Everything About You.

di 5sosunshine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nice to meet you. ***
Capitolo 2: *** How is Louis? ***
Capitolo 3: *** Yeah, Darlin? ***
Capitolo 4: *** First Day. ***
Capitolo 5: *** You'll fall in love with me ***
Capitolo 6: *** Next time. ***
Capitolo 7: *** The hug. ***
Capitolo 8: *** Are you kidding? ***
Capitolo 9: *** Don't Fall in Love With Him. ***
Capitolo 10: *** Fight. ***
Capitolo 11: *** He's trying. ***
Capitolo 12: *** Thank you, hello ***
Capitolo 13: *** I'm Weird. ***
Capitolo 14: *** Tonight ***
Capitolo 15: *** Brother-Sister-Harry ***
Capitolo 16: *** Out. ***



Capitolo 1
*** Nice to meet you. ***



                              



Nice to meet you.. 




-“insomma Jackie sei ancora in pigiama, ma come è possibile che non capisci che è tardissimo”- mi rimproverò uscendo fuori dalla camera sbattendo la porta.
 
-“calmati, non c’è bisogno che fai così sono ancora le 15.00 e io devo partire alle 15.45 non è tardi”- gli urlai contro.
 
Quel giorno sarei dovuta partire per la London International Language School, era la più famosa di tutta Europa, se non del mondo, (era a tutti gli effetti una scuola vera e propria ma in più insegnavano più lingue rispetto ad un normale ‘liceo’).
Avevo già preparato le valigie qualche giorno prima ero davvero emozionata.
Due mesi prima avevo fatto un test per la borsa di studio ma ero stata rimandata a casa perché mi avevano comunicato che era stato raggiunto il numero.
Poche settimane dopo mi è arrivata la lettera della scuola che diceva che avevo la possibilità di entrare a costo di fare un altro test, quindi, non ci pensai due volte e poco dopo, fortunatamente, fui ammessa.
 
Mi alzai dal letto ero ancora in pigiama presi un paio di leggings e una canotta con sopra una felpa, misi le mie amate supra bianche.
Entrai in bagno per poi truccarmi mettendomi un filo di matita e abbondando con il mascara, mi piaceva molto metterne tanto. Presi la borsa a tracolla e scesi le scale di corsa.
 
-“okay mamma, tranquilla, sono qui possiamo partire.”- le dissi mentre mi prendevo un biscotto al cioccolato da dentro il barattolo che stava vicino ai fornelli.
 
-“andiamo.”-
 
-“mammy? Ce l’hai con me?”- gli feci con una faccia da cucciolo.
 
-“no dai, non posso esserlo”- mi sorride abbracciandomi.
 
Uscimmo dalla porta principale della casa per poi entrare in auto e iniziare il viaggio il quale non durò molto. Tutto grazie al mio amato Mp3.
 
 
 
***
 
-“va bene mamma, grazie”- le sorrisi appena arrivammo davanti alla porta dell’accademia.
 
-“ciao tesoro mi raccomando”-
 
-“si, si, si mamma, non ti preoccupare, puoi andare”-
 
Non disse niente ma semplicemente sorrise allontanandosi e facendomi cenno con la mano.
Entrai dalla porta arrivai nella hall, c’era un profumo di nuovo.
 
-“lei è?”- mi sorrise la signora seduta alla concierge
 
-“ehm, si io sono Jackie Tomlinson.”-
 
-“non trovo nessuna Jackie qui.”-
 
-“si, mi scusi, volevo dire Jacqueline Tomlinson.”-
 
-“3° piano camerata 131D”- disse porgendomi le chiavi della camera.
 
-“grazie e buon pomeriggio.”- sorrisi per poi andare verso l’ascensore.
 
Dopo pochi secondi l’ascensore si aprii. Presi la mia valigia e iniziai a cercare la camera che mi era stata assegnata, non ricordavo bene il numero quindi guardai la chiave speranzosa di ritrovarvelo inciso: “131D”.
Arrivai davanti alla porta e cacciai le chiavi dalla tasca e aprii la porta.
C’erano ben tre letti abbastanza gradi due di loro erano liberi invece in uno vi erano poggiati due borsoni. Scelsi il letto che mi piaceva di più tra i due che erano rimasti per poi andare a poggiare la mia roba su di esso.
 
-“uh ciao”- mi voltai e mi ritrovai davanti una ragazza molto carina, aveva dei lunghi capelli castano chiaro, quasi biondo che facevano spiccare i suoi occhi azzurri.
 
-“ciao”- sorrisi amichevolmente.
 
-“piacere Bridget”- mi porse la mano
 
-“piacere, Jacqueline, ma tu puoi chiamarmi Jackie”-
 
-“bene, Jackie, a quanto pare dovremo condividere la stanza per MOOLTO tempo”- disse allungando le ‘o’ in una delle ultime parole che aveva detto. Alle sue parole mi fece risi, era divertente.
 
-“si Bridget molto tempo”- continuai a ridere mentre mi giravo per riprendere a sistemare le mie cose.
 
Quando finii di sistemare tutto mi andai a sedere davanti a Bridget sopra il suo letto e iniziammo a parlare del più e del meno, mi stava davvero simpatica, ero sicura del fatto che presto saremmo diventate amiche. Ad un certo punto sentimmo la porta aprirsi.
 
-“oh salve ragazzuole”- sorrise la ragazza.
 
-“ciao”- rispondemmo all’unisono.
 
-“piacere, Jackie”-
 
-“ma la puoi chiamare Jacqueline”- rise Bridget.
 
-“nah, Jackie è sufficiente. Piacere mi chiamo Debby”- ci sorrise.
 
-“piacere nostro, io sono Bridget”- le sorrise.
 
La ‘nuova’ ragazza si guardò intorno per poi puntare lo sguardo sull’unico letto rimasto.
 
-“e immagino che quello sia il mio letto.”- rise
 
-“si mi pare proprio di si”-
 
 
 
 
***
 
-“insomma continuo a ripeterti che non è colpa mia mi sono dimenticata di quello che aveva detto MissSnob.”-
 
-“Eh? MissSnob?”- fece stranita Debby appena sentii le parole di Bridget.
 
-“insomma, si quella snob che sta alla concierge.”-
 
-“ah tu intendi Agnes?”- disse Debby.
 
-“Agnes ma che nome è?”- feci stranita.
 
-“boh, ma se ce l’ha lei deve esserlo per forza.”- rise Debby
 
Stavamo correndo per tutta l’accademia ma non riuscivamo a trovare la sala conferenze dove quel giorno si sarebbe tenuto l’incontro tra gli studenti, i professori e il preside. Io e Debby non sapevamo niente di questa riunione, quella della concierge lo aveva comunicato a Bridget e le aveva detto di riferirlo a noi. Ma se l’era totalmente dimenticato.
 
-“e voi che ci fate qui?!”- ci urlò Agnes.
 
-“oh salve Agnes, stavamo cercando la sala conferenze.”- disse disinvolta Bridget
 
-“non ti riferire così a me bambina, la sala conferenze è infondo al corridoio a destra.”- disse fredda indicando il luogo che aveva appena menzionato, poi continuo 
 
-“adesso se non vi dispiace devo andare, ho cose più importanti da fare”-
 
-“si certo, una di queste è flertare con i professori che non ti degnano nemmeno di uno sguardo.”- disse Bridget per ‘stuzzicarla’.
 
-“come ti permetti ragazzina!”-
 
-“si, Agnes. Hai ragione, io sono una ragazzina, invece tu sei una vissuta donna cinquantenne. Sai che si vede? Quelle rughe non aiutano molto la tua età.”- sogghignò.
 
Agnes era sua ‘donna’ sulla trentina d’anni il suo viso era super truccato era come se avesse una maschera, ma, in qualche modo, le donava. Aveva un fisico perfetto: alta e magra.
 
-“adesso ti mando in presidenza”-
 
-“eh no, nonnina mia, non sei nessuno sei solo una ‘segretaria’ non puoi mandarmi in presidenza”- detto questo Bridget si liquidò da quella discussione e iniziò a camminare verso la sala che stavamo cercando.
 
Debby e io iniziammo a seguirla.
 
-“in somma. Mi vuoi dire che ti è preso?”- le dissi mentre camminavo al suo fianco.
 
-“mi sta sopra le scatole quella.”-
 
-“flerta davvero con i professori?”- rise Debby.
 
-“bhè con la maggior parte ma in particolare con quello di sociologia, che poi insegna tante altre materie che non vi sto ad elencare.”- 
 
Entrammo nella sala, era presente tutta la scuola, appena sentirono il rumore della porta si voltarono tutti verso di noi.
 
Uhm bene Jackie questo si che è un buon modo per cominciare il primo giorno di scuola. Dai! Fatti notare.
 
-“signorina Dowson, prego lei e le sue amiche vi potete sedere qui in mezzo ai professori”- disse al microfono il preside interrompendo il suo discorso, facendo così girare anche quelli che erano stati indifferenti quando avevano sentito il rumore della porta.
 
 
Camminammo di lato mentre tutta la scuola ci fissava, arrivammo nell’angolo dove erano seduti i professori. Mi apparve strano che alcuni di loro erano molto giovani. Sembrava quasi che avessero la mia stessa età, se non qualche anno in più.
 
-“allora come stavo dicendo quest’anno è un anno pieno di iniziative extracurriculari. Intanto volevo presentare ai nuovi studenti del quinto anno  i professori. Iniziamo con il professore di Arte, prego, Professor Malik, si faccia avanti.”-
 
Dal gruppo dei docenti vidi il professore appena menzionato. Era abbastanza, per non dire MOLTO carino.
In seguito il preside riprese.
 
-“ecco poi abbiamo il professore di educazione fisica, il professore Liam Payne.
Il professore di lettere, marketing e sociologia, Styles..”-
 
Alle parole del preside vidi in mezzo al gruppo degli alunni qualche ‘movimento’ soprattutto quello delle ragazze, non avevo visto il professore ma pensando alle parole di Bridget lui era quello con cui Agnes flertava, doveva essere ‘carino’, ma a me non interessava più di tanto.
Il preside, dopo aver presentato tutti i professori,  riprese il suo discorso.
 
-“ecco e adesso, quando usciremo  siete pregati di andare nelle vostre camere e i vostri professori vi rilasceranno uno per uno la tabella con gli orari delle lezioni. Concludo augurandovi un buon anno scolastico.”- detto questo tutti gli studenti si alzarono subito e uscirono in massa da quell’aula.
 
 
 
***
 
Eravamo rimaste solo noi tre insieme ai professori, stavamo per uscire dall’aula quando poi arrivò Agnes.
 
-“Signor preside! Le devo parlare in riguardo al comportamento inadeguato che la signorina Dowson ha nei miei confronti. Richiedo dei provvedimenti.”-
 
Il preside, insieme al resto dei professori, si voltò verso di noi.
 
-“Bridget, Bridget, Bridget. Quante volte le devo dire che questa è una scuola e non un luogo ricreativo, lei deve portare rispetto a chiunque all’interno di questo edificio. Il suo professore prenderà provvedimenti.”- dicendo così uscii dall’aula e noi, non sapendo chi fosse il nostro professore, uscimmo senza fare caso alle parole del preside.
 
Iniziammo a camminare per il corridoio.
 
-“Dowson!”- sentimmo una voce dietro di noi, ci voltammo ritrovandoci davanti un ragazzo sulla ventina.
 
-“ehm si, ecco, professore io..”-
 
-“non deve dire niente Dowson, per questa volta non ti punirò, ma stai attenta.”-





***
Ciaoooooooo
allora, che ne pensate del primo capitolo
della mia nuova FF?
spero che vi sia piaciuto e che lasciate qualche 
recensione c:
vi amo. basta lol
ciaoo :*
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Capitolo 2
*** How is Louis? ***


                              



How is Louis?




-“ehm quello era il professore di sociologia ecc.?”- chiese Debby sedendosi a gambe incrociate sul suo letto.
 
-“si, il professor HarryTutteleRagazzePendonodallemieLabbraStyles.”- disse scocciata.
 
-“wow hai avuto tutto questo tempo da dargli un soprannome così lungo?”- risi.
 
-“è carino..”- disse Debby con un filo di voce.
 
-“Visto?visto!? te l’avevo detto. Lui ci prova con tutte perché sa che tutte gli vanno dietro.”-
 
-“ehi ma che ho detto di male? Ho semplicemente detto che è carino.”- ribadì Debby.
 
-“e tu Jackie? Che ne dici?”-
 
-“non mi interessa, si è bello ma non mi importa andare dietro a lui.”- feci spallucce.
 
Sentimmo bussare alla porta.
 
-“vado io”- dissi alzandomi dal letto per poi andare ad aprire la porta.
 
-“uhm salve.”- sorrisi al professore che si trovava davanti alla porta.
 
-“ciao posso entrare?”- mi sorrise.
 
-“certo si accomodi pure.”-
 
-“dammi del tu, ho solo qualche anno in più di te e il ‘lei’ mi sa tanto da persona anziana.”- rise entrando.
 
-“Jackie chi..”- Bridget si interruppe appena vide il professore.
 
-“e lei che ci fa qui Styles?”- chiese freddamente.
 
-“niente Bridget, sono passato per lasciare a te e alle tue stupende amiche gli orari delle lezioni.”- prese la sedia per poi sedercisi sopra.
 
-“allora ragazze voi siete?”-
 
-“piacere, Debby Green”- gli sorrise Debby.
 
-“piacere bellissima.”-
 
-“e tu dolcezza?”- mi sorrise facendomi l’occhiolino.
 
Ripensandoci non era poi così male..
 
-“Jackie Tomlinson.”- sorrisi.
 
-“Tomlinson?”- fece stranito
 
-“per caso hai un fratello?”- disse andandosi a sedere sul letto accanto a me.
 
-“ehm si”- alla mia affermazione ridacchio.
 
Mi diede un po’ fastidio sembrava che mi stesse prendendo in giro.
 
-“Louis.. come sta?”-
 
Aspetta! Come faceva a conoscere mio fratello??
 
-“bene. Almeno credo, come mai conosci mio fratello?”-
 
-“beh, lui è il mio migliore amico.”-
 
Alle sue parole Debby,  Bridget e me compresa spalancammo gli occhi.
 
Migliore amico? E da quando il migliore amico di mio fratello è un professore?
 
-“ehm, mi scusi e che non lo sapevo.”- abbassai la testa.
 
-“’mi scusi’ non mi devi dare del lei”- sorrise
 
 -“ Comunque ragazze devo andare a distribuire il foglio degli orari al resto dei vostri compagni. Non arrivate in ritardo domani mattina, ricordate che avete tutte e quattro ore con me.”- sorrise mentre si dirigeva verso la porta per poi chiuderla alle sue spalle.
 
-“fratello?FRATELLO?”- ‘chiese’ Bridget.
 
-“giuro ragazze, ne so quanto voi.”-
 
-“però il migliore amico di tuo fratello è sexy.”- enfatizzò Debby.
 
-“avanti Debby, ricordati che è pur sempre un professore.”- gli diedi una gomitata.
 
-“si, certo un professore. Quello già ci prova con te”- affermò Bridget.
 
-“con me?”- risi  -“ma dai non dire cavolate, quello nemmeno mi guarda.”-
 
-“fidati, ci prova con te. Non lasciarti incantare dal suo charm. Usa tutte le ragazze.”-
 
-“no, non credo che usi le ragazze. È così simpatico”-
 
-“e invece tu, Debby, credo ti sia presa una cotta per lui.”- risi.
 
-“no, non è vero.”-
 
-“bene, io e Jackie ti crediamo. Ma non badare se durante l’anno lo vedrai con innumerevoli ragazze, non badare a Agnes che fa sempre la gatta morta con lui, non badare al fatto che lui starà al suo gioco..”-
 
-“okay Bridget abbiamo capito. In poche parole, Debby, non badare a qualsiasi cosa faccia lui.”-
 
-“in quanto a te.. non è che negli anni passati ti eri ‘innamorata’ di lui e adesso metti tutte in guardia in modo che non capiti a nessuna di noi?”-
 
-“chi io? Ah ah ah, questa è buona. Non mi è mai piaciuto, mi è sempre stato antipatico.”-
 
-“okay, Bridget ti crediamo.”-
 
 
 
***
 
-“che si mangia in mensa di solito?”- disse Debby mentre sfogliava il menù che ci era stato consegnato insieme agli orari.
 
-“non lo so dipende dal giorno della settimana, ma non ti preoccupare, si mangia abbastanza bene se non fosse per la gente che dobbiamo vedere in mensa durante cena.”-
 
-“uh.. chissà a chi ti riferisci”- dissi.
 
-“dai, non è male.”- affermò Debby.
 
-“meno male che a te non piaceva lui, vero?”- risi.
 
-“no.. ma che dici? Io mi riferivo al menù di stasera.”-
 
-“si, si certo. Al menù”-
 
Arrivammo in mensa e iniziammo a fare la fila per prendere il cibo.
 
-“uhm ci sediamo là?”- proposi alle ragazze non appena finimmo di fare la fila.
 
-“va bene.”- risposero all’unisono mentre Bridget si dirigeva verso il tavolo.
 
-“allora domani ci dovrem..”- Debby si bloccò.
 
-“ehi ma che hai?”- le chiesi.
 
Cercai di capire dove stava guardando, seguii il suo sguardo..
 
-“oh e chi poteva essere mai: HarryilPuttaniereStyles”- affermò Bridget.
 
-“dai, puttaniere è una parola troppo grossa.”-
 
Harry, ad un certo punto, si voltò verso di noi accorgendosi che tutte e tre lo stavamo osservando, si fermò a guardare me per poi mandarmi un bacio e farmi l’occhiolino.
 
-“visto eh? Te l’avevo detto che ci prova con te.”-
 
-“non ci prova con me”- dissi scocciata.
 
-“ah e allora quel bacio per chi era? Di sicuro non per Debby”-
 
-“ah magari”- sospirò la mora seduta accanto a me.





***
Salveee allora OuO 
sono MOLTO soddisfatta per quanto
riguarda questa FF, soprattutto perchè appena
ho caricato il primo capitolo ho avuto
un sacco di visite dopo soli 
pochi minuti. 
grazie c:
vi amo lol
nel caso non lo sappiate ho un'altra 
fanfiction in corso:
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spero che vi sia piaciuto questo capitolo 
ehm..recensite se siete registrate ;)
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Capitolo 3
*** Yeah, Darlin? ***



 
Yeah, Darlin?




Io e Bridget scoppiammo un una risata.
 
-“magari”- le facemmo eco.
 
-“oh ma quanto siete stupidine”- rise Debby.
 
-“Dai Debby, ammettilo che ti piace, almeno un po’”- gli sorrisi.
 
-“beh.. ehm.. si, ma solo un minuscolo granello di sabbia, così”- disse gesticolando con la mano.
 
-“uhm si okay.”-
 
Mi girai per poi vedere Harry, aveva continuato a fissarmi. Appena si accorse che lo stavo guardando mi sorrise, ricambiai il sorriso e subito abbassai lo sguardo.

 
-“mi sta iniziando a stare sopra le scatole. Mi guarda ancora?”-
 
Bridget alzò lo sguardo per vedere.
 
-“ehm si, meglio che non lo guardi sennò si monta la testa e crede che tu abbia una cotta per lui.”-
 
-“Jackie, potresti buttami questo?”- mi sorrise Debby porgendomi una carta.
 
-“e perché io?”- chiesi stranita.
 
-“è ovvio perché là c’è HarryTutteMiAmanoStyles e lei si vergogna.”-
 
-“però Bridg sei brava nel dare soprannomi alla gente.”-
 
-“grazie mi viene spontaneo in base ai comportamenti della gente.”-
 
-“va bene vado.”-
 
Mi alzai dal tavolo dirigendomi verso il cestino dei rifiuti, che per qualche strano caso del destino si trovava fuori dalla mensa, nel corridoio che in quel momento era deserto. Ad un certo punto pensai a quando Bridget aveva detto che la vicino c’era Harry. Mi bloccai a metà strada, non sapevo se tornare indietro o se andare avanti e ‘cercare’ di ignorarlo. Mi voltai gesticolando verso Bridget. Lei appena vide la mia situazione scoppiò a ridere a mi fece cenno di andare avanti perché tanto lui non mi avrebbe notata visto che stava parlando, o per meglio dire flirtando con alcune ragazze.
A dire la verità Bridget aveva ragione sul suo conto.
 
-“Tomlinson!”- mi bloccai appena mi sentii chiamare.
 
Mi voltai e capendo che in quella circostanza la fortuna non era stata dalla mia parte.
 
-“uhm professore.”- sorrisi falsamente.
 
-“Harry. Jackie, chiamami Harry.”- sorrise avvicinandosi a me, il che mi fece indietreggiare di poco dalla posizione in cui mi trovavo.
 
-“okay, Harry.”-
 
-“mangiato bene?”- sorrise.
 
Uhm non c’è bisogno che fai il gentile tanto con me non attacca riccio.
 
-“bene, e tu?”-
 
-“uhm bene, abbastanza. Anche perché avevo un’ottima visuale.”-
 
 Alle sue parole pensai che la sua ‘visuale’ fossi stata io, visto che mi aveva fissata per tutto il tempo.
 
-“uh, si che bello. E quale sarebbe?”-
 
Oddio, no no no perché gliel’ho chiesto adesso cercherà di attaccare bottone con me.
Sicuramente dirà che ero io la sua visuale ecc.. ecc..
 
-“uhm te.”- rise.
 
Ecco ci siamo, lo sapevo.
 
Risi falsamente unendomi a lui.
 
-“uhm bene Harry adesso devo andare dalle mie amiche.”-
 
-“vai pure.”- mi sorrise.
 
Passai davanti a lui quando mi accorsi che lui mi stava squadrando dalla testa ai piedi. Odiavo quella situazione, non ero mai stata molto ‘popolare’ con i ragazzi, ero sempre stata invisibile, ma per mia sfortuna quel mio ‘superpotere’, per quella volta che mi serviva, non aveva funzionato.
Mi bloccai, non volevo che mi guardasse da dietro. Lo guardai notando che i suoi occhi erano fermi sul mio corpo, mi schiarì la voce per attirare la sua attenzione.
 
-“ehm.. Harry?”-
 
-“si, tesoro?”-
 
Tesoro?tesoro? la tesoro lo dici a tua mamma.
 
-“dopo di te, Harry.”- gli feci cenno con la mano.
 
Lui si avvicinò a me prendendomi per i fianchi da dietro e ‘spingendomi’ dentro la mensa. Prima di allontanarsi mi lasciò un bacio sulla guancia.
Mi paralizzai a quel suo gesto. Alzai lo sguardo verso Bridget e Debby che mi stavano guardando a bocca aperta. Subito mi precipitai verso loro due.
 
-“e bene? Che dicevi? Non mi avrebbe nemmeno calcolata, giusto?”-
 
-“e dai Jackie, io che ne sapevo? Di solito quando ci prova con qualche ragazza non la lascia per andarsene da un’altra”-
 
-“e allora perché questa volta l’ha fatto?” dissi portando i miei lunghi capelli sulla spalla sinistra.
 
-“beh, può essere che gli piaci”- sorrise Debby.
 
-“ma sei scema? Punto primo: non mi piace. Punto secondo: io non posso piacergli.”-
 
-“e perché no? Sei così graziosa.”-
 
-“ehm, no, Bridget io non sono ‘graziosa’”-
 
-“ah già vero sei bellissima, ma dai ti sei vista allo specchio ragazza? Sei stupenda.”-
 
-“non dire scemenze.”- dissi scocciata.
 
-“comunque com’è stato il bacio?”-
 
-“eh? Quale bacio?”-
 
-“il bacio tra te e HarryMiPiaceJackieStyles”-
 
-“ce la finisci di inventare nomi?”- rise Debby
 
-“è divertente. Comunque, com’è stato?”- ridacchiò unendosi a Debby
 
-“non ci siamo ‘baciati”- la imitai.
 
-“uhm e allora quello che ti ha dato quando siete entrati?”-
 
-“ma quello non era una bacio.”-
 
-“ah e come lo chiami?”-
 
-“bacio sulla guancia. Ecco è così che lo chiamo”-
 
 
 
***
 
Prima di andare a fare la doccia presi il cellulare, nessuno mai mi mandava sms o roba simile, quindi non ci facevo mai caso. Erano esattamente le 20.20 posai il telefono sul comodino, ero sola in camera, Bridget e Debby erano andate in segreteria a prendere alcuni opuscoli che ci sarebbero serviti come orientamento per le attività extrascolastiche.
Raccolsi i capelli e iniziai a tirare fuori dalla valigia il pigiama che avrei indossato per andare a dormire, comprendeva un paio di pantaloncini e una canotta.
Sentii vibrare il cellulare, e guardai lo schermo che si illuminava.
 
-“ehi, bellezza com’è andato il primo giorno?.N”-
 
Sorrisi leggendo quel messaggio inviatomi dal mio migliore amico. Era così tenero.
 
-“bene, grazie, Niall. E a te com’è andata la giornata? :)”-
 
Inviai il messaggio aspettando una sua risposta che però fu rimpiazzata da una telefonata.
 

-“Niall.”- sorrisi felice.
 
-“amore. Come va?”-
 
-“bene, tanto bene. Mi piace la scuola.”-
 
-“sono felice che ti trovi bene. Sai che già mi manchi?”-
 
-“ohh anche tu mi manchi. Ah Niall, devo farti una domanda.. sai se Louis conosce un certo Harry?”-
 
-“Harry? Ah già Styles.. si tipo simpatico è un nostro amico.”-
 
-“ah come mai avete un amico che fa il professore nella scuola dove sto io e non dite niente né tu né Louis?”-
 
-“ehm scusa?”- rise.
 
-“comunque è molto simpatico è un buon amico.”-
 
-“uhm okay Niall comunque adesso devo chiudere, ti voglio bene amore.”-
 
-“si tesoro, anch’io ti voglio tanto bene, ciao perfezione.”-
 
-“ciao.”-

 
 
-“mah, amo da morire questo ragazzo.”- sospirai tra me e me dopo aver chiuso la chiamata.
 
 
 
 




***
Ciaoooooooooo allora c:
vi è piaciuto questo nuovo capitolo?
Mi fate un favore?
RECENSITE *^* voglio sapere il vostro
Parere.. :c okay ^-^
Adesso vado, ciaaao
Vi adoro, ciao c: 
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Capitolo 4
*** First Day. ***


                                                                                                       


First day.

 

Sentii delle voci provenire da dietro la porta quindi decisi di andare ad aprire ritrovando Debby e Bridget dietro la porta.
 
-“Stavate origliando?”- feci spallucce.
 
-“Chi era quello che hai chiamato amore?”- sogghignò Debby
 
-“Che ti interessa?”- sorrisi mordendomi le labbra pensando a quanto adoravo quel ragazzo dagli occhi perfetti.
 
-“Daii, non mi dire che hai il ragazzo?”- rise Bridget.
 
-“No, magari avessi un ragazzo perfetto come lui.”-
 
-“Uh uh uh e chi sarebbe allora?”-
 
-“Il mio migliore amico.”-

-“Uau hai un migliore amico. E com’è carino?”-
 
-“E' p.e.r.f.e.t.t.o.”- sorrisi.
 
-“Me lo fai conoscere?”- chiese Bridget.
 
-“Si, sto cazzo. Lui è mio. Scordatelo.”- dissi diretta
 
-“Ma è solo il tuo migliore amico…”-
 
-“E' come se fosse il mio ragazzo quindi non toccarlo o potresti morire.”- sorrisi avviandomi verso il bagno.
 
 
*** 
-“Ehi ragazze che fate?”- dissi mentre uscivo dal bagno dopo aver fatto la doccia.
 
-“Stiamo cercando il modo di conoscere il tuo migliore amico”-
 
-“Ah ah ah scordatevelo.”- feci seria mentre posavo l’asciugamano nell’armadio.
 
-“Daiii”- insistette Debby.
 
-“Nemmeno l’avete visto. Può anche essere che è brutto ma che per me è perfetto.”-
 
-“Poi me lo fai vedere”- rise Bridget.
 
-“Ma anche no. Comunque io vado a dormire, domaci dobbiamo alzarci presto.”-
 
-“Infatti, Jackie ha ragione. Notte ragazze”- disse Debby mentre si sistemava sotto le coperte.
 
-“Notte.”-
 
 
***
 
-“Oh no siamo in mega ritardo.”- urlò Debby mentre si alzava dal letto.
 
Lo immaginavo che sarebbe finita così. Mi ero svegliata un’ora prima rispetto a loro due infatti ero già in bagno a truccarmi. Avevo provato a svegliarle prima ma avevano fatto finta di non sentirmi continuando a dormire.

Peggio per loro.
 
-“Jackie siamo in ritardo!”-
 
-“No dolcezze, voi siete in ritardo. Io vi ho chiamato e voi avete fatto finta di niente.”- dissi mentre uscivo dal bagno e posavo i trucchi che avevo appena utilizzato.
 
-“Ma io avevo sonno.”- si lamentò Bridget che ancora era a letto.
 
-“Daii alzati è tardi, ritarderemo così”-
 
-“Okay okay, mi sto alzando..”- mugugnò Bridget
 
Aspettai un paio di minuti che le ragazze si preparassero e dopo iniziammo a correre per raggiungere la classe.
 
-“Far iniziare le lezioni il sabato è la cosa più stupida del mondo. Avrebbero potuto farci riposare un altro po’ prima di farci riprendere a studiare”- disse Bridget scocciata.
 
-“Bene, intanto oggi è sabato ed è il primo giorno si lezioni. Chiamala una cosa stupida eppure quest’anno hanno fatto così.”- dissi
 
-“Ehi ma non facciamo colazione?”-
 
-“Debby non è il momento.”- le risposi.
 
-“Ma dai Jackie, la prima ora abbiamo Styles e a quello basta che gli fai gli occhi dolci non ti dice niente.”-
 
-“Ahh zitta Bridget non è mica colpa mia se siamo in ritardo.”-
 
 
-“Parla tu”- disse Bridget una volta arrivate davanti all’aula.
 
-“Perché io? Non è colpa mia. Parlate tu o Debby.”-
 
-“Dai Jackie tanto a te lui non dice niente.”-
 
-“Sei mica scema?”- bussai alla porta per non perdere altro tempo.
 
-“Oh meglio tardi che mai Dowson.”- disse il professore interrompendo il discorso che stava facendo prima che io e le alte entrassimo.
 
-“Prof ma non sono solo io.”-
 
-“Si ma scommetto che siete arrivate in ritardo per colpa tua.”- disse.
 
-“No invece, è colpa di Jackie.”-
 
Stronza.. come si permette?
 
-“Uhm non è vero.”-
 
-“Invece di fare scarica barile andatevi a sedere.”- face scocciato mentre si andava a sedere alla cattedra.
 
C’erano solo due posti infondo all’aula che subito furono presi da Debby e Bridget.
E io, sfigata come sempre, rimasi in piedi.
 
-“Ehm..”- mi girai verso il professore che per tutto quel tempo aveva osservato quella spiacevole situazione.
 
-“Che c’è Tomlinson? Sei rimasta in piedi?”- ridacchiò.
 
Ero a disagio e lui non aiutava molto ridendo.
 
-“Mi secco ad andare dal bidello a chiedere un banco e una sedia, oggi rimani in piedi.”- sorrise.
 
-“Non posso rimanere in piedi per quattro ore.”-
 
-“Va bene, per oggi ti siederai alla cattedra.”- disse alzandosi lasciando che io mi sedessi al suo posto.
 
Era piuttosto spiacevole quella situazione…
 
-“Allora di che stavamo parlando?”- disse mentre girava tra i banchi.
 
-“Ehm professore stavamo parlando della letteratura greca.”- disse una biondina al primo banco.
 
-“Ah giusto, grazie Tiffany.”- le fece l’occhiolino e lei ricambiò con un sorriso.
 
Guardai infondo all’aula per poi vedere la faccia disgustata di Bridget. Appena la vidi scoppiai a ridere, attirando l’attenzione di tutta la classe, il professore compreso.
 
-“Uhm Jackie?”-
 
Diventai subito seria appena sentii la sua voce.
 
-“Ehm mi scusi professore..”-
 
 
*** 
-“Va bene ragazzi per domani dovete studiare da pagina 34 a pagina 40. Interrogazione..”-
 
-“D’accordo prof.”- dissero un paio di noi.
 
Appena suonò la campana tutti si alzarono per uscire dalla classe, mentre "Tiffany" e un gruppetto andarono subito dal professore. Cavolo.. Bridget aveva ragione, le ragazze pendevano veramente dalle sue labbra. L’avevo notato anche durante la lezione, lo guardavano tutte.
Ad un certo punto Harry disse qualcosa alle ragazze, non avevo capito bene cosa ma era tipo “adesso dovreste andare” infatti loro uscirono dall’aula.
Mi alzai dalla sedia e diedi le spalle per sistemare i libri dentro la borsa.
 
-“Ah Jackie.. quante volte te l’ho detto che devi darmi del tu.”- quella voce mi fece rabbrividire.
 
-“Ehm scusa.”- sorrisi.
 
-“Di niente.”- rise.
 
Però.. ha un bel sorriso.. anche le fossette non sono male..
 
Mi bloccai a guardarlo.
 
-“Va tutto bene dolcezza?”- mi domandò.
 
-“Si”- risi.
 
Bridget passò dietro il prof..ehm anzi volevo dire Harry, e si schiarì la voce per attirare la sua attenzione. Lui si girò.
 
-“Dowson.. salve, come va?”-
 
-“Non attacca Styles.”- fece acida.
 
-“Andiamo Jackie..”- continuò prendendomi per mano.
 
-“Ehi frena Dowson..”- disse mettendosi davanti a me e, di conseguenza, dandomi le spalle -“ Tomlinson rimane qua, devo chiederle un favore. Tu invece puoi iniziare ad andare.”-
 
Spalancai gli occhi “non mi lasciate con lui” mimai a Debby e Bridget con le labbra.
 
-“Uhm.. deve venire con noi a pranzo.”- disse Debby.
 
-“Dai bellissima, devo chiederle un favore per un progetto scolastico. Tutto qui, non vi preoccupate, vi ritornerò la vostra amica. Tranquille non la mangio.”-

 





***
Salllvveeeee c:
ecco il nuovo capitolo, mi sono arrivate un po' di recensioni, e non posso essere
più che felice.. (: sono contenta che vi stia piacendo.
Allora cosa ne pensate del "Professor Styles"?
HAHAHAHA mi piace l'idea di vedere Harry e gli altri
come professori..comunque..

CONTINUATE A RECENSIRE 
va bene, io vado. ciao. vi adoro ♥
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Capitolo 5
*** You'll fall in love with me ***


 

*leggete lo spazio autrice, grazie 

You'll fall in love with me




Debby e Bridget uscirono fuori dall’aula. Così io rimasi sola con Harry.
 
-“allora, Tomlinson.”-
 
Sorrisi quando si girò verso di me.
 
-“dimmi. Di che favore hai bisogno?”-
 
-“ehm.. veramente la storia del progetto era una scusa..”-sorrise facendo spuntare sulle sue guance quelle adorabili fossette, era così carino..
 
Ehhh, Jackie. Non ora, non pensare a lui così, ricordati che è pur sempre un professore..
 
-“una scusa per cosa?”-domandai.
 
Fece finta di niente..
 
-“ti va di uscire con me?”-
 
Ah ah ah ah no. Stava scherzando, vero?
 
-“perché?”-
 
Avrei tanto avuto voglia di mandarlo a quel paese ma era tanto dolce con me.. cioè non sono mai stata ‘stronza’ con i ragazzi, anche perché nessuno di loro aveva mai fatto caso a me.. comunque.
 
-“niente. Avevo voglia di uscire quin..”-
 
-“ehm Harry!”-una voce familiare parlò alle mie spalle.
 
Mi girai per poi vedere Agnes.
 
-“uh Agn..”-lo interruppe di nuovo. Certo che era proprio antipatica.
 
-“non parlare andiamo. Non perdere tempo con queste bambine..”-lo tirò da un braccio.
 
Bambina?bambina a me? Senti bella sempre meglio di essere una vecchiacci isterica come te!
 
Guardai Harry stranita, lui si voltò verso di me facendomi l’occhiolino. Stronzo..
 
 
***
 
-“allora è venuta quella tizia e ha detto che non doveva perdere tempo con le bambine?”- chieseDebby.
 
 Annui alla sua domanda..
 
-“e tu a quel punto avresti dovuto risponderle che non doveva perdere tempo con le vecchie.”-
 
-“ah ma dai Bridget, se l’avessi detto Harry avrebbe pensato che mi importa di lui.”-
 
-“vero, ah ragione.”-
 
-“ma comunque non ho capito cosa c’è tra di lui e Agnes.”-pensai tra me e me.
 
-“semplice, escono insieme.”-disse Bridget.
 
-“e allora perché ci ha provato con Jackie?”-
 
-“lui ci prova con tutte.”-
 
 
***
Non appena finimmo di pranzare Debby e Bridget andarono in aula di arte per via di un progetto che Malik aveva assegnato loro, ci saremmo riviste in palestra qualche ora dopo per l’ora di educazione fisica. Io andai in camera, non avevo niente da fare.
Chiusi la porta alle mie spalle e mi andai a buttare sopra il letto.
Ad un certo punto sentii bussare alla porta, andai ad aprire per vedere chi era..
 
-“che cosa vuoi Styles?”-feci scocciata.
 
-“uhm fammi pensare.. uhm te”-disse.
 
-“ma ciao.“-cercai di chiudergli la porta in faccia, ma lui la bloccò.
 
-“eh no bella, non mi hai ancora risposto.”-
 
-“a cosa?”-
 
Chiuse la porta rimanendo lo sguardo fisso su di me. Si avvicinò sempre di più, incastrandomi tra lui e il muro. Eravamo letteralmente attaccati.
Avevo lo sguardo abbassato, in modo da non incontrare il suo, ma lui me lo alzò e appoggiò la sua fronte sulla mia..
Lo guardai negli occhi. Cazzo, erano perfetti.
 
-“non mi hai detto se vuoi uscire con me o no.”-disse leccandosi le labbra, questo suo ‘gesto’ mi distrasse tanto da non accorgermi che le nostre labbra erano a meno di un centimetro di distanza.
 
-“ehm.. no.”-risposi con un filo di voce.
 
Non mi resi per niente conto della risposta che avevo appena dato, ero completamente persa. Sentivo il suo respiro sulla mia pelle.
 
-“e come mai i tuoi occhi dicono un’altra cosa?”-sussurrò sulle mie labbra per poi sorridere.
 
Basta, Harry, non lo vedi che mi stai uccidendo?
 
Non sapevo cosa fare, avevo una grandissima voglia di baciarlo, ma non potevo. Lo allontanai, e lui subito scoppiò a ridere. Lo fulminai con lo sguardo.
 
-“perché ridi?”-
 
-“perché sei bellissima.”-
 
Qual è il tuo problema, Styles?
 
-“ridi perché sono bella? Punto primo non lo sono. Punto secondo, non è normale..”-feci spallucce mentre mi giravo per andare a prendere il mio telefono.
 
Mi abbracciò subito da dietro.
 
-“invece non è vero, sei bellissima.”-sentii la sua voce che fece rabbrividire.
 
Contieniti Jackie, contieniti, ti prego.
 
Mi diede un piccolo bacio sul collo.. respirai profondamente per poi girarmi.
 
-“Harry..”-cercai di togliere le sue braccia che circondavano il mio bacino.
 
-“dimmi, perfezione.”-disse mordendosi le labbra.
 
-“che vuoi?”-gli chiesi nuovamente.
 
-“te l’ho già detto! Voglio TE, t e.”-disse scandendo le ultime parole.
 
-“dovresti ascoltare quello che ti ha detto Agnes oggi.”-
 
-“ah che cosa? Che sei una bambina? Non credo. Quanti anni hai?”-
 
-“18, tra un paio di giorni 19..”-
 
-“bene, per lei che è una donna più matura potresti essere una bambina, per me no. Ho solo 21 anni, quindi.”-
 
Alle sua parole nella mia testa spuntò la domanda che mi ero già la posta la prima volta che lo vidi.
 
-“posso farti una domanda?”
 
-“anche due, tesoro.”-mi sorrise prendendomi per i fianchi e avvicinandomi a lui.
 
-“come mai hai solo 21 anni e già ingegni in un college?”-
 
Esitò un po’ a rispondere, si guardò intorno per poi indietreggiare verso il mio letto e portandomi con se tirandomi dai passanti dei miei shorts. Si mise a sedere nel letto e mi sistemò in mezzo alle sue gambe.
 
-“beh.. ho iniziato a studiare subito appena mi sono diplomato, e poi ho dei parenti che sono insegnanti, quindi ho ottenuto molto facilmente il posto qui in questa scuola.”-
 
-“uhm, bene quindi diciamo che sei.. ‘raccomandato’”-
 
-“uhm si.”-rise facendo una smorfia.
 
Notai che aveva iniziato a squadrarmi proprio come l’altro giorno, ma questa volta i suoi occhi erano scesi troppo in basso, se avete capito cosa intendo. Mi sentii in imbarazzo. Gli alzai lo sguardo, in modo che smettesse di guardare la dove stava guardando, facendogli notare il mio disagio, il che lo fece ridacchiare.
Mi prese le mani e fece intrecciare le nostre dita.
 
-“allora, dolcezza, esci con me?”-mi sorrise.
 
-“uhm fammi pensare.. no.”-
 
-“perché?”-
 
-“perché non esci con Agnes?”-
 
-“ma a me non mi interessa si Agnes.”-
 
-“ma non state insieme?”-
 
-“cioè..siamo stati.. lascia stare.”- disse cambiando discorso
 
-“va bene, allora se non mi dici se state insieme o meno la mia risposta rimane no.”-sorrisi.
 
Si alzò dal letto e mi prese, di nuovo, per i fianchi.
 
-“non ti preoccupare tesoro. Mi dirai di si.”-fece un sorriso malizioso.
 
-“e chi te lo dice?”-
 
-“beh ti innamorerai di me. Ne sono sicuro.”-
 
-“questa presupposizione mi sembra un po’ troppo azzardata, non credi, Styles?”-
 
-“no, amore. Non lo è.”-
 
-“solo perché tutte qua dentro pendono dalle tue labbra, non vuol dire che mi innamorerò di te come le altre.”-
 
-“le altre non mi interessano.”-mi sussurra all’orecchio.
 
-“allora in poch..”-Debby e Bridget entrarono in camera mia e Debby, che stava parlando, si bloccò vedendo me e Harry tanto vicini.
 
-“abbiamo interrotto qualcosa?”-chiese Bridget.
 
-“ehm no, niente, Harry se ne stava andando.”-allontanai le sue mani dai miei fianchi.
 
-“si infatti, ragazze, me ne stavo andando.”-sorride per poi lasciarmi un bacio sulla guancia e uscire fuori dalla camera.
 
-“adesso mi dici quello che avete fatto.”-disse Debby a bocca aperta.






***
MACCIAO
allora per iniziare devo dirvi che c'è stato un supermegastraultragalattico, spiacenvole, inconveniete
cioè il sito, non so come visto che io non ho fatto niente,
ha cambiato il nome che avevo precendetemente (irishguysavedme) in Wonderland13
comunque ho già inviato la richiesta di cambiarlo quindi penso non ci saranno poblemi.
Volevo ringraziare le persone che hanno recensito fin'ora questa storia sono completamente 
soddisfatta, davvero, non sono molte, ma sono buone

CONTINUATE A RECENSIRE :D
comunque.. AH già volevo dirvi che ho iniziato a scrivere una nuova FF, che, momentaneamente non pubblicerò
ho mille idee e mi sto impegnando tantissimo nello scriverla c:
Come potete ben vedere, ho fatto un nuovo banner, visto che quello non mi convinceva, spero che vi piaccia (:
..Bando alle ciance.. ecco il mio nuovo capitolo (mi piace molto anche perchè il professore si avvicina,
letteralmente, a Jackie) spero che vi piaccia e che recensiate :D

VI CHIEDO UMILMENTE PERDONO PER AVER SCRITTO TROPPO lol

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Capitolo 6
*** Next time. ***




Next time.



-“adesso mi dici quello che avete fatto.”- disse Debby a bocca aperta.
 
-“niente, che avremmo dovuto fare?”- chiesi.
 
-“Jackie.. tu, sola, in una stanza, con un professore, mi pare ovvio che avete fatto qualcosa..”- disse Bridget.
 
-“ma che dici? Anzi, hai presente quando oggi alla fine della lezione mi aveva chiesto di uscire con lui?”-
 
-“bene, hai accettato? Oddio sapevo che anche tu come Debby avresti ceduto al suo sorrisetto e al suo charm.”-
 
-“ehi Bridget, io non ho ceduto a niente.”- replicò Debby.
 
-“invece si, cara mia, anche tu sei come quelle che gli vanno dietro, solo che non lo dimostri.”- sorrise.
 
-“ehi, ehi ragazze..”- cercai di attirare la loro attenzione.
 
Entrambe si voltarono verso di me.
 
-“basta. Adesso dobbiamo andare in palestra.”-
 
-“ah già vero! Mi ero dimenticata a dirtelo, Malik vuole che lo raggiunga nel laboratorio di arte. Dice che vuole vedere se sai disegnare.. Sai disegnare?”-
 
-“ehm, si abbastanza bene.”- dissi.
 
-“okay allora va da lui.”-
 
-“va bene..”- dissi mentre mi alzavo dal letto.
 
Uscii dalla stanza e andai dritta nel laboratorio d’arte dove trovai il professore. La porta era aperta ma mentre entravo bussai comunque.
 
-“ehm.. Salve, io son..”-
 
-“si, dolcezza so benissimo chi sei”- disse girandosi e facendomi un sorriso enorme. Sembrava gentile.
 
-“Jackie, la sorella di Lou? Giusto!?”-
 
-“ehm. Si esattamente.”- sorrido.
 
-“comunque dammi del tu. Piacere sarò il tuo insegnante di arte. Zayn.”- mi sorride.
 
-“piacere mio, Zayn. Allora mi avevi chiamata?”-
 
-“eh si, sai disegnare?”-
 
-“si abbastanza.”- accenno un sorriso.
 
-“ecco, allora prova a disegnare questo”- disse porgendomi un foglio con sopra disegnato un paesaggio.
 
-“vediamo come te la cavi, se vai bene, mi aiuterai per la scenografia.”-
 
-“la scenografia per cosa?”- feci stranita.
 
-“la scenografia per il saggio di danza.. non te ne hanno parlato?”- chiese. Scossi la testa e lui continuò 
-“allora nelle attività extracurriculari è presente anche la danza e il teatro. Quindi dovrei disegnare la scenografia e il preside mi ha detto di coinvolgere un alluno o un’alunna. Ehm.. sempre se per te va bene..”- sorride. Era davvero bello.
 
-“d’accordo allora inizio a disegnare.”-
 
-“ va bene nel frattempo  abbozzo qualche disegno. I fogli e il materiale che ti servono sono lì infondo.”- disse facendo cenno con la testa per indicarmi il fondo dell’aula.
 
Il laboratorio era molto grande. I tavoli ampi ed erano disposti a file ordinate. Infondo all’aula vi erano parecchi scaffali, tutti occupati da pennelli di varie misure, colori e tutto cioè che può essere utilizzato in quel campo.
 
Andai infondo e presi il materiale sedendomi sul primo tavolo e iniziando a disegnare.
 
 
***
 
-“però non sei niente male”- disse osservando i disegni nei minimi particolari
 
-“uhm.. quindi?..”- chiesi per sapere cosa aveva deciso.
 
-“okay, per me va bene”- sorrise.
 
-“d’accordo.”- dissi, ero leggermente in imbarazzo.
 
-“ehi, visto che oggi è sabato e voi ragazzi potete uscire fuori dal college..ehm, mi chiedevo se vorresti uscire con me a prendere qualcosa..”- disse tentennando alla fine.
 
Pensai a quando Harry mi aveva chiesto di uscire con lui
 
 Zayn ha usato altri modi e non credo sia come Harry quindi..
 
-“si, per me va bene.”- sorrisi in modo da rassicurarlo sulla domanda che mi aveva appena fatto.
 
-“ok, allora passo verso le 21.00 e usciamo..”-
 
-“va bene, ciao a dopo.”-
 
Mi allontanai, quando mi prese per il polso e mi avvicinò a sé dandomi un bacio sulla guancia per poi lasciarmi andare con un cenno di saluto.
 
Uscii dal laboratorio e iniziai a camminare verso la mia camera, mi morsi il labbro inferiore..
 
Cavolo è così carino..
 
-“Jackie, bellissima, allora quando posso venire a prenderti?”- sentii una voce famigliare e mi voltai scocciata non sapendo che quella persona era a pochissimi centimetri da me.
 
-“che c’è Harry?”- dissi allontanandomi da lui.
 
-“niente, ti ho semplicemente chiesto quando posso venirti a prendere.”- disse leccandosi le labbra, il che mi fece del tutto distrarre dal nostro discorso.
 
-“eh? Che hai detto?”- chiesi facendolo ridere.
 
-“a che ora vengo a prenderti?”- sorrise
 
-“mai!”- dissi diretta facendo scomparire le fossette dalle sue guance -“non devi venire, ho già un altro impegno. Quindi è inutile, esci con qualcun altro. Tu non mi interessi”-
 
-“ahhh Jackie, Jackie”- disse prendendomi per i fianchi e facendo poggiare le nostre fronti una sull’altra -“non lo capisci.. vero?”-
 
-“che cosa?”- chiesi stranita.
 
Lui non parlò ma si avvicinò dandomi un bacio quasi all’angolo della bocca.
 
-“che tanto io lo so..”- disse.
 
Non realizzai subito quello che aveva detto, ero ancora stordita dal “bacio”.
 
-“cos’è che sai?”-
 
-“che tanto di innamorerai di me.”- sorrise.
 
-“sei troppo sfacciato e sicuro di te. Invece di provarci con me vai da Agnes. Lei è la tua ragazza. Esci con lei.”-
 
-“ah davvero?”-
 
-“si, Styles, davvero.”-
 
-“scommetto che ora hai una voglia matta di baciarmi”- disse facendo sfiorare i nostri nasi e, di conseguenza, facendomi rabbrividire.
 
Rise -“vendi? So che lo vuoi..”- fece con un tono di voce che faceva sembrare la frase che aveva detto ovvia.
 
-“no, non è vero.”-
 
-“bene, allora facciamo una prova.”- si avvicinò a me, le nostre labbra erano ad un millimetro, stavo per sentirle sulle mie quando..
 
-“uhm..uhm..”- qualcuno si schiarì la voce.
 
-“ciao.”- disse Harry semplicemente.
 
Mi girai per poi vedere Agnes verde di gelosia, la guardai, io ero ancora tra le braccia di Harry e lei stava osservando la nostra posizione. Non so davvero il perché  ma mi venne da ridere, mi stava odiando in quel momento, non riuscivo a trattenere la risata tanto che dovetti appoggiare la mia faccia sul petto di Harry e cercare di contenermi.
Dopo cercai di allontanarmi dalla sua presa, ma niente. Non mi lasciava andare.
 
-“mi dite cos’è che state facendo voi due?”- disse fredda con la sua voce spigolosa.
 
-“niente stavamo parlando.”- disse Harry con quel suo sorrisetto da stronzo stampato in faccia.
 
-“si certo. Come no. Harry, dopo ne parliamo”- sbuffò andandosene.
 
-“non le vai dietro?”- chiesi a Harry.
 
-“no, ha detto “dopo ne parliamo” quindi perché dovrei?”-
 
-“io vado.”- dissi provando di nuovo a “liberarmi” ma niente.
 
Allentai un po’ la sua presa e riuscii a andarmene, ma subito mi abbracciò da dietro.
 
-“Harry devo andare ho un impegno”- dissi a denti stretti.
 
-“ahh si, devi farti bella. Ma comunque sappi che sei perfetta anche così.”- si avvicinò al mio collo iniziando a lasciarvi sopra dei baci.
 
Cavolo, gli stavo morendo tra le braccia. Lo lasciai comunque fare. Era strano, i suoi baci erano dolci, delicati, quasi invisibili. Non corrispondevano per niente ai suoi modi di fare. Era quasi rilassante, sarei rimasta in quel modo, quando guardai l’orologio. Erano le 20.00 e ancora avevo un sacco di cose da fare.
Io volevo uscire con Zayn, davvero.
 
-“Harry..”- feci un lamento come per implorarlo, sospirai -“devo andare..”-
 
Lui, finalmente, mi lasciò e mi posizionò di fronte a lui facendomi girare.
 
-“va bene. Per sta volta ti lascio, ma la prossima volta dovrai uscire con me.”- sussurrò al mio orecchio per poi sorridere.
 
Era molto strano. Non era uno di quei suoi soliti sorrisi maliziosi, ma era dolce anche il tono con cui aveva pronunciato le parole lo era, come se quasi tutto quello era un gioco, un gioco al quale era sicuro di vincere e che lui, con quella dolcezza, mi stesse preparando alla inevitabile sconfitta.
 
Accennai appena un sorriso, si avvicinò a me, e mi lasciò un leggerissimo bacio sulla guancia.
 
-“allora ciao bellissima.”- sorrise nuovamente.
 
Non dissi niente, ma semplicemente lo guardai mentre si allontanava.



***
Sciaaaaaao c:
allora ho aggiornato perché me lo ha chiesto una mia amica lol 
amatela HAHAHAHA
comunque questo capitolo mi piace molto.. mlmlm
che ne dite? OuO

per quelle che seguono ma non si fanno sentire: RECENSITE o perlomeno
fatemi sapere che ne pensate :*
okay adesso vado vi adoro ciaoo ♥ 
ps. mi hanno finalmente cambiato il nome c:
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Capitolo 7
*** The hug. ***



The Hug.



Mi affrettai ad andare in camera mia. Aprì di scatto la porta facendo smettere di parlare Bridget e Debby
 
-“ehi come mai così di corsa?”- mi chiese Debby
 
-“devo sbrigarmi ho un appuntamento”- dissi tutta sorridente
 
-“con Styles?”- Bridget spalancò gli occhi
 
-“non con Harry..”- dissi titubante ripensando a quello che era successo pochi minuti prima nel corridoio
 
-“e allora con chi?”-
 
-“con Zayn”-
 
-“wow lui si che è wow, è anche molto simpatico”- sorrise Bridget
 
-“e da quando dici che i prof sono simpatici, Bridget?”-
 
-“veramente ho semplicemente detto che quello che non sopporto è Styles e non gli altri. Comunque, dove andate?”-
 
-“non so, in giro - feci spallucce, aprendo l’armadio -che mi metto?”- chiesi mordendomi il labbro inferiore
 
-“non lo so, perché non metti quello? È bellissimo”- disse Debby indicandomi un vestitino dentro il mio armadio.
 
Era non troppo corto, arrivava un po’ più sopra del ginocchio, era bianco. Non era elegante quindi lo reputai perfetto per uscire con Zayn.
Misi il vestito lasciando i capelli sciolti e in fine misi un paio di ballerine, visto che con un vestito del genere non ci sarebbero mai state bene delle scarpe con il tacco.
Misi un po’ di trucco abbondando con il mascara.
 
Dopo circa mezz’ora ero pronta si erano già fatte le 21.00 esatte, non mi restava che aspettare Zayn, intanto mi accomodai sul letto e iniziai a parlare con le ragazze di cosa avevo fatto quel pomeriggio nell’aula di arte.
Sentimmo bussare alla porta, noi tre ci scambiamo un sguardo di intendimento, doveva essere lui.
Aprì la porta e me lo ritrovai davanti, era bellissimo. Appena mi vide mi squadrò dalla testa ai piedi, ma non disse niente, semplicemente mi sorrise.
 
-“ehi ragazze ve la posso rubare per stasera?”- disse scherzando sporgendosi leggermente dalla soglia della porta
 
-“si si certo, prendila pure”- disse Bridget con una smorfia rivolta a me
 
-“andiamo?”- sorrisi
 
-“andiamo”- disse sposandosi e facendomi uscire dalla stanza chiudendo la porta alle sue spalle
 
Iniziammo a camminare quando lui mi cinse li bacino con un braccio per poi avvicinare le sue labbra al mio orecchio
 
-“sei bellissima”- mi sussurrò sorridendo
 
-“grazie Zayn, anche tu non sei niente male”-
 
Uscimmo dall’edificio salendo in macchina
 
-“allora dove mi porti?”-
 
-“non lo so, dimmi dove vuoi andare e io ti ci porto”- sorrise
 
-“bene, portami in Cina”- dissi scherzando
 
-“va bene, ma ci vorrà un bel po’ di tempo con la macchina”- ridacchiò mettendo in moto la macchina e partendo.
 
Ben presto arrivammo davanti ad un locale. Entratavi dentro però notai che più che un locale era una sottospecie di pub.
 
-“vuoi qualcosa?”- mi sorride avvicinandosi leggermente a me
 
-“no grazie”-
 
-“va bene andiamoci a sedere”-
 
Ci dirigemmo verso un tavolo libero quando sentimmo una voce familiare
 
-“Zaayn”- qualcuno mise una mano sopra la sua spalla facendolo voltare di conseguenza
 
-“Harry, che ci fai qua?”- sorrise mentre lo salutava
 
-“niente così per passare il tempo e vedere se c’è qualche ragazza”- sorrise malizioso, mentre parlava squadrandomi dalla testa ai piedi
 
-“uhm non prendete niente da bere?”- continuò
 
-“no, il bar è troppo distante non posso lasciarla da sola”- disse Zayn riferendosi a me
 
-“no ma se per te è un problema posso rimanere qui”- feci ovvia
 
-“infatti Zayn, non ti preoccupare e poi che sarà mai, ci sto io 10 minuti con Jackie”- sorrise
 
Che stronzo lo stava facendo apposta
 
-“d’accordo io allora sto andando”- disse lasciandomi un bacio sulla guancia mentre la mia mente lo pregava di non lasciarmi sola con Harry.
 
-“ allora era questo il tuo impegno improrogabile?”- disse inarcando il sopracciglio
 
-“che ti interessa?”- incrociai le braccia
 
-“sei bellissima”- mi sorrise dolcemente
 
Si avvicinò a me prendendomi per i fianchi e annullando le distanze tra di noi, mise la sua faccia nell’incavo del mio collo per poi sussurrarmi
 
-“ma promettimi che la prossima volta uscirai con me”-
 
Eccolo, di nuovo, proprio come aveva fatto quel pomeriggio. Era dolce.
 
-“perché dovrei? Mi piace stare con Zayn”-
 
Appoggiò la sua fronte con la mia -“allora mi stai dicendo che non mi dai neanche una possibilità?”- disse per poi lasciarmi un morbido bacio sulla guancia
 
-“Harry, che vuoi?”- dissi sbuffando
 
-“te, Jackie. È la terza volta che me lo chiedi - disse -comunque non mi hai risposto”-
 
-“a cosa?”-
 
-“non mi hai detto se mi dai una possibilità”-
 
Non risposi e abbassai lo sguardo non riuscendo più a reggere il suo. Lui si avvicinò a me e iniziò a lasciare piccoli baci sotto la mia mascella. Sospirai profondamente, non potevo negare che amavo quando faceva così, mi faceva impazzire letteralmente non facendomi capire più niente.
In seguito si bagnò le labbra e tornò nella posizione iniziale facendo sfiorare i nostri nasi.
 
-“no, vero?”- disse riferendosi alla domanda alla quale non avevo dato risposta
 
-“va bene, facciamo una cosa..- disse con un tono concessivo - dammi un po’ di tempo e alla fine cambierai idea, su di me”-
 
Avevo una gran voglia di prenderlo e baciarlo, le sue labbra, erano perfette, il mio sguardo ricadde su di esse mentre Harry parlava, seguivo con gli occhi ogni loro movimento.
 
-“allora?”- disse notando che non parlavo più.
 
Lo guardai negli occhi, anche loro non erano da meno. Verdi, verdi, ho sempre amato gli occhi di questo colore, i suoi erano ipnotizzanti. Volevo baciarlo e in me questa voglia cresceva sempre di più ogni volta che si avvicinava me. Istintivamente, non potendolo baciare, mi buttai tra le sue braccia e lo abbracciai. Lui ricambiò strofinando leggermente la mano sulla mia schiena.
 
-“vediamo Styles, non lo so, non mi sembra- dissi staccandomi dall’abbraccio ma rimanendo con le mani posizionate dietro al suo collo -non sono come le altre”- cercai di fargli capire
 
-“non lo sei, infatti. Se una ragazza mi dice di no passo subito alla prossima, ma tu, tu, non so cos’hai.”-
 
-“no grazie Harry, passa pure alla prossima non voglio essere una delle tante”- dico allontanandolo.
 
Restammo in silenzio quando poi arrivò Zayn
 
-“ehi che succede?”- domandò
 
-“niente, cosa dovrebbe succedere?”- dissi andandogli incontro e dandogli la mano per poi andare nella direzione opposta.





***
*si schiarisce la voce* ecco a voi il 7° capitolo c:
allora, l'ho pubblicato un po' in ritardo ma credo che mi perdonerete..
Chi preferite? Harry o Zayn? OuO fatemelo sapere.
Comunque volevo dire che sto pensando di iniziare a scrivere una FF
sui 5 SOS (5 seconds of summer) non so voi che ne dite? :/
Per quanto riguarda quella "nuova ff" di cui vi ho parlato precedentemente sono a buon punto c:
okay
CONTINUATE A RECENSIRE
se avete trovato errori perdonatemi
vi amo, davvero. volevo ringraziare:

Martonicaisforever  that power  kikla99
non ho elencato le altre perché le recensioni erano dovute a scambi, quindi non 
le reputo tali :))
va bene detto questo vado ciaoo ♥ ♥
twitter: https://twitter.com/irishguysavedme

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Capitolo 8
*** Are you kidding? ***



 

*leggete lo spazio autrice c:


Are you kidding?

 

Io e Zayn camminammo in mezzo alla folla fino a quando non ci ritrovammo davanti ad una porta, doveva essere quella per le uscite di emergenza.
La musica, rispetto a quando eravamo arrivati, era molto più forte.
 
-“che ne dici se ce ne andiamo?”- mi disse all’orecchio in modo da farsi sentire a me
 
Annuì per poi vederlo spingere contro la porta facendomi cenno di uscire. Ci ritrovammo fuori dal locale, la musica si sentiva ancora, ma era soffocata dalla porta che divideva noi e l’interno del pub.
 
-“che vuoi fare adesso?”- mi chiese con un sorrisetto
 
-“non lo so. Tu che vorresti fare?”-
 
-“ti va una passeggiata?”- disse prendendomi la mano.
 
In quel momento sentii un nodo allo stomaco
 
-“si certo”- gli sorrisi
 
Iniziammo a camminare così, senza una meta precisa. Per un attimo pensai a quello che era successo con Harry quando Zayn ci aveva lasciati da soli, era come se sentissi ancora le sue braccia attorno al mio bacino e il suo respiro addosso.
Cercai di non pensare più a lui, più quei pensieri affioravano nella mia mente più si facevano meno casti. No, non dovevo farmi prendere da Harry, non potevo.
 
-“allora”- dissi cercando di iniziare un discorso..
 
-“allora.”- mi sorrise
 
-“come mai hai deciso di fare l’insegnante?”-
 
-“be’ insomma, mi piace disegnare, e anche essendo molto giovane appena mi hanno proposto di fare l’insegnante non ci ho pensato due volte. All’inizio era solo un tirocinio, ma dopo mi hanno assunto- disse sorridendomi notando lo stupore nel mio sguardo- e tu invece? Come mai sei venuta a studiare in questa scuola?”-
 
-“ehm.. be’ perché ho sempre pensato di venire in una scuola del genere, quindi..”- non sapevo proprio che dire
 
Feci scappare a Zayn una leggera risatina per poi vederlo controllare l’orologio
 
-“si è fatto tardi, è meglio che ritorniamo.. che dici?”-
 
-“si, d’accordo”-
 
 
***
               
Senti la mia sveglia suonare esattamente alle 7.00, mi stiracchiai e aprii gli occhi pian piano in modo da farli abituare alla luce ce traspariva dalle tapparelle della mia stanza. Avevo ancora in testa tutta la lezione di letteratura che avevo studiato la sera precedente.
Guardai gli altri due letti presenti nella camera, le ragazze dormivano ancora nonostante la mi sveglia avesse suonato per più di cinque minuti. Mi alzai e andai a preparami.
Una volta pronta andai da Debby e la svegliai per poi ripetere la stessa azione con Bridget. Fortunatamente, quella mattina, non eravamo per niente in ritardo, quindi, potemmo fare colazione tranquillamente.
 
-“che abbiamo alla prima ora?”- chiesi mentre uscivamo dalla mensa
 
-“uhm.. abbiamo Payne”- disse Debby mentre aveva in bocca ancora un po’ di colazione
 
-“bene allora andiamo verso la palestra”- dissi cambiando direzione.
 
Arrivammo in palestra e iniziammo a guardarci intorno
 
-“buongiorno ragazze”- ci salutò il professore con un sorriso a trentadue denti
 
-“buongiorno prof”- mi limitai a dire ricambiando il sorriso
 
-“per favore, Liam, secondo me è da vecchio essere chiamato professore”- dice facendoci scappare una risatina per via del tono che aveva assunto
 
-“allora ragazze, wow in questo corso non c’è nemmeno un ragazzo- osservò -comunque volevo dirvi che per oggi, siccome è la prima volta che avete lezione con me, non voglio affaticarvi, anche perché è la prima ora, quindi che ne dite di fare una partita a pallavolo?”-
 
Alcune di noi risposero di si e questo fu sufficiente
 
 
***
 
-“allora hai finito?”- chiese Bridget a Debby che ancora era sotto la doccia
 
-“si, si, ho fatto”- dice per poi uscire avvolta in una asciugamano
 
Dopo averla aspettata, uscimmo dagli spogliatoi ritrovandoci in uno dei tanti corridoi dell’edificio.
 
-“seconda ora?”- chiesi mentre scioglievo i capelli che avevo legato per l’ora precedente
 
Bridget abbassò lo sguardo per controllare la tabella degli orari per poi guardarmi e rivolgermi un sorrisetto malizioso
 
-“Styles..”- disse
 
-“ohh andiamo, non devi  fare così con me, è a qualcun altro che piace”- dissi indicando con un nonchalance Debby
 
-“nah ho individuato qualcun altro”- disse guardando davanti a sé.
 
Seguì il suo sguardo per poi vedere Liam. Subito io e Bridget scoppiammo in una risata.
 
-“okay bionda mi hai convinto”- dissi
 
Camminammo verso l’aula del professore. La porta era aperta in segno che le lezioni non erano ancora iniziate. Per fortuna.
Entrammo trovando la classe mezza vuota e il professore alla cattedra che trascriveva alcune cose sul registro. Ci andammo a sistemare in un banco  a tre che si trovava infondo all’aula.
Harry non si era ancora accorto di me e la cosa mi risollevava. Presto la classe si riempì e il professore iniziò a girare tra i banchi
 
-“allora ragazze. Come vi avevo detto oggi ci sarà un interrogazione”- disse con tono pacato
 
Mi passò davanti facendomi un sorrisino, non aveva mica intenzione di interrogare me?
Cioè, non che non abbia studiato.. è solo che non mi andava.
Lo guardai pregandolo con uno sguardo, ma non penso che servì a qualcosa. Ritornò davanti al mio banco chinandosi leggermente in modo da guardarmi in faccia
 
-“Jackie, stai bene con i capelli sciolti”- disse sorridendomi, ma io non abbassai la guardia allontanandomi leggermente da lui.
 
Mi guardò facendo il broncio per poi sorridermi dolcemente -“vai alla cattedra?”- mi chiese quasi come fosse una proposta.
 
Mi alzai sbuffando seguita da lui.
 
-“ragazze, fate gli esercizi riguardanti la lezione di oggi”- disse sedendosi per poi riportare i suoi occhi verdi sui miei
 
-“allora inizia..”- disse, forse credeva che non avessi studiato per il semplice motivo che ero uscita con Zayn, ma si sbagliava.
 
Iniziai a parlargli della lezione mentre lui mi guardava e annuiva alle mie parole. Ad un certo punto mi bloccò
 
-“se vuoi i puoi sedere”- dice indicando la sedia vuota al primo banco.
 
Non esitai e andai a prenderla, per poi metterla accanto la cattedra rivolta verso Harry riprendendo l’argomento.
 
-“be’ - disse prendendo la penna -non sei un granché”-
 
Scherzava? Gli avevo ripetuto tutto alla perfezione. Inarcai le sopracciglia aspettando una spiegazione del suo giudizio.
 
-“ Sei stata impeccabile, complimenti, non credevo fossi così brava”- disse con un tono serio trascrivendo un voto sopra il registro.
 
Un attimo prima avevo creduto che mi avrebbe messo un voto basso, per vendetta per essere uscita con un altro rifiutando il suo invito.
 
-“bene, puoi tornare al posto”- mi sorrise.
 
Mi alzai dalla sedia per poi allontanarmi quando lui mi bloccò
 
-“ehm.. pranzi con me?”- fece quasi imbarazzato
 
Ci pensai un po’ su, no, non potevo. Ma era stato molto maturo però. Non mi sarei mai aspettata una cosa simile, credevo in una vedetta da parte sua.
 
-“uhm..- dissi alzando gli occhi in cielo -vediamo”-
 
-“si o no?”- mi chiese nuovamente sottovoce in modo da non farsi sentire dalla classe, facendo finta di parlare della lezione
 
“Andiamo Jackie potresti dargliela una possibilità. No Jackie, no, non puoi dargliela.” Pensai.
 
-“va bene. Ma sappi che non uscirò con te se oggi pranziamo insieme”-
 
-“lo vedremo”- mi sorrise per poi lasciarmi tornare a posto.

 




***
allora inizio ringraziando le persone che hanno recensito lo scorso capitolo c:
poi passo a dire che lo so, so che questo capitolo fa schifo, perché è davvero, davvero piccolo
ma so come farmi perdonare ouo
*rullo di tamburi*
...domani pubblicherò il primo capirotolo della mia nuova fanfiction TADAAA! 
okay spero davvero che seguiate anche quella, ci sconfido molto, anche perchè mi sono impegnata davvero tanto nello schiverla.
poi voglio dire che alla fine continuerò "stop the tape and rewind" però fatevi sentire.
va bene adesso vado

CONTINUATE A RECENSIRE vorrei sentire il parere delle lettrici silenziose almeno per una volta OuO
adesso vado davvero, ciao 
vi amo ♥
twitter:
 
https://twitter.com/xashtonhug

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Capitolo 9
*** Don't Fall in Love With Him. ***





Don't Fall in Love With Him.



-“Allora ragazze oggi cosa c’è a pranzo?”
 
-“Ehm non lo so, vedremo quando arriviamo.”-
 
Non stavo ascoltando la discussione delle mie compagne stavo ancora pensando a come dirgli che pranzavo con Harry. Durante il pranzo, anche se all’interno del college c’era la mensa, si poteva uscire. Di sicuro non avremmo mangiato a scuola, ne ero più che sicura, il problema era come dirlo alle ragazze.
 
-“Ehi? Jackie? Ci sei?- disse Bridget sventolandomi la mano davanti la faccia -Stai bene? O sei ancora stordita da stamattina?”- ridacchiò.
 
-“Stamattina- dissi con aria pensante, non capivo a che si stesse riferendo- cosa è successo?”- dissi spaesata.
 
-“Pronto? Harry, l’interrogazione..”- vfece ovvia.
 
-“Ah si..- dissi riprendendomi - ma dov’è Debby?”- chiesi notando la sua assenza.
 
-“Oddio, lo vedi che stai dormendo? Mi vuoi dire che ti prende?”-
 
-“Ehm.. oggi non starò con voi a pranzo..”- dissi abbassando lo sguardo.
 
-“Scommetto che è perché vuoi portarti avanti con la lezione di chimica, non è vero?”- mi sorrise.
 
Scossi la testa in senso di diniego.
 
-“Allora di storia?”- disse in alternativa.
 
-“Veramente oggi pranzo con Harry”- dissi chiudendo gli occhi preparandomi ad una sua possibile reazione negativa.
 
-“Cosa!?- fece bocca aperta -Jackie, non puoi, cioè. Se solo ti prendi una cotta per lui capisci che sei sfacciata? Lo dico per te, sei un’amica e non voglio che tu stia male per un imbecille.”- disse pronunciando l’ultima frase con un tono preoccupato poggiandomi la mano sopra la spalla.
 
-“Dai, che sarà mai?”-
 
-“Be’ davvero, cerca di non “innamorarti” di lui.”- disse infine facendo il segno delle virgolette con le dita.
 
-“D’accordo, ma non credo ci sia questo pericolo”- dissi con una leggera risatina in modo da sdrammatizzare.
 
-“Va bene, adesso vado, allora sei con lui ora?”- chiese per esserne sicura.
 
-“Si, non ti preoccupare.”- le sorrisi per poi fare cenno con la mano in segno di saluto
 
 
 
Stavo camminando lungo uno dei numerosi corridoi quando poi sentì premermi dai fianchi.
 
-"Ehi bellissima, andiamo?"- mi sussurrò dolcemente.
 
Mi girai ritrovando Harry davanti a me, annui accennando un lieve sorriso di approvazione.
Camminammo verso la sua auto: una Ranger Rover nera, bellissima a mio parere. Mi aprì la portiera facendo in modo che io potessi salirvi sopra.
 
-"Allora- dissi roteando gli occhi fino a farli cadere su di lui -Dove hai intenzione di portarmi?"-
 
-"Dove vuoi andare?"- mi chiese sorridendo dolcemente mentre cambiava marcia.
 
-"Uhm.. Non so.."- dissi con aria pensierosa.
 
-"Bene allora ti porto in un posto c'è ti piacerà di sicuro."- mi sorrise nuovamente mettendo una mano sopra la mia gamba, la osservai per un paio di secondi, non sapevo se essere disgustata o scocciata da tanta vicinanza.
 
 
 
***
-"Ecco, bellissima, siamo arrivati."- dice parcheggiando.
 
Mi guardai intorno era un parcheggio sul retro di un locale. Scendemmo dall'auto dirigendoci verso l'entrata dell'edificio. Harry si avvicinò a me facendo scorrere la sua mano con la mia, ma subito la ritrassi causando una leggera risatina da parte sua. Harry, aprì la porta, proprio come pochi minuti prima aveva fatto con la portiera dell’auto. Entrai seguita affiancata da lui, che, subito, mi fece cenno indicandomi un tavolo libero. Era isolato dal resto degli altri, forse per questo che non era stato occupato, il fatto di stare con Harry in un luogo così "appartato" mi mette un po' a disagio.
Andai a sedermi seguita da Harry che, invece di essersi di fronte a me, si sedette al mio fianco sopra il sedile che assomigliava tanto ad un divano, situato dietro al tavolo.
 
-"Ti piace?"- mi sorrise guardandosi intorno.
 
Annuii convinta, ma non per accontentarlo, mi piaceva davvero quel posto era tipo un fast food ma un po' diverso.
 
-"Ne sono felice."- continuò sorridendomi.
 
Era davvero carino, ma poi ripensai alla sua sfacciataggine quando mi aveva detto che presto o tardi mi sarei innamorata di lui. Ma questo non potevo permetterlo, avrebbe vinto il "gioco" e io non volevo. Non potevo perdere tempo abbassando la guardia e perdendomi nelle sue bellissime iridi verdi, nel suo sorriso perfetto, nel suo sguardo...
Lo vidi girarsi verso di me senza smettere mai di sorridere, avvicinò le sue labbra perfettamente rosee al mio orecchio.
 
-"Sei perfetta."- mi sussurrò ripentendo il gesto che aveva fatto poco prima con la mano.
 
Così facendo fece in modo da far intrecciare le nostre dita, abbassò lo sguardo sopra le nostre mani, in quel momento, perfettamente complementari tra loro. Gli sfuggì un sorrisetto, imbarazzato, tanto da fargli abbassare lo sguardo non reggendo la situazione.
 
-"Volete ordinare?"- viene una biondina al tavolo.
 
Harry alzò lo sguardo notandola e iniziando a squadrarla dalla testa ai piedi. Stava con me! Non poteva guardare un'altra, gli strinsi la mano in segno di farlo smettere..
 
-"Ehm ancora non abbiamo deciso, grazie."- disse non togliendole lo sguardo di dosso.
 
Ben presto, lo spostò su di me sorridendomi, accarezzandomi la mano con il pollice.
 
-"Quella non ha nemmeno la metà della tua bellezza"- mi sussurrò nuovamente all'orecchio facendomi rabbrividire.
 
Mi lasciò un bacio poco sotto l'orecchio che poi prolungò fino ad arrivare all'angolo della mia bocca, ma subito si staccò. Fui molto confusa su questo, aveva provato a baciarmi precedentemente, ma adesso che ne avrebbe avuto la possibilità non l'ha fatto, non che io glielo avrei concesso..
Tra di noi i era una sottile distanza, notandola passò il suo braccio destro dietro la mia schiena facendo un modo che non vi fosse più nessuno spiraglio tra i nostri corpi, rintracciò nuovamente le nostre dita, so che non avrei dovuto.. Ma mi piaceva a dire la verità, aveva le mani morbide e di tanto in tanto mi accarezzava il dorso della mano con il pollice, era dolce.
 
-"Ordiniamo?"- mi sorrise
 
-"Si, ma chiama altro cameriere."- dissi facendolo ridere.
 
 
 
***
-"Davvero Harry insisto, non c'era bisogno che pagassi al posto mio."- dissi mentre uscivamo dal locale dirigendoci verso la macchina.
 
Quelle poche ora che avevo passato con lui non erano state tanto male. Si era comportato bene, anzi, benissimo. A volte era anche troppo dolce con me, come se fosse un'altra persona.
 
-"Shh, zitta, se esci con me non devi pagare niente."- disse dandomi la mano, ormai non i facevo più caso, era come se lo conoscessi da tanto.
 
Salimmo in macchina diretto verso il college.
 
-"Che materie hai nel pomeriggio?"- chiese svoltando in una curva con una mano sul volante e l'altra perennemente intrecciata alla mia.
 
-"Ehm.. Zayn"- dissi mordendomi il labbro ripensando a lui.
 
Subito frenò di colpo -"Zayn?"- fece quasi stranito.
 
-"Si, Zayn, che c'è?"-
 
-"Ti piace vero?"- chiesi sbuffando.
 
-".. anche se fosse?"- inarcai il sopracciglio.
 
Non rispose ma abbassò lo sguardo sulle nostre mani per poi riposarlo su di me.
 
-“non puoi..”- disse diretto.
 
-“perché?”-
 
-“perché no”-
 
 
 
***
Salve pipooooool OuO
Allora la nostra Jackie si è decisa ad uscire con il professore.
Che ne pensate di Harry? Oppure..preferite Zayn? OuO
HAHAHAH okay, adesso vado, ringrazio le persone che hanno recensito, grazie c:
okay lol Ciaoo vi amo  ♥ ♥
 
ps. Passate da qua vi pregooo *faccia da cucciolo*
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2108343&i=1

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Capitolo 10
*** Fight. ***





Fight


“Andiamo Harry "perché no" non è una risposta” sbuffai incrociando le braccia lasciando la sua mano di conseguenza.
 
“Non te la sarai presa?” chiese preoccupato.
 
“No, solo che non capisco perché non potrebbe piacermi, è dolce, carino..” dissi pensando a lui.
 
“..e io?” sbottò distogliendo il suo sguardo in modo da non incontrare il mio.
 
“Tu cosa?”
 
“Come sono?”
 
“Be' tu..”  mi bloccai lasciandomi andare indietro nel sedile di pelle dell'auto.
 
Com'era Harry? Non lo sapevo. Non l'avevo capito ancora. Forse perché si comprovata ogni volta in un modo sempre diverso. Una volta da stronzo, una volta era sfacciato al massimo, e alla fine era anche così: dolce. Quella dolcezza che mi aveva dimostrato per tutto il tempo che siamo stati insieme. Le nostre mani, i suoi baci, il modo in cui mi sussurrava all'orecchio mi faceva impazzire.
Era perfetto o almeno lui ci va vicino. I suoi occhi mi facevano sciogliere erano tanto profondi..
Non potevo non pensare davvero quelle cose, insomma lui era Harry, Styles, il mio professore, non poteva essere che io mi prendessi una cotta per lui. Lo guardai, di profilo era altrettanto bello.
 
“Allora?” si girò buttandomi un'occhiata
 
“Sei simpatico.. Cioè..” dissi con un filo di voce. Avrei voluto dirgli che lo trovavo carino, che con lui stavo benissimo, ma non potevo, non per convezioni sociali, cioè sì, era il mio professore, ma per il semplice fatto che lui mi aveva detto che mi sarei innamorata, non volevo che vincesse.
Alla mia risposta non disse niente. Continuò a guardare la strada per tutto il tragitto che, all'andata, era stato breve, non so, forse perché avevamo parlato.
 
 
***
Al college Harry, proprio come quando eravamo in auto, non mi parlò. Era freddo. Che si fosse offeso per la risposta che avevo dato? Probabilmente.
Ora avevo chimica, odiavo quella materia anche perché come compagna mi era stata affibbiata Tiffany, esatto quella bionda, secondo me tinta, montata. La detestavo, all'apparenza sembrava dolce ma in realtà era montata, sfacciata, piena di se.
 
“Ehi Tomlinson dove sei stata a pranzo?” fece come se stesse parlando ad un bambino dell'asilo.
 
”Fatti i fatti tuoi” dissi fredda.
 
“Uh, non mi dire che hai pranzato in bagno.” disse con lo stesso tono di prima.
 
“No, non ho pranzato in bagno e se proprio lo vuoi sapere io..”
 
“Tomlinson, Cole, smettetela di chiacchierare e pensate al vostro esperimento” ci rimproverò il professore.
 
Entrambe abbassammo lo sguardo e iniziammo a preparare il tutto per l’esperimento. Vidi Tiffany aggiungere una quantità d’acqua maggiore rispetto a quella che avremmo dovuto utilizzare. Mi irritava ogni suo movimento. Stavo per esplodere.
Feci un respiro profondo in modo da calmare i miei nervi. Ero già abbastanza su di giri per essermi fatta richiamare dal professore.
 
“Tiffany -dissi con un sorriso finto- hai aggiunto troppa acqua”
 
“Zitta, so quello che devo fare”
 
Calma, dovevo stare, calma.
 
“Tiffany, se sbagli qualcosa possiamo anche farci male quindi lascia fare a me” insistetti mantenendo l’aria da persona calma.
 
“No Jackie, dobbiamo metterne di più. Sei scema?” mi disse in faccia mentre continuava a masticare quella gomma che le dava un’aria ancora più da stronza.
 
Avevo voglia di ucciderla.
 
“Dammi questo bicchiere” dissi tagliente
 
Mi guardò sorridendo per poi versare l’intero bicchiere nella provetta. La guardai cagnesco, subito presi un piccolo contenitore  con l’intenzione di versarlo direttamente nella provetta, tanto per far arrabbiare anche lei, ma il mio corpo non diede ascolto al mio cervello. Le buttai il contenuto addosso. Guardò i suoi vestiti, e, a sua volta, ripeté il mio gesto scagliandomi contro lo stesso prodotto.
 
“Ah sei soltanto una troia!” dissi, però il tono che avevo usato era stato eccessivamente alto, considerando che l’intera classe, il professore compreso, ci guardavano.
 
“Tomlinson, in presidenza!”
 
“Ma ha iniziato lei io non ho fatto niente” protestai.
 
“Non mi risponda a tono signorina, adesso vada, subito!” disse indicando la porta.
 
Mi alzai dal banco diretta verso la porta.
 
“Ma che succede qui? Le urla si sentono dall’ingresso..”
 
“Il problema professor Malik è che questa ragazza è altamente indisciplinata nei confronti miei e della compagna”
 
Zayn mi guardò “Ehm.. ci penso io a Tomlinson, lei continui pure la sua lezione” disse pacatamente facendomi cenno di uscire. Non esitai.
 
Chiusi la porta alle mie spalle iniziando a seguire Zayn. Era imbarazzante.
Nessuno dei due disse niente. Entrammo in un corridoio molto familiare. Presto, mi rendo conto che quella era l’aula di arte.
 
“Ma non dovevo andare in presidenza?” feci stranita.
 
“Preferisci andare dal preside o iniziare il lavoro per la scenografia?” sorrise.
 
“Ohw, be’. Grazie, allora inizio- sorrisi -bene dove sono le cose?” dissi guardandomi intorno.
 
“Dunque, ho già abbozzato i disegni, dobbiamo soltanto riportarli qua -disse indicando una struttura in legno -comunque io adesso vado a prendere un paio di cose tu inizia a studiare il disegno”
  
Sorrisi come segno di assenso, presi i fogli che Zayn prima di uscire aveva lasciato sulla cattedra. Li guardai, si erano facili, ci sarei riuscita.
Passai una mano sulla mia fronte, per poi guardarla: ero sporca, di sicuro per colpa di quella stronza. Sarei voluta andare in bagno ma non potevo. Cercai di fare il possibile per togliermi quella roba dalla faccia, anche senza guardarmi allo specchio.
 
“Ehi Zayn, senti sai per caso quan..” mi bloccai capendo che quello che era appena entrato non era lui.
Ero di spalle, non avevo la minima intenzione di farmi vedere in quello stato, già era tanto che mi avesse vista Zayn.
 
“Zayn non c’è. È andato a prendere delle cose” dissi sperando che se ne andasse.
 
“Non dovresti essere in classe a fare lezione tu?” lo sentii arrivare dietro di me.
 
“Eh.. devo aiutare Zayn per la scenografia.”
 
“Non mi importa, sono io il tuo professore quindi torna subito in classe.” Disse con tono autoritario.
 
“Non posso..”
 
“Perché non puoi?”
 
“Perché sono conciata così, dovrei andare a cambiarmi” dissi girandomi.
 
Mi guardò attentamente “Non hai niente di così scandaloso. Vai!” disse inarcando il sopracciglio e facendo cenno con la testa verso la porta.
 
“Ma Harry..”
 
“Non mi importa niente, vai” disse interrompendomi.
 
Lo guardai cagnesco incrociando le braccia “Sei troppo testarda ti ho detto di andare” ripeté.
 
“No. Mi hanno detto si stare qui, quindi non mi muovo.”
 
“E io ti dico che devi andare in classe. Ora!” affermò arrabbiato.
 
Sentii la porta aprirsi per poi vedere Zayn “Harry, non ti preoccupare, le ho detto io di stare qua”
 
Il riccio mi guardò malissimo “Dovrebbe essere a lezione”
 
“Be’ c’è stato qualche inconveniente, quindi per oggi sta qui ad aiutare me” sorrise Zayn liquidandolo.
 
Harry mi buttò un’occhiataccia per poi uscire sbattendo la porta.


 
***
Perdono, la prima cosa che dico, perché ha da un casino di tempo che non aggiorno ma come ben sapete
è iniziata la scuola e non ho molto tempo per scrivere/controllare/pubblicare nuovi capitoli.
spero di non aver commesso errori, se ce ne sono scusatemi davvero.
comunque sia questo capitolo non mi convince molto, non so, fatemi sapere che ne pensate.
adesso vado. Grazie per aver letto fino a qua.
vi vi bi(?)
-Me.

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Capitolo 11
*** He's trying. ***


He's trying.



-“No, aspetta ma per questa parte non bisogna fare così?”- dissi correggendolo nel disegno che stava
riportando sulla struttura per poi ricevere da Zayn un segno di consenso.
 
-“Bene, con questo ho finito”- dice indietreggiando di qualche passo.
 
-“Perfetto”- guardai il lavoro soddisfatta.
 
-“Però vedi che questa è solo la metà delle tante strutture”-
 
Gli feci cenno con la testa  -“Vado a lavare i pennelli?”-
 
-“No no, faccio io, tu adesso devi andare il classe”-
 
-“Scusa ma non ho l'ora con te oggi?”- dissi confusa.
 
-“No, l'ho scambiata con Harry, così posso portarmi avanti con il lavoro, ti chiederei di rimanere ma non
credo che accetterebbe.”-
 
-“Già -dissi in un sospiro- allora vado, ci vediamo”- gli sorrisi.
 
Mi guardai le mani erano leggermente sporche a causa della matita che avevo dovuto usare per il disegno. Ci rimasi male quando Zayn mi disse che non avrebbe avuto l'ora con me. Mi andava di stare con lui. Per quanto riguarda Harry no comment, mi stava odiano dal niente, solo perché non avevo detto quello che voleva sentirsi dire. Era solo uno scemo. Be' forse anch'io ho sbagliato, ero stata un po' dura con lui nonostante quella mezz'ora che avevamo passato insieme. Forse gli devo chiedere scusa o forse è meglio lasciare tutto com’è. Ma non sono una stronza, vorrei tanto esserlo, anche perché rende più forti, ma non ci riesco è più forte di me. Basta, dovevo chiedergli scusa. Mi sentivo incolpa.
Arrivai davanti alla classe trovando la porta chiusa. Feci per bussare iniziandomi a preparare mentalmente alla sgridata di Harry per il ritardo.. Quando poi vedo la porta aprirsi e ritrovandomelo davanti.
 
-“Sei ancora in giro”- disse infastidito.
 
-“Devo dirti una cosa, io..”- mi interruppe con un gesto.
 
-“Non mi importa. Comunque sei in punizione e il preside ha chiamato tua madre”- disse impassibile.
 
Strabuzzai gli occhi -“Come?!”-
 
-“Si, dovresti essere più rispettosa la prossima volta nei confronti dell'insegnate e anche in quelli della tua compagna”-
 
Incrociai le braccia guardandolo male -“Sai una cosa? Volevo chiederti scusa per oggi ma non credo lo farò.”-
 
-“Per cosa?”- disse iniziando ad avvicinarsi.
 
-“Per niente.”- dissi andando dalla parte opposta, ma subito sentii qualcuno tirarmi per il polso.
 
-“Per cosa Jackie, avanti sono curioso..”- disse a pochi centimetri da me.
 
-“No, non ho più niente da dirti. E poi scommetto che sei stato tua a dire al preside di chiamare mia madre”-
 
-“Dovevo, devo controllare quello che succede nella mia classe.”-
 
-“Si, ma non era nemmeno colpa mia, era colpa di quella bionda rifatta.”-
 
-“Non parlare così di lei.”-
 
-“Oh scusami se ho parlato male di una delle tante che ti vengono dietro.”- dissi con un tono infantile
prendendolo in giro -“ah io vado direttamente in presidenza, tanto è inutile discutere con te”-
 
 
Harry's pov
 
-“Ah io vado direttamente in presidenza, tanto è inutile discutere con te..”- la seguii visto che dovevo andare anch'io in presidenza per parlare con sua madre
 
"Volevo chiederti scusa per oggi, ma non credo lo farò" a cosa si riferiva? Stavo morendo dalla voglia di saperlo. Era davanti a me che camminava. Eravamo in un punto morto della scuola, dove non c'era niente. Mi sporsi in avanti e la presi per i fianchi.
 
-“Dimmelo..”- le sussurro sulle labbra.
 
-“Non devo dirti niente.”- continua più testarda di prima.
 
La guardai negli occhi, ma subito abbassò lo guardo. -“Senti.. Ne parliamo dopo? Cioè non ora, stasera, ora non è momento..”- le dissi dolcemente mettendole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Non mi rispose. Mi avvicinai ancora di più lasciandole un bacio sulla guancia. -“Andiamo”- la incitai ad andare avanti.
 
 
***
-“In poche parole signora, sua figlia ha trasgredito le regole..”- le disse il preside.
 
Avevo un po' di senso di colpa, non era tutta colpa di Jackie.. Mi dispiaceva, ma era il mio lavoro e avrei chiamato anche i genitori di Tiffany. Per tutto il tempo aveva tenuto lo sguardo basso.
Ad un certo punto il telefono della madre inizia a squillare -“Oh mi scusi, davvero”- disse frugando nella borsa
 
-“Faccia pure non si preoccupi.”- disse Dowson.
 
La donna rispose al telefono e dopo qualche secondo rivolse un sguardo a Jackie.
 
-“Pronto? Si, aspetta un attimo.. Mi scusi, è un problema se Jackie un secondo esce fuori? Andrei io ma nemmeno per farle perdere tempo.”- disse nel modo più gentile possibile.
 
Il preside fece cenno con la mano -“Ma torni prima che sua madre se ne vada, Styles, vada con lei.”-
 
 
Jackie's pov
 
-“..Styles, vada con lei”- doveva venire proprio? Ah mi irritava.
 
Velocizzo il passo in modo da seminarlo -“Jackie fermati..”-
 
Non gli do retta e continuo a camminare verso l'ingresso.
 
-“Jackie, maledizione -dice fermandomi- la smetti?”-
 
-“Di fare cosa?”- feci finta di niente.
 
-“Stasera, noi due, cena.”-
 
-“Cosa?”- avevo perfettamente capito cosa intendesse, ma credevo mi odiasse..
 
-“Stasera usciamo”-
 
-“Ma anche no, ciao.”-
 
-“Senti a me non..”- mi bloccai vedendo una persona ferma davanti alla porta, che aveva assistito alla nostra  "scenetta"
 
-“Bene, bene, bene, sto via un po' di tempo e chi mi ritrovo? Il mio migliore amico che ci prova con mia sorella.. Uhm bene..”-
 
-“Infatti Lou, ci sta provando, e non ci riesce.”- dissi andandogli incontro ed abbracciandolo.
 
-“E tu che ci fai qui.”- gli sorrise Harry per poi abbracciarlo.
 
-“Niente amico, la mia sorellina si è comportata male e sono venuto con mia mamma per farti una visita.”-
 
Ah bel fratello, non era venuto per me, ma per il suo migliore amico.. Grazie.
 
-“E’ stato questo idiota, io non ho fatto niente di male.”- sbuffai.
 
Harry mi guardò malissimo e io ricambiai con un sorriso.
 
-“Comunque, come te la passi?”- chiese Louis.
 
-“Ah diciamo ben..”- mi interrompe.
 
-“No, Jackie, parlavo con Harry.”- disse per dispetto.
 
Harry mi guardò con il suo solito sorrisetto da stronzo. Pft lo odiavo.
 
-“Allora, che ne dici di uscire stasera? Andiamo a prenderci una birra magari.”-
 
In quel momento amai mio fratello. Se Harry diceva di sì, almeno per quella sera, mi avrebbe lasciata in pace. Sarei uscita volentieri con lui, l’ultima volta ci sono stata benissimo. Ma poi si è comportato da stronzo, quindi no.
 
Louis vide, dalla mia espressione, speravo in una risposta affermativa da parte di Harry. Forse aveva intuito che non mi andasse a genio. -“Ah vero tu devi uscire con Jackie.”-
Stronzo anche tu.
 
Harry mi guardò interrogativo -“Sai benissimo che l’ultima cosa che voglio fare è uscire con te. Non ti sopporto.”- dissi incrociando le braccia.
 
-“Bene, Louis, allora facciamo un’altra sera.”- gli sorrise.
 
Lo guardai seria. Avevo tanta voglia di urlargli in faccia quanto lo odiavo, ma forse non avrebbe aiutato il mio andamento scolastico, considerando che, da quel punto di vista, come professore mi odiasse.
 
 


***
Hiiiii
allora.. mh bene, che ne dite? So che non è un granché
comunque sia, voglio ringraziare le persone che hanno recensito lo scorso capitolo.
Anyway che ne pensate di Louis? e di Harry e Jackie? eheh.

sinceramente non mi importa nulla delle recensioni, voglio solo sapere che ne pensate 
potete anche dirmelo con un messaggio oppure su twitter.
Okay, adesso vado, grazie per aver letto. vvb.
-me

(twittah: 
https://twitter.com/drewsjuliett)

 

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Capitolo 12
*** Thank you, hello ***


Thank you, hello



Ero nella mia stanza quando poi sento bussare alla porta. Non erano le ragazze di sicuro, visto che erano uscite a fare un giro per Londra.
 
Andai ad aprire ritrovandomi quell’idiota -“Che vuoi?”- dissi annoiata.
 
-“Senti, portami rispetto. Anzi mi devi baciare i piedi.”- disse con un tono teatrale.
 
Scoppiai a ridere. -“No, davvero, che vuoi Louis?”-
 
-“Niente..”- disse entrando -senza permesso- in camera mia.
 
-“Ehm prego..?”- dissi alludendo alla sua gentilezza.
 
-“Dunque esci con Harry.”- disse con un sorrisetto malizioso.
 
Sgranai gli occhi -“No! Mai, lo detesto, si comporta malissimo con me, non ci voglio avere niente a che fare.”- sbuffai sedendomi sul letto.
 
-"Tanto so che tra un paio di giorni ne sarai presa.."-
 
-"Per niente, dite tutti così."- sbottai incrociando le braccia.
 
-"Ad ogni modo, anche se Harry è il mio migliore amico, è meglio che non ti piaccia."- disse pacatamente alternando alle parole momenti di silenzio, per far capire che stesse pensando alle parole da dire.
 
Avrei voluto tanto chiedergli il perché ma avrebbe creduto che mi interessasse quindi lasciai perdere.
Mi misi a parlare con Louis, di tutto. Ormai si era fatto pomeriggio, quindi doveva tornare a casa, aveva non so quale impegno. Mi salutò dicendo che era necessario che fosse a casa. Bah..
Poco prima che mio fratello aprisse la porta, vidi la porta aprirsi automaticamente per poi vedere Bridget entrare. Dopo avermi vista spostò subito lo sguardo su mio fratello, che si trovava vicino alla porta.
 
 -"Tu sei..?"- disse leggermente confusa.
 
Stavo per aprire bocca quando lui mi precedette -"Piacere bella, sono Louis, Louis Tomlinson, il fratello della tua amica qui."- disse facendo cenno con la testa verso di me.
 
Lei assunse uno sguardo stupito, ma subito dopo sorrise stringendogli la mano. -"Piacere mio, Bridget."-
Presto iniziarono a parlare del più e del meno, non la smettevano.
 
-"Ehm.. Lou, credo che tu debba andare.."- dissi cercando di farlo andare via.
 
-"Andiamo Jackie, stiamo parlando.."-
 
-"Si, l'ho notato, ma non credi che dovresti andare?"-
 
-"Nah, piuttosto, vai fuori, mi pare di aver visto Zayn da qualche parte."- disse Bridget.
 
Scocciata, uscii fuori dalla stanza sbattendo la porta. Iniziai ad incamminarmi verso la sala comune del college dove vi erano i computer, dei tavolini e qualche pouf.
Entrai vedendo qualcuno di spalle, Zayn. Mi avvicinai a lui, magari se gli avessi chiesto di uscire avrebbe detto di si.
 
-"Ehi ciao Z.."-
 
-"Scusami tanto dolcezza, ma devo andare sono di fretta, ciao!"-disse velocemente lasciandomi un bacio sulla guancia.
 
Mi morsi il labbro inferiore vedendolo allontanarsi, per poi scomparire.
Avrei voluto tantissimo uscire con lui. Mi andai a sedere in un tavolino infondo alla stanza.
Vi appoggiai la testa sopra e chiusi gli occhi per cercare di mettere ordine nella mia mente.
 
-"Tomlinson, non sa che i tavolini non servono per dormirci sopra?"-
Alzai lo sguardo vedendo Harry accomodarsi nella sedia di fronte alla  mia -"Non stavo dormendo."- dissi ricomponendomi sulla sedia.
Cosa voleva?..
Lo guardai alzando le sopracciglia aspettando cosa aveva da dirmi.
Inizialmente fece una faccia stranita, ma, dopo, capii che era per via dell'attesa delle sue parole.
 
-"A quanto pare stasera dovrai uscire per forza con me."- disse facendo quel solito sorrisetto da figlio di puttana.
 
-"Spiegami perché dovrei."-
 
-"Perché tuo fratello mi ha dato buca."-
 
-"Ah così io sarei la seconda scelta!? Vero? Proprio come succede tutti i giorni, non c'è Agnes e tu vieni da me."- dissi freddamente senza smettere di guardare l'angolo opposto della stanza.
 
-"Ma che dici? Scherzi vero? Non l'ho mai nemmeno pensato."- disse con una faccia sconvolta. 
 
 
Harry's pov
 
La guardai sconvolto. Pensava davvero questo? Si era sbagliata del tutto. Lei era tutt'altro che una seconda scelta.. Mi alzai diretto verso la porta. Come poteva pensarlo? Io la, la... Cioè era carina, i suoi occhi erano bellissimi, i suoi capelli, il suo profumo.. Non mi piaceva, o si? In quel momento sapevo solo che volevo stare solo, senza nessuno intorno.
 
-"Harry, non si saluta più..?"- sentii quella solita voce.
 
-"Agnes, non ho tempo, devo andare."- dissi cercando di essere più convincente possibile.
 
-"Ah d'accordo, allora stasera insieme."-
 
Non me lo stava nemmeno chiedendo, aveva fatto tutto lei. Quella sera volevo stare solo con Jackie..
 
-"Veramente, stasera.."- esitai un po'.
 
-"Harry, ultimamente ti sento lontano, passi troppo tempo con quella bambina."- disse con aria disgustata.
 
-"Ah, non è vero."- dissi con una smorfia.
 
Lentamente si avvicinò a me, era troppo vicina. Da un momento all'altro la sentii poggiare le sue labbra sulle mie. La lasciai fare, ricambiando il bacio. Non mi importava, no.. Jackie era troppo difficile, ma era proprio questo quello che mi piaceva. Ma in quel momento non mi interessava, potevo avere qualsiasi ragazza, non perché fossi attraente, ma perché quando ci provo con qualche ragazza non rinuncio tanto facilmente, a prescindere dal fatto che tutte le donne con cui sono stato erano facili. Agnes.. Be' lei non era un'amica, nemmeno la mia ragazza, ci andavo a letto e basta, niente di più, niente di meno.
 
 
Jackie's pov
 
Forse ero stata troppo dura con Harry. Forse dovevo scusarmi, oltre tutto per quanto stronzo potesse essere è stato "gentile" con me.
Inizio a cercalo lungo i corridoi quando poi lo vedo, lì, attaccato come una piovra a Agnes. Mi fece innervosire, non ero gelosa, per niente, ma quando gli avevo detto quelle cose, dalla sua reazione, mi era sembrato che mi fossi sbagliata, invece avevo pienamente ragione. Fanculo a lui. Iniziai ad accelerare il passo, diretta verso la mia camera, ad un certo punto qualcuno afferrò il mio braccio. Mi girai per poi incontrare due meravigliose iridi azzurre e un sorriso che mozzava il fiato. Non ci credevo.

-"Sei qui!"- dissi abbracciandolo.
 
-"Si, amore sono qui."- disse lasciandomi un bacio sulla fronte.
 
-"E qual buon vento, Horan?"-
 
-"No, sai, stavo cercando una ragazza bellissima, hai presente capelli castani, occhi verdi, alta più o meno così, la mia migliore amica insomma."-
 
Sorrisi e lo abbracciai nuovamente. Andammo fuori in giardino e mi disse che era li perché quella sera sarebbe dovuto uscire con Liam. Gli raccontai tutto, come sempre dal resto, era il mio migliore amico ed eravamo soliti a raccontarci tutto per filo e per segno. Gli raccontai tutto. Anche di Harry.
 
-“Dai lascialo perdere, comunque esci con lui stasera..?”- disse titubante.
 
-“No, assolutamente. Dopo averlo visto con quella tizia? Mai.”- dissi incrociando le braccia.
 
-“Ma dai, magari lui non c’entra nulla ed è stata lei a baciarlo.”- cercò di convincermi.
 
-“No Niall, non se ne parla.”-
 
Ci fu qualche minuto di silenzio, quando poi ripensai al perché lui era li. Doveva uscire con Liam..
Aspetta..
 
-“Niall, ho un’idea!”- dissi alzandomi di scatto dalla panchina.
 
Inarcò le sopracciglia non capendo a cosa mi stessi riferendo.
 
-“Oh ma è possibile che non capisci? Debby.”- feci ovvia.
 
-“Continuo a non capirti..”- quasi canticchiò.
 
-“Insomma, Debby ha una cotta per Liam, quindi che ne dici se stasera facciamo un’uscita a quattro?”-
 
-“Scusami Jackie, per me va bene, ma continuo ancora a non capire cosa centri con Harry..”- disse bloccandosi proprio sull’ultima parola.
 
-“Dio mio Niall, Harry no.”-
 
-“Harry no, cosa?”- parlò una voce alle mie spalle.
 
Mi girai per ritrovarmelo davanti in tutto il suo splendore. -“Sai che non si parla delle persone che non sono presenti?”- mi sussurrò facendomi rabbrividire.
 
Ci volle qualche secondo affinché mi “riprendessi”. Notai che Harry aveva iniziato a parlare con Niall. Possibile che lo conoscessero tutti tranne me?
Subito mi piazzai davanti a loro, visto che precedentemente mi ero allontanata mentre parlavo con Niall che, a differenza mia, era rimasto seduto per tutto il tempo.
 
-“Scusaci Harry, ma noi dobbiamo proprio andare.”- dissi prendendo Niall per un braccio e camminando dalla parte opposta.
 
-“Ohw, frena Tomlinson. Stavo semplicemente parlando con Horan.”-
 
-“Si, ma francamente a me non importa se stavate parlando o meno. Adesso., come ti ho già detto, dobbiamo andare. Grazie, ciao.”- dissi in modo più gentile possibile con un sorriso falso.



**
occhi a me, per favore *alza le braccia *
come prima cosa: volevo ringraziare la gente che sta seguendo questa ff.
secondo: passate da qua? 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2397214 vi preeego
non ve ne pentirete, ho poche visite quindi mi chiedevo se vi andasse di passare anche da la.
anyway grazie per aver letto anche questo capitolo.
che ne pensate di Agnes? personalmente penso che sia una palla al piede
va bene, adesso vado, ciaoo bellezze
-me.

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Capitolo 13
*** I'm Weird. ***


 
I'm Weird



-“Non credi di essere stata un po’ troppo dura nei suoi confronti? Insomma non sta..”-
 
-“Non me ne importa Niall quante volte devo dirlo!”- dissi alzando il tono di voce, interrompendolo.
 
-“Ehi, calmati piccola.”- disse tirandomi a se e abbracciandomi.
 
-“Allora, stasera.. che facciamo alla fine?”-
 
-“Ci vediamo alle 20.30, passo io a prendervi. Adesso devo andare tesoro.”- disse lasciandomi un bacio sui capelli.
 
-“D’accordo. A stasera.”- gli diedi un bacio sulla guancia per poi sciogliermi dal nostro abbraccio.
 
Lo guardai allontanarsi verso il parcheggio, mi voltai e andai verso la porta che apriva sul giardino, avrei dovuto avvertire Debby per quella sera, infondo
stavo uscendo per lei, così almeno avrebbe passato del tempo con Liam. Non appena entrata, mi ritrovai in un corridoio molto ampio con alcuni armadietti ai lati. Non c’ero mai stata a dire la verità, ma fortunatamente riuscii ad orientarmi ritrovandomi all’ingresso, così avrei potuto facilmente raggiungere la mia camera.  
 
-“Poi mi dici che ti è preso, mi sembri un po' nervosetta.”- ridacchiò. Dio, ancora lui.. ma che voleva da me?
 
-“Fanculo a te.”- dissi accelerando il passo.
 
-“Dio mio, Jackie, perché devi fare così? Se ho fatto qualcosa per starti così antipatico dimmelo, almeno ti chiedo scusa.”- disse prendendomi per un braccio e piazzandosi di fronte a me.
 
Lo guardai, mi faceva impazzire, era una di quelle persone veramente belle, quel tipo di persone che piace a tutti a prescindere dai propri gusti. Per la serie: o ti piace o ti piace. Realmente non aveva fatto nulla, ero stata io a fare l'acida sin dall'inizio respingendolo, ma da quanto mi aveva raccontato Bridget, non avrei potuto fare altrimenti..
 
-“Nulla -abbassai lo sguardo- solo che mi da fastidio questa tua arroganza, mi da fastidio che mi chieda perennemente di uscire.”- dissi un po’ più calma col fare ragionevole.
 
-“Scusa..”- disse abbassando anche lui lo sguardo.
 
Sembrava dispiaciuto, forse Niall aveva ragione, forse quel bacio non era partito da lui. Una volta mi disse esplicitamente che lei non gli interessava, ma non sapevo fino a che punto credergli. Ma comunque sia io volevo uscire con Zayn, non con lui..
 
-“Non è nulla.”-
 
-“Adesso mi dici perché non mi vuoi dare una possibilità..?”- disse avvicinandosi ulteriormente a me.
 
Perché che non gli volevo dare una possibilità? Nemmeno io lo sapevo. Lui era bello, tanto. Ma.. No, cioè, non lo sapevo, non sapevo nulla in quel periodo, avevo la testa incasinata al massimo, dire che non ci capivo più niente dei miei sentimenti era dire poco.
Ma poi, chi se ne frega? Basta, non fa nulla, sono stanca di pensare prima i agire. Forse mi faccio troppi complessi.
 
-“Scusami non sei tu. Solo che.. bah.. Nulla. Scusa devo andare.”- dissi lasciandogli un bacio sulla guancia andandomene.
 
Gli diedi le spalle e iniziai a pregare mentalmente che lui mi venisse dietro, avrei accettato all'istante se solo mi avesse chiesto di uscire con lui. Ma forse non l'avrebbe fatto dopo quello che gli avevo detto. Sicuramente si era stufato di me, ti pareva, tutti si stufano di Jackie alla fine, troppo complessata, troppo complicata, tutti che cercano di "capirti" per poi uscirne fuori con la solita frase “sei strana, non ti capisco”. Okay, avevo perso le speranze, non me l'avrebbe più chiesto. Ma d'altronde sono stata io a dirglielo. Quindi non mi meravigliavo, anzi era stato gentile.
 
 
***
-“Ehi Debby.. -mi guardai intorno per poi chiudere la porta -Debby?”-
 
Che strano, eppure avrei giurato che fosse in camera, considerando che avrebbe dovuto studiare per il test di martedì. Senti bussare alla porta.
 
“Ti prego fa che sia lui, fa che sia lui” pregai mentre aprivo la porta. Ecco, grazie per aver esaudito le mie preghiere.
 
-“Jackie, scusa se ti disturbo.”-
 
“Disturbo Harry? No! Quale disturbo? Guarda, stavo solo aspettando te. Sono felicissima che tu sia qui. Adesso, sai una cosa? Ho una voglia matta di uscire con te. Che ne dici di stasera?” ovviamente, queste cose le pensai soltanto, non le avrei mai dette ne ora e ne mai.
 
-“Ah non..”- mi interruppe.
 
-“Debby mi aveva detto se potevo passargli qualche esercizio, in modo che potesse esercitarsi. Potresti darle tu questi?”- disse porgendomi delle fotocopie.
 
-“Oh, certo -dissi con un tono visibilmente deluso- non ti preoccupare appena la vedo gliele consegno.”- continuai per poi stringere i fogli al petto.
 
Lui continuava a fissarmi.. -“Qualcosa non va?”- disse premuroso accarezzandomi il braccio sinistro.
 
-“Oh tutto bene. Eh.. Hai bisogno di qualcos'altro?”- dissi con lo sguardo basso.
 
Esitò un po' all'inizio, stava per dire qualcosa, ma poi si fermo subito. -“No, nulla. Adesso devo andare. Ci vediamo.”- disse allontanandosi.
 
Non risposi nemmeno chiusi la porta per poi prendere il cellulare e mandare un messaggio a Debby, dove le dicevo che saremmo dovute uscire quella sera. Subito mi rispose, mi disse che era fuori e che tornava alle 19.00. Non feci nemmeno caso a rispondere. Forse avevano ragione quando dicevano che io fossi strana, un attimo prima lo mando a fanculo e subito dopo sono sulla soglia di piangere solo perché non mi ha chiesto di uscire, cosa che, aveva fatto sin dal primo momento che mi ha vista, ma per via della mia testa dura ha smesso. Andai ad mettermi sotto le coperte, non avevo voglia di fare nulla.
 
 
***
Aprii gli occhi, non capendo bene all'inizio dove mi trovassi o cosa avrei dovuto fare, poi pensai che quella sera sarei dovuta uscire. Presi il telefono e vidi che erano le 19.30. Solo in quel momento mi resi conto del rumore dell'acqua che scorreva sotto la doccia. Sicuramente era Debby. Non avevo davvero voglia di uscire, ma dovevo. Aprii l'armadio tirandone poi fuori un paio di jeans neri e poi sopra avrei indossato un top con sopra un cardigan a trequarti. Non mi sforzai nemmeno a cercare dei vestiti decenti. Tanto.. Harry non c'era. Sbuffai per poi gettare i vestiti sul letto. Mi passai una mano in faccia. Possibile che stava in quel modo per qualcuno che fino a qualche ora fa non potevo nemmeno vedere? Che poi io non lo odiavo prima. Mi infastidiva il suo comportamento. Stop. Nulla di più, nulla di meno. L'avevo anche detto che lo trovavo carino ma che non avrei avuto intenzione di dirglielo.. o forse avrei dovuto..? Avevo voglia di andare da lui. Ma forse meglio di no. O Cristo, perché mi stavo facendo tutte quei complessi su Harry? Basta.
 
-“Ehi Jackie, vedo che ti sei svegliata..”- mi sorrise Debby appena uscita dalla doccia.
Debby era molto dolce, sì, a volte sembrava in un mondo tutto suo, come io in quegli ultimi giorni d’altro canto.
 
-“Eh già..”- dissi mentre ero seduta sul letto piegata in avanti con il mento poggiato sulle mani.
 
-“Qualcosa non va..?”- disse avvicinandosi a me.
 
-“Oh, no. Tutto a meraviglia.”- sorrisi.
 
Avevo ancora un'ora di tempo, così decisi di andare in giro, almeno l'avrei incontrato.
“Cosa cazzo stai facendo Jackie?” Pensai mentre camminavo per i corridoi del college. Andai nella sala comune, quando lo vidi festeggiai mentalmente. Non volevo andarmene, quindi decisi di ordinare qualcosa da bere al bar. Stava parlando con il preside, chissà di cosa.. Ad un certo punto si girò vedendomi, subito abbassai lo sguardo facendo finta di guardare qualcosa sul mio telefono. Aspettai qualche minuto prima di riportare il mio sguardo su di lui, ma quando lo feci non c’era più. Merda, forse avrei dovuto riprendere a cercarlo. Dio quanto ero stupida. Eh dicevo di essere stupida eppure cercavo in tutti i modi di incontrarlo. Molto astuta Jackie, davvero.
 
-“Mi scusi Mr.Bruce può fare due caffè?”- sentii il preside parlare alla mie spalle, mi irrigidì pensando che lui era dietro di me.
 
Finsi di messaggiare con il cellulare. Cosa facevo adesso? Non potevo nemmeno andarmene, sarebbe sembrato che me ne andavo perché c'erano loro. Ma d'altronde era così anche se  valeva solo per il preside. Quello era uno dei momenti in cui hai bisogno di qualcuno/qualcosa che venga a salvarti. Ma sapevo che non sarebbe successo nulla così pensai di fare una cosa stupida, tanto così, giusto per cambiare. Finsi di ricevere una chiamata.
 
-“Pronto?”-
 
“Che scema che sono” continuai a pensare.
 
-“Uh Niall, si.”- abbassai il tono di voce per rendere la cosa più convincente, come se non volessi che qualcuno sentisse ciò che dicevo.
Ad un certo punto mi arrivò davvero una chiamata da Niall. Bello.
 
-“Si, aspetta un attimo”- mi allontanai per andare in corridoio e rispondere alla vera chiamata.
 
-“Niall, però, che tempismo, meglio tardi che mai.”- dissi ironica ritornando nella sala e andarmi a sedere lontana da quei due.
 
Sentivo Niall parlare, ma non facendo caso alle sue parole, ero troppo impegnata ad osservare Harry.
 
-“Jackie? Mi stai ascoltando?”-
 
Alle sue parole tornai alla realtà. -“Si, certo Niall.”-
 
-“Bene, allora cosa ho detto?”- lo sentii sogghignare dall'altra parte del telefono.
 
Mi alzai iniziando a girare per la sala -“Uhm.. Bè.. che mi ami tantissimo e che non vivresti senza di me”- dissi con un nonchalance passando dietro Harry, il quale si girò sentendomi parlare. Risi pensando alla cazzata che avevo appena detto, non che Niall non mi volesse bene.
 
-“Ah Jackie, Jackie, Jackie..”-
 
-“Tesoro, so come mi chiamo..”- dissi appoggiandomi allo stipite della porta, non molto distante dal bancone, dove in quel momento si trovavano Mr.Dowson e Harry.
 
Quest’ultimo continuava a guardarmi, attenzione non che lo stessi facendo apposta, non era mica colpa mia se il mio migliore amico mi aveva chiamato. Eh.
 
-“Si amore, però non mi ascolti quando parlo. Comunque ho detto che ti passo a prendere un po' prima e che Liam e Debby escono per conto loro.”-
 
-“Uh quindi saremo solo io e te?”- dissi mordendomi le labbra.
 
-“Sempre se a te ti va di uscire con me..”- rise.
 
-“Ovvio che mi va amore, ci mancherebbe.”- sorrisi.
 
Guardai l'ora, mi mancava poco tempo, ma d'altronde era Niall, non mi dovevo preparare per il mio migliore amico, cioè, lui mi aveva visto in tutti i modi, quindi, anche se mi fossi presentata senza cambiarmi non si sarebbe scandalizzato più di tanto.
 
-“Comunque dove andiamo..? Tanto é Sabato, posso uscire stasera. Che ne dici di andare da te..?”- dissi le ultime due parole alzando leggermente il tono.
 
-“Perfetto. Ti aspetto fuori dal college allora.”-
 
-“Okay amore, a dopo.”- sorrisi.
 
 
Harry's pov.
 
Non che lo stesse facendo apposta, anche perché avevo capito che non le interessavo, quindi doveva veramente -uscire con- andare a casa di qualcuno. Non le avrei più chiesto di uscire con me, no, non volevo farmi odiare da lei, era l'ultima cosa che avrei fatto. Però di sicuro non l'avrei lasciata andare con qualcun altro. Pensai a quando aveva combinato quel casino nell'aula di chimica, si, quello era un buon pretesto per "punirla" anche perché il preside non aveva fatto nulla. Dopo aver finito di parlare della gita scolastica passai dal mio ufficio per scrivere la punizione che poi avrei dovuto consegnarle. Andai dritto in camera sua, bussai più volte ma nessuno aprì. In un certo momento pensai che forse era già uscita, quando poi venne ad aprire la porta, ritrovandomi Jackie davanti. Nonostante fosse sabato sera era vestita in maniera molto semplice, ma stava comunque benissimo.
 
-“Ehm.. Devo dirti una cosa.”- subito mi bloccai pensando che forse dopo questo mi avrebbe odiato. E di sicuro non lo volevo.
 
-“Il preside si è ricordato che stamattina oltre a chiamare tua mamma dopo non ti ha assegnato alcun tipo di punizione, quindi mi ha detto che me ne sarei dovuto occupare io..”- cercai di dire in modo più convincente possibile.
 
-“Oh.. e cosa dovrei fare..?”- chiese. Non mi sembrò molto scossa sapendo quali fossero i suoi piani per quella sera.
 
-“Non so, però mi ha detto che dovrai rimanere qua stasera.”- dissi titubante.
 
-“D'accordo. A fare..?”- incrociò le braccia appoggiandosi leggermente alla porta.
 
-“Hai ancora quegli esercizi che avevo assegnato a Green?”-
 
Non disse nulla, si girò entrando in camera, io avanzai di poco per fermarmi davanti alla soglia della porta. La vidi guardasi intorno per poi aprire il cassetto della scrivania prendere le fotocopie.
 
-“Bene dai, andiamo.”- le dissi facendola uscire per poi seguirla e chiudere la porta alle mie spalle.
 
Pensai a dove saremmo dovuti andare, alla fine andammo nel mio ufficio visto che le classi o erano occupate dagli studenti dell'ultimo anno o erano chiuse. Entrai per poi andarmi a sedere, vidi Jackie rimanere davanti alla porta.
 
-“Dai su dolcezza, non ti mangio.”- dissi facendole cenno di sedersi.
 


***
Buonaseraa.. allora, che ne dite? mh.. lo so, l'ultima parte è scritta malissimo.. comunquee
volevo ringraziare le persone che stanno seguendo questa storia: grazie
Poii che ne pensate di Jackie? E' strana, prima è acida con Harry e dopo in meno di un minuto gli va dietro cercandolo per il college.. è in contrasto con se stessa il più delle volte, non sa se scegliere lui o Zayn, voi chi scegliereste..? 
comunque, so che non c'entra nulla.. la scorsa volta vi avevo postato il link di una mia ff appena iniziata (
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2108343&i=1) mi farebbe tantissimo piacere se passaste anche solo a dare un'occhiata.
Va benee, adesso vado, un bacio xx
-Me.

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Capitolo 14
*** Tonight ***


 
Tonight



-“Ma tu non devi uscire stasera?”- disse iniziando con gli esercizi
 
-“Mh no.. devo rimanere qui ad assicurarmi che tu rimanga nel college”-
 
 
Jackie's pov.
 
Non mi importa come e quando il preside si sia ricordato della punizione. Non mi dispiaceva poi così tanto rimanere nel college. L'unico problema era: come si facevano quei cosi? Non ne avevo la più pallida idea, insomma, l'ho detto che ultimamente non ci capivo più niente e l'ultima cosa che facevo era stare attenta alle lezioni. Solo che quello era un dramma, non capivo niente di quello che c'era scritto. Guardai il foglio bianco per un decina di secondi. Mi morsi l'interno della guancia. Forse avrei potuto fare gli esercizi a risposta multipla rispondendo a random, ma nel caso in cui fossero stati sbagliati non sarebbe stata una figura tanto carina davanti ad un professore tra l'altro.
 
-“Qual è il problema?”- sorrise.
 
-“Secondo te..?”- feci con ovvietà.
 
-“Dovresti stare più attenta in classe.”- disse alzandosi dalla scrivania.
 
-“Lo so..”- sbuffai.
 
Ad un certo punto lo sentii dietro di me. Si chinò in avanti in modo da avere il foglio davanti a se. Portò le sue braccia alla stessa altezza delle mie per poi prendermi la penna dalla mano e farmi vedere come si sarebbero dovute svolgere quelle schede. Iniziò a parlarmi su cosa trattava la lezione. Fu un tentativo del tutto inutile sul come spiegarmi l’argomento. Perché in quel momento non ascoltavo le sue parole, ma ero intenta a sentire la sua voce pacata. La adoravo, adoravo il modo in cui parlava. Mi girai verso di lui mentre ancora spiegava, aveva delle labbra perfette, le osservavo mentre si muovevano nel pronunciare le parole.
 
-“Allora.. adesso hai capito?”- chiese gentilmente con un sorriso, quando poi si girò verso di me notando che lo stavo fissando.
 
Dio, i suoi occhi. Erano perfetti? Era dire poco. 
Si avvicinò un po' di più, in quel momento mi prese una fitta al petto, lo stomaco era andato completamente a puttane. Avrei voluto che si avvicinasse quel poco, quel minimo per permettere che le nostre labbra si toccassero.
Ed ecco stava per farlo quando qualcuno bussò alla porta. Imprecai mentalmente. Troppo. Sopratutto quando Harry andò ad aprire e dal nulla spunto quella.. Come definirla? Non lo sapevo nemmeno io. Gli ci si buttò addosso, cosa che mi fece ribollire i nervi.
 
-“Quindi che facciamo stasera, amore?”- disse come una gatta morta.
 
Ah "amore" mi disgustava tutto ciò. Smisi di guardarli e ritornai alla mia punizione.
 
-“Non posso, devo rimanere qui.”-
 
Improvvisamente pensai al fatto che l'idea che mi era venuta prima sul fare per prima le risposte multiple non era un'idea poi tanto male.
Sentii quei due che parlavano, ma preferivo non dargli retta. Harry era tranquillo mentre lei si stava lamentando. Bah.
Sentii chiudersi la porta e subito lui tornò al suo posto. Avevo la sensazione di avere il suo sguardo addosso, infatti era proprio così.
Aspettai un paio di minuti, solo il tempo di scrivere qualcosa su quei fogli, sinceramente non sapevo nemmeno io cosa stessi scrivendo, facevo sempre così quando non sapevo qualcosa nei compiti: scrivevo la cosa più logica, sì, era come inventare tutto. Pensai che finalmente era ora di dire qualcosa, considerando che era da un bel po' che mi fissava.
 
-“Uh.. Posso sapere perché mi fissi?”- dissi cercando di non dare molto peso alle parole.
 
 
Harry's pov
 
Agnes mi stava davvero assillando ultimamente. Non era niente per me, e, sinceramente, avevo cose più interessanti da fare che uscire con lei.
Jackie doveva finirla, mi stava facendo impazzire, non riuscivo a capire se me lo facesse apposta. Se quello che era successo pochi minuti fa fosse accaduto qualche giorno prima non avrei perso un secondo di più, l'avrei baciata. Ma non volevo infastidirla più di tanto. Le davo fastidio, era tanto ovvio ormai. Mi sorprese il fatto che non si fosse incazzata per la punizione, non mi chiese nemmeno come il preside se lo fosse ricordato, ma ad essere sincero lo preferisco. Era davvero bella.
 
-“Uh.. Posso sapere perché mi fissi?”- chiese normalmente.
 
“Perché sei bellissima, non mi stancherei mai di guardarti” avrei voluto dire.
 
Ma cambiai semplicemente discorso -“Hai finito?”- chiesi alludendo all'esercitazione. 
 
Lei osservò i fogli -“È sabato sera.”- disse stanca mentre mi passava i fogli.
 
-“Si, lo so, per questo si chiama "punizione"”- controllai la prima pagina.
 
-“So che mi stai odiando per tutto ciò.”- anche se non lo dimostrava credevo che ce l'avesse con me.
 
-“No.. - esitò - perché dovrei? Non ti odio.”- sorrise.
 
La sua affermazione mi risollevò. Meno male.
 
-“Comunquee.. Ho finito?”- disse continuando a sorridere. Non mi sembrava a tanto dispiaciuta.
 
Controllai i restanti due fogli. -“Dai, vieni qua.”- le feci cenno di girare dalla mia parte.
Lei si alzò e mi venne vicino. Era in piedi.
 
-“Uhm.. ti puoi accomodare se vuoi.”- risi.
 
-“Dove..?”- disse guardandomi.
 
Portai indietro la sedia, volevo vedere se l'avrebbe fatto. Mi stupì quando si avvicinò e si sedette imbraccio a me. Non l'avrei mai detto. Aveva un profumo buonissimo. Presi le schede tirando fuori da essi il secondo foglio, quello con le risposte libere.
 
-“Uhm.. Però, rimani molto sul vago.”- risi. Era stata furba, nelle risposte era rimasta sul vago in modo da
non fare capire se la risposta fosse giusta o meno.
 
-“Bè..”- disse prima di ridacchiare.
 
-“Sei stata furba ma sappi che non la passeresti liscia in un mio compito in classe.”- dissi un po' più vicino al suo orecchio.
 
Lei sorrise, poi ritornò seria e si girò a guardarmi. -“Pazienza.”- fece spallucce come se fosse innocente.
 
Portai la sedia un po' più avanti. Per poi cingergli la vita con il mio braccio sinistro e con l'altro a controllare i fogli, la maggior parte bianchi.
 
Appoggiai il mento sulla sua spalla. -“Mh.. Cosa dovrei fare con te?”- dissi mostrando l'ultimo foglio completamente bianco.
 
-“Non lo so..”- disse portandosi indietro e, di conseguenza, poggiando la sua schiena contro di me.
 
-“Jackie..”- la chiamai per attirare la sua attenzione. Lei si voltò verso di me facendoci ritrovare a pochi centimetri di distanza. Mi avvicinai lasciandole un leggero bacio vicino all'angolo della bocca.
 
-“Ricordi quando l'altro giorno sono stato nella tua camera?”- 
 
Annuì facendomi cenno di continuare
 
-“Mi hai detto che tra qualche giorno avresti fatto il compleanno.”-
 
-“Si, me lo ricordo, ma cosa c’entra?”- sorrise.
 
-“Mh, nulla, quando lo fai di preciso?”- dissi appoggiando la mia fronte sulla sua.
 
-“Il 13, quindi tra cinque giorni.”- rispose. -“Ehm.. Harry..?”-
 
-“Dimmi.”-
 
-“Senti.. Scusami per come ti ho risposto prima nella sala comune quando mi hai detto che saremmo dovuti uscire perché Lou ti aveva dato buca.”- sembrava dispiaciuta.
 
-“Non fa nulla.”- la rassicurai abbracciandola questa volta con entrambe le braccia.
 
-“Sei altamente bipolare con me. Ma forse sono io.”- risi dandole un bacio sulla fronte.
 
Ricambiò abbracciandomi e appoggiando la testa sul mio petto. Restammo in quel modo per un paio si secondi, quando poi il suo telefono iniziò a suonare. Lo prese per poi rispondere alla chiamata.
 
-“Si, pronto?-disse calma- si, scusami tanto, davvero, perdonami, solo che ho avuto un contrattempo qua a scuola e non ho fatto in tempo ad avvisarti. Si, okay -sorrise- perfetto. Ci sentiamo dopo.”- chiuse per poi posare il telefono sulla mia scrivania.
 
Avrei tanto, ma tanto, voluto sapere chi fosse dall'altra parte del telefono. Non era fidanzata, che io sappia, cioè, Louis mi aveva detto così.
 
-“D'accordo. Forse è meglio che finiamo qua. Non mi sembra che tu sappia altro riguardo la lezione.”-
 
-“Già..”- rise.
 
-“Dunque, che fai stasera..?”-
 
Si, mi ero ripromesso almeno mille volte che non le avrei più chiesto nulla per quanto riguarda uscire. Non  volevo se la prendesse con me. Anche se non era da me, però okay.
 
-“Mh.. Non posso uscire, quindi non credo che possa fare molto.”- disse mentre si alzava.
 
-“Bè il fatto che tu non possa uscire non significa che tu deva restare in camera tua a studiare, sì che non ti farebbe male considerando il fatto che non sai nulla per quanto riguarda il compito.”-
 
-“Ah, non ti preoccupare per il compito, andrà bene.. Comunque non ho niente da fare quindi penso che rimarrò in camera a leggere o a dormire.”- disse tranquilla mentre uscivamo dal mio ufficio.
 
Risi -“Non è un po' presto per dormire?”-
 
-“No..”- disse in una smorfia.
 
 
Jackie's pov.
 
Per tutto quel tempo ero rimasta seduta sopra le sue gambe. E mi aveva anche dato un bacio.. si, era un semplice bacio sulla guancia, però me l'ha dato. Era stato dolce. Amavo questo suo lato. Eh poi diceva che ero io quella bipolare.
 
-“Non è un po' presto per dormire?”- rise.
 
-“No..”- feci una smorfia.
 
Quando mi aveva chiesto cosa avrei fatto quella sera per un attimo mi ero illusa -di nuovo- che mi avrebbe chiesto di uscire con lui. Mentre camminavamo, ad un certo punto, mi prese la mano. Ed ecco che quell'odiosissima fitta al petto e lo stomaco faceva i capricci.
 
Mi decisi a parlare -“E tu? Cosa fai?”- sorrisi. Potevo perfettamente chiederglielo considerando che lui mi aveva fatto la stessa identica domanda poco prima.
 
-“Nulla, te l'ho detto, quell'idiota di Louis mi ha dato buca, senza nemmeno dirmi cosa avrebbe dovuto fare.”-
 
-“Già, ultimamente è strano, forse troppo tranquillo, o no..?”- pensai ad alta voce.
 
Era vero, Louis era strano ultimamente, e se non lo sapeva Harry che era il suo migliore amico allora c'era davvero qualcosa sotto.
 
-“Cosa state facendo?”- sentimmo una voce provenire de dietro di noi.
 
Eh parli del diavolo..
 


***
Ma buonaseraa.. allora, vi prego, perdonatemi per il supermega ritardo ma ultimamente
sono molto impegnata con la scuola e non trovo un attimo libero.
Comunque sia adesso eccomi quii :D
okay, secondo voi cosa succederà tra Jackie e Harry? Mh che ne pensate?
Ah, volevo ringraziare di cuore tutte le persone che hanno aggiunto la mia storia
alle preferite/ricordate/seguite.
Adesso devo andare, mi scuso se ho fatto degli errori di battitura ma spero non siano gravi.
Okay, vado, ciao, alla prossima xx.

ps. se viva di passare: 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2490952&i=1 è mia, l'ho iniziata da un po' spero che vi piaccia.

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Capitolo 15
*** Brother-Sister-Harry ***


 
Brother-Sister-Harry



Eh parli del diavolo..

 
-“Louiiis”- cercai di sdrammatizzare.
 
-“No aspetta un secondo.. Harry, come mai tu e mia sorella eravate mano nella mano?”- gli chiese mettendolo a spalle a muro.
 
-“Nulla, amico. Di sicuro non la stavo violentando..”- scherzò.
 
Scoppiai in una risata -“Louis, davvero, cosa hai bevuto?”- dissi prendendolo e riprendendo a camminare per i corridoi.
 
-“Nulla, solo che non sono un migliore amico così pessimo, quindi ho deciso e sono venuto a salvarlo dalla solitudine, ma evidentemente non è così. Visto che l'ho trovato a baciasi con mia sorella.”- enfatizzò.
 
-“Mh ma Louis.. noi non ci st..”-
 
-“Non una parola Harry, poi ne parliamo. Vi ho visti è inutile che negate l'evidente.”- disse convinto.
 
Guardai Harry e cercai di trattenere le risate, stessa cosa lui.
 
-“Ah zitto Lou. Sei solo un nano.”- dissi spingendolo.
 
-“Ehi Jackie, ti va di uscire con me e Harry?”- mi sorrise.
 
-“Veramente non posso.. sono in punizione..”- dissi abbassando lo sguardo.
 
-“Oh povera è in... Aspetta, punizione? Che hai combinato?”- disse stranito.
 
-“Niente di che, ho litigato con una mia compagna e hanno scaricato tutta la colpa a me.. però, aspetta, non lo sapevi? E’ per questo che oggi la mamma è venuta.”- feci stranita.
 
-“Oh.. Harry, dai andiamo.”- disse facendo cenno ad Harry di seguirlo verso l'uscita.
 
-“Ma dai Lou, non possiamo mica lasciarla qua da sola.”- disse Harry indicandomi.
 
Louis si girò guardando Harry. -“Che io sappia sei tu il suo professore puoi perfettamente toglierle la punizione.”- disse per poi andarsene.
 
Harry mi guardò con ovvietà per poi avvicinarsi a me. -“Devi dirmi qualcosa dolcezza?”- sorrise. 
 
-“Non lo so..”- dissi. Cosa avrei dovuto dirgli?
 
Mise le sue mani sui miei fianchi e mi attirò a sé, mi diede un semplicissimo bacio sulla guancia.
Per poi sorridermi. -“Bah sei strano Styles.”- dissi per poi prendere il suo viso tra le mani. Poggiai molto leggermente le mie labbra sulle sue, non era un bacio, le feci soltanto sfiorare come se fosse un bacio.
 
-“Questo è il tuo modo per invitarmi a toglierti la punizione?”- sorrise.
 
Risi, ma non risposi alla domanda, anche perché la risposta era negativa. Appoggiai la mia testa sopra la sua spalla per poi dargli un bacio sul collo. Lui sussultò, evidentemente non se l'aspettava. Strinse la mia vita tra le sue mani portandomi leggermente indietro.
 
-“Qua sei tu quella strana.”- disse convinto lasciandomi un bacio sul naso.
 
-“Comunque non era per la punizione. Io posso perfettamente rimanere qua, nel college, nella mia stanza a leggere Harry Potter”- dissi normalmente dandogli le spalle e andandomene.
 
Sapevo con sicurezza che questa volta però mi avrebbe seguita, infatti, dopo qualche secondo, sentii qualcuno abbracciarmi da dietro facendo sì che mi fermassi.
Mi girai e subito mi abbracciò.
 
-“Dammi un bacio.”- disse strofinando il suo naso contro il mio.
 
 
 
 
Louis's pov.
 
Ma dove era andato a  finire quell'idiota? Lo aspettavo da un quarto d'ora. Entrai subito e iniziai a cercarlo. Andai nel suo ufficio ma niente. Decisi di andare in camera di mia sorella, sperando che non fossero li.. e puntualmente li ritrovai davanti alla camera di Jackie.
Mi schiarii la voce cercando di attirare la loro attenzione, ma niente. Sembravano una coppietta, solo che questo mi irritava parecchio conoscendo Harry, lui le portava solo a letto le ragazze, niente di più. Sì, non era detto che avrebbe fatto la stessa cosa con Jackie, insomma, lei era mia sorella, ed essendo il suo migliore amico non penso che lo farebbe, che poi.. Lui quando si vuole portare a letto una ragazza le inizia a dare baci sul collo e cose del genere, e non mi sembra che stia facendo qualcosa. Sorrisi pensando a quanto fossi stato scemo a pensare quelle cose, mi girai per chiamarli una volta per tutte, quando poi lui le stava davvero lasciando baci sul collo. Okay, lo volevo ammazzare.
 
Andai verso di loro -“Scusate io sono qua.”- dissi scandendo le parole.
 
Harry si giro nella mia direzione -“Ehi, amico, come va?”- sorrise con quel suo tipico sorrisetto da bastardo.
 
-“Uh bene, ma se togli le mani da mia sorella starò mo..lto meglio.”- dissi allontanando i due.
 
-“Dobbiamo proprio andare?”- sbuffò Jackie.
 
-“No dolcezza, tu rimani qua.”- le dissi sorridendo falsamente.
 
-“Oh.. - fece Harry con tono deluso voltandosi in direzione di Jackie - allora rimango anch'io qua.”- disse
come se fosse un bambino di 5 anni che non va da qualche parte senza l’amichetto del cuore.
 
-“No, noi usciamo.“- feci ovvio.
 
-“No Lou, vai pure, resto qua.”- mi diede una pacca sulla spalla.
 
Sapevo cosa sarebbe successo se fossero restati soli..
 
-“Perché?”-
 
-“Ho tantoo lavoro da sbrigare.”- disse ridacchiando.
 
No, non attaccava, avevo capito cos'era il "tanto lavoro" al cui si riferiva. 
 
-“Uh bene Jackie, io rimarrò qui stasera! -dissi sorridendo come un ebete- sai, sarà fantastico, sarà una
serata fratello-sorella. Non pensi sia eccitante?”- le scompigliai i capelli.
 
-“Oh.. Ma Harry, può anche perfettamente rimandare. Quindi.. Che ne dite di una serata fratello - sorella- Harry?”- Jackie cercò di trovare un "accordo".
 
Harry rise -"Per me va bene.”-
 
“Stronzo.” Pensai.
 
-“Perfetto.”- disse Jackie mentre guardava Harry e sorrideva. Bah.
 
-“Che ne dite di guardare un film..?”- propose Harry.
 
-“Si, va bene, vediamo un comico?”- l'idea non era tanto male, mi sarei messo in mezzo a loro in modo da
non farli stare vicini.
 
-“Nah un horror”- affermò.
 
-“Non se ne parla, Jackie poi ha paura la sera dopo essersi vista un film horror.”- dissi, era la verità.
 
-“Dov'è il problema, ci sono io.”- scherzò Harry. Scherzo poco divertente..
 
 
 

***
Ma salvee, vi prego, perdonatemi per il mostruoso ritardo, solo che ho avuto seri problemi d'inspirazione per scrivere, spero davvero che siano passati, perché io amo scrivere questa ff.
siete diventati tanti eh? Ne sono contentissima, non me lo sarei mai e poi mai aspettata.
Allora, che ne pensate di Jackie e Harry? io li trovo adorabili, Louis poi.. be' deve pur fare il fratello protettivo no?
Adesso devo andare, ringrazio infinitamente le persone che seguono questa storia, davvero.

Se avete tempo e se vi va passate da qua: 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2490952 :D è nuova (sui 5sos) e spero che vi piaccia anche questa.

Okay, adesso vado veramente, spero di aggiornare il prima possibile. Aggiornerò ad almeno due recensioni.
Alla prossima .xx

ps. scusate se avete trovato errori e per il capitolo troppo corto, ma vvb.

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Capitolo 16
*** Out. ***


 
Out
 
 
ehi, salve, si rompo ad inizio capitolo, ma per piacere passate dallo spazio autrice, è molto importante, okay? Buona lettura:)


Jackie's pov.
 
Per il resto della serata Louis non aveva fatto altro che starci in mezzo. Il film non l'avevo degnato nemmeno di uno sguardo. Mi facevano schifo gli horror e per fortuna era finito e Louis se ne doveva andare, perché sì. Non sarebbe potuto rimanere nel college. Che lo volesse o meno di lì a poco avrebbe dovuto sloggiare. Harry appena finito il film iniziò a mandarmi sguardi di intesa, e io avevo cercato in tutti i modi di mandare quel rompi palle di mio fratello a casa. Ormai era mezzanotte passata e c'era una bella mezz'oretta piena di strada tra il college e casa mia. Ad un certo punto Harry mi diede la buonanotte, stampandomi un innocente bacio sulla guancia, dicendo che sarebbe dovuto andare a letto. Così finalmente Louis decise che era arrivato il momento di tornare a casa.
 
-“Notte Lou”- tagliai corto, quando poi ricambiò -“Non ti accompagno fino all'uscita perché sono molto stanca.”- dissi infine chiudendolo fuori. Non obiettò per niente, andandosene.
 
Dopo un paio di minuti riaprì la porta per vedere se n'era andato davvero. A quanto pare sembrava di sì. Chiusi la porta della mia camera una volta per tutte, decisa ad andare dritta dritta a mettere il pigiama, quando poi bussarono di nuovo, alla porta. Lo sapevo che non se ne fosse andato davvero. Andai ad aprire la porta scocciata dal suo comportamento, però poi mi ritrovai davanti un Harry sorridente.
 
Ricambiai il sorriso-“Hai qualcosa da dirmi?”-
 
-“Niente, vieni da me?”- chiese piano.
 
Da lui? Cosa mi stava chiedendo? -“Da te..?”-
 
Annuì porgendomi la mano. Insomma, fino a quella mattina lo evitavo in modo che non potesse importunarmi e adesso stavo andando in camera sua? Sì, non era una cosa tanto coerente. Però in quel momento mi ritrovavo con Harry, mano nella mano, e stavo entrando nella sua camera. Era grande quanto la mia, solo che io, a differenza sua, la condividevo con altre due persone, invece quella era tutta sua. Era davvero bello. Chiuse la porta alle mie spalle per poi abbracciarmi da dietro. Non ne avevo alcun motivo, però era come se mi fidassi di lui. Iniziò nuovamente a lasciarmi baci umidi sul collo, era una sensazione bellissima. Mi girai verso di lui sorridendogli.
 
Lui ricambiò il sorriso per poi avvicinare le sue labbra al mio orecchio -“Sai che sei bellissima?”- disse dolcemente.
 
Io non dissi nulla, avevo una voglia matta di baciarlo. Così presi il suo viso tra le mani e lo avvicinai piano al mio, fino a far combaciare perfettamente le nostre labbra. Era così dolce e lento, non mi sarei mai aspettata un bacio così, da parte sua. Iniziò ad accarezzarmi la schiena approfondendo nel frattempo il bacio, io lo lasciai fare. Lo avevo desiderato così tanto. Era perfetto.
 
-“Dormi con me stasera?”- soffiò.
 
Esitai un po' nel dare una risposta, poi lui intervenne -“Jackie, solo dormire.”- fece accarezzandomi la guancia come per rassicurarmi.
 
-“Va bene Styles, hai intenzione di farmi dormire con i vestiti?”- dissi facendo spallucce.
 
Lui ridacchiò andando verso il suo armadio e tirando fuori una maglietta. -“Ecco, non ti faccio tornare in camera tua, se qualcuno vede che entri ed esci dalla mia camera siamo fottuti.”- sorrise.
 
-“Aspetta, dove mi cambio?”- incrociai le braccia sul petto, quando poi mi fece cenno indicandomi una porta infondo a destra della stanza.
 
Mi avviai entrando nel bagno, non appena chiusi la porta mi guardai attorno, era esattamente come quello che vi era nella mia camera, il suo era molto ordinato. Be’ d’altronde quel bagno era usato da tre ragazze, mi sembrava ovvio. Indossai la maglietta scura che Harry mi aveva dato. Mi stava parecchio bene, arrivava più o meno fino a metà coscia. Uscii dal bagno vedendo che lui era già a letto. Mi faceva un certo effetto pensare che avrei dovuto dormire con lui.
 
 
***
 
-“Allora, per domani abbiamo da ripassare scienze umane, sicuramente il prof ci farà fare il compito, ne sono sicura.”- disse Bridget mentre parlava con Debby.
 
Capii solo “scienze umane” avevo tanto sonno, quasi quasi mi si chiudevano gli occhi da soli. Loro parlavano e blah blah blah, per fortuna non avevano avuto sospetti su dove Sabato avevo passato la notte. Dissi solo che ero rimasta da un’amica che viveva da quelle parti e che non vedevo da tempo. Non potevo di certo andare da loro e dire “ehi ragazze, sapete sabato sera ho dormito con Harry, si Harry Styles, il nostro professore” no. Bridget mi avrebbe fatto il terzo grado e non ne avevo la minima volta di rispondere alle sue domande a mezzi termini. Avevamo appena finito di fare colazione. Non sapevo nemmeno perché stavamo ancora lì sedute e non stessimo andando a lezione. Cercai Harry con lo sguardo, ma niente, nessuna traccia. Sicuramente era già in classe. Quel sabato alla fine, una volta essermi messa sotto le coperte, avevamo passato quasi tutta la notte a parlare. Di nulla in particolare, però mi era piaciuto tantissimo. Insomma lui aveva detto “Solo dormire, Jackie” e così era stato, però alla fine avevamo più fatto le ore piccole che dormire.
 
-“Oddio Jackie, no, di nuovo no. Per favore”- sentii Bridget lamentarsi.
 
-“A cosa ti riferisci?”- storsi le labbra.
 
-“Non è la prima volta che ti esoneri dalle nostre discussioni.”- incrociò le braccia.
 
Sbadigliai sonoramente mettendomi una mano davanti alla bocca semi aperta. -“Bridget, ho semplicemente sonno. Son-no. Mai sentito parlare? È ovvio che di prima mattina non connetta tanto bene.”- feci ovvia con il gomito poggiato sopra il tavolo e la testa sulla mano chiusa in un pugno, mentre con l’altra giravo il cucchiaino nella tazza vuota.
 
Mi guardò storta, sbiascicando un “Mh sarà..”. Non mentii, come ho già detto, avevo davvero troppo sonno.
 
 
Bridget’s pov.
 
Poteva dire quello che voleva Jackie, ma l’avevo vista mentre cercava con lo sguardo qualcosa, o per meglio dire, qualcuno nella mensa.
Dopo aver stabilito con Debby la tabella con gli argomenti che avremmo dovuto studiare per quel pomeriggio ci alzammo dirigendoci ognuna verso un’aula diversa, in base al corso che avevamo a prima ora. Quella mattina avrei avuto compito con Styles. Sperai solo che almeno quella volta non fosse complicato. Ogni santissima volta dava compiti molto complessi, che noi dovevamo fare in solo un’ora. Mi sembrava illogico. Lo faceva apposta e la cosa peggiore era che non dava una seconda possibilità, o ti andava bene o niente. Era un vero bastardo. Entrai in classe vedendo che i compiti erano già stati sistemati e collocati sopra i banchi per ognuno di noi.
 
-“Dowson, il preside vuole vederti, vai.”- disse alle mie spalle seduto alla cattedra mentre sfogliava un libro di testo.
 
E che voleva ancora? Ormai quella era la quarta volta in meno di una settimana che mi chiamava nel suo ufficio. Non potevo andarci, non proprio alla prima ora che avevo compito.
 
-“Ma prof non posso, c’è compito alla prima ora e lei lo sa benissimo.”- feci spallucce.
 
-“Lo so Bridget, ma devi andare, non mi ha raccomandato altro. Adesso vai. Non lo so, se sarò buono forse scriverò che la prima ora stavi male e che non hai potuto prendere parte al compito.”- affermò sottolineando il ‘se’.
 
 
Sospirai per poi voltarmi dirigendomi nell’ufficio svogliatamente. Essendo al piano terra, percorsi l’intero corridoio, fino ad arrivare all’ingresso e svoltare a sinistra. Aprii la porta di vetro che divideva la segreteria (insieme agli uffici del preside e del suo vice) dal resto di tutto quello che vi si trovava nell’ampio spazio che si apriva non appena si varcava la porta principale.
Non bussai nemmeno. Volevo fare una cosa veloce, non ero del tutto sicura che Styles mi avrebbe messo l’assenza.
 
-“Cosa c’è? Perché mi hai chiamata? Sai ho un compito alla prima ora e Styles mi metterà un’insufficienza se non lo faccio.”- dissi velocemente.
 
Mi ripose con calma di sedermi e che per quel giorno c’era stata un’emergenza e nessuno lo avrebbe potuto aiutare per riordinare tutti i documenti del suo ufficio. Quindi io avrei dovuto dare una piccola parte del lavoro.
 
-“Questo non è un buon motivo per farmi saltare le lezioni, papà.”- mi buttai all’indietro in una delle sedie di pelle che erano posizionate davanti alla sua scrivania.
 
-“Lo so tesoro, ma te l’ho già detto. Non ti preoccupare con Styles, gli parlerò io. E poi non curarti tanto dei suoi giudizi, lo sai meglio di me che tra un paio di settimane sarà fuori di qui.”-
 


**
vi chiedo perdono, scusate scusate scusate per il terribile ritardo,
ma come ho detto nello spazio autrice di una delle mie ff, ho avuto problemi nell'aggiornare
questa storia, quindi perdonatemi.

Spero solo che non abbiate abbandonato la storia, ringrazio tutte le persone che la seguono.
Uhuh che ne pensate del bacio tra Harry e Jackie? E.. il preside è il padre di Bridget tan taan!

Anyway, come voi tutti sapete a breve inizierà la scuola (uccidetemi vi prego)
quindi mi verrà ancora più complicato aggiornare.


Non vi nascondo che ho seriamente pensato di cancellare questa storia, e tutt'ora non ne sono del tutto convinta, non so ditemi voi.

Okay, non esitate a contattarmi se avete bisogno di qualcosa/se avete da dirmi qualcosa,
twitter: @5sosunshjne
Vado adesso, fatemi sapere eh, vi adoro, ciao e grazie ancora♥

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