Binario 3

di PandaNeroeBianco
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La solita vita ***
Capitolo 2: *** Un angelo ***
Capitolo 3: *** Alti e bassi ***
Capitolo 4: *** 10 sterline ***



Capitolo 1
*** La solita vita ***


cap 1. LA SOLITA VITA *DRIIIIN* Suonò la campanella e ci fu una mandria di ragazzi che uscirono dal portone, il trambusto durò 5 minuti e la scuola fu in sienzio, come sempre io sono l'ultima ad uscire perchè a me piace la scuola e quindi mi dispiaceva andarmene da li', lo so posso sembrare strana ma è cosi'. Appena apri' il portone una ventata gelata si scagliò addosso a me, e in giro di pochi seondi non mi senti' piu' il naso, io odio l'inverno qui a londra perchè si gela, odio il freddo, odio i cappotti e odio la neve, l'inverno mi da un senso di depressione perchè tutto si spegne e le giornate sono grige fredde. Ormai sono diventata abbastanza grande, ho 16 anni e frequento il college, quindi mi devo prendere tante responsabilità. Non sono mai stata una ragazza abbastanza carina o alla moda per essere popolare anzi, io sono sempre stata tutt'altro, sono una tipa abbastanza goffa che si veste come li pare e che invece di andare a fare shopping adora leggere un bel libro, quindi sono stata sempre una ragazza molto solitaria. Erano le 18, ed era gia buio, il treno si fermò davanti a me e apri le porte, un sacco di gente cominciò a spingere per entrare per prima, e quando il treno stava per chiudere le porte entro io. Appena entrai mi guardai intorno per vedere se c'era qualche posto libero, ma niente, dovevo restare in pieda per ben 30 minuti. Quando il treno parti' tirai fuori dalla borsa il mio ipod con le cuffiette e me le misi nell'orecchio, quando ascolto la musica mi rilasso e come e entrassi in un mondo solo mio. Il treno si fermò due minuti per far salire altri passeggeri, quando ci fu il segnale per avvisare che si stavano chiudendo le porte entrò un ragazzo in fretta, era alto con delle spalle enormi e indossava una felpa nera con il cappuccio alzato, non l'avevo mai visto su questo treno mal'andato. Per sua fortuna il ragazzo trovò un posto proprio accanto al finestrino, si sedette, mie le cuffiette nell'orecchio e guardò il finestrino senza togliersi il cappuccio. *Din Don* Era arrivata la mia fermata, misi a posto l'ipod e aspettai che le porte si aprissero, e intanto ne approffitavo a spiare con la coda dell'occhio il ragazzo, notavo solo le sue labbre, erano delle bellissime labbra carnose al punto giusto, però ero curiosa di vedere tutto il viso <> Mi ero talmente imbambolata che non mi resi nemmeno conto che si erano aperte le porte, scesi subito scusandomi con il signore, rimasi un attimo ferma davanti al treno aspettando che ripartisse per cercare di vedere se beccavo il finestrino in qui stava vicino il ragazzo, ma non lo vidi, ci rimasi un po' male e me andai a casa

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Capitolo 2
*** Un angelo ***


Scusatemi per il primo pessimo capitolo, è la mia prima volta qui quindi non so ancora bene come funziona questo sito..

Buona lettura!

*Amore...Amore sveglia è ora di andare a scuola*
Mi alzai lentamente e mi avviai in bagno, chiusi la porta e mi guardai allo specchio. Io sinceramente mi sento brutta in confronto alle altre ragazze
Sono una tappa, ho queste stupide lentiggini e capelli lunghi e marroni che sono sempre legati, ma l'unica cosa che mi piace del mio viso sono gli occhi,
sono verdi, il verde è il mio colore preferito, ma mi stavo rimbabbendo e non mi resi conto che ero davvero in ritardo. Mi misi jeans una camicia a quadri presi lo zaino e corsi
verso la stazione.
Le porte si chiusero e io cercai disperatamente un posto libero, appena vidi che ce ne era uno mi sedetti subito, questo momento era successo cosi frettolosamente che non mi resi conto
a chi stavo vicino, *Merda* Avevo affianco il ragazzo "misterioso", questa volta invece del cappuccio aveva un cappello nero, però era girato sempre verso il finestrino.
Dopo 10 minuti si aggiustò il cappello e usci un gran ciuffo di capelli. AVEVA DEI BELLISSIMi CAPELLI FOLTI COLOR MARRONE SCURO. La mia voglia di vederlo in faccia diventò sempre piu forte
questo ragazzo mi attraeva, perchè era diverso, tutti i passeggeri MA PROPRIO TUTTI erano incollati al cellulare invece lui, con le cuffie nelle orecchie, guardava sempre verso il finestrino
osservando ogni casa che attraversavamo. Passati altri 10 minuti il ragazzo si mosse.
* Scusa questa è la mia fermata, posso passare per favore?*
Io lo guardai intensamente per 30 secondi, avevo il viso ben scavato con degli occhi grandi color verdissimo, i suoi capelli marroni gli corniciava il viso, e aveva una voce cosi' intensa e
gentile.
*Oh, ehm scusami, si, ehm ecco.*
mi schiacciai contro il mio sedile mettendo le gambe incollate sul mio torace per fargli spazio, lui usci dal sedile e mi fece un cenno con un sorriso.
Non mi è mai successa una cosa del genere, non mi sono mai innamorata di una persona, ma neanche lo conosco, sono stupida.
*Quindi oggi non hai niente da fare, Jen? JENNAAAAAAA*
Ero seduta vicino a Sarah e per quanto ero in pensiero cercando di rimmaginarmi il ragazzo che neanche la sentivo.
*Mh, bho ci sono perchè?*
*Bene oggi allora andiamo a fare un giro in centro, e non è una domanda!*
Io non ho mai voglia di uscire, sopratutto in centro vedendo quelle ochette che vanno a spendere 1000$ per vestiti, ma non potevo rifiutare alla mia migliore amica, PURTROPPO.
*Senti Sarah solo questa volta,ok?*
*GRANDE JEEN*
Cominciò ad stritolarmi fino a quando non suonò la campanella dell'inizio delle lezioni.
Oggi faceva piu' freddo del solito, ero in una fontana in mezzo alla piazza tutta imbacuccata ad aspettare Sarah, come sempre è in ritardo.
La vidi da lontano a salutarmi con la mano, Sarah è bellissima, è alta ha la carnagione scura e ha lunghi capelli neri piastrati, e indossava un cappottino lungo di colore rosso,
vicino a lei mi sentivo un rospo. Noi ci conosciamo da quando andavamo all'asilo quindi da ben 14 anni, però purtroppo abbiamo poche cose in comune.
*Jen andiamo in quel negozioo, ci sono cose carinissimee*
Appena cercai di rifiutare lei mi prese la mano e mi portò con forza dentro un negozio chiamato "Le belle" e già dal nome non ci volevo entrare.
Sarah mi indicò un vestito in fondo al negozio, era corto a fascia di colore rosso
*Oddio è stupendo vero jeen?*
*ehm, no. è volgare*
Lei storce il naso e andò a girare tutto il negozio osservando ogni minimo vestito. Questi passatempi sono i peggiori per me, qui mi sedetti su un pouf ad aspettare che Sarah finisse.
20 minuti dopo sbucò Sarah, aveva indosso un vestito lungo con una spallina color nero, dio, era bellissima, comincia ad essere un po invidiosa.
*Jeeen amore mioo come sto?? Cazzo è stupendo questo vestito*
*Ti sta benissimo Sarah*
Poi  tirò fuori un bel paio di pantaloni molto stretti e una canotta verde scura a fascia.
*Jen questo è per te*
Io rimasi un po perplessa.
*Che?*
*Te l'ho compratiiiii ti starebbero da dio*
*Ma se neanche gli provati? Senti grazie per il pensiero ma ora vai a ridarli*
Sarah sbuffo e mese il sacchetto dentro la mia borsa.
*Non c'è di che*
E dopo questa frase mi fece un cenno per andare in un altro negozio.
Dopo aver fatto un giro gli dissi che dovevo andare a casa, come scusa, e lei se ne andò stappandomi un bacio sulla guancia.
*AHHHH finalmente da sola*
mi sedetti su una panchina in mezzo al centro e tirari fuori dalla mia borsa un libro, e rimasi li a leggerlo per diversi minuti.
Dopo un momento di tale rilassamento senti' un gran trambusto dietro di me, mi girai per vedere chi erano quei disgraziati a rovinarmi questo momento,
e vidi un gruppetto con minimo dieci ragazzi che parlavano molto rumosamente tra loro, erano tutti molto grandi e la maggior parte
di loro era di pelle scura, ma quando misi bene a fuoco vidi il ragazzo misterioso in mezzo a loro a ridere.
Sobbalzai e mi girai di scatto verso di loro,passai minuti ad osservarlo, ma quanto è bello? Ma poi mi resi conto che è come se sto stakerando
una persona quindi mi vergognai di me stessa e mi diressi verso la stazione per tornare a casa. Mi bloccai due secondi e vidi che il gruppo dove
c'era il ragazzo era dove dovevo passare io, e non c'erano altre strade.
Mi sistemai, e andaii verso il tunnel. Ormai si erano fatte le 17 ed era buio e il freddo era ancora piu pungente quindi non c'era nessuno
in giro.
*Eii bellaaa*
*Vieni qui amore*
*Cazzo che è carina eh*
*HAHAHAAH*
Il mio cuore batteva a mille e mi stavo letteralente c a g a n d o sotto!
Quasi a metà strada mmi cadde il libro dalla borsa.
*merda,merda,merda,merda,merda* pensai
*Tranquilla faccio io*
Quella voce la conosco alzai lo sguardo e vidi il ragazzo, un angelo.


 

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Capitolo 3
*** Alti e bassi ***


Si alzò e mi dò il libro
* Tieni, e scusami se quei defiecinti ti hanno spaventata*
*mmh, grazie..*
Lui rimasi fermo per 10 secondi a guardarmi, piu passava il tempo e piu stavo diventando rossa in faccia.
*Ma tu sei quella ragazza in trenoo, piacere Samuel ma chiamami pure Sam*
Mi strinse la mano sempre con gentilezza con un piccolo sorriso.
*Si..sono io, ehm, piacere Jenna ma chiamami pure Jen*
*Bè allora ci si vede domani Jen*
Ammiccò sorridendo, ok stavo letteralmente bollendo dalla timidezza.
*Ciao Sam*
Dissi timidamente, e me ne andai.
E la prima volta, cavolo , sto letteralmente impazzendo per un ragazzo sconosciuto, so solo il suo nome, devo riprendermi.
*Senti cara ma stai bene, ti vedo un po rossa in faccia.*
Il mio rossore in faccia era rimasto fino all'ora di cena, io dissi che avevo un po' di caldo e lei continuava a guardarmi perplessa.
Io volevo sapere di piu' di questo ragazzo, e se fosse un maniaco? O un ladro? Questo pensiero era fisso nella mia mente.
*Mamma io ho finito vado in camera*
Lei mi diede il permesso e in un batter d'occhio sono andata in camera, presi il cellulare e chiamai Sarah per sapere se lei conosceva qualche Samuel.
*mmmh Samueel.. Quindi viene in treno con te eh? MA ASPETTA. LUI E GRANDE, NO?
Sembrava che aveva capito di chi stavo parlando e io annui'.
*ODDIOO OK JEN. Ho capito chi è, quello era Samuel Loncaster è un gran figo. Però quasi nessuno a parte il suo gruppo di amici ha mai fatto amicizia con lui.
so solo che non ha mai avuto una ragazza ne come amica e ne come fidanzata.*
Io rimasi un po' in shock, come fa un ragazzo cosi bello ad non avere mai avuto una relazione con una ragazza, i miei sospetti continuavano a salire.
Chiusi la chiamata e andai a cercare Samuel Loncaster su Facebook, nessun risultato.
*Amore svegl...*
Appena senti la voce di mia mamma mi sono alza subito dal letto, ero troppo emozionata di rivedere Samuel, andai in bagno e cercai di farmi carina,
mi feci lo chignon, volevo truccarmi ma non mi sono mai truccata quindi mi sembrava un po' eccessivo.
Non feci neanche colazione, stranamente non avevo fame, salutai mia mamma e me ne andai di corsa verso la stazione.
Trovai un posticino vicino alle porte cosi appena entrava lo potevo salutare, dopo diverse fermate arrivò la sua, come sempre lui sali' per ultimo, e non mi salutò,
io ci rimasi malissimo, neanche mi aveva guardato, andò subito al suo solito posto prese le cuffie e guardò fuori dal finestrino.
Io mi sentii mancare per due secondi, mi girava la testa e vedevo affuscato, forse perchè non avevo fatto colazione accidenti.
Passarono fermate su fermate e io sentivo sempre di piu la testa che martellava, io ero alla penultima fermata e lui all'ultima, piano piano il treno
diventò vuoto fino quando siamo rimasti solo io lui e una vecchia signora.
*Fermata College Santa Barbara*
Era la mia fermata, mi alzai di scatto e non vidi piu', non riuscivo a tenermi in piedi e mi accasciai a terra, ma non riusci' a toccare a terra che qualcuno
riusci' a prendermi, erano braccia forti e grandi, svenni.

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Capitolo 4
*** 10 sterline ***


*Jen, Jeen, Jenna, oh ti sei svegliata.*
Aprii gli occhi, non capivo nulla non sapevo dov'ero non sapevo che era successo.
*Oddio, ma dove sono?*
Era la prima parola che mi è venuta in mente, mi strofinai gli occhi con le mie maniche enormi del mio maglione, mi guardai intorno e vidi
i suoi grandi occhi verdi.
*Ma buongiorno, stai meglio? Tieni.*
Mi diede un thè, eravamo in un parco lui era seduto e io occupavo tutta la panchina stando sdraiata con la testa sulle sue gambe.
Mi resi conto cosa stava succedendo, diventai rossa e mi alzai di scatto, avevo ancora un gran mal di testa.
*Sei svenuta nel treno, ti ho preso in spalle per almeno un chilometro per trovare un posto tranquillo, spero che questo gesto
non ti abbia dato fastidio.*
Mi disse sorridendo, io non avevo neanche il coraggio di guardarlo in faccia.
*Grazie mille, scusa avevo un calo di pressione mi succede spesso, scusa per il disturbo, io devo andare ho scuola cia..*
Non ho neanche fatto in tempo di salutarlo che lui mi prese il braccio e mi fece sedere di nuovo sulla panchina.
*Resta qui, ormai manca ancora un ora e la scuola finisce e tu non ti sei ancora ripresa.*
Mi disse questa frase in modo serio, poi mi resi conto che ero rimasta svenuta per ben 5 ore, oddio chissà cosa avrà fatto in tutto quel tempo.
Presi la borsa e frugai per vedere se avevo ancora il mio cellulare e il portafoglio, per fortuna c'erano, poi senti ridacchiare.
*Mica sono un ladro*
Disse ridendo, io bevvi un po di the' caldo ed era anche buono, e mi riscaldò perchè oggi faceva freddissimo, presi la borsa e tirai fuori il portafoglio.
*Tieni 10 sterline, grazie*
Lui osservò i soldi senza nemmeno prenderli e scosse la testa ridendo.
*Scema tieniteli non mi servono e poi ti  ho solo dato una mano mica ho fatto chissà cosa.*
Io lasciai i soldi sulle sue gambe, lui li prese e li mise nel taschino sempre scuotendo la testa.
*Tanto quando non lo saprai te li ridarò*
Mi fece l'occhiolino e si schiari' la voce.
*Non mi sono presentato bene, scusami per la maleducazione, io mi chiamo Samuel Loncaster abito a Londra, ho 19 anni e faccio il meccanico.*
Cazzo.. è maggiorenne e poi non va piu a scuola, a me stavano sempre antipatici i ragazzi che non continuano gli studi, ma lui no.
*Si ehm, piacere Jenna Green ho 16 anni..... e vado al college*
*Sei piccola*
Quando me lo disse io mi resi conto che ero moolto piccola per lui, io feci il segno di si abbassando la testa, era meglio che me andavo
da questa situazione imbarazzante.
*Senti ti ringrazio di nuovo però io adesso devo andare per forza.*
Io mi alzai e lui fece la stessa cosa e mi mise la sua mano sulla mia testa, come se fossi una bambina. Ero una tappa inconfronto a lui.
*Ho la macchina qui, ti accompagno io*
*Non mi fido*
Dissi questa frase direttamente senza neanche pensarci, lui rise ancora e alzò le spalle.
*Bè fai come vuoi te, sono le due e il treno è chiuso per un'ora per sciopero, se ti va vai fino a casa tua a piedi.*
alzò le sopracciglia e rise.
Io ci pensai un po'e accettai questa proposta di andare in macchina, non lo so ancora se ho fatto la cosa giusta, di nascosto presi dalla borsa uno
spray al peperoncino e me lo misi nella manica, meglio essere attenti.
Dopo 5 minuti fummo arrivati alla sua macchina, era bellissima era una porsche nera, ma come faceva con un lavoro cosi misero a permettersi questa macchina?
Lui mi apri' la porta e mi fece segno di entrare, mi sedetti e partimmo.
*Bella macchina*
*Uhm grazie*
*Come hai fatto ad averla? Costa un mucchio di soldi*
Io ero sempre piu curiosa quindi sparavo a raffica un sacco di domande, lui dopo questa domanda rimase un po' in silezio.
*Mi sono fatto un regalino.*
Ammazza del regalino, pensai tra me e me, eravamo quasi vicino casa.. aspetta come faceva a sapere la mia strada?
* Oh ehm dimmi dove abiti*
*Siamo arrivati*
Dissi io in modo interrogativo, sempre piu' sospetti.
Lui fermò la macchina, scese e mi apri' la portiera.
*Ci vediamo domani Jen?*
*Si.. grazie di tutto Sam, a domani*
E me ne andai.
*EI SAM*
Io mi girai verso di lui.
*GUARDA COS'HAI NEI CAPELLI*
Io misi le mani fra i capelli e trovai le 10 sterline, mi misi a ridere e lo salutai.

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