viaggio nel tempo

di hinata 92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** una giornata noiosa... ***
Capitolo 2: *** incontri un pò troppo familiari... ***
Capitolo 3: *** un incredibile amicizia... ***
Capitolo 4: *** non uno, non due, ma ben tre... ***
Capitolo 5: *** tutto come prima? ***



Capitolo 1
*** una giornata noiosa... ***


VIAGGIO NEL TEMPO

VIAGGIO NEL TEMPO

 

Una giornata noiosa…

 

“Uffa!” sbuffò Pan mentre girava in tondo nel laboratorio di Bulma.

Ormai era passata quasi mezz’ora da quando la scienziata si era allontanata. E meno male che aveva detto che tornava subito!

Pan si annoiava, ma ormai ci aveva fatto quasi l’abitudine a stare da sola: la maggior parte dei grandi aveva sempre qualcosa da fare e non avevano mai tempo da dedicare a lei. Gli unici che erano quasi sempre disponibili erano suo nonno Satan, che però la trattava ancora come una poppante, e Trunks, l’unico con cui poteva ragionare già come una ragazza adulta. In quel periodo, però, Trunks era andato con lo zio Goten ad una riunione della Capsule Corporation e lei era rimasta da sola a casa, ad annoiarsi.

Qualche giorno prima Pan aveva trovato, per caso, una sfera del drago, quella con tre stelle, e aveva pensato che andare alla ricerca delle sfere poteva essere un ottimo passatempo. Non aveva un desiderio particolare da chiedere a Shenron, ma a quello ci avrebbe pensato dopo. Ora le occorreva solo il radar, ma Bulma, ordinata com’era, lo aveva riposto in qualche cassetto che ora non riusciva ad individuare.

Così Pan si era ritrovata in quell’immenso laboratorio pieno di strani macchinari e, curiosa com’era, non potè trattenersi dallo sbirciare un po’ in giro. In particolare fu attratta da una strana macchina, coperta da un grosso telo impolverato. Quando la scoprì, Pan rimase piuttosto sorpresa nel leggere nella targhetta “macchina del tempo”.

Pan non lo sapeva, ma molto tempo prima un ragazzo, che poi si scoprì essere Trunks, era arrivato da un altro futuro per avvertire Goku e gli altri del pericolo degli androidi che avevano distrutto la Terra nel suo tempo. Bulma aveva studiato la sua macchina del tempo ed era riuscita a riprodurne una uguale. Quella che Pan stava osservando però era un modello dotato di ben sei posti, in quanto Goku e gli altri una volta avevano manifestato il desiderio di andare a trovare il Trunks del futuro, ma alla fine, nonostante l’impegno di Bulma nel realizzare la macchina, il viaggio era stato rimandato e la macchina era rimasta lì inutilizzata.  

Pan salì a bordo e osservò affascinata tutte le serie di pulsanti e levette e, sicura che la macchina fosse ormai fuori uso, si mise a giocare con i comandi.

La macchina, però, era perfettamente funzionante a non appena Pan premette il pulsante rosso, essa chiuse le porte e si mise in moto. Un attimo dopo Pan era sparita, risucchiata nel passato, sotto gli occhi attoniti di Bulma, che nel frattempo aveva trovato il radar del drago. La scienziata non poteva fare nulla per richiamare la macchina e così Pan iniziò il suo viaggio nel tempo.

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Capitolo 2
*** incontri un pò troppo familiari... ***


Incontri un po’ troppo familiari…

Incontri un po’ troppo familiari…

 

La piccola Pan si ritrovò in un boschetto piuttosto lontano dal centro abitato.

Il primo pensiero della ragazza fu di controllare di quanto era tornata indietro nel tempo. Il datario segnalava una data risalente a diciassette anni prima dall’epoca da cui era partita.

Non avendo la più pallida idea di come far ripartire la macchina, Pan decise di scendere e di esplorare il territorio circostante. In fondo, aveva tanto sognato un’emozionante avventura per staccare dalla routine quotidiana, e un viaggio nel tempo era proprio quello che ci voleva.

Pan non poteva certo immaginare che in quello stesso boschetto fossero presenti anche Gohan, Videl, Goten e Trunks, anche loro impegnati nella ricerca delle sfere del drago. Erano già riusciti a trovarne tre, e il radar segnalava loro che la quarta era proprio in quel bosco. Per poter coprire una zona più ampia, la combriccola si era divisa in due coppie, Gohan e Videl da una parte e Trunks e Goten dall’altra. In quel preciso momento, però, si erano tutti un po’ distratti dal loro dovere: Gohan, infatti, voleva approfittare dell’occasione per chiedere a Videl di fidanzarsi con lui (anche se la sua proverbiale timidezza lo metteva a dura prova!), mentre Trunks e Goten si erano messi a giocare. Furono proprio loro ad accorgersi della presenza di una quinta persona nel boschetto e, dopo una rapida consultazione, decisero di comune accordo di attaccarla insieme.

Pan,ignara di tutto, passeggiava tranquilla tra gli alberi, godendosi il vento fresco sul viso e il cinguettare degli uccelli, quando, istintivamente, si buttò di lato: aveva visto improvvisamente un piede spuntare dai cespugli e rimase piuttosto sorpresa quando vide che apparteneva a un bambino dall’aria stranamente familiare.

Trunks si rese subito conto dell’errore e cercò di bloccare Goten, che nel frattempo era partito anche lui all’attacco, dicendogli: “Fermati, è solo una ragazzina indifesa!”

Questa frase fece più male a Pan che un pugno nello stomaco.

La ragazza s’impuntò e attaccò i due bambini urlando: “Ragazzina indifesa a chi? Ora vi faccio vedere io!!

Pan, Trunks e Goten combatterono per qualche minuto, poi Trunks trascinò Goten un po’ più distante dal luogo in cui stavano battendo, gli diede una gomitata e disse ad alta voce: “Che ne dici, Goten, la impressioniamo un po’?”

Goten, tutto contento, rispose: “Sì, sì, dai Trunks!”

Pan rimase immobile per qualche istante, mentre il suo cervello aveva iniziato a ragionare in quarta. Possibile che quei due bambini fossero…

La ragazza ebbe la prova dei suoi sospetti quando i due bambini si trasformarono in super sayan, e non poté trattenersi dal pronunciare, stupita: “Trunks? Zio Goten?”

Goten si fermò, pensò per qualche secondo, poi chiese all’amico: “ Trunks, cosa vuol dire zio?”

Trunks sbuffò e si rivolse all’amico, un po’ scocciato: “Certo che sei proprio ignorante! Zio significa… come posso spiegartelo… Ecco: se tuo fratello avesse un figlio, tu per quel bambino saresti suo zio. Hai capito?”

Goten annuì e poi chiese a Pan: “Perché mi hai chiamato zio?”

La ragazza, imbarazzata, negò l’affermazione dicendo di essersi sbagliata. Il suo istinto le diceva che era meglio non rivelare che veniva dal futuro.

Trunks e Goten, tornati nel frattempo normali, si erano messi a chiacchierare e Pan partecipò volentieri alla discussione.

Stava filando tutto liscio, fino a quando Goten non notò uno strano macchinario in mezzo agli alberi. Pan cercò di bloccarlo, ma non fece in tempo.

Goten vide la macchina e chiese: “È tua?”

Pan, imbarazzata, rispose: “Sì, è il mio aereoplano!”

Trunks la guardò un po’ di storto: non aveva mai visto un aereo di quella forma!

Goten continuò tranquillo: “Allora tu vieni dal futuro, non è vero?”

Pan lo guardò terrorizzata: come lo aveva capito?

Trunks gli disse: “Ma cosa stai dicendo?”

Goten spiegò: “Tempo fa la mamma mi ha fatto vedere della foto e ce n’era una dove c’era una macchina uguale a questa, e papà mi ha detto che quella era una macchina del tempo proveniente dal futuro. Non ho ragione?”

Pan pensò rapidamente ad una scusa plausibile, ma dato che non gliene venne in mente neanche una, decise di confessare: “ Sì, è vero, vengo dal futuro. Non volevo venire qui, è stato un incidente! È solo che adesso non so più come tornare a casa…”

Goten, entusiasta, propose di andare a chiamare il suo fratellone, che secondo lui era capace di fare un po’ di tutto e, senza aspettare la risposta, si alzò in volo e sparì alla vista.

Trunks, invece, rimase con Pan. C’era qualcosa che non gli quadrava in quella storia. Osservò con attenzione la ragazzina proveniente dal futuro ed ad tratto capì: se aveva chiamato Goten “zio”, l’unica spiegazione possibile era che quella in realtà fosse la figlia di…

Le sue riflessioni vennero interrotte da due gridi consecutivi: uno di Pan, che nel frattempo aveva trovato la sfera del drago che stavano cercando prima i due bambini, e uno di Goten, che annunciava il suo ritorno, accompagnato da Gohan e Videl.

Pan, quando vide avvicinarsi i suoi genitori, dalla sorpresa lasciò cadere la sfera, che venne prontamente raccolta da Trunks, che da quella reazione aveva ottenuto la prova dei suoi sospetti. Pan era la figlia di Gohan e Trunks ora era indeciso se dirlo agli altri o no. Optò per la seconda scelta, anche perché voleva scoprire a tutti i costi chi fosse la madre…

Pan osservò con attenzione i suoi genitori: era strano vederli così giovani, non dovevano avere più di diciassette anni a vederli. Notò anche che suo padre sembrava irritato e aveva ragione. Gohan  era nervoso ed arrabbiato con Goten, perché lo aveva interrotto proprio mentre stava facendo la sua dichiarazione a Videl e aveva insistito perché lo seguissero per un motivo che neppure lui aveva saputo spiegare in modo chiaro. Chissà se quel giorno avrebbe avuto un'altra occasione per restare solo con Videl

Fortunatamente Trunks e Pan seppero spiegarsi meglio di Goten e Gohan, capita la situazione, si diede subito da fare per aiutare la ragazza.

Ricordava vagamente alcuni comandi che aveva visto premere al Trunks del futuro, così entrò nella macchina per vedere quello che poteva fare, seguito a ruota da Pan, che sperava di imparare ad usare la macchina. Ovviamente anche Videl, curiosa almeno quanto la figlia, entrò nell’abitacolo, mentre Trunks e Goten rimasero fuori. Sentendosi esclusi, i due bambini decisero di sbirciare anche loro.

Così Goten salì sulle spalle di Trunks, ma anche così erano troppo bassi per poter sovrastare la testa di Videl, che occupava tutta la visuale.

Nel vano tentativo di alzarsi ancora di qualche centimetro, Trunks cercò di salire sul gradino della macchina, ma un brusco movimento di Goten gli fece perdere l’equilibrio e i due caddero in avanti, all’interno della macchina, trascinando gli altri in un vero “effetto domino” che portò Gohan e Pan a cadere sui comandi, premendone alcuni a caso.

La macchina chiuse le porte e si avviò, trascinando tutti effettivamente verso il futuro. 

Ma di quanti anni?

 

 

Ringrazio tutti quelli che hanno letto il primo capitolo e tutti quelli che hanno avuto il coraggio di commentare! Mi  scuso in anticipo, perché non sono sicura di poter aggiornare regolarmente la storia, in quanto, non avendo internet, devo venire in biblioteca per collegarmi e non sempre ce la faccio. Approfitto anche per scusarmi con gli amministratori per le mie introduzioni, adesso mi sono fatta spiegare da un’amica come metterle in modo corretto e spero di non causare più problemi (se dovesse succedere scusate, non è per causare fastidi, è che sono negata a usare il computer!).  Spero che questa storia vi stia divertendo e vi incuriosisca abbastanza da avere la pazienza di attendere il prossimo capitolo!!!!!!!!!!!!!!!!!

By Hinata 92      

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Capitolo 3
*** un incredibile amicizia... ***


Un incredibile amicizia…

Un incredibile amicizia

 

Pan lo scoprì solo una volta arrivati a destinazione. Erano finiti ben cento anni dopo l’epoca dalla quale lei proveniva!

Gohan scese dalla macchina e si guardò intorno. Erano finiti proprio di fronte ad una scuola elementare e in quel momento un centinaio di bambini stavano uscendo dopo aver finito una noiosa giornata di studio. Gohan, dopo quell’attimo di distrazione, si rimise al lavoro all’interno dell’apparecchio, mentre Pan, Videl, Trunks e Goten si misero ad osservare i bambini che uscivano da scuola.

Gohan era quasi riuscito a capire come far ripartire la macchina, quando venne nuovamente distratto dalla voce di Goten: “Ehi, fratellone, vieni a vedere! C’è un bambino che è uguale a me!”

Gohan, convinto di aver capito male, uscì dall’abitacolo e gli chiese: “Come sarebbe a dire?”

Non ebbe bisogno di aspettare la risposta, gli bastò seguire con gli occhi il dito di Goten che indicava un bambino che effettivamente era identico al suo fratellino. Inoltre, di fianco a lui c’era un altro bambino che sembrava la fotocopia di Vegeta, e per di più sembravano andare d’amore e d’accordo! A Gohan iniziò a girare la testa: possibile che fossero finiti in una qualche dimensione parallela in cui il mondo andava alla rovescia? Trunks fece notare agli altri che i due bambini si stavano dirigendo dietro l’edificio e il gruppetto, spinto dalla curiosità, decise di seguirli.

Il bambino identico a Goten era in realtà il nipotino di Pan e si chiamava Goku Jr, per l’impressionante somiglianza con il suo antenato, mentre il bambino che era uguale a Vegeta era un discendente di quest’ultimo, di cui aveva preso anche il nome.

Goku Jr aveva chiesto a Vegeta Jr di seguirlo dietro alla scuola perché voleva fargli vedere un antico cimelio di famiglia. Goku Jr aprì un piccolo scrigno che aveva portato con sé nella cartella e mostrò all’amico la sfera del drago con quattro stelle.

Vegeta Jr subito gli disse: “È una sfera del drago! La mia bisnonna aveva costruito un radar per cercarle. Si dice che se si radunano tutte e sette compaia il grande drago Shenron, pronto ad esaudire qualunque desiderio! I nostri antenati le hanno cercate molte volte!

Goku Jr non l’aveva portata per caso, ma perché voleva convincere l’amico a venire con lui per cercare le altre sfere.

Stava appunto per lanciare la proposta, quando un rumore improvviso lo fece girare di scatto. Una ragazza tra i quindici e i diciassette anni, che evidentemente li stava spiando, aveva pestato un rametto secco e qualcuno alle sue spalle stava maledicendo la sua disattenzione.

Vegeta Jr si alzò in piedi ed urlò: “Chi è là? Venite fuori, noi non abbiamo paura di voi!

Goku Jr sussurrò: “Parla per te…”

Vegeta Jr lo ignorò e continuò: “Siamo i discendenti dei valorosi guerrieri Sayan e se volete la sfera del drago dovrete battervi con noi!”

Davanti ai loro occhi balzarono fuori dai cespugli due bambini, due ragazzine e un ragazzo, che tratteneva a stento le risate e commentava sottovoce: “Si vede che è un discendente di Vegeta!”

Goku Jr rimase colpito in particolare da due persone: uno dei bambini, che gli somigliava come una goccia d’acqua, e la ragazza più giovane, che gli ricordava in modo incredibile una vecchia foto che avevano appesa in casa. Il bambino non riuscì a trattenersi dal chiederle: “Nonna Pan, sei tu?”

Pan rimase a dir poco stupefatta e gli disse: “Nonna? No, no, ci dev’essere un errore, ti starai sbagliando!

Goku, invece, insisteva: “No, sei proprio tu! Nonnina che bello, sei guarita del tutto! Ma come hai fatto a tornare bambina?”

Pan, stizzita, si sottrasse all’abbraccio di Goku Jr e stava già per rispondergli che non era una bambina, quando Vegeta Jr si rivolse a Trunks: “Per caso ti chiami Trunks? Sei identico al mio bisnonno!”

Trunks, sull’orlo di una crisi di nervi, sbottò: “Fantastico, che giornata! Prima la figlia di Gohan, ora il suo pronipote e a quanto pare anche il mio…

Gohan lo interruppe: “Scusa un attimo, cosa hai detto? Mia figlia? Pan, ma allora tu… Ma certo! Ecco perché sapevi così tante cose su di noi! Mamma mia che pasticcio…”

Pan, rossa come un peperone, fece la proposta più logica e allo stesso tempo più sciocca: “Che ne dite se ognuno torna a casa propria e ci dimentichiamo di questa faccenda?”

Stranamente tutti accettarono la proposta, tranne Goku Jr e Vegeta Jr, che volevano a tutti i costi fare anche loro un viaggio nel tempo.

Pan ci pensò un po’ su e poi accettò la proposta. In fondo, cosa poteva succedere di peggio?

Peccato che la ragazza si fosse scordata che i posti nell’apparecchio fossero solo sei e che loro erano in sette.

Così, nonostante Gohan avesse capito come far funzionare la macchina, quando essa venne messa in moto, si guastò irrimediabilmente a causa del sovrappeso e trasportò tutti quanti nel passato, molto, molto più indietro di quanto loro avessero desiderato.

 

Eccomi qua con nuovo capitolo! Mi scuso per la lunga attesa, prendetevela con i miei prof che mi hanno riempito di verifiche, impedendomi di venire in biblioteca ad aggiornare! Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e che continuerete a seguirmi. Coraggio, solo due capitoli vi separano dalla conclusione! Approfitto dello spazio per ringraziare tutti quelli che stanno leggendo, i due anonimi che hanno messo questa fanfic fra le loro preferite e tutti quelli che hanno il coraggio di commentare (in particolare Vivvina che vedo che segue appassionatamente ogni capitolo!). Farò tutto il possibile per aggiornare entro la prossima settimana (prof permettendo!), spero che avrete la pazienza di attendermi! CIAO!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Hinata 92  

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Capitolo 4
*** non uno, non due, ma ben tre... ***


Non uno, non due, ma ben tre…

Non uno, non due, ma ben tre…

 

Quando Gohan sbarcò dalla macchina, vedendo che si era ritrovato in un boschetto, pensò di essere tornato nel suo tempo e ne fu felice. Un rapido sopraluogo dall’alto rivelò, però, che il boschetto era molto più esteso e selvaggio.

Pan ricontrollò i comandi, ma non ci mise molto a capire che la macchina non funzionava proprio più.

Mentre tutti stavano pensando a cosa fare, Trunks sentì un rumore provenire da dietro dei cespugli. Il bambino si avvicinò e sbirciò fra le fronde.

In un piccolo spiazzo in mezzo agli alberi vide una persona molto familiare e la chiamò sottovoce: “Goten!”

A Trunks prese un colpo quando sentì la voce dell’amico provenire dalla sua sinistra: “Sì? Cosa c’è, Trunks?”

Il bambino ragionò un attimo: se Goten era di fianco a lui, forse quello là davanti era quello che gli somigliava tanto, Goku Jr. No,non era possibile: Goku Jr era alle sue spalle, vicino a Pan.

Ma allora c’era un terzo sosia di Goten! Chi poteva mai essere?

Trunks cercò di indicare a Goten lo strano fenomeno, ma prima di poter parlare dovette schivare un colpo inferto con un bastone. Il bambino si era accorto della loro presenza e aveva deciso di attaccarli.

I tre bambini erano faccia a faccia. Goten e Trunks osservarono il misterioso avversario, anche se quello che sembrava più terrorizzato sembrava essere proprio quest’ultimo, che dalla faccia che faceva era sicuramente convinto di trovarsi di fronte a qualche strana stregoneria.

Dopo qualche istante di esitazione, il bambino li attaccò con lo stesso bastone di prima, che sembrava potersi allungare al suo comando. Mentre combattevano, Trunks notò una cosa molto strana: lo strano bambino sembrava dotato di una lunga coda.

Questo bambino si rese presto conto di essere nettamente inferiore e sull’orlo della disperazione, gridò: “Lo so che siete dell’esercito del Fiocco Rosso! Voi volete impedirmi di raccogliere le sfere del drago, ma io vi fermerò, tant’è vero che mi chiamo Son Goku!”

Trunks e Goten si fermarono di scatto, sorpresi e si guardarono.

Nel frattempo Pan, Goku Jr, Vegeta Jr, Gohan e Videl si aggiravano nella foresta alla ricerca di Trunks e Goten.

Approfittando di un attimo di distrazione degli altri, Gohan era riuscito ad isolarsi con Videl e, facendo appello a tutto il suo coraggio, iniziò a parlare: “Senti, Videl, vedi… ecco, io… volevo chiederti… in fondo è da tanto tempo che ci conosciamo e che ci giriamo intorno… tu… non è che magari vorresti… diventare la mia fidanzata? Non sei obbligata e non mi offendo se mi dici di no, io…”

“Sì, Gohan, sìììììììììììì!!!Videl lo interruppe e lo abbracciò, baciandolo.

Pan, che aveva assistito a tutta la scena, arrossì violentemente: non capita tutti i giorni di assistere al primo bacio dei propri genitori! Imbarazzata, senza rendersene conto aumentò il passo, al punto che Goku Jr e Vegeta Jr dovettero correre per starle dietro.

Ad un certo punto un urlo risvegliò tutti dai propri pensieri: “Ma lo vuoi capire sì o no? Non vogliamo farti del male, ma se ci attacchi così dobbiamo pur difenderci! E stai fermo un attimo!”

Tutti riconobbero la voce di Trunks e corsero in quella direzione.

La scena che videro li lasciò tutti di stucco: Trunks e Goten cercavano di immobilizzare a terra un bambino uguale in tutto e per tutto a Goten e a Goku Jr. Il bambino si liberò dalla stretta del suo clone e si avventò sul suo bastone, ma Trunks lo precedette e prese prima di lui l’arma commentando: “E basta con questo bastone, Goku! Ti giuro che non siamo né stregoni né militari di questo fiocco rosso che nomini sempre!”

Un tonfo distrasse tutti: Goku Jr, alla vista del suo ennesimo sosia era svenuto e Pan e Videl si prodigarono per rianimarlo mentre Vegeta Jr commentava: “Il solito fifone…”

Iniziò quindi ad esserci un po’ di confusione, in quanto contemporaneamente Trunks e Vegeta Jr cercarono di spiegare al piccolo Goku (che nel frattempo si era un po’ calmato) da dove venivano, senza soffermarsi troppo sulle loro reali identità, mentre Goten cercava di spiegare a Gohan, nella sua solita maniera un po’ confusa che si trovavano davanti al loro amato padre.

Quando Goku Jr si fu ripreso e la situazione fu un po’ più chiara a tutti, il piccolo Goku, benché incredulo dal fatto che tutta questa gente venisse dal futuro, pensò ad un modo per aiutarli e fece una semplice proposta: “Sentite, e se usassimo le sfere del drago per riparare la vostra macchina?”

Tutti entusiasti dell’idea, iniziarono ad organizzarsi per la ricerca, quando Vegeta jr li interruppe dicendo: “ Ehi, è normale che le vostre tasche si illuminino?”

Istintivamente tutti infilarono le mani nelle tasche e ognuno tirò fuori la sfera del drago in proprio possesso: Goten aveva quella da una stella, il piccolo Goku quella da due, Pan quella da tre, Goku Jr quella da quattro, Videl quella da cinque, Trunks quella da sei e Gohan quella da sette.

Essendo in possesso di tutte le sfere del drago, i ragazzi decisero di evocare il drago. Pronunciata la formula di rito, Shenron s’innalzò di fronte a loro e chiese quali fossero i loro desideri.

 

Cosa chiederanno al drago? Andrà davvero tutto liscio? Vi consiglio di non dare niente per scontato… Rieccomi qua con nuovo capitolo! Oltre a ringraziarvi tutti come al solito ( non sto a ripetermi sennò divento noiosa!) volevo solo ricordarvi che il prossimo è l’ultimo capitolo di questa fanfic! Ancora una settimana circa di pazienza e scoprirete la fine delle avventure di Pan e compagni. Nella speranza di aver destato la vostra curiosità, vi aspetto tutti al prossimo capitolo! Ciaooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Hinata 92     

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Capitolo 5
*** tutto come prima? ***


Tutto come prima

Tutto come prima?

 

Pensando di avere due richieste a disposizione, i ragazzi, dopo una rapida consultazione, chiesero al drago di riportare ognuno nella propria epoca e di cancellare ogni loro ricordo per evitare di cambiare la storia.

Non potevano sapere, però, che il drago, essendo stato evocato con alcune sfere da un desiderio e alcune da due desideri, era in grado di esaudire solo una richiesta e mezza.

Così ognuno di loro venne effettivamente riportato nella propria epoca, nel posto e nell’ora esatta da cui era partito e con in mano una pietra (ciò che rimaneva della sfera dopo l’uso), mentre il secondo desiderio venne esaudito solo in parte.

Il piccolo Goku, Videl, Goten, Goku Jr e Vegeta Jr non ricordarono più nulla della loro avventura; diversamente Gohan ricordava perfettamente di aver fatto un viaggio nel tempo, ma per quanto si sforzasse non riusciva a mettere a fuoco i volti e i nomi dei suoi compagni di avventura, all’infuori ovviamente di Goten, Trunks e Videl, ma soprattutto, per fortuna, non riusciva proprio a ricordare che relazione ci fosse tra lui e la ragazzina che aveva dato inizio all’avventura.

Pan, al contrario, ricordava tutto quello che era successo.

Si era ritrovata nuovamente nel laboratorio di Bulma, eccitata dall’avventura appena vissuta, anche se dei dubbi la assillavano: sarebbe riuscita a inventare una scusa decente per giustificare a Bulma la sparizione della macchina del tempo (rimasta nell’epoca del piccolo Goku)?

Ma soprattutto, la sua incursione nel passato non aveva cambiato la storia?

Sembrò proprio di no, anche perché l’unico oltre a lei a ricordare l’intera vicenda fu Trunks che, dopo una lunga riflessione, decise di non raccontare a nessuno quella storia, nemmeno a Goten.

La storia era quindi finita bene per tutti?

, proprio per tutti no, dato che Gohan, con orrore, scoprì presto che Videl aveva dimenticato proprio tutto, compresa la sua dichiarazione e al pensiero di dover rifare tutta la dichiarazione da capo, il ragazzo non poté non maledire quella piccola, misteriosa ragazza, quella sua piccola, misteriosa, ignota figlia.

 

Ce l’ho fatta! Non ci credo, ho concluso questa fanfic! Non sto a ripetere come al solito tutti gli infiniti ringraziamenti in particolare a Vivvina e al ragazzo di cui non ricordo il nome (scusa!) che mi ha fatto la critica sul primo capitolo, per poi rettificare nel secondo (per la cronaca, non mi sono offesa per le critiche, anzi, mi fa piacere pensare che c’è qualcuno che spreca tempo e polpastrelli a digitare consigli per me; solo un consiglio:leggi tutta la fanfic prima di scrivere commenti, così eviti figuracce!). Un grazie super mega speciale a Sakura 16 che ha letto per prima questa fanfic e che l’ha pubblicata oggi a mio nome (perciò dovreste ringraziarla anche voi!) a causa di un paio di verifiche che mi hanno bloccato a casa a studiare invece che venire in biblioteca a visitare questo fantastico sito (non è lecchinaggio,lo penso sul serio!) . Adesso vi immagino già tutti con i fazzoletti in mano, che piangete disperati perché è finita questa fanfic (anche se è più probabile che invece stiate esultando perché è finita questa rottura di scatole!), e invece, per la gioia dei primi e la disperazione dei secondi, vi annuncio che ricomparirò su questi schermi più presto di quanto immaginiate. Ormai ci ho preso gusto, perciò se vi sono piaciute le mie cavolate vi consiglio di tenere sott’occhio le pagine di Dragonball (il mio preferito!), Naruto, Lupin III, One piece e quant’altro, senza contare le fanfic scritte a quattro mani con Sakura 16…

Insomma, non avrete di che annoiarvi!!! A presto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Hinata 92

P.S. :a tutti i timidi, me lo fate un regalino e almeno per l’ultimo capitolo mi scrivete un commentino-ino-ino? Grazie!   

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