Solo noi.

di AshiAndSamy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Auguri a tutti ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


"Ti prego lasciami stare"-supplicai a mio fratello Ted.
"Dammi il telecomando e non ti farò niente"-mi disse sorridendomi.
"Ok Ok te lo do"-gli diedi il telecomando, scesi dal divano e andai in camera mia che si trovava al secondo piano.
Ciao sono Karen Di Marìa ho 17 anni, e vivo a Londra con mio fratello di 18 anni e i miei genitori.
All'età di 2 anni mi trasferii qui per problemi economici, con la mia famiglia.
Il posto non è male, anche se sinceramente amavo la mia terra.
Lasciando questo, con i corsi degli anni purtroppo ci siamo fatti nemici una famiglia, che fra l'altro sono i nostri vicini.
La famiglia Horan.
E i miei genitori mi hanno proibito di avvicinarmi a quella casa così bella.
Sentii ridere da fuori la mia finestra, così mi avvicinai, vidi i soliti cinque bei ragazzi che passavano e andavano a casa di Niall, il bel biondo che abitava affianco a me.
"Niall ma poi con la mora?"-urlò il riccio.
Penso si chiami Harry.
Vidi che entrarono nel cancello e si sedettero sul prato.
"Quale mora?"- chiese arricciando il naso.
"Non fare il finto tonto, la tua vicina"-gli rispose Zayn dandogli una gomitata.
"Non posso provarci, la mia famiglia odia la sua, siete pazzi voi"- il biondo si alzò in pieni frustrato.
Karen basta origliare alla finestra non è giusto.
Pensai.
Mi preparai e uscii di casa.
"Ted, io esco, ti va di venire con me?"- gli chiesi.
"Mi dispiace piccolina ma non posso, devo vedere la mia ragazza"- mi diede un bacio sulla guancia e si fece a corsa tutta la rampa di scale fino a che non lo vidi più.
Appena uscii di casa mi trovai Mark il mio ex fidanzato di 19 anni davanti al cancello.
Cercai di non calcolarlo ma mi fu difficile dato che lui mi afferrò un braccio e mi trascinò a se.
"La vuoi finire di rompermi?"- gli urlai contro.
"Ascoltami tu sai cosa mi devi"- mi schiacciò fra il suo corpo e lo sportello della macchina.
"Io non ti devo un bel niente"- lo spinsi via.
Cosa voleva questo ancora da me? 
L'ho trovato a letto con un'altra e comunque sia cerca ancora me.
Mi.ha.rotto.
Avevo paura di questo ragazzo.
"Lo sai"-mi strinse il polso.
"Mi fai male"-urlai stringendo i denti e chiudendo gli occhi.
"Cosa succede qua?"-una voce maschile interruppe la presa di Mark afferrandogli la mano.
Aprii gli occhi e mi meravigliai, trovai il riccio, davanti a me.
Mark si innervosii. 
Mi spostò e se ne andò via urlando che me l'avrebbe fatta pagare.
Ancora mi chiedo cosa voleva da me quel mostro.
Si lo era.
"Tutto bene?-mi chiese il riccio sorridendomi.
"Diciamo"-mi accarezzai il polso.
Che male.
"Ti fa male?"-mi domandò guardandomi.
"Si un po'"-gli risposi.
"Piacere Harry"- mi porse la mano.
"Piacere mio, sono Karen"- gli strinsi la mano.
"Adesso devo andare ciao"-lo salutai e con passo veloce mi allontanai da lui.
La cosa che mi aveva colpito erano i suoi occhi smeraldo, uguali hai miei.
Mi girai per vedere se era ancora lì, ma per mia fortuna stava tornando dai suoi amici.
Meno male.
Mi diressi verso il parco con il mio libro fra le mani.
Amavo leggere, ero una delle poche ragazze brave a scuola.
Il 13 settembre compio 18 anni, sono arrivata finalmente alla maggiore età, adesso è il 5 settembre e fra poco ricomincia scuola.
Non vedo l'ora.
Sarà tutto molto più bello.
Mi misi seduta su una panchina e cominciai a leggere, vidi avvicinarsi un piccolo cagnolino, così lo accarezzai.
"Mi scusi, sa come sono i cani, tanto curiosi"-mi parlò una voce maschile famigliare intanto che mette al guinzaglio il proprio cane.
"Filippo"- lo abbracciai.
"Kà"-ricambiò l'abbraccio.
"Come stai?"- mi misi seduta.
"Sto molto bene grazie"- annuì io di rimando.
Parlammo un po' e ad un teatro guardai che ore erano.
19.08, e 3 chiamate perse.
2 di Mark e 1 di Ted.
"Scusami devo andare, ci si rivede ciao ciao"- salutai il mio vecchio compagno di scuola e tornai di fretta a casa.
Appena varcai la soglia di casa i miei genitori stavano litigando.
Come sempre.
Non li salutai nemmeno e andai in camera di Ted.
"Ciao fratellone mio"-gli diedi un bacio sulla guancia.
"Ciao piccoletta"- mi scompigliò i capelli.
Uscii dalla sua camera e mi diressi verso la mia stanza.
Vidi entrare dalla mia stanca una luce arancione, così mi avvicinai e vidi quei soliti cinque ragazzi intorno a un falò.
Mi sdraiai sul letto e cominciai ad ascoltare la musica, e crollai in un sonno pesante.
Mi risvegliai dopo una ventina di minuti.
"Karen svegliati la cena è pronta"- mi svegliò Ted.
Svogliata e assonnata mi alzai e scesi in salone.
Mi sedetti al tavolo e cominciai a mangiare.
Un piatto di pasta al pomodoro, e subito tornai in camera mia.
Sono sempre stata una ragazza inappetente, non mangio molto, difatti sono magra, ma questo è anche colpa dello sport che faccio: Ginnastica artistica.
Quando entrai nella mia stanza presi le sigarette dalla mia borsa e l'accendino e mi vestii decentemente, misi un maglione e uscii fuori.
Lo so, fumare fa male, ma come potete ben vedere non fumo molto, forse due sigarette ogni giorno, non penso di essere esagerata.
Senza dire niente uscii in giardino, mi accesi una sigaretta.
"Dovrai finirla di fumare signorina"- mi richiamò la voce di mio fratello.
"Parla lui"- Risi.
"Dai passamene una"- gli passai la sigaretta e l'accendino.
Mi abbracciò dal dietro e mi diede un bacio sul collo, e poi lo morse.
"Stupido così mi farai male"- lo scansai di poco ridendo.
"Piccolina"- mi prese in giro.
Il silenzio calò e lui finita la sigaretta rientrò a casa.
Io invece ne accesi un'altra e uscii di casa e cominciai a passeggiare.
Perché sono così agitata? 
Forse è la situazione con Mark, o forse mi sono innamorata della persona sbagliata.
Passai davanti al cancello di casa Horan.
Misi il cappuccio e portai la sigaretta in bocca.
"Ehi Karen"- mi chiamò una voce maschile.
Harry.
"Si ?"- mi girai.
"Ti va di venire con noi un po'?"- mi chiese -" voglio farti conoscere i miei amici"- io non feci altro che annuire, cosa potevo dirgli?
Entrai nella casa proibita, se i miei o i genitori di Niall mi avessero visto avrebbero ammazzato me e lui.
Bel casino dopo.
Salutai a malapena e mi presentai, l'unica cosa sensata che ho detto è stata:
"Se vi da noia il fumo ditemelo che subito spengo la sigaretta".
"Tranquilla, quanti anni hai?"- mi chiese Louis, un ragazzo bellissimo.
"Per adesso 17 ma il 13 settembre ne compierò 18"- dissi fiera sfoderando un sorriso a 32 denti.
"Ah si?"- mi domandò nuovamente Liam, mentre tutti gli altri guardavano il biondo.
Perché l'avevano guardato ?
Si fece troppo tardi e vidi in lontananza i genitori di Niall entrare dal cancello.
"Cazzo"- esclamai guardando Niall.
Lui aveva capito subito, e guardò Harry, il quale mi prese e cominciò a baciarmi.
Cosa gli era preso? 
I genitori passarono salutando e fortunatamente non si accorsero che ero la vicina che tanto odiavano.
Appena sentii la porta di casa chiudersi mi allontanai.
"Ma che cazzo fai"- lo spinsi via.
Guardai Niall, era come triste, con gli occhi sempre bassi, così decisi di darmela a gambe, salutai e me ne andai via.
Tornata a casa mi misi sul divano a guardarmi la televisione cercando di togliermi il pensiero di quel bacio così sensuale e della lingua del riccio nella mia bocca.
Finalmente mi addormentai, ma mi svegliai quando sentii afferrarmi per i fianchi, poi sentii il profumo di mio fratello e mi addormentai nuovamente ma fra le sue braccia.
Mi svegliai la mattina dopo, nel letto con mio fratello, io stavo sopra di lui, accoccolata al suo petto muscoloso e nudo.
Io stavo con una sua maglia, probabilmente nel mettermi a letto mi ha spogliata e messa una sua maglia.
Ho il fratello più bello del mondo.
"Buon giorno amore"- mi accarezzò i capelli.
Forse vi sembrerà strano, lui mi chiama amore, e sapete il perché? 
Mi ha sempre spiegato che sono il suo primo amore, e che è sempre stato con me fino dalla mia nascita.
"Buon giorno fratellone mio"- lui mi alzò e mi diede un bacio sull'angolo delle labbra, e mentre mi stava per dare quel bacino entrarono i miei genitori.
Forse presi dal panico vedendo che stavamo a letto insieme, si spaventarono.
"Aaaaah cosa fate"- urlò mia madre sconcertata tappandosi gli occhi.
Io continuavo a stare accoccolata al petto di Ted.
Lo faceva spesso mia madre di urlare perché sapeva che le maggior parti delle notti dormo con lui.
"Mamma abbiamo dormito insieme non abbiamo scopato"- sbuffò mio fratello molto diretto.
"Lasciamoli stare Katy"- la portò via mio padre.
Forse era l'unico che capiva fra loro due.
"Dovremo smetterla di dormire insieme"- sparai ad un tratto interrompendo il silenzio.
"Perchè?"- mi accarezzò lui i capelli.
"Non sembriamo fratelli Ted"- mi alzai mettendomi sui suoi fianchi.
"Ma cosa dici"- mise le sue mani sui mie fianchi.
"Guarda come siamo messi"-mi alzai.
"Io che sono fidanzato dovrei dirlo, eppure ti dò tutto il mio amore, ti ho sempre detto che sei il mio primo amore"- si alzò seguendomi.
"Tutto questo non va bene"- mi girai verso di lui.
Ad un tratto mi sentii schiacciare tra il suo corpo e il muro, cominciò a baciarmi il collo.
Il problema era che mi piaceva.
"Questo è sbagliato"- sussurrai.
"Ssssshhh"- mi mise un dito sulle labbra.
"Vuoi capire che sei tutta la mia vita sorellina?"- mi sorrise staccandosi.
"Lo so ma questo non va bene"- gli risposi -"Saremo in grado di fare qualcosa di sbagliato, non commettiamo di nuovo questo errore"- dopo di questo gli stampai un bacio sulla guancia e andai in camera mia.
Pensai, e pensai di nuovo mentre mi facevo una doccia fredda.
Errori su errori.
Sarà per sempre un segreto Karen, nessuno saprà mai.
Pensai.

Continua.
Ciao sono AshiAndSamy ho voluto scrivere una nuova storia, spero vi piaccia, per ogni cosa fatemi sapere.
Un bacio.
X
xxAshiAndSamy

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Dopo essermi fatta una bella doccia andai in giardino vicino alla piscina che si trovava a confine con la casa Horan.
L'unica cosa che divideva la mia dimora con quella di Niall era una piccola ringhiera.
Alzai un po' il vestito e misi le gambe dentro l'acqua.
Cominciai a pensare e mi venne voglia di farmi un bagno, ma quello che mi bloccava era che avevo fatto la doccia, sarei una stupida.
Ci pensai una, due, tre volte e scelsi di salire a mettermi il costume.
Entrai di nuovo in casa e vidi Ted sul divano.
"Cosa fai fratellino!"-gli domandai.
Quello che era successo stamani ho voluto dimenticarmelo, o mi sarei tuffata nuovamente nel passato.
Devo scordarmelo.
"Avevo intenzione di farmi un bagno"-mi sorrise.
Cercai di scuotere la testa per mandar via i miei pensieri.
"Uh anche io"- dissi senza guardarlo e andai in camera mia.
Cercai dentro un cassetto e trovai un bel costume color fucsia.
Oggi faceva particolarmente caldo per essere settembre quindi ne approfittai per un bel bagnetto.
L'unico problema era.
Mio fratello.
Sono nuda mi sto mettendo il sotto e Ted si fionda nella mia camera.
"Ted sono nuda cazzo!"- urlai andando dietro la tenda.
"Cosa ti coprì scema ti ho sempre visto nuda, e poi non ti ricordi?"- si avvicinò.
"No non mi ricordo, e comunque esci dalla mia stanza"- gli puntai il dito contro la porta, e lui, sbuffando se ne andò.
Poi lo sentii parlare.
"Ah la tenda è bianca"-.
Io abbassai lo sguardo e effettivamente la tenda essendo bianca mi si è vista tutta.
Diventai rossa in faccia.
Guardai dalla finestra e vidi Harry guardarmi.
Fortuna che mi si vedeva solo la schiena e niente di che.
Correndo vado al centro della stanza e mi infilo il costume e correndo scendo le scale.
Karen dimentica.
Karen dimentica.
Mi ripeteva l testa.
Oggi è giornata no proprio.
Esco di casa e porto con me il pacchetto di sigarette e l'accendino.
Arrivata a bordo piscina lascio la roba dentro un tavolino apribile e mi tuffai.
"Arrivo"-urlai tuffandomi a bomba.
Appena entrai a contatto con l'acqua un fresco mi invase.
Tornai in superficie e ripresi ossigeno.
Uscii nuovamente e mi misi al bordo piscina per prendere un po' di sole.
"Io esce mi sono rotto vado dalla mia ragazza ciao Karen"- uscii e se ne andò via.
Oh finalmente sono da sola.
Mi alzai in piedi e presi la sigaretta e cominciai a fumare.
Misi le gambe nuovamente dentro l'acqua e nel frattempo pensavo.
Pensai a ieri, a quel bacio così veloce ma allo stesso tempo bellissimo.
"Smettila di pensarci"-udii una voce dietro di me.
"Come?"-mi girai aspirando il fumo e buttandolo fuori.
"Dico, Smettila di pensare a quello"-mi disse Harry.
"Io non sto pensando proprio a nulla"-gli risposi a tono.
Non volevo avere a che fare con lui.
Era stato molto esagerato.
"Non penso proprio"-insistette.
Come poteva averlo capito? 
"Senti tu coso mi vuoi lasciare stare?"- cominciai a muovere le mani.
"Intanto tu cosa finiscila di fumare perchè mi dai fastidio"-mi disse.
Ma questo che cosa vuole da me.
Mi avvicinai aspirai il fumo e glielo soffiai tutto in faccia.
Vidi lui mordersi il labbro.
Ma che cazzo?
"Harry andiamo"-urlò Niall scocciato dalla finestra di camera sua, che fra l'altro era davanti alla mia stanza da letto.
"Arrivo"-mi guardò, mi strizzò l'occhiolino e se ne andò.
Io non lo biasimo, mi sembra un bravo ragazzo, solo che mi sembra solo troppo voglioso di sesso.
E io non voglio sesso.
Spensi la sigaretta e mi tuffai nuovamente in piscina, ci rimasi un po' ma mi sentivo osservata.
Forse era una mia impressione, e nessuno mi stava guardando.
Mi asciugai tutta ed entrai in casa.
Sentii dei gemiti, saranno mio fratello e la sua ragazza che scopano e rompono le scatole.
Passai davanti alla stanza di Ted e bussai forte.
E subito me ne andai.
Mi arrivò un messaggio.
Era Ashley la mia migliore amica.
Siamo come sorelle, lei ha i capelli marroni e gli occhi verdi come me, è magra ed è fantastica, è come la mia sorella.
"Ti va di uscire con me è con degli amici miei?".
Non sapevo cosa rispondergli, semplicemente perché probabilmente non mi sarei trovata a mio agio con persone che non conosco.
Il mio telefono vibrò nuovamente.
"Dimmi di si non ci vediamo da una settimana".
Per questo aveva ragione, era una settimana.
Mi sdraiai sul letto e pensai.
Afferrai il telefono e gli scrissi.
"A che ore?"
Lei.
"20.30 al pub vicino a casa mia, ti aspetto, ti voglio tanto bene".
Io.
"Va bene ci troviamo lì, ti voglio tanto bene".
Spensi il telefono e guardai che ore erano.
12.30.
L'ora di pranzo.
Anche se non avevo molta fame.
I miei genitori sono andati via, quindi devo fare da mangiare per me Ted e Jennifer.
Uscii dalla mia stanza e svogliata mi diressi verso la cucina che si trovava al piano di sotto.
Vidi uscire dalla stanza quei malati di "coccole hot".
"Divertiti?"- chiesi arrogante.
"Scopata magnifica"-mi rispose Jennifer sorridendo.
"Mh"- gli feci il verso e me n'è scesi.
"Ascolta piccola"- mi chiamò mio fratello
Sentii quella smorfiosa dirgli che solo lei può chiamarla così.
La pizzicai.
"Dimmi amore"- gli risposi urlando dal salone.
"Noi usciamo per pranzo"- disse scendendo di corsa le scale.
"Va bene"- lo guardai con una smorfia.
Sola sola sempre sola.
"Ciao, ti voglio tanto bene"-mi diede un bacio sulla guancia e uscii.
"Anche io"-gli risposi a bassa voce.
Andai in camera mia e mi sedetti e mi misi al computer.
Mi girai verso la mia finestra e vidi Niall nella sua stanza che mi guardava.
Si un foglio scrisse.
"Sei da sola?"
Io sorridendo presi un foglio e gli scrissi.
"Si".
"Posso venire?"- mi domando.
Annui col capo e scesi giù.
Dopo nemmeno 3 minuti era davanti al cancello di casa mia.
Gli aprii e lo feci entrare in casa.
"Ciao"-mi salutò timido.
"Ciao"-abbassai lo sguardo.
Chiusi la porta.
Mi chiedo perchè lui è voluto venire a casa da me.
"Devo parlarti"-si schiarì la voce.
Cosa doveva dormi?


Spero che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto.
Fatemi sapere.
Un bacio.
Scusate se ho fatto qualche errore.

xxAshiAndSamy

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


"Intanto ti chiedo una cosa"- gli dissi, mentre si stava mettendo seduto sul divano.
"Ti scoccia se vieni di la in cucina? Devo prepararmi il pranzo, perché sono da sola"- gli chiesi sorridendo.
"Certo nessun problema"- mi rispose solare.
Oddio i suoi occhi.
Mi fermai a guardarli, lui continuava a sorridere, il suo sorriso.
Fatemi morire in pace, era perfetto.
"Cosa succede?"-mi chiese schioccandomi due dita davanti agli occhi.
"Ho visto la perfezione"- sorrisi fra le nuvole.
Quando mi accorsi di quello che avevo detto, portai la mano alla bocca e chiusi di poco gli occhi.
"Mmmh niente"- mi girai di scatto verso la cucina.
Lui sorrise.
Che figura che avevo fatto, ora posso sembrare pure una bambina.
"Tu hai mangiato?"-gli domandai interrompendo il silenzio che si era creato fra noi.
"No non ancora"- mi sorrise un'altra volta.
Penso che oggi mi vuole morta, quel ragazzo così bello e dolce, era da strapazzare tutto.
Karen basta basta è il figlio della famiglia nemica.
Pensai.
Ma come facevi a odiare una persona così, così bella.
I suoi occhi mi scrutavano attentamente.
"Ti va se mangi con me? Se non c'è problema certamente"- lo guardai mentre prendevo la pentola per fare la pasta.
Lui ci pensò un po' su.
"Va bene solo che tu domani vieni da me a mangiare, mi devo sdebitare no?"-mi guardò e poi dalle sue labbra fece uscire un sorriso bellissimo, quei denti così perfetti.
"Non è che se mi vedono.....ecco...i"- sapeva benissimo quali erano i problemi.
"Non c'è nessuno Karen"- mi tranquillizzò.
Lui si mise seduto sulla sedia mentre io facevo bollire l'acqua.
Che agitazione essere guardata costantemente.
"Sono così brutta che mi guardi così""- lo guardai sorridendo.
Niall abbassò la testa intimidito diventandogli le guance tutte rosse.
Oh che cucciolo che era.
"Scusa"- stuzzicò il tavolo di granito.
Sorrisi e tornai a me e il cibo anche se non avevo molta fame.
Misi i tortellini e aspettai due minuti per farli cuocere, e poi li saltai in padella con la panna e il prosciutto cotto.
"Ti piacciono così no?"- lo guardai speranzosa.e
"Certamente"- mi sorrise.
Apparecchiai e cominciammo a mangiare.
Nessuno dei due fiatava, ero tanto imbarazzata dal punto che in faccia ero sempre rossa.
Lui finì in fretta e mi fece i complimenti, e come al mio solito lo ringrazia.
"Non importa mangiare con forza"- mi tolse il piatto da sotto il naso.
"Niall ma cosa fai"- dissi ridendo.
Prese la sua forchetta.
Prese dei tortelli e mi imboccò.
"Il trucco sta nel non pensarci"- mi sorrise.
Aveva ragione.
Portai vicino a me il piatto e mentre lo guardavo mangiavo.
Parlammo del più e del meno.
Quando misi tutto al posto, mi accorsi di aver mangiato con la sua forchetta.
Ero girata verso il lavandino e mentre stavo posando la posata la strinsi fra le mani e sorrisi.
La lasciai cascare e mi girai di scatto sbattendo le mani.
"Allora di cosa dovevi parlarmi?"- gli domandai mettendomi seduta.
"Riguarda l'accaduto di ieri"- abbassò lo sguardo.
"Ascolta Niall non fa niente, cioè mi ha baciata così per non farmi riconoscere"- lo rassicurai.
Gli sorrisi, quegli occhi così belli.
'Ad un tratto mi alzai mi misi davanti a lui e lo guardai, lui mi afferra per i fianchi mi mise seduta sopra le sue gambe e mi baciò.
Io gli toccai con la punta della lingua il labbro, così lui aprii la bocca e fece entrare la sua lingua dentro la mia bocca.
Si alzò in piedi e tenendomi per il sedere mi appoggiò sul tavolo'
"Karen ti sto parlando"-mi fece scendere dalle nuvole.
"Scusami stavo pensando"- scossi la testa.
"Comunque ti va di darmi il tuo numero?"- mi domandò prendendo il suo telefono.
"Certo ecco"- gli digitai il numero e lui se lo salvò come Karen Di Marìa.
Io invece come Niall <3.
Ma non gli feci vedere del cuore.
"Adesso devo andare scusami ciao"- quando stava per darmi un bacio sulla guancia si stacca e va via.
Forse erano arrivati i suoi amici o altro ? 
Mi misi sdraiata sul divano, e cominciai a guardare un po' di televisione fino a quando non mi addormenta
Mi svegliai, erano le 18.12, alle 20.30 dovevo essere da Ashley.
"Cazzo"-urlai.
Ancora nessuno era in casa ne mamma ne papà e tanto meno Ted.
Aprii il frigo.
Trovai un vestitino, ma non mi piaceva così decisi di prendere un vestito color blu e misi dei tacchi.
Mi arrivò un messaggio.
Chi era?
"Sei un'incanto 
xxNiall" 

Mi girai verso la finestra e lo vidi che mi guardava.
"Mi hai visto nuda 
xxKaren"

"Sai quante volte
xxNiall" 

Arrossii, non poteva essere vero dato che tengo sempre chiuso tutto.
Appoggiai nuovamente il telefono sul letto.
Ho i capelli lungi, arrivano all'incirca a metà schiena e avevo una frangetta corta davanti, fatta a lato.
Legai metà capelli con la cipolla e mi feci un treccia di lato.
Mi sistemai la frangia e mi cominciai a truccare.
Vidi verso la finestra di Niall che anche lui si stava cambiando.
Era in boxer.
Era un ragazzo normale faceva poca palestra e questo si vedeva.
Ma un ragazzo non è bello solo se è muscoloso.
A me piace così come è.
A me piace?
Nah ma che dici Karen.
Andai in bagno presi il mascara e la matita.
Misi un po' di mascara e subito dopo la matita dentro, sia sopra che sotto, un po' di fondo tinta e via.
Spruzzai sul collo e sui polsi il profumo.
E uscii di casa alle 20.10.
Non abitava lontano da me.
Cominciai a chiedermi se potevo uscire in quelle condizioni così rientrai in casa e mi cambiai.
Misi un bel calzone attillato con delle scarpe con il tacco e una maglia dietro un po' aperta.
Uscii di casa e mi avviai.
Una macchina mi seguiva quindi accelerai il passo.
"Dove vai"-mi domandò una voce.
Mark.
"Non sono affari tuoi"- gli risposi.
Fortunatamente capii e se ne andò.
Mi trovai davanti al pub e vidi lei con dei ragazzi.
"Ashley"- la chiamai.
Appena mi vide mi abbracciò forte.
"Karen mi sei mancata tanto"-.
"Anche tu mi sei mancata tantissimo"-.
Effettivamente mi era mancata.
Lei indossava un vestito corto con dei tacchi.
Io ho voluto andare sul semplice.
"Ti presento i miei amici"- mi indicò i suoi "amici".
Vidi il biondo.
Era Niall.
"Emh piacere Karen"- salutai con la mano.
"Buona sera"-sorrise il biondo.
Abbassai la testa intimidita.
"Perchè sei venuta così in ritardo ?"- mi domandò.
"Nulla..emh Mark mi aveva seguita"- sibilai quasi.
Entrammo dentro e Niall si mise accanto a me.

E mi disse.


Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto.
Fatemi sapere come la pensate
Un bacio.
xxAshiAndSamy 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


"Quanto siamo belle"-mi sussurrò all'orecchio. 
Un brivido mi attraversò tutta la schiena, e un pizzico di eccitazione cominciò a crescere dentro me.
"Anche tu biondo, sei molto sexy"-mi rivolsi a lui guardandolo attentamente.
Effettivamente era così bello.
Capelli di un biondo un po' sbiadito ma tutti scompigliati verso l'alto, una camicia azzurra sbottonata, dei jeans bellissimi di un colore notte e al centro con delle sfumature di bianco e le supra altrettanto bianche.
Era da stupro.
La serata passò in fretta, e vennero presto le 23.00.
Nessuno voleva tornare a casa così cercammo qualcosa da fare.
Harry non mi aveva tolto lo sguardo un secondo, e devo essere sincera, mi piaceva avere attenzioni da lui.
Mentre il biondo, beh, diciamo che era come una cozza.
Presi dalla borsa il pacchetto di sigarette e insieme a Zayn cominciammo a fumare.
"Gli piaci"-cominciò il discorso.
"Mh?"-corrugai la fronte.
"A entrambi"- mi buttò il fumo in faccia.
"Non penso e poi adesso non voglio storie "- feci una pausa aspirando il fumo.
"Data la precedente"-finii.
"Capisco, io poco tempo fa ho avuto una relazione"-si fermò-"Solo sesso, si scopava dalla mattina alla sera"-rise.
Cosa trovava tanto da ridere? 
Io non capisco.
"Non è una cosa carina o mi sbaglio?"- spensi la mia sigaretta.
"Non ti sbagli, poi l'ho scaricata....mi sembrava il minimo da fare"-mi guardò sorridendomi.
Effettivamente aveva ragione.
Quando lui finì la sigaretta ci unimmo agli altri.
Niall lo vidi costantemente guardare una ragazza che si era unita a noi quando ero a fumare con il moro.
Ero infastidita, mi irritava sapere che Niall guardava qualcun'altra e non me.
"Ahahahahahahahah ma quanto sarai carino"-gli disse lei, baciandolo sulla guancia.
"Mmmmmh molto carino"-si morse il labbro.
Effettivamente lei era bellissima.
Mi vennero quasi le lacrime agli occhi.
Guardai la mia migliore amica, lei rideva con Liam.
Comincia a pensare.
Mi tremò il telefono.
Era un numero sconosciuto.
"Non mi piace quel biondo e quel riccio che ti guardano in continuazione con sguardo sexy.
Mmmh non mi piace".

Ecco quello che c'era scritto.
Mi preoccupai tantissimo alla lettura di quel messaggio in anonimo.
Qualcuno mi stava controllando?
Mi guardai intorno.
Non vidi nessuno.
Era così strano però.
Mi avvicinai agli altri un po' spaventata.
"Qualcosa non va?"-mi domandò Harry.
"Nono va tutto bene"-continuai a guardarmi intorno.
"Ragazzi io vado a casa scusatemi"- affermai guardando Niall.
Lui non mi rivolse nemmeno un sorriso, forse i suoi occhi erano per qualcun'altro e non sicuramente per me.
"È lontana da qua casa tua"-disse Ashley.
"Non fa niente, vorrà dire che vado da sola"-sorrisi agitata.
"Ti accompagno io"- mi sorrise Harry.
Oddio quel sorriso.
"Emh no tranquillo, mi scoccia farti andare vi adesso "-ricambiai il sorriso.
"Tranquilla"-mi circondò con il suo braccio sinistro.
Salutammo e ci avviammo verso casa mia.
Per un bel pezzo del tragitto il silenzio era piombato su di noi, eravamo intimiditi si vedeva.
Una cosa non capivo, del suo braccio che mi circondava le spalle.
"Emh grazie Harry"-sorrisi.
"Ho visto che c'era qualcosa che ti turbava"-mi guardò
"Si...cioè no...mmmmmmhh perchè "-mi arrabbiai con me stessa.
Lui fece una risata, che più dolce di quella non ne ho mai sentita.
"Ecco va bene lo dico a te"- mi fermai afferrandolo per le braccia.
Lui mi guardò.
Non spicciai parola ero troppo attratta dai suoi occhi così verde smeraldo, erano proprio come i miei.
"Mi è arrivato un messaggio, non so da chi ma era sconosciuto, sono preoccupata"- sbuffai voltandomi.
Gli feci leggere il messaggio e si guardò un po' intorno.
Non vide nessuno apparte ne.
Era abbastanza stressante.
Arrivammo davanti a casa mia.
Mi sorrideva in modo strano, forse voleva entrare in casa.
"Dai che fai sulla porta entra no?"-che cazzo gli hai detto Karen.
Pensai fra me e me.
Il suo sorriso si allargò ancora di più.
"Aspettami un attimo"- salii le scale e in camera misi un calzoncino e una cannottiera.
A casa faceva caldissimo.
Quando scesi le scale lui stava seduto sul divano, e guardava una mia foto con mio fratello.
"Siete bellissimi"- mi sorrise.
"Oh grazie Harry"- lo ringraziai.
"Vuoi qualcosa?"- gli chiesi gentilmente.
"Mmmh c'è l'hai una Coca-Cola?"-chiuse leggermente gli occhi.
"Certo vieni con me però? Mi fa tanta paura quando sono a casa da sola"-feci con voce Cucciolosa.
"Non sei a casa da sola"-si alzò in piedi.
Mi abbracciò.
Non pensavo fosse così dolce questo ragazzo, davvero non lo credevo.
Andammo in cucina, teneva sempre le nostre mani intrecciate.
Forse provavo qualcosa ?
Qualcosa per questo ragazzo riccio?
Accesi la luce e presi dal frigo due lattine di Coca-Cola.
Tornammo in salone.
Non sapevo che dire, quindi proposi di guardare un film.

 

Prov's Harry.

Questa ragazza comincia a piacermi, di solito non sono da relazioni serie, ma con lei, è scattato qualcosa in me di nuovo.
Ho deciso voglio provarci, e probabilmente va molto bene.
Mi guarda con fare dolce, si vede che è attratta da me.
L'unica cosa che mi blocca è Niall, anche a lui piace, e se ci fidanzassimo? Lui come la prenderebbe? 
Probabilmente non mi parlarebbe più.
"Harry sto parlando con te"- mi richiamò dai miei pensieri la bellissima ragazza davanti a me.
"Emh scusami, non ti stavo seguendo"- sorrisi.
La vidi girarsi dispiaciuta.
Harry sei un Coglione con la C maiuscola.
"Dai piccola scusami"- mi alzai.
La tentazione era di prenderla, appoggiarla al muro girandola verso di me e baciarla appassionatamente.
Ma non era il momento, ci conosciamo a mala pena da due giorni.
Non posso andare di fretta, tutto andrebbe a rotoli.
"Si scusami sono io che me la prendo inutilmente"- si girò verso di me muovendo buffamente le mani.
Si appoggiò al muro.
Mi misi davanti a lei, la sensazione di baciarle il collo cresceva sempre di più, mi morsi il labbro.
No Harry non farlo.
Mi avvicinai piano piano, quando mi accorsi di quello che stavo facendo, la guardai e gli chiesi.
"Cosa hai ?"- guardai i suoi occhi verde smeraldo, era così bella.
"Sono solo agitata per quel messaggio"-sorrise agitata.
Mi allontanai tossendo per finta.
Dovevo trovare una scusa o l'avrei soffocata di baci.

 

Prov's Karen.

Quando i miei genitori tornarono a casa verso 00.10 Harry tornò a casa sua.
"Chi era quel ragazzotto"- borbottò mio padre.
"Un'amico papà"- alzai gli occhi.
"E quanti anni ha?"- mi domandò.
"Ma quante domande"-dissi irritata.
"Non mi piace che parli con gente più grande di te"- urlò lui.
Doveva rompermi i coglioni proprio adesso ? 
"Ne ha 20 ma è un ragazzo dolcissimo"- dopo di che, senza sentire mio padre andai in camera mia, chiusi la persiana della finestra e mi misi al letto.
Presi il telefono e controllai se avevo messaggi o chiamate perse.
Niente.
Sbloccai lo schermo e mi addormentai quasi subito, ripensando agli occhi verde smeraldo di Harry.
Passò presto i giorni fino all'8 di Settembre, era lunedì primo giorno di scuola.
Harry non l'avevo visto, nemmeno un messaggio, niente, nemmeno Niall mi ha scritto, solo Ashley per chiedermi come stavo e cosa avevo fatto con Harry l'altra sera.
Mi svegliai alle 07.00, spensi la sveglia e mi alzai per andare a fare colazione.
Non avevo la men che minima voglia di mangiare.
Così mi misi sotto la doccia e feci scorrere sulla mia pelle nuda l'acqua calda.
I miei pensieri non volevano fermarsi.
Ero stravolta.
Avevo una voglia di spaccare tutto.
Una rabbia dentro.
Uscii dalla doccia e cominciai ad asciugare i capelli con il phone e a lisciarli.
Appena finito misi un filo di matita e il mascara, un po' di fondo tinta e andai a prepararmi.
Jeans attillato chiaro, con una maglia leopardata sopra e le mie air force nere.
Uscii di casa con la cartella per le 07.44 entravo a scuola alle 08.20 ero in tempo dato che l'autobus passava alle 07.55.
Ascoltai ma musica e arrivai a scuola presto.
Tutti mi guardavano, era normale, lo facevano sempre quando qualcuno passava nel cortile della scuola.
Mi avvicinai verso i miei compagni.
"Ma buon giornooooo"- dissi contenta.
Tutti mi salutarono. 
Il più carino della classe mi guardava ma non apriva bocca.
Mi girai e vidi.



Ecco il nuovo capitolo spero vi piaccia, se si fatemi sapere.
xxAshiAndSamy

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Mi girai e vidi la bionda dell'altra sera, appoggiata al cofano dell'auto di Niall che si baciava con lui.
All'impatto ci rimasi male, molto male, ma poi mi girai e me ne sbattei i maroni.
Stare male per una persona del genere proprio non andava, mi chiedo solo perchè prima la corte la faceva a me è poi a lei?
Suonò la campanella e insieme ai miei compagni ci avvicinammo alla nostra aula.
Ancora pensavo a lei avvinghiata al biondo, che schifo!
Vorrei solo vedere Harry in questi giorni mi è mancato tantissimo.
Mi arrivò un messaggio.
"Scusami, ho chiesto il numero a tuo fratello solo adesso perché l'ho incontrato adesso per strada.
Come stai?
xxHarry".

Quando lessi quel messaggio si fece largo il mio sorriso sul mio viso.
"Oh Harry, non fa niente, mi chiedevo solo dove eri finito.
Sto bene grazie e tu.
xxKaren"

Entrò la professoressa di geografia, che come al suo solito cominciò la lezione interrogando sull'argomento di l'anno scorso.
Fortunatamente non mi toccò, o avrei preso un brutto voto.
Passarono presto le prime 3 ore, e suonò la campanella.
Era ricreazione.
Guardai il telefono.
1 messaggio.
Era Harry.
"Manchi tanto Karen
xxHarry".

Sorrisi leggendolo.
Ashley si avvicinò a me.
"Cosa leggi?"-mi chiese curiosa.
"Niente tranquilla"-presi il telefono e lo misi in tasca.
Chiusi un'attimo gli occhi e mi morse il labbro.
"Karen voglio presentarti la ragazza di Niall"- sorrise.
"No grazie non mi interessa"- chiusi il mio armadietto.
Ma a me proprio di lei mi interessa meno di 0.
Feci un sorriso forzato.
"Karen!"- mi guardò con gli occhi spalancati.
"Ciao"-presi la mia roba di scienze e mi diressi verso l'aula.
Stavo solo cercando di non pensare a lei avvinghiata a lui, mi faceva un male tremendo.
Ma poi pensavo a Harry, quei suoi occhi verdi smeraldo e quel sorriso così bello.
Entrai in classe.
"Buon giorno"-mi misi all'ultimo banco.
"Buon giorno Karen"- mi rispose il mio prof.
Gli sorrisi e uscii fuori nel cortile a fumare una sigaretta.
"We Karen"-mi baciò sulla guancia Nick.
Un mio caro amico.
"Come stai ?"- mi domandò sorridendomi.
"Normale"- gli risposi.
"Passa un po'"- mi afferrò a sigaretta e fumò.
Dopo 10 minuti tornai in classe dove seduta accanto a me c'era Ashley, aveva il corso di scienze insieme a me.
Non gli rivolsi parola, sa che mi sta sul culo lei.
"Dai Karen, hai ancora intenzione di non rivolgermi parola ?"-mi chiese irritata.
"Si"-non la guardai nemmeno.
"Sei la solita bambina "-urlò.
"Qualcosa non va ?"- ci chiese il professore.
"No prof. Non si preoccupi"- gli sorrisi.
Finita la lezione Ashley non mi rivolse nemmeno parola e se ne andò senza salutarmi.
Ovviamente ci ero rimasta male di quel suo comportamento ma cosa potevo farci ? 
Ho reagito malissimo quando voleva farmi conoscere la ......... di Niall.
Non voglio dire quella determinata parola.
La mattinata passò quasi in fretta e alla fine dell'ora dell'ultima ora uscii da scuola dirigendomi verso la fermata dell'autobus, ma una sorpresa mi aspettò.
Da lontano vidi una Range Rover nera e un riccio appoggiato alla portiera.
Appena lo vidi cominciai a correre, il cuore batteva fortissimo, sembrava si fosse fermato in gola.
"HARRYYYYYY"- urlai aprendo le braccia.
"Bellissimaaaa"-mi urlò di rimando, abbracciandomi forte a lui.
"Mi sei mancata da morire piccola"- mi strinse forte forte.
Quasi mi veniva da piangere.
Alzai il viso per guardarlo e vidi che aveva gli occhi lucidi.
"Ma stai piangendo"- sorrisi.
"No ma che"- imbarazzato guardò in alto.
Gli diedi un bacio sulla guancia.
Entrammo in macchina.
Mi fece le solite domande, come stavo, se era andata bene il primo giorno di scuola.
Con lui stavo veramente bene, e sono sicura, che mi sono innamorata di lui.
Così perfetto,dolce, bello.
"Ehi Karen"-mi richiamò.
"Si scusami mi ero incantata a guardarti"- sorrisi.
"Sei così bella"-si fermò davanti alla sua casa.
"Oggi voglio farmi perdonare, stai tutto il giorno con me"-mi sorrise.
Odio era da stupro.
Lo guardai un'ultima volta e uscimmo insieme dalla sua auto.
Appena scesi aspettai che Harry venisse dalla mia parte, lui mi appoggiò alla portiera e mi diede un piccolo bacio sulla guancia.
Diventai rossa.
Quel ragazzo riusciva a farmi arrossire.
"Sei la mia cucciola"-mi prese la mano e ci avviammo verso la porta.
Prima di entrare dentro quel paradiso, passammo per un viale pieno di fiori e alberi.
"Ma che bello"- mi guardai intorno.
Era tutto così fantastico.
"Lo so"- disse fiero.d
"Dai scema entra"-mi sorrise.
"Uhm"-sorrisi.
In casa eravamo solo noi due 
"Che bella casa Harry"-dissi stupefatta.
"Visto si?"- mi sorrise.
Questo ragazzo era dolcissimo, e non parlare che era perfetto.
Quando lo vedevo mi sudano le mani e vado in tilt, mentre adesso per Niall provo solo che schifo....l forse no, ma qualcosa di simile si.
Preparammo un bel piatto di pasta.
Bollita la pasta mettemmo giù gli spaghetti, e aspettammo che cuocessero.
Non ero tanto tranquilla con lui accanto.
"Devi mangiare tu eh"-mi guardo puntandomi il dito contro, sorridendomi.
Abbassai lo sguardo.
Era un argomento un po' pesante per me, quindi preferisco non parlarne.
"Dai vieni qua"- si alzò e mi vede ad abbracciare.
Quando io ero finalmente nelle sue braccia mi sentivo che il mondo non c'era e tutto era così magico, miliardo di farfalle si trovavano nel mio stomaco a svolazzare di qua e di là.
Lo strinsi forte.
"Così mi strozzi"- ridemmo entrammo.
Cercò di staccarsi ma io mi avvinghiai a lui come un koala.
"Ti piacciono i miei abbracci eh?"- lo guardai, avevo il viso vicino al suo.
Non gli risposi, osservai attentamente i suoi occhi e le sue labbra, così sortili e alla vista così morbide.
Lui avvicinò il viso, piano piani le nostre labbra si incontrarono, lui mi strinse forte a se, tirandomi sui suoi fianchi.
Sembrava uno di quei baci che volevi dare da tempo, ma purtroppo, non potevi.
Le sue labbra si muovevano vogliose sulle mie, era un bacio appassionante ma anche uno di quelli, aggressivi.
Il mio stomaco ormai era diventata una grande farfalla.
Mi appoggiò al tavolo fatto in marmo.
"Dio sei deliziosa"-pronunciò baciandomi.
Non risposi a quell'affermazione, e sorrisi contro le sue labbra.
Non volevo più staccarmi.
Lui mi morse il labbro e si staccò tenendo gli occhi chiusi.
Sorrisi imbarazzata, abbassai il viso.
Mi scrutò attentamente.
"Ricomincerei ma come faccio, dobbiamo fare pranzo"-si girò per scolare gli spaghetti.
"Esatto, bè io apparecchio allora"- sorrisi toccandomi le labbra.
"La roba è tutta li guarda"-mi sorrise quel pezzo di Figo.
Muoio muoio muoio muoio.
Non potevo non osservarlo, i suoi modi di fare, era così perfetto.


 

Prov's Harry.

Quel bacio è stato il più bello che io abbia mai dato, davvero era la perfezione, quanto vorrei prenderla in braccio portarla su in camera mia, per poi farla mia, ma so, che non è così, devo aspettare, e dato che io la amo alla follia, aspetterò.
La guardai andare a prendere la roba per apparecchiare, era così perfetta dannazione.
La voglia era di stuprarla, ma, con dolcezza.
"Dio che voglia di stuprarti"-mi feci scappare dalle labbra.
"Come?"-si girò verso di me.
"Nono nulla"-scolai la pasta.
Che figura speriamo non ha sentito quella bella ragazza.
Poco dopo cominciammo a mangiare, la guardavo, era l
Bella, dolce e tranquilla, non era chiacchierona ma anzi si faceva gli affari suoi.
Mi arrivò una chiamata era Louis.
"Scusami un attimo piccola"-mi alzai e andai nel giardino.
"Ma che cazzo stai facendo ma sei scemo?"-mi urlò subito dopo che risposi.
"Ma ciao anche a te Louis, non sono scemo "-affermai un po' irritato.
"Ma che deficiente che sei ti sei portata la ragazza che piace a Niall a casa tua"- mi aveva rincoglionito con tutte quelle urla.
"Lui è fidanzato coglione"-Risi.
"Non è da ridere a lui comunque piace da morire da un sacco di tempo Harry, quello che stai facendo non è giusto nei suoi confronti"-mi rimproverò.
"Ascolta Louis devo andare ciao"-gli staccai immediatamente.
Non avevo voglia di litigare quindi quando rientrai a casa vidi Karen strana.



Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, se si scrivetemi :* 
AshiAndSamy 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Prov's Niall.

Mi dava un fastidio vedere Karen correre verso Harry, contenta di rivederlo.
La vidi, e per poco non pianse dalla gioia di stare nuovamente col riccio.
"Amore"-mi baciò la mia bionda.
Ricambia stringendola a me con molta forza.
"Mmmh ma quanta grinta"-mi bisbigliò all'orecchio.
Un filo di eccitazione si fece sentire, partì un brivido dal collo fino al mio fondoschiena, mi faceva un certo effetto questa ragazza.
"Cosa guardi?"- mi disse dandomi un pizzicotto.
"Scusami niente"- la guardai e gli sorrisi.
Dovevo togliermi assolutamente dalla testa Karen, mi stava mandando il cervello in frantumi.
I nostri sguardi si incontrarono, non feci altro che abbassare lo sguardo, forse sono stato cattivo in qualcosa, mi sento in colpa anche se forse non ho fatto assolutamente niente.
Montai in macchina e andai verso casa mia.
"Ho voglia di te"-mi toccò Francesca i calzoni.
"Non in macchina baby, quando saremo a casa ci divertiremo tranquilla"- gli strizzai un'occhio.
Quanto mi eccitava, aveva una minigonna così bella, delle belle terre e un bel culo, cosa volevo di più dalla vita?
Tortati a casa, preparai il pranzo e la portai in camera mia, per fare una visitina al letto, così gli dissi, lei sembrava super contenta.
Che zoccola.
Mi prese la glia stringendola fra le sue mani, chiusi la porta alle mie spalle.
"Aggressiva"-la stuzzicai.
"Caro Niall non provocarmi"-mi morse il lobo dell'orecchio.
Senti il mio amichetto crescere sempre di più nei mie calzoni.
Non potevo resistere a una ragazza sexy come lei.
Mi spinse verso il letto, mi cominciò a spogliare e io altrettanto, era così bella.
Dopo un'ora di preliminari da bomba qualcuno entrò a casa mia, ma non era una mia impressione....era la verità.


 

Prov's Liam

Volevo andare a salutare il mio caro amico, così chiesi a Louis e Zayn se mi accompagnavano a casa sua, e accettarono.
Salimmo in macchina, eravamo in silenzio, questo voleva dire che era successo qualcosa.
"Louis cosa hai?"- lo guardai sorridendo.
"Niente sono solo preoccupato"-abbassò lo sguardo.
Non era da lui usare questo tipo di atteggiamento.
"Per Harry e Niall?"-chiese Zayn, staccandosi finalmente da quel dannato telefono.
"Proprio così, sono innamorati della stessa persona, lei li porterà a farli litigare, e non voglio che succede una cosa del genere, assolutamente no"-quasi piagnucolò Lou.
"Vedrai che non succederà, Niall fra l'altro si è fidanzato quindi, vedrai andrà tutto bene"- lo rassicurai.
Arrivata davanti a casa di Niall scendemmo, bussammo ma non sentii niente, così la aprì.
In casa c'era silenzio a parte forse rumori sensuali.
"No andiamocene ma sentite"-rise Zayn.
"Oddio muoio adesso ahahahahaha"- continuò Louis quasi rotolandosi in terra.
"Ma che cazzo urla quella"- dissi imbarazzato.
"Liam ma stai scherzando, stanno scopando, e anche molto bene"-rise il moro sbellicandosi dalle risate.
"Però è bravo il biondo allora"- si appoggiò a Zayn, Louis.
"Sssh"-li zittì.
Cercavo di sentire, in casa risuonavano le urla di lei, non riuscii a trattenermi che cominciai a ridere come un matto, strano che ancora non ci sentissero.
"Ho un'idea"-se ne uscii Louis.
"Allora ascoltatemi, faremo questo"-continuò.
Ci spiegò il suo piano e era al quanto divertente, prese un telo bianco fece due buchi per gli occhi, spruzzò un po' di pomodoro e ci dirigemmo al piano di sopra, con passo felpato.
Stavamo per morire, non c'è la potevamo fare.
Louis indossò il telo bianco.
"3...2...1"-dicemmo in coro a bassa voce.
Vedemmo Louis correre con un coltello in camera di Niall e lui che urlava insieme a lei.



 

Prov's Niall

Quando stavo per venire dentro di lei, qualcuno con un coltello e un telo bianco correre verso di noi, io cercai di comparire lei, e dopo poco cominciammo a urlare.
Cosa succedeva ? E chi era quello?
"Ahahahahahah oddio muoio"- disse quest'ultimo.
Che voce familiare.
"Louis ma sei coglione"-mi incazzai.
Lui uscii ridendo, ma era davvero scemo questo figliolo.
"Guarda vaffanculo"- urlò Francesca incazzata nera.
"Dai ma io non c'entro niente "-la fermai mentre si rivestiva.
"Vai a fanculo tu è i tuoi amici"- ripete nuovamente.
Vestita se ne andò.
Mi sdraiai sul letto e mi rilassai.
Passati 5 minuti mi feci una doccia e scesi dai miei amici che mi accolsero con una sonora risata.
Probabilmente mi sarei dovuta arrabbiare ma non mi importava con Francesca avrei risolto.
"Dove andiamo?"-gli chiesi mordendo una mela.
"Da Harry"-mi rispose sorridendo Liam.
Perfetto ora dovevo vedere anche Karen.

.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Prov's Karen

Era così piacevole stare con Harry, è così dolce e premuroso.
"Stai per cascare"-urlò venendomi in contro a corsa, mi fece lo sgambetto e mi prese al volo.
"E tu sei un furbo"-Risi.
Lui ricambiò il sorriso e mi prese a sacco di patate.
"Harry mettimi giu"-cominciai a muovere i piedi e a dargli dei pievi pugni sulla schiena.
"Nono patata"-rise lui.
Poco dopo aprirono la porta.
"Ciao"-salutò Harry ridendo dandomi i pizzicotti alle cosce.
"Aia aia mi fai male"-gli tirai leggermente i capelli.

Lui rideva come un matto, e io mi stavo divertendo da morire con la sua compagnia.
Due secondi dopo mi mise giù e mi accorsi che non eravamo da soli.
"Ciao ragazzi"- sorrisi e diedi un bacio sulla guancia ad Harry e andai in cucina a prendermi un bicchiere di acqua.

"Bè come state?"-mi vede dietro il riccio, e fece accomodare gli altri sul divano ma tutti vennero con noi.
"Sei bellissima"-mi sussurrò all'orecchio abbracciandomi da dietro.
"Mmh anche tu"- mi girai verso di lui.
"Come state?
- ci chiese Liam sedendosi sul tavolino.
"Benissimo direi"- sorrisi a Harry.
Mi provocava un'emozione quel ragazzo pazzesca, ma da una parte c'era il ragazzo dagli occhioni biondi, che mi ha fatto innamorare da quando ho 12 anni.
Che situazione sto?
"Non potete capire ahahah"-rise Louis, sdraiandosi a terra e cominciando a rotolare.
"Tipo che ahahahah"-ricambiò Liam.
"Niall stava scopando con la sua ragazza e Louis è entrato con un coltello e una tovaglia addosso bianca ahahahahahahahahahahahahahahah"- continuò Zayn.
Non ci trovavo niente da ridere e tanto meno non pensavo che già se la portasse a letto.
Che porco.
"Ah ma bene"-guardai il biondo con occhi spenti.
Mi aveva davvero deluso, ma cosa dovevo fare io ?
Non stavamo insieme e io per lui non ero praticamente più nessuno.


 

Prov's Niall

I suoi occhi si incontrarono con i miei e un brivido percorse la mia schiena, ancora non potevo crederci che stava con Harry.
Così decisi di non calcolarlo nemmeno.
Appena entrati in casa lui la aveva a sacco di patate su una spalla.
Mi ingelosì molto ma cosa potevo farci ? 
Non era mia e io non ero sua.
Louis, Liam e Zayn raccontarono dell'accaduto, me ne vergognai molto, infatti abbassai lo sguardo e per poco non mi misi a piangere.
Che bambino che sono, l'avevo presa malissimo.
"Vado a prendere una boccata fuori"- sempre con lo sguardo basso me ne andai da quella stanza rumorosa.
Ero imbarazzatissimo, e vidi Karen guardarmi in modo deluso, e non volevo che lei pensasse altro di me, io sono quello dolce e carino, timido e voglioso di coccole, quel ragazzo che basta accarezzargli il viso e si scioglie.
Ma evidentemente nessuno lo capisce.
Ormai erano passati 15 minuti e mi arrivò un messaggio.
Ma non lo lessi, non era importante in quel momento.
"Pensierosi"-mi chiese la voce calda di quella bellissima ragazza dagli occhi verdi.
La guardai, sorrideva come una bambina, e io non ci riuscì a trattenere la mia gioia nel vederla.
"Ehi vieni qua"-gli chiesi.
Lei si mise vicino a me seduta sulla panchina che si trovava sul retro della casa di Harry.
"Hai qualcosa vero?"- si accese una sigaretta.
"Mi sentì imbarazzato per quello che è successo"-abbassai lo sguardo, stavo per piangere e quando mai si vede un ragazzo piangere ?
"Infido non è successo nulla"-mi sorrise.
Mi faceva piacere ch pre lei non se la fosse presa, era importante per me.
"Ti sta squillando il telefono"-mi guardò ridendo.
"Oh di scusami non me l'ero accorto"-che figura, mi ero incantata a guardarla.
Mh i suoi occhi verdi.
"Si Francesca ?"- risposi.
"Devi venirmi a prendere sono all'angolo del bar dell'altro giorno"-e staccò.
Non capivo cosa poteva essere successo e avevo paura che qualcuno le potesse aver fatto del male.
"Scusami devo andare, a più tardi Karen"- la salutai e uscii dal cancello, e cominciai a correre, si trovava a 5 minuti da qua, dovevo sbrigarmi.
Andai addosso a una signora.
"Mi scusi davvero mi scusi"- dissi desolato ma continuai a correre, quando la vidi, che stava bene e che non aveva nulla.
"Francesca ma che cazzo hai fatto"- la abbracciai.
"Girati"- disse fredda.
Così mi girai e tre ragazzi mi vennero addosso e mi cominciarono a picchiare.
Mi arrivò un pugno in pieno viso, spaccandomi il labbro, mi chiedo cosa avevo fatto.
"Brutto bastardo"- mi continuavano a dire insieme.
Cercavo di liberarmi ma due ragazzo mi bloccarono per le braccia, mi fecero alzare e il terzo cominciò a darmi cazzotti alla pancia e al viso, non riuscivo più a vedere, e non sentivo più il mio corpo.
Mi addormentai.
Mi risvegliai non so quando, a che ore, ma mi sentivo a pezzi, mi alzai piano piano dall'asfalto, ero vicino a casa mia quindi, mi diressi verso la mia dimora.
Mi ricordai che i genitori e il fratello di Karen erano fuori città e decisi di andare da lei.
Con delicatezza arrivai a casa, nessuno era per le strade, sta a significare che è veramente tardi.
Dopo 10 minuti mi ritrovai a casa di Karen.
Suonai il campanello e lei tutta assonnata mi venne ad aprire.
"Oh Dio Niall"-portò le mani alla bocca e i suoi occhi diventarono lucidi.
Nonostante non avevo forze gli sorrisi.
"Posso entrare?"-sorrisi.
Mi fece entrare e mi sdraiai sul divano.
"Aspettami qua"-mi accarezzò i capelli a pochi centimetri dal mio viso.
Chiusi gli occhi e li riaprii, feci un sorriso e la guardai.
Mi diede un bacio sulla fronte e corse di sopra.
Tornò con delle garze e premurosa cominciò a curarmi.
Quanto poteva essere perfetta questa ragazza ? 
"Posso?"- mi chiese già sbottonando la camicia che indossavo.
"Certo tesoro"-le accarezzai il viso.
Mi aprì la camicia e con lentezza portò il cotone su dei tagli sulla mia pancia.
"Cosa hai fatto qua?Devo tirarti giù un po' calzoni"-mi guardò imbarazzata.

"Attenta che mangia"-mi morsi il labbra


Eccomi con un nuovo capitolo spero che vi piaccia.
Buona lettura.
Fatemi sapere che ne pensate.
xxAshiAndSamy

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Prov's Karen

Erano le 4 del mattino, avevo preso sonno verso l'una perchè Harry è venuto a casa mia a farmi compagnia.
Abbiamo passato una giornata fantastica, lui è così dolce e premuroso verso i miei confronti.
Ci guardammo insieme un film, lui mi abbracciava sempre e cucinò per me.
Mi misi il pigiama, e nel frattempo arrivò un messaggio.
"Buona notte xxHarry" 
Sorrisi nel leggerlo, gli risposi e andai a dormire.
Mi svegliai sentendo il campanello di casa suonare.
Presi una scopa che era vicino alla porta e la afferrai.
Quando aprii mi ritrovai un Niall pieno di lividi e fradicio di sangue e non in forze.
Nel vederlo le lacrime cominciarono a crescere dentro i miei occhi, cosa gli era successo al mio Niall? 
Subito lo feci accomodare sul divano, di corsa andai a prendere del disinfettante, ancora non volevo chiedergli cosa era successo.
Gli sbottonai la camicia, era ricoperto di sangue, e, nonostante mi facesse effetto, per lui, cercai di non sentirmi male alla vista di quei tagli.
Intravidi un taglio all'altezza della vescica, probabilmente colpa della cintura.
Gli chiesi se potevo abbassare i calzoni, e la sua risposta fu abbastanza perversa.
"Attenta che morde".
Mi imbarazzai un po', ma gli risposi a tono.
"Non sapevo che il tuo pene avesse i denti"-sorrisi maliziosamente.
"Sai ci sarebbe un modo per far passare tutto il dolore"- mi guardò intensamente negli occhi.
Quel ragazzo era tutto perverso.
"Sentiamo quale"-mi soffermai sul suo calzone.
L'avrebbe pagata.
Sentii che fermò il respiro quando abbassai la slip del pantalone.
"Se tu dai un bacio a tutte le botte che ho"-fece una pausa -" passerebbero in fratta"- concluse.
Cominciai a disinfettare la ferita, la bruttissima e profonda ferita.
"Aia ti prego fa piano"-si lamentò Niall.
Mi dispiaceva, ancora non capivo cosa era successo.
Quale era la causa, ma forse qualcosa potevo capire.
Dopo la telefonata di Francesca è corso via, e poi non è tornato, c'entrerà l'eri ?
Questo non lo so.
"Scusami non volevo farti male"- diedi un bacio alla ferita che avevo appena disinfettato.
Si morse il labbro, facendosi male.
"Ahahahah Niall non morderti il labbro"-Risi io.
"Aia guarda, guarda che cosa ho qua?"- urlò.
Mi avvicinai al suo viso e guardai attentamente le sue labbra.
"Ma Niall non hai niente"-sorrisi.
I suoi occhi si incrociarono con i miei, mi prese un brivido che partii su tutta la schiena e le farfalle nello stomaco.
Il suo volto si avvicinò sempre di più al mio, io rimasi immobile, non sapevo cosa fare.
Ti trovava a poco da me.
"Riesci a resistermi...Mh..però"- si avvicinò ancora mordendosi piano il labbro.
Non sapevo ancora quanto avrei resistito, ma la voglia di baciarlo era tanta.
Appoggiai delicatamente le mie labbra sulle sue, quant'è che volevo un bacio da lui, così delicato.
Cercai di essere più delicata possibile, cominciai a muovere con dolcezza le mie labbra sopra le sue.
Mi afferrò per i fianchi, mi mise sopra di lui, ma non mi appoggiai col peso, non volevo fargli male.
"Ancora"-mi chiese.
Continuai a baciarlo,lui era così buono.
Stavo morendo, le sue labbra erano fantastiche, lui lo era.
Mi fermai per prendere visto.
Poco dopo cominciai a baciare tutti i suoi lividi arrivando alla cinghia dell'indumento indossato.
Mi fermai.
"Sarà l'ora di dormire?"- mi alzai da sopra di lui, scompigliandogli i capelli.
"Si hai ragione"- diventò freddo.
Non avevo intenzione di fare altro con lui.
"Dormi sul divano?"-chiesi io sorridendo.
Lui non ricambiò affatto.
"No dormo con te"-lo guardai quasi sconcertata.
Io non voglio dormire con lui.
"No grazie"-risposi io ridendo.
"La coperta si trova in quell'armadio, nel primo cassetto. Buona notte."-gli stampai un bacio sulla guancia e scappai in camera mia.
Dentro di me, una speranza si accese.
E se dormisse con me? Se venisse nel letto durante la notte, approfittando del fatto che sto dormendo?
Non mi dispiacerebbe a pensarci bene.
Mi misi nuovamente sotto le coperte e cercai di far cessare i miei pensieri.
Mi addormentai.


 

Prov's Niall

Non posso crederci che Karen mi ha fatto dormire in salone sul divano, dopo tutto ero ferito e avevo bisogno di un'infermiera come lei.
Diamine, sto scomodissimo.
La notte sembrava non passasse mai.
Guardai l'orologio sul telefono, erano appena le 5.15 e ancora non avevo preso sonno.
Mi alzai piano piano e mi diressi in cucina per bere un po' di acqua.
Mi appoggiai al bordo del tavolo mentre con la mano giocavo col bicchiere di vetro.
Ero ansioso, ero agitato non sapevo cosa avevo.
Era noioso rimanere in casa con una ragazza la quale non ti si fila di pezza.
Mi sdraiai di nuovo sul divano.
Dovevo andare in bagno.
Andai al piano superiore con un'estrema lentezza.
Avevo dolere da tutte le parti.
Mi toccai le labbra.
Sentivo ancora il sapore di Karen, era così buono.
Ma sono certo di una cosa.
Lei sarà mia, per sempre.
Finito di salire la rampa di scale, a tastoni cominciai a camminare in un lungo corridoio.
Aprii la prima porta che trovai sotto mani ed entrai.
Aprii la porta e la chiusi piano piano, non volevo svegliare quella meraviglia di ragazza.
"Cazzo Niall"- me la presi con me stesso, avendo sbattuto il ginocchio che ho operato contro una scrivania.
SCRIVANIA?
Non mi trovavo in bagno.
Magari ero nella sua stanza.
"Niall tieni a bada il tuo amico"- disse il mio cuore, ma la mia testa non voleva proprio ascoltarlo. 
Sembro un pazzo certe volte.
Afferrai il mio telefono e accesi lo schermo, per farmi luce.
Eccomi mi trovavo in quella bellissima stanza, e Karen era sdraiata sotto le coperte, che dormiva beatamente.
Non dovevo, ma lo feci, alzai le coperte e mi misi nel letto con le, teneva dei calzoncini corti, volevo allunare una mano per toccargli quel nel sederino sodo che aveva, ma mi bloccai.
Mi sistemai bene dietro di lei e la abbracciai dal dietro.
Una sensazione bellissima.
Poco dopo, sentendo il respiro di lei mi addormentai. 
Mi svegliai sentendo la principessa che avevo vicino a me, stirarsi.
"Buon giorno"- gli diedi un bacio sulla guancia.
"Buon giorno anche a te"- mi rispose tranquillamente.
Strano pensavo che...
"Buon giorn...eh ...HORAN COSA CI FAI NEL MIO LETTO"- urlò alzandosi dal letto.
"Ieri ti sei ubriacata e abbiamo scopato, non puoi capire che goduria"- esordì poi io.
Lei mi guardò perplessa, ma davvero ?
"Stavo scherzando scema"-cominciai a ridere a crepa pelle, proprio non potevo farcela.
In tutto il suo fascino lei era in piedi con il broncio e le braccia intrecciate al petto che mi guardava con istinto omicida.
Quando finii mi tolsi le coperte da sopra il mio corpo, ero semplicemente in boxer.
Lei mi guardò con un sorrisino molto malizioso.
Venne verso di me è si mise sopra di me.
"Ma quanto siamo belli"- si avvicinò al mio viso.
Cosa le stava prendendo? 
Era stato il suo comportamento.
MOLTO.
Quando stava per baciarmi, premette il suo dito contro un mio taglio, quello più profondo, facendomi urlare.
"Ma sei pazza per caso ?'"- gli domandai incazzato.
"Non metterti contro di me Horan"-detto questo se ne andò via.
Sarà molto difficile, ma ce la farò.
Mi alzai in piedi e so che non dovrei ma andai a vedere i suoi casseri dove teneva le mutande eccetera, e devo dire anche aveva buon gusto.



Prov's Karen
Quel ragazzo sapeva come stupirmi, stanotte lo avevo sentito entrare nel mio letto, e questo mi aveva fatto solo che piacere.
Scesi le scale e andai in cucina per preparare qualcosa da mangiare per entrambi.
Preparai la tavola e sentii aprirsi la porta.
Cazzo.
"Chi è?"- urlai.
"Siamo a casa"-dissero mamma e papà insieme.
E Niall.
Correndo, andai ad abbracciare mamma e papà poi il mil bellissimo fratellone.
"Così nude eh topolina?"-mi chiese Te.
"Eh si avevo caldo"-affermai ansiosa.
Ed ecco quello che non volevo mai accadesse.
Niall in soli boxer scese in tutta la sua bellezza, anche se pieno di botte, dalle scale.
"Ah avevi caldo?"- mi guardò mio padre.
"Chi cazzo è?"- continuò urlando.
Mi faceva quasi paura.
"Signor Di Marìa le posso spiegare"-cercò di far calmare la furia che si trovava davanti a noi.
"Ti scopi mia figlia? Figlio di puttana"-si scaglio verso di lui.
Ted mi tenne ferma, continuavo a urlare a mio padre di smetterla di spingerlo, in quel momento avevo tantissima paura, non poteva proprio succedere una cosa del genere.
Non c'è la potevo fare mi sentivo così male.
"Signore la prego mi faccia spiegare"-continuò Niall per difendersi.
Con tutta la mia forza urlai, un urlo forte e doloroso.
Spinsi via mio fratello e mi avvicinai a mio padre.
"Anche se avessi scopato a te cosa importa? Ho quasi 17 anni papà, non posso rimanere zitella a vita, e per lo più non sono di tua proprietà, devi anche accettare che sarò di un ragazzo, col quale mi sposerò e avrò dei figli, e sei vuoi diventare nonnino io e lui dovremo scopare"-le parole uscirono da se, e vidi mio padre scuotere la testa e chiudere leggermente gli occhi, si avvicinò pericolosamente al mio viso.
"Avete scopato?"-chiesi un'altra volta.
"No"-mi avvicinai al suo viso, le mie labbra erano serrate.
Mi sorrise e dopo pochi secondo mi diede un ceffone sulla guancia.
"Adesso stai esagerando"-si avvicinò mia madre, intervenendo.
Me lo aveva dato davvero? 
Quello non era da lui, mettermi le mani addosso.
Niall mi abbracciò dal dietro, accarezzandomi la guancia.
"Scusami, io non volevo piccola"-mi sussurrò triste all'orecchio.
"Adesso ragazzo non voglio più vederti va via"-urlò nuovamente mio padre.
Niall piano piano lasciandomi un piccolo bacio sulla fronte, prese i suoi calzoni la sua maglia e con fatica se ne andò via.
Quando stava per uscire, mi rivolse uno sguardo triste, aveva gli occhi lucidi, perché non potevo correre da lui e dirli che non era niente e che sarebbe passato tutto, solo se eravamo insieme.
Uniti.



Prov's Niall
"Cosa ti è successo?"- mi domandarono i ragazzi mentre eravamo seduti sul divano di casa mia.
"Lasciamo stare, Francesca mi ha chiamato, io sono corso a cercarla e appena l'ho trovata tre suoi amici mi hanno picchiato"-spiegai con molta fatica.
Ancora quello che era successo con Karen e i suoi non era passato, ci stavo malissimo.
"Ehi Niall hai una cotta per Karen vero?"-mi chiese Harry dandomi una pazza sulla spalla.
Arrosti al pensiero.
Si era così ero pazza di quella ragazza.
"Lo sapevo, è tua"-mi disse il mio amico, dentro sentii una sensazione difficile da spiegare, era fantastica.
"Cosa è successo con Karen, Niall?"-mi domandarono, un'altra volta.
"Okkei vi dico tutto ragazzi con calma però,"- presi un respiro.
Perché avevo così difficoltà a raccontare questo?
"Insomma praticamente erano le 4.00 del mattino quando sono arrivata a casa di Kare, lei dormiva ma ugualmente è venuta alla porta per aprirmi, all'impatto aveva gli occhi lucidi, era veramente preoccupata. Mi ha fatto accomodare sul divano e mi ha disinfettato le ferite. Quando lei andò a dormire, io mi tolsi tutti i vestiti tenendo i boxer,nella notte però andai in camera sua involontariamente e mi misi a dormire con lei"-mi fermai, per prendere aria.
"No l'avete fatto?"-domandò illudendosi Zayn -"Io lo sapevo che dentro di te ci stava quella parte oscura da pervertito"- cominciammo a ridere tutti, ma le mie guancia si dipinsero di un rosso acceso, che imbarazzo.
"Praticamente la mattina che mi sono svegliato, quando scesi le scale, ribadisco in boxer c'era tutta la famiglia Horan al completo...bè che dire suo padre mi odio, pensa che me la sia portata a letto"-abbassai lo sguardo, quanto faceva male ricordare.
Passarono i giorni e di Karen nemmeno l'ombra, era il 13 settembre, il mio compleanno.
Erano le 23.59 del 12 settembre ed ero con i miei amici, con una bottiglia di spumante.
00.00.
"Auguriiii"-cominciarono a urlare tutti i miei amici.
Che fasta che avevano messo su, solo per me.
La mia casa era diventata una discoteca, piena di persone, e ragazze che mi sbavavano dietro.
"Niall vieni un po' con noi"- mi urlarono delle amiche.
Me me fregai e continuai a ballare, mi stavo divertendo davvero tanto.
Verso 00.30 suonarono il campanello, così andai ad aprire, mi ritrovai un'uomo conosciuto, molto conosciuto alla porta.
"Ancora tu"- alzò gli occhi al cielo.

Ero per caso una calamita ? 


Eccomi con il nuovo capito, spero che vi è piaciuto.
Volevo farmi perdonare per il capitolo precedente, che era sicuramente corto, spero che questo vada bene.
Fatemi sapere.
xxAshiAndSamy

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Prov's Niall

"Mi dica signor Di Marìa"-sorrisi.
So che adesso sono nei guai, e molto grandi direi.
"Signorino, mi faccia dire che la musica è molto alta e che vorrei dormire, quindi, è pregato di abbassare, a meno che non vuole che chiami la polizia"- mi disse con molta tranquillità, anche se so che tranquillo non era.
"Certo, arrivederci, buona notte"-gli chiusi la porta in faccia.
Anche io non ero molto intelligente.
Pensai per un attimo a Karen, ma poi tornai alla mia festa.
Avevo 21 anni cavolo, come passa il tempo.
"Niall"-mi urlò una ragazza molto più bassa di me, ma molto carina.
La guardai dalla testa hai piedi, era sexy.
"Dimmi bellezza"-mi avvicinai accarezzandogli la guancia.
"Volevo la stessa cosa"-mi cominciò a baciare, ma non andammo oltre.
"Ci vediamo dopo"-gli feci l'occhiolino.
Ma dopo mi sarei divertito.
Chiesi al DJ di abbassare di poco la musica, ma continuammo a divertirci, fino alle 02.00 di notte.
Tutti se ne andarono e io ero stanco morto, così decisi di andare in camera mia per dormire, ma ad aspettarmi dall'altra parte dello steccato, nella sua stanza, c'era quella ragazza, aveva gli occhi gonfi, e non era truccata.
Presi un foglio e scrissi un biglietto.
"Buona sera"- cominciai.
"Auguri"-continuò.
"Grazie"-sorrisi.
"Posso venire?"- ricambiò debolmente.
Accettai col capo, e mi diressi in salone, dove si trovava una sporcizia che arrivava fino al soffitto.
Poco dopo venne a suonare alla porta.
A corsa mi avvia verso l'entrata, non volevo che prendesse freddo.
"Ciao bella"-la salutai.
"Ciao"-abbassò lo sguardo.
"Entra o prenderai freddo"-dissi premuroso.
Aveva qualcosa da nascondere, lo vedevo dal suo sguardo.
"Oh dio..però ti sei divertito"-rise sotto i baffi.
"Direi di si "- aprii le braccia verso l'inferno.
"Dai prima iniziamo e prima finiamo"-si tolse la vestaglia rimanendo in pigiama.
PIGIAMA? VESTAGLIA?
"Un secondo"- la fermai per un attimo.
Non volevo che si sentisse in imbarazzo e corsi in camera mia a prendere il pigiama.
Lo indossai di fretta e scesi.
"Ehi"-mi guardò, abbassò lo sguardo.
"Eccomi, volevo essere più comodo"-affermai cominciando a buttare qualcosa dentro dei sacchi neri che aveva preso Karen.
Regnava il silenzio, lei era molto veloce, vedevo che prendeva le bottiglie vuote e le buttava, era così perfetta.
"Sono venuta di nascosto"-se ne uscì ad un tratto.
Perché di nascosto ? 
Non doveva rischiare con suo padre, sembrava molto severo, anzi lo era veramente.
"Auguri anche a te Karen"-cercò di imitare la mia voce.
No cazzo, mi sono scordato del suo compleanno.
"Scusa io"-mi picchiai una mano sulla fronte.
"Non fa niente"-sorrise per rassicurarmi, ma so che lei ci stava male.
Mi avvicinai, la girai verso di me.
Mi guardò incerta, ma nei suoi occhi qualcosa brillava, mi avvicinai alla sua guancia, e gli diedi un dolce bacio.
Mi staccai le presi le mani e le circondai suoi miei fianchi.
L'abbracciai forte.
Sentii un'energia dentro pervadermi il corpo.
M dispiaceva, dovevo ricordarmelo invece no.
Niall non servi a nulla.
La sentii singhiozzare; non poteva piangere, una morsa mi strinse lo stomaco.
"Cosa hai piccola"- mi staccai facendola sedere sul divano.
Le afferrai le mani.
"Papà non mi parla più, sono andata dal ginecologo e nonostante gli abbiano detto che io sono vergine, lui non ci crede, e in più a saputo di che famiglia sei, io non capisco"-smise.
Aveva bisogno di sfogarsi, si vedeva.
"Senti ma tu hai 18 anni, cosa non capisce tuo padre che è normale perdere la verginità, gente che la perde a 12 anni cavolo"-mi arrabbiai.
Non volevo vederla in quello stato : ci stavo malissimo.
"Lo so, ma mio padre è un po' antico, solo lui può decidere"-lo imitò.
Mi scappò da ridere ma mi trattenni.
La strinsi nuovamente a me, mi accorsi che era veramente caldissima.


Prov's Karen

Speravo in un suo augurio, il primo è stato Harry che è venuto a casa mia, fortunatamente mio padre non si arrabbiò anzi a lui piaceva il riccio.
Ma io non ero innamorata del riccio.
Sono andata dal ginecologo, e gli hanno detto che sono ancora vergine ma papà non vuole darmi retta, e poi anche se avessi fatto l'amore con Niall non sarebbe stato un problema, ho 18 anni.
Io è Niall continuammo un po' a mettere a posto, la casa era quasi totalmente pulita, bastava strusciare il pavimento e tutto era finito.
"Sono stravolto"-si buttò sul divano.
Questa notte è passata in fretta, fra scherzi e risate.
Lui è perfetto.
Il mio principe azzurro, ma chi glielo dice a questo biondo che ho perso la testa per lui?
Che quando lo vedo vorrei strapazzarlo di coccole?
Mi gettai sopra di lui abbracciandolo.
"E questo abbraccio?"- appoggiò la sua testa alla mia.
"Ne avevo voglia"- lo guardai.
"Sei perfetta"-i nostri sguardi si mandavano frecciatine.
Mi era mancato.
"Scusami, ma se anche noi avessimo fatto l'amore"- si fermò -"Qual era il problema ?"- mi chiesi corrugando la fronte.
"Proprio non lo so biondo"-gli accarezzai il petto assonnata.
"Hai sonno vero?"- mi domandò.
Era ovvio, che domande mi fai.
"Tu che dici?"- sorrisi a occhi chiusi.
"Bella lei"-mi prese in braccio, avvinghiai le mie gambe al suo bacino e tenevo le braccia intorno al suo collo mi appoggiai con la testa alla sua spalla.
Ci mancava proprio poco che mi addormentassi.
"Tu dormi qua"- mi sdraiò con delicatezza sul suo letto morbido.
Il profumo dei suoi capelli mi invase le narici.
Ero appoggiata al suo cuscino.
"Niall ti prego dormi con me"- mugugnai.
"Sono qua"- mi abbracciò.
Mi diede un bacio sull'angolo della bocca e ci addormentammo.
La notte era passata in fretta, ma la mattina mi svegliai con il suono del mio telefono squillare, non ero tornata a casa quindi sicuramente mi stavano cercando.
Presi il telefono che si trovava sul comodino.
Papà.
Cercai di essere il più convincente possibile.
"Buon giorno papà"- strillai.
"Dove sei?"- mi chiese con voce ferma.
"Sono al parco papà perchè avevo bisogno di una boccata d'aria"-sembravo una stupida.
"Vengo a prenderti?"- mi chiese.
"No vengo fra un po' va bene ?"-mi agitai.
Sentii Niall muoversi nel letto e chiamarmi.
"Amore mio"- mi richiamò.
Papà lo sentii subito.
"Chi c'è con te"- continuò.
"Sono in un parco e dato che la panchina è mezza occupata da due piccioncini mi sono dovuta arrangiare"- affermai.
"Va bene torna presto ciao"- e staccò.
Ero salva, o almeno spero.
"Sei per caso impazzito ?"- andai sopra di lui.
"Mi ha sentito ?"- mi domandò.
"Si ...amore mio"-abbassai lo sguardo.
Chiamarlo così era molto strano.
"Mmh"- mi accarezzò la schiena, e a quel tocco delicato rabbrividii.
"Mi sei mancata"- mi baciò teneramente il collo.
Sorrisi era mancato anche a me, e da morire.
Ci facemmo le coccole per una decina di minuti, niente baci ne niente, solo carezze e dolci sguardi: anche se avrei voluto qualcosa di più ma era troppo presto.
Mi alzai dal letto, e mi guardai allo specchio, ero bruttissima, con tutti i capelli scompigliati, e il pigiama storto.
Continuavo a guardare il ragazzo dagli occhi color ghiaccio che non si era mosso da là.
Abbassai lo sguardo, mi imbarazzai, sembrava desideroso.
Quando si alzò non trovai la forza di smuovere i miei occhi dal suo corpo, era a petto nudo perchè durante la notte si era tolto la maglia.
La pelle era color latte, e i suoi capelli tutti biondi mi facevano impazzire.
"Attenta però"-si avvicinò a me pericolosamente.
Lo scrutai perplessa.
"Così mi consumi"-si morse il labbro.
Poco dopo si avvicinò alle mie labbra, e afferrò il mio labbro inferiore stringendolo tra i denti e tirandolo.
Inaspettatamente mi diede una piccola sculacciata sul sedere, e poi lo accarezzò.
"Aggressivi stamani "-ricambiai il sorriso toccandoli il petto.
Lui voleva, io volevo, ma ancora non lo conoscevo, dovevo lasciar correre del tempo.
"Andiamo a fare colazione"-affermai smettendo di fissarlo per dirigermi in cucina.
Annui e basta.
Ci divertimmo un po' in cucina, fino a quando Zayn non lo chiamò e dovette andare via.
Mi diressi verso casa mia, ero ancora in pigiama, cosa avrei inventato a mio padre del mio abbigliamento?
Che mi sono scordata di cambiarmi ?
Bussai alla porta e venne ad aprirmi mio fratello Ted.
"Sorellina buon giorno"-mi fece entrare.
"Ciao"-salutai.
Entrai in salone e trovai mio padre seduto sul divano.
"Ho visto eri dal ragazzo dell'altra settimana"-si alzò.
"Ascolta ho 18 anni oggi era il suo compleanno, e voglio stare con lui, se ci faccio l'amore a te cosa importa, perché tu puoi farti mamma e io non la persona che amo ?"- cominciai a urlare gesticolando.
"Mamma digli qualcosa"-la indicai.
Lei stette zitta.
Bello schifo.
"Non mi interessa di quello che pensi tu, io se ci voglio stare ci sto!"- arrabbiata mi diressi in camera mia per cambiarmi.
Chiamai di corsa Ashley per andare a casa sua, ma mi disse che non poteva e che aveva da fare.
Provai Harry che mi disse la stessa cosa.
Optai di andare a correre e poi sarei andata in discoteca sempre se agli altri andava bene.
Mi preparai e andai a correre.
Nel frattempo che ascoltavo la musica e vedevo i passanti londinesi per il campo del parco, mi arrivò un messaggio.
Numero sconosciuto.
Subito mi preoccupai, era passato molto tempo che non mi arrivava un suo messaggio.
"Bel completino attillato, adatto per correre, sta attenta sono dietro di te 
xxSconosciuto"

Mi si presentò di nuovo questa situazione, cominciai a correre più veloce, sentivo l'ansia salire fino in gola.
"Karen"-un ragazzo mi chiamò. 
Mi girai, alla vista di lui, mi fermai, e a un tratto a corsa mi venne incontro; quando lo riconobbi cominciai ad andare il più veloce possibile verso casa mia, ma mi raggiunse e mi buttò dietro una siepe.
"Ti prego fermati"-quando stavo per urlare, mi tappò la bocca con la mano.



Prov's Niall

Erano le 20.00 avevamo preparato una bellissima festa a sorpresa per la mia amata.
Eravamo a casa di Ashley e di lei ancora nessuna traccia.
"Strano che ancora non è tornata"-si schiarì la voce Louis.
Cominciai a camminare velocemente per il salone.
"Ho provato a chiamarla ma niente non risponde"-piagnucolò Ashley abbracciandosi a Liam.
La casa di Karen si trovava a 3 minuti da casa di Ashley, quindi avvertii i ragazzi che andavo da Ted.
Misi il cappotto e mi avviai con passo svelto.
Mi trovai davanti alla porta, e suonai il campanello.
Mi venne ad aprire Ted.
"Ciao Ted sono l'amico stretto di Karen, è per caso in casa ?"- chiesi tutto di un fiato.
"No mi dispiace,era andata a correre e non è tornata, ma mi era arrivato un messaggio che era da Ashley"- mi guardò con fare molto freddo.
"Io ero a casa della sua amica con altri amici ma non è venuta"- mi irrigidii.
Il silenzio regnava.
"Andiamo a cercarla"- mi disse, prese il cappotto e chiuse casa.
Cominciai a tremare, e i pensiero più brutti mi invasero il cervello, cosa poteva essergli successo ? 
Giuro che se mai qualcuno le avesse fatto del male, lo avrei ammazzato.
Andammo al parco e io andai da una parte e Ted da un'altra.
Camminai chiamando il mio amore.
"Amore mio?"- la chiamai.
"Karen sono Niall dove sei ? Ti prego di qualcosa"- supplicai singhiozzando.
In qual momento sentii una voce flebile chiamarmi andai dietro a una siepe e d'istinto mi accasciai a terra.
Non potevo crederci.



Ma buona sera, spero che questo capitolo vi è piaciuto, dire mi che ne pensate.
Un bacio.
xxAshiAndSamy

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Prov's Karen

Un'uomo vestito di nero cominciò a correre verso di me, istintivamente cominciai a camminare a passo svelto, ma mi raggiunse tirandomi dietro una siepe.
Cercai di chiedere aiuto ma invano, perché mi tappò la bocca con la sua mano.
"Zitta troietta"- mi minacciò il ragazzo dagli occhi color marrone.
Che io non conoscevo.
"Sai posso divertirmi"-sorrise maliziosamente.
Continuavo a urlare, ma niente fermava la persona che avendo davanti.
Mi sbottonò il calzone, cercavo di non far arrivare la sua mano nella mia parte intima muovendo velocemente le gambe.
Tirò fuori un coltellino.
"Sai anche il tuo caro fidanzatino si è divertito"-continuò.
Si passò la lama sulla lingua e a un tratto la passo sul mio braccio scoperto, spingendo di poco.
Cominciò a mordermi il collo e brividi percorsero il mio corpo, avevo paura e le lacrime cominciarono a uscire da sole.
"Ti prego non farlo"-parlai flebile.
Non mi fermavo, muovevo sempre le gambe in modo da non far scivolare le sue luride mani, ma non era servito a nulla.
Sentii le sue dita scivolare sulle mie grandi labbra.
Mi toccava con violenza facendomi male e dentro mi sentivo così schifosa.
Mi penetrò con due dita, fu un dolore atroce.
Strinsi i denti.
"Ti piace si?"-mi rivolse parola in un ghigno.
Scossi la testa, le lacrime scendevano.
Con il coltellino taglio la mia maglietta me la strappo di dosso e mi spostò il reggiseno, tagliando con la punta del coltellino intorno ai miei capezzoli, facendo uscire qualche goccia di sangue, che poi succhiò.
Non mi aspettavo che una persona potesse essere così schifosa.
"Posso fare di meglio che di questo sai?"-mi allarmò, la paura cresceva ancora di più.
Scuotevo la testa velocemente per fargli cambiare idea, ma niente, mi sentivo così male, così schifosa, così inutile, una persona stava abusando di me: Stava toccando il mio corpo, il corpo che io volevo concedere alla persona che io amavo, che io amo.
Pensai a Niall, e piansi ancora più forte, quanto poteva essere deluso ? 
Non era giusto tutto questo, non me lo meritavo.
Sentii bucarmi i calzoni e le mutande, cercavo di tenere strette le gambe, ma questo era difficile.
Il ragazzo posò il suo coltellino sulla mia coscia minacciandomi di spostarla, ma mi rifiutai, e fece pressione sulla mia ciccia provocandomi un taglio lungo e profondo.
Mi imbavagliò con la sua sciarpa, la strinse forte, tanto da farmi male alle guancia.
Poi lasciò le mani, cercai in tutti i casi di metterle davanti alla mia intimità, e cercando di scappare, ma lui con le sue gambe teneva stretto le mie caviglie.
Io non capisco : era giorno e nessuno si accorgeva di noi, dello stupro che stavo subendo.
Mi dimenai, ma mi arrivò un ceffone sulla guancia.
Vidi il suo membro e chiusi gli occhi stringendo la sciarpa, mi bloccò le mani e entrò.
Il dolore attraversò il mio corpo, si muoveva fortissimo sopra il mio corpo, e io cercavo di mandarlo via da me, ma aveva i muscoli, era tremendamente forte.
Rimase dentro me per tanto tempo fino a che stremata non sentii più il mio corpo, come se mi abbandonasse.
Sentii che mi diede tre o quattro ceffoni per svegliarmi.



Prov's Niall

Non potevo crederci, mi accasciai a terra prendendo la mia principessa, piena di lividi e semi nuda, al freddo, era bianchissima e freddissima.
"Amore mio ti prego parlami"-le presi il viso.
"Amore"-sussurrò -" Portami a casa, ma a casa tua"- mi chiese.
"Certo piccola andiamo"-la presi in braccio, ma prima mi tolsi la mia felpa mettendola a lei.
La strinsi forte a me, chiamando Ted e dicendoli se poteva andare a casa di Ashley per dirgli che Karen era a casa mia.
Dopo di che, con passo svelto mi incamminai verso la mia dimora.
Io piangevo, dovevo stare con lei stamani mattina.
Sono uno stupido.
Arrivai a casa mia, trovai i miei genitori a casa, ma cercai di tranquillizzarli che ci pensavo io a lei, e che era tutto a posto anche se non era così.
"Ti prego lascia che ti aiuto"-mi ripeteva mamma, mentre adagiavo Karen sul letto.
"Mamma ti prego, fammi una minestrina calda"- gli baciai una guancia e chiusi la porta di camera mia.
La spogliai, gli tolsi la mia felpa e la tua maglietta, mi permisi di togliergli il reggiseno, e vidi dei tagli pieni di sangue.
"Devo farlo piccola"-gli dissi sorridendo guardandola.
"Tranquillo"-mi sorrise a malapena.
Andai nel mio bagno presi il disinfettante e il cotone e tornai da lei.
Stava ancora tremando e so che era terrorizzata.
Disinfettai i suoi seni, e li bacia piano.
Lei sorrise a quel gesto, mi ricordo quando baciò le mie ferite era così dolce.
Gli misi nuovamente la mia felpa.
Gli abbassai i calzoni vidi tanti graffi sulle sua cosce ma uno in particolare.
"Ha abusato di me"-le lacrime cominciarono a scendere velocemente.
"Cosa?"- mi arrabbiai molto, se solo avessi trovato quel bastardo.
"Si fa malissimo e mi sento malissimo"- mi fermai abbracciandola.
Volevo essere io il primo, volevo essere la sua prima volta, ma uno stronzo gliel'ha portata via, senza che lei volesse, provocandogli dolore, sofferenza.
Non volevo che si sentisse inutile, non lo era.
L'abbracciai ancora più forte per fargli sentire che io c'ero e che non l'avrei lasciata da sola.
"Ti dovresti togliere i calzoni, ma sai "-dissi imbarazzato e diventando rosso.
"Puoi se vuoi io non c'è la faccio a muovermi, fa tutto male Niall"-chiuse gli occhi accarezzandosi la pancia.
"Dovremo andare in ospedale a fare una visita subito piccola"- affermai sicuro, doveva farsi vedere.
"Lo so, ma proprio non ce la faccio, domani mattina mi accompagni?"- mi chiese accarezzandomi il braccio lentamente.
Gli stampai un bacio sulle labbra e annuì.
Gli tolsi i calzoni, e riuscii a vedere la sua intimità a causa delle mutandine strappate, lei teneva gli occhi chiusi, così guardai più intensamente e notai il sangue ormai secco sulla sua pelle.
"Come facciamo con le mutande?"- le toccai la pancia massaggiandola.
"Non saprei"-prese la mia mano.
"Ti impresto dei miei boxer"-sorrise.
Presi dei miei boxer, i più attillati che avevo.
"Faccio io se vuoi"-mi chiese.
Effettivamente era meglio così.
Mi girai verso la finestra e la sentii che piano piano si cambiava.
Appena finii mi chiamò, presi dei calzoni lunghi da tuta e li indossò.
"Bella che sei"- dissi con un sorrisone.
Mi sdraiai sul letto e posizionai Karen sopra di me, gli cominciai ad accarezzare i capelli, stava in silenzio, era ancora spaventata si sentiva, e aveva paura.
Aveva freddo quindi la avvolsi ancora di più stringendola forte, cominciò a piangere, era normale dopo quello che era successo, ma giuro che me la pagherà quello stronzo. 
"Mentre mi tagliava mi ha detto 'Sai anche il tuo caro fidanzatino si è divertito'"-disse tra un singhiozzo e l'altro.
Cosa significava ? 
"Karen è importante quello che ti sto per chiedere"- la guardai attentamente.
"Come era fatto"-domandai.
"Aveva i capelli mori tirati all'insù e gli occhi marroni, ma non lo vidi in faccia, avevo gli occhi lucidi e appannati"- mi rispose tutto d'un fiato.
Qualcuno bussò alla porta, mia madre.
"Mamma vieni"- urlai.
"Ecco la minestrina calda"-sorrise a Karen.
Appoggiò il vassoio sulla mia scrivania e si avvicinò a noi.
"Come stai ?"-chiese premurosa.
"Molto male signora Horan"- si nascose nell'incavo del mio collo. 
Si sentiva così male.
"Ehi"- gli accarezzò i capelli -"Riposati domani starai meglio"-dopo di che uscii rivolgendogli un sorriso.
Karen non voleva essere scortese, ma non voleva parlare.
"Mangia piccola"- la misi seduta sul letto porgendogli il piatto, che non riuscii ad afferrare, la aiutai e la imboccai.
"Mangia un po' anche tu Niall"-si preoccupò, feci un cucchiaio io è uno lei, così era contenta.
Era stanchissima, si lavò il corpo velocemente e ci mettemmo entrambi a letto.
La misi sotto le coperte e la strinsi forte.
"Stai con me ti prego ho paura"- si strinse a me.
"Sono qua, sono qua"- le accarezzai i capelli e si addormentò all'istante.
Erano le 22.00 quando ricevetti la telefonata da Ashley.
"Niall come sta?"-piangeva.
"Male Ash, adesso sta dormendo"-sussurrai guardandola.
"Di a suo fratello che resta da me questa notte"- gli dissi.
Parlammo ancora un po' ma non gli specificai cosa le è accaduto, e poi staccammo.
Entrò mia madre piano piano.
"Cosa gli è successo Niall?"- mi chiese preoccupata mettendosi sulla mia sedia.
"Vedi mamma io e lei siamo molto legati anche se è da poco che ci conosciamo, lei abita a fianco a noi. Oggi era il suo compleanno e con gli altri ragazzi abbiamo messo su una festa a sorpresa, ma le ore passavano e di lei nessuna traccia: l'ho trovata dietro una siepe fitta fitta semi nuda, l'hanno violentata e questa cosa non doveva succedere"- le lacrime scendevano lungo il mio viso e la mia voce era carica di rabbia.
Nessuno poteva toccare la mia Karen.
"Domani devi portarla assolutamente a fare dei controlli Niall è per la sua salute, e se avesse bisogno io sono qua, può fidarsi di me, tranquillamente. Mh va bene ?"- mi sorrise rassicurante.
Mi baciò una guancia e diede una carezza alla piccola Karen e se ne andò sparendo nel corridoio buio.
Non riuscivo a perdonarmi quello che era successo.
Non riuscii a dormire, rimasi sveglio a guardarla.



Prov's Karen.

Mi svegliai la mattina seguente, stavo peggio della sera precedente, mi sentivo frastornata e avevo un dolore sotto allucinante.
Mi trovai con le mani fra i capelli di Niall e lui teneva una sua mano sul mio sedere.
Era così bello, ed era grazie a lui se adesso stavo meglio.
Continuai a stare sul suo petto ma le immagini di quel ragazzo sopra il mio corpo mi ribolli nel cervello mettendomi paura e iniziando a tremare, ne sarei mai uscita ? 
Ero solo all'inizio.
"Ehi non tremare principessa"-mi strinse a se.
"Buon giorno"- dissi tremante.
Non si accorse che mi stringeva il sedere.
"Niall è comodo il mio culo?"- chiesi sorridendo debolmente.
Dovevo assolutamente trovare uno svago.
"Perchè?"
continuò guardandomi assonnato.
"Sai lo stai toccando"-afferrai le sue mani.
Le tolse immediatamente e si scusò.
"Andiamo a fare colazione? Ti aiuto"-mi sorrise.
Lo guardai e mi feci aiutare piano piano, apprezzavo lo sforzo di Niall per farmi star bene, ma è difficile che da un momento all'altro io sono felice.
Mi misi seduta e continuai a pensare che dovevo andare in ospedale ma ancora meglio a dire a mio padre e i miei genitori cosa è successo.
"Stai tranquilla"-mi accarezzò il viso -"Ci sono io"-mi sorrise abbracciandomi la fronte.
Le lacrime scesero e le asciugò appoggiando la sua fronte alla mia.
"Non piangere ti prego"-mi portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Mi strinse forte a se, mi sentivo così al sicuro.
Finito di fare colazione ci avviammo a casa mia, perché dovevo cambiarmi, cosa penseranno i miei genitori ? Che a farmi del male è stato il mio biondo ?
Ci trovammo davanti alla mia porta, la paura saliva sempre più.
Suonai il campanello e papà venne ad aprirmi. 
Mi scrutò meglio e dopo di che mi abbracciò.
"Oh dio Karen cosa hai fatto?"-urlò disperato.
Gli occhi bruciavano e gli chiesi di entrare che gli avrei spiegato tutto.
Come poteva Ted non aver detto niente hai miei genitori ? 
I miei genitori si misero davanti a me mentre io ero seduta sula poltrona insieme a Niall che rimaneva in silenzio stringendomi le mani.
"Io non volevo, stavo correndo, è qualche giorno che mi arrivavano dei messaggi da un anonimo, non vi ho detto nulla perchè proprio non ci ho dato peso"-cominciai a piangere forte.
Niall mi strinse forte rassicurando all'orecchio che lui era lì con me e che insieme ce l'avremo fatta.
Tirai su il naso e nel frattempo lui mi asciugò le lacrime.
Mamma teneva le mani sulla bocca.
"A un certo punto mi è arrivato un messaggio, era quel numero sconosciuto, e poi mi sentii chiamare, e incontro a me venne a corsa un ragazzo vestito di nero, ho cercato di scappare, ma era più veloce di me, mi ha buttato dietro una siepe e"- mi bloccai, quanto era difficile dire la verità pensare allo schifo di tempo che ho passato a quanto è stato brutto e doloroso le sue parole e i suoi movimenti violenti.
Mamma piangendo venne ad abbracciarmi, mio padre rimase immobile, sapevo che voleva saperne di più.
Niall lasciò che mia madre mi avvolse, e subito il mondo crollò di nuovo sopra di me.
"Cosa è successo dopo"-si alzò in piedi arrabbiato mio papà.
"Mi ha stuprata e picchiata, ed è grazie a Niall se adesso sono qua, è venuto a cercarmi al parco e mi ha trovato, e si è preso cura di me tutta la notte, e adesso mi avrebbe portato in ospedale a fare un controllo"-urlai.
Sciolsi l'abbraccio con mia madre a mi lanciai dal mio biondo, che con cura mi cullò tranquillizzandomi.
Stavo bene con lui vicino.
Mio padre rimase in silenzio guardando me è lui abbracciati e mamma che sembrava sollevata da quel gesto.
Una volta calmata mi andai a cambiare mettendo da parte i vestiti di Niall, i quali avrei lavato.


Prov's Niall

Vederla in quello stato mi faceva veramente male, non potevo sopportare una cosa del genere.
Era stato veramente difficile per lei spiegare cosa era successo ai suoi genitori, suo padre mi squadrava di continuo, so cosa gli passava per la testa.
Era colpa mia.
Lei salii le scale e io ero rimasto in salotto con i suoi, mi asciugai le lacrime e tirai su col naso.
Stavo malissimo.
"Chi sei tu?"-mi domandò interrogativo su padre.
"Un carissimo amico di Karen "-lo guardai.
"Non è che sei stato tu ?"- si avvicinò pericolosamente.
"Io ero a casa di Ashley la sua migliore amica che si stava organizzando una festa a sorpresa per la piccola Karen, chiedilo a lei o a Ted che era a cercarla insieme a me"- gesticolai con le mani.
Ero arrabbiatissimo non sopportavo che pensasse che gli avevo fatto del male.
"Caro Smettila, è stato così premuroso nei suoi confronti"- lo accarezzò la madre.
Si rilassò.
Nel frattempo piano piano scese Karen dalle scale e venne verso di me con lo sguardo basso, mi strinse forte il braccio e la mano.
Aveva bisogno di me si sentiva.
"Veniamo con te"- risposero i genitori, così ci coricammo tutti in macchina mia, che si trovava già fuori dal garage.
Io guidavo.
Guardavo il mio angelo dallo specchietto retrovisore, si stava massacrando le mani.
Incrociò i miei occhi, le sorrisi, e ricambiò,gli feci un'occhiolino e lei arrossii, quello che mi fece piacere era vedere sua madre sorridere per il mio sforzo.
Arrivammo era tarda mattina e dovemmo sbrigarci, scesi dalla macchina andando ad aprire a Karen aiutandola a scendere, quando i suoi scesero chiusi la macchina e salimmo al piano che a noi serviva.
Ci recammo alla segreteria che ci fece accomodare su delle poltroncine.
Mi sedetti tenendo ancora la mia mano intrecciata alla sua.
"Ho paura"- si sdraiò sopra di me accoccolandosi al mio letto.
"Ehi stai tranquilla"-la consolai, ero più agitato io di lei.
Parlammo tutto il tempo, fino a che non dovette entrare.
Mi alzai e cominciai a camminare avanti e indietro per il corridoio mettendomi le mani fra i capelli.
"Niall ti prego calmati"- disse scocciato l'uomo.
Mi scusai e tornai a sedermi.
Sbloccai il mio telefono e sorrisi all'immagine che avevo di sfondo, c'era lei raffigurata che dormiva, gliela scattai quando dormimmo insieme il 13 notte.
"Quando gliela hai scattata?"- sorrise la madre.
"Qualche giorno fa"-svagai sorridendo e guardando per l'ultima volta la foto per poi posare il telefono nella tasca.
Passarono buoni 30 minuti e ancora niente, lei non usciva.
"Lo so che sei agitato, ma dobbiamo fidarci"- mi rassicurò la donna .
"Ha ragione ma è difficile, la mia piccola"-sussurrai.
Poco dopo uscii quella bellezza di ragazza, che mi chiamò.
"Niall ti prego puoi entrare?"- mi chiese sorridendo debolmente.
"Certo piccola"-mi avvicinai e guardai la madre, che di rimando mi indicò la porta.
Entrammo e trovai un dottore alla presa con dei fogli.
Gli strinsi la mano.
"Buon giorno"- salutai educatamente.
"Buon giorno anche a lei, deve essere il suo fidanzato vero ?"- mi domandò.
Guardai Karen e poi lui, annuendo.
"C'è un grande problema direi"- lo guardai storto.
Ci spiegò varie cose e arrivò al succo, e rimasi scioccato.
Non potevo crederci.
Era incinta.


IMPORTANTE 
Eccomi e come promesso ho aggiornato molto presto.
So che forse il capitolo è troppo corto ma volevo creare suspense e spero di averlo fatto.
In tal caso fatemi sapere se vi è piaciuto.
Non vedo l'ora di continuare.
Vi prego datemi un consiglino voi vorreste che Karen tenesse il bambino o meno? 
Fatemi sapere è molto importante 
Un bacio.
xxAshiAndSamy 

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Capitolo 11
*** Auguri a tutti ***


BUONA NATALE A TUTTI.

Come potete ben notare questo non è un capitolo, ma volevo semplicemente fare gli auguri di Natale.
Colgo l'occasione per ringraziare chi sta seguendo la mia storia, che per me, questo è il mio regalo più bello.
Passate buone feste da AshiAndSamy.
B
UON NATALE

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Prov's Niall.

Non potevo crederci.
"Vede, a causa dello stupro, la sua compagna è rimasta incinta, e sta a voi decidere cosa fare di questo bambino, potrei prescriverle una pillola per l'aborto o portare avanti la gravidanza"-finii il suo discorso.
Mi girai di scatto verso Karen, incontrai i suoi occhi verdi.
"Forse è meglio se ne parliamo un po'"- continuai a guardarla, lei era spaventata.
Annuii.
"Questo è il mio numero chiamate"- ci porge la mano la stringemmo e uscimmo.
Cosa avrebbe voluto fare la mia principessa? 
Personalmente io lo terrei, so che fra me e Karen può nascere qualcosa e magari, il padre a quel piccoletto posso farlo io, e per lei questo e altro.
Quando uscimmo mi girai verso di lei, le accarezzai i capelli e la baciai dolcemente.
Mi staccai e appoggiai la mia tempia alla sua.
"Cosa facciamo?"-mi chiese.
"Ne parliamo a casa tesoro"-gli stampai un'ultimo bacio la presi per mano e con i suoi genitori andammo verso casa loro.
Che situazione, perché proprio a lei ?
"Allora cosa ti hanno detto ?"- gli chiese la madre.
"Di salute sto bene"- affermò -"Il problema adesso è nella mia pancia"-finii guardando fuori dal finestrino.
"Che vorresti dire"-chiese il padre.
Come faceva a non capire ? 
Non era mica scemo quell'uomo, si capiva da lontano un miglio.
"Che quello stronzo mi ha messo incinta"-era infuriata, perché adesso il problema era suo, non di quel bastardo.
A me questo faceva male, anzi malissimo, se lei avesse tenuto il bambino, cosa gli avrebbe raccontato quando gli avrebbe chiesto "Mamma ma come hai fatto a far nascere me?".
Sarebbe bruttissimo, e se venisse a sapere come è successo? 
Si sentirebbe un'errore, una persona che non voleva nella sua vita.
Suo padre diede un cazzotto al mio cruscotto, all'inizio lo guardai leggermente male, ma posso capire quanto può essere infuriato.
Arrivammo a casa.
Dovevamo decidere, ma perché mi aveva chiamato? 
Forse non era meglio che prendesse una decisione con sua madre che ne sapeva molto di più che di me? 
Ci rinchiudemmo in camera sua.
Appena entrati, lei mi appoggiò alla porta baciandomi il collo.
"Ho paura"-mi sussurrò.
"Lo so anche io"-le risposi accarezzandogli il viso.
"Ti prego cosa dovrei fare, come faccio a tenere un bambino, come faccio? Ho 18 anni in più sono stata stuprata, che è un trauma cazzo"-url sbattendo le mani contro la scrivania.
"So che è difficile, so che hai paura e tutto, ma guardarmi, deve decidere il tuo cuore cosa fare"- le presi le mani guardandola intensamente.
"Io non sono pronta Niall"- cominciò a piangere.
L'abbracciai forte.
"Allora sai quello che devi fare"- finii.


Prov's Harry

È una settimana che non vediamo Karen, Niall ci ha spiegato tutto, di quello che è successo e che è in crisi, si rifiuta di mangiare e di ricevere visite, vuole stare sola.
Se solo sapessimo chi è lo stronzo che l'ha conciata così.
"Ragazzi io la amo, e non so come farglielo capire, io voglio essere il padre di quel bambino anche se non è mio di sangue"- concluse.
Niall teneva davvero a quella ragazza, e non era come le altre, voleva averla sua.
"Ashley perchè non ci vai "-la guardai.
"Non mi vuole vedere, ha detto che si fida solo di Niall"-piagnucolò.
"Cerco di fare io"-mi alzai in piedi prendendo il cappotto, diedi un bacio sulla guancia a Ashley salutai tutti e andai via.
Poco meno di 5 minuti e arrivai davanti alla casa della mora.
Suonai il campanello e venne ad aprire proprio lei.
"È permesso?"- le sorrido.
"Certo "- ricambiò.
Entrai e mi spogliai, si preparò una cioccolata calda e si mise sul divano.
La decisione che gli spettava era veramente tosta, pensare o alla propria vita o a quella del bambino.
Karen era giovane aveva solo 18 anni e Niall 2, ma il biondo sembrava più sicuro di lei.
"So di cosa vuoi parlare"- mi fece sedere sul divano.
"Pensavo mi cacciassi"- la stuzzicai.
Negò col capo, teneva tanto a me, e si poteva aprire tranquillamente.
"Andrò dal dottore e mi farò prescrivere quelle dannate pasticche"-concluse.
"Se per te questa è la cosa giusta devi farla"- L'abbracciai.
Lei stava veramente a pezzi, era pallida e spenta.
Lei non è assolutamente così.
"Che dici se andiamo a fare una passeggiata ? I ragazzi chiedono costantemente di te perché sono preoccupati"-la rassicurai.
"Si dammi solo un'attimo che vado a mettere un po' di strucco, sono fottutamente un mostro"-sorrise lievemente.
Salii le scale e sparii nel corridoio.
Vidi suo fratello Ted che mi guardò male.


Prov's Ted.

Odio con tutto il mio cuore gli amici di Karen, proprio non mi vanno a genio.
Girovagano per casa mia come se fossero nella loro dimora e in più vogliono portarmi via mia sorella.
Quel riccio che si trova in salone non mi è mai piaciuto, il suo sguardo è malizioso e guarda Karen come un bocconcino in più adesso è incinta.
Guardai ancora il ragazzo davanti a me correndo mi diressi in camera della mora e appena entrai sbattei la porta.
"Ehi Ted ciao"- mi guardò per poi continuare a cambiarsi.
"Non mi piace che frequenti gente più grande di te"- affermai indicando la porta.
"Ascolta tu non mi dici quello che devo fare"-disse tranquilla.
"Cosa?"- la girai verso di me.
Mi avvicinai al suo viso.
Non poteva permettersi una cosa del genere.
"Senti brutto coso togliti dai coglioni e lasciami vivere"-dopo che mi disse questo se ne andò.
Se solo potessi fare qualcosa.


Prov's Karen

Non so cosa voleva mio fratello ma di certo non gli avrei data vinta questa, adesso avevo bisogno di stare bene con le persone che mi amano, e che mi apprezzano per quello che sono.
Scesi le scale, afferrai la borsa e io e il riccio uscimmo da casa mia.
Percorremmo il vialotto e a piedi ci incamminammo verso casa di Ashley, io e Harry non parlammo, ero troppo impegnata a pensare, a pensare a quanto poteva essere difficile prendere una decisione.
Mi toccai la pancia e la accarezza.
Non potevo crederci che una creatura stava crescendo dentro di me.
E non ero in grado di ucciderla, mi sentirei troppo in colpa, mi sentirei morire dentro mi definirei un'assassina.
"Forse dovresti pensarci meglio"- mi rivolse finalmente parola Harry tirando un calcio al sasso.
"È quello che sto facendo"-continuai a tenere la mano sulla pancia.
"Ci siamo noi Karen"-si fermò e appoggiò una sua mano sulla mia pancia -"Ci sono i tuoi amici a sostenerti"-mi rassicurò.
Non so ma quelle parole mi rassicuravano, Niall non era riuscito a darmi quella sicurezza, cioè si, ma avevo paura.
Mi portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Dentro quella casa c'è una persona che ti ama più di qualunque altro e che è pronto a darti tutto"- continuò a sorridermi.
Ricambia e lo abbracciai forte, ringraziandolo. 
Entrammo in casa di Ashley, venni soffocata di abbracci.
Tutti che urlavano e che mi chiedevano come stavo, tranne Niall, non era con loro, e mi sentii mancare, perché non era lì ad aspettarmi? Perché ?
Mille problemi mi sovrastarono la mente.
E se voleva abbandonarmi?
Lasciarmi da sola? 
Dopo aver parlato con i ragazzi per una ventina di minuti il biondo ancora non si fece vivo, così chiesi di lui.
"Dove è Niall?"- domandai incuriosita.
"In camera mia"-mi rispose subito Ashley.
Mi alzai lentamente dal divano e mi diressi su per la rampa di scale.
Con passo felpato mi trovai davanti alla porta, la aprii piano piano, e trovai l'irlandese abbracciato a una mia foto, che dormiva, era così dolce. 
Guardandolo sorrisi, era solo grazie a lui sei io stavo andando avanti, il mio amore per lui cresceva sempre di più, ma ancora era presto, avrei dovuto aspettare e conoscerlo meglio.
Mi tolsi le scarpe e mi posizionai vicino a lui, gli accarezzai il viso lentamente stampandogli un dolce e leggero bacio sulle labbra.
Si mosse un po' prima di aprire gli occhi sorridendo.
"Se ogni buon giorno fossero così"- mi guardò sorridendo.
"Già"-abbassai lo sguardo, era l'unico ragazzo che mi faceva intimidire.
Cosa mi stava succedendo? Mi stavo per caso innamorando davvero?
"Come ti sentì oggi"-mi chiese facendomi mettere sul suo petto.
"Confusa, non so cosa fare"-accarezzai il suo petto coperto dal maglione.
Lui posizionò una mano sulla mia pancia massaggiando lentamente con le punte delle dita, sussultai a quel tocco, e i brividi percorsero il mio corpo, che effetto che mi faceva: era pazzesco.
"Entro un mese devi dare la risposta al dottore"-mi ricordò -"Devi essere sicura piccola,ma pensa che qua ci sarà una persona che ti amerà come non mai, anche se purtroppo tu non lo volevi, ma che colpa ha ?"- lui voleva che io cambiassi idea, e effettivamente non aveva tutti i torti.
"Sei perfetto"-lo guardai accarezzandogli la guancia.
I suoi occhioni color ghiaccio si impossessarono dei miei color smeraldo.
Chiusi gli occhi, lui appoggiò la sua mano destra sul mio volto e avvicinò il suo volto al mio.
Sentii il suo respiro pesante sulle mie labbra e non resistetti. 
Lo baciai, un bacio dolce, e passai la mia lingua sul suo labbro inferiore, e lui capendo, aprii la bocca e fece toccare le nostre lingue, facendole danzare.
Lo stomaco bruciava e il cuore non la finiva di battere velocemente.
Il bacio si fece più passionale, mi prese per i fianchi e mi appoggiò hai suoi fianchi.
Avevo voglia di lui, ma non potevo.
Mi fermai e cominciai a mordicchiargli il collo con dolcezza, lasciandogli un succhiotto tra la spalla e il collo ; lui fece lo stesso.
"Però signorina devo dire che ci sa fare eh"-mi baciò un'ultima volta.
Dopo un'ora di coccole scendemmo dagli altri e mangiammo tutti insieme una pizza e ci guardammo un film comico.
Quanto potevano essere fantastici i miei amici? 
Li adoravo.


Un mese dopo


Prov's Nial

Ormai aveva deciso, saremmo andati dal dottore e avrebbe preso quelle pasticche per l'aborto.
Non era affatto convinta, i suoi occhi dicevano altro.
Karen rientrò a scuola e nessuno sapeva di quello che gli era accaduto.
Meglio così.
Ma una persona continuava a guardarla in modo molto malizioso.
Guardai che ore erano, le 14.30.
Cazzo era tardi Karen sarebbe uscita alle 14.50.
Mi infilai una camicia e un jeans di corsa presi le chiavi della macchina e uscii di casa.
Entrai in auto e corsi via sgommando.
Il mio pensiero era sempre: e se a scuola qualcuno la molestava ? 
E non aveva la forza di dirlo? 
Quanti problemi mi spaventavano, ma era importante per me, io la amavo, e di certo non volevo che stava male.
Preferivo prendermi il tutto il dolore.
Mi trovai davanti a scuola alle 14.45, meno male appena in tempo. 
Scesi dal veicolo e mi appoggiai al cofano con le braccia incrociate.
La campanella suonò e tutti gli studenti uscirono.
Mi preoccupai quando non vidi Karen, ma poi eccola li; in tutto il suo splendore, che parlava e rideva con dei ragazzi.
Con dei ragazzi? Cosa? 
Strinsi i pugni, quanto poteva darmi fastidio, questa cosa.
"Ci vediamo domani ragazzi"- gli disse.
"Ciao piccoletta"-gli rispose un biondo dandoli un bacio sulla guancia.
Che fastidio, mi girai dall'altra parte per non vedere.
Infondo però cosa stava facendo ?
Assolutamente niente! 
"Niall"- mi chiamò con voce bassa.
Mi girai, non sorrideva più, aveva le lacrime agli occhi.
"No piccola perchè piangi? Andrà tutto bene dal dottore ci sono io"- la rassicurai abbracciandola.
Ah mi sono scordata alle 15.30, Karen aveva una visita dal dottore e avrebbe scelto se tenere o meno il bambino.
Gli presi il viso e la baciai dolcemente, delle sue compagne mi guardavano ė borbottavano qualcosa sotto voce, l'invidia è brutta.
"Ancora"-si avvicinò nuovamente alle mie labbra, morse il labbro inferiore e fece entrare piano piano la sua lingua nella mia bocca.
La strinsi ancora più forte a me, gli accarezzai la schiena arrivando al gluteo destro, ma mi fermai, che figura avrei fatto se gli toccavo il sedere? 
Avrebbero capito che è mia? 
Ci pensai un po' e gli toccai il sedere stringendolo di poco.
"Sei mia"-gli dissi contro le labbra, lei sorrise e si staccò da me.
La feci salire in macchina e ci avviammo verso l'ospedale.


Prov's Karen

Il bacio che ho dato a Niall era bellissimo, quando mi strinse il mio bel sederino sodo, partirono dei brividi lungo la mia schiena arrivando fino al mio collo.
Mentre guidava lo guardavo, era perfetto.
"Ehi come mai mi guardi in questo modo"- mi chiese sorridendo.
"Sei perfetto, ed è grazie a te se adesso sono qua"- affermai guardando la strada.
"Ed è grazie a te se mi hai fatto perdere la testa"-mi accarezzò una coscia.
Cosa significava ? 
Io gli avevo fatto perdere la testa? 
Oh lui aveva fatto lo stesso.
"Ti amo"- gli dissi di fretta.
Lui si fermò nel parcheggio, mi guardò mi diede un bacio dolce.
Misi una mano sulla sua guancia e una fra i capelli e piano piano la feci scendere dentro la camicia, accarezzai la schiena, e tornando al viso, lo graffiai.
Gemette.
Quanto poteva essere provocante quel suono che uscii dalle sue labbra? 
"Anche io ti amo"-posizionò una mano sulla pancia.
E poi col viso si abbassò, alzò la maglia e baciò con delicatezza il mio ventre.
Quel suo gesto fece smuovere qualcosa dentro, non so perché ma stavo cambiando idea.
Lo baciai nuovamente poi scendemmo e mano nella mano ci diressi al piano giusto dell'edificio.
Arrivati, ci sedemmo in sala di attesa fino al mio arrivo, Niall mi faceva ridere da morire, e mi faceva passare tutti i pensieri che mi girovagavano nella mia testa.
Era l'uomo giusto per me, per la mia vita, e per il mio bambino ne ero sicura.
"Di Marìa?"- domandò una donna sulla quarantina.
"Sono io"-mi alzai in piedi.
"Venga"-mi disse.
Diedi un bacio a Niall ed entrai.

"Buona sera Karen"-mi salutò il dottore.
Mi fece una visita e mi disse che per ora stava andando tutto bene.
"Ha scelto cosa fare? È una decisione importante"- cominciò.
"Io voglio tenerlo ma cosa gli dico al bambino quando crescerà?"-mi disperai.
"Io le prescrivo le pasticche, se vuole le prenda, sennò le butta e mi chiama"- mi scrisse il numero della segreteria di questo piano.
"Va bene"- abbassai un po' lo sguardo.
Ringraziai il dottore e uscii.
"Andiamocene ti prego"- abbracciai Niall in preda alle lacrime.

Ricambiò, mi prese pure in braccio, e mi addormentai sulla sua spalla come una bambina.
Cosa devo fare?


Eccomi ragazze con un nuovo capitolo.
Che ne pensate? 
Fatemi sapere.
un bacio.

xxAshiAndSamy

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***



Prov's Niall

Vidi uscire Karen dalla stanza del dottore piangendo, mi abbracciò e mi pregò di tornare a casa, la presi in braccio e mi avviai verso la macchina uscendo dall'edificio.
Aprii l'auto e quando chiamai la ragazza non mi rispose, si era addormentata.
Era così dolce.
La appoggia piano piano al sedile vicino al guidatore la legai e gli stampai un bacio sulla fronte.
Sapevo quanto era difficile la scelta che doveva prendere, ma qualunque avesse deciso di accettare io ero con lei a sostenerla.
Chiusi lo sportello dell'auto e una volta entrato misi in moto e partii verso casa sua.
Mi squillò il telefono e risposi.
Era Zayn.
"Ehi Niall ti disturbo?"- mi chiese.
"No dimmi bro"-.
"Stasera esco con una ragazza che ho conosciuto ma mi chiedevo se potevi venire anche tu e Karen"- mi domandò.
"Va bene per me, devo solo chiederlo a lei, adesso dorme"- mi concentrai sulla strada.
"Fammi sapere ciao bro"- e staccò. 
Non poteva andare da solo? 
Mica dovevo andarci io con quella.
Arrivai alla casa di Karen, e dovetti svegliarla.
"Karen? Karen?"- la scossi un poco.
Finalmente aprii gli occhi.
"Si?"-si cominciò a muovere spaventata.
"Ma ben svegliata siamo a casa"- la guardai negli occhi.
Erano così spenti, e non sopportavo vederli in quel modo.
Solo colpa di quello stronzo che ancora devo trovarlo e l'ho giurato, lo massacrerò di botte.
Si stiracchiò e scese barcollando, gli strinsi il braccio.
"Va tutto bene tesoro?"- mi preoccupai.
"Mi gira solo un po' la testa vedrai che passa in fretta"-mi rassicurò sorridendo.
So che mi stava mentendo, chiusi la macchina e entrammo in casa sua.
Eravamo da soli.
"Casa dolce casa"-si buttò sul divano.
"Stanca eh ?"- mi avvicinai a lei.
"Molto direi"-mi sorrise.
Mi alzai e andai in cucina, presi due bicchieri e li riempii di acqua, dopo di che tornai in salone dalla mia fanciulla.
"Piccola bevi qualcosa"- la guardai.
Si stava toccando la pancia, che tenera che era.
"Oh grazie dolcezza"- si mise seduta afferrandomi la mano.
"Piano o mi farai cascare tutto"- ridacchiai mentre lei rideva.
La sua risata? 
Il suono più bello che io abbia mai sentito.
Mi pietrificai a sentirla, mi incantai a guardare i suoi occhi verde smeraldo, i capelli gli ricadevano sul viso, spostai una ciocca dietro l'orecchio e non staccai lo sguardo da quel viso meraviglioso.
"Niall tutto bene?"- mi domandò.
Gli tolsi il bicchiere dalla mano e lo appoggiai sul tavolino che era affianco a noi.
"Mi fai quasi paura"-si ritirò.
Sul mio viso si formò un sorriso che partiva dall'orecchio destro e finiva a quello sinistro.
Mi avvicinai a lei, la feci sdraiare e stando sempre in silenzio gli baciai il collo nudo, spostai i capelli con delicatezza.
Poggiai una mia mano sul suo fianco e lo accarezzai, mordicchiai la sua pelle fino ad arrivare all'orecchio.
La sentii tremare.
"Perché tremi piccola"- gli sussurrai.
"Scusa è che io"- si fermò e ingoiò la saliva rumorosamente.
Aveva paura.
Ma perché di me? 
Poteva fidarsi, non gli farei mai del male a questa maniera assolutamente no.
Mi staccai quasi scocciato.
"Scusa non dovevo"- dissi in modo duro.
"Niall ti prego"-mi sfiorò il braccio, che io scansai.
Ero arrabbiato, perché con me non si lasciava andare? Non mi dava retta? 
Con Harry non è così è diversa.
"Devo andare"-presi la mia giacca e uscii di casa senza sentire una sua risposta.


Prov's Karen


Io non volevo tremare ma quel suo tocco mi faceva perdere ogni controllo e tremavo ma non per paura, io mi fidavo ciecamente di Niall ed è speciale per me, e voglio averlo per me.
Lo guadai allontanarsi da me arrabbiato, non avevo fatto niente in fondo.
Ho solo tremato di piacere.
Cosa ha capito? 
"Niall ti prego io non .."- non riuscii a continuare che sentii sbattere forte la porta.
Misi le mani nei miei capelli e li tirai di poco.
Non doveva andare a finire in questo modo.
Le lacrime cominciarono a scendere lungo il mio viso e avrei preferito se ad asciugarle ci fosse stato lui, il mio eroe, il mio principe azzurro e invece no, la verità fa male ma come tale va accettata, purtroppo.
Mi andai a fare una doccia e piano piano tornai in camera mia, guardai dalla finestra, Niall non era nella sua stanza stava uscendo con un borsone.
Lo guardai attentamente, non capii se lui se ne stava andando.
Presi il telefono e quando stavo per scrivergli un messaggio mi bloccai, doveva scrivermi lui.
Più tardi andai in salone a guardare la tv e poco dopo rientrarono i miei genitori dal lavoro, e insieme preparammo la cena.
"Tutto bene?"- mi domandò mio padre.
"Sisi tranquillo"- che falsa.
"Mamma posso parlarti?"- mi asciugai le mani a un panno.
"Certo"- mi accarezzò la schiena e andammo in salone.
"Ho deciso, io non voglio abortire mi sentirei male, ma lo crescerò da sola e tutto questo è tremendamente brutto"- mi sfogai.
"Non sei da sola tesoro, ci siamo noi a sostenerti"-mi abbracciò.
Ricambiai asciugandomi le lacrime e tornai in cucina.
Quando erano le 19.10 iniziai a mangiare con la mia famiglia, scherzammo e ridemmo, ma niente mi distoglieva dai miei pensieri, Niall.
Non mi ha inviato nessun messaggio e mi stavo preoccupando, era normale facesse in quel modo? 
Non penso.
"Vado a dormire domani ho scuola"- sbattei piano le mie mani sul tavolo e sorrisi, salutai tutti e mi recai nella mia dimora.
Indossai il mio pigiama feci la cartella e attivai la sveglia e quando mi stavo per addormentare qualcuno bussò alla porta.
"Karen sono Ted"- mi richiamò.
"Posso dormire con te?"- mi domandò.
Annui.i intrufolò nel letto e finalmente presi sonno.



Prov's Liam

"Liam ti prego vieni da me?"- mi domandò al telefono Ashley.
"Cosa è successo?"- chiesi alzandomi dal letto.
"Qua c'è Niall che si è dato troppo agli alcolici e sta proprio sbronzo, in più mi vuole baciare, ti prego vieni"- staccò subito.
Sbuffai, proprio non mi andava, perché quel coglione doveva essersi ubriacato? 
Chiusi casa e mi avvicinai verso la mia auto, entrai misi in moto e partii, mi trovai poco dopo davanti casa della ragazza, avevo ansia.
Conosco Ashley da ben quattro anni e fin da quando l'ho vista ho perso la testa.
La sogno in continuazione, e ogni volta che faccio qualcosa mi ricorda lei.
Entrai con tranquillità, ormai in quella casa era come se ci abitassi.
"Ashi"-la chiamai.
"Sono qua"-mi urlò: probabilmente dalla sua stanza.
Corsi su per le scale e la trovai con Niall nel suo letto che gli teneva la fronte e il biondo che vomitava l'anima.
"Aiutami"-mi guardò.
Mi avvicinai e toccai la fronte al mio amico, cazzo bruciava.
Quando tutto si calmò io pulii il pavimento mentre Ashley faceva addormentare Niall.
Che strano, lui chiamava costantemente Karen.
Avranno litigato? 
Scesi al piano di sotto e mi sedetti sul divano e accesi la televisione.
"Ma Payne fai come se fossi a casa tua"- fu sarcastica la bellissima ragazza che mi si trovava davanti a me con le braccia incrociate.
Quanto poteva essere sexy.
"Voglio guardare la tv"-misi il broncio.
"Nono"- scherzò lei.
"L'hai voluto tu eh"- la presi e la buttai sul divano facendole il solletico.
"Basta basta"-continuava a ridere, mi fermai, la guardai e non aspettai.
La bacia, cominciai a far muovere le mie labbra sopra le sue, lei ricambiava, incrociò le sue gambe al mio bacino.
Era tutto perfetto quando non sentimmo un tonfo provenire dalle scale.
Ci girammo di scatto e cominciammo a ridere.
Non potevo credere hai miei occhi, veramente Niall aveva preso un cartone usandolo come slittino? 
Questa ragazzo era pazzo. 
Guardai la mia piccola e la bacia ancora una volta.
Sorrisi e mi tolsi da sopra di lei.
"Che piccioncini"- ci fece il verso.
"Niall ma cosa vuoi?"- dissi serio, mi irritava quando faceva così.
"Nulla vi stavo guardando"- fece spallucce.
Era strano, poco dopo prese la giacca e se ne andò via.
"Ashley vado via, devo vedere dove va il biondo"-gli stampai un bacio sulla fronte e corsi verso il ragazzo.
"Niall cosa hai?"- gli chiesi prendendolo per un braccio e girandolo.
Stava piangendo.
"Liam faccio paura? Sono una persona che fa paura?"-piagnucolò guardandomi.
"Assolutamente no"- cosa significava ?
"Perchè Karen non si fida di me"- lo abbracciai.
Lo accompagnai a casa e tornai nella mia dimora, mi buttai sul divano e pensai a quel bacio con Ashley. 
Presi il telefono e mandai un messaggio ad Ashley.

"È stato bellissimo quel bacio xxLiam".

Poco dopo mi rispose.

"Hai le labbra più morbide del mondo, sei fantastico, adesso vado a dormire, buona notte Liam xxAshi".

"Oh anche tu tesoro, buona notte xxLiam".

Dopo di che mi cambiai per la notte e andai a dormire.



Prov's Karen


Mi svegliai assonnata ero davvero stordita dal giorno prima, ho chiesto a mia madre di andarmi a prendere le pasticche, dopo di che avrei chiuso questo capitolo della mia vita.
Mi sciacquai il viso e mi vestii.
"Buon giorno"-salutai tutti entrando in cucina.
"Giorno"- mi salutò Ted.
"Io parto e vado a scuola, a dopo ciao"- presi la mia cartella e uscii di casa.
Mi arrivò un messaggio.

"Se pensavi di cavartela così, bè ti sbagliavi.
xxSconosciuto".


Mi fermai e mi trovavo davanti casa di Niall, avevo paura e di andare a scuola da sola non me la sentivo.
Mi guardai intorno, e come sempre non c'era nessuno.
Mi toccai la pancia e suonai il campanello di casa Horan.
Venne ad aprirmi Maura la madre del biondo.
"Ciao Karen"- mi fece entrare in casa.
"Buon giorno Maura scusa il disturbo visto l'ora, ma ho bisogno di Niall è in camera sua?"- le chiesi baciandole le guance.
Annui con la testa.
Corsi su per le scale cominciando a piangere, la paura era tornata più forte che mai, e una sensazione di vomito mi assillò.
"Niall Niall"- urlai piangendo forte e chiamandolo molte volte.
"Karen cosa c'è?"- mi chiese mettendosi un cuscino sulla testa.
"Mi ha mandato un messaggio, non so che fare ti prego aiutami"-misi le mani sul mio viso tirandomi in terra.
Si alzò velocemente dal letto, mi abbracciò forte.
"Ci sono io piccola"-mi diede un bacio sulla fronte e accarezzò la mia pancia.
Cosa dovevo fare? 
Perché non potevo vivere un attimo in pace, non chiedevo molto.


Scusatemi per il ritardo di questo capitolo ma ho avuto mille impegni, spero davvero che mi farò perdonare.
Ditemi che ne pensate <3 
xxAshiAndSamy

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Prov's Karen

Ormai il Natale è alle porte.
Ero intenta con Niall e i ragazzi a sistemare gli addobbi in casa mia.
Sono al terzo mese e con il mio adorato biondo ho deciso di tenerlo.
Sinceramente nonostante non abbia voluto il bambino, con l'andare del tempo, ho cominciato ad amare la mia piccola pancetta.
Strano ma vero.
Fortunatamente con Niall ho risolto, abbiamo fatto pace e sta andando tutto a gonfie vele, l'unica cosa è che ancora non ho detto quello che provo per lui.
Dentro di me c'è qualcosa di più di un semplice 'Ti voglio bene'.
Ne sono sicura.
"Karen scusa se ti disturbo dai tuoi pensieri"- mi baciò una guancia Harry -"Ma sai avremmo bisogno anche della tua collaborazione"-sorrise.
Che vergogna.
Abbassai lo sguardo arrossendo, tutte a me succedevano ?
I ragazzi si misero a ridere.
Cosa trovavano di cosi divertente da ridere?
Niall cominciò a rotolarsi per terra e la sua risata contagiò anche me.
"Eri bellissima amore"-mi confessò alzandosi dal pavimento per poi stamparmi un bacio sulle labbra.
Un brivido percorse la mia schiena fino al mio bacino.
Come faceva a farmi questo effetto?
Mai nessuno è riuscito a far 'innamorare' Karen, mentre lui è entrato nella mia vita come un missile e sono sicura che non ne uscirà molto facilmente.
Rimasi pietrificata, ancora tenevo gli occhi chiusi e le labbra immobili aspettando un'altro bacio che non tardò ad arrivare.
Quando si staccò da me, le gambe tremavano e se solo potevo lo avrei portato in camera e gli avrei dato tutto l'amore del mondo.
"Bellezza, chiudi la bocca se non vuoi che entrino le mosche"- mi morse lobo dell'orecchio -"O che entri qualcos'altro"-sghignazza.
Aveva rovinato il momento affettuoso che ci circondava, lo spinsi via ma sorrisi, non volevo arrabbiarmi; infondo stava scherzando.
Penso che sarebbe bello però.
Karen, basta pensare a queste cose sconce, che fra l'altro, non hai mai fatto con nessuno.
Finimmo di decorare tutta la mia casa e verso le 18.30 ordinammo una pizza.
Che fame che avevo.
"Zayn saresti cosi gentile da aiutarmi ad apparecchiare?"- gli sorrisi dolcemente.
"Certamente"- si alzò dal divano e venne in cucina chiudendo la porta.
"Zayn perché hai chiuso la porta?"- gli domandai.
"Devo parlarti"- si sedette su una sedia.
"Dimmi o mi farai preoccupare ancora di più"- sbiancai.
Cosa cavolo doveva dirmi di cosi tanto importante?
"Non sarà meglio che chiarisci con Niall?"- mi squadrò.
"Zayn ne abbiamo già parlato"- devia il discorso.
Presi i piatti.
"Karen"- mi afferrò per un braccio facendomi girare verso di lui -"Non potete continuare cosi, vi baciate, lui ti chiama amore"- si fermò.
"Lo so ma voglio che me lo chieda lui"- affermai sicura.
Io e le mie fissazioni.
"Senti lo so, ma parlaci almeno, chiedigli cosa prova lui per te.Ti dico che può funzionare, siete magnifici insieme dovresti solo avere la forza di fare un passo avanti"- mi sorrise.
Grazie Malik, è quello che provo a fare da mesi ma non ci riesco.
Sbuffai e annuì, infondo rientrava nel mio interesse no?
Avere una relazione stabile con il biondo.
Suonarono al campanello.
Sentii urlare l'irlandese.
"PIZZA!PIZZA!"- saltellando di qua e di la.
Era adorabile.
Finii di apparecchiare e ci riunimmo tutti intorno al tavolo.
"Mi dispiace che Ashley non è potuta venire"- addentai un mezzo di pizza.
"Mh, la mia piccola"- disse triste Liam.
Ah mi sono quasi scordata, Liam e Ashley si sono finalmente decisi di fidanzarsi, sono perfetti insieme, sono veramente contenta per loro.
Io ancora ero in bilico fra un si o un no; quanto poteva essere difficile?
Finimmo per coricarci tutti sul divano a guardarci un film horror, fra l'altro, il genere che più odio.
"Se hai paura stringimi forte"- mi sussurrò all'orecchio l'irlandese dei miei stivali.
Eravamo nemmeno a 15 minuti dall'inizio del film che già mi ero stancata, proprio non mi piaceva, così alzandomi senza disturbare, andai in camera mia.
Ancora era tutto buio e quando stavo per accendere la luce qualcuno cinse la mia vita.
Riconobbi il profumo, era lui.
Sentii le sue labbra appoggiarsi sul mio collo, adagiai il mio corpo su lui portando all'indietro la testa.
Quanto poteva essere eccitante?
Cercai di trattenermi ma era impossibile.
Rimasi ferma in piedi, continuava a succhiare un lembo di pelle, stringevo con le mani il suo collo e la voglia di essere sua era tantissima.
Mi girai, presi il suo viso fra le mani e con passione cominciai a baciarlo.
Mi sentivo sopra le nuvole, sensazioni che non avevo mai provato, tutto così fantastico.
Cominciò a spingermi verso il letto, ormai sapeva benissimo dove si trovava: quando mi scontrai con il materasso, mi feci 'spingere' per sdraiarmi.
Venne sopra di me, muoveva le sue labbra con violenza, quasi come se quei baci li volesse da sempre.
Mi morse il labbro e gemetti.
"Continua"- supplicai stringendo i suoi capelli.
Afferrò il bordo della maglia e la sfilo, iniziò così a baciare tutta la mia pelle.
Tolse il reggiseno, stavo davvero per morire: non riuscivo a dirgli di no.
Inizialmente strusciò la sua parte gonfia in mezzo al mie gambe, istintivamente strinsi forte le mie gambe al suo bacino. 
Quanto potevo essere schifosamente desiderosa ? 
Col la lingua passò hai miei capezzoli, succhiando, gemetti.
Finì poi baciando tante volte la mia pancia, la accarezzava con cura.
Il suo tocco era delicato e non riuscì a non emozionarmi.
Era qualcosa di fantastico.
"Non c'è la facevo più"- mi sussurrò all'orecchio.
"Anche io Niall"- lo baciai.
"Ti voglio tesoro, adesso"- mi abbracciò forte.
Sorrido e lo baciai, anche io lo volevo da morire ma in questo momento proprio non era possibile.
Dopo una ventina di minuti scendemmo dagli altri che avevamo lasciati soli.
"Che avete fatto porcellini"- chiese Harry con fare malizioso.
"Perchè?"- chiesi imbarazzata.
"Non so dei gemiti arrivavano fino a giù"- sogghignò.
Abbassai lo sguardo, ma Niall mi appoggiò al muro e cominciò di nuovo a baciarmi.
"Uuuuu questa si che è vera passione"- urlò Louis.
"Le mie carote"- continuò ancora.
Ci sorrise capendo che ci stavamo imbarazzando.
Finimmo di guardare il film, o almeno ci ho provato.
Non capisco un tubo, avevo impresso la scena con Niall.
Sentivo lo stomaco brontolare, così dando un bacio svelto sula guancia di Niall mi diressi in cucina.
Afferrai un bicchiere che si trovava nel mobiletto sopra il lavandino.
"Oh piccolo mio"- mi appoggiai al davanzale accarezzandomi la pancia.
Non dimentico il tocco di quel ragazzo, non era un'uomo adulto ne sono sicura.
Aveva degli occhi così marroni, che mi guardavano, e pretendevano.
Ecco cosa ha causato: una ragazza giovane incinta e lui di conseguenza un ragazzo giovane che si diverte a traumatizzare delle ragazze indifese.
Di messaggi non me ne arrivarono di altri fortunatamente, ma la paura che mi venisse a cercare nuovamente mi spaventava.
Chiusi gli occhi e sentii aprirsi la porta.
"Ehi Naill"-gli sorrisi come se avessi visto dio.
Il MIO dio.
Si sono molto gelosa, ma penso che sia normale.
Lui è un ragazzo bellissimo e dolcissimo e per niente al mondo smetterò mai di sbavargli dietro.
"Piccola"-urlò abbracciandomi forte forte.
"Fra poco dovrebbero arrivare i miei e Ted, sarà meglio avvertire gli altri?"- chiesi guardandolo con fare dolce, avvinghiata al suo collo.
"Ma quanto sarà bella questa ragazza"-mi accarezzò il viso.
"Se la ragazza è tua..beh lo è"- sorrisi lasciandolo lì impalato e ancora incredulo per quello che avevo detto.
Possibile che mi sentivo così realizzata? 
Quando entrai in salone i ragazzi erano già belli pronti per andare via.
Grazie eh.
"Karen noi andiamo perché sta venendo tardi"- mi abbracciò Liam.
Che dolcioso.
Salutai tutti i ragazzi mentre Niall rimase a farmi compagnia. 
Ci mettemmo sul divano a parlare quando mi addormentai sul suo petto senza rendermene conto.


Prov's Niall 

Karen si è addormentata sul mio petto, è così tenera.
Sentii la porta aprirsi, mi sistemai un po' i capelli arruffati.
Quando i genitori di lei entrarono in casa mi guardarono male.
"Buona sera"- feci un sorriso forzato.
Guardai il viso della mora sopra di me, dormiva così tranquilla.
"Ciao Niall"-mi salutò il padre.
Volevo sotterrarmi.
"Che ci fai a quest'ora a casa mia con mia figlia addosso?"-mi domandò sedendosi davanti a me.
"Ero venuto con gli altri ragazzi le abbiamo fatto compagnia e poi sono rimasto a farle compagnia e beh...si è addormentata"- la indicai accarezzandole il viso.
"Mh va bene"- mi rispose Ted.
Non capisco proprio cosa vogliono da me, per carità con loro parlo, ma certe volte ho l'idea che mi odino.
Io che ho un faccino così dolce.
Mi alzai con in braccio Karen che mugugnò qualcosa, che risuonò nella stanza.
"Niall continua, più forte".
Si stava veramente sognando una scema HOT con me ? 
Mi sento onorato.
Abbassai lo sguardo.
"No..c'è fammi capire ti sei scopato mia sorella"-alzò la voce quel cretino.
Annui e piano piano mi diressi al piano di sopra.
Non so perché ho annuito, ma sto veramente bene quando si incazza per causa mia, fortunatamente i suoi erano in cucina e non ci sentirono.
Ho scoperto che Ted è un'emerito coglione, perché non si può fare l'amore quando la ragazza è incinta: cavolo aprì il cervellino piccolo che ti ritrovi amico!
Quando arrivai in camera della mia ragazza chiusi la porta con un piede e appoggiai la dolce fanciulla che avevo fra le braccia al letto.
Mentre era sdraiata che borbottava qualcosa cominciai a spogliarla per metterle il pigiama.
Tolsi i calzoni e piano piano misi il sotto del pigiama.
Quando arrivai alla maglietta, lei sorrise.
Quindi vuole dire che era sveglia.
Stronzetta.
"Ma allora sei sveglia"- le bacio la guancia.
Apre gli occhi e sorride.
Gli afferrai il viso e gli accarezzai le guance, quanta perfezione c'era in lei.
"Faccio io vai tranquillo"-mi stampò un piccolissimo bacio sulla fronte.
Stavo pian piano perdendo il controllo, stare in una stanza con lei da soli, per me era una fortuna, semplicemente vorrei poterla coccolare a modo mio ecco.
Davanti hai miei occhi si tolse la maglia, poi si girò di schiena chiedendogli di slacciare il reggiseno; una volta tolto si girò verso di me semi nuda.
Non potei non guardarle il seno.
Le sorrisi malizioso.
Lei venne a cavalcioni su di me e facendomi sdraiare.
"Ti piace?"- mi chiese sussurrandomi all'orecchio.
I miei ormoni erano partiti oramai.
La baciai con foga capovolgendo la situazione.
Le allargai bene le gambe.
"Niall"- sospirò, stringendo fra le sue dita i miei capelli.
Gli stampai baci delicati sul collo, una volta preso il controllo della situazione mi staccai con voglia sfiorandole il seno con le mani.
Rise.
Oh la sua risata: musica per le mie orecchie.
Si ricompose e infilò il pigiama.
"Sarà meglio che vado"-mi grattai la testa.
"Vieni qua"-mi abbracciò, mi vennero le lacrime agli occhi.
La strinsi forte dopo di che le lacrime solcarono il mio viso, mi sentivo così piccolo dentro.
Avevo trovato la pace con me stesso.
Visto che prima non era così.


Ma ciauuu !!
Scusatemi tantissimo del mio ritardo per il capitolo: è stato un mese al quanto stancante fra impegni e varie cose importanti.
Spero veramente che il capitolo vi piaccia e che mi sono fatta perdonare.
Fatemi sapereeee !!! <3 
xxAshiAndSamy

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Prov's Niall


"Senti devi uscire da questa casa!"- urlai irritato dalla sua presenza.
"Niall ti prego pensaci, torniamo insieme mi manchi, non ce la faccio più"-mi guardò implorante Cassandra.
"Cassandra non posso, non voglio. Vattene!"- sbottai fissandola.
Le lacrime solcarono il suo viso.
Sospirai.
L'abbracciai.
"Non piangere per me, ci sono miliardi di ragazzi meglio di me"- le accarezzai la schiena.
Rimase zitta.
Il suo profumo invase le mie narici, infondo, mi era mancata.
"Niall so che non mi vuoi, ma te ne sei andato via così, senza dirmi niente, e poi perché ? Perché avevamo fatto una cazzata"- si mise seduta sul divano.
"Non voglio parlarne"- rabbrividì al pensiero.
"No, ne parliamo eccome"-si alzò di scatto.
"Per me è stata solo una scopata"- deviai il discorso.
Mentire a me stesso era così difficile.
Cassandra era ed è tutt'ora una ragazza molto dolce, che ti fa sentire un principe.
Ma non potevo permettere che lei si riavvicinasse a me, so che sarei ricaduto nella sua trappola.
"Senti Cassandra io comunque non ti ho mollato per questo, tu ti sei portato a letto Jacob, mentre stavi con me"- tutto il dolore che avevo cercato di spegnere adesso era diventato nuovamente un fuoco.
"So che possiamo ricominciare, so che possiamo, e saprai come perdonarmi"- mi accarezzò il viso e dopo di che mi baciò la guancia.
Non sentii le sensazione che provavo con Karen.
Sentii bussare alla porta.
Cercai di capire chi potesse essere e quando mi ritrovai due occhio color smeraldo contro, sbiancai.
"Ehi amore"- mi baciò.
Finalmente c'era lei a salvarmi.
Ancora non si accorse che dentro questa stanza ci stava un'altra persona.
"So che non ti abbiamo detto niente ma mangiato tutti qua è anche Ashely"- mi sorrise.
"Nessun problema piccola"-le accarezzai la pancia.
Entrò in casa seguita dai ragazzi che alla vista di Cassandra si irrigidirono.
Cosa dovevo fare adesso ?
"Beh Karen lei è Cassandra"- dissi impacciato.
"La sua ragazza"-continuò lei. Le sorrise.
Ma che cazzo sta dicendo?
"Cassandra ma che cazzo dici ?"- dissi impazientito.
"Ti sei già scordatola scopata di prima?"- sorrise maliziosa.
"Ma non abbiamo scopato"- sbraitai.
Harry mi guardò male.
Il mio sguardo si posò su Karen che stava per iniziare a piangere.
"Karen posso spiegarti"- la afferrai per le spalle.
"Non hai da spiegarmi niente"- uscii di casa.
I ragazzi gli andarono dietro a ruota lasciandomi sola con quella vipera.
"Cassandra ma sei pazza"- urlai.
"No"- si avvicinò -" Se non stai con me, posso andare a dire alla polizia che sei stato tu a stuprarla"- sorrise beffarda.
Non poteva minacciarmi.
"Fammici pensare adesso vattene"- la spinsi verso la porta.
Una volta uscita cominciai a urlare.
Non poteva succedermi questo.
Non meritava di soffrire Karen. . . .


Prov's Karen


Avevo già sentito abbastanza.
Corsi verso il parco.
Avevo gli occhi pieni di lacrime, mi sentivo a pezzi, vorrei solo sparite dalla faccia della terra.
"Ti prego Karen fermati"- mi implorò Zayn.
Mi fermai, sapevo benissimo che dovevo stare calma, ma era terribilmente difficile.
"Zayn non ho più niente per cui vivere"-mi fermai abbracciandolo.
"Non è vero piccola"- mi accarezzò la schiena -" hai una piccola creatura, e scommetto che sarà bello o bella come la mamma"- mi accarezzò il viso, lasciando un dolce bacio sulla mia guancia.
"Cassandra è una vipera e si inventa sempre di tutto, chiarisci con Niall"- continuò a stringermi forte.
Smisi di piangere, Zayn sapeva come farmi trovare la calma, con il suo modo di parlare e i suo movimenti dolci.
Mi prese per mani e ci incamminammo verso il parco.
"Andiamo a fare un giro dai"- mi asciugò le ultime lacrime.
Annui solamente, di parlare proprio non ne avevo voglia, quindi mi limitai a quella che mugugno.
"Chiedimi tutti quello che vuoi"- mi sorrise.
"Chi è?"- chiesi solamente.
"Si chiama Cassandra, è di qua ed era la ex ragazza di Niall, l'ha trovata a letto con un'altro quindi l'ha lasciata"- prese a calci un sassolino.
Annui.
Mi sentivo così male dentro, come se il mio cuore adesso si dovesse frantumare.
I ragazzi andarono da Niall, forse era meglio così, non volevo farmi vedere quanto ero debole adesso.
Tornammo a casa del biondo verso le 18.00.
Sinceramente tanta voglia di vederlo non ne avevo.
Ma infondo dovevo pur vederlo.
Entrammo in silenzio.
Guardai in salone, c'erano tutti tranne che Niall
. Cercai di guardarmi intorno e vederlo, ma non fu così.
"Niall?"- domandai senza nemmeno salutare.
"In cucina a cucinare"- mi sorrise Louis.
Lo ringrazia e mi diressi verso la stanza.
Arrivata davanti alla cucina la porta era chiusa, così la aprii piano piano.
Lo vidi intento a tagliare una carota.
"Ragazzi vi prego lasciatemi solo"- tirò su col naso.
Stava piangendo.
Lo abbracciai dal dietro stringendolo forte.
Si fermò e accarezzò le mie mani.
"Mi dispiace"- disse semplicemente.
"Niall cosa succede ?"- gli chiesi alloggiando la mia testa alla su spalla.
"Succede che devo lasciarti andare per la tua strada, devo per forza o mi metterò veramente nei casini"- si girò bruscamente.
"Niall ma che dici"- portai le mani al petto.
Ma seriamente o stava scherzando ?
"Karen devo, mi ha minacciata di dire che sono io il tuo stupratore"-sbatte le sue mani sul suo petto.
"Ti fai manipolare in questo modo Niall"-urlai di conseguenza.
Non poteva una stupida bambina manipolare l'uomo che amo.
"Si è ho deciso mi metterò con lei in modo da non mettermi nei pasticci"- detto questo prese un bicchiere di acqua e uscii dalla cucina sbattendo la porta violentemente.
Rimasi a bocca aperta per quello che aveva detto, ma non volevo piangere, non volevo io ero forte.
Mi accasciai a terra e cominciai a piangere fortissimo.
Che forte che ero.
Accarezzai il mio panico e capii che oramai eravamo solo noi due e nessun altro.
Niall aveva preso la sua decisione, e non avevo intenzione di rivolgergli più parola.
Rimasi lì immobile con le lacrime agli occhi, ma nessuno venne da me.
Mi alzai mi asciugai le lacrime e tornai in salone dove mi accolsero con un sorriso tutti i ragazzi.
"Ragazzi vado"- finsi un sorriso.
"Tutto bene"- mi chiese Zayn.
No Zayn non va tutto bene sto una merda.
"Sisi mai s
tata meglio"-cominciai ad abbracciare tutti i ragazzi forte.
"Ehi mica dobbiamo andarcene"- rise Liam.
Ha ragione ma quella che se ne sarebbe andata di certo non era lui, ma io.
Salutai tutti i ragazzi e mi diressi verso casa.
Appena entrai mamma mi abbracciò.
Ormai ero sicura della mia scelta.
"Quando andate in Italia dai nonni?"- chiesi sorridendo.
"Partiamo per il 19 gennaio quindi fra poche settimane..perché ?"- cominciò a mangiare una mela.
"Vengo anche io"-non esitai un secondo a rispondergli.
Perfetto così avrei cambiato vita e tolto fine alle mie paranoie.
Le settimane passavano e ormai era l'ultimo giorno che passavo qua in questa casa.
In Italia avevamo affittato una casa per qualche mese, perché mamma e papà avevano un lavoro da svolgere mentre Ted rimaneva qua in modo che sei mai volevi tornare lui era pronto ad accogliermi.
I ragazzi mi mancavano, mi mancavano da morire per non parlare di Niall, lo vedevo ridere e scherzare con quella stupida ragazza : sembrava felice.
Mentre io ?
Stavo male ma nonostante tutto continuavo ad andare avanti nonostante gli ostacoli mi si presentavano davanti.
Zayn continuava a mandarmi messaggi sul telefono ma non rispondevo, non avrebbero saputo nulla della mia fuga in Italia.
Niente di niente.
Sapevo che il mio bambino era un bel maschietto, e avrei cominciato a cercare un nome bello che potesse piacergli, e piacermi soprattutto.
"Karen sei pensierosa"- mi abbracciò mio fratello.
"Mi mancherai scemo"- Risi scompigliandogli i capelli.
"Anche tu"- ricambiò il sorriso.
"Va bè dai, vado a dormire che sarà meglio visto che domani mi sveglio molto presto e devo finire di fare la valigia"- in fretta salutai, diedi la buona notte e andai in camera mia, tirai fuori la valigia e l'appoggiai sul letto.
Mi appoggiai un attimo al muro e guardai la mia camera.
Ero davvero sicura di stare in Italia per un'anno? O me ne sarei pentita ?
Sicuramente mi sarei annoiata, ma almeno dimenticavo.
Finii di fare tutto, dopo di che mi girai verso la casa di Niall, lo vidi in piedi a fissarmi feci per chiudere la finestra ma mi fermò.
Cominciò a scrivere su un foglio qualcosa, che però non fece in tempo a farmi leggere perché arrivò la sua nuova fiamma a baciarlo.
Mi lanciò solo uno dei suoi sguardi spenti dopo di che chiuse la persiana e non lo vidi più.
Abbassai lo sguardo, stavo così male.
Avevo bisogno di lui più che dell'ossigeno e non penso di meritarmi tutto quello che sta accadendo.
Mi lasciai cadere sul letto e mi addormentai.
Ero terribilmente stanca.

"Karen svegliati"-mi richiamò mia madre dai miei sogni.
Questa mattina sarei partita.
"Buon giorno mamma"- dissi cominciando a vestirmi velocemente.
Ero in assoluto ritardo, cavolo non avevo sentito la sveglia.
Quella stupida sveglia!
"Contenta di andare dai nonni?"-domando mia madre entusiasta.
"Si ma mi mancherà Londra"-mi morsi il labbro per non piangere.
Ero una stupida stavo lasciando tutto per Niall per non essere di intralcio, e forse stavo facendo la cosa più sbahliata di questo mondo, ma infondo, qua non è il mio porsto, o almeno non più.
Misi un leggins nero, le air force nere e un maglione bianco con scritto 'Hope' .
Semplice come al mio solito, presi la valigia e mi diressi verso il salotto per mettere qualcosa sotto i denti, quando però mi fermai e guardai verso la casa di Niall, lui era sul suo letto a petto nudo con la sua amata di fianco, ma perché stare male per una persona del genere? 
Che ha saputo solamente prendermi in giro, e farmi fregare da una stupida passante.
Questo non era giusto.
"Ted buon giorno"- lo salutai abracciandolo.
"Ti voglio qua per Aprile-mi sorride scompigliandomi i capelli.
"Certamente sarò qua tranquillo"- ricambiai il sorriso.
"Dai andiamo Karen, è ora"-mi avvertii mio padre.
salutai di fretta mio fratello e con sguardo veloce guardai la mia casa e mi chiesi se al mio ritorno ad aprile la mia dimora sarebbe rimasta in queste condizioni o no.
Il tempo passò in fretta e già mi trovavo sull.aereo, ero molto agitata e non ero con i miei genitori, ma mi trovavo accanto ad un ragazzo bellissimo, di cui il nome era sconosciuto.
"Ciao posso passare sarei proprio vicino a t
 e"-disse imbarazzanto dio.
"Emh scusami"-scanzai di lato le gambe facendolo poi accomodare.
"Bellino questo aereo"- cominciò a stuzzicare tutti i pulsanti che sti trovavano sopra la tua testa.
"Mh"-risposi semplicemente accompagniata da un movimento di capo.
"Ciao sono Nicholas"-mi porse la mano.
"Ciao Nicholas io sono Karen"-la strinsi.
"Italiana?"- mi domandò.
"Di origini".
Detto questo mi appisolai per una ventina di minuti.


Prov's Niall


Attenzone!
Eccomi volevo famri perdonare, così ho postato un capitolo, spero vi piaccia.

Fatemi sapere, ci ho messo lìanima per farlo.
Vi amo.
Continuo a due recensioni, vediamo se riesco ad arrivarci.
xxAshiAndSamy





 

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