu non volevi farlo!- si giustificò lui col suo solito sorrisetto.
Ted barcollò fino alla brandina di Vic, lei sollevò il lenzuolo e lo aiutò a issarcisi. Così facendo, Vic si rese conto di aver addosso una camicia da notte bianca e molto larga, tra le più brutte che avesse mai visto, figurarsi indossato. Era probabilmente quella che Madama Chips metteva di solito ai pazienti. Il fatto che fosse inguardabile per la prima volta in vita sua non le importava, anzi la divertiva. Sorrise a Ted, che ricambiò nella penombra.
-Mmm.. sexy..- la prese in giro e lei ci ridacchiò su.
Vic tirò le lenzuola verso l'alto e si spostò verso il bordo della brandina, in modo che Ted avesse lo spazio per sdraiarsi accanto a lei. Il suo arrivo aveva fatto abbassare il materasso almeno di qualche centimetro. Ted occupò quasi tutta la larghezza della branda, ma per fortuna Vic era molto magra e non ebbe difficoltà a trovare il suo spazio. Il lenzuolo li coprì di nuovo, Vic diede a Ted le spalle e appoggiò il collo sul suo braccio, mentre lui le circondava la vita con l'altro.
-Ti faccio male?- sussurrò lei.
-Per niente- Ted le diede un bacio sul collo e poi le sussurrò all'orecchio:
-Buonanotte Weasley-
-Notte Lupin-
Poco prima di addormentarsi cullata da qual corpo perfetto, Vic però non potè fare a meno di maledirsi per aver detto ai suoi amici che Remus Lupin non avrebbe voluto concepire suo figlio.


Passò qualche settimana, e tutto sembrò tornare alla normalità. Madama Chips aveva sgridato i due pazienti per essersi fatti trovare in un solo letto, la McGrannitt aveva messo tutti in punizione, Lestrange evitava accuratamente ognuno di loro nei corridoi della scuola, le lezioni ripresero e la pioggia non cessò neanche un giorno. Ormai era definitivamente arrivato il mese di novembre, che annunciava il freddo invernale senza la gioia delle colline innevate e delle vacanze natalizie.
Alexis era stata messa al corrente di tutto, ma nessun altro in tutta la scuola, nemmeno Hagrid, nemmeno James e Louis, seppero mai cos'era successo quella notte e cos'avevano scoperto. Nessuno nemmeno seppe cos'era successo a Ted, avevano detto a tutti che era caduto, con grande riluttanza di Ted che voleva essere rimasto ferito in un duro combattimento contro la reincarnazione di Tu-Sai-Chi in persona. Ted non era diventato un Lupo Mannaro perchè non era stato morso e la cosa, anche se a Vic sembrava parecchio strano, sembrava averlo innervosito.
Un pomeriggio verso la fine del mese erano tutti chini sui libri in un'aula studio della biblioteca quando Ted disse:
-Ragazzi, riunione dopo cena nel dormitorio mio e di Sam, costringerò gli altri a restare fuori..- ghignò.
Fred rise e chiese:
-Ti posso dare una mano?-
-Ovviamente, Fred- si scambiarono un'occhiolino.
Vic lo guardò storta ma non disse nulla. Si sentiva tremendamente in colpa per aver detto quelle cose su suo padre. Il discorso non era più saltato fuori, ma Vic si era chiusa in sè stessa. Non si confidava più con Molly e Fred. Erano diventati tre coppie ufficiali ed era difficile che restassero da soli loro tre, se non quando attraversavano la Sala Comune per andare a dormire. Di solito succedeva sul tardi, perchè trascorrevano praticamente ogni sera nella torre di Grifondoro e quando tornavano andavano direttamente a letto.
Vic e Ted dopo la festa erano diventati una vera e propria coppia. Raramente si tenevano per mano, ma tutti ormai lo sapevano. Erano sempre insieme e molte volte si baciavano in qualche angolo nascosto del castello. Solo pochissime volte qualcuno li aveva visti, ma la voce era circolata più veloce di un Basilisco per le tubature.
Dom non evitava di fare battutine dal suo tavolo di Serpeverde in Sala Grande, ma per Vic fu molto facile ignorarla, consapevole che a sua sorella rodesse il fatto che Ted Lupin aveva preferito lei, Vic, tra le sorelle Weasley.
Dom e Eric non si erano messi insieme perchè lei lo aveva allontanato; Blake e Michael nemmeno e nessuno si ignorava meglio di quei due; Ashley e Andrew neanche, ma erano diventati grandi amici.


Quella sera, dopo cena, come spesso accadeva ultimamente, Vic e Molly si diressero verso la torre di Grifondoro, invece che verso quella di Corvonero, verso cui si stavano invece dirigendo tutti i loro compagni di tavolata. Fred aveva mangiato un boccone ed era salito molto prima di loro, con Ted e Sam. Aveva litigato con Alexis prima di cena, così lei era andata in biblioteca a ripassare per evitare di vederlo in sala comune.
-Vic, finalmente siamo un po' da sole.. Che cos'hai che non va ultimamente?- chiese Molly mentre iniziavano a salire qualche gradino.
-Mm?- Vic parve sorpresa.
-Dai, c'è qualcosa che non va? Si vede lontano un miglio!-
-No.. Che dici? Niente, Molly..-
-Vic, a me puoi dirlo...-
-Ma non ho niente da dire..-
-Ascolta..- Molly le prese la mano e la condusse in un piccolo corridoio laterale meno trafficato.
-Ascolta Vic.. Io sto con Sam, tu stai con Ted.. Era quello che volevamo! Eppure sei sempre taciturna, sei di nuovo impassibile come mesi fa.. In più sei distante, pensi sempre a qualcos'altro, dimmi, che c'è?-
Molly la guadava con fare rassicurante. Vic ci pensava da tempo. Voleva riavvicinarsi alla sua migliore amica, parlarle, confidarsi. Eppure non riusciva a farlo. Solito orgoglio di merda. Ma ora era Molly che ci stava provando. Vic doveva solo accogliere il suo tentativo. Molly... Molly che la conosceva così bene, che la capiva così bene.. Molly le stava lanciando un'ancora di salvezza.
-Mi sento tremendamente in colpa per aver detto che il padre di Ted non avrebbe voluto averlo!!!-
Gli occhi le pizzicarono ma come al solito non pianse. Non erano uscite lacrime nemmeno quando Ted era stato colpito. E non ne uscirono in quel momento.
-Non l'hai fatto apposta, ti è scappato. Stai tranquilla, non se lo ricorda più nessuno. Nessuno lo dirà a Ted.-
-Molly, tu sai che non è vero..-
-Ma sì.. Ma come l'hai saputo?-
-Dom ha sentito mamma e papà che ne parlavano quando eravamo piccole. Lo ha detto solo a me. Allora si confidava ancora con me..-
-Sicura che lei non lo ha già detto in giro?-
-Al cento per cento.. Lei non dice mai niente, tiene per se tutto quello che sa.. Nemmeno a Lucy l'avrà detto..-
-Capisco. Bè, Vic, devi solo stare tranquilla. Ti aiuterò a coprire la cosa, con il tempo sarà più facile, tutti dimenticheranno. Ma tu promettimi una cosa?-
-Cosa?-
-Promettimi che mi parlerai sempre d'ora in poi, ogni volta che avrai bisogno di un'amica.- le sorrise.
Vic sorrise di rimando, grata.
-Te lo prometto, Molly.-
E per la prima volta in vita sua, Vic l'abbracciò.




Note dell'autrice


Ciao a tuttiiiiii!!!!!
Ebbene sì, sono viva!!! Eccomi qui con un altro capitolo! Non vedo l'ora di ricevere le vostre recensioni!!! :)
Stavolta non sono molto convinta di come ho scritto, più che altro per questo: mi sto dilungando un po' troppo! Secondo me si sta un po' perdendo il senso della storia, della trama da cui sono partita nel mio cervellino. Vic e Ted ora stanno insieme e lei sta iniziando a cambiare, ma tutti gli altri eventi che mi ero immaginata un po' più avventurosi sono rimasti troppo indietro. Ecco perchè mi sono fatta una lista del prossimi capitoli, indicando ciò che dovrà esserci in ognuno di questi. In modo da mischiare nel giusto modo le parti di amore, amicizia e vita quotidiana con quelle più "magiche" e avventurose, nelle quali i protagonisti vanno alla ricerca di indizi sul mistero di chi e perchè ha attaccato James dopo la partita di Quidditch, e Vic e Fleur davanti alla tenda di Harry. Le previsioni sono che mancano meno di dieci capitoli alla fine della storia. :)
Ovviamente ci sarà la fine del primo semestre, le vacanze di Natale, e una parte del secondo semestre. Succederanno moltissime cose, il ritmo sarà più veloce di questi primi capitoli, un po' come succede nei veri libri. O almeno, il mio intento sarebbe questo, spero di riuscirci e spero che ci sarete sempre voi, lettori affezionati e nuovi, che mi farete sapere le vostre opinioni :)
Spero che possiate godervi la lettura e ...fatemi sapere che ne pensate! :)

Bacione,

FleurDa :)

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