La città di specchi

di El_divergent
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** In principio... ***
Capitolo 2: *** Angelo custode ***
Capitolo 3: *** Marcus... ***
Capitolo 4: *** AVVERTENZE :) ***



Capitolo 1
*** In principio... ***


Stavamo camminando per strada, infatti stavamo cercando di tornare a casa ed io mi sentivo veramente strana; era come se stessimo andando dovunque ma non a casa.
E poi il buio.
Ricordo solo che io, Ally e Cat stavamo tornando a casa dopo una serata fra sorellastre che era finita molto male in discoteca, infatti mi ricordo della rabbia che provavo nei confronti di Al che voleva seguire il ragazzo con cui aveva ballato per potersi rimediare un appuntamento ... Ah e ricordo che era tardi, molto tardi, e sapevo che a casa i miei si sarebbero arrabbiati con me perché sono la più grande e ciò mi faceva sentire in colpa ma dopo ciò c'è solo buio.
Neanche fosse un sogno mi sveglio nel mio letto sudata come non mai e quindi senza pensarci più di tanto mi dirigo al bagno e mi lavo, non mi accorgo nemmeno del fatto che mi ero addormentata nuda ma uscendo dalla doccia ci penso e ripenso ma non ricordo minimamente come sono arrivata a letto e nemmeno perché ero nuda ma un ricordo é impresso nella mia mente: un uomo o un ragazzo che mi mette al collo qualcosa e mi augura buona fortuna... Che cosa strana devo essere stata proprio ubriaca fradicia, anche se non bevo mai più di una birra, infatti sono semi-astemia comunque mi dirigo all'armadio e prendo il mio jeans preferito e una t-shirt, poi mi guardo allo specchio.
Ho un aspetto strano, non della serie non sono nel mio corpo, perché riconosco i miei lunghi capelli neri ed i miei occhi ma c'è qualcosa che non riconosco... Mi controllo il trucco:"No, è come al solito.... Ma aspetta un attimo cos'é questo?" Un medaglione rotondo il cui centro era una pietra turchese mantenuta da fili di rame incorniciata da del legno inciso con lettere che non avevo mai visto per istinto mi tocco il collo ma senza accorgermene lo faccio toccando lo specchio.
Non so come, non so nemmeno perché ma cado dentro lo specchio e mi ritrovo in una stanza buia.
Non riesco ad orientarmi finché una forte luce non illumina una ragazza dai capelli biondi e gli occhi chiarissimi vestita come una normale ragazza, anche lei ha un medaglione come il mio solo che la sua pietra é dello stesso colore dei suoi occhi o almeno si avvicina, impiego un secondo a capire chi é.
Quella é Cat. Ha i suoi stessi lineamenti ma gli occhi, praticamente di ghiaccio, non sono i suoi, normalmente lei mi avrebbe sorriso ma ora ci guardiamo l'un l'altra con facce terrorizzate io per i suoi occhi e lei ... Non ho la più pallida idea per che cosa. Corriamo una verso l'altra e data la velocità mi accorgo solo troppo tardi che Cat non c'è e che sto correndo verso un altro specchio.
Cado. Precipito nel buio più assoluto non posso essere sicura di dove sto andando ma sento che sto cadendo e non ho ancora  raggiunto terra, guadagno velocità finché non vedo una luce talmente forte che mi acceca, sento un dolore lancinante ad ogni minima parte del mio corpo e tale é il dolore che svengo.

Almeno credo di essere svenuta.

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Capitolo 2
*** Angelo custode ***


Mi sveglio su un non so che tipo di lettino o poltrona e difronte a me ci sono due ragazze sorridenti; chiamarle ragazze é sbagliato potrei dire due creature da incubo truccate in modo stravagante e con vestiti che nemmeno ad halloween avrei mai indossato, una con i capelli rosa sfumato (cioè rosa chiaro alla radice e un fucsia alle punte) e l'altra con un arcobaleno in testa. Entrambe sorridono e contemporaneamente mi danno il benvenuto, ma dove?, poi la ragazza arcobaleno mi dice:" Hai superato egregiamente la tua prova io sono Alice" poi quella sfumata mi dice:" Ora ti trasformeremo in ciò che vuoi tu e poi ti diremo quale abitazione ti é stata assegnata...". Continuano all'infinito parlando del fatto che quando avrò diciott'anni potrò scegliermi uno specchio in cui abitare bla bla bla scopro che la sfumata si chiama Rose poi altre chiacchiere riguardo il fatto che dovrò andare a scuola e io esasperata alla fine le blocco entrambe e dico:" Alice,Rose siete gentilissime ma prima di tutto vorrei sapere dove mi trovo...". Loro scoppiano in una risata argentina e mi dicono:" Ma se nella città degli specchi sciocchina". Io resto paralizzata per dieci lunghi secondi e poi realizzo che é impossibile non ho mai sentito parlare di questa città non riesco nemmeno a riconoscere l'accento delle due ragazze per poter collegare questa città ad uno stato. Sto per avere un attacco di panico e quando loro se ne accorgono compare una busta di carta color argento che io prontamente mi porto alla bocca per ristabilizzare la mia respirazione. Dopo due minuti abbondanti abbasso la busta, Alice mi chiede se sto bene e dopo aver leggermente annuito chiedo:" perché sono qui, che centro io con voi?". Rose prontamente risponde:" tu,le tue sorellastre e tanti altri ragazzi siete stati prescelti per essere i futuri protettori o coloro che proteggono, o come li chiamiamo noi gli angeli custodi in questi anni che vi mancano al raggiungimento dei vostri diciotto anni vi insegneranno le arti magiche di base e le arti marziali per difendere i vostri protetti che vi verranno affidati al compimento del vostro corso chi avrà fortuna verrà affidato alla nostra principessa che quest'anno,che dopo secoli dopo la sparizione della principessina alexandra verrà incoronata fra le ragazze più belle, intelligenti, coraggiose, gentili, sincere ed altruiste del regno".

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Capitolo 3
*** Marcus... ***


" hmm... Ma chi é alexandra? E chi sono i protettori? E perché sono stata scelta? E..."
"Wow,wow! Calma una cosa alla volta, per favore" dice una voce dall'angolo buio della stanza con un forte accento straniero,da cui un istante dopo esce un ragazzo affascinate dai corti capelli color caramello rasati ai lati e ricci in mezzo con dei profondi occhi blu in cui chiunque avrebbe voluto perdersi dentro. 
" mi chiamo Marcus e tu chi sei?"
A quel punto subentra Rose che dice: " oh ma potresti avere il nome che vuoi tu!! " guadagnandosi un sorriso di circostanza da parte di Marcus. 
E io:" beh io mi chiamo Nathalie ma potete chiamarmi Nat..." Lo dissi con naturalezza e sfoggiando il più affascinante dei miei sorrisi e irritando notevolmente sia Rose che Alice ma fu Marcus a farle scoppiare quando disse:" beh non occorre mica deturpare con chirurgia o coloranti corporei un cosí bel viso vero?!" 
Io che fino a quel momento non avevo minimamente pensato alle modifiche che da li a poco mi avrebbero dovuto effettuare risposi, con troppo entusiasmo:" No! Affatto!" E così Marcus scusandosi con Alice e Rose mi porto via.
-"Vorrei almeno ricevere un grazie" il sorriso dolce tradiva evidentemente il tono irritato
-"Ah ... Ma per che cosa scusa?!" 
-"Beh per averti salvato da quei due mostri!" 
-"Oh beh io non le definirei mostri, anzi sono abbastanza simpatiche..." 
-"Vabbè i gusti sono personali, dov'è che abiti?" 
-"Hmm credevo me lo avresti detto tu..." 
-"Ok, a tuo servizio! Qual è il tuo cognome?"
-"Byron"
-"Come lo scrittore?"
-"Si! Lo conosci?!"
-"Oh certo, non sono nato ieri, é il più famoso del mio secolo!"
-"Oddio! Ma Byron era famoso nell'Ottocento, di che secolo sei?"
-" Sono del... Trovata!!"
-"Del?... Ah vabbè dov'é che vivo?"
-"Nella zona ricca... Wow!"
-"Invidia? ... No dai scherzo..."
-"Non tanto invidia più stupore ... Non me lo aspettavo, beh non da una semplice e normale come te...".
Cosa intendeva con semplice e normale? Forse non sarò stata ricca ma nemmeno una poverella di strada! 
-"Cosa intendi scusa?!... Ti credi così avanti perché vieni da qui?... Ma vedi un po' non é così speciale questo posto eh!"
-"No, Nat non intendevo questo scusa ma..."
-"Non mi chiamare Nat perché non mi conosci!".

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Capitolo 4
*** AVVERTENZE :) ***


Ho solo intenzione di scrivere che non pubbliccheró un nuovo capitolo finché non riceverò 5 recensioni... Spero di non sembrare troppo pretenziosa ma vorrei sapere se la storia piace

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