Cercasi donna di indubbio coraggio

di Erin87
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Cospirazione e cospiratori ***
Capitolo 3: *** Quando c'è l'organizzazione c'è tutto ***
Capitolo 4: *** Cambio di programma ***
Capitolo 5: *** Adotta un Piton ***
Capitolo 6: *** Arpionata la polla, c'è bisogno di un piano ***
Capitolo 7: *** Ultimi ritocchi al piano del secolo, ovvero Giochiamo a trovare la magagna ***
Capitolo 8: *** La cena, ovvero Fascini a confronto (parte prima) ***
Capitolo 9: *** La cena, ovvero Fascini a confronto (parte seconda) ***
Capitolo 10: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


"La miseria, Potter! Ancora una parola e ti Crucio!".

Un certo ex Signore Oscuro dal colorito pallido era scattato in piedi, le mani sui fianchi e il piedino che tamburellava nervoso per terra.

"E ora che ti prende?".

"Sono ore che parli di Piton! Ore!".

"Parli facile tu, non hai una moglie insidiata da un enorme pipistrello unticcio" mugolò James Potter risentito, le braccia conserte.

La situazione stava davvero degenerando. Decisamente. Con la scusa di parlare della nostra infanzia e di tutto quel che ho passato per difendere tuo figlio, Mocciosus era riuscito, con ragioni purtroppo inoppugnabili, ad appiccicarsi a Lily Potter, prendendosi, probabilmente per la prima volta dalla sua dipartita, una sana e pungente rivincita sull'ex Grifondoro.

Il problema era che sua moglie trovava la situazione assolutamente normale.

"Con tutto quello che ha fatto per noi!" gli ripeteva, alzando man mano la voce "Ti ricordi che se nostro figlio è vivo lo dobbiamo a lui? Sei solo un'ingrato, James Potter! E bada bene, se ti sento ancora lamentare, dovrai abituarti all'idea di un matrimonio castissimo, d'ora in poi!".

Una minaccia che aveva avuto senza dubbio i suoi effetti.

Ecco, non che avesse smesso di lamentarsi. Era solo cambiato il pubblico.  

"Ramoso, sai che quando si tratta di insultare Mocciosus sono il primo" si intromise Black "ma, ecco... farlo per quattro ore filate, mi sembra, come dire? esagerato e patetico".

"Amico infido, quadrupede pulcioso!".

"Io pulcioso e tu cornuto!".

Una luce rossastra omicida scintillò per un attimo dietro le lenti a fondo di bottiglia di James Potter.

"N-no Jamie... che hai capito..." balbettò Sirius Black, valutando nel frattempo le possibili vie di fuga "Non volevo dire... insomma... io sono un cane... tu un cervo... i cervi portano le corna, n-no??".

"Va bene!!" si interpose tra i due il buon Voldemort "Va bene! Basta drammi e più fatti. Qui ci vuole una soluzione drastica!".

"Lo facciamo a fette e lo usiamo per attirare i Thestral?!".

"Eviterei Potter," fece un esasperato Lord Oscuro davanti all'improvvisamente ritrovato sorriso speranzoso del suo compare "ma come idea magari la ricicliamo per un'altra volta. Magari con Minus. Comunque, tornando al discorso, pensavo a tutt'altra tenica. Ragiona: se lo torturiamo, Lily lo difende e la situazione non migliora, no? Anzi, peggiora. Ci serve qualcosa, invece, per togliergli tua moglie dalla testa".

"E sarebbe...?".

"Non è ovvio? Bisogna trovargli una donna".

Attimo di silenzio sgomento e incredulo.

"Una donna?" fece Black "Una donna?! Ma sei impazzito? Ti immagini la scena di noi tre ad attaccare ovunque manifestini con scritto A.A.A. Cercasi donna di indubbio coraggio??".

"Non ho detto che sarà facile," sospirò l'altro "ma è un'idea. In questo momento Black, ti posso assicurare che pur di non sentir belare il tuo migliore amico farei di peggio. In altri tempi avrei semplicemente castato un Avada Kedavra, ma ultimamente mi riesce difficile. Comunque, non sarà una missione così impossibile... Siamo nell'aldilà. Di donne ce ne sono un'infinità. Possono essere anche centenarie, ma qui abbiamo più o meno la stessa età. Pensate! Milioni e milioni di femmine tra cui scegliere. Una col senso dell'orrido ci sarà!".

 

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Capitolo 2
*** Cospirazione e cospiratori ***


"Ma tu ci credi davvero a questa storia?".

James Potter guardava il suo migliore amico con aria dubbiosa. Non era assolutamente convinto del piano appena progettato dal suo ex assassino. Soprattutto perchè l'idea veniva dal suo ex assassino. Oddio, si era rivelato un ottimo elemento per escogitare nuove e fantasiose torture. E non desiderava niente di meglio che vedere Mocciosus lontano anni luce da Lily. Ma, insomma... un piano che non comprendesse Piton torturato... un piano indolore, progettato da Voldemort?!

Non era verosimile.

"Perchè no? Potrebbe essere una soluzione" gli rispose Sirius "Non sarà una passeggiata, ma se riuscisse ti toglieresti il pipistrello dai piedi e eviteresti di mettere in pericolo la tua vita sessuale, tutto in un colpo solo. Non male no?".

"Mmm. E' che non mi vedo a progettare piani pacifici. Non è da me. A proposito, dov'è il pensatore di quest'idiozia?".

"Non ne ho idea. Credo sia andato a cercare sostenitori".

"Sostenitori?!".

"Beh, ti aspettavi di setacciare l'intero aldilà solo in tre? Hai idea di quanto sia grande questo posto? Più gente riusciamo a raccimolare, meglio è".

Come a conferma delle parole di Sirius, videro avvicinarsi un piccolo gruppetto.

"Ordunque!" esclamò un esaltato Voldemort dopo averli raggiunti "Loro ci daranno una mano!".

Loro si rivelarono essere Remus Lupin, Fred Weasley e Albus Silente.

"Evviva, evviva, ma che bel nutrito gruppo" disse Potter in tono funereo "Ora sì che potremmo setacciare velocemente l'aldilà".

"Oh beh... Meglio pochi ma buoni!" tentò Sirius.

"Esatto Black. Questi baldi giov... Questi baldi uomini" cambiò registro Voldemort dopo essersi ricordato di Silente "ci aiuteranno nell'impresa. Ora definiremo con chiarezza i rispettivi compiti, dopo di che cominceremo subito!".

"Voldemort, non che io mi fida delle tue capacità manageriali, eh, ma com'è che hai trovato così poche persone? Eppure gente che odia Piton ce n'è. Se non altro ex studenti che cercano vendetta".

"La pensavo anch'io così Black, ma poi ho pensato che se l'idea si fosse troppo diffusa, avremmo corso il rischio che arrivasse alle orecchie di Piton, o peggio, a quelle di Lily. Loro conoscono bene la situazione, sono persone fidate... se ci organizziamo per bene ce la faremo".

Il discorsetto evidentemente funzionò, perchè li vide annuire e tacere. Molto meglio così, così potè evitare di raccontare che in realtà ogni persona a cui aveva chiesto aiuto, quando aveva chiarito in cosa consistesse il piano, era scoppiata in fragorose risate che rasentavano le convulsioni, all'idea di riuscire a trovare anche solo un mammifero di sesso femminile per Piton.

"Beh, arriviamo ai fatti. Che pensavi di fare?" fece Fred.

"Non ho un piano ben preciso" ammise il Lord "ma credo che l'unica cosa da fare, per quanto lunga e impegnativa, sia di fare un censimento delle donne che stanno qui".

"Hai idea di quanto tempo ci prenderebbe una cosa del genere? Sarà un lavoro immenso!"

"Possiamo circoscrivere il campo" si intromise Silente, con la sua voce pacata "Non ci prenderà poi tutto il tempo che si potrebbe credere. Mi limiterei alle signore di lingua inglese, o anche se straniere, almeno che siano in grado di parlare in modo abbastanza fluente la nostra lingua. E mi limiterei al settore magico, non è il caso di cercare anche quello Babbano: donne già qui ce ne sono abbastanza, credo. Che ne dite?".

"E' già più fattibile" ammise Sirius.

"Dopo potremmo man mano scremare la lista in base ai gusti e le preferenze di Severus".

"Ah beh, che gli piacciano le rosse già lo sappiamo" grugnì James, improvvisamente accigliato.

"Io credo che stiamo trascurando un punto essenziale" intervenne Remus.

"Quale?" fece Voldemort, assolutamente infastidito che qualcuno potesse trovare anche solo una falla nel suo ingeniosissimo piano.

"Mettiamo di riuscire a fare la lista. Mettiamo di poter trovare un certo numero di potenziali candidate. E poi? Cosa dovremmo fare? Chiudere la malcapitata e Piton in una stanza e dir loro: «Provate a fare amicizia, magari da cosa nasce cosa!»??".

Grugnito di assenso generale.

"Potrebbe esserci un'altra soluzione" venne fuori Sirius, un guizzo da vero Malandrino negli occhi "Potremmo mettergli la pulce nell'orecchio che, se magari lui provasse ad interessarsi ad altre donne, Lily potrebbe ingelosirsi e interessarsi finalmente a lui. In fondo, la tecnica della gelosia in questi casi è la più gettonata, se la berrà".

"Non potremmo tenere mia moglie fuori dalla situazione?!".

"Oh, piantala Potter" sbottò esasperato Voldemort "E' proprio per lasciare definitivamente tua moglie fuori dalla situazione che stiamo facendo questo. Quindi meno lagne e più partecipazione. L'idea mi sembra ottima, quindi ora bisogna decidere chi interpreterà la parte del saggio consigliere. Noi quattro" e indicò se stesso e gli altri tre Malandrini "siamo da escludere".

"Al professor Silente dà sempre ascolto..." fece Fred Weasley.

"Credo di poterlo fare" asserì Silente lisciandosi la lunga barba.

"Inutile dirti che dovrai ammorbidirlo per bene" gli consigliò l'Oscuro "Dovrai evitare di frequentarci per un po', ascoltarlo frignare riguardo le sue pene d'amore. Quando avrai riacquistato del tutto la sua fiducia, gli darai il tuo consiglio su come conquistare la rossa. Per allora, noialtri dovremmo essere riusciti a trovare delle papabili candidate. Tutti d'accordo?".

I cinque davanti a lui annuirino entusiasti.

"Ottimo! Che la cospirazione cominci, allora!!".

Spazio dell'autrice:

Volevo ringraziare moltissimo chi ha letto e commentato. In particolare, grazie alle persone che hanno inserito questa cosetta nelle loro storie preferite. Ora, i miei grazie e le mie risposte a chi ha gentilemente commentato:

CHIARUCCIAPUCCIA: Davvero odi James?? Ti dirò, in modo diverso io li adoro entrambe... Non è che mi piacciano gli spacconi, ma credo che quel poveraccio di James si sia fatto perdonare! Comunque, tranquilla, i prossimi 5 capitoli sono pronti pronti, mancano sono gli ultimi due. Seguimi ancora!! Grazie 

VICKYN:  Ahah, aspetta a rotolarti, la parte più diabolicamente demenziale di questa storia dve ancora venire... =P  Grazie mille, e seguimi ancora!!

TAYLA: Ti assicuro la massima originalità, tranquilla... credo davvero di aver introdotto un genere nuovo... c'è un'intera serie a tema! Seguimi ancora, e mi saprai dire!! Grazie 

_BELLABLACK_: In effetti c'è un certo gemello che aspetta di entrare in azione... avrà anche lui il suo momento di gloria!! Continua a leggere e vedrai! Grazie

HOCUSPOCUS: Ciao cara! Nonostante avessi fatto fioretto di essere votata unicamente ad Accio, ho pensato di allargare il mio pubblico! Vedremo se il tuo finale coincide con il mio... Io l'altro giorno ho avuto in mente una scena meravigliosa per l'ottavo capitolo... una scenetta piccina piccina, ma semplicemente geniale XD. Che dirti? Continua a leggere e la vedrai! Bisous

BEKY: Per vedere la martire c'è ancora qualche tempo, nel frattempo goditi le fasi del diabolico piano!! A presto, e grazie!

ANTOTE: Prevedo di aggiornare relativamente presto, quindi don't worry! A prestissimo!

ALEXIS MCGRANITT: Questa era l'ultima fanfiction, e l'unica a capitoli, di una lunga serie di demenzialità dall'aldilà, durante le quali Voldie è diventato, per così dire, il sostituto di Codaliscia (a James serviva qualcuno che odiasse quanto lui Piton... e chi meglio del buon Lord??)... e ti posso assicurare, che tra lui, James e Sirius, la lotta per Combinaguai Capo è davvero ardua! Remus come vedi è già arrivato, ma non è esattamente un'anima malandrina... diciamo che è piuttosto un grillo parlante. Parlante e petulante. Continua a seguirmi e vedrai!! a presto!

Grazie  a tutti, e a prestissimo!!

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Capitolo 3
*** Quando c'è l'organizzazione c'è tutto ***


Nonostante le più rosee previsioni di Silente, l'incarico di censire ogni singola madamigella trapassata non si rivelò essere poi tutta questa passeggiata.

Senza contare l'enormità del lavoro, la stanchezza e la noia di dovere marcare nomi, misure e altri particolari, ci si mettevano le stesse candidate a rendere, sempre se possibile, quella parte del piano assolutamente impossibile.

"E perchè dovrei dirle da dove vengo o cosa facevo in vita? E' forse del Magifisco? Dovete perseguitarmi anche qui?! Per quel caso di collusione coi Goblin non avete prove!".

"Qui bisogna inventarsi una scusa" fece infine un disperato James Potter "A questo quel genio di Voldemort non aveva pensato. Ma a qualcosa dobbiamo pensare. Hai visto l'ultima? Mi ha inseguito per un chilometro buono brandendo una scarpa col tacco".

"La causa?" chiese il suo migliore amico, completamente esausto, gli occhi chiusi.

"Ah, non ne ho idea... Ma conosci le donne, no? Fai una qualsiasi domanda, e per loro ledi la loro privacy. Valle a capire. E nel frattempo io mi sono beccato un tacco da dodici nel collo perchè le ho chiesto quanta esperienza avesse in materia di sesso".

Sirius Black compì l'immenso sforzo di aprire i suoi stanchi occhioni grigi per fissare il suo migliore amico con un'aria di assoluto compatimento.

"Oh, davvero non riesco a capire come mai abbia reagito così!".

"Inutile che tu faccia il sarcastico. Sono domande da fare".

"Senti, per il momento non potremmo limitarci a marcare se sono bionde, more, inglesi o straniere, da dove vengono e altre domande preliminari simili? Abbiamo già abbastanza da fare! Quando avremo scremato il gruppo, e avremmo saputo qualcosa da Silente, allora potrai sbizzarrirti! Nel frattempo, troviamo una scusa per poterle interrogare".

"Che ne dici di un finto sondaggio? O un finto concorso di bellezza, le donne impazziscono per queste cose".

"Mah, non ci cascheranno mai...".

"Allora? A che punto siete?".

James Potter e Sirius Black si voltarono di scatto. Remus Lupin e Fred Weasley erano in piedi dietro di loro, sorridenti e con una pila infinita di carte tra le braccia.

"Beh, andiamo bene..." tentò Black.

"Sì, ci serve giusto ancora un po' di tempo..." fece James.

"Non avete cavato un ragno dal buco, vero?" chiese Remus, tranquillo.

I due si guardarono. Inutile rispondere, le loro facce erano già abbastanza eloquenti.

"E' che non reagiscono bene, Remus! Non sembrano amare le nostre domande!".

"Strano, con noi non hanno fatto storie, erano ben disposte..." disse un perplesso Fred Weasley.

"E come avete fatto?".

"Abbiamo detto loro che stavamo facendo un sondaggio per un concorso di bellezza...".

Sirius Black cominciò incomprensibilmente a fischiettare e a guardare altrove, proprio mentre il suo migliore amico lo stava letteralmente incenerendo con gli occhi.

"Comunque direi che anche così non avremo problemi" fece Remus, pragmatico come sempre, scorrendo con gli occhi le varie liste "Qui abbiamo abbastanza nomi. Severus potrà scegliere tra la più vasta gamma di donne".

"Quindi, ora qual è la prossima parte del piano?" chiese James.

"Catalogare direi. E dovremo farlo accuratamente. Questa sarà la parte che ci porterà via più tempo. Ma almeno quando Piton darà gli estremi della sua donna ideale, avremo già pronta una lista da presentargli. Sarà un lavoro immenso, quindi dividiamoci i compiti".

"Ok, ok... ma Silente? Com'è che quando c'è da lavorare quel vecchio finisce sempre per scomparire?".

Remus si trattenne a fatica dal rollare gli occhi.

"Il vecchio Sirius, ovvero il più stimato Preside di Hogwarts, nonchè mago di inestimabile talento e potere, è, come previsto dal piano, a fare la sua parte! Doveva evitarci per un po', ricordi, canide dei miei stivali?".

"Quello semmai era un gatto, Remus. Dai, fai meno la maestrina e cominciamo".

"Con te è inutile ragionare..." soffiò Remus, distribuendo fogli ai tre.

 

Due ore e parecchi termos di caffè forte dopo, i quattro cospiratori erano sull'orlo dell'esaurimento.

Parecchie volte furono tentati di mollare, ma a tenere insieme il gruppo era l'assoluta certezza che, se avessero fallito il piano, entro pochi minuti un certo cervo di loro conoscenza avrebbe ricominciato a piagnucolare insopportabilmente.

"Allora, qui ho catalogato tutto per colore dei capelli" sbadigliò Fred.

"Io sto finendo la lista delle nazionalità... Sai, dobbiamo ringraziare Voldemort in questo frangente: la stragrande maggioranza delle signore defunte è britannica" disse Remus.

"Hip-hip urrà per il più grande sterminatore del mondo magico allora" mugolò James, stirandosi le braccia "Qui c'è l'elenco per colore degli occhi. Cosa manca?".

"Mestieri e hobby, credo. Sirius, la tua lista è pronta?".

"Sì, e posso anche dire di esserne davvero fiero. Catalogata con precisione millimetrica".

"Ok... Forse è meglio se me la fai vedere" disse Remus, tendendo la mano. Quando Sirius era davvero fiero di qualcosa, non era mai un buon segno. E non aveva imparato a smentirsi da morto.

"Sirius" incomiciò Lupin, tentando di dominare un tic nervoso all'occhio "Ti avevo assegnato l'elenco Mestieri e hobby. Com'è che invece tu hai stilato una lista su Misure di reggiseno?!".

"Non è una semplice lista di misure!" esclamò l'altro, offeso "Sono anche segnate circonferenza, coppa e consistenza. Ora, non è che abbia toccato con mano, ma ho un occhio esperto" concluse compiaciuto.

Il tic di Remus aveva assunto proporzioni allarmanti.

"Respira" fece Potter ficcandogli un sacchetto di cartone davanti alla bocca "Inspira ed espira. Dei bei respiri profondi...".

 

Spazio dell'autrice:
Ringrazio davvero moltissimo le sei persone che hanno aggiunto la storia tra i preferiti. Siete 16 in tutto finora. Vi adoro!!
Ora, le mie risposte ai commenti...
VICKYN: Ti dirò, anche a me dispiace per Piton, lo adoro davvero, ma in questo contesto mi diverto davvero troppo a maltrattarlo, me sadica!! Mi fa piacere che questo Voldemort ti stia simpatico, secondo me è davvero un comico incompreso XD. Alla prossima, cara, continua a a seguirmi!!
FRA_SNAPE: Ti ringrazio, ti posso assicurare che capitolo dopo capitolo lo sarà ancora di più! Io aggiorno prima che posso, tu continua a seguirmi! Grazie cara, a presto!
LILLA4EVE: Ti ringrazio carissima, vedrai che sarà sempre più originale! Al prossimo capitolo!
SMEMO92: Ahah, no no, nessun Mangiamorte qui... non hanno molto in simpatia nè Piton, nè quel poveraccio di James... Non sarebbero gli alleati migliori!! E poi ci sarebbe troppa violenza... qui ci vuole l'astuzia invece! Ti assicuro grasse risate, tranquilla! Seguimi, mi raccomando!
DRACHINA: Ti ringrazio per avermi aggiunta! Seguimi ancora e la vedrai con i tuoi occhi, questa fantomatica coraggiosa donzella!
FELPA_FAN: Beh, non è che Voldemort sia diventato buono, proprio no... diciamo che si è ammorbidito (o rincretinito, come mi dice Sirius)... avrà ancora i suoi momenti diabolici! Ti ringrazio moltissimo! A presto.

Un grazie grande anche a chi semplicemente legge e basta. A presto!

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Capitolo 4
*** Cambio di programma ***


Albus Silente, o il vecchio, a detta di Sirius Black, stava diligentemente seguendo il suo ruolo all'interno del piano. E non era mai stato tanto felice di farlo, considerato che grazie a quella scusa era riuscito a evitarsi inutili, noiosissime e infinite ore a catalogare eventuali caratteristiche femminili.

Ma ora era arrivato anche per lui il momento di entrare in azione...

 

Lily Potter per la prima volta nella sua esistenza, tanto da viva quanto da trapassata, era arrivata quasi al punto di pensare che l'idea del marito di appendere Piton per i piedi non fosse poi da censurare.

Dopo un'ora e mezza passata a sorbirsi il suo ex compagno di scuola, con il suo sorriso untuoso e i suoi interminabili racconti, l'unica cosa che si augurava era di trovare uno spigolo acuminato e spaccarvisi sopra la testa più e più volte.

Magari a quel punto avrebbe Piton l'avrebbe lasciata stare. Forse. Ma non ci avrebbe giurato.

"... e a quel punto ho dovuto tentare una mossa disperata, che forse avrebbe potuto costare la mia vita, ma l'ho fatto volentieri e coraggiosamente, perchè lo facevo per te, mia cara...".

"Sì Sev, va bene" tagliò corto la rossa, tirando indietro la mano su cui lui stava inesorabilemente sbavando in un pietoso tentativo di baciamano "Hai tanto sofferto, ho capito! Ora scusa, devo andare a fare pipì...".

"Ma poi torni?" mugolò lui speranzoso, sgranando gli occhioni.

"Sì sì, tu aspettami eh...".

 

Un'ora e mezza dopo, Severus Piton dovette ammettere che, anche se la sua amata avesse avuto una vescica della dimensione di un boiler, e del tutto piena, non avrebbe comunque metterci così tanto a svuotarla. Il pensiero immediatamente successivo era che si fosse fatto fregare. Il terzo che fosse il caso di piagnucolare.

Stava giusto per tirare col naso per l'ennesima volta, quando si vide sovrastare da un'alta ombra col cappello a punta.

"Oh, mio untuoso amico! Cosa mai ti turba a tal punto??".

"Ah, sei tu" rispose Piton lugubre con voce acquosa.

"Allora dimmi: cos'è che ti rende così infelice?".

"Non mi pare il caso..." iniziò, ma Silente ormai si era già elegantemente tirato su la veste, per l'occasione di un orripilante tonalità di rosa, e accoccolato a terra con le gambe incrociate, accanto al suo mesto compare.

"A quanto pare è il caso..." si rassegnò Piton.

 

Lord Voldemort procedeva spedito e soddisfatto. Cosa che non costituiva di per sè una novità, almeno per chi lo conosceva. Quello che in effetti costituiva una novità, ero vederlo bardato con camicia hawaiana, infradito e shorts con tasconi.

Novità abbastanza inquietante, peraltro.

"Come caspita sei conciato?!" boccheggiò James Potter "E dove sei stato finora, si può sapere?".

"In spiaggia!" rispose l'Oscuro, ora oscuro anche per l'abbronzatura, lisciandosi la camicia.

"In spiaggia? No aspetta... Noi eravamo qui a cavarci gli occhi e a giocarci a Gobbiglie pur di soppperire alla noia, e tu mi dici che eri in spiaggia, ho capito bene??" fece un infuriato Sirius Black, sbuffando come un toro.

"Esatto, miei cari... Essere la mente dell'operazione significa essere esentati da stupidi e noiosi lavori manuali... non posso mica fare tutto io, no? E poi, prima di criticare io vi consiglierei di farci un saltino... a quanto pare, la moda odierna da spiaggia per le signore si chiama meno-tessuto-hai-addosso-meglio-è... certe signorine!! Vi assicuro che è una vacanza che merita!".

"In quale spiaggia hai detto che sei andato?" si intrufolò Black, improvvisamente interessato.

"A cuccia gli ormoni, Sirius. Ti troveremo una donna quando la mia sarà al sicuro!".

"Ecco" disse Voldemort, mentre Black sbuffava impaziente "quindi è il caso di tornare al piano. Quali progressi in mia assenza?".

"Abbiamo setacciato la fauna. E l'abbiamo anche meticolosamente catalogata, il tutto diretto da me" rispose tronfio Remus.

"Ecco Remus, facciamo così: tu rimani a catalogare la fauna, io vado a intrattenerla in un'altra maniera!".

"Black, gli ormoni, santo cielo!!".

"Ho capito, torniamo al piano...".

"Oh, finalmente. Dicevamo: avete catalogato. Ottimo. Il vecchio dov'è?".

Remus alzò gli occhi al cielo.

"Non so, esattamente, doveva tenersi lontano per un po'...".

"Per un po', ma non per sempre, signor Lupin".

Si voltarono: un leggiadro Silente camminava loro incontro, il solito sorriso ebete al suo posto.

"Oh, sei tornato Albus".

"Anche tu vedo..." fece, passando in rassegna il nuovo look del Lord.

"Eh già... certe femmine, una vacanza che ti consiglio! ... ah, no" si interruppe Voldemort sbattendosi una mano sulla fronte, come ricordandosi all'improvviso qualcosa "Comunque... che nuove ci porti?".

"Ho parlato con Severus. Beh, gli ho dato l'idea. Sembra convinto a tentare, ma non ha un preciso ideale femminile, e quel che è peggio per noi, è decisissimo a non farsi aiutare da nessuno, tantomeno da noi!!" concluse Silente, lievemente isterico.

"Questa non ci voleva, maledizione!" grugnì Voldemort.

"Vuoi dire che abbiamo passato mille ore a catalogare per niente?" esclamò Remus.

"Vuoi dire che non ho speranze di salvare mia moglie dalle sue grinfie untuose?" mugolò James.

"Vuoi dire che il mio fantastico elenco rimarrà inutilizzato?? E' una crudeltà, è una perdita terribile per il genere umano!!" saltò su Sirius.

Sconcerto generale.

"Secondo me invece, ci ha facilitato le cose" fece Fred Weasley dopo un paio di minuti, guadagnandosi un'occhiata tra l'interrogativo e lo scettico da parte di tutti.

"Ma sì! Ragionate! Lui non ha un ideale preciso in testa, no? Beh... scegliamo noi la sua donna ideale! Gliela facciamo capitare casualmente tra i piedi, e a quel punto possiamo sperare che lui ci provi! La parte difficile sarà cercare una che possa piacergli, più che altro... Ma almeno potremmo sceglierne una che abbia abbastanza carisma da fargli dimenticare Lily, senza rimanere strettamente legati ai suoi canoni estetici".

"Sai Weasley" rispose Voldemort pensieroso lisciandosi la pelata "per essere un traditore del tuo sangue, non sei affatto uno stupido". 

"Oh, sono onorato" lo incenerì il rosso "Quindi qual è la prossima mossa, genio dell'operazione?".

"Provini" fece deciso l'Oscuro.

"Provini?!" esclamò a cappella la truppa.

"Esatto. Esamineremo tutte le candidate".

"Ci sarà da divertirsi!" gongolò Sirius Black.

Spazio dell'autrice:

Come sempre, un grazie grande come una casa a chiunque abbia letto, commentato o aggiunto ai preferiti. Siete incredibili, davvero! 

JDS:  Ah sì, la pazienza del nostro beneamato Lunastorta dovrà essere messa a dura prova, durissima prova, temo! Continua a seguirmi e vedrai! Grazie mille, a presto!

ANTOTE: Oh, quanto a testa, tranquilla, io combino decisamente di peggio! Uh, per la "fortunata" madamigella devi aspettare ancora pochissimo, tranquilla, la tua curiosità sarà presto pienamente appagata... Grazie cara, al prossimo attacco di demenzialità!

FACSA: Mia amata, eccoti anche qui! Sai che il nostro è un amore reciproco, chi può dire di avere una fan così solerte?? Visto e considerato tutto ciò, ti meriti un premio. Vai a sbirciare domani o dopodomani... oggi posto il finale!!! 

VICKYN:  Beh, diaciamo che Sirius alla fine, come la maggioranza dei suoi colleghi maschietti, ha una sola cosa in mente XD  Quanto a Remus, sì, avrà bisogno di una dosa extra di pazienza... Seguimi e vedrai! Grazie 

KAGOME994:  Viste le tue fervide preghiere, mi trovo costretta ad aggiornare!! Ah, che vuoi farci, tutte noi in una maniera o nell'altra un po' amiamo Piton... sarà il suo fascino giotico... l'aria di mistero che lo avvolge... la patina di unto... no, magari quest'ultima no XD Tranquilla madamigella, posto più in fretta che posso! Grazie 

FERAO: Grazie mille, sono felice che l'idea ti piaccia!

LILLA4EVE:  Grazie cara, al prossimo capitolo!

FELPA_FAN: Corri, i compiti vengono prima di tutto! Ne so qualcosa io, sommersa da una  pletora infinita di esami, me tapina XD Tranquilla, continuo eccome! Alla prossima!

DRACHINA: Eh, si sa, Silente se può si defila... Xd Grazie cara, seguimi ene vedrai delle belle... tipo il prossimo, diabolico capitolo XD

SMEMO 92: Beh, su Voldemort ci hai decisamente azzeccato, coem hai visto in questo capitolo! Tranquilla, Sirius deve ancora dare il meglio-peggio di sè... preparati XD A presto!

SPIKINA: Ti proporrò a Severus come candidata numero due, ordunque! Anche perchè, povera gioia, la signorina che gli vado a rifilare non è esattamente un bijoux... XD A presto!

ALABASTER: Beh, benvenuta allora! Ti ringrazio, sono felice che la storia ti piaccia... continua a seguirla, mi raccomando! A presto 

Ok, al prossimo capitolo gente... si accettano scommesse sulla fortunata candidata! A presto =P

 

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Capitolo 5
*** Adotta un Piton ***


In un punto non ben precisato dell'aldilà, alle prime ore del mattino, una folla oceanica di donne attendeva impaziente che la porta dell'edificio si aprisse. Era uno stabilimento vecchio e ormai in disuso, e oltrettutto pericolante, ragion per cui nessuno vi si avvicinava più da molto tempo. Non che un eventuale cedimento strutturale potesse uccidere un eventuale malcapitato, ma a nessuno piace prendersi una trave di legno in faccia, vivo o morto.

C'era chi tuttavia diceva di avervi visto aggirare, in più di una notte, un vecchio signore molto alto, dalla lunga barba e dagli improbabili cappelli a punta, in compagnia di qualche giovanotto, nascondevisi e ricomparire, un po' stropicciato ma con un sorriso ebete in faccia, un paio di ore dopo.

Non si seppe mai se le voci fossero vere, o chi fosse quest'uomo.

Ad ogni modo, quel giorno l'edificio era stato, per l'occasione, rimesso più o meno a nuovo, con tanto di una grande targa colorata e luminosa che campeggiava sulla porta d'ingresso, recante la scritta Selezioni per il concorso "Vinci un appuntamento con l'affascinante Principe Misterioso!!".

"Principe Misterioso?? Ah, ora si chiama così?".

"E cosa avrei dovuto scrivere, Potter, di grazia? Aiutateci a trovare una martire da appioppare al pipistrello?! Oppure, Adotta un Piton? Dici che sarebbero accorse??".

Sei baldi uomini sedevano a un lungo tavolo, all'interno. Uno di loro teneva diligentemente una pila infinita di carte, ben divise e posizionate davanti a lui; un altro teneva gelosamente accanto a se un manualetto dal titolo Misure di reggiseno; un ragazzo dai capelli rossi era riverso sul tavolo e russava forte, nonostante un uomo anziano lo stesse scuotendo nel tentativo di svegliarlo.

E quel che è strano, era un vecchio che assomigliava tantissimo all'identikit fatto del presunto frequentatore del palazzo abbandonato.

"Ok, ok" fece un irritato James Potter "Comiciamo questa farsa allora...".

"Bene" disse il Lord con aria pratica "Remus, tu hai l'elenco, vero?".

"Naturalmente".

"Perfetto. Le chiameremo dentro una per una. Tu!" sbraitò al ragazzo addormentato, che finalmente si svegliò con un sussulto "Visto che sembri totalmente disinteressato alla questione, almeno fai il portiere".

"Fred, dì loro che le faremo entrare una per volta, e chiama dentro Gloria Anderson!" gli gridò dietro Lupin.

"Che sappiamo di questa Gloria?" chiese Voldemort, mentre Fred si avviava.

"Purosangue, di Newcastle, deceduta nel 1974, avvelenata dalla sorella che le ha versato del Pus di Bubotubero nella minestra" recitò a cantilena Remus, leggendo i suoi appunti.

"E se posso intromettermi, ha una seconda scarsa" aggiunse Sirius, evidentemente disgustato.

Tutti si voltarono a guardarlo.

"Black, posso capire che per te sia un crimine contro l'umanità avere una misura di reggiseno al di sotto della terza abbondante" sbuffò l'Oscuro "ma al momento abbiamo esigenze più urgenti. Sarà già tanto trovare uno straccio di femmina, non credo che Piton possa pretendere che sia pure una maggiorata".

Nel frattempo, una donna sottile, dai capelli biondi paglia e gli occhi azzurri acquosi, il collo troppo lungo e con la brutta abitudine di emettere ogni due minuti delle insopportabili risatine isteriche, si presentò incerta davanti agli esaminatori.

"Prego, miss Anderson, si avvicini! Prenda una sedia!" fece un salottiero Voldemort.

"Dunque" continuò poi, quando la bionda si fu appollaiata su una sedia "scopo di quest'intervista è valutare se lei possa essere la donna ideale che il nostro... ehm, Principe Misterioso sta cercando! Quindi, vuole raccontarci qualcosa di lei?".

"Beh" cominciò lei con voce tremula "sono una persona tranquilla, molto amante della pulizia...".

"Grazie miss Anderson, vada pure!".

Gloria Anderson si alzò un po' perplessa e uscì svelta dalla stanza.

"Perchè l'hai liquidata subito?" chiese Sirius, curioso.

"Black, una maniaca della pulizia con Piton? L'uomo che potrebbe fare il record dei cento metri piani se minacciato con una bottiglia di shampoo? Starai scherzando spero".

"In effetti...".

"Prossima: Tara Bobbins!" esclamò Remus.

Una metallara con giubboto borchiato, capelli rossi cotonati e gomma da masticare in bocca si presentò con aria di sfida alla giuria.

"Bene, ehm, signorina..." fece Voldemort, con aria di disapprovazione "Si sieda pure".

Tara Bobbins si sedette di mala grazia, continuando a ruminare la sua gomma.

"Miss Bobbins, con questo colloquio vorremmo accertarci che lei possa avere le qualità necessarie per far innamorare il nostro Principe...".

"Oh, aspetta un po' " grugnì lei, smettendo momentaneamente di biascicare "cos'è sta storia di far innamorare? E chi diavolo è questo principe??".

I cinque la guardarono smarriti.

"Miss Bobbins, il concorso" mugolò Remus "Vinci un appuntamento con l'affascinante Principe Misterioso!!".

"Ma... questo non è il colloquio per Vinci un assortimento del miglior Idromele di Madama Rosmerta??".

"Temo di no, signorina" sibilò furioso Voldemort.

Senza un'altra parola, Tara Bobbins uscì dalla sala.

"Bobbins!! Se trovi l'edificio giusto, mandami un gufo, voglio partecipare anch'io!!" le urlò dietro Sirius Black.

"Sirius, ti prego...".

"Ma James! C'è in palio un'intera fornitura di Idromele!".

"Questi provini saranno più lunghi del previsto..." disse James Potter, massaggiandosi le tempie.

 

Quattro ore dopo, otto deliri isterici da parte di Remus e un tentativo di approccio di Sirius con una candidata che, guarda caso, figurava al primo posto nel suo preziosissimo elenco, la folla fuori dalla sala era ridotta a un pugno di donne.

Ma ancora, nessuna prescelta.

"Quante ne mancano, Fred?" chiese con voce flebile Voldemort, il capino appoggiato a una mano.

"Quattro".

"Ok, fai entrare la prossima... Remus, chi è la prossima?".

"Begonia Perez Usera" lesse Lupin.

"Uhm, nome esotico" notò incuriosito James Potter.

"Sì. Secondo i miei appunti proviene dalla Spagna, ma venne ad abitare con la famiglia in Inghilterra per il lavoro del padre, un diplomatico".

"Spagna, eh? Questa deve essere un bocconcino" gongolò Sirius, sfregandosi le mani.

Begonia Perez Usera fece il suo ingresso, e a Sirius cadde di botto la tazza di caffè che aveva in mano, oltre al suo sorriso gongolante. Era alta, magrissima, dai lineamenti insignificanti, due occhietti piccoli piccoli e ravvicinati, i capelli color pulce. Una tavola da surf avrebbe avuto più personalità, e anche più curve.

Sembrava assolutamente disgustata della situazione, persino più di Sirius che, corso a cercarla nel suo personale elenco, l'aveva previdibilmente trovata in ultima posizione.

"Che... piacere, signorina" tentò Voldemort "La prego, si sied...".

"Non c'è bisogno di convenevoli" gracchiò lei "Sono qui solo perchè ho fatto una scommessa".

"Una scommessa, miss?".

"Sì, una scommessa. Una conoscente ha giurato che io non avrei mai vinto questo concorso. Non accetto di lasciarmi sfidare senza far niente".

"Chissà come mai ha scommesso su una cosa così improbabile, quella conoscente..." sussurrò piano James all'orecchio di Black.

Evidentemente, non abbastanza piano.

"Non c'è bisogno di fare della stupida ironia!!" gracidò lei "Hai veramente poco da fare il simpaticone, quattrocchi!".

"Signorina" intervenne svelto Remus, prima che James potesse replicare "ci darebbe qualche informazione in più sul suo conto?".

"Sono purosangue, odio i Babbani, e soprattutto gli sbruffoni e i bellocci come quei due geni là".

"Abbiamo una vincitrice!!" esultò Voldemort saltando in piedi "Signorina, vada pure a dire alla sua amica che ha perso la scommessa. Fred, manda via le altre, si sbaracca!!".

Spazio dell'autrice: 

Sono ripetitiva, ma mi piace sempre ringraziare. Quindi ringrazio ancora chi mi ha inserito tra i preferiti, chi ha commentato  e chi legge.

FERAO:  Aaah, avresti dovuto vedere che bella tintarella oscurava il nostro Lord Oscuro! Credo che Sirius lo seguirà presto ma, naturalmente, a missione conclusa, e hanno ancora tanto da fare!! Che dici, la donzella prescelta ti soddisfa?? A presto mia cara, e grazie!

VICKY_N: Allora, a provini conclusi, la prescelta ti piace? Come si dice, "Dio li fa e poi li accoppia"! Seguimi ancora, e grazie!

FRA_SNAPE: Ti ringrazio molto... in effetti, prenderli in giro è estremamente divertente! Spero sia altrettanto per te leggerlo... Al prossimo capitolo!

JDS: Oh sì, persino Lily ha dovuto capitolare all'evidenza... Fred ci regalerà ancora qualche chicca, quindi seguimi ancora! Grazie, a presto!

FACSA: Accidenti, sono diventata un'ossessione XDD Me felice!! Allora, sono curiosissima di sapere che ne pensi... e per la tua gioia, come vedrai, i capitoli sono diventati 3 e non 2, quindi 10 in totale. Contenta? =P

PERVINCA POTTER 97: E' una ff comica, direi parodistica, quindi è tutto un po' stravolto... Quindi, anche se nella realtà Lily vuole molto bene a Piton, qui non lo sopporta. Mi spiace, ma stiamo cercando una donna già a Piton, non credo ci sarà il tempo per trovarla anche a Sirius! Del resto, non ha di certo bisogno di aiuto, lui... A presto!

CHIARUCCIAPUCCIA: I capitoli  sono già pronti, per questo aggiorno in fretta! Il Silente che conoscevamo è in effetti definitivamente partito, e così Voldie, ma così ci piacciono molto di più, e Sev... beh, ne dovrà subire tante!!! Grazie mille, continua a seguirmi bella!

FELPA_FAN: Sono felice che tu abbia finalmente potuto tirare un po' di respiro dai compiti! Che ne dici, Sirius ha fatto il bravo ai provini??? Grazie mille, cara, e alla prossima!

19SUNFLOWER88: Ti ringrazio molto! Fai così, prova a farla leggere a tuo fratello, così magari si fa anche lui una risata! XD James purtroppo ha solo un pensiero fisso in testa, e che Sev si sia sacrificato non gli passa neanche per idea... che faccia pure quello che vuole, ma che non tocchi la sua Lily!! Al prossimo aggiornamento, e alla prossima!

HERMIONEFOREVER92: Sono felice che tu abbia potuto sghignazzare leggendo la mia storia! Seguimi e sghignazzerai ancora di più! A presto !

DRACHINA: Silente mi dice di dirti che ti manderà una vesta rosa come la sua, visto che pare che nell'aldilà stia davvero spopolando XD Grazie carissima, alla prossima!

LILLA4EVER: Sono felice di aver dipanato un po' le nubi del tuo giorno no! E' davvero un complimento... Grazie mille!

SPIKINA:  Guarda, io adoro Sev, ma come hai fatto notare tu, è semplicemente adorabile torturarlo!! Ti assicuro che le sue disgrazie non sono ancora lontamente finite... Vedrai, seguimi e vedrai! Alla prossima.

SMEMO92: Beh, non paragonerei Fred al livello di Sirius, ma diciamo che anche lui è un buon Malandrino in erba... e ti posso assicurare che anche lui ci regalerà qualche sorpresina, anche se per vederla dovrai aspettare ancora un po'... avrai pazienza? Ti assicuro che ne vale la pena... Quindi, alla prossima!

ALABASTER: Beh, Voldie ha un po' la memoria corta, ma alla fine le cose gli tornano in mente XDDD.  Ti ringrazio, continua a seguire le peripezie del povero Sev!!

Al prossimo capitolo, gente... "Arpionata la polla, c'è bisogno di un piano"!

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Arpionata la polla, c'è bisogno di un piano ***


"Promemoria per me: mai e poi mai far scegliere il pub a Silente".

Cinque uomini dall'aria disgustata erano seduti a un tavolo de Il Bellimbusto, un locale del centro, la cui peculiarità, oltre alle luci stroboscopiche color lilla, i vaporosi drappeggi rosa disseminati ovunque e la disco-music Babbana anni '80, era una schiera di camerieri, tutti rigorosamente palestrati, abbronzati, dai pettorali lucidi, vestiti solo da un costumino aderente e un paio di rollerblades.

"E pensare che Albus ne parlava così bene, di questo posto..." disse Remus, perplesso.

"Chissà come mai" gli rispose James, sarcastico "Devo davvero spiegarti perchè lo ritenesse un posto interessante??".

Si voltarono: con la scusa di andare ad ordinare, l'ex preside di Hogwarts era da più di un quarto d'ora al bancone, a ridacchiare civettuolo col gestore del locale che, guarda caso, era anche il più palestrato di tutti.

"Bah, genii" sbuffò Sirius "Valli a capire. Quando invecchiano tutto quel loro genio gli si rivolge contro. Impazziscono".

"Stupidate" ribattè sdegnoso Voldemort "Io sono un genio, eppure non mi è capitato nè con la vecchiaia, nè con la morte, di ridurmi come quel pazzo".

"Ah, perchè tu consideri indossare quella camicia un segno del tuo equilibrio mentale?" fece James Potter, le sopracciglia sollevate, mentre Fred e Sirius ghignavano.

"Non so davvero di cosa tu stia parlando" rispose il Lord, lisciandosi la camicia con aria indifferente e superiore.

Nel frattempo, la versione ebete e un po' sciupata di un defunto e celebrato Preside di Hogwarts, tornò finalmente all'ovile.

"E le ordinazioni?".

"Ora le porta Bart" disse Silente.

"Bart?" gli fece il verso il Lord.

"Sì, Bart. Non vi sembra un nome adorabile? Così di classe" mugolò lui, voltandosi a scoccare un’occhiata sognante al proprietario di un così adorabile appellativo.

I cinque stettero qualche secondo a guardarlo, chi scettico, chi disgustato; poi, concludendo che era ormai un caso disperato, alzarono le spalle e rivolsero lo sguardo altrove.

"Bene ragazzi, forse è meglio se passiamo agli affari" iniziò pragmatico il Lord "Abbiamo la polla, ora bisogna combinare l'incontro".

"Non sarà cosa da poco" fece Remus, il faccino meditabondo.

"No, infatti" concordò l'Oscuro, annuendo lievemente "anche se io ho una mezza ideuzza...".

"Qualcosa mi dice che sarà qualcosa di diabolico" ridacchiò eccitato Sirius.

"In effetti, Black, faccio del mio meglio" ghignò l'altro, cattivo.

"Lo sappiamo, lo sappiamo" brontolò Potter "Lo abbiamo testato con mano".

"Oh, Potter, se vogliamo rinvangare il passato...".

"Piantatela, tutti e due" sospirò Remus "Piuttosto, illustraci il piano".

"Oh, è molto semplice, almeno in teoria...".

"Per chi sono le due Rustichelle?".

Si voltarono di scatto. Un cameriere era silenziosamente scivolato sui pattini dietro di loro, reggendo in precario equilibrio su una mano uno scintillante vassoio color rosa caramella, con sopra le agognate ordinazioni.

"Allora, le due Rustichelle?" ripetè.

"Nostre" mugolarono scontrosi Black e Potter.

"Il Camogli?".

"Mio" alzò la manina Voldemort.

"Il latte macchiato con la cannuccia?".

"Mio" schioccò le labbra Remus, ignorando lo sguardo di compatimento che gli riservarono i suoi compari.

"Il panzerotto ai peperoni?".

"Qui" fece Fred.

"Weasley, fai schifo".

"Pensa al tuo Camogli".

"Quindi il trancio di pizza con i wurstel deve essere tuo, Albus!" fece il cameriere, porgendoglielo "Bart ha fatto una variante speciale, giusto per te!" gli sussurrò complice.

Si sporsero tutti per vedere: i wurstel erano stati disposti in modo da creare un cuore.

"Patetico" sibilò il Lord, mentre Silente agitava suadente una manina verso il barista.

"Non sarebbe il caso di tornare al piano?" biascicò Fred con mezzo panzerotto in bocca e l'altro in mano.

"Infatti... Silente, la miseria, potresti flirtare più tardi?? Avrei fretta!" sbraitò Voldemort.

"Va bene, va bene, non è il caso di sputazzarmi il panino addosso! Dio, quanto sei suscettibile oggi...".

"Allora, questa tua fantomatica idea?" calmò gli animi Remus, sorbendo tranquillo dalla sua cannuccia.

"Ah, già... Beh, diciamo che rimarremo in ambito ristorativo... Potremmo mandare l'ebete" e ammiccò al Preside "dal pipistrello per dirgli che avrebbe un'amica sola che potrebbe comodamente usare per il suo piano per ingelosire Lily".

"Mi sembra ottimo... Ma non credo davvero di aver capito cosa c'entri l'ambito ristorativo" osservò James, perplesso.

"Beh, a quel punto lo si persuaderà a portarla a cena... cena dietro alla quale, si intende, ci saremo noi" concluse Voldemort con un sorriso soddisfatto, incrociando le braccia dietro la testa.

“Ah sì, e come di grazia, signor genio?” sbuffò Sirius “Ti pare che possiamo accompagnarlo a cena? Pensi che ce lo permetterà?! Andiamo…”.

“Mi pareva ovvio, Black, che Piton non ne verrà informato” lo rimbeccò il Lord, socchiudendo gli occhi, irritato “Silente lo accompagnerà alla cena per le presentazioni, dopo di che li lascerà soli… beh, più o meno”.

“Cosa vorresti dire?” chiese Silente.

“Vorrei dire che noi gli daremo le mosse giuste per arpionare la polla, attraverso di te! Ti muniremo di un certo aggeggio Babbano, uno in cui parlerai tu, e un altro che il pipistrello dovrà ficcarsi nell’orecchio e dal quale sentirà le tue istruzioni. Dovremo andare a cercarlo nel settore Babbano, però, ma non credo sarà un problema”.

Arpionare la polla??” sibilò ghignando James Potter al suo migliore amico.

“Io l’ho detto, impazziscono…” soffiò lui di rimando.

“Non starai forse dimenticando un minuscolo ma essenziale dettaglio?”.

“E quale,Weasley?” fece Voldemort, tentando di controllare la voce alterata e massaggiandosi le tempie “Sono già abbastanza nervoso oggi, parla chiaro e basta!”.

“Piton. Come diavolo facciamo a infilargli quell’aggeggio?! Io non lo faccio!” concluse categorico.

“Non ce ne sarà bisogno. Piton ha un disperato bisogno che questa cena vada in porto, perché nella sua mente è il lasciapassare per le grazie di Lily,” spiegò, ignorando James che si stava strozzando con la Rustichella “e sa perfettamente di essere un impedito. Accetterà qualsiasi aiuto. Certo, non il nostro, ma a Silente darà ascolto. E dietro a Silente, ci saremo noi”.

“Mi sembra che funzioni” approvò Remus sereno.

“Senti un po’, visto che lo manovreremo come una marionetta, non è che nel frattempo ci sarà anche spazio per qualche Malandrinata??” chiese speranzoso Black, continuando a dare pacche sulla schiena al suo tossicchiante amico.

“Oh, Black, pensi che non ci abbia già pensato?! Davvero, mi sottovaluti...”.

Spazio dell'autrice:

Ok, ok, scusate per l'immenso ritardo. Ma l'università, la tesi, e la peggiore influenza della storia mi hanno vagamente impedito di aggiornare...

PERVINCA POTTER 97 : Ti ringrazio, spero di farti schiattare ancora con i prossimi capitoli... Il peggio deve ancora arrivare!

JDS: E' vero, qualche discrepanza c'è, ma che vuoi farci, al momento non ci avevo davvero pensato, hai fatto bene a farmelo notare. Comunque ti assicuro che tutto questo non avrà peso nella storia. Quanto a Sirius, ci hai quasi preso... XD A proposito, semplicemente grandiosa la canzone!!! 

FERAO:  Ti farò mandare uan brochure dall'Oscuro più oscuro di tuttii! Quanto ai risvolti relazionali di questa nuova coppia... beh, ti accontenterò in pieno, lo prometto, ma solo tra un po'... Pazienta, pazienta... ;-)

HERMIONEFOREVER92: Spero continuerà a piacerti, il bello deve ancora venire! 

LILLA4EVE: E' proprio vero, è la sua versione femminile!! Ti assicuro che i risvolti saranno, beh, allucinanti!

FACSA: Oh, mia cara,! Tu ormai sai già tutto, inutile che ti dia previsioni... Baci

FRA_SNAPE:  In effetti, sono due anime gemelle... Ora trema a pensare alle conseguenze!

DRACHINA: Visto che alla fine l'abbiamo trovata??? Eheh... Ti ringrazio moltissimo, a presto1

SPIKINA:  In effetti la reazione di Piton sarà... particolare. Inutile dire che qualcuno approfitterà ampiamente della sua situazione... ;-)

HERMIONECH: Così tanti complimenti finiranno per farmi arrossire, il che di questi tempi, considerato il colorito pallido post influenza, è solo che un bene XD Spero che il tuo portatile stia bene, e fossi in te lo appoggerei su qualcosa di ben stabile, quando leggerai i prossimi capitoli....  Alla prossima!

SMEMO92: Fred in effetti in questo momento non ha esattamente un ruolo da leader, ma avrà modo di ritagliarsi una parte un po' più larga.  Fossi in te terrei d'occhio i prossimi diabolici  sviluppi... XD

VICKYN:  Oh sì, lo sistemerà proprio per bene, ci puoi giurare! Vedrai, vedrai...  ;-)

19SUNFLOWER88:  "Piton con le tette"... Mi sono piegata XD Grazie mille per i complimenti, ma per una volta sono io che devo farli!!!!  Quindi, te li giro cordialmente e mi auguro che continuerai a leggere...

ALABASTER:  Sai, non avevo davvero pensato che anche lei ha un nome da fiore! Mi inchino alla tua attenzione. In realtà, il nome l'ho preso da una mia ex compagna di corso di quando studiavo a Madrid, mentre i cognomi sono di due professoresse... Con questo piccolo gossip ti lascio, e spero continuerai a leggere!

CHIBIMILLECENT:  L'organizzazione dell'appuntamento più sudato di questo e dell'altro mondo sarà la più diabolica mai vista, te lo assicuro! Spero di aggiornare entro breve, non dovrai aspettare a lungo....

PRINCESSMARAUDERS: Ti ringrazio molto! Vedrai, andrà ancora peggio... XD

Grazie a tutti per continuare a seguirmi, siete fantastici. Spero di aggiornare presto, quindi non dovrete patire per molto!! 

Erin87

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** Ultimi ritocchi al piano del secolo, ovvero Giochiamo a trovare la magagna ***


“Abbiamo tutto?”.

“Tutto”.

“Sei sicuro?”.

“Direi proprio di sì”.

Diresti o dici, Potter?”.

“Dico”.

“Uhm. Qualcosa mi dice che sarà meglio ricapitolare”.

“Uomo di poca fede”.

“Con voi è davvero il minimo”.

Giornata estiva, metà pomeriggio. Ultimi ritocchi al piano del secolo. Due uomini stanno studiando concentrati liste chilometriche di appunti.

“Ah, maledizione a queste liste di Lupin” grugnì il Lord, stringendo gli occhi e allontanando da sé i fogli, le braccia tese .

“Che c’è, Oscuro Signore? L’età si fa sentire??” ghignò James Potter.

“Non so di cosa tu stia parlando” rispose piccato, stringendo ancora di più gli occhi “Senti, io, ehm, non capisco la grafia di Lupin, potresti…?”.

“Va bene, Voldemort, facciamo finta che io ti creda, per amor del piano. Dammi sta lista”.

“Accidenti, Potter, il rischio di ritrovarti cornuto ti ha persino reso servizievole. Un miracolo” sogghignò l’Oscuro.

“Ah - ha. Quando hai finito con le tue spiritosaggini, io inizierei a  ricapitolare”.

“Ok, ok. Spara”.

James Potter stese con aria ufficiale la lista.

“Allora. Auricolare e ricetrasmittente”.

“Ce l’ho”.

“Scorte di acqua e viveri nel caso la cosa diventasse lunga”.

“Piton che deve broccolare una femmina, sarà lunga per forza… Comunque, ce l’ho”.

“Giornali e riviste dietro cui nasconderci”.

“Preparate”.

Fu il turno del padre del Prescelto di socchiudere gli occhi.

“Frena un momento. Non saranno mica quelle?”.

Quelle erano un’alta pila di riviste retrò di modellini a maglia, con in copertina una vecchina che sorrideva rassicurante brandendo con sicurezza i ferri da maglia.

“Vuoi davvero nasconderti dietro ai vecchi numeri di…” fece piegando la testa per leggere “… Maglia amica??”.

Le oscure guance dell’oscuro Lord si tinsero di rosa.

“Senti, non ho trovato nulla in così poco tempo! Queste me le ha prestate in extremis Silente… Meglio di niente, almeno. A proposito, poi bisogna restituirgliele, ci tiene”.

“Ti posso assicurare che non mi sento per nulla tentato di fregarle”.

“Meglio così. C’è altro sulla lista?”.

“Sì, la prenotazione del ristorante” fece Potter, spuntando la lista.

“Ah già” disse Voldemort, pensieroso “Devi chiedere a Black, era compito suo prenotare”.

James Potter sbarrò tanto d’occhi per la sorpresa.

“Ho capito bene? Hai affidato un compito a Sirius??”.

“Senti, lo so anch’io che di secondo nome non fa esattamente Affidabilità” sbuffò il Lord “ma eravamo tutti impegnati. Fa parte del piano, anche lui dovrà pur svolgere delle mansioni! Comunque, mi sono premunito di affidargli la cosa meno difficile. Insomma, prenotare un ristorante non mi sembra gravoso, neanche per lui”.

“Uhm, va bene” assentì l’altro, tuttavia non ancora convinto. “Allora vado a farmi dare la ricevuta”.

 

 

“Sirius?”.

Tardo pomeriggio, saletta ricreativa.

“Che c’è?” grugnì quello infastidito, brandendo un oggetto di plastica su cui pigiava insistentemente.

“Sirius, la ricevuta del ristorante”.

“Che? Aspetta, finisco il livello…”.

Si udirono un ultimo scoppio e le grida disperate di un uomo saltato in aria. Con un urletto di giubilo e l’aria soddisfatta, Sirius Black ripose il joystick della Playstation per prestare finalmente attenzione al suo migliore amico.

“Dicevi?”.

“La prenotazione del ristorante. Ci serve”.

“Che prenotazione?” fece, aggrottando le sopracciglia.

“Il compito che ti ha assegnato Voldemort. Ieri. Piton. La cena”.

Il panico incominciò a formicolare velocemente per le membra di James Potter, mentre fissava l’aria totalmente sperduta del suo amico.

“A me Voldemort non ha mica detto niente”.

“Sei sicuro?” boccheggiò.

“Senti, lo so anch’io che di secondo nome non faccio esattamente Affidabilità” sbuffò Black, palesemente infastidito “ma penso di potermi ricordare uno stupido incarico”.

“Ok, ok” James Potter ormai a pallore poteva fare concorrenza al suo collega Oscuro “Andiamo a parlare a Voldemort. Qualcosa non torna”.

 

 

“Voldemort? Che stai facendo??”.

Potter e Black erano in piedi, il capo reclinato a guardare perplessi quella faccia Oscura da schiaffi, impegnatissimo, seduto per terra a gambe incrociate, nella lettura del numero dodici di Maglia Amica.

“Ah siete voi” fece lui, spuntando color geranio dalla rivista “Non vi avevo sentito arrivare”.

“Da quando ti piacciono i modelli a maglia?” chiese Black tra lo stupito e lo schifato.

“Non ho mica detto che mi piacciono…” balbettò “E’ che… tanto per leggere… E comunque non devo mica darvi spiegazioni!” sbottò, chiudendo di scatto la rivista “Piuttosto, questa prenotazione è saltata fuori, sì o no?”.

“Ecco, qui sta la magagna” sospirò James Potter.

Lord Voldemort volse lo sguardo assassino verso Sirius Black, gli occhi grandi come piattini.

“Senti, capisco che tu di secondo nome non faccia Affidabilità, ma una stupida, insignificante prenotazione non mi sembrava questa grande impresa, stramaledizione!”.

“L’avrei fatto, sapientone, se tu me l’avessi detto!!”.

“Ma è ovvio che te l’ho detto!” ululò il Lord “Te l’ho detto ieri pomeriggio, stavi davanti a quell’assurda macchina…”.

James Potter e Sirius Black si volsero a scambiarsi uno sguardo sbigottito.

“Idiota! Incommensurabilmente idiota!” sbuffò come un toro Potter.

“Fammi capire, il tuo amico incasina tutto e l’idiota poi sono io?!”.

“Gli hai assegnato un compito mentre giocava a  Mortal Kombat?? Ma dai, lo sanno anche le pietre che quando ci gioca non sente neanche le cannonate!”.

“Che succede?”.

La rimanenza dell’allegra banda si era finalmente fatta viva: fissavano straniti la neonata discussione, mentre Silente occhieggiava turbato la copia di Maglia Amica che Voldemort brandiva ancora in mano concitato, spiegazzandola tutta.

“Succede che il furbastro qui, ne ha fatta una delle sue” rispose Potter, furente.

I tre si volsero severi.

“Sirius, ancora??”.

“Non sono io!” mugolò quello.

“L’altro furbastro” indicò stizzito James.

“Che hai combinato?” chiese Remus, basito.

“Ho assegnato un incarico a Black, ecco cosa! La prenotazione del ristorante. Accidenti, anche questo è troppo difficile per lui…”.

“Già. Peccato che tu non abbia precisato quando glielo hai detto” grugnì James “Gliel’ha detto mentre giocava a  Mortal Kombat!”.

Remus Lupin, Fred Weasley e Albus Silente repressero all’unisono un gemito, le mani sulla bocca.

“Ma daaaai” fece Silente, lamentoso “Lo sanno tutti che non sente niente e nessuno”.

“Beh, ormai è inutile recriminare” constatò Lupin, sempre pratico “Piuttosto, ormai non facciamo in tempo ad ordinare in un altro ristorante”.

“Oh, beh, possiamo farcela comunque. Potremmo usare un gazebo, sistemarlo in un luogo intimo e carino…” propose Fred.

“Sì, ma il cibo? E i camerieri?”.

“Al cibo potrei pensare io. Nulla di elaborato, capiamoci, ma me la so cavare. Guardare per vent’anni mia madre spignattare qualcosa mi ha insegnato” disse soddisfatto Fred.

“Uhm. Ma rimane il personale” fece pensieroso Silente.

“Ah beh, a questo proposito, io avrei una soluzione” disse con aria maligna Black “Di questo me ne occupo io. Vi posso assicurare che di questo incarico non mi dimenticherò”.

Si volse a guardare Voldemort con aria cattiva.

“Tu! Vieni con me!”.

Spazio dell'autrice:

Ok gente, ci stiamo rapidamente avvicinando alla meta! I preparativi fervono... Occhio, che col prossimo capitolo comincia la cena!!

JDS: Visto, che sono anche riuscita a ri-aggiornare a tempo record??  Ecco, sul tema "che gli faranno dire a Sev" (ma io qua ti posso anticipare che, più che dire, gli faranno FARE) io tremerei... e tanto. Donna avvisata... XD

HOTARU_TOMOE: Oooh! Le recensioni come le tue dovrebbero essere regolamentate e prescritte in farmacia con regolare ricetta sotto la voce "Punture di autostima", e alla lunga potrebbero essere dannose, causando un eccessivo ego gongolante nella scrittrice di turno ;-) Grazie mille per i complimenti. Sono felice di averti fatto sghignazzare, e a questo punto vorrei davvero sapere la tua opinione sui due capitoli a venire (praticamente un capitolo diviso in due), perchè sono i più diabolici di tutta la storia! Ebbene, pronta per la cena del secolo??

SMEMO92: Eh, gli scherzi, purtroppo per il pipistrello più famoso della saga, non tarderanno ad arrivare!! Aspetta... ;-)

Grazie a tutti di cuore, spero di riuscire ad intrattenervi sempre piacevolmente. Alla fine non manca moltissimo, tre capitoli in tutto. Ci aggiorniamo, gente!

Erin87

 

 

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Capitolo 8
*** La cena, ovvero Fascini a confronto (parte prima) ***


Mettete una serata estiva. Mettete il tramonto, la luna che spunta e un’aria frizzantina.

Mettete un luogo romantico, una solitaria distesa erbosa che si affaccia su un laghetto. Mettete un candido gazebo al centro di quest’ultima e, all’interno, una tavola scintillante di argenteria e candele.

Ora mettete anche una combriccola di sei sfigati. Mettete che uno deve tentare di non ritrovarsi cornuto. Mettete che uno deve vendicarsi di un altro, e ha trovato il sistema perfetto.

Mettete che fra poco inizia la cena del secolo.

 

 

“Allora, Fred, come va lì?”.

Fred Weasley era appena visibile, immerso in una densa nebbia proveniente dalle decine di pentole sui fornelli. Di lui si poteva vedere solo il vistoso cappello da cuoco bianco, in precario equilibrio sulle ventitre, e il lungo grembiule con ricamato sopra a grandi lettere blu Kiss the cook.

“Coff, coff… Va bene!” gracchiò “Per il risotto manca poco, per l’arrosto ci vuole ancora un pochetto…”.

“Addirittura risotto e arrosto? Davvero ottimo. Io ho appena messo lo champagne al fresco” proclamò un soddisfatto James Potter.

“Come procede qui?” chiese Sirius Black, con aria da cospiratore.

“Facendo i debiti scongiuri… beh, va alla grande!” gongolò Potter “A proposito, che ne è della tua fantomatica parte del piano? Ti ricordo che ti sei incaricato tu stesso di trovare il personale…”.

Sirius Black sogghignò forte.

“Non ti preoccupare. Mi mancano gli ultimi ritocchi, ma direi di aver assunto il miglior personale sulla piazza… semplicemente perfetto! Esci fuori, idiota”.

Colui-che-era-momentaneamente-definito-perfetto uscì con aria depressissima da un arbusto usato come temporaneo nascondiglio; e ci sarebbe tornato più che volentieri, considerate le risate da convulsioni che scossero i suoi compari alla sua vista. Era indeciso se a scatenare tutta quell’ilarità fosse stato lo smoking da maggiordomo corredato da papillon, il parrucchino biondo che nascondeva la pelata lucida o i baffi a manubrio che Sirius gli aveva disegnato con un pennarello. Maledetto Black. Si era vendicato per bene, il bastardo.

“Oh beh, sei stato di parola” ululò Potter asciugandosi le lacrime da sotto gli occhiali, mentre Fred per le risate si stava rovesciando una qualche pietanza addosso “Non potevi trovare di meglio, non c’è che dire”.

“Ah-ha” scimmiottò il neo Lord cameriere, funereo.

“Te la sei voluta, caro mio, ora paghi pegno” gongolò tronfio Sirius “Il resto del piano, come procede?”.

“Remus sta controllando chilometri e chilometri di liste da circa due ore” sbuffò James “e Albus si sta preparando per andare a prendere Piton e quella povera martire. A proposito, noi staremo lì”.

era un piccolo tavolo nascosto dietro a un fitto roseto,  non troppo lontano dal gazebo ma sufficiente per garantire la dovuta segretezza. In caso di sguardi indiscreti, ad ogni modo, era state sistemate sul tavolo una fitta pila di Maglia Amica.

“Ottimo, ottimo” approvò il canide “Ora non ci resta che aspettare. Chi fa una partita con me a Mortal Kombat?”.

 

 

“Più in alto quelle braccia! Stirate bene i muscoli! Voglio vedervi scattanti!”.

Inguainato in un’aderente tutina nera, corredato da scaldamuscoli rosa e fascia per capelli coordinata, Severus Piton sudava e sbuffava saltellando a ritmo di musica sullo step.

Erano due settimane, da quando aveva comprato quel video di aerobica, che si allenava senza sosta ogni giorno. Il primo giorno si era praticamente fratturato ogni singolo osso facciale, inciampando nei suoi stessi piedi nella fretta di seguire i passi e finendo a spiaccicarsi la faccia proprio sullo step. Dopo due settimane, tuttavia, i miglioramenti c’erano stati; se non altro, non si era fracassato nient’altro.

“E ora, il momento che stavate tutte aspettando! Su quelle ginocchia, signorine, parte Flashdance!”.

“Finalmente!” pensò Piton estasiato.

Quando entrò silenziosamente in casa e vide il suo ex collega di Pozioni agitarsi sul posto alzando e abbassando freneticamente le ginocchia sulle note di She’s a maniac, Albus Silente fu seriamente convinto di aver sbagliato interno.

“Albus!” esclamò indignato l’altro, dopo essersi accorto della sua presenza “Ma non si bussa??”.

“Dettagli” rispose, agitando indifferente una manina “Piuttosto, si può sapere che stai facendo? Begonia sarà qua fra un’ora, tu devi ancora prepararti e io devo spiegarti la dinamica della serata!”.

“Non è il caso di scaldarsi tanto” disse Piton, togliendosi una ormai grondante fascetta per capelli e schizzando i lucidissimi stivali color verde mela del Preside “Il tempo di infilami la veste e son pronto”.

Il naso di Silente si arricciò lievemente.

“E la doccia?”.

“Non c’è bisogno”.

Albus Silente aggrottò il visino, meditabondo.

“Severus, vuoi che questa serata riesca?”.

“Ma naturalmente!”.

“Allora vai a fare quella doccia. Fidati. E strofina”.

 

 

Circa un’ora e mezza dopo, un baldanzoso ex Preside di Hogwarts scortava la giovane coppia verso il luogo per loro predisposto.

“Eh, non è una vera meraviglia?” si sperticò in lodi Silente, rimirando il posto.

“Davvero” annuì sorpresa Begonia “L’azienda a cui vi siete rivolto deve essere senza dubbio di prim’ordine, professore”.

“Ehm…” mugolò il vecchio, allargandosi il nodo della cravatta, a disagio “Sono, ehm, dei bravi ragazzi. Begonia, cara, hai visto il laghetto, laggiù? Ci sono anche i cigni!”.

“Ma io non li vedo” disse lei, corrucciata.

“Tu vai avanti, vedrai che li trovi” rispose Albus, sbrigativo.

Begonia Perez Usera si allontanò, decisamente poco convinta.

“Allora, ti ricordi tutto?” soffiò a una lato della bocca Silente.

“Certo” sussurrò Piton “Ceneremo tranquilli, e di quando in quando mi darai suggerimenti attraverso l’auricolare su come intrattenere meglio Begonia”.

“Molto bene. Ora raggiungila e scortala ai tavoli, farò servire subito la cena”.

Severus Piton trotterellò indeciso verso la sua bella con un sorriso beota stampato in faccia. Silente, da parte sua, sgambettò veloce verso un roseto situato nella parte opposta del campo.

“Allora ragazzi, si comincia!” sussurrò estatico agli altri compagni.

“Bene” fece Fred, pratico, sistemando due piatti fumenti su un carrellino “Qui c’è il risotto”.

“Dice a te, idiota” disse Sirius Black, tirando un ceffone sul parrucchino di un compare.

“Ahi! Lo so, Black!” ululò Lord Voldemort, risistemandosi la chioma finta e apprestandosi a raggiungere la coppia.

“Molto bene” sentenziò Remus Lupin, solenne “ora dobbiamo solo accendere la ricetrasmittente, aspettare e ascoltare”.

L’apparecchio si accese con un sonoro zzz.

“Che Merlino ce la mandi buona” sospirò James Potter, ogni singolo dito incrociato.

Spazio dell'autrice:

JDS: Che ne dici, l'Oscuro ha fatto la fine che pensavi?? ;-))) Per i nostri beneamati le sventure sono solo iniziate!

LADY_SUE 1789: Oooh, la Missione più Impossible del mondo avrà risvolti inquietanti, tranquilla! Sono felice di averti restituito il sorriso, spero di farlo ancora!

HOTARU_TOMOE: Severus di per sè fa sempre un po' pena, ma è senza dubbio la vittima ideale XD James mi dice di dirti che ha fregato qualche numero della rivista apposta per te... 

HERMIONECH: Ti ringrazio per i complimenti! Spero che continuerai a seguirmi, a presto!

ALOYSIA PITON: Hai ragione, a volte James è un incredibile rompiballe! Per la tua devozione ti invierò una foto di Silente con la sua espressione più ebete, contenta?? Hihi...

FERAO: Qualcuno li ha definiti "Defunti organizzati", in effetti... Gradita l'organizzazione??

19SUNFLOWER88:  Fidati, la Malandrinata sarà semplicemente terrificante ;-) Sì pare che Silente abbia trovato l'anima gemella... chissà che non si riveda Bart fra un po'...

DOGMA: Ricorda che per Piton questa è una cena per ingelosire Lily quindi, seppur goffamente, accetterà di buon grado di parlare con questa scorbutica sconosciuta! Tuttavia, l'impresa sarà comunque ardua... insomma, parliamo di Piton!!

ALABASTER: Ebbene sì, l'Erasmus mi ha portato nella meseta! No, temo non ci possa essere nessun futuro tra l'Oscuro più oscuro di tutti e Silente, ma ti assicuro che nessuno rimarrà da solo... ;-)

Molto bene gente, -2... Una sola cosa: preparatevi psicologicamente al prossimo capitolo. Fidatevi.

Erin87

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** La cena, ovvero Fascini a confronto (parte seconda) ***


Certo che il posto era davvero splendido.

Cigni neanche l’ombra, neanche qualche papera spennacchiata, ma tuttavia doveva ammettere che l’organizzazione era stata eccellente. Nonostante tutto, poteva essere una serata piacevole.

Begonia Perez Usera non era quella che si dice una donna di mondo, né una di compagnia. Non aveva ancora idea di come avesse fatto a cacciarsi in un simile ginepraio. Maledetta scommessa e maledetto orgoglio.

La cosa che tuttavia le dava più da pensare e che le faceva aggrottare il viso, rendendola se possibile ancora più grinzosa e sgradevole, era che il suo partner per la serata sembrava essere stato incastrato quanto lei.

Ma mentre lei sedeva rigida e impassibile, il suo compagno si agitava nervoso sulla sedia, tormentandosi chissà perché un orecchio.

“Tutto bene?” chiese dunque, un sopracciglio alzato.

“Ehm, sì” balbettò lui “E’ che… sai, otite” concluse con un sorriso stiracchiato.

“Capisco” rispose asciutta.

Severus non ebbe, fortunatamente per lui, il tempo di maledirsi per la risposta idiota che le aveva rifilato. Un distinto maggiordomo li aveva ormai raggiunti, spingendo un carrellino.

“Signori” si inchinò lievemente “sarò io a servirvi questa sera. Lo chef  ha preparato per voi qualcosa di speciale. Cominceremo con un risotto ai funghi e del vino bianco abbinato. Buon appetito”.

Chissà perché, ma quell’uomo a Severus sembrava familiare. I baffi, soprattutto.

“Mi scusi” lo interruppe timido “ma per caso ci conosciamo?”.

L’Oscuro cominciò a sudar freddo. Lo sapeva, lo sapeva che sarebbero arrivati a quel punto. Quasi ci sperava che andasse tutto a farsi benedire, così Black avrebbe avuto ciò che meritava.

Mais non, monsieur” tentò lui, ricordando quelle quattro parole di francese che aveva imparato in vacanza “Sci deve essere uno sbalio…”.

“No no, sono sicuro di averti già visto” annuì Piton convinto “Fammi indovinare: al torneo di Bocce Magiche”.

“No, signore, non credo…”.

“Al Club del Libro?”.

“Neppure”.

“ Al concerto dei Village People? Ti riconosco, sei quello che è saltato nudo sul palco quando è partita YMCA!”.

“Va bene, ora basta!” si spazientì finalmente Voldemort, sbattendo in malo modo i piatti di risotto sul tavolo e schizzandolo ovunque “non mi hai visto da nessuna parte, non ci conosciamo, non abbiamo avuto mai nulla a che spartire, e anche fosse mangia e non rompere, idiota!”.

Severus Piton lo vide allontanarsi a gran passi, infuriato.

“Mi ha chiamato idiota!” mugolò col labbro tremulo, rimestando il risotto con aria infelice.

“Ah beh,” fece Begonia, avvicinando elegante una forchettata alla bocca “almeno ora sei sicuro che ti conosca”.

 

“Secondo voi è normale che Piton luccichi?”.

Cinque faccine si sporsero dal roseto, dietro al quale erano nascosti, per guardare meglio.

“Mah, magari ha messo una lozione apposita” azzardò Remus Lupin “Sai, in commercio esistono. Ma da quel che sapevo erano indirizzate alle signore”.

“Piton non mi sembra davvero il tipo che si sprechi con creme e robe simili” affermò sicuro James Potter “Sarà già tanto che si sia fatto una doccia”.

“Oh, per quello ci ho pensato io. Ci ho messo un po’ a convincerlo ma alla fine l’ha fatta” disse Silente.

Sirius Black si sporse ancora un po’, gli occhi socchiusi per mettere meglio a fuoco la scena.

“Ma… ma è unto!” sbottò incredulo “E’ lo strato di unto che ha che riflette la luce, altro che lozione!”.

“Ma non avevi detto che si era fatto la doccia??” chiese Potter, voltandosi verso il Preside.

“Certo,” confermò questi “ma evidentemente ha un unto waterproof”.

“Come il mascara?” chiese curioso Fred.

“Più o meno” fece Silente pensieroso, grattandosi la barba.

Il sesto e ultimo membro della banda li raggiunse a grandi falcate nervose.

“Sono stufo!” sbraitò “Penso di aver espiato la mia colpa ormai, voglio piantarla, da quell’idiota io non ci torno! Oltretutto stava facendo andare tutto a quel paese!”.

“Va bene, va bene” concesse Sirius “La prossima portata la faremo levitare fino al tavolo. Piuttosto, come se la cavano?”.

“Hai presente il peggio del peggio? Bene, è così, soltanto peggio” sbuffò sarcastico il Lord, lasciandosi cadere esausto su una sedia “Lei non spiccica parola neanche sotto minaccia di morte, lui se possibile sta raggiungendo nuove vette di idiozia, che francamente non ritenevo possibili”.

“Un vero idillio” grugnì Black “Sarà il caso di cominciare a usare quella dannata ricetrasmittente”.

“Penso proprio di sì. Ok, Fred, sporgiti un poco per vedere quel che fa, mentre noi gli suggeriamo il da farsi” disse Silente.

 

“Mamma Oca a Pulcino Nero! Ripeto: Mamma Oca a Pulcino Nero! Se mi senti forte e chiaro, grattati l’orecchio sinistro!”.

Severus sospirò di sollievo impercettibilmente. Persino lui si era dovuto rendere conto che quella serata stava volgendo verso un inevitabile sfacelo. Finalmente Albus si era deciso ad intervenire.

 

“E’ incredibile, lo fa!”.

Fred Weasley saltellò sghignazzando, incredulo. “Si gratta davvero!”.

“Beh, per forza Fred, gliel’ho detto io di farlo” ribattè il Preside, senza capire “Il che è una buona cosa, vuol dire che questa macchinetta funziona a dovere”.

“Ma non capisci?? E’ praticamente in nostro potere, possiamo fargli fare pressocchè qualsiasi cosa!”.

“Teoria interessante, Weasley” saltò improvvisamente su Potter, ritornando rumorosamente per terra con la sedia su cui si stava dondolando “Amico mio, qui entriamo in gioco noi!”.

“Oh, eccome… ” sospirò d’anticipazione Sirius Black, un sorriso estatico sul volto.

“E ti dirò di più, ho già una cosuccia in mente”. James Potter ghignò in maniera allarmante “Albus, digli esattamente questo…”.

 

Ci doveva essere un errore. Aveva capito male il messaggio.

“Pulcino Nero, qui manca un tocco di sensualità, una scintilla di erotismo! Prova a dare una scossa alla serata ammiccando provocante. Lecca la forchetta come fosse un gelato!”.

Sperò seriamente che Albus sapesse sopra ogni dire e senza possibilità di errore che cosa stesse facendo. D’altronde, la frequenza degli sbadigli di Begonia era aumentata esponenzialmente negli ultimi quindici minuti; qualcosa doveva pur fare, e almeno aveva la patetica sicurezza che la serata non sarebbe potuta andar peggio. Se non altro, l’avrebbe stupita così tanto che avrebbe smesso di sbadigliare, la simpaticona.

Afferrò incerto la forchetta…

 

“Oddio ti prego, fallo smettere!!”.

Shhh, Fred, abbassa la voce!!!”.

“Ma è orribile, non puoi lasciarglielo fare!”.

Fred Weasley era letteralmente accasciato per terra, la carnagione verdognola, le mani strette a coppa sulla bocca e il corpo scosso dai conati.

“Lo so” si torturò le mani Silente “dì grazie a quei due furboni… a proposito, dove sono James e Sirius?”.

“Li ho lasciati alla toilette” fece Voldemort, pulendosi la bocca con una manica “e non erano messi bene. Mio Dio, non ho mai visto un’ecatombe simile. E dire che io di ecatombe me ne intendo”.

“Pensare che gli abbiamo solo chiesto di leccare una forchetta,” boccheggiò Remus Lupin, raggiungendo a fatica una sedia “se gli avessimo chiesto una lap dance, a quest’ora come stavamo?”.

“Non ci voglio pensare!” piagnucolò Silente.

Due figure cadaveriche li raggiunsero trascinandosi e si lasciarono cadere distrutti.

“Mai più” disse Potter tergendosi il sudore “Mai più”.

“Mai più davvero” gli fece eco Black “Quando ha incominciato a leccare tra un dente e l’altro per pulire lo sporco lo avete visto??”.

Fred Weasley sussultò e prese a correre a perdifiato fino alla toilette.

“Comunque la ragazza è una dura” commentò Voldemort “Neanche un conato. Al massimo un sopracciglio inarcato. Averla conosciuta tempo fa, l’avrei Marchiata subito, altro che quell’idiota”.

“Meglio così, allora” disse Remus “Ma non potrà sopportarlo ancora per molto. E’ il caso di impugnare seriamente la situazione… e niente scherzi”.

“Te lo giuro, non lo facciamo più” piagnucolò piccolo piccolo James Potter.

 

“Ok, Pulcino Nero, direi che sia il caso di lasciar perdere l’erotismo e concludere questa serata in maniera soddisfacente! Tu non fare nulla. Diciamo che…arriverà una spintarella esterna. Vedrai”.

 

Begonia accolse l’arrivo della seconda portata con un sospiro di sollievo. Il silenzio si stava solidificando in maniera quasi palpabile tra loro, e del resto lei non aveva la minima voglia di interromperlo. Tremava al pensiero di qualsivoglia tipo di conversazione da intavolare con l’ebete che si trovava davanti.

Due piatti fumanti e colmi di arrosto calarono pigramente davanti a loro. Stranamente, neanche l’ombra del cameriere che li aveva serviti poco prima. Eppure aveva detto che sarebbe stato al loro servizio per l’intera serata. Evidentemente l’idiota lo aveva innervosito a tal punto con le sue domande, che aveva mollato la spugna. Beh, peccato, era affascinante. Mica come l’ameba con cui si ritrovava a cenare.

A proposito di cenare. Guardò in basso verso il suo piatto: l’arrosto aveva un’aria favolosa. Peccato che a causa dello spettacolino poco prima concesso da Piton, la fame fosse ormai un discorso lontano.

Leccare la forchetta. Come diavolo gli era venuto in mente??  Rabbrividì impercettibilmente al ricordo: prima si era umettato le labbra, in un modo che forse voleva risultare sensuale; in realtà, era riuscito solo a sbavare. Poi aveva cominciato a leccarla. Lì le si era rovesciato lo stomaco, soprattutto quando lui più che leccarla lascivo si era messo a ripulire i residui di risotto.

Sospirò un’altra volta. Però quell’arrosto aveva un’aria troppo buona per lasciarlo lì…

 

“Se non funziona neanche questo, non so davvero cosa potrebbe farlo”.

Sei paia d’occhi sbirciavano furtivi al di là del roseto. L’idea di Remus era stata favolosa; hai capito il lupastro, e chi si sarebbe più aspettato che covasse ancora in sé un po’ di sano animo Malandrino??

“Deve funzionare” asserì risoluto Lupin “Sospettavo saremmo arrivati a questo punto, e mi sono preparato. Quello è in assoluto l’arrapante più potente che esiste in commercio”.

“Oddio, se non si è neanche scomposta alla scena pietosa di prima, dubito sarà un farmaco nella cena a piegarla” borbottò scettico l’Oscuro.

Remus Lupin alzò gli occhi al cielo: “Non è un farmaco qualunque. E’Super Lover 2000! Garantito anche per le situazioni più impossibili, o almeno questo è quel che dice la pubblicità. Per sicurezza gliene ho messo in quantità doppia rispetto alle consigliate. Dice anche che ha effetto immediato, quindi dovremmo esserci…”.

 

Perché faceva così caldo? Eppure fino a cinque minuti prima tirava un venticello fresco. Meglio allentare un po’ la camicetta. Magari anche aprire i primi due bottoni. Sì, così andava decisamente meglio.

Forse era l’arrosto a mettergli tutto quel caldo, il cuoco poteva aver esagerato con le spezie. Chissà perché tutto quel dannato caldo.

Eppure stava bene; si sentiva davvero rilassata e un pigro sorriso soddisfatto le balenò finalmente in viso. Allungo le gambe e abbandonò la posa da bacchettona che aveva fino a un attimo prima. La crocchia era davvero troppo stretta: meglio scioglierla.

Sorrise all’uomo di fronte a lei. Lui la guardò tra lo spaventato e l’incerto, ricambiando teso il sorriso. Poverino, era evidente che l’avesse messo davvero in difficoltà durante la serata. Doveva essere più indulgente.

“Severus, mi spiace se ti ho messo in imbarazzo questa sera” disse lei, e all’uomo sembrò che più che parlare stesse facendo le fusa.

“N-non ti preoccupare… Immagino che sia in gran parte colpa mia” sorrise lui, più rilassato.

“No davvero” fece lei, prendendogli la mano.

Severus Piton non fece in tempo a chiedersi a cosa fosse dovuto un così repentino cambiamento che la donna aveva preso a sbattere gli occhioni come una gatta e ammiccava protendendo le labbra tumide… e quella mano sulla coscia??

 

“Ok, ok, le mie più sentite scuse a Super Lover 2000 fece Voldemort, le mani alzate in segno di resa “Ma ora la cosa si sta facendo un po’ spinta per i miei gusti, non è che potremmo sbaraccare??”.

Spazio dell'autrice:

FERAO: Io direi che Sev in versione Flashdance batta qualsivoglia altro possibile candidato al titolo di "Ridicolo dell'anno"! L'organizzazione ti ha soddisfatto??

19SUNFLOWER88: Doccia effettutata, eggià, ma i risultati, come vedi, non sono comunque dei migliori!! 

HOTARU_TOMOE: E' stato scritto per assomigliare in tutto e per tutto a Lerch!!! Silente dice che per le lezioni non ci sono problemi, e che potrebbe persino prestarti gli stivali per qualche occasione speciale. Ti aspetta domani pomeriggio nel bar di Bart. Ah, naturalmente, se vuoi raggiungerlo devi riuscire a morire nelle prossime 24 ore XD E grazie per i complimenti... avevo le guance così calde che Bart è riuscito a cuocermi due uova sopra ;-)

GIOIA_IN_BLU: Hai dunque fatto una full immersion, bravissima! Spero di aver placato la tua curiosità!

HERMIONEFOREVER92: Beh, sì, come immagine faceva piegare XD Fai te che inizialmente (ora mi do al gossip) in quell'infausta situazione ci avevo immaginato mio papà, e già così ridevo come un'invasata. Poi, al supermercato, carrello alla mano, mi blocco di colpo fulminata come Paolo sulla via di Damasco e mi vedo Piton. Semplicemente irresistibile XD

HERMIONECH: Perdono!! Ma era decisamente troppo lungo come capitolo per lasciarlo lì tutto insieme, Dai, all'uso ho aggiornato abbastanza velocemente... curiosità appagata??

ALABASTER: Piton è l'inetto medio per eccellenza XD Beh, alla fine ci siamo riusciti, non credi??

ALOYSIA PITON: Che dici, avevo ragione a dirvi di prepararvi psicologicamente? P.S: Silente sta scegliendo la foto da inviarti. Autografata, ci mancherebbe XD

JDS: Sì, anche secondo me i baffi sono la parte che più fa piegare ;-) Il Lord, comunque, ci tiene a precisare che non indosserebbe mai un parrucchino in stile "quel-dannato-voltagabbana-doppiogiochista-e-infingardo". Che vuoi farci, è in piena crisi premestruale XD

Bene, gente, avevo ragione a dirvi di prepararvi??? Manca solo l'epilogo...
Erin87

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Epilogo ***


Non si seppe mai chiaramente che svolta prese l’appuntamento, e dopo quel che avevano patito durante la cena, non erano certo ansiosi di saperlo; ma considerato l’enorme sorriso che Piton sfoggiò alla festa tre giorni dopo, si poteva ragionevolmente supporre che fosse una svolta quantomeno gradita.

“Potter, non so se ricordi quando più o meno tutti ti abbiamo bestemmiato dietro urlando che come minimo ci dovevi una cena”.

“Lo ricordo abbastanza chiaramente, sì”.

“E ti ricordi anche quanto abbiamo sgobbato, per darti una mano?”.

“Senza dubbio”.

“E ti rendi pienamente conto delle implicazioni che tutto ciò ha avuto sul nostro equilibrio mentale?”.

James Potter si decise finalmente a voltarsi verso il suo interlocutore.

“Sei il solito melodrammatico”.

“Eh già, hai davvero ragione” soffiò sprezzante Voldemort “Quindi è tutto frutto della mia sovraeccitata immaginazione se Fred è rimasto abbracciato alla tazza del cesso da quella sera e se Silente va in giro conciato in quella maniera, giusto??”.

“Onestamente, non credo sia stata la recente esperienza a renderlo così” sbuffò Potter, voltandosi a guardare l’oggetto del discorso con un’ormai perenne espressione di disgusto.

L’icona del mondo magico, il simbolo della lotta per la libertà, il vanto della prestigiosa Hogwarts in quel momento era sobriamente abbigliato con un paio di shorts aderenti e una magliettina rosa di Hello Kitty, avvinghiato in un sensualissimo lento con Bart il barista che, nel frattempo, gli accarezzava dolcemente i capelli argentei, per l’occasione agghindati in due lunghi codini.

“Va bene, forse per Silente hai ragione” concesse il Lord a malincuore “ma dopo tutto quello che abbiamo passato, avresti come minimo potuto portarci in un posto un po’ più di classe!”.

“Oh, ma perché, il locale non ti pare di classe?” chiese Sirius Black sarcastico, fintamente sorpreso.

Quattro paia d’occhi perlustrarono rapidamente, per l’ennesima volta, il circondario, e per l’ennesima volta ritrassero lo sguardo vagamente nauseati: convinto che il motivo della festa fosse la celebrazione del neonato amore tra Piton e la piattola, Bart aveva sapientemente decorato l’intero bar con cuori e Cupidi di cartapesta, il tutto inframmezzato da metri e metri di vaporoso tulle rosa confetto.

“Incontentabili” mugugnò James Potter.

I tre si imposero di non rispondergli per le rime, in virtù della quiete appena ritrovata.

“Devo ammetterlo Lupin, ci hai sorpreso” fece Voldemort cambiando argomento e sorseggiando soddisfatto il suo Daiquiri “Quell’arrapante è stato un colpo di genio, un vero tocco da Malandrino… tocco che a quanto vedo si è esaurito ben presto”.

Remus Lupin riemerse perplesso dal suo doppio frappè al cioccolato.

“Che intendi dire?”.

“Niente, lascia perdere” mormorò rassegnato “Ad ogni modo, brindiamo a Remus e al suo innegabile ruolo decisivo in questa disgustosa vicenda!”.

“Sicuri che sia davvero il caso di festeggiarlo?” fece Black, storcendo improvvisamente il naso.

“Conosci qualche motivo a noi ignoto per cui non dovremmo ringraziare l’uomo che ha salvato la baracca, Black?” chiese l’Oscuro, alzando gli occhi al cielo.

“Beh, quello potrebbe esserlo” rispose nauseato, indicando qualcosa nell’angolo.

Seguendo la traiettoria segnata dal dito tremante di Sirius, i sopravvissuti videro che, approfittando della penombra, la nuova coppia più bella del reame stava ingaggiando un vero e proprio incontro di wrestling salivare.

“Dio, di nuovo no !!”  mugghiò il Lord, raccapricciato “Bart, qui serve una tenda!”.

Con un risucchio simile a un lavandino stappato, il barista si staccò a malincuore dal canale orale di Silente, per piazzare di fronte all’imbarazzante scena un simpatico paravento lilla.

“Grazie amico” sospirò sollevato James Potter, battendo una mano sulla spalla di Bart “Accidenti Remus, ma quanto gliene hai dato di arrapante alla piattola??”.

“Ho solo… ecco, raddoppiato le dosi” balbettò Lupin, tingendosi di cremisi “La situazione se non ve ne ricordate era abbastanza disperata! C’era bisogno di un aiuto forte… e che non si esaurisse nel giro di due ore, o saremmo stati daccapo”.

“Oh beh, senza dubbio hai avuto il risultato che volevi, Lunastorta” disse Sirius con una smorfia.

“Davvero. Un minuto di silenzio per Begonia Perez Usera, che ha coraggiosamente sacrificato la propria salute mentale e fisica, nonché la sua igiene personale, per il bene superiore. Non ti dimenticheremo, giovane eroina!” concluse Voldemort con aria teatrale, sollevando il bicchiere ormai vuoto.

“Già, già, hai davvero ragione” ghignò James “Ma ora sarebbe il caso di posare il bicchiere, grande oratore” concluse, sfilandoglielo dalle mani.

“Va bene, va bene” mugugnò quello, la voce impastata “E’ l’alcool o quella è tua moglie, Potter?”.

James Potter si volse di scatto verso il fondo della sala, improvvisamente terrorizzato. Appoggiata alla porta, le braccia conserte e un cipiglio ben poco amichevole, stava proprio l’inconfondibile rossa Lily Potter.

“Ok, credo che dovremmo andare, tutti quanti” esclamò solerte Black.

“Non mi lasciare da solo, ti prego!” lo scongiurò il suo migliore amico a bassa voce.

“Ehi, guarda che tutto questo casino lo hai fatto proprio per stare da solo con lei!” gli rispose “E poi io ho un appuntamento” fece, sventolando l’ormai mitico Manuale “C’è una signorina in prima posizione che mi aspetta”.

“Io ho una spiaggia da sogno a cui tornare” disse Voldemort, abbottonandosi la sua camicia hawaiana preferita.

“Io devo…” Remus Lupin deglutì rumorosamente “Beh, senti, almeno questo dovrai affrontarlo da solo!”.

Improvvisamente dileguatisi, James Potter si decise ad alzare lentamente lo sguardo verso la sua dolce metà, che procedeva a passo di marcia nella sua direzione.

“Hai davvero messo su un bel teatrino, non c’è che dire” esclamò quella, glaciale.

“Lily…”.

“No no, davvero, un bel teatrino” proseguì implacabile “Hai mentito, tramato, coinvolto quella povera disgraziata, ci hai pubblicamente sposto al ridicolo, e tutto questo perché? Per togliermi un potenziale rivale dalle calcagna!”.

James chiuse gli occhi e si strinse nelle spalle, come a proteggersi dall’imminente esplosione.

“Ed è stato così romantico!” la sentì miagolare.

Sbarrò gli occhi: davvero sua moglie non lo stava smembrando pezzo a pezzo?

“D-davvero??”.

“Ma certo!” fece le fusa lei “Hai fatto tutto questo per me! E per una volta Severus non è finito a pezzi, anzi gli hai anche trovato una compagna, il che è un’ottima cosa” concluse soddisfatta.

“Oh” fece Potter, tentando di darsi un contegno “Beh, a questo punto, non meriterei una ricompensa?”.

“Una ricompensa? Beh, immagino che ti sia dovuta” annuì “Chiedi e sarà fatto”.

“Torneo di Scopathlon??” chiese speranzoso, gli occhi sgranati luccicanti.

Lily Potter soppesò per un momento la richiesta, l’espressione pensierosa.

“Si può fare” concesse, alzando le spalle.

Così si allontanarono, a braccetto verso il tramonto radioso.

 

 

                                                                             *** FINE ***  

Spazio dell'autrice.

HOTARU_TOMOE: Come hai finalmente potuto vedere, sarà il caso di cercare un'altra toilette, perchè quella Fred la sta monopolizzando ;) Grazie mille cara, spero che l'epilogo ti abbia soddisfatta!

PALE_MAGNOLIA: Che dici, ci si può fidare di SuperLover???  XD Spero che la conclusione ti sia piaciuta!

ALOYSIA PITON: Beh, alla fine il nostro Piton come puoi vedere si è ben abituato alla situazione, che in fono in fondo non gli dispiace per niente! Piaciuto l'epilogo? Grazie cara!

FERAO: Sì, ammetto che la mia perversità ha tocatto vette precedentmente non conosciute XD Sono felice che ti sia piaciuto, e spero che ti piacerà anche questo capitolo! a presto

JDS: In effetti, alla fine Remus la sua piccola rivincita se l'è presa! Spero che la conclusione abbia appagato la tua curiosità! a presto ;)

HERMIONEFOREVER92: Ti ringrazio moltissimo per i complimenti! Sono felice di averti fatto ghignare... che dici, ci sono riuscita anche con questo capitolo?? a presto!

19SUNFLOWER88: Sì in effetti, Piton purtroppo ha un'idea davvero vaga in quanto a igiene personale XD Grazie mille!

HERMIONECH: Addirittura un genio? Mi farai arrossire!! Grazie mille cara.. piaciuto l'epilogo??

PERVINCAPOTTER97: Mi spiace che ti sia persa, spero che ti ci sia raccapezzata! a presto :)

ALABASTER: Davvero, l'unica cosa che poteva salvarlo era un agente esterno... da solo, non avrebbe mai potuto!! Grazie mille cara, spero ti sia piaciuto il finale!

Grazie a tutti, davvero.

Erin87

 

 

 

 

 

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