Spring kingdom: the revenge of past

di RouandWaltt
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Missione fallita! ***
Capitolo 2: *** GUARDIA DEL CORPO! ***



Capitolo 1
*** Missione fallita! ***


Stavo combattendo con lui. Era forte, preciso e spietato con i suoi colpi: attaccava con la sua arma in modo incredibilmente preciso, con forza e violenza. La mia spada non era in grado di reggere la violenza dei suoi colpi e dei miei: la mia forza fisica superava di gran lunga la sua, ma il mio nemico era molto più esperto di me. Io ero dotato di una grandissima forza fisica, superiore al consueto, e lui di una vasta competenza nel combattimento in generale: per di più, era veloce.Provai a colpirlo al petto, ma lui parò con la sua lama e mi disarmò. Mi puntò l'enorme falce davanti alla mia faccia, e rimase immobile. -Hai perso.- disse il mio avversario. Io non riuscivo a parlare.il sangue mi colava dalla mia ferita sul braccio, e imbarattava la pelliccia (già rossa di sua) con il suo odore nauseante. Era forte, troppo forte...Ero in netto svantaggio. I miei compagni erano rimasti indietro, ed ero da solo contro il dittatore e i poteri della strega Amashi. Avevo il fiatone, non sapevo più come reagire e stavo male.il fatto che soffro di eremofobia *, poi, non aiutava di certo: non riuscivo a ragionare lucidamente ed ero completamente nel panico.Fissavo la lama, di un colore nero argenteo, e il viso del mio avversario, coperto da un enorme elmo argentato. Lui sorrideva. Un sorriso anormale, troppo aperto, esagerato e inquietante.. aveva la vittoria in pugno.
Poi, arrivò Espio, che mi salvò. Teneva stretta a sè la ragazza, Amashi. Amashi era una ragazza meravigliosa, di una bellezza innaturale data dai suoi incredibili poteri oscuri: la pelliccia azzurra e di un colore vivo, e i capelli dello stesso colore, lunghissimi. Non portava un vestito particolarmente complesso: aveva un semplice vestito bianco, di un colore lucente. il suo viso era tenero e giovane: spaventata dallo shuriken che Espio gli puntava contro, la sua bellezza rimaneva comunque invariata. Espio non avrebbe mai colpito la ragazza, ma provò comunque a distrarre il mio avversario, il "dittatore". - Lascia stare Nylor, e voi due potrete fuggire - disse Espio con tono incredibilmente calmo, nonostante la situazione. Era chiaramente una balla: sia Amashi che il mio avversario erano troppo forti per noi, e non li avremmo mai sconfitti da soli... approfittai però della situazione per scivolare sotto le gambe di colui che si faceva chiamare "il re", prendere la mia spada e fuggire, controvoglia. Espio lasciò la ragazza, sapendo bene che, se l'avremmo tenuta con noi, il nostro avversario non ci avrebbe lasciato scappare...purtroppo, la missione era fallita. Il ragazzo con l'armatura sembrava non essersi fatto nulla: sembrava quasi che i miei colpi non lo avessero scalfito in nessun modo. Non era preoccupato per se stesso, ma strinse a sè la ragazza, abbracciandola. Ci allontanammo parecchio, tanto da essere fuori dalla loro portata. In compenso, non eravamo ancora fuori pericolo. Le guardie del castello ci trovarono e iniziarono a inseguirci: purtroppo, la mia velocità non era mai stata il massimo... correvo, inseguito dalle guardie, che tenevano armi di vario genere. La differenza tra loro e noi era evidente: loro non erano stanchi, noi si; per di più loro erano molti di più di noi...non ce la potevamo fare. Dopo tutto questo tempo...c'eravamo quasi, e invece...se ci fosse stato White, forse ce l'avremmo fatta.
White.chissà dov'era finito...era da un anno che non si vedeva in giro. Forse con lui...
Eravamo nel cortile del castello. lì, la lotta imperversava: non eravamo soli. Amy rose, munita di Piko piko, combatteva contro alcune guardie: anche lei si trovava in difficoltà, ma riusciva comunque a cavarsela, grazie all'aiuto di Jessica. Entrambe combattevano con tenacia: Amy grazie alla sua arma incredibile, e Jessica grazie al suo duro addestramento e al potere del teletrasporto. Appena ci videro, si aggiunsero a noi, senza una parola. -Direi che è il momento di battere in ritirata!- Jessica annuì: tirò fuori una radiolina, e iniziò a gridare ordini. - a tutte le truppe: la missione è fallita. abbandonare il castello!- detto questo, prima che le guardie ci colpissero, una strana luce di colore azzurro ci avvolse, calda. Non sentivo più il mio corpo: solo un enorme ondata di calore...e poi, nulla. il "re" ci era sfuggito. Non eravamo neanche riusciti a portare via Amashi...

mi chiamo Nylor. Sono un lupo di 22 anni. A dirla tutta, sono un "lupus antarticus", un lupo molto piccolo, simile a una volpe che in teoria dovrebbe essere estinto...ma è solo un particolare irrilevante (anche perchè sono alto ben 1,21 cm , veramente tanto per un mobiano!). Sono nato ad Angel city, una città presso la frozen forest: si trova nell'estremo nord del mio mondo. Ah, già, non sono un mobiano. Vivo su Elios, un mondo "alternativo" rispetto a mobius: la struttura geograficamente parlando è identica, ma le storie dei due mondi sono fortemente diverse....ma và beh, sono solo dettagli. Pur essendo molto giovane, sono a capo di un enorme esercito, formato un paio di anni fà. In più, sono a capo di un team, il team "starlight": il gruppo è composto da Espio, Amy, Jessica, White e me. Espio è un ninja molto in gamba, che fà parte contemporaneamente del mio team e del team chaotix. Ha un carattere molto introverso, è silenzioso e fortemente riflessivo. La sua tecnica si basa molto sull'agilità, la calma e la precisione: in compenso, ha la debolezza di..essere claustrofobico! a parte questo, spesso è in grado di progettare piani, preparare tattiche e agire in modo intelligente. Poi c'è Amy. un membro che, ammetto, per me è un onore avere: la ex "fidanzata" di sonic (anche se, a dirla tutta, ho scoperto che così si autoproclamava), con la sua formidabile arma, il martello Piko Piko, che gli conferisce forza e anche una gran dose di coraggio. A volte è impulsiva, in compenso è sempre stata dolce, un ottima cuoca e brava nello stringere le amicizie. Poi Jessica. è una furetta di 20 anni, dal pelo bianco e gli occhi di un bellissimo azzurro pallido: è una ragazza tanto scherzosa e vivace normalmente quanto forte e severa in battaglia. Senza di lei e la sua capacità, il teletrasporto, provabilmente non ce la saremmo cavata per gran parte delle nostre battaglie.
E poi, White. chissà dov è finito. è da tanto che non si vede.
Mi manca...



Era una giornata come tante altre, a Central city. La sveglia suonava, senza che io la sentissi, e io ronfavo beatamente, sotto le mie coperte. Neanche un terremoto avrebbe potuto turbare il mio sonno. O forse si? fatto stà che il letto era troppo comodo per alzarsi, segliarsi ed iniziare una giornata...strinsi il cuscino, e ci ficcai la faccia dentro, immergendocela. -è presto!troppo presto!- mormorai a me stessa.Poi, sentii la sua piccola presenza sopra le mie gambe. Grey, il mio migliore amico, era leggero, e non mi dava fastidio mettendosi sopra di me: sorrise vedendomi "dormire", e iniziò a scuotermi leggermente. aprii gli occhi. Grey era sopra di me, e sorrideva, compiaciuto. Grey era un piccolo cagnolino di colore azzurro, tenero e dagli occhi dolci, rosso fuoco. portava una sciarpa di color violetto e piccole scarpe bianche, con un enorme X del colore della sciarpa e i bordi argentati. Era un ragazzino molto gentile, tenero e ingenuo: fin troppo gentile e ingenuo. Grey, in verità, non era un cane qualsiasi....
-ben segliata, Nehikari!- mi disse il cagnolino, sorridendo. Di risposta, gli risposi con un enorme sbadiglio, e rificcai la testa sotto il cuscino. -Il letto è comodo...- mormorai, con fare assonnato. E chi vorrebbe mai svegliarsi, se i sogni sono così belli e il letto così comodo? poi però la sera non si vuole mai andare a letto....-ti ho preparato la colazione- disse Grey, in modo gentile ed educato. Annusai l'aria, e sentii l'odore di brioches appena sfornate: il loro odore mi aiutò a svegliarmi. - certo che sai come tentarmi!- Mi alzai, ed accarezzai la testa di Grey, che sembrava soddisfatto del suo lavoro. -Grazie Grey per la colazione!Sei il cane più puccioso, tenero e gentile della terra!- lo abbracciai e corsi in cucina, ancora in pigiama. il paradiso si estendeva davanti ai miei occhi: decine di piatti prelibati a mia scelta, tutto già accuratamente apparecchiato e ordinato manco fossi in un hotel, erano distribuiti sul tavolo della cucina. Assaggiai una delle brioches: erano la fine del mondo! Grey era in grado di cucinare in modo semplicemente divino: non avevo mai mangiato piatti più buoni dei suoi!Grey, per farmi un piacere, accese le bobine di tesla che tenevo in casa, per avere la musica mentre mangiavo.
...!scusate, mi sono dimenticata di presentarmi! Mi chiamo Nehikari, come direbbe Willie il coyote, Nehikari "il genio". Sono una volpe, e sono un agente della GUN, una delle più grandi organizzazioni di tutta mobius (talmente grande..che a volte la stessa GUN non sà cosa succede in alcuni reparti segreti dell'organizzazione!). La mia specialità? beh, non sparo raggi laser, non sono una supereroina, non sono un fan character talmente figo da essere un agente della GUN (perchè la maggior parte dei fan character della GUN sono "seriosi" come Shadow?..chissà...). Molto semplicemente, diciamo che ho parecchie competenze con le macchine in generale..e sono un hacker. Adesso, potrei fare la modesta e dire "beh, sono un hacker abbastanza brava.." ...ma non sarebbe vero, dato che la GUN mi ha ingaggiato proprio perchè sono una delle migliori.me la cavo niente male anche con le macchine: non solo è utile a lavoro, ma è anche utile..per costruirsi le consol da sola!Ah, dimenticavo: ho solo 16 anni.ma torniamo alla storia!
Dopo avere mangiato quasi tutto quello che c'era sul tavolo, per la contentenza del mio stomaco e di Grey, che rimase soddisfatto del fatto che avessi mangiato così tanto, lui mi disse
-com era?ti è piaciuto?- mi chiese il cagnolino, compiaciuto, che non aveva toccato cibo.annuii e ringraziai Grey per l'ottimo servizio. Ero contenta di avere un amico come lui. Grey era un ragazzino di soli 6 anni, dall'aspetto di 10 anni...e dal comportamento di un ragazzo di 13. La spiegazione?beh, quel piccolo batuffolo di pelo, apparentemente un mobiano qualsiasi, era un robot. E non era un robot da quattro soldi.
Aveva incredibili capacità di calcolo, forza anormale, capacità di imparare più che velocemente qualsiasi cosa...e poi, dentro di se, si nascondeva una programmazione alternativa.
Black.
Black era un vero e proprio robot diverso rispetto a Grey: mentre Grey era gentile, educato e non avrebbe mai fatto male neanche a un insetto, Black era il suo fratello minore, inserito dentro lo stesso corpo di Grey, ed era l'opposto: freddo, spietato, pericoloso. Insomma, lo stesso robot tenero e gentile che mi preparava la colazione poteva diventare, improvvisamente, un arma di distruzione di massa...
eppure, non avevo paura di lui. Per me, Grey era un amico prezioso: anzi, era il fratello che non avevo mai avuto. Non lo avrei mai voluto perdere, per nessun motivo...
Mi alzai da tavola e sparecchiai. Velocemente, andai in camera e iniziai a vestirmi: indossai una maglietta bianca, corta e con il bordo nero, una gonna nera che arrivava fino alle ginocchia con decorazioni bianche, simili ad alcune decorazioni sulle ali di farfalla, e infine le mie inseparabili cuffie.legai i capelli in un treccia, e iniziai a legare i miei codini "speciali": questi, infatti, non erano codini comuni, ma al loro interno nascondevano piccole bombe, di grande potenza. Di solito tenevo un bomba fumogena, una soporifera e una esplosiva: insomma, diciamo che i miei capelli erano più letali di quanto si possa immaginare!
poi, sentii il telefono.
Corsi nell'altra stanza, incuriosita: Grey però era già con il telefono in una mano e il manga di Spice and Wolf nell'altra, e me lo passò, cordialmente. presi il telefono e risposi, sapendo perfettamente chi era, mentre Grey ritornò a leggere il suo fumetto.
- Buongiorno, agente Nehikari. La chiamiamo subito per informarla che deve venire subito alla base. Abbiamo una missione di livello A per lei.-rimasi stupita. Livello A! le missioni alla GUN avevano vari livelli, in base alla loro difficoltà. Una missione di livello "A" era una missione estremamente difficile o importante, una missione non da poco...ero estasiata. Avventura!chissà cosa avrei trovato...-per di più, avrà un compagno. Le istruzioni ve le darà il comandante, una volta che sarà arrivata lì. Buona giornata.-. L'agente sconosciuto riattaccò: subito dopo, urlai di gioia. iniziai a saltellare per la casa, preparando tutto ciò di cui avevo bisogno: nel frattempo, piroettavo e cantavo per tutta la casa. Grey scoppiò a ridere teneramente.-hai una missione?-, mi disse, sorridendo. Annuii, contenta.
-ci rivediamo, Grey!-.  Il cagnolino annuì, felice per me. Presi il primo autobus che trovai. Chissà con chi sarei stata!...

dopo un oretta, mi ritrovai alla GUN. L'edificio trapelava serietà, ordine e rigidità: in realtà, dentro quel palazzo avrei trovato persone di qualunque tipo, alcune come me, altre serie e burbere, altre ancora introverse e silenziose...era una cosa che mi piaceva della GUN: la gente che ci lavorava dentro era varia, ogni agente era diverso dall'altro...e poi, al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, a volte si ha l'occasione di fare qualche cavolata.
salii verso la sala di "capitan Findus", "sua onoreficenza il comandante supremo di tutta la GUN ecc. ecc. ecc..".aprii la porta, entusiasta.
e poi, lo vidi. Quella coda, così piccola e tenera, era facilmente riconoscibile. Una coda così piccola e corta, estremamente tenera, poteva appartenere solo a una persona...una persona estremamente seria. Una persona a cui, a mio parere, quella coda così carina non era adatta.l'agente "leggendario" si girò verso di me, e mi guardò da testa ai piedi. Non sembrava interessato alla sottoscritta, perciò si girò verso il comandante.
Era Shadow. Il riccio "perfetto" (mica tanto), collegato agli emerald che studiavo da tanto tempo... aveva una faccia seria e un portamento equivalente al suo carattere: rigido e preciso, teneva le braccia incrociate, come per confermare il fatto che non fosse una persona molto aperta. Mi sedetti sopra una sedia, di fianco a lui.
...era una sedia girevole. Maledizione! per poco non iniziai a giocarci...ma Shadow, a dirla tutta, mi distraeva troppo. Iniziai a scrutarlo, pezzo per pezzo. giusto quando stavo per pensare "è più basso di me!tappo!" con evidente soddisfazione, il comandante iniziò a parlare. - benvenuti agente Shadow e Nehikari-. ringraziai il comandante, e iniziò con le tipiche "chiacchiere burocratiche", dicendo che era una missione importante quella che ci stava per dare, che dovevamo essere estremamente attenti e molte altre cose che si sarebbe potuto semplicemente risparmiare. Nel frattempo, dato che le mie cuffie erano isolanti, ascoltavo tranquillamente tutto l'album del film "burlesque", e scrutavo Shadow, esaminandolo peggio di una scienziata...ah, già, io ERO una scienziata! continuai a fissarlo, e shadow sicuramente se ne era accorto, ma non mi importava. Provabilmente gli stavo pure dando fastidio, e dopo mi avrebbe fatto una bella predica: ma che importava?intanto, avrei visto Shadow dal vivo, l'agente "hollywoodiano" della situazione...
-e ora, i dettagli della missione-. con un gesto rapido, spensi di nascosto le cuffie, e iniziai (finalmente) ad ascoltare.-un enorme portale dimensionale si è aperto, qui a central city. Da questo, è uscito un individuo sospetto, di cui abbiamo le foto.- ci mostrò alcune foto: tutte ritraevano un individuo, provabilmente maschio. Purtroppo, era completamente bardato, e non si capiva esattamente come fosse..-il soggetto in questione è stato chiamato dalla GUN "N". secondo le fonti, stà cercando qualcosa qui su mobius.- shadow, con tono quasi scocciato provabilmente per me, e non per altro), chiese al comandante, mentre giocherellava con i suoi indibitori:- e non poteva chiamare altri agenti per una missione del genere?- il comandante rispose, prontamente.-no. il soggetto in questione.. ha ucciso parecchie persone, ierio sera, e l ha fatto con estrema facilità. Un agente normale non riuscirebbe a competere con lui. Agente Shadow, lei può fermare "N"..e tu, Nehikari- aggiunse - potresti avere informazioni sul portale. Sopratutto, devi trovare un metodo per chiuderlo. di sicuro, il soggetto "N" tornerà al portale da cui è arrivato fin qui. Siamo già sicuri del fatto che "N" non è in grado di aprire portali dimensionali, quindi dovrà tornare in zona. Shadow, lei è incaricato di catturare e proteggere l'agente Nehikari, mentre lei, agente Nehikari, deve riuscire a scoprire più informazioni possibili sul soggetto in questione.-.
Sia io che Shadow non eravamo affatto contenti. Io per il puro fatto che mi sarebbe piaciuto combattere e divertirmi: Shadow per il fatto di dovermi proteggere. Il comandante, dopo le ultime raccomandazioni formali, ci congedò.
usciti dall' ufficio, provai a parlare a Shadow.-piacere, io sono l'agente nehikari! è un piacere avere a fare con lei!-. Mi limitai a questo, per il puro fatto che sapevo già del carattere difficile di Shadow, per nulla simpatico da quanto mi dicevano alcune fonti, e un pò troppo "superiore".Shadow, come risposta, iniziò a criticarmi, come avevo previsto.- sei stata tutto il tempo a guardarmi, davanti al comandante. Potresti evitare di fissarmi?..-. Evidentemente scocciato, iniziò a scendere le scale, con me che lo seguivo a ruota. Ma la sua coda...ea così...irresistibile!non riuscivo a non guardarla..tesi una mano, incantata dalla sua coda: come faceva una cosa così adorabile ad appartenere ad un tipo come Shadow?...per poco non la sfiorai..e poi, inciampai dalle scale. Ruzzolai come una cretina fino all'ultimo gradino, e caddi, distesa per terra. Shadow sorrise: un sorriso un pò provvocatorio e divertito. Mi rialzai da sola. fortunatamente non mi ero fatta nulla...- ecco perchè hai bisogno di una guardia del corpo. se non sai neanche scendere delle scale da sola...- me lo disse con tono provvocatorio.
-Non ti preoccupare, caro il mio Shadow, anche io ho le mie sorprese..- pensai, tra me e me. Entrambi ci diressimo verso il luogo indicato.Chissà come sarebbe andata a finire!...

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Capitolo 2
*** GUARDIA DEL CORPO! ***


avevamo raggiunto finalmente il portale. Era molto bello da vedere: il portale aveva una forma perfettamente traingolare, ed era colorato con varie sfumature di azzurro elettrico. Il portale era molto più grosso di quanto mi aspettassi: avrà avuto un diametro di circa 10 metri! Rimasi affascinata davanti al fenomeno: pensare che quell'insieme di luci e colori poteva portare a un mondo differente dal nostro...era fantastico! Shadow, a differenza di me, non sembrava per nulla sorpreso. Accesi il mio computer, che mi ero portata in borsa, e lo attaccai ad alcuni miei apparecchi di mia invenzione, il tutto con gesti ormai per me abituali e meccanici. Iniziai ad analizzare i dati del portale, mentre Shadow si sedette lì vicino.-Dovremmo aspettare un bel pò.- dissi a Shadow. sinceramente, non sapevo neanche come comunicare con lui. Era freddo, non sembrava interessato a nulla se non alle sue missioni e sopratutto sembrava intenzionato a non legare con nessuno. Ma alla fin fine, così come era riuscito a legare con Omega e Rouge, forse sarei riuscita anche io a conversare con Shadow, magari evitando di fare la stupida...il problema era trovare l'argomento! Rimasi a lungo zitta, mentre digitavo vari codici al computer. Incredibilmente, lui fù il primo a parlare.-Cos hai scoperto?- mi disse, semplicemente. sempre meglio che niente...-il lavoro stà andando bene. ho già scoperto che tipo di mondo dovrebbe essere. Si tratta di un mondo parallelo a Mobius, e non di un universo del tutto a sè stante. Adesso stò cercando di capire come si possa chiudere...- Shadow non rispose. La situazione era troppo calma e noiosa per i miei gusti. Se Shadow era così antipatico...mi sarei divertita lo stesso, con o senza di lui! -Shadow, dimmi un pò, hai una ragazza?-.Volevo prendermi un pò gioco di lui: sapevo benissimo che non ne aveva, volevo solo movimentare un pò la situazione...tutto quel silenzio non lo potevo sopportare! Shadow fece di nò con la testa, stizzito e infastidito dalla mia domanda. - Anche se fosse, potresti farti i fatti tuoi?- come risposta, misi la musica sul computer, da brava ragazzina adolescente rompiballe, e la misi a tutto volume...-i vecchietti a volte non sentono bene!- pensai, ridacchiando. Forse al vecchio Shadow non sarebbe piaciuto...ma non potevo mica rimanere morta tutto il tempo!
dopo aver messo la musica, Shadow si allontanò da me, evidentemente annoiato, o comunque infastidito. lo sentii solo borbottare qualcosa riguardo "agli agenti di oggi".... Lo ignorai, e iniziai a canticchiare tranquilla, continuando il mio lavoro...

passarono delle ore, e il malintenzionato non si era ancora fatto vedere. Per di più, non ero riuscita ancora a scoprire come chiudere il portale..ero fortemente annoiata. Mi sarebbe piaciuto andarmene, fare qualcosa o almeno avere qualcuno con cui conversare di cose "baka", ma non riuscivo a parlare con Shadow se non per il lavoro. Per di più, avevo fame...-Shadow, andiamo a mangiare? potremmo prendere qualcosa in qualche bar qui vicino...- Shadow, per una volta, acconsentì: fortunatamente, provava fame! o saremmo rimasti lì a romperci le scatole ancora per molto...immaginai omega e shadow, insieme, cosa avrebbero fatto. forse, in quel caso, sarebbe stato shadow a rompere le scatole per andare a mangiare!..
e poi, avevo un idea. Un idea per fare qualcosa di divertente insieme, per quanto sembrasse improponibile con Shadow...- Shadow, ti propongo una sfida- Shadow mi guardò strana: aveva uno sguardo misto tra lo scocciato, l'interessato e il divertito. Lo stavo prendendo!-facciamo una gara di chi mangia di più?- Shadow mi guardò un attimo, della serie "mi stai prendendo in giro?", come avevo previsto.-non mi interessa- disse, semplicemente. provabilmente, pensava che mi sarei fermata lì, intimidita dal suo temperamento. shadow era come un pezzo di ghiaccio: freddo, resistente e estremamente pericoloso, ma si sà: i pezzi di ghiaccio si sciolgono con il caldo.. -beh, evidentemente la forma di vita perfetta vuole solo cibi di qualità e ha uno stomaco delicato. Pensavo che un arma di distruzione di massa fosse capace di sopportare un pò di panini...- Shadow, stuzzicato, reagì, finalmente.- Se credi di battermi, ti sbagli.- finalmente, vidi la sua bocca allargarsi un attimo in un sorrisetto beffardo, per poi richiudersi, come per non mostrare le sue emozioni.gli balenava qualcosa negli occhi...- chi perde paga il conto a tutti e due!- Shadow accettò: entrammo dentro un locale di "cibo spazzatura", e iniziammo a ordinare tutto ciò che conteneva grassi. Vedere Shadow a tavola era uno spasso: tanto ordinato e composto normalmente, e poi lo vedevi afferrare panini più grossi della sua faccia e mangiarli voracemente, senza mantenere il suo rigoroso ritegno. Anche io, però me la stavo cavando niente male..se avesse saputo che la piccola volpe davanti a lui era una professionista in questo genere di gare, forse non avrebbe accettato la scommessa!...

e mentre mangiavamo, mentre sembravamo degli enormi buchi neri intenzionati a risucchiare le stelle circostanti fino alla profondità della loro anima, da un altra parte era appena partito un progetto...



erano passate un pò di ore. quel maledetto animale...mi era sfuggito...
quella specie di lupo...era un degno avversario, dovevo ammetterlo. ma rimaneva per me comunque un bambino, un semplice ragazzino che pretendeva di riportare la pace su Elios semplicemente sconfiggendomi...illuso!si vedeva che non aveva attraversato secoli di storia, che aveva solo assaporato il sapore della guerra e della morte...
il mio nome è sconosciuto ai più. nessuno, e dico nessuno, conosce il mio nome, le mie intenzioni o la mia storia. sono un personaggio avvolto nel mistero, un essere nato dall'oscurità...
il piccolo gruppo di ribelli era scappato. era solo stato un piccolo contrattempo per il mio piano, ma dopo tutto..che importava?mi dispiaceva solo non essere riuscito a uccidere il ragazzo.
ma il tempo era dalla mia parte, bastava solo aspettare, avere pazienza, e sarebbe tornato...
-tic, toc, tic, toc-
iniziai a camminare per i corridoi del palazzo.
il tempo...cos'è il tempo?il tempo è tempesta. una tempesta incredibilmente impercettibile, di cui ci si accorge solo nel momento in cui si stà per morire...di solito, non si pensa al futuro. le persone comuni tendono a pensare solo all'immediato, e non alle conseguenze delle loro azioni.
per me, però, il tempo è un amico. a differenza degli altri eliosiani, non mi corrode lentamente. la mia pelle è giovane, il mio corpo è agile e scattante e i miei pensieri sono chiari. solo gli occhi, specchio dell'anima, possono far capire chi sono realmente: occhi rossi come il sangue, profondi e inquieti, sempre alla ricerca di qualcosa...il tempo mi ha donato saggezza, esperienze e capacità oratorie elevate...
quanti anni ho?non saprei. secoli, forse addirittura millenni di storia...

avrei aspettato per la mia vendetta...

poi, dei passi. era un piccolo gruppo di miei soldati, che portavano con loro la mia ragazzina.
di nuovo!...
amashi mi sorrise, un sorriso falso, ovviamente...
amashi era una ragazza molto bella. sinceramente, in tutti i secoli della mia vita, non avevo mai visto una ragazza di tale bellezza. i capelli lunghi e lucenti, dai riflessi argentati,erano di colore azzurro intenso: ammirandoli, sembrava quasi di vedere il cielo, o il mare...era una ragazzina piuttosto piccola di statura, dall'aspetto delicato: in realtà, però, nascondeva un carattere d'acciaio.
ed era "mia figlia".
amashi sbuffò, e mi guardò con sguardo implorante. evidentemente, non gli piaceva il fatto che fosse trattenuta dalle guardie.
-lasciateci soli- ordinai. i soldati obbedirono immediatamente, e uscirono dalla stanza. subito, amashi iniziò a parlare, in modo piuttosto irritato.
-naga..io voglio uscire da qui!non posso sempre starti accanto, rimanere rinchiusa in questo castello insieme a te e a chi ti stà vicino!...ti prego, padre!voglio uscire!...-
era la terza volta, questo mese. da un annetto, amashi si era impuntata: voleva uscire dalla reggia. si definiva abbastanza "grande" per uscire dal castello..ma avevo paura per lei. se si fosse fatta male?..per di più, qualche nostro nemico avrebbe potuto rapirla, e magari chiedermi un riscatto, o chiedermi di arrendermi...
risposi con voce ferma e decisa.- amashi, ti ho detto mille volte le mie motivazioni. non sei sola, ci sono io, riceviamo visite dalle altre tre grandi comandanti in continuazion..-
-appunto!- esclamò, spazientita. - sempre le stesse persone!...naga, voglio crescere!voglio imparare a scoprire il mondo! non posso rimanere qui!...tu hai potuto condividere e mettere i tuoi pensieri in confronto con miliardi di persone e diventare saggio..non puoi negarmi la saggezza!-
aspettai che finisse di sfogarsi. come al solito, l'avrei avuta vinta io..alla fin fine, per quanto fosse forte caratterialmente, era sempre una ragazzina!aspettai che finisse il suo discorso, con calma, ascoltando le sue motivazioni, senza mai interromperla.
-..insomma, non puoi negarmi una vita!- finì per dire, piuttosto arrabbiata.-lo faccio per il tuo bene, lo sai. ora, fila in camera. non c'è bisogno che ti ripeta le mie motivazioni un altra volta...-
amashi si zittì. stranamente, però, non sembrava avere il solito sguardo afflitto, ma aveva una certa ira negli occhi, e qualcos altro...
-voglio una guardia del corpo!- esclamò, decisa.
la fissai un attimo, spiazzato. era la prima volta che mi chiedeva qualcosa...
rimasi un attimo zitto. cosa potevo fare?...alla fin fine..era giusto. e l'idea non era neanche così sbagliata...
ma a chi potevo affidarla?..
-ci penserò.- risposi, semplicemente. una cosa che hanno sempre elogiato del mio carattere è il fatto che le promesse le mantengo...




poche ore dopo, ero chiuso nei meandri della mia biblioteca. era un luogo disordinato, polveroso e pieno di mistero: io stesso non ricordavo quanti volumi ci fossero dentro, e la grandezza del salone, pienissimo di grossi volumi dall'aspetto più o meno antico. I libri per me sono sempre stati una cosa preziosa: nessuno, neanche i domestici, ha mai varcato la soglia della porta della mia biblioteca. Certo, per questo fatto il disordine regnava sovrano, in quanto, pur essendo un demone, il mio lato umano e disordinato era rimasto invariato..ma certe cose è meglio tenerle segrete.
con calma, cercavo nei miei archivi, con calma innaturale..
-colour, project colour...!eccolo!..- afferrai un fascicolo di fogli, e lo iniziai a sfogliare, avidamente. iniziai a scorrere i vari nomi contenuti nel registro...
chi erano i colour?beh, ve lo spiego brevemente.
una ventina d'anni fà, era stato creato il progetto "colour". questo prevedeva la costruzione di potentissimi robot, dalla personalità umana. ognuno di essi, però, aveva delle cose in comune: la fedeltà al proprio padrone, il desiderio di pace, l'incredibile capacità del coraggio.
purtroppo, però, il progetto era fallito. proprio perchè quei robot erano fedeli agli umani con cui erano legati, dimenticarono il loro obbiettivo: si dimenticarono del fatto che dovevano portare la pace, e diventarono umani qualsiasi, legandosi spesso ai loro padroni e ai loro "amici"..
non pensavo che avrei mai ripreso in mano quei fascicoli, in quanto era un progetto fallito tanto tempo fà..ma dovevo tentare.
io non ero umano. sarei riuscito a far funzionare uno di quei robot..li avevo visti con i miei occhi. ero sicuro che potevo fidarmi di uno di loro, di certo di più che con qualsiasi umano..
iniziai a sfogliare i vari nomi. pian piano, però, mi lasciai prendere dallo sconforto. più scorrevo sui vari nomi, più scoprivo che i robot in questione erano ormai scomparsi. pian piano, iniziai ad abbandonare l'idea..
poi, tre scritte.
-alpha 001 - white the robot dog - rubato. alpha 002 - grey the robot dog - rubato. beta 002 - black the robot dog - rubato.-
rimasi immobile, un attimo, e sorrisi.
-white, eh?..-
sorrisi.

white the robot dog. il robot rubato. lo conoscevo...
era un arma micidiale, un robot molto potente. ed era ancora vivo. faceva parte dell'esercito del gruppetto di ragazzini che era arrivato poco prima... e sopratutto...sapevo da dove veniva.
-mobius-dissi, a denti stretti.soddisfatto, lasciai il fascicolo, e corsi di sopra.avrei trovato "grey" o "black" lì, e sapevo anche esattamente in che città di quel mondo parallelo...
e magari...
avrei anche ritrovato il leggendario sonic the hedgehog.
chissà...



nehikari era andata. io, grey the robot dog, ero più che stufo: che noia stare in casa!-nehikari a spassarsela, e io qui, da solo...-
sbuffai, di nuovo.
..non avevo manga nuovi da leggere, e non avevo voglia di guardare la tv in quel momento...presi le chiavi di casa. poi, presi dei soldi: avevo una terribile voglia di comprare qualche manga nuovo, sarei passato in fumetteria durante la passeggiata...uscii fuori.
-almeno mi godrò un pò di sole!..-
iniziai a passeggiare per le strade di central city. alcuni venditori, vedendomi, mi salutarono gentilmente: ricambiai, con un sorriso. In zona sono piuttosto conosciuto: tutti dicono che sono un ragazzino molto gentile, e stò simpatico alla maggior parte delle persone che incontro. il problema è fare amicizia..
finalmente, stò per raggiungere la fumetteria della zona. è un negozietto piccolo, ma ben fornito: purtroppo, non è in una bellissima zona, e lo sò bene..
non c'ero mai andato da solo, prima di allora. non pensavo ai possibili pericoli che può ritrovarsi un ragazzino di dodici anni (d'aspetto), pieno di soldi, in un quartiere del genere..
infatti, la fortuna non fù a mio favore.
si avvicinarono a me 5 ragazzi, parecchio più grandi, prima che raggiungessi il negozio. mi ritrovavo in una stradina buia, senza negozi e poco frequentata: il caso volle che, purtroppo, i ragazzini erano i bulletti della zona..
-hei, bambinetto! non sei mica quello che viene sempre accompagnato dalla mamma?- sghignazzò uno di loro, divertito. evidentemente, ero già sotto la loro mira da tempo..
-perfavore...lasciatemi in pace..- mormorai, inquieto. la situazione non mi piaceva per nulla...-hei, bamboccio! che ne dici se facciamo un bel gioco?- disse una ragazzina. questa si avvicinò a me, e mi prese per il muso, bloccandomi. spaventato, cercai di ribellarmi, ma altri due ragazzi mi bloccarono le mani, mentre gli ultimi due frugavano nella sacchetta che mi ero portato dietro e prendevano tutto ciò che volevano. ero spaventato: pian piano, sentii i sensi affievolirsi...riuscii solo a sentire i ragazzini che si staccavano da me, intenzionati a scappare..e poi il vuoto.

bastardi. non c'era altra definizione per quei codardi che se ne stavano aprofittando di un ragazzino più piccolo di loro...
misi la mano sulla spalla di uno dei ragazzi che avevano bulleggiato grey: questi si girò, e appena mi vide, si sorprese non poco.
la mia pelliccia era diventata nera. gli occhi, prima entrambi rossi, adesso avevano colori diverso: uno di essi, infatti, era diventato azzurro ghiaccio. non c'era più grey, il ragazzino gentile, su quella strada.
c'ero io. Black. il robot "abusivo", la doppia personalità di grey: colui che avrebbe fatto pentire quei deficenti di essere nati!
prima che il ragazzo potesse proferire parola, gli tirai un calcio in bocca, con forza. subito dopo, diedi un trattamento simile a tutti quanti: li presi e li torturai un pò, senza fargli nulla di veramente grave, ma spaventandoli un sacco. riuscii a riprendere i soldi: nel frattempo, mentre li raccoglievo, il gruppetto scappò via, senza proferire parola, terrorizzato...
sorrisi, vedendoli scappare. idioti!...
iniziai a stiracchiarmi, e a toccare le mie membra. era bello sentire di avere un corpo, ogni tanto..sono quelle piccole cose che gli umani danno per scontate, ma che per un persona messa nella mia situazione non è per nulla banale..
diciamo pure che, personalmente, era per me più scontato menare dei bulli che il fatto stesso di esistere...mi sedetti. non avevo voglia di fare nulla: volevo solo godermi un pò di sole, finchè non sarebbe tornato grey...
poi, dei passi.
mi girai un attimo, con la coda dell'occhio.non era uno dei ragazzini di prima, era una ragazzina, che stava passando...
poi, la sorpresa.
la ragazzina si fermò.
e mi guardò!...
-ciao, black. io mi chiamo amashi...piacere di conoscerti!-
la ragazzina sorrise. io rimasi un attimo spiazzato...parlava veramente con me?...dietro di lei, un ragazzo, di circa 20 anni, mi guardava, con fare gentile.
- salve, black. è da tanto che non ti vedo...-

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