La scatola rosa

di Lellaofgreengables
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un vecchio 45 giri. ***
Capitolo 2: *** Marco ***
Capitolo 3: *** La nascita di un amore ***
Capitolo 4: *** Una terribile verità ***



Capitolo 1
*** Un vecchio 45 giri. ***


 
Il mio nome è Aurora Blasi, ho venticinque anni e vivo con la zia Margherita a Roma, in un bellissimo appartamento nelle vicinanze di Porta Pia. Nella nostra casa risuonano sempre le note delle canzoni di Baglioni, sono la colonna sonora della nostra vita. Sono alta e magra, ho i capelli biondi e ricci, il mio sogno è di diventare una scrittrice famosa ma per ora sono una laureata in Giurisprudenza alle prese con l’esame di ammissione all’ordine.Non mi sono mai innamorata, non ho mai avuto un fidanzato. Sono  timida, amo rifugiarmi in un mondo fantastico dove tutto può accadere mentre nella vita reale odio i cambiamenti.
Ma la zia ha preso una decisione che ha tutta l’aria di rivoluzionarmi la vita: si sposa con Giovanni Masullo, 60 anni, avvocato. Gianni è un uomo affidabile, con saldi principi morali, è speciale. Suo figlio Matteo, anche lui avvocato, sembra aver ereditato tutte le caratteristiche positive del padre. Ma per me restano due estranei destinati ad entrare nella mia vita e a sconvolgerla ed io  non voglio che questo accada di nuovo.
I miei genitori sono morti in un incidente stradale dodici anni fa' e la mia vita è cambiata per sempre. Con loro ho vissuto nella casa dei nonni paterni(  i genitori di Margherita), una villa situata nella campagna romana, avevo un gatto, un cane e un posto tutto mio dove rifugiarmi per scrivere le mie storie o per leggere. Poi in pochi istanti tutto è cambiato e mi sono trovata sola al mondo fatta eccezione per una zia dolce e stramba che adoro da sempre.
Questa storia ha inizio proprio il giorno delle nozze di Margherita. Come tutte le mattine la zia viene a svegliarmi, mi bacia, mi abbraccia e mi dice che mi vuole bene. Io guardo il poster di Baglioni appeso alla parete della mia stanza, poi la foto che mi ritrae con la zia al concerto e mi rendo conto che il periodo della nostra idilliaca vita a due si è definitivamente concluso.
Il matrimonio è bellissimo e commovente, ci sono tutte le persone che ricoprono un ruolo importante nella mia vita, fra tutti spiccano Sara, Gabriele e Veronica.
Sara Battistini è la mia migliore amica, la figlia del portiere del palazzo in cui mi sono trasferita con la zia, la prima bambina con cui ho stretto amicizia subito dopo il trasloco. Sembra una cara amica e caratterialmente è il mio opposto: concreta, realista, scaltra, un tipo che non si arrende mai.
Gabriele Levi è il mio amico d’infanzia, ha cinque anni più di me, è un avvocato che lavora nello studio di mio zio. Tra di noi c’è un patto: non metterò mai  piede nella sua casa, che poi è la villa dove ho vissuto con i miei genitori.
E’ dolce, gentile, si prende cura di me, spesso mi rimprovera per scuotermi ed io lo considero come il fratello maggiore che non ho mai avuto. La zia sostiene che è innamorato di me da sempre, ma per lei tutti gli uomini amano sua nipote.
Veronica Lombardi è stata mia compagna di scuola alle elementari, l’ho incontrata di nuovo all’università e siamo diventate amiche. Non prova simpatia per Sara.
La zia è partita per il viaggio di nozze, Matteo è al lavoro nello studio di Gianni ed io sono sola in casa. La data dell’esame di ammissione all’ordine si avvicina ed io mi sto scontrando con una legge particolarmente tosta contenuta nel codice civile,quando una forza misteriosa si impadronisce di me, vado nella stanza della zia ed inizio a frugare tra le sue cose, e infine trovo quello che sto cercando, la scatola rosa che Margherita mi ha sempre vietato di prendere. La apro e al suo interno trovo un diario, un vecchio 45 giri di Baglioni, una foto della zia da ragazza in compagnia di un bel giovane. So con certezza che nel diario troverò delle notizie sconvolgenti e gli occhi di quel ragazzo mi sono familiari e sembra che scrutino la mia anima nel profondo. Una parte di me vuole andare avanti, ma l’altra mi esorta a chiudere la scatola e a rimetterla al suo posto ed è questa parte alla fine a prevalere. La scatola viene riposta nuovamente nel secondo cassetto del comodino.
 

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Capitolo 2
*** Marco ***


Nel frattempo Gabriele ha ricevuto nel suo ufficio la visita di un suo vecchio compagno d'università, Marco Caselli. Quest'ultimo è rimasto orfano in tenera età, i suoi genitori erano esponenti dell’alta borghesia romana. Dopo la loro morte si sono occupati di lui i coniugi Lorenzo e Sveva Della Casa, membri della nobiltà capitolina. Marco è un ricco architetto, alto, moro con gli occhi verdi e ha la fama di essere un dongiovanni,appare sempre nelle prime pagine di qualche rivista scandalistica con la fidanzata del momento. I due amici decidono di andare in un locale a bere qualcosa insieme. Nel frattempo il mio studio è interrotto dall'arrivo di Sara, che con prepotenza chiude il volume di diritto privato e inizia a pettinarmi, ad acconciarmi i capelli con la piastra, a truccarmi, a vestirmi. Mi ritrovo in un baleno in panni che non sono i miei, ma Sara è irremovibile: non si può passare un venerdì sera sola in casa a studiare.Il locale che ha scelto è affollato, ma la mia amica nota subito Gabriele in compagnia di un uomo che posso scorgere solo di spalle, ma quando si volta verso di noi, che ormai abbiamo raggiunto il loro tavolo, sento un tuffo al cuore che mi innervosisce perché si tratta di qualcosa di sconosciuto che non ho mai provato. In questo modo l'architetto Caselli entra nella mia vita. Quando il mio amico fa le presentazioni, Sara stringe forte la mano a Marco e si presenta con decisione , mentre io tengo le braccia incrociate e mormoro appena il mio nome . Quando a fine serata Marco lascia il locale in compagnia di una ragazza appena conosciuta provo un sentimento sconosciuto di gelosia che mi infastidisce. Tornata a casa, decido di prendere di nuovo la scatola, il ragazzo nella foto mi fissa e mi sembra di nuovo di riconoscermi nei suoi occhi. Questa volta inizio a leggere il diario. La storia della zia inizia a Roma, nella primavera del 1970. La mia nonna paterna è una donna all'antica, non permette a Margherita di vivere la sua vita liberamente, di studiare e di leggere. Il posto di una donna, è per lei, accanto ai figli e al marito. La figlia teme persino di essere sgridata per l'acquisto di un quarantacinque giri del cantante preferito. Margherita per essere indipendente decide di trovare un lavoro come apprendista presso una sarta. Va a lavorare da Angela Masullo e ben presto entra a far parte della famiglia: Giovanni, il figlio maggiore, si innamora di lei mentre Marcella, la minore, diventa la migliore amica della zia. Due anni dopo, proprio a casa Masullo, Margherita incontra il grande amore della sua vita, il ragazzo della foto: Lorenzo ,un giovane studente di giurisprudenza, amico e compagno di corso di Gianni. La colonna sonora di questo incontro è "Questo piccolo grande amore" di Claudio Baglioni. Per quella sera, la lettura termina con l'entrata in scena del ragazzo della foto. Dopo una notte d'amore trascorsa nel suo appartamento, Marco si reca in quello dei genitori adottivi. Entra nella sfarzosa sala da pranzo. Ad attenderlo c'è Lorenzo, un sessantenne distinto, con una tazza di caffè in una mano ed un giornale nell'altra. L'uomo sorride con amore al giovane, ma quando questi gli rivela di avermi conosciuto la sera prima, la tazzina gli trema impercettibilmente fra le mani e viene colto da un fremito. La loro conversazione si sposta su di me, ma l'arrivo di una donna gelida ed elegante,Sveva, li costringe a cambiare discorso. Quella stessa mattina , sola in casa, mi struggo tra due desideri contrastanti: continuare a studiare per l'esame sempre più vicino, oppure proseguire con la lettura del diario. Sto per afferrare la scatola, quando Sara irrompe nella stanza sommergendomi di domande su Marco, ingenuamente le rivelo tutto; lei cerca di scoraggiarmi. Passano alcuni giorni, i giornali continuano ad attribuire al giovane Caselli varie relazioni amorose, mentre io continuo a leggere il diario. Così la vita di Margherita si snoda sotto i miei occhi: il primo appuntamento, il primo bacio, i concerti, la musica ma anche la fine di una storia, nel 1974, uccisa dalla gelosia di Lorenzo. Nel frattempo la zia aveva lasciato il lavoro dai Masullo e aveva trovato un altro come commessa. In seguito sarebbe diventata la proprietaria dell'attività e avrebbe poi aperto altri due negozi d'abbigliamento. Ho finito il diario, Margherita è tornata dal viaggio di nozze. La mia vita è cambiata, ma mi accorgo che i cambiamenti non sono sempre negativi: ora in famiglia ci sono altre due persone pronte a racchiudermi in rassicurante bozzolo.

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Capitolo 3
*** La nascita di un amore ***


Marco è diventato un pensiero fisso e per questo sono contenta di non vederlo. Ma un giorno, mentre sto lavorando come tirocinante presso l'ufficio legale dello zio, il giovane architetto viene a far visita a Gabriele. Passo tutta la mattina ad evitarlo e proprio quando penso di esserci riuscita, lo trovo davanti a me, con il suo sorriso beffardo. Mi offre la colazione, e mi invita a cena per quella sera. Non sono abituata ad essere invitata dagli uomini, e questo mi turba. Passo tutto il pomeriggio in cerca di una scusa per disdire l'appuntamento e visto che Sara è fuori città, tocca a Veronica persuadermi ad andare. Stranamente non racconto nulla alla zia, e per la prima volta le dico una bugia. La tenuta sportiva che ho scelto per l'occasione si rivela subito una pessima idea perchè il ristorante in cui Marco ha prenotato è molto elegante e questo non fa' che aumentare il mio imbarazzo. Sono tesa ed inesperta mentre lui sembra così sicuro di sé.La mia timidezza mi rende loquace ed inizio a parlare senza riuscire a frenarmi. Tornata a casa , sono sicura che il giovane non vorrà mai più rivedermi, ma la mattina dopo mi attende una sorpresa: sono sulle copertine di alcuni giornali scandalistici e vengo definita come la nuova fiamma del ricco architetto. Mia zia si infuria, non mi da molte spiegazioni, ma da quel poco che riesco a capire, le sue riserve sono legate alla famiglia adottiva del giovane,i Della Casa. Gabriele e Sara si mostrano subito delusi, l’unica alleata che ho è Veronica, che nel frattempo sta iniziando una relazione sentimentale con Matteo. Anche a casa di Marco la notizia riportata dal giornale scatena la tempesta: Sveva si riferisce a me in termini molto offensivi, mentre Lorenzo ordina al figlio di non vedermi più, perché non sono il tipo di ragazza adatto ad un playboy. Ma lui non si lascia convincere, comincia a cercarmi, a telefonarmi, mentre io mi rendo irreperibile. Il mio comportamento è dovuto in parte al desiderio di non deludere Margherita, Gabriele e Sara; in parte alla mia volontà di non rovinare la mia vita con una persona così diversa da me e dal mio tipo ideale. Passa un mese, supero l’esame di ammissione all’ordine ed inizio a lavorare nello studio Masullo. Ogni tanto, a tradimento, torna il pensiero di Marco ed io cerco di tenerlo lontano dietro ad una pila di pratiche legali. Quando il desiderio di rivederlo diventa troppo forte, vado in libreria, il mio rifugio, e resto per ore alla ricerca di alcuni romanzi da acquistare. Ma quel giorno, mentre mi avvicino alla cassa, sento una voce che conosco molto bene, sussurrarmi suadente all’orecchio “Ciao, Riccioli d’oro”e una mano delicatamente mi accarezza una ciocca di capelli. E’ Marco. Mi volto di scatto, rossa come un peperone e noto che in mano ha un cd di Baglioni, e scopro che è un regalo di compleanno per suo padre: ci sarà una festa ed io sono invitata ,se voglio accompagnarlo. Questa volta decido di affrontare la zia, la quale reagisce peggio della volta precedente, ma a questo punto non riesco più a stare zitta, le rivelo che ho letto il diario e che voglio delle spiegazioni, voglio saperne di più. Lei non mi risponde, Marco e il diario hanno incrinato il nostro rapporto. Vado alla festa e mi ritrovo catapultata in un mondo molto diverso da quello in cui sono cresciuta: Margherita ed io siamo abbastanza agiate, borghesi ma certamente non possiamo permetterci due appartamenti a Piazza di Spagna, come I Della Casa. Il ricevimento si svolge nella casa dei due coniugi. Gli abiti da sera, lo sfarzo, l’arredamento mi confondono. La padrona di casa mi guarda con odio. Quando mi presentano il padre adottivo di Marco provo una fitta al cuore e rimango colpita perché mi sembra di conoscerlo da sempre. Mi intimorisce il fatto che lui continui a fissarmi per tutta la serata come se si trovasse davanti ad un fantasma. Il fatto che il nome del padrone di casa sia Lorenzo mi preoccupa: nel diario la zia non fa riferimento né al cognome, né all’estrazione sociale del suo primo amore. Mi chiedo se il padre di Marco possa essere il ragazzo della foto, ma mi sembra poco probabile che la zia abbia potuto incontrare un uomo così facoltoso nella umile casa dei Masullo.

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Capitolo 4
*** Una terribile verità ***


Il giovane Caselli mi conduce nel suo attico, all’ultimo piano dello stesso palazzo,sulla terrazza mentre ammiriamo la vista meravigliosa , ricevo il mio primo bacio. Mia zia ed io abbiamo sempre desiderato un appartamento a Piazza di Spagna, e per un attimo mi immagino nell’atto di raccontarle la novità . Ma so già che non approverebbe. Dopo questa nuova esperienza tento di nuovo la fuga,ma Marco riesce sempre a fermarmi. Ed inizio ad abituarmi alle copertine dei giornali che ci ritraggono insieme, ai silenzi di Margherita, agli sguardi delusi di Gabriele e Sara e a quelli preoccupati di Matteo e Giovanni. Marco mi propone persino un weekend insieme a Firenze, per l’occasione la zia non mi rivolge la parola per sei giorni. Trascorro un fine settimana meraviglioso con lui e sono consapevole che tutte le mie resistenze sono cadute per sempre. Non mi sembra il solito dongiovanni, con me è diverso. Ha uno sguardo dolce. Durante questa romantica fuga, trascorro una notte d’amore con lui per la prima volta, la prima in assoluto per me. Tornata a Roma, mi sembra di toccare il cielo con un dito, vorrei tanto confidarmi con Margherita, ma lei ha iniziato una guerra fatta di silenzi. Anche Marco ben presto cambia atteggiamento nei miei confronti e sparisce. Quando si rifà vivo per chiarire , mi dice che non è il tipo adatto a me, che sono una ragazzina che crede nell’amore eterno mentre lui non ci crede più da anni. Per me è un duro colpo, ma la zia sembra tornare quella di prima, mi è vicina. Il rapporto tra di noi torna solido. Matteo al lavoro mi chiede di portargli un fascicolo, che tiene in un cassetto. Trovo così delle analisi cliniche a nome di mia madre: Giulia Blasi e scopro che non può avere figli. Non sono la figlia di Giulia ed Antonio Blasi,non sono la nipote di Margherita. Ho venticinque anni e non so nemmeno chi sono, chi sono i miei genitori. Forse l’atteggiamento più razionale sarebbe quello di andare da Margherita e di chiedere a lei delle spiegazioni, ma invece decido di andare a Piazza di Spagna. Marco è l’unica persona che voglio vedere; voglio parlare con lui, stare con lui, farmi abbracciare da lui.Ma giunta nelle vicinanze della piazza, lo vedo sulla terrazza mentre bacia appassionatamente la mia amica Sara. Che il giovane possa avere altre relazioni non mi stupisce; lui la definisce la sua natura, ma il fatto che la prescelta sia proprio la mia migliore amica mi risulta inaccettabile. Così corro a casa di Gabriele, la mia vecchia villa, l’unico posto in cui non sarei mai voluta tornare. Ho ricordi sfocati. La zia viene a trovarmi, chiamata dal mio amico e mi racconta la verità: il suo primo amore è Lorenzo Della Casa. Dopo la loro rottura, nel lontano 1974, il giovane sposò Sveva, una donna nobile e ricca. Alcuni anni dopo incontrò di nuovo Margherita e dalla loro relazione nacque una bambina: si, avete indovinato, sono proprio io, quella bambina. Mio padre, quello vero, aveva sempre saputo della mia esistenza, ma aveva preferito credere che fossi figlia di un altro uomo. Margherita era sola, con un lavoro che non le permetteva di mantenersi, con una madre , un ambiente e una società ostili. Suo fratello e sua cognata desideravano un bambino e l’avrebbero avuto e amato, lei avrebbe potuto continuare starmi accanto, vedermi crescere. La soluzione per quanto dolorosa, era perfetta. Ho sempre pensato che Margherita fosse una donna coraggiosa e forte e scoprire tutto questo mi delude. Ma riesco a perdonarla.Non riesco a fare lo stesso con mio padre. Mi viene a cercare, ma per me è troppo tardi. Ha ignorato la sua vera figlia per venticinque anni mentre cresceva un bambino che non era nemmeno suo. Questo mi ferisce. Anche Marco è venuto a casa di Gabriele per parlarmi, vuole spiegarmi i motivi che lo hanno spinto a comportarsi in quel modo con me. Tornato da Firenze, Lorenzo gli aveva confessato la verità su di me, sulle mie origini. Il giovane aveva paura dei sentimenti che provava per me e che lo facevano sentire debole. Non voleva ridursi come i suoi genitori adottivi, una coppia infelice, oppure soffrire per un amore impossibile come quello di Lorenzo e Margherita. Non poteva correre il rischio di prendere ulteriormente in giro la figlia dell’uomo che l’aveva cresciuto. Per quanto riguardava Sara, Marco mi assicura che si era intrufolata a casa sua con una scusa e l’aveva baciato . Lui aveva cercato di ritrarsi.Confessa di amarmi, di avermi sempre amata. Ma io non gli credo. Anche con Sara chiudo ogni rapporto. Alla fine riesce a realizzare il suo sogno: fidanzarsi con un uomo ricco ed in grado di mantenerla. Intanto è passato un anno, mi sono fidanzata con Gabriele, vivo con lui e sono in procinto di sposarlo. Ogni tanto penso a Marco e a mio padre, quello vero ,e sento una rabbia profonda impadronirsi di me. Ho un buon lavoro, un fidanzato perfetto, una madre straordinaria, ma non riesco a fare a meno di pensare alla famiglia Della Casa. Mancano due settimane al mio matrimonio, quando Margherita irrompe nel mio ufficio, con una notizia sconvolgente: mio padre ha avuto un infarto e rischia di morire. Mi precipito in ospedale, voglio stargli accanto. Mi pento del mio comportamento. Vorrei tanto poter tornare indietro. La prima persona che abbraccio , appena giungo al pronto soccorso, è Marco. Questo è un dolore che ci unisce: si tratta di nostro padre. Voglio imparare a conoscere ed amare Lorenzo. Non posso continuare ad ignorare le sensazioni che anche solo il vedere una sua foto mi dona. Prego che non sia troppo tardi. In quelle ore di attesa, imparo a conoscere anche Sveva, e questa preoccupazione condivisa inizia a creare un legame fra di noi. Marco diventa il mio punto di riferimento, preferisco stare con lui piuttosto che con Gabriele. Mi rendo conto di essermi fidanzata con il mio migliore amico solo perché avevo bisogno di un punto fermo in un momento in cui tutto precipitava. Mio padre si riprende, riusciamo a parlare ed io lo perdono. Purtroppo, ferisco Gabriele. Non voglio più sposarlo.Il mio vecchio amico forse non riuscirà mai a perdonarmi. Ho deciso, voglio stare con Marco, non importa le difficoltà che questa mia decisione può comportare, così come voglio provare a diventare una scrittrice. Decido di andare a Piazza di Spagna, a trovare il mio architetto.Quando apre la porta, mi sembra disperato al pensiero che io stia per sposarmi con un altro. Mi guarda stupito, come se non credesse ai propri occhi. Inizia a dirmi che è contento per me e per Gabriele, che ho scelto la persona giusta.Per farlo tacere, lo bacio, cogliendolo di sorpresa. Siamo in terrazza, ora: Roma è sotto i nostri occhi in tutto il suo splendore. Ed io sono felice: ho trovato la mia strada, e sono pronta a percorrerla, non importa quello che mi riserverà il destino.

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