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di _Equinox
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #1 - Sugar [ Ben and Sally ] ***
Capitolo 2: *** #2 - Family [ LiuxJane ] ***
Capitolo 3: *** #3 - Memories [ Slender Man ] ***
Capitolo 4: *** #4 - Cinderella [ ClockworkxTicciToby ] ***
Capitolo 5: *** #5 - Happy ending [ Nina the killer ] ***
Capitolo 6: *** #6 - Birthday [ JeffxEyelessJack ] ***
Capitolo 7: *** #7 - Always [ Masky and Hoodie ] ***
Capitolo 8: *** #8 - Joker [ Laughing Jack and Laughing Jill ] ***
Capitolo 9: *** #9 - Dolls [ The puppeteer and Bloody Painter ] ***



Capitolo 1
*** #1 - Sugar [ Ben and Sally ] ***


All abouus

#1 - Sugar
 
A Sally i dolci piacevano tanto. Forse perché era una bambina. Ogni volta che Slendy preparava una torta voleva assistere e magari dare una mano. Anche a Mr. Cupcake, l'orsetto, piacevano. Lui era il suo migliore amico perché si lasciava abbracciare dopo che lei veniva sporcata dallo zio. 
Anche adesso che ha tredici anni le piacciono. Li mangia sempre, col suo amico.
<< Quanto zucchero vuoi, Ben? >>
<< Sai che il tè lo prendo amaro >>
E il suo nuovo amico si chiama Ben. Si vogliono bene, anche se sono opposti.
Come il dolce e il salato.
 
Eccomi qui con la raccolta che vi avevo promesso. La dedico ai fan che seguono "Broken", vi prego di leggerla perché poi non voglio lamentele sulla long e sul salto temporale che ci sarà. Grazie a tutti.
Come dicevo, i prompt ( Ovvero i temi, in questo caso zucchero ) potrete anche dettarli voi.
Così come le scenette. Alla prossima.
Miss Rainbow

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Capitolo 2
*** #2 - Family [ LiuxJane ] ***


#2 - Family
 
Jane ama Liu. Liu ama Jane.
Così simili entrambi, sembravano, all'inizio, cane e gatto. Non si sopportavano, perché l'uno credeva troppo arrogante l'altra. Poi si sono arruolati nella polizia; il loro obbiettivo comune era Jeff the killer.
Colui che aveva distrutto le loro vite.
Il castano era sempre stato solo. La invidiava, dopotutto. Invidiava il fatto che le uscisse con Eyeless Jack e che lo aiutasse con i suoi problemi. La mora si nascondeva dietro una maschera di porcellana, veniva amata per la sua dolcezza.
Lui, chiuso e con quel volto sfregiato, non poteva fare altro che studiare strategie ed impegnarsi nei casi. 
A furia di stare sempre insieme, si sono innamorati. Poco a poco, senza rendersene conto.
Jane aveva capito che, in fondo, lei voleva solo tanto bene al suo amico dalla maschera azzurra.
<< E se... Un giorno ci facessimo una nostra famiglia? >>
<< Nostra? >>
<< Nostra, Jane >>
Ogni tanto, lei non lo capisce. O fa finta di non farlo. Quindi, vederlo ora in ginocchio davanti a lei, con in mano il prezioso anello, la lascia senza parole.
<< Vuoi sposarmi, principessa? >>
<< Sì! >>
Perché entrambi sapevano di essere felici, insieme.

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Capitolo 3
*** #3 - Memories [ Slender Man ] ***


#3 - Memories
Lo chiamano Slender Man perché è alto e magro. Le persone hanno paura di lui, senza sapere che, dopotutto, non fa male a nessuno.
Nemmeno a quei marmocchi troppo cresciuti che si ritrova in casa.
I bambini che rapisce finiscono nel suo orfanotrofio personale. Non li porta lì per cattiveria, ma per dare loro un futuro migliore quando sono pieni di sofferenze. Tutti i bimbi tristi vanno in quel posto e Slendy dà loro una nuova possibilità. Sì, modifica le menti di quei piccoli con ricordi falsi e piacevoli, ma nulla di pericoloso.
Girando nei suoi, di ricordi, remmenta che una volta, però, non riuscì a condurre nel mondo opposto una bambina. Aveva dieci anni, gli occhi color del cielo, una lieve spruzzata di lentigini sul viso e dei boccoli morbidi e castani. 
Kurai, la regina degli angeli della morte e colei che tutti temevano tra le creepypasta, gli aveva chiesto quella bimba. Si chiamava Vivian Thompson, punto debole della mietitrice, alla quale lui aveva sempre obbedito perché le doveva la vita.
Vivian era sull'altalena dell'orfanotrofio della zia Ginevra, cacciatrice di vampiri dai capelli rossi, quando lo Slender Man l'ha chiamata. Poco a poco si avvicinava, ma ad un tratto la voce tremante della sorella maggiore, Anita, bionda e con gli occhi azzurri, l'aveva destata dall'ipnosi.
Prima che andasse via, la Thompson fece qualcosa di inaspettato per l'uomo: gli prese la mano per farlo girare e lo salutò, senza sapere che con quel contatto, la castana aveva assunto la capacità di capire la verità nelle parole altrui.
Si chiedeva spesso perché l'angelo della morte aveva bisogno di quello scricciolo fin troppo basso e magro. 
La risposta la trova finalmente nella lettera ricevuta il giorno prima e che ora si decide ad aprire.
Ciao Slendy,
sono Kurai. Ti scrivo queste brevi righe perché non mi resta molto tempo; gli angeli della distruzione vogliono uccidermi.
Ti affido un'importante missione: veglia su Vivian, perché un giorno la mia forza passerà nelle sue mani e Kurai tornerà.

Se avesse potuto piangere, lo avrebbe fatto. Ma sapeva che il suo compito era un'altro: quello di vegliare su un'ormai quindicenne otaku.
                                                                                   
Vivan Thompson da bambina disegnata da me.

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Capitolo 4
*** #4 - Cinderella [ ClockworkxTicciToby ] ***


#4 - Cinderella
Le piace vedere quel momento come un qualcosa di importante. Le lancette puntuali del Big Ben segnato la mezzanotte. Ama arrampicarsi sopra l'orologio londinese ed ammirare la città dalla balconata dove c'è la campana. Quasi non resta sorda per il suono di quella.
Ma ne vale la pena.
<< Principessa >>
Si volta, lui è lì. Il sorriso appare spontaneo, facendo arrivare le cicatrici ai lati della bocca quasi alle gote.
Poi si abbracciano, sopra la meravigliosa Londra notturna e sovrastata dal plenilunio. Non sente freddo, non lo avverte, forse a causa dei pesanti anfibi e del felpone che le arriva fino alle cosce, coperte, assieme a tutte le gambe, da collant marroni. Eppure tira vento, i capelli castani si muovono forti.
<< Ce l'hai fatta >>
La voce è dolce, forse è persino arrossita.
Con una mano guantata gli abbassa la mascherina e gli alza gli occhiali aranciati sul capo, mentre con l'altra cala il cappuccio azzurro scoprendo i capelli ramati. Clockwork si sente fottuta.
<< Toby >>
Si baciano, si abbandonano alla passione come tutti i week end; per loro l'incanto non termina a mezzanotte, ma inizia. Come la fiaba di Cenerentola al contrario.
Non hanno certezze, non sono sicuri su ciò che accadrà.
Ma si amano, e ne avranno ancora per molto. 

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Capitolo 5
*** #5 - Happy ending [ Nina the killer ] ***


#5 - Happy ending

Nina si sente come una dea dell'amore. Bella, passionale e innamorata. Il suo sogno è quello di avere un lieto fine.
Non capisce, però, perché i ragazzi quando la vedono sopra ai loro letti si spaventano; forse il ciuffo viola non fa più il suo effetto, o la coda di cavallo sta diventando monotona; potrebbero essere anche le calze porpora colorate o la gonnellina troppo corta. Certo, l'idea del coltello non può andar esclusa, ma Rose ( Il coltello. N.d.A. ) è così lucente e magnifica!
Un tempo, era innamorata di Jeff the killer. Lo ammirava e voleva diventare come lui. Ha conosciuto per caso Clockwork, che era in rapporti piuttosto stretti con l'assassino.
Gay dichiarato. Questa era stata la sua condanna, una frase che l'aveva mandata in pezzi. Da lì, è alla ricerca di bei ragazzi, i quali, schifati, non giungono esattamente ad una bella fine. Tutti la respingono, sta male.
Ma, le occhiate che le lancia il giovane studente che sta sempre a fare foto a Londra, con quel look punk così misterioso, fanno nascere in Nina tutte le sere una speranza.

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Capitolo 6
*** #6 - Birthday [ JeffxEyelessJack ] ***


#6 - Birthday

Si girava e rigirava la collana tra le mani, osservendo l'incisione sulla targhetta d'acciaio.
EJ, sigla di Eyeless Jack.
Jackson gli aveva fatto quel regalo la settimana prima, per i suoi diciotto anni. Nulla di eclatante e paragonabile al telefono lussuosissimo di Ben, certo, però gli si era sciolto il cuore.
Quello stupido mangia-reni.
Diamine se lo odiava.
Eppure, tutte le notti, si faceva portare a letto e si faceva scopare.
La cosa aveva retto per tutto quel tempo, sì. Due anni.
Il giorno successivo sarebbe stato il compleanno del castano, quindi Jeff non aveva la minima idea del pensierino da fargli.
Bondage? No, troppo rude.
Una T-shirt? Neanche.
Poi, il bagliore della luna riflesso sul ciondo lo illuminò e si ricordò di avere lì, gettato da qualche parte, un braccialetto con una placchettina argentata.
Si armò del suo adorato coltello Strength ed iniziò ad intagliarci sopra il suo nome. Poggiò l'oggetto sul cuscino del ragazzo dagli occhi oscuri e si mise su un fianco, dando spalle alla parte di letto che condivideva con EJ.
Quando questo entrò, uno scossone gli giunse su tutto il corpo e si voltò.
Le labbra dell'altro assassino toccavano e divoravano le sue, segno che quel piccolo coso di fili intrecciati era stato molto apprezzato.
<< Buon compleanno, Jackson >>
<< Grazie, Jeffrey >>

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Capitolo 7
*** #7 - Always [ Masky and Hoodie ] ***


#7 - Always 

Sembra di vivere in un film. La vita è burrascosa, ci sono vittorie e sconfitte, si cade, ci si consola.
Per Masky ed Hoodie la vita è un film. 
Certo, dal primo momento hanno saputo che il finale non sarebbe stato positivo, eppure andavano in scena sempre.
<< Hoodie! >>
L'urlo del castano fa voltare istintivamente l'incappucciato.
Uno sparo, un corpo in mezzo a lui e al proiettile.
<< M-Masky >>
Il ragazzo dal viso coperto si china per tenere tra le braccia quel compagno di avventure: il sangue imbratta la maglia arancione, il respiro da sotto la maschera è affannato.
<< H-Hey Masky... >> trema la voce di Hoodie. Non può far altro che pensare al peggio, mentre sente qualcosa di bagnato uscire dagli occhi; rimuove la barriera che lo separa dagli occhi azzurri dell'amico e si china con la fronte su quella del giovane.
<< Non osare dire q-quella st-stupida frase... >>
<< Tu sei stupido! N-Non osare lasciarmi! >>

Non parla, non dice niente. Si limita a gurdare tacitamente la luna, che quella sera pare voler avere un partcolare colore aureo.
Vorrebbe entrare per avere notizie su Masky, ma non lo fa. Se ne sta occupando Slender Man, quindi andrà bene.
Spera.
Poi dei passi e un abbraccio.
<< Non sarei morto senza il mio migliore amico... Il mio unico vero amico >>
<< Ogni volta la solita cocciutaggine e la voglia di difendermi >> sussurra Hoodie.
<< Sarà sempre così >>

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Capitolo 8
*** #8 - Joker [ Laughing Jack and Laughing Jill ] ***


#8 - Joker
Stanno smontando il grande tendone, con entrambi aria annoiata: essere da soli a gestire il circo è difficile.
Jack sospira, si gira a guardare sua sorella Jill mentre invaligia i festoni. I bimbi rapiti e taciturni si limitano a stare zitti, rendono l'aria tesa e noiosa per i gusti del clown. Poi ha un idea, arrivata da un piccolo insetto sul terreno. Con dei fili di erbacce fa una pallina e la lancia tra i folti capelli della mora, che sobbalza quando sente qualcosa entrarle nella chioma.
<< Che schifo, cos'è?! >> urla saltellando e facendo volare le pieghe del vestito nero a balze.
LJ ride, perché le reazioni di quella ragazza sono estremamente appaganti.
<< TU, BRUTTO SCEMO! >> La ragazza dalle calze a righe bianche e nere gli punta un dito artigliato contro e lui le sorride.
<< Oh, calma Ji. Era solo uno scherzo >>
Certo che l'uomo non saprebbe cosa fare senza quel cespuglietto oscuro...

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Capitolo 9
*** #9 - Dolls [ The puppeteer and Bloody Painter ] ***


#9 - Dolls

Gli sono sempre piaciute le bambole: fin da piccolo ci giocava. Poi ha conosciuto le marionette e ha iniziato ad intrecciare fili dorati. Poi ad uccidere e a scoprire che era piacevole. Ma la cosa più appagante è controllare le persone: la disperazione sui loro visi è esaltante, la loro incapacità di muoversi liberamente adrenalica.
Ogni tanto adopera la tecnica dei fili anche Nina, quando non sta zitta. Clockwork non è un problema, sa stare al suo posto, ma quell'esaltata dai capelli tinti è ingestibile. Specialmente ora che si è trovata un ragazzo normale lì ad Oxford. Per fortuna non è solo.
<< Ieri ho fatto un quadro. Mi ha aiutato Jill ed è stata una cosa divertentissima >> dice il pittore sanguinario.
<< Di' la verità: lei ti piace! >>
<< Nah... A dire il vero... Non mi piacciono le ragazze >>
Il burattinaio alza un sopracciglio, preoccupato e sconcertato.
<< ... Ma nemmeno i ragazzi. Sono neutro, ecco >> ride alla fine.
Painter è simpaticissimo, l'unico con cui va d'accordo. Peccato che non stiano nella stessa formazione...
<< E a te? Piacciono i maschi o le femmine? >>
<< Uhm... Sai, ho letto su un libro che nasciamo tutti quanti bisex e che, in base all'educazione ricevuta, diventiamo etero o gay... Quindi... Non saprei >> Silenzio per un attimo, poi il giovane con la maschera lo guarda.
<< A te... Piacciono le bambole. Ti piace costruirle e muoverle, quasi le ammiri >>
Mh, sì: quella era una risposta adatta.

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