Forever Brothers di Kunoichi (/viewuser.php?uid=52360)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 La rissa al Boar's Nest ***
Capitolo 2: *** Cap. 2 in prigione ***
Capitolo 3: *** Cap. 3 L'appoggio di zio Jesse ***
Capitolo 4: *** Cap. 4 Parlando con Luke ***
Capitolo 5: *** Cap. 5 Angoscia ***
Capitolo 6: *** Cap. 6 Abbiamo trovato il Generale! ***
Capitolo 7: *** Cap. 7 Bo è tornato! ***
Capitolo 8: *** Cap. 8 Un'altra lite ***
Capitolo 9: *** Cap. 9 Rabbia e orgoglio ***
Capitolo 10: *** Cap. 10 Non una parola ***
Capitolo 11: *** Cap. 11 Tensione ***
Capitolo 12: *** Cap. 12 Non è il momento giusto ***
Capitolo 13: *** Cap. 13 Ricordi ***
Capitolo 14: *** Cap. 14 Ancora distanti ***
Capitolo 15: *** Cap. 15 Il tema ***
Capitolo 16: *** Cap. 16 Imprevisti ***
Capitolo 17: *** Cap. 17 Per sempre fratelli ***
Capitolo 1 *** Cap. 1 La rissa al Boar's Nest ***
Forever
Brothers
CAP 1. La rissa al Boar’s Nest
Erano le due del pomeriggio nella contea di Hazzard… Il sole
era minacciato da grosse nubi grige…
Daisy era al Boar’s Nest, a lavorare. Mentre alla fattoria
zio Jesse stava accudendo una capretta che si era ferita alla zampa e
gli inseparabili cugini Bo e Luke stavano lavorando assieme
per riparare il recinto.
“Luke, è meglio se ci sbrighiamo…
potrebbe iniziare a piovere da un momento
all’altro…” Bo cercò lo
sguardo del cugino in attesa dellla sua risposta.
“ No, è meglio se TU ti sbrighi… se
avessimo iniziato quando dicevo io, a quest’ora avremmo
già finito e saremmo già al Boar’s Nest
…” Bo stava per ribattere
all’affermazione del cugino, ma Luke lo interruppe per poter
finire la frase.
“E… Non rischieremmo di stare sotto la
pioggia… Forza…
sbrighiamoci…”
Infatti di lì a poco iniziò a piovere. Mancava
poco perché il lavoro al recinto fosse terminato, quindi i
due cugini si proposero di rimanere per un po’ a lavorare
sotto la pioggia… Entrarono in casa letteralmente
fradici…
“ Perché siete rimasti a lavorare sotto la
pioggia?! Potevate finire il lavoro domani!”
“ Ma avevamo quasi finito e non volevamo lasciare il lavoro
incompleto…” si giustificò Bo.
“ Bè, comunque sia… Ora andate ad
asciugarvi…”
“Sissignore…” risposero i due cugini
all’unisono…
Bo si stava asciugando i biondi e ricci capelli, Luke ormai era
pronto…
“ Luke… Facciamo un salto al Boar’s
Nest?” . Il Boar’s Nest era il locale
più popolato ad Hazzard. Proprietà di Jefferson
Devis Hogg, nonché Boss dell’intera contea. Al
fianco di Boss Hogg c’era sempre l’immancabile,
imbranato e corrotto sceriffo Rosco P. Coltrane.
“ Ok… Tanto qui non c’è
niente di meglio da fare…” fu la risposta di Luke,
alla proposta del biondo cuginetto.
Dopo aver ottenuto il permesso di zio Jesse, i due cugini si avviarono
verso il Generale Lee, il bolide arancione più famoso della
contea, il più veloce…
Bo mise subito in moto, il rombo del Generale segnò la
partenza… in un attimo era già sparito dentro ad
una nuvola di polvere…
Quel giorno, al Boar’s Nest non c’era molta gente.
I cugini si avvicinarono al bancone per salutare Daisy e ordinarono due
birre. Di lì a poco si aggiunse anche Cooter… I
tre giovani iniziarono a chiacchierare. Parlavano di auto, di motori,
di donne… Bo scattò in piedi
all’improvviso, alla vista di Joe Smith strattonare
Daisy. La stava tirando verso di sé.
“Lasciami! Lasciami ho detto!!!” .
Bo e Luke, da sempre, sentivano la necessità di
proteggere Daisy, essendo l’unica donna della
famiglia… Anche quando erano bambini… stavano
sempre attenti ad ogni passo che lei faceva… quando cadeva e
si faceva male, Luke la prendeva in braccio e la portava in casa, dove
ormai c’era già Bo ad attenderli dopo aver
preparato disinfettante, cerotti, e tutto ciò che sarebbe
servito a medicarla.
Tutt’ora facevano sempre attenzione alla cugina, per questo
anche zio Jesse era davvero fiero di loro…
Bo, il più piccolo dei tre cugini era sempre stato
impulsivo, mentre Luke ci pensava sempre sopra prima di
agire… Per questo, secondo Bo, a lui toccava combinare guai,
e a Luke studiare qualche piano per uscirne… Era sempre
stato così…
Il giovane Duke, senza pensarci troppo, si lanciò contro
Joe, colpendolo in pieno viso… Come si può
immaginare scoppiò una rissa che coinvolse più o
meno l’intero locale… I compagni di Joe,
desiderosi di vendetta per ciò che era stato fatto
all’amico, si avventarono su Bo, che era ormai in
netta difficoltà… A sostenerlo intervenne il
cugino, seguito a ruota da Cooter e da altri amici presenti nel
locale…
“ Luke! Attento alle spalle!” un tizio grande e
grosso più o meno quanto un armadio stava per colpire Luke
da dietro… Il giovane era troppo impegnato e quando si
voltò fu troppo tardi… per fortuna ci
pensò il cuginetto più piccolo a bloccare
l’attacco dell’armadio…
“ Grazie, cugino!”
“ Non c’è di che!”
Boss Hogg, allarmato dalle incessanti grida provenienti dal
locale, uscì dal suo studio dopo aver avvertito via radio lo
sceriffo Rosco e il vice Enos…
“ Fermatevi!!! State distruggendo il MIO locale!!! Non avete
idea dei soldi che ci vorranno per rimetterlo in sesto! Basta
smettetela!!!”
Vedendo che i pazzi scatenati che continuavano
incessantemente a tirare pugni a chiunque si avvicinasse e lanciare
sedie, boccali pieni di birra, e qualunque cosa capitasse loro a tiro,
non lo degnavano nemmeno di uno sguardo, Boss iniziò a
sbraitare con quanto fiato aveva in gola, inconsapevole che
probabilmente l’unica ad udire le sue parole era Daisy, che
per tutto il tempo era rimasta dietro al bancone consigliando ai cugini
di smetterla e avvertendoli di qualche eventuale pericolo…
“ Bene… non mi date ascolto?!? Fate come volete!
Lo sceriffo ed il vice saranno qui a momenti!!!”
“Spero…”
Il locale ormai si era trasformato in una specie di rodeo…
c’erano sì e no cinque tavoli superstiti, delle
sedie era rimasto solamente qualche pezzo di legno abbandonato sul
pavimento, dove giacevano i vetri dei boccali… Tutti gli
uomini presenti nel locale avevano deciso di prender parte a quella
rissa, il più delle volte senza saper da che parte
stare… Le ragazze presenti nel locale si erano ammassate in
un angolo sicuro, da dove potevano incitare Bo o Luke, a seconda dei
gusti… Daisy aveva fatto del bancone una trincea, dove
poteva ripararsi dagli oggetti che continuamente volavano da una parte
all’altra del locale… Boss si nascondeva dietro ad
un tavolo, sbucando ogni tanto con la testa per controllare lo stato
del suo amato Boar’s Nest…
“ Bo!!! Luke!!! Avete sentito?!? Stanno arrivando Rosco ed
Enos! Smettetela! Vi prego!!!” i due cugini, di quella frase
percepirono solamente le parole –Smettetela- e
–stanno arrivando-, ma non ci badarono comunque…
Solamente all’entrata in scena di Rosco ed Enos, Bo e Luke
compresero il senso delle parole urlate poco prima dalla cugina.. Ma
ormai era troppo tardi… Rosco non faceva che sbraitare
contro quell’ammasso di uomini furiosi che si prendevano a
pugni e che non lo ascoltavano… Bo e Luke, vista la
situazione, decisero di sgattaiolare fuori e fuggire a tutto gas a
bordo del Generale, ma stavolta pensò Boss a rovinare il
loro piano, cosa che si divertiva molto a fare…Lui non mosse
un dito ma ordinò ad Enos di non far scappare nessuno,
“ Specialmente i due nipotastri!”
specificò…
“ Bene non volete smettere con le buone?! Allora proviamo con
questo…” Rosco estrasse la pistola e
sparò un colpo al soffitto, probabilmente con
l’intento di fermare la rissa come facevano nei film, ma il
risultato fu ben diverso… Colpì il lampadario che
cadde a terra , frantumandosi e completando l’opera della
distruzione del Boar’s Nest…. Boss decise che per
riparare i danni al locale avrebbe utilizzato i soldi delle cauzioni,
così ordinò a Rosco e ad Enos di arrestare tutte
le persone presenti nel locale, tranne Daisy e le ragazze
nell’angolo, che erano innocenti…
“ Ma bravo Bo… Sei contento? Tutto questo per
colpa tua e della tua abitudine di non usare quel cervello di gallina
che ti ritrovi!”
“ Forza!!! Siete tutti in arresto!!! Muoversi!!!”
furono le parole di Rosco, accompagnate dalla sua immancabile risatina,
orgoglioso di aver arrestato tutti quanti, ed euforico al pensiero di
avere una percentuale più alta sulle cauzioni, cosa che Boss
ovviamente non gli avrebbe mai permesso… La percentuale di
Rosco sarebbe rimasta il 50% del 50% del 50%...
Questa
è la mia prima fan fiction in assoluto… Ho voluto
crearla su Hazzard ( in particolare su Bo e Luke) in quanto
è il mio programma preferito… Per favore
recensite…
Lu Duke94
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Capitolo 2 *** Cap. 2 in prigione ***
Forever Brothers
CAP. 2 IN PRIGIONE
“ Enos, ti prego… è una
richiesta importante, capisci?”
“Certo Luke… Però, ecco… mi
sembra una cosa strana da parte tua… Però se
è questo che vuoi… per me va bene… Poi
così c’è meno rischio che
evadiate… Bo… per te va bene?”
“Certo…” fu la risposta in tono un
po’ freddo data dal biondino…
Luke aveva chiesto ad Enos di metterlo in una qualsiasi cella pur che
fosse distante da quella del cuginetto, definito un “cervello
di gallina”. Ad Enos questa cosa era parsa un po’
strana, inizialmente aveva creduto che i due avessero in mente uno dei
loro piani, infatti solitamente lo imploravano condividere la cella fra
loro…
“ Mi dispiace Luke… ma con tutti questi arresti
dovrete stare in due celle vicine… oppure condividerne
una…”
“ Non ci penso nemmeno a condividere la cella con un cervello
di gallina!”
“ Luke adesso smettila con le offese!”
Bo riusciva sempre a capire quando Luke aveva in mente qualche piano, e
quando scherzava. Luke quando faceva qualche battutina al cugino, lo
faceva sempre in tono serio, ma Bo riusciva sempre a capire quando era
uno scherzo o quando era un’offesa… in quel
momento non era né uno scherzo né un trucco per
evadere…
Molte volte avevano finto di litigare per evadere. Enos infatti si
avvicinava sempre a loro per verificare che fosse una vera lite,
perchè non riusciva proprio a credere che i due cugini Duke
litigassero sul serio…
Questa volta persino Enos aveva capito che non era un piano…
Che Bo e Luke stavano litigando davvero…
“ Ah, io dovrei smetterla?! Sono tre ore che ti dico di
finire di fare a pugni al Boar’s Nest… E tu cosa
fai? Continui a distruggere tutto… E ora dove siamo?!? In
galera!!! E…”
Bo non permise al cugino di finire la frase… Ora erano in
due celle con un lato in comune, dal quale potevano vedersi e
parlarsi… in un certo senso sarebbe stato meglio se Rosco
non avesse arrestato tutti, in modo che Enos avesse potuto mettere i
due cugini in due celle ben distanti….
“ LUKE!! Avresti fatto lo stesso anche tu! Per
Daisy!!!”
Ora entrambi stavano alzando la voce… e per la prima volta
Enos stava assistendo ad una vera lite tra i cugini Duke…
“ Bo, Luke, vi prego smettetela… perché
non andate a fare una telefonata a zio Jesse? Deve portarvi i soldi per
le cauzioni…e poi potrete andare a casa… E
chiarirvi…”
Nonostante tutti gli sforzi che faceva, Enos risultava invisibile e
muto agli occh di Bo e di Luke…
“ No di certo!!! Sai… Io un cervello ce
l’ho, e lo so usare…”
Luke era più tranquillo di Bo… Lui non stava
urlando, ma il suo tono era comunque di sfida…
“ Allora sentiamo genio.. Cosa avresti fatto?!”
Si stavano sfidando a vicenda… Enos era
sconvolto…. non li aveva mai visti litigare a quel
modo, e soprattutto non avrebbe mai creduto che potessero litigare a
quel modo…
“ Io prima di tutto avrei pensato, cosa che tu non sei in
grado di fare a quanto vedo…”
Bo lanciò un’occhiataccia a Luke, che gliela
restituì e proseguì il suo discorso un
po’ offensivo, che ovviamente avrebbe irritato Bo…
E probabilmente era proprio lo scopo di Luke…
“ Avrei osservato che cosa stava succedendo… E
poi, se la situazione era così grave… Sarei
andato a liberare Daisy e avrei detto chiaramente a Joe di lasciarla in
pace… Non mi sembra sia tanto difficile…. Bastava
pensarci un po’ sopra invece di scattare in piedi e
cominciare a massacrare tutti quelli che ti si avvicinano…
Ah sì… dimenticavo… Tu NON SEI IN
GRADO DI PENSARE…”
“ Basta Luke! Adesso hai davvero esagerato… E
poi… Davvero pensi che Joe sarebbe rimasto lì
senza far niente? Un cazzotto te l’avrebbe dato di
sicuro…”
“ E allora? Bastava schivarlo e tornare a casa con il
Generale… Oppure metterlo KO senza coinvolgere tutto il
locale!”
“ E secondo te gli uomini di Hazzard si tirano indietro
vedendo una rissa? Si sarebbero aggiunti tutti
comunque…Luke… Rassegnati… non lo
potevi evitare!!!”
“ Forse hai ragione… Sarebbe scoppiata una rissa
comunque… PERò POTEVAMO SEMPRE SMETTERE DI
COLPIRE CHIUNQUE SI AVVICINASSE E TORNARCENE A CASA! Evitando
così di finire in galera… Cosa che ho cercato di
farti capire da quando hai sferrato il primo pugno… Ma a
quanto pare il tuo cervello ha “QUALCHE”
limite!!!”
“ Luke! Adesso smettila! Ho capito! Si poteva evitare
l’arresto… Ormai è andata
così! Punto e fine della discussione!”
“ PUNTO E FINE DELLA DISUSSIONE UN BEL CORNO!!! Adesso zio
Jesse dovrà pagare 100$ di cauzione per colpa tua!!! Cosa
che non ci possiamo permettere visto che non esistono gli alberi che al
posto dei frutti fanno crescere soldi! Cerca di trovare un modo per
rimediare al più presto…”
“ Bene! È questo che vuoi? Bene
guadagnerò i 100$ che dobbiamo pagare!!!”
“ RAGAZZI ADESSO SMETTETELA DI LITIGARE!!! ”
I giovani Duke non fiatarono… Quella voce era
inconfondibile…
“Zio Jesse…”
“ NON è LA PRIMA VOLTA CHE SONO COSTRETTO A PAGARE
LE CAUZIONI PER FARVI USCIRE DI GALERA, DOPO CHE AVETE COMBINATO UNA
DELLE VOSTRE STUPIDAGGINI!!!QUINDI, LUKE, NON FARNE UN
DRAMMA!!!”
I due ragazzi rimasero immobili con lo sguardo fisso sul pavimento.
“ Grazie Enos per avermi avvertito… Ti chiedo
scusa anche da parte loro… Ecco i 100$... Spero non accada
più una cosa del genere…”
Zio Jesse lanciò un’occhiata di rimprovero ai due
nipoti, che tornarono a fissare lo scuro pavimento delle celle della
prigione di Hazzard… che avevano visto molte
volte…
“ Ecco… Ora faccio uscire i tuoi
nipoti…”
Entambi sapevano che anche se ormai avevano 27 e 23 anni, zio Jesse
avrebbe esibito una delle sue frequenti ramanzine… E non
avrebbe aspettato di tornare alla fattoria…
Enos fece gentilmente uscire Bo e Luke dalle rispettive
celle…
“ DOVE ANDATE!? PENSATE DI PASSARLA LISCIA?! TORNATE SUBITO
QUI!”
Bo e Luke, per evitare l’imbarazzo che avrebbero provato ad
essere sgridati davanti a tutti da zio Jesse, avevano deciso di far
finta di niente ed incamminarsi verso il Generale…
A testa bassa ritornarono sui propri passi fino a ritrovarsi al fianco
dello zio…
“Quante volte vi ho detto che la nostra famiglia è
“famosa” perché è una delle
famiglie più unite di Hazzard? Più o
meno… da quando siete nati… Ed ora vengo qui per
pagare le vostre cauzioni… e vi vedo litigare come due
bambocci… Se volete comportarvi da bambini…
allora dovrete essere trattati da bambini… Non trovate?
Sapete che avrei ancora la forza ed il potere di mettervi sulle
ginocchia e sculacciarvi come facevo quando eravate piccoli…
Ma se volete rovinare la nostra famiglia… Bè,
sappiate che prima dovrete vedervela con me…e che non vi
permetterò di farlo… Sono stato
chiaro?!”
Ora non gridava come prima… Ma aveva il classico tono che
usava per sgridare i suoi ragazzi… un tono duro, ma in fondo
anche tenero, perché zio Jesse voleva essere obbedito dai
suoi nipoti con amore…
“ Sissignore”
Fu la classica risposta in coro dei due giovani...
“ La nostra famiglia non è ricca…
Questo si sa… Ma non sono i soldi che rendono la nostra
famiglia speciale… Ciò che la rende tale,
è l’affetto… L’affetto che la
tiene unita… ve l’ho detto un sacco di volte e non
mi stancherò mai di ripetervelo… ed ora voglio
che facciate pace…”
Enos aveva assistito al discorso di zio Jesse, e si era lasciato
commuovere a quest’ultima affermazione...
Bo e Luke non avevano intenzione di perdonarsi così
facilmente, ma per non far arrabbiare di nuovo lo zio decisero di
fingere di essersi riappacificati… anche se sapevano che di
sicuro zio Jesse si sarebbe infuriato quando lo avrebbe
scoperto…
“ Cugino, sappi che non è finita qui..”
“ Ci puoi contare Luke…”
Le due frasi sussurrate appena saliti sul Generale Lee
segnarono l’inizio di una lite, più grave di
quella da poco passata, tra i due cugini…
Ciao
a tutti!!! Ecco il secondo capitolo di Forever Brothers…
Non
vi posso garantire che le prossime volte aggiornerò presto
come oggi, però mi impegnerò per aggiornare in
fretta…
Grazie
a chi ha letto e in particolare a chi ha recensito, cioè a
Lella DuKe e a Lineadiconfine …
Lu
Duke94
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Capitolo 3 *** Cap. 3 L'appoggio di zio Jesse ***
Forever Brothers
Cap 3.
L’appoggio di zio Jesse
Durante il tragitto
verso la fattoria, Bo e Luke non si rivolsero la parola…
Arrivati
a casa erano attesi dalla cuginetta Daisy, che vedendoli si
portò le mani ai fianchi, assumendo così una posa
di rimprovero…
“
Vi avevo detto di smetterla! Adesso zio Jesse ha dovuto pagare le
vostre cauzioni, 100$ che non ci possiamo permettere!”
“
Già… Dillo a questo cervello di
gallina… Sempre che riesca a capirti…”
Luke
sembrava intenzionato a continuare a stuzzicare il cugino…
evidentemente aveva voglia di litigare, perché sapeva
benissimo che Bo non avrebbe finto di non aver sentito, e avrebbero
ricominciato a litigare… stavolta però ci
pensò Daisy a chiudere la bocca al cugino maggiore,
anticipando Bo...
“
LUKE! Dovresti vergognarti sai?! Ti sembra il modo di
parlargli!?”
“Daisy,
ti dispiacerebbe smettere con la tua predica… Sai Bo mi ha
già seccato abbastanza finora, e vorrei andarmene in
camera… da solo…”
Bo
lanciò un’occhiata fulminante al cugino, che
però era già sparito in casa… Daisy
potè notare che l’espressione di Bo si era
trasformata in dispiacere…
“
Visto che in camera c’è Luke… Io vado
nel fienile… Ti sarei grato, Daisy, se tu mi lasciassi un
po’ solo…”
Fu
l’affermazione del biondino, mentre già si
dirigeva verso il fienile…
Daisy
aveva sempre odiato assistere ai frequenti litigi dei cugini, che poi
la maggior parte di essi si risolvevano nell’arco di al
massimo mezz’ora…
Questa
all’apparenza era una di quelle liti che si risolvevano in
poco tempo, ma stavolta Daisy, dopo aver visto l’espressione
di Bo mentre si allontanava verso il fienile, ebbe la sensazione che
non sarebbe stata una semplice discussione…
Era da
ormai mezz’ora che Luke era rinchiuso in camera e Bo nel
fienile… Daisy era seduta al tavolo della cucina, con lo
sguardo fisso verso la porta d’entrata...
Zio Jesse
entrò in casa dopo aver svolto alcune commissioni in
città, e vedendo l’espressione di Daisy
capì subito che c’era qualcosa che non
andava…
Zio Jesse
si accorgeva sempre quando i suoi nipoti avevano qualche problema, si
sentivano in colpa per qualcosa che avevano fatto, avevano bisogno di
consigli, o si sentivano turbati… lui li capiva sempre, e li
aiutava sempre…
Pensava
che entrando avrebbe trovato Bo e Luke che bisticciavano di nuovo, in
fondo lo sapeva che anche se avevano fatto pace di fronte a lui, non si
sarebbero arresi così facilmente… qualsiasi
pretesto sarebbe stato buono per iniziare a litigare di
nuovo… Erano sempre stati molto testardi e
competitivi… anche da piccoli, ogni qualvolta litigavano,
entrambi volevano sempre averla vinta… Avrebbe giurato che
entrando li avrebbe trovati di nuovo a bisticciare…
Zio Jesse
si avvicinò a Daisy, consapevole del fatto che qualcosa la
turbava… afferrò una sedia e si sedette vicino
alla nipote, le poggiò una mano sulla spalla…
“
Cosa c’è che non va?” chiese dolcemente
a Daisy…
“
Niente zio… Tranquillo…”
“
Non me la bevo Daisy… Si vede a chilometri di distanza che
sei turbata… Dai, confidati con tuo
zio…”
Daisy non
sapeva se fosse stata la cosa giusta da fare… stressare zio
Jesse con i suoi problemi, quando lui aveva altre cose a cui pensare: i
soldi per il mutuo della fattoria, i lavori nel campo, gli animali, e
soprattutto, in quel momento, Bo e Luke…
Zio Jesse
comprese anche il motivo per il quale Daisy non voleva confidarsi con
lui… D’altronde non era la prima volta che
rimaneva nei suoi silenzi per paura di dare ulteriori preoccupazioni a
zio Jesse… Mentre in realtà sarebbe stato
più preoccupato del fatto di non essere al corrente di
ciò che turbava i suoi nipoti…
“
Daisy… tu non mi disturbi affatto con i tuoi
problemi… Anzi, mi preoccupa più non
saperli…”
Daisy
guardò zio Jesse per cercare l’appoggio che il suo
sguardo le aveva sempre dato… zio Jesse le era
sempre vicino, e il suo sguardo era sempre stato davvero
rassicurante… Quando piangeva, solo lo sguardo di suo zio
riusciva a calmarla, e anche per Bo e Luke era sempre stata importante
la presenza di zio Jesse nei momenti difficili… In fondo lui
li aveva accolti quando erano soli, e lui li aveva
cresciuti… La famiglia era la cosa più importante
per tutti…
“
è colpa mia zio… è tutta colpa mia se
Bo e Luke sono stati arrestati, se hanno litigato e se tu hai dovuto
pagare quelle cauzioni…”
Zio Jesse
assunse un’espressione sorpresa, all’ascolto di
quelle parole…
“
Ma cosa dici Daisy? Non devi neanche pensarle certe cose!”
“
E invece sì, se sono la
verità…”
“
Il problema è proprio quello Daisy… Non
è vero ciò che hai detto…”
“
E invece sì… Joe Smith era mezzo ubriaco, ha
detto che voleva uscire con me, io l’ho respinto e lui mi ha
afferrata per un braccio e mi tirava verso sé… Se
io non avessi chiamato aiuto, e mi fossi liberata da sola, Bo non
avrebbe attaccato Joe, e non sarebbe successo niente….
Adesso Bo e Luke litigano per colpa mia…”
Zio Jesse
allungò una mano verso il volto di Daisy e le
asciugò delicatamente le lacrime che la stavano rigando il
viso…
“
Non è colpa di nessuno… è successo e
basta… certo, Bo non avrebbe dovuto reagire
così… Ma non è colpa tua…
Mettitelo bene in testa…. E per quanto riguarda Bo e
Luke… Luke non avrebbe dovuto dare la colpa a Bo e
insultarlo in quel modo, e Bo avrebbe potuto pensarci un po’
prima di reagire così… E entrambi avrebbero
dovuto metter da parte l’orgoglio di
“vincere” la rissa e lasciar perdere…
quindi Daisy, o è colpa di tutti o non lo è di
nessuno… Ora scaccia questo pensiero dalla testa e non
preoccuparti…”
Zio Jesse
sorrise dolcemente a Daisy, che gli rimandò un debole
sorriso…
“
Va bene… Grazie zio…”
“
Sai, sono sorpreso del fatto che Bo e Luke non stiano bisticciando per
la faccenda di prima… dove sono?”
“
Oh, avevano iniziato a farlo… Luke ha dato la colpa a Bo,
poi ha detto che voleva restare solo e si è chiuso in
camera… Bo è andato nel fienile… credo
sia ancora lì..”
“Che
c’è ancora?” Chiese zio Jesse notando di
nuovo quell’espressione preoccupata impossessarsi del volto
di Daisy..“Dimmi…”
“
Secondo me dovresti parlare con loro, soprattutto con Bo… Ho
notato una strana espressione sul suo viso… Penso che abbia
creduto alle parole di Luke, e che si senta in
colpa…”
“
Sarà anche ferito per le parole che Luke gli ha
rivolto… Ha davvero esagerato questa volta…. Lo
sa che Bo prende sempre alla lettera ciò che dice, anche se
lo dice solo per rabbia e non lo pensa davvero…”
“Allora
gli parlerai?”
“
Sì… Parlerò ad entrambi… Ma
voglio iniziare da Luke…”
Zio Jesse
si stava già avviando verso la camera dei
ragazzi…
Bussò alla
porta…
“Daisy
ti ho detto che voglio restare solo!”
“
Sono zio Jesse… Apri Lukas!”
Zio Jesse
usava il suo nome per intero solo quando era arrabbiato, o gli ordinava
di fare qualcosa… Luke decise di aprire… Non
avrebbe voluto che anche zio Jesse si fosse arrabbiato con
lui…
“
Siediti, Lukas! Devo parlarti…”
Luke
obbedì…
Ciao!!!
Ecco il terzo capitolo…
Voglio
ringraziare Lella Duke, Thia e Nilan che hanno recensito e tutte le
persone che hanno soltanto letto…
Spero
che la mia fan fiction vi piaccia… ^^
Lu
Duke94
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Capitolo 4 *** Cap. 4 Parlando con Luke ***
Forever Brothers
Cap 4.
Parlando con Luke
“Siediti, Lukas!
Devo parlarti…”
Luke
obbedì…
Zio Jesse si sedette
accanto al nipote. Gli poggiò una mano sulla spalla come
aveva fatto poco prima con Daisy… Luke era il più
introverso dei tre nipoti… Si vergognava molto a far vedere
le proprie emozioni e a parlare apertamente dei propri problemi e dei
propri pensieri…. Era sempre stato così, ma con
zio Jesse parlava spesso… suo zio era sempre stato
l’unico in grado di placare un po’ questa sua
vergogna… Invece Bo era diverso… Lui era sempre
stato un po’ più estroverso del cugino, ogni volta
che voleva parlare con qualcuno, lo faceva apertamente…
Erano molto diversi da questo punto di vista…
Ci furono alcuni
istanti di silenzio… Zio Jesse ormai sapeva che, per parlare
con Luke, avrebbe dovuto iniziare per primo a parlare…
“ Hai
esagerato… Lukas…”
Luke non
alzò lo sguardo da terra… A zio Jesse non piaceva
affatto non essere guardato negli occhi quando parlava… E
Luke lo sapeva… Si aspettava un rimprovero per questo da un
momento all’altro…. Infatti non ritardò
ad arrivare…
“
è un discorso serio… Lo sai? Voglio che tu mi
guardi in faccia… D’accordo? Ora alza lo sguardo
dal pavimento, guardami negli occhi, e se hai qualcosa da dire, dillo,
oppure parlo io!”
Luke
obbedì, ma tutto ciò che riuscì a dire
fu:
“ Lo
so… Mi dispiace zio…
Scusami…”
“ Non
è con me che ti devi scusare… Ma con
Bo… Però non prima di finire la discussione con
me! Sono stato chiaro?!”
Luke non rispose e
abbassò di nuovo lo sguardo…
“
Lukas…”
“
…”
“ Lo hai
ferito, sai? Non avresti dovuto dirgli quelle cose se non le pensi
davvero…”
Finalmente Luke si
decise ad alzare lo sguardo ed a guardare zio Jesse, senza
timore…. Zio Jesse,vedendo l’espressione di Luke,
comprese che quella discussione non sarebbe durata poco come credeva,
quindi Bo avrebbe dovuto aspettare ancora un po’…
Zio Jesse avrebbe
voluto chiedere a Luke cosa c’era che non andava, ma
preferì continuare il suo discorso, e spingere il nipote a
dar voce ai suoi pensieri senza il bisogno di una domanda…
“ Lo sai che
Bo prende sempre alla lettera tutto ciò che dici, anche se
sa che quando sei arrabbiato dici cose che non pensi… Lui
crede davvero di essere come dici tu… Lo hai ferito molto
con quelle parole, e lui è stato più gentile con
te… Non ti ha offeso… Ti ha solo implorato di
smetterla… E tu non l’hai
fatto…”
“ Lo so
zio.. Mi dispiace, è che ero davvero
arrabbiato…”
“La rabbia
non è una giustificazione per ciò che hai fatto,
Lukas…”
“ Lo so
zio… Non ho scuse…”
“ Davvero
credi che sia tutta colpa di Bo?”
“Prima
sì… Ora no… è anche colpa
mia…”
“ E
allora…”
“ E allora
abbiamo litigato per colpa mia…”
“E…”
“ E questa
inutile lite non deve rovinare la nostra famiglia ed il nostro
rapporto…”
“ Bravo il
mio ragazzo… Andrai a scusarti?”
Luke rispose allo zio
con un flebile “Sì…” poco
convinto… Zio Jesse lo guardò storto…
“ Un
po’ più determinato?”
“
Si!”
“ Bravo il
mio ragazzo… Ma vorrei parlare prima io con
Bo…”
“ Non
c’è problema zio…”
Anche se zio Jesse
sapeva che c’era dell’altro che Luke doveva dirgli,
e Luke sapeva che zio Jesse se n’era accorto e non aspettava
altro che gli chiedesse cosa c’era che non andava, il vecchio
Jesse fece per uscire dalla stanza, per spingere il nipote a dar voce
da solo ai suoi pensieri….
Luke, vedendo che zio
Jesse se ne stava andando decise di dire ciò che doveva
dirgli da quando era entrato in quella stanza, anche se si vergognava
molto a farlo, ma era un difetto del suo carattere…
“ Zio
Jesse…”
“Cosa
c’è, Lukas?” Chise lo zio,senza
però voltarsi…
“ Siediti,
per favore… C’è
dell’altro… E probabilmente non ne sei stato
informato poiché quando è successo Enos ti stava
telefonando, e non ha potuto sentire…”
Zio Jesse si sedette
di nuovo accanto al suo nipote maggiore…
“ Dimmi
Lukas…”
“ Io.. ho
detto a Bo..”
Il ragazzo si
interruppe, probabilmente per la vergogna che provava, innanzitutto per
ciò che aveva fatto, e anche per dover parlare
così apertamente…. A causa di entrambe le cose, i
suoi occhi tornarono a fissare il pavimento….
Zio Jesse lo
guardò, gli accarezzò la schiena…
“ Se non
riesci nemmeno a guardarmi negli occhi la faccenda dev’essere
grave…” Gli disse dolcemente… come se
Luke fosse stato di nuovo un bambino e avesse bisogno di tutta la
comprensione di cui zio Jesse disponeva…
“ Lo
è…. Sono uno stupido…”
Zio Jesse
riuscì a notare che gli occhi di Luke stavano divenendo
lucidi, ma il ragazzo faceva di tutto pur di ricacciare indietro le
lacrime… Non aveva mai amato farsi vedere mentre
pingeva… Zio Jesse fece finta di non essersene accorto, per
mettere il nipote a proprio agio in quella discussione…
“
Cos’hai fatto, Lukas?”
“ Ne sarai
molto deluso zio…”
“ Dimmi
Lukas!”
“ Ho detto a
Bo che per farsi perdonare avrebbe dovuto recuperare i soldi che
abbiamo perso… e ho aggiunto di nuovo che era
l’unico responsabile di ciò che era
successo… Mi dispiace zio… Perdonami se
puoi…”
Ci furono attimi di
silenzio, ma per Luke ognuno di quegli attimi corrispondeva ad alcuni
minuti… Luke volse lo sguardo a zio Jesse, e si accorse che
ora anche suo zio aveva lo sguardo posato a terra… Era
deluso...
“
Lukas… Questo non avresti dovuto farlo… Significa
dare più importanza al denaro… E ti ho detto
moltissime volte che il denaro non è nulla se paragonato
alla famiglia… Lo sai che Bo crede che tu l’abbia
detto seriamente, vero? E sai anche che cercherà un modo per
recuperare i soldi... Speriamo solo che non faccia qualche
stupidaggine… Adesso vado a parlargli…. Poi
toccherà a te… E ti scuserai con
lui….”
“ Mi
dispiace di averti deluso zio…” La voce di Luke
tremava, a causa dell’emozione e della voglia di piangere che
lo assaliva…. Ma non avrebbe pianto, odiava mostrarsi mentre
piangeva….
“
Sì… Ma ormai l’hai fatto…
L’unica cosa è rimediare e promettere di non farlo
più…”
“ Fra poco
andrò a scusarmi con Bo… E puoi contarci sul
fatto che non si ripeterà più…. Non
voglio che il mio rapporto con Bo si rovini per una stupidaggine del
genere…. Mi dispiace…”
“ Lo so
Lukas, lo so…”
Zio Jesse
abbracciò Luke, che a sua volta si lasciò andare
al suo abbraccio… Gli sembrava di essere tornato bambino, ma
non gli importava… In quei momenti aveva un assoluto bisogno
degli abbracci di zio Jesse…
“ Adesso
vado a parlare con Bo… Tu aspetta in cucina e quando
tornerò toccherà a te… Non credo di
impiegare molto tempo…”
“
D’accordo zio…”
Luke rimase in cucina,
mentre zio Jesse si avviava verso il fienile… Ma di
lì a poco fece ritorno in casa…
“ Che
c’è?! Non ha voluto palarti?”
Luke era
preoccupato… Aveva assolutamente bisogno di chiarirsi con
suo cugino, subito…
“ Bo non
c’è… E neanche il
Generale…”
“
Cosa?!”
CONTINUA…
Ciao!!!
Ho aggiornato presto!!!^^
Grazie
a tutte le persone che hanno letto, e in particolare a chi ha
recensito…
Per
favore continuate a recensire, i vostri commenti, negativi o positivi
che siano, mi fanno sempre molto piacere…
Ciao!!^^
Lu
Duke94
|
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Capitolo 5 *** Cap. 5 Angoscia ***
Forever Brothers
Cap.
5 Angoscia
“Bo non
c’è… E neanche il
Generale…”
“ Cosa?!”
Zio Jesse era visibilmente preoccupato. Luke si sentiva in colpa
perché sapeva che Bo probabilmente era andato a cercare un
modo per recuperare i soldi, come lui stesso gli aveva detto, mentre
litigavano. Anche Luke era molto preoccupato per il cugino, sperava non
gli fosse successo niente, ma la sua mente rifiutava di accettare
quella speranza… Daisy, per non far preoccupare
ulteriormente zio Jesse, cercava di assumere un’aria
tranquilla e sicura del fatto che Bo stesse bene, ma le riusciva
malissimo…
“ E se gli fosse successo qualcosa mentre guidava? Forse ora
è nel Generale, magari è uscito di strada ed ora
è ferito… E se fosse davvero ferito e noi non
riusciremo a trovarlo?” queste le numerose domande che
massacravano Luke, non lo lasciavano in pace, non gli permettevano di
formulare altre ipotesi, roteavano continuamente nella sua mente. Per
quanto si impegnasse a pensare qualcos’altro non ci riusciva,
non si accorgeva nemmeno di quello che dicevano zio Jesse e Daisy, non
li vedeva, non li sentiva. Il suo cuore iniziò a
martellargli nel petto. I suoi sensi di colpa quasi gli bloccavano il
respiro. Non vedeva niente, se non il Generale distrutto e Bo ferito,
il tutto avvolto in una nebbia scura…
“ Sono zio Jesse… Bo
rispondi…”
Dopo aver sentito quelle parole a Luke parve di vedere Bo steso su di
un letto di ospedale… Poi riuscì a mettere a
fuoco, e rendersi conto, finalmente, di ciò che stava
succedendo… Zio Jesse stava tentando di rintracciare Bo
attraverso la radio del suo furgoncino… Daisy tentava di
convincere zio Jesse e sé stessa del fatto che andava tutto
bene… Ma né lei né zio Jesse lo
credevano davvero…
“ Forse è sintonizzato su un altro
canale…”
Daisy tentò di tranquillizzarsi cercando di credere in
quell’ipotesi, ma la preoccupazione e l’angoscia
che provava non glielo permettevano… Zio Jesse
chiamò il nipote su tutti i canali di cui la radio
disponeva…
Luke iniziò davvero a credere in quell’ipotesi che
lo massacrava, che non gli permetteva di pensare lucidamente e di
rimanere calmo…. Doveva fare qualcosa, qualsiasi cosa gli
permettesse di accendere una piccola luce di speranza, di
pensare…
“ Vado a cercarlo…”
Zio Jesse era ancora più preoccupato, avendo visto anche il
nipote maggiore in quello stato… Riusciva a leggere tutto
ciò che provava attraverso un solo sguardo al suo
volto…
“ Voi rimanete qui, e nel caso Bo tornasse,
avvisatemi…”
“ D’accordo….”
“ Luke…. Tranquillo, stai tranquillo…
Vedrai che Bo sta bene…” Anche zio Jesse lo diceva
soprattutto per convincere sé stesso… E non ci
riusciva….
“ Lo so… Sono tranquillo…”
Luke mentì pur di non far preoccupare lo zio… Ma
zio Jesse capiva sempre quando uno dei suoi nipoti mentiva…
Era da ormai mezz’ora che Luke era alla ricerca del cugino, a
bordo i Dixie, la jeep di Daisy… Aveva guardato in
città, anche se sapeva che non lo avrebbe trovato
lì… Stava cercando in una di quelle
strade sterrate di campagna… Il suo istinto gli
diceva che Bo era lì… Sì, ora si
affidava completamente all’istinto, dal momento che,
qualsiasi pensiero o ipotesi tentasse di formulare, era subito
rimpiazzata dall’immagine avvolta nella nebbia, che
continuava ad assalirlo… Aveva tentato più volte
di accendere un po’ di speranza… Non ci
riusciva… Non ci sarebbe riuscito, e Luke lo sapeva
bene…
Accostò…. Scese dalla jeep… Non
sarebbe riuscito a trovarlo, se vedeva solamente la nebbia nera che
avvolgeva il Generale… Luke maledì quel pensiero
che non gli permetteva di fare niente… Si rimise al posto di
guida… Accese il motore e ripartì alla ricerca
del cugino…
“ Bo… dove sei?”
Ormai i suoi occhi si erano riempiti di lacrime, e pochi secondi dopo
scendevano sulle sue guance… Gli toccarono le
labbra… Luke riuscì a sentire il loro sapore
salato, era da tempo che non lo sentiva…
Doveva trovarlo…. L’angoscia, la preoccupazione, i
sensi di colpa e la paura non erano buona cosa in quel
momento…
Continuava a perlustrare quelle strade sterrate, ma la speranza di
trovarlo non si era ancora fatta vedere…
Arrivò nei pressi del fiume… Non c’era
nemmeno lì… Proseguì ancora, quando fu
interrotto dalla chiamata di Daisy…
“ Luke? Luke rispondi… Nessuna traccia di
Bo?”
“ No… Niente…”
“ Vengo anch’io a cercarlo…”
“ No Daisy… Rimani con zio Jesse… Ha
bisogno della tua compagnia….”
Daisy sbuffò, ma sapeva bene che il cugino aveva
ragione…
“ D’accordo…. Chiamaci se lo
trovi… Ho avvisato anche Cooter, anche lui lo sta
cercando…”
“ D’accordo…”
Luke proseguì…
“ Ehy, Luke! Qui Cooter che parla, mi senti?”
“ Forte e chiaro Cooter...”
“ Ho trovato il Generale…”
Ci fu un attimo di silenzio… Poi Luke riprese a parlare,
spaventato al solo pensiero della risposta alla domanda che stava per
fare…
“ E Bo?”
Nessuna risposta…
“ Cooter! C’è anche Bo?”
“ No…”
CONTINUA…
Ciao
a tutti! Scusate se questo capitolo è un po’
corto, ma ho voluto lasciarvi un po’ con il fiato sospeso....
Muahahaha…
Grazie a Thia e a Lella Duke per le recensioni e grazie a tutti quelli
che leggono senza recensire…
Baci, Lu Duke94
|
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Capitolo 6 *** Cap. 6 Abbiamo trovato il Generale! ***
Forever Brothers
CAP.
6 Abbiamo tovato il Generale!
“Cooter!
C’è anche Bo?”
“No…”
Luke si
sentì male. Non ci poteva credere… Allora
dov’era finito? Poi però si rese conto che era
anche un bene, almeno poteva essere sicuro che Bo non era ferito
all’interno del Generale… Poi ci pensò
di nuovo… Magari era ferito e nonostante ciò
aveva deciso di tornare alla fattoria, poi forse era svenuto
e…
Luke
decise di smetterla di pensare le code più terribili che
potevano essere accadute al cugino, e decise che la cosa migliore da
fare era recarsi dove era stato trovato il Generale, ed una volta
lì tentare di capire ciò che era
successo…
“
Sono sulla River Road… Ti aspetto qui…”
“
D’accordo…. Dammi un minuto…”
“
Tranquillo Luke… Vedrai che Bo sta
bene…”
“
Lo so, Cooter. Lo so…”
In
realtà cercava di convincersi del fatto che Bo stesse bene,
ma per quanto tentasse non ci riusciva, era comunque
preoccupato….
Se fosse stata una
situazione normale, una di quelle liti frequenti che i due cugini
affrontavano, non ci sarebbe stato di che preoccuparsi… Di
solito Bo, dopo aver litigato andava a fare due corse con il
Generale…. Era l’unico modo per renderlo
più tranquillo, e poi tornava…
Ma questa non era una
di quelle liti normali… Quando si vive a stretto contatto
con una persona, è del tutto normale litigare… Ma
stavolta tutti erano più che convinti del fatto che Bo era
andato a cercare un modo per recuperare i soldi, come gli aveva detto
Luke… Avevano paura che Bo avesse agito impulsivamente, come
era solito fare, ed avesse combinato qualche stupidaggine…
Luke non se lo sarebbe
potuto perdonare…
Questa volta si era
reso conto del fatto che quella lite era scoppiata a causa
sua… Avrebbe già chiesto scusa a Bo, ed avrebbero
già fatto pace… Sapeva bene di aver ferito suo
cugino con quelle parole, e di aver deluso zio Jesse per come si era
comportato… Probabilmente anche Daisy si sentiva in colpa,
sempre a causa sua… Sì, questa volta aveva
proprio esagerato….
Avrebbe voluto
scusarsi ufficialmente con tutta la famiglia, ma purtroppo non ne aveva
avuto l’occasione… Ora si stava preoccupando da
morire per Bo… E tutto per colpa di quella frase, detta
solamente per rabbia, tempo prima in prigione, e che Bo aveva preso sul
serio… Come avrebbe potuto pensare che i soldi avessero
più importanza della famiglia? Semplicemente non lo
pensava… Nessuna di quelle cose che aveva detto a Bo le
pensava… Erano uscite per rabbia… Ma la rabbia
non era una scusa… Non ne aveva motivo, non riusciva a
trovare un perché a quella lite…
“Perché
sono scemo….”
Voleva,
doveva rimediare al più presto… Aveva troppi
sensi di colpa… Non ce l’avrebbe fatta a tener
dentro tutto troppo a lungo…. Doveva trovare Bo, portarlo a
casa, e scusarsi, soprattutto con lui, ma anche con Daisy e zio
Jesse… Per colpa sua era stata coinvolta tutta la famiglia,
perciò avrebbe rimediato, non avrebbe permesso ad una
stupida lite di rovinare quella splendida famiglia…. Avrebbe
messo in pratica tutto ciò che zio Jesse gli aveva sempre
detto…
Che non
c’è cosa più importante della
famiglia… Che è molto importante mantenerla
unita, e qualvolta ci fosse stata una lite, fare di tutto pur di
rimediare…
Quelle
parole, che zio Jesse aveva ripetuto loro fin dal giorno in cui erano
arrivati per la prima volta alla fattoria, non erano mai state
così importanti come in quel momento…
Per fortuna
c’era zio Jesse… Lui era sempre in grado di capire
i suoi nipoti ed aiutarli con le sue sagge teorie, qualora ne avessero
avuto bisogno…. Lui li aveva accolti e
cresciuti… Tutti e tre adoravano zio Jesse, per
tutto quello che aveva fatto per loro, perché li aiutava
sempre, in qualsiasi momento, perché li perdonava sempre
quando sbagliavano…. Perché era unico…
Perché era zio Jesse…
I pensieri di Luke
furono interrotti una volta raggiunta la River Road…
“
Ci siamo… Stai tranquillo Luke… Va tutto
bene… Tutto bene …”
Luke
cercava di auto controllarsi…
Scese da
Dixie ed iniziò ad avviarsi verso
l’amico… Aveva paura di ciò che poteva
vedere… E se Cooter gli avesse mentito? Se gli avesse detto
che Bo non c’era solo per tranquillizzarlo, e Bo avesse
realmente avuto un incidente con il Generale?
Quei
pochi passi che Luke mosse per arrivare da Cooter furono lunghi e
lenti, come fossero chilometri… Arrivò vicino a
Cooter, si fermò di fronte a lui…
Cooter
potè notare la preoccupazione sul volto di Luke…
Era la prima volta che lo vedeva così spaventato…
Cooter non aveva capito il motivo per cui la famiglia Duke si era
agitata così… In fondo Bo spariva sempre per un
po’ dopo una lite, era una cosa normale ormai… Ma
non sapeva ciò che Luke aveva detto a Bo… E non
sapeva che Bo aveva preso sul serio quelle parole…
Si
inoltrarono un po’ in una specie di boscaglia…
Eccolo… Il Generale Lee, il bolide arancione con un enorme
01 sulle fiancate…
Aveva una gomma
bucata… Sul terreno si potevano notare i segni delle
frenate… Era uscito di strada… La fiancata
sinistra era addosso all’albero contro il quale aveva
sbattuto… Sul terreno c’erano segni di
un’altra macchina…
Luke
entrò nel generale per dargli un’occhiata, ma ci
aveva già pensato Cooter…
“
Probabilmente Bo ha bucato, e a causa dell’elevata
velocità con cui viaggiava, ha perso il controllo del
Generale, che è andato a sbattere contro
quell’albero… Lo sterzo è
rotto… Non avrebbe potuto tornare alla fattoria con il
Generale… La radio è rotta… Bo avrebbe
potuto aggiustarla, ma da qui non sarebbe riuscito ad avvisarvi alla
fattoria… è troppo distante…”
Luke non
potè fare a meno di sperare che Bo stesse bene…
La fiancata sinistra, il posto di guida…
“
Sarà meglio avvisare zio Jesse…. Almeno sappiamo
che Bo è vivo!”
“
Credevi fosse morto?”
“
Quando sei preoccupato… è quello il primo
pensiero…”
“
Toglimi una curiosità, Luke… Bo scappa sempre
dopo aver litigato con te… Perché vi siete
preoccupati tanto? È normale,no?”
Luke
guardò l’amico…
“
Per colpa mia…”
Disse
mentre già saliva su Dixie….
“
Andiamo alla fattoria…”
“
Bè, almeno sappiamo che sta bene… Magari, non
avendo trovato qualche passaggio si è avviato a piedi ed ora
sta tornando…”
“
Lo spero….”
Ora erano
tutti un po’ più sollevati, probabilmente Bo stava
bene… Ma Luke voleva trovarlo, non aspettare che ritorni a
casa, perché FORSE si era incamminato a piedi…
Si
alzò d’improvviso… Guardò
zio Jesse, che capì subito che il nipote non poteva
aspettare…
“
Vai ragazzo… Ma fa attenzione… Noi rimaniamo qui
ad aspettare nel caso ritorni…”
“
D’accordo… Grazie zio…. Grazie di
tutto…”
Luke
accennò un sorriso, poi uscì seguito da
Cooter…
Ora stava
meglio…. Almeno aveva la certezza che Bo non era
morto… Ora doveva trovarlo…
“
Io passo prima a prendere il Generale… Lo porto al
Garage… Magari Bo ha trovato un passaggio ed ora
è in città, in attesa di un altro passaggio per
tornare alla fattoria… In caso ti
avviso…”
Non
ricevette risposta, Luke era già a bordo di Dixie ed aveva
già acceso il motore…
“
Sono come fratelli, quei due…” Cooter
sorrise…
CONTINUA…
Grazie a Nilan, Thia e Jiuliet
per le recensioni…
Dovrete
aspettare un po’ prima di scoprire che fine ha fatto il
nostro caro Bo… Probabilmente lo scopriremo nel prossimo
capitolo…
Grazie
mille a te, Lella, per i tuoi preziosi consigli… Continua a
dirmi ciò che pensi, le critiche aiutano sempre a
migliorare, e non ti preoccupare che non mi offendo per delle critiche,
anzi, le apprezzo… ^^ Baci…
Lu Duke94
|
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Capitolo 7 *** Cap. 7 Bo è tornato! ***
Forever Brothers
CAP.
7 Bo è tornato!
“Luke!!!
Cooter!!! Bo è tornato!!! È qui alla
fattoria!”
Daisy,
tutta felice della notizia che stava dando, avvisava via radio Luke e
Cooter, che stavano ancora cercando Bo…
“
Sta bene?” fu la risposta seria di Luke… Non
poteva essere felice fino a che non avesse avuto la certezza del fatto
che il cugino stesse bene…
“
Ha una ferita alla fronte, che zio Jesse gli sta medicando, ed ha preso
una botta al braccio sinistro, ma non è niente di
grave….”
“
Arrivo subito!” ora Luke stava gioendo… E non
vedeva l’ora di scusarsi con Bo e con la sua
famiglia…
“
Dammi due minuti, Daisy, e verrò anch’io
lì alla fattoria… Così facciamo due
chiacchiere…” Cooter sapeva che Bo stava bene, ne
era stato certo fin dall’inizio…
“Perché
ci mettono tanto?”
“
Luke, un po’ di pazienza! Zio Jesse gli sta
parlando…”
“
E, conoscendo vostro zio, non sarà questione di
minuti… Quindi, Luke, vuoi deciderti a rilassarti un
po’? Quando avranno finito Bo uscirà…
Anzi, io non so niente della vostra lite…”
Cooter
interruppe la frase sbuffando poi continuò…
“
Non mi piace essere l’ultimo a sapere le
novità…”
Luke,
anche se un po’ seccato, raccontò a Cooter
ciò che era accaduto parecchie ore prima, tanto sapeva che
l’amico avrebbe continuato a stressarlo se non gli avesse
raccontato come stavano le cose…
“ Quando
uscirai racconterai loro ciò che hai appena raccontato a
me… E inoltre ti scuserai per averli fatti
preoccupare… D’accordo?”
“
D’accordo zio, ma non c’era motivo di preoccuparsi
così…”
Zio Jesse
interruppe il nipote con uno dei suoi sguardi severi….
“
E invece sì… Quella ferita che hai sulla fronte
ne è la dimostrazione…. Potrebbe essere stato
qualcosa di più grave… Tuo cugino ti ha cercato
fino adesso per scusarsi con te, e non credo sarà molto
contento quando gli racconterai ciò che è
successo…”
“
Lo so, zio… Mi dispiace…”
“
Ammetto che è stato Luke a causare la lite di prima, e deve
essere lui a metterne fine… Ma stavolta se si arrabbia, non
ha tutti i torti…”
“
Lo so… Spero non si arrabbi…”
Bo lo
sperava con tutto sé stesso… Era molto
dispiaciuto per la lite di prima, ma sapeva che era soprattutto colpa
di Luke, anche se lui avrebbe dovuto pensarci un po’ su prima
di colpire Joe… Ma ora era riuscito solamente a dimostrare
la verità nelle parole di Luke….
Zio Jesse
era più che sicuro del fatto che Luke avrebbe perso la
calma, e sarebbe ripartito all’attacco, come era successo in
prigione… Sperava che Luke lasciasse da parte la rabbia e si
scusasse con Bo per quanto successo prima, ma sapeva che la sua
speranza non sarebbe stata accontentata…
“
E io spero di riuscire a calmarlo… Per quanto riguarda
l’oggetto della lite di prima…”
“
La mia mancanza di cervello?”
“
Beauregard…” Zio Jesse poggiò una mano
sulla spalla del nipote…
“
Oh zio… Lo sai che non mi piace quel
nome…”
“
Beauregard, ascoltami!”
Bo sapeva
che era un discorso serio, quindi decise di lasciar perdere un
po’ di sarcasmo e di accettare il fatto che zio Jesse lo
chiamasse con il suo nome intero…
“
Tu non devi pensare che tutto ciò che dice Luke corrisponda
a verità… Lo so che non ti ha mai mentito, ma sai
bene che quando è arrabbiato dice certe cose senza
pensare… Infatti non è affatto vero che sei
stupido… D’accordo?”
“
D’accordo zio…”
“
Vedi, Beauregard…. Tutti gli uomini sono diversi tra loro,
per aspetto e per carattere, ma siamo tutti fratelli… Come
ha deciso il nostro Signore… Tu hai un carattere piuttosto
impulsivo, mentre Luke è più
riflessivo…. Ciò non significa che tu sia
stupido… Luke ha esagerato, e quelle cose non le pensa
davvero…”
Bo
annuì…
“
Per quanto riguarda il discorso dei soldi… Luke
l’ha detto solo perché era arrabbiato, anche se
questa non può essere una scusa…”
“
Ok…. Mi dispiace tanto zio… Cercherò
di rimediare, davvero… perdonami se puoi…. Non
avrei voluto mettere in difficoltà tutta la famiglia e
mettere a repentaglio il nostro rapporto… Luke ha
ragione… Sono stupido… Zio Jesse, non devi dirmi
che non è così solo per confortarmi…
Ormai mi sono abituato all’idea…”
Inizialmente
Bo cercava di trattenere le lacrime, ma non ci riusciva bene come
Luke… Così le lacrime iniziarono a scendere
lentamente sul suo bel viso…
Zio Jesse
lo guardava dolcemente… Proprio come quando era
bambino… in un certo senso, non era affatto
cambiato…
“
Lo so che ti dispiace, Beauregard…. Io non ce l’ho
con te, e non devi per forza trovare un modo per rimediare, ma se
ciò ti aiuta a non sentirti in colpa, fa pure… Ma
non combinare altre stupidaggini… Poi, io non ti sto
mentendo, d’accordo? Tu non sei affatto
stupido…”
Zio Jesse
interruppe il suo discorso e guardò il nipote…
Gli sorrise dolcemente… Gli accarezzò i biondi e
soffici capelli…
“
Non mi credi? Ti ho mai mentito?”
“
No… Non mi hai mai mentito…”
“
E allora..?”
“
Ti credo…”
Bo
abbracciò lo zio….
“ Grazie… Non so cosa avrei fatto se non ci fossi
stato tu… Sei sempre disponibile quando ho bisogno di
aiuto….”
Bo era
decisamente più estroverso di Luke, ma zio Jesse riusciva a
capire ciò che pensava il nipote maggiore attraverso i suoi
gesti, i suoi sguardi e le sue espressioni, mentre Bo lo diceva
semplicemente…
“
Ora, coraggio! Vai fuori e spiega a Luke, Cooter e Daisy ciò
che è successo…”
“
Vieni anche tu, zio Jesse… Per favore…”
Zio Jesse
guardò Bo… Come era tenero con le lacrime agli
occhi…. Eh sì… In quelle situazioni
era proprio quel bambino campagnolo, biondo e piccolino…
Aveva sempre bisogno della compagnia di suo zio… Di una
spalla su cui piangere… Era il solito Bo, Beauregard
Duke…
“
Certo che vengo con te…”
“
Grazie…”
“
Forse riuscirò a tenere a bada tuo
cugino…”
“
Speriamo…”
“ Adesso
è troppo!! Mi sono stufato! Io entro…”
“
Luke! Sta parlando con zio Jesse! Come ha fatto con te!”
Luke
ignorò completamente ciò che gli aveva detto la
cugina... Si avviò per aprire la porta ed entrare, ma Bo e
zio Jesse lo avevano anticipato…
Ci furono attimi di
silenzio… Cooter e Daisy rimasero immobili… Fu
Luke a prender parola….
“
Tutto bene, cugino?”
Bo era
visibilmente teso e agitato… Annuì…
“
Senti, io… mi dispiace per prima… Volevo scusarmi
con te… Non penso veramente ciò che ti ho
detto… Mi dispiace… E anche con te Daisy, so che
odi vederci litigare, e che ti sei sentita in colpa anche se non
c’entri niente…. E… Zio
Jesse… Scusami di nuovo… ma con te ho
già parlato… Ti prometto che non
accadrà più…”
Luke
disse quelle cose tutto d’un fiato.. Era difficile per lui
dire ufficialmente ciò che pensava, infatti subito dopo
abbassò lo sguardo, fissando gli scalini che conducevano
alla porta d’entrata…
Zio Jesse
e Daisy gli sorrisero…
“
Tranquillo, ragazzo, ti ho già
perdonato…”
“
Anch’io, Luke…”
“
Non vuoi sapere come sono andate le cose?”
Bo era stupito, immaginava che Luke lo avesse guardato
imitando lo sguardo severo di zio Jesse e chiedendo
spiegazioni…
“
Sì, ma prima volevo chiederti scusa… Allora,
accetti le mie scuse?”
Bo
annuì timidamente, sapeva che quella pace sarebbe durata
poco…
“
Ora puoi dirmi cos’è successo, per favore? Ero
molto preoccupato per te…”
“
Certo… Te lo spiego subito…”
Daisy
capì subito dall’espressione di Bo, ma soprattutto
da quella di zio Jesse, che non sarebbe successo niente di
buono…
“
Io…” Bo si interruppe, abbassò lo
sguardo…
“Tu?
Avanti, Bo… Vuoi dirmi cos’è successo o
no?!”
Ecco, si
sta già irritando… Fu il pensiero di Bo, ma anche
quello di zio Jesse…
“
Avanti Bo… Spiegagli tutto fin dal principio… Tu,
Luke, per favore ascoltalo senza interromperlo…”
Zio Jesse
intimò il nipote a parlare, sapeva che Luke non era molto
paziente in queste cose…
CONTINUA…
Grazie di cuore a Lella Duke e
Lineadiconfine per aver recensito, e anche a tutti quelli che hanno
solo letto….
Spero che
questo capitolo vi sia piaciuto, per favore recensite, è
molto importante per me sapere cosa ne pensate ^^
Ciao,
Lu Duke94
|
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Capitolo 8 *** Cap. 8 Un'altra lite ***
Forever Brothers
CAP.
8 Un’altra lite
“
Vedi… Io…”
“Bo,
per favore… Vuoi smettere di balbettare e spiegarmi
cos’è successo?!”
“
D’accordo… Però, non ti
arrabbiare…”
A Luke
sorse un dubbio… Cosa aveva fatto il cugino di tanto grave
da implorarlo di non arrabbiarsi? Bo iniziò a raccontare
ciò che era successo in quelle ultime ore…
“Quando,
dopo avermi insultato, te ne sei andato in camera… Io sono
andato nel fienile per calmarmi un po’… Di solito
fuggivo sempre via con il Generale, ma prima non ne avevo
voglia…”
Luke lo
stava ascoltando, curioso di sapere ciò che era
successo… Bo ora stava fissando gli occhi azzurri del
cugino, che a sua volta fissava i suoi… Bo aveva uno sguardo
dispiaciuto… Luke era già riuscito ad intuire che
sarebbe successo qualcos’altro, in quella terribile
giornata…
Bo fece
una pausa…
“
Sapevo che zio Jesse avrebbe parlato con ognuno di noi…
Avevo bisogno di confidarmi con lui, quindi decisi che
l’avrei aspettato… Poi ho iniziato a ripensare a
ciò che era successo… In particolare alla
faccenda dei soldi, e ho iniziato a pensare un modo per
recuperarli…”
“
E cos’hai fatto, Bo?!”
Luke era
già nervoso, si stava già scaldando…
Bo era consapevole del fatto che stavolta era colpa sua…
“Scusatemi…
Tutti quanti…”
“
Bo, procedi con ordine…” intervenne zio Jesse per
non far ulteriormente spazientire il nipote maggiore…
“
D’accordo, ma prima vorrei scusarmi…”
perché sapeva che probabilmente Luke non gli avrebbe
lasciato il tempo per farlo…
“
Mi scuso con tutti per avervi fatti preoccupare… E per tutto
ciò che ho fatto…”
“
Bo! Vuoi deciderti a dirci cos’hai fatto?!”
“
Luke… Sta calmo…. Lascialo
parlare…” Stavolta intervenne Cooter, risparmiando
la fatica a zio Jesse e a Daisy… Si avvinò
all’amico e gli mise una mano sulla spalla, intimandolo a
stare calmo, e ad essere un po’ più paziente con
il cugino minore…
“Io…
Poi ho trovato un modo per recuperare i 100$ che abbiamo dovuto
spendere… Cioè, ho fatto la prima cosa che mi
è passata per la testa… Senza pensare alle
conseguenze o a ciò che poteva
succedere…”
Ci fu una
piccola pausa, e prima che Luke potesse commentare, Bo
continuò il suo discorso…
Fece un
profondo respiro, come per acquisire coraggio da quel gesto…
“
Ho fatto una scommessa con George Stuart...”
Riuscì finalmente a sputare quelle parole, che guadagnarono
un’espressione sorpresa quanto piena di rabbia di
Luke…
“Cosa?!
E io che ti ho chiesto scusa per ciò che ti ho detto! Ora mi
rendo conto che avevo ragione!”
Zio Jesse
scese gli scalini che lo separavano dal nipote maggiore… Si
mise vicino a Luke… Lo prese per un braccio…
“
Ascoltami bene, Lukas! Tutto quello che ti ho detto e tutto il tuo
dispiacere è servito a questo?! A rimangiarti le tue scuse?!
A ferirlo di nuovo?! E a deludermi di nuovo…”
Luke non
rispose… Si limitò solo a guardare il
terreno… I suoi occhi erano carichi di rabbia…
Daisy era
preoccupata… Cooter se n’era accorto, ed ora le
era vicino, e con un braccio le circondava le spalle…
“ Sta tranquilla, Daisy…”
“
Vai avanti Bo..” gli disse gentilmente zio Jesse…
“
Ho scommesso sulla mia vittoria… Abbiamo deciso di correre
con le nostre auto… Il perdente doveva pagare quei famosi
100$ al vincitore…”
Ora non
aveva il coraggio di guardare il cugino in faccia… Sapeva
che il suo sguardo gli avrebbe fatto male almeno quanto le sue
parole… continuava a tenere lo sguardo puntato verso il
basso, ma sentiva quello di Luke puntato su di lui…
“
Ho bucato… E sono finito fuori strada, ho perso il controllo
del Generale, a causa dell’alta
velocità… Ho perso… altri 100$.... Mi
dispiace…”
“
Mi dispiace?! Credi che basti il tuo dispiacere a rimediare?! Che
faccia tosta!”
Zio Jesse
strattonò il nipote, tirandolo verso
sé… Lo ammonì passandogli
l’indice davanti alla faccia…
“
C’è dell’altro… E voglio che
tu lo ascolti... Ti avviso... Se vuoi comportarti da bambino, sarai
trattato come tale!”
“
Che altro può esserci?! Peggio di così! E poi
è Bo che devi trattare come un bambino!"
“
Non mi rispondere, Lukas!! O te ne pentirai... Ti ho
avvisato!”
Luke si
decise a chiudere la bocca ed ascoltare il cugino… Era
meglio non sottovalutare zio Jesse…
“
Non ci ho messo così tanto a tornare a casa
perché sono venuto a piedi, come pensate voi…
Visto che lo sterzo del Generale era rotto, George mi ha dato un
passaggio… E ci siamo fermati al Boar’s
Nest…”
L’espressione
di Daisy cambiò, era stupita, non riusciva a credere a
ciò che aveva sentito… Mentre loro erano in giro
per la Contea a cercarlo, preoccupati, lui se ne stava al
Boar’s Nest… Ma non era arrabbiata quanto
Luke…
Non ce la
fece più a tener dentro tutta la rabbia ed
esplose…
“
Non sai quanto ci siamo preoccupati per te!!! Sapevamo che eri andato a
cercare un modo per recuperare i soldi! E vista la tua mancanza di
cervello sapevamo anche che avevi combinato una delle tue solite
stupidaggini!!! Infatti!!! Avresti potuto farti male sul serio! Non ci
avevi pensato?! Hai perso altri 100$ e i soldi non crescono sugli
alberi!!! E come se non bastasse, noi che ci preoccupavamo per te
abbiamo ribaltato la contea per trovarti! E tu te la spassavi al
Boar’s Nest!”
“
Luke!!!” Ormai i rimproveri di zio Jesse non servivano
più a tener a bada Luke… Era come se fosse
diventato muto… Ormai, tranne Daisy e Cooter, nessuno lo
udiva più…
“
Ci sarà anche un motivo se mi sono fermato al
Boar’s Nest!!! Per scaricare tutta la rabbia che si era
accumulata a causa tua!!!”
Bo sapeva
di essere colpevole in tutta quella faccenda, ma la rabbia e
l’orgoglio non gli permettevano più di ragionare e
di chiedere scusa… Lo stesso per Luke, anche se lui poteva
avere tutti i motivi per arrabbiarsi…
“
Sai una cosa?! Ti ho chiesto scusa, ma ritiro le mie scuse! Dal momento
che ormai ho la certezza che un cervello non ce l’hai e non
l’hai mai avuto!!!”
“
Luke! Ora ne ho abbastanza dei tuoi insulti!!! Non ti sopporto
più! Credi di essere chissà quale genio! Uno
davvero intelligente non si metterebbe a litigare così, ma
accetterebbe le mie scuse! Come ha fatto zio Jesse!!!”
“
Zio Jesse è troppo indulgente con te!!! È troppo
buono! Se fossi stato io zio Jesse ti avrei chiuso la porta in
faccia!!!”
“
Sempre il solito te!!! Se fossi stato tu zio Jesse, sarei
già scappato di casa perchè mi fai
schifo!!!”
“
Smettetela!!! Per favore!!! Bo!!! Luke!!!”
Daisy
implorava i cugini di smetterla… Ma anche le sue parole
passavano come quelle di zio Jesse…. Per Bo e Luke erano
solo un mormorio di sottofondo…
“
Zio Jesse! Fa qualcosa!!!”
“
Cosa vuoi che faccia Daisy? Quei due sono più cocciuti di un
mulo!!!”
“
Ora smettila, Luke!!! Hai davvero esagerato!!! Credi di essere
intelligente ma sei solo presuntuoso!!! Devi ancora renderti conto del
fatto che nessuno crede che tu sia intelligente?! E poi vieni a dire a
me che sono stupido!!! Almeno io ho fatto qualcosa per rimediare,
mentre tu non avresti mosso un dito! Te ne saresti fregato
altamente!!!”
“
Che faccia tosta che hai, cugino! Prima di parlare pensa un
po’ a crescere che sei ancora un bambino!!!”
“
Adesso basta, Luke!!! Smettila, altrimenti…”
Bo aveva
afferrato il cugino per il colletto della camicia… La mano
libera era un pugno minaccioso, davanti al viso di Luke… Gli
occhi di Bo sprizzavano rabbia…
Luke non
era affatto spaventato… Guardava il cugino dritto negli
occhi, con aria di sfida…
“
Altrimenti..? Dai, colpiscimi se ne hai il coraggio!!! Tanto lo so che
sei solo un vigliacco…”
“
Luke!!! Bo!!! Vi prego!!!”
Furono la
rabbia e l’orgoglio a muovere il pugno di Bo, che
andò a colpire Luke in pieno viso…
Luke
cadde a terra… Era stupito… Non credeva che Bo
l’avesse colpito veramente… Ma non lo dava a
vedere… Si rialzò, guardò Bo, che era
stupito del suo stesso gesto…
“
Cugino, avresti dovuto aspettare di crescere ancora un
po’… Non sei pronto per affrontarmi… Ma
se è questo che vuoi….”
Daisy
affondò il viso sul petto di Cooter, che le accarezzava i
capelli, tranquillizandola… Aveva paura che quella lite
potesse rovinare per sempre il rapporto dei cugini…
Zio Jesse
non credeva ai propri occhi… Non avrebbe mai potuto
immaginare che i suoi nipoti arrivassero al tal punto di prendersi a
pugni…
Non aveva
la forza per urlare ai nipoti di smetterla, così come Daisy
non aveva la forza per guardare ciò che stava succedendo, e
così come Cooter non l'aveva per credere a ciò
che stava succedendo…
“
Credimi, Luke! Anche un bambino di cinque anni sarebbe abbastanza forte
e coraggioso per affrontarti!”
“
Bene, perché tu somigli molto a un bambino di cinque
anni…. O forse sei addirittura più
stupido…”
Luke
colpì Bo...
CONTINUA…
Grazie a chi ha letto e in
particolare a chi ha recensito cioè a Jiuliet…
Spero che la mia Fan
Fiction vi piaccia…
Sparirò
dal sito per una settimana, poiché vado in vacanza con la
mia amica, poi tornerò e probabilmente
aggiornerò, dopo di che probabilmente sparirò per
un’altra settimana perché verrà la mia
amica in vacanza con me…Ah, per chi non lo sapesse, andiamo
nei nostri masi sperduti tra i monti, quindi non potrò
proprio collegarmi ad Internet…ç.ç
Lu Duke94
|
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Capitolo 9 *** Cap. 9 Rabbia e orgoglio ***
Forever Brothers
CAP. 9
RABBIA E ORGOGLIO
Luke prese la rincorsa
per colpire Bo…
Bo ancora non poteva
credere a ciò che aveva appena fatto…
Insultare il cugino e colpirlo… Certo, Luke non avrebbe
dovuto sfidarlo e provocarlo a quel modo, ma Bo sapeva benissimo di
essere in torto, e nonostante ciò aveva avuto la faccia
tosta di rinfacciare a Luke la scorsa lite, di insultarlo e, peggio
ancora, di colpirlo… Bo avrebbe voluto raccontare tutto e
scusarsi, ma le cose avevano ormai preso una diversa piega…
Aveva
deciso di chiedere scusa a Bo per ciò che era successo un
bel po’ di tempo prima, avrebbe voluto far pace e chiudere
quella faccenda una volta per tutte… Sapeva bene che Bo
aveva torto, ma non avrebbe dovuto rimangiarsi le sue scuse e insultare
nuovamente il cugino… Ferirlo di nuovo… Sapeva
bene che ciò che aveva detto gli aveva fatto più
male del pugno che gli stava per scagliare…
Sia per
Bo che per Luke, le cose erano andate diversamente dai loro
piani… Ed entrambi erano ben coscienti del fatto che avevano
davvero esagerato… Arrivare persino a mettersi le mani
addosso… Sapevano bene che zio Jesse non accettava questo
tipo di comportamento, e sapevano di averlo deluso… Di
nuovo…
Luke non
voleva continuare a litigare, e soprattutto non avrebbe voluto arrivare
a picchiare il cugino… Ma come era successo a Bo poco prima,
erano l’orgoglio e la rabbia a muovere il suo corpo,
disubbidiente alla sua volontà….
Daisy
stava urlando… Cercava di far ragionare i cugini…
ma sapeva che per loro ormai era muta… Non sarebbero servite
a niente le sue urla, quelle di Cooter, i rimproveri di zio
Jesse… Nulla…. Ormai la situazione era solo nelle
mani di Bo e Luke, solo loro potevano dar fine a ciò che
stavano facendo…
Cooter
non credeva ai suoi occhi… Non li aveva mai visti litigare
così, né tantomeno picchiarsi…. Si
erano spinti troppo oltre…
Zio Jesse
avrebbe voluto che i suoi nipoti all’improvviso fossero
tornati bambini, e per paura delle conseguenze del loro gesto si
fossero fermati… Stavolta aveva davvero paura… Va
bene, a volte litigavano, spesso, però non fino a questo
punto, non erano mai arrivati al punto di prendersi a botte…
Solamente una volta si erano
“picchiati”… Quando erano piccoli Luke
aveva dato uno schiaffo a Bo, poiché quest’ultimo,
arrabbiato, aveva risposto male a Daisy, che, preoccupata per lui, gli
aveva chiesto se c’era qualcosa che non andava a scuola, e
lui si rifiutava di chiederle scusa... Bo era scappato in camera a
piangere, non perché gli aveva fatto male, ma
perché era dispiaciuto di ciò che aveva fatto, e
soprattutto temeva che Luke non gli avrebbe più
parlato… Luke si rifugiò nel fienile, senza dire
niente, e nascondendo le lacrime, dispiaciuto per aver picchiato il
cugino minore… Temeva che Bo da quel momento lo avesse
odiato… Tutto si risolse grazie allo zampino di zio
Jesse…
In fondo, Bo e Luke,
non erano cambiati molto da quando erano due bambini di 6 e 10
anni…
Luke
colpì Bo…
-è
tutta colpa mia… Non avrei dovuto..- Forse se Bo avesse
detto esplicitamente ciò che pensava e non fosse passato al
contrattacco, probabilmente la lite sarebbe finita
lì…
- Che
ho fatto?!- Anche Luke avrebbe voluto fermarsi, si era reso conto che
le cose si erano spinte troppo oltre…
-Ora Luke
mi odia…. Sì, mi ha colpito anche lui…
Probabilmente ora non vuole più saperne di me….
Non vuole più avermi come cugino… Mi
odia…-
- Oh
no… Ma che sto facendo?! Ora Bo perderà tutta la
fiducia che aveva in me… Ora mi odia…-
Rabbia….
La rabbia riuscì a scacciare i sensi di colpa e le
preoccupazioni di entrambi…
Orgoglio…
L’orgoglio impediva a entrambi di rimangiarsi ciò
che si erano detti, e di lasciar perdere quella stupida lite,
riconoscendo le proprie colpe…
Erano
entrambi per terra, non si decidevano a mollare… I loro
corpi non rispondevano al loro volevano…
Uno sparo…
Un altro… Un altro ancora… I cugini si voltarono
per poi vedere zio Jesse col fucile ancora puntato in aria…
Cooter aiutò Bo a rialzarsi, Daisy aiutò
Luke…
Il labbro
di Bo sanguinava… Luke aveva un profondo taglio sul dorso
della mano… E alcuni graffi sul viso…
“Sono
ore che vi urlo di smetterla! Ma che vi è preso?! Sono stato
costretto a sparare tre colpi col fucile, visto che le nostre urla
venivano completamente ignorate!!! Bo! Luke! Avete davvero
esagerato!”
Zio Jesse
potè notare delle lacrime rigare il viso del nipote
più piccolo… Ma il giovane le asciugò
velocemente con il dorso della mano… Odiava piangere davanti
a Luke… Aveva sempre voluto mostrarsi forte di fronte a
lui… Era sempre stato come un modello per Bo…
“Bo…”
zio Jesse si avvicinò al nipote minore… Luke fece
per tornare in casa…
“
Fermo lì tu! Devo parlare anche con te!” lo
sorprese zio Jesse…
Poggiò
delicatamente una mano sulla spalla di Bo, che non aveva il coraggio di
guardare lo zio negli occhi… Si sentiva un verme…
“
Beauregard… Non volevi sistemare le cose? Vedi…
Capisco che Luke ha iniziato ad insultarti e a
interromperti… Però avresti potuto far finta di
non sentirlo e chiarire le cose, invece di rendergli gli insulti e
colpirlo….”
Bo non
parlava, continuava a fissare il terreno…
“
Ora parlo con Luke, e poi vi chiarite….
D’accordo?”
“
No, zio Jesse…. Mi dispiace…”
Bo temeva
che il cugino avrebbe ripreso i suoi insulti da dove li aveva
interrotti, e temeva così di dar origine a una nuova lite, e
di rovinare il loro meraviglioso rapporto per sempre… Era
meglio lasciar passare un po’ di tempo, e lasciar calmare un
po’ le acque… Non si sentiva ancora pronto per
chiarire le cose…
“
è meglio se vi chiarite ora,
Beauregard…”
“
Non credo, zio…”
Bo si
avviò verso il Generale… Cooter tentò
di fermarlo, ma il giovane Duke scansò l’amico,
che decise di lasciar perdere, consigliato da un’occhiata di
zio Jesse…
Il
Generale partì, seguito da una nuvola di polvere, e la sua
sagoma sparì pian piano…
Luke
provò un forte senso di colpa… Aveva un nodo in
gola… Temeva davvero di aver rotto il rapporto col
cugino…
Zio Jesse
guardò il nipote, amareggiato, deluso, dal suo
comportamento…
“
Lukas… Capisco che Bo ha sbagliato… E ha
esagerato… Ma tu non volevi scusarti?”
“
L’ho fatto…”
“
Per poi ritirare le tue scuse e litigare peggio di prima?”
Daisy
seguiva la conversazione… Fissava Luke negli occhi,
però i suoi fissavano un albero, in lontananza…
“
L’ha voluto lui…”
“
Lukas! L’orgoglio è un buon servo, ma anche un
pessimo padrone…”
Luke non
rispose…
“
Capisco che ti ha fatto arrabbiare, ma non avresti dovuto rimangiarti
le tue scuse e insultarlo nuovamente…”
Luke
guardò zio Jesse negli occhi…
“
Ci risiamo! Parli come se Bo fosse un santo… Come se avesse
sempre ragione lui! Sei sempre pronto a prendere le sue parti e a
difenderlo quando non se lo merita!”
“
Lukas! Sai che è meglio per te se non mi rispondi con quel
tono! E non ti comportare come un bamboccio… So bene che Bo
non ha ragione, ha sbagliato a fare ciò che ha fatto,
avrebbe dovuto pensarci… Ma lui voleva il tuo perdono, e tu
hai iniziato ad insultarlo e a litigare di nuovo…”
“L’ha
fatto anche lui…” le sue parole erano coperte da
un falso tono di indifferenza, che celava però tanti sensi
di colpa e un profondo dispiacere… Zio Jesse riusciva sempre
a percepire il tono nascosto nelle sue parole…
“
Lo so…. E ha sbagliato, avrebbe dovuto lasciar perdere,
continuare a raccontare ciò che è successo, e
chiedere scusa… E anche tu hai sbagliato, avresti dovuto
ascoltarlo e non isultarlo… So che se non ti fossi
arrabbiato avresti accettato le sue scuse…”
Luke era
tornato a fissare quell’albero…
“
Se n’è andato con il
Generale…” mormorò…
“
Tornerà… Sai che lo fa sempre, per scaricare la
rabbia…”
Luke non
rispose…
“
Mi avete deluso, sai?”
Daisy
seguiva il discorso, senza fiatare… Non avrebbe saputo che
dire…
“
Io vi ho già parlato oramai… Ho fatto la mia
parte… Non posso costringervi a fare pace, come si fa con i
bambini… Siete uomini… Dovete risolvere la
faccenda voi ora… Quando sarete pronti per
farlo…”
“
Daisy… Puoi lasciarci soli, per favore…”
Daisy
fissò Luke… “
Certo…” uscì flebile la sua
voce… Entrò in casa…
Zio Jesse
e Luke salirono gli scalini per arrivare alla porta
d’entrata, e si sedettero sul dondolo…
“
Ho paura che Bo mi odi… Ho paura che non voglia
più saperne di fare pace…”
“
Lukas, Bo ti ammira molto… Probabilmente ora è
arrabbiato, e non è pronto a chiarire subito… Ma
non credo che ora ti odi… La escludo come
ipotesi… Però, se sapevi di aver sbagliato,
perché hai continuato comunque a colpirlo?”
A zio
Jesse non sfuggiva niente… Era bastato uno sguardo ai nipoti
per capire che entrambi erano dispiaciuti…
“
Perché non ti sei fermato, Lukas?”
Ci fu
qualche istante di silenzio… I due erano seduti sul dondolo
davanti alla porta d’entrata… Il braccio di zio
Jesse circondava le spalle di Luke, che guardava in basso…
“
Non lo so...”
Non lo
sapeva davvero… Lui avrebbe voluto fermarsi, ma il suo corpo
non era d’accordo… Si alzò ed
entrò in casa, lasciando zio Jesse solo sul
dondolo…
Aveva
fatto ciò che doveva fare… Aveva parlato con
loro… Qualora ne avessero avuto di nuovo bisogno,
l’avrebbe fatto di nuovo, ma toccava a loro
chiarirsi… Erano uomini ormai, erano cresciuti e dovevano
prendersi la responsabilità e accettare le conseguenze delle
proprie azioni…
CONTINUA…
La frase
“L’orgoglio è un buon servo, ma anche un
pessimo padrone” che zio Jesse dice a Luke, è
tratta dall’episodio “Una storia quasi
d’amore”, quando Bo, dopo aver scommesso
il Generale Lee, si confida con lo zio…
Ciao!^^
Sono tornata! E, come promesso, ho aggiornato….
Grazie
a chi ha letto, e in particolare a chi ha recensito ( Jiuliet e Lella
Duke)…
Baci,
Lu
Duke94
|
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Capitolo 10 *** Cap. 10 Non una parola ***
Forever Brothers
CAP. 10 Non
una parola
Era già tarda sera nella contea di Hazzard...
Alla fattoria dei Duke regnava uno strano silenzio, probabilmente
provocato dalla dura giornata trascorsa…
Zio Jesse sorseggiava una tazza di caffè godendo del
piacevole calore regalatogli dal caminetto, di fronte al quale era
seduto…
Daisy era in cucina, stava lavando i piatti usati per la
cena… Tre piatti, dal momento che Bo non era tornato, e
tutt’ora doveva ancora rincasare…
Luke era seduto su di una poltrona, fissava il fuoco che ardeva,
scaldando così la casa…
“ Bene, è tardi… Io me ne vado a
letto…” fu zio Jesse ad interrompere
quell’inquietante silenzio che invadeva il salotto…
“ Ma non aspettiamo Bo?”
“ Gli ho lasciato la luce accesa e la porta
aperta… Luke… è cresciuto anche lui,
quando vorrà tornerà a casa ed andrà a
letto… Non gli occorre che rimaniamo svegli ad aspettarlo
come si fa con i ragazzini…”
Zio Jesse notò lo sguardo un po’ diffidente di
Luke…
“ Non è tanto stupido da commettere due volte lo
stesso errore…”
Detto questo, si diresse verso la sua camera da letto… Luke
lo seguì con lo sguardo…
“ Vado a dormire anch’io… Sono stanca,
è stata una giornata intensa…”
Daisy si avvicinò a Luke e gli stampò un bacio
sulla fronte…
“ Forse è il caso che anche tu vada a dormire, no?
È stata una giornata pesante anche per te… Non
preoccuparti per Bo, sai com’è fatto…
Quando litigate ha sempre bisogno di stare un po’ da
solo… Buonanotte, Luke…”
“’Notte…”
Accompagnò con lo sguardo la cugina sino alla sua stanza,
lei entrò e si richiuse la porta alle spalle…
Rimase ancora un po' seduto, poi si diresse in cucina, e si
versò ancora un po’ di caffè nella sua
tazza… Scostò la tendina, e diede
un’occhiata fuori dalla finestra, nel caso Bo fosse
tornato… Non c’era…
Dopo pochi minuti si diresse verso la sua camera, sua e di
Bo… In fondo zio Jesse aveva ragione, Bo sapeva badare a
sé stesso e non avrebbe certo commesso lo stesso errore due
volte… Si spogliò e si infilò nel suo
letto… Fuori pioveva… Lo scrosciare incessante
della pioggia non gli permetteva di addormentarsi… O forse
erano i sensi di colpa accumulati nel corso della pesante
giornata… Aveva voglia di bere qualcosa, ma non voleva
alzarsi dal letto, stava troppo bene sotto il calore delle coperte, e
poi avrebbe anche disturbato zio Jesse e Daisy, che probabilmente si
erano già addormentati… Si sdraiò
supino sul letto, con le braccia intrecciate dietro la
testa… Diede un’occhiata alla sveglia…
Era quasi l’una di notte, e Bo doveva ancora
tornare… Si rigirò nel letto, su di un
fianco… Sospirò e chiuse gli occhi…
Poi finalmente si addormentò…
Un flebile raggio di sole, filtrato dalla finestra, si era posato sul
viso del giovane Duke… Cercò di ignorarlo e si
girò dall’altro lato coprendosi con la coperta fin
sopra ai capelli… Ma ormai si era svegliato… Non
sarebbe riuscito a riaddormentarsi…
Si mise a sedere sul letto, si passò una mano fra i capelli
scuri, e diede un’occhiata al letto del cugino…
Era vuoto, ed era già rifatto… Guardò
la sveglia… Erano le otto e mezza, gli pareva strano che Bo
si svegliasse così presto… Di solito passavano le
dieci, e ogni mattina doveva sorbirsi i rimproveri di zio Jesse per
essersi svegliato tardi… E se non fosse tornato quella
notte?
Si vestì e si diresse in cucina, dove ad attenderlo
c’era lo zio, che sorseggiava il solito caffè
nella solita tazza…
“ Buongiorno, Luke!” esclamò
allegramente lo zio…
“ Buongiorno zio…”
Il tono di Luke non era allegro quanto quello di zio Jesse…
Anche Luke si sedette a tavola… Si versò del
tè nella tazza, ed iniziò a
sorseggiarla… Non gli andava il caffè quella
mattina…
Finito di bere iniziò a mangiare un po’ di
biscotti, il tutto senza dire una parola… Zio Jesse si
aspettava una domanda dal nipote, e sapeva che presto sarebbe
arrivata…
“ Zio Jesse… Bo è tornato
stanotte?”
Eccola…
“ Sì, è tornato…”
Luke era sempre premuroso nei confronti del cugino...
“ A che ora? Non l’ho sentito…”
“ Un po’ tardi… Saranno state le due di
notte…”
“ Ah… E ora dov’è?
È strano, si è svegliato
presto…”
“ è uscito…”
“ Ti ha detto dove andava?”
“ no, mi ha detto solo che usciva…”
“Ah…”
Zio Jesse si aspettava qualche domandina, invece Luke gli aveva fatto
il terzo grado…
“ E ti ha detto dove è stato ieri sera?”
“ Sì, è stato al Boar’s Nest,
a scaricare un po’ di rabbia… Sai
com’è fatto….”
“ Sì… Daisy è già
a lavorare?”
“ Sì… L’ha accompagnata tuo
cugino…”
Luke rimase in silenzio… Era turbato…
“ Cosa c’è che non va?” Chiese
lo zio Jesse, che come sempre se n’era accorto…
Luke esitò un momento prima di rispondere…
“ è da quando abbiamo litigato ieri sera che non
ci vediamo… Zio Jesse, io temo che lui non voglia vedermi
davvero… Ti ha detto qualcosa per caso?”
“ No, non mi ha detto niente… Ma sono sicuro che
non è vero che non ti vuole vedere…”
Zio Jesse si alzò ed adagiò la tazza nel
lavandino… Battè una mano sulla spalla di
Luke…
“ Ha detto che passerà lui a riprendere
Daisy… Forza ora, al lavoro! Potresti dare
un’occhiata al motore del mio furgoncino? Credo che ci sia
qualcosa che non va…”
“ Certo zio… Vado subito…”
“ Bravo ragazzo!”
Zio Jesse sorrise al nipote, dopodiché uscì di
casa per andare a raccogliere le uova delle galline…
Luke dopo aver pulito la tavola e messo a lavare la sua tazza
uscì ed andò a controllare il furgoncino, come
gli aveva chiesto zio Jesse…
Erano le quattro e dieci del pomeriggio…Bo
parcheggiò Dixie di fianco al furgoncino di zio
Jesse… Entrò in casa seguito da Daisy…
Ad attenderli c’era zio Jesse…
“ Vi ho preparato una torta di mele, se avete
fame..”
“ Grazie, zio! Tu leggi nel pensiero… Ho una fame
da lupi!”
Bo sorrise a zio Jesse, prima di avventarsi sulla torta… Lo
zio gli sorrise di rimando…
“ Dopo esci di nuovo?”
“ Sì… Ma se ti dispiace rimango
qui….”
“ Bo! Non parlare con la bocca piena!”
“ Scusa, Daisy…”
A Daisy sembrò di tornare indietro nel tempo…
Quando Bo e Luke tornavano dopo aver fatto una gara in bici tra le
stradine di campagna della contea… Lei e zio Jesse
preparavano quasi sempre una torta o una crostata, dal momento che i
cugini tornavano sempre affamati, ed erano voraci come
animali…. Si sedevano tutti a tavola, e chiacchieravano
allegramente mangiando la torta… Bo parlava sempre a bocca
piena, e Daisy lo rimprovera sempre, poi il biondino si voltava verso
Luke, e entrambi scoppiavano a ridere…
In quel momento, però… mancava Luke…
“ Dov’è Luke, zio?” chiese
Daisy… Avrebbe voluto che ci fosse stato anche lui, in onore
dei vecchi tempi…
“ Era stufo allora gli ho chiesto se voleva andare a fare due
passi qui in giro...”
“ Ah…”
Passò un po’ di tempo… Poi Bo si
accorse che era tardi, e che doveva andare…
Salutò zio Jesse e Daisy…
“ Torni per cena, oggi?” chiese lo zio mentre Bo
già stava aprendo la porta…
“ Sì… Oggi sì…
Ciao, ci vediamo dopo… Sono di fretta…”
Luke vide il cugino allontanarsi a bordo di Dixie…
Iniziò davvero a sospettare del fatto che Bo stesse lontano
da casa per non trovarsi faccia a faccia con lui…
Non si erano detti una parola, da quando avevano litigato la sera
prima…
CONTINUA…
Ciao^^ Grazie a chi ha letto, e
grazie a Jiuliet e a Lella Duke per aver recensito lo scorso
capitolo…
Grazie
Lella per avermi fatto notare il mio errore… Sorry
ç.ç è stata una svista…
Cercherò di fare più attenzione…
Baci, Lu Duke94
|
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Capitolo 11 *** Cap. 11 Tensione ***
Forever Brothers
CAP.
11 Tensione
Bo, come promesso allo
zio, tornò alla fattoria per l’ora di
cena… Daisy stava cucinando…
“
Ciao Bo… Fra poco sarà pronta la
cena…” lo salutò allegramente lo zio,
ma Bo non fece altrettanto, e si diresse verso il bagno…
“
Vado a lavarmi…”
Questo
fece, ovviamente, andare zio Jesse su tutte le furie…
“
Dì un po’ ragazzo, non ti ho insegnato
cos’è l’educazione?! Si saluta quando si
entra in casa! Lo sai?! Ora chiedi scusa sia a me che a Daisy per non
averci salutato!”
Vedendo
che il nipote continuava la strada verso il bagno senza nemmeno
voltarsi, lo raggiunse e lo afferrò per un
braccio…
“
è un ordine, Beauragard!” Bo lo guardò
spazientito…
“
Scusa zio, scusa Daisy… Sono stato maleducato…
Vado a lavarmi…” Il ragazzo rispose
svogliatamente, con tono seccato, e ciò provocò
l’ennesima ramanzina da parte di zio Jesse…
“
Ti sembra il modo di chiedere scusa?! Ti va di prenderci in giro?! Sei
peggio dei bambini… Devo mandarti a letto senza cena come
facevo quando eri piccolo?! Vedi di scusarti in modo decente!”
Bo si
rese conto di aver spazientito lo zio…
“
Hai ragione… Scusa zio, scusa Daisy… è
che sono stanco e un po’ nervoso… Non intendevo
farvi arrabbiare… Mi dispiace, vi chiedo
scusa…”
“
Non fa niente Bo, tranquillo…” Daisy era sempre
carina e gentile con i cugini, si arrabbiava raramente con
loro…
“
Bene… La prossima volta fa più attenzione a
quello che fai o che dici, anche se sei stanco…
D’accordo?”
“
Sissignore… Posso andare a lavarmi adesso?”
“
Certo… Ti chiamo quando sarà pronta la
cena…”
“
D’accordo…”
Bo si
trovava davanti alla porta del bagno, la stava per aprire, ma Luke lo
precedette, uscendo dal bagno…
Avrebbe
voluto chiedergli dove era stato per tutto il giorno e la sera prima,
ma le parole non gli uscirono di bocca…
Bo non
aveva niente da dirgli…
“
Ciao…” un semplice “ciao” e
nemmeno un incrocio di sguardi… Entrambi si accorsero che
dopo la lite il loro rapporto era cambiato… Entrambi
speravano di rimediarlo al più presto, ma se le cose erano
messe così, in un giorno intero si erano solamente detti
“ciao”, ci sarebbe stata molta strada da
fare…
Bo
entrò in bagno e si chiuse la porta alla spalle…
Luke rimase lì, di fronte alla porta per qualche secondo,
poi si diresse in salotto…
Bo decise di farsi un
bagno per rilassarsi un po’, era molto stanco e
nervoso… Aveva in programma di passare la serata al
Boar’s Nest ma non ne aveva davvero voglia, quindi decise che
dopo cena sarebbe subito andato a letto…
Gli dispiaceva il
fatto di non aver parlato con Luke… Dalla sera del litigio,
si erano detti solamente “ciao” e non avevano
passato tempo assieme… Avevano molta strada da fare per
riappacificarsi… Bo temeva che il loro rapporto sarebbe
rimasto così: uno sguardo di sfuggita e poche
parole…
Scacciò
quei pensieri, avrebbero superato quel momento, insieme, come avevano
sempre fatto… Lo sperava…
Uscì
dalla vasca, si asciugò e si vestì…
Tamponò i biondi capelli con un asciugamano
finchè furono umidi, li avrebbe lasciati asciugare da soli,
all’aria… Dopo cena sarebbe rimasto un
po’ fuori sul dondolo davanti alla porta
d’entrata…
“
Bo! È pronta la cena!” Lo avvertì
Daisy…
“
Arrivo…”
Bo
uscì dal bagno e si diresse in cucina… Si sedette
al suo posto, di fianco a Daisy e di fronte a
Luke… Zio Jesse era capotavola… Per la prima
volta da quando Bo era fuggito dopo la “rissa” con
il cugino, lui e Luke si guardarono negli occhi…
In quello
sguardo c’era ancora traccia di rabbia e orgoglio, ma anche
un lieve dispiacere…
“
Preghiamo…” Il loro scambio di sguardi fu
interrotto dalla voce di zio Jesse…
“
Signore, grazie per la tavola che anche oggi ci hai
imbandito…”
“
Amen” risposero i tre cugini all’unisono…
“
Bene… Possiamo iniziare a mangiare…”
A tavola
regnava una strana tensione… Zio Jesse provò ad
iniziare un discorso qualsiasi…
“
Buona questa zuppa, vero ragazzi? Complimenti
Daisy….”
“
Grazie, zio…” rispose Daisy…
“
Già…” La discussione fu troncata dalla
secca risposta di Bo…
Luke
alzò lo sguardo verso il cugino minore… Bo si
accorse di essere osservato. Fissò gli occhi azzurri di
Luke…
“
Che c’è?!” gli chiese in tono
brusco…
Luke
riabbassò lo sguardo sul suo piatto…
“
Niente…” rispose indifferente…
Ci furono
ancora minuti di silenzio…
“
Allora, ragazzi, andate al Boar’s Nest stasera?”
“
No, io non ci vado, zio… Sono stanco, fra poco vado a
letto…” Bo aveva ancora i capelli umidi…
“
Ah, e tu, Luke?”
“
No… Non ne ho voglia…”
“
D’accordo… Passeremo una piacevole serata in
famiglia…”
“
Piacevole?” pensò Daisy, “ regnano solo
il silenzio e la tensione qui… Appena qualcuno apre bocca,
la discussione viene troncata subito…”
“
Dove sei stato ieri sera, Bo?” in realtà Luke lo
sapeva già… Voleva solo scambiare qualche parola
con il cugino minore…
Bo non
rispose, non guardò nemmeno il cugino…
“
Ti ho fatto una domanda, Bo…”
“
E che ti interessa?! Mica devo dirti tutto quello che faccio! Saranno
affari miei, no?”
Bo si
alzò violentemente dalla sedia…
“
Ti ho solo chiesto dove sei stato!” non erano quelle le
parole che voleva scambiare con Bo…
Anche
Luke si alzò in piedi… Ora si fissavano negli
occhi…
“
E io ti chiesto cosa ti interessa!”
“
Basta ragazzi, smettetela! Non vorrete litigare di nuovo,
spero…”
“
è Luke che si intromette sempre!”
“
Ti ho solo chiesto dove sei stato!” ribadì il
cugino maggiore...
“
E mica devo dirlo a te!”
“
A zio Jesse lo dici però!”
“
è lui il capo famiglia! A lui devo dirlo!”
“
E io sono tuo cugino maggiore! Lo puoi dire anche a me!”
Daisy si
intromise nella discussione, con la speranza di evitare una nuova
lite…
“
Bo, Luke, per favore… Luke, Bo ha ragione, non è
obbligato a dirti tutto… E Bo, Luke ti ha solo chiesto dove
sei stato ieri sera, non ha fatto niente di male…”
Bo
lanciò un’occhiataccia al cugino…
“
Al Boar’s Nest… Contento adesso?! O vuoi anche
farmi la ramanzina perché sono rientrato tardi?!”
“
Bo, avanti, smettila adesso! Le hai già prese abbastanza
ieri sera…”
“
Come ti permetti, Luke?!”
Zio Jesse
si alzò in piedi…
“
Basta! Ora avete esagerato! Andate in camera vostra! Tutti e due! E
vedete di non litigare di nuovo! Io e vostra cugina dobbiamo sempre
sorbirci le vostre liti! Ci siamo stufati adesso!”
Tutti e
tre i nipoti guardarono zio Jesse stupiti… Era da tempo che
non si arrabbiava a quel modo… Era davvero
furioso… Stava urlando… Bo e Luke avevano davvero
esagerato… Decisero di obbedire a zio Jesse, e se ne
andarono in camera loro…
Zio Jesse
si sedette nuovamente e sospirò…
“
Mi hanno fatto perdere la pazienza quei due testoni… Sono
più cocciuti dei muli, vogliono sempre averla
vinta… Spero di aver concluso qualcosa chiudendoli entrambi
in camera come facevo quando erano bambini… Forse riescono a
chiarirsi…”
“
Speriamo…” Daisy si alzò ed
iniziò a sparecchiare la tavola…
“
E poi dovranno scusarsi… Per aver rovinato il bel momento
della cena, in cui tutta la famiglia è unita…
Dovrebbe essere un momento allegro e spensierato…”
“
Già… Hanno esagerato…”
Bo era sdraiato sul
suo letto, con le braccia intrecciate dietro alla testa, e fissava il
soffitto… Luke era nella stessa posizione… Erano
diversi minuti che erano chiusi in camera… Non si erano
detti una parola…
Bo
sbuffò…“ Che noia…”
Luke non
rispose… Non sapeva cosa rispondere, e non voleva farlo per
paura di dire qualcos’altro di sbagliato…
Il minore
approfittò del momento noioso per mettere in ordine il suo
comodino…
Luke
chiuse gli occhi… Si sarebbe riposato un
po’…
Nel
cassetto del comodino Bo trovò un foglio scritto con
calligrafia da bambino, e alcuni disegni… Li prese in mano,
e li appoggiò sul letto, convinto che fossero solamente
cartacce inutili… Poi le guardò con
più attenzione, sorrise e le ripose nel cassetto…
Diede una
rapida occhiata a Luke… Era sdraiato su un fianco e gli dava
la schiena, ma non stava dormendo, di solito ci metteva secoli ad
addormentarsi, soprattutto a quell’ora… Saranno
state circa le otto e mezza di sera…
Anche Bo
si sdraiò sul suo letto, e decise di rimanere lì
per un po’…
Da quanto
tempo era chiuso in camera con suo cugino? I suoi capelli ora erano
completamente asciutti… Era passato molto tempo, e in quei
lunghi minuti trascorsi in quella camera il silenzio era stato
sovrano…
Bo si alzò,
si diresse verso la porta della camera e
l’aprì…
“
Bo… Dove vai? Zio Jesse si arrabbierà…
Era furioso… Ci ha detto di rimanere qui… Lo sai
che è meglio non contraddirlo...”
Bo si
fermò per alcuni secondi, ma non si voltò verso
il cugino… Proseguì…
“
Gli devo chiedere una cosa…”
Luke lo
seguì… Arrivarono in cucina… Zio Jesse
non fu molto contento di vederli…
“
Cosa vi avevo detto?! Ultimamente voi due state diventando
troppo… troppo… ribelli! Ecco, troppo ribelli!
Non vi ho insegnato ad obbedire agli ordini?! Vi avevo detto di
rimanere in camera vostra! E ora, aspetto spiegazioni!
Perché siete usciti?”
Entrambi
sapevano che era pericoloso interrompere zio Jesse durante una delle
sue ramanzine…
“
Bo è uscito, ha detto che ti voleva chiedere una cosa, e io
l’ho seguito…” si giustificò
Luke...
“
Ecco!Ma non sai farti gli affari tuoi una volta tanto,
cugino?!”
“
Basta! Non ricominciate a litigare! Cosa mi dovevi chiedere,
Bo?”
Bo
guardò in basso… Già sapeva la
risposta, ma glielo avrebbe chiesto comunque…
“
Io… Ecco… Volevo chiederti se… se mi
lasceresti andare... al Boar’s Nest….”
Luke si accorse che il cugino faceva di tutto pur du non restare solo
con lui...
“
Cosa?! Non avevi detto che saresti andato subito a dormire?! E poi cosa
vi ho detto io? Di stare in camera vostra visto come vi siete
comportati a cena! Nessuno lascerà la fattoria questa sera,
chiaro?!”
Ecco,
sarebbe stato meglio rimanere in camera…
“
D’accordo…” Bo fece per tornare in
camera, seguito da Luke, quando i due furono fermati dallo
zio…
“
Fermi, voi due! Dovete scusarvi con me e con Daisy per come vi siete
comportati a cena!”
“
Hai ragione, zio… Scusateci, non volevamo rovinare la
cena… Ci dispiace…” rispose il giovane
Duke dai capelli scuri…
" Scusa..." ripetè Bo, anche se il cugino aveva parlato a
nome di entrambi...
“
Bene, e ora tornatevene in camera… Avete litigato di nuovo
lì dentro?”
I due non
risposero, si avviarono in camera… Luke si voltò
e fissò zio Jesse…
Zio Jesse
capì che non si erano rivolti una parola malgrado fossero
rimasti lì dentro per quasi un'ora…. Ma ora
avevano tutta la sera a disposizione per chiarirsi…
CONTINUA…
Ciao!!^^
Ecco l’undicesimo capitolo di “Forever
Brothers”…
Grazie
a chi ha letto e in particolare a chi ha recensito, ( Lella Duke) spero
che la mia Fiction vi piaccia…^^
Baci,
Lu Duke94
|
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Capitolo 12 *** Cap. 12 Non è il momento giusto ***
Forever Brothers
CAP.
12 Non è il momento giusto
“
‘Notte…”
“
‘Notte? Vai già a dormire?” A Luke
pareva strano che il cugino andasse a dormire così
presto… Era evidente che non voleva parlare con
lui…
“
Tanto non c’è niente di meglio da
fare…” Bo si girò nel letto, dando le
spalle al cugino… Si infilò sotto le coperte,
Luke riusciva a vedere solamente una ciocca di capelli del cugino
minore…
“
Fa’ come vuoi…” rispose indifferente il
giovane… In un certo senso era meglio così,
avrebbero evitato l’ennesima lite…
Nell’altro senso però, avrebbero potuto finalmente
chiarirsi…
“ Che cosa
c’è, zio?”
Zio Jesse
se ne stava assopito nei suoi pensieri, di fronte al caminetto, godendo
di tutto il suo calore… Ma era evidente che qualcosa lo
affliggeva… Di solito era lui a correre in soccorso dei suoi
nipoti quando stavano male per qualcosa, ma questa volta il compito era
toccato a Daisy…
“
Sono preoccupato per quei due testoni…”
“
Dai zio, hai fatto bene, almeno così potranno
chiarirsi…”
“
Lo dubito… Non si sono detti niente durante tutto questo
tempo… Capisco che devono far pace quando se lo sentono,
però in una giornata intera non si sono nemmeno guardati in
faccia…”
“
Te l’hanno detto loro che non hanno parlato?” Daisy
era seduta sul bracciolo della poltrona sulla quale era seduto lo
zio…
“
No… Ma l’ho capito da solo…”
Sapeva
che zio Jesse era in grado di capire qualsiasi cosa solamente guardando
negli occhi uno dei suoi nipoti… Era un uomo saggio ed
intuitivo, e con il tempo aveva imparato a capire i suoi ragazzi meglio
di chiunque altro… Erano come dei figli per lui…
“
Devi dar loro del tempo, zio… Hanno litigato seriamente
stavolta… Non si risolverà tutto con una
chiacchierata…”
“
Sì, ma se non ci provano nemmeno…”
“
Forse non se la sentono di chiarirsi e scusarsi subito… Sai
come sono fatti… E poi con l’orgoglio che si
ritrovano, non sarà tanto semplice per loro riconoscere le
proprie colpe e chiedersi scusa l’un
l’altro…”
“
Lo so, Daisy… Ma questa volta, per la prima volta in tutta
la mia vita, temo che il loro rapporto venga rovinato, se continuano
così…”
“
Coraggio, zio… Riusciranno a superare questo momento
difficile… riusciremo a superarlo tutti
insieme…”
“
Hai ragione Daisy… Siamo una famiglia e dobbiamo superare i
momenti difficili stando uniti…”
Zio Jesse
accarezzò i capelli di Daisy, pensando a cosa stava
succedendo nel frattempo nell’altra stanza…
Avrebbe tanto voluto saperlo ed aiutare i suoi nipoti a chiarirsi, ma
era consapevole del fatto che due uomini certe cose le dovevano
chiarire da soli…
Bo si alzò
dal letto e si spogliò, rimanendo a petto nudo e con un paio
di pantaloni lunghi di un pigiama, poi si sdraiò sul
letto…
Luke fece
altrettanto, ma lui andava a dormire con un paio di boxer, aveva sempre
odiato andare a letto in pigiama…
Bo
avrebbe voluto addormentarsi, ed abbandonare così quella
tensione che invadeva la loro stanza, ma non riusciva proprio a
dormire, era troppo presto, e anche se era molto stanco non si sarebbe
addormentato tanto facilmente…
Lo stesso
valeva per Luke…
Nell’aria
si poteva respirare tutta la tensione fra i due cugini…
Il
silenzio, ancora una volta, regnava sovrano…
“
Non riesci a dormire?” Luke azzardò una domanda al
cugino, tanto per interrompere il silenzio inquietante…
Bo
lanciò un’occhiataccia al cugino
maggiore…
“
Anche se fosse?!” rispose con tono di sfida…
Luke non
avrebbe voluto litigare di nuovo… Sapeva che lui e Bo erano
già andati troppo oltre…
“
Niente… Chiedevo…”
“Come
tuo solito! Non sei proprio capace di farti gli affari tuoi!”
“
Che irascibile… Ho solo chiesto se non riuscivi a dormire,
non credo sia un crimine…”
“
Smettila Luke… Non ho voglia di litigare
oggi…” stavolta il suo tono era molto
più tranquillo…
“
Credi che io mi diverta a litigare con te?!”
“
Da quel che vedo sì…”
“
Smettila di provocarmi, Bo… Ti ricordo che ne hai
già prese abbastanza ieri sera… Ma se vuoi
completo l’opera…”
“
Perché tu ne sei uscito illeso, vero?”
Luke non
rispose… Si trattenne perché sapeva che se
avrebbe risposto al cugino quella discussione si sarebbe risolta con
l’ennesima lite… E di certo zio Jesse non
l’avrebbe tollerato…
Bo
avrebbe voluto provocare il cugino, ma si rese conto che non era il
caso di infierire…
“
Ti sei divertito ieri al Boar’s Nest?” Luke ce la
mise tutta per non far sembrare la frase una provocazione,
cercò di farla sembrare una normale chiacchierata tra
cugini…
“
Mh…” quella di Bo sembrava più un
muggito che una risposta....
“
è un sì o un no?”
“
Sì…”
“
Di molte parole oggi!” fece Luke sarcastico… In
realtà la sua intenzione era quella di iniziare a parlare di
un argomento qualsiasi con il cugino…
Di solito
Bo riusciva sempre a capire quando Luke scherzava o quando faceva sul
serio, ma in un momento così carico di tensione lo prese
come un insulto, una provocazione…
“
Se non ti va bene quello che dico, allora smettila di fare domande
stupide e di rompere le scatole!”
“
Scusa, non intendevo offenderti…” Luke rispose con
tono innocente, infatti non era sua intenzione provocarlo…
La
discussione finì lì, dal momento che Bo non
rispose al cugino…
Non
riuscivano proprio a parlarsi come facevano di solito, una qualunque
discussione finiva sempre con una litigata…
Bo si
sdraiò sul letto…
Luke
rimase seduto sul suo a fissare la schiena del cugino
minore… Gli dispiaceva molto il fatto di non potergli
parlare… Avrebbe voluto chiedere scusa per il giorno prima,
e chiarirsi con lui, ma si era reso conto che non era proprio il
momento giusto per farlo, però avrebbe voluto chiarirsi il
più presto possibile… Le giornate erano
terribilmente noiose senza di lui… Insieme sapevano sempre
come divertirsi, anche mentre lavoravano… Ora il loro
rapporto era così carico di tensione che una sola parola
avrebbe potuto far scattare un’altra tremenda lite,
specialmente se Luke avrebbe citato la lite del giorno
prima… Aveva davvero paura che se avrebbero aspettato ancora
molto a chiarirsi il loro rapporto sarebbe rimasto così come
era in quel momento… Aveva davvero paura di perdere suo
cugino…
Bo era
troppo nervoso per chiarirsi con Luke, sperava che il cugino maggiore
non iniziasse a parlare della lite del giorno prima, perché
sapeva che gli avrebbe risposto male e che avrebbero iniziato di nuovo
a bisticciare… Tuttavia credeva che Luke non avrebbe avuto
la minima intenzione di scusarsi… Bo sapeva che era
soprattutto colpa sua, e temeva che Luke, una volta riaperto il
discorso della lite, lo avrebbe insultato di nuovo, e avrebbe iniziato
ad incolparlo di aver rovinato la cena, di aver fato arrabbiare zio
Jesse, di aver fatto star male Daisy, che non sopportava di vederli
litigare, e gli avrebbe rinfacciato tutte le colpe del giorno
prima… Non era affatto il momento giusto per
chiarirsi… Iniziò a pensare che se il loro
rapporto fosse rimasto così, non avrebbero più
avuto l’occasione di chiarirsi, e fra di loro sarebbero
rimasti quella tensione e quel silenzio che in quel momento invadevano
la loro stanza…
Bo
sospirò…
“ Luke non
voglio perderti…” Mormorò il giovane
sottovoce, ma il cugino non lo avrebbe sentito comunque, dal
momento che poco prima era uscito, probabilmente per andare in
bagno…
“ Luke! Che
ci fai qui?! Mi sembra di avervi dato un ordine, e voglio che lo
rispettiate!”
“
Scusami, zio… Ma avevo bisogno di uscire un po’ da
quella stanza…”
Zio Jesse
riuscì a percepire la tristezza nella voce di
Luke…
“
Vuoi sederti qui un attimo?” chiese gentilmente lo
zio…
“
Grazie, zio…”
Luke si
sedette di fronte a zio Jesse e a Daisy…
“
Come va… Con Bo?”
Luke
sospirò…
“
Non bene, direi…”
“
Luke, che è successo?” chiese Daisy,
preoccupata… Temeva che i due avessero litigato di
nuovo…
“
Niente… è questo il problema, non è
successo niente… Ogni volta che dico qualcosa, o che lui
dice qualcosa, o finiamo col bisticciare di nuovo, o non ci degnamo di
uno sguardo…”
“
Lukas, questo dipende da voi… Ma avete almeno provato a
chiarirvi?”
“
Zio Jesse, come pretendi che riusciamo a chiarirci se bisticciamo anche
se gli chiedo se non riesce a dormire?”
“
Bè, forse non è il momento
adatto…”
“
Già… Zio, ci lasci uscire dalla nostra
stanza?”
Zio Jesse
lanciò a Luke uno sguardo severo…
“
Per favore…” lo implorò Luke…
“
D’accordo, ma solo perché è probabile
che rimanendo da soli bisticciate di
nuovo…”
“
Grazie, zio Jesse…”
“
Va’ a dirlo a Bo…”
“
Sissignore!”
Per
fortuna… Se sarebbe rimasto ancora chiuso in camera con suo
cugino, sicuramente avrebbero litigato di nuovo, era impossibile
risolvere la situazione in quel momento… Luke sperava che il
giorno dopo Bo fosse stato più di buon umore, sperava di
chiarirsi con lui il più presto possibile…
“
Bo… Zio Jesse ha detto che ora possiamo
uscire…”
Bo era
seduto infondo al letto, stava scrivendo qualcosa su un foglio,
appoggiato sul comodino…
Luke avrebbe voluto
chiedergli cosa stesse facendo, ma ricordando quello che era successo a
cena, decise di risparmiare la domanda…
“
Vieni fuori in salotto con noi?”
“
Magari dopo…”
A Luke
dispiacque molto… Magari, con l’aiuto di zio
Jesse, sarebbero riusciti almeno a parlarsi come facevano
normalmente… Avrebbe voluto rimanere in camera con lui, ma
visto quello che era successo durante tutto il tempo che erano rimasti
soli, decise di lasciar perdere, e di raggiungere zio Jesse e Daisy in
salotto…
“
Dov’è Bo?” chiese Daisy…
Vedendo
lo sguardo dispiaciuto del cugino, la ragazza pensò il
peggio…
“
Se n’è andato di nuovo?!”
pensò… “ No, non lo farebbe mai, non
disubbidirebbe così a zio Jesse, non ci farebbe preoccupare
così….”
“
Ha detto che forse viene dopo…”
Daisy
sospirò di sollievo…
CONTINUA…
Rieccomi
qui!!!^^
Ringrazio
chi ha letto lo scorso capitolo, in particolare Jiuliet che ha
recensito…
Ecco
il 12° capitolo…
Domani,
sabato 9, partirò di nuovo per i monti, tornerò
domenica 17 di sera e starò a casa fino lunedì 18
di sera, per poi ripartire con la mia amica fino a giovedì
21 di sera…
Tutto
questo per dirvi che aggiornerò o domenica 17 o
lunedì 18… ç_ç e
tornerò giovedì 21 di sera…
ç_ç
Baci,
Lu Duke94
|
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Capitolo 13 *** Cap. 13 Ricordi ***
Forever Brothers
CAP.
13 Ricordi
“
Perché prima aveva tanta fretta di uscire e adesso invece
vuole rimanere in camera?” chiese zio Jesse con tono di
rimprovero…
“
Non so, zio… Stava scrivendo qualcosa su un foglio, ma non
ho voluto chiedergli cosa stesse facendo, per paura che si ripetesse
ciò che è successo a cena…”
“
Capisco…”
“
Luke, vi siete almeno parlati tu e Bo?” Daisy sapeva che zio
Jesse non sbagliava mai quando si trattava di capire i propri nipoti,
ma cercava conferma da Luke…
“
No… Fino a quando Bo è uscito per chiedere a zio
Jesse se lo lasciava andare al Boar’s Nest non ci siamo detti
niente… Poi lui ha detto che voleva dormire…
Dopodichè è passato altro tempo, così,
per rompere il silenzio, gli ho chisto se non riusciva a
dormire… E abbiamo finito col litigare di nuovo…
Finita la discussione, gli ho chiesto se si era divertito, ieri sera,
al Boar’s Nest…”
“
E…?”
“
E abbiamo bisticciato di nuovo… Poi sono
uscito…”
“
è strano, non riusciamo a parlare con
disinvoltura… Dobbiamo stare attenti a ciò che
diciamo, non sappiamo che dire, e finiamo sempre col
bisticciare… Zio Jesse, io ho paura che il nostro rapporto
possa rimanere così…”
Zio Jesse
si alzò, per sedersi poi vicino al nipote…
“
Vedi, Lukas… Non è una delle solite liti
innocenti, questa… Stavolta siete andati davvero troppo
oltre… Ma ciò non significa che non possiate
sistemare le cose… Dovete essere entrambi pronti a far pace,
e dovete chiarirvi nel momento giusto… è chiaro
che se cerchi di sistemare le cose stasera, vista la situazione,
finirete col litigare di nuovo… Io vi ho già
aiutati, Lukas… Ho fatto il mio dovere, ho parlato con
voi… Certo, se avete bisogno di appoggio o di consigli, io
sarò sempre disponibile ad aiutarvi… Ma dovete
essere voi a chiarirvi, a riconoscere le vostre colpe e a chiedere
scusa… Siete due uomini, Lukas… Non posso
intervenire io come facevo quando eravate piccoli…”
Luke
sospirò… Aveva i gomiti appoggiati sulle
ginocchia, e lo sguardo fisso sul pavimento…
“
Grazie, zio… è solo che io vorrei chiarirmi
subito con lui… Ho paura che aspettando troppo potremmo
distaccarci ancora di più…”
“
Devi aspettare che anche tuo cugino sia pronto per far
pace…”
“
Lo so, zio Jesse… Lo so…”
“
Bene… Allora vedrai come andranno le cose domani?”
“
Sì… Se Bo sarà di buon umore,
probabilmente cercherò di chiarirmi subito con
lui… So di aver sbagliato, e voglio scusarmi…
Però non so se lui prova lo stesso…”
“
Lo saprai quando vi parlerete….”
“
Già, hai ragione… Grazie zio, sul tuo appoggio
posso sempre contare…”
Luke
abbracciò zio Jesse…
“
Bravo ragazzo…” lo zio gli battè una
mano sulla schiena…
Daisy
aveva assistito alla conversazione… Suo zio era sempre
così gentile, saggio e disponibile… Sempre
dolce… Quando c’era bisogno di lui, lui
c’era sempre…
“
Bene… Vuoi andare a chiamare Bo? Coraggio, chiedigli se
vuole venire qui con noi…”
“
Sissignore…”
Luke si
avviò verso la sua stanza… Zio Jesse era riuscito
ad accendergli un lume di speranza e a strappargli un
sorriso…
“ Bo, zio
Jesse ha chiesto se vuoi uscire un po’ in salotto con noi? Ti
va?”
Luke
aveva già iniziato la domanda ancor prima di varcare la
soglia della porta… Il suo tono era allegro e spensierato
ora… Aveva proprio bisogno di zio Jesse…
Entrando
vide il cugino sdraiato sul letto… Si avvicinò a
lui…
“
Allora, vieni?”
Si
accorse che si era addormentato…
Era
raggomitolato sotto le coperte, che quasi gli coprivano il
viso…
Sembrava
di rivederlo da bambino… Il suo viso era così
rilassato ora, non teso e nervoso come prima… Luke si chiese
come avesse potuto litigare con quel volto
d’angelo… Insultarlo, incolparlo, e persino
picchiarlo… Sulla fronte aveva ancora il cerotto che zio
Jesse gli aveva messo per medicargli la ferita che si era procurato
uscendo di strada con il Generale… Sul labbro si notava il
segno di un taglio, che si era procurato litigando con il cugino, e
anche alcuni graffi qua e là… Sempre per lo
stesso motivo…
Guardandolo, Luke si
sentì più in colpa che mai… Fin dal
primo giorno alla fattoria, aveva sempre sentito il bisogno di
proteggerlo… Per lui era come un fratellino…
Stava sempre attento a Bo… Gli raccomandava sempre di
comportarsi bene a scuola, quando erano piccoli… Gli divceva
sempre di fare attenzione quando usciva… E lo faceva
tutt’ora…
Quando da piccolo Bo
cadeva e si faceva male, Luke era sempre pronto a curarlo, lo prendeva
in braccio e gli diceva che andava tutto bene, e lui subito smetteva di
piangere… Si sentiva sempre protetto fra le braccia di
Luke…
Quando prendeva un
brutto voto a scuola o faceva qualcosa di male, si rifugiava in camera,
e rimaneva lì per ore, per paura di dirlo a zio
Jesse… Luke gli era sempre vicino in quei casi, e lo
difendeva sempre con lo zio… Veniva sempre sgridato e punito
per essersi intromesso in qualcosa in cui lui non c’entrava,
e Bo si sentiva in colpa anche per questo… Allora Luke lo
consolava ancora, gli diceva che non doveva sentirsi in colpa, che
l’aveva fatto per difenderlo, era stata una sua scelta, e che
i veri uomini accettavano le conseguenze delle proprie scelte, proprio
come gli aveva insegnato zio Jesse…
Era il suo fratellino
da proteggere… E ora aveva litigato con lui, temeva che il
loro rapporto potesse rovinarsi per sempre, mandando a monte tutti gli
anni passati assieme… Avevano instaurato un buon rapporto,
più da fratelli che da cugini… Sì, il
loro era un amore fraterno… Riuscivano ad intendersi con un
solo sguardo, sempre…
Quando era nei
Marines, a combattere in Vietnam, il suo unico scopo per il quale
doveva sopravvivere era Bo… Non poteva lasciarlo
solo… Lui aveva bisogno di Bo, e Bo aveva bisogno di
lui… Aveva pianto tantissimo, durante quel
periodo… E ogni volta pensava a come stava Bo…
Non voleva che soffrisse a causa sua…
“ Zio Jesse,
Bo si è addormentato… Vado a dormire
anch’io… Sono stanco…”
“
D’accordo… Buonanotte…”
“
Buonanotte, zio… Buonanotte, Daisy…”
“
Buonanotte, cugino…”
Bo si
svegliò nel bel mezzo della notte… La pioggia
ticchettava sul vetro della finestra, e il vento produceva un forte
sibilo… Bo, fin da piccolo, aveva sempre odiato dormire
quando pioveva… Si rifugiava sempre nel letto di Luke,
perché aveva paura del rumore della pioggia, e Luke gli
permetteva sempre di stare nel suo letto…
Diede
un’occhiata al cugino…. Stava dormendo…
A Bo sarebbe piaciuto tornare bambino e rifugiarsi ancora nel letto di
Luke…
Era il
suo angelo custode, lo proteggeva e lo difendeva sempre… Per
lui era come un fratello maggiore, e un modello da seguire…
Quando Luke aiutava
zio Jesse e metteva a posto la legna, Bo seguiva e lo imitava sempre,
anche se il lavoro non gli riusciva molto bene, dal momento che lui
aveva 4 anni mentre Luke ne aveva 8… è sempre
stato forte e intelligente, maturo e generoso…
Bo desiderava essere
come lui… Luke non aveva paura di niente, nemmeno di
affrontare zio Jesse per difendere Bo… Era fortissimo, e lo
difendeva anche dai bulli che lo minacciavano e volevano rubargli il
pranzo a scuola… Alla fattoria era sempre generoso, e si
offriva sempre di aiutare zio Jesse in qualche lavoro, e accompagnare
lui e Daisy a scuola…
Quando Luke era
partito per il Vietnam, Bo aveva sofferto moltissimo… Aveva
paura di non poter più riabbracciare il cugino…
Era stata una notizia terribile per lui… Non poteva perdere
Luke… Lui, zio Jesse e Daisy erano la cosa più
importante della sua vita… Passò giorni,
settimane, mesi, chiuso in camera…
Zio Jesse e Daisy
tentavano di convincerlo ad uscire, gli portavano il pranzo in
camera… Non sarebbe uscito nemmeno per mangiare…
La prima settimana mangiò poco niente… Fu uno dei
momenti più terribili di tutta la sua vita…
Il giorno in cui Luke
tornò dal Vietnam, invece, fu uno dei giorni più
felici di tutta la sua vita… Si abbracciarono…
“
Ho avuto paura, Luke… Temevo di non poterti più
riabbracciare… Perché sei partito?!
Perché!?”
Quel
giorno Bo era in lacrime… Ma erano soprattutto lacrime di
gioia…
“
è tutto ok, Bo… Sono qui ora… Sto
bene…”
Luke era
tornato… Era sempre lui… Sempre protettivo nei
confronti del cugino… Anche se nel primo periodo parlava
poco, mangiava poco ed era sempre triste… Dopotutto, dopo
aver visto gli orrori della guerra, non poteva certo essere
felice… Bo lo capiva…
“
Beauregard… Bo… Ti devo dire una cosa…
Se sono sopravvissuto, è grazie a te, alla mia
volontà di riabbracciarti e di riaverti sempre al mio
fianco, di proteggerti come ho sempre fatto… Eri tu, il
motivo per il quale dovevo sopravvivere… Certo, anche zio
Jesse e Daisy sono importanti per me… Ma l’ho
fatto per te, sono qui per te, FRATELLINO… Ti voglio
bene…”
Bo
scoppiò in lacrime quando Luke glielo disse…
Durante
quel periodo buio, temeva di perdere Luke…
Ogni notte faceva sempre lo stesso incubo, e tutti sanno che gli incubi
nascono dalle nostre più grandi paure…
Bo era nel suo
letto… Si svegliava la mattina, e il letto di Luke era
vuoto… Correva per tutta la casa, nel fienile, urlando il
suo nome… Non c’era… Allora cercava zio
Jesse e Daisy, ma anche loro erano spariti… Si accasciava a
terra, avvolto da una nebbia scura… Rimaneva
solo… E tutto intorno a lui diventava enorme…
Quando si svegliava,
era tutto sudato, e si avvicinava al letto di Luke, per cercare
conforto, ma si scordava che lui non c’era…
Era il suo
più grande incubo: perdere Luke e la sua
famiglia… Ma anche sr ora Luke non era a combattere in
guerra,c’era comunque il rischio di perderlo, se il loro
rapporto fosse rimasto così…
Si girò
dall’altro lato… Non avrebbe permesso a nessuna
lite di portargli via suo cugino…. suo fratello…
Aveva già rischiato di rimanere solo quando Luke
partì per il Vietnam, e lui era tornato, perché
non poteva abbandonarlo… E ora non avrebbe permesso a quella
stupida lite di portarglielo via… Non c’era
riuscita la guerra, per quale motivo avrebbe potuto riuscirci una lite?
Dopo poco
tempo si riaddormentò…
CONTINUA…
Ciao a tutti!!!^^
Grazie a chi ha letto e
soprattutto a chi ha recensito:
Jiuliet e Lella
Duke…
Ecco il 13°
capitolo!^^
Domani sera
o martedì sera ri-partirò per poi tornare
giovedì sera…ç_ç
Quanta
nostalgia per EFP ho provato in questi giorni… Ma per
fortuna c’era mia cugina a tenermi compagnia…^^
Bene,
scusate se l’ho tirata un po’ lunga, tutto per
dirvi che non so quando aggiornerò, probabilmente
giovedì sera, o venerdì…^^ O forse
anche domani pomeriggio, data la mia voglia di scrivere^^
Spero che il capitolo vi
sia piaciuto…
Baci, Lu Duke94
|
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Capitolo 14 *** Cap. 14 Ancora distanti ***
Forever Brothers
Cap.
14 Ancora distanti
Si
strofinò gli occhi ancora assonnati… Si
alzò in piedi avvicinandosi alla sveglia… Le sei
del mattino… Era da molto che non si alzava a
quell’ora…
Si passò
una mano fra i biondi e morbidi capelli arruffati…
Afferrò i vestiti che aveva preparato la sera prima infondo
al letto e si vestì, facendo attenzione a non fare troppo
rumore e a non svegliare il cugino…Diede una rapida occhiata
al letto di Luke… Stava dormendo…
Uscì dalla
stanza, accostando la porta… Chiudendola avrebbe fatto
rumore, e Luke aveva il sonno leggero, lo avrebbe sentito di
sicuro… Uscì e si diresse in cucina…
Si era svegliato poco
prima… Stava per alzarsi quando notò che il
cugino si stava svegliando…
Era strano che si
svegliasse a quell’ora… Saranno state le sei del
mattino… Lo osservò mentre si vestiva, poi si
accorse che si stava voltando, allora fece finta di dormire…
Bo si diresse verso la porta, la aprì, uscì e
l’accostò, il tutto senza accorgersi del fatto che
il cugino lo osservava… Dove stava andando a
quell’ora?
In cucina
trovò zio Jesse seduto al tavolo e Daisy che preparava la
colazione… Sbadigliò sfacciatamente, senza
coprirsi la bocca con la mano…
“
Buongiorno zio Jesse… Buongiorno Daisy… Non
serviva che vi svegliaste a quest’ora per
me…”
“
Buongiorno Bo… Siediti, è pronta la
colazione…” lo invitò
sorridente zio Jesse…
Daisy si
avvicinò al cugino e gli stampò un bacio sulla
fronte…
“
Buongiorno tesoro…”
Gli
versò del caffè nella sua tazza e gli porse un
piatto con alcune fette di pane e marmellata, che lei stessa aveva
preparato…
“
Grazie, Daisy… Ma davvero, non serviva…”
“
Ma figurati… Non è un problema per me svegliarmi
a quest’ora….”
“
Tantomeno per me, che spesso resto sveglio fino a notte fonda ad
aspettare che tu e tuo cugino rientriate dopo essere usciti la
sera…” intervenne lo zio…
Bo si
sentì un po’ in colpa, in fondo anche
l’altra sera erano rimasti tutti svegli fino a tardi ad
aspettarlo…
“
Buongiorno…” salutò Luke con la voce
ancora assonnata… Non si era ancora vestito, indossava solo
i boxer…
“
Buongiorno Luke…”
“
Buongiorno…”
Bo non
salutò il cugino… Stava pensando ad una scusa da
inventarsi…
“
Non si saluta, cugino?”
“
Buongiorno…” rispose Bo abbassando subito lo
sguardo sul suo piatto…
Luke si
sedette a fianco di zio Jesse…
“
Come mai sveglio a quest’ora, Bo?”
“
Ehm, i-io… mi sono svegliato e non riuscivo più a
riaddormentarmi…”
Luke
guardò diffidente il cugino minore… Era evidente
che stava mentendo… Sapeva che probabilmente se avesse detto
ciò che stava per dire avrebbero litigato di nuovo, ma
voleva vederci chiaro in quella faccenda…
“
Sì, prova a raccontarne un’altra…
Avanti Bo… L’ho capito che
c’è sotto qualcosa, sai? Ti svegli presto e stai
fuori praticamente tutto il giorno… Non sono scemo, avanti,
dimmi che sta succedendo…”
“
Non sta succedendo proprio niente! Uno non può svegliarsi
presto la mattina e uscire?”
“
Lo stai facendo per non trovarti faccia a faccia con me, vero? Avanti,
dimmi la verità Bo…”
“
Smettila Luke… Ci siamo trovati faccia a faccia ieri sera se
non sbaglio…”
“
E anche lì hai tentato di fuggire…”
Luke si rese conto poco dopo di ciò che aveva detto, e si
rese conto del fatto che era una provocazione…
Guardò in faccia il cugino… Aveva
un’espressione ferita…
Si
alzò dalla sedia e si diresse verso la porta
d’entrata…
“
Mi stai dando del vigliacco, Luke… E lo stai pensando
davvero… Non lo avevi mai fatto prima
d’ora…” la sua voce tremava...
Uscì
in fretta e si allontanò a bordo del Generale, che era stato
riparato dal fedele meccanico e amico Cooter…
Zio Jesse
guardò Luke, deluso…
“
Zio Jesse, io… io non volevo…
Credimi…”
“
Ma l’hai fatto… L’hai ferito…
Non è servito a niente tutto il dispiacere che provavi ieri
sera, Lukas?”
Luke non
rispose, si limitò a fissare la tovaglia rossa e bianca, con
la testa china… Zio Jesse provava compassione nei confronti
del nipote, ma allo stesso tempo era deluso dal suo
comportamento…
Zio Jesse
si alzò e si diresse verso la porta…
“
Aspetta, zio Jesse…”
Luke lo
afferrò per un braccio…
“
Per favore… So che tu lo sai… Ti prego, dimmi che
sta succedendo…”
“
Io non te lo posso dire… Te lo dirà Bo,
quando vorrà… Anche se penso che ci
vorrà molto, visto che adesso ci è rimasto male
per quello che gli hai detto…”
Luke si
sentì tanto in colpa, nell’udire quelle
parole…
“
Mi dispiace… Io non intendevo…”
“ Basta,
Lukas! Lo devi dire a lui, non a me…” Luke fu
interrotto bruscamente da zio Jesse…
Il
ragazzo allentò la presa permettendo così a zio
Jesse di uscire…
Daisy si
avvicinò al cugino e lo abbracciò… Il
giovane non rispose a quell’abbraccio…
“Tu
lo sai, che cosa sta succedendo, Daisy?”
Daisy
fissò gli occhi azzurri del cugino maggiore…
“
Non posso mentirti, lo sai… Quindi ti dico semplicemente la
verità… Sì, lo so, ma non te lo posso
dire, sarà Bo a dirtelo…”
Luke si sottrasse
dall’abbraccio della cugina, e si diresse in camera sua, a
vestirsi…
Odiava tenere nascosto
qualcosa a Luke… Solitamente si dicevano
tutto… Glielo avrebbe detto, con calma…
In fondo non stava facendo niente di male, anzi…
Bo non gli aveva mai
nascosto niente… Avrebbe voluto sapere cosa stava
succedendo… Forse era vero che fuggiva per non incontrarsi
faccia a faccia con lui, o forse no…
Era ferito, a causa
delle parole che Luke gli aveva rivolto… Negli insulti della
litigata di due sere prima percepiva solo tanta rabbia, e voglia di
ferire. In parte ci era riuscito anche durante la lite. Ma in quelle
parole, quella mattina, non c’era voglia di ferire, Luke lo
pensava davvero… Pensava davvero che suo cugino era un
vigliacco… Bo non provava rabbia nei confronti di Luke, solo
dispiacere perché lo sentiva distante in quel momento, e
paura, perché temeva potesse rimanere
così…
Era ora di cena alla
fattoria…
Tutti erano seduti a
tavola, in attesa della preghiera…
“
Signore, grazie per il cibo che anche oggi ci concedi… E ti
prego, metti fine a questa lite…” le parole di zio
Jesse risuonarono solenni in cucina…
“
Amen…”
Bo in
poco tempo finì tutto ciò che aveva nel piatto,
era affamato, mentre Luke mangiò solo qualcosina, poi si
limitò a spostare il cibo da una parte all’altra
del piatto con la forchetta…
“
Non hai fame, Luke?” lo interruppe zio Jesse…
“
Già…”
“
Sicuro di non voler niente? Neanche una fetta di pane?”
“
No, grazie, zio… Non riesco proprio a buttar giù
niente… Vado in camera…” Luke si
alzò…
“
Non si chiede il permesso, ragazzo?”
“
Scusa, zio… Posso andare in camera mia, per
favore?” la voce di Luke aveva un tono stanco,
dispiaciuto…
“
No… Perché devo venire anch’io con te,
Lukas… Andiamo in camera mia…”
“
D’accordo…” Luke lo guardò un
po’ spaventato… Magari voleva rimproverarlo per
quel che era successo la mattina… O, peggio, Bo gli aveva
riferito di essere arrabbiato e di non voler far pace…
Si avviarono in
camera…
Daisy e Bo rimasero a tavola…
“
Credo che ora tu glielo debba dire perché stai fuori casa
tutto il giorno… Lo ha chiesto sia a zio Jesse che a me
stamattina… E credo anche che dobbiate chiarirvi…
Bo, non potete andare avanti così… è
dalla sera che avete litigato che Luke sta male… E credo che
valga lo stesso per te… Perché non vi chiarite se
dispiace ad entrambi?”
Bo non le
rispose, fissava il suo piatto…
“
Bo… Guardami, per favore…”
Sembrava
quasi una sorella maggiore… Vedendo che il cugino non la
guardava, con la dolcezza di una madre gli prese il volto tra le mani,
e lo girò verso di sé…
“
Lo so che ti ha ferito… Ma credimi, se ne è
subito pentito… è stato male tutto il giorno per
quello che ti ha detto…”
“
Io volevo chiarirmi stasera con lui…
Però… ora che mi ha ferito in quel modo, non sono
più sicuro di volerlo fare…”
“
Bo… Non potete continuare così… State
male entrambi per questo…”
“Lo
so… Ma se Luke pensa davvero che io sia un vigliacco non
serve a niente far pace... Daisy? Secondo te pensa davvero che io sia
un vigliacco?”
“
Non lo so… So che si è pentito per quello che ti
ha detto, e ti posso assicurare che per questo è stato male
tutto il giorno… Però solo lui può
dirti se lo pensa davvero oppure no… Dovete parlarvi,
Bo… Subito…”
Bo non
rispose, fissò la cugina negli occhi e le posò un
delicato bacio sulla fronte…
Intanto, nella stanza
lì vicino, aveva luogo un’altra discussione
simile…
“
Luke… Non potete continuare così… Stai
soffrendo per questo, lo capisco, sai? E sta soffrendo anche
Bo… Dovete chiarirvi, ora…”
“
Io lo vorrei fare, ma Bo ora è arrabbiato con me per quello
che gli ho detto stamattina, io non intendevo ferirlo… Ci
sono rimasto davvero male, quando mi sono reso conto di ciò
che ho detto, e ancor di più quando ho visto le lacrime
riempire gli occhi di Bo…”
“
Non è arrabbiato… è ferito, ma non
arrabbiato… Dovete tentare di chiarirvi ora, non potete
aspettare in eterno, altrimenti rischiate davvero di rovinare il vostro
rapporto…”
“
Va bene… Cercherò di parlargli
dopo…”
“
Adesso, Lukas….”
“
Adesso…” sospirò Luke…
Luke raggiunse la
cucina, seguito da zio Jesse… Daisy stava lavando i piatti
utilizzati per la cena...
“
Dov’è Bo? Gli devo parlare…”
“
è andato in camera…”
Luke si
avviò in camera… Era deciso più che
mai a far pace con Bo… Zio Jesse aveva ragione, non potevano
aspettare troppo tempo… Sentiva un nodo nello
stomaco… Era la paura… Aveva paura che Bo avesse
potuto rifiutare le sue scuse…
CONTINUA….
Visto
che veloce? Avevo proprio voglia di scrivere^^
Grazie
a chi ha letto, in particolare a Jiuliet che ha recensito…
Sembra che Bo e Luke si siano decisi a far pace!^^
Cambio
di programma! Partirò o domani sera o mercoledì e
tornerò probabilmente domenica sera
ç_ç
Spero
che la mia Fiction vi piaccia…
Baci,
Lu Duke94
|
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Capitolo 15 *** Cap. 15 Il tema ***
Forever Brothers
Cap. 15 Il tema
Esitò un
momento prima di entrare… Più volte era stato
tentato di tornare indietro e rimandare a più tardi la
discussione con il cugino minore… Ma se non
l’avesse fatto in quel momento, probabilmente non ne avrebbe
più avuto l’occasione… E poi cosa gli
avrebbe detto zio Jesse riguardo la sua ritirata? Sì, era il
momento di chiarire tutto ciò che era accaduto in quei tre
giorni terribili…
Emanò
un lungo sospiro, allungò la mano verso la maniglia, prese
coraggio… ora o mai più… ed
entrò…
“
Bo, dobbiamo parlare!” esclamò deciso entrando
nella loro stanza…
Bo non
c’era… Eppure non si preoccupò come era
successo l’ultima volta, sapeva che il cugino non avrebbe
commesso qualche altra stupidaggine… Piuttosto si
preoccupò del fatto che ora non si potevano
chiarire… Fece per uscire dalla stanza e raggiungere zio
Jesse e Daisy in cucina, quando si accorse che sul suo letto
c’erano appoggiati dei fogli… Si
avvicinò…
Sopra tutti i fogli ce
n’era uno, scritto con una calligrafia da bambino…
Lo prese e iniziò a leggere…
Beauregard
Duke
Classe
terza
Tema
Mi
chiamo Beauregard Duke, ma tutti mi chiamano semplicemente Bo, solo lo
zio Jesse mi chiama con il mio nome intero, quando deve sgridarmi per
qualcosa di male che ho fatto.
I
miei genitori sono morti quando ero piccolo, e io non ricordo niente di
loro. Ora abito alla fattoria con lo zio Jesse e i miei cugini Luke e
Daisy, anche i loro genitori sono morti insieme ai miei, in un
incidente.
Ho
otto anni e frequento la terza elementare nella scuola della mia
città: Hazzard. A scuola ho tanti amici: Matt, Lindsey,
James, Travis, Donald e tanti altri…
Ma
il mio migliore amico è mio cugino Lukas K. Duke, che
però tutti chiamano Luke. Abitiamo insieme da quando siamo
piccoli, ed è come se fossimo fratelli, ce lo dicono tutti.
A volte litighiamo, ma lo zio Jesse ci fa sempre fare pace.
Luke
è più grande di me, ha 12 anni adesso. Io cerco
sempre di essere come lui, perché lui è forte,
gentile, furbo, intelligente… Lui mi aiuta sempre, e mi
difende quando sono nei guai. Una volta si è preso la colpa
per una cosa che avevo fatto io, e zio Jesse lo ha punito,
così io mi sentivo in colpa e lui mi ha detto che era stata
una sua scelta, e che i veri uomini accettano le conseguenze delle
proprie scelte. All’inizio non avevo capito bene,
perché ero piccolo, ma ora l’ho capito, e anche io
cerco di fare come lui.
A
volte io e Luke ci cacciamo nei guai. A volte ci aiuta nostra cugina
Daisy, che ha 10 anni (io sono il più piccolo). Quando Daisy
non riesce ad aiutarci lo zio Jesse ci scopre e ci sgrida, ci dice
sempre che non sappiamo stare lontani dai guai e che, soprattutto io
sono troppo vivace. Ma lo zio Jesse, anche se quando si arrabbia ci fa
paura, è bravissimo e gentile, è quasi come un
padre per noi.
Luke
è mio cugino, ma è anche il mio migliore amico e
il mio fratellone. Saremo amici per sempre, perché io gli
voglio tanto bene, e anche lui me ne vuole.
Fine
Luke, leggendo quel
vecchio tema, si fece sfuggire una lacrima… Poi
notò che in fondo c’era scritto
qualcos’altro, nell’attuale calligrafia di
Bo…
Luke,
l’alto giorno, quando zio Jesse ci ha chiusi in camera, io ho
riordinato il mio comodino, e ho ritrovato questo tema, che avevo
scritto quando avevo otto anni. Ho pensato di fartelo
rileggere, soprattutto per dirti che, nonostante ciò che
è successo in questi tre giorni, ciò che provo
nei tuoi confronti, non è affatto cambiato, spero che per te
sia lo stesso.
Cugino,
stamattina, il significato nascosto di una tua frase, celava
l’affermazione che io sono un vigliacco. Ho avuto
l’impressione che tu lo pensassi davvero, e ci sono rimasto
male, ma adesso mi accorgo che è tutto vero. Se per dirti
ciò che penso di te, devo ricorrere ad un vecchio tema e a
quattro parole scritte, sono davvero un vigliacco… Scusami,
ma non riuscirei proprio a reggere il tuo sguardo dopo tutto
ciò che è successo… Poi ho paura della
tua reazione, ho paura che tu mi odi. Spero vivamente che non sia
così…
Voglio
chiarire al più presto con te, in questi giorni non ne
abbiamo avuto l’occasione, perché io ero sempre
fuori casa, e credo sia giunta l’ora di incontrarci faccia a
faccia per chiarirci, sempre che tu lo voglia fare…E penso
sia arrivato il momento di svelarti il motivo per il quale sono stato
quasi sempre fuori casa…
Se
ti vuoi chiarire con me, io ti aspetto… Ti prego, io sto
male quando litigo con te, e questa volta siamo andati un
po’ troppo oltre… Ti prego, voglio far pace con
te…
Beauregard
Come poteva pensare
che Luke lo odi? Lui non lo odiava affatto…
Il
ragazzo fu sollevato dopo aver saputo che anche Bo voleva chiarire la
faccenda, e che non era arrabbiato con lui…
Sul letto
c’erano altri fogli, erano dei disegni che Bo aveva fatto
quando era all’asilo… Raffiguravano, per quanto si
poteva capire, lui e Luke che giocavano assieme, poi un altro con tutta
la famiglia, e uno con Luke che teneva Bo in braccio…
Che bei
ricordi… E quei disegni mostravano tutto l’affetto
che Bo aveva sempre provato per Luke…
E le lacrime che
lentamente rigavano il viso del cugino maggiore dimostravano tutto
l’affetto che provava nei confronti di Bo, e tutto il dolore
provato negli ultimi tre giorni…
Afferrò
anche i disegni e si diresse in cucina…
Fece per uscire di
casa, ma fu fermato dallo zio Jesse e da Daisy…
“
Avete parlato, tu e Bo?” fu la domanda di Daisy, che da tempo
si faceva spazio nella sua testa…
“
No… Ci vado adesso… Ma almeno sono sicuro che
anche Bo si vuole chiarire con me…”
“
Bene, ma non era in camera vostra?” anche zio Jesse si
intromise nella discussione…
“
No…”
“
Allora dov’è? Nel fienile?”
“
No… Credo di sapere io
dov’è…”
Detto
questo uscì…
Bo e Luke avevano
sempre avuto una specie di telepatia… Ognuno riusciva sempre
a capire quando l’altro era nei guai, o cose del
genere… Riuscivano sempre a pensare la stessa cosa nello
stesso momento… Bo riusciva a capire quando Luke aveva una
delle sue idee, e Luke riusciva sempre a capire quando Bo aveva bisogno
di una delle sue idee… Già, il ruolo di Bo era
cercare guai, e ci riusciva sempre perfettamente, mentre quello di Luke
era escogitare qualche idea per uscirne…
Si inoltrò
nel bosco… Credeva di sapere dove si trovava il
cugino…
Una volta, da bambini,
andarono a giocare nel bosco, con le spade di legno che si erano appena
costruiti… Luke si nascose, e Bo non riusciva più
a trovarlo…
“
Luke! Basta! Sono stufo di cercarti! Non riesco a trovarti! Dai, vieni
fuori! Hai vinto tu!”
Tuttavia
Luke rimase nascosto… Allora Bo si arrabbiò con
lui… Si allontanò, ritrovandosi sotto una grande
quercia… Riposò lì per un
po’, ma senza Luke si annoiava, decise così di
tornare alla fattoria… Non sapeva però quale dei
tre sentieri prendere… Si era perso…
Iniziò a piangere, credendo che nessuno lo avrebbe
più trovato…
“
Bo! Bo! Svegliati, sono io… Luke…”
Bo si era
addormentato, dopo aver pianto per un bel po’…
Luke aveva vagato per il bosco, alla ricerca del cugino…
Allora decise di andarlo a cercare sotto la grande quercia, sapendo che
Bo era sempre stato attratto dai luoghi come quello… La
quercia era circondata da tronchi d’albero caduti e da grandi
massi… Poco più in là scorreva un
piccolo ruscello… Sapeva che Bo non avrebbe potuto ignorare
un luogo come quello…
Quando Bo
si svegliò, trovandosi Luke di fronte, dapprima fu felice
perché il cugino era riuscito a trovarlo… poi si
arrabbiò con lui…
“
è colpa tua! È colpa tua se mi sono perso! Tu ti
sei nascosto e io non riuscivo a trovarti, così me ne sono
andato e mi sono perso! Se non mi trovavi rimanevo qui e morivo di
fame!”
Si era
alzato in piedi, ed aveva iniziato a lanciare pugni al cugino maggiore,
che ovviamente non gli facevano nemmeno il solletico, Bo era un
moscerino di appena sei anni…
“
Esagerato che sei! Tanto ti avrei trovato comunque… Lo
sapevo che eri qui…”
“
Come facevi a saperlo?!”
“
Telepatia tra cugini…” rispose
sorridendo…
“
Tepatia? Cos’è?”
“
Te-le-pa-tia…” Scandì bene il cugino
maggiore…
“
Una cosa che abbiamo solo noi… Perché io riesco a
capire dove sei…”
“
Forte… Però sono ancora arrabbiato con te,
perché ti sei nascosto… E adesso ho anche perso
la mia spada…”
Luke si
inginocchiò, per arrivare all’altezza del
cugino…
“
Adesso andiamo a casa e te ne costruisco una ancora più
bella… D’accordo?”
“
Promesso?”
“
Promesso… E prometto che non mi nasconderò
più… Però tu prometti di non scappare
più e di non arrabbiati più…”
“
Promesso!” squittì allegramente il più
piccolo…
“
Pace?”
“Pace!!!”
I due si
strinsero la mano…
“
Ho un’idea Luke… Questa si chiamerà la
Quercia della Pace… Che ne dici?”
Luke
sorrise e prese Bo per mano…
“
D’accordo, ma prima ti insegno la strada per arrivarci,
così non ti perderai più…”
“
Che bello!”
“
Già… Però adesso dobbiamo correre, zio
Jesse sarà già arrabbiato… Facciamo
una gara! Chi arriva prima…” Luke ci
pensò un po’ su…“ Chi arriva
prima… Prende doppia porzione di fagioli!”
“
Bleah… Che schifo i fagioli!”
“
D’accordo… Chi arriva prima prende due fette di
torta di mele!”
“
Tanto tu ne prendi due comunque…”
“
Tre!”
Fu l'ultima offerta
del cugino maggiore, ed entrambi iniziarono a correre verso
casa… Ovviamente Luke permise a Bo di vincere la
gara…
Ne era sicuro, Bo era
lì…
CONTINUA…
Ciao a tutti!^ ^
Finalmente sono tornata,
e credo che non mi allontanerò più dal mio caro
computer ( almeno, spero^ ^)…
Ecco il 15°
capitolo… è l’ora di chiarirsi,
finalmente!^ ^
Bene, grazie a chi ha
letto e in particolare a Lella Duke che ha recensito…
Spero che la mia Fiction
vi piaccia…^ ^
Baci, Lu Duke94
|
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Capitolo 16 *** Cap. 16 Imprevisti ***
Forever Brothers
Cap. 16
Imprevisti
Ne era
sicuro… Bo era lì…
Quella era
l’occasione per sistemare le cose. Anche se ci fosse stato da
discutere nuovamente, dovevano chiarire.
Si avviò
verso la quercia, che era un po’ inoltrata nel
bosco…
Le braccia incrociate
dietro la testa, lo sguardo perso a scrutare il cielo, che si
intravedeva appena dalla folta chioma della quercia… Forse
avrebbero litigato di nuovo, ma non potevano aspettare in
eterno… Dovevano provare a parlarsi…
Socchiuse un momento
gli occhi. Se Luke non fosse arrivato entro ancora un’ora,
sarebbe stato evidente che non voleva parlare con lui…
“
Ciao, cugino!”
Bo non si
voltò nemmeno, rimase con gli occhi chiusi a respirare la
leggera brezza che aleggiava nell’aria…
“
Come hai capito che ero qui?”
Luke non
rispose, mosse alcuni passi verso il cugino, che abbandonò
la sua comoda posizione, e si mise a sedere. Luke si sedette accanto al
cugino. Lo guardò negli occhi blu.
“
Telepatia fra cugini…” rispose con un sorriso
quasi impercettibile dipinto sulle labbra.
Bo
sorrise, e subito riabbassò lo sguardo, continuando a
tracciare dei disegni geometrici con un ramoscello, sulla rossa terra,
tipica della contea di Hazzard.
“
Ti ricordi ancora quel giorno?”
“
Certo che mi ricordo…”
Entrambi
erano tesi, si vedeva lontano un miglio…
Bo si
fece serio, alzò la testa e fissò Luke nei suoi
meravigliosi occhi azzurri.
“
Stamattina… mi hai detto che sono un vigliacco…
ed eri serio… non l’avevi mai pensato
davvero…”
“
Bo… Io non ho detto queste cose…”
“
Ma me lo hai lasciato capire!”
“
Non vorrai mica ricominciare a litigare, vero?”
“
Luke, non cercare di chiudere il discorso…”
“
Non sto cercando di chiuderlo… L’ho
chiuso… Io non ho detto quelle cose, punto e fine della
discussione…”
“
Non puoi finire una discussione come e quando ti pare!”
Bo si
stava scaldando…
“
Ma se io quelle cose non le ho dette e non le penso, cosa
c’è da discutere?”
“
Lo sai benissimo il significato nascosto di quella frase!”
“
Va bene, ammetto che nella mia frase c’era un significato
nascosto… Ma non l’ho detto apposta, credimi! Se
ti ho ferito, mi dispiace, ma davvero, non era mia
intenzione!”
Bo non
rispose…
“
Non l’ho detto apposta e non lo penso davvero… Io
volevo solo farti notare che in questi giorni hai tentato di
evitarmi…”
“
Allora se non lo pensi non avresti dovuto dirlo!”
“
Ah, Bo… E’ inutile parlare con te! Capisci solo
quello che vuoi…”
“
Almeno quello che voglio lo capisco! Tu non capisci nemmeno
quello!”
Luke gli
lanciò un’occhiataccia… “ Non
fare il bambino…”
Bo si
alzò in piedi, e iniziò a dirigersi a grandi
passi verso il piccolo ponte di legno che passava sopra il torrente
lì vicino. Luke si alzò e lo seguì.
Lo fermò
prendendolo per un braccio…
“
Dove vai?!”
Bo si
voltò. Era davvero arrabbiato, ma Luke non capiva cosa
avesse fatto di male. Non l’aveva detto apposta, e gli aveva
detto che gli dispiceva… cosa voleva di più?
Si
liberò dalla presa del cugino con uno strattone.
“
Lasciami stare!”
Si stava
comportando come un bambino… Se lo avesse visto zio Jesse di
certo sarebbe andato su tutte le furie.
Fece per proseguire,
ma Luke gli poggiò una mano sulla spalla, stavolta in modo
più brusco, costringendolo a voltarsi…
“
Perché sei il più piccolo della famiglia, non hai
il diritto di comportarti da bambino! Hai 23 anni Bo! Impara a
crescere! Zio Jesse non ci ha insegnato ad agire in questo modo, ci ha
insegnato a comportarci da veri uomini! E il tuo comportamento
è imperdonabile! Ma ciò non significa che zio
Jesse ha fallito ad educarci! Perché io mi reputo maturo,
sei tu che non sai seguire i suoi consigli e i suoi insegnamenti! Lo
deludi con il tuo comportamento! E deludi anche me! Dopo tutti questi
anni che ha passato ad educarci come fossimo figli suoi, dopo che ci
accolto quando eravamo soli, è questo il tuo
ringraziamento?! E’ questo il risultato che ha
ottenuto!?”
La sua
mano stringeva il colletto della camicia di Bo… Il cugino lo
fissava un po’ spaventato da quella reazione
brusca… non se l’aspettava.
Quando si
accorse di aver perso il controllo di sé stesso,
allentò la presa, sino a lasciare il colletto della camicia
del cugino. I suoi muscoli si rilassarono…
Si era
accorto di aver perso il controllo, ma non avrebbe chiesto scusa al
cugino… Nossignore, non lo avrebbe fatto. Aveva fatto bene a
fargli notare il suo comportamento, anche se in modo così
brusco…
Bo ora
fissava il terreno, sentiva lo sguardo del cugino posato su di
sé, ma non alzava la testa, sapeva che non sarebbe stato in
grado di reggere quello sguardo.
Silenzio…
Luke fece
per andarsene, ma si fermò dopo pochi passi, senza
però voltarsi verso il cugino più
piccolo…
“
Non dico che zio Jesse e zia Martha non siano dei bravi
educatori… ma se tu fossi stato mio figlio o mio nipote,
sarei stato più duro con te… Zio Jesse
è troppo indulgente con te, avrebbe dovuto andarci
più pesante, qualche schiaffo in più da piccolo
non ti avrebbe fatto male…”
“
Chi sei tu per farmi la ramanzina?!”
“
Tuo cugino maggiore…”
“
Non hai il diritto di rimproverarmi!”
Luke dava
le spalle al cugino, era tranquillo, mentre Bo aveva i nervi a fior di
pelle…
“ Ascolta
chi è più maturo di te… Ti
può servire qualche lezione… E rifletti sul tuo
comportamento…”
“
Parli come se fossi mio padre! Quando ti metterai in testa che non lo
sei?!”
“
Quando avrò la certezza che sei diventato un
uomo…”
Iniziò
a camminare verso la quercia…
“ Io lo
sono!”
“
Ah sì? Guardandoti non si direbbe…”
“
Luke… Zio Jesse non ti ha insegnato a guardare in faccia una
persona quando ti parla?” gli chiese Bo con una punta di
ironia. Finalmente Luke si voltò…
“
Cugino, non ti consiglio di scherzare troppo con me in questo
momento…”
“
Perché?! Sennò che succede?! Che le prendo da te,
paparino?”
“
Ti sconsiglio di sfidarmi, Bo… Dà retta a
me…”
“
Smettila Luke! Non ti sopporto più!!”
“
E io che dovrei dire? Sono stufo di tener d’occhio un
bimbetto…”
“
Nessuno te l’ha mai chiesto, di tenermi
d’occhio…”
“
E’ vero… Non me l’ha chiesto nessuno, ma
è un mio dovere, visto che tu sai solo cercarti guai, e sono
io a dover escogitare qualche piano per aiutarti…”
“
Posso anche fare a meno, del tuo aiuto! So arrangiarmi da
solo!”
Avrebbe
dovuto ammettere che il cugino aveva ragione, si stava comportando da
bambino, ma non si sarebbe scusato con lui, non gli avrebbe detto che
gli dispiaceva. Non voleva dargli tale soddisfazione, anche se sarebbe
stata la cosa più giusta da fare…
Detto
ciò attraversò il ponte, e si diresse
dall’altra parte del bosco.
“
Và pure! Poi se dovessi cacciarti nei guai non venire a
cercare aiuto da me però, visto che sai arrangiarti da
solo!” gli urlò dietro Luke…
Bo lo
sentì,ma lo ignorò completamente, continuando la
sua strada oltre il piccolo ponte di legno, posto sopra il torrente.
Avevano finalmente deciso di far pace e avevano rovinato tutto.
Tuttavia era sempre convinto che la colpa fosse di Luke, che avrebbe
dovuto ammettere di aver pensato veramente ciò che aveva
detto.
Luke
invece era piuttosto dispiaciuto per ciò che era successo,
ma allo stesso tempo era furioso con il cugino per il suo comportamento
infantile. Si sdraiò tra le possenti radici della quercia,
con le braccia incrociate dietro alla testa e una gamba piegata.
Sospirò alzando il viso per sentire la leggera brezza
accarezzargli il viso. Voleva scaricare un po’ di rabbia
rilassandosi, ma in pochi secondi si ritrovò a ripensare
alla causa del litigio. Bo era convinto che lui l’avesse
detto apposta, pensandolo davvero, ma gli poteva assicurare che non era
così, anzi, gli aveva assicurato che non era
così. Lui non avrebbe voluto ferire il cugino, non pensava
affatto che era un vigliacco. Semplicemente, aveva detto ciò
che pensava, cioè che Bo usciva di casa per non trovarsi
faccia a faccia con lui. Solo dopo si era accorto del secondo
significato della sua frase, e se n’era pentito. Non pensava
affatto che Bo fosse un vigliacco, anzi, come tutti i Duke, aveva
fegato da vendere. Era sempre stato coraggioso, anche se troppo
spericolato, ma era coraggioso anche quando si trattava di sentimenti.
Non aveva mai paura di affrontare qualche incomprensione e di
chiarirla, non aveva mai paura di dire alle persone ciò che
pensava. Lo diceva e basta, senza pensarci troppo, stando sempre
attento, però, a non ferire i loro sentimenti. Invece Luke
aveva sempre avuto dei problemi su questo fronte. Aveva sempre un
po’ di paura ad esprimersi e far vedere le proprie emozioni,
e soprattutto, se doveva dire qualcosa a qualcuno, doveva sempre
pensarci su e trovare le parole giuste. In qualsiasi situazione Bo
agiva impulsivamente, e spesso si cacciava nei guai per questo. Luke,
invece, rifletteva sempre prima di agire, anche se secondo lui, a volte
sarebbe stato meglio essere più impulsivi e disinvolti come
Bo, non pensare troppo alle conseguenze di un’azione.
Giunse su una piccola
stradina sterrata, che si diramava in due altre stradine: una portava
ad alcune fattorie, l’altra collegava la contea di Hazzard
alla contea di Sweetwater. Decise di tornare alla fattoria. Ci si
poteva arrivare anche percorrendo quella strada sterrata. Certo, con i
sentieri del bosco ci avrebbe impiegato meno tempo, dal momento che la
strada era più corta, ma non voleva incontrare Luke.
Una
macchina avanzava con grande velocità… Bo
tentò di scansarsi, ma la macchina sembrava volerlo
investire, e non dava segno di fermarsi… Frenò
bruscamente, ad un tratto, fermandosi a pochi metri dal
ragazzo…
Ne
scesero due tipi loschi. Uno di loro portava un berretto verde
militare, un paio di jeans sporchi e strappati, e una giacca, della
quale le maniche erano state tagliate. L’altro aveva i
capelli scuri, corti, un po’ trasandati. Indossava un
giubbotto di pelle nero, un paio di jeans scuri, anche quelli
strappati, e un paio di stivaletti scuri. Intorno al collo aveva un
fazzoletto rosso. Dall’auto uscì una terza
persona… Una donna dai capelli biondo cenere e gli occhi
scuri. Indossava una camicia rosa e un paio di jeans.
Il tipo
con il fazzoletto si avvicinò a Bo. Lo prese per il colletto
della camicia, fissandolo negli occhi. Bo non capiva che cosa volesse
da lui quel tizio. Quello con il berretto estrasse una pistola, e la
puntò in direzione del ragazzo, che li fissava incuriosito e
alla stesso tempo spaventato.
“
Ehi, biondino, dove porta quella strada?” gli chiese
indicando la strada che portava alla contea di Sweetwater…
Bo
portò le mani sopra a quelle del tipo, tentando di fargli
mollare la presa. Vedendo che l’uomo non dava segno di resa,
cercò di colpirlo con un pugno, ma il tipo prontamente lo
schivò. L’uomo con la pistola si
avvicinò a lui.
“
Non fare mosse false, ragazzo! O sarà peggio per
te!”
La donna
si avvicinò a Bo, accarezzandogli la schiena, e
sussurrandogli: “ Io lo ascolterei, fa sul serio!”
Infondo
volevano solo sapere dove arrivava quella strada, sarebbe stato
ridicolo rischiare la vita per una sciocchezza del genere, poi la
ragazza aveva ragione, quei tipi non scherzavano!
“
Ve lo dico, ma lasciami!” Ribattè Bo cercando di
liberarsi dalla presa dell’uomo, che lo lasciò,
spingendolo violentemente. Bo barcollò un po’, ma
subito ritrovò l’equilibrio.
Il tipo
col berretto agitò minacciosamente la pistola.
“
Quella strada porta alla contea di Sweetwater, quell’altra a
un paio di fattorie…”
“
E dopo le fattorie?”
“
Dopo finisce, non va più avanti!”
Bo li
guardò… “ Soddisfatti? O posso fare
qualcos’altro per voi?!” chiese in tono di sfida.
L’uomo
con il fazzoletto gli si lanciò contro, colpendolo con un
pugno allo stomaco.
“
Non sopporto i bambocci che fanno i gradassi!”
Bo si
accasciò a terra. Non che il tipo avesse tanta forza, ma
l’aveva colpito in un punto delicato.
“
Bill!” urlò la ragazza avvicinandosi a Bo ed
aiutandolo a rialzarsi.
“
Chiedo scusa per mio fratello… Mi dispiace per quello che ha
fatto…”
Bo
sollevò il viso, guardandola confuso…
Com’è possibile che una così dolce
ragazza facesse parte di una banda così?
Vedendo
che Bo non rispondeva, ma la fissava negli occhi, la ragazza, un
po’ imbarazzata a causa del suo sguardo, gli chiese se stesse
bene…
Bo si
riportò in piedi…
“
Sì, tutto a posto…” rispose lanciando
poi un’occhiata al tipo che l’aveva colpito.
Si
udirono le sirene della polizia…
“
Accidenti! Legalo, veloce! Buttalo qui in mezzo alla strada, lo
sceriffo e il suo vice dovranno fermarsi per forza, oppure lo
investono!” ordinò il tizio con il berretto al suo
compagno.
Il tipo
con il fazzoletto estrasse dall’auto una corda, e fece per
legare Bo, che però oppose resistenza. L’altro
tipo lo colpì violentemente in testa con il retro della
pistola, cosìcchè l’altro lo potesse
legare tranquillamente…
“
Dormirà per un bel po’, e così ci
sbarazziamo anche della polizia!”
Bo
giaceva in mezzo alla strada, il suono delle sirene si faceva sempre
più vicino…
I tre
della banda risalirono in macchina…
CONTINUA…
Ciao a tutti! ^^
Innanzitutto, scusate il ritardo con cui posto questo capitolo! Ho
riscritto due volte il sedicesimo capitolo, con due diversi svolgimenti
della storia, ma non mi hanno convinta a postarlo… Poi
finalmente ho avuto qualche idea su come continuare, però il
tempo a mia disposizione scarseggiava causa inizio scuola
superiore…
Ora ho finalmente trovato un po’ di tempo e
l’ispirazione per scriverlo!^^
Spero che vi piaccia questo capitolo…
Ringrazio le carissime Jiuliet
e Lella Duke
per le splendide e sempre apprezzate recensioni…^^ E
ovviamente grazie
anche a chi legge senza recensire...
GRAZIE MILLE!
Non so quando aggiornerò nuovamente, spero presto, anche se
non ho molto tempo…^^
Baci, Lu Duke94
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Capitolo 17 *** Cap. 17 Per sempre fratelli ***
Forever
Brothers
Cap.
17 Per sempre fratelli
I tre della
banda risalirono in macchina…
Non fecero in tempo a
mettere in moto, che una figura scura scivolò sopra il
cofano, per scendere davanti alla fiancata sinistra
dell’auto. L’uomo con il fazzoletto, che era al
posto di guida scese.
“
Non abbiamo tempo da perdere con te!” tentò di
sferrargli un pugno, ma il rivale lo schivò abilmente, e
gliene rese uno dritto nello stomaco, poi diede uno spintone
all’uomo, che si accasciò a terra, tenendosi la
pancia.
L’uomo
con il berretto scese a sua volta, puntando la pistola contro colui che
aveva steso l’altro membro della banda.
“
Ok, ragazzo, fine del gioco!” il ragazzo in questione, con un
calcio riuscì a disarmare il criminale e lo stese con pochi
colpi. Si preparò ad affrontare un terzo componente, ma,
vedendo che era una donna abbassò la guardia.
“ Che
c’è? Sono anche io una criminale, no? Faccio parte
anche io della loro stessa banda… perché non
metti KO anche me?”
“
Non faccio a botte con le donne…”
“
Uh, sei davvero un galantuomo…” scherzò
la ragazza… “ Comunque fa come
vuoi…” detto ciò si sedette sul cofano
dell’auto…
“
Non tenteresti nemmeno di scappare?”
“
Che m’importa… Tanto anche se scappassi mi
arresterebbero nella contea di Sweetwater, o in qualunque altra contea
andassi… Siamo ricercati… Io avevo proposto a mio
fratello e al suo socio di arrenderci perché tanto ci
avrebbero arrestato, ma non mi hanno dato ascolto… Sei un
cacciatore di taglie?”
“
Un cacciatore di taglie? No…”
“
E allora chi sei? Perché ci hai fermati? Solo per i soldi
della nostra taglia?”
“
Dunque, sono un ragazzo di campagna, un sempliciotto, me ne frego dei
soldi, vi ho fermati per semplice vendetta…”
“
Vendetta?” chiese la ragazza sempre più
confusa…
Poi
realizzò, ricordandosi del ragazzo che i suoi soci avevano
lasciato in mezzo alla strada…“ Ah,per il biondo
in mezzo alla strada? Guarda che non è morto, è
solo svenuto…”
“
Lo so che non è morto, per fortuna… Ma la mia
vendetta l’ho avuta comunque… Nessuno
può permettersi di fare del male al mio
cuginetto…” gli rispose il ragazzo sorridendo, e
dirigendosi verso Bo… La ragazza lo
seguì…
Le autopattuglie di
Enos e Rosco si facevano sempre più vicine. Se non fosse
stato per Luke, i criminali a quest’ora sarebbero arrivati
dall’altra parte del mondo…
“
E’ tuo cugino?”
Luke si
chinò, tagliando con un coltellino tascabile le corde che
bloccavano il ragazzo.
“
Sì, ma è come se fossimo
fratelli…”
“
Che è successo?”
“
Che è successo cosa?”
“
Sì, insomma… Perché lui stava qui in
mezzo alla strada e tu sei sbucato ad un tratto dal folto del
bosco?”
“
Sei curiosa, eh? Comunque è una storia
lunga…”
“
Mi piacciono le storie lunghe…”
“
Non credo che tu abbia tempo per una storia così
lunga…” Le disse facendo un cenno con la testa
nella direzione dalla quale provenivano le sirene. “Comunque,
sintetizzando al massimo, abbiamo litigato per una sciocchezza, la lite
è peggiorata e ci siamo persino presi a botte, in questi
giorni eravamo talmente tesi che non ci parlavamo nemmeno. Io mi sono
pentito per tutto quello che ho fatto, e spero valga lo stesso per lui.
Siamo venuti qui per far pace ma abbiamo litigato di nuovo,
così lui se n’è andato, e io gli ho
detto che se si sarebbe cacciato nei guai non l’avrei
aiutato… ma poi ho capito che per lui sarebbe stato
impossibile stare lontano dai guai, così l’ho
seguito, ed eccoci qui…” il ragazzo le sorrise
“ Te l’avevo detto che era una storia
lunga…”
“
Vedrai che farete pace…” le rispose mentre Enos le
metteva le manette e la faceva accomodare nell’autopattuglia
assieme agli altri due uomini, e Rosco faceva il gradasso, prendendosi
tutto il merito per l’arresto dei criminali.
Luke le
sorrise prima che Enos chiudesse la portiera dell’auto.
Quella ragazza era troppo dolce per essere una criminale.
Enos si
avvicinò a Luke, mentre Rosco partì con la sua
auto per scortare i criminali sino alla prigione della contea.
Luke
sorreggeva la testa di Bo con una mano, e gli dava qualche colpetto sul
viso, con l’intento di farlo rinvenire.
“
Gli hanno dato una bella botta in testa…”
commentò Enos.
Luke
sorrise, poi alzò il viso verso Enos. Lo sguardo del vice
sceriffo era interrogativo, si vedeva che il ragazzo era in imbarazzo,
non sapeva se parlare o stare zitto. Luke intuì
ciò che l’amico voleva chiedergli.
“
Sì, hai sentito bene prima, io e Bo non abbiamo ancora fatto
pace…”
“
Cercherai di parlargli quando si sveglierà?”
“
Sì, non possiamo andare avanti ancora a lungo con questa
storia…”
“
Già… A proposito, Luke, grazie per aver fermato
quei criminali, senza di te non saremmo mai riusciti a prenderli, anche
se lo sceriffo non lo vuole ammettere… Ti spetta una
ricompensa di 250$, Boss non sarà molto contento di dover
sborsare denaro… soprattutto se il denaro in questione
è per un Duke…”
Luke
sorrise.
“
Non m’importa molto dei soldi, lo sai… Ma 250$ non
fanno certo male…”
Enos
sorrise a sua volta. I ragazzi furono interrotti da una chiamata radio
per Enos.
“
Enos! Ti ho dato forse il permesso di bighellonare?! Non mi sembra!
Muoviti che sei in servizio! Dopo devo sempre fare tutto io,
perché tu sei in giro a non far niente!”
“
Scusa, Luke, devo andare… Porta i miei saluti a Daisy, zio
Jesse e Bo, quando si sveglierà… E stai
tranquillo, farete pace sicuramente… voi siete Bo e Luke
Duke, che cosa sarebbe Hazzard senza voi due che fate
comunella?” gli disse esibendo uno dei suoi soliti sorrisi,
poi mise in moto e partì.
Luke
rimase in mezzo alla strada, chinato su Bo.
“
Bo…”
“
Bo…”
Lo scosse
leggermente per le spalle.
“
Bo!”
Il
ragazzo aprì lentamente gli occhi, ci mise un po’
per mettere a fuoco la figura che si trovava davanti a lui.
“
L…Luke?”
“
Come stai?”
Bo si
alzò, mettendosi a sedere, e si portò una mano
alla testa.
“
Che… Che cos’è successo?”
chiese confuso.
Prima che
Luke potesse rispondere, il ragazzo iniziò a ricordare.
“
Quei due mi hanno chiesto indicazioni sulla strada, e con loro
c’era anche una ragazza. Poi volevano legarmi e… e
non ricordo più…”
“
Ti hanno colpito in testa e tu sei svenuto. Erano dei criminali
ricercati, poi sono arrivato io e ho fatto a botte con quei
due dopo averli disarmati, e sono stati arrestati da Enos e Rosco, che
li stanno portando in prigione…”
“
Mi dispiace…”
“
Dispiace anche me…” gli rispose Luke capendo al
volo che il cugino non si riferiva a ciò che era appena
successo, ma alla lite di quei giorni.
Luke gli tese la mano,
e lo aiutò ad alzarsi.
“
Come ti senti?” gli chiese preoccupato.
“
Ho un po’ di mal di testa, ma non è
niente… Luke, io non avrei dovuto comportarmi
così, se mi dici che non pensi davvero che io sia un
vigliacco, io ti credo. E mi scuso per aver dubitato della tua parola.
Inoltre, non è vero che non ho bisogno di te…
grazie, non so che sarebbe successo se non fossi arrivato
tu…” finalmente aveva trovato il coraggio di
parlargli apertamente, e di chiedergli umilmente perdono per
ciò che aveva fatto.
“
Scusa per tutto ciò che è successo in questi
giorni, spero che tu mi possa perdonare…
e…” Bo estrasse dalla tasca dei pantaloni un
pacchetto di soldi, legati da un elastico. Luke li guardò
con sguardo alquanto sorpreso, poi spostò lo sguardo su
Bo…
“
In questi giorni, il motivo per cui mi alzavo presto e non ero mai a
casa, non è perché non ti volevo
vedere… sono andato a lavorare alla fattoria della vedova
Turner… per… riguadagnare i soldi che a causa mia
abbiamo perso…”
Luke lo
guardò sorpreso… “ I-io… Mi
dispiace per aver detto che stavi fuori casa per non parlare con
me… non avevo idea che tu… insomma, che tu stessi
faticando per questo… E’ stato un gesto molto
maturo, ma davvero, non avresti dovuto sentirti in obbligo di
rimediare, perché io ho incolpato te senza motivo, e mi
dispiace. Pensandoci, anche io avrei agito come hai fatto
tu… quindi… io sono stato uno stupido, mi
dispiace… Ti chiedo scusa per tutto…”
Luke prese i soldi che Bo gli tendeva, li mise in tasca. “ Li
renderemo a zio Jesse,più i 250$ della ricompensa per aver
catturato i criminali… e ci dovremo scusare anche con lui e
Daisy…”
Bo si
fece più serio… “ Luke, mi puoi
perdonare?” chiese guardandolo negli occhi con lo stesso
sguardo innocente di un bambino che chiede ad altri bambini se
può giocare con loro. Com’era tenero. Luke sorrise.
“
Solo se tu perdoni me…”
Bo
annuì e gli tese la mano.
“
Di nuovo amici, cugino?”
Luke
guardò la sua mano.
“
No…”
Lo
abbracciò…
“
Per sempre fratelli…” gli sussurrò.
Bo
rispose a quell’abbraccio…
“
Ho temuto tanto di perderti, Luke… Questi giorni
mi ricordavano molto il periodo in cui tu eri in Vietnam, la stessa
ansia, la stessa paura… Non voglio perderti,
Luke… Non so cosa farei senza di te… Ho davvero
bisogno di te…”
“
Anch’io ho avuto paura, Bo… Ma ora è
tutto a posto, siamo riusciti a chiarirci, è questo quel che
conta… Non accadrà più… Non
voglio più rischiare di perdere una cosa così
importante…” Una lacrima gli scese sulla
guancia…
“
Ti voglio bene, Luke…”
“
Anch’io te ne voglio…
Fratellino…”
Bo non
riusciva più a trattenere le lacrime… I due si
staccarono dall’abbraccio…
Luke
asciugò velocemente le lacrime, mentre Bo non si vergognava
più di tanto, era uno sfogo, dopo tutti quei
giorni passati a litigare con lui finalmente erano riusciti a
chiarirsi, e a riallacciare il loro legame, che, anzi, a causa di
quella lite ora era molto più forte. I due ragazzi erano
più uniti e più intenzionati a mantenere tale il
loro rapporto ed evitare altre liti simili.
“
Luke, ti prometto che se litigheremo di nuovo cercherò
subito di chiarire…”
“
Mi impegnerò anche io…” gli rispose
sorridendogli e dandogli una leggera pacca sulla spalla.
“
Ah, ti posso dire una cosa, cugino?”
Bo lo
guardò un po’ spaventato, sperava non fosse
qualcosa dalla quale sarebbe potuta nascere un’altra
discussione. “ Dimmi…” chiese un
po’ esitante.
“
Accidenti se picchi!” gli disse massaggiandosi un braccio
“mi fa ancora male!” aggiunse indicando la parte
dolente.
Bo
rise… “Ho imparato dal
migliore…”
“
Già, sono un bravo maestro!” gli rispose
scherzando, con aria altezzosa.
“
E non ti vantare troppo però!” rise Bo.
“
Sono contento che tutto si sia sistemato… Temevo davvero che
non saremmo più riusciti a chiarirci se avessimo aspettato
ancora…”
“
Si è risolto tutto per il meglio… per
fortuna…”
“
Ah, fammi un favore, cugino… cerca di tenerti lontano dai
guai d’ora in poi… Con tutte le strade che
c’erano, proprio quella dove passavano dei criminali dovevi
percorrere?!”
Bo
rise… “ Ehi, non ci posso fare niente io! Se non
sono io a cercarli, sono i guai che cercano me!”
“
Sagge parole!”
“
A proposito di criminali, cugino, non avrai mica picchiato anche la
ragazza, vero?”
“
No, quella l’ho risparmiata!”
“
Hai visto quant’era bella?”
Luke
guardò storto Bo… “ Sei inguaribile!
Comunque sì, accidenti se era bella! E anche gentile per
essere una criminale!”
“
Sì, l’ho notato pure io, era davvero
gentile…”
“
Le ho raccontato della nostra lite, prima che arrivassero Rosco e
Enos…”
“
E hai avuto il tempo per raccontarle tutto?!”
“
Sì, lo sai come sono Rosco e Enos, avrei anche potuto
raccontarle tutta la nostra vita prima che
arrivassero…” entrambi scoppiarono a ridere
“ Mi ha assicurato che avremmo fatto pace… e anche
Enos.”
“
Già, saranno dei veggenti… ora non credi che
sarebbe meglio tornare alla fattoria prima che zio Jesse si arrabbi?
Sinceramente in questi giorni ne ho ascoltate abbastanza di ramanzine
da parte sua! Per un po’ voglio evitarne altre!”
“
Sì, hai ragione! E andiamo a dar la buona notizia: Bo e Luke
Duke sono tornati!”
“
Non credo che per Boss sarà una buona notizia, e neanche per
Rosco e Enos… Si ritorna alla normalità ad
Hazzard!”
I due si
guardarono, un’occhiata d’intesa. Luke
guardò verso il bosco, più precisamente il
sentiero che portava alla fattoria.
“
Pensi anche tu quello che penso io, cugino?”
“
Se quello che pensi è quello che penso, allora pensiamo la
stessa cosa!” Bo sorrise.
“
Bel gioco di parole!”
“
Chi arriva primo prende due fette di torta?” chiese il
più piccolo,mettendosi in posizione pronto a scattare di
corsa.
“
Ah, Bo… E’ infantile…” Bo lo
guardò confuso.
“
Chi arriva ultimo lavora il doppio domani mattina!” aggiunse
Luke poco dopo, e subito iniziò a correre.
“
Ehi! Luke! Non vale! Ci deve essere un premio per il primo, non una
penitenza per l’ultimo!”
“
Corri, cugino, se non vuoi sgobbare domani mattina!”
“
Sei ingiusto, cugino!”
Si
allontanarono così, correndo come due bambini, verso la
fattoria.
Eh, sì.
Erano ancora dei bambini in fondo… Così ad
Hazzard tornò la normalità, sempre che si possa
definire normalità… Bo e Luke che si divertivano
come bambini a scorrazzare con il Generale per la contea, Boss che le
escogitava tutte pur di far cadere i Duke in qualche suo tranello,
Rosco ed Enos che inseguivano i Duke sempre e comunque, ma senza
successo, Enos che quando non era in servizio era al Boar’s
Nest a fare la corte a Daisy…
E Bo e Luke erano
più uniti di prima, dopo aver dimostrato che potevano
superare ogni ostacolo si poneva loro davanti, rimanendo uniti
nell’affetto che provavano l’uno per
l’altro; e quanto fosse importante la famiglia, soprattutto
nei momenti difficili. Tutto insegnamenti che zio Jesse tramandava loro
da anni e anni: la famiglia è la cosa più
importante, si può superare ogni ostacolo rimanendo uniti.
Tutti princìpi che caratterizzano la famiglia
Duke… L’affetto e il rispetto per la
famiglia…
FINE
Salve a tutti! ^^
Eccoci giunti al finale
di Forever Brothers! Spero vi sia piaciuto, io mi sono divertita molto
a scrivere questa fiction e ci ho messo anche molto impegno, spero
vivamente che vi sia piaciuta!
Ringrazio tutti coloro
che l’hanno letta, ma in particolare tutte le persone che
hanno recensito:
Jiuliet
Lella
Duke
Lineadiconfine
Thia
Nilan
Ragazze
siete fantastiche!!! Grazie mille per le vostre recensioni sono
meravigliose, mi hanno fatto davvero piacere!
Ci sentiamo
alla prossima Fic!
Baci, Lu Duke94
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