That Unfaithful Evening

di Slythendor
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Cari lettori, in attesa di proseguire con la storia Yours Truly, come promesso ho chiesto ad un'autrice inglese il permesso di tradurre la sua fanfiction in italiano e pubblicarla qui. Se volete leggere la storia in lingua originale potete andare sulla pagina Instagram 1dramione1.
Spero vi piaccia e se trovate errori o volete chiarire qualcosa, recensite pure.
Buona lettura!


 

That Unfaithful Evening
Capitolo 1


- Cosa sta facendo una Mezzosangue come te in un posto come questo? -.

Hermione Granger sussultò e alzò lo sguardo su un ragazzo biondo che sembrava essere apparso dal nulla accanto al suo tavolo.

- Se questa è la miglior frase per rimorchiare che pensi di avere, Malfoy, allora forse dovresti prendere in considerazione l'idea di ascoltare consigli per appuntamenti da un bambino di cinque anni -.

Draco Malfoy sogghignò.

- Mi dispiace deluderti, Granger, ma l'unica ragione per cui vorrò mai rimorchiarti sarà buttati nel lago -.

Hermione roteò gli occhi.

- Bene. Allora, è stato bello chiacchierare con te, Furetto -, disse lui con voce grondante di sarcasmo. lo ignorò e ripose la sua attenzione sul suo libro. Sperò che lui cogliesse la sua allusione e se ne andasse, ma dimenticò per un momento che lui era Malfoy. Uno dei più grandi piaceri della vita di lui era tormentarla.

Prese posto al tavolo di lei.

- Allora, dove sono Potter e Weasley? -.

Lei sobbalzò ancora, contro il suo volere. Nel caso di Malfoy, se è lui a infastidirti, la cosa migliore da fare è ignorarlo.

- Come faccio a saperlo? -.

Draco mostrò il suo famoso sorrisetto. E se non si sbagliava, Hermione poteva giurarci, vide un debole scitillìo nei suoi tristi occhi grigi.

- Sento guai in paradiso? Il Trio d'Oro si sta sciogliendo? -.

- Sì, Malfoy -, rispose Hermione asciutta. - Ci stiamo separando. Ma per ragioni legali, non mi è concesso parlarne. Comunque, -, continuò lei, sporgendosi oltre il tavolo e abbassando la voce fino a un sussurro, - detto tra me e te, crederesti che Ron ha il coraggio di chiedere la custodia di Grattastinchi? -. Si sedette indietrò sulla sedia e scrollò le spalle. - Comunque non ho ragioni per lamentarmi. Sto lottando per la custodia della scopa da Quidditch di Harry -.

Draco ridacchiò. "Così la Mezzosangue ha senso dell'umorismo... non molto, ma abbastanza", pensò.

- Ho capito, ho capito. E' San Valentino, e loro sono entrambi a pomiciare con la loro ragazza, lasciandoti sola seduta in un bar a leggere un libro, fingendo che non ti importi -.

- Qualcosa del genere -, borbottò Hermione, cercando di sembrare più indifferente possibile. Continuò a leggere il suo libro.

- Hey -, Draco chiamò la barista, che mostrò di riconoscerlo arrossendo con un sorriso. Lui faceva quell'effetto sulle donne. - Possiamo avere due Burrobirre? -.

- Certo -, disse la cameriera con un occhiolino.

Hermione roteò gli occhi. - Chi ha detto che voglio una Burrobirra? -, chiese lei.

- Chi ha detto che mi interessa? -, ghignò Draco.

Hermione sussultò un'altra volta e chiuse sbattendo il suo libro. Si guardò intorno. - Sicuramente devono avere una sezione vietata ai furetti, qui. Credo che mi sposterò là -. Si alzò per andarsene ma Draco la afferrò per un braccio.

- Non così in fretta, Mezzosangue. Dove hai lasciato le buone maniere? -.

- Non lo so, Malfoy. Probabilmente da qualche parte con le tue -, ribattè lei. - Ora leva le tue mani sudicie da me -.

Draco sbuffò. - Vuoi parlare di sporcizia, Mezzosangue? Sei tu quella che ha una gara di sporcizia che scorre nelle vene -.

- Questa è una vecchia battuta, Malfoy. Hai mai pensato di esordire con qualcosa di nuovo? -.

- E sprecare tutto quel tempo e quella fatica per qualcuno come te? Nah. Sono soddisfatto dei commenti sul tuo sangue sporco. Sopratutto ora che so che la loro abbondanza ti infastidisce -.

- Brillante -, disse Hermione sarcastica. Guardò il suo braccio, che era ancora stretto nella mano di Draco. Sapeva che non c'era modo di sfuggirgli, così ci rinunciò e si risedette. - Quindi -, disse fissandolo sospettosa, - è San Valentino, e abbiamo già stabilito perchè sono qui -.

- Perchè sei un topo da biblioteca so-tutto-io senza niente da offrire? Perchè sei orribilmente poco attraente e sembri uno zombie, e nessun ragazzo sano di mente oserebbe mai toccarti, con la paura che potresti attaccargli qualche malattia mortale babbana? -.

Le sue parole, come al solito, bruciavano. Lei aprì la bocca per ribattere, ma fu interrotta dalla cameriera che appoggiava le loro Burrobirre sul tavolo. Sorrise e guardò Hermione, poi Draco. - Gustatevi i vostri drink, ragazzi -. Fece di nuovo l'occhiolino a Malfoy, poi si allontanò, probabilmente consapevole che lui avrebbe fissato le sue chiappe per tutto il tempo.

- Ugh! -. Hermione agitò la mano per l'esasperazione. - Devi sempre essere così insopportabile? -.

- Oh, per favore, Granger. Bevi la tua Burrobirra e stai zitta. Ti hanno mai detto che quando ti lamenti, la tua voce somiglia vagamente alle unghie sulla lavagna? -.

Hermione guardò a bocca aperta il ragazzo seduto di fronte a lei. "Dice sul serio?". - Se mi trovi così fastidiosa, MAlfoy perchè non te ne vai da qualche altra parte? Sono sicura di non doverti ricordare che sei stato tu quello che si è rudemente invitato a sedersi con me -.

Draco sogghignò e prese un sorso dal suo boccale, facendo una strana faccia. - Hmm -.

Hermione gli rivolse uno sguardo interrogativo. - Cosa? -.

- Non so. Ha un sapore diverso -.

Hermione prese un sorso dalla sua Burrobirra. Il Furetto aveva ragione - aveva un altro sapore. Un po' troppo dolce. Tuttavia, prese un altro sorso. Quella volta sembrava senza dolcezza, ma non poteva fare a meno di notare lo strano formicolìo alla sua lingua.

- Strano -, borbottò lei. Gurdò Draco. - Stai evitando questa discussione -.

Draco sorseggiò di nuovo la sua Burrobirra. - E la chiami discussione? -.




Fine del primo capitolo! Spero vi sia piaciuto!



 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Ciao a tutti! Spero che il primo capitolo sia stato di vostro gusto! Ora, dopo una settimana, continuerò con il secondo.





Capitolo 2

- E la chiami discussione? -, disse, prendendo un altro sorso dalla Burrobirra. - E comunque ho ricevuto un sacco di biglietti di auguri -.

- Bene. E cosa ti impedisce di sceglierne uno? -.

Draco ci pensò su per un momento, poi replicò: - Per essere onesti, la maggior parte delle ragazze che volevano che fossi il loro innamorato erano brutte. Certo, non così orribili come te -, continuò, - ma ancora nessuna di loro meritava il mio tempo -.

Hermione ignorò il suo insulto. - Allora perchè non hai semplicemente scelto Pansy? Sono certa che sarebbe svenuta dall'eccitazione -.

- Mmh... beh, visto che la metti così, vorrei averla scelta -.

Hermione ridacchiò distrattamente. Pansy Parkinson era innamorata di Draco Malfoy dal primo giorno ad Hogwarts, ma lui non aveva mai ricambiato esattamente i suoi sentimenti. Hermione non poteva biasimarlo. Pansy era appiccicosa e piagnucolosa, e aveva una faccia da carlino. Anche uno volgare come Draco avrebbe voluto meglio di Pansy Parkinson.

Draco mostrò quello che sembrava un sorriso sincero. - Effettivamente, abbastanza sorprendentemente, Pansy ha un innamorato. Zabini -.

- Blaise Zabini? -, rise Hermione.

- Già -, ridacchiò Draco. Sorseggiò di nuovo la Burrobirra. Iniziava a sentirsi strano. Guardò Hermione, e notò che la sensazione di repulsione che provava di solito mentre guardava la Mezzosangue si era dissolta, e venne improvvisamente rimpiazzata da... calore. Andò nel panico. "Cosa diavolo sta succedendo?", si chiese. Era la Granger a essere seduta di fornte a lui - la sporca Mezzosangue. Uno dei suoi peggiori nemici, e aveva dimenticato per troppo tempo il suo disgusto. Non sapendo cosa fare, pensò rapidamente e sbottò: - Così non posso fare a meno di notare che non hai ricevuto nessun gufo stamattina. Grande sorpresa. Krum si è svegliato, vedo -.

Il sorriso di Hemrione si spense. Proprio quando iniziava a pensare che Malfoy stava tentando di essere civile, lui doveva rovinare tutto. Avrebbe dovuto immaginarlo. Aprì la bocca per replicare, ma lui continuò prima che potesse dire una parola.

- Deve essere scocciante per te, Granger. Voglio dire, questo giorno, il più romantico di tutti, come dici tu, viene solo una volta all'anno, e di nuovo lo stai passando in solitdine. Ti sei mai fermata a chiederti perchè? Sicuramente, puoi vedere quello che tutti gli altri vedono, giusto? -.

Un nodo iniziò a formarsi nella gola di Hermione. Sapeva dove voleva arrivare, ma rimase senza parole. Così lo fece continuare.

- Prendi, per esempio, Potter e Weasley. Sono stati i tuoi migliori amici per 7 anni, Granger. Voi tre avete passato ogni momento insieme ad Hogwarts. Sei stata con loro in lungo e in largo... ma nom ti hanno mai vista come più di un'amica, giusto? O qualcuno da cui prendere in prestito gli appunti di Pozioni. Ma non sembri sorpresa alla fine. Può essere possibile che hai finalmente accettato il fatto che non sei niente di più di un'inutile Mezzosangue? Stai finalmente iniziando a vederti come tutti gli altri ti vedono? Deve essere difficile, ogni volta che cade San Valentino. Questa è la dura verità: nessuno di amerà mai -.

Hermione tentò di cacciare indietrò le lacrime. Non avrebbe dato a Draco la soddisfazione di vederla piangere. Ma era troppo tardi. Una lacrima era riuscita a scappare e rotolò giù dalla sua guancia. Velocemente, la asciugò e si alzò, radunando le sue cose.

- E tu pensi veramente che qualcuno amerà mai sul serio te? -, disse piano, mettendosi la giacca, rifiutandosi di guardarlo. - Però ho degli amici. Però ho una famiglia che mi ama. Tu non ce li hai. Tutti di odiano, Malfoy. Forse fanno finta che tu gli piaccia, ma in realtà è solo per chè hanno paura di te. O, più precisamente, hanno paura di tuo padre -. Si fermò e lo guardò. Gli occhi di lui erano spalancati, e la sua espressione era un mix tra lo scioccato e l'arrabbiato. Lei si sarebbe pentita di averlo fatto infuriare, ma se l'era meritato. - Persino tuo padre ti odia, Malfoy -, sussurrò. - Quindi non parlare d'amore a me. Non sapresti che cos'è nemmeno se ce l'avessi davanti e ti stesse sbaciucchiando -.

La bocca di Draco si spalancò. Una parte di lui era impressionata dallo sfogo della Granger, ma un'altra parte più grande coleva saltare e afferrarle la gola. Ma era troppo tardi per farlo... a causa dello shock non si era accorto che lei era già andata. Non poteva essere lontana, o cos' lui sperava. Non l'avrebbe lasciata andar via così dopo aver parlato ad un Malfoy a quel modo. La ragazza aveva bisogno di imparare cos'era il rispetto, e lui glielo avrebbe insegnato.

Era sicuro che la lezione non le sarebbe piaciuta.




Scusate se il capitolo è un po' corto, ma la parte successiva è piuttosto importante e preferisco mantenere un po' di suspence... pubblicherò il prima possibile così non rosicherete troppo!
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3


Lungo la strada verso la porta, Draco si scontrò con la barista che aveva servito i loro drink. Non si prese neanche la briga di riconoscerla prima di correre fuori dalla porta. La barista sorrise.

- Cos'è quel sorriso sciocco, Geniva? -, chiese Markus, il barista. La barista so girò a guardarlo e sorrise maliziosamente.

Una volta fuori dal bar, si fermò e si guardò intorno. Hermione non era da nessuna parte.

- Granger? -, chiamò. - GRANGER! -. La piccola stupida Mezzosangue probabilmente era già sulla strada del ritorno per Hogwarts. Non era sicuro per lei andare in giro da sola di notte. Non che gli importasse... Se fosse stata attaccata, avrebbe ricevuto quello che si meritava. Stupida piccola strega. Si girò per tornare ai Tre Manici di Scopa, ma il rumore di qualcuno che tirava su col naso lo fece fermare. Veniva dal lato della costruzione. Piangeva? Che grande sorpresa. - Granger -, disse Draco con una voce troppo gentile per i suoi gusti.

Hermione lo guardò con la vista annebbiata. Si asciugò in fretta le lacrime e si riscosse. Come lui la sfiorò, disse: - Indietro, Malfoy -.

Draco le afferrò il braccio. - Non così in fretta, Granger -.

- Stai lontano da me, Furetto! -, gridò provando con tutte le sue forze a ritrarsi da lui. Era inutile.

- No. Non fino a quando non ti scuserai -.

- Scusarmi! -, sbraitò lei. - Per cosa? Essermi difesa? Mi dispiace, ma non credo di avere niente di cui scusarmi -.

- Oh, tu hai molte cose di cui scusarti -, ringhiò Draco. - Per prima cosa di essere nata -.

Hermione sbuffò. - Oh, questa era buona, Draco -.

Draco battè le palpebre dallo shock. Come l'aveva appena chiamato? - Che cosa hai appena detto? -, domandò.

Lei doveva avere inteso il suo errore, e stava facendo un pessimo lavoro facendo finta di non capire. - Ho detto "Questa era buona"... -.

- No -, disse lui, avvicinandosi a Hermione. - Mi hai chiamato Draco -.

Hermione lo guardò negli occhi. Poteva vedere l'odio che vi bruciava dentro. Non potè evitare di essere un po'spaventata. Ma non voleva farglielo capire. - Quindi? -, chiese calma. - E' il tuo nome, no? -.

Fece un altro passo verso di lei. - Si, Granger, è il mio nome. Ma chi ti ha dato il permesso di pronunciarlo? -.

Hermione sbuffò. - Merlino, Draco -, disse accentuando il suo nome per farlo arrabbiare ancora di più, - è solo un nome. Devi superarlo. E già che ci sei, supera te stesso. Pensi di essere così grande e potente da rabbrividire al oensiero di umili persone che pronunciano il tuo prezioso nome? Draco. Draco. Dracodracodracodracodraco -.

- Zitta! -, gridò lui.

- Fammi smettere! -, urlò lei di rimando.

Nessuno dei due seppe spiegare cosa successe dopo. Senza preavviso, Draco sbattè Hermione contro la facciata della costruzione. Lei ebbe solo il tempo di pronunciare un lieve - Oof! -, come se il vento fosse uscito da lei, prima che improvvisamente un paio di labbra si abbattessero sulle sue. Le labbra di Draco Malfoy.

NEL FRATTEMPO


- Cos'è quel sorriso sciocco, Geniva? - chiese Markus, il barista.

La barista si girò a guardarlo e sorrise maliziosamente.

- Oh, no -, gemette Markus. - Ti prego, dimmi che non hai drogato i drink di quei ragazzini -.

Geniva ridacchiò. - E cosa altrimenti? -.

- Geniva! E' sbagliato! I filtri d'amore sono immorali -.

- Oh, per favore Markus. Sai che il mio filtro d'amore è diverso. Funziona solo se c'è già amore da cui cominciare -.

- Ancora... -, borbottò lui.

- Guarda -, disse lei, appoggiandosi al bancone. Mise gentilmente una mano sul braccio del barista. - Abbiamo visto entrambi quei due ragazzi battibeccare per tutto il tempo che sono stati qui. Ma ho sempre percepito che forse c'era qualcos'altro. Puoi dire sinceramente che non hai notato il flirt tra loro? -.

Markus la guardò incredulo. Geniva aveva un'abilità a leggere le persone, a vedere quello che gli altri non potevano. - Ma Geniva, le pozioni a volte possono avere strani effetti collaterali. Cosa succede se... -.

- Non "cosa succede se", Markus. La pozione è sicurissima. Se non c'è niente tra loro sotto il disgusto, adesso staranno tornando a casa, come al solito. Ma se c'è dell'altro... -, sorrise, e continuò, - Allora diremo semplicemente che questo sarà un San Valentino che non dimenticheranno presto -.


 

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