Marceline

di Khailea
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mamma ***
Capitolo 2: *** Dopo 18 anni ***
Capitolo 3: *** allenamenti ***
Capitolo 4: *** giorno di riposo ***
Capitolo 5: *** le catacombe ***
Capitolo 6: *** proposta ***
Capitolo 7: *** Finale ***



Capitolo 1
*** Mamma ***


-Marcy corri!-
I vampiri ci stavano inseguendo,ricordo bene che io avevo dodici anni,ho vissuto con Simon fino a quando non è impazzito totalmente dopo di che sono riuscita a ricongiungermi con la mia famiglia,il pianeta era arido e deserto ma delle strane creature avevano cominciato a comparire,come ad esempio i vampiri. C'eravamo imbattuti per caso in un loro accampamento e stavamo correndo a perdifiato,non avevamo armi per proteggerci perciò non avremmo avuto possibilità di sopravvivere.
-Presto amore più veloce!-
Mia mamma cominciava a non farcela più,e anche papà era molto stanco.
-AAAAH.-
Ci avevano circondati,ma se ne stavano a debita distanza,i loro occhi erano bianchi e vuoti,i loro ghigni malefici mi fecero gelare il sangue nelle vene,ad un tratto uno di loro si avvicinò.
-Bene bene cosa abbiamo qui,una dolce famigliola,mi presento il mio nome è Jaques Deshoulières e sono il re vampiro.-
-La prego non ci faccia del male...-
Il vampiro fece un sorriso benevole,pensai che forse non era malvagio...ma mi sbagliavo,schioccò le dita e quattro di loro attaccarono mia madre,la morsero e le strapparono la carne mangiandola,è stato lo spettacolo più abominevole di tutta la mia esistenza,quando finirono di lei non rimasero nemmeno le ossa. Mio papà non riusciva nemmeno a urlare,le lacrime scendevano copiosamente dai nostri volti,il dolore inimmaginabile.
-T-ti prego non uccidere mia figlia...f-farò tutto ciò che vuoi ma almeno lei risparmiala ti scongiuro.-
Avevo paura che non lo avrebbe ascoltato ed ero certa che la fine era giunta,Simon se ci fossi stato tu li avresti congelati tutti quanti.
-Mmmm tutto ciò che chiedo?Bene...tu diventerai il mio schiavo nella nottesfera,governerai quel luogo infliggendo strazianti punizioni alle anime dannate,porterai dolore e disperazione,in cambio io non ucciderò la tua preziosa figlia..-
-N-no papà non farlo ti prego!-
Jaques non gli diede il tempo di rispondere e lo trasformò in un mostro,mio padre diventò enorme e la sua pelle grigia,spuntarono delle corna affilate e sotto il mento strane sacche che sembravano dovessero contenere qualcosa,la cosa meno paurosa fu quello stano smoking che comparve,solo che aveva anche degli orribili tentacoli neri. Il re cominciò a disegnare sul terreno una strana faccina sorridente.
-Datemi il latte d'insetto.-
Latte d'insetto?!Ma che schifezza è?!Comunque sia...getto il latte sul disegno e pronunciò una stana formula.
-MALOSO VOBISCUM ET CUM SPIRITUM!-
Un grosso vortice nero risucchiò mio papà e io rimasi sola,Jaques cominciò ad avvicinarsi a me,avevo tanta paura nessuno avrebbe potuto salvarmi.
-A-avevi promesso che non mi avresti fatto niente!-
-Oooh infatti non ti ucciderò,ti renderò solo vampira..-
Mi saltò addosso e mi morse il collo,faceva molto male,in quell'istante i miei occhi fissavano il cielo completamente rosso e nero,la vista sta cominciando ad offuscarsi e i miei pensieri vanno su mia madre e mio padre,non potrò mai più rivederli...mamma eri così bella,i tuoi capelli neri gli occhi marroni e profondi,i tuoi dolci abbracci che mi rassicuravano in ogni situazione,e tu papà forte e sicuro di te,non avresti mai permesso a nessuno di farci del male. I giorni felici sono finiti ora chissà cosa mi succederà,mentre le lacrime mi scendono e sento le forze abbandonarmi penso solo a voi,e anche a te Simon che ti ho perso proprio nel momento del bisogno...

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Capitolo 2
*** Dopo 18 anni ***


Sono passati molti anni da quando ho perso i miei genitori,ho quasi diciotto anni ormai. Il re mi ha lasciata in vita riservandomi uno speciale trattamento,vivo nel suo castello in un enorme stanza,ha un aspetto molto tetro con un letto gigantesco color rosso,le pareti viola scuro sono adornate con strani quadri,nemmeno uno specchio però,c'è una gigantesca finestra con tende di un tessuto pregiato anch'esse viola,mi è stato dato un armadio con tantissimi vestiti molto stile medioevale,ho anche due tate Clara e Jasmine. Clara mi ha raccontato che il nostro re vive da tantissimi secoli e apparteneva proprio a quell'era,ciò spiega l'arredamento e i vestiti,ha raccolto milioni di seguaci ma son rimasti ben pochi perchè volevano il trono e son stati uccisi. Non ho avuto più notizie di mio padre e sento sempre più la mancanza dei miei genitori,sogno ancora mia madre e il momento in cui l'ho persa,mi sveglio con i conati di vomito e lacrimando mentre dentro di me sento crescere un profondo odio,non potrò mai perdonare quel viscido verme..
-Madamigella il signore la attende nella sala da pranzo..-
-Che attenda e spero crepi..-
Non capisco perchè mi abbia riservato un tale trattamento..quando mi guarda con quegli occhi neri come la pece sento un brivido lungo la schiena..
-Si metta questo e scenda prego..-
Mi è stato portato un abito porpora con una notevole scollatura,è pieno di fronzoli e mi disgusta ma non posso fare altro che ubbidire. Mi vesto e di malavoglia scendo,il castello è pieno zeppo di quadri e armature antiche,è incredibile come si sia mantenuto nonostante l'apocalisse...Simon l'avrebbe trovato interessante senz'altro. La sala da pranzo ha un gigante lampadario di cristallo proprio al centro del soffitto,ci sono due tavoli uno lungo rettangolare e l'altro piccolo e tondo,solitamente mangiamo li,il cibo è preparato dai migliori cuochi in circolazione,non che ve ne siano tanti..ci hanno cucinato carne al vapore un dolce alla crema delle polpettine di riso il tutto accompagnato da un vino pregiato e....bleh sangue.
-Sei bellissima Marceline,finalmente hai raggiunto la maggior età umana,ero stanco di una bambina a cena.-
Non ho nessuna voglia di parlargli,mangio in silenzio prima finisco prima me ne andrò.
-Perchè sei così fredda con me?Ho mantenuto il mio accordo e ti sto facendo vivere nel lusso.-
-Hai ucciso la mia famiglia.-
-Aaah che voce soave...suvvia io non ho fatto niente non esser scontrosa.-
-Ho finito me ne vado.-
Non ho toccato cibo ma quell'essere è in grado di farmi passare la fame,gli lancio un ultima occhiata,capelli biondi e lunghi alto con un portamento regale,lineamenti perfetti e pelle pallidissima...chissà come sono io invece,prima aveva uno sguardo dolce e seducente ma ora sembra arrabbiato,meglio andarsene velocemente..
-Signorina il suo bagno è pronto...-
-Grazie..-
Uno strano brivido mi percorre,mi giro e lo vedo..di nuovo quel ghigno perverso e il modo in cui mi sta fissando mi mette paura,la cameriera mi accompagna al bagno,per arrivarci passiamo per la sala da ballo,è enorme con ogni strumento inimmaginabile su un palco,li ho visti suonare da soli tempo fa,al contrario della cucina non c'è un solo lampadario ma tantissimi attaccati alle pareti,molto più piccoli però,il pavimento ha un enorme tappeto rosso. Finalmente siamo alla stanze da bagno,che a mio parere è la stanza più bella,la vasca di marmo bianco gigantesca è piena d''acqua calda,i muri sono formati da mattonelle cremisi e sul pavimento un morbido tappeto,quando la vampira esce comincio a spogliarmi e mi immergo completamente,è una sensazione meravigliosa stare a mollo.
-Ti stai godendo il bagno?-
-AHHHH MA DA DOVE SEI ENTRATO?!-
-Mi sono teletrasportato,non sei stata gentile con me prima.-
-VATTENE VIA!-
Gli lancio dell'acqua per allontanarlo ma lui rimane impossibile facendosi inzuppare,mi rendo conto poi che sono nuda e mi copro con le mani,non mi sono mai sentita così in imbarazzo.
-Sei veramente bellissima..-
SI sta avvicinando a me pericolosamente,mi sposto dall'altra parte della vasca ma lui vi entra con tutti i vestiti per fortuna,io mi raggomitolo e sento che mi posa una mano sulla spalla.
-Spero che un giorno imparerai ad amarmi...-
Cosa?!Alzo lo sguardo ma lui è già scomparso,sento il mio cuore battere all'impazzata dallo spavento,mi ha sussurrato quelle parole all'orecchio e forse non ho ben capito ma mi sento molto a disagio,è solo uno schifoso essere che meriterebbe di morire. In fretta e furia mi copro con l'accappatoio correndo in camera non curandomi del mio abbigliamento,entro nella mia stanza e la chiudo a chiave,non deve assolutamente entrare,mi metto un pigiama e mi fiondo nel letto abbracciata al mio peluche..Simon dove sei mi aiuteresti di certo. Io non ho bisogno di dormire ma non voglio comportarmi come una di loro,il materasso è comodissimo e le coperte sono morbidissime,penso ancora a quell'uomo,chissà quanti anni ha ne dimostra venti ma di sicuro ne avrà migliaia,lentamente mi addormento ma sono assalita da atroci incubi come sempre,mamma papà mi mancate tantissimo.

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Capitolo 3
*** allenamenti ***


-Signorina si svegli per favore è il momento degli allenamenti mattutini.-
-Allenamenti?-
Poi "mattutini" è un esagerazione,fuori è buio e il cielo completamente viola,inoltre non sono assolutamente intenzionata ad alzarmi dal mio comodo giaciglio.
-L'istruttore l'attende nel giardino.-
-Si diverta.-
La donna senza rispondere mi butta giù dalle coperte,non avrei mai immaginato che una così mingherlina potesse avere una tale forza.
-Si vesta leggera prego,io l'aspetterò fuori dalla sua stanza e la scorterò al giardino.-
Non ho altra scelta...metto una maglia nera a maniche lunghe e delle pantacalze grigie,penso possa andare bene,mi chiedo che tipo di allenamenti mi faranno fare. La cameriera mi squadra dalla testa ai piedi con segno d'approvazione,andiamo nel giardino,è enorme e adornato da bellissime rosa da colori scuri,le siepi sono curate perfettamente e sistemate secondo le forme più varie,sembra difficile credere che ci sia stata la fine del mondo tempo prima...Al centro del giardino vedo uno strano signore,ha un lungo abito nero cravatta rossa occhi azzurri,dimostra una quarantina d'anni e ha tutta l'aria di esser molto severo.
-Buon giorno signorina,da oggi per i prossimi cento anni ci alleneremo tutti i giorni per affinare le sue abilità.-
-Scusi ma nemmeno so il suo nome..-
-Il mio nome non ha importanza,cominciamo con la resistenza faccia mille flessioni cento piegamenti.-
-COSA?!Ma tu sei matto non sono in grado di fare tutte queste cose!Forse in un anno o due..-
-Meno chiacchiere e più movimento.-
Non ho avuto molta scelta,soprattutto perchè si è trasformato in un orribile mostro con i denti affilati,a malapena sono in grado di fare due piegamenti con cento credo che esploderò,oltretutto mi rendo conto solo in adesso di che ora sia,le sei del mattino...MA SIAMO MATTI?!
-Perchè devo fare tutto questo?-
-Per prepararti.-
-Tipo di poche parole eh?-
-Il mio compito è quello di allenarti non sono qui per parlare.-
-Tsk ci manca solo che quel tipo venga a prendermi in giro.-
-Il mio signore non si avvicinerà a voi per tutto il tempo degli allenamenti,potrà vedervi solo la sera.-
-Almeno una cosa buona c'è in tutto questo.-
Tra una cosa e l'altra arriva l'ora di pranzo...e io sono arrivata a metà esercizi,insieme all'istruttore ci dirigiamo in sala da pranzo ma al posto dei cibi che mangio solitamente vedo un daino vivo.
-Che cosa è uno scherzo?-
-E' il tuo pranzo,mordilo e nutriti del suo sangue.-
-Ma non dirai sul serio!?Non lo farò mai.-
-A diciotto anni i vampiri cominciano ad aver bisogno del sangue per vivere,e visto che hai l'età giusta non puoi farne a meno,ora fallo.-
-N-O!-
-Ti do un ora di tempo,resisterai poco dopo tutto l'esercizio fatto,e in caso non lo facessi lo rincontreresti a cena.-
Non voglio fare del male ad un innocuo animale,mi avvicino e gli accarezzo il muso,è così adorabile. Ma ciò che mi era stato detto purtroppo è vero,la fame sta avanzando sempre di più e l'odore del sangue che scorre nelle vene non lo attenua,passati quaranta minuti sento spuntare i canini ma resisto,non ucciderò il povero animale.
-Te ne pentirai.-
-Io dico di no..-
Me ne stavo già pentendo,il mio stomaco sta brontolando come non mai e mi sento stanchissima,torniamo in giardino per continuare gli allenamenti.
-Ora il volo e la trasformazione. Per volare devi semplicemente concentrarti sul volo,col tempo non avrai nemmeno bisogno di pensarci lo farai a comando e naturalmente,per le trasformazioni pensa al volto che vuoi assumere e fai prendere al viso e al corpo la forma.-
-Detta così sembrerebbe una passeggiata.-
-Tra i vari poteri che si hanno vi sono l'invisibilità l'ipnosi e la capacità di far perdere la memoria,si basa tutto secondo lo stesso principio ma ci concentreremo solo sui primi siccome sei troppo giovane.-
-E quanto "vecchia" dovrei essere?-
-Trecentocinquantanove anni.-
-Ah..-
-Per noi si è comunque giovani visto che siamo eterni perciò non ti preoccupare.-
-E tu quanti anni hai?-
-Non sono affari tuoi e ora inizia.-
Cercare di conversarci è come fare il bagno a un gatto randagio,è meglio che lo ascolti,mi immagino di poter volare e mi concentro sul mio obbiettivo.
-Concentrati di più non è abbastanza.-
-Ci sto provando.-
E' molto più complicato di quanto pensassi,mi sforzo di più per sollevarmi almeno da terra tenendo gli occhi ben chiusi.
-Sto volando?-
-No.-
Coraggio Marcy ce la puoi fare,vola vola libera come un uccellino una farfalla,vola libera da qui lontano,senza nessuna preoccupazione.
-Non. Stai. Volando.-
-Non è facile sai?-
-Aaah...mi sa che oggi faremo solo volo..saranno cento anni molto lunghi..-
-Anche io son felicissima di trascorrerli in tua compagnia.-
-Impertinente.-
Rimane sempre composto non trapelando alcuna emozione,vado avanti non accorgendomi del passare del tempo scandito solo dai morsi della fame che aumenta,accidenti so di avere fatto la cosa migliore ma ho una fame bestiale.
-Basta così,sei deludente vai a mangiare.-
-E tu sei insopportabile!-
-Ragazzina ringrazia il mo signore che mi ha ordinato di non torcerti un capello o ti avrei già staccato le dita.-
Ok questo è raccapricciante ma non importa finalmente si mangia,corro verso la sala da pranzo ma mi ricordo di una cosa...il daino!Lo hanno veramente lasciato li e io non resisto più,la mia vista è annebbiata e tutto attorno a me è rosso,vedo solo la sagoma dell'animale e sento chiaramente quell'inebriante odore,mi avvicino e gli mordo il collo mentre lui strepita e scalcia,quando me ne accorgo lo lascio e lui scappa ma cade a terra esamine dopo pochi passi. Oddio cosa ho fatto sono un mostro...
-Bene almeno in questo te la sei cavata,hai un po di autocontrollo.-
Autocontrollo un corno!Lo stavo per uccidere!Ommio dio voglio scomparire,mi accuccio per terra con la testa tra le mani,Simon aiutami ti prego ho paura di ciò che sto diventando..
-Grazie per averla istruita ora la porto a letto.-
Sento una mano posarsi sulla mia spalla ma non riesco ad alzare lo sguardo,so che è Jaques ma sono troppo sovrappensiero per mandarlo a quel paese.
-Tutto bene?So che la prima volta è brutto ma non temere l'animale starà bene.-
Ha una voce così gentile..mi accarezza la testa e prendendomi per mano mi aiuta ad alzarmi,guardandolo mi pare anche un bell'uomo..ma che penso!?E' lo stesso Jaques che non ha fatto niente per aiutare mia madre..solo che ora mi sento male per ciò che ho fato..stringe la mia mano e posa l'altra sulla mia spalla,mi accompagna nella mia camera fino al mio letto. Quando mi siedo si inginocchia davanti a me e sfoggia un meraviglioso sorriso.
-Tranquilla riposati,mi dispiace che per molto tempo solo a quest'ora potrò vederti,a domani sera.-
-Ciao..-
Sempre sorridendo mi da un bacio sulla fronte lasciandomi sola,cosa mi sta accadendo non lo capisco, quell'animale lo stavo per dissanguare e non volevo smettere,il sapore di quel gustoso nettare rosso che mi inebriava col suo sapore è ancora vivo nella mia mente,il lato positivo è che la mia fame è passata,non oso immaginare ciò che accadrà domani..

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Capitolo 4
*** giorno di riposo ***


-Ottomilanovecentonovantanove,novemila,perfetto basta.-
-Tutto qui?Mi sono appena riscaldata.-
Dopo cinquant'anni passati ad allenarmi costantemente non ho problemi a fare queste cose,riesco a volare e a trasformarmi perfettamente oltretutto.
-Domani puoi anche riposarti per tutto il giorno.-
-Cosa..perchè?Non che mi dispiaccia ma..è strano.-
-Domani dovrai essere in forze,hai imparato bene ma ora passi ad un livello superiore..un livello in cui io non potrò aiutarti in niente.-
Sembra triste in questo momento,abbiamo passato tantissimo tempo assieme e abbiamo imparato a conoscerci,ho anche una strana sensazione la sua frase non mi è piaciuta affatto.
-Ora vai a farti una doccia,puzzi di cadavere.-
Come non detto non ha affatto l'aria triste,anzi se la ride,trasformo il mio volto in una testa di serpente e cerco di intimidirlo,ma ovviamente non funziona. Rientro e mi dirigo nei bagni,non ha tutti i torti..
-Marcy come stai?-
-Bene,non avvicinarti puzzo.-
Jaques non mi da più fastidio come un tempo,sono maturata e ho capito che era vero il fatto che non poteva fare nulla per mia madre,le cameriere mirivelarono anni fa che i suoi servi erano diventati irrascibili in quel periodo,non ascoltavano più i suoi ordini,ma ciò che mi fece stare più male fu la frase detta da Cristine, "Signorina non deve esser così dura,la sera in cui venne ad abitare con lui il mio signore si chiuse nella sua stanza per giorni,dalla porta sentivo rumori strani e sbirciai,lo vidi con le mani tra i capelli e uno sguardo triste,ripeteva è colpa mia avevo dato l'ordine di catturarla e loro l'hanno sbranata."Il giorno dopo uccise i vampiri che gli avevano disubbidito".
-Per me il tuo odore sarà sempre buonissimo.-
-Non allargarti troppo solo perchè non ti odio più.-
-Sei molto bella.-
-Con i capelli zuppi di sudore..-
Apro la porta del bagno e la chiudo a chiave,non mi fido ancora molto di lui,l'acqua calda mi rilassa,mi sento come se ogni cosa fosse superflua nella mia mente,è una sensazione bellissima,mi metto a giocare con le bolle di sapone come una bambina di tre anni,difficile dire che ne ho sessantotto.
-Aaaah,non ne puoi proprio fare a meno eh?-
-Però hai smesso di schizzarmi con l'acqua,manca solo che perdi il vizio di chiudere a chiave.-
-Dai che vuoi?-
-Parlare,ti vedo solo alla sera,e da domani nemmeno..-
-Perchè?-
-Lasciamo stare,domani se non ti dispiace ti starò attaccato.-
Detto questo scompare lasciandomi sola,non ho più voglia di stare a mollo ora,mi rivesto e vado in camera mia,però mi sento strana..
-Non lo rivedrò più..ma per quanto tempo?-
No la domanda giusta è CHI SE NE FREGA!Non lo odierò ma non significa che di lui mi importa,preferisco concentrarmi sul mio letto,morbido caldo,il cuscino perfettamente sprimacciato,il silenzio che invade la stanza,senza accorgermene mi addormento.
"-Dormi bambina,dormi tesor che la tua mamma ti cullerà,dormi mia piccola bambina che tuo papà ti proteggerà..-"
-MAMMA!-
Era solo un sogno,quella canzone me la cantavano spesso..mi mancano tantissimo.
-Tranquilla è tutto apposto.-
-AAAAAAAAAAAAAH!-
-OUCH!-
-Jaques ma che ci fai nel mio letto?!-
-E tu perchè mi hai colpito col cuscino?Ti avevo detto ieri che sarei stato con te.-
Ok è fuori di testa,non mi sono nemmeno accorta che sono accoccolata sul suo petto,è comodo star così...
-Perchè ieri hai detto che non ti vedrò più?-
-...non per sempre,solo per altri  cinquant'anni,ora però non pensiamoci voglio stare con te.-
Mi stringe di più a se,è una mia impressione o fa caldo?Rimaniamo così per poco,fortunatamente riprendo possesso del mio corpo e lo butto giù dal letto,detto questo ho fame spero che ci sia qualcosa di buono oggi.
-Ma che!?-
Perchè mi ha presa in braccio?!Mi divincolo,inutilmente,fino alla sala pranzo,non mi sono affatto divertita,almeno la vista del cibo mi fa tornare il buon umore,bistecca al sangue con contorno di patatine fritte e plasma.
-Colazione coi fiocchi oggi.-
-Pranzo vorrà dire,solo le 14:48.-
-Hai dormito molto signorina.-
-Zitto,sarei arrivata prima se mi avessi lasciata stare.-
-Oh quindi sarebbe colpa mia?Hahah.-
Ora si spiega la mia fame allucinante,non ho voglia di discutere con lui preferisco mangiare,il cibo è ottimo e lo finisco in pochissimo tempo.
-Cosa vuoi fare adesso?-
-Visto che è il mio giorno di riposo stare in camera mia a rilassarmi,ma ci vado da SOLA.-
-Ok ti aspetto li.-
Mi fa l'occhiolino e se ne va,stupido non me ne starò certo chiusa in camera mia,esco in giardino ad osservare i fiori,sono bellissimi,uno in particolare attira la mia attenzione.  E' una glicine,nel linguaggio dei fiori significa amicizia,Simon me ne parlò una volta.
"-
la Wisteria sinnesis nota volgarmente come Glicine, originaria della Cina, è una pianta arbustiva rampicante, rustica e vigorosa, con apparato radicale robusto che si espande facilmente, fusti volubili, che raggiungono i 10–20 m di altezza a seconda del sostegno. Nel linguaggio dei fiori simboleggia l'amicizia.-
-Tu sai un sacco di cose Simon.-
-Ho solo studiato molto piccolina,ecco tieni,questa glicine rappresenterà la nostra amicizia e ogni volta che la vedrai penserai a me.-
-Haha,ti voglio bene Simon.-
-Anche io Marceline.-"
-Oh Simon...-
-E' quel tuo amico di cui mi hai parlato?-
-Maestro!Che ci fa qui?-
-Il profumo dei fiori mi rilassa...
-Non ti facevo romantico.-

-Non farti strane idee,sono stato addestrato per essere spietato e uccidere senza problemi.
-Ecco la persona che conosco..-
-Perchè non sei con Jaques?-
-Volevo stare sola..-
-Ci tiene molto a te.-
-Se lo dici tu..-
Ci mettiamo a parlare del più e del meno e non mi accorgo che è ora di cena,mi sento un po in colpa quando vedo  Jaques a tavola con lo sguardo triste.
-Senti..scusa volevo stare da sola..-
Non risponde,mangio nel più totale imbarazzo,accidenti preferivo quando mi assillava e mi stava appiccicato,non posso darlgi torto in fondo era l'ultimo giorno insieme..
-Per farmi scusare..se vuoi puoi dormire nella mia camera..-
Continua a non parlare,quando arriviamo in stanza mi siedo sul letto,lui appoggiato alla porta mi fissa.
-Ti ho già chiesto scusa si può sapere che hai!?-
Si avvicina e mi fa sdraiare,non riesco a dire niente tanta è la sorpresa,mi sovrasta con tutto il corpo e mi fissa senza dire niente,rimaniamo così per qualche minuto e sento il cuore battere all'impazzata,mi bacia. Solo ora reagisco,mi stacco dalle sue labbra ma non riesco a farlo alzare,forse dovrei avere paura ma riesco solo a fissarlo,riprende a baciarmi questa volta con maggior foga,si leva la camicia e rimane a torso nudo,i suoi muscoli sono perfettamente cesellati e il suo sguardo magnetico mi incanta,non so perchè ma stavolta sono io a baciarlo,le nostre lingue cominciano a giocare tra di loro e sento la sua eccitazione crescere,mi leva i vestiti lasciandomi in intimo,continua a toccarmi e a baciarmi ma io lo fermo.
-N-non..-
-Ti amo.-
Mi da un ultimo bacio stavolta più casto,mi solleva e ci accomodiamo nel letto abbracciati.
-Mi basta restare così per ora,ciò che abbiamo fatto mi rende molto felice.-
Sento la faccia rossa dall'imbarazzo,ma non oppongo resistenza,rimaniamo abbracciati fino al sorgere del nuovo giorno.


 

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Capitolo 5
*** le catacombe ***


"Dove mi trovo?Perchè sono in questa città desolata..e i miei genitori?
-Ehy piccina che succede ti sei persa?Non piangere tranquilla...eem...aspetta guarda. Ecco questo è Hambo e vuol essere tuo amico. Eheh ti piace eh?Io sono Simon piacere di conoscerti.-
"

-Simon!-
Oh..ancora un sogno..
-Signorina è ora di andare.-
-Andare dove?-
La cameriera non risponde e chiude la porta della mia camera,non è un buon segno.
-Mph giorno.-
-Giorno....-
Jaques e sotto le coperte a torace scoperto e mi guarda dolcemente...aspetta....
-COSA CI FAI QUI!?-
Continua a fissarmi e mi perdo nei suoi occhi ancora una volta,scosta le coperte e si avvicina sensualmente a me,sento il suo respiro sul collo. Faccio per dargli una sberla ma mi afferra i polsi immobilizzandomi,non riesco a far niente. Sento le sue calde labbra posarsi sulle mie dandomi un bacio casto,lo ricambio senza rendermene conto,il bacio comincia a diventare più passionale e le nostre lingue iniziano una dolce danza,le sue mani mi accarezzano le spalle e la schiena con movimenti sinuosi,io passo le mani tra i suoi capelli stringendolo a me. Quasi mi dispiace staccarmi da lui.
-Questo è il buongiorno migliore di sempre.-
TOCTOC.
-Signorina è il momento di andare.-
-Andare dove?-
Jaques mi prende la mano,il suo viso si è improvvisamente incupito,ci vestiamo e mi porta nel giardino davanti alla statua di un angelo.
-Per cinquant'anni dovrai star qui nelle catacombe,dovrai sopravvivere solo con le tue forze,incontrerai vari mostri e solo quando ti apriremo il passaggio avrai completato il tuo addestramento.-
Non riesco a dire niente,ho paura non so cosa aspettarmi,continuo a guardare i suoi occhi e li vedo tristi e malinconici,a malapena riuscì a finire la frase che le parole gli morirono in gola. Avrà sicuramente notato la il mio turbamento perchè  cambiò espressione da triste ad amorevole e premurosa.
-Vuoi che faccia qualcosa per te?-
Rispetto al tono roco di prima la sua voce si è fatta ben più melodiosa.
-Jaques....conserva il mio Hambo per piacere,è sopra l'armadio nella mia stanza ben nascosto.-
-Certo.-
Mi bacia sulla guancia mentre il mio maestro apre il passaggio,prima di entrare però mi giro vero di loro cercando di mantenere un atteggiamento più sicuro possibile.
-Ehy tranquilli sono una in gamba io.-
Spero di esser stata convincente,entrambi sono tristi glielo si legge in viso,ma non voglio che pensino sia un addio,lentamente entro,è tutto buio e umido,sento dei strani ringhi.
-S-Simon quanto vorrei che fossi qui...-
Comincio ad avventurarmi,non ho niente con me ma riesco a vedere un po nell'oscurità,le pareti sono rovinate e piene di muschio,sul pavimento scorgo del sangue secco.
-C'è qualcuno?-
Niente,solo un freddo silenzio,preferirei un qualsiasi suono al posto del silenzio che alberga sovrano.
Grrrrrr
Perchè non mi sono accontentata? Sento qualcosa avvicinarsi nell'ombra,è un mostro deforme dalle sembianze canine con denti affilati,il corpo quasi tumefatto,l'odore è nauseabondo.
-AAAAAAAH!-
Mi attacca atterrandomi,lo afferro per il collo cercando di evitare che mi morda ma mi graffia con i suoi artigli,perdo sangue e questo sembra attirare altre bestie,mi libero con un calcio e mi trasformo in pipistrello seminando il mastino.
-Per un pelo...-
Ho parlato troppo presto,degli artigli affilati mi afferrano sbattendomi sul pavimento,è un corvo gigantesco senza occhi,cerca di beccarmi e mi buca un ala causandomi un dolore allucinante. Mi trasformo in un serpente e striscio via,l'uccellaccio continua a seguirmi imperterrito ma per mia fortuna noto un buco nel muro,abbastanza grande per infilarmici con queste sembianze,l'essere continua ad attaccarmi anche quando sono nel buco,cercando di scavare col becco per raggiungermi,dopo un tempo che mi pare interminabile cede finalmente. Non vorrei uscire da qui ma non posso mantenere le sembianze di un serpente per sempre,le mie forze dopo un po mi abbandonerebbero costringendomi ad assumere le mie vere forme,aspetto pazientemente e quando sono sicura esco. Temo che quei mostri non siano gli unici che troverò purtroppo.
-Marceline..Marceline...-
Ma questa voce...
-Simon-
-Piccola vieni da me sono qui...-
-Qui dove?-
-Proprio in fondo a questo corridoio...vieni da me...-
-Aspettami non ti vedo!-
Come sono felice,sento le lacrime scendere e bagnarmi il viso,il mio cuore trabocca di felicità.
-Brava mia piccola Marceline..-
-S-Simon?-
La voce è cambiata come mai..
-AAAAAAAAAAH!-
Un serpente gigante è sbucato davanti a me azzannandomi il braccio destro,è tutto bianco con una criniera nera e gli occhi di un rosso sangue,vedo che per terra ci sono decine di scheletri ammucchiati. Le sue zanne penetrano la mia carne e il veleno lacera la mia pelle,molla la presa solo quando gli tiro un pugno nell'occhio ma sembra inferocirsi ancor di più. Io però non provo più niente,a parte dolore,non tanto fisico però,dolore all'idea di esser stata ingannata con la persona a me più cara,l'uomo che mi trovò in mezzo al nulla e col quale ho condiviso mille momenti felici fino a quando ci siamo dovuti separare a causa della corona,la stessa persona che prima di andarsene per non farmi del male mi ha ricongiunta con la mia famiglia.
"-Brava Marceline sei una tipa in gamba.--Sai che stai proprio bene con i capelli pettinati così?--Ecco piccola una buona zuppa di pollo solo per te.--Ti voglio bene Marceline.-"
Nuove lacrime mi rigano il viso ma sta volta di rabbia e odio,quel mostro me la pagherà cara ma ora non posso far altro che scappare nella fessura trovata prima e attendere che anche lui rinunci alla caccia,mi vendicherò stanne certo schifoso...
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
Sangue..ormai sono abituata a sentire quest'odore,mentre con il becco del corvo ben affilato apro il ventre del mastino questo esala il suo ultimo respiro,quanti ne avrò uccisi?Centinaia forse. Scavo nel ventre ed estraggo il cuore,lo mordo nutrendomi del sangue,mi hanno dato un sacco di grattacapi ma ormai basta spaccar loro il cranio con un bugno e crepano subito. I corvi si tengono ben alla larga da me,mi porto dietro due becchi e le ali strappate quando erano ancora vivi,sanno che devono aver paura di me,le ali le uso per pulirmi dal sangue ma oltre a questo sono solo inutili gingilli. Questi stupidi però non mi interessano,io voglio solo lui...non mi ha più cercata dopo quel giorno,ma io lo faccio costantemente.
-Schifoso ti troverò non puoi nasconderti.-
Mentre continua a camminare sento qualcosa dietro di me. Finalmente è tornato. Il serpente mi attacca da dietro sperando di avermi colta di sorpresa ma è tutto inutile,con una mano lo afferro per la criniera e lo sbatto a terra,si dimena cercando di liberarsi ma la mia presa è troppo forte.
-Oooh al piccolo non piace essere ad un passo dalla morte?Poverino si divertiva tanto a mascherare la sua voce con quella delle persone care agli altri,e trascinarli nella sua tanta per mangiarli...-
Idiota non avresti mai dovuto metterti contro di me,gli ficco le unghie nell'occhio e lo sento dimenarsi con ancora più foga,quando glielo strappo emette un ruggito di puro dolore,ma questo non mi basta,trasformo il mio viso in quello di un lupo e gli azzanno il collo,quello che basta a tenerlo in vita ma farlo comunque soffrire atrocemente,gli strappo la carne con un morso deciso,il sangue mi sporca il viso,forse è il caso di pulirmi...con l'altra mano gli afferro la criniera e gliela strappo partendo dalle squame,questo dovrebbe bastare al posto delle ali,forse è il caso di farla finita. Afferro il suo brutto muso e piantando le mani in profondità poco distante dalla testa tiro fino a che questa non si stacca,questo sarà il mio prezioso trofeo. Non mi sono accorta che sono proprio davanti alla porta da cui sono entrata,quanti anni saranno passati ormai...due?Venti?Ormai ho perso la cognizione dl tempo. Quasi come se mi avessero sentito le porte si spalancarono facendo entrare la luce,i miei occhi non riescono ad abituarsi immediatamente ma il vento che mi scompiglia i capelli ed il profumo dei fiori è irresistibile,mi precipito fuori e quando esco sento qualcuno abbracciarmi,i miei occhi si riabituano e vedo che è il mio maestro.
-Sono fiero di te ragazzina.-
-Maestro...anche io sono felice di rivederla.-
-Vedo che hai anche un bottino con te,lo farò imbalsamare dalle mie cameriere.-
-Jaques!-
Ho ancora la testa del mostro in mano e non avevo notato di essermela portata dietro,alla luce del sole è ancora più spaventosa.
-E' meglio che tu ti faccia un bagno ora,sei piena di sangue.-
-Si forse è meglio.-
-Oltretutto c'è il tuo caro amico in camera che ti aspetta.-
Dovrei essere felice di rivederli,però mi viene un improvvisa rabbia e tiro una sberla a Jaques.
-Come hai potuto mandarmi in quel posto senza battere ciglio?!E lei maestro non è da meno nemmeno mi ha preparata a dovere!-
-Però sei viva.-
-Non grazie a voi,oltretutto avevate dubbi?Io sono molto più forte di quanto pensiate.-
-Marcy credimi io ero distrutto,non è passato giorno,minuto,secondo senza che ti pensassi e che il mio cuore si stringesse.-
Nei suoi occhi vedo la totale sincerità,la rabbia scompare sostituita dal sollievo di essere uscita da li,entro nel castello con fare trionfante dando la testa alle cameriere.
-Finalmente mi potrò rilassare,anche se...in fondo mi son divertita.-

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Capitolo 6
*** proposta ***


E' così bello poter tornare a dormire su un comodissimo letto e con tre pasti sicuri al giorno,ora che è completamente finito il mio periodo di addestramento posso rilassarmi e fare ciò che più mi piace,passo la maggior parte del tempo a conversare col mio maestro.
-Anche oggi a quanto vedo non hai niente da fare.-
-Sei gentile come sempre.-
-Almeno ti è passata la rabbia nei nostri confronti per averti fatto allenare in quel posto.-
-E già,ho solo distrutto la camera di Jaques e la tua armeria,mi sono anche trattenuta.-
-E' così deprimente che una forza talmente enorme sia racchiusa in una persona così incompetente.-
-Ho imparato da te.-
Ci lanciamo sempre delle frecciatine per stuzzicarci ma non superiamo mai il limite,in fondo gli devo molto,mi ha allenata per sopravvivere in questo mondo.
-Sai potresti addirittura superare la forza del re.-
-Ma visto ce è il re non dovrebbe essere imbattibile?-
-Di norma si,ha un grande potere e tutti lo temono per questo,è anche uno stratega eccellente,dotato di innata furbizia non abbassa mai la guardia. Lascia avvicinare solo due persone.-
-Tu.-
-E tu.-
-Ma anche te sei molto forte,non hai mai provato a..-
-No,non ho la forza necessaria e sebbene sia molto vicino,lui non si fida completamente di me.-
-Fatico a credere che tu non ci riesca.-
-Fidati..-
Ogni volta che parliamo di Jaques involontariamente si tocca il braccio sinistro.
-Perchè tutte le volte che parliamo di lui ti massaggi il braccio?-
-Questi non sono affari tuoi.-
Si è improvvisamente incupito,qui qualcosa non quadra e voglio vederci chiaro.
-Che ha fatto.-
-Tu non eri nemmeno nata.-
-E ora ci sono.-
-...ero giovane,presuntuoso e vanesio,pensavo che nessuno mi avrebbe mai sconfitto e che il trono spettasse a me. L'ho sfidato ma...non è andata come speravo.-
Mi fissa come un cane bastonato,è la prima volta che lo vedo così,solleva lentamente la manica della maglia.
-Sono durato massimo cinque minuti.-
Sto per vomitare,pensavo avesse una semplice cicatrice ma sbagliavo,la pelle è putrefatta e l'osso completamente scoperto.
-Mi ha risparmiato solo per usarmi come maestro per i futuri vampiri. Però non lo giudicare male,sono stato io ad attaccarlo ed era obbligato a uccidermi.-
-...io non..-
- Adesso è meglio che tu vada,ti sta aspettando sul terrazzo.-
Non mi sarei aspettata una cosa simile,ma non tanto per la ferita,più per il fatto che mi abbia chiesto di non giudicarlo male,lui che disprezza tutti i nemici,l'immagine del braccio è impressa nella mia mente,raggiungo il terrazzo. Da qui la luna si vede perfettamente in tutto il suo splendore. -Ah Marceline eccoti qui,stavo cominciando a pensare che non saresti venuta.-
-No mi ero fermata a chiacchierare un attimo.-
-Sai stai diventando ogni giorno più bella,è difficile credere che sei quella bambina di anni fa.-
-Già.-
Quando stiamo insieme mi imbarazzo parecchio,non riesco a mantenere il contatto visivo a lungo,lui invece non sembrerebbe avere problemi,si avvicina lentamente fino a cingermi la vita dolcemente.
-Sei meravigliosa.-
Mi sento avvampare,mi sta delicatamente accarezzando i capelli,tutto questo è molto strano.
-Sai ti ho sentita ieri,suonare quella vecchia chitarra,sei molto brava il mio cuore vibrava a ogni nota.-
-Mi piace.-
-Hai tantissime ottime qualità,sei tosta indipendente,bella e spiritosa..-
-Grazie..-
Mi comincia a baciare le guancie delicatamente,quasi come se fossi una bambola di porcellana e avesse paura di rompermi.
-Mi piaci tanto.-
-Ooook forse è meglio che me ne vada,sarà l'effetto della luna,ti ha dato alla testa.-
-No non credo proprio.-
La sua stretta si fa più forte e non riesco ad andarmene,però non posso dire che mi dispiaccia.
-Sin da quando ti ho vista ho capito che avevi qualcosa di meraviglioso in te,che eri adatta a me..-
-Jaques io..-
Non riesco a finire che mi bacia sulle labbra,un bacio casto che andiamo ad approfondire,cingo le mie mani sul suo collo e lascio che mi accarezzi la schiena provocandomi un brivido di piacere.
-Io e te siamo uniti per la vita,ti prego diventa mia.-
Cosa vuol dire?Che dovrei...sposarlo?
-Si è proprio ciò che stai pensando mia dolce Marceline,diventa mia per tutta l'eternità.-
-Io..io non so che dire..-
-Ascolta il tuo cuore amore mio,io aspetterò fino a domani sera e se accetterai,davanti al mio trono e a tutti quanti dichiareremo il nostro amore.-
Mi scioglie dall'abbraccio e se ne va lasciandomi sola con una grandissima confusione in testa,poggio le mani sul balcone e guardo la luna,domani sarà piena,e mentre penso alla sua proposta un sorriso spunta dalle mie labbra...

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Capitolo 7
*** Finale ***


Ci ho pensato su molto bene e ho preso la mia decisione. Mi fa un po paura ma penso che sia l'unica cosa che mi renderà felice in futuro,sono circa le sei di sera e Jaques mi attende per pranzare,per tutto il giorno non mi ha parlato.
-Jaques io...-
-No lascia stare,te l'ho chiesto troppo presto,solo che in questi anni non ho fatto altro che pensarti e il mio amore per te cresceva sempre più. I baci che ci siamo dati mi hanno fatto sentire vivo e l'unico mio desiderio è averti accanto,capisco che tu non acconsenta.-
-Lo voglio.-
Mi guarda negli occhi,stanno brillando carichi di felicità,sul suo viso vi è un enorme sorriso,scaraventa il tavolo che ci separa via e mi abbraccia.
-Non sai quanto questo mi renda felice,ti amo non posso credere che tu abbia accettato. Comincerò subito i preparativi per questa sera non ci vorrà molto credimi.-
Non lo avevo mai visto più felice di così,esce di corsa per preparare ogni cosa,io intanto ho perso l'appetito,forse per l'agitazione,e vado in giardino. Il profumo dei fiori mi tranquillizza sempre e come al solito nel mezzo c'è il mio maestro.
-...e così vi sposerete.-
-Le notizie girano in fretta...-
-Non mi è concesso parlare in alcun modo del re..ma tu mi sembri una sciocca.-
-So ciò che faccio,questo mi darà un futuro felice.-
-Oh certo molto,assieme al tuo bel maritino.-
Sembra arrabbiato ma non capisco perchè.
-Sei sempre stata uno spirito libero che non vuole legarsi,per anni lo hai scacciato e in così poco tempo vi sposate,è tutto così affrettato da risultare ridicolo.-
-Lo so ma ho i miei motivi.-
-Oh si..l'amore. Meglio che lei vada a prepararsi per la cerimonia.-
Non riesco a dire niente,per la prima volta con lui le parole mi muoiono in gola,faccio come mi ha detto e volo nella mia stanza entrando dalla finestra. Mi metto un bellissimo avito viola che mi arriva alle ginocchia e lascio i capelli neri liberi,non mi trucco o metto alcun gingillo,l'unica cosa a cui penso è alla reazione che ha avuto,era decisamente in collera..Mentre son persa nei miei pensieri sento dei colpi alla finestra,coperta dalle tende,appena le apro sorrido.
-Maestro allora non siete in collera.-
-Vieni con me.-
Mi prende per mano e mi fa volare per molti kilometri,in poco tempo però raggiungiamo un gigantesco albero,era da tempo che non ne vedevo uno così grande. Quando ci avviciniamo noto che è cavo.
-Era il luogo in cui venivo per rilassarmi e schiarirmi le idee,da dentro sembra quasi una gigantesca casa. Sappi che un giorno quel castello in cui vivi verrà distrutto,ma quest'albero no,rimarrà qui nel corso dei secoli,quando avrai dei pensieri che ti affollano la mente non esitare a venire qui.-
-Io..io la ringrazio.-
-Potrai stare in pace senza che nessuno ti disturbi.-
-E' meraviglioso,non ne avevo mai visto uno simile..-
-Allora rendiamolo definitivamente tuo..-
Mi porge un piccolo coltello sorridendomi,mi sento felice di sapere che se avrò bisogno di pensare avrò un luogo completamente mio..ora che ci penso anche con Simon è successo la stessa cosa..in una bellissima grotta, "Questo sarà il nostro posto speciale Marcy,un luogo in cui noi ci ritroveremo sempre nonostante il tempo che passa". Come vorrei che quelle parole si avverassero..incido la mia iniziale sul tronco interno e insieme ce ne torniamo al castello.
-Grazie.-
-Consideralo il mio regalo,se Jaques ti renderà felice io sarò felice.-
Quando arriviamo il castello è pieno di gente,tutta vestita così elegantemente,mi guardano e la cosa mi turba,Jaques è davanti al suo trono nell'immensa sala principale.
-Miei cari sudditi,oggi io diventerò l'uomo più felice del mondo,perchè questa dolce e bellissima creatura diverrà mia.-
Mi prende per le mani mentre mi sorride,sento il suo cuore battere all'impazzata.
-Marceline vuoi restare a governare il regno assieme a me per l'eternità?-
-Si.-
Mi bacia appassionatamente e tutti nella sala applaudono,sono tutti così felici,io sto accarezzando il petto di Jaques proprio dove c'è il suo cuore,batte così forte e solo per me..
Sento il sangue nella bocca,ha sempre avuto un sapore strano per me,tutti quanti mi guardano terrorizzati,eppure è stato così...semplice. Il cuore di Jaques pulsa nella mia mano mentre il suo corpo è inerme a terra,mi è bastato spingere per sentire le sue costole rompersi e afferrare il cuore per poi toglierglielo,ora sul suo petto c'è un enorme buco,ha continuato a baciarmi vino a quando non è caduto,anche quando il sangue gli usciva dalla bocca ha continuato a baciarmi con le lacrime agli occhi. Non mi importa se mi amava,non mi importa se mi ha lasciata vivere,ha ucciso mia madre,condannato mio padre in un luogo orribile,fatto sopportare allenamenti inumani per una bambina,voleva prendere la mia libertà. Tutta la sala è in silenzio mentre io degusto il cuore del defunto re,la cosa che mi soddisfa di più è il colore rosso che aveva,finito questo mi metto a fissare uno ad uno i vampiri e vedo che il mio maestro è scioccato,ti avevo detto che la mia scelta mi renderà felice in futuro. Mi siedo sul trono mentre lui si avvicina lentamente e si inchina.
-Lunga vita a voi...mia regina.-
Dal silenzio tombale si innalzano delle grida di festa e tutti applaudono,il mio ex maestro mi guarda con sguardo fiero. Ho superato tantissime difficoltà che mi hanno portata dove sono ora,è così che sono diventata Marceline la regina vampira.

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