AnimeLife

di Ake Chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** L'inizio dell'inizio ***
Capitolo 3: *** Trama Inazuma Eleven Go, la prima tappa ***
Capitolo 4: *** iINAZUMA ELEVEN GO: capitolo 1 ***
Capitolo 5: *** INAZUMA ELEVEN GO: capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


animeLife




Il mio nome é Evelin,

Tredici anni, tredici anime, tredici vite.

Una missione da compiere, un male da sconfiggere.

Ormai la mia vita è questa,

un calore e una luce, sono bastate queste due cose per cambiare la mia vita.




(spazio autrice)

ciao a tutti, 
questo è il prologo della mia storiaAnime.
Non tratta nessun anime di preciso, parla di molti anime, trattati uno per volta 
(so che ora è difficile da capire, ma leggendo capirete)
quindi buona lettura,
la vostra Ake

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Capitolo 2
*** L'inizio dell'inizio ***


(Evelin)

 

“Ma perché!! Perché capitano tutte a me!? Perché la mia vita fa schifo? Uffi, io voglio delle risposte!!”
Questo fu il mio commento del mio primo giorno di scuola, ma ciò che dissi era verissimo, ormai ne ero abituata.
Abituata a soffrire e non aver risposte.
Sentii il dolce suono delle campanello tintinnare, chi poteva mai essere?
Scrutai rapida il mio riflesso nello specchio, per assicurarmi che fosse tutto ok.
Scosci i capelli neri da quella che doveva essere una coda di cavallo, e li sistemai sulla spalla sinistra, facendo si che la frangia coprisse il mio verde occhio sinistro, e in fine mi passai la lingua sulle labbra, così da farle sembrare lucide.
Sospirai, provai a sorridere e aprii la porta.
C'era una ragazza dai capelli mossi biondi, occhi azzurri, poco più alta di me, che, se non sbaglio, era in classe con me, era quella che non parlava mai.
“Ehy!” mi disse sorridente
“ciao!” le risposi, cercando di fare un sorriso che non sembrava troppo alino
“sono Samira Myrei, siamo compagne di classe” disse lei
“Allora ciao, Samira”
“Avevi lasciato il diario a scuola” disse, porgendomi proprio la mia agenda.
“Grazie mille!” la ringraziai, cercando di tagliare corto.
“Allora io vado, a domani Ev” disse, allontanandosi di corsa.
Stavo per chiudere la porta, ma una luce biancastra attirò la mia attenzione:
Era come se fossi attratta da quella luce, mi avvicinai a piccoli passi, solo quando ne fui a pochi centimetri vidi di che si trattava:
era un ciondolo bianco e verdino, dai riflessi argentati, e Samira lo indossava il primo giorno di scuola, lo avevo notato, e le avevo fatto i complimenti, ma ciò che lai fece fu alzare lo sguardo, squadrarmi da capo a piedi, sbarrare gli occhi e bisbigliare
se a te piace... per poi andarsene.
Il giorno dopo glielo avrei riportato, ma era troppo bello, allora decisi di indossarlo, si intonava con i miei occhi.
Stavo per toglierlo, ma fui travolta da un piacevole calore al petto. Poi il cristallo si illuminò, il mondo incominciò a girare,


e poi non ricordo più che successe, solo di essermi svegliata in riva a un fiume.

 

 

 

 

(Samira)

 

Mi chiedo perché ho riportato quel cavolo di diario a quella mia compagna!
Ora, per colpa sua, avevo perso il ciondolo bianco che dovevo distruggere!
E, se quella ragazza scoprisse il segreto del cristallo? No, non erano vincolati, mica tutti potevano sfruttare quel potere, e non tutti potevano uscire vivi dalla missione.
Guardai il mio ciondolo nero e rosso, l'unico modo per distrugge il Giappone era quello.
Vidi il mio cristallo nero illuminarsi.
Non potevo crederci, la ragazza era riuscita ad attivare il cristallo bianco, dovevo fermarla.
Sentii un brivido percorrermi il corpo, poi una luce nera, oscurità ovunque.

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Capitolo 3
*** Trama Inazuma Eleven Go, la prima tappa ***


Evelin è entrata nella Raimon go, ma le cose non vanno come dovrebbero...

Riccardo si è dimesso, dopo che la ragazza lo ha umiliato,

Victor è eletto capitano,

ed Arion si è fatto controllare dal quinto settore,

e per Evelin la vittoria è l'unico modo per tornare alla sua vita di sempre,

quindi toccherà a lei scendere in campo con la maglia gialla-blu...

E, a rendere le cose difficili è una ragazza dai capelli biondi, che Evelin già conosce... una domanda: perché?

Note dell'autrice: Questo sarà il primo anime, ossia inazuma eleven go! userò la versione dei nomi italiani (Riccardo=Shindou, Arion=Tenma e Victor è Tsurugi) ma se non capite chiedete pure! Allora buona lettura! aspetto i vostri commenti!

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Capitolo 4
*** iINAZUMA ELEVEN GO: capitolo 1 ***


(Evelin)

 

Mi ero alzata piano, ancora stordita.
Mi trovavo affianco a un fiume dall'acqua limpida, che scorreva calma.
Un vento soffiava, scompigliandomi i capelli.
Petali rosa bianchi, alcuni persino azzurri, volacchiavano tra le varie correnti dei venti.
Nevica?! Era stata la mia prima reazione, ma quasi subito notai che si trattavano di magnifici ciliegi in fioritura.
Ero un posto stupendo.
“Dove mi trovo?” dissi, ancora incantata dal paradiso che mi circondava.
“In un posto dove non dovresti stare!” disse una voce minacciosa alle mie spalle.
Mi girai nella direzione dove la voce proveniva, e vidi una sagoma in lontananza, dove si trovava era tutto grigio, l'erba bruciata, il cielo in tempesta, e più si avviccinava, piu mi sentivo strana.
Appena la figura fu abbastanza vicina da individuarne il volto, rimasi sbalordita
“che cosa? Tu!?” dissi incredula a ciò che vidi.

 

 

 

 

(Samira)

 

Non potevo crederci, lei era davvero li, davanti a me, con uno sguardo sorpreso sul volto
“Che c'é? Non si saluta?” le dissi provocante, ma la ragazza non reagì.
“Tu mi devi delle spiegazioni, invece” mi disse, calmissima
“si, probabile” dissi, continuando con la mia strategia, al primo poi avrebbe perso la calma
“Allora?” mi disse, irrimovibile
“non ho detto di volertele dare” dissi, con l'ennesimo tono
“si invece, si che me le darai”
cavolo, qui quella a perdere le staffe ero io!
“Tu, Tu Brutta...” cavolo, ero talmente incazzata da non finire la frase.

 

 

 

 

 

 

 

(Evelin)

 

 

“Brutta stronza, tu mi hai rubato il ciondolo!” disse, visibilmente stressata
“Con quello, tu non sai che cosa puoi fare, puoi, puoi...”
la rabbia era talmente forte che non riusciva a parlare“Puoi rovinare tutto, TUTTO”
disse, alzando la voce
“il mio piano era PERFETTO, avrei distrutto quel ciondolo, così come il Giappone, ma tu puoi fermarmi, e per te è anche semplice, ti basta raccogliere le 13 perle! E...”
si fermò, non credo che lo vece per l rabbia, aveva appena svelato qualcosa che le era costato caro.
Ci furono attimi di silenzio.
“adesso tu sai tutto, contenta?” disse, avvicinandosi a me, con quel tono che le piaceva fare
“ma non potrai fare nulla, da morta” disse, facendo per tirarmi un pugno.
Aiuto, se prima ero impaurita, ora sono terrorizzata.
D'istinto chiusi gli occhi, ma, al posto di chissà che dolore, sentti le unghie di Samira mollare la presa del mio braccio.
Svelta aprii gli occhi, e vidi Samira, pochi passi più lontana, mezzo metro da lei cera un pallone da calcio.
Poi vidi colui che aveva calciato, era un ragazzo dai capelli marroni da una stravagante pettinatura, che sembrava vagamente il vento, gli occhi blu elettrico, quasi grigio.

 

 

 

 

 

(Arion)

 

ero arrivato in tempo per salvare quella ragazza, ma i guai per lei non sembravano finiti, la bionda appunto stava per calciare la palla nella direzione della corvina.
Stavo per fare uno scatto, anche se sapevo che era invano, per fermarla, ma mi accorsi che la corvina era sparita. Allora posi il mio sguardo sulla bionda, che aveva ancora il piede in aria dal calcio, ma non vidi ne palloni, ne ragazze stese a terra, ma vidi la ragazza corvina, con la palla al piede dalla parte opposta di quella dove si trovava prima.
Come avrà fatto? È stata velocissima!! Fantastica!!
nota che la bionda tornava all'attacco: si stava preparando per soffocarla dal dietro. In una frazione di secondo, la corvina si gira, e colpisce il pallone con una forza inimmaginabile,
piede-palla-ragazza, la bionda che cercava di fare da scudo col corpo, e la corvina di lanciarla lontano. La seconda ebbe la meglio, pallone e biondina vennero scaraventati 5 metri.
Ora toccava a me. La presi per un braccio
“scappiamo presto!” la vidi annuire decisa, e poi incominciammo a correre verso la scuola, avevo capito che pure lei andava alla Raimon Junor High, per via dell'uniforme che indossava.
Volevo arrivare prima del suono della campana, per assicurarmi un posto in squadra, ma mi ritrovai ad arrivare in ritardo.

 

 

 

(Evelin)

 

quel ragazzo era stato davvero molto gentile, mi aveva salvata, non avevo idea di dove mi stesse portando, ma trovai giusto seguirlo
“Ritardo!!” lo sentii dire, quando una campana suonò in lontananza.
Entrammo in una stanza, dove dei ragazzi della nostra età stavano seduti.
Mi accorsi che il ragazzo ed io avevamo tutti gli sguardi puntati, capii anche che era una scuola, e soprattutto di fare in modo che quel ragazzo non aprisse bocca, mi ispirava guai.
“ci scusiamo per il ritardo” dissi, abbassando la testa, e facendo cenno al compagno di fare la stessa cosa.
“Si si, c'è sempre il ritardatario” disse sconsolato quello che doveva essere il preside della scuola “Andate a sedervi” continuò.
“Arion, qui!” bisbigliò dalle ultime file una ragazza dai capelli blu a caschetto e gli occhi sempre azzurri
“Arrivo Sky!!” disse, a voce troppo alta, perché tutti si girarono a fissarlo.
Per l'imbarazzo raggiunse l'amica, io lo seguii a ruota.

 

 

 

 

 

 

 

(Arion)

 

Cavolo cavolo cavolo, la giornata era iniziata malissimo.
Come prima cosa non avevo potuto guardare l'allenamento mattutino della squadra,
in una normale circostanza non me la sarei presa molto,
ma Sky mi aveva raccontato di un ragazzo in classe mia, Victor Blade, aveva steso la prima squadra solo con un tiro,
e poi con la sua squadra, battuto e umiliato la prima.
E io non ho potuto assisterne, magari avrei potuto aiutare la squadra...
Ma pare anche che i cavalieri oscuri, chiamatosi così la squadra di Blade,
si siano arresi, subito dopo che DiRigo, il capitano della raimon, abbia sprigionato uno spirito guerriero.
Quanto volevo assisterne di persona... Non è una cosa da tutti i giorni.
Ma i cavalieri oscuri si erano arresi, quindi vittoria per la raimon!
Adesso stavo andando assieme a Sky e un nuovo compagno, JP, piccoletto dai capelli castani e una fascetta azzurra tra i capelli, ad iscriverci al club.
Avevo anche saputo che, dall'umiliazione della squadra, moltissimi membri avevano smesso di giocare.

 

 

 

(Riccardo)

 

Non mi é mai piaciuto il quinto settore, ma per giocare sopportavo.
Credo però che ora sia troppo, mandarci un imperiale che a distrutto la nostra seconda squadra.
Poi molti dei ragazzi hanno mollato il club,
perché per il loro curriculum scolastico giocare in una squadra debole era imperdonabile!
Sono l'unico a giocare solo per l'amore del calcio? Eravamo in 9, in più ci toccava avere quel Victor in squadra!
“ciao capitano” disse Adè entrando nella sala del club, seguito dalla squadra, o da ciò che ne era rimasto.
“Ciao ragazzi!” salutai
“due ragazzi ci tengono a parlarti” spiegò Gabi
annuii, subito dopo, nella stanza entrarono due ragazzi.
“Senpai Riccardo, vorremmo entrare nel club” dissero in coro, piegando la testa
“Okay” dissi indifferente, ma la cosa mi stupita parecchio.
Due ragazzi che chiesero l'iscrizione al club in un tale momento...
forse la pensano come me? O forse non sanno nulla del 5° settore...
“CHE CONFUSIONE!!” esclamai, mettendomi le mani tra i capelli.
“capitano, sta bene?!” disse il ragazzo più alto
“Non chiamarmi capitano, non hai ancora superato il provino, non sei dei nostri!” dissi con rabbia “Ora sparite, domani, prima delle lezioni, al campo” dissi, indicando la porta
i due sembravano non andarsene
“Ma lo avete sentito? Andatevene” disse Gabi

 

 

 

 

(JP)

 

“no” disse Arion al mio fianco “non prima di aver parlato con il capitano!” disse, determinato
“si, Arion a ragione!” dissi
“Sentiamo!” disse uno della squadra
“È verto che siete stati sconfitti da uno del primo anno?” chiese Arion
questo non doveva dirlo
il capitano, che si era voltato, si girò verso di noi
“non sono affari che ti riguardano!” disse aggressivo.
“si invece” rispose il mio amico “Perché io voglio giocare nella Raimon, e ciò che la riguarda riguarda anche me!” spiegò Arion
“Allora dimostralo domani in campo, se sei degno della nostra maglia” disse, poi uscendo seguito dalla squadra.
Vidi il volto di Arion illuminarsi.
“Che ti succede?”
“domani avremo il nostro provino! E io giocherò nella Raimon! Forza JP, dobbiamo allenarci!!” disse trionfante
“Mi hai convinto, andiamo!” dissi con la stessa energia




note autrice:

ecco il 2 capitolo effettivo!
se non capite per i nomi chiedete!

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Capitolo 5
*** INAZUMA ELEVEN GO: capitolo 2 ***


(Evelin)

 

Ora mi era tutto più chiaro, o forse no, a dire il vero non avevo capito nulla!!
Ero in Giappone, per via di una compagna di classe, che ha provato ad ammazzarmi, e...
e basta, le mie conoscenze finivano qui.
Ero arrivata a scuola prima delle lezioni, non sapevo le ragione, era come se dovevo esserci, quando si ha l'impressione che accada qualcosa d'importante.
“visto? Tu non puoi amare il calcio!” sentii una voce maschile, che dal tono mi ricordava Samira, rabbiosa, triste, che cercava di convincersi, e forse un po' sofferta
“Si invece!” disse una seconda, Arion
“Questo è lo spirito!” disse l'evidente voce di Jp
“si Arion!” questa invece era Sky
Seguii le voci, che mi condussero nel campo alla quale la squadra si allenava.
Da una parte cerano Arion e Jp, dall'altra 9 giocatori, che indossavano l'uniforme gialla-blu della raimon.

La palla era del capitano, che se non sbaglio si chiamava Riccardo, Riccardo diRigo, un ragazzo del secondo anno, iscritto anche in musica, dai capelli grigi lunghi alle spalle.

Partì palla al piede.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(Riccardo)

 

Quelli avevano superato il limite, come potevano volersi iscrivere al club con il solo amore del calcio?
Mi bloccai improvvisamente, sorpreso dalla mia riflessione, noi avevamo bisogno di nuovi ragazzi, e io stavo facendo si che non potessero avere una possibilità, e soprattutto mi davano sui nervi quelli che amano il calcio, che fino a poco tempo fa mi lamentavo.
Ancora quella sensazione di caos e confusione
tornai alla realtà quando non sentii più il contatto della palla sul mio piede.
Arion, uno dei due novellini, aveva recuperato palla.
Senza esitare un attimo, entrai in scivolata.
Non riuscii a mantenere il possesso, quindi Jampier prese la palla.
Cavolo, odiavo giocare in difesa.
Mi accorsi però che il piccoletto stava per commettere un grande errore, passare la palla ad Arion, invece di tentare il Dribling.
Con uno scatto, mi misi davanti ad Arion, quando Jp si accorse, però la palla era già partita.
Quello che ho creduto un pericolo era scampato.
“Ehy Arion!” Sentii qualcuno chiamare il ragazzo.
“Evelin!” Rispose il ragazzo avvicinandosi alla bruga, dove una ragazza dai capelli scuri guardava il campo.
Rapidissima scese la bruga avvicinandosi all'amico.
Vista da vicino dovevo dire che era carina, i capelli corvini le arrivavano a mezzaschiena, gli occhi verdi smeraldo e le lebbra lucide sorridevano dolci
“Posso giocare?” chiese lei “in 2 contro 9 è scorretto” disse sorridndo
prima che Arion potesse dire qualcosa, intervenni io
“Non se ne parla, il calcio è cosa da maschi”
“Cosa c'é, hai paura di perdere contro una femmina?” disse irrimovibile
“Certo che no” dissi imbarazzato, non mi sarei mai aspettato una tale domanda
“E allora a te che cambia” disse, tenendo testa al mio sguardo
“E va bene!” mi arresi
“grazie mille” disse, raggiungendo i novellini
“Capitano, sei diventato tutto rosso!” disse Gabi
“Chi io?” dissi, tornando il me di sempre.

Passai la palla a JP, che per iniziare l'azione, provò il passaggio con Arion, ma come nelle azioni precedenti, intercettai il pallone con molta facilità, Jp era prevedibile e...
Neanche il tempo di finire di pensare questa frase, che mi ritrovai il dolce viso di Evelin davanti, per una frazione di secondi, per poi sparire, così come la palla.
Feci per inseguirla, ma era già in area, neanche due secondi fa era faccia a faccia con me.
Fece un tiro relativamente semplice, Samguk però si tuffò sicuro sulla destra, mentre la palla entra dritta a sinistra.
Rimasi a bocca aperta, non era da Samguk sbagliare tiri facili come quello, ma poi non era un tiro a effetto, un semplice tiro, tra l'altro di puntina, di una ragazzina.
Il provino, dall'ingresso di Evelin era cambiato, i tre non ne sbagliavano una, e ne io ne i veterani toccammo più un pallone, Samguk si buttava dalla parte errata.
Da capitano avrei dovuto dire qualcosa alla ragazza, ma appena mi trovavo faccia a faccia con lei, non so se per paura o cosa, non riuscivo a parlare, il suo sguardo fiero, trionfante, il suo sorriso trionfoso e stuzzicante, e dire che prima era solo un'energica ragazzina che rideva e scherzava
“Guarda, mio capitano, ti battono dei novellini del primo anno, tra la quale una bambinetta!” affianco ad Evelin appare lo stesso giocatore che ci aveva umiliati prima
e se Evelin fosse un imperiale come lo stesso Victor? E se LEI era parte del piano
“come mi hai chiamata?” Disse la ragazza “batto benissimo anche te! Vero ragazzi?” ribatte essa, guardando Arion e Jampier, il primo annuì, il secondo invece deglutì.
“Tu dici?” disse con quel sorriso sul volto, che mi spaventava, al posto che farsi indietro, la ragazza sostenne lo sguardo del Blade, e sicura di se disse
“Si, lo dico eccome, problem?”
“allora, se ti credi tanto brava... VETERANI, SMAMMATE! La signorina farà la vostra fine”
non avevo idea di che fare, se lasciare quella ragazza contro il Blade, se vince lui, cosa probabilissima, la squadra andrebbe in probabile scioglimento, se il contrario, la ragazza è
il pericolo per i ragazzi...
aiuto, non ci capivo più nulla
“Capitano, spostati” mi chiamò Subaru, che si era spostato a bordo campo, come tutti.
Annuì e feci come detto.

 

 

 

(Victor)

 

chi si credeva di essere quella? Cosa vuole fare? Cosa sa? Perché si è impicciata?
Non aveva importanza, distruggerò chiunque si metta in mezzo tra me e i miei piani.
“Quando vuoi” mi disse con una faccia tosta
“L'hai voluto tu! STOCCATA MICIDIALE!” ecco la mia stupenda super tecnica, in un tunnel viola la palla parte in direzione della ragazza.
Pensavo, o meglio ero sicuro, che o si fosse spostata, visto la sua velocità poteva esserne capace, oppure era stesa a terra.
Invece, aveva provato a respingere il tiro con il piede, era una pazzia enorme!
E ci stava riuscendo, la palla stava perdendo velocità, non era possibile!
Dovevo impedirglielo, senza pensarci due volte evocai il mio Lancillot.
Non ne valeva solo del mio orgoglio da imperiale, sia da ragazzo.
Tirai con tutta la violenza del corpo sulla palla che si stava per fermare
“Ehy, ma non...” stava per ribattere, ma poi, finalmente si accorge del pericolo, allora si sposta.
La palla stava per finire nel fiume, mentre la ragazza atterrò senza un capello fuoriposto

(Evelin)

 

cavolo, non mi sarei immaginata che quel tipo arrivasse a tanto, ma cera da aspettarselo, mi chiedevo anche come mai avessi battuto tutti gli altri, io ero una pallavolista che non aveva mai visto una palla da calcio...
Cercai d'attutire la caduta, o meglio il mio tuffo, e credo di esserci riuscita, più o meno.
Guardai quel Victor, che a sua volta mi guardò con un sorriso beffardo e trionfante, il che mi dava un fastidio tremendo.
Guardai la squadra, che seguiva indifferente il gioco, guardai i miei amici, Arion era a bocca spalancata
“Che tiro, JP, hai visto che potenza!”
“Arion, e tu hai visto Ev come la deviata!”
“si, lei deve vincere, per il calcio!”
Loro avevano la mia fiducia, guardai la palla che rotolava verso il fiume, feci uno scatto per recuperare la palla, ma sbagliai qualche calcolo, e con la palla al piede finii nel fiume.
Il Blade si avvicina ancora con quella faccia d'idiota
“Sei fradica, parli parli parli ma con i fatti... Idiotessa”
contegno Evelin, contegno, non abboccare
“Evelin, tutto okay?” disse Arion raggiungendo la sfonda, dove mi tese il braccio
sorrisi, e presi la mano dell'amico

 

 

 

(Arion)

 

Aiutai Evelin a tirarsi su, e le porsi un asciugamano
“io sto bene, non so per quanto lo sia ancora Victor” mi bisbigliò.
Senza perdere la sua aria sicura raggiunse Victor che la aspettava palla al piede a metà campo.
“palla alle perdenti” disse, passandole la palla
“Grande errore” disse Evelin con un sorriso furbo
senza ascoltare la risposta incominciò a giocare.
Provò con qualche finta, ma Victor le teneva testa.
Guardai la squadra, che stava un paio di metri da me.
Guardavano l'azione incuriositi, era impossibile decidere chi dei due era più bravo.
Solo il capitano Riccardo stava indifferente.
“Arion!”Mi chiamò Evelin, appena mi voltai vidi che mi stava passando la palla.
Stoppai di petto, avevo capito esattamente cosa aveva in mente Evelin, era ciò che avrei fatto pure io, eravamo simili, in certi lati.
Passai la palla a uno dei veterani, che parse sorpreso, ma poi stesse al gioco.
“Vai Adè!”disse il veterano dai capelli rossi legati in due chinion alla quale avevo passatao la palla.
Uno a uno tutta la squadra seguì l'esempio della ragazza.
Solo il capitano era impassibile fermo a bordo campo, scuro di volto, e io, indeciso se andare in campo o parlare al sempai.
Stavo per optare per la seconda, ma vidi sentii una alo gelata sulla spalla
“lui non vuole parlarti, no no no, e sai perché?” disse con voce fredda
“perché?” chiesi, spaventato da quella voce
“Chiedilo a lei” disse, indicando Evelin, che stava dirigendo il gioco
“Chi sei? Non ci conosciamo!” le dissi
“invece si” disse, piombandomi davanti
ebbene si, la conoscevo, era la bionda che voleva uccidere la mia amica
“forse non mi sono presentata, puoi chiamarmi Samira, e ricorda, sei ancora in tempo” disse, per poi sparire.
Mi accorsi che anche il capitano era scomparso
“Arion vieni!” mi chiamò Ev. La raggiunsi, e assieme sconfiggemmo Victor,
che se ne andò arrabbiato, arrabiato ma soddisfatto

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