Bleeding Blades

di AD98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


1.
Erano già quindici ore che Alexis e la sua famiglia erano in viaggio verso la nuova casa. Tranne lei e suo padre che era al volante il resto della famiglia stava dormendo essendo le 4 del mattino. Ancora tre ore e sarebbero arrivati a destinazione Hollow Ville.
L’auto seguita dal camion dei traslochi, si era appena fermata davanti ad una villetta bianca di due piani. Il giardino era ben curato, probabilmente i proprietari precedenti, ci tenevano molto, Alex però, sapeva che nel giro di una settimana quel bel giardino sarebbe stato pieno dei giocattoli dei suoi due fratellini di 7 anni Samuel e Max. Appena entrati in casa, rimasero tutti colpiti dal grande lampadario di cristallo che pendeva dal soffitto e che, sarebbe scomparso nel giro di pochi giorni, prelevato dai precedenti padroni di casa che non avevano avuto ancora modo di riprenderlo. I ragazzi appena varcata la soglia, corsero al piano di sopra per scegliere le stanze da letto. Subito Alex e James, il primogenito, iniziarono a litigare su chi avrebbe dovuto avere la stanza più grande e luminosa. Edgard e Pauline, sentendo le urla, salirono di sopra per sedare gli animi dei due figli maggiori.
-Tesoro, -   iniziò Pauline rivolta alla figlia. -Perché non lasci a tuo fratello quella stanza, lui passa più tempo a studiare, a bisogno di più luce-. -Tua madre ha ragione, - aggiunse Edgard.- Tu passerai il tuo tempo fuori con gli amici e per fare i compiti verrai nel mio studio come hai sempre fatto.- Alexis, sapeva che non avevano tutti i torti ma, odiava dar ragione a suo fratello ed odiava di più quando i suoi genitori lo facevano quindi, continuò ad opporsi per un po’ di tempo ma alla fine cedette. La stanza di Alex aveva i muri arancioni un colore che la ragazza odiava quindi, si appresto a tappezzare le pareti con i poster delle sue band e dei suoi cantanti preferiti e con le foto degli amici lasciati nella vecchia città.
La mattina dopo, Edgard uscì presto per recarsi allo studio legale che l’uomo dopo tanto tempo era riuscito ad aprire e che, era il motivo per cui la famiglia si era trasferita. Pauline accompagno i due figli minori a scuola quindi, Alex e Jemi andarono insieme.
Arrivati al liceo statale Hollow high school, i due fratelli si recarono nell’ufficio del preside per avere l’orario delle lezioni.  Entrati nell’ufficio del preside che coprirono essere una donna bassa e grassoccia, dagli occhi verdi e dai capelli di un rosso così accesso che faceva male agli occhi, avvolta in tailleur rosa che, si presentò come la signora Reynolds. La donna iniziò subito ad elogiare la media perfetta di James e fece una ramanzina sul rispetto ad Alexis che aveva subito molti richiami per aver risposto male ai professori.
Ricevuto l’orario delle lezioni i due ragazzi si recarono nelle rispettive aule: Storia americana James e Letteratura inglese Alex.
-Lei deve essere la signorina Alexis Johnson - disse la professoressa di letteratura quando Alex varcò la porta della classe.- - Si- rispose semplicemente la ragazza.- C’è un posto libero infondo alla classe.- Alexis si recò nel posto indicatole dalla donna.
Il compagno di banco di Alex che, poco dopo, si presentò come Carl era un ragazzo alto e magro dai capelli neri e gli occhi verdi.
Saltava subito all’occhio che il ragazzo era un appassionato di supereroi, Alex lo capì dalla prima occhiata visto che il ragazzo indossava una maglietta di lanterna verde e dal sottobanco spuntavano dei fumetti di Superman, Thor e gli Avenger. I due ragazzi iniziarono a parlare, non prestando la minima attenzione alla spiegazione elargita dalla professoressa. Quando mancavano una manciata di minuti alla fine dell’ora Carl chiese ad Alexis se quella sera sarebbe potuta andare all’inaugurazione di un nuovo locale con lui ed un paio di suoi amici. Alexis pensò che fosse un ottimo modo per conoscere la città e farsi dei nuovi amici quindi, accettò. 
  

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Capitolo 2
*** 2 ***


2.
Arrivata a casa Alexis, chiese a sua madre se quella sera, potesse andare all’inaugurazione del locale cui era stata invitata. “Sì, puoi andare.” Rispose la donna, “Ma …”, aggiunse fermando la figlia che esultava. “James dovrà venire con te.” “Mamma, non ho bisogno di un babysitter.” Rispose stizzita la ragazza. “E poi James avrà altro da fare questa sera.”  Continuò Alex cercando di convincere la madre. “Tuo fratello mi ha già chiesto di uscire questa sera e poi siamo appena arrivati e non conosci la città quindi se non tu non abbia cambiato idea, andrai con James.” Finì la donna. “Ok, andrò con lo sfigato.” Acconsentì Alexis.
Arrivarono al locale verso le 9:30 p.m., giunti lì i due fratelli si divisero accordandosi di ritrovarsi all’uscita verso l’una. La ragazza andò alla ricerca del suo compagno di banco addentrandosi nella massa di persone che affollavano già il locale.
Alexis trovò Carl dopo vari minuti di ricerca. Il ragazzo era di compagnia di una ragazza dai capelli biondi e di un ragazzo dai capelli rossi, che si presentarono come Christopher e Morgana.
A un’ora dall’arrivo di Alex, i ragazzi si erano seduti a uno dei tavoli situati intorno alla pista da ballo, qui, si era avvicinato un ragazzo di circa sedici anni, alto, magro e con una cresta blu elettrico, il quale invitò Morgana a ballare che, accettò. Alexis all’avvicinarsi del ragazzo che aveva invitato la sua nuova amica, iniziò ad avvertire una strana sensazione ma, non fece in tempo a dire o fare nulla che Morgana e lo strano ragazzo erano già scomparsi in pista. Alex inventatasi una scusa si alzò e si diresse nella stessa direzione in cui erano scomparsi poco prima i due ragazzi cioè verso l’uscita di sicurezza.
James vedendo sua sorella correre in quel modo, scomparendo poi dietro ad una porta su cui il ragazzo lesse uscita di sicurezza, si preoccupò e senza dare nessuna spiegazione alla ragazza con cui stava parlando, si alzò e seguì sua sorella.
Quando Alexis varcò la porta, si ritrovò in un vicolo sudicio e pieno d’immondizia. Quando i suoi occhi si abituarono alla poca luce presente in stradario che lo strano ragazzo teneva una mano sulla bocca di Morgana e, mentre quest'ultima tentava, invano, di liberarsi, lui, aveva la bocca sulla sua gola. -Hey - disse Alex per attirare l'attenzione del ragazzo dalla cresta blu che si girò, la bocca sporca di sangue, i canini lunghi 2 o 3 che gli occhi color cremisi che brillavano famelici al buio come i fari di un'auto. Dopo aver prodotto un ringhio inquietante  che sembrava provenire da un'animale feroce, la mostruosa creatura, si avventò su Alexis che riuscì a scansarsi all'ultimo secondo,  dandogli una gomitata sulla schiena in modo che si sbilanciasse. La ragazza si sorprese di questo suo gesto istintivo. Il vampiro si rialzò. Dopo qualche colpo,  Alex riuscì a  l tappeto quello che all'inizio le era sembro solo uno strano ragazzo, in quel preciso istante la ragazza sentì la voce di Jemi, che la chiamava, giratasi vide che suo fratello stava cercando qualcosa nello zaino che portava sempre con sé ed estrarne un pezzo di legno cilindrico lungo una ventina di centimetri e con una punta acuminata ad una delle estremità, era un paletto, James lo passò alla sorella dicendole di pugnalata al cuore il ragazzo che le era steso davanti. Anche se titubante Alexis fece ciò che le fu detto. Il vampiro dopo il colpo prese fuoco e nel giro di qualche secondo divenne una sagoma di polvere bianca simile al gesso. Alex sconvolta si girò verso il fratello in modo da avere da lui una spiegazione razionale di ciò che era successo, ma il ragazzo era chino su Morgana che giaceva svenuta al suolo, perdendo sangue dal collo, disse alla sorella di chiamare un'ambulanza. - Dopo ti spiegherò ogni cosa.- aggiunse vedendo la reticenza della ragazza a fare ciò che le aveva chiesto. Arrivata l'ambulanza e la polizia, i due fratelli raccontarono di essere usciti a prendere una boccata d'aria e di aver visto un animale che la stava aggredendo.

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