Forever Brothers

di Kunoichi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 La rissa al Boar's Nest ***
Capitolo 2: *** Cap. 2 in prigione ***
Capitolo 3: *** Cap. 3 L'appoggio di zio Jesse ***
Capitolo 4: *** Cap. 4 Parlando con Luke ***
Capitolo 5: *** Cap. 5 Angoscia ***
Capitolo 6: *** Cap. 6 Abbiamo trovato il Generale! ***
Capitolo 7: *** Cap. 7 Bo è tornato! ***
Capitolo 8: *** Cap. 8 Un'altra lite ***
Capitolo 9: *** Cap. 9 Rabbia e orgoglio ***
Capitolo 10: *** Cap. 10 Non una parola ***
Capitolo 11: *** Cap. 11 Tensione ***
Capitolo 12: *** Cap. 12 Non è il momento giusto ***
Capitolo 13: *** Cap. 13 Ricordi ***
Capitolo 14: *** Cap. 14 Ancora distanti ***
Capitolo 15: *** Cap. 15 Il tema ***
Capitolo 16: *** Cap. 16 Imprevisti ***
Capitolo 17: *** Cap. 17 Per sempre fratelli ***



Capitolo 1
*** Cap. 1 La rissa al Boar's Nest ***


Forever Brothers
CAP 1. La rissa al Boar’s Nest

Erano le due del pomeriggio nella contea di Hazzard… Il sole era minacciato da grosse nubi grige…
Daisy era al Boar’s Nest, a lavorare. Mentre alla fattoria zio Jesse stava accudendo una capretta che si era ferita alla zampa e gli  inseparabili cugini Bo e Luke stavano lavorando assieme per riparare il recinto.
“Luke, è meglio se ci sbrighiamo… potrebbe iniziare a piovere da un momento all’altro…” Bo cercò lo sguardo del cugino in attesa dellla sua risposta.
“ No, è meglio se TU ti sbrighi… se avessimo iniziato quando dicevo io, a quest’ora avremmo già finito e saremmo già al Boar’s Nest …” Bo stava per ribattere all’affermazione del cugino, ma Luke lo interruppe per poter finire la frase.
“E… Non rischieremmo di stare sotto la pioggia… Forza… sbrighiamoci…”
Infatti di lì a poco iniziò a piovere. Mancava poco perché il lavoro al recinto fosse terminato, quindi i due cugini si proposero di rimanere per un po’ a lavorare sotto la pioggia… Entrarono in casa letteralmente fradici…
“ Perché siete rimasti a lavorare sotto la pioggia?! Potevate finire il lavoro domani!”
“ Ma avevamo quasi finito e non volevamo lasciare il lavoro incompleto…” si giustificò Bo.
“ Bè, comunque sia… Ora andate ad asciugarvi…”
“Sissignore…” risposero i due cugini all’unisono…
Bo si stava asciugando i biondi e ricci capelli, Luke ormai era pronto…
“ Luke… Facciamo un salto al Boar’s Nest?” . Il Boar’s Nest era il locale più popolato ad Hazzard. Proprietà di Jefferson Devis Hogg, nonché Boss dell’intera contea. Al fianco di Boss Hogg c’era sempre l’immancabile, imbranato e corrotto sceriffo Rosco P. Coltrane.
“ Ok… Tanto qui non c’è niente di meglio da fare…” fu la risposta di Luke, alla proposta del biondo cuginetto.
Dopo aver ottenuto il permesso di zio Jesse, i due cugini si avviarono verso il Generale Lee, il bolide arancione più famoso della contea, il più veloce…
Bo mise subito in moto, il rombo del Generale segnò la partenza… in un attimo era già sparito dentro ad una nuvola di polvere…
Quel giorno, al Boar’s Nest non c’era molta gente. I cugini si avvicinarono al bancone per salutare Daisy e ordinarono due birre. Di lì a poco si aggiunse anche Cooter… I tre giovani iniziarono a chiacchierare. Parlavano di auto, di motori, di donne… Bo scattò in piedi all’improvviso, alla vista di Joe  Smith strattonare Daisy. La stava tirando verso di sé.
“Lasciami! Lasciami ho detto!!!” .
Bo e Luke, da sempre, sentivano  la necessità di proteggere Daisy, essendo l’unica donna della famiglia… Anche quando erano bambini… stavano sempre attenti ad ogni passo che lei faceva… quando cadeva e si faceva male, Luke la prendeva in braccio e la portava in casa, dove ormai c’era già Bo ad attenderli dopo aver preparato disinfettante, cerotti, e tutto ciò che sarebbe servito a medicarla.
Tutt’ora facevano sempre attenzione alla cugina, per questo anche zio Jesse era davvero fiero di loro…
Bo, il più piccolo dei tre cugini era sempre stato impulsivo, mentre Luke ci pensava sempre sopra prima di agire… Per questo, secondo Bo, a lui toccava combinare guai, e a Luke studiare qualche piano per uscirne… Era sempre stato così…
Il giovane Duke, senza pensarci troppo, si lanciò contro Joe, colpendolo in pieno viso… Come si può immaginare scoppiò una rissa che coinvolse più o meno l’intero locale… I compagni di Joe, desiderosi di vendetta per ciò che era stato fatto all’amico, si avventarono su Bo, che era ormai  in netta difficoltà… A sostenerlo intervenne il cugino, seguito a ruota da Cooter e da altri amici presenti nel locale…
“ Luke! Attento alle spalle!” un tizio grande e grosso più o meno quanto un armadio stava per colpire Luke da dietro… Il giovane era troppo impegnato e quando si voltò fu troppo tardi… per fortuna ci pensò il cuginetto più piccolo a bloccare l’attacco dell’armadio…
“ Grazie, cugino!”
“ Non c’è di che!”
Boss Hogg, allarmato dalle incessanti grida  provenienti dal locale, uscì dal suo studio dopo aver avvertito via radio lo sceriffo Rosco e il vice Enos…
“ Fermatevi!!! State distruggendo il MIO locale!!! Non avete idea dei soldi che ci vorranno per rimetterlo in sesto! Basta smettetela!!!”
 Vedendo che i pazzi scatenati che continuavano incessantemente a tirare pugni a chiunque si avvicinasse e lanciare sedie, boccali pieni di birra, e qualunque cosa capitasse loro a tiro, non lo degnavano nemmeno di uno sguardo, Boss iniziò a sbraitare con quanto fiato aveva in gola, inconsapevole che probabilmente l’unica ad udire le sue parole era Daisy, che per tutto il tempo era rimasta dietro al bancone consigliando ai cugini di smetterla e avvertendoli di qualche eventuale pericolo…
“ Bene… non mi date ascolto?!? Fate come volete! Lo sceriffo ed il vice saranno qui a momenti!!!”  “Spero…”
Il locale ormai si era trasformato in una specie di rodeo… c’erano sì e no cinque tavoli superstiti, delle sedie era rimasto solamente qualche pezzo di legno abbandonato sul pavimento, dove giacevano i vetri dei boccali… Tutti gli uomini presenti nel locale avevano deciso di prender parte a quella rissa, il più delle volte senza saper da che parte stare… Le ragazze presenti nel locale si erano ammassate in un angolo sicuro, da dove potevano incitare Bo o Luke, a seconda dei gusti… Daisy aveva fatto del bancone una trincea, dove poteva ripararsi dagli oggetti che continuamente volavano da una parte all’altra del locale… Boss si nascondeva dietro ad un tavolo, sbucando ogni tanto con la testa per controllare lo stato del suo amato Boar’s Nest…
“ Bo!!! Luke!!! Avete sentito?!? Stanno arrivando Rosco ed Enos! Smettetela! Vi prego!!!” i due cugini, di quella frase percepirono solamente le parole –Smettetela- e –stanno arrivando-, ma non ci badarono comunque…
Solamente all’entrata in scena di Rosco ed Enos, Bo e Luke compresero il senso delle parole urlate poco prima dalla cugina.. Ma ormai era troppo tardi… Rosco non faceva che sbraitare contro quell’ammasso di uomini furiosi che si prendevano a pugni e che non lo ascoltavano… Bo e Luke, vista la situazione, decisero di sgattaiolare fuori e fuggire a tutto gas a bordo del Generale, ma stavolta pensò Boss a rovinare il loro piano, cosa che si divertiva molto a fare…Lui non mosse un dito ma ordinò ad Enos di non far scappare nessuno, “ Specialmente i due nipotastri!” specificò…
“ Bene non volete smettere con le buone?! Allora proviamo con questo…”  Rosco estrasse la pistola e sparò un colpo al soffitto, probabilmente con l’intento di fermare la rissa come facevano nei film, ma il risultato fu ben diverso… Colpì il lampadario che cadde a terra , frantumandosi e completando l’opera della distruzione del Boar’s Nest…. Boss decise che per riparare i danni al locale avrebbe utilizzato i soldi delle cauzioni, così ordinò a Rosco e ad Enos di arrestare tutte le persone presenti nel locale, tranne Daisy e le ragazze nell’angolo, che erano innocenti…
“ Ma bravo Bo… Sei contento? Tutto questo per colpa tua e della tua abitudine di non usare quel cervello di gallina che ti ritrovi!”
“ Forza!!! Siete tutti in arresto!!! Muoversi!!!” furono le parole di Rosco, accompagnate dalla sua immancabile risatina, orgoglioso di aver arrestato tutti quanti, ed euforico al pensiero di avere una percentuale più alta sulle cauzioni, cosa che Boss ovviamente non gli avrebbe mai permesso… La percentuale di Rosco sarebbe rimasta il 50% del 50% del 50%...




Questa è la mia prima fan fiction in assoluto… Ho voluto crearla su Hazzard ( in particolare su Bo e Luke) in quanto è il mio programma preferito… Per favore recensite…
Lu Duke94

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Capitolo 2
*** Cap. 2 in prigione ***


Forever Brothers
CAP. 2 IN PRIGIONE

“ Enos, ti prego… è una richiesta importante, capisci?”

“Certo Luke… Però, ecco… mi sembra una cosa strana da parte tua… Però se è questo che vuoi… per me va bene… Poi così c’è meno rischio che evadiate… Bo… per te va bene?”

“Certo…” fu la risposta in tono un po’ freddo data dal biondino…

Luke aveva chiesto ad Enos di metterlo in una qualsiasi cella pur che fosse distante da quella del cuginetto, definito un “cervello di gallina”. Ad Enos questa cosa era parsa un po’ strana, inizialmente aveva creduto che i due avessero in mente uno dei loro piani, infatti solitamente lo imploravano condividere la cella fra loro…

“ Mi dispiace Luke… ma con tutti questi arresti dovrete stare in due celle vicine… oppure condividerne una…”

“ Non ci penso nemmeno a condividere la cella con un cervello di gallina!”

“ Luke adesso smettila con le offese!”

Bo riusciva sempre a capire quando Luke aveva in mente qualche piano, e quando scherzava. Luke quando faceva qualche battutina al cugino, lo faceva sempre in tono serio, ma Bo riusciva sempre a capire quando era uno scherzo o quando era un’offesa… in quel momento non era né uno scherzo né un trucco per evadere…
Molte volte avevano finto di litigare per evadere. Enos infatti si avvicinava sempre a loro per verificare che fosse una vera lite, perchè non riusciva proprio a credere che i due cugini Duke litigassero sul serio…
Questa volta persino Enos aveva capito che non era un piano… Che Bo e Luke stavano litigando davvero…

“ Ah, io dovrei smetterla?! Sono tre ore che ti dico di finire di fare a pugni al Boar’s Nest… E tu cosa fai? Continui a distruggere tutto… E ora dove siamo?!? In galera!!! E…”

Bo non permise al cugino di finire la frase… Ora erano in due celle con un lato in comune, dal quale potevano vedersi e parlarsi… in un certo senso sarebbe stato meglio se Rosco non avesse arrestato tutti, in modo che Enos avesse potuto mettere i due cugini in due celle ben distanti….

“ LUKE!! Avresti fatto lo stesso anche tu! Per Daisy!!!”

Ora entrambi stavano alzando la voce… e per la prima volta Enos stava assistendo ad una vera lite tra i cugini Duke…

“ Bo, Luke, vi prego smettetela… perché non andate a fare una telefonata a zio Jesse? Deve portarvi i soldi per le cauzioni…e poi potrete andare a casa… E chiarirvi…”

Nonostante tutti gli sforzi che faceva, Enos risultava invisibile e muto agli occh di  Bo e di  Luke…

“ No di certo!!! Sai… Io un cervello ce l’ho, e lo so usare…”

Luke era più tranquillo di Bo… Lui non stava urlando, ma il suo tono era comunque di sfida…

“ Allora sentiamo genio.. Cosa avresti fatto?!”

Si stavano sfidando a vicenda… Enos era sconvolto….  non li aveva mai visti litigare a quel modo, e soprattutto non avrebbe mai creduto che potessero litigare a quel modo…

“ Io prima di tutto avrei pensato, cosa che tu non sei in grado di fare a quanto vedo…”

Bo lanciò un’occhiataccia a Luke, che gliela restituì e proseguì il suo discorso un po’ offensivo, che ovviamente avrebbe irritato Bo… E probabilmente era proprio lo scopo di Luke…

“ Avrei osservato che cosa stava succedendo… E poi, se la situazione era così grave… Sarei andato a liberare Daisy e avrei detto chiaramente a Joe di lasciarla in pace… Non mi sembra sia tanto difficile…. Bastava pensarci un po’ sopra invece di scattare in piedi e cominciare a massacrare tutti quelli che ti si avvicinano… Ah sì… dimenticavo… Tu NON SEI IN GRADO DI PENSARE…”

“ Basta Luke! Adesso hai davvero esagerato… E poi… Davvero pensi che Joe sarebbe rimasto lì senza far niente? Un cazzotto te l’avrebbe dato di sicuro…”

“ E allora? Bastava schivarlo e tornare a casa con il Generale… Oppure metterlo KO senza coinvolgere tutto il locale!”

“ E secondo te gli uomini di Hazzard si tirano indietro vedendo una rissa? Si sarebbero aggiunti tutti comunque…Luke… Rassegnati… non lo potevi evitare!!!”

“ Forse hai ragione… Sarebbe scoppiata una rissa comunque… PERò POTEVAMO SEMPRE SMETTERE DI COLPIRE CHIUNQUE SI AVVICINASSE E TORNARCENE A CASA!  Evitando così di finire in galera… Cosa che ho cercato di farti capire da quando hai sferrato il primo pugno… Ma a quanto pare il tuo cervello ha “QUALCHE” limite!!!”

“ Luke! Adesso smettila! Ho capito! Si poteva evitare l’arresto… Ormai è andata così! Punto e fine della discussione!”

“ PUNTO E FINE DELLA DISUSSIONE UN BEL CORNO!!! Adesso zio Jesse dovrà pagare 100$ di cauzione per colpa tua!!! Cosa che non ci possiamo permettere visto che non esistono gli alberi che al posto dei frutti fanno crescere soldi! Cerca di trovare un modo per rimediare al più presto…”

“ Bene! È questo che vuoi? Bene guadagnerò i 100$ che dobbiamo pagare!!!”

“ RAGAZZI ADESSO SMETTETELA DI LITIGARE!!! ”

I giovani Duke non fiatarono… Quella voce era inconfondibile…

“Zio Jesse…”

“ NON è LA PRIMA VOLTA CHE SONO COSTRETTO A PAGARE LE CAUZIONI PER FARVI USCIRE DI GALERA, DOPO CHE AVETE COMBINATO UNA DELLE VOSTRE STUPIDAGGINI!!!QUINDI, LUKE, NON FARNE UN DRAMMA!!!”

I due ragazzi rimasero immobili con lo sguardo fisso sul pavimento.

“ Grazie Enos per avermi avvertito… Ti chiedo scusa anche da parte loro… Ecco i 100$... Spero non accada più una cosa del genere…”

Zio Jesse lanciò un’occhiata di rimprovero ai due nipoti, che tornarono a fissare lo scuro pavimento delle celle della prigione di Hazzard… che avevano visto molte volte…

“ Ecco… Ora faccio uscire i tuoi nipoti…”
Entambi sapevano che anche se ormai avevano 27 e 23 anni, zio Jesse avrebbe esibito una delle sue frequenti ramanzine… E non avrebbe aspettato di tornare alla fattoria…
Enos fece gentilmente uscire Bo e Luke dalle rispettive celle…

“ DOVE ANDATE!? PENSATE DI PASSARLA LISCIA?! TORNATE SUBITO QUI!”

Bo e Luke, per evitare l’imbarazzo che avrebbero provato ad essere sgridati davanti a tutti da zio Jesse, avevano deciso di far finta di niente ed incamminarsi verso il Generale…
A testa bassa ritornarono sui propri passi fino a ritrovarsi al fianco dello zio…

“Quante volte vi ho detto che la nostra famiglia è “famosa” perché è una delle famiglie più unite di Hazzard? Più o meno… da quando siete nati… Ed ora vengo qui per pagare le vostre cauzioni… e vi vedo litigare come due bambocci… Se volete comportarvi da bambini… allora dovrete essere trattati da bambini… Non trovate? Sapete che avrei ancora la forza ed il potere di mettervi sulle ginocchia e sculacciarvi come facevo quando eravate piccoli… Ma se volete rovinare la nostra famiglia… Bè, sappiate che prima dovrete vedervela con me…e che non vi permetterò di farlo… Sono stato chiaro?!”

Ora non gridava come prima… Ma aveva il classico tono che usava per sgridare i suoi ragazzi… un tono duro, ma in fondo anche tenero, perché zio Jesse voleva essere obbedito dai suoi nipoti con amore…

“ Sissignore”
Fu la classica risposta in coro dei due giovani...

“ La nostra famiglia non è ricca… Questo si sa… Ma non sono i soldi che rendono la nostra famiglia speciale… Ciò che la rende tale, è l’affetto… L’affetto che la tiene unita… ve l’ho detto un sacco di volte e non mi stancherò mai di ripetervelo… ed ora voglio che facciate pace…”

Enos aveva assistito al discorso di zio Jesse, e si era lasciato commuovere a quest’ultima affermazione...

Bo e Luke non avevano intenzione di perdonarsi così facilmente, ma per non far arrabbiare di nuovo lo zio decisero di fingere di essersi riappacificati… anche se sapevano che di sicuro zio Jesse si sarebbe infuriato quando lo avrebbe scoperto…

“ Cugino, sappi che non è finita qui..”

“ Ci puoi contare Luke…”

 Le due frasi sussurrate appena saliti sul Generale Lee segnarono l’inizio di una lite, più grave di quella da poco passata, tra i due cugini…







Ciao a tutti!!! Ecco il secondo capitolo di Forever Brothers…
Non vi posso garantire che le prossime volte aggiornerò presto come oggi, però mi impegnerò per aggiornare in fretta…
Grazie a chi ha letto e in particolare a chi ha recensito, cioè a Lella DuKe e a Lineadiconfine …


Lu Duke94

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Capitolo 3
*** Cap. 3 L'appoggio di zio Jesse ***


Forever Brothers
Cap 3. L’appoggio di zio Jesse

Durante il tragitto verso la fattoria, Bo e Luke non si rivolsero la parola…

Arrivati a casa erano attesi dalla cuginetta Daisy, che vedendoli si portò le mani ai fianchi, assumendo così una posa di rimprovero…

“ Vi avevo detto di smetterla! Adesso zio Jesse ha dovuto pagare le vostre cauzioni, 100$ che non ci possiamo permettere!”

“ Già… Dillo a questo cervello di gallina… Sempre che riesca a capirti…”

Luke sembrava intenzionato a continuare a stuzzicare il cugino… evidentemente aveva voglia di litigare, perché sapeva benissimo che Bo non avrebbe finto di non aver sentito, e avrebbero ricominciato a litigare… stavolta però ci pensò Daisy a chiudere la bocca al cugino maggiore, anticipando Bo...

“ LUKE! Dovresti vergognarti sai?! Ti sembra il modo di parlargli!?”

“Daisy, ti dispiacerebbe smettere con la tua predica… Sai Bo mi ha già seccato abbastanza finora, e vorrei andarmene in camera… da solo…”

Bo lanciò un’occhiata fulminante al cugino, che però era già sparito in casa… Daisy potè notare che l’espressione di Bo si era trasformata in dispiacere…

“ Visto che in camera c’è Luke… Io vado nel fienile… Ti sarei grato, Daisy, se tu mi lasciassi un po’ solo…”

Fu l’affermazione del biondino, mentre già si dirigeva verso il fienile…

Daisy aveva sempre odiato assistere ai frequenti litigi dei cugini, che poi la maggior parte di essi si risolvevano nell’arco di al massimo mezz’ora…
Questa all’apparenza era una di quelle liti che si risolvevano in poco tempo, ma stavolta Daisy, dopo aver visto l’espressione di Bo mentre si allontanava verso il fienile, ebbe la sensazione che non sarebbe stata una semplice discussione…

Era da ormai mezz’ora che Luke era rinchiuso in camera e Bo nel fienile… Daisy era seduta al tavolo della cucina, con lo sguardo fisso verso la porta d’entrata...
Zio Jesse entrò in casa dopo aver svolto alcune commissioni in città, e vedendo l’espressione di Daisy capì subito che c’era qualcosa che non andava…

Zio Jesse si accorgeva sempre quando i suoi nipoti avevano qualche problema, si sentivano in colpa per qualcosa che avevano fatto, avevano bisogno di consigli, o si sentivano turbati… lui li capiva sempre, e li aiutava sempre…

Pensava che entrando avrebbe trovato Bo e Luke che bisticciavano di nuovo, in fondo lo sapeva che anche se avevano fatto pace di fronte a lui, non si sarebbero arresi così facilmente… qualsiasi pretesto sarebbe stato buono per iniziare a litigare di nuovo… Erano sempre stati molto testardi e competitivi… anche da piccoli, ogni qualvolta litigavano, entrambi volevano sempre averla vinta… Avrebbe giurato che entrando li avrebbe trovati di nuovo a bisticciare…

Zio Jesse si avvicinò a Daisy, consapevole del fatto che qualcosa la turbava… afferrò una sedia e si sedette vicino alla nipote, le poggiò una mano sulla spalla…

“ Cosa c’è che non va?” chiese dolcemente a Daisy…

“ Niente zio… Tranquillo…”

“ Non me la bevo Daisy… Si vede a chilometri di distanza che sei turbata… Dai, confidati con tuo zio…”

Daisy non sapeva se fosse stata la cosa giusta da fare… stressare zio Jesse con i suoi problemi, quando lui aveva altre cose a cui pensare: i soldi per il mutuo della fattoria, i lavori nel campo, gli animali, e soprattutto, in quel momento, Bo e Luke…

Zio Jesse comprese anche il motivo per il quale Daisy non voleva confidarsi con lui… D’altronde non era la prima volta che rimaneva nei suoi silenzi per paura di dare ulteriori preoccupazioni a zio Jesse… Mentre in realtà sarebbe stato più preoccupato del fatto di non essere al corrente di ciò che turbava i suoi nipoti…

“ Daisy… tu non mi disturbi affatto con i tuoi problemi… Anzi, mi preoccupa più non saperli…”

Daisy guardò zio Jesse per cercare l’appoggio che il suo sguardo le aveva sempre dato…  zio Jesse le era sempre vicino, e il suo sguardo era sempre stato davvero rassicurante… Quando piangeva, solo lo sguardo di suo zio riusciva a calmarla, e anche per Bo e Luke era sempre stata importante la presenza di zio Jesse nei momenti difficili… In fondo lui li aveva accolti quando erano soli, e lui li aveva cresciuti… La famiglia era la cosa più importante per tutti…
 

“ è colpa mia zio… è tutta colpa mia se Bo e Luke sono stati arrestati, se hanno litigato e se tu hai dovuto pagare quelle cauzioni…”

Zio Jesse assunse un’espressione sorpresa, all’ascolto di quelle parole…

“ Ma cosa dici Daisy? Non devi neanche pensarle certe cose!”

“ E invece sì, se sono la verità…”

“ Il problema è proprio quello Daisy… Non è vero ciò che hai detto…”

“ E invece sì… Joe Smith era mezzo ubriaco, ha detto che voleva uscire con me, io l’ho respinto e lui mi ha afferrata per un braccio e mi tirava verso sé… Se io non avessi chiamato aiuto, e mi fossi liberata da sola, Bo non avrebbe attaccato Joe, e non sarebbe successo niente…. Adesso Bo e Luke litigano per colpa mia…”

Zio Jesse allungò una mano verso il volto di Daisy e le asciugò delicatamente le lacrime che la stavano rigando il viso…

“ Non è colpa di nessuno… è successo e basta… certo, Bo non avrebbe dovuto reagire così… Ma non è colpa tua… Mettitelo bene in testa…. E per quanto riguarda Bo e Luke… Luke non avrebbe dovuto dare la colpa a Bo e insultarlo in quel modo, e Bo avrebbe potuto pensarci un po’ prima di reagire così… E entrambi avrebbero dovuto metter da parte l’orgoglio di “vincere” la rissa e lasciar perdere… quindi Daisy, o è colpa di tutti o non lo è di nessuno… Ora scaccia questo pensiero dalla testa e non preoccuparti…”

Zio Jesse sorrise dolcemente a Daisy, che gli rimandò un debole sorriso…

“ Va bene… Grazie zio…”

“ Sai, sono sorpreso del fatto che Bo e Luke non stiano bisticciando per la faccenda di prima… dove sono?”

“ Oh, avevano iniziato a farlo… Luke ha dato la colpa a Bo, poi ha detto che voleva restare solo e si è chiuso in camera… Bo è andato nel fienile… credo sia ancora lì..”

“Che c’è ancora?” Chiese zio Jesse notando di nuovo quell’espressione preoccupata impossessarsi del volto di Daisy..“Dimmi…”

“ Secondo me dovresti parlare con loro, soprattutto con Bo… Ho notato una strana espressione sul suo viso… Penso che abbia creduto alle parole di Luke, e che si senta in colpa…”

“ Sarà anche ferito per le parole che Luke gli ha rivolto… Ha davvero esagerato questa volta…. Lo sa che Bo prende sempre alla lettera ciò che dice, anche se lo dice solo per rabbia e non lo pensa davvero…”

“Allora gli parlerai?”

“ Sì… Parlerò ad entrambi… Ma voglio iniziare da Luke…”

Zio Jesse si stava già avviando verso la camera dei ragazzi…
Bussò alla porta…

“Daisy ti ho detto che voglio restare solo!”

“ Sono zio Jesse… Apri Lukas!”

Zio Jesse usava il suo nome per intero solo quando era arrabbiato, o gli ordinava di fare qualcosa… Luke decise di aprire… Non avrebbe voluto che anche zio Jesse si fosse arrabbiato con lui…

“ Siediti, Lukas! Devo parlarti…”

Luke obbedì…





Ciao!!! Ecco il terzo capitolo…

Voglio ringraziare Lella Duke, Thia e Nilan che hanno recensito e tutte le persone che hanno soltanto letto…
Spero che la mia fan fiction vi piaccia… ^^



Lu Duke94
 

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Capitolo 4
*** Cap. 4 Parlando con Luke ***


Forever Brothers
Cap 4. Parlando con Luke

“Siediti, Lukas! Devo parlarti…”

Luke obbedì…


Zio Jesse si sedette accanto al nipote. Gli poggiò una mano sulla spalla come aveva fatto poco prima con Daisy… Luke era il più introverso dei tre nipoti… Si vergognava molto a far vedere le proprie emozioni e a parlare apertamente dei propri problemi e dei propri pensieri…. Era sempre stato così, ma con zio Jesse parlava spesso… suo zio era sempre stato l’unico in grado di placare un po’ questa sua vergogna… Invece Bo era diverso… Lui era sempre stato un po’ più estroverso del cugino, ogni volta che voleva parlare con qualcuno, lo faceva apertamente… Erano molto diversi da questo punto di vista…

Ci furono alcuni istanti di silenzio… Zio Jesse ormai sapeva che, per parlare con Luke, avrebbe dovuto iniziare per primo a parlare…

“ Hai esagerato… Lukas…”

Luke non alzò lo sguardo da terra… A zio Jesse non piaceva affatto non essere guardato negli occhi quando parlava… E Luke lo sapeva… Si aspettava un rimprovero per questo da un momento all’altro…. Infatti non ritardò ad arrivare…

“ è un discorso serio… Lo sai? Voglio che tu mi guardi in faccia… D’accordo? Ora alza lo sguardo dal pavimento, guardami negli occhi, e se hai qualcosa da dire, dillo, oppure parlo io!”

Luke obbedì, ma tutto ciò che riuscì a dire fu:
“ Lo so… Mi dispiace zio… Scusami…”

“ Non è con me che ti devi scusare… Ma con Bo… Però non prima di finire la discussione con me! Sono stato chiaro?!”

Luke non rispose e abbassò di nuovo lo sguardo…

“ Lukas…”

“ …”

“ Lo hai ferito, sai? Non avresti dovuto dirgli quelle cose se non le pensi davvero…”

Finalmente Luke si decise ad alzare lo sguardo ed a guardare zio Jesse, senza timore…. Zio Jesse,vedendo l’espressione di Luke, comprese che quella discussione non sarebbe durata poco come credeva, quindi Bo avrebbe dovuto aspettare ancora un po’…

Zio Jesse avrebbe voluto chiedere a Luke cosa c’era che non andava, ma preferì continuare il suo discorso, e spingere il nipote a dar voce ai suoi pensieri senza il bisogno di una domanda…

“ Lo sai che Bo prende sempre alla lettera tutto ciò che dici, anche se sa che quando sei arrabbiato dici cose che non pensi… Lui crede davvero di essere come dici tu… Lo hai ferito molto con quelle parole, e lui è stato più gentile con te… Non ti ha offeso… Ti ha solo implorato di smetterla… E tu non l’hai fatto…”

“ Lo so zio.. Mi dispiace, è che ero davvero arrabbiato…”

“La rabbia non è una giustificazione per ciò che hai fatto, Lukas…”

“ Lo so zio… Non ho scuse…”

“ Davvero credi che sia tutta colpa di Bo?”

“Prima sì… Ora no… è anche colpa mia…”

“ E allora…”

“ E allora abbiamo litigato per colpa mia…”

“E…”

“ E questa inutile lite non deve rovinare la nostra famiglia ed il nostro rapporto…”

“ Bravo il mio ragazzo… Andrai a scusarti?”

Luke rispose allo zio con un flebile “Sì…” poco convinto… Zio Jesse lo guardò storto…

“ Un po’ più determinato?”

“ Si!”
“ Bravo il mio ragazzo… Ma vorrei parlare prima io con Bo…”

“ Non c’è problema zio…”

Anche se zio Jesse sapeva che c’era dell’altro che Luke doveva dirgli, e Luke sapeva che zio Jesse se n’era accorto e non aspettava altro che gli chiedesse cosa c’era che non andava, il vecchio Jesse fece per uscire dalla stanza, per spingere il nipote a dar voce da solo ai suoi pensieri….
Luke, vedendo che zio Jesse se ne stava andando decise di dire ciò che doveva dirgli da quando era entrato in quella stanza, anche se si vergognava molto a farlo, ma era un difetto del suo carattere…

“ Zio Jesse…”

“Cosa c’è, Lukas?” Chise lo zio,senza però voltarsi…

“ Siediti, per favore… C’è dell’altro… E probabilmente non ne sei stato informato poiché quando è successo Enos ti stava telefonando, e non ha potuto sentire…”

Zio Jesse si sedette di nuovo accanto al suo nipote maggiore…

“ Dimmi Lukas…”

“ Io.. ho detto a Bo..”

Il ragazzo si interruppe, probabilmente per la vergogna che provava, innanzitutto per ciò che aveva fatto, e anche per dover parlare così apertamente…. A causa di entrambe le cose, i suoi occhi tornarono a fissare il pavimento….

Zio Jesse lo guardò, gli accarezzò la schiena…

“ Se non riesci nemmeno a guardarmi negli occhi la faccenda dev’essere grave…” Gli disse dolcemente… come se Luke fosse stato di nuovo un bambino e avesse bisogno di tutta la comprensione di cui zio Jesse disponeva…

“ Lo è…. Sono uno stupido…”

Zio Jesse riuscì a notare che gli occhi di Luke stavano divenendo lucidi, ma il ragazzo faceva di tutto pur di ricacciare indietro le lacrime… Non aveva mai amato farsi vedere mentre pingeva… Zio Jesse fece finta di non essersene accorto, per mettere il nipote a proprio agio in quella discussione…

“ Cos’hai fatto, Lukas?”

“ Ne sarai molto deluso zio…”

“ Dimmi Lukas!”

“ Ho detto a Bo che per farsi perdonare avrebbe dovuto recuperare i soldi che abbiamo perso… e ho aggiunto di nuovo che era l’unico responsabile di ciò che era successo… Mi dispiace zio… Perdonami se puoi…”

Ci furono attimi di silenzio, ma per Luke ognuno di quegli attimi corrispondeva ad alcuni minuti… Luke volse lo sguardo a zio Jesse, e si accorse che ora anche suo zio aveva lo sguardo posato a terra… Era deluso...

“ Lukas… Questo non avresti dovuto farlo… Significa dare più importanza al denaro… E ti ho detto moltissime volte che il denaro non è nulla se paragonato alla famiglia… Lo sai che Bo crede che tu l’abbia detto seriamente, vero? E sai anche che cercherà un modo per recuperare i soldi... Speriamo solo che non faccia qualche stupidaggine… Adesso vado a parlargli…. Poi toccherà a te… E ti scuserai con lui….”

“ Mi dispiace di averti deluso zio…” La voce di Luke tremava, a causa dell’emozione e della voglia di piangere che lo assaliva…. Ma non avrebbe pianto, odiava mostrarsi mentre piangeva….
“ Sì… Ma ormai l’hai fatto… L’unica cosa è rimediare e promettere di non farlo più…”

“ Fra poco andrò a scusarmi con Bo… E puoi contarci sul fatto che non si ripeterà più…. Non voglio che il mio rapporto con Bo si rovini per una stupidaggine del genere…. Mi dispiace…”

“ Lo so Lukas, lo so…”

Zio Jesse abbracciò Luke, che a sua volta si lasciò andare al suo abbraccio… Gli sembrava di essere tornato bambino, ma non gli importava… In quei momenti aveva un assoluto bisogno degli abbracci di zio Jesse…

“ Adesso vado a parlare con Bo… Tu aspetta in cucina e quando tornerò toccherà a te… Non credo di impiegare molto tempo…”

“ D’accordo zio…”

Luke rimase in cucina, mentre zio Jesse si avviava verso il fienile… Ma di lì a poco  fece ritorno in casa…

“ Che c’è?! Non ha voluto palarti?”

Luke era preoccupato… Aveva assolutamente bisogno di chiarirsi con suo cugino, subito…

“ Bo non c’è… E neanche il Generale…”

“ Cosa?!”




CONTINUA…








Ciao!!! Ho aggiornato presto!!!^^

Grazie a tutte le persone che hanno letto, e in particolare a chi ha recensito…
Per favore continuate a recensire, i vostri commenti, negativi o positivi che siano, mi fanno sempre molto piacere…

Ciao!!^^



Lu Duke94

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Capitolo 5
*** Cap. 5 Angoscia ***


Forever Brothers
Cap. 5 Angoscia




“Bo non c’è… E neanche il Generale…”

“ Cosa?!”



Zio Jesse era visibilmente preoccupato. Luke si sentiva in colpa perché sapeva che Bo probabilmente era andato a cercare un modo per recuperare i soldi, come lui stesso gli aveva detto, mentre litigavano. Anche Luke era molto preoccupato per il cugino, sperava non gli fosse successo niente, ma la sua mente rifiutava di accettare quella speranza… Daisy, per non far preoccupare ulteriormente zio Jesse, cercava di assumere un’aria tranquilla e sicura del fatto che Bo stesse bene, ma le riusciva malissimo…

“ E se gli fosse successo qualcosa mentre guidava? Forse ora è nel Generale, magari è uscito di strada ed ora è ferito… E se fosse davvero ferito e noi non riusciremo a trovarlo?” queste le numerose domande che massacravano Luke, non lo lasciavano in pace, non gli permettevano di formulare altre ipotesi, roteavano continuamente nella sua mente. Per quanto si impegnasse a pensare qualcos’altro non ci riusciva, non si accorgeva nemmeno di quello che dicevano zio Jesse e Daisy, non li vedeva, non li sentiva. Il suo cuore iniziò a martellargli nel petto. I suoi sensi di colpa quasi gli bloccavano il respiro. Non vedeva niente, se non il Generale distrutto e Bo ferito, il tutto avvolto in una nebbia scura…

“ Sono zio Jesse… Bo rispondi…”

Dopo aver sentito quelle parole a Luke parve di vedere Bo steso su di un letto di ospedale… Poi riuscì a mettere a fuoco, e rendersi conto, finalmente, di ciò che stava succedendo… Zio Jesse stava tentando di rintracciare Bo attraverso la radio del suo furgoncino… Daisy tentava di convincere zio Jesse e sé stessa del fatto che andava tutto bene… Ma né lei né zio Jesse lo credevano davvero…

“ Forse è sintonizzato su un altro canale…”

Daisy tentò di tranquillizzarsi cercando di credere in quell’ipotesi, ma la preoccupazione e l’angoscia che provava non glielo permettevano… Zio Jesse chiamò il nipote su tutti i canali di cui la radio disponeva…

Luke iniziò davvero a credere in quell’ipotesi che lo massacrava, che non gli permetteva di pensare lucidamente e di rimanere calmo…. Doveva fare qualcosa, qualsiasi cosa gli permettesse di accendere una piccola luce di speranza, di pensare…

“ Vado a cercarlo…”

Zio Jesse era ancora più preoccupato, avendo visto anche il nipote maggiore in quello stato… Riusciva a leggere tutto ciò che provava attraverso un solo sguardo al suo volto…

“ Voi rimanete qui, e nel caso Bo tornasse, avvisatemi…”

“ D’accordo….”

“ Luke…. Tranquillo, stai tranquillo… Vedrai che Bo sta bene…” Anche zio Jesse lo diceva soprattutto per convincere sé stesso… E non ci riusciva….

“ Lo so… Sono tranquillo…” Luke mentì pur di non far preoccupare lo zio… Ma zio Jesse capiva sempre quando uno dei suoi nipoti mentiva…





Era da ormai mezz’ora che Luke era alla ricerca del cugino, a bordo i Dixie, la jeep di Daisy… Aveva guardato in città, anche se sapeva che non lo avrebbe trovato lì… Stava cercando in una di quelle strade  sterrate di campagna… Il suo istinto gli diceva che Bo era lì… Sì, ora si affidava completamente all’istinto, dal momento che, qualsiasi pensiero o ipotesi tentasse di formulare, era subito rimpiazzata dall’immagine avvolta nella nebbia, che continuava ad assalirlo… Aveva tentato più volte di accendere un po’ di speranza… Non ci riusciva… Non ci sarebbe riuscito, e Luke lo sapeva bene…

Accostò…. Scese dalla jeep… Non sarebbe riuscito a trovarlo, se vedeva solamente la nebbia nera che avvolgeva il Generale… Luke maledì quel pensiero che non gli permetteva di fare niente… Si rimise al posto di guida… Accese il motore e ripartì alla ricerca del cugino…

“ Bo… dove sei?”

Ormai i suoi occhi si erano riempiti di lacrime, e pochi secondi dopo scendevano sulle sue guance… Gli toccarono le labbra… Luke riuscì a sentire il loro sapore salato, era da tempo che non lo sentiva…

Doveva trovarlo…. L’angoscia, la preoccupazione, i sensi di colpa e la paura non erano buona cosa in quel momento…
Continuava a perlustrare quelle strade sterrate, ma la speranza di trovarlo non si era ancora fatta vedere…

Arrivò nei pressi del fiume… Non c’era nemmeno lì… Proseguì ancora, quando fu interrotto dalla chiamata di Daisy…

“ Luke? Luke rispondi… Nessuna traccia di Bo?”

“ No… Niente…”

“ Vengo anch’io a cercarlo…”

“ No Daisy… Rimani con zio Jesse… Ha bisogno della tua compagnia….”

Daisy sbuffò, ma sapeva bene che il cugino aveva ragione…

“ D’accordo…. Chiamaci se lo trovi… Ho avvisato anche Cooter, anche lui lo sta cercando…”

“ D’accordo…”

Luke proseguì…

“ Ehy, Luke! Qui Cooter che parla, mi senti?”

“ Forte e chiaro Cooter...”

“ Ho trovato il Generale…”

Ci fu un attimo di silenzio… Poi Luke riprese a parlare, spaventato al solo pensiero della risposta alla domanda che stava per fare…

“ E Bo?”


Nessuna risposta…

“ Cooter! C’è anche Bo?”

“ No…”








CONTINUA…












Ciao a tutti! Scusate se questo capitolo è un po’ corto, ma ho voluto lasciarvi un po’ con il fiato sospeso.... Muahahaha…


Grazie a Thia e a Lella Duke per le recensioni e grazie a tutti quelli che leggono senza recensire…




Baci, Lu Duke94

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Capitolo 6
*** Cap. 6 Abbiamo trovato il Generale! ***


Forever Brothers
CAP. 6 Abbiamo  tovato il Generale!

“Cooter! C’è anche Bo?”

“No…”



Luke si sentì male. Non ci poteva credere… Allora dov’era finito? Poi però si rese conto che era anche un bene, almeno poteva essere sicuro che Bo non era ferito all’interno del Generale… Poi ci pensò di nuovo… Magari era ferito e nonostante ciò aveva deciso di tornare alla fattoria, poi forse era svenuto e…
Luke decise di smetterla di pensare le code più terribili che potevano essere accadute al cugino, e decise che la cosa migliore da fare era recarsi dove era stato trovato il Generale, ed una volta lì tentare di capire ciò che era successo…

“ Sono sulla River Road… Ti aspetto qui…”

“ D’accordo…. Dammi un minuto…”

“ Tranquillo Luke…  Vedrai che Bo sta bene…”

“ Lo so, Cooter. Lo so…”

In realtà cercava di convincersi del fatto che Bo stesse bene, ma per quanto tentasse non ci riusciva, era comunque preoccupato….
Se fosse stata una situazione normale, una di quelle liti frequenti che i due cugini affrontavano, non ci sarebbe stato di che preoccuparsi… Di solito Bo, dopo aver litigato andava a fare due corse con il Generale…. Era l’unico modo per renderlo più tranquillo, e poi tornava…
Ma questa non era una di quelle liti normali… Quando si vive a stretto contatto con una persona, è del tutto normale litigare… Ma stavolta tutti erano più che convinti del fatto che Bo era andato a cercare un modo per recuperare i soldi, come gli aveva detto Luke… Avevano paura che Bo avesse agito impulsivamente, come era solito fare, ed avesse combinato qualche stupidaggine…
Luke non se lo sarebbe potuto perdonare…
Questa volta si era reso conto del fatto che quella lite era scoppiata a causa sua… Avrebbe già chiesto scusa a Bo, ed avrebbero già fatto pace… Sapeva bene di aver ferito suo cugino con quelle parole, e di aver deluso zio Jesse per come si era comportato… Probabilmente anche Daisy si sentiva in colpa, sempre a causa sua… Sì, questa volta aveva proprio esagerato….
Avrebbe voluto scusarsi ufficialmente con tutta la famiglia, ma purtroppo non ne aveva avuto l’occasione… Ora si stava preoccupando da morire per Bo… E tutto per colpa di quella frase, detta solamente per rabbia, tempo prima in prigione, e che Bo aveva preso sul serio… Come avrebbe potuto pensare che i soldi avessero più importanza della famiglia? Semplicemente non lo pensava… Nessuna di quelle cose che aveva detto a Bo le pensava… Erano uscite per rabbia… Ma la rabbia non era una scusa… Non ne aveva motivo, non riusciva a trovare un perché a quella lite…

“Perché sono scemo….”

Voleva, doveva rimediare al più presto… Aveva troppi sensi di colpa… Non ce l’avrebbe fatta a tener dentro tutto troppo a lungo…. Doveva trovare Bo, portarlo a casa, e scusarsi, soprattutto con lui, ma anche con Daisy e zio Jesse… Per colpa sua era stata coinvolta tutta la famiglia, perciò avrebbe rimediato, non avrebbe permesso ad una stupida lite di rovinare quella splendida famiglia…. Avrebbe messo in pratica tutto ciò che zio Jesse gli aveva sempre detto…
Che non c’è cosa più importante della famiglia… Che è molto importante mantenerla unita, e qualvolta ci fosse stata una lite, fare di tutto pur di rimediare…
Quelle parole, che zio Jesse aveva ripetuto loro fin dal giorno in cui erano arrivati per la prima volta alla fattoria, non erano mai state così importanti come in quel momento…
Per fortuna c’era zio Jesse… Lui era sempre in grado di capire i suoi nipoti ed aiutarli con le sue sagge teorie, qualora ne avessero avuto bisogno…. Lui li aveva accolti e cresciuti…  Tutti e tre adoravano zio Jesse, per tutto quello che aveva fatto per loro, perché li aiutava sempre, in qualsiasi momento, perché li perdonava sempre quando sbagliavano…. Perché era unico… Perché era zio Jesse…

I pensieri di Luke furono interrotti una volta raggiunta la River Road…

“ Ci siamo… Stai tranquillo Luke… Va tutto bene… Tutto bene …”

Luke cercava di auto controllarsi…

Scese da Dixie ed iniziò ad avviarsi verso l’amico… Aveva paura di ciò che poteva vedere… E se Cooter gli avesse mentito? Se gli avesse detto che Bo non c’era solo per tranquillizzarlo, e Bo avesse realmente avuto un incidente con il Generale?
Quei pochi passi che Luke mosse per arrivare da Cooter furono lunghi e lenti, come fossero chilometri… Arrivò vicino a Cooter, si fermò di fronte a lui…

Cooter potè notare la preoccupazione sul volto di Luke… Era la prima volta che lo vedeva così spaventato… Cooter non aveva capito il motivo per cui la famiglia Duke si era agitata così… In fondo Bo spariva sempre per un po’ dopo una lite, era una cosa normale ormai… Ma non sapeva ciò che Luke aveva detto a Bo… E non sapeva che Bo aveva preso sul serio quelle parole…

Si inoltrarono un po’ in una specie di boscaglia… Eccolo… Il Generale Lee, il bolide arancione con un enorme 01 sulle fiancate…
Aveva una gomma bucata… Sul terreno si potevano notare i segni delle frenate… Era uscito di strada… La fiancata sinistra era addosso all’albero contro il quale aveva sbattuto… Sul terreno c’erano segni di un’altra macchina…

Luke entrò nel generale per dargli un’occhiata, ma ci aveva già pensato Cooter…

“ Probabilmente Bo ha bucato, e a causa dell’elevata velocità con cui viaggiava, ha perso il controllo del Generale, che è andato a sbattere contro quell’albero… Lo sterzo è rotto… Non avrebbe potuto tornare alla fattoria con il Generale… La radio è rotta… Bo avrebbe potuto aggiustarla, ma da qui non sarebbe riuscito ad avvisarvi alla fattoria… è troppo distante…”

Luke non potè fare a meno di sperare che Bo stesse bene… La fiancata sinistra, il posto di guida…

“ Sarà meglio avvisare zio Jesse…. Almeno sappiamo che Bo è vivo!”

“ Credevi fosse morto?”

“ Quando sei preoccupato… è quello il primo pensiero…”

“ Toglimi una curiosità, Luke… Bo scappa sempre dopo aver litigato con te… Perché vi siete preoccupati tanto? È normale,no?”

Luke guardò l’amico…

“ Per colpa mia…”

Disse mentre già saliva su Dixie….

“ Andiamo alla fattoria…”



“ Bè, almeno sappiamo che sta bene… Magari, non avendo trovato qualche passaggio si è avviato a piedi ed ora sta tornando…”

“ Lo spero….”

Ora erano tutti un po’ più sollevati, probabilmente Bo stava bene… Ma Luke voleva trovarlo, non aspettare che ritorni a casa, perché FORSE si era incamminato a piedi…

Si alzò d’improvviso… Guardò zio Jesse, che capì subito che il nipote non poteva aspettare…

“ Vai ragazzo… Ma fa attenzione… Noi rimaniamo qui ad aspettare nel caso ritorni…”

“ D’accordo… Grazie zio…. Grazie di tutto…”

Luke accennò un sorriso, poi uscì seguito da Cooter…

Ora stava meglio…. Almeno aveva la certezza che Bo non era morto… Ora doveva trovarlo…

“ Io passo prima a prendere il Generale… Lo porto al Garage… Magari Bo ha trovato un passaggio ed ora è in città, in attesa di un altro passaggio per tornare alla fattoria… In caso ti avviso…”

Non ricevette risposta, Luke era già a bordo di Dixie ed aveva già acceso il motore…

“ Sono come fratelli, quei due…” Cooter sorrise…






CONTINUA…




Grazie a Nilan, Thia e Jiuliet per le recensioni…

Dovrete aspettare un po’ prima di scoprire che fine ha fatto il nostro caro Bo… Probabilmente lo scopriremo nel prossimo capitolo…

Grazie mille a te, Lella, per i tuoi preziosi consigli… Continua a dirmi ciò che pensi, le critiche aiutano sempre a migliorare, e non ti preoccupare che non mi offendo per delle critiche, anzi, le apprezzo… ^^ Baci…



Lu Duke94




 

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Capitolo 7
*** Cap. 7 Bo è tornato! ***


Forever Brothers

CAP. 7 Bo è tornato!




“Luke!!! Cooter!!! Bo è tornato!!! È qui alla fattoria!”

Daisy, tutta felice della notizia che stava dando, avvisava via radio Luke e Cooter, che stavano ancora cercando Bo…

“ Sta bene?” fu la risposta seria di Luke… Non poteva essere felice fino a che non avesse avuto la certezza del fatto che il cugino stesse bene…

“ Ha una ferita alla fronte, che zio Jesse gli sta medicando, ed ha preso una botta al braccio sinistro, ma non è niente di grave….”

“ Arrivo subito!” ora Luke stava gioendo… E non vedeva l’ora di scusarsi con Bo e con la sua famiglia…

“ Dammi due minuti, Daisy, e verrò anch’io lì alla fattoria… Così facciamo due chiacchiere…” Cooter sapeva che Bo stava bene, ne era stato certo fin dall’inizio…




“Perché ci mettono tanto?”

“ Luke, un po’ di pazienza! Zio Jesse gli sta parlando…”

“ E, conoscendo vostro zio, non sarà questione di minuti… Quindi, Luke, vuoi deciderti a rilassarti un po’? Quando avranno finito Bo uscirà… Anzi, io non so niente della vostra lite…”

Cooter interruppe la frase sbuffando poi continuò…

“ Non mi piace essere l’ultimo a sapere le novità…”

Luke, anche se un po’ seccato, raccontò a Cooter ciò che era accaduto parecchie ore prima, tanto sapeva che l’amico avrebbe continuato a stressarlo se non gli avesse raccontato come stavano le cose…




“ Quando uscirai racconterai loro ciò che hai appena raccontato a me… E inoltre ti scuserai per averli fatti preoccupare… D’accordo?”

“ D’accordo zio, ma non c’era motivo di preoccuparsi così…”

Zio Jesse interruppe il nipote con uno dei suoi sguardi severi….

“ E invece sì… Quella ferita che hai sulla fronte ne è la dimostrazione…. Potrebbe essere stato qualcosa di più grave… Tuo cugino ti ha cercato fino adesso per scusarsi con te, e non credo sarà molto contento quando gli racconterai ciò che è successo…”

“ Lo so, zio… Mi dispiace…”

“ Ammetto che è stato Luke a causare la lite di prima, e deve essere lui a metterne fine… Ma stavolta se si arrabbia, non ha tutti i torti…”

“ Lo so… Spero non si arrabbi…”

Bo lo sperava con tutto sé stesso… Era molto dispiaciuto per la lite di prima, ma sapeva che era soprattutto colpa di Luke, anche se lui avrebbe dovuto pensarci un po’ su prima di colpire Joe… Ma ora era riuscito solamente a dimostrare la verità nelle parole di Luke….

Zio Jesse era più che sicuro del fatto che Luke avrebbe perso la calma, e sarebbe ripartito all’attacco, come era successo in prigione… Sperava che Luke lasciasse da parte la rabbia e si scusasse con Bo per quanto successo prima, ma sapeva che la sua speranza non sarebbe stata accontentata…

“ E io spero di riuscire a calmarlo… Per quanto riguarda l’oggetto della lite di prima…”

“ La mia mancanza di cervello?”

“ Beauregard…” Zio Jesse poggiò una mano sulla spalla del nipote…

“ Oh zio… Lo sai che non mi piace quel nome…”

“ Beauregard, ascoltami!”

Bo sapeva che era un discorso serio, quindi decise di lasciar perdere un po’ di sarcasmo e di accettare il fatto che zio Jesse lo chiamasse con il suo nome intero…

“ Tu non devi pensare che tutto ciò che dice Luke corrisponda a verità… Lo so che non ti ha mai mentito, ma sai bene che quando è arrabbiato dice certe cose senza pensare… Infatti non è affatto vero che sei stupido… D’accordo?”

“ D’accordo zio…”

“ Vedi, Beauregard…. Tutti gli uomini sono diversi tra loro, per aspetto e per carattere, ma siamo tutti fratelli… Come ha deciso il nostro Signore… Tu hai un carattere piuttosto impulsivo, mentre Luke è più riflessivo…. Ciò non significa che tu sia stupido… Luke ha esagerato, e quelle cose non le pensa davvero…”

Bo annuì…

“ Per quanto riguarda il discorso dei soldi… Luke l’ha detto solo perché era arrabbiato, anche se questa non può essere una scusa…”

“ Ok…. Mi dispiace tanto zio… Cercherò di rimediare, davvero… perdonami se puoi…. Non avrei voluto mettere in difficoltà tutta la famiglia e mettere a repentaglio il nostro rapporto… Luke ha ragione… Sono stupido… Zio Jesse, non devi dirmi che non è così solo per confortarmi… Ormai mi sono abituato all’idea…”

Inizialmente Bo cercava di trattenere le lacrime, ma non ci riusciva bene come Luke… Così le lacrime iniziarono a scendere lentamente sul suo bel viso…

Zio Jesse lo guardava dolcemente… Proprio come quando era bambino… in un certo senso, non era affatto cambiato…

“ Lo so che ti dispiace, Beauregard…. Io non ce l’ho con te, e non devi per forza trovare un modo per rimediare, ma se ciò ti aiuta a non sentirti in colpa, fa pure… Ma non combinare altre stupidaggini… Poi, io non ti sto mentendo, d’accordo? Tu non sei affatto stupido…”

Zio Jesse interruppe il suo discorso e guardò il nipote… Gli sorrise dolcemente… Gli accarezzò i biondi e soffici capelli…

“ Non mi credi? Ti ho mai mentito?”

“ No… Non mi hai mai mentito…”

“ E allora..?”

“ Ti credo…”

Bo abbracciò lo zio….
“ Grazie… Non so cosa avrei fatto se non ci fossi stato tu… Sei sempre disponibile quando ho bisogno di aiuto….”

Bo era decisamente più estroverso di Luke, ma zio Jesse riusciva a capire ciò che pensava il nipote maggiore attraverso i suoi gesti, i suoi sguardi e le sue espressioni, mentre Bo lo diceva semplicemente…

“ Ora, coraggio! Vai fuori e spiega a Luke, Cooter e Daisy ciò che è successo…”

“ Vieni anche tu, zio Jesse… Per favore…”

Zio Jesse guardò Bo… Come era tenero con le lacrime agli occhi…. Eh sì… In quelle situazioni era proprio quel bambino campagnolo, biondo e piccolino… Aveva sempre bisogno della compagnia di suo zio… Di una spalla su cui piangere… Era il solito Bo, Beauregard Duke…

“ Certo che vengo con te…”

“ Grazie…”

“ Forse riuscirò a tenere a bada tuo cugino…”

“ Speriamo…”



“ Adesso è troppo!! Mi sono stufato! Io entro…”

“ Luke! Sta parlando con zio Jesse! Come ha fatto con te!”

Luke ignorò completamente ciò che gli aveva detto la cugina... Si avviò per aprire la porta ed entrare, ma Bo e zio Jesse lo avevano anticipato…
Ci furono attimi di silenzio… Cooter e Daisy rimasero immobili… Fu Luke a prender parola….

“ Tutto bene, cugino?”

Bo era visibilmente teso e agitato… Annuì…

“ Senti, io… mi dispiace per prima… Volevo scusarmi con te… Non penso veramente ciò che ti ho detto… Mi dispiace… E anche con te Daisy, so che odi vederci litigare, e che ti sei sentita in colpa anche se non c’entri niente…. E… Zio Jesse… Scusami di nuovo… ma con te ho già parlato… Ti prometto che non accadrà più…”

Luke disse quelle cose tutto d’un fiato.. Era difficile per lui dire ufficialmente ciò che pensava, infatti subito dopo abbassò lo sguardo, fissando gli scalini che conducevano alla porta d’entrata…

Zio Jesse e Daisy gli sorrisero…

“ Tranquillo, ragazzo, ti ho già perdonato…”

“ Anch’io, Luke…”

“ Non vuoi sapere come sono andate le cose?”
 Bo era stupito, immaginava che Luke lo avesse guardato imitando lo sguardo severo di zio Jesse e chiedendo spiegazioni…

“ Sì, ma prima volevo chiederti scusa… Allora, accetti le mie scuse?”

Bo annuì timidamente, sapeva che quella pace sarebbe durata poco…

“ Ora puoi dirmi cos’è successo, per favore? Ero molto preoccupato per te…”

“ Certo… Te lo spiego subito…”

Daisy capì subito dall’espressione di Bo, ma soprattutto da quella di zio Jesse, che non sarebbe successo niente di buono…

“ Io…” Bo si interruppe, abbassò lo sguardo…

“Tu? Avanti, Bo… Vuoi dirmi cos’è successo o no?!”

Ecco, si sta già irritando… Fu il pensiero di Bo, ma anche quello di zio Jesse…

“ Avanti Bo… Spiegagli tutto fin dal principio… Tu, Luke, per favore ascoltalo senza interromperlo…”

Zio Jesse intimò il nipote a parlare, sapeva che Luke non era molto paziente in queste cose…





CONTINUA…







Grazie di cuore a Lella Duke e Lineadiconfine per aver recensito, e anche a tutti quelli che hanno solo letto….

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, per favore recensite, è molto importante per me sapere cosa ne pensate ^^


Ciao,
Lu Duke94










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Capitolo 8
*** Cap. 8 Un'altra lite ***


Forever Brothers

CAP. 8 Un’altra lite


“ Vedi… Io…”

“Bo, per favore… Vuoi smettere di balbettare e spiegarmi cos’è successo?!”

“ D’accordo… Però, non ti arrabbiare…”

A Luke sorse un dubbio… Cosa aveva fatto il cugino di tanto grave da implorarlo di non arrabbiarsi? Bo iniziò a raccontare ciò che era successo in quelle ultime ore…

“Quando, dopo avermi insultato, te ne sei andato in camera… Io sono andato nel fienile per calmarmi un po’… Di solito fuggivo sempre via con il Generale, ma prima non ne avevo voglia…”

Luke lo stava ascoltando, curioso di sapere ciò che era successo… Bo ora stava fissando gli occhi azzurri del cugino, che a sua volta fissava i suoi… Bo aveva uno sguardo dispiaciuto… Luke era già riuscito ad intuire che sarebbe successo qualcos’altro, in quella terribile giornata…

Bo fece una pausa…

“ Sapevo che zio Jesse avrebbe parlato con ognuno di noi… Avevo bisogno di confidarmi con lui, quindi decisi che l’avrei aspettato… Poi ho iniziato a ripensare a ciò che era successo… In particolare alla faccenda dei soldi, e ho iniziato a pensare un modo per recuperarli…”

“ E cos’hai fatto, Bo?!”

Luke era già nervoso, si stava già scaldando… Bo era consapevole del fatto che stavolta era colpa sua…

“Scusatemi… Tutti quanti…”

“ Bo, procedi con ordine…” intervenne zio Jesse per non far ulteriormente spazientire il nipote maggiore…

“ D’accordo, ma prima vorrei scusarmi…” perché sapeva che probabilmente Luke non gli avrebbe lasciato il tempo per farlo…

“ Mi scuso con tutti per avervi fatti preoccupare… E per tutto ciò che ho fatto…”

“ Bo! Vuoi deciderti a dirci cos’hai fatto?!”

“ Luke… Sta calmo…. Lascialo parlare…” Stavolta intervenne Cooter, risparmiando la fatica a zio Jesse e a Daisy… Si avvinò all’amico e gli mise una mano sulla spalla, intimandolo a stare calmo, e ad essere un po’ più paziente con il cugino minore…

“Io… Poi ho trovato un modo per recuperare i 100$ che abbiamo dovuto spendere… Cioè, ho fatto la prima cosa che mi è passata per la testa… Senza pensare alle conseguenze o a ciò che poteva succedere…”

Ci fu una piccola pausa, e prima che Luke potesse commentare, Bo continuò il suo discorso…

Fece un profondo respiro, come per acquisire coraggio da quel gesto…

“ Ho fatto una scommessa con George Stuart...” Riuscì finalmente a sputare quelle parole, che guadagnarono un’espressione sorpresa quanto piena di rabbia di Luke…

“Cosa?! E io che ti ho chiesto scusa per ciò che ti ho detto! Ora mi rendo conto che avevo ragione!”

Zio Jesse scese gli scalini che lo separavano dal nipote maggiore… Si mise vicino a Luke… Lo prese per un braccio…

“ Ascoltami bene, Lukas! Tutto quello che ti ho detto e tutto il tuo dispiacere è servito a questo?! A rimangiarti le tue scuse?! A ferirlo di nuovo?! E a deludermi di nuovo…”

Luke non rispose… Si limitò solo a guardare il terreno… I suoi occhi erano carichi di rabbia…

Daisy era preoccupata… Cooter se n’era accorto, ed ora le era vicino, e con un braccio le circondava le spalle… “ Sta tranquilla, Daisy…”

“ Vai avanti Bo..” gli disse gentilmente zio Jesse…

“ Ho scommesso sulla mia vittoria… Abbiamo deciso di correre con le nostre auto… Il perdente doveva pagare quei famosi 100$ al vincitore…”

Ora non aveva il coraggio di guardare il cugino in faccia… Sapeva che il suo sguardo gli avrebbe fatto male almeno quanto le sue parole… continuava a tenere lo sguardo puntato verso il basso, ma sentiva quello di Luke puntato su di lui…

“ Ho bucato… E sono finito fuori strada, ho perso il controllo del Generale, a causa dell’alta velocità… Ho perso… altri 100$.... Mi dispiace…”

“ Mi dispiace?! Credi che basti il tuo dispiacere a rimediare?! Che faccia tosta!”

Zio Jesse strattonò il nipote, tirandolo verso sé… Lo ammonì passandogli l’indice davanti alla faccia…

“ C’è dell’altro… E voglio che tu lo ascolti... Ti avviso... Se vuoi comportarti da bambino, sarai trattato come tale!”

“ Che altro può esserci?! Peggio di così! E poi è Bo che devi trattare come un bambino!"

“ Non mi rispondere, Lukas!! O te ne pentirai... Ti ho avvisato!”

Luke si decise a chiudere la bocca ed ascoltare il cugino… Era meglio non sottovalutare zio Jesse…

“ Non ci ho messo così tanto a tornare a casa  perché sono venuto a piedi, come pensate voi… Visto che lo sterzo del Generale era rotto, George mi ha dato un passaggio… E ci siamo fermati al Boar’s Nest…”

L’espressione di Daisy cambiò, era stupita, non riusciva a credere a ciò che aveva sentito… Mentre loro erano in giro per la Contea a cercarlo, preoccupati, lui se ne stava al Boar’s Nest… Ma non era arrabbiata quanto Luke…

Non ce la fece più a tener dentro tutta la rabbia ed esplose…

“ Non sai quanto ci siamo preoccupati per te!!! Sapevamo che eri andato a cercare un modo per recuperare i soldi! E vista la tua mancanza di cervello sapevamo anche che avevi combinato una delle tue solite stupidaggini!!! Infatti!!! Avresti potuto farti male sul serio! Non ci avevi pensato?! Hai perso altri 100$ e i soldi non crescono sugli alberi!!! E come se non bastasse, noi che ci preoccupavamo per te abbiamo ribaltato la contea per trovarti! E tu te la spassavi al Boar’s Nest!”

“ Luke!!!” Ormai i rimproveri di zio Jesse non servivano più a tener a bada Luke… Era come se fosse diventato muto… Ormai, tranne Daisy e Cooter, nessuno lo udiva più…

“ Ci sarà anche un motivo se mi sono fermato al Boar’s Nest!!! Per scaricare tutta la rabbia che si era accumulata a causa tua!!!”

Bo sapeva di essere colpevole in tutta quella faccenda, ma la rabbia e l’orgoglio non gli permettevano più di ragionare e di chiedere scusa… Lo stesso per Luke, anche se lui poteva avere tutti i motivi per arrabbiarsi…

“ Sai una cosa?! Ti ho chiesto scusa, ma ritiro le mie scuse! Dal momento che ormai ho la certezza che un cervello non ce l’hai e non l’hai mai avuto!!!”

“ Luke! Ora ne ho abbastanza dei tuoi insulti!!! Non ti sopporto più! Credi di essere chissà quale genio! Uno davvero intelligente non si metterebbe a litigare così, ma accetterebbe le mie scuse! Come ha fatto zio Jesse!!!”

“ Zio Jesse è troppo indulgente con te!!! È troppo buono! Se fossi stato io zio Jesse ti avrei chiuso la porta in faccia!!!”

“ Sempre il solito te!!! Se fossi stato tu zio Jesse, sarei già scappato di casa perchè mi fai schifo!!!”

“ Smettetela!!! Per favore!!! Bo!!! Luke!!!”

Daisy implorava i cugini di smetterla… Ma anche le sue parole passavano come quelle di zio Jesse…. Per Bo e Luke erano solo un mormorio di sottofondo…

“ Zio Jesse! Fa qualcosa!!!”

“ Cosa vuoi che faccia Daisy? Quei due sono più cocciuti di un mulo!!!”

“ Ora smettila, Luke!!! Hai davvero esagerato!!! Credi di essere intelligente ma sei solo presuntuoso!!! Devi ancora renderti conto del fatto che nessuno crede che tu sia intelligente?! E poi vieni a dire a me che sono stupido!!! Almeno io ho fatto qualcosa per rimediare, mentre tu non avresti mosso un dito! Te ne saresti fregato altamente!!!”

“ Che faccia tosta che hai, cugino! Prima di parlare pensa un po’ a crescere che sei ancora un bambino!!!”

“ Adesso basta, Luke!!! Smettila, altrimenti…”

Bo aveva afferrato il cugino per il colletto della camicia… La mano libera era un pugno minaccioso, davanti al viso di Luke… Gli occhi di Bo sprizzavano rabbia…

Luke non era affatto spaventato… Guardava il cugino dritto negli occhi, con aria di sfida…

“ Altrimenti..? Dai, colpiscimi se ne hai il coraggio!!! Tanto lo so che sei solo un vigliacco…”

“ Luke!!! Bo!!! Vi prego!!!”

Furono la rabbia e l’orgoglio a muovere il pugno di Bo, che andò a colpire Luke in pieno viso…

Luke cadde a terra… Era stupito… Non credeva che Bo l’avesse colpito veramente… Ma non lo dava a vedere… Si rialzò, guardò Bo, che era stupito del suo stesso gesto…

“ Cugino, avresti dovuto aspettare di crescere ancora un po’… Non sei pronto per affrontarmi… Ma se è questo che vuoi….”

Daisy affondò il viso sul petto di Cooter, che le accarezzava i capelli, tranquillizandola… Aveva paura che quella lite potesse rovinare per sempre il rapporto dei cugini…

Zio Jesse non credeva ai propri occhi… Non avrebbe mai potuto immaginare che i suoi nipoti arrivassero al tal punto di prendersi a pugni…

Non aveva la forza per urlare ai nipoti di smetterla, così come Daisy non aveva la forza per guardare ciò che stava succedendo, e così come Cooter non l'aveva per credere a ciò che stava succedendo…

“ Credimi, Luke! Anche un bambino di cinque anni sarebbe abbastanza forte e coraggioso per affrontarti!”

“ Bene, perché tu somigli molto a un bambino di cinque anni…. O forse sei addirittura più stupido…”

Luke colpì Bo...






CONTINUA…










Grazie a chi ha letto e in particolare a chi ha recensito cioè a Jiuliet…
Spero che la mia Fan Fiction vi piaccia…

Sparirò dal sito per una settimana, poiché vado in vacanza con la mia amica, poi tornerò e probabilmente aggiornerò, dopo di che probabilmente sparirò per un’altra settimana perché verrà la mia amica in vacanza con me…Ah, per chi non lo sapesse, andiamo nei nostri masi sperduti tra i monti, quindi non potrò proprio collegarmi ad Internet…ç.ç


Lu Duke94





 

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Capitolo 9
*** Cap. 9 Rabbia e orgoglio ***


Forever Brothers

CAP. 9 RABBIA E ORGOGLIO



Luke prese la rincorsa per colpire Bo…



Bo ancora non poteva credere a ciò che aveva appena fatto…  Insultare il cugino e colpirlo… Certo, Luke non avrebbe dovuto sfidarlo e provocarlo a quel modo, ma Bo sapeva benissimo di essere in torto, e nonostante ciò aveva avuto la faccia tosta di rinfacciare a Luke la scorsa lite, di insultarlo e, peggio ancora, di colpirlo… Bo avrebbe voluto raccontare tutto e scusarsi, ma le cose avevano ormai preso una diversa piega…

Aveva deciso di chiedere scusa a Bo per ciò che era successo un bel po’ di tempo prima, avrebbe voluto far pace e chiudere quella faccenda una volta per tutte… Sapeva bene che Bo aveva torto, ma non avrebbe dovuto rimangiarsi le sue scuse e insultare nuovamente il cugino… Ferirlo di nuovo… Sapeva bene che ciò che aveva detto gli aveva fatto più male del pugno che gli stava per scagliare…

Sia per Bo che per Luke, le cose erano andate diversamente dai loro piani… Ed entrambi erano ben coscienti del fatto che avevano davvero esagerato… Arrivare persino a mettersi le mani addosso… Sapevano bene che zio Jesse non accettava questo tipo di comportamento, e sapevano di averlo deluso… Di nuovo…

Luke non voleva continuare a litigare, e soprattutto non avrebbe voluto arrivare a picchiare il cugino… Ma come era successo a Bo poco prima, erano l’orgoglio e la rabbia a muovere il suo corpo, disubbidiente alla sua volontà….

Daisy stava urlando… Cercava di far ragionare i cugini… ma sapeva che per loro ormai era muta… Non sarebbero servite a niente le sue urla, quelle di Cooter, i rimproveri di zio Jesse… Nulla…. Ormai la situazione era solo nelle mani di Bo e Luke, solo loro potevano dar fine a ciò che stavano facendo…

Cooter non credeva ai suoi occhi… Non li aveva mai visti litigare così, né tantomeno picchiarsi…. Si erano spinti troppo oltre…

Zio Jesse avrebbe voluto che i suoi nipoti all’improvviso fossero tornati bambini, e per paura delle conseguenze del loro gesto si fossero fermati… Stavolta aveva davvero paura… Va bene, a volte litigavano, spesso, però non fino a questo punto, non erano mai arrivati al punto di prendersi a botte… Solamente una volta si erano “picchiati”… Quando erano piccoli Luke aveva dato uno schiaffo a Bo, poiché quest’ultimo, arrabbiato, aveva risposto male a Daisy, che, preoccupata per lui, gli aveva chiesto se c’era qualcosa che non andava a scuola, e lui si rifiutava di chiederle scusa... Bo era scappato in camera a piangere, non perché gli aveva fatto male, ma perché era dispiaciuto di ciò che aveva fatto, e soprattutto temeva che Luke non gli avrebbe più parlato… Luke si rifugiò nel fienile, senza dire niente, e nascondendo le lacrime, dispiaciuto per aver picchiato il cugino minore… Temeva che Bo da quel momento lo avesse odiato… Tutto si risolse grazie allo zampino di zio Jesse…
In fondo, Bo e Luke, non erano cambiati molto da quando erano due bambini di 6 e 10 anni…

Luke colpì Bo…

-è tutta colpa mia… Non avrei dovuto..- Forse se Bo avesse detto esplicitamente ciò che pensava e non fosse passato al contrattacco, probabilmente la lite sarebbe finita lì…

- Che ho fatto?!- Anche Luke avrebbe voluto fermarsi, si era reso conto che le cose si erano spinte troppo oltre…

-Ora Luke mi odia…. Sì, mi ha colpito anche lui… Probabilmente ora non vuole più saperne di me…. Non vuole più avermi come cugino… Mi odia…-

- Oh no… Ma che sto facendo?! Ora Bo perderà tutta la fiducia che aveva in me… Ora mi odia…-

Rabbia…. La rabbia riuscì a scacciare i sensi di colpa e le preoccupazioni di entrambi…

Orgoglio… L’orgoglio impediva a entrambi di rimangiarsi ciò che si erano detti, e di lasciar perdere quella stupida lite, riconoscendo le proprie colpe…

Erano entrambi per terra, non si decidevano a mollare… I loro corpi non rispondevano al loro volevano…


Uno sparo… Un altro… Un altro ancora… I cugini si voltarono per poi vedere zio Jesse col fucile ancora puntato in aria… Cooter aiutò Bo a rialzarsi, Daisy aiutò Luke…

Il labbro di Bo sanguinava… Luke aveva un profondo taglio sul dorso della mano… E alcuni graffi sul viso…

“Sono ore che vi urlo di smetterla! Ma che vi è preso?! Sono stato costretto a sparare tre colpi col fucile, visto che le nostre urla venivano completamente ignorate!!! Bo! Luke! Avete davvero esagerato!”

Zio Jesse potè notare delle lacrime rigare il viso del nipote più piccolo… Ma il giovane le asciugò velocemente con il dorso della mano… Odiava piangere davanti a Luke… Aveva sempre voluto mostrarsi forte di fronte a lui… Era sempre stato come un modello per Bo…

“Bo…” zio Jesse si avvicinò al nipote minore… Luke fece per tornare in casa…

“ Fermo lì tu! Devo parlare anche con te!” lo sorprese zio Jesse…

Poggiò delicatamente una mano sulla spalla di Bo, che non aveva il coraggio di guardare lo zio negli occhi… Si sentiva un verme…

“ Beauregard… Non volevi sistemare le cose? Vedi… Capisco che Luke ha iniziato ad insultarti e a interromperti… Però avresti potuto far finta di non sentirlo e chiarire le cose, invece di rendergli gli insulti e colpirlo….”

Bo non parlava, continuava a fissare il terreno…

“ Ora parlo con Luke, e poi vi chiarite…. D’accordo?”

“ No, zio Jesse…. Mi dispiace…”

Bo temeva che il cugino avrebbe ripreso i suoi insulti da dove li aveva interrotti, e temeva così di dar origine a una nuova lite, e di rovinare il loro meraviglioso rapporto per sempre… Era meglio lasciar passare un po’ di tempo, e lasciar calmare un po’ le acque… Non si sentiva ancora pronto per chiarire le cose…

“ è meglio se vi chiarite ora, Beauregard…”

“ Non credo, zio…”

Bo si avviò verso il Generale… Cooter tentò di fermarlo, ma il giovane Duke scansò l’amico, che decise di lasciar perdere, consigliato da un’occhiata di zio Jesse…

Il Generale partì, seguito da una nuvola di polvere, e la sua sagoma sparì pian piano…

Luke provò un forte senso di colpa… Aveva un nodo in gola… Temeva davvero di aver rotto il rapporto col cugino…

Zio Jesse guardò il nipote, amareggiato, deluso, dal suo comportamento…

“ Lukas… Capisco che Bo ha sbagliato… E ha esagerato… Ma tu non volevi scusarti?”

“ L’ho fatto…”

“ Per poi ritirare le tue scuse e litigare peggio di prima?”

Daisy seguiva la conversazione… Fissava Luke negli occhi, però i suoi fissavano un albero, in lontananza…

“ L’ha voluto lui…”

“ Lukas! L’orgoglio è un buon servo, ma anche un pessimo padrone…”

Luke non rispose…

“ Capisco che ti ha fatto arrabbiare, ma non avresti dovuto rimangiarti le tue scuse e insultarlo nuovamente…”

Luke guardò zio Jesse negli occhi…

“ Ci risiamo! Parli come se Bo fosse un santo… Come se avesse sempre ragione lui! Sei sempre pronto a prendere le sue parti e a difenderlo quando non se lo merita!”

“ Lukas! Sai che è meglio per te se non mi rispondi con quel tono! E non ti comportare come un bamboccio… So bene che Bo non ha ragione, ha sbagliato a fare ciò che ha fatto, avrebbe dovuto pensarci… Ma lui voleva il tuo perdono, e tu hai iniziato ad insultarlo e a litigare di nuovo…”

“L’ha fatto anche lui…” le sue parole erano coperte da un falso tono di indifferenza, che celava però tanti sensi di colpa e un profondo dispiacere… Zio Jesse riusciva sempre a percepire il tono nascosto nelle sue parole…

“ Lo so…. E ha sbagliato, avrebbe dovuto lasciar perdere, continuare a raccontare ciò che è successo, e chiedere scusa… E anche tu hai sbagliato, avresti dovuto ascoltarlo e non isultarlo… So che se non ti fossi arrabbiato avresti accettato le sue scuse…”

Luke era tornato a fissare quell’albero…

“ Se n’è andato con il Generale…” mormorò…

“ Tornerà… Sai che lo fa sempre, per scaricare la rabbia…”

Luke non rispose…

“ Mi avete deluso, sai?”

Daisy seguiva il discorso, senza fiatare… Non avrebbe saputo che dire…

“ Io vi ho già parlato oramai… Ho fatto la mia parte… Non posso costringervi a fare pace, come si fa con i bambini… Siete uomini… Dovete risolvere la faccenda voi ora… Quando sarete pronti per farlo…”

“ Daisy… Puoi lasciarci soli, per favore…”

Daisy fissò Luke… “ Certo…” uscì flebile la sua voce… Entrò in casa…

Zio Jesse e Luke salirono gli scalini per arrivare alla porta d’entrata, e si sedettero sul dondolo…

“ Ho paura che Bo mi odi… Ho paura che non voglia più saperne di fare pace…”

“ Lukas, Bo ti ammira molto… Probabilmente ora è arrabbiato, e non è pronto a chiarire subito… Ma non credo che ora ti odi… La escludo come ipotesi… Però, se sapevi di aver sbagliato, perché hai continuato comunque a colpirlo?”

A zio Jesse non sfuggiva niente… Era bastato uno sguardo ai nipoti per capire che entrambi erano dispiaciuti…

“ Perché non ti sei fermato, Lukas?”

Ci fu qualche istante di silenzio… I due erano seduti sul dondolo davanti alla porta d’entrata… Il braccio di zio Jesse circondava le spalle di Luke, che guardava in basso…

“ Non lo so...”

Non lo sapeva davvero… Lui avrebbe voluto fermarsi, ma il suo corpo non era d’accordo… Si alzò ed entrò in casa, lasciando zio Jesse solo sul dondolo…

Aveva fatto ciò che doveva fare… Aveva parlato con loro… Qualora ne avessero avuto di nuovo bisogno, l’avrebbe fatto di nuovo, ma toccava a loro chiarirsi… Erano uomini ormai, erano cresciuti e dovevano prendersi la responsabilità e accettare le conseguenze delle proprie azioni…









CONTINUA…


La frase “L’orgoglio è un buon servo, ma anche un pessimo padrone” che zio Jesse dice a Luke, è tratta dall’episodio “Una storia quasi d’amore”, quando Bo, dopo aver scommesso  il Generale Lee, si confida con lo zio…


















Ciao!^^ Sono tornata! E, come promesso, ho aggiornato….

Grazie a chi ha letto, e in particolare a chi ha recensito ( Jiuliet e Lella Duke)…


Baci,

Lu Duke94












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Capitolo 10
*** Cap. 10 Non una parola ***


Forever Brothers


CAP. 10 Non una parola



Era già tarda sera nella contea di Hazzard...

Alla fattoria dei Duke regnava uno strano silenzio, probabilmente provocato dalla dura giornata trascorsa…

Zio Jesse sorseggiava una tazza di caffè godendo del piacevole calore regalatogli dal caminetto, di fronte al quale era seduto…

Daisy era in cucina, stava lavando i piatti usati per la cena… Tre piatti, dal momento che Bo non era tornato, e tutt’ora doveva ancora rincasare…

Luke era seduto su di una poltrona, fissava il fuoco che ardeva, scaldando così la casa…

“ Bene, è tardi… Io me ne vado a letto…” fu zio Jesse ad interrompere quell’inquietante silenzio che invadeva il salotto…

“ Ma non aspettiamo Bo?”

“ Gli ho lasciato la luce accesa e la porta aperta… Luke… è cresciuto anche lui, quando vorrà tornerà a casa ed andrà a letto… Non gli occorre che rimaniamo svegli ad aspettarlo come si fa con i ragazzini…”

Zio Jesse notò lo sguardo un po’ diffidente di Luke…

“ Non è tanto stupido da commettere due volte lo stesso errore…”

Detto questo, si diresse verso la sua camera da letto… Luke lo seguì con lo sguardo…

“ Vado a dormire anch’io… Sono stanca, è stata una giornata intensa…”

Daisy si avvicinò a Luke e gli stampò un bacio sulla fronte…

“ Forse è il caso che anche tu vada a dormire, no? È stata una giornata pesante anche per te… Non preoccuparti per Bo, sai com’è fatto… Quando litigate ha sempre bisogno di stare un po’ da solo… Buonanotte, Luke…”

“’Notte…”

Accompagnò con lo sguardo la cugina sino alla sua stanza, lei entrò e si richiuse la porta alle spalle…

Rimase ancora un po' seduto, poi si diresse in cucina, e si versò ancora un po’ di caffè nella sua tazza… Scostò la tendina, e diede un’occhiata fuori dalla finestra, nel caso Bo fosse tornato… Non c’era…

Dopo pochi minuti si diresse verso la sua camera, sua e di Bo… In fondo zio Jesse aveva ragione, Bo sapeva badare a sé stesso e non avrebbe certo commesso lo stesso errore due volte… Si spogliò e si infilò nel suo letto… Fuori pioveva… Lo scrosciare incessante della pioggia non gli permetteva di addormentarsi… O forse erano i sensi di colpa accumulati nel corso della pesante giornata… Aveva voglia di bere qualcosa, ma non voleva alzarsi dal letto, stava troppo bene sotto il calore delle coperte, e poi avrebbe anche disturbato zio Jesse e Daisy, che probabilmente si erano già addormentati… Si sdraiò supino sul letto, con le braccia intrecciate dietro la testa… Diede un’occhiata alla sveglia… Era quasi l’una di notte, e Bo doveva ancora tornare… Si rigirò nel letto, su di un fianco… Sospirò e chiuse gli occhi… Poi finalmente si addormentò…



Un flebile raggio di sole, filtrato dalla finestra, si era posato sul viso del giovane Duke… Cercò di ignorarlo e si girò dall’altro lato coprendosi con la coperta fin sopra ai capelli… Ma ormai si era svegliato… Non sarebbe riuscito a riaddormentarsi…
Si mise a sedere sul letto, si passò una mano fra i capelli scuri, e diede un’occhiata al letto del cugino… Era vuoto, ed era già rifatto… Guardò la sveglia… Erano le otto e mezza, gli pareva strano che Bo si svegliasse così presto… Di solito passavano le dieci, e ogni mattina doveva sorbirsi i rimproveri di zio Jesse per essersi svegliato tardi… E se non fosse tornato quella notte?

Si vestì e si diresse in cucina, dove ad attenderlo c’era lo zio, che sorseggiava il solito caffè nella solita tazza…

“ Buongiorno, Luke!” esclamò allegramente lo zio…

“ Buongiorno zio…”

Il tono di Luke non era allegro quanto quello di zio Jesse…

Anche Luke si sedette a tavola… Si versò del tè nella tazza, ed iniziò a sorseggiarla… Non gli andava il caffè quella mattina…

Finito di bere iniziò a mangiare un po’ di biscotti, il tutto senza dire una parola… Zio Jesse si aspettava una domanda dal nipote, e sapeva che presto sarebbe arrivata…

“ Zio Jesse… Bo è tornato stanotte?”

Eccola…

“ Sì, è tornato…” Luke era sempre premuroso nei confronti del cugino...

“ A che ora? Non l’ho sentito…”

“ Un po’ tardi… Saranno state le due di notte…”

“ Ah… E ora dov’è? È strano, si è svegliato presto…”

“ è uscito…”

“ Ti ha detto dove andava?”

“ no, mi ha detto solo che usciva…”

“Ah…”

Zio Jesse si aspettava qualche domandina, invece Luke gli aveva fatto il terzo grado…

“ E ti ha detto dove è stato ieri sera?”

“ Sì, è stato al Boar’s Nest, a scaricare un po’ di rabbia… Sai com’è fatto….”

“ Sì… Daisy è già a lavorare?”

“ Sì… L’ha accompagnata tuo cugino…”

Luke rimase in silenzio… Era turbato…

“ Cosa c’è che non va?” Chiese lo zio Jesse, che come sempre se n’era accorto…

Luke esitò un momento prima di rispondere…

“ è da quando abbiamo litigato ieri sera che non ci vediamo… Zio Jesse, io temo che lui non voglia vedermi davvero… Ti ha detto qualcosa per caso?”

“ No, non mi ha detto niente… Ma sono sicuro che non è vero che non ti vuole vedere…”

Zio Jesse si alzò ed adagiò la tazza nel lavandino… Battè una mano sulla spalla di Luke…

“ Ha detto che passerà lui a riprendere Daisy… Forza ora, al lavoro! Potresti dare un’occhiata al motore del mio furgoncino? Credo che ci sia qualcosa che non va…”

“ Certo zio… Vado subito…”

“ Bravo ragazzo!”

Zio Jesse sorrise al nipote, dopodiché uscì di casa per andare a raccogliere le uova delle galline…
Luke dopo aver pulito la tavola e messo a lavare la sua tazza uscì ed andò a controllare il furgoncino, come gli aveva chiesto zio Jesse…



Erano le quattro e dieci del pomeriggio…Bo parcheggiò Dixie di fianco al furgoncino di zio Jesse… Entrò in casa seguito da Daisy… Ad attenderli c’era zio Jesse…

“ Vi ho preparato una torta di mele, se avete fame..”

“ Grazie, zio! Tu leggi nel pensiero… Ho una fame da lupi!”

Bo sorrise a zio Jesse, prima di avventarsi sulla torta… Lo zio gli sorrise di rimando…

“ Dopo esci di nuovo?”

“ Sì… Ma se ti dispiace rimango qui….”

“ Bo! Non parlare con la bocca piena!”

“ Scusa, Daisy…”

A Daisy sembrò di tornare indietro nel tempo… Quando Bo e Luke tornavano dopo aver fatto una gara in bici tra le stradine di campagna della contea… Lei e zio Jesse preparavano quasi sempre una torta o una crostata, dal momento che i cugini tornavano sempre affamati, ed erano voraci come animali…. Si sedevano tutti a tavola, e chiacchieravano allegramente mangiando la torta… Bo parlava sempre a bocca piena, e Daisy lo rimprovera sempre, poi il biondino si voltava verso Luke, e entrambi scoppiavano a ridere…

In quel momento, però… mancava Luke…

“ Dov’è Luke, zio?” chiese Daisy… Avrebbe voluto che ci fosse stato anche lui, in onore dei vecchi tempi…

“ Era stufo allora gli ho chiesto se voleva andare a fare due passi qui in giro...”

“ Ah…”

Passò un po’ di tempo… Poi Bo si accorse che era tardi, e che doveva andare… Salutò zio Jesse e Daisy…

“ Torni per cena, oggi?” chiese lo zio mentre Bo già stava aprendo la porta…

“ Sì… Oggi sì… Ciao, ci vediamo dopo… Sono di fretta…”



Luke vide il cugino allontanarsi a bordo di Dixie… Iniziò davvero a sospettare del fatto che Bo stesse lontano da casa per non trovarsi faccia a faccia con lui…

Non si erano detti una parola, da quando avevano litigato la sera prima…






CONTINUA…








Ciao^^ Grazie a chi ha letto, e grazie a Jiuliet e a Lella Duke per aver recensito lo scorso capitolo…

Grazie Lella per avermi fatto notare il mio errore… Sorry ç.ç è stata una svista… Cercherò di fare più attenzione…


Baci, Lu Duke94









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Capitolo 11
*** Cap. 11 Tensione ***


Forever Brothers


CAP. 11 Tensione





Bo, come promesso allo zio, tornò alla fattoria per l’ora di cena… Daisy stava cucinando…

“ Ciao Bo… Fra poco sarà pronta la cena…” lo salutò allegramente lo zio, ma Bo non fece altrettanto, e si diresse verso il bagno…

“ Vado a lavarmi…”

Questo fece, ovviamente, andare zio Jesse su tutte le furie…

“ Dì un po’ ragazzo, non ti ho insegnato cos’è l’educazione?! Si saluta quando si entra in casa! Lo sai?! Ora chiedi scusa sia a me che a Daisy per non averci salutato!”  

Vedendo che il nipote continuava la strada verso il bagno senza nemmeno voltarsi, lo raggiunse e lo afferrò per un braccio…

“ è un ordine, Beauragard!” Bo lo guardò spazientito…

“ Scusa zio, scusa Daisy… Sono stato maleducato… Vado a lavarmi…” Il ragazzo rispose svogliatamente, con tono seccato, e ciò provocò l’ennesima ramanzina da parte di zio Jesse…

“ Ti sembra il modo di chiedere scusa?! Ti va di prenderci in giro?! Sei peggio dei bambini… Devo mandarti a letto senza cena come facevo quando eri piccolo?! Vedi di scusarti in modo decente!”

Bo si rese conto di aver spazientito lo zio…

“ Hai ragione… Scusa zio, scusa Daisy… è che sono stanco e un po’ nervoso… Non intendevo farvi arrabbiare… Mi dispiace, vi chiedo scusa…”

“ Non fa niente Bo, tranquillo…” Daisy era sempre carina e gentile con i cugini, si arrabbiava raramente con loro…

“ Bene… La prossima volta fa più attenzione a quello che fai o che dici, anche se sei stanco… D’accordo?”

“ Sissignore… Posso andare a lavarmi adesso?”

“ Certo… Ti chiamo quando sarà pronta la cena…”

“ D’accordo…”

Bo si trovava davanti alla porta del bagno, la stava per aprire, ma Luke lo precedette, uscendo dal bagno…

Avrebbe voluto chiedergli dove era stato per tutto il giorno e la sera prima, ma le parole non gli uscirono di bocca…

Bo non aveva niente da dirgli…

“ Ciao…” un semplice “ciao” e nemmeno un incrocio di sguardi… Entrambi si accorsero che dopo la lite il loro rapporto era cambiato… Entrambi speravano di rimediarlo al più presto, ma se le cose erano messe così, in un giorno intero si erano solamente detti “ciao”, ci sarebbe stata molta strada da fare…

Bo entrò in bagno e si chiuse la porta alla spalle… Luke rimase lì, di fronte alla porta per qualche secondo, poi si diresse in salotto…
Bo decise di farsi un bagno per rilassarsi un po’, era molto stanco e nervoso… Aveva in programma di passare la serata al Boar’s Nest ma non ne aveva davvero voglia, quindi decise che dopo cena sarebbe subito andato a letto…
Gli dispiaceva il fatto di non aver parlato con Luke… Dalla sera del litigio, si erano detti solamente “ciao” e non avevano passato tempo assieme… Avevano molta strada da fare per riappacificarsi… Bo temeva che il loro rapporto sarebbe rimasto così: uno sguardo di sfuggita e poche parole…

Scacciò quei pensieri, avrebbero superato quel momento, insieme, come avevano sempre fatto… Lo sperava…

Uscì dalla vasca, si asciugò e si vestì… Tamponò i biondi capelli con un asciugamano finchè furono umidi, li avrebbe lasciati asciugare da soli, all’aria… Dopo cena sarebbe rimasto un po’ fuori sul dondolo davanti alla porta d’entrata…

“ Bo! È pronta la cena!” Lo avvertì Daisy…

“ Arrivo…”

Bo uscì dal bagno e si diresse in cucina… Si sedette al suo posto, di fianco a Daisy e di fronte a  Luke… Zio Jesse era capotavola… Per la prima volta da quando Bo era fuggito dopo la “rissa” con il cugino, lui e Luke si guardarono negli occhi…

In quello sguardo c’era ancora traccia di rabbia e orgoglio, ma anche un lieve dispiacere…

“ Preghiamo…” Il loro scambio di sguardi fu interrotto dalla voce di zio Jesse…

“ Signore, grazie per la tavola che anche oggi ci hai imbandito…”

“ Amen” risposero i tre cugini all’unisono…

“ Bene… Possiamo iniziare a mangiare…”

A tavola regnava una strana tensione… Zio Jesse provò ad iniziare un discorso qualsiasi…

“ Buona questa zuppa, vero ragazzi? Complimenti Daisy….”

“ Grazie, zio…” rispose Daisy…

“ Già…” La discussione fu troncata dalla secca risposta di Bo…

Luke alzò lo sguardo verso il cugino minore… Bo si accorse di essere osservato. Fissò gli occhi azzurri di Luke…

“ Che c’è?!” gli chiese in tono brusco…

Luke riabbassò lo sguardo sul suo piatto…

“ Niente…” rispose indifferente…

Ci furono ancora minuti di silenzio…

“ Allora, ragazzi, andate al Boar’s Nest stasera?”

“ No, io non ci vado, zio… Sono stanco, fra poco vado a letto…” Bo aveva ancora i capelli umidi…

“ Ah, e tu, Luke?”

“ No… Non ne ho voglia…”

“ D’accordo… Passeremo una piacevole serata in famiglia…”

“ Piacevole?” pensò Daisy, “ regnano solo il silenzio e la tensione qui… Appena qualcuno apre bocca, la discussione viene troncata subito…”

“ Dove sei stato ieri sera, Bo?” in realtà Luke lo sapeva già… Voleva solo scambiare qualche parola con il cugino minore…

Bo non rispose, non guardò nemmeno il cugino…

“ Ti ho fatto una domanda, Bo…”

“ E che ti interessa?! Mica devo dirti tutto quello che faccio! Saranno affari miei, no?”

Bo si alzò violentemente dalla sedia…

“ Ti ho solo chiesto dove sei stato!” non erano quelle le parole che voleva scambiare con Bo…

Anche Luke si alzò in piedi… Ora si fissavano negli occhi…

“ E io ti chiesto cosa ti interessa!”

“ Basta ragazzi, smettetela! Non vorrete litigare di nuovo, spero…”

“ è Luke che si intromette sempre!”

“ Ti ho solo chiesto dove sei stato!” ribadì il cugino maggiore...

“ E mica devo dirlo a te!”

“ A zio Jesse lo dici però!”

“ è lui il capo famiglia! A lui devo dirlo!”

“ E io sono tuo cugino maggiore! Lo puoi dire anche a me!”

Daisy si intromise nella discussione, con la speranza di evitare una nuova lite…

“ Bo, Luke, per favore… Luke, Bo ha ragione, non è obbligato a dirti tutto… E Bo, Luke ti ha solo chiesto dove sei stato ieri sera, non ha fatto niente di male…”

Bo lanciò un’occhiataccia al cugino…

“ Al Boar’s Nest… Contento adesso?! O vuoi anche farmi la ramanzina perché sono rientrato tardi?!”

“ Bo, avanti, smettila adesso! Le hai già prese abbastanza ieri sera…”

“ Come ti permetti, Luke?!”

Zio Jesse si alzò in piedi…

“ Basta! Ora avete esagerato! Andate in camera vostra! Tutti e due! E vedete di non litigare di nuovo! Io e vostra cugina dobbiamo sempre sorbirci le vostre liti! Ci siamo stufati adesso!”

Tutti e tre i nipoti guardarono zio Jesse stupiti… Era da tempo che non si arrabbiava a quel modo… Era davvero furioso… Stava urlando… Bo e Luke avevano davvero esagerato… Decisero di obbedire a zio Jesse, e se ne andarono in camera loro…

Zio Jesse si sedette nuovamente e sospirò…

“ Mi hanno fatto perdere la pazienza quei due testoni… Sono più cocciuti dei muli, vogliono sempre averla vinta… Spero di aver concluso qualcosa chiudendoli entrambi in camera come facevo quando erano bambini… Forse riescono a chiarirsi…”

“ Speriamo…” Daisy si alzò ed iniziò a sparecchiare la tavola…

“ E poi dovranno scusarsi… Per aver rovinato il bel momento della cena, in cui tutta la famiglia è unita… Dovrebbe essere un momento allegro e spensierato…”

“ Già… Hanno esagerato…”



Bo era sdraiato sul suo letto, con le braccia intrecciate dietro alla testa, e fissava il soffitto… Luke era nella stessa posizione… Erano diversi minuti che erano chiusi in camera… Non si erano detti una parola…

Bo sbuffò…“ Che noia…”

Luke non rispose… Non sapeva cosa rispondere, e non voleva farlo per paura di dire qualcos’altro di sbagliato…

Il minore approfittò del momento noioso per mettere in ordine il suo comodino…

Luke chiuse gli occhi… Si sarebbe riposato un po’…

Nel cassetto del comodino Bo trovò un foglio scritto con calligrafia da bambino, e alcuni disegni… Li prese in mano, e li appoggiò sul letto, convinto che fossero solamente cartacce inutili… Poi le guardò con più attenzione, sorrise e le ripose nel cassetto…

Diede una rapida occhiata a Luke… Era sdraiato su un fianco e gli dava la schiena, ma non stava dormendo, di solito ci metteva secoli ad addormentarsi, soprattutto a quell’ora… Saranno state circa le otto e mezza di sera…

Anche Bo si sdraiò sul suo letto, e decise di rimanere lì per un po’…

Da quanto tempo era chiuso in camera con suo cugino? I suoi capelli ora erano completamente asciutti… Era passato molto tempo, e in quei lunghi minuti trascorsi in quella camera il silenzio era stato sovrano…
 

Bo si alzò, si diresse verso la porta della camera e l’aprì…

“ Bo… Dove vai? Zio Jesse si arrabbierà… Era furioso… Ci ha detto di rimanere qui… Lo sai che è meglio non contraddirlo...”

Bo si fermò per alcuni secondi, ma non si voltò verso il cugino… Proseguì…

“ Gli devo chiedere una cosa…”

Luke lo seguì… Arrivarono in cucina… Zio Jesse non fu molto contento di vederli…

“ Cosa vi avevo detto?! Ultimamente voi due state diventando troppo… troppo… ribelli! Ecco, troppo ribelli! Non vi ho insegnato ad obbedire agli ordini?! Vi avevo detto di rimanere in camera vostra! E ora, aspetto spiegazioni! Perché siete usciti?”

Entrambi sapevano che era pericoloso interrompere zio Jesse durante una delle sue ramanzine…

“ Bo è uscito, ha detto che ti voleva chiedere una cosa, e io l’ho seguito…” si giustificò Luke...

“ Ecco!Ma non sai farti gli affari tuoi una volta tanto, cugino?!”

“ Basta! Non ricominciate a litigare! Cosa mi dovevi chiedere, Bo?”

Bo guardò in basso… Già sapeva la risposta, ma glielo avrebbe chiesto comunque…

“ Io… Ecco… Volevo chiederti se… se mi lasceresti andare... al Boar’s Nest….” Luke si accorse che il cugino faceva di tutto pur du non restare solo con lui...

“ Cosa?! Non avevi detto che saresti andato subito a dormire?! E poi cosa vi ho detto io? Di stare in camera vostra visto come vi siete comportati a cena! Nessuno lascerà la fattoria questa sera, chiaro?!”

Ecco, sarebbe stato meglio rimanere in camera…

“ D’accordo…” Bo fece per tornare in camera, seguito da Luke, quando i due furono fermati dallo zio…

“ Fermi, voi due! Dovete scusarvi con me e con Daisy per come vi siete comportati a cena!”

“ Hai ragione, zio… Scusateci, non volevamo rovinare la cena… Ci dispiace…” rispose il giovane Duke dai capelli scuri…

" Scusa..." ripetè Bo, anche se il cugino aveva parlato a nome di entrambi...

“ Bene, e ora tornatevene in camera… Avete litigato di nuovo lì dentro?”

I due non risposero, si avviarono in camera… Luke si voltò e fissò zio Jesse…

Zio Jesse capì che non si erano rivolti una parola malgrado fossero rimasti lì dentro per quasi un'ora…. Ma ora avevano tutta la sera a disposizione per chiarirsi…



CONTINUA…



Ciao!!^^ Ecco l’undicesimo capitolo di “Forever Brothers”…

Grazie a chi ha letto e in particolare a chi ha recensito, ( Lella Duke) spero che la mia Fiction vi piaccia…^^


Baci, Lu Duke94



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Capitolo 12
*** Cap. 12 Non è il momento giusto ***


Forever Brothers




CAP. 12 Non è il momento giusto  






“ ‘Notte…”

“ ‘Notte? Vai già a dormire?” A Luke pareva strano che il cugino andasse a dormire così presto… Era evidente che non voleva parlare con lui…

“ Tanto non c’è niente di meglio da fare…” Bo si girò nel letto, dando le spalle al cugino… Si infilò sotto le coperte, Luke riusciva a vedere solamente una ciocca di capelli del cugino minore…

“ Fa’ come vuoi…” rispose indifferente il giovane… In un certo senso era meglio così, avrebbero evitato l’ennesima lite… Nell’altro senso però, avrebbero potuto finalmente chiarirsi…



“ Che cosa c’è, zio?”

Zio Jesse se ne stava assopito nei suoi pensieri, di fronte al caminetto, godendo di tutto il suo calore… Ma era evidente che qualcosa lo affliggeva… Di solito era lui a correre in soccorso dei suoi nipoti quando stavano male per qualcosa, ma questa volta il compito era toccato a Daisy…

“ Sono preoccupato per quei due testoni…”

“ Dai zio, hai fatto bene, almeno così potranno chiarirsi…”

“ Lo dubito… Non si sono detti niente durante tutto questo tempo… Capisco che devono far pace quando se lo sentono, però in una giornata intera non si sono nemmeno guardati in faccia…”

“ Te l’hanno detto loro che non hanno parlato?” Daisy era seduta sul bracciolo della poltrona sulla quale era seduto lo zio…

“ No… Ma l’ho capito da solo…”

Sapeva che zio Jesse era in grado di capire qualsiasi cosa solamente guardando negli occhi uno dei suoi nipoti… Era un uomo saggio ed intuitivo, e con il tempo aveva imparato a capire i suoi ragazzi meglio di chiunque altro… Erano come dei figli per lui…

“ Devi dar loro del tempo, zio… Hanno litigato seriamente stavolta… Non si risolverà tutto con una chiacchierata…”

“ Sì, ma se non ci provano nemmeno…”

“ Forse non se la sentono di chiarirsi e scusarsi subito… Sai come sono fatti… E poi con l’orgoglio che si ritrovano, non sarà tanto semplice per loro riconoscere le proprie colpe e chiedersi scusa l’un l’altro…”

“ Lo so, Daisy… Ma questa volta, per la prima volta in tutta la mia vita, temo che il loro rapporto venga rovinato, se continuano così…”

“ Coraggio, zio… Riusciranno a superare questo momento difficile… riusciremo a superarlo tutti insieme…”

“ Hai ragione Daisy… Siamo una famiglia e dobbiamo superare i momenti difficili stando uniti…”

Zio Jesse accarezzò i capelli di Daisy, pensando a cosa stava succedendo nel frattempo nell’altra stanza… Avrebbe tanto voluto saperlo ed aiutare i suoi nipoti a chiarirsi, ma era consapevole del fatto che due uomini certe cose le dovevano chiarire da soli…



Bo si alzò dal letto e si spogliò, rimanendo a petto nudo e con un paio di pantaloni lunghi di un pigiama, poi si sdraiò sul letto…

Luke fece altrettanto, ma lui andava a dormire con un paio di boxer, aveva sempre odiato andare a letto in pigiama…

Bo avrebbe voluto addormentarsi, ed abbandonare così quella tensione che invadeva la loro stanza, ma non riusciva proprio a dormire, era troppo presto, e anche se era molto stanco non si sarebbe addormentato tanto facilmente…

Lo stesso valeva per Luke…

Nell’aria si poteva respirare tutta la tensione fra i due cugini…
Il silenzio, ancora una volta, regnava sovrano…

“ Non riesci a dormire?” Luke azzardò una domanda al cugino, tanto per interrompere il silenzio inquietante…

Bo lanciò un’occhiataccia al cugino maggiore…

“ Anche se fosse?!” rispose con tono di sfida…

Luke non avrebbe voluto litigare di nuovo… Sapeva che lui e Bo erano già andati troppo oltre…

“ Niente… Chiedevo…”

“Come tuo solito! Non sei proprio capace di farti gli affari tuoi!”

“ Che irascibile… Ho solo chiesto se non riuscivi a dormire, non credo sia un crimine…”

“ Smettila Luke… Non ho voglia di litigare oggi…” stavolta il suo tono era molto più tranquillo…

“ Credi che io mi diverta a litigare con te?!”

“ Da quel che vedo sì…”

“ Smettila di provocarmi, Bo… Ti ricordo che ne hai già prese abbastanza ieri sera… Ma se vuoi completo l’opera…”

“ Perché tu ne sei uscito illeso, vero?”

Luke non rispose… Si trattenne perché sapeva che se avrebbe risposto al cugino quella discussione si sarebbe risolta con l’ennesima lite… E di certo zio Jesse non l’avrebbe tollerato…

Bo avrebbe voluto provocare il cugino, ma si rese conto che non era il caso di infierire…

“ Ti sei divertito ieri al Boar’s Nest?” Luke ce la mise tutta per non far sembrare la frase una provocazione, cercò di farla sembrare una normale chiacchierata tra cugini…

“ Mh…” quella di Bo sembrava più un muggito che una risposta....

“ è un sì o un no?”

“ Sì…”

“ Di molte parole oggi!” fece Luke sarcastico… In realtà la sua intenzione era quella di iniziare a parlare di un argomento qualsiasi con il cugino…

Di solito Bo riusciva sempre a capire quando Luke scherzava o quando faceva sul serio, ma in un momento così carico di tensione lo prese come un insulto, una provocazione…

“ Se non ti va bene quello che dico, allora smettila di fare domande stupide e di rompere le scatole!”

“ Scusa, non intendevo offenderti…” Luke rispose con tono innocente, infatti non era sua intenzione provocarlo…

La discussione finì lì, dal momento che Bo non rispose al cugino…

Non riuscivano proprio a parlarsi come facevano di solito, una qualunque discussione finiva sempre con una litigata…
Bo si sdraiò sul letto…

Luke rimase seduto sul suo a fissare la schiena del cugino minore… Gli dispiaceva molto il fatto di non potergli parlare… Avrebbe voluto chiedere scusa per il giorno prima, e chiarirsi con lui, ma si era reso conto che non era proprio il momento giusto per farlo, però avrebbe voluto chiarirsi il più presto possibile… Le giornate erano terribilmente noiose senza di lui… Insieme sapevano sempre come divertirsi, anche mentre lavoravano… Ora il loro rapporto era così carico di tensione che una sola parola avrebbe potuto far scattare un’altra tremenda lite, specialmente se Luke avrebbe citato la lite del giorno prima… Aveva davvero paura che se avrebbero aspettato ancora molto a chiarirsi il loro rapporto sarebbe rimasto così come era in quel momento… Aveva davvero paura di perdere suo cugino…

Bo era troppo nervoso per chiarirsi con Luke, sperava che il cugino maggiore non iniziasse a parlare della lite del giorno prima, perché sapeva che gli avrebbe risposto male e che avrebbero iniziato di nuovo a bisticciare… Tuttavia credeva che Luke non avrebbe avuto la minima intenzione di scusarsi… Bo sapeva che era soprattutto colpa sua, e temeva che Luke, una volta riaperto il discorso della lite, lo avrebbe insultato di nuovo, e avrebbe iniziato ad incolparlo di aver rovinato la cena, di aver fato arrabbiare zio Jesse, di aver fatto star male Daisy, che non sopportava di vederli litigare, e gli avrebbe rinfacciato tutte le colpe del giorno prima… Non era affatto il momento giusto per chiarirsi… Iniziò a pensare che se il loro rapporto fosse rimasto così, non avrebbero più avuto l’occasione di chiarirsi, e fra di loro sarebbero rimasti quella tensione e quel silenzio che in quel momento invadevano la loro stanza…

 Bo sospirò…
“ Luke non voglio perderti…” Mormorò il giovane sottovoce, ma il cugino non  lo avrebbe sentito comunque, dal momento che poco prima era uscito, probabilmente per andare in bagno…


“ Luke! Che ci fai qui?! Mi sembra di avervi dato un ordine, e voglio che lo rispettiate!”

“ Scusami, zio… Ma avevo bisogno di uscire un po’ da quella stanza…”

Zio Jesse riuscì a percepire la tristezza nella voce di Luke…

“ Vuoi sederti qui un attimo?” chiese gentilmente lo zio…

“ Grazie, zio…”

Luke si sedette di fronte a zio Jesse e a Daisy…

“ Come va… Con Bo?”

Luke sospirò…

“ Non bene, direi…”

“ Luke, che è successo?” chiese Daisy, preoccupata… Temeva che i due avessero litigato di nuovo…

“ Niente… è questo il problema, non è successo niente… Ogni volta che dico qualcosa, o che lui dice qualcosa, o finiamo col bisticciare di nuovo, o non ci degnamo di uno sguardo…”

“ Lukas, questo dipende da voi… Ma avete almeno provato a chiarirvi?”

“ Zio Jesse, come pretendi che riusciamo a chiarirci se bisticciamo anche se gli chiedo se non riesce a dormire?”

“ Bè, forse non è il momento adatto…”

“ Già… Zio, ci lasci uscire dalla nostra stanza?”

Zio Jesse lanciò a Luke uno sguardo severo…

“ Per favore…” lo implorò Luke…

“ D’accordo, ma solo perché è probabile che rimanendo da soli  bisticciate di nuovo…”

“ Grazie, zio Jesse…”

“ Va’ a dirlo a Bo…”

“ Sissignore!”

Per fortuna… Se sarebbe rimasto ancora chiuso in camera con suo cugino, sicuramente avrebbero litigato di nuovo, era impossibile risolvere la situazione in quel momento… Luke sperava che il giorno dopo Bo fosse stato più di buon umore, sperava di chiarirsi con lui il più presto possibile…



“ Bo… Zio Jesse ha detto che ora possiamo uscire…”

Bo era seduto infondo al letto, stava scrivendo qualcosa su un foglio, appoggiato sul comodino…
Luke avrebbe voluto chiedergli cosa stesse facendo, ma ricordando quello che era successo a cena, decise di risparmiare la domanda…

“ Vieni fuori in salotto con noi?”

“ Magari dopo…”

A Luke dispiacque molto… Magari, con l’aiuto di zio Jesse, sarebbero riusciti almeno a parlarsi come facevano normalmente… Avrebbe voluto rimanere in camera con lui, ma visto quello che era successo durante tutto il tempo che erano rimasti soli, decise di lasciar perdere, e di raggiungere zio Jesse e Daisy in salotto…



“ Dov’è Bo?” chiese Daisy…

Vedendo lo sguardo dispiaciuto del cugino, la ragazza pensò il peggio…
“ Se n’è andato di nuovo?!” pensò… “ No, non lo farebbe mai, non disubbidirebbe così a zio Jesse, non ci farebbe preoccupare così….”

“ Ha detto che forse viene dopo…”

Daisy sospirò di sollievo…





CONTINUA…








Rieccomi qui!!!^^

Ringrazio chi ha letto lo scorso capitolo, in particolare Jiuliet che ha recensito…

Ecco il 12° capitolo…

Domani, sabato 9, partirò di nuovo per i monti, tornerò domenica 17 di sera e starò a casa fino lunedì 18 di sera, per poi ripartire con la mia amica fino a giovedì 21 di sera…
Tutto questo per dirvi che aggiornerò o domenica 17 o lunedì 18… ç_ç e tornerò giovedì 21 di sera… ç_ç


Baci, Lu Duke94







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Capitolo 13
*** Cap. 13 Ricordi ***


Forever Brothers


CAP. 13 Ricordi




“ Perché prima aveva tanta fretta di uscire e adesso invece vuole rimanere in camera?” chiese zio Jesse con tono di rimprovero…

“ Non so, zio… Stava scrivendo qualcosa su un foglio, ma non ho voluto chiedergli cosa stesse facendo, per paura che si ripetesse ciò che è successo a cena…”

“ Capisco…”

“ Luke, vi siete almeno parlati tu e Bo?” Daisy sapeva che zio Jesse non sbagliava mai quando si trattava di capire i propri nipoti, ma cercava conferma da Luke…

“ No… Fino a quando Bo è uscito per chiedere a zio Jesse se lo lasciava andare al Boar’s Nest non ci siamo detti niente… Poi lui ha detto che voleva dormire… Dopodichè è passato altro tempo, così, per rompere il silenzio, gli ho chisto se non riusciva a dormire… E abbiamo finito col litigare di nuovo… Finita la discussione, gli ho chiesto se si era divertito, ieri sera, al Boar’s Nest…”

“ E…?”

“ E abbiamo bisticciato di nuovo… Poi sono uscito…”
“ è strano, non riusciamo a parlare con disinvoltura… Dobbiamo stare attenti a ciò che diciamo, non sappiamo che dire, e finiamo sempre col bisticciare… Zio Jesse, io ho paura che il nostro rapporto possa rimanere così…”

Zio Jesse si alzò, per sedersi poi vicino al nipote…

“ Vedi, Lukas… Non è una delle solite liti innocenti, questa… Stavolta siete andati davvero troppo oltre… Ma ciò non significa che non possiate sistemare le cose… Dovete essere entrambi pronti a far pace, e dovete chiarirvi nel momento giusto… è chiaro che se cerchi di sistemare le cose stasera, vista la situazione, finirete col litigare di nuovo… Io vi ho già aiutati, Lukas… Ho fatto il mio dovere, ho parlato con voi… Certo, se avete bisogno di appoggio o di consigli, io sarò sempre disponibile ad aiutarvi… Ma dovete essere voi a chiarirvi, a riconoscere le vostre colpe e a chiedere scusa… Siete due uomini, Lukas… Non posso intervenire io come facevo quando eravate piccoli…”

Luke sospirò… Aveva i gomiti appoggiati sulle ginocchia, e lo sguardo fisso sul pavimento…

“ Grazie, zio… è solo che io vorrei chiarirmi subito con lui… Ho paura che aspettando troppo potremmo distaccarci ancora di più…”

“ Devi aspettare che anche tuo cugino sia pronto per far pace…”

“ Lo so, zio Jesse… Lo so…”

“ Bene… Allora vedrai come andranno le cose domani?”

“ Sì… Se Bo sarà di buon umore, probabilmente cercherò di chiarirmi subito con lui… So di aver sbagliato, e voglio scusarmi… Però non so se lui prova lo stesso…”

“ Lo saprai quando vi parlerete….”

“ Già, hai ragione… Grazie zio, sul tuo appoggio posso sempre contare…”

Luke abbracciò zio Jesse…

“ Bravo ragazzo…” lo zio gli battè una mano sulla schiena…

Daisy aveva assistito alla conversazione… Suo zio era sempre così gentile, saggio e disponibile… Sempre dolce… Quando c’era bisogno di lui, lui c’era sempre…

“ Bene… Vuoi andare a chiamare Bo? Coraggio, chiedigli se vuole venire qui con noi…”

“ Sissignore…”

Luke si avviò verso la sua stanza… Zio Jesse era riuscito ad accendergli un lume di speranza e a strappargli un sorriso…


“ Bo, zio Jesse ha chiesto se vuoi uscire un po’ in salotto con noi? Ti va?”

Luke aveva già iniziato la domanda ancor prima di varcare la soglia della porta… Il suo tono era allegro e spensierato ora… Aveva proprio bisogno di zio Jesse…

Entrando vide il cugino sdraiato sul letto… Si avvicinò a lui…

“ Allora, vieni?”

Si accorse che si era addormentato…

Era raggomitolato sotto le coperte, che quasi gli coprivano il viso…

Sembrava di rivederlo da bambino… Il suo viso era così rilassato ora, non teso e nervoso come prima… Luke si chiese come avesse potuto litigare con quel volto d’angelo… Insultarlo, incolparlo, e persino picchiarlo… Sulla fronte aveva ancora il cerotto che zio Jesse gli aveva messo per medicargli la ferita che si era procurato uscendo di strada con il Generale… Sul labbro si notava il segno di un taglio, che si era procurato litigando con il cugino, e anche alcuni graffi qua e là… Sempre per lo stesso motivo…
Guardandolo, Luke si sentì più in colpa che mai… Fin dal primo giorno alla fattoria, aveva sempre sentito il bisogno di proteggerlo… Per lui era come un fratellino… Stava sempre attento a Bo… Gli raccomandava sempre di comportarsi bene a scuola, quando erano piccoli… Gli divceva sempre di fare attenzione quando usciva… E lo faceva tutt’ora…
Quando da piccolo Bo cadeva e si faceva male, Luke era sempre pronto a curarlo, lo prendeva in braccio e gli diceva che andava tutto bene, e lui subito smetteva di piangere… Si sentiva sempre protetto fra le braccia di Luke…
Quando prendeva un brutto voto a scuola o faceva qualcosa di male, si rifugiava in camera, e rimaneva lì per ore, per paura di dirlo a zio Jesse… Luke gli era sempre vicino in quei casi, e lo difendeva sempre con lo zio… Veniva sempre sgridato e punito per essersi intromesso in qualcosa in cui lui non c’entrava, e Bo si sentiva in colpa anche per questo… Allora Luke lo consolava ancora, gli diceva che non doveva sentirsi in colpa, che l’aveva fatto per difenderlo, era stata una sua scelta, e che i veri uomini accettavano le conseguenze delle proprie scelte, proprio come gli aveva insegnato zio Jesse…
Era il suo fratellino da proteggere… E ora aveva litigato con lui, temeva che il loro rapporto potesse rovinarsi per sempre, mandando a monte tutti gli anni passati assieme… Avevano instaurato un buon rapporto, più da fratelli che da cugini… Sì, il loro era un amore fraterno… Riuscivano ad intendersi con un solo sguardo, sempre…
Quando era nei Marines, a combattere in Vietnam, il suo unico scopo per il quale doveva sopravvivere era Bo… Non poteva lasciarlo solo… Lui aveva bisogno di Bo, e Bo aveva bisogno di lui… Aveva pianto tantissimo, durante quel periodo… E ogni volta pensava a come stava Bo… Non voleva che soffrisse a causa sua…



“ Zio Jesse, Bo si è addormentato… Vado a dormire anch’io… Sono stanco…”

“ D’accordo… Buonanotte…”

“ Buonanotte, zio… Buonanotte, Daisy…”

“ Buonanotte, cugino…”



Bo si svegliò nel bel mezzo della notte… La pioggia ticchettava sul vetro della finestra, e il vento produceva un forte sibilo… Bo, fin da piccolo, aveva sempre odiato dormire quando pioveva… Si rifugiava sempre nel letto di Luke, perché aveva paura del rumore della pioggia, e Luke gli permetteva sempre di stare nel suo letto…

Diede un’occhiata al cugino…. Stava dormendo… A Bo sarebbe piaciuto tornare bambino e rifugiarsi ancora nel letto di Luke…

Era il suo angelo custode, lo proteggeva e lo difendeva sempre… Per lui era come un fratello maggiore, e un modello da seguire…
Quando Luke aiutava zio Jesse e metteva a posto la legna, Bo seguiva e lo imitava sempre, anche se il lavoro non gli riusciva molto bene, dal momento che lui aveva 4 anni mentre Luke ne aveva 8… è sempre stato forte e intelligente, maturo e generoso…
Bo desiderava essere come lui… Luke non aveva paura di niente, nemmeno di affrontare zio Jesse per difendere Bo… Era fortissimo, e lo difendeva anche dai bulli che lo minacciavano e volevano rubargli il pranzo a scuola… Alla fattoria era sempre generoso, e si offriva sempre di aiutare zio Jesse in qualche lavoro, e accompagnare lui e Daisy a scuola…
Quando Luke era partito per il Vietnam, Bo aveva sofferto moltissimo… Aveva paura di non poter più riabbracciare il cugino… Era stata una notizia terribile per lui… Non poteva perdere Luke… Lui, zio Jesse e Daisy erano la cosa più importante della sua vita… Passò giorni, settimane, mesi, chiuso in camera…
Zio Jesse e Daisy tentavano di convincerlo ad uscire, gli portavano il pranzo in camera… Non sarebbe uscito nemmeno per mangiare… La prima settimana mangiò poco niente… Fu uno dei momenti più terribili di tutta la sua vita…
Il giorno in cui Luke tornò dal Vietnam, invece, fu uno dei giorni più felici di tutta la sua vita… Si abbracciarono…

“ Ho avuto paura, Luke… Temevo di non poterti più riabbracciare… Perché sei partito?! Perché!?”

Quel giorno Bo era in lacrime… Ma erano soprattutto lacrime di gioia…

“ è tutto ok, Bo… Sono qui ora… Sto bene…”

Luke era tornato… Era sempre lui… Sempre protettivo nei confronti del cugino… Anche se nel primo periodo parlava poco, mangiava poco ed era sempre triste… Dopotutto, dopo aver visto gli orrori della guerra, non poteva certo essere felice… Bo lo capiva…

“ Beauregard… Bo… Ti devo dire una cosa… Se sono sopravvissuto, è grazie a te, alla mia volontà di riabbracciarti e di riaverti sempre al mio fianco, di proteggerti come ho sempre fatto… Eri tu, il motivo per il quale dovevo sopravvivere… Certo, anche zio Jesse e Daisy sono importanti per me… Ma l’ho fatto per te, sono qui per te, FRATELLINO… Ti voglio bene…”

Bo scoppiò in lacrime quando Luke glielo disse…

Durante quel periodo buio, temeva di perdere Luke…
Ogni notte faceva sempre lo stesso incubo, e tutti sanno che gli incubi nascono dalle nostre più grandi paure…
 

Bo era nel suo letto… Si svegliava la mattina, e il letto di Luke era vuoto… Correva per tutta la casa, nel fienile, urlando il suo nome… Non c’era… Allora cercava zio Jesse e Daisy, ma anche loro erano spariti… Si accasciava a terra, avvolto da una nebbia scura… Rimaneva solo… E tutto intorno a lui diventava enorme…
 

Quando si svegliava, era tutto sudato, e si avvicinava al letto di Luke, per cercare conforto, ma si scordava che lui non c’era…
 Era il suo più grande incubo: perdere Luke e la sua famiglia… Ma anche sr ora Luke non era a combattere in guerra,c’era comunque il rischio di perderlo, se il loro rapporto fosse rimasto così…


Si girò dall’altro lato… Non avrebbe permesso a nessuna lite di portargli via suo cugino…. suo fratello… Aveva già rischiato di rimanere solo quando Luke partì per il Vietnam, e lui era tornato, perché non poteva abbandonarlo… E ora non avrebbe permesso a quella stupida lite di portarglielo via… Non c’era riuscita la guerra, per quale motivo avrebbe potuto riuscirci una lite?

Dopo poco tempo si riaddormentò…






CONTINUA…











Ciao a tutti!!!^^

Grazie a chi ha letto e soprattutto a chi ha recensito:
Jiuliet e Lella Duke…

Ecco il 13° capitolo!^^
Domani sera o martedì sera ri-partirò per poi tornare giovedì sera…ç_ç

Quanta nostalgia per EFP ho provato in questi giorni… Ma per fortuna c’era mia cugina a tenermi compagnia…^^

Bene, scusate se l’ho tirata un po’ lunga, tutto per dirvi che non so quando aggiornerò, probabilmente giovedì sera, o venerdì…^^ O forse anche domani pomeriggio, data la mia voglia di scrivere^^
Spero che il capitolo vi sia piaciuto…


Baci, Lu Duke94







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Capitolo 14
*** Cap. 14 Ancora distanti ***


Forever Brothers


Cap. 14 Ancora distanti



Si strofinò gli occhi ancora assonnati… Si alzò in piedi avvicinandosi alla sveglia… Le sei del mattino… Era da molto che non si alzava a quell’ora…
Si passò una mano fra i biondi e morbidi capelli arruffati… Afferrò i vestiti che aveva preparato la sera prima infondo al letto e si vestì, facendo attenzione a non fare troppo rumore e a non svegliare il cugino…Diede una rapida occhiata al letto di Luke… Stava dormendo…
Uscì dalla stanza, accostando la porta… Chiudendola avrebbe fatto rumore, e Luke aveva il sonno leggero, lo avrebbe sentito di sicuro… Uscì e si diresse in cucina…


Si era svegliato poco prima… Stava per alzarsi quando notò che il cugino si stava svegliando…
Era strano che si svegliasse a quell’ora… Saranno state le sei del mattino… Lo osservò mentre si vestiva, poi si accorse che si stava voltando, allora fece finta di dormire… Bo si diresse verso la porta, la aprì, uscì e l’accostò, il tutto senza accorgersi del fatto che il cugino lo osservava… Dove stava andando a quell’ora?


In cucina trovò zio Jesse seduto al tavolo e Daisy che preparava la colazione… Sbadigliò sfacciatamente, senza coprirsi la bocca con la mano…

“ Buongiorno zio Jesse… Buongiorno Daisy… Non serviva che vi svegliaste a quest’ora per me…”

“ Buongiorno Bo… Siediti, è pronta la colazione…”  lo invitò sorridente zio Jesse…

Daisy si avvicinò al cugino e gli stampò un bacio sulla fronte…

“ Buongiorno tesoro…”

Gli versò del caffè nella sua tazza e gli porse un piatto con alcune fette di pane e marmellata, che lei stessa aveva preparato…

“ Grazie, Daisy… Ma davvero, non serviva…”

“ Ma figurati… Non è un problema per me svegliarmi a quest’ora….”

“ Tantomeno per me, che spesso resto sveglio fino a notte fonda ad aspettare che tu e tuo cugino rientriate dopo essere usciti la sera…” intervenne lo zio…

Bo si sentì un po’ in colpa, in fondo anche l’altra sera erano rimasti tutti svegli fino a tardi ad aspettarlo…

“ Buongiorno…” salutò Luke con la voce ancora assonnata… Non si era ancora vestito, indossava solo i boxer…

“ Buongiorno Luke…”

“ Buongiorno…”

Bo non salutò il cugino… Stava pensando ad una scusa da inventarsi…

“ Non si saluta, cugino?”

“ Buongiorno…” rispose Bo abbassando subito lo sguardo sul suo piatto…

Luke si sedette a fianco di zio Jesse…

“ Come mai sveglio a quest’ora, Bo?”

“ Ehm, i-io… mi sono svegliato e non riuscivo più a riaddormentarmi…”

Luke guardò diffidente il cugino minore… Era evidente che stava mentendo… Sapeva che probabilmente se avesse detto ciò che stava per dire avrebbero litigato di nuovo, ma voleva vederci chiaro in quella faccenda…

“ Sì, prova a raccontarne un’altra… Avanti Bo… L’ho capito che c’è sotto qualcosa, sai? Ti svegli presto e stai fuori praticamente tutto il giorno… Non sono scemo, avanti, dimmi che sta succedendo…”

“ Non sta succedendo proprio niente! Uno non può svegliarsi presto la mattina e uscire?”

“ Lo stai facendo per non trovarti faccia a faccia con me, vero? Avanti, dimmi la verità Bo…”

“ Smettila Luke… Ci siamo trovati faccia a faccia ieri sera se non sbaglio…”

“ E anche lì hai tentato di fuggire…” Luke si rese conto poco dopo di ciò che aveva detto, e si rese conto del fatto che era una provocazione… Guardò in faccia il cugino… Aveva un’espressione ferita…

Si alzò dalla sedia e si diresse verso la porta d’entrata…

“ Mi stai dando del vigliacco, Luke… E lo stai pensando davvero… Non lo avevi mai fatto prima d’ora…” la sua voce tremava...

Uscì in fretta e si allontanò a bordo del Generale, che era stato riparato dal fedele meccanico e amico Cooter…

Zio Jesse guardò Luke, deluso…

“ Zio Jesse, io… io non volevo… Credimi…”

“ Ma l’hai fatto… L’hai ferito… Non è servito a niente tutto il dispiacere che provavi ieri sera, Lukas?”

Luke non rispose, si limitò a fissare la tovaglia rossa e bianca, con la testa china… Zio Jesse provava compassione nei confronti del nipote, ma allo stesso tempo era deluso dal suo comportamento…

Zio Jesse si alzò e si diresse verso la porta…

“ Aspetta, zio Jesse…”

Luke lo afferrò per un braccio…

“ Per favore… So che tu lo sai… Ti prego, dimmi che sta succedendo…”

“ Io non  te lo posso dire… Te lo dirà Bo, quando vorrà… Anche se penso che ci vorrà molto, visto che adesso ci è rimasto male per quello che gli hai detto…”

Luke si sentì tanto in colpa, nell’udire quelle parole…

“ Mi dispiace… Io non intendevo…”
“ Basta, Lukas! Lo devi dire a lui, non a me…” Luke fu interrotto bruscamente da zio Jesse…

Il ragazzo allentò la presa permettendo così a zio Jesse di uscire…

Daisy si avvicinò al cugino e lo abbracciò… Il giovane non rispose a quell’abbraccio…

“Tu lo sai, che cosa sta succedendo, Daisy?”

Daisy fissò gli occhi azzurri del cugino maggiore…

“ Non posso mentirti, lo sai… Quindi ti dico semplicemente la verità… Sì, lo so, ma non te lo posso dire, sarà Bo a dirtelo…”
Luke si sottrasse dall’abbraccio della cugina, e si diresse in camera sua, a vestirsi…


Odiava tenere nascosto qualcosa a Luke… Solitamente si dicevano tutto…  Glielo avrebbe detto, con calma… In fondo non stava facendo niente di male, anzi…


Bo non gli aveva mai nascosto niente… Avrebbe voluto sapere cosa stava succedendo… Forse era vero che fuggiva per non incontrarsi faccia a faccia con lui, o forse no…


Era ferito, a causa delle parole che Luke gli aveva rivolto… Negli insulti della litigata di due sere prima percepiva solo tanta rabbia, e voglia di ferire. In parte ci era riuscito anche durante la lite. Ma in quelle parole, quella mattina, non c’era voglia di ferire, Luke lo pensava davvero… Pensava davvero che suo cugino era un vigliacco… Bo non provava rabbia nei confronti di Luke, solo dispiacere perché lo sentiva distante in quel momento, e paura, perché temeva potesse rimanere così…



Era ora di cena alla fattoria…
Tutti erano seduti a tavola, in attesa della preghiera…

“ Signore, grazie per il cibo che anche oggi ci concedi… E ti prego, metti fine a questa lite…” le parole di zio Jesse risuonarono solenni in cucina…

“ Amen…”

Bo in poco tempo finì tutto ciò che aveva nel piatto, era affamato, mentre Luke mangiò solo qualcosina, poi si limitò a spostare il cibo da una parte all’altra del piatto con la forchetta…

“ Non hai fame, Luke?” lo interruppe zio Jesse…

“ Già…”

“ Sicuro di non voler niente? Neanche una fetta di pane?”

“ No, grazie, zio… Non riesco proprio a buttar giù niente… Vado in camera…” Luke si alzò…

“ Non si chiede il permesso, ragazzo?”

“ Scusa, zio… Posso andare in camera mia, per favore?” la voce di Luke aveva un tono stanco, dispiaciuto…

“ No… Perché devo venire anch’io con te, Lukas… Andiamo in camera mia…”

“ D’accordo…” Luke lo guardò un po’ spaventato… Magari voleva rimproverarlo per quel che era successo la mattina… O, peggio, Bo gli aveva riferito di essere arrabbiato e di non voler far pace…
Si avviarono in camera…

Daisy e Bo rimasero a tavola…

“ Credo che ora tu glielo debba dire perché stai fuori casa tutto il giorno… Lo ha chiesto sia a zio Jesse che a me stamattina… E credo anche che dobbiate chiarirvi… Bo, non potete andare avanti così… è dalla sera che avete litigato che Luke sta male… E credo che valga lo stesso per te… Perché non vi chiarite se dispiace ad entrambi?”

Bo non le rispose, fissava il suo piatto…

“ Bo… Guardami, per favore…”

Sembrava quasi una sorella maggiore… Vedendo che il cugino non la guardava, con la dolcezza di una madre gli prese il volto tra le mani, e lo girò verso di sé…

“ Lo so che ti ha ferito… Ma credimi, se ne è subito pentito… è stato male tutto il giorno per quello che ti ha detto…”

“ Io volevo chiarirmi stasera con lui… Però… ora che mi ha ferito in quel modo, non sono più sicuro di volerlo fare…”

“ Bo… Non potete continuare così… State male entrambi per questo…”

“Lo so… Ma se Luke pensa davvero che io sia un vigliacco non serve a niente far pace... Daisy? Secondo te pensa davvero che io sia un vigliacco?”

“ Non lo so… So che si è pentito per quello che ti ha detto, e ti posso assicurare che per questo è stato male tutto il giorno… Però solo lui può dirti se lo pensa davvero oppure no… Dovete parlarvi, Bo… Subito…”

Bo non rispose, fissò la cugina negli occhi e le posò un delicato bacio sulla fronte…



Intanto, nella stanza lì vicino, aveva luogo un’altra discussione simile…

“ Luke… Non potete continuare così… Stai soffrendo per questo, lo capisco, sai? E sta soffrendo anche Bo… Dovete chiarirvi, ora…”

“ Io lo vorrei fare, ma Bo ora è arrabbiato con me per quello che gli ho detto stamattina, io non intendevo ferirlo… Ci sono rimasto davvero male, quando mi sono reso conto di ciò che ho detto, e ancor di più quando ho visto le lacrime riempire gli occhi di Bo…”

“ Non è arrabbiato… è ferito, ma non arrabbiato… Dovete tentare di chiarirvi ora, non potete aspettare in eterno, altrimenti rischiate davvero di rovinare il vostro rapporto…”

“ Va bene… Cercherò di parlargli dopo…”

“ Adesso, Lukas….”

“ Adesso…” sospirò Luke…


Luke raggiunse la cucina, seguito da zio Jesse… Daisy stava lavando i piatti utilizzati per la cena...

“ Dov’è Bo? Gli devo parlare…”

“ è andato in camera…”


Luke si avviò in camera… Era deciso più che mai a far pace con Bo… Zio Jesse aveva ragione, non potevano aspettare troppo tempo… Sentiva un nodo nello stomaco… Era la paura… Aveva paura che Bo avesse potuto rifiutare le sue scuse…



CONTINUA….




Visto che veloce? Avevo proprio voglia di scrivere^^

Grazie a chi ha letto, in particolare a Jiuliet che ha recensito… Sembra che Bo e Luke si siano decisi a far pace!^^

Cambio di programma! Partirò o domani sera o mercoledì e tornerò probabilmente domenica sera ç_ç

Spero che la mia Fiction vi piaccia…


Baci, Lu Duke94






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Capitolo 15
*** Cap. 15 Il tema ***


Forever Brothers


Cap. 15 Il tema


Esitò un momento prima di entrare… Più volte era stato tentato di tornare indietro e rimandare a più tardi la discussione con il cugino minore… Ma se non l’avesse fatto in quel momento, probabilmente non ne avrebbe più avuto l’occasione… E poi cosa gli avrebbe detto zio Jesse riguardo la sua ritirata? Sì, era il momento di chiarire tutto ciò che era accaduto in quei tre giorni terribili…

Emanò un lungo sospiro, allungò la mano verso la maniglia, prese coraggio… ora o mai più… ed entrò…

“ Bo, dobbiamo parlare!” esclamò deciso entrando nella loro stanza…

Bo non c’era… Eppure non si preoccupò come era successo l’ultima volta, sapeva che il cugino non avrebbe commesso qualche altra stupidaggine… Piuttosto si preoccupò del fatto che ora non si potevano chiarire… Fece per uscire dalla stanza e raggiungere zio Jesse e Daisy in cucina, quando si accorse che sul suo letto c’erano appoggiati dei fogli… Si avvicinò…
Sopra tutti i fogli ce n’era uno, scritto con una calligrafia da bambino… Lo prese e iniziò a leggere…




Beauregard Duke            Classe terza                Tema

Mi chiamo Beauregard Duke, ma tutti mi chiamano semplicemente Bo, solo lo zio Jesse mi chiama con il mio nome intero, quando deve sgridarmi per qualcosa di male che ho fatto.
I miei genitori sono morti quando ero piccolo, e io non ricordo niente di loro. Ora abito alla fattoria con lo zio Jesse e i miei cugini Luke e Daisy, anche i loro genitori sono morti insieme ai miei, in un incidente.
Ho otto anni e frequento la terza elementare nella scuola della mia città: Hazzard. A scuola ho tanti amici: Matt, Lindsey, James, Travis, Donald e tanti altri…
Ma il mio migliore amico è mio cugino Lukas K. Duke, che però tutti chiamano Luke. Abitiamo insieme da quando siamo piccoli, ed è come se fossimo fratelli, ce lo dicono tutti. A volte litighiamo, ma lo zio Jesse ci fa sempre fare pace.
Luke è più grande di me, ha 12 anni adesso. Io cerco sempre di essere come lui, perché lui è forte, gentile, furbo, intelligente… Lui mi aiuta sempre, e mi difende quando sono nei guai. Una volta si è preso la colpa per una cosa che avevo fatto io, e zio Jesse lo ha punito, così io mi sentivo in colpa e lui mi ha detto che era stata una sua scelta, e che i veri uomini accettano le conseguenze delle proprie scelte. All’inizio non avevo capito bene, perché ero piccolo, ma ora l’ho capito, e anche io cerco di fare come lui.
A volte io e Luke ci cacciamo nei guai. A volte ci aiuta nostra cugina Daisy, che ha 10 anni (io sono il più piccolo). Quando Daisy non riesce ad aiutarci lo zio Jesse ci scopre e ci sgrida, ci dice sempre che non sappiamo stare lontani dai guai e che, soprattutto io sono troppo vivace. Ma lo zio Jesse, anche se quando si arrabbia ci fa paura, è bravissimo e gentile, è quasi come un padre per noi.
Luke è mio cugino, ma è anche il mio migliore amico e il mio fratellone. Saremo amici per sempre, perché io gli voglio tanto bene, e anche lui me ne vuole.


Fine


Luke, leggendo quel vecchio tema, si fece sfuggire una lacrima… Poi notò che in fondo c’era scritto qualcos’altro, nell’attuale calligrafia di Bo…


Luke, l’alto giorno, quando zio Jesse ci ha chiusi in camera, io ho riordinato il mio comodino, e ho ritrovato questo tema, che avevo scritto quando avevo otto anni.  Ho pensato di fartelo rileggere, soprattutto per dirti che, nonostante ciò che è successo in questi tre giorni, ciò che provo nei tuoi confronti, non è affatto cambiato, spero che per te sia lo stesso.
Cugino, stamattina, il significato nascosto di una tua frase, celava l’affermazione che io sono un vigliacco. Ho avuto l’impressione che tu lo pensassi davvero, e ci sono rimasto male, ma adesso mi accorgo che è tutto vero. Se per dirti ciò che penso di te, devo ricorrere ad un vecchio tema e a quattro parole scritte, sono davvero un vigliacco… Scusami, ma non riuscirei proprio a reggere il tuo sguardo dopo tutto ciò che è successo… Poi ho paura della tua reazione, ho paura che tu mi odi. Spero vivamente che non sia così…
Voglio chiarire al più presto con te, in questi giorni non ne abbiamo avuto l’occasione, perché io ero sempre fuori casa, e credo sia giunta l’ora di incontrarci faccia a faccia per chiarirci, sempre che tu lo voglia fare…E penso sia arrivato il momento di svelarti il motivo per il quale sono stato quasi sempre fuori casa…
Se ti vuoi chiarire con me, io ti aspetto… Ti prego, io sto male quando litigo con te, e questa volta siamo andati un  po’ troppo oltre… Ti prego, voglio far pace con te…

Beauregard


Come poteva pensare che Luke lo odi? Lui non lo odiava affatto…

Il ragazzo fu sollevato dopo aver saputo che anche Bo voleva chiarire la faccenda, e che non era arrabbiato con lui…

Sul letto c’erano altri fogli, erano dei disegni che Bo aveva fatto quando era all’asilo… Raffiguravano, per quanto si poteva capire, lui e Luke che giocavano assieme, poi un altro con tutta la famiglia, e uno con Luke che teneva Bo in braccio…

Che bei ricordi… E quei disegni mostravano tutto l’affetto che Bo aveva sempre provato per Luke…
E le lacrime che lentamente rigavano il viso del cugino maggiore dimostravano tutto l’affetto che provava nei confronti di Bo, e tutto il dolore provato negli ultimi tre giorni…

Afferrò anche i disegni e si diresse in cucina…

Fece per uscire di casa, ma fu fermato dallo zio Jesse e da Daisy…

“ Avete parlato, tu e Bo?” fu la domanda di Daisy, che da tempo si faceva spazio nella sua testa…

“ No… Ci vado adesso… Ma almeno sono sicuro che anche Bo si vuole chiarire con me…”

“ Bene, ma non era in camera vostra?” anche zio Jesse si intromise nella discussione…

“ No…”

“ Allora dov’è? Nel fienile?”

“ No… Credo di sapere io dov’è…”

Detto questo uscì…

Bo e Luke avevano sempre avuto una specie di telepatia… Ognuno riusciva sempre a capire quando l’altro era nei guai, o cose del genere… Riuscivano sempre a pensare la stessa cosa nello stesso momento… Bo riusciva a capire quando Luke aveva una delle sue idee, e Luke riusciva sempre a capire quando Bo aveva bisogno di una delle sue idee… Già, il ruolo di Bo era cercare guai, e ci riusciva sempre perfettamente, mentre quello di Luke era escogitare qualche idea per uscirne…

Si inoltrò nel bosco… Credeva di sapere dove si trovava il cugino…


Una volta, da bambini, andarono a giocare nel bosco, con le spade di legno che si erano appena costruiti… Luke si nascose, e Bo non riusciva più a trovarlo…

“ Luke! Basta! Sono stufo di cercarti! Non riesco a trovarti! Dai, vieni fuori! Hai vinto tu!”

Tuttavia Luke rimase nascosto… Allora Bo si arrabbiò con lui… Si allontanò, ritrovandosi sotto una grande quercia… Riposò lì per un po’, ma senza Luke si annoiava, decise così di tornare alla fattoria… Non sapeva però quale dei tre sentieri prendere… Si era perso… Iniziò a piangere, credendo che nessuno lo avrebbe più trovato…

“ Bo! Bo! Svegliati, sono io… Luke…”

Bo si era addormentato, dopo aver pianto per un bel po’… Luke aveva vagato per il bosco, alla ricerca del cugino… Allora decise di andarlo a cercare sotto la grande quercia, sapendo che Bo era sempre stato attratto dai luoghi come quello… La quercia era circondata da tronchi d’albero caduti e da grandi massi… Poco più in là scorreva un piccolo ruscello… Sapeva che Bo non avrebbe potuto ignorare un luogo come quello…

Quando Bo si svegliò, trovandosi Luke di fronte, dapprima fu felice perché il cugino era riuscito a trovarlo… poi si arrabbiò con lui…

“ è colpa tua! È colpa tua se mi sono perso! Tu ti sei nascosto e io non riuscivo a trovarti, così me ne sono andato e mi sono perso! Se non mi trovavi rimanevo qui e morivo di fame!”

Si era alzato in piedi, ed aveva iniziato a lanciare pugni al cugino maggiore, che ovviamente non gli facevano nemmeno il solletico, Bo era un moscerino di appena sei anni…

“ Esagerato che sei! Tanto ti avrei trovato comunque… Lo sapevo che eri qui…”

“ Come facevi a saperlo?!”

“ Telepatia tra cugini…” rispose sorridendo…

“ Tepatia? Cos’è?”

“ Te-le-pa-tia…” Scandì bene il cugino maggiore…

“ Una cosa che abbiamo solo noi… Perché io riesco a capire dove sei…”

“ Forte… Però sono ancora arrabbiato con te, perché ti sei nascosto… E adesso ho anche perso la mia spada…”

Luke si inginocchiò, per arrivare all’altezza del cugino…

“ Adesso andiamo a casa e te ne costruisco una ancora più bella… D’accordo?”

“ Promesso?”

“ Promesso… E prometto che non mi nasconderò più… Però tu prometti di non scappare più e di non arrabbiati più…”

“ Promesso!” squittì allegramente il più piccolo…

“ Pace?”

“Pace!!!”

I due si strinsero la mano…

“ Ho un’idea Luke… Questa si chiamerà la Quercia della Pace… Che ne dici?”

Luke sorrise e prese Bo per mano…

“ D’accordo, ma prima ti insegno la strada per arrivarci, così non ti perderai più…”

“ Che bello!”

“ Già… Però adesso dobbiamo correre, zio Jesse sarà già arrabbiato… Facciamo una gara! Chi arriva prima…” Luke ci pensò un po’ su…“ Chi arriva prima… Prende doppia porzione di fagioli!”

“ Bleah… Che schifo i fagioli!”

“ D’accordo… Chi arriva prima prende due fette di torta di mele!”

“ Tanto tu ne prendi due comunque…”

“ Tre!”
Fu l'ultima offerta del cugino maggiore, ed entrambi iniziarono a correre verso casa… Ovviamente Luke permise a Bo di vincere la gara…




Ne era sicuro, Bo era lì…




CONTINUA…





Ciao a tutti!^ ^
Finalmente sono tornata, e credo che non mi allontanerò più dal mio caro computer ( almeno, spero^ ^)…
Ecco il 15° capitolo… è l’ora di chiarirsi, finalmente!^ ^

Bene, grazie a chi ha letto e in particolare a Lella Duke che ha recensito…
Spero che la mia Fiction vi piaccia…^ ^


Baci, Lu Duke94









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Capitolo 16
*** Cap. 16 Imprevisti ***


Forever Brothers


Cap. 16 Imprevisti



Ne era sicuro… Bo era lì…
Quella era l’occasione per sistemare le cose. Anche se ci fosse stato da discutere nuovamente, dovevano chiarire.
Si avviò verso la quercia, che era un po’ inoltrata nel bosco…

Le braccia incrociate dietro la testa, lo sguardo perso a scrutare il cielo, che si intravedeva appena dalla folta chioma della quercia… Forse avrebbero litigato di nuovo, ma non potevano aspettare in eterno… Dovevano provare a parlarsi…
Socchiuse un momento gli occhi. Se Luke non fosse arrivato entro ancora un’ora, sarebbe stato evidente che non voleva parlare con lui…

“ Ciao, cugino!”

Bo non si voltò nemmeno, rimase con gli occhi chiusi a respirare la leggera brezza che aleggiava nell’aria…

“ Come hai capito che ero qui?”

Luke non rispose, mosse alcuni passi verso il cugino, che abbandonò la sua comoda posizione, e si mise a sedere. Luke si sedette accanto al cugino. Lo guardò negli occhi blu.

“ Telepatia fra cugini…” rispose con un sorriso quasi impercettibile dipinto sulle labbra.

Bo sorrise, e subito riabbassò lo sguardo, continuando a tracciare dei disegni geometrici con un ramoscello, sulla rossa terra, tipica della contea di Hazzard.

“ Ti ricordi ancora quel giorno?”

“ Certo che mi ricordo…”

Entrambi erano tesi, si vedeva lontano un miglio…

Bo si fece serio, alzò la testa e fissò Luke nei suoi meravigliosi occhi azzurri.

“ Stamattina… mi hai detto che sono un vigliacco… ed eri serio… non l’avevi mai pensato davvero…”

“ Bo… Io non ho detto queste cose…”

“ Ma me lo hai lasciato capire!”

“ Non vorrai mica ricominciare a litigare, vero?”

“ Luke, non cercare di chiudere il discorso…”

“ Non sto cercando di chiuderlo… L’ho chiuso… Io non ho detto quelle cose, punto e fine della discussione…”

“ Non puoi finire una discussione come e quando ti pare!”

Bo si stava scaldando…

“ Ma se io quelle cose non le ho dette e non le penso, cosa c’è da discutere?”

“ Lo sai benissimo il significato nascosto di quella frase!”

“ Va bene, ammetto che nella mia frase c’era un significato nascosto… Ma non l’ho detto apposta, credimi! Se ti ho ferito, mi dispiace, ma davvero, non era mia intenzione!”

Bo non rispose…

“ Non l’ho detto apposta e non lo penso davvero… Io volevo solo farti notare che in questi giorni hai tentato di evitarmi…”

“ Allora se non lo pensi non avresti dovuto dirlo!”

“ Ah, Bo… E’ inutile parlare con te! Capisci solo quello che vuoi…”

“ Almeno quello che voglio lo capisco! Tu non capisci nemmeno quello!”

Luke gli lanciò un’occhiataccia… “ Non fare il bambino…”

Bo si alzò in piedi, e iniziò a dirigersi a grandi passi verso il piccolo ponte di legno che passava sopra il torrente lì vicino. Luke si alzò e lo seguì.
Lo fermò prendendolo per un braccio…

“ Dove vai?!”

Bo si voltò. Era davvero arrabbiato, ma Luke non capiva cosa avesse fatto di male. Non l’aveva detto apposta, e gli aveva detto che gli dispiceva… cosa voleva di più?

Si liberò dalla presa del cugino con uno strattone.

“ Lasciami stare!”

Si stava comportando come un bambino… Se lo avesse visto zio Jesse di certo sarebbe andato su tutte le furie.
Fece per proseguire, ma Luke gli poggiò una mano sulla spalla, stavolta in modo più brusco, costringendolo a voltarsi…

“ Perché sei il più piccolo della famiglia, non hai il diritto di comportarti da bambino! Hai 23 anni Bo! Impara a crescere! Zio Jesse non ci ha insegnato ad agire in questo modo, ci ha insegnato a comportarci da veri uomini! E il tuo comportamento è imperdonabile! Ma ciò non significa che zio Jesse ha fallito ad educarci! Perché io mi reputo maturo, sei tu che non sai seguire i suoi consigli e i suoi insegnamenti! Lo deludi con il tuo comportamento! E deludi anche me! Dopo tutti questi anni che ha passato ad educarci come fossimo figli suoi, dopo che ci accolto quando eravamo soli, è questo il tuo ringraziamento?! E’ questo il risultato che ha ottenuto!?”

La sua mano stringeva il colletto della camicia di Bo… Il cugino lo fissava un po’ spaventato da quella reazione brusca… non se l’aspettava.

Quando si accorse di aver perso il controllo di sé stesso, allentò la presa, sino a lasciare il colletto della camicia del cugino. I suoi muscoli si rilassarono…

Si era accorto di aver perso il controllo, ma non avrebbe chiesto scusa al cugino… Nossignore, non lo avrebbe fatto. Aveva fatto bene a fargli notare il suo comportamento, anche se in modo così brusco…

Bo ora fissava il terreno, sentiva lo sguardo del cugino posato su di sé, ma non alzava la testa, sapeva che non sarebbe stato in grado di reggere quello sguardo.

Silenzio…

Luke fece per andarsene, ma si fermò dopo pochi passi, senza però voltarsi verso il cugino più piccolo…

“ Non dico che zio Jesse e zia Martha non siano dei bravi educatori… ma se tu fossi stato mio figlio o mio nipote, sarei stato più duro con te… Zio Jesse è troppo indulgente con te, avrebbe dovuto andarci più pesante, qualche schiaffo in più da piccolo non ti avrebbe fatto male…”

“ Chi sei tu per farmi la ramanzina?!”

“ Tuo cugino maggiore…”

“ Non hai il diritto di rimproverarmi!”

Luke dava le spalle al cugino, era tranquillo, mentre Bo aveva i nervi a fior di pelle…
“ Ascolta chi è più maturo di te… Ti può servire qualche lezione… E rifletti sul tuo comportamento…”

“ Parli come se fossi mio padre! Quando ti metterai in testa che non lo sei?!”

“ Quando avrò la certezza che sei diventato un uomo…”

Iniziò a camminare verso la quercia…
“ Io lo sono!”

“ Ah sì? Guardandoti non si direbbe…”

“ Luke… Zio Jesse non ti ha insegnato a guardare in faccia una persona quando ti parla?” gli chiese Bo con una punta di ironia. Finalmente Luke si voltò…

“ Cugino, non ti consiglio di scherzare troppo con me in questo momento…”

“ Perché?! Sennò che succede?! Che le prendo da te, paparino?”

“ Ti sconsiglio di sfidarmi, Bo… Dà retta a me…”

“ Smettila Luke! Non ti sopporto più!!”

“ E io che dovrei dire? Sono stufo di tener d’occhio un bimbetto…”

“ Nessuno te l’ha mai chiesto, di tenermi d’occhio…”

“ E’ vero… Non me l’ha chiesto nessuno, ma è un mio dovere, visto che tu sai solo cercarti guai, e sono io a dover escogitare qualche piano per aiutarti…”

“ Posso anche fare a meno, del tuo aiuto! So arrangiarmi da solo!”

Avrebbe dovuto ammettere che il cugino aveva ragione, si stava comportando da bambino, ma non si sarebbe scusato con lui, non gli avrebbe detto che gli dispiaceva. Non voleva dargli tale soddisfazione, anche se sarebbe stata la cosa più giusta da fare…

Detto ciò attraversò il ponte, e si diresse dall’altra parte del bosco.

“ Và pure! Poi se dovessi cacciarti nei guai non venire a cercare aiuto da me però, visto che sai arrangiarti da solo!” gli urlò dietro Luke…

Bo lo sentì,ma lo ignorò completamente, continuando la sua strada oltre il piccolo ponte di legno, posto sopra il torrente. Avevano finalmente deciso di far pace e avevano rovinato tutto. Tuttavia era sempre convinto che la colpa fosse di Luke, che avrebbe dovuto ammettere di aver pensato veramente ciò che aveva detto.

Luke invece era piuttosto dispiaciuto per ciò che era successo, ma allo stesso tempo era furioso con il cugino per il suo comportamento infantile. Si sdraiò tra le possenti radici della quercia, con le braccia incrociate dietro alla testa e una gamba piegata. Sospirò alzando il viso per sentire la leggera brezza accarezzargli il viso. Voleva scaricare un po’ di rabbia rilassandosi, ma in pochi secondi si ritrovò a ripensare alla causa del litigio. Bo era convinto che lui l’avesse detto apposta, pensandolo davvero, ma gli poteva assicurare che non era così, anzi, gli aveva assicurato che non era così. Lui non avrebbe voluto ferire il cugino, non pensava affatto che era un vigliacco. Semplicemente, aveva detto ciò che pensava, cioè che Bo usciva di casa per non trovarsi faccia a faccia con lui. Solo dopo si era accorto del secondo significato della sua frase, e se n’era pentito. Non pensava affatto che Bo fosse un vigliacco, anzi, come tutti i Duke, aveva fegato da vendere. Era sempre stato coraggioso, anche se troppo spericolato, ma era coraggioso anche quando si trattava di sentimenti. Non aveva mai paura di affrontare qualche incomprensione e di chiarirla, non aveva mai paura di dire alle persone ciò che pensava. Lo diceva e basta, senza pensarci troppo, stando sempre attento, però, a non ferire i loro sentimenti. Invece Luke aveva sempre avuto dei problemi su questo fronte. Aveva sempre un po’ di paura ad esprimersi e far vedere le proprie emozioni, e soprattutto, se doveva dire qualcosa a qualcuno, doveva sempre pensarci su e trovare le parole giuste. In qualsiasi situazione Bo agiva impulsivamente, e spesso si cacciava nei guai per questo. Luke, invece, rifletteva sempre prima di agire, anche se secondo lui, a volte sarebbe stato meglio essere più impulsivi e disinvolti come Bo, non pensare troppo alle conseguenze di un’azione.



Giunse su una piccola stradina sterrata, che si diramava in due altre stradine: una portava ad alcune fattorie, l’altra collegava la contea di Hazzard alla contea di Sweetwater. Decise di tornare alla fattoria. Ci si poteva arrivare anche percorrendo quella strada sterrata. Certo, con i sentieri del bosco ci avrebbe impiegato meno tempo, dal momento che la strada era più corta, ma non voleva incontrare Luke.

Una macchina avanzava con grande velocità… Bo tentò di scansarsi, ma la macchina sembrava volerlo investire, e non dava segno di fermarsi… Frenò bruscamente, ad un tratto, fermandosi a pochi metri dal ragazzo…

Ne scesero due tipi loschi. Uno di loro portava un berretto verde militare, un paio di jeans sporchi e strappati, e una giacca, della quale le maniche erano state tagliate. L’altro aveva i capelli scuri, corti, un po’ trasandati. Indossava un giubbotto di pelle nero, un paio di jeans scuri, anche quelli strappati, e un paio di stivaletti scuri. Intorno al collo aveva un fazzoletto rosso. Dall’auto uscì una terza persona… Una donna dai capelli biondo cenere e gli occhi scuri. Indossava una camicia rosa e un paio di jeans.

Il tipo con il fazzoletto si avvicinò a Bo. Lo prese per il colletto della camicia, fissandolo negli occhi. Bo non capiva che cosa volesse da lui quel tizio. Quello con il berretto estrasse una pistola, e la puntò in direzione del ragazzo, che li fissava incuriosito e alla stesso tempo spaventato.

“ Ehi, biondino, dove porta quella strada?” gli chiese indicando la strada che portava alla contea di Sweetwater…

Bo portò le mani sopra a quelle del tipo, tentando di fargli mollare la presa. Vedendo che l’uomo non dava segno di resa, cercò di colpirlo con un pugno, ma il tipo prontamente lo schivò. L’uomo con la pistola si avvicinò a lui.

“ Non fare mosse false, ragazzo! O sarà peggio per te!”

La donna si avvicinò a Bo, accarezzandogli la schiena, e sussurrandogli: “ Io lo ascolterei, fa sul serio!”

Infondo volevano solo sapere dove arrivava quella strada, sarebbe stato ridicolo rischiare la vita per una sciocchezza del genere, poi la ragazza aveva ragione, quei tipi non scherzavano!

“ Ve lo dico, ma lasciami!” Ribattè Bo cercando di liberarsi dalla presa dell’uomo, che lo lasciò, spingendolo violentemente. Bo barcollò un po’, ma subito ritrovò l’equilibrio.
Il tipo col berretto agitò minacciosamente la pistola.

“ Quella strada porta alla contea di Sweetwater, quell’altra a un paio di fattorie…”

“ E dopo le fattorie?”

“ Dopo finisce, non va più avanti!”

Bo li guardò… “ Soddisfatti? O posso fare qualcos’altro per voi?!” chiese in tono di sfida.

L’uomo con il fazzoletto gli si lanciò contro, colpendolo con un pugno allo stomaco.

“ Non sopporto i bambocci che fanno i gradassi!”

Bo si accasciò a terra. Non che il tipo avesse tanta forza, ma l’aveva colpito in un punto delicato.

“ Bill!” urlò la ragazza avvicinandosi a Bo ed aiutandolo a rialzarsi.

“ Chiedo scusa per mio fratello… Mi dispiace per quello che ha fatto…”

Bo sollevò il viso, guardandola confuso… Com’è possibile che una così dolce ragazza facesse parte di una banda così?

Vedendo che Bo non rispondeva, ma la fissava negli occhi, la ragazza, un po’ imbarazzata a causa del suo sguardo, gli chiese se stesse bene…
Bo si riportò in piedi…
“ Sì, tutto a posto…” rispose lanciando poi un’occhiata al tipo che l’aveva colpito.

Si udirono le sirene della polizia…

“ Accidenti! Legalo, veloce! Buttalo qui in mezzo alla strada, lo sceriffo e il suo vice dovranno fermarsi per forza, oppure lo investono!” ordinò il tizio con il berretto al suo compagno.

Il tipo con il fazzoletto estrasse dall’auto una corda, e fece per legare Bo, che però oppose resistenza. L’altro tipo lo colpì violentemente in testa con il retro della pistola, cosìcchè l’altro lo potesse legare tranquillamente…

“ Dormirà per un bel po’, e così ci sbarazziamo anche della polizia!”

Bo giaceva in mezzo alla strada, il suono delle sirene si faceva sempre più vicino…

I tre della banda risalirono in macchina…







CONTINUA…







Ciao a tutti! ^^
Innanzitutto, scusate il ritardo con cui posto questo capitolo! Ho riscritto due volte il sedicesimo capitolo, con due diversi svolgimenti della storia, ma non mi hanno convinta a postarlo… Poi finalmente ho avuto qualche idea su come continuare, però il tempo a mia disposizione scarseggiava causa inizio scuola superiore…
Ora ho finalmente trovato un po’ di tempo e l’ispirazione per scriverlo!^^
Spero che vi piaccia questo capitolo…

Ringrazio le carissime Jiuliet e Lella Duke per le splendide e sempre apprezzate recensioni…^^ E ovviamente grazie anche a chi legge senza recensire...
GRAZIE MILLE!

Non so quando aggiornerò nuovamente, spero presto, anche se non ho molto tempo…^^


Baci, Lu Duke94

















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Capitolo 17
*** Cap. 17 Per sempre fratelli ***


Forever Brothers


Cap. 17 Per sempre fratelli




I tre della banda risalirono in macchina…



Non fecero in tempo a mettere in moto, che una figura scura scivolò sopra il cofano, per scendere davanti alla fiancata sinistra dell’auto. L’uomo con il fazzoletto, che era al posto di guida scese.

“ Non abbiamo tempo da perdere con te!” tentò di sferrargli un pugno, ma il rivale lo schivò abilmente, e gliene rese uno dritto nello stomaco, poi diede uno spintone all’uomo, che si accasciò a terra, tenendosi la pancia.
L’uomo con il berretto scese a sua volta, puntando la pistola contro colui che aveva steso l’altro membro della banda.

“ Ok, ragazzo, fine del gioco!” il ragazzo in questione, con un calcio riuscì a disarmare il criminale e lo stese con pochi colpi. Si preparò ad affrontare un terzo componente, ma, vedendo che era una donna abbassò la guardia.
“ Che c’è? Sono anche io una criminale, no? Faccio parte anche io della loro stessa banda… perché non metti KO anche me?”

“ Non faccio a botte con le donne…”

“ Uh, sei davvero un galantuomo…” scherzò la ragazza… “ Comunque fa come vuoi…” detto ciò si sedette sul cofano dell’auto…

“ Non tenteresti nemmeno di scappare?”

“ Che m’importa… Tanto anche se scappassi mi arresterebbero nella contea di Sweetwater, o in qualunque altra contea andassi… Siamo ricercati… Io avevo proposto a mio fratello e al suo socio di arrenderci perché tanto ci avrebbero arrestato, ma non mi hanno dato ascolto… Sei un cacciatore di taglie?”

“ Un cacciatore di taglie? No…”

“ E allora chi sei? Perché ci hai fermati? Solo per i soldi della nostra taglia?”

“ Dunque, sono un ragazzo di campagna, un sempliciotto, me ne frego dei soldi, vi ho fermati per semplice vendetta…”

“ Vendetta?” chiese la ragazza sempre più confusa…
Poi realizzò, ricordandosi del ragazzo che i suoi soci avevano lasciato in mezzo alla strada…“ Ah,per il biondo in mezzo alla strada? Guarda che non è morto, è solo svenuto…”

“ Lo so che non è morto, per fortuna… Ma la mia vendetta l’ho avuta comunque… Nessuno può permettersi di fare del male al mio cuginetto…” gli rispose il ragazzo sorridendo, e dirigendosi verso Bo… La ragazza lo seguì…
 

Le autopattuglie di Enos e Rosco si facevano sempre più vicine. Se non fosse stato per Luke, i criminali a quest’ora sarebbero arrivati dall’altra parte del mondo…

“ E’ tuo cugino?”

Luke si chinò, tagliando con un coltellino tascabile le corde che bloccavano il ragazzo.

“ Sì, ma è come se fossimo fratelli…”

“ Che è successo?”

“ Che è successo cosa?”

“ Sì, insomma… Perché lui stava qui in mezzo alla strada e tu sei sbucato ad un tratto dal folto del bosco?”

“ Sei curiosa, eh? Comunque è una storia lunga…”

“ Mi piacciono le storie lunghe…”

“ Non credo che tu abbia tempo per una storia così lunga…” Le disse facendo un cenno con la testa nella direzione dalla quale provenivano le sirene. “Comunque, sintetizzando al massimo, abbiamo litigato per una sciocchezza, la lite è peggiorata e ci siamo persino presi a botte, in questi giorni eravamo talmente tesi che non ci parlavamo nemmeno. Io mi sono pentito per tutto quello che ho fatto, e spero valga lo stesso per lui. Siamo venuti qui per far pace ma abbiamo litigato di nuovo, così lui se n’è andato, e io gli ho detto che se si sarebbe cacciato nei guai non l’avrei aiutato… ma poi ho capito che per lui sarebbe stato impossibile stare lontano dai guai, così l’ho seguito, ed eccoci qui…” il ragazzo le sorrise “ Te l’avevo detto che era una storia lunga…”

“ Vedrai che farete pace…” le rispose mentre Enos le metteva le manette e la faceva accomodare nell’autopattuglia assieme agli altri due uomini, e Rosco faceva il gradasso, prendendosi tutto il merito per l’arresto dei criminali.

Luke le sorrise prima che Enos chiudesse la portiera dell’auto. Quella ragazza era  troppo dolce per essere una criminale.

Enos si avvicinò a Luke, mentre Rosco partì con la sua auto per scortare i criminali sino alla prigione della contea.

Luke sorreggeva la testa di Bo con una mano, e gli dava qualche colpetto sul viso, con l’intento di farlo rinvenire.

“ Gli hanno dato una bella botta in testa…” commentò Enos.

Luke sorrise, poi alzò il viso verso Enos. Lo sguardo del vice sceriffo era interrogativo, si vedeva che il ragazzo era in imbarazzo, non sapeva se parlare o stare zitto. Luke intuì ciò che l’amico voleva chiedergli.

“ Sì, hai sentito bene prima, io e Bo non abbiamo ancora fatto pace…”

“ Cercherai di parlargli quando si sveglierà?”

“ Sì, non possiamo andare avanti ancora a lungo con questa storia…”

“ Già… A proposito, Luke, grazie per aver fermato quei criminali, senza di te non saremmo mai riusciti a prenderli, anche se lo sceriffo non lo vuole ammettere… Ti spetta una ricompensa di 250$, Boss non sarà molto contento di dover sborsare denaro… soprattutto se il denaro in questione è per un Duke…”

Luke sorrise.

“ Non m’importa molto dei soldi, lo sai… Ma 250$ non fanno certo male…”

Enos sorrise a sua volta. I ragazzi furono interrotti da una chiamata radio per Enos.

“ Enos! Ti ho dato forse il permesso di bighellonare?! Non mi sembra! Muoviti che sei in servizio! Dopo devo sempre fare tutto io, perché tu sei in giro a non far niente!”

“ Scusa, Luke, devo andare… Porta i miei saluti a Daisy, zio Jesse e Bo, quando si sveglierà… E stai tranquillo, farete pace sicuramente… voi siete Bo e Luke Duke, che cosa sarebbe Hazzard senza voi due che fate comunella?” gli disse esibendo uno dei suoi soliti sorrisi, poi mise in moto e partì.

Luke rimase in mezzo alla strada, chinato su Bo.
 

“ Bo…”

“ Bo…”

Lo scosse leggermente per le spalle.

“ Bo!”

Il ragazzo aprì lentamente gli occhi, ci mise un po’ per mettere a fuoco la figura che si trovava davanti a lui.

“ L…Luke?”

“ Come stai?”

Bo si alzò, mettendosi a sedere, e si portò una mano alla testa.

“ Che… Che cos’è successo?” chiese confuso.

Prima che Luke potesse rispondere, il ragazzo iniziò a ricordare.

“ Quei due mi hanno chiesto indicazioni sulla strada, e con loro c’era anche una ragazza. Poi volevano legarmi e… e non ricordo più…”

“ Ti hanno colpito in testa e tu sei svenuto. Erano dei criminali ricercati, poi sono arrivato io e ho  fatto a botte con quei due dopo averli disarmati, e sono stati arrestati da Enos e Rosco, che li stanno portando in prigione…”

“ Mi dispiace…”

“ Dispiace anche me…” gli rispose Luke capendo al volo che il cugino non si riferiva a ciò che era appena successo, ma alla lite di quei giorni.
Luke gli tese la mano, e lo aiutò ad alzarsi.

“ Come ti senti?” gli chiese preoccupato.

“ Ho un po’ di mal di testa, ma non è niente… Luke, io non avrei dovuto comportarmi così, se mi dici che non pensi davvero che io sia un vigliacco, io ti credo. E mi scuso per aver dubitato della tua parola. Inoltre, non è vero che non ho bisogno di te… grazie, non so che sarebbe successo se non fossi arrivato tu…” finalmente aveva trovato il coraggio di parlargli apertamente, e di chiedergli umilmente perdono per ciò che aveva fatto.

“ Scusa per tutto ciò che è successo in questi giorni, spero che tu mi possa perdonare… e…” Bo estrasse dalla tasca dei pantaloni un pacchetto di soldi, legati da un elastico. Luke li guardò con sguardo alquanto sorpreso, poi spostò lo sguardo su Bo…
“ In questi giorni, il motivo per cui mi alzavo presto e non ero mai a casa, non è perché non ti volevo vedere… sono andato a lavorare alla fattoria della vedova Turner… per… riguadagnare i soldi che a causa mia abbiamo perso…”

Luke lo guardò sorpreso… “ I-io… Mi dispiace per aver detto che stavi fuori casa per non parlare con me… non avevo idea che tu… insomma, che tu stessi faticando per questo… E’ stato un gesto molto maturo, ma davvero, non avresti dovuto sentirti in obbligo di rimediare, perché io ho incolpato te senza motivo, e mi dispiace. Pensandoci, anche io avrei agito come hai fatto tu… quindi… io sono stato uno stupido, mi dispiace… Ti chiedo scusa per tutto…” Luke prese i soldi che Bo gli tendeva, li mise in tasca. “ Li renderemo a zio Jesse,più i 250$ della ricompensa per aver catturato i criminali… e ci dovremo scusare anche con lui e Daisy…”

Bo si fece più serio… “ Luke, mi puoi perdonare?” chiese guardandolo negli occhi con lo stesso sguardo innocente di un bambino che chiede ad altri bambini se può giocare con loro. Com’era tenero. Luke sorrise.

“ Solo se tu perdoni me…”

Bo annuì e gli tese la mano.

“ Di nuovo amici, cugino?”

Luke guardò la sua mano.

“ No…”

Lo abbracciò…

“ Per sempre fratelli…” gli sussurrò.

Bo rispose a quell’abbraccio…

“ Ho temuto tanto di perderti, Luke…  Questi giorni mi ricordavano molto il periodo in cui tu eri in Vietnam, la stessa ansia, la stessa paura… Non voglio perderti, Luke… Non so cosa farei senza di te… Ho davvero bisogno di te…”

“ Anch’io ho avuto paura, Bo… Ma ora è tutto a posto, siamo riusciti a chiarirci, è questo quel che conta… Non accadrà più… Non voglio più rischiare di perdere una cosa così importante…” Una lacrima gli scese sulla guancia…

“ Ti voglio bene, Luke…”

“ Anch’io te ne voglio… Fratellino…”

Bo non riusciva più a trattenere le lacrime… I due si staccarono dall’abbraccio…
Luke asciugò velocemente le lacrime, mentre Bo non si vergognava più  di tanto, era uno sfogo, dopo tutti quei giorni passati a litigare con lui finalmente erano riusciti a chiarirsi, e a riallacciare il loro legame, che, anzi, a causa di quella lite ora era molto più forte. I due ragazzi erano più uniti e più intenzionati a mantenere tale il loro rapporto ed evitare altre liti simili.

“ Luke, ti prometto che se litigheremo di nuovo cercherò subito di chiarire…”

“ Mi impegnerò anche io…” gli rispose sorridendogli e dandogli una leggera pacca sulla spalla.

“ Ah, ti posso dire una cosa, cugino?”

Bo lo guardò un po’ spaventato, sperava non fosse qualcosa dalla quale sarebbe potuta nascere un’altra discussione. “ Dimmi…” chiese un po’ esitante.

“ Accidenti se picchi!” gli disse massaggiandosi un braccio “mi fa ancora male!” aggiunse indicando la parte dolente.

Bo rise… “Ho imparato dal migliore…”

“ Già, sono un bravo maestro!” gli rispose scherzando, con aria altezzosa.

“ E non ti vantare troppo però!” rise Bo.

“ Sono contento che tutto si sia sistemato… Temevo davvero che non saremmo più riusciti a chiarirci se avessimo aspettato ancora…”

“ Si è risolto tutto per il meglio… per fortuna…”

“ Ah, fammi un favore, cugino… cerca di tenerti lontano dai guai d’ora in poi… Con tutte le strade che c’erano, proprio quella dove passavano dei criminali dovevi percorrere?!”

Bo rise… “ Ehi, non ci posso fare niente io! Se non sono io a cercarli, sono i guai che cercano me!”

“ Sagge parole!”

“ A proposito di criminali, cugino, non avrai mica picchiato anche la ragazza, vero?”

“ No, quella l’ho risparmiata!”

“ Hai visto quant’era bella?”

Luke guardò storto Bo… “ Sei inguaribile! Comunque sì, accidenti se era bella! E anche gentile per essere una criminale!”

“ Sì, l’ho notato pure io, era davvero gentile…”

“ Le ho raccontato della nostra lite, prima che arrivassero Rosco e Enos…”

“ E hai avuto il tempo per raccontarle tutto?!”

“ Sì, lo sai come sono Rosco e Enos, avrei anche potuto raccontarle tutta la nostra vita prima che arrivassero…” entrambi scoppiarono a ridere “ Mi ha assicurato che avremmo fatto pace… e anche Enos.”

“ Già, saranno dei veggenti… ora non credi che sarebbe meglio tornare alla fattoria prima che zio Jesse si arrabbi? Sinceramente in questi giorni ne ho ascoltate abbastanza di ramanzine da parte sua! Per un po’ voglio evitarne altre!”

“ Sì, hai ragione! E andiamo a dar la buona notizia: Bo e Luke Duke sono tornati!”

“ Non credo che per Boss sarà una buona notizia, e neanche per Rosco e Enos… Si ritorna alla normalità ad Hazzard!”

I due si guardarono, un’occhiata d’intesa. Luke guardò verso il bosco, più precisamente il sentiero che portava alla fattoria.

“ Pensi anche tu quello che penso io, cugino?”

“ Se quello che pensi è quello che penso, allora pensiamo la stessa cosa!” Bo sorrise.

“ Bel gioco di parole!”

“ Chi arriva primo prende due fette di torta?” chiese il più piccolo,mettendosi in posizione pronto a scattare di corsa.

“ Ah, Bo… E’ infantile…” Bo lo guardò confuso.

“ Chi arriva ultimo lavora il doppio domani mattina!” aggiunse Luke poco dopo, e subito iniziò a correre.

“ Ehi! Luke! Non vale! Ci deve essere un premio per il primo, non una penitenza per l’ultimo!”

“ Corri, cugino, se non vuoi sgobbare domani mattina!”

“ Sei ingiusto, cugino!”

Si allontanarono così, correndo come due bambini, verso la fattoria.
Eh, sì. Erano ancora dei bambini in fondo… Così ad Hazzard tornò la normalità, sempre che si possa definire normalità… Bo e Luke che si divertivano come bambini a scorrazzare con il Generale per la contea, Boss che le escogitava tutte pur di far cadere i Duke in qualche suo tranello, Rosco ed Enos che inseguivano i Duke sempre e comunque, ma senza successo, Enos che quando non era in servizio era al Boar’s Nest a fare la corte a Daisy…
E Bo e Luke erano più uniti di prima, dopo aver dimostrato che potevano superare ogni ostacolo si poneva loro davanti, rimanendo uniti nell’affetto che provavano l’uno per l’altro; e quanto fosse importante la famiglia, soprattutto nei momenti difficili. Tutto insegnamenti che zio Jesse tramandava loro da anni e anni: la famiglia è la cosa più importante, si può superare ogni ostacolo rimanendo uniti. Tutti princìpi che caratterizzano la famiglia Duke… L’affetto e il rispetto per la famiglia…










FINE










Salve a tutti! ^^
Eccoci giunti al finale di Forever Brothers! Spero vi sia piaciuto, io mi sono divertita molto a scrivere questa fiction e ci ho messo anche molto impegno, spero vivamente che vi sia piaciuta!
Ringrazio tutti coloro che l’hanno letta, ma in particolare tutte le persone che hanno recensito:
Jiuliet
Lella Duke
Lineadiconfine
Thia
Nilan

Ragazze siete fantastiche!!! Grazie mille per le vostre recensioni sono meravigliose, mi hanno fatto davvero piacere!

Ci sentiamo alla prossima Fic!



Baci, Lu Duke94





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