Pensando a te

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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Kaya ***
Capitolo 2: *** Perona ***
Capitolo 3: *** Kidd ***
Capitolo 4: *** Zoro ***
Capitolo 5: *** Doflamingo ***
Capitolo 6: *** Gladius ***
Capitolo 7: *** Rufy ***
Capitolo 8: *** Nami ***
Capitolo 9: *** Zoro ***
Capitolo 10: *** Margaret ***
Capitolo 11: *** Robin ***
Capitolo 12: *** Law ***
Capitolo 13: *** Monet ***
Capitolo 14: *** Sabo ***
Capitolo 15: *** Koala ***
Capitolo 16: *** Baby ***



Capitolo 1
*** Kaya ***


Il raggio di sole che entra dalla persiana socchiusa mi colpisce in viso, risvegliandomi.
Ho ancora gli occhi chiusi e già ti sto pensando.
Come ogni mattina, il mio primo pensiero sei tu.
Mi smuovo tra le lenzuola, per riattivare la circolazione del mio corpo intorpidito
In questo limbo tra sonno e veglia un solo urgente bisogno mi colpisce, puntuale.
Alzarmi e correre a spalancare la finestra e le imposte di legno, per darti il buongiorno.
Irrazionalmente, lo so.
Lo so che non ti posso trovare appollaiato su quel ramo, non più.
Me ne ricordo solo quando finisco di aprire le persiane, provando una punta di tristezza per l'assenza del tuo sorriso e della tua voce, che racconta frottole solo per me.
Chiudo gli occhi e richiamo alla mente il tuo volto. Mi basta per sentirmi felice.
Mi appoggio coi gomiti sul davanzale e poso il viso sui palmi, guardando lontano verso il mare.
Penso a te, al tuo sogno. So che lo realizzerai.
Penso a me, al mio sogno. Diventare medico e salpare con te.
Penso a noi e sorrido.
È così ogni giorno, ogni mattina.
È un rito a cui non voglio rinunciare.
Pensare a te.
Mi raddrizzo, è ora di andare a studiare.
Ma prima...
-Buongiorno, amore mio!-

 


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Capitolo 2
*** Perona ***


Mi aggiro fluttuando per il castello, annoiata.
Ovviamente.
Come potrei non annoiarmi?!
Qui non c'è niente da fare! Ma proprio niente!
Poi mi domando a cosa serva vivere con uno Shichibukai, se neanche ti aiuta a creare un esercito di zombie!
L'ho sempre detto che Padron Moria era molto più divertente!
Sospiro.
Dice che parlo troppo per i suoi gusti.
Ma cosa dovrei fare io?!
Prima almeno c'era Kumachi!
Non che parlasse molto, d'altra parte con quella voce insopportabile che si ritrovava...
Mi blocco di colpo a mezz'aria, colpita da un ricordo.
Non so perché proprio ora e proprio qui.
Deve essere perché è uno dei corridoi dove spesso ti venivo a recuperare quando ti perdevi per raggiungere la tua stanza, dopo gli allenamenti.
Fatto sta che mi vieni in mente.
Ti penso più spesso di quanto voglia ammettere con me stessa.
Vorrei convincermi che sia uno dei miei tanti capricci.
Vorrei pensarti perché quando c'eri tu era meno noioso, anche se a loquacità non sei messo tanto bene nemmeno te.
Vorrei. Ma il motivo per cui ti penso è che sono preoccupata.
So che razza di incosciente sei. Un incosciente fortunato, certo.
Peccato che, nel Nuovo Mondo, mica basta la fortuna!
Avevo un bel dire, quando eri qui, a ripetere che non mi importava niente di te.
All'inizio, sia chiaro, l'ho fatto davvero solo perché volevo compagnia.
Ma come si fa a rattoppare qualcuno e vegliarlo per due anni senza finire per preoccuparsi per lui?!
Senza affezionarsi?
Ho sempre desiderato un fratello o una sorella, è vero, però, anche io, proprio un imprudente come te dovevo scegliere?!
Sospiro ancora.
So di poter stare tranquilla, in fondo.
So che sei forte.
So che c'è la tua Nakama rossa a guidarti e il tenero peluche -quanto è adorabile?!- a medicarti.
So che se dovesse succederti qualcosa lo saprei subito perché, checché ne dica, anche lui si informa ogni giorno su di te.
Però davvero...
-Per favore, Zoro, stai attento...-


 


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Capitolo 3
*** Kidd ***


-È un'alleanza a cui puntiamo-
Le parole del mio vice mi entrano da un'orecchio ed escono dall'altro.
Ha ragione lui e so che dovrei stare ad ascoltarlo.
Ma se già normalmente sono un stronzo impulsivo, pretendere di avere la mia attenzione adesso è davvero troppo.
In mente ho solo te.
Non mi aspettavo di vederti su quel fottuto schermo con quel tuo fottuto ghigno sulla faccia.
Lo odio quel ghigno.
Mi fa venire voglia di prenderti a cazzotti fino a renderti irriconoscibile.
Ma come lo odio adesso, non l'ho odiato mai.
Perché solo adesso mi rendo conto di quanto mi è mancato.
Cazzo, non sono riuscito a fermare il pensiero!
Non riesco a smettere di pensare a te.
Cosa diavolo stai archittentando, Trafalgar?!
Guarda che lo so che c'è sotto qualcosa!
Sogghigno divertito ma dentro sto ribollendo.
Sto ribollendo di rabbia.
E di preoccupazione.
Se l'accordo va in fumo, sarà tutta colpa tua.
Perché sei tu che ti ostini a stare nella mia testa.
Ah ma non finisce qui!
Guarda che ti tengo d'occhio, brutto imbecille di un chirurgo!
Tu non vorrai prendere ordini da me, ma stavolta vedi di ascoltarmi oppure giuro che ti ammazzo con le mie mani!
Mi blocco, afferrando il pomello della porta.
-Non t'azzardare a morire, fottuto bastardo!-
 



 
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Angolo dell’autrice:
Un grazie speciale a Emy, che mi ha incoraggiato a scrivere su questo personaggio e a cui mi sono ispirata per questa flashfic (“I sette peccati capitali”, capitolo 5).

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Capitolo 4
*** Zoro ***


Richiesta da: ZoRobin_2000
 
 
Stiamo per sfidare il Governo Mondiale.
Le intenzione di Rufy mi sono state chiare da subito, come da subito è stato chiaro che non lo avrei abbandonato.
Schierati su questo tetto, aspettiamo solo il segnale del nostro capitano per scatenare l'inferno.
Dovrei essere concentrato su ciò che ci aspetta, il peggio deve ancora venire, e invece penso a te.
Me lo concedo, per un attimo.
Penso a quanto, a volte, la vita sia imprevedibile.
Quanto avresti scommesso che ci saremmo trovati a fare una cosa del genere per salvare quella che, fino a poco tempo fa, era una nemica?!
Sì, lo so, sono tremendamente diffidente, ti ho dato del filo da torcere prima di cominciare a fidarmi di te, quindi dovrei essere l'ultimo a parlare.
Ma, dannazione Robin, si può sapere cosa ti è venuto in mente?!
Siamo Nakama! Ti avremmo protetta!
Come ho fatto a Skypeia!
Soffio dal naso, puntando uno sguardo di fuoco verso i tuoi aguzzini.
Una volta tanto il tuo volto lascia trasparire ciò che provi.
Non importa, stai tranquilla.
Me lo spiegherai quando ti avremo ripresa con noi. 
Adesso però, mi devo concentrare.
Sfodero le mie katane.
Rufy ordina ad Usop di incendiare il vessillo del Governo Mondiale.
Sento Nami, accanto a me, mormorare che il mio sguardo fa paura.
Bene, è ciò che voglio trasmettere a quei bastardi.
Stringo più forte le else mentre il proiettile del nostro cecchino va, come sempre, a segno.
-Si comincia- 




 
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Capitolo 5
*** Doflamingo ***


Richiesta da:  magicaemy
 
 
-Mi spiace, muori per me...-
Smetto un attimo di pensare a Ceaser e agli Smile e mi concentro su di te.
So che ora dirai che non è un problema.
So che hai sempre creduto in me e per me sei sempre stata pronta a dare la vita.
Penso a te e alla tua lealtà, a come non hai esitato un solo secondo a unirti alla mia causa.
Sono rari gli alleati come te, credimi.
Vorrei dirti tutto questo ma, attraverso il lumacofono, che valore avrebbe?
Lo sai, in fondo, che mi costa davvero.
Tenevo a te.
Qualcuno potrebbe pensare che ti sto usando.
Ma per raggiungere certi obbiettivi, a volte, bisogna essere disposti a sacrificare anche ciò che non si vorrebbe.
Questo lo hai capito anche tu.
Penso a cosa avrei fatto senza di te nella mia famiglia. Di chi mi sarei potuto fidare così ciecamente?
Ti ringrazio, per la tua fedeltà e il tuo coraggio.
Resto in ascolto.
Voglio sentire l'esplosione, questo sì, ma c'è anche che non mi va di lasciarti sola.
Dopotutto, siamo una famiglia.
Mi passo pollice e indice sugli occhi, sollevando gli occhiali.
-Mi spiace davvero, Monet...-




 
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Capitolo 6
*** Gladius ***


Sono qui, disegnato su questa pagina, pensieroso.
E penso a te.
A te che ti sei soffermata qui sulla mia vignetta, senza correre alla prossima, per scoprire cosa succede a quei ficcanaso dei Cappello di Paglia o a quei traditori di Violet e Law.
A te che, senza aver mai visto niente a parte i miei capelli e i miei occhi, sai già che ti piacerà anche tutto il resto.
A te che mi apprezzi per come sono.
E che mi pensi in continuazione, lo so.
Anche per un uomo come me è piacevole ricevere attenzioni.
Nessuno può sapere cosa ha in serbo Oda-sensei per tutti noi.
Ma spero che un giorno mi faccia togliere la maschera, così da poter soddisfare la tua curiosità.
-Non ti deluderò, cara lettrice- 




 
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Capitolo 7
*** Rufy ***


Richiesta da: rufy346
 
 
Pensare a te dopo aver appena raso al suolo un palazzo può sembrare assurdo.
D'altra parte, lo dite sempre che io non sono molto normale anche se non capisco a cosa vi riferite.
Ma pensare a te, in questo momento a me sembra normale.
Perché per te ho fatto tutto questo.
Per te sono qui.
Siamo tutti qui per te.
Zoro ha combattuto nonostante le ferite.
Sanji ha rischiato di annegare.
Usop... Beh Usop è Usop.
E io ho raso al suolo un palazzo.
E ora il mio solo pensiero sei tu e se ti rendi conto di cosa significa tutto questo.
Se ti ricordi che hai accettato di essere la mia navigatrice.
Se hai capito che io i miei Nakama non li lascio indietro.
Dici sempre che non sono un tipo criptico e riflessivo.
Quindi tanto vale essere diretti.
Sto ancora tremando dalla rabbia, non devo sembrare molto amichevole ma non importa.
Sollevo la testa pensando solo che voglio mettere bene in chiaro questa cosa.
-Nami! Ricordati che fai parte della mia ciurma!!!-




 
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Capitolo 8
*** Nami ***


Richiesta da: Ice Star



Ecco, lo sapevo.
Hai fatto di nuovo l'eroe e adesso?!
Adesso non penserai di non svegliarti vero?!
Guarda, Zoro, se è un modo per liberarti del debito puoi anche aprire gli occhi, tanto piuttosto ti vengo a recuperare all'inferno!
Non hai nemmeno idea di quanto sia salito, dopo tutte le ore di sonno che mi hai fatto perdere per vegliarti questi ultimi tre giorni!
Sbuffo, appoggiando il mento sulla mano, chiusa a pugno.
Non per noia o per fastidio.
Vorrei solo sapere cos'è successo con quel Shichibukai, quell'Orso.
Sanji sa qualcosa, l'ho capito, ma non parla.
Se ti conosco bene, e ti conosco bene, glielo hai chiesto tu di non dire niente.
Ti lancio un'occhiata prima di girarmi verso l'ingresso della grotta, pensando a quanto sei cocciuto.
Cocciuto e caparbio.
Ma rispetto la tua decisione.
Come non potrei?
Con tutte le volte che hai rischiato la vita per noi. Con tutte le volte che mi hai salvato. Sei sempre pronto a farlo.
Mi accorgo che sto sorridendo.
Qualcosa mi sfiora e mi giro di scatto.
Ti vedo riappoggiare il braccio lungo il fianco, gli occhi finalmente aperti.
Sei sveglio!
Il sorriso si allarga mentre ti guardo felice e giusto un po' incredula.
Non sono poi così sorpresa, in realtà.
Ho sempre saputo che saresti tornato.
-Ehi...-
Mi sporgo per tamponarti un po' la fronte.
Segui i miei movimenti con gli occhi.
-A... A cosa stavi pensando?- mormori, roco.
Ti guardo sorridendo.
-A te...-




 
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Capitolo 9
*** Zoro ***


Ti penso.
Ogni singola notte.
Ti penso mentre faccio le flessioni.
Ti penso mentre sollevo i pesi.
Ti penso mentre tiro fendenti all'aria.
Ti penso mentre mi asciugo il sudore.
Quanti chili di muscoli ho messo su in questi anni?!
Eppure...
Eppure se fossi ancora qui, so che saresti sempre e ancora tu la più forte.
Te ne sei andata troppo presto perché sia io che te potessimo capirlo, che la forza fisica è secondaria.
Secondaria rispetto alla determinazione, al coraggio e alla fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.
Nemmeno questo mi manca ma tu, lo so, ne avresti comunque di più.
Sei una donna, d'altronde.
E, ora lo so, saresti stata tu la migliore.
Sei sempre stata tu la migliore.
Sarai sempre tu la migliore.
Mi avvio per uscire dalla palestra.
Fuori dalla coffa non mi concedo mai di lasciarmi andare così ai ricordi.
Giù sul ponte o sottocoperta, torno a essere una persona che ha subito una perdita, l'ha superata ed è andata avanti con la propria vita.
È giusto così, non mi sento in colpa.
Ma mi piace indugiare ancora un attimo qui, prima di andare, mi piace concedermi un attimo di malinconica felicità,  pensando a te, sapendo che sei sempre qui, in questa palestra, in attesa , per darmi manforte ogni sera e aiutarmi a non mollare.
-Buonanotte, Kuina-





 
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Capitolo 10
*** Margaret ***


Quante cose mi hai insegnato.
Incontrarti mi ha cambiato la vita.
Sono una persona nuova.
Ora posso davvero dire di essere una donna.
Grazie a te.
Anche questo grazie a te.
Mi hai insegnato cose che non credevo avrei mai avuto occasione per imparare.
Quindi mi fa sorridere il fatto di trovarmi a pensare a te mentre guardo il cielo notturno.
L'unica cosa che ti ho insegnato io, leggere le costellazioni.
Ma mi piace pensare a te mentre guardo le stelle.
Penso a te, mentre individuo la Stella Polare.
Penso a te, spostando gli occhi su Venere.
Penso a te mentre mi sdraio tra l'erba.
Penso a te e la mia mano scende lenta, sul mio ventre e poi sempre più giù. 
Penso a te.
Chiudo gli occhi, mi mordo un labbro.
Penso a te.
Solo a te.
Sempre a te.
Riapro gli occhi, ancora appannati.
Per un attimo vedo il tuo viso sopra di me, il tuo corpo che mi sovrasta.
Mi piace.
Amo pensarti così, senza vergogna e senza pudore.
-Law...- 




 
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Capitolo 11
*** Robin ***


Richiesta da: stefyrobin
 
 
Mi allontano nella notte, camminando tranquillamente sulla sabbia che mi fa affondare a ogni passo, serafica come solo io riesco sempre a essere.
Come se non avessi appena salvato la vita a un nemico.
Non è certo questo il problema, però.
In fondo Crocodile è solo una pedina per me, non gli devo nulla, tantomeno la lealtà.
Ma a contrastare con la mia espressione impassibile è il mare di emozioni che mi si agita dentro.
Da quando ci siamo incontrati non faccio che pensare a te.
Qualcosa è scattato quando ho incrociato il tuo sguardo, qualcosa che non mi riesco a spiegare.
Quando ti ho visto trafitto da quell’uncino mi sono sentita morire.
Non capisco, non capisco davvero perché improvvisamente io abbia sentito il bisogno di salvarti.
Non sono un’assassina ma ho anche imparato a farmi pochi scrupoli negli anni.
Eppure ho sentito che dovevo salvarti.
Ho come l’impressione che la mia vita, in qualche contorto modo, sia legata alla tua a filo doppio.
Ho bisogno, contro ogni logica, di saperti sano, salvo e al sicuro.
 E so anche che la mia è solo un’utopia.
Sei un pazzo, un’incosciente e vuoi giustizia per questo popolo oppresso al punto da rischiare la vita.
Sei il tipo di persona che avevo perso le speranze potesse esistere in un mondo così meschino.
-Non morire, Cappello di Paglia… Sarebbe una tragedia per l’umanità e per coloro che hanno ancora una speranza…-




 
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Angolo dell’autrice:
Salve a tutti!!!
Eccomi con la seconda metà della raccolta che avrà purtroppo aggiornamenti più lenti.
Dunque arriverò a venti capitoli, quindi ce ne sono ancora nove di cui quattro sono già occupati da richieste dei lettori.
Perciò i primi cinque che mi faranno una richiesta saranno accontentati! XD Altrimenti userò qualcuna delle mie idee! In ogni caso credo farò altre raccolte simili!
Non lo dico per dare il via a una corsa alla richiesta ma solo perché non vorrei deludere nessuno, quindi meglio avvisare!
Grazie mille a tutti quanti!
E Scusate per i rallentamenti!
A presto.
Piper. 

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Capitolo 12
*** Law ***


Richiesta da: magicaemy
 
 
Guardo questi bambini schierati di fronte a me, in attesa che io faccia qualcosa.
Che mantenga la mia promessa.
Che li guarisca.
Li guardo e, mio malgrado, i ricordi mi assalgono e mi ritrovo a pensare a te.
Io non sono mai irrazionale ma un'assurda ed illogica rabbia prende a scorrermi nelle vene al pensiero che se solo avessi avuto il potere di questo frutto già all'epoca ora tu...
Stringo i pugni fino a sbiancare le nocche, fino a conficcarmi le unghie nella carne.
Poi qualcuno pronuncia il mio nome e sollevo la testa, tornando in me.
Mi guardano in attesa, speranzosi, ma negli occhi della bambina che mi ha chiamato leggo anche preoccupazione.
È una bella bimba, ha lo sguardo dolce e, da quello che mi ha raccontato Tony-ya, è anche generosa.
Proprio come te.
Faccio un profondo respiro, intrecciando le dita per scrocchiarle, mentre mi accingo a liberarli dal veleno che infetta i loro corpi.
Un veleno che stavolta posso sconfiggere.
Chiudo gli occhi un solo istante per rievocare il tuo volto allegro e sorridente quando ancora Flevance era un luogo felice.
È così che ti voglio ricordare, Lamy.
È così che voglio possano vivere questi bambini, mentre diventano grandi.
Riapro gli occhi.
-Bene. Iniziamo-


 
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Capitolo 13
*** Monet ***


Richiesta da: Zomi



Ecco, è giunto il momento.
Abbiamo sempre saputo che sarebbe potuto accadere.
Io sono sempre stata pronta a questo ma non posso fare a meno di domandarmi se lo fossi anche tu.
Io spero di sì, voglio credere che sia così.
Voglio crederti abbastanza forte perché io non riesco proprio ad avere rimpianti anche se sto per morire di un’ingiusta morte.
Perché dal mio punto di vista è giusto così.
Mi spiace non poterti rivedere un’ultima volta, assaporare le tue labbra e contemplare il tuo splendido corpo.
Ti vedo con l’occhio della mente, come se fossi qui davanti a me.
Il tuo fingere un bisogno costante di sentirti importante e utile per qualcuno, per mantenere le apparenze.
Per non far vedere che ti bastava essere utile e importante per me.
Mi appresto a distruggere il laboratorio ma prima mi concedo un attimo di tranquillità per pensarti un’ultima volta.
Allargo le ali, reclino la testa all’indietro e faccio nevicare.
Mi sento in pace così, quasi come riuscivo a sentirmi con te.
-Addio, Baby…-
 



 
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Capitolo 14
*** Sabo ***


Richiesta da: magicaemy



Ho ancora le lacrime agli occhi mentre chiudo la comunicazione con Koala e so che, se fossi qui, mi sgrideresti ricordandomi che i veri uomini non piangono.
Ma in fondo so che è apparenza la tua, non sei il freddo uomo che in molti credono.
Ci ho creduto anche io, lo ammetto, nonostante ti consideri un padre.
Solo oggi, qui ed ora capisco finalmente il senso della tua decisione due anni fa.
Impedirmi di andare a Marineford.
Ti ho odiato per questo, ho odiato me stesso e il mio ruolo, ho pianto e gridato di voler essere qualcun altro, convinto che la tua preoccupazione fosse perdere il tuo vice.
Quando invece ti stavi solo preoccupando per tuo figlio.
Tuo figlio che, ironia della sorte, è anche mio fratello.
Sapevi che a Marineford avrei rischiato troppo.
Realista e disilluso, sapevi che Ace aveva poche possibilità di farcela.
E, proprio come Ace, volevi solo assicurarti che ci fosse qualcuno che prendesse il suo posto accanto a Rufy.
Per proteggerlo e aiutarlo a realizzare il suo sogno.
Questa la vera eredità di mio fratello.
Questa la volontà che devo portare avanti.
Ma mi serve il Mera Mera per poterlo fare.
E ora che l’ho finalmente riabbracciato, ora che mi sento di nuovo completo, ora so di essere abbastanza forte per potercela fare.
E questa forza la devo solo a te.
Mi avvicino al balcone di pietra per assistere alle mosse finali della battaglia del blocco D e osservo, senza realmente vederli, i contendenti lottare.
Penso a te.
A tutto quello che hai fatto per me.
Al tuo volermi bene sebbene a modo tuo.
-Grazie, Dragon-san-
 



 
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Capitolo 15
*** Koala ***


Corro a perdifiato per i corridoi del Colosseo.
La missione prima di tutto, questa la nostra regola.
Sono in ritardo lo so, ho dovuto finire il mio lavoro in città e poi travestirmi per poter entrare.
E ora corro a perdifiato per raggiungere la platea, per essere lì quando salirai sul ring, a sostenerti come facciamo da sempre, l’uno con l’altra.
So quanto sia importante per te questo momento, quanta speranza riponi in questa vittoria.
E tanto più è importante per me condividere questo momento con te, essere presente quando vincerai.
Perché so che vincerai.
Questo significa essere compagni, lo abbiamo imparato a suon di litigi e missioni forzate e ora non riesco neppure a immaginare di fare coppia con qualcun altro.
Penso a te, a noi, a tutto quello che abbiamo passato che passeremo ancora e mi dico che no, non vorrei essere il braccio destro di nessun altro.
Non vorrei essere in nessun altro luogo che non sia questa arena durante questo folle torneo a fare il tifo per te.
Finalmente vedo l’apertura che porta alla balconata e accelero l’andatura, gettandomi gli abiti del mio camuffamento alle spalle.
Esco alla luce del sole e mi appoggio alla balaustra prendendo fiato, proprio mentre il ring si apre e i ponti si estendono per consentirvi di raggiungere il centro dell’arena.
Ce l’ho fatta, appena in tempo!
Ti guardo uscire dall’ombra con quell’assurdo travestimento che non so come fa a funzionare, perché a me non inganna nemmeno un po’.
Ma forse è solo che io ti riconoscerei tra mille.
Il cuore mi batte all’impazzata, sono così emozionata all’idea di vederti combattere!
Sorrido e una parola affiora sulle mie labbra.
Non so nemmeno io se sia un’invocazione o il mio sommesso modo per sostenerti.
So solo che non posso fare a meno di pronunciarla.
-Sabo-kun…- 


 
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Capitolo 16
*** Baby ***


Mi appoggio felice al parapetto del ponte, inspirando l’aria a pieni polmoni.
Sa di mare, quest’aria.
Di mare, felicità e libertà.
Sono felice, finalmente, libera, finalmente.
Chiudo gli occhi e per un attimo ti rivedo.
Mi soffermo a pensare a te.
A quel giorno lontano, i tuoi occhi pieni di dolore incapaci di mentirmi come la tua voce che mi diceva che non avevi bisogno di me.
Avrei voluto essere capace di capirlo prima, che era tutta una menzogna.
Forse avrei vissuto diversamente la mia vita.
Ma il punto è che l’ho capito adesso.
Porto un polpastrello a raccogliere la lacrima che mi sta lentamente solcando la guancia, prima di riaprire gli occhi e voltarmi verso Sai, intento a dare ordini ai suoi uomini.
Un sorriso mi increspa le labbra quando incrocia il mio sguardo e, suo malgrado, si ritrova a rispondermi.
Mi vuole bene davvero, me lo dimostra ogni istante.
E ho scoperto quanto sia infinitamente più bello sentirsi amata, anche senza un motivo, piuttosto che utile.
Perché per Sai non sono necessaria ma assolutamente indispensabile.
Ora lo so.
So che era così anche per te, mamma.
Ti penso, immagino il tuo dolore e forse per questo non riesco ad odiarti per ciò che hai fatto.
O forse è solo perché l’amore va al di là di qualsiasi azione si sia compiuta nella vita.
Sì, ora lo so.
-Ti voglio bene, mamma… ovunque tu sia…-
 
 
 
 
 




 
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