La parte migliore di me di FleurDa (/viewuser.php?uid=642373)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Mappa del Malandrino e appuntamenti ***
Capitolo 3: *** Festa e tradimenti ***
Capitolo 4: *** Le audizioni ***
Capitolo 5: *** Sette "amici" al Pub ***
Capitolo 6: *** Il bacio ***
Capitolo 7: *** La parte migliore di me ***
Capitolo 8: *** Il segreto spifferato da Hagrid ***
Capitolo 9: *** Grifondoro contro Serpeverde ***
Capitolo 10: *** Su un manico di scopa ***
Capitolo 11: *** Il lato leale dei Serpeverde ***
Capitolo 12: *** Brividi sulla schiena ***
Capitolo 13: *** Piccole vittime ***
Capitolo 14: *** Punizioni e Confidenze ***
Capitolo 15: *** Un lampo di luce rossa e due occhi chiari ***
Capitolo 16: *** Lezione di ballo ***
Capitolo 17: *** Lupi Mannari ***
Capitolo 18: *** "Mi piaci da morire..." ***
Capitolo 19: *** Gesti Inaspettati ***
Capitolo 20: *** Un Odore Nauseante ***
Capitolo 21: *** L'abbraccio ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Victoire Weasley aveva 16 anni e frequentava la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Apparteneva alla casa di Corvonero, era brillante e molto bella. Sarebbe stata bionda come sua madre Fleur se da piccola non si fosse fatta un incantesimo con la bacchetta di sua madre che nessuno più aveva saputo cancellare. All'età di cinque anni i suoi capelli diventarono corvini, e nè i suoi genitori, nè i suoi parenti e né i dottori del San Mungo avevano saputo far tornare i capelli del loro colore naturale. Questo fu probabilmente dovuto al fatto che i suoi capelli non erano normali come quelli di ogni altro mago e strega d'Inghilterra. Infatti Vic era per un ottavo una Veela. La sua bisnonna materna infatti lo era stata. Vic comunque era bellissima anche coi capelli neri. Aveva gli occhi azzurri e le guance rosee, un bel sorriso ed era molto snella.
Frequentava il sesto anno insieme ai suoi cugini e migliori amici Molly e Fred, anche loro della casa di Corvonero.
La sorella più piccola di due anni di Vic era Dominique, molto diversa da lei, della Casa di Serpeverde. Dom assomigliava di più al padre Bill con i suoi capelli rossi, le lentiggini e i suoi occhi verdi. Era più bassa di Vic e anche lei magra. Era però molto diversa caratterialmente da Bill. Aveva il carattere di una Veela, molto fredda e sicura di sé, Dom sembrava quasi non provare emozioni, era eccellente a scuola senza il minimo sforzo e adorava trasgredire le regole.
Quest'anno era arrivato ad Hogwarts anche il loro fratello minore Louis, che iniziava il primo anno insieme a suo cugino James Sirius Potter. Entrambi erano appena stati smistati dal Cappello Parlante nella Casa di Grifondoro. Louis era identico alla madre nell'aspetto e nel carattere. Biondo con gli occhi azzurri e bellissimo, aveva una sicurezza che pochi ragazzi della sua età possedevano, molto coraggio e osservanza delle regole, ma con l'amico James che invece era un vero e proprio distruttore di qualsiasi tipo di regola, ogni tanto doveva scendere a compromessi e affiancarlo in qualche bravata.
Il banchetto di benvenuto stava giungendo al termine. Vic era contenta che suo fratello fosse finito a Grifondoro. Finalmente suo padre sarebbe stato fiero di qualcuno di loro. Adorava le sue figlie, ma Louis era il suo unico maschietto e in più era così simile a Fleur che sembrava che Bill ne fosse innamorato e lo viziava in tutto. Comunque Vic adorava Louis ed era contenta per lui. Andava un po' meno d'accordo con Dom, le voleva molto bene ma litigavano molto spesso e non desideravano passare troppo tempo insieme. Dom era sempre insieme a Lucy, altra loro cugina sempre in Serpeverde, figlia dello zio Percy, sorella minore di Molly. Quelle due erano sempre insieme. Lucy ci guadagnava gli scarti di Dom. Quest'ultima usciva coi ragazzi e si faceva le amicizie mentre Lucy era l'amica di Dominique Weasley, quella che tutti usavano solo per arrivare alla ragazza più affascinante della Casa di Serpeverde e che mai si sarebbe messa in luce di fianco a lei.
L'amicizia che legava Vic, Molly e Fred invece era molto più spontanea e genuina.
Molly era la meno appariscente dei tre, non molto carina, quasi sempre silenziosa, interveniva solo se doveva aggiungere qualcosa di davvero intelligente nella conversazione. Fred era l'opposto. Simpaticissimo, malizioso, chiacchierone, vivace, festaiolo, carino.
Vic era forse la ragazza più bella della scuola, brillante, studiosa, orgogliosa, sicura e intelligente. Non era ai livelli di sua sorella ma anche lei trovava facile e divertente disobbedire alle regole. Ma a differenza di Dom aveva avuto pochi ragazzi. Non che non la corteggiassero anzi. Erano tutti invidiosi di quel Fred con cui era così legata. Ma lei si era presa una bella cotta al primo anno e anche se c'era voluto un po ad ammetterlo a se stessa, le piaceva da impazzire Ted Lupin, di un anno più grande di lei.
Mentre tornava in Sala Comune insieme ai suoi due migliori amici, Vic diede un ultimo sguardo a Louis, fiera. Si stava avviando alla Sala Comune di Grifondoro insieme a James e Ted.
Ted era infatti di Grifondoro ed era molto legato a James, come a un fratellino. Harry Potter era infatti il padrino di Ted e il ragazzo, orfano che viveva con la nonna materna Andromeda Tonks, andava a casa Potter spessimo a cena, e in estate vi trascorreva spesso intere giornate. Considerava James Sirius, Albus Severus e Lily Luna come tre fratellini.
Vic diede loro un ultimo sguardo e si voltò verso la torre ovest, sede della sua Casa. Pensò a Ted. Non aveva un amico in particolare. L'unico con cui era un po' più legato era Fred. Ogni tanto ne combinavano qualcuna insieme. Per questo motivo lei aveva conosciuto Ted il primo anno. Non che lui non l'avesse notata, ma semplicemente non aveva in mente di accontentarsi di una sola ragazza. Aveva un po' fatto lo scemo con lei i primi anni, tanto da cuocerla a puntino, ma lei non si sentiva ancora pronta, soprattutto perchè notava come Ted trattasse le altre ragazze e come queste soffrissero dopo che lui le aveva usate. Non importava quanto belle fossero. Ted smise di considerare Vic prima ancora di provarci. “Probabilmente non sono il suo tipo” aveva pensato lei. Al quarto anno aveva avuto un ragazzo della sua età di Corvonero, Michael Harrison. Davvero carino ma si era stufata presto di lui. Si era resa conto di preferire il tempo passato con Fred di quello passato con Michael. Così lo aveva piantato e la notizia aveva fatto il giro della scuola. Ted in seguito le aveva fatto qualche battutina ma niente di più. Le storie successive di Vic finirono praticamente al loro principio, mentre quelle di Ted erano diventate sempre più rare. Si stava attaccando sempre di più a un ragazzo, un compagno di Quidditch, Sam Lucas. Ted era battitore e capitano della squadra, Sam cacciatore, e ora che stavano diventando amici Ted si era un po' calmato con le ragazze. Non che la cosa dispiacesse a Vic. Ultimamente, forse per questo, forse perchè iniziava un nuovo anno e forse perchè Louis era nella stessa Casa, Vic pensava sempre più spesso a Ted Lupin.
Nota: I personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di J.K. Rowling. La storia non è scritta a scopo di lucro. |
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Capitolo 2 *** Mappa del Malandrino e appuntamenti ***
Il giorno dopo fu il primo giorno di lezione. Il programma del sesto anno era molto pesante, pensò Vic, ma dopo il terribile quinto anno, con tanto di G.U.F.O. superato eccellentemente, niente la spaventava più. I M.A.G.O. erano al settimo quindi quest'anno voleva prenderlo con calma. Comunque due ore di Cura delle Creature Magiche con la professoressa MacHein e due ore di Aritmanzia già la mattina del lunedì si rivelarono più pesanti del previsto. Fred non si fece vedere a lezione dandosi per raffreddato (cavolate, sussurrò Vic a Molly nella prima ora), ma a pranzo le raggiunse ansimando ed euforico al tavolo di Corvonero.
-Vic, Molly, mi serve il vostro aiuto! Stasera! Alla fine delle lezioni alle cinque davanti al ritratto della Signora Grassa.. Torre di Grifondoro, sapete...-
-Certo che sappiamo, Fred, che storia è questa? Dov'eri stamattina? Che combini?- disse Vic.
-Stasera lo saprete!- Fece loro un sorriso con tanto di occhiolino e fuggì con in bocca una pagnotta e in mano una coscia di pollo e un bicchiere di succo di zucca.
-Ma che gli prende già il primo giorno? Le lezioni sono una palla senza di lui..- commentò Vic, ma Molly non rispose.
Il pomeriggio fu lentissimo, quando finirono Pozioni all'ultima ora, Victoire infilò alcuni dei libri nella borsa a tracolla, prese in braccio i restanti libri e fogli di pergamena con gli appunti e si avviò verso la torre di Grifondoro insieme a Molly.
-Sai chi ci sarà vero?- chiese lei.
-Sì, Ted...- Vic si era confidata solo con Molly riguardo a lui, Fred era troppo suo amico per esserne messo al corrente.
Arrivarono davanti alla Signora Grassa ma vi trovarono solo Fred.
-Bene ragazze allora, adesso vi spiego il motivo....-
-Perchè oggi non sei venuto? E' stata noiosissima questa giornata, cosa diavolo....-
-Hey, Weasley, lascialo parlare, ti stava spiegando..-
Vic si voltò e vide Ted, con un Sam sorridente affianco, avanzare verso di lei. Li squadrò beffarda e sicura di sé. -Bene, ora che ci siamo tutti....-
- Vi spiegherò il fatto, ma dobbiamo andare su in camera di Ted e Sam, per essere sicuri di non essere sentiti..- esclamò sempre raggiante Fred.
-Sì, certo..- dicendo questo, Vic entrò nel buco del ritratto seguendo degli studenti del terzo anno di Grifondoro che avevano anche loro appena finito le lezioni della giornata.
Si ritrovarono tutti nella camera dei due ragazzi. Vic si guardò in giro. I letti erano sei, tre a castello con baldacchino. Ted e Sam dormivano nello stesso, Ted nel letto di sotto. Aveva alcuni poster del Quidditch affissi sulla parete, il baule vicino al letto, la gabbia vuota del gufo Black, che al momento si trovava nella Guferia. I suoi vestiti erano sparsi e disordinati. Vic si voltò verso di lui a guardarlo. Anche i suoi capelli neri erano disordinati. Era abbastanza alto, bel fisico, sguardo assente e uno splendido sorriso che sfoggiava raramente. Occhi neri profondissimi, assorti. Per un attimo lui si voltò a guardarla e i loro sguardi si incrociarono ma lei li distolse subito, sperando che lui non se ne fosse accorto.
-Ecco quello che abbiamo fatto oggi, abbiamo sottratto questa al vecchio Gazza! Me ne ha parlato mio padre!- disse Fred mostrando una particolare pergamena.
-Era in un cassetto nel suo ufficio, ma è così vecchio e rintronato che gliel'abbiamo soffiata da sotto il naso! E' la Mappa del Malandrino, ma mio padre non mi ha rivelato l'incantesimo che la apre, perciò ci servite voi geniacci, le vostre menti sono più acute!- Fred era euforico.
Le ragazze si fecero spiegare cos'era la mappa, e conoscendo George Weasley il padre di Fred, iniziarono pensare a cosa potesse servirgli quando era a scuola. Così iniziarono a provarne un po' (“Apriti di scatto, io farò il matto”, “Rivelati come un razzo, girerò come un pazzo” “Prometto di creare tanti guai” ecc ecc).
Le idee erano molte ma la mappa non si rivelava. Mentre lavoravano Vic notò che Sam le dava molto spesso ragione sulle idee che proponeva e molte volte la guardava sorridendo. Era carino, certo non come Ted, ma notevole. Avevano gli allenamenti di Quidditch il giorno seguente, avrebbe potuto andarli a vedere allenarsi con Molly. In fondo c'era sempre qualcuno, non avrebbero dato nell'occhio, e voleva capire se quel Sam era interessato a lei. Molly e Fred scesero a cena a fare scorte di cibo per tutti, e mentre erano soli gli altri tre a scarabocchiare idee su pergamene, Ted disse, apparentemente a nessuno in particolare ma guardando distratto Vic: -Immagini se questa mappa finisse nelle mani sbagliate?- il suo sguardo era beffardo.
-Tipo le tue, seguiresti le ragazze nei bagni probabilmente...-
-Che idea ti sei fatta di me Victoire?-
-Direi che sono un po' di anni che ti conosco..-
-Io direi di no.-
-No??-
-Conoscere è un'altra cosa.- La guardò col suo sguardo.
-Che scemo...-
-No, Weasley, è la verità, non mi conosci.- Stavolta le sorrise più gentilmente. Lei non rispose e lui le fece l'occhiolino, giusto un secondo prima che entrassero Fred e Molly con le provviste.
Che diavolo intendeva Ted?? Era l'unico che la imbarazzava così, con quattro parole in croce. Andarono avanti ancora per qualche ora finchè, quasi alle dieci, trovarono la frase! “Giuro solennemente di non avere buone intenzioni” e la mappa rivelava il suo straordinario potere.
Fecero alcuni giri per la scuola per studiare bene il funzionamento della mappa e tornarono nella Sala Comune di Grifondoro decisamente fuori orario stabilito. Non c'era già più nessuno. Ted salì in camera sua un attimo con Sam e tornarono giù muniti di Burrobirre a volontà e una bottigliona di Whisky Incendiario. Iniziarono a bere passandosela a vicenda. Era da un po' che a Vic non capitava di passare serate così con Ted, e pensò che probabilmente quest'anno avrebbero passato più tempo assieme anche perchè quel Sam sembrava così rapito da lei. Vic di tanto in tanto gli faceva qualche sorrisino per infastidire Ted, che però non la considerava minimamente e beveva come un lavandino senza dare segni di cedimento.
-Come sta andando il mio fratellino?- gli chiese Vic con le guance arrossate dall'alcool e la testa leggera.
-Benone. Troppo fico Louis. Tutte quelle del primo anno gli muoiono già dietro. Un po' come a te quando sei arrivata al primo anno. Peccato che non sei finita in Grifondoro.-
-Perchè?-
-Avremmo trascorso più tempo insieme in questi sei anni.-
-Ma piantala, non credo che una Casa diversa abbia mai fermato il tuo desiderio per una ragazza.-
-Credi che sia interessato a te, Weasley?- sorrise beffardo e lei avvampò.
-Come tutti al primo anno, Lupin!- lo prese in giro con le sue stesse parole.
Ted si alzò dalla sedia dove era seduto e si avvicinò a lei che era accasciata in modo scomposto su una poltrona. Lui appoggiò le mani sui braccioli avvicinando il suo viso a quello di Vic.
-Cara Vic, le tue arti da Veela non funzionano su di me.-
-Sicuro?- disse lei convinta. Gli altri li stavano osservando.
-Che c'è, vuoi sfidarmi a chi resiste di più?-
-Ma di che diavolo parli!- lei lo spinse indietro. Lui si passò una mano fra i capelli fissandola e risedendosi al suo posto. Si accese una sigaretta magica con la bacchetta.
-Me ne passi una?- gli chiese Sam. I due si misero a fumare a chiacchierare di Quidditch e della mappa. Fred, Molly e Vic se ne andarono verso l'una e mezza. Dovevano tornare alla loro torre senza essere visti e andare a dormire non troppo tardi per non arrivare in ritardo alle lezioni il giorno seguente. Fred non poteva saltare di nuovo.
L'allenamento di Quidditch fu una noia mortale, Victoire pensò tutto il tempo agli affari suoi e poi si mise addirittura a fare i pochi compiti che avevano. Molly non aveva avuto voglia di accompagnarla e così ci era andata da sola, visto che era una giornata molto soleggiata ed era un peccato restare nel castello dopo le lezioni. Ted era il Capitano della squadra e al primo allenamento li fece solo praticamente volare, con ogni tipo di difficoltà, e tirò fuori una pluffa solo gli ultimi venti minuti delle due ore di allenamento. Vic era convinta che fosse così preso da non averla neanche notata. A fine allenamento Sam volò verso di lei.
-Ciao Vic!- Le disse in sella alla scopa.
-Ciao tesoro- gli sorrise lei. Lui parve soddisfatto.
-Ti va un'altra Burrobirra in camera mia stasera?-
-Certo-
-Ma non ti portare anche Molly e Fred stavolta..- le sorrise malizioso e volò via.
Era anche la camera di Ted. Ci sarebbe stato anche lui? Oh, chissene frega, si disse Vic. Al diavolo Ted.
A cena la raggiunse Louis. -Ehi, sorellina!- le sorrise. Gli occhi di tutte le ragazze del primo anno di Grifondoro e anche qualcuna delle altre case erano puntati su di loro. Vic era troppo orgogliosa di suo fratello. -Tesoro!-
-Come stai? Hai visto sono in Grifondoro, papà mi ha già mandato un gufo, tutto gasato!- il ragazzino scoppiò a ridere felice.
-Grande Lo, finalmente qualcuno che lo soddisfa!- rise lei e gli fece l'occhiolino.
-Le prime lezioni sono andate bene! Stanno organizzando una festa in Sala Comune di Grifondoro venerdì sera, venite anche voi?- disse rivolto anche a Molly e Fred.
-Certo grazie fratellino- -Sì, volentieri!- -Ma certo, grande!-
-Allora se non ci becchiamo prima ci vediamo venerdì, vado a fare due chiacchiere anche con Dom. Ciao!-
Guardando Louis andar via, pensò a come era diverso dalla sorella di mezzo. Lei non aveva mai fatto così, si faceva sempre gli affari suoi a meno che non dovesse frequentare Vic nel castello per altre cause e non per sua decisione. Vic non era intimorita da Dom, ma chiunque altro lo sarebbe stato al suo posto. Era certa che Louis avrebbe invitato anche lei e Lucy alla festa di venerdì anche se erano Serpeverde, da sempre nemici dei Grifondoro. Ma nessuno si sarebbe permesso di fare infelice il bellissimo Louis, né di infastidire Dom impedendole di venire.
Vic salì alla torre di Grifondoro anche quella sera e davanti al ritratto trovò Sam che l'aspettava. Era ancora più carino di come se lo ricordava, eppure l'aveva visto quel pomeriggio.
-Ehi Vic, vieni..- Salirono nel dormitorio ma nella stanza non c'era nessuno. Sam la chiuse a chiave con un incantesimo e la cosa non le piacque.
-Bene, Burrobirra?- e tirò fuori due bottigliette. Chiacchierarono e sorseggiarono. Risero anche insieme. Sam non ci provò. Vic si trovò molto bene. Ad un certo punto la conversazione finì su Ted.
-Sì, è molto esigente negli allenamenti, ma nelle partite poi ci fa forza e non pretende mai più di quello che possiamo realmente fare. E' capace, quel bastardo..- rise e bevve un sorso.
-Forse ha ragione, non lo conosco bene come credevo..-
-Cosa sai di lui?-
-Bhe... So che è orfano dalla nascita. I suoi genitori sono morti combattendo Tu-Sai-Chi nel giorno della sua caduta. Lui è vissuto con la nonna Andromeda e dai Potter.. Sicuramente ha sofferto e per combattere la sofferenza si è chiuso in sé stesso..-
-Sì, però da quest'anno si sta un po' aprendo sai... Forse perchè sta vedendo la fine del suo percorso scolastico e non vuole uscire di qui completamente solo..-
-Credo anche io..-
-Però non lo giudico sai? In fondo non so cosa vuol dire crescere così, io sono Purosangue, i miei hanno sempre lavorato al Ministero, non so cosa vuol dire..-
-Già forse hai ragione.. Anche se questo non lo autorizzava a far soffrire d'amore tutte le ragazze di Hogwarts e a scagliare incantesimi sui ragazzi più sfigati o quelli che gli stavano antipatici, ridicolizzandoli davanti a tutti.. E' vero che dall'anno scorso si è un po' calmato..-
-Sì, mi ha detto che è perchè gli piace una un po' più sul serio, ma non mi ha detto chi sia..- Il cuore di Vic prese a tamburellare -Ah no?-
-No.. Si apre di più ma non arriva a questi punti.. e forse non avrei dovuto dirtelo- aggiunse con un occhiolino. Le Burrobirre erano finite ma Vic voleva ancora parlare.
-Comunque non hai neanche un'idea?-
-No, perchè, ti interessa?- lui la squadrò.
-Uff, no.. ci mancherebbe!- Vic cercò di apparire disinteressata al massimo. Certo che dai primi anni la cotta le era scesa, ma in questi ultimi tempi era troppo spesso con lui per non pensarci, se in più le faceva anche le battutine poi..
-Bhe ormai i miei compagni di stanza vorranno entrare..-
Vic guardò l'ora. Undici e mezza. Cazzo.
-Hai ragione vado, comunque mi sono divertita..-
Lui le si avvicinò, le prese la mano e le sussurrò all'orecchio raggelandola: -Anche io..-. Lei spostò indietro la testa e lo fissò qualche secondo negli occhi. -Ciao Sam..- e uscì.
Scendendo la prima persona che trovò fu proprio Ted che saliva.
-Uh-uuh- le sussurrò scostandosi per farla passare. Lei passò spingendogli via il petto con una mano, senza guardarlo.
-Buona la Burrobirra?- le ghignò dietro mentre lei si allontanava del tutto. Allora Ted sapeva che Sam l'aveva invitata, e comunque aveva assecondato la cosa! Le apparve un'unica idea chiara nella mente “la ragazza che gli piace non sono io..”. Se lo fosse stata lo avrebbe detto a Sam, chiedendogli di non invitarla.
“Al diavolo! Pensa a Sam, è adorabile!” ma l'immagine di Ted che si passava la mano fra i capelli per farsi notare, fumando la sigaretta apparve più nitida di quella di Sam con cui aveva chiacchierato tutta la sera. “E' solo perchè la cotta per Ted è del primo anno, mentre Sam l'ho notato solo da due giorni” si tentò di convincere. Ma poi perchè Sam non ci aveva provato? Forse lei lo intimoriva. Molti ragazzi glielo avevano detto prima di allora. In camera sua si guardò allo specchio, struccandosi con una semplice magia. Perchè intimoriva Sam? Gli aveva sorriso tante volte. E perchè non era abbastanza carina da piacere a Ted? Ormai lui era al settimo anno, l'anno prossimo sarebbe sparito! Non era impossibile che intimorisse anche lui. No, non era possibile. Non Lupin.
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Capitolo 3 *** Festa e tradimenti ***
Questo capitolo è dedicato alla fantastica scrittrice RedMarauder, che mi ha ispirato con le sue strepitose fan fiction e che mi ha spronato a “buttarmi” e a pubblicarne una mia. Consiglio vivamente a tutte le lettrici di spendere un momento a leggere un capitolo delle sue storie. State certe che non ve ne pentirete e che leggerete tutto d'un fiato fino all'ultima parola dell'ultimo capitolo! Ti do un abbraccio virtuale Amy! :-)
Per i giorni successivi il gruppetto da cinque non si separò quasi mai. Sam e Vic si stuzzicavano a vicenda ma niente di più, lui sembrava non cercare più occasione di restare da solo con lei. Ted si comportava normalmente, era freddo e distaccato la maggior parte del tempo, ma in alcuni momenti epici si lasciava andare e mostrava la sua simpatia e voglia di divertirsi, lasciandosi trascinare nelle battute con Fred. Erano i momenti che Victoire preferiva. C'era da ridere fino alle lacrime oppure da mettersi le mani nei capelli se veniva loro qualche idea pazza.
Giovedì pomeriggio stavano allegramente passeggiando nel parco.
-Oh, ragazzi, senza essercene nemmeno accorti domani è già venerdì! C'è la festa da noi!- disse Sam.
-Sì, è vero, potremmo organizzare qualcosa, musica, alcool,...-
-Spogliarelliste!- aggiunse Fred -io potrei aiutarvi!-
-Non ci servono, lo facciamo fare a Vic e Molly, cosa ne dite Weasley?-
-Ma cosa dici?- disse Molly con un sorriso.
-Ti devi far curare al San Mungo, Lupin!- aggiunse Vic.
-Se ti vergogni di farlo davanti a tutti, Weasley, puoi sempre farmelo in privato..-
Fred scoppiò a ridere, gridando: -Ouu, è mia cugina amico!-
-Appunto, tua, noi non siamo parenti..- rispose Ted senza smettere di guardare Vic con sguardo di sfida.
-Non so neanche se venirci alla festa, sarà noiosa.. Poi ci sarai te, Lupin, preferirei festeggiare con la piovra gigante di questo lago..- cercò di cambiare discorso Vic. Lo sguardo di Sam si spostava ripetutamente da lei a Ted. Si erano fermati di fronte al lago e seduti sull'erba fresca quasi bagnata, mentre ormai la sera iniziava a calare sul parco col suo rosa intenso. Intorno a loro molti altri studenti avevano avuto la stessa idea. La gonna di Vic era un po' più corta di quella standard che avevano tutte. L'aveva accorciata con un incantesimo che aveva visto fare da Dom sulla sua. La sorella era al secondo anno all'epoca, mentre lei al quarto. Era lo stesso anno in cui, sempre imitando la sorella minore aveva iniziato a truccarsi. Il risultato era che in quel momento, mentre erano lì seduti sul prato, i gruppetti di studenti intorno a loro di tanto in tanto si voltavano a guardarli. I ragazzi erano rapiti dalla gonna corta di Vic mentre le ragazze la guardavano con odio o invidia. Inoltre quelle che avevano avuto la sfortuna di conoscere anche solo superficialmente Ted li guardavano principalmente perchè erano cotte perse del ragazzo.
I cinque ragazzi sapevano benissimo che le cose stavano così e adoravano essere al centro dell'attenzione. Stavano ben attenti a mostrarsi indifferenti alle occhiate, ma nello stesso tempo si comportavano in modo da attirare più occhiate possibili.
Iniziarono un discorso sul Quidditch e Vic staccò il cervello. A Molly interessava quello sport ma a lei interessava solo un battitore rosso-oro.
La squadra di Grifondoro era formata da una cercatrice, Alexis Saunders, due battitori, Ted Lupin e Rick Baston, e due cacciatori, Sam Lucas e Miriam Haunter. Mancavano un cacciatore e un portiere perchè quelli dell'anno precedente avevano un anno in più di Ted e perciò avevano finito la scuola. Quello era il primo anno da Capitano della squadra per Ted. Di lì a una decina di giorni avrebbero fatto i provini per il cacciatore e il portiere mancanti.
Rimasero a chiacchierare ancora lì seduti fino all'ora di cena, dopo di chè tornarono al castello.
La cena era finita e tutti si stavano alzando per tornare alle loro Case. La festa della sera seguente era ormai sulla bocca di tutta la scuola, perciò avevano dovuto mettere delle regole di accesso per non avere troppe persone. I partecipanti dovevano essere Grifondoro oppure, se appartenenti ad altre Case, dovevano essere dal quarto anno in sù e potevano partecipare solo su invito di un Grifondoro comunque. Naturalmente nessun Serpeverde era stato invitato, fatta eccezione di Dom e Lucy.
Vic disse a Molly e Fred di avviarsi e si diresse verso il bagno prima di tornare anche lei in Sala Comune. Mentre camminava per il corridoio deserto si sentì osservata, quasi.. seguita! Accelerò il passo gettando di tanto in tanto un'occhiata indietro nel corridoio e dandosi della stupida perchè non vedeva nessuno, arrivò al bagno delle ragazze, entrò e si chiuse dentro una delle tante cabine con i servizi.
Si tranquillizzò e tirò su la gonna per liberare la sua povera vescica quando sentì una voce molto familiare.
-Che correvi nel corridoio, Weasley?- sghignazzò Ted.
-E tu che diavolo ci fai nel bagno delle ragazze??- tirò immediatamente giù la gonna come se avesse paura che lui potesse vederla attraverso la porta del bagno.
-Ti ho seguita naturalmente!-
-E perchè, che cavolo vuoi?-
-Si può sapere perchè sei sempre così acida, Veela?-
-Non sono una Veela, Ted, piantala, lasciami in pace, devo fare pipì!-
-Falla!-
-Tu vai fuori..-
-Perchè?- La prendeva certamente in giro.
-PIANTALA, ESCI SUBITO!- gli urlò.
Sentì i suoi passi allontanarsi e quando non ce la faceva più a trattenersi finalmente la porta si chiuse. Pensò chissà perchè diavolo l'aveva seguita, fortuna che se n'era andato! Non avrebbe resistito a trattenere la pipì un secondo di più ma non voleva che lui la sentisse. Si lavò le mani e uscì dal bagno scrollandole.
Due mani la afferrarono e la misero con la schiena al muro appena fuori dal bagno. Ted non se n'era andato proprio per niente! Era lì davanti a lei, vicinissimo. Le teneva le braccia attaccate al muro, la guardava dritto negli occhi e teneva il suo corpo vicinissimo al suo ma senza toccarlo.
-Ti ho seguita per essere certo che non ti appartassi di nuovo con Sam, cara Victoire..-
Le avvicinò le labbra all'orecchio e aggiunse: -Devo ammettere che mi infastidisce..-
-E perchè?- Lo guardò spavalda.
-Non perchè è lui.. E' mio amico, è a posto.. Mi da fastidio che sia tu..- e la sciolse con lo sguardo. Aggiunse, sempre sussurrandole all'orecchio: -Tu non puoi appartarti con nessuno..-
-Uh ma senti! Sembri minaccioso.. E perchè, sennò che fai? Perchè dovrei ascoltarti?-
Lui sorrise malizioso come sempre.
-E poi ora direi che mi stai obbligando con la forza ad appartarmi con qualcuno!- aggiunse lei, cercando senza successo di liberarsi dalla presa.
-Ma con me puoi!- rise lui.
-Lupin adesso basta dai...-
Ma lui la spiazzò, le si avvicinò e le diede un delicato bacio sulla fronte, poi allontanò il suo corpo dal suo del tutto, ma senza liberarla dalla presa.
-Che cos'è successo quella sera tra te e Sam? Lui mi ha detto che non è successo niente, ma io non ci credo..-
-Ma che fai, il ficcanaso? Sono affari miei, Lupin, basta..-
-Se non me lo dici, giuro che te ne pentirai..- Sorrideva ma sembrava serio, parlava sempre in un sussurro.
-..Ok.. Ma non ci posso credere che fai sul serio.. Non è successo assolutamente niente.. Sam ti ha detto la verità. A proposito ti ha mica detto perchè non ha provato a far niente?-
-Perchè, Weasley, ti interessa?-
-Lupin, sei proprio stronzo..-
-Allora?-
-Certo che no!..-
Lui mollò improvvisamente la presa.
-Ottimo. Buonanotte Weasley, ci vediamo alla festa, fatti carina..-
Ammiccò passandosi una mano fra i capelli arruffandoli più di quanto non fossero già, girò sui tacchi e sparì dal corridoio prima ancora che Vic riuscisse a staccarsi dal muro.
Aveva il respiro pesante e il cuore che le batteva a mille. Non era possibile! Ted ci stava provando con lei! Era geloso! Che stronzo, si interessava a lei solo perchè era all'ultimo anno e non gli piaceva vederla con un suo amico! La stava solo prendendo in giro come aveva fatto con tutte le altre. Ma era lei quella ragazza che gli piaceva sul serio che aveva confidato a Sam? Non poteva crederci. Non sembrava cambiato in meglio, comunque, anzi. Sembrava che la schernisse, che si prendesse gioco di lei. Era solo geloso perchè voleva che lei morisse dietro solamente a lui, non perchè fosse davvero interessato. Vic recuperò fiato, si assicurò di avere ancora infoderata la bacchetta nella gonna, e si mise a correre nel corridoio, doveva arrivare su e raccontare tutto a Molly.
Il giorno seguente fu il più lungo della storia di Hogwarts, Vic era troppo curiosa di sapere come sarebbe andata la serata nella torre di Grifondoro. Aveva incrociato Ted e Sam a pranzo. Ted non l'aveva nemmeno guardata mentre Sam le aveva fatto un cenno con la mano. Per il resto della giornata non li vide, frequentò le lezioni sempre seduta in mezzo a Molly e Fred e notò con disappunto che il carico di compiti stava aumentando a livello esponenziale e che il weekend si prospettava, festa a parte, assolutamente poco interessante a attrattivo.
Non aveva per niente fame e decise di saltare la cena.
-Dai Vic, non puoi non mangiare niente! Già mangi poco di tuo, ti sentirai svenire alla festa! Se bevi un bicchiere a stomaco vuoto ti sentirai male!- cercò di convincerla Molly. Niente da fare, la ragazza stessa sapeva che non c'era verso di convincere l'amica. Vic bofonchiò sprezzante e iniziò a tirare fuori vestiti dal baule e a gettarli sul letto per scegliere. Non che a quel tipo di feste le ragazze andassero vestite in un modo particolarmente elegante. Molly si arrese e scese a cena.
Dopo una doccia calda, Vic scelse gli indumenti con l'asciugamano in testa. Stivali fino al ginocchio neri con pantaloncini corti anch'essi neri e top lungo grigio a maniche corte. Sembrava che le sue gambe fossero chilometriche, notò guardandosi allo specchio. Iniziò a truccarsi e ad asciugarsi i capelli, usando incantesimi per la pelle morbida e i capelli setosi. Ormai era un'esperta. Non li usava tutti i giorni ma quasi. Tutti trucchetti imparati da Dom, anche se era consapevole di essere lei la maggiore. Sapeva che la sua sorellina fosse molto più esperta di lei su certi argomenti. Tanto per cominciare Vic era vergine, Dom decisamente no. Pensare a lei e al fatto che sarebbe stata presente quella sera le fece venire una fitta allo stomaco. Era l'unica della scuola dotata della capacità di eclissare totalmente Victoire. E alle feste questo era più che evidente.
Vic non sapeva bene nemmeno lei quali sentimenti provasse. Era certamente attratta da Ted con ogni fibra del suo corpo, ogni molecola. Ma la sua testa le diceva “Sam”. Razionalmente aveva senso. Era carino, probabilmente la voleva (e non solo per sfida), era simpatico, un bel tipo, anche a passare del tempo da sola con lui si era divertita. Insomma, alla fine si decise che quella sera non avrebbe pensato. Avrebbe vissuto momento per momento, facendo quello che le andava di fare. Senza pensare. Sì. Ottima idea. Alle nove meno un quarto Molly rientrò con le altre tre compagne di camera, Chloe, Ashley e Patty, tre Corvonero abbastanza simpatiche a cui probabilmente Vic non avrebbe mai rivolto la parola se non avesse dovuto convivere in camera con loro per ben sette anni. Chiaramente nessun Grifondoro le aveva invitate alla festa. A dir la verità erano ben pochi gli invitati delle altre Case. Questo non perchè i Grifondoro fossero particolarmente chiusi, ma perchè erano tutti gli altri a non essere molto attivi a socializzare. Grifondoro e Serpeverde erano due unici grandi gruppi di amici, tutti conoscevano tutti all'interno della Casa e si sentivano un po' in famiglia. Ma chiaramente si odiavano perciò facevano sempre feste separate. Invece i Corvonero e i Tassorosso se ne stavano a gruppetti da due a cinque persone, tutti gruppetti separati, si facevano gli affari propri senza sentirsi così uniti. I cinque amici probabilmente per questo andavano più volentieri e spesso nella Sala Comune dei Grifondoro, rispetto a quella di Corvonero. Lì ci si sentiva di più a casa.
Vic e Molly uscirono per le nove e mezza tutte agghindate per la festa, e mentre percorrevano i corridoi semi deserti del castello si imbatterono nello studente più orrido e viscido della scuola: Max Lestrange. Era il figlio dei famosi Mangiamorte deceduti ben 17 anni prima. Nessuno lo sapeva ma Bellatrix aveva dato alla luce un figlio poco tempo prima della grande battaglia di Hogwarts. Ciò venne svelato da Narcissa Malfoy al Ministro della Magia, chiedendone la custodia. La preside di Hogwarts, la Professoressa McGranitt aveva ovviamente acconsentito ad ammetterlo alla sua scuola all'età di 11 anni, ma già da allora il bambino si era mostrato strano. Stava sempre nei posti più oscuri della scuola, al buio, non aveva nemmeno un amico, e studiava sempre e da solo, esercitandosi con incantesimi e pozioni complicatissime. Era lo studente più brillante del suo anno, lo stesso anno di Ted. Era di Serpeverde naturalmente, ed era bianco come un cadavere, con pochi capelli e lo sguardo tra il triste e il crudele. C'erano voci che dicevano che fosse il figlio di Piton, chi sussurrava che fosse figlio dello stesso Voldemort. Le due ragazze sapevano benissimo che lo zio Harry si arrabbiava molto per chi inseriva Piton nelle questioni Oscure. Raccontava un sacco di volte di quel Professore che tanto aveva odiato quanto ammirato dal momento della sua morte.
Le due ragazze lo osservarono passare e per la prima volta lui invece che guardare basso, sollevò lo sguardo e lo fissò nei loro occhi. Fu un secondo. Era uno sguardo acquoso, gli occhi erano così chiari che sembravano bianchi. Le due ragazze accelerarono il passo nella loro direzione, opposta alla sua, atterrite. Poco dopo si fissarono spaventate e si capirono con lo sguardo. Quel ragazzo aveva qualcosa che non andava, non c'erano dubbi.
Davanti al ritratto della Signora Grassa stava un gruppetto di quattro Grifondoro del secondo anno che si facevano dire il nome di chi arrivava, dicevano la parola d'ordine e facevano entrare.
-Victoire e Molly Weasley, di Corvonero, sesto anno- disse Vic per entrambe.
-Benissimo, Schiopodo Sparacoda!- rispose pomposo uno dei ragazzini.
Il ritratto si aprì e le due entrarono, notando che la festa era già nel pieno caos.
Il giradischi suonava fortissimo la musica di Dj MagicStar, volavano cuscini da una parte, ballavano delle ragazze da un'altra, la maggior parte dei gruppetti chiacchierava sonoramente, praticamente tutti avevano calici o bottigliette di Burrobirra in mano. Vic si guardò in giro cercando con lo sguardo i suoi amici. Prima ancora di trovarli le corse incontro Louis seguito da James.
-Sorellona!- sfoggiò un sorrisone degno del vecchio Allock.
-Louis! Che fai, per le mutande di Merlino, bevi Burrobirra?!-
-Ehm.. James ha convinto Ted a fare un'eccezione per noi... E' buona!! Non mi fa nessun brutto effetto, tranquilla!-
Le si avvicinò all'orecchio.
-Ti piace quella là?- Le indicò una splendida ragazzina bruna che sembrava avere qualche anno più di lui.
-Sì bella, perchè? ..Louis!- esclamò capendo cosa voleva dirle.
-Già, l'ho appena baciata!- le fece l'occhiolino, gasandosi da solo.
-Ma è più grande di te!-
Louis continuando a fare gesti di autostima si voltò raggiunse James e si ributtò nella folla. Non ci volle molto prima che un gruppetto di quattro o cinque ragazzine del primo anno li raggiunsero, notò Vic.
Molly si stava allontanando. Vide che stava raggiungendo Fred e Sam. Di Ted neanche l'ombra. Prima di seguire l'amica Vic si diede ancora un'occhiata in giro, per sicurezza, e improvvisamente.. lo vide!
Ted era accanto al caminetto, appoggiato con la spalla al muro di pietra, in una mano teneva una bottiglia di Burrobirra, l'altra la usava per scompigliarsi i capelli (che erano diventati blu per l'occasione, grazie al suo potere di Metamorfomagus ereditato da sua madre), assorto in una conversazione con.. Dominique!
Vic non si accorse di restare a bocca aperta a guardarli. Non era possibile! Dom stava cercando di sedurlo! Si capiva chiaramente da come si atteggiava. Lo guardava dritto negli occhi con atteggiamento malandrino, rideva di gusto alle battute di lui, gli metteva una mano sull'avambraccio parlando di qualcosa che sembrava essere estremamente divertente. Ed era bellissima, affascinante, con una voce piuttosto roca che rapiva. Tutti si voltavano a guardarla. Era l'unica coi tacchi alti e il vestitino. Vic sentì un groppo in gola. Era furiosa, allibita. Si sentiva tradita da entrambi. Le sue aspettative erano svanite, la voglia di tornare nel suo dormitorio alle stelle.
Ted era bellissimo aveva i jeans, scarpe da ginnastica e camicia blu con qualche bottone non allacciato che lasciava intravedere il petto perfetto. I capelli stavano benissimo su di lui. Quello sguardo, quel mezzo sorriso malizioso.. Era pazza di lui, e lui si stava felicemente lasciando sedurre da sua sorella!!
Vic non li aveva mai visti così in confidenza. Forse erano brilli, pensò fra sé. Certo si conoscevano. Ted era di famiglia coi Potter quindi spesso agli incontri di famiglia c'era anche lui. Ma mai Vic aveva notato di un'intesa particolare tra i due, anzi! Erano così freddi entrambi che quasi non si salutavano!
Mentre stava lì a fissarli, Ted si voltò e la vide. La salutò con la mano sorridendo e le fece cenno di avvicinarsi. Ormai doveva andare o avrebbero sospettato qualcosa. Li raggiunse il più lentamente possibile senza scoraggiarsi e sorreggendo lo sguardo di Ted che sembrava squadrarla da capo a piedi. Dom la guardava con la sua solita riacquistata aria di superiorità.
-Ciao..-
-Ciao Vic, io e tua sorella ci stavamo raccontando aneddoti della numerosissima famiglia Weasley, lo sapevi che lo zio George ha quasi fatto saltare in aria la Tana due anni fa?-
-Sì so già la storia..-
-Ciao sorellona, come va?-
-Alla grande, Dom, e tu?- cercò di fulminarla con lo sguardo.
-Nuovi gli stilavi? Sembra che tu abbia le mutande e le calze autoreggenti vestita così- soffocò un risolino. Il sorriso di Ted si allargò. Puttana.
-Burrobirra?- Ted le porse una bottiglietta impedendole di ribattere, e forse fu meglio così.
-Grazie, Lupin-
-Comunque ti stanno bene i capelli così! Che altro puoi fare, mi fai vedere?-
Dom si rivolse a Ted radiosa come se Vic si fosse Smaterializzata.
-So fare altre cose molto più interessanti di questo, ma qui non si può..- ribattè Ted con un ghigno.
Dom rise sonoramente: -Idiota! Non voglio sapere cosa intendi!-
Si capiva benissimo che invece voleva. Vic girò sui tacchi e fece per andarsene furibonda ma una mano le prese il polso e la fermò:
-Dove vai di già?- le sorrise Ted.
-Volevo salutare gli altri, non ho ancora fatto in tempo..-
-Ah, Vicky, porta Lucy con voi. E' là da sola, senza di me è persa- le disse Dom alzando gli occhi al cielo e riportando subito la sua attenzione a Ted, toccandogli i capelli blu, fingendo di essere interessata alla magia più che a toccarlo.
Vic guardò Ted, che ancora la fissava, con sguardo supplichevole. Lui finalmente e lentamente capì e le lasciò andare il polso.
Vic si allontanò velocemente e passò dritta davanti a una Lucy annoiata senza degnarla di uno sguardo. La odiava. Lei e anche e soprattutto Dominique. Serpeverde era proprio la loro Casa, non c'era dubbio.
Con la gola in fiamme raggiunse gli amici e buttò le braccia al collo a Fred per salutarlo.
-Ei cugina! Fatti guardare. Sei splendida, per la barba di Merlino!-
-Grazie!- e le venne un'idea.
Si voltò verso Sam e invece che salutarlo come aveva fatto con Fred gli si avvicinò, gli pose le mani sui fianchi e avvicinò il suo corpo al suo, fino a farli aderire. Avvicinò le labbra all'orecchio di lui e gli sussurrò:
-E' bello vederti, Sam..- e gli lasciò un delicato bacio sulla guancia.
Lentamente si staccò senza spostare le mani e lo sguardo da lui. Sperò con tutto il cuore che sia Ted che Dom li avessero visti.
-Andiamo a ballare!- esclamò Molly prendendo con una mano Fred e con l'altra Vic. Lei afferrò in tempo quella di Sam prima di venir trascinata via dall'amica verso l'angolino dove ballava una decina di persone.
Vic sorrise e con la coda dell'occhio le parve di scorgere su di loro lo sguardo di Ted. Vic ballò sensuale come non mai. Sam e Fred tentavano di ballare con lei ogni momento ma lei ballava per conto suo, senza seguire nessun altro, sola col suo corpo, allegra, fingendo.
Ted non ballava mai, lo sapeva benissimo, ma sicuramente la stava guardando, come probabilmente metà di tutta la Sala Comune. Faceva un gran caldo e lei lasciò che la musica la invadesse dentro. Sentiva i maghi e le streghe intorno a lei ridere, parlare forte, urlare, cantare. La festa era certamente ben riuscita. Molte altre persone si fecero coraggio e li raggiunsero a ballare. Vic girando su sé stessa aveva molte occasioni di dare delle occhiate furtive a Ted che nessuno avrebbe colto. Era sempre nello stesso punto ma non era più così assorto con Dom. Lucy li aveva raggiunti e chiacchierava con l'amica, e Ted sembrava non ascoltarle. Si guardava in giro e sorseggiava la sua bibita. Di tanto in tanto dava occhiate alla pista da ballo, ma non così spesso come sperava Vic.
Dopo un po' di tempo Fred si stufò di ballare a raggiunse Ted, e i due si misero a chiacchierare. Molly andò poco dopo a salutare sua sorella Lucy e colse l'occasione per trascinare Fred e Ted verso Vic e Sam. “Grande Molly” pensò con affetto Vic. L'amica spesso sembrava leggerle nel pensiero.
Arrivarono lì vicino e Ted fu l'unico a restare impalato senza ballare, guardandola.
-Che fai, non balli?- disse lei volteggiando e muovendo i fianchi.
-Non direi, tu che dici?-
-Spiritoso..-
-Perchè me lo chiedi? Sai benissimo che non mi piace-
-Che non sei in grado, vorrai dire!-
-Non mi provocare, Weasley..-
-Perchè, sennò che fai? Ti fai mia sorella?-
-Potrei.. Sembra interessata..-
-Sei solo un giocattolo per lei..-
-Chissene importa, lei lo sarebbe per me..-
-Non cambierai mai vero?-
-Certo che cambierò, ma per qualcuna per cui ne vale la pena..- la guardò malandrino.
-Questa è bella! Piantala di sparare cose assurde Lupin..-
-Lo vuoi un bicchiere di Whisky Incendiario?-
-Ma che hai stasera che mi offri continuamente da bere, vuoi farmi ubriacare?-
-Magari sì..- le sorrise con quel sorriso.
Le prese il polso e la trascinò via.
-Ho visto che volevi farmi ingelosire con Sam..-
-Ma te sei matto completo!..-
-Sì certo.. Perchè non saluti così anche me?- ghignò.
-Perchè tu sei disgustoso!-
-Addirittura? Che cosa ti ho mai fatto, Weasley?-
-Esisti!-
-Su, per mille unicorni, bevi e sta un po' zitta..- disse porgendole il bicchiere pieno.
Lei lo buttò giù tutto d'un colpo e prese coraggio.
-Perchè non torni da Dom se ci tenevi tanto a fartela?-
-Non ho mai detto di tenerci..-
-Quando mai è successo che tu tenessi a qualcuno, in effetti..-
-Su non essere acida e vieni qui..-
La strinse a sé, sempre con lo sguardo fisso su di lei e quell'ormai solito sorriso. Lei lo respinse con le braccia ma non staccò lo sguardo dai lui. A che gioco stava giocando? Certamente non si sarebbe fatta baciare davanti a tutti, durante una festa così! Anche se non era sicura che lui volesse davvero baciarla.
Il resto della serata lo trascorsero in compagnia tutti insieme, si divertirono molto come sempre e restarono finchè non furono gli ultimi. Allora si acciambellarono su poltrone, divani e tappeti a chiacchierare fino al mattino. Il giorno dopo non c'era nessuna gita a Hogsmeade in programma quindi avrebbero potuto dormire quanto volevano (trascurando i compiti naturalmente e riducendosi a farli la domenica, come al solito).
Verso le sei e mezza Vic, Molly e Fred se ne tornarono alla Torre di Corvonero, stanchi morti. Vic aveva molta fame e le girava la testa.
Si buttò a letto vestita e dormì fino alle tre del pomeriggio di sabato.
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Capitolo 4 *** Le audizioni ***
Vic avrebbe voluto mettere gli avvenimenti dei giorni successivi in un Pensatoio e non riguardarli mai più. Non solo non successe assolutamente niente, ma le lezioni (compiti compresi) iniziarono sul serio! MacHein li stava facendo lavorare contemporaneamente alla cura di tre Creature Magiche, delle quali Vic a stento ricordava il nome, e pretendeva che le studiassero per una valutazione teorica e pratica prevista alla fine del mese. La McGranitt, che, anche se Preside, non aveva saputo allontanarsi dalla cattedra di Trasfigurazione, li stava tartassando con incantesimi difficilissimi che dovevano far trasfigurare insetti in animali di media taglia come scoiattoli, conigli, gatti e cagnolini. Il Professor Paciock di Erbologia per fortuna non ci andò troppo pesante ma aggiunse una lezione obbligatoria il martedì pomeriggio che era l'unica mezza giornata libera della settimana. L'ormai vecchissimo Professor Lumacorno iniziava a dare di matto, e dava diversi compiti ogni mezzora durante le lezioni, perchè si dimenticava di averli già dati. Lumacorno aveva circa l'età della Preside, o così sembrava, ma lei era certamente più arzilla e giovanile di lui. Il guaio era che non si trovavano molte persone in grado di insegnare una materia come Pozioni, perciò la McGranitt non permetteva mai a Lumacorno di andarsene, ripetendogli ogni settembre: “Ancora un anno!”.
Comunque anche il fantasma Ruf, di Storia della Magia, era più noioso che mai, e tutte le altre materie non erano da meno.
L'unica pacchia era Divinazione con la vecchia Cooman, lezione durante la quale si poteva tranquillamente sonnecchiare e i cui compiti si potevano inventare in venti minuti al massimo.
Da quell'anno la nuova insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure era Luna Lovegood, che Vic sapeva essere una cara amica di Harry Potter e che prometteva di diventare facilmente la professoressa preferita della maggior parte della scuola! Era una naturalista, ma aveva valorosamente combattuto nell'ultima guerra contro Voldemort, a fianco di Harry, Ron, Hermione, tutti i Weasley, Paciock, ecc. Aveva anche fatto parte dell'ES (Esercito di Silente) assieme agli stessi amici quando frequentavano la scuola, e ne sapeva più lei di Difesa che molti altri professori di professione. Anche se era così dotata, la Lovegood sembrava sempre in un altro mondo. Addirittura la prima settimana non si era fatta vedere, convinta di essere stata attaccata nella notte da dei Gingillanaso (chissà che diavolo erano), e la Mc Granitt l'aveva giustificata dicendo che sarebbe potuto capitare a chiunque di dimenticarsi della prima settimana di lezioni.
-Certo..- aveva commentato Fred -anche a noi sarebbe potuto capitare, sicuramente la vecchia gatta ci avrebbe perdonato..-
Finalmente si avvicinò l'avvenimento più interessante di quelle settimane che avevano seguito la festa: la selezione dei componenti delle squadre di Quidditch. Lunedì quelle di Grifondoro, martedì Corvonero, poi Tassorosso ed infine Serpeverde. Vic decise di seguirle tutte tranne quelle del giovedì, perchè sapeva che Dom avrebbe partecipato per entrare nella squadra come Cercatrice. Era l'ultima cosa che voleva vedere: sua sorella che trionfava per l'ennesima volta.
Fred faceva la telecronaca privata alle amiche Vic e Molly, ed era bravissimo, infatti era lo speaker anche delle partite ufficiali.
Prima fu il turno di James. Venne preso quasi subito come Cacciatore della squadra, e se lo meritava decisamente.
Quando toccò a Louis invece, Vic ebbe un po' di timore che non riuscisse a superare la selezione. C''era un ragazzo che non aveva mai visto, del quinto anno, che sembrava essere molto più esperto di lui. Dovevano parare cinque tiri e entrambi ne presero quattro su cinque, tutti gli altri solo tre. Vic temette che fosse il momento dello spareggio, e che Loius si sarebbe agitato, fallendo. Sarebbe stata veramente troppo triste per lui. Dagli spalti, poco sopra di loro, cinque ragazzine del primo anno di Grifondoro, che prima avevano tifato per James, ora starnazzavano per Louis, con risolini e cinguettii, fingendosi terrorizzate all'idea che l'altro ragazzo lo superasse.
Vic vide Ted, James e gli altri membri della squadra in volo sulla loro scopa, stringersi in un cerchio e confabulare.
“Ecco, ora gli fanno fare lo spareggio.. Oppure prendono il più grande..” pensò Vic rassegnata. Louis tremava vistosamente reggendosi saldamente al suo manico di scopa per non cadere. Ci teneva davvero tanto, constatò sua sorella.
Dom non era nemmeno venuta a vederlo, pensò infuriata, anche se se lo aspettava e preferiva non vederla.
Finalmente il cerchio di giocatori si sfaldò e con Ted in testa si abbassarono in volo, avvicinandosi agli aspiranti portieri.
-Abbiamo deciso di scegliere il più piccolo miglior giocatore, perchè ha molte più probabilità di migliorare e perchè potrà stare nella squadra per più anni. Louis Weasley è il Portiere di Grifondoro da quest'anno!- esclamò Ted facendo un sorrisone a Louis che si accasciò rilassato sulla scopa.
Per un attimo a Vic parve che Ted la guardasse, ma fu solo un attimo e lui era molto in alto per aver visto bene.
James cacciò un urlo di gioia e volò verso Louis con la mano alzata per dargli il cinque. Le ragazzine sugli spalti scattarono in piedi, urlando di gioia, abbracciandosi a vicenda e mandandogli baci con la mano.
Louis, adorabile come al solito guardò sua sorella e alzò il pugno in segno di vittoria. Gli altri aspiranti giocatori scesero a terra, delusi e indignati mentre la squadra di Grifondoro al completo faceva due o tre giri di campo, trionfali. Fred e Molly si complimentarono con Vic per il fratellino.
-Te lo lasciamo salutare, ma noi andiamo su che siamo indietro con i compiti..-
-Cos...- tentò di protestare Fred.
-Andiamo, cugino!- gli ordinò Molly, fulminandolo.
-Ok, ciao ragazzi..-
Vic si alzò e si diresse verso il centro del campo mentre tutti i giocatori tranne Ted volavano negli spogliatoi. Lui invece si stava dirigendo proprio nella sua direzione.
Vic sorrise divertita: -Lupin, vatti a cambiare, puzzi!-
-Sì, di Lupo Mannaro!- scherzò lui scendendo dalla sua Firebolt.
-Hai preso sia James che Louis, avrai mica fatto favoritismi?-
-Per Potter no, era nettamente meglio degli altri.. Per Louis devo ammetterlo, ci ho messo una buona parola, ma non dirlo a nessuno, Weasley- le fece l'occhiolino.
-Non lo farò.. Comunque non si dovrebbero fare queste cose..-
-Lo so, ma io sto cercando di conquistarti, cosa avrei dovuto fare?- le fece un sorriso vispo e le scompigliò i capelli, sapendo che le dava molto fastidio.
-Lasciami Lupin! E non mi prendere in giro..-
-Non lo sto facendo!- ma rideva.
Vic si sentì avvampare. Ecco che faceva di nuovo lo scemo con lei. Ma dove voleva arrivare?
-Sì certo. Sai benissimo che non hai speranze con me, quindi mollaci.-
-Non te la tirare solo perchè tua mamma è una Veela, non sei così speciale sai..-
-Mia mamma non è una Veelaaa!-
-E' comunque un gran pezzo di...-
-PIANTALA LUPIN!- Vic era paonazza, la stava stuzzicando per l'ennesima volta, mettendola alla prova, lo faceva davvero spesso ultimamente.
Si fissarono per qualche secondo immobili, poi all'improvviso scoppiarono a ridere. Non si trattennero proprio. Risero di gusto fino quasi alle lacrime.
-Weasley..- si riprese lui -è per questo motivo che preferisco di gran lunga te a tua sorella..- si passò una mano tra i capelli e fece una smorfia adorabile. I capelli divennero blu, come durante la sera della festa.
-Ah-ah! Credi di colpirmi con gli stessi trucchetti che usi con lei?- Lo beffeggiò ancora rossa in faccia dal ridere.
-So benissimo che con te ci vuole molto più impegno. Ma stai tranquilla che non ti deluderò!- aveva un'espressione dolcissima e aggiunse:
-Sei la migliore da sempre per me, Weasley..- in un sussurro.
Vic rimase immobile per qualche secondo, boccheggiando. Ma diceva sul serio??
-Victoire, riprenditi dai..- la schernì camminando all'indietro verso lo spogliatoio e continuando a fissarla. Si morse il labbro, si voltò e corse via, lasciandola lì come un ebete nel centro del campo da Quidditch.
Rimase lì da sola per qualche minuto, completamente incapace di riflettere. Poi James e Louis scattarono fuori dagli spogliatoi e le corsero incontro.
-Vickyyyyy, mi hanno preso!!!-
-Grande Lo! E complimenti anche a te, James, degno erede di tuo padre e tuo nonno!-
-Loro però erano Cercatori!-
-I Cacciatori sono più fighi, tranquillo- gli puntò l'indice contro e gli fece l'occhiolino. Voleva farlo sentire importante almeno quanto i suoi vecchi.
-Comunque ci sono delle ammiratrici che vi aspettano mi sa..- disse la ragazza indicando dietro di sé con un cenno della testa.
-Stasera vengo con gli altri nella vostra Sala Comune dopo cena, così festeggiamo come si deve le vostre faccine sorridenti!- prese con una mano le guance di Louis e le strizzò con affetto.
Lui le stampò un bacio sulla guancia con tanto di schiocco e si diresse con l'amico verso le ammiratrici.
Vic fece per avviarsi e vide Dom, sola, con un manico di scopa in mano, che si avvicinava al campo. Quando le due furono a portata di voce, Dom le urlò:
-Ciao Vicky!-
-Ciao, Dom. Tuo fratello è appena stato scelto come Portiere ufficiale di Grifondoro!-
-E invece io sono venuta ad allenarmi per giovedì..- si fermarono l'una di fronte all'altra e si guardarono acide.
-Verrai a vedere anche me, scommetto..-
-Puoi scordartelo.. Sei proprio egoista, potevi arrivare un'ora fa, neanche, e avresti fatto contento Louis e..-
-Avevo lezione..- ribattè Dom con aria stanca.
-Non mi prendere per il culo! Non mi hai neanche chiesto com'è andato, hai spostato subito il discorso su di te! Sei un'egoista!-
-Vacci piano, Victoire! Non sono io quella che ci prova con il ragazzo che piace a me e che fa l'egoista!-
Vic sentì come una doccia fredda.
-Co... cosa?..-
-Hai capito benissimo, mi hai visto con Ted alla festa e devi subito metterti in mezzo! Lo vedo come fai, carina! Ma non mi fai paura, puoi giurarci!-
-Tu sei fuori, Dom, vai ad allenarti che è meglio.. Brutta serpe..- aggiunse le ultime parole sottovoce andando via.
Questa poi era bella! Dom, interessata a Ted e convinta che Vic volesse portarglielo via!! Era il colmo! Che giornata strana! Prima le cose dette da Ted, poi quelle dette da Dom, ma che avevano quei due, ce l'avevano con lei??
Sam!! Sam era la soluzione! Doveva pensare a lui, era molto meno complicato! Non avrebbe litigato con una sorella stupida e gelosa per colpa di un ragazzo, per lo più di uno sbruffone come Ted. Certo, le parole che le aveva detto l'avevano colpita molto, ma stentava a crederci davvero..
Percorreva il parco a grandi passi, verso l'enorme portone di quercia spalancato. Aveva cambiato idea, quella sera non sarebbe andata nella sala comune di Grifondoro. No, non ne aveva proprio voglia. Aveva bisogno di chiacchierare un po' con Molly, chiederle un consiglio e stare tranquilla con lei. Sì, era molto meglio. Quel sabato era prevista una gita a Hogsmeade e avrebbe dovuto sopportare Ted, Dom e Sam tutti insieme. Bastava e avanzava..
-Certo che tua sorella è strana, lasciatelo dire..- Commentò Molly dopo che Vic le ebbe raccontato bene tutti gli avvenimenti di quelle prime settimane a Hogwarts.
-Però devo anche dirti questo.. Probabilmente lei davvero non sapeva che ti piaceva Ted... prima che a lei!- concluse col tono di chi ha raggiunto una conclusione importante.
Erano sedute sul letto di Vic, quello di sotto, perchè in Sala Comune c'era troppa gente chiacchierona, e loro volevano che non le sentisse nessuno e che ci fosse un po' di silenzio.
-Grazie Molly, sei d'aiuto..-
-Ok, questo non nega che sia un po' stronzetta!-
-Solo un po'? Lascia perdere con me, ma con Louis? Che le ha fatto? No! E' proprio fatta così! E i commenti che mi ha fatto alla festa davanti a Ted??-
-Vic, non è per dire, ma secondo me è una stupidaggine cercare di convincerti che ti piace Sam. E' ovvio che non è così! Pensi sempre a Ted, non negarlo, e lui direi che ti sta facendo parecchio il filo..-
-Sì, è vero.. Ma io non riesco a fidarmi di quello che dice.. Poi non dovrebbe piacermi uno così, ha un pessimo carattere, è una brutta persona, maleducato,..-
-Vic!- la fermò l'amica con gli occhi chiusi alzando una mano.
-Vic.. Ma tu davvero sei convinta di conoscerlo così bene?-
Victoire rimase a bocca aperta.
-Bhe, certo.. Da una vita anche!- disse convinta.
-Non è vero! Tu lo conosci solo dall'esterno, non hai mai fatto con lui un discorso serio, non gli hai mai nemmeno dato l'occasione di aprirsi con te.. Anzi mi sbaglio! Lo hai fatto! I primi tre mesi del primo anno a Hogwarts! Infatti lui era adorabile e te ne sei innamorata.. Poi lo hai chiuso fuori, non si sa bene per quale motivo, e lo accusi sempre di tutto da allora..-
-Ma..-
-Niente ma!! Guarda com'è con James e Louis!! E con tutti gli altri nostri cugini! E' carinissimo e simpatico con chi gliene dà l'occasione, e tu non gliela dai mai, e per giunta ti piace! Questo è assurdo!! E' il suo ultimo anno qui!- concluse Molly.
Vic si rassegnò.
-Forse.. Ma solo forse.. Potresti avere un briciolo di ragione.. Forse lui mi spaventa.. Mi spaventa che sia l'unica persona al mondo che potrebbe ferirmi..-
-..perchè è l'unico al mondo che non potresti controllare!-
-Ma no!..-
-E invece è così! Ma Vic.. E' questo il bello!!-
-Mmm..- Vic non sapeva cosa dire. Forse Molly ci aveva visto più lungo di lei.
-Molly?-
-Sì?-
-Ti voglio bene..-
-Anche io testina vuota di Troll!- Molly si lasciò andare in un sereno sorriso e la strinse fra le braccia, mentre erano lì sedute sul letto a gambe incrociate. Era davvero un'amica, pensò Vic. Davvero.
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Capitolo 5 *** Sette "amici" al Pub ***
Finalmente sabato arrivò e con esso la prima gita a Hogsmeade. Vic era contentissima perchè era ancora una calda giornata settembrina e non doveva andare vestita pesante, con tanto di maglione a collo alto, mantello, sciarpa, cappello, guanti e stivaletti da neve.
No. Questa prima volta dell'anno, come probabilmente solo l'ultima prevista a maggio, sarebbe potuta andare in paese senza sembrare un rotondo Troll di montagna.
Quella mattina optò per jeans strettissimi a vita bassa, scarpe da ginnastica e T-shirt nera con scritte bianche davanti. Raccolse i capelli in una coda alta, inforcò gli occhiali da sole e li posizionò sulla testa come un cerchietto, infilò la bacchetta nei jeans e corse in Sala Grande, dove Molly, Fred e gli altri la aspettavano già da mezz'ora come al solito.
Si sedette accanto a Molly che aveva già finito, mentre Fred, Ted e Sam stavano in piedi dietro di loro mettendole tacitamente fretta.
-Scusate ma mi sono addormentata, faccio in un baleno.. Su! Cosa sono quelle facce lunghe!-
-Weasley, ti stiamo aspettando, pronti, da mezz'ora! La prossima volta giuro che ti lasciamo qui!-
-Tanto non si può partire prima delle nove e mezza, Lupin!-
-Sì, peccato che siano le nove e trentacinque e che siano già tutti dall'Ingresso!-
-Ma voi mi volete così bene!- disse lei strizzando con due dita le guance di Molly, che era la persona più vicina.
-Dai Vic, muoviti..- intimò Sam.
-Ok! Ok!-
Infilò un pezzo di pane tostato in bocca e alzò i palmi delle mani in segno di resa, alzandosi dalla panca. Fece scivolare le gambe fuori da sotto il tavolo mentre Molly faceva lo stesso, tenendo in mano un muffin ai mirtilli dall'aspetto delizioso.
-Ti prendo questo..- disse, premurosa.
Molly era sempre terrorizzata che Vic cadesse lunga distesa a terra per le troppo poche calorie che ingeriva. In realtà Vic mangiava, eccome se mangiava! Peccato che non sembrasse così da quanto era magra. A seconda di com'era vestita sembrava che lo fosse addirittura troppo. Dom era forse più magra di lei ma non sembrava perchè aveva le curve più accentuate ed era un pochino più bassa. Inoltre si imbottiva molto i reggiseni già abbondanti e metteva magliette scollate e molto attillate che lo mettevano in risalto. Non sembrava molto deperita in effetti, dopo che aveva messo in atto tutti questi accorgimenti.
Mentre scattavano verso l'Ingresso Vic la vide ancora al tavolo di Serpeverde che faceva colazione, in ritardo, con molta calma. Probabilmente non sarebbe partito nessun membro della sua Casa finchè non fosse stata pronta lei, e lo sapeva bene.
Victoire, distolse lo sguardo e oltrepassò velocemente i quattro lunghi tavoli devastati della colazione, superò l'Ingresso, giunse al grande portone di quercia e corse in testa alla massa di studenti con i suoi amici.
Scorse il vecchio Hagrid, che non era più insegnante della scuola ma era ancora custode e guardiacaccia e viveva sempre nella sua capanna, passeggiare verso di loro, probabilmente proveniente dalla Foresta Proibita.
Teneva in una mano le zampe di tre enormi uccelli che penzolavano a testa in giù, morti. Probabilmente li stava portando per colazione a qualche creatura terribile che accudiva come un pesce rosso.
Hagrid vide lei, i suoi due cugini e Ted, e alzò la manona libera per salutarli. I Weasley ricambiarono, mentre Ted sfoggiò un sorrisone e si mise a correre verso di lui. Vic lo osservò. Aveva i muscoli tesi mentre correva e sembrava proprio un atleta. I capelli gli svolazzavano dritti sulla testa, le spalle ondeggiavano a ritmo con la corsa. Arrivò da Hagrid e lo abbracciò con affetto e Vic vide che i due si misero a ridere e chiacchierare mentre Ted lo accompagnava per un breve tratto verso la capanna. Si salutarono e poi il ragazzo corse indietro verso di loro, esattamente nello stesso modo con cui l'aveva incantata venti secondi prima.
-Il vecchio Hagrid!..- disse allegro con il fiatone -.. Non mi ha voluto dire di quale animale si sta prendendo cura in questo periodo! Ne deduco che sia illegale!- rise scompigliandosi i capelli, come se non lo fossero già abbastanza. Vic notò solo in quel momento che aveva gli occhi azzurri scintillanti. Fu inutile anche solo rifletterci: era ovvio che stava benissimo anche così, si disse Vic, e alzò involontariamente gli occhi al cielo.
-Oooh! Finalmente si parte!- mugugnò Fred.
La McGranitt, in testa alla fila, si era messa in marcia.
“Si vede che è arrivata Dom!” pensò Vic con sarcasmo. Ma a pensare al diavolo, spuntarono subito le corna:
-Ciao Lupin! Belli gli occhi! Lo avevi detto che potevi fare cose sorprendenti!- Dom fu tra i piedi in un secondo, seguita da Lucy. Aveva preso Ted sottobraccio.
“Intendeva altre cose sorprendenti, stupida!” Vic ricordava bene la conversazione della festa.
Ted chiaramente ci godeva di avere tutte le attenzioni di Dominque e i due iniziarono a comportarsi come se nessuno degli altri fosse intorno a loro a sentirli, facendosi battutine stuzzicanti a vicenda.
-Complimenti, Cercatrice di Serpeverde! Ma non avete speranza, sappilo!-
-Questo lo dici tu, Lupin! Non hai ancora visto di che cosa sono capace!-
-Bhe, se la metti così, non vedo l'ora che tu mi faccia vedere..-
Risolini e cinguettii.
-Ti farò cadere dalla scopa, Lupin!-
-Non lo faresti mai!-
-Forse hai ragione, ci rifletterò meglio..-
-Comunque noi vi faremo a pezzi, quindi è meglio se ti concentri di più sul Boccino che su di me, anche se è difficile..-
-Molto più facile di quanto credi!-
Risolini.
Vic iniziava a non poterne più, parlavano fortissimo e lei e Molly non riuscivano neanche ad intraprendere un loro discorso. Per un millesimo di secondo Ted si girò all'indietro sopra alla spalla sua e a quella di Dom, che continuava a guardare fisso davanti a sé e a tenerlo a braccetto.
Gli occhi di ghiaccio (solo per quel giorno) di Ted cercarono quelli di Vic, e quando li trovò le lasciò un sorriso dolce, velocissimo, e poi tornò a guardare davanti.
Percorsero il pendio della collina verso valle, verso il villaggio, con gli splendidi colori di una mattina di settembre. L'odore dell'erba bagnata si alzava potente intorno a loro, mentre il rumore di calpestio di tutti quei piedi sul sentiero ciottoloso copriva quasi i rumori della natura e le stesse chiacchiere dei ragazzi. In quello che sembrò breve tempo raggiunsero il paese, gremito di persone che si godevano una delle ultime giornate calde. Rapidamente l'insieme di studenti si sfaldò e si espanse nelle diverse direzioni possibili. Vic in un attimo perse di vista Dom, Ted, Sam e Lucy. Restò da sola con Molly e Fred e decisero di dirigersi verso Mielandia, non perchè avessero già fame ma per fare le solite scorte da portarsi nel dormitorio e nella Sala Comune, da sfruttare fino almeno alla prossima gita a Hogsmeade.
Quando ebbero saccheggiato il negozio, tornarono nella High Street e Fred propose:
-Potremmo fare una capatina alla Stamberga Strillante!-
-Te lo scordi Fred!- tagliò corto Molly.
-Io propongo Stratchy & Sons- fece Vic -solo per dare un'occhiata a qualche vestito in sconto. Poi devo comprare una piuma nuova da Scrivenshaft, e qualche boccetta d'inchiostro per scorta, dopo ci starebbe una Burrobirra!-
-Ottima idea, Vic! Ultima tappa, Burrobirra ai Tre Manici di Scopa, così facciamo contento anche Fred!-
-Dove sono quei due traditori?! Mi hanno lasciato da solo con due streghe assetate di shopping!-
-Su, Fred, non piagnucolare come una donnetta!-
-Quando li becco, li Schianto senza dar spiegazioni! Traditori..-
Le ragazze risero, si presero a braccetto e iniziarono a saltellare per la via, cercando i negozi che si erano prefissate di visitare.
Era quasi l'ora di pranzo quando si diressero verso il pub I Tre Manici di Scopa. Madama Rosmerta e la figlia diciottenne, Sarah, servivano ai tavoli e riempivano calici di Burrobirra al bancone. Era pieno di studenti, sia quelli assetati dal caldo e dal camminare, sia quelli che già bramavano un panino con cotoletta di carne di Jobberknoll, tipico del locale.
Il frastuono era assordante. Chiacchiere, risate, boccali sbattuti sui tavoli, sedie spostate, eccetera. Praticamente ogni cliente era uno studente di Hogwarts, e probabilmente anche gli insegnanti avevano rinunciato ad entrarci, preferendo la sala da tè di Madama Piediburro.
Vic e gli altri si guardavano in giro cercando un tavolo (nemmeno loro erano davvero convinti di poterlo trovare), quando videro Ted, Dom, Sam e Lucy seduti in un posto non lontano dal bancone. Dom stava ancora facendo le moine a Ted, che sembrava molto divertito da ciò, mentre Sam stava chiaramente facendo gli occhi dolci a Lucy!
Vic era allibita! Questa volta non si preoccupò minimamente di restare a bocca aperta! Lucy?!
Sam la guardava con occhi sognanti, si reggeva la testa ciondolante con la mano destra grazie al gomito puntato contro il tavolo, con un boccale vuoto davanti a lui, mentre con la mano sinistra accarezzava dolcemente la mano di Lucy che ridacchiava compiaciuta. Improvvisamente la ragazza si voltò e vide i tre sulla soglia. Vic ebbe l'impressione che guardasse proprio lei, come per dire “Guarda, anche io come tua sorella posso portarti via il ragazzo!”, ma poi scrollò la testa, pensando di star diventando paranoica. Lucy non le aveva quasi mai rivolto la parola, figuriamoci se pensava di portarle via il ragazzo. Semplicemente Vic stava per iniziare un anno sfigato. Era quella la spiegazione di tutto.
Lucy si voltò verso Sam senza curarsi di loro, ma Fred si sbracciò, attirando l'attenzione di Ted che fece loro cenno di avvicinarsi.
Ted e Sam erano seduti sulla stessa panca attaccata al muro, ognuno aveva di fronte la rispettiva ragazza.
-Ciao ragazzi! Ci sediamo con voi, ok? Non c'è un posto a sedere nemmeno per mille Galeoni!- fece Fred mentre si posizionava di fianco a Ted.
-Certo, amico! Vieni, ti facciamo posto!- e i due ragazzi si fecero più vicini liberando un po' di spazio sulla panca attaccata al muro.
-Ci fai sedere?- chiese Vic a Dom.
-Sì, Vicky, aspetta..-
Dom, svogliata, dette una spallata a Lucy, che non aveva degnato di uno sguardo i nuovi arrivati. Vic cercò di farsi posto di fronte a Fred lasciando ancora uno spazietto a Molly, accanto a lei in bilico sul bordo della panca. Ordinarono da mangiare tutti quanti tranne Dom e Lucy. Presero panini, pizzette, tramezzini e Burrobirre a tutto spiano, e quando furono serviti iniziarono il saccheggio della tavola imbandita.
Ted cercò di unirsi ai discorsi dei tre amici che si erano appena aggiunti, con grande e visibile disappunto di Dominique. Lui e Fred si lanciarono in una rassegna di imitazioni dei professori che fecero sbellicare Molly e Vic dalle risate, oltre che qualche studente del quarto anno di Tassorosso nel tavolo vicino. Dom teneva imperterrita le braccia incrociate, guardandosi intorno annoiata, ma facendosi scappare un sorriso divertito di tanto in tanto, quando ne sparavano una troppo divertente. Sam e Lucy invece, all'altra estremità del tavolo, sembravano in un loro mondo parallelo, come se attorno a loro non ci fosse nessuno. O meglio: Sam sembrava comportarsi così. Lucy, raramente, lanciava qualche occhiata agli altri, ma Sam era totalmente rapito da lei. Vic se ne preoccupò poco. Povero stupido. Se era così idiota da perdere così la testa per quella sciocca di Lucy meritava di essere usato come antistress dai Centauri della Foresta!
-Vic! Sei imbambolata!- rise Fred.
-Mai come Lunatica Lovegood! Alla nostra prima lezione si è incantata per venti minuti, fissando il vuoto all'improvviso, senza un motivo!- fece Ted, mentre Fred scoppiava a ridere.
-Ragazzi andate a pagina 15. E ti gira il libro all'incontrario!-
-Sì, però è geniale! Ci ha spiegato l'Incanto Patronus! C'è riuscito solo Lestrenge, ma non era ancora un Patronus corporeo.. La prossima volta devo riuscirci, Fred! Ci scommetto che mi viene fuori un lupo!-
-Sicuro!..-
-Ciao, Vic..- disse una timida voce alle spalle della ragazza. Si voltò.
-Ciao, Michael.- rispose.
Era Michael Harrison, il suo primo “fidanzato”.
-Uh-uh, cuginetta..- sghignazzò Fred, mentre questo si allontanava.
-Ragazzi, non cominciate!..-
-MIKE! MIKUCCIO!!!- urlò Ted, prendendolo chiaramente per il culo. Michael lo udì e si voltò a guardarlo, rosso in volto e sorpreso.
-Ragazzi, vi prego, basta..- li supplicò Vic, mentre Molly si sporgeva lungo il tavolo per dare uno scapaccione a Fred.
-Ahia, e io che c'entro?!-
-Mike, torna indietro, la Weasley è allupata...- questa volta fu Vic a tirare un calcio a Ted sotto il tavolo. Il colpo arrivò dritto nelle parti più dolorose del ragazzo, che si piegò in due per il dolore, ma sempre divertito. Fred iniziò a ridere come un pazzo, attaccando la risata a Molly e Dom. Michael era ancora in mezzo alla sala. Sembrava indeciso se darsela a gambe levate o tornare indietro e sbrigare la faccenda con le botte. Certamente non avrebbe mai più salutato Vic, pensò lei. “Prima lo lascio, poi questo..”
Micheal optò per la prima scelta, raggiunse un amico e lo trascinò fuori dal locale. Vic guardò Ted che rideva come un bambino. Lui la guardò continuando a ridere, con uno sguardo che chiedeva perdono. Ruffiano.
Vic si divertì per il resto del pomeriggio, verso le quattro uscirono brilli dal pub e iniziarono a divorare le scorte di Mielandia fatte al mattino. Erano deliziose. Le Cioccorane erano le migliori, Vic ne aveva comprato cinque confezioni da sei! Una di queste finì già quel pomeriggio. Lucy e Sam seguivano il gruppo senza mai integrarsi ad esso, Dom invece fu un po' più coinvolta da Ted e Fred che la prendevano un po' in giro esattamente come facevano con Vic e Molly, nulla di più e nulla di meno.
Victoire, dal canto suo, se riusciva a farla sentire invisibile come se fosse coperta da un Mantello dell'Invisibilità, era solo che contenta. E la cosa le riuscì piuttosto bene.
Mentre tornavano verso il castello il sole scese dietro ai picchi delle colline e delle montagne, e il cielo si dipinse di un rosso fuoco entusiasmante. Vic pensò che era stato un mese troppo soleggiato e che probabilmente ottobre sarebbe stato una pioggia continua. Lei detestava la pioggia!
Un gruppetto di ragazzine del terzo anno li raggiunse e si mise alle loro calcagna. Si parlavano all'orecchio nascondendosi la bocca dietro la mano e ridacchiavano guardando Ted. Vic sentì distintamente la parola “bellissimo” e sorrise fra sé. Era vero!
Gli si avvicinò e gli sussurrò all'orecchio:
-Qui dietro abbiamo delle tue ammiratrici!-
Lui si voltò e le vide. Gli scappò un sorriso divertito.
-Complimenti, Lupin, con le bambine ci sai fare!- lo schernì.
-Grazie Weasley, quindi con te sarà una passeggiata..-
-Mi stai dando della bambina?!- lo fulminò Vic.
-Sì, della bambina cattiva!- rise lui.
Lei gli diede un leggero schiaffo sul braccio.
-Idiota..-
-Lo so che mi adori e non puoi fare a meno di me e del mio fascino..-
-Sì, certo, ti piacerebbe Lupin..-
-Puoi giurarci..- commentò lui piano, e Vic ebbe come l'impressione che non volesse farsi sentire.
La settimana scorse, questa volta un pochino più velocemente di quelle interminabili passate. Si avvicinava il weekend successivo, che avrebbe visto la prima partita di Quidditch di quell'anno! La partita sarebbe stata Grifondoro contro Tassorosso. Vic non aveva dubbi: avrebbe tifato il Leone rosso e oro. Innanzitutto per Louis, poi per James e Ted. Si sapeva già che la loro squadra era la favorita, erano nettamente più forti degli avversari. Comunque Vic li vide allenarsi giorno e notte quella settimana. Ted li strigliava sempre di più avvicinandosi al giorno della partita, e quando Vic incontrava il fratello con l'amico nella Sala Grande o nei corridoi alla mattina, mentre correvano nelle aule, notò le facce stanche e le occhiaie. Stavano dando il massimo per la loro prima partita. Molly le riferì addirittura che aveva visto i due più piccoli giocatori di Grifondoro allenarsi per conto proprio, oltre agli allenamenti previsti, quel mercoledì sera. Quando tutti erano in Sala Grande a cenare, Molly tornava dalla capanna di Hagrid, che l'aveva aiutata con un tema di Cura delle Creature Magiche, e aveva visto i due volare nel campo.
Dovevano vincere! Se lo meritavano! Vic lo desiderava con tutto il cuore. In realtà si rese conto che voleva che vincessero anche perchè erano gli eterni rivali della squadra di Serpeverde. Erano ormai otto anni che vincevano solo quelle due casate.
Quando arrivò il fatidico sabato mattina pre-partita, Fred e Molly erano a dir poco euforici, tutti agghindati per tifare.
-Fred, ma tu sei lo speaker! Non puoi parteggiare per una squadra!-
-Esatto! Per questo mi terrai tu il cappello leonino e lo striscione, Vic!-
-Te lo scordi!-
-Vi-ii-iic!- la guardò accigliato: -Fallo per il tuo dolce fratellino!-
Lei lo squadrò sprezzante e si arrese.
-Okay, okay... Sappi che ti odio!-
-Lo so!- e Fred scappò via verso il campo da Quidditch. Il castello stava riprendendo vita finalmente!
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Capitolo 6 *** Il bacio ***
cap 6
Capitolo
6
Il
bacio
Era
una giornata molto nuvolosa e iniziava a fare freddo, ma la cosa
importante era che non piovesse.
Vic,
insieme a Molly, si stava dirigendo verso il campo da Quidditch e,
come loro, anche molti altri studenti e studentesse. Vic era
agitatissima. Coi nervi a fior di pelle, rivolse il suo pensiero a
Louis: “Poverino, chissà quanto è
agitato! Il suo primo anno, la
sua prima partita! E' ha tutta la responsabilità che spetta
a un
Portiere! Ce la farà? Povero Lo, che ansia..” e in
quattro secondi
netti, senza neanche accorgersene, si ritrovò a pensare a
Ted. Lui
sì che certamente non stava provando ansia e paura. Lui era
più
sicuro di sé e della sua squadra, erano ben altre le cose
che
potevano spaventarlo.
“Bhe,
grazie...” replicò una vocina nella sua testa
“lui è più
grande e ha già giocato centinaia di partite in pubblico a
Hogwarts!”. Bhe, magari centinaia no, ma comunque un bel
numero..
Sarebbe stato più tranquillo. “Però
è anche vero che è la sua
prima partita come Capitano della squadra”. Avrebbe sentito
su di
sé tutta la responsabilità di quello che facevano
i suoi giocatori,
senza contare la responsabilità di proteggere James e Louis
da
Bolidi impazziti..
Arrivarono
al campo e si arrampicarono sugli spalti. Dall'alto avrebbero visto
tutto molto meglio.
-La
visibilità fa schifo- protestò Molly -..non
riusciremo a vedere
niente!-
-Pensa
a loro, poverini.. E' la prima partita per Louis...-
-Se
la caverà, Vic! L'ho visto allenarsi, è
bravissimo.-
-Sì,
ma magari si emoziona, si agita!- fece lei, mentre raggiungevano una
fila di spalti abbastanza in alto e iniziavano a percorrerla cercando
due posti centrali.
-Fred
non se la prenderà che non ci siamo messe vicino alla sua
tribuna?-
-Non
credo, sarà abbastanza preso dalla partita, Vic. E dalle
bacchettate
che gli tirerà la McGranitt quando userà un
“linguaggio poco
consono”!- e scoppiarono a ridere all'imitazione sorprendente
di
Molly della Preside.
I
posti migliori erano già gremiti di Grifondoro sfegatati, ma
le due
trovarono comunque delle postazioni decenti. Il tempo si rabbuiava
sempre di più e apparvero dei nuvoloni più neri
di quelli che
avevano cosparso il cielo qualche mezz'ora prima.
-Speriamo
che non si metta a piovere, Molly..-
-Viic,
stai calma, andrà tutto benissimo! Lo sanno anche gli stessi
Tassorosso che perderanno.- e le fece l'occhiolino.
Vic
si voltò verso il campo. Osservò bene la
situazione. Sapeva che
Madama Bumb stava controllando Pluffa, Bolidi e Boccino, e
verificando che non fossero stregati. Sapeva inoltre che le due
Squadre erano nei rispettivi spogliatoi, già vestite con la
divisa
da Quidditch, che discutevano sulla tattica e si spronavano alla
vittoria.
Infine
l'attenzione di Victoire si rivolse agli spalti ormai stra colmi. I
Professori e Fred erano già tutti alle loro postazioni nella
Tribuna
d'Onore. La Preside stava già sgridando un euforico Fred per
qualcosa che Vic non capì. Gli studenti erano già
quasi tutti al
loro posto. Gli spalti avevano preso vita, gremiti dei colori delle
due squadre. Naturalmente Serpeverde tifava per Tassorosso, i
Corvonero invece si dividevano nelle due diverse tendenze. Chi tifava
l'una o l'altra squadra per amicizie particolari, e chi tifava la
squadra più forte per merito o quella più debole
per solidarietà.
Madama
Bumb fece il suo ingresso in campo, librandosi in volo, accolta da un
fragoroso applauso. Le due squadre partirono in volo senza preavviso
dagli ingressi degli spogliatoi, contemporaneamente, raggiungendo la
Professoressa.
Formarono
un grosso cerchio attorno a lei, metà di una squadra, e
metà
dell'altra. Madama Bumb spiegò loro qualcosa, le solite
regole di
routine che ormai conoscevano tutti e le solite raccomandazioni di un
buon comportamento. Fred attaccò a parlare con la voce
amplificata,
ma Vic non lo ascoltò. Aveva visto Louis nel cerchio,
tremante ma
con sguardo deciso, di sfida. James, accanto a lui, era il volto della
spavalderia. E Ted.. Lo sguardo concentrato, i muscoli tesi, i
capelli corti mossi dal vento..
Ci
fu il fischio di inizio e le palle furono liberate improvvisamente.
-E
diamo inizio alla partitaaa! Il Boccino è già
sparito mentre la
Haunter si impossessa della Pluffa e vola verso i cerchi di
Tassorosso! I Bolidi sembrano spariti in cielo mentre i Cercatori
fanno il giro del campo per individuare il Boccino. Ecco che Mine e
Lavor si avventano sulla Hauter... Che passa a Lucas! La passa al
giovane Potter..-
Si
levò un boato dalla curva della tifoseria Grifondoro. Il
nome Potter
pronunciato sul campo di Quidditch di Hogwarts era una leggenda da
generazioni.
-Attenzione!
Potter è salvato da Lupin dall'attacco di un Bolide!
Continua la sua
corsa. Passa la Pluffa alla Hauter, più vicina.. Nooo! La
Haunter
perde la Pluffa. Mine sfreccia nella direzione opposta.. Lavor! Mine!
E' quasi a portata di tiro!!.. Scansa un Bolide di Baston... Lancia,
eee..... PARATA!!!-
Esplose
un applauso sonoro e delle urla di gioia e sconforto si diffusero nel
campo.
-Grande
Weasley! Il nuovo giovanissimo Portiere di Grifondoro! Non per niente
è mio cugino.. Ahia!..- la McGranitt aveva colpito.
-Comunque
la Pluffa è di nuovo in campo! Lucas, Potter..-
La
partita era iniziata splendidamente! Louis parò due tiri
mentre Sam
ne segnava uno e James due. Quest'ultimo volava a una
velocità mai
vista, probabilmente solo quando giocavano i suoi parenti. La
folla
era in delirio per lui. Sgattaiolava in mezzo agli avversari senza
che questi lo vedessero, arrivava agli anelli prima ancora che il
Portiere potesse rendersene conto. Miriam e Sam gli stavano dietro,
lo spalleggiavano, gli lanciavano la Pluffa, e segnarono anche loro
rispettivamente due e quattro volte, mentre James era già a
sette.
-Centotrenta
punti a Grifondoro, che guida la partita, mentre i Tassorosso sono
fermi a cinquanta.. Ma, attenzione! Ecco che la Saunders vola in
picchiata, subito seguita da Morrison! La sta quasi per raggiungere!
Se prendono il Boccino adesso, determineranno le sorti della partita!
Forza Alexis!.. ..Ahia!!-
La
cercatrice sembrava però confusa, come se avesse perso di
vista il
dorato luccichio. Rallentò e arrivò quasi fino a
terra, in
vantaggio rispetto all'avversario, ma cambiò direzione e
tornò
verso l'alto, desolata, guardandosi in giro. Morrison fece
praticamente la stessa identica cosa. Si rimisero alla ricerca, mentre
Fred annunciava che James aveva segnato altri venti punti. Vic
iniziava a rasserenarsi. Louis non tremava più, aveva fatto
passare
solo cinque tiri molto difficili sulla quindicina che aveva ricevuto.
Sembrava molto determinato e scattante. Brillava di luce ogni volta
che il suo migliore amico segnava. Molly, che prima era zittissima e
assorta, con tutti i muscoli tesi, si rilassò del tutto
quando
arrivarono al punteggio 160 a 50. La vittoria era ormai praticamente
certa, come da previsioni. Fred, invece che descrivere accuratamente,
divagava, esprimendo commenti e raccontando aneddoti, lasciando
scorrere il gioco, e prendendosi un altro discreto numero di
bacchettate dalla McGranitt.
Alexis,
un'ora dopo dal fischio di inizio partita, scorse il Boccino per la
seconda volta a pochi metri da lei e lo acciuffò con estrema
prontezza di riflessi. Ted colpì un Bolide lanciandolo verso
il
cielo per la gioia quando venne fischiata la fine della partita e la
loro conseguente vittoria. Trecento venti a sessanta. Gli spalti
erano la perfetta simulazione di un terremoto e una tempesta
contemporaneamente! La squadra si strinse in cerchio, abbracciandosi.
Vic, con una bruttissima stretta allo stomaco in quel momento
gioioso, vide Ted dare un bacio sulla testa ad Alexis che aveva
ancora il Boccino in mano, stringendola a sé con un braccio.
Ted,
comunque, un'istante dopo stava dando il cinque a James e poi a Louis,
abbracciava Sam, Miriam e Rick, e Vic realizzò che quel
bacio sulla
testa alla Cercatrice era solo un segno di riconoscimento dal
Capitano della squadra.
I
sette si misero a volteggiare sui tifosi esultanti, le fan di Louis e
James piagnucolavano dalla felicità. Ted passò
sopra a Fred per
salutare anche lui, e i due si strinsero velocemente la mano mentre
passava.
Come
prima partita dell'anno e della squadra rosso-oro non c'era davvero
male!
Mentre
Vic e Molly scendevano dagli spalti e tornavano al castello, prese da
un'animata discussione sulla bravura dei loro amici e parenti, Vic
scorse le fan di Ted che aveva visto al ritorno da Hogsmeade. Erano
tutte eccitate ed esultanti.
Il
pranzo si svolse nell'atmosfera più festosa possibile, tanto
che Vic
non fece neanche caso che fuori aveva iniziato a piovere.
-Cosa
ti metti Molly?-
-Vic
è uguale, nessuno guarderà come siamo vestite!
Muoviti o Fred non
ci aspetterà!-
Dovevano
andare a festeggiare la vincita, dopo cena, nella Sala Comune della
Torre di Grifondoro. Sarebbero stati i tre unici partecipanti di
un'altra Casa.
Raggiunsero
Fred all'ingresso dell'ala Ovest, ansimando per la corsa.
-Oh,
finalmente ce l'avete fatta! Molly, stai diventando ritardataria
anche tu a furia di stare troppo con Vic!-
-Scusa
Fred, hai ragione! Dai, andiamo!- e Molly prese entrambi per mano
trascinandoli alla Torre di Grifondoro.
Come
d'accordo, Ted aveva lasciato due ragazzini del terzo anno fuori
dalla Sala Comune per dire la parola d'ordine alla Signora Grassa,
così entrarono. La stanza era tutta un festone. Stendardi,
striscioni e decorazioni di ogni tipo erano appesi dappertutto. I
ragazzi e le ragazze ridevano, chiacchieravano, cantavano cori,
facevano quelle che all'apparenza sembravano danze tribali di
vittoria, e soprattutto acclamavano i loro eroi: i sette giocatori!
Alexis e Miriam sorseggiavano Burrobirra, chiacchierando con le loro
amiche, ringraziando coloro che di tanto in tanto si fermavano a fare
loro i complimenti per la partita. Sam e Rick saltellavano su un
tavolo mentre dei loro compagni sotto facevano dei cori divertenti
nella loro direzione. James e Louis erano circondati da amici e da
una mandria di ragazzine che li guardavano con occhi sognanti e
ridevano per tutto quello che dicevano.
Ted
comparse davanti ai tre amici Corvonero in un lampo, come se si fosse
appena Materializzato di fronte a loro.
-Ragazzi,
finalmente siete arrivati! Festeggiamo!- allungò le braccia
sul
tavolo e afferrò due calici enormi di Burrobirra che
passò subito a
Fred e Molly.
-Tu
cosa vuoi bere?- rivolse la sua attenzione a Vic, e la
penetrò con
lo sguardo.
-Va
bene Burrobirra, Lupin...un po' meno, magari!- aggiunse di fretta
quando vide che le stava per passare un calice grosso almeno il
doppio di tutti gli altri.
-Amico
mio, complimenti! La tua squadra è una garanzia! Non
lascerete
scampo a noi poveri Corvonero, quando sarà il nostro turno
di venire
massacrati!- urlò Fred a Ted, dandogli una pacca sulla
spalla e
lasciandogli il braccio a penzoloni sulle spalle.
-Ti
meriti una bottiglia intera di Whisky Incendiario, Capitano!-
-Grazie
Fred.. Ma è merito della squadra. E di quei due
nanerottoli..- disse
Ted, indicando con il pollice dietro alla sua schiena, riferendosi a
James e Louis.
-Potter!-
gridò Fred andando verso di loro e trascinando Ted con
sé, sempre
schiacciato dal suo abbraccio. Molly e Vic li seguirono e Louis corse
incontro alla sorella appena la vide, saltandole al collo.
Vic
fece al fratellino ogni tipo di complimento esistente sulla faccia
della Terra. Quando Louis stava per arrivare al punto di imbarazzarsi,
si fermò, si riunirono al gruppo e fece i complimenti anche
a James.
-Grazie
mille, ragazzi, non so cosa dire..- ghignò lui.
-Potter,
non devi dire niente tu! Siamo noi che ti diciamo che sei un
fenomeno!- esultò Fred.
-Sì,
grande!- gli fece eco Molly.
-Io
e Louis ci siamo impegnati queste settimane..- e così
dicendo James
avvolse Louis esattamente come aveva fatto Fred con Ted.
Improvvisamente
gli studenti della sala iniziarono a urlare “Potter! Potter!
Potter!”.
Vic
nel frastuono non si accorse che Ted si era liberato dalla presa
dell'amico e l'aveva raggiunta. Le afferrò un braccio, la
guardò
negli occhi solo per un istante, dopo di chè si
voltò verso la
folla che continuava ad acclamare: “Potter!
Potter!”, e la
trascinò improvvisamente lontano degli amici. Ted si fece
largo con
il braccio libero in mezzo alla massa di Grifondoro urlante, mentre
con l'altro teneva saldamente la presa, per portare Vic con
sè.
-Che
fai, Lupin?..-
-Ti
sto portando a vedere una cosa..- le sorrise.
Oltrepassarono
del tutto la folla e arrivarono davanti al caminetto, vicino a una
poltrona. Tutti gli studenti davano loro la schiena guardando nella
direzione di James e gli altri, sempre acclamandolo. Anche se erano
in una Sala Comune estremamente affollata, a Vic parve di essere da
sola con lui, lì, di fronte al fuoco scoppiettante del
camino,
mentre nessuno prestava loro attenzione, per una volta.
-Cosa
c'è?- chiese, guardandolo con curiosità.
-Guarda..-
e lui tirò fuori dalla tasca un pezzetto di pergamena
strappato con
sopra la scritta “Ti voglio bene Teddy. Vicky”.
Fissò
esterrefatta il piccolo oggetto per qualche secondo, poi
sollevò con
timore lo sguardo su Ted.
-Cos..?..-
Lui
le prese delicatamente la testa con una mano e coprì la
bocca con il
pollice.
-L'ho
trovato stamattina, Weasley. Era nella mia sacca di Quidditch, in una
tasca interna. Devi avermelo scritto durante il tuo primo anno qui..
L'ho trovato quando ero nello spogliatoio, prima di entrare in campo
a giocare..- abbassò il volume della voce nel terminare la
frase e
la guardò dritto negli occhi, in un modo che sembrava
spogliarla,
sempre tenendole la testa con la mano. Vic si sentiva come se nella
stanza ci fossero cinquanta gradi. Certo era vicino al caminetto, ma
era un caldo innaturale.
Improvvisamente
Ted alzò l'altra mano per prenderle la testa con entrambe, e
avvicinò il viso della ragazza al suo, chiudendo gli occhi.
Nell'istante
in cui le loro bocche si toccarono Vic fu scossa da un brivido che le
percorse tutta la spina dorsale. La lingua di Ted entrò
nella sua
bocca, calda e dolce. Vic schiuse le labbra per lasciarlo fare e dopo
qualche secondo rispose al bacio.
Durò
pochi secondi. Vic era scossa da brividi. Iniziava a sentir crescere
il desiderio. Era avida di quella bocca. Lentamente aprì gli
occhi,
quel poco che bastava per scorgere il suo viso. Lui teneva gli occhi
chiusi e sembrava molto preso. Vederlo in faccia, in quel preciso
momento, in quella situazione, la scosse, e il suo respiro si fece
più affannoso, anche se era soffocato dal bacio. Vic era
immobilizzata, le braccia le pendevano ancora inermi lungo i fianchi,
ma lui con le mani le muoveva la testa, che le stava girando
vertiginosamente. Vic sentiva di avere le guance ardenti. Quando
l'intensità stava per giungere il picco, Ted si
staccò
delicatamente, sempre tenendole la testa con entrambe le mani.
Era
finito tutto troppo in fretta. Le sorrise.
-Mi
sa che mi ha portato fortuna alla partita..- sussurrò,
facendo un
cenno con la testa in direzione del pezzetto di pergamena che aveva
appoggiato sul bracciolo della poltrona. Lasciò la presa su
Vic,
prese il foglietto e lo mise nella tasca da cui l'aveva tirato fuori.
Poi le
sorrise e lei si sentì sciogliere come neve al sole. Lui le
prese
una mano e la trascinò di nuovo attraverso la folla, in
direzione dei
loro amici. Mentre percorrevano quel tratto Vic si lasciò
sballottare di qua e di là da tutti quei tifosi che non
avevano
visto nulla.
“E
voi pensate a una stupida partita?! Ted Lupin mi ha appena baciata!
Mi ha baciata sul serio!”.
Appena
raggiunsero il resto della compagnia, che era ancora lì dove
e come
l'avevano lasciata, Ted le lasciò la mano. Nessuno se ne
accorse.
Vic ebbe l'impressione che solo Molly si fosse resa conto della loro
breve assenza. Certamente l'amica ebbe la conferma che si era
trattato di una cosa molto seria, quando vide la faccia di Vic. Era
biancastra in volto, con le guance rosse a chiazze e un'espressione
allibita, da ebete.
-Che
succede?- le sussurrò all'orecchio sporgendosi verso di lei
mentre
Ted si univa a Fred nei cori per James, Louis e il resto della
squadra.
Vic
fece roteare l'indice, come a dire “dopo ti spiego”.
Molly
non ci avrebbe creduto, pensò fra sé!
La
serata trascorse ma Vic sembrava in un altro mondo. La trascinavano
da una parte all'altra della Sala Comune senza che lei reagisse a
nulla. Era una specie di soprammobile, assorta nei suoi pensieri. Non
riusciva a capacitarsi di quello che era appena successo. Era stato
bellissimo. No. Molto di più. Erano anni che lo desiderava
ed era
stato meglio delle sue aspettative. Un po' breve a dir la
verità. Ma
improvviso, inaspettato. Quasi dolce.
Non
vedeva l'ora di arrivare nel dormitorio per raccontarlo a Molly!
Anche perchè, se non lo avesse detto a qualcuno in fretta,
avrebbe
iniziato a domandarsi se fosse successo davvero o se l'avesse solo
sognato. Perchè il resto del mondo sembrava non essersene
accorto!
Nessuno sembrava averli visti, e Ted si comportava come se niente
fosse, festeggiando a dovere con i suoi amici. Alcune ragazze, in
diversi momenti della serata, andarono a fargli complimenti, e molte
di loro lo facevano con moine insopportabili, adulandolo. Lui ne
rideva divertito, sembrava goderci.
“Prima
mi baci e poi fai così?! Ma mi vuoi far diventare
pazza?!” pensò
Vic.
Comunque
era a dir poco stupendo. Era il ragazzo più bello della
scuola. No!
Il più bello che Vic avesse mai visto. Per forza che Sam non
gliel'aveva fatto dimenticare! Era un bel tipo, ma non era neanche
bello la metà di Ted. E poi lui aveva quel modo di fare!
Odioso e
adorabile contemporaneamente. A volte dolce, a volte stronzo.
Simpatico da morire, ma freddo con quasi chiunque. Però era
un vero
amico, con quei pochi che aveva. Con Fred, Sam, James e Louis era
tutto tranne che freddo. Anche con Hagrid, ricordò Vic. Era
il
primo a dare una mano se ne avevano bisogno. Piuttosto che gli amici,
metteva se stesso nei guai. Vic si ritrovò a pensare che era
anche
dolce, ma solo con chi e quando voleva lui. Con Molly era sempre
gentilissimo, sembrava avere una grande stima di lei. Forse
sì, non
era una persona abominevole come aveva sempre pensato Vic.. Anche se
aveva il vizietto di divertirsi sempre con un po' troppe ragazze, per
le quali non provava niente. “Chissà cosa prova
per me.. Mi ha
baciata!.. Sì, ma cosa vuol dire..”
Quando
la serata finì, i tre Corvonero salutarono tutti, e poi si
avviarono
verso l'uscita, dal buco del ritratto, mentre Ted li accompagnava.
Vic oltrepassò l'apertura per ultima, Ted rimase dentro la
Sala
Comune, ma prima che lei uscisse le sussurrò chiaramente
all'orecchio:
-Ci
vediamo qua fuori dal ritratto alle tre, Weasley..-
Vic
fu fuori in un secondo, quasi le sembrava di esserselo sognato quel
sussurro ricevuto mentre era già quasi uscita.
Seguì gli amici
verso la torre di Corvonero, sempre assorta nei suoi pensieri. Erano
le due di notte, e quasi tutti gli studenti erano già nei
dormitori,
eccetto quelli di Grifondoro, che comunque si stavano accingendo ad
andare a dormire dopo i festeggiamenti. “Vuole vedermi quando
dormono tutti..” pensò in preda a un panico
euforico.
Salutarono
Fred quando arrivarono al bivio del dormitorio che divideva quello
maschile da quello femminile, ed arrivarono in camera. Si buttarono
entrambe sul letto di Vic, quello di sotto, e la ragazza si mise a
raccontare tutto all'amica, tranne la parte dell'invito notturno
finale. Molly era gioiosa e super eccitata.
-OOOH
Vic! Sono così emozionata per te! Chissà come
andrà avanti! Ti
ha baciata, Santo Merlino!- saltellava da seduta, riuscendo a
stento a tenere basso il volume della voce.
-Comunque
tu devi stare serena e tranquilla! Non fare quella faccia! So che
è
difficile! Ma è inutile scervellarsi, vedi come procede e non
ti
devi preoccupare! Devi dormirci su! Ecco! Sì
sì! Questa è la
soluzione! Domani sarai già più tranquilla!-
-Okay,
Molly, ma non agitarti così anche tu..-
-Non
sono agitata! Sono ovviamente molto felice per te! Eh! Ti ha
baciata!- disse come se parlasse di una cosa ovvia.
-Molly,
mi fai morire!- sorrise Vic, -Buonanotte!- aggiunse.
-Buonanotte,
amica figa! E che ottiene sempre tutto!- disse Molly, strizzandole
l'occhio mentre saliva sul suo letto a baldacchino.
Vic
non si cambiò ma si ficcò vestita sotto le
coperte e guardò
l'orologio. Tre meno venti. Doveva aspettare di sentire il fiato di
una Molly addormentata per alzarsi e uscire di soppiatto. Ma quello
le sembrò il tempo più lungo del mondo. Aveva gli
occhi spalancati
e non aveva per niente sonno. Si mise a contare fino a cento e,
quando finì, ricominciò daccapo.
Finalmente
Molly iniziò a russare. Dormiva. Mancavano cinque minuti
alle tre.
Vic fece scivolare silenziosamente le gambe fuori dal letto e,
cercando di essere invisibile e con passo felpato, uscì
dalla stanza
e poi dalla Sala Comune di Corvonero. Si ritrovò sola, al
buio e al
freddo nel corridoio del castello. Dalle finestre vide la pioggia,
che non aveva ancora smesso di scendere, ricoprire la collina,
lasciando goccioline sui vetri delle altissime finestre.
Accelerò il
passo, e dopo qualche secondo si ritrovò a correre.
Note
dell'autrice
Ciao
a tutte!
Questa
è la prima nota che lascio. Lo faccio con questo capitolo
perchè
finalmente siamo arrivate alla parte un po' più interessante!
Innanzitutto
volevo ringraziare tutte voi che leggete la storia in particolare le
dolcissime ragazze che mi hanno recensito. Grazie davvero di cuore!
Siete fantastiche e mi spronate ad andare avanti!
I
primi capitoli li ho concepiti più che altro come
introduzione, per
presentare i personaggi. Spero di essere riuscita nel mio intento,
sono ancora un po' inesperta perchè è la mia
prima fan fiction ma
spero di non deludervi. Fatemi sapere che ne pensate di questi
protagonisti un po' diversi, sono molto curiosa!
Da
adesso finalmente inizieranno le parti un po' più
sentimentali e
avventurose, e spero di saper mettere giù abbastanza bene la
storia
che ho in testa.
Mi
spiace di avervi lasciato col fiato sospeso, prometto di pubblicare
presto la prosecuzione. VI INFORMO ANCHE CHE HO PUBBLICATO LE IMMAGINI DEI PERSONAGGI NEL PROLOGO, FATECI UN SALTO E DITEMI COSA NE PENSATE! ;-) Vi abbraccio e ...fatemi sapere che ne
pensate!
FleurDa
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Capitolo 7 *** La parte migliore di me ***
cap 7
Capitolo
7
La parte migliore di me
Lui
era proprio lì, davanti alla Signora Grassa, appoggiato con
la
spalla al muro del corridoio. Era assorto nei suoi pensieri, ma
quando sentì i passi veloci e pesanti di Vic
sollevò lo sguardo, la
fissò negli occhi e le sorrise.
Lei
si avvicinò più lentamente. Quando
arrivò abbastanza vicina, si
fermò, si appoggiò al muro come lui, senza
smettere di fissarlo
negli occhi. Quella sera Ted era se stesso, con i soliti capelli e
occhi neri. Aveva ancora addosso la divisa da Quidditch, della
partita.
-Ciao..-
Vic ruppe il silenzio, con voce bassa.
-Sei
venuta.-
-Pensavi
che non lo avrei fatto?-
-In
realtà lo sapevo che avresti infranto volentieri le
regole..- le
sorrise.
-Sono
venuta solo per vedere se avevi qualcosa da dirmi..- disse sostenendo
lo sguardo di lui, cocciuta.
-Sì,
certo..- lui sollevò gli occhi al cielo, sempre col suo
solito mezzo
sorriso.
-Esatto,
è così! Non ricordavo di averti scritto quella
frase..-
-Una
volta eri carina con me..-
-Quando
te lo meritavi.-
-Me
lo merito ancora, sai?- sembrava sul punto di mettersi a ridere.
-Non
credo proprio. Allora, non dovevi dirmi niente?- il cuore le
iniziò
a palpitare. Se continuava ad essere così acida, prima o poi
lui
l'avrebbe sparata a quel paese. E invece lui si staccò dal
muro, le
prese le spalle e l'attaccò con la schiena alla parete. Si
appoggiò
a lei con tutto il suo corpo. Vic smise per qualche secondo di
respirare. Il cuore le tamburellava, l'aveva colta di sorpresa.
Vicino alla sua figura mingherlina, quella di Ted sembrava un
armadio.
-Qualcosa
da dirti ce l'avrei...- le sussurrò, avvicinandosi.
Lei
non abbassò lo sguardo. Tra le loro labbra non c'era neanche
un
centimetro. Vic iniziò ad ansimare, senza riuscire a
controllarsi.
Ted si abbassò su di lei e la baciò. Questa volta
Vic, non più
colta impreparata, gli prese il viso fra le mani e insinuò
la lingua
nella bocca di lui. Iniziò a muoverla e a toccare la sua. Le
loro
teste si muovevano insieme, le mani di Ted scesero sui fianchi della
ragazza che di nuovo fu scossa da brividi. Il bacio questa volta fu
più lungo, passionale, irruento. Improvvisamente Ted
schiacciò di
più il suo corpo su quello di Vic. Lei lo sentì,
tonico, su di lei.
Aumentò la foga del bacio, senza riuscire a controllarsi.
Erano in
un corridoio semibuio, in un castello medievale di pietra, la luce
fioca era data dalle rarissime torce e dalla grossa luna bianca,
visibile dalle altissime finestre. Si sentiva lo scroscio della
pioggia sui vetri, oltre ai loro respiri sommessi e irregolari.
Ted
all'improvviso si staccò. La guardava con atteggiamento
strafottente. Lei gli tolse le mani dal viso e lo fissò. Lui
scese
lentamente con le mani lungo i fianchi e fissandola, beffardo, le
fece scendere quasi fino al sedere...
-Lupin!
Che fai?!- si strappò di dosso le sue mani, indignata, e lui
si
staccò di pochissimo dal suo corpo. Lei lo guardava
esterrefatta,
ancora attaccata al muro.
-Scusa,
non volevo esagerare..- alzò una mano in segno di resa,
sorridendo.
-Non
sei dispiaciuto proprio per niente! Tu ci godi a fare così!
Probabilmente di me non te ne frega niente...-
-...ma
non è vero...-
-...
sì invece! E mi vuoi solo portare a letto, probabilmente! Ma
io non
sono così!...-
-...lo
so...-
-...No,
non lo sai! Credi che io sia come mia sorella, ma non è
cos...-
Ted
le chiuse la bocca con una mano premendola contro il muro. Non
sorrideva più.
-Victoire,
adesso basta.- disse estremamente serio.
-Sinceramente,
sono stufo di questo accanimento che hai contro di me, stavo
scherzando prima.. Hai cominciato da quando sei arrivata. Si
può
sapere che ti ho fatto?- Vic non l'aveva mai visto così
serio.
L'aveva lasciata andare e la osservava profondamente. A Vic
sembrò
quasi...deluso.
-Non
lo so, Lupin. Tu sei uno sbruffone. Prendi in giro tutti i ragazzi,
ci provi con tutte le ragazze..-
-La
verità è che hai paura di soffrire, ma non
dipende da me, dipende
da te!-
-E
questo che significa?-
-Sei
davvero convinta che io sia così terribile? Una persona
orribile, mi
credi?- la guardava con fare di sfida.
-Sì,
Lupin, molte volte ti trovo spregevole, e irritante..-
-Ah
sì?! E tu, Weasley? Tu? Sei perfetta?-
-Che
diavolo stai dicendo?...-
-Dico
che non sono terribile come pensi, che non mi conosci.. Ma io,
invece, conosco te!-
-Ah!
Questa è bella! Sentiamo!-
-Tu,
Victoire, sei una ragazza che porta sempre, costantemente, una
maschera. Per qualche strana ragione, vuoi apparire estremamente
superficiale. Ti curi di cose futili, vuoi sempre sembrare annoiata,
ci godi di avere tutte le attenzioni su di te, e le cerchi. Ti vesti
in modo provocante, ma insulti chi fa battute al riguardo. Sei bella
e lo sfrutti a tuo vantaggio. Ti approfitti delle persone che
stravedono per te e ti considerano irraggiungibile. Sei una prima
donna e non accetti nessuno che sia in grado di farsi notare
almeno quanto te. Non esterni mai i tuoi sentimenti, non corri mai
incontro a qualcuno che ti sta a cuore, lasci che sia questo qualcuno
a farlo. Spari sentenze su tutti, senza mai guardare te stessa!-
Vic
era allibita. Quella era la descrizione che lei aveva sempre
attribuito a Dom. E per qualche strano motivo si rese conto che
calzava a pennello anche a lei.
-Ma
tu mi piaci..- continuò Ted, e il cuore di Vic ebbe un
tuffo,
-perchè tu non sei davvero così. Non ho ancora
capito per quale
strano motivo ti comporti in questo modo. Ma la vera Vic è
diversa.
Io lo so perchè ti conosco. Ti ho conosciuta davvero il
primo anno,
prima che iniziassi a trattarmi come uno stronzo. Ti ho conosciuta
nei momenti in cui ti sei lasciata andare a te stessa, magari a
Natale, in famiglia. Io ti guardo sempre, ti osservo, ti scopro,
mentre tu sei impegnata a pensare a come gli estranei vedono te.-
Vic,
dopo lo stupore iniziale, iniziò a sentire una rabbia
crescere
furiosa dentro di lei. Le sue guance si stavano infiammando.
-Come
ti permetti, Lupin..- disse a labbra strette.
-So
che ora ti arrabbierai. Sei troppo orgogliosa. Ma poi ammetterai che
ho ragione.-
-Se
potessi, in questo momento, invece che darti ragione, ti scaglierei
addosso la Maledizione Cruciatus!- ringhiò.
Sul
volto di Ted tornò finalmente il sorriso beffardo.
-Bhe,
sono contento di avertelo detto, a dire la verità mi sono
quasi
tolto un peso..-
-Certo,
lo hai scaricato su di me, quel cazzo di peso..- sibilò lei
fra i
denti.
Il
ragazzo sghignazzò.
-Su
basta non litighiamo, litigare già nella prima fase di una
relazione
è deprimente..-
-Questa
non è una relazione, Lupin!-
-Lo
sarà presto, Weasley!-
-Scordatelo!-
-Non
puoi resistermi..- la schernì lui. Poi aggiunse, serio:
-Vedrai,
con me riuscirai a toglierti quella brutta maschera. Tirerò
fuori la
parte migliore di te, Vic.. Te lo prometto..-
Abbassò
il tono della voce mentre terminava la frase, e si avvicinò
con il
viso a lei, chiudendo gli occhi. Un barlume di follia si fece strada
nella mente di Vic.
-Petrificus
Totalus!- e Ted si raggelò all'improvviso. La sua
figura
pietrificata oscillò pericolosamente, ma Vic
l'afferrò prima che
cadesse. Era così ridicolo in quella posizione,
pietrificato. Si
mise a ridacchiare. Poteva lasciarlo lì. Chiunque lo avesse
trovato
lo avrebbe preso in giro per la fine dei suoi giorni! Forse... Era
troppo bello comunque per prenderlo in giro. In ogni caso Vic avrebbe
potuto passare dei guai grossi se l'avessero scoperta. Dom
probabilmente lo avrebbe lasciato lì, pensò. La
situazione era
comica! Era decisamente meglio liberarlo. Pronunciò il
contro
incantesimo, puntandogli addosso la bacchetta, e lo lasciò
andare.
Mentre
lui, si riprendeva, si scrollava, si riappropriava goffamente
dell'uso degli arti, Vic si voltò e andò via. A
metà corridoio si
rigirò a guardarlo, e camminò qualche secondo
all'indietro.
Lui
si era ripreso e la stava guardando con il suo sorriso.
-Bella
mossa, Weasley.. Ma attenta, che questa me la paghi..-
-Vedremo,
Lupin!-
-Buonanotte
Veela.-
-Buonanotte
a te, ma di luna piena, Lupin!- disse lei, voltandosi, sapendo
benissimo che a Ted la luna piena non faceva nessun effetto,
perchè
non era un Lupo Mannaro. Ma lui, d'altro canto, sapeva benissimo che
lei non era una Veela.
“Questa
me la paghi..”
Questa
frase riecheggiò nella mente di Vic mentre si svegliava, il
giorno
seguente. Un sorriso comparve sulle sue labbra, mentre gli occhi
rimanevano chiusi. Se Ted aveva detto così, probabilmente la
faccenda dei baci non era finita. Vic si rasserenò a quel
pensiero.
Quando, la sera prima, il ragazzo le aveva detto tutte quelle cose
negative su di lei, oltre ad arrabbiarsi per orgoglio, la ragazza
aveva provato paura. Paura di aver per sempre deluso il ragazzo per
cui andava pazza. Paura che lui non la volesse perchè lei
faceva
schifo. Perchè era così, la
verità era che Ted aveva ragione!
Mentre le diceva quelle cose terribili, lei aveva lentamente e
spaventosamente preso la consapevolezza che era la verità.
Lei, tra
i due, era la persona peggiore. Eppure aveva sempre pensato che fosse
il contrario. Ma ormai lo capiva anche lei, aveva capito che l'astio
che aveva nei confronti del ragazzo era solo una difesa. Una difesa
contro l'unico capace di metterla in imbarazzo, l'unico capace di
criticarla come aveva fatto quella notte, l'unico capace di
determinare il suo umore, di controllare i suoi sentimenti, di
renderla felicissima oppure di farla soffrire, con un semplice gesto.
Lui la spaventava a morte. Era qui il punto. Quando Ted, a dodici
anni, aveva dimostrato di essere un ragazzino più che
normale,
perchè iniziavano a piacergli le ragazze, Vic si era
spaventata. Lui
poteva innamorarsi di un'altra. Lui poteva avere altre ragazze. A
lui, questo, piaceva. E lei lo aveva iniziato a odiare per questo. E
Ted, vedendola così acida nei suoi confronti, vedendola
cambiare, e
vedendo che iniziava a costruirsi quella maschera,
l'aveva
lasciata perdere. Questo non fece altro che alimentare le convinzioni
di Vic sul fatto che lui fosse una pessima persona.
Ma
quell'anno qualcosa era cambiato. Ted era già all'ultimo, e
forse
per questo aveva deciso di provarci con lei, di darle una
possibilità. Quella notte le aveva detto anche delle cose
belle. La
conosceva nel profondo, ed era convinto che lei fosse migliore, aveva
detto. Era convinto che con lui, lei si sarebbe tolta definitivamente
quella maschera.
“E'
convinto di saper tirare fuori la parte migliore di me..”
pensò.
Aveva
ragione?
Comunque
che lo pensasse era già qualcosa di positivo. Molly la
scosse dai
suoi pensieri.
-Vic?
Sei sveglia? Scendiamo a far colazione?-
Vic
si stiracchiò. Molly continuò, preoccupata:
-Oggi
dobbiamo fare troppi compiti! Sarà meglio muoversi..-
Vic
si alzò e sfilò il pigiama grigio, lanciandolo
sul letto sfatto.
Indossò l'uniforme, con tanto di maglione perchè
ormai il freddo
iniziava a farsi sentire, ma si rifiutò di mettersi
già anche il
mantello.
-Allora,
il sonno ti ha fatto bene?- mormorò Molly mentre scendevano
dai
dormitori nella Sala Comune e da lì passavano al corridoio
che
portava alle scalinate.
-Ehm,
diciamo che..- Vic si fermò un attimo, mentre Chloe,
Ashley e Patty passavano accanto a loro, per non farsi sentire e per
prendere tempo.
-..che
mi ha fatto riflettere.- concluse.
-Riflettere
su cosa?-
-Ma
niente..-
-Dai!-
Vic
sbuffò esasperata: -Sul fatto che forse l'ho giudicato male!
E'
sempre odioso eh..- alzò la mano destra per placare
l'espressione
vittoriosa dell'amica.
-..solo
che forse tutti noi abbiamo dei difetti. Lui ha i suoi (terribili!),
e io probabilmente ho i miei..-
Molly
si fermò improvvisamente, guardandola incredula.
-Non
ci credo..- mormorò.
-Cosa?-
-Che
tu abbia appena pronunciato queste parole.. Puoi ripeterle, scusa?-
riprese a camminare.
-Oh,
Molly, non fare la stupida!-
-Sul
serio! Bacialo di nuovo! Ti fa bene!-
Molly
scherzava, ma Vic si sentì nuovamente un tantino furiosa.
Molly
stava semplicemente confermando tutto quello che Ted le aveva detto!
E cioè, che lei, Vic, era una gran presuntuosa. Scosse la
testa,
sconfitta.
-Bhe,
quindi?- incalzò Molly.
-Quindi
cosa?!-
-Quindi,
com'è stato, Vic! Ieri sera erano quasi le tre! Avevo un
sonno
incredibile! Ma ora posso concederti tutto il tempo della colazione
per starti a sentire! Non di più, causa compiti..-
agitò la mano,
come per scacciarli via solo temporaneamente.
-Bhe,
che dire..- Vic abbassò la voce. -E' stato fantastico! Ti
giuro,
Molly, indescrivibile! E' veramente un figo pazzesco.. Mi
farà
diventare matta!-
Molly
rise sottovoce, mentre prendevano posto al tavolo di Corvonero. Vic
prese la teglia delle uova con la salsiccia, se ne mise nel piatto
una bella mestolata e lo passò a Molly, continuando.
-In
realtà non ti ho detto una cosa..- e Molly sgranò
gli occhi.
-Continua!-
-Ieri
sera mi ha dato appuntamento nel corridoio alle tre di notte! Mentre
dormivate tutte mi sono alzata e sono sgattaiolata da lui!-
-Nooo!-
Molly spalancò la bocca, con un'espressione ridicola che
voleva
incalzarla a proseguire.
-Già!
Ci siamo baciati di nuovo! E' stato molto più...intenso!
Abbiamo
battibeccato come al solito, e io l'ho pietrificato!-
scoppiò a
ridere. Moriva dalla voglia di dirlo a qualcuno, ma non voleva dire a
nessuno, per orgoglio, le cose brutte che Ted aveva detto su di lei.
Anche perchè sapeva che Molly non avrebbe saputo dargli
torto.
-Pietrificato?..con..un
incantesimo?!- Molly era allibita.
-Sì!
Come sennò?- rise Vic. A quel punto Molly non resistette
più.
Scoppiò a ridere definitivamente e si fece raccontare da Vic
la
situazione in cui si era trovata, con un Ted Lupin pietrificato. Vic
fu contagiata dalla risata e le due iniziarono sul serio a
sbellicarsi, dondolando sulla panca, attirando qualche occhiata dai
vicini e tenendosi la pancia con le mani.
-Cosa
ci sarebbe da ridere, Weasley?-
Ted
era arrivato alle loro spalle, con Sam. Vic non sapeva se pregare che
non le avessero sentite, o il contrario. Molly, alla sua vista, smise
di ridere e lo guardò in volto con la bocca chiusa che
tratteneva
una risata. Dopo qualche secondo questa esplose dalle sue labbra, che
non riuscivano più a stare serrate. Molly arrivò
alle lacrime.
Sempre più teste assonnate si voltarono verso di loro. Vic
era rossa
come un pomodoro, per le risate e per l'imbarazzo.
Sam,
con sguardo allibito, guardò Ted, che guardava Molly
divertito. Si
voltò verso Vic e lei capì dal suo sguardo che
lui aveva intuito il
motivo delle risate. Si fece piccola piccola e abbassò lo
sguardo,
sempre sorridendo.
-Weasley,
ci tieni alla tua reputazione vero?- la minacciò.
-Certo..-
-Brava.-
e con le labbra formulò la frase, che vide solo lei:
“Allora stai
attenta a cosa dici!”
-A
quanto pare ci tieni anche tu!-
-Certo,
Weasley, non sono un cuore di pietra!...-
e Molly, si rotolò sulla panca dal ridere per quell'ultima
parola,
-...ho dei sentimenti anche io! E se qualcuno dovesse mettermi in
imbarazzo, ecco, semplicemente non vorrei trovarmi nei suoi panni.-
Avvicinò
il viso a quello di Vic:
-Perchè
quello che farei io per vendicarmi sarebbe molto peggio!- e le fece
l'occhiolino.
-Ci
vediamo, ragazze!- disse ritirandosi su e avviandosi verso l'uscita
della Sala Grande, con Sam dietro.
Note
dell'autrice
Ciao
a tutti!
Finalmente
si inizia a capire il significato del titolo del libro!
Allora,
cosa ne pensate di questo Ted? Ha ragione sul conto di Vic, secondo
voi? E come la vedete Dominique? La odiate oppure pensate che Vic sia
semplicemente un po' invidiosa del successo di sua sorella? E Molly
non è adorabile?
Sono
molto curiosa di sapere le vostre opinioni, se c'è qualche
personaggio che secondo voi dovrei approfondire meglio, sono aperta a
tutti i consigli!
Per
quanto riguarda il loro aspetto fisico, per chi non lo sapesse, ho
inserito delle immagini all'inizio del prologo con i personaggi
principali, diciamo che rispecchiano piuttosto bene come li immagino
io. Rispecchiano anche la vostra immaginazione? Vi convincono? Sono
come li ho descritti nella storia secondo voi? Soprattutto le
risposte a queste domande mi interessano per coloro che prima hanno
letto fin qui, e si sono fatti una loro idea, e solo adesso vedono le
immagini. Comunque mi interessano le opinioni di tutti voi, in
realtà
;-)
Ora
vedremo se Ted riuscirà davvero a cambiare Vic, e scopriremo
quali
avvenimenti porteranno un po' di scompiglio in questa scuola che,
anche se magica, per il momento sembra quasi
“ordinaria”.
Vi
abbraccio e ...fatemi sapere che ne pensate!
FleurDa
|
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Capitolo 8 *** Il segreto spifferato da Hagrid ***
cap 8
Capitolo
8
Il segreto spifferato da
Hagrid
Qualche
giorno dopo, Vic percorreva il corridoio del terzo piano, assorta nei
suoi pensieri. Era mezzogiorno e si stava avviando in Sala Grande a
mangiare. In quei due giorni non aveva mai smesso di pensare alle
parole di Ted. Cosa poteva fare per migliorare se stessa? Cosa
intendeva precisamente Ted con quelle parole? Svoltò
l'angolo e, con
immensa sorpresa, si schiantò contro qualcosa che veniva di
corsa
dalla parte opposta. Il mantello, che purtroppo durante l'orario
delle lezioni doveva portare per forza, le svolazzò davanti
alla
faccia. Rischiò di cadere ma, per fortuna, il suo equilibrio
non
cedette. Quel qualcuno con cui aveva avuto il frontale, invece,
lasciò cadere a terra tutti i libri, le pergamene, le piume
e la
boccetta d'inchiostro. Il tutto con un gran fracasso. In
più, perse
l'equilibrio e si aggrappò a Vic. Lei non resse e caddero
insieme
sopra a quella marea di oggetti sparpagliati. Solo nel momento in cui
toccò il suolo, Vic si accorse che la persona che stava
distesa
sopra di lei e aveva provocato la sua caduta era Dom.
-DOM!
Santo Merlino!-
-Oh,
Vicky, sei tu! Meno male che ti sono finita addosso, o mi sarei rotta
qualcosa!-
Vic
aveva il retro della testa dolorante per la botta sul pavimento
lapideo.
-Eh,
sì meno male,certo! Io non sarei caduta se tu non ti fossi
appesa a
me!-
-Dai,
Vicky, ma vuoi sempre litigare per tutto? Siamo cadute insieme.-
Vic
si zittì. Si misero sedute, guardandosi intorno e
constatando il
disastro. Vic si massaggiò la testa dolorante.
-Oh
guarda! Mi si è rotta la boccetta d'inchiostro! E' colpa
tua!- Dom
la indicò e scoppiò a ridere.
-Hai
appena detto di non incolparci a vicenda..- borbottò Vic.
-Vabbe,
su alziamoci. Dammi una mano..- disse Dom alzandosi e porgendo la
mano a Vic per aiutarla a fare lo stesso. Ora voleva addirittura che
raccogliesse la sua roba, insieme a lei. Comunque, pensò
Vic, quella
doveva essere una di quel genere di cose che si facevano per
diventare migliore, e quindi si sforzò.
-Dove
correvi?- chiese Vic mentre tiravano su quegli oggetti sparsi per
tutta la larghezza del corridoio.
-Volevo
scendere in dormitorio a lasciare la roba. Così potevo
andare a
mangiare in Sala Grande senza tutto quel peso. Tu?-
-Andavo
lì, ho appena lasciato la roba su..-
-Bene..-
Avevano
quasi finito di raccogliere tutto e stavano per salutarsi, quando una
voce le fece sobbalzare.
-Ehi,
Weasley!- Ted le stava andando incontro.
Stavolta
aveva i capelli castani chiari, la divisa con la camicia bianca con
le maniche arrotolate fino al gomito, come se fosse agosto, la
cravatta e trascinava il mantello, reggendolo con l'avambraccio.
Aveva
la fronte aggrottata e l'espressione divertita, da furbo.
-Weasley,
siete cadute una sull'altra, per caso?- Rise.
Okay,
le aveva viste. Che figura da Troll!
-Lei
è caduta addosso a me!- rispose Vic, pronta, indicando Dom
con
l'indice.
-Sì!
Mi ha attutito il colpo, grazie a Merlino!- ghignò Dom, e
poi si
volse verso Vic con aria falsamente preoccupata: -Hai male alla tua
testolina brillante, Vicky?-
Lei
e Ted si misero a sghignazzare.
-Puoi
giurarci, Dom!- la guardò con fare di sfida e si
massaggiò di nuovo
il retro della testa.
Passarono
qualche secondo in silenzio, probabilmente perchè nessuno
dei tre
aveva intenzione di congedarsi per primo. Vic stava quasi per
decidersi a farlo, quando Ted disse:
-Andavate
a mangiare?-
-Sì!-
-Io prima devo andare a posare questa roba!-
-Bhe,
cosa ne dite di venire a mangiare con me? Vado alla capanna di
Hagrid! Dom, se vuoi ti aspettiamo.-
Dom
si lasciò scappare un'espressione di disgusto, che
probabilmente
notò solo Vic. Comunque non potè che dare ragione
a sua sorella.
Hagrid era un'ottima persona, ma un pessimo cuoco e la sua capanna
puzzava sempre di bestia.
-Va
bene, grazie!- sorrise Dom.
“Uh!
Ci ha messo poco a cambiare idea!” pensò Vic, del
tutto
determinata a non lasciarli da soli.
-Tu?-
la sfidò Ted. Iniziava a fare di nuovo lo stronzo, eh!
-Anche
io vengo, volentieri!- annuì sicura.
Dom
si mise a correre verso i sotterranei.
-E
così hai preso un colpo in testa! Chissà, magari
diventi
simpatica!-
-Ah-ah!
Sii serio, Lupin.. Magari quando andiamo di sotto lasciatemi il tempo
di avvertire Molly che non pranzo con lei, ok?-
-Certo!-
-Perchè
ci hai invitate entrambe?- disse coraggiosamente dopo qualche secondo
di silenzio.
-Eravate
insieme! Sono un tipo educato, sai?-
-Sì,
certo.. Sennò chi avresti invitato?-
-Nessuna.
Stavo andando da solo, lo hai visto anche tu. Non sei sempre il mio
primo pensiero, Weasley.. Mi dispiace che questa cosa distrugga la
tua autostima..-
-Oh,
falla finita, Lupin..-
-Ci
sei rimasta male?- la sfidò.
-Oh,
ma di che parli?-
-Del
fatto che non penso sempre a te.-
-No.-
-Cosa?-
-No.
Punto. So che stai mentendo, quindi..- gli sorrise.
Lui
soffocò un sorriso e le si avvicinò.
-Magari
puoi trovare un modo per essere sempre al centro dei miei pensieri,
Weasley..-
-No
grazie, non ci tengo.-
-Ok,
come ti pare.- e indietreggiò, chiudendo gli occhi e alzando
le mani
in segno di resa. In quel momento arrivò Dom.
-Oh!
Bene, ci siamo tutti! Possiamo andare.- disse Ted allegro, e si
avviarono.
Ted
bussò col batacchio alla porta di casa del guardiacaccia.
Hagrid
aprì la porta, e si illuminò quando vide le
inaspettate ospiti.
-Vicky!
Domy! Che piacere che siete qui!-
-Ciao
Hagrid!- risposero in coro. Nessuna delle due era mai andata a
trovarlo senza un motivo particolare.
-Avanti!
Entrate, entrate! Fate come a casa vostra! Ho preparato dello
stufato! Ha un odorino delizioso..- disse l'omone, tutto eccitato per
i tanti ospiti. Si fece da parte, liberando la porta e facendo cenno
di entrare. Vic entrò dopo gli altri due. Era andata davvero
poche
volte in quella capanna, e l'ultima volta era stata anni prima.
Comunque se la ricordava peggiore, e questo la rincuorò. In
fondo
era solo un po' sporca, ma molto accogliente. Sul fuoco bolliva un
pentolone gigante di stufato, e l'odore che emanava era tutt'altro
che delizioso. Vic constatò che il cibo sarebbe bastato per
un
esercito, probabilmente Ted lo sapeva, e per quel motivo non si era
fatto problemi a invitarle. Hagrid sembrava molto indaffarato, stava
cercando altri due piatti da aggiungere sul tavolone di legno
massiccio. Quando li trovò, li posizionò uno da
una parte e uno
dall'altra rispetto a quello di Ted. Di fronte stava il posto di
Hagrid che da solo occupava tutto il lato del tavolo. Si sedettero
anche le ragazze mentre Hagrid tirava fuori succo di zucca, idromele
e un mestolone grosso come la testa dei ragazzi per servire lo
stufato.
-Allora,
ragazzi, cosa mi dite? Come state? Ripreso a studiare, eh?-
-Già,
amico, non se ne può già più!-
sbuffò Ted.
-Oh,
su, su, fatevi forza! Ci siamo passati tutti eh! Mi sembra ieri che
seduti proprio al vostro posto ci stavano i vostri zii!-
alzò gli
occhi al cielo con fare sognante.
-Harry
come sta, Teddy?-
-Benone,
Hagrid! Ovviamente mi ha detto di salutarti! Hai visto la partita di
Quidditch sabato?- gli occhi di Ted brillarono.
-Ci
puoi giurare, giovanotto! L'ho visto quella canaglia di James! Tutto
suo nonno lui!- ondeggiò l'indice col fare di chi la sapeva
lunga.
-E
è stato tanto bravo anche vostro fratello, ragazze! Quei due
lì ci
sono nati sulle scope, ve lo dico io!-
-Sono
stati tutti bravi in effetti..- fece Vic.
-Contro
i Tassorosso sono capaci tutti!- aggiunse Dom, fissando Ted spavalda.
-Voi
di Serpeverde ci siete sempre stati contro ai Grifondoro! Niente da
fare!- rise Hagrid.
-Tra
un po' c'è la partita Grifondoro contro Serpeverde, Hagrid!
Devi
venire! Giocherà anche Dom, è diventata
Cercatrice quest'anno.-
disse Vic.
Dom
gonfiò il petto e lanciò alla sorella uno sguardo
riconoscente.
-Oh!
Bello! Certo che ci vengo! Non saprò per chi tifare ma ci
verrò!
Ecco lo stufato! Questa volta mi è venuto particolarmente
bene..- e
si sedette spostando col pancione tutto il tavolo in avanti,
schiacciando i tre ospiti.
Vic
addentò un pezzo di carne con delicatezza. Niente, era duro
come la
pietra. Anche stavolta.
-Buonissimo!-
fece Ted.
Bugiardo.
-Già!-
aggiunse Dom.
Vic
si fece coraggio. -Buono..- commentò.
-Grazie!
Quindi... dicevamo?-
-Dicevamo
che devi venire alla partita!- si accese Dom.
-E
che Potter è un altro campione della famiglia!-
rincarò Ted.
-Oh,
sì, giusto! E' vero, dei suoi non c'erano solo James e Harry
a
essere bravi! C'era anche Ginny che non era niente male!-
-Ah
si?!- chiese Dom.
-Certo,
non lo sapevi?- la rimproverò Ted.
-Ci
puoi giurare, Domy! Ginny Weasley è stata una bravissima
Cercatrice
quando era a scuola! Anche Cacciatrice! Io me la ricordo!-
-L'ho
sempre detto che zia Ginny è una grande!- fece Dom.
-Ma
quando è stata Cercatrice? Non lo è sempre stato
lo zio Harry?-
chiese Vic.
-Eh,
ragazzi. Voi siete fortunati! Erano tempi brutti quelli. Harry ci ha
dovuto rimettere tante cose, qui a scuola. Una di questa era il
Quidditch. Alcuni anni non poteva giocare.. Una professoressa
terribile ce lo aveva vietato, poi altre cose che non vi sto neanche
a raccontare..-
-No,
dai Hagrid, racconta!- lo pregò Ted.
-Niente
da fare, ragazzi! Non mi va di ricordarci le cose brutte, ma le cose
belle!-
-Hagrid
ma noi vogliamo sapere cosa hanno affrontato i nostri genitori, prima
e durante la guerra!- disse Dom.
-Ma
è vero che Lestrenge potrebbe essere il figlio di
Voldemort?- chiese
Vic. Hagrid rabbrividì. Ogni membro della famiglia Weasley o
Potter,
nato dopo la guerra, aveva sempre sentito pronunciare il vero nome di
Tu-Sai-Chi, ma molti maghi e streghe preferivano ancora evitarlo.
-Non
lo so, Vicky. Pare che è il figlio di Bellatrix e Rodolphus
Lestrange, e vive con Narcissa Malfoy.-
-Ma
Narcissa non era una Mangiamorte?!- si scaldò Ted.
-Suo
marito Lucius lo era, ma si sono pentiti! Lucius ha scontato cinque
anni di pena ad Azkaban per questo. Però Narcissa non lo ha
rivoluto. Ha continuato a vivere da sola con il piccolo Max
Lestrange, e Lucius è andato a vivere con suo figlio Draco e
la sua
famiglia.. Ma adesso basta con queste domande..-
-A
me quel Lestrange non piace proprio per niente..- fece Vic.
-Già..
Fa paura!- annuì Dom.
-Com'è
alle lezioni?- chiese a Ted.
-Bhe,
è un mago potentissimo e capace. Ma non dice mai una parola,
non
ricordo la sua voce. Tiene sempre la testa bassa, non guarda nessuno
negli occhi...-
-A
me e Molly ci ha guardato negli occhi qualche giorno fa! E'
spaventoso!-
-Oh
su, ragazzi, basta..- piagnucolò Hagrid, che pensava
evidentemente
di parlare di tutt'altro durante quella visita.
-Ma
chi dorme in camera con lui?-
-Non
lo so, immagino dorma con gli altri Serpeverde...-
-No,
lui ci dorme da solo, nel dormitorio..- aggiunse distrattamente
Hagrid.
I
tre si voltarono di scatto a guardarlo, e quando lui se ne rese
conto, si tappò velocemente la bocca piena di stufato.
-Non.Dovevo.Dirlo.-
-Cooosa?!-
fece Dom.
-Che
diavolo vuol dire che lui ha il dormitorio tutto per sè?!-
-La
McGranitt favorisce Lestrange?!-
-No,
no, ragazzi, calmatevi! Io non lo so perchè è
così.. E certamente
non dovevo dirvelo!- alzò gli occhi al cielo, esasperato.
-Ma
tu come lo sai?- chiese Ted.
-Ho
sentito la McGranitt che ce lo diceva a Luna, un po' di giorni fa..
Ma non ho chiesto niente! E non mi sono fatto tutte queste domande!-
-Va
bene, va bene..- si calmò Ted, con l'aria di chi aveva molto
su cui
riflettere.
-Altro
stufato?- chiese Hagrid allegro.
Nessuno
naturalmente fece il bis. Abituati com'erano alle prelibatezze della
Sala Grande, quello non era esattamente il tipo di cibo che le loro
papille gustative apprezzavano.
Hagrid
finalmente ottenne quello che voleva. Parlarono di nuovo di
Quidditch, della generazione dei loro genitori (ma non della guerra)
e infine Ted iniziò a tartassare Hagrid con domande sulle
Creature
di cui si stava occupando in quel momento. Hagrid gongolava. Vic si
rese conto che la lezione di Antiche Rune era già iniziata,
ma non
se ne preoccupò. Ogni tanto aveva proprio bisogno di
trasgredire
qualche regola.
Quando
salutarono Hagrid, lui quasi si commosse, e il cuore di Vic si
sciolse per un attimo. Poi i tre si avviarono verso il castello e Ted
riprese il discorso.
-Ma
secondo voi, perchè la McGranitt ha lasciato un dormitorio
solo per
Lestrange?-
-Secondo
me sono gli altri studenti che l'hanno pregata.. Io non ci dormirei
mai in camera con uno così!- esclamò Dom.
-Può
darsi, ma se fosse stato lui a chiederlo? Perchè lo ha
fatto? E
perchè la Preside ha acconsentito, soprattutto?-
domandò Vic.
-Esatto!-
confermò Ted, e si rimise a rimuginare.
-Ma,
secondo me vi fate troppi problemi. Sarà malato, bo..- fece
Dom,
svogliata.
-Ted,
tu non puoi chiederlo a quelli del settimo di Serpeverde?- chiese
Vic.
-Non
ci parlo con quei vermi..-
-Ehi!-
si irritò Dom.
-Scusa,
Dom, chiediglielo tu!- disse Vic.
-Ma
che palle..-
-A
me sembra abbastanza importante, Dom. C'è sotto qualcosa!-
fece Ted.
-D'accordo,
va bene, ma ora lasciatemi in pace. Vado a Pozioni. Ciao!-
salutò
con la mano e sparì.
Ted
e Vic rimasero da soli nell'Ingresso. Ted le sorrise e Vic ebbe un
tuffo al cuore. Oddio. E ora?
Improvvisamente
Ted la afferrò per il polso e iniziò a
trascinarla verso le scale
che portavano ai corridoi superiori. Fece i gradini a due a due,
trascinando la ragazza ai piani di sopra. Lei rischiò di
cadere più
volte e tirò un respiro di sollievo quando arrivarono al
settimo
piano e Ted prese a percorrerlo.
-Ma
dove andiamo?- chiese infine lei.
Nessuna
risposta. Ted arrivò fino alla statua di Barnaba il Babbeo,
mollò
la presa sul polso di Vic e iniziò a camminare avanti e
indietro.
Sta
delirando!
Improvvisamente
sulla parete comparve dal nulla una porta. Vic rimase a bocca aperta,
ma Ted non ci pensò due volte. La afferrò di
nuovo e la spinse
nella stanza.
Vic
non capiva cosa fosse, sembrava un grosso sgabuzzino, oppure una
piccola aula, piena zeppa di oggetti inutili che Vic non ebbe il
tempo di osservare. Ted chiuse la porta dietro di loro e accese la
bacchetta mormorando -Lumos-, appoggiandola su un
vecchio
banco con una gamba rotta. Poi spinse Vic con le spalle al muro,
facendo così cadere con un tonfo una vecchia scopa polverosa
appoggiata lì a fianco.
La
baciò. Eccome se la baciò. Sembrava come se non
ce la facesse più
a trattenersi. La baciò con foga, schiacciandola contro il
muro. Le
fece passare le mani sulle guance e sul collo, poi scese lungo il
corpo e si fermò sui fianchi. Lei fece salire le braccia,
abbracciandogli la testa, e cominciò ad avere dei capogiri.
Si
baciarono con foga per un bel po' di tempo, spingevano i loro corpi
l'uno contro quello dell'altro. Ansimavano entrambi. Le lingue
danzavano insieme, le labbra di Vic bruciavano. Ted le prese
dolcemente fra i denti il labbro inferiore, e Vic iniziò ad
eccitarsi. Le sue guance erano di nuovo incandescenti. Ted Lupin la
stava baciando. Di nuovo. Anzi, ormai era la terza volta.
“Uao, se
sono arrivata a tre vuol dire che ho qualche
possibilità” pensò
sarcastica, frenando la foga per un attimo. Ma Ted interruppe quei
pensieri, perchè scese a baciarle il collo. Il cervello di
Vic in
quel momento andò in tilt, e non formulò
più un pensiero di senso
compiuto. Alzò il viso verso il soffitto della stanza
semibuia
comparsa dal nulla, assaporando quel tremendo piacere. Ted baciava,
succhiava e ribaciava la sua pelle chiara. Le prese fra le labbra il
lobo dell'orecchio e quando Vic lo sentì umido
iniziò a tremare di
piacere.
“Oddio,
ma mi sta stregando!” pensò terrorizzata. In
effetti si rese conto
di non essere più capace di intendere e di volere. Se fosse
scoppiato un incendio, lei avrebbe comunque continuato quello che
stavano facendo, non c'era dubbio. Anzi probabilmente lo avrebbe
obbligato a continuare, pensò terrorizzata. Ted
tornò a baciarla, a
tormentarle le labbra, a succhiarle la lingua, e la cosa non
migliorò
quando le sue mani finirono sotto la camicia di Vic, sui suoi
fianchi, sulla pelle nuda. Vic questa volta tremò
vistosamente, e
Ted sorrise compiaciuto sulle sue labbra.
-Ti
piace, Vic?- sussurrò.
Quella
frase spaventò a morte la ragazza, che si
irrigidì e lo respinse
lentamente.
-Lupin,
mi metti a disagio..- ammise.
-Lo
so..- disse lui, sorridendo, ma calmandosi.
-Dove
siamo?- Meglio prendere tempo.
Nella
Stanza delle Necessità. L'ho scoperta due anni fa con Fred..-
-Oddio!
E quindi potrebbe entrare!-
-No,
tranquilla..- rise lui, di fronte alla preoccupazione della ragazza.
Poi
continuò: -E' una stanza che appare quando hai bisogno di
qualcosa.
E' diversa per ogni situazione in cui ti serve.. Per esempio, se a
Fred scappasse la pipì, verrebbe qui davanti e gli
apparirebbe la
porta di un bagno.. Capito? Non può trovarci.- concluse
soddisfatto.
-E
tu cos'hai pensato? Di cosa avevi bisogno quando eri qui davanti?-
-Di
una stanza dove nessuno ci trovasse..-
-E
perchè?- insistette.
-Perchè,
Weasley...- alzò gli occhi al cielo, ma lei lo
fissò irremovibile.
-Perchè?-
incalzò.
-..perchè
ti vorrei fare di tutto..- concluse piano sorridendo, e Vic
avvampò.
-Lupin!-
lo spinse via, indignata.
-Okay,
okay, la smetto..- rise lui, alzando i palmi in segno di resa.
-Comunque
ti piaceva, ammettilo!- appoggiò una mano sulla parete,
vicino alla
nuca di Vic, e la fissò con testa storta.
-Un
pochino..-
-Oh,
Weasley!-
-Sei
decente, Lupin, niente di più!-
-E
tu invece sei bella..- le sorrise e lei pensò che le gambe
avrebbero
ceduto. Erano molle come se non avesse più le ossa. Ma
perchè le
faceva quell'effetto?
-Quante
ragazze ci hai portato in questa Stanza delle Necessità?-
-Nessuna.-
-Lupin?-
-Davvero!-
-Bugiardo.-
-E'
la verità!-
-Come
no!-
-Weasley!
Devo ammetterlo, se avessi saputo di questa stanza dal primo anno,
l'avrei usata. Eccome. Ma l'ho scoperta due anni fa, come ti ho
detto. E mi sono dato una regolata negli ultimi tempi..-
-Quindi
vorresti dire che quest'anno sono l'unica ragazza con cui ci hai
provato?!-
-Esattamente.-
-Non
è vero! Che sappia io Dom, poi con tutte quelle che non
so...-
-Ti
sbagli, carina. E' Dominique che ci ha provato con me, non
viceversa!-
-Oh,
se lo dici tu allora..- e gli sorrise.
Ted
le cinse i fianchi e abbassò le mani, fermandosi sul suo
sedere. Lei
non mosse un muscolo.
-Ora
non te la prendi più?- la prese in giro.
-No.
Ho paura che salti di nuovo su come l'altra volta. E non ho voglia di
pietrificarti di nuovo.-
-Vedi,
tu cogli sempre le cose negative! Io ti ho detto un sacco di cose
belle l'ultima volta che ti ho toccato il culo..-
-Ma
io no, e se non levi quelle mani ti Schianto immediatamente!-
Ted
finalmente le tolse.
-Mi
hai fatto perdere le lezioni..- disse Vic, fingendosi affranta.
-No,
tu le hai fatte perdere a me!-
-Io?!
Chi ha trascinato qui l'altra?!-
-Io!
Ma sei stata tu a chiedermelo..-
-Cosa?!
Ma tu sei matto!-
-No!
E' vero! Me lo hai chiesto. Con gli occhi..-
Lei
per un attimo non seppe cosa rispondere. Aveva ragione. Era proprio
andata così. Quando Dom era arrivata, dopo aver posato le
sue cose
nel dormitorio, prima di andare da Hagrid, Vic lo aveva guardato, e
glielo aveva chiesto. Gli aveva chiesto di stare da soli senza Dom,
gli aveva chiesto di baciarla. O meglio. Gli aveva chiesto di
baciarla così. Tutto senza pronunciare
una parola. E lui
aveva capito.
Vic
lo fissò allibita, e mormorò con poca
convinzione: -Devo andare a
lezione...-
-Tanto
meglio! Devo allenare la squadra! Dobbiamo massacrare i Serpeverde
tra due settimane. Non mi cercare fino a dopo la partita..- le fece
l'occhiolino, e aprì la porta per uscire. Vic ci rimase
quasi male.
Poi si tranquillizzò quando lui la prese per mano,
indugiando un
attimo, sorridendole. Lei ricambiò il sorriso,
così lui tranquillo
la riportò fuori. Arrivarono per mano fino al pianerottolo
del
quarto piano. Vic si doveva fermare lì, mentre lui doveva
continuare
a scendere. Si fermarono qualche istante a guardarsi. Non poterono
fare a meno di sorridersi.
-Buona
lezione, Weasley.-
-E
buon allenamento, Lupin.-
Inaspettatamente
Ted le diede un veloce bacio a stampo, ma non riuscì a
evitare una
strizzatina alla natica sinistra di Vic, che alzò gli occhi
al
cielo.
-Sparisci,
Lupin.- gli disse, ma le scappò un sorriso, mentre lui
già correva
giù dalle scale.
Vic
si voltò verso il corridoio. Le sue guance erano ardenti.
Doveva
raccontare immediatamente a Molly. Altro che lezioni. Questa
faccenda, si stava evolvendo, ormai era chiaro. Ted aveva lanciato la
pietra, ma non aveva nascosto la mano, tutt'altro. L'aveva lanciata
per continuare.
Note
dell'autrice
Carissimi!
Lo
scorso capitolo era intenso ma un po' breve, così ho deciso
di
pubblicare quello seguente abbastanza in fretta. L'ho fatto anche
perchè in questi giorni sto scrivendo molto, e quindi posso
pubblicare anche un po' più frequentemente. Spero di
riuscire a
metter giù bene la storia che ho in testa, voi cercate di
captare
già degli indizi. E non dico altro!
Allora,
questo Ted vi piace? Fatemi sapere, mi raccomando! I vostri consigli
sono preziosissimi per me! Vi ringrazio ancora molto per le splendide
recensioni che mi lasciate, mi commuovo ogni volta che ne leggo una
nuova! Continuate così, mi fate davvero felicissima. Ho in
serbo per
voi un bel colpo di scena nel prossimo capitolo, quindi, se vi fa
piacere, continuate a seguire la storia, stanno per succederne di
fatti strani, ve lo garantisco!
Un
abbraccio caloroso a tutti e...fatemi sapere che ne pensate!
Bacioni
FleurDa
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Capitolo 9 *** Grifondoro contro Serpeverde ***
cap 9
Capitolo
9
Grifondoro
contro Serpeverde
Finalmente
passarono due settimane e si avvicinò la tanto attesa
partita di
Grifondoro e Serpeverde. Ormai era ottobre e l'autunno era calato in
tutta la sua umidità e freddezza sul castello di Hogwarts.
C'era chi
adorava quel tempo, ventoso ma non gelato come l'inverno, in cui gli
alberi erano spogli e le foglie secche coloravano i paesaggi. Ma non
Vic. Vic adorava la primavera e l'estate. Il caldo e il sole.
Detestava avere freddo, i vestiti pesanti, la pioggia e le nuvole
nere. E quelle due settimane aveva piovuto quasi tutti i giorni. Vic
non aveva praticamente mai messo il naso fuori dal castello e aveva
approfittato per seguire l'esempio di Molly, andando in biblioteca
tutti i pomeriggi dopo la fine delle lezioni. Si fermavano fino
all'ora di cena e poi andavano in Sala Grande, dove le attendeva
sempre Fred. Finito di mangiare, si avviavano in Sala Comune e, se
necessario, continuavano un pochino i compiti. Altrimenti Molly e
Fred facevano delle partite con gli scacchi magici, Vic li guardava
giocare, leggeva qualche rivista di moda o un romanzo, facevano due
chiacchiere e poi andavano a dormire. Qualche rara volta, Fred andava
in Sala Comune dei Grifondoro, quando le sue due amiche andavano a
letto troppo presto per i suoi gusti. Questo andazzo fu piuttosto
noioso per Vic, ma quel che c'era di positivo era che si era messa
perfettamente in pari con i compiti e con gli appunti. In ogni caso
sarebbe stato inutile cercare di vedere gli amici di Grifondoro. Si
allenavano quasi sempre, e quando non lo facevano tentavano di
studiare qualcosa, addormentandosi sui libri. Ted era risolutissimo,
aveva detto Fred, dovevano vincere. Non avrebbe mai
accettato
una sconfitta. Quella era la sua prima partita da Capitano contro i
Serpeverde, e doveva dimostrare quanto valeva, la sua squadra non
poteva fallire. Si erano allenati quasi sempre sotto la pioggia,
così
Louis, James e Miriam si erano presi un tremendo raffreddore con
tanto di mal di gola. La mattina del lunedì precedente alla
partita
Vic, Dom e Louis avevano ricevuto una lettera dei loro genitori, che
era arrivata con la civetta di Fleur, Clair.
“Carissimi
ragazzi, io e vostro padre vi facciamo tonti auguri per questo anno
scolastico. Speriamo che vi comportate bene e che avete dei buoni
voti. Complimonti a Domy e Lo, siete stati molto bravi a entrare
nella squadra delle vostre Case. Speriamo che giocate bene e vincete
tonto. Fatesci sapere come state e raccontatesci quello che vi
succede, attondiamo con ansia le vostre letterine.
Tonti
bacini,
Mamma
e papà”
Fleur
era sempre molto sbrigativa e ancora non aveva imparato a scrivere
bene in inglese. Però voleva comunque scrivere sempre lei le
lettere. Quando i tre fratelli lessero insieme il testo, Vic rimase
un po' delusa. Lei era l'unica a non essere stata menzionata. Era
anche l'unica a non giocare a Quidditch. E per di più, non
era in
Grifondoro. Lei non faceva mai niente di interessante. Non le venne
voglia di scrivere niente fino alla sera del venerdì. Si
posizionò
sul morbido divanetto blu, appoggiando la pergamena sul bracciolo a
voluta, di fronte all'abside con la statua di Priscilla Corvonero.
Decise di buttarla giù quella sera, e di spedirla al
più presto,
per togliersi il pensiero.
Intinse
la piuma nella boccetta d'inchiostro appoggiata al tavolino, e
cominciò:
“Cari
mamma e papà,
grazie
per la vostra lettera. Qui tutto procede bene. Dom e Lo sono
bravissimi a Quidditch, una volta dovete vederli giocare! Io, d'altra
parte, me ne sto tanto bene nelle mura di Hogwarts a studiare, con
questo tempaccio. Com'è il meteo, lì a Londra?
Comunque
non succede nulla di speciale, per il resto. Io sono sempre con Fred
e Molly, come al solito, visto che siamo dello stesso anno e nella
stessa Casa. La professoressa MacHein mi ha fatto i complimenti per
il mio tema sugli Unicorni. Mamma, devo ammettere che forse
è anche
un po' merito tuo e di tutte le storie che mi raccontavi su queste
Creature da piccola. Grazie a Merlino, comunque, quest'anno non ci
sono esami di spessore come i G.U.F.O. dell'anno scorso, ma l'anno
prossimo sarà dura. La nuova professoressa di Difesa la
conoscete, è
Luna Lovegood, un'amica dello zio Harry. Per ora mi piace tantissimo.
Era di Corvonero anche lei!
Salutatemi
tutti, soprattutto i miei cuginetti che ancora non sono ad Hogwarts:
Albus, Lily, Rose, Hugo e Roxanne.
Un
abbraccio grande a tutti,
Vicky”
Quando
finì di scrivere non rilesse nemmeno la lettera. Aveva
scritto
abbastanza righe per spedirla e levarsi il pensiero. Si
alzò, depose
boccetta d'inchiostro e piuma, arrotolò la pergamena e la
sigillò,
poi, anche se era già in pigiama, uscì dalla Sala
Comune. Nessuno
l'avrebbe vista. Era tardi e i Prefetti erano già in giro a
pattugliare. Fortuna che a stare con Fred, Vic aveva imparato i
percorsi per evitarli. Accelerò il passo, non era il massimo
per lei
percorrere quei corridoi bui di notte da sola, mentre fuori
scrosciava la pioggia su tutti i monti e le colline intorno.
Arrivò
fino alla Guferia, e si mise a cercare Clair. Per fortuna la civetta
era già tornata dalla battuta di caccia, ed era tutta
inzuppata
dalla pioggia. Quando la trovò, le legò alla
zampina la pergamena
arrotolata.
-Devi
andare da Bill e Fleur Weasley, ok?- le disse dandole un buffetto.
La
civetta le salì su un braccio e si fece accompagnare fino
alla
finestra, da cui entrava una luce blu che evidenziava ogni sagoma di
quel posto. Vic diede uno slancio e la civetta partì. Quando
la
ragazza si voltò per andare via, vide una figura dalla porta
della
Guferia che la guardava immobile.
-AAAAH!-
Realizzò
che si trattava di Ted dalla sua risata.
-Weasley,
sei una fifona! Ci credo che non sei finita in Grifondoro!-
-Grazie
a Minerva.. Lupin, mi hai fatto prendere un colpo..- ansimò.
-Che
caso vederti qui, dopo due settimane che non ci incontriamo, proprio
prima della partita..- disse lui avvicinandosi.
-Ho
spedito una lettera ai miei.. e tu?-
-Ne
spedisco una a Harry.. Gli racconto il mio stato d'animo per domani..
Lui mi capisce benissimo su questi argomenti, sai?-
-Eh,
sì, ci credo.. Come ti senti per la partita, allora?- si
stupì
della nota premurosa che assunse il suo tono.
-Bene
direi. Sono ottimista. Piuttosto, tu come ti senti?-
-Io?-
-Sì..
Ti avevo detto di non cercarmi fino alla partita. Non lo hai fatto
davvero..-
-Certo!-
-E
come hai affrontato il fatto che anche io non ti sia venuto a
cercare?- la guardò, malandrino.
-Benissimo,
Lupin, mai stata meglio!-
-Bugiarda.-
-Ti
faccio gli auguri per domani, ora è meglio che io vada a
letto..- e
fece per avviarsi, convinta che lui l'avrebbe afferrata. E invece non
lo fece. Si scansò e la lasciò passare. Quando
era quasi dalla
porta però, la richiamò:
-Come
vuoi, Weasley, ma se mi aspetti un attimo ti accompagno alla Torre
Ovest, così non ti fai la strada da sola, al buio, di
notte..-
Vic
si arrestò improvvisamente. Era proprio una fifona. Voleva
proseguire, ma l'offerta di Ted era troppo allettante. Anche
perchè,
chissà cosa sarebbe successo...
-Ok,
Lupin, ma solo se fai veloce.-
Lui
le sorrise, con l'aria di chi aveva appena vinto una grossa somma di
Galeoni. Fece in fretta a spedire la sua lettera con Black, la
raggiunse dalla porta e le mise un braccio sulle spalle, a peso
morto, e la trascinò con sé fuori dalla Guferia.
Vic
si sentiva protetta, e al tempo stesso si sentiva a un metro da
terra, per quell'abbraccio. Ted la strinse un po' di più a
sè,
mentre camminavano per i corridoi. I raggi della luna dalle finestre
mettevano in risalto granelli di polvere vorticanti, e i vetri erano
zuppi di goccioline. Il rumore della pioggia era il sottofondo dei
loro passi sulla pietra.
Arrivarono
all'ingresso della scala a chiocciola della Sala Comune di Vic troppo
presto. Si fermarono e si voltarono a guardarsi. Ted le sorrideva.
-Bhe,
buonanotte..- fece Vic, incerta.
-Buonanotte,
Weasley..- rispose lui.
Vic
indugiò qualche secondo di troppo.
-Vuoi
un bacio, Weasley?- chiese dolcemente Ted, senza smettere di
sorridere.
-Ehm..
Non so.. Lupin.. Che vuol dire un bacio? Cosa significa?- si decise a
chiedere, spaesata. Era una domanda che la tormentava da settimane.
Cosa significavano quei loro baci? Quanto contavano per lui?
-Vuol
dire una buonanotte decisamente migliore, direi..- rispose.
Ma
quando vide lo sguardo corrucciato di lei aggiunse:
-Weasley,
per ora è così, ma spero che pian piano diventi
anche qualcosa di
più.. Per ora posso giurarti che sei l'unica..
E che non ho
nessuna intenzione di baciare nessun'altra, della scuola e non,
strega o creatura che sia..- e si lasciò scappare un
risolino
divertito.
-Okay...-
mormorò Vic abbassando lo sguardo.
La
mano di Ted le sollevò il mento, e lui la baciò,
dolcemente.
Insinuò
la lingua tra le labbra di lei e le accarezzò la bocca
dall'interno.
La velocità aumentò, e questa volta fu Vic a
cedere. Lo afferrò
per la camicia e lo trascinò verso di sé, salendo
di qualche
gradino sulla scala a chiocciola. Vic si attaccò alla parete
e Ted
appoggiò i palmi delle mani a fianco alla testa di lei, sul
muro.
Iniziarono a baciarsi con più foga, con più
malizia, ad ansimare.
Vic scese a baciare il collo di Ted, e lui ebbe chiaramente un
brivido. Tuttavia, dopo poco indietreggiò. La
guardò negli occhi e
le stampò un bacio sulle labbra.
-Devo
andare, Weasley.. Se resto qui ancora un minuto, poi non
avrò più
la forza di andar via, e domani ho la partita..-
-Sì
sì, certo, vai..- Vic annuì con convinzione,
sentendo un groppo in
gola. Troppo breve. Lui voleva già andar via. Dopo due
settimane
che non si vedevano.
-Mi
dispiace, Vic..- la ragazza si sciolse sentendo il suo nome
pronunciato da lui.
-..ti
prometto che domani, comunque vada la partita, riprenderemo da dove
ci siamo interrotti.-
Lei
sostenne il suo sguardo, senza battere ciglio.
-Vai,
tranquillo, buonanotte Lupin.-
-Okay..
Allora vado.. Buonanotte Weasley.. Ma domani vieni a vedermi, vero?-
chiese con curiosità.
-Sì,
certo..-
-Tifa
per me, allora..- le fece l'occhiolino e scivolò via.
Vic
si voltò e salì le scale. Probabilmente era stato
sincero. Doveva
andar via. Sì, ma questo non la sollevava. Ted non voleva
che lei
fosse la sua ragazza, per lo meno non ancora. E questo non era un
buon segno. Avrebbe potuto stufarsi di lei da un momento all'altro.
Dipendeva tutto da Vic. Non doveva cercarlo! Doveva farsi desiderare.
Lui avrebbe dovuto pregarla di diventare la sua ragazza. Sì,
era
questo il suo obiettivo, e non si sarebbe data pace finchè
non lo
avesse raggiunto!
Venne
fischiato l'inizio della partita!
Pioveva.
Anzi, diluviava. L'umore di Vic era sottoterra. I suoi capelli si
stavano rovinando per l'umidità, la visibilità
faceva schifo, la
folla di studenti attorno a lei non si faceva problemi a gettarsi di
qua e di là, arrivandole addosso e bagnandola da capo a
piedi.
La
squadra di Grifondoro era in gran forma, ma quella di Serpeverde non
era da meno. Si notò subito la differenza dalla precedente
partita
di Tassorosso. Gli occhi di ogni spettatore erano catturati o da
James o da Dom. Il primo sfrecciava in mezzo agli avversari, nel
campo, sempre seguito da Miriam e Sam che lo aiutavano nelle azioni.
Erano sempre in formazione a triangolo, con James in punta,
irraggiungibile per chiunque. Tra le due squadre erano i migliori,
per quanto riguardava la Pluffa. Ma per quanto riguardava il Boccino,
era Dom al centro dell'attenzione. Vic doveva aspettarselo, sua
sorella primeggiava anche in quello. Era vero che Alexis era brava,
ma non era un fenomeno. Dom, invece, a quanto pareva, sì.
Volteggiava
nel campo alla ricerca, interrompendo abilmente le azioni dei
Cacciatori di Grifondoro, scansando i Bolidi come se niente fosse, ed
era sempre il massimo dell'eleganza nel volo. Alexis, invece, ogni
tanto cercava per conto suo, ma la maggior parte del tempo seguiva
Dom, o fisicamente o solo con lo sguardo.
Comunque
Vic non ci stava capendo niente di come andavano i punti, come forse
la maggior parte degli spettatori. C'era troppa confusione e troppo
brutto tempo, e un sacco di volte capitava di perdere di vista
l'azione.
Grazie
a Merlino, Fred riusciva in qualche strano modo a seguire e faceva il
resoconto di tutto.
-Siamo
novanta a sessanta per la squadra di Grifondoro. Potter ha la
Pluffa.. Sfreccia in avanti attraverso gli avversari.. E' costretto a
cambiare rotta a causa di un Bolide scagliato da uno dei fratelli
Zabini, passa alla Hauter.. Che perde la Pluffa! La prende un altro
Zabini, e sfreccia verso gli anelli protetti da Weasley..-
C'erano
tre fratelli Zabini nella squadra Serpeverde, due Cacciatori e un
Battitore, ed erano insieme a Dom i più bravi giocatori
della
squadra.
-...ATTENZIONE!
La Weasley ha individuato il Boccino! Sta volando in picchiata
nell'angolo opposto del campo! La Saunders dietro... Corrono a una
velocità mozzafiato! Lo raggiungeranno prima che sparisca?!
Eeee....
Preso! Dominique Weasley prende il Boccino! Serpeverde vince
duecentodieci a novanta!-
Dalla
folla degli spettatori argento-verdi si sollevò un boato di
acclamazione. I Grifondoro ululavano di delusione. Potter aveva
condotto benissimo la partita, ma non c'era paragone fra Dom e
Alexis, e il Boccino valeva ben centocinquanta punti!
Vic
e Molly si guardarono deluse.
-Bhe
dai, ha vinto tua sorella, nonchè mia cugina! Bene!- disse
Molly,
cercando di risultare convincente.
-Come
no.. Però ha perso mio fratello e un nostro cugino... E'
peggio
direi..-
-Oh,
vabbè, Vic, hanno giocato bene entrambi, che dici, li
aspettiamo
fuori dagli spogliatoi?-
-Ma
piove...-
-Vic...
Saranno a pezzi... Tira fuori il tuo lato altruista.- disse l'amica,
sarcastica.
-Okay,
okay, ma andiamo giù e mettiamoci sotto qualcosa, al riparo.-
La
folla di studenti si accalcava sugli spalti, in prossimità
delle
scale: tutti volevano mettersi all'asciutto il più presto
possibile.
Vic strinse a sé il cappuccio del suo mantello, cercando di
coprirsi
il più possibile la faccia. Come se non bastasse, c'era
anche il
vento nella loro direzione, in quel punto in cima agli scalini di
legno degli spalti.
Dopo
quelle che sembravano ore, Molly e Vic raggiunsero Fred al coperto
nel campo, sotto alla tribuna d'onore.
-Hanno
giocato bene!- fece Fred, allegro, come sempre.
-Sì,
ma intanto ha vinto Dom..-
-Bhe,
va bene, è mia cugina anche lei. L'importante è
che abbiano vinto
grazie a lei e non grazie a quei bulli di Zabini!- fece Fred.
-Ciao!-
urlarono Rick e Sam, raggiungendoli al coperto, mentre Alexis e
Miriam, tenendosi sulle loro teste un mantello in due, sgattaiolavano
veloci verso il castello.
-Ciao
ragazzi! Come l'ha presa Alexis?-
-Mm
non bene.. Mi sa che prima piangeva, vero Rick?- disse Sam.
-Non
sono sicuro, non volevo osservarla, ma credo anche io..-
-EHI!-
stavano correndo verso di loro anche Ted a Louis.
-Ciao
ragazzi!-
-Ciao!-
-Weasley,
non ti preoccupare, sei sempre il miglior Portiere di Hogwarts!- fece
Fred, scompigliando i capelli bagnati del cugino.
-Lo
so!- disse lui, alzando il mento, con sorriso beffardo.
-Dov'è
James?- chiese Vic.
-Arriva.-
risposero suo fratello e Ted in coro.
Louis
si voltò corrucciato verso la porta chiusa e lontana dello
spogliatoio.
-Non
era pronto, subito dietro di noi?- chiese a Ted.
-Sì,
sembrava anche a me..- mormorò Ted, pensoso.
-Magari
uno di voi vada a vedere!- si preoccupò Molly.
-Mm,
sì, vado io.. Era proprio dietro di me..- disse Louis
mettendosi a
correre verso lo spogliatoio.
Dalla
porta degli spogliatoi dei Serpeverde, lì accanto, c'era una
folla
di persone, più o meno irriconoscibili, data la pioggia
scura.
Louis
entrò correndo, e sparì nella baracca.
Tutti
loro stavano guardando muti verso il punto in cui Louis era appena
sparito.. Qualcosa non andava..
Dallo
spogliatoio emerse un terribile urlo di paura. Era Louis!
-CORRIAMO!-
disse Ted, e tutti, compresa Vic si buttarono sotto la pioggia verso
la porta da cui improvvisamente uscì Lo.
Il
suo viso era deformato da una smorfia di paura, teneva le mani avanti
a sé, coperte di...sangue!
Correva
verso di loro, sembrava sul punto di scoppiare a piangere.
Boccheggiava e non sembrava in grado di parlare.
-..Ja-James...
Lui.... lui è.... sangue... aiuto...- e cadde in ginocchio,
sotto la
pioggia incessante. Molly e Vic corsero ad abbracciarlo, mentre Fred,
Ted, Rick e Sam correvano nello spogliatoio.
Vic
alzò lo sguardo verso la porta da cui emerse Sam.
-CORRI
A CHIAMARE LA MCGRANITT!!!- le urlò.
Il
gruppo di Serpeverde si era immobilizzato, e li fissava ammutolito.
Vic si alzò e corse via.
Corse
più forte che poteva, non capiva cosa fosse successo, ma
certamente
era qualcosa di terribile. Cosa avrebbe detto alla Preside?! Di
venire, subito! Lei avrebbe capito sicuramente, dal suo sguardo
preoccupato, che era urgente. Iniziò a superare di corsa gli
ultimi
studenti che salivano le scalinate d'ingresso del castello, e una
volta dentro riconobbe Miriam e Alexis. Corse verso di loro,
strappò
di mano a Miriam la scopa, saltò su e volò in
direzione dalle
scale, verso l'ufficio della Preside. Doveva trovarla subito! Non era
consentito volare all'interno della scuola, ma quella era
un'emergenza!
-Ehi!!!-
sentì la voce indignata di Miriam, colta di sorpresa.
Vic
non la considerò, non era molto brava a volare, ma
volteggiò sulle
teste dei suoi compagni fino al piano dell'ufficio che le
interessava. La McGranitt era ancora nel corridoio, che camminava con
la Professoressa Sinistra e la MacHein.
-PROFESSORESSA!-
si voltarono di scatto tutte e tre.
Vic
rotolò giù dal manico di scopa, inciampandosi.
-Dovete..andare..allo
spogliatoio..Potter..sangue...- ansimò.
Lo
sguardo interrogativo della McGranitt si fece immediatamente
preoccupato e, nonostante l'età, si mise a correre a una
velocità
mai vista nel corridoio e poi giù per le scale. Le altre due
la
seguirono, Vic riprese a correre verso di loro, lasciando lì
la
scopa di Miriam. Avrebbe potuto recuperarla in seguito, con un
incantesimo di Appello.
Gli
studenti sulle scale si immobilizzarono, facendosi da parte per far
passare quelle quattro che correvano come pazze. Vitious, Paciock e
la Lovegood si unirono a loro non appena le videro, in direzione del
campo da Quidditch.
Arrivarono
in un lampo. Tutti i ragazzi erano fuori, all'aperto. Molly e Louis
piangevano, a terra come li aveva lasciati Vic. Ted, con il volto di
pietra, teneva in braccio il corpo inerme e mutilato di James. Il
ragazzino era pallido, coperto di sangue, e numerose nuove ferite si
stavano aprendo su di lui. Sulla sua faccia, sulle sue braccia. La
pioggia gli cadeva addosso, lasciando sull'erba sottostante un lago
rosso di sangue e acqua. Vic sentì l'impellente desiderio di
vomitare, lì, in quell'istante. I Serpeverde si erano
avvicinati, in
testa c'erano Dom e Lucy, anche loro col volto pietrificato.
La
McGranitt si avvicinò al ragazzo privo di sensi. Il suo viso
si
accese, come se avesse capito cosa stava succedendo.
-E'
la Maledizione del Principe Mezzosangue..- mormorò, e
iniziò a
pronunciare diversi contro incantesimi che non fecero quasi effetto.
-Forza,
Lupin, portiamolo in Infermeria.. Paciock e Lovegood, cercate nel
reparto Proibito della Biblioteca la contro-maledizione, Sinistra,
lei parli con il ritratto di Silente nel mio ufficio. Ci serve la
contro-maledizione del Sectumsempra..-
Vic
rabbrividì. Aveva già sentito menzionare quella
formula, ma non
ricordava dove e quando. Rapidamente i professori, James e Ted
sparirono. Gli studenti rimasti erano perfettamente in silenzio, del
tutto bagnati. L'unico suono che squarciava il campo era quello dei
singhiozzi di Louis.
Note
dell'autrice
Ciaoooo!!!
:-)
Finalmente
siamo arrivati alla parte interessante! E' riuscito il colpo di
scena? Siete un po' curiosi di sapere come procede? Vi è
piaciuto il
capitolo? Non vedo l'ora di sentire cosa avete da dirmi! Le vostre
opinioni, le vostre idee, i vostri giudizi, le vostre
curiosità!
Posso
solo dirvi una cosa positiva, per tirare un po' su l'atmosfera di
questo capitolo un po' triste, un po' preoccupante e un po'
spaventoso: presto introdurrò nella storia certi personaggi
di
vostra conoscenza che per ora non sono ancora comparsi! Spero tanto
che vi piacerà!
Nel
frattempo armatevi di piuma, inchiostro e pergamena e ...fatemi
sapere che ne pensate!
FleurDa
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Capitolo 10 *** Su un manico di scopa ***
cap 10
Capitolo
10
Su
un manico di scopa
Molly
e Sam trascinavano Louis, ancora disperato, verso il castello, mentre
Vic di tanto in tanto gli accarezzava le guance, asciugando le
lacrime. Fred e Rick, seguiti da Dom, Lucy e gli altri Serpeverde,
venivano dietro di loro. Quando varcarono il portone del castello,
Vic si rese conto che regnava un silenzio innaturale. Gli studenti
erano tutti immobili, chi nella Sala Grande, chi sulle scale, chi
nell'Ingresso, e li fissavano. Louis, dopo aver messo piede nel
castello, si era tirato su, per non mostrarsi in quello stato agli
altri studenti. I Serpeverde che li seguivano, si erano fermati al
piano terra. Il resto del corteo percorse tutte le scalinate fino al
settimo piano, per poi dirigersi verso il ritratto della Signora
Grassa. Vic, quando era passata davanti a Miriam, le aveva comunicato
dove aveva lasciato la sua scopa, e la Grifondoro si era limitata ad
annuire, comprensiva.
“Probabilmente
hanno visto tutti James, mentre veniva portato in
Infermeria..”
pensò Vic, fra sè.
Ma
una volta davanti al ritratto, Louis parve risvegliarsi da un sogno.
-Non
voglio andare in Sala Comune! Devo andare in Infermeria da James!-
disse, facendo retro-front. Sam lo bloccò.
-Louis,
non credo sia il caso che lo vedi adesso. Sistemeranno tutto. Tu, in
Infermeria, puoi solo che distrarli.-
-Ma
Ted è con lui!- protestò.
-Ted
è più grande, e sono certo che lo hanno
già cacciato via. Quando
potremo andare, verranno a chiamarci.-
-Cosa
gli hanno fatto? Chi glielo ha fatto?- nella voce
di Louis
c'era sia rabbia, sia frustrazione.
-Non
lo sappiamo, Louis..- disse dolcemente Molly.
-La
McGranitt ha parlato di Sectumsempra! Io l'ho già sentito!-
irruppe
nel discorso Fred.
-Ragazzi!
Parliamone dentro, è meglio..- disse Vic, indicando il
ritratto. Le
era improvvisamente balenato in mente un ricordo.
Quando
furono dentro, incominciò:
-Ricordo
che lo zio Harry, quando eravamo molto piccoli, ci ha raccontato di
quella Maledizione! Ma non ricordo bene in quale occasione.. L'aveva
inventata Piton, aveva detto!- disse Vic ai suoi amici, e a un
gruppetto curioso di Grifondoro che si era radunato intorno a loro.
Molly parve rabbuiarsi improvvisamente.
-Ragazzi,
ora basta..- disse -..ne parliamo un'altra volta, ok?- e
sgranò gli
occhi, come a dire che dovevano parlarne senza tutti quegli sguardi
addosso.
-Porto
Louis nel dormitorio..- disse Sam.
-NO!-
scattò lui.
-Io
aspetterò qui Ted! Non mi muovo finchè non
arriva, lasciatemi in
pace!-
Vic
capiva perfettamente il desiderio di suo fratello. Cadde il silenzio,
e dopo qualche minuto, Ted arrivò seguito dal Professor
Paciock.
Entrarono dal buco del ritratto, e il Professore cominciò:
-Buonasera
ragazzi. Il vostro amico James è in Infermeria, seguito da
Madama
Chips, dalla Preside e da molti altri insegnanti. Hanno mantenuto
James in vita..- molti trattennero il fiato -.. finchè non
è
arrivata la Professoressa Sinistra con il contro incantesimo, che
Silente aveva scoperto molti anni fa. Il ritratto di Silente ha
mostrato alla Prof. dove il saggio Preside aveva raccolto tutte le
contro-maledizioni che conosceva, su una pergamena lunghissima in un
cassetto, in ordine alfabetico. Ora, James ha perso molto sangue, e
se devo essere sincero con voi, è arrivato vicino alla
morte, ma
adesso è certamente fuori pericolo!-
sorrise raggiante -..e
non avrà danni permanenti in futuro. Se volete andare in
Infermeria
potete, ma dovete stare fuori ed entrare uno alla volta, capito? La
Preside vuole chiamare la famiglia Potter e la famiglia Weasley. Li
ospiteremo ad Hogwarts per qualche giorno, a partire da domani,
finchè il ragazzo non si sarà completamente
ripreso.-
Prima
ancora che arrivasse alla fine del discorso, Louis si era precipitato
fuori, seguito dagli altri.
Un
ammasso di studenti stava aspettando fuori dall'Infermeria. Paciock,
che aveva seguito i ragazzi, aprì la porta e fece entrare
Louis, lo
seguì e chiuse lentamente la porta dietro di sè.
I ragazzi rimasero
tutti fuori, attendendo, sempre preoccupati. Oltre a Vic, Fred,
Molly, Ted, Sam e Rick, intorno a loro, tra gli altri, stavano Dom e
Lucy e i tre Zabini di Serpeverde, Miriam e Alexis di Grifondoro,
Michael Harrison, il suo amico, Chloe, Ashley e Patty di Corvonero,
Lavor e Mine di Tassorosso. E molti altri che non Vic conosceva.
Tutti erano lì per James. Ma Vic si rese presto conto che la
maggior
parte di loro era lì per mera curiosità.
Sentì
Eric Zabini (il più piccolo, del terzo anno, Cacciatore)
dire:
-Quel
Potter se lo meritava. Lo odio. Sempre pieno di sé, gli sta
bene.-
Ted
lo aveva sentito, perchè a Vic parve che si fosse irrigidito.
-Probabilmente
ci voleva togliere la scena, dopo essere stato sconfitto a Quidditch-
ridacchiò Ermes (quello di mezzo, quinto anno, Battitore).
Vic
sentì la collera salirle al cervello quando vide Lucy
sorridere a quella tremenda battuta. Era suo cugino, miseriaccia!
Vide
Dom dare una gomitata all'amica, si era accorta anche lei della
bassezza che aveva raggiunto.
Michael
si avvicinò a Vic e le mise una mano sulla spalla,
comprensivo.
Ted
si girò di scatto verso di lui, ringhiando, nel silenzio
più
assoluto:
-Tu
che vuoi?!-
Michael
si fece indietro e mormorò: -Stronzo..-
Ted
prese Vic con un braccio e si voltò di nuovo a guardare la
porta
dell'Infermeria, in attesa, tenendola stretta a sè.
“Wow...
davanti a tutti...” pensò Vic, senza curarsi di
Michael.
Molly
si avvicinò all'orecchio di Vic e le sussurrò
piano:
-Io
so chi è stato...-
-Chi?!-
chiese Vic, con le fiamme nello sguardo.
-Non
ora..-
-Chi,
Molly, ti prego..-
-Lestrange..-
-E
come lo sai?!- stavano sempre sussurrando per non farsi sentire, ma
Molly scosse la testa.
-Dopo
Vic, da sole..-
La
porta dell'Infermeria si aprì e Louis uscì, col
volto rigato di
lacrime. Si avvicinò a Ted e Vic, loro sciolsero il loro
abbraccio e
lo strinsero in mezzo a entrambi, con fare rassicurante.
Fu
il turno di Fred. Poi di Molly, poi Vic, poi Dom, poi i compagni di
squadra, poi i compagni del suo anno. Pian piano, tutti gli fecero
visita. Lui era inerme, sul lettino candido, completamente immerso in
un sonno profondo e privo di sogni. Il suo volto era bianco come il
latte, lunghe e spesse cicatrici ricoprivano ogni centimetro della
sua pelle. Madama Chips continuava a spargergli delle creme magiche
addosso, sostenendo che avrebbero fatto sparire le cicatrici. La
McGranitt, la Lovegood e Paciock si sarebbero fermati lì per
tutta
la notte. Louis voleva restare, ma la Preside stessa gli diede
l'ordine di andare a dormire nel suo dormitorio, ma lo
esentò dalle
lezioni per tutta la settimana. Louis avrebbe potuto passare tutti i
giorni in Infermeria, ma solo fino alle sei. A quell'ora doveva
uscire assolutamente di lì, mangiare, respirare aria buona,
vedere i
suoi amici e soprattutto dormire. Alla fine Louis aveva dovuto cedere
a questo compromesso.
I
tre Corvonero accompagnarono Louis, Ted e Sam verso la torre di
Grifondoro. Erano gli ultimi rimasti a parlare con la McGranitt, ed
erano le undici e mezza di sera. Nessuno di loro aveva nè
pranzato,
nè cenato. Quando finalmente Louis fu nel suo letto a
baldacchino
del dormitorio, i cinque amici si accasciarono sulle morbide
poltrone, paffute e sgualcite, della Sala Comune.
-Quindi,
Vic, cosa dicevi prima di Piton?- chiese Sam.
-Giusto!-
esclamò Fred -..Cuginetta, tu sei un genio! Sei proprio una
Corvonero! Come hai fatto a ricordarti di quel racconto?!-
-Quando
lo hai detto, è venuto in mente anche a me..-
rimuginò Molly -..era
una volta che non volevamo assolutamente andare a dormire, nelle
vacanze di Natale. Eravamo piccoli. Lo zio Harry voleva un po'
spaventarci per spedirci a dormire e ci aveva raccontato della
Maledizione..-
-Ehm,
ragazzi? Volete spiegare anche a me?- chiese Ted.
-Sì,
certo amico!- disse Fred -prima la Mc ha detto che quella Maledizione
era il Sectumsempra. Ci pareva di averla già sentita..-
-E
Vic si è ricordata che era la Maledizione creata dal
Principe
Mezzosangue, ovvero Severus Piton!- concluse Molly con enfasi.
-E
vi dirò anche questo..- aggiunse abbassando il tono della
voce -..io
so chi l'ha scagliata! Max Lestrange! Non ho le prove, ma quando Vic
è corsa a chiamare aiuto, l'ho visto correre via verso il
castello.
Che ci faceva ancora lì? Lui non è un gran tifoso
di Quidditch!-
-Io,
Dom e Ted abbiamo anche scoperto che Lestrange dorme da solo, non
condivide il dormitorio con dei compagni.. Ted, secondo te Dom si
è
informata?-
-Non
lo so, domani glielo chiediamo..-
-Quel
Lestrange nasconde qualcosa.. Chi altro potrebbe essere stato se non
lui? Tutto torna..- disse Fred.
E
Molly continuò: -Max potrebbe davvero essere il figlio di
Piton! E
di conseguenza conoscere la Maledizione!-
-No,
non ha senso..- scosse la testa Sam -..se anche fosse il figlio di
Piton, era un neonato quando è morto. Come può
avergli insegnato la
Maledizione?-
-Quello
è vero, ma potrebbe aver ereditato dei libri di suo padre,
dei
manuali,..- iniziò a pensare a voce alta Fred.
-Ragazzi,
è inutile, non possiamo saperlo..- sospirò Ted
-..ma possiamo
sempre indagare! Iniziamo a scoprire perchè dorme da solo..-
-Poi
potremmo fare una capatina in villa Malfoy e dare una sbirciatina..-
aggiunse Fred.
-Comunque
una cosa è certa..- Molly era molto seria - ..qualcuno ha
attaccato
James Potter, il figlio primogenito di Harry Potter, e le cose non
possono che essere connesse..-
Vic
annuì: -Se fosse stato per la partita di Quidditch nessuno
avrebbe
scagliato una Maledizione che poteva ucciderlo! E poi non avrebbe
senso.. Avevate perso.. C'è sotto qualcosa di molto
più grosso..-
-La
Weasley ha ragione..- concluse Ted -..c'è qualcuno, in
questa
scuola, che probabilmente ha tutte le intenzioni di vendicarsi contro
Harry Potter per il suo passato, e se l'è presa con James.
Non c'è
altra spiegazione!-
Il
giorno dopo, domenica, Harry, Ginny, Albus, Lily, Ron, Hermione, Rose
e Hugo arrivarono praticamente all'alba. Gli adulti si chiusero
subito tutti nell'Infermeria con James, la McGranitt e i due vecchi
amici, Neville e Luna. I bambini, invece, furono lasciati alla
capanna di Hagrid, sotto la sua custodia. Anche se erano molto
agitati per James, erano stati rassicurati sul fatto che si sarebbe
rimesso in qualche giorno, e la paura lasciò spazio alla
curiosità.
Per la primissima volta vedevano Hogwarts! Da fuori, certo, ma erano
lì, sul serio. Vic, Fred e Molly verso
le nove, dopo la
colazione, raggiunsero i cuginetti appena arrivati, mentre Ted e Sam
accompagnavano Louis in Infermeria.
-Viiiiic!!!-
le corse incontro Lily. La piccola cugina la adorava. Quel giorno,
grazie a Minerva, non pioveva, c'erano un po' di nuvole ma si stava
bene. Lily le corse incontro nel giardino di fronte alla capanna di
Hagrid. Gli altri tre piccolini le trotterellavano dietro e saltarono
al collo dei tre cugini più grandi, uno dopo l'altro.
-Bambini,
venite, entriamo!- li richiamò Hagrid con la manona,
sull'uscio.
Entrarono
tutti, e, anche se la capanna era un po' piccolina per contenerli,
ognuno si trovò il suo posticino: Lily si sedette sulle
gambe di
Vic, che stava su una sedia, Hugo su quelle di Fred, che era seduto
sulla panca di fianco a Molly, Hagrid era in piedi vicino al
caminetto e Al e Rose avevano incrociato le gambe sedendosi per
terra, sulle assi di legno che costituivano il pavimento.
-Come
farà la McGranitt a ospitare tutti?- chiese Molly ad Hagrid.
-Ci
farà mettere la tenda nel mio giardino.-
-Nonno
Arthur ci ha prestato le tende!- disse Al.
-Noi
otto dormiremo nelle tende..- continuò Rose -ma ho sentito
la mamma
dire allo zio Harry che stanno arrivando anche Roxanne con gli zii.
Poi forse anche qualcun altro..-
-I
miei vengono?- chiesero Vic e Molly in coro.
-Vengono,
allora..- iniziò Hagrid, cercando di ricordare -George e
Angelina,
con Roxanne, come ha detto la piccola Rose.. Poi.. Fleur viene, ma da
sola.. Mi hanno detto che Bill non ce le lasciano prendere le ferie
dalla Gringott.. Fosse stato suo figlio sì, ma
così non ce le
lasciano, schifosi Goblin.. Poi ci viene Audrey, mentre Percy anche
lui non può lasciare il Ministero neanche un giorno.. Ecco.-
-Mm..
Mia madre dorme in una tenda?- chiese Vic, dubbiosa.
-No,
Vic. Ho sentito mamma parlare al telefono con lei.- disse Al -..a
quanto ho capito zia Fleur e zia Audrey hanno preso una camera a
Hogsmeade, gli altri stanno tutti qui.-
-Quando
la mamma vedrà come sta Louis, le verrà un
infarto..- disse la
ragazza, scuotendo la testa corvina.
-Vabbè
su.. Hai sentito il Professor Paciock.. James si rimetterà
presto.
Quindi state tutti tranquilli!- disse Molly, cercando di mettere
allegria.
-Che
dite di una partitina a Quidditch? In un vero campo
da gioco?-
propose Fred.
-SIIIIII!-
urlarono i quattro piccoletti.
Uscirono
tutti fuori, compreso Hagrid, e si diressero al campo. Fred si
intrufolò nell'ufficio di Madama Bumb e sottrasse un certo
numero di
scadenti manici di scopa. Saltarono tutti su e presero a volare, si
misero in cerchio e iniziarono a fare passaggi con la Pluffa. Tutti
tranne Vic, naturalmente. E Hagrid.
-Non
ami volare, eh Vicky?-
-Non
molto, Hagrid.. Neanche tu, vedo!- e risero.
-Oh,
guarda! Arrivano Ted e Louis!.. Oh! Io.. ehm.. io... devo andare!-
disse incerto, e si avviò verso casa sua.
“Che
gli è preso?”
I
due arrivarono. Louis sorrideva, ma il suo sguardo era triste.
-Ciao,
cugini!!!- saltò in groppa a una delle scope rimaste a terra
e salì
abilmente verso gli altri. Ci voleva un po' di svago per suo
fratello, pensò Vic. Ted le si avvicinò.
-Ho
cercato di portarlo un po' via. Intanto Harry parla un po' con la Mc
e gli altri.-
-Hai
fatto bene, Lupin.-
-E'
come un fratellino per me.. Sai.. James..- le confidò.
-Lo
so..- mormorò lei. Ted fissava l'erba scossa dal vento.
-Vedrai
che si rimetterà presto, Lupin..-
-Lo
so.. E' forte quel piccolo stronzetto. E' dura metterlo al tappeto..
Comunque se scopro con certezza chi è stato...- ma non
proseguì la
frase.
-Vieni
con me?- le chiese alzando lo sguardo e puntandolo nei suoi occhi
azzurro cielo.
Lei
esitò. Se sparivano, se ne sarebbero accorti tutti, prima o
poi. Ma
in fondo, che importava? Annuì.
Ted
si avviò verso il lago nero, e si sedette sull'erba del
prato. Lei
lo imitò. Da lì, gli altri non potevano vederli,
perchè erano
coperti dalla chioma di un albero.
-Aspettiamo
che se ne vadano, e poi ti faccio un po' volare.- le sorrise Ted. Non
era una domanda.
-Ehm,
non è che mi piaccia tanto, Lupin..-
-Saliamo
sulla stessa scopa, ti tieni a me! Ti piacerà, vedrai..-
-Mm..
Se lo dici tu..-
-E'
rilassante!- continuò lui stendendosi sul prato, le braccia
incrociate dietro alla testa, tipo un cuscino.
-Sembra
tutto tranquillo ora.. Ieri abbiamo visto la morte in faccia.. James
poteva morire.. E' strano, vero?- chiese lui.
-Sì,
lo è.. Vedere Louis così, mi uccide..-
-Gli
vuoi proprio bene, eh?-
-Sì,
un sacco..-
-E
a Dom ne vuoi?-
-Bhe..
Certo.. E' mia sorella..-
-Ma
Louis è un'altra cosa!-
-Bhe
sì.. E' migliore, secondo me..-
-Può
darsi.. Oppure può essere che con Dom ti senti in
competizione, ti
senti paragonata, ti senti invidiosa?-
-Lupin,
devi sempre psicoanalizzarmi?-
-Ah,
giusto!- rise lui -..Parliamo di me!- disse, gonfiando il petto.
-Sei
un presuntuoso..-
-Sempre
il solito acidume, Weasley..-
-Puoi
contarci!-
-Cambierai
idea..- si passò una mano fra i capelli, sorridendo fra
sé.
-Sicuramente!-
ribattè, sarcastica.
-Mm,
mi sa che hanno finito!- esclamò Ted, alzandosi a sedere.
-Vabbè,
Lupin, ma non è necessario..-
-No
no, signorina, ora andiamo!- disse alzandosi e afferrandole il polso
per tirarla su. Lei si lasciò trascinare fino al campo, ora
deserto.
Le nuvole stavano lasciando un pochino di spazio a qualche raggio di
sole.
-Fred
è proprio una testa di cazzo! Ha lasciato qui per terra una
dozzina
di scope!- sentenziò Vic.
Ted
ne afferrò una che sembrava grossa e potente, anche se
vecchia, e la
inforcò.
-Sali!-
le ordinò sorridendo e facendole cenno con la testa di
saltare su.
Vic,
incerta, alzò una gamba e scavalcò il manico di
scopa, dietro di
lui, e lo afferrò per le spalle. Si sistemò bene
a cavallo della
scopa e poi abbracciò Ted intorno alla vita.
-Pronta?-
-Okay...-
E
i loro piedi si staccarono da terra. Vic sentiva il suo mantello che
iniziava a svolazzare dietro di lei. “Speriamo non si impigli
da
nessuna parte!” pensò, terrorizzata a quell'idea.
Ted indossava
solo camicia, cravatta e maglione, senza il mantello. Mossa
saggia.
Quando
furono a circa cinque metri di altezza, Ted partì davvero.
Sfrecciò
verso l'alto e in avanti, e dopo poco piegò in una curva
larga. Vic
nascose il viso dietro alla sua schiena. Il vento fresco le pungeva
la faccia a quella velocità, ma più che altro il
suo pensiero era
la paura di cadere o di andare a sbattere contro un ostacolo.
All'idea di giocare a Quidditch e di dover scansare Bolidi,
tremò di
paura, e strinse di più la presa su Ted. Lui
continuò tranquillo a
volteggiare, senza variazioni di velocità o di percorso, e
Vic
iniziò ad abituarsi. Con lui che guidava, si sentiva
più
tranquilla, lei non doveva pensare a nulla, si fidava di lui, era
bravissimo a volare, e quelle per lui erano cosucce da niente.
Durante la partite e gli allenamenti faceva ben di peggio! Vic si
rilassò, e il suo pensiero iniziò ad andare al
fatto di essere
avvinghiata a lui, su un manico di scopa, a venti metri di altezza.
Il parco di Hogwarts, da lì, era ancora più
bello. Il cielo si
stava aprendo, il sole stava per fare definitivamente capolino sulla
valle. Vic, senza quasi rendersene conto, iniziò ad
accarezzare i
fianchi di Ted. I loro corpi si unirono e Vic appoggiò il
viso sulla
spalla di Ted. Lui si voltò a guardarla, le sorrise, e
iniziò a
planare sullo specchio d'acqua del lago scuro. Volarono per un bel
pezzo rasentando la superficie coi piedi. Vic rise. Allungò
una mano
e toccò l'acqua gelida con la punta delle dita.
-E'
terribile come credevi?- chiese Ted, ridendo, cercando di sovrastare
il rumore dell'aria contro di loro.
-Non
è così male, Lupin.- rise lei, schizzandogli un
po' d'acqua
addosso.
-Non
mi provocare, Weasley, o ti butto in acqua!-
-No
no no! Ti prego, no! Faccio la brava!- disse lei, riacciuffando i
suoi fianchi e stringendolo forte, sinceramente terrorizzata
all'idea.
-Brava.
Non fare la furba.- ghignò lui, rialzandosi in volo. Fecero
ancora
tre volte il giro del parco, e poi planarono verso il campo da
Quidditch, per atterrare.
Purtroppo,
ad attenderli c'erano Fleur e Madama Bumb!
-Cosa
diavolo stai faciondo, Victoire?!- urlò sua madre, piuttosto
irritata mentre la ragazza si arrabattava giù dalla scopa.
-Io..
ehm.. Ciao mamma!- alzò il palmo della mano, pensando che
far finta
di niente fosse la miglior scappatoia per quella situazione.
-Avete
fatto voi due questo scempio?!- intervenne rabbiosa Madama Bumb.
-Ehm,
mi scusi.. Sono stato io..- alzò l'indice Ted. Non era vero,
lo
sapevano entrambi.
-Dieci
punti in meno per Grifondoro! E ti farò dare una punizione!
Vieni
con me, Lupin!- ringhiò Madama Bumb, voltandosi verso il
castello a
testa alta e prendendo a marciare. Ted fece di sfuggita un occhiolino
a Vic, e la seguì.
La
ragazza si voltò verso sua madre.
-Ehm,
mamma, mi dispiace.. Noi ci stavamo solo distraendo un po'..-
tentò
di giustificarsi.
Il
bellissimo viso della bionda e alta donna, si tramutò da
arrabbiato
a preoccupato, e Fleur buttò le braccia al collo a Vic.
-OOOH!
Bambina mia!!! Ero tonto in pensiero per voi! Ma cosa gli hanno fatto
al piccolo James! OH! E se fosse suscesso a Louis! Meno male che
stote bene! Meno male! Bambini miei!- singhiozzò.
Note
dell'autrice
Ciao
a tutti!!!
Allora,
questo capitolo, come l'11 e il 12 che pubblicherò, parla
del giorno
seguente all'attentato a James. Domenica. La domenica in cui la
famiglia Potter-Weasley si riunirà tutta ad Hogwarts. Poi
dal
capitolo 13 ricomincerà la settimana di lezioni, ma la
famiglia non
se ne andrà finchè James non sarà del
tutto guarito. Vi piace il
fatto di avere tutti i personaggi principali di nuovo tutti insieme
ad Hogwarts con i figli? Personalmente, mi piace moltissimo scrivere
di una riunione famigliare!
Per
il resto, come molte di voi già avevano pensato, i nostri
protagonisti nutrono sospetti su Lestrange. Vorrà vendicare
i suoi
genitori? Chi sarà stato suo padre, secondo voi? Sono troppo
curiosa
di sapere cosa ne pensate!
Odiosi
i Zabini vero? Ma parlerò ancora di loro, e forse in un
certo modo
sembreranno un po' più simpatici.. Non dico altro! E Ted e
Vic non
stanno prendendo un pochino più di confidenza? Io li trovo
adorabili! Voi che ne pensate? Sono o no cotti l'uno dell'altra?!
Grazie
a tutte voi, siete fantastiche! Un abbraccio speciale a
GregAvril2000, che mi ha dato una fiducia incredibile, che spero
tanto di meritarmi!
Vi
abbraccio, e ...fatemi sapere che ne pensate!
FleurDa
|
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Capitolo 11 *** Il lato leale dei Serpeverde ***
cap 11
Capitolo
11
Il
lato leale dei Serpeverde
-ZABINI!-
ululò Dom entrando inferocita attraverso la parete di pietra
nella
Sala Comune dei sotterranei.
Gli
occhi di tutti i Serpeverde si puntarono allibiti verso di lei, che,
dopo l'irruzione, stava avanzando a grandi passi verso le poltrone di
pelle nera su cui erano accasciati i tre fratelli.
-Tu!!!-
puntò l'indice contro il più piccolo dei tre
ragazzi scuri, Eric. I
capelli rossi le svolazzavano come fiamme, mentre si avvicinava. I
tre ragazzi si alzarono di scatto.
-E
tu!!!- ormai era vicina, e piantò l'indice sul petto di
quello di
mezzo, Ermes.
-Weasley,
finalmente ci degni della tua attenzione!- ghignò
quest'ultimo.
-VOI!
Voi non strisciate come Serpi, ma come luridi vermi
schifosi!-
sibilò -..Può anche starvi antipatico Potter, ma
qualcuno ieri ha
tentato di assassinarlo! E' mio cugino!-
-Stai
scherzando?!- esclamò Eric allibito -..non sapevo che
avessero
tentato di ucciderlo! Io credevo che lo avessero solo messo a terra,
o che avesse avuto un malore da nulla!- disse, guardando nervosamente
a destra e a sinistra, in cerca di sguardi sostenitori.
Emanuel,
il fratello maggiore, un armadio del settimo anno che giocava nel
ruolo di Cacciatore, fece un passo avanti. Era il più
riflessivo dei
tre, e difese i fratelli.
-Weasley,
i miei fratelli non lo sapevano davvero, sono impulsivi, lo sai..-
affermò, appoggiando una mano sulla spalla di Eric.
Gli
occhi di Dom scintillavano di luce verde. Era davvero furibonda.
-Sarà
meglio che insegni ai tuoi fratelli a tenere a freno la lingua
biforcuta...- cominciò.
-Io
lo sapevo!...- si intromise Ermes -... e non mi importa che sia tuo
cugino. E' comunque un pezzente. Mio padre era contro il suo, e io
sono contro di lui!- i suoi fratelli, sinceramente innocenti, lo
fissarono esterrefatti.
-Che
marcisca con i Mezzosangue all'Inferno!- urlò lui, con una
smorfia
orribile.
-Expelliarmus!!!-
ringhiò Dom all'improvviso, in posizione di attacco, dopo
aver
prontamente estratto la bacchetta dalla fodera appesa alla gonna
dell'uniforme. Il ragazzo venne spinto all'indietro, e la sua
bacchetta, che ancora non aveva sfoderato, balzò via,
rotolando per
terra, fermandosi in prossimità di uno dei cinque camini di
pietra.
Dom
si avvicinò minacciosa, puntò con forza la
bacchetta alla tempia
del ragazzo e premette. Il suo viso si scompose, dando vita ad una
smorfia di dolore. La ragazza gli afferrò le guance con la
mano
libera, schiacciandole, e avvicinò il suo orecchio alla
propria
bocca.
-Tu
sei solamente uno schifoso topo di fogna, utile solo al mio
nutrimento..- gli sibilò piano all'orecchio, ma
tutti gli
studenti captarono perfettamente le sue parole.
Dopo
qualche istante, durante il quale lo sguardo di Dom emanava scintille
di follia, la ragazza lo respinse indietro, e senza smettere di
puntargli addosso la bacchetta, si rivolse alla folla:
-Chiunque
di voi, che abbia qualcosa da dire su un qualsiasi membro della mia
famiglia, lo dica direttamente a me! Sbrigheremo la faccenda
faccia a faccia..- e li guardò minacciosa, gli occhi verdi
colmi
d'ira.
-Tu,
Emanuel! Vieni con me..- fece un cenno al ragazzo, lo
afferrò per un
braccio e prese a marciare verso l'uscita dell'elegante Sala Comune.
Ermes
si massaggiava la tempia, Eric era profondamente dispiaciuto e deluso
dal fratello.
Dom
portò Zabini fino all'altezza delle cucine, ma si diresse
verso le
botti che indicavano l'ingresso della Sala Comune di Tassorosso. Lo
trascinava con violenza, tirandolo per un braccio: lei, uno
scricciolo in confronto alla massa di lui.
La
rossa diede un calcio violento a una botte. Zabini sapeva che non era
quella la botte che serviva a entrare nella Sala Comune dei compagni
dell'altra Casa. La botte sbattè violentemente contro il
muro, ma
non si rovesciò. Liberò, sotto di sé,
l'ingresso di una botola,
coperto da quello che sembrava un cerchio di ghisa massiccia.
Assomigliava molto a un tombino. Dom si guardò in giro per
essere
sicura che nessuno li stesse guardando, poi puntò la
bacchetta alla
botola e disse: -Abominius!-
Il
coperchio apparentemente esplose. In realtà, non emise quasi
un
suono, solo un impercettibile fischio. Dom entrò, grazie a
una
scaletta a pioli interna, e incitò Emanuel a fare lo stesso.
Quando
furono dentro, la ragazza esclamò, puntando la bacchetta
all'uscita
sopra di loro: -Regenero!- e si riformò
il cerchio di ghisa.
Poi -Lumos!- e finalmente tornarono a vedere. Si
trovavano in
un tunnel. Dom prese a percorrerlo e Zabini le andò dietro,
spaventato. Non voleva perdere la fonte di luce, visto che aveva
lasciato la bacchetta in Sala Comune. Arrivarono in un punto in cui
il tunnel aveva uno slargo. Non finiva lì, ma Dom si
fermò e si
voltò verso Emanuel, con lo sguardo assetato di informazioni.
-Devo
chiederti un paio di informazioni, Zabini.- e lui annuì per
farla
proseguire.
-Tu
sei del settimo anno. Perchè Lestrange non dorme in
dormitorio con
voi?-
-E
tu come lo sai?-
-RISPONDI!-
-Okay!
Ero solo stupito, perchè la McGranitt ci ha fatto giurare a
tutti di
non dirlo in giro! Ma se lo sai già.. Non lo so
perchè.-
-Vorrei
qualcosa di più, grazie.-
-Davvero,
non lo so.-
-E'
stato lui a richiederlo? O voi?-
-Lui.-
-E
perchè lei ha acconsentito?-
-Non
ne ho la più pallida idea!-
-Bene,
Zabini, ascoltami attentamente. Se non vuoi che io riduca tuo
fratello Ermes in un Vermicolo a vita (e sai che lo farei tanto
volentieri!), sarà meglio che collabori con me, d'accordo?-
lo
minacciò.
Lui
parve riflettere qualche secondo, ma poi sembrò convincersi
che era
una buona idea.
-D'accordo.-
annuì.
-Bene!
Voglio che spii Lestrange, per me. Ci incontreremo qui tutte le
settimane, il martedì sera, e mi dirai ogni dettaglio di cui
sei
venuto a conoscenza, anche insignificante, mi hai capito?! Sospetto
che c'entri qualcosa col tentato omicidio di mio cugino, e se
è
così, lo voglio incastrare! Mi serve una spia del suo anno
di
Serpeverde, e sarai tu! Se non collabori, Capitano della squadra di
Quidditch, sappi che oltre a uccidere i tuoi fratelli, mi
ritirerò
dal gioco!- Zabini rabbrividì.
-D'accordo,
va bene! Tanto non mi importa un cazzo di Lestrange, per quanto mi
riguarda puoi anche spedirlo ad Azkaban.-
-Allora
la pensiamo allo stesso modo, ottimo.-
E
Dom si avviò per tornare indietro.
-Come
mai mi ha svelato il tuo nascondiglio segreto?- chiese lui curioso,
abbassando la testa per passare nel tunnel, dove lei riusciva a
passare a testa alta.
-Non
è il mio nascondiglio, ma un
mio nascondiglio. E non è
neanche uno dei migliori..- sogghignò lei.
-Fred
Weasley?- chiese sognante Luna Lovegood avvicinandosi al tavolo di
Corvonero, a pranzo in Sala Grande.
-Eccomi
Prof!- saltò su lui.
-E
Molly Weasley?- lei continuò a guardarsi in giro, distratta.
-Sono
io, Professoressa.- disse lei, alzandosi in piedi.
-Venite
con me, sono arrivati i vostri genitori..-
-Oh!
Bene!- esclamò Fred, infilando in bocca gli ultimi enormi
bocconi di
polpettone, e sfilandosi da sotto la panca. La Lovegood
volteggiò
via, poi le si accese la lampadina e si voltò di scatto
verso di
loro. La stavano seguendo, e le piombarono addosso, non aspettandosi
quel brusco arresto.
-Oh,
scusate! Non è che dovevate finire di mangiare?- chiese
cortesemente
la donna.
-Ehm,
no.. Avevamo finito.- disse Molly, guardando sconsolata il suo piatto
ancora pieno.
-Oh!
Bene! Meglio così..- e la Professoressa si voltò
verso l'enorme
portone, riprendendo a camminare.
Fred
ridacchiò. Molly lo fulminò con lo sguardo: lui
aveva finito tutto
quello che stava mangiando. Ripresero a seguire la Direttrice della
Casa.
Uscirono
all'aria aperta, e il vento gelato si insinuò all'interno
dei loro
mantelli. Faceva davvero freddo. Videro Madama Bumb marciare verso il
castello seguita da un Ted divertito. Quando arrivarono allo stesso
livello e si incrociarono, Fred mormorò:
-Ma
dov'eri?!-
-Lascia
perdere, amico, e ringrazia.. Sto per andare a scontare una tua
punizione!- e gli fece l'occhiolino.
Fred
realizzò.
-Bello
avere degli amici Grifondoro!- rise alludendo al loro coraggio, alla
loro lealtà verso gli amici e alla loro ricerca di guai e
attenzioni.
-Che
diamine hai combinato, Fred?- chiese Molly, preoccupata.
-Sai,
prima ho rubato quelle scope dal ripostiglio della Madama..-
disse lui, indicando col pollice dietro di sé, nella
direzione in
cui Madama Bumb marciava impettita. Molly capì e scosse la
testa,
sorridendo.
Arrivarono
fino alla capanna del guardiacaccia, dove Harry, Ron e George erano
intenti a montare le due tende di Arthur. Hagrid aveva portato i
bambini a fare un giretto nel parco della scuola, mentre Ginny,
Hermione, Audrey e Angelina erano intente a sparecchiare un tavolone
in legno, smontabile da campeggio, su cui, a quanto pareva, avevano
appena pranzato tutti.
-Ciao,
tesoro!- esclamò Audrey, allargando le braccia in direzione
di
Molly, non appena la vide.
-Ehi,
mammina, paparino, dov'è quella peste di Rox?- chiese Fred
allegramente.
-Ciao
Fred! Rox è con gli altri bambini a fare un giro con Hagrid,
nel
parco. Aiuta papà!- disse Angelina, rimettendosi a
rassettare.
-Agli
ordini! Mi sei mancata anche tu, comunque!- ghignò
sarcastico.
Si
avvicinò ai tre uomini e George gli passò subito
una mano nei
capelli, scompigliandoglieli.
-Freddie!-
-Georgie!-
rispose il figlio.
-Stai
combinando abbastanza guai?-
-EHI!
Razza di idiota!- ululò Angelina. Fred scoppiò a
ridere.
Molly
intanto abbracciava con amore sua mamma.
-Hai
già visto Lucy?- le chiese.
-Sì,
prima, me è già scappata a lezione..-
-Non
è possibile, è domenica! Non ci sono lezioni
oggi..-
-Avrà
avuto da fare..- la giustificò Audrey. In questo madre e
figlia
erano molto simili, avevano sempre una ragione pronta per
giustificare chiunque. Molly non potè, però, fare
a meno di pensare
fra sé che sua sorella era stata molto scortese. La ragazza
si mise
subito ad aiutare le tre donne.
-Dov'è
Vic?- chiese.
-Fleur
è andata a cercarla.- rispose Ginny -..Hagrid ha detto che
era al
campo da Quidditch.-
“Non
è possibile.. Vic?!”
-Louis
come sta?- chiese Harry. Aveva il volto contratto in una smorfia di
preoccupazione che tentava invano di nascondere. In realtà,
era in
pena chiaramente per James, ma non voleva farsi vedere preoccupato
solo per il proprio figlio.
-E'
triste e agitato. Ma si sta riprendendo velocemente. Così
come
James, a quanto ho capito.- rispose Molly.
Intervenne
Luna: -Puoi stare tranquillo, Harry. James si rimetterà
presto,
meglio di come stava prima..-
Fred
e Molly si guardarono. Detto dalla Lovegood forse non era
così
incoraggiante, data la quantità di cose che si inventava di
sana
pianta, ma Harry parve rasserenarsi un poco. Ginny, invece, mostrava
una forza d'animo fuori dal comune.
-Wingardium
Leviosa!- esclamarono in coro Fred e George, puntando le
bacchette su martelli, corde e picchetti che dovevano spostare
all'altro angolo della prima tenda, mezza montata.
-FREEEEEEDDD!!!!!-
esclamò una voce di bambina.
Si
voltarono tutti in direzione del lago, da cui si stava avvicinando un
gruppetto di marmocchietti, sui quali troneggiava maestosa la figura
di Hagrid. Una di queste bambine si staccò dal gruppo, a
braccia
aperte, e si mise a correre verso di loro. Aveva le treccine scure,
la pelle scura ma coperta di lentiggini, e gli occhi chiari.
-Piccola
peste!- urlò Fred, piegando le ginocchia per abbassarsi e
allargando
le braccia per accogliere il suo abbraccio. Quando la piccoletta si
trovò a circa un metro da lui, spiccò un salto e
gli arrivò
addosso con forza, rovesciandolo a terra a gambe all'aria.
Tutti
scoppiarono a ridere, mentre trotterellando arrivavano anche Albus,
Lily, Rose, Hugo e Hagrid. Saltellarono un po' intorno a Molly, che
era più vicina, poi Lily la prese per mano e si avviarono
tutti
verso Fred e Roxanne, che ormai stavano facendo la lotta, rotolandosi
per terra.
-Stasera
venite tutti qua, ragazzi, a cena?- chiese Ron, ridendo come un
pazzo.
-Ma
sì, Ronald, invita, tanto siamo noi che cuciniamo!-
commentò
sarcastica Hermione -..e aiutali con le tende, no?!-
Poi
si voltò radiosa verso Molly e le sussurrò, senza
farsi sentire:
-Certamente siete invitati, cara. Anche coi vostri amici!- e le fece
l'occhiolino. Molly adorava zia Hermione. La faceva sempre ridere il
modo con cui contraddiva sempre suo marito.
Ormai
Fred era partito in quarta con i giochi. Aveva trasfigurato la sua
bocca in un muso di cane, e rincorreva a quattro zampe, col corpo
umano, i bambini per il giardino di Hagrid, intorno alle tende. Molly
li guardava e scoppiava a ridere ogni cinque secondi.
In
quel momento passarono dietro alla capanna Alexis e Miriam. Si
stavano dirigendo su un prato tranquillo, ai margini della Foresta
Proibita per studiare e chiacchierare senza essere sentite. Quando
videro Fred in quelle condizioni, scoppiarono a ridere, e Alexis si
mise a correre verso di lui. Lui se ne accorse soltanto quando lei
gli stava accarezzando la testa, scompigliandogli i capelli, come
fosse davvero un cane, piegandosi in due dal ridere per quanto era
buffo. Guardò Miriam, sempre ridendo, poi lo
salutò con una piccola
pacca, e corse di nuovo verso l'amica.
-Che
calina!- urlò Hugo all'orecchio di Fred. Lui quasi cadde per
terra
per lo spavento. Molly rise di nuovo. Poi qualcuno le mise una mano
sulla spalla. Si voltò: era Vic.
-Ciao
Molly! Sono appena arrivata. Ero con mia madre. Ha preso una camera
d'albergo con la tua.-
-Sì,
lo so.-
-Adesso
va a salutare Dom, poi ha detto che lei e la zia vanno giù a
Hogsmeade per posare i bagagli e tornano per cena.-
-Ottimo!
Dov'eri a pranzo?.. Ah! Siamo invitati a cena!-
-Bene..-
-...Sì,
ma dov'eri a pranzo?- ribadì.
-Ehm..-
-Vic,
avanti..-
-Con
Ted.. Su un manico di scopa..-
-Cooosa?-
-Che
c'è di così strano?-
-Il
fatto che tu sia salita su una scopa ben due volte in due giorni!-
Ma
subito si rabbuiarono, pensando a quello che era successo il giorno
prima.
-Lo
so, non mi piace volare.. Comunque, Molly.. Ammetto che con lui mi
è
piaciuto..- sorrise.
-Guarda
un po'!- rise sarcastica.
-Stasera
è invitato a cena anche lui?-
-Sì,
tutti, perchè?-
-Perchè
se mia madre si accorge che abbiamo una.. bo? Una storia?.. Bhe, in
ogni caso mi ammazza!-
-Perchè?!-
-E
che ne so! Ci tratta ancora come dei bambini!-
-Vic!
Hai sedici anni!-
-Lo
so! E Dom quattordici! Se mai la mamma dovesse venire a sapere quello
che ha già fatto!-
Molly
scoppiò a ridere. Sicuro che Fleur alla loro età
era peggio di
Dominique! Ma ora che era mamma...
Passarono
un bellissimo pomeriggio in allegria. Fleur e Audrey si recarono
quasi subito al villaggio. I maschi terminarono di montare le tende
intorno alle tre e mezza, quando le donne avevano già finito
il loro
compito da mezz'ora. Poi Luna, Neville, Harry, Ginny, Ron, Hermione,
George, Angelina e Hagrid si erano seduti intorno al tavolo da pranzo
a chiacchierare, mentre Vic, Fred, Molly e i ragazzini facevano dei
giochi di squadra magici. Verso le cinque e mezza i grandi accesero
un fuoco, e Ted arrivò con Sam. Dom e Lucy, a quanto pareva,
si
facevano gli affari loro al castello. Louis arrivò alle sei,
dopo
aver trascorso l'intera giornata in Infermeria.
-Ciao
a tutti!- salutò arrivando, fingendosi allegro.
-Ciao
Louis! Come sta?- chiese Ginny.
-E'
sempre addormentato. La McGranitt mi ha detto che potete andare a
farci visita due alla volta, ma tra una mezz'oretta. Ora ci sono Dom
e un suo amico.-
-Lucy?-
chiese Molly.
-Non
l'ho vista.- disse lui, incrociando le gambe mettendosi a sedere
sull'erba, intorno al fuoco come tutti i suoi cugini.
-Chi
è l'amico di Dom?- chiese Vic curiosa.
-Giusto!-
confermò Ted, cosa che mandò la bile al cervello
di Vic.
-Eric
Zabini. Dovevate vedere che faccia! Sembrava disperato!-
-Eric
qual è più, dei tre?- domandò Fred,
guardandosi intorno.
-Il
piccolo! Quello del terzo anno..- disse Vic.
-Il
Cacciatore, Fred!- disse Molly, e l'espressione intontita di Fred
divenne finalmente consapevole di chi stavano parlando.
-Un
momento, ce n'è due che fanno i Cacciatori!-
esclamò Ted.
-Ma
sì, Ted! Quello più piccolo anche di statura!-
disse Fred, mimando
con le mani un oggetto più piccolo.
Vic
notò che Rose non staccava gli occhi di dosso a Ted.
“Ah,
hai già capito tutto, nanerottola!”
pensò sorridendo.
-Ragazzi,
va bene se invito anche Alexis per la cena?- disse Fred.
-Freeeddieee!-
sorrise Ted, mentre Sam scoppiava a ridere.
-Che
volete voi due!- rise lui.
-Ci
piacciono le Cercatrici, eh!- disse Ted, e a Vic quel plurale non
piacque per niente. Dom era una Cercatrice, cazzo!
-Ma
Dom e Lucy vengono stasera?- chiese Sam.
-Se
si portano Zabini, le rispediamo con lui nel sotterraneo!-
esclamò
Ted.
-Ma
il piccolo non è antipatico, dai..- aggiunse Molly.
-Premettendo
che è un Serpeverde...- la fissò torvo lui -.. e
poi è un
Serpeverde!- concluse. I bambini scoppiarono a ridere. Tutti meno
Albus.
-Bhe
questo non lo rende per forza una brutta persona..- mormorò.
-Ma
sì, Al, Ted scherzava!- Louis gli diede una pacca sulla
spalla.
Il
buio della sera scese sulla valle piuttosto presto. Lentamente, a due
a due, gli adulti salirono al castello per fare visita a James.
Albus, Lily e Hugo implorano i cugini grandi di portarli di nascosto
a visitare il castello e le Sale Comuni. Fred voleva cedere, ma Molly
lo bloccò. Rose, d'altro canto, non voleva disobbedire alle
regole.
Inoltre, nonostante la scuola la incuriosisse molto, la incuriosiva
di più Ted, dal quale non si staccava mai più di
due metri. La
piccola Lily se ne accorse, e iniziò a darle spallate e a
prenderla
in giro. Vic se la rideva sotto i baffi.
“Se
Rose mi scopre, mi trasfigurerà in un
puntaspilli!” pensò. Le
capacità magiche della ragazzina erano promettenti
già a dieci
anni.
Poco
dopo, Dom, Lucy e ...Eric Zabini scesero dal
castello verso di
loro. I ragazzi si scambiarono sguardi allibiti. Che ci faceva lui,
lì? Ted prima scherzava, sì, ma fino a un certo
punto!
Il
bel ragazzino scuro si avvicinò ai compagni, e Vic
notò che Harry e
Hermione si avvicinarono lentamente per sentire.
-Cosa
vuoi, Zabini?- chiese Ted, scettico.
-Solo
scusarmi. Ieri mi avete sentito parlare male di Potter, ma io stavo
solo scherzando.. Non sapevo..- proseguì, alzando un palmo
della
mano frenando Ted che stava già per interromperlo,
furibondo. -..non
sapevo che qualcuno avesse tentato di ucciderlo. Non l'ho visto
passare diretto all'Infermeria. Ho solo sentito dire in giro che
Potter si era sentito male. Credevo fosse una cosa da nulla, e mi
sono lasciato scappare una battutina. Sono davvero dispiaciuto per
voi, e spero si rimetterà presto.-
Si
volse a guardare Dom, con fare interrogativo, come a chiederle se
quel discorso poteva andare bene, o se doveva ricominciarlo daccapo.
Lei annuì impercettibilmente.
-E
vi chiedo scusa anche a nome di mio fratello Ermes.- aggiunse veloce,
voltandosi e correndo via. Dom fece una smorfia di dissenso, ma non
disse nulla. Alzò una mano ed esclamò:
-Ciao
a tutti!-
Note
dell'autrice
Ciao
a tutti, gente!!!
Allora,
è o non è cazzuta Dom?! Cosa ne pensate di lei
dopo questo
capitolo? Il suo personaggio a me piace molto, lo ammetto. Voi come
la vedete?
E
Lestrange cosa nasconderà?
E
cosa ne pensate ora dei Zabini? Ve li aspettavate così?
Sono
davvero curiosa di conoscere le vostre opinioni, come ormai sapete,
quindi recensite, scrivetemi e fatemi sapere! Siete davvero
dolcissime e vi ringrazio tanto a tutte per quello che mi scrivete!
Un bacione in particolare a Siria_Ilias, Lunatica___Lovegood,
Kendra00, White_Evans_Potter, dobbyforever, GregAvril2000, la piccola
fenice Felpata, e tutti gli altri che mi seguono, siete
splendidi! Spero di non deludervi con questa storia, e di
interessarvi sempre di più! Vi do un grosso abbraccio!
E
...fatemi sapere che ne pensate!
FleurDa
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Capitolo 12 *** Brividi sulla schiena ***
cap12
Capitolo
12
Brividi
sulla schiena
La
cena fu favolosa! Hermione aveva preparato dell'ottima Shepherd's
Pie, un pasticcio gratinato di ragù e verdure, Ginny aveva
preparato
il Roastbeef con le patatine al forno, e Angelina aveva cucinato i
Burgers per i più piccoli. Audrey e Fleur erano passate da
Hogsmeade, dove avevano comprato una grossa Red Velvet Cake alla
crema. In realtà, Fleur aveva preparato un dolce francese,
la Crème
brulèe, ma siccome non era un'ottima cuoca, aveva chiesto a
Audrey
di prendere insieme un dolce per sicurezza.
Mentre
Vic gustava la sua Crème, pensò a quanto amava il
suo lato
francese, e che sua mamma con i dolci (solo con quelli) ci sapeva
davvero fare. Non aveva senso essere così insicura, erano
buonissimi!
Le
due grosse tende erano montate nel giardino di Hagrid, una
decisamente più grossa dell'altra. In quella grande
avrebbero
dormito Harry, Ginny, Hermione e Ron con i ragazzi (Albus e Hugo),
mentre nella minore avrebbero dormito George, Angelina e le ragazze
(Rose, Lily e Roxanne).
-Georgie,
mi passi l'Acquaviola?- chiese Fred.
-Certamente,
Freddie!- e il padre gli porse la brocca.
-George
Weasley! E' alcolico!- gemette Angelina, esasperata.
-Tu
vorresti credere che tuo figlio Fred non beve
alcolici?!-
ghignò lui.
-Sì,
vorrei crederlo!-
-Mamma,
mi spiace tanto...-
Tutti
risero, ma soprattutto Roxanne.
-Tu
non prendere esempio da tuo fratello, capito?!-
-Ah-ah,
come no!- Rox strizzò l'occhio a Fred, che le diede un
buffetto.
George
e Fred erano l'uno di fronte all'altro al centro del tavolo, e davano
spettacolo. Erano una bellissima famiglia, e tra i due c'era una
complicità non comune tra un padre e un figlio. Fred aveva
da un
lato la sorellina, dall'altro Ted. Alla fine non aveva più
invitato
Alexis, sicuro che Ted e Sam avrebbero lanciato battutine per tutta
la sera. Il Metamorfomagus era vicino a Rose, che era vicina a Lily,
che era vicina a Sam, che era vicino a Molly, che era vicina a Vic,
che era vicina a Louis, che era vicino ad Albus, che era vicino a
Hugo, che era vicino a Lucy, che era vicina a Dom che era vicina a
George. Nell'altra metà del tavolo stavano tutti gli adulti,
compresi Neville, Luna e Hagrid, che stava a capotavola.
Hagrid
stava raccontando di quando era andato alla ricerca dei giganti, e
raccontava certi aneddoti mostruosi che dal suo punto di vista erano
esilaranti. Quasi tutti erano intenti ad ascoltarlo, divertiti dal
modo di fare del guardiacaccia. Dom si guardò in giro e,
quando vide
che solo Vic l'aveva notata, si sporse in avanti sul tavolo verso
Ted, che stava proprio di fronte a lei e sussurrò:
-Ho
parlato con Zabini. Quello del settimo. Ha detto che è stato
“lui”
a chiedere alla Preside di dormire da solo, ma non sa altro. L'ho
minacciato, e lo spierà per me.-
Vic,
all'altro capo del tavolo, non capì una parola, per il
volume troppo
basso della voce, e guardò Ted interrogativa.
Il
ragazzo annuì a entrambe, e poi si alzò. Si
diresse verso Vic
mentre tutti ridevano a una battuta di Hagrid, e quando
arrivò da
lei le mormorò: -Vieni?- porgendole una mano per farla
alzare.
Lei
indugiò. Insomma, erano con le loro famiglie, li avrebbero
visti
tutti! Però era stato astuto, ora Dom probabilmente pensava
che lui
le spiegasse solo quello che lei aveva appena detto. Annuì,
prese la
mano e si alzò. Ted le lasciò la mano appena lei
gli fu accanto, e
si diresse verso il fuoco, poco più in là,
scompigliandosi i
capelli. Divennero immediatamente viola. Vic sorrise fra sé.
Ted
si accovacciò accanto al fuoco.
-Accio
legna!-
Una
moltitudine di rametti e tronchetti apparvero volteggiando dalla
Foresta Proibita, e si appoggiarono accanto a Ted. Lui
iniziò
lentamente a spezzare i rametti e a gettarli a piccoli pezzi nel
fuoco.
-Vieni
con me nella Stanza delle Necessità, prima di andare a
dormire?- le
chiese senza guardarla, intento nel lavoro.
-No.-
disse lei. Il suo tono sembrò più risoluto di
quanto volesse.
Insomma, si era data un obiettivo? Lo doveva raggiungere. Non poteva
scattare ai suoi ordini ogni volta che lui lo voleva. Non poteva.
-Come,
scusa?- si voltò a guardarla lui, interrompendosi,
decisamente
allibito.
-Ho
detto di no.-
-E
perchè?-
-Perchè
no.- disse asciutta.
-...
Come vuoi.- e si rivolse di nuovo verso il fuoco, gettandoci dentro
rametti e tronchetti.
Ci
mollava così presto... Vic si sentì delusa. Aveva
sperato che lui
insistesse. Invece niente. Sembrava solo un passatempo per lui.
Il
ragazzo si voltò a guardarla.
-Bhe?-
le chiese.
Lei
lo fissò, attonita.
-Ho
finito.- disse lui, secco. Sembrava arrabbiato, deluso.
-Pensavo
volessi dirmi cosa ti ha detto Dom. Prima hai visto che non ho
sentito niente.-
-Te
lo dico solo se accetti di venire stasera!- disse lui, illuminandosi.
-Cosa?!-
Lui
scattò su un piedi.
-Avanti,
Weasley.. Se ci vieni, te lo dico!- ghignò, con sguardo
vispo.
-Stai
scherzando?!-
Lui
scosse la testa. Era proprio un emerito idiota! La ricattava? In
quella situazione? Un momento! Però era l'occasione per dire
di sì
senza sembrare persa di lui. Avrebbe detto di sì solo per
ottenere
le informazioni che le interessavano. Non era come cedere a lui, ma
come cedere alla cosa che voleva sentirsi dire.
-Ehm..
Okay, d'accordo.. Tu me lo dici e io vengo con te, dopo.-
-Sei
fantastica!- rise lui.
-...Bhe?
Ora me lo dici, Lupin?-
-Poi
mantieni la parola data?-
-Non
è che la mantenete solo voi Grifondoro, sai?!-
-Okay,
okay.. Dom ha obbligato Emanuel Zabini a spiare Lestrange per lei. E
ha scoperto che è stato lui a decidere di dormire da solo,
ma non sa
perchè la Mc abbia accettato.-
-Oddio!-
-Bene,
sai tutto, a dopo tesoro!- le sorrise e si avviò verso la
tavolata.
Vic gli andò dietro e, passando accanto a George, lo
sentì dire:
-..Sto
cercando di aprire una filiale del negozio direttamente al villaggio
di Hogsmeade. Così potete rifornirvi automaticamente tutte
le volte che
ci andate..- disse, ammiccando verso i bambini alla fine della frase.
Rose
rise.
-Zio
George, ma è vero che vendete anche filtri d'amore?- chiese
curiosa.
Vic
trattenne una risata. La bambina certamente l'avrebbe usata volentieri
per Ted.
-Sì,
Rose, ma sono quelli legali, durano solo poche ore. Quelli veri sono
molto più potenti e durano moltissimo, e soprattutto non si
possono
ne vendere, ne comprare, ne somministrare.-
-Ah..-
abbassò lo sguardo delusa.
-A
ROSE PIACE T...-
-ZITTA!!!!!!!-
Esclamò Rose, tutta rossa in volto, tappando la bocca a Lily.
-Bhe,
che c'è di male, Rose?- chiese Roxanne, col fare di chi la
sapeva
lunga.
-A
me piace Sam, ma mica mi vergogno a dirglielo!- aggiunse.
Tutta
la tavolata scoppiò a ridere, Sam compreso.
-Ehm,
Rox, sei molto carina, ma magari ne riparliamo tra un po' di anni!-
disse, fra le risate.
-Sono
d'accordo!- fece lei, con tanto di occhiolino al suo amato.
Vic
non riuscì a trattenersi, e scoppiò a ridere
sonoramente. Lo
facevano anche tutti gli altri, ma era raro vedere Vic ridere
così.
Ted si voltò a guardarla e le donò un ampio e
sincero sorriso. Era
felice che lei ridesse. Poi si rabbuiò all'improvviso. Loro
ridevano, ma James era quasi morto, solo la sera prima.
-E'
stata l'unica volta in cui ho visto papà piangere.-
spiegò Fred
mentre lui, Molly e Vic salivano per la scala a chiocciola della Sala
Comune, qualche ora dopo.
-Mi
chiamava sempre Freddie, e io una volta, non so perchè, lo
chiamai
Georgie, in risposta. Eravamo in cucina a fare colazione. Stavamo
facendo impazzire la mamma come al solito. Papà mi ha
guardato fisso
negli occhi, e la stanza si è raggelata. Ricordo che la
mamma mise
una mano sulla spalla a papà, anche se un secondo prima era
arrabbiata con noi. Gli occhi di mio padre si riempirono di lacrime,
e io gli dissi: “Non lo faccio più,
papà, scusa!”. Lui si è
preso il viso fra le mani, così.. Ha appoggiato i gomiti sul
tavolo
e si è messo a singhiozzare. Non lo avevo mai visto
piangere, e non
l'ho mai più visto farlo neanche dopo quell'episodio.. Solo
quella
volta. Si è tirato su a guardarmi e mi ha sorriso tra i
singhiozzi,
dicendomi: “No, Freddie, figurati! Chiamami sempre
così, tutte le
volte che vuoi”. Nei giorni seguenti chiesi spiegazioni alla
mamma
e lei mi disse che erano i nomignoli che si davano lui e il suo
gemello, lo zio Fred. Le dissi che non volevo più chiamarlo
così, non volevo
vederlo piangere. Ma lei mi disse di farlo, che lui sarebbe stato
contento, e non avrebbe mai più pianto. Ed è
stato proprio così!-
Era
strano vedere Fred così serio. Molly sembrava sul punto di
saltargli
con le braccia al collo, ma probabilmente si trattenne. Lo fissarono,
sgomente, incapaci di commentare quella confidenza, così
delicata.
Fred
rialzò gli occhi dal pavimento, di nuovo il suo bel sorriso
era
stampato sul suo volto.
-Bhe,
buonanotte ragazze, a domani!- disse il ragazzo, prendendo la
direzione del dormitorio maschile.
-Notte,
Fred.- e Molly fece per avviarsi. Vic la fermò appoggiandole
una
mano sul braccio.
-Molly..-
cominciò -..io non vengo.. ehm.. mi vedo con Ted..-
mormorò.
Molly
cambiò la sua espressione da incuriosita a raggiante e
complice.
-Ah
sì? Bhe, okay! Vai, scemina!- le sorrise.
Vic
ricambiò il sorriso e corse fuori. La Stanza delle
Necessità non
era troppo lontana dalla Sala Comune, per fortuna!
Arrivò
davanti alla statua, ma non vi trovò nessuno. Si
guardò in giro due
o tre volte, e poi si appoggiò al muro con la schiena, con
le
braccia incrociate. Il cuore iniziò a tamburellarle e nella
sua
testa presero forma i pensieri più orribili. Ted forse
voleva
vendicarsi per averlo pietrificato. Poteva saltare fuori
all'improvviso e farle un incantesimo. Oppure poteva benissimo non
presentarsi, lo stronzetto. Lasciarla lì impalata ad
aspettarlo,
solo per vendicarsi. Vic attese, ma la voglia di darsela a gamba
saliva ogni secondo di più. Maledizione, che le era preso
quando
aveva accettato?! Era chiaro che sarebbe stata in balia di Ted,
sarebbe stata in suo potere. Come aveva potuto essere così
stupida?
I minuti stavano passando, e Ted non arrivava. Era andato via prima
di lei dal giardino di Hagrid, come diavolo era possibile?..
…
...Basta!
Non poteva più aspettare. Non poteva più
lasciarsi prendere in
giro. Era passata più di mezz'ora. Si staccò dal
muro, e si volse
nella direzione del corridoio che portava alla torre Ovest, ma
indugiò qualche istante, restando ferma. Improvvisamente,
sulla
parete di pietra alla sua sinistra si formò dal nulla una
porta,
proprio dove doveva essere la Stanza delle Necessità. Ma
com'era
possibile? Nessuno vi era passato davanti per tre volte! Vic si
avvicinò alla porta lignea e appoggiò lentamente
una mano sulla
maniglia, senza motivo, non aveva nessuna intenzione di aprirla.
Improvvisamente
sentì un fruscio dietro di sé e il panico le
salì al cervello, ma
prima ancora di potersi muovere, una mano le aveva tappato la bocca.
L'altra mano della persona dietro di lei aprì la porta che
le stava
davanti e la buttò dentro. Vic si sentiva impotente,
incapace di
fare qualsiasi mossa, perchè la paura incondizionata la
rendeva
immobile. Fu questione di pochi secondi. La persona entrò
dietro di
lei nella Stanza buia, e chiuse la porta dietro di sé.
-Lumos!-
disse.
“Cos..!”
Lo
sconosciuto l'afferrò per le spalle e la girò
verso di lui, e si
trovarono faccia a faccia.
Era
Ted.
-Brutto
idiota!!!-
-Cara
Weasley!-
-Mi
hai fatto perdere dieci anni di vita, razza di stupido Troll!!!-
-Calmati,
tesoro..-
-Non
mi calmo proprio per un cazzo! Come diavolo hai fatto a...-
-...comparire
all'improvviso?- sorrise lui, sollevando un morbido telo argenteo
tutto appallottolato.
-Il
Mantello dell'Invisibilità di James!- disse trionfante.
-Ho
pensato che a lui non servisse al momento.. Chiaro.. E mi dovevo
vendicare per un brutto scherzetto..- alzò una mano alla
fronte, e
si scompigliò il ciuffo dritto sulla testa.
La
tensione di Vic si sciolse in quell'istante, e la ragazza si
sentì
improvvisamente stanca e moscia.
-Sei
davvero un coglione, Lupin..-
-Te
la sei cercata, carina.. Comunque hai aspettato mezz'ora! Pensavo di
meno! Sono qui da quando sei arrivata, stavo sotto al Mantello!-
-Mi
hai portata qui solo per questo?-
-Non
proprio..- e le si avvicinò.
Lei
indietreggiò finchè non sentì le sue
gambe bloccate da qualcosa,
forse un banco, che le impediva di andare ancora indietro. Dovette
fermarsi e Ted potè così avvicinare il suo corpo
al suo, fino a
farli aderire l'uno con l'altro. Le labbra del ragazzo arrivarono a
un centimetro da quelle di Vic, e a quel punto si fermò.
-Perchè
non volevi venire?- mormorò lui.
-Proprio
per evitare cose del genere di prima!-
-Ah,
mi dispiace, ma se vuoi posso farmi perdonare..-
-Ah
sì, e come?- lo sfidò.
Lui
la continuò a fissare negli occhi.
-Come
vorresti?-
-Lupin,
piantala con questi giochini, ma cosa vuoi da me?!- e dicendo
così
lo respinse, lontano da sé.
-Solo
che ti lasci andare..- lui non si scoraggiò, la prese per la
vita e
la ruotò di novanta gradi, appoggiandola con la schiena al
muro.
-Ma
a cosa?-
-Al
provare emozioni.. Al desiderio di toccare qualcuno, di guardare
questa persona, ma davvero.. Alla sensazione di parlare liberamente
di quello che provi.. Al condividere le emozioni con qualcun altro..-
-Tu
stai delirando!-
-No,
sono sincero. Tu mi piaci, e molto, io ti piaccio?-
-No!-
-Bugia..
E hai detto a qualcuno di me?-
-No!-
-Altra
bugia, io ho parlato di te e me a qualcuno..-
-E
a chi?!- non sapeva se si stava sentendo curiosa o spaventata.
-Ad
Hagrid.-
-Hagrid?!-
-Sì.-
-E
che gli hai detto, scusa?-
-Gli
ho detto che ci siamo baciati.. Più volte.. E che mi piaci.
E che io
piaccio a te, anche se non lo ammetti. E che vorrei poter vivere dei
bei momenti con te, ma che tu opponi resistenza.. Come da sei anni
d'altronde.. E che non ne capisco il motivo..-
Vic
realizzò in quel momento il motivo per cui il gigantesco
amico si
era comportato in modo strano, lasciando soli i due ragazzi quella
mattina.
-Tu
sei solo un montato presuntuoso!-
-Non
è vero, sono sincero, a differenza di qualcun altro!-
-Ma
se l'altra volta ti ho chiesto perchè continui a baciarmi e
non hai
saputo rispondere!-
-Ti
sbagli, ho risposto chiaramente. Ho detto che lo faccio
perchè mi fa
piacere, e mi rallegra la giornata. Però che non so ancora a
cosa
porterà tutto questo, perchè il tuo cervellino da
Corva non vuole
scoprirsi..-
-Non
avevi specificato che il problema ero io!-
-Il
problema a cosa?-
-Il
probl.. Oh, Lupin, non lo so! Non ci sto più capendo niente.-
-Io
sono chiarissimo. Sei tu che non sai cosa dici.- rise lui, sempre
vicinissimo al viso della ragazza.
-Girati.-
le disse.
-Cosa?!-
-Girati,
dai, non fare la difficile!- la pregò.
Lei
lo guardò sospettosa qualche momento, poi si
staccò piano dal muro
e prese a girarsi, lentamente, senza staccare gli occhi da quelli di
lui.
-Come?-
chiese.
-Così...-
lui l'aiutò a mettersi rivolta verso il muro, in quel modo
gli dava
la schiena, e non lo vedeva. Iniziò a sentire molto caldo.
Ted,
lentamente, le prese entrambe le mani e gliele appoggiò coi
palmi
aperti sulla parete, all'altezza del suo petto. Poi le si
avvicinò,
schiacciandola contro il muro, infilando il viso nell'incavo tra il
collo e la spalla di lei. Non lo appoggiò, lei poteva
sentire il suo
respiro, lento e profondo, sulla sua pelle. Rimasero fermi qualche
istante, mentre lui continuava a respirarle sul collo e le iniziava
ad accarezzare i fianchi. Lei, schiacciata tra il corpo di Ted e il
muro verso cui era rivolta, sentì vampate di calore salirle
dalla
pancia al cervello. Perchè aspettava, cosa stava facendo? La
lasciava lì, ferma, a logorarsi. “Baciami!!!
Ora!!!” ma lui
continuava ad accarezzarla. Una mano di Ted restò sui suoi
fianchi
mentre l'altra scendeva sulla coscia, e finalmente iniziò a
baciarle
il collo. Vic non riuscì a trattenere un gemito.
Maledizione, così
gli avrebbe dato soddisfazione, ma non riuscì a trattenere
l'impulso
involontario di tremare.
-Ah...-
mormorò la ragazza, mentre lui la accarezzava e la baciava,
succhiava, leccava.
Ted
tornò con le mani sui suoi fianchi, le afferrò i
lembi del
maglioncino, e glieli tirò su. “Oddio! Cosa fa! Mi
sta
spogliando!”. Era tutto molto lento. Poi fu il turno della
cravatta, Ted allentò il nodo, e gliela sfilò. In
quel momento la
testa di Vic iniziò a vorticare. Forse Ted voleva farlo!
Ma
lei non era mica pronta, e no eh! Sarebbe stata la sua prima volta, e
non era pronta proprio per niente! Non che le sarebbe dispiaciuto, ma
diamine, la prima volta si fa da innamorati! Da fidanzati,
addirittura! Non così! Giusto da rallegrargli la
giornata,
cazzo! Vic iniziò a sentirsi sudare. Oh, no!
Che cosa
orribile, sudare in quel momento, e se lui se ne fosse accorto? Se
gli avesse fatto schifo? Aveva iniziato a sbottonarle la camicia,
mentre le baciava il collo con avidità. “Domani,
avrò sicuramente
il segno del succhiotto, Santo Merlino!”.
Si
sentiva immobile come prima, quando l'aveva cacciata improvvisamente
nella Stanza delle Necessità. Non riusciva a muoversi,
nè a
parlare, ma voleva fermarlo! Lui le stava sfilando la camicetta,
miseriaccia!
Ecco..
Gliel'aveva tolta. Ora era con la gonna e il reggiseno, attaccata a
un muro di pietra gelato (a dir poco!) con Ted attaccato alla sua
schiena che la baciava da dietro. Lo sentì iniziare a
trafficare con
il cinturino del reggiseno.. “No!!!”
urlò dentro di sé.
-Fermati..-
sussurrò sottovoce.
-Prometto
che dopo che l'ho tolto mi fermo..- disse lui, con dolcezza,
gelandole il sangue nelle vene. Sembrava avido di lei.
-No,
non toglierlo..-
-Perchè?-
-Non
voglio che mi vedi..-
-Posso
toglierlo se giuro che non ti guardo?- chiese, sempre delicatamente.
Lei
ci pensò per lunghi secondi. Forse minuti.
-Okay..-
disse infine, desiderosa di lui, eccitata come non era mai stata.
Lui
le sganciò il reggiseno e glielo sfilò via. Cadde
per terra, come
il resto dei suoi indumenti. Lei era sempre rivolta contro la parete.
Lui non poteva vederla. Vedeva solo la sua schiena nuda e bianca, le
accarezzava i fianchi e la baciava sul collo. La spinse avanti, e i
suoi seni si schiacciarono sulla fredda parete. Vic si sentì
scossa
dai brividi. Lui l'accarezzava salendo, e arrivò ad
accarezzarla
quasi fino sotto le ascelle. Lì le sfiorava con le mani il
seno, sui
lati esterni. Vic schiacciò i palmi sulla parete e spinse
indietro
la testa, inarcando la spina dorsale. Lui le stava praticamente
mangiando il collo. Non si era mai sentita così. Non era mai
arrivata a quel punto con un ragazzo! Eppure lui non l'aveva
nè
vista, nè toccata in nessun punto strano.
Le aveva solo
sfilato i vestiti. E basta. Senza nemmeno guardarla.
-Se
ti giri, ti do un bacio.. Giuro che non ti guardo..- le
sussurrò
all'orecchio. Lei stavolta riflettè davvero poco. Si
voltò,
schiacciando il corpo sul suo, e girandogli le braccia intorno al
collo. Ted la baciò con forza, rischiacciandola contro il
muro, ma
stavolta con la schiena nuda attaccata alla parete. Ted aveva solo la
camicia dell'uniforme scolastica, e il corpo nudo di Vic era
schiacciato sul suo petto. Si baciarono, con trasporto, muovendo la
testa, prima a destra, poi a sinistra. Finalmente! Finalmente si
baciavano! Finalmente la lingua calda di Ted era di nuovo nella sua
bocca, e si muoveva, umida. Lui le mise dolcemente le mani sul collo,
attirandola a sé. Scese con le labbra a baciarle di nuovo il
collo,
e mentre lo faceva scese con le mani. Ma non la toccò. Ci
girò in
giro, in un modo estenuante, ma non staccò il petto della
ragazza
dal suo per toccarla. Non la guardò e non la
toccò. Si baciarono
per quella che sembrò un'ora, poi le loro labbra si
staccarono.
-Ehm..
Magari andiamo a dormire, prima che venga mattina?- ansimò
lei.
-Mi
sa che devo darti ragione, Weasley, stavolta..-
-Domani
abbiamo le lezioni, poi andiamo a trovare James...- iniziò
lei.
-Ci
andiamo insieme?- chiese lui, come se le stesse chiedendo un
appuntamento. Lei si stupì della spontaneità di
quel gesto.
-Ehm..
sì.. certo.-
-Facciamo
dall'Infermeria alle quattro?-
-Okay..-
-Ora
come fai a rivestirti senza che io ti veda?- rise lui.
Lei
sorrise e gli tappò gli occhi con le mani.
-Vai
avanti fino al muro, poi resta lì a guardarlo, immobile,
finchè non
mi sono rivestita..-
-Okay!-
sorrise, avanzando ed eseguendo l'ordine. Vic gli lasciò
andare gli
occhi, e si accovacciò per raccogliere i suoi indumenti. Se
li
appoggiò davanti, e si sporse a guardarlo. Lui
stava già
cercando di spiarla!
-Lupin!-
-Scusa,
scusa!- e si voltò di nuovo verso il muro, ridendo.
Non
poteva rimettersi reggiseno, camicia e maglioncino, perchè
lui
avrebbe trovato il modo di guardarla in un tempo così lungo.
Così
si voltò di scatto per dargli la schiena, infilò
di fretta il
maglioncino sulla sua pelle nuda, e si rivoltò verso di lui.
Era
intento a guardarla, sorridendo:
-Nooo..-
mormorò piano il ragazzo, deluso di non essere riuscito a
scorgere
niente.
-Non
sai proprio mantenere la parola, Lupin!-
-In
questi casi no, mi spiace..-
-Tanto
non hai visto niente..-
-Purtroppo..-
-Oh,
quanto mi dispiace per te!-
-Però
ti ho sentita addosso, tesoro..-
-Piantala!
Lo vedi perchè non mi lascio andare?! Poi non la smetti di
farmene
pentire, le poche volte che riesco a farlo!-
-Ah!
Hai ragione, Weasley, sto zitto, giuro..- la prese per mano e la
portò fuori. Lui si riprese il Mantello e la bacchetta,
mentre lei
teneva in mano camicetta e cravatta, tutte stropicciate.
-Ti
accompagno, Weasley.. Non vorrei che qualcuno ti attaccasse alle
spalle..- e le fece l'occhiolino, riprendendola nel suo solito
abbraccio pesante. La accompagnò fino alla scala a
chiocciola, e lì
la salutò con un bel bacio sulle labbra.
-Allora
ci vediamo domani alle quattro, Weasley..-
-Okay,
Lupin, a domani..-
-Buonanotte..-
-Notte
Ted..-
Note
dell'autrice
Ciao
a tutti!!!!!
Devo
fare una premessa a queste note.
C'è
un grosso errore: se non vado errato, la Rowling dichiara che James
sottrae la Mappa del Malandrino dallo studio del padre, mentre io nella
storia
faccio in modo che siano Ted e Fred a prenderla a Gazza. Ho
intenzione di far sì che la donino ad Albus prima
dell'inizio del
suo primo anno ad Hogwarts. Visto che ho tolto la scena a James
Sirius, ho deciso, in questo capitolo, di affidare a lui il Mantello
dell'Invisibilità, anche se in questo episodio lo usa Ted.
James,
nella mia storia, dallo studio di Harry ha sottratto il Mantello,
cosa di cui suo papà è pienamente consapevole. Vi
può andare, come
variazione? :-)
Ma
parliamo del capitolo in generale! Allora, vi è piaciuto? Vi
piace
il fatto che siano di nuovo fra noi i personaggi della generazione
della Rowling? E tutti i fratelli e cuginetti dei protagonisti? Siete
preoccupate per James, o credete che se la caverà? Come
indagheranno
i nostri personaggi sul tentato omicidio del ragazzino?
E
Ted non è estremamente sexy?! Mammammia!!! Vi è
piaciuta la scena
nella Stanza delle Necessità? Ed è solo l'inizio!
Spero
di non deludervi mai, né con quello che ho scritto,
né con quello
che scriverò, e spero tanto che continuiate a seguire la
storia con
piacere.
Grazie
di tutto il sostegno che mi date, e ...fatemi sapere che ne pensate!
FleurDa
|
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Capitolo 13 *** Piccole vittime ***
cap 13
Capitolo
13
Piccole
vittime
Il
giorno dopo era un lunedì e tutti, tranne Louis,
ricominciarono ad
andare a lezione. La MacHein, a Cura delle Creature Magiche, non
chiese ai tre cugini Weasley se avevano svolto i compiti, e disse
all'intera classe che avrebbe ritirato i trenta centimetri di tema la
lezione seguente. La Vector, nelle ore di Aritmanzia, si
limitò a
spiegare, e Lumacorno diede loro da comporre una pozione a scelta,
nelle due ore pomeridiane. Vic, Fred e Molly erano concordi sul fatto
che l'avvenimento di sabato li aveva un po' placati. Una volta finite
le lezioni, Vic salì nel dormitorio a posare tutti gli
oggetti
scolastici mentre Molly e Fred si fermavano in Sala Comune, per
studiare un'oretta.
Vic
si posizionò di fronte al suo grosso specchio appoggiato
alla
parete, di fianco al letto, e si armò di bacchetta.
Studiò
la situazione: capelli, a posto, trucco, a posto, una sistematina
alle guance col fard e agli occhi con ombretto e mascara. Poi..
Vestiti, la divisa andava bene, magari era meglio cambiare la
camicia, per essere sicura di profumare di pulito. Ormai il mantello
ci voleva, ma Vic lo cambiò con quello leggero da esterno,
che aveva
il cappuccio ed era molto più alla moda di quello da
interno, che
non l'aveva. Cambiò le scarpe della divisa con quelle da
ginnastica
che aveva preso durante il weekend a Hogsmeade, da Stratchy &
Sons. Okay, così era molto meglio, poteva andare. Aveva
sempre la
divisa della scuola, ma sembrava più curata..
Vic,
all'improvviso si bloccò. Oddio. No. Stava andando a trovare
James
in situazione critica e pensava al suo aspetto estetico. Era proprio
quello che intendeva Ted quando le diceva di essere superficiale!
Oddio. Aveva ragione. Era un'insensibile egoista! Piena di
sé e
presuntuosa! Era esattamente quello che Ted voleva cambiare di lei! E
lei si comportava così per lui. No,
cavoli! Si fissò
attraverso lo specchio. Ormai l'aveva fatto. Ora non poteva
rivestirsi come prima, non aveva senso. Però la prossima
volta
avrebbe dovuto tenerlo a mente, era quello che Ted voleva da lei! Si
sedette sul letto, con la testa fra le mani, in preda a mille
pensieri. In realtà era tutto il giorno che pensava a lui e
a ciò
che era successo la sera prima. Si sentiva anche un po' in colpa,
perchè quello distraeva il suo pensiero dal povero James. Ma
non
poteva farci niente!
Vic
si era aperta con Ted, più di quanto avesse fatto con
qualsiasi
altro ragazzo. Si era concessa a lui, e la cosa la stordiva. Ma
doveva ammettere con se stessa che forse era proprio lui, tra i due,
ad essersi esposto di più. Era stato sincero, e le aveva
detto che
lei gli piaceva sul serio. Si era un po' dichiarato, insomma. Certo,
a suo modo, ma l'aveva fatto. E Vic non riusciva a smettere di
pensarci, da tutto il giorno. Ted Lupin voleva lei, solo lei, e
davvero. Ma il suo ostacolo era proprio Vic, che era una ragazza
difficile, fredda, complessa e presuntuosa. Vic non avrebbe mai
creduto che sarebbe arrivata a pensare queste cose, ma alla fine era
andata proprio così!
Okay,
ora però stava venendo tardi, come al solito. Si
tirò su in piedi,
si passò le mani nei lunghi capelli per dargli un po' di
volume, si
riscosse e corse fuori dal dormitorio.
Molly
e Fred non erano più in Sala Comune, che era quasi vuota.
“Forse
sono andati a studiare in Biblioteca, oppure saranno andati da
Hagrid, o da James..”
Si
sentì un po' delusa al pensiero che ci fosse una
possibilità che
fossero tutti dall'Infermeria. In quel modo, l'
“appuntamento”
sarebbe stato un po' affollato. Vic aveva spiegato a Molly sia della
sera prima, sia che sarebbe andata a trovare James quel pomeriggio, e
che ci andava anche Ted, ma aveva accuratamente evitato di farlo
apparire come un appuntamento. Insomma, un po' di rispetto per il
poverino!
Scese
correndo le scale, e arrivò alla porta dell'Infermeria.
Lì davanti
trovò solo Louis.
-Sono
appena entrati Molly e Fred.. Io aspetto qui, così rientro
subito
appena escono..- cominciò.
-No,
Louis, vai a farti un giretto fuori. C'è il sole! Vai a
stare di
nuovo un po' con tua mamma..- disse le voce di Ted.
Vic
si voltò di scatto verso la sua direzione, e lo vide
arrivare. Aveva
la divisa scolastica, si era tolto il mantello e lo teneva appoggiato
su un braccio. I capelli neri sulla testa erano più dritti
che mai e
gli occhi erano di un verde acqua luminoso. Era bellissimo. Vic
arrossì, ripensando alla sera prima. Lui li raggiunse e
continuò:
-Dopo
Molly e Fred, entro io con Vic.. Un po' ci vorrà. Poi entri
di nuovo
tu, dai..- cercò di convincerlo dolcemente.
-Okay,
okay.. Se si sveglia proprio quando non ci sono, però, ti
Schianto!-
sbottò e poi corse via, lasciando i due da soli.
-Ehi...-
le sorrise lui.
-Ciao...-
-Dormito
bene?- iniziò a ghignare.
-Benissimo,
Lupin.. Tu?-
-Alla
grande.. Stasera cosa fai?- sembrava ridere di lei.
-Non
rompere, Lupin, affari miei..-
-E
cominciamo...- alzò gli occhi al cielo, sempre divertito.
-Fai
la persona seria per una volta.. Tra poco toccherà a noi..-
Rimasero
fuori ancora circa dieci minuti, a volte in silenzio, a volte
chiacchierando. Anche nei momenti di silenzio, comunque, Vic
notò
con piacere che fra loro non c'era imbarazzo. Aveva temuto quel
momento dalla sera prima. Come avrebbe potuto guardarlo negli occhi,
dopo quello che avevano fatto nella Stanza delle Necessità?
E invece
scoprì che guardarlo negli occhi era molto più
facile di quanto
pensasse, anzi, quegli occhi marini sembravano una vera e propria
calamita per lei.
La
porta si aprì e i due Corvonero uscirono.
-Ehm,
tocca a voi..- disse Molly.
Fred
abbozzò un sorriso prima a Ted e poi a Vic, la quale lo
ignorò
completamente ed entrò, seguita dal ragazzo.
Madama
Chips era intenta intorno alla branda bianca di James. Il ragazzino
aveva ripreso un po' di colore ma continuava a dormire,
apparentemente sereno. I due ragazzi si avvicinarono. Lo fissarono
qualche istante, poi Ted si rivolse all'Infermiera:
-Ci
sono stati miglioramenti?-
-Certamente!
Abbiamo ripristinato tutto il sangue perso, e lo abbiamo nutrito con
apposite pozioni. Ora sta solo riprendendo le forze. E' facile che si
risvegli oggi o domani.-
-Ottimo.-
-Dopo
di voi, infatti, facciamo tornare il ragazzino che è sempre
qui, e i
genitori di Potter. Così li trova quando si sveglia.-
-Bene,
bene..-
-Ma
sedetevi, ragazzi!-
Disse
la donna, indicando le due sedie bianche affianco alla barella.
I
due si sedettero e rimasero in silenzio a guardarlo per circa un
quarto d'ora. Poi Ted si alzò.
-Bene,
andiamo.- intimò, rivolto a Vic.
-Già?-fece
lei.
-Sì,
così facciamo rientrare tuo fratello. Ci tiene tanto.- e le
porse la
mano.
Lei
la prese e si alzò, salutarono Madama Chips e uscirono.
Louis,
Harry e Ginny erano già lì. Grazie a Minerva, Ted
le aveva già
lasciato la mano.
-Potete
entrare voi tre!- disse Ted.
Loro
entrarono e lui si rivolse a Vic.
-Noi
ora cosa facciamo?- le sorrise.
-Niente!
Perchè, cosa vuoi fare?- continuò, in fondo
desiderosa di restare
con lui.
-Andiamo
a fare un giro nella Foresta?- gli brillavano gli occhi.
-Ma
sei fuori? Te lo scordi!-
-Uff..
Allora andiamo a Hogsmeade?-
-Ma
non è permesso!-
-Quando
mai hai seguito le regole?- fece lui, aggrottando la fronte nel suo
solito modo sexy.
-Se
ci scoprono a fare una cosa del genere, verremo espulsi!-
-Non
se ne accorgeranno mai, se passiamo dal passaggio segreto che porta
alla Stamberga Strillante!-
-Ma
di che diavolo parli?!-
-Me
l'ha detto Fred, che gliel'ha detto suo padre.. Gliel'ha fatto vedere
sulla Mappa del Malandrino, e io gliel'ho fregata!- sorrise
vittorioso, tirandola fuori da sotto il mantello, che teneva sempre
appoggiato al braccio.
-Te
lo puoi anche scordare!-
-Come
vuoi, ci vado con Dom allora, lei non dice di no..-
-Lupin!-
Vic
tremava di rabbia. Lui sorrise. Aveva colto nel segno.
-Lupin,
adesso smettila..-
-Di
fare cosa?-
-Di
trattarmi così..-
-Ora
sai cosa provo io..-
-Ma
che diavolo dici?-
-Dai
seppelliamo le bacchette di guerra.. Ci vieni per favore?-
-Ma
non mi piacciono queste cose!-
-Perchè
hai paura! Ma se ci sono io...- cominciò lui, sorridendo.
-Se
ci sei tu, niente! Ho paura uguale!-
-Io
non credo..-
-Ma
perchè ci tieni tanto?-
-Perchè
voglio passare del tempo con te, lontano da occhi indiscreti..-
-La
Stanza delle Necessità va benissimo..- mormorò
lei piano, come se
parlasse fra sé.
-Cosa
hai detto?!- si avvicinò, curioso, con una mano intorno
all'orecchio
per sentire meglio. Vic sapeva che aveva capito benissimo, e si
maledisse.
-Niente!-
-Allora
ammetti che ti è piaciuto!- la indicò con aria
soddisfatta.
-Un
pochino sì..- rispose sottovoce, messa alle strette.
-Dai,
andiamo, Weasley!- e la prese per mano, trascinandola con sé.
Dopo
un po' di tragitto, mollò la presa, e iniziò a
consultare la Mappa.
Vic continuò a seguirlo, preoccupata.
Attraversarono
l'Ingresso e il portone di quercia. Fecero un pezzo di strada nel
prato, ma invece che dirigersi verso il parco dove andavano sempre,
svoltarono bruscamente, diretti al Platano Picchiatore.
-Per
la barba di Merlino! Dove diavolo è questo passaggio?-
-Direi
proprio dal Platano Picchiatore...-
-COOOSA?!-
-Rilassati,
Weasley! Quella figa di tua mamma era una Campionessa del Tremaghi, e
tu sei una tale cacasotto?- rise lui.
-Ma
quell'affare... picchia!-
-Non
se non lo tocchi!-
-Lasciatelo
dire, Lupin. Tu sei pazzo!-
-George
ha detto a Fred che Harry ne sa qualcosa, di questo passaggio.. Devo
ricordarmi di domandargli a riguardo!-
-Io
non voglio venire!-
-Sarà
divertente.. Andiamo..- lui le sorrise dolcemente e le prese la mano.
Vic non poteva più ribellarsi.
Brutto
stupido idiota! Ma perchè andarsi a cercare dei
guai, senza
motivo! Poteva andarci con Fred, miseriaccia! No. Lui era furbo. Ci
portava lei, e si era giocato la carta di Dom. Accidenti!
Erano
ormai arrivati di fronte al maestoso albero, si fermarono e Ted
riprese a consultare la Mappa, concentrato. Vic alzò gli
occhi al
cielo.
-Ecco,
di qua..- fece lui -..attenta a non toccarlo..-
-Anche
tu, per l'amor del cielo!- e avanzarono verso il Platano.
Scavalcarono
con cautela le enormi radici, avvicinandosi all'immenso tronco
centrale. Vic sentiva che il cuore cercava di uscirle dal petto.
L'adrenalina era alle stelle.
“Tipregotipregotiprego...”
Senza
sfiorare la superficie nodosa del legno, i due ragazzi arrivarono al
passaggio. Era un buco nel terreno, sotto a una radice mezza
sollevata. Entrarono lentamente, senza fiatare.
Si
trovarono l'una dietro l'altro a strisciare in un cunicolo di terra,
tra le radici del tremendo albero. Vic rabbrividì al
pensiero. La
terra le stava sporcando le mani, le gambe, i vestiti e i capelli.
Rabbrividì di nuovo.
Ted
avanzava con la bacchetta illuminata davanti a sé.
Proseguirono per
un tempo infinito, finchè il tunnel non cominciò
a salire verso
l'alto.
-Nox-
mormorò Ted, per spegnere la bacchetta, visto che davanti a
loro
iniziavano ad apparire deboli raggi di luce. Avanzarono ancora
carponi, finchè non giunsero all'uscita del cunicolo.
Rotolarono
fuori e si trovarono in una vecchia e logora stanza. Una puzza
nauseabonda fece venire a Vic lo stimolo di vomitare. La tappezzeria
era scrostata dalle pareti, le assi di legno del pavimento erano
marce, i mobili erano vecchi e consumati e al centro della stanza
stava un grosso tavolo di legno molto rovinato, attorniato da qualche
sedia. Vic tossì e si scrollò la terra di dosso.
-Contento?-
-Eccome!-
-Bene,
torniamo indietro..- e fece per rientrare nel passaggio.
-Eh
no, carina..- l'afferrò lui.
-Vieni
qui..-
-AAAAAH!-
urlò la ragazza, indicando un punto piuttosto vicino al buco
del
cunicolo.
Per
terra e sul muro si intravedeva chiaramente un grossa macchia scura.
Era stata pulita, ma il colore aveva macchiato il legno e la
tappezzeria. Ted si accovacciò per osservare meglio.
-Sangue..-
mormorò.
-Santo
Merlino!-
-Harry
mi dovrà molte più spiegazioni di quanto
pensassi..- rise Ted,
rialzandosi.
Sorrise
a Vic, che lo guardava sgomenta.
-Dai,
Weasley.. Sicuramente è di tanti anni fa..-
-E
se invece ci fosse qualcuno?-
-Non
c'è nessuno alla Stamberga! E' disabitata da secoli!-
-Dicono
che sia infestata dai fantasmi.. Magari c'è qualcuno,
nascosto..-
-Weasley,
calmati, dico davvero, vieni con me..-
Il
ragazzo la trascinò vicino al tavolo. Si sedette su una
sedia che
sembrava la meno traballante, poi prese Vic in vita e la sedette a
cavalcioni su di lui, infine la fissò in viso.
-Ehi..
Vic..- mormorò.
-Cosa?-
-Non
mi hai più detto quanto ti piaccio..- ghignò.
-Rompipalle..-
rise lei, scostando lo sguardo.
Lui
scoppiò a ridere e appoggiò con forza le labbra
su quelle della
ragazza. La sua lingua si insinuò dolcemente e Vic, seduta
su di
lui, iniziò a prenderci gusto, iniziando a baciarlo con
avidità.
Iniziò a muoversi, affannata, e lo strinse a sé.
La
lingua di Ted accarezzava la sua, le mani del ragazzo le tenevano il
viso e lo muovevano verso di lui, lei gli stringeva le spalle. Vic
era frenetica. Senza neanche accorgersene, aveva iniziato a muovere
il bacino su di lui. Ebbe un brivido quando avvertì qualcosa
in
mezzo alle gambe. Ted si stava eccitando! Da una parte avrebbe voluto
scappare, terrorizzata, ma il fatto di avere ancora tutti i vestiti
addosso le diede coraggio e continuò. Era totalmente su di
giri! Ted
si stava eccitando per lei! Poteva sentire la sua erezione, al di
là
dei suoi pantaloni, sempre più nitidamente.
Continuò a baciarlo e a
muoversi. Poi staccò le labbra e scese a baciargli il collo.
Ted
spinse la testa indietro e spostò le mani sulla schiena
della
ragazza. Lei baciò e leccò, avida, mentre le mani
di lui
scendevano.. e scendevano..
Fino
a stringere il suo sedere! Lo afferrò con forza e lo spinse
verso di
sé. Entrambi gemettero e iniziarono a tremare violentemente.
Una
malsana idea balenò nella mente di Vic. Senza pensarci due
volte,
afferrò i lembi del maglione di Ted e glielo
sfilò, lanciandolo a
terra.
Ted
la guardò un'istante, piacevolmente sorpreso, prima di
ricominciare
a baciarla. Mentre si baciavano le mani di Vic si mossero da sole.
Iniziarono a sbottonare la camicia di Ted, dall'alto verso il basso.
Il respiro del ragazzo, nella bocca di Vic, si fece affannoso.
Profumava di arancia. Forse ne aveva mangiata una prima di andare a
trovare James...
Accadde
all'improvviso. Ted la mise in piedi e si alzò anche lui. La
sua
camicia era aperta del tutto, ma l'aveva ancora addosso. Il ragazzo
afferrò Vic per i fianchi e la sollevò come se
non avesse peso. La
mise seduta sul tavolo e la spinse indietro, adagiandola fino a
sdraiarla.
Fu
subito piegato sopra di lei. Vic gli prese la testa fra le mani. Poi
passò alle spalle e fece per spingere indietro la camicia,
come per
toglierla. Lui salì con la mano dal fianco della ragazza
fino al suo
seno, e glielo accarezzò, anche se era coperto dalla camicia
candida.
Vic
si stava surriscaldando, si sentiva incandescente, il cuore le
batteva a mille, e non sapeva neanche lei che cosa stava facendo. Se
qualcuno fosse entrato in quel momento? Non sapevano nulla di quel
posto! Si sentiva molto più al sicuro nella Stanza delle
Necessità,
nel castello.
Questi
pensieri furono presto sopraffatti dal piacere. Sotto alla camicia,
la parte del corpo di Vic che Ted continuava a tormentare si era
irrigidita, e l'altra mano del ragazzo stava scendendo lungo la
coscia di Vic, mentre la baciava sulla bocca. La ragazza lo
fermò,
scattando con le braccia afferrandogli le mani.
Lui
capì che lei non voleva essere toccata.. lì.. e
si bloccò un
istante. Poi si riscosse subito e continuò a baciarla. Le
prese le
mani, intrecciando le dita, e gliele portò sopra alla testa,
bloccandogliele sul tavolo. La baciò. Continuò.
Durò molto tempo.
Vic sentiva la testa vorticare. Ted scese a baciarle il collo, ma le
tenne sempre le braccia bloccate in quella posizione e Vic si
ritrovò
a guardare il soffitto, scossa da ondate di piacere.
Vide
il lampadario, e notò che qualcosa di denso colava da esso,
fino a
terra, nel centro della stanza. Per un attimo si distrasse dai baci
di Ted, incuriosita da quel lampadario, che non era sopra il tavolo
ma poco più in là. Cercò di aguzzare
la vista e lo vide: uno
scoiattolo morto, che sembrava mangiato per metà,
era incastrato
lassù e colava sangue!
-AAAAH!-
urlò in preda al panico, allontanando Ted e alzandosi a
sedere.
Lui
guardò allibito prima lei e poi il punto dove la ragazza
stava
guardando, atterrita. Notò il lampadario e l'animale morto.
Con un
balzo salì in piedi sul tavolo, per guardare meglio. La
camicia
aperta gli svolazzava intorno al petto, scoprendo un bellissimo corpo
sportivo e muscoloso.
-Sta
colando sangue..- mormorò guardando con attenzione.
-Ma
questo, a differenza di quello là..- e indicò la
grossa macchia
vicino al passaggio -..è fresco!- concluse.
-Oddio..
Santo Cielo... Santa Mi-i-nerva..- farfugliò Vic tappandosi
la
bocca.
-Già!
E' stato morso non più di ventiquattro ore fa.. Sicuro..-
-Ted!
Andiamo via!- lo supplicò.
-..E
come diamine è finito quassù..-
continuò lui senza ascoltarla.
Vic
si cinse nelle sue stessa braccia e iniziò a tremare.
Ted
tirò fuori la bacchetta e saltò giù.
-Vado
a dare un'occhiata in giro, vieni con me?-
-Sei
pazzo?!-
-Preferisci
restare qua o tornare indietro da sola?- la
fulminò lui.
-Ehm..
no.. ti seguo..-
-Bene..
Tira fuori la bacchetta.- e dicendo questo, si riabbottonò
la
camicia in un lampo.
-Lumos!-
Iniziarono
la perlustrazione. Vic era terrorizzata, sempre attaccata alla
schiena di Ted. Lui avanzava e cercava in ogni stanza, ogni
corridoio, ogni ripostiglio, ma in quella vecchia dimora non c'era
davvero più nessuno. In compenso, trovarono quattro o cinque
resti
di animali morti. Alcuni erano morti da tempo, ma altri erano stati
mangiati recentemente, come lo scoiattolo. Vic non poteva guardarli
mentre Ted li ispezionava con lo sguardo. Già la puzza le
bastava a
farle venire la nausea. Non disse niente per tutto il tempo,
finchè
non ebbero controllato la casa in ogni suo angolo. A quel punto non
resistette più:
-Ti
prego, Ted, andiamocene via..-
-Va
bene, seguimi..- accettò lui, dirigendosi verso la stanza
del
tavolo. Quando furono lì riacciuffò il maglione
da terra, fece
entrare Vic nel cunicolo e la seguì. Vic si sentì
improvvisamente
sicura e protetta. Mentre avanzavano, Ted le stava addosso, cercando
di infonderle sicurezza e coraggio. Il cuore di entrambi tamburellava
così forte che potevano quasi sentirlo. Finalmente giunsero
all'uscita, ma Vic ebbe qualche difficoltà a riemergere:
tremava
come una foglia.
-Vic,
ce la fai?- chiese Ted, preoccupato.
La
ragazza si sciolse. L'aveva di nuovo chiamata così.
-Ehm..
non lo so..-
-Aspetta
un attimo, prendi fiato, respira..- le disse, guardandola negli
occhi.
-Non
so se ce la faccio, Ted..- ammise, in preda allo sconforto.
-Guarda
come tremo!-
-Tranquilla,
Vic, facciamo così, ti prendo io in braccio..- e lentamente
le fece
girare le braccia intorno al corpo e la sollevò. Vic si
appiattì su
di lui, lo strinse forte per essere più leggera e
ritirò più che
potè le gambe, per non scontrare nessuna radice, nessuna
foglia e
nessun ramo.
Dopo
quelle che sembrarono ore, durante le quali Vic era rimasta con gli
occhi chiusi, Ted la rimise in piedi e la lasciò andare. La
ragazza
aprì gli occhi e vide che si erano allontanati abbastanza
dal
Platano. Tirò un respiro di sollievo e si sedette a terra a
gambe
incrociate, esausta.
Note dell'autrice
Ciao
a tutti, lettori e lettrici!!!
Che
dire, le cose si complicano sempre di più! Sempre nuovi
misteri! Spero di riuscire a incuriosirvi un po', naturalmente ditemi,
scrivetemi, recensitemi! Sono molto curiosa di sapere se avete
già idee o sospetti!
Per
quanto riguarda Vic e Ted, mi sono lasciata un po' andare! Lo trovate
esagerato? So che dovrei mettere il rating rosso, per sicurezza, ma una
cara lettrice non potrebbe più seguire la mia storia e mi
dispiace! Se qualcuna ha qualcosa in contrario al rating arancione me lo
dica, ma spero che capirete. Cercerò di non andare mai
più nel detteglio come in questo capitolo, a meno che voi
non mi diate diverse opinioni.
Per
qualsiasi cosa scrivetemi, spero di sentirvi in molti!
Grazie
infinite per continuare a leggere, siete fantastici, davvero... e
fatemi sapere che ne pensate!
FleurDa
|
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Capitolo 14 *** Punizioni e Confidenze ***
cap 14
Capitolo
14
Punizioni
e Confidenze
Vic
continuò a fare respiri profondi, cercando di calmarsi.
Quello che
aveva appena visto l'aveva sconvolta. La Stamberga Strillante era
abitata da qualche essere strano che divorava gli animaletti! Le
venne un conato di vomito al pensiero. Ted si accovacciò
accanto a
lei.
-Weasley..
Allora? Ti stai riprendendo?- da preoccupato divenne divertito, e la
cosa mandò Vic in bestia.
-Lupin,
lasciami in pace..-
-Uao!
Bel ringraziamento per averti salvata dal Platano Picchiatore...-
-Sei
tu che mi hai trascinato in questo casino!!!-
ringhiò Vic.
-Adesso
stai calma, Weasley.. Nessuno ti ha obbligata..-
-Ah
no?!-
Era
furibonda. Tremava convulsamente e respirava con affanno. Ted la
tirò
in piedi e sorreggendola la trascinò verso il castello. Dopo
pochi
istanti, Vic si tirò su impettita. Avanzò davanti
a lui a testa
alta e, poco dopo, si mise a correre, senza salutarlo. Aveva bisogno
di Molly.
Ma
quando arrivò in Sala Comune vi trovò solo Fred,
che giocava con un
ragazzo di Corvonero agli scacchi magici. Il cugino alzò la
testa
per guardarla. Doveva sembrare parecchio sconvolta, perchè
Fred
spalancò la bocca, sbalordito.
-Fred!!
Che ti prende?! Sveglia!-
-Cugina,
che ti è successo?- disse alzandosi. Il compagno di gioco
sbuffò,
capendo che la partita era stata interrotta.
-Dov'è
Molly?-
-Non
ne ho idea..-
-Mi
serve Molly..-
-Non
puoi parlarne con me?-
-Ma
stavi giocando..- si sentiva più nervosa che mai.
-Dai,
vieni, e dimmi..-
Fred
le circondò le spalle con un braccio e
l'accompagnò a sedersi su
una morbida poltrona di fronte al caminetto acceso. Poi
incrociò le
gambe, sedendosi sul tappeto di fronte a lei. Vic trasse un sospiro e
cominciò.
Molly
era uscita per andare nel giardino di Hagrid, dopo le lezioni. La
ragazza aveva deciso di stare un po' coi suoi parenti, intanto che
Vic era impegnata a far visita a James con Ted, e Molly immaginava
che dopo sarebbe sparita con lui. Mentre si avviava fuori dalla sala
d'Ingresso, Sam la chiamò dalla Sala Grande e le corse
incontro.
-Dove
stai andando?- le sorrise, dopo averla raggiunta.
-Vado
un po' in giardino dagli altri. Vuoi venire?- gli chiese lei,
gentilmente.
-Volentieri!-
Si
avviarono, ma prima di arrivare dalle tende, Sam le sfiorò
un
braccio e le disse:
-Hai
voglia di fare prima una passeggiata e due chiacchiere?-
Molly
lo fissò stupita. Che gli era preso? Annuì.
Cambiarono
direzione, presero a camminare verso il lago e, quando lo
raggiunsero, iniziarono a girarci intorno. Molly si fece coraggio:
-Volevi
dirmi qualcosa in particolare?-
-Ehm..
No.. Non saprei.. Avevo voglia solo di passeggiare un po'..-
-Ah,
okay.. Bene..- Molly iniziò a sentirsi agitata. Era molto
difficile
che un ragazzo le desse certe attenzioni. Impossibile che lo facesse
un ragazzo così attraente. Certo, non doveva montarsi la
testa, non
significava niente, probabilmente era rimasto da solo e si annoiava.
Il cuore iniziò a tamburellarle. Il silenzio le pesava
addosso come
un macigno, mentre lui sembrava estremamente rilassato. Trasse un
sospiro e disse la prima cosa che le passava per la mente.
-Come
sono andate le lezioni oggi?- gli sorrise.
Stupida!
Che domanda idiota. Da noiosa secchiona Corvonero.
-Abbastanza
bene, e a te?- lui si voltò di scatto a guardarla,
sfoggiando un
sorriso a trentadue denti.
-Bene,
sì..-
-Sei
preoccupata per James?-
-Mm..
No.. Prima lo ero, ma ora sono sicura che si riprenderà
presto, e
starà bene.-
-Hai
ragione. Comunque questa storia è sconvolgente..-
-Già..-
-Hai
paura, Molly?-
La
ragazza si sciolse.
-No.-
rispose convinta.
-E
tu, Sam Lucas?-
-Nemmeno..
L'unica cosa che mi spaventa è restare all'oscuro delle
cose.. Non
sopporto di non capire cosa sta succedendo..-
-Ti
capisco benissimo..-
-Che
vuoi dire, Weasley?-
-Che
provo la stessa cosa..-
-In
che senso?- ghignò.
Cosa
stava succedendo? Si faceva gioco di lei? Lo guardò
accigliata.
-Dai,
Molly, scherzavo..-
-Non
capisco cosa volevi dire..-
-Che
magari, in questo istante, ti sembra di non capire cosa sta
succedendo perchè trovi strano il mio comportamento..-
-Cioè?-
-Prima
esco con Vic, poi faccio lo scemo con tua sorella, e ora faccio una
passeggiata romantica con te..-
-In
realtà non ci avevo proprio pensato..-
Iniziò
a diventare rossa come i suoi capelli.
-Bugiarda..-
-Che
c'è? Vuoi che ti chieda cosa ti passa per la testa?-
-Lo
stai facendo?- sorrise lui.
-No.-
concluse, voltandosi davanti a sé.
Ma
dove diavolo voleva arrivare? Molly si sentì paonazza, come
solo lei
sapeva diventare, e se ne vergognò profondamente.
-Vabbè,
io te lo dico lo stesso.. Vic non mi ha mai convinto particolarmente.
Quando l'ho vista mi ha colpito quanto fosse bella, ma conoscendola
non credo sia il mio tipo. Quindi non ci ho fatto niente e non l'ho
più invitata a uscire con me. Poi era chiaro che piacesse a
Ted. Lui
non mi ha mai detto niente, ma dopo un paio di volte che li ho visti
assieme ho capito. Lo sai che ora escono insieme?-
Molly
lo guardò, torva.
-Bhe,
è chiaro che lo sai..- si rispose da solo.
-Comunque..-
continuò -..sinceramente non so cosa mi sia successo con tua
sorella. Non mi è mai piaciuta in realtà. Mi
sentivo strano quel
giorno a Hogsmeade, come se fossi ubriaco. Il giorno dopo non
ricordavo praticamente nulla e ho chiesto a Ted se mi ero comportato
in modo strano, e lui mi ha raccontato che facevo gli occhi dolci a
Lucy. Da allora non sai quanto mi vergogno, ogni volta che la vedo
scappo dalla parte opposta!- e rise.
Molly
continuava a fissarlo, piuttosto scettica.
-Bene..-
mormorò.
Sam
sorrise e tornò a guardare davanti a sé, nella
direzione in cui
stavano camminando. Molly si chiese perchè non aveva
concluso il
discorso. Non aveva dato spiegazioni sul fatto di averla invitata a
fare quella passeggiata.
“Chiediglielo!”
si ordinò, ma la sua bocca non emise un suono. Passarono
minuti
infiniti, poi Sam riprese a parlare.
-E
tu? Ci stai provando con qualcuno quest'anno?-
-No!
E neanche gli anni scorsi!- rispose indignata.
-Fai
bene! Per quello che non mi piace Vic.. E' troppo spavalda coi
ragazzi. Sono le femmine che devono farsi corteggiare. Se sono anche
timide, meglio. Sono adorabili, le timide..- e sorrise.
Molly
avvampò. Oddio. Ma si riferiva a lei?!
-Secondo
te perchè Lestrange dorme da solo?- continuò lui,
cambiando
discorso, probabilmente per toglierla dall'imbarazzo.
-Non
ne ho idea.-
-Ted
mi ha detto che Dom lo farà sorvegliare da Zabini..-
-Me
lo ha detto Vic. Forse domani sera avrà qualche
novità.-
Il
giorno seguente, infatti, sarebbe stato martedì.
-Già,
speriamo. Hai delle teorie?-
-Non
so.. Qualcuna. Ma sono tutte improbabili..-
-Non
ne sarei così sicuro, tu hai sempre delle trovate geniali.-
le fece
l'occhiolino.
Il
sole era calato in quel momento dietro alle colline. Sam e Molly si
erano fermati per ammirare lo spettacolo. Molly si voltò
furtiva
verso di lui, e il ragazzo si girò a guardarla proprio in
quel
momento. Le sorrise. Molly abbassò lo sguardo per nascondere
il
viso, rosso come un pomodoro.
Quella
sera scesero di nuovo tutti a cena nel giardino di Hagrid. Gli unici
che mancavano erano Harry, Ginny e Louis, che si erano fermati in
Infermeria, in attesa del risveglio di James. Ma James non si
svegliò: rimasero lì tutta la notte, ma il
piccolo Potter restò
sempre immerso nel suo sonno quasi interminabile.
Dopo
cena tutti i ragazzi si radunarono intorno al fuoco, stretti nei
pesanti mantelli. Iniziava a fare freddo. Gli adulti andarono a
dormire nelle tende (o all'albergo di Hogsmeade) e portarono a
dormire anche i più piccoli. Dom e Lucy tornarono al
castello.
Una
volta che Ted, Sam, Fred, Molly, e Vic rimasero soli, Ted
raccontò
agli amici quello che aveva visto alla Stamberga Strillante,
tralasciando il fatto che con lui ci fosse Vic.
-Innanzitutto,
mi ridai la Mappa!- sentenziò Fred alla fine del racconto.
-Fred,
ti sembra il momento?- intervenne Molly.
-Una
cosa è certa, qualcuno, o qualcosa, abita di tanto in tanto
alla
Stamberga e ci fa qualche spuntino.- borbottò Ted.
-Cosa
potrebbe essere?- chiese Sam.
-Non
so, ma quando Harry uscirà dall'Infermeria gli
chiederò cosa ne sa
di quella casa e di quel passaggio..- disse Ted, guardando verso
Fred, che annuì.
-Ci
sono diverse Creature Magiche che si nutrono di animali del genere.
Poche di queste sono innocue..- cominciò Molly.
-Sì,
ma dev'essere una Creatura che riesce a entrare in una casa sbarrata.
Quindi o è piccolo come uno scoiattolo..- iniziò
Vic.
-..oppure
entra dal passaggio segreto del Platano.- concluse Fred.
-Non
credo, anche quello è un passaggio stretto..-
mormorò Vic.
-E
tu cosa ne sai?- chiesero insieme Molly e Sam.
Fred
era l'unico a sapere che Vic era con Ted, perchè lei
gliel'aveva
raccontato in Sala Comune, qualche ora prima, per sfogarsi.
Tralasciando ovviamente il tempo trascorso nella sala del tavolo di
legno. Ted non sapeva che Fred ne fosse al corrente, e avendo finto
di essere andato da solo alla Stamberga, aveva destato in Fred
qualche sospetto.
Come
mai quei due erano andati insieme, e ora Ted fingeva di esserci
andato da solo? Non è che.. avevano una relazione?!
-Ehm..
Ho accompagnato Ted..- ammise la ragazza.
-Già..-
e tutti si voltarono a fissare Ted in cerca di spiegazioni.
-Ecco,
questo è il motivo per cui ve l'ho nascosto.. Guardate le
vostre
facce!- esclamò, allargando le braccia -.. Siamo andati
insieme per
caso, e già vi state facendo mille castelli!-
Vic
si sentì delusa. Perchè Ted voleva fingere a quel
modo con i loro
più cari amici? In ogni caso, era quello che avrebbe fatto
anche
lei.. Lo avrebbe nascosto. Così come aveva nascosto a Fred
che si
erano baciati.. e non solo..
-Possiamo
ritornare un attimo al discorso principale?- Vic alzò gli
occhi al
cielo.
-Sì,
infatti..- la seguì Ted -..Il punto è che
dobbiamo indagare! E
ormai su un po' di cose! Primo punto: chi ha attaccato James. Magari
lui saprà darci qualche indizio quando si
sveglierà..-
-..Secondo
punto, perchè Lestrange dorme da solo..- continuò
Sam.
-Su
questo domani magari ci dirà qualcosa Dom.. E terzo, chi
abita la
Stamberga Strillante, considerata disabitata da anni?- concluse
Molly.
-Da
cosa possiamo cominciare?- chiese Fred.
-Io
direi di aspettare un resoconto di James su quanto è
successo negli
spogliatoi sabato. Aspettiamo anche che Dom ci dica qualcosa su
Lestrange e io intanto parlo con Harry della Stamberga. Dobbiamo
approfittarne finchè i nostri vecchi sono qui..- fece Ted.
-Okay,
Ted ha ragione! La seduta è sciolta!- esclamò
Fred alzandosi.
-Ora
che si fa? Capatina alla Stamberga?- rise, malandrino.
-Fred!!!
TACI!- gli urlò Vic.
Tornarono
tutti nelle rispettive Sale Comuni. In quei giorni Vic non aveva
più
aperto un libro, e così, quando Fred e Molly salirono nel
loro
dormitorio, lei rimase su un divanetto per cominciare il tema che
Lumacorno aveva assegnato loro la settimana precedente:
“Effetti
indesiderati della Pozione Ridestante”. Dopo le prime due
righe la
testa cominciò a pesare, così come le palpebre.
Vic appoggiò la
nuca alla voluta del divanetto, e dopo pochi istanti nella sua mente
apparvero immagini raccapriccianti di animali morti sgozzati. Sentiva
il ritmo del cuore accelerare, finchè non vide Max Lestrange
mangiare a morsi uno scoiattolino urlante e fissarla con gli occhi
vuoti. In quel momento Vic sentì il cuore esploderle nel
petto per
la paura, cercò di correre ma non si mosse di un millimetro.
Non
riusciva a scacciare da davanti a sè la faccia di Lestrange,
che non
le staccava gli occhi di dosso... finchè...
Qualcuno
la scosse, e Vic si svegliò di soprassalto, alzandosi a
sedere sul
divanetto. Era sudata dalla testa ai piedi. La pergamena e la
boccetta d'inchiostro erano a terra, il tappeto si era macchiato del
liquido nero. Vic alzò lo sguardo sulla persona che l'aveva
svegliata. Era Ted.
-Vedo
che sei sempre coraggiosa, Weasley..- ghignò.
-Per
favore, Lupin..-
-Cos'hai
sognato?-
-Niente
che t'interessi..-
-Sei
bella, quando ti arrabbi, Victoire..-
-Ti
prego, Lupin, risparmiami..- lo respinse dal divanetto con un
braccio, mentre lui tentava di sedersi accanto a lei. Lui si
allontanò, ghignando fra sé e passandosi una mano
fra i capelli.
-Come
accidenti sei entrato?-
-Ho
risposto giusto alla domanda!-
-Non
è possibile!-
-Weasley!
Sottovaluti la mia straordinaria intelligenza!-
-Tu
sottovaluti la mia attuale collera nei tuoi confronti!-
-Te
l'ho detto, sei adorabile quando sei arrabbiata.. Oh no! Avrai mica
il ciclo?-
-Coglione..-
-Speriamo
di no, e per diverse ragioni... AHI!-
Vic
sentiva la mano bruciare, mentre Ted si massaggiava la guancia
divertito.
-Comunque,
vuoi venire con me?-
-Col
cavolo!-
-Dai!
Alla Torre di Astronomia! C'è un cielo bellissimo stanotte,
e la
luna piena enorme!-
-Io
con te non vado più proprio da nessuna parte!-
-Maledizione,
Weasley, non l'ho fatto apposta oggi! Non sapevo che avremmo trovato
quello che abbiamo visto laggiù!-
-Sì,
ma quando volevo andare via, tu non mi hai ascoltata!-
-Questo
è vero, lo ammetto! Ma non potevamo non indagare!-
-Sembra
in cerca di cacciarti nei guai!-
-Ma
che cazzo, Weasley! Lo faccio anche per te! Vuoi o no scoprire cosa
diavolo sta succedendo quest'anno? Se ti attacca qualcuno devi avere
i nervi saldi!-
-Ma
non ti rigirare le cose a tuo favore, Lupin, fammi il piacere!-
-Avanti,
andiamo!-
-Cosa
non ti è chiaro della risposta “No!” ?-
-Questa
volta non può succedere niente! Andiamo solo alla Torre di
Astronomia!-
-Ecco,
l'hai detto che non succederà niente, eh!-
-Allora?-
-Allora
cosa?!-
-Ci
vieni?-
-Minerva
Santa, Lupin! Tu mi prendi per stanchezza!-
-Evvai!-
le prese una mano e la tirò con sé, fuori dalla
Sala Comune.
Percorsero
il corridoio ovest, diretti alle scale.
-Maledetto
Lupin! Dovevo fare il tema di Pozioni!-
-E
ti viene in mente solo adesso?- rise lui.
-Sei
proprio un coglione..-
-Lo
so che sei pazza di me, Weasley, perciò smettila di fare la
dura..-
-Non
mi interessi proprio per niente, mi spiace deluderti!-
ribattè lei,
sarcastica.
-Come
no! Io vedo come fai quando ti bacio! Ti scaldi tutta.. E credi che
io non sappia che stasera sei venuta perchè speri che
accadrà di
nuov...-
Vic
gli tirò un ceffone così forte che Ted
andò a sbattere contro
un'armatura che dormiva ai lati del corridoio, provocando un gran
fracasso di ferraglia.
-Ragazzini!
Cosa state facendo?! Dovreste essere nei vostri dormitori!-
si
mise a urlare il cavaliere, con voce forte e aristocratica.
Vic
rabbrividì. Avevano fatto un casino infernale, e ora
l'armatura non
la smetteva di sbatacchiare sul muro di pietra, urlando rimproveri.
Ted prese Vic per mano e si mise a correre per il corridoio.
Raggiunse una nicchia nella parete e vi cacciò Vic dentro,
poi la
seguì. Le tappò la bocca e dopo mezzo minuto
arrivò affannato
Gazza. Probabilmente il cavaliere gli aveva indicato la direzione in
cui si erano messi a correre. Gazza si guardò un po' in
giro, nel
buio del castello, con una fiaccola in mano, e proseguì
lentamente
lungo il corridoio.
-Ok,
me la sono cercata..- sussurro Ted, lasciando lentamente andare la
bocca di Vic.
-Esatto,
razza di Troll deficiente!-
-Non
urlare che quello torna indietro!-
-Che
lo faccia! Gli dico che mi stavi stuprando!-
-Questo
mi sembra un tantino esagerato anche per te, Weasley!-
-Lasciami
uscire di qui! Voglio tornare al mio dormitorio!-
-E
aspetta un attimo..-
-No!-
Vic
si divincolò e sgusciò via dalla sua presa. Si
mise a marciare
impettita per il corridoio, sentendo Ted correrle dietro.
-Non
mi sembra una buona idea tornare di là!-
All'improvviso
la faccia rugosa della McGrannitt apparve improvvisamente davanti a
loro, molto vicina, troppo vicina, illuminata dalla sua bacchetta.
Vic si bloccò in preda al panico, Ted la raggiunse e si mise
davanti
a lei, di fronte alla Preside, che portava la camicia da notte e i
capelli grigi sciolti.
-Lupin,
Weasley, cosa diavolo state facendo a quest'ora della notte, in giro
per il castello?!-
-Stavamo
tornando al dormitorio, Professoressa..- cominciò Ted.
-Lupin,
mi risparmi le sue solite giustificazioni! Cinquanta punti in meno
per Grifondoro e cinquanta per Corvonero! E siete in punizione,
naturalmente!-
-Che?-
fece Ted.
-Lupin,
non peggiori la sua situazione! Domani mattina, alle otto in punto,
nel mio ufficio. E ora filate a dormire! Vi accompagnerò uno
ad
uno.. Prima tu, Lupin..-
Quando
Vic entrò nel dormitorio, in preda alla collera, Ashley era
l'unica
sveglia, nel letto. Vic si accasciò sul suo e la compagna di
stanza
alla sua destra le sussurrò:
-Pss!-
-Ehi!
Sei sveglia?-
-Sì,
Vic. Sono Ashley..-
-L'avevo
capito.-
Non
era vero.
-Tutto
bene, Vic?-
-Sì
sì.. A parte che la vecchia gatta mi ha appena messo in
punizione..-
-No!
Ti ha beccata in giro?-
-Esatto..-
-Che
sfiga..-
-Già...
Come mai non dormi?-
-Non
riesco a prendere sonno.. Stavo pensando..-
-Ah,
mi spiace.. A cosa pensavi?-
-Hai
sentito che la scuola organizza un ballo ad Halloween?-
-NO?!
Davvero?!-
-Già..
Ne parlavano oggi in Sala Grande alcune ragazze del quinto anno. La
McGrannitt ce lo annuncerà nei prossimi giorni, a quanto
pare..-
-Bhe,
era l'ora che si organizzasse qualcosa, in sta cazzo di scuola.. I
tempi cambiano, per Merlino!-
-Già..
Anche se non oso immaginare cosa intenda la vecchia per
“festa”..-
-Ah,
ah.. Non ci avevo pensato..-
Calò
il silenzio per qualche istante, poi Vic riprese:
-Bhe?
E qual è il problema per sto ballo?-
-Oh,
niente..-
-Dai,
dimmi..-
-Che
il ragazzo che mi piace non mi inviterà..-
-E
come lo sai?-
-Gli
piace un'altra.. Lo sanno tutti..-
-E
chi è?-
-Eh,
Vic, non te lo posso dire..-
-Perchè?-
-Perchè
è un tuo amico..-
Il
cervello di Vic iniziò a tirare fuori tutti i nomi possibili
che
conosceva.. Poi il panico la invase: era mica Ted?!
-E
chi sarebbe la ragazza che piace a questo mio amico?-
-Se
te lo dico capisci subito di chi sto parlando..-
-Senti,
perchè hai tirato fuori il discorso se non ne vuoi parlare?-
-Vic!
Sei tu che mi hai chiesto perchè ero sveglia!-
-Potevi
mentire..-
-Bhe,
grazie la prossima volta lo farò..- ribattè
sussurrando,
sarcastica.
-Vabbè,
Ashley, notte eh!- borbottò arrabbiata la ragazza,
rigirandosi nel
letto.
Dopo
una ventina di secondi Ashley ruppe di nuovo il silenzio:
-Alexis
Saunders.-
-Eh?!-
-Hai
capito.-
-E'
la ragazza di cui sei gelosa?-
-Vic,
per favore..-
-E
lui chi è?-
-Non
fare la stupida!-
-Fred?-
Ashley
restò in silenzio. Vic pensò al suo amico, al
fatto che sicuramente
non aveva mai notato l'insipida Corvonero, e a quanto Alexis fosse
certamente la più bella delle due. Scosse la testa.
-Ash,
non ti abbattere! Non è mica detto. Fred non mi ha mai detto
niente
di Alexis, e sono la sua migliore amica!-
-Patty
li ha visti baciarsi..- ribattè lei sconsolata.
-Ah
davvero?-
-Non
fare finta di non saperlo..-
-Credici
o no, non lo sapevo.. Comunque notte..-
-Bhe,
grazie del conforto..- mugugnò l'altra, sarcastica.
Vic
la ignorò, si voltò dall'altra parte e si mise a
dormire.
Note
dell'autrice
Eccomi
qua!!!!!
Nuovo
capitolo, nuovi amori!!! Cosa ne pensate di queste novità?
I
ragazzi inoltre stanno iniziando a ragionare su come muoversi, come
difendersi e come indagare.. Riusciranno a capirci qualcosa o tutto
si complicherà sempre di più?
Vic
e Ted... Sono ragazzi! Ora Vic è leggermente incavolata, Ted
si farà
perdonare? E ora gli tocca anche una punizione insieme.. E
arriverà
un ballo!
Ci
sono tanti piccoli dettagli in questo capitolo, e secondo me sono
importanti.
Dopo
aver un po' parlato del capitolo, parliamo un attimo di voi!
Le
lettrici silenziose ma che non si perdono un capitolo, quelle che
seguono la storia dall'inizio e quelle che l'hanno trovata da poco,
quelle che mi lasciano recensioni stupende e dettagliate, quelle che
mi scrivono brevi frasi ma intense, quelle che hanno messo la storia
nei preferiti/ricordati/seguiti... A tutte io voglio dire GRAZIE!
Ognuna è speciale per me! Davvero!
Ora
tocca a voi, ...e fatemi sapere che ne pensate!
FleurDa
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Capitolo 15 *** Un lampo di luce rossa e due occhi chiari ***
cap 15
Capitolo
15
Un
lampo di luce rossa e due occhi chiari
Il
giorno seguente Vic dovette svegliarsi molto presto, perchè
prima
della colazione e delle lezioni, doveva recarsi all'appuntamento con
la McGrannitt.
Quando
giunse nel suo studio, la donna era già pronta di tutto
punto e Ted
doveva ancora arrivare. Attesero un po' di minuti, poi il ragazzo
fece il suo ingresso nell'ufficio, sbadigliando e passandosi la mano
nei capelli neri, più scomposti che mai.
-Alla
buon'ora, Lupin. Si dia una mossa, la prego!- sospirò la
Preside,
roteando gli occhi al cielo.
-Allora,
Madama Pince ha bisogno che qualcuno l'aiuti a sistemare uno scaffale
di libri in Biblioteca. Questa sarà la vostra punizione.
Obbedirete
ad ogni suo ordine finchè lei non riterrà
compiuto il lavoro.
Comincerete domani alle cinque. Sono buona con voi, lasciandovi
liberi questa sera.. Per la cronaca, pare che Potter si stia
risvegliando in quest'istante, quindi stasera vi permetterò
di
passare il tempo con lui e con le vostre famiglie, dal momento che
domani all'alba partiranno per Londra...- Ted si alzò di
scatto, con
le braccia alzate e un sorriso radioso per esultare -...non un fiato,
Lupin!!! La vostra punizione comunque comincerà da domani, e
se non
finirete in tempo, questo weekend salterete la gita a Hogsmeade per
finire il lavoro!- ringhiò la Professoressa.
-Oh,
Signora Preside! Grazie, grazie..- Ted si sporse verso di lei per
stringerle la mano, al settimo cielo per la notizia del risveglio di
James, ma lei gli voltò le spalle.
-Mi
risparmi i suoi giochetti, Lupin. Ora sparite!- intimò,
acida.
I
due uscirono frettolosamente, e Vic dovette mettersi a correre per
stare dietro a Ted che procedeva a passo di carica verso
l'Infermeria.
Quando
vi giunsero, Ted senza problemi spalancò la porta e si
tuffò nella
stanza, ma Madama Chips gli si parò davanti, agguerrita.
-Ragazzi,
fermatevi! Si è appena svegliato!-
I
due guardarono al di là della donna e videro un James
sorridente,
sdraiato sul lettino, che chiacchierava dolcemente con Ginny, Harry e
Louis.
-La
prego!- implorò Ted.
-Solo
un istante..- si arrese lei.
I
due si scaraventarono su James, abbracciandolo e baciandolo, mentre
lui rideva debolmente. Dopo neanche dieci secondi, Madama Chips li
afferrò per la collottola da dietro e li tirò
via. Li spinse verso
la porta, sbuffando:
-Ora
andate in Sala Grande, ma dite ai vostri amici e cugini di non
perdere tempo a salire. Sbarrerò la porta! Potter deve
riposare!-
E
così dicendo, li spinse fuori, sbattendo la porta dietro di
loro.
Vic dimenticò la rabbia che provava per Ted per la sera
prima, e
quando lui le buttò le braccia al collo, ricambiò
il suo abbraccio.
Il ragazzo la sollevò e fece un giro di 360 gradi.
Le
sorrise, le prese la mano e corse giù con lei, ad annunciare
agli
altri la grande notizia.
Fred
e Molly accolsero la novità con urla di gioia e saltelli, e
abbracciarono i due amici. Ted fece un cenno a Sam, seduto al tavolo
dei Grifondoro, per intimarlo ad avvicinarsi. I cinque si diressero
insieme fuori dalla Sala Grande, fino al parco all'aperto, per
chiacchierare un po', prima dell'imminente campanella d'inizio.
-E
così quello stronzetto ce l'ha fatta!- rise Fred.
-Oh,
poverino! Meno male che ora sta bene!- sorrise Molly, decisamente
sollevata.
Sam
le rivolse un ampio sorriso, e la ragazza arrossì,
abbassando la
sguardo. Vic si chiese cosa stesse succedendo tra i due, e si
ricollegò all'improvviso al discorso affrontato la notte
passata,
nel dormitorio.
-Fred!
Dimenticavo! Ma tu ti sei baciato con Alexis!- lo schernì,
puntandogli l'indice contro.
Fred
si indicò il petto con le mani:
-Cosa?!..
Io?.. Ma..- tutto lo guardarono curiosi, e lui si arrese a una
risata.
-E
va bene! Si può sapere tu come lo sai?-
-Me
lo ha detto Ashley, Patty ti ha visto. Ah, a proposito, Ashley
è
pazza di te..- ghignò.
-Ashley
chi?- si incuriosì lui subito.
-Quella
sfigata della nostra compagna di dormitorio.-
Driiiiiiiin.
La
campanella suonò, e i cinque rivolsero la loro direzione al
castello, ma un braccio bloccò Vic e la trascinò
lontano dal
gruppo. Era Ted.
-Vic!
Ma che cazzo hai fatto?-
Lui
la guardava sgomento e lei non capì che cavolo stava
succedendo. Ora
cosa voleva?
-Cos..?-
cominciò.
-Una
ragazza con cui condividi il dormitorio da sei anni ti fa una
confidenza, e tu la sputtani così?!- era indignato.
-Io..-
Vic non sapeva cosa dire.
-Non
te ne frega proprio un fico secco di nessuno, eh, Victoire?-
-Lupin!
Ma che cazzo vuoi? Mi fai la predica?-
-Sì!
Sei incredibile, sai? Io che credevo di poterti insegnare qualcosa..-
La
collera le salì al cervello. LUI? Insegnarle qualcosa?!
-Lupin!
Razza di..-
-VEDI?
E' questo che sai fare! Insultare gli altri! Ma ti vedi? Che ti ha
fatto di male quella ragazza per parlare così di lei, tra
l'altro
davanti a tutti, quando lei ti ha fatto una confidenza, dandoti
fiducia?-
-Sei
proprio un Grifondoro del cazzo!- urlò lei.
-E
tu una stronza, Veela..-
Vic
lo guardò indietreggiare, con il volto deformato dalla
delusione,
voltarsi e andare via, verso il castello.
Strinse
i pugni fino a bloccare la circolazione nelle dita. La rabbia le
ribolliva dentro, mentre gli occhi bruciavano, desiderosi di
esplodere in un pianto liberatorio. Ma Victoire Weasley era allenata
per trattenersi. E non una sola lacrima fuoriuscì dai suoi
occhi
arrossati. Quando era piccola Vic piangeva spesso, generalmente per
una litigata con Dom. La sorellina minore non piangeva mai, e la
guardava spavalda, forte. Vic ci aveva provato infinite volte, e alla
fine c'era riuscita. Era riuscita a controllare le sue lacrime. Le
prime volte aveva imparato a trattenersi sul momento e non appena si
trovava da sola si sfogava. Ma pian piano quelli sfoghi scemarono, e
Vic riuscì a non piangere più, per nulla. Quando
a quindici anni
era morta la gatta che era stata al suo fianco tutta la vita, Cherie,
Vic non aveva versato una sola goccia. Si era sentita soffocare, ma i
suoi occhi non avevano mai ceduto. E la stessa sensazione si
dibatteva in lei, esattamente in quel momento.
“Sono
un mostro” pensò. Alzò gli occhi al
cielo, tentando di ricacciare
del tutto indietro i lacrimoni. Ci riuscì. Si
voltò verso il
castello e corse a lezione.
Quella
sera, a cena, c'erano proprio tutti, nel giardino di Hagrid. James e
Louis erano lì con loro. Fred aveva anche invitato Alexis,
questa
volta, e Vic sentì dentro di sé un certo senso di
colpa. Ted non le
rivolgeva la parola e si divertiva con gli altri. Presto si rese
conto di essere l'unica imbronciata.
-Che
hai, cugina?- chiese Fred. Finita la cena, avevano messo la musica e
ballavano praticamente tutti. Ted non ballava, ma si muoveva tra la
folla, ridendo con uno e con l'altro. Vic era rimasta seduta sulla
panca, con le braccia incrociate.
-Niente,
Fred!- sbottò.
Lui
alzò le spalle e ballò via, dirigendosi verso
Alexis, che ballava
con Molly e Lily.
-Weasley!-
Ted comparse alle sue spalle all'improvviso.
-Lupin!-
ringhiò.
-Incarceramus!-
disse lui, puntando la bacchetta. Una corda le avvolse gli avambracci
e li legò fra loro. Ted rise.
-Stupido
idiota!!!- ululò la ragazza, alzandosi.
-Ops..-
disse lui, saltellando via.
-Diffindo!-
pronunciò una voce soave. Le corde si sbrogliarono e
scomparirono e
Vic si voltò verso sua madre, che avanzava leggera ed
elegante verso
di lei.
-Che
voleva quel ragassò?-
-Mamma
ti prego.. E' solo un coglione..-
-Victoire!
Le parole!-
-Scusa..-
-Comunque,
perchè ti ha fatto sciò?-
-Perchè
è un'idiota, te l'ho detto..-
-Mm-mm..-
Fleur non era per niente convinta.
-Vieni
con moi..-
Vic
si alzò e la seguì.
“Buonanotte!”
sentì dire in giro. Si stavano congedando tutti per
ritirarsi a
dormire nelle tende e nel castello. Le due si misero a passeggiare
per il giardino, tra i cespugli, tra le piante e tra gli alberi
illuminati solo dalla luna. Ormai erano rimaste praticamente sole.
-Victoire,
per caso quel ragassò è il tuo fidonsato?-
-Mamma!!!-
-Victoire!
Parlo sul sorio..-
-No..
Non lo è!-
-Porchè
sarebbe normale se tu iniziossi ad avere qualche cotta, alla tua
età..-
Vic
si sentì avvampare. Perchè sua mamma voleva
affrontare quel
discorso? Proprio durante quel terribile ed interminabile giorno?!
Quando sarebbe finita quella maledetta tortura?
-Sai
benissimo che non dovresti fare nionte, ma se proprio vuoi
trasgredire le regole, almeno... sii prudonte, ecco..- Fleur iniziava
ad arrabattarsi in discorsi un po' troppo personali per i suoi gusti.
“Dovresti
fare questo discorso a Dom, mammina!” pensò Vic,
sarcastica.
Poi,
improvvisamente..
-Mamma,
shhh!- sfoderò la bacchetta.
-Victoire!
Non fore la sciocca...-
-Mamma!
Ti ho detto di stare zitta! Qualcuno ci sta spiando!-
Fleur
si guardò in giro, spaesata.
Vic
si abbassò e mormorò un altro
“shhh”, avvicinandosi furtiva al
cespuglio in cui aveva visto due occhi chiari scrutare proprio loro,
a circa cinque metri di distanza.
Degli
occhi neanche l'ombra. Sicuramente, chiunque fosse, si era appena
nascosto meglio.
-Chi
è là?!- urlò la ragazza, rompendo un
silenzio opprimente, con la
bacchetta fissa davanti a sè.
Le
tremava la voce, esattamente come le gambe, il cuore batteva
all'impazzata, avrebbe voluto scappare, ma rimase lì, tesa,
leggermente accucciata.
In
tutta risposta, qualche secondo dopo, Vic percepì un
muoversi di
foglie e un lampo di luce rossa partì dal cespuglio. Era uno
Schiantesimo!
Senza
pensarci due volte, Vic si buttò su Fleur, e le due caddero
a terra,
scansando l'Incantesimo. Il raggio rosso colpì la tenda
dietro di
loro, e Fleur urlò prontamente:
-Aguamenti!-
verso la tenda, spegnendo il principio di incendio che, per fortuna,
così, l'aveva solo leggermente forata.
Vic
si alzò di scatto, guardando verso il cespuglio, e scorse,
in
lontananza, una figura nera correre all'impazzata verso la Foresta
Proibita. La ragazza fece qualche passo in quella direzione, ma si
fermò. Non era prudente entrare lì dentro da
sola, senza contare
che non avrebbe mai trovato il suo aggressore.
Si
voltò verso Fleur con gli occhi sbarrati.
-Chi
cavolo era?!- urlò con voce acuta la donna.
-Non
l'ho riconosciuto, mamma!- ansimò Vic.
-Vuoi
dire che eravate proprio davanti alla tenda dello zio Harry?!-
-Esatto!-
-Vic!
Non hai visto se la corporatura era tipo quella di Lestrange?!-
-Non
lo so ragazzi.. Era lontano.. e ora non mi ricordo neanche bene..-
Il
giorno seguente, dopo le lezioni, Vic e il resto del gruppo si erano
riuniti nella Sala Comune dei Grifondoro, su richiesta di Fred, per
discutere di quanto era accaduto la notte precedente.
Ted
non aveva aperto bocca, ma la guardava preoccupato. Vic era ancora
furiosa con lui.
La
famiglia Potter-Weasley aveva sgomberato il giardino quella mattina,
tornando a Londra. Fleur aveva detto Vic di non dire niente a
nessuno, ma la ragazza aveva chiaramente disobbedito. Fleur aveva
assicurato alla figlia che lei stessa ne avrebbe parlato con Harry e
Bill, e che nessun altro doveva saperlo.
Vic
era indignata di questa omertà! Qualche pazzoide era ad
Hogwarts, e
aveva tutto l'intento di far fuori la famiglia Potter. Se Vic e Fleur
non si fossero trovate per caso davanti alla sua tenda, Harry sarebbe
certamente stato aggredito nel sonno! Nella maniera più
subdola e
infame! A dir poco, da ...Serpeverde!
-Dobbiamo
andare, Weasley..- disse finalmente Ted, alzandosi dal suo divanetto
-..la Pince ci aspetta..-
Ted
aveva l'espressione assorta e leggermente preoccupata. Vic
cercò di
apparire disinteressata a lui e lentamente si alzò, fece un
segno di
saluto agli altri, diede un bacio sulla guancia a Molly, che era
preoccupata come non mai, e seguì Ted fuori dal buco del
ritratto.
-Sai,
non sono più arrabbiato con te..- disse lui appena
imboccarono il
corridoio isolato, sempre con la sua aria assorta.
-Ma
davvero?! Perchè, eri tu quello arrabbiato?!- rispose Vic,
indignata, mentre iniziavano a scendere le scale.
-No.
Cioè, sono sempre convinto che tu ti sia comportata da
stronza con
la tua amica...-
-Non
è una mia amica!-
-...però
ieri sera sei stata coraggiosa. Non è da te, mi complimento.-
-Per
piacere...-
-Credo
che in parte sia anche merito mio...-
-COSA?!-
-Prima
di tutto eri agguerrita perchè eri incazzata nera con me. E
in
secondo luogo, sono io che ti ho allenato a gestire la paura, alla
Stamberga Strillante, ricordi?- Ted parve riprendersi dai suoi
pensieri in quel momento e le sorrise, spavaldo.
-Se
non chiudi quella boccaccia, giuro che ti trasformo in un Vermicolo!-
-So
che preferiresti chiudermela in un altro modo...- rise lui.
-Sì!
Con l'Anatema che uccide, ma poi mi rinchiuderebbero ad Azkaban a
vita, e non è il caso, per un verme come te..-
-Siamo
arrivati, tesoro. Prima le signore..- e le fece un inchino di
scherno.
Vic
passò a testa alta, dandogli uno spintone. Ogni progresso
fatto con
lui quell'anno, in quei giorni era retrocesso a livelli pessimi. Lo
odiava più di prima!
-Bene,
ragazzi! Cominciate con quegli scatoloni. Tirate fuori i libri,
risistemate le copertine troppo sgualcite con un Incantesimo di
Rigenero, e infine li impilate sugli scaffali di questa parete in
ordine alfabetico, d'accordo? Per oggi potete fare quegli scatoloni,
dovrebbero essere sette o otto. In tutto sono quasi trenta, quindi vi
conviene darvi una mossa se volete finire per venerdì.-
I
due si accovacciarono l'uno accanto all'altra per cominciare il
lavoro.
-Tutto
per colpa tua, Lupin!- sbottò la Corvonero, tirando fuori
dallo
scatolone il primo grosso volume.
-Guarda
il lato positivo, passeremo un sacco di tempo assieme!-
-Non
vedevo l'ora!-
-Senti,
Weasley. Se cerchi di rimediare il danno fatto a quella Ashley,
potrei anche pensare ad invitarti a uscire con me, questo weekend, a
Hogsmeade..-
-Ah,
ah, ah! Simpatico, Lupin!-
-Lo
so, grazie tesoro..-
-Ero
ironica!-
-Ma
guarda!-
-Coglione!-
-A
parte i nostri adorabili litigi, dovresti davvero provare ad andare
incontro a quella ragazza.. Pensaci, credi di essere stata carina con
lei?-
Vic
sapeva che Ted aveva ragione.
-Non
accetto prediche da uno che ieri sera mi ha legata!-
-Oddio!
Detto così sembra qualcosa di molto eccitante!-
-Dovevo
immaginarlo...- scosse la testa, puntando la bacchetta sul libro e
riparando la sgualcitura sull'angolo in basso.
-Sul
serio, Weasley, mi è appena venuta un'idea, a proposito di
legarti... ahi!!! Ma la pianti di prendermi a sberle?!-
-Tu
stai zitto, così non rischi! E mettiti al lavoro!-
In
quei giorni i cinque ragazzi si ritrovarono spesso a parlare degli
ultimi oscuri avvenimenti, formulando ipotesi e confrontando le
opinioni. Fred era sicuro della colpevolezza di Lestrange ma gli
altri cercavano di persuaderlo. Non avevano ancora nessuna prova
contro di lui.
Molly,
Fred e Sam avevano insistito con Ted per sapere se aveva scoperto
qualcosa da Harry. Ted era evasivo e disse che gli aveva parlato, ma
che non c'era nulla d'interessante da dire, e nessuno era riuscito a
tirargli fuori una sola parola al riguardo.
James
non ricordava niente del momento in cui era stato attaccato. L'ultima
cosa che ricordava era che stava uscendo dallo spogliatoio con Louis,
che lo aveva lasciato passare per uscire, e poi il nulla.
Dom
aveva detto a Ted che Zabini non aveva ancora scoperto niente sul
sospetto compagno di Serpeverde. Martedì sera si erano visti
nel
nascondiglio vicino alle cucine, ma Emanuel aveva dovuto far
ragionare Dom. Erano passati pochissimi giorni da quando la ragazza
lo aveva incaricato di spiarlo, e ancora non era possibile che avesse
scoperto qualcosa. Aveva cercato di fare conversazione con Max un
paio di volte, ma con scarsi risultati. Vic notò che Dom
passava
sempre più tempo con Eric Zabini, il piccolo. I due ridevano
e
scherzavano nel parco, seguiti da una Lucy imbronciata e per nulla
considerata.
Per
quanto riguardava lei e Ted, la tensione si stava un po' allentando.
Il ragazzo si era un po' addolcito con lei, forse perchè
aveva
temuto di perderla quando era stata attaccata. Inoltre passavano
molto tempo insieme, per via della punizione, e Ted cercava di fare
il simpatico, facendo volare il tempo a Vic. Comunque non si erano
più baciati, e non era neanche successo niente.
Vic,
d'altra parte, aveva iniziato a pensare ad Ashley. Ted aveva ragione,
sembrava che avesse intuito come Vic avesse trattato male la ragazza
anche la notte stessa della confidenza. Quando incrociava Ashley,
questa cambiava strada, abbassando gli occhi circondati da spesse
occhiaie da sonno. Probabilmente dormiva poco, e in parte anche per
colpa sua. Fred se n'era infischiato altamente, e si era messo
insieme ufficialmente con Alexis. I due si baciavano in continuazione
in Sala Grande, nei corridoi e nel parco intorno al castello.
Molly
confidò a Vic di essersi presa una sbandata per Sam, e Vic
la
incoraggiò, confermandole che aveva notato che Sam la
mangiava con
gli occhi. L'amica era arrossita, ed era scoppiata in lacrime,
preoccupata che Vic la considerasse una cattiva persona
perchè Sam
era uscito prima con lei. Vic, sbalordita, fece del suo meglio per
calmarla. Non era per niente gelosa, assolutamente! Molly doveva
uscire con lui!
-Stavo
pensando..- iniziò Molly, tirando su col naso, mentre le due
affrontavano il discorso in Sala Comune -..che visto che Fred va con
Alexis ad Hogsmeade, tu potresti andarci con Ted, così io e
Sam
resteremmo da soli per forza di cose.- sorrise insicura.
Vic
fece una smorfia.
-Molly,
non sai cosa mi stai chiedendo!-
-Ma
piantala! Che non vedi l'ora!-
Vic
fece per saltarle addosso scherzosamente, e mentre ridevano e
lottavano sul divanetto della Sala Comune, vide entrare Ashley con le
due amiche. Le altre due si sedettero su un divano cobalto, ma Ashley
scosse la testa e si diresse verso il dormitorio da sola. Era il
momento! Poi lo avrebbe detto a Ted, così l'avrebbe invitata
a
uscire, e avrebbe aiutato così anche Molly.
-Ashley!-
le corse dietro.
La
ragazza la ignorò ed entrò nella stanza, seguita
da Vic.
-Ash!-
-Che
vuoi?-
-Ehm..
Volevo scusarmi..-
-Di
cosa?! Di aver spifferato a Fred e ai tuoi amici quello che ti ho
confidato?!-
-E
come cavolo lo sai?-
-Chloe
vi ha sentiti!-
“Ma
ste due sono due agenti segreti?”
-Lo
so! Mi dispiace! Sono una stronza, mi è scappato!-
-Puoi
risparmiarti le scuse.. Tanto non cambia niente.. Ora sta con
Alexis..-
-Ma
Fred è un coglione quanto me! Non focalizzarti su di lui! Tu
meriti
un ragazzo che faccia sul serio!-
-Sembra
che lui faccia sul serio con la Grifondoro!-
-Per
ora! Ma fidati, è un coglione.. Si stuferà
presto. Tu non devi
morire dietro a uno così!-
-Bhe,
tu muori dietro a Lupin, che è peggio di Fred!-
Vic
raggelò.
-C-cosa?-
-Dormo
in camera tua da sei anni, secondo te non me ne sono mai accorta?!-
-Non..non
saprei..-
-Te
lo dico io! Lo sappiamo tutte almeno dal primo anno, ma non abbiamo
mai detto niente in giro! A differenza di qualcun altro, che va in
giro a spifferare gli affari degli altri..-
Vic
improvvisamente le rivalutò. Le aveva sempre considerate
solo delle
gran pettegole, e invece per sei anni non avevano mai detto a nessuno
dei loro sospetti sulla cotta di Vic per Ted.
-Io..io
non so cosa dire.. mi dispiace..-
-Non
serve..-
-Ashley,
se posso fare qualcosa..-
-Esci
di qui.-
-D'accordo.
Però te lo dico. Sono cambiata. O meglio, ho intenzione di
cambiare.
Mi farò perdonare, te lo prometto.-
-Tu,
Victoire Weasley, hai chiesto ripetutamente e invano scusa alla tua
compagna di dormitorio?!-
Ted
era esterrefatto. Erano in biblioteca, l'ultimo scatolone dell'ultimo
giorno.
-Sì!
L'ho fatto, d'accordo? E le ho anche detto che in qualche modo mi
farò perdonare.. Non so ancora come..-
-Vuoi
dire che sono riuscito a iniziare a cambiarti?- rise lui.
-Non
è grazie a te!-
-Nooo.
Certo che no..-
-D'accordo,
un pochino..-
-La
verità è che l'hai fatto solo per uscire con me.-
Vic
non rispose.
-Ah!
Beccata!- trionfò lui.
-No,
Lupin, non ti montare la testa..-
“Molly,
perchè mi hai chiesto questo?!”
-Però
vuoi!-
-Oh!
Merlino! Puoi rendere le cose semplici per un volta?-
-Okay,
ehm.. Weasley, vuoi uscire con me?-
-In
generale o nel caso specifico?-
-Okay,
però ora sei tu che rompi!-
-Hai
ragione.. Sì, accetto!-
-Brava,
tesoro!-
-Giù
le mani però!-
-Questo
te lo scordi!- e le fece l'occhiolino. Vic non riuscì a non
sorridere.
Note
dell'autrice
Ciao
a tutti e tutte!!
Mi
scuso infinitamente per il ritardo!!! Il problema è che da
adesso
fino a settembre sarò parecchio presa
dall'università, quindi
probabilmente alcune volte pubblicherò tardi. Spero che
comunque non
abbandoniate la lettura. :)
Non
ho molto da dire sul capitolo. Gran parte di esso narra fatti di
passaggio in una settimana di ottobre, ma un avvenimento è
particolarmente importante. Chi ha attaccato Vic e Fleur davanti alla
tenda di Harry?
Altra
cosa importante: finalmente James si è ripreso!!! Meno male!
La
McGranitt in realtà non è così acida
come la faccio sembrare, ma
fa la sostenuta per mantenere autorità con quei due
scavezzacollo di
Vic e Ted, che sono i due fighetti della scuola, quel genere di
studenti a cui piace vantarsi di aver marinato le lezioni, non so se
mi spiego ;)
Detto
questo, fatemi sapere che ne pensate voi, sono molto curiosa. Vi
ringrazio per le recensioni sempre più numerose, tutte
assolutamente
splendide. Ringrazio chi ha la storia tra le
preferire/ricordate/seguite e chi in generale continua a leggerla.
Siete dei lettori fantastici e scambiare messaggi e opinioni con voi
è la cosa più gratificante!!
Ora
armatevi di buona volontà, e... fatemi sapere cosa ne
pensate!!!
Baci
a tutti
FleurDa
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Capitolo 16 *** Lezione di ballo ***
cap 16
Capitolo
16
Lezione
di ballo
La
sveglia di Molly suonò, e svegliò tutte le
ragazze del dormitorio.
Vic rimase sotto le coperte, nel dormi-veglia, mentre Molly, Ashley,
Chloe e Patty si vestivano e scendevano insieme a fare colazione in
Sala Grande. Molly andava abbastanza d'accordo con le altre tre, ma
Vic sospettava che le ragazze non la volessero nel
“gruppo” per
il semplice fatto che era la migliore amica di Vic, e si
sentì un
po' sconfortata. “Spero che non sia
così”.
-Vic,
avanti, alzati, ti aspetto giù ok?- esclamò
Molly, con voce
tremante, tirandole via le coperte. Era sicuramente agitata per la
sua prima uscita con un ragazzo. Sam non le aveva chiesto
ufficialmente di uscire, e Molly era agitatissima che andasse con
altri suoi amici.
-Andiamo!
Molly, vieni con noi?- chiese Chloe.
-Sì,
arrivo.-
-Molly,
sai che Patty, ci abbandona? Va al villaggio con Simon!-
-Dai,
ragazze, non menatemela, provo a conoscerlo, poi vediamo, se mi rompo
mi riunisco a voi...-
SBAM.
La
porta del dormitorio si chiuse alle loro spalle.
Cavoli,
che sabato! La prima uscita ufficiale di Vic e Ted, di Fred e Alexis,
di Molly e Sam (“si spera!”) e di Patty con questo
Simon, che Vic
non conosceva. Forse era di un'altra Casa o di un altro anno. Boh,
poco importava. Vic si alzò a fatica e andò in
bagno. Pipì, una
doccia, spazzolata ai capelli e trucco. Rientrò nella stanza
in
mutande e reggiseno e si diresse verso il baule. Avrebbe rinunciato
alla colazione, piuttosto che andare vestita alla cazzo. E' vero che
avrebbe messo il mantello col cappuccio, ma comunque se entravano in
un locale lo avrebbe tolto e Ted avrebbe visto cosa indossava. Dunque
iniziò a tirare fuori vestiti e a scaraventarli sul letto
sfatto.
La
gonna con le calze le portava già tutta la settimana. Quindi
o
pantaloni con stivali.. O leggins.. Oppure pantaloncini con collant..
Mmm..
Fece
un paio di prove, e alla fine optò per jeans strappati,
solite
nuove, bellissime, stupendissime, scarpe da ginnastica bianche, e
maglia bianca con scritte grige che lasciava una spalla completamente
scoperta. Riempì i polsi di braccialetti di ogni tipo e mise
gli
orecchini ad anello argentati.
Ammirò
il risultato nell'enorme specchio, si approvò da sola, e si
diresse
a fare colazione, complimentandosi con sé stessa per la
velocità
con cui si era preparata. Aveva il mantello sotto braccio e si stava
scuotendo i capelli quando fece il suo ingresso in Sala Grande.
Sam,
Ted e Alexis erano già vicino a Fred e Molly, al tavolo dei
Corvi,
mentre Fred ancora si abbuffava.
-Weasley!
Ci stupisci! Così presto? Non vedevi proprio l'ora di uscire
con me,
eh..- rise Ted.
-Molly
mi ha svegliata..- bofonchiò con voce rauca.
-Comunque
visto che tu sei con me, e Alexis va con Fred, Sam ha appena chiesto
a Molly di andare con lui e gli altri.- continuò Ted.
Vic
guardò l'amica. Sorrideva. Ma aveva il magone. Vic se ne
poteva
accorgere. Sperava che Sam andasse da solo con lei.
-Okay..-
fece Vic.
-Mangia
qualcosa..- fece Molly, piano.
Vic
afferrò una croissant e si avvicinò all'amica.
-Tutto
bene?- sussurrò.
-Non
proprio..-
-Magari
aveva solo paura che tu rifiutassi..-
-Non
credo..-
-Bhe,
comunque vedi come va, okay?- e addentò la brioche.
-Andiamo!-
fece Fred allegro, alzandosi e circondando Alexis con un braccio.
-A
dopo.- fece lei, senza riuscire a trattenere un sorriso euforico.
-Anche
noi!- fece Ted, e tirò un braccio di Vic per metterla in
piedi
accanto a sé.
-Vacci
piano, Lupin!-
Lui
rise, la circondò col braccio allo stesso modo di Fred, e la
trascinò verso l'Ingresso. Vic si voltò indietro
a guardare Molly,
che tentava di sostenere lo sguardo su Sam, totalmente imbarazzata,
mentre lui le diceva qualcosa, sorridendole. Poi scomparvero dalla
vista di Vic.
-Allora,
Weasley, la nostra prima uscita! Cosa ti piacerebbe fare?-
-In
questo momento, dormire.-
-Ma
piantala, acidina! Ok, ci penserò io..-
-Siamo
a posto!-
-Sai
benissimo che ti divertirai..-
-Vedremo..-
Ted
le diede un buffetto e lei si lasciò sfuggire un sorriso.
Era
bellissimo! Biondo, occhi nocciola, jeans, scarpe da ginnastica
bianche, maglietta bianca e giacca di pelle pesante marrone. Da
togliere il fiato. Mentre andavano in testa al gruppo di studenti,
sotto alla scalinata d'Ingresso, gli occhi di tutti erano puntati su
di loro, oltre che su Dom ed Eric Zabini, come potè notare
Vic. Lucy
se ne stava imbronciata dietro all'amica, mentre questa stava
abbracciata al ragazzo scuro, con fare da oca giuliva. Ted si
fermò
a guardarla e Vic sentì montare dentro di sé
l'irrefrenabile
desiderio di Schiantarlo.
-Ted,
la pianti di mangiartela con gli occhi?!-
-Ehi!
Mi hai chiamato Ted!!!-
-Povera
me...- disse a sé stessa la ragazza.
-Comunque,
siete una famiglia di belle patatine, voi Weasley, sai? A partire
dalla tua mammina. Che MILF...-
-LUPIN!
Smettila! Vuoi farmi pentire di aver accettato il tuo invito, nei
primi cinque minuti?!-
Lui
rise e la McGrannitt iniziò a richiamare l'attenzione di
tutti. Poco
dopo erano in marcia. Ted prese Vic per mano e iniziò a
chiacchierare allegro del più e del meno. Vic rideva e
sorrideva
ogni tre secondi. Ted era adorabile.
-Senti..
Tu non hai insistito per sapere cosa mi ha detto Harry della
Stamberga.. Eppure eri con me, ed eri terrorizzata. Perchè
non hai
voluto sapere quello che ho scoperto?-
-Non
è vero che non lo voglio sapere. E' solo che se me lo vuoi
dire lo
devi fare tu. Non serve che io insista.-
-Questo
è ammirevole, Weasley. Non sei una ragazza curiosa quindi?-
-Non
particolarmente, no. Cioè, so trattenermi..-
-Capito..
Bhe, comunque, se vuoi, e se sai mantenere un segreto...-
e la
guardò storto.
Vic
alzò gli occhi al cielo e lui continuò: -..a te
vorrei
raccontarlo.-
-Uao,
Lupin, mi onori..-
-Sono
serio.- le sorrise.
-Okay,
manterrò il segreto, spara..-
-Ti
ricordi la macchia di sangue vicino all'apertura del passaggio? La
macchia vecchia?-
-Sì,
mi ricordo benissimo..-
-E'
la macchia di sangue di Severus Piton. E' morto lì. Ucciso
da
Nagini, il serpente di Voldemort.. Ricordi la storia?-
-Oh,
sì! Ricordo! Merlino Santo!-
-Già..
L'ho pensato anche io!-
-Non
credevo fosse alla Stamberga! Che orrore! Noi eravamo proprio
lì!-
-Già,
fa impressione pensarci, vero?-
-Veramente!-
-E
non è finita, qui viene il bello..-
-Ah,
sì?- cosa poteva esserci di più?
Ted
fece un respiro profondo, tremante, e cominciò:
-Mio
padre, Remus Lupin, era un Lupo Mannaro, come sappiamo. Quando
studiava ad Hogwarts, nelle notti di luna piena, andava alla
Stamberga Strillante con gli altri tre Malandrini, trasformati in
animali. Attraversavano il passaggio del Platano, segnato nella Mappa
del Malandrino! Quel Platano è stato piantato da Silente
stesso!
Apposta per nascondere il passaggio, e di conseguenza il triste
segreto di mio padre! E c'è di più!-, trasse un
altro profondo
respiro -.. Il nomignolo “Strillante” è
stato dato alla casa in
quegli anni, dagli abitanti di Hogsmeade, per gli ululati del Lupo
Mannaro, insieme ai versi dei tre Animagus. Tu lo sapevi?!-
-Non
ne avevo idea!!!-
-Sapevo
che mio padre era un Lupo Mannaro, ma riflettere su queste cose della
sua vita, su quello che ha dovuto passare, il segreto che ha dovuto
nascondere, gli amici che gli sono stati a fianco nonostante tutto,
fino alla morte.. Prematura per tutti..- la sua voce si ruppe. Ted
deglutì. Sembrava che avesse appena ingoiato qualcosa di
estremamente amaro. Dopo poco, riprese:
-Non
mi va di parlare di queste cose con gli altri. Ne ho parlato solo con
Harry, Hagrid ( che già lo sapeva) e te..-
-Ted...-
-Sì?-
-Bhe,
grazie di avermi dato fiducia.-
Lui
sorrise.
-Te
ne ho data più di quanto pensi, in tutti i sensi..-
-Che
vuoi dire?-
-Soliti
discorsi che ti faccio sempre.- le fece l'occhiolino e tornò
a
guardare il sentiero davanti a sé. Strinse un po' di
più la presa
sulla mano di Vic, e la comitiva di studenti fece il suo ingresso nel
villaggio.
-Bene
ragazzi, ci ritroviamo qui alle 16.30! Non tardate!- esclamò
la
Preside.
-Andiamo!-
le disse Ted, lasciandole la mano e prendendo a marciare deciso.
Vic
lo seguì. Il ragazzo percorse la strada principale e
raggiunse il
negozio Mondomago. Lui entrò e lei lo seguì. Si
diresse deciso
verso alcuni scaffali.
-Cosa
cerchiamo?-
-Vedrai.-
e cercò con lo sguardo su e giù tra le mensole.
-Cos'è?-
chiese Vic quando lui estrasse soddisfatto una specie di trombetta,
così piccola che stava in una mano.
-Tu
non eri quella che non è curiosa?- la schernì.
-Infatti,
chiedevo per cortesia!- e gli fece una smorfia di sufficienza.
-Sicuramente,
Weasley!- rise lui, dirigendosi alla cassa.
-Venti
galeoni.- disse distrattamente la grassa commessa.
-Lupin!
Ma è carissimo!-
-Tranquilla,
Weasley, non è un regalo per te.- ghignò lui,
tirando fuori le
monete dalla tasca.
Prese
l'oggetto, le circondò le spalle e uscirono. Il freddo li
assalì.
Lui mollò subito la presa su Vic per rimettersi la giacca di
pelle,
e lei fece lo stesso con il mantello.
-Ora
dove andiamo?-
-In
un posto che conosco io!-
-Sarebbe?-
-Una
piazzetta un po' fuori dal centro.-
-Però!
Che nascondiglio!-
-Ehi,
cosa sfotti? Nessuno ha mai detto che è un nascondiglio!-
rise lui.
-E
allora perchè ci andiamo?-
-Aaah,
porcellina..! Ahia!!!-
Si
beccò uno spintone.
-Ti
spiegherò quando saremo lì! Mi serviva un posto
abbastanza spazioso
e poco trafficato.. e all'aperto!-
-Mm,
sta venendo curiosità pure a me..- lo prese in giro. Lui la
prese a
braccetto e svoltò in una vietta dal pavimento ciottoloso.
Percorsero
qualche altra via e infine entrarono in una piazzetta carina, non
troppo grande, ma molto ariosa. Il pavimento era fatto di grossolane
pietre grigie, al centro troneggiava una piccola vasca in pietra con
una fontanella, e tutt'intorno alla piazza, in cerchio, c'erano degli
alberi totalmente spogli. Le loro foglie secche e variopinte
volteggiavano a terra per il lieve venticello e facevano dei mucchi
ai lati della piazza. Vic provò la piacevole sensazione di
sentirsi
“a casa”.
-Carino!-
commentò.
-Sono
contento che ti piaccia.-
-Ora
mi spiegheresti la funzione della trombetta?-
-Subito,
tesoro..- la adagiò sulla pietra della vasca e le diede un
dolce
colpetto. Questa iniziò a suonare. Era una piccola cassa.
Suonava
una musica d'altri tempi, da sala da ballo.
-Non
male.- rise Vic.
-Ascolta
bene, signorina. Nessuno al mondo, neanche il mio specchio, mi ha mai
visto ballare, chiaro? Se provi a prendermi per il culo, di te non ne
rimarrà neanche una briciola, hai capito?- la
minacciò, ridendosela
sotto i baffi.
-Chiarissimo!-
fece lei, in finto tono serio.
-Ora,
Weasley, visto che la vecchia gatta vuole fare un ballo per
Halloween, del quale non so se hai sentito parlare...-
-..
Vagamente..-
-Okay,
allora ti spiego. Ballo di Halloween, vestiti eleganti. Le voci di
corridoio sostengono che saranno le ragazze ad invitare i ragazzi e
che all'inizio ogni coppia è obbligata a ballare, stile
tempi della
McGrannitt, non so se mi spiego..-
-Ci
avrei scommesso..-
-Già
anche io.. Insomma la festa inizia così, poi dopo diventa
una festa
normale, un po' più moderna, e finisce all'una. Tutto
chiaro?-
Vic
annuì.
-Bene,
stando così le cose, ho preso in seria considerazione l'idea
di non
partecipare, ma poi ho pensato “Sono le ragazze che devono
invitarci!”, e visto che è quasi impossibile che
tu mi inviterai,
ho fatto una scommessa con me stesso: se mi inviti tu, partecipo,
sennò no.-
La
musica li accompagnava in sottofondo. Era dolce e piacevole. Vic
annuì di nuovo, sorridendo.
-Poi
però ho pensato che in caso, impossibile, lo so, che tu mi
inviti,
non so ballare. Perciò, se non vuoi fare figuracce, dovrai
insegnarmi. Ora!- e così dicendo, lanciò la
giacca vicino alla
trombetta, e allargò le braccia, sorridendole in quel suo
modo
attraente. Vic sentiva caldo dentro di sé. Annuì
di nuovo, non
sapendo cosa dire.
Dopo
qualche secondo gli pose una domanda:
-Ma
quando ne ha parlato la Preside? Sei sicuro che le vada bene che
siano le ragazze ad invitare?- pensò a Molly, avrebbe avuto
il
coraggio di invitare Sam?
-Ne
ha parlato qualche giorno fa in Sala Grande, a colazione. Tu non
c'eri che stranamente eri in ritardo.-
-E
le va bene quindi?-
-Boh,
non ha detto niente riguardo a quello. Gira la voce perchè
qualcuno
l'ha chiesto alla Lovegood.-
-Ah
bhe! Allora!- fece la ragazza, sarcastica.
-So
che è poco credibile, ma ormai la voce che gira è
questa, e non
credo che alla McGrannitt gliene freghi niente di chi invita chi.
Basta che facciamo i balli di coppia!- rise lui.
-Ma
tu sei una caso disperato!-
-Vuoi
già rinunciare?-
-Ecco
perchè prima hai detto che mi davi più fiducia di
quanto io
pensassi!-
-Già..-
-Mmm..
In realtà sono curiosa di vederti ballare!-
-Oggi
ti ho già incuriosita un sacco di volte, quindi!-
-Ma
piantala!-
-Cominciamo?-
e sporse le braccia verso di lei.
Vic
fece divertita un passo in avanti e gli sistemò le braccia.
-Così?-
mormorò lui, guardando concentrato i propri arti superiori.
-Esatto!-
e Vic posizionò anche i suoi.
-Ora
segui me, d'accordo?-
-Sissignora!-
Iniziarono
a fare piccoli, leggeri e semplici passi. Ted la seguiva piuttosto
bene. Vic non era un fenomeno, perchè era più
brava a ballare
musiche moderne, ma sua mamma le aveva insegnato le regole
fondamentali del ballo di coppia.
-Non
sei niente male, Weasley!-
-Resta
concentrato, grazie.-
-Ma
questo è facile.-
La
strinse di più a se.
-Non
così, più distanti, tesoro!- sentenziò
lei, divertita.
-Capisco
perchè questi balli piacciono tanto a quella frigida della
Mc!-
-Ma
dai!-
-E'
vero!-
-Povera
McGrannitt!-
-Poveri
noi!-
-Sai,
Lupin, sono proprio curiosa di vedere come balli le musiche
più
moderne!-
-Ah-ah!
Quello te lo puoi anche scordare, Weasley!-
-Nooo,
dai!!! Allora non ti invito!-
-Peggio
per te!-
-Daaai
Lupin!-
-Non
sei una gran maestra! Vuoi insegnarmi qualche regola, grazie?-
-D'accordo,
d'accordo..-
Vic
gli insegnò alcuni passi. Credeva che fosse molto
più scoordinato,
invece imparava abbastanza in fretta.
-Ah!
Hai sbagliato tu!- rise lui quando lei fece un passo indietro quando
doveva farne uno in avanti.
-Beccata!
Scusa, Lupin. Com'è che sei diventato più bravo
di me?-
-Mi
lusinghi..-
-Bhe,
però davvero, non sei male! Dovresti ballare alle feste! Hai
il
senso del ritmo..-
-Ma
mi vergogno..-
-Ted
Lupin che si vergogna?!-
-Già,
succede anche ai migliori!-
-E
come mai che con me non ti vergogni, adesso?-
-Sto
solo fingendo di non vergognarmi! Lo faccio solo per assicurarmi un
tuo invito.- le fece l'occhiolino.
-Mmm,
ci devo pensare..-
-Va
bene tutto, basta che non inviti Harrison!-
-Perchè
ce l'hai con Michael?-
-Perchè
Micheal è un tuo ex, e ci prova ancora
con te!-
-Sei
geloso!!!-
-Io?!
Geloso?! Non hai capito! E' solo perchè lui è un
coglione!-
-Seee!
Certo!-
-Pensala
come vuoi!-
-Perchè
non ammetti l'evidenza?- lo schernì.
-Okay,
senti allora vacci pure con il tuo Michael!- e
pronunciò il
suo nome con tono disgustato, -.. che io ci vado con tua sorella!-
-La
carta di Dom non funziona più! Il suo obiettivo è
cambiato, non hai
visto anche tu?-
-Credo
che comunque non disdegnerebbe..-
-Solito
montato..-
-Sai
che è la verità..-
-Lupin,
mi sto stufando.. Siamo stati troppo insieme in questo periodo.. Tra
la punizione e la parentela.. Credo che al ballo inviterò
qualcun
altro.. Magari Michael...- ed enfatizzò
il suo nome.
-Continua
così, Weasley..- la minacciò lui, fissando i suoi
occhi nocciola in
quelli azzurri di Vic, in modo decisamente provocante.
La
ragazza decise di sorprenderlo e gli posò un delicato bacio
a stampo
accanto all'angolo della bocca, sfiorandola appena.
Lui
la guardò stranito, ma felice, immobile per una decina di
secondi.
Le labbra si allargarono lentamente in un seducente sorriso.
-Weasley..
Ma cosa ti ho fatto?-
-Non
ti ho baciato!-
-Ma
vorresti farlo!-
-Non
è vero!- sentiva il suo lato troppo orgoglioso riemergere
lentamente.
“Che
cavolo ho fatto!”
-Bugiarda!-
-Non
voglio un tuo bacio, Lupin!-
-Sicuramente!
Okay, senti facciamo così, io non ti bacio più
visto che non vuoi!
Voglio vedere se resisti!-
Vic
sapeva che si stava cacciando in un enorme pasticcio.
-Non
mi sfidare, Lupin!-
-L'ho
appena fatto!-
-Bene!-
-Bene!-
-Ormai
sei pronto per il ballo, secondo me!-
-Ottimo!-
-Perfetto!-
Si
fissarono con sguardo di sfida.
-Bhe?-
chiese Vic ridacchiando.
-Andiamo
a fare un giro, Weasley?-
-Ci
sta!-
-Magari
mangiamo anche qualcosa.-
-Se
offri tu!-
Ted,
in tutta risposta, le cinse il collo con un braccio, ridendo, e la
strinse vicino a sé, scompigliandole i capelli con l'altra
mano. Lei
cercò di liberarsi, ma ovviamente non ci riuscì
finchè lui non
allentò la presa. Risero e lui la prese per mano, raccolse
giacca e
trombetta, e si diresse verso il centro della città. Vic
pensò a
quanto le piaceva stare con lui. Se qualcun altro le avesse
scompigliato i capelli, lo avrebbe certamente affatturato. Ma Ted era
adorabile anche in quei momenti. Lui poteva farle quello che voleva,
che a lei comunque sarebbe piaciuto. Oppure la stava davvero
cambiando.
Avrebbe
tanto voluto un bel bacio, da quelle sue labbra morbide e sensuali,
ma data la scommessa che avevano appena fatto, e date le loro teste
dure, sarebbe stato ben difficile che accadesse quel giorno,
così
come nei giorni successivi.
“Dovrò
invitarlo davvero al ballo, e provocarlo, o non mi bacerà
mai!”
Arrivarono
nella strada principale, affollata da studenti che andavano e
venivano, chiacchieravano e ridevano. Molti osservarono
spudoratamente la nuova coppia.
Nel
chiasso cittadino, Ted le chiese:
-Chi
sarà stato ad attaccare te e Fleur, l'altra notte?-
-Non
ne ho idea..-
-Hai
paura?- chiese serio.
-No...-
Lui
sorrise, poi si rabbuiò.
-Io
ammetto di essere un po' preoccupato. Non vorrei che qualcuno facesse
del male a James.. O alle altre persone a cui tengo..- e
posò lo
sguardo su di lei, con atteggiamento eloquente.
-Dobbiamo
restare uniti, e cercare di capirci qualcosa di tutto quello che sta
succedendo quest'anno!-
-Sì,
sono d'accordo, Weasley..-
-Anche
se cerchiamo di distrarci dobbiamo sempre tenere gli occhi aperti!-
-Già,
tu stai già fin troppo attenta, fifona mia..-
Vic
sorrise e tornò a guardare la strada davanti a
sé. Scorse Molly e
Sam (da soli!!!) intenti a chiacchierare seduti su una panchina.
Sorridevano e ad un certo punto Molly scoppiò in
un'adorabile e
piena risata. Il cuore di Vic si riempì di gioia a quella
vista. Si
voltò in giro in cerca di Fred, ma non lo vide. Sicuramente
si era
appartato con Alexis. In compenso vide Ashley con Chloe e Patty
(probabilmente quel Simon non era un tipo troppo interessante) che
assaporavano un gelato alla vaniglia.
Lei
e Ted andarono a mangiare un boccone e a bere una Burrobirra ai Tre
Manici di Scopa. Furono raggiunti poco dopo da Fred e Alexis. I due
ragazzi iniziarono a fare gli splendidi, come al solito, mentre le
due ridevano come matte, fino alle lacrime.
L'orario
dell'appuntamento con gli insegnanti in piazza arrivò molto
prima
del previsto, i quattro si alzarono e andarono a pagare, poi si
diressero verso il luogo del ritrovo. Quando furono lì si
riunirono
con Sam e un'imbarazzatissima ma felice Molly, e tornarono tutti
insieme, allegramente, al castello.
Note
dell'autrice
Finalmente
Vic e Ted escono insieme per la prima volta!!!
Allora
vi è piaciuta questa giornata insieme? A me sembra che lei
sia molto
diversa quando è con lui. E' più serena, felice e
spensierata.
Pensa meno ad apparire ma di più a vivere quello sta
facendo. Anche
voi la vedete così?
Ted..
Lo adoro! Magari esistesse davvero un ragazzo così
;)
Comunque
non ho molto altro da dire, spero non ci siano errori perchè
ho riletto un po' velocemente.
Vi
ringrazio come sempre per tutto l'appoggio e le belle parole che mi
scrivete.
Spero
che possiate godervi la lettura e ...fatemi sapere che ne pensate! :)
Bacione,
FleurDa
:)
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Capitolo 17 *** Lupi Mannari ***
cap 16
Capitolo
17
Lupi
Mannari
Emanuel
Zabini si avvicinò al compagno di Casa, Max Lestrange, nel
sotterraneo, durante l'ora di Pozioni del lunedì.
-Ehi, Max!-
Il rachitico ragazzo lo squadrò accigliato, stupito di
quell'improvviso interessamento.
-Ehm.. Salve, Zabini..-
-Posso mettermi in coppia con te per l'esercitazione di oggi?-
Lestrange si rabbuiò, convinto che il ragazzone volesse
semplicemente approfittarsi della sua bravura in quella materia. Attese
qualche secondo per rispondere, mentre gli altri studenti avevano quasi
formato tutti i gruppetti, e si convinse ad accettare. In fondo era
raro che qualcuno gli chiedesse di stare in gruppo insieme, a meno di
non essere rimasto l'unico della classe senza compagno. Altre volte era
stato Lumacorno stesso ad assegnarlo a qualcuno che aveva formato un
gruppo troppo numeroso pur di non restare con lui. Per qualsiasi
ragione l'avesse fatto, quell'armadio giocatore di Quidditch gli aveva
chiesto di sua spontanea volontà di mettersi in coppia con
lui.
-Molto bene, accetto- e scostò la sedia con un colpo di
anche, di quel tanto che serviva per far posto a quel gigante.
Emanuel sorrise e posizionò la sua sedia accanto a quella di
Max. Il professore aveva appena spiegato cosa fare, indicando le pagine
da seguire sul libro di testo e i punti fondamentali alla lavagna.
-Tu taglia i fegati di ratto. Devi fare dei cubetti piccolissimi.. No,
fermo, non così tanti!-
Zabini si bloccò improvvisamente, con un'enorme
quantità di fegati fra le possenti braccia. Max
continuò:
-Prima di tutto, quelli in quel secchio non sono fegati di ratto, ma di
rospo. Devi andare
nell'armadio comune e prenderne un chilo. Non di più, non di
meno. Pesali.-
Emanuel annuì e si diresse verso l'armadio, dove c'era
già una fila di compagni di Serpeverde e Grifondoro. Si mise
in
coda, dietro a Lupin e Lucas, mentre Goyle gli si avvicinava.
-Ti sei messo in gruppo con Lestrange?- bisbigliò con
espressione disgustata.
-Ehm.. Sì.. Non c'erano più posti.. Senti, Goyle,
stasera
gli dico se viene a fare due chiacchiere con noi dopo cena d'accordo?-
-Zabini, stai scherzando, vero?-
-No, davvero, fidati di me. Ho uno scopo, voglio ottenere delle
informazioni che mi interessano.-
-Bhe, allora in questo caso...-
-Grazie amico, dillo agli altri. Le Weasley lo sanno già.-
-D'accordo..-
Vic camminava verso il tavolo di Corvonero, in Sala Grande, ma invece
che dirigersi verso Molly e Fred, si avvicinò alle altre tre
compagne di dormitorio.
-Ciao Ash! Chloe, Patty.- le salutò radiosa, scavalcando la
panca e sedendosi affianco a loro. I capelli lucidi e liscissimi le
svolazzarono fino ad arrivare tutti davanti alla spalla sinistra.
-Ehm.. Ciao..- disse timidamente Chloe, guardando stupita prima
un'amica e poi l'altra.
Vic si servì affettato e verdure grigliate sul piatto
argentato e rivolse un sorriso alle ragazze.
-Allora? Già deciso a chi chiedere di andare al ballo?-
cercò di essere il più gentile possibile, ma
Ashley
comunque si irrigidì e posò la forchetta sul
tavolo,
fissando il piatto mezzo pieno di carne trita e pomodorini.
-Ehm, Patty forse lo chiederà a Simon.. Non lo sa ancora..
Io
invece l'ho chiesto a un mio amico di Tassorosso e lui ha accettato.-
-Ah! Bene! E come si chiama?-
-Mine.-
-Ah, sì, il giocatore di Quidditch, giusto?-
-Esatto..-
-Carino, dai! Bene.-
-L'ho invitato solo perchè so di piacergli..-
-Ah, e quindi a te non piace?-
-Non particolarmente.. E tu? Inviterai Lupin?- Chloe cercò
di spostare l'attenzione lontana da sè.
-Credo di sì.. Sperando che sia in una delle sue giornate
buone..- Vic alzò gli occhi al cielo.
-E tu come mai non sai se invitare Simon?- continuò,
rivolgendosi a Patty.
-Gli piaccio, ma non so se lui piace a me..- disse timidamente
quest'ultima.
-Capisco.. E tu, Ashley?-
La ragazza ebbe un fremito.
-Io.. Non so se ci andrò..-
-Perchè?!-
Vic riuscì a mandare giù il sorso di succo di
zucca con molta difficoltà.
-Perchè si da il caso che quello che mi piace ci vada
già
con un'altra. E per la cronaca, se la sta sbaciucchiando ora..-
aggiunse sottovoce. Vic si voltò e vide Alexis, che era
giunta
al loro tavolo, baciare Fred con foga, mettendo estremamente in
imbarazzo Molly, che fissava imbronciata il suo piattino di frutta.
-Bhe, a maggior ragione ci devi andare con qualcun altro!-
sentenziò Vic voltandosi decisa verso la Corvonero.
-Grazie tante, ma con chi?- fece lei, tra lo sconsolato e il sarcastico.
-Troveremo qualcuno. Ne ho già uno in mente. Secondo me gli
piaci, ti guarda sempre!-
-Chi?!- chiesero in coro tutte e tre, avvicinandosi col viso.
-L'amico di Michael Harrison.-
-Secondo me ti sbagli.- disse subito Ashley, sedendosi più
indietro sulla panca e incrociando le braccia.
-Sai che potrebbe avere ragione?- le disse invece Patty.
-Io non ci ho mai fatto caso..- mormorò Chloe, con
espressione concentrata.
-Sentite, facciamo così, io me lo lavoro un po', e convinco
lui
e Michael a venire a vedere gli allenamenti di Quidditch di sabato
pomeriggio, okay? Nel frattempo Ashley, ti darò due dritte e
ti
aiuterò a sistemarti e infighettarti per l'occasione. Poi
sabato
andiamo al campo insieme e vediamo che succede, se vedi che lui ci
prova con te, lo inviti al ballo. Che ne dici?-
Patty batte i palmi delle mani entusiasta, e Chloe rivolse un sorriso
ad Ash, in attesa.
-Ehm... D'accordo...-
-Ottimo! Scusate, ma ora devo andare da Molly, o tra un minuto
assisterete all'omicidio di Fred, ci vediamo!-
Sorrise e si allontanò, raggiungendo la rossa.
Quella sera, nell'elegante Sala Comune della Casa di Salazar, nei
sotterranei, Dom studiava ogni movimento di Lestrange. Quel ragazzo era
strano, certo, ma sembrava innocuo. Se ne stava lì, seduto
tutto
rigido sulla sua sedia in ebano lavorato, ad ascoltare i discorsi del
gruppetto di amici Serpeverde. C'erano lei, Lucy, i tre Zabini, Goyle,
Samantha Nott (una dello stesso anno di Dominique) e la sua amichetta
bionda, più piccola, di cui lei non ricordava il nome. Erano
tutti disposti a semicerchio di fronte al caminetto, stravaccati sugli
eleganti divanetti in pelle nera. Dom prese una sigaretta magica dal
pacchetto appoggiato sul tavolino di vetro al centro del gruppo e
l'accese con un incantesimo non verbale. Trasse una profonda boccata,
inspirò e buttò fuori una nuvola di fumo. Eric la
stava
fissando e lei lo ignorò.
-Secondo me, invece, avere un cavallo come Patronus sarebbe molto
elegante.- disse la Nott.
-Vuoi scherzare, Samantha? Ha ragione lui! Il cavallo è la
versione
meno nobile e più popolare dell'Unicorno. Io mi sentirei
delusa,
considerando la somiglianza con quell'animale ben più nobile
e
per di più appartenente esclusivamente al mondo della
magia.-
sentenziò la bionda, dando ragione a Goyle. Era un po'
troppo
sicura di sè, quella marmocchia, pensò Dom.
-Ragazzi, grazie dell'invito alla chiacchierata di stasera, ma ora mi
devo proprio congedare.-
Lestrange si era alzato in piedi e tremante stava salutando tutto il
gruppo.
-Ciao, Max, grazie a te di essere venuto! Alla prossima allora.-
Emanuel fu l'unico ad alzarsi e a stringergli la mano.
-Ciao, Lestrange.- Dom sbuffò fuori dalle labbra un'altra
nuvola
di fumo e gli rivolse un mezzo sorriso, che per lei era già
tanto.
A quel punto anche gli altri lo salutarono e lui si diresse verso
l'uscita della Sala Comune, mentre Dom spegneva con calma il suo
mozzicone di sigaretta nel posacenere di cristallo.
Non appena il passaggio nella parete si chiuse dietro a Lestrange, la
ragazza saltò in piedi insieme a Emanuel che le si
avvicinò. Lei gli fece un cenno di assenso col capo e lui si
diresse verso la stessa uscita che aveva preso Max.
Dom adocchiò Ermes, gli si avvicinò, lo
afferrò
per la collottola della divisa e lo spinse verso il fratello maggiore.
-Zabini!- lo chiamò -tuo fratello viene con te per darti una
mano!- ordinò.
Emanuel annuì mentre Ermes lo raggiungeva sbuffando, con la
sua solita smorfia orribile da bull dog incazzato.
I due sparirono e Dom si riaccasciò vicino a Lucy sul
divanetto
in pelle e si accese un'altra sigaretta, mentre Eric non riusciva a
staccarle gli occhi di dosso.
-Si può sapere che avevi da parlare con Harrison?-
Ted aveva afferrato Vic per un braccio all'uscita dell'aula di
Trasfigurazione e l'aveva trascinata poco lontano nel corridoio, mentre
gli altri studenti scendevano a pranzo, il giorno seguente. Lo sguardo
del ragazzo era tra l'arrabbiato e il ferito.
-Ma quando?- Vic si massaggiò l'avambraccio, mentre Ted la
metteva con la schiena al muro.
Sam, che lo aveva accompagnato lì, disse probabilmente a
Molly
di non preoccuparsi e di scendere a pranzo con lui, perchè
Vic
vide l'amica (che prima si era immobilizzata) rasserenarsi in volto e
seguirlo giù per la rampa di pietra.
Vic e Ted erano rimasti soli.
-A colazione lo hai portato a fare un giro fuori prima della
campanella. Innanzitutto, quando mai sei arrivata puntuale a colazione?
In secondo luogo, per
parlare con Harrison?!-
-Tu parlavi con mia sorella!-
Ted appoggiò i palmi delle mani sul muro, circondandola, e
avvicinò il suo viso a quella della Corvonero.
Parlò,
fissandole le labbra:
-Sai benissimo che sono geloso di lui.. Me lo hai fatto apposta? Lo hai
invitato al ballo?- bisbigliò tra i denti.
-No. Stai tranquillo..-
-Spero sia la verità..-
-Lo è!-
-Tu sei mia, Weasley..-
Il cuore di Vic per un attimo perse un battito, Ted era sempre
più vicino. Per un attimo pensò che stesse per
baciarla,
ma poi lui riprese a parlare:
-Dom voleva dirmi che ha scoperto dove dorme Lestrange ogni notte.. Lo
ha fatto seguire da Zabini.. Lo vuoi sapere?-
-Certo! Dove?-
-Indovina..-
-Io penso alla Stamberga Strillante..-
-Esatto, mia brillante Corvonero.. E immagino che nutrirai i miei
stessi sospetti..-
-Che Lestrange potrebbe essere un Lupo Mannaro?-
-Esattamente, Miss Intelligenza.. Proprio così..-
-Quindi cosa faremo?-
-Lo seguiremo in una notte di luna piena.. Io, te, Molly, Fred e Sam..
La prima volta che accadrà sarà la notte di
Halloween, la
stessa della festa. Se ci saremo allenati abbastanza in Difesa contro
le Arti Oscure quella notte lo seguiremo alla Stamberga e ci
accerteremo sulla sua identità.-
-Molto bene, anche se direi che ci sono pochi dubbi..-
-Sei molto più coraggiosa, ultimamente, Weasley. Stasera
dì a Fred e Molly che domani pomeriggio andiamo in
biblioteca
a studiare tutto quello che c'è sui Lupi Mannari.
Io ne
parlo con Sam.-
-D'accordo.-
-Ora vuoi invitarmi al ballo, per caso?-
-Tu per caso vuoi perdere la scommessa e baciarmi?-
-Neanche per sogno.-
-Allora per adesso nessun invito.-
-Lo sapevo! Hai invitato quel bambolotto di Harrison!-
-Ma no!!-
-E allora che gli dicevi?-
-Sto combinando un'uscita tra il suo amico e la mia compagna di stanza,
ficcanaso!-
-Uao, bene! Quella poveretta che avevi maltrattato?-
-Non esageriamo! Sì, lei..-
-Ottimo, Weasley, in tutto questo però non dimenticarti di
invitarmi prima del 31, o lo farà qualcun'altra!-
Si staccò da muro, indietreggiò di qualche passo
con
espressione beffarda, poi si voltò e se ne andò,
mentre
lei gli urlava dietro:
-Correrò il rischio!-
-Vic! Ma ho paura che mi dica di no!- piagnucolò Molly a
gambe incrociate sul divanetto blu della Sala Comune della torre Ovest.
-Poche storie, Molly, lo inviterai oggi pomeriggio, dopo la biblioteca!
Aspetta un attimo.. ASHLEY!- Vic si alzò e rincorse la
ragazza
che si stava dirigendo con le due amiche e i libri in braccio alla
lezione di Incantesimi. Lei si voltò.
-Ash, ascolta, oggi pomeriggio non sono più libera per farti
la
ceretta, dobbiamo rimandare o a stasera o a domani, d'accordo? Devo
andare in biblioteca a fare una ricerca.-
-Non ci hanno dato ricerche per compito..- ragionò Ashley.
-No, ehm, è una ricerca personale, devo spedirla ehm.. a mia
madre.-
-Bè, comunque okay. Rimandiamo a stasera?-
-Ottimo! Ti faccio anche provare i miei prodotti per la pelle da usare
quando fai la doccia. Sono a base di essenza di Veela, fanno un ottimo
effetto sui ragazzi, allora ci vediamo dopo, baci a tutte, torno da
Molly.-
Si salutarono e la ragazza si diresse verso l'amica.
-Molly: oggi! Andiamo o faremo tardi a Incantesimi..-
Dopo la lezione le due ragazze e Fred si diressero in biblioteca, dove
già li aspettavano Ted e Sam. Passarono lì tutte
le ore
restanti del pomeriggio, fino all'ora di cena. Ognuno consultava un
libro e appuntava le informazioni fondamentali sui Lupi Mannari su una
pergamena comune. Ted non li lasciò uscire neanche per
andare al
bagno. Finalmente, dopo una pergamena di settanta centimetri,
arrivò l'orario del pasto e Fred mandò al diavolo
Ted,
alzandosi e uscendo dalla biblioteca, seguito da tutti gli altri.
-Aspettate, accordiamoci per quando rivederci, per allenarci un po' con
gli Incantesimi di Difesa.- disse Sam.
-Che ne dite di venerdì sera?- propose Molly.
-Sì, ma dove?- chiese Vic.
-L'unica secondo me è un'aula. Ma ci sarà il
coprifuoco, avremo poco tempo..- ragionò Molly.
-Chissene frega del coprifuoco!- dissero in coro Fred e Ted.
-Dai, ragazzi, per una volta non cacciamoci nei guai.- disse Molly.
-Molly, non fare la fifona!- Sam le sorrise ironico e si sporse in
avanti verso di lei per solleticarle i fianchi. Lei
scattò
indietro rossa come un pomodoro. Fred ridacchiava, Vic e Ted sorrisero,
mentre Sam si ritraeva, sempre sorridendo a Molly. Lei cercò
di
ricomporsi, scarlatta in volto, guardandosi in giro in cerca di
sostegno. Vic accorse in suo aiuto:
-Dai, torniamo al discorso e definiamo i termini del prossimo incontro!-
-Saltiamo le lezioni di venerdì!- esclamò Ted.
-Lupin, non fare lo scemo..-
-Dai, venerdì sera, anche fuori orario consentito, nell'aula
di
Incantesimi alle 21. E facciamola finita!- concluse Molly, con voce
tremante. Prese Vic a braccetto e le due scomparirono dirette alla
Sala Grande.
La sera del venerdì, per fortuna, non ci furono intoppi. Si
allenarono tra loro fino quasi a mezzanotte, dopodichè
tornarono
di soppiatto ognuno al suo dormitorio. Sam punzecchiò
un'imbarazzata Molly per tutto il tempo, e la cosa fece molto piacere a
Vic. Era convinta che presto l'amica avrebbe avuto il suo primo bacio e
magari anche il suo primo ragazzo. E per di più lui era
veramente carino! Mentre tornavano nel dormitorio Molly le
parlò
per due ore di quanto fosse pazza di Sam, ma anche profondamente
insicura. Se lui l'avesse baciata si sarebbe accorto che lei non aveva
mai dato un bacio a nessuno, e avrebbe fatto la figura della sfigata.
Vic la tranquillizzò, dicendole che, anzi, a Sam questo
sarebbe
piaciuto, e che sicuramente lei sarebbe stata molto brava a baciare,
non era una cosa difficile, dopo i primi tre secondi si sarebbe
rilassata e tutto sarebbe andato benissimo. Molly si sollevò
un
poco alle parole dell'amica, e le augurò la buonanotte, ma
non
riuscì comunque a chiudere occhio.
-Avanti, poltrona! Sveglia!-
Il giorno seguente, alle otto, Vic lanciò via le coperte dal
corpo raggomitolato di Ashley e attaccò la musica a palla.
Era
un cd di musica elettronica cantata da una ragazza. Molto ritmata.
-Vic, ma che diavolo ti prende? Ti alzi alle otto, di sabato? Tu?!-
Molly infilò la testa sotto il cuscino, mentre le altre tre
si alzavano sbadigliando da letto.
-Molly tu stai zitta che non hai ancora invitato Sam e se non lo fai
oggi te lo ruberà qualcun'altra! Molto bene, Ash,
vieni qui. Spogliati!- ordinò Vic alzandole il pezzo di
sopra del pigiama.
-Ehi!- Ashley indietreggiò, ricoprendosi.
La musica continuava a suonare imperterrita e iniziò a
svegliarle e a mettere a tutte il buon umore. Chloe, Patty e Vic
risero, mentre sul volto di Ash si apriva un sorriso.
-Avanti, doccia!-
Passarono tutta la mattina a sistemarsi. Dopo la doccia Vic tolse da
Ashley tutti i peli superflui, le fece manicure e pedicure (smalto
rigorosamente nero), le sistemò i capelli, lisciandoli fino
alle
spalle e abboccolandoli sul fondo, la truccò e la
vestì
con un suo completo: vestito grigio con maniche lunghe, stretto in
vita, lungo fino alle cosce, con mantella corta nera che copriva solo
le spalle e calze ricamate nere che le arrivavano fin sopra al
ginocchio. In tutto questo, Vic le spiegò alcune tattiche e
le
diede certe dritte da utilizzare coi ragazzi.
-Sembro una puttana.- disse Ashley guardandosi allo specchio.
-Che cavolo dici!!!- -Sei fighissima!!!- urlarono in coro Chloe e Patty.
-Se vuoi cambiamo qualcosa..- disse Vic.
Ashley ci pensò un po', fissando la sua immagine riflessa
con attenzione.
-No, dai. Può andare. Tu non lasciarmi sola neanche un
secondo!!- disse puntando l'indice verso Vic.
-Tranquilla, tesoro!- le sorrise Vic, rincuorata.
Note
dell'autrice
Ciao
a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! Eccomi di nuovo qui!!! Scusatemi
tantissimo per i miei ultimi ritardi nel pubblicare. Purtroppo mi si
sono cancellati tutti i capitoli non pubblicati che avevo da parte e
sto cercando di riscriverli. Ma sto casino è andato proprio
a combaciare con la sessione d'esami in Università, e questa
non ci voleva.
Spero che comunque il capitolo vi piaccia e che mi perdoniate i
ritardi, avvenuti e che avverranno.
Allora che ne dite? Capitolo un po di passaggio ma ci voleva. Vic cerca
di farsi perdonare, Molly deve farsi coraggio e i cinque iniziano a
lavorare al mistero "Lestrange".
Vi ringrazio tantissimo per esserci sempre per me. Chi legge, chi
commenta, chi segnala positivamente la storia. Siete fantastiche,
giuro!!! Probabilmente non andrei avanti senza il vostro sostegno. Vi
comunico che c'è già in cantiere una storia che
pubblicherò quando avrò finito questa. E' un po'
più articolata, ma non vi anticipo niente, spero solo che la
leggerete. Quando la pubblicherò chiaramente ve lo
farò sapere :)
Be non resta molto altro da dire, quindi spero che possiate godervi la lettura e ...fatemi
sapere che ne pensate! :)
Bacione,
FleurDa
:)
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Capitolo 18 *** "Mi piaci da morire..." ***
cap 18
Capitolo
18
"Mi
piaci da morire..."
Andrew
e Michael erano seduti sulle tribune del campo da Quidditch e
guardavano la squadra di Grifondoro durante gli allenamenti. Non che
gliene importasse qualcosa, loro erano di Corvonero e simpatizzavano
per i Serpeverde. I Grifondoro erano troppo montati, quando vincevano
la Coppa di fine anno si sentivano i migliori del mondo e per un anno
lo facevano pesare a tutti. Non che non lo facessero anche le Serpi, ma
secondo Michael e Andrew molto meno.
Andrew, insicuro e castano con alcune lentiggini sul naso, continuava a
lanciare occhiate furtive in direzione del castello.
-Andy, stai calmo okay?- gli disse Michael mettendogli una mano sulla
spalla.
-Mm-mm...-
Dovettero aspettare quasi metà degli allenamenti. Louis
stava
parando Pluffe a raffica lanciate dagli altri giocatori quando Andrew
si voltò verso il castello e vide, a metà strada
tra
questo e il campo, due ragazze scendere nell'erba bagnata da quella
mattinata piovosa. Per fortuna nel pomeriggio aveva smesso di piovere,
anche se enormi e grigi nuvoloni scuri minacciavano di rimettersi a
brontolare.
-Ehi, Mike! Arrivano! E fermo, non voltarti a guardarle subito!-
-Andy! Vuoi stare calmo! Sono due ragazze! Non due Veela!-
-Bhe..-
Michael fece un gesto con la mano come per scacciare ciò che
aveva appena detto: -Hai ragione, metafora sbagliata..-
-Ciao ragazzi!- Vic arrivò e salutò i due
cordialmente. Andrew finse di aver notato la loro presenza solo in quel
momento, ma gli riuscì malissimo.
Vic si chinò a dare due baci sulle guance di entrambi e poi
si sedette, lasciando un posto vuoto tra sè e Andrew.
Sia lui che Ashley sembravano agitatissimi. Tremavano leggermente ed
erano paonazzi, con qualche chiazza sulle guance, soprattutto lui. Lei
si sedette tra Vic e Andrew e sembrò ricomporsi.
-Bel colpo Lo!- urlò Victoire, poi si voltò verso
gli altri tre spettatori.
-I Grifondoro sono troppo forti, non trovate?- sorrise radiosa.
Andrew annuì energicamente con la testa ma Michael rispose:
-No, mi piacciono di più i Serpeverde.-
Le due squadre erano le più forti da decenni, quindi la
scuola
si divideva tra chi tifava l'una e chi tifava l'altra, oltre ovviamente
a quella della propria Casa.
-Sarà che preferisco mio fratello a mia sorella, ma io
proprio
non ho dubbi! Poi i Cacciatori della squadra del Grifone sono i
migliori, su questo non ci piove.-
-Magari hai ragione, ma comunque quest'anno vinceranno i Serpeverde di
sicuro. Non c'è paragone tra la Weas.. tua sorella e la
Saunders.- replicò Michael mentre Andrew continuava ad
annuire
ad entrambi, qualunque cosa dicessero.
-Mm, forse su questo hai ragione, tu che ne pensi Ash?- Vic si
voltò verso l'amica con un sorriso incoraggiante. Ashley,
che
non aveva ancora staccato gli occhi di dosso dai giocatori in campo,
prese immediatamente coraggio, si voltò verso i ragazzi ma
guardò negli occhi solo Andrew e disse col sorriso:
-Credo che Mike abbia ragione. La Saunders non è
così brava a giocare.-
Non tolse lo sguardo dal ragazzo ma concluse con un radioso sorriso e
lui smise immediatamente di tremare, come pietrificato, con gli occhi a
palla e la bocca semi aperta. Dopo qualche secondo Ash si
voltò
nuovamente davanti a sè, verso il campo, e Michael diede una
gomitata all'amico. Vic dovette trattenere una risatina che normalmente
non si sarebbe sforzata di trattenere. Non voleva ridicolizzare il
ragazzo. Forse era addirittura più carino di Ashley, facendo
un
paragone, ma era troppo timido e insicuro! Comunque dovette
complimentarsi da sola: le dritte che aveva dato ad Ash facevano il
loro effetto e lei si sentiva certamente più sicura di
sè stessa del solito.
-Avete già invitato qualcuno per il ballo?- chiese Michael.
-Io no, e tu Ash?-
-Neanche io.-
-Ma non te lo aveva chiesto quel ragazzo del settimo anno?- finse Vic.
-Ehm, sì.. Ma gli ho risposto che sono le ragazze che devono
invitare e me ne sono andata.- replicò Ashley stando al
gioco.
Vic rise allegramente -Ash, sei una grande! Ma era carino!-
-Ecco... Sì, è vero. Molto. Solo che non sono
ancora sicura di chi voglio invitare..-
-Ti capisco.- fece Vic voltandosi verso il campo e sprofondando sulla
panca.
-Ehm.. Su chi sei indecisa?- chiese timidamente Andrew ad Ashley.
"Tombola!" pensò Vic.
-Eh, Andrew, non posso mica dirtelo. Voi siete già stati
invitati?-
-No..-
-Io sì..- disse Michael abbassando lo sguardo.
-Ah sì?- chiesero tutti e tre.
-Ehm già.. Da una ragazza del settimo anno di Serpeverde.
Blake. Sapete quella bionda?-
-Per tutti i folletti! E' bellissima!- disse Andrew e qualcosa
nell'interno dello stomaco di Vic prese a contorcersi.
"Non essere gelosa, stupida Weasley!" si disse la ragazza nella mente.
-E quindi tu devi ancora trovare qualcuna con cui andare?- chiese Ash a
Andrew.
-E sì..- il ragazzo era sempre più rosso.
-Vuoi venirci con me?- Ashley spiazzò anche Vic, figurarsi
gli altri due.
-Ehm, cer.. certo.. grazie! ...grazie mille!..- farfugliò
lui dopo essersi ripreso.
-Benissimo!- sorrise lei voltandosi di nuovo verso il campo.
I due ragazzi presero a parlottare fra loro e Vic si perse nei suoi
pensieri. Era gelosa di Michael? Naaa. Probabilmente le dava solo
fastidio che un suo ex andasse al ballo con una ragazza così
carina. Blake era piuttosto famosa a scuola, molto altezzosa e
appariscente. Aveva avuto un tira e molla con Ted dal terzo al quinto
anno. Il vero problema era proprio quello.
Si mise a guardare i movimenti di Ted in volo sopra di lei. Urlava
ordini a destra e a manca, era molto severo. Con la mazza indicava ai
giocatori dove andare, come disporsi, a cosa puntare. Era molto
concentrato e forse non si era neanche accorto che loro erano
lì
sotto.
-Pss! Vic!- Ashley la stava chiamando sottovoce e indicava un punto
negli spalti alcune file sotto di loro.
Fred era lì con Molly che guardava la sua ragazza allenarsi.
"Grande Molly!" pensò Vic, felice che la cugina avesse
portato lì Fred.
-Ehi! Molly! Fred!- li chiamò con forza. Ashley si
irrigidì ma l'altra le sussurrò di stare calma.
I due si girarono, salutarono con la mano e si alzarono per unirsi ai
quattro poco più in alto.
-Ciao a tutti!- disse Molly andandosi a sedere vicino a Vic.
-Fred, conosci già Ashley?- disse Vic sorridente.
-Ciao Mike, Andy. Sì, siamo allo stesso anno di Corvonero,
Vic,
ricordi? Anche se forse non ci siamo mai presentati degnamente. Ciao
Ashley, io sono Fred.- le sorrise con fare seducente. Per colpa di Vic,
Fred sapeva di piacere alla ragazza, ma certamente non l'aveva mai
trovata così carina come quel giorno.
-Ciao..- farfugliò Ashley stringendogli la mano.
Fred rimase qualche istante a fissarla, voleva fare il furbo,
pensò Vic. Poi grazie a Merlino la smise a andò a
sedersi
vicino a Molly, proprio quando il colorito di Ash iniziava ad
assomigliare all'arancione.
-Ehi.. Pss.. Vic..- mormorò Molly.
-Che c'è, Molly?-
-L'ho invitato!- sorrise, parlando sottovoce: -Sam!-
Quella settimana il quintetto si incontrò praticamente tutte
le
sere per allenarsi in Difesa. Se fossero stati pronti, la sera del
ballo sarebbero scesi alla Stamberga.
-I Lupi Mannari non sono uno scherzo! Forza Fred! Devi contrastare
Molly e Sam che cercano di colpirti contemporaneamente! Non mollare
l'attenzione neanche un attimo!- incalzò Ted.
-Tu, Weasley, vieni con me!-
Ted afferrò Vic per un polso e la trascinò il
più
lontano possibile dagli altri, nell'aula di Storia della Magia dove si
stavano allenando.
-Senti, devo dirti due cose, la prima è che sei l'unica a
sapere
le cose che ho scoperto su mio padre, okay? Le hai dette a qualcuno?-
-Certo che no!-
-Bene, non dirle..-
-A parte che non ci sarebbe nulla di male..-
-Non importa! Tu non dirlo e basta, d'accordo Weasley?-
Ted era decisamente sotto stress, constatò Vic, non lo aveva
mai visto così agitato come in quei giorni.
-Tranquillo Lupin.- cercò di essere il più
rassicurante possibile.
-Grazie..-
-L'altra cosa?-
-Com'è andata alla tua amica sabato scorso?- sul viso di Ted
finalmente ricomparve il suo solito, super sexy, sorriso.
-Allora ci hai visti?-
-Eh già.-
-Bene, anzi benissimo! Ha trovato l'accompagnatore.- Vic sorrise e poi
diede uno sguardo veloce anche a Fred che lanciava a destra e sinistra
incantesimi di difesa e contrasto a Molly, mantre Sam lo rincorreva e
cercava di buttarlo a terra con la forza. Visti da lì
sembravano
addirittura ridicoli.
-E tu?-
-Che vuoi dire, Lupin?-
-Hai invitato Harrison?-
-No, si da il caso che Michael ci vada con la tua Blake.-
-Sennò lo avresti invitato?- il sorriso di Ted parve
vacillare.
-Mm.. Chi lo sa..- Vic non avrebbe mai invitato qualcuno che non
portasse il nome Ted Lupin, ma a lui non lo avrebbe mai detto.
-Stronza, Weasley.- Ted rise, forse aveva capito che lei lo prendeva
solo in giro.
-Lo so, Lupin.- lei fece un mezzo sorriso e guardò le labbra
del
ragazzo dai capelli corvini che la sovrastava. Lui si fece
più
vicino e lei potè sentire l'aria spostata dal suo respiro.
-Comunque quell'Harrison deve piantarla di uscire con le mie ragazze.-
-Quindi Blake sarebbe una tua ragazza?- fece Vic sarcastica.
-Non più, ma non dimenticherò mai il suo bel
culet..-
-Lupin! Vuoi stare zitto!?-
-Gelosina!-
-TACI!-
-Allora mi inviti o no?-
-Solo perchè sei pesante e sennò non mi lasci in
pace.- lei gli diede una leggera e scherzosa spintarella.
-Allora?-
-Allora cosa, Lupin?-
-Chiedimelo!-
-Te l'ho chiesto!-
-Non direttamente.-
-Teddy Lupin, vuoi venire al ballo con me e piantarla di rompermi le
palle?- rise lei.
-Accetto tesoro!-
Si avvicinò come per darle un bacio a stampo sulla bocca ma
si
fermò a un millimetro di distanza. Vic iniziò a
respirare
a fatica. Dopo qualche secondo lui si ritirò.
-Comunque Blake mi ha invitato dieci giorni fa, prima del tuo Harrison.
E io, cara Weasley, le ho detto di no!- ghignò Ted,
indietreggiando
verso gli altri. Vic rimase immobile in quel punto dell'aula almeno
dieci minuti.
Dominique era pronta. Osservò il risultato finale davanti
all'elegantissimo specchio decorato del dormitorio dei sotterranei.
Indossava un lungo vestito da strega verde scuro. La parte sopra era un
corpetto molto lavorato senza spalline che le metteva in risalto il
grosso seno schiacciandolo verso l'alto. La gonna cadeva sulle
scarpe nere, tacco quindici, bene in vista. I capelli erano acconciati
mezzi sciolti e mezzi raccolti, con boccoli precisi e delicati.
Controllò un'ultima volta il trucco, un ultimo ritocco
all'ombretto verde ed era pronta a tutti gli effetti.
-Luuucyyy!-
La ragazza uscì trafelata dal bagno del dormitorio. Era
pronta
anche lei, l'effetto però era totalmente diverso. Lucy non
era
elegante ma aveva le spalle larghe e non dritte e fiere come quelle di
Dom. Era magra ma scheletrica e aveva una pancetta molle. Seno
praticamente nullo. Nel vestito elegante rosa confetto era un completo
disastro.
-Allora, Lu, sei pronta o no?- Dom aveva il solito atteggiamento di
sufficienza.
-Sì, sì, Dom, solo un secondo che mi metto le
scarpe..-
-Lu-cy!- Dom alzò gli occhi al cielo.
La ragazza si bloccò e guardò la bella cugina con
aria interrogativa.
-Non mi dire che ti metti quelle?!-
Lucy reggeva in mano un paio di scarpe col tacco basso che le aveva
prestato Molly di un rosa quasi salmone che non c'entrava niente col
colore del suo vestito.
-Ehm... Non ne ho altre..-
-Dai, pazienza, mettile velocemente così andiamo.- Dom era
categorica e impaziente.
-Ma Dom.. Se vuoi prestarmene un paio tue...-
-No. Muoviti e basta. Abbiamo calcolato di arrivare per ultime,come
sempre, non in ritardo di mezz'ora!-
-Ehm, sì, okay... Ecco. Andiamo.-
-Era ora!-
Mentre uscivano dal dormitorio e si dirigevano in Sala Comune col
rumore dei tacchi che le accompagnava, Lucy chiese:
-Ma dovevo proprio venire? Insomma.. Non ho nessun cavaliere..-
-Be, te la sei cercata, non l'hai chiesto a nessuno..-
-Ma l'unico rimasto era Ermes Zabini..-
-Dovevi muoverti.-
-Be, comunque ormai devo proprio venire?-
-Lucy..-
Dom si fermò e si voltò indietro verso la cugina
per risponderle con calma.
-.. Te l'avevo già detto. Non sei obbligata a venire se non
ti va. A te va di venire?-
Lucy annuì con forza guardando il pavimento.
-Bene, e allora perchè, se vuoi venire, continui a
chiedermelo?-
Lucy trattene il fiato.
-Luuucy..- il tono di Dom era come quello di un adulto che cerca di far
capire qualcosa a un bambino di cinque anni.
-Bhe.. ecco.. Perchè vorrei sapere se ti fa piacere che io
venga
comunque.. Cioè, se preferisci.. che io ci sia, insomma..-
balbettò.
-Lucy, non mi cambia niente che tu ci sia o no, capito? E non starmi
addosso tutta la sera, sono con Eric, magari di tanto in tanto lasciaci
soli per... insomma lasciaci un po' stare di tanto in tanto, okay?-
Lucy annuì di nuovo, guardandosi sempre la punta delle
scarpe orrende.
-Vuoi sempre venire?-
L'altra annuì per l'annesima volta.
-Bene allora andiamo, ma fammi il favore, smettila di stressarmi.-
Molly tremava come una foglia. Non era assolutamente sicura che a lui
sarebbe piaciuta. Vic l'aveva aiutata a prepararsi e le aveva prestato
un paio di cose, ma Molly era un pochino più.. ehm.. formosa
della sua migliore amica e l'effetto non era esattamente lo stesso. Ma
nel momento in cui lo vide, insieme a Ted, fuori dalla Sala Comune di
Corvonero, finalmente si rilassò. Lui era lì per lei.
Non aveva neanche visto Vic al suo fianco. Le aveva incollato gli occhi
addosso e le aveva sorriso, felice, sincero, ammirato. Non
abbassò lo sguardo finchè lei non ebbe sceso
l'ultimo
gradino davanti a lui. In quell'istante fece scendere l'attenzione dei
suoi occhi fino alle labbra di Molly e attese. Attese che Ted e Vic
sgattaiolassero via e che loro due rimanessero soli. Poi
parlò.
-Molly.. Mi piaci da morire...-
Per un attimo lei pensò che non avrebbe più
ripreso a
respirare e che probabilmente avrebbe fatto una figuraccia rovinando al
suolo platealmente. Invece si resse in piedi e osò. Gli
posò un delicato bacio sulla guancia.
-Anche tu, Sam.-
-Vieni qui..-
E finalmente avvenne. Il primissimo bacio di Molly. Sam fece aderire le
sue labbra su quelle della ragazza dai capelli rossi e, prima che lei
potesse abituarsi all'idea di quello che stava succedendo,
insinuò la lingua fra le sue labbra e gliele
accarezzò.
Molly non aveva mai provato niente di così strano. Era
delicato.
E bellissimo. "Sta succedendo! Sta succedendo!!!" Lei posò
le
braccia sulle spalle di lui mentre lui l'abbracciava con forza,
stringendola a sè, come a dirle "Ora che sei mia, non
andartene
più".
Note
dell'autrice
Ed
eccomi di nuovo qui, finalmente!!! Scusate per l'attesa, ma
è iniziata la sessione estiva e sono molto presa con
l'Università. Mi dispiace un sacco!! Anche se
tarderò a pubblicare non mollerò e
andrò avanti con la storia, su questo non ci piove!
Spero
che il capitolo vi piaccia, Vic sta cambiando definitivamente, Molly e
Sam iniziano a tutti gli effetti la loro storia d'amore, Ashley ha una
prima soddisfazione, Dom.. è Dom! e Ted è sempre
più figo ;)
Ringrazio
da morire tutti voi, che leggete, recensite e segnalate la storia!
Siete fantastici!!! Con questi capitoli ho già ricevuto ben
90 recensioni a dir poco stupende, e la storia non è ancora,
assolutamente, finita! Quindi grazie, grazie mille per questa immensa
soddisfazione che mi date! Siete la ragione per cui scrivo! Un bacione
a tutti/e!!!!
Spero
che il capitolo vi piaccia e ...fatemi sapere che ne pensate! :)
Bacione,
FleurDa
:)
|
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Capitolo 19 *** Gesti Inaspettati ***
cap 19
Capitolo
19
Gesti
inaspettati
-Allora,
Weasley, alla fine ci andiamo insieme a questa festa.. Mi
toccherà ballare- Ted non teneva la mano di Vic come gli
altri
ragazzi che scendevano con loro la scala di pietra, ma le cingeva le
spalle con un braccio, con fare tutt'altro che aggraziato, come se si
appoggiasse a lei.
-Lupin, credo proprio di sì! Devi mantenere la parola!- rise
lei.
Lui la fissò e le fece un sorriso sghembo.
-Vic, non ridere così, ti prego...- mormorò,
alzando lo sguardo verso l'alto.
Lei rimase qualche in silenzio, poi replicò sottovoce:
-Perchè, scusa?-
-Perchè non sai cosa ti farei, quando sorridi in quel
modo...- Ted era serissimo ora.
Vic ebbe un attimo di giramento di testa, poi tornò in
sè
e si rimise a guardare i gradini di pietra davanti a loro.
Scendevano le scale, ora in silenzio, insieme a una massa di coppie
schiamazzanti e frettolose, mentre Pix e i fantasmi vorticavano fra
loro, rivolgendo la parola ora all'uno, ora all'altro, provocando un
frastuono incredibile. Dopo qualche rampa si iniziò a
sentire
una musica provenire dai piani sottostanti, sembrava un valzer, o
qualcosa del genere. Vic aveva un groppo in gola. Avrebbe voluto dire a
Ted quanto lo trovava irresistibile, ma non ci riusciva. Era come
spogliarsi, disarmarsi, buttarsi da un precipizio consapevole che sotto
l'avrebbe potuta prendere al volo solo lui, sennò si sarebbe
schiantata al suolo. Forse era anche arrossita. Ted quella sera aveva i
capelli biondo cenere sparati in tutte le direzioni, gli occhi verdi e
la carnagione color miele, come se avesse preso un giorno di sole. Era
bellissimo. Alto, nel suo vestito elegante, con pantaloni e giacca neri
e la camicia bianca, ovviamente sbottonata verso l'alto, lasciando
intravedere il liscio e ampio petto, che a Vic sembrava tanto un
rifugio sicuro che l'attirava a sè come una droga. Ma si
trattenne, continuò a scendere i gradini sugli alti tacchi
neri
e argentati, cercando di respingere l'istinto di trascinarlo su per la
scalinata, nel suo dormitorio, in quell'istante.
-Bello il vestito, Weasley- lui le rivolgeva di nuovo il solito sorriso
super sexy.
-Grazie!- sorrise la nera, rivolgendo una rapida occhiata al proprio
abito. Era un vestito lungo con la gonna cascante, leggermente
più corto sul davanti, lasciando scoperta una buona parte
delle
magre e tese caviglie. La gonna era nera, mentre il corpetto era
argentato con dei ricami neri molto eleganti. Le spalline erano due
larghe fasce che ricadevano mollemente a metà delle spalle,
lasciando completamente scoperto collo, clavicole e scapole. I lavorati
e pesanti orecchini argentati a rombo le toccavano quasi le spalle e i
capelli erano sciolti e liscissimi, molto rigonfi sulla
sommità
della testa e appiattiti ai lati, tirati dietro, oltre le tempie.
Vic stava notando poco più in là Chloe e Mine che
si
tenevano per mano, quando Ted si fermò di colpo, lo sguardo
fisso davanti a sè.
-Ho dimenticato una cosa nel dormitorio, che stupido! Scusa, Weasley,
devo salire a prenderlo, mi aspetti qui?-
Lei avrebbe voluto dire "No, vengo su con te e al diavolo la festa!",
ma si trattenne e annuì. Ted esitò e lei per un
attimo
ebbe l'impressione che volesse chiederle di salire su con lui.
Questa volta non avrebbe fatto la dura. Non ce la faceva più
di cercare di resistergli, non sapeva neanche perchè aveva
iniziato a farlo. Voleva stare con lui, voleva sentire la sua presenza
fisica sul suo corpo ogni secondo, voleva che la tenesse abbracciata
così, stretta, ogni istante della loro vita. Ma lui
mormorò un -Grazie..- e si voltò per correre su
dalle
scale, controcorrente, facendo i gradini a due a due. Vic
sospirò e si attaccò al muro per non stare in
mezzo al
flusso di ragazzi e ragazze che scorreva giù, mentre molti
sguardi curiosi, ammirati, invidiosi, si soffermavano su di lei,
indifferente.
Passò un tempo infinito. Il flusso di studenti era
ormai esaurito e solo qualche coppietta ritardataria si stava
precipitando ai piani inferiori. Vic era ancora lì,
attaccata al
muro, con un piede su un gradino e uno sull'altro, le braccia
incrociate al petto quando un pensiero iniziò a balenarle
nella
mente. Brutto stronzo.
Lo
aveva fatto apposta!!! Apposta per evitare il ballo iniziale!
Iniziò a montarle la rabbia al cervello, e non c'era
più
da un pezzo nessuna coppietta ritardataria quando iniziò a
sentire dall'alto dei passi molto frettolosi, di una singola persona, correre verso di
lei. Quando lui comparve, tutto trafelato per la corsa, in cima alla
rampa di scale in cui si trovava lei, Vic si staccò dal muro
e
non riuscì a dirgli nulla per rimproverarlo: aveva
un'espressione mortificata.
-Scusa, scusa, scusa! L'ho preso, possiamo andare!-
-Mm, bene..- borbottò lei, lui le prese la mano e insieme
iniziarono a scendere le scale, trottando.
Quando furono nella Sala d'Ingresso, Ted bloccò Vic per un
braccio e si protese per sbirciare da solo nella Sala Grande.
-Okay, bene...- disse ritirandosi, accostando l'enorme porta della Sala
da pranzo ora adibita a Sala da ballo e stipata di persone, e
voltandosi sorridente verso Vic -.. la Mac sta ancora parlando, abbiamo
un po' di tempo prima che si cominci a ballare, come promesso quello
non posso scamparmelo.- e le fece l'occhiolino.
Vic sorrise mentre in cuore iniziava a tamburellare un pochino
più forte, cosa aveva in mente Ted?
-Ecco, tieni, sono andato a prendere questo prima..-
Nell'alta e deserta stanza semi buia, Vic riuscì a
intravedere
che Ted tirava fuori qualcosa dalla tasca degli eleganti pantaloni
neri. Lui glielo porse e lei l'afferrò, era un piccolo cubo
blu,
che stava tutto in una mano. Lo osservò da vicino, era un
elegante pacchetto. Un regalo.
Un regalo...
-Ted...- cominciò esitante.
-Tranquilla, Vic, apri.- le sorrise.
-Ma io non ti ho regalato niente!-
-Ma non dovevi! Dai apri, spero che ti piaccia.- la
incoraggiò con un gesto della mano.
Lei non staccò lo sguardo da lui per qualche secondo, poi lo
abbassò sul pacchetto e si adoperò per scartarlo.
Dopo
meno di un minuto apriva l'elegante scatolina e afferrava tra il
pollice e l'indice ben smaltati l'elegante oggetto che vi era
contenuto: un raffinatissimo braccialetto di brillantini argentati.
Non se ne accorse neanche, ma spalancò la bocca senza
ritegno,
senza emettere un suono, senza quasi proprio respirare. Questa
proprio! Non se l'aspettava per niente! Da Lupin?! Probabilmente era il
primo regalo che faceva in vita sua. Lui sembrò leggerle
nella
mente:
-Sei la prima ragazza a cui faccio un regalo, sai?-
ridacchiò per l'espressione di stupore sul volto della
ragazza.
-Lu.. Lupin... ma... non dovevi.. grazie...- biascicò.
-Figurati, non è niente, mi andava di farlo, tutto qui.
Vieni che te lo metto... ma ti piace?-
-Cer.. Certo!!! E' bellissimo!!! Splendido!!! Mi stupisco che l'abbia
scelto tu!!!-
-Infatti mi ha aiutato Alexis, sono venuti con me anche lei e Fred-
rise lui.
-Non potevo rischiare con Molly, siete troppo amiche, e lei in questo
periodo era un po' impegnata a trovare il coraggio di invitare Sam- le
fece l'occhiolino mentre le agganciava il braccialetto al minuscolo
polso. Le stava benissimo. Mentre le dita di Ted le sfioravano la pelle
lei ebbe un fremito. Lui alzò lo sguardo su di lei e
sussurrò:
-Potresti ricambiare con un bel bacio..-
Lei sorrise e si avvicinò a lui, sfiorandolo con il suo
corpo.
-Ma così perderei la scommessa..-
-Esattamente..-
-Non sono il tipo che perde le scommesse..-
-Neanche io..-
I loro volti erano sempre più vicini, i loro respiri
più
affannati. Se possibile era sceso ancora di più il buio, la
luce
che entrava dalle finestre era solo quella della luna piena e delle
stelle. Dalla Sala accanto la voce della Preside si spense e il volume
della musica d'altri tempi si alzò. Ted abbassò
il volto verso
quello di Vic e lei però seppe in anticipo che lui si
sarebbe
fermato prima di sfiorare le sue labbra. Lo fissò spavalda
negli
occhi, quasi divertita, e nella sua mente il pensiero di provocarlo si
fece strada impetuosamente. All'improvviso si protese verso di lui, gli
iniziò a baciare e succhiare il
collo, avida, mentre con le mani si appoggiava sul suo petto. Lo
sentì irrigidirsi e quasi tremare e lei continuò,
inarrestabile. Con le mani iniziò una lenta, estenuante
discesa.
Gli accarezzò i pettorali da sopra la camicia, gli
addominali,
roteò con l'indice intorno al punto dove doveva essere
l'ombelico e scese. Scese con le mani sulla sua cintura.
Infilò
la punta delle dita sotto al lembo dei pantaloni e lo attirò
a
sè. I due corpi aderirono perfettamente. Lo poteva sentire
eccitarsi. Era immobile. Decise che doveva fare di più.
Tirò fuori le dita da sotto i suoi indumenti e scese ancora
con
la mano destra, mentre con la sinistra lo teneva vicino a
sè.
Appoggiò il palmo della mano sulla parte più
intima del
suo corpo, sopra ai pantaloni, e iniziò ad accarezzare. Lui
non
trattenne un gemito e lei lo sentì irrigidirsi sempre di
più. Era pazza di gioia, voleva averlo, voleva che lui
provasse
piacere grazie a lei, voleva che lui non potesse più farne a
meno.
Ted cedette dopo appena pochi secondi, roteò su se stesso e
la
spinse col suo corpo contro il muro e la baciò con foga
sulla
bocca. Le mordeva le labbra, le accarezzava con forza l'interno della
bocca con la lingua, spingeva con essa contro quella di lei. Le
appoggiò entrambe le mani sul seno, con forza, ma non le
fece
male, anzi, la esaltò parecchio. Lei strinse le sue mani
sulle
natiche di lui e lui poco dopo fece lo stesso con la mano sinistra,
mentre la destra restava sul suo seno, massaggiandoglielo.
Vic sentì che stava per scoppiare. Non ce la faceva
più.
Lo voleva, lo voleva più di qualsiasi cosa al mondo!
-Ted..- mormorò tra un bacio e l'altro.
-Vic..- lei tremò sentendolo pronunciare il suo nome, in
quel momento, animato dallo stesso desiderio che animava lei.
Lui scese a baciarle e succhiarle avidamente il collo, le morse un
lobo, scese con le morbide labbra sulle clavicole, passando da destra a
sinistra, veloce, incapace di fermarsi.
-Ti prego..- ansimò lei.
Lui scese sulla scollatura della ragazza. La mano sinistra era ancora
sulla natica mentre la destra le scostava il tessuto del vestito dal
seno. Le sue labbra scesero su di esso e lei si irrigidì del
tutto. Brividi di freddo e vampate di fuoco tormentava l'interno del
suo corpo, mentre le labbra di lui ne tormentavano la superficie
esterna. Lei spinse la testa indietro, allungando il collo, mentre il
piacere puro la invadeva in ogni vena e ogni arteria...
Bum!
Si staccarono immediatamente l'uno dall'altra ma erano ancora tutti
spossati e arruffati quando si resero conto che Dom e Eric stavano
uscendo dalla Sala Grande e li avevano beccati in pieno.
-Uh, uh, sorellina, ti dai da fare, vedo!- ridacchiò Dom,
avvinghiata al suo cavaliere.
-Dom..- cominciò Vic, che per fortuna si era risistemata il
vestito appena in tempo.
-Credo proprio che vi imiteremo, vero Eric?- ridacchiò e gli
diede un bacio sensuale sulle labbra, mentre dalla Sala proveniva un
discreto frastuono e nell'Ingresso entrava uno spiraglio di luce.
-Sei ubriaca, Dom?- chiese Vic, notando l'ondeggiare della ragazza.
Lei strizzò gli occhi e avvicinò la punta
dell'indice a quella del pollice, come a dire "tanto così".
-Ma com'è possibile, la festa è appena
cominciata?!- chiese Vic, guardando Eric che reggeva sua sorella.
-Non lo so, ha bevuto continuamente durante il discorso della
MacGranitt visto che nessun prof la guardava..- rispose lui,
leggermente preoccupato. Vic notò solo in quel momento
quanto
fosse bello quel ragazzino. Sembrava anche molto dolce.
-Zabini, mi fido di te, okay?- gli disse, guardandolo eloquente.
-Sì, certo.. Le faccio prendere un po' d'aria fuori
così magari si riprende e poi la riporto dentro..-
-Non allontanatevi troppo da castello!!- intervenne preoccupato Ted.
Tutti lo fissarono interrogativi, anche se Vic aveva una mezza idea che
lui fosse preoccupato perchè Lestrange in versione Lupo
Mannaro
poteva essere in giro.
-Sì, Eric, state vicini e rientrate subito, o vi veniamo a
cercare, okay?-
-Sì, bla bla bla, andiamo amore...- biascicò Dom,
afferrandolo per una mano e dirigendosi fuori.
Ted e Vic si voltarono a guardarsi.
-Solo un quarto d'ora e li andiamo a cercare!-
-Sono d'accordo, Lupin..-
-Ma dove eravate finiti?!- un'entusiasta Molly li afferrò
entrambi per i polsi e li trascinò in Sala Grande,
buttandoli
nella mischia che ballava già la musica moderna, tra Fred,
Alexis, Sam, James e una biondina, Louis e una moretta con le
lentiggini con uno sguardo molto intrigante.
-Direi che ti sei scampato il ballo iniziale, Lupin!- Vic rise e gli
diede una leggera spintarella.
-Non era mia intenzione, credimi!-
Con grande stupore di tutti, per la prima volta, Ted si
avvicinò
e le posò un bacio sulle labbra, cosa che non aveva mai
fatto in
pubblico. Mentre lei cercava di riprendere a respirare, lui le
strizzò un occhiolino, si passò una mano tra gli
arruffati capelli, si voltò e si diresse al tavolo delle
bibite
per recuperare una Burrobirra.
Lucy si alzò dalla sedia attaccata al muro sulla quale era
seduta, e si diresse verso l'uscita, mentre quasi tutti gli studenti si
scatenavano in pista.
-Lucy, dove vai?- le chiese Vic, uscendo di scatto dalla mischia, con
qualche gocciolina di sudore sulla fronte e le guance arrossate. Se
possibile, era più bella del solito.
-Andavo a cercare Dom...-
-Vengo anche io!- rispose subito la bella ragazza.
-Anche io!- emerse Louis tra la folla di ballerini, seguito dalla
ragazzina che stava con lui, James e la bionda.
Lucy assunse un'espressione torva, si incurvò come faceva di
solito, e si voltò di nuovo verso l'uscita, incamminandosi a
grandi e sgraziati passi. Vic, James, Louis e le due ragazzine le
andarono dietro.
-DOM!!! ERIC!!!- urlò Vic non appena l'aria gelida esterna
le iniziò a pungere il viso, le braccia e i piedi.
James e Louis iniziarono ad urlare allo stesso modo.
-DOOOM!!!-
-Siamo qui!!!- ululò la voce di Eric.
Tutti i ragazzi seguirono Vic che correva nel punto da dove proveniva
la voce, cioè verso il lago nero. Arrivarono sotto un faggio
e
vi trovarono i due ragazzi. Eric, che era seduto a gambe incrociate con
la schiena appoggiata al tronco, si stava alzando, mentre Dom dormiva
sul prato, tutta raggomitolata.
-Che succede?- chiese Vic.
-Si è addormentata e non riesco più a
svegliarla...-
-Se hai fatto qualcosa a mia sorella...- avanzò Louis con
sguardo indiavolato.
-Lo, stai tranquillo, non le ha fatto niente, è lei che si
è ubriacata!- lo fermò Vic.
-Portiamola in dormitorio!- propose James.
-D'accordo..- disse Eric, mentre gli altri annuivano e Vic estraeva la
bacchetta.
-Wingardium Leviosa!-
La portarono nei sotterranei, Eric si propose di restare con lei,
così come Lucy. Louis ringhiava sotto i baffi mentre Vic
diceva
a Eric di non perderla di vista. Non capiva perchè, ma aveva
come la sensazione che fosse molto meglio se lui restava con lei.
Nutriva una certa fiducia nei suoi confronti, le piaceva molto
più lui di Lucy, con lo sguardo tutt'altro che preoccupato,
anzi, piuttosto scocciato.
-Eric, se succede qualcosa, si sente male o altro, manda Lucy a
chiamarci e porta Dom in Infermeria, okay?-
Lucy si voltò di scatto a guardarla, ma non disse
una parola. Eric annuì con convinzione. I Grifondoro e
Corvonero
li salutarono e tornarono su in Sala Grande, dove la festa sarebbe
proseguita ancora per due orette scarse.
-Dov'eri finita?- Ted sussurrò all'orecchio di Vic appena
lei rientrò in pista.
-Dom si è addormentata, l'ho portata in dormitorio,
è lì con Eric e Lucy..-
-Ah, okay, bene..-
-Tranquillo, non è niente. Tra quanto dobbiamo incontrarci
con gli altri tre per scendere alla Stamberga?-
-Meno di un'oretta, direi..-
-Fred cosa dirà ad Alexis?-
-Che si sente male..-
-Ehi ragazziiii!!!- un'esaltata Molly li afferrò con
violenza
per gli avambracci e, saltellando, cercò di convincerli a
ballare. Vic e Ted scoppiarono a ridere, lei appiattì il
corpo
su quello di lui e cominciò a ballare muovendo i fianchi,
mentre
lui sorrideva e guardava verso l'alto, incapace di ballare con lei
altrettanto bene e soprattutto di reagire in qualsiasi modo. Poco
più in là Michael e Blake, abbracciati,
bellissimi,
altezzosi e circondati da una moltitudine di amici e amiche, li
guardavano ridere, ballare e divertirsi spensierati.
Note
dell'autrice
Eccomi di nuovo, finalmente!!! Ebbene sì, sono ancora viva,
anche se immagino che oramai avevate perso ogni speranza. Scusate i
ritardi e la mia lentezza nel pubblicare, purtroppo gli esami
universitari incombono su di me.
Parlando del capitolo, ovviamente i gesti inaspettati sono di Ted, il
regalo e il bacio a stampo in pubblico (oltre al fatto che ha
gloriosamente perso la scommessa con Vic). Devo dire che i gesti
inaspettati, secondo me, sono anche un po' quelli di Eric per Dom,
almeno dal punto di vista di Vic, che sta davvero iniziando a fidarsi
di lui. Detto questo, già immaginerete cosa
succederà nel prossimo capitolo, suppongo. ;)
Vi ringrazio ancora moltissimo tutte per le splendide recensioni che mi
lasciate sempre, per non abbandonarmi nonostante i miei continui
ritardi, per coloro che mi seguono, preferiscono e ricordano. Un grazie
di cuore perchè siete uniciiiiiiiiiiiiiiiiiii :)
Le mie note sono sempre piuttosto brevi, anche perchè di
solito non devo aggiungere molte cose a quello che scrivo nei capitoli
(a parte ringraziarvi ininterrottamente), quindi lascio spazio a voi! :D
Godetevi il capitolo e ... fatemi sapere che ne pensate! :)
Bacione,
FleurDa
:)
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Capitolo 20 *** Un Odore Nauseante ***
cap 20
Capitolo
20
Un
Odore Nauseante
Vic
e Ted, tenendosi per mano, passarono attraverso la sala, piena di
studenti che ballavano, diretti alla Sala d'Ingresso. Dopo una certa
dose di spintoni e gomitate, raggiunsero finalmente l'uscita e si
catapultarono al di là della porta, nell'atrio.
Molly e Sam li stavano già aspettando, sembravano serissimi,
a
confronto con l'espressione allegra che avevano avuto stampata in
faccia per
tutta la sera. Molly teneva in mano una sacca che probabilmente aveva
appena recuperato con un Incantesimo di Appello.
-Fred?- chiese Ted.
-Sta arrivando, era alle prese con Alexis, speriamo che se la beva.
Ultimamente non si fida molto di lui.- rispose Molly.
Vic realizzò in quel momento di quanto negli ultimi tempi
avesse
trascurato i suoi due migliori amici, Molly e Fred, troppo presa da Ted
e dalla storia di Ashley. Non parlava più con Fred da un
sacco di
tempo. Parlare nel senso vero della parola. Si rese conto in
quell'istante che le
mancava un sacco.
Attesero qualche minuto, poi Fred irruppe di fretta nell'alta e buia
Sala d'Ingresso e borbottò:
-Andiamo!-
Senza dire una parola, il quintetto uscì all'aria aperta,
dirigendosi verso il limitare della Foresta. La luna piena risplendeva
in cielo, i rumori della natura erano accompagnati da quelli della
festa all'interno del castello. Tutto era limpido, sereno, vagamente
illuminato dalle luci che provenivano dalle vetrate delle finestre
dietro di loro. I cinque ragazzi corsero, guardandosi continuamente
intorno
per essere sicuri che nessuno dei pochi studenti che erano usciti dal
castello prestasse attenzione a loro, raggiunsero i tre
cespugli
che avevano individuato nei giorni precedenti e vi si nascosero dietro.
Molly e Vic si allontanarono un poco dagli altri, perchè
dovevano svestirsi e cambiarsi. Molly tirò fuori dalla sacca
cinque tute e le
lanciò a ognuno. Accoccolandosi dietro alle piante, tutti e
cinque si spogliarono dei vestiti eleganti e indossarono rapidamente le
tute. Le ragazze impiegarono circa un minuto in più,
cambiarono
i tacchi con comode scarpe da ginnastica e lasciarono lì per
terra tutto quello che si erano tolti di dosso. Vic rovinò
completamente la propria acconciatura, ma per la prima volta non ci
badò.
-Ricapitoliamo un attimo il da farsi...- sussurrò Ted -...
entriamo
alla Stamberga attraverso il passaggio segreto. Se Lestrange, che come
previsto stasera non si è visto alla festa, è
nella prima
stanza, guardiamo se è un Lupo Mannaro o che diavolo fa e
torniamo subito indietro, senza uscire dal cunicolo. Se invece lui non
è lì è possibile che sentiremo dei
rumori.
Entriamo in due nella prima stanza e solo uno prosegue oltre. Se non
c'è di nuovo entra il terzo e avanziamo. E via
così.
Ognuno copre le spalle a colui che ha davanti a sè, gli
permette di scappare e lo aiuta a difendersi in caso di attacco. Tutto
chiaro?-
Tutti annuirono.
-Ted, in che ordine andiamo?- chiese Molly.
-Direi prima noi ragazzi. Io, Sam, Fred, Molly e Vic?-
-Perchè io ultima?!- protestò la nera. Truccata e
curata
di tutto punto, con quella comoda tuta sportiva, era totalmente fuori
luogo.
-Perchè sì, Vic. Al massimo puoi andare prima di
Molly-
-Non se ne parla!- fece la rossa.
-Molly, ma io voglio essere d'aiuto!!- protestò Vic.
-Vic pensaci, sei la più piccolina. E' importantissimo che
in
caso di fuga l'ultimo sgattaioli velocissimo su per il cunicolo, o gli
altri
saranno intrappolati troppo tempo in quella casa infestata. Quindi
dobbiamo andare in ordine di dimensione, dal più grosso, che
è
Ted, alla più piccola, che sei tu...- le disse saggio Fred.
Vic sapeva che non era per quello che Ted aveva scelto l'ordine. Era un
coraggioso, audace e orgoglioso Grifondoro, quindi voleva andare per
primo, e teneva a lei e voleva proteggerla più di tutti. Vic
dovette annuire, erano tutti d'accordo. Iniziò ad avere
paura,
ma per la prima volta non per se stessa, aveva paura per i suoi amici.
Si alzarono di soppiatto dai cespugli e sgattaiolarono verso il grosso
Platano, in quel momento addormentato.
-Wingardium Leviosa!-
Molly sollevò una pietra grossa come una
prugna con la bacchetta e la spinse verso il nodo del tronco che
impediva all'albero di muoversi. Ted aveva scoperto quel
segreto dallo zio Harry. Quando il tasto fu premuto, i cinque si
catapultarono verso il buco sotto alla radice sollevata, grossa quanto
una robusta gamba umana. Entrarono nell'ordine proposto da Ted, Vic si
ci intrufolò per ultima e si sentì totalmente
indifesa:
l'ultima volta che era entrata lì dentro Ted la proteggeva
col
suo corpo, ora era almeno cinque metri sotto di lei.
Avanzarono carponi per quelle che sembravano ore.
-Che ne dite di fare quattro chiacchiere per allentare la tensione?-
ridacchiò Fred.
-Fred, come fai ad essere sempre così?- rise Sam.
-Idiota?- disse Molly. Voleva sembrare indifferente ma Vic
capì
dal tremolio della voce che era un po' tesa. Forse Fred aveva ragione a
voler sdrammatizzare.
-Fred, come l'ha presa Alexis?- chiese Vic.
-Direi piuttosto male. Non sapevo che inventare così le ho
detto
che non potevo dirle cosa dovevo fare. Lei ovviamente se l'è
presa...-
-...quando dico che sei un'idiota...- borbottò Molly, che
negli
ultimi tempi si era molto affezionata ad Alexis. Visto che spesso Vic
passava del tempo con Ashley, Molly ne aveva trascorso altrettanto con
Fred e Alexis.
-... comunque ho dovuto legarla alla sedia con un incantesimo e
scappare via, altrimenti mi avrebbe seguito!- continuò Fred.
Ted
scoppiò a ridere.
-La cosa ti fa ridere, Lupin?- chiese Vic sarcastica. La voce un po' le
tremava, ma era più facile così che restando in
silenzio.
Il tempo passò più velocemente e il cambio di
direzione
del cunicolo fu annunciato da Ted molto prima del previsto.
-Ragazzi, inizio a salire verso l'alto. Da adesso tutti zitti, non il
minimo rumore!!-
Passò addirittura un minuto prima che anche Vic arrivasse al
punto del cambio di direzione del cunicolo. Ted probabilmente sarebbe
arrivato a destinazione tra non molto tempo. Vic iniziò a
tremare. Se gli fosse successo qualcosa?! Era il primo della fila, se
Lestrange avesse attaccato, Lupo Mannaro o umano, avrebbe certamente
colpito prima lui. Perchè non aveva usato il suo cervello
prima?! Avrebbero potuto chiedere il Mantello
dell'Invisibilità
a James!!! Che stupida che era stata a non pensarci. Doveva dirglielo!
Dovevano tornare indietro e ritentare un'altra notte. Ma come faceva a
dirglielo senza urlare, Ted era molto più avanti! Forse un
passaparola...
Ma la piccola lucina in cima al tunnel ingrandì di almeno
dieci
volte, si oscurò e ritornò a illuminare poco dopo.
Ormai Ted aveva aperto il passaggio ed era entrato. Lestrange non era
nella prima stanza. Vic vide Molly scattare davanti a lei e la
seguì. La luce dell'apertura si oscurò ripetute
volte
mentre Vic si avvicinava più velocemente che poteva,
cercando di
stare dietro a Molly. In un attimo si ritrovò l'unica nel
cunicolo, davanti all'apertura, dopo che la cugina davanti a lei era
appena entrata nella Stamberga. Che diavolo era successo?
Vic estrasse la bacchetta e si trovò aldilà del
passaggio, tirandosi in piedi nella prima stanza, e scrollandosi la
polvere da dosso. I suoi quattro amici erano ancora tutti
lì.
Ted, senza parlare e con faccia incredula, gesticolava come un pazzo.
Chiaramente era arrabbiato per qualcosa ma non voleva parlare per non
farsi scoprire.
-Muffliato!-
sussurrò Vic.
-Brava Vic! Ted, che cavolo hai?-
-Non vi siete attenuti al piano! Che ci fate tutti fuori dal
passaggio?? Quando sono sceso ho fatto cenno a Sam di entrare, mi sono
girato un attimo, e subito dopo eravate tutti fuori! Ma che vi passa
per la testa?!-
-Quando è sceso Sam, non potevo stare lì a
guardare!- si difese Fred.
-Nemmeno io! E visto che Fred era uscito, ho pensato che il piano fosse
cambiato, o che comunque dovessi uscire!- esclamò Molly. Era
vicinissima a Sam, le loro mani quasi si toccavano.
-Ehm.. Lo stesso..- fece Vic.
-Be, ormai proseguiamo?- chiese Sam guardando Ted.
-Solo io e te!- ringhiò lui. I suoi capelli
all'improvvisò divennero rossi come il fuoco. Sembrava il
fratello di Fred.
-Col cavolo!- disse quest'ultimo, facendo un passo avanti.
-Basta discutere! Andiamo tutti insieme! Ted, sei l'unico contrario,
quindi piantala!- fece Molly. Ted si incupì, ma a Vic parve
di
scorgere un lievissimo assenso del capo. Tutti e cinque si voltarono
verso la porta, alzarono le bacchette in posizione di combattimento e
avanzarono lentamente e senza il minimo rumore.
Senza farsene accorgere, Vic si fece vicina a Ted e la cosa fu semplice
e veloce visto che lui stava cercando di fare lo stesso.
Oltrepassarono la porta e sentirono dei soffocati rumori provenire dal
corridoio. Lo attraversarono velocemente, tutti l'uno vicino all'altro,
le bacchette illuminate sempre puntate avanti e le orecchie tese. La
tappezzeria fatiscente colava dalle vicine pareti del corridoio, il
luogo, già oscuro, dava ancora di più il senso di
oppressione in quello spazio stretto. Il gruppo, schiacciato dagli
sporchi e brutti muri, avanzava deciso. Potevano quasi sentire il
martellare dei loro cuori. Vic iniziò a riconoscere quel
famigliare e ripugnante odore che aveva già avuto il
dispiacere
di annusare. Avrebbero incappato in altri animaletti morti? Il pensiero
la nauseò e si fece più vicina Ted, poco avanti a
lei. In
cuor suo, Vic ringraziò Fred di essere uscito dal tunnel
prima
del suo turno. Pensare a Ted che avanzava da solo in quel corridoio,
con Sam e Fred molto dietro di lui, Vic probabilmente ancora nel
tunnel, era terribile. Molto meglio restare uniti. Ted probabilmente
stava maledicendo Fred per il motivo opposto. In questa maniera il suo
pensiero principale sarebbe stato salvare gli altri, non sè
stesso. Qualche istante dopo infatti sussurrò:
-Non fate storie a entrare nel passaggio nell'ordine stabilito quando
torneremo indietro. Se esitiamo ci raggiungerà.- Tutti
annuirono. Aveva ragione. Non potevano perdere tempo a discutere.
Qualche istante dopo Molly soffocò un conato di vomito. La
puzza
era così potente che sembrava che l'aria stessa si fosse
infittita. Forse per il sussurro di Ted o forse per il verso di Molly,
il leggero e costante rumore che stava facendo loro strada si
inspessì e loro lo riconobbero: era il russare di qualcuno.
Qualcuno che dopo il loro rumore aveva grugnito. Si immobilizzarono,
bacchette tese, occhi e orecchie aperte. Il ritmato russare riprese,
Lestrange stava ancora dormendo. Ted e Vic proseguirono, ma gli altri
tre non li seguirono. I due allora si voltarono a guardarli e Molly
fece loro segno di avvicinarsi: avevano trovato la porta della stanza
di Lestrange. Avvicinandosi Vic capì che avevano ragione, il
russare proveniva da dietro quella legnosa e vecchia porta.
-Alohomora!-
sussurrò Sam, il primo davanti ad essa.
-Muffliato!-
ripetè Vic per sicurezza.
La scena che videro fu forse peggio del tanfo che li invase le narici
fino quasi al cervello. La stanza era un bagno di sangue. Carcasse
vecchie e recenti erano sparse dappertutto. Un enorme Lupo Mannaro
dormiva per terra, una zampa ancora su un coniglio morto e il muso
coperto di sangue grumoso e scuro. Molly si coprì bocca e
naso
per soffocare un altro conato, ma non ci riuscì. Il Lupo
Mannaro
borbottò, voltò il capo, e continuò a
dormire, ma
Molly non ce la faceva più. Corse via lungo il corridoio,
verso
il tunnel, e prima di uscire dal corridoio vomitò.
Gli altri quattro non stavano certamente meglio, e l'incantesimo di Vic
aveva protetto i loro rumori, ma non riuscì a soffocare
abbastanza il verso di Molly quando, con una mano appoggiata alla
tappezzeria della parete, aveva rimesso sul legno del pavimento. Il
Lupo Mannaro scosse la testa ed emesse un lamento, ma prima ancora che
aprisse gli occhi Ted aveva già spinto tutti verso Molly e
aveva
chiuso la porta. Il Lupo Mannaro ruggì con una forza
incredibile, irrompendo nelle loro orecchie ormai abituate al silenzio.
Ted urlò:
-Correte!!!- subito prima che un grosso tonfo diede loro la certezza
che la porta della stanza era stata abbattuta e che Lestrange li stava
inseguendo lungo il corridoio.
-Protego!-
urlò Sam.
Vic si voltò e vide la gigantesca creatura rallentare a
causa di una barriera invisibile.
-Petrificus Totalus!-
urlò, ma il suo incantesimo lo mancò.
-Stupeficium!-
gridò Ted, ma l'incanto gli rimbalzò addosso.
Correvano come dei pazzi, mentre il Lupo, più indiavolato
che mai, li inseguiva ruggendo. Vic non aveva mai visto in vita sua uno
spettacolo così spaventoso. L'adrenalina e la paura le
scorrevano nelle vene, il cervello era attento ma su di giri per il
terrore. Ogni sforzo del suo corpo era concentrato nel correre
più veloce.
Arrivarono nella stanza con l'accesso al tunnel, Sam chiuse con
forza la porta della stanza in faccia al Lupo mannaro mentre Fred
spingeva di forza Vic e poi Molly nel passaggio. Vic
poteva sentire gli incantesimi urlati da Sam e Ted per impedire al Lupo
di buttare giù la porta, mentre cercava di
riscendere nel tunnel il più velocemente possibile. Si
cappottò verso il basso e avvertì Fred urlare
sopra di
lei:
-Io sono dentro!!!-
Ci fu un boato mentre Vic scivolava verso il basso, Molly sbatteva il
suo corpo sulle gambe di Vic a intervalli.
-Fred!!!- urlò Vic -..sono entrati?!-
Nessuna risposta.
-TED!!!- urlò disperata, rallentando la discesa.
Pietre e terra scivolavano verso il basso con lei. Si fermò,
Molly le andò addosso, ma Vic cercò comunque di
restare
ferma e voltarsi indietro.
-Lumos!-
Dietro alla figura che doveva essere di Fred, Vic scorse solo un grosso
polverone.
-Teeed!!!- ululò mentre iniziava a respirare a fatica.
Un altro botto. Terra, pietre e polvere esplosero dall'alto.
-Sam!!!- era Molly a urlare.
-Scendete, veloci!!!- ruggì la voce di Sam, lontana.
Vic obbedì, più rapidamente che potè,
senza
pensare a cosa fosse successo. Corse a quattro zampe, inciampando,
rotolando e scivolando, mentre spesse lacrime le bagnavano le guance,
lasciando delle righe chiare sulla pelle coperta di trucco e terriccio.
Arrivò fino al punto in cui il tunnel cambiava direzione, e
si
tirò un po' più dritta, camminando tutta curva ma
sulle
gambe e non più anche sulle mani.
-Ci siamo tutti! Correte!- urlò Sam, che ora sembrava
più
vicino. Il cuore di Vic ebbe un tuffo, c'era anche Ted con loro, anche
se non sapeva ancora in quali condizioni. Corse ancora e ancora, i
ruggiti del Lupo Mannaro erano sempre più lontani, ormai
quasi
impercettibili, quando chiese:
-Ted?!-
-E' con me Vic, sta bene, andiamo!- rispose Sam, mentre qualcuno,
presumibilmente Ted, diceva qualcosa che Vic non capì.
L'angoscia la torturava. Passarono ore prima di rivedere la luce
dell'uscita del tunnel, nel parco di Hogwarts.
Vic fece tutto quello che doveva fare: arrivò all'uscita,
sollevò una pietra con la quale premette il nodo sul tronco
del
Platano Picchiatore, uscì e aiutò Molly, che era
a dir
poco sconvolta, poi Fred che scattò subito in piedi, e
infine
Sam e Ted, che subito sembravano avvinghiati, poi Vic capì
che
il primo stava trascinando il secondo. Uscirono e si lasciarono cadere
a terra, tra due grosse radici che spuntavano dal terreno. Ted aveva il
busto e parte del viso coperti di sangue e ansimava. Vic cadde
in ginocchio vicino a lui, la faccia sconvolta e rigata di lacrime, ed
emesse un solo, unico, rimbombante singhiozzo.
Note
dell'autrice
Ciao a tutti!!!!
Eccomi di nuovo qui, dopo secoli.
Vi devo chiedere scusa per il ritardo. Se
devo essere sincera, sono davvero terrorizzata che la mia assenza vi
abbia stufato e che non seguirete più la mia storia.
Spero tanto di no, è così bello leggere le vostre
recensioni e, anche quando non le scrivete, sapere che leggete sempre
ogni capitolo. :)
Me la sono un po' cercata, lo ammetto. Okay che ho avuto altri impegni,
gli esami, ho tolto il dente del giudizio, ecc.. ma devo ammettere che
avrei potuto fare di più. Il fatto è che ho avuto
un po' di blocco. Non che non
sapessi cosa scrivere, la storia è tutta impressa nella mia
testolina, ma non sapevo come
scriverlo.
Adesso passiamo al capitolo (anzi prima vi dico che la prima persona
che lascerà una recensione a questo capitolo, sempre che ci
sarà, scriverà la centesima recensione de "La
parte
migliore di me"!!! Sono super emozionata!!!)
Comunque sul capitolo non so che dire, vi lascio un po' col fiato
sospeso e quindi non aggiungerei niente in queste note.
Non sapete quanto mi dispiace di avervi fatto aspettare tanto! Spero di
pubblicare il prossimo molto prima.. Scusate ancora e non abbandonate
me, il quintetto e Hogwarts! :) <3
Spero davvero che questo capitolo sia di vostro gradimento e ...fatemi
sapere che ne pensate! :)
Bacione,
FleurDa
:)
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Capitolo 21 *** L'abbraccio ***
cap 21
Capitolo
21
L'abbraccio
Vic
camminava avanti e indietro davanti alla porta dell'infermeria. Fred,
Molly e Sam erano con lei, Alexis si era aggiunta al gruppo
perchè quando erano usciti dal tunnel attraverso il Platano
Picchiatore lei era in giro per il parco a cercare Fred, furiosa.
Quando l'aveva trovato la sua rabbia si era tramutata repentinamente in
terrore. Era corsa verso di loro, ma prima che potesse arrivare a Fred
lui le aveva gridato, con voce rotta:
-Corri a cercare aiuto!-
Lei aveva annuito e atterrita era corsa a chiamare la Preside e
Vitious, i quali avevano subito mandato un Patronus per avvertire
Madama Chips.
Ora i cinque amici di Ted erano tutti in ansia davanti alla porta che
solo poche settimane prima li aveva separati da James. La festa ancora
imperversava di sotto, i forti rumori, la musica e le chiacchiere
facevano da sottofondo ai singhiozzi di Molly e ai passi preoccupati di
Vic.
Molly e Sam erano seduti per terra, la schiena appoggiata al muro e le
gambe incrociate. Molly piangeva guardando poco più
giù
del punto in cui si trovava la sua mano stretta in quella di Sam. Fred
era in piedi appoggiato con la spalla al muro che guardava Vic andare
avanti e indietro come una pazza. Alexis era seduta in terra,
appoggiata alla parete dall'altro lato del corridoio.
La McGrannitt aveva inveito parecchio contro di loro quando li aveva
trovati ai piedi del Platano, ma dopo qualche istante le sue attenzioni
si erano rivolte tutte a Ted. Mentre risalivano il parco, entrando nel
castello, seguendo i due professori, Sam aveva spiegato a una tremante
Vic quello che era accaduto alla Stamberga. Dopo che Fred era entrato
nel tunnel per battere la ritirata, Sam stava per infilarsi ci quando
Lestrange aveva distrutto
la porta ed era entrato nella stanza. Stava per avventarsi sulle gambe
di Sam se non fosse intervenuto Ted Lupin. Si era buttato tra l'amico e
il Lupo, lanciandogli una fattura che l'aveva però solo
rallentato. Il Lupo Mannaro aveva tirato a Ted una zampata che lo aveva
scaraventato dall'altra parte della stanza, graffiandolo praticamente
su tutto il corpo. Stava quasi per morderlo quando Sam, che era tornato
indietro, era intervenuto.
Aveva creato uno scudo tra Ted e Lestrange e poi aveva iniziato ad
investirlo di incantesimi. Non sapeva come raggiungere Ted e temeva che
fosse svenuto, stava per chiedersi se chiamare Fred in loro soccorso
quando Ted, con una forza sovrumana, si era lanciato, passando sotto
alle zampe della Creatura, verso l'apertura del tunnel, al fianco di
Sam. I due avevano colpito il Lupo con due fatture contemporaneamente
in pieno viso ed erano così riusciti a scappare. Il Lupo si
era
avventato contro il buco del passaggio un millesimo di secondo troppo
tardi per afferrarli, aveva fatto un gran baccano e smosso tutto il
terriccio che era scivolato giù con loro. Ma in quel momento
erano stati al sicuro, perchè il passaggio era troppo grosso
per
la Creatura.
Vic ascoltò tutto il racconto con l'orrore dipinto nei
profondi occhi blu cielo.
Ted non era stato morso...
Non era stato morso...
Non sarebbe diventato un Lupo Mannaro come suo padre...
Vic continuava a camminare avanti e indietro, agitata, davanti alla
fatidica porta. La McGrannitt
sapeva che Lestrange era figlio di Mangiamorte e anche che era un Lupo
Mannaro. Gli aveva dato lo stesso nascondiglio che una volta usava
Remus Lupin, il padre di Ted. Gli permetteva di cibarsi di animaletti
indifesi. Ma come Merlino faceva a coprirlo?! Non lo vedeva circolare
per la scuola, sempre solo, sempre ricurvo su se stesso, con quello
sguardo vuoto e acquoso, con quell'aria orrenda e spaventosa?! Caso
strano era finito in Serpeverde! E se fosse stato il figlio di Severus
Piton? Certamente Piton non sarebbe sembrato così puro come
lo
zio Harry lo descriveva sempre, Bellatrix Lestrange era la
più
temibile tra i Mangiamorte, e lui si era unito a lei?! Vic si disse che
doveva fare delle ricerche. Forse bastava chiedere delle spiegazioni
alla McGrannitt. Ma lei non avrebbe capito. Era stata così
sciocca da ammettere tutto questo nella sua scuola! Per quanto ne
sapeva lei, Max Lestrange poteva essere il figlio e l'erede di
Tu-Sai-Chi in persona!!!
Vic ricominciò a tremare.
Ted...
Il suo corpo aveva le convulsioni, a stento le gambe la ressero in
piedi, al pensiero di quello che sarebbe potuto succedere a Ted. Come
faceva Sam ad essere così sicuro che Ted non fosse stato
morso?
Vic ardeva d'ansia. Voleva la conferma dei Professori e di Madama
Chips, anche dei migliori Medimaghi se fosse stato necessario!!!
-Sei sicuro, Sam?-
Lui alzò lo sguardo, confuso.
-Sei sicuro che non è stato morso?-
La sua voce tremava più del previsto. Aveva smesso di
camminare
e da ferma il suo corpo fremeva molto di più.
Allungò un
braccio e appoggiò la mano al muro, per non perdere
l'equilibrio, su di giri col cervello.
-Ecco..- esitò Sam.
-Non sei sicuro?!- tuonò Vic, sporgendosi in avanti e non
riuscendo più a respirare.
Qualcosa di grosso si era fermato a metà strada nella sua
gola.
Non riusciva più nè a parlare nè a
emettere suoni.
Sarebbe morta.
-Ma sì che sono sicuro- Sam ritrasse la mano che stringeva
quella di Molly e si alzò a fatica.
-Non è vero!-
-Sì, Vic, sei tu che mi stai mettendo mille dubbi..-
-Perchè non sei veramente sicuro!-
-Che importanza ha? Dobbiamo aspettare che ci dicano qual..-
-CHE IMPORTANZA HA?? Suo padre non voleva avere figli per paura che
nascessero Lupi Mannari come lui, e adesso potrebbe diventarlo
perchè noi dovevamo fare i coraggiosi in cerca di avventure!-
-Prima di tutto, come cavolo lo sai tu quello che voleva suo padre?! E
secondo, noi volevamo solo sapere la verità per indagare su
chi
potrebbe avere attaccato tuo cugino James, non volevamo fare gli
stupidi! Eri d'accordo anche tu! E' tuo cugino, non il mio!-
Sam non urlava, ma si stava arrabbiando.
-Dai..- mugolò Molly.
-Sam, ha ragione, Vic. E davvero, tu che ne sai di suo padre? Chi ti ha
detto che concepire Ted è stato un errore?!- anche Fred si
stava
alterando.
Vic non poteva rispondere. Perchè le era sfuggita una cosa
del
genere? Se lo avesse saputo Ted!! E ora lei lo aveva detto a tutti!
Voltò il corpo su se stessa e tirò un pugno al
muro, con
una forza non da lei. Sentì un dolore lancinante e, per la
seconda volta quella notte, cadde sulle ginocchia a terra,
singhiozzando, le braccia molli, la mano sbucciata e dolorante. La
testa iniziò a girare, e girare, e girare.. Tutto si fece
bianco...
-Vic?- aprì gli occhi e le parve di essere ancora nel
corridoio
con gli altri perchè il solo colore intorno a lei era ancora
il
bianco. Ma poi capì che era sdraiata su un lettino. Ogni
cosa
prese forma davanti a lei e si rese conto di essere sdraiata su una
branda
dell'Infermeria e precisamente a fianco a quella di Ted. E proprio
Ted, ghignando, la stava chiamando sottovoce.
-Alla buon ora, bella addormentata! Sei svenuta da ore!-
-Co-cosa?- chiese lei con voce roca.
-Sto dicendo che sei svenuta qui fuori, ti hanno portato dentro, hanno
continuato a curarmi. Poi Madama Chips è andata a dormire,
la
Mac e Vitious sono andati a fare il culo agli altri e probabilmente ora
sono già tutti a dormire e il sole sta sorgendo.-
Ted non riusciva a smettere di sghignazzare.
-Ted...- sussurrò Vic guardandosi intorno nella stanza,
erano soli.
-... come stai?-
-Benone, perchè?-
-Non scherzare, stupido Grifondoro, potevi farti ammazzare, potevi
diventare un Lupo Mannaro!- Vic sussurrava ma con forza.
Si tirò
a sedere sul letto e lo guardò dritto negli occhi. Ted
ridacchiava sdraiato a pancia in su, un lenzuolo bianco gli copriva
tutto il corpo fino a metà del collo. I capelli erano neri e
scompigliati, gli occhi erano chiari, anche se al buio non se ne
riconosceva
il colore, e il viso bello da far morire. Era lo sguardo, era il suo
ghigno.. Vic tremava davanti a lui.
-Non si sa ancora se sono diventato un Lupo Mannaro- disse tranquillo
dopo qualche istante.
Per Vic fu come ricevere una secchiata d'acqua gelata.
-CHE COSA?!-
-Stai calma, piccola. Madama Chips ha prelevato una fialetta del mio
sangue e l'ha portata a Lumacorno mentre tu eri già qui
svenuta.
Le mie ferite ormai sono a posto, ma devo restare qui finchè
non
avranno i risultati.-
-Ma.. se fossi diventato un Lupo Mannaro saresti già
trasformato! E' una notte di luna piena! E staresti peggio di
così! E' impossibile!-
-Perchè sei così sicura che sia impossibile?-
chiese lui, quasi offeso.
-Ted...- cominciò lei.
-Sì?- le sorrise.
-.. ecco.. tu, per caso...-
Non riusciva a continuare. Non poteva fargli quella domanda.
-Dai, che c'è Weasley? Io cosa?-
-No, mi chiedevo solo se.. Sembra.. Ecco..-
-Sembra che cosa, Vic?!-
-Sembra che tu vorresti quasi... ehm.. essere stato infettato, ecco...-
Lui si incupì.
-Ma che cazzo dici, Weasley?-
Ecco, era arrabbiato.
-Era solo un'impressione, mi sarò sbagliata... Scusa..-
-No, scusa tu, non dovevo risponderti così...-
-Non fa niente...- mormorò lei, e abbassò lo
sguardo
sulle proprie lenzuola candide, nella luce soffusa dell'Infermeria.
-Vieni qui...- le disse lui dopo qualche secondo.
Lei alzò lo sguardo nei suoi occhi chiari e
desiderò con
tutta sè stessa di alzarsi e andare a stendersi fra le sue
braccia, e dormire con lui.
Ma non lo fece. Scosse il capo.
-Perchè no?- chiese Ted, deluso.
-Se domani Madama Chips mi trova lì cosa penserà?-
-Chissene frega!-
-A me frega..-
-Vuoi dormire con me?-
Lei lo fissò. Non poteva ammetterlo per il suo solito,
fottutissimo orgoglio, ma sperava, in qualche modo, che lui le leggesse
la risposta negli occhi.
"Sì vorrei dormire nel lettino con te, anzi vorrei fare
l'amore
con te, più volte, e poi addormentarmi nel letto con te.
Sono
innamorata persa."
Ma non disse niente.
-Weasley, ti prometto che non ti tocco, ma vorresti dormire nello
stesso letto con me?-
La fissò intensamente e, senza che quasi se ne rendesse
conto, Vic annuì.
-Dimmelo- sussurrò lui.
-Vorrei dormire con te...- mormorò lei piano ma chiaramente.
-Bene.- fece lui.
Si spostò il lenzuolo da dosso con grande orrore di Vic: Ted
indossava solo i boxer neri e il suo bel corpo era coperto di bende,
sul torso e sulle braccia. La maggior parte delle candide bende era
macchiata di rosso.
Oddio, quante ferite..
Ted si resse un braccio con l'altro, meno malconcio, e scese a fatica
dall'alta brandina.
-Non dovresti!- sussurrò forte Vic.
-Tu non volevi farlo!- si giustificò lui col suo solito
sorrisetto.
Ted barcollò fino alla brandina di Vic, lei
sollevò il
lenzuolo e lo aiutò a issarcisi. Così facendo,
Vic si
rese conto di aver addosso una camicia da notte bianca e molto larga,
tra le più brutte che avesse mai visto, figurarsi indossato.
Era
probabilmente quella che Madama Chips metteva di solito ai pazienti. Il
fatto che fosse inguardabile per la prima volta in vita sua non le
importava, anzi la divertiva. Sorrise a Ted, che ricambiò
nella
penombra.
-Mmm.. sexy..- la prese in giro e lei ci ridacchiò su.
Vic tirò le lenzuola verso l'alto e si spostò
verso il
bordo della brandina, in modo che Ted avesse lo spazio per sdraiarsi
accanto a lei. Il suo arrivo aveva fatto abbassare il materasso almeno
di qualche centimetro. Ted occupò quasi tutta la larghezza
della
branda, ma per fortuna Vic era molto magra e non ebbe
difficoltà
a trovare il suo spazio. Il lenzuolo li coprì di nuovo, Vic
diede a Ted le spalle e appoggiò il collo sul suo braccio,
mentre lui le circondava la vita con l'altro.
-Ti faccio male?- sussurrò lei.
-Per niente- Ted le diede un bacio sul collo e poi le
sussurrò all'orecchio:
-Buonanotte Weasley-
-Notte Lupin-
Poco prima di addormentarsi cullata da qual corpo perfetto, Vic
però non potè fare a meno di maledirsi per
aver detto ai suoi amici che Remus Lupin non avrebbe voluto concepire
suo figlio.
Passò qualche settimana, e tutto sembrò tornare
alla
normalità. Madama Chips aveva sgridato i due pazienti per
essersi fatti trovare in un solo letto, la McGrannitt aveva messo
tutti in punizione, Lestrange evitava accuratamente ognuno di loro nei
corridoi della scuola, le lezioni ripresero e la pioggia non
cessò neanche un giorno. Ormai era definitivamente arrivato
il
mese di novembre, che annunciava il freddo invernale senza la gioia
delle colline innevate e delle vacanze natalizie.
Alexis era stata messa al corrente di tutto, ma nessun altro in tutta
la scuola, nemmeno Hagrid, nemmeno James e Louis, seppero mai cos'era
successo quella notte e cos'avevano scoperto. Nessuno nemmeno seppe
cos'era successo a Ted, avevano detto a tutti che era caduto, con
grande riluttanza di Ted che voleva essere rimasto ferito in un duro
combattimento contro la reincarnazione di Tu-Sai-Chi in persona. Ted
non era diventato un Lupo Mannaro perchè non era stato morso
e
la cosa, anche se a Vic sembrava parecchio strano, sembrava averlo
innervosito.
Un pomeriggio verso la fine del mese erano tutti chini sui libri in
un'aula studio della biblioteca quando Ted disse:
-Ragazzi, riunione dopo cena nel dormitorio mio e di Sam,
costringerò gli altri a restare fuori..- ghignò.
Fred rise e chiese:
-Ti posso dare una mano?-
-Ovviamente, Fred- si scambiarono un'occhiolino.
Vic lo guardò storta ma non disse nulla. Si sentiva
tremendamente in colpa per aver detto quelle cose su suo padre. Il
discorso non era più saltato fuori, ma Vic si era chiusa in
sè stessa. Non si confidava più con Molly e Fred.
Erano
diventati tre coppie ufficiali ed era difficile che restassero da soli
loro tre, se non quando attraversavano la Sala Comune per andare a
dormire. Di solito succedeva sul tardi, perchè trascorrevano
praticamente
ogni sera nella torre di Grifondoro e quando tornavano andavano
direttamente a letto.
Vic e Ted dopo la festa erano diventati una vera e propria coppia.
Raramente si tenevano per mano, ma tutti ormai lo sapevano. Erano
sempre insieme e molte volte si baciavano in qualche angolo nascosto
del castello. Solo pochissime volte qualcuno li aveva visti, ma la voce
era circolata più veloce di un Basilisco per le tubature.
Dom non evitava di fare battutine dal suo tavolo di Serpeverde in Sala
Grande, ma per Vic fu molto facile ignorarla, consapevole
che a sua sorella rodesse il fatto che Ted Lupin aveva preferito lei,
Vic, tra le sorelle Weasley.
Dom e Eric non si erano messi insieme perchè lei lo aveva
allontanato; Blake e Michael nemmeno e nessuno si ignorava meglio di
quei due; Ashley e Andrew neanche, ma erano diventati grandi amici.
Quella sera, dopo cena, come spesso accadeva ultimamente, Vic e Molly
si diressero verso la torre di Grifondoro, invece che verso quella di
Corvonero, verso cui si stavano invece dirigendo tutti i loro compagni
di tavolata. Fred aveva mangiato un boccone ed era salito molto prima
di loro, con Ted e Sam. Aveva litigato con Alexis prima di cena,
così lei era andata in biblioteca a ripassare per evitare di
vederlo in sala comune.
-Vic, finalmente siamo un po' da sole.. Che cos'hai che non va
ultimamente?- chiese Molly mentre iniziavano a salire qualche gradino.
-Mm?- Vic parve sorpresa.
-Dai, c'è qualcosa che non va? Si vede lontano un miglio!-
-No.. Che dici? Niente, Molly..-
-Vic, a me puoi dirlo...-
-Ma non ho niente da dire..-
-Ascolta..- Molly le prese la mano e la condusse in un piccolo
corridoio laterale meno trafficato.
-Ascolta Vic.. Io sto con Sam, tu stai con Ted.. Era quello che
volevamo! Eppure sei sempre taciturna, sei di nuovo impassibile come
mesi fa.. In più sei distante, pensi sempre a qualcos'altro,
dimmi, che c'è?-
Molly la guadava con fare rassicurante. Vic ci pensava da tempo. Voleva
riavvicinarsi alla sua migliore amica, parlarle, confidarsi. Eppure non
riusciva a farlo. Solito orgoglio di merda. Ma ora era Molly che ci
stava provando. Vic doveva solo accogliere il suo tentativo. Molly...
Molly che la conosceva così bene, che la capiva
così
bene.. Molly le stava lanciando un'ancora di salvezza.
-Mi sento tremendamente in colpa per aver detto che il padre di Ted non
avrebbe voluto averlo!!!-
Gli occhi le pizzicarono ma come al solito non pianse. Non erano uscite
lacrime nemmeno quando Ted era stato colpito. E non ne uscirono in quel
momento.
-Non l'hai fatto apposta, ti è scappato. Stai tranquilla,
non se
lo ricorda più nessuno. Nessuno lo dirà a Ted.-
-Molly, tu sai che non è vero..-
-Ma sì.. Ma come l'hai saputo?-
-Dom ha sentito mamma e papà che ne parlavano quando eravamo
piccole. Lo ha detto solo a me. Allora si confidava ancora con me..-
-Sicura che lei non lo ha già detto in giro?-
-Al cento per cento.. Lei non dice mai niente, tiene per se tutto
quello che sa.. Nemmeno a Lucy l'avrà detto..-
-Capisco. Bè, Vic, devi solo stare tranquilla. Ti
aiuterò
a coprire la cosa, con il tempo sarà più facile,
tutti
dimenticheranno. Ma tu promettimi una cosa?-
-Cosa?-
-Promettimi che mi parlerai sempre d'ora in poi, ogni volta che avrai
bisogno di un'amica.- le sorrise.
Vic sorrise di rimando, grata.
-Te lo prometto, Molly.-
E per la prima volta in vita sua, Vic l'abbracciò.
Note
dell'autrice
Ciao
a tuttiiiiii!!!!!
Ebbene sì, sono viva!!! Eccomi qui con un altro capitolo!
Non vedo l'ora di ricevere le vostre recensioni!!! :)
Stavolta non sono molto convinta di come ho scritto, più che
altro per questo: mi sto dilungando un po' troppo! Secondo me si sta un
po' perdendo il senso della storia, della trama da cui sono partita nel
mio cervellino. Vic e Ted ora stanno insieme e lei sta iniziando a
cambiare, ma tutti gli altri eventi che mi ero immaginata un po'
più avventurosi sono rimasti troppo indietro. Ecco
perchè mi sono fatta una lista del prossimi capitoli,
indicando ciò che dovrà esserci in ognuno di
questi. In modo da mischiare nel giusto modo le parti di amore,
amicizia e vita quotidiana con quelle più "magiche" e
avventurose, nelle quali i protagonisti vanno alla ricerca di indizi
sul mistero di chi e perchè ha attaccato James dopo la
partita di Quidditch, e Vic e Fleur davanti alla tenda di Harry. Le
previsioni sono che mancano meno di dieci capitoli alla fine della
storia. :)
Ovviamente ci sarà la fine del primo semestre, le vacanze di
Natale, e una parte del secondo semestre. Succederanno moltissime cose,
il ritmo sarà più veloce di questi primi
capitoli, un po' come succede nei veri libri. O almeno, il mio intento
sarebbe questo, spero di riuscirci e spero che ci sarete sempre voi,
lettori affezionati e nuovi, che mi farete sapere le vostre opinioni :)
Spero che possiate godervi la lettura e ...fatemi sapere che ne
pensate! :)
Bacione,
FleurDa
:)
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