Le avventure di Raggio di Sole

di lily_lucygatto00
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Sogno ***
Capitolo 2: *** La minaccia ***
Capitolo 3: *** La Fuga ***
Capitolo 4: *** Il rifugio ***
Capitolo 5: *** Incontri non molto piacevoli ***
Capitolo 6: *** Inseguimento ***
Capitolo 7: *** ''Nella tana del coniglio'' ***
Capitolo 8: *** Four Shadows. ***



Capitolo 1
*** Il Sogno ***


Buio, solo buio. E poi un colpo forte alla testa. Cercava di urlare, ma niente. L'aria usciva dai polmoni, ma lei non riusciva a parlare, figurarsi a chiamare aiuto. Sentiva qualcosa di caldo e umido scivolarle sul viso, e l'aria fredda scompigliarle i capelli. Piano piano chiuse le palpebre, sdraiata sulla neve fredda e scivolosa.

Poi si svegliò di soprassalto. apri' lentamente gli occhi, e si guardo' attorno. '' Era solo un sogno, per fortuna'' esclamo' sollevata osservando la sua cameretta tutta rosa. Qualcuno busso', ed entro'. Era Carlita, la sua balia sudamericana, con un grande vassoio in mano, che disse subito, con la sua voce dolcissima e un accento un po' strano: "Buongiorno signorina, la regina sua madre ha detto che fra un ora esatta dovete presentarvi alla sala del trono per una questione importante… intanto le ho portato la colazione e se vuole la aiuto a vestirsi'' Carlita gentilmente la aiuto' ad alzarsi e prese l'abito elegante color lillà dall'armadio tutto intarsiato. Finche' la bella Raggio di Sole mangiava un muffin ai mirtilli freschi, la sua cameriera preferita stava cercando le scarpette argentate. Finita la colazione si vesti', si intreccio' i capelli dorati  e si mise il suo diadema preferito, poi si fece accompagnare nella sala del Trono.

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Capitolo 2
*** La minaccia ***


La bimba si fermo' davanti al grande portone pesante, tutto di legno intarsiato. Fece un respiro profondo ed entro'. Lentamente avanzo' verso i troni, mentre le dame di compagnia si inchinavano, e si sedette nel suo trono di ebano con i cuscini di velluto rosso. La regina con un cenno fece uscire dalla stanza le dame. Dolcemente la madre della bimba si alzo', era davvero elegante in quel voluminoso abito rosa chiaro. Si avvicino' alla principessina, la prese in braccio e dolcemente le sussurro': ''Devo dirti una cosa tesoro. Non ti piacera'... Non dovresti nemmeno pensarle queste cose.... dovresti vivere da bimba ancora per molto... ma non possiamo, Sole. Dobbiamo fuggire... La Baba yaga si è risvegliata, e sta rapendo troppe ragazze come te. Ora dammi la mano e saluta tuo papa'. Sara' l'unico che sara' a conoscienza della nostra fuga.'' Una lacrimona rigo' il viso pallido di Sole. Lei speva tutto riguardo alla baba yaga. Del fatto che mutasse rapidamente aspetto, del fatto che indossasse sempre un abitino azzurro, infilato dentro ad una gonna nera di lana. Del suo mantello rosso, che colorava col sangue di ogni sua vittima. Del fatto che rapisse bambine, ragazze e donne giovani per ''succhiarne'' la giovinezza. Sapeva che lei e sua madre erano in pericolo. Lei sapeva tutto sulla Baba yaga. Sapeva anche che l'avrebbe sconfitta per sempre. *spazio autrice* eccomi qui con un altro capitolo. Cerchero' di aggiornare la storia ogni settimana, pero' ho bisogno di 2 recensioni per capitolo per poterla continuare :D chissa che succedera' alla nostra piccola Raggio di Sole?

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Capitolo 3
*** La Fuga ***


Sole torno' in camera sua e, insieme a Carlita, prese un vestitino lungo fino al ginocchio di seta dalla Cina, di un bel colore celeste cielo . Si fece aiutare a sciogliere le pesanti trecce, che ormai le stavano provocando un grande mal di testa. Mentre la serva, nonche la sua migliore amica, usci' un attimo, lei svelta prese un piccolo zainetto, e ci butto' dentro due coperte molto calde, di lana di Alpaca. Nascose lo zainetto sotto il suo grande letto rosa, poi cerco' un paio di scarpe belle e comode, che non dessero troppo nell'occhio. Trovò le ballerine che le regalò Demetria, sua madre, per il suo ottavo compleanno. Le mise, poi ando' in cucina.

La cuoca, una ragazza con i capelli castani e gli occhi azzurri, era indaffarata, stava cucinando una zuppa, mentre stava infilando un cappottino con le tasche ad un topolino. Essendo che il castello era abbastanza grande, si usavano degli animaletti addestrati, precisamente un topolino marrone ed un ghiro, addetti al trasporto di bigliettini. Fuori era molto freddo, e il topolino doveva attraversare il giardino interno del castello che separava la cucina e la stalla dalle altre stanze, necessitava di un giubettino di lana con le tasche, cosicche potesse portare i messaggi scritti. Finche la serva era distratta, Sole assaggio' la zuppa di zucca e cipolla. Era buonissima. Le piaceva come cucinava Vera. Scappo' dalla cucina prima che la cuoca si accorgesse di quello che lei aveva fatto. Scese in stalla e si sedette sulla paglia, quando vide una testolina marrone sbucare dal muro di legno. Era il Topolino Messaggero, che corse via nel giardino interno.

Una campana squillante risuono'. Sole sapeva benissimo che era la campanella che indicava che la cena era pronta. Ando' nella sala da pranzo reale, dove il re e la regina la aspettavano, entrambi apparentemente felici, ma col sorriso incrinato da un velo di malinconia. Raggio di Sole mangio' velocemente e prese la ''borraccia'' contenente la zuppa. Corse in camera sua e ripose la borraccia nello zaino insieme ad un po di vestiti puliti. Mise addosso un mantello di lana pesante, e, prendendo lo zaino corse incontro a Demetria. Sua madre le somigliava ancora di piu', vestita come Sole. Entrambe diedero un bacio al re, poi la regina prese in braccio sua figlia, mise lo zaino in spalle e s'incammino' nel buio della notte.







*angolo autrice*
ciao, ho deciso di fregarmene altamente delle recension, insomma, fate voi. Questo capitolo è abbastanza lungo, ditemi se va bene così... Cerchero' di pubblicare un capitolo ogni sabato, voi intanto date consigli sulla grafica o sulla grammatica che sono tutti bene accetti ( tranne spam e commenti offensivi)... Forse faro' un racconto a piu' finali, che ne pensate?????

Baciniiiiiiiii
                                                                                                     LILY <3

 

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Capitolo 4
*** Il rifugio ***


Erano gia' passate cinque ore dalla partenza, e Sole camminava svelta mano nella mano con sua madre. Il respiro affannato si congelava in nuvole fredde e umide. Di tanto in tanto la regina la guardava, come se cercasse qualche traccia di terrore nello sguardo di sua figlia. La piccola era assorta nei suoi pensieri ed ogni tanto osservava la madre, con il naso e le guance arrossite dal freddo. Dovete sapere infatti che quello fu l'inverno più freddo a memoria d'uomo e nel frattempo stava nevicando. Sole iniziava a non sentirsi molto bene, mentre la vista si annebbiava un pochino per gli innumerevoli fiocchi ghiacciati che le andavano negli occhi. Chiese svelta a sua madre dove stessero andando, e lei rispose cautamente:''Non lo so, cara... Ma ti prometto che ci fermeremo al più pres-''

La regina aveva visto qualcosa in lontananza, qualcosa come un cumulo di neve e terra. Erano stanchissime (in effetti era quasi l'alba), quindi decisero di fare una breve sosta per mangiare, poi avrebbero ripreso il cammino. Avvicinandosi si accorsero che il cumulo era piuttosto alto, quasi come se ci fosse una piccola stanza dentro. In effetti avevano proprio ragione: Spostando un sasso posto davanti alla struttura, si poteva accedere ad una stanzina minuscola (Sole, che aveva otto anni, stava comodamente in piedi o sdraiata). La regina tolse lo zaino dalle spalle (La piccolina si era stancata in fretta di portarlo), da cui estrasse le coperte ed i thermos di zuppa. La bambina riconobbe la stanzina come la tana di una creatura ritenuta mitologica, il coniglio RedFlame, un animale alto circa un metro e venti. Demetria non ci stava nella stanza così uscì, socchiudendo l'entrata. Nel frattempo l'alba era già passata, ed il sole stava sciogliendo un po' dei ghiaccioli degli alberi, che ora stavano gocciolando. Era uno spettacolo magnifico: tutto scintillava, dalla neve per terra alle cortecce umide dei pini e l'aria era leggera e frizzante.

Tutto era tranquillo, e lei sorseggiava la zuppa, fino a quando non si sentirono dei passi che scricchiolavano nella neve. La regina, svelta, si tolse la collana d'oro che aveva al collo, prese la busta che aveva nel corpetto stretto e si appresto' a lanciarle nella stanzina. Una voce le intimo' di abbassarsi per terra. Era la Baba Yaga, che svelta, ordinò al suo aiutante di legarle i polsi. Lui avrà avuto si e no diciassette anni, era alto, e gli addominali nudi risaltavano alla luce del sole. Il bel viso era contratto in una smorfia, ed il taglio dei capelli biondi accentuava il viso dai tratti dritti e squadrati. Ma la cosa che spaventava la regina fu lo sguardo di odio del giovane. Non era semplice rabbia. Era più un misto fra disprezzo e paura, e talmente tanto odio puro che sarebbe potuto scoppiargli la testa come fosse un palloncino. Lui la prese da dietro, e la alzò di peso. Lei lo implorò con un sussurro, un debole e semplice ''ti prego'', che fece sussultare il ragazzo. Ma no, lui non poteva disubbidire, nemmeno per una donna così bella. Nemmeno sapeva però che in braccio aveva non una semplice bella donna, ma una delle Regine dei 7 Regni in persona. Invece la vecchia strega lo sapeva. Dopotutto era venuta per quello.



Bosco Ghiacciato





*spazio autrice*
eccomi qui gente... ho deciso di pubblicare un nuovo capitolo oggi perchè sabato probabilmente non aggiornerò.... Ditemi pure come vi pare la storia, per ora Sole è al sicuro, in una tana di conigli particolari... mi dispiace far uscire di scena la Regina Demetria (mi stava troppo simpatica), ma c'est la vie <3
                                                                Baci
                                                                                                        Lily

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Capitolo 5
*** Incontri non molto piacevoli ***


Demetria's POV

lui mi prese da dietro, mi sollevò e mi imbavagliò. Pensavo alla mia vita, alla mia bella bambina, al marito che mi amava da impazzire, alla befana che aveva ordinato a quel bel e giovane ragazzo di prendermi. Quest' ultimo si sorprese quando mi guardò in viso, probabilmente vide anche quella grande lacrima solitaria che scendeva dalla mia guancia... lui, vagamente dispiaciuto, mi trascinò di peso dalla baba yaga, che mi diede un calcio nello stomaco:'' ci rivediamo, eh puttanella? Guardami negli occhi. HO DETTO GUARDAMI!!''. Mi lasciò il segno della sua mano, apparentemente piccola e fragile, sul viso. Io, timorosa per il destino che poteva avere mia figlia, la guardai. Meglio fare le cose in fretta. Lei era assurdamente orribile nella sua vera forma, bassina, con la faccia piena di rughe, le mani ingrossate nelle giunture delle dita, il pesante trucco nero che colava fino alle guance, era proprio come la descriveva una delle poche superstiti che l'abbia mai vista, Amina.

FLASHBACK

Una notizia scoinvolgente girava nel regno da circa due settimane.

Una ragazza, che veniva dal Palazzo Di Quarzo, vicino al fiume, era rimasta shockata per una strana vicenda. Il suo nome era Amina.

La poveretta era la damigella d'onore di sua sorella, che si sarebbre sposata quella sera. Sua sorella, Giulitta, era una bella e giovane ragazza, che amava follemente il suo fidanzato. Essi avevano deciso di sposarsi in inverno, con la neve per terra, per rendere il tutto più romantico. La sposa aveva appena indossato il vestito di broccato e il mantello di ermellino bianco, per provalo il giorno prima del SI ufficiale, poi era uscita per ammirare il tramonto dal balcone. Scostando la neve dalla ringhiera, ci si appoggiò per osservare meglio il panorama, quando sentì la voce di una giovane donna dal giardino, che chiedeva cibo. Giulitta disse ad Amina di cercare del cibo finchè lei si cambiava. La futura sposina prese il pane e il thermos dei cioccolata calda ed uscì. Amina non la vide più tornare, così di nascosto scostò la tenda e sbirciò dalla finestra. Un ''angelo'' (perlomeno era un ragazzo bellissimo, biondo, bel fisico, con tanto di ali sulla schiena totalmente nuda. Indossava solo dei pantaloncini corti) aveva legato sua sorella. Lei si fiondò in giardino, e dede un ''destro'' sul naso alla vecchia, che ricambiò il favore. Poi prese Giulitta e l'angelo e andò.

FINE FLASHBACK

La strega prese a braccetto il ragazzo e Demetria. Lei piangeva, ma nessuno se n' era accorto.

*SPAZIO AUTRICE* UFF.... scusate se ho aggiornato dopo un mese ma ho avuto vari impegni (ho appena iniziato la prima superiore).... spero vi piaccia, esprimete pure i vostri pareri qui sotto nelle recensioni......... BYEE <3

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Capitolo 6
*** Inseguimento ***


Narratore's POV
Sole si svegliò di soprassalto. Sentiva dentro di se che qualcosa non andava. Sentiva dei singhiozzi da fuori, così sbirciò da un buco nel muro. La persona che piangeva era sua madre. Una vecchia orribile ed un ragazzo l'avevano presa. Dopo nemmeno un secondo sparirono. Erano scomparsi, evaporati, svaniti nel nulla. Lei era spaventata... come faceva senza la sua mammina? E poi, quei due pazzi, cosa le avrebbero fatto? Dov erano adesso? Ma soprattutto PERCHE' proprio lei? La principessina, suuper incavolata si appoggiò al sasso enorme che chiudeva l' entrata, e spinse. Spinse con tutta la sua forza, la sua rabbia la rendeva forte, l'adrenalina le circolava nelle vene, facefa funzionare tutti i suoi muscoli. Con un urlo fece cadere la pesante roccia.

Prese il suo zainetto, ci rimise tutto dentro e partì nel bosco senza una meta. Forse non avrebbe più visto sua madre, così dolce e simpatica, gentile, generosa, sorridente e bella. A Sole vennero in mente tutti i momenti passati assieme, quando sua mamma l'abbracciava, quando era ammalata e lei le rimboccava le coperte, quando in estate giocavano nel fiume li accanto, quando facevano i pupazzi di neve assieme. Le mancava già un casino, anche se era sparita da cinque minuti, e una lacrima solitaria le scendeva dalla punta del nasino all'insù. Si calmò osservando i meravigliosi laghetti ghiacciati, i ghiaccioli che scendevano dagli alberi, il luccichio sella neve.... ma tutto le ricordava sua madre. Allora si mise a piangere e singhiozzare. Sperava davvero di ritrovare quella vecchia cretina che le aveva portato via la sua adorata mammina.

Ad un tratto sentì un rumore da dietro agli alberi. Era terrorizzata, non sapeva se guardare cos'era stato o correre via. Optò per la seconda e corse, corse, corse a perdifiato, ma sentiva la cosa che si avvivinava veso di lei.... la bambina accelerò, ma non vide un ramo caduto per terra, parzialmente nascosto nella neve. Cadde a faccia in giù. La cosa la raggiunse. Sentiva il suo alito caldo sul collo. Quando si girò non credette ai suoi occhi.

Sole si svegliò di sporassalto. Sentiva dentro di se che qualcosa non andava. Sentiva dei singhiozzi da fuori, così sbirciò da un buco nel muro. La persona che piangeva era sua madre. Una vecchia orribile ed un ragazzo l'avevano presa. Dopo nemmeno un secondo sparirono. Erano scomparsi, evaporati, svaniti nel nulla. Lei era spaventata... come faceva senza la sua mammina? E poi, quei due pazzi, cosa le avrebbero fatto? Dov erano adesso? Ma soprattutto PERCHE' proprio lei? La principessina, suuper incavolata si appoggiò al sasso enorme che chiudeva l' entrata, e spinse. Spinse con tutta la sua forza, la sua rabbia la rendeva forte, l'adrenalina le circolava nelle vene, facefa funzionare tutti i suoi muscoli. Con un urlo fece cadere la pesante roccia.

Prese il suo zainetto, ci rimise tutto dentro e partì nel bosco senza una meta. Forse non avrebbe più visto sua madre, così dolce e simpatica, gentile, generosa, sorridente e bella. A Sole vennero in mente tutti i momenti passati assieme, quando sua mamma l'abbracciava, quando era ammalata e lei le rimboccava le coperte, quando in estate giocavano nel fiume li accanto, quando facevano i pupazzi di neve assieme. Le mancava già un casino, anche se era sparita da cinque minuti, e una lacrima solitaria le scendeva dalla punta del nasino all'insù. Si calmò osservando i meravigliosi laghetti ghiacciati, i ghiaccioli che scendevano dagli alberi, il luccichio sella neve.... ma tutto le ricordava sua madre. Allora si mise a piangere e singhiozzare. Sperava davvero di ritrovare quella vecchia cretina che le aveva portato via la sua adorata mammina.

Ad un tratto sentì un rumore da dietro agli alberi. Era terrorizzata, non sapeva se guardare cos'era stato o correre via. Optò per la seconda e corse, corse, corse a perdifiato, ma sentiva la cosa che si avvivinava veso di lei.... la bambina accelerò, ma non vide un ramo caduto per terra, parzialmente nascosto nella neve. Cadde a faccia in giù. La cosa la raggiunse. Sentiva il suo alito caldo sul collo. Quando si girò non credette ai suoi occhi.
                                    

*angolo autrice*
 scusate il ritardo ma ultimamente ho troppi impegni (*si nasconde dietro al divano*)
pensavo di iniziare a scrivere un altra storia fantasy, ma non sono sicura, se volete delle informazioni o dei suggerimenti da darmi mandatemi dei messaggi privati, e ricordatevi di recensire in numerosi, non importa se le recensioni sono negative, positive o neutre, basta che non siano volgari e/o insulti pesanti <3
(mi scuso per ogni errore di battitura e/o grammaticale)



                                                                                                                               Baci,    Lily <3

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Capitolo 7
*** ''Nella tana del coniglio'' ***


Il cavallo e il suo padrone si avvicinarono. Questo prese la principessina e le legò i polsi con una corda spessa e ruvida che poi legò alla sella rudimentale.

Il tipo misterioso non era molto alto, aveva qualche ciuffo di capelli neri che gli uscivano dal passamontagna di pelliccia di coniglio nero, con due orecchie sulla sommità. Era vestito con un mantello pesante di pelliccia scura, una camicia sporca dall'aria molto vecchia e dei pantaloni di pelle neri. Gli occhi erano azzurri. Non assomigliavano a nessun colore che avesse mai visto: erano quasi trasparenti, ma allo stesso tempo scuri. Sembravano degli antichi gioielli dimenticati alle intemperie. Lei non sapeva definire se erano belli o brutti. Sapeva solo che in quei 5 secondi in cui i due azzurri diversi si erano scontrati si era sentita strana, come se l'avessero rigirata, rivoltata, come se le avessero scuoiata viva.

Lui veloce risalì a cavallo, quasi infastidito da qualcosa che Sole non conosceva. Schioccò la frusta e il cavallo partì abbastanza velocemente. Sole, essendo costretta a correre dietro al cavallo preferì accelerare piuttosto che farsi trascinare nella neve fredda. Il cavallerizzo scese dal cavallo e lo legò ad un albero lì vicino, slegando il capo del ''guinzaglio'' con cui era legata Sole. La ragazzina riconobbe subito il posto. Era la tana di coniglio gigante in cui aveva dormito prima. L'uomo scostò il masso che ne copriva l'entrata e la spinse dentro, chiudendo l'apertura. La situazione si faceva via via pericolosa, sentiva gli sbuffi dell' uomo che intanto armeggiava in un angolo. Si sentì un clic. L'uomo tirò a se sole e la spinse giù nella botola che aveva appena aperto.

Le sembrava quasi di essere nel suo libro preferito, ''Alice nel Paese delle Meraviglie''. In effetti era davvero caduta giù in una tana di un coniglio, si aspettava di trovare davvero le cose strane che aveva visto il suo personaggio preferito, ma sbattè solo il sedere su qualcosa di morbido, alla fine della caduta. Sentì un altro tonfo vicino a se, probabilmente il cavaliere. Sentì il rumore che fa un legno quando lo si sbatte con un bastone.

Una luce si accese ed illuminò una stanzina di terra, piccola ma dal soffitto alto. Era confortevole ed era praticamente come una piccola casetta di montagna. Aveva una stufa, varie pentole consumate e sporche, un tappeto di lana, un divano di vimini con vari cuscini (quello su cui era caduta) un tavolino di legno, un soppalco di legno di pino con un letto con una pesante trapunta.

L'uomo si avvicinò paurosamente e, con uno sguardo agghiacciante, sussurrò:''Non vedevo l'ora, principessina...''



* spazio autrice * Scusate il ritardo ma ultimamente sono molto indaffarata.... Oltretutto non sapevo più come stendere questo capitolo, il, risultato è una schifezza immonda....
Ringrazio chi ha letto questo capitolo ( Ringrazio 100000000 di volte chi ha letto anche gli altri) e ringrazio anche chi ha recensito, recensisce o recensirà :)
            
                                                                                          Byeeeeeeee :)
                                                                                                                                      -Lily <3

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Capitolo 8
*** Four Shadows. ***


Sole voleva scappare, ma era impossibile. Guardò meglio l'uomo, era alto un metro e quaranta, o quarantacinque, circa dieci/ quindici centimetri più di lei. Si avvicinava, sentiva il suo profumo di muschio bianco, mentre armeggiava col suo cappuccio. Lo tolse. Lei gli guardò il viso... Era.... una ragazza. UNA RAGAZZA?! Questa si presentò alla principessa.
''Ciao, Raggio di Sole, mi chiamo Luce di Luna, ma puoi chiamarmi Luce, o Luna, se ti va.'' Sole non fece molto caso al fatto che lei conoscesse il suo nome senza essersi presentata, e, confusa, capì il perché del nome della ragazza. Luce aveva i capelli corvini, che le scendevano fino a metà schiena, con la pelle color latte in contrasto. Aveva i tratti asiatici, ma comunque gli occhi grandi e neri... Perché erano neri? Prima erano azzurri, ne era sicura!
Luce sembrò leggerle il pensiero, o forse vide che Sole continuava a fissarla:
''Cambiano il colore con l'illuminazione. Vuoi un tè? Caffè? Cioccolata? Acqua? Sidro?'' disse, andando in cucina per pulire delle pentole.
''No, grazie mille. Perché mi hai portata qui?''
''Mh, dopo ti racconto, quando il gruppo sarà qui''
''Il gruppo?''
''Dopo vedrai.''
Un tonfo fece sobbalzare Sole, mentre Luce continuò a pulire la padella.
''Ah, si, biondina, spostati.''
La principessina fece appena in tempo a spostarsi dal divanetto che quattro ombre caddero dalla botola sopra di esso. Tre caddero sul divano, una per terra, di faccia.
Guardò bene. Era un gruppo di bambini, di età compresa fra la sua e quella di Luce.
Erano stranissimi:
C'era una ragazzina rotondetta, con due treccione color rame, che indossava una pelliccia fuxia shocking su un vestitino rosa con dei leggings a righe, un'altra fanciulla, con due codine castane e un vestitino a fiori e pois, azzurro come i suoi occhi. Poi c'erano due bambini biondi, di cui uno con degli shorts verdi, e un altro, quello caduto, di molto più alto del primo, che indossava delle mutande di pelliccia di procione, con la coda dello stesso attaccata dietro. Egli si rialzò ridendo, grazie alle due ragazzine, e Luce li presentò:
''Quella in fuxia è Rosa di Bosco, quella in azzurro è Pioggia Primaverile, poi, quei due scalmanati sono Alex, e Kevin, quello alto. Li puoi chiamare rispettivamente Rosa, Pioggia, il Figo e Procione.'' '' Ciao Sole!'' risposero in coro. Sole era distratta. Ora che lo guardava bene, Alex era davvero carino. Pioggia la chiamò dolcemente e le disse di sedersi al tavolino rotondo assieme agli altri. Luna mise in tavola il sidro, la cioccolata, il vino, il thè e il caffè, poi iniziò a parlare.

*spazio autrice* Scusate il ritardo ma oltre i vari impegni mi era venuto un blocco.... *si nasconde dietro al divano*
A parte gli scherzi, vi piace come sta andando avanti? -Lily <3

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