Little Witch of the Snow

di Esther Sparks
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La prima neve ***
Capitolo 2: *** Perdonami ***
Capitolo 3: *** Crescere ***
Capitolo 4: *** Mi piacerebbe sapere ***
Capitolo 5: *** Sentimenti ***
Capitolo 6: *** Guardare avanti ***
Capitolo 7: *** Bacio ***



Capitolo 1
*** La prima neve ***


Il castello dorme

Eccomi qui con il mio terzo esperimento. Niente song stavolta. Proviamo qualcosa di più articolato. Al solito se recensite mi fate un favore così capisco  se vado bene oppure come migliorare.

Baci a tutti!!! ^__^

 

La prima neve

 

Il castello dorme.

Il silenzio ovattato che regna ovunque è diventato la mia ninna-ninna preferita. Questa notte però il sonno non arriva.

Scendo dal letto e mi avvicino alla finestra. Scosto un po’ le tende: nevica! La prima neve dell’anno. Avrei voglia di uscire e mettermi a ballare in mezzo ai fiocchi. Prima ancora di rendermene conto infilo calze, scarpe, cappotto e sgattaiolo fuori dalla camera.

Cerco di non far rumore, se Gazza mi scopre sono guai!

Yule* si sta avvicinando. Trovo sia meraviglioso. Il sole, la luce nascerà nuovamente dal cuore dell’inverno. Mi fa bene pensare che anche nel buio più denso può nascondersi una scintilla di luce e di speranza.

Abbiamo tanto bisogno di sperare.

Ecco la porta che da sull’esterno. Mi guardo intorno per assicurarmi di esser sola e poi esco.

Per terra c’è già un sottile tappeto bianco.

Mi diverto a inventare disegni con le mie orme. Mi metto a naso all’insù e apro la bocca. I fiocchi si sciolgono al contatto con la mia lingua. Spalanco le braccia e mi lascio andare a una serie di piroette e saltelli che mi fan girare la testa. I capelli più disordinati che mai. Non me ne importa niente. E non me ne importerebbe nemmeno se qualcuno mi vedesse.

Per un istante voglio smettere di essere la “Signorina-So-Tutto-Io”, quella da cui si copiano i compiti perché ha i voti più alti della scuola. Voglio essere solo Hermione.

Hermione che gioca con la neve, che non ha un domani di cui doversi preoccupare e nemmeno piani da architettare o da svelare.

Hermione che vuole essere amata.

Hermione che vuole amare.

Hermione che piange perché deve crescere in fretta.

Hermione che non ce la fa più a vedere Harry che non sorride e Ron sempre preoccupato.

Hermione vuole solo un po’ di pace.

La neve, così pulita e candida, nasconde ogni cosa. Forse potrei farmi nascondere anche io. Adesso mi siedo per terra e mi lascio ricoprire. Non sento il freddo, non sento nulla ormai. Piango. Da quando sono diventata una piagnucolona? Ma non riesco a smettere. La tristezza dilaga in me e non ho la forza di arginarla.

 

La cicatrice brucia, la testa sembra mi si spacchi. Dolore, sempre dolore! Devo resistere. Non posso permettere a Voldemort di controllarmi.

Lentamente le fitte passano. Devo bere.

Prendo un bicchiere d’acqua e vado alla finestra. Ron si è di nuovo scordato di chiudere le tende.

Sarà l’ennesima notte insonne. Forse andrò da Madama Chips a farmi dare qualcosa.

Alito sul vetro appannandolo e meccanicamente lo pulisco subito. Sta nevicando. Tutto ormai è coperto da una coltre bianca.

-         Toglietemelo! Toglietemi questo coso schifoso dalla faccia!!!

Sobbalzo. Ron ha avuto un altro incubo. Ora i cervelli hanno decisamente sorpassato i ragni nella classifica delle sue fobie. Povero amico mio, in certi momenti penso che sia stata una disgrazia per te conoscermi.

Torno a guardare fuori. C’è qualcuno in giardino. Chi diavolo può essere così incosciente da uscire di notte in pieno inverno? Osservo più attentamente. E’ una ragazza. Da sotto il cappotto nero spunta una veste bianca. Pare stia giocando. Balla, mangia la neve… E ora che fa? Si siede. Dev’essere pazza. Che vuole fare congelarsi? I suoi capelli sono… I suoi capelli…

Hermione!

Prendo al volo cappotto e mantello dell’invisibilità.

Che le è saltato in mente?

Un miagolio indignato e offeso si leva contro di me. Non ho visto Mrs Purr acciambellata sulle scale e col piede l’ho colpita. Passo oltre. Il mio pensiero concentrato su Hermione. L’immagine abituale che ho di lei va a sovrapporsi a ciò che ho visto poco fa. Lei così controllata, così seria e severa. Cosa l’avrà spinta lì fuori...? Di colpo mi rendo conto che non mi sono mai dato pena di andare a fondo dei suoi pensieri. E’ sempre stato il contrario. E’ sempre stata lei ad ascoltare, a consigliare, a capire, a spronare.

Anche attraverso i silenzi e le lacrime trattenute. Non ha mai dato preoccupazioni tacendo le proprie.

Sono proprio uno stupido. Stupidissimo Harry Potter, non sei riuscito a guardare più in là del tuo naso con lei!

 

 

*Yule (21 Diecembre) è il Solstizio d’Inverno. Si celebra il Dio che nasce dalla Dea. E’ il ritorno della luce nel buio dell’inverno.

 

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Capitolo 2
*** Perdonami ***


Esco fuori

Perdonami

 

 

 

Esco fuori. Tu sei lì, tutta rannicchiata in un angolo. Non ti sei accorta della mia presenza.

Mi avvicino piano.

-         Hermione

Alzi il viso verso di me.

Le guance e il naso arrossati. Lacrime scendono dai tuoi occhi scuri.

Un pugno in pieno stomaco mi farebbe meno male!

-         Harry!?

Afferri la mano che ti tendo e t’alzi in piedi. Tieni lo sguardo basso, forse imbarazzata. Non vergognarti di mostrarmi come sei. Sono io l’idiota che non ha capito mai niente.

Ti sollevo il mento e cerco d’incontrare i tuoi occhi. Un singhiozzo ti sfugge dalle labbra.

Dio, quanto devono essere fredde.

Accade tutto velocemente.

Tu che esplodi in un pianto disperato e tremante t’aggrappi a me. Io che ti stringo forte, come mai prima. Il profumo dei tuoi capelli reso più intenso dalla neve che li ha inumiditi.

Non ho mai sentito così tanto la tua vicinanza. Non ho più permesso a nessuno di starmi così vicino da quando Sirius non c’è più. Ma tu Hermione, io l’ho capito finalmente, sei una persona speciale davvero e non meriti il freddo distacco con cui ti ho trattata ultimamente.

 

Sento la forza delle tue braccia e il tuo tepore mi scalda il cuore. Nel momento dello sconforto più totale sei arrivato.  Nella solitudine più cupa e nel buio più profondo è comparsa la mia scintilla di luce.

Posso sperare anche io allora? Posso davvero convincermi che qualcuno mi aiuterà a far passare la tristezza che tormenta le mie notti?

Mi sento sollevare.

-         Sei leggera! Ti facevo più pesante.

La mia vena polemica sta per spuntare fuori ma basta guardare l’espressione del tuo viso e capisco che è stato solo un modo per sdrammatizzare un po’.

Mi baci sulla fronte. Il cuore mi balza nel petto.

Ti avvii verso l’interno.

-         Andiamo, tu hai bisogno di scaldarti.

-         Ma ti peserò a portarmi fin là in braccio…

-         Non importa!

Il tuo tono non ammette repliche e, per la prima volta in vita mia, decido di non replicare.

 

Il mantello dell’invisibilità cela la nostra presenza.

Ti stringo più forte, sei proprio un fuscello. Infagottata nella divisa scolastica con il nasino perennemente immerso in qualche libro, è difficile immaginarti in qualsiasi altra veste. Solo al ballo del Ceppo, per il torneo dei Tremaghi, ci hai lasciato intravedere ciò che stai diventando.

Da quel giorno che ci siamo conosciuti sull’espresso per Hogwarts, per me sei sempre stata la mia amica Hermione.

Mi rendo conto che fino ad oggi c’hai svelato solo alcuni dei frammenti del complicato e coloratissimo caleidoscopio che sei.

Non hai mai dato segni di cedimento e stupidamente mi sono convinto che tu fossi incrollabile. Il mio sguardo è sempre scivolato su di te, solo ora si è fermato per scavare più a fondo.

Abituato ad averti accanto in ogni occasione, ho finito quasi col darti per scontata.

Bell’amico che sono!

Tutto concentrato sul mio dolore e la mie disgrazie ho messo da parte te, Ron e tutti gli altri. E come da copione chi è stato a farmene rendere conto? Tu.

Sei sempre tu.

 

Con gentilezza mi posi sul divano di fronte al camino e riattizzi il fuoco.

Rimpiango immediatamente il contatto col tuo corpo. Questa notte i miei pensieri mi sorprendono. Sei Harry, il mio migliore amico eppure… Mi scopro a desiderare qualcos’altro.

Ti siedi di fianco a me, sembri sul punto di dire qualcosa ma senza aver bene idea di come cominciare.

Prendo le tue mani tra le mie. Inizi a rilassarti e l’espressione prima crucciata va distendendosi.

-         Perdonami Hermione.

Rimango a bocca aperta.

-         Perdonarti? E di cosa? Sono io semmai che mi devo scusare. T’ho fatto preoccupare per un momento di debolezza.

-         Ma è proprio per questo. Quando mai è capitato che tu potessi sfogarti con me, raccontarmi ciò che ti tieni dentro?! Mai. Perché hai sempre ascoltato i miei di casini.

-         Harry, tu hai vissuto esperienze orribili. La mia vita è stata una passeggiata in confronto. Non dovrei far la lagna.

-         Tu non fai mai la lagna. Tu aiuti sempre tutti, ma non è giusto che per questo tu sminuisca te stessa e ciò che provi. Mi vergogno da morire per non averlo capito prima.

Per la seconda volta in questa strana nottata, io, Hermione Jane Granger rimango in silenzio.

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Capitolo 3
*** Crescere ***


Crescere

Crescere

 

C’è silenzio tra noi.

Le mie mani ancora fra le tue, piccole e sottili, ma dalla stretta forte e rassicurante.

Ti scopro bella. Non di una bellezza appariscente, ma delicata, fatta di particolari. Lineamenti dolci del viso, sguardo fiero e pulito, nasino impertinente e un sorriso di cui potrei parlare per ore.

Quand’è che sei cresciuta?

Ti mordicchi il labbro, lo fai sempre quando sei pensierosa.

-         Ehi, va tutto bene?

-         Oh, si, è solo che…

Fai un respiro profondo.

-         Puoi abbracciarmi ancora?

Accolgo la tua richiesta con un misto di sorpresa e tenerezza.

-         Certo! Vieni qui.

Capisco il bisogno di aggrapparsi a qualcuno. Quando c’era Sirius, quel qualcuno per me era lui.

Sono sempre stata una persona assetata d’affetto, anche quando mi sono chiuso nel dolore.

Ti faccio sedere sulle mie ginocchia e poggi la testa nell’incavo del collo. Le nostre mani intrecciate.

Non c’è posto per l’imbarazzo o il pudore: liberi di essere noi stessi quando siamo  l’uno in compagnia dell’altra.

-         Harry

-         Dimmi.

-         Qual è il tuo sogno più grande?

Ci penso un attimo.

-         Io…Non saprei… E’ tanto tempo che mi concentro solo su Voldemort che mi pare di averlo scordato.

Sospiri e poi mi fissi seria.

-         Non va bene! I nostri sogni sono importanti. Sono ciò che ci tiene a galla, anche quando restare a galla è difficile. Prova a sforzarti!

Non demordi mai.

-         Forse… Ecco, forse un mio sogno è quello di trovare un posto da poter chiamare casa. Finora l’unica vera casa per me è Hogwarts e questo perché ci sei tu, ci sono Ron e tutti gli altri.

Sul tuo volto l’accenno di un sorriso.

-         Bravo! Direi che come inizio può andare.

Riappoggi di nuovo la testa sulla mia spalla.

Inizio ad accarezzarti i capelli. Mi piace stare così con te. Il tempo pare essersi dilatato come per farci godere appieno di questi momenti di serenità.

 

 

L’odore della tua pelle. Ti sono così vicina da poterlo respirare.

Mi calma.

Mi sorprendo a chiedermi cosa proverei se ti baciassi o… se tu baciassi me.

Batticuore.

Ho voglia di baciarti. Forse non è il momento migliore per queste cose ma… cioè… mica si può programmare no?!

-         Ti senti un po’ meglio?

Annuisco sperando che tu voglia restare ancora qui con me.

-         Direi che forse sarebbe bene toglierci i cappotti. Sono ancora bagnati e non mi pare il caso di rischiare un raffreddore. Domani c’è pozioni alla prima ora.

-         Non oso immaginare cosa succederebbe se starnutissimo dentro l’intruglio che ci farà preparare Piton!

-         Già, potrebbero spuntarci arti supplementari

-         Oppure tu potresti diventare calvo

-         E tu ritrovarti senza il tuo bel nasino!

Scoppiamo a ridere. Finalmente…

 

 

Ho le lacrime agli occhi per le risate. Buffo come le cose più piccole possano provocare reazioni come queste. Alleggeriscono il cuore e fanno bene all’anima.

Ti blocchi. Un’espressione indecifrabile sul viso.

-         Harry Potter! Sono davvero lieta di constatare che LEI ricorda ancora come si fa a ridere.

Parli seriamente ma negli occhi scorgo una luce dolcissima. Quanta pena ti sei data per me?

-         Beh, si…

-         Bene. Allora vedi di ricordartelo più spesso. Altrimenti mi vedrò costretta a farlo io con modi alquanto… indelicati!

Sussurri una formula e davanti ai miei occhi compare un’immagine di te con una grossa clava in mano e un ghigno perfido stampato in faccia.

Vengo preso da un nuovo attacco di ridarella.

-         Te sei matta!

-         In effetti il dubbio ogni tanto mi ha sfiorata. Pazzia e genialità: un connubio interessante, non trovi?

Interessante davvero.

 

 

Continuerei a dire sciocchezze all’infinito se fossi sicura che bastasse per farti stare bene come adesso. Non c’è regalo più bello per me della tua risata sincera.

Tolgo il cappotto e tu anche.

Mi siedo nuovamente in braccio a te. Questa notte faccio solo ciò che mi va.

Non sembri dispiaciuto ed è così bello stare accoccolati. Potrei farci l’abitudine.

Il tuo petto ampio offre un rifugio irrinunciabile. Sei cambiato molto. Dov’è finito quel ragazzino gracile che ho conosciuto?

Ciò che mi ha colpito di te all’inizio è stata l’aria sperduta e poi il grande coraggio che hai dovuto dimostrare sin da subito.

Mi hai regalato la tua amicizia. Io ero così sola prima.

Sola e chiusa nel mio mondo di libri. Forte della mia aria di sufficienza andavo avanti. Anche adesso lo faccio. Quando mi sento fragile o sul punto di crollare indosso la mia armatura di alterigia che tiene tutti a distanza.

Non siamo poi così diversi io e te. Usiamo lo stesso meccanismo di difesa solo con modalità differenti. Per me si tratta dell’indifferenza, per te della rabbia.

Sto provando a impegnarmi per migliorare. Potremmo farlo insieme.

Si è più forti in due.

 

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Capitolo 4
*** Mi piacerebbe sapere ***


MI PIACEREBBE SAPERE

MI PIACEREBBE SAPERE

 

 

A VOLTE SAI PUO′ ACCADERE LO SAI ANCHE TU

E QUANDO CHIUDI GLI OCCHI ACCENDI UNA TV

E RESTI LI′ A GALLEGGIARE SINO A CHE QUEL CHE TI GIRA INTORNO

SI ACCORGE ANCHE DI TE

 

 

Ho una consapevolezza assurda del tuo corpo contro il mio.

Chiudo gli occhi e respiro profondamente cercando di mantenere il controllo. Ma come per un dispetto o uno scherzo affatto simpatico, invece, accade il contrario. E’ come la proiezione di un film privato di noi due. Istantanee di te, di noi, si susseguono l’una con l’altra.

Spero che tu non ti accorga dell’effetto che mi stai facendo.

 

 

VOLEVO SOLO SAPERE EH COS’E′ SUCCESSO CHE MI SEI NATA IN TESTA

ED IO NON TE L’HO CHIESTO

 

 

Come ho fatto a non accorgermi prima del tesoro che mi è sempre stato a fianco? E adesso, senza alcun preavviso non riesco a pensare ad altri che a te. Al tuo profumo, ai tuoi capelli, al tuo corpo. Dovrei tenere a bada i miei pensieri, ma non ci riesco o forse non lo voglio abbastanza. Ritornano sempre da te.

 

 

IO ME NE STAVO NEL MIO OCEANO SAI PERSO NEI BATTITI DEL MONDO E ALL’IMPROVVISO CADO GIU′

 

 

Mi sono impegnato a costruire mattone dopo mattone il muro che teneva lontani tutti. Era preferibile questo all’affrontare il dolore che mi aveva congelato l’anima. Insensibile a tutto, accettavo ogni cosa passivamente buona o cattiva che fosse. Non m’importava di niente e di nessuno, almeno così m’illudevo. E poi… CRACK! Una crepa, la seconda e poi la terza… Uno squarcio in quel muro. Tu.

 

 

E ADESSO VOGLIO SAPERE CON CHI SEI QUANDO TI TOCCHI IN SILENZIO E

NON MI DIRE CHE NON LO SAI

MI PIACEREBBE SAPERE SE CI SARAI QUANDO PIANGO SANGUE E MALE

E PRIMA O POI SUCCEDE SAI

MI PIACEREBBE SAPERE SE IN FONDO ESISTI E SE UNA VOLTA NEL MONDO

GIA′ CI SIAMO VISTI

 

 

C’è qualcuno che occupa i tuoi pensieri? Qualcuno di cui t’importa più di me? Per un po’ ho pensato che t’interessasse Ron e poi c’era Krum. Non mi hai mai raccontato nulla di queste cose. Forse non sono argomenti di cui poter parlare con i ragazzi, anche se sono i tuoi migliori amici. Sicuramente ti sarai confidata con Ginny

Ma adesso sei qui, stretta a me, più vera che mai.

Ho la tentazione di chiederti di Ron e Krum ma temo di farti arrabbiare. No, a dir la verità ho solo una fifa blu di sentirmi dire che ti piace già uno di loro due.

Mi piacerebbe sapere se potrò contare su di te anche quando quella maledetta profezia si compirà. Tu non lo sai. Sarò costretto a uccidere per non essere ucciso. Se ciò accadesse, mi resteresti ugualmente vicina? Oppure rimarrai disgustata dal mio gesto e usciresti dalla mia vita? La sola idea mi atterrisce.

Se avessi seguito con attenzione le lezioni della Cooman e di Fiorenzo ( beh, forse più quelle di Fiorenzo -__-), adesso riuscirei a scoprire quale destino ci attende o se in una vita passata ci siamo già conosciuti.

Riesco a indovinare la tua espressione se venissi a raccontartelo. Di sicuro diresti

-         Sono solo sciocchezze! Il destino ce lo costruiamo noi. Ti pensi la noia se tutto fosse già deciso e te lo venissero a rivelare? Sarebbe come leggere un libro di cui si conosce già il finale.

 

 

IO ME NE STAVO NEL MIO OCEANO SAI, PERSO NEI BATTITI DEL MONDO

E ALL’IMPROVVISO CADO GIU′

E STAVO LI′ SAI NEL MIO OCEANO SAI, TRA LE MIE ONDE DI PASSAGGIO

E ALL’IMPROVVISO MANCHI TU QUALCHE COSA DI PIU′

DOVE SEI?

IO SONO PERSO NELL’OCEANO E TU DOVE SEI?

 

 

Ho paura di perderti. Già ci sono andato vicino all’Ufficio Misteri.

Temo che tutte le persone che mi stanno accanto prima o poi subiranno gli attacchi di Voldemort.

E′ già passato un anno dalla morte di Cedric.

Il signor Weasley è stato soccorso in extremis.

Per non parlare di Sirius… Mi sento ancora in colpa per lui anche se tutti mi dite di non farlo.

Se perdessi anche te che farei? Se Voldemort decidesse di usarti per colpire me?

Stringo forte la tua mano e una lacrima inizia a scivolare sulla guancia.

Tu come avessi ascoltato ogni mio pensiero sussurri

-         Sono qui con te Harry.

 

 

 

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Capitolo 5
*** Sentimenti ***


A come Amore

Allora ecco qui il 5 capitolo dopo un po’ che non riuscivo ad aggiornare. Visto che sono ammalata ne approfitto. ^__^ Fatemi sapere, siate gentili, come sempre!!! Ace

 

 

Sentimenti

 

-         Sono qui con te Harry!

Il tuo corpo scosso dai singhiozzi di un pianto troppo a lungo trattenuto.

Voglio proteggerti. Voglio rassicurarti che qualunque cosa accada basterà una parola, un cenno e io correrò da te.

Ci sono occasioni in cui non riesco proprio a trattenermi dal farti prediche o dal darti consigli non richiesti. Però credi lo faccio unicamente perché a te ci tengo.

Non sopporto l’idea di vederti soffrire ancora anche se temo di non poterlo evitare. Ma se in qualunque modo, riuscissi ad alleggerire il peso che porti tutto solo allora… beh, significherà che ti sono stata utile almeno un po’.

Tremi. Rabbia, delusione, frustrazione… Quanti sentimenti si agitano nella tua anima tormentata?

Piangi pure, sfogati ora. Ma quando l’avrai fatto, ti prego, seppellisci l’odio e il rancore e combatti invece con la speranza e la fiducia nel domani. L’amore deve essere la tua forza e la tua arma più potente. E se non bastasse il tuo prendi anche il mio.

L’amore è un regalo prezioso e io ho deciso di donarlo a te, Harry Potter.

E’ stata la naturale evoluzione di quel tenero sentimento sbocciato tra noi sei anni fa. Non che l’avessi previsto o voluto o cercato.

E’ successo, tutto qua.

Nessuna spiegazione nessun perché.

Non ho il coraggio di parlartene apertamente anche se Viktor in più di un’occasione mi ha esortato a farlo.

Ti ho mai parlato della mi amicizia con Viktor? No vero? Beh, lui è un amico davvero… prezioso. E’ stato il primo ad accorgersi che Hermione era una ragazza, il primo a riservarle attenzioni speciali. Devo ammettere che mi piaceva molto ma non ne sono mai stata innamorata. L’ha capito lui prima di me. Anche quando gli ho parlato della cotta che pensavo di avere per Ron, mi ha consigliata e sostenuta sempre. Sa cose che non ho detto nemmeno a Ginny perché è più facile confidarsi con qualcuno che non ti sta di fronte.

Ho tanta voglia di lasciarmi andare con te… Mi trattengo perché non vorrei che fossa la disperazione o la solitudine a spingerci l’uno verso l’altra.

Balle! Mi trattengo solo perché ho paura di essere respinta!

Ti scosti  e frughi le tasche alla vana ricerca di un fazzoletto. Voi ragazzi siete sempre senza!

Ti blocco e mi metto davanti a te.

Ti tolgo gli occhiali.

Mi lasci fare.

Prendo il mio fazzoletto e asciugo i tuoi occhi. Sono così belli, di un verde incredibile. Creano un bel contrasto con i capelli nerissimi e perennemente in disordine. Cerco di sistemarteli un po’ sulla fronte. La cicatrice spicca sulla pelle chiara.

La sfioro con un bacio.

 

La cicatrice pare scaldarsi al tocco delle tue labbra. E’ come… sollievo. Sì, è sollievo.

Istintivamente porto la mano sulla fronte.

Il mio legame con Voldemort, la mia maledizione.

Il mio legame con la mamma, la mia benedizione.

E ora tu.

Ti guardo. Piangi ma non sembri essertene accorta. Con le dita tolgo le lacrime che ti scivolano sul viso.

-         Io ho sentito… dolore… odio… amore…

Non riesco a capirti.

-         Cos’hai sentito Hermione?

 

Il tuo sguardo è fisso nel vuoto. Vi si legge tanta confusione e smarrimento.

-         Io non so bene. E’ stato così veloce. E’ stato come venire investiti da una scarica di emozioni!

Sei pallidissima. Ti faccio sedere.

-         Forse dovresti fare un salto da Madama Chips

-         No, non voglio… Solo resta accanto a me!

Con il braccio circondo le tue braccia tremanti. Dalla tua espressione intuisco che stai già pensando a una possibile soluzione per l’accaduto.

Il silenzio in cui siamo immersi  è rotto solo dal lieve rumore del nostro respiro e dai ciocchi che crepitano nel camino.

-         Forse… Ricordi? L’aveva detto anche Silente. La cicatrice è ciò che ti lega a Voldemort.

Vengo assalito dall’angoscia. Non voglio che quell’ essere si avvicini a te, non voglio che possa servirsi di te!

-         Ma ti lega anche a tua madre. In un certo senso è come se la cicatrice avesse memorizzato i sentimenti di entrambi.

-         Quindi non sei entrata in contatto con Lui?

-         Cos… No, no… Però… Però ho percepito chiaramente il suo odio per te… E… Oh Harry! E’ orribile. Se era già così forte sedici anni fa, oggi dopo che gli sei sfuggito ben quattro volte… Non voglio nemmeno pensarci!

Ti alzi e vai davanti al camino dandomi le spalle.

-         L’amore di tua madre invece, mi ha scaldato il cuore! Era davvero immenso. E’ anche da lei e dal suo ricordo che devi prendere forza quando senti che ti manca. E’ un grande esempio per me.

Resto immobile. Tu ancora di spalle.

-         Non voglio che tu la prenda come esempio! Non voglio vederti fare la sua fine!

Sembro un bambino, me ne rendo conto da solo. Ti volti. Determinazione sul tuo viso ma ciò che mi colpisce davvero è il tono della tua voce: non è mai stata tanto dolce.

-         Sei uno sciocco! Credi davvero di potermi impedire di proteggere ciò che amo?

Io non sono stupido, sono un’idiota completo!

 

 

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Capitolo 6
*** Guardare avanti ***


Guardare Avanti

Ecco anche il 6 capitolo. Io aspetto le recensioni sempre. Magnanime o meno. Grazie a tutti come sempre! ^__^

 

 

Guardare Avanti

 

Mi rendo conto che hai paura di perdere altre persone care. Ti capisco più di quanto tu non creda. Ma sarei disposta a tutto pur di proteggerti!

-         E’ ora che tu la smetta di sentirti in colpa per la morte dei tuoi genitori e anche per quella di Sirius!

Hai lo sguardo smarrito, ma ho bisogno di dirti queste cose, e ho bisogno di farlo ora.

-         Ti volevano bene. Ti amavano a tal punto che hanno preferito sacrificarsi per permetterti di continuare a vivere anche senza loro a fianco. Non ti sto chiedendo di dimenticare il dolore… Ti chiedo di andare avanti facendo tesoro di quell’amore che Loro ti hanno regalato e di ciò che hai imparato fino ad oggi. Ti chiedo di crescere più di quanto tu sia già stato costretto a farlo.

Appoggiati a me Harry. Lascia che io, Ron e tutti gli altri ti aiutiamo.

Non sono una principessa che ha bisogno del prode cavaliere.

Sono una strega che vuole combattere al tuo fianco!

-         Lo so che hai ragione, so che non dovrei colpevolizzarmi. Eppure non riesco a perdonarmi il fatto che loro non ci siano più mentre io sono ancora qui.

-         Beh, le soluzioni sono due. O ti decidi a scuoterti e ad impegnarti in modo che il loro sacrificio non sia stato fatto vanamente… Oppure continuare a commiserarti e a vivere nel rimpianto per ciò che poteva essere ma non è stato. Te la senti di lasciare che Voldemort e tutta la sua cricca di Mangiamorte riescano a portare alla rovina il Mondo della Magia?! Sei pronto ad assumerti la responsabilità di far vivere agli altri lo stesso dolore che è toccato vivere a te?!

Ti prego, ti prego, ti prego… Lo so che sono stata odiosa e che le mie richieste non sono affatto semplici da esaudire… Ti prego, non deludermi proprio adesso!

 

Non l’ho mai vista da questa prospettiva o magari era comodo non vederla e basta. La tua sincerità mi ha spiazzato.

Come fai?

-         Io credo che… Dannazione com’è difficile! D’accordo Hermione, è vero. Non ce la farei a sapere che altri soffrono perché IO ho fallito.

     Sono stufo.

     Stufo di questa guerra assurda, di sentirmi perseguitato e preso di mira.

    Stufo di passare l’estate dai Dursley perché c’è in giro un mago pazzo che vuole farmi

    fuori… Solo non credo di farcela da solo.

Tengo lo sguardo basso. Le mani serrate in pugni stretti. Ti sento sederti di fianco a me.

-         Tu non sarai solo. Non sei solo. Ci sono, c’è Ron e Ginny e l’Ordine. Devo continuare l’elenco?

-         Perché deve essere tutto così maledettamente duro e pericoloso?

-         Non ho una risposta per questa domanda. Non ci resta che affrontare questa situazione per quanto ingiusta e assurda sia.

-         Non meriti questo Hermione!

Appoggi la tua fronte alla mia. Occhi negli occhi.

-         Nemmeno tu se è per questo. Nessuno lo merita. Adesso prometti che cercherai di mettere da parte i pensieri tristi e ti concentrerai su quanto c’è di buono e bello nella tua vita. E’ questo che ti rende diverso da Voldemort!

Sono poche le persone che pronunciano il nome del Signore Oscuro. E’ facile capire perché il Cappello Parlante abbia deciso di metterti nella casa di Grifondoro. Se c’è una cosa che abbonda in te è senz’altro il coraggio.

-         Sono fortunato ad averti vicino!

Arrossisci.

Ti stringo in un abbraccio. Vorrei tenerti sempre vicina. Non posso dire che ti voglio più bene di prima, mi parrebbe di sminuire la bellissima amicizia che c’ha sempre unito. E’ che ti voglio bene in modo diverso. Forse perché non siamo più bambini. Forse perché doveva accadere. Forse perché sei l’unica che ho sempre avuto vicino. Forse non ci sono perché. E’ andata così è basta. E ne sono contento.

Amarti è la scoperta più bella che abbia fatto.

Dubito che riuscirò mai a farti la dichiarazione romantica che meriteresti ma prima o poi troverò il momento e il modo giusto per dirti e dimostrarti quello che provo per te. Ovviamente prima di questo dovrei anche trovare il coraggio… Il momento potrebbe anche essere ora…

Potrei dirtelo subito.

Ci siamo avvicinati così tanto questa notte, in un modo che mai avrei ritenuto possibile.

 

 

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Capitolo 7
*** Bacio ***


Capitolo numero 7… Fatemi sapere

Capitolo numero 7… Fatemi sapere!!! ^__^

 

BACIO

 

Ne ero sicura! Ero certa che on mi avresti delusa.

Questo è il mio Harry!

Avrei fatto salti per la contentezza se tu non mi avessi anticipato abbracciandomi.

Ma non lo senti il cuore balzare fuori dal petto? Sembra un grosso tamburo. O è soltanto una mia impressione? Ma… non è solo il mio, anche il tuo di cuore batte fortissimo.

L’orecchio appoggiato al tuo torace che si alza e si abbassa velocemente. E’ una musica che incanta, il ritmo stesso della vita.

Mi scosto un po’. Sembri dispiaciuto. Poggio la mia mano sul tuo petto e poi guido la tua sul mio. Lo senti vero? E’ come se parlassero tra loro.

Dove diavolo avrò trovato il coraggio di farlo?! Sarà che questa notte mi pare tanto irreale da rendermi temeraria. Ci scrutiamo in silenzio. Soppesiamo parole non dette ma facilmente intuibili.

Ti scongiuro fa’ che sia vero ciò che gli leggo negli occhi. Fa’ che non mi stia sbagliando.

Mi sento vulnerabile. Ho voglia di scappare via ma allo stesso tempo non oso allontanarmi da te. Lo senti anche tu questo nodo che continua a salire e scendere? Ce l’hai anche tu la voglia di sorridere a tutto e tutti?

Non riesco a fare altro che fissarti, peggio che essere ipnotizzate!

Tutto avrei immaginato tranne che innamorarmi m’avrebbe fatto scordare l’uso della parola!!!

 

E adesso che faccio? Lei è qui talmente vicina che basterebbe mi sporgessi un po’ e riuscirei a baciarla…

E se mi arrivasse uno schiaffo di rimando?

E se non volesse?

E se..?

Sono proprio scemo! E’ Hermione, la conosco da una vita!!! Cavolo, ma è questo il problema. Calmati Harry! Calmati prima di combinare qualche casino. Non puoi rischiare di mandare all’aria tutto con lei. Lei è…

E’ così bella la mia Hermione. Bella e preziosa.

Mi guarda forse in attesa che sia io a dire qualcosa. Sono sicuro di volerglielo dire? Sono sicuro che lei lo voglia sentire?

Cambierà tutto fra noi e forse anche con Ron. Non vorrei ferirlo, è il mio… il nostro migliore amico.

Però io non me la sento di rinunciare a te, alla possibilità di avere un po’ di felicità in mezzo al gran casino che ci gira intorno.

Ti sfioro la guancia con una carezza, è così liscia.

Imprigioni la mia mano con la tua. Fai un passo e siamo talmente vicini che i nostri respiri possono mescolarsi. Appoggi la fronte sul mio petto e poi l’alzi per guardarmi in viso. Una ciocca dei tuoi capelli si è incastrata in un bottone del mio pigiama. Cerco di darti una mano e abbassando la testa le punte dei nostri nasi si sfiorano leggere. Inspiro a fondo il tuo profumo dolce. Mi perdo nelle tue iridi color cioccolato e mi accorgo che finalmente posso smettere di cercare un posto da chiamare casa.

 

La mia testa è leggera, ha smesso di ragionare. E’ sufficiente ciò che registrano i miei sensi.

Il verde dei tuoi occhi, tenere foglie di menta.

La tua pelle che sa ancora di bagnoschiuma.

Il tuo respiro accelerato.

I miei capelli impigliati nel tuo bottone.

Il tuo naso che tocca il mio.

Le nostre bocche così vicine.

Baciami!

Potrei svenire se tu non lo facessi subito. E’ una lenta agonia che mi fa impazzire. Nonostante i libri studiati e gli incantesimi imparati ancora non ho trovato magia più grande di questa: due persone che si vogliono bene, che si amano. Ciò che si sprigiona dal loro cercarsi, dal loro contatto, è così potente da non conoscere eguali.

Parlarsi con gli sguardi, tenersi per mano, dirsi ti amo…

Quale magia è più potente?

Che aspetti dunque?

O forse tu non mi ami?

 

Attendi ancora.

Non guardarmi con quell’espressione dubbiosa e ferita. Non è esitazione la mia! Solo…

No, ok, sto esitando. Per paura.

Accidenti, ho paura di rovinare tutto con te, paura che le cose non possano funzionare! Sono proprio maldestro.

Nei tuoi occhi  una domanda che non posso ignorare.

Certo che ti amo Hermione Jane Granger.

E’ qualcosa di profondo cresciuto assieme a noi in questi anni. E’ speciale, pulito, candido come la neve che silenziosa sta cadendo fuori. Sono pronto a rischiare?

Sì, per te ne vale la pena.

Sto impazzendo dalla voglia di baciarti. E sia allora!

Le mie labbra sulle tue.

Sai di fragole e vaniglia!

 

Temevo ti fossi pentito o peggio d’aver preso un abbaglio. E invece…

La tua bocca sulla mia, impaziente di conoscerla.

Mi piace questo bacio.

Mi piaci tu, per tutto ciò che sei.

Ci siamo solo noi, noi e questi istanti così unici.

Anch’io ora ho qualcuno da amare, qualcuno da proteggere e questo è per me fonte di grande forza. C’è un futuro per cui combattere.

Un futuro nostro, tuo e mio.

 

Non sono certo un esperto di baci, ma questo ragazzi

Wow!

Solo volare sulla mia firebolt mi ha dato sensazioni simili. Vertigini e libertà!

In poche ore questa notte mi ha completamente stravolto l’idea che avevo di lei, fatto ammettere cose che non confessavo nemmeno a me stesso e adesso mi ritrovo a riempirla di baci e scoprire che non mi bastano mai!

Sono felice!

 

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