Midnight doesn't last forever Dark turns to light

di missmerymalik
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rapimento! ***
Capitolo 2: *** Ho deciso che sarai la mia ragazza! ***
Capitolo 3: *** Lei è mia! ***
Capitolo 4: *** Stephanie piange per Zayn ***
Capitolo 5: *** Il dolore di Zayn e la storia del regno di Merinian ***
Capitolo 6: *** Povero Harry! ***
Capitolo 7: *** Zayn è costretto a fuggire dalla scuola ***
Capitolo 8: *** La visione di Louis e le parole d'amore di Zayn ***
Capitolo 9: *** Stephanie comincia ad accettare Zayn, ma il pericolo è in agguato... ***



Capitolo 1
*** Rapimento! ***


MIDNIGHT DOESN’T LAST FOREVER
Capitolo 1
Quella di Weatherley era una piccola città di provincia, circondata da boschi e montagne, dove il tempo era scandito dalle abitudini quotidiane e la gente viveva prigioniera di una realtà immutevole, noiosa, persino un po’ arretrata rispetto al resto del mondo, ma a chi viveva qui stava bene così. Qui il tempo sembrava scorrere più lento che in altri posti e gli abitanti del luogo avevano decisamente più stranezze di quelli che abitavano altrove ed erano ben felici di tenerli lontano da occhi indiscreti. Sotto l’apparente normalità qui si celava un mondo fatto di cose che andavano ben al di là della cosiddetta normalità, ma per la gente di qui, la normalità, era questa.
Lei era seduta con un grosso libro in quel parco sotto un’enorme quercia, quando lo vide per la prima volta camminare verso di lei a passo spedito. I suoi grandi occhi scuri seguivano la sua avanzata da sotto alla frangia castana un po’ troppo lunga dei suoi capelli che lei spostava con uno sbuffo d’aria incapace di credere ai propri occhi. Mentre si avvicinava anche lui la osservava con il suo impenetrabile sguardo color cioccolato intenso e lei rimase a dir poco sconcertata quando lui l’apostrofò di punto in bianco: “Sarà successo qualcosa in paradiso, se si sono fatti sfuggire un angelo tanto bello. Ma come mai quest’angelo sta qui tutto solo?”  Lei alzò gli occhi al cielo per un secondo. Era la prima volta che le parlava e lei ne era così stupita che non rispose, anche nella speranza che lui, scoraggiato, se ne andasse. Conosceva molto bene quel bel ragazzo tenebroso, ma soprattutto conosceva benissimo la sua fama di conquistatore ed attaccabrighe, cosa che sinceramente non la impressionava affatto. Lei preferiva stare alla larga da tipi del genere, per cui tornò ad occuparsi del suo libro, ignorandolo. Lui, però, non si diede per vinto: “Va bene se mi siedo un po’ qui vicino a te?” Con un sorriso smagliante e senza attendere alcuna risposta, si lasciò cadere senza tanti complimenti accanto a lei, così vicino che le finì quasi addosso e il suo fianco toccava quello di lei, tanto che Stephanie trasalì lievemente per lo sbigottimento. Lui la guardò con i suoi occhi ammalianti e il suo sorriso insolente e percepì chiaramente il suo disagio, ma non ne sembrò impensierito, anzi, si avvicinò ancor più a lei chiedendo: “E’ almeno interessante quello che stai leggendo?” Stephanie cominciò ad inquietarsi. Ma perché non se ne tornava da dove era venuto? Perché non se ne tornava lì dov’era stato finora? Poteva sentire addosso il suo calore, il suo respiro sul collo la carezzava lievemente. Quella improvvisa vicinanza le faceva girare la testa, le dava fastidio e la spaventava, ma si impose di non darlo a vedere. Senza proferir parola, con aria scocciata, gli mostrò la copertina del libro e lui fece una smorfia: “Ma che roba è? Un libro di scuola? Ma molla quella roba e vieni via con me!” Lei spalancò gli occhi non appena guardò nei suoi perché capì che stava dicendo sul serio. Allora cercò di dire di no, ma lui, incurante della sua risposta, afferrò la sua mano e la costrinse ad alzarsi e cominciò a trascinarla via. Fecero pochi passi, perché lei oppose una strenue resistenza, ma lui allora fece qualcosa di talmente inaspettato che Stephanie, presa alla sprovvista, smise di agitarsi per lo stupore. Zayn l’aveva spinta contro il tronco di un albero e la stava baciando! Lei spalancò gli occhi dinanzi alla forte insistenza delle labbra di lui che premevano sulla sua bocca senza tuttavia forzarla. Le braccia di Zayn l’avevano circondata. Una era appoggiata fra i suoi capelli sulla sua nuca e l’altra la reggeva alla base della schiena. Il suo tocco era così deciso, come se lei gli fosse appartenuta da sempre e questo la indispettì molto di più di quel sentirsi rimescolare dentro, ma tutte queste sensazioni contrastanti la bloccarono e stranamente si calmò. Appena lui se ne rese conto, nondimeno, si staccò da lei bruscamente e ricominciò di corsa a risalire il colle verso la casa abbandonata al limitar del bosco.

NOTE DELL’AUTORE: Per favore, lasciate un piccolo commento! Fatemi sapere cosa vi piace e cosa non vi piace! Grazie per chi lo farà!
Mery ^_^ <3
 

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Capitolo 2
*** Ho deciso che sarai la mia ragazza! ***


MIDNIGHT DOESN’T LAST FOREVER 
Capitolo 2
Dopo il rocambolesco bacio, Zayn l’aveva trascinata a viva forza di corsa su per la collina fino a giungere nella casa abbandonata al limitar del bosco. Arrivati lì, la spinse al suo interno senza tanti complimenti e si girò nella direzione da cui erano arrivati. Stephanie poté udire le voci di due ragazzi che parlavano con Zayn.
“Allora, com’è la tua preda stavolta? E’ una brunetta. Chi è?” chiese il primo con una risata che metteva i brividi e l’altro gli fece eco, ridendo anch’egli e dicendo: “Possiamo divertirci un po’ anche noi?”
Stephy rabbrividì spaventata e quello che disse Zayn, non la rassicurò affatto. “Non azzardatevi a sfiorarla neppure con il pensiero! Lei è soltanto mia.” Ribatté il ragazzo con voce dura.
“Ok, ok, non ti scaldare tanto” rispose il primo. E l’altro: “Dev’essere un bel bocconcino se la vuoi tutta per te. Ma poi?” Zayn lo prese per il bavero e scuotendolo un bel po’ ribadì: “Non esiste nessun poi. Lei è mia, non si tocca e basta. Vi conviene stare alla larga adesso e per sempre. Il suo nome è Stephanie e vi conviene che lo impariate bene, perché se le accade qualcosa sarete i primi che verrò a cercare e sono guai per voi. Ed adesso, sparite!”
Un’improvvisa folata di vento fece sollevare le foglie secche da terra e scosse i rami degli alberi. I due indietreggiarono mugugnando scontenti per scomparire, ma quando Zayn entrò nell’edificio diroccato, imprecò, poiché non trovò affatto la ragazza dove l’aveva lasciata. Dalla finestra in fondo vide che stava fuggendo verso il bosco. Gli sfuggì un lamento di disappunto e si lanciò all’inseguimento. Ci vollero alcuni minuti prima che lui la raggiungesse, perché anche se la chiamava per nome, lei non solo non accennava a fermarsi, ma aumentò lo sforzo per allontanarsi da lui. Quando la raggiunse le si dovette buttare addosso in corsa per bloccarla.
Rotolarono nel terreno ricoprendosi di foglie secche e terriccio e quando ancora lei si dibatteva cercando disperatamente di liberarsi di lui, Zayn le tenne fermi i polsi con le mani e per zittirla ancora una volta la baciò. Anche stavolta ottenne che lei si calmò, perché le era chiaro che non aveva alcuna possibilità contro la sua forza. Anche stavolta lui si staccò immediatamente da lei.
“Sembri una tigre! Lo sei davvero oppure ti rivelerai un gattino arruffato?” le disse con la sua calda voce all’orecchio. Lui era a pochi centimetri da lei e Stephy lo guardò con gli occhi strizzati pieni di odio.
“Come osi? Lasciami andare!” sibilò a denti stretti.
 “No,” rispose lui con voce divertita, “in questo momento non ci penso affatto. Mi sei costata un mucchio di fatica e voglio divertirmi ancora un po’ con te.”
Un lampo di paura attraversò gli occhi di Stephanie e Zayn si pentì di ciò che aveva detto.
“No, non ti farò niente di quello che pensi tu.” disse appoggiando però il viso nel punto in cui il collo incontra la spalla, lasciando un bacio delicato, seguito da un altro ed un altro ancora che scendeva sempre più giù nella scollatura di lei.
Stephanie si sorprese quando sentì mancarle il fiato per i brividi.
Poi però lui alzò il viso ancora verso quello di lei ed ammiccando malizioso, disse: “Forse un giorno sarai tu a pregarmi di farlo.” E con uno strattone si tirò su, sollevando al contempo anche lei.
Il braccio del ragazzo la strinse possessivo al suo fianco, mentre volgeva lo sguardo intorno. “Si è fatto tardi. Rimettiti un po’ a posto. Ti riaccompagno a casa!”
Ma lei, mentre cercava di togliersi le foglie da dosso, disse riottosa: “Ma si può sapere chi te l’ha chiesto?”
“Tesoro,” rispose lui con la sua solita aria insolente, “non posso mica permettere che alla mia ragazza accada qualcosa. Non esiste. Sei troppo importante per me.” E le schioccò un altro sonoro bacio sulla bocca, ma lei stavolta reagì dandogli uno schiaffone sonoro ed indietreggiò quando vide la collera montare nei suoi occhi. Dopo un secondo lo vide riprendere il controllo di sé, ma intanto si era di nuovo sollevato un vento strano di tempesta. La guardò intensamente e deglutì. Mise il braccio intorno alle sue spalle e la condusse a casa in silenzio.
Mille domande affollarono la mente di Stephy, ma ripensando al momento in cui l’aveva fatto infuriare ed aveva temuto che la picchiasse, non osò dire nulla.
Davanti al cancelletto di casa sua, il ragazzo la guardò serio e disse: “Domattina vengo a prenderti per accompagnarti a scuola. Fatti trovare pronta per le otto in punto.”
“Sono sempre andata a scuola da sola. Non ho bisogno di una bàlia!”
“D’ora in poi mi farai la cortesia di farti accompagnare da me. Non andartene senza di me, è chiaro?” e si avvicinò così tanto a lei, che Stephy poté ammirare il caldo colore del cioccolato intenso nel suo sguardo. Lo trovò disarmante, ma ugualmente si girò per evitare il suo bacio. Lui rise divertito, poi approfittando che lei avesse girato il viso lasciando scoperto il collo, le diede un bacio piuttosto intimo, sempre fra il collo e la spalla. Indugiò qui per un secondo o due e a Stephanie vennero di nuovo dei brividi pazzeschi. Lui se ne accorse e ridendo la guardò negli occhi dicendole: “Mi piaci. Ci vediamo domani.” E se ne andò. Lei rimase lì come una statua, finché non lo vide sparire, poi si riebbe ed entrò nel vialetto che portava a casa sua. Lui la spaventava ed inoltre non sopportava la sua prepotenza, ma era innegabile che aveva il suo fascino.
“Non ci penso proprio di farmi accompagnare da te.” pensò Stephanie quella sera un attimo prima di chiudere gli occhi per scivolare nel sonno.

NOTE DELL’AUTORE: Sono in pochi ad aver letto il primo capitolo, ma non mi sembra corretto fare aspettare chi invece ha letto e commentato, quindi, ecco il secondo capitolo! Aspetto i vostri commentucci, eh! Grazie per chi li lascerà!
Mery ^_^ <3
 

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Capitolo 3
*** Lei è mia! ***


MIDNIGHT DOESN’T LAST FOREVER
Capitolo 3
L’indomani Stephanie chiese a sua madre di accompagnarla fino al cancelletto davanti casa. Appena Zayn le vide, fu costretto ad arretrare nella vegetazione per non essere avvistato. Stephy però se ne accorse e chiese alla mamma di rimanere ancora un po’ lì, per salutarla quando fosse arrivata in fondo al viale. Il ragazzo ne fu molto contrariato, ma non poté uscire fintanto che lei non ebbe, ahimé, un notevole vantaggio. Inoltre Stephanie cominciò a correre non appena sua madre scomparve dietro al cancelletto. Ma non sapeva che stava correndo dritta fra le braccia di due farabutti, che la stavano aspettando più avanti.
“Ehi, dolcezza, dove vai così di fretta?” la apostrofarono con insolenza.
Stephanie vide lo sguardo perfido dei due e raggelandosi si bloccò. Uno dei due subito si avvicinò e la afferrò per il polso. La paura la soggiogò e di conseguenza alzò l’altro braccio, quello libero, sulla testa per proteggersi e poi chiuse gli occhi temendo che il ragazzo potesse aggredirla fisicamente. Invece con sua grande sorpresa, la lasciò andare e si udirono dei colpi ed alcuni gemiti soffocati. Pian piano osò aprire gli occhi per vedere cosa stava accadendo ed constatò che Zayn si era avventato da solo contro i due ragazzi, ma essendo appunto da solo, stava per essere sopraffatto e rischiava di essere picchiato brutalmente. Il cielo si annuvolò e si alzò un forte vento, anzi, sembrava che si stesse preparando ad arrivare un vero e proprio uragano. Incredibilmente Zayn riuscì a liberarsi dalla stretta in cui era tenuto da uno dei due e li mise entrambi in fuga! Passò qualche secondo, poi Stephanie si avvicinò per ringraziarlo. Zayn era rimasto inginocchiato, era di spalle e si teneva la mano destra. Guardando oltre la sua spalla, lei vide che le mani di Zayn erano piene di escoriazioni e la destra sanguinava. Poi lui si girò verso di lei e Stephy vide che anche il labbro aveva un vistoso taglio da cui fuoriusciva del sangue. Lui la scrutò con i suoi occhi scuri senza parlare. “Grazie…” azzardò lei con voce bassa. Zayn strinse gli occhi mentre silenzioso si alzò e si avvicinò a lei. Le sembrò che fosse furioso quando le arrivò fino a pochi centimetri dal viso e probabilmente le stava per dire qualcosa con parole taglienti, quando sopraggiunse un cugino della ragazza, che messo in allarme dall’atteggiamento e dall’aspetto poco rassicurante di Zayn, urlò: “Allontanati da lei, immediatamente!” La collera che si intuiva nello sguardo di Zayn aveva paralizzato la ragazza, che pertanto non fiatò. Il vento gelido continuava a soffiare facendo sollevare i capelli di Stephanie in modo strano mentre lei rabbrividiva dinanzi a quegli occhi. Poi vide che lo sguardo di Zayn si addolcì ed il vento stranamente cessò. Lui abbassò gli occhi e voltandosi andò via, lasciando nella mente di Stephy mille interrogativi insoluti. Perché le stava accadendo tutto ciò? Zayn era stato allontanato da lei, ma si sarebbe rassegnato? Cosa celavano quegli occhi che la guardavano così intensamente? Era solo senso di possesso, il suo? Lei si sentì oppressa da tutti questi pensieri e sperò che Zayn la smettesse di perseguitarla. Si sentiva frastornata da quello che le stava capitando e desiderava solo tornare alla sua tranquilla routine quotidiana. Tuttavia, mentre proseguiva per raggiungere la scuola, ripensò agli occhi di Zayn. Era sembrato tanto arrabbiato, ma non aveva cercato la lite e quando si era allontanato da lei, i suoi occhi le erano sembrati diversi. Le erano sembrati quasi… supplichevoli? Ah! Doveva smettere di pensarci!
Si stava dirigendo nella sua classe, quando nel corridoio della scuola vide un gruppetto di ragazzi che la stavano osservando. Li riconobbe subito: erano gli amici più fidati di Zayn, ma lui non era fra di loro. Il tempo di qualche minuto ed apparve anche lui. Guardava ansioso nella sua direzione, mentre parlava con loro. Lei percepì una sorta di tensione, ma poi disse a se stessa che non gliene importava nulla, si girò ed andò verso la sua aula.
Mancava ormai solo qualche metro, quando si sentì toccare la spalla e si girò di scatto per dire qualcosa di cattivissimo, ma si ritrovò davanti uno sconosciuto sorridente, che le disse: “Ehi, ti sei persa questo…”e gli porse un foulard. Lei lo riconobbe come suo e ringraziò con un sospiro. Dopo qualche imbarazzante secondo lui ruppe il silenzio. “Conor…mi chiamo Conor e mi chiedevo se dopo la scuola potevo invitarti a bere qualcosa insieme…”
Lei stava per rispondere, ma si intromise una voce ben nota: “No! Lei è già impegnata con me!” Zayn sorrise sfacciatamente al ragazzo avvicinandosi a Stephanie e mettendole un braccio intorno alle spalle l’attirò a sé baciandola sulla guancia, poi si rivolse all’amico vicino a lui: “Louis, tienila d’occhio per un secondo.” e si allontanò con Conor. Stephanie non poteva sentire cosa diceva al ragazzo, ma mentre Zayn le rivolgeva le spalle, poté vedere l’effetto che quelle parole fecero al ragazzo e poco dopo Conor fece un sorriso tirato a Stephy, accompagnato da un frettoloso cenno di saluto con la mano e quindi si dileguò di corsa tra la folla di studenti.
Zayn tornò verso di lei e mentre si guardava intorno, sussurrò al suo orecchio: “Per il tuo bene… ti sto pregando Steph! …non andartene senza di me. Non puoi neanche lontanamente immaginare cosa puoi rischiare!” La guardò intensamente negli occhi, lei si sentì sciogliere dinanzi ai suoi occhi, le schioccò il solito bacio rubato sulla bocca e si allontanò con un ghigno sul viso. Lei entrò in classe ed insofferente pensò nelle successive ore a quanto lui era stato insolente. Non lo sopportava proprio!
“Ma come si permette di minacciarmi?! Crede forse di farmi paura? Ha sbagliato di grosso!” Decise che appena suonata la campana, avrebbe atteso ad uscire finché non ci fosse più nessuno. Lui avrebbe pensato che lei fosse già andata via e se ne sarebbe andato, così lei sarebbe tornata a casa in santa pace. Non immaginava certo che le cose sarebbero andate molto diversamente da come lei pensava.

NOTE DELL’AUTORE:
Gli eventi sono sempre più misteriosi. Cosa passerà per la testa di Zayn? Cosa vuole veramente? Beh…si scoprirà nei prossimi capitoli, ma intanto non c’è stata neppure una recensione…suvvia! Questa FF merita qualcosa in più… Intanto voglio ringraziare certamente chi la sta leggendo, ma serve qualche recensione. Niente recensioni, niente capitolo… Dipende da voi. Me ne basterebbe anche una sola per continuare.
Un Bacio. Mery ^_^ <3
 

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Capitolo 4
*** Stephanie piange per Zayn ***


MIDNIGHT DOESN’T LAST FOREVER Capitolo 4

Quando Stephanie finalmente si decise ad uscire da scuola, Zayn non era nei paraggi, ma poco lontano vide due dei suoi amici fidati. Quello di nome Louis stava fermo all’angolo con quell’altro dai capelli castani ricci, i cui penetranti occhi verdi fissavano Stephy al punto che lei abbassò i suoi imbarazzata. Però incurante li superò e si diresse verso casa. Il guaio era che la strada, prima di giungere a casa sua, aveva un lungo tratto che costeggiava il bosco e proprio lì, all’improvviso e suo malgrado, ebbe compagnia. Quando intravide le sagome a breve distanza, quasi sperò che fosse lui, ma si rese conto ben presto che non si trattava di Zayn, né dei suoi compagni. Comunque la stavano aspettando in tre. Riconobbe fra di loro Conor e tirò un sospiro di sollievo, ma dovette subito ricredersi. L’atteggiamento amichevole del ragazzo aveva lasciato spazio ad un’aria decisamente spaventata quando era intervenuto Zayn quella mattina, ma ora non ve ne era più traccia. Il suo viso aveva un aria terribilmente minacciosa. I due ragazzi che lo accompagnavano fecero fare alle nocche un rumore sinistro e lei capì che non erano certo lì per un appuntamento romantico. “Ma che diavolo ha preso a tutti quanti?!” pensò sconcertata la ragazza desiderando improvvisamente di aver dato retta a Zayn. Stephy si girò nel tentativo di scappare, ma la fuga durò poco, perché le furono subito addosso. Uno la prese per un braccio, l’altro le si piazzò davanti e Conor la afferrò per i capelli facendola strillare per il dolore. Chiuse gli occhi e visualizzò istintivamente Zayn. Subito si udirono strani rumori e le mani che l’avevano maltrattata la lasciarono andare. Nel momento in cui Stephy osò guardarsi intorno, Zayn, Louis ed il riccio si stavano battendo con quei furfanti. Gli amici di Zayn misero presto in fuga i loro avversari, ma lui si accanì in modo violento su Conor. Quando Stephanie si rese conto che lui aveva perso il controllo e quindi non si sarebbe fermato, perché probabilmente la collera gli stava oscurando la ragione, si spaventò. Lo avrebbe ucciso! Il terrore si dipinse sul volto della ragazza e quando Louis se ne rese conto, con l’aiuto dell’altro, bloccarono Zayn. Rabbioso cercò di liberarsi, ma Louis gli disse qualcosa all’orecchio e quando Zayn si girò verso Stephanie, lei poté vedere il suo viso stravolto guardarla addolorato. Zayn guardò le sue mani insanguinate e fece un passo indietro sconvolto. Improvvisamente Louis urlò angosciato verso di lui: “Oddio Zayn no! Scappa, allontanati da qui, VAI VIA!” Ma Zayn si volse ancora verso di lei e mormorò: “No, devo spiegarle…” e tese una mano verso di lei, mentre la ragazza lo guardava atterrita. In quel momento apparve in lontananza una figura minuta, che gridò il nome della ragazza. Lei si voltò e riconobbe sua madre, giusto un momento prima che questa pronunciasse alcune incomprensibili parole ed un lampo accecante colpisse il gruppo di persone vicine a Stephanie. Un attimo e si udì l’urlo di Zayn. Che cosa stava accadendo? Gli occhi del ragazzo si spalancarono pieni di panico. Il dolore gli fece gettare la testa all’indietro mentre urlava. Guardò la pelle delle mani tendersi, i tessuti ribollire sotto la pelle, le sue ossa scricchiolavano. Si stava trasformando in qualcosa di mostruoso! Prima di compiere la metamorfosi, però, capendo che non avrebbe potuto fermarla o impedirla, fuggì. Lontano da lì, lontano da amici e nemici. Lontano. In cerca dell’unica persona che sperava avrebbe potuto cambiare questo stato di cose: sua madre.
“Madre, cosa hai fatto?!” chiese Stephanie guardando gli occhi spaventati dei ragazzi rimasti vicino a lei. Si voltò verso la madre, che udì incredula le sue parole e rispose: “E’ l’incantesimo di protezione! Lui cercava di ucciderti!”
“No,” disse la ragazza “ha disperatamente cercato di proteggermi!”
Calde lacrime rigarono le sue guance sporche di polvere. Conor che era rimasto paralizzato dalla paura con il viso tumefatto e macchiato di sangue, si sollevò per allontanarsi.
“Madre, ti prego, no!” supplicò Stephanie e Conor si bloccò per la sorpresa guardandola in viso. “Per oggi basta così!” disse la ragazza determinata con gli occhi ancora velati di lacrime.
“Non te ne farò pentire!” sussurrò Conor prima di fuggire anch’egli attraverso la boscaglia.
Louis ed il suo amico rimasero immobili con gli occhi puntati addosso a Stephanie. Fu Louis a parlare piano: “Lasciate che Harry ed io vi accompagniamo fino a casa. Zayn non ce lo perdonerebbe mai se vi lasciassimo da sole lontano da casa.” La ragazza guardò Harry. I suoi occhi verdi la fissavano come al solito. Lei provò una strana sensazione di rilassatezza. Strane lucine si fecero percepire nella zona periferica della sua vista e lei pensò che erano sicuramente dovute alla stanchezza. Si sentiva stravolta, quindi chinò la testa in segno di assenso ed assieme alla madre si avviarono silenziose per il viale, mentre alle loro spalle si stava scatenando un violento temporale.
NOTE DELL’AUTORE:  Finora era solo un’introduzione. Spero davvero che amerete questa FF come l’amo io. Lo so che sono di parte! Lol …ma fra tante FF che ho scritto, questa mi ha davvero rapito il cuore! Aspetto sempre i vostri Commenti! Capisco che chi non è registrato non può lasciarlo, ed è perciò che sto continuando ancora, ma sinceramente mi state scoraggiando molto… 
Mery

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Capitolo 5
*** Il dolore di Zayn e la storia del regno di Merinian ***


MIDNIGHT DOESN’T LAST FOREVER Capitolo 5 Zayn aveva provato un dolore acuto quando la trasformazione del suo corpo aveva avuto inizio. Man mano che le sue ossa si modificavano e la pelle ed i tessuti si adeguavano alla nuova forma, aveva capito cosa gli stava succedendo. Molto tempo prima sua madre Trish gli aveva raccontato di una cosa che si chiamava “Incantesimo di protezione” un potentissimo incantesimo, una sorta di maledizione per chi ne veniva colpito, che poteva essere eseguito solo da una madre. Era tantissimo tempo che non si sentiva parlare ormai di esso, tanto che qualcuno lo riteneva solo una leggenda, ma doveva essere per forza quello che ora gli stava frantumando e riformando le ossa e così, una frazione di secondo prima che la trasformazione si completasse, Zayn aveva pensato che doveva assolutamente raggiungere sua madre, mentre sentiva che stava per perdere il proprio stato di coscienza e prima che il terrore potesse impossessarsi di lui facendolo diventare un mostro, si diresse con la velocità massima che poteva in direzione di casa sua, sperando disperatamente di non perdere quel barlume di se stesso in quella bestia in cui si stava velocemente tramutando. Una sola parola rimase viva nella sua primitiva coscienza: “Mamma.” Mentre cominciava la sua corsa disperata, gli elementi della natura intorno a lui si scatenarono nel peggiore dei modi. Non lontano da lì, Trish era occupata nelle sue faccende, ma il repentino cambiamento del tempo meteorologico la mise in allarme. Quando si affacciò alla finestra ebbe una stretta al cuore. Un pensiero angosciato si formò nella sua mente: “Zayn è in pericolo!” Quando corse fuori casa sotto una pioggia scrosciante, si trovò dinanzi una creatura spaventosa. La bestia la sovrastava in misura notevole, probabilmente la sua massa doveva essere il quadruplo dell’esile figura di Trish, eppure, dopo aver emesso un verso simile al ruggito del leone ed essersi sollevato minacciosamente sulle zampe posteriori, le si avvicinò piano e, accucciatosi davanti a lei, depose la testa ai suoi piedi e la guardò con occhi improvvisamente dolci ed imploranti, emettendo un guaito che le fece riempire gli occhi di lacrime mentre pronunciava il nome di suo figlio. La pioggia finì, mentre le mani di Trish carezzavano dolcemente quell’enorme belva ora docile come un agnellino. Anche il vento burrascoso era cessato, ma nuvole che coprivano ancora il cielo anticiparono la scomparsa della luce solare ed appena scomparve anche il più debole bagliore, lo spaventoso animale fece un verso di dolore e Trish capì che si sarebbe ritrasformato in suo figlio. Di nuovo i tessuti ribollirono sotto la spessa pelliccia ed il rumore di ossa che scricchiolavano fu spaventoso. Quando Zayn ritrovò le proprie sembianze, lo shock per quello che aveva subìto, lo fece rimanere a lungo tremante ed attonito fra le braccia di sua madre con lo sguardo perso nel vuoto, mentre Trish cercava di parlargli dolcemente per rassicurarlo. Ormai mancava poco all’alba quando lei disse: “Dobbiamo parlare di chi ti ha fatto questo, perché figlio mio, la cosa non finisce qui. Dimmi chi è stato e perché l’ha fatto ed io cercherò di aiutarti come posso.” Zayn ritrovò se stesso e la forza di parlare, e con voce sommessa raccontò come si erano svolti i fatti. “Era ciò che più temevo. L’incantesimo di protezione per un figlio è quasi impossibile da spezzare. Io non ne sono in grado. Ciò che posso fare io è imporre che nel momento della metamorfosi tu possa assumere le sembianze di un animale in grado di conservare una minima capacità di coscienza e di pensiero: un cane, un gatto, una lince…un essere, più agile e meno mostruoso, insomma. La cosa migliore sarebbe che tu rimanessi lontano da lei, figlio mio.” “Questo non posso farlo, mamma. Lei sarebbe spacciata ed io ne morirei in ogni caso. Fai in modo che io mi trasformi in lupo, puoi? Un lupo è fedele, un lupo non ha un aspetto minaccioso se non vuole ed all’occorrenza, potrei difenderla, fosse a costo della mia stessa vita! Imponimi le sembianze del lupo ed io potrò continuare a vegliare su di lei!” Gli occhi del suo primogenito la guardavano supplichevoli e Trish che lo amava più della sua stessa vita, fece un cenno per dirgli di sì. Con la mente Trish era tornata ad un tempo lontano, un tempo in cui lei era molto giovane, quando nelle terre di Merinian viveva un antico popolo di potenti Maghi. I Meriniani per secoli si erano divisi fra sostenitori della Magia Bianca ed sostenitori della Magia Nera. Infine aveva avuto luogo una battaglia epica in cui il Male era stato sul punto di sopraffare il Bene, ma Johannah, la matriarca che si batteva per il Bene, poco prima di vedere annientato il suo esercito, temendo l’estinzione del suo popolo, scelse la rinuncia al potere magico assieme a tutti i suoi seguaci. Alla fine il Male fallì miseramente, purtuttavia da allora essi preferirono una vita fatta di semplicità senza più il ricorso alla Magia e si erano pian piano abituati ad essa. Negli anziani c’era ancora la piena consapevolezza delle loro potenzialità magiche, tuttavia nessuno aveva osato rompere la promessa di non ricorrere più alla Magia…fino ad ora. La madre di Stephanie l’aveva infranta, e ne avrebbe dovuto render conto a chi di dovere. Intanto, nei discendenti degli antichi Maghi, che non erano stati iniziati alle arti magiche, continuava a manifestarsi quello che chiamavano il “dono”, una caratteristica di tutti i maghi. Il dono altro non erano che un riflesso di quella magia che non era del tutto sopita in questo popolo di eletti ed era diverso in ciascuno di loro. Quelli come Zayn si definivano cataclismici, cioè capaci di influenzare gli eventi atmosferici e lui doveva avere questo dono in gran misura, poiché, privo di iniziazione all’arte magica e quindi non istruito a controllare questo suo talento, spesso scatenava gli elementi della natura anche solo se era un po’ arrabbiato o sconvolto per qualcosa. Tutti i suoi amici più cari avevano un dono: Louis aveva la capacità di percepire con un breve anticipo gli eventi futuri, infatti quando stava per comparire la madre di Stephanie, aveva disperatamente cercato di avvertire Zayn del pericolo imminente, ma non vi era riuscito, poiché Zayn, essendo sconvolto, non aveva avuto sufficiente lucidità per comprenderlo. Niall sapeva infondere calma e rasserenare gli animi e data la sua innata dolcezza questo dono rispecchiava in pieno il suo carattere docile, Liam invece, riflessivo e qualche volta taciturno, era capace di generare confusione nelle menti ed, infine, Harry possedeva il dono di ammaliare le persone, come facevano le sirene, ma a differenza di queste, non uccideva nessuno, anzi, dato che non padroneggiava ancora bene questa sua capacità di affascinare, qualche volta finiva anche nei guai. Ad ogni modo era stato proprio grazie al “dono” che Trish aveva capito immediatamente che a suo figlio era accaduto qualcosa di grave Anche Stephanie avrebbe avuto il suo talento, appena avesse compiuto i 19 anni, ma ora ne era ancora del tutto inconsapevole. Era questo dono che aveva scatenato una spietata caccia da parte di qualcuno che, bramoso di potere, desiderava impossessarsi del suo dono anche a costo di sacrificare la sua giovanissima vita e questo Trish e suo figlio lo sapevano, in parte perché Trish aveva scelto di disobbedire parlando a suo figlio del mondo magico ed in parte perché Zayn, segretamente innamorato della ragazza da sempre, aveva captato una sera certe conversazioni fra adepti di una misteriosa società segreta che, guarda caso, parlavano proprio della sua Stephanie. NOTE DELL’AUTORE: Bene, anche se i Commenti erano in numero misero, ho voluto continuare, ma sono di nuovo al punto di prima. Se la FF non interessa, si ferma, ok? Mi dispiace…non ne vale la pena così. La sento disprezzata. Aspetto i vostri COMMENTI per continuare. Grazie a chi li metterà perché lo apprezzo davvero tanto…un grazie di cuore! Mery ^_^

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Capitolo 6
*** Povero Harry! ***


~~MIDNIGHT DOESN’T LAST FOREVER
Capitolo 6
Stephanie aveva trascorso una notte piuttosto agitata. Sua madre non aveva creduto del tutto alla sua storia, non le aveva voluto fornire alcuna spiegazione su cosa aveva compiuto, ma soprattutto non ne era affatto pentita. Aveva liquidato la faccenda, dichiarando contrariata: “Uno in meno che ti ronza intorno!” Al contrario Stephanie non era stata per niente tranquilla al pensiero di Zayn solo nel bosco, anche se nel complesso nutriva sentimenti contrastanti per lui. Non riusciva a comprendere cosa lo aveva spinto a comportarsi come se lei fosse di sua proprietà e questa cosa la irritava oltre ogni dire, ma era innegabile che lo trovava affascinante con quegli occhi scuri color del cioccolato intenso e poi l’aveva difesa a spada tratta contro quella gente. Ma quella gente chi era e cosa mai voleva? Forse era proprio lui a creare il problema, abituato com’era a frequentare tipi rozzi e violenti, ma lei non ci voleva aver niente a che fare. Appena l’avesse rivisto, glielo avrebbe fatto sapere ed avrebbe cercato di chiudere la questione una volta per tutte! Chissà quando lo avrebbe rivisto, però. Sua madre le aveva detto solo che Zayn non sarebbe rimasto per sempre in quella forma mostruosa e che fosse sufficiente che si tenesse lontano da lei per non ritrasformarsi. Dopo di che, cocciuta Isabel se ne era tornata ad occuparsi delle sue faccende e Stephanie non aveva potuto sapere null’altro. Avrebbe preferito che togliesse quell’incantesimo da dosso al ragazzo, ma quando lo aveva chiesto alla madre aveva ricevuto solo uno sguardo di fuoco di rimando e se ne era andata senza più proferir parola. 
Quando si svegliò l’indomani non avrebbe voluto neppure alzarsi, ma si impose di andare a scuola nel tentativo di tornare alle sue abitudini. Non lontano da casa tuttavia la stavano aspettando due degli amici del moro. Stavolta si trattava del biondino e del ragazzo dagli occhi verdi. Non appena li vide da lontano, Stephy si innervosì. Poi stranamente si sentì pervadere da una sensazione di grande serenità. Il ragazzo biondo la guardava con insistenza tenendole gli occhi addosso e Stephanie guardandoli si meravigliò del loro colore intenso. Avevano le sfumature dell’oceano burrascoso, quando il verde mare e l’azzurro delle acque si fondono e lei si sentiva sempre più tranquilla perdendosi in essi. Fece pochi passi verso di loro ed ecco che l’altro ragazzo si girò verso di lei sorridente e si avvicinò dicendole: “Ma ciao, splendore!” Stephanie batté le palpebre un po’ frastornata. “Splendore? Chi, io?!” “Certo! Vedi forse qualcun altro qui che ha la bellezza della luna nascente e che splende radiosa come il sole al mattino?” Il biondino ridacchiò: “Attento, Harry, non esagerare. Zayn ti ucciderà.” Il riccio si deconcentrò per guardare l’amico e Stephanie si sentì come se si fosse ridestata da un sogno. Subito il ragazzo le puntò di nuovo addosso i suoi incredibili occhi verdi, ma lei si era sottratta ormai al suo fascino e si era resa conto di cosa accadeva. “Hai cercato di ammaliarmi?! Disgraziato! Non c’è bisogno che aspetti Zayn. Ti uccido direttamente io, così risparmiamo tempo!” e gli si avventò addosso colpendo il malcapitato ripetutamente con la sua tracolla (con diversi quaderni e un paio di libri!). Il biondino però le disse con la sua carezzevole voce: “Dai Stephanie, cerca di calmarti ora! Non volevamo farti alcun male. Ti prego, fermati ed ascolta quel che abbiamo da dirti.” Stephy si bloccò e lo guardò incuriosita.  Di nuovo quella meravigliosa sensazione di pace e benessere interiore. “Bene,” disse lei, “anche tu mi stai influenzando, ma tu mi fai sentire così bene, che mi vedo costretta a perdonare te ed il tuo amico. Ok, adesso basta però. Smettetela con questi trucchi da circo. Ditemi quello che avete da dirmi, prima che me ne pento e vi massacro con tanta dolcezza!” “Zayn ci ha pregato di dirti che vuole parlarti, ma non può farlo prima di stasera. Intanto vuole che tu non rimanga mai da sola quando sei per strada. Per questo motivo Harry cercava di convincerti con il suo fascino a lasciarti accompagnare a scuola. Non abbiamo mai avuto cattive intenzioni, Stephanie. Ti chiedo scusa anche a nome degli altri, se ti abbiamo spaventata o infastidita.”
Stephanie lo guardò con sospetto. “Troppa gentilezza!” pensò e rivolta ai ragazzi disse: “Perché mi dovrei fidare di voi? In fondo non succedeva nulla prima che voi non cominciaste a stare nei dintorni!”
“No, ti sbagli!” disse il riccio, “noi ti seguiamo già da un po’, ma tu non dovevi accorgertene . Zayn voleva che tu non lo sapessi per lasciarti tranquilla, ma secondo me ha sbagliato di grosso ed ora si ritrova per questo con un bel problema da risolvere!”
“Cosa stai dicendo?!” disse Stephy sbiancando.
“Intende dire che noi ti stiamo proteggendo a tua insaputa già da diverso tempo e che forse sarebbe stato meglio che lui te ne avesse messo al corrente perché quello che è successo ieri complicherà di parecchio le cose.” Stephanie rimase in silenzio per un bel po’, poi il biondino di nome Niall tendendo la mano verso di lei, disse: “Forse ora è meglio muoverci, altrimenti faremmo tardi.”
“D’accordo,” rispose la ragazza pensierosa, “andiamo.”
NOTE DELL’AUTORE:
Ok…visto che sono trascorsi diversi giorni, stamattina ho messo quest’altro capitoletto. Ahimè è un po’ breve, ma i miei capitoli non sono mai lunghissimi… In compenso, continuo a non vedere commenti e questa cosa mi demoralizza un bel po’, ma va beh…
Mery ^_^ <3
 

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Capitolo 7
*** Zayn è costretto a fuggire dalla scuola ***


MIDNIGHT DOESN’T LAST FOREVER
 Capitolo 7
Arrivarono a scuola ed in corridoio i due ragazzi lasciarono che Stephanie proseguisse da sola fino alla sua aula, seguendola con lo sguardo da lontano. Quando lei si girò a guardare nella loro direzione, vide che fra loro si era aggiunto Zayn.  Sentì un movimento nello stomaco, immaginò fosse il sollievo di saperlo salvo, ma un attimo dopo le sembrò di notare profonde occhiaie ed un’aria stanca sul suo viso e si dispiacque fortemente, meravigliandosi al contempo di questo suo dispiacere. Fece qualche passo verso di loro, ma vide Zayn indietreggiare con una faccia spaventata. Un attimo dopo fece una smorfia di dolore, mentre i suoi quattro amici si girarono tutti insieme verso di lei. Louis svelto disse qualcosa ad Harry, che si mosse velocemente verso di lei. “Stai tranquilla e va in classe. Ti cercherò dopo per parlarti. Aspettami all’uscita, se non ci vediamo prima!” Stephanie ebbe giusto il tempo di vedere i ragazzi trascinarono Zayn sofferente verso lo spogliatoio della palestra. Vide anche che Liam, l’altro loro amico, si guardava intorno per vedere se qualcuno li stesse notando. Un professore stava puntando dritto verso di loro, forse per richiamarli e mandarli in classe, ma a pochi passi da loro fece una faccia confusa e portò la mano alla fronte, si fermò e si guardò intorno. Sembrava non ricordarsi più che cosa stesse facendo. Gli occhi di Liam incrociarono quelli di Stephanie e lui le fece l’occhiolino. Intanto i ragazzi scomparvero tutti e cinque in palestra e Stephy dovette rassegnarsi ad entrare in classe dove trascorse le successive ore che per lei diventarono interminabili.
Nel frattempo in un angolo buio dello spogliatoio era accaduto di nuovo. I ragazzi avevano dovuto assistere attoniti ed impotenti alla nuova trasformazione di Zayn. Stavolta però, Louis aveva tirato un sospiro di sollievo quando nella mente aveva in anticipo visualizzato il lupo. Harry era terribilmente agitato, perché ricordava la bestia enorme e spaventosa in cui l’amico si era trasformato il giorno prima, perciò Louis rassicurò tutti e disse “Lo dobbiamo solo far uscire dal campo qui dietro, in queste condizioni non può certo rimanere ad assistere alle lezioni.” E così fecero. Anche stavolta fu terribilmente doloroso, ma quando i ragazzi si trovarono di fronte al maestoso lupo, questi aveva uno sguardo intelligente e con il muso andò vicino ai suoi amici ad uno ad uno per rassicurarli, cominciando da Harry che era quello più spaventato di tutti (avendo visto la bestia della prima volta!). Poi si lasciò guidare da Liam verso l’esterno, dove, un attimo prima di scomparire nella vegetazione, si girò verso i compagni. Poco dopo si sentì un lungo ululato in lontananza. Zayn voleva avvertirli che ora era al sicuro, ma che sarebbe tornato.
Al termine delle lezioni i ragazzi e Stephanie si ritrovarono sui gradini dell’ingresso e nel momento in cui la ragazza chiese di Zayn, ella rimase di stucco, perché sentì che qualcosa di caldo ed umido toccava la sua mano. Il tempo di girarsi e davanti a lei, in bella mostra di sé, c’era un bellissimo lupo. Un animale magnifico a vedersi, con il pelo lucido e lo sguardo color cioccolato intenso che la osservava amorevolmente.
Il magnifico esemplare di lupo in cui Zayn si era trasformato, aveva lasciato Stephanie senza fiato. Lo trovava veramente un esemplare magnifico ed era meraviglioso osservare quanto era docile ed affettuoso accanto a lei. Quando lei giunse davanti alla propria casa, lo salutò con una carezza, ma lui non si allontanò, piuttosto si accucciò e rimase lì, di fronte al suo cancello, fino a quando non vide il sole quasi tramontare. Lei lo stava osservando dalla finestra della sua camera, quando, sdraiato sul terreno erboso, vide che alzò il muso verso il tramonto, si sollevò e sparì nella boscaglia.
Un’oretta dopo che il sole era sparito dietro all’orizzonte, quando ormai era già buio da un pezzo, Stephanie sentì un rumore alla finestra. Qualcuno lanciava sassolini contro il vetro. Lei si affacciò e vide che era Zayn. Le rivolse solo uno sguardo, ma lei sapeva che voleva parlarle, per cui avvisò la madre che sarebbe uscita per una breve passeggiata e volò letteralmente fuori di casa. Non lo vide subito, ma solo quando i suoi occhi si furono abituati all’oscurità riconobbe la sua sagoma vicino ad un albero fuori dal cancello. Appena lei andò verso di lui, Zayn uscì dall’ombra ed evidentemente felice ed impaziente di vederla, tese le braccia verso di lei. Stephanie si bloccò e lui ci rimase male. Nei suoi occhi poté vedere la delusione, un’ombra di dispiacere, che però durò solo un attimo. Abbassò le braccia e ridacchiando un po’ imbarazzato, si girò di lato distogliendo lo sguardo. Cautamente lei si avvicinò. “Perdonami,” disse lui, “dimenticavo che per te sono un mostro.” “No,” rispose lei calma, “non penso affatto che sei un mostro, ma non mi sono ancora abituata all’idea che tu sia entrato così di prepotenza nella mia vita.” “E’ questo che pensi di me? Che sono un prepotente? Solo questo?” “No, penso anche che non mi piaci affatto, che sei arrogante, violento e rozzo, che sei maleducato e mille altre cose terribili, ma…” “Ma?” si girò lui guardandola speranzoso negli occhi. “Ma ti devo ringraziare per avermi salvata ed ora però ti prego di uscire dalla mia vita altrettanto in fretta di come ci sei entrato. Voglio che mi lasci in pace. Rivoglio la mia tranquillità e non voglio aver più a che fare con queste cose, capito? Stammi lontano.” Appena ebbe detto questo, Stephanie si girò per andarsene, ma lui, annientato da queste parole, ribatté triste: “Maledizione, Stephanie, come devo fartelo capire che non posso!” Lei si stava ancora allontanando, quando lui  le corse dietro e con un gesto repentino, tirandola per un gomito, la fece girare su se stessa e quando finì sul suo petto, la strinse immediatamente fra le sue braccia dandole un bacio impetuoso. Lei dapprima cercò di divincolarsi, ma poi si arrese alla sua forza. Zayn aveva messo una mano fra i suoi capelli e le teneva la testa reclinata di lato e l’altra fra le sue scapole non le permetteva di allontanarsi. Dopo un attimo Stephy sentì di nuovo le farfalle che danzavano nel suo stomaco e le prese come una sorta di debolezza e la sensazione di dolcezza la fece arrendere. Ma Stephanie era Stephanie ed appena Zayn allentò soltanto un po’ la presa, si divincolò con uno scatto e con grande sorpresa del ragazzo gli arrivò un sonoro ceffone che lui non riuscì o non volle evitare. Lui strinse i pugni e serrò la mascella. Il suo sguardo si fece duro. Poi abbassò gli occhi e disse: “Sta bene. Anche stavolta me la sono cercata. Ma sappi che non puoi liberarti di me così facilmente. Eravamo già legati prima di quello che è accaduto ieri. L’incantesimo di tua madre che mi condanna ad essere quello che ben sai, mi ha definitivamente legato a te. D’ora in poi io sarò la tua ombra: lupo di giorno, uomo di notte. Deciderai tu se mi vuoi accettare accanto a te o se dovrò rimanere a distanza, ma io non smetterò di vegliare su di te, Stephanie. Mai.” La guardò intensamente, abbassò poi gli occhi, poi si voltò ed andò via.
Stephanie avrebbe giurato di veder l’ombra di un dolore nello sguardo, prima che lui accennasse il solito sorrisetto insolente. Più tardi Stephy era completamente sveglia nel suo letto e si interrogava sul significato delle parole di Zayn, mentre lui, molto più vicino di quanto lei potesse sospettare, vegliava su di lei (più determinato che mai) e negli occhi scuri di Zayn si accese per un attimo un bagliore rossastro.
NOTE DELL’AUTORE: Ecco il nuovo capitolo. Spero che sia di vostro gradimento. Che dire…se solo qualcuno mettesse un commento…sarei più felice di continuare, ma intanto lo faccio perché vedo che qualcuno li legge, i capitoli. C’è da sperare che siate tutti senza iscrizione… :’(
Mery ^_^ <3
 

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Capitolo 8
*** La visione di Louis e le parole d'amore di Zayn ***


~~MIDNIGHT DOESN’T LAST FOREVER 
Capitolo 8
Dal lato opposto di Weatherley, immerso nella fitta vegetazione del bosco, c’era un antico casale, dove Kyle  stava rientrando, sorprendendo Conor distratto mentre ascoltava musica con l’MP3. Il ragazzo aveva pure iniziato a canticchiare con la sua voce straordinariamente duttile e melodiosa, ma Kyle che non sopportava né la musica, né tutto quello che considerava un’inutile perdita di tempo (come la lettura, il ballo, ecc..) appena se ne accorse, lo colpì dietro al collo con uno scappellotto, rivolgendogli uno sguardo infuriato e gelido.
“Hai fatto quello che t’ho chiesto?” domandò con voce tuonante.
“No, non ho potuto” rispose il ragazzo massaggiandosi la nuca, “lei è sempre circondata e sorvegliata a vista ed io non ho nessuna possibilità di farcela contro di loro.”
“Ho capito che sei solo un inetto, ho sbagliato a credere che fossi capace di fare di più. Ma bisogna trovare una soluzione a questo problema. Io ho bisogno di quella ragazza ed il tempo stringe. Non posso e non voglio più aspettare!”
“Cosa vuoi che faccia?” chiese accondiscendente Conor.
“Voglio che avvisi tutti, che stasera ci riuniamo alla caverna del Solstizio. Bisogna studiare una strategia.”
“Ah, capisco…”
“Capisci? Ah, tu capisci?! Ma muoviti piuttosto, razza di cretino! Che cosa ti tengo a fare, che sei un completo incapace! E non farti trovare più con quell’idiozia di musica, se non vuoi che ti incenerisca all’istante, per tutti i diavoli! Ed adesso smettila di poltrire, datti una mossa, imbecille!” e così concludendo diede una pedata alla sedia su cui stava il ragazzo, che ribaltandosi fece finire rumorosamente Conor a terra.
Kyle si lasciò andare ad una fragorosa risata malefica, nel tempo in cui Conor si alzò mortificato ed uscì. Appena il ragazzo si trovò all’esterno della casa, si fermò un attimo e rivolgendo indietro lo sguardo strinse forte i pugni. Era furioso ed era stanco di essere trattato in quel modo, ma lo tratteneva il timore di dover subire l’ira di Kyle e Kyle, purtroppo, sapeva essere estremamente crudele. Del resto, il “dono” di Kyle era terribile come lui, gli bastava il pensiero ed un lieve contatto con il tuo corpo ed il dolore invadeva la tua mente e ti devastava completamente. All’inizio Conor lo aveva trovato divertente, ma poi, vedendo come Kyle ne faceva uso, aveva presto cambiato idea. Comunque, da quando lei lo aveva lasciato andare, lo aveva salvato proteggendolo, dopo essere stata aggredita proprio da lui, Conor aveva cominciato a riflettere sulla sua vita ed il pensiero del viso e dello sguardo dolce di Stephanie, gli davano il coraggio di sperare in un cambiamento del suo destino. Ormai aveva deciso di schierarsi dalla parte del bene contro il male rappresentato da Kyle e dai suoi seguaci. Stava solo aspettando la giusta opportunità per sfuggire alle conseguenze della sua scelta, che avrebbero potuto anche costargli la vita. Lui la vita, l’avrebbe data volentieri, ma per una giusta causa, non certo per un capriccio di Kyle. Per questo e solo per questo era ancora costretto a subire e ad ubbidire a quella canaglia di Kyle…almeno per il momento. 
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Intanto da tutt’altra parte, una nuova mattinata di scuola volgeva al termine ed anche oggi Stephanie si era sentita accerchiata dalla compagnia di Zayn e dei suoi amici.
Quando all’uscita di scuola Stephanie era stata avvicinata da una ragazza bruna, di altezza media e con degli splendidi occhi castani, Liam ed Harry erano scattati sulla difensiva, mentre a Louis proprio in quel momento arrivò una delle sue visioni…
La visione che Louis aveva avuto, lo aveva letteralmente mandato in estasi. Il ragazzo aveva fermato subito i suoi compagni dicendo con voce sognante: “No, fermi. Lei è buona, anzi, è la ragazza più buona e più dolce che voi abbiate mai incontrato!” e cominciò a fissarla in modo incantato. Liam, Niall ed Harry si girarono a guardarlo stupiti, pensando che stesse scherzando, infatti Harry domandò: “Ma fai sul serio?”
“Mai stato più serio in vita mia, anzi credo che sia proprio LEI la mia vita…” disse affascinato e si avvicinò alle due ragazze non lontano da loro, mentre gli altri si scambiarono sguardi interrogativi. Appena Stephanie lo vide arrivare, sbuffò. Capendo, poi, che Louis era interessato alla sua amica e  non se ne sarebbe mai andato senza conoscerla, decise di presentargliela.
“Ciao Louis, qual buon vento? Ti posso far conoscere la mia amica Angie? Ha la mia stessa età, ma frequenta un’altra classe… Angie, questo è Louis, un mio…nuovo amico, diciamo.”
E mentre Stephy continuava a parlare, quando Angie si girò a sua volta verso il ragazzo, anche lei rimase incantata a guardare gli occhi color cielo infinito di Louis, così come lui non riusciva a smettere di guardare lei  sorridendo.
Passarono alcuni secondi (immaginate lo slow motion e in sottofondo “One Thing”!) e Stephanie sbottò: “Non ci posso credere! Ora cominciate a dare fastidio anche alle mie amiche!"
“Ma no, cosa dici Steph, non mi sta dando alcun fastidio…” mormorò Angie sorridendo intanto che i suoi occhi altrettanto sognanti si perdevano in quelli di Louis.
Allora Stephanie si girò verso Harry e disse: “Fammi capire, per caso c’entri qualcosa tu con questa storia?”
 Ma Harry spaventato buttò le mani avanti rispondendo rapido: “No, no! Io non so proprio di che stai parlando, anzi, guarda ho giusto da fare una cosa urgente, quindi, se mi volete scusare… Ci si vede!” e se la filò a gambe levate. Povero Harry, ricordava ancora molto bene le borsate in testa che si era beccato da Stephanie e non desiderava ripetere l’esperienza, per cui era comprensibile che corresse velocemente per portarsi fuori dalla sua portata!
Liam e Niall si avvicinarono dunque ai tre, di cui Stephanie continuava a guardare Louis ed Angie incredula e borbottò: “Ma che accidenti gli ha preso a questi?”.
Niall ridacchiò e disse: “Beh, direi che sembra trattarsi di un vero e proprio colpo di fulmine. Non trovate che siano adorabili?”
“Ehi,” intervenne Stephanie stizzita, “piantala con le tue scemenze new age e smettila di ammansire tutti. Rivoglio la mia amica Angie come era prima!”
Rispose Liam sorridendo: “Mi dispiace, ma noi non c’entriamo davvero niente con questa cosa.”
“Ma perché ti stai arrabbiando tanto?” chiese Angie con voce dolce senza mai distogliere lo sguardo da Louis. “Dimmi Stephanie,” intervenne Louis con voce suadente, continuando a tenere lo sguardo perso negli occhi da cerbiatta di Angie, “cosa c’è di più bello dell’Amore? Non è forse che l’Innamoramento è esso stesso la più bella e la più potente delle Magie?”
Stephanie roteò gli occhi e sbottò: “Ah! Ora basta! Ne ho davvero abbastanza delle vostre stranezze, eh!” Prese per mano la sua riluttante amica e la trascinò via sulla strada di casa.
Poco lontano sul medesimo sentiero, un lupo seguiva i loro passi senza tuttavia avvicinarsi mai troppo. Girandosi lei lo vide, gli occhi color cioccolato intenso le parvero così supplichevoli e dolci, ma non si volle lasciare influenzare, né volle fare alcun gesto amichevole verso di lui, ma proseguì impassibile per la sua strada. Nonostante ciò, giunti alla casa di lei, anche stavolta lo splendido lupo si poggiò sul suolo a guardia di lei e della sua abitazione e, quando il tramonto era ormai prossimo, scomparve. Non senza prima aver guardato con i suoi occhi dolci verso la finestra di lei, che lo osservava di nascosto da dietro le tende.
Stephanie aveva trascorso il pomeriggio in compagnia della sua amica Angie, che non vedeva ormai da un po’, la quale portò spesso la conversazione inevitabilmente su Louis ed i suoi amici.
“Ma ti piace davvero?” chiese incerta Stephanie e la sua amica replicò con dolcezza: “Ma hai visto che occhi stupendi che ha? Ti ci puoi perdere come quando ci sdraiavamo da piccole sul prato ad osservare le nuvole in cielo. Soltanto che nei suoi occhi non ne trovi nuvole, per cui ti perdi soltanto nell’azzurro infinito di quel cielo limpido di aprile, quando il sole splende tiepido per invogliare la natura a rinascere…”
“Uh, non mi dire!” replicò Stephy distogliendo lo sguardo e spalancando gli occhi quasi inorridita da tanta svenevole sdolcinatezza, “se non ti conoscessi da sempre e ti volessi tanto bene, penserei che mi stai prendendo in giro, ma se ti piace davvero…” e la guardò con affetto sorridendo. “ Non ti prendo in giro,” replicò l’amica arrossendo, “Louis mi piace davvero e poi … SI, anch’io ti voglio un mondo di bene!” e scoppiarono a ridere abbracciandosi.
Quando il sole fu ormai tramontato da un pezzo ed Angie fu tornata a casa sua, Stephy percepì la presenza di Zayn sotto la sua finestra e decise di scendere per parlare con lui.
Non sapeva bene cosa gli avrebbe detto, ma lo trovò come al solito poggiato con disinvoltura al tronco di un albero e quando la vide il suo viso cambiò espressione, mostrando la sua felicità nel vederla. Lei alzò le mani prima di avvicinarsi, dicendo: “Voglio solo parlare.” e lui sorrise dicendo: “Ok.” riappoggiandosi al tronco.
Stephanie si avvicinò e si poggiò accanto a lui al tronco. “Non hai freddo qui fuori la notte?”
Lui sorrise. “No, non molto. Le temperature sono abbastanza miti, ormai è primavera inoltrata.”
Silenzio.
“Non riesco a capire la tua ostinazione verso di me.”
“Cos’è che non ti è chiaro?”
“Perché stai facendo tutto questo? Che poi ancora non ho nemmeno capito tutto questo cos’è…ma…io quasi non ti conosco, le nostre famiglie non è che si frequentano, non siamo neppure vicini di casa eppure, ti sei trovato accanto a me nel momento in cui succedeva quello che tu sai. Improvvisamente sei diventato la mia ombra e continui a proteggermi, dio solo sa da cosa, anche se io ti ho detto chiaramente che non ti voglio intorno. Perché?”
Lui parve riflettere per qualche secondo.
“Forse perché tu non sei del tutto consapevole dei grandi rischi che stai correndo, non ti rendi conto di quello che è in ballo,  o… non so…forse perché è la cosa giusta da fare e basta.” Fece una pausa prima di proseguire. “Riguardo a noi due…non lo so cos’è che di te mi attrae tanto, so solo che è così da sempre. Eri una buffa ragazzina con le codine, quando ti ho visto per la prima volta. Fin da quel momento ho sentito che avevo un legame speciale con te. Non lo so spiegare, ok? E’ così e basta! E’ come percorrere una strada che già conosci, un sentiero che ti porta a casa. Non importa il percorso che faccio. Io finisco per arrivare sempre da te. Ed anche nell’ipotesi che tu non fossi diretta da me, poco importa, perché qualunque rotta mi porterebbe da te comunque. Tu sei la mia meta, il mio porto sicuro. A me non fa affatto piacere se per te non è così, non so che farci e non sai quanto mi dispiace di ciò, ma per me tu sei… la mia destinazione. Tu sei tutto per me, l’alpha e l’omega, l’inizio e la fine di tutto ed anche se non ci dovesse mai essere l’inizio di qualcosa fra me e te, tu rimarresti lo stesso tutto questo per me.” Zayn aveva parlato con voce calma e pacata senza mai voltarsi verso di lei. Ora finalmente si era girato per guardarla negli occhi con grande intensità. Lei non si era aspettata un discorso del genere e rimase molto silenziosa. Lo sguardo di lui si fece incredibilmente triste e quindi si voltò per andarsene. Un vento caldo si era sollevato e si sentivano le foglie sugli alberi frusciare. Il medesimo vento caldo faceva muovere i loro capelli e piccole gocce di pioggia cominciarono a cadere qua e là.
“Dove vai?” gli chiese lei.
“Non lo so, ma in questo momento non ce la faccio proprio a rimanere qui. Potrei fare qualcosa di cui poi mi pentirei. Ti prego, tornatene dentro casa ora. Ci vediamo domattina. Almeno quando sono un lupo sono meno pericoloso per te.” Disse le ultime parole quasi ridendo quando scomparì nella vegetazione, ma Stephanie sentiva che le aveva pronunciate con sofferenza e sapeva altrettanto bene che lui era rimasto nei paraggi e che non se ne sarebbe andato. Intanto la pioggia silenziosa si era fatta più intensa e scendeva copiosa a sottolineare la pena nelle parole di Zayn.
Nella piccola casa al limitar del bosco Trish pensò a suo figlio e sospirò.
Quando più tardi Stephanie finalmente riuscì ad addormentarsi, sognò di correre fra gli alberi con i raggi del sole che filtravano attraverso i rami e le foglie. Accanto a lei correva un enorme e maestoso lupo, ma poi quel lupo scompariva ed accanto a lei appariva ora un angelo di cui, accecata da una luce intensa, non riusciva a vedere il volto, ma che la abbracciava e la proteggeva con le sue enormi ali, mentre intorno a loro si scatenava una spaventosa tempesta.

NOTE DELL’AUTORE: Eccolo qui: un bel capitolo lungo lungo! Spero che la storia vi stia appassionando, almeno quei pochi che la seguono… Mi raccomando scrivete una recensione, anche piccola! Chi scrive, vive di queste cose! <3
Mery.

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Capitolo 9
*** Stephanie comincia ad accettare Zayn, ma il pericolo è in agguato... ***


~~ MIDNIGHT DOESN’T LAST FOREVER
Capitolo 9
Illuminati solo dalla debole luce delle fiaccole, nell’antro buio della caverna, intorno ad un altare di pietra grezza si erano raccolte decine di persone. Kyle era al centro di questa adunata ed aspettava che i suoi seguaci fossero tutti riuniti  per poter parlare.
“I tempi sono ormai maturi.” disse con una voce enfatica, che rimbombava leggermente fra quelle mura di pietra rivolgendo lo sguardo su ognuno di loro, “E’ giunto il momento di agire. Non c’è alcun motivo per attendere ancora. Il potere è alla nostra portata ed aspetta solo di essere colto, ma abbiamo bisogno di fare ancora un ultimo sforzo. Il mondo, il nostro mondo, aspetta di essere portato ad un livello superiore di bellezza, di completezza, di perfezione. Costruiremo un mondo perfetto, dove tutti conosceranno la prosperità, dove tutti collaboreremo per arrivare ad una condizione di benessere superiore, mai sperimentata prima d’ora! Tutti avremo una missione, ma in cambio di essa avremo il privilegio di assistere alla trasformazione di questo mondo in un mondo in cui non ci sarà più spazio per debolezze ed imperfezioni. Non ci saranno più preoccupazioni per noi, purché seguiate le mie indicazioni, che sapete bene, sono ispirate dalle più antiche conoscenze dell’Arte Magica, quella stessa Arte Magica che la nostra matriarca ci ha negato per decenni, facendo in modo che la nostra superiore razza finisse per sopravvivere in condizioni miserabili! Ma ora basta! Torneremo agli antichi splendori, anzi, di più! Vi condurrò in un nuovo mondo fatto di pace e prosperità per tutti noi, un mondo in cui a nessuno mancherà nulla, ma niente si ottiene senza sacrificio. Dovrà compiersi il destino di una persona, che possiede il dono che permetterà la nostra rinascita e finalmente giungerà la nostra Era. Solo con il sacrificio di colei che ha il dono di saper parlare al cuore di tutti, potremo dare inizio alla nostra nuova vita!”
Tutti i presenti erano in silenzio.
“Ormai lei ha raggiunto quasi la maggiore età. Nella notte del prossimo solstizio, su quest’altare lei ci permetterà di spalancare le porte alla nuova era. Con il suo sacrificio, con il sacrificio di uno solo, tutto il popolo degli eletti avrà un nuovo futuro radioso! E cos’è il sacrificio di un solo individuo in confronto al benessere di un intero popolo?”
Conor rabbrividì a quelle parole. Come aveva fatto a condividere così a lungo le loro idee? Sacrificare la vita di Stephanie per accrescere il potere di Kyle era un’aberrazione che ora lui vedeva chiaramente per ciò che era ed era qualcosa a cui lui non intendeva partecipare. Non lo avrebbe mai permesso! I pensieri si rincorrevano frenetici nella sua mente nel tentativo di pensare a come fermare tutto questo, ma gli era chiaro che non avrebbe potuto fare molto da solo in questo momento…avrebbe dovuto attendere ancora il momento giusto, un’opportunità.
Kyle riprese a parlare: “Domani sera ci prepareremo ad invitare questa fanciulla a raggiungere questo luogo sacro per condividere con noi il momento della rinascita. Conor sussultò nel momento in cui colse il senso di quelle parole, il cuore gli saltò un battito, ma lui non lo diede a vedere. Doveva mantenere il sangue freddo se voleva essere utile alla sua causa. Kyle nel frattempo aveva composto un plotone esecutivo per compiere la sua macabra impresa con i suoi più fedeli seguaci e diede loro appuntamento per l’indomani sera. Dopo di che la riunione si sciolse e tutti tornarono alle proprie case.
Il giorno dopo alla mensa scolastica Stephanie ed Angie era sedute ai tavoli in fondo alla mensa assieme al gruppo degli amici di Zayn (naturalmente senza di lui che vagava per i boschi nei dintorni della scuola). Non lontano c’era Conor seduto con un paio di suoi amici, amici per modo di dire, dato che ormai sentiva di non avere più niente in comune con loro. Aveva sperato di trovare la possibilità di avvisare Stephanie e la sua comitiva del pericolo imminente, ma sarà stata colpa di una certa paranoia, sta di fatto che si era sentito come se fosse controllato a vista ed ogni tentativo era stato vano. Con un peso sempre maggiore sul cuore si era rassegnato a rimandare quel contatto ad un momento successivo che continuava a non arrivare.
Intanto Louis ed Angie si erano messi a parlare fitto fitto, mentre Stephy divideva il suo tempo discorrendo un po’ a malavoglia con Niall, Liam ed Harry. “Allora Harry,” sospirò annoiata Stephanie, “che mi racconti?” Il ragazzo la guardò allarmato con i suoi incredibili occhi verdi. “Ehi,” esclamò lei “mica ti mordo?!” Lui la guardò ancora per un secondo dritta negli occhi e finì per ribattere sarcastico: “E ne sei proprio sicura?” “D’accordo, scusami!” ridacchiò allora lei e si girò a guardare la sua amica Angie che era immersa in una interessantissima conversazione con Louis al tavolo accanto al loro, “però devi ammettere che il dubbio che avevo era quasi legittimo! Ti sembra una cosa normale?” Intervenne Niall: “Magari avevi ragione, ma intanto il povero Harry stavolta non c’entrava per niente.” Liam disse pensieroso, mentre continuava a mangiare: “La visone di Louis dev’essere stata qualcosa di eccezionale, stavolta!” “In che senso?” domandò Stephanie. “Nel senso” disse allora Hazza, “che appena è arrivata la tua amica, Louis è andato in trance e subito dopo i suoi occhi si sono illuminati come le luci di un albero di Natale!” “Capisco,” disse Stephanie con una faccia seria, che di lì a poco si sarebbe distesa in un sorriso, “Più che in trance, si direbbe che è andato in estasi!” Ormai stava ridendo in sintonia con i ragazzi e Niall le confermò: “Già e sembra che abbia preso di brutto a tutti e due!” Partì una fragorosa risata collettiva.
Poi Stephanie si fece molto silenziosa. Il suo sguardo vagò fuori dalle grandi finestre verso il bosco. Ripensò alle parole di Zayn. Era rimasta spiazzata da quello che lui le aveva detto. Questo non coincideva con l’idea che si era fatta di Zayn nella sua testa. Lui l’amava incondizionatamente e questo le aveva suscitato un grande rispetto per lui. Certo, lo rispettava, perché aveva dimostrato di amarla davvero, mettendo a rischio anche la sua vita, nonostante lei non lo ricambiasse. Ci voleva un grande cuore per poterlo fare e questo meritava assolutamente tutto il suo rispetto. Niall era troppo occupato con il cibo, per rendersi conto dell’occhiata complice che si scambiarono Liam ed Harry dopo averla vista guardare verso la distesa infinita di alberi secolari, e finirono di mangiare in silenzio.
Mentre all’uscita Louis si allontanò con Angie per riaccompagnarla a casa, Niall, Harry e Liam stavano per accompagnare Stephanie, quando come di consueto, arrivò lui, il lupo. Si presentò silenzioso, quasi timoroso di avvicinarsi troppo a lei, ma con grande sorpresa di tutti, lei gli andò vicino e si inginocchiò dinanzi a lui. Stephanie prese la testa del lupo fra le mani, si avvicinò con la fronte alla fronte dello stupendo animale e sussurrò con dolcezza: “Ti prego, cammina al mio fianco, non dietro di me!” Il lupo non si mosse immediatamente, ma appena la ragazza si incamminò, piano piano, le si affiancò e lei allungò la mano per toccare il suo splendido manto. I grandi occhi color cioccolato intenso cercarono quelli della ragazza e lei cercò i suoi in un silenzioso colloquio. A poca distanza, i tre amici decisero di lasciarli soli.
Note dell’autore: Bene, questo non sarà il migliore dei capitoli, ma ce ne era bisogno perché sta per scatenarsi un finimondo e, se vi va, ditemi cosa ne pensate!  Recensite per favore, non vorrei lasciare questa storia a metà… Mery.
 

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